L'irruzione e la perquisizione della Digos a Radio radicale

Radio radicale continua ma raccogliere commenti da esponenti parlamentari ma anche da associazione di categoria per l'episodio che ha visto suo malgrado radio radicale protagonista questa mattina la perquisizione da parte di agenti della DIGOS ricerche di una registrazione di una trance ore risalente al ventotto febbraio scorso siamo in collegamento con Vittorio ridica il presidente della Federazione nazionale della stampa italiana buona sera di deporre allora qual è il suo commento i quello naturalmente della Federazione su questo grave
Avvenimento di questa mattina ma guarda c'è riunita la giunta dalla Federazione della stampa rosa stamattina
Ma proprio perché la trattativa per il contratto entrata in una fase un po'convulsa i lavori si sono fermati i due ore fa proprio per discutere di quello che era successo da voi
Qua forse l'avete già detto trasmesso c'è stato un comunicato dalla Federazione dal Lamp che quindi ha formalmente che io credo sostanzialmente da a voi la certezza che i giornalisti attività nomi rappresentativi sono con voi e quindi la solidarietà ripeto non è solo formale questa è voglio dire l'opinione vera del sindacato importante prova che ha espresso dal suo massimo organismo l'opinione mia personale invece diciamo che scende un po'più giù io ho sempre pensato che in Italia ci sia una a notevole libertà in cui si muovono i giornalisti però ho anche dovuto constatare che devo constatare ogni tanto che ci sono anche dei grandissimi rischi
L'atto che è stato commesso da voi lo dimostra che questa libertà dei giornalisti è in discussione in ogni momento in ogni momento può arrivare un giudice un carabiniere che non è quella
Che dai gara
Quindi il reato d'opinione e ancora qualche cosa che quella democratica li porta sulle spalle insomma secondo me il cittadino e mi auguro che ce ne siano molti in ascolto deve capire cioè che la sua libertà di essere informato e la nostra di informarlo con la radio con i giornali con la previsione c'è questa libertà
Dentro il rischio che il carabiniere può arrivare in ogni momento e dobbiamo essere pronti a questo però non è solamente la questione della libertà d'opinione ma anche la forma della violazione
Contorni che assume come in questo caso insomma si è trattato di un atto assolutamente incredibile e si fa risalire insomma ha precedenti in tutt'altro periodo per tutt'altre motivazioni ma proprio per questo perché
Poi dal punto di vista delle forme questo stato in cui viviamo a USA degli strumenti veri per quarta aree la nostra libertà per comprimere la per reprimere la per impedire CIN certi momenti di parlare cioè è un atto di grande gravità quindi ecco perché io dico non è non è solo formale ma esso Sale cittadino deve sapere che però in questo modo siamo intimiditi perché deve sapere che prima di un processo voglio dire se qualcuno paga da lamentare così di una trasmissione di un articolo chiunque gli stia diciamo alla legge si rivolge ai giudici quello che non è accettabile è la perquisizione nell'atto utili dolente nell'atto che ci intimidisce e qui i
Ci toglie adottato avete poi la libertà di parlare al microfono questore il fatto che che l'ha portata poi diventa qui abbia parlato dell'atto di polizia naturalmente si risale a all'alla fonte cioè all'atto della magistratura magistratura che già per certi versi al centro di molte polemiche
Ma io continuo a pensare che la grande maggioranza dei magistrati
Gli italiani facciano lealmente severamente devo dire anche con grande fermezza e qualche volta coraggio il loro mestiere e e quindi aggiungo che poiché in qualche caso questo non avviene noi come cittadini invece dobbiamo insomma avere un atteggiamento di fiducia nei loro confronti però anche il diritto poi di andare a vedere che cosa fanno e come lo fanno io inflitto dibattiti di giustizia devono essere trasparenti
E questo è un concetto che credevamo di avere accertato ma anche in Italia e invece non è così cioè noi possiamo mettere in dubbio dobbiamo mettendo do anche atti di magistrati ci mancherebbe altro questo Paese questo varietà fatto una legge sulla responsabilità dei magistrati quindi credo che non possiamo escludere e questo forse è un indizio questo episodio ci siano anche magistrati che invece
Lavorano non per la giustizia va per qualche altra impresa in conclusione di le vorrei chiedere anche un commento riguardo al
La attestato di solidarietà che giunto questo pomeriggio radio radicale da parte del segretario dell'Associazione stampa romana Serventi Longhi che però non si è potuto esimere dal definì i redattori giornalisti radio radicale
Aventi una collocazione abusiva
Ma guarda io capisco che voi sottolineate quelli del cibo e un dente che duole
Però non lo voglio sminuire ci mancherebbe altro
Però devo dire lo in questi giorni io anche personalmente ma sono per ciò che rappresentano come persona visto che sono il presidente di un'organizzazione nazionale unitaria ho cercato di restare a la danza cavo ma abbastanza tranquillo di non raccogliere polemiche anche di fronte a risultati lo dico sinceramente che ho ricevuto perché è un momento di restare freddi c'è una trattativa molto delicata in corso e quindi in questo voglio dire rivolgo questo invito anche a voi non prendiamo ogni occasione posso dovrei rivolgere anche alle venti lunghi intendiamoci per sottolineare le le cose che ci dividono o PC rendono polemici l'importante secondo me in questo Paese a riaffermare con l'esercizio del per la nostra professione del lavoro che facciamo ai microfoni giornali la libertà di fare i giornali grazie al cielo voi l'avete questa libertà sì poi dobbiamo discutere di come si fa a questa professione dobbiamo discutere perché il Parlamento è giusto che esamini questa questione se dev'città dell'ordine non deve esistere quale ordine eccetera eccetera però ripeto mi pare che quello che è successo da voi il pepe unire
Ci non dividerci ecco questo un po'l'invito io mi permetto società di far
Bene ringraziamo allora Vittorio Roidi presidente della Federazione nazionale della stampa a voi molti o cuori e chiamateci perché ripeto la solidarietà
Non è ormai da parte