"A cinquant'anni dalla Repubblica" convegno promosso dalla Commissione nazionale per la parità e le pari opportunità tra uomo e donna con presentazione del libro "Diventare cittadine - Il voto alle donne in Italia" di Anna Rossi Doria e del quaderno "Alle origini della Repubblica - Donne e Costituente" di Marina Addis Saba, Mimma De Leo e Fiorenza Taricone presso la Sala del Cenacolo

Non sono presenti però cominciamo perché ci sono esigenze dei relatori del pubblico e così via
Questo volume che raccoglie testimonianze importantissime di quello che è stato fatto dalle donne durante il periodo della costruzione della Repubblica nella Costituente
E è stato finito di stampare stanotte la copertina è stata messa stanotte perché volevamo essere presenti nella forma migliore
In quanto la Commissione nazionale parità che porta avanti il Pro il il problema della presenza delle donne India tutti i livelli della società come parte importante come metà della società che deve essere presente ovunque teneva molto a tornare alle origini a ritornare al discorso fatto dalle costituenti che era un discorso anticipatori o è un discorso che ci faceva già intravedere i nostri giorni voi troverete nelle pagine di questo libro
Che io spero leggerete con interesse o nei resoconti parlamentari modernissimi i sul diritto di famiglia che poi è stato impostato con una riforma del settantacinque
Che in molte in molti casi addirittura sorpassato quelle che erano le intenzioni dei costituenti perché più moderno il il diritto di famiglia che abbiamo adesso ed è credo uno dei più moderni d'Europa se non il più moderno le parlavo poco poco fa con l'onorevole Iotti
Che è una delle autrici di queste cose
E poi vedrete da questo libro la trasversalità che si è creata fra le poche donne ventuno che stavano nella Costituente
E e che pure al di là delle delle schieramenti di corrente quando si trattava di affrontare un problema che riguardava tutte le donne
Allora erano tutte d'accordo per esempio la trasversalità che si è creata
Sul fatto di non dichiarare indissolubili e il matrimonio nella Costituzione ha lasciato la legge civile re di regolare il problema successivamente
La trasversalità che si è creata su un problema che adesso è attualissimo non dichiarare essenziale la funzione materna della donna alla conferenza di Pechino e si è detto no se noi continuiamo a dire essenziale la donna non si inserirà mai a pieno titolo nella società e va protetta la maternità però non continuiamo con questo stereotipo ed è nelle costituenti hanno anticipato tutto questo
Allora noi siamo qui a ricordare anni pensare anche in parte a riproporre a pesare compiacere questo passato che però è sempre presente sarà presente nelle parole di chi vi parlerà adesso
E con l'augurio che questa costruzione che in parte non è attuata perché l'articolo tre della Costituzione che dice la repubblica rimuove gli ostacoli
Alla piena attuazione la quegli Anza non è ancora attuato e la Commissione nazionale parità questo continua a ripeterlo e non è attuato in parte perché le forze oscurantiste chiamiamole così Premolo sempre anche ad alto livello non voglio per l'ennesima volta ricordare la Corte costituzionale però purtroppo è successo e e allora questo articolo tre noi e che proponiamo addirittura venga inserito come principio
Nella riformulazione del Trattato di Maastricht questo articolo tre secondo comma che è modernissimo questo lo dobbiamo ancora attuale
Io praticamente ho finito la presentazione di questo volume c'è una bella prefazione di Livia Turco che purtroppo stamattina non sarà presente
Perché è stata chiare convocata d'urgenza alla Commissione affari costituzionali per un problema di costituzionalità della legge sugli stupefacenti
Quindi procede io spero che in mattinata potrebbe aggiungerci in ogni caso noi proseguiamo i nostri lavori in uso interventi
Dando la parola
A a Ginevra Conti Odorisio che la prima è che ordinario di Storia delle dottrine politiche come voi vedete dall'invito e che vi ridarà il quadro storico che voi e potrete poi rivedervi consultare quel libro che è veramente una piacevole lettura
Allora io credo che il modo migliore per celebrare questo anniversario appunto come il titolo del convegno cinquant'anni dalla Repubblica sia quello di riflettere insieme
Con semplicità senza enfasi e senza retorica sul significato del voto e sui problemi di oggi
Io desidero partire dal libero di Anna Rossi Doria appunto anche perché l'abbiamo avuto l'abbiamo letto l'abbiamo apprezzato quindi questo qui ci ride dovremo fare un altro convegno poi
Per la discussione di questi importanti libero
E quindi dividerò diciamo questo mio breve intervento in due parti la prima appunto dedicata ad alcune considerazioni storiche la seconda parte dedicata ai problemi di oggi perché eppure importante capire
Come e dove si debba andare per impostare una politica per la questione femminile
Intanto il libro della Rossi Doria importante che ci sia mancava un'analisi così completa ed efficace di quegli anni
E certamente contribuirà ad aprire un ampio dibattito intanto ecco la prima importante differenza con quegli anni nel quarantasei mette in luce la Rossi Doria il voto venne elargito in fretta e furia alla chetichella
E oggi invece siamo qui riunite anche se non numerosissime però per discutere sul suo significato e le sue aspettative
Quindi questo è il primo dato cioè il voto alle donne venne concessa alla chetichella che cosa significa questo
Significa che questo decreto che elargì il voto è frutto della decisione prese all'ora dai più importanti partiti di massa la Democrazia Cristiana e il Partito Comunista tra i i primi l'intento messo bene in luce appunto dalla storica e quello di trovare consensi di radicarsi nella nuova democrazia sfruttando le tecniche usate dal fascismo per l'organizzazione del consenso
Mentre il partito monarchico sperava in un appoggio delle masse femminile per il referendum istituzionale
Quindi questa decisione del voto venne preso insieme all'altra importante decisione
Di organizzare le donne dei partiti e senza partito quindi per il Partito comunista come ha ricordato il professor Scoppola che abbiamo la fortuna poi di poterlo ascoltare indirettamente questo organizzazione acquistava un'importanza primaria poiché il partito comunista non aveva come la DC e l'organizzazione capillare delle parrocchie e delle associazioni cattoliche
Quindi da questa impostazione derivarono due importanti conseguenze l'assenza completa di collegamento con le richieste emancipazione mistiche di fine Ottocento e dei primi decenni del secolo
E l'organizzazione delle donne strutture femminili separate che in mancanza di una preparazione solida e di una coscienza precisa dei propri compiti divenne causa e conseguenza
Della marginalità delle donne e dei loro problemi nella generale attività politica come appunto sostiene da Rossi Doria
Colpisce in questo quadro l'assoluta mancanza di sensibilità dei partiti laici quindi il partito liberale il partito repubblicano al Partito d'Azione pure formati da uomini politici ed intellettuali di grande valore
I quali appunto non avendo nessun collegamento con la matrice storica pensate a uno Stewart mille che è stato il più grande filosofo liberale che si è occupato di questi temi
Avevano una completa impreparazione insensibilità ad affrontare questo argomento quindi la concessione del voto avvenne quindi alla chetichella e sembrò un atto dovuto
Per quel grande processo di trasformazione provocato dalla seconda guerra mondiale soprattutto dalla partecipazione delle donne alla resistenza quindi ancora una volta si affermò
Quelle principio che tra venne affermato molte volte nelle Aule parlamentari dopo la prima guerra mondiale del voto come premio alle donne o come indennizzo per le sofferenze partite
Nel capitolo un terzo la Rossi Doria esamina il lungo percorso compiuto dalle prime richieste del voto pensate le prime richieste del voto furono fatte alla pena dopo l'unità d'Italia quindi nel mille ottocentosessantasette
Da Buzzoni e da Morelli fino alla concessione facendo giustamente notare questo non è un aspetto solo formale
Come ancora questo aspetto del problema viene viene ignorato dagli studi cosiddetti generale cioè infatti lei cita io sono perfettamente d'accordo
Cita molti studi sulla rappresentanza
In genere la rappresentanza politica nei quali si omette completamente di parlare del voto femminile per cui le studiose che studiano la rappresentanza femminile debbono specificare dire la rappresentanza femminile e ISTUD sulla rappresentanza maschile vengono presentati come studi tu sulla rappresentanza in genere mentre riguardano solo una parte del problema ecco questo vorrei che proprio a livello scientifico
Fosse d'ora in poi inaccettabile che una opera sulla rappresentanza o su qualsiasi altro argomento
Non contemplasse poi gli aspetti veramente generali della questione
Per cui chi fa d'ora in poi degli studi deve specificare se intende occuparsi della rappresentanza e allora parlare della rappresentanza maschile femminile oppure se intende dedicarsi solamente ai problemi della rappresentanza maschile ecco questo ripeto non è un aspetto solo formale perché dietro questa dizione Seat c'è la proprio tutto un atteggiamento culturale secondo cui chi parla della rappresentanza maschile si occupa della rappresentanza in genere
E quelle che studiano la rappresentanza femminile si occupano di un piccolo problema marginale e settoriale ecco è questo deve essere veramente ripeto a livello scientifico e culturale inaccettabile
Quindi
Nel ecco c'è una un punto dove vorrei ricordare forse queste l'aspetto che a mio avviso avrebbe meritato forse una riflessione più ampia
Cioè nelle all'indomani della prima guerra mondiale
Nel mille novecentodiciannove il Parlamento italiano affrontò e approvò la Camera approva la concessione del voto alle donne però con una particolare l'imitazione che ne annullò l'efficacia cioè anche qui
Venne instaurato un a prassi assolutamente inedita e originale cioè di accordare un diritto e di rimandarle l'esecuzione
Non alle elezioni immediatamente successive ma a quelle in media di che sarebbero accadute dopo altri quattro anni
E questo naturalmente poi a causa degli eventi storici e quindi del del fascismo rese ero questo diritto che era stato concesso nel mille novecento
Diciannove lo rese però assolutamente impraticabile
E vi furono in quell'occasione molti uomini politici anche il presidente della Camera allora Arturo Labriola e quale protestò contro questi dice che dare un voto e poi rimandarli nella sua dare un diritto rimandando alla sua applicazione
Significava togliere con una mano quello che si dava con l'altra ma la cosa ancora più grave
è che appunto per quella rimozione storica che riguarda tutto ciò che ti interessa la condizione femminile ci si dimenticò completamente di questa concessione per cui punto bisogno ricominciare tutto da capo e la stessa cosa accadde anche per esempio per la legge che apriva le tutte le professioni alle carriere alle donne
Questa legge venne approvata nel mille novecentodiciannove non fu mai applicata venne dimenticata e fu necessario nel mille novecentosessantatré
Riaprire le carriere e le tutte le professioni alle donne questa volta speriamo definitivamente chiuso cinesi si ha bisogno di carri degli stabilirlo un'altra volta
Ecco un'altra osservazione che desidero fare a proposito della tesi della Rossi Doria sulla continuità nel femminismo italiano dell'impostazione organi cistica
Ecco a mio avviso invece vi furono due grossi momenti nel processo del emancipazione ismi italiano
Vi è un primo momento quello appunto delle origini
Dal mille ottocento sessantaquattro sessantacinque pensiamo all'opera alla della Mozzoni la donne sui problemi sociali della donna di fronte al Cal Progetto del Codice civile che sono appunto del sessantaquattro sessantacinque
E questo momento è il momento delle origini basato sulla richiesta dell'emancipazione femminile in base al principio dei diritti umani fare quindi dell'uguaglianza eccetera
E poi vi è invece quello della seconda fase nella fine del secolo e nei primi anni del ventesimo secolo e in questo momento insieme alle grandi trasformazioni sociali alla crisi del parlamentarismo e al sorgere del socialismo
Il femminismo in qualche modo cercò di adeguarsi e passò dalla richiesta dei diritti individuali del resto non concessi dallo Stato liberale
Alla richiesta della cittadinanza intesa come integrazione nello Stato e come dovere dello Stato di intraprendere accanto alle altre funzioni anche quella di promuovere e migliorare
La condizione femminile e fu questo il percorso appunto di Teresa Labriola è una figura molto interessante quasi tragica del femminismo organi cista e sociale il secondo aspetto che vorrei sottolineare è il principio in base al quale venne concesso il voto nel mille novecentodiciannove questo voto venne concesso il diritto non in base al principio dell'uguaglianza ma in base al principio della differenza ecco io hanno anche una frase proprio del deputato
Gasparotto che aveva concesso questo voto il quale disse testualmente
Va bene a parte quelli coloro che negavano invece il voto alle donne c'era un senatore Monti Guarnieri il quale disse la donna ha un solo un regno in cui deve vivere ed è il regno della famiglia quindi non doveva aprire il ecco invece Gasparotto sostiene la donna non è né inferiore né uguale all'uomo ma semplicemente di versa quindi c'è proprio perché diverso che bisogna darle il voto questo per dire come questo concetto della diversità
A mio avviso è un concetto ambiguo difficile che si presta a tutte le interpretazione vedendo adesso quindi al
Al quadro attuale al quadro della rappresentanza femminile nel secondo dopoguerra la rosso la Rossi Doria cifre alle mani
Si interroga sulle ragioni per le quali la rappresentanza invece di aumentare stagna o diminuisce nelle varie lezioni dal mille novecentoquarantasei
Fino al crollo del novantasei la sua tesi molto interessante e che le donne nella politica cercarono di ridefinire la politica in mettendovi le competenze i valori fino ad allora acquisiti e praticati dalle donne nell'ambito familiare e pone una domanda un quesito appunto per far risaltare la difficile situazione delle donne elette queste donne si consideravano rappresentanti dei loro partiti o rappresentanti delle donne italiane
In ogni caso la minima percentuale di queste donne elette
E il segno più evidente della difficoltà femminile entrare nella sfera politica istituzionale in quanto sfera maschile e questo rappresenta proprio il problema irrisolto della cittadinanza femminile
La Rossi Doria ripropone una tesi che è stata anche riformulata e discussa in Francia sia da Genevieve fresche dalla ASL di voce che è una tesi anche affascinante secondo cui l'esclusione delle donne
Riguarda meno l'esercizio concreto del potere che non la funzione se uno simbolica della rappresentanza ecco cioè dice quando secondo lei è più facile governare che rappresentare ora a mio avviso è una tesi affascinante ma che trascura completamente la funzione dei partiti e dei sistemi elettorali il sistema della rappresentanza
Non è un sistema Accetti quel regolato da norme precise si sa benissimo che se si addotta un certo sistema elettorale
Si avranno certi risultati come si sa benissimo dagli studi anche che abbiamo fatto fin dall'ottantaquattro per il Consiglio d'Europa che il sistema maggioritario non favorisce le elezioni femminili
E allo stesso modo è ovvio la funzione dei partiti che sono loro che fanno le liste quindi diciamo che quando si entra in questo discorso bisogna fare anche un discorso tecnico per capire che la democrazia nel suo funzionamento è un insieme di regole e che quindi è dal dalla diciamo elaborazione di queste regole che bisogna partire
L'ostilità così totale contro le quote e contro l'alternanza appunto questa legge che come ricordava Simonetta sorge è stata appunto dichiarata incostituzionale si spiega proprio con il fatto che con l'adozione delle quote il risultato sarebbe stato certo perché era una regola certa nei Paesi nordici dove i dal Parlamento ci sono il quaranta quarantanove per cento di donna hanno le quote le quote e le donne che non si sono sentite
Meno male inferiori perché avevano le quote
Quindi il problema attuale e alquanto complessa cinquant'anni dal voto bisogna ridefinire i caratteri della cittadinanza femminile e ciò non può non incidere modificare alcuni tratti della nostra democrazia
E per concludere io vorrei dire brevemente quali sono i problemi che mi sembrano essenziali per affrontare la elaborazione della e l'impostazione di una politica per la questione femminile ecco questo per me e la mia posizione cioè non si risolve il problema femminile soltanto con una riforma o con una cosa è un problema globale deve essere considerata impostato nella sua globalità le donne debbono imparare a considerare questo anche come frutto non solo di esperienza vissuta ma di professionalità di studi di ricerche cioè non non c'è deve essere improvvisazioni in questo campo cioè anche qua ci vuole serietà
Allora
Il primo problema che mi sembra essenziale e rivedere il ruolo il funzionamento le competenze di tutti gli organismi separati delle donne le consulte regionali femminili i comitati di pari opportunità
Regna in questo campo un enorme confusione vi sono regioni che hanno attuato le consulte femminili altre che non l'hanno fatto in genere dappertutto sono disattese le finalità
Di questi organismi sempre su base volontaria dietro l'apprezzabile volontà di servirsi di un patrimonio di conoscenze e di attività fornito dalle associazioni femminili che rischiano di diventare un veicolo di dispersione
Un inutile palestra di piccole e modeste vanità e di disperdere le poche energie femminili che potrebbero essere utilizzate in modo migliore l'altro problema importantissimo è quello di una maggiore presenza femminile nelle istituzioni nelle liste elettorali nelle assemblee elettive e in tutti gli organismi decisionali in Francia proprio in questi giorni dopo la firma della Carta di Atene del mille novecentonovantadue
Un gruppo di donne che hanno ricoperto importanti incarichi istituzionali come Simoni valide di Chris Horner Yvette Rudi Monica Pellettieri hanno redatto e lanciato un manifesto per la parità e un sondaggio fatto da un famose time male l'Express
Ha rivelato un fatto inatteso e cioè che il settantuno per cento dei francesi lo approvano e cioè sarebbero disposti tramite un referendum ad approvare il principio che la parità in politica rappresenta il motore indispensabile per l'uguaglianza in generale
Il principio su cui si basa il Manifesto e che mi sembra molto importante e che continuando ad escludere le donne
La politica crea una frattura insanabile con la realtà sociale economiche psicologica di un Paese in cui queste assumono un ruolo sempre più importante e significativo quindi rete cioè non è che nell'interesse delle donne stare nelle istituzioni è nell'interesse della democrazia del Paese
In Francia
Dove esiste il sistema maggioritario le donne chiedono una dose di proporzionale e chiedono di aggiungere cioè io guardate a sono non è che ho interesse per una sistema piuttosto che per un altro quello che mi interessa è che in qualsiasi sistema sia addotti non le regole per garantire una rappresentanza paritaria queste principio
Che non è mai venuto alla luce in tutti i dibattiti su una riforma in Italia istituzionale nessuno mai si è chiesto quale sarebbe stato il risultato di un certo campi ecco e che dicevo queste donne chiedono anche di aggiungere all'articolo tre della Costituzione una piccola frase dove si specifica che l'uguaglianza in politica è la parità chiedono che le liste elettorali devono comportare un numero uguali o al massimo diverso di un'unità per uomini e donne
Quindi quali sono ecco le principali proposte questo bisogna pensarci perché alcune sono già state fatte appunto nell'inchiesta che abbiamo fatto per il Consiglio d'Europa anche dalla sino sono state giustamente riprese la prima di queste veramente di sempre un po'ingenuo in quanto si affida al volontarismo dei partiti cioè anche in Francia lei sente Lelli alla decisione che imponeva l'alternanza è stata dichiarata incostituzionale
Ecco e quindi qui vi è a mio avviso un deficit di proposizioni Prodi proposte da parte delle donne ecco e su questo ci ritorneremo dopo quindi siamo adesso in questa fase per cui ci affidiamo alla buona fede alla buona volontà dei partiti
Ed è proprio perché questa buona volontà manca che si era fatta la proposta delle quote quindi adesso ritorniamo indietro perché appunto non sappiamo che pesci prendere
Tuttavia ecco anche queste in queste ore manifesto non si esclude l'utilizzo delle quote sull'esempio dei paesi nordici che lo hanno adottato con efficacia e con la misura più importante però è il limite drastico del cumulo dei mandati ma soprattutto delle funzioni esercitate cioè anche qui non si può mini politici hanno due tre funzioni stanno dappertutto hanno scoperto il dono dell'ubiquità
Questo non è possibile ecco quindi ci deve essere proprio un principio ecco una nuova etica politica
Il divieto drastico del cumulo delle funzioni e questo significa fare spazio e quanto spazio vedo che di avere dei consensi
Una misura economica della quale anche in Italia si era discusso anche l'onorevole Turco nella discorso il finanziamento dei partiti in proporzione del rispetto della parità
Oppure secondo la proposta di Jospin un surplus di finanziamento ai partiti che garantiscono quindi la parità l'adozione di una legislazione sul sessismo simile al a quelle sul razzismo le modifiche della Costituzione per introdurre le discriminazioni positive anche qua in Italia adesso siamo in piena fase di ebollizione si parla di rivedere la costituzione presidenzialista eccetera e tende rivediamo la Costituzione e rivediamo anche in questo senso ecco però io queste cose non le sento mai né in televisione né alla radio siamo sempre in queste cavernicoli tra detti ce le diciamo queste cose però non supera mai questo condizionamento ecco ora ecco io devo dire che stiamo anche lavorando nel Gruppo di riflessione di cui faccio parte con madame Cresson a livello europeo permettere nella revisione prossima del trattato di Maastricht proprio il un articolo sulla parità uomo-donna queste importante perché non è soltanto il diritto astratto all'uguaglianza è invece stabilire une criterio giuridico che ritiene essere la parità uomo donna
Per cui poi si può intervenire per credere quando questa parità non è più osservata appunto se un Parlamento in cui le donne sono il nove il dieci o l'otto per cento è un Parlamento paritario o no
E tuttavia io ritengo che sbagli eremo se dovessimo ricca di limitarci a queste richieste particolari
A mio avviso vi è una condizione irrinunciabile ed è una politica globale un insieme di misure articolate collegate
In cui deve esservi al primo posto la politica per la ricerca scientifica cioè noi siamo ancora in questo punto
A un livello veramente inaccettabile cioè in in America in tutti i i Paesi più progrediti in tutte le università si insegna la storia delle donne la storia
Come vedete non la fa nessuno se non la fanno le donne quelli che studiano la rappresentanza la politica non la fanno
Quindi perché dobbiamo continuare a trasmettere ai ragazzi ai giovani una cultura assolutamente parziale monca senza tutta la ricchezza la problematicità
Della riflessione delle le buone azioni che le donne hanno fatto da vent'anni a questa parte
Quindi questo è il primo punto
E questo diciamo che la ricerca scientifica e quella da cui nascono poi le promo le proposte
Nascono le le misure concrete da adottare quando di Mameli rivoluzionari francesi hanno scritto la dichiarazione dei diritti dell'uomo nell'ottantanove in pochi giorni era da due secoli
Che nelle università si discuteva dei diritti dell'uomo ecco quindi noi anche dobbiamo affrontarci quindi per i prossimi cinquant'anni perché tra cinquant'anni dobbiamo stare noire
Qualcuno noi non ci saremo ma le nostre figlie le nostre nipoti potranno allora forse fare un bilancio
E più giuste più equo di quello che deve essere questa nuova società
Ringraziamo Ginevra Conti Odorisio di questo ampio spaccato e la storia viene ripercorre l'anche noi se noi siamo un po'lei addetti ai lavori
Ricordando quello che diceva la fine che la parità non si fa con le leggi sulle quote soltanto quelle leggi più che essere importanti per le quote aveva una funzione culturale
Io me lo ricordo sempre un grande giurista Kelsen diceva che c'è la funzione propulsiva del diritto quando cominci a mettere la norma anche se una minoranza che l'ha detta quella norma poi penetra nella società diventa cultura
Forse non c'è stato il tempo perché questa cultura andassi avanti tra colture avanti anche le le università ed è abbiamo chiesto che la storia delle donne quella che lei in questo momento ha ripercorso venisse insegnata
E non ci hanno neppure risposto come commissione di parità e poi in un secondo momento chiesto a viva voce ai sottosegretari di allora che ci è stato risposto a malapena i sei riusciamo a inserire la Costituzione come ho un'ora al mese come insegnamento ma non possiamo fare altro perché i ragazzi non ci seguirebbero cioè si stabilisce già all'inizio che queste cose non interessano e questo non è un modo permettetemi di Nintendo è di insegnare né di fare cultura
Adesso io non so se il professor D'Agostino sia in sala
Se no quindi non sappiamo Prete ha avuto un impedimento darei la parola all'onorevole Iotti che è stata giovane ma grande protagonista della fase costituente
Troppo imbarazzata intervenire
Mancando
Io
Come dire
Livia Turco
L'azione peraltro
Come dire molto bene
Su c'era il capo a quella che abbiamo avuto a quella della collega che appena finita di parlare ma adesso manca anche il professor D'Agostino che dovrebbe indubbiamente parlarci essendo ordinario di Storia delle istituzioni avrebbe certamente arricchito il nostro disco io devo parlargli in quanto deputato all'Assemblea Costituente
Che cosa fu in quel periodo Carletto
Devo dire eravamo ok ventun no offre democristiane
Nove comunista allora il partito comunista italiano due soci
Bianca bianca
La Merlin
Una soltanto della destra cioè una dei qualunquisti e cioè la parola di sapendo
Era un gruppo molto insomma un po'disperso in questa Assemblea
Di più di cinquecento uomini
Naturalmente si presentavano con molti al nord e sulle spalle nella stragrande maggioranza
Eravamo in generale molto giovani io vedo qui seduta di di fronte sedute di fronte a me
Due
Nove
Rappresentanti femminili nel gruppo comunista è in questo mi fa pensare che il di anni ne sono passati
Quando perché secondo me mancanza in quel gruppo di donne
Che erano tutte prese una per una tutte le donne di valore che si erano anche misurate con gli avvenimenti della storia il modo è abbastanza impegnato e poi al gruppo però non aveva rapporti
Pratico leggemmo cristiane Colli comuniste sì
Rita Montagnana che ieri era la più anziana del gruppo delle comuniste aveva un certo rapporto personale con
Leggi vigenti del gruppo democristiano
Ma che vi fosse un'abitudine di territorio degli scambi di idee sarà quelle trentun deputati
Per assemblea costituente
Questo non c'entra
E essi lavoravamo netto
A come dire a comparti Isis ognuno presentata le proprie posizioni
Entrava nella discussione
Ma forse a generalizzare il discorso il fatto che fosse stata nominata all'assemblea del settantacinque
Che come facevano parte anche
Certo il numero di donne
E poi si fosse portato il Progetto terrà commissioni in aula aveva che è diminuito a mio avviso l'apporto
Fatto sta
Che noi ci trovavamo divise
Di però allan necessitati dovere affrontare dei temi importanti
E che avevano dietro le spalle la storia del movimento femminile una storia che non tutti conoscevano né tutte conducente no
Ma una storia che pure aveva contatti
Certamente tutte le vicende che si erano sviluppate intorno al mille novecento undici
Mille novecento tra reti ci la conquista del così detto a suffragio universale
Beh
Poc'anzi alle donne sapevano la storia dalla battaglia di Anna Kuliscioff sull'Avanti ed è la risposta triturati negativa e sei socialisti era Tom negativi
è vi lascio immaginare dalla ricerca sugli atti parlamentari quale potesse essere l'approssimazione delle altri schieramenti politici
Comunque tutto questo era conosciuto solo da qualcuno
Il resto lo ignorata
E questo credo sia un'altra questione creatinina Witton la la forza anche di combattimento noti questo gruppo di donne presenti all'assemblea costituente
Se mi consentite io dirò primi il male poi voglio dire il bene naturalmente perché c'è anche prima
Vi è un'altra cosa e lo dico io che ha pensavo Teeth ovvero forse
Portare l'accento più autocritico
In
Su questo piano
Vi era da parte queste ventuno ottobre
Soprattutto delle nuove comuniste delle nuove democristiani
Ho un senso molto forte di appartenenza
E quindi di chiusura molto forte
Noi possiamo anche dire di no perché naturalmente su certe questioni abbiamo cercato di è vera l'appoggio
Dell'una e dell'altra parte insomma onestamente io non posso dire che è la nostra ricerca di alleanze come donne fosse e la stessa cosa mi pare di poter dire
Per il gruppo delle deputate democristiane
Eravamo molto succubi
Uso questa parola molto su comunque delle posizioni ideologiche dei singoli partiti
è indubbiamente anche questo affare nata un anno stazione
Però vi è una cosa che io invece devo dire cominciamo ad entrare negli aspetti del vero del male
Che
In moto quasi istintivo oserei modo punto molto solo sulla spinta dell'intuito e la riuscita una Ramon sulle singole questioni per esempio parlo dell'articolo tre della Costituzione
E e l'articolo tre della Costituzione laddove afferma l'uguaglianza di tutti i cittadini senza distinzione
Il sesso era un'affermazione di norme raccoglieva quello che era stato detto avesse minato con l'estensione terribile puntuali
Se mi consentite io rivela una piccola parentesi sull'estensione dei feriti
Il voto ha detto
Perché ho l'impressione sempre avuto l'impressione allora e gli studi più approfonditi Thing no me l'hanno cambiata
Che la maggioranza delle donne italiane oltre che più di uno
Dell'estensione del diritto di furto
Quasi non sapesse guardo all'estensione dei delitti e diritto di voto ci fu
Se si guarda ai giornali del tempo non udenti calmo questo avvenimento più di tanto
Anche
Conti scorso di carattere con gli enti di ricerca nelle riviste
Teme che si occupavano di politica è molto difficile prosa
Aggiungerei
Un'altra cosa che nel Sud dove nel così tetto mitico per minori
Regno del Sud
Mitico ci pareva che egli alla guerra fosse finita poi le condizioni erano quelle che
è nel testo forse avuto almeno risonanza cura di quanto non l'abbia avuta nel perché nel nord io cito per esempio
Un esempio che è capitato a me
Il fatto che lo sviluppo della guerra partigiana ed è la partecipazione delle donne in tutte le forme sia che fossero partigiane con potenti sia che fossero nei Gruppi di difesa della donna sia che Fossa lotta alle infinite contadine che apparivano largo le loro case
Ai partigiani e li curavano gli alloggiavano rischiando la vita comunque visto si era creato come dire un senso di solitarietà generale intorno al movimento di liberazione che ci fa sentire a Cesar sentire un cuore
Io ricordo che quando ai primi
Il giorno dell'ENI del febbraio del quarantacinque al di là della linea gotica si era ancora occupati e furono immessi più pesanti dell'occupazione tedesca
Quando arrivò la notizia dell'estensione del diritto di voto alle donne ho un compagno era un operaio vedere Gianni e tra l'altro di una fabbrica basta che produceva
Il Savoia Marchetti degli aerei e quindi colpita molto dai bombardamenti
Questo operaio mi disse con l'aria di dare la bella notizia il sentito io non avevo su sentito Radio Londra perché alla Radio Londra che citava queste notizie
Hai sentito hanno esteso il diritto di voto alle donne e io ricordo
E questo ha fatto lo ricordo dentro di me di questo senso
Non dico di stupore e di gioia tutt'altro Batistuta polmone che mi desse questa routine
Perché a me pareva del tutto naturali assolutamente legato alla di alla storia che vivevamo che le donne avrebbero assolutamente imputato tanto che gli ho risposto e ma vorrei vedere che non ci faccia strano Motta dopo quello che sta succedendo mi pareva del tutto naturali punto e le donne quindi motivi impararono che c'era il diritto di voto dopo la fine della guerra ed in quel mese molto burrascoso sì che separarono il venticinque apparire darla dal due giugno io certo adesso
Successi sono in quei mesi
Fatti importantissimi anche sul piano generale comunque ritorno all'assemblea costituente
Forse ripeto fu quel sentimento che ci aveva unito malgrado tutto anche senza saperlo negli ambienti della guerra di liberazione
Cioè malgrado che non avessimo abitudine di incontrarci di fare riunioni dice care rapporti
Tuttavia trovammo il voto quando si affrontarono gli articoli che riguardavano alle donne
Sia l'articolo tre sia negli articoli sulla famiglia delicatissime discussi molto
Non solo dalle donne ma anche dagli uomini sia altri articoli per esempio l'uguaglianza di salario e l'uguaglianza di lavoro
Devo dire che si era si era generata quest'abitudine che qualcuno di nullità fosse una democristiana fosso da comunista sosteneva la tesi più avanzata su quel punto perché riguardava le donne
E
Lei alta rent qualche moto all'asse qui dicono però avveniva questo che quasi sempre ricordo per esempio sul diritto di famiglia avvenne così sugli articoli sulla famiglia
Avveniva che c'era un'interruzione e in quell'interruzione
A ogni gruppo lavorava nel suo gruppo per convincere i suoi compagni a arrivare a una posizione che riguardava le donne che fosse la più avanzata possibile
Scusate se io dico delle cose molto e l'abilità che voi forse sapete già
Ma qua esto era un modo molto diverso da come si procede oggetti sul piano politico perché sono passati tanti anni perché è un c'è un'articolazione della vita parlamentare attraverso le condizioni che non poteva esserci allora ma allora tutto qua esto che sembra molto elementare tuttavia dimostrava al mio apparire che è nella coscienza delle donne erano maturate molte cose
Che sapevano anche al loro voto trovare l'ha sparata perché le cose nuove si facessero sentire in tutti i partiti
Naturalmente la qualche volta qualche volta Nunzio la parola la baronessa pende non partecipava a essere d'accordo con le altre aree deputate ma questo era anche comprensibile da parte mia con lo schieramento di destra
Ma tutte le altre dico tutte le norme comunitarie nove democristiana
Le due società esiste
Si trovavano direi attraverso questa forma istintiva che faceva trovare dei contatti e poi delle affermazioni comuni si trovano brutta sconto sull'affermazione dei diritti Benito naturalmente piccola un'altra cosa
Perché è una cosa che poi
Poiché lui
Costò nel corso degli anni successivi
Molto anche perché venisse superato
Voglio dire che certe affermazioni della costi
Molto favorevoli a ad esempio la parità dell'articolo tre
Ho degli articoli che riguardano la uguaglianza nella famiglia
E ieri convincimento tesi innanzi fuori dal nuovo
Domani come della filoni
Ce l'ha lei Linari i i
Certamente
Come dire sa puntualmente qualche modo limita
E quindi era questa specie di doppiezza nell'accettare i punti dalla Costituzione
Dico presto perché quando per esempio negli anni Sessanta gli anni sessanta settanta
Furono a mio avviso degli anni più importanti per l'attuazione di alcuni principi costituzionali
Riguarda avendo la questione divorzio che era stata avanzata dai socialisti in un certo modo ma soprattutto riguardavano la concezione della famiglia intesa nella sua complessità
E questo durò dal sessantacinque al settantacinque
Dieci anni anche perché nel mezzo ci fu la battaglia per l'approvazione del divorzio e questo portò via
Molto tempo e lo sappiamo molto bene però se voi andate a vedere
Gli articoli della legge suo il diritto familiare
Ci si accorge c'è stanno tutti dentro i principi stabiliti dalla Costituzione
Ma in qualche modo solo verranno anche i principi stabiliti nella costituzione e formuleranno un diritto di famiglia molto più avanzato pronti eppure all'interno di quegli stessi critici io penso a questo perché militare che oltre a essere un fatto importante in serie
Questo può essere anche un esempio forse non sempre applicabile ma un esempio importante di per quando si parla di riforme costituzionali
Cioè c'è tutta questa discussione se noi non affronti hanno quindi vedere i tutta la Costituzione anche le ripercussioni che era un eventuale modifica della seconda parte della Costituzione avrebbe scuole private parte e quindi la necessità ed evitare che lo ricordava anche la prima nota attrice la necessità via andare a creare una nuova assemblea costituente
Personalmente sarei contrarissima a fare parallelamente a un'assemblea alle assemblee legislative una terza assemblea costituente
Paolo onestamente personalmente io saremmo ma mi pare dicevo che quanto è avvenuto grave la legge sul diritto di famiglia
Per quanto possa è costituire un esempio nel senso che se non gli diamo una Costituzione
Che non cambia ad ogni piè sospinto e si sia come dice la Costituzione giustamente a mio avviso una costituzione rigida che costituisca un punto di riferimento importante per i cittadini
Allora noi dobbiamo pensare che la legge ordinaria
Quando affrontai punti che sono anche contenuti nella Costituzione sappia accogliere tutte le cose nuove che nel frattempo nel corso degli anni sono avvenute maturando
Mi pare
Anche che su questa strada si potrebbe trovare una soluzione per una problema molto più grande scusatemi se io nel dire queste cose forse non ho risposto
A tutte le questioni che avrei potuto dire anche sulla personalità non comune
Di alcune delle donne che facevo da parte della Assemblea costituente ma io penso di aver detto quanto mi pareva importante per riuscire a capire
Com'era hai a che livello si poneva la questione femminile al tempo dell'Assemblea Costituente vi ringrazio di avermi
Ringraziamo la presidente Iotti chiese ci ha dato un'ultima testimonianza in parte originale in parte importantissima siamo lieti di averla ospitata qui noi come comici nazionali parità di quello che è avvenuto allora e e di quello che potrebbe ancora venire adesso sulla base di principi che lei in primo luogo e le altre hanno contribuito ad affermare
Adesso chiamata in causa
Da Ginevra continuino Anna Rossi Doria docente di Storia contemporanea e autrice di di mettere i cittadini e il voto delle donne in Italia
Grazie
Io credo che gli interventi che mi hanno preceduto dimostrino come questa non sia una celebrazione nel senso retorico inutile del termine ma quello che propriamente deve essere un avvio di riflessione
Sulle radici storiche cinquant'anni fa di molte delle difficoltà e contraddizioni che oggi come diceva Simonetta Sotgiu introducendo ancora la presenza delle donne nell'espellere istituzionali della politica deve affrontare ecco io vorrei aggiungere qualcosa in questo senso perché credo che in questo modo la mattinata di oggi e il pomeriggio siano strettamente legati quando oggi pomeriggio si discuterà veramente dell'oggi
E vorrei partire proprio dalla preziosa testimonianza che ci ha dato Nilde Iotti poco fa fermandomi su un punto
Senza trionfalismi mi degli ottici ha narrato come nell'attività delle deputate alla Costituente
Non ci sia da mitizzare un'unità di donne che sarebbe anacronistico collocare in quel tempo perché l'appartenenza di partito per le donne come per gli uomini era in quel momento egemone determinante
E tuttavia lei ha parlato con dei termini significativi di un sentimento che univa le donne laddove si dovevano discutere
Articoli della Costituzione che sono poi stati decisivi per la legislazione futura
Ha parlato anche di fornai istintiva in cui le deputate dei diversi partiti si aggregavano
E in questo iato diciamo tra appartenenze di partito delle costituenti è pur sempre questo tessuto di lavoro comune che è stato poi trasferito negli articoli che conosciamo che io nel mio piccolo libro ricordo soprattutto per la grande battaglia unitaria delle costituente intorno a quella che fu la più grave sconfitta delle donne costituente il divieto di accesso delle donne alla magistratura
Che violava l'articolo cinquantuno che ovviamente tutti sapete fino al sessantatré questo problema poi risolto io dico che questa fu una sorta di vendetta postuma del decreto sul voto
Perché come dire l'antica tradizione ottocentesca per cui alle donne erano preclusi due i regni della politica e del diritto
Si riproduceva ancora una volta in quell'occasione le costituenti furono veramente unite in una grande battaglia comune
Ecco come mai c'è questa di atto credo che qui si ripercuota il problema più importante forse di questo momento storico che è questo
Nilde Iotti ricordata che ci fu proprio una nessuno quasi nessuno conosceva la tradizione dei movimenti emancipazione mista apprezza fascista
Eppure dalle ricerche che ho fatto io ho ritrovato delle tracce di memoria di questa tradizione più numerose di quanto io non mi aspetta
Perché c'è un filo in qualche modo sempre spezzato innanzitutto dal fascismo nella trasmissione di questa memoria ma un filo non interamente interrotto
Che spiega come per vie sotterranee questo legame fu ristabilito in quei mesi decisivi faccio un esempio che mi sembra cruciale
Già Paola che agli occhi che fu la prima occuparsi di questi problemi di storia il voto alle donne in Italia e che ricordo a una volta che il dilemma voto concessione o vuoto conquista è mal posto perché non è così chiaro apposto
Ecco io credo che si possa dire qualcosa di più questa non fu una concessione anche se il voto alle donne nacque da una decisione Presa fin dall'estate quarantaquattro dalla Democrazia cristiana e dal partito comunista
Non fu una concessione ma una conquista delle donne fuor di retorica per due ragioni fondamentale
La prima che anche in Italia il movimento emancipazione mista aveva a lungo lottato per questo diritto ed era arrivato come ricordava Ginevra Conti Odorisio nel primo dopoguerra molto vicino
Al raggiungimento di questo obiettivo una vicenda molto analoga a quella della Francia che perciò io un po'nel mio piccolo libro comparato perché è molto significativo
E ripeto di questa tradizione non si perse del tutto ci fu un contatto fisico
Perché perché ci fu il Comitato proposto creato ai primi di ottobre del quarantaquattro su iniziativa dell'undici per alle donne dirigenti di tutti i partiti del CLN
Che svolse un'azione molto difficile perché si era il mese di di guerra d'Italia spaccata in due per e occuparsi voto alle donne poteva apparire davvero un lusso in quelle condizioni
Molto difficili perché è vero che i grandi partiti avevano ormai deciso tant'è vero che poi varo del decreto nasce proprio da un'azione congiunta di De Gasperi e Togliatti nelle ultime settimane
Ma è vero anche che c'erano se ne colgono segni indiretti molte resistenze
Molte resistenze perlomeno a dare un tipo di voto limitato
Corse voce che sarebbe stato dato un voto limitato a certe categorie di donne com'era stato nella legge Acerbo approvata per il voto amministrativo
Insomma legge Besta
Precedette l'abolizione di questa tutti ma soprattutto c'è una spia nel decreto del primo febbraio quarantacinque molto significativa ma anche alla eleggibilità delle donne
L'eleggibilità delle donne viene soltanto sancita da un articolo del decreto del dieci marzo quarantasei cioè oltre un anno dopo e alla vigilia immediata della prima tornata di elezioni amministrative un decreto che detta le norme per l'elezione della Costituente
E come mai c'è quel non è una dimenticanza che non sia una dimenticanza
Una lettura in controluce lo dimostra molto bene cioè c'era una grossa diffidenza quindi il tentativo era allora il comitato pro voto che svolge quindi un'azione essenziale anzi se qua
Anche se quasi strangolata dal tempo perché a pochi mesi aveva proclamato una giornata settimanale
Propaganda nazionale per il voto alle donne per il prima settimana di febbraio quarantacinque il decreto in qualche modo precedente
Ma in questo Comitato pro voto accanto alle donne dei partiti del CLN ci sono alcune vecchie mancipi azioniste
E in questo rapporto strettissimo testimoniato c'è proprio un reintrodurre
Il tipo di motivazioni per la battaglia per il voto come un diritto e non come una concessione o un compenso per i servigi resi dalle donne durante la guerra deformazione questa che si era già avuta in Inghilterra e negli Stati Uniti quando il voto era stato con questa atto anche la e apparentemente concesso dopo la prima guerra mondiale
Dove i rappresentanti proprio dal presidente Wilson hanno già oggi in Inghilterra avevano detto le donne devono votare perché hanno servito la patria
Durante la guerra questa era una deformazione che c'è sempre stata le donne arrivavano alla fine di una lunga battaglia credeva allora questo è il primo motivo per cui si tratta di una conquista ci fu un'iniziativa limitata nel tempo e nel numero di donne coinvolte ma molto significativa
Perché il decreto fosse effettivamente varato perché non avesse il tipo di restrizioni che si minacciavano e ci fu anche un impegno preciso per queste leggibilità che poi di fatto verrà rinviata
E poi c'è un secondo motivo fondamentale le donne italiane avevano vissuto un protagonismo durante la guerra e la resistenza che non aveva precedenti
Protagonismo di tutte le donne italiane durante la guerra che avevano Salvato la sopravvivenza non solo delle loro famiglie ma delle loro comunità in moltissimi casi protagonismo di un numero ristretto di donne ma molto significativo è senza precedenti nella Resistenza sia militare sia civile
Molto alto queste un nodo siccome io credo che dobbiamo scavare sulle contraddizioni per capire tante difficoltà di oggi questo è un nodo secondo me molto problematico mi sembra Nilde Iotti può smentire se io sbaglio mi sembra di aver colto nelle fonti una vera contraddizione da un lato le donne sanno che il diritto arriva perché le donne hanno combattuto combattuto con le armi nella Resistenza
Però dall'altro lato questo non si può e non si deve dire non si può non si deve dire perché il rapporto come dire diritto di cittadinanza diritto-dovere di portare le armi dalla rivoluzione francese in poi fondante proprio in Occidente dall'altro il rifiuto della guerra da parte delle donne l'abbinamento delle donne la pace era molto sentito e molto profondo
Però io credo che dietro questa contraddizione
Come dire ce ne sia un'altra più grossa
E qui bisognerebbe lavorare molto e credo che le numerose ricerche in corso di di storia orale sulle partigiane in varie zone d'Italia e ci daranno moltissimi materiali
Quale tipo di cultura politica avevano le donne che compivano la scelta resistenziale questo pure sono Franca Pieroni Bortolotti
No grande pioniera degli studi stare da anni in Italia aveva cominciato a scavare su questo nodo certo c'era la cultura dei rispettivi partiti di appartenenza
Ma c'era una cultura anche qui in qualche modo sotterranea indiretto che trasmetteva un'idea di cittadinanza che non era appunto soltanto l'estensione di un ruolo familiare delle donne perché nella scelta resistenziale delle donne c'era
Un'assunzione di responsabilità individuale che come spesso è stato notato poi non era come per gli uomini il dover uscire da una scelta obbligata cioè i bandi di leva no e la minaccia
Di non rispondere per le donne era veramente una scelta individuale
Ecco io credo che su questo tipo di contraddizioni bisogna lavorare e quindi ne nomino qualcun'altra
La ovvietà con cui il voto alle donne appare ovvietà che porta al silenzio della stampa ricordato da Nilde Iotti
E al fatto che proprio le donne politicizzate impegnata in quel momento nella resistenza al nord
Nel Nord e nel Centro Italia sono quelle che più trovano ovvio e scontato il voto mentre il voto emoziona di più le donne cosiddetti comuni
Queste doppia obietta va interrogata va interrogata cioè bisogna chiedersi come mai dalla lettura che ho fatto dei quotidiani e delle riviste mi sembra di poter dire che questo silenzio è un è una rimozione di un problema assai difficile è un imbarazzo è una come dire questo voto faceva paura per motivi diversi alle stesse basi dei partiti i cui dirigenti l'avevano è noto che tra i militanti del PC e del PSIUP di allora la resistenza al voto alle donne era fortissima tant'è vero che dopo il quarantasei e soprattutto dopo il diciotto aprile quarantotto
Il rimprovero sarà per molto tempo ecco avete voluto dare il voto alle donne ed ecco il risultato
Vittoria della Democrazia Cristiana
Sì una
E d'altro canto nella Democrazia Cristiana almeno prima dei grandi discorsi di Pio dodicesimo che si schiera in modo militante per l'impegno delle donne nella sfera politica
C'erano timori di antica tradizione perché il Partito popolare era stato il primo nel suo nel programma sintetico del diciannove accluso all'Appello ai liberi e forti a inserire il voto alle donne tuttavia il timore di una minaccia alla strutture all'ordine familiare per questa entrata delle donne a scene pubbliche era molto forte
Allora c'è questa ovvietà ripeto questo silenzio questa apparente scontate ipsa per cui io dico questo evento diventa un non evento e questo è continuato nella storiografia in maniera impressionante fino ad oggi in realtà perché questo voto alle donne pone dei problemi delle contraddizioni nella concezione stessa di cittadinanza questo è il punto che
Non si riesce ad affrontare che si cercano di eludere in qualche modo sottovalutando l'importanza della questione
Ancora più interessante capire come mai le partigiane le donne impegnate nell'antifascismo attivo siano le più indifferenti diciamo così a questa conquista
Ce lo ha testimoniato Nilde Iotti un momento fa ci sono molte testimonianze di Ada Gobetti di Marisa Ombra di molte altre che dicono in verità questa cosa insomma
Ci pareva ovvia e nemmeno così
Rilevante anche qui bisognerebbe molto indagare come dicevo sulle diverse culture politiche di queste donne sulla interruzione della trasmissione della tradizione politica
Delle donne della vecchia tradizione emancipazione lista ma anche ripeto del suo riapparire in modi ambivalenti modi indiretti che di grandissimo rilievo
E un terzo punto su cui mi verrebbe fermare questo lo ricordava Ginevra Conti Odorisio che ringrazio per l'attenzione che ha dedicato al mio piccolo libro
E che come dire io ripeto che la mia attenzione sulle ambivalenze sulle contraddizioni per esempio io non ho detto che le organizzazioni femminili l'utile circa giocano un ruolo decisivo in quegli anni
Fossero solo subordinate rispettivamente al Partito comunista con la Chiesa cattolica all'Azione cattolica
Dico che in queste organizzazioni c'è un'ambivalenza cioè le donne sono insieme no queste organizzazioni nascono su questo non c'è dubbio c'è una mitologia sulle origini di queste organizzazioni che va smentita nascono per una decisione dall'alto resa proprio dal partito comunista Togliatti manda direttive sulla fondazione dell'UDI molto precise specifiche come associazione di donne
Di tutti i partiti senza partito la priorità dell'alleanza con i cattolica e così via e anche il chief nasce per una decisione precisa del ramo dell'Unione donne dell'Azione cattolica e di altri dirigenti d'azienda cerca in quel momento ma ciò non toglie che dentro queste organizzazione le donne cerchino e riescano in alcuni momenti a praticare
Delle forme reali di unita sugli obiettivi femminili solo che tutto questo ripeto vale va trovato un po'in controluce perché il linguaggio neutrale della politica
Non consente altrimenti di rintracciare questi segni che secondo me ci sono e sono molti e significativi
Allora sul nodo che Ginevra Conti Odorisio ricordava che appunto non è una idea mia insomma l'ha sostenuta anche cene depressi in questo articolo sulla rivista esprit due anni fa però è un problema secondo me è cruciale
Perché sembra storicamente è probabile che le donne hanno più facilità governare che non ha essere rappresentanti questo è un dato di tutti i Paesi democratici secondo me è un'indagine sui consigli comunali provinciali regionali e le relative giunte in Italia dal dopoguerra ad oggi mostrerebbe
Questa frequente presenza di assessori donne più che consiglieri donne
Ci sono dati anche più rilevanti io ricordo il caso del Fronte popolare francese che il governo di un blu nel trentasei attrezzi sottosegretari donne quando ancora il voto alle donne in Francia non esisteva ma gli esempi sono numerosi
Ed hanno molto da pensare perché qui c'è un nodo che riguarda una storia molto antica che comincia davvero di nuovo dalla rivoluzione francese dalla codificazione moderna dei diritti di cittadinanza e della democrazia
E il nodo è il rapporto strettissimo tra individualità e cittadinanza le donne sono escluse da entrambe non per una dimenticanza ma perché strutturalmente del un elemento di definizione della cittadinanza che le donne non ci siano le donne non sono comprese nella Dichiarazione diritti e l'ottantanove la rivoluzione francese per la prima volta vede un gruppo di donna che chiede i diritti politici e vede per la prima volta il Comitato di salute pubblica negarli con motivazioni che verranno riprese numerosissime volte nel corso dell'Ottocento
E a mio parere la lunga storia delle lotte delle donne per i diritti politici a questo nodo
Quel le non si può dare il voto alle donne non per dispetto per misoginia che pure c'era
Non si può dare perché non si può riconoscere il carattere di individuo podi individua la donna perché il legame con la famiglia la salvezza eccetera eccetera
E allora qui c'è una storia ripeto molto lunga che veramente comincia già da prima
Per la quale una donna può amministrare può governare se in passato ci sono state delle potenti regine si può in età contemporanea vere delle donne ministro non fa problema questo invece sta problema
Che la donna rappresenti come nella pienezza che poi come è noto come gli studiosi hanno dimostrato la rappresentanza due aspetti uno quello politico e uno quello simbolico non a caso in inglese c'è un unico termine per dire rappresentanza e rappresentazione
Questo rappresentare qualcun altro è legato all'essere individui in senso pieno e poiché e ancora debolissimo oggi nella cultura di oggi erede di una cultura antichissima per quel discorso dovrebbe ricominciare
Dalle origini veramente lontane nella cultura greca nella storia del diritto romano la donna che non ha facoltà di rappresentare perché non è individuo in senso pieno non ha possesso disse tutta completo come lo all'uomo allora qui c'è un nodo su cui scavare molto ancora oggi io credo che tutte queste questioni che noi giustamente Simmental so giudice Eva ci poniamo sul piano pratico le quote no la anche lui c'è un nodo difficile cioè non è che l'incostituzionalità dell'alternanza sia un capriccio noi abbiamo un problema difficile cioè nella democrazia basata sul principio una testa un voto no
Le donne che leggono le donne con l'elezione di un gruppo pone dei problemi seri
Che secondo me oggi l'elaborazione politica delle donne è in grado di affrontare di troppo di cui proporre la soluzione in modo positivo
Proprio rielaborando e assumendo una lunga storia politica delle donne che nei Paesi democratici Occidente è almeno due secoli di storia
Nella quale l'uguaglianza e la differenza non sono mai state poste in alternativa cioè le donne hanno sempre rivendicato linguaggi storicamente mutati il diritto all'uguaglianza e contestualmente la rivendicazione in positivo della differenza
E la ragione per cui oggi tutto questo è maturo io credo è anche il fatto che oggi questa è la sfida della democrazia nei Paesi occidentali per tutti non più solo per le donne cioè ridefinire un'uguaglianza che non si omogeneità una differenza che non sia gerarchia
è diventato decisivo per tutti e in questo senso il patrimonio ripeto politico delle donne ricchissimo preziosissimo e può arrivare
Con tutta la la forza che ci si potrà mettere non solo a una politica di difesa contro le discriminazioni ma una politica in positivo di proposte le rinnovi no il senso della democrazia
Ringraziamo naturalmente Anna Rossi Doria di dico veste e sono stazione interpretazioni che lei ha dato di tutto quello che è accaduto
Nella storia delle donne dalla Costituente in poi e anche con riferimenti alla parte precedente
E vorrei dire che per livelli binomio Botto conquista voto concessione
Io una volta ho posto questo problema a Tina Anselmi vecchia partigiana la quale mi ha risposto ama se non ci avessero dato il voto ce lo saremmo peso quindi la conquista c'è stata
E questo lo riconosciamo pure essendo amanti della pace e debbo dire che e e risulta da quel nostro libro ha pubblicato precedentemente a quaestor
Donne costituzione c'è stata una parte importante della Chiesa lo voglio ricordare questo e cioè un cambiamento di atteggiamento delle gerarchie ecclesiastiche più alte i vari papi che inizialmente han detto alle donne tenetevi lontani e la politica
E far non tanto fatte per gli home ma una cosa che non si conviene alle donne le solite questioni una cosa sporca eccetera
Poi successivamente c'è un'apertura
Con il papà del dopoguerra e della guerra e del dopoguerra che dice no partecipate da questo momento in poi le donne cattoliche e c'è la Federici documentata qui e poi nel libro precedente
E partecipano attivamente c'è una crescita fino all'ultima papà che continua a rivolgere lettere alle donne in prima persona
E con tutta la capacità dei diritti che inizialmente la Chiesa non voleva riconoscere pur coi limiti che la Chiesa in queste cose per motivi di ordine morale e così via però il problema è che c'è questo forte riconoscimento da parte della Chiesa che l'Italia è importante perché le donne abbiano questa pienezza di diritti
Comunque l'ultimo oratore poi ci sarà un prete prima che le storiche vi illustrerò più esattamente ciò che è stato riportato in questo libro l'ultimo lettore è un uomo che finalmente ci sarà il punto di vista degli uomini perché avere abbiamo parlato noi per ampliare il campo e professor Scoppola
Ma è difficile aggiungere qualche cosa di significativo dopo quanto abbiamo ascoltato la contribuisce da un lato Anna Rossi Doria dall'alto hanno tracciato un ampio panorama storico la lista degli otto di mi spiace se ne sia andata ha portato una testimonianza momenti una testimonianza molto significativa sulla quale voglio tornare
Io vorrei anzitutto ringraziare per essere stato invitato e vorrei dire che non è normale di che non mi sembra positivo che ci sia solo un uomo a questo tavolo e che ci siano pochissimi uomini nella sala ad ascoltare perché voglio dirlo subito il problema della partecipazione delle donne
Alla vita civile
Sociale politica economica di un Paese alla vita del Paese non è un problema da specialiste donne
Non è un problema che interessa le donne è un problema che interessa la storia del Paese
Nel suo insieme
Ed è un segno un limite culturale è un segno negativo il fatto che da noi nel nostro Paese la questione femminile sia ancora in qualche modo un tema specializzato lo Estado è necessariamente perché abbiamo alle spalle questa storia discussione ma deve diventare uno il problema storia che interessa tutti che fa parte della storia nel senso più pieno della parola
Questo mi sembra di dover anzitutto anzitutto sottolinea Anna Rossi Doria accennava alla questione della Resistenza io vorrei aggiungere a quanto ha detto molto esattamente molto felicemente che noi non possiamo oggi dà una risposta convincente costruttiva
Alla sfida che viene oggi da questa storiografia revisionista
Che tende a isolare la Resistenza come momento di minoranze quasi irrilevanti rispetto a minoranze altrettanto esigue che si battono d'altra parte nella indifferenza generale del Paese questa è la tesi che vien fogli astenersi revisionista del la possiamo dare una risposta se non teniamo conto anche non dico solo ma anche del ruolo che le donne tutte le donne hanno svolto in quegli anni drammatici perché senza del ruolo delle donne
E non ci sarebbe sopravvissuti la sopravvivenza non è un fatto indifferente non è che sia un qualche cosa di inferiore da guardare con disprezzo i suoi bambini italiani si sono battuti per sopravvivere come si sopravvive
Non fosse di qualche rilievo dal punto di vista della storia di un po'ora il ruolo delle donne in questo grande questa grande tradotte in questo momento difficilissimo appalti e la partecipazione la resistenza armata che ha un grandissimo significato e tutto quanto è stato già ricordato alle donne è stato proprio decisivo in questo ambito della resistenza civile
Senza il quale non si capisce il fenomeno della Resistenza nel suo insieme non si corrisponde a questa sfida dei nostri desideri per in questa luce in questa prospettiva mi è sembrato molto interessanti dicendo che ha fatto Nilde Iotti
All'appartenenza di partito io lo dico adesso in maniera un po'più brutale ma lo ha detto chiaramente anche lei
All'appartenenza di partito come elemento frenante del emerge di una coscienza di una consapevolezza femminile questo vale per il mondo comunista vale per il mondo cattolico nel mondo Lygomme problema quasi non esisteva è stato sentito soltanto perché
E in questa prospettiva e da questo punto di vista che io voglio richiamare la vostra attenzione mio sarà un intervento molto breve va su una piccola scheggia ne parlate nel panorama che fin qui è stato trattato su un aspetto che è sempre poco considerato il voto per il referendum
Sì e molto studiato nel voto per la Costituente quante donne hanno votato quante donne sono state lette soltanto ventuno nove il Partito Comunista no democrazia cristiana
Le altre pochissime unità
A destra sinistra non si è studiato abbastanza il voto per il referendum il voto da cui nasce la Repubblica o meglio è stato studiato e sono stati spesi fiumi di inchiostro ma è stato sempre visto
Dal punto di vista della lotta dei partiti che porto a decidere di affidare al referendum e non all'Assemblea costituente la decisione sulla forma istituzionale dello Stato
Sì è sì est lavorato molto su questo il contrasto e la storia è nota
Riassumo appena voi sapete che il la così la cosiddetta prima costruzione provvisoria c'è il decreto Bonomi del venticinque giugno del quarantaquattro subito dopo la liberazione di Roma prevedeva che gli italiani avrebbero il popolo avrebbe deciso sulla questione istituzionale
E diceva a tal fine sarà eletto a suffragio universale
Col voto libero e segreto un'assemblea costituente topo e vedeva dei successivi provvedimenti avrebbero poi fissato i modi e le forme
Questo in in questo spazio in questo piccolo margine delle dei successivi provvedimenti si infilò subito un'iniziativa che ebbe la sua prima espressione pochi giorni dopo già nel luglio
Che vide protagonista lo stesso Bonomi che andavano dagli alleati a sostenere dalla commissione alleata di controllo che la mia Houston che dirigeva la Commissione alleata di controllo avevano in regime di occupazione militare
Andare a sostenere che si poteva benissimo rivedete quel quel quella decisione
Affidare ad un referendum popolare la decisione sulla questione istituzionale
E gli intenti erano
Non comuni a tutti i liberali erano preoccupati
Che furono presenti erano preoccupati di dai a questa decisione il massimo di democraticità possibile di sottrarla
Alla volontà dei partiti che erano tutti a maggioranza repubblicani per cui la soluzione affidata all'assemblea costituente era scontata non era una scelta è un fatto scontato
I monarchici vigilanza puntavano a una forma a una della speravano di avere attraverso un ripensamento uno invidio e la loro era una tattica sta dilatoria praticamente non volevano che il problema fosse affronta nella questione come tutti sanno Cynthia di De Gasperi che aveva a sua volta un altro problema che è quello della frattura dell'osso dell'elettorato cattolico e in particolare della gerarchia ecclesiastica che ha in larghissima misura specialmente nel Sud
Filo monarchica e questo risulta ormai da una ricchissima documentazione lo stesso Pio decimo secondo di orientamento monarchico avrebbe preferito un successo e la monarchia e De Gasperi per non spezzare il suo elettorato
Due signori che la questione fosse affidata direttamente al popolo perché questo in qualche modo consentiva la democrazia di defilarsi
Poi la DC prese posizione nel suo primo congresso sulla base di un referendum interno ma poté dichiarare libertà di voto nel referendum istituzionale
La questione è stata affidata da questo punto di vista e ricostruite in tutti i suoi aspetti tutti i suoi dettagli ma fino adesso mi pare che non sia stato messo l'accento sul risultato finale della vicenda che nel fatto non irrilevante che italiani di italiane
Votano per la prima volta sul piano politico c'erano stati le amministrative in alcune in alcune aree ma un voto più limitato votano per la prima volta sul piano politico dopo
Decine d'anni
Dopo vent'anni in cui il voto non c'era stato era stato un voto fittizio per bici Tito il fascismo
Votano con una elezione di delegati all'Assemblea Costituente e su una questione sentita e lo era di importanza decisiva che era il giudizio sul comportamento della rete
Non so se vi rendete conto che cosa significa nella storia di un Paese che è nato sia unificato sotto la guida della monarchia il fatto che italiani e le italiane le donne per la prima volta in cui e prendono in mano la Scheda siano chiamate a dare un giudizio sul comportamento del soprano questo è stato il voto del due giugno
E allora io richiamo l'attenzione su questo perché la differenza evidente mentre le donne italiane votando per la prima volta il due giugno del quarantasei per la Costituente sono state costrette a subire la logica dei pentiti
Che le voleva e soprattutto dei partiti di massa al partito la Democrazia Cristiana il Partito comunista
Che voleva il riconoscimento del voto ma lo voleva nell'ambito più a logiche interne ai partiti che privilegiava il ruolo maschile tant'è vero che i candidati hanno quasi tutti uomini
è chiaro viceversa nel voto sul referendum le donne non sono non non sono state assoggettate a nessuna logica di questo tipo ma hanno deciso direttamente in piena condizione di parità con gli uomini
Mentre il voto per eleggere l'Assemblea costituente un voto condizionato da una logica maschilista che ha portato a una certa formazione delle liste elettorali
Il molto sul referendum monarchia o repubblica è un voto di piena parità da qui siamo in siamo convocati dalla commissione per la Talita ebbene quello è il primo il primo esempio il primo atto in cui si realizza la piena parità è il voto sul referendum e ci sono state il tema è stato pochissimo studiato pochissimo poi in considerazione quello che è certo è che furono investite in quel voto grandi cariche di e emotività grandi cariche psicologiche fu un voto che coinvolse profondamente tutto il peso che volse profondamente le donne io vorrei ricordare un numero comparto tanto tempo fa della rivista Mercurio
Il numero novembre dicembre del quarantasei
Dove ho messo le citazioni
Ecco
Che si intitola processo
Al quarantasei
E che raccoglie una serie di testimonianze ce ne sono due che mi hanno colpito è quella di Maria Bellonci
Quale dice nella cabina mi trovai di fronte a me cittadino
Mi manco il cuore
E mi venne l'impulso di fuggire questa responsabilità cui la donna per la prima volta è chiamata di contribuire a giudicare la monarchia
Anna Banti un'altra scrittrice avevo il cuore in gola e avevo paura di sbagliare di sbagliare proprio nel modo di formulare discreti segnare sulla scheda forse sono le donne possono capire questo stato d'animo e gli analfabeti
Questa questa testimonianza e in cui la sensibilità di una donna di una donna colta di una scrittrice coinvolge il mondo femminile nel profondo il momento in cui si assume questa grande responsabilità e che io credo che se vogliamo fare seriamente
La storia della questione
E la crescita dalla maturazione del mondo femminile alla politica non possiamo ignorare
A fianco le vicende dell'Assemblea costituente alle vicende delle donne elette del ruolo che hanno svolto
Del modo in cui le donne ha votato non possiamo ignorare questo momento decisivo è cruciale che è il voto sul referendum il voto monarchia o repubblica alle quali le donne hanno partecipato a più
Aggiungo un alto un altro elemento un'altra brevissima osservazione e chiudo
Vedete noi abbiamo fatto la storia della Repubblica e la stiamo facendo oggi
Questo tema per esempio comincia a suscitare qualche interesse ho visto nel nel lavoro della Rossi Doria ma non tanto in questo volume che uscito di recente quanto nel contributo che ha dato alla storia della Repubblica di Napoli che è un cenno anche a questo aspetto del voto femminile non mi pare però che siano state fatte ricerche approfondite
Deve dire ad esempio quanto il voto femminile ha contribuito alla monarchia alla repubblica
Certamente la Repubblica anzitutto quindi ha vinto anche per il voto femminile perché se ci fosse stato un voto femminile dissi una parte monarchico come alcuni temevano la Repubblica non avrebbe vinto
Ma quantificare questo sarebbe interessante quantificarlo per aree geografiche voi sapete che si possono fare
No delle dei calcoli precisi ma qualche elemento si può raccogliere utilizzando il voto delle sezioni ospedaliere gli ospedali per maternità come si è fatto pago edizioni successive e si può vedere se si possono avere delle indicazioni sull'orientamento del voto femminile queste ricette se non sono state fatte cominciano appena adesso e che cosa esprimono ricerche di questo tipo
Un modo nuovo di guardare la storia della Repubblica che deve a mio avviso maturare deve procedere deve andare avanti noi non possiamo continuare a fare la storia della Repubblica come se fosse solo la storia dei soggetti politici che sono in tanti io ho scritto un libro sulla Repubblica dei partiti sono ben convinto che i partiti hanno avuto un grande ruolo che solo i partiti potevano ereditare la società di massa creato dal fascismo
E portano alla democrazia nessuno rimette in discussione tutto questo ma non possiamo immaginare che la storia di un Paese si esaurisca
Nella storia del ruolo che hanno svolto i partiti dai loro classi dirigenti e che non debba emerge in una posizione nuova centrale dominante quella del cittadino al problema della cittadinanza del formaggio del non formarsi della cittadinanza nel nostro Paese si è formata poco
E quello che diceva l'onorevole Nilde Iotti significativo Edward appartenenza di partito è stato l'elemento frenante al formarsi della consapevolezza di una cittadinanza femminile nel nostro Paese se voi pensata che gli a che cosa sta cosa sono stati i tentativi falliti gran parte falliti
Per informare per la educazione e rieducazione la democrazia gli italiani perché belli quei tentativi che furono avviati dagli stessi alleati ai questi dal ministro De Ruggiero con programmi che riguardavano le scuole fu subito subito bloccati o quantomeno incanalati nella logica di queste appartenenze di partito di tante
Che hanno dominato la vita del nostro Paese ora noi stiamo uscendo da questa fase storica e quando una fase storica si chiude una nuova se ne apre è evidente che anche lo sguardo al passato acquista una sensibilità sette lo si dà con una sensibilità nuova una sensibilità diversa io credo che oggi la questione delle donne la partecipazione delle donne è giunta al punto della piena maturità proprio perché siamo usciti da questa logica
Delle appartenenze politiche appartenenze fare e allora possiamo vedere la questione del mondo femminile nella storia del nostro Paese con occhi nuovi non farne più una questione che interessa le donne
A fare una questione che interessa la storia della Repubblica
Così vorremmo che parlassero tutti gli uomini della Repubblica
Quindi grazie Herr Professor Coppola
E chief ci ha fatto quasi venire un'idea che le riforme istituzionali cui tanto si parla si dovrebbero poi fare col referendum così non avremmo le indicazioni
Lei va be io e sviluppo in qualche modo così ci sarebbe una qualche cosa di di più libero probabilmente nel modo Vitalini cattolico e non so se e tecnicamente poi questo servì possibile
è una cosa che dico così adesso c'è
La presidente della più antica associazione credo belle donne dopo no le più antiche le conosciamo insomma che like me
Liberali che si è creata apartitica credo dopo la la Repubblica la Presidente della de nella contesa della Gherardesca che voleva dire un fare un check metto una cosetta e poi facciamo il break che prima di riprendere con le storiche venga un attimo contesti
E questa deve essere
Riprende la secca reazione alle donne elettrici
Posso chiedere
Sono rimasta un po'a sorpresa in questo programma perché tutt'a un tratto mi piaceva molto la donna ministro tutta tratto qui c'è la donna ministra
Non ha nemmeno io non so io non so se voi approvate in questo fatto lei mis mi ho paura Carlo la mia prima impressione e che sarà Camp per diventerà uno scherzo la donna minestra perché guardate state attenti perché dobbiamo farlo finora avvocato dottore chirurgo sa tutte le donne hanno questi termini
In tutto il Paese nell'inglese e nella lingua inglese nella lingua francese sono messa ministro non non c'è una differenza a me questa minestra mi dà un po'noia ma questa una cosa molto superficiale volevo ringraziare
La seduta di avere organizzato questo interessantissimo
Appuntamento per nove
Molto interessante e ringraziarvi tutte di averlo fatto
Grazie era solo a questo la donna ministra la donna deputata la donna magistrato adesso ci saranno ci saranno sempre perché esiste anche questo problema e bisogna creare è l'idea la la la la percezione della differenza
Anche in questo modo eccitare gli inglesi Contessa non so se sia valido perché gli inglesi non conoscono la parità non equa innanzi alla parità tant'è vero che ci fanno sempre la guerra nella Comunità europea su tutto quello che cerchiamo di far passare sulla parità il resto non ho che lo chiama in causa allora ci rivediamo fradici minuti un quarto d'ora
Carissimo
Grazie
Allora qui abbiamo le autrici di questo quaderno è che cui forse abbiamo rubato un po'di spazio ma era molto interessante quello che veniva detto quindi io pur avendo messo all'inizio dei limiti e poi non ho insistito e e cominciamo con Marina sabati sicché a un corposo scritto inserito nel libro molto interessante
Sono stata molto contenta dalle cose che ho sentito dire perché anche perché sia la storica che considera considerato gli avvenimenti
Del passato studiando di oggi sia invece la testimone c'è la mano del veliero Viotti
Hanno detto delle cose che avevo già un po'intravisto attraverso uno studio della documentazione in particolare degli atti
Della Costituente
Che avevo studiato negli anni passati adesso ripreso in mano per fare questo piccolo saggio hanno studiato anche negli anni passati le donne alla Consulta
Che è un argomento che di solito non viene in abbastanza considerazioni in realtà la prima volta che le donne escono diciamo così alla alla luce del della storia perlomeno in un'assemblea pubblica resta per la consulta nazionale le donne come come gli uomini non erano elette ma nominate dai partiti dai sindacati dalle associazioni quindi partivano già con una con uno svantaggio ridente perché partiti associazioni sindacati indicavano i maschi però c'erano tra di essi erano la Consulta dieci undici donne
Che hanno fatto bene diciamo così la loro prima apparizione in pubblico è già studiando la Consulta aveva notato che il primo forte legame tra le donne è stato l'antifascismo
Questo si beve forse più alla Consulta che alla costituente probabilmente perché il venticinque aprile era Elhaida ha fatto recentissimo la Consulta si apre in settembre
Comunque c'è un'altra un'altro motivo poi per cui il rilievo con la Consulta ed è questo che mi ha colpito molto perché ci fa vedere chiaramente
Con lei dalla la cultura del tempo e in modo particolare la cultura maschile
Del tempo non di maschi diciamo così qualunque ma di quei rappresentanti di partiti di associazioni sindacati che come umili importanti tra virgolette erano stati indicati quando viene Pardini che allora era presidente del consiglio a inaugurate l'Assemblea parli dice
La prima sì adesso che l'Italia sta adesso non mi ricordo esattamente le parole sta per diventare diventata un Paese democratico mentre prima era un Paese liberale a queste parole
Succede un putiferio e Totti illiberali Crocci Orlando eccetera da Ditano spazientiti controparti ora intere
Un paio di giorni sia questa discussione accesa tra quelli che controparte sostengono che i regimi precedenti al fascismo erano democratici
Quelli che d'accordo comparti e sono Nenni comunisti eccetera dicono Parri ha ragione
Ma per il ragione che cosa che argomenti tirano fuori tiro fuori la classe lavoratrice che non era ancora al potere e gli operai eccetera non c'è stato uno
Le donne hanno taciuto
Questa anche noi cosa sedia su cui meditare ma l'aumento fondante principale che noi oggi avremo immediatamente spero opposto
Alle proteste dei litorali sarebbe stato questa ma come può essere democratico un regime un paese dopo a metà per i cittadini e non no no hanno il diritto di cittadinanza costerà l'argomento principe da ribattere no
Ecco nessuno nessuno ne ha fatto cenno siamo nel quarantacinque e che nel quarantasei ad agosto due e un po'di strada
Se l'ha fatta però ora delle cose
Che sono è stata già contattata però mi sembra devo fare sottolineare che l'unità quello che io ho nel nel saggio chiamo consociativismo e lo faccio apposta
Perché
Diciamo noi democratici abbiamo questa questa abitudine
Non so se sia un complesso di inferiorità cosa si di accettare le parole della destra e di dare a queste parole un significato negativo che altri gli hanno dato consociativismo c'è stato per esempio tra le donne
Alla Costituente
è stato adesso messo in luce
Naturalmente c'era da una parte l'appartenenza di partito dall'altra però questo forte senso
Che le donne avevano di essere donna edito per rappresentare le altre donne questo istintiva questo istintiva unità che si è creata tra loro Nadia mi dirà se sbaglio
è appunto
Questa è una cosa di di grande importanza secondo me perché certo le appartenenze di partito
Erano state ripristinate
No l'unità della Resistenza era stata rotta direi che sono una donna in quelle credo perché la rompono per prima cifre prima c'erano i Gruppi di difesa della donna che teoricamente comprendevano tutte le appartenenze e tutte le
Tutte le varie ma soprattutto comprendevano le donne di nessun partito come erano allora donne per la grandissima parte poi invece no coi primi del quarantacinque già
I partiti cominciano a tirare le briglie e allora cifre da una parte udite all'altra e anche questo qui
è stato già detto però nonostante questo appartenenza di partito nonostante che la Costituente
Colloqui la sua vita tra il giugno del quarantasei e la fine del quarantasette che sono anni in cui nel Paese
Sta a fine Sando la guerra fredda nel Paese e fuori del Paese naturalmente ma nel Paese e si sente fortemente ormai il distacco e direi quasi lo scontro tra partiti della sinistra da una parte e ed è moltissimi democrazia cristiana l'altro cioè siamo nel pressi essa nel pre quarantotto incostante Cione dove riescono a per questo loro istintivo bisogno di dissenso lo chiamerei riescono a rimanere niente e ha mettere in atto in alcuni articoli fondamentali dello stop solo quello che io chiamo consociativismo l'ho l'ho fatto apposta per e così per usare in modo positivo
Un termine
Che c'è stato buttato addosso diciamo dalla lista e adesso c'è sempre stato un solo la legge Merlin che cosa è venuta fuori è venuta fuori la come diceva la al notevoli doti poco fa dalla collaborazione tra donne e poi dal fatto che ciascuna donna
Rientrata dentro il proprio partito ha cercato di convincere e gli uomini del partito quelli che avevano preso perché altrimenti sarebbe impossibile immaginare una legge del genere
No alla leggera chiusure Casetto Maranta che passa nell'Italia del mille novecentocinquantotto va bene anche la Merlino per una grinta
Formidabile che manifesta anche alla alla Costituente non so io non c'ero ma mi sarebbe piaciuto molto esserci mi mi sembra che la melina avesse uno sprinter
Straordinario
Allora ecco questo antifascismo che legava le donne
Questo consociativismo che siamo tuttavia dimostrato io sono abbastanza d'accordo con la tesi di Anna Rossi Doria la quale dice che erano più d'accordo le donne dei vari partiti
Sulla parità nella foto che no sulla parità della famiglia la famiglia Elia evidente perché diciamo dentro la famiglia al nella famiglia ci son troppi nodi da sciogliere e c'è il cattolicesimo da una parte per cui la famiglia è questo
Questo monumento diciamo intoccabile comunque anche rispetto alla discussione sulla famiglia ad esempio io credo che si possa anche nottate in questa dibattito tra la cultura che ci hanno già queste donne costituenti e a cultura maschile che è rimasta ferma lì
Perché quando
Per esempio si discute della famiglia e i fari grandi della Costituente non sono democristiani ma anche azionisti sostengono che nella famiglia ci vuole un capo si alza Nadia Spano a ribattere con grande ironia secondo me e con grande intelligenza essendo prima dimostrando che proprio nella famiglia laddove la donna ed esaltata come regina come don Mila come Angelo proprio nella famiglia nel codice della famiglia la donna in realtà era in posizione di assoluta
Inferiorità e dipendenza e dopo aver ben bene dimostrato con grande conoscenza dei dei testi giuridici eccetera una che dice ma se proprio volete non riferisco al parole esatte ovviamente omerico se proprio volete che nella famiglia ci sia un capo
Perché questi hanno sempre questa concezione gerarchico militaresca non della famiglia e c'è un capo nella famiglia in fondo c'è sempre stato
Da sempre e c'è anche oggi ed questo capo e la donna cioè e anche anche provocatorie secondo me mi sarebbe piaciuto vedere la faccia
Dei Soloni che stavano sentite
Così come anche Teresa Mattei
Di fronte al grande
Io adesso sono in cassa il nome
Il giurista l'azionista
Analogamente la Mandarelli
Niet quando si discuterà la famiglia e il giudice ma il diritto civile a questo contempla
L'uguaglianza dei coniugi o internazionali e cosa no e una ragazzina diciamo in confronto al grande gioisce proprio questo che le donne vogliono fare cambiare
Il diritto romano lite civile nel diritto di famiglia è infatti nota perché vedi diritto penale il rito civile non lo abbiamo cambiato l'unica parte
Del diritto che la Repubblica ha cambiato profondamente innovato profondamente è stato il diritto di famiglia non a caso
E quindi a me pare che
Al di là delle appartenenze di partito e al di là anche della dell'istintiva bisogno di di reagire delle donne
Benone costituenti abbiano ci siamo trovati di fronte un flop un fronte richiami si sono trovate disse
Di fronte a questi costituenti che adesso è una cultura tradizionale e allora l'unione delle norme è stata tesa a portare avanti la parità sempre Teresa Mattei insiste dicendo in ogni articolo la parità va riconfermata proprio perché è una cosa nuova è una cosa contro le tradizioni ed ex Gianna costituente CEE
Questa differenza tra cultura maschile cultura femminile che è molto grosso alle donne
In fondo l'esperienza è stata comune le donne hanno alle spalle sul percorso di emancipazione
Che è stato troncato dal fascismo che stato pian piano soffocato diciamo
Che come diceva giustamente il suo che era rimasto nonostante tutto ma morto monto su Green dell'atto molto evanescente
E e però invece gli uomini in questo comma in questa emancipazione non hanno ancora introitata diciamo così gli uomini della Costituente adesso non so se questo ritardo
Si possa ancora leggere
Ho paura che si possa ancora leggibile in questa ostinata volontà di continuare a tenerli fuori
Dell'esercizio della rappresentanza le donne
Qui non facciamo questione di quote di legge eccetera insomma certamente alle donne non vengono nemmeno candidate questi che ancora non capiscono
Che almeno l'uguaglianza dei punti di partenza è una questione fondamentale della nostra democrazia che poiché assicurata dall'articolo tre
Della costituzione che dice i cittadini a pagina qualunque sia il loro sesso la parola sesso così scandalosa è stata introdotta in questo articolo da Lina Merlin è stata lei che ha fatto notare che la prima discriminazione
Al di là delle rate delle religioni eccetera che si era compiuta nel corso della storia dell'umanità era quella tra i maschi e le femmine e quindi la prima parola nottate e sesso quindi questo articolo già ci dovrebbe fare camminare
Benigni insomma senza bisogno di ulteriori sconti speriamo che questo non succederà nel futuro
Grazie Marina Serra ma anche a riassunto quello che così bene poi ha scritto e prima di dare la parola minime di Leo voglio dire che qui in sala sono presenti dunque delle e partecipanti all'assemblea costituente e che io ringrazio i visi ritenete che non conoscevo sono state avvertite adesso e che comunque chiameremo per un saluto Nadia Spano e Teresa Mattei appena le nostre e scrittrici e predatrici nel volume abbiano terminato allora mi ma di lecco
Vorrei dire qui alcune cose preliminari su questo volume che abbiamo preparato e che consiste sostanzialmente in testimonianze ovvero sia impartì documentarie a il saggio di Marina Addis Saba che lei ha sintetizzato a una introduzione ai materiali documentari mia e di Fiorenza Taricone i materiali documentari occupano gran parte del volume non a caso vorrei precisare che Sui lavori della costituente era stato già fatto nel mille novecentottantotto era stato già e pubblicato un volume a cura dell'associazione del degli ex parlamentari
E che aveva raccolto alcuni interventi delle costituenti in seno al dibattito
E non particolarmente rispetto al lavoro e poi e però questi interventi erano isolati
Ovvero si erano solo gli interventi delle donne
Questa volta noi abbiamo voluto restituire pienezza integrità al dibattito
E abbiamo pubblicato anche gli interventi degli uomini il che è molto utile non soltanto per una più chiara prospettiva storica
Ma perché fa risaltare molto bene anche le capacità di intervento che le donne debbano dispiegare rispetto appunto a questa Assemblea di i soloni come è stata adesso definita e in particolare non abbiamo pubblicato dei materiali che a me risulta qualcuno può smentirmi finora sono assolutamente inediti cioè quelli del dibattito più scottante che sia stato fatto alla Costituente che quello sulla famiglia
Ovvero sia il dibattito che ha avuto luogo in prima sottocommissione una cosa che vorrei dire perché non tutti la sanno chi è presente magari sia alcuni sì alcuni no
Ecco un'altra cosa abbiamo fatto e restituire dignità documentaria a questi lavori e stabilendo chi partecipava come era costituita l'Assemblea costituente
E cos'era questa Commissione per la Costituzione che nella all'interno dell'Assemblea costituente
E viene subito dopo diciamo perché l'assemblea costituente si riunisce per la prima volta il venticinque giugno del mille novecentoquarantasei cioè venti giorni dopo circa il referendum il primo voto
Diciannove luglio se non ricordo male viene immediatamente deliberata la costituzione di una commissione per la elaborazione della Costituzione detta anche Commissione dei settantacinque dal numero dei e componenti in questa commissione per l'elaborazione della costituzione delle ventuno donne ce ne sono molto poche
E questo credo che pochi lo sappiano o sia gli interventi delle donne sono sostanzialmente in Assemblea plenaria Assemblea costituente
Le tre sottocommissioni in cui viene divisa la Commissione sono le seguenti e con il seguente numero di donne lo dico perché vorrei fare una postilla interpretativa rispetto a questo la prima sottocommissione e quella dei diritti e doveri dei cittadini
Sì ed è una sola donna Nilde Iotti un anno dopo arriva Angela coltelli in sostituzione di un detti deputato carestia vorrei fare qui a questo punto una parentesi
Questi lavori messi qui sotto vetro come sotto vetro in realtà vanno collocati in un contesto che non è solo quello
Dell'assemblea nel suo complesso ma di una realtà italiana che come dire tumultuosa e in trasformazione
Avviene nel periodo in cui la costituente si muove e lavora una scissione tra i socialisti
E la testimonianza di Bianca Bianchi a questo riguardo non abbiamo riportato tratta da un suo libro perché lei non ha potuto mandarci a perché di via Vittorio allettata la testimonianza di Bianca Bianchi estremamente significativa riguarda ossia si sta aprendo una scissione
All'interno del campo socialista gli azionisti sono fuori dal governo e questo si vede molto bene
Questo articolo sette che ritorna in continuazione cioè voglio dire succedono cose il Paese è in fermento caro vita scioperi manifestazioni e la polizia manifestazioni anche davanti a Montecitorio
Mentre l'assemblea costituente svolge i suoi lavori si fanno anche delle commemorazioni può sembrare una cosa rituale ma rituale non è e chiudo subito la parentesi perché nell'elenco delle commemorazioni io trovo una commemorazione di Mazzini
Una commemorazione dei fratelli Rosselli il nove giugno del quarantasette che mi pare molto significativa
è una come vocazione su cui tornerò dopo a proposito della tradizione delle donne ovvero sia il saluto che Maria De unte ripetere Jervolino che non sta bene nessuna delle tre sottocommissioni rivolge a Maria Montessori ritornata in Italia
E spero dopo perché mi pare significativa e continuiamo questo elenco quindi Nilde Iotti seconda sottocommissione di straordinaria importanza organizzazione dello Stato nessuna donna
Ecco mi pare una prima vistosa lacuna su cui riflettere terza sottocommissione rapporti etico-sociali e qui troviamo appunto Merlin noce
E Maria Federici no
Quindi come dire poche donne le altre intervengono poi come dicevo prima nella Assemblea costituente
Il dibattito sulla famiglia vorrei dire soltanto questa cosa che vede naturalmente tutta la richiesta Enza giuridica ma anche la nuova come quella poi manifestata da calava Andreino
E e un dibattito in cui lo la la la nuova insomma quelli della matricola Nilde Iotti e schiacciata ma si difende benissimo mi spiace che non è presente con un coraggio devo dire leonino
E e però però però vedo che anche lei stamattina lo ammetteva c'è da dire che questa logica delle appartenenze in una qualche misura e visibile
Anche leggendo gli atti chiarissimamente anzi direi leggendo gli atti il che vuol dire che c'è una grande forza che l'individualità autonomia eccetera ma la logica di partito affiora la logica di partito affiora
E e vedi invito a leggerlo questo dibattito sulla famiglia che destano interesse chiunque credo leggendo accoglierà tutto questo tutte queste contraddizioni
La cosa che volevo qui far notare e come il famoso articolo
In cui si l'articolo ventinove in cui si parla e si definisce la famiglia con la società naturale fondata sul matrimonio ha in realtà
Appunto una genesi
Che una genesi
Autonoma e un risultato che di mediazione
La famiglia come società naturale e la formula che viene presentata da Nilde Iotti la famiglia come società naturale fondata sul matrimonio che come ebbe a dire con molto acume Lelio Basso un non senso giuridico che io mi rifiuto di approvare fondata sul matrimonio è una formula che in base appunto ad accordi mediazioni eccetera eccetera sulla base delle logiche di appartenenza del territorio comune che si deve venire a creare perché è chiaro che si va a varare una Costituzione
E si devono varare degli articoli che sono fondamentali
Si va a un accordo
E si capisce dalle risposte Lin degli ottica alcune cose proprio non vanno giù si capisce in alcuni casi proprio c'ha un afferma opposizione più lisce le cose vanno invece nel dibattito sul lavoro ma lì c'è una tradizione
Alle spalle nel mondo cattolico lì la divisione come dire non c'è e si sapeva già dell'inizio che le cose sarebbero andate bene giustamente ricordava Anna Rossi Doria il nodo è
Quello dell'accesso delle donne alla magistratura quelle nuove sul lavoro a parità di salario appunto su questo sono d'accordo la lunga battaglia che qui riportiamo appunto e quella sull'accesso delle donne la magistratura con
Con anche qui tutta la vecchia scienza giuridica incarnata nella fattispecie dal oggi senatore leone anzi ex Presidente da Repubblica del senatore a vita Leone con le sue citazioni che sono tipiche appunto della classe forense che va al governo dall'Ottocento ad oggi comincio Depretis ad impossibilia nemo tenetur che un'espressione tipica che si usano i Fori
E Luini cordata il Domaine Manzi Phelan feci feci perché che riempì una serie di processi che si fecero nel dopoguerra in Italia in cui c'erano o imputate donne o in cui c'era una presenza femminile
La cosa divertente è la risposta che Maria Maddalena Rossi da ad un certo punto alla a Leone
E quando appunto ricorda che c'è una precisa richiesta quello dell'accesso delle donne la magistratura
E
E Maria Maddalena Rossi dice beh siamo venute qua a chiedere una toga e ci viene data una calza
Che una battuta molto spiritosa ma a questo proposito volevo fare appunto due notazioni e di merito rispetto a questi materiali anche per cogliere le suggestioni venute dal bellissimo intervento di Anna Rossi Doria
Che parte dal suo altrettanto ben libero
Definito piccolo ma di straordinaria importanza a proposito della tradizione della tradizione le diceva d'aver trovato tracce bene tracce si trovano anche all'interno di questi dibattiti più appunto di quanto non si pensi ne do tre Lina Merlin già citata a proposito dell'articolo tre quando chiede l'inserimento di questa non discriminazione di sesso di specificare
E quando chiede di specificare appunto la parola sesso ricorda la rivoluzione francese è un lampo di Bush
Maria Maddalena Rossi appunto quella che risponde muscoli che risponde a Leone abbiamo chiesto una toga
E ci viene proposta una calza ricorda nel suo intervento Lidia Porretta
E Teresa Labriola come esempi appunto di avvocatura che non riesce ad esercitare il né gli avvocati che non riescono a esercitare la loro professione appunto perché l'ordine
Tutto qualche sappiamo di processi eccetera perché l'ordine
Questo nettamente lo respinge e poi quello che citavo prima Maria de un criterio Jervolino il tre maggio quarantasette salute rientro Italia di Maria Montessori che vorrei ricordare questo episodio che citato anche nel libro di Rossi Doria
E Maria Montessori cattolica
Era stata in testa alla mobilitazione delle donne negli anni dal sei al dieci quando molte donne chiedono la iscrizione nelle liste elettorali per poter andare alle elezioni politiche per l'appunto i affigge manifesti
La Maria Montessori so quelle un esempio straordinario di mobilitazione di donne cattoliche che questo saluto di Maria questo sì scheletrico se schematico ho saputo che ho trovato puntolini
E di Maria da un per il terribile Jervolino alla alla Maria Montessori mi pare punto di di estrema significazione un'altra cosa un altro elemento proposito di quanto si era detto prima volevo rilanciare qui
Sull'appartenenza il gioco dei partiti sempre rispetto ai materiali che sono qui proposti sono anche proposte delle biografie delle parlamentari
Recuperate sulla sulla scorta della navicella anche del volume gli ex parlamentari
Io ho notato alcune cose
Bay Adele Bei Teresa Noce Elettra Pollastrini
Sono lettere che vengono dei campi di concentramento ad una esperienza forte come dire significativa è importante di resistenza
Beh lei Noce Pollastrini sono dei nomi che spariscono velocemente una cosa interessante vedere il percorso quelle le ventuno costituenti dopo questo mi è parso interessante benino c'è Pollastrini
Direi che l'appartenenza in questo caso può giocare di linea politica come dire rispetto a Teresa Noce
Ma anche Bay e Pollastrini direi cioè è una ala per così dire mi pare di capire che va fuori insieme certamente anche insieme anche ad altri
Un elemento di eliminazione o di ricambio se vogliamo essere più gentili è rappresentato dagli spostamenti di collegio di donne molto sto finendo su concludendo di donne molto
Molto radicate nel territorio piccole cose anche importante che ci sono e quelle che durano di più sono radicate nel territorio i loro collegi non vengono mai spostati sono per esempio la defunte Richter Jervolino
E Elisabetta con cinque
I loro collegio non viene mai spostato quindi c'è un plebiscito continuo invece palina Merlino ricorda anche nel suo libro Lina Merlin viene spostata di collegio e dal Senato alla Camera c'è proprio una perdita di voti progressiva
Progressiva per cui si arriva ai sette mila dopo cinquantotto dopo la famosa legge sulle case chiuse per cui fu attaccatissima ed è chiaro che di fronte a sette mila voti è facile dire alle segreterie di partito nessuno ti vuole più la prossima volta noti presentiamo ma tutto questo come dire potrebbe essere diviso tra donne e uomini a me è parso di cogliere e qui c'è una testimone può confermare una particolarità però che ha a che vedere con questa contraddizione che diceva prima Rossi Doria dello stare dello stare dell'essere legati ai partiti dall'avere un'autonomia che si rileva in particolare le due organizzazioni storiche che sono i chief e lutti
Bene Nadia gallico Spano ha firmato il primo numero di noi donne
Legato all'udito
E
Maria Federici implica il presidente del CIV
Bene Maria Federici ha una brevissima vita parlamentare
Nadia Cardia Lico Spano viene spostato visto anche lei di collegio e poi continuava da fuori diciamo vedo che ha scritto appunto nella vicenda di attività all'estero eccetera
E poi mi sembrava e allora da indagare cosa significa
Questo cosa significa che quel in rapporto al al momento storico significa anche il rapporto non so una qualità particolare delle Sardone in quel momento che da un lato rapporto con la Resistenza e con una forma di di democrazia diretta che in qualche modo si era anche esercitata nelle repubbliche si erano create come la Repubblica la Val d'Ossola e dall'altro lato appunto
Diciamo questo rapporto con le organizzazioni femminili che tanta parte hanno avuto nella storia del voto in cento anni particolarmente sia il movimento di sinistra sia il movimento cattolico se movimento socialista all'ora momento cattolico grazie
è stata riferimento molto puntuale ai nomi alle persone ai fatti di cui ringraziamo
Dando la parola all'ultima che poi è quella che ha coordinato e che ha creato questo libro per tutte noi fierezza Taricone che la nostra Presidente del Gruppo colture coordinatrice Como cultura alla Commissione nazionale di parità
Inizio con ringraziare chi ha reso possibile essendo una concreta
Chi ha reso possibile questo oggi l'organizzazione e libero quindi ringrazio le funzionarie funzionari della Commissione Franca Fossati il dottor Giacomo retta che abbiamo tormentato in ogni modo
Perché l'avevamo deciso a un certo punto del cammino che questo liberò con Mimma dovesse avere anche i volti i volti qua ce ne sono due dovesse avere le immagini fisiche perché non è possibile non solo della civiltà dell'immagine continuare a sfogliare i libri privi di corpi
Ma che era proprio giustamente doveroso in questo clima di nuova cancellazione
Non mi pare che questo cinquantenario della Repubblica le manifestazioni riferimenti siano stati così numerosi così come è stato nell'ottantanove per il bicentenario della Rivoluzione francese e qua il mezzo con il blu acquisiti viene naturale quello citato da Anna Rossi Doria
Un dato emozionale lo dico subito è quello nel del rintracciare dei costituenti che quelle che ho potuto partendo dagli uffici della Camera e cercando di capire chi ancora poteva testimoniare
Io mi occupo di storia dell'associazionismo femminile ma di quello storico diciamo Otto Novecento quindi questa è stata per me è un territorio in cui si è verificata una strana convergenza la storia proprio la storia di documenti la storia ufficiale la storia passata in un certo senso insieme la storia orale di chi nella poteva ancora raccontare
Quindi è partita questa ricerca delle donne in carne e ossa
Con alcuni appunto come con Bianca Bianchi manca qui Filomena Delli Castelli che io ho sentito vivacissima
Ed mancava dunque la Bianca Bianchi ha che abbiamo rintracciato purtroppo non sta bene
E abbiamo riportato questo suo libro cercato in lungo e largo per tutta Firenze che il colore delle nuvole ed è un appassionante autobiografia
E quindi insomma diciamo c'è un dato prima emozionale e personale che di cui vi voglio mettere a parte
Il secondo dato il secondo dato è miri cornetto qui alla storia generale e alla storia di un quello che considero un maestro non è vero che la storia delle donne si continua a dire che il separatista è una storia relazionale
Come massimamente quella della Costituente mi riferisco alle si afferra allo storico francese che ha parlato in uno dei suoi tanti scritti ha ha parlato della catena dell'orologiaio voleva dire questo
Ogni orologiaio ogni orologio presuppone un padre orologiaio secondo la catena della generazione padre figlia intendeva dire l'autore ideatore diciamo teorico e il materiale del prodotto
E continua parlando di Lutero
Quindi massimo esempio di sconvolgimento con la riforma protestante e dice anche che nessun autore appunto un orologiaio
Riesce poi a seguire il viaggio delle idee no di come questi idee poi vengano trasformate da chi se ne appropria e da chi se ne impadronisce e quindi avvenuti il collegamento con un tema strettamente femminile che quello che è emerso che delle pertinenze delle fedeltà ideologiche cioè leggendo queste donne la Costituente leggendo la fedeltà estrema con quel rigore morale contraddistingue sempre Ridolfi ancora oggi
Mi sono chiesta bene ma in questo fedeltà ideologica no in questo loro essere così fedeli qual è stata la loro parte nell'ideologia di sinistra o di destra che fossero
Da Marx e da Lenin ma anche a tutti i padri diciamo solo delle altre ideologia e qual è stato lo scarto delle donne rispetto a questa fedeltà ideologica come l'hanno trasformata e dentro di sé quest'ideologia alla cui elaborazione hanno diciamo sono stati avvolti tangenziali a Ponte non ci sono state accolte sono state estranee e mi ero già risaputo occupandomi anni fa delle donne socialiste
Che pure scendevano a predicare il verbo socialista è coniugando diciamo una fede di tipo religioso ortodosso con una nuova fede che era quella nel partito del partito nella politica nel credo socialista
E qui c'è un terreno diciamo che mi piacerà molto anche in seguito diciamo analizzare però che in un momento in cui la fedeltà ideologica viene messa in crisi e l'ideologia devo dire anche troppo facilmente accantonate
Allora in questo periodi di finzione che forse è più facile misurare lo scarto storico di questo tema fondamentale che alla costituente emerge perché le donne dicono chiaramente tutte di esserci sentite
Rappresentanti del loro sesso perché erano stati esclusi dal diritto di voto per sesso ma insieme anche rappresentanti del partito e quindi di un'ideologia la seconda cosa Occhiuto perché voglio come dicevo primi qualche quindi la viva voce quindi le testimonianze di Teresa Mattei di Nadia gallico Spano
è la seconda cosa che mi è parsa interessantissima nel dibattito sulla famiglia che poi comunque prosegue ancora oggi
Come dice l'onorevole Tina Lagostena Bassi che parlava ieri in Commissione e di che i risvolti che ci sono ancora oggi nel riconoscimento di paternità cioè ci sono delle leggi che noi pensiamo abbiamo esaurito il loro corso che in realtà non l'hanno fatto
Quindi nella Costituente viene fuori un tema molto vivo nel dibattito sulla famiglia ma c'è un dato che mi ha colpito al di là dei casi particolari
E che citando la famiglia per la prima volta nel regno cosiddetto astratto della scienza politica viene fuori un dato anche qui emozionale urtato oppositivo tra natura e cultura citando la famiglia come società naturale quando i gli onorevoli deputati dicono il nome santo che la Macready ripartono per tutta la tiritera
Sulla bellezza dell'amore materno eccetera lì c'è un dato emozionale ma del figlio ma c'è una ribadire forse non se ne accorgono un'opposizione tra natura cultura la natura cava sempre contraddistinto le donne come tattici di vita
Come esseri incolti come esseri che impreca le passioni non potevano testimoniare e neanche votare che non potevano giudicare perché non era attendibile e la cultura che era quella giuridica astratta che era proprio quella che voleva tenere fuori lontane le emozioni
Quindi io
Di invito alla lettura ma questo non lo posso dire perché se in una captatio benevolentiae e lascia invece la parola alle artifici primaria e vi ringrazio
Allora refoli mediterranea saluto
E poi la ragazzina
Onorevole Martino
Le ultime questioni dette
Pericoli
Meriterebbero una riflessione maggiore e quindi non è possibile entrare sulla questione delle ideologie e della rappresentanza
Io vorrei rispondere in una sola prendendo un solo punto a varie questioni
Io sono molto d'accordo con quello che ha detto Nilde Iotti stamattina
Cioè
C'era una forte rappresentanza di partito un forte orgoglio di partito
Non dimentichiamo il periodo nel quale si svolge la Costituente sono o è un periodo in cui e ognuna di noi aveva partecipato lei democristiane per le loro partito noi per il Partito Comunista lei socialiste a una lotta che era stata totale
Quindi e vende gli obiettivi che erano il futuro
Durante la guerra quanti di noi si son dette quanti di noi non quante quanti di noi si son dette chi vedrà dopo chi arriverà dopo vedrà un'altra società vedrà un'altra cultura vedrà tutto cambiato
E in questo cambiamento c'era tutta la la prospettiva l'ideologia il programma politico del partito al quale noi appartenevamo e per cui l'orgoglio di partito l'appartenenza al partito era molto forte
Anche nelle nelle questioni più immediati e più a terra a terra con la vita quotidiana queste e una parte però all'interno dei nostri partiti
E qui si ritorna alla questione istintiva ma che non era soltanto istintiva che diceva Nilde Iotti stamattina
Perché all'interno dei nostri partiti il gli orientamenti o l'indicazione era voi siete le rappresentanti no delle donne comuniste odia le donne democristiane voi siete le rappresentanti delle donne dovete difendere il lei Dionne
Per cui quaestio
In fondo legame che poi si ricostituiva istintivamente su un argomento sull'altro era anche qualche cosa di molto più profondo di una semplice intuizione perché era legato a un'indicazione politica che era molto forte
E queste indicazione politica si riallacciava dall'altra parte a tutte le esperienze che veniva che era stata appena vissuta
Dobbiamo chiederci perché sovente un costituenti
Per me soltanto dalla quale una la baronessa penna che rappresentava l'uomo qualunque cioè un movimento eversivo e che non aveva niente di ideologico da questo punto di vista ma due soltanto son meridionali e son tutte e due democristiane
E non nega sottovalutare anche questo fatto sono tutti e due i democristiani sono cioè legate a una tradizioni di associazionismo cattolico
Che penetrava anche nel Mezzogiorno mentre il Partito Comunista il quale aveva forti tradizioni nel nord e in parte anche nel centro e più deboli nel Mezzogiorno
Che non aveva subito che nel quale la resistenza è stato un momento di grande tensione e d'altra parte non c'è stata una resistenza nel Sud
L'anno più meridionale delle costituenti errori che erano state elette a Roma e che non ero neanche romana non ero neanche non ma comunque
Ecco e tutte le altre democristiane o comunista o socialiste son tutte Daniele delle del Settentrione equestre e anche un elemento perché lì che la sbaglia
La la lotta politica è stata più vivace dal punto di vista di partito
Mentre nel Mezzogiorno a come si è detto come ha detto giustamente il professor Scoppola la questione delle monarchia repubblicana riassume riemerge in un modo molto forte
E per terminare vorrei rispondere alla questione degli spostamenti in Kenya che mi hanno coinvolto indirettamente volevo dire queste agli spostamenti
E io forse ho un'esperienza un po'particolare
Fra le comuniste io era a Napoli nel mille novecentoquarantaquattro quando è sbarcato a Togliatti
Cioè quando appena venti giorni dopo sono arrivata a Napoli dopo che venti giorni prima era arrivato Togliatti quindi una cosa recentissima e fuori incaricata del lavoro femminile ricevetti direttamente come si diceva allora le direttive dirette da parte di dagli atti in un colloquio
In cui si indicava me quelli erano gli elementi va bene ci sarebbe stato il voto alle donne su questo non ci pioveva
Quindi lei l'elemento fondamentali due elementi fondamentali che scaturivano da questa da questa da questo fatto era da una parte la fretta di arrivare a influenzare le donne in un determina la seconda era quella di arrivare alla maggioranza delle donne quindi la necessità di non staccare quella fan guardia femminile è più conoscente che aveva partecipato alla lotta antifascista o alla resistenza dalla grande massa delle donne che invece non avevano o avevano sì avute degli elementi di partecipazione non Lippi perché con lui a un certo momento ecco tutte le direttive anche organizzative così riflettono questa doppia e sapendo anche che al dall'altra parte la Democrazia Cristiana
Contava sulla
Capillarità come si diceva allora della chiesa
Allora ecco lo spostamento io sono state elette a Roma
E a Roma
Avrebbero voluto anche aria leggerne almeno così era così però a un certo momento viene fuori una decisione della direzione del partito
Che dice bisogna spostare perché
Perché nelle regioni più deboli
Abbiamo bisogno di creare un forte movimento femminile la Sardegna e una delle regioni nelle quali il movimento femminile
E abbastanza debole la tradizione le cose eccetera eccetera bisogna mandarci una compagna che sia capace di fare qualche cosa
Perché sia accettata bisogna che siano una persona che ha già una personalità politica quindi dipendeva ti spedisco dall'altra parte senza chiederti neanche il tuo paniere ho letto va o o il sì il tuo consenso e da un giorno all'altro io abitavo di fronte Taliani dice quando partì per la Sardegna fino a non parte perché il segretario della federazione romana ma detto e di rimanere qua
Cioè non c'è una decisione e due giorni dopo ero in Sardegna
Nove ha lavorato moltissimo è stata sempre letta e io infatti conserva è considerata Nadia Spano ha una deputata sarda era integrative sì ma nella realtà senta
è che è stata poi quella che ha prodotto per prima anche le le diciamo la l'anticipazione dell'Ulivo eccetera cioè evidentemente i frutti ci sono stati adesso per Enea Mattei non spaventate vi dico solo due parole perché sono abituata a parlare per ultima allora devo dire poche cose parlo di bambini nell'articolo tre della Costituzione
Noi abbiamo elaborato tanto che mi ricordo Halle lunghe discussioni con Lelio Basso soprattutto che si sentiva molto l'artefice delle formulazioni più felici di questo articolo tre ma dopo tanti anni ripensandoci io mi sono resa conto che quando si proclama la pari dignità
Tutti senza difende i cittadini senza differenza di sesso
Provenienza e religione eccetera abbiamo indimenticato una però alla molto piccola ma molto importante letta
I cittadini hanno netta
O sono tutti o siamo tutti i cittadini e non abbiamo messo nell'articolo tre questa indicazione fondamentale per cui i bambini non sono cittadini a tutti gli effetti
E anche i vecchi non sono poco ecco io vorrei proporre proprio la commissione
Delle che qui chiamò ospitate che ringraziamo di riflettere a questo io ne ha parlato già da anni e anni con Rodotà e con altri tutti sono pensiero Orsi di mettere qualche cambiamento nella prima parte della Costituzione magari si può
Migliorare qualche parte storicamente superata nella seconda o politicamente superata malattie
Niente più sana del nostro futuro
E credo che i bambini abbiano la pari dignità nostra di essere cittadini italiani anche se e non a parte fondamentale li dobbiamo tutelare ma come li tuteliamo
Come li ascoltiamo
Noi abbiamo fondato una lega per il diritto dei bambini alla comunicazione che è una cosa molto importante tutti parlano di società della comunicazione
E già alle donne erano escluse in gran parte dalla comunicazione quindi quando i bambini hanno inventato questo piccolo chiedo l'ascolto che io ne ho portato uno per uno voi come augurio
Tante mamme mi hanno detto quella bandierina in casa l'alzo anch'io
Perché non è facile essere ascoltate da donne
E non è facile essere ascoltati ancor meno da bambini e da bambine allora
Io vi prego proprio come un augurio chiudendo questa bellissima mattinata pensate ci tutti e pensate che sei bambini noi gli diamo un po'di ascolto che ho portato qui una piccola lettera che è stata scritta dai bambini dunque il tre marzo del mille novecentottantanove mandata alla RAI
Per protestare contro uno sport pubblicitario in cui si vedeva per propagandare una un chewing-gum
Una impiegata e con le sue colleghe mandavo un chewing-gum al capo ufficio a cui puzzava il piatto
E dopo la segretaria che aveva avuto questa bella idea gli si siedeva sulle ginocchia e lo baciava appassionatamente i bambini che guardavano commesse avviavano la televisione cioè questa forma distorta
E univoca di comunicazione ha detto scriviamo subito facciamolo levare ecco io mi domando fra tutti questi grandi intellettuali e questi grandi protestatari e questi politici chi mai ha pensato di far levare
Uno sport televisivo che non forse perché è una donna era nuda o qualcosa di simile
I bambini ha detto proprio per l'otto marzo per favore invece che i rami di mimosa elevate questo sport che disonora le donne e anche gli uomini
E lo sport è stato tolto ne è stato soltanto un altro duri sogni in questi quarant'anni per merito dei bambini
E allora abbiamo pensato di fare proprio ora che c'è questo respiro al nuovo che io ho trovato anche a Roma
Bello di vigente in buona fede
Di fare ripropone all'erario la radio bambina tutti parlando dei danni della televisione ai bambini e a tutti affinché tutti siamo drogati di televisione
Però non gli si dà la parola ai bambini diamogli la parola aprendo con una radio bambina
Onde radio che a cento anni da vecchie perché ridiventa bambina e che può convogliare di nuovo il pensiero
La parola all'immaginazione la facoltà di sperare e di dire la propria speranza alla facoltà di raccontare e guardate i bambini che stanno preparando le prime trasmissioni le prime cose hanno scelto in ogni e le donne la memoria la memoria l'otto marzo noi abbiamo detto e in Toscana
Narrate donne la vostra storia i bambini il registrano
Vengono fuori storie meravigliose quelle che tutte voi faticosamente avete cercato di chiedere a noi che magari eravamo restia a raccontare ma sapeste patrimonio straordinario che c'è ancora
Nelle nostre donne che raccontano come ho vissuto io la guerra come ho fatto questo o quell'altro come ho sopportato le ingiustizie o mi sono battuta contro le ingiustizie nessuno gliel'ha mai chiesto
Sono i bambini che le chiedono queste cose
E se noi faremo un passo in avanti nella nostra cultura civile
Nella nostra cultura in genere
Dando di nuovo la parola a quelli emarginati allora sì che costruiremo un grande Paese e l'ultima cosa sono piccoli fatti questa piccola legge che io porto qui come augurio
La inventato una bambina di Prato una bambina
Che ha detto anni fa quando facevamo un corso di formazione alla mentalità dei Mondiali Italia
Perché i bambini di tutto il mondo non possono costruirsi una piccola breccia quegli avanzi che trovano in casa li chiedono in modo che si creano degli altri fili che legame insieme agli uomini facciamo tante legge da fare quaranta mila chilometri intorno al mondo ogni bambino ne fa un pezzettino così con gli avanzi e ne mandiamo da un bambino all'altro
E quando abbiamo fatto il giro del mondo scoppia la pace
Perché tutti noi abbiamo voglia di pace e queste non è un linguaggio da tradurre tutti i bambini che lo fanno guardate ci sono arrivate già quindici milioni di legge da tutti i posti del mondo il più strani le legge parte di foglia di banana dei bambini del Ruanda legge date con delle penne di uccello dal Australia eccetera
Bene queste tre ce stanno girando per il mondo e queste sono le idee dei bambini su cui noi possiamo costruire il nostro futuro grazie
Grazie Teresa Mattei avremmo reagito a chiamarla ancora ragazzina non perché si occupa dei bambini ma perché all'entusiasmo dei giovani e si e si è buttato a capofitto in un'opera e in cui io credo di poterla tranquillizzare la Commissione parità ne parlavamo anche ieri e vuole affrontare il problema della pubblicità pornografica perché i bambini vengono la televisione anche nelle ore che si riconciliano prevede e non vuole affrontare subito con il Gran Giurì della pubblicità che abbiamo scoperto è presieduto da Baldassarre un nome che ritorna perché il Presidente
Della famosa legge avere Cuervo sei settanta delle quote l'affronteremo compare serve per vedere di mettere un freno a a questo sconcio che dilaga sui nostri schermi anche questo ringrazio moltissimo tutti gli intervenuti riprenderemo stasera alle sedici con la politica
Attuale per le donne le le poi le donne politiche di adesso e e che e continueranno il discorso
Grazie
Lavori in attesa che il ministro che credo che comunque ma ci siete neanche rispettare chi di voi è stato puntuale dispiace farvi Petra Lata abbiamo delle e relatrice le persone che devono intervenire che hanno anche problemi poi di orario quindi mi dispiacerebbe
Che alla fine sì poveri se il dibattito io volevo ringraziarvi anche a nome delle amiche della Commissione per le pari opportunità nazionale che ci sono alcune presenze della commissione nazionale penso che poi alcuni doni interverranno alcune di voi non so quante hanno già seguito i lavori di questa mattina che è stato più un excursus diciamo storico sui cinquant'anni
Del voto alle donne della storia del rapporto diciamo fra le donne e la loro soggettività politica alle istituzioni dalla tentata ecco salutiamo
Alla Finocchiaro aperta arrivando e il ministro per le la ministra per le Pari opportunità rispetto le due scuole di pensiero
Benissimo
Fa un caldo tremendo allora io vorrei intanto salutare nome penso di tutte con grande con grande simpatia e con grande augurio di buon lavoro illa nuova presenza importante che ne abbiamo all'interno del Consiglio dei ministri che appunto un ministro una ministra per le pari opportunità
Io ritengo queste lapidi abbiamo fatto la prima riunione della Commissione Nazionale proprietà la presenza di Anna Finocchiaro dell'onorevole Anna Finocchiaro
è stato credo un incontro molto molto utile ma anche come dire consapevole che dobbiamo affrontare un nuovo cammino
Che è anche il frutto di un successo io ritengo tutte noi penso riteniamo che il fatto che il Governo Prodi abbia capito abbia recepito una richiesta che che avevamo formalmente fatto in una delegazione della Commissione parità a pochi giorni dal suo incarico perché si fosse adeguasse
Il nostro Paese il nostro governo ai massimi livelli e cioè presso la presidenza del consiglio cioè con una in funzione di coordinamento
Delle politiche per le donne e che si sia recepito da parte del Consiglio quest'esigenza che è un'esigenza non soltanto di evoluzione culturale
Della nel nostro paese ma è un'esigenza posta ormai anche da alcuni importanti e solenni impegni presi in sede internazionale
Le amiche che hanno seguito la Conferenza mondiale di Pechino sanno molto bene che in quella sede non hanno firmato sono le donne hanno fermati i governi nazionali ben centottantaquattro Paesi e uno degli impegni era quella della promozione concreta
Non soltanto di politiche nei le dodici aree critiche che son saliti delle Pechino
E lo so di politiche come dire settoriali ma ad un approccio totalmente diverso quello cioè di guardare tutte le politiche diciamo così con occhi di donna e di aderire la capacità a livello governativo
Di una alta rappresentanza di queste stanze ma su tutto di una intervento consapevole da mainstreaming come l'abbiamo definito trasversale a tutte le politiche come indirizzo come coordinamento
E anche come verifica che gli impegni assunti a Pechino non restino una carta soltanto ma una calza piena anche della nostra capacità poi propositiva realizzative
Credo che questo sia un impegno molto molto serio difficile
Credo che anche mio chiara visione tutti i nostri auguri del nostro del nostro collaborazione che la parte la Commissione nazionale per le Pari pulita che resta vorrei rassicurarvi
Resta come organo rappresentativo della collegialità diciamo e della pluralità delle associazioni del mondo femminile e riteniamo che anzi la presenza di un ministro che vede anche un interlocutore propositivo perché voi sapete che la legge la come sempre pulita e istituita con legge timidamente uno strumento permanente né ci auguriamo che anche il ministro per per pulita sarà una scelta permanente anche dei futuri governi ma su questo c'è bisogno anche di una vigilanza e credo che la commissione possa anche esercitare in futuro come esercitata per ottenerlo anche quella di mantenere la questa presenza poi certo la speranza devo dirvi per lo meno da chi parte e chi vi parla e che un giorno ci sia bisogno di questo punto di verifica perché tutto la cultura e si è evoluta nel senso del riconoscimento della pari cittadinanza e dignità e presenza delle donne nel nostro Paese
Due parole soltanto perché punto cioè siamo in ritardo non voglio rubare assolutamente tempo a chi deve intervenire non dico nulla delle cose così un po'
Descrittivo analiticamente che avevo pensato di risparmio vi dico solo vorrei soltanto proporre alle persone che interverranno e che di farle presentare noi abbiamo oltre al ministro Anna Finocchiaro alla ministra scusami so che devo rispettare
Le due scuole di pensiero dicevo scherzando prima io opinioni appartiene a diverse sappi che sono in minoranza non sappiamo più ministro sa più illuminata mi assumo ogni responsabilità di fronte a voi però insomma questa piano che comunque intendiamo cose le stesse cose
Le prese le persone che interverranno sono cominciando dalla mia destra dottoressa sta Pertini che è una ricercatrice della dell'Istat che peraltro ci onora commenta esperta della funzione pari
Da
Su questioni importanti che sono quelle della conoscenza innanzitutto e la condizione femminile e voi sapete che anche per quanto riguarda l'Istat e tutti gli enti di ricerca Pechino assegnato
Una imperativo bandire categorico che quello di produrre d'ora in poi sempre dati disaggregati anch'per sesso e comunque patenti alla apparente neutralità della rilevazione dei dati una consapevolezza che mi sembra che il presidente Giuliani abbia messo nell'attività dell'Istat so che esistono li anche esiste anche un gruppo di coordinamento
Di questa approccio diversificato ce ne parlerà resa Sabatini e comunque e è qui rappresentanza appunto del presente Giuliani che non poteva essere presente ma list la voce dell'Istat è presente
Poi l'onorevole Angela Napoli la senatrice Angela Napoli della dell'alleanza no regole dapprima le senatrici ora parla deputato della delle alleanza nazionale membro anche della Commissione nazionale per le pari opportunità
La Dotti professoressa Albertina Soliani neo sottosegretario alla Pubblica istruzione
E responsabile nazionale delle donne popolari la professoressa nella Lorenza Carlassare ordinario di diritto costituzionale
Alla mia sinistra dopo il ministro c'è la ripresa Alessandra Bocchetti del centro culturale Virginia Woolf e quindi la senatrice Ersilia Salvato di Rifondazione Comunista
Come vedete abbiamo un panorama ampio sia di competenze che di pluralismo politico credo che abbiamo perciò deve interlocutrice di tutto rispetto insieme le persone di voi naturalmente presenti ne vedo tanti non lecito nessuna perché farei sicuramente trasmissioni e in particolare le amiche della così le pari Preta che saluto credo che sia giusto a questo punto farci una serie più che di raccontarvi quello che penso di questo forse delle provocazioni e degli interrogativi che aleggia su tutte noi quando affrontiamo un nodo Complesso e ancora problematico
Come quella del titolo che conosce per questo pomeriggio
Elettrici ed elette
I conti non tornano
Dovrà potremmo aggiungere altro perché questo si completa da sola però invece vorrei cercare insieme a voi insieme a Michele sanscriti analizzare un po'questo dato e sentiti interrogarci sul perché
Intanto c'è una prima considerazione io credo che una delle questioni di fondo che avremo affrontare è di sforzarci di fare un'analisi come dire che vada al di là forse del delle dei degli eventi anche più recenti e anche soltanto che però è necessario intendiamoci delle semplici tecniche più strumenti o riforme elettorali io credo che questo abbia sicuramente avuto un'influenza io personalmente mi sono molto convinta
Però ritengo che il dato è strutturale ed è precedente anche alle ultime riforme tonali che sicuramente il mio giudizio per certi versi hanno rinnovato un sistema eletto elettorale politico in senso così abbastanza coraggioso e che permette è ancora una fase di transizione quel sistema elettorale uninominale sia pure con la quarta forza navale che certamente a da un lato chiarito
Probabilmente la capacità di proposta
Di rappresentante di appartenenza dell'elettorato ma certo ma ha dall'altra parte a mio giudizio senza alcune integrazioni
Di riforme istituzionali di sistema dei contrappesi di sistema di salvaguardia anche di alcune accessi
Io faccio solo riferimento sicuramente è aumentato il potere di cooptazione rispetto ad una scelta più dal basso per esempio delle candidature
Sicuramente il sistema uninominale tende a accentuare questo dato e a individuare fin dall'inizio un po'chi riuscirà a chi no
Nei collegi il sistema delle preferenze tra non molto anche abusato e anche criticato però certamente per mente aveva anche una maggiore come dire
Possibilità di scelta e di confronto più aperto rispettoso e civile anche se anche allora con strumenti ben diversi per le donne rispetto agli uomini e per una contratto all'età diversa che quindi pensava anche nelle nelle elettorali
L'altro dato è che ne abbia avuto sistemi per il maggioritario senza per esempio una
Elemento integrativo come quello delle primarie che a mio giudizio premente muto compensare questa a autoreferenzialità un po'd'artista politica se stesse
Questo è un dato che certamente ha pesato ne abbiamo avuto un decremento delle elette nel Parlamento nazionale dal novantaquattro
Al novantasei e questo deve farci riflettere perché gli strumenti elettorali le riforme elettorali non sono neutrali rispetto anche ai soggetti chiamiamoli più svantaggiati da qualche da questo punto di vista anche perché ne vediamo e queste secondo quesito uno strano paradosso che riguarda le donne una crescente
Percezione e consapevolezza della soggettività femminile dei saperi delle donne e della cultura al femminile della capacità di essere ormai largamente rappresentate da tentativi addirittura a volte in molti settori molti comparti
Dall'informazione alla pubblica amministrazione all'imprenditoria addirittura
Prevalenti rispetto agli uomini abbiamo una scolarizzazione delle donne pensare che infonde un percorso di tempi brevi di due generazioni di donne eppure oggi abbiamo che la maggioranza dell'amore AT con i migliori volte minor tempo sono ragazze
Eppure continuiamo a de di fatto una difficoltà a trasformare questa nuova su maggiore soggettività consapevolezza e voglia di esserci ed essere cittadine in una reale
Assunzione di responsabilità nelle istituzioni è un gatto che è ancora più clamoroso però per una crescita che invece altrove
Dette è molto molto forte
Restano evidentemente aperti alcuni nodi che anche la politica che anche lei associazionismo femminile che anche e le istituzioni devono affrontare
Ci siamo forse occupati troppo poco di strumenti concreti per conciliare tempi di vita e tempi di lavoro tempi della dell'attività
Politica quanto questo influisce sulla decisione c'è anche questo Foti sono molte autocensure più di quanto noi pensiamo di affrontare un'esperienza in fondo per cui siano ancora pochi modelli interiorizzate di donne
In politica che vengano recepiti come di di di di e come espressione anche di una un modo di intendere il servizio ma anche il potere in senso democratico
Io fare un ultimo quesito
E poi lascio la parola alle in agli interventi ma perché credo che sia giusto dare anche qualche pista di riflessione mi chiedo a volte mi chiedo parlavo delle zone del sud
E ne abbiamo la fortuna me lo consentirà Bossi di avere una donna del Sud che ministra per le Pari opportunità perché quel significato e porsi un problema ulteriore che lei ha annunciato nel quel può di dibattito che c'è già stato su questo tema e cioè che le pari opportunità oggi a ben guardare sono anche o pari opportunità fra le donne
E che non ci deve essere anche in questo una chiusura egoistica di alcune categorie donne su se stesse ma l'apertura ad una solidarietà diversa ed una percezione diversa della problematica femminile che chiede di essere rappresentata tutta e non omologata ebbene sul discorso della nel sud io non so la cosa esperienza parlo molto chiaro io tre volte che vadano in studio mi rinfranca Coop quando parlo con le donne e i dibattiti politici con le donne del Sud sono mi scuseranno dalle nel nord spesso molto più
Spesso sono arricchenti sono vivacissimi eccedente una passione civile che io trovo francamente oggi più presente donna del Sud che in altre e più fortunate sorelle poco degli atti
E però e però quanto la la fatica di tradurre questo
E e non solo ma quello che è stato chiamato nei tempi e poiché sono nodo intanto entrarmi qui abbiamo ricerca di Virginia Woolf della libertà muove non ne sarà sicuramente bacchettata ma la dico lo stesso
Abbia avuto nella storia una storia che sembra chiamata la Grande Madre il matriarcato eccetera che comunque c'è in cui c'è del vero c'è un protagonismo sociale fortissimo
Anche promette perché ancora all'interno di strutture di rete informale più allargate la famiglia ancor più centrale già insomma abbiamo un protagonismo e una dignità e una forza e la percezione di essere soggetto di una comunità allargata più forte secondo me nel Sud spesso che nel nord eppure la difficoltà
A trasformare questa in una servizio alla comunità in senso formale cioè il pozzo il passaggio dal potere informale al potere informale
è più difficile a volte mi son chiesta fino a che punto questo e lo chiedo a voi
è una cara è una come dire espressioni
Del perdurante maschilismo delle istituzioni c'è eccetera o non è anche una qua talvolta non c'è dentro la percezione del timore
Di perdere un potere antico è conosciuto per affrontarne uno di cui probabilmente non si colgono fino in fondo tutti gli aspetti
Positivi però perché forse l'esperienza anche nel sud spesso dei poteri pubblici non è stata così edificante e si ha qualche timore di affrontare una ulteriore impegno che rischia di vedersele visto come un potere per gli altri che in qualche modo si presenta e si pensa di avere in qualche modo già di avere in qualche modo già nell'ambito della società civile
è una piccola certamente un piccolo segmento di una problematica più grande perché ovviamente risponde a uno dei Quiriti ma lo faccio solo perché un quesito scomodo per le donne ed è molto spesso io ho paura che talvolta ci appaiamo di demonizzare
Lei scrive le analisi le vie demonizzare i i cui dire le responsabilità di altri e non aiutiamo in profondità
Quel percorso i femminili anche per arrivare reperite nella politica amica che premente fanno camminare anche in questo senso di più le donne verso la percezione di essere cittadine
I a tutto campo io la lascio lì queste lascia aleggiare questi interrogativi ed altre cure che naturalmente liberamente rispondere
Non so se il ministro vuole accette vuole parlare l'inizio o ascoltare e poi intervenire non senso impegni ecco allora io darei prima la parola alla tela Sabatini perché ci illustri in senso un po'generale quella a che punto è oggi la condizione femminile quali sono le problematiche e in che modo quindi la politica deve farsi carico di una nuova soggettività della nuova realtà e poi la parola alle altre
Allora riparto molto sinteticamente
Riparto molto sinteticamente alcune cose che emergono dall'analisi dei risultati che ne abbiamo prodotto tra l'altro ultimamente in un rapporto sullo stato del Paese che è stato presentato recentemente dal dall'Istat e che fa il punto un poco anche di trasformazioni che sono in atto all'interno della vita
Di tutta la popolazione italiana in particolare delle donne
Indubbiamente per la fata che stiamo divenendo la cosa che emerge più nettamente e che la crescente diciamo volontà
Delle donne di mettersi nel mondo del lavoro
Si riscontra che è un dato ormai forte grosso che si sta affermando negli ultimi anni testata comprando con ovviamente notevoli ostacoli e gli ostacoli che che stanno emergendo sono di due tipi
In primo luogo l'attuale fase economica del Paese ovviamente in secondo luogo il persistente peso che ormai quantificato da qualche anno da parte dell'Istat informa ufficiale quindi perché sente il peso delle responsabilità familiari che verrebbe Ravano ormai in modo quasi esclusivo sulle donne quindi all'interno della famiglia
è ormai chiaro a tutti che il tasso di disoccupazione è arrivato
A dei livelli
Alti quello sedici per cento due volte superiore a quello degli uomini nel Mezzogiorno è quasi quasi il trenta per cento in utile riportare queste cifre che ovviamente tutti tutti conoscono la cosa importante però che va sottolineata che emerge da da questi ultimi dati e che per le donne giovani emerge una doppia difficoltà
E questa doppia difficoltà Tata un lato nell'assumersi una molteplicità di ruoli nel senso di partner madre lavoratrice per così dire chiamiamola così il multiruolo per fare più in fretta anche quando segnali dati che vengono fuori
E dall'altra anche a mantenere questi questi livelli per la fatica diciamo che tutto ciò rappresenta in termini proprio di carico su sulle donne questa è una cosa che ovviamente ogni donna conosce ogni donna fa altra cosa è ovviamente quantificare da un punto di vista ufficiale quanto questo pesa poi sulle donne stesse per moltissimo tempo per moltissimi anni questa cosa non era mai è stata fatta quindi questo è un dato molto importante è la cosa che emerge confrontando i dati degli ultimi dodici anni e che praticamente le donne a parità di età se consideriamo le donne tra venti e ventiquattro anni tra venticinque ventinove anni tra trenta e trentaquattro anni diciamo alle più giovani
A parità di età diminuisce quello che possiamo chiamare il modello tradizionale del passato casalinga moglie madre che è un modello che
Tradizionale che tendenzialmente sta diminuendo in tutte le generazioni però diminuisce anche il modello di donna che lavora che ha un partner e che ha dei figli diminuiscono ambedue ineriscono alle due fortemente allora ma quali sono allora invece i modelli che emergono se abbiamo appunto schematizzato che questi due grossi gruppi questi due grossi punti di riferimento che comunque rappresentano ancora un po'
Ovviamente un peso importante quali sono i modelli che invece emergono più fortemente per le giovani sicuramente
Nella classe di età venti ventiquattro anni al nord come al sud in modo assolutamente omogeneo quello che cresce raddoppiano
Le donne che rimangono nella famiglia di origine più do piuttosto che uscirne e continuano gli studi questo è un tipo di comportamento che unificante unificante per tutte in tutto diciamo in tutto il Paese
Nella realtà invece venticinque ventinove anni proprio per questo processo diciamo di spostamento in avanti
Dei dei tempi succede un'altra antica rivoluzione diciamo perché come dicevamo prima questi due grossi modelli di riferimento che abbiamo chiamato
Molti ruoli eccetera sono ambedue in declino
E crescono invece una multiformità di modi di rapportarsi diciamo alla propria vita che è quello di permanere all'interno della propria famiglia avendo un lavoro permanere all'interno la propria famiglia cercando un lavoro
Quindi crescono molto le disoccupate che rimangono fra in casa per cui emerge comporta questo dato di donne che vogliono uscire dalla famiglia nel momento in cui hanno anche una propria autonomia quindi si sono costruiti in parte una propria esistenza
Indipendente
E crescono anche le occupata in coppia senza figli perché tutto questo processo di rinvio
Di spostare in avanti e i propri tempi fatti che si sposti in avanti anche il momento in cui poi sia
Figlio
Il dato che emerge in Italia di un forte calo della fecondità però è anche vero che confrontato con altri paesi non è vero che in Italia ci sono moltissime coppie senza figli
Nel senso che la Germania o altri Paesi occidentali
Sono molto a sono paesi che hanno fatto e senza figli molto di più per noi il problema nostro è che se mai le copie arrivano a farne uno di figlia non ne fanno più magari il secondo spostano completamenti in avanti per le difficoltà anche di uscire
Dalla famiglia di origine per le difficoltà di costruire una propria distante indipendenza spostano Prato il momento in cui avere i figli
Tra le donne adulte
Il dato complessivo è diverso nel senso che è molto più lineare il travaso mentre e alle giovani c'è una forte variazione proprio di esperienze di vita che porta a uno spostamento in avanti appunto delle varie esperienze
Tali adulta c'è questa diminuzione del modello chiamato così tradizionali e di una crescita invece del modello multiruolo cioè crescono le donne
Che vivono le esperienze su più piani e decidono quindi di avere figli di avere un partner di lavorare non c'entra il problema è che tutto ciò avviene in una situazione di grandissime differenze territoriali
Perché in realtà nelle donne dice alle donne del nostro Paese
Sono caratterizzate in modo molto differente da questi modelli e soltanto se vedete per esempio dei dati per le adulte il modello cosiddetto tradizionale casalinga moglie madre raccoglie il quarantasette per cento quasi la metà
Di tutte le donne del Sud mentre invece questo raccoglie il ben il trenta per cento delle donne del centro nord e quindi esperienze di vita come sappiamo completamente diverse
Esperienze di vita diverte anche per titolo di studio
Visto che sono proprio le donne con Di Stato sociale più basso e anche con titolo di studio di BA più basso che vivono di più ancora no le per i questo tipo di esperienza mentre sono le donne
Laureato o diplomati eccetera che anche al Sud sperimentano invece
La il appunto quella che abbiamo chiamato molti ruolo il problema che tutto ciò avviene il fatto
Apprezzo molto forte cioè un dato che emerge molto pesante
Dalle statistiche ufficiali è questo dato del tempo complessivo
Di lavoro quindi di lavoro inteso come lavoro familiare e lavoro extra domestico per le donne che sperimentano appunto l'esperienza molto il ruolo il dato che emerge che il cinquantaquattro per cento di queste donne di tutte queste donne lavorano più di sessanta ore a settimana
E che tra queste il trentacinque per cento lavora più di settanta ore a settimana quindi considerando il Complesso di lavoro familiare lavoro extra domestico cioè sono dati agghiaccianti che in precedenza non venivano rilevati perché il lavoro familiare non veniva considerato al pari del lavoro extra domestico come numero di ore quindi non li avevamo diciamo questi dati ormai li abbiamo ogni anno
E ovviamente testi confronta questo con il dato degli uomini occupati che vivono in coppia noi troviamo che il quaranta per cento dichiara di non svolgere neanche un'ora di lavoro familiare settimana quaranta per cento
E che un altro quaranta per cento ne svolge da uno a sette ore quindi nel Complesso della somma del lavoro familiare e lavoro extra domestico avviamenti gli uomini così come emergeva anche dalla pubblicazione dei tempi diverti che l'Istat a ha fatto insieme con la Commissione nazionale parità si conferma questo dato di una fortissima asimmetria dei ruoli all'interno della famiglia
Della coppia che ci porta a essere uno dei Paesi diciamo in ambito tre pezzi occidentali uno di quelli dove il carico proprio familiare sulla donna è tra i più
Forti tra l'altro va segnalato e questo lo dico en passant perché non ho molto tempo
E che a una domanda che non abbiamo fatta alle donne su se sono soddisfatte del proprio lavoro emerge che proprio quelle che sono più cariche di lavoro in realtà emergono anche come le più soddisfatte del lavoro e e a differenza diciamo di tutto un settore di casalinghe
Soprattutto le giovanissime giovanissime e del sud che invece probabilmente sono molto insoddisfatte fino al quaranta quarantacinque per cento perché probabilmente vivono la propria condizione di casalinghe non come una scelta quanto come una scelta obbligata a cui sono arrivate approdate magari in una fase successiva non aver trovato
Lavoro
Se questi sono i dati complessivi del rapporto diciamo Donna famiglia lavoro un dato interessante emerge se riflettiamo su delle primissime rilevazioni che l'Istat sta conducendo sulla partecipazione sociale e politica
A questo proposito una domanda banalissima in cui si chiede alle persone se parlano mai di politica
E ha portato a rilevare che esiste un trentacinque per cento della popolazione che dichiara di non parlarne mai
E di questo questo trentacinque per cento in realtà arriva quasi il cinquanta per cento per quanto riguarda le donne e questa è una cosa
Che io penso sia molto importante su cui riflettere nel momento in cui anche ci si avvia a sviluppare il dibattito che che dovremmo avere più avanti nel senso che
Analizzandola anche un poco più in un in profondità si vede che poi esistono delle fortissime divaricazione delle fortissime differenziazioni interne
Le laureate discutono quasi tutte di politica c'è una parte intima che non lo fa
E così anche le diplomate c'è un legame strettissimo tra la crescita del livello culturale delle donne e il il loro essere ovviamente coinvolte anche nella nella discussione su questi aspetti le generazioni il fatto di appartenere a una certa generazione un'altra incide emerge per esempio che tra le donne quelle tra trentacinque e quarantaquattro anni sembrano essere quelle più coinvolte più interessate a queste tematiche
Ma una seconda cosa che emerge molto forte che le donne sono più entrare
A ciò che è tradizionale della politica il partito così come e Sempre stati intendo piuttosto che le associazioni o le associazioni di volontariato
Dove addirittura tra le giovani sono più le donne che risultano impegnate che non gli uomini siamo intorno tra i venti e ventiquattro anni al venti per cento delle ragazze cosa che non è un dato diciamo indifferente né tanto che dimostra
Un rapporto conforme diverte non tradizionali della politica che sembra essere diciamo più coinvolgente nei confronti nei confronti delle delle donne sono soltanto dei primissimi dati che però segnalano anche un un aspetto importante l'aspetto è che ovviamente
è distinta c'è stata in questi anni una crescita delle donne importante sul piano della partecipazione sociale sul piano dell'inserimento ovviamente la società nel ruolo soprattutto che stanno svolgendo nella famiglia nel lavoro nella società più complessivamente anche da un punto di vista la partecipazione sociale spesso noi ci ritroviamo a riflettere a discutere a partire da ciò che pensiamo come donne che sono diciamo coinvolta un certo livello e che hanno anche un certo tipo di esperienza alle spalle di storia alle spalle
E spesso non riusciamo secondo me a fare i conti fino in fondo quelle che poi invece sono le esigenze che complessivamente nel mondo e delle donne emergono allora penso che io diciamo sono impegnato su questo ci lavoro dentro l'Istat però penso che
Bisogna cercare di fare di usare molto di più poi questi dazi che in qualche modo sono sempre più ricchi e che si stanno producendo
Perché questi dati forse accanto alle riflessioni individuali collettive come quella di oggi eccetera possono essere molto preziosi per capire quali strade veramente intraprendere
Grazie io trovo che è stata una comunicazione molto importante come apertura anche per farci capire una cosa di fondo quello che poi il giudizio che dagli alla fine e cioè che la diversificazione dei percorsi femminili è un dato con cui bisogna che si faccia di più i conti come politiche mirate
Alla alle donne di il gatto che ancora sussiste anziché si è rafforzato sia in presenza di crisi economica che anche della a simmetria dei ruoli familiari
Ma io darei la parola ora a Lorenza Carlassare recepito costituzionale la quale tra l'altro abbiamo chiesto un contributo di riflessione come Commissione nazionale parità dopo l'infausta sorte delle quote vi ricordate no da parte della Corte costituzionale che ha praticamente ritenuto non legittima dal punto vista costituzionale quella norma
Che ci terrei a precisare non imponeva nulla ma soltanto consentiva un accesso più equilibrato alla così ad essere solo candidate delle donne dicendo tra l'altro una attraverso una dizione che non parlava tanto di quote quanto di riequilibrio fra i due sessi nel nelle liste salvo che poi gli elettori erano liberi di fare come avrebbero creduto
Questa norma è stata giudicata lesiva del diritto all'elettorato passivo dei cittadini
Pari dell'alla pari diritta eccetera e da questo punto di vista con una sentenza che molte non Dinoi non hanno ritenuto di condividere
Alcune più alcune meno insomma di Fini fondo ne siamo diciamo approntato le ultime elezioni e qualcuno dice e si vede
Senza quel anche quella attenzione abbiamo però sperano tutti che in sede politica e per il sinistro carico spontaneamente di questo non tutti e con cui non nella stessa misura hanno fatto allora io chiederei all'esecrazione di in stile di intervenire su questo specifico aspetto
Lei ha studiato un sistema certo è un discorso aperto dibattito ancora aperto ma un po'indicativo della volontà di non far cadere completamente
Un'attenzione diversa al rapporto con i nuovi sistemi elettorali nell'adeguamento del risultanza femminile io scusate eterea tutte le amiche che devono parlare anche per evitare con le ultime non abbiamo più tempo
Un massimo di sette dieci minuti così che abbiamo tempo a piccoli interventi
Allora stando sette dieci minuti cercherò di essere assai sintetica in un certo senso mi dispiace perché c'erano due o tre cose che volevo dire che non riguardavano la legge elettorale le lascia Rolli si collega no abbastanza a quello che è stato detto il problema del della posizione delle donne e della loro presenza nelle istituzioni è riduttivo metterlo soltanto nel discorso elettorale perché e tutto il discorso della società
è tutto il discorso della situazione quando parlava giustamente di disoccupazione difficile dissociare la propria posizione da quella dei propri familiari allora sia disoccupato il marito naturalmente poi tutto pesa anche sulla donna quindi direi che è un ripristino di un minimo di condizioni economiche di decenza non diciamo di più non dico di benessere ma di decenza e sia soprattutto visto che festeggiamo anche cinquant'anni di una Repubblica che ha messo i diritti sociali come base essenziale per la democrazia
Perché se non c'è l'istruzione se non c'è il trio e tutela della salute se non c'è un minimo di libertà e di dignità della persona tutti gli altri discorsi restano secondo me vuoti allora
In questo contesto mi limito a quello che devono dire oggi però francamente forse sarebbero altre le cose che mi piacerebbe ad inghiottire
E allora io ho fatto non è che io sia affezionata perché adesso mi sembra d'essere una sponsorizzati Rizzo e di una proposta mi è stato
Chiesto se se c'era modo di superare una situazione di stallo che era conseguita alla sentenza della Corte costituzionale a cui alludeva e la nostra presidente
Allora vera è questa sentenza della Corte costituzionale che non posso dilungarmi però andrebbe divisa in due parti perché per una parte in sostanza nelle elezioni politiche il problema era davvero di quote fisse
Mentre nelle elezioni amministrative era solo quindi io reputo questa sentenza del tutto sbagliata per una parte e condivisibile per l'alta sincero meno secondo una certa ottica
Allora il luna park nella parte che va salvata e e su questo parlo perché secondo me qui bisogna insistere last Corte costituzionale è arrivata ad annullare il discorso dell'alternanza fissa uomo-donna
Per dicendo che è già il raggiungimento di un risultato non un'opportunità e questo bisogna tenerlo fermo al palo lo vedrò un punto fisso da cui non si può
Non si può dimenticare e per arrivare a quelle siccome il meccanismo di impugnativa delle leggi io mi dispiace qui non è che siamo tutti i giuristi ma questo ribadirla
Il meccanismo è tale per cui la Corte costituzionale non parte lei guardandosi le leggi dice quanto è brutta questa legge adesso l'annullo ma
La Corte deve essere investita di una questione di legittimità costituzionale nel corso di un giudizio da un giudice
Quindi deve essere prima nato in concreto giudizio
E il giudice lo sospendesse dubita della costituzionalità della legge gliela manda quindi la Corte non è che può autor privarsi
Che cosa li avevano mandato gli avevano mandato
Invece noi la legge questa politica la parte proprio tra gli avevano mandato la parte una legge quella legge
Tutte le legge sull'amministrative sulle elezioni amministrative che invece non aveva niente di male qui il discorso buono di via Po giacché di Silvia Costa che cos'erano diceva semplicemente che nelle liste
Chi doveva non poteva non poteva esserci più del settanta per cento mi sembra
Di sessantatré sono in questo momento il caldo mi ha tolto i numeri insomma mi mi ha tolto ricorda
Ho detta le persone dello stesso sesso questa non è una norma a favore delle donne semplicemente una norma antidiscriminatoria antidiscriminatoria e quei stanno nel possibile e la corte però secondo me voleva arrivare ho detto questo per far capire voleva arrivare all'altra
Perché ha un potere di annullare il gol tutte le altre leggi che sono incostituzionali come espressione è lo stesso principio allora ordinamento non ci possono essere privilegi
La rappresentanza e unitaria perché è questo il punto
è il discorso diciamo così illiberale della rappresentanza che si può anche bene condividere e la rappresentanza con una rappresentanza che è di tutti non è che rappresento qualcuno rappresento l'unità nazionale e questo è un discorso su cui si potrebbero fare tante conversazioni ma è un dato di fatto
Allora in quello che a me interessava era di lire se riesco a essere breve
Il discorso delle quote non è questione di essere favorevoli o sfavorevoli non so se mi spiego io non sarei favorevole perché i privilegi io credo che le donne sia in grado di combattere però per essere in grado di combattere e di vincere bisogna che siano messe nella condizione di farlo ho davanti a me una scusa posso una simpatica ex deputata che non esita ma no non è una scusa alla mancata devo non è mai stata messa in lista mentre si pensava che lo fosse allora lei non poteva vincerle le elezioni perché tetto solo il mago può vincere elezioni se non è stato candidato allora volevo dire per la parte quindi delle proporzionali bar ripresentata e io certamente non sono persona che induce a ribellarsi alle decisioni della corte costituzionale
Ma perché va riproposta perché la Corte Costituzionale ha fatto un discorso che non ha fatto mai a mia memoria
Ha giustificato ha detto certo diversità è una norma antidiscriminatoria cosa vuol dire una normalmente l'arma settantatré più del sesto del settanta per cento dello stesso sesso potrebbero essere anche a difesa dell'uomo domani però i lavori preparatori dice la Corte sì dicono è stata fatta difesa delle donne allora dico io li presentiamo una legge sulla parte proporzionale vincendo
E a difesa dell'uomo visto che come abbiamo vi adesso a difesa anche tutti perché domani sarebbe altrettanto ripugnante un Parlamento tutto di donne almeno a me
Come mi era impugnante un Parlamento tutto di uomini quindi questa parte potrebbe andare per la parte invece uninominale cosa si può fare
Allora io ho fatto una un appello a me pareva un po'una pensata Point dei no se devo dire la verità di un labirinto più mi accorgo che non attaccabile allora
Perché dico non è attaccabile io mi permetto di parlare solo come giurista non mi non posso parlare in altre vesti perché non le ho e allora io vi dico quello che è fattibile quello che è giuridicamente fattibile non so se Poli
Riccamente sia opportuno mi mi spiego non mi permetterei di dirlo perché non sono in grado non vivendo nei partiti non vi è di fare una valutazione politica
Io ricordo solo il discorso delle quote il discorso di mettere seggi per esempio anche nell'uninominale delle parti a vantaggio solo delle donne non è possibile perché ci siamo dimenticati io per la verità lo ricordo sempre di ricordare che non una cosa della nostra corte costituzionale io sono rimasta ben più impressionata da una sentenza
Della Corte comunitaria e voi sapete che ormai le norme comunitarie per noi hanno valore che era fra l'altro in materia di lavoro che ho qui e di cui ho lasciato memoria in un dossier che ho dato alla Commissione allora questo trend assoluto
Come si può pensare a una accesso delle donne nel collegio uninominale uninominale vuol dire che c'è un candidato solo cioè è un candidato solo vince
Io ho pensato questo di dare la possibilità poi spiegherò ogni parola che mi dispiace purtroppo che devo partire presto se no mi piaceva sentire un dibattito la possibilità ai presentatori di candidature nei collegi uninominali anziché di presentarne una di presentarle due quando sono di diverso sesso
Perché perché così c'è la parità delle armi come diciamo noi c'è un uomo è una donna
Attenzione allora uno me dice ma come si fa commessi fa niente se poi chi vince è uno solo
Allora obiezione sarò previsti obiezione ma allora fra loro
Sì del migrano no perché se si denigra no perdono rispetto alla coppia dell'altro gruppo allora in ogni gruppo c'è una copia presentata il vince il gruppo che ha più voti rispetto all'altro quindi il collegio uninominale vacche sono io il pollo di centrodestra oppure alla all'Ulivo no enti vince l'Ulivo poniamo chi dei due
Chi ha avuto più pacifiche un vuoti all'interno della coppia non passano critica arsi fra loro attenzione io non dico che questa sia una cosa buona io dico solo che giuridicamente inattaccabile
Poi dal punto di vista politico bisogna vedere un'altra cosa scusate gli ho detto possono non si può dire devono presentarne due perché se no la Corte dice
Hanno guardato la volontà dei presentatori allora i presentatori restano liberi di presentarne uno o due io credo che sia un grande vantaggio per i presentatori averne due anziché uno perché anche nelle ultime elezioni ci siamo resi conto soprattutto in queste e in questi crolli così differenziati diciamo la verità nel loro interno quanta fatica per gli elettori a votare qualcuno di quelli che ci siamo trovati anch'io ho fatto fatica devo dire a votarlo l'uninominale mio e se ne avessi avuto Edwards potrebbe essere stata forse milioni si tratta Different Anna non è non è una preferendo la NATO al problema che ci sono vive sono liberi di farlo e ai e così scusate si riesce finalmente a vendere la donna in competizione a darli
Non saranno pari di fatto ma almeno giuridicamente difatti libera perché la verità è che se non sono candidate le donne non potranno mai accedere ai pubblici uffici secondo l'articolo cinquantuno isola scusa non era un discorso più lungo ma grazie oggi ci scusiamo per avere dovuto stringere in così poco tempo
Una proposta sicuramente anche più articolata e comunque che lasciamo alla vostra valutazioni al dibattito che seguirà io e la parola TIR proprio cinque minuti perché son tutti un po'in partenza alla Albertina Soliani sto segretario la pubblica istruzione che è un treno che scatta e poi al ministro che anche il sapere
Poi lasciarci
Galleria arrivando no treno ma un altro convegno
Nel semestre europeo chiedono loro disponibilità madre no mai
Ma parto anch'io parlava
Provocazione nel titolo più vicini
Senta grazie
Incontri non tornano
Cioè cinquant'anni dopo vado molto per le spicce perché cinque minuti e quindi ha sfumature considerate per conto vostro
Cinquant'anni dopo
Ecco direi così
A fatica ah con fatica le ore di lavoro
Mondiali delle donne italiane
Ha competenza a cultura
A disponibilità cito solo il dato sul volontariato e l'onestà di maggioranza
Non corrisponde potere politico
Si vanta di grande crescita ripeto competenza fatica cultura
Anzi la la la punta avanzata del cambiamento non non sta nel potere politico
E questo è un problema che bisognerebbe che riuscissimo a porre al centro del dibattito politico nel senso che non riguarda le donne ma riguarda la natura sociale politica di un Paese in questa fase che non riconosce la vitalità della società
Mi pare che siamo anche nella condizione favorevole per farlo perché probabilmente siamo in una fase storica nella quale si può progettare su un Paese si si possono dire si è obbligati alla ricostruzione quindi a dire le cose essenziali
Se non viene fuori adesso questo dato ecco io credo che non troveremo poi circostanze favorevoli in altri momenti perché mai come oggi sulle che la grandezza di riforme necessario che le intelligenze rendergli la vita del Paese siano protagoniste
Ma tornerò sulla fine fra tre minuti a dire allora come la nuova presenza delle donne verso il potere politico tutti i campi gli enti eccetera
Va giocata cogliendo l'opportunità di essere capace di di avere iniziativa politica sulle grandi scelte politico sociali istituzionali del Paese
E civile se si è protagoniste lì sul territorio a tutti i livelli di grandi scelte di cose che accadono
Di opinione che si mobilita di i soggetti sociali che si attivano se non si è protagonisti lì non si arriva secondo me da nessuna parte poi anzi subito in tre minuti dirò anche della suggestione proposta Carlassare
Perché non è molto importante
Cioè non c'è solo una strada se ne sono diverse però dobbiamo riconoscere come dire le state fondamentali attorno cui cinquant'anni dopo far muovere l'opinione femminile e capisca che se è tempo di di determinare le cose bisogna però sapere molto da rizzare al meglio che si può la situazione
Rispetto ai circa cinquant'anni fa ecco io considererei tre elementi che mi sembra un semplice mi sembra nostra strategici allora per arrivare al diritto di voto e successive cose
E strategiche anche oggi faccio molto alla svelta molto fu determinato allora dalle condizioni internazionali gli alleati premette ero sul sul governo Bonomi militare di allora perché concedesse il voto alle donne
La Clara botte luce mi pare disse ma come non date il voto alle donne cioè quello che già cadeva in America per ecco Oddo e oggi dopo Pechino dobbiamo assolutamente stare dentro il grande circuito mondiale ed europeo
Perché quello che accade in Italia se accade accade anche perché siamo fortemente collegati al movimento internazionale meno lo siamo più in difficoltà siamo quindi vado solo per slogan quindi assolutamente tirare avanti Pechino esplorare allora avere collegamenti con le le barriere fra il mondo l'ONU eccetera perché queste sono condizioni decisive per muovere la situazione interna
Volesse accadesse che i nostri governanti quando vanno a fare l'Europa si incrociano con parecchie donne insomma o comunque con problemi che mettono a fuoco questa faccenda credo che questo sarebbe di grande aiuto per la strategia interno insomma
Seconda cosa che allora secondo me è accaduta il diritto di voto alle donne è arrivato anche perché i movimenti politici di allora i partiti si sono un po'persuase di questo no e carta di Togliatti eccetera
Oggi le donne vanno avanti e non vanno avanti sul potere politico a causa e in in conseguenza della mentalità che sia della cultura politica nei partiti quest'anno non è un terremo darà sia perdere ci piaccia o no dobbiamo fare i conti con questa cosa quindi affrontare questo problema
I DS il prossimo congresso le donne per piacere affrontino questa questione così le popolari così chiunque altro sia dico partiti movimenti vicini cioè tutta l'aria che costruisce le coalizioni sistema politico
L'ultima fase delle lezioni niente mi pare che si possa leggere in parte come una sconfitta delle donne
A parte un po'la scelta poi del governo che ha insomma in qualche modo intrapreso un'altra strada ma insomma la sconfitta letto ma voglio dire delle delle candidature soprattutto in relazione ad una situazione di transizione politica ma di forte spinta proprio per questo
E proprio perché è un po'carente di progettualità insomma dedicherà di coinvolgimento di so di altri soggetti assegnato anche la volontà Ferrea della conservazione del ceto politico in sostanza
Quanto più dura e la competizione ovviamente tanto meno spazio c'è per le donne
Allora io raccoglierei questa provocazione diciamo così del Lorenza Carlassare niente
E il il comma secondo del secondo comma dell'articolo tre che è vero come dice la Corte che tu desideri sono uguali davanti alla legge quindi non vai a toccare questa cosa secondo comma
La Repubblica però rimuove gli ostacoli
La sentenza della Corte invitava i partiti a togliere gli ostacoli partiti li hanno aumentati
Se è così mi domando Lorenza per tra il serio e no non so come il tragico insomma
Mi domando se non si possa aprire un'azione nei confronti dei partiti di natura anticostituzionale perché hanno posto ostacoli non so come dire c'ero mesiale la faccenda
Voglio dire però l'impellente la sostanza politica è questa che anziché provoca reazioni per rimuovere ostacoli partiti ne hanno o aggiunti degli altri
Ecco allora io credo che la proposta che lei fa di della coppia l'Inter alle corde il collegio pur tenendo conto di una con la pubblicazione della coalizione
La coesione significa spazi più ristretti quindi sicuramente il ceto politico si sente stretto moltissimo
Va bene quindi immagina che ci sia una persona in ogni collegio che rappresenta la quali contro l'ha complicato le che c'è stata ecco però l'accoppiata pur mantenendo questo quadro voglio dire
L'ulteriore possibilità di Scelta di due e dà la possibilità di aprire spazi ad una ad un sistema elettorale politico che invece ha imboccato la strada della chiusura
E tra l'altro non mettendo in discussione l'impianto di coalizione lo complica per un po'ma non non più di tanto cui sulla fase finale
Allora credo che la richiesta di un sistema più aperto e quindi non chiuso elettorale politico sia quello che nell'ordine delle cose portate Donella vere una Bruno una maggiore possibilità di essere protagonista l'ultima cosa
Era vero cinquant'anni fa è vero oggi il potere le donne se lo conquista si son protagoniste va fatto con la resistenza quindi andato il diritto di voto
Io credo che sia necessario continuare e sviluppare sempre di più l'iniziativa delle donne a tutto campo organizzandosi associate eccetera
Parole come strategia rette il potere di comunicazione azioni sono tutte contestuali necessarie per definire il movimento delle donne
Un noto assolutamente necessario da scioglierà è questo e che si scioglie su altri terreni questo
Rapporto di conciliazione tra famiglia lavoro e impegno sociale politico e civile cioè se vivono in stare un po'più a casa evidentemente ci sarà un po'più di posto nel nella nella sede pubblica
Allora sapere che siamo in un passaggio molto di come dire di di di contesto dove tutte le leve mica tanti alcune vanno tutte mosse le donne dovrebbero avere grande capacità strategica l'ultimissima cosa
Vi dicevo all'inizio che credo che l'iniziativa nuova delle donne debba svilupparsi attorno al alla capacità di essere protagoniste di forti azioni civili politiche sociali al Governo e sul territorio interessante vedere come queste la fase alla quale le donne al governo Parlamento possono a raccordarsi con il momento Veronelli vero avvocato perché dico questo perché se dicevamo con la Carlassare prima in fondo prima di cominciare questa riunione
La vedo nel governo poche ma insomma ci sono e poi per fare che cosa
Noi per fare che cosa mi sembra decisivo
Perché perché se si gioca la presenza femminile in questa fase nella ricostruzione del Paese
Questo vuole dire allora che noi dobbiamo osare di più ma molto di più nell'iniziativa politico sociale non so come dire
Sulla dispersione scolastica sulla lotta alla criminalità sull'azione per il lavoro sulla coi sulla sinergia tra servizi sociali territoriali nei nuovi autonomia e che cosa si venne a sul territorio
Come dire una leadership individuale e collettiva sulle grandi scelte strategiche di questa fase così come le quaranta cinquanta sei quarantotto si si decise la strategia complessiva dell'impianto repubblicano costituzionale la ricostruzione
Non mi faccio molte illusioni dico però che se non stiamo dentro queste cose ho paura che non ci saremo per niente grazie grazie al perché la soglia anni io volevo salutare scusandomi molto con lei perché dando perché avendola vista soltanto da questi servizi accomodata in ritardo di significato e di
Annunciare però quella conoscete tutti l'onorevole Francesca Izzo è con noi del PDS
E c'è anche una per il messaggio che non vi leggo ma anche in sala capirete della Jervolino che si scusa per non essere tutta intervenire e dare la parola alla ministra
Delle pari opportunità
E ora riprende una delle questioni che era stata sollevata all'inizio alle domande provocatorie che l'inizio ha fatto Silvia Costa
Non tanto per restare aderente al tema stretto della giornata di oggi quando perché credo che una riflessione su questa questione possa essere interessante
Ricordate allorché questo Paese decise di dotarsi di un sistema elettorale maggioritario come venisse in qualche modo rappresentato questo sistema come in grado di e le varie diciamo il tasso di democrazia del Paese
In realtà
Così non era
Ma così non era per due ordini di ragioni innanzitutto perché non credo che si sia maggioritario rispetto al proporzionale in astratto posso assicurare un livello di democrazia misurata rispetto alla rappresentatività
Più alto
Ma anche perché dietro la parola democrazia in realtà si nascondevano concetti che possano avere a che fare
Con una definizione di Stato democratico ma che in realtà hanno più riferimento al rapporto tra il potere cioè rapporti di forza cosa voglio dire in realtà il sistema maggioritario e più funzionale non questo che abbiamo noi diciamo ma su questa strada non davanti e più funzionale Rispetto
Alla
Governabilità di un Paese alla stabilità di un Paese e più funzionale anche rispetto alla conoscibilità quindi della maggioranza che ha nella scelta della maggioranza che andrà a governare il Paese di quanto non lo sia il sistema proporzionale di quanto non sia stato il sistema proporzionale
Anche se questo non è vero da tutte le parti non hanno la situazione presente diversa io sono terrorizzata perché ce Lorenza Carlassare ma spetta una bacchettata sulle mani lamenta all'altra
Ma emana nostra cultura nel nostro sistema nella nostra storia così e sta
In realtà il sistema maggioritario
E chi lo diceva a suo tempo quando cioè il Paese dopo il referendum si apprestava a dotarsi di una legge di tipo maggioritario era un sistema che già dall'inizio appariva come fortemente penalizzante per la rappresentanza femminile
Lo sapevamo tutte
Che così sarebbe stato
E i sistemi che poi furono elaborati e che riguardavano appunto il sistema delle quote e sistema dell'alternanza della proporzionale
In realtà erano dei sistemi che tendevano certo in qualche misura papà parare la porta diciamo no
Ma tu per esempio non condividevo perché ritenevo che costituisce un grande alibi per i partiti o potessero costituire un grande alibi per i partiti e quelle in nessun modo sarebbero stati come dire volta alla promozione
Della rappresentanza femminile
Promozione
Al riconoscimento della capacità delle competenze dell'intelligenza e capacità politiche femminili
Ma al contrario avrebbero appunto trovato un alibi al disinteresse sostanziale rispetto a tutto questo nel sistema delle quote
Ovviamente sistema delle quote rappresentava secondo me anche un grande alibi per le donne
Nella misura in cui non riuscivano
Tra di loro
A promuovere riconosce la qualità e il valore e quindi a scendere cadesse davvero chi
Dovesse essere
Aiutata
Dalle altre
Ma il punto è
Visto che i sistemi
Di determinazione diciamo di in rappresentanza
E visto che comunque il ragionamento sulle istituzioni
Che si fondi sul rapporto tra i poteri dello Stato o comunque sulla logica di rapporto tra i poteri risulta penalizzante per le donne
Forse ci sarebbe da chiedersi se assunto il valore della centralità
Del pensiero delle donne
Del punto di vista delle donne come centrale rispetto anche all'organizzazione democratica di un Paese tutto questo non implichi una vera e propria operazione di tipo costituente
Io credo che così debba essere ma non lo credo adesso ragionando sulla riorganizzazione complessiva dello Stato
Lo pensavo quando per la prima volta da giurista che studiava le questioni del diritto penale del diritto processuale penale
Mi resi conto che la Teoria generale del diritto ad avere scritta o avrebbe dovuto essere riscritte
E ce ne siamo resi conto da un gruppo di amiche ovviamente noi ci siamo rese conto adesso siamo comunicate le esperienze quando insieme abbiamo deciso di fare un lavoro di riforma del sistema penale
Che partendo da un dato ormai acquisito almeno così della cultura democratica che quella della riduzione nell'ambito del diritto penale
E sotto il profilo della quantità e qualità dei comportamenti disciplinati e sotto il profilo dell'interazione del diritto penale anche sui rapporti intersoggettiva i essendo il diritto penale distruttore di libertà e spesso non solo di sotto le libertà dell'imputato del condannato
Sempre classe quella donna che non sapendo cos'altro fare denuncia il marito per maltrattamenti e magari vorrebbe soltanto che pagasse regolarmente gli alimenti e che le prestasse diciamo quanto dovuto eppure alla necessità di ricorra allo strumento del diritto penale del processo penale della condanna e che le distrugge molta più libertà e molte più pezzi di se stessi della propria di relazione di quanto non vorrebbe
Allora qui davvero vuol dire che noi dobbiamo reel ragionare su
Un'operazione costituente che investa complessivamente oppure pensate un Codice civile che per molte alla sua parte ancora fondato su un modello proprietario
Anche questo è un ragionamento da fare se cambia il modello bello tipico capitario maschile no classico se cambia il modello che succede
Come si riscrive tutto
Ho io non so se noi
Riusciremo e in quanto tempo a fare tutto questo
Ovviamente qui stiamo parlando di operazioni che richiedono anche tempi di elaborazione profondissime lunghissima grande discussione fra di noi
Però penso che forse già qualcosa potrebbe farsi
Io so che c'è una discussione accesa sulla nomina del ministro per le pari opportunità tra consenso tende giusto che ci sia
Che se fosse stata indolore questa Costituzione vuol dire che in verità come dire ciascuna spero qual era già la sua parte questo non non è mai bene dalle conosce il
Però il tentativo non lo stiamo facendo
Nel senso che stiamo tentando di costruire con sufficiente dico parlo al plurale perché lo fa il clade maiestatis prestata registra intendiamoci ma perché la nascita di questo ufficio della sua organizzazione ma anche
Nel suo Progetto e frutto del lavoro della discussione tra molte donne
Stiamo tentando di costruire partendo dalla conferenza di Pechino
Un ufficio del ministro per le pari opportunità che sia capace di esprimere il punto di vista femminile in tutte le decisioni di governo
Il paese
Che non è ovviamente l'operazione neanche queste né semplice né indolore dovremmo costruiva per sul terreno politico prima che sul terreno poi operativo in senso stretto
Ma che potrebbe essere come dire poi il cambio di prospettiva che forse potrebbe aiutarci potrebbe essere lo strumento per dire anche una parola sulle riforme istituzionali che il Parlamento sarà chiamato affrontare e sulle diverse questioni che ci troveremo ad affrontare
Quindi l'ufficio ed è in grado di
Scardinare perché di questo si tratta non voglio operare espressa ma di scardinare l'impianto
Della competenza ristretta che può essere utile utilissimo anch'io sono convinta
Che per esempio la questione delle pari opportunità riveste nel sud del Paese altra valenza altri contenuti ed altre
Qualità lacrime e sangue altre rispetto che ad altre zone del pericolante in una città che ha il più alto tasso di Prima Età del di prima ed ha pure e disoccupazione pure mezzogiorno
E so che cosa significa disoccupazione per le donne della della mia città significa lavoro nero significa questo
Significa lavorare senza avere nessuna garanzia di niente per essere caccia documenta l'altro lavorare senza previdenza e sequenze senza norme di sicurezza e tutto quello che conosciamo
Ma appunto
Andare a dire parola su tutta un'altra serie di decide su tutte sostanzialmente discende quel punto di vista femminile diventa Criterion della decisione
Per cui la manovra finanziaria dovrebbe farsi con lo studio di impatto sulla vita delle donne
Per cui la riforma del mercato del lavoro andrebbe fatto con lo studio di impatto sulla occupazione femminile
E via dicendo e via discorrendo
Io non so se questo tentativo che noi abbiamo intenzione di fare andare in porto e neanche e lo dico con grande franchezza senza Fassoni se sia stato in grado di capace poi di condurre a termine tutto questo non è di cominciare a innescare diciamo i meccanismi fondamentali perché questo possa cominciare a vivere
Però certo se partisse
Io credo che quell'operazione costituente di cui abbiamo parlato prima in qualche modo potrebbe cominciare a muovere quanto meno i tassi di un primo orientarsi rispetto alla questione
Se questo è
Io so bene che normalmente la politica delle donne viene vista come
Immersa in un quadro di compatibilità
Nel senso che ogni volta che diciamo ricordo le battaglie parlamentari abbiamo fatto anche consigliano Forte in occasione delle finanziarie
C'era sempre questo scarto tra le compatibilità e la pretesa femminile
Che è uno scarto che si misurava rispetto alle risorse ma se misurava anche rispetto appunto al quantum diciamo di democrazia sotto il profilo della rappresentanza e via dicendo
E quella fine il verdetto ufficiale della politica era quasi sempre che questa pretesa che donerà pretese irriducibile e dunque in quanto riducibile non poteva essere presa in considerazione
Io credo che
Siccome sarebbe il caso di dimostrare anche che le donne sono la classe dirigente di questo Paese sono classe dirigente di questo Paese
E le somme nei nel fatto cioè nel nell'esserlo
Al di là della loro rappresentazione come classe dirigente di questo Paese
Solo in uno spazio di quelle caratteristiche
Di operazione costituente sposteremo dimostrare di esserlo a pieno titolo non stretti da un quadro di compatibilità da altri determinati
Le donne del terzo mondo
Così detto che spesso tanto hanno da insegnarci
Rifletteva Moggi per esempio
Quando esaminano il cuore del Fondo monetario internazionale riescono a sbriciolare sullo capovolgendo le assolutamente l'ottica Secondo una logica un pensiero una cultura femminile
Allora le compatibilità
Se sono dati ad altri
Ti rendono una pretendente irriducibile e dunque
Non suscettibile d'ascolto ma se non riusciamo a capovolgere l'ottica e riusciamo quindi a fare questo per H innescare questa operazione teniamo la Costituente ma insomma ci intendiamo perché può avere sviluppi eccezioni anche diverse
Beh allora credo che il quadro delle compatibilità date dell'ordine dato sparisce né e possano emergere né di altre rispetto alle quali però ne possiamo dire signor rizzare
Ma io non mi voglio allargare troppo lo sta dicendo che riusciremo a fare tutto questo
Ma che il filo del pensiero
Sul quale ci stiamo muovendo il filo del ragionamento al percorso su quale cessione & sia questo questo è indubitabile
Probabilmente anche questo verrà
Ritenuto una irriducibile pretesa
Vedremo no
Grazie a Anna Finocchiaro e condivido molto questo approccio da filo del pensiero diverso
E credo che molto spesso c'è una corte in camper lamento di quanto alcune richieste delle donne fossero vissute virgolette aggiuntive proprio perché non si riusciva a far percepire le compatibilità sotto un altro profilo prima che le scelte fossero fatte infatti volevo anche dire una cosa interessante che emersa ieri nella riunione della Commissione partita con Anna la Finocchiaro quella cioè la sua volontà naturalmente con anche una nostro lavoro collegiale che faremo in commissione di far precedere le scelte legislative ma anche di finanziaria su come dire in modo abbastanza
Preventivo Rispetto a quando diventano proposte del del così ai ministri per farle precedere da una valutazione ed è una integrazione con con il punto di vista delle donne che lo che per quello del possibilità di accesso
Preventivo alle scelte perché diventino scelte comuni sia la strada migliore rispetto a quella di correggere poi in Parlamento le scelte fatte inserì esecutivo questa è la grande sfida che avremo già dalla prossima Finanziaria
Dare la parola a questo punto ad Alessandra Bocchetti del centro culturale Virginia Woolf pregando tutte amiche di ritenersi nei minuti che avevamo data d'inizio
Dunque è perfettamente inutile che si è qui a elencare le varie percentuali Calieri salite delle presenze vedono in Parlamento nel corso di questi cinquant'anni
Sono una storica
Sono invece una politica a due cifre per tutte per ricordarci alle voce nel nostro Parlamento ci sono novecentocinquantaquattro uomini e ottantasei donne le ricordo che questo Parlamento è stato eletto
Da più donne che uomini sexies
Nozze Tung diceva il problema non lo si risolve lo si cambia mi permetto questa citazione inattuale inattuale soprattutto il motivo
Come questi perché è proprio quello che voglio dire a proposito dei nostri conti che non tornano che le donne siano poche in Parlamento non è un problema solo delle donne ma è un problema dell'intero Paese e della politica di questo Paese
Abbiamo tanto sentito parlare in questi ultimi tempi di buona politica ma per una buona politica ci vuole un profondo senso della realtà ci vuole realismo
E non può essere realista quella politica dove l'esperienza femminile della vita dei rapporti umani non parla non riesce a parlare
Ricordiamoci che viviamo in un Paese dove la corte costituzionale composta da soli uomini uomini che decidono delle leggi che devono governare i rapporti dei cittadini tra loro e fra i cittadini e quello che chiamiamo bene comune
E penso che una corte costituzionale composta da soli uomini oggi sia profondamente anticostituzionale
Perché oggi perché oggi le donne sono liberi non sono più sotto tutela nel bene e nel male
Cominciano a essere libere in molti la presa patriarcale sul corpo femminile infatti si è allentata come si è allentata d'altra parte anche sul corpo maschile
Il patriarcato ricordiamoci è stato soprattutto una forma di governo e di ordine basato sul controllo dei corpi sia femminili che maschili una donna oggi per quanto riguarda l'essenziale
Decide di sposarsi se vuole quando vuole decide se avere figli o no quanti quando spesso lavora produce ricchezza pagare tasse studia viaggio e giudica comincia a giudicare questo mondo a partire dalla sua esperienza
Oggi quindi uomini con la loro esperienza di uomini anche il più illuminati che siano non possono più governare paese di donne e uomini liberi
La vecchia emancipazione proponeva alle donne una via alla libertà falsa quella di rendersi sempre più uguali agli uomini una via di fatto impossibile perché una donna non potrà mai essere uguale a un uomo nell'essenziale
E la libertà riguarda sempre l'essenziale di ciascuno di ciascuna insomma non può esserci libertà senza un profondo senso della differenza
E questo senso comincia a circolare le donne cominciano a costruire una via di libertà a partire dalla loro differenza oggi ha raccontato di quando ero giovane di fronte a un mondo dove non riusciva a trovare niente li favorevole per me
Un mondo che mi faceva sentire uno ospiti per di più un ospite sgradita pensavo che dovevo costruirmi a tutto a tutti i costi posto magari a gomitate il mio salto nella libertà è stato l'aver capito che per il solo fatto di essere stata ammessa a questo mondo il mondo era anche il mio posto
E come succede quando si entra in una casa che è nostra e la cominciamo ad aggiustare secondo le nostre esigenze i nostri desideri i nostri gusti così oggi dobbiamo aggiustare questa società alla nostra presenza e alla nostra libertà questo è quello che dobbiamo
Fare
Il problema da affrontare è dunque quello di una democrazia imperfetta non è invece quello di incoraggiare e aiutare un soggetto immaginato dei bulli
Perché le donne in verità non sono affatto deboli e questo lo sanno donne e uomini perché tutti siamo debitori e debitrici chi in un modo chi in un'auto della nostra vita alla forza delle donne
Vedete io addirittura penso che non ci sia stato nella storia dell'umanità nessuna forma di governo che non fosse appoggiata dalle donne
Perché le donne occupano un posto talmente centrale nella società che senza il loro appoggio il loro consenso magari Tacito magari indiretto nessun Governo avrebbe potuto governare nella storia farsi come si è fatta
Così del famigerato patriarcato per esempio le donne sono state in verità delle grandi sostenitrici e senza il loro sostegno senza il loro appoggio infatti non avrebbe potuto essere come nessun'altra forma di ordine sociale
Il passaggio da fare e quindi non è dalla debolezza delle donne alla forza delle donne
Ma far sì che la forza delle donne che c'è sempre stata ma che finora non ha dato ordine alla realtà
Cominci a partecipare al governo della realtà cominci a ordinare la realtà secondo criteri propri in continua mediazione con l'altro
Di questo c'è un gran bisogno e penso che i problemi attuali che abbiamo da risolvere
Che sono una società che sta diventando sempre più multirazziale la tutela dell'ambiente che ci si prospetta con un'urgenza
Allarmante non troveranno soluzioni se non in una cultura diversa che sappia raccontare di quanto gli esseri umani siano dipendenti gli uni dagli altri
Una cultura che sappia raccontare il lato meno prometeico ma il lato più vero dell'esperienza umana di ciascuno che l'umana dipendenza
Questo le donne lo sanno fare
Non ho mai pensato che le donne siano soggetti migliori di altri anzi spessissimo mi trovo a pensare che per tante cose siano proprio meglio gli ordini ma questo però le donne lo sanno fare
Le donne sono differenti dagli uomini per natura per cultura e pressoria e penso che questa differenza oggi possa essere una opportunità se riesce a diventare criterio di governo le donne per natura e per cultura e per storia hanno guardata all'umanità nel suo lato debole che poi è il lato più vera dell'esperienza umana
E questa è oggi paradossalmente la loro forza gli uomini in genere soprattutto quelli che governano non sanno guardare questo lato desolato debole che ci accomuna tutti anche se lo conoscono per esperienza non vogliono riconoscerlo anzi lo negano
Viviani fatti in una cultura che ha fatto della indipendenza un valore e della forza un mito eppure eppure tutte le peggiori esperienza della storia sono nate dalla messa a tacere della materialità quotidiana
Dal voler ignorare i limiti e tutte le cose migliori invece sono venute dal sentirsi umani dalla coscienza del bisogno degli altri e dalla necessità di condividere con gli altri
Le cose migliori della storia le ha portato il senso di umana debolezza e non il senso della forse e così è stato il grande momento del dopoguerra quando si sono gettate le basi della nostra democrazia quando fu scritta la nostra Costituzione l'essere passati tutti attraverso le sofferenze della guerra il dolore dei morti la paura le separazioni l'esilio
Il desiderio della propria casa il desiderio di una pace e questo ha reso possibile lo scrivere insieme la nostra Costituzione quel momento di vicinanza e di necessità reciproca reso possibile gettare nuove fondamenta per il nostro Paese
Oggi si sente spesso parlare del nuovo del nuovo che avanza del nuovo di cui si ha bisogno per dare nuove fondamenta al patto sociale
Personalmente non vedo il nuovo non vedo speranza se non in questa presa di parola della storia differente delle donne che si fa governo della realtà
A dire la verità per un lungo tempo la storia delle donne mi ha fatto paura mi rimandava un senso di buio di quote di assenza e me ne vergognavo e non a capirlo
E perché aveva bisogno innamorarsi di questa storia senza nomi senza riconoscimenti così piena di lavoro di cura così piena di tenacia e amore per la vita
Bisogna innamorarsene per trarre da essa quella linfa vitale che ogni donna e necessarie per capire la propria forza perché questo è anche il problema far capire alle donne la loro propria forza e la qualità speciale di questa forza
Personalmente credo che le donne si trovino a vivere un momento di grande opportunità politica culturale e sociale
Un'opportunità non dico altro un'opportunità che si può anche perde che si può sprecare si può sprecare nei manierismi della politica istituzionale dei lamenti per la debolezza delle donne nella richiesta di giustizia nella richiesta di riconoscimento si può sprecare come sia sprecata nella falsa politica che finora si è portata avanti e non sono io a giudicarla falsa ma i risultati
Far parlare invece la forza e l'esperienza delle donne lavorare una giustizia diversa favorire non le donne ma le relazioni tra loro
Superare il concetto di rappresentanza radicarsi nel realismo che solo può fare un buon governo
Questo è quello che c'è da fare non perché le donne se lo meritino finalmente ma perché le donne anche tanti uomini meritano un Paese migliore di questo grazie
Ringrazio le salme purché impianti
Come ci ha detto queste cose le cose grande possibilità per noi di ulteriore riflessione che ci ha detto posso dire solo una un'immagine che mi è venuta in mente non le dice queste cose della forza delle donne che va riconosciuta come tale e anche alle donne stesse
Io ho avuto la ventura di essere che si occupa di comunicazione politica
Nella nel mio partito a cui apparteneva come se cristiane proprio polare
E ho fatto uno quando sono arrivata a questa occuparmi di questo saper ricercare i primi manifesti fatti nel quarantasei anche sul voto alle donne e secondo me in assoluto il più forte
Era quello in cui si vedeva una donna anziana in nero
In primo piano sullo sfondo c'era un giovane soldato che saltava su una mina c'era scritto non ci sarebbe stata la guerra se tu donna avessi potuto portare io l'ho trovato nei più bei manifesti scusa negli USA perché il collegamento io lo vedo forse mi sembra un po'atipico nel senso che c'è che questo la dice lunga sul fatto che anche il riconoscimento del diritto politico è stato anche l'effetto non soltanto per l'influente
Eppure ci sono state eccetera a parte che c'è anche la storia di molte proposte politiche antiche anche delle donne stesse dei partiti politici popolare eccetera
Ma che c'era la percezione che la forza delle donne era necessaria a costruire una politica se diversa e quindi non soltanto la casa concessione la parola alla senatrice Ersilia Salvato
Ma io innanzitutto ad alta voce
Voglio dire che in realtà quel manifesto forse era splendido e tanti altri manifesti splendidi ci sono stati ma purtroppo nonostante la conquista del voto alle donne tante altre guerre ci sono state e continuano ad esserci
E credo che forse a partire da questo dovremmo interrogarci
E capire di più di noi stesse della nostra forza dello Stato debolezza ma soprattutto dei tanti perché che sono stati alla base di un agire politico che non sempre ha saputo usare la propria forza
E tentare osare costruire e costruire e nei luoghi istituzionali soprattutto nei luoghi del sociale quelle rotture di cui c'era e c'è bisogno per un cambiamento profondo della società e dell'ordine sociale
Perché dico questo perché anche la discussione di oggi che ritengo molto interessante
è una discussione che a mio avviso non soltanto deve trovare altre sei di altri luoghi per continuare
Ma che deve lo dico con grande umiltà ma proprio con un senso anche di inquietudine partire da altro
Se non dovessimo attardarci ragionare ancora sulla Corte costituzionale sulla legge sulle quote
Sulla rappresentanza e la proposta la Carlassare certamente suggestiva
Ma a mio avviso ancor più foriera di di rotture di coesione sociale di cui tutti quanti uomini e donne abbiamo bisogno
Se dovessimo attardarci ancora questo io credo che e mancheremo le stesse a questo appuntamento le stesse non sapremmo leggere questa occasione storica che c'è data veniva detto dalla ministra con molta forza spirito costituente
Torniamo e costruiamo uno spirito costituente e se vogliamo farlo io credo che dobbiamo anche dice alcune verità che sono davanti a noi
E su cui spesso ci interroghiamo poco e non sappiamo soprattutto metterle in relazione ad altre e farli agire
Io la prima verità che voglio dire e che lo spirito costituente che sento che dobbiamo farli agire deve essere anche profondamente rinnovato oserei dire rifondato perché nella Costituzione italiana
C'è una donna certamente soggetto di diritti sociale in modo parziale ma non c'è una donna soggetto politico non c'è la libertà femminile allora spirito costituente si ripartiamo da lì
E costruiamo le parole le norme e i luoghi le sedi le relazioni per la libertà femminile questa al grande salto che ci può consentire anche di ragionare di più e meglio di rappresentanza Alessandra Bocchetti diceva un attimo fa
Dobbiamo superare il concetto di rappresentanza
Io voglio capire di più cosa c'è dietro e dentro queste parole io stessa da tempo sento che c'è stata un'ambiguità e continua ad esserci un'ambiguità anche tra donne
Sull'idea sulla pratica per rappresentanza molto spesso diventata soltanto rappresentazione
E non è la rappresentazione quella che è il contenuto il sale della politica quello che cambia la politica
Molto spesso diventata soltanto e soprattutto delega
E molto spesso diventata anche tra donne uso distorto del potere ora secondo me superare il concetto di rappresentanza significa tornare ad una politica che sia innanzitutto costruzioni relazione tra donne
In questo modo qui io credo che possiamo fare entrare la vita quotidiana della politica e possiamo connettere quello che è una nostra idea anche di libertà nostro sentire Dinoi stesse con un progetto di trasformazione di cambiamento che in questo momento io sento possibile davanti annulli sento possibile davanti a noi davanti a questo Paese
Riusciremo a leggere con da un punto di vista di donne con occhi femminili tutto quello che c'è da fare nei luoghi istituzionali e fuori dei luoghi istituzionali io non lo so se ci riusciremo dovremo perlomeno però darci questo obiettivo tentare questa strada avere questa ambizione questa utopia che forse qualche altra fase abbiamo anche avuto in mezzo a noi e che oggi invece mi sembra molto lontana almeno dispersa e allora quindi torniamo
Non soltanto a capire in che modo si può costruire una presenza più forte di donne le istituzioni ma torniamo a ragionare della libertà femminile
Cosa significa questo parere apicalità chiede ad esempio rispetto al tema famiglia che ancora sento ripetere dappertutto in tutti i luoghi come soggetto la famiglia mi ha visto come l'oggetto non esiste esistono le famiglie ma soprattutto esistono le persone
E che insieme decidono di stare siamo in grado di fare questo salto di qualità innanzitutto noi e poi sul terreno del sociale sul terreno dell'economia sul terreno la cultura quadreria vitalità li possiamo mettere in campo io credo che appunto senza pretendere troppo da nove stesse ma osando Agide questa cultura che pure abbiamo saputo costruire possiamo con gradualità certamente anche costruire il cambiamento avrà potremmo aprire più dopo che le istituzioni potremmo avere una idea sta diverso di rappresentanza potremo ragionare da partita noi dalla della crisi della rappresentanza che altri finiscono col deluderla ecco cancellare ancora Anna Finocchiaro ha detto a mio avviso parole molto chiare sul maggioritario parole che alcune noi dicemmo Gian dura quando ci fu la grande ubriacatura sul maggioritario soprattutto da un punto di vista delle donne ma non voglio guardare al passato voglio guardare alloggi il maggioritario per come esso è diventa sempre più una restrizione della politica e la possibilità delle persone dei soggetti di contare la politica questo è e non è altro e allora credo che da qui dobbiamo interrogarsi capire e tentare di costruire altro e nelle regole ma soprattutto nel modo di selezionare e di agire stesso la politica allora non problema sono le primarie forse può essere questa la risposta il problema è di una rappresentanza che si costruisce non al l'immediata vicinanza della della scadenza elettorale problema ed una politica che diventa altro sente nei luoghi del quotidiano e ancor più e associazioni volontariato tanta presenza delle donne tanto protagonismo
Oggi nell'epoca del maggioritario sempre più a mio avviso
Crescono pur essere Desio oggetti cioè dentro di sé non ha ampliano e dando voce e danno rappresentando sa e soprattutto costruiscono partecipazione sempre più diluiscono con la S dei soggetti in cui le sedi stesse delle decisioni si stringono le mani di pochissimi
Questi sono i grandi interrogativi dell'oggi e non altre io credo che forse una come Dom
Non dico abbiamo tanto di più Davide ma abbiamo qualcosa di più Davide spesso vogliamo Pontillo ecco la prima rottura secondo me deve partire da questo e dalla Costituzione e chiudo e allora se così è io credo che dobbiamo rimettere le mani anche con grande coraggio e con grande forza scuola prima parte della Costituzione
Del dei tempi è scritto senza differenza di sesso non è una conquista per le donne non è un aggio dei c'è quell'idea di parità Buonitalia che io credo sia stata già sconfitto nella cultura la coscienza di sé di tante donne dice l'idea di famiglia naturale fondata sul matrimonio più credo dobbiamo rimettere in discussione vista la realtà dell'oggi per di tanti modelli e tante le tante relazioni sociali che ci sono diritti anche sociale delle Dom che sono molti Attili contraddetti e limitati cioè a mio avviso un'idea di libertà che dobbiamo saper scrive proprio come trama di un diverso spirito costituente
Io credo che su questo possiamo intenderci e capire
E vorrei che questo ministero per le Pari opportunità questo amministrativo anch'io alla quale anti ladro di essere forte e di essere una strada nuova per il nostro Paese su questo dica ad nulla di nuovo insieme ad ognuno di noi realmente gli strumenti le sedi luoghi per una lavorazione forte
Perché prima ancora che andare ad impattare si a scontrarsi con i tanti ministeri e dobbiamo pur farlo ma il quotidiano io credo che in questo Paese si tratta di lanciare il modo molto alto un'idea della politica e la cultura di trasformazione di questo Paese e questo ministero se vuole avere un suo ho notato forte secondo me su questo deve radicarsi capitarci e nelle istituzioni ma soprattutto la vita se nella società tra le norme
Grazie filiale salvato darei la parola allora onorevole Angela Napoli e poi in conclusione affresca Izzo
Vi prego di rimanere presidente perché schierano ovvero di di stringere i tempi per essere finirebbero tutte insieme salutiamo del onorevole Angela Finocchiaro che deve la alla scuderia ha spiegato Anna poi ogni tanto veniva è stato Anna Finocchiaro che deve lasciarci sindaco newyorchese verde via libera ed doveva perché umorista due tornasse comunque ci vuole anche un po'di numero per affrontare questi difficili per i cominciare dalla lotta per riavere gli uffici devono sapere bastonate questi problemi nella istituzione di un nuovo dicastero
Grazie io saluto se porgo l'augurio al neo ministro velleitario opportunità onorevole Anna Finocchiaro
Aver assunto l'incarico di di vigile di dirigere il nuovo dicastero delle Pari opportuni da un ruolo certamente non facile come lei giustamente ha già iniziato ad evidenziare questa sera
Ma io rappresentante di una forza politica di opposizione riconoscendo le la capacità la capacità la determinatezza sono certa che riuscirà a creare il ministero per risolvere i problemi così come tutte le donne italiane credo intendano e aspettano da noi
Ringrazio tutta la commissione nazionale e per le parità per aver voluto questo confronto che a mio avviso e un confronto è estremamente importante ma che mi auguro tanto per rimanere sul tema possa veramente farsi che al più presto i conti tra elettrici ed elette riescano veramente a tornare
Sono passati cinquant'anni da quando le donne hanno avuto il diritto di voto ma le stesse non hanno ancora risolto il problema concreto della eleggibilità
Se è vero come è vero che a tutt'oggi esigua rimane la rappresentanza elettorale femminile
Sono passati cinquant'anni da quando le prime ventuno deputate elette per la prima volta anche dalle donne sono entrate nell'Assemblea costituente
Eppure è minimo soprattutto se confrontato con le ventuno citate rimane il numero delle parlamentari elette in questa legislatura solamente ottantasei
Sono passati cinquant'anni e nonostante persino la Chiesa cattolica faccia appello al ruolo e da la capacità della donna nonostante ci siano continui appelli per un maggiore sostentamento della famiglia
Al governo italiano
Ci sono solo tre ministri donne due delle quali dirigono un dicastero senza portafoglio
Sono passati cinquant'anni da quando in Italia il potere di governare è stato esercitato in modo paritario da tutti i cittadini senza distinzione di sesso
Sono passati cinquant'anni da quando per la prima volta le donne per lo più a braccetto del proprio marito si sono recati a votare con la paura di intercorrere in errore e comunque spesso per la persona indicata dal proprio consorte
Sono passati cinquant'anni da quando le donne hanno avuto la possibilità di scegliere coloro che le rappresentano in Parlamento e negli altri organi elettivi
Sono passati cinquant'anni durante i quali se pur vero che sono state superate e grandi discriminazioni è altrettanto vero che la rappresentanza femminile nei posti decisionali è rimasta estremamente bassa
Certo ribadisco
L'affermazione di un uguale dovere diritto delle donne nel concorrere con l'uomo allo sviluppo della società è netta e tuttavia i responsabili dei vari partiti politici rimangono ancora legati all'immagine della donna che può rappresentare solo problemi femminili
Eppure
Molte componenti femminili
Scusate arriviamo a conclusione però coperture nel rispetto anche delle ultime ore tredici
Grazie
Senza sottacere che esiste che esistono alcuni progetti che vorrebbero addirittura riportare la donna casa presentando la politica come qualcosa di sporco come qualcosa che non porta ad alcun risultato
Le donne a me sembra che abbiano dimostrato di saper affrontare problemi di grande rilevanza e di qualsiasi genere
Le donne hanno dimostrato di sapere trovare la trasversalità necessaria per risolvere i problemi in ogni campo di azione
Eppure molte componenti femminili operano rimanendo ai margini delle strutture ufficiali di partito
Credo che ci si debba sforzare a questo punto per riuscire a trovare percorsi utili a rafforzare la nostra rappresentanza femminile
Certamente a mio avviso occorre sempre più non isolarsi dagli uomini
Farli partecipare ai nostri dibattiti affinché la forza alla sfida attività e la credibilità delle donne possano dal loro essere conosciute e tenute nella debita considerazione
Consentitemi di dire che ha avuto ragione il professore e Pietro Scoppola questa mattina
Quando nel suo intervento ha fatto notare che era l'unico uomo al tavolo della Presidenza così come faccio notare che anche questo pomeriggio dagli interventi programmati
C'era quello di un solo uomo il dottore avverto Zuliani presidente dell'Istat sostituito peraltro per carità egregiamente dalla brava dottoressa Sabattini
Ma non solo forse sarò isolata in quanto sto per dire
Molti affermano che è finita la fase in cui la donna aveva bisogno di prendere coscienza di sé e che si è passati alla fase di impegno attivo non è così
Servono nuove aggregazioni nuove alleanze tra i cittadini senza distinzione di sesso
Occorre che la politica diventi più invitante per le donne
Occorre che si passi alla buona politica occorre che si riscopra l'etica della politica questa mattina la Presidente onorevole Nilde Iotti ricordava la condizione delle ventuno parlamentari con può menti dell'Assemblea costituente ancorata alle ideologia dei rispettivi partiti politici di appartenenza
Oggi non so se l'ideologia e finita veramente io non credo
So per certo però che la donna è capace di correre verso i richiami forti verso la necessaria trasversalità per risolvere i problemi concreti
E però credo sia giunto il momento in cui si rende necessario che anche le donne si appaltano del loro diritto di voto perché i nuovi equilibri potranno avvenire solo se le donne impareranno a da vere e fiducia nelle donne e delle tonni solo se le donne aiuteranno a creare le condizioni perché la vera parità si realizzi solo se le donne riusciranno a creare il patto tra donne e politica
Noi donne elette abbiamo un grande compito dobbiamo essere in grado di proporre progetti in cui la donna possa identificarsi e soprattutto dobbiamo fungere da esempio
Credo tranquillamente di potere dire che si possa fare riferimento alla commissione nazionale per le pari opportunità
In cui un gruppo di trenta donne provenienti da varie estrazioni politiche da diverse culture e da diversi territori riesce con l'unione e con la volontà a portare avanti con determinazione la politica delle pari opportunità
I governi devono fare la loro parte noi non potremo certamente accontentarci delle spartizioni che vedono le donne relegate nella rassicurante riserva indiana delle pari opportunità
Il Parlamento dovrà rilevare quanto un sistema elettorale di tipo maggioritario sia penalizzante per le donne
L'informazione dovrà contribuire non lasciandoli in sordina ma con la dovuta incisione a rendere note le proposte e i progetti e le conquiste prodotte dalle donne
Tutti noi donne e uomini dovremmo riuscire a guardare ai prossimi cinquant'anni con maggiore fiducia
Entusiasmo ed Energia speriamo grazie ad Angela Napoli chiediamo con Francesca Izzo delle udienza maniera molto rapide sintetica perché mi pare che abbiamo tutti voglia tutte voglia di lasciare questa sale io volevo soltanto fermarmi su alcuni punti che sono stati anche oggetto dei vari interventi
E io credo che la questione della rappresentanza che è stata al centro e che il tema che è stato poi il il interrogativo che è circolato in tutte le tutti i discorsi cioè che a cinquant'anni dal voto noi ci troviamo con un del Parlamento dove la presenza delle donne
Altrettanto basso pianura quindi ogni azienda che non sia avvenuto nessun cambiamento mentre nella società
E i mutamenti sono così vistosi e così forti è qualcosa che appunto e quello è il problema è il paradosso che tra l'altro non è soltanto un paradosso italiano
Cioè anche questo qui non abbiamo un caso italiano legato anche a particolarità peculiarità della nostra società
Perché una situazioni analoghe anch'anzi cessi analogamente la troviamo in tutti i paesi europei del centro sud euro gli unici Paesi che si sottraggono a questa diciamo a questo quadro sono i Paesi scandinavi
Sono i Paesi scandinavi dove qui probabilmente una riflessione va fatta sono i Paesi dove insieme ad una negli ultimi vent'anni dove ad una politica rigida
Rigidissima delle quote
Cioè dove l'anno perseguita con una determinazione assolutamente calvinista puritana proprio di quei Paesi
Sì hanno accompagnato però processi di trasformazione del sociale altrettanto interessanti
Voglio soltanto citare un dato perché questo risulti chiaro cioè se pensiamo alla Svezia dove vent'anni fa c'era un
Il tasso di natalità tra i più bassi del mondo
Noi arriviamo alla stessa Svezia anche per quanto poi riguarda la Norvegia il discorso è analogo dopo alla al cinque
Per cento di presenza delle donne nelle istituzioni ossia parlamentari sia poi al governo c'è il dato di una aumento sensibilissimo della natalità che vuol dire questo si tratta di due diciamo dati da mettere secondo me in relazione è una trasformazione sociale cioè dove un potere sociale delle donne si è tradotto e viceversa c'è stato una una correlazione nel potere politico
Allora
Io credo che senza mitizzare i paesi nordici perché non è il caso di farlo credo che tutto il tema della rappresentanza sia un tema che non può essere trattato assolutamente in termini di tecnica
In termini di tecnica elettorale io apprezzato molto e apprezzo molto devo dirlo qui mi dispiace che non ci sia lo sforzo della dica dica nella nel Carlassare di
Diciamo di trovare sistemi sul piano istituzionale della legge elettorale per affrontare il per affrontare questa questione però ritengo che non sono che non possono essere scissi da una visione complessiva di che cosa significa la crisi della rappresentanza perché anche qui ritengo che appunto non si possa parlare di una questione che riguarda il deficit i presenza delle donne nelle istituzioni nelle sistemi rappresentativi come qualcosa come un gap da colmare
è una questione che riguarda le stesse forme della rappresentanza cioè la mancanza di donne nelle istituzioni evidenzia e uno dei fenomeni più evidenti del fatto che c'è una crisi della rappresentanza
Cioè che le forme della rappresentanza nei nostri panni nostri paesi a questo punto a livello europeo
Significa che i rapporti diciamo che sono stati elaborati quella democrazia rappresentativa io su questo io sono tra l'altro però tra le persone che discende la democrazia rappresentativa penso che un contrapposizione rigida tra Democrazia Diretta relazioni sostanziali e forme rappresentative non ci aiuti
Non solo non ci aiuti perché poi si rimane bloccati ma non ci aiuta a leggere i fenomeni e intervenire non ci aiuta a leggere il fatto che la nostra libertà mette in crisi le forme rappresentative mette in crisi le forme generali fatto solo un passaggio rapido perché per intenderci io sono convinta e questo è un terreno che da perseguire non soltanto sul piano dello studio ma tratto adducendo la in politica proverò poi a dire in due parole conti su che la crisi noi stiamo parlando cioè tutta la discussione che si fa ed a questo poi si fa partire il discorso costituente che siamo oramai in presenza di un processo di crisi dello Stato nazione tale per cui sia riforme che insorge letti della politica soprattutto nel nostro nella nostra Europa devono essere profondamente rivisitati delle ragioni che si danno fondamentalmente se ne sottolinea su
Lunghi ma i processi della globalizzazione cioè il fatto che lo Stato territoriale che la sovranità territoriale e messi in discussione dei grandi processi della internazionalizzazione e globalizzazione
Non si sottolinea o Rosita soltanto in modi assolutamente marginali che non riescono a intervenire poi nel dibattito generale che lo stato
Le azioni e le forme della democrazia che si sono costruite sullo stato riduzione sono messi in discussione dal fatto che è saltato il confine tra dimensione privata e di invenzioni pubblica
Esattamente quel confine su cui si sono verificate le forme dello Stato quelle che conosciamo e l'agente principale di questa messa in discussione sono state le do
Cioè il mutamento che è intervenuto nella atto tra sfera privata estera sociali pubblica è avuto come principale agente le donne siamo noi gli agenti di questo cioè di un'altra
E appunto la rappresentanza la crisi della rappresentanza vuol dire questo io sono convinta che non è che spingendo si può ad aumentare aumentare la presenza delle donne bisogna cambiare riforme
Bisogna cambiare cioè è la crisi delle forme della rappresentanza tra
A lato e dico poi il la questione sarebbe troppo lunga e mi fermo faccio solo una ci allora
Io non credo ad esempio che
Proporzionale e maggioritario uno sia meglio dell'altro per quanto riguarda la presenza delle Toni
Io su questa via mi ci trovo a disagio non lo condivido questo discorso
Penso che il maggioritario
E in sé possa essere altrettanto di terreno altrettanto valido di una presenza incisiva delle delle donne anzi forse ancora meno si tratta di vedere come lo si affronta
Cioè anche qui si apre un un capitolo importante di riflessione il maggioritario tutta la fase di transizione del sito al sistema politico italiano che stiamo ancora vivendo che non si è ancora conclusa
E stata vissuta generalmente all'insegna c'è quella che è stato il segno più forte della sdradicamento dei partiti maggioritario ha significato in larga misura distruzione delle può delle uniche forme di elaborazione della rappresentanza delle classi dirigenti su basi democratiche che sono i partiti i partiti in senso non le forme degenerate a cui è arrivata
Chiamo disto nell'ultima fase della della diciamo della cosiddetta Prima Repubblica
No
è stato vissuto il maggioritario fondamentalmente all'insegna di una sorta di democrazia plebiscitaria bene quel
La forma lì è stata una forma della e quindi deperimento dei partiti che ha penalizzato duramente
Una ha per aprire una nuova fase in cui maggioritario cioè quello che può essere appunto un sistema sostanzialmente bipolare e non bipartitico che è un esigenza vitale Pera per affrontare è una fase nuova della democrazia nel nostro Paese
Costo quando costruzione di soggetti adegua che questo e quindi costruzione di nuovi partiti i nuovi Fondamenti di partiti io penso che quest'
Cioè un un terreno importante i dati che ci venivano forniti del fatto che le donne si impegnano moltissimo soprattutto le nuove generazioni nelle associazioni
E rifiutano i partiti questo secondo me è il senso e il segno non che la politica e le forme ti partecipazione alla vita politica siano rifiutate è che i dati dice le forme esattezza unite dei partiti non rappresentavano più questa partecipazione ma questo non vuol dire che non si possono di attivare su basi nuove
Esattamente tenendo conto del fatto che appunto ITA costruzione di nuovi soggetti e su questo poi chiudo davvero raccogliendo un'indicazione che è venuta in molti interventi
Deve essere fatto tenendo presente che appunto siamo in una fase costituente io sono molto d'accordo con quello che diceva l'ultimo Ersilia Salvato e vorrei raccoglierlo e vedere come anche la Commissione pari opportunità può farsene
Può fast e anche il il la ministra può farsene
Promotrice di aprire un grande dibattito nazionale
Appunto in cui si discute delle invenzioni costituente che la libertà femminile produce ha prodotto non è possibile che in tutta discussione che esista aprendo che si spera e io mi auguro davvero che abbia degli esiti produttivi cioè sulla riforme costituzionali ed elettorali
Siano assente le la cultura delle donne le questioni che le donne pongo anche sulla prima parte della Costituzione so bene che il tema è delicato e delicatissimo perché toccare la prima parte della Costituzione significa toccare i Principi costitutivi i valori fondanti ma non credo che non possiamo sottrarci a questo compito perché è il modo alto serie io di partecipare alla diciamo a questa nuova stagione della nostra vita repubblicana e dare un contributo essenziale a questo grazie
Io ringrazio molto le persone che sono intervenute quest'arte del tavolo la pazienza l'attenzione e spesso anche la la passione civile che hanno dimostrato le persone che eroe che a mente son rimaste fino adesso non credo che altro che ha ha provvisoriamente lozioni per cui vi faccio venia delle possibili
Così ha appunto provvisorie mie conclusioni perché penso che questo sia come qualcuno anche ha detto
Una delle riflessioni una riflessione corale ma di una di una serie diciamo di appuntamenti che io penso che dovremo darci nel tempo su questioni anche di approfondimento di e costruzione di percorsi e politiche concrete e credo che anche come Commissione parità nelle se vogliamo mettere appunto nella nuova anche fase che stiamo vivendo una serie di iniziative
E di appuntamenti che vanno dal dopo Pechino New Yorker cosa quale cosa ci aspetta cosa ci tocca come impegni nel Paese la preparazione dell'imminente ormai manovra finanziaria al femminile
Chiamiamolo così per capirci in questo bisogno della collaborazione del ministro delle priorità e anche delle parlamentari e che io qui già d'ora penso che possiamo impegnare beni che per mettere qui presenti a essere
In questo network di riflessioni e su questo io personalmente ritengo che sia assolutamente urgente una pronunciamento corale non dibatte come volete sui temi donne informazione credo che ci sia una latitanza un po'del pensiero delle donne su questo tema si parla del patriarcato beh no non è vero che non c'è tutto ha cercato il nuovo patriarcato sono in media sul corpo delle donne nel giudizio per cui s'è molto attenti a denunciare la fine di un'epoca che si ripropone con forme diverse ma questa è una battuta ma fino a un certo punto credo che le ho bisogno insomma di fare una trovare anche modi di un percorso comune che coinvolga di più le associazioni le dei donne anche dello in GE a livello internazionale le persone impegnate nei vari campi anche perché evitare quella rischio che Talbot ma io percepisco lo dico per me per primo di una certa autoreferenzialità delle donne che talvolta in questo periodo soprattutto mi pare di poter vedere anch'esso con un rischio di restringimento degli spazi anche delle della libertà dell'espressione e delle confronto per esperienza e le donne ci sono intere categorie di donne che secondo me non sono toccate dalla rapporto con non solo con gli organismi le pari opportunità ma talvolta appunto pulizia sul lato con istituzioni e comunque ciò che si elabora anche da parte delle associazionismo femminile che è un'altra rappresentanza tappi un poco in crisi e Inner revisione anche del proprio del proprio ruolo quindi credo che ci sia un
CIO ci debba essere molto coraggio e molta umiltà nell'affrontare questo tema credo che da questo punto di vista
Stiamo cercando di attrezzarci per dare perché siete sempre percepito anche organismi di parità come una ulteriore
Uovo di rappresentanza e di servizio e non certo come un appagamento di se stessi delle persone che sono all'interno del Consiglio lo sforzo da fare riavere nelle governo un riferimento e un coordinamento e una assunzione che sfida certa credo che sia sicuramente incoraggiante e questo mi auguro che ci i dia la forza di continuare anche se qualche volta verrebbe da dire che lo slogan oggi potrebbe essere e non solo per il caldo di questa giornata tremate le streghe sono stremate perché credo che anche le energie delle donne vadano sempre scritto e detto che nei prossimi cinquant'anni su senz'altro ma insomma siamo tutte comprese che ce li haute-contre dobbiamo anche economizzare tempo energie per finalità armi al bene comune e non certo soltanto a un attivismo fine a se stesso io vi saluto con grande cordialità e vi ringrazio di avere partecipato a questa
Anche a
Casa
Queste è una sorpresa