"Informazione, democrazia, giustizia, società" Il diritto-dovere di cronaca dibattito organizzato dall'Assemblea regionale dell'Unione dei Cronisti della Campania e dall'Associazione Napoletana della Stampa presso il Circolo della Stampa

Grazie grazie
La situazione degli incontri pubblici che hanno avuto inizio da qualche tempo e che i coloni si auspicano sempre più frequenti convinti come siamo
Che la nostra professione ha un senso sono sexy riuscirà a rendere chiari inequivocabili i rapporti che quotidianamente abbiamo con chi amministra la giustizia chi rappresenta la legge con tutti i soggetti istituzionali
Il saluto che rivolgo a nome dei cronisti della Campania intende andare oltre le consuete espressione di cortesia
E un caloroso benvenuto alle autorità ai rappresentanti dell'istituzione a di magistrati agli avvocati a tutti i cittadini che hanno voluto onorarci con la loro presenza
Un ringraziamento sentito va ai relatori il primo dei quali il professor Francesco Paolo Casavola presidente emerito dalla Corte costituzionale da appena qualche giorno anche autorevole rappresentante della giuria per l'informazione
Che ne tutti addetti ai lavori ci tenessimo in modo particolare a questo convegno e dimostrato dalla partecipazione all'organizzazione di Ermanno Corsi
Presidente dell'ordine dei giornalisti e la Campania di Franco Mariska presente la situazione dopo che dalla stampa di Salvatore Maffei presidente del sindacato corrisponde Guido Columba presidente nazionale dell'Unione cronisti e venuto a portare il suo contributo ai lavori a nome di tutti i cronisti italiani
Un caldo ringraziamento quindi al Luigi Riello presidente della giunta distrettuale dell'Associazione nazionale magistrati
A Giovanni Esposito fratello della camera penale degli avvocati
E ancora al magistrato Vincenzo Albano che con il direttore del Mattino Paolo Rinaldi gli avvocati deputati Sergio Cola e Vincenzo Siniscalchi il senatore Massimo villone titolare della cattedra di diritto costituzionale
Il consigliere nazionale dell'ordine giornalista avvocato saltatore Maria Sergio
Hanno programmato appunto dei loro interventi
Il dibattito però ne siamo certi si amplierà con altre autorevoli partecipazione per cui preghiamo tutti coloro che volessero intervenire di far pervenire ad Ermanno Corsi che presente anche nelle vesti di moderatore la loro adesione
Il tema del convegno sarà illustrato con una maggior competenza nei vari interventi
In estrema sintesi si richiama al diritto dovere di cronaca il diritto degli organi di informazione di poter utilizzare le fonti sulle quali l'informazione si costruisce e il dovere di diffonderlo
Diritto dovere che deve potersi esercitare in condizione prima di tutto di libertà ma anche di parità fra gli organi di informazione stessi
Manca una normativa per l'accesso alle fonti di informazione per cui il cronista e costretto ad interpretare di volta in volta il suo ruolo a secondo dell'impero interlocutore davanti al quale nel trovarsi alla luce di recenti episodi c'è un disagio profondo in quanti operano negli organi di informazione e non solo ma soprattutto tra i cronisti costrette costretti nel loro lavoro quotidiano
A districarsi in situazioni normative contraddittorie spesso proposte interpretate con iniziative che si osservate con meticolosità finirebbero per limitare drasticamente il diritto dove le dico all'informazione
Si dirà allora
Ancora diritti invocati dai giornalisti non proprio e a persone anziane a testimoniarlo c'è il volumetto che potete trovare in questa stessa sala ha messo a disposizione dall'ordine nazionale dei giornalisti dove potete trovare la Carta dei doveri la Carta di Treviso con la tutela dei minori il protocollo d'intesa per la separazione documenti tutti firmati dai giornalisti italiani
Sì assolutamente chiaro che lontano dalle nostre intenzioni ogni idea di esasperazioni di situazioni già difficili
Di creare contrapposizione i cronisti vogliono conoscere entro quali limiti possono agire per avete delle certezze
Che oggi sentono di non a vivere
Non abbiamo la presunzione che basti un incontro come quello di stasera
Per rendere rimuovere tutte le in convenzione speriamo solo che questo nuovo modo di affrontare le situazione con l'aiuto con l'animo sgombero da ogni pregiudizio Possa aprire la via rapporti più genuini più producenti per tutti
Il diritto all'informazione è il cardine indispensabili di una società democratica di questo ne siamo tutti sicuri
C'è poi voto
Questo convegno dei cronisti ai cronisti rientra in una serie di iniziative che l'Associazione napoletana della stampa
Sta portando avanti per riprendere un contatto più profondo con la città
Nei giorni scorsi abbiamo fatto una serie di iniziative con le buone notizie oggi lo facciamo con la giustizia
E prossimamente faremo altri incontri con le istituzioni tra cui la Regione con la quale abbiamo aperto una vertenza per l'informazione e che ha bisogno di un confronto molto serrato perché è una vertenza che sta ancora sulla carta e non riusciamo a trovare un interlocutore pieno e responsabile
Quindi mi spetta a non fare un intervento sul tema del convegno ma soltanto sulla sulle iniziativa che rientra in questo basta serie di incontri che tenteremo di fare sempre più allargati
Quindi ringrazio tutti gli intervenuti e spero di cioè e mi scuso anche di una cosa che tra poco dovrò andar via perché
Se è vero che l'informazione è una cosa importante se un giornale non esce come potrebbe non uscire domani l'informazione non ci sarà quindi sono costretto andare a un'assemblea di un quotidiano tra poco per tentare di far uscire questo giornale grazie
Buon lavoro
A
Ne colleghi prima di cominciare i nostri lavori c'è un adempimento doloroso
Ricordare che oggi deceduto un collega che tutti abbiamo stimato molto
Che appartiene organicamente alla storia del giornalismo contemporaneo è deceduto il collega Andrea Barbato allora io proporrei qualche secondo di raccoglimento
Non mancheranno i momenti e le occasioni per ricordare la figura di Andrea Barbato io
Ricorderò soltanto che è stata un inviato speciale di punta
Al giorno di Milano nel momento in cui il giorno diventava il nuovo modo di fare giornalismo nel nostro Paese un giornalismo molto aggressivo molto pungente che scavava dentro le cose
Poi lo ricordiamo direttore del quotidiano Paese Sera direttore del TG due
Un collega che sapeva passare molto bene dalla carta stampata al giornalismo radiotelevisivo
Autore di fortunate rubriche l'ultima le cartoline che scriveva attraverso il TG tre quella finestra che compariva a forma di cartolina
Negli ultimi tempi anche Andrea Barbato aveva avuto qualche problema di rapporto con la RAI ma chi di questi tempi non ha qualche problema di rapporto con la RAI
Sono sicuro che non mancheranno le l'occasione per ricordare meglio questa figura per ora ci limitiamo a questo ricco
Già i colleghi hanno detto di che cosa ci occuperemo questa sera
Informazione e giustizia democrazia società certo se qualcuno dei presenti vuole dire che ne abbiamo messa di carne a cuocere lo dica senz'altro ne ha ben ragione però devo anche dire che abbiamo messo tutta questa carne a cuocere non perché siamo dei velleitari
Ma perché facendo una serie di considerazioni
Su come funziona in questo particolare Periodo il sistema della informazione nel nostro Paese oggetto di tante forme di pressione alcune benefiche perché le pressioni fanno bene o controlli fanno bene al giornalismo
Altre forme sono chiaramente dei condizionamenti o dei tentativi di scaricare sull'informazione problemi che probabilmente maturano in un'altra sede
Ora i giornalisti sono abbastanza forti hanno spalle larghe sono di sana e robusta costituzione però ritengono che se qualcuno di questi se il signor può essere rimosso e restituito alla sede giusta non male
Come dire ciascuno faccia bene
Svolga bene le responsabilità che deve svolgere in quello che è l'ambito proprio noi possiamo soltanto dire non per giustificarci che le informazioni possono fare tanto bene e fare anche tanto male
Di questo siamo perfettamente consapevoli non a caso abbiamo cercato di integrare una legislazione sul giornalismo che è molto carente tra l'altro anche molto approssimativa
E tra l'altro per i vari interventi che sono stati fatti non si configura nemmeno con come una legislazione sempre coerente tra le varie parti che la la formano
Abbiamo cercato di integrare questa legislazione con un forte richiamo a quelli che sono i doveri del giornalista
E alla visione etico-morale che bisogna avere delle cose nel senso che non si può ridurre un'attività così delicata assolo ed esclusivo esercizio di una professionalità svolta la quale in maniera tecnica ineccepibile poi si è sempre a posto con la propria coscienza no
Per la verità non sono mancati soprattutto negli ultimi tempi anche dei richiami molto autorevoli al a un maggiore senso di responsabilità dei giornalisti perché selezioni non meglio i materiali perché non facciano informazione drogata perché non si è non siano sempre pronti a sbattere il mostro in prima pagina
Magari a non rincorrere il mercato al di là di una soglia che potrebbe essere soltanto di danno senza procurare nessun vantaggio
è un discorso che vale soprattutto per i mezzi audiovisivi perché accanto al messaggio composto dal testo uniscono un'altra forma di messaggio che è l'immagine che ha una pressa a volte anche devastante sui telespettatori quindi non mancano i motivi per un forte richiamo
Al senso di responsabilità però noi ci rendiamo anche conto che non bastano i giornalisti da soli a far funzionare meglio le cose
Nel senso che poi anche se a volte non piace ma il giornalismo finisce con l'essere lo specchio di una società e se le immagini che questo specchio rinvia non sono sempre limpide probabilmente non è colpa dello specchio ma di chi rinvia le immagini e dei luoghi dove le immagini si formano come dire che dobbiamo abituarci sempre più a considerare il giornalismo come prodotto finale di un'etica pubblica
Che non sempre esaltante ma a formare la quale concorrono tanti ambienti tante forze i giornalisti senz'altro ma insieme con i giornalisti appunto la giustizia
Gli ambienti della politica e le forze che agiscono nella società e allora io credo che dobbiamo essere grati all'Unione regionale cronisti e per la verità dovrei dire unione cronisti mettendo insieme quella regionale dentro a quella nazionale non a caso cioè il presidente Guido Columba c'è il presidente regionale Egidio Del Vecchio che su questi temi hanno mostrato sempre una pronta evviva sensibilità grati per aver promosso questo incontro che per noi sarà uno scambio di idee tra operatori dell'inferma dell'informazione operatori della giustizia magistrati illustri esponenti della politica
Ai con la per i quali noi abbiamo una grande stima siamo sicuri che dallo confronto delle idee scaturiranno indicazioni elementi che quando andremo a fare i giornalisti per noi avranno un peso di rilievo ecco detto questo io vorrei pregare
I relatori di svolgere subito le relazioni o i temi che cortesemente hanno accettato di sviluppare questa parte prevede quattro relazioni
Vedrete che c'è un filo che le unisce un comune denominatore il professor Francesco Paolo Casavola presidente emerito della Corte costituzionale
Partirà da costituzione informazione ma credo che gli chiediamo di fare una riflessione
Anche più ampia del resto parlare di Costituzione in questo momento per noi pure ha un grande significato in vista di quello che potrebbe succedere nei prossimi giorni in fatto di revisione della costituzione e vedere se qualcosa tocca anche il settore dell'informazione però è chiaro che preghiamo il professor Casavola di allargare la sua riflessione
Il dottor Luigi Riello presidente della giunta distrettuale dell'Associazione nazionale magistrati
Svilupperà il tema giurisdizione e informazione anche qui sono frequenti più i motivi diciamo di contrasto di conflittualità che di incontro noi vorremmo che anche dal contributo di questa sera
Venisse indicata una via di uscita
Utile valida per tutte e due le attività alle professioni che poi sviluppano quello che chiamano il sistema democratico dei controlli perché riguardano anche la formazione dell'opinione pubblica
Il dottor Giovanni Esposito fa Riello della Camera degli avvocati penalisti ci parlerà della informazione e del diritto della difesa che è un diritto fondamentale e sacrosanto mentre abbiamo chiesto a un nostro collega De Carlo della cronaca giudiziarie decano per intensità di servizio non per anzianità anagrafica Salvatore Maffei Presidente del sindacato corrispondenti di parlare dell'accesso alle fonti
Ma abbiamo aggiunto deserto normativo perché troppo spesso questo deserto format normativo a indotto i giornalisti per sviluppare svolgerà ebbene la propria attività a esercitare un po'di trasgressione
Ci può essere una trasgressione a fin di bene d'esser fatta in modica misura perché no però sarà importante sentire poi l'opinione degli autorevoli magistrati tenendo conto che i giornalisti sono vincolati soltanto al segreto professionale previsti dalla loro legge ordinistica questo non significa che al di là di questo segreto professionale poi debbano fare
Tranquillamente quello che vogliono allora questo è un po'il contesto nel quale la discussione va a inserirsi pregherei subito il presidente Casavola di
Sviluppare le sue sì sì io tenterò di tracciare un quadro d'insieme per questi quattro termini informazione lo grazia e giustizia società
E sono
Stretti
In un unico nodo non sono mai praticando stretti in un unico nudo come in questi anni di fin e secolo
Ed innanzitutto perché il nostro sociale dominato dall'informazione
Ok con le
Tecnologie radio televisive che si sono aggiunte a quelle della stampa
E anch'che ho più recentemente
Con quelle
Telefax di internet condiziona la vita privata e pubblica
Senz'altra possibilità di sfuggirebbe
Che non sia quella di un volontario quanto improbabile esilio volontario dal mondo civile
L'informazione che un tempo doveva essere cercata
Oggi ci insegue e la metafora della corsa
Lascia intendere che l'inseguito
Rischia di essere la vittima
E che occorre fermarsi e fronteggiare criticamente l'inseguitore
La posta in gioco
E alta anzi troppo alta
Perché si per severi nella sciarpa are e nello stare a vedere
E la democrazia
La migliore organizzazione della vita in società sperimentata sinora dalla specie umana che messa a rischio
La democrazia consente che decine o centinaia di milioni di cittadini
Guidino il loro destino collettivo scegliendo i propri governanti esercitando i propri diritti di cittadinanza in regime di libertà
Ma la libertà effettiva quando i cittadini sanno quello che fanno
Quando cioè sono correttamente informati
E decidono criticamente con il proprio personale discernimento
Perciò uno Stato democratico promuove lo sviluppo della cultura
Perché non vi può essere utilizzazione critica della informazione senza un diffuso e crescente livello della cultura che di per sé esercizio critico della ragione
E non soltanto della alfabetizzazione della scolarizzazione di massa
Ecco perché l'articolo nove della Costituzione
Che impegna la Repubblica promuove lo sviluppo della cultura è uno dei principi fondamentali espliciti della Carta del mille novecentoquarantotto
E dei sul fondamento della cultura che prende consistenza il diritto di tutti a manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione come è stabilito dall'articolo ventuno della Costituzione questo e di fatti
Il diritto di libertà fondamentale che ci viene dalla civiltà liberale sequestro si nega si nega la democrazia stessa
La libertà di informazione dunque madre di due diritti
Di quello ad informare e di quello ad essere informati
Il primo si specifica nel diritto di accesso in condizioni di uguaglianza ai mezzi d'informazione il secondo nel diritto di scegliere tra più fonti di informazioni diverse
Nell'equilibrio tra questi due profili attivo e passivo della libertà di informazione si garantisce la comunicazione all'interno di una società pluralista
Il pluralismo culturale etico religioso politico e un carattere in declinabile di una democrazia moderna ed è salvaguardato non solo dalla molteplicità e diversità delle iniziative dei privati
Nell'ambito delle imprese di informazione ma anche dalla differenziazione dei programmi e degli orientamenti all'interno del servizio radiotelevisivo pubblico
Per questo secondo cosiddetto pluralismo interno
Il garante è stato sinora il Parlamento che la Corte costituzionale ha indicato come lo specchio di tutte le posizioni d'opinione presenti nel Paese
Questo
Andava bene però per un Parlamento eletto con metodo proporzionale
Non lo è più con elezioni maggioritarie la tendenza che si registra
è quello di cercare la garanzia del pluralismo interno al servizio pubblico nella fonte di nomina del consiglio d'amministrazione o nella composizione stessa di questo
Per il pluralismo esterno la garanzia è costituita dalla pluralità delle imprese l'informazione giornalistica radiotelevisiva
Vigilata da un autorità indipendente antitrust che impedisca sulla base di una legislazione adeguata ogni processo di concentrazione
Olivo o monopolistica
O di posizione dominante
L'estensione di un azione popolare oggi prevista per la sola stampa anche al settore delle imprese radiotelevisive potrebbe condurre
Alla declaratoria giudiziale di nullità di atti negoziali diretti o indiretti che abbiano perfetto concentrazione distico nelle imprese del settore
Ma seguendo la tendenza di ricondurre all'esercizio dei diritti di cittadinanza il perseguimento di interessi pubblici e da prospettarsi sia la tutela giudiziaria di diritti soggettivi alla lealtà e alla correttezza dell'informazione
Sia di diritti diffusi come quelli degli utenti in analogia con le classi Sons del diritto nordamericana
Occorre consolidare in una legge organica quando questa categoria di fonti sarà introdotto nel nostro sistema o in una legge quadro tutto l'insieme di diritti individuati dalla dottrina da giudici di merito e dalla Corte costituzionale in materia di informazione
Primo diritto di ricevere informazioni da qualunque fonte estera o in Terna senza ostacolo di lingua o di frontiera secondo
Diritto di accedere alle fonti di informazione senza ostacolo di segreti che non siano costituzionalmente protetti
Terzo diritto alla riservatezza per la tutela della persona specie per quanto attiene alla non divulgazione del nome e delle immagine e al divieto di intercettazione di comunicazioni quarto
Diritto alla rettifica per le notizie false e lesive della persona quinto diritto alla trasparenza dei mezzi di informazione quanto alla proprietà ai finanziamenti alla situazione economica dei gestori di impresa di informazione
Sesto diritto alla informazione pluralista in ogni settore sia della stampa sia della televisione in modo che i cittadini possano scegliere
Tra più e diversi e reciprocamente indipendenti i mezzi di informazione sette
Diritto alla informazione pluralista intersettoriale in modo che un mezzo non egemoni Zealand altro
Ottavo diritto alla informazione non condizionata della pubblicità non condizionata dalla pubblicità la quale secondo
Una direttiva comunitaria
Sulla televisione deve essere chiaramente distinta dall'informazione nono diritto ad una adeguata all'imitazione della pubblicità
Con la previsione di un divieto esplicito della pubblicità politica in televisione
Decimo diritto ad una pubblicità non ingannevole undicesimo diritto ad un'informazione equilibrata e paritaria durante le campagne elettorali e referendarie dodicesimo diritto di replica nella comunicazione politica
Almeno per compensare il diritto di messaggio degli organi costituzionali
Tredicesimo diritto alla informazione pluralista del servizio pubblico che superi o integrino il controllo politico parlamentare quattordicesimo
Diritto delle minoranze e dei disabili a prestazioni speciali del servizio pubblico tutti questi diritti dovrebbero essere immediatamente giustiziabili cioè portati dai cittadini dinanzi ad un duplice
Se questo programma sì di organica disciplina dell'informazione
Non si intraprendesse
O si realizzasse solo in minima parte
La vita democratica si ridurrebbe ad una finzione di libertà formali non dobbiamo stancarci di rammentare che le libertà introdotte dalla rivoluzione liberale in Francia in Nord America alla fine del del diciottesimo secolo
Erano libertà contro il potere pubblico oggi esse sono libertà anche quando non soprattutto contro i grandi poteri privati tra i quali il più forte è quello dei mass media se tra i mass media si insediasse una concentrazione di proprietà
Di provvista finanziaria
E di gestione di impresa la democrazia dei nostri tempi avrebbe trovato non nel popolo ma sopra il popolo
Il nuovo sovrano e padrone non dello Stato ma di quell'entità assai più estesa e composita ed ha morso a che la società di massa
La giustizia non è separata dalla Società dell'informazione anzi ne è stata attratta ed insidiata di gravi distorsioni
Nel suo momento essenziale
Che il dibattimento in giudizio la giustizia e uno spettacolo non per nulla una sola ed identica parola indica da millenni l'azione giudiziaria e l'azione scenica
L'attore in giudizio e l'attore teatrale non a caso il tribunale romano e un vanno a tre parenti paradigma di quel che sarà
La scena del teatro all'italiana
Il giudizio è una rappresentazione pubblica
Ma il giudizio e dei giudici non del pubblico il pubblico garantisce come testimone collettivo che si sta svolgendo un giusto processo ma non è né parte nei giudice del processo
Le tecnologie dei mass-media mirano invece a coinvolgere il pubblico e non solo quello presente da in aula quello disseminato nell'intero territorio nazionale ma anche oltre ed altrove facendo di scrutare
I volti ed osservare i gesti degli imputati accusatori e giudici ed udire le loro parole e propagando e commentando notizie necessariamente approssimative e sollecitando risposte al sondaggio fa di una platea invisibile il pretorio per una giustizia che non appartiene ai giudici
C'è di più e di peggio prima ancora che si apra la fase pubblica del dipartimento la divulgazione di notizie che dovrebbero essere nascoste dal segreto istruttorio
Presentate per scopi diversi di demolizione di persone soltanto indagate e non ancora imputate o imputate ma non ancora giudicate e dunque assistite da la presunzione costituzionale di non colpevolezza
Raggiunge il risultato nocivo e sleale del discredito pubblico di un cittadino
In tempi recentissimi
A questa gogna pubblica si espongono anche le figure dei magistrati di accusa
Non c'è dubbio che in questo gioco dissacratorio e distruttivo prestano il fianco anche le vittime allettate dalla notorietà elargite con effetti ambientali lauda attori e denigratori
Dai mass media
E quando forti interessi economici e politici
Sono richiamati da una vicenda giudiziaria questa anche quando risolta da giudici imparziali ed interne rati resta inquinata da dubbi e sospetti di ogni sorta
La Società dell'informazione sembra essere servita dai mass media
Rispetto agli obiettivi della trasparenza cioè della immediata conoscenza degli eventi
In realtà l'esperienza prova che i mass media tendono a deformare e a manipolare di notizie più spesso per approssimazione fino all'errore talvolta anche per intenzionale alterazione fino alla falsità
Il progresso delle società si misura anche nell'allontanarsi della giustizia dalla piazza
E nel farsi giustizia esperta di giuristi e di giudice
Se a questo crediamo ancora
Se ci preoccupiamo di preservare il potere giudiziario dagli altri poteri costituzionali
Tanto maggiore dovrebbe essere la nostra cura per conservare alla giustizia la più rigorosa e protetta serenità rispetto alla invasività dei poteri privati
La società dell'informazione
E sia quella che cresce nel venire a sapere nel conoscere nel riflettere sia quella che regredisce nei luoghi comuni e negli stereotipi dello i stupidi mento di massa
Per non andare al bivio senza una mappa occorre un sistema scolastico ed educativo che ci faccia usare dei mass media e non esserne dominati la scuola tradizionale faceva un rinvio alla società
Perché completasse per chi poteva la formazione intellettuale e morale
Oggi si chiede alla scuola di fornire una cultura di base su cui si innesti non modelli educativi e tavole di valori
Senza convinzioni morali le nozioni non servano ad orientare cammino alcuno nella vita specie in società come le nostre dove le suggestioni sono forti e contraddittoria
La vera ad esempio privilegiato la cultura scientifica e tecnologica a detrimento di quella umanistica
Ha avuto per effetto una crisi generale di classe dirigente
Scienziati ignari di politica politici che diffidano dei tecnici una riduzione progressiva di parole di concetti per non possedere più tutti un comune patrimonio di memoria storica di categorie e di principi e ora etici e neppure una consapevole padronanza della lingua creativa di sentimenti e di pensieri oltre che di comunicazione di bisogno
La società va perciò richiamata alla sua vocazione in declinabile
Di luogo di convivenza e di vincoli consensuali
Siamo stati per tutto questo secolo ossessionati dalla esaltazione della lotta e del conflitto e ci siamo rifugiati nelle tutele delle corporazioni e dei gruppi quando non dei partiti finti sono vissuti i grandi partiti ideologici ora comprendiamo che tutto lo spazio sociale deve essere aperto e percorso
E restituito alla libertà delle persone e ai diritti di cittadinanza che significano
Funzioni sociali e funzioni pubbliche esercitate dai cittadini nella prospettiva del bene comune e non di una parte o di un ceto o di un piccolo gruppo
Queste possibile
Se un'etica pubblica ispirata al bene comune si innesta su una rinnovata cultura umanistica e dei saperi sociali
Senza di che non si daranno nei democrazia né giustizia né società e neppure informazione
Ma soltanto quella sconfitta cronica della dignità umana che è rappresentata dalla vittoria dei potenti
Il
Avevamo chiesto presidente Casavola di fare una riflessione a tutto campo
Partendo da questi quattro quindi che sapevamo in partenza che non erano cosa da poco
Credo che dobbiamo ringraziare il professor facciamo la per aver collegato così bene
Questi quattro punti per aver anche fatto scaturire dai principi che lui ha richiamato quello che noi continuiamo a definire un grave ritardo legislativo sulla materia specifica dell'informazione
Mi pare anche che dobbiamo far prendere la parte di responsabilità che ci compete così come giustamente il professor causato dalla cella attribuisce però condividiamo perfettamente il suo richiamo conclusivo
All'importanza della scuola della formazione della cultura ritornando un po'anche al punto di partenza per cui noi siamo responsabili di tante cose ma non siamo i responsabili di tutto
Dopo l'intervento del professor Casavola il presidente Luigi Riello
Giù giurisdizione e informa
Ed è davvero difficile prendere ora dopo
Io vorrei partire dalle analisi particolarmente ironica direi altamente impietosa
Soprattutto nei confronti di noi magistrati
Che qualche tempo fa in un articolo che probabilmente alcuni di voi avranno letto
Affatto Corso Bovio un grande giurista un avvocato il quale e partito riguardo al problema dei rapporti tra informazione e giurisdizione dal segreto delle indagini preliminari
E ha detto quello che forse pensiamo tutti è un luogo comune
Ripetere che il segreto delle indagini preliminari è un segreto di Pulcinella
Qualcuno addirittura teorizzato che la legge non poteva non prevederlo
Ma il giornalista più che il diritto ha il dovere di Violante
Il segreto delle indagini preliminari sarebbe quindi fatto apposta per essere in frammento e ha detto
Boh io credo entrando nel cuore del problema ed ecco perché parlavo anche di analisi impietosa con grande vantaggio di certe inchieste
Perché che questo è un punto dal quale io vorrei partire per fare innanzitutto una profonda autocritica guardando la magistratura
Che la fuga dei verbali di interrogatorio certamente ha danneggiato molte volte le inchieste le ha danneggiate in modo anche molto pesante
Ma altre volte e riprendo ancora le parole di Bobbio è stato un punto di forza sotto il profilo obiettivo dei vari pool investigativi perché leggendo sulla stampa per esempio delle sentimento di quel mi imprenditore o di quell'assessore su un determinato appalto è capitato credo che la scuola milanese
Abbia indicato qualche aspetto al riguardo i colleghi di quell'assessore di quell'imprenditore correvano in procura per accodarsi al Grande Auto da Fe sui passati episodi di corruttele
Quindi qualche volta per carità non è il caso di generalizzare la pubblicità delle inchieste la fuga dei verbali ha dato anche velocità qualche volta estensione alle indagini ha catalizzato
Sui magistrati soprattutto inquirenti l'appoggio popolare
Quell'appoggio popolare che giustamente noi diciamo il magistrato non deve cercare sarebbe una iattura se ciò avvenisse
Ma quell'appoggio popolare che ha dato questo anche in senso positivo talora un ulteriore legittimazione sociale al magistrato di cui magistrato avuto anche bisogno nei momenti in cui
Degli attacchi particolarmente Rubrichi alla magistratura sono stati mossi e quindi è stato più difficile
Per determinati settori di potere arrivare alla conclusione dei propri attacchi perché vi era una popolarità che in qualche modo faceva da scudo
Al magistrato perché era difficile attaccarlo il magistrato era diventato una figura popolare negli aspetti positivi e in quelli negativi con il clima di arrivano i nostri che soltanto una democrazia malata polvere
Perché l'abbiamo ripetuto fino alla noia il magistrato è diventato un eroe nel deserto degli altri poteri dello Stato nel momento in cui tanti problemi sono stati affrontati non nella sede politica ma esclusivamente nella sede giurisdizionale
E si è parlato sotto questo profilo di un oculato marketing
Giudiziario giornalistico dal quale però difficilmente si esce perché vi è un circuito
Un circuito di reciproche omertà la notizia può essere rivelata spesso viene rivelata ognuno deve assumersi
Le proprie responsabilità da fonti qualificate il giornalista e ovviamente interessato a non rivelare la fonte da questo groviglio da questo reticolato di omertà non si esce e concludo ancora dicendo con Bovio questa è la dimostrazione
Direi efficace e plateale di quanto sia inesistente di fatto
Il segreto delle indagini preliminari e di quanto sia dice con una punta di malignità ma voglio comunque riportare il suo pensiero per poi sviluppare qualche riflessione di quanto sia inconsistente dice Bovio il dubbio che gli investigatori soffrano per la fuga di notizie almeno in una molti casi può darsi dice Bobbio che essi non ciclo stili Nolli veline delle notizie
E subiscano qualche violenza per opera di giornalisti indiscreti ma la visse e per l'appunto grata può Ellis
Ora per la verità ecco io da questo parto per dire che cosa non per fare certo autocritica ma non per nascondermi le sfaccettature la complessità del problema che credo sfoci in quel processo spettacolo di cui parlava magistralmente il professor Cassano
Che il processo fatto in tv
Che il processo che vede attori Giudici imputati testimoni avvocati
Che il processo in cui tante polemiche che dovrebbero farsi secondo determinate forme si svolgono in televisione tra magistrati tra magistrati avvocati tra avvocati e giudici e chi più ne ha più ne metta
Con quella compressione di quel sempre splende del magistrato di quell'autocontrollo di quella riservatezza che poi è stato anche oggetto credo molto importante e qualificante del nostro congresso di Taormina
Quanti verbali di interrogatorio di imputati di testi di collaboratori della giustizia vengono pubblicati sui giornali
E allora a questo punto ci dobbiamo chiedere tutto questo ed è la verità perché succede ed ecco l'analisi che deve essere impietosa e deve essere a trecentosessanta gradi
Ma tutto questo che avviene è giusto tutto questo e degno di un paese civile perché poi l'ho detto anche in un'altra occasione parliamo spesso di pentitismo
Di spessore processuale delle dichiarazioni dei pentiti però una domanda che credo ci dobbiamo porre e e giusto al di là del valore processuale che avrà che è una dichiarazione di un pentito venga pubblicata su un
Giornale
Prima ancora che si verifiche in sede giurisdizionale la fondatezza di questa accusa prima ancora che intervenga qualsivoglia filtro giurisdizionale perché poi quando un giornale si è appropriato di un certo atto quando una persona è stata dipinta come mafioso come camorrista o che altro credo che non valga sentenza non c'è sentenza che tenga quella sentenza di condanna rappresentata dalla pubblicazione è una sentenza il revoca
Per la gente
E allora certo è giusto dire i giornalisti fanno il loro dovere se pubblicano qualche notizia evidentemente qualcuno gliel'ha passata che sia un poliziotto sia un avvocato sia un magistrato sia un cancelliere
E allora dobbiamo prendercela con la fonte
è giustissimo dire questo credo che contenga una verità sacrosanta ma credo che sarebbe riduttivo
Chiudere un discorso soprattutto in un convegno in cui si deve parlare di informazione ma diceva giustamente il dottor Corsi di giustizia ma anche di democrazia di società quindi certamente nel senso più ampio chiudere qui il discorso
Ora devo dire che quando parliamo di questo problema e ne parliamo ovviamente guardando anche la disciplina
Processuale penalistica che riguarda l'informazione riguarda le indagini preliminari
Ecco io
Non ho quasi mai sentito dire beh aboliamo il segreto delle indagini preliminari credo che certo regolamentarlo diversamente in modo più compiuto
Di quanto non sia oggi
è stato detto però abolirlo non è stato credo teorizzato da nessuno ma ho sentito e credo questo avvenga puntualmente gridare allo scandalo
Quando un giornalista viene in qualche modo incriminato per pubblicazione arbitraria degli atti di un procedimento penale per cui vorrei capire quali sono le proposte che vengono fatte perché credo che ho davvero molta stima dei giornalisti non lo dico perché siamo nel Circolo della Stampa per credere che essi abbiano la
Pretesa di fare la rivoluzione col consenso del questore per cui vorrei capire che cosa si propone
Un plesso soltanto perché spesso lo dimentichiamo naturalmente lo dico a me stessa
Sulla disciplina attuale sapete che il Codice di procedura penale sancisce il divieto di pubblicazione integrale quindi anche parziale o per riassunto degli atti coperti dal segreto
Sappiamo che gli atti coperti dal segreto sono quegli atti di indagine
Compiuti dal pubblico ministero dalla polizia giudiziaria fino a quando l'imputato l'indagato non ne possa avere conoscenza comunque non oltre la chiusura delle indagini preliminari
Sappiamo che vi sono due poteri del pubblico ministero per così dire speculari tra loro quello di vietare la pubblicazione di atti non più coperti da segreto quando ciò sia necessario per la prosecuzione delle indagini è quello di consentire invece in deroga all'ordinario divieto la pubblicazione di alcuni atti come avviene per esempio quando viene diramato un identikit anche quella è una violazione che il Pubblico ministero viene a decretare
Ma c'è qualcosa di più perché sappiamo che la legge prevede la il divieto di pubblicazione per gli atti non più coperti dal segreto non anche del loro contenuto
Fino alla chiusura delle indagini preliminari ovvero fino al termine dell'udienza preliminare quindi la legge e credo che il punto sia importante da sottolineare distingue in modo netto tra segreto
E divieto di pubblicazione stabilendo che il divieto di pubblicazione in qualche caso permane anche quando le parti del processo non sono più tenuti al segreto
Ma addirittura la legge andava ben oltre perché prevedeva che allorché si procede al dibattimento è bene non consentiva nemmeno in questo caso la pubblicazione degli atti
Fino alla sentenza di primo grado
E quanto al fascicolo del pubblico ministero fino addirittura la sentenza di appello c'è voluto un intervento recente della corte costituzionale con la sentenza numero cinquantanove del novantacinque per dichiarare
L'illegittimità di questa norma l'articolo centoquattordici terzo comma
Nella parte in cui appunto non consentiva la pubblicazione degli atti del fascicolo per il dibattimento se non dopo la sentenza di primo grado
Ed è stata un'incostituzionalità che è stata dichiarata per l'eccesso di delega perché la direttiva settantuno della legge delega
Aveva questa ratio questo spirito quella di evitare che la pubblicità degli atti delle indagini preliminari potesse in qualche modo nuocere alle indagini
Invece il vietando poi la pubblicazione degli atti del fascicolo del pubblico ministero questo è un altro aspetto che spesso viene dimenticato
La legge e questo è rimasto tende ad evitare che il giudice possa fondare il suo convincimento su atti che ordinariamente non possa conoscere quante volte noi parliamo e abbiamo parlato soprattutto quando doveva essere promulgato questo codice di procedura penale verso il quale poi vi è stato un grosso disconoscimento di paternità dopo che all'anagrafe del diritto correvano tutti ad appropriarsi un poco di questo codice
Ebbene parliamo di verginità conoscitiva del giudice del dibattimento come uno dei cardini del Codice di procedura penale
E allora la pubblicazione indiscriminata degli atti ad esempio di indagine del fascicolo del pubblico ministero viene a minare alla radice il convincimento del giudice
Le parole del professor Casavola sul fatto che il giudizio deve essere del giudice non del pubblico credo che siano sacrosante e colgano tutti quanti
Davvero nel profondo se pensiamo degli episodi direi altamente significativi il mostro di Firenze abbiamo sentito c'era il numero verde alla radio un numero verde che doveva essere chiamato da chi era per la colpevolezza un altro numero verde per l'innocenza c'è veramente giudizio delegato al pubblico in una maniera che definire scandalosa
è veramente poco
Ecco no ma io ho detto di polemiche di polemica che vengono svolte fuori dei
Oggi essi in modo sicuramente diverso da quello in cui avviene quindi era fuori dello spirito della legge vietare la pubblicazione degli atti del fascicolo per il dibattimento
E con questa sentenza che prima citavo della corte costituzionale è caduto uno steccato però giustamente ha detto qualcuno mi pare il professor Giostra chi è che se n'è accorto
Ne abbiamo parlato diffusamente credo pochissimo perfino i giornali si sono occupati ben poco di questa sentenza il motivo è molto semplice è caduto uno steccato ma è passato inosservato per la semplice ragione
Che nessuno si era mai a corto dell'esistenza di questo steccato
Ed ecco che ritorniamo all'origine al primo punto cioè della scarsa efficacia intimidatorio delle norme della assoluta disapplicazione
Che è fatta forte da un malcostume di rivelazioni
La colpa la colpa può essere di tutti del magistrato del cancelliere del però questo avviene non possiamo fermarci alla fotografia della realtà per chiudere il discorso le proposte le proposte
Quando si parla di aumento di pena io mi rendo conto che non è possibile risolvere un problema dalle mille sfaccettature così delicato e così enorme come questo dicendo beh aumentiamo le pene per i giornalisti che ovviamente lei sicuramente per quanti violano il segreto delle indagini preliminari sarei severissimo perché lo fa
Ma e mi rendo conto che il tutto si sposta anche se non è certamente da come dire da sottovalutare l'importanza della disciplina giuridica
Sul piano del galateo sul piano della deontologia e entrano quei temi di grandissima rilevanza l'accesso alle fonti il pluralismo cui faceva riferimento il professor Cassano sono in gioco interessi e valori
Talmente elevati per una democrazia che certamente dire una parola un dico risolutiva ma dare una proposta di un certo spessore e enormemente difficile la libertà di pensiero da un lato di cui il diritto di cronaca costituisce senza dubbio alcuno la massima espressione ma d'altro canto il segreto per esempio delle indagini preliminari che non è un valore che riguarda i magistrati che riguarda gli investigatori ma riguarda tutti riguarda tutti i cittadini perché tutti i cittadini ivi compresi i giornalisti devono essere profondamente consapevoli del proprio ruolo non solo professionale ha del proprio ruolo di cittadini appunto la Corte Costituzionale con quella sentenza che prima citavo
Ci ha dato un un input ha detto che i limiti al diritto di cronaca si possono porre solo se sono indispensabili per tutelare un concorrente interesse di spessore costituzionale
Ed è un messaggio che credo dobbiamo raccogliere anche come un invito non per dire vogliamoci bene come si conclude ogni intervento ogni convegno ma per rifiutare ciascuno
La logica del corporativismo quante volte abbiamo detto in questi anni che la politica doveva e deve riappropriarsi del proprio ruolo anche per dire al magistrato che doveva rientrare migranti anche se il fatto che il magistrato abbia in qualche modo debordato dicevo è dovuto principalmente o almeno è stato dovuto in molti casi al deserto di intervento
Da parte degli altri poteri dello Stato ma fare politica come diceva qualcuno non significa mettere in fila tutta una serie di domande
Vuol dire cogliere la domanda che le tiene insieme tutte qua
E io vorrei concludere questo questa mia riflessione proprio sottolineando l'importanza di questo incontro di stasera qui nel circolo della stampa
Leggevo un libro qualche tempo fa un romanzo in cui l'autore diceva che come i personaggi di certi film modi certi Roma Gizzi
Non si conoscono tra loro anch'essi la loro storia spesso è ambientata nella stessa città o addirittura nelle stesse strade questo capita noi di non comunicare tra noi anche se viviamo nello stesso paese o viviamo nella stessa città e l'autore immagina che all'improvviso venga prodotto uno strappo e che come per incanto l'abitante di un certo racconto si inserisca
In un altro il filo di una storia sia nodi con quello di un'altra e tutti i racconti del mondo per così dire finiscano di essere isolati
E cadano improvvisamente in un unico immenso romanzo
Di miliardi di pagine ecco io voglio sperare questo strappo stasera noi l'abbiamo fatto perché nel circolo della stampa
Non ci sono solo giornalistici sono giuristi ci sono
Cittadini ci sono magistrati avvocati voglio sperare che questo strappo che stasera si è verificato sia l'inizio di un dialogo di un dialogo vero tra tutti grazie
Non solo a delle conclusioni di questo con
Ora concretezza
All'auspicio formulato dal presidente Luigi Nieri cioè di un rapporto più intenso fra le componenti che sono qui questa sera
Ma credo che condividiamo l'impostazione generale del suo intervento tra l'altro lei ha fatto anche riferimento al recente congresso dell'Associazione nazionale magistrati di Taormina perché ha potuto seguire anche se dai giornali come abbiamo potuto fare la maggior parte di noi
Credo che molte cose siano state messe in discussione quel quella parte di autocritica che lei
Diciamo con grande coraggio dignità ha fatto qui questa sera credo che sia stato anche uno dei motivi conduttori del già al congresso di Taormina
Lei ha fatto anche riferimento alle rivoluzioni a me è piaciuto particolarmente questo riferimento io credo che il nostro Paese non abbia bisogno di nessun tipo di riforma di rivoluzione riforme sì
Ma l'irriguo le rivoluzioni non valgono né quando qualche ambiente della magistratura cerca di farle
E ancora meno valgono se attentare le rivoluzioni sono i giornalisti
Tra l'altro ricordiamoci sempre dell'insegnamento di Indro Montanelli ha detto in Italia
Una vera rivoluzione non si potrà mai fare perché ci conosciamo tutti siamo tutti amici tutti i parenti allora la strada della rivoluzione e decisamente una strada negata perseguiamo invece quella delle riforme per il giusto richiamo a quegli interessi e valori che lei ha fatto che sono presenti
E poi sentiremo anche la politica è stata invitata a riappropriarsi dire il ruolo vedremo quale ruolo quali considerazioni gli amici esponenti politici vorranno fare
Proseguiamo con informazione e diritto della difesa è affidata alla Camera degli avvocati penalisti all'avvocato Giovanni Esposito Farina
Sì beh credo che a questo punto forse una riflessione provocazione sia doverosa e credo che il tema sia stimolante perché il triangolo offerto rispetto all'informazione cioè rapporto tra informazione da un lato la triangolarità giurisdizione costituzione e meccanica della difesa lo impone lo sollecito
E allora intanto vorrei fare una considerazione di fondo e dire che non v'è dubbio che il rapporto tra informazione diritto della difesa correggere il tiglio parlerei di diritto alla difesa
A una significazione ben precisa e cioè che volendo da risolvere in soldoni per comprenderci
Il diritto alla difesa e diritto al riconoscimento della dignità della persona
E nel momento nel quale il meccanismo della informazione
Dovesse entrare in rotta di collisione uso questa espressione in senso ampio così evitiamo riferimenti a dati normativi o a legacci di qualsiasi tipo non c'è dubbio che in una Democrazia degna di questo nome
La tutela della dignità della persona
Che è un modo di essere della difesa della medesima debba prevalere
è un'ovvietà
Come è altrettanto ovvio ed è il secondo parametro di riferimento che offro alla vostra attenzione
Il dato per il quale il diritto della difesa è un diritto che deve guardarsi nella duplice prospettazione cioè la difesa e quindi scorso diventa molto più delicato e complesso la difesa non è una statica processuale
La difesa esiste nel momento nel quale il soggetto che ne è portatore nella duplice prospettazione la difesa personale la difesa tecnica
Possono divenire nel processo
E qui io recupero un pensiero fondamentale del maestro Casal non riesco a chiamarlo professore chiamo maestro non mi consentirà e non è piaggeria dello sa perfettamente che non uso piaggeria ministro non lo so io lo preferisco maestro ma è una mia considerazione
Dico nel momento nel quale non ci fermiamo a riflettere sulle dinamiche della difesa e allora comprendiamo fino in fondo quale può essere
La conflittualità drammatica che si innesta fa il meccanismo delle informazione e l'esercizio dinamico del diritto di difesa
A che cosa mi sto riferendo
Lei l'ha detto
Ai sono casa un attimo fa però va approfondito questo tema cioè il rapporto con il giudizio
Cioè la difesa esistenti di qualsiasi cittadino
Sempre e nella misura in cui antica parola ma che forse recuperiamo un attimo Stasi tant'
Vi è un referente disposto a comprendere la difesa e a viverla nella sua essenziale verginità
E qui vi è la delicatezza del tema dell'informazione
Cioè l'informazione nel nostro Paese faccio sia davvero una provocazione di fondo è una poi lo svilupperò un attimo questo tema quando il moderatore vorrà togliere la parola e naturalmente autorizzato a farlo se i tempi saranno lunghi
Dico però che la informazione oggi e da tempo soffre di una situazione di uni direzionalità e diventato il megafono di certa magistratura perché se certe cose noi non c'era diciamo fino in fondo non ci comprendiamo
E allora
Per tornare al nostro tema e per dirci le cose compiutamente e fino in fondo
Il dottor Lieto citava un convegno recente io spesso poiché a ricordo delle cose che appunto metto da parte poi quando benevolmente ovali Formentini si chiama a far parte di certi incontri le risponderò e però io
Vi voglio ricordare
Qual è stata la parte finale del documento fondativo del Movimento per la giustizia che nasce nel mille novecentottantotto
è un movimento per la per la giustizia che ha coinvolto una serie di magistrati autorevole Almerighi Spataro Tamburrino viola alcuni supporters
Sociologi o pseudo tali Dalla Chiesa Arlacchi e una fetta di giornalismo di primo piano di Ritter perché c'era Biagi c'era Piazzi sì c'era
Che cosa dice questo documento fondativo mille novecentottantotto novembre
Soltanto una magistratura più credibile pienamente consapevole può
Con l'indispensabile sostegno degli organi di informazione
Farà crescere nel cittadino la coscienza che i valori di rinvii pendenti dell'autonomia sono valori che gli appartengono non comprendo quest'ultima parte per la verità perché l'autonomia e l'indipendenza non appartengono al cittadino ma appartengono al magistrato se si ritiene tale
Ma avete sottolineato nella vostra memoria il passaggio incidentale con l'indispensabile sostegno degli organi di informazione novembre mille novecentottantotto
Perché la storia con la S più piccola di questo mondo va riguardata per quella che è allora c'è stato nel nostro Paese una singolare operazione in virtù della quale
Certa magistratura inquirente
Si è servita
Del megafono della informazione per diffondere un determinato tipo di conoscenza giudiziaria
Cioè per fare in modo che arrivasse al cittadino una parte della verità perché vedete secondo mi mi correggeranno i giornalisti autorevoli presente ma c'è un doppio modo per tradire l'informazione
Cioè l'informazione può essere drogata se non è vera cioè se è falsa nella sua totalità
Ma c'è un altro meccanismo che rende la mala informazione cioè una informazione parziale cioè la informazione che non riguarda trecentosessanta gradi il tema della notizia che troppa
Noi viviamo in una realtà quotidiana
Attraverso un bombardamento radiotelevisivo rivista chi megafoni già bruttissima parola ma mi rende il messaggio
Quello che vogliono le veline delle procure della Repubblica di una dorsale
Dico da tempo della procure della Repubblica italiana
Tant'è che un amico carissimo ha scritto tempo fa un bel libro intitolato la Repubblica dei procuratori
E il rischio è grosso e la responsabilità perciò dico è una provocazione la mia che la stampa su questo che incide direttamente sul tema del diritto della difesa
Perché io mi domando ma siamo veramente sicuri
In perfetta serenità e tranquillità e pulizia d'animo
Che quel giudice che deve mettere un giudizio
Tremendo sulla libertà di un cittadino
Sulla sua colpevolezza o non colpevolezza sia veramente maestro Casavola vergine quando ha subito il bombardamento di una certa specifica informazione
Siamo davvero sicuri che abbiamo la imparzialità della giurisdizione
Qui vedete non c'è norma che tenga centoquattordici trecentoventinove modificato non modificato pubblichiamo l'atto pubblichiamo il documento pubblichiamo il contenuto non divulghiamo lat
Ma insomma voglio dire poi quando un Paese ha bisogno di troppe leggi ho l'impressione che già si è affetto da una malattia anarchica
Perché occorrono tanti legacci per mantenerci insieme vuol dire che insieme non ci vogliamo sta
Allora io ci credo poco qui davvero al tema di modifiche normative il dato normativo è importante ma è ancora più importante il tema della cultura dell'informazione
E la cultura dell'informazione richiede perciò di quei provocatorio il mio intervento ma se non è tale ci parliamo addosso che senso ha la cultura dell'informazione richiede due passaggi fondamentali
La responsabilità rispetto all'autenticità della informazione nella sua globalità intesa
E il tema della professionalità dell'informazione
Io non dimenticherò mai una parentesi ma è una cosa che mi ha colpito in maniera drammatica
Qualche mese fa il buon Angelo Panebianco amico carissimo e uomo di penna esemplare
Tentava disperatamente di spiegare sul corso in Iran primo giornale italiano la differenza fra magistrato giudice Pubblico ministero giudica fa il fondo di prima pagina l'ho conservato perché è emblematico Fai Fondo di prima pagina
Non riesce ovviamente a completare quella pagina di si continua in quinta pagina
Completa l'articolo sta disperatamente spiegando la differente fra pm e giudice
Immediatamente sopra c'è la fotografia del più amato dagli italiani che fa il paio
Con la più amata dagli italiani a mio avviso e quando la giustizia si risolve in questo è sempre mediocri Zadra la fotografia del dottor Di Pietro Alida Scalia sotto il giudice Di Pietro
Voglio dire neanche quelli che hanno scritto da salotto ora per carità
Responsabilità dell'avvocatura se vogliamo le facciamo un convegno non la finiamo più ma se vogliamo però oggi fermarci un attimo a riflettere sull'assoluta a professionalità a informarsi nella duplice veste
Di essere al seguito e poi vi richiamerò un passo importantissimo sul punto di essere al seguito dividerà rimorchio
Di una volontà nodo toglierlo qui c'è una volontà precisa
Qui ci sono determinate attività svolte dalla magistratura inquirente che sono stante in maniera specifica affidate alla diffusione perché la diffusione crea se il cittadino tifoso
Insomma ce ne rendiamo conto dobbiamo uscire da questo attraverso il passaggio la seconda triangolarità
Giustizia informazione popolo
Noi abbiamo creato un triangolo in virtù del quale il dato medio cioè la informazione si è fatta testa di Totti e di una specifica attività di una determinata magistratura inquirente guardate uno dei paradossi non viviamo nella confusione dei paradossi
Nel momento nel quale si è concepito un sistema accusatorio nel quale vi era la parità delle parti si è metabolizzato una parte cioè la parte inquirente
Paradosso del paradosso i sistemi anglosassoni hanno da sempre mitizzato le difese no lì dove il sistema anglosassone c'è il mito della difesa siamo stati capaci di concepire un sistema accusatorio mitizzato l'accusa
Con qui non lo so una complicità più io mi rendo perfettamente conto
Dottor Corbi qiraji formazione quella che io ottengo le veline dalle procure quella che io la vivo divulgare perché questo è quello che mi si per carità di dio anzi è doveroso farlo
Però nemico è un pochino distorta dal muraglione del Gianicolo al mondo dopo il liceo Garinei incerto ma è potrebbe potrebbe qua darmi però quello che è importante è che noi ci sollecitiamo
A comprendere come funziona la informazione nel nostro Paese
Non solo il giornalista non solo i giornali
Ma tutte le componenti della informazione devono recuperare il senso della responsabilità e della professionalità ma mi sembra
Per un attimo di poter riflettere su un tema fondamentale ci sarebbe stato quel batta si è citato il processo di Firenze
Se quelle argomentazioni che io non conosco ma che erano ovviamente innocentista no del procuratore generale fossero appartenute sopra la difesa all'avvocato avrebbero avuto quella infatti Zazie ore che hanno
Mi si dirà
Ma è un po'singolare che un procuratore generale portatore dell'accusa chieda l'assoluzione di un soggetto intanto non è vero
Perché se davvero intesa fino in fondo il ruolo del Pubblico ministero e il garante del rispetto delle regole e della legalità Vital che non scandalizza più di tanto questa sua impostazione
Ma il problema fondamentale e altro il problema è che oggi noi ci sentiamo dire su un quotidiano io cito fatti
Da uno che non è giornalista ma che diventa poi opinionista Guido Neppi Modona che scrive l'altro giorno su Repubblica
Che la richiesta di progetti a soluzione avanzata dal procuratore generale presso quel determinato o ufficio giudiziario di Firenze emblematizza azione sapete di che cosa della necessità di non separare rete
Se l'è inventata Rue questa cosa perché la separazione delle carriere se ci fosse stata forse una condanna in primo grado non avremmo avuto perché non avremmo avuto quel feeling insopportabile che esiste tra il momento dell'accusa il momento del giudizio e io dico rispetto a questo un attimo di riflessione
Gli organi di informazione la cultura della informazione deve farlo oppure no
Oppure vogliamo dire che tutto va bene madama la marchesa lo possiamo anche
Però se diciamo questo ci assumiamo un carico di responsabilità a fronte del debito di verità che abbia
E il debito di verità a mio modestissimo avviso come avvocato come modesto giurista è che vai informazione nel nostro Paese per una stragrande maggioranza e diventata da tempo e si mantiene momento di amplificazione di determinati volontà di settori specifici della magistratura inquirente
Negare questo significa negare l'evidenza
O meglio essere degli ingenui
Questo dato è di estrema importanza per chi ci consente di comprendere come si possa aggredire il binomio informazione diritto della difesa in quella prospettazione introduttiva che io
Sottoponevo alla vostra attenzione quando la difesa
Non si rapporta transitiva mente con il giudizio non esiste ma se il giudizio è condizionato da un battage drammatico
Insomma io mi sono scandalizzato da sempre colgo l'occasione per dirlo qua c'entra poco col tema quando una certa magistratura si è riempita la bocca nel dire ma poi quella misura cautelare è stata confermata il riesame è stata confermata dalla Cassazione vuol dire che l'ha fondata
Recupero l'interrogativo ma siamo davvero sicuri
Profondamente sicuri che quei giudici nei vari gradi avevano la serenità di giudizio
Quando alle spalle c'era quello megafono
Di una informazione che amplificato ai temi dell'accusa facendoli diventare momenti della verità e della responsabilità non scopro certamente nulla dicendo oggi
Che l'informazione di garanzia è una imputazione che una misura cautelare una condanna del nostro Paese
Sono Eretico nel dire questo
E allora nel momento nel quale vogliamo recuperare i ruoli e funzioni dobbiamo superare quell'affermazione che dostoevskiano i demoni a un suo protagonista no
Quando gli fa dire nelle università Sims arriva a censurare la letteratura e nelle università si insegnava passi spicca
Traduttore usa la parola passi istiga al posto di saggistica andare a passo di io in borsa un bellissimo libro che vi invito a leggere di Domenico Marafioti non Emilio metropolitane a passo di giudice è un attimo di riflessione per tutti
Informatori compresi perché no nel senso che i giornalisti
Vi accorgete che ne viviamo all'interno non certo la rivoluzione giudiziaria è una operazione certamente depista tema è una parola che è stata usata
Procuratore generale di Milano avara di devo dire rivoluzione saggia
E intanto la rivoluzione giudiziaria non richiede di rivoluzionario non li ho visti rivoluzionare il nostro Paese anzi
La verità di fondo ancora una volta è che quando attraverso l'utilizzazione strumentale della comunicazione si arriva ad amplificare
I toni specifici di un settore del mondo della giustizia per cui l'azione e diventato un surrogato della giurisdizione
La notizia
Amplifica il tema dell'accusa
Le partecipazioni è qui c'è una responsabilità diretta per carità di Dio deontologica se volete profondissima dell'avvocatura italiana assente silente marginalizzata nel senso dell'automatici Marizza azione perché si sono scelte determinate strade assolutamente deplorevoli tutto quanto è assolutamente bagaglio doloroso che mi appartiene intendo
Però i dolori personali non possono coprire i lavori degli altri
Ho superarli o vincere allora quando la operazione
Della informazione
Si risolve date
Su questo itinerario io temo fortemente che un attimo di Serena tranquillità
Doverosa autocritica per domandarci quale informazione
No
E soprattutto quale cultura della informazione esistessi esiste una cultura dell'informazione nel nostro
Se non ci poniamo un attimo tutti insieme questa domanda
Sul doppio binario ripeto della responsabilità e della professionalità
E soprattutto delle competenze competenza nel senso più stretto del termine forse non riusciamo a fare dei passi avanti di progressi insieme e allora hanno un senso questi convegni altrimenti il convegno diventa una proiezione costante di certi entusiasmi che per la verità non mi pare si possono morire
Sì è vero tutto questo ecco riflettiamo insieme
Enzo Albano sta di fronte a me io lo porto in Borsa da tempo in un articolo bellissimo che ha scritto
La sua rivoluzione su Tangentopoli io ti devo dare una risposta perché tutti o di questo articolo con un interrogativo no
Tu ti domandi Enzo se è giusto che ti sei riso sgomento nel vedere
Qui la teoria di colonnelli soggetta orgia del potere e non hai avuto sgomento quando hai visto in televisione la teoria di quel letamaio della corruzione diciamola tutta fino in fondo che era stata l'operazione
Di bonifica sociale indubbiamente apprezzabile sotto questo profilo di Mani pulite certamente la domanda l'interrogativo è drammatico Enzo
Certamente non è giusto
E grave ti domandi io mi domando e e da sgomento il fatto che noi siamo arrivati a guardare la privazione della libertà personale in uno spettacolo televisivo che è l'Agogna che risolve un tema
Morale sociale politico ma che non ha nulla a che vedere Comitato Giudiziario
Io posso arrivare a Roma in tanti modi ma se ci arrivo sparato a duecento all'ora ammazzando tutti quelli che incontro lungo la strada mi si potrà dire tu sei arrivato a Roma sono arrivato facendo centinaia di omicidi attenti allora no voglio dire il raggiungimento di certi obiettivi non giustifica determinate modalità e tu hai scritto nel tuo articolo col coraggio del giudice giudice nel senso autentico e noi abbiamo avvertito tutto questo ripeto al di là delle corruzioni diffuse che hanno devastato il nostro Paese non c'è una cattura di processo di Mani pulite
Che non sia stata finalizzato alla confessione alla chiamata in correità e dunque contra legem bene io questo non l'ho letto su nessun
Strumento d'informazione
Questo non ci è stato detto a all'o i cittadini
E cittadini di una Repubblica di siamo i destinatari della informazione corretta
E per la verità quando su questo terreno chi vi parla e tantissimi avvocati come divi parte in tutte le sedi forensi universitaria hanno detto questo non arrivano uditorio non arrivano udienza
Averlo spazio per dirle noi certe cose beh io
Sinceramente ho trovato un deserto
Nel momento della transiti vita di questo ecco e importante dirci fino in fondo le verità
Che bruciano scottano che ci impongono però
Un momento di riflessione autentica se vogliamo crescere tutti insieme non vogliamo concepire quell'aberrazione della democrazia giudiziaria si è parlato del nostro Paese da parte di autorevoli politici chi dobbiamo concepire una democrazia giudiziaria
E il tradimento della democrazia parlare di democrazia giudiziaria non esiste la democrazia giudiziaria
La democrazia esiste nell'equilibrio dei poteri attraverso poi l'uso di quel legittimo sacrosanto Quarto potere che l'informazione a condizione che l'informazione sia tale e cioè che l'informazione è viva se stesse rispetti
Tutti i momenti della conoscenza per cui la notizia e propalazione di verità e messaggio di verità
Quando la notizia per una serie di accidenti questa verità non troppa ala abbiamo la mala informazione il tradimento delle informazioni e io temo fortemente sono ottimista ma il timore cielo profondo che si possa arrivare alla Repubblica del due mila indirizzata a marciare a ritroso come ho detto prima marciare a passo di giudice
E ma in tal modo si va verso sentieri che l'autentica preistoria della politica e delle relazioni istituzionali e democratica
Contenuto provocatorio dell'intervento dell'avvocato Giovanni Esposito fa Riello mi pare che è apparso molto evidente francamente non parlerei di eresia perché non mi pare che abbia detto niente di eretico
Ha detto delle cose che appartengono strutturalmente organicamente a questo grande dibattito qualche involge una pluralità di forze e che se richiama a una maggiore responsabilità l'informazione acqua non è che facciamo le questioni lessicali sui toni o sulle parole è un richiamo giusto pertinente
C'è una informazione che ha peccato di uni direzionalità
Beh questo però rientra anche nel diverso modo
Ho titolo dei giornali di atteggiarsi di fronte a determinati problemi e di fronte a quella uni direzionalità o pluralità di direzioni poi i giornali hanno un giudice mi consenta avvocato fare molto più severo dei magistrati cioè i lettori laddove no no dall'avvocato qua ecco qua io riprendo una sua un suo spunto che è apparso molto felice quando parla di cultura dell'informazione
Che però non limiterei ai soli soggetti che operano nel campo direttamente dell'informazione ma anche la società anche il lettore la possibilità e gli strumenti che hanno per elevare la soglia critica e la soglia di partecipazione alle vicende dando secondo me per acquisito che i giornalisti danno un contributo nell'innalzamento di questa soglia ma non può essere l'unico contributo perché questa soglia si innanzitutto e mi pare che il richiamo fatto dal professor Casavola
A conclusione ritorni ancora una volta molto pertinente molto attuale adesso l'accesso alle fonti
Deserto normativo e non voglio dire la la voce di dentro per noi questa sera è il collega Salvatore Maffei del quale io ricordo una cosa che lui per modestia non vorrà ricordare quando diciamo la selva dei segreti questa selva dantesca diciamo la verità se i giornalisti volessero rispettare tutti queste probabilmente si dice uscirebbe solo la Gazzetta ufficiale nel nostro Paese quotidiano pagato dallo Stato ma che soltanto i poveri disgraziati cittadini che devono fare un concorso sono costretti a leggere
Allora il giornalismo è qualche cosa di più
Di più complesso di più articolato un po'di trasgressione diventa quasi necessarie fisiologica
E qui la espressione coniata da Salvatore Maffei è chiaro che di trasgressioni in trasgressioni giornali potrebbero se perfino sembrare dei corpi di reato che vanno tutti i giorni nelle edicole però questa espressione pone il problema dell'accesso alle fonti
Salvatore Maffei che è anche presidente del sindacato corrispondente
La verità dell'informazione professi affetta forense
Ebbe diciamo qualcosa su questa professionalità
Io direi che
La rivoluzione normativa è esplosa sul pianeta dell'informazione col Codice del mille novecentottantanove ha generato spesso confusione di idee sui nuovi limiti del conoscibile e del pubblicabile
Una confusione
Che mi colpì in maniera particolare un paio d'anni fa un convegno presso la Federazione della stampa romane dal presidente era presente anche il presidente Casavola
Fu quella del presidente della commissione giustizia della Camera che anche un collega di fari e glielo un avvocato
Disse testualmente
Essendo oppure con la commissione di un disegno di legge sulla segreto che si voleva restringere vissi io non voglio restringere l'aria del segreto sappiate però che qualcosa bisogna fare perché
Se si applicasse la norma l'articolo centoquattordici così come concepito il comma sette o meno
Noi avremmo dei lunghissimi periodi libri al cauto in quanto il PM ha a disposizione sei mesi per far conoscere all'indagato che indagato
Però disse non finisce qui disse il presidente della Commissione giustizia avvocato collega di fari e lo siamo parla di professionalità dei giornalisti
I se può durare anche altri sei mesi perché il PM può chiedere la proroga e poi ancora ecco se fosse stato vero quello che disse il presidente della commissione Giustizia per un'enorme sciocchezza
Va bene
E oggi noi non sapremmo che quel famoso corpo di polizia giudiziaria che risulta diciamo un po'aggredito a Milano dal pool perché è stato concretato concretato all'ipotesi del quattrocentosedici
Noi non sapremmo niente perché non non l'abbiamo saputo in quando c'è un articolo del codice che il collega i fari e li ignorava nel quattrocentosei che al terzo comma se sbaglio correggetemi dice che per la proroga bisogna notificare all'indagati dalla persona offesa e alla parte civile
Con la tipologia Giorgio viti allora va be di confusione però ne fanno spesso anche i giornalisti il quindici gennaio
Dai dal bivio di una di una emittente importante il direttore di un telegiornale disse
Testualmente
Parlando delle famose intercettazioni disposte dal pubblico ministero di Brescia dice si tratta di atti giudiziari a disposizione del pubblico perché depositati in tribunale
Era in buona fede certamente sì però
Questo problema questo è un problema ci porta subito
Nel vivo del tema che mi sono assegnato
Le futili informazione vorrei solo fare un'altra brevissima digressione mi diceva un collega milanese che il suo direttore appena insediato in Italia
Dopo decenni che aveva vissuto negli Stati Uniti si stupì del fatto che il giornalista all'indomani
Non potesse andare in tribunale ad acquistare la copia di un procedimento penale in arrivo imminente molto importante ma dovesse fare quest'operazione con la mediazione di un difensore dell'imputato o di parte civile
Che cosa
Succede
Che cosa succede altrove
E allora
Anzi prima di dire che cosa succede altrove vorrei dire che al nel convegno che qui avremmo a luglio del mille novecentonovantaquattro
Io mi permisi di sottolineare il fatto
Che la singolarità del fatto che l'espressione esercizio del diritto di cronaca
Va bene di cui sono piene le sentenze della giurisprudenza di legittimità e di merito da vinti cinque anni Paravia otto e settantuno
E dopo la sentenza alla Corte costituzionale se mi sbaglio è presente a casa ora mi corregga
Non è mai apparso e questa espressione AN apparse in una legge
Dello Stato italiano sono per caso così come un un fungo che risponda sì all'improvviso lo ritroviamo nell'articolo centoquarantasette delle norme di attuazione
L'articolo centoquarantasette prevede la disciplina dei mezzi audiovisivi in udienza e solo lì si parla di esercizio del diritto di cronaca
Con il comma sette dell'articolo centoquattordici del codice dell'ottantanove il legislatore ha stabilito che è sempre consentito la pubblicazione del contenuto degli atti non più coperti dal segreto come ha ricordato il presidente Viello
Spiegando nel successivo articolo trecentoventinove che l'atto non è più segreto quando l'indagato mi può dire conosce a questo punto c'è da chiedersi
Perché il legislatore non abbia voluto completare il suo intervento sull'informazione indicando in quali modi il giornalista debba ho Possa lecitamente prendere visione dell'atto di cui poi dovrà pubblicare il contenuto cioè il riassunto sei gli è consentito pubblicare il contenuto
E però dovrebbe essere consentita anche mettergli a disposizione l'atto per cui poi lui possa fare questa operazione professionale giornalistica
Dunque io penso che è difficile dire se si sia trattato di miopia professionale o di distrazione maliziosa cioè una specie di scrollata di spalle del legislatore che
Può essere tradotta con la il giornalista si arrangi da solo
Il legislatore avrebbe potuto risolvere il problema e qui vedo che ci sono dei parlamentari se volessero prenderò per rendere nota
Con
La stesura dell'articolo centosedici quello che dice
Che chiunque abbia interesse può ottenere il rilascio a proprie spese di copie di atti sarebbe bastato aggiungere il cittadino eludendo il giornalista poiché è questione di dettaglio
Per a proprie spese chiede alla cancelleria il rilascio dell'atto non sarebbe stata mai turbata la terzietà del giudice come ha ricordato quella famosa sentenza della la corte costituzionale del venti febbraio
Novantacinque perché perché c'è un un comma dell'articolo centosedici che dice il rilascio dell'atto non fa venire meno il divieto di pubblicazione quindi si sarebbe consentito al giornalista
Allora
Negli Stati Uniti
Il giornalista accreditato può ottenere copia degli atti giudiziari richiesti fatta eccezione per quelli riguardanti la sicurezza nazionale
Accreditato sta a significare il possesso di una tessera rilasciata dal comando di polizia della città
In cui risiede il giornalista per esempio l'italiano che lavori negli Stati Uniti se risiede a Washington chiede questa destra al
Capo comando della polizia di Washington New York
E questo serve a diciamo identificare
E a la figura del giornalista perché oltretutto negli Stati Uniti manda all'ordine professionale che qui presieduta dal collega corsi
Questa tessera consente di superare i cosiddetti Polisse l'immensa
Cioè gli sbarramenti che vengono fatti posti di controlli cordoni di agenti quando c'è un di un delitto è un disastro
Il passaggio di un capo di Stato o di un capo di governo riunioni eccetera quindi giornaliste al giallista è consentito oggi solo gli uffici stampa
Gli uffici stampa della Casa Bianca gli uffici stampa
Della Biblioteca del Congresso dove il giornalista può chiedere copia di atti politici
Purché per esempio non siano segreti per esempio la sicurezza nazionale può chiedere al Federal dirò investigation
Copie degli atti sempreché non siano segretissimi Nabila segretezza è un fatto
Serio non è che si sveglia la mattina un Gennaro il simpatico pm dice Back segretiamo e dunque devono dice ma il codice il legislatore prevede un decreto motivato e no ma insomma ora tutto questo si fonda sulla Freedom on fin troppo ovvio information a una legge sulla libertà d'informazione
Proposta da un deputato californiano nel mille novecentosessantacinque approvato sessantacinque al Senato e poi sessantasei alla Camera dei rappresentanti il diritto di accesso alle fonti pubbliche tutelato costituzionalmente anche in Canada in Australia
In e nel Vecchio Continente cosa succede diciamo subito che
Quattro mesi fa la Corte europea di giustizia ha accolto il ricorso del Guardian
Contro il Consiglio dei ministri europei gli aveva negato al quotidiano inglese l'accesso ai documenti delle riunioni
In Gran Bretagna ieri lo sapete tutti la sovrana ha chiesto l'intervento della magistratura per evitare che un giornale popolare pubblicasse altre vicende piccanti di un suo familiare però
Questo questa iniziativa villa Regina non è che ha frenato un dibattito animati Simo che
Serve nella nel Regno Unito
Sulla questione se debba o non è va o non debba essere necessaria l'autorizzazione per i giornalisti per accedere ai documenti segreti addirittura
In Italia dodici anni fa la commissione per la riforma delle istituzioni apparve decisa a completare il se il senso tuttora monco dell'articolo ventuno
Della Costituzione italiana per porre fine a una sorta di lavoro di supplenza svolto dal mille novecentoquarantanove a oggi dalla magistratura
Il giurista Augusto Barbera
Membro di quella Commissione parlamentare propose di aggiungere al tutti hanno diritto di manifestare eccetera eccetera
Il tutti hanno diritto di cercare diceva eretto a smettere informazioni insomma qualcosa che nella Costituzione svedese cioè dal mille settecentosessantasei venti anni prima circa della Rivoluzione francese
Articolo undici prevede espressamente questo
Ma c'è anche nella costituzione del Costarica articolo trenta dal mille novecentoquarantanove cioè un anno dopo che la e che l'ONU
Aveva barato nulla
Di dichiarazione universale dei diritti dell'uomo in Italia sono trascorsi quarantott'anni
Dal varo della Costituzione e nulla e avvenuto si tratta ha detto qualche studioso di un ritardo storico culturale che allontana che ci allontana dalle idee altre democrazie occidentali
Il Parlamento italiano sei anni dopo il tentativo abortivo della riforma costituzionale partorì una legge assai gracile
Sul diritto di accesso agli atti amministrativi la famosa legge duecentoquarantuno e sulla trasparenza e sette agosto del mille novecentonovanta
Assai mal vista dalle amministrazioni pubbliche sempre gelose delle loro carte perché consapevoli che se l'informazione l'arma del potere i segreti ne sono le munizioni
E hanno eretto un muro di resistenza ostinata attorno a quella legge sulla trasparenza opponendo
Alle ordinanze da sentenze dei tribunali amministrativi regionali
Una raffica raffiche di ricorsi al Consiglio di Stato insomma non vogliono mollare l'osso
La mancanza di un diritto di accesso alle fonti giudiziarie e di polizia giudiziaria ha prodotto il fenomeno di un'informazione spesso a senso unico contro la quale periodicamente
Le voci critiche di avvocati docenti di diritto e persino magistrati si leva no
Con forza
Il giurista Mario Chiavario parla di degenerazione del costume giornalistico che sta rischiando a lungo andare di porre le premesse per contraccolpi delle pelli per il nucleo più assi iniziale della libertà di stampa
Per il cronista che si voglia affrancare dal gioco dell'informazione pilotata o di quella il cui i nutrimenti siano soltanto i comunicati dell'ufficio del pubblico ministero
I rischi sono crescenti
Nella migliore delle ipotesi potrà vedersi piombare in casa o in redazione ufficiali di polizia giudiziaria
Nelle vesti di perquisito ori riluttanti perché i rassegnati a dare la caccia ha un corpo di reato inesistente o introvabile
Perché un giornalista che riesca a fare lo scoop perché sia
Leggermente dal dico più intelligente l'amico stupito del collega non nasconde in casa o in relazione all'eventuale documento quindi a questo punto la perquisizione
Secondo me ha un carattere soltanto intimidatorio per dire le notizie sono l'IBM la gestisco io
E alla vorrei concludere dicendo che l'episodio
Più no più clamoroso ancora perché lì c'è un accanimento investigativo che partiva diciamo da una premessa giuridicamente corretta
Invece c'è stato addirittura la contestuale perquisizione dell'agenzia Ansa di Napoli e dell'agenzia Ansa di Roma all'indomani della pubblicazione lecita sui giornali che era in corso un'indagine preliminare contro quattro cinque ufficiali della Polizia tributaria insieme con l'ex ministro dell'Interno Scotti tanto per non fare nome
Perché avrebbero sottratto dalla Castello dal no dall'albergo
Del mafioso un'auto alpina di fotografie in cui il ministro poveretto per sua sfortuna si è era stato ritratte insieme al mafioso
La notizia era pubblicabile del suo contenuto
E difatti fu pubblicato il contenuto cioè il sunto come dice come dicono i lavori preparatori del codice Vassalli
Ma perché poteva essere pubblicate perché i pubblici ufficiale aver ricevuto
Non solo l'informazione di garanzia o cose un pochino di più l'invito a presentarsi per non regolari interrogatori quindi erano a conoscenza del fatto e i giornali potevano pubblicare
Lecitamente il contenuto di quel fatto e dell'atto
Se fosse accaduto a me avrei subito o avrei fatto un esposto alla Procura una denuncia alla procura di Salerno per la violazione del trecentoventitré ho finito
Devo dire mi ha colpito nei giorni scorsi l'espressione usata da un magistrato
Quale parlava di bulimia investigativa mie ok solo raffigurato questa fame da oppure no nelle investigazioni mi è sembrata molto efficace
Allora mentre si parla di divisioni o separazione delle carriere c'è una proposta di divisione del lavoro giudiziario è una proposta molto divertente fatta da una rete autorevolissimo
Esponente di questo dibattito il segretario del Pubblico ministero scrive ai segreti il cancelliere del Gip li cancella
Ecco forse chi conosceva l'arena paterni la vena d'avena l'avena Poetica ironica del professor Casavola sa a chi appartengono a questi queste proposte allora
Noi abbiamo previsto queste relazioni ma anche degli interventi programmati e anche negli interventi ritroviamo il triangolo
I magistrati
Esponenti politici giornalisti io chiedo a tutti di fare uno sforzo di sintesi in modo che tutti possano parlare a tutti i presenti cominciamo con il dottor Vincenzo Albano magistrato credo si possa definire magistrato giudicante
Voglio dice allora giudice
Politico
Ringrazio
Ringrazio
Allora
Posso
Carne a cuocere multa
Tempo per cucinarla poca
Parole già stanche
Eccesso di stanchezza il pubblico disastro oratorio inevitabile direi l'unico modo forse per venite un attimo fuori
E stracciare completamente la scaletta degli argomenti che uno si era diligentemente fatto e mettersi nel vivo della polemica suscitata soprattutto direi da Giovanni esposto il problema serio è che questi quattro argomenti non sono stati assemblati a caso
In realtà informazione e giustizia democrazia e società si tengono si tengono in maniera assai strette
Come cercheremo di vedere
In realtà sono aspetti tutti aspetti del problema più generale della democrazia irreale
Allora
Cerchiamo di andare per proprio per grandi filoni anche qui io posso essere interrotto subito appena mi uno io credo che vorrei come dire una volta si diceva mettere i piedi nel piatto ai io vorrei uscire con i piedi dal piatto per così dire si sarà così reso intenda Resemi fa qualcosa di diverso nella nell'esistenza
Dico ma abbiamo centrato veramente il problema anch'io credo che c'è il postmoderno ci consegni una assoluta impossibilità di arrivare atte a categorie definite di interpretazione della realtà
Mi spiego meglio mi sembra che i discorsi che facciamo sono sempre un attimo in ritardo rispetto alle cose che succedono
Una sorta di scalo di velocità che non ci consente mai di cogliere il punto allora io
Dopo la lezione del professor Maffei di diritto comparato non dirò non parlerò assolutamente
Di di diretto mi associo devo dire ho imparato anche cosa del si dice Costarica il che naturalmente è un fatto che se mi fa assai dieci
Ma dico soffriamo oggi ancora veramente del problema dell'invasione dell'informazione
Voglio essere paradossale ma non c'è forse una carenza di informazione
E e spiego che cosa voglio dire
Siamo ancora belli Wild erra l'asso nella manica la creazione alla creazione della notizia prima pagina di Walter Matthau secondo meno
O perlomeno solamente in maniera parziale
Se io un
Dovessi fare un rilievo all'informazione quella di darci poca informazione
Ma è possibile che informazione debba venire solo e soltanto dai verbali dei giudici
Ma non era una volta una cosa la informazioni una cosa più seria e cioè che si andava a cercare l'informazione al di fuori di quello che facevano i giudici
Questo mi sembra l'investigazione la controinformazione si diceva
è possibile che debba venire che litigano gli avvocati che l'Elia di i giudici mi interessa poco DVD ma dico che cosa qual è quale quella grande scuola di giornalismo di Pannunzio
E e così via non è non credete scusate sto parlando al CIPE la stanno quindi mi mi rendo i nemico addio agli nemici suoi ma non c'è una carenza da questo punto di vista
E ancora il problema dello sbattere il mostro in prima pagina mi sembra datato anche questo problema Pacciani ma qui il problema è veramente Pacciani incerto per la sua vicenda personale sicuramente è un problema
Ma il problema molto molto più serio credo e come abbia influito e ne parleremo l'opinione pubblica sui giudici ma quello che è successo dopo quello che è stato detto poi qualcuno ha detto il procuratore della Repubblica Firenze impazzito no non è impazzito tant'è che non è successo nulla
A il clima culturale nel quale ci muoviamo purtroppo consente questo
è consente questo e io lo dico con scandalo io lo dico con scandalo
A per quanto mi riguarda quando mi interrogavo sulle su quelle cose dette diciamo e nemmeno interrogavo qualche tempo fa diciamo qualche anno fa
Era assolutamente quello che successe la deriva che è successa era assolutamente prevedibile scusatemi ma qualche anno fa
Sì è stato parlato del Codice di procedura penale ma quel codice sempre di procedura penale è stato affossato
è stato assolutamente affossa noi non abbiamo avuto nessuna possibilità di una verifica di un codice accusatorio ma sentite scusate io vado proprio al così armato proprio a braccia ma voi sapete proprio sarà sfuggito a qualcuno ma non il codice di procedura penale dell'ottantanove non era ancora in era entrato in vigore da due mesi
Con una specie di palla di vetro la commissione ministeriale per l'Amati e ceci
Con una specie di palla di vetro credo perché non c'era ancora un processo per mafia ho fatto col nuovo Codice cerca disse che questo codice non era inadeguato
Inadeguato a fronteggiare il problema della
In realtà è nato fu è nato un gruppo per contrari sappia la storia la la storia la sappia
Allora un'altra un altro un altro aspetto un altro aspetto
Chiamo qui a testimonianza
Un autorevole testimonianza anche per Mac difensore casa ove mai se inutile dirlo ma questa volta lo chiamo sul banco dei testimoni
E in si fa un piccolissimo dibattito convegno a Castel Capuano
Questo piccolissimo dibattito convegni convegno appena oggetto un bel libro
Del professor Moccia
Mai fatto la che non ha mai fatto l'avvocato in vita sua si chiama la perenne emergenza
A questo convegno partecipa il professore Fiore
La l'onorevole Tiziana Parenti
Il professor Casavola
Come stai giù ricordato presidente della Corte Costituzionale e poi per ultimo io
Il tema è il processo penale ovviamente l'emergenza e così via il giorno dopo sul giornale esce questo articolo
Un presentato a Castel Capuano il libro di un avvocato davanti agli avvocati è intervenuta l'onorevole Tiziana Parenti che ha fatto un attacco visse un attacco furioso contro la magistratura punto questa era la notizia
Questo è un modo di disinformare buoni molto sì
Altro piccolo episodio di carattere personale questa estate mi occupo di tribunale del riesame
Mi telefona un cronista che conosco
E mi chiede di un per un certo per una certa vicenda io rispondo domani sarà poi depositata l'ordinanza fuori leggere quello che sono le argomentazioni però se ti interessa
Guarda che stiamo facendo qualcosa come settanta ottanta e riesamini al giorno il che significa non fare giustizia
Se li ENI posso darti i numeri posso darti la situazione drammatica nella quale versa
Naturalmente il cronista si è guardato bene dal venire non l'ho visto più e credo che non mi telefonerà mai più h non mi dispiace ma tanti
Che cosa questo è l'esterno ma allora come lo vogliamo cercare di tracciare un un coordinata teorica il problema è la società dello spetta c'è una straordinaria autoreferenzialità della notizia
E Asso la notizia qui abbiamo anche superato il vecchio slogan Lou Mariano del in me è il medium è il messaggio e così via siamo al di là siamo come dicevo all'auto referenzialità assoluto
Questa naturalmente las la stampa partecipa di tutto questo come ne partecipa assolutamente la magistratura
Naturalmente questo produce
Una soli una sorta di
Grande inconscio collettivo proprio nel senso di cui Undiano del termine
Con la creazione anche di
Gli archetipi
L'archetipo della bandiera strappata
Di de del del collega e come è stato il figlio più amato dagli italiani quando è caduto una serie di archetipi del giudice buono il giudice cattivo il giudice
Rectius il Pubblico ministero
Partecipa a questo secondo me in maniera assolutamente totale c'è una cosa che mi differenzia molto dall'intervento di Giovanni Esposito varie io non ritengo che questo sia avvenga solo per così dire a favore di certe di certi di certi magistrati non è vero in fatto questo perché qui anzi vorrei dire il giudice ci sta bene perché le parti sono assolutamente divise
Una parte della informazione è dalla parte dei dei per così dire dei giudici un'altra parte dell'informazione
Su quella televisiva direi quasi totalmente e dall'altra parte
Perché voglio dire qua è inutile basta accendersi basta ce sì no ma ebbe però ecco bisogna bisogna capire ma d'altra parte ripeto questo
Appartiene anche bene a una società dello spettacolo che se non c'è conflitto non c'è spettacolo in qualche misura che cosa succede all'interno abbiamo parlato e l'estrema vediamo un attimo proprio brevemente che cosa succede a Linate
C'è uno strano ritorno indietro
Uno strano ritorno indietro
Io concordo col col professore Canção quando dice che il giudizio è comunque uno spettacolo
E però professor siamo ritornando lei che tra l'altro è uno storico me lo insegna stiamo ritornando a una sorta di teatro barocco questa volta
Che cosa era successo era successo che cinquecento seicento vede il lo lo vede il come dire
Il giudizio come un una grande festa barocca dove c'è il rogo dove la pena bisogna esibirla e così via
Con con l'ingresso per così dire col l'avvento della della della borghesia latina viene latrina la gogna sì vengono nascosto
Il lo spettacolo quello spettacolo due di cui dopo dopo il dopo il set dopo la rivoluzione ho detto con la vittoria del naturalmente della Borghesi
Tutto si nasconde così come si nascondono i pazzi e cioè il tutto si stizza in qualche misura beh io l'impressione netta e che si stia ritornando ha una sua perché la giurisdizione sia ritornata una sorta di reato barocco
C'è un po'di tutto nel nel nella in nella giurisdizione non si nasconde più niente
Non c'è più nessuna reale possibilità di un un giudizio così come diceva quello che diceva
Il professore data Casavola è un ideale naturalmente alla quale non ci sforzeremo
Mai di tentare di raggiungere ma le cose stanno purtroppo in maniera assai diverso
E allora
Che arrivato alla termine di un'analisi per quanto essa possa essere impietosa e cioè è d'obbligo in qualche misura domandarsi il che fa
Io non ho a differenza dei di
Di voi Hass molta fiducia nelle norme è strano per un per un giudice ma
Io ho fiducia delle norme solo in quanto rispondono al comune sentire
Se no queste norme non sono come non ci fossero e così via io credo che in questo Paese bisogna imparare la democrazia
La bisogna impararla ancora e ne abbiamo parecchio in paradiso a impararmi valori
La giurisdizione è un valore di democrazia fino a quando continueremo a confondere Pubblico ministero e accusa fino a quando penseremo che una comunicazione giudiziaria è una condanna
Fino a quando non ricorderemo che la misura cautelare una ratio estrema fino a quando i giudici non ricorderanno che il loro è un lavoro altissimo ex se
Non ha bisogno il giudice per riaffermare
Per riaffermare l'altezza del comma l'altezza vorrei dire e anche da far tremare i polsi basta quello per far tremare i pur io stop costante mentre personalmente otto costantemente difetti di legittimazione mi trovo costantemente carente di legittimazione bene questo questa carenza di legittimazione è possibile solo nella drammatizzazione estrema del giudizio
Fino a quando i giudici non hanno avrà non avranno non avranno introiettato questo non ci sono norme che tengano e il loro Laura e il loro mestiere
A che ha spunti per così dire divini e quindi tutto sommato
Probabilmente non non realizzabili umanamente non è è casa sei come dico senza bisogno di occupare spazi di altro assolutamente straordinari io credo che non avremmo fatto un passo avanti termino
E normale anche questo con una citazione dotta ai sensi del in genere quel molto spesso quando stavo faceva il pubblicitario che non sembrerebbe avevo fatto anche il Pubblico ministero
Citavo Roberto D'Ajello che essa qui presente adesso mi permettono di citare uno che mi venne un poco meno importanti di Roberto D'Ajello che Wittgenstein
E il quale e diceva tutto quello che possiamo esprimere è il limite del nostro mondo
La giustizia non è esprimibile probabilmente la il concetto di giustizia non esiste
In realtà è però secondo me una straordinaria attenzione la è un mistero come diceva Salvatore Satta misera la al quale dobbiamo tendere
Ricordando che nella testa della gente c'è la necessità non solo del mugnaio
Di Berlino ma nella testa della gente anche in quella che ama mettere alla gogna quello che il giorno prima abbracciato e attorno al quale ha messo dei tappeti anche nella veste di quello c'è un giudice
Assolutamente indipendente e terzo
Soluzioni
Invece poi fa una serie di richiami valori sono quelle le soluzioni
Che valgono più delle stesse norme ritorniamo alle voci di dentro dell'attività giornalistica sentiamo Guido Columba presidente dell'Unione nazionale cronisti
Spesso
Io giro da anni in Italia
Caparbiamente
Cercano di portare a questi dibattiti
Minimo di senso di realtà
Dibattiti come quello che qui ci vede impegnati i giornalisti ne organizzano molti tanti
Per un malinteso senso a mio avviso di cortesia non sempre un uniscono mai di bilanciare democraticamente gli interventi nei tempi nei moti nella successione
Delle frasi tette
Così che quando poi tocca a loro devono essere polemici per recuperare cose dette in modo assoluto
Io avevo preparato in base a ciò che è stato detto i miei predecessori alcune battute molto semplici
Ad esempio
Il richiamo ricordo del caso il fornaretto di Venezia che la se nerissima magistratura veneta la Serenissima si faceva ripetere quando non esistevano televisioni
Le gazzette erano piccole e non davano fastidio e quindi quando i magistrati erano esposti così come lo sono oggi essendo uomini a un errore
Non indotto dal megafono dell'informazione
O anche
Al fatto che l'informazione o è condizionato dei pubblici ministeri condizionava gli avvocati conclude
L'avvocato fa Riello e comunque mala informazione
E cioè nel senso che chiunque in questo Paese
Con me con l'abusato immagine si dice
E in grado di dire all'allenatore dalla nazionale di calcio cosa deve fare chiunque in questo Paese si arroga il diritto di dire giornalisti cosa devono fare
E questa è una corsa distorcente
E soprattutto molto sbagliata
Perché i giornalisti accerto sono a professionali e tra un avvocato molto professionale mal avvocato Taormina come se la conquista delle prime pagine dei giornali dagli schermi televisivi avvocato imparate tutti da Taormina
Ogni categoria appunto infatti
Comunque lascio perdere tutte queste queste cose volevo soltanto richiamare due ulteriori temi uno sempre l'avvocato fa Riello ha esordito con una frase apodittica
Di fronte all'articolo ventuno della Costituzione quando entra in conflitto
Con il diritto alla tutela della persona questo deve cadere
Una affermazione contro il minimo riscontro da parte di nulla se non altro tanto guardi esempio che c'è qui il Corte di Cassazione primo sette febbraio mille novecentosessantasei numero novecentosettantotto riprendendo una vecchissima giurisprudenza
Il diritto all'identità personale pur essendo un diritto soggettivo perfetto fondato sull'articolo due la Costituzione
Può essere limitato in conseguenza all'esercizio di altri diritti fondamentali anche si costituzionalmente garantiti in particolare il diritto di cronaca tutto l'articolo ventuno può liberamente esplicarsi prevalere su quella identità personale a condizione
Favorevole
No ma qua di queste la la Rio la cosa normale che il Presidente della Repubblica ripetuto decine di volte dei presidenti la Camera del Senato il presidente la Corte costituzionale saranno cedute riconoscono che di fronte all'interesse pubblico quello personale abdicato
Un scorse sempre
Signor nessun'altra questione guardi veri verità ovvie senta se società quando a lei ribatte di vengo preparato ho qui il famoso decalogo dalla costituzione della cassazione Mino centottantaquattro con tutte le vede con tutte le cose anche con il richiamo del professor Bonifacio che dice che nessuno può ritenere che si tratta di nomi sui quali intende intervenire a leggi nessuno può illudersi che interventi autoritativi possono sciogliere i nodi dell'informazione e non a caso e avevo segnato richiamo il professor Bonifacio
Perché come avete sentito all'inizio
La nostra categoria molto a professionalmente si è però posto a questo problema angoscioso di contemperare i vari diritti alle esigenze approvando una carta
Dei doveri
Che si chiama però anche una carta dei diritti
Perché questo documento che fissa i doveri del giornalista
E anche una sua carta molto preziosa perché sovverte alcune delle norme che sono alla base dell'ordinamento ad esempio la proprietà privata
Perché tra le tante cose qui si dice anche giornalista responsabile il proprio lavoro verso i cittadini
E quindi non verso il proprietario del giornale che potrebbe legittimamente in quanto proprietario rispondo prossima cosava pretendere che sul giornale debba Averna unica verità giornalista invocando questo documento può opporsi perché i principi sono questi giornalista deve rispettare coltivare difende il diritto all'informazione di tutti i cittadini
Ricerca diffonde notizie nonostante gli ostacoli che possono essere frapposti al suo lavoro e compie ogni sforzo per garantire al cittadino a conoscenza e controllo degli atti pubblici
La responsabilità del giornalista verso i cittadini prevale sempre nei confronti di qualsiasi altra giornalista non può mai subordinarla ad interessi di altri e particolarmente a quelli degli editori del Governo o di altro organismo dello Stato
E questo è un documento che sembra molto semplice ma che la nostra categoria affaticato morto darsi cosciente nel dei problemi che si svolgono perché come tutte le altre categorie
Avremmo avuto molto facile il campo a dire c'è una legge penale civile rispettiamo quella legge e non mi chiedete c'è altro mentre invece abbiamo avuto la preoccupazione di superare questo Licci
Questa carta esiste esiste anche un organismo che nel lo deve far vivere
Dopo molte resistenze questo organismo ha cominciato a riunirsi la scorsa settimana
Il Regolamento garantisce la totale e piena autonomia a questo organismo che non è formato in maggioranza da giornalisti abbiamo avuto che il controllo di questo materie fosse demandato ad altri
Poiché il Comitato si riunisce in piena autonomia noi speriamo come cronisti siamo stati i più validi sostenitori questa cosa che il comitato finalmente riesca a decollare a partire
Io ho finito grazie
è molto interessante ma è anche molto tardi quindi darò a questo mio intervento il tempo della sintesi vera non promessa come quando non siamo nelle aule di tribunale sarò breve
E primo anche io mi sono documentato
Per la parte più strettamente tecnica relativa allo stato delle cose nel processo penale nell'ordinamento della stampa e nella giurisprudenza dalla Corte costituzionale
E mi permetto di
Saltare questa parte che pure ha formato oggetto di così importante i rilievi
E presentando alla tavola rotonda
E questo mio lavoro del mille novecento novantatré che si è occupato in sede più strettamente scientifica
Di questo aspetto in particolare dell'attualità della applicabilità dell'articolo centoquattordici l'articolo trecentoventinove del Codice di procedura penale
Me ne occupo sotto un profilo che sintetizzo
Cioè io penso che il rilievo emergente di questo problema dei rapporti tra informazione
E giustizia sia adatto dalla verifica se e vi sia una incidenza particolare della informazione nel rispetto della legalità
E inutile andare ancora alla ricerca di vecchi schemi il famoso schema del bilanciamento degli interessi che è uno schema alquanto obsoleto per le ragioni di qui
Di cui dirò qui a poco e che mi derivano anche da questa nuova esperienza della mia vita che è la esperienza parlamentare e lo dico in relazione allo stato degli atti sul piano della legislazione
In effetti se si verifica
Che questo tipo di informazione diffusa che penetra dappertutto che obbedisce a delle leggi di cui nessuno vuole parlare perché sono le leggi
Che essenzialmente dominano tutta questa materia e non solo questa materia e sono le leggi del mercato
E noi dobbiamo da dire che un tipo di reazione un tipo di intervento anche del legislatore intanto ha una sua giustificazione in quanto la
Diffusione della informazione a tutti i livelli con i grandi prezzi che comporta
Con i grandi sacrifici che comporta incide in effetti sulla credibilità della legalità sulla credibilità della giurisdizione cioè in altre tempi in altri termini se effettivamente
Quello che gli anglosassoni chiamano il trial by Press
Il processo attraverso la stampa è effettivamente un processo che in Italia ha stravolto il significato della legislazione il significato della giurisdizione
Non so e non credo
Se le cose in questo momento in Italia siano precisamente così perché significherebbe constatare che vi sono state delle colpevoli omissioni delle colpevole inerzia e delle colpevoli forme di diserzione addirittura da parte del legislatore
Io sono convinto che questo non è assolutamente un problema di nuova legislazione
E noi abbiamo anche troppe leggi e tutto il sistema penalistico e lo potrà dire meglio di me il professor Villone se interverrà questo ai lavori così come previsto
E la tendenza attuale della legislazione sia in sede parlamentare sia in sede di elaborazione testuale
è quello di una progressiva limitazione del campo di intervento se si pensa e mi collego all'ultima parte dell'intervento
Del amico
E collega se me lo consente il giornalismo Salvatore Maffei potuta ascoltare su l'ultima parte soltanto come ho potuto ascoltare soltanto la prima parte dell'altro collega in avvocatura avvocato Esposito farglielo perché per una triste evenienza sono stato chiamato fuori
La tendenza della legislazione addirittura nel depotenziamento dall'articolo trecentoventitré del codice penale in una situazione del genere
Nel merito dalla quale io non entro
Perché obbedisce ai mutati quali della società obbedisce ad esempio alle difficoltà oggettive del pubblico amministratore di muoversi all'interno dell'amministrazione
In un sistema che non ha ben precisato i limiti tra l'intervento dalla giustizia amministrativa
E l'intervento del giudice penale
Come si può pensare dico io seriamente dal punto di vista scientifico dal punto di vista legislativo che questo gravissimo problema sociale quello della incidenza della informazione nei rapporti giuridici nei rapporti sociali
Sia meritevole di una attenzione legislativo particolare
Io credo che bene affatto
L'ordine dei giornalisti
La Federazione della stampa la stessa associazione nazionale dei magistrati che ha collaborato alla stesura dei documenti che avete raccolto in quel libro verde
E il Consiglio nazionale forense che per una certa parte insieme fino a un certo punto con l'Unione delle camere penali si è occupato anche di questi problemi a percorrere la via dell'autodisciplina
Che è ormai la via che viene percorsa in tutti questi aspetti sconcertanti della informazione medio logica contemporanea c'è stato di recente un importante convegno al Teatro Melgar Mercadante
Dove tra le tante pubblicazioni che sono state distribuite me ne è stata una che riguarda la guerra multimediale percorsa con delle date che assomigliano veramente ad un'accelerata evoluzione storica
Riguardante la invadenza ora invasione dei media nella vita economica nella vita pubblica ed è sconcertante perché non è più
La
Il sacrificio del singolo ma qui attraverso questa invasione multimediale e vi è una invasione di tipo economico spesso di tipo multinazionale
Che obbedisce a determinate leggi del mercato e soprattutto del mercato accelerato che è un mercato assolutamente nuovo che si collega ai tempi una volta quando facevamo le casse dei giornalisti io ricordo che un grande argomento che dovevamo spendere
Era quello della non responsabilità per la necessità dovuta alla bruciatura dei tempi di dare la notizia prima che fosse possibile effettuare il controllo nella sua interezza perché la notizia e questo problema The giustamente mi esortava
Maffei a studiare ovviamente lo diceva affettuosamente ma lo diceva con convenzione c'è quello
Famoso e vecchio delle fonti perché non vi era oggettivamente il tempo di controllare al di là della intervista data da un uomo politico al di là del notiziario Ansa abbiamo anche dei processi davanti al tribunale di Napoli
E qua e non solo davanti al tribunale di Napoli ai quali la riproduzione della notizia di agenzia
E non per questo è esentata dai individuazione della responsabilità allora il punto
Sul quale il dibattito si sta avviando a mio sommesso avviso a questo punto parla il
Pubblicista l'operatore del diritto o se volete anche il neo legislatore a mio avviso non può assolutamente avere uno sbocco normativo ho fatto la indagine che andava fatta in questa situazione ripeto la consolerà meglio
Villone e in materia
Di legislazione sul segreto o in materia di legislazione sull'onore o in materia comunque di privacy di diritto alla riservatezza e vorrei dire
Delle due componenti del problema la componente individuale e la componente della giurisdizione vi sono due tipi di privacy io credo che solo in un punto non è arrivato internet il fax e le segreto dalla camera di consiglio
E mi pare salvo prova contraria fino a questo momento non sia stato ancora espropriato dalla medio lo Gia e dal mondo mediatico e questo mi pare che già sia un fatto abbastanza importante anche se paradossalmente ma non tanto paradossalmente sarebbe un preciso dovere di un giornalista informatico ho apprezzato dal punto di vista informatico secondo l'articolo due
Credo presidente della legge del mille novecentosessantatré sarebbe quello di provvedere anche a far conoscere i segreti dalla camera di consiglio vi sono state soltanto interviste
Nel caso Pacciani probabilmente esploderanno anche delle controversie in ordine ad una sentenza perché e la vocazione di alcuni a sostenere la tesi travolge naturalmente
Quegli argini che molto ingenuamente alcuni cultori
Di questa materia anche nel nostro campo cioè del caro Giovanni pensano possano essere risolti da questa divisione
Di competenze o da questa divisione di funzioni tra pubblico ministero è giudizio che è certamente una cosa importante che entra anche in questo campo allora
La legislazione penalistica italiana in questa materia a me pare
Sufficiente il problema è quello della forza cogente dei codici di autodisciplina qui io mi rivolgo a questo grande Presidente che abbiamo scelto per la nostra
Conferenza a questa sera
L'illustre amico il professor Casavola per le registrare anche dal punto di vista costituzionale la valenza di questa autodisciplina ormai diffusa che entra nel mondo ma ideologico e quindi entra anche nel mondo della informazione e cioè il Codice pubblicitario e in queste ore io mi sto occupando di Striscia la notizia in rapporto alla trasmissione che ha il più alto a audience dal punto di vista del pubblico il maresciallo volo perché Striscia la notizia
E attacca io la mancata osservanza del codice pubblicitario da parte del maresciallo Rocca in quanto USA dei telefonini che sono sempre gli stessi USA delle automobili che sono sempre le stesse
USA delle del degli Swatch e che sono sempre gli stessi quindi fa
Pubblicità le occulta naturalmente non è punibile la denunzia di Striscia la notizia anche non è documentata anche se non è documentata non perché svolge un diritto di critica
Come tale legittimo non siamo a questi massimi sistemi inglese Emily dobbiamo un po'abbassare debbono essere più Bava portato del tempo che viviamo io ricordo grande lacerante dibattiti sul diritto di critica sul diritto di cronaca viene evocato continuamente il bilanciamento tra articolo ventisette della Costituzione
E articolo ventuno soprattutto di fronte alle grandi tragedie che hanno accompagnato anche le grandi inchieste dico anche i grandi sui CD me ne occupo in questo settore il problema dell'autodisciplina e il problema dalla sua cogenza e qui la domanda andrebbe fatta ai giornalisti mi ha colpito molto francamente questo problema
Della cogenza
Che non deriva da un fatto solo di autodisciplina ma da una capacità dei vari comitati di intervenire effettivamente oltre le regole a mio avviso lo dico da penalista
Privilegiate in questa materia che sono le regole dell'articolo settecento del codice di procedura civile perché niente ha funzionato mai tanto bene ad esempio come per fare imporre la rettifica
Come l'articolo settecento cioè Yussuf più fittizio si dice così vero
E cosa mi ha colpito una lettera apparsa ieri domenica sul sul sull'ordine dei giornalisti e mi ha un po'sorpreso anche perché l'ordine giornalisti accompagnato
Mi pare da questa proposta per referendaria che se se ho ben capito che concerne la sua posizione allora c'è una lettera di Paolo muri alti che è stato il presidente
Della Federazione della stampa che scrive a proposito del caso Di Cristina Parodi allo scopo da parecchio tempo sarebbe bene parlare i giornali ismi e non di un solo giorno a Rizzo
è l'effetto della straordinaria moltiplicazione dei tipi di giornali stampati radiofonici o televisivi che in vari casi si rivolgono a pubblici particolari
Ecco una ragione di più per abolire l'ordine obbligatorio per legge corporativo per tentazioni varie che non esiste nei Paesi di buone tradizioni democratiche la tessera che ora molti giornalisti considero una patente
Dovrebbe essere un semplice documento di riconoscimento che può servire per lavorare
E lasciamo ai direttori ai gli editori se chiede al giornalista l'esclusivo oppure non chiederla e al giornalista se fare certi lavori o non farle in nome di un'etica professionale che deve pur esserci Paolo muri alti ma il il commento e di Indro Montanelli
E il commento alla lettera di Paolo Murialdo il quale a chi Indro Montanelli credo che sia un riferimento importante del giornalismo
Da un bel pezzetto io non sono più indiretto un direttore
Ma quando lo ero la pensavo esattamente come muri alti adesso non capisco bene poi mettere da qualcuno perché da direttore si pensa in un modo ed da da opinionista in un altro modo però il riferimento io l'ho voluto fare intorno a un tipo di cultura crescente insieme alla cultura della legalità e alla cultura dell'autodisciplina cioè la cultura dell'autodisciplina
Presuppone organismi forti presuppone organismi che dal punto di vista della definizione anche deontologica siano in grado poi di provvedere all'età devo dire che il col
Non so come si chiama quelle il Giurì pubblicitario ma non si chiama proprio così il
Il divide o pubblicità e funziona abbastanza bene
Quando il cittadino che si ritiene leso fa il suo de fa fa il suo ricorso però io non credo che se il dibattito è ancora così aperto da un livello referendario fino ad un livello di i
Sostanziale sfiducia di due riferimenti importanti come sono
Un cultore di storia del giornalismo che illustre che è stato un illustre Presidente della Federazione Nazionale Stampa Italiana
E un giornalista militante da sempre come Indro Montanelli si giunga a queste proposte come dire di sostanziale diffidenza nei confronti della istituzione conclude
Ricerca di nuove leggi ricerca di nuove no no a me risulta non lo so alla Commissione affari costituzionali del Senato cervellone ammette la parte che riguarda me risulta che il grosso e proposte di legge non ve ne siano se si esclude
L'interdizione della diffusione dell'uso del centoquarantaquattro in materia erotica ma non è e non ha molto da spartire
A sì non ha molto da spartire
E io sono d'accordo che non vi siano molte leggi perché io penso che questi problemi non possono risolversi con tipi di repressione più accentuato meno accentuata o con la tipizzazione di una serie di comportamenti che sono sempre ritardati
Rispetto alla velocità del progresso e soprattutto nei confronti del non sufficiente
Mente approfondito meccanismo delle leggi di mercato
E perché si fanno poche leggi per la disciplina del mercato non si capisce perché si dovrebbero fare molte leggi per disciplinare la libertà di stampa o la libertà di informazione certo contro i grandi prezzi che sono pagati andiamo all'autodisciplina
Ma un'autodisciplina che sia capace di esprimere come degli avvocati come lei giornalisti come nei magistrati che hanno collaborato al codici di autodisciplina
Un radicale cambiamento di cultura nel quale il rispetto dell'individuo e io rispetto dei
Segreti oddio
Non tutti i segreti
Se qualcuno rivelasse qualcosa su Ustica o su Piazza Fontana io credo che nessuno proprio meriterebbe allo scandalo in questo Paese perché poi in questo Paese
Ci sono segreti e segreti ci sono scopritori di segreti e scopritori di segreti termino qui ma sarei tentato di capire come escono per esempio in questo sistema di copertura delle registrazioni che riguardano il dottor Di Pietro nella sua vita privata e non escono altre forme quindici e giornalismo e c'è il giorno cioè distribuzione di notizie
E distribuzione di notizie ha ragione quando parla di determinate
Strategie e allora che dobbiamo costatare dobbiamo constatare che il cambiamento va fatto ma va fatto con un richiesta forte di ritorno alla normalità alla legalità alla trasparenza di queste cose grazie
L'operaio soltanto la questione
Io mobile
Di Paolo gli altri potrebbero
è un dialogo avviene tra due giornalisti sono due varianti giornalisti macchietta così avanzato in cui si può dire più della metà della contabilità
L'hanno svolta quando l'ordine non c'erano trovano molta difficoltà a capire le ragioni per cui l'ordine è nato io vorrei mettere fa da vorrei invece del Corriere della Sera desse voce anche a tutti quei giovani a tutti i nuovi profili professionali
Che da dieci vent'anni a questa parte sono venuti fuori
E che se non ci fosse stato l'ordine non avrebbero trovato diritto di cittadinanza quindi le questioni sono abbastanza complesse loro si avvalgono di questo predominio e monopolio che hanno di iscriversi e di risponderci
Chiedo scusa ma Paolo Grandi anche una brevissima riflessione sa il direttore del più importante giornale del Mezzogiorno
E chiedo scusa soprattutto a quelli che interverranno da questo momento in più in poi perché avrebbero avuto diritto di parlare a una platea folta come è stata fino a qualche momento fa
No
Ho
Ma
Spesso punti sparsi nel senso che
La carne al fuoco era è stata veramente moltissima mi colpiva tra gli altri l'argomento il giudice Albano sull'autoreferenzialità della notizia sulla quale noi giornalisti dovremmo dovremmo riflettere anche perché io trovo che dentro questo tema si possono ricavare spunti interessanti anche sulla crisi della giustizia
Stamattina ero
La consegna stampato il TG Uno Mattina tornando verso Roma il lo dico perché è stato citato il caso il direttore della Nazione mi ha detto che non hanno venduto una sola copia in più
In tutta la vicenda Pacciani allora evidentemente io che facevo il caso Fenaroli il caso mica i soldi dovrò rivedere alcune convinzioni dovremo ripetere nei propri nostro modo di raccontare
La realtà è vero
Sì
Però volevo anche dire questo che anche il reato è diventato spettacolo
Noi abbiamo quindi se la sentenza se il giudizio e spettacolo
Con l'aggiunta di tutti i mezzi che lo possono servire indiretta in sintesi a colori e in bianco e nero
A Striscia la notizia e quant'altro è anche vero che per esempio la stradina di Capaci la strage la strage di via D'Amelio la strage di Ustica
E tutte le stragi tutti i grandi le le notti delle bombe i grandi disastri le grandi disfunzioni del nostro Paese e persino Tangentopoli perché anche Tangentopoli
è stata un grande spettacolo cioè lo spettacolo di una classe politica portata giudizi una classe imprenditoriale e politica
Portata a giudizio quindi voglio dire siamo tutti coinvolti in una rappresentazione che forse però fosse però deve anche aiutarci a a a riflettere e a capire perché perché esiste un grandissimo bisogno di digerire una realtà che sfuggente che e non è così facilmente assimilabile quindi occorreva
Non occorreva che occorreva occorrevano i mezzi il codici i linguaggi le modalità per tradurla e e farla dilaga non a caso l'invasività della giustizia a cause contingenti che sono sotto i nostri occhi perché è innegabile che l'azione giudiziaria abbia
Consenso generale assolutamente straordinaria era inevitabile che il consenso stesso funzionasse da propellente ulteriore
Di fatto tuttavia questa risposta popolare ha finito con legittimare una consapevole condotta politica della magistratura inquirente
Che molto spesso dalla sensazione di cercare se un reato è stato commesso piuttosto che il colpevole di un reato sicuramente commesso
Sì
Grazie della sottolineatura
E da ciò anche qualche sospetto
Del fatto di individuare qualche colpevole prima della sua colpa
Conseguenza ulteriore un'attività sempre più sociologica cioè sempre meno guidata dal self restraint che in democrazia deve caratterizzare le istituzioni non politiche
L'azione della magistratura spesso appare volta alla ricerca del male in sé
Piuttosto che ad esercitare un pro un controllo giuridico tecnico rigoroso
Favoriscono tutto ciò
La Bri norme estensione di figure di reato fondamentali quali quelli che riguardano ad esempio il concorso in associazione mafiosa qui c'erano prima e l'opinabilità assoluta di comportamenti sociali di fiancheggiamento economico di un partito
La cui contiguità con il finanziamento illecito e inevitabile
Da tutto ciò da questo mix di invasività naturale di incertezza della legge di timidezza della politica
Deriva che purtroppo tutto ormai giudiziario bisogna prendere atto che la transizione si sta compiendo in larga misura dentro le aule giudiziarie
E ancora ne dovremmo vedere molte
Attraverso vicende che hanno rilevanza giudiziaria ed uomini che vengono dalla giurisdizione si tratta di un dato spiegabile che star rivelando pericoli a mio avviso molto rilevanti perché si sta perdendo la necessaria autonomia della politica la quale non deve prescindere dalla valutazione
Della legalità di comportamenti dei suoi addetti ma non può far coincidere la propria valutazione cioè le proprie scelte con quelle che debbono possedere esclusivamente un rilievo demolitorio
Non è un caso che in quasi tutte le vicende giudiziarie più importanti i pubblici ministeri
Inceppano nell'iniziativa giudiziaria di un loro collega
è invece il segno della perdita di confine tra le due valutazione
Valutazioni se ogni scelta politica viene riguardata sotto esclusivi aspetti giudiziarie del tutto conseguente che ogni scelta giudiziaria a sua volta venga considerata per il suo effetto politico e quindi ancora sotto un profilo di illecito penale possibile
Si sta avvitando una spirale che Kakà aveva già immaginato e descritto mirabilmente
Ancora una piccola considerazione se me lo concedete mafia camorra corruzione politica eccetera sono certamente fenomeni estesi che danno luogo a comportamenti collegabili tra loro sul piano logico e culturale indipendentemente dal luogo e dal tempo
Quale avvengono trarre sempre da tutto ciò una deduzione di rilevanza processuale e dunque un grande disegno
Oppure una unicità di delitto rende inevitabile l'indagine permanente su tutto rende strutturale l'opinabilità toglie all'azione giudiziaria il grado di certezza sui fatti di cui ha bisogno assevera nella opinione pubblica
La confusione tra giudizio tecnico e giudizio morale straordinario
Quel frammento di mortale di Montanelli ieri l'altro quando ne editoriale sul Corriere a sera spiegava che
Quelle compito del giudice non è quello di stabilire se una persona innocente o colpevole ma di stabilire se le prove portate a favore della accusa e la difesa sono sufficienti a condannarlo ad assolverlo
In una realtà come quella napoletana in cui poche cose sono nettamente separate tra loro che vive di tolleranza il rischio è innestare il timore della legalità lo sciopero degli avvocati avvocato
Deve far riflettere i ragionamenti anti giudici cioè i ragionamenti di coloro i quali soffrono per la riga affermazione di una legalità più convincente del Meridione
Sono in agguato indurre la magistratura tenere presenti i limiti naturali della sua azione significa peraltro cercare spazio a tutte le possibili rivincite contro Mani pulite soprattutto al rimpianto
Per un tempo nel quale la buona vecchia corrotta politica faceva lavorare
Altre due notazioni rapidissime
Direi che non si richiamerà mai abbastanza il dovere del giornalista di controllare la giustizia anzitutto controllando la ricostruzione dei fatti compiuta dal giudice
Ma sei che ha consumato molte scuole e anche altri come
Colleghi eminenti del mattino possono testimoniarlo errore del giornalista spesso è quello di fare il giudice dobbiamo dircelo con grande franchezza cioè di dire opinioni di direi di dare di offrire opinioni pseudo giuridiche
Il leader invece badare di più ai fatti cioè i fatti storici che il giudice esaminare il processo e di fatti processuali le attività delle parti del processo sempre di più si confonde l'obbligo di informare con quello di svelare fatti riservati
Naturalmente anch'io avendo fatto il cronista giudiziario per molti anni
Ho speso molto tempo e molte fatiche per svelare fatti riservati e più lo erano più mia faticavo
Ma questo è un equivoco non vi è dubbio che il giornalista debba pubblicare ciò che sa ma la pubblicazione di una notizia riservata parte altri profili
Ripropone la trappola del favore illecito che esclude di per sé la funzione di controllo da parte dell'informazione
Quando si accetta di pubblicare una notizia avuta illecitamente si conclude un patto di non controllo con l'autore della confidenza
Il giudice inevitabilmente comunica con i propri atti che curiosamente sembra metterlo in concorrenza con il comunicatore professionale cioè il giornalista occorre allora comprendere e far comprendere che se il fatto giudiziario di per sé messaggio sociale la comunicazione di stampa è altra cosa è lo strumento per leggere anche il messaggio giudiziario in tutte le sue possibili prospettive che rende possibile anche la mediazione politica
Mani pulite soprattutto è stata caratterizzata da questo errore di comunicazione
La massa di jazzisti e mi giudiziari è stata seguita passivamente
Sia quando è stata criticata che quando è stata applaudita dalla stampa perché non si è consentito alla mediazione della stampa di seguire il proprio ritmo logico che starei per dire biologico
Non si è quasi mai inserito nei resoconti degli arresti ad esempio quando si susseguivano a ritmo incalzante quasi ossessivo
Una analisi distaccata Serena fredda delle notizie Essex seguivano come dei bollettini di rastrellamento
Erano i giudici a fare malte richiamate realmente la cronaca non solo a formarne oggetto
Faccio un'osservazione personale fino a non molti anni fa era difficile per un giornalista avere notizie importanti da un giudice poi il costume cambiato e questo soprattutto perché le affinità ideologiche tra stampa i giudici di estrema sinistra hanno fatto cadere molte remore deontologiche in favore di una indiscutibile fraternità
Poi il costume si è diffuso ben oltre le ideologie ma il fatto più grave non è il perpetrarsi di scorrettezze
Ma la reciproca al subalternità di due funzioni quella di informale è quella di fare giustizia indotte sempre di più a conformarsi preventivamente a uno standard culturale anziché alla propria specificità
Il disco sapeva fatto vale anche per i difensori non vi è importante processo che non si avvalga o si prepari
Caso Pacciani con un'accorta strategia di stampa il che crea un'altra occasione di mortificazione dell'informazione
Infine mi pare che i guasti più seri del quadro
Sono di natura politica è innegabile che la cattiva qualità del personale politico si misura dal fatto che molti di quanti fanno politica vivono attraverso la semplificazione giornalistica
L'evento virtuale in politica più reale che mai questo può illusoriamente fare credere ai giornalisti di essere molto potenti già che talvolta possono fare da Alboni Groom
Ma finiscono per togliere alla società civile una fondamentale risorsa i sistemi democratici e quelle maggioritari in particolare vivono di autonomia e critiche muoiono di accordi finti la politica del nostro Paese è certamente indietro
Ma anche perché a loro volta sono indietro giustizia e informazione che debbono attrezzare diversamente le loro professionalità e non a caso
Non è stato detto almeno da quando sono arrivato che anche i giudici cercano un codice deontologico e
Ai miei occhi appare assolutamente paradossale che in un convegno si sia elencato una prima bozza del comportamento del giudice dove insomma in sintesi il Consiglio sarebbe ricordatevi di allacciarmi le scarpe quando uscite di casa perché i consigli erano del genere non dovete ingerire nei processi dei colleghi non dovete racconta raccomandare imputati che conoscete insomma un delirio cioè se una categoria quella dei giudici
Alla ricerca non basta Ando I dieci comandamenti e tutto quello che è seguito per comportarsi correttamente vuol dire che anche lì ci sono fibrillazioni molto serie
E allora volevo dire che la politica nel nostro Paese dicevo è certamente indietro ma anche perché a loro volta sono indietro diceva ancora giustizia e informazione che debbono attrezzare diversamente le loro rispettive proprio professionalità mi viene in mente un possibile esempio si afferma molte volte
La negatività di un certo protagonismo dei pubblici ministeri è verissimo Sibari però che con il nuovo Codice il Pubblico ministero eh oggettivamente un protagonista egli cioè si pone pubblicamente e non più nel segreto di una istruzione a pretendere la punizione di un cittadino
Egli legittimamente gestisce un potere che lo rende di fatto attore protagonista della vicenda sta alla stampa fare in modo finisco due secondi di pazienza
Che questo essere necessariamente protagonista di un processo
Non lo faccia diventare protagonista sociale improprio cioè portatore di una istanza personale piuttosto che di una doverosa istanza professionale tecnica fondata sulla legge
Fatta si rammenti da altri
Questo negli ultimi tre anni è stato dimenticato
Dai giudici e purtroppo spesso anche da noi giornalisti grazie
Professore Massimo Villone
Senatore titolare della
Col politico adesso ed equilibrata
Comunismo associazione tra i magistrati su questo
Io posso
Devo fare numeroso giustificazionismo però
Un acume politico
Costituzionale dissuasive Porcu il nostro orgoglio basta
L'informazione siamo giunge uomo libertà di manifestazione del pensiero libertà
Privilegia
C'erano tutte le loro forza secondo me giallisti
Come cardine
Democratico
E qui
Il meccanismo che si applica si applica e si è visto applicare anche stasera è un meccanismo il bilanciamento degli interessi
Delitto di cronaca segreto formazione e difesa
E spesso il bilanciamento di interessi a livello costituzionale diventa sia detto senza offesa per nessuno
Un contrasto tra categorie
Perché le categorie sono non non al passo corporativo ma come soggetti che portano i valori che poi si traducono nel bilanciamento e quindi avvocati contro magistrati
Avvocati contro giudici magistrati quando lo scontro
Contro giornalisti e così via e questo mi pare quattro che è venuto fuori sentire qui il punto di bilanciamento si può spostare un po'più avanti un po'più indietro un po'più a destra un po'più a sinistra seconda come si vedono le cose
La Corte costituzionale complessivamente ha fatto un'operazione ha operato bene questo settore
Guardando
Come dire all'allargamento mai a stringere i cordoni quindi nel senso della tutela della
Libertà
E fin qui va tutto bene una vicenda
Tipica di un di un riflessione costituzionalistica scrive assolutamente noto assolutamente classica come sta su tutti
E come politico però causa di offrire un po'un po'diversamente perché abiti così poi chiedere allora questo bilanciamento lo traduciamo in Norvegia ha detto c'è una carenza normativa si forse è vero forse no
Chiaramente si può intervenire normativamente lo diceva molto bene prima di lui Siniscalchi io non so se ne avverte bisogno ordinario
Possiamo fare carico debitamente annotato tutte le indicazioni che sono venute vedremo che cosa si potrà fare in termini di iniziativa legislativa
Possiamo tappare qualche buco mettiamola così
Ma pensare al leggi ficcare totalmente
Questo settore io credo che sia cosa impossibile inopportuna
La cultura dell'informazione e probabilmente quello che ci può aiutare il più
Ma non perché ci sia un'impossibilità tecnica dirige Ferrario direi anche perché forse non serve tanto ormai legiferare su queste cose
E non so nemmeno se servono i codici deontologici perché per un motivo che dirò apre io ho la sensazione
L'informazione in un certo senso ci sta scappando di mano
Quello che
L'evoluzione informatica e telematica
Sta conducendo una mutazione genetica del problema informazione io credo
Noi ci siamo a un'evoluzione tecnologica rapidissima che va be'satelliti alle banche dati a internet per cui siamo di fronte
Strumenti che fino a ieri erano impensabili che espongono che consentono la formazione di una quantità di informazione
Impensabile fino a ieri alla distribuzione di queste informazioni in modo fino a ieri altrettanto pensa pensate per esempio a caso di internet la pipa recente vicenda del terrà informato l'informazione pornografica come si è detto che un singolo Paese ha cercato di fermare
Vedete come sia un problematica che fino a ieri non non era tecnicamente struttura nei termini in cui c'è che cosa succedendo cosa succederà domani quando non so se i giornali andando su internet che succederà è un problema che ci si può contratti
Io credo che cambieranno molte cose
E che cosa sta succedendo io penso che noi governiamo sempre meno per questo mi pare il punto nodale
Il momento in cui si forma e si distribuisce l'informazione
Noi non dobbiamo più pensa
Come se il fenomeno informazione fosse davvero governabile perché vedete quando si parla in termini di bilanciamento si assume in premessa che è un l'entità che viene bilanciato sia governa
Perché se no come si fa cancella e tutto il nostro pensa anche costituzionalisti così contro questa premessa che noi in qualche modo abbiamo sotto mano un rubinetto che possiamo stringere orlato gambe a seconda delle necessità
O a seconda di dove si pone quel punto di bilanciamento che riteniamo accettabile
Ma siamo sicuri che è ancora così
Io ho l'impressione che l'informazione sia una sorta di come dire di condotta da nella quale la pressione dell'acqua
Sta aumentando in modo esponenziale
Se fino a ieri restringere un po'il flusso dell'acqua
Si poteva stringendo un poco il rubinetto adesso terrà restringere quel flusso dall'acqua quel rubinetto bisognerebbe stringerlo tanto che metteremo probabilmente a respirare pezzi
E questo è quello che sta per succedere
E quindi io penso che
Non siamo più nei termini che eravamo abituati a vedere fino a ieri e che quello che accade
Riducete i problemi che fino a ieri per noi sarebbero stati fondamentale problemi di diritto costituzionale è un po'mi sia permesso senza offesa per nessuno particolarmente ovviamente un po'alla dimensione di baruffe da cortile posteriore
E che non siamo nemmeno più in grado di disciplina perché non abbiamo i poliziotti idonee a farlo
Quindi io credo che sembra dando per scontato che poi al legislatore di possiamo vedere di tappare conoscevo qualche buco così evitiamo
E in questa nuova realtà bisogna tener conto che conduce alla fine a un solo risultato io credo al fatto che
Se vogliamo operare efficacemente possiamo farlo sempre più sul lato non del governo dell'erogazione tra virgolette o dell'informazione ma del percettore dell'informazione
Cioè quello che veramente fondamentale oggi e agire sull'altro versante la scuola la società e la politica
Cioè dare consapevolezza
Rafforzare
Quel destinatario dell'informazione che oggi è uno che poi non è più nemmeno destinatario passivo perché senza offesa per gli amici giornalisti ma il sacerdote dell'informazione probabilmente domani conteranno molto quindi oggi perché ci sarà un come dire una capacità una possibilità molto più immediata e molto più diretta
Sì credo adesso che si scuote ma se pensiamo che so in Europa di qui a qualche anno aprendo quaranta abbonati milioni abbonati a internet che la stessa cosa di oggi io credo di no
Cioè che cosa succede io non ha idea di che cosa succederà
Però sicuramente chi oggi e il professionista per la formazione dell'informazione e della distribuzione l'informazione per forza di cose o sarà lui stesso dentro quel mezzo oppure contrari
E anche se Sardegna lì dentro poi non avrà più le stesse regole di oggi cosa vorrà dire un codice deontologico come funzionerà
Avrà più efficace
Quindi io penso che dobbiamo operare come diceva sull'altra Gazzetta sull'altro pezzo cioè ci la forte rafforzare il cittadino a rafforzare destinate all'informazione della sua consapevolezza perciò dicevo scuola
Società politica queste sono in via Greve per non dico a controllare perché impossibile ma per rendere
Fruibile in modo corretto nel futuro
L'informazione perché a me pare che futuro non guarda in faccia nessuno non guarda in faccia né agli avvocati
Bernard gessati e nemmeno ovviamente costituzionalisti
Allora
Però
Adesso
Al
Ma
E io sono
Allora io
Volevo soffermarmi su un dato di fatto imbuto essere ignorato
Cioè l'egemonia del PM di pubblico ministero all'interno del processo
Si è trasformata anche in via egemonia del Pubblico ministero all'interno dell'informazione
Informazioni ore è un molo Gaza Pubblico ministero
Il sua arte predominante
E questo è il dato negativo perché noi sostanzialmente siamo residente credendo
Ma quello che a quello che al dettaglio dove riesce nel mille duecentosessantuno definiva l'etica della
Allora si usciva dall'epica della paura tra l'etica della paura
Verso e ci si andava verso l'etica del fare
Ora invece si preferisce presso l'etica della paura
E non si riesce più a fare a creare atto due
E stiamo attenti che di questo passo ufficiale quello più a produrre informazione
Perché in realtà e ci sono delle leggi sciagurate
Che stanno trasformando e purtroppo il sindacato e prego il collega del sindacato del Presidente Associazione dei cronisti di starmi a sentire
Purtroppo il sindacato fino dura non ha preso coscienza dei guasti che si sono verificati all'interno del Paese e del mondo dell'informazione
Parliamo della responsabilità oggettiva dei direttori dei quotidiani e dei giornali
La responsabilità oggettiva di un direttore di un quotidiano si trasforma nell'arco di sette otto il van cosa come quaranta cinquanta rinvii a giudizio
Per quaranta cinquanta rinvii a giudizio dipendono sentenze
E cioè il direttore di un giornale quindi giace la sua responsabilità oggettiva
Diventa un potenziale e incerto
Galeotto detenuto cioè chi vedrà la sua alla sventura di dirigere un giornale soprattutto un piccolo giornale che è oggetto di agguati da parte anche di un certo tipo di personale politico
Bene quel direttore di giornale
Massimo dopo sette otto anni se non interviene una amnistia quelli dietro ogni giorno il giornale si vede spalancare le porte del carcere e meraviglia che fino ad ora il sindacato dei giornalisti non si sia
Posto questo problema
Perché io come giornalista Emilio nord fino ad ora non ho rimediato una querela ma come direttore di giornale olimpico rimediato qualcosa come sessanta rinvio a giudizio
E poi c'è anche un altro dato
I cui nessuno va e lui vedo che il presidente la nostra dell'Unione cronisti mosso disinteressarsi
Basta fuori Presidente perché io stavo per far bene anche perché anche perché in italiano in genere noi in genere in Italia quando affrontiamole questione le questioni serie
Poi in genere in Italia chi dovrebbe ascoltare si guarda bene dall'ascoltare ora vedi
Io chiedo un intervento serio da parte dell'ordine per la tutela dei direttori di giornale perché se noi non sciogliamo questo nudo della responsabilità oggettiva
Noi andremo verso un tipo di informazione protetta verso un tipo di informazione subalterna
Ai clienti
Non c'è nulla da fare non abbiamo nella maniera più assoluta nessuno scandalo
E allora ancora un altro gatto
Qui negli ultimi anni negli ultimi anni di informazione
è stata subalterna all'ideologia del processo e dell'Inquisizione
Del processo inteso come inquisizione
L'informazione informazioni si resta subalterna questa ideologia e guasti che si sono verificati all'interno del Paese sono fino
Abbiamo avuto una criminalizzazione
Di intere
Di di intere classi politiche senza essersi resi conto che in realtà abusi faceva il videogioco dei oligarchia da parte di chi aveva tollerato che quelle classi politiche
Continuassero addirittura a delinquere per anni per decenni e che mi frulla Sire
Poi successivamente siamo arrivati con cura a un intimidazione anche nella stampa intimidazione sottile che colpisce chi non si allinea arco
C'è stata una vergognosa sentenza di un plotone di esecuzione e Tribunale disabile
Che ha condannato un mio collega un mio collega due anni
A due anni dissipato Iannuzzi come direttore editoriale direttore editoriale del Giornale di Napoli e noi sappiamo che dietro l'editoria non hanno nessuna responsabilità
Di quanto pubblicato dai giornali
Perché è stato scritto in quella vergognosa sentenza che Iannuzzi era stato l'ispiratore
Della politica editoriale del giornale quindi ispiratore del titolo
E del servizio pubblicato dal giornale
Io che ero ancora direttore del giornale ho affermato e sostenuto che Iannuzzi era completamente all'oscuro
All'oscuro di quando pubblicavano
E nella titolazione che è di cui ero l'unico responsabile
Bene gli annunci è stato condannato a una a due anni io a un anno e sei mesi e con lei
Che ha scritto l'articolo a un anno e due mesi
Allora quando si arriva a questi livelli
Di prevaricazione egli dell'organismo e non essendo addebiti a definire terroristica questa sentenza significa che il livello di guardia è stato superato
E significa che oggi quella sentenza colpisce tre giornalisti napoletani
Ma che domani quel tipo di sentenze compilato tutti i giornalisti che si schiereranno con polemica della paura e controlli quell'ideologia del processo
Questo è un dato guardate che
Chi mi conosce sa bene e penso che il qui alcuni colleghi mi conoscono Garda guarda da un quarto di secolo che il ma la paura intesa come preoccupazione del dell'accaduto o di quello che può accadere non mi riguarda non mi tocca
Però di fronte a una persona che si assume tutte le responsabilità
E che dice di ritengo responsabile di quello che è avvenuto ecco non è una persona che è certamente innocente
E devo ancora di più Ermanno Corsi ha avuto il coraggio due anni e mezzo fa di intervenire in difesa miglia di altri giornalisti che pubblichiamo una notizia su un blitz
Antica bene sono stato rinviato a giudizio per favoreggiamento
Ma guarda in mano che rinviato a giudizio per favoreggiamento però non lo sono stati i direttori di altri due quotidiani che pubblicano stesso codice dico di più
Io pubblicai e mi si immagino quella notizie ci sono le prove alle due di notte la stessa notizia fu pubblicata e messa in Baggio da Repubblica le nove di sera
E siccome ripubblicare dizione che esce la prima edizione di Repubblica che è in vendita a Roma edizione con la cronaca di visone con la cronaca di Napoli
Bene alle dodici e mezzo a piazza Colonna c'era l'edizione di Repubblica colorito dei Brics un'ora e mezza prima che io la pubblica sì
Bene Repubblica non è stato in esilio sullo stato in cui si risale certamente condannato
Allora noi o
Affrontiamo queste questioni con serietà e con rigore anche come sindacato dei giornalisti
Altrimenti noi abbiamo per ora
Per ora il plotone di esecuzione nei confronti di quattro cinque sei sette otto giornalisti che hanno di coraggio di uscire dal Coro ma poi avremo il terrore
L'esercizio del terrore nei confronti di voi giornalisti che renderanno di uscire dal coro quando ci accorgeremmo ci accorgeremmo di come sono condotte certe inchieste
Ecco allora perché rivolgo un appello Ermanno rivolgo un appello perché a livello nazionale ci si renda conto
Della brutalità che in questo momento sta caratterizzando l'opera della magistratura verso i direttori dei giornali
Questo è un tipo di azione intimidatoria che impedirà di fare informazione la che qualche anno perché ha colpito mediatica dove troveremo più un direttore di giornale disposto a correre un rischio a pubblicare una notizia
Quando sa che nell'arco di cinque sei anni cumula
Decine e decine di rinvii a giudizio quando sa che ormai si è condannati
A quindici venti milioni
Da pagare immediatamente
Anche a prescindere dall'ipotetico appello
Con le provvisionali
Senta ringalluzzito sala pubblica è stata condannata una provvisionale di cento milioni
Cento milioni
Per aver pubblicato una notizia
Siamo arrivati alle provvisionale di cento milioni a prescindere da quando nella deciso in appello o in Cassazione
Allora vi so dicendo siccome in questo tempo individuazione
Però ora sta colpendo soltanto diciamo i marginali della professione
Ma voi credete sul serio
Che in questo tipo di intimidazione voi non compirà anche gli altri
Ecco quindi l'appello che rivolgo a tutti quanti voi
Allora o ci salviamo poi salviamo l'indipendenza
L'indipendenza
Dell'informazione perché è inutile che stiamo qui a fare e a disquisire su internet e trenta milioni
Di utenti di internet quanto pochi nessuno avrà più il coraggio di informare in Italia
Ecco professor Casavola quello che le chiedo come
Ex preside della corte costituzionale
è possibile mai che siamo arrivati alla barbarie perché barbarie della responsabilità oggettiva che ognuno risponde dei reati commessi da altri
E poi è possibile mai nel momento in cui un direttore cumula sessanta settanta rinvia a giudizio e trenta condanne di a un mese o due mesi a un milione di ammenda a cinquanta milioni di provvisionale è questo direttore dico come vorrà più svolgere come non ha più svolgere tranquillamente se non è il suo pensiero io sono stato ora rinviato a giudizio con il vetro del mattino
Da un magistrato per una conferenza stampa alla quale ho partecipato in qualità di parlamentare
Quindi qui non esiste nemmeno più diritto alle non è manco più riconosciuta l'instant insindacabilità dell'attività del parlamentare
E trentuno del mattino è stato inquisiti rinviato a giudizio unitamente a me a un altro parlamentare e altri due giornalisti perché ha pubblicato il resoconto Londra luminoso il resoconto di una conferenza stampa
E allora
Io penso che dovremmo come giornalisti come avvocati come magistrati come comuni di diritto
Come persone che tengono a tutelare lo stato di diritto dobbiamo affrontare questi problemi
Perché lo so che la stragrande maggioranza dei colleghi ora scrolla le spalle perché bene o male
Loro sono tranquilli e sereni perché un giornalista sega Massimo e la sua carriera professionale può cumulare tre-quattro querele cinque guerre
Io personalmente in venticinque anni di attività professionale come migliaia attività professionale diretto l'unione non posso vantarmi di una essere stato mai correlato da fisso
Mai
Però state attenti
State attenti perché non rinunceremo noi saremo costretti a non informare più ecco perché il mio è un appello che rivolgo Alemanno che rivolgo al sindacato perché il c'è un segmento della magistratura che sta utilizzando questo strumento per far sì che la stampa risponda a una logica che quella dell'egemonia dei clienti
è un disegno questo dissennato politico ed è un disegno politico dal quale a quale non ci possiamo opporre soltanto con il rivendicare il rivendicare tutte quelle garanzie proprie dello Stato di diritto
Sinistra
Vincenzo Albano e quindi mentre attendevo l'inizio di questo convegno ho preferito pensando alla presenza di tanto autorevoli giuristi parlamentari magistrati avvocati
Di redigere una scaletta lamentela redimerlo mi veniva alla mente
Quella frase che pronunciò il cancelliere di ferro i giornalisti sono oltre liberi di scrivere quello che vogliono io difenderò fino alla fine dei miei giorni la libertà di stampa perché io sono libero di arrestare i giornalisti
Detto questo però credo che cercavo di andare per sintesi rinunciando a gran parte di questa scaletta sia pur frettolosa che è un momento di rilievo al di là delle considerazioni sui temi specifici che sono stati svolti con tanta la precisione con tanto rigore momento di rilievo di ogni discorso in tema di formazione quello in cui si tende a chiarire le rispettive ispettivo fondamento della libertà di informazione
E del diritto d'informazione all'informazione e inoltre individuare la consistenza le situazioni giuridiche corrispondenti perché inutile dirlo è quasi ovvio fra tutte le libertà quella di esprimere divulgare come dice la costruzione il proprio pensiero si atteggia come la più significativa
In un sistema democratico vicinale inutile citare Jemolo barile lavagna eccetera e altro momento di rilievo nell'analisi dei problemi afferenti questo diritto di libertà è costituito dall'accertamento della sua natura potendola rispettive libertà essere disegnate
In senso statalista ossia funzionale alla
Agli interessi superiori dello Stato over individualistico che come insegna un grande giurista Esposito ha diritto inviolabile dell'individuo di fronte allo Stato in suscettibile di essere sottoposta a condizionamenti a causa gli interessi dell'ordinamento la concezione individualistica ha consentito agli studiosi al collo riguardano affermato questa tesi che
Di sostenere che il diritto di manifestazione del pensiero e garantito al singolo in quanto tale indipendentemente dai vantaggi dagli svantaggi che possono derivare allo stato e siccome d'altra parte confermano il contenuto personalistico della Costituzione a dichiara di inviolabilità diritti fondamentali attribuita la verso una senza che siano menzionati in questo deve essere ribadito l'interesse dell'ordinamento e quello dalla società
Se d'altra parte si accogliesse la concezione funzionali istiga della libertà di manifestazione del pensiero non si potrebbe non riconoscere una ingiustificata limitazione alla SIP esigenza della libera esplicazione della personalità dell'uomo
Così come riconosce espressamente l'articolo due della carta fondamentale dello Stato
Tale concezione quella cioè la quale ha parlato ora secondo cui il fine del diritto di libertà in discorso sarebbe il conseguimento di finalità sociali in particolare la formazione della pubblica opinione qui il rigore il pensiero di Einaudi
E di altri esponenti insegni della politica nazionale strumento necessario per ragionamento interessi collettivi anche qui è superfluo professor Casavola ricordare Mortati Biscaretti di Ruffia
Tra le cui tale concezione dicevo e peraltro con le correlata all'idea di coloro che pretendono di estendere le garanzie costituzionali
Concernenti l'interesse del comunicatore come si dice con un'espressione ormai consunto all'uso a quello del fruitore già che così sostengono e questo lo sostiene il professor Lipari attento commentatore della giurisprudenza costituzionale che in ponderosi volumi pubblica la casa dice Giuffrè
In quanto sarebbero dicono i poli di un rapporto giuridico una pretesa quella della esistenza di un Polo di una rapporto giri che se da un lato è volta a rendere evidente la rilevanza sociale sociale dell'attività informativa dall'altro
A concludere tende a concludere che l'imprenditore editoriale
Deve tenere nel giusto conto l'interesse del fruitore dell'immagine della della informazione qui è stato ricordato l'asso nella manica Omar vorrei dire che parossistica valutazioni quel secondo pro questo secondo profilo e Quinto potere quel celebre film di Sidney Lumet
Dicevo e ad mi sembra quindi agevole in qualche modo mi perdonerà la colpevole arroganza teorica all'insigne professor Casavola maestro sin dagli anni dell'università di tanti fra noi
Contestare la tesi secondo cui la libertà di informare
Non esisterebbe se non in quanto esista anche un diritto all'informazione ossia i due poli del supposto rapporto giuridico
Se per diritto alla informazione si intende il diritto ad una pluralità di fonti certe il discorso è indiscutibile ma se come sostengono taluni
Taluni studiosi tra cui soprattutto Lipari si intende viceversa il diritto alla fine formazione come diritto soggettivo tutelabile allora la contestazione può esser fatta in termini precisi secondo le norme Della Corte la Carta costituzionale e soprattutto
Con la struttura della libertà costituzione tutelata che essendo identificata con un diritto alla persona e per ciò stesso un diritto soggettivo di natura assoluta nei cui confronti i terzi tempi rapporto con Crespi proprio pensiero
Debbono rinunciare o dovrebbero rinunciare a qualsivoglia interferenza sull'attività informativa costituzionalmente garantito
Infine atteso che l'articolo ventuno tutele in via di principio la sulla libertà attiva di informare mi sembra che non esista e qui si può fare riferimento alle fonti convenzionali Patti
Il patto sui diritti dell'uomo la Carta delle Nazioni che viene un arando la sua
La sola libertà attiva riforma mi sembra che non esista a livello costituzionale un diritto all'informazione Sivo soltanto parlare di libertà di essere informati o di ricevere informazione del resto è proprio in questo senso che si è espresso
Come ha detto Esposito fare lo maestro Casavola la Corte Costituzionale con le sentenze a partire dalla numero uno del cinquantasei che si occupava di pubblicazione dis stampati sottoposti a sequestro a parte l'Authority a di polizia
Perfettamente
Attacca dicevo come sentenza cinque centocinque del settantadue novantaquattro del Santander sette in cui si parla testualmente di interesse generale all'informazione e non di diritto
Naturalmente occorre dire che sia a livello costituzionale si sarà questo trenta secondi Saluzzo per finire
Sai cosa anche no no positivo no no no sì mi rendo conto accade taglio subito allora allora passo subito a un altro argomento no no no no non era prevista
La
Io posso tagliare tutto
L'avevo messa
In sintesi lo sta dimostrando
No no
No
Dunque dicevo dicevo
A
Perfetto
Diceva beh comunque
Stavo perché stava per dire mi avete fatto ideali un attimo solo riprenderemo quel pubblicheremo gli atti e eh ma devo riscriverli che sono appunto
E dicevo
La pretesa di un della esistenza di un diritto ad essere informati collide con la formula così c'è l'articolo ventuno in secondo luogo con la struttura della libertà costituzionale tutelata che è un diritto della persona
Oltretutto oltretutto la tesi razziste sussistenza di un rapporto giuridico tra comunicante fruitore
Implicherebbe implica comunque una conseguenza pericolosa
Quella del condizionamento in quanto ai contenuti in cui sarebbe sottoposto gli informa nei confronti del soggetto destinatario solo incidentalmente posso fare un riferimento per esempio all'obbligo di obiettività completezza d'informazione radiotelevisiva televisiva pubblica
Che non postula l'esistenza di un suggello diritto soggettivo dell'utente radiotelevisivo sui contenuti all'informazione
E questo mi pare e mi pare che questo sia
Assolutamente Pacifico si ponga mente mi avvio alla conclusione taglio tutto
A anche perché pensavo di far fatto prima
Alla dunque sì fondamentale informazioni sulla composizione per esempio come diritto all'informazione di un prodotto commerciale o a Moggio ragione di un prodotto farmaceutico lì interviene il diritto all'informazione
Determinato da specifiche per specifici riferimenti di legge
E lo specifico diritto soggettivo all'informazione che è riconosciuto al consumatore alla stregua dei quanto dispongono gli articoli trentadue e quarantuno dalla carta così a tutela della salute e della e il del limite della utilità sociale
E allora dico dico saltando ancora ancora Bari passi perché l'ora è tarda e ha ragione il presidente vuole solo che non vada in un'altra regione avevano allora
Ripeto va be va be'
Va bene va be io posso io età taglio tutto va bene non non non e come è che io posso io posso anche passare gli appunti
Mi servono tre minuti soltanto lei poteva benissimo allora dicevo che sul punto Cybo concludere senza abbandonare la concezione individualistica che si può ravvisare ne alimenta esclusi di espressione
Di diffusione del pensiero anche una dimensione funzionale sottesa al buon funzionamento del sistema dei Vopos diceva che trova nella circolazione ed è uno dei suoi punti di forza questo la firma ad esempio pace con l'autorità che gli è propria
Già che questa accresce il patrimonio collettivo del sapere consente
Queste riferimento che faceva l'insigne professor Casavola alla crescita culturale del Paese consenta ogni città di formarsi una motivata opinione della realtà in cui opere determinarsi delle proprie scelte
Dunque dicevo il riconoscimento natura personalistica della libertà di pensiero e quindi di stampa
Esclude non comporta che di esso possa fare est esser fatto esercizi indiscriminato essendo connaturato a concetti rito quello del limite così come nell'ambito l'ordinamento le varie sfere giuridiche si limita precisi reciprocamente per potere coesistere in un ordinata convivenza sociale
Giusta quel che ha riconosciuto la sente la corte consiglia nella sentenza che alla quale faceva riferimento alla numero uno del cinquantasei la difficile individuazioni tali limiti ha occupato lungamente dottrine accedere su questo il il come dire la la la controversia ancora Tagliente perenne
E ed è stata affrontata ora alla stregua della teoria delimiti differenziati materie privilegiate la natura scientifica arte alla natura scientifica pulire Giosa
Fois Delitala delle informazioni e ho finito corsi ora dei limiti costituzionali l'articolo sui tre per esempio pari dignità sociale dei cittadini ora secondo i limiti logici la verità oggettiva la
L'atteggiamento di compostezza del giornalista eccetera e quindi utile ricordare ancora Mantovani nuova eccetera ed è facilmente rilevabile dalla circostanza che l'articolo ventuno non contiene riserva a favore dei beni diverse da quelle buon costume per questo credo
Che si possa articolare un discorso sui temi specifici ma lo dico per carità professors Casavola rivedendo quel che già ho detto senza arroganza teorico presunzione
Che sarebbe certamente arbitraria per la mia pochezza scientifico credo che debbano essere questi punti di partenza dell'ulteriore esame dei temi specifici che sono stati comunque qui puntualmente ed in maniera approfondita esaminati
Ora grande rapporto di amicizia e la stima che ho l'autore sente mi hanno consentono perdono sia in carica così ringrazio i relatori tutti ma soprattutto voi per questa eroica resistenza durata più di tre ore
Dopodiché
Chiese ovvero anche
Oltre che prevedere solitamente grazie