A Te grida il dolore innocente. Il senso dell'umana sofferenza

Aspettiamo
Si ricomincia
Se ho capito
UDC
Buongiorno a tutti
Cari colleghi signore signore pochi minuti per darle il benvenuto per ringraziarli
Perché sempre numerose partecipata di convegni
Dell'Associazione medici cattolici di Milano in questa
Dalla sala ospiti dell'Assolombarda
Quest'anno abbiamo avuto supporti supporto non solo della Fondazione Mattarella
Che da anni segue con generose tale nostra iniziativa ma anche dalla Fondazione Cariplo della Deutsche Bank dal Banco di Desio più dell'Associazione per la ricerca geriatrica dello studio della longevità
Quest'anno poi abbiamo
Dagli ospiti illustri che saluto e ringrazio cordialmente professor Mantegazza che è stato per molti anni il Rettore dell'Università degli Studi di Milano
Il Presidente anche dalla nostra associazione
Professor con oggi Pro Rettore dell'Università degli Studi di Milano
Il professor porle emerito dalla nostra università e anche lui Presidente dalla nostra associazione per molti anni
Saluto poi monsignor balzare che ci ha onorato della sua presenza
Vi saluto anche molti colleghi dell'ANCI che provengono da altre regioni del nord Italia
Un particolare grazie anche al nostro ufficio stampa diretto
Dal dottor Caprino perché molti giornali radio e televisioni pubbliche e private che hanno
Dimostrato un particolare interesse al tema il senso dell'umana sofferenza
Cioè come trovare un senso nella sofferenza priva di senso il così tanto dolore innocente
Per questo è un interrogativo che ricorre con insistenza nella storia dell'uomo il quale ha sempre cercato delle risposte nella filosofia e nella Sacra scrittura che per definizione e Livorno dalla sofferenza come sentiremo
Dalla professor Cacciari sì da monsignor Ravasi
Le due testimonianze invece vogliono riproporci il quesito evangelico chi è il mio prossimo dalla parabola del buon samaritano
Stiamo infatti vivendo una mutazione profonda della medicina
Che diventa sempre più competitiva tecnologica
Anche disumana dominato da interessi di vario tipo soprattutto economici e di profitto un premio Nobel recente dalla medicina fa così definito il momento che stiamo vivendo
Probabilmente
Lo sviluppo scientifico più importante di questo secolo è che l'interesse economico rimpiazzato la curiosità come forma trainante della ricerca
E quindi penso che ci farà molto bene sentire e il dottor Cariolo che da vent'anni opera
Ci sono le sue parole
Tra le sofferenze di migliaia di persone cercando di mettere insieme pezzi di città
Rifiutando l'idea di un Paese senza speranza
Dopo il dolore ineluttabile per cui in qualche modo nero doloroso
Cairo ha deciso in un certo momento dalla sua ditta di farsi prossimo
Per quello che ha realizzato
Sicuramente un ottimo management
Ma per la storia penso che sia più giusto chiamarlo
L'Angelo silenzioso di Kabul come è stato definito a Milano quando gli hanno consegnato l'Ambrogino d'Oro
La seconda testimonianza
E quella del dottor Melazzini
Dottor Melazzini ci fa la toccare con mano come in medicina al progresso economico scientifico e tecnologico non ha senso se non è accompagnato e queste sono le parole di Giovanni Paolo secondo
Da un autentico progresso centrato sulla persona
E sulla inviolabile effettività di ogni essere umano
Ma oggi questo nostro convegno
è un'altra motivazione importante
Non ci di Milano vuole festeggiare monsignor Ravasi
Che consacrato recentemente vescovo lascia Milano per l'importante incarico di Presidente del Pontificio Consiglio per la cultura
Io personalmente desidero ringraziarlo per la sua affettuosa ormai trentennale amicizia insieme al Consiglio direttivo dell'ANCI milanese
Per il prezioso e consigli e suggerimenti che hanno dato visibilità e importanza alle nostre iniziative
I medici quelli cattolici e non cattolici
Sono oggi sempre più impegnati nella difesa della vita
Ma lanci di Milano queste battaglie le vuole condurre insieme al mondo laico senza complessi di inferiorità
Alla ricerca di possibili soluzioni comuni ma il punto
In un clima non di scontro
E di contrapposizione ma di dialogo e di collaborazione
Ma signor l'avanzo in una delle sue numerose nei recenti interviste
Ha detto che di fronte alle culture diverse meglio preferire il duetto al duello
Ecco questa battuta rispecchia in sintesi la metodologia con cui la nostra associazione di Milano vuole lavorare nei prossimi anni
E lascio la parola tra dal professor sane vicepresidente ma anche il Presidente eletto della associazione europea medici cattolici per un saluto
Grazie solo un saluto
Cordialissimo
A tutti
Dicevo entrando questa mattina ad un collega vedi alla fine la sala non è piena di medici
Però cioè un qualcosa che ci accomuna tutti e che tutti sia un uomo Stati o saremo pazienti
E allora il problema non è tanto quello di dire chi sei qual è il tuo ruolo quanto piuttosto quello di riscoprire che sia un uomo vini
E allora accanto
Alla riflessione che testé ha dato il professor Lambertenghi nei confronti di sua Eccellenza Monsignor Ravasi che è sempre stato unico dell'ANCI
Io vorrei aggiungere che non soltanto è stato un uomo di cultura che ci ha aiutato a scoprire i valori fondamentali ma vorrei aggiungere questo
Che ci ha aiutato che mi ha aiutato sopra attutito
A scoprire Dio
A contemplare TV nelle sue opere e l'opera più grande che Dio fatto
è stato ed è l'uomo l'uomo come valore unico irripetibile inalienabile
Che chiederà e che chiede sempre qualunque sia il suo stato un'attenzione un rispetto il rispetto della sua dignità perché l'uomo valore
E degno di essere rispettato che vola per questo motivo
I medici cattolici di Milano vogliono offrire un segno un simbolo a monsignor Ravasi a don Gianfranco se permetti ancora che è un anello l'anello è un simbolo è un segno è un sigillo
E l'abbiamo trovato con incastonato una croce e la croce che ricorda anche il simbolo dell'ANCI quando lo indusse RAI
Ti ricorderai che siamo uniti insieme nella contemplazione più grande di Dio diventato uomo
Soltanto adesso
Abbiamo chiamato a
A noi
Insomma
Se nessuno
Abbiamo un ospite eccezionale oggi don Luigi Verzé che ringrazio per la
Sua con molta cordialità poi
Anche il perché diciamo che l'ANCI di Milano ha sempre attinto ai docenti dalla Facoltà di Filosofia della Università Vita-Salute grazie
Domenici grazie
Lascio la parola don Antonio Lattuada che ci porta
I saluti cardinale
Io ho ricevuto appunto l'incarico per questo prendo la parola né incarico che svolgo volentieri di trasmettere e i saluti della arcivescovo di Milano i saluti ai presenti e agli illustri relatori
Il cardinale Tettamanzi ha una lunga consuetudine pratica con i medici attualmente assistente nazionale dell'Associazione medici cattolici italiani ed è stato a lungo
Assistente della Sezione di Milano
Una consuetudine pratica ma anche una lunga consuetudine teorica con la medicina essendosi occupato come teologo di etica medica prima e poi di bioetica quindi penso che sia
Sinceramente dispiaciuto di non poter essere presente a questo convegno che certamente
Darà un utile contributo a chiarimento di quei temi che stanno a cuore e non solo a lui ma
A tutta la Chiesa italiana da qualche tempo
è entrata nel linguaggio ecclesiastico specialmente tra i vescovi italiani l'espressione questione antropologica è una parola ricorrente una parola
Nuova forse per indicare
Una questione per certi versi antica di sempre di cui da sempre si è occupata la Chiesa anche la predicazione e la prassi della Chiesa
La questione che concerne l'umano
La qualità umana della vita do che contribuisce o e il contrario compromette il senso della vita umana è una questione antica ma che si propone
Nella nostra epoca in modi nuovi in condizioni e in contesti inediti
Un cespite penso fondamentali di questa questione antropologica
E costituito dalle pratiche che si occupano del corpo umano denti io della da insomma umano
Appunto l'aspetto di cui si occupa principalmente la medicina la professione medica sono entusiasmanti per certi versi ma nello stesso tempo inquietanti le prospettive aperte dal progresso
Scientifico tecnologico in questo ambito prospettive che appunto rendono la questione antropologica oggi particolarmente grave e urgente
Sono sicuro che il convegno fornirà utili chiarimenti almeno per
Una più accurata diagnosi
La terminologia medica è
Utile anche oltre i confini di questa professione prima della terapia c'è la diagnosi
Un utile diagnosi questa questione e quindi ha i saluti e agli auguri ai ringraziamenti anticipati dell'arcivescovo mi permetto di unire anche i miei grazie
Io lascio il posto ad un comizio
Se vuole accomodarsi e con il relatore grazie
Buongiorno a tutti a me è stato dato l'incarico di moderare questa prima parte della mattinata
E devo dire che insegnando trilogia moderna e contemporanea al all'università Vitesse salute del San Raffaele quando sono stato
Invitato in qualità di moderatore
Ho immediatamente pensato a
Un grande personaggio il cui nome Albert Schweitzer
Immagino a tutti voi molto noto premio Nobel per la pace nel mille novecentocinquantatré sublime compositore pardon esecutore delle opere organisti che di Johann Sebastian Bach
Ma soprattutto
Teologo è soprattutto medico
Ebbene Spike serre dice una cosa all'interno di un di una delle sue opere più importanti una frase che a mio avviso è centrale e che vorrei porre qui
Nella mente di di di di tutti voi
Quale
Sì Gillo per così dire di questa di questi lavori
La sincerità è il fondamento della vita spirituale
La sincerità è il fondamento della vita spirituale
Ecco a me pare che in in generale nella vita non bisogna mai mentire
Meno che mai bisogna mentire di fronte al grosso enorme drammatico problema del dolore degli innocenti del dolore degli esseri umani
Mentire significano semplicemente dire delle bugie significa anche ospitare categorie
Prospettive
Che appaiono poco plausibili di fronte alla dura
Sconvolgente realtà dell'esperienza
In particolare la teologia il pensiero religioso tradizionale ha presentato tre
Categorie fondamentali per interpretare il dolore che si abbatte sulla vita degli uomini
La prima di queste è il dolore colpevole
Per secoli e secoli di fronte al darsi delle malattie
Si ragionava qui in Occidente si ragione ancora al di fuori dell'Occidente secondo questo paradigma dolore colpevole cioè se soffre se una malattia si abbatte sulle Tebe evidente che c'è una colpa
Che tuteli scontare c'è un castigo per il quale tu stai pagando
E se sei un bambino il castigo deve
Capita suddette perché è la colpa è probabilmente quella di tuo padre o di tuo madre Orofino la terza generazione sta scritto
è una prospettiva che la coscienza contemporanea
Non accoglie
Di cui sentiamo immagino tutti profondamente l'ingiustizia
La seconda prospettiva molto diffusa ancora oggi
Probabilmente la più diffusa è quella del dolore
Necessario
Se qualcuno soffre
Se se quel se si dà a questo dolore innocente perché c'è
Una
Necessità di aderire del dolore innocente per espiare una colpa e quindi attraverso questo dolore che avviene
Si dà si realizza il piano bella salvezza
Questa è una prospettiva che ancora oggi è molto presente io personalmente poi vedremo una discussione se quanto diranno i relatori serve io personalmente la ritengo
A sua volta inaccettabile e non posso fare a meno di pensare alla grande figura di Ivan Karamazov
Che diceva se la sofferenza di una sola bambina innocente il prezzo da pagare per l'armonia di questo mondo e quindi anche per un disegno particolare bene io restituisco il biglietto
E qualcuno di voi saprà che il fratello di male
Il grande compositore austriaco Mori sui CIDA e accanto al suo cadavere vende rinvenuto un biglietto con scritto appunto restituisco il biglietto me ne vado da questo mondo
Rimane che cosa rimane il dolore innocente è infatti a te che Rita il dolore innocente oggi la coscienza la coscienza cattolica la coscienza contemporanea assente che questa è l'unica possibilità di pensare il dolore innocente vuol dire che non nuoce
Che non può nuocere che non ha alcuna colpa che non ha alcun male dentro di sé
Si risolve il problema parlando di dolore innocente no non si risolve il problema perché mentre la prospettiva del dolore
Colpevole e del dolore necessario salvava la razionalità del mondo perché se qualcuno soffre c'era comunque motivo ed è quello del dolore innocente salva per così dire la bontà di Dio
E la bontà del soggetto che soffre
Ma non sa farlo ma non salva per niente anzi inguaiato per così dire lo stato del mondo
Perché perché non si riesce a capire la logicità la razionalità la bellezza del mondo e quindi
Siamo alle prese con un problema che ancora oggi
è è il problema è il problema per per i credenti
Per coloro che vogliono continuare a credere in Dio guardando in faccia il mondo così come Sita
In particolare questa cosa ha un grosso problema sulla specificità del male fisico male fisico che cosa che fare Dio con i corpi degli uomini ed è per questo che i medici cattolici
Pongono oggi questo grande momento di intellettuale
Ed esperienziale
Io vado a introdurre l'intervento di Massimo Cacciari al quale semplicemente pongo questo questo problema poi Luigi vediamo se lo affronterà o meno
E e lo pongo a un filosofo laico estremamente attento alla dimensione spirituale alla dimensione religiosa
E segno di Mattei di maturità o di immaturità questo continuo interrogarsi dei credenti sullo scandalo della sofferenza del mondo
Perché vedete se ci fosse qui
Che ne so io dice
O se ci fosse qui Jechel
O se ci fosse qui spinosa probabilmente direbbero altri filosofi che questo continuo interrogarsi
Da parte dei cattolici sul perché della sofferenza è semplicemente segno di una coscienza del matura e quindi necessariamente infelice che non sa come va il mondo
Il mondo l'uomo non è il fine del mondo il mondo è un mostro di forza di Energia dice dice un un celebre
Pensiero di indice
Che va avanti così e quindi se si soffre e perché si deve pagare questo biglietto all'esserci e questo mondo non annientati nessun altro interesse se non quello di per per perpetrare se stesso
Quindi potrebbero dirci questi grandi filosofi ma
Imparate a guardare in faccia la realtà cari cristiani cari cattolici non c'è nessuno scandalo lo scandalo ed anche il vostro continuo vere scandalo la coscienza matura deve smettere di scandalizzarsi
Oppure e concludo la prospettiva giusta è quella di chi coltiva lo scandalo e ci sono altre alle altri filosofi che invece hanno coltivato lo scandalo Platone erano di questi
Canterà uno di questi non parliamo di Kierkegaard cioè c'è un c'è una specificità umana c'è una specificità
Profonda dissenso di beni e di giustizia dentro di noi
Che non si adatterà mai a questo essere del mondo così razionale e così che
Quel a questo mostro di energia che manda avanti se stesso e quindi si potrebbe dire allora invece no lo scandalo è
La condizione necessaria per esaltare la nobiltà del pensiero ecco qual è la prospettiva giusta
La parola
A Massimo Cacciari
La prospettiva giusto
Ma intanto direi che forse non è esatto
Pensare che la grande filosofia
Che in quanto tale non può fondarsi su alcun presupposto
Altrimenti facciamo pasticci la filosofia del re deve affrontare anche questi temi rischiando proprio l'assenza di presupposto
Altrimenti appunto non sei filosofo sei teologo tra filosofia e teologia ci possono essere Scambicci devono essere scambio relazioni ma
Mantenendo ben ferma questa differenza
La tipologia si appoggia e si fonda su un Prevelato un
E la filosofia no altrimenti cessa di essere filosofia
E allora il tema il tema del dolore
Il tema della sofferenza
Sofferenza che non può essere riportato da alcuna colpa
Giustamente questo è una è una
è un assetto mitologico che filosofia e teologia devono rifiutare
L'imputazione della sofferenza una colpa ma questo è un vecchio discorso ma in passato in giudicato anche se forse attiene ad una dimensione profonda del nostro per la nostra forma mentis questa idea e difficile da estirpare questi vi è quindi giusto anche richiamarla continuamente pur essendo ovviamente priva di ogni ragionevolezza il fondamento
Tuttavia è un'idea
Che attiene profondamente fossero alcuni strati della nostra psiche è questa la causa della sofferenza
Fosse una colpa
Fosse una colpa
Ma il dramma vero teologicamente eh se imputabile di questa colpa se l'imputato di questa colpa è Dio
è questo il
Che il grande tema anche platonico no che che Platone risolve con la famosa
Con la famosa espressione ente ossa analiti osso
Dio non è ai TIA del male Dio non è causa del male
Io in causa solo del bene
Del bene nel senso classico del termine cioè di ciò che è compiuto il perfetto Calò Sky alga tossica
Che vuol dire che vuol dire qualcosa che sta perfettamente impieghi
Qualcosa che forma compiuta Carossa questo significato nessun significato estetizzante sentimentale psicologico Carossa è la forma compiuta
L'ente giunto alla sua perfezione
Cui non puoi sottrarre ne aggiunge un'unghia questo è il caos Agathe sorse la stessa perfezione dal punto di vista diciamo così
Va evitato morale insieme indissolubilmente insieme Dio e causa solo di questo
E ma era semplice per un greco dire così molto più difficile pre
è causa di tutto
è la Bibbia rincorrono poiché Ravasi ne parlerà insorgono espressioni chiare in cui ci dice che Dio in causa del bene ma
E nel male nel senso che chi fa fare il male no nel senso che e così
E la grande tipologia così ho interpretato nel senso che è nell'ordine nel senso che causa dell'ordine
E l'ordine comporta linee quali interessi
Nell'ordine cioè il deserto URSS
Nell'ordine buono cioè necessariamente il deserto se non sarà l'uno che non sarebbe un uno
Per i greci di nuovo la semplice pensare così pensare che il bene per eccellenza fosse l'uno latori platonici ragionano così
Bene realmente bene e ciò che al di là di ogni determinazione di assenza cioè l'uno perché ciò che non è determinabile per l'appunto l'uno l'uno non è evitabile di civile l'uno come faccio a dire l'uno uno
Appena dico l'uno è cesso l'uno scompare e il due e l'uno e l'essere e chi lo predica cioè i tre
E su questo schema logico poi si elabora la teologia Trenitalia attenzione su questo schema logico se la volete leggere tra le entrate
Quindi se penso che l'uno e bene
è allora sì posso dire
Posso pensare che l'ordine terreni non sub lunare questo ordine fondato sull'Ina qualità sfondato sulla differenza tra gli enti non sia il bene
Non sia qualcosa di buono in sé semplicemente buono
Posso dirlo come lo dico giudice Batoni platonici ma in termini diversi anche visto dal posto di un quadro immagine dell'uno
Una una una un un'ombra dell'uno
Contiene la scintilla dell'uno può ritornare all'uno la nostra girarle Pistons
Il mettere le ali verso l'uno la vera patria ultima ma tutta questa dialettica impossibile
Declinarla realmente per quanto abbia lattea un Lucia Lucia
Abbiati in toboga ante mente da questi da queste da queste filosofia impossibile renderle del tutto compatibili realmente con il messaggio cristiano del tutto evidente
Quindi questa drammatica al problema questo drammatico problema di che cosa è causa di un ritorna essenzialmente qui in questo contesto
Non avrebbe senso in altri contesti
Questo tema certamente non ha alcun senso in un contesto come dire induista buddista all'esistere sofferenza
Esistere che sofferenze in tutte le sue manifestazioni ci possono essere sofferenze più acute più più tragiche ma le esistere in quanto tale eh soffrire
E il grande tema è quello della liberazione del ciclo delle rinascita e dal esistere in quanto tale
Tuttavia qui si cade in una contraddizione assoluta no
Il
Da cui si sottrae appunto il discorso il logos
Occidentale europeo perché qual è la contraddizione di questa grande corrente spirituale e come
Che domina nelle grandi culture orientali
E che è presente anche per certi versi anche in certi filoni platonici perché anche il tema della
Dell'uscita dal ciclo delle nascite delle rinascita dell'esistere è una componente anche se non esplicitata dello stesso platonici
E qual è la grande contraddizione presto e pesto afferrabile si affermo che l'esistente e soffrire
Affermo che
Bene bene è niente è uscire
Dal ciclo dell'esistere e quindi il bene e niente
Ma il niente di cui parlo niente niente i ficcante perché devo devo sforzarmi di uscire del ciclo delle listello devo devo operare come di una sorta di ben creazione
Ma la dei creazione anni chi lente
Cioè quindi è un'operazione anni silente ma annichilire l'ente significa fa soffrire all'ente
Non posso annichilire qualcosa senza farlo soffrire
Quindi se
Dico che le cisterne male né coerentemente devo affermare che il niente bene mai niente niente in città eminenti ficcare e sofferenza
E quindi
E quindi un circolo vizioso dal cui non si esce non è possibile questo lo dico per
Per il new age induista è buddista e che che circolano in questo in questo
Pur puliti della cultura contemporanea in cui punto filosofia diventa cattiva letteratura
Ci Cologgi ismi sentimentalismi e via Emilia e via chiacchierando
Non è praticabile questa strada se coerentemente perseguito
è molto più coerenti nostro grande pensatore Giacomo lo parte incerto
Questo è l'ordine
L'ordine implica molteplicità molteplicità implica perfetto serene quali il tasso e non c'entra a fare
Si può si po'chiacchierare quando ci vuole
Ma se l'ordine buono vuol dire che è buona la contraddizione linea qualità sentite affetto se non c'è un indice l'uno e l'Oviesse corrente dire bisogna mettere le ali e Rivola dall'uno
Ma regolare all'uno significa dei creazione dei creato significa quello che ho detto
E in un circolo vizioso non se ne esce
Allora in molti più correnti nostro grande pensatore Leo parti che dice certo è una meraviglia
Questo ordine è una meraviglia
Ma io non la lode romani
Perché questa meraviglia implica contraddizione in e qualità se le sofferenze
Qui si arresta la filosofia che resti sono atti di fede
E questo qui si arresta anche all'attivo loro girare
Non l'ha detto micce
L'alito Santomaso si male un maestro ed è un sesto
E volevo dire questo vada non prendere il male
Come semplice modo escogitare anti per cui dice il fuoco bucce quindi è male eccetera eccetera
Non pendenti
Nel nella nelle senza non diceva niente di diverso quello che dirà spinosa
Prendilo nel senso del deserto se viene qualità si immanente all'ordine se non si platonico radicalmente cioè pensa che il bene solo l'uno ma allora non sei cristiano
Perché il cristiano afferma con asso cioè nel
Nel testo evangelico afferma che Dio l'uno eh
è fino al ettari sistemi
Al ex Sister interni
Perfettamente uomo
Che soffre ed è fattibili Spino in fondo quindi se tu dici che bene sarebbe l'uno
Fallo coerentemente non diretti cristiano
La legge l'uno ecco
è fino alle esistere esistere comporta in e qualità sbeffeggiato su morte
Cristiano dice questo ordine Ebon
è buono l'ordine
Oppure non lo dice ma si evince che l'ordine non è buono deve prospettiva dei creazione
Sì Mombello eccetera eccetera non c'è da fare
Così si raggiunga dopodiché il resto e ferite
Che cos'è invece il problema per me
Lo scandalo per me o dopo dopo dopodiché è del tutto evidente che coerenti sì ma mente
Alla prospettiva cristiana che assume radicalmente sul serio la prospettiva del Dio che è
Dell'uno che è
E ne trae tutte le conseguenze fino alla morte in croce
è del tutto incoerente
Benevolenza misericordia accetta perché non è affatto vero che il filosofo che fa questo discorso poi rimanga indifferente rispetto ai valori di tono stupidaggini
Negli nemici a micce ma scherziamo
Vice è un inno alla Misericordia la benevolenza a saperlo leggere
Non in termini stupidamente nichilista ICI
è un inno
è un inno al dove un inno alla gratuità liberalmente è oltre l'uomo perché e lì elimina da sei tutto ciò che
Tutto ciò che egoismo
Amo coloro che sanno tramontare amo coloro che sanno donare senza nulla chiedere questo indice
L'oltre l'uomo è colui che attinge ad una misura di
Sonora umana gratuità e capacità di tramontare per lasciare un luogo agli altri leggete le pagine sulla giustizia che amici questo senso
Che sono identiche a quelle che una mono dedicava don Chisciotte
Quindi del tutto coerentemente io
Compatti ISCOP soffro come colui che soffre
Ne condivido fino in fondo la sofferenza e cerco in tutti i modi miseri compiutamente dall'età questo è matasse questo bagnati magnate la pena parlarne
Proprio perché prendo radicalmente sul serio l'insistere nella sua dimensione patetica
Ma cerco filosoficamente non c'è nulla di misterioso in tutto ciò
Nessuno scandalo
Dov'è lo scandalo ma
Voglio concludere perché se non l'ha fatto popolo il vero scandalo Pescante
Per tutta la filosofia e credo anche per la tipologia e poi l'uomo di fede il vero scandalo su cui
Delle
Concentrarsi la nostra attenzione forse non è questa la sede ma insomma questo
Che l'uomo fa il male
Fa il male
Entra in questo ordine un esserci che fa il male
Vs deve un po'
Contraddicendo la legge
Sia essa la legge morale oppure questo è il punto scandaloso perché
Perché
Vi è
Questo solo e interni
Che volontariamente fa il male
Questo è lo scandalo perché lo scandalo vero è quello oltre qui il male radicale
Allora qui c'è la spiegazione la natura vulnerata
è una spiegazione ma la spiegazione che sempre rischia di sfociare nel mitologico anche se estremamente realistica ma realistica nel senso che porti che che chiesta faccia a faccia con questo scandalo non perché lo spiega
Perché la spiegazione come dire
Della tradizione giudaico-cristiana e
Di grande realismo certo la natura e vulnerata l'uomo non è naturalmente buono
E senza questa antropologia si capisce niente dell'uomo
Però non è una spiegazione
Ecco e quello scandalo quella e l'abisso della ragione il mare radicale che cantano spiega
Perché l'uomo
Perché l'uomo perché l'amore dell'uomo l'ammortamento nel senso etimologico del termine può essere così in ordinato ULS da diventare contento specie
Perché
Se l'uomo è immagine di Dio
Perché è libero
E non è in alcun modo possibile estirpare la possibilità di questa radicale rivolta contro Dio dal concetto stesso di libertà se l'uomo è radicalmente libero può radicalmente contraddire ogni legge ogni comandamento
E non c'è niente da fare
Questa possibilità
Di una avversione volontaria e consapevole conto ogni comandamento ogni legge è immanente nell'idea di libertà
E nessuno potrà guarire
Nessuno anche questo grande realismo dalla grande tradizione teologica non quella sentimentale chiacchierona quella che etti io logica
Nessuno solo ausilio divino
Ci potrà guarire da questa tendenza
Con le nostre sole forze impossibile
Non poter non cadere editare di cadere nel male nel male chi diventa nella in questa tradizione qualcosa di estremamente concreto preciso realistico
Io sono convinto che non è dopo nel comma il male come il bene oppone posto ecco il cattivo
Un esserci il nostro esserci
Concreto questa esistenza concreta come concreto quello che fa il bene
Che si ferma a curare il malato
Chi prende cura dello straniero del nemico
Quella figura lì incarnata così altrettanto Incarnato quell'alto un uomo che fa il male oppone Rossi
E che l'altro che fa il bene fa il bene fa il bene infatti il marco fa la verità poi lei poi lei poi lei sempre nel Vangelo
è il verbo che ricorre più frequentemente nel Vangelo il fare
Sono figure concrete esistenze esistenze non idee esistenza
E quell'esistenza che fa il bene
Come si contrappone al mare facendogli male e no reca prendo in contraddizione
Come può quello che fa il bene contrappose chi fa il male facendogli male
Estingue indolore estingue indoor
Porgendo l'altra guancia distinguendolo
E
Liquidando liquidando vanificando il suo fare male vedi non ottieni nulla non combini nulla
Sei come un fiume in mondo che entra in un grande o c'erano gli si scioglie
Questo non è Gesù di Nazareth è Federico vince
Nessuno ha detto una parola più buono e più alta di Gesù quando disse non opposti al male nelle beatitudine
Se fai il bene non puoi fare male al mare
Devi lasciare che si estingue e credibili
Che significa difficili che emerga la sua contraddizione immanente il male non può alla fine che volere il male disse
Ed è una legge il mare disse
Il mare radicale serrati cade sei grande male
Per leggi intrinseca deve annientati sì
Se non trovare resistenza se non trova chi gli vuole fare il male settori contasse chi fa il bene si anni è in terra perché si rivolgerà contro se stesso necessariamente
Perché nella sua logica sta
Fare il male e fare il mare radicali fino in fondo cioè fare il ma volersi male il malvagio si vuole male
Io sto studi
Sì se cercate di capire la logica dei dei grandi mali
L'esempio del nazismo eccetera guardate che questa è una logica immanente ed esplicita il proprio qui un mistero di questo di questo di questo di queste di questi figure del oppone rosso
Sono captive captive di cattivo gusto sono prigionieri di questa logica non possono
Che giungere alla fine chi a volersi annientare
Che a volersi annientare
Questo è il vero mistero questo il vero scandalo
Questo è il è e l'ha questione perché se fossimo appunto invece buoni saremmo appunto misericordioso accoglienti faremo come lui
Faremo come luglio
Come fa un non credente non vedere la straordinarietà comunque di quel messaggio basta
Potrei dirvi alla fine non me ne importa niente se fosse o non fosse il figlio di Dio la sua parole divina
Cioè sopra umana
Non trovo una parola sopra umana
Più di quelli
Il resto lascio a voi
Non è più che sufficiente
è una parola sovrumano ma va detta sine glossa va letta così
Va detta con questa radicalità
Per capirne la sopra umanità altrimenti diventa etica altrimenti diventa morale
E allora appunto certo lo prassi ci ci soccorre sì compatti esce
In perfetta coerenza
Un termine di sei perfettamente logici il comportamento sarà quello il fare che deriva da questi dei sarà quello nei confronti del samaritano sarà quello
Non potrebbe essere altro che quello
Il mondo rimane inattualità AST differenza contraddizione e sarà così fino alla fine dei tempi
Pino la Gerusalemme celeste che non facciamo noi ma che si and dal cielo
Quindi saremo tutti perfettamente buoni
E esenti dal pericolo di cadere nel fare il male quando abiteremo nella Gerusalemme celeste nomi un attimo prima saremo esenti
Dalla rischio di fare il male
Però possiamo non farlo e quella figura internata mostrato che questa impossibile è possibile
Perché un uomo c'è stato che affatto il bene
Sine glossa
Quindi quell'impossibile per noi è tuttavia possibile sia mostrato possibile
E quindi è possibile che si realizzi per tutti noi
Ma certamente e questo no non dico non lo dice credente lo dice proprio il filosofo ma certamente non
Sine divino ciglio
Non
Con le nostre sole forze no
Non ci arriveremo mai
Con le nostre sole forse possiamo sperare di giunge al CIPE
Possiamo ad attendere
Possiamo ad attendere
Coppola nervi mente intelligenza
Possiamo tende ma non potremo raggiungerlo
Da soli e anche qui il grande realismo della tradizione giudaico-cristiana il grandissimo realismo verbalizza milioni
Il mondo e linee qualità differenza contraddizione sofferenze ma dobbiamo compatire questo dobbiamo dire abbiamo comprato a fare il bene
E lo scandalo non stanno in linea qualità nel deserto cioè cieca sta nel fatto che noi
Volontariamente arbitrariamente facciamo il male
Perché siamo liberi
E la libertà il sommo dono
Siamo e immagine sua
Direbbe il teologo perché siamo liberi di tante diceva così quello è il bis siamo liberi EP saprebbe un colossale il problema
Per il cristiano non per il filosofo
Che questo discorso se è così
Se noi facciamo il male perché siamo liberi e quindi assolutamente ineliminabile dalla nostra est dal nostro essere immagini divino l'essere libero ed essere vivo comporta necessariamente la possibilità di fare il male
Almeno secolo
E noi siamo immagine poiché siamo liberi
Ed io non può eliminare questa libertà pena eliminare noi come suo immagine
E qual è la conseguenza che ogni un filosofo deve trarre è un teologo invece
Forse non può
è che la libertà precede Dio
Che Dio non è libero
Ma una indifferenza libertatis
è il presupposto del dio Dio non può nulla nei confronti della sua libertà
Questo significa che la libertà è un presupposto dello stesso atto di vino
Questa è una grande idea
Sceglie indiana poi di variamente ripresa
E che è una conclusione logica del mio percorso e fossero conclusioni inaccettabile per il teologo grazie
Qualcuno non so chi ha detto che la filosofia la festa della ragione
Ecco
Io ascoltando le parole di di di Cacciari ho sentito fare festa dentro di me perché fare pulizia fare ordine in particolare devo dire che la distinzione classica che sia all'interno della tipologia tra male morale
E male fisico
Se ho capito bene quanto ha detto Massimo Cacciari è stata superata nel senso che Cacciari ci ha detto il male in quanto male fisico non va chiamato male
Il male fisico dolore la sofferenza le malattie non so non bisogna dobbiamo cambiare terminologie non bisogna più chiamarli male per il male oppone Ross
E qualche e male morale il topo Nerone il neutro quello che avviene non è male sono disgrazie sventure
Necessità intrinseche al farsi dell'essere all'ordinamento
Delle cose degli enti di noi stessi il male quello vero quello morale ed è la possibilità terribile
Oscura che sia dentro di noi di vedere il bene di vedere e di volere il suo contrario il male morale oppone Ross e il Padre Nostro infatti si conclude proprio così dicendo di liberarci ha potuto Nehru
Da questo tipo di male a questo tipo di male morale
Il cristiano non non prega dicendo libera mi dalla sventura dal male fisico dalle malattie ma liberali ha potuto o dei gruppi da questo o da questo pone rossa questo male proprio personale che
Che il testo Vangeli col presente ecco adesso
Io sono molto lieto di dare la parola ad Alberto Cairo
Cacciari prima diceva poi ieri poi lei poi hai fare fare fare il termine che maggiormente ricorre nel Vangelo
Ecco il dottor Alberto Cairo e uno che poi lei poi ieri poi lei è uno che fa fa opera è opera
Avete tutti il dépliant quindi sapete tutte le cose importanti che fa io mi limito a dire che dirige
Il Progetto di riabilitazione ortopedico presso l'ospedale della Croce Rossa internazionale di Kabul ormai più afgano forse che italiana no non è così con la parola Alberto Cairo grazie
Le confesso che quando mi hanno invitato a venire qua gli ho detto io i nomi del professor Cacciari signor Ravasio debba si sono sbagliati
Invece hanno insistito
Non sono qua
Io racconterò lavoro che faccio attraverso purtroppo storie di sofferenza
Di come
Il lavoro che faccio si è si è è cambiato nel tempo direi e migliorata si è si è
Si è voluto si è
è cambiato adesso
Lavoro per la Croce Rossa Internazionale è quella di Ginevra
Sono in Afghanistan diciotto anni ormai
Più o meno sapete cosa fa la Croce Rossa internazionale è un'organizzazione che lavora solo in Paesi in guerra
Naturalmente a contatto quotidiano con la sofferenza con dolore necessaria
Il le attività che svolge sono quelle di di visite al di allestire ospedale di guerre e non di guerra approvvigionare la gente
Di di acqua in genere cercare di alleviare tutto quello che tutti i guai della guerra causa
Visita i prigionieri detenuti politici
Nelle prigioni
Ed è una cosa molto dura molto difficile necessari ma cerca di mantenere i contatti tra le persone che sono
In carcere
E e le famiglie cosa spesso
Veramente molto difficile
Specialmente lavorando in Paesi con dove dove
Non è tutto così roseo ci sono diritti
Essenziali vengono molto spesso calpestati non rispettati almeno
E poi fa un lavoro che è quello che faccio io riabilitazione fisica di persone che hanno
Subito problemi fisici
E mio mestiere quello di fare braccia e gambe ecco questo è proprio per andare all'osso della della descriverlo proprio nella maniera più diretta
E dopo cercare di reinserire socialmente queste persone
Non è stato sempre così ci siamo arrivati piano piano attraverso un sacco di di di sbagli gli errori di tentativi
C'è ancora molto da migliorare però siamo
Spero di poter dire sulla strada abbastanza sulla strada giusta
L'Afghanistan perché l'Afghanistan ma ci sono arrivato per caso
Larga ad essere un Paese molto bello molto tormentato
Non è ricco
Direi tosto povero
Però ha una grande ricchezza che anche la sua maledizione quello di essere situato in un posto proprio strategico cioè da sempre
Controllarlo poteva controllare tutte le relazioni tra Est e Ovest da una parte India quello che adesso pachistane poi India quindi tutto l'Oriente più più più in là
E l'Europa
E da sempre ci sono battuti tutti basta pensare a partiamo da Alessandro Magno
Tutti ci hanno provato
Ci sono riusciti per un po'e poi se ne sono andati
Quindi una storia intera di di paese in guerra e quando non c'è un invasore stranieri la guerra sarà facevano tra loro
Quindi è un Paese che ha conosciuto la guerra da sempre la vive ancora adesso
Sono gente orgogliosa fiera
Bella
Anche arrogante volte
Sì arrogante senza senza averne ragione
Si dice c'è un detto secondo il quale un uomo sempre un prezzo tutti ogni uomo può essere comprato gli afgani possono essere affittati soltanto per un periodo breve credo che
Che renda bene l'idea sono persone che non
Non sai mai cosa può succedere dopo
Comunque messo torniamo non non voglio fare lezioni di storia e mio mestiere fare braccia e gambe quando sono arrivato in nel novanta mila centonovanta in Afghanistan
I russi se n'erano appena andati c'erano ancora parecchi ma ufficialmente se ne erano andati c'erano AG WLAN presente in il presidente Najibullah
Al
Al potere
Sì ho comunista
Nel settantanove sapete dando un attimo indietro e settantanove i russi hanno invaso l'Afghanistan immediatamente la Resistenza
Islamica si organizzata per cercare di di contrastarle
I mujaheddin sono diventati sempre più forti arroccati prima nelle campagne per la vicinanza si sempre di più al
Al alle alle grandi città alla fine quando sono arrivato io nel novanta
La situazione era lecita le grandi città Kabul Masaro Sharif serate erano ancora in mano al Governo ma tutto intorno proprio tutto intorno c'erano inutile Dine che che che
Avanzavano ed è una situazione molto brutta molto brutta perché tutto era minato intorno e i musei di Bombarda Avano continuamente la città quindi dolore dolore dolore
Lavorano in Paesi come l'Afghanistan e non non è un'esperienza soltanto la mia ma mia madre per qualsiasi persona lavori in paesi del terzo mondo Paesi in difficoltà
è molto difficile è molto difficile perché quando uno arriva la per quanto abbia cercato di prepararsi
Arriva impreparato arriva il proprio bagaglio di esperienze che sono notevoli ma
Certi casi c'è una grande volontà di fare
è uno si butta fare cerca di fare con con
A poco tempo a disposizione
E finisce spesso per fare per commettere delle grandi ingiustizie si diventa noi operatori umanitari si diventa dei colonialisti umanitari
Vogliamo imporre le nostre idee ora non voglio dire che
Quando uno va in un posto come l'Afghanistan debba assolutamente accettare tutto quello che
La cultura locale ti dà si arriverebbe a volte delle aberrazioni pensiamo al periodo talebano quando
Quando volevano assolutamente vietare istruzione il lavoro le donne in in ogni forma B se uno dice va bene accettiamo tutto
Beh no diventerebbe un po'assurdo però
Ascoltare gli altri essenziale
Io credo di aver fatto tantissimi sbagli mi faccio ancora
E chi mi ha aiutato veramente è stato ascoltare gli altri vedere cercare di capire
Certe volte le soluzioni erano davanti a me
Ma io non non ne sapevo vedere perché volevo andare avanti con la mia testa con
Non per cattiveria forse per presunzione ma neanche tanto non me ne rendevo conto
Ora qui vi racconterò come come tutto questo è cambiato
Spero continui a migliorare arrivate novanta mi hanno detto varia allestire un centro di riabilitazione per i feriti di guerra
Va bene
Mi sono subito posto del del
Delle direttive ben precise
Ci occupiamo solo di feriti di guerra
E soltanto se la situazione tranquilla
Se non bombardano
C'è una logica in questo cioè quando con Dardano corre limitare al massimo gli assembramenti di persone
Però era proprio
L'idea che avevo in testa era un'altra la riabilitazione fisica non è una cosa urgente prospettare
Non è una cosa essenziale quindi e queste norme ero convinto di questo fintanto che
Piano piano mi hanno convinto che forse non era proprio così
Farmer farmi cambiare è stato un un signore che si chiamava Mahmoud
Va incontro nel novantaquattro era un giorno in cui bombardavano era bruttissimo ente
Io ero appena stato fare delle distribuzioni di cibo agli sfollati tornava a casa e proprio dalla della sofferenza degli afgani non ne voleva sapere basta che se la vedano loro io voglio tornare a casa
E qui do più veloce che posso perché perché non era
Momento molto tranquilla arrivano al quartiere dove sto
E c'è una grande strada
Allora c'erano gli alberi poi la tagliati tutti perché per procurarsi la legna
Cade una bomba cadono ponga su un tetto un tetto di lamiera un rumore che non vi dico io mi mi butto giù cerco di parte fermarli da qualche parte le poche persone che non è mai dalla strada spariscono tutte ne rimane una in mezzo alla strada
Cosa fa quello guarda un signore sulla su una carrozzina e vedo che si agita non riesce a muoversi
Io non sono la persona particolarmente coraggiosa però detto che bisogna far qualcosa mi sono sono andato sperato che non cadesse altro
E mi è vicino a questo questo signora in carrozzina e vedo che con una ruota la cartina è finito in un buco
E per quanto si agiti è non riesce a muoversi
Di mancano due gambe un braccio è difficile manovra una carrozzina con un braccio soltanto dietro di luce un bambino suo figlio
Alto così piccolo che non lo vedevo da lontano
Allora chiediamo Forleo sposto di tipo gli faccio una domanda di una stupidità vi dico cosa fa in giro sotto le bombe e lei mi risponde lavoro devo lavorare
Mi son chiesto che lavora potesse fare ma non
E lo spingo dietro gli chiedo altro domanda stupida ma le gambe non perché non lei si è venuta prende le mi dice avete chiuso ed era vero
Per i bombardamenti per la mia regola che Duran
I comportamenti non si lavora non c'era possibilità di dalle gambe
Perché ti dico con un gesto di di entusiasmi di coraggio vieni domani vediamo di fare qualcosa ridice che verrà
Ricordo a questo signore
Sofferenze per lui secondo me essere
Già aperte le gambe non è un uno scherzo fa ancora essere così esposto in mezzo non lo so e come se
L'unico a non poter scappare essere in mezzo a una strada in quel modo poi ancora con un cretino straniero che pone delle domande ci dice cosa fai credo che insomma non non fosse fosse un dolore
Al dolore ci fosse l'umiliazione ci possono ancora un dolore più comunque giorno dopo
Mentre vado a centotto Petito per per
Sperando di incontrare questo signore di coma che cosa ho fatto adesso io vado là magari non c'è l'eticità al gruppo elettrogeno non funziona sono da solo cosa li faccia
Invece regolari trovo un miracolo nel senso che
Trovo una quarantina di lavoratori miei che siano presentati spontaneamente venivano scopro che venivano tutti i giorni a vedere se si poteva riaprire
è una quindicina di persone senza braccia senza cambi erano lì per avere le protesi o per richiedere riparazione
Perché cercano in qualche modo di darci da fare impariamo nel giro di poche ore si sparge la voce Dio solo sa come non c'era un telefono non c'era niente e continuavano arrivare queste persone chiedevano braccia e gambe
Andavano ringraziando pure
Mi sono reso conto che forse proprio un po'di insomma anche la riduzione fisica non è una cosa che può spettare così facilmente quindi un altro una delle mie idee stava accadendo
Intanto la realizzazione di Mahmoud va avanti di cominciamo a dare non era facile da niente due braccia un braccio due gambe perché aveva dei problemi comunque riusciamo in qualche modo ma
Farlo
Farlo camminare e ricordo che un pomeriggio
Stava facendo le prove ibridi trova di cammino
Cade la bomba non non tanto lontano di nuovo rumore tremendo e corriamo tutti lui pure insieme a suo figlio ridiamo nel rifugio una specie di
Di buco scavato nel
Roccia e sento il bambino che diceva patto a fine corso più veloce di me
Mi sono reso conto che forse tutte le mie idee e di urgenza non urgenza non
Ed allora non abbiamo mai chiuso un giorno stesse bombardavano proprio forte chiudevamo momentino notoria privando
Ecco questo la prima lezione che ha avuto una lezione di qualcuno che aveva sofferto sulla propria provato sulla propria pelle cosa voleva dire
Dolore sofferenza violenza ingiustizia umiliazione
Poi dopo è stata la volta di
Già uvaggio tutti in Afghanistan pensano che
La maggior parte dei disabili siano vittime delle mine sì ce ne sono tanti ma sono altre patologie quelle che sono molto più diffuse tipo la poliomielite la tubercolosi specialmente quella ossea
Crea dei guai tremendi deformità congenite
Bambini con la frase celebrare c'è c'è c'è c'è una grande varietà
Moltiplicate amplificata dal fatto che non c'è una grossa prevenzione stacco la polio sta andando un po'meglio adesso però
Ancora ci sono nuovi casi
Arriva questo bambino aveva dieci anni allora
PoliMi ed etico braccia e gambe paralizzati quindi nuove ma male ciò porta a sua madre una donna che che stata per me è una maestra straordinari ciò porta e mi dice
Ecco
Fai qualcosa
Io ho cominciato arrampicando sui vetri per dire guarda che ci occupiamo solo di feriti di guerra
Un'altra delle mie brillanti decisioni
No adesso non possiamo dobbiamo concentrarci su questo
Ce ne sono troppi dice no ferite di guerra non ferite di guerra
E mio figlio ha bisogno
E mi dice una cosa che
Sì io ho questo bambino non è ferite di guerra come gli altri però e per la guerra che non lo vaccinato quindi vittima anche lui
Io resto certo
Queste cose mi dici cosa di rispondere
Ma che comincia la arrampicarmi veramente sui vetri stereo spiegando che non si può non è il momento non abbiamo altre cose forse in futuro si vedrà io un collaboratore che si chiama raggiunti né un signore inciso scusate un fisioterapista
Senza gambe che molto bravo questo signore ingeneri aiuta molto mi mi quando bisogno di parlo la lingua darei
Allora un po'meno di adesso quando era in difficoltà quando sono difficoltà chiamo luglio traduce bene uno bravo riesce a
Trenta è saggio cosa che io non sempre sono e
E chiedo aiuto a lui spiega questa signora che che proprio non possiamo e mi si gira mi fa tu sei stato in Africa per tre anni sì
Perché non insegna anche a noi a trattare i
Bambini con la poliomielite
Io mi sento tre pugnalata alle spalle diceva il tuo compito quello di spiegare che non possiamo invece mi stai convincendo che si può
Comunque l'ascolto e troviamo e allora un lavoro molto più complicato perché devi non è come un amputato che che
Metti una protesi fisioterapia sicuro che si vuole ma lì c'è tutta una voli preparazione molto spesso arrivano contro con contratture con con
Con deformità di correggere dei modificarla Visaggio di Chirurgia che non sempre c'è
Niente comunque proviamo questi sondaggi Putin mi dice io sono un noi siamo disposti a se ci insegni siamo disposti a venire un'ora prima la mattina ore stare un'ora di più la sera così non in facciamo lavoro impariamo
E così si comincia Jaguard
COGE vada un lavoro difficile dobbiamo tirarlo schierarlo ingessare hanno tutta una cosa di
Ed è un
Molto doloroso molto molto dolorosi ho visto questo ragazzino soffrire veramente sua mamma con lui che li trasmetteva
Non so come si può definire una forza coraggio tutto insieme
E
Non si è mai lamentato una volta ci sono ci sono momenti tutti lo sappiamo quando le nelle terapie che si protraggono nel tempo che il
Il il curato il il il
Il paziente odia
Il terapista c'è un momento che avrebbe sicuramente strozzato robe non l'ha mai dato a vedere neanche i miei studenti allora non hanno mai dato momenti non hanno mai fatto capirlo stufi di me perché non non sono una persona sembro calma è facile ma
Come insegnante non sono calmo e non sono facili comunque siamo andati avanti
Siamo riusciti in qualche modo è anche lì mi ha fatto capire che non bastava limitarsi soltanto ai ai disabili di guerra no c'erano dei problemi molto più più grandi e
E adesso accanto oltre spoglio
Ci occupiamo di un
Molte altre cose
E poi è tornato Mahmoud
L'avevamo lasciato che camminava
E camminava abbastanza bene
Torna un anno dopo circa siamo nel novantasei cinque
E mi dice una cosa con lui la mia vita credo che sia cambiata cambiata profondamente arriva e mi dice senti mi avete insegnato a camminare adesso grazie grazie mille
Però adesso vorrei che mi insegna stemmi aiutasse in altro modo perché non voglio più mendicare ecco il lavoro che faceva i figli crescono io mi vergogno non quindi altro dolore alle alle gambe perse all'umiliazione al
E
Analfabeta senza due braccia senza un braccio due gambe che lavoro Gitai
Si comincia a chiedere Marco facce per l'unico secco USA
è
Mi prende da parte
Manda via suo figlio non senta
E mi dice una cosa che ancora adesso quando ci penso nemmeno
Fa venire i brividi nella schiena
Mi dice dal mio lavoro ti prego
Io sono un avanzo Duomo
Ma se tu mi aiuti
Sono disposto a strisciare per terra qualsiasi cosa che mi chiede
Da
Non è stato immagino cosa la sofferenza che deve aver provato perché ne quelle frasi per le parole
Niente io poi torna a casa gli dico ci pensiero
E poi parlo con aggiunti ne dico una cosa facciamo con queste signore che lavoro gli do non si può non
Cosa
Stavo pensando
Dargli un un piccolo aiuto mensile civili denaro qualcosa del genere perché
E nei minimi dice senti abbiamo un un posto al
Il nel reparto piedi reparto piede per noi facciamo le protesi proprio su misura una per una
E ci sono dei reparti che fa non appare un pezzo i piedi possono e come le scarpe possono essere fatti prima e poi assemblati in base alla lunghezza del piede che chi è rimasto
I piedi vengono fatti alcuni sono arrivano dall'estratti sono fatti con con
Usando del materiale che che molto buona locale ma anche ottima qualità
E deve essere messo insieme tagliato incollato e abitato
Nel reparto piedi mancava una persona che incolla se e abitasse
Io però non può cerco come fa non non pare che
Non non si può dico insisto non si può e comunque mi lascio convince
Modifichiamo pochino posto di lavoro e il facciamo una specie di specifici in cui Udine speciale con un morsetto come per poter
Però io dico guardate è una cosa lo lumi diamo ancora di più
Diamo la propria rete riprendiamo improba per un mese e poi vediamo che non funziona e lui si sentirà ancora più frustrati
Lasciamo perdere non
Troviamo taxi può lascia fare noi e e io lascio fare a loro
Morale della favola dopo un mese Mahmoud il più veloce di tutti la catena di montaggio per fare i piedi non va abbastanza veloce per lui
Ancora comincio a chiedermi ma
Esistono avanzi Duomo
Forse siamo noi che li creiamo creando barriere creando e pregiudizi con me
Ho dicendo che ci vuole efficienza bisognava avere persone che che che che
Cont performances che siano buone cioè non
E ed allora abbiamo detto ma perché no vediamo di andare avanti ed allora diamo lavoro sono disabili è un
Una discriminazione positiva se vogliamo
E
Ormai lavoratori sono cinquecento sono tutti tutti i disabili confesso che senza
Senza di loro disabile sono io
Poi è stata la volta di altre persone che hanno continuato a insegnarmi è una
Mohamed
E Abdullah
Due persone molto diverse fra loro
Abdullah assomiglia un po'il professor Cacciari però più
Meno filosofo più più scuro più scuro di carnagione però tipologia quella
O Signore di trentacinque anni era giudice prima poi ha avuto un sacco di problemi l'altro
Molto più giovane vent'anni non è per è un
Asara etnia sarà sono è un'etnia che in Afghanistan
E quella sembrano decine esimi contratti orientali però con
Grazie questo crogiolo di di razze che l'Afghanistan e a volte trovi dei cinesine con gli occhi verdi e fa una certa impressione devo dire oppure con salvi i capelli
Biondo rossiccio
In comune hanno una cosa sono entrambi
Midolo lesi sono persone che hanno avuto
Incidenti entrambi sono in carrozzina
Da un po'di tempo questi due signori che lavoravano con noi mi tormentano continuavano a dire per le persone come noi non fai abbastanza non è vero raccontavano una bugia parte perlomeno
Abbiamo programma specifico per le persone con questo genere di patologia cerchiamo di assistere in vario modo dal punto di vista medico dal punto di vista economico dal punto di vista sociale
E mi aiutiamo a reinserirsi nella
Comunità in cui vivono quindi c'è un programma di vivibili diritti sostegno a domicilio per la persona
Col problema e per la famiglia perché insomma
Non si può pensare solo a una persona lasciando la comunità in cui vive abbandonati
E
è vero c'era un problema che mi hanno fatto notare molti di loro vivevano si assistiti da noi in qualche modo ma vivevano a casa chiusi a casa chiusi in quattro stanze delle le case cane non solo come le nostre cioè pensare a a case che siano
Fatte a misura di di di persone in carrozzina scordiamoci o no cioè già a Kabul tutta una le strade buche dappertutto scale scalini scalette qualcosa altro giorno ho visto una una bellissima scuola la
Costruita una scuola per le quartiere nuovo più bella una bella del da lontano sembrano un monumento tanto grande
Finestre luminose
Beh davanti a
Mi pare che sia cinquanta scalini
Ma scusa ci mandasse ma perché non avete fatto una piccola rampa qualcosa ma la rampa c'è dietro
Perché è una persona disabile detassare dietro deve passare davanti detta comunque cioè non non ci si arriva proprio a quello piano piano speriamo che le cose cambino
Molte di queste persone sono chiuse in casa dove prigioniere perché bisogna trovare un modo per farli uscire
E mi dica lei ogni via ce l'avremmo vorremmo dare loro delle la possibilità con piccole piccole cose inventare per loro dell'attività finché Scano e i
E facciamo
Ciò è cosa volete fare io comincio quando vedo una giudizi che comincia a discutere con altri vuole convincermi capelli mi si Trizza ma perché so che inventerà qualcosa e poi da gestire questo perché inventare farci ma gestire non è sempre così faccio
Comunque il il piano che hanno momento Abdullah quello di mi dica ma guarda vorremmo fare una cosa molto semplice inventare per loro piccole attività commerciali micro prestiti quello che ormai tutti conoscono
E
Medico va bene vediamo un po'cosa si può fare
Fate voi ma è una cosa discreta e cominciano a fare discussioni su una tematica un mese per cercare di
Di di
E poi se le fanno una selezione di dieci persone sedici persone ricevono un piccolo presto cominciano e mi rendo conto che ero molto scettico e dopo un mese questi restituiscono tutti puntualmente perché preso dall'entusiasmo dico facciamolo mio senza tante storie
Ne scelgo altri venti
Però senso tutte queste queste queste tutte queste
Mille discussioni che facevano loro scelgo io
Beh sono tornati tre studenti
Sarà un caso
Ritrovo con altri dieci uno tornata
E quegli altri intanto continuavano tornare a pagare regolarmente
Mossi a piazzale Loreto batte aiutiamo noi ma lascia fare noi con le nostre regole con i nostri sistemi coinvolgendo il Mullah del quartiere il capo quartiere
Un sistema che
Terme assurdo però
Beh
Funzionato
Lasciando fare a modo loro quel criterio ora a volte devo confessare a volte lo sistemi che per me sono chiaramente illegali nel senso che per avere per aprire un negozietto in un certo posto
Pagano delle piccole città gentile ma quella sono affari loro io non posso mischia mi troppe queste cose ma ma funziona e funziona bene come l'abbiamo cinque mila cinque mila nella sola a Kabul piccole attività commerciali che funzionano e funzionano
Bene
Paribas ancora la mamma di già volante e suo figlio tormentarmi
Questa volta chiedevano
Altro che devono molto di più volevano siano resoconti che il figlio la mamma si era resa conto che il figlio non poteva camminare
Sì spot a stare in piedi muovere qualche passo ma camminare o guarire veramente non era possibile
Perché mi diceva
Mi ha detto
Mio figlio non
Le gambe non sono buone ma
Il cervello c'era buono deve studiare
Cinque scopro che che questa signora è andata in giro per tutte le scuole del quartiere col bambino in braccio non sulle spalle chiedendo che loro nulla mettessero e non
Intervengo ne avevano risposto con con con
Cont a volte con simpatia però mi pare che non si può non c'è posto per i bambini sani figuriamoci per uno come il tuo
E lei insiste insiste insiste
E
E ne agibili negli altri Milito l'approviamo troviamo mandargli insegnante domicilio vedere cosa si fa come si può
Così si può realizzare per lui io ero proprio contrario mi sono battuto perché vedono bus se facciamo questo questo ma anche una scuola non si può anche lì mi lascio convincerà mi lascio
I risultati sono che
Aveva undici anni allora
Nel giro di due anni è salito di otto classi
Allora ho cominciato a dirmi ma anzi forse must
Hanno veramente ragione imparato persino il computer del l'inglese alla fine
A tredici anni praticamente a quattordici anni era quello che manteneva la famiglia dobbiamo da tutti con lavoro part-time perché
Perché inserisse i dati nel nel nel computer i dati di tutti gli imputati che abbiamo
Ecco
Io
Queste esperienze di persone che che che che
Che attraverso il dolore hanno conosciuto la vita nel vero senso della parola e mi hanno insegnato sono
Sono persone che che
A cui devo tutto
Senza di loro non non avrei mai potuto imparare
Bisogna ascoltare gli atti non c'è da fare non non non arrivare con con presunzione decidendo sappiamo tutto noi no si dà non si va da nessuna parte
è un modo di rispettare il dolore degli altri cercare di alleviare naturalmente
Sono
Sono contento di essere in Afghanistan e spero di restarci ancora molto presentino imparare continua
Io non non sono quando si parla di dolore colpevole necessarie innocente io non
Non penso molto a come perché non sono una persona riflette naturalmente penso non
Ma non sono un non persona di grande di
Riflessioni cioè ripeto dolore cerco di
Fare quello che posso nel mio piccolo per alleviarlo voi
Ce n'è tanto non ce n'è tanto ed è per me dolore ingiustizia dolore
Violenza
Non so qualche giorno fa ma l'ho chiesto una una
Una storia più recente di ti racconti mi è venuto in mente una
La storia di una bambina che che
Vado sempre a Faenza batte nel nord del Paese c'è una
Abbiamo un centro di riabilitazione la
Ricordo un giorno c'era un
Un padre con una bambina checché piccolina
Ricordo un particolare che faceva freddo e l'abbiamo regalato un cappotto rosso
E lei era così contento che questo cappotto rosso che si guardava civettuola era proprio la bambina la tubercolosi ossea al mal di pochi quindi appresa la colonna vertebrale ancora intento però a volte arrivano troppo tardi lei era abbastanza
Privata direi in tempo molto dolore però con la terapia con un corsetto con
Si poteva curarla
Tutto era pronto il piano di di di trattamento era pronto il corsetto avevamo preso il calco quindi era pochi giorni sarebbe stato preparato
Improvvisamente il Papa viene e ci dice devo partire
Vorrei partire aspetto momento erano devo partire assolutamente vicini mostrarcelo che era nuvoloso ma è falsa balle su nelle montagne quando comincia a nevicare se nevica un po'
Il suo villaggio che molto lontano è bloccato bloccato per tutto l'inverno ci si può andare c'è un sentiero soltanto non ci si può andare
E dice io devo andare non posso spettavano non può e non è
Ricordo questa frase di misurare
La tubercolosi non è il raffreddore si muore ciò proprio cercato di calcare la mano per
E lei mi dice una cosa e con
Con un'aria anche liti
Un dolore sono sicuro che ti mentre mi diceva queste cose dolore dovessero tremende mi diceva sentivo cosa faccio
Se io sto qua con la bambina non posso tornare al villaggio c'erano altri cinque o sei quelli muoiono
Il dolore di trascendere traccia a sopravvivere lei o loro
Promise di tornare nella primavera appena possibile
Purtroppo non è mai tornata ma ecco questo è un
Se l'ingiustizia tremenda una cosa di
Ecco non ho altro da dire
Il il racconto dei racconti di Alberto Cairo mi hanno portato ci hanno portato quasi a gli scenari della Palestina agli scenari due mila anni fa risibile persone chiedevano
Cibo al signore chiedevano di essere guarite è la stessa cosa avviene adesso sempre così avverrà reparto piedi a scappare del reparto gambe
è una cosa veramente destinata ad accompagnare sempre
Il cammino dell'umanità
Io vorrei chiedere al professor Cacciari abbiamo ancora dieci minuti di tempo un quarto d'ora di tempo
Vorrei chiedere un commento al professor Cacciari su sulle cose che
Ha Alberto Cairo testimoniato la domanda è proprio perché l'uomo si uomo ospita questo fatto Street mento un malinconico est questa
Sta potenzialità cattiva dentro di sé capace di male radicale però l'uomo è anche colui che
Che regala il cappotto rosso a una bambina ed è gioisce nel regalare rese sta scritto a qualche parte che certi Gioia
Nel dare che non ricevere fosse perché quando si darsi suscita il fondo più vero di noi stessi che la relazione vorrei chiedere un commento Cacciari reale a questo riguardo
Le sofferenze che abbiamo
In cui ha parlato il dottor sono
Sono un po'vocate
Il
Espressione del male che l'uomo fa
C'è il dottore che fa il bene
E ci sono quelli che bombardano che fanno il male e ci sono quelli che assistono senza fare
Che negligenza ed è forse il mare più ipocrite peggiore
Peggio anche di quelli che bombardano
Perché ci sono quei villaggi abbandonati in mezzo alla neve dovere di fronte al cui parere decidere quali figlio fa morire B non è che sia
Che ospitava il T OSCE Dio non c'entra niente
Potrà centrale sulla
Sulla
Sull'informi ITA congenita potrà eccetera eccetera e quello io ritengo da filosofo molto sconcertante cento da fare
Perché l'UDC ma
Tu devi di fronte a quella sofferenza diciamo tra virgolette naturale fare il bene
Ma lo scandalo
è questo
E questo provocare il male e questo provocare la sofferenza produrla volontariamente
E la nostra libertà quella di chi bombarda del quello del dottore
Sono espressioni della libertà ambedue
E allora e allora bisogna fare in modo che quella
Che
Come dire si riduca lo spazio di quella fare di tutto perché si riduca lo spazio di quell'espressione di libertà che conduce
A provocare la morte a provocare la sofferenza produrre il male
Bisogna come dire
Qua badate so benissimo che non non solo nulla in segnalabili in questa materia forse
Il verbo un metro e di capire
Ma la predicazione non ne può più propriamente un insediamento la predicazione di Gesù è fai come me seguirmi non è che vi faccia lezioni
Quindi su queste questioni l'unica lezione e quella del dottore fa come lui
E pochi fanno come loro
Ma non ci sono lezioni da fare comunque volendo fare a sproposito ripeto il filosofo di fronte a queste a questa questione
Bisognerebbe convincersi che l'uomo che fa il male e proprio captive bus
è prigioniero
Bisognerebbe educare a questi dei a che fare il male è essere prigionieri che fare il bene libera libera
Liberare
Che il donare liberale TEN liberati libera dai Bona che sono impedimenti tali da quell'impedimento un per eccellenza che è l'amore sui
L'essere rinchiusi in se stessi questo esse dei prigionieri
E l'uomo fa il male quando è prigioniero perché l'uomo fa il male essenzialmente quando ottenne quando ha paura
Quando vede nemici dappertutto quando vedi le mani dappertutto è questo e questo vorrei dirlo proprio proprio all'uomo e di fede
Ci mettete la di vedere il male dappertutto
Perché il segno di debolezza e segno di debolezza vedere il male dappertutto vedere il male ovunque l'uomo debole che vede il male ovunque
L'uomo forte è potenzia obbedienza dialisi ascolta ascolta
Guarda ascolta medita riflette opera
Vedere il male ovunque potuti c'è male
Vedere il nemico ovunque produce nemici e bombardamenti e bombe quando ti va malissimo
L'uomo l'uomo libero è l'uomo buono
Che non ha da proteggersi che non ha la custodirlo si chiamava conservarsi che non è inospitale e l'uomo che ascoltare che accoglie che ospita
Che vede che tende a vedere il bene anche dove sta il suo nemico
Che non predica questo è male questo è male questo è male quest'altro e male il male ovunque quello il nemico quelle nichilista quegli o relativista quello
Ascoltare riflette i circa il bene anche dove è il male
Così depotenzia il male che cattività cattività è veramente nome il nome che in che noi diciamo cattivo uso il cattivo è il prigioniero prigioniero dissente
Prigioniero disse questa è l'essenza del peccato come lo diceva chiesto come lo diceva Lo Presti l'essenza del peccato e questo investita ditta e l'essenza del bene questa ospitalità
E allora questo per cercare di convincere fin dalla
Fin dalla culla acquisti via di libertà
Che tu sei libero quanto doni che tu inserivo quando fai gratuitamente che tu sei libero quando
Al al limite dell'impossibile e mi rendo conto che l'impossibile ma quell'impossibile che è apparso possibile perché in qualche modo e a chi è apparso quell'evento oggi l'altra guancia
A me ANMIL nemico
è l'impossibile per noi certissimamente l'impossibile forse ce n'è stato uno dopo di lui Francesco forse non lo so
Ma certamente ma quell'impossibile è possibile e diciamo canti alla mente la tua idea regolativa quella se sei così severamente finali fino in fondo libero
E quando sei libero sei felice
Quando non sei appesantito da impedì menta da falsi Bona che sono in realtà impedì menta e il primo e la molto umili
Sei te e libero se felice sei leggerlo
Anche qui altro che questa predicazione conta undici nichilista allo spirito di leggerezza sei leggerlo perché non ha i falsi possa essi cioè leggerlo
Lascia tutto
Medita pensa file bene libero
Vola
Sì
Usciamo di inculcare queste
Il filosofo può farlo molto male lo potrebbe fare benissimo chi predica Verbund
Do potrebbe fare benissimo che predica verbo è questo il mio e il mio c'è che che non si predica il verbo un così
Che lo si predica in una chiave moralistica riduttiva ITC Istica
Proibizioni Istica non è così che si predica il verbo
Si predica il serbo Del Monte quello il verbo quello il verbo un che può veramente
Rovesciare le montagne
Se c'è qualcuno del pubblico che vuole aggiungere un contributo fare una domanda abbiamo cinque minuti prima dell'intervallo
Io intanto mi permetto di dire che viviamo in una società
La quale ritiene che il male sia molto più forte del bene
Leggere i giornali ogni giorno significa ricevere questa attestazione ecco queste parole fortissime
Di Cacciari uniti all'esempio di Cairo ci dicono che il bene è molto più forte e molto più fonte di libertà e di gioia
Prego signora
Niente io sono un medico internista volevo sapere se in sala c'è qualche psichiatra
E che a proposito della libertà di fare il male delle idee che nonché possano colonizzare una mente l'idea è di tipo paranoide ENI idealismo Mib buoni e cattivi che colonizzano l'individuo o dei gruppi
Abbiamo appena citato i nazisti o ma altri gruppi altri insetti propense al male ecco io volevo sapere
E questo tipo di male che non è criticato
Un male che nasce e che qualche volta non viene radicata in tempo e che produce Cecchini che essi si
A Roma anche si nascondono e fanno saltare ogni e traducono stanchi ecco questo i medici cattolici ha inoltre che cosa si propongono di fare in questo contesto viene abdicante
No io sono uno psichiatra ma volevo già parlare perché volevo porre il problema e vale per ambedue sia per la discussione di aver per le domande secondo me
Cioè noi dovremmo se ho capito bene impostato il problema in modo mai di odiare il male ma di a mare il bene
E questo cioè noi non dobbiamo porci come negazione ma come affermazione di qualcosa
E questo vale secondo me almeno questo è il modo in cui io lavoro
Nell'affermare anche verso il paziente psichiatrico che a volte a devi ieri idee appunto paranoide a volte
Veramente patologiche in modo grave a volte solo fissazioni più umane come forse un po'ne abbiamo tutti però comunque
E il porsi sempre con l'idea di aiutare di non a mare come alcuni purtroppo psichiatri i cosiddetti rivoluzionari della psichiatria che a mano la malattia psichiatrica
Ma amari il malato psichiatrico
Vedere tutto l'aspetto umano buono che c'è anche negli aspetti più feroci di protesta di ribellione
Perché questo e avvicinarli sempre prima di tutto come persone
Devo dire che mentre adesso sono in pensione ma che in pronto soccorso mi capitato spesso di parlo vedere malati che mi sono arrivati portati da due volanti legati come salami ammanettati
E le dico sciogliete lo qualche volta mi è andata male ma sapevo anche difendere
Però le tutto sciogliete no e
I baci tematici annui voluti sei poliziotti per bloccarlo e vi dico
Lasciatemelo
Io prendevo permane lo porta quel reparto i davo la mano dicevo buonasera Cometa vediamo andiamo quote successa l'hanno fatto arrabbiare ASI
è questo secondo me è una propria mente non è possibile sempre ci sono dei limiti politici Ficini militari in cui un certo punto la difesa e la contrapposizione diventa quasi inevitabile
Ma molti fanno già la contrapposizione dentro di sé verso il malato psichiatrico che è un altro
E verso il nemico
Che ex voglio concludere con una citazione mi è piaciuto e citazioni di uno scrittore polacco che penso che molti di voi conoscono che dice il volto del mio nemico mi atterrisce
Quando vedo quanto è simile a luglio
Cacciari Mancuso è dunque possibile un amore cristiano
Che prescinde in qualche modo dalla fede in Dio per come almeno fino a oggi
L'abbiamo verificato nel mondo cioè è una provocazione quella di Cacciari se lo capite
In alcune delle cose scritte da Mancuso di rifondazione della sede si intravede la possibilità che uno possa mare sull'esempio del Cristo che abbiamo conosciuto a prescindere dall'atto di fede non razionale
Dico io
No
Sine divino Consiglio quel quel quel quel quell'amore in
I eh l'impossibile
Il non credente può dire che l'impossibile in quanto estrema misura del possibile l'impossibile negazione del possibile estrema misura del possibile
I non credenti e dice quella quello ciò che per me e impossibile
In quanto non posso dirmi figlio di Dio
Non credendo invio non posso dirmi figlio di Dio quel l'impossibile apparso
Ed è l'estrema misura del mio possibile
E io in quanto uomo del possibile non figli di Dio a quelli impossibile tendo
Ma sine divino Consiglio senza
Quello che
Vorrei brevemente perché bisognerebbe aprire tutto il discorso ciò che si intende per fede senza fede non è possibile realizzarlo
Io tenderei a rispondere sì
Ovviamente
Bisogna poi intendersi sul divino a votare ausilio di cui parla Cacciari però la sua domanda
A me sono venute in mente delle parole
Che si trovano nel
Libro dei morti dell'antico Egitto il capitolo centoventicinque non immagino che tutti quelli che sono cristiani anche quelli che non sono cristiani conoscono il Vangelo di Matteo capitolo venticinque quando si dice
Che l'anima che pardon che Gesù tira Benedetti venite benedetti dal Padre mio perché avevo fame e mi avete dato da mangiare avevo sete mi eccetera eccetera
Nel libro dei morti scritto mille cinquecento anni prima di Cristo
L'anima sì che si presenta al cospetto della bilancia per essere per essere pensata dalla nota scena della ci costa sia ed è invitata a dire
Ho onorato di o con ciò che egli ama
Ho dato da mangiare a chi aveva fame ho dato da bere a chi
Aveva sette ho vestito chi era ignoto e ho dato una barca a chi non l'aveva a parte la barca che per l'Egitto ha un'importanza che invece per la Palestina no il testo del medesimo
Chiudiamo così ok ad hoc
Quattro giornate intervallo un quarto d'ora
Chiedo scusa e i medici presenti in sala
Hanno la possibilità se lo desiderano
Riscriversi alla nostra associazione medici cattolici sono stati preparati dei moduli delle schede di adesione che
Hanno le hostess fuori
Quindi
Chi volesse prenderne consegnarla subito la può prendere consegnare subito oppure la prende pure a casa somma fa con calma e c'è la mamma
Grazie a chi vorrà aderire
Invito
Tutti i presenti
A prendere posto
Comincia la la seconda parte di questo incontro di questa giornata dedicata alla lavoro alla dolore innocente dopo l'intervento
Di del professor Cacciari la testimonianza Alberto Cairo e il momento di una riflessione teologica la offre sua Eccellenza monsignor Ravasi
Monsignor Ravasi penso che tutti lo conosciamo tutti milanesi almeno lo conosciamo come
Uno dei grandi punti di riferimento della Diocesi di Milano e non soltanto
Prefetto dalla Biblioteca Ambrosiana
Celebre la sua rubrica il mattutino su Avvenire ma celebre anche i suoi interventi giornalistici la rubrica televisiva eccetera eccetera su Canale cinque seguitissima i suoi incontri a San Fedele
C'è poi un Ravasi che conoscono gli specialisti
Diciamo così gli studiosi ed è il Ravasi esegeta e dare basi che ha letto interpretato la Bibbia colui che è entrato nei libri forse più enigmatici del dolore
Ed è Ravasi chi ha commentato coi eletta Ravasi che ha come intatto tradotto Giobbe
Ma
Ricordo anche che il suo primo lavoro e delicato i salmi sono tre ponderosi volumi citati da tutte le biografie tedeschi inglesi francesi americana e russa eccetera eccetera
Ecco Ravasi monsignor Ravasi sua Eccellenza Monsignor Ravasi dobbiamo chiamarlo così recentemente portato alla dignità di arcivescovo da Benedetto sedicesimo
è diventato appunto non soltanto il punto di riferimento della della cultura della Chiesa cattolica ma appunto presiede la Commissione dei beni culturali della Chiesa quindi presiede tutto anche il Consiglio archeologico presiede e praticamente la persona che la Chiesa
A ha come riferimento per la cultura quindi da prefetto Della biotech ambrosiana a responsabile dalla cultura della Chiesa sommariamente molti giornalisti l'hanno definito il Ministro della cultura del Papa ecco possiamo immaginarlo così
Giustamente come Ministro della cultura della Chiesa
Che forse e decisamente meglio
Nessuno più di lui può entrare anche in quelli che sono gli aspetti del
Dolore innocente attraverso le pagine della Bibbia nessuno come lui in fondo ha letto spiegato divulgato fatto capire tradotto la Bibbia in questi anni il suo lavoro è stato
Continuamente rivolto al pubblico continuamente rivolto a tutti coloro che devono capire
Rivolto oltre che agli studiosi coloro che in qualche modo utilizzano la Bibbia anche per ricerche filologiche a tutti coloro che hanno chiesto la parola attraverso la fede o anche semplicemente con delle domande i perché
Cioè a tutti coloro che insomma
Guardando il crocefisso o pensando Dio hanno chiesto se veramente quella era la sua parola e se veramente con le sue parole hanno una risposta monsignor Ravasi in questi anni la continuamente aiutati
Consigliere
Prima di iniziare sono evidentemente spinto a un saluto e un ringraziamento dal gesto che è stato fatto all'inizio dai due amici
Sono miei cari amici sia il professor Lambertenghi sia professor Ranzani
Che hanno voluto fare questo gesto così significativo perché l'anello per un vescovo è la componente fondamentale la croce non lo è soltanto un legato successivo nell'interno dalla storia dalla tradizione
L'elemento dell'anello invece il segno della sposa alita dell'Unione con una comunità e rappresentata al femminile la chiesa di fatti
Ed è per questo motivo che avendo ricevuto questo dono
Io porterò quindi sempre con me il segno che è stato costruito idealmente in questa
Terra in questa città e con questi amici
Perché devo dire che se è vero che ormai sempre di più ma accorgo che le cose sa necessariamente stemperano la nostalgiche alla malinconia
Impegni che sono lo sguardo anche sempre rivolto oltre all'Italia in tutto il mondo
Gli incontri che sono continuamente mutevoli e che sono fatti con volti che appartengono etnie e culture
Espressioni nazionali e politiche diverse ecco se è vero questo
è altrettanto vero però che ci sono come ben sapete le ferite che non si rimarginato mai anche se
Guariscono anche se non costituiscono più oggetto di sofferenze immediate io credo che
La traccia che ha lasciato in me nella mia pelle la pelle dell'anima Milano
Non si rimangi darà mai perché una presenza viva continuamente che lascerà continuamente questa componente di assenza di distanza di mancanza
E ora
Vorrei perciò in questo incontro
Perché è un po'forse anche il suggello di una serie di incontri non so se potrà essere ancora qui un'altra volta a questi dialoghi che
Il professor Lambertenghi aveva organizzato organizzato ormai da cinque anni questo è il quinto
Questo forse potrebbe essere un po'il suggello dire di un lungo itinerario che abbiamo fatto insieme ebbene questo lo vorrei svolgere anche se le provocazioni che ho sentite sono molteplici
Mi spingerebbero ad andare anche in altra direzione vuole svolgerlo in maniera molto piana molto
Essenziale quasi da lettore delle scritture non dico al primo livello ma che
Le guardare le ascoltarne la loro forza provoca attrice
Senza voler fare il passo ulteriore della completa rielaborazione della completa risistemazione nell'interno di una proposta o di un Progetto
Anche il tempo che abbiamo disposizione così limitato e l'orizzonte così sterminato
Armando Torno che anche lui l'amico da tempo ha voluto ricordare tre opere miei che sono effettivamente che coinvolgono questo tema pensiamo
Che cosa significhi interrogarsi sul vero messaggio di un libro come co elette
Un libro che segnala una componente che genera sempre il dolore la crisi di senso fatti io sono fermamente convinto che co elette non è quello che è stato detto lo scrittore ATE o non è neppure lo scrittore gioioso tutto sommato come alcuni esegeti lo vogliono rappresentare che però I senso realistico
Del limite delle cose è soprattutto uno che è in crisi di Sapienza
Cioè ha perso un po'tutte le risposte fondamentali che il mondo suo gli ha dato le ha tra le mani ma vede che sono come polvere
Nei cui confronti anzi per usare la sua immagine sono come soffi divento ai quali non ci si può aggrappare
E poi c'è stato Giobbe Giobbe che è vero io ho scritto un libro per cercare stato uno dei miei primi libri di esegesi pubblicato nel settantanove per dimostrare che Gioberti
Non c'entra col tema del dolore che il suo problema è un altro in realtà però per svolgere quell'altro problema che il problema di tiro tessuti io sul vero volto di Dio
Deve passare attraverso questo sentiero stretto che il sentiero del dolore
E poi ha ricordato anche Salterio non dimentichiamo che i salmi sono per un terzo netto sono lamenti
Sono suppliche è il grido di chi non soltanto prova la crisi esistenziale come l'autore del Salmo trentanove o chi prova ormai la radicale mancanza di gusto della vita come Salmon ottantotto
Ma è anche la preghiera di chi si lamenta perché ha la febbre e le ossa lato assente nelle ossa
E chi di chi si lamenta che all'inno appetenza quindi un po'tutto all'aria tutta la gamma tutto lo spettro
Della sofferenza viene considerata io da questo punto allora vorrei io ho detto in maniera molto semplice soltanto fare tre considerazioni queste tre considerazioni partono comunque da una
Tesi di fondo che nella Bibbia continuamente viene posta è una tesi quasi direi di tipo metodologico quando tu devi considerare il dolore in pratica per la Bibbia tu consideri un simbolo
Ciò è il dolore la sofferenza rappresentano in maniera compiuta l'essere della persona puoi andare a cercare altre strade altre immagini altre rappresentazioni ma nessuna
Come il dolore
Risulta la nostra carta di identità la nostra Carta specifica
E questo devo dire sicuramente una realtà che attraversa anche molte altre culture
Che nel dolore sono entrate non soltanto per trovare delle risposte e qualche volta anche delle risposte forse sbrigative apologetiche ma sono entrate anche per scoprire chi è mai Duomo
Lì meglio che non della gioia
Meglio che non
Nella superficialità
Dell'immergersi nelle creature lì c'è forse la risposta
Più segreta e tutto il discorso che ha fatto e per certi versi cacciare questa mattina andava proprio anche in quella direzione
E io anche al all'Hui qualche volta mi riferirò anche se io non per Rocco e sto livello così alto così affascinante come è stato il suo e qui non parlo e non lo dico perché so di condividere anche le mozioni che avete provato tutti ascoltandolo
Non lo dico come amico perché siamo veramente amici molto intimi tutti sanno che devo lui il mio motto episcopale critica e questo è un po'
Anche per alcuni è stato paradossale
Ma anche perché ha permesso permette di capire a noi credenti tante cose che noi stessi non siamo capaci molte volte di elaborare
Il tre e sono le considerazioni c'era la prima farei una sorta di
Antropologia della sofferenza secondo le scritture
E devo dire che il punto di partenza per fare una sorta di Antropologia delle scritture
è indubbiamente quella che ha offerto lui anch'io sono fermamente convinto che bisogna partire da genesi due genesi due tre
Cioè da quell'uomo che solitario sotto l'albero della conoscenza del bene del male che poi è l'albero della legge l'albero della moralità e l'albero del Progetto divino
L'uomo è lì avendo tra le mani quel punto uno perché dono lo
Lo rende immagine di dire o simile avvio ma è un dono esplosivo pericoloso
Proprio per la sua stessa ambiguità molteplicità tensione che all'interno cioè la libertà
Difatti l'uomo può stendere la mano e afferrare lui il frutto
Della morale decidere lui cioè qualche cosa è bene cosa è male oppure dall'altra parte può riceverlo
Come illuminazione commettono come torno d'amore e quindi avviarsi su una strada che costruirebbe forse un mondo così come lo sogno avvio il creatore l'uomo
Sappiamo bene quale scelta fatta è quale scelta sotto quell'albero continuamente fa perché noi siamo costantemente lì sotto
Era per questo che allora da quel momento in avanti vedete che la Bibbia soprattutto nei primi undici capitoli ma poi successivamente non ci deve stupire questo
è un canto costante del male del dolore
Io non riesco a capire l'obiezione che di solito si fa quando si dice ma soprattutto per l'Antico testamento vedremo questo vale anche per il nuovo
Perché non abbiamo delle scritture che sono così piene di violenza che sono così striata e di sangue che sono così grondanti
Di iniquità di miseria di solitudine
Perché abbiamo delle pagine così oscure
Nell'interno di un testo che viene considerato parola di Dio ma no proprio perché
La Bibbia è la rappresentazione non semplicemente ti tiro
Ma ti tiro e dell'uomo in dialogo tra di loro e questo dialogo l'uomo con la sua libertà ininterrottamente lo spezza lo rende contorto tante volte però lo fa anche brillare in maniera
Suprema in maniera altissima affascinante e le scritture metteranno quell'uomo Gesù di Nazareth come grande nodo capitale nodo dopo nell'interno di questa storia
Proprio se noi partiamo da lì da questa antropologia della libertà proprio lì potremmo dire che però
Tre quarti forse anche di più
Di quel grido sul dolore innocente perché il bambino che soffre perché il morto di falchi milioni di persone sono del dei del lamenti delle urla del tutto
Ipocrite
Del tutto insensate
Perché che esista nel mondo questa fascia
Di immensa di persone che muoiono che soffrono eccetera
Se esiste nel mondo per esempio uno asili un'oasi satanica come potrebbe essere l'Iraq o l'Afghanistan
è bene tutto questo accade perché è alla base c'è l'uomo non tiglio
Cosa inc interroghi tiro sul fatto che per esempio un bombardiere americano di ultima generazione può costare tanto quanto mantenere centinaia di migliaia quasi di bambini in Africa
Questo è e che invece muoiono di fame naturalmente cioè tante volte
Ritornare ancora questa pagina della Bibbia genesi due tre vuole essere un esame di coscienza per dire all'uomo prima di rilanciare il mistero del dolore su altri Turri le rilanciano su te stesso
Ed è per questo motivo che l'esame di coscienza è continuamente dall'interno descritto la voce dei profeti è quella sempre di puntare l'indice per cercare quasi
Di scardinare la superficie le coperture gli alibi anche ideologici e teologici
Non dimentichiamo per esempio che e qui vorrei anche un po'andare oltre questo discorso non dimentichiamo che nel libro di Giobbe Giobbe circondato da tre più uno amici
Ebbene costoro incarnano
In maniera evidente gli studiosi riescono a vederle per alcuni lineamenti le quattro discipline che venivano insegnate o quattro tipologie
La prima era quella la profezia la letteratura profetica e li fax Benir data il diritto sacrale lo so fare la letteratura Sapienza la visione sappia iniziale
è e li ho l'ultimo che entra sono è uno dei nouveau filosofo potremmo dire quello che rappresenta le nuove correnti del pensiero ed elabora una sua teoria ebbene
Giobbe continuamente attacca queste risposte che dice sono simili Adecco ad e Cotti di malva
Che vogliono cercare di guarire le grandi pulsioni le grandi domande interiore
è inutile perciò questa teologia che vuole difendere il tiro
In essi fanno avvocati di Dio loro mentre in realtà Giobbe vuole ritornare nel cuore del problema e come vedremo lui coinvolgerà anche Dio perché se è vero
Che prima di tutto dobbiamo essere coinvolti noi
è altrettanto vero che però anche ti io entra inscena
Sempre nell'interno di questa antropologia vorrei anche raccogliere un'altra sia pure leggendo le maniera più semplice dalle scritture in maniera che più simbolica che Cacciari ha evocato
Quello è il concetto secondo il quale la molteplicità di sua natura
Esige alla fine differenza ed esige alla finire anche alto e basso
Luce e tenebra ebbene nell'interno delle scritture proprio dal punto di vista antropologico c'è una componente che indiscutibile ed è quella della forte consapevolezza della Fini tutine
Della creatura alita
Cioè bisognerebbe quasi spiegare paradossalmente quando c'è la felicità pure è perfetta assoluta perché l'impasto del limite della persona comporta continuamente
Questa
Insorgenza della sofferenza della domanda
Ed è per questo che allora i profeti pensiamo solo per citarne uno Isaia quando dice ricordate gli anche gli egiziani
Che vi sembrano il potere supremo pensate il faraone nell'interno della sua del suo alone glorioso suo alone di Lucera tonico
Ho ammonisco ebbene
Ricordate anche l'egiziano è carne
E non è spirito lo spirito naturalmente la definizione di Dio nel linguaggio dell'Antico Testamento
E quindi come tale anche lui porta i suoi cavalli la sua cavalleria che è espressione della potenza militare in realtà anche esse fragile anch'essa carne
Ecco in questa luce allora la Bibbia ci spinge ancora
A far sì che la consapevolezza della finito utile che dentro di noi contro ogni delirio di onnipotenza contro ogni tentativo di autorizzato latteria sia sempre davanti a noi e alla fine
Anche l'essere malattia a un certo momento non essere fragili l'essere caduti fa parte certo do spiega completamente non vuole e non giustifica però una componente come l'altra che dobbiamo tenere presente e da ultimo per l'antropologia della sofferenza vorrei ricordare una componente che c'è
Nell'interno della Bibbia e che è anche un po'in tutte le culture che bisogna una componente che bisogna prendere con somma cautela perché
Può anche tendenzialmente andare a finire verso la degenerazione della teoria della retribuzione quella che è sostenuta dagli amici di Giobbe
Il tentativo quasi di usare una sorta di tecnologia morale per giustificare il male attraverso un giro di ruota in pratica c'è
Delitto castigo e cancella il male
Giustizia premio e l'altra volta
Ecco questa semplificazione che Cristo attacca con l'indice puntato ricordate quell'incrocio che fa su una strada di Gerusalemme quando vede davanti a sé il ceco dato
Subito automaticamente i discepoli con questa mentalità chi ha peccato perché costruì sia nato cieco stato ricordato questo rapporto colpa malattia sofferenza col
Ebbene Gesù cosa risponde nell'urina i suoi genitori non bisogna andare a cercare lungo fili generazionali o altro nell'UI
Ma anzi
Questo è accaduto perché lui si manifesti la gloria di Dio
Cioè la sofferenza che diventa luogo tempo fa amico luogo Epifani coda la manifestazione di dire a questo sarà un altro percorso ebbene io dico nell'interno comunque di questa antropologia c'è anche ribadita
Per esempio nel Libro verde utero l'ovvio per esempio lo stesso libro di Giobbe che la sofferenza alcune volte ha una funzione
Di fai venga
Di catarsi di purificazione
Questa è un'idea che attraversa tante culture anche Bellori del famoso scrittore americano diceva nella suo in una delle suoi romanzi
In rete la pioggia la sofferenza è l'unico mezzo valido per rompere il sonno della ragione
è un po'eccessivo forse però certamente lo Scotti mento
Una persona superficiale abbiamo avuto tutti nella vita le esperienze persona superficiale e banale magari che alla vita attraversata da una sofferenza non necessariamente fisica ancora sofferenza l'abbandono della persona che ama
Ebbene quella persona non risulta più uguale a prima magari diventa perversa
Ma al tempo stesso può veramente trasfigurata assi la saggezza non si conquista se non attraverso la sofferenza diceva Eschilo
Ecco allora questa necessità che c'è per esempio del libro Al debutto la nomina del tiro che ti porta
Facendo ti passare attraverso il deserto in un luogo di sofferenze estreme
Però lo fa come un padre che riduca il suo figlio per cui si dice i tuoi i piedi non verranno del tutto tagliati cioè tu non cesserà e di essere
Creatura anzi davanti a te si parlerà la terra promessa e noi sappiamo che
Effettivamente attraversa esiste anche questa funzione
Del dolore che fa cadere
Fa cadere tanti
Orgogli tante arroganze fa capire diverse scale di valori rende il malato bisognoso per esempio di essere coccolato ritornando ancora a scoprire i valori per l'affetto della semplicità
Scopre naturalmente il senso del suo limite poi anche ecco e qui passo al secondo capitolo che vorrei sviluppare
Lo porta credenti o non credente
Quando è nel turbine di queste domande di questa sofferenza lo porta anche
Assi da re
Il trascendente io non so se dire sfidarlo ohi imboccarlo
Perché tante volte
Abbiamo
La persona che la Buglio più profondo e che si mette
A invocare
E dall'altra parte c'è la persona che si mette a bestemmiare
Il confine IRES teologicamente forse lo si può anche definire ma è solo la teologia Greta Giobbe questo confine non lo traccia
Perché il job e che è un modello del credente
Quando è nel turbine della prova
Interpellati io va oltre la superficie delle cose
Interpellati io e passa dalla invocazione necessaria dicendo solo tu mi puoi rispondere non mi servono i teologi falsi consolatori
Ma anche dice tu sei
Come una lince una tigre che affila su di me gli occhi per divorare me
Tu sei come un arciere sadico che puntale sulle frecce sul mio cuore sui miei remi per
Far ministra mazzare tu alla fine sei un generale trionfatore che mi sfonda al cranio
E queste sono espressioni blasfeme il dio mostro
Eppure convivono comunque l'altra sua dichiarazione che il massimo della fede fino rasentando l'esasperazione quand'anche lui mi uccidesse io continuerò a credere in lui
Che è il massimo possibile delle invocazione ecco perché allora dicevo secondo ma questo secondo elemento non ridurrò poco perché non posso andare oltre e più di tanto su questo orizzonte che ancora più complesso la teologia
Della sofferenza di io è chiamato in causa nella Bibbia abbiamo detto abbiamo visto come in tanti modi ma io adesso vorrei tra le tante cose che si possono dire
Del coinvolgimento di Dio nervo che ero perché sono tante e tante importanti anche perché dopo tutto la Bibbia un libro religioso e quindi se è vero che in prima scena l'uomo ma è l'uomo in dialogo condire Dio in dialogo con l'uomo
Ce n'è uno che vorrei mettere così in in azione che è appunto ancora collegato al concetto
Di diciotto e alla
Tesi di gioco
Giobbe
Alla fine
Dopo aver deposto come dice lui ho qui davanti al mio protocollo d'accusa contro Dio
Io ho chiamato in causa Dio tradizione che poi continuerà nella
Tradizione giudaica anche la messa in causa di Dio quando c'è il dolore tra processo da Dio
Dopo aver fatto questo io
Non so se l'UNIRE risponderà però io avanzo davanti a lui come un principe
Cioè vedete non è
Colui che cerca la captatio benevolentiae del di colui che è un imperatore impassibile arbitro di tutto lei sa è un interlocutore che l'ha creato a sua immagine quindi lui ha il diritto
Di essere di avere una risposta di essere ascoltato
E Dio interviene contrariamente agli amici che immaginare ebbero che Dio allo inceneriti cioè con una folgore il blasfemo Dio interviene ed io interviene però con una serie di domande che ha rilanciato Giotto
Adesso io non entro nella logica di quei due grandi solenni discorsivo ma soltanto in una parola che è particolarmente importante nell'interno di quei discorsi
Dio o dice a Giobbe
Tu
Hai ragione se voi di contestarmi e di gridare
Attraverso lo schema della tua ragione
Attraverso l'orizzonte è tuo che tu riesce a decifrare
Ma
Io adesso
E qui scatta proprio il
Il salto proprio del libro di job come libero di fede in verità e vedremo l'ultima frase sua fondamentale quale
Io
Però ti dico e ti posso mostrare che esiste
Nell'interno dell'essere uno disegno che è molto più grande del piccolo orizzonte che tu riesci a decifrare e a ricostruire
Nel tuo piccolo orizzonte la
Il dolore la sofferenza cadono come una sorta di mannaia
Ti uccidono ti umiliano ti danno tutti quei problemi che noi ben sappiamo
Ma guarda che
L'essere non è spiegato soltanto da questa mappa che tu hai davanti
La mappa dei teologi la mappa dei pensatori c'è un'altra ecco e l'ebraico usa questo termine c'è un'altra e sa
E questa è sa e proprio dal punto di vista direi filologico è la rappresentazione di un disegno dinamico
Di un progetto che è in azione ma di cui si riescono soltanto a decifrare magari dei sussulti si resto soltanto a vedere dei perimetri esterni
Ed è per questo che allora dei suoi discorsi come leggerete magari vedrete che Dio presenta tante componenti dell'essere che non sono decifrabili che non sono comprensibili
Esiste quindi dice in ultima analisi una meta razionalità
Esiste un altro percorso l'altro canale di conoscenza
E io questo canale di conoscenza dice Dio a Giobbe ora te lo voglio ti voglio introdurre
In pratica come noi normalmente
Non usiamo solo un unico canale di conoscenza che è quello poniamo della razionalità formale della logica formale e così via ma abbiamo altri canali che sono fondamentali pensiamo l'innamoramento
La logica la grammatica dell'amore che ha le sue declinazioni le sue coniugazioni strane sorprendenti così
Dio o dice a Giobbe io ti mostrerò ed i fatti sono e non entriamo nel merito di questo discorso che ci permetterebbe poi di allargarci anche
Arresto della Bibbia che tendenzialmente al Salterio per esempio che tendenzialmente si orienta sempre ad affidare
Attilio la sofferenza non semplicemente perché la guarisca
Ma perché l'accollo occhi
La inserisca nell'interno di un disegno
Di un disegno di cui avverti soltanto e la fede proprio è l'avvertire il fremito
è l'avvertire la presenza non
L'irruzione perché allora sarebbe non sarebbe più fede l'irruzione esplicativa semplice fin banale
Ecco il merger ti allora in questo per qualità e a questo punto di allora Giobbe finisce con quella famosa frase che è la vera finale del libro
Penso consapevoli come siamo che la parabola finale l'epilogo finale è una citazione di un'antica storia che è servita come cornice e che è la banalità direi della teologia
Di una teologia che cerca di risolvere
La sofferenza attraverso gli schemi per esempio lo schema retributivo Giobbe ritornato sceicco
Coi suoi figli ancora con le nuove dei figli e nuovi figli coi suoi cammelli i le sue capre suoi armenti
Lì seduto ancora come era all'origine
A parte il fatto
Tra parentesi faceva notare il nostro Bacchelli che non è poi così semplice
Se siete dei genitori e avete perso magari un figlio non è che il figlio che avete dopo cancelli il dolore del figlio perso
Quindi non è che già ma lasciando stare questa parabola antica la frase ultima
Che Giobbe pronunce è proprio la frase del
Risposta di fede se vogliamo dirla così ma risposta e già brutto perché la
La fede non è la risposta la fede cammino la fede itinerario la fede è continuamente ricerca e salire sempre all'erta
Del Monte moria come noto il tutto lo scandalo
Io un comando incomprensibile ma anche con la certezza che ha Abramo che su quella vetta il tiro della promessa che si sta smentendo
Alla fine si svelerà comunque non sai ma si svelerà ebbene Giobbe dice io ti conoscevo per sentito dire
Ora i miei occhi ti vedono e fin qui si capisce che è il discorso sulla vera fede che mistica incontro è spiegazione spiegazione eh parola di Dio
Però
Per me l'elemento altrettanto importante e il versetto sesto del capitolo quarantadue questo è il click cinque quello che ho citato e versetto sesto che cosa dice
Dice e io sol mi pento ancora qui ancora su polvere cenere
Il che vuol dire che Jobs e ancora malato ancora sofferente ancora umiliato
Però
Ha incontrato questa e chissà la intravista
E questo gli basta per continuare a sperare
Per continuare a credere terza e ultima considerazione che voglio fare
Naturalmente proprio dimostrando la la la semplicità anche del mio discorso la semplificazione del discorso che ho fatto rispetto I percorre sentieri di altura che abbiamo ascoltato prima ecco vorrei
Parlare di cristologica
Della sofferenza
Ecco si e dobbiamo dire che il cristianesimo come è stato anche evocato da da Massimo da Massimo Cacciari certamente un passo ulteriore
Introduce una dimensione nuova sorprendente anche e non badate bene non soltanto per il fatto anzi quella è una componente
Che riesce soltanto
A a dire alla comunità ecclesiale tuteli considerare tutto ciò che appartiene alla sofferenza del mondo come tu hai eredità come tuo impegno
Non
Scegliere le vie alte del potere
Noi scegliere l'Elia della parola che
Conquista della propaganda e così via
Infatti noi sappiamo lo si dice spesso che
Il quarantasette per cento del Vangelo di Marco esclusa la ratio della passione e morte quarantasette per cento a metà
Sono duecentonove versetti su quattrocentoventicinque sono dedicati a incontri di Gesù coi malati i cosiddetti miracoli
Che tra l'altro sono proprio rappresentati copre
La lo stare lì insediare essi di Cristo
Nel luogo dove tra l'altro tutta la teologia giù dai cadeva anche tutti i suoi sospetti pensiamo per esempio l'emblematico rapporto coi a coi lebbrosi
Che dovevano essere per eccellenza il luogo del satanico
E che diventano come abbiamo anche visto per il ceco nato il luogo Epifani dico difatti Gesù vedete in materia di Evangelisti sottolinea questo aspetto Gesù non le interpella soltanto come fa con altri malati
Non dice semplicemente lo voglio si guarito ma li tocco
Assumendo su di sé quasi questa infezione
Ecco qui abbiamo dicevo qualcosa che va oltre
Sicuramente ho detto la prima lezione che il mondo della sofferenza è il mondo
Della Chiesa e il mondo abbiamo detto tra l'altro dell'umanità dell'antropologia nella sua limiti fattezza nella sua molteplicità nella sua diversità
Ebbene
Lì
Sicuramente c'è un primo appello ma c'è qualcosa di più un primo appello perché non dimentichiamo mai che Cristo quando lascia il
Il suo testamento alla Chiesa per esempio Marco sei varco sedici prima della missione e dice
Predicate il Vangelo
Ma subito dopo aggiunge scacciato i demoni urgente di olio i malati imponente loro le mani
E guarite lì
Quindi
è vero c'è il che renda l'annuncio prima di tutto
Ma questa parola è una parola che è destinata come dirà lui nella sinagoga di Nazareth agli ultimi
A tutti coloro che sono nel dolore nella sofferenza ma c'è qualcosa di più volevo dire nella cristologica ed è questo è stato anche ricordato questo aspetto
Quelle il tiglio
Che
Ci ha creati
E che
Disuguale natura cosa serva
La sua pienezza
La sua perfezione
La sua eternità e il suo infinito
Il tiro del cristianesimo eh un Dio che decide
Di farsi uomo si dice di solito non l'abbiamo e tra l'abbiamo fatta diventare una componente del credo quasi scontata l'incarnazione della teologia
Ma è veramente l'elemento più
Tragico possibile Pertini
Perché è quello del comprimere si nell'interno della caducità della fragilità del limite
E quel paradosso per cui egli come dirà Paolo nell'inno ai figli pesi depone
La forma Molfetta
Sei u della divinità e assume la morte dello schiavo
Per esserlo
Ed ecco allora che abbiamo questo tutti io che
Non lo si ritira per lasciare spazio alla creazione no entra nella creazione stessa e per essere veramente
Condoni per essere innovi per essere uno di noi
Deve necessariamente soffrire e morire
Altrimenti resterebbe sempre alle teorie gli ostiche la teoria gli osti ca
Resterebbe sempre una parvenza resterebbe sempre quasi una sorta di contemplazione di una l'ARPA resterebbe sempre
Caso mai vera la teoria del sosia di
Del Corano che veniva presa tratto da tradizioni cristiane gli ostiche sulla croce non può morire
Il figlio di Dio soprattutto più che il profeta come dice perché evidentemente il morire è troppo umano
E te la cancellazione quasi della dignità e quasi e qui entra quella categoria Paolina sconcertante spiazzante anche per la tipologia la chemio SIS e che non serve
Svuotarsi
Cerri arrivare quasi a un punto zero
Ecco allora come vedete quell'importanza che ha subito la passione gli esegeti sono convinti che al primo Vangelo trottola Angelo che è stato scritto è stato il Vangelo della narrazione dalla passione morte di Cristo
E se voi provate a vedere c'è lo sforzo di far balenare tutta la gamma oscura tutte lei ride Ascenzio scorre del della sofferenza del male in Gesù
Io mi io Dio mio perché mi hai abbandonato sarà il punto terminale il silenzio del padre Louilt figlio
Ma ci si parte dal
Se è possibile passi da me questo calice la paura della morte
C'è l'abbandono degli amici la solitudine c'è la sofferenza fisica di una crocifissione rete tutta l'intera gamma che in luglio si raggruppa
Ed è questo direi il grande
La grande esperienza cristiana da
La certezza che il nostro Dio non è quell'imperatore impassibile relegato nei suoi Celli dorati
Che può comprendere sollevare qualche volta la nostra sofferenza guarirla anche quando vuole
Ma è colui
Che come i nomi
La vive
E
La considera parte sua
Cosa diceva Bonhoeffer
Asticella
Dio in Cristo non si salva in virtù della sua onnipotenza
Perché resterebbe lontano dall'obiettivo ci salva in Cristo in virtù della sua impotenza
Proprio perché è arrivato gli occhi negli occhi a livello nostro Claudel diceva Dio non è venuto a spiegare la sofferenza è venuto a riempirla della sua presenza
Ed è a questo punto che allora si spiega però non è solo una solidarietà di un errore l'eroe divino che arriva alla che noi stessi no è sempre il figlio di Dio anche in quel momento
Ed ecco allora perché c'è la Pasqua perché c'è l'alba
Perché se e qui è proprio il discorso di fede come diceva giustamente cacciati dove Schelling diceva il Mina il filosofo come lo storico deve custodire castamente la frontiera del sepolcro vuoto
Non deve andare al di là
E lì va il credente
E l'ICE è l'alba della Pasqua quando colui che è stato un uomo ebrea sperimentato il dolore in tutta la sua Sky scandalo lacerazione eccetera lì in quel momento edili
In quel grande momento depone e lì con la sua divinità è sempre il figlio
è sempre dire
E quel seme che depone e il seme della Pasqua e il seme della redenzione sì dice Del ti io tutto in tutti
Che è la grande metta verso la quale Paolo vede la creazione caduca il sofferente tutta la creazione Paolo dice romani otto
La vede ormai protesa verso questa redenzione questa Pasqua
Che nasce
Dal fatto che i minori c'è questo seme il seme del figlio e s.m. del redento SM del Salvatore che rende noi salvato
Ed è per questo che allora
A questo punto io concludo avendo fatto balenare ho detto soltanto alcune componenti di questo orizzonte
Componenti ho detto di tipo antropologico di tipo tecnologico e di tipo cristologica solo alcune comporti vorrei finire
Ora
Con
Due testimonianze
Concrete
Come noi ora ci accostiamo
A questo orizzonte che abbiamo cercato di definire ecco dobbiamo a costarci io credo
Continuità
Con dignità perché questa
Questo dolore questo male questo oscurità che è in noi a
Al suo interno
Delle componenti
Di liberazione
E quindi dobbiamo cercare il più possibile di penetrare in esse
Di tentare in qualche modo ti assumerle per noi stessi di viverle per noi stessi
Io devo dire che per esempio la testimonianza del dottor Calabrò è stato un esempio evidente
Palpabile di assunzione
Ed è all'interno di questa assunzione avete sentito anche l'altra parte l'asse eremita che c'è alla fine da parte di queste persone che hanno assunto la loro tragedia malanno assunta senza
Forse le pretese nostre senza le esasperazioni anche le arroganze per il nostro pensiero delle nostra durante la nostra tre esigenze
Ecco avere questa dignità per cui il dolore allo viviamo con nobiltà
Pur con tutta la forza di scandalo di peso che esso comporta
Pur con tutte quelle dimensioni che la Bibbia per prima descrive perché se c'è un libro che rappresenta tutte le tipologie del male e del soffrire proprio l'ha scritto
E dicevo che finisco con la testimonianza due testimonianza la testimonianza del Sal mista il quale dice
Io so che in pratica
Il mio dolore le mie lacrime
Possono cadere nel vuoto nel nulla lo so
Perché
Di solito l'uomo quando piange si vergogna si nasconde
Però io so anche attraverso la fede
Che queste mie lacrime sono raccolte dal Pastore nell'oltre tuo le mie lacrime raccoglie
Sappiamo che
Lottare per il pastore è lo scrigno che gli permette di vivere degli spostamenti da un punto all'altro con l'acqua tavolo ASI all'altra
Quindi tuo Dio non raccogli dell'umanità
Le cose
Grandiosa meravigliose che ha fatto notturna cogli tutte queste lacrime
Come se fosse è questa e l'affidamento della fiducia e dall'altra parte c'è invece vorrei finire la testimonianza di uno non credente o comunque
Con una esperienza religiosa un po'stravagante ma un uomo che ha avuto sempre davanti i suoi occhi il male
Tant'è vero da comporre il suo poi il modo migliore proprio intitolato il dolo l'afflato del male dei Fiori del male cioè Baudelaire
E Baudelaire perché TAR dice tante cose sul male contraddittorie anche
A un certo momento però
A queste parole che io penso anche
I non credenti possano dire ma comunque che
è un invito a far sì che tutte le volte che noi viviamo questa esperienza del dolore abbiamo bisogno comunque
Di andare oltre
Di fare l'itinerario forse che ha fatto Giobbe o comunque di scoprire che dentro c'è qualcos'altro
E le ultime e le parole sono la migliore testimonianza o Signore
Che noi possiamo dare della nostra dignità
è
Questo ardente singhiozzo
Che Rottola
Diretta in età
E viene però a morire ad approdare Ai bordi della tua eternità
Grazie
Grazie a monsignor Ravasi io direi che merita un
Riconoscimento particolare da parte di tutti noi perché monsignor Ravasi
Ebbene incarico per questo incontro quando ero ancora prefetto dell'Ambrosiana e non era ancora stato nominato Presidente del Pontificio Consiglio del cultura
Nelle dato alla dignità di arcivescovo e è riuscito a mantenere questo impegno nonostante la sua vita ad esse così avuto abbia avuto questa rivoluzione e i suoi impegni siano completamente diversi quindi un grazie anche penso a nome di tutti noi un grazie
Al al grande esegeta che Milano ha perduto ma che in fondo la Chiesa ha sempre presente
E ora della testimonianza del dottore per Mario Melazzini
Professor Mario Melazzini un professore a contratto della scuola di specializzazione in medicina del lavoro degli esteri per via e ricercatore nel campo dell'Oncologia e anche Presidente dell'Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica
Io devo dire che prima di diciamo così elencare questi suoi incarichi questi suoi impegni nell'incontro che ho avuto gli ho chiesto come come poterlo presentare la prima volta che ci siamo incontrati mi ha dato una risposta molto bella che forse
Potrò potrò ripetere se posso ripetere con estrema confidenza mi presenti semplicemente come malato i penso allora che questa testimonianza sia estremamente importante una persona che
Effettivamente
Conosce dal di dentro conosce particolarmente bene il tema di oggi dottor Melazzini professor grazie
Buongiorno astuzie
Grazie grazie per questa presentazione ma
Chiudere una giornata così una mattinata così intensa con
La mia testimonianza che io vorrei però più che testimonianza vorrei
Sono solo delle semplici riflessioni riflessioni
Di un uomo che si considera
Estremamente fortunato in quanto
Oltre vestiti né questo è fondamentale primo vestito che un bellissimo
è quello di malato di cui sono fiero e orgoglioso malato di sclerosi laterale amiotrofica poi vi dirò funzione
Secondo di uomo e il terzo di medico
Ecco proprio ternesi qui siamo
Penso che ci siano molti colleghi e colleghe e io devo ringraziare
Amente i miei
Precedenti relatori soprattutto
Professor Cacciari
E il dottor Cairo per due cose che noi medici dobbiamo tenere ben presente noi medici ma anche noi esseri umani
Professor Cacciari
Ha parlato del compatti era e c'è proprio il concetto del compatire che forse noi
Trascuriamo ove offra intendiamo a questo concetto compatire proprio Ugo soffro con colui che soffre
Permane medici operatori sanitari questo dovrebbe essere molto importante
Io lo ringrazio il doveva far tesoro di questo dottor Caio va bene stupendo nella sua esperienza ha detto una cosa fondamentale
Per noi per noi tutti ma soprattutto per i medici ascoltare gli altri essenziale
Perché vedete l'ascolto
E questo
Pensavo di averlo capito ma grazie
A mio percorso al mio cammino con la malattia lo capisco quotidianamente sempre di più
L'ascolto è un bisogno prioritario essenziale della persona fragile ma soprattutto l'ascolto
Enzo un modo di dire tutti presi in carico di chi sta soffrendo
E infine
Che non per ultimo chiaramente sua Eccellenza Monsignor Ravasi anche
Vi confesso con so che ha scritto tantissimi testi ha commentato tantissimi scritture ma il fatto di Giobbe nel commento sul libro di Giobbe per me è importante perché dette
Nel percorso della mia malattia il libro diciotto è per me è stato importantissimo veramente molto importante vi racconterò anche perché
Ecco la sofferenza
E secondo me un valore aggiunto
è un valore aggiunto come lo è
Una malattia
Se ne partiamo dal presupposto che la sofferenza dolore non è solo di chi ha una malattia
La sofferenza fa parte del nostro vissuto fa parte della nostra quotidianità
Ecco questa grande fortuna di vivere la sofferenza come un'esperienza di vivere la malattia come un valore aggiunto
Perché mi permette nella mia quotidianità
Di vivere la mia vita
E penso anche la vita di chi mi avvicino con qualità e con una dignità
Degna di tale nome
Non sto qua a dirvi perché giustamente
Lo ha già citato monsignor travalica la sofferenza la malattia ci fa scoprire tutto un insieme di valori bellissimi ma
Non occorre essere malati ettari scoprirli e per poterli vive
Ma la mia esperienza personale ecco io come vi dicevo questa malattia
Molto strana che si chiama sclerosi laterale amiotrofica che è entrata
In maniera silenziosa ma non troppo
Circa quattro anni fa nella mia vita una malattia strana come dicevo è una malattia neurodegenerative anche
Progressivamente portando morte delle cellule nervose che si chiamano motoneuroni porta alla paralisi totale della muscolatura volontaria
Ma non solo quella che ci permette di muoverci ma anche e soprattutto quella si permette di
Parlare correttamente di deglutire alimentarsi quindi e soprattutto di respirare
La malattia
E qui veniamo al concetto
Inguaribile
In quanto non esiste azzerati la specifica che permetta l'arresto di tale patologia
E che porta a morte dico potenzialmente mortale nell'ottantacinque per cento dei casi in pochissimo tempo
Ecco è qui il concetto quando mi fu comunicata io
Medico a
Nella
Pieno cammino dalla sua professione ho avuto la fortuna trentanove anni di vincere un concorso ospedaliero quella carriera universitaria
Cosa volevo di più in effetti mancava qualcosa
Mancava qualcosa che era la malattia
Questa
Malattia che è arrivata che però inizialmente affrontare quando mi fu comunicato e poi vedremo anche il problema della comunicazione nel percorso della sofferenza
Mi viene comunicata andavano carissimo collega clinico illustre italiano dicendo mi lega la sclerosi laterale amiotrofica io mi fermo qui
Ecco lì
Cominciare anzi non cominciai continuai
Nella mia razionalità e nella mia presunzione arroganza di medico
Nel concetto della malattia inguaribile si muore
Però purtroppo ci dimentichiamo forse
Facciamo un po'di confusione sul tra il concetto di inguaribilità col concetto di similitudine incurabili vita assolutamente sono due cose diverse ciò che è inguaribile non è curabile
Ma soprattutto
Quello che forse io come
Medico il cuore matto colloco ormai abituato ad affrontare da risolvere
Il più delle volte tantissimi casi casi che venivano dati anche per disperati in cui mi scontrava o con la potenza nella nostra scienza la scienza medica
Mi scontrarmi invece con l'impotenza
L'eguale lire da parte della mia stessa scienza che io amo
Perché nei medici abbiamo la fortuna di svolgerà una professione stupenda prima di tutto perché siamo a contatto con la persona con l'essere umano
Ma in quel momento per me
Io ero il medico sconfitto non ero al malato per un medico sconfitta dalla mia stessa medicina
E quindi in quel momento non l'aveva più senso soprattutto quando
Cominciai andarmi a rivedere
Senza farlo apposta
Mille mille Testini passavano sulla mia scrivania mille frasi
Nietzsche che diceva che
Il malato è un parassita della società io ma lo scrivo sempre perché non voglio dimenticare non ha questa frase che mi ha
Allo stesso momento va fatto molto riflettere ma mai dato uno spunto per andare avanti e rivedere totalmente la mia vita soprattutto di medico
In cui diceva che in certe condizioni non è decoroso vivere più a lungo
E poi ancora la famosa frase di Seneca in cui diceva che la vita vale se degna di essere vissuta cioè se è una vita piena
Una vita senza qualità norme più viltà
Io tutte queste cose me lo chiedevo e allora cosa decisi di fare ma una cosa molto semplice allontana il tutto tutti
Mi dedica il solo al mio lavoro io camminavo ancora
Faceva un po'fatica ma camminavo ancora
E mi dedica e totalmente al mio lavoro i miei malati pensando di fare la cosa giusta per me
Per me ma come
Come ragionavo prima come prima di esser sanno io mi definisco sano adesso solo l'Aula ma mi riferisco alla persona sana come
Bellissimo è stata la farà se del dottor Cairo senza di loro mi sento un disabile ecco questa è una cosa fortissima che noi tutti non dobbiamo dimenticarci perché chiunque di noi
In un contesto ambientale che per noi non è favorevole può diventare disabile ecco questo è importante che però allora non ragionavo così non la pensavo andavo per la mia strada
Però non facevo io volevo affrontare le malattie
Massi ero sempre sconfitto perché se ne affrontiamo le malattie possiamo vincere o perdere ma se noi
Affrontiamo prende ci facciamo carico prendiamo cura del malato della persona ne vinciamo sempre
Però piano piano ci sono arrivato
Non anche
Le difficoltà erano sempre maggiore cominciano a subentrare la problematica respiratoria cioè non riuscivo a dormire di notte
Non riuscivo più a ad alimentare mi peso diminuiva a questo punto io
Che mi considero
Ma ci sia un buon cattolico praticante la fede per me estremamente importante
Mi confrontai con il mio carissimo amico Silvano Silvano Fausti un padre gesuita mio padre spirituale madrasse un problema
In qui disse la vita non è più degna di essere vissuta basta anche evitare poetessa come posso pensare di viverla io dall'alto dalla mia prevenzione medica dissi non ne vale più la pena
E lui
Come tutti i saggi
Di Consiglio vi ascolto niente mi consegnò
Il libro di Giobbe
Io presi me ne andai fu la prima volta vende il proprio via
Andai io sono
Valtellinese andare sulle mie montane
Da solo e per la prima volta che io non accettavo io non avevo mai accertato fino allora l'aiuto di nessuno di dipendere dagli altri
Me ne andai con una persona totalmente sconosciuta cioè presi una badante
E me ne andai sulla mia montane difficoltà erano sempre più grandi
Vi è bisogno di
Un ventilatore per respirare durante la notte e poi non riesci più a
Deglutire quindi
Passai alla fase successiva della scelta che mi costò parecchio perché ragionavo sempre come medico
Di fare il politico posizionarmi un sondino gastrico per alimentare Nieri trattarne soprattutto ma lo feci
Forse lo subisce inizialmente
Per ora sono molto felice e contenta quindi
Vediamo io che ho sempre avevo sempre
Visto che è mia montagna dall'alto verso il basso in quel momento le vedevo dal basso verso l'alto una tristezza incredibile
Si entra poi cominciai a leggere con fatica perché ne sono pessimo interpreti Sacre Scritture libero di Giobbe dolersi lo rilesse
L'ha già detto monsignor Ravasi e non lo sto più a dire io però
Penso che
La bellezza dell'essenza dell'esistere che io sono riuscito ad attrarre da quelle parole
Mi ha permesso un bel giorno che vedendo le montagne dal basso verso l'alto mi sentivo più fortunato del mondo dissensi la persona con una ricchezza incredibile
Mi sentite quanto tempo avesse imputato
Ma soprattutto di quanto utile potevo essere per me
Ma soprattutto
Anche agli altri penso temi malati alla mia famiglia
Ai miei compagni di malattia
Che quindi comincio anzi
L'inizio la mia vera vita mi avete la vita la persona sana
Persona che ha fatto dalla sofferenza
E che fa nella sofferenza perché non vi posso dire che vivere come una malattia come questa sia
Semplice a fare la sofferenza veramente
Quel valore aggiunto che mi permette di affrontare
In maniera positiva la mia quotidianità con la malattia e mi permette di andare avanti ma soprattutto di
Fare
Di aver fatto e di farmi di pormi continuamente in discussione su alcuni punti fondamentali
Ecco né i medici
Abbiamo questa grandissima fortuna e non ce ne rendiamo contro di rapportarci quotidianamente con la sofferenza
Ma soprattutto
Ci rapportiamo col paziente
E se ne definiamo rapporto medico-paziente che io odio ormai chiamare pazienza che non siamo malato
Se è una cosa che non mi suona molto bene
Quindi
Un rapporto contrattuale quale tra una persona che ha un bisogno è una necessità e vuole fidarsi ed affidarsi a un'altra chiara le competenze specifiche
E il desiderio di poter soddisfare questo bisogno
Però forse
In questo noi dovremmo
Stare estremamente attenti perché
Forse se noi parlassimo
Ho usato stimo come definizione del nostro malato
Lo sostituivo Simone con
La persona ma la persona con la definizione è persona umana
La persona umana come la definizione che ha dato qualche mese fa è il nostro Santo Padre che
Io ho fatto un po'mia nella mia quotidianità che la persona umana
Porta dentro di esse
Questo grande desiderio il bisogno di amare via sarà Marseglia male a sua volta e con i medici forse dovremmo avere coraggio
Nel
Medici operatori sanitari ma anche noi cittadini
Con l'uomo che c'è davanti col nostro prossimo avere questo coraggio chiamare
A mare non vuol dire
Farsi carico delle mozioni totali del malato o della persona fragile che abbiamo davanti non
Poi dire avere il coraggio di entrare in empatia di ascoltarlo
E qui mi sono fatto una domanda che forse noi dovremmo
Porsi c'è chi è l'uomo
E chi è l'uomo perché io lo curi
Ecco
In questo momento
In cui
Si vuole parlare molto
Di umanizzare azione nelle scuole
A me fa sorridere moltissimo quando si vuol parlare di umanizzazione delle cure se voi avete
Tempo e voglia di andare lì a leggere nel piano sanitario nazionale del due mila nell'ultimo triennio due mila sei due mila otto quando si parla
Di dolore insofferenza nei percorsi di cura viene citato che debbono essere attivati tutti quegli interventi atti a promuovere l'umanizzazione della cura
Cioè ci si può tradurre secondo il mio modestissimo fare avere
In due parole prendesse Franzil prendersi cura della persona ecco è questo coraggio che bisogna
E noi tutti dovremmo avere soprattutto in questo momento
In cui
Si parla moltissimo
Di autodeterminazione del malato ma forse ancora le dobbiamo pensare che alla base questo l'ho imparato
E lo sta imparando quotidianamente
Nel mio percorso di malattia
Di sofferenza vi siano i reali bisogni del malato dalla persona fragile della persona che soffre che sono oltre la comunicazione all'informazione che devono essere chiaramente
Personalizzati non usati i nostri termine estremamente
Complesse che io dica in mediche ESE ma soprattutto una cosa importantissima
Che sempre queste bellissimo dovremmo
In portarlo dall'Afghanistan da quello che sta facendo il dottor Caretto che il problema
Fisico problema del malato
Cioè la malattia oltre problema legata alla sua disabilità non è solo sua ma anche di chi lo circonda e della famiglia
Vic dell'ambiente familiare ecco quindi il condividere delle informazioni con la famiglia è fondamentale
Forse questo non è l'abbiamo perso un pochettino
Si tende un attimino
Ante personalizzare in rapporto medico malato
E forse
è anche un nostro un atto deresponsabilizzante questa procedura da parte del medico ecco forse bisogna avere veramente il coraggio di ascoltare
Perché i bisogni prioritari del malato sono sicuramente quelli
Del guarire dalla malattia ma anche quello dell'essere accumulato
E per essere curato ne dobbiamo un attimino fermarsi avere il coraggio di ascoltare che è un bisogno fondamentale del malato ma soprattutto
Cercare di capire quali possono essere l'impatto che le informazioni che noi diamo
Sulla malattia possono influenzare
La gestione del suo disagio emozionale quanto ci
Interroghiamo noi su quanto può essere la problematica di vivere
La quotidianità con la malattia il problema della dipendenza della vergogna ecco forse son tutte cose che dobbiamo dovranno prego CNR
Ecco io me le chiedo continuamente ma soprattutto mi chiedo
In questo percorso di sofferenza che ruolo può avere il malato
Il medico la famiglia
In alcune richieste come ad esempio nell'aiutare a morire con nell'aiutare a vivere
E questa è una bella domanda soprattutto in momenti così pesanti
Come quelli che stiamo vivendo
E quando ne parliamo di
Sentiamo delle richieste
Sull'aiutare a morire ecco può essere
Sì è un desiderio del malato
Ma anche il nostro atteggiamento
Ecco
Io penso che ci sia una cosa fondamentale per il medico né medici ci scontriamo a volte con questa
Nostra impotenza nei confronti di malattie inguaribili
Che a volte sfocia in una sorta di rifiuto di accanirsi di paura anche che poi si traduce in un accanimento terapeutico
Mentre
Di contro
Abbiamo invece questa grandissima possibilità se ne andiamo
Nave adesso non li sto a citare delle
Delle pubblicazioni scientifiche sul
Proprio il desiderio di anticipare la morte da parte di alcuni malati
Affetti dalla malattia neoplastica terminale in cui il quanto
Incide il desiderio del malato
O l'atteggiamento del medico sicuramente malato per il più delle volte preso da un senso di depressione un senso di periodo dalla famiglia il medico
L'incapacità di supportare le mozioni del malato
Ecco questo ci dovrebbe far pensare percorso dalla sofferenza di contro però c'è anche questa grandissima possibilità cioè di
Aiutare aiutare
Anche
A vivere ma vivere nel percorso di malattia e questo è fondamentale rivalorizzare quello che dicevo prima rapporto tra medico malato riuscire a costruire quella che
Più o meno contestata alleanza terapeutica
Ecco nella mia esperienza quotidiana riuscire a ricostruire
Quello che è la base rapporto medico malato cala condivisione delle strategie terapeutiche non vuol dire cosa dieci facciamo questo protocollo piuttosto che l'altro
Vuol dire condividere con lui questi percorsi
Ecco sicuramente viene a spianare quello che e quello che viene
Dovrebbe normalmente essere
Cioè rispettato cioè che il principio dell'autonomia del malato nel contesto del suo percorso di malattia
E qui l'atteggiamento no Stroke
E non solo di medici e operatori sanitari è fondamentale in un mondo
Ipertecnologico in un mondo
In cui lì per specializzazione ci porta ovunque ci permette di affrontare tantissime cose a volte
Modestissimi umili atteggiamenti ci permetta nel permettono ammalato hanno emanati di riprendere dignità proprio
Lo sguardo che portiamo sugli altri può sicuramente aiutare il malato e riporta a riprendere a riconquistare la dignità
Nel nostro ospedale c'è andiamo anche in un reparto di cure palliative che lasciamo c'è un diario che ognuno può lasciare una frase quando entra durante quando dice
Ce n'è una particolare che dice che uno sguardo pieno di tenerezza mi fate dimenticare integrato del mio corpo ecco
Questo è estremamente importante
Lei veramente importante perché questi non sono solo
Parole Silibello sentirselo dire ma anche
Codificati da e validati dai lavori scientifici e perché chiaramente nel nostro campo tutto purtroppo sarà anche validato
Ad esempio se pensate che
Nel due mila e quattro questo neuropsichiatra America canadese Colaccino che è stato il creatore di questa Dini SIS errati
è una scuola nuova che aiuta il malato e l'accompagna nelle fasi finali
Nell'accompagnamento del fine vita proprio che in cui
Più dell'ottanta per cento a una
Riconquistata la propria dignità una riconquista del
Sentirsi ancora utili utile per gli altri ecco questa è una cosa estremamente bella
Stranamente bella se si pensa che esso talmente di moda parlare di umanizzazione
Nella sanità che sempre questo
Neuropsichiatra canadese provocatoriamente questo lo dico ai colleghi
Medici che ci sono sul British Medical giornate è una rivista
No Stra
Internazionale è molto importante a fine luglio
Ha riportato un articolo sul fatto che il medico dovrebbe per fare il medico deve riscoprire prima di tutto quello che è il cuore della professione medica della gentilezza esperto l'ascolto
E propone per chi sia faccia alla
Ha facoltà di Medicina eccetera una specie di questionario con
Quattro lettere la BCE di adesso io faccio fatica a dirle in inglese per anni mi ha un po'difficoltà a parlare però a come attitudini B invece ha avuto come comportamento ci compassione
E di dialogo
Ecco
è provocatoria questo però fa meditare che finalmente
No finalmente non è
Però forse ci si interroga anche su
Chi
E soprattutto come
Ci si deve rapportare si sia predisposti ad affrontare la sofferenza
Estremamente importante e poi nel percorso della
Io ho la fortuna che è assente qui stamane a parlare
Sono molto felice ma soprattutto non per parlare ma perché è in questo ambiente in questo clima così forte ma soprattutto quello che ho potuto
In tasca referto passatemi il termine da quello che è stato detto
Stamane sicuramente mi arricchisce tantissimo ma mi arricchisce ancor di più
Vi dico quello che io qua ti chiaramente faccio
Un'altra cosa bellissima che mi ha permesso qua sta malattia e di essere rappresentante dei malati di sclerosi laterale amiotrofica
Però
Per capire per sapere e qui mi riaggancio quelli che sono anche se
I reali bisogni di questi malati di queste persone fragili
Bisogna sedersi a fianco vederli ascoltarli e qui ritorno un po'quello che diceva il dottor Carnero prima
Di questo suo amico che ha incontrato in quel giorno ritornando
In cui lui aveva delle idee ben precise si chiude l'ospedale si chiude
Perché gli ambulatori eccetera
Perché non conosceva non aveva capito si conosceva ma non la sufficienza e così pure io quando mi è stato mi fu detto
Tant'è che non ti occupi anche di questi malati io pensavo
Tutta un'altra cosa però
Incontrandomi quotidianamente con loro io ho la fortuna di incontrarli con le loro famiglie confrontandomi ma soprattutto sentendomi veramente rispetto loro un pesciolino molto piccolo
Perché non lo so veramente dei giganti dei giganti che muovono solo gli occhi ma che hanno una grande forza di volontà una grande voglia di vivere è una grande dignità
Ecco questo è importante perché
A volte che io cito la frase e di un libro che ha scritto una malata una giornalista americana malata vini
Di cancro nella mammella
Verrebbe il diavolo rosso
Soprattutto bellissima sottotitolo dare un inferno all'inferno con il cancro e ritorno
E qui descrive il suo percorso di malata quanto alla malattia
Se interpretata è vissuta come un valore aggiunto può veramente permettere di affrontare con positività rammostra viltà
è una cosa estremamente molto bella
Che
Vorrei leggervi se mi permettete ancora qualche secondo è una frase conclusiva di una mi accompagna di malattia
Io la definisco la più vecchia malata di sulla italiana
Solo come malata non anagraficamente bene come tutte le donne si offendono un pochettino
Sul vivere con la sofferenza e di questa sofferenza
Che ha fatto il momento forte della sua esistenza e lei
La città
Così alla fine ringrazio Dio per innovato dono della vita una vita puramente intellettiva in un corpo totalmente paralizzato e supportato dalle macchine
Molti non capisco Neno condividono la mia scelta vita problematica sofferta inutile sostengono
Stupenda nel suo rinnovarsi e maturare che mi permette attraverso moderne e sofisticate tecnologie di tornarmi lottare ancora per gli altri pensate questa
Malata Maria Pia chiama e dal novantuno malato a dirci l'altra che io sto menzionata dal novantacinque totalmente immobile scrive solo con gli occhi disegna
Di ANCI in macchina cinquanta attrezzare la sua copertura destra e sinistra lo trova anche il Papa narrava dappertutto ecco è
L'espressione vivente dalla volontà ed è la forza che la malattia e la sofferenza possono dare hanno un corpo totalmente martoriato quel corpo che a volte
Noi
Noi sani vediamo che
Non ne vale la pena continuare a vivere in determinate condizioni
Ma se anche voi vedete come
Noi medici vediamo descritte sui nostri testi alcune patologie con immagini
Espresse non proiettarla marcerà mangia positiva dei bambini con Spina viscida come li vedono i neurologi
E come li vedono i genitori invece
Ecco certo come li vediamo noi medici operatori sanitari collidono cefalo con le cantine tutte altro affinché sette mentre i genitori che vedono sulle loro carrozzine con le loro cuffiette
Ecco questo è importante l'occhio della scienza
è l'occhio della del genitore la famiglia questa importante
E ancora avviandomi verso alla conclusione perché è importante spasso parlare discussione
E mi riferisco ancora la compassione quello che citava bellissimo Cacciari
E io mi rifaccio moltissimo invece quanto viene fraintesa la compassione mi faccia una frase
Scritta nostro Santo Padre Papa Giovanni Paolo II nel due mila e quattro sulla compassione
Lei citava che la compassione quand'è priva della volontà di affrontare la sofferenza è di accompagnare che soffre
Porta la cancellazione della vita per annientare il dolore stravolgendo così lo Statuto etico verrà scienza medica
Ecco
Io penso che
Queste sono frasi che ci devono assolutamente
Far riflettere far riflettere soprattutto perché
Ci vuole un rinnovamento culturale si pensa sempre che chi è malato chi è sofferente chi ha una fragilità
Sia in qualche modo diverso da noi che ci consideriamo non malati non fragili non sofferenti
Ecco ci vuole coraggio il coraggio per un rinnovamento culturale
Soprattutto perché chi
Mi riesce a fare della sofferenza veramente quell'esperienza positiva che ci permette
Di vivere ma anche di far vivere è questo lo dico
Ai nostri
E i miei colleghi medici qui ben rappresentati
E come diceva
Un grandissimo artista
Uomo di musica
Non c'è si sta
Che faccia Mingus che io amo sempre amato particolarmente menomato ancor di più quando
Ho scoperto che è morto di SLA questa dirla anche l'ultradestra strani c'era che rendere semplice ciò che è complicato
è la creatività
Ecco forse
Noi tutti dovremmo veramente interrogarci su questa grande grande opportunità che abbiamo come come medici di affrontare
E di condividere la sofferenza di chi ci sta davanti a ma far tesoro di quella sofferenza che per noi diventi pensilina per la nostra professione per la nostra professionalità
Oggi si pensa molto che cosa temo l'i malati di più l'abbandono l'accanimento la solitudine è questa
è una domanda io mi sento di rispondere in maniera molto semplice cioè
Con una riflessione che
Mi sono permesso di scrivere in un momento in cui si parlava moltissimo di questo timore dei malati sull'accanimento
Oggi penso che l'accanimento che non è l'accanimento terapeutico che deve
Ci deve spaventare ma soprattutto l'accanimento con cui si cerca di
Censurare in quest'ultima frontiera la domanda di dissenso all'esperienza dell'uomo
è ormai soffocate in tutti gli ambiti della vita emerge né irriducibile nella malattia
E qui o crudo
Cercando di dare una risposta su quello che vi ho detto all'inizio cioè chi è l'uomo e perché io lo debba curare
E io mi sono permesso di rispondere così
L'uomo è il più debole il più indifeso colui che non ha
Forse né potere né Woyzeck difendersi colui al quale
Passiamo accanto
Nella vita possiamo passare accanto nella vita facendo finta di non vederlo
Ecco forse occorre fermarsi avvicinarci a colui che ha bisogno prendersi cura di luglio
Ecco la mia grande fortuna che io nell'essere ammalato e nel vivere questa malattia
Che mi sta
Come dicono i medici non è che ci sta portando che ti fa morire però mi ha insegnato a vivere
Vivere con questa sofferenza e soprattutto
Con una speranza la speranza che
La definisco brevemente così come quel sentimento confortante
Che proviamo quando scorgiamo con l'occhio veramente quel cammino che ci può condurre a una condizione migliore
Ecco quindi
Questo
La mia modestissima esperienza spero che queste riflessioni
Che ho fatto ad alta voce insieme a voi possano far capire come nella vita
Realmente qualsiasi
Intoppo almeno qualsiasi che Ventotene interpretiamo come intoppo invece possano essere vissuta penalmente come valore aggiunto
E che metta e ci permetta di affrontare la quotidianità della nostra vita nel modo migliore possibile io ringrazio di aver incontrato questa malattia perché
Mi ha permesso veramente di vivere ecco paradossalmente alcuni mi prendono per folle ma
Veramente io mi sento veramente molto felice di essere in questa situazione e di affrontare con dignità la mia quotidianità insieme a chi mi dà una mano ma soprattutto poter
Con gioia far capire che chi è diverso chi è fragile
Chi ha una disabilità ha tanta voglia invece di non sentirsi diverso di non sentirsi fragile
E soprattutto di sentirsi semplicemente diversamente abile rispetto a quello che sono o viene considerata la normalità grazie
Grazie al dottor Mario Melazzini per questa bellissima testimonianza io aggiungo semplicemente un
Dieci secondi per ringraziarlo della citazione musicale anche la musica
Ha dei percorsi di ricerca della sofferenza posso soltanto aggiungere che
Ho avuto la fortuna di passare un pomeriggio con un celebre direttore d'orchestra non perché io sono esperto ma perché aveva bisogno di un interlocutore dinanzi alla partitura del Don Giovanni di Mozart per cercare proprio quell'enigma che
Aperto dalla RAI minore che
Con la quale inizia l'opera ricercare e vedere appunto dove questa tonalità di morte poi sarebbe riemersa e dove avrebbe manifestato i suoi timbri
E devo dire che il direttore d'orchestra tanto celebre quanto onesto mi disse sappiamo che molto alta sofferto e lo capiamo dalle note ma non sappiamo dove io posso soltanto eseguirla farlo ascoltare
Sperare che qualcuno raccolga questo messaggio ma la sofferenza c'è non sappiamo dove sovente come si manifesta che volto a proprio come nella partitura di Monza o come la passione secondo Matteo di basse che
Registra un'incertezza bellissima laddove quando basse deve descrivere il Cristo che muore la carne di Cristo che muore per lasciare spazio un'altra dimensione sospende
Quasi di un impercettibile secondo tutti gli strumenti perché non c'è niente da dire e affida al silenzio questo sì in cultura estremo ora le conclusioni il professor Alfredo anziani ricordo che dirigente della sovrintendenza sanitaria dell'ospedale vite salute San Raffaele di Milano ed è vicepresidente della Federazione europea europea delle associazioni dei medici cattolici
A lei lì grazie
Non è mia intenzione fare una sintesi vorrei soltanto con
La proiezione di alcune diapositive durerà il tutto non più di
Sei minuti
Ricordare alcune considerazione che abbiamo ascoltato questa mattina
Quando riusciamo a scorgere il dolore dell'innocente l'ingiustizia appare al suo stato puro
Ed il nostro animo risponde con altrettanta immediatezza
Il mondo della sofferenza è conosciuto da ciascuno e da tutti nessuno è straniero in tale mondo
La sofferenza è componente fondamentale ineliminabile della storia attorno a noi e dentro di noi
Si fa dal dolore fisico legato alla presenza del male dentro di noi al dolore morale di diventare malati cronici o malati da cure palliative o malati terminali
Dai disastri provocati dalla siccità dalla fame e dalle guerre dalle devastazioni umani dell'ambiente alle torture inflitte per motivi politici
Dalla strage degli innocenti del nostro tempo qualcuno li ha chiamati desaparecidos grembo materno alle sofferenze dei bambini abbandonati violentati handicap patti
Da tutti gli innumerevoli mali fisici di cui l'umanità e colpita tutti i mali di ordine morale come il trionfo dell'inganno sulla lealtà del vizio sulla virtù del potere del loro che tutto compra e al quale tutti si vendono
Dall'oppressione dei poveri dello sfruttamento dei deboli dell'emarginazione dei vecchi della imposizione del silenzio sulle più elementari esigenze della vita umana
E quando si pensa di aver terminato questo elenco terribilmente monotono
Ci si accorge che qualcosa ancora è stato tralasciato
Chi può vedere infatti le sofferenze nascoste
Enzo Biagi
C'è il bimbo che piange perché ha consumato la matita Zurria e non può colorare il cielo del suo disegno
Ma ho visto a Mogadiscio una fila di bambini che aspettavano immobili seduti per terra una pappetta distribuita dei volontari senza fare un gesto senza una lacrima
Ci sono almeno li hanno contati duecento aggettivi per descrivere il dolore
Straziante lieve amaro sincero ho conosciuto anche quello silenzioso e quell'innocente
Inconsolabile credo è quello dei padri delle madri che hanno perduto un figlio
Il primo bambino ucciso dalla i DS in Italia si chiamava Gianluca aveva due anni e otto mesi
Lo hanno messo in una cassa di legno bianca che sua madre Antonia detto ha smesso di soffrire
Ho conosciuto Antonio
Una ribelle sconfitta che voleva bene al suo uomo e che finita ladra spazzatrice prostituta drogata sieropositiva perché a sedici anni desiderava la sua parte di felicità
Non so più niente direi
Ma ho visto i piccoli ricoverati al San Matteo di Pavia prigionieri in una stanzetta condannati senza peccati in attesa della fine
Non sapranno mai che cos'è una corsa nel vento
La sofferenza contraddice la vocazione alla comunione abbiamo sentito ripetere tante volte solitudine isolamento rifiuto costituiscono la minaccia alla socialità e la solidarietà dell'uomo
E allora chiaro è un male da combattere un nemico da cui liberarsi impedisce la relazionalità rallenta la conoscenza allontana da Dio
La rinuncia all'indifferenza l'inattività il vittimismo non solo a fatti segno della fede cristiana
Tutto il Vangelo e la negazione della passività di fronte alla sofferenza
La morte di Cristo e la risposta di Dio all'onore degli uomini
Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo unico figlio perché chiunque crede in lui non muoia ma abbia la vita eterna
Questa risposta non è una teoria un fatto la morte la risurrezione di Cristo di radio fattu homo aperto gli uomini un futuro di speranza
In questa luce il dolore dell'uomo riempito di senso il suo dolore sia unito a quello di Cristo diventa creativo
Resta il fatto che il male esiste
Come comprendere ci siamo chiesti perché Dio abbia creato un universo nel quale incluso il male fisico perché non esistono spiegazioni soddisfacenti di ordine filosofico psicologico morale
La risposta pura ce ne solo nella linea della fede la creazione è una realtà positiva ma nello stesso tempo cioè in esso una disarmonia che la rende perfettibile
Il cristianesimo non esalta il dolore come se fosse qualcosa voluto da Dio
Cristo non ha mai cercato la sofferenza mi ha portato la liberazione dalla sofferenza ha dato un senso al dolore
E di ricordo recitazione che già monsignor Ravasi se ha detto Dio non è venuto Paul Claudel a spiegare la sofferenza è venuto a riempirla della sua presenza
Hans Küng
Io non ci protegge da oggi da ogni sofferenza ma ci sostiene in ogni sofferenza
Buonasera il Dio di Cristo non ci aiuta grazie alla sua onnipotenza ma grazie alla sua debolezza qui sta la differenza determinante rispetto ad ogni altra religione
Simona Izzo la sola fonte di chiarezza abbastanza luminosa per luminare il dolore e la croce di Cristo non importa in quale epoca non importa in quale Paese dovunque ci sia un dolore la croce di Cristo non è che la verità
Ma lo fa l'esperienza ci ricorda di fronte ad una sofferenza insormontabile una malattia insuperabile una morte che sta arrivando come lo sforzo è destinato al fallimento quale liberazione
Non ci si libera solo da qualcosa ma anche per qualcosa la sofferenza pure l'uomo in crisi
L'ha detto magnificamente Pedrazzini l'uomo deve vedere sino a che punto sa e vuole vivere da uomo per questo la sofferenza rivela il vero volto della persona
Chi soffre del malato offre agli altri il valore della stessa sofferenza nella modalità e significazione umane secondo cui viene vissuta
Umanizzare la società significa fare in modo che essa riconosca valorizzi apprezzi la insostituibilità del contributo
Che viene dalla folla dei sofferenti dei malati dei poveri degli handicap patti dei piccoli degli ultimi
I valori dello spirito nostro cardinale Tettamanzi ricorda sono la vera ricchezza umana e umanizzante dell'attuale società la sofferenza circondate sostenuta dall'amore nella sorgente più feconda
Don Luigi Verzè ricorda che Cristo è il pazzi es
Che dimostra che il patire tutt'altro che un castigo e miniera da scavare con l'interesse la fatica dovuta la preziosità del contenuto Ai fini della conoscenza dell'uomo nelle sue più profonde radici
E lasciatemi concludere con la citazione
Di Giuseppe Moscati santo medico
Pensate che i vostri infermi scrive ai colleghi medici
Hanno soprattutto unanime a cui dovete sapere di avvicinare e che dovete avvicinare avvio
Pensate che vi incombe l'obbligo di amore allo studio
Perché solo così potete adempiere alle grande mandato di soccorrere le infelicità
Io allora le due icone solo
Tenere il bambino il paziente il malato il disabile il povero in braccio
Accanto alla persona che si dibatte tra la vita la morte occorre soprattutto una presenza molecole e allora ancora una volta sì e l'amore che salva grazie
Un grazie particolare
Al professor Giorgio Lambertenghi che per la quinta volta ha voluto realizzare un convegno di questa portata un grazie a sua Eccellenza Monsignor Ravasi al professor piazzare al dottor Caio al dottor professor Mancuso al dottor relative al dottor torno e a tutti voi dipende da noi da adesso fare in modo che questo messaggio arrivi alla città e oltre