Presentazione della "Fondazione riformismo e libertà"

Di Gianfranco Polillo
Ma la no la nostra è quella
Riformismo in libertà che con Francesco Forte il presidente del comitato scientifico e per quello che mi riguarda l'animatore politico
E una fondazione che si aggiunge ad altre a molte altre io le ricordo per ragioni di buon vicinato
Nel senso che sono la testimonianza
Che l'aria del centrodestra il P.D.L.
Attraversata da una
Complessità politico culturale che fa giustizia
Ti stereotipi del passato secondo i quali
L'intelligenza l'etica e non so quanta è la cultura stavano tutti a sinistra e quindi ricordo che noi arriviamo buoni ultimi
Non ultimi con Mary vista perché questa fondazione a come il precedente sulla rivista il coacervo che
Esce da alcuni anni però arriviamo Bonu buono ultimi come fondazione
Nel senso che ce ne stanno a
Molte altre in campo le ricordo l'appunto perché non c'è fra di noi
Conflittualità né concorrenza ma
Ci stanno anche dimensioni politico-culturali diverse ricordo quella che Magna Carta del
Mi amico anche personale
Gaetano Quagliariello Italia protagonista che animata da Maurizio Gasparri
La rivista area nuova Italia di Alemanno
Friddi Brunetta e di Frattini
Un'altra fondazione che si è aggiunta che di cui non il nome non ricordo ma che ha animato dal Ministro Gelmini
Farefuturo che diciamo così sì richiama al Presidente della Camera Gianfranco Fini
Tutto il retroterra di Comunione e Liberazione
Che ha riviste e sedi di riflessioni politico-culturali la massima delle quali poi
E quella che si svolge in agosto e Rimini
La fondazione Craxi dei Stefania Craxi riviste come critica sociale
Il domenicale e altre forze stop facendo queste numerazioni come sempre capita sto facendo anche qualche gaffe
Ma questo serve per
Dare il senso che Dionne mondo compresso
Che appunto è tutt'altro che bloccato il regime entrato perché c'è un confronto politico e culturale
Abbastanza abbastanza va variegato e vasto
Io vorrei cogliere di tutto questo innanzitutto un dato parere un dato che è un dato paradossale nel senso cioè
Di una situazione asimmetrica che si è venuta accolto a determinare anche nel mondo del centrodestra ma
Nel mondo politico gli atti nel mondo politico e culturale italiano nel senso cioè che il dato paradossale che io colgo è il seguente il nodo cruciale
è costituito dagli anni novantadue e novantaquattro perché
Che hanno alle loro spalle
Il mille e novecentottantanove nel mille novecentottantanove noi abbiamo avuto da una due avvenimenti non uno come è stato detto molto in questi giorni il crollo del muro di Berlino e
Accanto a questo l'adesione dell'Italia
Al
A al Trattato di Maastricht
Due fatti entrambi rivoluzionari il crollo del muro di Berlino perché ha fatto cadere tutto il retroterra politico e culturale del Partito Comunista Italiano
Il Trattato di Maastricht perché ha costretto a calci
L'economia italiana i grandi gruppi industriali italiani a conoscere cosa che non avevano avuto nel passato che cos'è il libero mercato la concorrenza
E questa è la ragione per cui
è saltato il sistema di Tangentopoli il sistema di Tangentopoli non era un piccolo episodio criminale
Di cui è stato protagonista Craxi negli anni ottanta e il sistema di Tangentopoli risale agli anni Quaranta
Ha avuto come parte come
Diciamo così fondatori padri della patria come Vittorio Valletta ed Enrico Mattei
E ha caratterizzato un capitalismo italiano segnato da fortissimi elementi di collusione
Con il sistema politico perché essa ha sempre avuto bisogno di essere alimentato dai dai dai dai soldi pubblici questa
Collusioni ha riguardato tutto il sistema politico italiano senza eccezione alcuna
Dalla Democrazia Cristiana alla Partito Socialista i partiti laici al Partito Comunista Italiano poi quando questo sistema è stato smontato
Poteva essere smontato con una grande operazione consociativa questo lo dico a proposito di coloro i quali parlano sempre di storia condivisa che secondo me è impraticabile
La storia italiana è attraversato lo diciamo in questo testo da alternative da analisi molto diverse l'una dall'altra
Poteva essere l'occasione di una grande operazione consociativa non c'è stata
Devo Tangentopoli è stata smontata con un'operazione fortemente unilaterale che ha portato al paradosso nella vicenda italiana
Al fatto che i partiti anticomunisti che avevano avuto ragione
Nella vicenda diciamo così che aveva caratterizzato la guerra fredda e così via sono stati distrutti e questo è stato un episodio unico in Europa
E questo è avvenuto non come favoleggia Achille Occhetto perché non ci sono rinnovati mentre il partito comunista si è rinnovato
Quei partiti sono stati investiti
In modo frontale da un attacco giudiziario il Partito comunista in un primo tempo avuto qualche colpo nella sua alla migliorista
Poi è stato salvato come la FIAT
E successivamente associato in una operazione che doveva portare
Alla conquista dell'ex Partito comunista del potere nel nostro Paese
E questo non è avvenuto perché è sceso in campo Berlusconi
E non a caso da allora Berlusconi e fatto oggetto della stessa offensiva giudiziaria della quale furono oggetto la DC PSI e i partiti laici
La
Ri la pesa che Berlusconi la popolarità che Berlusconi ha nella vita politica italiana
Ha finora impedito che questa operazione e giudiziaria avesse gli stessi esiti nefasti che ha avuto nei confronti di Forlani nei confronti di specialmente di Bettino Craxi e così via
Ma questo però ci dà la lettura di una vicenda italiana che è una vicenda questo noi abbiamo un'analisi diversa da quella di altre fondazioni
Noi la nostra analisi è l'analisi dell'anomalia italiana
Non l'analisi della normalità italiana l'Italia non è un Paese
Identico agli altri Paesi europei perché negli altri Paesi europei non c'è questa qui sta guerra civile fredda
Che attraversa questo Paese dal quarantacinque quarantasei ad oggi in forme diverse
Non c'è un partito postcomunista che non è diventato socialdemocratico ma che
Invece è diventato un partito massimalista e giustizialista
Non a caso alleato con
Di Pietro
E che appunto giocare questa carta giudiziaria nel modo pesante che noi abbiamo visto quindi
Quindi la nostra lettura un pezzo cospicuo della della attività della fondazione sarà quella
Di una riflessione storico-politica noi abbiamo
Insieme a un gruppo a un gruppo rilevante di economisti
La cui espressione diciamo così nel e notevole nel
Nelle comitato scientifico e poi c'è punto Francesco Forte c'è ma anche un gruppo rilevante di storici
E noi contiamo di fare di approfondire una riflessione storica di scampo di stampo revisionista ma il nostro revisionismo non è quello di un ReCUP ero diciamo così di una valutazione positiva del fascismo perché anzi la nostra valutazione sul fascismo è nettamente negative ancora più negativa è quella che riguarda la Repubblica sociale italiana
La nostra lettura revisionista e invece una lettura che coglie il fatto
Che il nostro Paese ha avuto un'anomalia derivante dal fatto che ha avuto il partito più comunista più forte dell'Occidente e queste conseguenze e le conseguenze di queste noi le abbiamo tuttora sia pure in forma diciamo così atipica
Dopodiché è successo un dato paradossale nelle in seguito la vicenda del novantadue novantaquattro è successo che
C'è stata c'è una simmetria tuttora davanti a noi questa simmetria è determinata dal fatto che
Due formazioni politiche
Hanno attraversato il novantadue e novantaquattro e per certi aspetti sono rimasti in piedi sia pure in forme diverse
Mi riferisco al posto Artico comunista e anche al posto partito MSI An quelle due formazioni politiche sono rimaste in campo
E invece
Le formazioni politiche che riguardavano la Democrazia Cristiana il Partito Socialista i liberali così Biassono totalmente scomparse
E si hanno ritrovato poi uno sbocco politico è stato prima in Forza Italia adesso insieme
A ad An nel PdL però paradossalmente è successo un altro dato che mentre diciamo così in primo luogo il Partito comunista
Ha avuto una crisi di cultura politica per cui la sua cultura politica risultata azzerata
E non è stata sostituita da una cultura politica di stampo socialdemocratico e riformista paradossalmente chi è
Stato liberalsocialista socialista riformista democristiano e che ha visto
Completamente scomparso tranne
Per esperienze di nicchia diciamo così apprezzabili come volontà di mantenere una sigla ma non caratteristiche di una grandi operazioni storico-politica per cui non c'è più la DC non c'è più il partito socialista non ci stanno di e non ci stanno non ci stanno i liberali in una no come
Come
Le soggetti politici organizzati invece
Le culture politiche liberalsocialista o socialista riformista quelle cattoliche di varia impostazione
Hanno manifesto hanno tenuto e stanno sul campo per quello che ci riguarda
Io non farò mai una corrente politica all'interno della Forza Italia non l'ho fatta e non la farò il PdL come corrente politica socialista
La il mio riferimento politico è Berlusconi se devo fare una corrente appartengo la corrente di Berlusconi
Mentre invece la fondazione la rivista e così via sono strumenti per esprimere
E un filone culturale tuttora valido quello liberalsocialista insieme noi abbiamo persone di vario orientamento insieme a persone cattolico liberale cattolico sociali così via queste culture politiche sono a nostro avviso molto più forti e più vive
Del di quello che è del retroterra del Partito comunista così come hanno una configurazione più netta rispetto ad una ricerca
Ancora tutta in corso che riguarda diciamo così l'eredità culturale non dico quella politica che invece c'è consistente
Di dell'MSI e di AN
Cieco questo paradosso di questa asimmetria che chi
Nel non ha più lontano un riferimento politico della Prima Repubblica si ritrova tutto nel riferimento politico di Forza Italia prima
E di e del PdL oggi non ha più questo retroterra questa forma politica organizzata però mantiene una retroterra culturale che si esprime in libri riviste in una riflessione che è tuttora in campo quindi
Questo sarà
Questa della
Rilettura della storia italiana
Che è una rilettura non angelicata perché non derivante da complessi di inferiorità
Noi non abbiamo nella il complesso di inferiorità che nella storia nostra recondita c'è da dimenticare o da rimuovere per esempio né le vicende
Del totalitarismo comunista né quelle del tutto a Lisa degli Smoke
Nazista o dell'autoritarismo fascista non c'abbiamo questo problema e quindi possiamo anche avere una lettura dei degli anni dal quarantaquattro in poi che una lettura di stampo revisionista nel senso che diciamo che così come è stata valida la resistenza nel suo complesso
Nella Resistenza e poi è un filone che va arriva fino ai giorni nostri c'era chi si batteva per la democrazia la libertà
E chi invece puntava a sostituire il fascismo con un altro totalitarismo di stampo di stampo di stampo comunista e dobbiamo a
Sì all'occupazione alleata sia a De Gasperi e al centrismo il fatto che quel disegno fu fu sconfitto sia ad una decisione che non fu di Togliatti ma fu di Stalin
Di non
Falsi che ad una guerra civile quella tra fascisti e antifascisti succedesse un'altra guerra civile quella per la conquista del potere da parte del Partito Comunista Italiano
E la nostra lettura non è una lettura consociativa per quello che riguarda la storia di oggi perché rileviamo che purtroppo non c'è stato un trapasso dal comunismo
Alla socialdemocrazia il riformismo c'è un trapasso da dal comunismo
Verso un partito Frankenstein nel quale si sono mescolate componenti assai disarticolate
E in cui è prevalente allo Stato una diciamo così visione massimalista e giustizialista
L'altro filone evidentemente sarà quello della ricerca sulle grandi questioni economiche e sociali
Riteniamo che anche la crisi che c'è stata del capitalismo internazionale ha messo in evidenza che ogni estremismo è sbagliato ed era un estremismo l'ipotesi
Della pianificazione e anche di un eccesso di
Intervento pubblico ma è stato anche un altro estremismo quello della deregolazione totale poi su questo Francesco credo che che svilupperà una riflessione che è sul filo dell'attualità rivisitata dell'economia sociale dell'economia sociale di mercato e questo sarà il secondo filone credo che uno dei primi
Tra l'altro uno dei primi convegni che noi faremo a gennaio sarà sulle pensioni
Per riflettere sul welfare italiano sul sistema pensionistico sul problema se è possibile o meno trovare altre risorse per alimentare la crescita nel nostro nel nostro nel nostro Paese
Combinato con questo
Una riflessione
Sul sistema industriale
Del nostro Paese poi
Ci stanno alcune presenze non credo oggi qui ma insomma con le presenze come quella Di Carlo Ripa di Meana che eccetera oggi offrirà il la possibilità di fare una riflessione
Di ambientalismo scissa dalle tragedie del Partito verde di fiamma Nirone essa n e della geopolitica che riguarda
Specialmente il Mediterraneo Di Carlo Panella di tutti i temi della immigrazione
Ecco
Questo è un po'il quadro diciamo così
Attenzione sul quale di tematica di impostazione che
Motiva questa fondazione
E l'impegno che realizziamo in essa c'è poi un ultimo punto che riguarderà solo un pezzo della fondazione perché molti non sono interessati al tema è una riflessione sulla forma partito
Nella consapevolezza e nella coscienza che per esempio questa formazione di centrodestra che il PdL
A insegna irrisolto UTIN due visioni
Una visione
Che parte da leader per costruire un movimento che un partito
Per
Realizzare una coalizione per arrivare al Governo che l'impostazione tipica di Berlusconi e di Forza Italia e un'altra impostazione che parte dal partito
Per costruire delle alleanze una coalizione un Governo è un leader anche in
Nella storia di AN la leadership c'è sempre stata in modo molto marcato ecco questi due punti di partenza che sono due punti di partenza diversi
Devono lavorare per trovare degli elementi di sintesi degli elementi di sintesi comune in una situazione nella quale
Poi in effetti
Noi abbiamo realizzato un'operazione che non sta nelle mappe tradizionali della politica nel senso che abbiamo costruito un partito dal punto di vista del programma
Della leadership e quella di Berlusconi e poi siamo andati alle elezioni
Siamo andati al Governo adesso stando al Governo ci troviamo a misurarci con i problemi della società italiana ma anche con il problema di costruire una formazione politica che abbia per un verso
Occulti perché sia leaderistica perché non possiamo smontare quello che è un dato tra l'altro uso che c'è in tutto l'ottici l'Occidente e dall'altro lato però un partito radicato nel territorio e anche un partito democratico che si riunisce
Discute
Eventualmente vota e così via ecco questi sono
Alcuni
Detti molto schematicamente alcuni degli elementi fondamentali
Che sottendono
Questa fondazione che ripeto
Lo dico per evitare equivoci che quello che dichiara di essere cioè una fondazione con un'anima culturale che intreccia due anime culturali
Una liberalsocialista e un'altra con presenze di cattolicoliberale e così via ma non è una corrente non ipotizza la formazione di nessuna corrente di partito ripeto ho detto qual è la mia scelta
Per quello che riguarda il riferimento
Nel P.D.L. la mia e di tutti coloro che
Che
Si riconoscono nel PdL ce ne stanno molti che non si riconoscono nel PdL che partecipa ai nostri lavori dal punto di vista culturale prima che prima che prima che politico quindi
Un riferimento anche a delle storie culturali ma poi per quello che riguarda la politica invece il riferimento alla storia della Seconda Repubblica che diversa
Nel bene e nel male
Rispetto a quella precedente ecco questi sono alcuni elementi essenziale io darei adesso la parola a al professor Francesco Forte
Prima di dare volevo soltanto salutare Pierluigi Borghini e Sergio Pizzolante che sono venuti qui con noi al tavolo alla Presidenza che fanno parte del consiglio d'amministrazione
Nella Fondazione da reso dalla parola Francesco forzati a cui prima ribadita la parola a Francesco siccome credo che di errori ne abbiamo fatti tanti qua nell'arco
Ricordo
Vi
Ciro sbaglio e del professor Albarello che che chiedere costituiscono parte del
Comitato scientifico e così via ma che son saltati nel nella formazione
Fabrizio o viaggia Fabrizio lo chiamo così perché siamo amici e colleghi
Di pensiero e di l'attività culturali e politiche da moltissimi anni
A presentato la Fondazione nel suo complesso ora io presenterò
Nei limiti di tempo
Necessaria la Fondazione dal punto di vista del suo comitato scientifico proseguendo in quel discorso che dal punto di vista del lavoro che ci attende
Il nostro Comitato scientifico composto circa di quarantatré
Membri
E di questi trentasei sono professori universitari quasi tutti gli ordinari o emeriti
E gli altri sono dagli esperti qualificati che scrivono producono attività intellettuale irrilevanti
Questo molto piccolo per chiarire che il nostro Comitato scientifico è veramente un comitato scientifico nel senso culturale e scientifico dei questo termine ovviamente
Non tutti gli studiosi con le persone che svolgono un'attività culturale qualificata lo fanno nelle università è quindi abbiamo
Anche queste ulteriore di persone che peraltro molto spesso tra l'altro hanno insegnato nelle università contratto oppure hanno svolto compiti di vario genere
Appunto nelle
Di carattere universitario
Questo è per ragioni delicatezza che lo dicono
Perché
Il Comitato scientifico è già molto ampio diviso in quattro sezioni e abbiamo
Smesso di costruirlo
Per ragioni di ampiezza quindi sicuramente ci sono alcuni colleghi ed amici e che non sono state inclusi la ragione di ciò come dire numerica
Di tempo però ci chiede e ci scusiamo nel senso che questo Comitato scientifico non è inventato come Fabrizio ha detto e fatto di persone
Che tra di loro hanno rapporti intellettuali culturali
Da da tempo e che esistono nel mondo della cultura e del sapere
Vicino al mondo politico non necessariamente impegnati
Che si sono ritrovati assieme a causa di questa iniziativa
E ce ne sono molte di più però ripeto abbiamo un problema numerico che in parte abbiamo risolto con criteri per così dire geografici tra il nostro Comitato scientifico va dal sud al nord
Ecco bisogna pensare che io ho pensato al Comitato scientifico in questo modo dal sud al nord la numerosità è più grande al sud
Chez
Diventa notevole
A Roma per ragioni funzionali neanche perché l'Università di Roma è Roma ospita diciamo
Figure che territorialmente riguardano tutta l'Italia
Scende un po'nella rappresentanza nel centro nord la ragione è quella proprio
Ovvia dice rimediare e con questo Comitato scientifico
Alla dimenticanza che in Italia molte volte se i fatti
Dell'energia intellettuale importanti che esistono nella parte del Paese che in un certo senso meno rappresentata e che è importante che lo sia
Comitato i diviso in quattro sezioni che quei e non ci sono una economica una di diritto una di etica pubblica scienza politica e cultura è una di storia
La ragione di questa suddivisione risulta chiaramente da ciò che Fabrizio
Ora detto prima e che che riguarda da un lato la nostra esigenza di occuparci dei problemi dell'economia e delle istituzioni
Dall'altro però anche quella di affrontare i temi etici della bioetica dell'ambiente della
Persona umana che hanno rilevanza culturale e politica
E dei temi della scienza politica che riguarda
La vita politica e i partiti e comunque in genere
Diciamo anche la filosofia politica e la cultura nel complesso della sua dignità
E infine la storia perché come è stato sottolineato prima noi abbiamo alle nostre spalle una storia e un revisionismo
Quindi noi abbiamo una filosofia
Una filosofia politica una filosofia generale una storia dietro le spalle è un revisionismo di ciò che l'interpretazione storica prevalente ed è stata illustrata
Dal punto di vista culturale è già stato detto da Patrizio le caratteristiche culturale di questo gruppo che dal punto di vista numerico poi non sono perfette ma
Diciamo che l'imperfezione poca parte della nostra impostazione teorica di tipo liberale
Cattolico e socialista in questi tre filoni che si riuniscono insieme non c'è il rapper feticismo il razionalismo astratto l'illuminismo totalizzante
Cioè l'errore
E il pressappoco come
Diciamo lanterna di Diogene e quindi tesi e il pressappoco eh quello che noi
Possiamo
Fare dal punto di vista delle scienze sociali dal punto di vista della filosofia dal punto di vista e in genere delle licenze
Perché diciamo che noi non abbiamo una concezione totalizzante nella realtà quindi tra di noi ci sarà un dialogo
è un dibattito come ci sarà con gli altri che ha menzionato Fabrizio
Cicchitto prima che fanno parte in un certo senso di questo schieramento e con una certa pratica con gli illuministi
Che hanno già
Tutta la verità
Dalla loro parte tutta la giustizia dalla loro parte tutta la bontà dalla loro parte tutta
Da quella parte della magistratura che conta dalla loro parte
Ecco noi faremo un dialogo anche con loro con una certa fatica perché uno dei problemi che guardiamo dietro le spalle
E che io ho visto l'università e che essere imparziali per noi comporta di accogliere gli altri e una volta accolti gli altri ci mandano via
Io voglio solo un piccolo episodio io credo di essere stata una persona per cui Claudio napoleonica diventato professore universitario
Lo prima fatto diventare professore all'università di Ancona da me fondata con l'Università di Urbino
Poi l'ho imposto ADI Fedrizzi o membro della Commissione il mio ammicco liberale dicendo che era un economista imminente anche servito opposta tendenza
Infine l'ho fatto chiamare all'Università di Torino
Mentre io ero assente nel mille novecentonovantatré Napoleone organizzato un colpo di mano nel laboratorio di economia politica prendendo due sei allievo
Giurista
Promettendogli che sarebbe diventato il presidente dell'Istituto del laboratorio un personaggio secondari ombra uomo che a cui io volevo bene è un professore di contabilità dello Stato
E no perché io tra l'altro facevo il direttore del laboratorio perché Siro Lombardini che ne aveva fatto per un po'di anni
Creando il caos mi aveva pregato di riprenderlo perché dicevo io non sono capace di gestire infatti mancava anche la carta igienica
Io però ero già fatto onorevole questo era nel mille novecento sbagliato data ottantatré
Spero anche di sequestro preventivo avanza in quel momento per cui
Belli venga però cosa è successa un po'e Napoleone ha stabilito che voi che il mio indirizzo non era conforme
A quello che il laboratorio aveva assunto io non potevo in quel laboratorio
Svolgerò la mia attività con la mia rivista che si chiamava unico rosso
E con le mie attività intellettuali potevo fare solo lavoro di docenza a quei tempi noi non avevamo avevamo il part-time e non altro
Sicché quando Federico Caffè vi chiedo di passare all'Università di Roma io l'ho fatto anche se avevo
Detto Einaudi che avrei
Fatto il professore a Torino per tutto il tempo possibile ma infatti il tempo possibile era passato visto che io non potevo più discutere di ciò che interessava accade Rinaldi dopo tutto
E quindi diciamo che questo è un episodio storico che io metto davanti per spiegare anche perché all'università novità abbiamo avuto nelle difficoltà
Ma siamo molto più numerosi di quel che si creda l'omogeneità tra
Il gruppo liberale liberale per così dire non liberista
Il gruppo liberale e socialista il gruppo liberale cattolico è data in modo imperfetto
Dall'economia sociale di mercato in modo imperfetto perché questo tipo di cultura che si è sviluppato in Germania nell'epoca nazista
A cura di o Ikenna di Franz Böhm un economista è un giurista
Aveva un'impostazione filosofica molto ampia ma puntava sull'economia quindi è chiaro che il nostro legame è più vasto dell'economia
è l'impostazione anche filosofica che sta dietro questa corrente di pensiero che unifica Cat come di fatto accadde in quel caso
Perché poi vediamo personaggi cattolici che guidano la Repubblica federale tedesca che fanno parte di questo gruppo
E
E quindi unificare diciamo il pensiero cattolico il pensiero liberale
E un filone e di pensiero socialista tra liberale naturalmente di socialismo liberale o liberalsocialismo
E naturalmente quel filone liberale dell'economia
Sociale di mercato a cui
E di cui era espressione perché
Ed era espressione in Italia ma in quell'epoca in Svizzera Einaudi
Quindi abbiamo un
Foto una impostazione comune che in qualche modo
A delle radici in un'epoca storica tormentata ma che è sempre valida perché i riferimenti a parte questi sono molto ampi e svariati
Accanto al Comitato scientifico ci sarà Sergio Pizzolante che qui se ne occuperà in particolare con Borghini una Consulta dell'economia
Nella quale noi e
Conformità con questa impostazione
In particolare ci occuperemo della piccola e media impresa perché in questa impostazione il concetto fondamentale nell'economia di concorrenza no l'economia di mercato dei monopoli
Economia di mercato dei Monopoli è entrata in crisi adesso coi grandi monopoli bancari e internazionali
Entro
In una crisi ben più tragica coi grandi cartelli tedeschi durante poca nazista successiva guerra mondiale
E il problema dei monopoli degli spazi vitali era quello che condizionava le difficoltà di costruire l'Unione europea in senso positivo dando luogo a un mercato più ampio quindi
Ci siamo dimenticati molto spesso che l'economia di mercato sociale
Ha come base fondamentale dell'uomo come base fondamentale nell'economia la concorrenza una concorrenza umana una città umana una vita umana
Fatta dei tanti operatori economici in Italia questo problema
è molto sentito del resto lo è anche in Francia in Germania infrastruttura poi della Gran Bretagna entrata in crisi
E perché è il messaggio per la Thatcher sulla piccola e media impresa dopo le privatizzazioni delle grandi imprese pubbliche non fu capito dai laburisti
Anche dai successori diciamo conservatori della Thatcher ma il testimone che i laburisti avrebbero dovuto vere
Era lo sviluppo io lo ricordo anche da incontri personale con Bettino Craxi è la Thatcher l'insistenza sulla piccola e media impresa dimenticare la piccola e media impresa significa dimenticare il tessuto
Da cui continuamente si rinnova l'economia e nascono gli imprenditori che non nascono dal nulla
E in cui continuamente
Si genera quindi la crescita economica e la possibilità di competere e naturalmente le grande impresa che vivono nell'humus delle piccole e media impresa però a volte
Ci si dimentica di questo fatto che le radici stanno lì e che questo che l'humus dei cui anche la grande impresa respira
Quindi
La nostra Consulta si occuperà
Di questo naturalmente si occuperà anche e sarà lieta di includere rappresentanti del autoctona cale che abbiano però un credo a noi conforme è affine
Che è quello del decentramento perché anche qui
Il sindacato come il monopolio per noi non è accettabile per noi lo schema del sindacato dell'economia sociale di mercato non è
Un cartello centrale che si mette d'accordo con i cartelli della grande impresa
E fa un patto che si chiama anche neo corporativismo
Non è nemmeno ma diciamo il sistema di cogestione della grande impresa in cui c'è un forse incasserà atto in cui risiedono i capi del sindacato che così concerto hanno con l'amministratore delegato la gestione del potere
è un altro è quello della libertà
Ed è il conflitto
Ma un conflitto pacifico
E
Con una composizione successiva tra il mondo sindacale il mondo dell'impresa con una
Partecipazione che non è la partecipazione concertata
Quindi
Dal nostro discorso vale per i sindacati che accettano questa filosofia
E e quindi qualsiasi sindacato come con qualsiasi organizzazione che si occupa della piccola media impresa
Bene io credo di avere fatto il quadro complessivo voglio solo sottolineare che
C'è una particolare tensione
Diciamo
Per la impostazione etica nella nostra fondazione
Perché il problema delle regole etiche fondamentale secondo noi anche se si hanno principi liberali e principi sociali
Allora grazie relatori abbiamo un quarto d'ora se ci sono delle domande da parte del pubblico oppure dei giornalisti si sono giornalisti principalmente
Sì perché il pubblico è fatto da noi
Io chiederei al Tesino
In sintesi chi tasse questa fondazione oltre a essere un laboratorio di idee sarà anche
Diciamo un laboratorio di proposte perbene per il partito
Siccome uno dei tratti caratteristici ricordati poco fa da Francesco è il pressappoco
Non c'abbiamo una uno schema precostituito da questo punto di vista
Noi fornire forniremo innanzitutto analisi
Poi proposte programmatiche intese nel senso lato del termine
Dal quale possono essere anche ricavabili diciamo così delle conseguenze politiche ma in termini ma in termini indiretti cioè
Non abbiamo lo scopo di fare un'operazione che ha una ricaduta politica meccanica e automatica ecco poi voglio dire se facendo un convegno sul
Medio Oriente o
Andando all'opposto sulle pensioni da questo se ne ricavano elementi di analisi che sono anche
Suscettibili conseguenze politiche questo ben venga non però non abbiamo un non siamo Lu
L'Ufficio studi del Po del PdL siamo una fondazione culturale con le caratteristiche che abbiamo detto Francesco Francesco io compro possibili ma non automatici
Ricadute diciamo così di proposte politico programmatiche
La Consulta
Può darsi che sia un terreno
Di riflessione programmatica più immediata perché lì appunto questo è un elemento innovativo che ricordava Francesco rispetto ad altre fondazioni
Più classiche diciamo così una finestra aperta sul pezzi di società civile che quindi poiché sono sempre portatrici in modo assolutamente visibile di proposte di interessi
Sì buongiorno avete già preparato una serie di appuntamenti che ci saranno grossi settimane i prossimi mesi una fondazione
Guardi
Un discorso preciso e puntuale non l'abbiamo ancora fatto
Però credo che in
Insomma abbiamo davanti a noi da gennaio in su l'ipotesi di un convegno sulle pensioni
Un altro sull'Unità d'Italia e alcune caratteristiche della lotta politica sul terreno del doppio Stato nel nostro nel nostro Paese
E un convegno sul Medio Oriente
Poi ci fermiamo ci fermiamo la perché credo che
Dovremmo poi riunirci insieme e fare quel lavoro che diceva Francesco Prina
Ci sono paradisi di Liberal la domanda era questa è un po'più politica diciamo e mi evidente che insomma ci sia una vivacità un pluralismo all'interno del
PdL del centrodestra
Per quanto riguarda le fondazioni eccetera sul terreno poi più politico quando si scende sul terreno più politico faccio riferimento all'attualità stringente insomma in questo passaggio
Di di legge sulla sulla giustizia
Dove per esempio una delle fondazioni in campo che Cicchitto ha citato Farefuturo che molto attiva in questi ultimi tempi anche in modo dialettico dentro il centrodestra
A volte sembra che nel PdL ma anche un po'la sintesi politica cioè grande dibattito nel retroterra intellettuale culturale
è oggettivamente un segno positivo
Poi insomma al dunque mi forse manca una sintesi politica volevo capire un po'la vostra così impressione
Non so se lei vuole capire troppo e troppo malizioso no a prima
Allora le fondazioni non sono sostitutive di un partito politico nel senso cioè che
Le fondazioni riflettono
E
Lanciano messaggi poi
La indicazione seccamente politica sia sul tema era giustizia ma anche su altri temi questo è compito di un partito aggiungo anche
Questa è una mia valutazione personale che ebbene contemporaneamente che ci siano queste fondazioni che sono l'espressione come lei stesso diceva di una
Di una ricchezza culturale che efficaci che fino a qualche tempo fa veniva contestata al centrodestra
Poi però bisogna evitare che non si stabilisca una sorta di divisione dei ruoli e dei compiti per cui
Nelle fondazioni si discute e e si fa cultura e il P.D.L. poi si riduce
Ha fatto organizzativo-funzionale io auspico che
Su vari temi poi ci sia nel PdL un dibattito politico-culturale che può anche attingere a materiale messo in moto dalle dalle fondazioni poi
Per non sfuggire ad una implicazione di quello che lei diceva
Per quello che riguarda la giustizia ma per quello che riguarda anche
Altri temi sui qua che sono materia di discussione non tanto fra le fondazioni ma anche all'interno del PdL poi
Voglio dire ci sarà l'ufficio ci sarà il la l'Ufficio di Presidenza e PdL la direzione del PdL o i gruppi parlamentari che si misureranno discuteranno fa decideranno all'unanimità o anche a maggioranza
Allora grazie a tutti e ci rivedremo la prossima iniziativa