"L'Italia nel Commercio Estero" org. da Forza Italia (c/o Hotel Congressi)

Io tanto ti do un sommario benvenuto a tutti non vi nomino perché
Vedo che si chiese tutti interessanti da questo convegno vi ringrazio deve dedicato queste poche ore ma un argomento
Veramente importante soprattutto nel momento in cui si passa aveva famosa internalizzazione alla globalizzazione dando poiché qua credo mi spieghi bene quali sono le differenze con l'impatto l'attuale nostro mondo economico allora io do la parola dalla l'onorevole Rocco Crimi che il responsabile dei dipartimenti responsabile nazionale dei dipartimenti del nostro movimento politico ovviamente non parliamo di politica assolutamente ma al minimo di presentazione del sia necessario attiva grazie scalza grazie cose nuove e moderne sono comuni interessati intervenuti via propose nuove Europa
Fa svolgendo favorisce sposato Dipartimento commercio con l'estero Forza Italia cos'è il dipartimento Forza Italia nella organizzazione del partito voi state leggendo sui giornali congressi che si stanno effettuando nelle centotré province italiane le dodici grandi città d'Italia
Stata eseguita trasformazione da movimento impartito comunque leggero a marzo faremo il congresso nazionale Forza Italia non si potrà più dire che come si vuole dire il partito
Che non c'è elastico di plastica ma è un partito radicato sul territorio che vuole coinvolgere la gente che pensa il capro Duce nelle decisioni della politica tutto questo non lo vogliamo fare attraverso i Dipartimenti
E
Non mi specifico il commercio con l'estero guidato dal senatore Ventucci
Non è solamente composto a livello nazionale ma anche uno venti regioni
Di tali nelle centotré province abbiamo i dirigenti degli Dipartimento commercio con l'estero ma soprattutto ci sono tanti esperti che collaborano all'attività del dipartimento perché noi politici non siamo tuttologi abbiamo bisogno per andare nelle Commissioni parlamentari di essere supportati da esperti che conoscono la materia Vieste supportati da chi
Poi rendere più incisiva la nostra azione politica questo vogliamo fare attraverso i divertimenti questo stiamo facendo col dipartimento Commercio con l'estero
E parlando di commercio connesso Cosimo mio
Non posso non pensare oggi alla situazione delle piccole e delle medie imprese
In Italia e che sono l'asse portante dell'economia italiana ma che oggi sono in una grande sofferenza e che stanno subendo molti colpite da congiunture la piccola e media impresa oggi e sotto schiaffo
E questa finanziaria sicuramente non l'aiuta perché perché pensare di introitare cinque mila miliardi usando anche l'IVA come Tor più per la spremitura
Tutto questo sicuramente danneggia le imprese tutto del tutto questo sicuramente danneggia chi lavora e chi produce e allora Dipartimento commercio con l'estero cose
E dare delle informazioni e dare e seguire assistere questi importante tessuto economico delle piccole e delle mie Dean prese per cercare di fare esportare i loro prodotti
E quindi noi cerchiamo di consigliare delle ricette al governo e soprattutto con queste finanziarie in cui in questo momento si sta votando
Abbiamo sempre fatto questa battaglia forte sul fisco diciamo meno tasse sull'impresa
Meno tasse sul lavoro le imprese non possono pagare il sessantasei per cento di quello che producono perché se pagano il sessantasei per cento non possono sviluppare e se non c'è sviluppo non ci saranno posti di lavoro questa è una ricetta semplice che ha funzionato in tutti negli stati per Colucci che non s'per voluti in tutte le democrazie occidentali più evolute
Ha funzionato nella Inghilterra dalla Thatcher nell'America di Liga non vedo perché questi concetti elementari non devono essere applicati in italiano e su questo stiamo facendo una grande battaglia
E dobbiamo augurarci che qualche nostro emendamento venga corto perché se no succede che non esportiamo dall'Italia all'estero ma che la maggior parte erano sin prese penseranno di spostare all'estero le fabbriche per produrre all'estero pare per un fisco più equo
E quindi poi importare elitaria ma dobbiamo evitare che l'età di ventun posto
Di passaggio dei prodotti che vengono
Grandi tutti prodotti tutti del commercio non possiamo Consagra c'è un Paese di commercio ma dobbiamo far sì che si sviluppi l'impresa che si sviluppi l'economia e che si creano posti di lavoro
Io ho fatto questo breve intervento solo per un saluto approfondirete maggiormente e quindi anche con gli autorevoli
Personaggi nel mondo del commercio con l'estero che nel particolare citerà il nostro responsabile senatore Ventucci e cerco di andare a fare il mio dovere difendendo in questo caso nella finanziaria
E io quello che l'interesse di chi lavora e di chi produce e che penso che con questo governo che hanno una regina Rizzato con queste finanziaria tutte quelle che sono le scelte di Parlamento del Parlamento e al marginalizzato d'opposizione
Dalla politica del fisco ecco che la politica sulla quale ci sono sempre distinte le democrazie più evolute io vi ringrazio per essere intervenuto vi ringrazio per il lavoro e per il contributo che darete alla nostra azione politica e vi auguro buon lavoro
Ringraziamo Rocco prima alla alla Camera c'è la votazione
Simultanei violenta debbo dire questo è un termine forse esatto sulle centinaia di emendamenti che ovviamente l'opposizione ha presentato e e c'è un argomento che lo stato sociale che veramente importante quindi nostri parlamentari
Che sono impegnati nella camera
è chiaro che debbono essere presenti
Io forse possedeva guardo su quando
Si sente meglio così
Me
E non è il benvenuto al partecipante questo convegno che
Incentrato su di un tema essenziale della nostra economia reale
Mi preme evidenziare lo spirito dell'impegno del Dipartimento da me diretto indirizzato esclusivamente a mettere al corrente l'utenza interessata e mercati esteri su quanto le istituzioni possono offrire in merito alle problematiche che si pongono del commercio internazionale
La politica infatti che sottende al nostro Stato studi parlamentari e di appartenenza ad un movimento politico su tali tematiche generali ma si deve intendere come finalizzata a promuovere iniziative legislative o dovrà amministrative per i milionari Rocco il rapporto fra utenza pubblica amministrazione in un quadro di sempre più ampia trasparenza
Informazioni Brindisi sembra un contributo dovuto per cui soggetti che si accingono raffrontare i rapporti commerciali dove la competizione si svolgerà al di fuori della usuale protezione del nostro sistema economico come ci perviene è stato avvolto da pregiudizi morali che seppure datati ancora oggi
Freno la modernizzazione l'economia attraverso il mercato e forse anche l'accettazione di soggetti che entrò nella buona politica politico con estrazione
Mercanti
Dall'etica Nicomaco ha risposto che dopo il sotto il termine di Ca'mastica
Definisce un'attività dirette ad acquisire bene e ricchezze e se questi sono destinati a soddisfare i bisogni necessari allora sono legittimi e formano l'economia che poi e la scienza la vita familiare
Ma se questa attività si identificano con quella commerciale
Allora sono riprovevoli e il commercio estero era una delle tre forme l'acquisizione di ricchezza
Ovviamente se grande
Non è questa la sede per discutere di concetti filosofici ma ciò che dicevo lo Stagirita ha condizionato in generale il giudizio sull'attività mercantile sebbene uno dei più grandi nostri giuristi del secolo quattordicesimo Baldo degli Ubaldi
Dicesse che il mercato ressa erano il summum bonum et quantum elemento un'esagerazione ma questo era e il concetto
Continua nell'era moderna l'opinione negativa sul commercio peraltro avallata da considerazioni similari pure se datate
Che sono stati oggetto di riflessione da parte dell'epistemologo Webber Webber morta nel mille centodiciannove
Nei primi anni del secolo che sta per finire anche se riguardo una visuale inerenti l'appartenenza a dare di diversa fede religiosa ed in particolar modo quelle lattine di influenza cattolica
Ci siamo permessi questo breve excursus dopo aver letto un articolo di taglio sociologico apparso recentemente sulla stampa quotidiana che dimostra come ciò che è datato non è detto che sia sorpassato figuriamoci
Vita da questa somma dei considerazioni il nostro peso ormai da tempo ha raggiunto un crescente peso ed una posizione preminente del commercio internazionale
Dal mille novecentonovantatré la nostra bilancia commerciale ha iniziato stabilmente ad essere in surplus tratto pianto il sangue il saldo positivo in tre anni
Una parte notevole di questo successo è da accreditare alle piccole e medie imprese che hanno saputo coniugare flessibilità inventiva e spirito d'iniziativa anche al di fuori dei confini nazionale questi successi tuttavia non possono indurci ad un acritico ottimismo
L'evoluzione dell'economia mondiale così come le trasformazioni tecnologiche in corso possono da brevemente cambiare gli attuali equilibri se il nostro Paese non si prepara ad affrontare le nuove realtà
Difficilmente manterrà per lungo tempo le posizioni d'oggi acquisiti
Anche se anche per un insieme di congiunture compresa una svalutazioni monetarie che non ci sarà di certo più consentì
I paesi in via di sviluppo mostra una crescente capacità di competere sui mercati internazionali grazie a bassi livelli salariali in un'economia aperta e globalizzata
Ciò alla conseguenza di mettere in crisi i settori industriali maturi nelle economie più avanzate con conseguente perde di fette di mercato
I Paesi all'avanguardia se vogliono mantenere un vantaggio relativo costante devono sottoporsi a continue ristrutturazioni cercando di sviluppare i settori ad alta intensità tecnologica e di conoscenza
Anche perché le nuove regole stabili vediamo un ambito molti una laterale che impongono una crescente apertura dei mercati
Finiranno per determinare uno spostamento del potere economico verso sud verso est secondo la Banca mondiale i paesi in via di sviluppo avranno tassi di crescita doppi a quelle dei Paesi industrializzati nei prossimi venti anni
E la quota di mercato per le loro esportazioni aumenterà di conseguenza
Sull'altro versante gli Stati Uniti con un sistema economico estremamente flessibile e la leadership nella ricerca cibo in parte civili e militari riescono a dominare i settori più avanzati
I Paesi europei tra i quali il nostro si trova nella morsa dei bassi salari assai attici e dell'alta tecnologia americana e non sarà facile uscirne senza rivedere gli attuali equilibri economico sociali interni un altro elemento di cambiamento risale agli anni Settanta ma che ha trovato un forte sviluppo nel corso degli anni ottanta ed un'acuta accelerazioni in quest'ultimo decennio è rappresentato dal sempre più elevato grado di internazionalizzazione dell'impresa
Il rapido sviluppo delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione la sostanziale diminuzione dei costi di trasporto e la sistematica riduzione dei dazi e degli altri ostacoli agli scambi commerciali internazionali
Hanno consentito a molti in prese di meglio articolare i propri processi di produzione distribuendo né levare componente fra diversi mercati e poesia
Oggi le vendite delle filiali estere delle multe in delle multinazionali superi il valore del commercio mondiale ossia più di sei mila miliardi di dollari l'anno
Il livello di internazionalizzazione cioè la capacità delle imprese di investire produrre all'estero e oggi è uno dei fattori principali di competitività
In quest'ambito bisogna firmare che il nostro Paese e ancora molto indietro se si comparano gli investimenti diretti delle imprese italiane all'estero con quelli degli altri maggiori Paesi industrializzati siamo agli ultimi post le cause sono molteplici
Innanzitutto uno dei nostri punti di forza interni e cioè un sistema basato sulle piccole e medie imprese rappresenta un limite quando si entra nel campo della internalizzazione
Infatti per ridurre per produrre al di fuori dei confini nazionali sono necessario elevato know how in settori non direttamente inerenti i processi produttivi come ad esempio conoscenze linguistiche
Uffici studi legali ed economici indagine approfonditi dei Paesi di destinazione mezzi e sistemi di trasporto tutti elementi fuori portata e la piccola impresa e che richiedono un supporto esterno
Il ricorso alle società di consulenza private e d'altra parte costoso nelle fasi preliminari della valutazione dell'investimento degli studi di fattibilità il rischio prima di iniziare effettivamente l'attività programmata è molto elevato
Inoltre il supporto finanziario sui mercati esteri da parte dell'istituto di credito Aliano e sicuramente carente se si paragona a quello dei nostri concorrenti
In Asia ad esempio le banche francesi inglesi e tedeschi a differenza di quelle italiane sono molto attivo nel sostenere gli investitori nazionali
Pertanto appare chiaro come insieme con una maggiore proiezione del nostro sistema creditizio verso l'estero le istituzioni pubbliche che hanno competenze nel settore dei servizi all'impresa
Debbono essere rafforzate in modo tale da poter fornire un crescente supporto soprattutto ad aziende che per limiti dimensionali non sono attrezzate ad offrire la propria funzione a livello internazionale
Per quest'aspetto sostanziale riteniamo inadeguata la provvista concessa attualmente dal governo al fondo promozione dell'ICE appena cinquanta miliardi da un Paese dove il fabbisogno dello Stato si avvicina ad un milione di miliardi l'anno
Così come riteniamo necessario dotare il ministero del Commercio con l'estro di strutture più organizzate e finalizzate per l'evoluzione del commercio mondiale e di un portafoglio più adeguato per la gestione dell'intero comparto dell'import export ministro del tesoro permettendo
Da parte nostra siamo apportando delle proposte da sottoporre all'esame del fallimento del Parlamento proprio per toccare questo aspetto della
Validità della valenza della del ministero del Commercio con l'estero in aiuto all'impresa che esportatrici
Tornando al nostro discorso se nel commercio con l'estero si guarda l'Europa la situazione appare meno difficile
Le imprese del Vecchio Continente sono afflitte comunitaria da un'eccessiva pressione fiscale ed un mercato del lavoro sopra regolamentato
Tuttavia è necessario tener conto che l'export italiano negli ultimi dieci anni sia balzo di una progressiva svalutazione della lira che né afasici facilitato la performances
Con l'istituzione la nuova della moneta unica
La leva valutare non sarà più possibile e soltanto chi saprà essere realmente competitivo riuscirà ad imporsi anche sui mercati europei
Sono certo che gli autorevoli relatori
Ti presenti sapranno illustrarci nel dettaglio le complesse problematiche del settore e sapranno fornirci spunti interessanti su come nel nostro Paese potrà affrontare meglio la sfida del mercato mondiale globalizzato
Una cosa tuttavia è certa che le vecchie politica degli incentivi non soltanto sono inutile comunque vietate dagli accordi comunitari
Ma rischiano di essere dannose in quanto distorcono i meccanismi di allocazione delle risorse tra diversi settori e mantengono artificiosamente in piedi settori obsoleti impedendo lo sviluppo di nuove e più avanzati settori produttivi
Al contrario un sistema istituzionale in grado di fornire un supporto di servizi soprattutto alle piccole e medie imprese
E altamente desiderabile unitamente ad un efficace sistema assicurativo necessario per ridurre i rischi di chi opera sui mercati internazionale
Questo è un problema sul quale gli economisti italiani si sono a lungo impegnati non solo in analisi ma anche sul versante della proposta concreta in uno con mia capitalistica il ritardo comunque il italiana
La nostra realtà economica è carente di quegli stimoli che scandiscono le transazioni gli operatori del rispetto tra tubi Berta in un contesto dove lo Stato è sia garante delle regole cui debbono tutti sottostare sia come individui sia come gruppi societari
E necessario completare quel processo di privatizzazione di rimozione delle restrizione sulle transazioni finanziarie con l'estero e qualcosa con il WTO è stato fatto in questi giorni anche se entra in vigore nel nel due mila
Accrescere la flessibilità del mercato del lavoro è un tema estremamente importante sia alla Camera che al Senato il nostro Parlamento se ne sta dibattendo
Facilitare la concorrenza bancaria prevede unitario competitiva sul mercato mondiale io vi ringrazio per l'attenzione portiamo avanti il programma
Allora io chiamerei il l'onorevole Merlotti che mi pare
Il primo dei dei relatori
Onorevole Merlotti e il presidente della società che è un'associazione che raggruppa i duecentosettanta imprese forse qualcuno in più è stato parlamentare nella passata legislatura e in parte del dipartimento tecnico direi che è un esperto uso degli ottimi rapporti con la Turchia penso che
Ci dirà qualcosa grazie grazie intanto delle parole degli elogi grazie di avermi invitato quale relatore a questo convegno io presidente normalmente vado a braccio parlo abbraccio ma per un tema di questo genere apre però preferito preparare qualcosa di scritto perché quando parlo di commercio estero normalmente mi entusiasmo e quindi riesco dal rischio pure di perdere il filo non certo perché abbia le idee confuse ma perché le cose che mi vengono in mente sono tante e tali che rischio poi appunto di volerle dire tutte assieme
Peraltro con le cose che lei ha detto sono in buona parte anche il contenuto nella mia nella mia nella relazione che avevo preparato questo significa che c'è una certa identità di di idee di sedute
Ecco prima di entrare nel merito specifico dell'intervento che mi è stato riservato io volevo fare in conclusione di quello che ha detto il senatore Ventucci
Una osservazione che magari può anche servire da spunto poi per gli interventi che seguiranno
Credo che valga la pena ricordare come appunto per le tendenze che il senatore prima ricordava sia opportuno guardare ai settori che richiedono oggi possono richiedere oggi gli interventi delle imprese italiane tra questi settori ad esempio c'è quello delle infrastrutture per le le città lei gli insediamenti urbani
Io ultimamente sono stato in una delle ultime missioni che abbiamo fatto come associno in Ungheria in Ungheria c'è una città la città scusate la pronuncia ma un pochettino ricerche Székesfehérvár
In questa città è stato richiesto un finanziamento alla Banca mondiale a suo tempo fu chiesto per la realizzazione della rete idrica urbana bene la Banca mondiale è intervenuta in concorrenza la Banca europea degli investimenti è intervenuta attraverso un istituto locale in concorrenza con la Banca mondiale
Ed è riuscita ad aggiudicarsi a proporre una linea di definanziamento che è stata accettata dalla municipalità della città e quindi sarà la Banca europea degli investimenti che andrà a finanziare queste opere
Crede creando non pochi imbarazzi all'interno della della della Banca mondiale che a questo punto si che attraverso come mai avete fatto richiesta noi e poi avete accettato la proposta di qualcun altro
Ecco questo significa senatore che secondo me esiste effettivamente un mercato interessantissimo ed importantissimo per le banche a cui lei faceva riferimento per il sistema Paese inteso come strutture che possono e devono andare in questi Paesi a cercare a proporre linee finanziarie perché poi impresa italiane possano inserirsi su questa linea proponendo la realizzazione delle opere tra le quali quelle linee finanziarie sono destinate
Torniamo invece all'argomento come dicevo che mi ero riservato ed è quello delle business Communities italiane all'estero ecco io vorrei fare intanto un preambolo che è riferito al ruolo che la politica deve svolgere nella vita sociale di un Paese esistono a mio avviso due scuole di pensiero
Una è quella che tende a riservare alla politica un ruolo di elaborazione di risposte alle esigenze che vengono espresse dalla società esigenze che devono svilupparsi
In totale libertà devono essere recepite e a quelle esigenze occorre secondo questa visione dare una risposta
Esiste invece una seconda visione
Che è quella secondo la quale la politica un ruolo un pochettino maggiore
Cioè pietre funzionare anche da stimolo la proposta e deve controllare lo sviluppo della società
Ecco se per alcuni argomenti alcuni temi difficoltà ad identificare in maniera chiara da che parte schierarmi per quanto riguarda il commercio estero certamente non ho dubbi
In un Paese voluto soprattutto il ruolo della politica il ruolo della classe dirigente il ruolo della il governo deve essere quello di funzionare da stimolo alla attività e alla crescita dell'economia all'attività dell'impresa e alla crescita dell'economia
Quindi occorre darsi dei programmi
Occorre che questi programmi se possibile siano pluriennali a media scadenza occorre che questi programmi siano rispettati occorre che poi la classe dirigente del Paese inviti Lane prese a seguirla a seguire lo Stato e le scelte che lo Stato ha fatto
Verso i Paesi che ad esempio identificato come prioritari
Ecco credo che noi purtroppo negli ultimi anni abbiamo assistito ad una totale
Assoluta assenza di questo ruolo
In ambito governativo ed anche in ambito politico
E credo che possiamo ricordare tranquillamente tra noi che ci sono stati del resto periodi in cui sia considerato l'export più come un pezzo che è una necessità periodi in cui si è pensato che esportare tecnologie
Fosse pericoloso perché si andavano creare concorrenti in paesi in via di sviluppo
Si è pensato ed alcuni ancora pensano che l'internazionalizzazione delle imprese rappresenti un pericolo per lo Stato perché internazionalizzazione sinonimo di sottrazione di posti di lavoro nel Paese
Ecco quindi
Comunque superate queste fasi per fortuna
Ognuno ha cercato di fare la sua parte quindi il pubblico ha cercato di assolvere al meglio il suo compito promuovendo il sistema Paese promovendo il made in Italy la cultura e la peculiarità del made in Italy
E poi c'è stato chi invece ha cercato di affermare ed ha affermato con le proprie specifiche tecnologiche
L'importanza e la validità del nostro sistema produttivo
Ecco in ogni caso occorre da parte politica il coraggio di da parte della del quindi della nostra classe politica dirigente il coraggio di recepire nell'ambito del commercio estero in particolare l'innovazione e lo sviluppo perché il nostro sistema è in continua costante concorrenza con il sistema di altri paesi
Ecco quindi questo significa anche valorizzare quelle che sono le business community italiane all'estero io ho una certa difficoltà
Naturalmente a parlare di contermini ed usare termini che mi sembrano ormai
Troppo usati ed a volte anche abusati
Io credo che di business community in Italia
Se ne parli da da dieci anni quindici
Ma nessuno gli affetti ha mai fatto nulla per riconoscere business community per dirci cosa fossero le birre communities cosa si potesse fare per le business Communities e come queste
Potessero essere inserita nel suo rapporto con il commercio estero con imprese del nostro Paese
L'Italia conosce l'emigrazione da molti anni dai primi del Novecento
è un'immigrazione che non si è mai bloccata di fatto è solo cambiata per numero e per qualità
Ai primi del Novecento manodopera non qualificata se n'è andata dal nostro Paese alla ricerca di fortuna in altri Paesi oggi invece per così dire esportiamo tra virgolette potenziale possibile classe dirigente
Le nostre comunità all'estero si differenziano da quelle degli altri Paesi per una sostanziale peculiarità riescono a mantenere un'identità nazionale e quindi si sentono e vogliono sentirsi italiani vogliono ritrovarsi tra italiani ma riescono nel contempo ad integrarsi benissimo nelle realtà nelle quali si trovano perché normalmente
Siamo apprezzati all'estero vera quella fantasia capacità voglia di lavorare che abbiamo
Qualità che a volte sì disconosciamo invece quando guardiamo nostro ente
Beh direi che in ambito imprenditoriale i successi non si contano abbiamo italiani all'estero che hanno raggiunto straordinari successi in tutti i campi nel campo sociale in campo quindi in campo politico in campo imprenditoriale abbiamo ottimi esempio ottimi imprenditori
Italiani all'estero che non sono neanche conosciuti nel nostro Paese
Nelle aziende di questi imprenditori italiani all'estero si parla italiano sit-in italiano si usa technology italiana
Perché continua a questo feeling da parte di questi nostri connazionali all'estero nei confronti di un Paese
Che dopo anni di discussioni peraltro non è neanche riuscito a dare o a riconoscere in qualche modo il voto a numero che continua a trattarli malissimo per l'insufficienza della nostra rete diplomatica consolare nei paesi in cui la nostra emigrazione è stata più massiccia è stata più forte
E però loro continuano nonostante tutto ad avere questo rapporto molto stretto e continuano a voler usare tecnologie
E impianti Italia
E allora io mi chiederei quale migliore papà nera potrebbe esserci per un'impresa italiana che guarda ad un mercato straniero di un italiano che su quel mercato vive da tanti anni
Che conosce benissimo quel mercato che conosce magari benissimo il settore nel quale opera e che magari è uno dei primi imprenditori in quel settore in quel Paese
Ecco quindi a questo punto noi ci siamo chiesti cosa potrebbe eventualmente essere fatto per incentivare i rapporti tra imprenditori italiani in Italia e imprenditori italiani all'estero
Beh intanto occorre direi innanzitutto chiederà loro
Occorre mantenere vivo e informava di comunicazione un rapporto culturale ed affettivo con il nostro Paese ad esempio sotto il profilo culturale ad esempio anche prendendo altre iniziative quali la il potenziamento delle scuole italiane all'estero il fatto che si possono ricevere i programmi in lingua italiana nelle città dove più forte la nostra comunità
E poi si può chiedere a loro di intensificare ed incentivare
La il rapporto anche sotto il profilo economico
Con imprese italiane che possono essere clienti possono essere fornitori o possono essere partner per la costituzione di impresa esiste
Quindi siamo arrivati a formulare una proposta e questa proposta è stata recepita inscenato in occasione della del dibattito
Di un atto lato due mila settantuno che poi è stato approvato quindi trasformato in legge alla Camera la legge due sei sei del sette agosto ecco per la prima volta in alcuni emendamenti è stato inserito il concetto di imprenditore italiano all'estero del riconoscimento di imprenditore italiano all'estero quanto in quanto tale la proposta che avanziamo si basa su tre fondamenti tre pilastri il primo e il riconoscimento dello status di imprenditore italiano all'estero
Il secondo è la definizione di riconoscimento delle business school Unitis
Italiane all'estero quindi delle forme organizzate
Tra imprenditori italiani all'estero
E il terzo punto è la definizione di adeguati strumenti che servano possono servire ad incentivare i contatti tra imprese italiane in Italia imprese italiane all'Est
Il riconoscimento dello status imprenditore italiano all'estero deve a nostro avviso avvenire
Con l'istituzione di una apposito al banco che deve essere istituito presso il ministero per il Commercio Estero
E lo stesso ministero deve avere la responsabilità di tenera e questo albo
Hanno diritto ad essere iscritti all'albo a domanda tutti coloro che sono in possesso dei requisiti stabiliti con apposito provvedimento che potrebbe essere il fatto che da almeno tre anni svolgano la loro attività prima prevalente in maniera prevalente all'Est
Può essere cura del ministero aggiornare ogni anno e pubblicare questo elenco e distribuirlo
Presso tutte le Camere di commercio in Italia o all'estero e a tutti gli uffici
Dell'Istituto per il commercio estero in Italia e dall'estero perché perché riteniamo che questo possa essere oltretutto un modo estremamente utile per le imprese italiane che cercano partner all'estero e quindi lo possono
Si possono trovare in quelle business communities italiane di cui a cui facciamo riferimento
Per ciascun iscritto potrebbe essere indicato chiaramente tutti i dati anagrafici
La data d'iscrizione la ragione sociale dell'azienda di riferimento la sede dell'azienda e l'attività svolta
Il termine per l'iscrizione io prima facevo riferimento ad un requisito a dei requisiti stabiliti con apposito provvedimento ma come dicevo potrebbe essere svolge la propria attività imprenditoriale nel campo dell'industria dell'artigianato del commercio l'agricoltura da almeno tre anni in un paese straniero
Compartecipazione attiva nella gestione dell'impresa e o compartecipazione azionaria superiore al cinquanta per cento
Come ci sia un attività prevalente svoltasi dinanzi
La domanda alle domande potrebbero essere accolte dagli uffici dice o delle camere di commercio riconosciute dal ministero per il Commercio Estero
La verifica dei requisiti fondamentali potrebbe essere fatta dal ministero del commercio estero attraverso le ambasciate di uffici ICE e le Camere di commercio riconosciute
Io direi che a questo punto noi potremmo ottenere otteniamo il risultato a cui facevo riferimento prima il riconoscimento dello status di imprenditore italiano all'estero
Che comporta anche il riconoscimento dell'impresa di cui lui è azionista di riferimento
Come azienda realizzata con investimento diretto italiano
Questo è un passaggio fondamentale perché a questo punto potremmo intervenire su tutta una serie di strumenti che vado a citare
In deroga all'articolo tre della legge cento del ventiquattro aprile mille novecentonovanta altresì conosciuta dai più come legge per istituzione della sinistra
Potrebbe essere previsto che le partecipazioni acquisite dalla sinistra
Possono arrivare al trenta per cento del capitale un fondo sociale della della società dove i due partner fossero impresa italiana residente in Italia e impresa italiana
Presidente all'estero imprenditore italiano presidente all'estero
L'acquisizione di parte articolo tre comma tre l'acquisizione di partecipazione da parte la Simest è subordinata all'impegno degli altri azionisti partecipanti italiani italiani residenti all'estero a riacquistare le partecipazioni stesse nei terminal presso indicate come uno due in sintesi
La Simest dopo gli otto anni disinveste la sua quota acquisita e potrebbe farlo
Vendendo il il proprio trenta per cento per metà all'imprenditore italiano in Italia e per l'altra metà all'imprenditore italiano presidente all'Est
La Sace
Beh il comitato nel comitato di gestione della Sace il comitato di gestione della Saatchi potrebbe essere ampliato portando i rappresentanti del ministero per il Commercio estero da uno a due
Inserendo anche con un rappresentante che faccia diretto riferimento alla costituzione dell'albo degli imprenditori italiani all'estero
Potrebbe essere richiamata la saccente
A definire un plafond
Per i Paesi dove opera per i Paesi aperti in termini tecnici un plafond destinato ad operazioni a forniture ad imprenditori italiani all'estero da imprese italiane ad imprenditori italiani all'estero
E in questo caso potrebbe anche prevedersi di bypassare
La garanzia bancaria ove richiesta per operazioni avrete
Per operazioni di questo genere dove naturalmente la garanzia bancaria sia richiesta
Per quanto riguarda la legge quarantanove articolo sette
Si potrebbe prevedere che verifica te le condizioni di ammissibilità dell'operazione secondo la corrispondenza con i principi della legge la coerenza con i programmi di cooperazione articolo sotto la quarantanove la legge per la cooperazione in caso di salire in cielo tra imprese italiane di imprese italiane all'estero il finanziamento agevolato posso coprire fino al settanta per cento della quota di pertinenza delle imprese italiane fino al cinquanta per cento di quella dell'impresa italiana residente all'estero
Qui poi sapete che occorre riconoscere da parte Mediocredito occorre riconoscere una garanzia bancaria che comunque potrebbe essere anche quella di una banca di una banca straniera
Ultimo riferimento può essere poi sempre fatto a Mediocredito Centrale verso il quale potrebbe essere quanto l'invito costituire una società che abbia la facilità ripiegare capitale di rischio consulenza strategica servizi finanziari
Da mettere a disposizione delle imprese italiane residenti all'estero per promuovere lo sviluppo e la patrimonializzazione
In sintesi potrebbe anche investire nelle operazioni di ristrutturazione azionaria sostituendo soci stranieri di minoranza desiderosi di disinvestire ed affiancando i soci che intendono proseguire perché perché spesso l'imprenditore italiano fa apre l'azienda in società con un imprenditore locale l'imprenditore locale a un certo punto vuole disinvestire una presenza la presenza di uno strumento di questo genere potrebbe essere estremamente complessa
Ecco quindi voglio dire potrebbero esserci interventi proprio direi abbastanza semplici termini anche legislativi per valorizzare importanza delle nostre business community italiane all'estero
Ecco io passerei quindi subito alla conclusione brevissime perché altrimenti
La proposta non vuole certamente agevolare unicamente imprenditori italiani all'estero in quanto tali ma vuole e diretta abita a rafforzare il legame tra imprenditori italiani in Italia imprenditore italiano all'estero
Questo è un patrimonio quello della della BPL Viscomi unitisi quaranta milioni di connazionali nostri che stanno nel mondo che lavorano e producono nel mondo sono un patrimonio straordinario per la valorizzazione e il rilancio del nostro commercio estero
Io credo che quindi parlando di coraggio ne parlavo prima dobbiamo avere il coraggio finalmente di affrontare in termini concreti questa realtà e questa opportunità e cercare di dotarci di strumenti che che possano effettivamente servire ai nostri connazionali all'estero e alle nostre in prese in Italia grazie
Grazie Merlotti abbastanza provocatorio quello che dice Bellotti perché
Ha fatto un disegno di legge varie sulla Sacha sulla Sims e quindi vediamo un attimo quello che viene io intanto saluto il sottosegretario di Stato il senatore Cabras che è venuto qui
E interverrà al posto del del ministro Fantozzi perché il ministro Fantozzi ci ha telefonato ed è a letto febbricitante contrasto Rosi che lo sta ingoiando gli facciamo auguri al ministro che molto sensibile questo una strana
Iniziativa lo è stato perché prima di farla l'abbiamo consultato lei gentilmente coinvolto Zavoli cambiasse che ringraziamo doppiamente per essere venuto ringrazia anche il senatore Baldini vice presidente del gruppo di Forza Italia esperto in in telecomunicazione che è venuto del presente al nostro convegno diamo la parola alla una dottor leoni che il direttore generale di mondo impresa quindi un esperto di aziende che operano con l'estero
Grazie senatore ero molto imbarazzato quando lei mi ha chiesto di fare questo intervento perché la nostra in questo panorama di interventi che oggi saranno dopo di me a questo tavolo sono tutte strutture diverso è un'impresa che è la più giovane nata strutture in Italia rispetto a al ovviamente la pubblica amministrazione ma anche altre strutture che operano dopo e come ultima rata cerchiamo naturalmente
Di dare un contributo a quanto lei nell'introduzione sicuramente a descritta cioè il problema delle piccole e medie imprese come si riesce ad aiutarle
A operare meglio sui mercati esteri e europei non farò un intervento di carattere macro lei all'inizio ha parlato anche di interventi che sarebbero stati incentrati sul tema della mondializzazione internazionalizzazione ma cercherò di spiegare anche come lo stesso titolo dell'intervento prevedeva come noi ci siamo inseriti in questi ultimi anni in questo complesso quadro dove sicuramente le piccole e medie imprese italiane
Hanno giocato un ruolo particolarmente importante è vero come lei ha detto a un certo punto il suo intervento che sono forti in Italia Merlotti impatti ora detto ma poi trovano difficoltà
Quando si trovano all'estero è anche vero che questo magari esatto per quanto riguarda il problema dello stare sui mercati esteri marea stabile perché dal punto di vista del commercio essa sappiamo perfettamente che la nostra impresa tutta la piccola e media riesce a vedere performances come lei stessa ha detto
Talmente evidenti è talmente chiare che chiaramente le problematiche riduco lei ha parlato da quelle linguistiche a quelle della manager età della consulenza estrema di problemi legali il supporto finanziario solo problemi sicuramente grossi che le imprese hanno ma solo quando hanno l'esigenza dell'opportunità almeno secondo me di radicarsi su un mercato estero e quindi a quel punto sicuramente il problema si pone ma noi è in questo ambito più difficile fra infetti
Che operiamo ed è per questo che dodici anni fa quando siamo nati come agenzia sistema camerale poi negli ultimi anni come siamo stati Ri riorganizzati dai nuovi soci cioè Confindustria che poi oggi ha un suo relatore un suo intervento a parte dottor Gardi la Confartigianato la Confagricoltura Confcommercio e la Confartigianato sono stati coloro che hanno voluto mondo impresa proprio perché da una parte cerchiamo di assistere i nostri soci nel dare maggiore migliore assistenza già alle piccole e medie e prese dura associate e nell'ambito poi di questa azione di supporto
Alle strutture territoriali di categoria
Delle principali confederazioni italiani e dell'Unioncamere quindi legale di commercio cerchiamo poi di dare una aiuto reale alla piccola impresa che si vorrà dedicare sul mercato estero e quindi a quel punto ha poi vengono fuori
Sempre nel suo interventi deduttivi introduttivo i problemi che lei ha posto c'è il quadro istituzionale il quadro finanziario quale assicurativo
Altri parleranno di tutti e tre i quadri che lei ha accennato sicuramente quello finanziarie quell'assicurativo presenta un problema non indifferente quello istituzionale poi farà un caso concreto visto che lei anche a Prodi sistema paese
Sostanzialmente mi sembra e quindi mio fervente tecnico ripeto né politico mi sembra che comunque da questo punto di vista le cose stiano cambiando cessi stiano avviando delle iniziative e delle dei progetti parlo Monica esasperata svolto poco piccolissimi questa vicenda
Parlo del progetto ultimo del più grosso progetti italiano di promozione che ci sono in questi ultimi tempi in Cina dove effettivamente il sistema Paese a è apparsa in tutte le sue componenti al meglio devo dire e un riusciti a giocare un un ruolo riguarda invece alle proposte penso
D'accordo con lei sullo scarso fondo promozione per l'ICI e quindi da questo punto di vista sicuramente
Un rilancio dell'istituto anche in termini finanziano poche se non spiegabile così come non può che essere auspicabile il fatto che lei ha indicato
Una maggiore forse maggiori risorse finanziarie lo dico così Cabras rosa l'alzo detto all'introduzione che il ministro del Commercio estero dovrebbe avere
Maggiori fondi e maggiore organizzazione una maggior capacità organizzativa credo che sia indiscutibile che anche da questo punto di vista al nostro piccolo osservatorio tecnico siano due obiettivi che certamente alla piccola e media impresa non può che vedere con piacere pur rimanendo peraltro invece il problema del quadro finanziario il quadro assicurativo dove lì mi sembra che i problemi sono più grossi non tanto le quali istituzionale vero che si parla in molti tavoli del problema il coordinamento coordinamento nessuno vogliamo nessuno lo chiede nessuno lo desidera poi molti ci provano di fare tavoli tavolini tavolinetti
E sicuramente il problema esistere credo che in molti di queste occasioni in cui ho anch'io stesso partecipata e lo stesso mondo impresa
Nel suo comitato consultivo prevede la presenza di tutte le componenti istituzionali e associative del paese che contribuiscono al fenomeno la mondializzazione però certamente di nuovo il problema non può essere con il coordinamento se non per quanto riguarda il tema delle risorse pubbliche ma a quel punto probabilmente il coordinamento più logico dovrebbe essere la Presidenza del Consiglio che poi delega il ministro degli Esteri ministro del Commercio estero cioè e il governo che può fare questo ruolo nel quadro di della delle scelte fondamentali che vengono fatte per quanto riguarda l'utilizzo delle risorse pubbliche quindi in questo quadro poi dove andassi ciascuno dei soggetti che operano nel campo è utilizzazione a ricollocarsi
Visto che dovrà di mondi impresa spiega spiego soltanto due tre altre cose cioè quello che noi abbiamo fatto in questi ultimi dodici anni sto proprio come dicevo prima quello di aiutare i le camere di commercio la stazione di categoria imprenditoriali di realizzare progetti iniziative ancor più strutturate ancor più impegnative
Nell'ambito di quello che è l'obiettivo dell'assistenza alla piccola e media impresa abbiamo credo qui in modo innovativo operato nell'ambito dei fondi europei e con il nostro ufficio ma con l'aiuto dei soci siamo riusciti a Brussel siamo riusciti a
Inserirsi dentro i meccanismi di fare additarci ex
Di tutte quelle che sono le azioni che in seno all'Unione europea vengono portate avanti con finanziamenti interessanti sempre la prospettiva aiutare dico
Ostruzionismo internazionali Chicco Gnutti in cui siamo stati dentro questi meccanismi dell'Unione europea e di altri organismi internazionali ci rendiamo conto che coi la presenza italiana non sempre quantitativamente e qualitativamente
O otto ottimale e quindi da questo punto di vista credo che l'imprenditore poiché opera sui mercati esteri ha bisogno di questo supposto di questo quadro istituzionale quindi la vere delle professionalità qualificate anche negli organismi internazionali in partiva da Brussel credo che sia un obiettivo che bisogna porsi che il Governo si deve porre che il Parlamento si deve porre perché sicuramente gli altri Paesi all'interno di questi organismi internazionali non scherzano cioè quello che è lo spirito
Comunitario che tutti dovremmo noi per primi a vere quando operiamo in quel sede internazionale anzi le comunitaria poi alla fine prevale sempre la logica di bandiera e quindi in questo quadro di logica di bandiera pur naturalmente dovendo negare in seno in si Inc fase di principio ma poi all'atto pratico
Il funzionario desco il funzionario olandese non fa passare per via dei cose che non siano poi l'interesse della propria bandiera quindi se pur queste sono cose che poi non vanno esplicitate non vanno sbandierata e credo che una forza una forte immissione di no che non ci siano già elementi validi elementi qualificati all'interno organismi internazionali ma sicuramente all'osservatorio il potere a vere
Questo tipo di competenze questo tipo di professionalità sia in sé non europea sia in seno agli organismi internazionali è stato citato il caso dalla Banca mondiale il caso gli organismi internazionali l'avversa sicuramente
Ripeto da questo punto di vista lo sforzo dovrebbe essere massima del Parlamento del governo per garantirsi
Una presenza qualificata italiana in questi organismi internazionali che poi va a vantaggio anche la piccola nel senso che poi la piccola reti in cui opera
Sui mercati internazionali sui mercati mondiali riuniti in Curia possibilità di sfruttare tutti quei meccanismi che consigli anche strane esito Giobbe e quant'altro esiste sia a livello di relazioni internazionali
Nell'ambito sempre bella politica esteriori europea così economica resta da voi della europea
Sia nell'ambito di altre organizza internazionali e fondamentale avere informazione sulla parlata sarà citato al problema dell'informazione è stato parla citato al problema dell'assistenza nel consigliare ecco sono tutte opportunità che il piccolo imprenditore deve poter cogliere quindi da questo punto di vista l'azione che siamo riusciti a portare avanti nel nostro piccolo è stata proprio quella del tentare di dare il maggior numero di informazioni e di trasparenza al fenomeno dell'internazione del seno alle opportunità quindi anche in termini di appalti pubblici
Per fare un altro caso concreto siamo riusciti a
Ideare un sistema telematico che via fax ed ecologiche
Sofisticate riesca incrociare il produttore di bicchieri con con la gara dell'Unione Aprea dovreste internazionale che richieda di bicchieri questo perché sempre di nuovo
La piccola e media impresa questo progetto peraltro nato di nuovo su iniziative su fondi europei
Per il le aree deboli a nostro avviso e quindi al Mezzogiorno in questo quadro che avete descritto all'inizio sicuramente poi la piccola e media impresa italiana del Mezzogiorno non so del Mezzogiorno perché poi esistono dei momenti difficoltà anche nel centro nord ma sicuramente poi nel Mezzogiorno sia perché quelle professionalità di cui prima i relatori precedenti hanno parlato sicuramente avvocati tecnici esperti finanziari banche sono più organizzate e strutturate storicamente nel Centro-Nord piuttosto che nel sud del nostro Paese
Dicevo che mi piaceva fare un esempio concreto visto che è stato lamentato il sistema paese tra l'altro che era anche direttore generale Gabbuti che è stato l'artefice di questa vicenda B della Cina ecco nell'ambito della vicenda Cina secondo me è interessante era vede sottolineare il fatto che tutti i soggetti che poi parleranno sia quelli istituzionali ministero del Commercio Estero ministero estere dice Simest e Sace meglio centrale io l'ho fatto uno sportello insieme
Per dare assistenza alle piccole intermedi imprenditori che erano in a Pechino nell'ambito della Fiera s'del del sul sistema produttivo italiano diciotto t. Soggetti hanno cercato di contribuire a questo successe a questo risultato c'era la Confcommercio c'era la Confindustria c'erano gli artigiani
Cioè effettivamente una volta tanto restano anche evidenziato in diverse sedi di questo evento credo che si sia riuscito a a fare un'operazione dove l'intero Paese nelle sue diverse articolazioni nel nostro piccolo sempre ricorre al tema che mi è stato dato abbiamo assistito all'intera delegazione di Confindustria guidata dal presidente Fossa
Una piccola delegazione imprenditori stiamo avendo in questi giorni i primi feedback primi follow up dell'operazione e sarà un caso ma sta arrivando solo giudizi positivi quindi spero che non sia soltanto quelli che scrivono positivi e quelli che lo scrivo negativi
Però sicuramente i primi con lettere formali ringraziamento all'operazione complessiva e all'assistenza mirata quindi vuol dire che nonostante le critiche si possono fare
Una volta tanto il sistema Paese una sua complessità ha funzionato credo che da questo punto di vista andrebbero incoraggiate iniziative di questo genere e il fatto che nel prossimo anno così sembra sia l'America latina un'altra area sulla quale concentrare l'attenzione del governo italiano e quindi di ipotizzare iniziative di questo genere penso che possano essere ulteriori occasioni
Dove poi alla fine la piccola e media impresa perché di quella stiamo parlando possa avere un'assistenza reale per radicarsi perché poi di nuovo ritorno al tema nostro questo il nostro obiettivo aiutano a radicarsi sui mercati
Ester imposte effettivamente diventare sempre più una realtà in un'utopia grazie
Grazie Leone
Io debbo dirvi nota di servizio se per il per bere un caffè ce il bar qui vicino qui sopra quindi potete andare a non c'è problema
E il dottore
Giacomini Francesco Giacomin che il segretario generale della Confartigianato
Ringrazio Forza Italia nell'occasione
Abbiamo fatto molti convegni per la riforma dell'ICE poi ci siamo
Fermati e del tema quasi quasi non si è più parlato forse adesso riprende il dibattito attorno a un argomento che le resta prego il più importanti di questo Paese che che la cronaca quotidiana
Ci costringa ad altri temi non è un tipo quello in discussione in queste ore che non sono sempre un esaltanti
Io parlo di artigianato così dimessi erano settore che rappresento senza Perroni nel mare magnum della piccola impresa in Italia c'è
E anche in Europa l'utilizzo frequente di PMI per dire una universo indistinto sempre più fumoso e sempre meno descrittivo
Mi piace più separare l'artigianato in Italia
Rispetto a una definizione europea di micro impresa da zero dieci dipendenti o di piccole imprese allo zero cinque
Posso dire che la già finita nella grandissima parte della piccola impresa per di più si trova lanciato in Italia ad essere un unicum in Europa nel senso che raggiunge da sei quasi il venti per cento di export con in confronto tanto per dare una cifra del cinque per cento di export che fa la Germania e l'antenato tedesco per pensato l'alzato tedesco
Registro imprese che hanno anche mille dipendenti rispetto al tema al limite dello Stato italiano che va ventidue dipendenti o trentasei dipendenti se l'artistico perché in Germania si è artigiano i perché si appartiene a quel settore a prescindere da limiti dimensionali
Ovviamente si è artigiani soprattutto nel settore dell'impiantistica e delle costruzioni che settori che non sono portati solitamente alla all'export in Francia l'al Senato partecipa come il tre per cento all'export
In sostanza in Italia abbiamo una dimensione quell'artigiana che ha una originalità non solo perché è interessata a differenza dal dimensioni artigiane di Francia Germania e faccio questo riferimento facile
A una ristrutturato industriale che ha pagato una quota rilevante di subfornitura di subappalto nelle liste su fornitura nella manifattura quasi il cinquanta per cento dal Senato
Manifatturiero lavora in subfornitura ma anche perché sia in piccola parte la subfornitura che in grossa parte nelle imprese che fanno un prodotto finito partecipano con questa rilevante quota all'export
C'è quindi a fronte di questo dato di partenza segnaliamo una lettura di questa dimensione d'impresa della NATO ancora molto superficiale
Si pensa sostanzialmente che questa impresa sia una media impresa ridotta i minimi termini in cui si possono applicare tutte le ricette operativi organizzative della media impresa ridotto in scala
E invece questo nell'orrore fondamentale che fanno sostanzialmente tutti quando si approccia rapidamente la pensando che la ricetta costruito sulla scala media
Possa ritardata semplicemente sotto il profilo quantitativo andar bene per la Scala piccoli invece purtroppo tutte le ricette
Che in questo Paese sono state definite per la media dimensione produttivo per la grande dimensione produttiva non vanno assolutamente bene per la piccola dimensione profilo questo riguarda anche l'attività dei servizi in materia di promozione
Tanto più che nella processo di interno nazionalizzazione di globalizzazione come lo vogliamo chiamare
In cui già siamo dentro imminente
Siccome sia accentua la competitività dei sistemi cioè di ciò che sta attorno all'impresa mentre possiamo dire che l'impresa italiana artigiana anche a dei forti
Momenti di tenuta di competitività rispetto alle imprese degli altri paesi purtroppo ciò che sta attorno all'impresa non ne egualmente competitivo e siccome il vero confronto diventerà un confronto tra sistemi territoriali locali o reti di impresa
La piccola impresa in modo particolare subita maggiormente Lennon tenuto di ciò che sta attorno ripresa perché la disfunzione infrastrutturale incide sul fatturato basso molto di più
Di quanto non incide sul fatturato a sul non c'è dubbio che la FIAT alcune colse il sistema la serie
Anche quelli attendenti alle infrastrutture alle comunicazioni
A tutto ciò che il servizio è stata non l'azienda la piccola impresa questo non lo può fare quindi subisce danneggiata in questo passaggio verso la globalizzazione dal fatto che pur avendo una vitalità incredibile
All'interno dell'azienda del il e se il perimetro della fabbrica quando esce in questa nuova competitività sconta la insufficienza delle infrastrutture tutte finanza servizi strade comunicazioni che le stanno attorno a questo è un problema da non sottovalutare perché uno degli handicap perché le piccole imprese stanno riscontrando in che modo la capacità competitiva che queste hanno eh
Il il diverso confronto tra ciò che è stato uno all'impresa rispetto a prima che questo avveniva in termini relativi
Faggiola da promesse di tipo generale oggi noi continuiamo ad assistere in questo nostro Paese una dispersione di interventi in materia di promozione commerciale
Che rilevantissima c'è una sostanziale spesa pubblica perché poi è tutto da rifare cavata al pubblico che si divide in rivoli e li volete
Le camere di commercio i centri estivi carne commercio le aziende specializzate del carico Maccio l'Unioncamere l'e-commerce dice agli Esteri Lippi mondo impresa situazioni comuni Regioni Province consorzi di sviluppo cito i principali tutti operano a fianco dell'impresa
Quindi immaginate voi che c'è un certo ingorgo al semaforo verso l'impresa talvolta non capisce più niente il quale a quali invito rispondere molte volte inviti che coincidono per la stessa manifestazione all'estro
Io penso che un Paese serio dovrebbe definire qualche momento di coordinamento di livello a livello regionale a livello nazionale
Con ciò evitando che lo stesso denaro pubblico metta in concorrenza aziende pubbliche talvolta che non hanno l'onere del bilancio consuntivo e quindi di dover fare questo
è un modo per sperperare danaro un modo per togliere sinergie ci abbia evitare questa desolazione che tuttora è presente tuttora corrotta
La modalità di spesa pubblica e ci vuole un po'più di dirigismo in questo settore questo settore un settore che non ha bisogno di eccessiva democrazia non è il primo che si inventa la mattina il primo comune
Perché anche le armi se ne comunali
Aumento di tutto l'odio che le riguardano di si mettono a fare promozione quindi dicono nel mio territorio ambasciatore che tiene parto per il mondo di fondo e difendo questo settore ecco in questo settore l'improvvisazione non dovrebbe essere di moda non dovrebbe essere consentita
Per quanto riguarda il gelato nove segnaliamo problemi
Relativamente alla Sace il plafond sono
Scarsi e sono facilmente consumati dei soliti che hanno più dimensioni operative dei nostri forse conviene e pensare a un minimo di riserva per la piccola impresa di profonda per far sì che ci sia comunque la speranza di arrivare perché già ha un problema di costi fissi non indifferenti quando affronta questo argomento cioè noi non creiamo delle Riserve non creiamo delle certezze di riferimento e gli mettiamo in gara chi arriva prima consumare il plafond la sensazione che non semplice Rino
E poi c'è in problema grosso di garanzie anche se recentemente un miglioramento è venuta per i Paesi che sviluppo ammettendo il cinquanta per cento i garanzie possono essere date dei Consorzi fidi
Che nell'artigianato su una realtà molto sviluppata resta comunque problema dell'altro cinquanta per cento e resta il problema del cento per cento quando non siamo nella fattispecie di consorzi di sviluppo cento per cento di garanzie
è un problema grosso qui purtroppo c'è poca innovazione e non ho trovato consorzi bancari che avviene entro i individuato prodotti ad hoc per questa fattispecie noi stessi siamo con una l'istituto riferimento alla Jackass appunti proprietaria di Enel a sua volta i cori dal Tesoro che ha fatto poca strada innovazione potrebbe attivare un vero e proprio fondo di garanzia
Che venga incontro alla problema delle garanzie delle piccole imprese un fondo rotativo compartecipare con piccola parti presa di rischio ma il rischio è che fino a non sono grossi qui sono tutti i problemi di accedere o non accelera le garanzie quindi problema sulla piccola impresa prima però sulle garanzie cioè sul corso riguarda per l'accesso alla Simec perché bene o male anche le piccole imprese si affacciano anzi talvolta interni rilevanti agli investimenti all'estero ligio in quindi c'è molta operatività su quel fronte per quanto riguarda dice io penso abbiamo anche avuto modo recentemente i fa qualche battuta a margine dell'iniziativa di Pechino
Che sia utile un tornare una sorta di verifica sulla congruità dei servizi dice rispetto la piccola dimensione perché secondo noi occorrono alcune ritaratura
Non entro basti dire questo perché siccome penso che l'ICE dovrebbe in modo privati occuparsi dei piccoli dovrebbe secondo me aggiornare periodicamente cosa significa piccolo e cosa significa
La lista media del fabbisogno per vedere se i servizi possono corrispondere o potrebbero meglio corrispondere tutti i tipi di servizi compreso la riserva dispersi
Fiere che non ci verrà sempre ultima cosa fanno gli altri magari già sono perché c'è problema di di Risari c'è problema di tempestività gli inferni sono mille piccoli trucchi che sono consegnate l'Italia nel passato noi vorremmo un'Italia del presente che stabilisce per le piccole imprese delle regole in cui pur nella logica della par condicio ci siano delle modalità di accesso soprattutto laddove ci sono pochi spazi disponibili nelle mani canzoni fieristiche iniziative più rosse che c'è la possibilità che arrivino anche nei piccoli altrimenti a queste rimane praticamente preclusa
Per quanto riguarda le giocate ottantanove
E qui il mini commessi in modo particolare
A emanato una circolare che dice che quest'anno si rivedono i criteri intervento
Tengo a precisare che i consorzi della media e grande industria
Quando fanno proposte promozionali
Sono il tramite sostanzialmente per garantire per interventi promozionali a questi industrie quindi non hanno grandi problemi di strutture consortili perché le industrie socio di questi consorzi si arrangiano da sette
A fare l'intervento con saranno
Se noi andiamo a non ritenere più spesa abiti tutta l'attività consortile di accompagnamento che invece riguarda i consorzi che assistono i piccoli prese le piccole imprese non hanno a fianco l'accompagnamento i servizi nelle fiere all'estero non ci vanno
Solo che se noi come criteri newcomers fissa che non sono più spiegabili queste intese è come dire che la piccola impresa sarà anzi l'accompagnamento se lo trovi dove lo vuole
E guardate che l'accompagnamento all'attività di informazione di assistenza alla piccola impresa per condurla la prima o la seconda la terza esperienza è fondamentale
Quindi attenti a rivedere non troverete certo il nostro consenso i criteri l'intervento di operatività della legge trenta trentanove perché vanno nella direzione opposta della piccola impresa così come suggeriamo Emin come se attivi il comitato che è stato due anni fa della migliore tra i cinquantaquattro la legge vecchia ma comunque una legge che tenta di stimolare la partecipazione della piccola impresa con cataloghi altre iniziative oppure sostituiamo la con altri interventi
In sostanza si pongono queste leggi queste strutture problema da piccoli petardi che imperdonabile non possiamo vivere di carità del ministero industria come il fondo nazionale che opera che ha consentito per esempio
A ottantatré imprese artigiane di essere presenti più un po'di loro sforzo in quel di Pechino perché se si assume la piccola impresa come uno obiettivo della politica bisogna tradurre questo obiettivo in in pratica facendo fare comunque la piccola impresa la sua parte economica da se il problema è l'affacciarsi di nuove imprese arie del mercato
Sia al mercato del commercio con l'estero sia alla agli investimenti all'estero bisogna dare la prima simulazione dalle prime aiuto perché voi
Queste coinvolta hanno fatto positivamente l'esperimento
Vanno con un i loro mezzi attenzione anche la promozione di nuovi strumenti secondo me c'è molta opportunità attorno al commercio elettronico dovrebbe entrare un po'di più nelle negli interventi
Anche vini in promesse del dice il resto perché per le imprese artigiane soprattutto l'artistico che hanno serie limitate di alta qualità il commercio elettronico e consente di veicolare le molto bene
E consente di superare tradizionale gratta quantità di domandai disponibilità limitata perché sono serie artistiche limitate però l'Italia è fondata su questo tra tra i tanti punti forti anche questo punto forte della produzione dato artistico così come è importante riprendere quel buon esempio punto produttivo di Vinicio Roma New York di prodotti a rotazione in un punto fisso di showroom questo secondo me dovrebbe essere moltiplicato in tutte le principali piazze così come è utile anche riferimento alle comunità all'estero negli stessi lavoriamo con la emigrazione di origine italiana gli imprenditori in Sudamerica in molte parte vediamo che potrebbero questi rappresentare uno strumento efficacissimo
Di raccordo con i prodotti italiani così come sull'informazione sull'assistenza insomma si può innovare molto di più in termini di servizi alla piccola impresa il impresa pisana concludo osservando soprattutto dalle parti in cui io provengo e il flusso di imprese anche piccole anche artigiane verso i Paesi della rete con in modo particolare quindi tutto Cecrope un flusso inarrestabile ed è pur vero che in questo modo si rimedia il sulla carenza di mano d'opera che dalle nostre parti è fortissima e quindi c'è un riequilibrio tra queste c'è anche il rischio che questo inarrestabile flusso non sono svolti la mano d'opera extra comunitari ma svolti anche la manodopera locale non essendo pronto il PIL il territorio italiano a a a a sostituire lavorazione di basso valore aggiunto con lavorazioni divora raggiunto più strategico
E riflettiamo un po'di più perché noi stiamo aiutando anche con danaro comunitario con la Rotaliana in presenza di una sottovalutazione delle clausole ambientali delle cause sociali ripeto un flusso ininterrotto che vede un po'oltre mille imprese all'anno andarsene continenti con decine di migliaia di posti di lavoro in questi paesi dove con mille lire allora di costo dell'operaio eccome anche una disponete all'operaio a fare un discreto lavoro c'è un per alcuni territori tutto il Nord è stellare adriatica un nuovo punto riferimento che fa riflettere da un lato per le azioni di sostegno perché Orsa verso un allargamento del mercato sinfonico dall'altro lato per le conseguenze se non si recupera velocemente nei territori in cui questo lavoro fai sono con iniziative anche relative all'export a maggio valore aggiunto disvalore più strategico grazie
Grazie gergo mille
Il dottor regge il vino direttore generale l'e-commerce
So che aveva un impegno venne
No grazie presidente
Nell'affrontare questo tema del commercio estero io credo che sia bene anzitutto comincia ad avere qualche qualche cifra si sente
E se sì
Sì grazie non volevo dire che nell'affrontare questo tema la cui importanza è stata mi sembra sufficientemente sottolineata tutti credo però che sia interessante dare qualche cifra per vedere per mostrare
Six
Va be va bene così no consente
Non se la mancanza
Grazie
Presidente dicevo che parlando dell'importanza del fenomeno del commercio estero riterrei opportuno dare qualche brevissima cifra per vedere qual è l'impatto di questo fenomeno sull'economia italiana
Secondo le statistiche del produttiva come diceva il professor Onida
E le attività di importazione ed esportazione di beni hanno raggiunto nel mille novecentonovantasei di quattrocentocinquantasette miliardi di dollari tardiva ottocento mila miliardi di lire
A questo proprio raggiungere gli scambi di servizi di cui l'Italia il quinto esportatore il quinto importatore mondiale per centoventotto miliardi di dollari pari a duecentoventicinque mila miliardi di lire
Questo insieme di flussi che assorbono ormai milioni di miliardi di lire rappresenta il cinquantatré per cento del PIL che nel mille novecentonovantasei si è attestato sul milioni ottocentosettantacinque mila miliardi questo vuol dire che in sostanza l'Italia vive di commercio estero
Anche a prescindere dalle negli ultimi anni dalla congiuntura degli ultimi anni nei quali l'esportazione costituito il dottor il principale se non il sogno dell'attività produttiva nazionale è chiaro che il commercio estero rappresenta un elemento costante insostituibile per la vita economica del paese
Da qui l'esigenza di mettere in opera tutti gli strumenti di supporto che possono favorire non sollevare la presenza dei nostri imprenditori fino cerchi sterile
Strumenti che riguardano come è stato detto alla promozione a quella sull'aspetto assicurativa quello finanziario quello volto a facilitare la realizzazione di iniziative di cooperazione insediamenti stabili ma che riguarda anche quello probabilmente meno appariscente ma pregiudiziale rispetto a tutti gli altri delle regole che devono governare gli scambi internazionali
Ed è su questo aspetto che io oggi vorrei soffermarmi perché esso si pone a monte della stessa possibilità di commerciare
La politica è e che tutta la materia a che si definisce al mattino nella politica nazionale la politica commerciale che Livatino affetti con l'impressione che non si senta più donne risulta gruppetti a definire le modalità concrete Dino attraverso cui gli scambi commerciali si possono effettuare e nulla ha rassicurato il rispetto degli impegni assunti
Perché in questi meccanismi bisogna sapersi inserire far valere gli interessi italiani sia sotto il profilo di una giusto a tutela delle nostre produzioni da pratiche si totalmente aggressive dei concorrenti esteri
Sia sotto quello di una maggiore apertura dei mercati terzi che via più ampio spazio alle nostre esportazioni
A livello europeo il Trattato di Roma stabilisce che ormai la politica commerciale e competenza esclusiva della comunità
Essa viene perciò sta definita dal Consiglio dei ministri che decide a maggioranza qualificata su proposta della Commissione e questo sia per quanto riguarda le politiche autonome come la definizione dei regimi di importazione o euro olio regina preferenziale come nel caso delle preferenze niente generalizzate ordini Scudo di Difesa commerciale anti dumping antisovvenzione etc
Sia per quanto riguarda i negoziati con i Paesi terzi che su un mandato di direttiva del Consiglio vengono condotti dalla commissione assistita da un comitato formato dai responsabili della politica commerciale degli Stati membri
Sul piano autonomo la comunità si è data una politica commerciale molto liberale
Che con la Costituzione e al momento dell'instaurazione del mercato unico ha ha comportato l'abolizione di tutti i contingenti nazionali
Con qualche residua eccezione di contingenti che sono stati comunità Rizzati col giro in effetti esistono solo quattro contingenti comunicati all'importazione dalla Cina
Basta vedere i geni particolari legati alla particolare sensibilità degli settori quello tessile quello siderurgico
Discorso a parte le riterrebbe naturalmente la politica agricola
Libero dell'organizzazione comune di mercato rispondono a delle filosofie diverse che però oggi sono in evoluzione proprio per consentire una maggiore aderenza alle esigenze di integrazione con il mercato mondiale
Parallelamente a questo approccio liberista si è vegliato acché sì assicurasse anche però insieme alla libertà una lealtà dei commerci
E proprio in occasione della conclusione dell'Uruguay Round
Che ha segnato un ulteriore importante apertura del mercato comunitario con il media dei dazi europei scesa al tre virgola sei per cento
Che si è ottenuto anche su impulso italiano che gli strumenti di difesa commerciale di via venissero resi più rapidi e più efficaci
Vorrei precisare che non si tratta di diatribe astratti o di schermaglie diplomatiche ma si tratta di fatti che spesso riescono ad avere un'incidenza determinante proprio sugli interessi delle nostre imprese basterebbe citare recente episodio la nuova normativa americana sulle regole di origine per i prodotti tessili
Che avrebbe comportato la messa fuori mercato di nostre produzioni per circa duecentotrenta miliardi dell'isola hanno e in quanto queste nuove regole avrebbero imposto che il tutti i nostri prodotti sedici fabbricati a partire dal seta cinese
Pur avendo in Italia a acquisendo un valore aggiunto di oltre il quattrocento per cento avrebbero dovuto essere commercializzati con il marchio made in China o più made in Italy
Su questo abbiamo contro condotto sia a livello comunitario che a livello bilaterale
Un'azione che è stata efficace nel senso che è stato raggiunto un accordo secondo cui gli americani si sono impegnati a modificare queste norme gli hanno già presentato quindici giorni fa da necessari proposte al congresso
E nel frattempo è stata messa in piedi una normativa provvisoria che consente comunque di identificare una manifattura italiana al momento della commercializzazione del comma otto
Non mi sembra perciò azzardato dire che il futuro degli scambi internazionali si gioca al tavolo delle regole
Tavolo che come dicevo io sfuggire ormai meccanismi strettamente nazionali per collocarsi al livello anzitutto comunitario ma poi multilaterale
Oggi alle soglie del Duemila non importanti scadenze si presentano per la politica commerciale dell'Unione Europea
E la loro realizzazione da preparate gestita in maniera che di rilevanti interessi del nostro commercio estero siano adeguatamente rappresentati e tutelati
I più significativi significa che gli obiettivi sono stati organicamente illustrati nel corpo dell'Agenda due mila è stata predisposta dalla Commissione alcuni mesi fa
Il primo aspetto che vorrei richiamare il previsto ampliamento dell'Unione ai Paesi dell'Europa centro-orientale meridionali su cui si è pronunciato il Consiglio europeo della settimana scorsa
Vorrei dire che che essa non dovrebbe comportare sotto il profilo della politica commerciale degli sconvolgimenti maggiori e quanto con la maggior parte dei Paesi candidati siamo già in regime di associazione con conseguente quasi totale libertà degli scambi
Occorre però tener presente che da competente detrazione in Europa di economie a livello di sviluppo e di regolamentazione talmente diverso
Tappa per tappa comportare distorsione nei commerci in relazione alla disomogeneità delle condizioni di concorrenza che possono manifestarsi
Sarà perciò necessario biliare a che l'evoluzione dei nostri strumenti di difesa commerciale sia correlata al progressivo adeguamento agli standards europei delle caratteristiche economiche e giuridiche dei nuovi membri
Basti pensare che alla Turchia con cui siamo già in regime di unione doganale continuava ad applicare eroiche disciplinanti dumping
Un altro settore di nostro particolare interesse alla politica mediterranea con la previsione di non di un'ampia zona di commercio integrati che comprenda l'intero bacino è evidente l'esigenza di porre su un piano di sufficiente competitività alcune nostre produzioni che potrebbero essere ulteriormente compromessa da un massiccio afflusso di prodotti a basso costo
Braccio mira anche la riforma di alcune organizzazioni comuni di mercato nel settore agricolo ma sono altrettanto evidenti le prospettive di penetrazione di presenza stabilità Diana i mercati caratterizzati da grandi potenzialità di sviluppo
Altro obiettivo di grande interesse tenuto conto dei ritmi di crescita che alcune economie stanno registrando nella rinegoziazione della convenzione di nome
Che potrebbe per prefigurare in un trattamento differenziato con contemperamento di diritti ed obblighi in funzione del diverso grado di sviluppo dei vari Paesi associati
Tendenza questa che la comunità va affermando a livello autonomo anche nel quadro delle preferenze generalizzate che dall'anno prossimo non si applicheranno più a pongo in Corea del Sud Singapore giunti ad uno stadio di sviluppo
Incontestabile
Ma sul piano degli impegni multilaterali che si presentano le sfide più interessanti
E non non faccio la storia dell'ultimo negoziato multilaterale quello dell'Uruguay gravando
Che è sfociato in una ulteriore grande liberalizzazione non solo delle merci ma per la prima volta ha trattato il problema dei servizi della tutela della proprietà intellettuale
E con la costituzione della dell'organizzazione dell'Organizzazione mondiale del commercio ha messo in piedi
Un sistema
Per la prima volta efficace di risoluzione delle controversie
E ieri che sta avendo un successo enorme basti pensare che nei primi due anni di vita dell'OMC ci sono state più procedure contenziose viene quarantasette anni di vita del precedente che ha
Però vorrei solo soffermarmi sul fatto che a fin e secolo è prevista fra due anni è previsto l'avvio di negoziati su tutta una serie di materie dall'agricoltura ai servizi alla proprietà intellettuale secondo calendari già previsti dagli accordi di Marrakech
Trattative che dovrebbero essere nella nostra ottica
Accorpate in un negoziato globale dove sarà più agevole trovare in un quadro complessivo un equilibrio dei risultati
Da questo tavolo negoziale all'Europa un ruolo crescente da giocare
Forte dell'unione economica e monetaria in via di consolidamento e non da prospettiva di un ampliamento che la configurare incontestabilmente come il primo premio di produzione e di consumo nel mondo
L'Europa dovrà assumere un ruolo di leadership per l'approfondimento il potenziamento del sistema multilaterale degli scambi
Il mese scorso il ministro Fantozzi ha riunito a Firenze i ministri dei quindici Stati membri responsabili per il commercio con l'estero con la partecipazione anche del direttore generale dell'OMC Ruggiero
Del vicepresidente della commissione britannica ed il segretario generale dell'OCSE Johnston per cominciare a delineare le strategie dell'Europa nell'ottica della crescente globalizzazione del mercato
Nella sala con una volontà di procedere sulla via dell'anno in più molti la periodizzazione degli scambi
Dal rafforzamento dell'OMC della sua universalità oggi ci sono ventotto Paesi fra cui Russia e Cina che stanno negoziando per aggregarsi ai centotrenta pesi che sono già membri dell'organizzazione
Ed è l'effettiva integrazione del sistema dei Paesi meno avanzati
Ma immersa anche l'acconto la consapevolezza delle dell'importanza dei cosiddetti nuovi termini la concorrenza di investimenti l'ambiente le condizioni di lavoro il commercio elettronico
Sulle interazioni fra commercialmente già ambito necessità dovrà dall'epoca della conferenza di Marrakech per concorrenza Investimenti
La Conferenza di Singapore ha istituito negli appositi gruppi di lavoro e nel frattempo nell'ambito più ristretto dell'OCSE si sta negoziando un accordo multilaterale per gli investimenti
Particolarmente controverso appare il l'argomento delle condizioni di lavoro
Che suscita crescenti talora contrastanti emozioni
Sono tutti temi di enorme interesse anche se occorre essere coscienti dell'esigenza di evitare quella che potrebbe essere considerata una distorsione di strumento
Non si può cioè pretendere di risolvere in un quadro non del tutto pertinente quello commerciale problemi che non si riesce a risolvere nel quadro proprio sulla questione delle condizioni di lavoro alla conferenza di Singapore ha riconosciuto
La competenza primaria dell'Olivetti dell'Organizzazione internazionale del lavoro ha riconfermato l'impegno di tutti i partecipanti ad osservare gli standard sociali internazionalmente riconosciuti
Ma nello stesso tempo ha respinto tutti ha respinto l'utilizzo di questo argomento a fini protezionistici gli ha prevalso uno a questo riguardo alla collaborazione fra l'OMC nello
Sul piano più generale quello che emerge sempre più chiaramente che il fenomeno del commercio estero
è condizionato in misura crescente da fattori diversi dagli ostacoli alle frontiere
Dodici venga servizi saranno delle quell'eccellente tecnica
Cioè parallelamente alla globalizzazione dei mercati
Si sta affermando la consapevolezza della globalizzazione del termine commercio
In quanto spesso e sempre più funzione di una serie di normative interne di tutt'altra natura ma che sulla possibilità stessa di commerciare hanno un'influenza determinante
E il messaggio lanciato a Firenze dall'Italia indica chiaramente come la nuova frontiera dei nobili dei futuri negoziati multilaterali sia ormai l'armonizzazione
La ricerca cioè di una maggiore coerenza fra i principi ispiratori delle varie normative interne da quelle ambientali e quelle sulla concorrenza
Da quelle sociali a quelle sugli investimenti nell'ottica di eliminare gli effetti distorsivi sul corretto atteggiarsi del fenomeno commerciale
Si tratta certamente di una di un obiettivo ambizioso
Il suo perseguimento al controcanto essere facilitato da nuove forme di cooperazione che si stanno sperimentando a livello regionale anche con la diretta partecipazione delle classi imprenditoriali
Basterà citare il dialogo transatlantico con gli Stati Uniti e quello con il Canada
Classe nell'iniziativa di dialogo strutturato con i Paesi asiatici alla conferenza Est-Ovest tra gli sette e di Paesi in transizione
Particolarmente stimolante appare per esempio l'idea che è stato adombrato al vertice di Washington del cinque dicembre scorso di creare con gli Stati Uniti una ma pesche comporti l'eliminazione di tutte le barriere tecnica gli scambi
La completa liberalizzazione di tutti gli scambi di servizi il l'eliminazione a termine di Tutti pazzi industriali ce lo supera il tradizionale ambito delle intese regionali volti a stabilire accordi preferenziali zona di libero scambio unioni doganali
E che talora vengono viste come un'alternativa contro però scalda molti la totalizzazione degli scambi
Per la nostra ottica di Cosa nostra italiana ma anche nostre europea non ci deve essere contrapposizione tra regionalismo e multilateralismo nella misura in cui il primo sì brava in sintonia e in coerenza con le regole multilaterali
Nell'esempio in Europa che in quarant'anni di dominio doganali divenuta d'aria più aperta del mondo e nell'esempio l'Italia che malgrado quarant'anni di appartenenza alla Comunità europea
A delle esportazioni che si dirigono per il cinquantacinque per cento all'interno della aggregazione regionale e per ben il quarantacinque per cento verso i Paesi extra europei
Quindi il progresso del multilateralismo con la ulteriore apertura dei mercati terzi
Questo comporta non potrà che rivelarsi benefico per lo sviluppo degli scambi mondiali e l'Italia data la sua posizione sull'esterno e certamente uno dei paesi comuni da globalizzazione dei mercati offre le maggiori opportunità
L'impegno
Adesso prende io vi dico sempre che c'è nell'acque del caffè in fondo se qualcuno con ristorante è superiore al professor Luigi Troiani che è responsabile l'aria internazionale della Confcommercio
Ringrazio intanto per l'invito ringrazio il gruppo di Forza Italia del Senato per l'organizzazione di questo convegno
Come tutti noi sappiamo l'Italia da quasi cinque anni sperimenta un saldo attivo di bilancia commerciale
E questo è sottolinea un fenomeno assolutamente nuovo per il nostro Paese
Storicamente infatti la struttura economica italiana ancora all'inizio di questo decennio non appariva certamente con una vocazione al particolare ha rapporti economici con l'estero neppure sotto il profilo commerciale
Ma quasi all'improvviso è diventato insieme a Paesi come la Gran Bretagna l'Olanda la Germania Giappone e Taiwan uno dei paesi al mondo che più guadagna con le sue operazioni commerciali
Ora noi abbiamo in questo anno novantasette come già un inizio nell'anno precedente
Alcuni dati che ci dicono come questo trend positivo pur trovando confermano i numeri abbia tendenza a riqualificarsi
Intanto una parziale ripresa italiana del livello dei consumi e della produzione
Comporta una crescita di importazione inoltre svaluta azioni e le crisi finanziarie sofferte negli ultimi mesi dall'economia esportatrici del Sud-Est asiatico
Particolarmente quella coreana indonesiana
Finiranno necessariamente per rendere più competitive alcune esportazioni asiatiche rispetto a quelle di Paesi che come l'Italia mantengono alti costi di produzione e ci auguriamo tutti anche una certa stabilità di cambio
A ciò si aggiunga l'aggressione che sui valori della nostra bilancia commerciale cominciano a manifestare le esportazioni di marca tedesca nordamericana giapponese
Che provengono dare rispettivamente al Centro Est Europa l'area Nafta e Apeca l'aria a sei anni e appena dove quelle potenze economiche producono a bassi costi
Da un lato siamo certamente in grado di reggere a queste tre ondate compra
E ad altre cure non faccio cenno per brevità
Magari con qualche perdita parziale di posizione
Ma dall'altro occorre che l'Italia da poco come diceva diventata potenza commerciale si attrezzi in modo strutturale per sostenere un ruolo al quale sembra non voglia più rinunciare
Anche perché diciamocelo chiaramente con l'adozione dell'euro non saranno più consentite quelle folate svaluta attive che in passato hanno dato più di una volta ossigeno la curva delle nostre esportazioni
Attrezzarsi strutturalmente significa intervenire ad almeno quattro livelli
Il primo riguarda le politiche che chiamerò di struttura paese
La scuola innanzitutto la formazione tecnica e tecnologica poi insieme alla ricerca qualcuno dovrà pure prendersi cura della diffusione di una reale cultura economica internazionale in un Paese in cui la cultura gestionale e manageriale resta ancora sostanzialmente provinciale
Basti guardare a quanti dei nostri operatori sono in grado di dialogare in un minimo di inglese con i loro interlocutori esteri
Basti pensare alle risorse infine che il bilancio dello Stato investe non solo nei processi di internazionalizzazione delle imprese in quanto tali
Ma soprattutto nei bilanci degli stessi ministeri Ministero degli Affari Esteri Emin commessi in primis che sono preposti alle funzione di internazionalizzazione del Paese
Il secondo livello su cui vorrei richiamare la vostra attenzione riguarda le politiche di ristrutturazione delle aziende come anche dell'associazionismo imprenditoriale
Se noi siamo in un Paese che vuole seriamente affrontare la competizione internazionale
Occorre che le aziende ripeto le nostre associazioni imprenditoriali portino all'estero dentro le loro stesse strutture di direzione di governo strategico
Noi spero cioè non può più essere una specie di aggiunta alle normali funzioni aziendali
La globalizzazione dell'economia impone che tutta intera la pianificazione tenga conto degli aspetti produttivi e commerciali derivanti dal mercato mondo
Il terzo punto il terzo livello riguarda la riorganizzazione dell'azienda Italia attraverso processi di razionalizzazione e sostegno pubblico
Il nostro tuttora appare come uno dei Paesi al mondo con il più elevato PIL a questo titolo fa parte del G7
Ma probabilmente ci dicono coloro che guardano più avanti nel tempo fra una decina d'anni questa situazione potrebbe venire a cadere se non fosse adottato nel frattempo una politica che preveda misure di sostegno e perché no di razionalizzazione al nostro mondo di stare al mondo direi di confrontarci con l'esterno
Credo tutti noi possiamo convenire che continuiamo a mancare di troppe cose indispensabili per sostenere per dare sostegno e continuità all'attuale posizione competitiva del Paese
Pensiamo alle carenze delle nostre infrastrutture di servizio fisica le strade di svincoli autostradali e tangenziali le ferrovie porti ed ero porti interporti e quant'altro
L'Italia è il Paese più intasato al mondo visto che ha già elevato numero di auto per chilometri di viabilità
A parte questo le infrastrutture di servizio in materiali non è che è presente in uno stato migliore sappiamo che la telefonia le telecomunicazioni in genere
Sono in arretrato rispetto ai Paesi con cui dobbiamo competere e qui scontiamo decenni di autarchia di Monopoli di mancanza di libertà di competere e così via son cose che sappiamo ma qualcuno dovrà ripeto pure metterci le mani
In questo contesto industria e commercio non riescono sempre a collaborare come dovrebbero e potrebbero lo si vede con chiarezza nella scarsa capacità dell'azienda Italia di dotarsi di servizi alle imprese per la commercializzazione all'estero
Manchiamo di grandi e Bari del trading companies di depositi di punti vendita diretti connettivo è all'altezza dei bisogni tra l'Italia e i mercati su cui agiamo
E spesso purtroppo mancano anche gli uomini e le competenze necessarie a competere
Inoltre la penetrazione all'estero non risulta coordinata da nessun vero strumento istituzionale
Che sia in grado di riassumere le molteplici esigenze degli operatori e quindi di fornire loro una puntuale assistenza logistico organizzativa
Come risultato diamo spesso l'impressione di muoverci a vuoto consumando risorse e accumulando frustrazione per quel che è peggio gravando sui costi delle imprese e mostrando un'immagine negativa del paese
Il discorso sul coordinamento e sull'assistenza paese riguarda evidentemente in particolare i piccoli e medi operatori
Alla lunga non ce la possono fare lo diceva
Qualcuno che è intervenuto prima di me
Da soli non possono dotarsi dell'Intelligence inteso pensabile nel mercato globale che costa molto così come costano molto le informazioni e le anticipazioni
Di cui ogni impresa che si rispetti ha necessità le cose in qualche modo bisognerebbe saper le prima ai nostri tempi non dopo
Così come non possono avere magazzini punti di comunicazione e quant'altro serve ripeto per competere a livello alto
Sono certamente state create il polmone associative consortili molto interessanti da parte delle imprese anche da parte di quelle piccole e medie
Che queste hanno tentato di fare il possibile ma serve lo ripeto un atteggiamento nuovo e complessivo del Paese in quanto tale che non può transitare attraverso un impegno delle autorità di governo soprattutto ormai non può che transitare chiedo scusa e le agenzie delle carte dalla legge del Cile sull'estero
Come anche evidentemente Sace dice Simest e quant'altro
Il quarto livello
La bilancia commerciale
L'Italia e paese postindustriale ed industria avanzata ma di questo non si ritrovava sufficiente traccia nelle voci che compongono la parte attiva della nostra bilancia così rischiamo di trovarci fra poco a competere cosa che in molti casi già tiene
Non con i nostri partners del G7 o con i Paesi avanzati ma con i Paesi più arretrati di noi
Siano essi centro europei quattro asiatici
Tra poco quando grazie alle macchine alle tecnologie questi Paesi avranno acquisito la gran parte delle nostre capacità di lavoro producendo a prezzi inferiori ai nostri ci toglieranno molte opportunità di esportazione accorre al occorre allora insistere nella rinuncia a certe produzione nella ricerca e sviluppo di nuovi prodotti e di nuovi settori a più alto valore aggiunto
Servizi e turismo in quest'ambito così come hanno fatto in altri Paesi possono giocare un ruolo di trascinamento e di accompagnamento anche per l'industria e per il primario
Al tempo stesso occorre dare una strategia complessiva e sistemi di alleanze imprenditoriali e delle condizioni produttive leggenda in certi accordi di commercializzazione e così via
Che vengono raggiunti nei vari Paesi delle nostre imprese anche da quelle piccole e medie
Per quanto riguarda l'impegno della Confcommercio nel nel fare queste affermazioni dichiariamo evidentemente di essere disponibili per questo lavoro
Peraltro come sanno i colleghi che con cui lavoriamo ogni giorno
Negli ultimi tempi la Confcommercio sta
Cercando
Sui mercati esteri alcune affermazione che in altre epoche non era necessario ricercare
Recentemente ad esempio abbiamo preso parte ettari in Cina era la prima volta che la Confcommercio
Partecipava ad una manifestazione di questo tipo stiamo organizzando insieme ad altri Organizzazione del commercio dei paesi rivieraschi una iniziativa sul Mediterraneo
La prima conferenza si è svolta a Marsiglia la seconda dovrebbe per l'appunto tenersi in Italia probabilmente nel Mezzogiorno
I nostri associati e ci chiedono una maggiore proiezione verso destra e questo ha rilevato anche da un questionario che stiamo in questo in questa classe
Raccogliendo dai nostri associati e che dice appunto queste cose
Io non ho ho volutamente parlato dei bisogni dei nostri perché non mi sembrava questa l'occasione per sindacalizzata un intervento a Confcommercio però vorrei comunque cogliere questa occasione per rivolgere un appello soprattutto ai politici che son qui a rappresentanti del ministero
Mi riferisco alle necessità di rivedere una parte della legge a sostegno della penetrazione commerciale sull'estero
Vissi richiedono garanzie che i commercianti proprio per loro natura in genere non sono in grado di offrire non è casuale che soltanto il cinque per cento del totale dei finanziamenti dati alle imprese
Per la sostegno alla penetrazione commerciale sull'estero abbia premiato commercianti non è casuale
Per i loro questo perché attualmente il nuovo Regolamento in fase di discussione di emanazione si potrebbe tenere conto di questa situazione grazie per l'attenzione
Ne quindi ora la parola il senatore Antonio Cabras sottosegretario per il commercio con l'estero
Vi ringrazio per aver avuto sensibilità tanto aver promosso ma un momento di approfondimento su un tema come questo che per la verità tarda ad uscire la dagli ambiti cosiddetti specializzati per diventare così come i numeri e la statistica mettono in evidenza soprattutto negli ultimi anni è andato poi di rilievo sia per quanto riguarda il suo contributo alla alla produzione alla dritti ricchezza del nostro paese ma sia soprattutto per il rilievo che è l'ormai consolidato o saldo attivo dalla nostra bilancia commerciale età alla bilancia commerciale dell'Unione europea tutto nei confronti dei Paesi extraeuropei
Ciò che mi sembra importante sottolineare oltre le cose che non ripeto che sono state efficacemente
Dette nell'introduzione di questi lavori e anche da parte di chi è intervenuto fino a questo momento una sempre più diffusa consapevolezza dell'importanza che la produzione italiana rivolta verso l'estero assume per la produzione della ricchezza complessiva del Paese e per il ruolo
Che il sistema italiano sempre più assume nella dimensione globale degli scambi e l'economia
E questo non è poco perché
Le cose si fanno e si migliorano se per intanto si è d'accordo su questo punto
Cosa sulla quale ancora oggi si discute soprattutto tra di noi
Ed in particolare quando si affronta la dimensione e la qualità tema che è stato trattato anche sottolineato nelle nelle cose che abbiamo sentito fino ad ora delle risorse pubbliche
Che sono fatti ovviamente di servizi e di risorse finanziarie che vanno a sostenere questo sistema che produce per l'estero
Intanto vorrei correggere non per negare
Le risorse sono insufficienti ma soprattutto per avere un po'più chiara la dimensione delle risorse che dal bilancio pubblico vanno verso questo settore che non sono limitate esclusivamente alle poche centinaia di miliardi che compaiono nella tabella del ministero per il Commercio estero perché per fare un un ragionamento di globalità
Delle risorse che dal bilancio dello Stato vengono a vario titolo Lentate in questa direzione
Ovviamente a questi bisogna aggiungere i fondi che sono più propriamente più direttamente amministrati dal Tesoro che riguardano i fondi dotazione della Sace che riguardano i fondi di rotazione delle differenti leggi che sono gestite da istituti di credito in particolare dal Mediocredito centrale
Che vuole ricordare sono delle voci ricorrenti annualmente nel bilancio dello Stato quindi seppure insufficienti comunque raggiungono una cifra che supera il migliaio di miliardi all'anno
Direi quindi che
Non siamo in presenza di una cifra trascurabile
E tuttavia si pone l'esigenza di riqualificare questo il punto
Di coordinare
Questo o significativo seppure insufficiente ammontare di risorse che sono nel bilancio dello Stato per sintonizzarsi comma ciò che avviene fuori dall'Italia
Però c'è un primo punto che mi pare importante sottolineare lo ricordava Gerbino nella sua lucida analisi sulle regole del commercio internazionale sul fatto che sempre più i Paesi tendono ad uniformare i loro strumenti di sostegno però il primo punto è questo
Dobbiamo cominciare a cambiare è ad adeguarci ad una regola che diventerà sempre più fare reati e cioè il sostegno pubblico
Sempre meno dovrà andare verso il reddito dell'impresa o a sostenere il reddito dell'impresa e sempre più dovrà essere orientato a quei settori che noi chiamiamo della promozione che un se una qualità di sostegno che è accettata dalle regole internazionali e per le quali ovviamente c'è un'esigenza di rivisitare gli strumenti che attualmente sono in vigore nel nostro Paese molti dei quali è stato ricordato sono nascono da leggi che partono addirittura dal mille novecentocinquanta quando le regole del commercio degli scambi internazionali che hanno ben lontane da quelle
Che oggi sono in atto e soprattutto sono ben lontane dall'Indirizzo che noi all'interno dell'Organizzazione mondiale del commercio prima e all'interno dell'Unione Europea fa immediatamente dopo cerchiamo di sostenere questo è un punto non secondario perché in un momento come questo nel quale con la legge finanziaria
Dell'anno in corso a quella del mille novecentonovantasette il Governo ha ricevuto al Parlamento una delega per adeguare tutti gli strumenti
Che in qualche misura sostengono il sistema produttivo italiano e quindi sia quello che produce più direttamente per il mercato interno ma anche quello che si rivolge in modo particolare al mercato estero questo è un punto sul quale noi stiamo direi quasi concludendo una riflessione interna in sede tecnica del ministero per ci apprestiamo programma che abbiamo è entro il prossimo mese di gennaio di presentare la nostra proposta di decreto legislativo che poi ovviamente sarà discussa in ambito del consiglio dei ministri che aggredisca questa tematica e quindi e in qualche misura cerchi di soddisfare quelle esigenze che sono stati anche poste nella nella nella relazione nelle relazioni che abbiamo sentito nella nell'incontro di oggi ovviamente rimane aperta una problematica
Di quantità delle risorse finanziarie che deve fare i conti e con le priorità e soprattutto con gli obiettivi principali che la contingenza dei bilanci di questi ultimi anni hanno posto l'attenzione del Governo
E che ci auguriamo con la definitiva a a conclusione della fase il risanamento del bilancio dello Stato siano sempre più qualitativamente orientati
Verso boh il sostegno della produzione nei termini che ho ricordato e ovviamente fra questi anche nella riduzione graduale di quella che la pressione fiscale nei confronti della sistema produttivo nazionale
Il secondo aspetto mi pare importante sottolineare guardando a questi appuntamenti futuri alle nuove regole e che e sicuramente c'è una problematica diciamo di globalizzazione e di libero mercato e tuttavia non deve sfuggirci
Che il mercato più libero per alcuni è meno libero per altri cerco di spiegarmi con parole semplici
L'organizzazione mondiale del commercio è un'istituzione importantissima nella quale il negoziato evidentemente e lo strumento che regola che detta le regole ma che regola anche i conflitti e sappiamo che il negoziato ovviamente non sempre si stabilisce fra a negoziatori che hanno un eguale peso un eguale potere negoziale un eguale forza
Noi stiamo registrando questo anche dentro l'Unione europea pur essendo quel una parte dell'Europa nella quale
I tagli gli italiani un cittadino italiano è sicuramente il più convinto sostenitore dell'Unione europea non soltanto sotto il profilo economico ma anche sotto il profilo istituzionale politico e tuttavia registriamo che questo principio del negoziato
Sottende anche alla forza la capacità di negoziato
E allora non dimenticandoci mai questo dobbiamo ovviamente
Cercare di sviluppare un ruolo politico in questa direzione che deve mutare la qualità rispetto ai problemi
Con questo voglio introdurre un concetto che mi sembra ormai sia diventato un concetto diffuso che la diplomazia che abbiamo conosciuto negli anni post passati che si è concentrata prevalentemente quasi esclusivamente sul terreno politico deve invece sempre più incentrarsi sotto il profilo diplomazia degli affari questo il punto di grande novità
Perché diciamo domina lo scenario sul quale la l'azione stessa dei governi della loro dimensione collegiale ma anche attraverso i rami dell'Amministrazione che più propriamente sono impegnati in questo settore
Devono acquisire il CEE
Un'esigenza di adeguamento a questa nuova visione nuova dimensione globale di cui stiamo parlando che riguarda anche l'azione stessa il modo di essere dell'amministrazione pubblica devo dire e questo è un concetto che vale per noi italiani più che per altri ovviamente la diplomazia degli affari era un una consuetudine molto più radicata nella nel mondo anglosassone nel mondo germanico e questa è anche la ragione per la quale noi abbiamo registrato proprio negli anni nei quali la nostra capacità di essere presenti è diventata non più secondaria ma più aggressiva di quanto non fosse fino a quel momento dato di conoscere una certa irritazione politica di questa presenza invadente del sistema produttivo italiano in molti mercati nei quali
Devo dire la capacità del del del nostro sistema imprenditoriale e non solo di questo ma messo ha posto il problema
E questa novità evidentemente per noi positiva aggiunge una preoccupazione in più io penso che oltre a quelli adeguamenti che sono stati citati ce sicuramente una un adeguamento politico di status politico che e ciascuno di noi che rappresenta rami dell'amministrazione pubblica fuori dal confine nazionale deve cominciare a a vedere in questa nuova dimensione in questa nuova luce
Da questo punto di vista quindi esiste un problema di adeguare gli strumenti e quindi di essere anche un po'più fiduciosi della capacità che il nostro sistema in trent'imprenditoriale ha saputo fino a questo momento manifestare io francamente colgo una contraddizione quando sento analisi direi abbastanza negative sullo stato complessivo dell'arte e poi le confronto con quelli che sono i dati statistici che si registrano almeno negli ultimi cinque anni evidentemente si può sempre migliorare ma bisogna anche avere la coscienza e la capacità di quanto si è stati in grado di sviluppare in questi anni non soltanto sfruttando un rapporto di cambio favorevole perché ricordiamoci tutti che il rapporto di cambio favorevole ha sicuramente costituito un'opportunità per farci entrare dentro un mercato dentro il quale prima non c'eravamo però è anche vero che nonostante il rafforzamento del rapporto di cambio
O meglio la stabilizzazione del rapporto di cambio ipermercati ci siamo rimasti e registriamo
I dati dell'ultima rilevazione del novantasette mettono in evidenza che chiuderemo l'anno con una sostanziale avanzo simile a quello che l'anno scorso ma in presenza di una ripresa non trascurabile delle nostre importazioni e quindi il peso diciamo così della nostra componente export è sicuramente un peso specifico che possiamo consolidare possiamo considerare via via in fase di consolidamento e allora questa riflessione che credo dovremo fare un po'tutti insieme esaminando gli aspetti negativi ma anche avendo sempre la consapevolezza delle punte di eccellenza che sono presenti nel nostro sistema io ogni volta che mi capita di fare né nei mesi recenti missioni in paesi per esempio del cosiddetto mondo in via di sviluppo la domanda
Qual è il segreto della piccola e media impresa italiana cioè c'è una una una sorta di spirito di emulazione che sta scattando soprattutto in quei paesi che sono stati e sono ancora oggi a economia centralizzata e quindi che vogliono avviare un processo di privatizzazione di liberalizzazione guardano al modello che c'è intorno al mondo e vedono l'Italia come uno dei dei punti di di di imitazione
Evidentemente siccome non sono poi così male a corti fanno una un'analisi del nostro sistema nel nella quale colgono elementi appunto da da imitare che sono elementi positivi e che dovremo utilizzare non solo per espandere ulteriormente la nostra presenza ma soprattutto come un elemento che caratterizza strutturalmente la nostra presenza
In in relazione al fatto che il futuro è fatto soprattutto di Paesi in via di sviluppo che tendono a liberalizzare a modificare il loro sistema centralizzato e quindi sono aperti più di altri alle novità che noi stessi siamo in grado di di asportare anche sotto il profilo dell'organizzazione
E qui dopo un aspetto avviandomi rapidamente alla conclusione sul quale io credo occorra e questa è un'occasione ma anche altre future che ce ne saranno sviluppare una richiamare l'attenzione presente questo questo questo accento è stato sottolineato anche nella relazione introduttiva che ho avuto modo di leggere
La difficoltà del nostro sistema che è flessibile ha una grande capacità di adattamento una grande capacità di penetrazione dentro io i più piccoli meandri che si si si si registrano e si scoprono e tuttavia tende ad essere prevalentemente un sistema che produce qua ed esporta soltanto merci
Ecco questo è un elemento che è stato la forza di questi anni ma rischia di essere la nostra debolezza della prospettiva
Dobbiamo o ovviamente con l'equilibrio necessario comprendere che alcuni mercati continueremo ad occuparli addominali se coloro i quali esportano i loro prodotti in quei mercati sono anche capaci di investire in quei mercati di realizzare le produzioni tipiche al lavoro con la loro tecnologia in quel mercato queste la chiave
Sulla quale noi dobbiamo richiamare l'attenzione di di molti dei nostri imprenditori i quali tutto sommato più facilmente impareranno l'inglese ma sono più difficilmente
Diciamo percettivi sotto questo profilo c'è ancora ecco il limite grosso che noi invece dobbiamo cercare culturale soprattutto di di di affermare nella discussione perché mi rendo conto che è una cosa delicata e difficile perché ponendola seri problemi è stato citato anche qui
La problematica della delocalizzazione delle produzioni
Verso quei paesi dove si registrano costi strutturali nelle produzioni inferiore ai nostri e così via
E tuttavia noi non possiamo pensare di continuare a occupare gli le sfere di mercato le pulsioni del mercato che abbiamo in questo momento se non entriamo nell'ordine di idee di iniziare ad investire nei paesi dove vendiamo e ovviamente investire nei Paesi dove vediamo significa anche stabilire delle partnership adeguate con soggetti imprenditoriali di quei Paesi affrontando tutte le le tematiche che sono state anche qui ricordate del diritto della protezione degli investimenti ecco questo è un terreno direi complesso e difficile nel quale iniziativa e il sostegno e supporto diciamo un buon politico del governo può svolge una funzione importante soprattutto sia nella mutilate latte la vita dei rapporti ma anche soprattutto nella bilateralità dei rapporti tuttavia una strada che va assolutamente imboccata
E e occorre che la nuovo la nuova qualità della promozione verso tutto il sostegno all'export sia accompagnata anche da una acquisita consapevolezza che un mercato che oggi si possiede si può e in permanenza continuare a possedere se si entra in questo ordine di idee e questo vale in modo particolare per quella parte del mondo che chiamiamo Paesi in via di sviluppo fa quiz ci mettiamo presenta anche la Cina nonostante sia a mio parere impropriamente chiamato paesi in via di sviluppo per le caratteristiche macroeconomiche che che che creano che hanno che lo rappresentano è ed è una una una realtà è stata citata più volte anche nell'incontro di oggi
Quest'anno noi abbiamo considerato l'anno della Cina come hanno diciamo l'impegno italiano d'intesa con tutte o il sistema associativo delle in paese
Dei servizi in Italia
Con l'insuccesso o sotto il profilo diciamo dell'immagine delle opportunità che si aprono e tuttavia ecco pensare di poter andare in Cina soltanto esportare beni prodotti in Italia è ovviamente una una frontiera assolutamente illusoria che non ci porta da nessuna parte
Il la vera chiave
è quella di ritenere che noi possiamo concorrere questo e e la sintesi forse schematica ma efficace concorrere alla alla crescita e lo sviluppo della Cina con una componente italiana importante questo è l'elemento perché costituisce la chiave di volta dalla nuova prospettiva di sostegno dalla presenza del sistema italiano nel nel mercato per l'esportazione quindi non solo al mercato d'esportazione dei prodotti ma anche sotto il profilo degli investimenti che le aziende italiane possono realizzare mi pare che su questo non ci sia una un conflitto di opinioni cioè semmai una grande convergenza lo dimostra il fatto e io concludo veramente che tutte le leggi che abbiamo trovato
L'anno scorso a partire dalla legge di riordino dell'Istituto per il commercio estero sono state tutte leggi che hanno avuto in Parlamento il largo consenso di tutti i gruppi che hanno contribuito alla loro approvazione quindi hanno avuto un'iniziativa del governo in termini di proposta ma poi nel corso del Libardo parlamentare
Hanno potuto trovare non solo il voto favorevole di tutti i gruppi politici ma anche una impegnato e fattivo contributo a migliorarle segno evidente che su questa frontiera evidentemente ci sono sostanziali convergenze di opinioni e questa mi pare la garanzia più importante perché ciò che siamo riusciti a conquistare finora Possa ragionevolmente essere mantenuto anche di fronte alle sfide che sono state ricordate sonda davanti alle nei prossimi anni grazie alla vostra
Sottosegretario accadere
Teniamo il dottor Gardenia direttore centrale l'aria internazionale della Confindustria
Ecco io prima che cade inizia volevo proprio sull'onda della la cucina viene ugualmente anche voglio dire piacevole esposizione del sottosegretario Cambiasso
E ricordare che noi diamo un grosso contributo ma al resto su quello che poi i nostro investimento nel nella produzione per esempio assoluta
Sui noli Erennio l'Italia paga mille e trecento miliardi l'anno di produzione di costi
Bene solamente duecentocinquanta rimangono intatte venne mille e cinquanta se ne vanno fuori al punto che le grandi compagnie aerei mandano i loro Track sul loro porto di Fiumicino o su
Minano OPA anche Firenze caricano i loro libri nostre merci non verso produzioni e poi la imbarco aggiudica Francoforte prova Parigi ecco questo e un altro di quegli aspetti cosiddetti infrastrutturali a cui noi dobbiamo mettere nano
Il porto di Gioia Tauro avrà non di Gioia Tauro norme niente rispetto a quello che poi lo sviluppo alle spese al all'interno cioè ferrovie e Autostrade
Funziona solo esclusivamente scaricando i contendere su piccole Munari che allargo fanno il trasbordo dei contenga il porto di Taranto norme assurdamente agibile
Perché c'è una ferrovia costruito nel mille novecentotrenta siedono con una ferrovia privata passata poi le rovine dello stato appena cinque anni fa
Che è dei tunnel sotto i quali i carichi non possono transitare e l'altra parte Charlot previo dello Stato quello che partano in Brindisi a delle curve penali che
Un tradotta con più di cinque comprende non può essere portano avanti quindi il problema e anche infrastrutturale purtroppo un intervento punto poi per attuare
I rapporti con l'estero scusate questa Amministrazione solamente perché mi
Ma io ringrazio innanzitutto gli organizzatori del convegno di aver lasciato uno spazio di parola e i rappresentanti del sistema dell'industria italiana
E avendo la fortuna di intervenire subito dopo il senatore Cabras forse questo mi consentirà di creare un po'un contraltare fra il punto di vista del progetto politico che giustamente il senatore indicato e quelle che sono i punti di vista e anche le richieste nel sistema dell'impresa
Per parlare di internazionalizzazione delle imprese italiana ovviamente occorre partire da quello che è il dato sostanziale più consistente cioè il contenuto di esportazione che rappresenta l'apporto positivo alla nostra bilancia commerciale ma ne hanno già fatto un accenno molto concreto sia il dottor Gerbino sia lo stesso senatore
Quindi su questo mi asterrò dal dare cifre o fare valutazioni c'è solo un elemento che vorrei ricordare che mi sembra molto significativo la messo giustamente in luce il rapporto sul commercio estero dell'ICE del sul novantasei e cioè l'Italia detiene un record importante in questa materia
Perché il saldo attivo della nostra bilancia commerciale rappresenta il tre virgola quattro per cento del PIL
Ora non esiste nessun Paese industrializzato che possa vantare questo risultato quindi come diceva il senatore noi abbiamo un dato di fondo una un basamento nel nostro sistema estero
Che rappresenta veramente un risultato molto importante ed è chiaro che dobbiamo costruire su questo per raggiungere i massimi livelli di sviluppo
Dell'internazionalizzazione questo è sicuramente un nostro punto di forza all'estero e devo dire che ha certamente negli ultimi anni rovesciato
L'immagine del made in Italy nel mondo
Che all'inizio era basato soprattutto sui contenuti rinnovazione di design
Eccetera oggi comincia a contare molto di più anche sul versante della tecnologia il nostro macchinario tutto quello che costituisce il grosso nel sistema produttivo internazionale
Italiano sul al mercato estero
Naturalmente non per guardarci indietro ma per verificare qual è l'atteggiamento del nostro in prese di fronte al problema all'internazionalizzazione dobbiamo ricordarci che già ancora solo pochi anni fa
Questo atteggiamento era un po'basato su posizioni molto più fugaci
C'era il famoso atteggiamento del mordi e fuggi cioè l'esportazione usata solo in funzione anticongiunturale si esporta quando il mercato interno non tira abbastanza
Perché è ovvio che è molto più facile esportare o vendere all'interno o nel mercato a fianco cioè molto più coraggio molto più struttura affrontare mercati esteri più lontani
Questo questo atteggiamento mentale diciamo eh
Sicuramente superato per quanto riguarda la maggioranza degli esportatori soprattutto degli esportatori stabili
Ma non dimentichiamo che sussiste ancora oggi soprattutto nelle aziende marginali quelle che si affacciata per la prima volta sui mercati internazionali
E quindi qui nasce una delle sfide più difficili proprio per chi si occupa sia di associazionismo sia di servizi all'estero
E cioè come affrontare come superare questo atteggiamento e ottenere che sia invece trasformato in una scelta strategica permanente perché internazionalizzazione indennizzi definitiva significa proprio questo
Razionalizzare l'atteggiamento dell'impresa in maniera tale che diventi uno strumento permanente di presenza o addirittura di radicamento come si dice spesso sui mercati esteri in una funzione strategica
Venne assorbita
E questo a o grosso vantaggio di massimizzare il vantaggio competitivo che è insito nel prodotto che l'Italia riesce a produrre
E soprattutto poi di gestire l'innovazione perché il prodotto non è statica i prodotti decadono in un arco di tempo molto breve
E l'importante essere capaci di gestire la sua evoluzione il sistema industriale italiano certamente negli ultimi anni ha seguito l'evoluzione storica nel commercio internazionale e quindi a partecipato a questo cambiamento radicale che ha visto fra gli anni sessanta e gli anni Novanta
Un passaggio completo
Dal sistema del cosiddetto commercio estero antagonista in cui praticamente si tende a esportare senza importare
Cioè si minimizza l'effetto cosiddetto negativo sulla bilancia commerciale cercando soltanto di conquistare i mercati esteri questa era la politica come ricorderete
Tipica di Paesi come il Giappone ma anche qui questa politica non è completamente scomparsa chi ha analizzato certi atteggiamenti commerciali per esempio di una Korea o di altri Paesi asiatici sa che questo problema esiste ancora
Quindi anche qui abbiamo dei problemi da affrontare l'evoluzione andata fortunatamente verso il cosiddetto commercio estero concorrenziale in quei Paesi esportano e importano anche gli stessi prodotti e quindi vince
Esclusivamente l'elemento della competitività non vincono le politiche protezionistiche non si fanno più le guerre commerciali
Si passa come ricordava Gerbino prima
Dal bivacco realismo al multilateralismo per questo essenziale il problema delle regole
E quindi la predominanza che va acquistando il WTO
Nella scena commerciale mondiale attuale credo che sia un elemento al quale lo stesso sistema industriale italiano deve essere molto attaccato lo prova anche l'interesse con cui è stato seguito sia la conclusione dell'Uruguay Round sia la conferenza di Singapore che ha dato nuovo slancio a questa attività il risultato di questo processo e che abbiamo fortunatamente una crescita degli schianti
Sia a livello mondiale da sì anche a livello nazionale cioè più del doppio mediamente anno per anno rispetto alla crescita della produzione
Cioè Fillea il sistema globale diventa molto più attivo molto più commerciale e questo coinvolge sempre più anche i servizi
In questo contesto internazionale l'impresa italiana accanto ai grandi successi via registrare noto il nostro export presenta ancora però una serie di problemi specifici che richiedono la nostra attenzione forse è il caso di soffermarsi un attimo su questi in sintesi possiamo dire che ci sono almeno cinque punti interrogativi sui quali dobbiamo riflettere e per i quali dobbiamo cercare delle soluzioni nuove delle strutture che ci portino avanti
Il primo punto è l'ho già accennato prima
Quello di passare dal dinamismo diciamo puntuale delle imprese che vogliono esportare a tutti i costi
A una vera e propria strategia all'esportazione cioè far recepire all'impresa una scelta di rendere stabile il problema di aggredire mercati esteri e consolidarsi su questi mercati un secondo punto e quello
Che ci fa registrare una scarsa diversificazione dei mercati esteri soprattutto per quanto riguarda le imprese di fascia media e piccola si calcola che mediamente l'impresa piccola e media a una concentrazione eccessiva su alcuni mercati dominanti addirittura più del quaranta per cento di quest'impresa è sostanzialmente mono mercato cioè esporta principalmente in un mercato il che evidentemente la espone dei rischi enormi perché basta una flessione della congiuntura e quel mercato e succedono guai seri sul versante della componente estera
C'è poi un problema che anche questo è particolare vivere la piccola ma di impresa è quello della disponibilità manageriale a gestire il rapporto internazionale la piccola impresa è spesso frutto vi è una e imprenditori di prima generazione raramente di seconda l'imprenditore prima generazione tende a dominare la gestione d'impresa molto difficilmente può affrontare una posizione sul mercato asiatico per tre settimane o addirittura per tre mesi
E questo indubbiamente Farina il processo di internazionalizzazione
C'è poi il problema della partecipazione nel capitale estero cioè la partecipazione al processo d'investimento estero uno dei metri più concreti livello di internazionalizzazione di un Paese
è la somma della apporto di capitale estero sul mercato interno ed investimento estero all'estero in questo su questo terreno dobbiamo dire che l'Italia è obiettivamente ancora indietro
Una misurazione decente ci porta uno zero nove per cento del PIL che possiamo confrontare con quattro per cento per l'Inghilterra tutti sanno che l'Inghilterra ha risolto il problema dell'investimento estero
In maniera molto brillante è riuscita a riciclare interi settori produttivi completamente obsoleti parliamo di automobile tanto per dare un esempio e quindi questo ci mostra una strada noi su questo piano obiettivamente siamo molto indietro
Il problema della promozione dell'investimento estero ideale ancora un problema aperto qualche anno fa grazie a un'iniziativa che non abbiamo promosso col ministero del commercio verso Roma eravamo riusciti a ottenere dal Parlamento uno stanziamento anche importante
Per lanciare questo processo lisce si è mossa ha finanziato una dozzina di progetti purtroppo il meccanismo si è inceppato al momento attuale sappiamo che è stata istituita una nuova versione della Gepi colleghi però investe che dovrebbe affrontare questo problema credo che ancora non ci siano dei risultati su questo piano e questa è certamente una delle cose da fare
Sull'altro versante abbiamo fortunatamente dei guadagni di e posizione
L'Italia oramai diventato un Paese netto esportatore di capitali quindi anche le imprese piccole medie riescono a fare investimento all'estero e questo è un punto su cui dovremo insistere molto e anche gli strumenti di sostegno dovranno occuparsi in maniera molto concreta di questo versante l'ultimo punto di difficoltà complessiva di lei
è quello a quello della prima il senatore Cabras di progettare l'internazionalizzazione produttiva cioè ancora oggi si tende molto più facilmente a esportare si considera più facile esportazione si considera problema troppo difficile quello di andare a produrre all'estero anche per i motivi che dicevo prima
Ma è chiaro che il processo di già invece è un processo inevitabile perché se non lo facciamo noi lo fanno gli altri e noi poi saremo sicuramente chiamati a dare il nostro contributo negativo investimento da Toyota in Francia
Della sicuramente Prado l'italiani e quindi da un punto di vista diciamo dell'equilibrio del sistema industriale italiano certa
Lo pagheremo un prezzo quindi questo soltanto è un motivo per spingere i nostri investimenti produttivi adottare una politica più aggressiva Confindustria devo dire ha concentrato i suoi sforzi in tema di internazionalizzazione
Prioritariamente per quanto riguarda le piccole e medie imprese perché ovviamente e la FIAT arrivargli hanno bisogno sul supporto di Confindustria per internazionalizzarsi
E questo abbiamo fatto
Sia sul piano diciamo micro aziendale cioè sul piano interno dell'impresa puntando soprattutto su quei fattori che possono portare le imprese a convincersi della necessità di lottare un progetto l'internazionalizzazione
E questo forse un problema particolarmente difficile perché è difficile trovare le parole giuste i suggerimenti giusti e le forme adatte terrà risolvere i problemi di ciascun tipo di impresa
Quindi questo processo continuo che noi cerchiamo di promuovere il nostro centro studi fa continuamente delle riflessioni
Dei propone delle formule che poi le imprese cercano di integri in internalizzare
L'altro punto è quello che ci vede oramai da parecchio tempo in una funzione di critica di promozione di analisi dell'efficienza degli strumenti pubblici dai di sostegno al all'internazionalizzazione e qui obiettivamente si potrebbe parlare di tante forme di intervento pubblico
Il senatore Cabras prima citato delle cifre io non so se queste cifre sono quelli sufficienti
Per noi forse il problema non è tanto quello della cifra in sé cioè dell'ammontare assoluto quanto soprattutto quello di farle funzionare al meglio perché a volte non è importante spendere molto il suo soprattutto importante spendere bene
E qui potremmo fare un rapidissimo excursus su quelli che sono lì strumenti di promozione e di sostegno all'estero più tradizionali innanzitutto lo strumento promozionale quello che ha affidato all'Istituto Commercio estero
Su quello credo che abbiamo già incassato una atto sicuramente positivo e di questo siamo grati al ministro Fantozzi
Perché con la nuova legge siamo tutti molto interessati ad avere una nuova gestione dello strumento promozionale che venga soprattutto incontro all'interessi delle piccole medie imprese di me ricordiamoci che negli ultimi cinque anni con il boom dell'esportazione italiana passaggio dei meno venti mila miliardi tradizionali ai più sessantasette mila miliardi nell'ultimo anno e forse anche del novantasette
Ci sono almeno quaranta mila nuove imprese che hanno affrontato i mercati esteri queste nuove imprese hanno bisogno di servizi di base di primo accesso che sono proprio esattamente quelli che deve fornire l'istituto questo indipendentemente dalla famosa diatriba se debbano essere servizi gratuiti e servizi a pagamento dipende dal livello di specializzazione certamente c'è un'esigenza che riguarda le piccole imprese
Su sul fronte dei servizi di base
Quindi su questo piano penso che sia nello stesso interesse dell'istituto quello di fare affidamento sul supporto e sulla proposta per il sistema delle imprese delle associazioni
Soprattutto di categoria che rappresenta un po'la filiera il sistema produttivo e quindi hanno molto chiari di bisogni delle impresa un versante certamente più complesso anche più difficile
Tant'è vero che assorbe ancora più fondi pubblici è quello dello strumenti degli strumenti finanziari assicurativi creditizie
Qui noi abbiamo incassato negli ultimi due anni un enorme danno conseguente al blocco dei fondi di sostegno del medico centrale
Per la stabilizzazione dei tassi delle dei crediti
E fortunatamente dopo lunghe discussioni siamo riusciti a rimettere in marcia il meccanismo
Da questo punto di vista crediamo di chiedere qualcosa di assolutamente neutrale nel senso che tutti i Paesi industrializzati lo fanno i più ricchi ai meno ricchi
E quindi su questo non ci dovrebbero essere dubbio soprattutto non dovrebbe venire a mancare la corrente in futuro
Forse un punto molto delicato che va affrontato rapidamente è quello delle linee di credito sia governative che private delle banche
Su questo punto noi tutte le volte che incontriamo delegazioni estere abbiamo delle richieste molto esplicite mancano linee di credito ci vuole maggiore disponibilità dei finanziamenti
Alle imprese in realtà più che dire che manchino delle linee di credito bisognerebbe riconoscere che mancano linee di credito competitive perché più di una volta abbiamo riscontrato che i trecento miliardi della Cina o i quattrocento miliardi all'India sono rimasti espressioni teoriche
Le imprese non venivano il credito non tira perché perché i tassi che risultano da tutte le operazioni bancarie per mobilizzare le stelline credo non sono competitivi
E questo obiettivamente c'è un problema che riguarda soprattutto il sistema delle banche italiane
Con le quali come sapete
Abbiamo un atteggiamento spesso critico e spesso e volentieri ci dovevamo discutere anche in maniera accesa per quanto riguarda il funzionamento della Sace anche qui mentre aspettiamo le proposte che sappiamo il ministro Fantozzi sta elaborando per alcune modifiche che ci sembrano importanti soprattutto di deregolamentazione
Dobbiamo dare atto al
Nuova dirigenza della Sace qui abbiamo anche il direttore generale che ci sono state delle grosse innovazioni nel comportamento e questo è importantissimo soprattutto una nuova apertura per le piccole e medie imprese
Un'accelerazione dei tempi di risposta questa è un'altra delle richieste storiche su cui a volte ci siamo scontrati in maniera molto violenta e su questo piano forse certe da chiedere in sede politica
Un ristrutturazione della parte più programmatica la Sace non è certo responsabile della scomparsa del CIPE se questa è stata una decisione presa già da parecchio tempo purtroppo al CIPE S non ha di fatto fatto seguito quasi nulla teoricamente senatore occupare il CIPE noi aspettiamo queste decisioni
Con la difficoltà che alcuni Paesi importanti per il nostro interscambio parlo di Russia farlo dire hanno potremo ancora citarne altri
Mancano di decisioni strategiche che facciano capire chiaramente al sistema le imprese quanto possono contare su un sistema assicurativo che magari in altri casi viene assicurato da organismi per esempio europei o americani che provvedono a stessa funzione un ultimo accenno vorrei farlo a quello che possiamo può considerare il buco nero del nostro sistema
Di sostegno sull'estero e cioè nel sistema della cooperazione allo sviluppo qui chiaro sappiamo tutti che ci sono stati degli episodi anche molto pesanti
Di corruzione e di malversazione eccetera sta di fatto che da circa cinque anni il sistema delle imprese italiane ha dovuto praticamente quasi completamente rinunciare
A uno strumento che per i nostri concorrenti conta fra i tre e i nove mila miliardi l'anno se fare i conti di quello che spendono i giapponesi in tema di aiuti allo sviluppo
Vi rendete conto che lo abbiamo una perdita di opportunità che si può misurare in questi limiti
Tradizionalmente ministero degli Esteri spendeva cinque mila miliardi oggi ne spende molto meno sì e no forse mille e quello che è peggio ha trasferito quasi tutto sulle operazioni multilaterali
Con il che ha sottratto alle imprese italiane un diritto direi naturale nessun adesso vuole ne stende discussione la teorizzazione dell'aiuto slegato dell'aiuto non legato o dell'aiuto legato però è evidente che normalmente in questi
Misure vengono fatte con strumenti che riguardano in primis l'impresa italiana ancora nel Progetto Serri che pure noi
Abbiamo commentato favorevolmente speriamo il governo possa adottare rapidamente per portare in Parlamento c'è ancora questo grosso equivoco di fondo
Che normalmente cioè solo in casi eccezionali l'aiuto viene fatto con prodotto italiano
Quando sappiamo benissimo che allegare dei francesi gli americani degli stessi giapponesi che dichiarano di fare aiuto sistematicamente slegato le imprese italiane riescono a vincere solo sul versante della subfornitura ma non certo come main contractor o alta dunque in posizione diciamo dominante quindi questo mi sembra un punto su cui l'internazionalizzazione italiane sicuramente carente e dovremmo tenere anche da questo governo e rapidamente
Delle dei progressi molto concreti un'ultima
Riferimento vorrei fare a alcune iniziative concrete che Confindustria ha cercato di realizzare per rendere più efficiente tutto il sistema
Una prima iniziativa è quella che riguarda mondo impresa ne ha parlato leone all'inizio quindi non mi soffermo vorrei solo ricordando quello che diceva giustamente Giacomin
Sulla rischio di ingorghi al semaforo dell'internazionalizzazione perché tante organizzazioni cercano di fare la stessa cosa
Che uno degli obiettivi per cui abbiamo portare avanti questo progetto in un'impresa è proprio quello di cercare di creare una piattaforma unica
Fra sistema industriale sistema delle camere di commercio e ora è subentrato anche il sistema artigianato e il sistema della Confcommercio
Per cercare di avere delle dei servizi che siano aperti a tutti su una piattaforma unica quindi senza prestarsi piedi soprattutto senza spesi inutili controproducente
Un altro strumento che abbiamo lanciato l'anno scorso e che comincia a dare buoni risultati
Cosiddetto schema di concertazione per avvicinare l'impresa allegare comunitarie partite inizialmente ai confronti Paesi dell'Est con gli strumenti del fare Tarcisio attualmente lo stiamo estendendo anche al Mediterraneo si tratta in pratica di una banca dati intelligente
Che cerca di far funzionare meglio le antenne all'estero dell'ambasciata degli uffici dell'ICE per avere informazioni di prima mano sui progetti che poi andranno a gara a Bruxelles
E attraverso una rete di Esperti ce n'è una quindicina di settore che fanno uno screening di questi progetti non riusciamo a raggiungere in tempo reale
Le imprese più attrezzate che abbiamo inserito una banca dati e che siano veramente in grado di partecipare allegare queste gare inizialmente quando siamo partiti vedevamo un contributo di bilancio dell'Italia del quattordici per cento ai fondi del fare
è un risultato attivo del quattro per cento qui c'è un gatto da colmare e questa è un'attività su cui ci stiamo impegnando molto perché ci sembra che il sistema industriale italiano lo meriti assolutamente un'ultima iniziativa concreta è quella réclame basi acquista ricordato novantasette come l'anno dell'Asia noi in base a un progetto che è stato portato avanti da Banca d'Italia
Dice Hardy altri ministeri avevamo lanciato questo strumento per cercare di colmare
Un certo una certa difficoltà di rapporto che c'è soprattutto anche qui per le piccole e medie imprese per trovare dei finanziamenti in Italia per progetti di internazionalizzazione in Asia
Il sistema comincia a funzionare molte piccole imprese sono rivolte al una questo club che ci metti ci mette in collegamento permanente con l'abito
Cerchiamo di portare le imprese alle nostre banche
La difficoltà è evidente c'è però un diciamo un elemento di concorrenza immanente cioè se non si concludevano nostre banche ci sono le banche straniere
E crediamo che anche il sistema bancario si dovrebbe rendere più disponibile un'ultima allusione vorrei fare a quello che ha
Rappresentato per noi un elemento certamente positivo nell'atteggiamento del governo recentemente e cioè aver riconosciuto questa possibilità di presenza sul piano politico insieme con il mondo industriale questa era una cosa che era stata sempre lamentata
Da parte degli industriali
Altri Paesi hanno sempre fatto iniziativa molto concreto io ricordo una famosa missione
Del presidente Reagan a Mosca con cinquecento industriale americani al momento cruciale della perestrojka tant'è vero che noi negli stessi periodi riuscimmo a mettere in piedi il l'Italia due mila Mosca
E non si capiva perché questo non si riusciva a fare in Italia devo dire che nell'ultimo anno
Queste iniziative hanno cominciato a funzionare c'è stato Belice è stata poche settimane fa a Pechino e quindi per noi questo è una scelta dovrebbe essere resa più strutturale addirittura si dovrebbe innestare
Un momento di riflessione di programmazione congiunta fra in mondo dell'impresa è mondo politico perché non è tanto importante creare dei calendari in base a motivazioni puramente politiche sicuramente i nostri concorrenti non fanno solo questo fanno anche una progettazione una programmazione dell'emissione della presenza all'estero sulla base degli interessi economici e quindi
Se c'è un nuovo piano quinquennale in Cina è quello il momento per esempio per presentarsi
Fare Massa presentare il sistema Italia credo che questo possa essere veramente una carta vincente appunto del sistema Italia su cui dobbiamo attenua puntare tutta la nostra attenzione quindi
Grazie dottor grandi
Professore istituzione
Oppure a meno
Grazie professor datoriali c'era professor Onida che Presidente dell'Istituto del commercio con l'estero commesse con l'estero che il comparto di il supporto strategico della nostra esportazione
Persone
Grazie presidente dall'apprezzamento per questa l'iniziativa lasciatemi aggiungere alla constatazione divertita che un tempo in queste circostanze del professor Onida avrebbe fatto una lezione sul commercio mondiale
Sulla bilancia commerciale il dirigente del ministero sarebbero venuti a parlarvi dell'ICE oggi invece c'è stato un dirigente ministeriale appena uscito
Dottor del dinamico che agli ha parlato del commercio mondiale e io sono qua parlarmi delle strutture delle istituzioni un cambio dei ruoli io vorrei cenar via all'ICE con la le sue gambe Rete Italia rete resterà non c'erano la promozione per capire insieme a ricordare un po'quali sono i nuovi intorno a cui stiamo cercando di rilanciare ridisegnare va da sé che la riforma dell'ICE appena fatta sul piano legislativo e cartacce o la base da cui stiamo partendo per fare la riforma nelle strutture e nei fatti e nei rapporti con il sistema
Rete Italia per non significa due cose il territorio le categorie il territorio significa che pare disegnato tutto una presenza dove dice tradizionalmente ricevono struttura come molti sanno eredità di un di una vecchia missione che è quella dei controlli no stop piccoli che peraltro dice continua a svolgere fin quando la legge glielo chiederà e che darà però condiziona il tipo di rapporto con il territorio per noi rapporto col territorio dovrà diventare sempre più unici è inserita nel nei luoghi deputati
Alla assistenza la prima assistenza e quindi alla diffusione sul territorio delle informazioni concernenti l'attività promozionale i canali distributivi e quant'altro
E in più l'occasione perché gli uomini gli uomini e le donne sul territorio vadano a incontrare i soggetti quei soggetti di questa promozione di presta assistenza molte volte i nostri uffici periferici
Lavorano a ritmi al di sotto del potenziale o addirittura sono come dire un po'tagliati fuori dal da quello che servirebbe più fare perché sono ancora un po'delle monadi isolate e poi ci sono gli altri pezzi l'agenzia regionale i Comuni le associazioni territoriali le camere di commercio
Viene tutto questo secondo il disegno dalla legge che però dobbiamo adesso implementare non senza fatica ma con la nostra massima disponibilità alla collaborazione del dovrà diventare uno sbocco in cui ricevi entro dentro degli sportelli polifunzionali sa svolgerà la sua funzione ma essenzialmente come trasmissione attraverso e insieme a queste questi soggetti
Non però ricordarvi che le regioni diventano ai sensi della della legge mi pare cinquantanove ottanta del novantasette soggetti che sempre più rivendicano una propria funzione di assistere promuovere il loro territorio anche attraverso una proiezione internazionale è ovvio che non si assistono impresa crescere se non la si assiste anche nel momento in cui va sui mercati però lei il problema di coordinare quello che la Regione l'ente Regione o degli enti territoriali vogliono fare con un piano nazionale è chiaramente un terreno a dir poco di sfida qualitativa
L'altra gamba sono le carte l'altra dimensione del della Rete Italia sono naturalmente le categorie dei settori produttivi di filiere produttive
In cui è importante ricordare sempre che dice lavora
Nel pensare alla sua attività promozionali in ottemperanza alle direttive del ministero vigilante lavora sempre perse nuovi territori persegue le imprese ma in una logica di settori le filiere che affrontano con le loro caratteristiche tecnologiche merceologiche di marketing e quanta il su quel corollario questo primo punto riprendendo anche gli stimoli del
Dottor Giacomini gran parte dei litiganti che cercavano l'importanza delle è piccola e media impresa l'ammissione dell'ICI sulla piccola e media impresa d'artigianato bene dico certo condividiamo fino in fondo l'esigenza che dice Aiuti le piccole aiuti continuamente una funzione in cui siamo si allarga il numero degli attori che riescono ad entrare ma insieme a questa annotazione senza dimenticare perché qualche volta la preoccupazione nominalistica dell'aiutare i piccoli non arriva a mordere sulla risultato che è quello della presenza del sistema
Perché uno affacciarsi
Serve limitatamente occorre vendere occorre radicarsi occorre che l'impresa piccola o piccolissima anche che sia quando affronta il mercato internazionale lo affronti non con la cultura della vetrina o con la cultura del andiamo a vedere se c'è qualche opportunità o se c'è qualche compratore che viene da me occorre che ormai si affacci secondo la logica di un mercato mondiale che è fatto anche di piccole e piccolissime
Ma con una specializzazione con una visione del mercato che ormai è una visione globale di mercato dove la clientela
Si trova in di in condizione in contesti molto diversi e quindi il rapporto con la clientela in rapporto con il cliente il rapporto con il mercato passa attraverso qualcosa che ben più solido ben più esigente in termini di investimenti di risorse umane non solo finanziario dell'azienda che non la tradizionale promozione o la tradizionale missione
Che continuano ad essere in importanti
Ma radicale non affacciarsi questa è la prima cosa da seconda che se le piccole non sono accompagnate qualche volta precedute dalle grandi e dalle medie cioè dall'impresa che fanno marchio che fanno strategia che fanno Rete che fanno investimenti
Signori miei anche le piccole non arrivano al risultato che ci interessa perché spesso il sistema Italia è fatto di battistrada di imprese che hanno le energie e le risorse per
Coltivare un'immagine del paese per fuggire da appunto da battistrada un rompighiaccio e spesso trascinano come fornitori specializzati le piccole
Rete estera più la rete estera per noi del noto oggi costituita da un'ottantina di di punti tra uffici antenne punte di corrispondenza e più di sessanta Paesi
La strategia è chiara ridurre alleggerire risparmiare senza mai naturalmente annullare ci mancherebbe la rete dei punti nodali nel mercato domestico l'Europa e aumentare con le scarse risorse disponibili la presenza nei mercati extra-europei queste la direzione in cui si sta andando
Polemiche ogni tanto sugli uffici l'Europa cos'è l'Europa un mercato che conta certo cinquantacinque per cento per le esportazioni italiane entrano nel nell'Unione Europea anzi si ci si aggiunge l'Europa non europea siamo più vicino al sessanta sessantacinque per cento
Il problema è che ciò che abbisogna che occorre fare su questi mercati molto diverso e richiede strumenti più mirati che non la semplice chiedo scusa
Erano suona come uno fra
Il guaio quando suono creato coinvolto in uno si dimenticano
Il
Lei nell'Europa occorre essere sia perché sono alcune capitali europee sono centro importante di presenza nelle grandi manifestazioni mondiali il cui risultato va ben al di là dell'Europa sia perché la missione di attrazione degli investimenti esteri presuppone naturalmente non di fare il marketing
Il road show qualunque ma di farlo a Berlino a Parigi a Londra New York
E quindi anche nelle grandi capitali europee
E insieme espandere la rete come si sta facendo gli scarni dati che più o meno sono conosciuti sottolineando ancora una volta l'ha già ricordato il sottosegretario Cabras che nella logica di una diplomazia politica che diventa diplomazia economica che diventa coltiva
La sua dimensione diplomazia economica la sfida che abbiamo di lavorare sempre più sempre meglio sempre più vicini in collegamento tra la rappresentanze diplomatico consolari e le dice tutte una grande è un gran
Terreno su cui ci stiamo misurando mi sembra con un certo con un certo successo non è iniziata oggi
Però va coltivata non senza con alcune barriere alcuni ostacoli ma è una direzione chiara in cui andare il sistema Paese è rappresentato dalla dalla sua anima politica del sistema in quanto tale dalla sua capacità di fare marketing occuparsi del del sistema anche frammentato delle imprese solo insieme si lavora bene
L'uno e l'altro da soli non camminano
E quindi siamo qui a svolgerà questo compito a cercare di superare tante
Reticenze tante remore tante difficoltà culturali andiamo stiamo andando bene in questa direzione
Quello che voglio sottolineare sulla rete estera è un è un'altra cosa che è un osservazione come dire di stimolo a quello che al modo con cui dice gestisce queste risorse promozionali insieme un messaggio anche ai nostri utenti ed è che oggi ancora usiamo male usiamo ancora male la la nostra capacità di attingere dalla rete estera
Quei messaggi quei segnali quelle indicazioni su ciò che è bene fare e su ciò che è bene non fare o su ciò che è meglio ripensare prima di confermare
La la fiera si la fiera no quell'ammissione fatta in quel certo modo quel spesso e volentieri constatiamo devo constatare come prima come amministratore adesso come presidente che per una serie di ragioni il canale di comunicazione
Che sembrerebbe all'osservatore più normale
L'ufficio sull'estero insieme all'ambasciata è un sensore assolutamente potente di come certe cose funzionano e altre no date le indicazioni gli si chiede di suggerire che cosa vorrebbe la pena di fare roseo perché negli uffici mandano le loro proposte e poi chissà come mai
Le risposte non arrivano Roma tra virgolette che è fatta di dice ministero Categorie e e tutti gli attori che costituiscono l'ossatura dell'utenza nell'affaire attacca non rispondo non tengono in conto adeguato e constatiamo questo paradosso
E poi le cose non vanno sempre bene che certe iniziative sono dei floppy
Ma quando si va a chiedersi ma perché sono così a volte la causa non è che dice abbia organizzato amante che quell'iniziativa non s'aveva da fare
E che forse oppure se erano apparsi in un altro modo in un altro momento in un altro contesto è questo l'ufficio estero aveva detto
Perché non è stato ascoltato
Le ragioni sono tante e hanno che fare proprio di nuovo con il meccanismo con cui la macchina complessiva che è una macchina di ente pubblico
Riesce a lavorare come lavorerebbe un'azienda cioè io invece penso che all'estero i veri responsabili i miei dirigenti da Roma ho un rapporto continuo di interazione che il processo decisionale tiene conto poi naturalmente le decisioni non le prende l'ufficio le prende la casa madre
Ma quella rete estera e l'ingrediente fondamentale della strategia e qui c'era appunto da migliorare parecchio per ridurre la probabilità che la promozione risulti tutto sommata tutto sommato inadeguata
Sugli attrazione degli investimenti l'ho accennato giù una sola osservazione
I soggetti stanno moltiplicandosi anche qui
Pitta Investor farà noi abbiamo dato la disponibilità vi segnalo che l'attrazione degli investimenti e comunque una una materia che riguarda diversi altri soggetti locali e nazionali non ultimo la Presidenza del Consiglio che ha una sua posizione
Un suo apposito segretariato che si occupa di a
Attivare risorse pacchetti localizzativi
Che possono utilizzare anche i contributi comunitari e quindi occorre allestire questi pacchetti occorre portarle sul terreno corre presentarli all'estero
Tutto questo il nuovo siamo appunto in un Paese dove le risorse complessive sono scarse ma il numero gli utilizzatori molto elevato e quindi le risorse pro-capite
Sono ancora più scarse rende questa operazione
Oggi più difficile forse di prima ma va affrontata con senso di responsabilità e liceo su questo ha sempre detto continua a dire noi siamo disponibili attraverso la rete estera ad aiutare chiunque abbia una seria proposta di da presentare all'estero però presenta una proposta bisogna verificare beni materiali
Assicurarsi che si vanno a Parigi abbia dei materiali francese non in inglese e non in italiano
Che ci siano dei modelli di comunicazione adeguati agli interlocutori che non sono i nostri amici nella provincia vicina ma sono spesso gli investitori istituzionali avvezzi a ben altro linguaggio ne ha ben altri stili
Detto questo poco si può fare l'azione di convincimento di attrazione e poi naturalmente c'è il discorso del me lo sportello unico che il nodo vero e proprio su questo intorno a cui si gira ITA investo Presidenza del Consiglio Regione o comune o patto territoriale mettetela come volete ma che il nodo rimane chi fa lo sportello
Cioè chi chi fa la chi assume la responsabilità di garantire che se io occupano gli elementi a posto per venire a investire schiavi esco a fare l'operazione
Quindi questo rende noto problema delle procedure delle autorizzazioni in cui le responsabilità sono N e manca responsabile che sia in grado di assicurare che gliene passi e si possono fare
Finché non c'è quando è molto difficile che l'investitore straniero scadesse attratto
Ultima cosa sulla promozione sono chiudo perché esalta impone volevo ricordare perché ho letto in quella vostra presentazione senatore Ventucci citato un dato cinquanta miliardi di promozione ecco vorrei un attimo ridimensionare
Invece non spende cinquanta miliardi nella promozione di cene a spese del novantasette sta spendendo
Novantacinque di fondi pubblici più sessanta sommando i contributi ministero dell'industria Unione Europea enti locali sono sui centocinquanta miliardi questo l'anno prossimo dovrebbe spendere circa lo stesso
E queste dimensioni e certamente poco va appunto esaminata alla luce della di quanto appena detto a Venezia c'è migliora la qualità selezionare meglio i progetti
Evitare delle pure proiezioni inerzia di ciò che si è fatto solo perché si è fatto e chiedersi se invece occorre data la situazione dei mercati redatte i settori che oggi non sono ancora poco troppo poco presenti anche fare delle azioni mirate che stimolino
Qualche processo di innovazione
Concludo su questo naturalmente i settori sono sempre tra loro
In rivolgimento oggi riceve assegna nella promozione sostanzialmente un dieci per cento all'agroalimentare a fronte di un sette per cento circa che l'agroalimentare nelle esportazioni italiane
Poi se in un quaranta per cento a modo e Casale un quaranta per cento la meccanica elettronica e chimica
Serio guarda la struttura delle esportazioni italiane modo più casa sono circa il venticinque per cento meccaniche elettroniche chimiche sono più vicina al settanta per cento
Questo significa nonché ovviamente le quote della promozione devono coincidere con la quota delle esportazioni ma che forse qualche aggiustamento per favorire settori tradizionalmente meno presenti nella macchina che produce il piano promozionale forse occorre farla proprio per venire incontro a quell'esigenza di marciare con i mercanti marciare con la domanda della pensa grazie
Adesso abbiamo dottor Mauro
Parliamo di
I soldi di finanziamenti
Dottor Mauro il direttore generale della Sace
Caro senatore Ventucci la ringrazio lei è stato molto gentile invitarne
Per me questo è una persona molto interessante per
Poi aspettiamo magari che vadano via quasi tutti poi possiamo andare avanti
Capisco che i crampi della fame siano piacerebbero accomuna come meglio non ha fatto colazione
Un attimo che calma
Sono contento di essere stato invitato a questo incontro devo dire perché io credo che oggi più che mai sia necessario parlare del contributo che la SACE può dare agli esportatori italiani
Credo che il tema sul quale io mi soffermerò e quello relativo al supporto della Sace nell'attuale fase di crisi finanziaria internazionale
Una crisi che è partita dal dall'economia asiatiche
E sta creando il cosiddetto effetto domino
Che potrebbe generare in direzione degli altri Paesi emergenti strutturalmente più esposti ai fattori di origine esterna
Parlo in particolare del Sudamerica parlo del particolare della della Russia e dei paesi che sono vicini anche al al al all'Estremo Oriente
Non escluderei una caduta come dire anche del prodotto interno lordo della comunità europea
Questa crisi ha reso in chiara ha messo in chiara evidenza la precaria da degli equilibri macroeconomici in un mondo caratterizzato dalla globalizzazione dei mercati
Globalizzazione quindi dalle Inter dipendenza dei mercati stessi
Non è un caso che abbiamo letto le Borse ieri hanno Sandy sono accollate del cinquanta per cento immediatamente dopo discesa quella brasiliana
Ma perché ma perché la libera circolazione dei capitali e il forte sviluppo degli investimenti esteri hanno notevolmente contribuito ad allentare i vincoli delle bilance dei pagamenti
Facendo spesso dimenticare la volatilità dei mercati finanziari che sono come voi mi insegnate influenzati non soltanto dall'andamento dell'economia reale
E dalle sue e prospettive di sviluppo ma altre sì da fattore di natura politica politica interna politica internazionale e questi fattori sono largamente imprevedibili
Ancora all'inizio di quest'anno in fondo diciamo in sedi ben più importanti che quel della Sace
I giudizi sullo stato di salute dell'economie del Sud-Est asiatico non eccellenti
Al Fondo monetario internazionale si facevano i complimenti per quanto si faceva in alcuni di quei Paesi
Gli elevati tassi di crescita del prodotto interno lordo
E il modesto livello dell'inflazione facevano infatti passare in secondo ordine il crescente squilibrio delle bilance dei pagamenti correnti
Squilibrio caratterizzato voglio ricordarlo da una tumultuosa espansione dell'importazione e di un mare calato rallentamento delle esportazioni
Penalizzate queste ultime dall'apprezzamento reale dei tassi di cambio qui c'è stato un errore di fondo
Hanno mantenuto le monete di quei Paesi collegate al dollaro
Quando il dollaro stava pressando si notevolmente nei confronti di monete ben più importanti quale lo yen giapponese qua del marco tedesco del quindici del venti per cento
E allora continuavano nonostante questo con un tasso di inflazione interna ben più alto a mantenere questo tasso di cambio stabile
A questo punto è bastato che qualcuno degli investitori istituzionali proprio e probabilmente quelli che avevano l'Agam ente beneficiato all'inizio diciamo di questo periodo di crescita tumultuosa delle borse di questi Paesi
E dell'eccezionale dinari dinamismo di quell'economia
Cominciasse come dire a fiutare
Dubbi sulla sostenibilità di tale situazione nel medio e lungo periodo
Perché avesse inizio un disimpegno che ha raggiunto forse punte di irrazionalità ci sono monete
Voi lo sapete che hanno svalutato in poche settimane il cinquanta per cento
Ma diciamo punte di razionalità che di fatto hanno creato i presupposti per una crisi deflazione mistica di vaste proporzioni parlavo ieri con il presidente della Banca Europea degli Investimenti sfida per l'Europa una caduta del PIL che vanno dallo zero sei all'uno per cento grandi forse a questo proposito ai ci porti studi ci potranno poi direttore
Ecco fatto questa premessa per far comprendere che i rischi connessi all'attività economica sull'estero non sono affatto cessati con il crollo dei sistemi
Diciamo ad economia di Stato
Ora da quei sistemi come dire a regime peronista
Ne sono cessati con l'apertura dei mercati verso l'esterno
La funzione assicurativa
Resta perciò più attuale che mai
Forse è cambiata almeno in parte la connotazione dei rischi
è chiaro che è diminuito fortemente il pericolo di aspri conflitti politici e di ricca Ali e di radicali rivolgimenti istituzionali
Ma resta pur sempre l'incognita sui tempi occorrenti
Per realizzare compiuti i processi di aggiustamento strutturale sotto il profilo dei fondamentali equilibri economici che finanziarie
E allora e gettare diciamo un po'di benzina sul fuoco ma anche la stessa Cina di cui si è parlato oggi deve stare molto attento perché se manterrà questo rapporto di cambio in ispecie Peron Congo e quindi per la la grande ecco madrepatria stabile
Aveva dei grossi problemi a mantenere posizioni su certi mercati perché ha dei competitors vicini ad essa che hanno ripeto oggi
Una situazione di competitività molto più ampia motivo del deprezzamento inusitato del tasso di cambio quindi questo diventerà un Paese ad alto intensità di rischio
Nonostante i centoventicinque mila i centoventicinque miliardi di dollari di riserva valutaria
Allora veniamo al problema dell'impresa e veniamo cosa la Sace
Possa fare per in RAI aiutare l'impresa in questa in questa situazione
Dicevo che la situazione finanziaria che si è venuta a creare dei mercati internazionali rendono complesse le le le scelte imprenditoriali
Possono creare improvvise difficoltà ai soggetti economici ma anche in paese
Al punto che
L'intera economia può risentirne in termini di stabilità della crescita e di liquidità valutaria
La comunità internazionale sta dimostrando in questo periodo grande sensibilità verso il pericolo di una deflazione su scala mondiale
E ha messo a disposizione indirizzi per soccorrere i Paesi in condizioni più critiche
Ma resta hanno come dicevo prima i pericoli di un forte nella prima Inter i rischi di insolvenza commerciale
E salteranno l'impresa salteranno le banche
E questo è un problema
Non direi contingente
Non direi contingente non lo direi soprattutto legato alla eccezionalità del momento
Ma è un fattore di rischio strutturale in una situazione di mercato dove sia gli elementi di forze di forza sia gli elementi di debolezza interagiscono con grande rapidità
Le stesse imprese esportatrice dunque e le stesse banche che operano nel finanziamento delle esportazioni
Dovrebbero perciò abituarsi a considerare il ricorso alla copertura assicurativa come il necessario complemento al rischio d'impresa
Ove ciò avvenisse la loro competitività non uscirebbe complessivamente rafforzata
E ne guadagnerebbe instabilità la loro presenza sui mercati a rischio medio alto
Vediamo allora che cosa fa la Sace per incoraggiare tale tendenza è per supportare l'attività delle imprese esportatrici
In una fase in cui la contrazione della domanda nei Paesi emergenti costringe a cercare nuovi sbocchi
E a mettere a punto nuove forme di collaborazione industriale in una logica non di puro scambio mondi mordi e fuggi come qui è stata citata prima ma di più vasta integrazione economica e commerciale
In questi ultimi mesi estratto ricordato qui le sue nuove forme grato diciamo a grandi
La Sace si è mossa lungo due direttrici
La prima è quella di rendere più flessibile la politica del rischio Paese
La seconda è quella di migliorare le condizioni di assicurabilità del rischio commerciale
Nella convenzione che occorra privilegiare la fattibilità del progetto rispetto alla valenza delle garanzie richieste a sostegno del ripaga mento del debito
Ho sempre sostenuto che le garanzie sono dei pezzi di carta che nel momento in cui si devono escutere non servono a niente bisogna vedere su un progetto sta in piedi bisogna vedere se c'è un Casciolo
Capace di servire il debito le garanzie non ce la fanno sono un elemento semmai come dire di aggiunta
Allora in questo diciamo in questo perseguimento di questi orientamenti di queste direttrici
Abbiamo portato all'adozione di misure che cominciano già a dare prima risultati direi abbastanza interessa
In materia di rischio sono stati ridotti al minimo indispensabile hip la folla menti dell'esposizione e gli abbattimenti percentuale assicurata
Caro Giacomin hanno il plafond non interessano più non riusciamo più questa storia questo è il passato
Io sono contrario per definizione il plafond perché stabilire un plafond significa cercare di utilizzarlo
Se sia un'operazione interessante e se il plafond non la contiene si corre il rischio di dover dire di no ad un'operazione quindi è
A mio giudizio sul tarato il concetto dei
I fatti al rigido come dire
L'affollamento degli impegni assicurativi è stato preferito un approccio basato sull'esame caso attacca sotto il operazioni ma quel caso per caso deve essere visto in una logica diciamo di apertura
Perfino nei confronti dei Paesi asiatici dei quali io sono partito
Sono come dire oggi raramente caratterizzate da un alto Ganado di rischiosità noi non abbiamo posto restrizioni di ordine quantitativo
Ma ovviamente si è puntato ancora di più su una rigorosa selezione dei progetti
Abbiamo dato ovviamente priorità quei progetti in grado di rafforzare le capacità produttive di quei Paesi e di produrre effetti positivi sulle loro bilance dei pagamenti
Anche le stesse operazioni di project financing vengono esaminati al di fuori di diciamo di queste linee di vecchio stile di plafond
E lì esaminiamo anche in deroga alla sospensiva la pausa di riflessione purché esse abbiano la capacità di dare introiti ripeto in valuta che possono essere prioritariamente vincolati al servizio detto
Venendo diciamo ai il campo di rischi di natura commerciale perché qui ci sono dei gravi problemi in questo in questo momento io non penso
Che ci sarà una crisi sistemica i Paesi saranno in grado di far fronte il proprio impegno ma sono le società che falliranno le innovazioni introdotte dalla Sace hanno riguardato due aspetti che a mio giudizio ci sono molto significative
E che devo dire in passato avevano appesantito notevolmente il costo della garanzia assicurativo
Il primo e la separazione fra rischi politici rischi commerciali
Fino lo sconfino l'anno scorso non ricordo quando
Sulle operazioni dirette verso i paesi non OCSE noi noi davamo disponibilità alla copertura isolata del rischio commerciale essendo invece obbligatorio l'abbinamento con quello politico oggi trasporto porre può scegliere secondo la sua percezione del rischio e la propria convenienza vale a dire se vuole solo rischio politico glielo diamo se vuole solo rischio commerciale tutto tanto riaprirà
Cioè glielo diamo lo esaminiamo poi decideremo cioè agli articoli
Secondo appunto sulla garanzia assicurativa per i rischi commerciali abbiamo introdotto la rinuncia diciamo
Alla garanzia bancaria le varie garanzie che più se ne voglia quale condizioni di assicurabilità
Del rischio di insolvenza commerciale
Da tutti quei Paesi
E per tutti quegli imprenditori privati esteri nei confronti dei quali sia
Ha ragione volle
Pensare che mantengano un merito di credito sufficiente che ha valutiamo nei bilanci valutiamo nella capacità di indebitamento e possiamo fine del rito nei confronti dell'impresa senza dover necessariamente chiedere
La copertura di una garanzia bancaria
Naturalmente in questi casi la solvibilità tesa del debitore viene valutata in relazione all'ammontare del del del credito
E se si tratta di un debitore di elevato standing
Esso viene assimilato ai fini del premio assicurativo ad una primaria banca ci sono delle imprese che valgono tanto quanto le banche di lei ci sono imprese che valgono più delle banche
Che in questo caso significa pagare un premio è un quarto di quello che piene di chiesto normalmente per un debitore a qualunque o che veniva chiesto precedentemente
Ecco abbiamo ridotto anche i costi
Per chiudere io direi
Noi riteniamo oggi la SACE può soffrire alle imprese esportatrice un servizio
Di qualità servizio in grado di mantenere competitivi loro Renzi sia diciamo nell'azione di supporto nei tentativi di diversificazione geografica delle aree fisco e con questo fino ringrazio
Grazie dottor Donato
Una boccata d'ossigeno sentire queste notizie di aiuto russe speriamo che vada avanti così
Presidente
Come in certi presidente della Siemens
Io la ringrazio il senatore per la occasione
Il poter dibattere di questi temi importanti in un momento in cui le forze politiche devono fare anche delle scelte
C'è la Bassanini entro marzo deve essere utilizzata dal Governo
Per migliorare tutta la strumentazione
E per cui secondo me questo convegno è molto importante la Sea meste l'ultima nata degli strumenti
Che lavorano per aiutare le imprese i italiane a stare all'estero
è è l'ultima nata ripeto e si occupa di investimenti diretti all'estero
Il senatore Cabras ha già dato qualche diciamo giudizi e qualche dato sugli investimenti diretti all'estero
Investimenti del fenomeno che da una parte ci vede abbastanza arretrati rispetto ad altri Paesi dall'altra parte si vede ancora in alcune fasce politiche
E sociali anche preoccupati io vorrei spendere qualche parola su questi due fatti
Noi con riguardo agli investimenti all'estero siamo effettivamente arrivarti arrivati più tardi degli altri
Arrivati più tardi degli altri in quanto
Siino forse negli anni fino al mille novecentottantasei
E disinvestimenti all'estero erano in gran parte dominati dagli investimenti delle multinazionali azionari anzi dalle allergie multi National alle delle quali noi
Abbiamo poche opportunità in Italia
I gli investimenti all'estero stavano intorno ai sessanta miliardi di dollari
E considerando i Paesi OCSE i paesi sviluppati
Avevano il novantadue per cento dei degli investimenti erano in uscita da questi Paesi e il settantatré in entrata cioè i Paesi industrializzati investivano fra di loro gli americani andavano Inghilterra né in Spagna
Qualche volta anche l'Italia cioè
Dall'ottantasei ottantanove
Il sì sono stati invece gli investimenti diretti all'estero hanno avuto tassi di crescita fenomenali
A salendo a oltre duecentocinquanta
Miliardi di dollari e poi dunque per fermarsi dal novanta al novantaquattro e poi hanno ripreso fino a raggiungere e a superare i quattrocento miliardi di dollari l'anno
Evidentemente si tratta di una di una crescita spettacolare se confrontata alle altre grandezze del periodo e anche correlata Darren siamo che per sei anni di seguito
La crescita del commercio mondiale è stata con un tasso almeno doppio rispetto alla crescita alla produzione questo vi dimostra l'internazionalizzazione dell'impresa che è avvenuta cioè
Non è che effettivamente diciamo
La produzione a seguito la produzione è stata più scambiata e per produrre una stessa cosa sia commercializzato di più cioè si sono assemblati i pezzi che venivano da più mercato
Per cui il e il PIL dal settantatré al novantasei il valore in dollari di scambi internazionale cresciuto di otto volte
Mentre attenzioni il valore degli investimenti all'estero è cresciuto di dodici volte noi abbiamo qualche cosa che cresce alla svelta ancora degli scambi internazionali per cui cresce dalla produzione moderata crescita degli scambi molto accelerata accrescere investimenti
E eccezionale
C'è un altro dato che cresce ancora di più è quella degli investimenti di portafoglio cioè gli investimenti finanziari quella si chiama finanziarizzazione dell'economia quello si chiama fondi di investimento americani che investono appunto Sud-Est asiatico Italia dove più gli conviene
è è la finanziarizzazione economica ma noi ci occupiamo di investimenti direttamente produttivi produttivi di beni o di servizi all'estero
Evidentemente da voi siamo arretrati in questa in questo fenomeno
Nella apertura agli investimenti della nostra economia siamo in grado di attrarre pochi investimenti abbiamo poco appeal
Ah navighiamo fra il quindicesimo posto in valore perché il diciannovesimo pro-capite di investimenti esteri in Italia cioè siamo un Paese ormai che sta scendendo molti gradini della ed internazionale per venire a investire e questo è molto preoccupante perché in una colonia aperta bisogna avere investimenti in entrata ed investimenti in uscita il successo d'un Paese a mio modesto avviso
Ma ha ormai mi sembra che molti cori conoscano dipende dalla velocità con cui si posiziona su quello che è il suo sentimento nella divisione internazionale del lavoro e del mercato
Nel momento in cui re siamo capaci di attrarre investimenti in cui abbiamo un Plas
Per pronte le prove per produrre in Italia e andiamo a esportare e a investire in vari Paesi e le nostre tecnologie noi rafforziamo la nostra economia
Ci sono stati
Ci sono stati
Alcuni dubbi anche gli americani prima del Nafta hanno studiato molto sto fenomeno degli investimenti all'estero timorosi hanno fatto studi approfonditi e hanno scoperto con le già si sapeva gli investimenti in un determinato Paese di un altro Paese rafforzano l'immagine del Paese investitore si traducono in tassi di esportazione qualche volta che che sta che che sono tre volte superiori a quelli degli anni precedenti
Perché gli investimenti Porto uno dietro un'immagine del paese importante perché portano dietro sempre macchinari e tecnologie che ebbe che sono del Paese investitore perché radicano altre merci del Paese investitore nel Paese
E questo è molto importante
Per cui al di là
Dunque per cui invece del temuto effetto di diciamo deindustrializzazione che è legata agli investimenti all'estero preveggente diciamo a questi porta fuori il lavoro invece di lavoro si crea e si mantiene solo
Mantenendo alta l'immagine del sistema paese della sua tecnologia della Sopaf citati intraprendere dappertutto della Sapa precitata esportare impianti
Questi io parlo dei veri investimenti all'estero quelli di cui ci si deve comprovare sono atti sono quelli degli imprenditori che vanno a in Carinzia o che vanno in Francia in linea di investimenti frodi Alinari che scappano da un fisco rapace o da o da una mandano pubblica amministrazione lenta
Quelli sono la fuga di investimenti ci dobbiamo preoccupare non di chi va a portare una tecnologia non nuovo mercato per sfruttarla
Del resto signori se vogliamo continuare alla Rete una tecnologia dei una modellistica una ricerca sia essa estetica di modelli di di di di di di scientifico alto il suo costo deve essere spalmato su tutti i mercati se no
La testa in Italia no
Non campa questo è valido per le piccole e e per le grandi imprese
Noi e punto siamo passati da
Da da un fenomeno di investimenti all'estero riservata alle poche multinazionali italiane a un parco di imprese che si sono mosse si sono mosse finalmente le piccole e medie imprese abbiamo avuto circa
Sette ottocento impresa imprese vere non parlo di impresa e che vanno a fare noi le pizzerie o altro imprese vere che sono andate con stabilimenti abbiamo avuto con sei settecento settecento imprese americane investite
Indolore i in circa due mila imprese all'estero noi abbiamo settecento soggetti che hanno dato luogo perché molti hanno dato luogo a più di un'unità a due mila imprese all'estero grosso modo ora sono dati che possono essere contestate
E abbiamo investito
Circa centosettanta mila miliardi all'estero assumendoci la manodopera Gobbo è di circa seicento miliardi
Siamo soltanto a noi a un ottavo del Regno Unito
Paragonarci con autonomia le dimensioni della nostra però siamo siamo stiamo risalendo la china sia scoppiato all'Est europeo per noi è stata una grossa spinta psicologica perché andare in Paesi a cultura più vicina hanno piuttosto andare il Sud-Est asiatico è stato più semplice il porto dall'ora ci siamo
Allora il problema se il problema dell'investimento all'estero è importante
Cioè e noi abbiamo un gap perché è un gap culturale abbia e di abitudine investire all'estero è molto complicato
Per questo è nata la Simest la volle Renato Ruggiero fu una felice intuizione colma un gap perché tutti gli altri Stati europei avevano una agenzia nazionale se pura piccola media alcuna grande quella sì di sintesi
Che aiutava gli imprenditori lo nazionali a investire all'estero
E accolta ha colmato questo via ora la nascita della Simest
Diciamo così a è è stata proprio collegata al momento di tradizione delle delle delle degli investimenti all'estero allo svolti gli amento dell'Est europeo
E a nata un po'con strumenti e muovere abbastanza limitati e su questo il punto dove Loreto dopo
Tornare evidentemente pur con strumenti limitati che sono solo la la partecipazione grosso modo il quindici per cento del del capitale sociale del progetto abbiamo potuto diciamo o utilizzare questi questi anni di di di di di di funzionamento
Direi quasi sperimentale anche se abbiamo fatta per per per alcune realizzazione abbiamo fatto circa abbiamo diciamo
Deliberato circa duecentocinquanta progetti all'estero
Con immobilizzazioni per dodici mila miliardi
Con settantacinque mila dipendenti previsti a regime
E tutto questo con un nostro impegno di solito centoquarantasette miliardi dover ripensare che il settanta per cento dei dodici mila miliardi di immobilizzazioni sarà esportazioni italiane
Per cui con un ovulo mobilitazione di capitale di provenienza pubblica o delle maggiori banche italiane che sono gli azionisti a simili trecentoquarantasette miliardi si sono potuti attivare investimenti per dodici mila miliardi
Abbiamo potuto contribuire a questo flusso di investimenti
Il che la si meste ha sempre avuto i bilanci in utile
Ma un utile superiore all'inflazione dell'anno per cui ha mantenute accrescerà accresciuto il capitale che gli è stato che gli è stato affidato ha sempre coperto i propri costi con gli ultimi con i proventi dei suoi dire sull'attività caratteristica cioè delle delle delle partecipazioni che prendeva però uno strumento come dicevo piuttosto rispetta e qui veniamo al punto della aggiornamento delle delle degli strumenti noi abbiamo fatto una scelta
E la scelta semplice questa di essere grosso strumento un piccolo strumento professionale è che completasse le capacità dell'imprenditore all'imprenditore che investe all'estero si può chiedere di sapere
Ma non si può chiedere l'esperienza d'investimento all'estero perché qui è successo una volta due volte nella vita noi in tutto questo
Processo complesso che investire all'estero che vuol dire scegliere il Paese scegliere il mercato scegliere il partner discutere col partner fare gli statuti parlare curatore con l'autorità locali
Fare uno stile fattibilità accedere a a tutte le facilitazioni europea per fare tutto ciò poi gestire di gestire l'azienda prevederne voi altre dell'investimento difendono proteggerlo
Tutto questo era una tematica complessa in cui anche il settore diciamo della consulenza privata non era totalmente preparato
Noi abbiamo ci siamo caricati una funzione di stimolo verso la consulenza privata e di supplenza di questa siamo diventati intermediari finanziari Unione europea presenta per tutti i programmi gioco far e a e ci mettiamo a fianco dell'imprenditore con proprio la filosofia di dire se tu sei fare il tuo mestiere e ai le capacità finanziarie
Per tutto il resto
La con il completamento del piano finanziario e tutti gli altri cose che ho descritto siamo in grado di affiancarlo
Questo perché questo era necessario oltre perché noi non diamo una grossa diciamo spinta finanziare al predetto possiamo partecipare solo fino al quindici per cento
è abbinato c'è un finanziamento del Mediocredito centrale agevolato che aiuta l'imprenditore con un tasso metà del tasso di riferimento a sottoscrivere la sua quota di capitale non è una grossa agevolazione agevolazione che pesa
Non molto però è un incoraggiamento
Ora e abbiamo la necessità di aggiornare questi strumenti di al giornale
E di allargare la nostra operatività perché appunto e questa viene data l'occasione di questo convegno perché la realtà è cambiata
Per esempio la c'è invece una più l'esclusivo modo di fare investimenti all'estero prima era permessa solo la gente legge il molti paesi
Anzi maggio invece doveva essere a maggioranza locale era intubata adesso c'è una grossa concorrenza dei paesi ad attrarre investimenti
E tutti hanno liberalizzato per investimenti cento per cento esteri
Per cui deve essere data la possibilità ha tutti gli strumenti fra cui la Simest che accompagnare anche gli strumenti totalmente italiani al l'estero un altro discorso le nostre il sistema delle Simest europee è riunito in un'associazione che si chiama essi è un'associazione che tutte insieme è a un movimento di circa otto mila miliardi l'anno e che diciamo è ma dimensioni per spiegarsi più grossa da lei azioni del del settore privato della della della Banca mondiale
Siccome almeno delle stesse dimensioni noi facciamo continuiamo per la nostra piccola fetta ci sono gli inglesi appunto molto più grossi otto molto più grosse hanno sono dotati di maggiori mezzi
Però dove grazie le sinistre europee le gemelle finanziano anche l'impresa non solo partecipano a finanza mentre invece in questo facendo una funzione che il sistema bancario nazionale non fa perché il sistema bancario nazionale al sistema bancario nazionale non piace
Di andare a seguire è vedere il bilancio ogni tre mesi di un'azienda bulgara ad un'azienda dello spetti stampa e allora non è disposta a finanziare perché questo comporterebbe questo sport allora noi abbiamo bisogno che si allarghi l'operatività della Simest anche al finanziamento verso verso le imprese partecipate finanziamento avrebbe già cioè un terzo punto che voglio segnalare che è un punto che riguarda che questo tutto e non riguarda io ho dato questi da il questi dati chiodato sull'arretratezza gli investimenti italiani secondo me sono sottostimati gli investimenti italiani per il fenomeno
Degli investimenti che ha ben italiani estero vestiti
Molte imprese italiane investono dall'Lussemburgo dall'Olanda eccetera per una discriminazione fiscale che avviene in questo Paese perché un investimento in Cina fatto dall'Olanda sconta un'imposta sugli utili di importare il dodici per cento fatta dell'Italia IVA spesso al trentasette e mezzo per cento per cui
Piccola-grande impresa ormai hanno scoperto questo fanno la holding olandese e di là fanno leggere il peggio per cui questo sottoscrive tutto questo dà reddito perso
è inutile cercare di tassare di più perché poi giustamente i Tosatti scappano e cercano di Randazzo un'altra parte è un discorso che segnaliamo dappertutto
Va no no non pensare che siano i piccoli la la la Telecom Italia ha spostato tutte le sue attività di partecipazione all'estero sono tante sull'Olanda resta spostata spostando
Las la cosiddetta spetti International è il mobilitazione e tutto passa e tutto passa dall'Olanda ma tutti passano da Roma
Ora questi sono cose su che volevo appunto approfittare di questo gentile occasione per sottoporre alla vostra riflessione perché io credo che mentre mentre da una parte sta a agli operatori del sistema e su questo la piccola si investe è sempre stata di posizione a disposizione a fare sistema a coordinarsi al a a non dare fastidio andarsi fastidio reciprocamente ma anzi potrà beh piuttosto a Synergy Zare proprie operazioni a favore degli imprenditori anche in Cina siamo andate abbiamo fatto sportello unico con Sace con Mediocredito centrale mano sportello unico per risparmiare sulla sulle spese fatte per dare imprenditore tutti insieme Lalla le informazioni necessarie sia che esso fosse cinese o italiano che pensa investire in Cina
Noi possiamo diciamo un migliorare nostra performances per spero che degli così autorità siano soddisfatte di quello e riusciamo che possiamo farla Simest però sta secondo me in questo momento alla alla alla sfera politica alla sfera legislativa prendere in considerazione questi fenomeni che sono molto nuovi e che sono e che sono importanti e e che è importante mettere appunto con queste concludo su quelle tematico dette e su altre emetterà punto anche e quindi vengono discorso che non è di casa mia la strumentazione per attrarre investimenti in entrata perché la strumentazione per attrarre investimenti in entrata deve essere potenziata
Io su questo vorrei e poi finiscono dire una cosa di personale
Qui si è pensato sempre di legare la promozione di investimenti esteri in Italia a problemi che abbiamo noi
Allora io cioè disoccupati in Campania viene in Campania alla multinazionale americana io c'ho il Mezzogiorno via questa è il modo sbagliato perché il lavoro dei nostri problemi non gli interessa Lolli dobbiamo prospettare la miglior localizzazione possibile perché siamo già non siamo competitivi siamo al quarantesimo posto
Come appeal dei vari Paesi già dobbiamo competere e non entriamo neanche nelle short list nel mondo ci sono ogni anno cinquanta sessanta grossi investimenti in cerca di localizzazione no l'Italia non entra neanche macho liste c'è stato l'ultimo sì mentre è stato fatto è stato fatto i in Abruzzo dal Texas Instrument alla guerra faceva dal nostro paese grazie a Dio ma qui non entriamo neanche ciò viste qui il problema di andare a presentare il meglio del Paese i problemi nostri Cile vedremo noti quando quando li abbiamo convinti cercheremo di fare un pacchetto
Da una parte di incentivi si cena bisogno ma dall'altra parte di comportamenti la pubblica amministrazione che gli rendono sicuro e viabili nei tempi e nei modi l'investimento grazie
Il certi stasera abbiamo molte notizie interessanti e chiudiamo questo nostro convegno con elevato prima deve scusare ma è venuto così questo non è stato programmato tranne l'intervento del ministro che pose sentito male e di Marongiu e Marzano che sono ancora impegnati mi hanno telefonato poc'anzi alla Camera
E quindi prego
Come pillole Gargiulo è responsabile del servizio relazioni internazionali la con fave e quindi Estonia proprio le diciamo la parte sindacale più interessato a voi al sistema
Del commercio che sì però desidero ringraziare il senatore Ventucci per avere organizzato il convegno di oggi
E vorrei vorrei fornire alcune considerazioni in particolare per quanto riguarda le le difficoltà delle piccole mai riprese nel nell'affrontare un una mercato ormai globale
E secondo aspetto proprio che prendono in considerazione riguarda
Diciamo la cosa cosa allo stato può fare per sostenere meglio all'attività delle delle PMI
La la continua evoluzione della della natura degli scambi e la e la metamorfosi subita dal contesto competitivo sia a livello europeo che mondiale
Incidono fortemente sul processo di internazionalizzazione delle nostre piccole e media impresa
E Hibiki profondi mutamenti delle strategie commerciali tendenti ad una liberalizzazione generalizzata degli scambi mondiali
Disegnano un quadro particolarmente stimolante per il sistema delle delle PMI italiane
In particolare per quelle in prese che approach stando anche della della fonte congiuntura favorevole dovuta alla svalutazione della lira hanno potuto consolidare la leva della prova presenza sui mercati internazionali attraverso politiche di investimento veti di potenziamento delle azioni commerciali
In un'ottica europea l'eliminazione delle forme di protezionismo e di sostegno pubblico all'impresa due
Attraverso i rispetto dei vincoli posti dalle disposizioni comunitarie degli stati membri in un quadro complessivo di armonizzazione appunto a livello di Unione europea
E apre e ampi spazi alla competizione fra la piccola e media impresa
Su un piano globale tale competizione tende a manifestarsi in modo sempre più evidente rare e sistemi Paese
Con la conseguenza che l'impresa per poter restare competitive hanno bisogno di stringere delle alleanze
Finalizzate alla penetrazione di nuovi mercati
E all'acquisizione e quindi di tecnologie e alla riduzione dei dei costi di di di ricerca
Per potersi internazionalizzare indispensabile che le piccola media impresa di cui orizzonte strategico tende quasi sempre a coincidere con quello cooperativo
è necessario appunto che le che ne inseriscano elementi innovativi e di competitività strutturale nel proprio apparato organizzativo milioni processi manifatturieri nelle politiche commerciali
Fattori finanziari e nelle relazioni di partnership
Innovazione e qualità efficienza e produttività rappresentano insieme al prezzo fattori determinanti
Di competitività del prodotto
Tuttavia proprio sul sul piano delle novazione d'Italia appare molto più debole dei suoi concorrenti europei
E americani e giapponesi e spesso in in alcuni settori occupa posizioni di svantaggio anche nei confronti di Paesi di più recente industrializzazione
La debolezza nella nella struttura dell'apparato industriale italiano è data dal fatto che le imprese di di piccoli di dimensioni che occupano posizioni di leadership a livello internazionale
Finalmente operano in settori nei quali il il know how di impresa
Riguarda l'organizzazione della filiera produttiva del processo di di di produzione ponendo poca attenzione all'attività di marketing alla alla gestione dei dei mercati e in particolare al contenuto innovativo della della prodotto
A tale proposito l'Italia è il paese che più di altri ha mostrato la rigidità del proprio modello di specializzazione
Nella maggior parte dei casi infatti le nostre imprese utilizzano nuove conoscenze tecnologiche maturate in altri Paesi continuano a mostrare appunto una una una limitata capacità di produzione Interna domestica
L'evoluzione della dell'intero sistema delle PMI potrebbe manifestarsi proprio nel nel mutamento del del modello di specializzazione produttiva e la ricerca di competitività alternativa a quella che si fonda appunto sulla svalutazione
Suddette considerazioni particolare quest'ultima sul crolla l'aspetto la svalutazione della lira assume particolare rilievo in previsione dell'introduzione dell'Euro
Infatti negli mantenimento del competitività in un regime di scambi non di cambi non modificabili
Per di più inserito appunto in una in una realtà economica d'impresa forte presenza nei settori dei beni tradizionali di consumo e nella meccanica struzzo mentale
Edotti rilevante la competitività del prezzo si renderà necessario individuare delle alternative al al deprezzamento della del cambio
è indubbio che tale competitività strategica per il processo di internazionalizzazione delle piccole ma in prese dipende anche dall'ambiente economico nel quale le stesse operano la loro capacità di muoversi in un mercato globale risulta infatti fortemente correlata alla qualità del sistema esterno all'impresa intendo servizi credito amministrazione pubblica infrastruttura
Lo Stato riguarda il compito di di diffondere e consolidare il sistema Italia nel mondo attraverso la creazione delle condizioni necessarie alla crescita competitiva delle PMI
Della loro capacità di penetrazione e presenza sui mercati esteri
Atta riguarda il processo di internazionalizzazione delle piccole imprese italiane è frenato dalla difficoltà
Di utilizzo degli strumenti a ciò preposti difficoltà che si sostanziano nella complessità era nella lentezza dell'iter procedurale di accesso alle agevolazioni all'export
L'esistenza i troppi soggetti con competenze Matera internazionalizzazione come è stato anche a più e più ripreso indicato dal dagli altri ragazzi relatori
Nello scarso sostegno alle PMI da parte di di banche d'affari e banche d'investimento in grado di fornire competenze ricerche di di partner penali finanziarie valutazione d'impresa
E la pretesti predisposizione di piani finanzia riguardi
Al fine di superare sull'uso dei tiri subiti ostacoli che qui ha quindi punto rendono rendono più complicata la la la la vita e l'attività delle PMI sui sui mercati esteri se andare a cessare alcune alcune azioni e di di fondamentale importanza quali per esempio veri rivedere le competenze di commercio estero
Appunto che attualmente sono sono sono labili ripartite in modo poco funzionari e tra funzionale tra pubbliche amministrazioni comitati eccetera
E ieri riconducendo le nell'ambito di un di un unico ministero competente
Altro punto potrebbe essere appunto quello di riunire in un'unica struttura le le competenze per la gestione degli strumenti di commercio estero
Allo scopo di fornire alle imprese è un un pacchetto export che permetta la realizzazione di di operazioni coordinate e congiunte
Che vanno appunto dalla dalla semplice rapporto commerciale che appunto il primo la la la prima fase la prima esperienza di una Pmi alla costituzione di una joint ventures
Utilizzando leggi nazionali fondi dei di programmi di europea e degli organismi internazionali
Costituire strutture polivalenti diffuse sul territorio che sappiano indirizzare gli operatori sotto il profilo finanziario agevolativo assicurativo di consulenza e promozione in grado di rispondere ai più disparati esigenza
Una un punto molto importante è quello del sostegno all'attività dei consorzi export tra piccola media impresa
Attraverso stanziamenti ad adeguati ad una realtà associativa che in grande espansione
E che è indispensabile ridicole mega aziende che da sole non non potrebbero affrontare mercati che spesso sono difficili e lontani
Barbarie devastata riguardo che i consorzi export assicurano un'attività di servizio mirata
Alle esigenze chiede di internazionalizzazione di oltre sette mila PMI e le le quali grazie agli stessi realizzano circa il nove per cento delle esportazioni italiane
Altri altri punti che merita media tenere in considerazione sono quelli che per esempio riguardano la costituzione di un unico di un unico organismo per la promozione edilizi Rizzo Signorelli degli investimenti esteri in Italia
Con questa cosa punto già stato ampiamente nominato prima di me comunque sarebbe estremamente utile poter avere un unico un unico unica struttura un unico organismo Desio qui appunto detto significa venti esteri in Italia e questo questo organismo
Dovrebbe a questo organismo dovrebbero di rivolgersi a punto gli operatori stranieri che sono interessati a investire il nostro Paese
Da questo studio studiosa sutura potrebbero
Dovrebbero ricevere delle informazioni per quanto riguarda le Aretha Aliani a maggiore vocazione industriale mese tori di utile dello di Rho interessi oppure la legislazione nazionale e regionale vigente in materia di investimenti
Le agevolazioni di carattere fiscale di di sviluppo dell'occupazione infrastrutture esistenti rete di distribuzione e quant'altro può essere utile a un investitore estero che appunto desiderati si è rimessa in Italia
Altro aspetto la realizzazione di un'effettiva collaborazione tra gli uffici ICE all'estero e le rappresentanze diplomatiche
Allo scopo di assistere gli imprenditori italiani in modo realmente i fichi efficace competente
Intensificare la realizzazione di campagne di promozione all'estero del sistema Italia comprese è anche iniziative che riguardino l'arte era e la cultura italiana
Strutturare dei pacchetti paese di carattere finanziario assicurativo promozionale
Da presentare alle alle autorità estere in occasione delle visite le nostre autorità nei paesi in via di sviluppo di novanta sterilizzazione a questo a questo riguardo mi mi riallaccio a quanto detto dal dal dottor Gallotti
E appunto il discorso che le linee di credito sono sono o mancanti oppure poco poco competitive rispettabili di credito altri paesi
Ultimo punto prevedere delle delle misure di agevolazione fiscale per l'export verso verso Paesi extra extra Unione europea attraverso agevolazioni degli Investimenti in produzioni destinate all'all'esportazione
Concludo dicendo appunto che la la capacità delle PMI di conquistare rimanere sui mercati ormai globalizzati passa attraverso l'evoluzione dell'intero sistema dell'impresa
Necessariamente supportato dall'attività dei soggetti pubblici per i soggetti chiaramente dovranno individuare degli degli strumenti nuovi e più efficaci per la creazione di un sistema Italia che sia adeguato alle sfide che attendono le nostre piccole e medie imprese grazie
Ecco adesso ci doveva essere un dibatte Prodi conclusione al professor Marzano però professor Marzano come il professor hanno telefonato sono ancora impegnati alla camera e quindi
Il loro intervento
Venti che e nel dibattito si erano già per andare a parlare il professor avvocato tempesta
Il dottor già milionari Presidente del Consiglio nazionale dei penalisti
Presidente del consiglio direttivo dell'Anas per venga bello e il l'avvocato
La che il direttore operativo del dipartimento del Commercio con l'estero
Ma ecco quest'Inter
Mi hanno già detto che MD faranno per
Libero le non perfette che ovviamente poi distribuito a tutti quanti coloro i quali hanno partecipato di fondo questo dibattito che secondo me è uno dei pochi dibattiti a a a vasto raggio che contiene da parte degli istituti di istituzioni estremamente antiromana la Sace la Simest e la Confindustria delle notizie dei programmi futuri che sono seguiti interessanti e questo del comparto al nostro comparto dell'esposto
Primo convegno che
Il mio dipartimento organizza ripeto sono convegni assolutamente non politici ecco propaganda politica ma come io ho detto all'inizio servono semplicemente fare nuda mediazione su quello che sono tornati le problematiche dell'import
Ma poter mettere a conoscenza della pensa soprattutto delle piccole e medie imprese perché la grande impresa rappresenta
La dal dottor Gardi dottor Bianchi è stato anche direttore generale delle valute al ministro del Commercio con l'Estero prima di accettare di passare poi dall'altra parte c'è passare alla Confindustria
Fitoussi Assab e muoversi c'è tutto quanto l'apparato del ministero degli esteri che protegge la nostra grande industria ma siccome il novanta per cento della produzione nazionale è costituita piccola e media impresa cioè quell'impresa che stanno al di sotto di venti
Dente io credo che sarà autunno approfondire
Ancora e soprattutto la nostra intendimento è quello appunto di mettere a conoscenza di queste piccole e medie imprese la valenza la parità delle istituzioni cioè di quello che già c'è
O che avviene può avvenire ma quello che c'è c'è pochi conoscono la Simest pochi conoscono
La Sacha pochi conoscono le attività che sono di supporto da parte degli sul commercio con l'estro quindi quello che lui vogliamo portare in giro per l'Italia e questo credo che Roma sia stato non voglio dire esperimento ma la prima tappa è proprio questa possibilità di informativa
Mento politico nei confronti dell'utenza di di quanti e quanta qualità c'è nelle nostre istituzioni ringrazio vi chiedo scusa di questo forza però credo che sia stati importante non solo per voi avete ascoltato ma per quello che sarà la pubblicità successiva degli atti di questo convegno di
Però io non mollo