"La Repubblica delle autonomie" org. da Rifondazione Comunista

Andare la parola
Per l'introduzione di questa seduta
Ma io sì gli ho salvato
Da voi la parola per dire gli interventi nel nostro convegno agli ospiti che sono presenti questa mattina
Per poi arrivare alle conclusioni del convegno dell'intero convegno come sapete terrà il presidente del partito Armando Cossutta
Contiamo
Quindi finire in un'ora ragionevole della tarda mattinata
Per questo insomma chiediamo anche un'assiduità di presenza ai lavori di questa seduta conclusiva del nostro convegno la parola al compagno si traduca
Voglio innanzitutto
Ringraziare quanti hanno partecipato alla nostra interessante discussione
Credo che si noi anzitutto i relatori ma anche tutti gli altri intervenuti abbiano colto un segno che abbiamo inteso dare a questa iniziativa
Che a me sembra importante che voglio sottolineare la volontà di via più farci del diritto di discutere di far discutere di una questione così delicata dandoci laggiù della riflessione e tentando di sottrarre la riflessione l'elaborazione non soltanto alle contingenze politiche ma lasciato morire così con più forza alla manovra politica
Aver colto questo segno ed è stato un po'il filo conduttore anche dei vari interventi
Mi è sembrato appunto interessante ma allo stesso tempo anche la spia di un disagio che da troppo tempo attraversa quanti di queste materie ci occupiamo anche del nostro lavoro quotidiano un disagio spesso non Espresso con l'ha dovuto a forza ma che evidentemente ed tale e su cui dobbiamo e abbiamo la necessità di riflettere
Perché a me questo disagio sembra anche se riesco a leggerlo bene
Il segno anche che in tanti di noi c'è la inconsapevolezza di dover contrastare nel nostro lavoro quotidiano non solo all'interno delle istituzioni ma nel far politica più in generale da una parte questa separazione così forte tra questione sociale questione istituzionale che continuiamo a portarci dietro e dentro ed è questo a mio avviso un segno anche di debolezza ma soprattutto ci troviamo a contrastare ormai da troppo tempo dalla fine degli anni ottanta comune incultura politica e costituzionale
Che Mammana costruito in questo Paese anche un deperimento dello spirito della Costituzione
Ha costruito in questo Paese una
Sorta di spregiudicatezza nell'affrontare la materia costituzionale e soprattutto ha negato a se stesse questo è l'aspetto più grave la capacità di un'attenta lettura di un'analisi di quanto stava accadendo e di quanto sta accadendo e annegata se stesso la capacità di costruire le risposte giuste
Ed ha inseguito invece da una parte il terreno delle scorciatoie elettorali elettoralistiche d'altra parte ha continuato a ragionare nel corso di questi anni
Soltanto di governabilità come panacea alle questioni aperte nel nostro Paese nella crisi democratica di questo Paese e ha continuato a ragionare continua a ragionare anche in questi giorni soltanto
In di regole senza interrogarsi seriamente sul perché della crisi della democrazia e sulle questioni che invece ieri sono tornate con accenti così forti anche di verità nel nostro dibattito e punto di questo voglio ringraziarvi
Perché qualsiasi lavoro ne dobbiamo fare anche quello che ci accingiamo a fare nella Bicamerale nel momento in cui Sava sarà barato
A mio avviso deve proprio partire da questo non soltanto da allegare
Insieme
Perché sono legati assieme a forma di Stato forma di governo leggi elettorali ma soprattutto dalla capacità di legare assieme
Quello che il cuore della questione che stiamo per affrontare che dobbiamo affrontare le ragioni di una crisi di rappresentanza
E le ragioni stesse del perché oggi ritornare a discutere di sovranità e tornare a discutere in uno scenario che non soltanto
Politicamente a dentro questo disagio ma soprattutto là dentro socialmente
Tornare a discutere ragionare a partire da un dato di frammentazione di disgregazione e di perdita di senso comune sul terreno istituzionale costituzionale che è fortissimo e diffuso
L'allarme per la secessione da questo parte da questa consapevolezza che abbiamo in maniera così forte io credo che ieri una giornata di ieri sono state dette
E voglio per questo ringraziare soprattutto i relatori ferraioli nuziali
Ferrara
E l'altra importante relazione quella sulla questione europea ma soprattutto sul terreno la cultura costituzionali sono state dette parole molto importanti Ferrajoli ci ha richiamato a questa ci ha richiamato a
Tentare di usare in modo giusto le parole ad una riflessione sulle parole e ne siamo anche all'inizio di una stagione congressuale del nostro documento congressuale
Ad un certo punto si dice anche che abbiamo la necessità di dotarci di un'altra cassetta degli arnesi per capire leggere la realtà le parole sono gli arnesi necessari e sulle parole bisogna tornare a riflettere ragionare
E io credo che le questioni che ieri sono qui rincorse
Sono state importanti perché hanno rimesso nel giusto binario quello che spesso viene vissuto anche in modo contraddittorio e con lacerazioni ad esempio garantismo si garantismo no
E giustamente Fraioli sia ricordato del paradigma dello stato di diritto
E proprio il garantismo inteso come una trama di vincoli e limiti per tutti i poteri come la soggezione alla legge di tutti i poteri è una verità elementare che dovrebbe essere le mentale è uno Stato di diritto
Ma che a mio avviso non è nella coscienza e nella consapevolezza nella cultura istituzionale e politica di questo Paese forse da qui dovremmo e da qui dobbiamo ripartire così come gli è stato ricordato sia da ferraioli che da Ferrara
Oltre che dagli altri l'incompatibilità degli assolutismi con il costituzionalismo allo stato di diritto
E allora la rivisitazione delle parole ci serve anche per capire meglio senza sostanza della democrazia
Le parole come appunto libertà democrazia
Oggi i devono essere nuovamente sviscerate e devono essere anche la direzione rispetto a cui intendiamo muoverci capendo bene di cosa stiamo parlando quale il conflitto qual è lo scontro
Che è in atto voglio qui dirlo perché anche nel pomeriggio di ieri nei vari interventi
Io ho letto da una parte scelte molto nette come il no all'assemblea costituente
E la sua improponibilità per ragioni costituzionali e politiche anzi di più si è affermato e sono d'accordo che il potere costituente è una messa in Moro della legalità costituzionale
E parola letto anche in qualche intervento
Qualche contraddizione qualche rimozione qualche ambiguità
Su cui io credo abbiamo anche il dovere di dire con chiarezza cosa pensiamo e di anche aprire la strada di un conflitto di conflitti politici
Perché anche il confronto la costruzione di sintesi il dialogo efficace passa anche attraverso la chiarezza delle delle posizioni
E che di che cosa sto parlando io voglio dirla così
Voglio dire che mi è sembrato in qualche intervento soprattutto nel pomeriggio che in realtà stiamo discutendo otto dovremmo discutere
In assenza di differenze profonde sulle linee di riforma e non è così
Sono ha aperto in questo Paese ormai da tempo
Due linee di riforma la discussione di ieri
E soprattutto le relazioni la messo molto bene in luce ha evidenziato tutto questo
Perché le due linee di riforme si possono riassumere mi scusate per la rozzezza in questo modo da una parte c'è chi intende o in o ha inteso o in vuole stracciare la carta del quarantotto
E la vuole stracciare il nome di una liberaldemocrazia intesa come assolutismo del maggioritario come assenza di ogni limite e controllo cone assolutismo del mercato questa posizione della destra non soltanto della destra storica e la posizione di Berlusconi
Ma è una posizione che per molto tempo attraversato e io credo continua ad attraversare anche parte della sinistra
E ed è questa una linea l'altra linea è quella che vuole parlare
E vorrei lavorare ragionare
Non per conservare perché la Malfa ieri ha detto giustamente i conservatori a volte sono i veri rivoluzionari
Ma io credo che invece su questo dobbiamo se non soltanto assumerebbe un dato che ha una sua verità non parziale all'abbiamo soprattutto noi avere il coraggio e l'audacia dell'innovazione della riforma qui l'altra idea è quella di riformare la carta del quarantotto
Dando strumenti iper rilegittimare le istituzioni ma facendo loro con un asse molto preciso che quello di spingere in avanti quello che è scritto nella prima parte della Costituzione e sul terreno dei diritti sociali
Ed è la partecipazione e sul terreno delle libertà ieri pomeriggio intervenendo Elettra Deiana ha posto una questione molto seria quella del paradigma fondativo del patto costituzionale
Poi parlando ragionando sulla necessità di portare in questo paradigma anche la cultura della differenza
Io credo che c'è una grande questione aperta nel nostro Paese come aperta la questione della cittadinanza di soggetti come ancora aperta e con spessore più forte la questione della democrazia come luogo dei conflitti tutta la questione della partecipazione pensiamo ad esempio a come oggi dovremmo discutere riusciamo a discutere anche delle da democrazia sul terreno sociale ad esempio di una legge sulla rappresentanza sindacale che non riesce a decollare
Non riusciva a decollare lo scorso Parlamento e di in questo Parlamento non se ne discute affatto quindi lei questione di cui stiamo discutendo le linee di cui stiamo discutendo
A mio avviso non sono soltanto diverse lasciato morire così per un una grande parte sono antitetiche perché partono da una lettura divenne sei antitetica della crisi della rappresentanza e della sovranità ed hanno quindi disposte Diversi antitetiche
A questa crisi della rappresentanza la sovranità una tesa ad accentrare il potere a democrazia dei capi l'altra invece intesa
Ragionare di potere di poteri tentando non soltanto la diffusione dei poteri a tentando di ragionare su altre qualità del potere
E queste due linee diverse
Devono o possono condurre ad approdi diversi per questo quando ieri ancora una volta ci ha insistito sul fatto che le riforme dobbiamo farne tutti quanti assieme a mio avviso che ha detto una cosa che in una certa misura
Ecco voglio dirla così sembra quasi banale
Ma a suo tempo si è detta anche qualche cosa che è molto ipocrita perché in questo Paese se non si parte da un tessuto di valori condivisi
Io credo che non ci sia la possibilità di sedersi intorno a un tavolo e scrivere assieme le regole perché soltanto partendo da un tessuto di valori condivisi si possono scrivere assieme le regole
Penso che le questioni su cui qui dentro ma anche il rapporto che stiamo vedendo all'interno delle forze politiche innanzitutto tra le forze di maggioranza si possa e si debba lavorare queste questioni
Hanno già dei capitoli su cui scrivere
E bisogna poi tentare di capire realmente cosa scriviamo
Penso che qualche passo in avanti sia stato fatto
E mi auguro che sia stato fatto non in modo formale ma in modo sostanziale e poi su questo le discussioni e le riflessioni le risposte che verranno avanti ci diranno se i abbiamo visto giusto e se le nostre preoccupazioni sono fondate ma soprattutto come dobbiamo lavorare credo che il primo terreno su cui possiamo non dico convenire Mara quale partire per lavorare sia questo no che sta venendo avanti sul presidenzialismo sul semipresidenzialismo
Ormai in tante forze ieri ha parlato Gargani ha parlato la Malfa a io ho parlato altri spero che stamattina ci sono ci saranno interventi di altri rappresentanti di forze politiche ma anche soprattutto la cultura costituzionale di questo Paese questo no al presidenzialismo si sta affermando sempre più
E si sta affermando appunto come rifiuto della democrazia del capo ma si sa affermando e qui Ferrara ieri ci ha offerto una griglia di ragionamento che io trovo appunto forte
E c'è nella scelta del Presidente del Consiglio che insieme assuma in sei anche il potere legislativo oltre che quello esecutivo sia accentrando su di sé tutta la rappresentanza anche quella della sua maggioranza c'è un dato di autoritarismo che è insopportabile per la nostra idea di democrazia la dico proprio così insopportabile
E allora io credo che se partiamo da questo rifiuto del presidenzialismo del presenzialismo del semipresidenzialismo sulla forma di governo noi possiamo anche capire come che cosa possiamo delineare non ritorno sul nesso che c'è tra forma di governo e legge elettorale è chiaro a tutti quanti noi e quindi su questo dovremo lavorare noi siamo attestati
E mi sembra di essere in compagnia anche con quanto dicono i popolari ma siamo attestati ad esempio a ragionare sulla legge regionale come uno terreni su cui costruire anche una scelta che va da in avanti m'interessa invece di più ragionare appunto sui poteri del presidente del consiglio del Parlamento
Perché il vero nesso tra forma di governo eh dispetto al ruolo che vogliamo dare al Parlamento io voglio chiamarla democrazia parlamentare senza metterci altri aggettivi democrazia parlamentare se di questo si tratta
Discutiamo pure se bisogna arrivare a mettere sulla Scheda il nome del designato e non può essere questo
La questione sulla quale ci dividiamo su questo si può discutere si deve discutere problema vero reale è capire quali sono i poteri del Parlamento e quali sono i poteri del presidente del Consiglio i poteri dell'esecutivo
Ora anche su questo per essere
Una certa misura netta insomma io credo che ad esempio il potere di scioglimento al Presidente del Consiglio equivarrebbe ad una chiusura del Parlamento ma dico proprio così
Perché un Presidente del Consiglio che assomma in sé legislativo l'esecutivo e che ha il potere di sciogliere il Parlamento beh questo Parlamento in realtà non ha più alcuna ragione almeno per come noi lo intendiamo
Di
Di dire se stesse dire se stesso ma soprattutto è un'idea di parlamento nel quale ancora una volta vengono taciute e negati i conflitti perché se c'è una crisi del parlamentarismo oggi non è soltanto una crisi di efficacia e di efficienza
A mio avviso le ragioni vere di questa crisi sono da una parte perché i poteri sono dislocati altrove e il nostro Paese proprio dentro una bufera Rispetto a distorsione di poteri e al non equilibrio tra i poteri e i poteri forti sono dislocati altrove
Ma anche e soprattutto perché e spesso la stessa sinistra le sinistre
Hanno negato in radice quello che è la ragione stessa la rappresentanza dare voce e potere parola all'interno delle istituzioni al conflitto e ai conflitti il Parlamento questo deve essere nato tu per essere questo
Allora la questione dello scioglimento non è una questione da poco non è una tecnica è una scelta molto netta chiese o si va in una direzione o si va nell'altra
Così come Rispetto ad altre materia sul terreno dei poteri su cui io credo dobbiamo capire di più è meglio
Ieri è stato qui ricordato
Anche del nostro recente incontro con il Partito Democratico la sinistra e altri incontri nel promuoveremmo e avremo con le altre forze politiche innanzitutto di questa maggioranza beh in questo incontro io credo sono stati fatti passi in avanti
E c'è stato un clima positivo e però nel merito di alcune scelte come quella delle quali finora ho parlato noi non siamo andati a fondo vorrei dirlo e dirlo con grande chiarezza
Perché la lettura che ad esempio ieri Massaro ha fatto qui di questo incontro non mi convince nell'incontro noi abbiamo certamente appunto ragionato il come assieme la maggioranza riesce rispetta la forma di governo assegnare dei passi contro il presidenzialismo
Contro il presidenzialismo ma certamente non ci siamo imbarcati nel merito a discutere anche appunto dei Poteri ed è questa una questione delicata difficilissima
E io credo che la cultura costituzionale quella democratica di questo Paese appunto dare veramente un sostegno al supporto molto forte a tutti quanti noi per costruire una mappa di poteri e è una diversa qualità del potere tale veramente la Rete dentro di sé gli antidoti contro il presidenzialismo
Sull'altro versante quello delle Autonomie non aggiungo molto perché mi sembra che su questo ci siano terreni più arati
Anche se e nella nostra discussione di ieri è venuto
è venuto nel l'aggiornamento un dato
Che non è assolutamente secondario e su cui invece dovremmo insistere partendo dalla necessità anche qui torniamo alle parole di e non usare soltanto solidarismo ma di ragionare di e qualità Rismondo
Che la dice lunga anche sulla ambiguità che si è costruito intorno e dentro la parola federalismo
Ma anche su come e invece sul terreno appunto del la pari opportunità non è la partenza morire nell'arrivo per tutti i soggetti cittadini e cittadine si costruiscono condizioni ideali quindi le qualità arrivismo
Quindi credo che dobbiamo raccogliere quello che voluto avanti ieri in una discussione e su questo dobbiamo dobbiamo continuare dobbiamo continuare a lavorare penso che la scelte che l'abbiamo fatto quella della appunto dare forza alle Autonomie sia la scelta più giusta anche nel delineare quella nuova trama di poteri in quell'apporto tra Governo Parlamento
E partecipazione quindi
Viene distribuita e non soltanto in maniera meccanica alcune funzioni ma distribuite Poteri io credo che possa essere una risposta alta
Anche perché la discussione di ieri questo dato non era fortemente presente però io ormai lo avverto e voglio qui dirlo
Credo che la nostra riflessione debba anche essere molto dentro ad un
Di saggio che non ha soltanto ragioni sociali e quando ad esempio ne parliamo di lega noi dobbiamo sapere che da una parte c'è il disagio sociale
D'altra parte c'è una scelta molto netta della Lega di cavalcare questo di saggio in nome di precisi interessi di classe precisi interessi di classe
E però detto queste dentro queste dobbiamo sapere anche che la frammentazione che sta percorrendo questo nostro Paese ognuno di noi ha anche una perdita del senso di sé uno smarrimento delle identità delle identità che chiedono risposte risposte alte cioè i la voglio dire così la questione dell'Unità che per me è una scelta ha bisogno di essere immotivate rifondata ricostruita proprio a partire da questi terreni diritti sociali e delle libertà in maniera molto molto forte o gli avviarmi alla alla conclusione
Dispetto ad altri terreni su cui dobbiamo lavorare certamente la Bicamerale bisognerà lavorare anche complessivamente sul terreno ieri Gargani diceva della giustizia io preferisco dire delle garanzie perché la giustizia è un aspetto delle garanzie
Dobbiamo anche qui lavorare con grande attenzione
E sapendo che e dobbiamo riscrivere i poteri e che questi poteri nello stesso tempo devono avere una loro autonomia quindi forte l'autonomia e l'indipendenza della magistratura ma devono essere tali anche dati costruire tra di sé in un dialogo reale forme di limiti e di controlli di limiti e di controlli qualcuno una volta ha detto che nostra carta costituzionale e tale da me disegnare via E. Ponti tra i vari poteri però queste vie questi ponti oggi mi sembra veramente interruttivo almeno non dialoganti tra di loro
E sia la supplenza che l'Amati la magistratura è stata costretta sia l'acqua sia della politica secondo me aggiorniamo anche di quali sono le raggi le vere questioni che dobbiamo affrontare e però anche qui oggi siamo ad una condizione che diventa insopportabile per tutti per il cittadino magistrato per il cittadino lavoratore per tutti e quindi si tratta anche qui di lavorare
Di lavorare in modo in modo molto serio
Così come io credo che la Bicamerale dovremmo il affrontare tutta questa riscrittura della seconda parte
Con appunto grande spirito innovativo io voglio realmente concludere ritornando a quanto dicevo all'inizio
Perché tra le tante cose che io ieri ho ascoltato con attenzione con interesse mi ha colpito anche quella suggestione che c'era in quelle parole e forse anche per ricordi giovanili avendo io ho studiato filosofia quel richiamo a Socrate e alle democrazie senza capire
Insomma è una suggestione una suggestione molto forte e soprattutto a chi come me di appunto a una pratica politica innanzitutto da Comuni comunista questa della democrazia senza capire qualche cosa che mi tocca nel profondo
E però quando ne parliamo di democrazia senza capi dobbiamo immediatamente dire come in che modo
Quali sono gli antidoti perché i tappi non diventi non può il predominio e tirannide e dobbiamo soprattutto capire in che modo costruiamo sempre più partecipazione protagonismo senso di sé diritti allora io credo che questo sia il terreno reale su come una cultura della sinistra delle sinistre possa veramente costruire questa è la necessaria innovazione di cui abbiamo estremo è urgente bisogno ed è molto controcorrente del molto controcorrente
Perché purtroppo in questo Paese non c'è soltanto sempre più la personalizzazione della politica fino a forme che hanno del parossismo come ad esempio il TG tre e che l'altra sera hanno fatto meglio che dirci dei sondaggi che continua a fare su Di Pietro e di un muso a mio avviso distorto anche delle risorse pubbliche
Secondo me c'è un parossismo anche perché nel momento in cui diventa più asfittica la vita democratica la persona d'azione la politica prende corpo va avanti va avanti soprattutto in modo negativo io credo che la personalità sì alla politica
Così come oggi la siamo conoscendo non sia un bene sia un male
Perché diventa sempre più affare di pochi affare di élite e sempre meno invece quel Progetto quella capacità di parlare a tanti quater se c'è qualche cosa che dobbiamo realmente conservare della nostra carta costituzionale di quello spirito costituente
è quello che non soltanto è scritto nei vari articoli della prima parte ma soprattutto quella Scelta che insieme disegno e Progetto che tentare tutte le strade per fare sempre più stretta la forbice la separazione tra potere politico società e soprattutto per fare sempre più stretto quello che noi spesso ricordavamo che forse non ricordiamo più quella distanza tra governati e governanti ecco questa è la vera sfida la democrazia e la sfida che dobbiamo riprendere le nostre mani
Grazie al figlio alla parola ora Antonio Cantaro del del consigliere grazie nel centro di forma dello Stato
Ringrazio innanzitutto i compagni di Rifondazione Comunista per questo sollecitazione intervenire
Ha un centro che come sapete ha molte cose in comune con i compagni però c'ha anche delle differenze impianto di giudizio
Sulle quali oggi non vorrei soffermarmi se non alla fine
Del ragionamento perché anche dati i tempi vorrei concentrare
L'intervento su quello che mi pare il risultato di questo convegno dell'iniziativa di questi giorni del partito a Rifondazione comunista
Mi pare che ci sia un passo in avanti
Importante
Nel tentativo di tradurre in iniziativa politica
Alcuni punti che io condivido pienamente
Il no al presidenzialismo
O al semipresidenzialismo alla francese
E il no agli scambi impropri tra riformare la Costituzione questioni di governo che venivano evocati
In più relazione in più interventi di questo gol di questo convento
Io credo che questo sia importante perché esce fuori dalle declamazioni
Importanti dalle iniziative dalla riflessione culturale per entrare diventare momento di iniziativa politica
E il no viene motivato costruendo appunto alleanze
Sulla base poi delle cose che io condivido su questo punto che diceva ieri Gianni Ferrara
Dell'improponibilità della ardita se posso usare questo termine dell'innesto di un sistema semipresidenziale
Alla francese
Nel tessuto costituzionale e della democrazia italiana
Di tutti i semi presidenzialismo e di lutti presidenzialismo è indubbio che si tratti per il presidenzialismo peggiore come dicono qui usiamo anche terminologie non del trattamento e giuridiche ma politologi si tratta di un presidenzialismo comprendere se con un prezzo di un presidenzialismo che aggiunge alla già personificazione del potere dell'unità nazionale anche il vincolo diretto diciamo e il comando nella persona del del premier salvo che i casi rari eventuali su cui non si può costruire una democrazia
Di coabitazione
Ma altrettanto importante è che questo si entrando nell'agenda politica nei colloqui che i giornali si riferiscono poi i compagni si potranno dire meglio ci hanno detto già qualcosa
Dell'evitare appunto di sovrapporre le questioni dalla riforma la Costituzione con le questioni di governo vi è il rischio in questo di patti scellerati
E a questo va detto sicuramente no
Ma c'è anche l'altro elemento che è quello di non prefigurare come vincolo perché qualcuno l'ha posto come vincolo l'esistenza di maggioranze diverse quasi che fosse un bene che tra riforma dalla Costituzione
E maggioranza di governo si spaccasse una maggioranza per poi averlo un'altra che la maggioranza di riforme costituzionali io credo che su questo punto l'iniziativa politica
Può produrre sta producendo già dei risultati
Detti questi due no io credo che sia necessario
Fare un passo avanti ed indicare percorsi politici e io su questo concezione del giuramento e scelte istituzionali
Che nel merito siano in grado di evitare questi esiti pericolose
Io la vedo così non so se ovviamente la cosa e condiviso io credo che sia giusto dire
Che non bisogna avere maggioranze diverse e contrapposte cioè che si spacchi per avere una maggioranza costituzionale sia una maggioranza diversa anche di quella di governo però è indubbio e questo è un punto che va chiarito
Che sono necessarie maggioranze più ampie per scrivere la Costituzione se non altro perché lo dicono i numeri ma se non altro per la stessa concezione della Costituzione che noi rivendichiamo
Non patti scellerati però un patto tra forze politiche e sociali che garantisca la riproduzione delle diverse forze in campo questo necessario di una garanzia che Abbado data le forze di destra di centro di sinistra che ha badato soprattutto
Alle forze dalla Società italiana perché quando si discuterà anche di seconda parte la Costituzione si discuterà del ruolo indirettamente dei partiti del sindacato per la sua possibilità di rappresentanza e di incidenza
Nel merito io credo mi sono sempre più convincendo che noi siamo di fronte a una grande ipocrisia oppure un grande annebbiamento delle menti
Perché questo ragionamento sulle riforme istituzionali che portiamo avanti che viene portato avanti nel Paese da più di un quindicennio
E di fronte a un chiaro paradosso
Che tocca secondo me alla sinistra le forse la sinistra è forse più critiche della sinistra richiamare con forza al quale questo paradosso
Io le dirò che questo paradosso è presente anche in questa in questa stanza poi dirò perché
Il paradosso è che noi siamo di fronte chiaramente ad una domanda che viene dal Paese di rappresentanza
Lo ricordava insistendo molto su questo punto io condivido questo questo taglio ragionamento la relazione di Ferrara ad una domanda di rappresentanza molto forte
Eppure siamo di fronte ad un dibattito che apparentemente concentra tutto sull'elemento dalla forma di governo del comando di governo quando tutti i fatti
Quotidiani
Ed è la storia di questo Paese da dieci anni ci dicono che lì si concentra la crisi la vera crisi la democrazia italiana la vera crisi istituzionale
Qui abbiamo da fare autocritica e va lo dico prova a partire da da da noi stessi cioè noi abbiamo continuato a dire che c'era una crisi del parlamentarismo e c'è una crisi del parlamentarismo abbiamo continuato a dire che c'è una crisi delle istituzioni della rappresentanza
Ma non siamo intervenuti su un punto cioè come a bilanciare questo sistema dalla rappresentanza facendo dando adito ad altri perché si concentrasse tutto il ragionamento sulla forma di governo e sul comando sul proprio alla governabilità sul problema della decisione
Con una grande ipocrisia perché tutti dicono forma di governo però in realtà per le cose che che ci ricordava ieri ferraioli che abbiamo tante volte detto sul presidenzialismo quando si parla di presidenzialismo
Si vuole riformare il sistema dalla rappresentanza lo si vuole stravolgere ma lo si vuole riformare lo si vuole riorganizzati qui abbiamo dell'autocritica da fare
Perché questa crescente domanda di rappresentanza è presente nella quotidianità dell'azione politica del funzionamento istituzionale il rigore persino il fenomeno Bertinotti non è perché è un compagno simpatico bravo
O c'ha un particolare il punto con i media c'è una domanda di rappresentanza se il giorno dopo la questione la finanziaria si albori quale dicono abbiamo bisogno di un Bertinotti
C'è qualcosa che non funziona in questo sistema no Alberti noterete bisogno per carità però quando tutto
Viene concentrato su questo aspetto qua c'è la personalizzazione come sostituzione di un sistema di rappresentanza siamo di fronte a un problema io leggo così persino al fenomeno leghista leggo così il fenomeno delle rivolte corporative
è però noi siamo di fronte a una grande difficoltà perché la rappresentanza qui noi abbiamo pensato era una rappresentanza che stesse mentre si fondava su grandi istituzioni il partito il sindacato il Parlamento quelle istituzioni oggi sono in crisi
Quelle istituzioni che alludeva una un'idea di rappresentanza e di partecipazione organizzata strutturata
Sappiamo tante frasi che appartengono al nostro tanti pensieri appartengono alla sua tradizione oggi non riescono più a esprimere questa organizzazione dalla Società questa voglia di trovare un punto di rappresentanza di esse si scaricano sui media si scaricano sulla lega si scaricheranno in futuro ho già ce ne sono segni informe di ribellismo della società meridionale
Si scatenano in tanti sostituti che non ci convincono e che non ci piacciono quindi io penso che il punto sia per noi se vogliamo cambiare l'ordine dei problemi se vogliamo andare a questa discussione sulla Bicamerale
Portando un contributo che non sia meramente quello di resistenza sulla legge elettorale che è importantissimo che una parte del ragionamento sulla rappresentanza
Dobbiamo portare un altro punto di vista
Che forse può essere anche questo di questo bel titolo che ricama anche una nostra grande tradizione gloriosa la repubblica delle autonomie
Un punto di vista che intervenga per una riforma della rappresentanza perché se no la riforma la rappresentanza che passerà sarà inevitabilmente quella del presidenzialismo
Propinata con l'idea che si tratti di rendere più efficiente il sistema decisionale tesa
Assolutamente in modo esplicito invece a riformare l'organizzazione e il modo di essere dalla rappresentanza e quindi dobbiamo sapere che qui nodi su cui intervenire sono moltissime se assumiamo questo punto di vista
Si interverrà sul modo dalla legge elettorale
Si interverrà si deve intervenire sul nuovo partito il funzionamento legittimità interna sul nodo sindacato lo richiamava poco fa Ersilia Salvato
Sul nodo Parlamento sul nodo medie TV
Il problema che ne abbiamo qual è oggi a me rischi sembrano due
E questo punto di vista forse ci può consentire di intervenire diversamente su questi rischi diritti sono da una parte la concentrazione del potere ma direi ancora di più
La sua vocazione deriva totalitaria e totalizzante badate che un'etica pubblica queste questa stessa discussione su giustizia e politica
O su giustizia e istituzioni di questi giorni di queste settimane
O il fatto che si ritenga si è potuto ritenere legittimo l'interferire nella sfera privata delle persone
Mostra che i confini sono veramente in discussione questa guerra tra politici sottese magistrati mostra che c'è una tendenza nella crisi delle istituzioni dalla rappresentanza di ogni potere avviene in un potere totalitario
La guerra per bande che l'espressione giornalistica corrisponda un fatto più profondo degenerativo secondo me del sistema democratico l'idea che ogni potere si è solo il potere politico o il potere dei giudici
Anche se Tito delegittimazione ma chi gliel'ha data se la giustizia deve essere amministrata in nome del popolo italiano a essere un potere la giustizia ma lo stesso i partiti se devono concorrere all'indirizzo politico nazionale
A potere appunto oltre a far oltrepassare ogni limite e ogni confine e l'altro grande rischio il localismo io non intendo solo il localismo territoriali intendo proprio
Il localismo in una tensione più ampia
Cioè nella perdita di cognizione dell'interesse generale
Dell'interesse nazionale
Ecco se assumiamo questi punti di vista per esempio su questo punto io credo che la discussione si deve aprire c'era stato un cenno qui chi l'ha detto che la Camera delle Regioni come Camera indiretta
E come Camera degli esecutivi sia la soluzione migliore io non lo so io temo per esempio che in un sistema
Di questo genere la spinta al presidenzialismo cresca
Fresca
Perché se questi rappresentanti hanno come rappresentanti degli esecutivi come amministratori a contrattare risorse
La spinta ad un'unificazione in un punto di comando crescerà dell'opinione pubblica
Chi l'ha detto pensiamoci un suo dei dubbi
Però vi pensiamo sigla detto nel questa seconda camera sia pur territoriale non deve essere una camera
Che funziona a partire da un'elezione diretta dei rappresentanti che funziona a partire da un'elezione
Paritaria tra le diverse parti dalla Regione delle delle regioni italiane che compongono questa nuova repubblica federale chiamiamola così
Chi l'ha detto appunto che non debba non devono inserirsi elementi di riforma dalla rappresentanza che consentono di recuperare la dimensione dell'interesse nazionale dell'interesse generale no come resisteremo al presidenzialismo il nome di il nome di presidenti di giunte regionali di Sindaci delle aree metropolitane ma questo per dire un punto di vista cioè se una su un punto di vista esce da un'ottica
E dall'accusa che spesso viene fatta la sinistra la sinistra critica al partito la rifondazione comunista ma non soltanto a loro Alessi di essere conservatori di porsi soltanto dal punto di vista appunto dei propri interessi dalla riproduzione di chissà quali privilegi e si assume un punto forte che questo la rappresentanza si arriva anche a cose
Immediate che riguardano l'oggetto di conflitto
Della dalla Bicamerale delle forme istituzionale e costituzionale in questo momento io appunto per esempio leggo al dobbiamo svilupparlo dovreste svilupparlo dovremmo svilupparla assieme in questo titolo una repubblica delle Autonomie lo dicevo prima
Un punto di vista io penso che quando diciamo autonomia non pensiamo solo alle Autonomie territoriali ma pensiamo anche le Autonomie civiche sociali culturali
E che se si assume questo punto di vista si è in grado di mettere in discussione l'agenda l'ordine dei problemi le priorità non andare a anche da parte di alcune forze a contrattare tutto sul piano della legge elettorali importantissimo rilevantissimo perché un capitolo essenziale della rappresentanza non ci sarà rappresentanza
Politica senza quella rappresentazione appunto delle diverse opinioni che ci sono in Campania va fatto una correzione ma l'ha fatto una correzione soprattutto dopo il sito del collegio uninominale perché quella e l'uccisione del sistema di rappresentanza non c'è più nessun deputato non solo si quelle la rifondazione comunista che va a fare un'iniziativa nel collegio accanto non si ricostruisce così un sistema di rappresentanza
L'etica la logica del sistema elettorale uninominale l'ha cambiata può esserle sistema regionale può essere altro tipo di sistema
Vi faccio una proposta offriamo e credo posso farlo nome di tutto il centro forma lo Stato il Celeste come luogo e possibilità tavolo in cui a discutere approfondire alcuni di questi aspetti
Per trovare possibilità di ricomposizione anche di distanze che forse tra le forze la sinistra non sono ancora io sono più ottimista di Versilia del tutto incolmabili certo se non si va a contrattare ma se si va a portare un punto di vista badate se questo non avverrà
La cosa che voi temete che noi non abbiamo temuto naturalmente poi le parole diventano impronunciabili potere costituente assemblea costituente diverrà inedito inevitabile
Assumerà la forza dei fatti per questo io credo invece importante questo convegno questo atteggiamento di tradurre vostro iniziativa politica la voglia di far pesare un punto di vista grazie
Grazie
Ha la parola il giudice Guglielmo Simoneschi dei comitati per l'apertura in tre
Prendeva proprio ma oppressa
Esplosione scusa
Gli facevo
A papà
Un lavoro
Qualunque qualunque cosa aggiungersi aggraverebbe allora risolveva la situazione
Ai complessivamente
Rovesciata un po'all'ordine di idee che volevo seguire a queste opulenta feste
In effetti nella nostra esperienza i comitati per la Costituzione
Che sono i comitati
Giada due anni promossi sollecitati da Dossetti tutti ben conoscete
Il significato e direi per la nostra democrazia fin dalle origini
Fin dalla Costituente di Giuseppe Dossetti
Nel nostro lavoro di base
Che è stato un lavoro di base al contatto costantemente con dei cittadini gli agenti
Numerosissime circa
Proprio per
Creare un conoscenza non voglio usare la parola cultura
Una conoscenza della Costituzione
Che purtroppo
Tuttora ma
Anche quando ormai si sta arrivando alle riforme della Costituzione
Una delle cose
Che abbiamo più fermamente sostenuto è stata quella di un no
Al una ipotesi di costituenti considerando questa ipotesi come la più pericolosa
Per l'insieme delle democrazie democratiche di questo Paese
E dicevo che
Questa posizione
Che mi sembra estremamente chiare
Nelle scelte
Di di Rifondazione
Deve essere in ogni modo avversata ma quando dico in ogni modo dico creando una coscienza una consapevolezza delle ragioni di questo opposizione
è per che
Sempre si è pensato che la Costituente non IVA
Come prioritario obiettivo
Quello di una razionalizzazioni diciamo della seconda parte della Costituzione
Ben diceva salvato prima aveva come obiettivo un ribaltamento dei valori di fondo della nostra Costituzione
A partire da quel valore fondamentale che è la tutela del lavoro e dei diritti dei lavoratori
Quello che con la Costituente
Ci voleva rovesciare si voleva con cancellate sì potrebbe cancellare è la parte della costituzione economica
Dove sono specificamente sancite le tutele del lavoro
Vi sono stati dei precedenti in questo lungo dibattito
Sulle riforme costituzionali
La carta di Genova che era diportisti di nuova costituzione disegnato dalla lega
Che come forse sapete
All'articolo uno poneva non più il lavoro come regole come il diritte come valore ma poneva il libero mercato
Queste erano le ragioni dei sostenitori di questa via
Che considero eversiva strettamente eversiva del quadro democrat
E quindi
Questo convegno
Questo convegno
è un momento estremamente importante
Di tutta la vita politica
Di tutto il dibattito istituzionali
Mi sembrava che Rifondazione mi sembra che Rifondazione per del tempo
Certamente è una priorità
Abbia
Mostrato
Un secondo assecondare attenzione le questioni dello Stato alle questioni istituzionali dando opportunamente
Ormai il getto il dibattito
Discussione probabilmente di decisioni abbastanza ravvicinate
Ecco Rifondazione dimostra
Dimostra di sapere essere presente in questo dibattito con idee
Con progetti
Con volontà quella che gli è costante costantemente proprie
Di lottare
Per la difesa della democrazia
In questo ampio intende dire immediato recupero
Su questo spazio
Io sento avverta la grande sensibilità di tutto il movimento operaio per le questioni della democrazia
Può essere un momento in cui altre sono le priorità ma quando come è stata nella storia del movimento operaio in gioco è la democrazia allora
Allora si sa essere immediatamente nelle prime posizioni per difenderne tutti tratti e tutti i momenti di esperienza concreti
Quindi a Rifondazione in questo momento il compito e la responsabilità
Di difendere dinanzi opposizioni che all'interno della stessa sinistra
E faccio fatica chiamarla tutto a sinistra
All'interno della stessa sinistra sono ben differenziate come diceva il sabato
A Rifondazione in questo momento la grande responsabilità di opposizioni indette come già dichiarato a riforme in particolare la riforma sul piano della forma di governo che siano uno stravolgimento democratico soprattutto
Soprattutto per il fatto di ridurre presso che annulla l'istituzione
Prima dal punto di vista delle rappresentanze della nostra democrazia il Parlamento
Condivido ancora a quello che diceva
Essi in la nostra è una democrazia parlamentare
E tale deve rimanere
Questo ritratto
Fondamenta principali della rappresentanza della sovranità popolare
Io vorrei
Esprimere quindi un netto
Disse Enzio
Rispetta chi
E via con le stesse Ascoli cartoon Vito queste parole
Segretario segretario del PDS ci diceva che questo Parlamento ormai non funzionerà più
Che questa democrazia parlamentare
Non ha più i presupposti
Per continuare ad essere
Sì il Parlamento non funzionerà più
è semplicemente perché non si è voluto farlo funzionare
Probabilmente c'è un problema un'esigenza del punto di vista di una revisioni dei regolamenti parlamentari ma in realtà e così vengo ad un'ultima considerazione in realtà
Si è determinato un progressivo svuotamento della funzione legislativa
Con la responsabilità devo dire
Di quasi tutto
Tutte le forze politiche presenti in Parlamento in particolare oppure sollecitando promuovendo o accettando supinamente finisco
Accettando supinamente la prassi della decretazione di urgenza di recente stigmatizzata
Da un assente dalla sentenza che tutti conosciamo
Della corte costituzionale
è avvenuto e cioè che l'esecutivo si è progressivamente sempre più appropriato di portieri che non gli appartenevano secondo la Costituzione
E questo dicevo mi porta un'ultima riflessione
La la nostra Costituzione
Doveva e deve essere anzitutto applicata parliamo di riforme dimenticando forse queste che è una questione fondamentale
Sì non lo è stata
Anche sul piano
Della funzionalità delle istituzioni dello Stato
è perché i partiti
Di questi mi sembra in questi al convegno non si è sufficientemente parlato
I partiti non hanno assolto il loro ruolo costituzionale quali indicato dell'articolo quarantanove della Costituzione
Nei partiti
Forse non vi è stata una sufficiente invita i democratici e quindi non poteva essere altrettanto all'esterno fuori della riorganizzazione
Queste delle riforme
Credo sia un momento estremamente opportuno
Perché i partiti
Recuperi questo loro ruolo
Questo modo di fare politica
Che è anche un modo di orientare di formare la popolazione il popolo elettorato
Rispetto ai valori
Sentiti dalla Costituzione
Quindi non solo
Penso che in vista della Bicamerale
Rifondazione comunista
Il terrà opportuno anche elaborare delle proprie proposte
Secondo il programma che già è stato distribuito
Ma io vorrei fare una sollecitazione
A questo partito
Questo nostro dibattito queste idee ricco cioè che e comunque animati da un profondo amore per la nostra democrazia per le nostre libertà ecco queste cose portiamo lei compagno
Non teniamo lì solo in questa stanza
Portiamo le accompagni portiamo le compagnie in ciascuna del luogo in cui ci troviamo in ciascuna delle città cerchiamo di fare in modo che il riforma della Costituzione non sia fatta da poche ma
Soprattutto per una ragione
Perché questa è la Costituzione del popolo italiano
Grazie giudice maneschi allora la parola Mauro Paissan grazie
Grazie innanzitutto un saluto anche a nome dei deputati verdi gli amici e i compagni di Rifondazione
E un augurio per la parte conclusiva di questa vostra riflessione sul riforma dello Stato
Voi sapete che noi
Infermo intendo voi di Rifondazione Comunista mogli verdi e il Partito Popolare
Siamo comunemente accusati di rappresentare il partito trasversale della conservazione è una sorta di internazionale della conservazione
Su questo terreno in materia di riforma istituzionale
Si tratta di un'offesa si tratta di un insulto
Secondo me no
E non solo perché per un ambientalista il termine conservazione un po'più
Complessa non sempre è un disvalore
Io ad esempio preferisco conservare il Colosseo così com'è piuttosto che a trasformarlo in un autosilo per esempio nella sala l'ambientalismo attorno a questa termine conservazione è stata fatta
Un riflessione non di maniera ma penso che questo termine implichi un vero e proprio riconoscimento se per conservazione s'intende la tutela del valore della democrazia come partecipazione diffusa
La tutela della pluralità della rappresentanza istituzionale contro i furori maggioritari visti che sono negato ogni spesso della complessità dell'articolazione culturale e sociale del Paese
E se per democrazia si intende anche la tutela di di una articolazione istituzionale contraria a quella che io intendo la prevaricazione di tipo presidenzialista
Ecco io preferisco essere definito conservatore se così
Inteso piuttosto che fautore di quella concezione corrotta della democrazia
Che spesso si declina
Nella riconoscimento solo dei più forti anche tra i partiti oppure nella delega al capo ieri l'intervento di Luigi Ferrajoli su questo punto mi è sembrato molto puntuale anche suggestivo
Io invece riterrei un'offesa è un insulto
L'accusa di conservatorismo se con il termine conservazione si intendesse una volontà che non è nostra è che non è vostra
Di mantenere le cose così come stanno
Un'ostilità dovunque al cambiamento io invece penso che ci sia da cambiare che molto ci sia da cambiare perché non solo noi che operiamo all'interno dell'istituzione ma io penso i cittadini in particolare
Cittadini più deboli
Sanno
Che questo stato e spesso inefficiente e ingiusto e spesso ingiusto proprio perché inefficiente e inefficace nella sua azione
Sanno che la partecipazione democratica subisce molti intoppi con questo assetto
Sanno che questo centralismo incoraggia pericolose divisioni nel Paese
Sanno che fare un altro esempio che questa magistratura non sempre tutela
I diritti delle persone che spesso
Spesso
Anche in questi giorni in queste ore si pone come potere non contro ma al di sopra perlomeno delle regole e così via potrei fare
Molti altri esempi che dei tra di noi e parlamentare
Sa che è un motivo quotidiano di
Frustrazione di preoccupazione ma spesso anche di angoscia
L'incapacità del Parlamento in questa situazione così difficile
Con queste secche con questo ordinamento con questi regolamenti a dare risposte efficaci e urgenti ai problemi e alle domande del Paese
Dunque una stagione delle riforme si deve aprile va finalmente aperti
E avendo avuto la possibilità ieri di seguire in parte ai vostri lavori penso che questa vostra riflessione abbia fornito un valido contributo su un'impostazione che per molti versi è simile alla vostra
Alla nostra
Qui si pone un altro un primo problema d'ordine politico
Noi penso che dobbiamo fare in modo in questi settimane che ci separano dall'apertura del lavoro della Bicamerale se mai questi lavori si apriranno
Di
Fare in modo che la maggioranza che sostiene il governo Prodi
Raggiunga una unità di orientamenti e di e di proposte che non significa necessariamente una coincidenza assoluta ma sugli assi portanti definire una proposta unitaria della maggioranza
Disponibilissimi poi come è necessario su questi temi su questi terreni a ricercare più vasti consensi non lo dobbiamo ripetere
Quello che la il polo di centrodestra predicato e annunciato nell'immediata vigilia del delle elezioni del ventuno aprile quando disse annunciò che avrebbe come cambiato la Costituzione solo a colpi di maggioranza solo con i i loro voti non dopo non dobbiamo seguire
Questa via ripeto dobbiamo partire da un accordo di maggioranza per aggregare ha il tre consensi come è giusto in materia di riforma istituzionale
Dicevo prima io non so se la Bicamerale riuscirà a muovere i primi passi
Io giudico positivo anzi guarda con simpatia il tentativo del segretario PDS D'Alema
Di
Per verificare la possibilità di una sua presidenza della Bicamerale e di un orientamento
Di merito poi su alcuni punti penso che il PDS abbiamo fatto un atto di coraggio del mettere in campo il proprio leader in questo sforzo e ripeto noi guardiamo con simpatia questo tentativo anche se mi sembra del tutto prematuro prevederne gli esiti
Sia nel merito delle proposte
Sia nel contesto politico in cui questa presidenza dovrebbe poi realizzarsi non ebbe avremo domani un incontro con D'Alema
E con la delegazione del PDS e verificheremo che sarà una prima verifica su questo punto una cosa però deve essere chiara tra di noi lo dico anche gli altri rappresentanti della maggioranza se non c'è la certezza che la legge di istituzione la Bicamerale possa raggiungere i due terzi di voti in seconda lettura
Noi non dobbiamo votarla noi non dobbiamo approvarlo perché significherebbe imboccare un un cammino che in realtà è una trappola sotto ricatto del referendum possibile come sapete base articolo centotrentotto dalla Costituzione significa perdere mese significa aggiungere a ridosso
Della scadenza fissata leggi istitutiva che
Trenta giugno
O luglio non mi ricordo del del novantasette significa fallire in partenza io dico questo anche perché questa situazione di minacce da parte il sito del palo di non votare più la legislativa da B bicamerale modo non fare aggiunge maggioranza di due terzi
Potrebbe potrebbe porre un problema anche a Rifondazione
Che ha votato contro se ben mi ricordo l'istruzione bicamerale con motivazioni più che legittime
Ma so anche che Rifondazione osteggia con ben maggiore virulenza
L'approdo possibile del fallimento di istituzione bicamerale che quella della costituzione di un'assemblea costituente
Mio accenno solo a questo problema ma sento che potrebbe porsi una questione in sede di seconda votazione dopo aver affermato nella prima votazione un'affermazione di principio appunto che di contrarietà a quel a quel percorso
Sul merito voi sapete che anche i Verdi come voi sono per la forma parlamentare del governo
E anche noi vorremmo sapere io chiedemmo domani c'era il senatore Salvi se vuole può dare una prima risposta
Oggi
Vorremmo sapere cosa si nasconde dietro la formula del neo parlamentare
Perché fra me e Hosseini eccetera non so cosa si nasconde non podio essere sospettoso voglio avere chiarezza di chi usa questi di questi termini perché dietro il neo
Parlamentare si può anche nascondere un neo presidenziale ad esempio voglio sapere se questa mio dubbio è fondato o meno
Ha ragione Sivas salvato nessun prete stamattina dire che noi dovremmo fare una riflessione seria poi sulla
Magistratura
Io penso che nessuno qua dentro voglia mettere in discussione il grande ruolo che ha avuto e che va riservato ovviamente alla magistratura
Ma così non va
Non va troppo spesso riguardo alle garanzie
Per i cittadini
Non va troppo spesso per come parte della magistratura si pone
Anche nei confronti degli altri Poteri penso ad esempio l'atteggiamento che molti magistrati hanno
Di fronte all'annuncio di qualsivoglia modifica legislativa su questo settore
Riguarda la stessa
Potere magistratura oppure anche modifiche legislative riguardano reati pene e così via
Finora ad ogni anno annuncio è arrivato una stroncatura una inibizione che la casa se politica ha subito al Parlamento ha subito il governo ha subito di fronte a ogni innovazione e cambiamento legislativa
E questo discorso dico con
Un po'di brutalità sulla magistratura io penso che sia
Meglio che
Venga aperto e gestito soprattutto da quelle forze politiche e Verdi Rifondazione sono tra queste
Che non hanno avuto il normanno nel loro passato remoto o recente
Sospetti di rapporti di collateralismo con settori della magistratura stessa
Penso che se questo discorso venisse gestito in particolare non in modo esclusivo ovviamente da queste forze avrebbe forse più possibilità di trovare una forte o qualche approdo concreto ed operati
Un ultima notazione voglio farla sul clima che sta vivendo il Paese che ha a che fare proprio con l'oggetto di questo convegno
Che parla della riforma dello Stato
Giustamente Armando Cossutta mi pare un'intervista ieri su qualche giornale parlava di angoscia di fronte a quanto sta succedendo
Io penso che non sia inquieta tanto inquietante o solo inquietante la denuncia di Berlusconi sono il Kospi eccetera ma inquietante è il clima torbido e pesante che vive il Paese
La diffusione di intercettazioni mirate
La ditta il delegittimazione reciproca tra corpi dello Stato
Accuse tra amministrazioni dello Stato faide attacchi insinuazioni
Dall'altro la stagione di veleni stoppa la stagione del del fango
Ripeto che non non mi pare l'episodio a microspia il fatto più grave è certamente grave significativo ma non mi pare più grave anche perché io devo confessare che
Questa è una mia impressione che quella microspia non sia stata messa lì per spiare
Penso che si mia moglie potesse spiare miei movimenti le mie conversazioni metterebbe in campo livello tecnologico assai più elevato di quel
Di quel piccolo apparato che secondo tutti i tecnici a un ops Soleto non funzionante non e non funzionale ad opera ha un intento di vero e proprio spionaggio io penso che quella
Microspie se è stata messa lì per essere est scoperta
Questa è la la vera finalità di quel
Gesto di essere mostrata in tv di essere esibite cioè di essere utilizzata non so ovviamente da chi per aggravare proprio quel clima complessivo di veleni di fango di insinuazioni di e così via che caratterizza l'attuale l'attuale e stagione politici
E quello che è veramente più inquietante in questa situazione eh che la politica essendo il perché il governo è assente che il Parlamento è assente che non c'è in campo nessuna risposta
A questa a queste situazioni e questo è il dato che io considero più preoccupante e più in piedi inquietante qui c'è una risposta specifica del Governo
Che non è più il governo degli altri
è il Governo mostra il Governo che noi appoggiamo il governo che noi votiamo
E che rischia di passare come il governo del continuismo su questi terreni basta vedere il mancato ricambio
Ai vertici dello Stato ai vertici dei servizi ai vertici militare il mancato ricambio ai vertici delle maggiori aziende pubbliche del del nostro Paese
Io ho votato il voto questo governo come il governo del cambiamento non come il governo della continuità non perché la Telecom le ferrovie le autostrade siano gestite esattamente dallo stesso personale che le ha gestite in tutti questi anni
E poi scopriamo inchieste inchiesta Necci e poi vediamo la Guardia di Finanza e così via son tutti i settori
Sì quali non è intervenuto nessuna azione nessuna opera di cambiamento di questo di questo governo
Ma il governo siamo in parte anche noi perciò noi dobbiamo assumere iniziative per un cambiamento di atteggiamento di azione del Governo e poi c'è un'opera grande del parlamento che deve intervenire con modifiche legislative noi avremo penso
Martedì forse la Camera meno così mi pare aver capito a presidente Violante il primo momento di confronto il dibattito col governo su questa tutto questo tutto ciò che sta avvenendo comunque deve essere chiaro che noi non possiamo stare inerti a respirare questi veleni
Nelle e questa è la mia ultima riflessione politica
Ne usare questa situazione
Questa può essere un'attenta azione
Per una sorta di emergenziali Zullo che potrebbe produrre mostri
Mostri politici e mostri istituzionali
Noi invece dobbiamo dare risposte concrete legislative governative amministrative eccetera ai problemi che si son posti che sono riemersi con drammaticità in questi giorni
Io concludo qui non senza ovviamente augurarvi buon lavoro spero che le vostre conclusioni come mi aspetto coincidono
In gran parte con le nostre che possiamo affrontare i prossimi appuntamenti sia politici che di riforma istituzionale
Con una concordanza d'idee e di obiettivi concordanza non solamente tra noi Verdi e Rifondazione ma tra tutte le forze della maggioranza grazie
Ringrazio nato pressante dall'intervento del qui ha svolto l'idea di come lui
Vorrei rassicurarlo sul nostro impegno del resto manifesto in tutto questo convegno e cercare una convergenza è una proposta unitaria dell'intera maggioranza
E per l'osservazione specifiche ha fatto rispetto alla Bicamerale
Noi siamo stati continuiamo a essere contrario alla Bicamerale chiesto istituita con uno strappo alle regole previste per modificare costruzione ma questa avversione che abbiamo manifestato nella seconda votazione e del a noi sembra del tutto evidente debba lasciare uno spazio al nostro impegno propositivo su questo terreno anche per evitare di favorire qualunque
Spazio di a ingresso nella nostra discussione dell'Assemblea Costituente consideriamo la minaccia più grave e soprattutto riteniamo che invece la Bicamerale debba diventare terreno appunto positivo della ricerca di quel lavoro che qui anche abbiamo avviato di rapporto con le altre forze
Ha ora la parola
Cesare Salvi capogruppo al Senato del PDS prima di dargli la parola vorrei tuttavia
Se tu è una comunicazione all'Assemblea
Rivolgere al capogruppo del PDS e per lui a tutto il PDS
I sensi della nostra più profonda solidarietà per la scomparsa
Compagno Ugo Pecchioli
Questo questo nostro applauso è questa
Alzarsi in piedi
Ci propone adesso un minuto di silenzio
Tel compagnia vecchio
Grazie
Credo non sia il caso per me di aggiungere le parole
Nella forma diciamo più sobria e più sentite abbiamo espresso così la nostra solidarietà il nostro ricordo a un compagno un dirigente del movimento per movimento comunista
Io ringrazio il compagno Bertinotti e tutti voi per la solidarietà in questo modo manifestata al nostro partito in questa giornata di lutto per nove
Ma io ringrazio di avermi in di averci invitato questo confronto
Credo che sia utile avere questo scambio di momenti di discussione comuni anche nuovi quando
All'inizio di settembre abbiamo tenuto il nostro seminario sulle riforme costituzionali abbiamo rivolto
Un analogo invito perché appunto non essendo niente da nascondere non essendocene nascondere diciamo
Bene anche sentirsi direttamente quando si ragiona su queste cose ma io intanto consigliere un fatto
Positivo rilevante il dislocasse di Rifondazione sul terreno delle riforme
Perché noi sappiamo che nella sinistra ci sono state anche posizioni che hanno contestato l'esigenza stessa
Di procedere a riforma della nostra Costituzione
Questi esigenza invece c'è esiste del resto basta ormai purtroppo aprire le prime pagine dei giornali tutti i giorni per accorgersi la grave situazione di disordine istituzionale nella quale il Paese si trova situazioni di questo tipo non hanno mai favorito
La storia di questo secolo il progresso della democrazia e tanto meno le posizioni della sinistra
Il giudice Simeone ischemie
Simoneschi per il quale ho molta stima per le sue posizioni
Parlava del Parlamento bene io vorrei dire a
Chi di noi lavora in Parlamento se questa è una democrazia parlamentare quella che concretamente rinviamo
Non quella formalmente previsto
Il blocco delle decisioni del Parlamento è un fatto rilevantissimo e drammatico
La sentenza della Corte Costituzionale sacrosanta se mai intervenuta con ritardo
Sulla decretazione d'urgenza
Ci richiama
Intanto a una necessità
Di mettere comunque mano a regole nuove
Comunque ma regolano
Oggi il Parlamento non ha gli strumenti per decidere quando decide di non decidere sulle grandi scelte
Non decide sulle grandi questioni né di controllo e di indirizzo né sulle grandi riforme economiche e sociali
Noi siamo ce qui con un ministro Bassanini cioè il collega Marchetti siamo impegnati in
Prima Commissione
Il Senato per cercare di approvare di portare in porto
Il pacchetto di riforme che prende il nome dal ministro Bassanini
I colleghi sanno quante difficoltà ci sia noi riusciamo a far funzionare siamo siamo a buon punto ma insomma è un'impresa cui bisogna concentrarsi concentrare tutte le proprie energie dalla dalla mattina alla sera
Ora noi siamo abbiamo un governo abbiamo una maggioranza che ha presentato un insieme di riforme attese in questo Paese da tanti anni
Che riguardano appunto la pubblica amministrazione riguardano il fisco riguardano la giustizia il funzionamento della giustizia i tempi della giustizia
Riguardano le telecomunicazioni sono tutte riforme che devono diventare legge noi sappiamo che in queste condizioni parlamentari
Diciamo con le il fatto che queste proposte di riforma che vennero leggi il fatto sesso riuscire a incardinare i questi temi e già e già estremamente problematico
Faccio un secondo esempio
Ne parlava a cantare un suo intervento l'ho sentito quella che appunto con l'espressione giornalistica si chiama guerra per bande
Chi qualcuno presente come uno scontro fra magistratura e politica non è così
Abbiamo visto che in realtà c'è uno scontro si potrebbe parrebbe quel che si riesce a decifrare fra procure
Ciascuna con una parte della Guardia di Finanza annessa se non capisco male se non interpreto male questo questo tipo di scontro
C'è un ruolo della politica democratica che dobbiamo recuperare
Un'esigenza di trasparenza che dobbiamo introdurre anche con regole nuove
Certo c'è qualcosa già che si potrebbe fare non si fa ragione Paissan
Noi abbiamo diciamo nella logica della democrazia dell'alternanza
Abbiamo votato tutti quanti
L'onorevole Frattini di Forza Italia presidente del Comitato di controllo sui servizi
Ci troviamo nella curiosa condizione che gli controlla servizi diretti da persone nominate a quel posto dal suo leader politico l'onorevole Berlusconi
Che come democrazia dell'alternanza non mi sembra cosa perfetta diciamo perché
Lo scopo del controllo all'opposizione che si presume gli almeno quel tipo di apparati che non per mettere in dubbio vedo che sottosegretario Brutti dice fino a prova contraria bisogna dar fiducia per carità però
Almeno lì i servizi dare nuovi indizi
Credo che ci siano insomma compiti che la politica deve esercitare
Ministro delle Finanze sulla Guardia di Finanza il ministro della giustizia ma al di là di questo è evidente che c'è un esigenza di recupero forte
Della politica che deve venire da un assetto nuovo del sistema
Allora quali riforme a io credo che molti equivoci in parte sono saliti ieri di e soprattutto si chiariranno nel momento che io attendo con ansia
Da tempo in cui si passa dagli slogan e dai dibattiti astratti
Al terreno concreto della formulazione di testi di proposte
Meccanismi costituzionali sono meccanismi delicatissimi
Contano i pesi e contrappesi
Contano i diversi ingranaggi
Diversi il modo come si collegano diversi aspetti
E del tutto chiaro che per fare un esempio semplicistico che non si può risolvere in modo semplicistico
è molto diversa elezione diretta di un presidente del Consiglio che può sciogliere il Parlamento la sua volontà e l'elezione diretta di una di un Presidente del Consiglio che non ha questo potere no
L'unica volta l'unico testo sul quale c'è stata una certa elaborazione anche se con punti Diversi diciamo che va va poi tradotto in dati normativi
E la bozza Fisichella
Che fu redatta in un lavoro comune
Tra Fisichella Urbani
Bassanini qui presente meno
Quello è il testo sul quale noi come Sinistra democratica come PDS da dal quale intendiamo partire
Traducendo lo in una proposta
Di articolato per quanto riguarda la riforma della Costituzione
è un testo di governo parlamentare certamente perché
Come i professori sanno parlamentare il governo nel quale le governo sa in carica se alla seduta del Parlamento presidenziale e quello nel quale questo questo requisito non c'è
Io sono profondamente contrario a sistemi presidenziali per la realtà italiana
Per non perché si sia presidenziali siano antidemocratici vede questo sarebbe evidentemente come dire mettere al bando una parte consistente delle delle democrazie attualmente esistenti va be'chiedo sarebbero lo sarebbero in Italia
Per ragioni che qua non è il caso di perché penso che avrò decide di avere un'audience favorevole quindi non devo convincere nessuno qui sul fatto che bisogna essere contrari al presidenzialismo quindi non non mi dilungo su questo
Noi abbiamo deciso
Fin da quando è ripartito il discorso delle riforme di ripartire dalla bozza Fisichella
Questo è il discorso che abbiamo fatto pubblicamente nel seminario al quale facevo riferimento e il discorso che abbiamo rivolto ai compagni di Rifondazione comunista nell'incontro che abbiamo avuto ieri che faremo a tutti i nostri interlocutori
Quindi non so come si dice sì dice l'arretramento avanzamento non so che cosa sia e la decisione di partire da quel testo da cui non comprendo le polemiche che vengono dal Polo
Sul fatto di abbiamo ribadito nell'incontro i due compagni di Rifondazione con il Partito popolare quel che si sapeva già dall'inizio se berlo Oro quel testo inaccettabile perché conservatore
E c'è una pregiudiziale sul partire da quella base effettivamente lo dicessero subito con chiarezza
Ma non motivando con arretramenti io vorrei cattivi avremmo subito che non ci sono affatto stati clima che tutti questi incontri è stato molto disteso cordiale e costruttivo
Perché questa è una scelta che si è fatta oltretutto perché quel testo ci è sembrato utile punto diciamo di intesa più ampia
Chi si fosse raggiunto e anche che sia possibile che sia possibile raggiungere proprio per quel ragionamento gli ha ripetuto anche paesane che credo una delle delle degli studi delle e i mezzi che ci ha consentito di vincere le elezioni penso fatto di essere andati in campagna elettorale cosa che del resto d'due anni per quanto ci riguarda abbiamo sostenuto proprio con la linea di dire le riforme costituzionali non le vogliamo fare da soli
Vogliamo coinvolgere gran parte del Parlamento perché le riforme costituzionali riguardano tutti i cittadini
Questo è stato il messaggio nostro messaggio dell'Ulivo dalla nostra alleanza
Dall'altra parte c'era il messaggio che diceva no dateci Gori perché vogliamo fare il presidenzialismo a colpi di maggioranza credo che anche per questo gli elettori hanno scelto anche per questo messaggio e dobbiamo rimanere fedeli adesso quel messaggio adesso che abbiamo vinto le elezioni
Sul fatto cioè che si debba cercare il consenso più ampio in Parlamento
Dopo di che premesso che nessuno vuole fare il presidenzialismo su questo versante il punto da vedere se va bene se non va bene
Se c'è un accordo parziale se c'è un disaccordo totale se c'è un disaccordo dare da far saltar tutto si fanno con gli slogan ma vedendo i testi enorme gli articolati le soluzioni che concretamente vengono proposti
Serve un governo neo parlamentare secondo noi e credo che
Questo sia una una verifica che deve che deve essere compiuto andando a vedere i messaggi il modo come concretamente si organizza il sistema costituzionale
Così come sul tema del federalismo c'è una riflessione comune da fare ci sono questioni che stiamo discutendo anche fra noi in vista della proposta che presenteranno i gruppi della sinistra democratica
Gara da garanzia costituzionale o meno dei comuni
Applausi sono meno di salvaguardia delle politiche nazionali
Sulla Camera delle Regioni ho sentito delle osservazioni critiche mi sembra di Cantaro anch'io personalmente ho molti dubbi
C'è una discussione qualcuno di noi preferisce una seconda camera che si differenzi per Poteri per funzioni per legge elettorale ma che non sia di secondo grado non si espressiva dei dei governi dei governi regionali
Così come una riflessione maggiore di quella che dovrà Careddu si è fatta fino adesso si dovrà fare sul tema delle garanzie
C'è una riflessione a me ha fatto molto piacere che al di là di qualche tentazione di qualcuno ha avuto nelle polemiche di questi giorni qualche singolo dalle polemiche di questi giorni non sia accaduto quel che poteva cadere cioè del vostro partito come dire prendesse l'occasione di un attacco
Nei confronti del PDS di me in particolare su un tema molto delicato perché suscita
Mentre a molta emotività nell'opinione pubblica come quello della dei rapporti con la giustizia
Credo che derivi dalla comune consapevolezza che i temi sollevati sono temi seri veri
Poi faremo degli incontri anche continueremo approfondiremo questa discussione certo non si può non rimanere colpiti oggi leggevo la cronaca di un convegno in cui le proposte sulla distinzione delle funzioni non delle carriere per carità non ci sbagliamo mai venisse sembrava diciamo separazione delle carriere diciamo
Siamo considerati simili a Pino scema anche la distinzione delle funzioni cioè la proposta che è stata presentata sia da insomma sia dalla nostra madre che dalla vostra viene considerata come espressiva della volontà della politica di
Come dire mettere la mordacchia la magistratura separare la questione morale ma se non lo devono accorgere prima che queste della distinzione delle funzioni e nel programma elettorale dell'Ulivo
No se c'è una responsabilità nostra non avere tardato a presentare la proposta perché e diciamo nel programma elettorale dell'Ulivo si balla di reazione della magistratura non è così sono le reazioni di alcuni pubblici ministeri io vedo qui per esempio Luigi ferraioli non è più un magistrato da tanto tempo faccio questa domanda dov'è finita Magistratura democratica dov'è finita quella cultura no quella cultura che ha formato anche da enti Dinoi nel rapporto fra giustizia e istituzioni il diritto di criticare il polo di diritto di criticare il giudice che non si singole decisioni singole linee di politica giudiziaria che non significa attacco al una riflessione che dobbiamo fare
è una riflessione che dobbiamo fare e che possiamo fare insieme ai che per ragioni che diceva messa
Infine concludo io penso che
Ci sia della
Pezzo di strada e che
Possiamo fare insieme anche sulle riforme costituzionali
Se evitiamo di
Esasperare
In termini propagandistici differenze che Bucci sono e se accettiamo distinguerci anche nettamente anche aspramente su differenze però di merito che siano verificare che siano concrete che non siano in termini in termini di slogan
Credo che sia presto dirlo perché ancora non abbiamo le norme non abbiamo i testi che sono quelli sui quali le valutazioni potranno essere compiute
Io se non ho inteso male
Ci sono le possibilità di un diverso atteggiamento dei gruppi parlamentari di Rifondazione
Sulla legge costituzionale in seconda lettura che saranno valutati
La cosa mi fa piacere concludo con una battuta siccome però son convinto che serva la democrazia italiana riformare le costituzione
Ora io lo si facesse non come male minore ma con un minimo non dico di entusiasmo ma almeno di convincimento sul fatto che riformare la Costituzione è utile alla causa della democrazia la causa della sinistra non è una concessione che si fa qualche nome grazie
Grazie la ringrazio Cesare serve per il contributo che ha portato quindi
A nome del PDS abbiam potuto registrare convergenze differenze
Mi pare molto significativa questa comune diciamo avversione all'ipotesi presidenzialista
Cosa che consente una ricerca di una convergenza anche quando siano diciamo così ispirazioni anche fra noi dialetticamente confrontabile
Come è noto come risulta tutto questo nostro convegno non è il nostro una diciamo così semplicemente una dichiarazione di fedeltà alla costruzione Mario invece la convinzione molto forte
Che l'attacco che oggi viene alla costruzione è un attacco di una cultura liberista che tende a mettere non solo in discussioni su impianto democratico ma il suo impianto la sua vocazione sociale
E da qui quindi un elemento che ci fa muovere con convinzione della su un terreno telefono istituzionale ma dentro una fortissima salvaguardia dell'ispirazione dello Spirito
Della costruzione vorrei dire
Davvero non lo uso per pretesto questo elemento
Crediamo discusso tutti e credo con lealtà e passione anche della vicenda della cimice che ci ha toccato
Lezione come Berlusconi
Vorrei dire che deve alcune reazioni che sono intervenute chiamano però le forze democratiche ha una reazione e può dire io sono sbigottito
Dalle cose che l'ammiraglio Martini
Ha dichiarato che su tutti i giornali di oggi
Ammiraglio capo dei servizi segreti in Italia per ben sette anni
Fino al mille novecentonovantuno
Ha riconosciuto tuttavia addirittura facendo se n'è un merito
Di che i servizi segreti sorvegliavano Armando Cossutta
Perché la NATO lo considerava un influente agente del commento
Ora ora a parte il fatto che il Cominform come come molti sanno è stato sciolto il diciassette aprile del cinquantasei e non nel novantuno
Ai servizi segreti dovrebbero saperlo perché almeno quello che pubblico dovrebbero saperlo anche i servizi segreti avevano ma al di là delle battute no noi siamo di fronte a un vulnus democratico impressionante
E io da alcuni chiedo che le forze democratiche facciano un passo ed alcuni chiedo informa afferma che il Presidente della Repubblica di Callas supera perché noi siamo di fronte a un fatto
Causa un'autorevolezza parlamentare della Repubblica peraltro fondatore di questa Repubblica
Viene sorvegliato sulla base di una indicazione di una potenza straniera in maniera illegittima illegale e infondata in una cosa che
I democratici italiani che non sono state assolutamente
Rinnoviamo credo di poterlo dire a nome del convegno al Presidente della Repubblica la richiesta di prendere parte esplicitamente su questa questione non si sanno alloggi
Se non si mette mano sulle cause lontane e profonde delle distorsioni che proseguono anche oggi negli apparati dello Stato
O alla parola
Ringraziamo per la sua presenza il ministro della Repubblica anche per far
Mentre parlava adesso Fausto Bertinotti vi veniva in mente ma non vorrei che lo prendesse come una sottovalutazione dell'importanza delle però l'intervento e che io condivido venire in mente che io sono tuttora o tuttora un procedimento
Aperto o nei confronti delle onorevole Cesare Previti che Intini visioni ha detto che Bassanini ha detto menzogne per quarant'anni agli ordini di Stalin
Come è noto quando è morto Stalin li avevo tredici anni un'età nella quale menzogne politiche forse ancora non si dicono forse si si nega di aver rubato la marmellata ecco Giannuzzo va be
Io questa mattina ovviamente non posso che parlare a titolo personale anche se non fosse non posso spogliarmi del tutto del mi è responsabilità
E di degli dell'incarico che ho adesso volevo partire da tre rapidissime considerazioni che credo
Sia utile forse forse ripeto cose già dette e me ne scuso perché avrei voluto seguire i vostri lavori fin dall'inizio invece mi è toccato soltanto poter partecipare a qualche momento della mattinata di ieri e di quella di oggi la prima considerazione che io credo noi dobbiamo su cui dobbiamo riflettere queste per la prima volta dopo il quaranta cinque quarantasette
L'intera sinistra italiana
Parte determinante della maggioranza parlamentare
Parte della sinistra sta al Governo parte sta fuori del governo ma è parte determinante della maggioranza parlamentare
Io penso che quindi noi dobbiamo porci il problema
Bella attuazione
Di quel grande
Progetto di avanzata democrazia politica economica e sociale
Che è stato delineato nella prima parte della nostra Costituzione principi fondamentali nella prima parte della nostra Costituzione
Dobbiamo porci
Nei tempi con i modi con le gradualità necessario ma non possiamo non porci quando si parla di istituzioni anche questa questione
A mio avviso è significativo e non dobbiamo sottovalutare il fatto che nella legge istitutiva della Bicamerale sì
Fa completamente ferma salva la prima parte della Costituzione
Vedo sorridere Gianni Serra
Io con questo non sto dicendo non sto dicendo e credo che sia facile chiarirci le idee su queste sale
Non sto dicendo né che la prima parte della Costituzione non a bisogni di integra di integrazioni e di arricchimenti integrazioni e arricchimenti
Che derivano dalla dall'emergere di nuovi diritti
Per esempio dalla necessità di adattare alcune norme alla modificazione dei tempi
Ma certamente non ha bisogno di sconvolgimenti
Mi di vedere rimesso in discussione Querrey Progetto che io
Amo definire di moderna e avanzata democrazia politica economica e sociale
Non intendo neanche dire che non ci siano dei rapporti molto rilevanti tra la prima e la seconda parte della Costituzione
In termini principi democrazia di uguaglianza nei diritti e nelle conseguenze che sulla parte organizzativa a tutto ciò è evidente ma tener ferma la prima parte significa che ci si ritiene condizionate anche sulle implicazioni e sulle conseguenze che da quei principi
Da quei principi da quei pilastri del patto costituzionale derivano nel riformare
La seconda parte della Costituzione questo mi sembra
Questo mi sembra una conseguenza forse non a tutti chiara
Ma certamente a noi stessi a noi sì e certamente una conseguenza ineludibile anche in termini giuridico costituzionali
Nel riformare la seconda parte c'è ampia possibilità di scegliere tra
La
Regole istituzioni eccetera che siano però coerenti
Con i principi di democrazia
Di uguaglianza di solidarietà di garanzia dei diritti fondamentali delle persone umane che sono con il modello complessivo di democrazia politica economica e sociale che sono delineati nella prima parte
A me pare ma credo che a tutti noi Italia
Che per Pera se il primo problema che oggi si pone alla sinistra che è nella maggioranza del Paese per la prima volta dopo cinquant'anni
è quello di vedere che cosa si può fare
Per attuare
Il progetto del disegno costituzionale
Noi dobbiamo noi sappiamo che in questi decenni
Questo progetto non è stato è rimasto largamente inattuato per scelte politiche
Per condizionamenti internazionali per il prevalere di un blocco sociale ed interessi contrastanti con quelli Progetto e con quel disegno
Ma io credo che siano emersi anche
Insufficienze inadeguatezze del sistema delle istituzioni
Dei meccanismi istituzionali
E quindi io penso che sia giusto porre il problema delle riforme istituzionali
Anche in relazione a questo Obiettivo
Quali riforme ci possono consentire oggi nelle attuali condizioni
Di a realizzare meglio l'obiettivo della piena attuazione di quel disegno di quel Progetto
Di quel Progetto democratico
Seconda riflessione
Noi siamo come a tutti noto oggi in onda con testo di grandi trasformazioni
Segnato dalla globalizzazione
Dalla competizione globale
Questo comporta Grandi riflessioni
Che tutti noi che tutte le sinistre in tutto il mondo stanno facendo non sono le sinistre naturalmente
Questo comporta questo comporta la necessità di
Nuovi
Nuovi scenari istituzionali
Questo comporta la necessità di inserirci in più grandi sistemi
Politico economico-sociali
La Scelta credo che noi abbiamo fatto e quella di stare in Europa anche come condizione per poter cambiare l'euro
Io penso che tra le ragioni per le quali tutti noi pensiamo che non vada mancato l'obiettivo di partecipare da protagonisti alla costruzione dell'unità europea sia anche quello di poter contare
Per trasformare una costruzione che oggi appare ancora troppo segnata da molto segnata da un'impostazione Moni Teresa monetarista
Della costruzione europea
E nel quale e e troppo poco preoccupata della costruzione dell'Europa sociale e dell'Europa democratica
Ma anche questo ha implicazioni sul terreno istituzionale perché per entrare e restare in Europa
Non basta mettere in ordine i conti della finanza pubblica
Ma occorre a bere un sistema di istituzioni di amministrazioni di servizi pubblici che abbiano un grado di
Efficienza rappresentatività
Capacità di risolvere i problemi dei cittadini dei lavoratori e delle imprese
Tale da non rappresentare un handicap
Nella competizione globale nella concorrenza europea
Il problema di avere quindi istituzioni
Che siano dotate delle qualità necessarie
Per poter svolgere questa funzione di servizio
Noi se abbiamo che questo che che questo non si realizza solo con l'efficienza il grado di consenso di rappresentatività
Nel caso di istituzioni democratiche non è meno importante dell'efficienza
Ma cioè anche un problema di efficienza di snellezza di efficacia
E come dire
L'ossificazione burocratica
Di molti dei nostri apparati finisce per essere un Handy
La la terza considerazione che ho già sentito fare e che con cui anche sia pure in mente
Per i periodi in cui porre potuto partecipare il vostro seminario e che condivido
E che peraltro
Non possiamo negare che esista io non voglio dire che questa è la posizione della destra italiana
Di tutta la destra italiana però sicuramente esista
Nel nostro Paese chi punta sulla paralisi delle istituzioni
Sull'inefficienza complessiva del nostro sistema
E su una a presunta provocata incapacità delle nostre istituzione di ammodernarsi
Di
Autoriformarsi
Per
Come dire per predicare la necessità di drastiche riforme in senso non precisamente democratica
Anche questo è una terza riflessione che dobbiamo avere ben presente chi io so voi avete ben presente
Oggi
La risposta riformatrice
Nel nell'alveo nel quadro dei grandi principi fondamentali della nostra Costituzione e una risposta necessaria anche per parare
Questi rischi
Per parare l'avanzare di soluzioni
Che sicuramente rifiutano di essere definite autoritarie
Al massimo accettano definizioni apparentemente più asettiche come soluzioni decisionista
O soluzioni efficienti IST
Ma che rischiano di mettere in discussione proprio quei principi fondamentali che stanno scritte nella prima parte della Costituzione che noi riteniamo debbano essere salvaguardati
Anche nella definizione delle riforme della parte organizzativa della nostra carta costituzionale
Arroccarsi a difesa di tutto quello che c'è
Così come anche quando non funziona non rappresenta validamente non dà risposte ai problemi dei cittadini
A può dare tre ter intenzionalmente involontariamente
Un aiuto a chi pensa a questi Sbrocchi
E mi pare importante e significativo che tra le forze della sinistra
Questo arroccamento non vi sia
Sulla base di queste tre riflessioni di fondo io ne ricavo rapidissimamente alcune
Ulteriori riflessioni che
Vorrei offrire al vostro dibattito sapendo che in parte sono del tutto
Sconta la prima è che
Io giudico importante e positivo che il vostro convegno parta dal tema della Repubblica dell'autonomia
Adombrare Armando Cossutta col quale abbiamo lavorato molto su questi temi in anni lontani
Vero Cossutta
Ricorderà che a me capitò insieme
Al compagno Aldo Aniasi pubblicare con questo titolo
Una complessa riforma del sistema delle istituzioni locali
Che predisponemmo nel corso degli anni Settanta nell'ultima parte degli anni settanta
Io penso forse mi sbaglio io penso che la definizione che voi di a d'date di repubblica delle autonomie norme molto lontana
Dalla Scelta per il federalismo così detto cooperativo
Che noi che
PD se il programma dell'Ulivo
Indica
Come punto centrale della riforma della forma dello Stato
Io sono convinto che mettendo c'è intorno a un tavolo
E vedendo di definire esattamente che cosa si intende chiosa voi intendete per Repubblica delle autonomie cosa noi intendiamo per federalismo cooperativo
Sul modello tedesco ma con una forte valorizzazione del principio di sussidiarietà e quindi del ruolo delle Autonomie locali
E quindi con un'attenzione a evitare per così dire il centralismo regionale
Si arriverà alla fine a convenire che le distanze non sono molte
E forse non esistono affatto
Ma quello che vorrei dire che mi pare importante che si targata nel lavoro di riforma dalla forma dello Stato e quindi dalla ricostruzione dell'assetto della del Progetto del disegno fondamentale delle nostre istituzioni
Noi abbiamo bisogno
Di portare
Il potere di di governo e di decisione il più possibile vicino ai cittadini
Quindi il più possibile sotto il controllo democratico dei cittadini
Il nei luoghi dove è più facile la partecipazione nei luoghi dove è più facile che il rapporto sia realmente democratico compatibilmente con le esigenze di governo di una grande società complessa del due mila
Ma io credo che l'intuizione che spinge ormai tutta la sinistra porre l'accento sul modello Repubblica delle autonomie o federalismo cooperativo
Nasce proprio dalla convenzione che quanto più la società è complessa quanto più è necessario che è il la distribuzione delle responsabilità e dei poteri
Tra i diversi livelli istituzionali sia una distribuzione che tende a garantire la vicinanza ai cittadini e la divisione del lavoro tra le istituzioni
Se questo è allora noi abbiamo un primo compito che è quello di
Convincere che il primo prioritario il tema sul tavolo delle riforme e quello della cosiddetta forma dello Stato
è quello del riorganizzazione della ridistribuzione dei poteri
Tra centro e periferia
Io penso che questo sia cosa non ASP niente affatto irrilevante e che rappresenta un ancora un tema di battaglia
Culturale e politica
Data l'ossessiva attenzione invece verso i temi della forma di governo
Ma vorrei aggiungere anche un altro punto vedo qui il compagno Marchetti
Sul tema bella forma dello Stato
Non sono evitabili di riforme costituzionali
Una buona parte della strada verso la Repubblica delle Autonomie
O una riforma ispirata al modello del federalismo solidale cooperativo si può fare nell'ambito dell'attuale Costituzione
Attuando la integralmente
E utilizzando i margini di elasticità molto ampi che essa
Vorrei dire con una battuta
Che e se noi oggi come in uno dei disegni di legge collegati che il presidente saldi ricordava prima sopprimiamo
Ha una legge di un secolo fa ispirata ai principi della tutela prefettizie sugli enti locali
Che prevede che ogni Comune ogni provincia debba avere l'autorizzazione del prefetto per accettare da un cittadino di quella città
Un legato
Ho una donazione
Nasce la biblioteca
Al comma
O per acquistare un immobile
Noi qui non facciamo nessuna rivoluzione applichiamo puramente e semplicemente i principi scritti nell'articolo cinque della Costituzione
E siccome il passaggio verso il federalismo o la Repubblica delle autonomie passa poi attraverso
Una paziente opera di rimozione di tutti gli insieme delle incredibili
Regole istituti di centralismo burocratico che si sono accumulati in un secolo e mezzo di storia della nostra legislazione
Beh ecco questa la rimozione di questi
Di questi istituti e di queste regole fa parte pienamente della riforma delle nostre istituzioni
E si collega al lavoro che in sede di Bicamerale si può fare su questo punto e che peraltro inevitabile non sto dicendo che lo si può evitare leso un esempio lo abbiamo anche qui ancora sotto i nostri occhi già in questo disegno di legge
Che in questa settimana la Commissione affari personali del del Senato ha approvato
Abbiamo drasticamente ridotto
Il numero degli atti amministrativi dei Comuni e delle Province che vanno al controllo del Comitato regionale di controllo occorre la riforma costituzionale per abolire del tutto questo istituto che oppressivo delle Autonomie locali e che peraltro come è noto e come sta nella storia
E di di questo Paese non garantisce la legalità non garantisce la legalità dell'amministrazione
Quindi riforma istituzionale che si fa però per una buona tratto di strada anche attraverso le riforme legislative ordina
Seconda questione quella della forma di governo
Personalmente detto che parlava a titolo personale concordo totalmente con quanto il presidente salvi ha detto poco fa
Io credo che lo dobbiamo prendere l'esempio delle grandi democrazie parlamentari europee
E lavorare sul modello delle grandi democrazie parlamentari europee
Gran parte dei paesi la grandissima parte delle democrazie europee sono organizzate secondo questa forma di governo sono paesi che sono democrazie che funzionano
Penso che questo sia il modello da
Sul quale lavorare con gli adattamenti che ovviamente sono necessari
Per il caso italiano
E qui però vorrei fare un'ultima considerazione
E invitare su questo ad a vere un qualche coraggio
Noi dobbiamo il problema ci si pone già livello di riforme legislative per agli enti gli enti locali e ci si porrà in in sede di Commissione in Commissione bicamerale
Dobbiamo ragionare su come
Adottato questo modello si mettono in condizione le istituzioni di poter lavorare
E quindi anche a rappresentare in modo
Efficace
La volontà dei cittadini
E risolvere in modo efficace i problemi e i bisogni dei cittadini
Qui abbiamo un enorme lavoro di seria e selettiva delegificazione da fare di semplificazione da fare di sburocratizzazione
Troppe regole finiscono per equivalere a nessuna regole troppe regole finiscono per imbavagliare la responsabilità politica amministrativa
Finiscono per legare le scelte della volontà popolare di oggi a scelte della volontà popolare di ieri o dell'altroieri e magari di cinquant'anni fa perché ne abbiamo anche di cinque anzi di settanta ottant'anni fa
E magari a scelte che non erano della volontà popolare ma era hanno a di burocrati legati addirittura la cultura dei periodi precedenti
Quindi abbiamo bisogno di fare una grande opera di disboscamento di semplificazione
Che in questo di identificare è cari amici e cari compagni di identificare in modo chiaro e convincente la distinzione di ruoli
Tra le assemblee elettive
E gli organismi di governo a tutti i livelli
In modo da rafforzare
Il ruolo di ciascuno di questi istituti al servizio della volontà popolare per risolvere i problemi dei cittadini
Da questo punto di vista io credo che c'è ancora da superare alcune vecchie come dire
Comuni e comuni alcuni vecchi luoghi comuni della della sinistra
Per cui tanto più conta un'Assemblea elettiva quanto più partecipa a tutti i tipi di decisione
Salvo poi trovarsi
Ingolfata in una attività che spesso ai di cogestione rispetto agli esecutivi e ai governi
Io penso che si debba fortemente difendere il principio per cui l'assemblea elettiva per dire del Parlamento non sono solo organismi di controllo
Devono essere organismi di controllo devono avere efficaci strumenti contro abbiamo da imparare moltissimo dagli strumenti di controllo che esistono in altre grandi democrazie che in Italia come dire sono del tutto sconosciuti
La strumenti che danno effettività l'azione di controllo e quindi danno poteri reali di controllo innanzitutto alle opposizioni
Il tema dello statuto dello posizione sarà fondamentale nella Bicamerale e anche nella revisione dei regolamenti parlamentari
Però nel contempo
Quindi poteri di controllo reali poteri di decisioni parla e sembra elettive devono avere poteri di decisione
Devono avere poteri di decisione dove si stabiliscono le regole
Le regole è questo il punto
Non dove invece si assumono sotto forma di provvedimenti legislativi
Le misure di attuazione delle reti
Che è quello che in Italia succede
Come avete visto anch'io come Cesare Salvi da subito salutato con sostanziale favore la sentenza della Corte costituzionale
Anche se questa sentenza ci creerà problemi enormi nei prossimi mesi a cui dovremo far fronte problemi aumentati dal fatto che abbiamo uno un'opposizione irresponsabile
Un'opposizione che pensa che il compito di un'opposizione non consociativa non non sia quello che è giusto di opporsi duramente e fermamente ma sia quello di paralizzare attraverso l'ostruzionismo sistematico mentre noi sappiamo che l'ostruzionismo è un'arma delle opposizioni
Ma un'arma estrema come lo sciopero generale che si usa quando quando non ci siano altri strumenti
A disposizione
Avremo problemi grosso in questa fase ma poi questa sentenza della Corte ci consentirà io spero di recuperare un rapporto corretto
Tra il Parlamento che deve fare le leggi e soprattutto le grandi leggi
E il governo che deve governare
E questo vale anche a livello io penso di enti locali
Dobbiamo recuperare una distinzione molto più chiaro
Tra i compiti dei consigli
Che sono il compito di prendere le grandi decisioni e poi di lavorare sulla normazione
Normazione regolamentare a livello locale
Badate che se si attuano le riforme che noi abbiamo all'esame
Già del Parlamento l'attività normativa regolamentare
Dei comuni e delle province e delle regioni in questo caso anche legislativa e ho finito
Diventerà molto più impegnativa perché il processo di delegificazione che significa innanzi innanzitutto il passaggio di una parte consistente dell'attività di normazione dal centro alla periferia
Darà in molti casi ai regolamenti dei consigli comunali il compito di sostituire settori interi della legislazione delegificante
E ci sarà quindi molto lavoro a questa regola
Ecco io penso che questi siano alcune delle linee su cui potremmo insieme lavorare
Aiutandoci anche insieme come dire a superare alcuni luoghi comuni
E a verificare
Si sono come dire una conseguenza implicita e quindi da difendere
Della nostra ferma
Decisione di difendere i principi democrazia di uguaglianza di libertà e di solidarietà
Oppure se sono invece in realtà in contrasto con la necessità di attuarli tenendo conto dell'esperienza e delle condizioni nuove della società moderna
Agli anziani ministro Bassanini sull'intervento del nostro convegno che ha concluso così i suoi lavori ora ha la parola per le conclusioni ma il nostro convegno il presidente del partito Armando Cossutta
Care compagne e compagni cari amici
Rinnovo anch'io il ringraziamento sincero e caloroso
A quanti hanno voluto partecipare ieri e oggi a questo nostro convegno e ringrazio in modo particolare i relatori che hanno svolto relazioni considero se mi si permette di dire con grande impegno con grande profondità temi di notevole importanza
Il compagno Meloni e poi Luciani e poi Ferrara ferraioli e Marcelli e questa mattina la compagna salvato
E ringrazio gli ospiti graditissimi il ministro Bassanini che ha parlato Aurora e gli esponenti delle principali forze politiche democratiche
Il compagno salvi l'onorevole Gargani onorevole Paissan onorevole la Malfa e gli interventi di studiosi di ricercatori di quanti hanno preso qui la parola
E credo che possiamo tutti quanti constatare riconoscere a conclusione di questo nostro dibattito che siamo riusciti a da vere qui
Un approfondimento reale
Un confronto di opinioni anche fra di loro diverse
Come si conviene ad un convegno di ricerca di studio qual è stato il nostro un approfondimento reale un confronto serrato per cui la riflessione nostra mi auguro non soltanto nostra
Di tutte le forze democratiche su questi temi oggi e più ricca poco considerarsi più ricca e per quanto ci concerne certamente sarà questo convegno partire da domani stimolo impegno per definire con precisione veri e propri testi testi chi disegni di legge
Testi e progetti che possano contribuire al dibattito che sta per aprirsi nella Commissione bicamerale e che comunque dovranno essere sottoposti al giudizio del Parlamento e al giudizio del Paese
Da queste ridurne riflessioni temo non brevissime che sto per svolgere non sono in grado di dare di approfondire ulteriormente temi che sono d'altronde di estrema importanza e di grande attualità ci sono stati sollevati qui nel dibattito penso ai temi della riorganizzazione della riforma
Di tutto il sistema scolastico penso al tema appassionante delicatissimo della riforma del settori della giustizia dei rapporti Della magico la magistratura nella magistratura su cui il nostro convegno si è anche intrattenuto anche se volutamente al centro del nostro dibattito abbiamo voluto porre soprattutto le questioni relative alla organizzazione politica dello Stato
Ho detto parteciperemo con i nostri disegni di legge con le nostri progetti
Con i riscontri di questo nostro dibattito ai lavori della commissione bicamerale la commissione bicamerale entrerà in funzione se non vi saranno intoppi fra poco meno di un mese
E da quel momento potrà avviarsi non più soltanto un confronto che continuerà tra le forze politiche tra le forze culturali ma un confronto serrato per giungere sulla base di un impegno
Molto preciso che la commissione bicamerale stessa per legge avrà di concludere entro la metà dell'anno prossimo
I propri lavori e quindi le proprie proposte
Già ha detto loro ora il segretario del partito io qui intendo riconfermare quale e quale sarà il nostro atteggiamento nei confronti della commissione bicamerale noi abbiamo votato sì alla nascita di una Commissione bicamerale
Abbiamo votato no alle norme costitutive
Per la vita per il funzionamento della Commissione bicamerale per i suoi poteri perché abbiamo evidenziato questo testo di legge costituzionale
Pontivy che noi consideriamo particolarmente critici anche gravemente critici il più grave fra i quali ne abbiamo parlato a suo tempo quello di sottoporre a un referendum indifferenziato
E quindi una sorta di plebiscito le risultanze complessive su tutti i vari temi che la commissione bicamerale andrà a a definire con il proprio lavoro
E la nostra posizione è stata una posizione io credo il giusta dal nostro punto di vista accerto
Coerente con le impostazioni che noi non soltanto noi intendo dire molte forze della sinistra hanno avuto nel passato su questi temi su questi metodi su queste prerogative oggi dei confronti della seconda votazione per la commissione bicamerale e avverrà appunto e nei primi giorni di novembre noi voteremo per approvare il disegno di legge istitutivo della medesima
Voteremo a favore innanzitutto perché ormai in seconda lettura è chiaro che esistono i voti per dare vita alla Commissione
La commissione anzi deve poter entrare in funzione subito
E deve poter entrare in funzione con la pienezza del consenso che secondo la nostra Costituzione e il nostro articolo centotrentotto della Costituzione
Dovrebbe poter essere varata con almeno i due terzi dei componenti la Camera e il Senato
Io non so se a questo risultato si perverrà
Noi certo non non vogliamo in nessun modo contribuire ad evitare che a questo risultato e cioè quello di consentire alla Commissione di essere letta con i due terzi dei parlamentari in nessun modo vogliamo contribuire ad evitare che questo accada
Perché c'è bisogno e c'è bisogno urgente ti dare attraverso la commissione bicamerale sia pure con quei rilievi che noi abbiamo fatto e che certo non dimentichiamo e non rinneghiamo
Dare alla Commissione bicamerale la potestà
Di compiere sino in fondo il proprio percorso e portare dinnanzi al Paese le risultanze del suo lavoro
Noi ci impegneremo a fondo in questo lavoro
E sin da ora sin da ora
Con questo convegno sin da ora con i progetti di legge che presenteremo nei prossimi giorni e intendiamo condurre questo nostra attività
Sviluppare questo nostro impegno in un rapporto secondo mi auguro comunque certo leale con tutte le forze politiche democratici
Con le forze politiche che qui già in parte si sono espresse incontri bilaterali in incontri diretti in qualche incontro collegiale
Cercheremo di stabilire un rapporto anzi di rafforzare un rapporto un rapporto molto stretto
Con la studiosi ricercatori che ovviamente
Non possono far parte della Commissione bicamerale che sarà composta soltanto di settanta componenti trentacinque deputati e trentacinque senatori
Uno stretto rapporto con gli studiosi con i ricercatori
Un rapporto strettissimo con quel comitato per la democrazia costituzionale di cui qui abbiamo sentito parlare alcuni dei
Dirigenti dei protagonisti di questa iniziativa che consideriamo di grandissimo rilievo e importanza che la battaglia
Che ci accingiamo tutti insieme a sviluppare abbiamo iniziato questi incontri
E sì il primo di questi si è già avuto come nelle cronache hanno riferito prima di questo nostro convegno con il segretario del partito democratico della sinistra Massimo D'Alema e con una delegazione autorevole di quel partito
Che si è incontrata con la nostra delegazione altrettanto autorevole nei giorni scorsi
E abbiamo in questo incontro registrato come è stato già detto la possibilità di un lavoro comune
Ha compiuto un passo in avanti importante il dibattito il confronto che in quella sede si è sviluppata anche se Cerba angolo differenze e non di poco conto
Abbiamo detto ai compagni del PDS ribadiamo qui in questo nostro convegno che noi non siamo e non intendiamo in nessun caso essere portatori di ultimatum
Né tanto meno di ricatti ringrazio vivamente l'onorevole Gargani che ieri in questo nostro convegno ha voluto dire come la stessa nostra posizione
Non qui non più sulle questioni istituzionali ma sulle questioni economiche sociali quelle che riguardano la legge finanziaria le nostre posizioni sono posizioni limpide chiare
Che nulla hanno a che fare con ricatti o con ultimatum sono quelle posizioni limpide chiare che credo ogni forza politica ha il dovere di esprimere nei confronti e delle altre forze e dell'insieme del Parlamento e dell'insieme del Paese non poniamo non intendiamo porre ultimatum di sorta
Per la chiarezza voglio dire che non siamo disposti a subire ricatti
O condizionamenti di sorta
Per esempio riteniamo che tutte le forze democratiche debbano respingere e da subito il ricatto delle destre
Che in questi giorni si è manifestato in modo virulento
Dopo l'incontro tra il PDS e Rifondazione dopo l'incontro tra il PDS e il Partito Popolare
Io temo
Che negli ultimi tempi è stato detto ieri mattina molto puntualmente
In questi ultimi tempi da parte di alcune forze della sinistra anziché la principale forza della sinistra
Il PDS si è credo a fin di bene
In seguito troppo spesso e troppo malamente le posizioni della destra forse per tacitare la forse per condizionarla forse come si usa dire per rabbonirlo ma questa politica o questa tattica non ha dato secondo me risultati positivi e tanto meno potrà dare risultati positivi nel momento in cui sta per iniziare il confronto reale
Nella Commissione bicamerale in Parlamento
Intendiamoci noi siamo tra coloro
E da data antica che crede profondamente nella necessità di rapporti unitari tra tutte le forze democratiche che siamo anzi del parere
Senza anzi siamo del parere
Che per portare a compimento un rinnovamento una revisione del dettato costituzionale sia pure nella sua seconda parte
O comunque per dare attuazione a riforme a riforme istituzionali e costituzionali così impegnative sia necessario il più largo consenso
Il massimo consenso
Ma non tutte le cose sono fra di loro conciliabili
Questa esigenza di larghi consensi
Di larghe maggioranze attorno ai temi di cui stiamo di cui stiamo parlando non sempre si conciliano con la possibilità di trovare delle soluzioni tali tre
Delle soluzioni giuste delle soluzioni positive e tutto questo bisogna saperlo sin dall'inizio
Andiamo al confronto nella Commissione bicamerale
Al confronto con tutte le forze come ho già detto con intenti costruttivi
Con intenti unitari
Ma non siamo disponibili ha dei pasticci istituzionali
Con Tanzi
A dei rischi che possono portare conseguenze gravissime sulla vita di oggi e di domani per la Repubblica e per il nostro popolo
Occorre cioè sapere in partenza
E questo dico
Nel modo più pacato possibile
In partenza ai compagni del PDS
Agli amici del Partito popolare agli amici e compagni dei Verdi alle forze democratiche che hanno una comune matrice
Nella formazione nella nascita della Repubblica e della Costituzione
Voglio dire nel modo più pacato possibile che i contrasti
Tra queste forze e le teste sono contrasti reali
Contrasti forti
Contrasti difficilmente riconciliabili e sanabili con dei compromessi
E tanto meno con dei pasticci
E d'altronde bisogna essere anche qui molto precise e molto attenti quando si dice l'accordo con le destre necessario per definire per fissare le regole si signori
L'accordo con le destre anzi con tutte le forze politiche di destra di centro di sinistra sono indispensabili per definire le regole
Ma le regole sono stati fissati
E le regole sono quelle che hanno sancito la nascita anche se noi abbiamo mosso obiezioni
Con la nascita della commissione bicamerale
Secondo noi non nel pieno rispetto anzi violando la sostanza dell'articolo centotrentotto della Costituzione che l'architrave per una sua revisione
Ma attraverso la nascita della commissione bicamerale le regole sono state fissate ora non siamo più nella fase della regole siamo nella fase dei contenuti
Nella sostanza
Ed è quindi alla sostanza che bisogna andare sapendo che sulla sostanza
Lo ribadisco nel modo più pacato possibile i contrasti sono reali
E non sono facilmente risolvibili
Bisogna prenderne consapevolezza per non trovarci di fronte a delle sorprese o ha delle conseguenze molto amare molto nocive per la vita politica nazionale
Ed è quindi avere
Ovvero dei punti di riferimento non voglio dire
Beh il Pontiggia comuni
Sarebbe l'ideale che tutte le forze che compongono la maggioranza
E credo che tutti insieme dobbiamo e possiamo dire
Che è arrivato il momento di portare a compimento le riforme
Noi per quanto ci riguarda vogliamo le riforme
Le vogliamo da tempo e ci battiamo da tempo
Ed è tempo di arrivare a dare completezza o perlomeno di dare una conclusione
Valida complessiva a un dibattito che dura da anni e che ha trovato negli ultimi tempi esigenze ulteriori di conclusione vogliamo le riforme
Non vogliamo riforme
O non vogliamo interventi che portano non che portino non alla revisione della Costituzione
Nella sua seconda parte
Ma la sovversione dei principi e dei valori
Che sono sanciti dalla Costituzione della Repubblica credo che su questo punto su questi due punti fare le riforme non sovvertire la Costituzione ci possono essere si debba essere un accordo fra tutte le forze democratiche
Questa non è l'opinione delle destre
Queste certamente l'opinione di tutte le forze credo che sostengono l'attuale governo questa non è la posizione e libertà
Teniamoci anche il dire qui illustri studiosi i giuristi
Ci sono da maestri
Non potrò certo io trovare parole
Migliori di quelle che qui sono state già espresse in questi due giorni di dibattito la stessa seconda parte della Costituzione
è una conseguenza coerente
E non separabile
Rispetto alla prima parte della Costituzione
E se vogliamo essere seri e rigorosi
Questa è la verità
E comunque
Assumendo l'impegno che ha in sé stesso qualche contraddizione e più che qualche qualche forte contraddizione l'impegno di toccare dire visi di rivedere di rivisitare di portare a una revisione della seconda parte della carta costituzionale occorre sapere e sapere con chiarezza assoluta che c'è chi si batte per cambiare tutta la Costituzione
E non si tratta di qualche persona di poco conto
O di estrema periferia politico si tratta di personaggi che contano nella vita economica nella vita sociale a partire dai massimi esponenti della Confindustria
E dal più grande industriale italiano Romiti che hanno preso posizione esplicita al riguardo e si tratta di uomini politici mi riferisco all'onorevole Segni ma non soltanto lui e agli uomini della destra
Che parlano e che vogliono e che intendono portare a una sovversione del dettato costituzionale
Chi in modo esplicito
Chiedendo esplicitamente questa
Totale
Revisione costituzionale e chi in modo implicito
E chi in modo implicito perché e secondo me un modo implicito per giungere non una revisione della seconda parte della Costituzione ma una sovversione del dettato costituzionale
Indicare la via del presidenzialismo o del semipresidenzialismo
E questa richiesta ripeto
Il fusto
è presente nella coscienza popolare
Forse maggioritaria nella coscienza popolare
Di una soluzione di tipo presidenziale o semipresidenziale io non la non la valuto nulla giudico nulla contrasto
Soltanto rispetto alle questioni relative alla cosiddetta maggiore efficienza delle istituzioni del sistema politico
Ma come una esigenza
Da cui partono forze economiche sociali alle quali ho fatto riferimento e da cui parte la destra
Per un cambiamento profondo
Per un cambiamento profondo
Del modo di essere di costruire di far vivere la vita politica nella nostra repubblica
E cioè nella sostanza
La visione presidenzialista semi presidenzialista inutile che turni agire
Quello che qui è stato detto con tanta efficacia che non viene differenze sostanziale tra l'una e l'altra cosa comunque la ipotesi presidenzialiste presume anzi esige indica come suo presupposto vero quello di sottrarre di sottrarre al cuore dello Stato diceva Ferraro alle istituzioni democratiche il conflitto
Che è dentro la vita del paese
E che in primo luogo l'ho imparato da bambino conflitto sociale
Che il conflitto ineliminabile fra le classi che il conflitto sociale che è esso stesso il conflitto sociale il conflitto fra le classi il presupposto per ogni possibilità di sviluppo di una società e di progresso di una società sottrarre il conflitto sociale
Dal potere al potere politico liberare mettere al riparo il potere politico dal conflitto sociale nella sua stanza qui non c'è questione oggi chi esprime certe esigenze può rappresentare il nove o il dieci per cento
Del corpo elettorale domani potrebbe essere una percentuale superiore di gran lunga o o inferiore a questa non cambia la sostanza
Non cambia da un punto di vista concettuale non cambia da un punto di vista pratico
Quindi il nostro rifiuto netto reciso
Alla Nascita di una costituente parte proprio da questa ragione di fondo
No non è soltanto per ragioni tecniche
Lo voglio dire lo voglio dire con immenso con grande attenzione con rispetto
A molti gli esponenti delle forze politiche democratiche
E della sinistra italiana il no alla Costituente non deve essere sostenuto soltanto perché la Costituente farebbe ritardare i tempi perché per far nascere la Costituente
Ci vogliono un anno due anni tre anni e poi la vita della Costituente non si sa quanto tempo potrà impiegare per compiere il proprio lavoro non è una questione tecnica non è una questione di tempi è una questione di sostanza
Secondo me secondo noi
Ma una questione che richiede un contrasto un rifiuto
Che deve essere ideale culturale e politico
E si chiede alla destra Sicet al di là delle migliori intenzioni alla destra quando non si contrasta non si contrasta sul piano ideale sul piano politico sul piano culturale questo disegno
Per dare vita a una nuova Costituente
Certo che questo rischio può diventare grave la Costituente non ho bisogno di dire avrebbe come scopo quello di rifare la Costituzione
Non avrebbe limiti
Un un organismo votato dal popolo non può avere limiti di sorta e non c'è legge leggina che possa bloccare o limitare o condizionare i suoi poteri
Tutto questo non ho bisogno neppure di dirlo in un'Assemblea qualificata come la nostra
Ma il pericolo che si debba riproporre il tema della costituente per oggi evitato e serio e testa proprio nel ricatto che viene esercitato oggi dalle destre
Far fallire la Bicamerale
Non consentire neppure alla Bicamerale di avere magari quei due terzi i consensi dei parlamentari che la mettono al riparo da richieste di referendum tutti sappiamo che se una legge costituzionale non è varata
Tra i due terzi dei componenti le camere può essere sottoposta a referendum
E quindi occorre aspettare non mi ricordo se tre o quattro mesi fintanto che il referendum venga richiesto non è obbligatorio ma è possibile e quindi è un ricatto forte lo capisco quello delle destre un ricatto forte ma un ricatto che non può essere subito deve essere contrastato
E domani nel caso anche che nasca la Costituente che nasca nel pieno delle sue dei suoi poteri
Il tentativo della destra sarà di ricattare tutto il Paese
Portando una forma di ostruzionismo di boicottaggio per far fallire in buona sostanza per far fallire la Bicamerale medesimo
E allora ecco perché il ripudio della Costituente sin da ora deve essere fermo
Forte
E deve essere di tutte le forze democratiche perché bisogna dire con chiarezza
Alle forze della destra che per quella strada non siamo disposti ad andare quale che sia l'esito ed è il voto di un però un mese e dei lavori della Bicamerale perché per fare la Costituente bisogna avere una maggioranza e una maggioranza di due terzi in Parlamento
E in Parlamento ci sono le possibilità per sbarrare il passo la Costituente ma il passo può essere sbarrato il passo può essere sbarrato se sin da ora a tutte le forze democratiche si impegnano a dichiarare
Che non saranno disposti in nessun modo a discutere di una tale ipotesi e comunque annegare in modo reciso
Ogni appoggio a un'ipotesi di questo genere
Certo è che se la Bicamerale
Don dovesse portare a compimento il proprio compito perlomeno il modo valido in modo soddisfacente
In modo tale da potere esercitare poi con le proprie conclusioni la possibilità di attuare quelle riforme di cui sentiamo la necessità questo sarebbe un danno grave per la vita politica
Certamente
E questo potrebbe portare ad un ulteriore scontro politico
E non soltanto sul piano strettamente istituzionale
Fra le forze della destra le forze democratici ma questo scenario lo dobbiamo avere presente
Per evitarlo per contrastarlo per cercare che questo scenario non abbia a verificarsi ma sapendo che non lo si evita inseguendo
O favorendo le ipotesi che la destra porta avanti il proprio ai suoi ricatti
La teoria del meno peggio è stato detto da molti e alla fine del dibattito di ieri sera in modo del tutto improprio la teoria del meno peggio non ci appartiene
E non può appartenere a forze di progresso
E ha forse della sinistra
Ma certo è che noi dobbiamo avere la piena coscienza la piena consapevolezza che esiste questo problema
Il tema il rischio il pericolo vero e cioè quello di una campagna per il presidenzialismo
Di una campagna
Già nelle prossime settimane in Parlamento
Di una campagna fuori del parlamento di una campagna che verrà condotta alla vigilia o nel corso di future battaglie elettorali e quindi è un pericolo che occorre
Avere ben presente per combattere per combatterlo con efficacia
Senza fare
Concessioni che possono essere poi e divenire un boomerang
Nei confronti anche di chi ha pensato con tali concessioni di potere meglio combattere
Hanno pensato di potere di evitare il peggio
Il tema della presidenzialismo è stato sempre un tema della destra qui in ogni parte del mondo
E la sinistra le sinistre hanno sempre combattuto questa ipotesi
La tesi dell'efficienza le è stato detto io non posso che ribadire non regge e non ha nessun fondamento un'efficienza astratta non esiste
Occorre che lo Stato sia efficiente che le istituzioni siano efficienti che il Parlamento in primo luogo si efficiente così il Governo e tutto quanto e tutta quanta la struttura politica dello Stato
Ma quando si parla di questa efficienza si rischia di confondere efficienza con autoritarismo che è cosa diversa
Del tutto diverso
Oggi efficienza so che dicendo queste cose andiamo un po'controcorrente
Efficienza si può ottenere sviluppando partecipazione
Consapevolezza corresponsabilità
Diffusione della vita democratica
L'efficienza ne avrebbe ne subirebbe un grande salto in avanti qualitativamente molto positivo
E invece quando si parla di questa efficienza si intende
Pensare credere supporre illudersi
Che affidando la direzione politica o del Comune o della Regione o dello Stato a una sola persona eletta direttamente dal popolo
Questo possa comportare i vantaggi
Che in nessun modo sarebbero garantiti con tale sistema in nessun modo
Un premier eletto dal popolo
Assumerebbe in sé
Quali che possono essere i contrappesi
Tutti i veri poteri ed è stato qui con grande acutezza fatto notare
Che in quel momento il premier e cioè il presidente del Consiglio dei ministri eletto dal popolo non solo come è ovvio avrebbe il potere di nominare il governo
Non solo avrebbe il potere di portare a compimento le sue funzioni costituzionali
Che sono il potere di esecutivi i propri del Governo ma finirebbe per riassumere in sé stesso e nel governo di cui è il leader incontestabile
Anche il potere legislativo ho gran parte del potere legislativo
Non della facoltà di promuovere di proporre di suggerire le leggi non la facoltà soltanto di fare di fatto le leggi attraverso i decreti leggi che imperversano da anni nella vita politica
Nel nostro Paese
Ma una vera e propria potestà legislativa e anzi un potere che definirei di tipo imperativo
Perché a quel punto un premier eletto direttamente dal popolo
Non dovrebbe rispondere non dico soltanto più al Parlamento nel suo insieme ma la sua medesima maggioranza e questa sua medesima maggioranza finirebbe per diventare strumento del premier anziché Antonino del premier
E la maggioranza sarebbe soltanto portata supinamente ad accogliere a condividere le proposte le decisioni del presidente del Consiglio perché sa che nel momento in cui si dovesse opporre ecco l'altra posizione aberrante
Questo premier da qualcuno è proposto addirittura come chi avrebbe il diritto il potere la facoltà di sciogliere il Parlamento e non vi è maggioranza non vi è Parlamento disposto a contrastare il Presidente del Consiglio sino al punto di vedere il proprio suicidio
E c'è in tutto questo ecco perché ne ho parlato e mi sono in qualche modo diffuso una visione della democrazia certo che a non che non ci appartiene
Che non dovrebbe appartenere mi permetto di dire
Alle forze della sinistra e che comunque appartiene ad una fase della nostra storia certo non la fase migliore della nostra storia
Si può avere anche qualcuno ha detto un presidente ottimo
Non credo
Non credo un presidente ottimo
Non si può essere un presidente un sindaco un capo di Regione eletti direttamente dal popolo
Ottimisti se da soli si pensa di governare la vita la cosa pubblica
Se non c'è accanto accanto non soltanto come consiglieri ma con particolari poteri persone che insieme possono definire assume realizzare le decisioni necessarie non credo al presidente ottimo
Se eletto direttamente dal popolo
Ed è stato richiamato qui
Quanto diceva il filosofo antico
Che quando ci si dovesse trovare di fronte anche al capo al presidente ottimo questo Presidente dovrebbe essere cinto di allori e il suo capo circondato
Di querce di alloro ma accompagnato i confini della patria come non necessario per la vita democratica del proprio Paese
E se invece che un presidente non diciamo ottimo ma valido e capace ci troviamo di fronte per quanti anni non so a un presidente cattivo
Pessimo
Chi ce ne libera
Chi ha il potere di liberarci
Si tratta voi lo comprendete bene concezioni diverse della democrazia il confronto con altri paesi non ha non regge in nessun modo
E persino quanto diceva Mitterrand qui citato
Come in tutti i casi gli appuntamenti da Gianni Ferrara non mi pare cosa del tutto corretta quando Mitterand che pure è stato importanti
Presidente con pieni poteri della Repubblica Democratica di Francia
Diceva in effetti questa forma di presidenzialismo eh
Una monarchia elettiva diceva una cosa che considero non esatta perché e peggio di una monarchia
E peggio di una monarchia
E le monarchie moderne quelle che conosciamo
Dalla Svezia giù giù la Danimarca la Norvegia l'Olanda il Belgio al Granducato del Lussemburgo sino alla Spagna e non so quali altri Paesi godono ancora di questa forma istituzionale la monarchia
Oggi a rispetto alle repubbliche presidenziali con il presidente eletto dal popolo delle carature di democrazia più forti che non in queste stesse repubbliche presidenziali se non altro perché il re
Di fatto viene imbalsamato e diventa soltanto rappresentativo con poteri che giammai un repubblicano sarebbe disposto a concedere a un re e a chicchessia
Ma sarebbe ed è di fatto imbalsamato proprio perché non è eletto dal popolo ma un presidente eletto dal popolo è più forte di un re perché un prepotente di un rap pericoloso di un re ecco perché noi
Dobbiamo rispetto a questo tema sostenere una battaglia ripeto che è battaglia culturale ideale e ovviamente una battaglia politica
E io sono mi rallegro che sono molto convinto che come questo convegno ha dimostrato
Posizioni certo diverse e distinte differenziate e in gran parte anche in contrasto con le nostre ma si è su questo punto manifestato un consenso forte da parte dei popolari forte
Da parte di la Malfa forte da parte dei Verdi e preciso mi pare
Anche oggi da parte dei rappresentanti del Partito Democratico delle sinistre
E allora
La destra e non sono disposti a cambiare opinione e ricatta hanno come dice Fini è inutile che la Bicamerale cominci a lavorare
è meglio non cominciare neppure i suoi lavori se vi rifiutate alla Repubblica presidenziale e la repubblica presidenziale è soltanto una Repubblica nella quale il premier eletto sia eletto direttamente dal popolo capisco so leggo conosco e che si fa allora
è possibile un compromesso
Io credo che ci siano delle possibilità di soluzione
E per quanto ci riguarda voglio dire voglio dire ai compagni al compagno
Massari che ieri a nome del PDS ha fatto il suo intervento molti versi interessanti
Noi non abbiamo accettato non accettiamo
è impensabile che accettiamo
Che si possa avere una repubblica con un presidente eletto direttamente dal popolo
Noi abbiamo invece condiviso la possibilità e l'utilità di avere una soluzione che indichi suggerisca proponga
Il nome del Presidente del Consiglio
Lo indichi in modo esplicito
Ma avendo sempre ben chiaro
Che i suoi poteri debbono essere tali per cui il dominus
è il Parlamento
Non è il governo
La Repubblica è una repubblica parlamentare
Il Governo è un Governo che può avere attraverso la designazione del popolo poteri politici molto grandi molto forti
Ma è un governo che deve rispondere al Parlamento
Si dice la destra dice ma che cosa venite a proporci l'indicazione del premier c'è già tutti sanno quando si è andato a votare che il premier se avesse vinto la destra era Berlusconi e se avessero vinto le forze democratiche
E a Prodi e quindi che cosa c'è di nuovo nella vostra proposta e si vede che le cose non vanno bene lo stesso
Anzitutto non è affatto vero che la stessa cosa
E prima ancora voglio dire che se le cose non vanno bene non è soltanto per limiti per difetti
Di carattere regolamentare
Ma non è vero
Perché l'indicazione di Berlusconi da una parte di Prodi dall'altra è stata innanzitutto una indicazione verbale mi riferisco qui ai giuristi e gli studiosi che sanno la differenza enorme tra le indicazioni verbale e l'indicazione scritta il giorno che su una scheda vediamo che tipo di scheda si indica il nome di un Presidente del Consiglio
E gli elettori sono chiamati a votare non per sentito dire dalla televisione o dai giornali che magari non leggono
Ma nella scheda che vanno a votare che se votano in quel modo essi indicano come presidente del Consiglio la tale persona anziché l'alta l'altra persona
A differenza è già molto forte
Ma la differenza può diventare molto più forte ancora se si creano le condizioni perché questo presidente del Consiglio indicato dagli elettori
E e e quindi nominato in base alla maggioranza che quella indicazione ottiene dal corpo elettorale è sorretto anche età condizioni di effettiva governabilità
E di qui
Dico all'amico e compagno Salvi che conosce a fondo il testo della legge istitutivo della commissione bicamerale
Egli ha contribuito attivamente a redigere
Di qui non soltanto l'inevitabile
Valutazione comune tra riforma istituzionale e riforma della legge elettorale
Ma anche la formale possibilità c'è nell'articolo tra i primissimi articoli della legge costituzionali appunto la norma che dice
Che possono essere prese in considerazione approvate leggi
Anche non di carattere costituzionale come sarebbe l'appunto la legge elettorale ma che hanno dirette connessione
Con le questioni che si vanno a riformare
Che la legge elettorale è di per se stessa una delle condizioni perché la indicazione del premier
E quindi una innovazione nella scelta del Governo possa trovare una effettiva efficaci attuazione
Attraverso una legge elettorale che quindi in modo distinto c'era tutta la riforma costituzionale ma non separata non separabile dalla medesima possano essere considerati
E la proposta che noi avanziamo e forti
Io non ho trovato lo dico spero
Con obiettività se ne sono capace non trovo una proposta più forte
Di una legge elettorale che riesca a garantire quei due requisiti senza di che una legge elettorale non è una legge elettorale positiva i compagni che mi ascoltano sanno perché
Da tempo noi trattiamo questo tema di che cosa si tratti
E cioè di una legge che garantisca la rappresentatività e la governabilità
Ma in questo momento siccome circa la rappresentatività è chiaro quello che noi chiediamo quello che noi vogliamo egee una forte quota proporzionale sia tale da garantire la rappresentanza
Di tutte le forze reali della società nel Parlamento
Io qui metto l'accento sulla governabilità
Perché la proposta che noi avanziamo è la più valida per garantire in un regime parlamentare la governabilità il massimo di governabilità
Per quanto riguarda rappresentatività la forma migliore potrebbe essere siamo pronti a discutere ovviamente soluzioni
Che possono essere diverse ma potrebbe essere quella analoga che abbiamo seguito per l'elezione dei consigli regionali una quota forte di rappresentanza proporzionale
Ma per quanto riguarda la governabilità la proposta che noi facciamo e audaci e coraggiosa e io so che tra i presenti compagna anche carissimi ce ne saranno alcuni che storce avrebbero il naso di fronte alla nostra proposta
Con critiche di principio o politiche il cui io rispetto il senso
E pur tuttavia ci sentiamo di dovere di potere coerentemente con le nostre importazioni con quello che stiamo dicendo sostenere questa
Possibilità
Cover labilità vuol dire
Che la legge che abbia una forte quota proporzionale deve avere uno sbarramento
E quindi questo pericolo della frantumazione tra i partiti
Viene evitato lo so bene che poi attorno a un simbolo di partito si possono mettere insieme più partitini come avvenuto con il sistema maggioritario uninominale e quando in televisione pochi allora
E mi ricordo più efficace di tutti in quella fase il compagno Lucio Libertini a condurre la battaglia contro quel tipo di referendum
Quando dicevamo
Che non è vero che con questo sistema maggioritario si eliminano le piccole forze politiche perché per vincere
Siccome in un collegio vince l'uno vince e l'altro bisogna mettersi insieme e si mettono insieme forze come si è visto il come si vede che sono fra di loro diverso
Forse diverse
Certo diverse come Rifondazione comunista ma non mi si venga a dire che non sono forze diverse quelle che sono dentro l'Ulivo perché non so vedere quale profonda identità di vedute ci possa essere per chi viene dalla storia comunista come il PDS ed a chi viene dalla storia liberale come Maccanico o come Dini o come altri esponenti di quel mondo per il quale ho il massimo rispetto politico deterrenze
E persino divergenze
Lo sbarramento comunque consente la possibilità di ridurre di ridurre fortemente la presenza delle forze politiche in Parlamento secondo
Il premio di maggioranza il premio di maggioranza che si chiama così
O se vogliamo imbellettare lo chiamiamolo premio della governabilità
Che consente allo schieramento vincente in questo caso
Ai partiti che tra di loro ci mettono insieme o su un partito credi di essere tanto forte anche da solo un premio di maggioranza il premio di maggioranza quello delle regioni è un premio di maggioranza altissimo il venti per cento
Il premio di maggioranza
Il venti per cento vuol dire che un governo avrebbe la possibilità se ovviamente a
La maggioranza anche del cinquanta per cento poter governa o meno dato il tipo di legge elettorale governare con una forte maggioranza con una sicura maggioranza con una stabilità con una cover l'abilità
E infine anche la clausola che c'è in Germania della sfiducia costruttiva
Anche questa cosa discutibili stima
Ma che un vincolo ulteriore a garantire la governabilità la sfiducia costruttiva per cui io non potevo mettere in crisi il governo Berlusconi e parlo di un governo nemico se non avevo pronta un'altra maggioranza
E allo stesso modo oggi non si potrebbe mettere in crisi il governo Prodi se non ci fosse pronta una nuova maggioranza sottoscritta il che rende difficili o quasi impossibili le crisi le crisi di governo e quindi consentono
Cover l'abilità e stabilità ci sono proposte più forti
Più valide più efficaci di quelle che noi che noi stiamo sostenendo io credo che questo sia viceversa
La via che si può percorrere che garantisce contemporaneamente
La autorità la forza la governabilità per il premier designato dai cittadini sorretto da queste clausole che determina e che può favorire proprio per la formazione del premio di maggioranza quel bipolarismo che è nella mente di molti
Non è certo una mia passione particolari ma che nella mente di molti ma bipolarismo vuol dire lo ha detto non Armando Cossutta non Fausto Bertinotti ce l'hanno detto qui i rappresentanti delle forze politiche
E neanche tra le più vicine al Partito della Rifondazione comunista come la Malfa o come Gargani ieri non deve essere bipartitismo e chi pensa di costruire in Italia sulla carta
La prospettiva politica non dico storica ma la prospettiva politica di un bipartitismo e fuori dalla realtà fuori dalla cultura fuori dalla tradizione italiana bipolarismo cento ma non bipartitismo
E quindi mantenere in questo modo la piena sovranità del Parlamento con una forte capacità di rappresentanza della società e una forte capacità
Di gestione di direzione come diciamo noi di governabilità e d'altra parte
è stato detto stato detto già e non ho bisogno di insistere ma sono visioni diverse della democrazia discorso ci porterebbe troppo lontano
Non ho mai dubitato che gli Stati Uniti
Non non siano un Paese democratico ma ci mancherebbe altro
O che l'Inghilterra che a forme di elezioni diverse
O la Francia ma sono forme di democrazia diverse si discute la democrazia certa è un valore come veniva detto assoluto ma le forme della democrazia sono debbono essere diverse a seconda delle condizioni della realtà delle storie delle tradizioni e noi non abbiamo a che fare per lo meno per un lungo tempo
Nulla a che fare con la tradizione di tipo anglosassone la nostra è un'altra tradizione è un'altra storia è un'altra è un'altra realtà
Certo quando si dice un Parlamento dominus occorre dire anche un Parlamento rinnovato
Un Parlamento quindi che non è quello di oggi innanzitutto una sola Camera
Abbiamo opinioni diverse
Siamo pronti a discutere anzi vogliamo discutere confrontarci
E insieme trovare le soluzioni che possono incontrare i più larghi consensi tra tutte le forze democratiche ma quando noi proponiamo una sola Camera non è solo per risparmiare tempo per rendere più efficiente
La manovra legislativa
Per risparmiare danari più forza certo
C'è tutto questo una sola Camera con un numero ridotto di parlamentari
Ma lo facciamo perché abbiamo un'altra visione dell'organizzazione dello Stato
Quando si dice di trasferire di trasferire alle Regioni in quanto enti legislativi
La più parte dell'attività legislativa questa è la nostra proposta
Non è più necessario avere due camere
Lo so benissimo che c'è tutta la discussione qui si è fatta
Modo molto più dotto di quanto io posso esprimere
Regionalismo federalismo
Mi pare che si sia giocato molto con le parole che si continui a giocare con le parole che si chieda alla moda corrente
Io non vedo non vedo cosa possa come possa chiamarsi una Repubblica federale o di tipo federale federalista
Una Repubblica che conservi le attuali venti regioni
O come lo studio interessantissimo della Confindustria diceva qualche tempo fa con l'accorpamento di alcune di esse e la Confindustria giungeva quindici Regioni non vedo come si possa pensare concepire e realizzare una repubblica di tipo federale con quindici Regioni è una repubblica regionale
A forte regionalismo
Non ci interessa la disputa nominalistica barista che ci si intenda sui contenuti
E soprattutto sul fatto che non per fare piacere a qualcuno si debba usare aggettivi che non sono proprie che finiscono per confondere poi l'opinione delle persone soprattutto da parte di chi da chi come nuovo io come altri come noi viene da una storia in cui rigore intellettuale il rigore culturale fino all'essenza stessa della nostra maniera di fare politica è questione e questione essenziale
E non vorrei che appunto
E per fare concessioni alla lega alla lega di cui dobbiamo tenere conto
La linea le prospettive
I rischi pericoli
Voglio essere ancora più pacato in quanto detto fino adesso
Non la si è contrastata la lega
Non la si è contrastata politicamente
Cercando di dare attuazione a quelle esigenze che sono esigenze che la lega esaspera ma sono esigenze reali
Con un ritardo inammissibili
Inammissibile di tutti i governi che si sono succeduti
E non si combatte la lega se non la si contrasta
Sul piano culturale
Sul piano culturale
Sono di Milano vivo conosco
Il modo di pensare della nostra gente
E più che di Milano dei lombardi e dei lombardi o veneti
Il danno che si è creato Cucchi si è lasciato creare o che non si è contrastato e enorme
Perché al di là di quelle che potrebbero essere le conclusioni pratiche
Della spinta la secessione si è introdotto un veleno
Pericolosissimo
Tra i giovani tra i ragazzi se ne parla nelle scuole se ne parla al bar se ne parla dappertutto come un tema
Che deve essere culturalmente idealmente contrastato non lo si è fatto non lo si fa
E non lo si fa compagni del PDS non lo si fa e sono amareggiato nel momento in cui ancora in questi giorni avete cercato di sostenere quella Giunta
Di una regione la regione del Friuli regione delicatissima perché e regioni di confine regione plurilingue avete fatto ancora l'accordo con la lega con una presidenza di questa regione affidata alla lega e con il vostro consenso e con la vostra partecipazione
Possono nascere dei guai si esce dalla giunta si passa all'opposizione ma non si possono fare concessioni quando sono concessioni di principio così gravi così pericoloso e d'altra parte
In questo caso non è tanto per la lega ma pensando di poter in qualche modo tagliare come si usa dire l'erba sotto i piedi alla lega questi referendum regionali
Che sono oggi perse un metodo insidiosi sì voglio rispetto all'istituto del referendum
Ma quando si sottopongono contemporaneamente tanti inquisiti
E qui siti su questioni anche così
Rilevanti
E complicate non rilevanti era forse più rilevante il divorzio mera semplici chiare
O l'aborto ma era chiaro o il finanziamento dei partiti ma era chiaro quando si sottopongono quesiti che riguardano l'organizzazione dello Stato
C'è già stato un referendum per abolire il ministero dell'agricoltura non so come abbiate votato come abbiamo votato
Ma aveva deciso che bisognava abolire il ministero dell'agricoltura
Ma quel referendum
Non diceva che cosa sarebbe dovuto nascere abolendo il ministero dell'agricoltura
Tante che non c'è più il ministero dell'agricoltura ma c'è il ministero dall'alimentazione
Che è la stessa cosa identica con lo stesso palazzo con gli stessi uffici con gli stessi funzionari con gli stessi poteri e allora i promotori di questi referendum che pure sanno
Trattare di leggi
Di fronte alla soppressione del ministero della Sanità del ministero dell'agricoltura del ministero del Turismo del ministero dell'industria non so di quanti altri richieste è vero Bassanini
Che noi allora ero comunista Tweedy socialista e c'erano anche i democristiani d'accordo con noi
In quelle nottate quando facemmo la tre otto due insieme pernottato e nottate insieme anche noi sosteneva
Che bisognasse abolire questi ministeri affidando le loro funzioni alle Regioni ma quando quel referendum dovesse questi referendum dovessero venire approvati
Dalla maggioranza del popolo italiano che cosa succede di quelle competenze
Non basta dire si abolisce il ministero dell'agricoltura il referendum non ha in Italia capacità propositiva
E allora occorre una legge che indichi a chi quelle competenze devono essere affidate
Perché io sono per abolire il ministero della Sanità e dare alle regioni o quello dell'agricoltura o quello del turismo o quant'altro ma occorre una direzione dello Stato in questo campo snella
Agire di poche decine di persone con la testa chiara precisa
Con la capacità che gli deriva da una forte cultura da una forte conoscenza nazionale e internazionale che indichino le soluzioni da dare a temi che sono temi italiani e internazionale mettono i referendum non sta scritto sono dei dilettanti quelle che hanno
Promosso questi e peggio che dilettanti questi referendum
Ma questi referendum sono sottoscritti e regioni e la cosa che più mi colpisce che siano sottoscritti anche dalla Regione
Nella quale ho avuto il grande onore di essere eletto deputato alla regione della Toscana
E la cosa che più mi ha colpito l'ho detto mi si perdonerà se lo ripeto qui l'ho detto con animo afflitto ai compagni del PDS
Avete sottoscritto in Toscana questo referendum da Toscana rossa mentre le migliaia e migliaia ossa ha detto di no e lo ha contrastato
Mettendo per la prima volta nella storia dalla vita politica italiano in contrasto a due regioni il che non sarebbe niente di anomalo ma due regioni che sono sempre stati i gioielli della sinistra
Dialetti sempre dalla sinistra
Emilia e la Toscana e dunque non è facendo concessioni alle parole
O concessioni formali che si può dare una svolta una sterzata io sono per giungere a una camera sola dicevo e quindi a un nuovo tipo di Parlamento perché vedo e prevedo e vorrei trasferire
La gran parte delle attività legislative meno quelle fondamentali in capo allo Stato alle regioni e perché è una camera e non due
La Camera o il Senato delle Regioni viene proposto direttamente dal popolo di secondo grado la forma non è la questione fondamentale è la forma di elezione ma perché
Una seconda Camera delle regioni o delle Autonomie finirebbe
Per appiattire
Le autonomie
Per rivelarle la forza delle Autonomie sta nelle loro differenze
La differenza è ricchezza non è debolezza per la vita dello Stato se c'è uno stato se c'è uno Stato che appunto è in grado di avere poi quella capacità
Che sta nel determinare quelle compensazioni quegli equilibri si dice solidaristico cooperativo o che si deve dire egualitario come è stato giustamente suggerito qui si perché sia garantito allora dallo Stato a tutti i cittadini l'eguaglianza dei diritti ma che ci siano differenze fra la Regione e l'altra non è un motivo di turbamento per Rovito dello Stato basta che siano garantiti tutti i diritti e tutti i diritti non intendo dire
No non intendo dire il diritto alla parola il diritto alla riunione il diritto all'organizzazione il diritto alla propaganda i diritti civili
Ma quello che diceva ferraioli il diritto ad accedere ai servizi sociali che debbono rappresentare in modo egualitario la caratteristica di uno Stato democratico
Ed ecco allora
Che si può risolvere non attraverso l'appiattimento il livellamento la limitazione delle autonomie ma attraverso una direzione capace dello Stato che utilizzi le proprie risorse che sono risorse nazionali e non soltanto locali
Per garantire tutto questo
E dunque e concludo rapidamente
Noi siamo per giungere a delle riforme e delle riforme audaci
Siamo riformatori
E nello stesso tempo neghiamo con forza e con fermezza siamo per riforme audaci che non sono quelle del progetto Fisichella tutto rispetto e che tantomeno sono quelle del governo del premier
Con minore rispetto
Siamo per quelle riforme o altre di cui qui io succintamente sia pure con tante parole parlato questa mattina ma siamo decisamente contrari al presidenzialismo
E siamo decisamente contrari a ogni tipo di legge elettorale che non garantisca questi due presupposti
Della rappresentatività che della governabilità
Dicendo perché non ci siano poi gli equivoci che noi siamo la precisa mente contrarie una legge elettorale
Che prevede il doppio turno in singoli collegi
Si può fare il doppio turno in modo anche efficaci
Ma quando si è votato per l'ottanta o il settanta e il settantacinque per cento
Per i deputati
Con il sistema proporzionale poi c'è il premio di maggioranza che si portabile in un secondo turno
E allora il premio di maggioranza concorrono i singoli partiti o schieramenti di partiti che tra di loro si mettono d'accordo e indica nel nome del premier per quella maggio per quel premio di maggioranza ma non il secondo turno nel collegio giammai
Il secondo turno del collegio è di fatto la eliminazione delle forze che sono forze minoritarie che possono essere di grande minoranza o di piccola minoranza
E d'altra parte lasciar fuori dalle istituzioni forze di questo tipo che si chiamino Hive di o che si chiamano Rifondazione Comunista o che si chiamino forze in un altro modo che in questo modo lo sto identificare
A che cosa servirebbe
Al Parlamento e che cosa servirebbe al Paese quelle forze finirebbero per esprimersi fuori dalle istituzioni nella società
Perché il conflitto può essere non portato al cuore dello Stato
E il tre che può essere liberato dalle complicazioni dalle conseguenze in sede parlamentare
Del conflitto ma il conflitto ineliminabile e parte della realtà può essere supplito o a tormentarsi ma prima o poi torna a svegliarsi e se il conflitto non
Ha un suo sbocco anche sul piano istituzionale
E allora solo le istituzioni che entrano in crisi o che rischiano gravi pericoli per cui ci posso andare a delle conseguenze che è inutile cercare adesso di
Definire auto illustrare
Ma che possono essere ben presenti nella mente di ognuno di noi sulla base della propria esperienza e della conoscenza della storia del nostro e di altri Paesi e dunque
Occorre che ci sia
Con chiarezza con chiarezza oggi la indicazione la individuazione di queste esigenze il sì e il no in modo
Ricito tutto poi può essere discusso basta che ci siano dei riferimenti precisi che può essere discusso e
Ed essere discusso con le destre ovviamente senza subirne il ricatto comunque voglio dire
Quello che è avvenuto sulla legge finanziaria non deve avvenire sulle questioni istituzionali
Non c'era non c'era motivo Vieri varia quel contrasto che in qualche modo aree il loro difficili ma quella fase i rapporti tra noi
E il Governo soprattutto fra noi e i compagni del PDS
E io mi auguro
E credo che anche D'Alema i dirigenti del PDS si aprono quanto noi che questo appartenga al passato che ci sia un presente e che ci sia un futuro
E questo
Presente questo futuro dei essere
Niardo su un modo di avere i rapporti che sia limpido chiaro Franco
Quello che noi volevamo lo sapevano tutti e tutti sapevano
Che si è quello che noi proponevamo che noi chiedevamo
Non fosse stato condiviso parzialmente condiviso non avremmo potuto accettare quella legge elettorale oggi diciamo sulle questioni istituzionali così chiare l'impegno
E tutti possono giudicare
Valutare uno fare i propri conti certo oggi la legge finanziaria va completato
Tatò ha risolto definitivamente il problema della casa e soprattutto della prima casa va risolto il problema della carattere della tassa la tassa di scopo quella col i detta per l'Europa progressiva qual è il livello dei cittadini che debbono essere esentati da quella tassa si va alla conferenza per l'occupazione al
Napoli
Non parlo dalla nostra grandiosa marcia e della nostra manifestazione alla quale tutti verrete alla manifestazione di Napoli del nove novembre parlo della Co inferenza governativa con quali proposte con quali intenti con quali suggerimenti con quali con quali Pupo posizioni Berto e me
Elegge
Emerge da questi tratti quello che andiamo dicendo da tempo e che per la prima volta noi diciamo da tempo e che per la prima volta abbiamo sentito dire con pieno soddisfazione dal segretario del PDS in quel con
Entro in provincia di Siena qualche tempo fa in quel seminario in quell'incontro interessante e proficuo a proposito del fatto
Che non c'è una sola sinistra
Che ci sono due si e non mi interessa qualificati sono due sinistre distinte diverso
Mi auguro non contrapposte anzi
Ci impegniamo per quanto ci riguarda a non né concepibile né vederle contrapposte due sinistre
E due sinistre e oggi tutto questo
Ne ha ribadito
Anche dai nostri principali interlocutori compagni del PDS però non una sola politica
Sono due sinistre
E le politiche di queste sinistre sono distinte diverso ripeto mi auguro non contrapposte e non vorrei che subentrasse una visione una valutazione
Capita spesso non sono uomo di battute
Ma capita spesso dopo certi viaggi a New York di pensare
Di avere cambiato le cose la realtà ma pensare oggi che il PDS possa diventare quello che dopo quel viaggio di tanti anni fa fece il segretario della DC come
Il grave della vita politica del Paese è un'aspirazione legittima assolutamente legittima ma fuori dalla realtà la Democrazia Cristiana
Di allora aveva il quaranta per cento dei consensi
PDS sappiamo che è molto lontano da queste percentuali e nel mondo diviso in blocchi aveva l'appoggio totale ce ne ha parlato poco fa il compagno Bertinotti a proposito quel ammiraglio Fellone che accusava il comunisti
E che spiava i comunisti credendo di poter fare in questo modo il proprio dovere avevano l'appoggio all'ora Dell'Anna negli Stati Uniti e di tutto il resto anche oggi c'è l'appoggio della NATO degli Stati Uniti ma che serve
E
Altra cosa è cambiata la situazione
E quello che allora era quasi inevitabile indispensabile o di qua o di là a oggi non è più così oggi occorre avere una Grande capacità di aggregazione delle forze democratiche ma nella loro destituzione nella loro differenza nel rispetto reciproco per battere quello che uno schieramento sempre forte a quel rito pericoloso che è quello
Che è quello della destra del centrodestra e perché questo avvenga questa aggregazione questa aggregazione articolata differenziata dialettica non si può pensare di annullare
Cioè altre forze o di fagocitare altre forze politiche e per questo che noi abbiamo detto chi vi parla è avanti negli anni
Gli anni sono pubblici come sapete sono avanti negli anni ho le spalle un bel po'di esperire
Pensai di vocazione etica
Ante vocazione certo comunista ma profondamente unitaria quando noi abbiamo detto di no a un patto tra noi e il gol Herno fra noi e gli altri partiti della maggioranza non è perché noi siamo più vicini settari
Ma perché stiamo profondamente responsabili e grandemente unitari perché se ci mettiamo attorno a un
A volo e pensare che attraverso la discussione attorno al tavolo si possa dare soluzioni a dei problemi che hanno viceversa lei
Ne contraenti negli interlocutori opinioni diverse e divergenti cosa pensate sulla scala mobile cosa pensate sulla riduzione dei loro io a parità di salario cosa pensate
Per la riforma fiscale che colpisca i grandi patrimoni che cosa pensate sul grande progetto di lavoratori di lavori necessari ed utili ci sono differenze esce sociali economiche stiamo vedendo per lo istituzionali ma non è vero che se ci si mette attorno a un tavolo con la migliore intenzione ci si alza poi da quel tavolo molti ritiri prima per polemici di prima quel contrasto di prima non è questa la via unità aria bisogna invece costruirla questa intesa pazientemente tenacemente sui fatti sulle cose giorno per giorno ecco qual
Una volta importazione e per la stessa ragione perché al governo è che si chiedete a Bianco lei cosa pensa
Di dei comunisti qualcuno di questi è qui presente potrebbe essere un ottimo Ministro della Repubblica vero
No sarebbe una forzatura non sa
Ebbe un contributo allo sviluppo all'anno allo sviluppo del governo presieduto dall'onorevole Prodi occorre viceversa far vivere questo governo costruendo
Nel confronto nel dibattito nell'incontro tutte le possibilità perché dico
Ne sia l'espressione di quella esigenza di rinnovamento che dentro al voto del ventuno di aprile cerchiando tutti insieme di capire poche cose tutti insieme a partire da non tutti ormai hanno capito credo credo spero
Che la nostra presenza dalla maggioranza indispensabile perché ci sia una maggioranza
Ma noi non pretendiamo ecco una cosa che vogliamo fino in fondo capire noi stessi non pretendiamo non dico a me fluo a Fausto ma tutti i nostri compagni
Non possiamo pretendere non pretendiamo che il Governo
Che è un Governo
Nel quale non siamo presenti del quale abbiamo programmi per il quale abbiamo programmi diversi per l'opera di governo abbiamo programmi diversi noi non possiamo più
Tendere che questo governo faccia attui non possiamo imporre che questo governo faccia le scelte che noi riteniamo giuste e necessarie questo sarebbe radicalismo Isetta are you esasperato questo sarebbe settarismo alla massima potenza questo sarebbe un estremismo privo di contenuto e di sostanza pensare che il Governo posto a fare le cose che non
Condividete perché noi le proponiamo noi questo lo abbiamo capitolo a comprendiamo nella legge finanziaria non abbiamo proposto la riduzione dell'orario non abbia proposto la scala mobile noi abbiamo parlato dei Bot chiediamo al governo cose che sono le nostre e che il governo non può fare cibo atti a amo e vogliamo creare le condizioni perché ci sia il consenso più largo attorno le nostre proposte ma non possiamo imporre al governo tutte le nostre proposte ma il governo deve capire e la maggioranza deve capire una volta per tutte che non può pretendere di imporre a noi delle cose che noi non possiamo accettare non possiamo condividere se tagliano le pensioni se tagli alla sanità non c'è Prodi che tenga noi votiamo contro comincerà a produrre
E questo male per le altre cose affetto riguardo è il ragionamento che conta non le battute no le battute spero diceva D'Alema che Rifondazione
Comunista abbia capito che
Se si dovesse rompere l'intesa di governo
Si andrebbe alle elezioni e Rifondazione Comunista finirebbe per scomparire
è una battuta Caremar bravo a fare maestro di battute ma fuori dalla realtà c'è qualcuno che pensa che noi possiamo rompere con il governo
Una quisquiglie su una cosa di poco conto
Si sono rotti dei governi che nel passato su cose importanti ma poi non di così grande rilievo che ricordati liberare che o i repubblicani come socialdemocratico no
Se si dovesse rompere se si fosse rotto si sarebbe rotto su questioni di fondo attacco allo stato sociale
Alla sanità alle pensioni enorme sarebbe stato
Lo shock una rottura di una crisi di governo enorme e Fausto sa come di giorno e di sei sei di sera e di giorno e anche di notte ci abbiamo pensato e ci siamo parlati che cosa succede est fino a poche ore prima
Sembrava cara rottura si sarebbe dovuta andare si sarebbe
Dati
Ma si può pensare che a una rottura su un tema come questo Rifondazione comunista avrebbe trovato di from
Che i cittadini italiani tanti dissensi lo stato sociale la sanità
Le tensioni si rifletta si ragioni siamo una grande forza anche se non numericamente ma politicamente una forza grande perché e responso le consapevole sa quello che fa piena di fermezza carica di saggezza
E non si venga neppure con le battute che sono offensive
Anche Mussi
Toscano verace alla battuta facile se si rompe allora i deputati di Rifondazione comunista se li vadano a cercare e loro i seggi per farsi eleggere non Meduri there's in questo caso certo che sarebbe così anche se i i seggi che siamo riusciti ad ottenere e con la desistenza che noi abbiamo rispettato scrupolosamente e altri no sono molto meno di quelli che abbiamo ottenuti con la parte proporzionale ma comunque e certo che si dovesse andare alle elezioni con questa legge elettorale
Non essendoci la desistenza vero di fronte a una rottura rapper da
E mo'una manciata di deputati cinque sei otto uno su quanto Tiezzi rispetto ai trentacinque che abbiamo oggi per
Ma il compagno Mussi perché non capisce che a quel punto anche il Pd
S perderebbe non saprebbe noi non avremmo qualche dovremo qualche deputato in meno il PDS non avere più né i ministri né i sottosegretari né
Altro perché avrebbero vinto le
Perché vincerebbe perché sarebbe l'Italia per della rifondazione comunista e non il PDS sarebbe il Paese appena
Bene e allora ecco perché ecco perché allora con la franchezza di sempre a volte magari con l'asperità che fa parte
Per la natura di ognuno di noi
Abbiamo voluto ribadire qui dinanzi a voi compagni ed amici che ci avete scortato seguito
E di nuovo vi ringrazio per la vostra attenzione la vostra pazienza ecco perché noi consideriamo
Che non vi siano punti come ci viene chiesto irrinunciabili litici quali sono i punti irrinunciabili è un processo oggi è irrinunciabile queste domani cambia la situazione può diventare rinunciabile il tema dalla magistratura o può dire dare il problema dello spionaggio o può diventare il problema della politica internazionale come si fa ad essere così perdonati semplicistica nel dire fateci un elenco dei punti irrinunciabili oggi noi diciamo
Che vi sono due questioni sulle quali noi nella fase attuale non siamo disposti
A pasticci prima
La difesa dello Stato sociale questo vale
Per le cose che ho detto e questo vale per l'impegno nessuno ci venga rimproverare che il nostro impegno e compagne e compagni carissimo totale
Sostenere
La ripresa della grande lotta operaia
Dei metalmeccanici è quello che noi abbiamo detto e ribadito è qui vogliamo riconfermare stellari chi
E sta non sta a noi proclamarlo ma la richiesta che noi avanziamo perché si proclami al più presto lo sciopero oggi
Alé a sostegno della lotta
Punto preciso lo stato sociale e contemporaneamente la difesa dello Stato democratico costituzionale la democrazia costituzionale che è fondata non sul presidenzialismo
Ma un modo nuovo di governare corrispondenti a quelle esigenze di rappresentatività di governabilità
E di efficienza quel modo nuovo di governare che ci vede non alla retroguardia ma all'avanguardia per la battaglia riformatrice