"Gli effetti di lungo termine dell'Unione Monetaria Europea sull'economia italiana" dibattito con presentazione del nuovo numero di "Tendenze monetarie" organizzato presso la Sede della Banca Commerciale Italiana (Comit), in Piazza Belgioioso

Grazie per essere intervenuti
Oggi commenti assolvere pure precisi compiti
Ricordare Enrico Beneduce
Cioè lasciò il dieci aprile scorso
Quando era il signor Mele amministratore delegato della Banca
Una persona fuori dal comune
Un misto di energia del sette io e buon senso e competenza professionale
Lasciatemi intestata alla alla banca per me personalmente
L'ampia cordoglio che ha accompagnato la sua scomparsa mostra come nell'arte dalla vita professionale spesa incombe Enrico nonostante la riservatezza seduto modo di farsi apprezzare amare all'interno della banca e nel mondo finanziario
Se il nostro primo compito di oggi e per ricordare l'uomo il collega il secondo è di non disperderle ieri vita professionale
Lascio la decisione della Banca abbracciava il futuro nel medio e lungo periodo
Era sua inizialmente la diagnosi e l'unione monetaria costituisce una svolta epocale da affrontare con molto anticipo
E questa convinzione è derivato un forte impulso all'attività sull'Unione monetaria monetari in commi prima concretizzatosi in iniziative di ricerca e divulgazione
E poi evoluto in un progetto complesso e adeguamento operativo molteplici cambiamenti che l'unione apporterà alla nostra attività
La banca prosegue in questa linea di pensiero epurazione
Oggi ne diamo conto in tre modi
Presentiamo un nostro nuovo prodotto di ricerca sull'Unione monetaria
Aspettiamo un dibattito sull'Unione monetaria europea aperto da due personaggi autorevoli come professori Draghi e Monti esiste in epoche continuiamo ad adeguarci all'unione monetaria anche dal punto di vista aziendale e parleremo brevissimamente come la come si stia preparando
Allora il volontario
Nostro progetto comprende una ventina di gruppi di lavoro ciascuno composto da cinque sei persone ogni gruppo si occupa di una famiglia di prodotti della banca identifica tutte le loro caratteristiche
E tutto è relativo supporto informatico informatici che dovranno essere modificati dall'inizio dell'Unione monetaria
Noi dovremmo comprende sia i colleghi che lavorano il prodotto ogni giorno sia coloro che sono responsabili delle relative procedure informatiche
Riprodotto e quindi visto simultaneamente in tutti i suoi aspetti di produzione evidente i gruppi sono coordinate da un comitato composto da dirigenti provenienti dai vari servizi il Comitato risolvere questioni aperte con l'ordine di gruppi per gli aspetti generali che non possono essere affrontati nel suo in isolamento
Perché riguardano tutta davanti
Comitato di coordinamento perciò uno stretto contatto con il comitato direttivo della Banca che definisce le strategie operative della banca stessa
Vogliamo arrivare con prudente anticipo a metterla condotti in condizioni di fronteggiare ebbero Buemi intenzione ce l'hanno con l'adozione d'amore della prova moneta unica
Salutando e ringraziando ancora tutti voi per la partecipazione lascio la parola ripeto contenti che vede scriverà l'ultimo numero di tendenze monetarie e incentrato sull'Unione monetaria europea
Nel luglio del mille novecentonovantacinque veniva presentato il primo numero di tendenze monetarie dedicato all'Eur
Era il primo lavoro di una banca italiana dedicato a questo argomento che adesso segui una breve guida alle euro indirizzato alla clientela
Queste iniziative nacquero su esplicita indicazione del dottor Beneduce
Che torno da un incontro con alcuni banchieri internazionali colpito da quanto fosse dibattuto all'estero il problema già allora
Il quanta poca consapevolezza ci fosse al contrario nel nostro nel nostro Paese
La sua indicazione come già è stato ricordato fu per un impegno deciso della nostra banca su questi temi
E fu una scelta lungimirante perché fu fatta in un periodo in cui nel nostro Paese scetticismo e indifferenza prevalevano ancora sulla voglia di capire e sulla consapevolezza dell'importanza dell'evento annunciato fu una scelta fondata sulla convinzione profonda che fosse indispensabile anzi urgente muoversi per tempo per non farci trovare impreparati ad una sfida che avrebbe chiamato in campo un intero Paese non solo le singole realtà operative che lo compongono
Da allora è passato molto tempo nel tempo ci ha portato via Enrico Beneduce
Ma nel frattempo anche grazie al suo impegno e cresciuta anche nel nostro Paese la consapevolezza aggiunta una crescente preoccupazione per il poco tempo che ancora ci rimane
Per tutto questo abbiamo ritenuto di doverli Kharja Luís in quest'ulteriore piccolo contributo del nostro Servizio studi
E è un lavoro che fu la programmato molto tempo fa con lui come pure colui fu programmato un lavoro che uscirà nei prossimi mesi dedicato alla clientela impresa sempre sui problemi dell'unione monetaria
Prima di entrare nel merito della dei lavori di questa mattinata
Permettetemi di associarmi ai ringraziamenti del nostro presidente
Vorrei ringraziare illustri relatori che tra poco avremo il piacere di ascoltare e tutti coloro che oggi sono qui intervenuti per la vostra presenza conferisce un grande valore simbolico oltre che tecnico a questa nostra mattinata di lavoro quindi grazie
Passando al tema che questo numero di tendenze monetarie affronta e necessaria una precisazione che dà un'idea inquadrare gli argomenti che abbiamo deciso di affrontare e il dibattito in corso e dominato in questi ultimi è stato dominato e tuttora dominata in questi ultimi mesi dalla lo sforzo di identificare quali possono essere i rischi di un rinvio
Dell'unione monetaria si dibatte a lungo sulla nostra partecipazione alla non partecipazione
Le riflessioni che oggi vi proponiamo sono di natura abbastanza diversa perché ci concentriamo sulla tentativo di identificare quali possono essere gli effetti dell'unione monetaria europea nel lungo periodo
In particolare si cercherà di esami cerchiamo con questo nome le stesse monetarie
Di esaminare gli effetti sui soggetti economici e e l'impatto che il cambiamento del comportamento dei soggetti economici potrà avere sulla struttura del sistema finanziario
Può essere il caso di anticipare alcune conclusioni alle quali arriviamo con questo lavoro alle conclusioni le possiamo dividere in due grandi blocchi ci sono delle conclusioni abbastanza scontate sono l'indicazione di una più marcata istituzionalizzazione del risparmio una maggiore internazionalizzazione
C'è ovviamente emerge chiaramente l'effetto sui margini bancari ed in particolare quelli derivanti dal margine interesse ma queste sono cose abbastanza specifiche scontate
Emergono però altre conclusioni meno usuale e sono la prima il fatto che l'unione monetaria europea non richiede sforzi aggiuntivi di bilancio rispetto a quelli che comunque il nostro Paese sarebbe costretto a far
L'unione monetaria porterà verosimilmente ad un abbassamento del tasso di risparmio per le famiglie
Non favorirà necessariamente i mercati azionari europei no rivoluzionerà in modo sostanziale le strutture finanziarie delle impresa
La nostra analisi prende le mosse dai tassi di interesse
Il motivo di questa scelta e abbastanza scontato dato che l'unione monetaria
Comporterà il venir meno del rischio di cambio Nacci sarà certamente un rallentamento del dell'inflazione e comunque una omogeneizzata Simone a livello europeo dei rischi
Derivanti dall'inflazione
Ci avviamo a una fase in cui la politica monetaria sarà unica quindi è abbastanza evidente
Partire in questa ricerca degli effetti sui comportamenti degli operatori balla da una interrogativo sul che cosa accadrà alla struttura dei tassi d'interesse
Con riferimento a questo punto le aspettative abbastanza diffuse di questo se ne parla ormai comunemente sono per una convergenza dei tassi d'interesse
In particolare quando si parla di convergenza dei tassi di interesse si fa riferimento a quelli a quelli a breve distanza sull'interbancario a breve data l'assenza di rischi dell'emittente a parte Sabri dovrebbero convergere in modo molto più rapido con riferimento ai tassi a lunga ci si aspetta verosimilmente il l'esistenza di un lieve differenziale tra i diversi Paesi è riconducibile sostanzialmente la presenza dei del rischio di credito ma comunque la tendenza
E quella che ho indicato prima
Individuata la tendenza può diventare significativo chiederci di quanto potranno ridursi in un arco di tempo non breve quindi non ha nel medio termine i tassi i tassi di interesse
Con riferimento a questo punto tendenze monetarie individua due diverse misurazioni di questo bonus di convergenza della all'interno dell'unione monetaria
E la distinzione tra uno scenario di confronto tra cosa potrebbe cadere i tassi d'interesse in un'ipotesi partecipazione all'Unione monetaria non partecipazione all'Unione monetaria
E una seconda valutazione riguarda complica avviamento dei tassi di interesse nell'ipotesi di una nostra partecipazione rispetto alla situazione attuale
Con riferimento al primo punto al primo punto la valutazione del bonus di convergenza è riassunta nella slide che state che state vedendo le metodologie per arrivare una quantificazione non sono non sono come dire non esista una metodologia che a priori è migliore rispetto alle altre quindi abbiamo cercato di approssimare questo bonus ragionando con da tre punti di vista diversi alla luce dell'esperienza storica
Lavorando su delle previsioni indipendenti i lavorano invece sul nostro modello che altri col col quale abbiamo cercato di verificare quali sono le determinanti internazionali di tassi d'interesse reale
Come vedete dal dal il le valutazioni sono abbastanza diverse si passa da duecento quaranta basis point di bonus a o cento venti circa e quindi possiamo dire in prima approssimazione che è una stima di sintesi converge verso un'ipotesi di riduzione
Dei tassi nell'ordine di duecento punti base
Diverso è il confronto rispetto alla situazione attuale la situazione attuale e il le le fette molto più contenuto
Si riduce a soltanto cento dieci basis point
E i motivi sono abbastanza comprensibili le condizioni di mercato già scontano la probabilità di entrata nel lungo periodo nel nostro Paese inoltre la politica monetaria in Italia in questo momento
E particolarmente restrittiva certamente più restrittiva di quanto non sia negli altri Paesi della cori euro
E quindi questo questo orientamento restrittivo dalla politica monetaria Effeti precisi sulla sui tassi di interesse in particolare nel segmento aprire
E comunque interessante sottolineare questo vorrei vorrei evidenziarlo come la differenza di queste due quantificazione i duecento punti base contro centodieci punti base ci dice anche come in assenza di convergenza del nostro Paese
Illa tendenza dei nostri tassi è un progressivo allontanamento da quello che dovrebbe presumibilmente a cadere nel resto dell'Europa quindi creando degli effetti differenziare molto più penalizzante sul nostro sistema
Se questo se questi sono i numeri di riferimento quali sono gli effetti sui saldi finanziari dei settori con riferimento a questo a questo
Questa verifica abbiamo individuato quattro differenti categorie categoria di operatori le amministrazioni pubbliche le famiglie le imprese elefanti
Con riferimento alle amministrazioni pubbliche è abbastanza intuitivo direi che il bonus inflazione di riduzione del del scusate il bonus sui tassi di interesse
Porterà un significativo vantaggio ai conti della finanza pubblica
Una valutazione quantitativa anche in questo caso può dare una misura abbastanza precisa dei cosa si risparmi e quali possono essere gli effetti indotti da una riduzione dei tassi di interesse sulla finanza pubblica
La valutazione quantitativa però anche in questo caso non è semplice quindi la nostra non è una previsione ma vogliamo semplicemente proporre proponiamo un esercizio di natura ipotetica che ruota attorno a due ipotesi distinte
La prima e che l'Italia entri a far parte dell'unione monetaria nel mille novecentonovantanove
Si ipotizza un costo medio del debito di livello europeo quindi un quattro per cento dei tassi
Si ipotizza un obiettivo iniziale di fabbisogno del tre per cento rispetto al PIL
E una discesa però progressiva all'una e mezzo per cento questo per rispettare neanche quanto viene indicato indicato recentemente nel a livello a livello internazionale il problema è di mantenere comunque uno spazio per far sì che le politiche di bilancio non condizionino il mantenimento dei criteri di convergenza anche dopo la seconda ipotesi la seconda ipotesi è invece un'ipotesi diciamo pessimistica almeno da una prospettiva europea
E è l'ipotesi che l'Italia a metà del mille novecentottantotto rinunce io non posso a partecipare a questa grossa avventura europea
Dietro questa questa stima e questa valutazione ipotizziamo che la crescita reale non subisca una sostanziale cambiamento che la politica di bilancio sia sostanzialmente la stessa
E queste indicazioni sono indicazioni abbastanza scontate data la situazione abbastanza difficile della nostra finanza pubblica ovviamente l'obiettivo del fabbisogno diventa meno restrittivo in questo secondo caso e quindi l'obiettivo di un cinque per cento del PIL
E come conseguenza della non convergenza anche l'effetto tassi e meno virtuoso e in questo caso ipotizziamo un costo reale del debito più alto del due per cento
Nella figura successiva sono indicati i risultati di questi due diversi scenari
Questa questa figura mi sembra particolarmente significative e dà delle indicazioni abbastanza importante circa quello che ci aspetta
Come si vede vorrei sottolineare tre cose in particolare innanzitutto l'entrata nell'Unione monetaria europea riduce l'onere per interessi ma comunque la politica fiscale deve rimanere restrittiva per un lungo periodo dei testi
La seconda osservazione che il risanamento dell'unione monetaria e quindi con una nostra partecipazione certamente più veloce
E i numeri di questa maggiore velocità possono essere così riassunti il deficit sul PIL l'una e mezzo per cento in dieci anni
Il debito sul PIL al novantacinque per cento più o meno nello stesso periodo contro due cifre che sono rispettivamente cinque per cento e cento sedici per cento nel caso di non partecipazione
Come vedete dalla figura e questo è l'altro aspetto a mio avviso a nostro avviso particolarmente importante e che comunque l'avanzo primario non è diverso
O meglio la necessità di generare un avanzo primario non è comunque il diverso nei due casi che si fissa tra il quattro e il cinque percento
è ovvio che questo deriva semplicemente dal fatto che l'eredità del passato la necessità di sistemare i grosso fardello che ci portiamo dietro comunque rimasti
In conclusione possiamo dire quindi che l'unione monetaria europea di per sé non comporta una grossa restrizione nella politica di bilancio non comporta una grosso peggioramento del peggioramento
De restrizione derivante da una gestione del del bilancio primario
è aggiuntiva rispetto a quanto comunque il nostro Paese dovrebbe fare anche in assenza di convergenza
Vediamo cosa può cadere cosa presumibilmente potrebbe cadere alle famiglie
La riduzione dei tassi d'interesse sul sull'operatore famiglia generale un primo Effetto significativo via reddito disponibile
Una riduzione di un punto dei tassi comporta circa una riduzione del reddito disponibile di dieci mila miliardi
Ora in una situazione con inflation target in quindi con un'inflazione sotto controllo e tassi di interesse che scendono di conseguenza
Il redditizio reddito disponibile nominale si riduce ma anche la spesa nominare per consumi si riduce quindi si potrebbe ipotizzare che non c'è un grosso cambiamento sui comportamenti di spesa degli operatori
Ma sui consumi hanno anche un effetto significativo il valore attuale dei redditi futuri da lavoro ed attenzione
E i tassi di interesse reali passeri interessa reali più bassi scoraggiano il risparmio via effetto ricchezza
E quindi se l'Unione monetaria comporta un abbassamento dei tassi di interesse nel lungo periodo assisteremo anche a una riduzione del tasso di risparmio delle famiglie
Che potrà essere in parte contrastato dalla necessità di rivedere i regimi pensionistici
Queste tendenze comportano alcune implicazioni molto significative per la dinamica e l'allocazione del risparmio degli italiani che possono essere riassunte in quattro tendenze di fondo
Che adesso rapidamente di descrivo
Le tendenze che dovrebbero sottostare all'evoluzione l'evoluzione del risparmio sono la istituzionalizzazione del risparmio
L'internazionalizzazione dei portafogli lo spostamento verso le azioni e la frammentazione delle emissioni
Vediamo un po'con ordine questi punti cosa si intende per istituzionalizzazione del risparmio si intende sostanzialmente una maggiore propensione delle famiglie a far gestire il proprio risparmio da intermediari professionale
Con riferimento a questo punto l'Italia a la necessità di recuperare un significativo ritardo rispetto a quanto accade negli altri principali Paesi industrializzati nella figura già è una è rappresentata la quota di risparmio gestito
Sono le attività finanziarie delle famiglie gestite da investitori istituzionali come potete constatare il valore dell'Italia si colloca attorno al dodici dodici virgola tre per cento sono esclusi GPM perché non era possibile avere una una misura paragonabile con quella degli altri Paesi ma comunque pur escludendo escludendo questi con i GPM arriveremo al diciotto virgola cinque per cento quindi non molto sopra il dodici e tre riportato nella sicura
è evidente come Germania Francia Giappone abbiano valori circa doppi rispetto ai nostri attorno al trenta per cento negli Stati Uniti siamo sul trentacinque per cento e nel Regno Unito attorno al cinquantacinque per cento
Quindi questo è un ritardo significativo che va recuperato e de prevedibile che questo recupero possa avvenire in tempi abbastanza tra le ragioni sono le seguenti dal lato della domanda
Il la riduzione dei tassi di interesse impone necessariamente una uno sforzo di ottimizzazione alla gestione dei portafogli
Ottimizzare i portafogli vuol dire rivolgersi ad intermediari che siano capaci di gestire in modo corretto la composizione della la variazione l'altro l'articolazione dei portafogli quindi che abbiano
Sappiano scegliere il timing giusto di intervento sui mercati sappiano selezionare nel modo corretto gli assetti in cui investire e che abbiano dei costi di transazione relativamente contenuti
Quindi c'è un problema di scavare i volumi di gestione
Il secondo aspetto crescerà verosimilmente la rilevanza nei portafogli degli investimenti di tipo azionario
Questa questa porterà inevitabilmente a una maggiore diversificazione una maggiore volatilità dei
Dei portafogli stessi diversificazioni volatilità Chiomenti era inevitabilmente con l'unione monetaria se il panorama dei mercati non sarà più quello soltanto domestico ma almeno quelle europee
Il terzo punto sempre dal lato della domanda e che il cambiamento che ci aspetta è un cambiamento di proporzioni molto significative
Nel mille novecentonovantasei il venticinque per cento della ricchezza finanziaria del Paese ira investita in debito pubblico
Una riduzione dello stock del debito pubblico di trenta punti base rispetto al PIL comporta comporta una liberazione di risorse pari a quattrocento sessanta mila miliardi a questi potrebbero essere aggiunti cento mila miliardi di proprietà estera
Quindi siamo di fronte a una grossa liberazione di risorse se il processo virtuoso sul lato della finanza pubblica
Prosegue e abbastanza ragionevole pensare che i privati da soli non siano in grado di gestire in modo corretto anche perché anche perché a questa grossa liberazione di risorse molto probabilmente sia si assocerà una minore facilità di investimento
Facilità di investimento che con tutti i limiti dell'investimento in debito pubblico certamente io è stata fino ad ora rappresentata è abituato
I nostri investitori le nostre famiglie a collocare i loro risparmi in termini abbastanza semplici in titoli del debito pubblico
Ci sarà il problema del taglio minimo ci sarà la complessità degli strumenti che destinata a crescere ci sarà il problema già ricordato della pluralità degli emittenti
Sempre sempre dal punto di vista della sempre dal punto di vista della domanda un altro fattore va messo in evidenza io e la ristrutturazione del sistema pensionistico che comporterà necessariamente a una maggiore istituzionalizzazione del risparmio
In Italia con l'istruzione la istituzionalizzazione del risparmio è particolarmente bassa
C'è l'assenza questo è dovuto all'assenza dei fondi in pensione riconducibile a sua volta un problema della regolamentazione alla presenza di un sistema pubblico che fino ad ora sul versante pensionistico è stato particolarmente generoso
Non sono i soli fattori che dovrebbero portare ad una crescita della istituzionalizzazione del risparmio
Quelli che ho ricordato adesso sono fattori dal lato della domanda abbiamo anche però delle componenti importante sul versante dell'offerta che dovrebbero portare a questo
Innanzitutto il comportamento delle banche è indispensabile che le banche spostino alloro attività dall'attività tradizionale che comportava un conto economico fatto prevalentemente sul margine di interesse verso forme di maggiore con maggiore contenute maggior valore valore aggiunto
Il secondo aspetto sempre sul lato dell'offerta
E che se noi guardiamo il nostro sistema il discorso della capanna dell'impresa importante e stampa per lungo tempo nel nostro Paese molto lontana dagli standard internazionali anglosassoni in particolare
C'è da attendersi un maggiore sviluppo dell'ambiente sabbia o d'auspicare un perché da attendersi uno sviluppo dell'ambiente legislativo regolamentare più favorevole all'investimento istituzionale questo dovrebbe certamente contribuire ad ampliare questa questa attesa sostenere questa questa tendenza
L'altra le le altre due le altre due linee di tendenza molto marcate chi possiamo che possiamo individuare sono la internazionalizzazione del risparmio e l'equity scelto
Con con riferimento a queste due componenti siamo arrivati a questa conclusione cercando di valutare quali sono gli effetti dell'unione monetaria europea in termini di allocazione del portafoglio ottimale
Ometto le descrizioni tecniche le ipotesi che sono state fatte per giungere a queste conclusioni ma la simulazione se da un lato dei portafogli ottimali se da un lato non evidenzia riallocazioni drammaticamente diverso nei portafogli
Comunque fanno intravedere quelle due tendenze che ho ricordato poco fa
La tendenza all'internazionalizzazione e lo spostamento verso le azioni a scapito ovviamente dell'attività obbligazionario domestiche
E delle attività risk free come tipicamente sono sempre stati considerati nel nostro Paese gli investimenti in titoli di Stato
Questo spostamento è giustificato dalla necessità di compensare la riduzione dei rendimenti spostandosi su asse perché hanno associato anche un maggiore un maggiore rischio
è interessante osservare che lo spostamento verso le azioni però sarà uno spostamento selettivo nel senso che dalle nostre dalle nostre valutazioni lei quindi scelte non interesserà tutti i mercati azionari in particolare quello che noi rileviamo anche la quota investita nei mercati azionari
Sarà privilegerà prevalentemente i mercati i paesi non appartenenti all'Unione monetaria europea oltre al mercato domestico
Il il quindi in questo contesto il peso della Borsa italiana dovrebbe ampliasse significativamente quali sono le ragioni di questa intuitive e poi nel nel tendenze monetarie sono argomentati in termini un pochino più precisi
Quali sono le ragioni di questo di questo spostamento selettivo la RIS di fronte di fronte alla prospettiva di Unione monetaria europea come riferimento i mercati azionari si è si tende istintivamente a ragionare in questi termini
Si unifica il mercato europeo i portafogli azionari hanno un bias domestico questo è verificato su tutti i mercati
Questo bias domestico dovrebbe domani con l'unione monetaria europea fare riferimento a un concetto di casa molto più ampio che è appunto quello dell'Unione europea e non soltanto dei singoli mercati domestici
La nostra conclusione che queste risposte usuali non sono così scontata e i motivi sono i seguenti
Nei mercati europei nonostante l'unione monetaria europea continueranno a rimanere forti differenze di lingua di diritto
Differenze di tipo istituzionale differenze di tipo regolamentare
Per cui il portafoglio ottimo approssima meglio il comportamento istituzionale come ricordato nella slide se quindi queste un segnale credo molto importante indica cosa dovrà essere fatto poi dopo l'unione monetaria
In aggiunta all'unificazione della moneta per avere veramente un mercato europeo dei titoli dei titoli azionari
Se noi se noi confrontiamo illa illa quello che è accaduto nel negli investimenti italiani
Nel periodo recente lo confrontiamo con quello che è accaduto in Francia vediamo che in Francia le tendenze che ho indicato sommariamente poco fa si sono già manifestante
Con riferimento al nostro paese non c'è una chiara tendenza alla diversificazione della locazione dei portafogli non c'è una chiara ancora marcata indicazione di un processo di internazionalizzazione
E per la verità manca anche un'attenzione significativa al comparto azionario
Le ragioni possono essere semplici la riduzione dei tassi è relativamente recente l'eliminazione del rischio di cambio
E la stabilità diciamo del cambio sono fatti troppo recenti perché si possono già verificare nei comportamenti degli operatori le due tendenze che ho indicato poco sopra
Veniamo al quarto al quarto alla quarta linea di tendenza
La quarta linea di tendenza il mega trend e quello della frammentazione dell'emissione
Parlare di frammentazione di emissioni dall'Italia e quindi avendo in mente il panorama italiano può sembrare un po'bizzarro perché il panorama italiano è già molto frammentato e già poco liquido
Le considerazione che però ci portano a essere ottimisti e comunque a individuare questa tendenza come una tendenza che caratterizzano ai mercati
Deriva dal fatto da lei va da una constatazione che sì per ora le obbligazioni private hanno un Moscato sotteso nel portafoglio degli investitori italiani
Le obbligazioni nonne in titoli non vistato quindi obbligazioni se insomma ecco parte del comparto privato sono soltanto il diciassette per cento del mercato e di questo diciassette per cento gran parte sono obbligazioni bancario
Cosa dovrebbe verificarsi quale qual è il il contributo dell'unione monetaria con riferimento a al a questo sentimento
Certamente la riduzione dei tassi di interesse la riduzione della presenza dello Stato dovrebbe favorire e incentivare l'aumento delle emissioni
Dovrebbero aumentare le emissioni ma dovranno anche probabilmente falsi di lì sul mercato anche altri emittenti che per ora sono assenti dal mercato
Se emissioni ed emittenti aumento no come ragionevole aspettarsi da questi sviluppi è anche logico attendersi un aumento dell'attività di trading che pone però un problema strutturale importante per il nostro sistema
Per l'evoluzione del nostro sistema finanziario
L'aumento delle missioni l'aumento degli emittenti l'aumento del trading non può non avvenire se parallelamente non nasce non nascono competenze nuove nel sistema finanziario italiano in particolare faccio riferimento alla necessità di avere un rating sistematico dei titoli in circolazione
Voi voi certamente sapete che recentemente JP Morgan ha fatto con riferimento anche i rischi di controparte
Una una ragionamento molto simile a quello prospettato per i rischi di mercato per la misurazione punto dei rischi
E per la definizione degli ambiti operativi delle aziende di credito la parte di la matrice che collega i rischi di credito si basa su istituzioni che hanno Moretti imprecisa sul mercato
Chiuso l'effetto sui mercati vediamo rapidamente quale può essere l'impatto sull'altro operatore importante cioè cosa può comportare per l'impresa e l'unione monetaria
L'unione monetaria e abbiamo detto riduce i tassi d'interesse e quindi se si va verso una riduzione dei tassi d'interesse dovrebbe ridursi anche il costo del capitale
Costo del capitale che a nostro avviso nel nostro Paese dovrebbe ridursi in modo più consistente rispetto a quanto la Commissione prevede negli altri mercati europei
I motivi sono molto semplici il il costo il costo del capitale influenzato dall'incertezza
L'incertezza un peso maggiore per gli operatori di piccole di medie dimensioni il nostro sistema è dominato da operatori di piccole e medie dimensioni
Quinto quindi un'eliminazione di queste incertezze dovrebbe portare a una riduzione del premio al rischio paese molto più significativo da noi che altrove
La riduzione del costo del capitale dovrebbe aumentare il livello di equilibrio del capitale
Rafforzare la competitività di costo stimolare gli investimenti e veniamo al punto questo dovrebbe comportare compì normalmente comporta un aumento della domanda di fondi
Da dove possono provenire questi fondi
E meno girevole dare una risposta puntuale a questo quesito cioè la maggiore domanda di fondi per sostenere gli investimenti proverrà prevalentemente dalle azioni o dal capitale di debito cioè da obbligazioni o credito
Ora la riduzione del costo del denaro e dimostrato che è insufficiente a spiegare l'Everest in un'impresa ci sono altre determinanti determinanti importanti
Che possono in che inducono normalmente un'impresa a privilegiare capitale capitale di debito piuttosto che che lei Quickly
Ora e e ragionevole e ragionevole comunque ritenere che una riduzione del costo del denaro porti a un'espansione dell'offerta di strumenti di mercato
Con riferimento a questo punto ci sono due aspetti parte in qualche riteniamo particolarmente significativi illecito aspettarsi una riforma della tassazione societaria
Che cioè una che la riforma tassazione societaria va vada nel senso di una maggiore neutralità e questo dovrebbe rafforzare la l'emissione di azioni e ci aspettiamo anche una riforma del sistema di copre dalla NASA nel nostro paese il che significa riduzione dei conflitti di agenzia
Aumento delle informazioni disponibili per il mercato e quindi questo dovrebbe favorire oltre alla riduzione del costo del denaro forse ancora più che una riduzione del costo del denaro gli investimenti in azioni e in obbligazioni
Verso quale comporre quale equilibrio CD spostiamo quale sarà la ecco qual è lo spazio diciamo nel mercato in cosa si tradurranno si potrebbero tradurre queste tendenze quindi quale sarà l'offerta potenziale di questi due strumenti in tendenze monetarie si fa una valutazione dico di entrambi questi di questi comparti
E si arriva per premesso che il potenziale decollo delle obbligazioni private vincolato dalla scarsa volontà per ora degli emittenti e dei sottoscrittori questo è un dato di fatto
E anche dal c'è un problema di dimensione media degli emittenti stessi e che con riferimento alle emissioni azionarie e ancora molto sentita l'esigenza di controllo diretto dell'impresa da parte dei proprietari noi comunque riteniamo con ipotesi che sono abbastanza conservative contenute nel nel numero di tendenze monetarie abbiamo stimato chi per le obbligazioni esiste un potenziale teorico di crescita pari a trentaquattro mila miliardi
Questo dovrebbe potrebbe venire da una settantina di emittenti oltre i cento miliardi e con riferimento lezioni una dimensione realistica di imprese che si potrebbero quotare
Abbiamo fatto riferimento cinquecento in prese con circa settantadue mila miliardi di capitale netto come potenziale non sono cifre enormi le dimensioni del mercato che ne deriverebbe da questo non sono certamente eccezionali ma riteniamo possano essere sufficienti per far decollare un mercato il mercato con una sufficiente spessore sufficiente
Liquidità
Veniamo in conclusione al problema delle banche
Il problema il problema delle banche
Il problema vorrei vorrei questa questa bella vorrei commentare commentare alla fine
Vediamo vediamo prima il il
Passiamo prime rassegna molto molto rapidamente gli effetti di una riduzione di tasse sulle tanti allora abbiamo detto c'è una convergenza dei tassi e che voi sapete che le banche italiane hanno gran parte del loro conto economico basato sul margine di interesse oltre il settanta per cento del margine di intermediazione nel nostro paese proviene dal margine interessa
Sistemi finanziari più evoluti hanno anche normalmente un sistema bancario più evoluto in cui la proporzione è di circa il cinquanta per cento al cinquanta per cento
La convergenza dei tassi che effetti può avere sulle banche italiane ci sono ovviamente degli effetti diretti negli effetti direi che sono la riduzione del margine d'interesse questo è abbastanza ovvio
Ci sono però anche gli effetti indiretti che sono quelli indotti dal cambiamento dei mercati IVA il cambiamento del comportamento degli operatori
Cambierà radicalmente il contesto competitivo all'interno del quale le banche italiane sono abituate ad operare
Questo significativo cambiamento nel modo di essere banca trova peraltro il sistema bancario italiano a metà di una fase di transizione verso verso nuovi equilibri
Che comporta aggiustamenti strutturali finalizzati che dovrebbero essere finalizzati a quella quell'eccesso di capacità di offerta di Sisto di servizi bancari tradizionali che caratterizzano il nostro il nostro sistema
Quello che noi abbiamo fatto un tentativo di quantificare questo impatto negativo derivante da un calo degli interessi
E considerando l'elasticità considerando gli assenti gli effetti che si possono o politiche di tasso differenziate sul versante dei tassi passivi e sul sull'auto dei tassi
Dei tassi attivi la nostra la nostra conclusione è che un impatto di medio termine potrebbe consistere in una perdita di circa otto mila miliardi pari a un meno tredici per cento del margine di interesse
Questo la valutazione di lungo periodo perché se ci dovessimo limitare a una valutazione di impatto la valutazione d'impatto porterebbe con una convergenza molto più rapida su quello che accade attualmente negli altri sistemi bancari
Quindi facendo riferimento ad esempio come target all'interbancario tedesco degli ultimi tre anni la riduzione sarebbe molto più grave nell'ordine diciotto mila cinquecento miliardi quindi con un calo del ventinove per cento
E e chiaro è chiaro che gli otto mila miliardi che noi stimiamo sono otto mila miliardi che scontano un regime di riserva obbligatoria da Noemi diverso da quello che prevale negli altri Paesi
In questo caso ipotizzando che le aliquote di riserva obbligatoria
Simili a quelle che probabilmente si formeranno negli altri paesi quindi con un'aliquota attorno all'una e mezzo o due per cento con remunerazione zero di questa riserva
Il volume liberato sarebbe di di di risorse per le banche sarebbe di circa ottanta mila miliardi e quindi l'effetto complessivo sui tassi si ridurrebbe dagli otto mila miliardi soltanto cinque mila cinquecento
Se questo è l'effetto sui tassi cosa occorre fare
E quello che occorre fare e ovviamente recuperare e le possibilità di recupero sono sostanzialmente due
Sul lato dei ricavi sarebbe necessario ma impari ricavi da servizi nell'ordine del trenta quaranta per cento e ridurre i costi operativi nell'ordine del dieci quindici per cento
I dati d'impatto in entrambi i casi sono comunque molto più severe perché bisognerebbe commentare i ricavi da servizi del cinquanta per cento e ridurre i costi del trenta per cento come vedete la sfida che attende il sistema bancario non è una sfida semplice
L'unica consolazione è che il cambiamento che l'unione monetaria star comportando sta creando problemi un po'tutti i sistemi bancari europei
E da questo punto di vista troverete né intendente monetarie una rappresentazione stilizzata dell'industria bancaria in Europa è stilizzata attraverso tre modelle che hanno tre ordini di problemi di Renzo
Il modello anglosassone quello che fino ad ora ha fatto il maggior sforzo nella nella direzione della dei ricavi da servizi
Aderì ridà un orrore straordinariamente elevato anche dei costi di gestione molto elevati è un sistema che sfrutta sostanzialmente tutto quello che i mercati possono dare l'evoluzione dei mercati potrà esistono dello mitteleuropeo che operativamente molto più efficiente di quello anglosassone per lo meno la struttura dei costi è meno pesante ma un'attività ancora orientata prevalentemente sui segmenti tradizionali intermediazione bancaria
Esistenti non modello latino che presenta entrambi lati deboli
Perché ha una struttura di costi parti particolarmente pesante quindi alla necessità di porre mano a profonde ristrutturazioni dal punto di vista dell'efficienza operativa e dall'alto e quello che per ora sia alimenta maggiormente dei margini interessa e che sono destinati a scomparire
Noi come Paese latino apparteniamo a questa categoria e quindi lascio al dibattito la conclusioni
Grazie
Vita di racconti professor Monti lei anche problemi di via
Lo spazio è superiore
La ringrazio presidente per avermi invitato oggi
Mi fa piacere
Unire il mio pensiero quello di tutti gli altri presenti
A ricordo del dottor Beneduce ho avuto modo di osservare e apprezzare nel corso di diversi anni nell'ambito del consiglio di amministrazione di questa banca il progredire del dottor Beneduce
E della sua autorevolezza nell'ambito della Comit mi ha sempre colpito questo uomo pacato ma deciso
Dotato da un sereno di un sereno buonsenso ma anche di quella lungimiranza che il presidente ha prima ricordato e che nel caso del tema del nostro dibattito di oggi lo portò a vedere tra i primissimi la forza dirompente che l'unione monetaria europea avrebbe avuto per l'economia italiana e il sistema bancario
Devo dire che mi dà anche una certa emozione partecipare ad un dibattito su un numero di tendenze monetarie pubblicazione con la quale in passato ho avuto qualche contatto vorrei rallegrarmi col professor conti e con i suoi collaboratori per questo
Particolare numero di tendenze monetarie che mi sembra di grande ricchezza e di grande semplicità persuasiva
O molto poco da dire faccio qualche piccola osservazione la prima e sulla importanza dell'avere scelto questa prospettiva di lungo termine
Per due ragioni mi sembra molto importante oggi
Condurre quest'analisi in una prospettiva di lungo termine
Per una ha ragione di valutazioni e per una ragione attinente al futuro per quanto riguarda le valutazioni la mia impressione che sempre di più in questi mesi è in queste settimane
L'attenzione nel dibattito sulla partecipazione dei diversi Paesi alla unione economica e monetaria si stia spostando appunto su aspetti di lungo termine su aspetti di sostenibilità
Molti sono stanchi di gare anguste limitate al brevissimo Periodo e
Per ragioni di fondo anche per ragioni in parte di opportunità stanno spostando l'attenzione sulla sostenibilità sulla lunga durata sugli aspetti di lungo termine viene molto bene quindi
Che tendenze monetarie ci richiami a questa inconsueta dimensione e per quanto riguarda il futuro le prospettive anche mi sembra veramente importante
Che dopo tutta questa concentrazione che era necessaria sullo sprint sulla acquisire rapidamente i risultati necessari
Ci si interroghi su ciò che dopo tutto si troverà al di là del filo di lana e quest'analisi della Comit mi sembra uno dei primi contributi
In questa direzione
Il risultato da cui il professor Conti e i suoi collaboratori hanno fatto dipendere molte considerazioni specifiche è quello sul bonus di convergenza in materia di tassi di interesse questo è veramente il chiodo cui sta appeso gran parte di tutto il resto tra cui le considerazioni fatte in materia dalla finanza di finanza pubblica
Tema centrale su cui tanti sforzi con tanta determinazione e contanti e risultati
Le autorità italiane hanno compiuto nell'ultimo anno colpisce qui la dimostrazione che cito il professor Conti l'unione monetaria europea non richiede sforzi aggiuntivi di bilancio questo non è certo sempre stato presente nel controverso dibattito italiano
E vorrei fare due
Piccole annotazioni al margine si dice in tendenze monetarie
Una cosa rilevante a me pare per quanto riguarda la durata ancora necessaria per gli sforzi di risanamento perché si dice l'entrata nell'Unione monetaria europea nonostante porti un notevole alleggerimento dell'onere per interessi non esonera dal proseguimento di una politica fiscale restrittiva per un periodo
Molto lungo quindi sì mettono in luce i benefici
Acquisito questo si dice che lo sforzo di politica Monte fiscale restrittiva dovrà essere ancora molto lungo sembra un richiamo analiticamente fondato e politicamente opportuno in questo momento
L'altra considerazione
Che viene fatta
La seguente
Dice il testo le può ipotesi alternativa
Cioè cioè l'ipotesi che l'Italia entri nell'Unione monetaria l'ipotesi alternativa ammette invece che da metà novantotto Italia rinunci ad entrare nell'Unione monetaria europea
Ma mantenga a lo stesso tasso di crescita reale e di la stessa cornice istituzionale della politica di bilancio segnatamente la rinuncia al finanziamento monetario del deficit e a strumenti di finanziarsi tra ordinaria rinegoziazione del debito
Ecco
E chiaro che facendo un quadro di ipotesi uno può scegliere l'ipotesi che vuole io vorrei dire per parte mia che sono forse un po'ottimistiche queste due ipotesi nel caso l'Italia non volesse o non riuscisse a entrare nell'Unione monetaria europea
Non sono certo sicuro che a medio termine avremmo lo stesso tasso di crescita reale e sarebbe anzi deludente se tutto lo sforzo di costruzione dell'Unione economica e monetaria europea non consentisse per i Paesi europei un tasso di crescita reale maggiore di quello già disponibile in natura senza questi grandi sforzi
Ne sono sicuro che in caso di non ingresso l'Italia nella unione monetaria europea
Sì posso serenamente ipotizzare la stessa cornice istituzionale della politica di bilancio segnatamente la rinuncia al finanziamento monetario del deficit e a strumenti di finanza straordinaria
Questa è una previsione politica difficilissima da fare ma non non mi sentirei di escludere per quanto mi riguarda che nel caso che ritengo sia ben chiaro improbabile indesiderabile di non ingresso dell'Italia nell'Unione monetaria europea non mi sembra che sia da escludere
Un insieme di forme di risentimento e di rigetto tali da determinare deviazioni rispetto a questo quadro istituzionale della finanza pubblica che oggi consideriamo acquisito naturale ma che tale solo per la forza di attrazione che l'unione monetaria esercitato in questi anni
Nessuno degli elementi costitutivi di questo quadro istituzionale di finanza disciplinata era connaturato alla cultura e alla tradizione della politica economica italiana
è stata una conquista molto meritoria di questi ultimi anni largamente collegata alla prospettiva dell'unione monetaria europea che cosa accadrebbe se per qualche ragione
L'Italia non dovesse fa parte quali sentimenti prevarrebbe ero
Devo dire quella piccola esperienza di qualche mese fa quando in aprile in occasione di un non esame ma di una semplice previsione
L'Italia si è sentita non adeguatamente valutata dalla Commissione europea abbiamo visto quali tipi di reazioni a tutti i livelli l'opinione pubblica italiana ha manifestato ecco non voglio pensare che cosa accadrebbe nel caso di effettivo non ingresso al momento della verità
Se in questi giorni sì sentono proposte
Da parte di parti del mondo politico miranti a introdurre forme di tassazione o di restrizione sui movimenti di capitali con l'estero
Che cosa potrebbe avvenire
All'indomani di un eventuale senso di espulsione dall'unione monetaria
Ho detto queste cose Vittorio solo per sottolineare di rischi di un quadro che è stato preso in considerazione nelle ipotesi più serene dalla tendenze monetarie l'altra considerazione Presidente che vorrei fare riguarda
Un altro punto che ho trovato interessante nel lavoro la relazione accennata tra l'unione monetaria e la ristrutturazione del sistema pensionistico
Si dice che c'è una relazione anche se non stretta tra Unione monetaria che ristrutturazione del sistema pensionistico credo che questo sia un tema che sta crescendo nell'attenzione degli analisti e nell'attenzione del mondo politico europeo anzitutto perché con lo spostarsi del
L'analisi e degli esami sulla sostenibilità il tema dei debiti previdenziali evidentemente acquista di importanza acquistati importanza anche perché è un fenomeno come tutti sappiamo molto asimmetrico in Europa con tre Paesi su quindici che hanno un sistema previdenziale
Prevalentemente di tipo integrativo privatistico
Il Regno Unito l'Olanda l'Irlanda e tutti gli altri in qualche in diversi modi sbilanciati verso il sistema pubblico con due paesi in cui questo sbilancia particolarmente rilevante che son poi proprio la Germania e l'Italia
E in
Nella prospettiva dell'unione economica e monetaria si nota in Europa
Il desiderio di trovare soluzioni di medio-lungo periodo
Non gravanti il sistema pubblico ma che devono passare attraverso l'aumento della redditività degli attivi dei fondi pensione e delle altre forme di previdenza integrativa
Evidentemente l'aumento della del rendimento degli attivi consente a parità di contribuzioni pensioni maggiori o a parità di pensioni contribuzioni minori quindi minore costo del lavoro ma il problema che ci poniamo in sede europea è che per far aumentare la redditività degli attivi dei fondi pensione delle altre forme di previdenza integrativa occorre superare le frammentazioni che oggi fanno sì che non ci sia un mercato unico dei fondi pensione in Europa
E stiamo lavorando per cercare di costruirlo
La Commissione europea ha pubblicato un mese fa un libro verde per aprire una consultazione
Su questa tematica che si chiuderà a fine anno dopo che tutte le parti interessate si saranno espresse e prenderemo iniziative eventualmente legislative
Si pone in luce ciò che gli operatori del settore conoscono bene che la redditività dell'attivo di queste forme di pensione è tenuta bassa da vincoli pubblici di varia natura nei singoli stati membri
Che in parte pongono obblighi di impiego in titoli nazionali e in parte ed è la parte maggiore pongono obblighi di Carenzi matching di pareggiamento valutario
Ecco per quanto riguarda i vincoli del primo tipo rigidi impiego in titoli nazionali
Noi vediamo alcune violazioni delle norme europee e alcune procedure di infrazione sono state aperte
Ma per quanto riguarda l'altro e più importante vincolo quello che oggi esiste in termini di obbligo di Carenzi matching ecco qui l'unione monetaria europea farà sparire di colpo questo questo inciampo quindi dando il più grande contributo alla creazione di un mercato unico europeo dei fondi pensione mi permetto quindi di suggerire a tutte le istituzioni finanziarie italiane
Potenzialmente interessate a questo gigantesco mercato che potrebbe aprirsi di partecipare attivamente alla consultazione da qui a fine anno e più più sostanzialmente di prepararsi a farsi che quelli grande mercato dei fondi pensione relativamente all'Italia che nel giro di qualche anno si costituiva con confini aperti
Non sia percorso primariamente è soltanto da istituzioni estere ultima
Considerazione Presidente
In tutto questo numero di tendenze monetarie la sigla U M e significa dichiaratamente unione monetaria europea
Noi siamo abituati a parlare di UE è meno contrasposte dizioni nelle varie lingue come unione economica e monetaria
Perché è stata molto giustificata credo la scelta di concentrare l'analisi sull'Unione monetaria già si è visto quanto ricca e articolata questa sia all'inizio dicono gli autori l'analisi lascia da parte aspetti più economici come la struttura dei mercati del lavoro o l'armonizzazione delle politiche fiscali
Aspetti ai quali il consiglio europeo di Amsterdam del mese scorso adatto crescente attenzione quindi vorrei concludere con l'auspicio che una fonte di ricerca così autorevole così influente come tendenze monetarie
Eventualmente decida nel prossimo futuro di erogare la sua autorevolezza e i suoi moniti anche nei confronti di questi aspetti più reali della unione economica e monetaria grazie alla sembra aspettiamo le sue
Considerazione
Grazie presidente Pd tutto desidero ringraziarla per quest'invito ovviamente un onore essere qui oggi per me
Di particolare importanza ricordare la figura del dottor Beneduce che io ho conosciuto come presidente del comitato di gestione i titoli di Stato
Ne ho apprezzato le qualità di attento osservatore dei mercati in particolare del mercato dei titoli di Stato
Vorrei poi prima di dire quel che cosa dire congratularmi molto con con delle numeri tendenze monetarie l'analisi che vi è contenuta analisi acuta un'analisi che dà delle risposte
Inusuali ha dei problemi e delle domande
Abbastanza usuali domande che rivelano la la difficoltà di disegnare lo scenario dei prossimi dei prossimi anni
C'è anche un altro motivo per essere grati alla Comit oggi ed è un po'quello che dice il professor Monti e l'inizio del suo intervento il dibattito sul futuro dell'Europa oggi
Si concentra solitamente sulle possibilità che ogni Paese ha di centrare gli obiettivi di Maastricht gli obiettivi del Trattato di Maastricht
O più recentemente prodigi della semantica di quanto ci si possa da essi discostare ora senza pregiudicare l'intero disegno
Però
Queste discussioni così prese dal contingente vengono trascurati quegli aspetti fondamentali che hanno a che vedere proprio con la struttura del mercato unico per i beni per le persone per la finanza che si verrà creare
Vengono spesso trascurati questi aspetti fondamentali per i quali la creazione dell'unione monetaria ed economica ha visto l'impegno continuo dei Paesi europei
Dibattito attuale raramente sottolinea sufficienza gli effetti di lungo periodo
Della creazione dell'area valutaria quando dopo il primo gennaio novantanove verrà avviata l'Unione monetaria Rivera adottato l'euro
Ma prima di affrontare questi aspetti lungo periodo vediamo brevemente come l'Italia si presenta a questo appuntamento
Io credo che al di là dei delle ondate di sfiducia e di e di ottimismo
I testi presenta con una storia recente
Fatta di progressi significativi che però vanno consolidati
E si presenta anche con aree che necessita di profonde riforme strutturali
Nel primo semestre novantasette la crescita dei prezzi è stato del due per cento rispetto allo stesso periodo del novantasei il tasso d'inflazione ultimo rilevato dell'uno e quattro per cento
Son valori inferiori a quelli degli Stati Uniti a quelli di molti paesi europei sono risultati che l'Italia è conosciuto prima degli shock petroliferi degli anni settanta
Ma a quell'epoca ricordiamo che questi risultati era anche dovuti alle alle restrizioni che essi avevano ai movimenti di capitali alle restrizioni valutarie
Dal rientro della lira nello SME nel novembre novantasei il cambio si è attestato prevalentemente al di sotto della parità centrale
Rivelando una tendenza costante l'apprezzamento è difficile dire quanto ciò sia dovuto al livello dei tassi a breve
Ciò che pare certo è che la partecipazione al meccanismo di cambio ha permesso a sua volta di moderare la crescita dei prezzi
Il circolo diciamo chiamiamolo virtuoso di stabilità del cambio e stabilità dei prezzi rappresenta certamente uno dei capisaldi nel processo di convergenza per la nostra economia la media europea
Quel che è avvenuto negli ultimi mesi è stata una revisione al ribasso delle aspettative di inflazione revisione che ha accelerato
Grazie proprio ai miglioramenti sul fronte dei prezzi dovuti livelli a due fattori essenzialmente la quella che si chiama politica dei redditi la responsabile attuazione da parte di tutte le parti sociali della politica dei redditi è indubbiamente il rigore della politica monetaria
Ma il restringersi del differenziale del nostro BTP a dieci anni con il corrispondente Bund da valori che noi ricordiamo nel marzo novantacinque raggiunto seicentottanta punti base
Agli attuali valori inferiori ai cento punti base
è indubbiamente dovuto anche al miglioramento della finanza pubblica
E al miglioramento delle prospettive di una nostra partecipazione all'Unione monetaria europea sin dal primo gennaio novantanove
Il fatto che i tassi d'interesse diminuiscano costituisce questo messo bene in luce dal numero di tendenze monetarie costituisce uno dei fattori fondamentali del nostro rientro però se il risanamento di finanza pubblica
Rendendo quindi in tal modo possibile questo rientro che altrimenti sarebbe molto molto difficile ma nello stesso tempo evidenziano neanche dei fattori di fragilità
Ma vediamo prima del rientro nel novantasei la spesa per interessi della pubblica amministrazione si è ridotta di zero virgola sei punti percentuali del PIL rispetto all'undici e quattro per cento registrato nel novantacinque
Questa tendenza discendente della spesa per interessi è previsto che si consolidi con una riduzione di un altro punto percentuale nel corso dell'anno di questo anno
Non è escluso che questi risultati possano essere migliorati
Corsaro risultano ancora migliori poiché la stima sulle spese per interessi e basata su ipotesi di riduzione dei tassi più prudenti di quanto non sia il risultato dell'attuale ottimismo dei mercati
Per esempio
L'ipotesi che a fine anno il tasso sui BOT a dodici mesi raggiunga il sei e mezzo per cento dell'ipotesi di base per la costruzione della stima di spesa per interessi si è già in realtà ampiamente verificata in occasione delle ultime aste
I risultati sul fronte della finanza pubblica nei primi sei mesi non sono fuori linea con un rapporto deficit prodotto interno lordo pari al tre per cento
Ma il Paese e la sua finanza pubblica continueranno a rimanere esposti ai mutevoli climi dei mercati finanziari finché il rapporto debito pubblico prodotto interno lordo
Non sarà significativamente più basso
Perciò occorrerà consolidare miglioramento in atto mirando come richiesto dal Patto di stabilità e di crescita
Ad una condizione strutturale di pareggio nello stato dei conti pubblici
La riduzione della spesa per interessi e le misure strutturali da intraprendere nel triennio novantotto due mila permetteranno di raggiungere il valore obiettivo dell'uno virgola otto per cento il rapporto del debito in rapporto al prodotto interno lordo nel due mila
La riduzione del rapporto dovrebbe quindi rafforzarsi nei prossimi anni nel due mila il rapporto tra debito pubblico e PIL dovrebbe attestarsi al centosedici per cento con un miglioramento di più di sette punti percentuali rispetto al novantasei
Sono numeri ancora elevati ma l'accoglienza favorevole nelle sedi comunitarie del Documento di programmazione economica e finanziaria novantotto due mila e del Piano di convergenza suggeriscono indubbiamente un certo apprezzamento per gli sforzi compiuti e per il fatto che gli obiettivi proposti per il prossimo triennio sono realistici
Per raggiungere questi obiettivi per consolidare il miglioramento in atto occorre completare
Il riesame del bilancio dello Stato riducendo il divario crescente tra competenza e cassa
Per cui a fronte del controllo dei flussi di cassa che è stato indubbiamente attuato e che è in corso nel novantasette non è stato ancora ridotta per gli enti destinatari dei trasferimenti la possibilità di proseguire nell'assumere impegni di spesa
Ne segue un accumulo di residui attribuibile prevalentemente di impegni già assunti
Occorrerà perciò riesaminare approfonditamente
I programmi distesa di tali enti e amministrazioni e soprattutto la legislazione manata nel corso degli anni a sostegno di tale spesa
Occorre altresì rivedere i meccanismi che sono all'origine della dinamica della spesa corrente
La riforma dello Stato sociale a cui il Governo con le parti con le parti sociali è già impegnato
Dovrà dare una risposta definitiva questa necessità
Ho voluto prima ricordare come alla stabilità si unisca alla crescita nel patto condiviso dai governi dell'Europa
Nella consapevolezza che non vi possa essere la prima senza la seconda
Riforma in discussione
Può costituire un'occasione per coniugare due aspetti
Il livello di contribuzione sociale in Italia è il più elevato tra i Paesi del G7 ed è uno dei più elevati del mondo
Esso ha costituito in passato uno strumento con cui è stato finanziato è stata finanziata una spesa pensionistica di cui si vogliono ora correggere le dinamiche esso costituisce di fatto una pesante tassa sull'occupazione
E quindi riduce il numero di coloro
Che potrebbero contribuire al finanziamento del sistema pensionistico
Sarebbe auspicabile che la discussione sulla riforma dello Stato sociale
Producesse dei risultati innovativi e sostanziali da permettere benefici così significativi sul fronte della finanza pubblica
Da poter essere utilizzati da un lato per il finanziamento di quegli aspetti dello stato sociale
Dove il nostro Paese è carente e per le occorrenze del bilancio novantotto come dal Documento di programmazione economica e finanziaria ma dall'altro per una forte riduzione dei contributi sociali
Si innesterebbe così un circolo di nuovo virtuoso dove il minor carico contributivo stimolerebbe la crescita dell'occupazione anche a vantaggio del finanziamento del sistema pensionistico
Vediamo ora perché nel medio periodo l'Italia più di altri Paesi può trarre beneficio dalla costituzione dell'Unione monetaria europea
Purché vengano intrapresi quei necessari aggiustamenti strutturali che vengono ben delineati soprattutto nel settore finanziario nel settore del credito vengono ben delineati dalla numero di tendenze monetarie
è noto che la creazione di unione monetaria eliminerà i costi di transazione derivanti dall'utilizzo di valute diverse all'interno del mercato unico fornendo uno strumento un contributo fondamentale allo sviluppo commerciale dell'Europa
Questi costi consistono anche questo è noto principalmente nelle Commissioni e gli spread applicati dagli istituti finanziari per operazioni in valuta
E nei cosiddetti man il costo derivanti dalla necessità da parte delle aziende di organizzare listini e contabilità ha più valute
Oltre a questi costi diretti la presenza di più valuto in un mercato unico rappresenta di fatto un ulteriore barriera commerciale che impedisce una maggiore competizione all'interno dell'Unione
Con l'effetto finale di conservare nei mercati prezzi più elevati rispetto ad un ambiente concorrenziale
Con l'introduzione della moneta unica i costi di transazione sia dirette sia indiretti si ridurranno con un conseguente miglioramento nell'allocazione delle risorse all'interno del mercato unico
Ma con la creazione e l'unione monetaria si annullerà la volatilità del tasso di cambio tra i Paesi del mercato unico e con essa l'incertezza che ne deriva
Ne potrà risultare un ambiente operativo e strategico stabile per gli investimenti per il commercio
L'eliminazione dell'incertezza sui tassi di cambio intracomunitari renderà in particolare più attraenti gli investimenti a lungo termine in paesi dell'unione diversi da quello di residenza
Se nostro Paese mostreranno adeguata capacità di attrarre capitale potremo quindi assistere un significativo aumento degli investimenti diretti dall'estero
Vi sarà ovviamente anche l'eliminazione dei movimenti nei tassi di cambio reali tra i Paesi membri
Questi movimenti sono particolarmente dannoso in una Recco nove che ha fortemente integrata
In quanto e ne abbiamo avuto un un un assaggio un segno nel marzo aprile novantacinque di fronte al deprezzamento vistoso della lira rispetto alle altre valute europee
In quanto questi movimenti nei cambi reali possono suscitare reazioni reazioni di protezione
E di compensazione che sarebbero contrari all'idea stessa del mercato unico
I benefici che abbiamo menzionato sono tanto più significativi quanto maggiore e il grado di apertura del Paese preso in considerazione
E nel caso dell'Italia la performance del sistema economico italiano recentemente ha dimostrato quanto sia importante la componente estera
E ovviamente è possibile che il peso di questa componente diventi tanto più significativo quanto più i vincoli amministrativi legali doganali che ancora caratterizza il mercato unico verranno progressivamente battuti
La via un'altra ragione per cui l'Italia più
Al più motivo di beneficio da questo da questa dal processo di unificazione monetaria
Questi benefici saranno tanto più visibili per quei Paesi che nella loro valuta meno incorporavano gli effetti della cultura della stabilità
Per quei Paesi le cui valute più erano soggette a incertezza volatilità instabilità comportamenti per i quali più alto era il premio richiesto dai mercati
E non è ingiusto ritenere l'Italia certamente l'Italia a partire dalla metà degli anni settanta tra questa il novero di questi Paesi
Come ben messo in evidenza dal numero di tendenze monetarie
La creazione dell'unione monetaria significherà per noi un'ulteriore riduzione dei tassi questo processo è già cominciato
Dopo l'Unione dovrebbe rafforzarsi per una serie di motivi
La minore volatilità la minore incertezza dei tassi di cambio ti prendi richiesto dei tassi d'interesse per far fronte al rischio volatilità del cambio si ridurrà a zero
L'unione monetaria viene costituita con la forte volontà di promuovere mantenere la stabilità dei prezzi
Il Trattato di Maastricht stabilisce che l'obiettivo primario della politica monetaria dovreste rappresentato dalla stabilità dei prezzi che la futura Banca centrale europea
Beneficerà di piena indipendenza il raggiungimento di questo obiettivo questo solenne impegno si tradurrà in una riduzione delle aspettative di crescita dei prezzi e della sua variabilità
Con il conseguente declino del premio richiesto sui tassi di interesse a fronte del rischio inflazione
Infine avremo uno uno spesso mercato di titoli in euro
Il quale emanerà dalla creazione dell'unione monetaria renderà quindi più liquidi e questa che è stato detto dal numero di tendenze monetarie renderà più liquidi nostri mercati finanziari
Con la conseguenza che in questo caso di ridurre il premio di liquidità
Quindi la riduzione dei tassi d'interesse in termini nominali e reali e del costo di indebitamento per lo Stato per le aziende produrrà effetti positivi sulla spesa sulla spesa per investimenti e sulla crescita dell'economia
Questi effetti sono rinforzati dal fatto che fra i capisaldi dell'unione monetaria non vi è solo la stabilità dei prezzi ma anche la drastica riduzione dei deficit di finanza pubblica e dei debiti pubblici in rapporto al prodotto interno lordo
Il consolidamento della finanza pubblica da parte dei Paesi europei
è necessaria la crescita degli investimenti perché come anche ha mostrato il rapporto dei supplenti del Gruppo dei dieci consentirà un'ulteriore riduzione dei tassi d'interesse reali e libererà risorse dal settore pubblico al settore privato
Durante la terza e ultima fase del processo di convergenza
Quando verranno fissati devo capi in mente i tassi di cambio
Verranno poi verrà poi introdotta la moneta unica variazioni dei tassi di cambio all'interno dell'Unione
Non potranno più rappresentare uno strumento di assorbimento
Di eventuali shock che colpiscono alcune regioni e non altre all'interno dell'Unione
Ne un mezzo di correzione in tempi relativamente veloci degli squilibri economici che ne possono derivare
In assenza di aggiustamenti del tasso di cambio il sorgere inatteso di significativi differenziali di produttività all'interno dell'Unione
Potrebbe provocare una perdita di competitività in alcune aree del continente con la conseguenza di provocare in queste regioni in declino della produzione e delle opportunità di occupazione
Questo pericolo potrà essere minimizzato se verrà accelerato il processo di eliminazione delle rigidità nel mercato dei beni nel mercato del lavoro che i paesi europei hanno da tempo intrapreso eliminare le rigidità significa da una parte far cadere le residue barriere amministrative fiscali che ancora limitano il libero scambio delle merci e la libera circolazione delle persone
Dall'altra creare le condizioni affinché il meccanismo di aggiustamento dei prezzi relativi boss liberamente di spiegare i suoi affetti
Questo processo d'integrazione reale delle economie europee e questo impegno per una maggiore flessibilità dei mercati è per il nostro Paese di fondamentale importanza per le conseguenze che si avranno per l'occupazione
Il superamento degli ostacoli alla mobilità delle persone significherà permettere alla offerti alla domanda di lavoro di confrontarsi più facilmente
E di valutare più velocemente l'abilità Offerta dall'una e la produttività richiesta dall'altra
Ma di importanza non minore risultano i progressi compiuti fino ad oggi nella direzione di una maggiore concorrenza nei mercati in questo settore la ridefinizione del ruolo dello Stato nell'economia assume una rilevanza fondamentale
Nel nuovo ambiente competitivo non saranno certo le capacità dello Stato imprenditore essere rilevanti quanto quelle dello Stato regolatore e ordinatore
L'attività di dismissione del patrimonio pubblico rappresenta uno dei passaggi fondamentali nello sforzo del paese per l'ampliamento il rafforzamento e la modernizzazione dei mercati
Ma la ridefinizione del ruolo dello Stato nel sistema economico deve spingerci oltre l'obiettivo della dismissione dalla proprietà pubblica
L'attività dello Stato dovrà progressivamente concentrarsi per offerta di quei servizi per cui forse lo Stato stesso è stato inventato servizi come l'istruzione la giustizia l'ordine pubblico
Che per le loro caratteristiche intrinseche hanno la natura di beni pubblici e dovrà ridurre la propria presenza nell'offerta di quelle prestazioni che possono essere efficientemente fornite dal settore privato
Lo Stato dovrà offrire un assetto dei mercati e degli ordinamenti tali tale da essere competitivo con quello offerto da altri paesi europei
Dell'unione monetaria europea sarà nell'immediato il principio della competitività piuttosto che quello di un astratto criterio etico a dover ispirare l'azione del legislatore nazionale
Sia pure con la presenza garante della commissione
Un ordinamento formalmente perfetto che non tenesse conto di questo aspetto la competitività tra ordinamenti presiederebbe soltanto sul deserto cioè in futuro quando il processo di formazione della politica europea sarà rafforzato con l'assunzione di una etica legislativo al Comune questo iato verrà superato
Nel prossimo futuro occorrerà essere pratici e umili non esiste un'etica nazionale
Può essere che gli stessi principi siano serviti da ordinamenti nazionali diversi occorre scegliere il più competitivo
Stabilità e flessibilità costituiscono i capisaldi sui quali l'unione monetaria dovrà impegnarsi in modo di spiegare i propri benefici sul sistema economico
La stabilità delle variabili nominali e delle variabili di finanza pubblica rappresenta il mezzo per ridurre i costi delle distorsioni
La flessibilità dei mercati rappresenta lo strumento per permettere l'assorbimento veloce dei traumi e la distribuzione efficiente delle risorse
Dalla capacità degli stati membri di conseguire rafforzare gli obiettivi di stabilità delle politiche e la flessibilità dei mercati dipenderà gran parte del successo della politica economica europea nella sfida posta dalla globalizzazione dei mercati grazie presidente
Grazie professor
Il professor Monti potrebbe aver bisogno di lasciarci nel giro di pochi minuti se ci fosse qualche domandina brevissima rivolte con Sermonti diversamente apriamo il dibattito
Diciamo
Io vorrei dire qualche fare qualche considerazione
Non facile no fatti perché interventi del professor Monti del professor Draghi sono talmente profondi ma lo stesso contenuto di tendenze monetarie
Porta con sei la la la il un insieme di osservazione di carattere tecnico molto approfondite ma io ho cercato di riscattare un po'il senso generale di questi interventi mi sembra che in questi interventi dei nel contesto della pubblicazione
Vittorio Conti
Ci sia un appello generale
L'appello generale che dice superiamo vecchie vecchie strutture vecchie situazioni vecchi dissidi
Uniamoci in uno sforzo comune per arrivare a fare delle secolo successivo un qualche cosa che tu veramente di storico nella nella vita del Paese
Credo che siamo abbastanza convinti tutti non ci troviamo di fronte a un passaggio storico di notevole importanza
Naturalmente noi come banca sappiamo di avere grido dei doveri specifici
Avrete notato che nell'ultima parte di denso monetari c'è un argomento che conti sicuramente avrebbe trattato ma che è stato anche sollecitato dal sottoscritto
Abbiamo detto pensiamoci un po'di conti perché noi abbiamo il terribile ha compiuto di fare dei conti
Non ho visto che il movimento dei tassi d'interesse e quindi la compressione della forbice alla quale assistiamo tutti i giorni va bene e che è ben lontano da quello che dovrebbe raggiungere nel momento in cui ci saremmo allineati alle medie europee si comporta delle i dell'impoverimento i terribili per quanto riguarda la nostra gestione
Si è detto pure facendo un calcolo molto sommario che dovremmo aumentare l'attività dei servizi del trentacinque quaranta per cento e ridurre contemporaneamente le spese del dieci quindici per cento da altre fonti abbiamo sentito che dovremmo ridurre i nostri costi del trenta quaranta per cento nei prossimi anni altrimenti chi ha ha pronunciato questa frase si è rivolto ai banchieri altrimenti non ce la farete ma che sia questa la via per sia l'altra la via o che ci siano altre vie il refrain comune è sempre quello la banca deve impostare una politica di recupero di reddito perché il semplice fatto nel mantenere di muoversi per mantenere mantenere la passano additività attuale è un problema molto serio
è un problema molto serio per il semplice motivo che per contendere bisogna produrre per produrre bisogna mettere sul banco prodotti nuovi permettere prodotti nuovi bisogna investire per investire bisogna guadagnare guadagnare di più grosso
L'impegno che noi dobbiamo assumere nelle nostre gestioni per poter dare un contributo importante
A questa a questa evoluzione storica delle strutture economiche del nostro Paese
Io
Qualche anno prima della dell'inizio dalla seconda parte del secolo
Non immaginavo che mi sarei trovato alla fine di questo secolo a fare dei discorsi dei programmi così eccitante
Effettivamente Alberto vive un momento particolarmente eccitante nella storia economica
Detto questo immagino che ci possono essere delle domande i nostri professori sono ancora qui se ci sono dei dei tre domande saremo ben lieti di poter rispondere grazie
Buongiorno mi chiamo che rispetta e sono un ex segretario generale generale nazionale della CISNAL per il settore del credito
Già alla fine degli anni settanta dato che noi abbiamo un organo avevamo ed abbiamo un'organizzazione europea
Infatti tutti i sindacati confederali hanno un livello europeo ci eravamo accordati
Che il mondo bancario cioè le grandi banche anche le medie vivevano in una turris eburnea
E avevamo già paventato i pericoli che adesso si stanno delineando anzi concretizzando di dover fare i conti con l'Unione europea con l'apertura dei mercati
Che adesso sta verificando se una corsa per esempio le concentrazioni
Si sta verificando queste ci stanno sentendo queste lamentele che diminuendo per esempio il differenziale dei tassi le banche guadagnano di meno
Già allora però noi sosta in ala eravamo favorevoli all'allargamento dell'attività della banca e non soltanto a attività che intesse un utile soltanto sulla di sul differenziale degli interessi me eravamo inascoltati adesso cosa succede il presidente della dal convegno poco fa ha detto che la storia è sempre quella purtroppo è vero che a pagare ancora una volta saranno i lavoratori come si sta vedendo dalla ristrutturazione della Banca di Roma
Che paga i lavoratori attraverso degli esordi attraverso delle ridimensionamenti eccetera eccetera poi c'è un altro fatto molto grave per esempio le concentrazioni fatte così velocemente così
Improvvisamente e non diciamo calibrate nel tempo comportano gravissimi danni soprattutto per i dipendenti che si vede ma per esempio a tagliare le carriere gente che in aspettativa di diventare funzionari vicedirettore con la con con una fusione concentrazione civetta spiazzata completamente anni di lavoro andati in nulla
E ricordatevi e ricordiamoci che quale dei lavoratori il più grande patrimonio del di tutte le imprese anche ad e quindi anche delle banche vorrei sapere qualcosa che lo deve pensare cosa ne pensano i nostri dirigenti su queste osservazioni
Lei sostanza ci dice che ci siamo accorti tardi io sa che non sono d'accordo con le dispense se le dico che non sono d'accordo
Oppure è lo Stato italiano il governo italiano che si è accorto tardi che bisognava fare una politica diversa
Ma potesse cosa significa questo non significa un altro grosso concorrente sul mercato era lo Stato il miglior investimento parte negli ultimi dieci vent'anni è un investimento fatto da cittadino dal dal dei risparmiatori in titolo di Prato migliore affare fatto da chi aveva da risparmierebbero d'investimento vista
Se vogliamo dimenticare questo cancello cancelliamo tutto questo ci prendiamo anche questa responsabilità
Il sistema bancario a mio avviso beh dismisura Traverso la mia organizzazione
Dal momento in cui e si è cambiato esistono in vista della Unione europea delle scadenze di Martin eccetera eccetera da quel momento il sistema bancario si è messo sta tentando di mettersi in condizione di fare quello che prima non poteva fare perché la liquidità del mercato era gestita dallo Stato la la leggibilità del mercato serviva a coprire i buchi del deficit pubblico
è colpa nostra anche questa
Bene sono altre domande
Sono uno il uno dei dei metodi migliorare la rigidità del sistema bancario evidentemente anche quello di ridurre le sofferenze a dei livelli molto più bassi di quelli attuali
Ho visto che non è stata rilevata come uno degli obiettivi o delle dei parametri fondamentali sui quali a Gino
Io vorrei passare la parola ai miei ottima purtroppo è un argomento che mi tocca
Paradiso apparenze come pala ricorda in calo degli impiccati
Noi diamo abbiamo il sistema Vacca italiana degli ultimi anni a tollerato subito assorbito tutte le sofferenze del Paese con le proprie per improprie
Volete qualche nome Federconsorzi volete pacato nome Efim volete qualche altro nome finanziaria americana eccetera eccetera eccetera lungo volete sapere l'ultima
Dei conti gli ammassi che sono nati trenta quaranta anni fa hanno totalizzato nei debiti delle banche perché costano quattrocento miliardi di passività in trenta quarant'anni mi ricordo cioè gli esordi alla mia carriera già gestito questi conti sotto cinque riguardava la risentiamo
No
Bene cacciato concluso la corte che non aveva i soldi per rimborsare un bel giorno esce fuori quel cuore lasciamo stare chi è questo qualcuno ha detto abbiamo cento miliardi violette voleva dire prendete duecento miliardi buttate lì sul cassetto sulle cestino e accontentatevi dei cento abbiamo fatto una rivoluzione che poi lo potete immaginare c'è corre professor Bianchi che ancora
Arciprete citato dalle reazioni
Di quella seduta del comitato esecutivo dell'Abi
Ebbene paventata risultate le ho fatto i conti che per fare un'azione avremmo dovuto parlo esaminare trenta chilometri di documenti al alla corte dei conti quindi aspettare vent'anni allora abbiamo preso trecento miliardi abbiamo buttati nel cestino queste sono sofferenze che il sistema bancario molte sono le sorprese scavalcare sono state assorbente in questi anni concorrendo seriamente alla compressione da redditività delle banche ma c'è stato un altro problema
Stato problema che il Meridione è stato abbandonato a se stesso
Per fare una politica il Meridione apolitica bancari Meridione bisogna che lo Stato decida di cosa vuol fare con Brivio non dal palco dell'assistenza gli stessi cosa vuol fare
Per bisogna che meglio sia messo in condizione di rappresentare un area economiche perché oggi il merito non è più una serie aree economiche allora signori per il problema continuiamo a dare alle banche
Delle delle voglio dire delle attribuire delle banche delle responsabilità che sicuramente ci sono ma non sono quelle che normalmente vengono attribuite le varie io credo almeno per quanto riguarda i nostri conti
Che Ealing in un periodo molto difficile siamo riusciti a contenere la percentuale del nostro sofferenze in termini estremamente modesti rispetto alle medie generali ma non siamo soddisfatti speriamo che i prossimi mesi i prossimi anni ci consentono di vedere una minore dispersione di utili perché sono faticosamente conseguiti
Se posso aggiungere
Un paio di considerazioni alle ai due interventi fatti fino ad ora in attesa che qualcun altro
Si concentra sull'Unione monetaria europea
Dunque il problema il problema delle sofferenze non è il problema più grave è certamente un problema grosso nel sistema del nostro sistema bancario ma se facciamo l'esame
Approfondito delle aziende bancarie dei principali paesi europei
Ci rendiamo conto che in effetti non è possibile circoscrivere i problemi del sistema bancario italiano esclusivamente a singoli a singoli fattori come possono essere come può essere il il problema delle sofferenze
Se prendiamo gli indicatori di qualità della dell'attivo delle aziende di credito del nostro Paese non sono sostanzialmente diversi da quelle di altri Paesi non dico non sono sostanzialmente diverse perché alcune differenze ci sono
Ma sono riconducibili non alla cattiva alla qualità dei banchieri che abbiamo nel nostro Paese ma la caratterizzazione dell'industria bancaria nel nostro Paese che riflette come come come tutte le attività la natura del Paese
L'intermediazione finanziaria evoluta nel nostro paese non c'è stata perché complessivamente il Paese non ha prodotto una domanda di servizi finanziari evoluti quindi inutile credo a questo punto direi l'avevamo detto cinque anni fa dieci anni fa
Probabilmente dieci anni fa ammesso anche di essere riusciti a prevedere in modo in modo corretto l'evoluzione dei mercati non c'erano le condizioni di mercato perché si impostasse delle cose in termini sostanzialmente diverso
Il industria bancari un'industria che genera servizi vende servizi in un contesto che è regolamentato mette insieme domanda e offerta di intermediazione finanziaria all'interno degli steccati che la regolamentazione prevede
E quindi si ottimizza un comportamento all'interno di un contesto di un contesto dato e il contesto adatto è quello che ha portato l'industria bancaria del nostro Paese alla vigilia dell'unificazione dei mercati
A fare i conti con una situazione strutturale che richiede interventi la volontà buona o cattiva diritti dei banchieri credo che non in passato poteva cambiare ben poco insomma della situazione al quale ci troviamo
è vero che il nostro sistema bancario al sistema bancario frammentato è vero che sulla nostra redditività pesano le sofferenze
Devo dire qui ci sono i rappresentanti dell'Abi che ha fatto un bellissimo lavoro recentemente sulla redditività delle banche italiane pesano molto di più cose ben diverse dalle sofferenze ad esempio la fiscalità insomma tutta una serie di altre cose che sono state chiaramente messe in evidenza
Questo non vuol dire che non dobbiamo cambiare
E dobbiamo certamente cambiare come diceva in chiusura del mio intervento i tre modelle che ho prospettato sono tre modelli non assestati questo il mio personale pari rende rispetto a un mercato che dovrà essere il mercato europeo
Il il il modello anglosassone deve mettere mano al problema dell'efficienza dalla produzione di servizi di intermediazione e le banche inglesi e ci stanno pensando
E ci stanno pensando immaginando di rovesciare completamente alla logica di produzione dei servizi bancari
Riduzione ulteriori dei dipendenti ma innovazione completa nel modo di fare banca
Si diceva inabili un po'di tempo fa si sta già pensando lire dalla banca che fa contratti e quindi non ha più strutture propria un marchio Assemblea con contratti di fornitura di servizi e vende questi contratti la clientela quindi un'evoluzione è una rivoluzione
Ma loro lo fanno perché hanno un problema di efficienza hanno orrore al diciassette diciotto venti per cento ma con dei costi molto elevati
Dall'altro lato abbiamo invece le banche che non si sono ancora misurate con i mercati perché nel resto del
Guadagnano molto Conenna già interesse che è colpa dei banchieri tedeschi erano affatto sviluppate care del servizio dove non ci sono i mercati
Difficile generare reddito come ricavi operando sui mercati che non ci sono e queste la loro sfida e certo la nostra è doppia
La nostra è doppio perché dobbiamo in poco tempo ristrutturare la la capacità di offerta della banca io riqualificare il probabilmente anzi certamente anche il modo di di di stare di stare sul mercato insomma
Si trova
Buon buon giorno io sono Ilaria formale di JP Morgan volevo fare due domande un po'più generali riportando forse ai temi del di tendenze monetarie per i relatori una riguardava il concetto di competitività
Che per mai economista in questo momento è secondo me una delle cose più difficile più interessante da guardare nel lungo periodo cioè andando do pensando appunto alle prospettive dell'Unione quindi in un mondo in cui le imprese italiane in particolare non avranno più la flessibilità dei tassi di cambio
E in cui sono oltretutto penalizzato forse per gli alti costi del lavoro nei confronti di altri partner tradizionali come i tedeschi
Secondo voi come si misurerà effettivamente la competitività delle nostre imprese nei prossimi anni c'è quali sono asserisca invece i vantaggi l'altra invece una domanda più rivolta la finanza pubblica forse di più per il professor Draghi
è una bella cosa sto non è più interessanti di cui ha parlato anche prima Monti è e che secondo me però non è molto nella percezione dell'opinione pubblica è che l'ingresso nell'Unione monetaria per noi non è la fine della restrizione fiscale
Abbiamo visto negli ultimi anche nelle ultime settimane che probabilmente nel novanta nel novantotto
Noi saremo forse l'unico Paese europeo ad avere ancora una politica fiscale restrittiva abbiamo visto i bilanci tedesco inglese che sostanzialmente diciamo agli altri Paesi europei non avranno più forse una politica fiscale restrittiva credo che nell'opinione pubblica italiana viceversa ci sia un come dire una consapevolezza diversa c'è l'idea sia finalmente l'ingresso unione monetaria e la fine dei sacrifici abbiamo un avanzo primario che è il più alto d'Europa il beneficio che avremo in tema di tassi più bassi ci salverà la tutto
Così banalizzando un po'il problema quindi mi chiedo non pensa che sarà un po'difficile trovare il consenso politico diciamo così dal punto di vista dell'opinione pubblica per l'ulteriore aggiustamento fiscale che ci aspetta nei prossimi anni
Ma ricorrente su entrambi gli aspetti personali conti aggiunge qualcosa sull'aspetto della competitività coprire le aziende si misurerà come all'interno di un qualunque Paese federale
Il come si misura oggi tra aziende negli Stati Uniti o in altri Paesi analoghi vi saranno i differenziali di costo differenziale di prezzo differenza di qualità la differenza che e che dopo l'unione monetaria questo paragone sarà più semplice sarà più trasparente
E questo paragone naturalmente questo confronto toccherà direi in maniera particolare ma era molto visibile proprio servizio offerti dall'industria finanziaria e bancaria
Dove i confronti tra Commissioni spread e quant'altro risulteranno molto più ovvi se fatti in una sola valuta
Per quanto dalla finanza pubblica io non so ho l'impressione che il la percezione ci sia che la politica continuerà ad essere una politica quale quella richiesta però non soltanto l'Italia ma tutti i Paesi d'Europa
Perché a noi richiede un disavanzo una anzi un avanzo primario che si attesta e resta al tra il cinque sei per cento del prodotto interno lordo
Per il ragionevole diciamo futuro per i prossimi tre o quattro anni ecco
Quindi c'è nell'ordine pubblico credo che ci sia questa percezione ritengo anche però che le riforme strutturali che sono state già avviate
E quelle di cui ho parlato che sono oggi in discussione se è importante a come dire a buon fine si se concluse dando quelle risposte innovative significative di cui facevo cenno prima
Ritengo se tutto ciò avviene non sarà un al il mantenimento di un di un di un avanzo primario tra il cinque sei per cento non costituiva un'impresa straordinaria perché sarà la stessa dinamica fondamentale della spesa pubblica e se è corretta in particolare la spesa corrente
Basta vedere le percentuali che la spesa pensionistica la spesa sanitaria rivestono sul totale della spesa corrente
E corrette la dinamica di questi due componenti direi soprattutto quella pensionistica non ci sono più grandi sforzi da fare
Resta soltanto per tornare sempre sugli aspetti negativi diciamo resta naturalmente la nostra fragilità dovuta all'alto livello del debito pubblico
Quindi la fragilità di fronte a come dire quelli che se non sbaglio chiamato i mutevoli climi degli mercati finanziari internazionali
Mi pare che
Orizzontale
Gettare ombre
Va bene Izzo l'intuizione
Una domanda che riguarda le prospettive di ampia Minturno del mercato azionario della raccolta azionaria in che misura le valutazioni che sono state fatte di questa di quest'sto evento si basano anche sulla considerazione di costo relativo della raccolta azionaria in Italia rispetto al resto della provvista finanziaria possibile e in che in giura diciamo è stata presa in considerazione una evoluzione del costo della raccolta azionaria in Italia rispetto agli altri Paesi ed in particolare se è stato considerato che il regime tributario sulle società per azioni sia favorevole oppure non favorevole a questo anch'a questa prosa
Tic evoluzione grazie
Pare che qualche cosa sia infierì su questa materia però si parla delle giugno novantotto mi pare no
E quindi avremo modo di rifletterci sopra è chiaro che io il è la mia vita di di alti e bassi nel mercato azionario italiano li ha visti istruttivo vorrei
Un dato e e e non è mai cambiato la dimensione ridotta contenuta vale a dire proprio
Del del del delle nostre strutture di borse eccetera è chiaro che se se il processo l'integrazione europea
La malattia come andrà avanti ma che sono non avremo parlato questa mattina tanto calorosamente se non fossimo convinti di tutto questo
Se questo processo andrà avanti è chiaro che probabilmente sarà arrivato il momento in cui o per adeguamento per assorbimento i mercati più ampi eccetera
Il problema della di di una borsa efficiente in Italia probabilmente questa volta verrà risolta questa lavoro gli facevo fare sia qualche risposto tecnica
Volevo rispondere hanno domande partendo da dare Fornari ripeteva
Qual è il concetto di compiti come cambia il concetto di competitività per le imprese italiane nello perché voleva che gli anziani
Unico Coppa
Qualcosa sul tema delle sofferenze e immagine del tema sofferenze nascesse dal fatto i si ipotizza che anche l'impresa e avranno un beneficio legato al minor costo del credito abbiamo visto il prime gli effetti le le banche
Teme che se le banche riducono i loro fragilità dall'alto dei prenditori non solo della lato al Tesoro ma anche dal lato dell'impresa pagheranno le nostre immagino che il discorso fosse ma allora se l'impresa pagano meno il credito le imprese potranno essere più solventi quindi si ridurranno per le banche il livello delle sofferenze e quello che volevo dice e che in un'ottica di lungo periodo come quella in cui ci siamo posti in questo numero e tendenze monetarie
E dell'unione monetaria implica una sfida non soltanto per le banche e questo è stato più volte sottolineato sono state date
Vari indicazioni anche quantitative ma è una forte sfida anche per l'impresa e qui vengo al discorso sulla competitività
Perché le imprese perderanno ad esempio come diceva il professor Draghi prima un un grosso vantaggio di cui hanno goduto negli ultimi anni in particolare dall'uscita
Del della lira dal sistema meccanismo europeo dei cani con perderanno il vantaggio della valvola di sfogo della del tasso di cambio
Avranno vantaggi in termini di minor costi di transazione tutti tutti i punti che sono stati ricordati però ecco il venir meno del vantaggio della della possibilità di svalutare il cambio evidentemente implica per l'impresa de una spinta maggiore ad essere competitive non soltanto dal punto di vista dei prezzi che esse possono proporre sui mercati internazionali ma proprio più competitivi dal punto di vista ente
E quindi non essendoci più spazio del cambio la come si misura la competitività dell'impresa ebbe da Rabat sarà valutata sulla base di quella che sarà tutta la cornice istituzionale anche innocente saranno fondamentali le diverse legislazione tributaria che prevarranno in Italia rispetto ad altri Paesi i diversi le diverse regolamentazione del mercato del lavoro che ci saranno in Italia rispetto altri paesi
La diversa efficienza della pubblica amministrazione dell'Italia rispetto agli altri paesi in questi tempi ci sta molto soffermando sul rispetto dei requisiti del trattato e ora la prossima cosa fare imitare se ne vedono già i primi i primi sforzi sarà portarsi
Fortemente sul sul tema delle riforme sul tema della di riorganizzazione di tutto il sistema economico italiano che sotto molti punti di vista delle forti carenze rispetto a ai principali partner ottenere da parte loro le imprese ovviamente dovranno spingere molto sull'innovazione sulla tecnologia sulla ricerca su metodi di organizzazione produttiva e credo che da questo punto di vista il sistema bancario italiano potrà fare molto affetto tra care soprattutto sunto delle piccole e medie imprese
Mentre un po'trascurate forse non tanto dalla Comit ma globalmente un po'trascurato stima bancario italiano nel suo complesso sicuramente l'intermediazione finanziaria italiana potrà dare molto di più al al tessuto delle piccole medie imprese industriali che poi e il tessuto principale della nostra della con nostra economia
Negli Stati Uniti ad esempio continuiamo sempre a a tessere le lodi di questo sistema economico caratterizzato da una forte crescita da una bassa inflazione da una bassissima disoccupazione a livelli fisiologici
Credo che uno dei motivi oltre alla flessibilità del mercato del lavoro uno dei motivi del successo
Del modello americano si è anche nel fatto che il l'intero sistema finanziario americano sia a livello di banche commerciali che di banche d'investimento dedica una grandissima attenzione alle piccole e medie imprese che poi sono quelle che producono milioni e milioni di posti di lavoro
Su questo punto quindi della assistenza all'impresa vengo alla domanda del professor Rizzo che ci chiedeva se abbiamo tenuto conto della costo relativo della raccolta azionaria
Onestamente no in termini specifici no però un solo cresce posso ad esempio dirle che portarsi proprio il punto di vista dei costi amministrativi quotarsi
Sulla piazza di Milano rispetto a quotarsi a Wall Street costa molto meno quotarsi a Milano rispetto rispetto a Wall Street
Indubbiamente anche da questo punto di vista e quindi tutta la sua domanda non era sui costi amministrativi era sul regime tributario immagino
Evidentemente anche questo punto del regime tributario delle aziende che vanno a collocarsi rientra in tutto quel sistema cui facevo cenno molto brevemente prima
Di riforma della legislazione tributaria di sostegno a favore delle delle quotazioni in Borsa e quindi tutto quell'insieme di di sforzi che devono falsi che l'Italia possa essere competitiva in mancanza del bar della variabile cambio competitiva sulla base del della cornice istituzionale che
Che vincola in qualche modo i soggetti economici
Fermarsi se ci sono ancora
Prego
Vado io grazie
Vorrei di differenze monetaria profitto brevissima che del fatto che al microfono apportata per integrare quello che ha appena letto Gregorio De Felice intermedi risposte alle domande che sono asse in generale le avevamo il problema di fare un tendenze monetarie che avesse del valore aggiunto e quindi che non fosse tante pagine chiacchiere
E l'altra parte che non fosse la cosa di centocinquanta pagine quindi il principio informatore che abbiamo usato è di definire l'unione monetaria in un modo molto ristretto cioè essenzialmente come per il caso italiano fissazione dei cambi è un calo dei tassi d'interesse e poi abbiamo letto che è in queste due cose semplicissime che effetti fa no e l'abbiamo tirato fuori trenta pagine ci mortali le troviamo come valore aggiunto inevitabilmente un sacco di questioni importanti sono rimaste fuori da questa storia tutte quelle che lei ha citato il professor Monti
Organizzazione del mercato del lavoro coordinamento delle politiche fiscali fattibilità politica in zona consenso per l'unione monetaria su questa rimasto fuori perché onestamente non potevamo alla stessa maniera Ilaria competitività delle imprese è rimasto fuori per lo stesso motivo e a analogamente con la domanda dottor Cuneo sofferenze è un è una cosa che richiede un libro di per sé quindi fondamentalmente tutto quello che non abbiamo affrontato che è giusto affrontare un dibattito generale sull'Unione monetaria non l'abbiamo fondato onestamente prescelta per disegno
Mostro
E questo spiega io penso il fatto che in qualche modo non ci siamo occupati di alcune cose naturalmente e questo vale anche per esempio per la domanda è costruito sulle questioni di trattamento fiscale questo interesse monetario ai quali ci occupiamo delle questioni che via del rito per il lungo periodo il regime fiscale una cosa che può essere cambiata abbastanza rapidamente non possiamo aspettarci che rimanga fisso per il lungo periodo così e quindi non l'abbiamo considerato per questo motivo
Diverse sempre profittano del fatto che il microfono ha portato volevo fare un paio di domande al professor Draghi dunque una premessa generale sul trattamento nostro della parte di finanza pubblica non hai abbiamo
Abbiamo cercato di di identificare che effetto fa l'unione monetaria rispetto all'alternativa che non si entri nell'Unione monetaria anche noi come professor Monti ricorda riteniamo irrealistico che nel caso non si entra in un eremo e tale sono stante sì mantenga un cornice istituzionale
Virtuosa quello che uno si chiederebbe in realtà per il lungo termine è se il Tesoro ha in mente una strategia e lo terme di strategie competitive in qualche maniera di lungo termine visto che le attività del Tesoro italiano latita emessi dal Tesoro e teniamo il senatore passività
Italiano saranno in concorrenza con quelle Mestre Casale degli altri paesi nonché con le attività emesse dalla dei creditori Corporet interni uno si chiede e se il Tesoro abbia in mente una strategia di come dire di nicchia in qualche maniera di focalizzazione sui punti di forza che potrebbero caratterizzare il Tesoro italiano una delle cose che che ci si chiede per esempio è quale sarà la strategia di differenziazione dei BTP Rispetto o ai titoli a medio lungo termine francesi e tedeschi noi non non pensiamo che ci sarà un mercato unico per queste cose
Per questi per questi strumenti anche perché faccio un derivato sopra significa accettare poi da parte dei francesi tedeschi che il CIPE sto delibera sia sistematicamente il titolo più alto rendimento con il titolo italiano questo è probabilmente politicamente impossibile quindi uno che uno si potrebbe chiedo adesso il Tesoro italiano non pensi di focalizzarsi sul sul breve termine solo su titoli reali nei quali il Tesoro italiano appunto potrebbe avere un un vantaggio ultimissima cosa la questione di fiducia della della consenso politico sulla finanza pubblica noi pensiamo che debba rimanere molto restrittiva anche per il lungo termine però pensiamo che rimanere restrittiva sia una cosa essere ulteriormente restrittiva richiedere ulteriori interventi di aggiustamento sia un'altra anche da dal punto di vista del consenso politico quello che noi riteniamo che l'avanzo primario debba rimanere elevato come la porta al titolo pensiamo anche che le correzioni ulteriormente necessarie sono invece piccole l'opinione verso Draghi su questa cosa è veramente benvenuta perché io credo che il consenso politico per ulteriori restrizioni sia estremamente carente mentre quello per il mantenimento e l'attuale pressione passa esistere grazie prego
Lei ha dato un contributo molto attrattivo alla redazioni quest'ultimo numero lei dovrà dire qualcosa professor sarà il tondo rispondo brevemente
E incenso ripetendo quel che ho detto a proposito della della possibilità di mantenere avanzi primari del livello di quelli attuali sono ancora con lei ulteriori restrizioni che dovessero attuarsi con attraverso aumenti di entrata
Non possono evidentemente che essere che che non trovare gran consenso politico per dire un modo oppure che diciamo che non posso che deprimere la crescita
Quando si parla di correzione di bilancio ormai si intende la correzione delle dinamiche della spesa corrente e in particolare dei capitoli che ho menzionato prima su questa su ritengo che sulla per quanto riguarda la correzione delle dinamiche della spesa corrente vi sia invece un ampio consenso politico ritengo che al di là di quella che sembra essere la la querelle quotidiana l'opinione pubblica abbia perfettamente capito i gli straordinari benefici che possono derivare da una correzione permanente della spesa corrente
Per l'altra questione che lei ha posto se il Tesoro intende riservarsi una nicchia nel diciamo qua abbiamo Aster certamente diciamo incominciamo evidentemente come altri tesori europei e a studiare
Quelle che sono le politiche di gestione del debito pubblico nel nuovo ambiente nel nuovo ambiente monetario nuovo ambiente anche molto competitivo prova di queste è stata le emissioni in euro che il Tesoro ha fatto primo Stato sovrano a fare questa missione e che si è rivelata dire almeno questo ce lo dicono i mercati qui vedo anche dei protagonisti di questa missione
Ci dicono che è stata una un successo notevole
Parlar di nicchia per un'emittente che e il terzo debitore mondiale in termini assoluti e in probabilmente in termini di PIL il certamente più grave del G7 è difficile è difficile con livelli dire missioni quali quelle glieli sei lorde quali quelle che abbiamo avuto noi continueremo a vedere per il prevedibile futuro difficile parlar di nicchia
Il bisogna stare
Ciò bisogna essere pronti a sfruttare qualunque diciamo opportunità offre il mercato senza essere però perché non ce lo si può permettere troppo schizzinosi evidentemente
E parliamo di una strategia complessiva basata su grandi numeri parliamo di una strategia complessiva che non prevede grandi capovolgimenti di fronte nel breve periodo ma solo graduali continui regola i movimenti e di una strategia che ha dato al mercato i titoli di Stato negli ultimi quattro anni cinque anni una notevole liquidità caratteristica che lo vogliamo continuare a mantenere su tutti tutte le emissioni
Tentare che lei è una donna
Sono di capo della vivi volevo anzitutto felicità armi per i contenuti della della dell'inchiesta che mi sembra di grande momento di grande rilievo e che può tenere Enza un certo numero di elementi sui quali si possano si possono fare molte discussioni dei modi condivide preoccupazione espressa dal professor Monti riguardanti
Viva che viene indicati
Con riferimento al fatto che il costo della non Europa
L'atto di quello che è indicato qui come possibile scenario
La riflessione tutte
Insiste
La nuova struttura europea così come
Delle ipotesi che io
L'anno e voglio mettere l'aspetto dal punto di vista proprio dalla competitività cui è stato fatto cenno di fronte all'esigenza va bene un mercato indubbiamente più vasto indubbiamente a condizioni economicamente più interessanti sono quelle addizionalità se prevista sono degli atti
Però sicuramente più competitivo e più complesso
Uno degli aspetti sui quali imprese deve
Per esempio quello della tecnologia sarà quello dell'innovazione di processo o di prodotto credo che almeno le opportunità che sono derivate nei tempi recenti o passare
Le dotazioni competitive che si sono progressivamente manifestato le imprese dovranno fare una politica di più lungo respiro di più grande e di strategie di più lungo termine proprio per consentirci di avere di radicamenti sul mercato più competitività e più adeguati non dimentichiamo che noi abbiamo un delicato equilibrio da giocare e quello che dipende dal compromesso tra tecnologia e costo e quindi dobbiamo essere sufficientemente
Superare la concorrenza dei Paesi terzi paesi terzi quali si muovono condito di costo che sono terribilmente di passi al nostro molto molto dei compiti dei nostri e quindi da questo pericolo dobbiamo guardarci d'altra parte però anche se fare uno sforzo molto grosso e mi riferisco Vietti servizi per le imprese ne viviamo in un sistema nel quale la flessibilità del lavoro per esempio è un è un parametro sul quale Bava va detto molto l'ho fatto molto così come aveva detto moto foto volto sul sistema di aiuto generale del sistema infrastrutturale del Paese noi siamo in un Paese nel quale ad esempio avere la
Un sito produttivo una linea elettrica un una centrale che deve essere collocate in un certo posto richiede una serie di autorizzazioni a catena
L'ente talmente difficile arrivare alla fine del processo che tutto ciò aggiunge costi aggiunge inefficiente aggiunge incapacità competere quindi credo che uno sforzo molto grosso vada fatta da parte di tutti ovviamente da parte dell'impresa ovviamente da parte del sistema e ritengo anche sistema bancario
Di
Che mi pare si ricolleghi
A al discorso iniziale alla cena iniziale che ho fatto l'appello per l'Europa l'invito a al ciascuno di noi ha stato assumere delle responsabilità per arrivare al rete al traguardo europeo è un appello che ci riguarda tutti naturalmente io non mi posso non posso risponderle tante domande dell'ingegnere Di Capua neanche i miei Amici di Tavano però quando ciascuno fa la propria parte tutte queste parti messi insieme ne portano a ad un risultato complessivo consentiti made in visse questo è il deve essere può essere finale di questa riunione c'è tutto un grazie di cuore per la vostra presenza in verso il cuore non assicuratore ufficiale pezzi il professor Monti che dovuto partire professor Draghi che qui al era presente grazie a me al professor conti i suoi collaboratori che sono altrettanto bravi quanto lui li abbiamo sentiti nei vari interventi riceve grazie a tutti ma soprattutto questa presto questo appello l'ho questo messaggio di fiducia che dobbiamo avere in questo momento perché ci dobbiamo arrivare ci dobbiamo arrivare in in condizioni non umilianti ma con l'intenzione seria dei super dare tutte le deficienze che hanno caratterizzato la politica sociale economica del nostro Paese negli ultimi decenni per andare verso un avvenire che sia per più tranquilla più costruttivo per tutti grazie
Va be'grazie