La situazione della Rai dopo le dimissioni di Enzo Siciliano da Presidente del Consiglio di Amministrazione

Continua la bufera politica sulla RAI dopo le dimissioni del presidente siciliano sono arrivate anche quelle dei consiglieri Cavani e scudiero
E la giornata di ieri è stata particolarmente movimentata col capogruppo PDS alla Camera mossi che minacciava il voto di sfiducia della Quercia al CDA mentre i popolari tentavano di scongiurare le dimissioni del consiglio
E ieri nel vertice di maggioranza non si è trovato accordo nemmeno sono leggi di riforma né sui tempi della stessa
Cerchiamo di capire meglio cosa sta accadendo pur se la situazione appare del tutto confusa e cerchiamo anche di comprendere qual è il futuro che si sta cercando di disegnare per l'azienda di viale Mazzini
Nella giornata di ieri particolarmente movimentata come ha detto avevamo ascoltato intanto Roberto Natale segretario dell'Usigrai che ci racconta intanto che aria si respira a Saxa Rubra ad esempio pari a dieci
Dire molto piena di fumo però purtroppo un'abitudine di polmoni di chi lavora in RAI ha dovuto far sua del resto che la precarietà nella quale la RAI si trascina ormai da quattro anni e mezzo dato dei governi aziendali sotto gli occhi di tutti noi insistiamo in cui
Le ore sull'urgenza della riforma tenute però qual è il punto di svolta siciliano parlava di due passi indietro da parte dei partiti che è un'ipotesi questa seconda è percorribile ma
è l'unica ipotesi percorribile chi vuole che il servizio pubblico riacquisti legittimazione diceva siciliano le nel comunicato di ieri due parti indietro dei partiti perché la politica faccia un passo avanti sì
Allora il punto è la legge la politica in quello deve fare un passo avanti limitare le regole per la per la nuova legge nominare i nuovi il nuovo vertice RAI e poi Dario gli un tempo incerto che non si era però quindici giorni per lavorare
Quindi Quetta la funzione che va recuperata alla politica nominare e poi giudicare alla fine del del Periodo
Avendo curati dare alla RAI come qualsiasi azienda
Con Berti che che abbia anche competenza e e civiche queste uno dei criteri sui quali stiamo insistendo in queste ore anche alla luce delle esperienze passate
Vale a dire conta anche Ketty gli occupati viene occuparmi di radio e televisione Appia dico
Sta parlando Romiti va avviata la chiazza sì ecco nessuno ha pensato di proporre per la successione Francesco De Gregori
Che un grandissimo nome ma in tutt'altro campo tira giù una sul sulle competenze specifiche ecco cosa cosa sulla invece che ma perché tenda che possano per fatta da tutti nel perché si occupa di televisione radio nuove tecnologie e altro
E tutto questo ovviamente non fa che continuare ad alimentare il termine precarietà rispetto al servizio pubblico no una precarietà nella quale però voglio sottolinearlo anche agli ascoltatori di radio radicale
Una precarietà nella quale la RAI continua a essere sono i dati di fine novantasette pistard Alquati quarantanove per cento degli italiani questo perché quando sentiamo parlare di ascolti in caduta libera di crollo verticale
Diciamo che ci ci cogliamo solo una parte di verità in queste affermazioni recitano alcune trasmissioni Rai che recentemente non sono andate bene
Ma complessivamente l'ascolto RAI e ancora di gran lunga leader come usano dire gli esperti del settore allora
Questo per dire che la riforma perde perde subito serve chi sappia profonda per dare alla RAI un'agilità che non ha Laraia tempi decisionali procedure ancora da Ida del monopolio molti aspetti qua do intorno tutto lo scenario nazionale e mondiale è cambiato Perotti capì anche che questa riforma non ha il compito di rianima are un cadavere al compito di curare Pato diciamo così di malattia di media gravità
La tregua tra l'altro ricordavamo anche rispetto ai tredici via di questo che è stato conservato al nuovo corso concilia e i presidenti nominati appunto le presidenze di Camera e Senato in base a leggere novantatré Dematté Moratti e siciliano fare le matte dal novantatré al novantaquattro lavora ti dal novantaquattro novantasei e siciliano dal luglio del novantasei ecco tu hai vissuto non solo da giornalista macchina sindacalista questi tre passaggi ecco hai colto qualche aspetto da poter riutilizzare in futuro sono stati solo passaggi
Sostanzialmente poi formarli e non
Che non concreti nella un tentativo di rilancio dell'azienda ma guarda io sottolineerei un un passaggio un elemento positivo Carey accomuna e un elemento negativo che li ha accomunati
L'elemento positivo Pato quello della attenzioni ai bilanci e alla gestione su quinto quando la quota si vedrà al di fuori delle schermaglie polemiche quotidiane chi voterà a mio avviso che tra Dematté Moratti siciliano Totuccio Marra questi tre gruppi dirigenti c'è una precettato una sostanziale continuità nelle politiche di bilancio e di gestione cioè detti in termini più chiari
Rotta alla vecchia sintonia tra la RAI e il sistema dei partiti che crollò insieme alla fine la cosiddetta Prima Repubblica la Recco dovuto cominciare a guardare
Più nel merito ai suoi bilanci all'equilibrio dei suoi bilanci e la correttezza della sua gestione
Non è questo l'elemento che secondo me in maniera positiva accomunato queste precisazioni con una sostanziale continuità poi spesso gli uomini che l'hanno realizzata son rimasti identici da un vertice all'altro no
L'altro elemento che invece li accomuna ma intenso negativo
E le lettere ritratti in questa dieta con la convinzione e e di Piero a bonificare una Paola cioè che la RAI fosse tutta e comunque un insieme di praticati ladri gente che pigliava uno stipendio tenta averne titolo e merito
Questo l'hanno pagato loro e quello che più ha e ovviamente perché mi piace l'ha pagata all'immagine del servizio pubblico cioè gruppi dirigenti che hanno concorso e questa è una cosa assolutamente a Novate e Himawari anche i più semplici dicono che un vertice aziendale ha il compito di valorizzare anche in termini di immagine la vicenda che dirige
Invece abbiamo avuto tra i gruppi dirigenti che palco periodici io ripensamenti tardivi hanno concorso attive all'esterno
Che era giusta per un'immagine tutta e solo negativa della Rai questo e il pezzo grosso che abbiamo l'ultimo occasione un mese fa quando un pre i dente della RAI dice siciliano ma i tempi potrebbero esser fatti a iosa anche sulle gestioni precedenti il settanta per cento dei programmi RAI non mi piace
Beh ammetterete che è un comportamento singolare è come e Romiti dice de de I quel modello di FIAT che abbiamo fatto tipo non comprate la non ti danno amministratori di questo tipo
Cerchiamo ora il parere di Benedetto Della Vedova della Lista Pannella che ci ricorda la posizione della lista e anche dello stesso Pannella ma per quanto riguarda diciamo la questione specifica il corpo dottore interrotto due giorni
Marco Pannella chiedendo il commissariamento questo in alternativa alla la prima perché di questo poi purtroppo si tratterebbe il ripercorrere delle vie canoniche più o con sito nominato dalla dai due presidenti dell'epoca sì per quanto riguarda la posta ad andare alla questione della RAI in generale io ritengo che siete va fare un salto di qualità e anziché tentare per l'ennesima volta pervicacemente di sostituire i professori con ahimè manager poi ne emergesse con gli uomini di cultura adesso dorme cultura magari se deciderà di metterci dei politici perché no io credo che si possa cominciare a porsi il problema dell'esistenza della RAI in quanto ad Linda pubblica e anche in quanto azienda avente come missione quella del servizio pubblico e credo quindi che si debba cominciare a immaginare al più presto una uno parto senza la proprietà a parte la RAI e anche direi un panorama radiotelevisivo sostenuta una azienda per servizio pubblico e quindi pendere privatizzare
O in tutto questo si inserisce anche la questione della trasformazione da Reinhold Bindi
Cosa azionista notes Ddl mille centotrentotto
Questa è una via che
Perché è una via che però non a mio avviso riceverete nei tempi rapidi di una situazione che si sta incancrenendo e che va verso ormai la putrefazione non credo che attraverso questa operazione si riesca a ridare alla RAI imitati azienda sotto il profilo dei conti sotto il profilo della struttura per la struttura dei costi tu citavi preferendo che
Sotto il profilo formale appariva semplicemente tra virgolette la possibile il cast da parte di capitale privato di acquistare quote dell'azienda nei pub Piero referendum che indica cavalleria della privatizzazione io credo che a questa privatizzazione a questa vendita Tersite va arrivare al più presto ripeto si deve immaginare uno stato sempre alla RAI senza la RAI di mezzo Pepe ritengo che al più presto e al più presto si vendette la RAI si può pensare ad una valorizzazione degli asset in termini di e di infrastrutture e di know how per quanto riguarda il mercato uomini verso il mercato del tecnico delle telecomunicazioni non direttamente dalla RAI ovviamente ma questo è un valore che probabilmente potrebbe rendere appetibile appetiti dalla RAI quello che io per qualche altrimenti la situazione trascinata esso trascinata per qualche tempo rischi poi di portare inevitabilmente per una serie di fattori che possano possono intervenire il superamento della dell'aspetto complessivo sistema radiotelevisivo arrivare ad una liquidazione magari onerosa per lo Stato per i contribuenti
Ecco balletto giova forse in questo quadro riflettere ancor di più per un concreto ed efficace rilancio dell'azienda riflettere su quello che il ruolo del del servizio pubblico in questo caso con ovviamente un punto di riferimento particolare alla questione in formazione no parlo io credo che
L'obiettivo è facile citarlo ma inevitabile io credo che il modello radio radicale per quanto riguarda le la trasmissione di uno specifico servizio che può essere definito servizio pubblico il modello radio radicale tracci una strada che può essere sentiti perseguitato per tutti gli altri elementi che i figli servizi do il servizio pubblico e quindi una idea il servizio pubblico radiotelevisivo che prescinda completamente dal fatto che lo Stato si è titolare proprietario sia proprietario di un'azienda voglio dire il quadro che io immagino certo più innovativo è il quadro in cui esistono una serie di soggetti concessionari la possibilità di trasmettere sia per quanto riguarda religione che per quanto riguarda la radio se lo Stato decide che rispetto alla radio televisione esistano dei servizi che il mercato non fornisce che lo Stato si impegna comunque a garantire le città fine ecco c'è la prima via che è quella della della dall'appalto c'è un servizio e quindi se si mette in concorrenza tra tutti coloro che fanno radio e tanto televisione o c'è una via più tant'è che è quella di prevedere come obbligo per tutti coloro che hanno la concessione per trasmettere dati e per trasmettere televisione di mettere a disposizione alcuni spazi contrattati regolamentati per lo Stato che potrà stabilire di fare determinate il tipo di trasmissione eccetera eccetera ecco direi un affitto di alcuni spacci io utilizzo di alcuni spazi a da parte di un organismo statuale che decide volte in volta quali programmi vanno vanno vanno mandati in questi spazi per un quadro completamente diverso ma che sperava Coop lo stato del contribuente dalla gestione di un'azienda che ormai non aprisse consenso totalmente l'autoreferenzialità la cui missione principale ormai diviene la sopravvivenza e trovare delle ragioni sono sopravvivenza che non si possono trovare per rispetto alla missione formativa nel rispetto nel rispetto alla solidità dell'azienda un'ipotetica possibilità di produrre utili e ricchezza per il Paese
Venezia
Stando alla cronaca stringente di queste ore se note a questo punto cosa accade perché l'ipotesi del commissariamento caldeggiata da Pannella mi pare anche dei Verdi
Non sembra avere troppe possibilità seconde cosa accade a questo punto con Anna i due consiglieri che arrestano io credo
Accadrà il peggio cioè che i due consiglieri si dimetteranno perché non riuscirei a capire forse possono rimanere come elemento di contrattazione dalle parti politiche ma e dico se smetteranno si metterà mano all'ennesimo rinnovo il consiglio da ministro d'azione dei sentiremo le solite cose lancia dall'azienda sul risanamento dei conti sul rilancio del ruolo che il servizio pubblico eccetera eccetera e non succederà niente fra due anni tre anni ci troveremo con la Seat va be'ulteriormente incancrenite a discutere dei tempi le cose come si dice il difetto sta nel manico bisogna avere il coraggio di pensare a un'Italia centottanta ai intesa come azienda di Stato e credo tra l'altro che pensare a un'Italia senza RAI per mille motivi significa pensare a un'Italia finalmente un pochino diverso
Abbiamo detto in precedenza del vertice di maggioranza di ieri e di quanto accaduto fra PDS Popolari ora cerchiamo di capire anche qual è la posizione del Polo lo facciamo con l'onorevole Paolo Romani che per Forza Italia e responsabile di formazione
Alla stazione a dir poco sono farlo spesso gravose vuole anche un po'ridicola nel senso che il governo dell'Ulivo nome inagibile consiglio d'amministrazione ovviamente tra rispetto osservanza dopodiché secondo il progetto una fallimentare dopo le ripetute censura della Commissione di vigilanza
Per un peso una crisi di nervi presiedo siciliano si dimette la maggioranza non riesce a trovare un accordo in una lunga riunione l'unico risultato è l'imposizione di missione che altri consiglieri due resistono dunque che non dirette da parte colori voglio dirle si dimettono
Piero avviene popolare dell'agricoltura colpo di maglio insomma mi pare che l'Ulivo abbia fatto di tutto di più alla RAI soluzioni noi vi ha proposto in tempi non sospetti cioè prima di questa ultima guerra per bande una proposta ragionevole partendo da questa considerazione che la RAI è un patrimonio del Paese dei cittadini per utenti ed è un po'dal patrimonio troppo importante perché possa essere gestito innovato spoil-system solamente dal governo dalla maggioranza non che i partiti debbano governarla RAI per l'amor di Dio ma va riequilibrato sistema escogitato un sistema equilibrato per otto ore che la proposta nostra che ti faccio lo stesso per la RAI con un piccolo particolare che i nostri divinità l'attività della RAI secondo il primo schema di proposta del governo nel senso che la Rai una azienda mono prodotto sostanzialmente e va mantenuto una sua unitarietà a conclusione di approfondimento e ho finito varrebbe la pena in e di parlare seriamente del ruolo del servizio pubblico ovvero vanno scovati nelle culture emergenti del la gente del paese e non va solamente replicata la cultura prevalente maggioritaria narcotizzata si tratta solo di va è un dibattito su cui
Sto è acceso da tempo così come la la catena dell'audience che ovviamente non fa che poi appiattire il prodotto informazione compresa no mago
Io sono convinto che in televisione si possono fare degli ottimi ascolti con dei buoni programmi che fanno anche cultura ad esempio di Piero Angela emblematico certo il programma di Angela costa un miliardo puntata ma sono otto puntate dove finalmente si parla di stelle nel senso proprio del termine e non del balza al centro del nostro leader di cui la RAI servizio pubblico è strapiena certo se mi consente anche un esempio forse
Ancor più dirompente quello magari del teatro impegnato di denuncia del Vajont di Paolini che ha fatto se non sbaglio quattro milioni era sicuramente circolano ascolto clamoroso che quindi significa che qualità si può abbinare anche con attenzione ascolto viene veramente difficile
Nessuno di noi vuole ridurre la RAI alla Pbs americana che ha bassissimi ascolti non c'è la tv pubblica americana che è uno sulla Rete sì però che si debbano fare necessariamente solamente programmi di ballerine di stupidaggini e che si affrontino temi i complessi ad esempio problema Di Bella in un programma di intrattenimento dove un signore che non fa il gesto di mestiere intervista facendo plasticità Bindi poi non si è un po'in un'intervista con l'interlocutore eccetera eccetera qui questo è
è un modo veramente cattivo frutto tipico sorriso pubblico radiotelevisivo credo accordo anche a quanto diceva Ferrara insomma lasciamo fare il varietà l'intrattenimento alle tv private rilanciamo in pieno il servizio pubblico l'informazione io non
Dico che la tv pubblica contro i canali per amor di Dio non posso fare anche dei programmi divertenti cioè si può essere innovativi anche le entrate nell'entertainment ma la prevalenza di quello che oggi con un brutto gergo si chiamano info teme accesso l'abbinamento sempre fra evasione informazione seriali ho l'impressione che porti spesso per una lite sui prodotti è un appiattimento verso il basso senza concludere la privatizzazione
Ricordiamo a referendum novantacinque alla Lista Pannella che chiedeva appunto la privatizzazione oggi Maccanico ricorda che la formula ci sarebbe sarebbe note astro del governo nell'ambito del Ddl mille centotrentotto che prevederebbe poi la trasformazione della RAI in holding anche di questo si è parlato
Si è parlato a lungo qual è la vostra posizione su Class di errore per lui Pannella consentiva di aprire capita dalla RAI ai privati sì ma cessa l'accesso certi
In secondo luogo l'importante che non si pregati di non i testi più succulento della RAI perché se si entra in una logica giustamente privatistica ci chiede anche di profitto il profitto spesso in un sistema televisivo e anche a scapito della qualità
Per cui ci andare abbastanza cauti tanto che noi che ho proposto che riporto privatizzare valgono sul tema di Papi Goldin cioè nel nel senso che non si vada Opal ricompare sulle credo che non si vada verso una privatizzazione di noccioli duri ma si apre al pubblico per l'utente che già paga dei bei soldi e consente al pubblico piace proprietà delle proprie previsioni
E continuiamo e siamo in collegamento racconta Giuseppe Giulietti che per la sinistra pratiche responsabile per l'informazione allora Giulietti la sezione RAI abbiamo detto ormai mille volte incandescente vie grande confusione
Il vertice di maggioranza di ieri se non sbaglio non ha dato risposte sulla questione riforma né nemmeno quello sui tempi della stessa
Vogliamo ricordare un po'qual è la posizione del PDS qual è la ricetta del PDS per il rilancio concreto immediato dell'azienda
Ma guardi una ricetta che tende a chiudere definitivamente una pagina che iniziata tanti anni fa e che la pagina dei governi dei consigli di amministrazione espressi direttamente dalle forze politiche
E di un direttore generale espresso sempre dal consiglio di amministrazione cioè in RAI c'è una sovrapposizione permanente tra gli indirizzi e la gestione dell'azienda
Questo ha portato alla paralisi a conflitti ma soprattutto se questo era un elemento come dire tollerabile secondo me era già sbagliato nel regime di monopolio
In un regime di competizione il fatto che il consiglio di amministrazione sia una sorta di consiglio comunale dove ogni decisione viene interdette paralizzata e sicuramente anche questo uno degli elementi della crisi della RAI allora dovrà riteniamo che ci debba essere un consiglio dichiarando figlia che assorba le funzioni e l'attuale vigilanza è un amministratore unico
L'amministratore unico ovviamente Telettra licenziabilità rimovibile si troveranno i meccanismi ma la responsabilità deve essere su una e di queste armi deve rispondere poi al Parlamento e ai cittadini un meccanismo come dire più limpido più chiaro come accade in tutte le imprese
Pietre sono società dal punto di vista diciamo dei fatti stringenti restano in carica al settimo piano gliele Mazzini due consiglieri a questo punto i prossimi giorni dovranno decidere un po'le sorti dell'azienda però proprio non mi appassiono molto Request discuterla restano uno due replicante che lo ricambia quello sì poiché la via più limpida
L'acqua di un accordo serio tra maggioranza e opposizione per chiudere tutti assieme
Una stagione del sistema delle telecomunicazioni risolte da una parte il conflitto di interesse per quanto riguarda il gruppo privato e dall'altro appunto la sovrapposizione tra gli indirizzi e la gestione alla RAI un accordo serio una corto pulito Carver fatto del sistema delle telecomunicazioni italiane un sistema europeo ecco perché noi insistiamo sulla nostra proposta dall'amministratore unico anche perché oggi governiamo ma domani potrebbe fare l'opposizione
Quindi la scelta all'amministratore unico azionista di civiltà di tutte le forze di destra di centro e di sinistra vuol dire fare un passo indietro questa è la novità non è possibile trovare un'intesa su questo ma io continuo a sperare che ci siano persone disponibili entro poche ore a trovare un'intesa entro poche settimane a fare la legge io penso che i presidenti delle Camere non possono lasciare la Rai senza governo non ci porta per stare al governo Nicchi che non farebbero altro che ogni alimentare la crisi e quindi io penso che si debba procedere rapidissimamente alle nomine da parte dei presidenti delle Camere se
Tarda oggi Maccanico ricorda la questione la privatizzazione forse per ricordare anche le faranno novantacinque la Lista Pannella che chiedeva l'accesso su questo c'è il mila centotrentotto Prato si parla tempo anche di holding su questo lo soluzione quale
Qui c'è stato ed è un altro elemento di contendere all'intero dalla maggioranza primo elemento della contesa è se si deve tornare a consigli di amministrazione sostanzialmente in cui ogni partito mette il suo e con il consiglio di amministrazione che fa le nomine partiti della maggioranza e dell'opposizione ritengono alcuni che debba essere così noi pensiamo che ci debba essere un amministratore unico ma questo a maggior ragione vale per quanto riguarda la holding evidente che un'azienda con l'amministratore unico può andare nella direzione della holding cioè di costruire delle società all'interno delle all'intento di anche del capitale privato non solo perché c'è stato un referendum anche perché se la RAI vuole essere un'azienda seria e forte el com'e tre sui mercati internazionali occorre un rapporto tra capitale pubblico e privato occorre un apporto di capitale internazionale ci possono essere anche forme di azionariato come dire di di partecipazione anche l'azionariato popolare quello che non è possibile continuare a pensare lo dice chi allora io ho passato parecchi anni quindi c'è uno che crede nel servizio senza dico anche attenzione che lasciare la RAI così come c'è una RAI ferma vent'anni fa significa lavorare a deprimere la RAI a portare la Rai allo sbando cioè in assenza di una radicale riforma che apra anche al capitale privato questa dipende comunque con dal nata a diventare reddituale nel giro di pochi anni mi dispiace che i conservatori anche all'interno dell'azienda don comprendano che la difesa dell'esistente e la via più rapida per privatizzare integralmente la RAI
Anche perché gli atti va be'lei sarà il mercato delle comunicazione ovviamente quelle vere battaglie non si combattono solamente a livello nazionale ma con quel che riguarda satelliti e gli accordi
L'Alleanza Nazionale la battaglia di formazione del futuro e anche anche quelle sotto i la RAI dovrà attrezzarsi credo quando il consiglio di amministrazione della RAI dall'altro una delle cose più importanti che ha fatto questo Consiglio il presidente Siciliano neanche è stata proprio l'ARPAV
Ricitazione della RAI dalla piattaforma digitale questa è una scelta strategica operato agli attuali amministratori e che sul come diva anche riconosciuta però poi che cosa è accaduto che la RAI dopo mesi e mesi ha determinato questo crampi sicuramente con la piattaforma digitale a cui parteciperanno non solo la RAI ma anche Mediaset Telemontecarlo Canal Plus quindi un fatto di grande innovazione per quanto riguarda la tv digitale Battipaglia velocità nominare gli amministratori di questa nuova consociata alcun esempio concreto e perché perché diventato il consiglio di amministrazione un consiglio comunale tra un diritto di veto ed un'interdizione che Pato una scelta strategica ma piattaforma ma lo si era uscito per fare le nomine
Si trattò piattaforma digitale meriterà Perino ascoltatori che l'approfondimento a parte le questioni complesse delegata tremo spiegarmelo quella di Carlo non ho ricette che l'Italia finora aggiustamento dura più cool quelli perché nella lista che come dire
Propagarsi vede attraverso lettere sa la creazione di una piattaforma digitale quella cosa che consente nel tempo di passare di alla nuova televisione la televisione che simbolico di ricerche attraverso la parabola riceve attraverso il satellite e come dire
Porta anche in Italia ad essere una parte di un sistema radiotelevisivo mondiale che cambierà il nostro modo di guardare la televisione di entrare in relazione con il mondo è una rivoluzione culturale c'è in atti d'Europa occupa la trasformazione del dal bianco e nero al colore
Esso chiedere alla classe politica un occhio di lungimiranza in più rispetto invece gli obiettivi a breve termine che spesso sono stati un po'il limite su questo no io penso che la classe politica riprodurlo su politica e mi riferisco a chi governa e chi suppone prescelte questi ruoli posso locali
Gareth sicura in un Paese democratico e ci siamo un po'troppo occupando di Mediaset e RAI come se fossero le tuniche UE imprese del settore e ci occupiamo troppo come dire della presenza dei partiti e programmi di informazione
In un Paese civile l'attenzione della politica dovrebbe essere invece alla definizione di un grande piano industriale per il sistema delle telecomunicazioni che vuol dire la produzione dei decoder delle antenne
I rapporti con i gruppi internazionali i settori della radiofonia la multimedialità le nuove tecnologie ecco a me piacerebbe che si aprisse un confronto vero governa tra maggioranza e opposizione su un piano industriale per il settore delle telecomunicazioni
Faccio un esempio in Francia si sta rinnovando il sistema radiotelevisivo se poi compatta nel mondo vedrete che non è oggetto di una guerra frontale tra maggioranza e opposizione in Inghilterra non c'è una guerra frontale tra maggioranza e opposizione il sistema radiotelevisivo c'è solo in Spagna in Italia
Evidentemente c'è un'anomalia esplosiva Roma viene il conflitto di interessi aperto nel settore privato ebraiche ancora come di un luogo di turbinio delle forze politiche dobbiamo superarla altrimenti dove nei prossimi anni continueremo sempre permanentemente
E a parlare dei consigli di amministrazione EP ricambi dei consigli di amministrazione che voglio che sarà il caso anche coglie l'occasione per ripensare al ruolo di servizio pubblico quindi anche qui a discutere di questioni canone pubblicità e ovviamente informazione magari sciogliere un po'le catene dallo
Dallo udienze no nonché dunque io penso che anche in questo settore noi dovremmo però ragionare in modo coordinato con gli altri Paesi europei c'è una riflessione in corso sui servizi pubblici d'Europa radiotelevisivi io penso che sarebbe anche giunto il momento di aprire un confronto intesa europea individuare norme comuni ai servizi pubblici e non più dubbio che io penso che il servizio pubblico debba distintosi sempre più nettamente dalla televisione commerciale Italia quest'intreccio molto forti ho l'impressione che la concorrenza televisiva rischi di essere al riparo so c'è una concorrente in cui diciamo scuro rischi di dare il peggio penso invece che vadano distinti nettamente i compiti in questo senso la previsione della legge mille ventuno aprile la legge Maccanico già approvata sì di una rete televisiva senza pubblicità può essere una grande occasione
Davvero attorno a questo tema cosa può essere questa Rete dopo la discussione non tra le forze politiche per indicare il direttore Marco De Ponte solite sociali imprenditoriali e culturali per dire che cos'è cosa può essere una rete dove non c'è la pubblicità che tipo di prodotto che tipo di produzione come ci si collega quell'altro esperienze editoriali magari private come ci si apre al discorso in questo miti portanti questo perché la cultura delle regioni credo che finalmente questa possa essere un'occasione per di scooter e anche tra forze politiche diverse dove urlando non gridando va aprendo una sfida ditemi chi mi pare in questo momento è proprio la sfida delle teche carente attorno alla televisione italiana e scongiurando l'appiattimento verso il basso come dice la programmazione si pertanto di perché la competizione fatta dare a ciascuno il meglio la mia tentazione che in questa fase la competizione sta che purtroppo respinta competizione riprende vandalizzato se Mediaset e RAI sono ancora come dire in concorrenza o Lorusso l'ormai due facce della stessa Italia questo discorso andrebbe fatto ricreando un mercato dove lo accanto ai due soggetti nella scala o altri forse una competizione tra più soggetti potrebbe sollecitare anche la nascita di nuove idee perché ho la sensazione che vero problema anche papa Pio appunto del muro che spaccava scarsamente interessato al consiglio di amministrazione cerca ho l'impressione che siano più interessati alla Pia Chimento dell'offerta televisiva che sta determinando anche elementi di rifiuto Lord appassionarci un po'di più a quello che va in onda ed ora chi comanda dentro le televisioni torneremo presto sull'argomento grazie agitato e gli auguri e buon lavoro grazie