"RAI: una riforma per il servizio pubblico" convegno nazionale sul ruolo della televisione pubblica organizzato dal PRC

Se i fotografi hanno finito noi
Faremo inizia i lavori di questo convegno
Vorrei ringraziare a nome del Partito della Rifondazione Comunista tutti gli intervenuti a partire dal ministro Maccanico alle presidente della RAI dottor Morello a tutti gli altri ospiti
Che gentilmente hanno accettato questo nostro invito l'esigenza di fare questo questo convegno su dalle titolo RAI una riforma per il servizio pubblico
Nasce in un momento molto molto delicato per questa per questa azienda
Ed è volutamente
è stato messo all'inizio di questi lavori della nuova la nuova legislatura né crediamo che sia centrale il ruolo del servizio pubblico e quindi che il problema della RAI non possa essere soltanto essere ricondotto ha un problema di quale gruppo dirigente sicuramente fondamentale importante però crediamo che in un settore così strategico per la democrazia nel nostro Paese soggetto a continue mutazioni e modificazioni
E dal punto di vista delle nuove tecnologie ma anche rispetto alle varie professionalità che comunque vedranno con l'arrivo di tutti i processi di digitalizzazione
Un inevitabile riconversione be'crediamo appunto che non si possa prescindere
Da quale debba essere il ruolo della RAI in quanto servizio pubblico
Per quanto ma prima di dare l'inizio a questo convegno io vorrei dare lettura di un messaggio che c'è giunto dal presidente della Camera onorevole Luciano Violante
Ho ricevuto suo uso cortesi invito per il convegno sul ruolo della televisione pubblica che si svolgerà il prossimo quattro giugno a Roma
E nell'impossibilità di intervenire rivolgo un saluto a tutti i presenti ed un sincero d'un sincero augurio per la migliore riuscita di questa significativa iniziativa Luciano Violante
Vi ringraziamo anche il presidente della Camera per averti voluto mandare questo saluto al nostro convegno ora i Ambato rapidissimamente a dare la parola al responsabile del dipartimento informazione Sergio Bellucci ricordando ai presenti anche i giornalisti che le conclusioni deve di questo convegno che verranno fatte dall'ex segretario del Partito della Rifondazione comunista onorevole Fausto Bertinotti sono previste nella nella mattinata non oltre le dodici e trenta perché per come sanno i presenti e come sanno i giornalisti oggi è una giornata impegnativa per molti dei parlamentari presenti non sono quindi io darei subito per ridurre i tempi la parola al Sergio Bellucci per la sua relazione grazie
Ma intanto
Mi scuso se la mia voce non sarà perfetta ma purtroppo una bronchite un po'di febbre costringono ad avere questo tono un po'
Un po'chiuso noi comunque abbiamo voluto
Mantenere gli l'impegno di tenere questo convegno all'inizio
Diciamo dei lavori di questa legislatura perché riteniamo fondamentale
L'impegno di Rifondazione Comunista all'interno di una stimola strategia per
Tutto il settore di intervento pubblico quindi
Già dal titolo RAI una riforma per il servizio pubblico possiamo anticipare che siamo qui questa mattina per ribadire una centralità che vogliamo assolutamente mantenere
E che inoltre riteniamo che sia giunto il momento per uscire dalla quotidianità delle dichiarazioni che si rincorrono tutti i giorni
In cui si afferma sempre che c'è bisogno di far presto
Ma assistiamo a una moltiplicazione di ipotesi di fuoriuscita da con l'impasse politico istituzionale che sta condannando in primo luogo l'idea di stessa di servizio pubblico e poi l'azienda stessa ad una perdita di ruolo e di capacità gestionale alla quale siamo assolutamente contraria
I processi di concentrazione che hanno e che attraversano il sistema informativo italiano dalla televisione alla carta stampata credo sono sotto gli occhi di tutti in questi ultimi anni
E sanno interessando oggi non solo la dimensione nazionale così come l'abbiamo conosciuta
Fino ad oggi ma anche quella internazionale
Ma proprio questi processi di concentrazione segnalano una urgenza di intervento
Una necessità di un riassetto generale del sistema
Che sia in grado di salvaguardare pezzi di scambio comunicativo e informativo che siano svincolati da interessi diretti e indiretti dei grandi potentati economico finanziarie
In queste ore siamo in presenza del caso messaggero l'ultimo le grandi casi della sistema di concentrazione dell'informazione
Un caso consentito da quelle lacune legislative
E che fa emergere un nuovo livello di concentrazione non solo per il destino della capitale che impegnata nei prossimi mesi sia nella grande nel grande progetto per il Giubileo che nella scadenza dell'elezione del sindaco
E che nel senso e nello stesso tempo segnalano la discesa di interessi forti sulla scena politica capitolina che su quella nazionale
Dobbiamo segnalare che ancora una volta il muoversi tra le regole
Consente la costruzione di dati di fatto che poi difficilmente siamo in grado di contrastare una cosa analoga sta avvenendo nel campo della televisione via satellite e dei servizi digitali
Nei prossimi mesi che le più riuscirà a mettere a segno una nuova centralità del sistema radiotelevisivo italiano
E anche questa volta attraverso una politica di deregolamentazione che ha consentito margine di spazio privati alla politica e affidati soltanto appunto alla all'ingegno tra virgolette del capacità industriale
Eppure il nostro Paese doveva avere imparato qualcosa a partire dalla vicenda Fininvest
Quindici anni di deregulation hanno significato molto per questo Paese
Ad esempio
Soltanto per se si calcola la Fininvest ne siamo in presenza di quaranta cinquanta mila miliardi in quindici anni che hanno prodotto ad oggi tre mila posti di lavoro e oltre il novanta per cento gli acquisti di fiction e di intrattenimento dall'altra parte dell'oceano
Come contropartita abbiamo UNCI il cinema italiano con uscito praticamente distrutto uno dei primi del mondo prima dell'avvento di questa fase di deregulation e a un nel contempo incrinato nella struttura e nello spirito quel servizio pubblico che è stato costretto da un gruppo dirigente che sembrava aver perso la bussola
Ad inseguire un modello un'idea di televisione commerciale
Comunque
Il servizio pubblico radiotelevisivo ha inseguito lo spirito della televisione commerciale è stato travolto da una crisi profonda
Che ha messo in dubbio il ruolo e la sua stessa esistenza si pensi
Al caso di Paesi molto più forti nella tradizione della centralità del dello Stato come la Francia ad esempio eppure in poche ore ha risolto con la crisi drammatica che ha coinvolto il servizio pubblico la settimana scorsa e dove pure il rapporto tra il servizio pubblico e l'intero settore privato e di pari dimensioni
Credo che
Chi ha quindi Italia l'idea di a spiegarsi a quel paese anche per la costruzione di potersi i ministeri per la cultura
Avrebbe il dovere di partire da una riforma del sistema rétro televisivo
Che si fondi su una centralità che in quel Paese è riconosciuta e nessuno mette in discussione quella dei un di un sistema radiotelevisivo
Chi affitta tanto al settore pubblico quanto a tutto il resto del settore del settore privato ricostruendo cioè qui nel nostro Paese una centralità che potrebbe portarci in Europa più di tante ed inutili discussioni o parametri concordati nell'Unione Europea
Brescia vogliamo ripartire oggi da una centralità quella del servizio pubblico nel sistema del televisivo e facciamo questa cosa non per provincialismo né per ritardo
Un politico culturale ma per la consapevolezza proprio dei processi di globalizzazione acquisiamo
Davanti
Questi processi di globalizzazione che investono l'intera economia mondiale hanno nel settore della comunicazione è un aspetto veramente paradigmatico
Il settore di quella che è stata definita la convergenza tecnologica multimediale sta imponendo modello di intrecci finanziari produttivi di modalità distributive e di consumo nelle quali il nostro Paese deve poter scegliere e a davanti a sé soltanto due strade la prima essere uno dei soggetti che non sente niente inserita si inseriranno tra i competitori e tra i comunicatori globali nei prossimi decenni la seconda essere un semplice il terminale di consumo delle produzioni esterne
Per noi di Rifondazione Comunista è d'obbligo giocare tutte le chance per evitare la definitiva subalternità culturale e formativa
Che ci sembra avanzare nei processi di assestamento del sistema informativa e comunicativa italiano
E opporsi con ciò quell'abbattimento di socio diversità che il sistema mondiale dei media sta producendo dal mondo
Il sistema produttivo dei Paesi avanzati lo sa lo sappiamo a partire da quello che hanno insegnato hanno gli ambientalisti se lasciato a se stesso distrugge la biodiversità
Ma insieme a quelle animali omologa quelle culturali in una sorta di antropocentrismo di doppio livello
Che invade tutti gli Scazzi disponibili fisicamente e culturalmente
Il mercato cioè tentato a norma formare a sé sia l'ambiente che l'uomo in gioco quindi non c'è solo il futuro di un'azienda pure importante fondamentale c'è l'idea che la nostra collettività nazionale dà di sé nello scenario mondiale
E nel contempo e per questa via
Offrire all'intera filiera del settore multimediale audiovisivo quello che vanta la televisione all'informatica dalla carta stampata le telecomunicazioni dal cinema alla produzione di idee offrire a questo settore un'opportunità per evitare un destino di marginalizzazione che le politiche liberiste hanno già preparato presso noi siamo quindi di fronte ad una
Doppia possibilità
O quella di dotare di una politica industriale questo settore oppure quella di
Ricondurre a quello che è stato il modello Fini in testa
Della televisione commerciale l'intero sistema
Della convergenza tecnologica
Per questo siamo contrari a qualsiasi politica di ridimensionamento della RAI e per questo siamo contrari alla politica di privatizzazione della STET
L'Italia una sull'opportunità dotarsi di una politica industriale di settore che non può prescindere dalla centralità delle aziende pubbliche che nel col nostro Paese costituiscono l'asse della convergenza tecnologica
Se altri Paesi possono consentirsi Fusi processi di fusione di accorpamento di aziende private
Costruire queste mega Corporation multimediali il nostro Paese se vuole stare in campo
Ha soltanto la possibilità di dare sia al sette al servizio radio radiotelevisivo pubblico che al settore delle telecomunicazioni e con l'informatico pubblico una strategia unitaria
Che sappia
Essere punto di aggregazione di una proposta informativa
Strategica globale nel me nello scenario mondiale
E occorre un po'abbandonare questa ideologia del mercato che possa fare l'unico essere l'unico ente regolatore è possibile
Occorre quindi marciare verso un progetto multimediale non lasciare che questa convergenza si determini da sola nel nostro settore nel nostro Paese
E questo significa per noi partire dalla RAI dalla stette che definire gli spazi
Entro i quali il settore privato sia in grado di competere con le grandi
Con le altre aziende nazionali ma soprattutto come tutto questa complessa costruzione posta
In qualche modo competerà sullo scenario internazionale
Quindi abbiamo in primo luogo ho bisogno di un progetto su quell'abbiamo presenteremo ripresenteremo adesso all'inizio della legislatura una proposta di dibattito di politica industriale in questo settore abbiamo bisogno di un progetto globale per le aziende di questa filiera abbiamo bisogno di secondo luogo di definire il ruolo delle aziende pubbliche dentro questo progetto
In terzo luogo abbiamo bisogno di definire regole antitrust che impediscono a nuovi livelli di concentrazione
E in quarto luogo abbiamo bisogno di distribuzione delle risorse che siano in sintonia con il questo progetto generale e mettano l'intero settore in grado di competere al suo interno e a livello
Globale
La questione delle risorse è sicuramente uno dei nodi più importanti forse più del numero dei canali a disposizione per i competitori
Ma la distinzione tra canone e pubblicità
Che normalmente viene effettuata nei discorsi
Strategici secondo me perde un po'di significato se pensiamo che
è vero che il canone pagato da cittadini ma la pubblicità
In qualche modo è una risorsa pubblica prelevata indirettamente dalla consumo del mezzo di comunicazione che si fa e cioè una sorta di tassa
Concessa al libero mercato matassa che propagano tutti i cittadini a prescindere appunto dal consumo e che quindi deve essere messa in un ambito di controllori finalizzata soprattutto alla costruzione plurale degli assetti informative
Il servizio pubblico può e deve utilizzare entrambe queste risorse svolgendo il suo ruolo e per simulare anche forme innovative di promozione che non siano vincolate esclusivamente al valore di scambio ma in modo particolare a quell'ottuso
è per questo che noi crediamo che sia importante conservare l'attuale copertura della RAI cioè le tre feriti
Di cui una in modo particolare
Credo debba
Costruire una forte carica innovativa e di sperimentazione e che sappia guardare non solo a quello che la società e e produce ma che sia stimolo a ricercare è ideare
Modalità di comunicazione svincolate alla semplice logica più mercato
Crediamo inoltre che sia assolutamente incredibile l'esclusione effettuata per le scelte di deregolamentazione attuate dall'ultimo governo Dini
L'esclusione del servizio pubblico da nuovi modi per comunicare
La distribuzione via satellite e servizi digitali innovativi non possono essere esclusivamente assegnati al mercato al mercato privato
Occorre
Invece
Una nuova regola che consenta al servizio pubblico di sperimentare nuove forme comunicative anche all'interno di questo assetto e soprattutto occorre un intervento urgente per impedire che un semplice privato possono moltiplicare i suoi canali e le sue possibilità comunicative senza una vera e propria autorizzazione io credo che questo governo in primo luogo e questa maggioranza debbano esprimere al più presto una posizione precisa altrimenti
Daremo la possibilità d'una nuova
Nuova mancanza di regole di costruire un nuovo mono proprio ad agosto scade non solo quindi la sentenza della corte sul vecchio monopolio radiotelevisivo quello costruito dalla Fininvest ma si getteranno le basi per quello nuovo in mano a degli operatori che guarda caso sono gli stessi soci che per ammissione stessa della Fininvest hanno ignorato le regole della Mammì costruito una struttura societaria al di fuori delle regole e stanno precostituendo le basi per una nuovo livello di concentrazione
Noi come Rifondazione non accetteremo che questi atti di fatto siano i primi atti concreti nel settore della comunicazione
Della dopo ventuno aprile
E cioè che di fatto si costruisca già in questa nuova fase un ulteriore livello di concentrazione e nuovi monopoli
Siamo quindi
Per ribadire una centrale una centralità per un servizio pubblico rifondato
E per sottolinea legge le l'esigenza di un progetto
Complessivo da dare all'industria della convergenza multimediale in Italia definire regole antitrust che consentano Prodi
Contribuire agli assetti plurime diari delle società
E alla costruzione di una struttura distributiva dei nuovi servizi via cavo pubblica che possa garantire a tutti l'accesso sia
Per la loro dislocazione geografica che per le loro disponibilità economica
Per tutti questi motivi occorre in consiglio d'amministrazione che sempre mo'luogo un elemento di garanzia
Che faccia di vera
Al Paese questa azienda come un patrimonio collettivo e non di chi ha vinto questa volta di chi vince da sempre
Occorre cioè inserire una discontinuità soprattutto perché si era persa la strada e l'ispirazione del servizio
E si è spezzata
Se ha spezzettato è segmentata l'ideazione e la produzione di questa azienda e nel contempo si e sani e in presenza di una progressiva omologazione di prodotti ecco occorre invertire questa tendenza
Questa tendenza ha prodotto una perdita di peso e suolo come le vicende dalla Formula uno del ciclismo del calcio hanno già ampiamente dimostrato
Occorre quindi un consiglio d'amministrazione che sia in questa fase un elemento di garanzia sia per le scadenze gestionali immediate sia per impostare le scelte strategiche dell'azienda
E sia per stimolare la costruzione di quella galassia multimediale a cui facevo riferimento in precedenza
C'era una legge approvata alla Camera
La maggioranza di allora
Che ha votato quel testo oggi arrivato al governo
Io chiedo a quella maggioranza perché quella legge che era buona dicembre a giugno non va più bene
Noi siamo preoccupati della possibilità che si utilizzi la duecentosei la duecentosei espone la RAI il servizio pubblico a due punti rischi importanti
Il primo a livello gestionale
La presidenza Moratti credo che l'abbia ampiamente dimostrato se siamo in presenza di un accordo tra il presidente il direttore generale quell'azienda diventa diventa di fatto un'azienda privata in mano a delle persone che possono fare e disfare qualunque cosa di quell'azienda
Senza nessun tipo di vincolo di controllo
Se invece c'è un disaccordo tra queste due figure questo disaccordo porta alla immobilità totale
E gestionale dell'azienda ma c'è un ulteriore rischio politico molto forte
E che l'azienda utilizzando la legge duecentosei per l'elezione del consiglio di amministrazione venga vissuta dai cittadini non come un servizio pubblico ma con una televisione di Stato
Cioè come una televisione di chi ha vinto e da chi
Di chi in qualche modo sta sempre al centro della dello scenario politico
Una corsia preferenziale consentirebbe di approvare un testo in tempi brevi
E questa corte questa possibilità e ancora sostenibile se le forze della maggioranza in modo chiaro si esprimono per la sua poi attuazione le convergenze che si sono dimostrate in queste ultimi due settimane
In modo particolare quella di Forza Italia
Se sono strumentali si potranno misurare in poche ore
Se non sono strumentali consentiranno l'approvazione in tempi ancora più rapidi di una iter parlamentare
In questi giorni si gettano le basi per un diverso assetto del mondo dalla comunicazione non è quella riforma dell'intero sistema sul quale il parlamento si misurerà nei prossimi mesi ma è un tassello importante
Le forze politiche della maggioranza sono chiamate al primo atto di Dos continuità con il passato
E questo a partire anche dalle vicende del della Commissione di vigilanza che a nostro avviso non è una Commissione di garanzia ma è una commissione di Indirizzo e quindi una commissione che deve in qualche modo rimanere nell'orbita della delle forze che devono garantire il governo del Paese
Dare un governatore le di garanzia ad un rinnovato e non omologato al servizio pubblico per la radio e la televisione di oggi e di domani è un imperativo al quale noi di Rifondazione Comunista
Ci spiegheremo nella paese dentro l'azienda e nel lavoro parlamentare
Io darei la parola per il primo intervento al ministro Maccanico
Grazie io
Mi limiterò ad un soluto
Anzi vi dico subito che per me
Estremamente gradito avere come prima
Così uscita pubblica dal ministro venire a questo convegno di Rifondazione Comunista che mi pare che sia particolarmente apprezzabile per la tempestività con la quale è stato organizzato dico tempestività perché ormai e abbiamo il governo il governo ha avuto la fiducia entro domani saranno costituite le commissioni legislative e non c'è dubbio che questo tema è uno di quelli
Una delle grandi priorità nazionali
Dico grandi priorità data nazionali perché io non vedo il problema della RAI disgiunto dal problema complessivo delle sistema televisiva da una revisione profonda del sistema televisivo
Così come non vedo la riforma del sistema televisivo disgiunto da quello
Del sistema delle telecomunicazioni siamo in una fase di grandi trasformazioni di grandi cambiamenti che occorre cogliere e che è necessario vedere in modo organico
Ecco perché io ritengo che questo come sia stato tempestivamente tempestivamente organizzato e che possa essere un fatto molto importante fecondo per i dibattiti che ci saranno nell'immediato
Senza dubbio non abbiamo delle urgenze specifiche per quanto riguarda la RAI
è l'urgenza specificare che l'azienda è da troppo tempo in una situazione di Ray così di disorganizzazione quasi acefala
E quindi questo è un problema che va affrontato rapidamente
E su questo punto io non lo sono raccordo Koch quando hanno già avuto modo di esprimere pubblicamente i presidenti delle due Camere
E cioè che o si riesce alcuni in tempi molto rapidi a varare una nuova legge sul consiglio di amministrazione della RAI
Ho è meglio avvalesse tra Lecce esistente che sarebbe poi amministrata dai due presidenti
E procedere poi a una revisione io sono d'accordo con questa impostazione speriamo che ne nei prossimi giorni perché è questione di giorni vedere se l'una via praticabile oppure l'altro
Una seconda urgenza secondo alcuni esiste
E riguarda o l'aspetto le gli obblighi che ci derivano dalla sentenza costituzionale del novantaquattro anche quella a un termine abbastanza prossima passiva
Che credo sia il ventotto agosto anche quello richiede una intervento abbastanza rapido e immediato dal punto di vista legislativo
Infine c'è una un altro appuntamento molto importante nel prossimo undici giugno di livello europeo
Quello che riguarda la la direttiva sulla TV senza frontiere anche questo è un problema che riguarda tutto il sistema televisivo ma certamente riguarda anche la RAI cioè sono tre elementi di emergenza che impongono al Governo e al Parlamento di prendere decisioni rapide e cosa che sarà fatto anche per avere Pellin mio impulso personale
Io non entrerò nel merito naturalmente dei vari argomenti che ha trattato la relazione Bellucci e
Anche perché come voi sapete sono da poco tempo ministro su molte cose bisogna ancora di riflettere un po'
Però quello che voglio dire è che mi pare in via generale necessario e stabilire questa connessione molto street
Fra i problemi del RAI da una parte i problemi del riassetto televisivo complessi non è è impensabile
Così riflette rientro riordinare il sistema di servizio pubblico televisivo all'infuori di una sistemazione complessiva delle
Del sistema televisivo così come dicevo prima è impossibile pensare a una sistemazione del sistema televisivo a prescindendo da quello del sistema delle telecomunicazioni
Siamo in un periodo in cui le le innovazioni tecnologiche si perseguono con un ritmo intensissima
E il compito del legislatore in questi casi e cercare di creare le condizioni favorevoli perché questo progresso tecnologico possano o il Chelsea a favore di una informazione sempre più più larga più libera
E perché i cittadini possano a Varese di questi servizi in modo più proficuo
Quindi d'altra parte devo dire che nel corso della legislatura passata
Questo problema delle connessioni esistenti fra i vari settori mi pare che era presente Parlamento nella legislatura passata si è arrivati ad un passo dalla creazione di un nuovo sistema
E io credo che sarebbe inutile buttare nel cestino tutto quello che è stato di fatto quindi cercare di vedere in quanto possibile il copie perché in questo campo le cose cambiano con grande rapidità in quanto possibile utilizzare grande parte del lavoro che era stato fatto
E per esempio quella idea dell'autorità unica che riguardava telecomunicazioni e televisioni divisa in due era qualche cosa che a mio avviso conseil fa una sua grande validità
La necessità di un'autorità diventa impellente
Vivete impellente proprio per i meccanismi di aggiornamento normative di verifica
Che necessario sulle sulle nuove situazioni che si crea una seconda esigenza io vedo importante ed è quello il collegamento europeo
Il collegamento europeo è fondamentale in questo campo
E in questo campo in questo campo che non riguarda solo lei avesse assetto televisivo delle telecomunicazioni che riguarda i complessivamente e nell'audiovisivo che riguarda quella società della informazione che si deve costruire
Abbiamo interessi comuni tutti i paesi europei dobbiamo cercare di trovare delle formule a questo io direi che l'Italia dovrebbe svolgerlo un ruolo un po'po'marcato di quanto non mi avvenute in passato
Io sostengo da tempo che la presenza dell'Italia all'interno dell'Unione Europea
E è stata in passato inadeguato inadeguata al ruolo che il Paese svolti all'importanza che esso ha noi dobbiamo in tutti i campi ma in particolare in questo sforzarci di avere un ruolo preciso laddove si decidono le direttive comunitarie aprire delle idee precise questo mi pare che sia fondamentale
Poste così le questioni mi pare che noi abbiamo davanti a noi un cammino abbastanza complesso che richiede lo sforzo e la riflessione di tutti
E noi ci siamo battuti all'epoca del allora Guarana conto per la cosiddetta ride
Eccezione culturale l'Italia si è si è battuto per questo
Questa eccezione culturale va mantenuta
Però non facciamoci illusioni che noi potremmo creare barriere protettive se non creiamo una nuova vitalità
Nostra ed europea su questo settore nel settore multimediale dove abbiamo un gronda il grande lavoro da svolgere un grande lavoro importante
Per difendere una identità culturale d'Europa per difendere il ruolo dei singoli Paesi dell'Europa in questo quindi io
Rivolgendo a questo convegno il mio saluto cordialissimo
Voglio dire che i valuterò valuteremo
Credo lo farà il governo lo farà il Parlamento i risultati della vostra riflessione che sarà preziosa
Sarà preziose noi cercheremo di trovare la via perché veramente si apra una fase nuova in questo campo nella vita italiana
Non possiamo più tollerare che in realtà l'attività legislativa in questo campo sia alla sanzione di quello che è già avvenuto di fatto non siamo non è possibile andare avanti così occorre che ci sia una svolta seria nella quale l'attività legislativa sia essa guidata dal governo sia dalle forze parlamentari pre corra quelli che saranno gli sviluppi futuri non gli ostacoli li regoli
Non si è trattata di una deregulation quella che abbiamo avuto ma direi di una are Collection c'è un'assenza di normativa nella quale esso creare una situazione di fatto che poi noi abbiamo dovuto in qualche modo regolare ecco tutto questo
Non può avvenire per l'avvenire per l'avvenire dobbiamo esprimere questo proposito di essere capaci dico a vere una guida politica di indirizzo politico di indirizzo legislativo che sia capace di guardare in faccia quali sono gli sviluppi futuri e cercare di adeguarli alle esigenze del Paese ad esigenze del pubblico ecco io sì sono sicuro che questo convegno sarà estremamente fecondo di proposte riflessione noi valuteremo in questa io e vi ringrazio di avermi invitato e auguro a voi tutti un buon lavoro
Allora in attesa che torni un po'di ordine in sala
Io
Darei la parola per il secondo intervento al presidente della RAI dottor Giuseppe Morello
Io ringrazio per questo invito
Gli amici di Rifondazione Comunista
In modo particolare il suo segretario onorevoli Bertinotti che presiede quest'incontro
E naturalmente l'amico Bellucci al quale credo alla quindi inziative d'impulso si chiede la tempestività di questa di questo incontro e di questo dibattito
Se esiste oggi una certezza
Per la RAI e perché bisogna fare davvero presto
E proprio attraverso appuntamenti di riflessione di dibattito come questo
Si possono individuare riflessioni e spunti per giungere presto a quelle decisioni che sono davvero per il servizio pubblico
Oramai Irvine viaggio
Il problema di rinnovo del vertice aziendale
A tutti è noto l'attuale situazione di precarietà
Un consiglio d'amministrazione dimissionario un conflitto aperto con l'azionista di maggioranza ieri un facenti funzioni di direttore generale
Tutte condizioni che pregiudicano qualsiasi decisione che vada al di là della miniera ed ordinaria amministrazione
Siamo giunti al momento in cui l'ordinaria amministrazione non è più sufficiente incombe la realizzazione dei palinsesti dalla prossima stagione ai quali devono essere destinate risorse finanziarie
E per cui occorre individuare linee editoriali
Importanti sono le scadenze
Di cariche dirigenziali così nello spazio dei prossimi trenta sessanta o novanta giorni
Ed ormai rimandabili divengono davvero le decisioni per circa l'avvento autunnale dei canali satellitari digitali
All'indomani della dell'insediamento dei nuovi presidente delle Camere di questa legislatura
Ho rivolto un appello ed un invito in quanto come sapete il consiglio di amministrazione della RAI
Legittima dai presidenti delle due assemblee il proprio potere di nomina ma finché fossero individuati percorsi più appropriati per giungere tempestivamente a Daria vera alla RAI le necessarie certezze previa e le dovute garanzie operativo
Questo appello non posso che rinnovarlo ancor oggi e con maggior più in vigore
Ed in questo senso
Manifesto anche il mio apprezzamento e ringraziamento pubblico ai presidente delle due assemblee Mancino e Violante che hanno davvero con il ministro Maccanico in questi giorni
Espresso tanta sensibilità e tanta attenzione per la funzione democratica dei mezzi di comunicazione di massa e per il ruolo ruolo per una crescita culturale ed uno sviluppo complessivo del paese
So bene che c'è una scelta importante da operare tra l'applicazione della normativa vigente
E la ricerca di una nuova soluzione legislativa
E conosco anche le diverse posizioni che su questo argomento su questo problema
Esistono e che sono di rilevanza considerevole
Non spetta certamente a me ma al Parlamento e alla politica indicare la strada più percorribile e persino evidente che non posso che essere d'accordo con chi Espresso in tale direzione che una nuova normativa potrebbe sciogliere alcuni nodi di rilevanti sulla struttura del vertice della RAI e innanzitutto garantire un alto grado di pluralismo e di autonomia del servizio pubblico
E nel contempo rendere più funzionali i compiti di gestioni aziendali e più efficaci gli indirizzi
Editorialista e complessivi
Ma rappresentando gli interessi dell'azienda vivo con fermezza ribadire che qualora tale normativa attardarsi oltremodo a destra riapprovata ed applicata si renderebbe davvero ingestibile la situazione del servizio pubblico oggi
Alla RAI non spetta indicare soluzioni
La RAI non può aspettare ancora per affrontare decisioni strategiche che debbono essere urgentemente adottate
Pressati come siamo dall'evoluzione velocissima del settore televisivo e della comunicazione
E noto che i due presidenti della Camera e del Senato hanno indicato un termine per la ricerca di soluzioni legislative
Spetta ora le forze politiche alla maggioranza come alla opposizione stabilire se ci siano spazi e tempi per rispettare tale termine
A me personalmente per il ruolo che rivesto occorre unicamente ribadire l'urgenza e la necessità di trovare formule che tutelino
E rafforzino vi è più nell'interesse del Paese l'autonomia e il pluralismo del servizio pubblico
Nuovo assetto del servizio pubblico
E questi nodo centrale dell'intera discussione
Sono assolutamente convinto che quale sia ritiri perché qui qualsiasi riforma dovrà ribadire e rafforzare la centralità del servizio pubblico
La mia intera esperienza professionale all'interno dell'azienda e nelle istituzioni non pochi portarmi a questa conclusione
Il problema vero è quello di capire bene cosa vuol dire soprattutto nei nuovi scenari della comunicazione centralità del servizio pubblico
C'è innanzitutto dà spallate da sfatare una impostazione che semplificherebbe troppo i termini della questione
Mercato e servizio pubblico audience e qualità non possono che non debbono essere termini antitetici
La scelta riguarda i nuovi assetti del servizio pubblico non può e non deve essere quindi impostata come se ci trovassimo di fronte ad un'alternativa secca
Ho un servizio pubblico privatizzato ed omologato alle emittenti commerciali
Oppure un servizio pubblico ente ghettizzato e marginalizzato nella presenza complessiva
Occorre trovare come d'altra parte in tutta Europa si sta cercando di fare il giusto equilibrio
Bisogna avere allora il coraggio di esprimere due affermazioni che possono rendere il senso di quello che voglio dire Primo
Non è affatto vero che in termini di risorse la RAI pensa troppo sul sistema radiotelevisivo
La RAI infatti pesa appena per il venticinque per cento sulle risorse pubblicitarie radiotelevisive
E non mi sembra certo questo l'ostacoli insormontabili per un'articolazione nuova e diversa dei soggetti privati che già oggi possono disporre di oltre i tre quarti del mercato pubblicitario
E considerando anche il canone
Che vale la pena ricordare il più vasto d'Europa la RAI pesa per il quarantasei per cento sul totale del sistema radiotelevisivo
Un'incidenza identica secondo quanto indicato dalla Commissione europea
Destino al servizio pubblico quote ben più inconsistenti in Germania il sessantaquattro per cento in Francia il cinquantadue per cento in Spagna il sessantatré per cento
Non è vero dunque o comunque un'analisi troppo facile quella secondo la quale per riformare il sistema occorre ridimensionare il peso della RAI
Secondo
Non è sufficiente o almeno non è più sufficiente misurare lo stato di salute della RAI con la situazione dei suoi conti
E ovvio è fondamentale che il bilancio aziendale sia stato risanato
Che la collettività non abbia dovuto essere gravato da ulteriori oneri per rimetterli a posto una situazione
Pesante ma questo oggi non basta più
Così come ho detto con chiarezza a pochi giorni fa che non è più possibile fermarsi alle percentuali di ascolto
E parametrare su quelle solo sulla pelle il prodotto l'insieme dell'offerta il giudizio sulla validità complessiva di un'emittente
Mi sento oggi di poter affermare che non si può più misurare lo stato di salute della RAI solo e unicamente in base ai bilanci
Bisogna fare di più
Bisogna trovare un'anima a questo servizio pubblico
Dare un'iniziativa bisogna esprimere un forte impegno affinché esso svolga davvero quella missione di crescita complessiva della collettività senza alcun rischio di omologazioni agli altri soggetti
E questa è la strada più difficile ne siamo convinti tutti
Ma la strada di essere
Ancora più competitivi scegliendo il terreno della qualità la strada di portare la concorrenza in alto senza farsi trascinare in basso
La strada di rifiutare nostri spettacolarizzazione e le banalizzazioni superficiali quali facili troppo facili catalizzatori di audience
La strada di rigettare le pericolose esondato oranti cadute commerciali e la strada che vale la pena di percorrere che è questa la strada e mi sento di indicare per la riforma del servizio pubblico radiotelevisivo in Italia
Quali soluzioni allora
Anche in questo caso non spetta a me proporre ricette
Voglio però avanzare una indicazione che ritengo praticabile e percorribili da subito e chi ha dalla sua la porta della semplicità
Si potrebbe pensare nel quadro del nuovo serto ad un'articolazione della RAI che preveda accanto a due reti generaliste con l'accesso alle risorse tradizionali seppure differenziate nelle loro missioni
Una terza Rete priva di ogni risorsa pubblicitaria tradizionale e senza alcuna preoccupazione di audience sperimenti quei nuovi linguaggi quei nuovi formati che potrebbero poi essere utilizzate per il complesso della programmazione
Una terza Rete che al tempo stesso si è in grado di diffondere la numerosa e molte volte validissima produzioni culturale e davo più visiva
Soprattutto nazionale che spesso troppo spesso pieni colpevolmente ignorata una terza Rete e infine si apra progressivamente ad una programmazione profondamente radicata sul territorio
Rispondendo a quella forte richiesta di località che il servizio pubblico deve essere in grado vista utile pienamente
Tra l'altro questo il senso dell'accordo che abbiamo voluto realizzare nelle scorse settimane con la Conferenza delle Regioni
Dando vita dal
E su base locale rendendo così immediatamente visibile la volontà di inaugurare una nuova stagione dell'informazione locale e regionale del servizio pubblico
Sperimentazione di nuovi linguaggi
Apertura alla produzione culturale ed audiovisiva nazionale ed una nuova divisioni territoriale potrebbero insomma essere le grandi direttrici per una riforma del servizio pubblico
E proprio da una rete priva di ogni logica commerciale libera di sperimentare e di introdurre progressivamente trasversalmente il nuovo in tutta la programmazione che la RAI potrebbe trarre complessivo vigore
Il futuro del servizio pubblico radiotelevisivo
L'ingresso della RAI nelle nuove tecnologie prevista chiede una questione con cui sto di cui si è molto discusso
Voglio ricordare che mentre il Parlamento e per la esattezza la Commissione sanità senatoriale di lavori pubblici tra il novembre di dicembre dell'anno scorso
Aveva condiviso le nostre preoccupazioni
Il precedente governo aveva invece imposto il divieto al servizio pubblico di entrare in questo luogo decisivo settore strategico
Ebbene i capi si subito di nuove tecnologie non sono sinonimo nettamente di pay-tv anche se essa riveste un ruolo centrale
Le nuove tecnologie non sono semplicemente un Visini salpato era RAI vuole partecipare degli interessi commerciali
Esse infatti riguardano lo standard digitale
Lei nuovi Offerte satellitari i nuovi decoder
I nuovi canali tematici lo sviluppo del tavolo l'affermazione di una multimedialità fondata su contenuti che rispetti Noris nostre tradizioni e la nostra identità
Il nuovo quadro tecnologico della comunicazione rappresenta per l'intero Paese uno dei terreni sui quali più agevolmente si può sviluppare una nuova stagione industriale ed occupazionale
Nell'interesse delle stesse imprese e dei lavoratori italiani
E da questa opportunità non può certo essere escluso il servizio pubblico
Se questa è una logica condivisibile allora credo che insieme si possono trovare le formule più adeguate
Partecipazioni minoritarie del servizio pubblico a società che a fronte di nuovo tecnologico un graduale bilanciamento tra i diversi introiti del servizio pubblica sino ad ipotizzare anche una credo vale di mani diminuzione del canone
Una chiara separazione delle risorse derivanti dalle attività di servizio pubblico da quelle delle nuove attività non credo vorrei aggiungere che proprio in questi nuovi scenari che potrebbero essere validamente sperimentate ipotesi di privatizzazione di incontro con soggetti che per la loro capacità ed esperienza professionale potrebbero rappresentare un valido contributo per un servizio pubblico che comunque devi mantenere di una sua precisa identità a tutela della collettività nell'espletamento delle sue emissioni primarie
Tante e tutte valide possono essere le soluzioni l'importante che siano immediate e che finalmente assegna un ruolo preciso e definito alla RAI in quanto servizio pubblico nazionale
La RAI può in questo quadro davvero rappresentare una delle leve fondamentali attraverso le quali il nostro Paese può svolgere un ruolo non da comprimario ma da protagonista di nuovi scenari
L'importante è che questa leva venga azionata e venti azionata presto quale progettuale il nostro Paese rispetto ai cento canali digitali che fra tre mesi saranno diffusi in tutta Europa
Quale strategia all'Italia rispetto all'invasione dei nuovi decoder ed incitati progettati e costruiti altrove attraverso i quali tutti gli utenti dovranno passare per poter assolvere alle nuovi offerti di canali tematici
Quale disegno insiste rispecchia i programmi ai messaggi ai servizi che verranno moltiplicati a dismisura dei nuovi satelliti e delle nuove reti
Sia chiaro la RAI da sola non può farcela
Non solo perché sino ad oggi occuparsi di tali questioni lei addirittura proibito
Ma perché coi tutto il Paese da veri un Progetto Sud fare nuova frontiera così come in altri Paesi hanno già fatto oppure non solo e la RAI mai tutti il Paese a perdere l'occasione e le opportunità relative
Per capire quale potenzialità straordinaria il nostro servizio pubblico potrebbe svolgere in questo scenario voglio solo citare un esempio che meglio di tante parole può rendere l'idea
Pochi sanno che la Rai che sta sta organizzando congiuntamente alle Nazioni Unite nel per il prossimo mese di settembre agli orti diciannove venti settembre
Il primo vertice mondiale delle televisioni e il nostro servizio pubblico che sta assumendo tra le tv la leadership mondiale nella riflessioni sui rischi che può comportare uno sviluppo squilibrato della società globale dell'informazione aggravando ancor più le diseguaglianze tra nord e sud tra Est ed Ovest del pianeta
E il nostro servizio pubblico che sarà chiamato a formulare le ipotesi per aprire una nuova stagione della cooperazione internazionale fondato sull'audiovisivo sui messaggi e sui contenuti che attraverseranno le nuove reti
Quale misura per evitare quell'omologazione delle singole culture delle singole identità che sarebbe inevitabilmente imposta da una caratterizzazione esclusivamente commerciale dei nuovi scenari
Le premesse e le risorse perché la RAI e assumo ruolo di traino non solo in ottantotto a livello internazionale ma anche per il nostro paese ci sono
Insomma davvero tutte basta solo prendere le decisioni necessaria
Ho voluto svolgere queste riflessioni perché sono convinto che la riforma della RAI non coinvolge unicamente gli aspetti produttivi e competitivi del sistema
Ma riguarda da vicino anche pelli funzione dello stesso servizio pubblico quale strumento di dialogo tra le istituzioni e i cittadini
La maturazione la crescita democratica complessiva del nostro Paese
Si tratta allora di stabilire regole e condizioni perché il servizio pubblico non sia marginalizzato
Perché esso possa essere veicolato veicolo di una informazione equilibrata e di garanzia
Perché si è reso ancor più competitivo e rafforzato nelle sue missioni di servizio
Perché esso possa essere strumento per un ruolo primario dell'intero paese anche di nuovi scenari tecnologici
Se io ho una mia personale profonda convinzione e che occorre individuare i percorsi e le modalità perché non si possa dire che la RAI e di qualcuno
Ma invece essa divenga sempre più un patrimonio condiviso da tutti e a disposizioni dell'intero Paese
I giorni delle settimane che ci aspettano saranno decisivi
E qui sta la responsabilità che sia pure in questa fase transitoria di governo e di gestione dell'azienda
Che ci compete perché l'azienda il servizio pubblico ossa che debba recuperare i valori e le doverosità chiede appartengono e non possono non appartenergli in quanto servizio pubblico
Ci siano però di guida in questo impegno ed in questa nostra iniziativa le grande persuasioni etiche che si rifanno e che corrispondono ai valori della nostra carta costituzionale grazie
Grazie al presidente Morello ora il prossimo intervento è l'onorevole Vincenzo vita
Prendo la parola intanto vi ringrazio
Per l'invito subito perché è in corso la direzione della partitocrazia dalla sinistra reni perdonerete se poi mi assento volevo partecipare almeno all'ultima parte tra l'altro la cosa riguarda anche settore di cui mi sono occupato a lungo per il mio partito oggi la definizione del gruppo dirigente
Ci sarà anche un passaggio di consegne per quanto riguarda questo settore avendo assunto sottoscritto ruolo mi auguro che svolgerò al meglio
Nel governo e quindi motivo subito poi la mia fuga
Dopo l'intervento o approfitto di questo occasione importante
Per
Salutare senza nessuna formalità con molto favore la riapertura del dibattito pubblico su questi temi all'inizio della legislatura
E su una piattaforma quella che ho sentito qui introdotta da Bellucci che buona parte delle sue coordinate generali condivisibili io ritengo che rapporto tra l'Ulivo Rifondazione Comunista sia un rapporto politicamente
Essenziale e che non vada spezzato non solo in questo campo vale questo
Accento politico che metterà del mio intervento ma anche in altri in questo poi più che mai essendo vistata sul terreno della comunicazione devo dire un'unità di intenti non da ieri
Che non smarrire anche con differenze restò per pronunciare quindi non c'è davvero nessuna ritualità
In ciò che sto dicendo
Credo che l'approccio che oggi possiamo avere attorno ai temi della comunicazione debba partire
Non so che non c'hanno un titolo generale dalla grande occasione di cambiamento che c'è Offerta dalla convergenza multimediale mi pare un punto su cui le forze della sinistra possono ragionare in termini nuovi
Cogliendo un passaggio di epoca che offre anche spunti molto stimolante anche critici per il nostro ragionamento per la nostra stessa impalcatura
Potevo retica attorno ai temi della comunicazione non è questo forse oggi il tema del dibattito però mi vorrei sottolinearlo perché sgombrare il terreno venne i nostri dibattiti da alcune affermazioni un po'antiche forse meglio per preparare alla sfida
Sulla nuova egemonia culturale
Una sinistra che non può attardarsi nel campo della multimedialità che il nuovo terreno di incrocio tra inseguimenti tecnologici
Tradizionali e non con quel clima culturale un po'spaventato un po'ritroso un po'aristocratico che accompagnò invece la sinistra vent'anni fa all'inizio del fenomeno della privatizzazione delle terre
Questo mi fa dire subito una cosa ad esempio ed è un dissenso
Che rende non possiamo evocare semplicemente con uno il problema della privatizzazione della STET
Tanto perché si può cominciare a riflettere seriamente se Serviziopubblico nel suo essere sempre più a
Diciamo contiguo al concetto di servizio universale oggi significhi necessariamente un'azienda a
Detta pubblica
Interrogativo a cui non sai non saprei dare una risposta definitiva ma è un problema
Inoltre perché c'è un indirizzo ormai assunto
Che non credo possa essere bloccato con un atto volontaristico e che invece va condizionato il punto fondamentale è la stessa dove tu qui
Io lo voglio ripetere l'ha detto anche il ministro Maccanico insisterei perché un punto chiave della questione è che nasca rapidamente l'autorità di sistema di sistema
Non spezzettata un sminuita in qualche rivolo di sistema quindi una struttura impegnativa forte per molto rilevante nel nuovo ordinamento che abbia dentro di sé sia la comunicazione di massa classica sia le telecomunicazioni con due settori
Tra di loro distinti con un unico presidente il tutto di emanazione parlamentare quindi un'unica autorità
è un pezzo del Progetto che nella passata legislatura curò come relatore l'onorevole Giorgio Bogi perché riprese tra gli altri Progetti
Penso proprio a quello fatto
Dall'allora Como progressista c'è qui Mauro Paissan che ne fu il primo firmatario alla Camera e che venne parti almeno ripreso poi dal progetto Boggi che aveva per nell'Autorità uno dei punti qualificanti l'autorità eh la premessa
Questo un punto politicamente fondamentale
Prima dall'autorità non può avvenire
Nulla quanto alle privatizzazioni però è la premessa perché la privatizzazione avviarsi a un sistema di regolazione di certezze nei tempi nei modi nelle forme anche stesse e perché abbia comunque una vigilanza democratica
Che credo sia essenziale sia ripeto
Una premessa politica
Danno una smarrire
Golden share dello stato
Quindi la missione fondamentale delle telecomunicazioni di avere comunque una interazione con i compiti pubblici io sono contrario al liberismo selvaggio anzi lo ritengo non meno in anzi più insidioso di uno stretto di un vecchio statalismo di maniera
E oggi peraltro liberismo selvaggio mostra di essere alle corde anche dove è stato sperimentato con maggior vigore
Se è vero che senza eccitare commenti Acidini agli Stati Uniti un il Giappone si parla tranquillamente in questi mesi di grandi piani per l'evoluzione tecnologica ecco per in Italia evocare il termine stesso piano
Suscita commenti Hillary o anche altezzosi invece altrove ciò in corso perché questo è un sistema che va regolato quindi con molta Sapienza io credo vada introdotto questo tema nella sinistra onde evitare che poi tra due tre anni
Anche su attorno alla questione stretto saremo poi costretti arrivederci per fare un seminario di autocritica dove sbagliamo perché non ci accorgemmo qualcuno dirà
Arriviamo troppo ecco siamo ancora in tempo basta che
Intravediamo il punto giusto a questo riguardo
Ho letto questa mattina
Che si dà già per scontata la conferma della quale vertice stecca
Io non ho nulla contro cioè l'assemblea tra poche ore tra pochi giorni e però devono essere chiare missioni
Compiti e certamente non può che essere una conferma semmai vi debba si debba arrivare a quello in tempi limitati perché se si apre un processo di privatizzazione beh insomma suppongo che azionisti Diversi possano anche volere dire la loro su chi governa
Tutta la macchina qui non ho nulla contro ma certamente però in un quadro di riferimento che non può essere l'immobilismo
Che per parte mia anche una nota polemica perché vorrei tanto capire ne approfitto qui capi in questa sede
Perché se ne parlò anche in altre occasioni con i compagni di Rifondazione che fine ha fatto il famoso
Piano del cablaggio dei dieci milioni di abitanti dove
Mi risulta che già si è molto impoverita questa premessa tant'è che il sospetto che molti noia ebbero all'epoca che era una grande operazione di marketing o di scambio politico forse non era infondato vengo al punto invece del comico quindi Progetto Boggi
Perché ha ragione Bellucci la scadenza di fine agosto della corte costituzionale non può essere aggirata
La sentenza la Corte non è una variabile c'è e quindi prima di quella data è indispensabile che si legiferi onde evitare che il tema dell'Antitrust in Italia vi acquisisca come dire riprenda il corso giudiziario che ebbe qualche anno fa
Meglio legiferare
Un il progetto Boggi può essere con qualche aggiornamento ma sostanzialmente il punto di riferimento accanto a quello e contiguo e direi con lo stesso impianto va riaperto il tema del telecomunicazioni con un progetto ad hoc
Francamente non credo che a differenza del progetto Boggi il Progetto dalla scorsa legislatura quello che ebbe a firma prima Gambino poi Perti caro sia il testo di partenza non era granché
Non si vede perché dobbiamo ripartire da quello si può rimetterci possiamo rimetterci le mani migliorandolo
Quindi
Scadenze più immediate sistema radiotelevisivo l'antitrust la sentenza la Corte senza distruggere aziende però anche con rigore telecomunicazioni autorità e CDA RAI vengo l'ultima parte di questo mio intervento CDA RAI che in ordine di tempo
Problema più stringente per il tanti aspetti già toccati qui
Devo dire con toni che ho sentito
Simili condivisibili da Bellucci anche del presidente la RAI Morello la RAI ha una condizione di crisi di gruppo dirigente che non può aspettare
Tempi lunghi c'è il problema di lui definire il ruolo della RAI anch'io sono d'accordo la RAI non va ridimensionata
Però vari dislocata nel sistema a partire dalla frontiera che sia aperta delle nuove tecnologie senza conservatorismi senza sminuire il ruolo del servizio pubblico ma anche qui difendendolo in modo dinamico
Mettendo un po'più avanti anche la trincea del concetto di pubblico un nuovo welfare della comunicazione per essere tale
Esige di essere anche ripensato in alcune sue forme organizzative pensa una Raiot holding con società operative autonome che si predisponga in modo più flessibile all'evoluzione del mercato
In questo quadro credo che il Governo ne ho già parlato
Col ministro credo che si prenderà a breve un orientamento debba rivedere tanto il decreto salva RAI che è credo alla sedicesima reiterazione togliendo quella bruttura che volle Tatarella
Cioè che dava peraltro al governo farlo contro gli interessi al ministro delle Poste spero che non nessuno se ne abbia a male che dava al ministro delle Poste un ruolo improprio
E autoritario come ricorderete di vigilanza sui piani della RAI che ministro delle Poste non può e non deve avere c'è un antico
Punto democratico della di quel movimento di vent'anni fa sull'informazione io difendo la Rai non deve appartenere le sfere di competenza governo ma
Al Parlamento qualsiasi sia il governo quindi rifare rimettere a posto il decreto salva RAI su quel punto
Sono d'accordo anche quello sulle pay tv
Deve trovare lì per un'apertura per il servizio pubblico non metterei io nero su bianco RAI pay TV direi più semplicemente in modo più flessibile RAI TV tematiche
La pay tv è una forma di rapporto con il pubblico con l'utente la tv tematiche invece è un pezzo di storia comunicativa
La pay-tv oggi con questa RAI che a canone pubblicità difficilmente può essere un tra terza fonte di di finanziamento sarebbe contraddittorio
Non è detto che dopodomani una RAI diversa tutto questo possa cambiare la tv tematica invece un appuntamento più servizio pubblico non può eludere deve starci
Sono d'accordo con quello che è stato detto l'introduzione
Decoder
Scusate se si va un po'in gergo in questi dibattiti ma insomma
Decoder piccola parola grande problema strategico nel senso che come sapete la l'Antitrust sul satellite di cui si parla molto
Quando si immagina il nuovo sistema comunicativo e i nuovi rischi anche democratici di una concentrazione oppressiva
Come potete intuire la la la battaglia antitrust non si fa in cielo ma si fa a terra perché non sarebbe credibile armare un centinaio di garanti con diciamo della dei dei piccoli
Razzi per bloccare l'arrivo essere sì così blocca democraticamente diciamo in modo regolato non blocco Loconte ne sbaglia si regola con il decoder le cose deve essere aperto
Non deve essere chiuso deve avere un'interfaccia compatibile scusate sono parolacce tutto questo per dire una sola cosa
Non può vincere un solo soggetto in questo sistema che oggi si chiama The le più
Dall'origine dal passato non proprio brillantissimo la magistratura in corso un'inchiesta non mi pronuncio quindi per rispetta la sua autonomia
Su quanto avesse poi di controllo Berlusconi detto questo certo
Sia di chi sia sudafricani Kirch
Non può diventare il monopolista della televisione a pagamento
E si diventa monopolisti non solamente con le frequenze ma anche con i decoder chiusi
In modo che se io utente voglio vedere la tv a pagamento e ho un decoder che non permette l'interfaccia con altri eventuali programmi io sono costretto a vedermi tele più e i programmi che telegrammi propina che possono essere anche
Ragionevoli o meno non voglio fare processi alle intenzioni ma certo non adeguati a un sistema di libertà quale noi proponiamo
In questo contesto c'è il rinnovo del Consiglio mia sorella rari
Sulla cui ripeto urgenza non non torno ecco qui registro un punto di
Di differenza nelle valutazioni non tanto sulle necessità non tanto sulla utilità di una legge come primus rispetto
All'eventuale presa d'atto che nulla c'è da fare che quindi non rimane che esercitare da parte di due presidenti di Camera e Senato il potere che peraltro normativa vigente da loro
No il punto di dissenso è questo sullo schema di legge vedete se dobbiamo andare per legge io personalmente sono perché si faccia fino all'ultimo
Un tentativo perché si vada per legge
La via dei capigruppo credo che sia la sede idonea per fare una verifica puntuale solenne su questa disponibilità
Però se vogliamo andare per legge di pongo un problema con molta franchezza e in modo diciamo dialogico unitario non è un una questione diciamo non c'è nessun astio meglio fare una cosa che i migliori la struttura dei poteri della RAI cioè se dobbiamo passare la RAI passò da sedici consiglieri a cinque con un tentativo che doveva essere una tantum e poi andò come andò
Se dobbiamo adesso fare per legge la modifica non facciamo la solita cosa
Un po'tipica delle tentazioni del sistema politico italiano cioè una cosa parziale facciamola sul serio allora s'vincoliamo definitivamente la RAI dal controllo politico
Cioè distinguiamo nettamente l'indirizzo dalla gestione ecco l'ipotesi dei due livelli che anche qui in gergo sì introduce nel dibattito una struttura di garanzia più larga rappresentativa è una struttura ristrettissima di gestione pura e semplice di emanazione
Del Consiglio più largo che a sua volta è eletto dal Parlamento che badi alla gestione senza avere un rapporto diretto asfittico con il sistema politico alla RAI non serve qualche partito in più ma qualcuno in meno
Questo è il futuro di un'azienda pubblica che voglio avere futuro lo dico ripeto senza polemica volevano
Cosa
No Fausto io so che su questo terreno la polemica è molto facile credimi Fausto siccome tu sai che io politicamente non solo sospetto di avere Asti al contrario verso di voi però su questo punto c'è un elemento di conservatorismo in voi che trovo un pochettino curioso nel senso che la proposta di otto fu una proposta emergenziale
Ci vergogniamo tutti di doverla pronunciare lo facemmo pur di mandar via il vecchio Consiglio scusate se dico la verità che è sempre rivoluzionaria lo facciamo tutti assieme un po'aver coniando ci perché otto si prestava facile ci furono battute su cosa voleva dire otto allora ripeto io posso anche alzare bandiera bianca
Si faccia quello che si faccia Badri due presidenti di Camera e Senato io ho creduto e credo alla legge però se dobbiamo andare per legge ma miglioriamo la struttura i poteri lavato dosi partiti Faust io credo alla politica non esiste niente di neutro però certamente andare ai fare un girone dell'inferno alla RAI in cui tutti quanti coloro che sarà la RAI devono la mattina a chiedersi
Qual è in quella fase politica contingente
Il punto di riferimento è imbarazzante è un po'avvilente se vogliamo salvare la Rai dobbiamo dare alla RAI un futuro di impresa
Di impresa di servizio pubblico quindi con un controllo parlamentare questa una strada molto impegnativa coraggiosa è un conflitto di poteri non tra PDS e Rifondazione
Ma spero tra PDS Rifondazione e tutto l'Ulivo insieme contro poteri forti palesi o occulti che nella RAI hanno un punto di riferimento volendola in qualche modo ridimensionare per scopi non di antitrust ma per altri scopi
Questo mi pare un punto chiave non c'è polemica Miani in un po'perché sapete
E defatigante questa discussione non facciamo però come sull'ultimo scorcio di legislatura passa diciamoci tutti la verità io l'ho detta questa mattina anche scoprendo che un po'a qualche battuta meglio dell'Irelli per i motivi che ho accennato
Non siamo d'accordo tutti noi non rompiamo con Rifondazione chiarisco cioè non c'è nessuna intenzione da parte nostra di fare come dire
Una rottura con Rifondazione su un argomento così delicato però vi pongo un problema aperto spero che voi ci ragioni ante per parte nostra la volontà cioè spero che ci sia da parte di tutti soprattutto per le scadenze proprio per i temi generali l'autonomia culturale del Paese le prossime scadenze europee la direttiva tante cose le scadenze tecnologiche che meritano davvero da parte di una sinistra moderna
E possibilmente unità su questi temi un grande salto di qualità grazie
Allora
Grazie a Vincenzo vita per il suo contributo per il prossimo intervento l'onorevole Mauro Paissan Presidente del gruppo misto
Mi pare che i tempi siano molto ristretti vi rubo solo qualche minuto mi ha colpito
La convergenza su un punto tre
Perverso di Bellucci l'intervento del presidente della RAI Morello nella sottolineatura del carattere allarmante
Della situazione attuale del
Di conseguenza se allarmate socio dell'azienda e l'arma ante secondo me
La condizione e le prospettiva la prospettiva del del servizio pubblico nel nostro Paese
E non solo per i motivi qua evidenziati
Lo sappiamo c'è un consiglio d'amministrazione
Dimissionario
C'è un direttore generale che si era dimessa che
è stato costretto
A rimanere svolgere le sue funzioni ci sono varie dimissioni interno
Alcune rientrate altre no
C'è un qui una crisi
Esplosa Rep ripetutamente tra la RAI l'azionista direi
Ma ci sono anche altri elementi mi si dice
Perché c'è una crisi di ascolto della RAI
In quest'ultimo periodo
Una non se ne parla io non sono un fautore della RAI il novanta per cento di ascolto cioè noi misurare una presenza di servizio pubblico solo ed esclusivamente sulla base del di ascolti
Ma una discesa negli ascolti
Fondata non sul tipo di programmazione qualitativamente diversa più del servizio pubblico operata la RAI ma semplicemente una crisi d'ascolti derivante da una carenza da una povertà
Di capacità concorrenziale nei confronti del privato è un ulteriore indice di difficoltà e di crisi dell'azienda
Mi si dice anche che i tanti sbandierati bilancini positivi
Nascondono un futuro una prospettiva non altrettante rosei
Sappiamo come si fa dal punto di vista contabile asso per caricare un certo esercizio finanziario
In termini positivi per lasciare poi a chi segue dell'amministrazione era di soli azienda un carico invece di cattivo perché vengono a maturare
Fattori negativi dal punto di vista né economico ecco aggiungere questi due altri Fattori di allarme al nell'analisi dell'azienda
Rari il tutto comunque converge nel definire un'azienda lo diceva bene
Anche Morello un'azienda che nello stato in cui si trova è prima di strategie per il futuro
Totalmente priva assente ad esempio sul piano degli accordi internazionali quando il futuro in questo campo si gioca prevalentemente negli accordi con altri soggetti
E le altre in prese di servizio pubblico ma anche soggetti privati sul piano né internazionale qua è stato fatto l'esempio molto significativo del decoder perché se sì in stalle si instaura in modo definitivo un decoder non universale significa ostruire
Per quanto riguarda la RAI la possibilità praticamente per l'eternità di entrare poi in quel in quel settore una RAI indebolita non è e debole non né in grado di far pesare questa richiesta sul piano politico legislativo e poi c'è l'impedimento assolutamente da rimuovere
Riguardo le tv Italia retti tematiche
Che sono tipiche secondo me che vanno rivendicato rivendicate da Rai perché possono essere caratterizzanti di un servizio pubblico nel Paese non nascondendo mi poiché altro discorso sulle sulle tv a appagamento dunque il grido d'allarme questa mattina ho ho ascoltato e che dopodomani verrà rilanciato anche da organizzazioni sindacali mi pare possa essere sostanziato anche da ulteriori elementi di di analisi così un'azienda deperisce
Non è che vivacchia deperisce vada vale va va indietro e perciò io senta anche come
Uno dei
Componenti del del del del Parlamento delle
Del potere politico la necessità di intervenire immediatamente per ridare la RAI un governo adeguata e qui si apre il discorso del come
Con quale in quale morto
Tutti dicono a parole meglio la legge
Approviamo la legge in tempi
Rapidi
Anch'io mi accodo dico meglio da Lecce però aggiungo subito dopo non intravedo
Alcuno spazio per approvare una legge legge in tempi rapidissimi perché ovviamente la legge assenso se viene approvata nel giro di un mese solo se prima dell'estate
L'interruzione estiva viene dato un governo al alla RAI
Perché dico questo di corsi vorrebbe una legge ma non vedo questa possibilità
Perché non c'è una soluzione un testo un'ipotesi
Che abbia è sufficiente grado di consenso
Qual è il sufficiente grado di consenso per approvare in tempi rapidissimi con questi regolamenti parlamentari una Licci
La pratica unanimità
Basta una pattuglia tardi parlamentari per far saltare di mesi l'approvazione di una legge perciò o si realizza questa condizione di una pratica unanimità oppure no si fa una legge
Finora io non l'ho visto questa ipotesi di accordo questa ipotesi di testo
Non c'è e dibattito di questa mattina ha dimostrato un accordo dentro l'Ulivo
Non c'è un accordo dentro il Polo conseguentemente non c'è un accordo tra Polo e unico
Bellucci a rilanciato questa mattina l'ipotesi del così detto quattro più quattro cioè di dunque se ho visto è stato di otto membri composto di quattro
Eletti da una camera quattro letti da un'altra con voto limitato a due che significa sostanzialmente quattro della maggioranza e quattro dell'opposizione
Ebbene guardate quell'ipotesi data però in un altro contesto politico
è un'ipotesi di tipo bipolare esplicitamente bipolare
Non prevede la presenza sulla scena parlamentare di un terzo soggetto con gli stessi diritti degli altri
E questa sua terzo soggetto insiste nell'attuale Parlamento della Lega
Esiste anche un quarto che Rifondazione che però a un tipo di alleanza elettorale con l'Ulivo che può essere assunta in termini parlamentare anche in riferimento a questo né esito come componente appunto di una maggioranza che sostiene il governo
Ma come si risolve il problema della lega con questo sistema di elezione del CDA
La lega non verrà assunta dalla minoranza perché ovviamente la minoranza organizzata cioè il Polo si prenderà in termini numerici tutti i propri quattro membri del del del CDA
Questa soluzione vede proposta come soluzione d'emergenza
In una condizione politico ma parlamentare in cui l'allora maggioranza di centro si sinistra assumeva
Su di sé il carico di dare rappresentanza alla lega
Ne desumo da questa Dalisi che la lega farà di tutto in termini proprio di battaglia politica che fino all'ostruzionismo contro un'ipotesi che dichiaratamente
In partenza la esclude da ogni rappresentanza perciò almeno così come è configurata anche quella soluzione non soddisfa la condizione di partenza
C'è la necessità di trovare una larghissima Issey malissimo a maggioranza parlamentare per ottenere una proposta un'approvazione M super superveloce
Può darsi che ci discutendo ci viene in mente qualche altra soluzione dico che quella per ora mi pare impedita da questa novità sul piano sul piano parlamentare Rifondazione potrebbe essere sensibile a questo argomento perché se non avesse fatto l'alleanza elettorale L'Ulivo avrei potuto trovasse nell'identica situazione parlamentare
Della lega sarebbe stata tagliata fuori radicalmente da questa da questa soluzione
Io aggiungo un altro interrogativo
Qualche tipo di intervento sulla RAI anche dal punto di vista societario andrà fatta nell'ambito della riforma di sistema
Penso ad esempio alla possibilità che le Regioni possano avere un ruolo proprio perfino in termini grazie grazie azionario nella prospettiva di una rete federalista
Ora vi chiedo conviene
Inaugurare questa legislatura con una battaglia su una legge sui criteri di nomina di un nuovo così da Miss RAI che magari fra qualche mese
Dovremmo comunque cambiare modificare perché siamo di fronte alla presenza di altri azionisti
Pubblici Sempio penso alla Regione come unico soggetto il protagonista dell'azienda
Ecco
Per questa motivazione e per la difficoltà che io finora o di individuare un'ipotesi capace di raccoglievano amplissimo consenso io non vedo così nel negativamente l'ipotesi di una nomina da parte
Dei presidenti delle delle Camere certo come subordinata io preferirei l'ipotesi della legge sono disponibili anche esaminato nelle prossime ore questa possibilità ma per ora io non vedo questa soluzione
Io anche un'altra impressione politica
Che dietro la richiesta soprattutto da parte del Polo
Di l'insistenza sulla necessità di approvare una legge ci sia la volontà più che altro di contrattare con candidature con il presidente Carlo secondo me viene dato per scontato l'esito del la nomina presidenziale
Ma si vuole usare questo passaggio per influire sulla scelta dei presidenti e magari per contrattare Conte Padova venti qualche presidenza in più delle commissioni cosiddette di garanzia di controllo bicamerale e così via questa è la mia impressione io non ho timore eccessivi
Mette da parte del Polo non
Nelle tra le componenti dell'Ulivo come il punto d'osservazione
Non ho promesso di Sissi eccessive sulla sull'equilibrio da questo punto di vista che dimostreranno i presidenti delle Camere che si assumeranno fino in fondo in fondo in fondo la necessità di operare nomine equilibrate rappresentative di tutto l'arco dell'arco politico
Se dovessi fare uno sforzo di ricerca di consenso
A livello parlamentare più che sulla legge sul CDA io opererei nei confronti della necessità di approvare una legge sull'antitrust che dia soddisfazione integrale la sentenza della Corte costituzionale quella che questo è un rischio anche per il nostro schieramento
Arrivare a ventisette agosto e dovere approvare onde o decreto Berlusconi come quelli che conosciamo c'è
Con un decreto
Che di pura proroga per impedire a qualche pretore
Di
Procedere al spegnimento di una rete Fininvest in base alla sentenza costellato magari su stimolo di qualche cittadino che ricorre io farei di tutto per evitare e questa iniziativa
Dire il magistratura e un decreto
Di pura di pura
Di pura proroga
Un'osservazione poi voglio farlo ancora riguardo modo indiretto al discorso che faceva anche Peter sul livello sul doppio livello per di garanzia eccetera
Quella ti secondo vero livello io lo dico anche sulla base della mia esperienza di due legislature come vice Presidente Commissione di vigilanza
Il livello dell'anziano dobbiamo potenziare doveva averlo in quella che oggi siamo console come suo e di vigilanza comunque con un livello parlamentare
Di capacità di indirizzò vero
Sul sul servizio pubblico
Noi dobbiamo riformare questa commissione della mise potere più penetranti ma non nel senso di intervenire la gestione che non è compito di un organismo parlamentare ma di essere efficace nella sua azione
Di di di Indirizzo
Un tema sollevato da Bellucci era quello del rapporto tra canone e pubblicità per quanto riguarda la RAI
Io
Ho detto un'altra occasione ripeto operate qui non si tratta di legittimare
La pubblicità
Per quanto riguarda la RAI
Si tratta di legittimare il canone
Di fronte ai cittadini di fronte agli utenti di fronte a chi paga
Il carbone o non riusciamo a fare della RAI un reale servizio pubblico percepito come tale oltre mente non va in crisi la possibilità di avere una quota di risorse pubblicitarie ma quella di poter accedere a quel pagamento di massa da Patitucci sia Dini che
Che
Il canone in quest'ambito si può valutare l'ipotesi di avere una rete senza pubblicità accentuatamente di servizio pubblico pagata
Integralmente con con il canone però anche questa va l'ho studiata nel nel nel complesso dell'intervento di riforma sulle sulle reti senta che una presenza dei vetri queste genere accanto alle reti tematiche accanto al nuovo protagonismo sull'auto ecologia fosse in grado di rilegittimare rilanciare il servizio pubblico in quanto in quanto tale un'ultimissima osservazione la faccio per quanto riguarda poi lo schieramento dell'Ulivo c'è molta preoccupazione dentro la RAI
Nel mondo calare fare riferimento riguardo al futuro dell'azienda
Ecco riterrei davvero bizzarro
Che l'Ulivo dopo aver vinto le elezioni avendo un proprio governo all'altra
Vidal del Paese
Permettesse quello smantellamento del servizio pubblico
Perseguito in passato dai nostri avversari politici io su questa sarò
Con Rifondazione Comunista il collo molti altri nettamente schierato contro questo disegno grazie
Grazie all'onorevole paese Anna allora ci stiamo avviando verso la conclusione dei dei lavori prima delle conclusioni dell'onorevole Bertinotti ci sono ancora tre interventi io chiedo so che sgradevole ruolo antipaticissimo però come dire c'è un problema di lavori parlamentari quindi acre chiederei cosa che non ha fatto negli interventi precedenti mi scusi ho quindi con le persone le quali adesso darò la parola di come dire
Buttare un occhio anche sull'orologio scusate antipaticissimo farlo però insomma poi il segretario del partito ha veramente nelle urgenze quindi se ma rischiamo poi di niente
Mi andare troppo in là con i tempi mi scusi ancora ed adesso la parola a Bruno Cosenza e coordinatore nazionale Rai fili si CGIL
Per quanto mi riguarda non è stata anche Taricone rappresenta molto perché mi
Costringe a essere ancora più sintetico di quanto volevo essere allora affermazione diritto che rituale peraltro non è io ringrazio per l'invito che ci sono affatto ho apprezzato alcuni passi della relazione di
Di Sergio Bellucci che adesso di cui uno per lo meno voglio sottolinearlo
Do un'informazione ma non è una notizia di un'informazione
No ai e come parti sociali interno intendo dire Cgil Cisl UIL state Usigrai e ADRAI se non era scontando una minore tempestività rispetto a Rifondazione Comunista che ha Sergio Bellucci dopodomani mi pare al Capranichetta
Facciamo una cosa simile a questa
Perché tenteremo di discutere anche noi sulla RAI quali prospettive servizio pubblico e via dicendo detto questo vado proprio a flash per per scherzo
Che cosa ho apprezzato sostanzialmente dell'intervento ti Perrucci e mi cioè
Abbia in tre o quattro passaggi abbia riaffermato il concetto
Di servizio pubblico non omologa angolo al fatto affatto al privato ha detto due-tre volte mi pare se io non sono stato disattento ha riaffermato l'esigenza della centralità della
Concetto peraltro mi sembra di aver risentito riascoltato anche adesso nell'intervento dell'onorevole Paissan
Di cui condivido assolutamente l'analisi globale che ha fatto e allora se per per guadagnerà solo tempo cosa mi permetto di dire noi
Sono meno come organizzazione privato mi riguarda ritengo che
Le priorità si nove e seguenti prima priorità noi non possiamo permetterci che a brevissimo a brevissima io non do la scadenza di due settimane tre o nel mezzo
Ma a brevissimo termine pena da scontare che per quanto ci riguarda ci sarà un giudizio severissimo
La RAI in quanto tale abbia il servizio pubblico abbia un governo perché forse offensivo nei confronti del Presidente Morelli in questo momento ma senz'altro
Se non è acefala poco ci manca insomma nella gestione corrente sostanzialmente acefala di Colico con bonomia ovviamente offensive
Se ci si intrattiene oltre un tempo ragionevolmente Breve evidentemente i sospetti che ci sia qualche duro che faccia i soliti interessi delle di Prussia ci sono ripeto io credo che dovremmo unitariamente possibilmente
Oltre a giudizio molto severo intraprendere le classiche azioni che l'organismo sindacali mettono in campo a tutela poi del unicità dell'azienda della tutela del dei lavoratori e via dicendo secondo aspetto che ritengo che nella di breve termine in prospettiva dagli affermazione che una azienda fornitrici di beni immateriali come questa non può essere assolutamente omologata alloggi che mercantili come qualcheduno
Non dico nel
Tempo dietro immediato ma comunque come una certa moda la voleva omologare fina ha poc'anzi io ritengo che dobbiamo avere il coraggio di invertiti di invertire la tendenza per cui il pubblico è uguale al privato in questa in questo settore Pubblico e privato non dico che siano in antitesi
Ma senz'altro non sono neanche al cinquanta per cento bisogna riaffermare la centralità del servizio pubblico quanto in quanto proprio fornitrice di quei beni
Che Kyoto
Terzo aspetto che
Ritengo debba essere presi in considerazione
Credo che dobbiamo senza timidezze entrare nell'ordine di idee che le reti generaliste in quanto tali sono un punto fondamentale cruciale portante di di questa azienda
Io non ritengo che lei per lo meno a breve termine
Una un'azienda lanciate semplicemente sulle reti tematiche possa fornire quel servizio culturale pluralistico nel Paese di cui tutti quanti non Cianci amo di cui tanto noi che parliamo
Quarto aspetto mi permetto di spendere una parola sul quale consiglio d'amministrazione e quale Pecci senz'altro
Una legge nuova innovativa che sgancia asse la RAI dal dalla politica se per politica si intende un'accezione malevola dalla politica sarebbe auspicabile
Però attenzione a questo punto io non vorrei che facessimo questo discorso e qui non non voglio assolutamente infilarmi in Poletti in polemiche strumentali
Dessimo una come dire un avvallo tendenziale al qualunquismo che questo Paese esiste sotterraneo proteste
Non voglio neanche omologare la politica uguale partito Partito uguale funzionare funzionare quattro più quattro due più due
Però da troppa lunga pezza insomma si tende a omologare la politica al partito in senso negativo e il partito come valore negativo
Credo che i partiti debbano assumere in sei all'interno come non lo so perché non sono legittimate a parlare ovviamente a nome di nessun partito
Trovare i correttivi di questa concezione che è passata nel Paese proporrà l'opinione pubblica e risolverlo
Però detto anche qui questo probabilmente il quattro più quattro Old due più due di Mancino sono in questo momento non condivisibili secondo me mi permetto di omologato di tutti e dunque in quanto sarebbero credo che onorevole pressando abbia detto sostanzialmente quanto quello che volevo dire io sarebbe sono sostanzialmente il una espressione di dove potrebbero essere espressione di una come come posso dire
Di una organizzazione politica maggioritaria
Che in effetti questo Paese ancora non c'è e non è matura
Perché anche all'interno delle varie condizione le palle che azioni e le articolazioni e le correnti di pensiero le sfumature sono talmente ampie che sono solamente due coalizioni sostanzialmente di di elettorali
Quindi e difficile sarebbe difficile secondo me comprimibili anche nel senso più alto a quattro più quattro o addirittura due più due come ha proposto come formaggi
Detto questo io senza pudori e senza assolutamente senza tema come devi fare provocazione
Bene ha fatto ha fatto chi in questo momento si sta spendendo con un brutto termine per cercare di trovare una soluzione legislativa
Però credo che la CIA nuovamente in questa stanza dobbiamo sapere che se la ricerca può turare ancora ventiquattro quarantotto ore ecco oltre non può andare
Temo che non si ci sarà il nulla di fatto e quindi dobbiamo prendere in considerazione che l'unica valida è possibile proposta sia quella di Violante Mancino a questo punto però nasce un problema
E credo che tutti quanti dobbiamo saperlo la proposta Violante Mancino cioè la proposta l'altro Cino consegnare a Violante e Mancino la la questione non per loro incapacità di andare a identificare all'interno del Paese le cinque personalità in grado di così di sintetizzare le varie correnti di pensiero la manager invitava prospettiva le politiche editoriali di dicendo
Però concordo con quanto ha detto Maccanico evidentemente questa è un'operazione che va inserita in una in una operazione di media prospettiva in cui la poi il servizio pubblico deve avere una collocazione coerente anche dal punto di vista
Come dire organizzativo
Quindi rischio che si corre e poi di mettere delle persone attesta infine che in quanto a termine se non hanno un alto concetto del servizio dello Stato potrebbero rifiutare non so se misto se mi sto spiegando questo è un passaggio di Alberto
Alberto molto molto delicato che in questo sempre senza senza remore non vorrei che se questo passaggio si tiene impressi dimostrasse troppo delicato per trovare sufficienti personalità come diretta presentabili Daniela alta
Si pensasse a uno prorogatio io credo che la prorogatio c'è stato un momento in cui al di là delle conflittualità era anche possibile ma allo stato attuale dei tre perché praticamente consiglio d'amministrazione è rimasto su tre non sia assolutamente un'ipotesi praticabile perciò il nella sostanza io credo che noi dobbiamo con molto come dire senso
Così di servizio accettare Linea Group no ineluttabili ineludibile logica dalla forza delle cose che ci porta a dire a brevissimo termine
Individuiamo con Violante e Mancino sapendo che c'è un ulteriore problema che su quelle forze politiche e chiudo veramente perché lo tradirono cioè debbono trovare la soluzione in questo contesto la soluzione all'interno Conviri deve essere risolta perché poi non ci si può dilungare dicendo abbiamo il consiglio d'amministrazione però non abbiamo il direttore generale ecco allora qui la manovra deve essere veramente concentrica rispetto a questi due poteri dello Stato grazie
Allora
Il prossimo intervento Fabio Venditti giornalista di RAI tre
Io sarò veramente un missile anche perché il mio è quasi un appello più che un intervento
Perché voi sapete benissimo scaduto il il presidente i colleghi giornalisti che ci sono venuti i direttori dei telegiornali
Tre facce quasi nuove tranne immune che e quello che esiste da più tempo ma quanto tempo avesse detto legalmente due adesso
Venti mesi che è quasi un record questo insomma dall'idea di quello che si vive in questi come tendi si intendi batterlo tra l'altro e anche una sorpresa perché tu eri considerato quello che mi figurava meno
No questo per dire insomma qual è il clima che si è in questi momenti all'interno della RAI che è un clima di straordinaria eccitazione no perché succeduto cambia tutta la mia gerarchia la gente si muove si sposta Sissi
Si posiziona non si sa quello che può succedere perché un po'questo il rapporto che c'è
Annui
Tra i giornalisti e anche gli altri lavoratori della RAI e la politica che è un rapporto assolutamente strumentale un rapporto reciprocamente strumentale
In questo senso diciamo il mio intervento è è un appello a coloro che hanno vinto le elezioni coloro che governano forze come Rifondazione comunista che della vittoria dell'Ulivo è stata decisiva che oggi e decisiva
Per la vita al buon funzionamento del governo Prodi
Cosa possiamo fare
Perché si è rotto questo schema ciò questo schema di strumentalità nel rapporto fra il servizio pubblico i partiti
Questo rapporto di strumentalità naturalmente c'è quanto di peggio del servizio pubblico cioè in questo caso non è più un servizio pubblico appunto ma è un servizio privato perché vedete questo fatto che ogni elezione ogni tornata elettorale con una partita sette e mezzo perché lavora nella RAI è una cosa che va veramente eliminata noti al sette e mezzo cioè chi vince il banco cioè chi vince una punta del c'è chi si balla perde tutto e e e si aspetta al prossimo giro
Questo è un modo per farla veramente morire la gente farla veramente morire
E questo secondo me è l'aspetto fondamentale e in questo abbiamo delle responsabilità grosse noi che lavoriamo dentro la RAI sappiamo molto grande guardate che poi facevano il saluto a volte di esondazioni che fa notizia non si dividono cercano di prendersi posso passeggio detta eccetera
Però accidenti non c'è una volta in cui non abbiamo un ruolo attivo dinamico all'interno di questa discussione mai questo succede veramente mai un po'ci prova l'Usigrai che il sindacato più forte all'interno azienda e sindacato dei giornalisti però anche in questo caso con qualche difficoltà a far circolare il dibattito si muove più come elemento contrattuale forte e quindi può dire la sua all'interno degli assetti che si costruiscono ma i livelli discussione interno sempre comunque prossimo allo zero
Più o meno per non parlare dei rapporti che ci sono fra diverse categorie di lavoratori all'interno la RAI che è un altro degli aspetti su quali prima o poi cari colleghi lavoriamo Lara Sorin oppure mettere le mani per i questo è un altro degli elementi che va a distruggere l'azienda RAI praticamente ormai dentro la RAI
Anche fra organizzazioni sindacali Cosenza non ci si parla proprio più
Ognuno fa la sua chi ha più forza contrattuale va ottiene chi ne ha meno va tenta di ottenere
Le organizzazioni sindacali degli altri lavoratori date due professioni Sorma talmente frantumata e non si esce Purpura contarli guanti sindacati sono quindi figuriamoci che forza contrattuale hanno e questa è anche una ricaduta di questo rapporto strumentale che c'è fra la RAI e le diverse forme di governo di questa azienda pubblica ecco in questo senso diciamo il mio appello per esempio in questi giorni si discute della opportunità
Di far nascere un circolo di Rifondazione Comunista all'interno della RAI
A guardare detta così può sembrare quasi una cosa un po'vecchiotta no perché c'erano stati altre esperienze di questo tipo ma considerando quella situazione un elemento secondo me di incredibile novità
Per semplicissimo fatto che hai visto mai che si riuscisse a rompere il primo il muro dall'omertà secondo il muro dell'incomunicabilità
Terzo la passività tutta le rispetto la dinamica della politica quarto il rapporto di puro servilismo fra il giornalista della RAI e la politica attiva bene quella volta Chiappa quell'altro spera di rifarsi la volta successiva e magari questo consente pura giornalista RAI di di avere di esprimere un minimo di passione politica perché se fatta così ragionata così
Non è più soltanto un modo per dire guardate sono qui la prossima volta tocca a me no uno anche un cittadino non sua passione civile magari questo gli consente
Di elaborare
Di crescere un pochino e di avere un minimo di soggettività e poi nel suo lavoro di essere autonomo autonomo davvero perché tutto questo non è mento di crescita democratica e al servizio pubblico non può che servire tantissimo tutto qua
Grazie Venditti irritante per quel che ha detto è stato rapidissimo ma efficace per l'ultimo intervento primarie conclusioni del segretario Bertinotti e do la parola Giorgio Bazzoni segretario dell'Usigrai
Ma intanto permettetemi di ringraziare Bellucci e Paissan ha per il loro secco no ad ogni ipotesi di smantellamento della Rai fa bene ogni tanto avere un'iniezione di fiducia per tutto quello che sta succedendo però io credo che non basti quello
Un'affermazione di questo tipo
Ma io vi devo dire che sto oggettivamente alle indicazioni che sono venute finora dal mondo della politica cercherò di essere brevissimo quindi doppler scontata una serie di affermazioni e allora una nuova legge non c'è alcun dubbio andrebbe benissimo però io mi rifaccio alle affermazioni del presidente Violante né del presidente Mancino ci hanno detto che entro un mese arrivava il nuovo consiglio di amministrazione
Son passati quindici giorni io mi rifaccio a quell'affermazione dico che va bene anche una nuova legge ma il nuovo consiglio d'amministrazione deve arrivare entro quindici giorni
E lo dico non perché abbia voglia di vedere facce nuove qualcuno l'ha chiesto qualche minuto fa quanti consiglieri quanti consigli amministrazione ho visto da quando sono segretario
Sono segretario dell'Usigrai da tre anni ho visto quattro consigli di amministrazione un turnover come questo credo che da nessuna parte al mondo si sia realizzato
Allora serve subito nel consiglio di amministrazione un consiglio di amministrazione che abbia due elementi secondo me importanti uno che si è formato da uomini che credono nella funzione
E nella responsabilità del servizio pubblico perché purtroppo io ho scoperto che negli ultimi anni
è arrivata un sacco di gente in RAI professori manager tutta gente preparatissimo tutta gente però che ha passato i primi tre mesi e la sua gestione a disintegrare quello che aveva in conto intorno
E a scoprire dopo tre mesi che invece questa è un'azienda
Che funzionò l'azienda di cui ci si innamora facilmente è un'azienda che rappresenta il mondo che ci all'esterno tutto al suo interno ecco allora io vorrei che quelli che arrivano avessero questo elemento credessero nel servizio pubblico
Il secondo elemento che spero che si realizzi è che il nuovo consiglio d'amministrazione il nuovo presidente del consiglio d'amministrazione abbia un rapporto forte di credibilità con il nuovo direttore generale perché anche questo è un elemento che sta all'interno della legge ed è un elemento che potrà pesare fortissimamente in senso negativo o positivo sul prossimo futuro dell'azienda
Un futuro dell'azienda che deve essere messo in discussione subito perché io ho apprezzato vi dico con grande sincerità le parole del presidente Morello perché il presidente Morello ci ha dato un quadro terribile dell'azienda oggi ma di questo gli dobbiamo essere grati per il coraggio dimostrato perché quando queste denunce le fa il sindacato si ritengono che sia si ritiene che sia demagogia
E infatti invece così noi supereremo forse le è stata in qualche modo in autunno i nostri palinsesti non esistono con quale palinsesto andremo alla battaglia d'autunno che poi è quella decisiva sul piano degli ascolti e sul piano la raccolta della pubblicità
Ho colto vado davvero per capitolo colto un passaggio interessante nelle affermazioni del ministro Maccanico il quale dice
Lo Stato laico avallamento non può più sanzionare scelte già fatte e però allora io vorrei che subito il ministro delle Poste ci dicesse come si interviene sulla pay per view
Perché due mesi fa nell'assoluta assenza delle forze politiche dal Parlamento si è realizzata una rivoluzione mostruosa all'interno del sistema di cui nessuno ha parlato è nata una nuova televisione e questo nella assoluta assenza
Della politica
Strettamente collegata a queste evidentemente c'è un impegno che chi crede nel servizio pubblico ma commettere subito in campo ed è il questa questa eliminazione all'interno del decreto che ci riguarda
Della impossibilità per l'azienda di servizio pubblico di fare sperimentazione questo il credo che sarebbe già una risposta forte ai problemi che abbiamo rappresentato ultimi due passaggi uno è verissimo che ho perlomeno credo che sia verissimo da quello che mi si dice dovrebbe essere verissimo che i conti dell'azienda sono stati risanati
E però ha ragione il presidente Morello questo non basta perché l'azienda risanati i conti ma il suo posizionamento sul mercato è quello di un'azienda che non viene più identificata come servizio pubblico
E questo è il passaggio al nuovo da mettere in campo una discussione
Sul prodotto su quello che diamo ogni giorno agli utenti e su come lo diciamo ultimo elemento è un appello ai colleghi dalla stampa e ai rappresentanti del mondo da della politica siamo rivendendo da qualche settimana il totonomine chi entra chi esce a tutti i livelli bene per qualche giorno per qualche ora
Cerchiamo di soffermarci non tanto sui nomi di chi entra e chi esce ma sulle missioni editoriali che a questa azienda vengono assegnate partendo dalla direzione generale dal consiglio d'amministrazione ma partendo anche dalle reti dalle testate ed è tutto quello che dovrà essere realizzato nel futuro prossimo e quello più lontano grazie
Grazie al Manzoni io darei ora la parola per le conclusioni al segretario del Partito della Rifondazione Comunista Fausto Bertinotti
Ancora grazie cioè tutti voi che avete avuto da la cortesia e l'interesse di intervenire a questa nostra iniziativa
Come avete visto anche Assunta con il problema dei tempi e quindi con una diciamo anche precipitazione
Quindi che il nostro ringraziamento è davvero particolare
Anche perché mi sembra che almeno un punto da questo incontro emerge con grande rilievo poco fa Bazoli
Ricordava giustamente
Il rilievo della convergenza che si veniva determinando tali affermazioni fatte da azioni dell'UDC intervento ebano palissandro sulla difesa del servizio pubblico tuttavia la stessa discussione diciamo
Ha messo in luce che su questo punto c'è una convergenza davvero molto ampia e anch'io sottolineo qui il contributo e lo ringrazio in particolare
Del Presidente Borrello che dall'interno cioè portato un documentazione inconfutabile
Della possibilità della potenzialità e della necessità di una scelte sull'opzione netta a favore del servizio pubblico
Badate in altri tempi lo dicevo prima ha commentato sottovoce
Questa affermazione del Presidente dovrebbe sarebbe stata presa come una ovvia diciamo
Manifestazione di corretta deontologia professionale semicerchio uno dieci un servizio pubblico se vuoi che faccia valorizzare difende strategicamente l'opzione del servizio pubblico
Siccome tuttavia siamo spie disabituati a queste manifestazioni di deontologia professionale siccome si caricano adesso da anche di significati virtuosi politicamente concettualmente
Io credo che sia una cosa quindi da Londra e da non sottovalutare non perché dovuta insomma in qualche misura va sottovalutato una volta Ernesto Rossi acrilici o quell'uomo politico importante onesto rispondeva ci mancherebbe altro
E ma adesso non è più così
In quindi diciamo così come sugli elementi di onestà Diego e di costume così come gli elementi anche di valorizzazione dell'azienda pubblica che si dirige essendo calata una cortina assai preoccupante in questi anni la sua riscoperta costituisce un atto importante davvero consiglio che il breve lavoro di oggi
Muove da questa ricostruzione che è quella su cui credo tutti potremmo lavorare
Un altro elemento che che esce e che muovono sollecitazione alle forze politiche qui in primo luogo a noi
E quella se non di rovesciare forse Stockholm vizioso ma almeno di bilanciare i problemi che ci vengono posti quotidianamente delle buone dall'emergenza
E anzi dalla necessità di interventi senza dei quali la situazione stessa su cui operiamo rischia di avere un elemento di devastazioni recuperabile
Con un disegno di prospettiva
Insomma io credo che noi dobbiamo uscire
Assolutamente la ricostruzione del consiglio d'amministrazione un punto vitale
Gli elementi in cui sono stati portati la documentazione che sta portata è inconfutabile
Senza questo elemento l'azienda rischia una condizione di collasso e non gli manca la precondizione
Per accetterà incontrare tutti i grandi passaggi a cui è chiamata prime tra tutti diciamo le scadenze in Terna interna per via Nazionale del ventotto agosto
E quella del Esterna cioè l'epopea dell'undici giugno
Due passaggi che anche questi diciamo così sono in qualche modo segnali di un di passaggi obbligati di scelte necessarie
Che chiedono una direzione dell'azienda piercing al di affrontarla con piena titolarità legittimità e investimento sul sulla medesima
E quindi sono assolutamente d'accordo su queste priorità
Vorrei anche agli effetti discussione che stiamo facendo e che faremo i prossimi giorni che tuttavia non ci facessimo soffoca almeno facciamo emergere qualche linea avvento di ragionamento sulla prospettiva qualche linea mento
Che mostra una consapevolezza del valore strategico di questa azienda e della sua collocazione strategica per la collocazione dell'Italia la divisione sul della divisione del lavoro dei mercati dei prossimi decenni
Che cioè il rapporto che vada la RAI TV al Grassetto delle telecomunicazioni non è semplicemente una tua grande questione riguardante il livello dell'informazione e comunicazione
Non è semplicemente riguardante eppure grandissimo il destino di una grande azienda pubblica riguarda la collocazione del Paese la divisione internazionale del lavoro e il suo tasso di democrazia
E di capacità di stare in Europa difendendo e valorizzando gli elementi identità
Nazionale e regionale
Cioè che davvero anche per lo spostamento tendenziale dalle produzione di beni materiali alla produzione di beni materiali che investe questa modernizzazione gigantesca e insidiosi SIM
Del organizzazione della produzione
Dei servizi questo punto e un punto che non riguarda semplicemente insisto un elemento di informazione il destino di un'azienda riguarda la collocazione del Paese la divisione internazionale lavo insomma oltre che per alle grandi questioni democratica di comunicazione quello di cui stiamo parlando in qualche misura
Sta
A quello che è stata la discussione sulle industrie di base degli anni Cinquanta alle industrie di consumo degli anni Sessanta cioè è un punto nevralgico nella definizione degli assetti produttivi dei servizi del Paese insomma
Credo che dovremmo ritornare
A un vecchio slogan che si usava per le produzioni industriali e che forse ancora più opportunamente andrebbe usato per questo a
Tematiche cioè una discussione sul cosa per chi come comunica un tutti includendo in questo la discussione proprio sugli assetti democratici civili del Paese su cui questo questione insiste
Però devo altamente insomma quale foto
Ora io trovo che non è possibile che la politica non si interroghi su questa questione cruciale
Non è possibile cioè che questa riflessione sia la demandata al filosofo operato occhi o chi altri
Alle autorità ecclesiastiche il TAR pochi altrove perché no al nostro presidente della attivo e che invece non sia il cento della discussione fra le forze politiche
Le quali le quali per diciamo vocazione dovrebbero prima ancora che interessarsi e devono farlo delle sorti
Tecnico-operative dell'impresa gestionali dell'impresa aggiornare sui destini della medesima e sui rapporti tra quel tipo di produzione specifica della radiotelevisione e i destini del Paese il futuro del Paese
E e questo che io credo sia ciò che costituisce può costituire
Il bacino su cui fondare alla valorizzazione del servizio pubblico perché se la valorizzazione servizio pubblico diventa un'istanza lo dice proprio l'ultimo che lo può dire Amedeo che riguarda semplicemente l'assetto proprietario
Quello statuale conto quello privato e non c'è dubbio il dormiente nei Beha però francamente si riduce a poca cosa o il servizio pubblico viene a rimotivare Totti
Sulla base di una motivazione strategica del ruolo e della funzione della radiotelevisione e del ruolo che le comunicazioni di massa vengono attribuite al rispetto alla riorganizzazione
Del processo produttivo e i servizi del Paese e quindi nel futuro del Paese
Oppure la la valenza strategica del servizio pubblico è evidente che viene molto impoverito e a quel punto diventa in qualche modo diciamo un conflitto tra un'azienda pure dotata di potenzialità e altre aziende
Ma spesso col rischio che la tua valorizzazione difesa del del pubblico diventi realtà appaia come un elemento di conservazione invece come una grande sfida sul futuro
Ecco a me pare insomma come si capisce bene credo non c'è nessuno
Nostalgia stanno Rihanna nessuna volontà di imbavagliare il processo di formazione delle culture e delle produzioni delle comunicazioni luogo così così straordinariamente diciamo
Esposto a ogni incursione della politica e del potere costituito c'è invece appunto una
Esigenza di una ricerca politico culturale
De appunto anche perché altrimenti il rischio che la privatizzazione vinca e il rischio connesso alla vittoria di un processo di mio colonizzazione
Cioè la privatizzazione vince non semplicemente perché è un assetto dell'impresa
Che viene ritenuto oggi se si assume imbracato come unica linea guida più efficace di quello pubblico
Ma perché se il problema è semplicemente quello di ritrasmettere dei prodotti culturali altrove costruiti altrove decisi e altrove prodotte beh in qualche misura certo non c'è bisogno della del servizio pubblico
Se invece il problema è quello di una produzione culturale
Di una produzione dell'informazione
Che tende a sottrarsi non solo ai meccanismi della prepotenza dell'arroganza delle forze politiche diciamo
Che che vogliono che vogliono intervenire su queste piegava sei
Ma anche i meccanismi ugualmente insidiosi del mercato cioè della riduzione dell'informazione
A elemento di tua spettacolarizzazione di pura vendita ma invece ne ne recupera una capacità diciamo di interlocuzione critica con la testa alta civile all'uva in quel caso il servizio pubblico diventa decisivo
E in questa in questo ambito io anch'io convengo converrà lei come il presidente che ha delle sostanze più di me
Dismettere questa incredibile discussione su
Informazione e lo spettacolo
A formazione o divertimento
Che francamente regredisce a un livello da cui speravamo di poter di essere usciti tutti un po'da piccoli
Abbiamo diciamo
Messo il film d'autore contro Tex Willer ma poi crescendo abbiamo imparato che insomma in qualche modo si poteva attraversare seppure con discernimento gli uni e gli altri indagando il fenomeno culturale oltre che nelle sue articolazioni nella sua interezza forse a maggior ragione per uno strumento straordinario come la radio televisione che semmai un problema c'è la gigantesco secondo me e su questo io sento la responsabilità delle forze politiche anche di sinistra molto grandi
Di non di non aveva invece otto quella subcultura che commossa dalle grandi concentrazioni private è penetrata anche dentro i servizi pubblici
Fatto privatizzando le di fatto rendendo lecito
Subordinati alla logica del mercato della tua spettacolarizzazione appunto al primato dell'audience venduto immediatamente facendo venire meno quella griglia critica quella capacità di rappresentarsi nella reale che anche qui lo stop producendo ovviamente non ne ho mai Titoni capacità né e tanto meno l'interesse perché Metaj molto lontano un neo neorealismo dico tuttavia che la capacità di informare muove dalle condizioni reali
Quotidiani di vita delle persone che calpestano questo territorio e che questo sì invece in qualche modo diversamente
Come dire un elemento fondativo
Di un processo di costruzione culturale di formazione con qualche non si produce nessun primato di qualcuno su quegli altri ma sia apro la grande battaglia politico-culturale
In questo senso io credo che le forze politiche in Parlamento la comunità intellettuale del Paese deve cimentarsi su cosa per chi come comunicare almeno contestualmente
Alla discussione sulle sorti sulle sorti dell'impresa
Sulla valori e costruendo così la base di una valorizzazione del servizio pubblico è anche questa la ragione come sapete ma su questo l'intervento non non ripeto le cose che diceva dell'UCI per cui noi siamo così gli avversi alla privatizzazione della STET
E così legati a un'idea che appunto non c'è soltanto la produce la produzione dell'idea ma c'è anche la struttura
C'è un frappè anche qui va fosse pensata diversamente che nera della cultura idealistica la pura cultura della produzione delle idee quello del della costruzione della produzione senso stretto
Fosse un apporto in qualche misura anche qui da indagare tra il il prodotto diciamo sofisticato e colto o anche non sofisticato e colto anche di spettacolo ma insomma la comunicazione
E la la che c'è dietro
La sua progettazione la sua tecnologia la capacità di condizionamento sul secondo vanno indagati un po'più criticamente cadono in una separazione tranquilla in cui dici sei tracce io qui difendo il servizio pubblico ma lì invece privati Rizzo
Perché bisogna competere sul mercato senza vedersi che Gaver nascerebbe da qui un condizionamento pesantissimo
Come gli esperti diciamo dell'azienda ci possono insegnare
Non la nostra è l'opzione pubblica in ogni caso vorrei anche qui che invece di fare una discussione che può avere una piega ideologica pubblico contro privato discutessimo in termini di efficacia e di efficienza
Dato a quel tipo di produzione che vogliamo costruire dato quella idea delle telecomunicazioni dato quel oggetto di rapporto fra le comunicazioni lascia italiana qual è la forma di struttura di organizzazione dei media più efficace perseguire questo obiettivo
La certa il servizio pubblico radiotelevisivo da questo punto di vista emerge clamorosamente io penso che anche la difesa pubblica dall'aspetto in una sinergia con questa in un ripensamento di una grande azienda mi sembrerebbe indispensabile
Sul così come a me pare un po'più di attenzione andrebbe messo sull'organizzazione
Del lavoro nell'azienda
Anche qui io sento un'aggressione molto forte da fonti è che erano state almeno accenna
Quando non esploda
Che il problema di un diverso modo di lavorare
Di un diverso organizzazione del lavoro
La RAI non ha bisogno di dirlo io proprio giorni fa del captatio benevolentiae ma immagino certamente facilmente che in mezzo in insieme a picchi di inefficienza
Di burocratismo esistano anche si vedono picchi di alta professionalità e di passione civile
Come del resto in quasi tutti i serbatoi pubblici che a me è capitato di incontrare io non ho mai incontrato un luogo pubblico che perciò era totalmente degradato come naturalmente
Non dal dal carattere pubblico era selezionato diciamo al meglio
è un rimpasto Complesso in cui sappiamo entrare anche ragioni politiche oltreché strutturale e quindi nessuno vuole tosse alle magnifiche sorti e progressive naturale tuttavia
No dolce così come per un ospedale così per la radio canali tv è una un'operazione arbitraria e falsa
Quella di individuate lì il luogo della negazione delle professionalità dell'intelligenza e passione civile quest'operazione
Su cui quando abbiamo concesso qualcosa l'abbiamo fatta a tutto detrimento del futuro dell'azienda assolutamente un appunto quando si concede su questo terreno si procede il peggio
Bisogna essere in grado invece di selezionare e individuare e individuare i punti di mortificazione delle potenzialità che stanno essenzialmente essenzialmente secondo me in tre cose la vocazione privatistica
Sotterranea strisciante ecco
Un provino per artisti che non dico l'immediato riparto della proprietà di collasso l'introiettare il criterio privatistico
Dico questo
Secondo la lottizzazione
Cioè l'incursione delle forze politiche in una guerra di corsa che conquista o a questo o a quel pezzo
Del degli asset direzionali o degli asset di produzione
E terzo però secondo me una caduta di riflessione specificamente sull'organizzazione del lavoro
Aziende pubbliche sono state in certi anni verso la fine degli anni sessanta laboratori di sperimentazione di nuove forme di azione dallo anche nelle produzioni di beni materiali
Anche lì
Cancellata diciamo
Dalla controffensiva liberista
Io credo che bisogna tornare a ragionare sull'organizzazione del lavoro di una grande anche perché
Questa potrebbe essere un luogo di vocazione
Di fortissimo innovazioni ma se non la si fa il non luogo a così alto addensamento di lavoro intellettuale ma mi volete spiegare da dove deve nascere una qualche forma di innovazione do la pensione e lavoro dove a Mirafiori
Prima mi avvio a Chiara ai ma è è possibile che sia così eppure accade come è accaduto così
Ma qui davvero c'è un punto diciamo strategico non è un po'non è un evento occasionale che ci può essere ci può essere una nuova organizzazione del lavoro un nuovo rapporto tra le prove sull'arte
E le professionalità diciamo meno qualificate appunto il discorso che faceva qui Fabio Venditti anche con grande passione politica non è semplicemente mi pare di capire Fabio una richiesta diciamo pure importantissimo di autonomia di protagonismo
Diciamo diretto di emancipazione dell'ordinanza e anche una sollecitazione forte a riprendere un ragionamento su questo su questo rapporto sociale cos'è un lavoro di team cos'è un lavoro collettivo su come si si mettono in discussione le professioni esistenti e si è terminata questa via
Anche controllo altrimenti ogni volta siamo la discussione su chi è il Veneto
Perché perché concepiamo noi stessi l'azienda comunale
Perché se c'è il comandante quando il comandante dice Masiello già una seduta a quel punto la spinta lottizzazione massima perché ognuno ovvio vuol mettere la mano sul direttore e il direttore a sua volta tende a guadagnarsi una qualche copertura ma ma oltre agli elementi che sappiamo denunciava sempre nella politica c'è un punto strutturale che determina questa tendenza per Cossa
Ed è ed è precisamente la mancanza delle persone strategica sull'organizzazione del lavoro sulle forme di controllo che fa molto possono promuova da processi di socializzazione del lavoro
E così nel rapporto fra l'Asia e dall'esterno perché questo discussione finisco subito diciamo Pato troppo tempo questa discussione anche
Mia replica polemica con la battuta compagnia amico Vincenzo vita
Sulla questione del consiglio d'amministrazione
E voleva dire queste cose solita dicendo adesso
E anche l'osservazione che facevano Paris
Sulla il luogo e luogo strategico dell'ingerenza c'è un luogo strategico Rezza è di John civile dalla gestione aziendale
Io dubito io dubito dubito perché da quel poco che so diciamo di gestione aziendale le più diverse
Ne conosco pochi così perché luogo luogo di definizione strategica si identifica come luogo di comando diciamo capace fu allargato in genere
Tuttavia niente sai lo sono l'ultimo di Adi battiamo una strada anche originale in cui gli elementi di indirizzo posta ma allora questo elemento di indirizzo deve essere molto forte
Molto legittimato e e in qualche misura come dire davvero portatore di un'istanza che l'istanza del servizio pubblico e l'istanza di quale comunicazione formazione
Ma in quel caso in quel caso dubito che può già tu fai un'apertura importante tra ma dubito che possa essere solo alla presentazione delle forze politiche naturalmente
Non sto non so perché davvero non so trova una soluzione non so
Ma forse bisogna tornare a ragionare sull'utenza sulla possibile organizzazione democratica d'utenza
Su delle forme di controllo e di vigilanza che nascono anche nelle sperimentazioni fra diciamo il il lavoro interno la produzione dell'organizzazione del lavoro interno e le forme dell'utenza
In cui non ci sia la negazione per l'amor del cielo dalla politica ma la politica sia uno degli elementi che concorre a formare il nuovo indirizzo insieme che so io appunto a dell'espressione del lavoro interno via dell'espressione dell'utenza in ogni caso se
Se
Nell'ipotesi diciamo che che avevamo pensato che ci proponeva diciamo di un un luogo di indirizzo deve essere forte e io penso che a quel punto forse bisogna ragionare più strategicamente diciamo su quale deve essere su quale deve essere questo questo luogo
Per ciò che riguarda il consiglio d'amministrazione
Di questa RAI che aveva un passaggio diciamo impegnativo
E su cui diciamo c'è bisogno di investire risorse ai sorse tra l'interesse del Paese condivido interamente collocati diceva rispetto al consiglio del bilancio
Aggiungo aggiungo su questo punto che io sono abbastanza convinta come veniva detto anche della nazione che bisogna partire almeno dalla difesa del patrimonio esistente
E l'ipotesi per esempio i due reti più uno di sperimentazione a me sembra persino convincente
Se per sperimentazione si intende davvero un grande cimento non una riduzione cioè non due più la migliore che fa la sperimentazione
Ma due più una maggiore due più una maggiore che fa la sterilizzazione
Due su una su cui si investe diciamo il meglio delle risorse possibilità che tende ad abbiamo delle strade che possono essere poi traslate anche delle altre due di lavoro insomma dalla locomotiva dell'innovazione della progettazione beh sia così
Io penso che non dovrebbe ma ma lo dico io l'avevo in punta di piedi perché uno competenze sufficienti e potermi cimentare con questi argomenti più specifici io però non capisco perché dovrebbe essere tenuta fuori dalla pubblicità
Perché se è sperimentazione se a maggio se c'ha un ruolo di Taino ma anche la pubblicità si cimenti su questo tema attacca la pubblicità deve essere lei lei stessa se non la riteniamo un luogo ghettizzato incapaci di buttarsi un elemento di progettazione
Costituita sia per l'innovazione del suo linguaggio di pubblicità
Che per la scelta delle opzioni una possibilità di spesa anche per far crescere di evitare questi elementi
Selezione e appunto in qualche modo nel confronto col mercato quale pubblicità sceglieranno il terreno sperimentale ma non capisco perché nessuno
Cioè anzi su quel terreno sono tali che la gara fosse anche le forze diciamo più attiva del Paese più coraggiosa rinnovazione a buttarsi anche in mente immettendo attraverso la pubblicità delle risorse
Buona immissioni tour di risorse perché non non immediatamente condizionante
Mediatamente condizionante ma non brutalmente direttamente condizionante quindi ma dicevo
Questo progetto è comunque potrebbe del corpo certo il passaggio immediato non lo voglio salta siccome oggetto di qualche polemica vuole dire così
Come avete capito io penso che l'alternativa un'azienda lottizzata non è
Il calcolo dell'impresa capitalistica così come oggi prosciolti
Intanto perché non è detto che sia molto meno lottizzato
Come si vede anche da molte grandi aziende vero
Ne molto più trasparente come si vede dai bilanci di molte grandi aziende
Ma è forse invece una società una società più democratica e aperta capace di assumere il Paese
E quindi con un proprio progetto di accettare la sfida persino la contaminazione del mercato hai ragione io penso che accordo internazionale Gianfranco io che penso a una grande azienda pubblica multimediale che vada alla radio televisione Fido la STET penso che bisogna fare accordi convergenze a livello a livello internazionale su molti su molti elementi senza la quale la sfida non si legge ma appunto avendo un po'oggetto e un'unicità di direzione e un modo di organizzazione che sia in grado di reggere leggere questa sfida in questo senso
Davvero ultimo non voglio essere così aristocratico lobbistico da sottovalutarla davvero ultimo però importante la questione così amministrazione o tutti lo sanno che Rifondazione Comunista
Se hai dieci è vero fa questa avventura di fare una cellula di Rifondazione Comunista ma certo posizioni di potere nonna granaglie televisivo
Mi aree di influenza diciamo organizzato tra i giornalisti non ne possiede
Se dovessimo essere chiamati a non siamo chiamati ma se dovessimo Gsi chiamati a fare l'indicazione saremmo anzi dei buoni saremo potranno essere chiamati perché tanto non abbiamo interessi di parte insomma quindi potremmo essere persino delegati a fare delle indicazioni
Ma su questa questione dei dei
Del dell'ampiezza tosse amministrazione io la penso così
Io penso che sarebbe meglio e che cioè la principale dovrebbe essere
L'attuazione in tempi rapidissimi legge
E io credo in questo caso vedo posso difficile discostarsi dal punto d'arrivo in cui abbiamo
Con una subordinata
Che totalmente decidono i presidenti delle Camere senatore che è una subordinata
Temporalmente definiti il punto che qui ci è stato proposto da tutti noi lo vogliamo assume non era il nostro intatte non era il nostro in partenza
Va uno fa i convegni anche per ascoltare
E quando vengono da un'area così vasta io il presidente alle competenze isolata dal dall'Usigrai dai giornali carico
Viene un'indicazione sulla rischio
Di un vero e proprio crollo dell'azienda beh questa parola queste parole non possono essere reo ascoltate contestazione vado da sole viene qui dice attenzione
E cioè come dire da punti di vista così diciamo istituzionalmente riverse il presidente penso viene dal testa concordante valutazione beh uno dovrebbe essere responsabile Shevchenko quindi meglio la legge
Negli occhi tuttavia se il passaggio si fa stretta la legge non si può far decidere i presidenti
E decidano dando vita possibilmente un'operazione non lottizzata che promette l'azienda nella condizione di competere
Liberato da questa incombenza dico tranquillamente alla mia sulla questione del consiglio amministrazione
Il consiglio d'amministrazione
La i due livelli i due livelli così come aveva proposto il Vincenzo vita
Diventano grandi elettori
Del consiglio d'amministrazione secondo livello scusate incassi a quale diavoleria
Cambiamo la tua del passaggio colato io conosco una sola votazione in cui l'ha letto cambia natura forte sono i cardinali che eleggono il Papa e il Papa una volta letto ha cambiato natura ed erano ha cambiato natura ma ma avete capito che livello bisogna conseguire arraffa cambiarla tutti qui invece dovrebbero essere dagli eletti dal Parlamento italiano che la dea
Siamo importanti ma non siamo qua e là eleggiamo qualcuno quelli cambiano e deputati dalla contaminazione dei partiti fanno il secondo livello più Roma dove sta storia ma dovessi questo fin dove viene proiettato
Allora delle due l'una o si sceglie il nucleo ristretto o se sceglie il nucleo allargato
Perché è solo per la scelta del nucleo allargato lo dico nella maniera più trasparente
Perché malgrado Parma abbia ragione a dire quel meccanismo risente fortemente del del diciamo l'ispirazione di Polaris
Il nucleo visto il nucleo ristretto e bipolare per antonomasia
Nel nucleo largo ci può essere qualche articolazione pluralistica e io siccome lo dico brutalmente
Penso che in un'organizzazione di governi di una radio televisione come queste la presenza di una minoranza
Di alternativa di sistema e di critica al sistema delle comunicazioni come produce diciamo come si produce in quello che a me sembra un'espressione di pensiero unico è una Saigon la presenza importante e che la sua esclusione era presente non la menomazione di Rifondazione Comunista se fosse così lo dica esplicitamente tanto quando si deve giocare sul treno rappresentanza inutile fare almeno un minimo di presenza ci deve essere odiati tranquillamente perché l'esclusione ma non è questo il punto e che sarei in quel meccanismo in realtà può dovrebbe lo stesso meccanismo del società tra maggioritario una tendenza verso il centro
Cioè una tendenza a produrre delle candidature che escluderebbero i lati di cultura politica e cultura con loro più critica nei confronti del sistema
Complessivo e del sistema di comunicazione all'interno di questa medesima questa istanza diciamo di critica radicale secondo me è un'istanza di presenza del consiglio d'amministrazione che ha una motivazione politico-culturale disse
E per questo c'hai promozione diciamo io così io mi faccia da gatto per questa ragione
Tuttavia il petto questo la discussione che compiamo visto allude anche a problemi più importanti non è detto che questa proiezione sull'unica possibile ma oggi questo qua al giorno
Siamo tutti risposta affrontare una discussione per questo
Meglio se con la legge altrimenti diamo subito un consiglio d'amministrazione radio televisione in modo che almeno questi nostri discorsi non siano in partenza depotenziati o addirittura distrutti grazie
Vi ringrazio tutti i presenti un buon lavoro a tutti