"Dalla Comunita' all'Unione: il trattato di Maastricht e la Conferenza Intergovernativa del 1996" presentazione del volume di Rocco Cangelosi e di Vincenzo Grassi

Per tutti è di accomodarsi do il benvenuto a tutti i presenti
Mi consentirete di portare il saluto della Presidenza e la camera del segretario generale che non posso capire che sono impegnati in negli negli nella solita sede in aula io questo onore mi presento sono Vincenzo Guizzi dice segretario generale la camera che coordino gli affari internazionali alla Camera
In questo caso sono in un'altra veste nella veste di di amico e forse anche un po'di amico dei due autori
Che forse anche un po'di esperto di questi problemi
Permettetemi anche di ringraziare e salutare il ministro Agnelli che voluto intervenire che purtroppo però so che ha degli impegni
Urgentissimi quindi dovrà assentarsi ed è questo il motivo per cui ho pregato tutti i relatori di di intervenire subito qui intorno al tavolo
Quindi incominciamo io di Ostuni mi riservo di dire nel merito due parole seguiremo la se tutti voi siete d'accordo dava la sequenza alfabetica voglio solo dire questo che per le anche una certa emozione che così coordino questa tavola rotonda e parlare di questo libro diciamo che è un po'il seguito ideale dell'altro
Scritto da un solo dei due autorità da Rocco Cangelosi sul sul dal progetto Spinelli alla all'atto unico è un po'come ripercorrere i momenti cruciali diciamo dello sviluppo dell'integrazione europea e a mio avviso è significativo il dire quasi non potevano non scriverlo
Due protagonisti protagonisti in un certo senso e voglio dire perché dico in un certo senso perché i i sia Rocco Cangelosi che Vincenzo grazie sono un esempio straordinario di uno stile che deve essere proprio sia dei diplomatici se mi consentite anche dei funzionari parlamentari
Cioè di essere collaboratori strettissimi
Dei loro dei ministri non ride parlamentari ma sempre rimanere al di qua di una linea di ma De Marchi azioni ideale che non deve mai essere va Alicata sa pena la prevaricazione e l'abbandono del proprio ruolo e dire che lo fanno con grande stile e sono proprio un esempio di questo tipo di stile ma il rigore di diciamo della di di questo stile e anche il rigore della ricerca e dello studio che traspare da questo libro
Diciamo non non vuol dire disimpegno ma dire che dal libro traspare anche un grande impegno un impegno non civile e forse consentitemi anche politico nel nel senso più nobile della parola
In politica e quindi gli autori hanno fatto un'opera straordinaria di sintesi oltre la parte documentaria estremamente utile per chi opera perché ci sono delle cose che magari non è facile sempre trovare tipo delle lettere
Di di Kohl dicono gli inquirenti che sono frutto di incontro con Mitterrand o cose del genere e quindi è importante avere un testo nel quale potete andare a ripescare
Consentito da chi come me opera da da trentacinque anni in questo settore
Ma hanno saputo così trarre in cui con questo diciamo leit motiv fra della della loro del loro impegno per unione europea che bandì ogni tipo federale questo è un po'il filo che unisce i vari capitoli che si snodano appunto storicamente ma una ricostruzione sì storica ma anche ricca di argomentazioni ecco e dicevo lì traspare chiaramente
La presa di posizione del di entrambi e si conclude questo libro come chi l'ha letto avuto il privilegio di legge propria con una accentuazione di quello che deve essere il ruolo dell'Italia io mi ero riservato che si pochissimo introduttivi pochissimi quando spalle non nel merito
Volevo però appunto fare devo rivolgere un ringraziamento e un saluto anche ai due o tori che consentono di avere ancora una volta questa stupenda sala permettetemi di dirlo della Camera deputati
è bellissimo vedere posti in piedi me ne scuso Donato ma è anche molto bello vedere questa partecipazione così attiva volevo ecco l'ultima cosa dire che gli autori voglio così mi hanno chiesto di dire ai vari relatori
Di partire da Libero e parlare anche un po'della situazione attuale diciamo di questa nuova sfida di questa nuova conferenza intergovernativa giustamente qualcuno dei relatori però diceva sì ma se siamo chiamati per un libro bisogna pur parlare del libro io chiedevo di seguire punto da d'ordine alfabetico quindi è previsto la
Per primo il senatore Caputo se posso chiedere lui Dini
Con grande piacere anzitutto da nordico doc nonostante il mio cognome e devo con riconoscere qui la superiorità di Roma su Milano ieri abbiamo in presenza del dottor Guidi siffatto un dibattito sullo stesso argomento anche di buon livello devo dire e c'erano in sala opposte venticinque persone quindi sono ben lieto che qui ci sia questa sala così piena testimonianza che effettivamente il tema è sentito e che non ci avviamo verso questa presidenza italiana dell'Unione del tutto allele nel disinteresse generale come mi ha fatto temere l'avvenimento di ieri
Seconda coda vorrei rendere una omaggio personale a a poco Cangelosi e con cui ho avuto occasione di collaborare durante la mia abbastanza breve permanenza alla Farnesina ma a lava abbiamo lavorato molto insieme
E devo dire che avendo ho visto la sua competenza la passione che metteva nel suo lavoro e anche i risultati che siamo riusciti di tanto in tanto a ottenere quando ci mettevamo a fare le nostre battaglie non mi aspettavo dammene Daloui di meno cioè abbiamo Ford qui crea un libro che la testimonianza scritta
Debbie anche della tutt'della efficienza del nostro apparato degli uomini che hanno collaborato alla stesura del Trattato di Maastricht con tutti i suoi difetti per la carità
E del tutto fatto che la cosa è stata affidata a persone che effettivamente erano a poco fondate conoscenza della materia
E anche in mezzo alla labirinto tecnico e giuridico che questo trattato rappresenta il sì non sono in grado di orientarsi perfettamente
Vorrei quindi rende un omaggio alla tempestività del Libor noi stiamo può oppio entrando nella fase in cui e non solo Aloha gli addetti ai lavori ma anche gli altri con più o meno competenza cominciano a discutere di Europa e io mi auguro che almeno questi
Che vogliono dire la loro in questa fase non ecco risparmino sui sui sul prezzo di copertina venticinque mila lire
E vadano a documentarsi perché effettivamente chi potrà legge chi leggerà questo libro poi potrà dissertare sull'Europa sui difetti e i pregi di Maastricht
Con maggiore competenza io direi che anzi dovrebbe diventare non il Livorno de chez vecchi perché poste come li voluto riceverci vuole qualche cosa di un po'più divertente
Ma certamente il Liboni scrivania per tutti noi che in questo periodo saremo coinvolti o dal governo o dai banchi del Parlamento in questa vicenda
Dopodiché la Dio la salterei nella mia analisi la parte storica perché su questa credo che non ci sia ha molto da dire salvo l'importanza di avere appunto la documentazione di come siamo arrivati alla alla situazione attuale di quali sono state le posizioni dei rispettivi Paesi
E quindi questo ci consente anche in un certo senso di anticipare quello che ci troveremo davanti nella Conferenza intergovernativa cui tutti ci stiamo preparando
Io vorrei limitarmi fra fra qualche osservazione dopo tanti elogi anche qualche osservazione critica me la consentirete e cioè quando Rocco Cangelosi senza fare nomi ma se con chiavi dei ferimenti
Parla della all'ultima ora Periodo della politica europea dell'Italia in cui a sono stato sia pure in una parte non dirigente coinvolto e qui non siamo del tutto d'accordo e dico io non non credo che la nostra povera la politica che è stata fatta
Nel durante l'anno mille novecentonovantaquattro abbia portato le conseguenze che si ledono nel capitolo undici
E perciò qui avremo avremo modo di dissentire o forse non è la sede adatta per di contestare
Capoverso per capo verso quello che l'autore dice ma vorrei precisare semplicemente quella che stata la differenza tra la nostra impostazione l impostazione e dei governi precedenti
Rocco Cangelosi
Parla a a un certo punto me lo sono segnato di
Che ci avevamo assistito per un lungo periodo anche a a una eccessivo
Retorica europeista l'Europa è il Parma di europeismo di facciata che non ha sempre giovato alla credibilità delle nostre posizioni in sede comunitaria
Ebbene forse il tentativo nostro non so quanto riuscito e quanto abortito è stato di sostituire al europeismo di facciata qualche cosa di un po'più concreto
Ricorderemo a credo che Cangelosi ricordi anche le battaglie che abbiamo fatto insieme sulla per cercare di ottenere la riduzione dell'ammenda del sulle quote latte
E e su altri argomenti in cui abbiamo forse dato un'interpretazione un po'più forte dell'interesse nazionale di quanto i nostri partner sono porselo abituati quanto al programma che i due autori espongono dell'hip nel capitolo l'Italia verso la Conferenza intergovernativa del mille novecentonovantasei no no del sostanziali
Differenze da manifestare
E molti di questi punti del resto li avevamo già discussi insieme prima per cambio di Governo
E sono assolutamente d'accordo se che i sui tre principi
Irrinunciabili nell'ottica italiana cioè il mantenimento del quadro istituzionale unico l'integrale preservazione della chi la riaffermazione della parità
Formale e sostanziale degli stati membri tutto benissimo quello su cui forse abbiamo qualche dissenso
E su cui forse anche nel corso del del semestre avremo qualche discussione
L'intensità su cui con cui premere su certi pedali nel corso della conferenza intergovernativa cui che dovremo presiedere
è vero la con la prossima Conferenza intergovernativa non segnerà un passo decisivo ma solo una tappa sulla via dell'unificazione europea ecco però deve essere una tappa che
Deve avere successo non possiamo permetterci una frattura non possiamo permetterci nel momento una frase che ho usato anche ieri ma credo che rispecchia abbastanza bene il nostro punto di vista non possiamo permetterci nel momento in cui ci apprestiamo ad aprire le porte della comunità ai Paesi dell'Est
Di perdere completamente la Gran Bretagna quindi nonostante la che vi siano chiari qui del diede le critiche molto forti alla a quanto la Gran Bretagna ha fatto critiche in gran parte giustificate
Ecco io di fonte a al dilemma se nel per cercare di fare in questo momento storico
Un passo decisivo verso un obiettivo che abbiamo tutti in comune
Dovessimo perdere per guasti la strada per la per la strada la Gran Bretagna ed eventualmente qualcun altro che la pensasse come lei ecco io qui avrei dei seri dubbi
E e poi ci sono ma alcuni punti appunto dove il fatto di che tra il momento in cui si consegnano le bozze
è il momento in cui il libro appare passano circa sei settimane o nel migliore dei casi già si vede
Cioè quando si dice che il rientro nel meccanismo di cambio dello SME rappresenta un obiettivo da raggiungere prima dell'inizio del nostro semestre di presidenza
è evidente che abbiamo peccato un po'di ottimismo e non vorrei che anche su altri punti nell'ampiezza del programma che si prospetta ci fosse questo vizio che non è un vizio è una virtù ma potrebbe in questo caso alterare un momentino il significato di quello che deve essere la nostra la la nostra presidenza grazie
La parola Giampiero Gramaglia
Io su invito di Rocco Cangelosi che da tempo immemore amico
Partecipe tante avventure europee devo affrontare il tema del libero dal punto di vista dell'informazione europea che c'è in Italia
E devo dire subito che il libero con molta tempestività notava il senatore Caputo
Viene in un momento molto opportuno se non a colmare a lenire un grossa lacuna di informazione
Può sembrare buffo parlare di mancanza d'informazione europea in questa sede perché è una sede molto affollata ed è evidentemente una sede affollata di persone interessate ai problemi dell'Europa
Però la risposta e l'attenzione che in genere i nostri media di qualsiasi tipo dedicano ai problemi europei e piuttosto scarsa largamente insufficiente
Con un gioco di responsabilità in ufficio incrociate tra i giornalisti che riferiscono e i politici che ne parlano
Ci sono alcuni dati che possono testimoniare questa questa carenza
Da indagini che sono state fatte risulta che una percentuale minima
Di notizie che sono differenti all'Europa trova accoglienza sui giornali italiani soltanto un'informazione su cinque di qualche rilievo
Sull'Europa date dei grandi organismi stampa internazionali viene riferita dai giornali italiani non da tutti
E poi c'è un caso che si riferisce proprio al Trattato di Maastricht
Che mi pare estremamente emblematico
Quando il Parlamento italiano approvò con una maggioranza che in altri tempi si sarebbe definito bulgara il Trattato di Maastricht praticamente senza senza opposizione vi devo dire praticamente anche senza dibattito almeno senza dibattito Espresso all'esterno nell'attenzione dei media
Alcuni giornali molti giornali dei maggiori telegiornali neppure dietro la notizia
Cioè la grande maggioranza degli italiani potrebbe benissimo non sapere che il trattato di Maastricht è stato approvato e con che maggioranza dal Parlamento italiano
Gli stessi giornali che poche settimane prima avevano giudicato pagine intere grandi editoriali e commenti
In prima pagina al risultato del referendum francese che sulla ratifica di Maastricht verteva
Quindi una grande discrepanza per non parlare poi dall'attenzione che viene dedicata a referendum danese non il giorno prima del risultato del referendum che disse no e che mister in forse tutto il processo ma il giorno dopo risultato quando si scoprì che c'era l'avvenimento questo per dire che alcuni temi dell'informazione europea vengono sottostimati nei nei media anche perché e qui c'è l'aspetto di responsabilità
Dei politici anche perché fanno oggetto di poco dibattito a priori l'adesione a Maastricht
Di quel di quel momento politico nasceva forse da profonda convinzione europea spero da profonda convinzione europea forse anche da una carenza di informazioni sulle conseguenze
Che la tensione a quel trattato comportava per l'Italia conseguenze che poi si scoprono adesso quando Magare col fiato un po'corto si cerca di recuperare il terreno e di rimettersi al passo
Certo non basterà il libro di Rocco Cangelosi di Vincenzo Grassi malgrado la fortuna di diffusione che io gli auguro a colmare la lacuna di informazione ma un contributo come questo può aiutare potremmo avere l'impressione in questo momento che si parla di più di Europa si parla di un'Europa di prima l'Europa alla vigilia del semestre su tutti i grandi titoli però attenzione è sempre un Europa molto spesso in Europa viste letta in chiave di politica interna
E sempre più spesso
Non me ne vogliano i colleghi che si occupano di politica interna
A interessarsi dell'Europa o a seguire avvenimenti anche di rilievo europee sono giornalisti che hanno la specializzazione l'attenzione ai fatti di politica interna e quindi in quella chiave leggono anche l'avvenimento europeo
Piuttosto per il di di di quelli che potrebbero collocarlo su uno scenario più ampio
Questi problemi di informazione
Possono riflettersi poi magari nella approssimazione talvolta dei dibattiti sull'Europa che ci sono nell'opinione pubblica italiana
E possono trovare lo ripeto una risposta nel lavoro di Rocco e di Vincenzo lavoro che arricchisce anche l'informazione giornalistica che venne data a suo tempo perché si avvale di una quantità di informazioni molto maggiore di quella di cui disponevano i i giornalisti anzi leggendolo fa venire nei cronisti di quei momenti l'invidia di non aver saputo tutte le cose che adesso vengono vengono raccontate
C'è in questo libro una dimensione diplomatica della cronaca europea che non sempre e presente nelle cronache giornalistiche dove qualche volta si cerca di più ovviamente lo spunto di colore o di polemica
Ma c'è soprattutto qui concludo la dimensione dell'Europa del possibile
Che magari un po'meno orgogliosa un po'meno entusiasta dell'Europa della volontà o dell'Europa
Dell'europeismo più fervido però è quella che si può più fattivamente a realizzare passo passo e che fa magari sperare che le difficoltà di oggi in questo momento di di riflusso che stiamo affrontando possono risolversi
Mi riservo i pochi minuti aggiuntivi rispetto alle pochissime parole iniziali e volevo dire ancora se mi è consentito e non me ne farvelo tra l'altro la grande amicizia che ho impartiva per Rocco ma anche per
Cento classi che ho conosciuto brillantissimo giovane studente ecco Umberto Leanza che qui se lo ricorderà all'università di Napoli andrà all'Istituto di te è internazionale che oggi è un giovane brillante diploma ecco voglio dire che ci danno una lezione
Siccome mi ha dato particolarmente fastidio giorni fa l'avete sentito tutti in televisioni televisione la dichiarazione fatta da un importante imprenditore italiano con una forte dose di disprezzo nei confronti degli informatici italiani
Ora io penso fosse ci sono stati in passato diplomatici di un certo tipo
Ma se c'è se c'è una smentita e qui potrei ripetere quello che di un modo di dire vari anni fa in un analogo dibattito di un mio carissimo amico che vedo presente qui in sala
Luigi Fontana giusti dicendo ci ha dato una grande lezione di stile europee
Di fede proprio nel nell'Europa malafede militante concreta seria
Meditata ecco di lei che che Cangelosi e Grassi ci danno questa grande lezione loro diplomatici nel cliché negativo di cui si è fatto portavoce
Questo questo importante imprenditore italiano dire che più plateale smentita non non poteva esserci del resto tanti amici che vedo del mondo diplomatico sono caratterizzate lo stesso impegno attivo
Nel merito delle questioni invece affrontate dal libro io non vorrei essere banale nel dire che condivido assolutamente l'impostazione che enti impianto tipicamente federalista
Di entrambi nel fatto che innanzitutto dovremo andare a discutere questa Conferenza intergovernativa delle cose che di cui se ne discute perché ecco ieri nel dibattito che c'è stato a Milano di altissimo livello purtroppo con un pubblico molto meno numerose conservava il senatore Caputo
Si è molto discusso dei problemi della unità unione economica e monetaria ecco io non vorrei fare l'anticonformista per così
Per vocazione no però voglio dire che francamente è senz'altro un tema importante ma innanzitutto probabilmente non si dovrebbe neanche discutere nella nella Conferenza intergovernativa
E poi vorrei dire che è importante ma vorrei ricordare a tutti noi a me stesso che prima di tutto
Che l'unione economica e monetaria e comunque un mezzo uno strumento non è un fine in sé perché io credo fermamente devo dire che ci credono i dottori perché traspare in varie parti del loro libro
Che i veri obiettivi la comunità sono altri sono che sin dall'inizio se era se si sapeva leggere il i Trattati istitutivi Saviano legge
E sono obiettivi politici è sensato Bettini anche economici ma obiettivi di progresso generale si parla di pace si parla di stabilità che non è solo stabilità politica una stabilità economiche stabilità sociale si parla di di crescita sociale di di elevazione del tenore di vita delle condizioni di vita e di lavoro dei lavoratori
Di perequazione intersettoriale perequazione territoriale di di eliminazione tutte le forme di disparità di progresso in poche parole ancora volto dico economica e sociale sono questi i veri obiettivi e penso non dobbiamo dimenticarci nel momento in cui si ha tendenza fosse appunto ha dimenticato
Altro aspetto che vorrei così è un po'un mio una una mi salta dimmi aderendo a Cartago io non leggo nel Trattato di Maastricht e nella sì lì nei punti di revisione che indispensabile dovranno esserci solo l'esigenza di un rafforzamento istituzionale nel senso inteso nel senso tradizionale cioè più poteri al Parlamento europeo senz'altro necessari
Così vedi Re classe ma non per dirla con con i francesi del delle funzioni dell'esecutivo comunitario dello al Consiglio dei ministri un re inquadramento generale ripeto indispensabile
Ma vorrei richiamare e trovo significativo vedo qui il nostro esponente italiano il gruppo di riflessione tatuato molto significativo quella parte del della della relazione l'ultima relazione gruppo di pressione sulla società civile il fatto della l'empatia Zazzera data la cittadinanza ma non solo ma anche proprio affatto di quella che io mi son permesso di finire e in in alto loco trovato una così piacevole ripresa di questo concetto che io definisco democrazia diffusa
Secondo me anche così come de iure condito dicevano i nostri vecchi maestri
Il Trattato di Maastricht mostra questa propensione volere almeno con degli spunti importanti mette in evidenza questa democrazia diffusa che è andando controcorrente in modo assoluto il riconoscimento della funzione fondamentale dei partiti politici in un momento in cui io dico scherzosamente napoletano così dice la mia città
Ora ma i partiti politici la stessa politica tout court sono consigliata specie di mala parola
Ecco io trovo che è stato coraggioso da parte di otto rimasti prevede dell'articolo centotrentotto al nuovo articolo inserito apposta re dimostrato l'importanza democrazia e quindi anche a livello locale non può vivere senza i partiti
L'altro elemento di democrazia che definire democrazia diffusa
L'importanza data sì è vero in un protocollo con il protocollo io spero che so che in questo problemi pare dissente il senatore Caputo io trovo che nel protocollo sociali sono alcune affermazioni importanti il riconoscimento del ruolo fondamentale delle parti sociali
Di cui si conosce addirittura la possibilità di conclude accordi collettivi che potranno essere notturno sorta di nuova fonte normativa a livello comunitario perché se assunti dal Consiglio diventeranno una nuova fonte normativa una decisione consiglio e quindi la fonte normativa ed infine ma non solo quello perché c'è anche il mediatore che indubbiamente rappresenta un'altra espressione mediatore europeo di questa esigenza di tutela quella messa in luce appunto nel nel
In generale dico nel relazione Gruppo di riflessione l'importanza data ai alle Regioni
Ecco secondo me questi sono aspetti importanti se noi crediamo che la direzione è quella di di arrivare a una forma di federalismo cooperativo non imposto dall'alto
Ma che si realizzi al basso io direi che questi elementi sono importanti e nella trama generale del libro di campi rossi io anche se non sono menzionati come la menzionati
Io leggo proprio questa fiducia forse diceva Senator dovuto c'è un eccessivo ottimismo è probabile certa anch'io ho amichevolmente sorriso del corpo al patto stesso rideva dentro di me che ha fatto prima senatore Caputo
C'è chi chi scrive un libro non può immaginare in poi sempre tutto come posso andare a finire ma nell'insieme ho trovato estremamente valido convincente e soprattutto scusatemi io sarò da napoletano fondamentalmente uno che vede sempre
La bottiglia piena che non vota io voglio fare una scommessa impositivo la comunità è stata caratterizzata quante volte abbiamo sentito che tutto andava male che sarebbe andato malissimo cede e c'è stata una forte ripresa massiccia
Credevamo che mai saremmo arrivati a delle punte avanzate come nonostante i suoi enormi difetti
E mass eppure ci siamo arrivati e quindi voglio concludere con questa nota di assoluto ottimismo temperato certamente da realismo ma io voglio propendere che stavolta per l'ottimismo grazie e direi che ora la parola al senatore Migone presidente Millo
Grazie professor Guizzi va innanzitutto vorrei fare due commenti sul libero e poi vorrei aggiungere una mia personale testimonianza perché le presentazioni dei libri sono anche un modo ottenere aggiungere qualche cosa in medesimi non solo in termini di discussione dei problemi ma anche di ricordi personali che riguardano il tema trattato con la Libia
Prima un commento e questo voi avete presente quelle prime cinque pagine di tutti i quotidiani salvo forse il Sole ventiquattro Ore che sono pieni di pettegolezzi battute quello che i per otto agonisti stessi del del teatrino della politica ormai di definiscono teatrino dell'atto ittica
Di solito queste cinque pagine sono poi accompagnate da un editoriale
Che condanna il fenomeno no
Voglio aggiungere che io non mi ritengo quei sita una responsabilità dei media o una responsabilità esclusiva bene media credo che sia innanzitutto
Una responsabilità del
Di coloro che di ritengono la politica e quindi mi ci metto io stesso per primo che hanno difficoltà in questo momento a stare sui problemi del Paese
E
Il modo di in cui questo dibattito continue interferire
Con quello che deve essere il ruolo della presidenza italiana è un riflesso di questa cosa io utilizzo questa occasione
Per esprimere l'auspicio l'ho fatto ma anche in altre sedi pubbliche no che questa cosa Chelsea perché lo dico a proposito del libro però
Perché vedete libero e l'estremo opposto cioè se avete presente il fenomeno che così che vi ho descritto qui siamo agli antipodi di nuovo quasi troppo agli antipodi
A me viene in mente così nella mia deformazione professionale visto Morico e questa è l'unica critica che faccio quella citazione di Marc Bloch che dice
Che lo storico è come l'orco della della favola dove sente il sangue umano trova la sua selvaggina
Allora
Forse anche così una giusta Riserva dirigenti funzionari no che hanno partecipato queste vicende hanno spinto gli autori a descrivere tutta la dinamica dei fenomeni dei però i soggetti sono sempre collettivi no cioè c'è un'ombra di riserbo
Forse forse giustificato non so forse dobbiamo aspettare che voi andiate in pensione a quel punto lì io esprimere l'auspicio che poi io rischio rinviate questo libero esattamente nello stesso modo no ma mettendoci anche un po'di sangue
Un bagno
Detto questo
Aggiungo un'osservazione di
Sostanza questo libero mi adatto
Un senso di orgoglio di essere italiani
E voglio spiegare perché no una volta un mio amico di un paese dell'Unione europea mi disse
Disse non mi in occasione di una discussione
Ma non è che voi italiani in occasione della vostra presenza presidenza insisti arte tanto
Sul secondo poco sulla questione della sicurezza sull'unificazione delle istituzioni sulla politica estera unificata
Perché non volete parlare del primo pilastro detto Paolo è un lapsus evidente
Primo pilastro cioè perché non volete fare le scelte scomode
Cioè mi ha richiamato a quello che effettivamente è un rischio nella nostra esperienza nazionale cioè quello di un europeismo di maniera
Ebbene la ricostruzione puntuale ma non pettegola
Contenute in questo libro è la smentita di questa cosa
Ed è anche guardate che parla una persona che estremamente critica e autocritica sulla qualità della classe dirigente e uso questo termine non limitato alla politica però
Di questo Paese
Ebbene qui c'è un embrione
Una testimonianza di un'esistenza di un pezzo di classe dirigente
Nel senso che questo impegno
Europeo è qualche cosa di sincero di fondato e va detto anche
Rivolgendosi poi ai governi che ci hanno preceduti della prima e della seconda Repubblica che un filorusso
Nella politica nella vita pubblica italiana esiste ed è questa
Convinzione no
Di un interesse generale della collocazione non c'è da questo punto di vista una discrasia dice
Qualcuno mi pare generale John avesse detto a un certo momento se la prendeva con mezzi dicendo
Dice questi costoro che sostengono che l'interesse nazionale è interesse europeo mi ricordano coloro i fucilati dalla Repubblica di Salò che morivano gridando viva l'Europa
Generale John e una persona vivace e brillante che io apprezzo molto come interlocutore il cielo spesso come interlocutore
Ma ecco nella sostanza al di là del paradosso che io accetto io sono convinto del contrario io sono convinto che il nostro interesse nazionale che per carità voglio rassicurare Caputo non significa dimenticarci del prezzo del latte altre cose per carità importantissime ma all'essenza del nostro interesse nazionale della nostra sicurezza nel termine senso più ampio del termine è che l'Europa si compia che questa integrazione vada avanti e da questo punto di vista io vorrei mettere in guardia da una sorta di sul Caputo io siamo abituati a discutere su questo tema quindi mi sopporta con pazienza anche nelle vie ripetizioni me vorrei mettere in guardia vi è una sorta di pessimismo che si autoalimenta
No perché vedete l'ottimismo consente di cogliere le occasioni
Il pessimismo tende invece
Anche se mascherato dal realismo
A mancare qualche occasione mancare qualche appuntamento quindi io nella nel mio ottimismo sfrenato
Dico che noi dobbiamo riuscire anche a contribuire per carità con senso della misura come Presidenza anche a trascinare quei Paesi d'Europa che sono più in difficoltà
E perché sono più indifesi quali sono e perché sono in difficoltà il mio privilegio di non avere una carica di Governo ma una carica parlamentare che vi consente una maggiore libertà di espressione
I Paesi più in difficoltà rispetto alla costruzione dell'Europa sono la Francia e il Regno Unito
E perché perché hanno il passato più glorioso
E facile per noi facile per il predetto ed esclusi
Anche per i Paesi più piccoli a rinunciare alla nostra sovranità costruire qualche cosa che va aldilà noi con la Germania abbiamo in comune oltre che l'umiliazione della sconfitta nella seconda guerra mondiale un'identità nazionale recentissima anche se è una cultura fin troppo antica e poi come punto di partenza è uno Stato decentrato
Molto più facile per noi capire una cosa che però è vera che lo Stato ottocentesco nazionale europeo è finita
E quindi scomparsi Enza dobbiamo aiutare chi è essenziale della costruzione ma che per ragioni di motivazione storica hanno più difficoltà
Ad accettare quella che per noi è una realtà abbastanza lampante
Aggiungo la testimonianza avrei tantissime altre cose da dire ma il tempo non lo consente siamo in parecchie la vostra pazienza non è infinita ma la testimonianza
Intendiamoci Loggia data in altri sedi ma forse non rientrava negli argomenti delle prime cinque pagine dei giornali quindi nessuno se n'è accorto eppure ritengo che si affina testimonianze importanti
Qualcuno ha già richiamato la ratifica del Trattato di Maastricht
E la maggioranza bulgara con cui avvenne
Sapeste che cosa c'è stato dietro quella maggioranza bulgara dei superospiti
E in commissione esteri vi ricordo il contesto che è importante guarda
La rettifica doveva venire al Senato
Prima che alla Camera dei deputati
Ed era essenziale che avvenisse Parrini ma del voto la domenica successiva del referendum francese
Perché un Senato che ratificava
Non faceva notizia infatti non l'ha fatta neanche te devi vincere
Ma un sanato che non avesse ratificato che avesse ieri rinviato a dopo il referendum in quelli che rima con i cambi che Abbado Abano con la questione della Danimarca aperta e così via
Non uso un'espressione troppo forte quando dico che sarebbe stata la ripresa dura la ripetizione della tragedia della ratifica della mancata ratifica dell'accento della Comunità europea di difesa
Che chi ha letto il libro di Maria Romana Catti De Gasperi sa che quasi fece morire di tutte le parti cuore suo padre no perché anche lì si trattava di ratificare prima che i francesi votassero e quindi contribuire ad un moto di un certo tipo
In Commissione relatore straordinario Bruno Rossini della democrazia cristiana trovammo subito il punto di equilibrio anche se per la verità come sinistra non era facilissimo
Uscirono anche degli editoriali sull'Unità
In quei giorni no che se la prendevano perché gli economisti vedevano sono un po'Restini sapete ad accettare la parola d'ordine è più diffusa in questa stanza che l'autodromo sfibrati no
E quindi ponevano tutte le loro obiezioni i miei amici Leon Visco ecc no ai criteri di convergenza sarà poi conveniente e così via c'era qualche
Esitazione anche nei nel nel negli alti ranghi del mio partito la cosa non era semplicissima eppure in Commissione vedete che qualche volta al Parlamento conta qualche cosa hanno trovammo una linea di convergenza che era quella della ratifica con delle critiche perché le Trattato di Maastricht ci sono degli anacronismi
è un trattato che è stato in larga parte negoziato prima della caduta del muro di Berlino comunque prima della realizzazione no che un cambiamento
Totale epocale uso una brutta espressione che in questo caso è appropriata
Del sistema politico mondiale scusate seduti Coppo
E quindi
La lei la sede referente va benissimo questa cosa veleggia in alto
In aula cominciano un po'di problemi perché c'erano il movimento sociale Rifondazione Comunista che faceva l'ostruzionismo
Che sia pure dicendo che loro per ragioni di di di ultrà europeismo cioè la denuncia del deficit democratico tutti i problemi esistono no l'approccio monetarista alla questione questa è una è una contraddizione che ci portiamo dietro non è sopportabile una situazione in cui la rinuncia di sovranità riguarda soltanto l'aspetto monetario
No
Questo è nemmeno i più scatenati dei monete listino monetari visti non in senso scientifico ma in senso di coloro delle autorità e delle persone che si occupano di moneta possono sostenere la logicità di una cosa
Di questo di questo genere e quindi con tutti questi problemi arriviamo in aula c'è questo ostruzionismo che cominciava a diventare pericoloso
Perché si stava avvicinando il fatidico momento in cui il Senato poi di fatto chiude no perché il giovedì sera si rischiava di non avere il numero legale
Io arrivo in Aula verso le undici del mattino di giovedì etologo allarmatissima i Corsi di relatore e Gennaro Acquaviva capogruppo
Interveniamo in aula dicendo che data la situazione la confusione dei campi
E così via
Riteniamo che sia meglio il governo ritiene che sia meglio rinviare alla prossima settimana
Quale sarà la reazione vostra
E io risposi per fortuna senza pensarci
Ve lo dico molto se con molta chiarezza noi denunceremo il Governo per essere venuto meno ai suoi impegni internazionali nei confronti del popolo italiano devo dire a loro onore hanno detto benissimo
Era quello che volevamo sentirci dire
Adesso per un'ora
Lasciateci lavorare
Dopo un'ora in cui io feci facemmo una certa agitazione anche mi ricordo l'indignazione del presidente Fanfani di fronte a un'ipotesi di questo genere
Tornarono e vissero sta tranquillo perché io dopo cominciato a gettare naturalmente le acque
Adesso interviene il ministro Colombo e chiede formalmente che il voto di ratifica avvenga entro la giornata
E anzi chiederemo ai Capigruppo insomma di rendere più spedito il dibattito perché eccetera questo ostruzionismo
In atti e così a Brindisi
Naturalmente ci si può chiedere
Perché
Mi dissero
Ci sono state delle pressioni
Quali pressioni non ve lo dico perché tutte le cose che ho detto fin qui le dico sulla base della mia conoscenza personale facendo nomi e cognomi di persone eccetera sulle motivazioni
Esiste comunque un'area di dubbi
Il punto comunque che di fronte ad una prova di questo genere
C'è stato
C'è stato un pezzo di classe dirigente di governo dei funzionari che hanno fatto un lavoro che è documentato in questo libro
E c'è stato anche un parlamento che ha dato una risposta propose tu una cosa che non troverete nelle prime cinque pagine dei quotidiani di cui parlato avete fatto caso a una cosa che nel bene o nel male
Tutti gli episodi che crea non più tensioni no caso Mancuso adesso la questione
La questione la stessa questione no
Della presidenza italiana
Si svolgono in parlamento e quando dico questo
Non faccio un'operazione auto elogiativa ho presente come quasi piemontese certi proverbi cuneesi a questo proposito no
Gli assoluta oppure eccetera eccetera qualche aiuto traduzioni si
Biasi dedica purché si lodano loro stessi
Lo dico rivolgendomi soprattutto al governo e rischi perché come dicono gli inglesi Tex tutto tango no
E quindi perché un Parlamento sia restituito alla pienezza dei suoi poteri
Porgo che sarà dura no diceva Madama Letizia Bonaparte
Sanciti dalla Costituzione del controllo di indirizzo ci vuole una governo che collabori su questo
Piano no e concrete imitazioni che hanno tutti i governi che poi devono far passare delle cose non farne passare e le altre
Il governo Dini questa collaborazione la data e la sta dando su molte cosa importanti vi ringrazio episcopus o per la lunghezza
Graziano presente Migone per questa duplice testimonianza nei confronti degli autori ma anche su questa esperienza così interessante questa rievocazione il Mario Sarcinelli
Grazie presidente cercherò di stare nei limiti temporali che sono stati assegnati a tutti
I partecipanti a questa tavola rotonda per la presentazione del libro di Rocco Cangelosi e Vincenzo Grassi
Devo dire che ho trovato il libro per me molto interessante
Vorrei qualcheduno potrà pensare che in fondo ha più scoperto molte di cose nuove no in verità non è così
Perché ad alcuni delle cose
Uniti Cangelosi e grassi accennano più avuto qualche modesta particina
E l'equilibrio con cui tutte le cose sono state riportate e una merito degli autori e quindi degli
Rileggere Revere con la mente quanto è accaduto
è stato per me estremamente istruttivo
Istruttivo perché mia permesso di ricordare e soprattutto di rimeditare
Devo ancora una cosa siccome il tutti abbiamo fatto veloci a questo libro che
C'è un piccolo difetto
Ed è quello che manca una cronologia questo libro
O questo tipo di libri che serva alla consultazione
Sono molto utili quando permettono di poter controllare indirettamente se l'avvenimento caduti accanto nel novantadue o novantatré nel mese di marzo nel mese
Ma questo certamente in una futura edizione gli autori se lo crede secreto potranno riparare
Associa essendomi così associato al positivo il giudizio che è stato dato del libro
Vorrei invece entrare un po'sulle questioni che qui sono evocati
E che i hanno tormentato me
Molto spesso
Interminabili riunioni in cui bisognava negoziare ai vari livelli
Con le controparti della soltanto dalla commissione ma anche dei gli vari stati membri
E certamente non era facile
Sopportare li critiche
Allorché il mandato era quello di sostenere
Posizioni avanzate
E il Recco
Italiano in materia di europeismo
Ad esempio attraverso
La recepimento delle direttive era piuttosto poco
E questo e una sorta di dramma intimo chi chiunque abbia partecipato a questo tipo di incontri ha vissuto e di ciò va dato atto soprattutto ai diplomatici italiani i quali dalla mattina alla sera devono fare i conti con questa realtà
Perciò l'interrogativo che è stato sollevato sia nel libro
Ma
Soprattutto
Da coloro che mi hanno preceduto e sull'europeismo di facciata
Ma è vero che italiani in fondo
Sono i gruppi visti come sono cattolici come sono buoni padri di famiglia scopro che non fanno anche in chiesa
Che sono persone scusi maltrattano i bambini via di questo passo
La mia convinzione Filippetti
Era un europeismo di convenienza
E cerco di spiegarmi
L'Europa che ci piaccia o non ci piaccia al di là diciamo che ha sostenuto
Benedetto Croce e altri illuminati che hanno preceduto
Come Luigi Einaudi sulla strada del federalismo europeo
Sì affermata soprattutto
Durante la grande confronto Hisham fra l'Impero del male e l'Impero del Bene
Fra l'Est
E l'OCSE
Noi eravamo sì talora continuano a credere di essere
Una marca di frontiera
E come tutti coloro che sono le frontiere vivono talvolta di contrabbando
Tenevano quindi di poter
Essere in Europa
Di sbracciarsi
Dicendo che c'era a favore dell'Europa
Ma si era un po'renitenti
A pagare il prezzo dell'Europa
La condizione
Italiani di marca di frontiera
Permetteva quindi venuto il momento delle grandi decisioni di poter contare su questa nostra posizione per poter avere degli sconti
Questo è venuto meno
Italiani
Scoprono
Come del resto anche i francesi oggi
Che l'Europa
Significa sacrifici nell'immediato
Da qui vicino per tutti cercano
Ma sacrifici
E gli italiani
Hanno cominciato a rimettere in discussione il problema l'Europa
Non perché non gli sia stato spiegato ma perché naturale reazione
E la rimessa in discussione dell'Europa
Ne ha tenuto anche a tratti attraverso qualche miraggio chiamato l'Europa delle Regioni
Mi permetto di dire
Che l'Europa uno si farà attraverso
La convergenza degli Stati nazionali o non si fa
Non è immaginabile
Nel modo più assoluto
Che non meno di cinquanta cento regioni quante sono quelle che costellano l'Europa
Per effetto di lingua di storia i confini geografia di animosità di rivalità
Possa trovare il consenso
Per il mio sì nell'Europa
Ma poi perché l'euro
Spesso non ce lo chiediamo più
C'è qualcuno talvolta ha pensato che loro pare necessaria per diventare una grande potenza
Questo poteva essere forse
Utile
Pensarlo
Allorquando insisteva il pericolo delle
Europa
è necessaria per difendere noi stessi
Dalle tendenze al suicidio collettivo che ogni che ci Barbato
Periodicamente
L'Europa serve ad evitare agli italiani di commettere sciocchezze
Ai tedeschi
Di non ritrovare il nazionalismo
Che in presume troppo da se stesso è francesi forse qualche cosa dello stesso tipo
Agli inglesi di potersi legare meglio continente
Questa e l'Europa
Cercare di ridurre
La eterogeneità
Che pervade il Vecchio Continente
E che stava all'origine
Di tanti conflitti
Ci riuscite lo so ma questa è la sfida che incombe alla mia generazione
Abbandonando questo tema
Su quali difficile dire molto di più almeno da parte mia che non sono né uno storico è un politico ma soltanto un economista della domenica è un banchiere il servizio permanente effettivo
La prossima conferenza intergovernativa
Sarà molto rischioso
Molto rischiosa perché avverrà in un contesto politico
E di consenso sociale completamente diversi da quelli precedenti
Politico
Perché non c'è più la contrapposizione fra Est e Ovest di consenso sociale perché lì le popolazioni d'Europa hanno cominciato a pagare
E quando si paga
Si passa facilmente dalla parte opposta
Appunto che si oggi guardate alcune delle proposte mi riferisco per esempio rapporto tengano
Si comincia a mettere in dubbio il ruolo della Commissione
Esige che la sovranità
Deve appartenere ai rappresentanti del popolo attraverso il Parlamento di attraverso il Consiglio
Parole sacrosante
Ma signori
Io vi chiedo
Di fare un piccolo esame di coscienza
E di dire se noi oggi saremmo a questo punto se la Commissione europea non avesse avuto
Persone come il presidente dello chi ha spinto in una certa direzione
Togliere
Ridurre nello pare o manipolare il diritto di iniziativa dalla commissione
Significa Consiliare l'Europa al declino
Questo è un rischio
Si può accettare o non si può accettare soprattutto allorquando
L'Europa tenderà ad allargarsi ad un numero di paesi molto ampio
In cui le connotazioni nazionalistiche
Sono particolarmente pronunciate anche come reazione alla dittatura di cui sono state vittime
E siccome non vorrei disturbare
I mestieri approvi vorrei dire qualcosa su quei criteri di Maastricht
Su cui tanto si è parlato discettato
Credo che vi sia nella professione
Economica
Convergenza sul fatto che i criteri di Maastricht non sono
Necessari
Per
A ridare all'unione monetaria
Tuttavia essi non sono discutibili
Per il semplice motivo che solo il prezzo politico pagato a suo tempo alla Germania perché essa accettasse l'unione unità
Ed è a mio sommesso avviso essi non vanno minimamente rimessi in discussione
Si devono questi criteri allora Carlo Lizzani
Mettere nelle costituzioni
La mia personale convinzione
E che non
Perché può darsi
Che almeno uno di questi
Abbia un no utilità nella gestione della politica finanziari
E possa essere ho assurgere per meglio dire ha dignità costituzionale
Ma se questi criteri
Sono dei criteri politici non ve a mio avviso una necessità strutturale perché essi vengano costituzionalità
Questo non significa
è un apporto eventualmente
Fra i paesi membri non possa portare
A
Rendere a prenderli più cogenti attraverso l'inserimento nelle carte costituzionali
Ma non come necessità scaturente
Dalla unione monetaria
Ma come ulteriori limitazioni di quella sovranità dello Stato nazionale
Che soltanto attraverso gli ulteriori limitazioni permetterà
Il sorgere
Di una
Struttura europea che io mi ostino a chiamare quasi federale
Vorrei concludere
Questo mio intervento
Dicendo che
Nella prossima
Conferenza intergovernativa
Si potrà anche non avanzare
Però bisognerà difendere l'attico di notte
In un momento
Di smaltimento
In cui gli Stati nazionali sembrano non volere e forse in alcuni casi non potere impegnarsi
Ebbene cercare di non fare
Ma certamente evitare il disfare
Mario Sarcinelli Valdo Spini
Dell'avvio primo vertice dei ministri dell'ambiente e della comunità europea mi trovai a Horus in Danimarca e siccome si trattava di un minino di un vertice di ministri dell'ambiente a un certo punto ci fecero fare una cifrata in bicicletta per le vie della città
In a un certo punto diventa situata sì sì affiancarono dei giovani variopinta mente vestiti o anche svestite i che i patti Nava no insieme a noi da una parte vi dava noia e dall'altra parte gridavano mai
Stava per svolgersi il referendum sulla Europa in Danimarca e anche la gioventù partecipava attivamente a sia pure a suo modo a questo dibattito
Certamente una scena del genere in Italia sarebbe impensabile cioè a dire un intervento diretto addirittura dei giovanissimi sulla tematica europea
In parte perché come è stato giustamente notato dal libro a volte si è passati da una europeismo di facciata ad un euro tiepidezza di comodo
Ma certamente perché forse ma è stato messo sufficientemente in luce un punto che invece sul libro mi sembra dica con molta chiarezza e che vorrei sottolineare
Il libro dice è valido il vecchio adagio britannico Foreign policy Vikings affonda la politica estera comincia in casa
Cioè a dire non è stato reso chiaro fino in fondo che cosa voleva dire in termini di politica nazionale le scelte europee che venivano via via computer
In questo senso certamente la storia che ci riguarda in particolare questo libro l'asta del mille novecentonovantadue ad oggi non è solo Stoner istituzioni europee ma anche storia delli avvenimenti politici del nostro Paese anche se magari non se ne colto l'immediata riferimento all'Europa quindi direi che l'approccio del libro estremamente corretto semmai un punto che nella eventuale di stesura quando sono in pensione come ha detto qualcuno qui prima cosa sarà l'intenzione poca dice Migone
Quando saranno in pensione libro potrà avere più sangue io tremavo dicendo palo saranno in pensione chi sa cosa potranno raccontare Dinoi perché allora potranno essere del tutto liberi di usare il loro giudizi ma ad un eventuale stesura successiva
Direi che c'è un punto che non è chiaro oggi l'opinione pubblica e che mi ricollego alle parole di Sarcinelli di prima cioè perché Maastricht perché la spinta verso l'Unione monetario
è una risposta europea ad un processo di mondializzazione
Dalla quale noi non possiamo pensare di tirarci fuori
E rispetto a questo processo di mondializzazione esasperata Maastricht non è semplicemente un fatto tecnocratico utopistico ma è una risposta questo processo di mondializzazione la Costituzione di un'area monetaria e quindi economica solida
Con la quale si può affrontare questo processo
Queste nozioni non è molto conosciuta nel nostro Paese onestamente
Per cui si è passati a pensare che Maastricht sia un po'come metteteci consentì di vendere di più in Germania e in altri Paesi e ha una concezione ottimistica a quella concezione pessimistica Maastricht sono le tasse il vincolo la spesa pubblica i sacrifici che stiamo compiendo io credo che quindi questo tentativo un'eventuale nuova stesura da lei un po'di spazio a questo aspetto perché quali sono i rapporti col processo di evoluzione economica mondiale in corso mente sottolineo appunto la positività assoluta di questo approccio integrato fra politica estera e politica interna e qui verrebbe voglia di fare alcune considerazioni perché il libro dice a pagina sessantacinque una cosa molto precise sul piano politico generale
La reale capacità del nostro paese di incidere sull'evoluzione delle forze profonde in Europa e sulla ridefinizione dei primi continentale dipenderà della risoluzione di alcuni problemi domestici mi sembra molto realistico e molti immediato io vorrei fare alcune considerazioni
Da tempo l'Italia non riesce a esprime una candidatura
Che riesce andare in porto si posti di rilievo europeo la presidenza e la commissione al lussemburghese
E come dire c'è anche un gioco di parole che non posso rifare ma insomma de loro Sante c'è anche un gioco di parole che non che non si possa rifare un lussemburghese il
La segreteria della NATO nato prima un belga oggi ad uno spagnolo direi che l'Italia per i suoi problemi di politica domestica sta perdendo peso sul piano europeo
Da questo punto di vista la dibattito se il governo Berlusconi ha seguito più l'interesse nazionale o meno direi che va inquadrato in questo dato noi dobbiamo cercare di riprendere pesa
E allora entriamo proprio con i piedi nel piatto
Io ho letto la settimana scorsa un'intervista molto ampia molto bella di Felipe Gonzales al Financial Times
Da cui emergeva che cosa che la Spagna avendo nonostante dei problemi interni tremendi che ne conosciamo tutti
Essendo riuscita a rinviare le elezioni dedicato un po'le sue energie alla gestione del semestre di presidenza europeo mi ha riguadagnato in prestigio incapacità di incidenza
Il tema che poneva Consales in questa intervista al Financial Times credo che fosse molto coerente con le cose di questo libro e anche molto coerente con l'approccio tradizionale italiano su cui tornerò dopo
In fondo siamo in un grande ritardo rispetto ai problemi dell'allargamento
Sì è vero parleremo di Malta parleremo di Chico dalla loro domanda d'ingresso ma diceva Gonzales quando parleremo di Malta di Cipro come spiegheremo che non parliamo di Polonio di Ungheria della Repubblica Ceca cioè di altre realtà che ci sono così vicine
Come possiamo pensare che le regole valide a sei e poi i vari di Hannover e poi valida dodici
E poi valide a quindici possono essere domani valide a ventidue
Cioè che le istituzioni europee possano funzionare sul cemento aumentando il numero delle persone che vi partecipano che sia la Commissione che sia il Parlamento oppure nel caso le presidenze di turno di Lou endo il periodo di attesa per il futuro e successivo semestri
Ecco qui allora che effettivamente l'approccio tradizionale italiano che è stato un approccio diciamo così sull'onda della cultura Spinelli hanno un approccio istituzionali istigò il generale voi sapete in fondo anche Maastricht malgrado tutto vedo più un approccio funziona distico cioè è fare le cose fare l'economia nella moneta in questo caso che poi fa seguire la politica in generale l'approccio italiano era invece critico proprio perché improntata all'idea e le istituzioni o a loro dinamica che non sta non seguiva meccanicamente l'economia andavano curate di per se stesse
Ebbene se così è credo che lo spazio per il tradizionale approccio italiano cioè di fare corrispondere all'approccio economico e monetario anche l'approccio istituzionale e politico di sia e sia molto ho letto oggi sul Sole ventiquattro Ore le conclusioni della riunione dei cosiddetti sherpa e anche la intervista del mini dei di Silvio Fagiolo che che resto
E qui presente mi sembra che questo tema indubbiamente ci sia e allora c'è un altro punto importante da sottolineare il nostro semestre viene dopo un semestre spagnolo verrà dopo un semestre spagnolo opera prima di un semestre portoghese
Cioè a dire tre paesi che hanno concezioni dell'allargamento dell'approfondimento
E concezioni anche della costruzione europea che indubbiamente sono abbastanza interessanti e abbastanza simili nell'Europa meridionale
E allora certo noi dovremo porre con un forte incidenza questa capacità di dare spazio a questi temi tradizionali
E tradurli anche in termini nuovo noi sappiamo che per quanto riguarda i problemi dell'allargamento c'è chi vorrebbe affrontarli con un approccio di tipo più burocratico la Costituzione non sotto di un segretariato permanente del Consiglio europeo
C'è chi spera addirittura nell'elezione
Di del presidente di turno forse queste più avveniristico che utopistico ma comunque anche in regole diverse per quanto riguarda la presidenza di turno direi che sono questi tutti spazi su cui credo che si possa esercitare con forza la nostra azione certo vedo che i guizzi parla già il l'orologio ma giustamente
Io esprimo un parere del tutto personale ricevere la staffetta il sedici diciassette dicembre a Madrid e come primo atto sciogliere le Parlamento e mandare a casa le Camere indubbiamente un pochino incongrue se si può farne a meno e meglio
Giustissimo che la Germania ha votato ma non ha cambiato di governo anche se magari io potevo fare il tifo per altre soluzioni rimaste se governi prima giustissimo che la Francia bocca ha votato ma non li andato particolarmente bene il semestre credo si possa dire in questo momento non sono il governo credo lo si possa dire
Allora credo che effettivamente un discorso di questo genere possa avvenire allora
Io che cosa credo ecco credo che un libro di questo genere innanzitutto smentisce una cosa di quanti anni fa
Spinelli ebbe un ad uno sfogo amaro la diplomazia italiana non ha non mi segue sul tema europeo e sull'approccio istituzionale beh questo è un libro che anche anni dopo smentisce questa la diplomazia italiana è per l'Europa
E credo sia dando un forte contributo all'euro
E devo dire anche il fatto diciamo delle considerazioni
Comparative sui vari governi fa sì che insomma questo libro un po'di sangue anche ce l'ha perché fa delle comparazioni anche fra le azioni dei dei vari governi la diplomazia italiana e per l'Europa maturato una forte sensibilità europeisti Ca'
Certamente oggi deve corrispondere anche la politica
Io azzarderei anche delle delle così delle proposte so se posso azzardare se mi perdono gli autori
Molti dicono ma come si fa a fare il semestre col Governo tecnico questo serve per fare da incubatrice fissa la quale altri manovre per far nascere altri poli altri centri e così via
Parole cosa avevano in mente perché non si affianca il presidente del Consiglio due vicepresidenti molto competenti uno schieramento uno di un altro a significare che una tregua per il semestre che coinvolge le due principali forze politiche e che le forze politiche posso ritirare
Appena il semestre finito per fatti le lezioni così come vogliono ecco che ci potrebbero essere
Diverse proposte concrete che si possono fare
Per rafforzare il semestre di presidenza italiane per dare un senso anche a questo lavoro grosso importante
Dei diplomatici e per dargli un senso nella politica e nel Paese vedete perché l'Italia era così largamente europeista ed è ancora così largamente l'operista perché in fondo la sensazione popolare che diventando europei
Noi miglioriamo ed affrontiamo le nostre tradizionali lacune abbiamo delle lacune abbiamo delle tare storiche ma diventando europei
Le sistemiamo questo era il popolar feeling la sensazione popolare favorevole all'Europa
Questa sensazione in parte c'è ancora su questa si può effettivamente agire
Certo temperata dai problemi ora di questa lunga processo di risanamento e come diceva molto bene Sarcinelli anche insidiata da questa concezione d'Europa e le regioni che dovrebbe saltare gli Stati nazionali
Che non è assolutamente corretta anzi viceversa abbiamo visto che lo Stato nazionale è spesso un veicolo importantissimo per poter affermare una politica europea c'è anzi una ripresa diciamo così dell'importanza degli Stati nazionali in questa direzione
Allora se così è io credo che il libro sia effettivamente come diceva Caputo il libro della scrivania
O come diceva appunto prima di me anche Migone
Un testo che a questi importanza nella storia del dibattito politico europeo di questo periodo il testo quindi è molto importante stanno voi ora recepirne effettivamente il messaggio mai credo presidenza di turno è diventata di fatto così importante perché a noi compete appunto anche la Conferenza sulla revisione del trattato di Maastricht su questo possiamo o risalire nel nostro prestigio
Affrontare quei problemi che prima segnalavo di una certa caduta oggettiva della nostro peso in Europa
Oppure potremmo ulteriormente riscendere ma naturalmente credo che questo libro sia stato scritto e tutti noi che abbiamo qui parlato siamo qui presenti perché non si scenda ma invece si risalga e si dia un grande contributo alla costruzione europea
Grazie mille volevo scusarmi con Valdo Spini era un fatto istintivo ma io sono sempre affascinato da solo
La tessera mente brillante della sua espresso esposizione io penso sarete tutti d'accordo anche se l'ora si è abbastanza fatta avanzata di dare la parola ai due autori brevemente ma sono stati un po'chiamati in causa ma penso che sia importante che così possano esprimere qualcosa
Allora non so se Rocco più deboli durevole
Per innanzitutto vorrei ringraziare i presentatori diciamo per gli elogi del libro eccessivi forse
E le critiche indulgenti è chiaro che il diritto gli brucia tutta una serie di limiti
Tutti anche al tempo a disposizione per fare una ricerca storica ma vorrei spiegare perché nasce questo libro
Io Vincenzo che insieme ad altre persone qui presenti pratica Mario Sarcinelli Antonio Tiziano Silvio Fagiolo Roberto lecito Mario Draghi
Avevamo partecipato a questo difficile negoziato di Maastricht avevamo pensato di ricostruirne un po'le fasi idea poi Bergamo accantonata proprio per mancanza di tempo di tempo per motivi tecnici tornati a Roma
E rientrati in un momento in un dibattito
Che ci sembrava particolarmente forti piante avevamo avvertito proprio la l'esigenza diciamo morale di ricostruire un po'le tappe di quel negoziato
Perché perché in effetti quel negoziato
Quel Trattato di Maastricht molto spesso
Molto indicato come la causa di tutti i mali in realtà a nostro avviso era costituiva un passo in avanti un passo in avanti significativo per la costruzione europea
Un passo in avanti che come Italia dovevamo dovevamo preservare
Dovevamo guardare ed ecco di qui
L'idea di dare dei messaggi dare dei messaggi
E di costruire questo questa altalena di negoziato tenerla i delle oscillazioni all'interno del negoziato con il pericolo veramente di del rapace che avrebbe potuto far H K far saltare tutta tutte a questo difficile
E qui libri o con il quale si era esso era stato condotto
L'idea del di difendere ciò di far presente da chi di di Maastricht come diceva Mario Sarcinelli
E la proprio
Di intervenire in questo dibattito interno la le idee
Contenute nel Trattato di Maastricht sui punti fondamentali di questo a chi sono notevoli a nostro avviso cioè d'unione economica e monetaria intorno alla quale si potrà ricostruire ridisegnare la mappa europea
Il maggiori poteri per il Parlamento europeo
L'aumento delle competenze
La con decisione che fa praticamente della che fa praticamente dell'Unione già prefigura dell'unione una specie di camera
Un boom pace una specie di sistema federale erano tutti elementi che hanno stabilito meritavano di essere di essere valorizzati
Di essere valorizzati
E Yesser difesi naturalmente però la chi non si difende semplicemente facendo un attività conservatrici da chi si difende andando avanti queste la realtà delle cose
Non basta fermarsi a Maastricht bisogna proseguire bisogna proseguire con tutti quegli aggiustamenti necessari d'altra parte ci troviamo di fronte ai Paesi dell'esteri del Mediterraneo che
Bussano impellente mente alla porta dell'Europa se noi non diamo delle risposte immediate e concrete se noi non costruiamo un trattato tali da poter
Accogliere questi Paesi difficilmente da chi di bassi tessera conservare era questo un po'lo spirito che ci ha spinto diciamo a dare questo modesto contributo al dibattito ed era proprio questo la volontà che volevamo anche qui l'obiettivo che perseguiva ovvero sia aprire un dibattito l'attenzione morale e politica con cui questa sera è stata seguita la presentazione ci conforta e della migliore ricompensa che potevamo avere grazie
Un'espressione terribilmente alla moda come par condicio bisogna dare la parola anche l'altro autore
A me tocca a concludere un dibattito che è stato appassionante ringrazio intervenuti per la qualità di questo dibattito ancor più detto alle lusinghiere forse in parte immeritate parole che ci hanno rivolto questo dibattito testimonia che l'Europa non è una questione per addetti ai lavori ma è realmente una scelta di civiltà una scelta di civiltà come tale deve essere controversa
è una scelta non scontata non indolore è una scelta per conseguire la quale bisogna forse anche qualche volta partire dalla difesa dell'esistente come diceva a giusto titolo professor Sarcinelli
Ebbene che l'Europa diventi un tema più controverso dopo anni di apparente unanimità
Nel nostro nella nostra ottica di colture di questo libro e bene che alla fine di questo dibattito si sia coscienti che malgrado le apparenti difficoltà la scelta di civiltà in favore dell'Europa si porta tutto sommato meglio di altre scelte ideologiche che hanno visto in questo fine del secolo una drammatica caduta della loro capacità di attrazione naturalmente perché si possa contare in Europa bisogna non solo che la politica estera cominci a casa ma soprattutto evitare che finisca a casa come talvolta avviene nella
Nella scena politica italiana ma
Il dibattito di questa sera veramente confortante in questo senso c'è una consapevolezza che sulla scelta europea si gioca una parte importante del futuro del nostro Paese come di altri paesi
Un tema che non è stato toccato il forse se avremo ancora un Europa quindici avremo un'Europa più ridotta avremo un'Europa diversa ma per il nostro Paese e questa è una scelta di fondo che anche con un po'di sangue abbiamo difeso nel nostro testo
Deve essere un Europa
Di integrazione un Europa
Federale della quale l'Italia vive fa parte federale in prospettiva la prossima conferenza sarà una tappa una tappa non facile una tappa forse da giocare in difesa
Naturalmente per degli aspiranti saggisti sono state molto utili tutte le osservazioni critiche sia pure benevole fatte
Per cui se mai riusciremo cimentarci di nuovo in avvenire
In una operazione del genere provvederemo una cronologia più precisa e cercheremo di conquistare almeno pagina sei di quotidiani con uno stile un po'più incisivo che speriamo di conseguire qualche anno prima e la pensione grazie
Voleva Rocco mi aveva chiesto prima di concludere non vere non per vi preoccupate non concluderò volevo solo però dire due o tre cose sì una organizzative gentilmente ci sarà offerto un Brandon all'ultimo piano e lo stupendo
Top qui del Palazzo seconda cosa una mia carissima amica e collega mi ha detto incidentalmente mi ha rimproverato parlato poco del libro dolore vi è una sola cosa che permette questo libro non non desse tanto al divo de Sade perché un'espressione che ha che ha dubitano Charmet potrebbe essere intesa ad un libro che fa addormentare tutt'altro dovrebbe essere un libro da scrivania per tutte le scrivanie importanti per quelli che si devono cimentare in questo negoziato io quindi voglio ringraziare tutti voi la grandissima gioia che ribadisco di vedere questa sarà così
Affollata ringraziare i diciamo il gli oratori che sono intervenuti sperando di essere stato un moderatore disciplinato a mia volta e non troppo scortese nel richiamo i tempi grazie infinite a tutti grazie anche ai colleghi della Camera che ci permettano di hanno permesso di così di organizzare questa manifestazione
Di autonomia