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C-061 afferma che Milosevic controllava l'esercito, la Krajina e la Presidenza della Federazione YugoslavaL'Aja, 20 novembre 2002 - Nell'udienza odierna del processo a carico di Slobodan Milosevic è proseguita la lunga deposizione del testimone sotto regime di protezione C-061, un politico di altissimo livello della Krajina la cui identità deve rimanere segreta Il testimone dell'accusa ha chiarito che Slobodan Milosevic controllava la Presidenza della Federazione Yugoslava, l'esercito federale e le strutture politiche e militari della Krajina.
La doppia linea di comandoC-061 ha spiegato che … per la Krajina "c'erano due linee di comando, una passava per la Presidenza della Federazione e la JNA [esercito federale, ndr] da essa controllato e l'altra passava per il dipartimento della sicurezza di stato della Serbia, ovvero il ministero degli Interni della Serbia, una struttura parallela, la 'Militija' o 'Polizia della Krajina' [la 'Polizia di Martic', ndr] e unità speciali di volontari che appartenevano ai servizi per la Sicurezza di Stato.
In cima alle due scale - ha affermato il teste in aula - vi era Slobodan Milosevic.
Queste due linee erano piuttosto chiare per tutti"Milosevic a capo dell'esercito"Per quale motivo - ha chiesto la pm Hildegard Uertz-Retzlaff al testimone - Slobodan Milosevic era a capo di questa doppia struttura se era il presidente della Serbia?""Lui era la persona più potente e influente a livello politico, la persona che portava avanti le iniziative politiche e aveva il potere su tutto, tra cui la Yugoslavia e la JNA"Trascriviamo una parte dell'interrogatorio che può aiutare a comprendere l'importanza delle dichiarazioni rese dal testimone per l'atto d'accusa.Giudice Robinson: Testimone, le è familiare il concetto di comandante in capo?C-061: SìGiudice Robinson: E lei sostiene che Slobodan Milosevic era comandante in capo della JNA?C-061: Sì, formalmente era la Presidenza della SFRY [Federazione Socialista delle Repubbliche Yugoslave, ndr] ma de facto era Milosevicpm Uertz-Retzlaff: E come il signor Milosevic controllava la JNA? In che modo comandava la JNA?C-061: Lui dall'estate del 1991 in poi controllava parte della Presidenza, aveva influenza sul generale Kadijevic, il segretario federale per la difesa nazionale, e sul generale Hadzic, il comandante della JNA per quanto ne so iopm Uertz-Retzlaff: Come ne è a conoscenza?C-061: Me lo hanno detto loro, personalmentegiudice Kwon: Testimone, lei ha affermato che il signor Milosevic controllava la Presidenza della SFRY e alcuni generali.
C'è una differenza però tra controllo e unanimità di pensiero.
La Presidenza della SFRY aveva le stesse opinioni.
Se Milosevic li stava controllando, quali erano le conseguenze se non seguivano le indicazioni di Milosevic?C-061: Per quanto ne so io molti membri della Presidenza mi hanno detto che Milosevic era il loro capo.
Dal comportamento di Borislav Jovic, il presidente della Presidenza, lui aveva lo stesso atteggiamento nei confronti di Milosevic.
Avevano un atteggiamento di sottoposti, Milosevic era una persona autoritaria, la persona che deteneva il potere.
Non era tanto che tutti erano della stessa opinione, come vostro onore suggeriva, ma Milosevic era l'autorità che guidava gli altri, era una sorta di capo.
Utilizzava dei meccanismi di partito per influenzare le persone, poteva nominare e defenestrare generali e politici".
La doppia linea di comandoC-061 ha spiegato che … per la Krajina "c'erano due linee di comando, una passava per la Presidenza della Federazione e la JNA [esercito federale, ndr] da essa controllato e l'altra passava per il dipartimento della sicurezza di stato della Serbia, ovvero il ministero degli Interni della Serbia, una struttura parallela, la 'Militija' o 'Polizia della Krajina' [la 'Polizia di Martic', ndr] e unità speciali di volontari che appartenevano ai servizi per la Sicurezza di Stato.
In cima alle due scale - ha affermato il teste in aula - vi era Slobodan Milosevic.
Queste due linee erano piuttosto chiare per tutti"Milosevic a capo dell'esercito"Per quale motivo - ha chiesto la pm Hildegard Uertz-Retzlaff al testimone - Slobodan Milosevic era a capo di questa doppia struttura se era il presidente della Serbia?""Lui era la persona più potente e influente a livello politico, la persona che portava avanti le iniziative politiche e aveva il potere su tutto, tra cui la Yugoslavia e la JNA"Trascriviamo una parte dell'interrogatorio che può aiutare a comprendere l'importanza delle dichiarazioni rese dal testimone per l'atto d'accusa.Giudice Robinson: Testimone, le è familiare il concetto di comandante in capo?C-061: SìGiudice Robinson: E lei sostiene che Slobodan Milosevic era comandante in capo della JNA?C-061: Sì, formalmente era la Presidenza della SFRY [Federazione Socialista delle Repubbliche Yugoslave, ndr] ma de facto era Milosevicpm Uertz-Retzlaff: E come il signor Milosevic controllava la JNA? In che modo comandava la JNA?C-061: Lui dall'estate del 1991 in poi controllava parte della Presidenza, aveva influenza sul generale Kadijevic, il segretario federale per la difesa nazionale, e sul generale Hadzic, il comandante della JNA per quanto ne so iopm Uertz-Retzlaff: Come ne è a conoscenza?C-061: Me lo hanno detto loro, personalmentegiudice Kwon: Testimone, lei ha affermato che il signor Milosevic controllava la Presidenza della SFRY e alcuni generali.
C'è una differenza però tra controllo e unanimità di pensiero.
La Presidenza della SFRY aveva le stesse opinioni.
Se Milosevic li stava controllando, quali erano le conseguenze se non seguivano le indicazioni di Milosevic?C-061: Per quanto ne so io molti membri della Presidenza mi hanno detto che Milosevic era il loro capo.
Dal comportamento di Borislav Jovic, il presidente della Presidenza, lui aveva lo stesso atteggiamento nei confronti di Milosevic.
Avevano un atteggiamento di sottoposti, Milosevic era una persona autoritaria, la persona che deteneva il potere.
Non era tanto che tutti erano della stessa opinione, come vostro onore suggeriva, ma Milosevic era l'autorità che guidava gli altri, era una sorta di capo.
Utilizzava dei meccanismi di partito per influenzare le persone, poteva nominare e defenestrare generali e politici".
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