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Iniziato il controinterrogatorio di C-061.
Il presidente May deve chiudere il microfono a Milosevic che si rivolge al testimone chiamandolo per nome.
La rivelazione dell'identità del teste riapre la questione dell'utilità delle misure di protezione.
Nominato un nuovo amicus curiaeL'Aja, 25 novembre 2002 - Si è svolta quasi interamente a porte chiuse la prima parte dell'attesissimo controinterrogatorio del testimone sotto regime di protezione C-061 nell'udienza odierna del processo a carico di Slobodan Milosevic che si sta celebrando presso il Tribunale Penale Internazionale per la ex … Yugoslavia.L'ex uomo forte di Belgrado ha condotto il controinterrogatorio in modo aggressivo e ha quasi immediatamente rivelato l'identità del testimone sotto regime di protezione che ha collegato direttamente Milosevic ad una vera e propria struttura di comando parallela nella ex Yugoslavia che aveva nella Krajina una roccaforte armata.
Il presidente della Terza Corte ha dovuto interrompere l'udienza, ricordare ai giornalisti presenti in aula di non menzionare il nome del testimone, un poltico di altissimo livello della Krajina, pena un'accusa di offesa alla Corte, per tale ragione l'udienza si è svolta quasi interamente a porte chiuseLa Terza Corte ha poi nominato un nuovo amicus curiae dopo che il professore di Utrecht, Michail Wladimiroff è stato ritenuto non compatibile con le sue funzioni in seguito a delle dichiarazioni rilasciate alla stampaMilosevic controinterroga C-061 e rivela il segreto di PulcinellaSlobodan Milosevic, sotto processo per crimini di guerra, genocidio e crimini contro l'umanità ha oggi iniziato il lungo controinterrogatorio del testimone sotto regime di protezione C-061, che ha rivelato nei giorni scorsi i meccanismi della complessa rete di comando nella Federazione yugoslava gestita 'dietro le quinte' dall'ex presidente della Serbia.Una delle prime azioni dell'ex uomo forte di Belgrado è stata quella di accusare il teste di aver fornito false informazioni, di essere al servizio della Procura e ha poi messo in luce l'ipocrisia delle misure di protezione per testimoni come C-061.
Slobodan Milosevic, che si difende da solo in quanto non riconosce la legittimità del Tribunale Onu, ha rivelato infatti un vero e proprio 'segreto di Pulcinella'.
Tutti i giornalisti, i commentatori e gli osservatori del processo avevano infatti identificato il testimone dal primo giorno dell'interrogatorio, nonostante le misure di protezione: la distorsione della voce, dell'immagine, l'identificazione mediante una sigla, le continue interruzioni del dibattimento per evitare che il pubblico potesse identificarne l'identità.
La reazione di MayIl presidente della Terza Corte, giudice Richard May, ha ricordato alle persone presenti in aula di non 'rivelare' l'identità del politico di altissimo livello della SAO Krajina, pena un'accusa di offesa alla Corte, e ha pertanto ordinato che l'udienza si svolgesse quasi interamente a porte chiuse.La questione delle misure di protezioneLa deposizione di C-061 ha fatto riemergere la questione delle misure di protezione in particolare tra i commentatori del processo che sono sempre più perplessi di fronte all'applicazione di tali misure per testimoni facilmente identificabili.
Fondamentalmente non si capisce per quale motivo debbano essere dibattute parti importanti del processo in sessione a porte chiuse se l'identità del testimone sotto regime di protezione è chiara a tutti coloro che seguono il dibattimento con una certa regolarità o a coloro che conoscono la storia balcanica.
Ciò che non si comprende a fondo è a cosa servano le misure di protezione: a proteggere il testimone da chi? da eventuali ritorsioni in patria? ma se tutti coloro che seguono il processo hanno identificato il teste, per quale motivo mantenere il regime di protezione e non consentire al pubblico di assistere al dibattimento nella sua integrità per una maggiore chiarezza dei fatti?Sono domande che rimangono per lo più senza una risposta soddisfacente per nessuno, ma che portano ad uno spreco del limitato tempo a disposizione delle parti per provare la colpevolezza dell'imputato, che è considerato innocente fino a prova del contrario, e mettono in luce una serie di contraddizioni per ora irrisolte.Un nuovo amicus per la Terza CorteDopo che l'amicus curiae olandese Michail Wladimiroff è stato interdetto dall'esercizio delle sue funzioni in seguito a delle dichiarazioni rese alla stampa, la Terza Corte del Tribunale Penale Internazionale per la ex Yugoslavia ha nominato Timothy McCormack, avvocato australiano di Melbourne, come terzo amicus curiae nel processo a carico di Slobodan Milosevic.Timothy McCormack è direttore del Centro Studi per il diritto militare dell'Asia del Pacifico - Asia Pacific Centre for Military Law - della Scuola di Legge di Melbourne - Melbourne Law School - presso l'Università di Melbourne, in Australia.
Il presidente May deve chiudere il microfono a Milosevic che si rivolge al testimone chiamandolo per nome.
La rivelazione dell'identità del teste riapre la questione dell'utilità delle misure di protezione.
Nominato un nuovo amicus curiaeL'Aja, 25 novembre 2002 - Si è svolta quasi interamente a porte chiuse la prima parte dell'attesissimo controinterrogatorio del testimone sotto regime di protezione C-061 nell'udienza odierna del processo a carico di Slobodan Milosevic che si sta celebrando presso il Tribunale Penale Internazionale per la ex … Yugoslavia.L'ex uomo forte di Belgrado ha condotto il controinterrogatorio in modo aggressivo e ha quasi immediatamente rivelato l'identità del testimone sotto regime di protezione che ha collegato direttamente Milosevic ad una vera e propria struttura di comando parallela nella ex Yugoslavia che aveva nella Krajina una roccaforte armata.
Il presidente della Terza Corte ha dovuto interrompere l'udienza, ricordare ai giornalisti presenti in aula di non menzionare il nome del testimone, un poltico di altissimo livello della Krajina, pena un'accusa di offesa alla Corte, per tale ragione l'udienza si è svolta quasi interamente a porte chiuseLa Terza Corte ha poi nominato un nuovo amicus curiae dopo che il professore di Utrecht, Michail Wladimiroff è stato ritenuto non compatibile con le sue funzioni in seguito a delle dichiarazioni rilasciate alla stampaMilosevic controinterroga C-061 e rivela il segreto di PulcinellaSlobodan Milosevic, sotto processo per crimini di guerra, genocidio e crimini contro l'umanità ha oggi iniziato il lungo controinterrogatorio del testimone sotto regime di protezione C-061, che ha rivelato nei giorni scorsi i meccanismi della complessa rete di comando nella Federazione yugoslava gestita 'dietro le quinte' dall'ex presidente della Serbia.Una delle prime azioni dell'ex uomo forte di Belgrado è stata quella di accusare il teste di aver fornito false informazioni, di essere al servizio della Procura e ha poi messo in luce l'ipocrisia delle misure di protezione per testimoni come C-061.
Slobodan Milosevic, che si difende da solo in quanto non riconosce la legittimità del Tribunale Onu, ha rivelato infatti un vero e proprio 'segreto di Pulcinella'.
Tutti i giornalisti, i commentatori e gli osservatori del processo avevano infatti identificato il testimone dal primo giorno dell'interrogatorio, nonostante le misure di protezione: la distorsione della voce, dell'immagine, l'identificazione mediante una sigla, le continue interruzioni del dibattimento per evitare che il pubblico potesse identificarne l'identità.
La reazione di MayIl presidente della Terza Corte, giudice Richard May, ha ricordato alle persone presenti in aula di non 'rivelare' l'identità del politico di altissimo livello della SAO Krajina, pena un'accusa di offesa alla Corte, e ha pertanto ordinato che l'udienza si svolgesse quasi interamente a porte chiuse.La questione delle misure di protezioneLa deposizione di C-061 ha fatto riemergere la questione delle misure di protezione in particolare tra i commentatori del processo che sono sempre più perplessi di fronte all'applicazione di tali misure per testimoni facilmente identificabili.
Fondamentalmente non si capisce per quale motivo debbano essere dibattute parti importanti del processo in sessione a porte chiuse se l'identità del testimone sotto regime di protezione è chiara a tutti coloro che seguono il dibattimento con una certa regolarità o a coloro che conoscono la storia balcanica.
Ciò che non si comprende a fondo è a cosa servano le misure di protezione: a proteggere il testimone da chi? da eventuali ritorsioni in patria? ma se tutti coloro che seguono il processo hanno identificato il teste, per quale motivo mantenere il regime di protezione e non consentire al pubblico di assistere al dibattimento nella sua integrità per una maggiore chiarezza dei fatti?Sono domande che rimangono per lo più senza una risposta soddisfacente per nessuno, ma che portano ad uno spreco del limitato tempo a disposizione delle parti per provare la colpevolezza dell'imputato, che è considerato innocente fino a prova del contrario, e mettono in luce una serie di contraddizioni per ora irrisolte.Un nuovo amicus per la Terza CorteDopo che l'amicus curiae olandese Michail Wladimiroff è stato interdetto dall'esercizio delle sue funzioni in seguito a delle dichiarazioni rese alla stampa, la Terza Corte del Tribunale Penale Internazionale per la ex Yugoslavia ha nominato Timothy McCormack, avvocato australiano di Melbourne, come terzo amicus curiae nel processo a carico di Slobodan Milosevic.Timothy McCormack è direttore del Centro Studi per il diritto militare dell'Asia del Pacifico - Asia Pacific Centre for Military Law - della Scuola di Legge di Melbourne - Melbourne Law School - presso l'Università di Melbourne, in Australia.
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