Sono intervenuti: Ferrero, Grosso, Anderlini, Caracciolo.
Sono stati discussi i seguenti argomenti: Forze Armate, Militare, Societa'.
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Io penso che con un ritardo in parte anche dovuto alle difficoltà di trasporto all'avvio che come sempre
Non si può pretendere essere del tutto puntuale possiamo cominciare secondo il programma la
Il convegno che
Abbiamo organizzato io comincerei quindi all'interno dei saluti a dar la parola al professor Grosso
Vice Sindaco del Comune di Torino che porterà i saluti della Città di Torino e in generale per la rappresentanza generale l'importanza che al Comune di Torino
Da parte degli enti locali
Io sono qui per portare a questo importante convegno il saluto della città di Torino in particolare anche statuto del sindaco Novelli
Cioè ancora fuori città e non ho potuto venire personalmente aveva presenziare a questo convegno ho evocato dire poche cose veduto che la presenza della città di Torino a questo convegno non ne un fatto meramente formale
In un momento come questo in cui la situazione internazionale va sempre più complicandosi in cui tutti quanti assistiamo preoccupati trasferiti a
Un momento di tensione ad una corsa dissennate agli armamenti credo che sia interventi importante ogni forma di meditazioni di abitazione a questo fenomeno
Dato che quindi sia estremamente importante un convegno come quello che voi andata di inizio anno sul potere militare nelle società contemporanee
Orario di devo confessare che sono da sempre un pacifista convinto ho sempre odiato ogni forma di guerra ogni forma di violenza lì
L'unica forma di lotta che io che ammetto nell'anno delle mie concezioni la lotta che i popoli fanno pare sacca di conquistarsi le proprie libertà questo lunghi
Ma dove si addensano sul mondo impiego di guerra io penso che la gente deve dire con estrema durezza calma ma durezza i modi di reagire con calma e con durezza sono effettivamente due da un lato la mobilitazione popolare la gente che scende nelle piazze per manifestare comma dignità
L'ordine conto gli armamenti sempre maggiore che si verificò nel mondo
E dall'altro la elaborazione intellettuale lo studio l'analisi questo convegno mi sembra che si inserisca in questo secondo filone di reazioni
Purtroppo io non potrò essere presente tutti i lavori del convegno per una serie di impegni cercherò di venire
Ma sentivamo in alcune relazioni di giovedì quindici dicembre
In cui giornate in cui si tratteranno due problemi che mi sembrano almeno ESPI extrema importante di estremo interesse nato il problema dei rapporti fra potere militare e democrazia due elementi che partite aspetti potrebbero anche apparire incompatibile contraddittorio da un lato il potere militare come sue leggi interne necessariamente ispirate al principio del vincolo della gerarchia
Tra l'altro la dove vige evidentemente come regola fondamentale il principio dell'ordine vincolante ed è ovvio che nell'ambito degli organismi militari deve vige questo principio
Dall'alto in questione di moderni democrazia che evidentemente deve presupporre sempre discosto il dialogo e la reale iniziato a conciliare il potere militare democrazia e un
Costo difficile problema insieme il potere militare nella democrazia in controlli democratici un altro problema estremamente importante interessante
L'altro aspetto di questo convegno che mi interessa capire moltissimo seguire e quella sempre discusso il girone dopo le quindici dicembre potere militare perizia Ca'Technologies
Da un lato certo no
Dimensione della connessione che c'è mi sembra fra lo sviluppo tecnologico e il potere militare in una spirale che tutto sommato ne è sempre convinto molto poco
Nella misura in cui certe ipotesi tecnologici sono serve un venti da un lato al gli armamenti dei paesi e nella misura in cui la ricerca viene finalizzata a più al evidenze militare che alle gli enti di pazzi e da un altro aspetto anche estremamente importante e cioè i numeri informatica informatica cioè controllo delle conoscenze qualcosa sistemi e quindi presenta aspetti rischio di controllo delle coscienza mi sembra estremamente significativo anche che questo convegno termini con un dibattito sul tema dalla guerra tradizionale alla minacce di sterminio atomico
Effettivamente mai come oggi del rischio il termine atomiche così presente e quindi incombe in maniera così terribile sull'umanità peso quindi che estremamente importante e significativo è questo
Vostro convegno termini con questo argomento
Con un dibattito su questo glielo auguro a nome della città di Torino buon lavoro a tutti convegnisti
Grazie nella mia qualità di assessore alla cultura della Regione Piemonte
Mi corre l'obbligo di aggiungere non solo per parte mia ma anche a nome del presidente della Giunta regionale del Presidente del Consiglio
Che hanno collaborate aderito a questa manifestazione a nome anche del presidente della provincia di Torino
Viene come dire aderire quindi di portare all'inizio di questi lavori il saluto ma siccome l'assessorato alla cultura è stato in qualche modo anche insieme alla Fondazione basso l'organizzatore di questi convegni di questo convegno credo che mi permetterete di aggiungere qualche parola non soltanto di saluto
Noi ci troviamo alla seconda collaborazione al secondo episodio di collaborazione tra la regione Piemonte e la Fondazione Basso collaborazione che è stata in passato incentrata sul convegno sulla crisi del Welfare State
I cui atti sono freschi di stampa e che sono in vendita nell'atrio convegno di importanza internazionale che ha significato una credo tappa importante nella stessa riflessione sul cambiamento del mondo sui problemi dello sviluppo sulle questioni dell'economia che indiscutibilmente sono ossatura portante ed elemento di grande rilievo per gli stessi problemi della convivenza civile della democrazia della pace della guerra
Convegno che ricordo concludeva da molte parti nell'accentuare il ruolo e l'importanza che la riflessione sui temi dello Stato deve a vere all'interno non soltanto dalla ricerca ma dell'impegno politico e della passione civile
E che attorno a questo nodo dell'organizzazione statuale si incentrava non molti degli elementi di mediazioni o di rottura delle mediazioni
Che nel mondo contemporaneo viveva non è quindi fuori luogo se come seconda edizione di questa collaborazione sì individua una continuità è una specificazione come sempre deve avvenire all'interno di un lavoro che mantiene deve mantenere un suo livello scientifico e non meramente propagandistico
Una specificazione su quella che è la più grande organizzazione esistente Andy all'interno degli stati moderni come appunto di sei il il titolo del convegno il Colle convegno il potere militare
Nelle Società contempo una riflessione credo vada fatta perché la Regione Piemonte insieme agli altri enti locali
Ha ritenuto che questo tema fosse non solo di scottante attualità politica ma fosse anche la giusta e la corretta continuazione rispetto al lavoro avviato anni orsono
Ma perché se è vero che l'organico esercita un'organizzazione gerarchica che in generale mette l'accento sulla disciplina e sull'ubbidienza eh
Certamente tali valori sicuri trasferiscono con difficoltà nel mondo delle scelte politiche
Sicuramente in questa fase noi assistiamo ha una difficoltà pesante della politica non serve dove in questo non sarebbe auspicabile alle ricopiare riportare strutturazione di tipo militare prese dagli esercita ma anche nell'offrire come dire un'immagine di ordine e di sviluppo coordinato è anche vero che i valori e i temi fondamentali i problemi di riflessione non sono estranei alla politica culturale di un ente locale
Io credo che non ci sia possibilità di rinchiudersi nel proprio piccolo guscio nell'occuparsi eppure questo è necessario nella difesa di quelli che sono i valori le iniziative e le risorse piccole locali
Se non c'è anche contemporaneamente un riferimento ha un'esigenza che è molto vivo io credo di una sistemazione teorica di sistemi di criteri di metri di giudizio e di valutazione che applicati su grande scala permettono anche di leggere ed interpretare i fenomeni della quotidianità
Quelli che ci sono più vicini io credo che questo valga soprattutto in un mondo in cui le categorie di interpretazione della storia cambiano rapidamente sovente a chi come me ha occasione di partecipare a commemorazioni a cose di grande importanza capita di pensare che in fondo la memoria la tradizione accumulata gli stessi criteri
Che presiedono all'identità nazionale tendono a deformarsi a mutare di segno col passare degli anni e tengono in qualche modo a distinguere a separare quello che forse un corretto lavoro intellettuale dovrebbe anche a tentare di rimescolare di riproporre su su una base unitaria e più avanzata
Non è quindi assolutamente sufficiente per un ente locale
Muovere ad partire dai valori che sono i valori fondamentali della Costituzione repubblicana attraverso la sola ripetizione di quelli che sono state le tappe fondamentali della nostra storia ma si deve sicuramente porre l'obiettivo di essere elemento di organizzazione
Di supporto di definizione di spazi in cui la cultura la ricerca scientifica possano misurarsi in fecondo rapporto
Con quella che è la quotidianità con quella che è la concretezza della politica e della vita
Al fine di determinare dei riferimenti e dei criteri che non siano puri criteri di divisione puro ricordo delle scelte del passato
Io vorrei concludere questo saluto
Lo faccio volentieri perché non potrà essere di persona presente tra di noi ma ha mandato il suo lavoro firma cui a
A
A cui ha lavorato
Parole di Alexander prevede che in una conferenza stampa recente
Ponendo sì proprio questo problema del ruolo della ricerca e degli intellettuali rispetto ai temi della pace oggi diceva
Quante celebrazioni di lutto della guerra
Quanti i tributi alle vittime del regime nazista quante celebrazione del venti luglio quarantaquattro quante giornate di memoria del mille novecentotrentatré noi potremmo aggiungere quante celebrazione del venticinque aprile
Delle altre occasioni importanti e grandi di liberazione del nostro Paese dal terrore che dalla guerra
Quante giornate di commemorazione continua cliniche di Stalingrado esistono
E chiaramente la domanda e rettore che tutti noi sappiamo che ne esistono ed è giusto che ne esistono moltissimi
Continua però dicendo si vede automaticamente il rovescio della medaglia la piacevole celebrazione del cadavere presa con il caffè pomeridiano
E la guerra è stata prontamente seppellita noi con i nostri film vogliamo disturbare la falsa pace del cimitero io credo che in questa ultima affermazione sta un po'la motivazione che ha spinto anche gli enti locali a supportare il convegno promosso dalla fondazione Caracciolo spero che anche noi con i nostri convegni possiamo contribuire a disturbare una siffatta falsa pace che oggi suona troppo di prospettiva di cimiteri io considerando con questo allora concluso
Il primo punto diciamo quello più rituale ma fatto in modo spero non formale da me e dal professor Grosso il saluto delle autorità darei la parola per l'apertura dei lavori a Luigi Anderlini presidente della Fondazione
Basso
Signore e signori
I miei cari amici
Tocca a me dunque
Dichiarare aperti
I lavori di questo
Sesto convegno biennale
Che la Fondazione
Lelio e Lisli Basso a organizzato a Torino
Sul tema il potere militare
Nelle società contemporanee
Personalmente io sono tra coloro che
Misurano qualche volta con un sgomento
La distanza non solo temporale
Che ci separa da Lelio Basso
Da quello che in via rappresentato nella vita politica e culturale
Del nostro Paese
La fondazione
La fondazione direi nel suo complesso nelle sue numerose articolazioni
Sa di essere le rette di un grande è significativo patrimonio
Ed è consapevole che non si tratta di amministrarlo
Più o meno oculatamente
Matti
Vivificare euro
A contatto con le realtà tanto spesso difficili del nostro tempo
Nelle occasioni che ci si presentano
E in quelle che noi stessi prepari
Questa di Torino
Per noi un'occasione che conta
E che ci legava tutti alla prova
A questo punto è necessario anche soggiungere
Che nei cinque giorni del nostro lavoro
Ci sia dice anzitutto il senso della misura
A fronte della bruciante attualità politica del tema che affrontiamo
Stanno le esigenze della ricerca scientifica
Serie distaccata alla quale uomini della Fondazione sono abituati
Era di arresto
Coniugando questi due termini
Una cultura aperta al contatto con le realtà del nostro tempo
E di una politica che conosca
La complessità culturale dei suoi stessi problemi
Che noi potremo ottenere credo i migliori risultati
Nel corso dei nostri lavori
Ripercorre avemmo la vicenda del potere militare
Cercando di cogliere l'attuale punto di approccio e ti intravedere nemmeno
Eterna aspirazione dell'uomo
I possibili sviluppi
Cercheremo di farlo da punti di vista assai diverso
Da quello dei governi e delle classi dirigenti che hanno retto le sorti del mondo negli ultimi decenni
E da quello della seconda
Ed è la terza internazionale di ispirazione marxista
Metteremo sul tavolo le carte del rapporto Este Ovest
Della struttura bipolare delle relazioni internazionali
Cercheremo di vedere meglio dal punto di vista del potere militare quelli che matura nel rapporto tra il nodo nord e il sud del mondo
Approfondiremo l'analisi dei rapporti tra crescita economica e corsa agli armamenti cercheremo di dare un giudizio criticamente motivato
Sul ruolo dei militari nelle società contemporanee
Delle questioni che corrono tra democrazia e forze armate
Tra tecnologia militare e ricerca scientifica
Tra accentramento del potere e partecipazione popolare tra i tempi delle decisioni militari e quelli del controllo democratico
Cercheremo di capire la natura
E la portata dei movimenti pacifisti in atto in tanta parte del mondo
Alcuni di noi si porranno anche l'interrogativo
Se sia verificabile e in che misura la tendenza alla militarizzazione
Della vita politica nel suo insieme
C'è però una questione
Sulla quale proprio al momento
In cui ufficialmente il convegno ha inizio mi pare opportuno richiamare l'attenzione
Per la prima volta nella storia del pianeta
L'umanità corre il rischio della autodistruzione
Dell'Olocausto
Del tutto bruciato
Pensiero corre ai tre miliardi di anni di storia della terra
Alcuni scienziati com'è noto ipotizzano catastrofi verificate essi probabilmente in epoche di cui si è perduta la memoria
Che hanno impresso svolte irreversibili alla presenza della vita organizzata sul pianeta
Noi ci stiamo avvicinando a un rischio che ha dimensioni analoghe
E in più
L'aggravante che questa volta la catastrofe non avrebbe cause naturali Ostellari ma umane
Consapevole
Identifica mente misurabile
Non a caso è stata riproposta anche recentemente con molta autorevolezza
La questione che Bertolt Brecht forse negli anni in cui viene regia forte dell'atomo
Fu messa per la prima volta al servizio della guerra
Il ruolo e la responsabilità della scienza
In rapporto alla crescita della civiltà e io aggiungo il ruolo e la responsabilità dei politici di Rossi in rapporto alla crescita della civiltà greco so bene che inoltra angiomi su questo terreno
Rischio l'accusa di catastrofismo
Vi dirò che la preferisco a quella di tranquillizzato ore
Di timido amico del vero
Anche perché sono convinto che il sonno della ragione genera mostri
Molti anni fa il più grande poeta dell'America Latina
Mi disse parlavamo appunto del rischio atomico
Che quando in una commedia Luís spettatore divideva inscena un fucile magari appeso alla parete
Ne traeva la convenzione che prima o poi quel fucile avrebbe sparato
Sulla scena del mondo
I fucili puntati
Sono moltissimi
Cinquanta mila bombe atomiche
Un milione e mezzo di volte la potenza esplosiva che ridusse in polvere Hiroshima
E non facciamoci illusioni come non se ne faceva Neruda
Sono stati costruiti per sparare
Qualcuno più pessimista di me dice che si già sparano come sparano i cannoni in tante aree del mondo
Distruggono quantità enormi di ricchezze nella corsa agli armamenti
Appiattiscono tutti i valori che hanno dato e danno sapore
Alla vita dell'uomo
Riconducendo ICI ogni volta alla brutta questione del sopravvivere
Secondo alcuni analisti riuscirebbero spiriti anche alcuni simboli della stessa vita militare
L'errore
Però il militare matura in un mondo in cui la prestanza fisica e le tensioni della volontà individuale hanno un peso che oggi tende ad essere annullato
Io non sono pessimista fino a questo punto
Constato che l'equilibrio del terrore
Ci ha salvati dalla guerra atomica
Per circa quarant'anni
E che siamo malgrado tutto in una fase di crescita della dimensione uomo
Nulla però lascia supporre
Che sarà necessariamente così
Anche nel prossimo futuro
Soprattutto se diamo ascolto ai sinistri brontoli di guerra che provengono da tanti punti all'orizzonte
Diciamo pure che la lunga rincorsa attraverso i millenni
Tra Spada escudo
Tra mitraglia elmetto
Tra il cannone la fortezza
Tra la dinamite il cemento armato
In questa lunga rincorsa
Le ragioni della guerra hanno sempre finito col prevalere su quelle dell'equilibrio
Ogni volta che è una nuova arma è stata scoperta più distruttiva delle precedenti
Qualcuno ha affermato che proprio la eccezionale potenza delle nuove armi avrebbe reso impossibile la guerra
La storia
Ha purtroppo dato Auch chinata mente torto
Accerti generose i tranquillizzanti illusioni
L'interrogativo oggi è sospeso sopra la testa della nostra generazione
Sopra i quattro miliardi circa di essere umani
Che vivono sul pianeta
Tocca a noi
Fare in modo che la catastrofe non si verifichi sto ornare
Dal nostro campo il rischio della distruzione
E l'impresa
Sappiamo lo tutti non è affatto facile
Perché si tratta di invertire il corso della storia umana
Io mi auguro che il nostro convegno e la serietà e la obiettività con cui saremo capaci ricondurre le nostre analisi
Per la profondità e la concretezza che sapremo dare alle nostre ricerche
Possa costituire un contributo nella direzione giusto
E lasciate che io assolva per concludere
Al compito gradito di ringraziare coloro che ne ha la nostra fatica ci hanno aiutato
Anzitutto a tutti i collaboratori relatori italiani e in particolare stranieri
Che hanno lavorato a lungo nel corso di questi due anni con noi
E che si preparano oggi
Al momento decisivo del nostro lavoro
Lasciatemi anche ringraziare la città di Torino che così generosamente ci ospita suo sindaco la sua Giunta l'amministrazione comunale nel suo complesso
L'amministrazione provinciale con la quale abbiamo collaborato anche nei dettagli tecnici operativi
Per organizzare la nostra manifestazione
E in particolare la Regione Piemonte il suo consiglio regionale
Senza l'aiuto il contributo del quale questa nostra iniziativa non avrebbe potuto avere luogo grazie a voi per essere intervenuti alla nostra seduta inaugurale
Io
Darei allora immediatamente la parola
Da rosso Caracciolo presidente del comico scientifico della Fondazione
Basso per nella introduzione ai lavori in questa seduta appunto inaugurato
Abbiamo cambiato la sala
Forse alcune facce sono cambiate molto invece ci riconosciamo
Un paio d'anni fa eravamo qui già allora ospiti della Regione Piemonte
Del comune della provincia di Torino
Per iniziativa della Fondazione basse
Trattavamo un tema diverso da quello di oggi che mi domandavo prima di iniziare questa fase
Dei nostri discorsi
Se non ci fosse qualche cosa di singolare in questo passaggio da un tema come il la problematica dell'Uefa stretti
Oggi Rini riassunta
Rispetta i lavori che avremo allora nel libro
Che è stato credo distribuito a tutti prima di questa riunione fra quella problematica e quella che avremmo affrontato oggi
Mi domandavo se non era
Per caso
Un
Un zigzagare un po'facile da un argomento all'altro
E che ci portava a trattare oggi di un argomento come il potere militare che certamente è ben diverso
E tuttavia mi son dato subito spero che sì posso trovarsi d'accordo una risposta
Positiva sulla opportunità di toccare
A distanza di qualche tempo temi anche molto diversi purché ci sia una giustificazione logica una giustificazione
Scientifica e politica insieme e questa giustificazione c'è indubbiamente non solo attestata dall'interesse con cui proprio i i promotori gli ospiti gli enti locali hanno preso in mano questa iniziativa quando è stato loro proposto dalla Fondazione
Che potrebbe essere anche un fatto
Puramente esterno ed occasionale ma ancor di più dal ripensare alla rilevanza che hanno entrambi questi temi
Del Guelfa Stet in crisi che se volete del rapporto
Poteri democratici e istituzionali civili e potere militare dall'altra in un momento come questo
La Fondazione Basso porta tuttora come nella sua sigla né la sua etichetta una
Alcune lettere che
Penso che potrebbero anche per i più giovani riuscire misteriose issò Rocco
Bene in queste lettere in fondo istituto pelli studi della società contemporanea
è contenuta una piattaforma nella quale l'uno e l'altro dei gli argomenti sui quali ci siamo soffermati l'altra volta due anni fa che adesso trovano posto
Trovano posto quindi e proprio con una organicità sostanziale con una coerenza
Che ci porta facilmente
Dal esaminare problemi che sono di che riguardano l'aspetto se volete economico essenzialmente e in parte ideologico e sociologico
Delle società contemporanee come nel caso del Welfare State
A un altro versante delle Società di tipo democratico in particolare immerse in un mondo che ha spesso anche altri modelli politici e istituzionali come quello che secondo la nostra ottica comporta fra gli altri un esame della questione del militare diciamo più brevemente o se volete come il titolo ci insegna del potere militare
Sono entrambi i problemi che attengono Allo sviluppo e se volete alle difficoltà e le crisi diciamocelo dei modelli democratici anche dei modelli democratici più avanzati del nostro tempo
Dei modelli che tendono a ipotesi socialiste
Di modelli che si intendono gli sviluppi della i sistemi politici nella storia più recente come sviluppi verso una aumento della partecipazione e verso una socializzazione dei poteri
Tutti i problemi che troviamo in realtà e del è una se volete ancora del una perfezionamento è una funzionalità maggiore del rapporto Governo governati ecco tutte queste tematiche appartengono se volete all'uno e all'altro dei temi che abbiamo scelto
Due anni fa e che abbiamo scelto quest'anno allora riuscimmo ad affrontarli
Credo a un buon livello staranno voi di vedere se oggi riusciamo a fare qualche cosa di simile oggi e nella settimana che inizia
Di sicuro oltre a questo specifico rapporto che io vedo fra i due temi
Del ottantuno e dell'ottantatré qui sottoposti all'attenzione vostra
Di sicuro c'è anche qualche altra cosa
Che
Rende più significativo mi sembra più stringente il discorso che oggi iniziamo
è vero che in queste settimane internazionali da quando le disegno le presiedette Lelio Basso a più riprese col vigore la statura che di cui lui solo era capace
Che si chiamavano settimane visto i marxisti
Da sempre proponevano temi che anche nella loro sofisticata qualche volta
Analisi ideologica avevano riconoscibile una precisa commissione attuale con l'attualità
Ebbene nel nostro caso in questo momento
Credo che dobbiamo possiamo aggiungere dell'altro e cioè che avremmo preferito forse che il tema programmato così da un gruppo di persone in fondo più o meno
Specialiste interne ed esterne alla Fondazione proposto
Agli altri istituti ed enti
Per essere discusso fosse un po'meno attuale
Non fosse così drammaticamente attuale come innegabilmente esso finisce per molti risvolti per essere oggi attualmente in questo momento
Perché una cosa è certa non avrei difficoltà a dirla già qui in apertura
Che rispetto agli sviluppi del potere militare delle strutture militari delle diverse forme di militarizzazione di della società e della politica
Al termine delle quali sta quell'evento per definizione previsto prevedibile e previsto che l'uso delle armi
Come minimo ci sentiamo attenti e preoccupati
O ancora più esplicitamente
Ci sentiamo e ci dichiariamo collocati contro
E contro in un modo che va al di là di quello che può ispirare ad ognuno istintiva propensione
Per la tolleranza per la collaborazione per la pace frangenti e persone
Che va se posso dire così
Nel senso di una ricerca di un impegno verso l'efficacia costruttiva
Di valori pacifici
E di fronte a a questo genere di premesse in questa ottica che sono portato a parlare come già ho parlato di drammatica attualità sottesa al tema nostro di oggi
Essa ci coinvolge sono convinto unisce fortemente i presenti e quelli che qui che sono interessati ai nostri lavori
Certo non mancheranno poi
Motivi proposizioni
Ottiche che ci dividono nel corso dei nostri lavori
Che sul terreno dell'analisi
Ma anche questo altrettanto francamente devo dire ci sta bene
Corrisponde al profilo e all'intento di un centro di ricerca scientifica e sociale come la Fondazione Basso
Che anzi quanto più il tema prescelto e delicato tanto più mi pare indispensabile che sia così
Di conseguenza io spero che sarete d'accordo nel fatto che l'introduzione ai lavori della quale sono incaricato dal Comitato scientifico preparatore che più volte si è riunito e più volte ha messo appunto via via
Gli avanzamenti di questo incontro
Questa relazione questa introduzione si soffermi solo rapidamente ancora
Su alcuni problemi aperti su alcune tematiche iscritte all'ordine del giorno importante che poi si proceda al più presto sia a vedere il film naturalmente e avete autore nell'illustrazione
Sia a entrare nel vivo della
Termini più analitici possibili della della tematica secondo una dialettica che corrisponda alle specifiche opinioni dei relatori degli studiosi e degli intervenuti in grande e costruttiva libertà di opinioni
Vorrei porre a questo punto esplicita una domanda
Come mai rispetto alle altre possibilità e di ipotesi che pure facevano parte di quel ventaglio ditemi
Sulle
Società le istituzioni contemporanei che si potevano porre di cui già ho parlato
La Fondazione Basso ha scelto per questa settimana internazionale questo tema
Per la quale si può dire lo diciamo con lo ripetiamo con molta
Sincerità non era particolarmente attrezzata nel senso di una tradizione di studi specifici ed approfonditi
Nel suo seno
Che la risposta in questo caso è abbastanza semplice
Fra gli altri temi che via via abbiamo esaminato del momento opportuno preliminare
Questo si presenti in Italia relativamente trascurato e ci sembra in qualche modo
Erratamente al limite pericolosamente trascurato dalla cultura politica storica sociologica
Si offra un bilancio di studi e di idee che nettamente al di sotto di quanto sul potere militare o si preferisse si preferisce sul militare tout-court
Si è fatto in altri Paesi
E come rispetto ad altri Paesi spero risulterà in positivo dei contributi internazionali di questa settimana che ci attendono nel calendario
Si è partiti
Fra i promotori
Dall'esigenza cioè che da una prima verifica risultò subito valida che occorra colmare ritardi e veri e propri vuoti esistenti negli studi disponibili oggi in Italia
L'incontro che si realizza oggi erede inteso perciò a sollecitare pubblicamente
Una maggiore attenzione
Un maggiore confronto con la ricerca in atto in altri Paesi e in vari centri specializzati e gruppi di persone che studiosi di buona volontà anche in Italia
è vero infatti che anche per l'Italia non si potrebbe dire che si ricomincia da zero
Si può notare che già il preannuncio la preparazione di questo convegno di Torino
Adatto
Luogo a delle prese di contatto
Da chi sentiva che cosa si andava preparando
Con Gruppi privati
Gruppi io o centri accademici o anche dipendenti da organismi militari io o vicini
All'istituzione militare i quali esistono e che hanno una loro attività spesso egregia che in questo modo entrata in contatto con l'iniziativa che andavamo preparando
Alcuni di questi contatti li vedremo concretarsi anche nelle nostre giornate di lavoro altri troveranno voce in altri momenti o intorno ad altre iniziative alle quali auguriamo altrettanto successo
Se non mi inganno se questa
Movimento
Che si è creato intorno alla preparazione la nostra iniziativa non è fuggevole le motivazioni iniziali che si ci sollecitavano si stanno dunque confermando
Ma per torna
Gli studi in Italia
C'è qualche cosa da aggiungere spostandoci proprio
Ha un terreno che vada al di là
Verso altri paesi verso la cultura
Specialistica più generale
Che troviamo infatti che quando si affrontano le questioni del militare
C'è qualche cosa di reticente anche che va al di là della specifica situazione degli studi italiani un po'dappertutto in quanto se non sbaglio
La ricerca scientifica storico sociale in questo campo tende in qualche modo a caricare talmente di valori l'oggetto del suo studio del militare
Da porsi poi in una difficoltà tra la colpevolizzazione
O la sacralizzazione del militare medesimo
Che comunque in definitiva per uscire d'impaccio talvolta finisce per rimuovere l'intero problema
Generalmente siamo inclini a a considerare che il civile
E il democratico
Sono l'unico sistema normale per le forze per i processi per gli istituti i propri di una civiltà come la nostra per cui il discorso sul militare
E lasciato ai margini con discorso sull'anomalo sul patologico sul trasgressivo se volete
Dunque su qualche cosa di sfuggente rispetto ad un approccio più familiare più tradizionale degli studi
Dico che inchioda il conflitto e la violenza come qualcosa di primitivo e quindi meno degno di attenzione e di rilevanza
Proprio per questo per questa situazione che mi pare di avvertire
Occorre tornare su questo terreno
Demonizzato cosa canalizzato di volta in volta che il militare nelle sue molte valenze
Che occorre o conviene prendere di petto proprio quegli elementi permanenti che forse archetipi veri e propri
Che accompagnano l'arco delle società umane nel segno della violenza dell'affermazione Intel dominio così in fondo suggerivamo fin dall'inizio
Nelle far circolare i primi fogli con le finalità della settimana e questo spero che si possa malgrado qua e là delle assenze di qualche relatore con l'impossibilità di avere tutti quelli che avremmo voluto
Intorno a questo convegno si può incominciare a fare fin d'ora
Detto questo io mi rendo conto che
Corre il pericolo
Di portare anch'io un'enfasi forse eccessiva sulle cosiddette permanenze di un fenomeno siamo sempre negli studi un po'dilaniati fra il ricercare i precedenti gli antefatti le origini le genesi
E poi il pericolo di restare impigliata in queste perdere di vista le novità
I tagli le innovazioni
Nel se restassimo troppo nel sottolineare le permanenze che riguardano nel nostro caso il potere militare
Attraverso la storia
Rischieremmo forse di banalizzare l'analisi e quindi di perdere di vista necessaria specificità
Basta pensare nel caso nostro a quante condizioni nuove sono derivate dall'estendersi degli spazi su cui operano gli uomini dal crescere della velocità con cui ci si comunica si comunica e ci si muove
O pensare al modo in cui alcuni cambiamenti in apparenza del tutto tecnici
In sigla di di invenzioni per andare lontano come la staffa o la polvere da sparo o più vicini come il volo come il nucleare
Abbiano modificato attraverso soli mille anni il ruolo il potere dei militari al di là di qualunque previsione di qualunque opzione ideologica e programmatica
Si potrebbe dire che alla lunga persino la proposta di modelli sociali rivoluzionari da quello non violento dei primi cristiani a quello democratico degli eserciti di leva a quello socialista delle armate di popolo
Hanno cambiato le forze armate forse meno di quanto non le abbia modificato certe svolte di ordine materiale nella tecnica nell'economia nelle disponibilità e utilizzo
Delle fonti di energia in alcune premesse che sono fondamentali al modo di operare di essere del del militare
Certo il convegno si occupa naturalmente in modo specifico solo dell'età contemporanea dei nostri giorni
Però si ispira in larga misura come ovvio
A considerazioni dinamiche media croniche del potere ed è il fatto militare
E per questo ho voluto fare gli accenni ora riferiti per resto credo che non potrebbe essere diversamente in base all'ottica fortemente storica oltreché aliena sommarie schematizzazione modellizzazione i che facili modellizzazione i che i promotori del e chi fa capo alla Fondazione Basso
Predilige
Particolarmente
Se dunque restiamo ai tempi vicini a noi
La riflessione sul nuovo e sul meno nuovo
Sul rilievo nuova meno nuovo assunto oggi dal potere militare appare soprattutto a mio giudizio intrecciarsi strettamente con le problematiche delle crisi dei modelli liberaldemocratici che se volete democratico socialista
Quel potere manifesta una tendenza all'autonomia che lo fa crescere al di là dei compiti istituzionali e funzionali
Che la vorrebbero nelle carte scritte o nella e discorsi correnti come puro strumento della sicurezza
Negli ordinamenti nazionali o delle controversie internazionali
In prima istanza questa autonomia viene rivendicata dal militare come forma di supplenza congiunturale straordinaria rispetto al potere civile che ritenuto debole un soggetto a crisi proprio in quanto democratico
Però aggiungerei che ed è qui l'importante che non di rado si passa poi a teorizzare un ruolo di relativa stabilità di supporto organico ai sistemi di governo insediamento normale nel quadro costituzionale ben al di là dunque del fatto di cura occasionale supplenze
Ma allora pongo volentieri questa domanda sperando che dai lavori trovi risposta ci troviamo
Di fronte a una variabile sostanzialmente nuova
Oggi in questo senso rispetto alla grande tradizione storica europea che era a tre edizioni di civile e di democrazia
Certamente non militare militarizzata
E se è vero in che modo il fenomeno da un certo momento in avanti risulta assumere specifica rilevanza proprio da un certo momento in avanti
Malgrado il fatto che uno ius belli sia sempre esistito accanto al diritto comune che un braccio secolare abbia sempre operata complemento degli ordinamenti giuridici
Che le società organizzata abbiamo sempre espresso nel loro seno dei corpi armati destinati o all'ordine interno col confronto sterno
Che ancora quali sono le materie le le le materie e le maniere in cui militare cui non spettava nei disegni liberali
Di uno Stato ben ordinato nessun posto ha un tono mo'tende oggi ad ottenere riconoscimenti sia in veste di supplente temporaneo sia senz'altro di componente costituzionale riconosciuta
Sto ponendo degli interrogativi
Non troppo originali forse ma cui sarà utile che vengono da qui risposte il più possibile articolato
In un mondo bipolare
C'è spazio per diversità rilevanti sia fra i due poli nei quali la tradizione democratica degli Stati Uniti e quella socialista e dell'Unione Sovietica offrono premesse ed esiti quanto mai divergenti
Sia fra questi poli e la periferia o meglio ancora i diversi tipi a sua volta di periferie del mondo
L'analisi degli spazi concretamente occupati dal militare nelle singole realtà istituzionali presenta anche per gli studiosi più esperti grandissime difficoltà
La particolare riservatezza
Mancanza di pubblicità che vale in una simile materia aggiunge infatti altri ostacoli a quelli che già creano pesanti discrasie fra norme e prassi in tutti i sistemi di sistemi di governo complesse rispetto ai luoghi del potere civile alle assemblee i loro comitati ai vertici stessi dell'esecutivo e decisioni controlli attinenti alle forze armate risultano in gran lunga di gran lunga sfuggenti
Anche la possibilità di documentarsi per finalità di studio diventa scarsa o poco realistica quando ci si rivolge ai bilanci o agli organici alle forniture di mezzi con le connessioni internazionali
Per non parlare dell'ovvia segretezza dei servizi d'informazione
O di quelli di stato maggiore
Siamo di fronte a un'ispezione degli studi che e piena di difficoltà che difficilmente troveranno smentita nel corso dei lavori ma che appunto ci consigliano di affrontarli
Con ancora maggiore impegno e lucida
Il militare si presenta prima di tutto nei Paesi industriali sotto le insegne
Di una volontà di efficienza contro Poste o meno complementari a quelle della rappresentanza e della garanzia a cui si ispirano alle corrispondenti scritture strutture democratico parlamentari
C'è poi una fascia di Paesi del Terzo Mondo nei quali in modo specifico l'avvento dei militari al potere si è decisamente posto come momento di razionalizzazione economica ed amministrativa di modernizzazione istituzionale o anche di richiamo alla giustizia sociale
Paesi nei quali il corpo degli ufficiali si presenta come portatore di rinnovamento sventola bandiere rivoluzionarie
Si accordò interpreta strati di borghesi avanzata di classi lavoratrici
Questi fenomeni non sfuggono alla nostra attenzione e dunque credo che senz'altro se ne parlerà il discorso che si introducono del resto una forte valenza teorica impegna istanze fondamentali del pensiero politico e delle scienze sociali
Anche semplicemente a livelli empirici esso sollecita ricerche per esempio sulla circolazione di modelli di comando
Di procedimenti di valorizzazione sociale di comportamenti di gruppo diffusione di invenzioni e così via
Anche dalle unità militari verso le collettività civili e non solo come è più semplice e più noto viceversa dal civile al militare
Oggi interazione fra scienza e tecnica ordinarie ed agire tecnico organizzativo delle strutture militari mi pare insomma così forte da richiedere interi capitoli di ricerca
Di cui credo che qui
Parteciperemo
Un ultimo punto infine vorrei rapidamente toccare
Chiedendomi in che misura si possessi voglia qui studiano il fenomeno militare
Inteso come struttura ceto potere militare
In maniera separata dal fenomeno guerra e dalle sue implicazioni
Io qui mi riallaccio alle cose
Che ha detto così
Bene
E con convinzione
E mica Anderlini
Nel senso proprio che credo che dovremmo riuscire a mantenere su questo punto dei nostri lavori una specie di attento equilibrio
Da un lato dobbiamo essere ben consapevoli delle continue connessioni non solo a livello di sofisticate riflessione politica ma fino ai livelli direi del senso comune
Esistenti fra i due termini connessioni ovvie poiché sia le forze armate sia quello che chiamiamo con democratico pudore la difesa
Hanno come elemento costitutivo l'uso delle armi
Connessioni da tenere tanto più presenti inoltre quanto più aumenta il grado di mondi alita insito nei conflitti anche locali e quanto più pesce il grado di distrutti vita del potenziale bellico disponibile
Fino a coinvolgere totalmente le popolazioni civili già da ieri che a porre in discussione oggi l'umana sopravvivenza
Impossibile tenere fuori dalla finestra che non giusto in un convegno come il nostro questa tematica che impegna generali e scienziati politici e moralisti
La ritroveremo un po'sempre e in particolare nella tavola rotonda posta al termine dei nostri lavori
Entro questo quadro entro questo quadro d'altro canto così come che entro il più ampio quadro dell'evoluzione delle società moderne
Dobbiamo e vogliamo studiare però nello stesso tempo la problematica del potere militare in quanto tale delle sue specificità
Soprattutto nel mondo contemporaneo questa problematica non si pone
Solo al momento di un conflitto né tanto meno sono al momento di una guerra generale al contrario il fenomeno militare è presente ogni giorno anche in tempo di pace come una realtà una struttura stabile con la quale tutti devono dobbiamo fare i conti
A nostra volta dunque se intendiamo analizzarlo non dobbiamo aspettare uno scontro i confini
Né un qualche golpe interno e raccordi ci della sua presenza dobbiamo conoscere nella sua normalità di pace per così dire nella quotidianità della sua presenza che influisce sul sistema politico e sui rapporti sociali culturali economici in ogni momento in ogni Paese anche qui ed ora
Prima ancora del nodo della pace e della guerra e delle sue domande ormai esistenziale si pone dunque questa materia specifica che altrettanto scottante abbiamo giudicato rilevante analizzarla colme non contribuirà ad analizzarle in questa settimana mi auguro che vi si riesca e che questa diventi una tappa nel percorso che vede svilupparsi intorno alla Fondazione Basso ma anche altrove lavo ori di lunga lena e di misurato e stimolante impegno sul nostro tema grazie
Il professor
Caracciolo del
La introduzione che già permette di apprezzare e la vastità dell'impegno preparatorio per questo convegno e comincia a suggerire i temi gli argomenti di discussione che si svilupperanno nei prossimi giorni io
In qualità di presidente temporale
Di questa prima
Seduta
Vorrei dare lettura
Tanto di un telegramma che ci è pervenuto vuole Giampiero Orsello che dice indirizzato l'onorevole e alla presidenza del convegno dice caro presidente grazie per le graditi invito alla settimana di convegno sul potere militare promosso dalla Fondazione Basso purtroppo non posso intervenire personalmente ma in
Adesioni
Pugno di buon lavoro perché i attuali interessanti cordialmente Giampiero Orsello presidenza che adesso
E anche in via
Presidente a Sandro Pertini un
Che dice partecipanti ma convegno potere militare società contemporanea indetto Fondazione Basso e Regione Piemonte invia un affettuoso saluto e porgono deferente omaggio a chi impersona unità popoli italiano custode nostre seduzioni demo a te che primo responsabile Difesa al paese se verrà impegnato per la pace Edoardo
Degli armamenti
Continuare i lavori sulla base di quanto avevo già parzialmente anticipato io suggerirei di procedere come segue interrompere alcuni minuti il convegno per per a tutti i partecipanti e quelli che non hanno la fortuna di conoscere bene il tedesco de potersi procurare delle auricolare le cuffie all'ingresso perché il film un che stiamo per vedere il film appunto che parlerà forse meglio ancora che non la discussione sul film che avrebbe potuto fare il professor gli artisti sovente meglio farli parlare attraverso le opere non solo delle loro opere è in versione originale de in tedesco peraltro è una anteprima per il nostro Paese non è mai stato messo in circolazione e quindi nonna vi dopo tutto procederà ad altre forme di doppiaggio ci sarà ovviamente la traduzione simultanei ed era per questo che io vi invitavo a prendere le cuffie e qui comunque presente il professor
L'università di Hannover che non solo caro amico ma persona che ha lavorato a lungo insieme al
Regista che anche ottocento nelle sale le vie e il suo suggerimento se voi siete d'accordo in ordine ai lavori potrebbe essere il seguente che a seguito del film che costituisce un po'un elemento anche illustrativo di a Perth ora di questa prima aggiorna nata se
Lo ritenete si può discutere congrui del film che conosce molto bene e in generale delle problematiche dei punti di vista e delle intenzioni che hanno mosso lui che come regista a realizzare questo mi pare che sia più interessati ante che non procedere a una illustrazione del film che poi vedremo da parte professor né almeno questo è stato mi pare il suo suggerimento e noi credo possiamo accoglierlo con molto favore il film peraltro non è brevissimo è un lungometraggio non è
Breve sciò e quindi offrirà anche un occasioni di meditazione lunghe articolata un'ultima considera Dione e questa da domani mattina funzionerà nell'atrio anche un servizio di bar caffetteria eccetera ci scusiamo ma oggi pomeriggio non siamo ancora i fili data anche l'organizzazione del lavoro a ottenere come dire tutti detta
Nell'organizzativo che livello scientifico della preparati del convegno avrebbero richiesto in ogni caso io non lo consiglio ma appena usciti sulla sinistra c'è un bar se si fosse qualcuno che in volo utilizzare di questa brevissima interruzione per tre per un caffè lo può fare la presidenza credo che abbandonerà questo punto il tavolo altolocato per collocarsi tra il pubblico non perdere quindi il film in proiezione grazie comunque ci rivediamo alla fine del figlio
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