"Creare lavoro: la sfida dell'Unione Europea e dell'Italia" incontro pubblico organizzato dall'Ufficio per l'Italia del Parlamento Europeo presso la Sala delle Bandiere dell'Ufficio per l'Italia del Parlamento Europeo, in Via IV Novembre

No senz'altro cominciare
In qualità di padron di casa del direttore dell'ufficio per l'Italia dal Parlamento europeo
Fatto benvenuta evidentemente al ministro Theo che ci onora con la sua presenza al presidente della Commissione per le politiche per la politica regionale del Parlamento europeo l'onorevole speciale
A tutti i presenti in qualità appunto di i padroni di casa vorrei segnalare la presenza di alcune personalità particolarmente significative come il presidente Badaloni presidente tutti sanno della regione Lazio che fino alla fine di giugno è stato anche il presidente della conferenza delle regioni italiane
Del il l'onorevole Bontempi che il vicepresidente della Commissione per le libertà pubbliche e gli affari interni del Parlamento europeo dell'ex sottosegretario al bilancio l'onorevole Gazzaniga che sarà il presidente della cabina di regia
Io
Vorrei
Aprire questo convegno facendo alcune brevissime riflessioni
Che hanno attinenza con l'attività di questo ufficio
Con l'organizzazione di questo convegno del Parini l'ufficio per l'Italia del parlamento europeo all'utenza
Secondo me per alcune decine di anni
L'Europa l'integrazione europea il processo d'integrazione europea è stato qualcosa da addetti ai lavori si parlava dell'Europa
E la politica agricola e l'unione doganale i centri di ricerca quanto si faceva in Europa era distante abbastanza distante dalla cerchia
E in Italia ad esempio la gente tutto sommato accettava che si procedesse nel cammino dell'integrazione europea senza occuparsene troppo
Poi le cose sono cambiate
Ma paradossalmente aumentando lo spessore di quello che faceva la comunità europea prima oggi Unione Europea
E penso al mercato interno alla libera circolazione delle persone attraverso le frontiere
Senza neanche esibiti il passaporto dove possibile alle trattato il massetto ebbene paradossalmente a questo aumento dello spessore dell'attività dell'Unione Europea
Si è assistito un po'dappertutto in Europa forse ancora fino ad oggi almeno in Italia
Ad un aumento dello scetticismo della indifferenza forse in alcuni casi dell'ostilità della che l'opinione pubblica anche perché molte
Molti degli obiettivi che il l'Unione europea si propone di raggiungere come l'unione economica e monetaria sono stati presentati all'opinione pubblica
Come
La serie di sacrifici che dovevano essere sopportati per entrare a far parte dell'Europa
Non si è detto all'opinione pubblica o lo si è detto abbastanza poco quello che si dovrebbe dire
Che il debito deve essere comunque ridotto indipendentemente dall'Europa anche se l'Europa non ci fosse comunque bisognerebbe contenere il debito pubblico bisognerebbe ridurre Legio V il deficit pubblico
Perché questo è proprio agli esteri così come ai propri cittadini
Mediamente i tagli agli non lo stato sociale alle pensioni e alla sanità
Alla pubblica amministrazione alla scuola sono stati presentati come dei tagli obbligatorio l'opinione pubblica è diventata diffidente nei confronti di questo Europa che era così esigente allora abbiamo visto gli scioperi in Francia abbiamo visto gli scioperi in Europa in Germania in generale abbiamo visto un male Stalin euro
Ed allora il parlamento europeo e la Commissione
Hanno cercato di correre ai ripari
Anche perché ad esempio il Trattato di Maastricht una volta rivisto in alcuni Stati dovrà essere sottoposto a referendum
In ogni caso ogni cinque anni l'Europa è sottoposta ad un referendum perché si vota per il Parlamento europeo e la partecipazione al voto da i risultati del referendum
è per questo che gli organismi dell'Unione Europea hanno deciso di impegnare delle risorse importanti
Per informare il cui i cittadini
E sono stati lanciati tra i programmi uno si chiama assitito inferte cittadini innanzitutto l'altro riguarda la moneta unica un terzo riguarda la Conferenza intergovernativa poi ribattezzato corsi sognando avanzando
Per il momento conosciamo soltanto più o meno
Bene quello che si intende fare con il primo di questi tre programmi teste bene io ne parlo perché temo che finiremo per passare accanto all'obiettivo senza centrarlo
Nel senso che con questo programma si deve ai cittadini quali sono i loro diritti
Se vogliono andare a vivere a studiare risiedere in Europa se vogliono portare capitale in Europa se se vogliono in qualche modo utilizzare quello che esista dell'Europa raggiungeremo forse il dieci per cento dei cittadini Marlon l'insieme dei cittadini
Mentre l'Europa riguarda l'insieme dei cittadini noi dobbiamo spiegare al portiere di questo palazzo come alla segretaria che lavora nel palazzo di fronte che non desidera all'estero che non manderà i propri figli a studiare all'estero
Che l'Europa invece è e continua ad essere un precetto importante quindi
Non di
Informazioni si tratta ma di di motivazione perché subito dopo la guerra quando l'Europa era accumulo di machete quando tutti avevano un morto in casa lo spirito dalla spinta verso l'Unione europea forte
Poi le generazioni sono cambiate
La guerra si è allontanata i dolci si nota effettivamente nell'opinione pubblica questa incertezza
Ecco perché dico che forse non bisogna raccontare a quel dieci per cento di persone che utilizzeranno nella pratica
Quanto l'Europa è già realizzato quanto realizzerà nel prossimo futuro ma bisogna rivolgersi all'insieme della collettività per
Far passare alcune idee forti che erano forti quarant'anni fa ma ti arrestano forti e magari sono anche i più forti una di queste idee forti indubbiamente il mantenimento della pace sapete la pace quella cosa per cui come la salute quando cioè non se ne sente il bisogno
Poi quando non c'è invece si si rende conto che manca io penso che da sempre in fin dei conti la gente si è ha pensata di poter vivere in pace
Durante questo secolo dossier pensato comunque ad esempio dopo la prima guerra mondiale chissà quanta pace avremmo avuto poi dopo la seconda guerra mondiale qual è venuta dallo Slavia
La guerra del Golfo paga pur lontana riposare a dirci che problema continua ad esistere quindi pace all'interno dei nostri confini mappa c'è anche al di là dei nostri confini questo media forte
Un'altra idea forte a Zeman per la difesa dell'ambiente bisogna spiegare ai cittadini che l'ambiente non lo si dice spende da soli ci sarà se il problema
Del valico dell'Appennino a quello è un problema italiano ma ci sono tanti altro godermi la difesa dell'ozono l'impresa
L'inquinamento del mare ed erano stati e via dicendo
Penso alla lotta alle canne amministra alla criminalità e qui il l'idea a Varadero Paul Europol è il un fatto importante lotta alla droga quindi lotta alla a al terrorismo
Penso al lavoro rigetto anche la difesa dell'occupazione è un fatto importante e unica è probabilmente l'idea più forte e fra dirette l'Europa può fare tutto il dire che l'Europa non può fare niente c'è comunque una via di mezzo perché l'Europa e sarà allora
Sarà l'avvio l'argomento di questo convegno d'Europa comunque ha degli strumenti da mettere a disposizione che insieme gli strumenti dello Stato italiano potranno comunque agli aiutare a risolvere il problema dell'occupazione
Ecco io volevo dire questo anche per spiegare come mai l'ufficio che l'Italia del Parlamento europeo anche organizzato questo convegno per quanto riguarda invece i il la sostanza del convegno nell'introduzione dello stesso senz'altro do la parola all'onorevole speciale pesa prego presidente
Sì dopo avere doverosamente ha ringraziato ma non formalmente ringraziare non solo formalmente ha ringraziato l'ufficio di Roma del Parlamento europeo finalmente contribuito all'organizzazione di questo incontro il ministro Treu tutti i partecipanti
Credo che bisogna appunto introdurre l'argomento per cercare poi svilupparlo nel corso della nostra giornata del nostri lavori
Innanzitutto vorrei dire che l'occasione di questo incontro è duplice da un lato presentare la rivista che noi abbiamo fatto questa rivista in Europa
Tutta dedicata al tema dell'occupazione e attraverso questa riviste al di là della rivista vorrei dire presentare
Una riflessione un dibattito sulla situazione europea a livello dell'occupazione
E d'altra parte utilizzare questa stessa incontro per conoscere in modo più preciso le intenzioni e le proposte del governo italiano su questo tema quindi per questo
In presenza del ministro Tiziano Treu particolarmente importante di cui abbiamo già detto un po'sui giornali in questi giorni ma credo che sia importante avere una conoscenza più diretta più dettagliata
Allora ancora recentemente poco pochi giorni fa l'Eurostat ci ha informato che a maggio di quest'anno rimasta stabile purtroppo la disoccupazione a livello dell'Unione Europea
A quasi l'undici per cento al dieci virgola otto per cento
Invariata rispetto ai mesi precedenti anche rispetto al a lo stesso mese dell'anno scorso nel maggio novantacinque era al dieci virgola sette per cento anziché una leggera leggerissima tendenza alla crescita alla stabilizzazione
Si tratta come è noto di più di diciotto milioni di disoccupati ai quali per la verità andrebbero aggiunti non per raggiungere già danno a danno perché già di per sé la la cifra significativa
Andrebbero aggiunte in effetti come qualche volta si fa quei disoccupati non ufficiali diciamo meglio coloro che hanno rinunciato ormai a cercare lavoro
E che possono essere stimati a seconda dei calcoli nove otto nove dieci milioni di persone
Questo ci riporterebbe
Anche un discorso più generale sulla povertà in Europa e anche in Italia di cui recentemente dalla Commissione presieduta dall'onorevole Carniti affatto fatto riferimento che mi sembra importante sul quale adesso non voglio naturalmente parlare
I tassi di disoccupazione più alti a livello dell'Unione europea si registrano come è noto in Spagna in Finlandia
Sono due paese due realtà molto diverse l'Italia al quarto posto
Ma la preoccupazione di Ray per il nostro Paese una particolare come sappiamo tutti una particolare concentrazione geografica di questo dato dalla disoccupazione
Per il livello insopportabile che ha raggiunto in alcune regioni anche la disoccupazione giovanile
Io ho guardato recentemente diciamo le tabelle che vi sono regione per regione di tutta l'Unione Europea e mi ha colpito
Che in
Tassi di disoccupazione giovanile sono particolarmente alti in alcune regioni del nostro Paese più di altri paesi più di altre regioni di altri paesi
C'è solo un paragone simile a quello della Spagna ma badate che anche per quanto riguarda la Spagna non è così diffuso come vanno cioè concentrato in due o tre regioni poi in Andalusia qualche ad un'altra più piccola
Che piccola rispetto alla nostra realtà quindi questo elemento mi pare particolarmente preoccupante al di là del dato generale che ripeto
Da un certo punto di vista di sono paesi che hanno un tasso di disoccupazione più alto
Il problema dell'occupazione è stato ribadito più volte e solennemente negli ultimi anni e ancora nei mesi scorsi dalla presidenza italiana e ancora recentemente la settimana scorsa dalla presidenza italiana
Al Parlamento alla presidenza irlandese al Parlamento europeo a Strasburgo
è la priorità dell'Europa si dice ormai da due anni la presidenza italiana l'ha detta con particolare forza in questi sei mesi
A questa consapevolezza politica però mi pare che si possa dire finora non ha corrisposto ancora una coerente operatività
Una forte coerente operativi
Questa priorità dovrebbe verificarsi su due terreni sia per quanto riguarda la conferenza intergovernativa per la revisione del Trattato di Maastricht che tra un tema molto più generale accenno soltanto senso che al Parlamento europeo per esempio ha posto il problema che nella revisione del Trattato di Maastricht e si dia un particolare rilievo
Al problema della lotta alla disoccupazione quindi della creazione di lavoro
In qualche modo si dia quindi un rilievo politico e giuridico su questo punto non c'è ancora una decisione nei lavori preparatori dalla Conferenza intergovernativa vedremo prima di Dublino se questo aspetto viene affrontato e soprattutto questo è l'altro terreno delle misure per combattere immediatamente la disoccupazione quindi dalle misure concrete e operative tre combattere la disoccupazione creare lavoro
Queste misure bisogna dire sono stati individuate da tempo
Raffinate anche nel tempo non voglio dire che sia stato inutile il tempo trascorso sono state anche affinate precisa dal piano dei loro dal libro bianco rate da loro ora al patto di fiducia proposto da Santer dal presidente dalla Commissione europea
Ma diciamo la verità almeno io dico la mia opinione quando si tratta di dare seguito a quelle misure
Ci sono sempre incertezze divisioni o anche rinvii a livello di Consiglio
Ancora recentemente il vertice differenze che pure è stato per certi versi interessante da questo punto di vista perché ha assunto di nuovo questa priorità dal punto di vista politico con grande solennità
Però ha rinviato sostanzialmente attrice di Dublino alle fasi che lo precederanno alcune scelte importanti sulle reti transeuropee sul finanziamento alle piccole e medie imprese eccetera eccetera
Dovrebbe ormai essere chiaro che l'impegno per creare lavoro e combattere la disoccupazione si fa a livello nazionale ovviamente e assieme a livello europeo e assieme a livello europeo sia a livello europeo sia come livello di coordinamento di stimolo di iniziativa sia anche come individuazione di strumenti e di risorse aggiuntive
Sappiamo che le risorse a livello dell'Unione europea non sono tali da spostare considerevolmente i dati finanziari però possono essere importanti con indicazione metodologica e anche come contributo concreto
Dovrebbe essere chiaro ma non è sempre che
Rispuntano ogni volta io credo delle tentazioni a rinazionalizzare le politiche e anche a rinazionalizzare la politica per l'occupazione
Dicendo si fa solo a livello nazionale
Sì rimandando appunto le decisioni sugli strumenti europei che potrebbero essere in grado di aiutare questa battaglia
A mio parere dobbiamo essere chiare il secondo me non esiste la possibilità di arrivare seriamente alla moneta unica a livello europeo senza una politica comune per l'occupazione
Se quest'ultima non procede
Mette in crisi inevitabilmente anche l'altra che pure io considero essenziale per l'Europa la moneta unica la considera essenziale è un motore per l'Europa
Ma dal punto di vista politico psicologico del consenso dei cittadini non è possibile non è possibile non far seguire queste due politiche in modo parallelo
Non vale l'argomento a mio parere che che qualcuno usare che molti pensano senza dirlo che solo dopo che vi sarà la moneta unica e tramite la moneta unica sì risolveranno tutti i problemi dell'occupazione
Ma non solo è una vecchia logica dei due tempi Manni diciamo non è credibile dice questa cosa se contemporaneamente non marcia una politica per l'occupazione
Dovrebbe ormai essere evidente a tutti che il problema del lavoro è strutturale e di fondo non è congiunturale
E che non può essere risolto automaticamente come ormai si dice da più parti
Dal tasso di sviluppo e da una migliore complessiva competitività anche se queste cose sono importantissime che vi sia un tasso di sviluppo maggiore
E una migliore competitività complessiva non ci sono dubbi o sono questioni importanti
Ma non si può far discendere il problema dell'occupazione automaticamente da questi dati
Ormai sono evidenti anche diciamo tutti i riferimenti che impediscono di dare questo automatismo
Sono necessarie cioè voglio dire delle politiche attive per creare lavoro
E non solo per superare l'attuale fase di rallentamento economico che pure c'è per aiutare la sfida competitiva ma anche per modificare il mercato del lavoro
Individuare nuovi settori capaci di assorbire lavoro di assorbire o di creare lavoro di ridistribuire il tempo di lavoro di ridistribuire il tempo di lavoro
La sfida dell'occupazione della creazione di lavoro è una politica forse è questo il punto che dobbiamo
Chiarirci bene tra di noi non è una tecnica
E non dipende lo ripeto ancora una volta automaticamente dai tassi di sviluppo lasciando immutato il modello di crescita mi pare che questa sia un'illusione voler procedere in questo senso
Nel numero della rivista in Europa alla quale ho fatto riferimento che presentiamo vi sono dei contributi importanti che io consiglierei di guardare attentamente e a chi segue questi problemi in modo particolare
Per una riflessione un dibattito mi pare interessanti deve proseguire naturalmente quegli articoli non concludono certamente ma mi sembrano molto stimolanti
Oltre al all'articolo del presidente della Commissione europea Sante era al presidente del Parlamento europeo esce vi voglio segnalare gli articoli dei tre commissari europei il
Di Kinnock commissari trasporterà reti transeuropee della signora Purtuc Matthys commissaria alle politiche regionali e alla coesione
Di pattuglia SIS il commissario particolare alle piccole e medie imprese di numerosi parlamentari europei su diverse questioni importanti e interessanti
Tra questi segnali in modo particolare l'articolo di Michel Rocard
Il quale tra l'altro ha anche chiesto di essere presente ma non è potuto essere presente
Che è autore tra l'altro non solo di quest'articolo ma soprattutto di un rapporto al Parlamento europeo sullo stesso tema la riduzione della redistribuzione dell'orario di lavoro
Quest'argomento deve a mio parere cessare di essere un tabù
E va affrontato seriamente
Mi pare che Rocca per esempio ma altre l'hanno già fatto nel passato lo affronta seriamente tra l'altro l'elaborazione di quest'ultima fase tale da cercare di rispondere anche alle a preoccupazioni reali che vi sono dentro questo tema redistribuzione dell'orario di lavoro
Cioè e delle risorse economiche degli interessi delle in paese preoccupazione di tetto che è reale ma mi pare che l'elaborazione ultima
Tra cui questo articolo che segnala quindi questo rapporto che si presenta al Parlamento europeo tentano di dare una risposta compiuta
Non estremistica vorrei dire
E qui liberata interessante
D'altra parte nessuno può pensare di risolvere un problema di questa portata in modo indolore e lineare
Qualche questione dobbiamo porla altrimenti credo che sia difficile affrontare un grande tema come questo che l'occupazione
La rivista poi contiene una seconda parte come avrete visto aperta dall'intervento del ministro Trejo ed altri contributi interessanti sindacato degli altri che mi sembra giusto segnalare
C'è un ultimo punto che vorrei porre alla vostra attenzione
Poi terminare questo mio breve presentazione
E che solo negli ultimi tempi occupa più interesse nella cronaca
Anche nel dibattito politico e che a me pare di prima grandezza
In particolare per l'Italia ma più in generale è una questione mi pare politica per l'insieme dell'Unione Europea
Mi riferisco a queste i fondi strutturali dell'Unione Europea rappresentano ormai come noto più del trenta per cento del bilancio comunitario
In termini assoluti si tratta di centosettantuno miliardi circa di con
Quindi a livello naturalmente in più anni un livello notevole di mezzi finanziari notevoli rispetto al bilancio dell'Unione Europea
Sono rappresentano l'espressione più forte e più coerente della politica di coesione del tentativo di riequilibrio territoriale dell'Unione Europea
Sono quasi raddoppiati rispetto al periodo passato al periodo precedente al Parioli programmazione precedente ottantanove novantatré
Presentano una dimensione politica molto importante
C'è un problema per esempio per il futuro io credo che ci sia un problema di Juan novantanove in cui bisognerà rivedere il Regolamento di fondi strutturali di revisione dei fondi e quindi dal Regolamento di snellimento di semplificazione di questi fondi
Lo dico subito perché io lo penso da tempo e credo che dobbiamo già lavorare in questa direzione
Ma si apre anche dobbiamo saperlo un problema di battaglia politica
Che futuro avranno i fondi strutturali rispetto all'ipotesi di Enti allargamento dell'Unione Europea
Pongo solo una domanda senza porre la risposta senza dire la risposta che ci vorrebbe e però naturalmente questa questione è una questione fondamentale e non è neutra né tecnica delle scelte che si faranno
E già ora si presentano come terreno di scontro
Voi sapete che per esempio è stata proposta non molto tempo fa una sorta di condizionalità dei fondi strutturali ed è stata respinta
Ma è stata proposta formalmente
Condizionalità dei fondi strutturali vuol dire i fondi strutturali sono dati soltanto a quei Paesi a quelle realtà territoriali che dimostrano di avvicinarsi ai criteri di convergenza di Maastricht
Cioè lo stesso meccanismo che si usa per il fondo di coesione ma questo vuol dire snaturare i fondi strutturali fondi greca inviare tra l'altro Durante la marcia
Durante il gioco cambiare la natura dei fondi strutturali ma è stato proposto formalmente quindi vuol dire che si apre uno scontro
Sul loro futuro e anche sul loro presente
Voi sapete che qualche stato membro ha proposto anche di pagare i fondi strutturali ad alcuni Paesi
Considerati di svalutazione competitiva quindi è chiaro che il riferimento a chi può essere in valuta nazionale nomine non è stata una proposta così buttata lì dimostra che c'è come dire c'è un tutta una uno scontro sui fondi strutturali anche dimostrano che cosa ha di nuovo una tendenza rinazionalizzare le politiche molto preoccupante molto preoccupante
Che a mio parere sta percorrendo un po'l'insieme dell'Unione europea che rischia rischia appunto di mettere in crisi però io voglio dire l'ho anche scritto Piccolo articolo che ho fatto per la rivista e non si può pensare di rinazionalizzare ciò soltanto ciò che fa comodo no
Cioè rendere comune quello che fa comodo e a rinazionalizzare quello che fa con no
Cioè voglio dire alla costruzione europea una costruzione che deve procedere una sua coerenza
Sia di livelli nazionali sia di livelli comuni comunità
Ora si ripropone per esempio in vista della definizione del bilancio noi discuteremo tra poco tempo al Parlamento europeo un taglio stato proposta anche questo formalmente
Un taglio di un miliardo di lire quote di fondi strutturali nel bilancio del prossimo anno
Anche questo non è una questione neutra e non è una questione tecnica si apre è aperto uno scontro politico
Sul futuro e sul presente dei fondi strutturali della politica di solidarietà della politica di coesione
L'Italia come è noto
Alla più grande difficoltà di utilizzare
Per ragioni credo ormai note i fondi strutturali
Questo è particolarmente grave perché ci indebolisce rispetto a quello scontro intanto mi sembra evidente
Se ne siamo in difficoltà a utilizzare che partecipazione possiamo dare a quella battaglia politica che a mio parere si apre sul presente e sul futuro dei fondi strutturali
Ed è particolarmente grave perché lascia nel cassetto dico brutalmente
Delle risorse indispensabili per lo sviluppo e l'occupazione in particolare in quelle regioni che avrebbero particolarmente bisogno di sviluppo e di occupazione quindi in particolare in alcune regioni del sud d'Italia dove c'è più bisogno
Quindi particolarmente per grave e badate che i ritardi a loro volta sono gravi
Perché naturalmente non creano un effetto positivo ravvicinato
Più si duri diluisce nel tempo ammesso che si riesca a utilizzare con la diluizione nel tempo più naturalmente l'effetto positivo che possono avere per creare occasioni di sviluppo e di lavoro più questo si indebolisce
I nuovi dati del maggio di quest'anno del maggio novantasei sono stati dati recentemente sono ancora abbastanza sconfortanti a mio padre anche rispetto a quelli già conosciuti del trentuno dicembre del novantacinque
I pagamenti complessivi per quanto riguarda i fondi strutturali in Italia sia programmi multi regionali sia pari dall'Obiettivo uno sia per quanto riguarda i programmi regionali intorno al sette per cento al sette per cento
Pagamenti
Non impegni pagamenti ma diciamo che il termometro agli ambienti sono il termometro dell'utilizzazione reale
E quindi siamo anche il vello molto
Molto debole molto contraddittorio molto difficile
Non voglio naturalmente approfondire questo tra adesso voglio concludere e troppo chiedere che su questi punti lo dico retoricamente lo dico a me stesso so che la risposta e non entro
Vi sia una vera informazione
Vi sia un impegno serio di tutti i soggetti istituzionali italiani
Il governo come mi pare qualche segnale lo ha dato negli ultimi tempi il Parlamento italiano le regioni di sindacato le imprese
Questa mi pare ma francamente che dobbiamo farci
è troppo chiedere che si apra un vero dibattito politico nel quale ci si assume la responsabilità
Di questi ritardi e soprattutto ci si impegna a trovare i rimedi rapidamente rispetto a una situazione
Ormai insostenibile
Francamente insostenibile che crea problemi contraddizioni gravi io credo francamente lo dico con una battuta credo che su questo bisogna aprire un confronto una battaglia politica di questo si tratta no non è una questione tecnica di di fare di contabili
è una questione politica in Italia si presenta come una questione politica che va affrontata come tale quindi tutti i soggetti pare debbono fare la loro parte
Mi fermo qui per non dare troppa enfasi è un tema che considero cruciale ma non voglio sviare l'attenzione delle altre questioni alle quali pure questa dei fondi strutturali si collega strettamente a mio parere il nostro programma prosegue con la rappresentazione delle idee delle proposte da parte del ministro tre o al quale quindici
Subito molto volentieri la parola per la sua presentazione prego ministro tra
è grazie
Grazie di di una occasione
Per riflettere
Su un tema che ci accompagna da tempo in me intero la riflessione
Non è mai
Troppa da fare perché
Anch'io noto qui stiamo muovendoci su due piani tema di cui si parla più piani almeno due
Nel nel quadro generale dell'Europa i ticket posto hanno veramente le politiche sociali le politiche del lavoro e poi piani nazionale su cui sono stato
Richiesto di dire qualcosa specificamente
Intanto voglio dire che
Anch'io
Vedo segnali sul piano europeo delle tendenze
Dopo un semestre di presidenza quindi anche con una
Ottica ravvicinata vedo anch'io segnali contraddittori su su questo
Cioè da una parte ci sono spinte nazionalistiche che nel caso delle politiche sociali hanno una una lunga
Storia perché non dimentichiamo mai che il trattato è nato come molto ma molto settico su questo e tutti come dire tutto il terreno che
Che dobbiamo guadagnare appunto da guadagnare pezzo per pezzo e ci sono segnali di crisi ritorno soprattutto quando ci cene dalle dichiarazioni di principio a
Alle politiche effettive e allora si dice è ma queste sono sempre state politiche nazionali
Però detto questo la altrettanto credo senza infingimenti esistono
Motivi di
Sì che è diverso perché
C'è una forte pressione nella dei cittadini europee in questa direzione insomma non solo le inchieste le indagini che dicono che agli ci in cima ai pensieri europei degli europei non c'è la moneta Mace
La
La l'occupazione la sicurezza se ricordo bene larghe vetrai più finché poi questi cittadini europei sono abbastanza consapevoli allora non è solo un'indagine d'opinione che come dire lascia il tempo che trova perché poi questi stessi cittadini hanno in mano del strumenti per farle valere queste loro
Aspettative arma come dire principe il voto voto referendario quindi c'è questa secondo me questa
Pressione che si trova si vede anche a livello istituzionale non ci non c'è una impermeabilità c'è certo una difficoltà di trasmettere poi i livelli istituzionali queste pressioni e i livelli istituzionali europei sono complicati
Sono restituzioni di terzo grado di secondo grado sono comunque anche istituzioni nuove però ecco io proprio come sensazione degli ultimo Periodo che ho vissuto anche là vicino ripeto è che c'è una
Consapevolezza di chi si sta diffondendo circa la necessità di fare convergere sul serio più politiche che poi restino sul caso nel caso specifico nazionali
Sì
Ma già un passo avanti se le politiche nazionali decidono nazionalmente di convergere verso con gli obiettivi
Perché perché perché si rendono conto che la Effetto l'effetto è come intatto sul famoso valore aggiunto di una se non di una europeizzazione delle politiche sociali in toto e quelle dell'occupazione particolare ma almeno di una convergenza effettiva ora qualche cosa mi pare in questo senso senza volere punto indulgere c'è
Che c'è una anche una si sono indicatori dalle indica dalle importanti strategia del piano dello alle ai punti cinque punti di essere in in cui si si indicano dei
Proprio degli obiettivi per una politica l'occupazione poi in avanti nel negli ultimi negli ultimi attivo pay terminare a Firenze insomma si vede che non sono solo obiettivi generici verso cui si deve convergere cioè la consapevolezza che occorre farlo ma sono obiettivi Pia via più precisi ripeto adesso non voglio ribadisco sono segnali contraddittori
Anche il fatto che ci si sia che sia stato
Intrapresa con intrapreso un'opera di monitoraggio periodico ecco al primo rapporto fatto l'anno scorso che era un un po'come di una
Assemblaggio dei piani che il lavoro degli altri paesi a quello interinale che abbiamo fatto adesso ah come si sta preparando un rapporto di che sarà presentato Dublino c'è uno un progresso se è un progresso nel senso che si vede che i paesi si fanno politiche nazionali ma le fanno le analizzano con una occhio europeo il fatto che vogliamo si stanno sperimentando indicatori comuni per misurare non solo i quattro famosi numeri hippie spediva Astrikt tradizionali ma anche appunto indicatori sociali insomma questo tu tutto questo significa qualcosa e da ultimo ma non meno importante
Questo che anche le parti sociali come avete si è visto nella conferenza tripartita di Roma
Non si sono ritenute
Ancora dico io mature per fare un patto con tutti come dire requisiti formali ma hanno pur sempre assunto delle venti in comune delle linee di politica del lavoro in un impegno almeno questo mi pare che sia da sottolineare che ogni non solo i legislatori nazionali come ENEL sa essendo lui
In convinti deve andare nella stessa direzione e ma anche le parti sociali stile tengono impegnate a spinge ai loro costitutivi dello associazioni nazionali ad andare in quella direzione in questi sono segnali
Cioè troppo i quando si arriva alle risorse magari si scopre che ritornano
Ritorna la dura realtà allora una volta l'agricoltura più o meno PACS
Una volta che non si spende venne so questo un elemento di debolezza valgono molti purtroppo molte lodi più i punti di non di soldi non spesi che tante cantanti argomenti IVA quindi siamo chiamati alla dura realtà dei fatti
Vedete correndo questo peraltro passando AN su questa tutto crinale
Dolente alla situazione italiana e vero noi abbiamo una debolezza e non contribuiamo cento a fare avanza invece quello che si dovrebbe fare un miglior utilizzo finalizzato dei fondi
Ma mettiamo pure che in questo momento non si riesca aumentare la quantità di risposte le risorse europee disponibili per investimenti e fini occupazionali ammettiamo
Politicamente così
E e almeno l'ultima finalizzazione migliore delle risorse esistenti fondamentale e viceversa questo facciamo fatica ad andare
E vedete il fatto che i segnali siano più
Meno positivi a livello di regioni mercato italiano di quanto non lo siano c'è qualche maggiore
Miglioramento in a livello nazionale e pure un punto di preoccupazione perché non solo in Italia non sono sicuro ma credo che anche in altri Paesi sia questo noi stiamo andando verso politiche del lavoro che saranno sempre più le centrata sul territorio per cui abbiamo in realtà un'altra scalare avremmo lega Yves Klein strategiche europee e se non altro
Con in più l'influsso della competizione globale quindi i fiumi strategie che saranno determinati indirettamente a livello molto più suo pari di quello nazionale
E poi la gestione delle politiche del lavoro sarà fatta a livello territoriale e livello e il livello nazionale in prospettiva diventa una specie non dico una cinghia di trasmissione
Ma uno
Poco più che un punto di snodo
Un punto dove si stabiliscono
Delle
Si fanno appunto lì
Dei passaggi tra l'altro si tramutano in in messaggi generali in poi in input per politiche che ripeto si fanno a livello territoriale questa nota una tradizione che già in atto fortemente non
Il Consiglio dei ministri del
Scorso abbiamo approvato una legge delega che in Parlamento perché prevede un decentramento forte sì su tutte le politiche del lavoro sostanziale
Anche su altre cose
Quindi lo dico perché questo creerà ulteriori
Complicità in una materia che su cui abbiamo delle analisi abbastanza buone perché però non non pacifica ma implementazione cioè noi assumiamo che le politiche e le analisi le strategie di catene Vianello siano strategie
Da preferire rispetto ad altre diagnosi errata Patrizia eterno
La in grado c'è un articolo visto anche quanto è stato
è stato fatto
Poco vi è comunque la complessità dell'applicazione è notevole anche con le migliori di strumentazione vediamo paesi come Francia e Germania nel caso dell'Italia io l'ho citato non per niente all'inizio questo problema dei fondi
Il lei difficoltà note della pubblica amministrazione italiana
Costituiscono uno dei
Dei punti più difficili per proseguire in una strada che identificata ecco per dire due cose invece non volendo farla lunga sullo stato della
Nostro impegno
Per il Piano del lavoro posso dire che
Noi vogliamo
Dare una prova che crediamo la convergenza e quindi al potere impostato un una serie di Pistelli intervento per l'occupazione che sono in linea con le indicazioni europee di cui sopra
Anzitutto per il metodo perché noi riteniamo che proprio perché un po'problema Complesso
Non è Emilia hanno nessuno ha il bandolo
Cioè interventi efficaci in materia di occupazione richiedono un
Concordia di intenti autorità centrali poi anche moralmente sovranazionali locali parti sociali
Quindi i sindacati prese d'Italia di vario tipo divario settore quindi questo metodo che stiamo usando
Sia nel nel nel negli incontri che abbiamo in questi giorni a
Palazzo Chigi
E sia sul territorio perché la pratica dei degli accordi dei patti
Per l'occupazione su alcune aree già una pratica avviata
Concorsi anche con voi
Indici di successo non abbastanza come numero e come quindi come massa critica
Ma anche lì si vede che mettendo insieme le i protagonisti la possibilità di creare effetti
Ali sulla crescita e l'occupazione maggiore abbiamo da tempo abbandonato l'idea che la crescita basti e quindi ci vuole invece non solo non basta a crescere economiche comasca neanche il FIAT politico che qualcuno una volta pensava
E mi occorrono istituzioni società civile eccetera
Sulla noi abbiamo due problemi le piste che abbiamo messo in in in atto di per la confronto perché su stanno procedendo sono poco e le che si inizia con i punti di esserne
Qui abbiamo delle difficoltà dei punti significative per esempio le le infrastrutture investimenti in grandi opere abbiamo problemi veri sia di sì certo di risorse ma direi che in questo momento non contattare anche la situazione noi non possiamo immaginare di a vedere molte risorse aggiuntive su questo punto
Siamo però da di utilizzare
Risorse
Troppo tempo
Inutili per troppo tempo inutilizzate e abbiamo soprattutto da a finalizzare
Gli interventi compiuti certezza velocità in assoluto e certezza di Termini una un altro che le cose che si dicono sempre
Che per render questi investimenti utili poi a creare ambiente come si dice quindi a fare arrivare investitori perché questo è uno degli obiettivi fondamentali
Sì metteteci pure cinque anni meglio se se ne mettete uno ma che i tempi siano cioè
E che viceversa questo è
Motivo di difficoltà
C'è una questa una prima pista la pista formazione e ricerca
Che sfilata che stiamo va be'usiamo buon punto nel confronto con le parti è un questione
Anche se a meno di risorse e più di
Al organizzazione e noi noi abbiamo un potenziale di
Di inumano di risorse umane nel nel mondo della scuola e dell'educazione anche professionale notevole poco bis
Disperso ma notevole
E il l'obiettivo è di di fare una revisione del sistema cercando di rendere sistematico quello che attualmente invece è un un arcipelago di iniziative formative anche di ricerca quindi anche qui
Un grosso problema di ingegneria istituzionale poi cooperativa sociale siamo fu questo molto credo decisi Como governo abbiamo anche un punto con un sostegno molto convinto da parte degli altri protagonisti
E sarà una grossa sfida implementativa sulla gli altri due tre questioni che che stiamo affrontando cioè di le aree di crisi incentivi la flessibilità e l'orario
Ci sono nodi
No di non da poco
Direi uno che ne vale
Italia spaccata in due come quindi abbiamo una grossa divaricazione territoriale sul
Perché la disoccupazione giovanile non è la stessa cosa della disoccupazione comincia a diventare quasi altrettanto grave dei inquilini mezza età insomma dei disoccupati di lunga durata e poi il particolare del personaggio quarantacinque anni
E e le donne sempre come dire pervadono il tutto perché
Informo dunque come prove sul tetto più gruppo critico
E qui è un punto non molto risolto neanche nel dibattito mi pare ovvero avendo risorse limitate anche capacità organizzative limitate
Come dire quindi distribuirà quindi incentivi anche le stesse flessibilità per assi teorizzazione per zone territoriale e per VB
Vediamo degli esempi
A parte gli investimenti in infrastrutture ma anche le aree di crisi che sono si presentano con il modo diverso nel in alcune situazione del nodo neppure la crisi c'è da riconversione e nelle zone del Mezzogiorno altrove invece è una crisi di altro genere scesi da deserto produttivo
Ma qui
Quanto Corsa privilegiamo
E c'è un bel ritorno una specie di dibattito non voglio dire di litigio tra meridionalisti di un certo tipo e e invece generalisti o comunque insomma
E ma nelle stesse nelle stesse queste mini incentivi recessività fino a che punto è ovvero utile
Legittimo chiude
Misurare gli incentivi e le flessibilità diversamente tra nord e sud o viceversa vinti decidere noi vogliamo puntare sono sul il contratto di formazione lavoro ed apprendistato in modo massiccio per riassorbire
L'occupazione giovanile puntiamo moltissimo lì una formazione lì incentivi lì e poiché il quarantacinquenne ci pensiamo fra qualche anno
Sono solo queste ho citato questi nodi per dire
Proprio di di strategia occupazionale per citare quelli che sono passano attraverso qui non è che
Sono poi punti su cui c'è l'ideologia sindacale ma a parte l'ideologia imprenditoriale alate ci sono anche aree in cui chi c'è un po'di molta ideologia residua come a mio avviso sul charter poveri di di diffusività io continuo a non capire per chi fa tutto questo
Fast per usare un po'più sul lavoro interinale proprio non lo capisco bene né da una parte né dall'altra
Ma invece nelle altre questi punti che ho citato sono effettivamente punti di di corsa
Certezza che comunque ricerca dedicata che stiamo cercando di
Mettere a punto rapidamente perché vorremmo
Per finire la confronto intorno agosto primissimi settembre immobili poi avere un pacchetto che sia
Complessivo ci sono un paio di cose riceverà su cui forse cioè una maturazione
Che lascia bene sperare
L'idea che occorre orientare un grosso sforzo verso quello che conta regia ma europeo si chiama i nuovi bacini di impiego cioè questi settori
Insomma
Aria di quanto quanto costa un posto di lavoro a alla FIAT di Melfi quanto costa un posto da buone artigianato veneto quanto costa un posto di lavoro di un infermiere che assiste un vecchio in campagna quanto costa un posto di lavoro per fare la manutenzione di una di una chiesa piuttosto che di una ecco insomma noi abbiamo abbiamo fatto o ancora questo tipo di ragionamento in modo aggregato abbiamo dice da riorientare le attenzione le risorse
Un po'anche nettamente verso perché fare lavoro di cura di manutenzione
Di valorizzazione dei beni artistici culturali eccetera Qui c'è quindi cioè un mi pare una forma anche qui una consapevolezza maggiore il problema è come come organizzare in modo ottimale sono da voi
Tipicamente dispersi
E che
Si si rifà è comune di Vattelapesca si fa i suoi tre lavori socialmente utili quello di Napoli se ne fa tre mila
Va bene ma non benissimo cuore pensare a una regia può più l'efficacia di questa grande prospettiva
Potenziale aree di sviluppo dell'occupazione sull'orario lavoro altro punto
Molto
Il c.t. solo da tanto tempo ora mi pare forse forse un po'meno ideologizzato guardato con più pragmatismo
Credo che c'è venga convinzione che la questo è un tema vero che la tendenza redistribuzione e
Alla riduzione è una tendenza che c'è che va sostenuta tempi e modi sono molto da vedere
Credo che il nessuno pensi più a una come di intervento generalizzato legislativo c'è un mix di legge comprato anche vocali sequestro diciamo ma in tutti
Il problema è anche qui di quanto vogliamo puntare su questo strumento
Sapendo che le possibilità di ridurre l'orario di flessibilità lo sono diverse a secondo delle condizioni produttive voglio dire nel pubblico impiego non è lo stesso che nella Zanussi di di Treviso aveva fatto un accordo con trentaquattro e mezzo piuttosto che a Bologna piuttosto che a Maratea cioè ci sono situazioni molto diverse allora anche qui si tratta di vedere e lo discutiamo in questo periodo
Come quanto applicare di forza su una terrena o che è fecondo ma che è molto accidentato
E quanto invece lasciare su altri petali io sono per la tastiera multipla questo dell'occupazione è un
Terreno di politica tastiera vasta quindi l'unico dubbio che ora
Quello di evocare una provocazione
Giustissima ma come tutte le provocazioni è una provocazione dice sentire non come dire lasciamo perdere tutte le altri tipi di sostegno all'occupazione che sono ti ti porge generalmente genericamente assistenziali
E siccome sono tanti soldi vero invitiamo tutti
Nella tutti sostanzialmente nella riduzione di sostenere la riduzione dell'orario e è una bella provocazione noi probabilmente non non potremo non potremo fare questo però terreno resta comporta
Siamo siamo impegnati l'Italia il problema dell'occupazione
Ho euro ottimisti o equo pessimistiche siamo ce l'ha sul tavolo con particolare drammaticità
è una priorità assoluta in questo momento del Governo e delle parti sociali lo dobbiamo affrontare in fretta siamo impegnati speriamo che settembre
Sia un mese positivo grazie
Grazie signor ministro
Nello svolgimento degli interventi che seguiranno terremo conto anche della partenza degli aeroplani
Io
Voglio dire comunque di dare la parola per il primo anno dottor Emilio gambali gli occhi segretario generale della Confederazione europea dei sindacali
Che anzi è per una volta non ho nessun aeroplano da prendere ma questo solo per una volta ma questo naturalmente non mi impedirà di fare solo qualche rapida osservazione molti sono i temi sollevati dalle rivista e dal presentazione di speciale come l'intervento di tre o quindi faccio una scelta unicamente di riferirmi allo stato dell'arte per quanto riguarda momento europeo attuale
Non c'è dubbio che non passa al vertice discutere di capi di Stato e di governo che non si dica che la disoccupazione la questione cruciale
Sì non c'è nemmeno il dubbio che questo non fanno seguito per il momento decisioni come dire altrettanto determinate
Eppure si potrebbe operare
Si potrebbe operare perché se è vero che l'Unione europea e vive una curiose contraddizione affermare
Tra i suoi obiettivi di fondo un alto livello di occupazione e non avere poi e ancora articolato nel trattato
Strumenti politiche seggi procedure che permettono veramente di affrontare a fondo questo tema è pur vero che politicamente
Come prova esserne in qualche modo se ne esiste la volontà ci sono attraverso nella convergenza dei dei qui degli stati membri
E sotto lo stimolo della Commissione come del Parlamento europeo come delle parti sociali in ogni caso il sindacato europeo cose si possono fare e tuttavia ci si scontra
Una situazione dove cessi una tendenza un ripiegamento nazionale come veniva detto c'è un problema di risorse che viene messo in campo con grande forza c'è anche una discussione diciamo pure su un problema proprio di competenze
Da qui partirò proprio da questo ultimo per dire che è molto importante che la revisione del Trattato risolva una volta per tutte questa questione della contraddizione tra obiettivo dichiarato in assenza di strumenti quindi la necessità che nel trattato la politica dell'occupazione trovò abbia un trattamento diciamo che sia tale da farla intervenire come elemento di riferimento nella convergenza delle politiche economiche le determinazione di queste politiche questo ci sembra assolutamente decisivo
E in questo senso
Mi pare di poter essere d'accordo con il ministro Treu quando dice che qualche apertura si è fatta a livello del negoziato dell'acido oggi ci sono sul tavolo delle proposte compreso la proposta
Della governo italiano che vanno nella direzione di definire la politica dell'occupazione la politica di interesse comune quantomeno oggi non lo è
Voi avete un integralista l'articolo tre del trattato la comunità europea di politiche comuni o di interesse comune non c'è menzione dell'occupazione e poi introdurre un vero capitolo per l'occupazione
Che senza riaprire la discussione sulle sull'Unione economica e monetaria dovrebbe però in parallelo alle disposizioni sull'unione economico monetaria fissare una forte elemento di convergenza per quanto riguarda le politiche dell'occupazione e nella quindi questo mi sembra uno dei nodi strategici dei prossimi mesi dei prossimi mesi se vogliamo come dire
Ritrovare forte nella costituzione della carta costituzionale quindi al mandato politico alle istituzioni un elemento di riferimento che ci Barbetta di lavorare in futuro con più forza in questa direzione
Però la questione già oggi con il liceo e può essere affrontate e la le proposte chimica iniziali DS
Solo un'indicazione unificazione un'indicazione precisa
Qui però ci si scontra di fronte a una questione che quella che è emersa anche a Firenze dove la proposta per il patto di fiducia per l'occupazione del presidente Sante diciamo pure la verità il primo tentativo dopo l'esercizio
Di grande valore politico intellettuale del Libro Bianco Milano
Patto non a questa pretesa ma insomma di traduzione più operativa di una traccia
Di dire azione e di tutti i soggetti e qui sta forse il merito maggiore
Voler chiamare a contribuzione mettere contribuzione a tutti i livelli compreso quello europeo tutti gli attori istituzionali politici ma le parti sociali le entità territoriali perché no
E non ha ricevuto dal Consiglio di Firenze questo è cosa nota quell'esplicito sostegno politico che alle ora su questo le nostre critiche su hanno anche sollevato delle reazioni ma insomma è pur vero che da da Stoccolma
A a Madrid l'interi l'intera stampa europea tutti come elettori europei hanno detto ottima la presidenza italiana purtroppo malgrado la presidenza italiana si è comportata correttamente
Fallimento sull'occupazione aprire
Quindi non è un eccesso di critica
Consentitemi questa questa questa Palizzi da da parte degli incontentabili sindacati europee e che effettivamente il consiglio di Firenze non ha capito che questo tipo di approccio del patto nel processo per un patto per il lavoro meritava un sostegno politico chiaro esplicito tale da dire alla Commissione vai avanti
Chiama tutti a raccolta ed espressione speriamo lo voglia fare e da quanto sappiamo noi anche tre euro confermano la presidenza irlandese per noi e quindi voglio dire colgo questa occasione per dirlo
Formalmente per la Confederazione europea dei sindacati la proposta di Santer sempre sul tavolo e noi siamo pronti assume la nostra parte di responsabilità ma chiediamo naturalmente alle istituzione ai governi sta di fare la loro e qui viene un'altra questione che la questione delle risorse e siamo stati accusati dire va be'voi avete confuso il patto per l'occupazione con le reti transeuropee
Il fatto che a Firenze non si sia deciso su reti transeuropee porta a dire che non si è deciso sul fatto non è la figuriamoci se noi vogliamo ridurre alle reti transeuropee
Un processo come Rieti un patto per l'occupazione come dicevi tu Tiziano momento fa chiama in causa una pluralità di politiche di interventi e certi compreso aggiungerebbe mai dimenticare anche una politica macroeconomica favorevole all'occupazione perché se non abbiamo questo quadro è vero che non basta da sola ma senza questa mi sembra problematico realizzare tutte le politiche attive che sono necessarie va bene
Dice vi siete confusi non ci siamo confusi ma eppur curioso che nel momento in cui l'Unione europea
Chi ama le parti sociali a un impegno un patto per il lavoro l'unica proposta che presenta la commissione al Consiglio per dire diamo un segnale che vogliamo praticare una politica di investimenti tra parentesi poi a medio-lungo termine in favore la competitività del sistema europeo le grandi reti trans transeuropee e anche indirettamente in funzione di promozione del lavoro almeno di creare condizioni di lavoro non si riesce a fare una singola decisione ricorderò per un momento che il progetto iniziale il dialogo sull'esito delle europee
Evitate ha via via smantellato a ogni santo Consiglio europeo e soprattutto ogni riunione del consiglio Ecofin
Tiro la vostra attenzione su il fatto che la costituzione materiale dell'Unione Europea dato all'Ecofin un potere nuovo risulta nella conclude dalla costituzione
Diciamo poco male della stessa Unione europea è stato via via ridotto e insidiosa del sia ridotto a chiedere un miliardo
Di e Cook dopo verrà chiesto due a febbraio ci ogni semestre si scende del cinquanta per cento e anche di fronte a questi che sono Peanuts
è è stato detto no no come è stato detto si dice mai no e questo non può che frustra più che altro è stato rinviato a un apposito gruppo di lavoro che riferirà all'apposito Ecofin il quale ma insomma voglio dire
Questo è più che altro unto
Diciamo certo politico un'indicazione di marcia che pure dentro una politica chi si ispira al rigore
E su questo vengo fra un momento B occorre lascia e i margini per una politica di sviluppo cioè il la vera questione quali siamo confrontati è che si è data un'interpretazione ultraortodossa dei criteri di convergenza di ma la politica monetaria diventata la dominante quando è solo una componente della politica economica e e e di sviluppo e di fronte a questo ostacolo il cemento dopo tutto si infrange oggi quello di cui abbiamo bisogno secondo me è un riequilibrio del policy mix per dire così per la poi continuare a perseguire quella politiche di risanamento della finanza pubblica il conto dell'inflazione che per la verità qualche risultato l'ha già dato
Il medio europeo anche fortunatamente nel nostro Paese e quindi l'autorità monetaria qui ha già cominciato a rispondere a queste novità ma secondo noi l'autorità monetaria europea non ha esposto con la velocità necessaria ai Agli miglioramenti che già erano intervenuti in questo campo per rilanciare lo sviluppo se noi non abbiamo questo riequilibrio per cui si continua su una linea di rigore
E tuttavia si tiene presente che questo rigore non può essere l'unico punto di riferimento
Ma che la questione del ripresa dello sviluppo specie in una frase in una fase che qui ho sentito dire stagnazione ma insomma parliamoci chiaro
Rischiamo fortemente una recessione e e e che renderebbe molto pericoloso continuare le stesse politiche allo questo è il punto che bisogna riequilibrare questo dice anche il Patto per il lavoro
Prima di dire altre cose sulle politiche strutturali ho già detto sulle politiche del nord dal mercato del lavoro
Su questo punto mi pare evidente che non può non esserci una responsabilità delle parti sociali e noi l'abbiamo e spread
Proprio in questi giorni abbiamo deciso di rispondere come parti sociali alla proposta del Patto di lavoro per lavoro stante a cercando di articolare una serie di risposte da dove la il documento Santer interpello le parti sociali
E non solo abbiamo deciso di avviare a settembre la trattativa per il sul part-time per una regolazione europea del e anche mi sembra anche questo un elemento importante per una modernizzazione del mercato del lavoro per una flessibilità positiva abbiamo o a palmo stiamo pensando per quanto riguarda il problema dei giovani dell'inserzione dei giovani e della formazione altra questione chiave ho sentito evocare stasera
Con convinzione ma anche giustamente
Con qualche rilievo più critico la pista riduzione dell'orario su questo purtroppo il padronato europeo non è per ora disponibile a cercare di individuare come dire un quadro di riferimento europeo che potrebbe aiutare forse a sviluppare i dibattiti e le iniziative all'attore devono svilupparsi
Sono d'accordo nel livello più decentrato possibile ma dentro una logica di riferimento ma anche questo è una pista assolutamente da percorrere e di arresto mi sembra che le sia l'intenzione non per decreto ma certo facendo però ricorso a una strategia negoziale che aderendo alle diverse realtà produttive o di servizio Fossa
Dare delle risposte somma formazione ripartizione riduzione dell'orario solo forse i due punti più forti delle politiche attive del lavoro poi ce ne sono altri
Queste devono essere sviluppate sul piano europeo ma non sul piano nazionale più decentrato ancora ma crediamo necessario appunto che l'Unione sia in grado di dare un inquadramenti un orientamento tutto questo la cornice necessaria viste i livelli di integrazione di mercato che si sono sviluppati e la comunanza degli interessi
Ma anche in ragione del fatto che l'Unione stessa pur nei suoi limiti di bilancio che conosciamo
è della possibilità di indirizzare in un modo o nell'altro le risorse disponibili e forse anche di crearne di nuove ma questo ci aprirebbe tutto un altro discorso credo che abbandonare la proposti Dell'Orto di permettere l'Unione europea di reality di raccogliere attraverso prestiti sul mercato internazionale delle risorse per fare a livello europeo quella politica
Passatemi il termine non è una bestemmia keynesiana che ormai i singoli Paesi non possono più fare
Questo qualcuno ci dovrebbe spiegare perché a priori escluso che l'unione possa lei realizzare quanto i singoli non possono più per i leader indebitamento
Un'ultima battuta
Il direttore dell'ufficio tutto Salimbene diceva all'inizio è un problema grave i cittadini
Beh se vogliamo avvicinare l'Unione europea ai cittadini credo che la prima risposta è quella come è stato detto una risposta sul lavoro è una questione di credibilità del progetto dell'unione francamente anche di credibilità all'unione monetaria fra parentesi è una questione a termine se non risolta di legittimità stessa del progetto europeo
Ne sono perfettamente convinto dolore rabbia Baglio grazie tutto a tutti
Papà un volto
Prego la dottoressa Pavan pop come sapete il perché era la Direzione Generale Affari sociali della Commissione europea
Grazie
L'onorevole speciale il ministro Treu anno fa ha notato un pollo lo scenario di sfondo a a livello europeo la commissione da tempo cerca di portare il tema dell'occupazione sull'agenda politica dei quindici paesi membri
In un processo che è stato ricordato si presenta come un continuo cronologico è logico dal Libro bianco di dell'ora i vari consigli
Europee I.S. incarna il primo Firenze per ultimo al tatto del presidente Sante
Qualcosa si è fatto il ministro ha parlato dei piani pluriennali per l'occupazione
Di questo sistema di monitoraggio che dei dei progressi realizzati che è stato affidato alla commissione europea
Certo non stiamo ancora parlando possiamo ancora parlare di un processo di concertazione delle politiche del lavoro ma certi strumenti sono già a disposizione degli stati membri
Possiamo parlare di nuovi investimenti possiamo parlare anche Investimenti già esistenti di strumenti già esistenti e di loro utilizzo più o meno centrato il il Fondo sociale europeo uno dei fondi strutturali di cui parlava l'onorevole speciale all'inizio
Può essere considerato come un un vero strumento di intervento a sostegno delle politiche attive del lavoro
La programmazione attuale de il quadro legislativo attuale consente tutta una panoplia di azioni di progetti di interventi che nel passato non avevamo conosciuto né in Italia né in arresto dell'Europa
Quindi le le opportunità che vengono offerte in materia di sviluppo delle delle delle risorse umane sono sono ampie vanno al di là di quello che è stato per anni tradizionale impegno de il fondo sociale in materia di formazione professionale
Qui i contrari si possono ora l'finanziare interventi di creazione di lavoro autonomo interventi di ricerca di alta formazione servizi e azioni di orientamento professionale sostegni al mobilità geografica e territoriale sviluppo di sistemi di anticipazione dei fabbisogni formativi
Quindi una panoplia un di di di di azioni di interventi strumenti che estremamente ampia
I programmi comunitari spingono il raccordo tra formazione professionale e interventi di politica attiva del lavoro
Stiamo passando da un'accezione del fondo sociale di semplice strumento nell'ambito formazione professionale
Ha un'eccezione più ampia del concetto di viaggi di sviluppo delle risorse umane
La formazione continua a essere l'elemento centrale di questo strumento ma non è elemento esclusivo e soprattutto ci stiamo allontanando almeno potenzialmente da da quell'orientamento che la formazione aveva preso negli anni ottanta e novanta di semplice ammortizzatore sociale
Questa strategia programmatoria che la commissione ha cercato di spingere in Italia come negli altri paesi membri
Porta alcune conseguenze nel sistema della formazione professionale in Italia dunque la prima conseguenza è quella della necessità di riqualificare il sistema dell'offerta formativa del nostro Paese che e per il momento scarsamente capace inadeguato se volete affrontare tutte queste sfide difficili e complesse che vengono presentate prodotte dai mutamenti economici e sociali
Anche nel nostro Paese
Quindi si tratta in particolare di attrezzare
Il sistema ha una concezione nuova dell'azione formativa
Che non deve intervenire soltanto per sanare a posteriori momenti di carenza i momenti problematici difficoltà quanto piuttosto dovrebbe agire in in direzione anticipative dei bisogni professionali del sistema produttivo
Questo cosa vuol dire cambiare il il modello organizzativo della formazione in Italia modello organizzativo che ancora se essenzialmente basato sull'intervento col suo Aleph
Intervento corso alle di derivazione essenzialmente scolastica
E i favorire approcci nuovi che siano basati anche sulle sull'utilizzo di tecnologie didattiche innovative quindi stage assistiti formazione a distanza ma anche e soprattutto su un percorso di formativi flessibili
Che rispondano ai bisogni del mercato del lavoro e che rispondano anche alle a quelli che sono gli le competenze individuali degli utenti
A fronte di questa ampiezza di interventi di possibilità dazioni fondo sociale mettere a disposizione dell'Italia e degli altri paesi europei
Un una massa importante di finanziamenti in Italia il i trasferimenti complessivi per i sistemi a novantaquattro novantanove
Corrispondono a circa dieci mila miliardi di lire quindi sono finanziamenti che muovo muoverebbero dovrebbero muovere muoveranno c'era ce lo auguriamo una massa di azioni di di di interventi di circa il doppio circa venti mila miliardi di attività
Questi sono un po'le tipologie le possibilità di intervento che il fondo sociale offre in materia quindi non solo di formazione ma anche di interventi attivi sul antipolitica del lavoro
Il il fondo sociale benché sia presente nel nostro Paese e ormai confinare il sì praticamente l'intero sistema di formazione professionale almeno regionale italiano
Si pone in essere son solamente come potenziale strumento qui politica attiva del lavoro potenziale perché come voi sapete come non avevo speciale sottolineava l'inizio
I problemi che i fondi strutturali ingenue fondo su sociale in particolare hanno nel nostro Paese sono ancora estremamente Complessi
Militari ancora Onlus insufficiente capacità quantitativa di Spesal
Ma vi sono anche carenze di tipo qualitativo
Le difficoltà che il fondo sociale incontra a un utilizzo efficace sono quelli sono le stesse difficoltà che ha incontrato non gli altri fondi strutturali
La prima difficoltà è forse una difficoltà di ordine culturale la programmazione europea una programmazione che procede per per obiettivi la logica di di spesi già in Italia una logica diversa una logica che marcia che funziona per capitoli di bilancio se volete e questo tipo di vinti d'impostazione
Si riflette a livello amministrativo e il politico in una difficoltà di ed il collegamento tra amministrazioni diverse noi lavoriamo in Italia soprattutto a livello regionale con con le con gli assessorati alla formazione
Questi assessorati sono spesso diversi dagli assessorati alle alle attività produttive e al lavoro sono dei mondi che non si parlano quindi noi continuiamo avere uno strumento che potrebbe essere utilizzato in modo molto complete fosse più flessibile ma che purtroppo per il momento ancora essenzialmente viene utilizzato come strumento utili per il finanziamento di attività di formazione professionale
Nel secondo e difficoltà per l'utilizzo del fondo sociale forse il la la frammentazione
Eccessiva dei dei programmi c'è tendenza realizzare un numero estremamente elevato di interventi ma di dimensione spesso minuscola contenuta in termini sia di utenza che di territorio
Mentre questi questi finanziamenti potrebbero essere utilizzati per per sostenere interventi significativi e innovativi che facciano sistema che creino sistema
Terzo problema è quello della limitata capacità progettuale dei soggetti titolari
Soggetti titolari di di queste di di di queste
Risorse comunitarie che si fanno che continua a farsi guidare soprattutto dall'Offerta formativa invece di guidare l'Offerta
Finanziando come dicevo prima essenzialmente interventi di tipo
Formativo e appiattendosi su formazione ancora una volta ancora e sempre di di base
Formazione di base essenzialmente rivolta a persone in cerca di prima occupazione quindi di giovani il problema della disoccupazione giovanile è stato sottolineato perché ha parlato prima di me certe un problema drammatico in Europa come in molte regioni d'Italia
Però questo non vuol dire che formazione debba continuare a essere anche la formazione per i giovani semplicemente formazione di di base come si intendeva una volta
Queste un po'e i problemi dell'utilizzo di questo strumento che dovrebbe essere uno per il momento forse lo strumento principale nel per lo sviluppo del risorse umane non l'unico risolve lo strumento strutturale per la creazione di occupazione perché tutti i fondi strutturali dovrebbero intervenire in modo massiccio
In questo in questo senso e l'articolo che è stato pubblicato a a firma di Paul Matisse nella rivista che ci ha presentato l'onorevole speciale sottolinea questo questo fatto
Detto questo quali sono stati i progressi che mi sembra abbiamo registrato assieme alle autorità nazionali italiane regionali italiani in questi ultimi nome in questi ultimi quest'ultimo periodo
Prima di tutto il funzionamento dell'amministrazione centrale in Italia amministrazione titolare del fondo sociale e e se sensibilmente migliorato in questi ultimi tempi le procedure di assegnazione del delle risorse sono diventate molto più trasparenti che nel passato
Grossi passi in avanti sono stati fatti dal punto di vista della disponibilità del cofinanziamento che fino a prima dell'arrivo del ministro tre ore era sempre un qualcosa di aleatorio e forse disponibile a fine di un percorso di programmazione mentre ora la la sua presenza è stata assicurata all'inizio ad ogni anno di di programmazione
Sono state attivate forme di assistenza tecnica d'appoggio alle amministrazioni centrali regionali che amministrano queste queste risorse
E questo è importante perché queste queste strutture d'assistenza tecnica e in invece di sostituirsi a quello che dovrebbe essere un po'il compito dell'amministrazione
Stanno cercando di far crescere dei costumi se volete programmatori e gestionali Diversi nelle amministrazioni che gestiscono il fondo sociale
Nuovi attori sono arrivati alla ribalta del del fondo sociale quindi noi lavoravamo fino al novantatré essenzialmente con le regioni adesso
Probabilmente ricominceremo a lavorare al cento per cento con la con le regioni dopo il mille immobile
Dopo il ivi prossimi cambiamenti legislativi ma per il momento abbiamo alla adiposi tra tra le i titolari del fondo sociale in Italia numerose amministrazioni centrali
Quindi il l'università la pubblica istruzione Funzione pubblica sono tutte titolari di risorse di formazione e di aiuti all'assunzione di di varie Formenti
Politica attiva sulle interventi politica attiva del lavoro che da poco da recentemente sono entrate nel circuito del fondo sociale
Per ultimo direi che una cosa che è cambiata in modo importanti questi ultimi tramite la partecipazione delle parti sociali
Sono entrare in parte alle si sono presentate come partner importante della comunità e dello stato membro nella gestione di queste risorse del questo è una cosa assolutamente nuova
Che sta funzionando direi più per il fondo sociale che per il fondo di sviluppo regionale e che sta facendo accrescere la dimensione culturale di questi interventi che stiamo finanziando nel Paese
Io vorrei chiudere con con una riflessione che si riallaccia quanto diceva l'onorevole speciale all'inizio cosa può fare il fondo sociale sul fronte dell'occupazione possiamo fare formazione possiamo fare altre cose
Il il patto di fiducia del presidente Santer parlava di nuovi bacini d'occupazione per la la ditta atti territoriali parlava di piccola e media impresa
Una cosa che mi sembra importante segnalare oggi e che è un segnale importante dal punto di vista politico è arrivato dall'Italia
Direi subito dopo il l'annuncio del patto di Sante per il fondo sociale riprendendo le idee che pur Matisse e il commissario fin aveva non espresso a nome della Commissione nel documento sull'occupazione e fondi strutturali riprendendo queste idee
Le forze sociali le amministrazioni titolari del fondo sociale in Italia hanno deciso di unire a riprogrammare delle risorse che donna erano stati impegnati finora di riprogrammare l
In programmi operativi che andranno a sostenere nuove iniziative
Di occupazione locale nuovi settori di occupazione per esempio in ambiti cultura servizi di prossimità
Ma anche ci saranno finanziamenti ai patti territoriali e al bacino ai distretti industriali nel Centro-Nord quindi mi sembra che abbiamo visto tutto una serie di segnali che mi sembra implichino che finalmente forse anche in Italia e forse
L'Italia per primo Paese per prima tra i quindici paesi membri cercherò di utilizzare il fondo sociale
Primo tra i fondi strutturali in materia di risorse umane cercando utilizzare tutte le opportunità che questo strumento offre sia dal punto di vista della formazione ma anche e soprattutto e sempre di più nel senso di strumenti in attività e di politica attività della prova
Grazie dottoressa Farnham volto avevamo intanto avete visto il ministro Treu purtroppo ha dovuto lasciare il CIPE impegno avevamo detto in precedenza che avevano tenuto conto che la partenza desidero tranne allora perché l'onorevole Bontempi invece il presidente della Commissione per libertà pubbliche e gli affari interni del Parlamento europeo avvenuto da Torino e deve ritornare a Torino lo faremo daremo subito la parola poi parleranno il dottor Arthur lì il tutto tra Cafiero e il dottore Airoldi
Io spero che tutti potranno trattenersi per partecipare al a un piccolo aperitivo che abbiamo organizzato nella stanza accanto
In vista di peso pregherei chi deve parlare di contenersi decimi
Sì più che l'invito devoto ciambelle aereo mi
Permetterà di essere molto breve
Io ho voluto chiesto di prendere la parola per dare un contributo queste iniziative interessanti anche per sostenere uno sforzo da un lato sostenuto dalla dall'ufficio del Parlamento europeo mi pare anche che del successo ma dall'altro dal dall'onorevole speciale e i dal diciamo dal suo centro da un lavoro poiché chi che è stato svolto in questi mesi e che credo meriti di mostrare come l'interesse per
Qualche politiche o qualche di promozione deciso di politico da parte del Parlamento non questioni di qualcuno sicuramente sul
Contributo mio va in una direzione precisa tre punti primo sulla riduzione di orario di lavoro
Io sono convinto che esistano tutti i problemi che venivano qui ricordati sia dall'inizio tre Emilio Carvalho giustamente l'atteggiamento del padronato credo però anche che ci sia un problema da parte
Diciamo delle delle
Delle forze di progresso in generale della sinistra in particolare di avere più convinzione io sono convinto che la convinzione sia ti indica in materia non riteniamo cioè che sia possibile
Abbastanza praticabile parente molto difficile questo è vero ma motivare spiegare che conviene ridurre l'orario di lavoro e probabilmente attraverso questo riuscì a creare alleanze
E ripeto una cultura diffusa maggiore di quanto oggi abbiamo perché il problema io credo che anche il sindacato viva
In mancanza di questa spinta di questa convinzione che è vero che gli imprenditori son contrari ma è vero anche che motivatamente se non che ne ha fatto un lavoro anche i operai anche i lavoratori temono di perdere salario
Temono cioè che rispetto ma condizioni già difficili salariale la riduzione d'orario di lavoro finisca poi i aggravare questa condizione allora
Per dirla in poche parole questa convinzione è uno dei punti politici
Che l'Europa può giocare non perché si debbano fare direttive europee in materia non credo anch'io credo che ci sia la contrattazione credo però che quella sede sia una sede attendibile intanto di pratiche utili l'Olanda è un Paese laddove si è ridotto le ore di lavoro c'è un rapporto Rocca
E dove la disoccupazione è rimasta dei livelli molto più bassi che la media europea siamo sul sei sette per cento pur avendo un'economia un'economia molto dipendente al commercio estero quindi colpita ha colpito dalla concorrenza e competitività internazionale
In secondo luogo perché la cosa che veniva qui ricordato da tra con provocazioni voglio rafforzare che è quello che le spese per la disoccupazione sono molto attenuano le calcoliamo non siamo capaci monetizzare ma sono molto alte fatto una Ostuni conclude al novantatré da le spese per la disoccupazione
Intese sia le spese concrete per pagare strumenti di ammortizzazione sociale sia le quello che non viene incassato insomma fiscalmente attorno al quattro per cento del prodotto interno lordo a livello europeo e quindi tanto quindi è un terreno insomma che importanti convinzione mi limito a questo perché voglio stare in tempi molto ristretti però tutto ciò ha evidentemente non aggiungo ancora un'annotazione sul lavoro straordinario anche qui impraticabile un azione estremistica che dice
Sostituiamo lavoro straordinario pensarono di lavoro però il fatto che quasi il quattro per cento di nuovo dei posti di lavoro tre milioni ottocento mila di posti di lavoro potrebbe essere coperto dall'attuale monte ore straordinarie dice che c'è un problema ecco dice che c'è un problema e che durante questa convinzione sul piano politico
Ci potrebbe anche permettere di riorganizzare un po'tutto il nostro sistema la ridistribuzione ci dice riduzione si dice redistribuzione
Quindi anche principio di riorganizzazione del nostro sistema e società
Secondo punto
E quello che che cerchiamo nel nostro gruppo in particolare
Di insieme alla riduzione del lavoro di sostenere di spingere la questione del terzo settore va la dottoressa Paola lo ricordava su molto contento anche notizie che chi mi ha dato spero anzi potrebbe approfondire in qualche occasione qualche altra iniziativa perché imparino molto importanti
Voglio solo ricordare per quanto riguarda il terzo chiamato in vari modi io preferiamo chiaro terzo sistema per definirlo un un sistema diverso dal sistema mercato sistema Stato
Anche qui senza enfasi sapendo che devi uccidevano usare molte politiche però è e la risposta i nuovi bisogni viene molto di e non ho bisogno sono dei bisogni tra l'altro che si presentano per loro natura come collettivi ma non si presentano più soddisfacibilità molto da una prestazione generalizzato uniforme come quella che tradizionalmente ha dato lo stato sociale
Ci sono soddisfazioni più locali come dire più specifiche più di ambito più di collettività
E ci sono dei contenuti che sono quelli che venivano ricordati anche nel nel benemerito studio della con commissioni sulle iniziative locali per l'impiego
E ci sono dei dati anche quantitativi che mi paiono interessanti io guardavo Quickly voglio dare per chi fosse interessato anche sì più o meno ci conoscono incremento questo studio della John Hopkins University che chi Ranheim soprattutto la la cura come vi ho fatto Torino l'iniziativa sul terzo settore
Di un certo interesse a marzo noi dico riorganizzata io con con altri con molte delle organizzazioni del terzo settore e lui veniva venivano dei dati ciò che indicativi comunque indicative interessanti
Le imprese del terzo sistema hanno contribuito negli anni ottanta
Ad un aumento dell'occupazione
Tarim in tutti i Paesi presi in esame poi giro qualcuno in particolare al dodici virgola sette per cento di aumento rispetto a quanto è stato dato degli altri settori economici è chiaro stati settore anche nuovi quindi spiegabile perciò però con degli indicatori per le affinità nella crescita di occupazione all'interno del terzo sistema
è stata valutata intorno al trentanove per cento rispetto al sette virgola quattro de insieme con il questo perché tale era più indietro non c'erano tradizioni martire come c'erano in Germania o negli Stati Uniti o in la stessa Gran Bretagna però per dire che qui siamo in settori in cui è possibile furente mobilitare anche risorse creare attorno i bisogni
Ci crei dumping sociale mi pare del tutto evidente ma mi pare anche che sia in corso una maturazione da parte lo stesso terzo si schiantano giocare per giocare sporco però giocare poi spalle comunque Ronaldo terza e ultima considerazione
E mi sembrava di dover fare e questa però del patto fra generazioni
Mi sembra cioè che nella scelta degli strumenti
Per la per posto all'ora che non c'è uno strumento solo
Posto che vanno usati molto strumenti posto che credo vada data una sottolineatura particolare alle iniziative in grado di rispondere strutturalmente cambiamenti strutturali per questo una riduzione Donald amore centrale
Credo che vada tenuto in conto una mutazione profonda e che a cui si deve rispondere ripeto con con quello che viene chiamato da molti il patto fra generazioni
Il problema disoccupazione giovanile insomma prova soprattutto di una un'anomalia registe locali tutti anche le famiglie specifiche stanno sempre più famiglie i giovani
Protetti di più certamente di prima e sempre meno perché non sanno hanno paura di mettere piede fuori tutto sommato volare fuori molto più difficile motrice trovare cioè le condizioni per potersi realizzare per potere lavorare soprattutto e da questo lato quindi di Investimenti estensivi rispetto all'occupazione sono un po'le chiavi le chiavi di volta dovremmo distinguere il più nessuno non voglio entrare nel merito di io le natiche anche comiche che non sono neanche molto forse in grado di fare però tra gli intimi nascente delle politiche pubbliche tra gli investimenti intensivi rispetto occupazione
Rispetto a quelli estensibili
Per differenziarli i primi sono quelli che aumentano la produttività ma sono molto afferenti solo al segmento pure importante dello stare su un competitività internazionale gli altri invece pur avendo queste caratteristiche
Mi erano di più a incorporare quantità crescenti tra poco riceve anche per loro scegliamo di occupazioni con più quantità di lavoro no con più componenti lavoro mi sembrano mi sembra un i versanti su cui lavorare finisco sui fondi strutturali
Sulla flessibilità ha ragione Treu io credo che a questo punto occorra distinguere occorra ragionare in maniera abbastanza pragmatica sulla flessibilità però sapendo che mi spiace che non ci sia più convegno sempre fatto Torino lui stesso ci disse che la flessibilità serve ad aumentare l'occupazione
E anche di un preavviso queste
Caro ma è un modo per rendere più fluido il mercato di lavoro ma e dimostrato che non è questo ce n'è il punto non è comunque un punto significativo di O metro occupazione allora anche la flessibilità ma sapendo che non è quella la risposta Scano me peripezie non ci sia Treu ma lavoro interinale sostituisce altro lavoro insomma
è vero che forse lo rende più facile ma è anche vero che nelle qualità poi finale non è una manovra così così forte ultimo sui fondi strutturali mi sembra che anche anche la discussione di oggi vada dato molto rilievo a questo punto è vero che in Italia e le minacce che si stanno pensando che diminuiscono i fondi o che non ci vediamo più perché ero vice mutare forse a bene vedere non spaventa nessuno visto che non abbiamo saputo usare Rettore drammatico perché potrebbe invece spaventare il nostro essere Europa a nostra capacità di avere un'identità vere anche ripeto una una capacità contrattuali e ciò che i cambiamenti sono avvenuti però fa molto bene Roberto speciali appoggio totalmente e anzi credo che anche da parte del Parlamento si faccia un po'poco invito a fare altre iniziative
Su questo e lo sosterrò come presentatrice regionale ma come parlamentare perché su questo su questo punto sia molto molto più più decisi
In fondo alla le il contrasto è clamoroso tra
Posti di lavoro mancanti specie mezzogiorno e questa questa incapacità a spendere aggiungo quell'altra cosa un tempo ci potevano anche trascurare i fondi perché c'erano i fondi nazionale nessun ci son più e quindi davvero tagliarsi anche la corda
Così Cerrano anche quel piccolo deciderà sotto sotto di sesso Lucio qui si seduti mi pare una corruttrice miste che non possiamo permetterci che venga applicata battaglia anche politica
Grazie onorevole Bontempi
Dottor Tosi direttore anche a delle politiche di riequilibrio territoriale della Confindustria
Io riprenderei nei fondi strutturali perché ho ascoltato con attenzione quello che diceva la dottoressa Pavan l'ho ascoltato con attenzione quello che dicevano tutti credo che il dramma sia incombente oltre al fatto che ci verranno le risorse
C'è anche il fatto che quelle risorse che abbiamo
Non ne spendiamo creare occupazione significa fare investimenti
Investimenti vanno fatti in ambienti favorevoli per infrastrutture per condizioni di lavoro per per tutto quello che riguarda contratti di lavoro eccetera investimenti non si fanno non si fanno gl'investimenti industriali non si fanno investimenti in altre attività
Produttive non si fanno investimenti in infrastrutture
Sono anni che non vengono fatti investimenti
Non ci sono i soldi non è vero i soldi ci sono ce ne sono anche forse troppi perché ha i soldi dei fondi strutturali potrebbero essere aggiunti i fondi della ex sessantaquattro che ammontano a circa cinquanta mila miliardi o qualche cosa di simile
Più altri fondi sparsi che nessuno pensa di utilizzare perché tutti pensano a fare nuove leggi con nuovi fondi con finanziari eccetera eccetera
Che cosa si può fare per spendere questi soldi
A nostro avviso a mio avviso personale quello che può essere fatto
Direi un po'provocatorio quello che dirò è quello di togliere dalle mani della pubblica amministrazione i soldi ettari a qualcuno che risplende
Con quale metodologia anche individuabile facilmente individuabile perché basterebbe secondo le regole dei fondi strutturali scegliere a livello di programmazione dei soggetti attuatori privati
Lunedì pratiche dimostrazione di quanto dico esistono perché quando sono stati scelti i soggetti privati a livello di soggetti attuatori molti regionali
Ferrovie dello Stato
E Telecom siamo a livelli di impegni e pagamenti pari e se non superiore a quelli della media europea
Tutto quello che invece affidato assessorati per quanto riguarda giorni a ministeri per quanto riguarda i centrali
E a enti pubblici cosiddetti di promanazione ministeriale se volete i vari enti di sviluppo locali enti di sviluppo regionali non viene tranquillamente speso
Il perché sì forse varrebbe la pena di soffermarsi un attimo forse non vale neanche la pena perché lo conosciamo tutti pop Pitt DOCUP sonoro con libri dei sogni nessuno si pone i problemi quando li scrive di come verranno spesi soldi nessuno si pone il problema di dire allora lo fa luglio fra l'altro ma tutti dicono ci mettiamo d'accordo lo facciamo tutti questo è quello che succede normalmente siamo al novantasette
Inoltrato i soldi non sono stati spesi i soldi non verranno spesi neanche nel novantotto e nel novantanove e neanche nel due mila resteranno quindi non spesi qualche cosa come cento mila miliardi per il Mezzogiorno solamente non è più brillante la situazione al nord non è più brillante in merito poi i soldi insomma sono meno soldi e quindi meno grave ma non è più brillante
Merita invece i soldi destinati direttamente all'occupazione abbiamo parlato tanto sentito tante voci al nodo solamente una piccola cosa esistono solo due provvedimenti a livello europeo che consentono di aiutare l'occupazione
Uno è la direttiva del dodici dodici novantacinque che consente in che le aiuti ai posti di lavoro anche in assenza di investimenti
Nei territori dell'Obiettivo uno due cinque b
L'altro è la possibilità di incrementare l'aiuto per le imprese che investono attività produttive non solo imprese industriali
Con un contributo di sessanta mila ECU scusate il sessanta milioni trenta mila ECU per insomma dei dieci mila euro venti milioni per il nord a posto di lavoro aggiuntivo
Questi due strumenti che esistono ormai da più di un anno perché quella della direttiva il dodici dodici era nota anche l'anno prima e applicabile non sono regolamentati in Italia
Quindi dico
Anzio facciamo il contrario perché se voi leggete la la la famosa legge quattro otto otto quella che premia gli incentivi industriali quella legge dice che più occupazione si fa
E sostanzialmente chiedendo meno si ottiene l'incentivo quindi significa che invece di premiare chi fa occupazione noi chiediamo a Conconi fare l'altra occupazione però gli diciamo va in graduatoria se arrivi a vincere il gratta e vinci lo vinci perché c'è di meno soldi degli altri
Che è una cosa assoluta penso solo in Italia si sta ecco questi sono due piccole annotazioni ce n'è una terza sul fondo sociale mi dispiace che la dottoressa quando si è andata via perché mi sembra molto ottimista
Perché io mi sono assolutamente pessimista perché i primi bandi di gara per cose non gestite direttamente dai ministeri di Polo lauree brevi e quelle cose lì che sono usciti esattamente un mese fa
Quindi a due anni e mezzo dalla programmazione
Che sono dei bandi di gara che va assicura legge ci sia da mettersi le mani nei capelli
Perché non si sa bene che cosa vogliono non ci sa bene che cosa fanno sono invenzioni di qualche strano consulente che sa inventato qualche cosa di nuovo che nessuno conosce nessuno si anche lì al ministero del lavoro sarebbe bene che si mettessero in testa di andare a cercare magari negli Stati Uniti qualcuno che sa fare formazione dargli in mano i soldi e fargliela fare perché credo che questo sia l'unico modo di spendere bene i soldi dalla Comunità europea è anche quelli nazionali
Grazie a tutti
Per il governo cerchiamo in Europa ma se europeo è strano perché aveva fatto il bando di gara bando dei servizi
Si son tutti i regolamenti lo prendevo in America siamo tranquilli violato quell'americano e quindi comunque prendo attraverso intervento stimolante provocatorio il dottor Cafiero
Direttore del Svimez
No
A
Tale ricordato
L'occupazione
L'Italia è però concentrata territorialmente io vorrei ricordare preventivate dell'ultima rilevazione campionaria dell'Istat si riferisce ad aprile
Il tasso di disoccupazione nel mezzogiorno e del ventidue per cento risulta del ventidue per cento del nord o del sette virgola sette
Ferrante del centro nord e molto al di sotto della media europea del sud pari al doppio della media europea al triplo di cura dell'orto è vero che periodicamente c'è chi riscopre
L'esistenza di aree di lavoro irregolare di lavoro sommerso di economia sommersa e dice che quel ventidue per cento non è realistico e solamente apparente
Beh ritengo che intanto non è vero che sfugga tutta l'economia sommersa alle rivelazioni capitale dell'istante che sono condotte con gli stessi criteri e metodi che sono seguiti da tutti gli istituti di statistica europea
E poi
Se è vero che esiste
Lavoro nero io ritengo che questo non è che riduca la gravità del problema della disoccupazione è semplicemente un altro problema che si aggiunge a quello della disoccupazione quindi
Prende le cose più gravi non meno gravi
E pagare ricordare due cose la prima è che per ragioni meramente demografiche
La disoccupazione del Mezzogiorno se rimane così se la quantità di lavoro disponibile rimane quella attuale e destinata naturalmente ad aumentare perché solamente in base alla struttura telecamera popolazione meridionale nei prossimi dieci anni
Devo dopo le persone in età di lavoro frequenza i quattordici e i sessantacinque anni aumenteranno i quattrocento mila unità del nord solamente in base all'attuale struttura per età molto più vecchia nel Nord
Dei prossimi dieci anni le popolazioni in età di lavoro dovrebbe diminuire di un milione ottocento mila
E vorrei ricordare ancora un'altra cosa per dire che in fondo quel dato del ventidue per cento
Non è irrealistico e forse è ottimistico ed è una cosa che ha ricordato l'onorevole speciali lavoro scoraggiato
Nel Mezzogiorno
Soprattutto le donne non hanno speranza di trovare un lavoro e questo è l'unico motivo per cui non lo cercano e quindi non fumo figurano le forze di lavoro che non figurano fra i disoccupati basta un semplice calcolo si si applicasse alle classi di età del Mezzogiorno lo stesso tasso di attività che c'è nel Nord quel ventidue per cento sarebbe un trentatré per cento
Quindi la disoccupazione un fenomeno essenzialmente meridionale ed è un fenomeno grave non solo nelle sue dimensioni statiche ma perché minaccia di aggravarsi
Che per affrontarlo io non credo vorrei rovesciare un po'una cosa che è stata fermata qui cioè che lo sviluppo non crea di per sé occupazione e quindi c'è bisogno di una politica del lavoro
E vorrei dire che la politica del lavoro serve in un certo senso a potenziare gli effetti occupazionale dello sviluppo ma se non c'è lo sviluppo la politica del lavoro non può fare nulla
Oggi re sugli orari di agire sul testo i tempi di lavoro lo si può fare trovi lavoro c'è non dove i lavori non cioè e quindi quello del Mezzogiorno essenzialmente un un problema di sviluppo di è stato anche ricordato qui
Di creare le condizioni perché sia conveniente esercitare attività nel Mezzogiorno e quindi significa che nel Mezzogiorno ci deve essere un rapporto fra produttività dei fattori produttivi e costo dei fattori produttivi
Che sia non minore
Di quello che i competitori
Sostengono diciamo delle altre regioni del dell'Europa unificata
Ora per fare questo ovviamente si può agire o sull'operatore o sul denominatore del rapporto si può agire potenziando la produttività o diminuendo o contenendo il costo del lavoro una politica di sviluppo a lungo termine deve ovviamente agire
Potenziando la produttività quindi realizzando infrastrutture migliorando la qualità in generale delle strutture pubbliche
Potenziando l'innovazione che di cui non si è parlato ma che è fondamentale
E migliorando la qualificazione della manodopera e così via
Però appunto questi sono interventi cui effetti
Si manifestano necessariamente nel medio lungo periodo nel breve
Periodo occorre operare con lo strumento tradizionale degli incentivi per ridurre il costo del capitale e il costo del lavoro
E si è stato ricordato che le risorse di cui possiamo disporre sono poche sono poco per molte ragioni intanto perché destinare spero spendere di più anche per questo obiettivo importante che lo sviluppo regionale non sarebbe forse accettato dai contribuenti elettori italiani non è possibile perché siamo impegnati in una necessaria azione di risanamento finanziario
Che non è possibile neanche certo tipo di politica di sviluppo regionale perché incompatibile con le regole di concorrenza iscritta nel Trattato
Ma questo significa che noi dovrebbe utilizzare queste risorse in maniera molto più rigorosa ed efficiente e qui vengono le note dolenti io vorrei ricordare a proposito delle del del rigore una cosa che abbiamo sottolineato nel rapporto sul Mezzogiorno di quest'anno
Ed è questa che noi abbiamo delimitato alle aree depresse del centro nord con una delibera del CIPE del aprile scorso
In maniera molto più estesa rispetto a quanto avesse fatto una decisione della Commissione di un mese prima
Abbiamo delimitato aree ammissibili agli incentivi previsti per le aree depresse
Della cura la cui popolazione nel centro nord è pari a oltre undici milioni di abitanti è pari a oltre un tema circa un terzo della popolazione del centro nord e tra queste vi assicuro
Vi sono aree del Veneto dell'Emilia il cui tasso di industrializzazione quattro cinque volte quello medio del Mezzogiorno
In sostanza se mettiamo insieme due giorni aree depresse del Centro-Nord così come sono state delimitate
Gli incentivi per le aree depresse interessano più da più di metà della popolazione italiana questo significa un uso non rigoroso di queste risorse cioè significa che non assolviamo alla funzione che l'incentivo dovrebbe tra cui incentivo dovrebbe assolvere che quello di compensare gli svantaggi localizzativi di certe determinate anche se sono così estesi donando a più questo effetto
E vorrei ricordare un'altra cosa lo abbiamo abolito gli incentivi al lavoro abbiamo
Con una decisione del novantaquattro abbiamo abolito gli sgravi contributivi
L'abolizione verrà progressivamente poi anche la fiscalizzazione degli oneri sanitari e questo comporta certe dispari bus un aumento del costo del lavoro che non abbiamo calcolato mediamente del venti per cento io penso intanto che questa decisione è andata oltre quello che la popolarità
Giustamente si richiedeva perché così come erano gli scavi al tempo di determinate erano inammissibili per la comunità alla comunità avrebbe accettato io ritengo avrebbe accettato sgravi contributivi se fossero state limitati per esempio ai nuovi assunti e per un tempo limitato noi invece li abbiamo completamente aboliti
Forse non so può darsi che sia possibile introdurli comunque certamente qualcosa dobbiamo fare per contenere il costo del lavoro nel Mezzogiorno perché vedete lo abbiamo calcolato per molto il nostro ultimo rapporto che il rapporto che il costo del lavoro negli ultimi due tre anni è aumentato del mezzogiorno più che nel Nord mentre la produttività è aumentata di meno mediamente di tre anni nei negli ultimi tre anni questo significa ecco il rapporto fra produttività e il costo del lavoro che nel novantatré era pari più o meno pari fra nord e sud nel senso che nel Sud gli sgravi contributivi compensavano la minore produttività
Nel novantacinque invece il il rapporto il il somala il costo del lavoro per unità di prodotto per intenderci ed è diventato del sei per cento mediamente superiore a quello del Nord quindi è una è una prospettiva molto preoccupante
Allora qualcosa bisogna fare abbiamo detto nel lungo periodo per aumentare la produttività ma insomma dobbiamo fare qualcosa anche per contenere il costo
In particolare il costo del lavoro
La politica del lavoro seguito dal ministro Treu anche
Nella precedente legislatura le sue proposte facilitare l'incontro fra domanda e offerta applicare le possibilità di ricorso a tra poco a a contratti come si dice contratti
Atipici tempo parziale a tempo determinato lavoro interinale
Va benissimo ma qua sicuramente ai roghi che mi sta guardando poi con le Bizera concreti io ritengo che sia importante a dire anche una flessibilità contrattuale sulle modalità di impiego e anche sui livelli retributivi perché imporre un'uniformità di condizioni a tutto il territorio nazionale cuneiformi tali condizioni contrattuali significa secondo me elevare delle barriere all'entrata l'occupazione per i giovani meridionali
Perché queste condizioni uniformi inevitabilmente riflettono situazioni equilibri i rapporti di forza che sono della grande impresa e delle aree che sono prossimi alla piena occupazione
Cioè di quelle aree in cui miglioramenti retributivi valgono di più che l'estensione dell'occupazione
Noi non vogliamo assolutamente Pio non mi offenderei
Minimamente di chiedere che per legge scelgano il retro dottore lega bis all'aria va chiedo semplicemente che la contrattazione nazionale lasci maggiore spazio di discrezionalità Ava contrattazione decentrata aziendale locale eccetera
Perché credo che questo sarebbe un modo tanto per rendere conveniente la creazione di posti di lavoro o la difesa dell'occupazione laddove minacciata la servirebbe anche a fare emergere l'economia sommersa e il lavoro nero e secondo me aumenterebbe anche l'ambito nel quale il sindacato può esercitare questa funzione essenziale è sacrosanta che quella di presidiare e difendere
I diritti dei lavoratori riconosciute dalle dalle leggi e dei contratti quindi credo che la mia non sia assolutamente una posizione anti sindacale del resto il sindacato questa disponibilità alla flessibilità
L'ha anche di fatto dimostrata del Mezzogiorno nei casi che conosciamo a Gioia Tauro
Melfi
Gli stessi contratti di riallineamento retributivo per il tessile e così via
Quindi io ritengo che la nostra non è una posizione antisindacale sarei contento che il sindacato fosse come del resto è stato in molte delle sue componenti disponibile grazie dottor
Piero dottor retorica
Lo
Considerare ancora a lungo in
Io che sia giusto
Preoccuparsi di una
Dopo i risultati
Infine meno positivi di quelli attesi nel
Di Firenze
Di come riuscire a Ginevra del resto
Anche Veroli Piera a cui abbiamo tutti consentito
E dal punto di vista politico che dal punto di vista sindaco visti i sindacati e la grande attenzione e interesse
Di fare la moneta unica come se ci fosse un esempio al mondo nella storia di qualcuno assolveranno
Senza una costituzione
O o con esplicite regimi autoritari ma comunque con un qualche mandato popolare non esiste
Cioè l'idea che fosse possibile operare sono sul fronte è stata un'idea non combattuta è stata un'idea accettata che ha portato a quel tabellari io di Maastricht
Che potevo uscire
Se lo facevano due mesi prima mesi dopo anche con dei numeri differenti che nessuno avrebbe trovato probabilmente stravaganza insomma quindi questo insegna
Quando si è di fronte a tre problemi l'allargamento di Stati membri
C'è un primo problema
La creazione di istituzioni di dell'unione non più della comunità
E in problemi di riorganizzazione
Del sistema dal punto di vista la competizione planetaria prefetto di queste cose non è anche commisurato dalla politica dalla
Riconquista di spazi politici le istituzioni sono troppo deboli
Il principe può battere moneta
Ma se non ci sono delle istituzioni democratiche rischi sono drammatici e al principe che non è più un azionario che batte moneta forse dopo l'azione non concedono un diritto da antico principe
Dovrebbero almeno tenterà atto tra la Costituzione o comunque dare elementi costruzione
Quindi la preoccupazione che s'speciale ci poneva è importante bisogna cercare di muoversi per recuperare un terreno discussione
Che non sia solo il riequilibrio sociale
Ci vuole anche l'equilibrio politico
Altrimenti rischiamo di fare la fine dell'Olmo insomma che a un certo punto di fronte alla edizione poi bellica delle nuove nazioni unite i membri siamo fondatori
Della della pace di alta siamo tornassero quindi potremmo anche avere aspirazione in quanto soci fondatori della della comunità di aspirare al ruolo particolare ma questa non è una soluzione democratica questa è una soluzione come si dice di difficoltà nove di un mondo differente quindi bisogna far procedere anche in fronte
Istituzionale altrimenti chi resiste
Anche nei rapporti
A livelli
Altro esempio dei rapporti tra cui Carvalho faceva anche riferimento tre assistendo dell'impresa sindacati istituzioni locali a una politica di cambiamento di fronte seduzione deboli è forte nella sua resiste
In più nei movimenti che ci sono stati la componente conservatrice altissimo
Gratis perché in movimento in Francia un movimento prevalentemente dittico come dire di settori pubblici o di servizi che difende uno delle condizioni che altri non avevano più
Perché meno stati messi in discussione organizzati prima
Cosa diversa è la Germania perché scusi sono stati immessi discussione diritti generali dal punto di vista della collocazione però ci sono resistenze che se non sono governate possono produrre effetti negativi sulla gamba gli ha dato qualche indicazione di para anche concreta cominciamo da questioni concrete facciamo dei passi all'hotel tra gli antidoti culturali e politici istituzionali e ci vogliono altrimenti effettivamente il adesso il prezzo monetario poi ci vuole una politica espansiva
Nei limiti della del del del del governo di questa fase difficile ma ci vuole una politica espansiva
Perché non rispetto alle altre aree c'abbiamo questo problema che loro possono decidere se fare o no una politica noi non possiamo decidere sottrarrà pure che confidenza abbiamo deciso che una parte di questa politica non la vogliamo fare
Perché quando si assume che l'obiettivo dell'occupazione e nazionale
E si assume di converso che ritrovi caratterista sono anche quelli nazionali non sono pronti problemi come si disse strategici e immediati tant'è che anche
Ad una come dire al racconto di Intel della quantità cifre che che Santer ha chiesto calando rigorosamente di mese in mese non si è arrivati a una conclusione Guglielmini merce
Detto questo
Noi però se dal nostro punto di vista dobbiamo smetterla di usare questo questo atteggiamento per cui se te
Abbiano bisogno di dimostrare che le Poste devono funzionare meglio e perché dobbiamo andare in oro che questa è una insensatezza tipica nel nostro atteggiamento per cui pare che a questo punto
Dio Rojatti buoni o cattivi siano responsabili del fatto che i postini siano vessati Nanda una richiesta di maggiore efficienza ed efficacia nella loro funzione
Dove abbiamo un problema il nostro Stato è uno Stato Fecchio che non funzione
Europa non però non funzionante che noi siamo un Paese che quello di prima importa delle delle cose
E ieri esporta
E questo è il livello di equilibrio che era questo Paese unità ed era in grado di esportare un'Italia non che non va in non va da nessuna parte rimane
Qui circondata dal dal dal suo splendido ma lei si misura con le sue con le sue contraddizioni allora noi dobbiamo
Pensare a far funzionare la nostra baracca così al meglio
Perché abbiamo grandi problemi e grandi squilibri da risolvere
Non sono i fondi strutturali che danno la soluzione del problema meridionale e la ricostituzione
Di un rapporto di solidarietà tra le persone se quelli che ricchi in Italia non si sentono in dovere di aiutare quelli più povere per ragioni quelli che volete storiche sociali politiche no
Non saranno mani fondi strutturali non solo Perrone quantitativi perché non rappresentano la soluzione del problema insomma non rappresenta la soluzione del problema s'se l'altro non si misura con questo fatto insomma la Germania ha avuto un grande problema
Misurato poi anche alla fine con che caduta di consenso e crisi sociale la affrontato in termini radicali nostro paese non l'hanno affrontato in termini radicali
E non è la fine dell'intervento straordinario a sessantaquattro e la cultura gli atteggiamenti
Individuali e collettivi
Quindi noi dobbiamo fare di più per riequilibrare il Paese però fare di più significa sanità ci dà le difficoltà che ha che ha
Allora si può vivere in un Paese in cui un un funzionario pubblico può decidere di sbagliare un progetto può decidere non tutti fare un progetto malfatto può decidere di sbagliare un progetto che vale trentaquattro quarantotto trecento quattrocento miliardi
Definanziamento e non ha nessuna responsabilità
Si può avere questi discussioni folli che noi facciamo per cui adesso sulla formazione ci metteremo d'accordo però forma bellissima cosa ma siccome quell'altro non fa il suo lavoro non c'abbiamo i soldi per rifare la scuola a sedici anni
Dell'obbligo che questo è il rischio che che
Pop sarà un bellissimo testo di riorganizzazione dalla scuola di rifacimento della scuola professionale di accettazione del fatto di qualsiasi percorso formativo vale nel curriculum
Scolastiche bisogna andare alla alla formazione continua poi capo alla fine non ci sono i soldi non ci sono i soldi perché altri non fanno come si dice il loro deve dovere fino in fondo allora c'era ci vuole lotta politica c'è una giustificazionismo assume bisogna che la gente Endine sognato rompere con dei criteri assurdi
Si sceglie di fare Gioia Tauro porto
In cui sono stati investiti quote di quattrini rilevanti degli imprenditori scelgo ad andare a Gioia Tauro e diventato in poco tempo un porto rilevante
La discussione sull'intermodalità è chiusa è inutile
Che tutti agito in una regione calabrese lo spirito dell'immortalità di della intermodalità diffusa cioè si facciano quattro intermodalità intermodalità si farà innanzitutto accerta poi si discuterà gli altri intermodalità se si faranno ma altre cose questa cosa l'ha finita
Come va a finire l'atteggiamento che cent'
Per cui i soldi che sono come dice attesi dalla comunità o dei fondi della Gescal o da qualsiasi altra cosa sono dovuti e di presidenti e consigli regionale in questo caso esprimendo una tensione molto unitaria pensano che l'atteggiamento della comunità e l'atteggiamento centrale che non gli fa avere queste risorse che sono dovute
Che tornasse poiché allora bisogna i e fare i progetti
Bisogna fare i progetti sono che mese negli anni che discutiamo del fatto allora si cambia sappiamo come si deve fare sappiano qual dove bisogna andare Jaafari protetti perché i reati si muovano noi abbiamo aree industriali da riorganizzare
Gigantesca tutti gli altri Paesi si muovono
Ci sono degli Stati che son più piccini anzi i diritti una grande regione come la Campania dovrebbe muoversi meglio della Slovenia
Dal punto di vista dei rapporti internazionali perché altra offrire anche come dire
Risorse o polizza differenti quindi c'è bisogno insieme di una regia ma anche di una un vertice alla fine di una bello lotta politica che clicca dove ci sono le responsabilità eccome bisogna per smuovere non bisogna sostituire nessuna responsabilità a niente però quando si arriva al punto estremo cultrice del sabotaggio contro sabotaggio un'opera anche di trovare il modo di
Di dissensi e
In questa direzione bisogna cogliere tutte le occasioni possibili sulle flessibilità sono tutte le festività del mondo in questo permesso
Tutte le Commissioni regionali per l'impiego hanno elevato il cui vieta per fare i contratti di formazione lavoro nel Mezzogiorno d'Italia a quarantacinque anni non è successo niente
Perché il problema è che banche il lavoro e ci non c'è una politica di crescita se si cresce dell'un per cento all'anno di lavoro non se ne fa insomma si riorganizza quello che c'è sembra ma è difficile fare l'avvocato
Bisogna anche intervenire negava ricordava il patto del part-time nostro Paese è un Paese che utilizza poco portati se uno pensa di ridurre l'orario deve anche intervenire sui sistemi di orari e di offerta di servizi questo si fa con un'articolazione degli orari in cui se si vanno a vedere le esperienze migliori part-time è fondamentale
Il part-time è uno strumento di flessibilità ma non è uno strumento di lavoro precario perché il part-time può essere un lavoro a tempo indeterminato non più di otto ore non più regolato con gli antichi principi quindi si può cercare di fare però bisogna anche fare delle scelte innovative
Io credo che la discussione sugli orari vada vada chiusa positivamente allora nessuno vuole una legge nel senso che sono quelli che vogliono legge ma sono in minoranza al uno in base al diritto di agitare di promuovere difendibili far pesare le sue escursioni Bacci fuori orientale
Il ventisette del mese prossimo il governo italiano convoca gli Stati generali sulla occupazione
Non è possibile che sull'orario non si dica niente perché le pressioni contrapposte sono sì sì sì sì
Si elidono perché è un argomento difficile con anche degli elementi di sconfitta bisogna procedo regolarmente e se io faccio la riduzione d'orario e riorganizza la formazione
I Dico ai lavoratori di Gioia Tauro o di merci che il suo percorso formativo è vero
Entrerà nel suo curriculum gli sarà utile anche nel futuro io posso trovare soluzioni cioè posso ridurre gli orari
Posso organizzare su questi orari come si dice Kiran salario ridotto momenti formativi e posso dare
All'impresa e flessibilità ai lavoratori una capacità di maggiore concorrenza sul mercato del lavoro e non un'affezione soltanto a quel posto di lavoro a cui la giovane vanno e che vanno di fronte a sé quelle di rimanere persone
Quindi non sono per tornare le gabbie salariali discussione che abbiamo già fatto bisogna introdurre degli elementi di flessibilità
Significativi ma dice neanche muoversi tutti insieme insomma e muoversi con grande capacità in mezzo triangolare e importantissimo perché semplifica i processi se le organizzazioni hanno un consenso in mezzo triangolare la gravissima confusione se l'organizzazione che partecipano non rappresentano uno strumento di consenso
I fatti a Firenze mezzo sembra aver funzionato Sofri quanto il consenso degli attori fondamentali non c'è stato non è il ministro che ci salva era quella sostanza dei problemi che è possibile cercare di fare di fare molto senza rincorre troppe cose insomma
è vero che adesso abbiamo un nuovo governo è vero che un nuovo governo si deve qualificare per fare delle cose nuove però se qui noi non riusciamo a sistemare e a realizzare tutto quanto c'è e abbiamo cercato di produrre e di riorganizzare
Si fa un danno grave si fa un danno grazie ai fondi strutturali non vengo utilizzati no se non migliore clima la pubblica amministrazione se non si è più preciso e puntuale negli interventi se non si crede
E in questo bisogna anche fare un'operazione sugli orari
Io son credo come dice al quale bisogna fare un'operazione moderata
Ma irresistibile psichica
La chiave è una sola non esiste una politica dei redditi di lungo periodo che non abbia alla fine una redistribuzione degli orari
Perché io posso accettare
Che esistono equilibrio che fissa in un momento tra la distribuzione del reddito dei profitti posso cercare di mantenerlo per un periodo lungo
Ma se in questo periodo lungo tutta la produttività passa come ha detto anche la Banca d'Italia prevalentemente i profitti e non al lavoro la politica dei redditi non funziona
Perché io oratori posso anche pensare di convincere che che buona ma loro pensano che è cattiva perché li trovo che come si dice delle alterazioni
Psicologiche singole e collettive allora se uno può fare la Polidori perché questo mi sembra anche il patto
Proposto se si può fare una politica dei redditi consapevole c'è un problema di essenziale produttiva che si cresce anche verso il lavoro ma non basta
Bisogna riuscire attivare una modificazione
Dei servizi e della riorganizzazione del sistema dei servizi per cui a questa riorganizzazione del lavoro di chi produce lavoro corrisponde un'offerta più grande dei servizi e in questo senso forse varrebbe la pena e finisco davvero che avendo fatto una discussione questo Paese sul terzo settore magari più impervi altri però interessante ricordando voglio dire prende voti contenti rimando a quelli sarebbe interessante vedere se questo terzo settore
A come si dice una qualche funzione dal punto di vista occupazionale nel senso che risponde anche all'assunzione dei bisogni delle popolazioni
Attuali quindi nettare vicino agli spazi sono anche gli elementi di pessimismo però io prevedo che se si faceva battaglie politiche con qualche coerenza delle convergenze
Non c'è un terreno non puntino anche chi non è in grado di essere inserti Rizzato per avere dei risultati insomma dei non siamo un Paese in condizioni sfortunata non siamo un Paese in condizioni sufficientemente fortunata con dei grandi problemi da da risolvere bisogna mi mettili a fuoco migratori
Come fanno quei partecipano in piedi e riuscire essere più nella centrale tutti insieme l'obiettivo è interessante anche in questo senso qualificare i livelli d'informazione insomma
Arriva alla fine
Dovete pensare davvero a un livello di informazione guai
Perché persone normali scrivono i giornali vedono alla televisione pensano che il ventotto una tensione perché ce la moneta unica
Ma questo è il fatte un sondaggio d'opinione questo pensa
Ho preso anche un Parma di bene personale politico e non solo forse a Veron livello di informazioni qualitativo sulle opportunità la possibilità di crescita che cosa si può fare a me parrebbe no nella battaglia culturale politica da fare
Un elemento non indifferente sulla rende il cittadino e non soprattutto se deve scegliere e a un certo momento dovrà scegliere
Se confermare o meno di rimanere sistemo se migliorarne cambiarlo se tali una veste politica più forte non lo dovrà fare solo per l'Italia ma anche dei rapporti dell'Unione quindi sarebbe interessante avere una qualità dell'informazione che non c'è
Chi non c'è non non che non c'è riforma se non c'è un eccome se è sufficiente a coprire un'audience che è molto articolata ad in questi casi anche non facilmente raggiungibile
Grazie grazie onore ventotto Redondi ecco questo era l'ultimo intervento prima di fare la fatidica domanda se c'è qualcuno che chiede la parola vorrei ingraziare tre vecchi deputate che vedo qui che sono l'onorevole Baldelli glorioso che è stata presidente del Comitato economico e sociale dell'onorevole Trivelli
L'onorevole Paola barbe che a suo tempo è stata presidente del gruppo del Partito popolare europeo del Parlamento europeo che mi aveva promesso di venire qui strade vale la ringrazio l'onorevole Baldi
Sono a Michel de de di tanti anni di mi dovete scusare se li ho salutati personalmente
Siamo rimasti in pochi eravamo molto onorevole varie prima che arrivasse lei eravamo morti c'è qualcuno che vuol prendere la la parola
Bene visto che così non è se presidente speciale non voglio no prego la duramente non voglio il tempo perché non ci sono conclusioni da fare e mi pare che il dibattito sia stato molto interessante ci sarebbe da dire mozzare per avere moltissime cose sulle questioni generali
Mi sembra però che abbiamo individuato tre questioni da approfondire che voglio ricordare a me stesso ce ne sono tante altre ma dame sembrano fra i principali nuovi settori nei quali è possibile creare più lavoro più occupazione assorbirà lavoro formazione anche questa una discussione già avviata ma bisogna Randall ha molto più ravvicinata molto più concreto
Secondo questione dell'orario di lavoro della redistribuzione dell'orario di lavoro
Pare che Airoldi diceva adesso dalle cose interessanti altre ne hanno dette altre ma anche questo è un punto nessuno penso che voglia
Mettere l'idea di di fare una legge sul carico di lavoro però incentivare sì se si fa una politica se c'è una politica si può incentivare la diminuzione dell'orario di lavoro e quindi a scegliere se è una politica questo è il punto insomma bisogna scegliere se questa della redistribuzione dalla diminuzione orario di lavoro è una politica io credo di sì ma mi pare ci siano tante opinioni
Terzo i fondi strutturali mi permetto in conclusione di leggere una tabella
Al quindici cinque novantasei quindi quest'anno maggio di quest'anno quindi recentissimi
Il totale di di pagamenti al sette virgola sessantasei nelle zone a Obiettivo uno
I multiregionali cioè quelli sempre di Obiettivo uno ma gestiti dai ministeri per capirci o da enti incaricati eccetera eccetera e al dieci virgola ottantotto i regionali e al tre virgola novantacinque
Qualche dato ulteriore che può servire
Neri multiregionali cioè quelli diciamo ministeriali per capirci ve ne sono alcuni che vanno bene
Industrie servizi telecomunicazioni trasporti ferrovie
Altri che sono a zero risorse idriche per esempio turismo
Quindi c'è anche un problema nei ministeri
E in chi deve gestire all'interno di questi ministeri nelle strutture e nelle responsabilità politiche
Politiche
Quindi bisogna individuare
Regionali
E e anche qui non tutte le realtà sono uguali quindi vuol dire che c'è non solo un problema generale ma anche delle responsabilità da individuare ho dei problemi da rimuovere o delle soluzioni da trovare
Pagamenti nelle regioni allora la Campania e allo zero virgola diciassette per cento
Quindici maggio novantasei
Campania
Sicilia è al due virgola trentasei per cento Sicilia badate che queste somme sempre più grosse perché si tratta di migliaia di miliardi migliaia di miliardi sto parlando di cento miliardi sto parlando di sette mila miliardi
In Sicilia in Campania sono sette mila miliardi di fondi strutturale
Puglia due virgola venticinque per cento
Calabria quattro virgola sessantasei per cento
Non è tutto uguale Abruzzo è poco ma Abruzzo dieci virgola diciassette per cento
C'è un
Vogliamo cominciare ad affrontarla
Si vuole fare su questo informazione dibattito confronto discussione politica
Individuiamo le cause ma soprattutto in dividiamo e rimedia allora mi pare che cosa vietata Artusi era un po'eccessivo o provocatori il Governo ha individuato una strada compreso il commissariamento il commissario ad acta
La riprogrammazione delle risorse be insomma prima di arrivare questo facciamo tutte le cose necessarie per utilizzarli perché sono convinto che questi sono risorse fondamentali per lo sviluppo e anche Carlo occupazione qui raccolgo diciamo giusta sottolineatura che è stata fatta lo sviluppo l'occupazione ma io non credo che lo sviluppo sia ininfluente che quindi bisogna disinteressarsi ne dico soltanto che il tasso di sviluppo di interesse non è più un indicatore sufficiente
Di riassorbimento della disoccupazione
Certo che lo sviluppo delle zone in ritardo di sviluppo è fondamentale questo mi sembra evidente insomma quindi e d'altronde la logica dei fondi strutturali è proprio quella di aiutare lo sviluppo delle zone in ritardo di sviluppo quindi ecco allora questi sono soltanto alcuni dati lavoriamoci diamoci delle scadenze degli obiettivi costruiamo su questo una iniziativa un al confronto un dibattito con tutti i soggetti
Non è solo l'ufficio del Parlamento europeo ma naturalmente sindacato faccia la sua parte della Confindustria d'impresa uno stesso Svimez credo che possono giocare un ruolo importante anche in particolare in quei punti in quei settori
Dove di più vi sono delle difficoltà e quindi dobbiamo recuperare il terreno perduto grazie a tutti bene nella speranza che questo incontro sia stato utile andiamo tutti appende aperitivo