Questa registrazione non è ancora stata digitalizzata.
Per le risposte alle domande frequenti puoi leggere le FAQ.
Concluso il controinterrogatorio di Djuro Matovina.
L'ex ministro degli Esteri del Montenegro, Samaradzic: "Milosevic, uomo della guerra"L'Aja, 8 ottobre 2002 - Nell'udienza odierna del processo a carico di Slobodan Milosevic si è concluso il controinterrogatorio di Djuro Matovina, che ha chiarito che le unità paramilitari ed i riservisti venivano armati ed organizzati dall'esercito federale sotto il comando della Serbia.
Iniziata la deposizione dell'ex ministro degli Esteri del Montenegro, Nikola Samardzic che ha affermato che Milosevic è stato l'uomo della guerra e non della pace.Il … controinterrogatorio di MatovinaSi è concluso il controinterrogatorio dell'allora capo della polizia croata a Slatina che ha ribadito quanto affermato ieri nell'interrogatorio dell'accusa.
Nello specifico, Matovina ha chiarito il ruolo della JNA, l'esercito federale yugoslavo, negli scontri in Croazia e nella Slavonia Occidentale tra il dicembre del 1991 e il marzo del 1992.Secondo quanto affermato dal teste dell'accusa l'esercito federale yugoslavo, de jure sotto il controllo della Presidenza collegiale della Federazione, agiva de facto sotto il diretto controllo del governo serbo, guidato da Slobodan Milosevic.Djuro Matovina ha spiegato in aula il ruolo dei 'riservisti' dell'esercito, utilizzati come forze paramilitari sotto il controllo di Belgrado, armati e finanziati dall'esercito federale contro le repubbliche che costituivano la Federazione.
"I riservisti avevano le uniformi ma non erano autorizzati ad avere le armi.
La JNA - ha affermato l'ex capo della polizia di Slatina - ha distribuito su larga scala armi e munizioni ai riservisti e ad altre persone.
Si è parlato di una gran quantità di camion pieni di armi che partivano dalle caserme dell'esercito federale e distribuivano armi; su questo sono state raccolte moltissime testimonianze oculari".Insomma, "le azioni delle unità di ribelli e delle unità paramilitari - ha sostenuto Matovina - erano organizzate dalla JNA" e coloro che non volevano entrare nelle bande armate controllate dall'esercito federale comandato effettivamente da Belgrado, "venivano minacciati e uccisi", ha affermato il teste.
Nikola Samardzic, Milosevic è stato l'uomo della guerraL'ex ministro degli Esteri del Montenegro, Nikola Samardzic, ha oggi iniziato la sua deposizione contro Slobodan Milosevic affermando che l'ex presidente della Serbia è stato un abile burattinaio che ha voluto la guerra nei Balcani rifiutando ogni possibile trattativa di pace e orchestrando una propaganda che ha convinto anche molti politici e militari di alto livello.
Samardzic ha affermato che Slobodan Milosevic è stato una "calamità per i Balcani" in quanto ha causato la disgregazione della Federazione Yugoslava e ha fatto fallire i negoziati di pace a L'Aja nel 1991.In base a quanto ha affermato l'ex ministro degli Esteri del Montenegro, l'imputato avrebbe fatto fallire il piano di pace presentato da Lord Carrington e accettato dalle altre repubbliche convincendo il presidente del Montenegro a non acccettare le condizioni poste durante i negoziati dell'ottobre 1991 nella città olandese.
Il teste ha affermato inoltre di aver subito egli stesso delle minacce più o meno velate per assecondare i piani di Slobodan Milosevic che, secondo il teste dell'accusa, aveva in mente soltanto la realizzazione "di una Grande Serbia".
La deposizione proseguirà domani.
L'ex ministro degli Esteri del Montenegro, Samaradzic: "Milosevic, uomo della guerra"L'Aja, 8 ottobre 2002 - Nell'udienza odierna del processo a carico di Slobodan Milosevic si è concluso il controinterrogatorio di Djuro Matovina, che ha chiarito che le unità paramilitari ed i riservisti venivano armati ed organizzati dall'esercito federale sotto il comando della Serbia.
Iniziata la deposizione dell'ex ministro degli Esteri del Montenegro, Nikola Samardzic che ha affermato che Milosevic è stato l'uomo della guerra e non della pace.Il … controinterrogatorio di MatovinaSi è concluso il controinterrogatorio dell'allora capo della polizia croata a Slatina che ha ribadito quanto affermato ieri nell'interrogatorio dell'accusa.
Nello specifico, Matovina ha chiarito il ruolo della JNA, l'esercito federale yugoslavo, negli scontri in Croazia e nella Slavonia Occidentale tra il dicembre del 1991 e il marzo del 1992.Secondo quanto affermato dal teste dell'accusa l'esercito federale yugoslavo, de jure sotto il controllo della Presidenza collegiale della Federazione, agiva de facto sotto il diretto controllo del governo serbo, guidato da Slobodan Milosevic.Djuro Matovina ha spiegato in aula il ruolo dei 'riservisti' dell'esercito, utilizzati come forze paramilitari sotto il controllo di Belgrado, armati e finanziati dall'esercito federale contro le repubbliche che costituivano la Federazione.
"I riservisti avevano le uniformi ma non erano autorizzati ad avere le armi.
La JNA - ha affermato l'ex capo della polizia di Slatina - ha distribuito su larga scala armi e munizioni ai riservisti e ad altre persone.
Si è parlato di una gran quantità di camion pieni di armi che partivano dalle caserme dell'esercito federale e distribuivano armi; su questo sono state raccolte moltissime testimonianze oculari".Insomma, "le azioni delle unità di ribelli e delle unità paramilitari - ha sostenuto Matovina - erano organizzate dalla JNA" e coloro che non volevano entrare nelle bande armate controllate dall'esercito federale comandato effettivamente da Belgrado, "venivano minacciati e uccisi", ha affermato il teste.
Nikola Samardzic, Milosevic è stato l'uomo della guerraL'ex ministro degli Esteri del Montenegro, Nikola Samardzic, ha oggi iniziato la sua deposizione contro Slobodan Milosevic affermando che l'ex presidente della Serbia è stato un abile burattinaio che ha voluto la guerra nei Balcani rifiutando ogni possibile trattativa di pace e orchestrando una propaganda che ha convinto anche molti politici e militari di alto livello.
Samardzic ha affermato che Slobodan Milosevic è stato una "calamità per i Balcani" in quanto ha causato la disgregazione della Federazione Yugoslava e ha fatto fallire i negoziati di pace a L'Aja nel 1991.In base a quanto ha affermato l'ex ministro degli Esteri del Montenegro, l'imputato avrebbe fatto fallire il piano di pace presentato da Lord Carrington e accettato dalle altre repubbliche convincendo il presidente del Montenegro a non acccettare le condizioni poste durante i negoziati dell'ottobre 1991 nella città olandese.
Il teste ha affermato inoltre di aver subito egli stesso delle minacce più o meno velate per assecondare i piani di Slobodan Milosevic che, secondo il teste dell'accusa, aveva in mente soltanto la realizzazione "di una Grande Serbia".
La deposizione proseguirà domani.
leggi tutto
riduci