"Comunicazione: una terza via tra liberalizzazione e privatizzazione per la democrazia e un nuovo sviluppo. Gli utenti, i lavori le professioni, le aziende: le proposte dei comunisti nella trasformazione" Convegno nazionale organizzato dal Partito della Rifondazione Comunista (Roma, Sede italiana del Parlamento europeo)

Che l'informazione del Partito della Rifondazione Comunista hanno deciso di comodo questo convegno per
In una fase in cui si appunto
Il dibattito in studio
La necessità di una profonda trasformazione del sistema delle telecomunicazioni no va benissimo
Questa linea con questo nostro convegno ma nell'aprire un dibattito che non si ha spinto ai solenni elabori ma chi prima coinvolti tutti i soggetti interessati in al
Idee le associazioni il bambino quando la Costituzione
Comunicativo che rispetti Salman marmi tutte le specificità della nostra società
Quindi ora la parola la prima relazione a responsabile informazione infantile nella rifondazione comunista Sergio Bellucci
Buongiorno
E a cinque anni dal
Alla scadenza del due mila
L'umanità intera epoca dai capelli neri che chiedono hanno tutti soluzione comportamenti nuovi
Dei profondi cambiamenti culturali
Delle pure con ordine affettivo al passato
Globalizzazione integrazione interdipendenza non possono essere affrontate con le vecchie logiche nazionali o con logori schemi del mercantilismo
Nel contempo non tutto il mondo può essere immaginata né per l'oggi né per il domani
Uno caldo sul modello di sviluppo nei Paesi occidentali
Ne impediscono le risorse disponibili l'incompatibilità ambientale della produzione di beni
Noi tutti nel nostro profondo
Mi chiamo in qualche modo consapevoli
Piano segando il ramo sul quale l'umanità in picchiata
E però continuiamo a pagare incessantemente
I primi scricchiolii denunciati dalle orecchie più fini hanno già provocato forti grida d'allarme
Non possiamo immaginare un mercato che moltiplichi all'infinito le sue potenzialità di Offerta occorrono limitazioni regole una nuova idea di finalità della produzione
Il mondo della comunicazione attraversato da problemi analoghi
Da più parti si sostiene da tempo che l'eccesso di offerta di informazioni
San generando guasti profondi e che servirebbe una seria e coerente scelta di campo ecologica
Limitare cioè il flusso di informazioni di notizie per ridurre quel rumore di fondo che fa sfuggire il senso vero delle cose
Siamo di fronte all'implosione elettronica della realtà alla sua sostituzione sistematica e ormai incontrollata
Sì incontrollata perché proprio il tecnocrate sembra aver perso la guida della macchina che lui stesso ha messo in moto e anche se nel suo profondo ne è consapevole trascura che quel ramo sul quale siamo tutti seduti non può essere tagliato all'infinito
Tutta l'attività umana in particolare quella economica sembra divenire una corsa ove non è dato sapere lamenta ma ove importante arrivare i primi sembra che si insegue il futuro come se fosse già stato scritto e l'unica chance disponibile sia rimasta quella della vittoria di una ipotesi in una ipotetica competizione le cose però sono diverse
Il futuro quello che non li temo quello che lasceremo ai nostri nipoti dipende tutto dalle nostre scelte dalle priorità che collettivamente citiamo non è pubblicato ma è costruito
Proprio perciò siamo ad un giro di boa della città o meno
Per la prima volta nella storia abbiamo strumenti donne ad indagare i possibili esiti dello sviluppo e delle scelte che compiamo
Purtroppo sentiamo sembriamo comportarci come dei pionieri di frutta dei terreni sconosciuti e misteriosi che si affidano alle loro antiche arti magiche liberalizziamo privatizziamo il mercato garantirà benessere e democrazia
In realtà sappiamo che non è così
Nel nostro Paese poi e vediamo di progettare alla progettazione implica sempre un'analisi un consenso nella sua realizzazione effettiva perché analizziamo prima gli interessi di quel gruppo o dell'altro di quel potentato dell'altro e di gruppi a loro volta scambiano i loro interessi come gli interessi di tutti della collettività intera
Su questa strada l'Italia rischia di essere governata da logiche interessi esterni molto di più di quanto non vogliamo ammettere
Hanno i stessi tutti quanti ogni giorno
Anche la discussione di questi mesi intorno al futuro del sistema della comunicazione è rimasta ancora dagli interessi in campo degli opercoli Cobolli visti esistenti
Per carità le forze vive hanno una fondamentale importanza nella costruzione del futuro ma nel nostro caso di oligopolio esistenti rischiano di congelare la situazione italiana per altri decisi di anni
Come sosteneva il detto popolare il vecchio che muore impedisce al nuovo di nascere
Ad esempio Forza Italia ieri nella commissione Napolitano non trova di meglio che proporre il congelamento dell'attuale situazione di duopolio per altri tre anni
Gli utenti i lavoratori gli operatori sanno cosa significherebbe una tale sciagura
Il definitivo deserto dell'industria culturale nazionale il mantenimento di un sistema televisivo Soleto il definitivo affossamento di tutte quelle esperienze radiofoniche e televisive Autonomie locali e nazionali che già oggi sono ridotte il più delle volte alla mera sopravvivenza
L'ulteriore crisi della carta stampata
Abbiamo bisogno di altro
Il nostro paese merita
E questa alterità possiamo costruire la con qualcosa di più e di meglio delle semplici ricette liberiste
La nostra generazione una forte responsabilità
Ecco che come la nostra che accelerato avvicendamento di media costituiscono eccezionali occasioni per cogliere la verità delle trasformazioni in atto
Che il nostro Paese sia di fronte ad una svolta ben chiaro mutamenti che agita il mondo della televisione il numero delle reti la questione delle risorse i programmi gli standard e le modalità di distribuzione eccetera sono un pezzo importante di tale cambiamento
In questa fase di trapasso molte delle possibilità e delle potenzialità di sviluppo saranno accantonate e abbandonate in ossequio non agli interessi generali ma di quelli di chi governa i grandi processi economici
Rischiamo di vedere soffocate e forse definitivamente perse per mancanza di indirizzo politico molte opportunità quasi certamente quelle più democratiche e partecipative
Abbiamo bisogno di indirizzo che sappia mediare tra le esigenze puramente mercantili e quelle del cittadino utente consumatore
Il risultato è un mancato intervento potrebbe essere la definitiva riduzione dei mezzi di comunicazione ad un mero veicolo di trasmissione pubblicitario
Aderendo in questo modo ad un governo della pubblicità che snaturerebbero modo irreparabile anche il ruolo delle aziende di comunicazione
Nel nostro Paese in modo particolare
Se costruito modello televisivo non a misura del consumo degli utenti come sarebbe logico ipotizzare per qualsiasi settore commerciante la qualità totale dovrebbe insegnare
Ma sul quadro dell'interesse degli equilibri sia nel campo pubblicitario sia dei partiti di governo come purtroppo continua di insegnare la vicenda RAI anche in questi ultimi giorni
I danni la mancanza di Indirizzo le vere e proprie crisi d'identità di identità che gli operatori ma anche gli utenti stanno vivendo per annotare e gestione sono tutto gli occhi di tutti
Un'offerta televisiva stanca ripetitiva senza capacità di innovazione e senza un vero servizio cittadino
La difficoltà del momento dice non nell'impedimento a spiegare le vere finalità dell'agire comunicativo in un mondo che tenta di mercificare definitivamente l'informazione credo che i soggetti interessati operatori del settore lavoratori forze sociali associazione degli utenti
Abbiamo il dovere di esplicitare quale funzione secondo loro debba vere in una democrazia avanzata il complesso del sistema dei media e in particolare di quelli elettronici
Sono sicuro che uno sforzo di dalle natura progettuale verrebbe che da un anno sposta di tale natura progettuale verrebbe una forte indicazione di orientamento dello sviluppo che aiuterebbe tutti noi a prendere decisioni ognuno per le sue competenze
Di cui tutta la collettività nazionale quella di oggi e quella di domani ci ringrazia bene
Se il nesso democrazia informazione così forte da far parlare alcuni studiosi di di teocrazia questo sforzo propositivo col contribuirebbe anche a risparmi un saldare
I legami tra la gente e le istituzioni a far vivere la tv non come la grande sorella ma come uno strumento al servizio di una crescita sociale e culturale uno strumento in sintonia con il Paese reale e non con la sua stessa rappresentazione
Esplicitare i fini quindi nel tentare di fare derive a questi la realtà materiale ed economica non un dirigismo statalista
Ma la definizione degli ambiti del servizio universale e l'apertura di una pluralità di soggetti in grado di garantire uno sviluppo consapevole ma anche necessario Cundari pluralismo culturale e non solo aziendale
In altri termini occorre ridurre drasticamente la forbice tra l'idea ai fini
Da una parte e la realtà dall'altra
Esplicitare i fini quelli che stanno più a cuore non sono sufficientemente definiti
Primo un'offerta radiofonica e televisiva maggiormente diversificata non solo sotto il profilo delle proprietà ma anche dei modelli sociali e culturali proposti in altre parole pluralismo in senso lato sia economico che culturale
Secondo un servizio pubblico che state agire nell'intero arco dell'offerta ma con l'ispirazione ASP alla sperimentazione all'apertura di nuove modalità televisive sia tecnologiche che di contenuto
Terzo favorire l'integrazione delle tecnologie comunicative oggi disponibili con la contestuale definizione di nuovi e più avanzati strumenti in grado di aumentare in grado di libertà nella comunicazione
Sia sotto il profilo della multimedialità interattiva sia sotto il profilo dei contenuti
Cioè la possibilità che il singolo soggetto non sia più costretto ad essere un semplice consumatore d'informazione ma che riacquista il diritto alla comunicazione
Diritto che l'avvento della televisione in particolare del modello televisivo commerciale aveva in qualche modo intervento
Qua
Lo sviluppo attraverso i cosiddetti new media di potenzialità espressive più ampie con la sperimentazione in si Min stretta sinergia con il mondo della cultura e con intensa di nuovi linguaggi basati sull'Inter testualità
Quinto stimolare una imprenditorialità che ritrovi il gusto di fare radio di fare televisione fare comunicazione
E non si è ridotta a puro veicolo pubblicitario anche tentando di invertire il rapporto tra prodotto comunicativa messaggio pubblicitario stessa
Lo scopo deve essere quello di fare radiotelevisione per le quali trovare le risorse necessarie tra le quali la pubblicità e non fare una programmazione per accaparrarsi delle risorse Sesto offrire soggetti individuali o collettivi che siano la possibilità di utilizzare i mezzi di comunicazione di massa per fare comunicazione come la nostra Costituzione prevede e come l'UNESCO ritiene danni essere un diritto inalienabile dell'uomo
Insomma non è vero che da come da molte parti si sostiene Cronin non importa ciò che si produce ma che l'importante sia venderlo e se tale regola vale per i beni materiali Essa vale molto di più per l'informazione per lo spettacolo
Con essi infatti si produce e si riproduce molto della nostra stessa società si produce si riproduce il grado della nostra stessa libertà
Per questi motivi occorre superare le questioni ancora aperte considerando le per quelle che sono problemi irrisolti di un modello televisivo che ha già espresso i suoi livelli più alti e che oramai è in una fase calante
Attardarsi sopra tali percorsi significa lasciare il nostro sistema su un binario morto
A guardare il sistema radiotelevisivo italiano viene alla mente un famoso film di James Dean nel quale i due contendenti corrono in auto verso un burrone la vittoria spetta l'ultimo che si getterà dall'alto prima nel volo nel vuoto
RAI e Fininvest
Sembrano i due protagonisti consapevoli che la corsa non terminerà se non con la distruzione delle potenzialità del sistema radiotelevisivo italiano ma ognuno ben intenzionato ad essere l'ultima gettarsi dall'auto prima del disastro
Peccato che le due auto sono larga parte del patrimonio culturale di questo Paese delle sue possibilità di mantenere un'autonomia culturale nei processi di globalizzazione ma soprattutto che le due auto sono un nostro patrimonio collettivo
Non sono un fatto privato anche perché pagate in modo obbligatorio da tutti noi o con il cannone o con la pubblicità
Ora possiamo dircelo con franchezza visto che i referendum sono alle nostre spalle
Queste due aziende italiane hanno una forte responsabilità di fronte alla collettività intera la RAI nel ripensare il ruolo del servizio pubblico la Fininvest a rinunciare ad essere un'azienda monopolista in un mercato statico e bloccato abbandonando il porto sicuro del monopolio cimentandosi con i nuovi mercati della comunicazione assumendo un rischio imprenditoriale consentendo la nascita e l'affermarsi di nuovi soggetti per queste ragioni ritengo la proposta in discussione nella commissione per il riordino una proposta non a livello di cambiamenti necessari
Il servizio pubblico deve essere rilanciato e la sua funzione di garanzia da un lato nella sua funzione di ricerca dell'innovazione dall'altro iscritte nel nuovo codice genetico aziendale non di uno smembramento abbiamo bisogno
Certo la RAI deve essere qualcosa di di più e di diverso da quello che è stata fino a oggi non solo per le sto necessarie funzioni di garanzia del pluralismo
Noi vero falso ne sappiamo qualcosa vista la sistematica cancellazione dall'informazione quotidiana di tutte le posizioni che riguardano il nostro partito che detto per inciso il quarto partito italiano
Funzione di garanzia per le quali auspichiamo che le strutture di controllo dalla commissione di vigilanza al Garante intervengono anche a compensare la mancanza di concretezza ma è nei compiti della sperimentazione nella sollecitazione attiva della società reale ad emergere sulla scena della realtà mediata che si misura l'indirizzo di un servizio per
Non è quindi di una ventina di società tra nazionali e regionali che il Paese alla necessità queste molti vedrebbero solo i livelli di direzione e probabilmente anche di spartizione e servirebbero a togliere ulteriore spazio vitale all'esangue emittenza locale
No
Abbiamo bisogno di un servizio pubblico che faccia della Società Reale il suo punto di riferimento e Saccà divenire la fedele interprete del né dei movimenti che l'attraversano non dell'inscatolamento regionalistica degli interessi e dei messaggi
Proprio per questa regione ragioni non ci siamo posti al referendum sulla privatizzazione della RAI ed è per questo nel che non condividiamo la proposta dalla Commissione
Non riprendo qui il suo contenuto ma ciò che è previsto in quello schema per l'azienda di servizio pubblico è una rete nazionale con pubblicità mentre il PRA e il privato ne conserverebbe due e quindi si comprende anche quel minimo di non che non condividiamo di parallelismo tra pubblico e privato
E dall'altra parte lo smembramento territoriale del per la seconda rete
La terza rete pubblica il cui destino desumere dal terzo scritto pare limitata tutto il novantasette all'indirizzo verso la sperimentazione generico
Inoltre senza una reale operazioni di avvio di questa rete attraverso il simulcast non sembrano ipotizzabili affermazioni nuove modalità di fruizione
Ma non basta
In quell'epoca e si è poi previsto che il pacchetto azionario dell'azienda di servizio pubblico sia privatizzato
Entro il trentuno dicembre novantasette fino all'ottanta per cento una RAI privatizzata non potrebbe che inseguire una sola logica quella della ricerca del profitto
Non potrebbe essere chiesto nulla di diverso il soggetto privato che investisse sui soldi anche in una sola azione
Per questo motivo noi crediamo che occorra ripartire dalla nostra Carta costituente
All'articolo quarantatré infatti il nostro patto fondativo indica implicitamente ed esplicitamente due punti fondamentali che devono essere i cardini dell'intervento anche nella mondo della comunicazione
Primo non tutte le attività produttive possono e devono essere sul mercato
Esistendo finalità generali che il mercato di per sé non è e non sarà in grado di soddisfare Secondo queste attività produttive non possono essere organizzate non solo con la proprietà statale quella che abbiamo sperimentato in questi anni
Ma anche attraverso enti pubblici lavoratori giuste
In altre parole per questi servizi universali la nostra Costituzione impone una gestione pubblica che può realizzarsi in forme e modalità che il nostro Paese non ancora sperimentali e che possono anche non essere tutte completamente statale
Credo che in primo luogo la sinistra ma anche tutte le forze politiche e sindacali abbiano l'opportunità di ripensare il pubblico proprio a partire da schemi totalmente innovativi
Il ruolo di un servizio pubblico però non si ferma la sulla produzione di una programmazione plurale
Anzi il nuovo scenario della digitalizzazione consente delle trasformazioni che fino a qualche anno fa erano impensabile
Oggi ad esempio è ipotizzabile la trasformazione delle reti di comunicazione etere cavo e satellite in una rete diritti
Dialogante e accessibile ad usi e soggetti che fino a ieri non potevano che essere esclusi dalla possibilità di fare comunicazione
Per questo motivo sarebbe possibile e auspicabile ipotizzare un nuovo e più accessibile e quindi più democratico servizio di distribuzione della comunicazione elettronica una rete pubblica alla quale i soggetti che abbiano una proposta comunicativa possono accedere proprio perché il livello degli investimenti in hardware del trasmissivo potrebbe essere trasformato in una tariffa proporzionale alla copertura concessa
Quanti degli attuali problemi degli editori piccoli o grandi
Penso al costo degli impianti di trasmissione della guerra delle frequenze della difficoltà all'innovazione sarebbero trasformati in opportunità di crescita se pensassimo qualcosa di diverso dalla schiacciante coppia liberalizzazione privatizzazione
è per questo che ci siamo posti è ciò poniamo alla privatizzazione della STET non per difendere una nostra rendita di posizione di partito peraltro inesistente
Ma per lanciare un'idea di sviluppo che non sia quella dei grandi monopoli Copponi
Ma di un servizio universale che faccia fiorire una pluralità comunicativa che il mercato da solo non potrebbe non potrà garantire
Un servizio pubblico in grado di offrire alla collettività una rete trasparente regolata da una convenzione con l'autorità di garanzia e che si è spirata lo spirito dallo spirito costituzionale di offrire le più ampie opportunità di accesso anche sotto il profilo economico
Non credo che questo assetto sia più arretrato di quello ventilato da più parti secondo il quale il nostro Paese potrebbe essere diviso in tre o quattro cinque macroaree ognuna delle quali con un soggetto di fatto monopolista
Per l'utente non cambierebbe nulla per gli operatori della comunicazione invece significherebbe fare i conti con tre o quattro diverse ispirazioni aziendali e diversità di occhi
Questo assetto non sarebbe una liberalizzazione ma una vera e propria spartizione
Chi potrebbe infatti costruirsi una rete via cavo in grado di raggiungere un numero sufficiente di utenti da rendere economicamente redditizio l'investimento
Davvero crediamo che fra dieci o vent'anni avremo più cariche giungeranno nelle nostre case
Quale vantaggio ne potremmo ricavare ho molto più preso vilmente un unico cavo trasporterà tutti i servizi e chi avrà in mano le chiavi di quel cavo controllata un potere enorme oggi forse neanche ipotizzabile
Nel settantacinque nella sinistra commissioni un errore enorme non si accorse che accanto la giusta battaglia per un assetto più democratico del servizio pubblico la tecnologia stava mettendo a disposizione la possibilità della nascita della stagione dell'emittenza locale
Ciò comporti un presente che era in realtà un passato oggi questo rischio rischiano di comprarlo anche gli operatori che in quella stagione furono i protagonisti di quel cambiamento
In primo luogo il grande monopolista privato io non credo che il problema sia della incompatibilità che dell'Antitrust possa essere risolto da una vendita di una parte del pacchetto azionario ad alcuni soggetti italiani o stranieri che siano
La Fininvest dovrebbe avere la consapevolezza che o decide di essere un soggetto attivo del cambiamento rinunciando alla sua posizione di monopolio
Dicono polio
O il suo futuro ma anche quello dell'intero sistema italiano saranno segnati da un prete declino inevitabile
Novità significative vengono invece dall'attivazione di enti locali verso lo sviluppo del cavo a fibre ottiche l'esperienza di Milano per la multimedialità credo che sia solo una punta di un iceberg molto più vasto ma tutto ciò avviene nella completa separatezza senza un'idea guidano nazionale occorre riprendere le fila di queste esperienze fondative di in un progetto più ambizioso
Su questo mondo in profonda trasformazione noi crediamo che debba precedere un'autorità di garanzia collegiale che si è messa in grado di controllare i soggetti e di rimuovere le cause di non rispetto delle leggi anche verso le autorità
L'emittenza locale Radio radiofonica e televisiva ne gioverebbe incertezze e possibilità di competizione
Il sistema della comunicazione del suo compenso troverebbe un punto di riferimento nuovo
Grandi sarebbero le responsabilità di chi con le proprie azioni scelte pur potendo oggi il produrre il nuovo si attarda sa ancora una volta nella difesa del vecchio ed interessi esclusivi dei grandi gruppi non possiamo più illuderci che il famoso dinamismo del mercato produca quei cambiamenti quelle innovazioni che in un campo così importante tutti auspichiamo la realtà però rischia di essere ben diversa dalle potenzialità il controllo mercantile dello sviluppo rischia di imbrigliare le possibilità in una sola esclusiva forma mercantile questa volta totalizzante pervasiva di tutti gli spazi sociali
Qualcosa di nuovo però è possibile
Ciò che si proclama utopico affermata Marcuse non è più qualcosa che non succede e non può succedere nell'universo storico ma qualcosa il cui produsse impedito appunto dalla forza delle sue città stabilite
Darei ora la parola per il secondo intervento Roberto Musacchio coordinatore nazionale del Dipartimento lavoro
Sì la mia è una relazione più breve che cerca come dire
L'integrale su alcuni temi del rapporto con le questioni
Tra le questioni dell'informazione del lavoro dello strutture produttive dell'organizzazione sociale perché come avete visto questo convegno riorganizzato da entrambi i dipartimenti del partito il dipartimento informazione dipartimento lavoro
Mi limito ad accennare su temi su cui credo crediamo che sia necessaria costruire una riflessione un indagine più articolata vero e proprio lavoro
Noi crediamo che questo lavoro sia urgente in qualche modo che questa urgenza sia resa del tutto evidente anche dalla sconfitta che abbiamo subito come forze di sinistra democratiche laiche cattoliche dell'associazionismo sui referendum televisivi
Che ha messo in luce a nostro avviso un ritardo ritardo profondo che è stato accumulato su un tema di rilevanza strategica per il futuro complessivo del Paese
Noi riteniamo che questa sconfitta sia stato una sconfitta pesante
Che segnale in qualche modo un'egemonia culturale e anche di forze in campo da parte della destra naturalmente oltre a segnalare lo squilibrio norme delle forze a disposizione in quella battaglia referendaria che sarà quantomai impari insomma però il punto che ci preme indagare il fatto che non siamo riusciti come dire a metteremo in campo idee guida sufficientemente chiare e convincenti anzi con alcuni punti a mio avviso anche di contraddizioni
Penso alla proposta di privatizzazione della RAI che sarà portata avanti da una parte dello schieramento progressista
E soprattutto forse non siamo riusciti a mettere in campo soggetti Soggetti in carne ed ossa capaci di recitare un ruolo attivo su
Noi che abbiamo vissuto dall'altro versante e dal punto dal nostro punto di vista l'esperienza del referendum sulla democrazia sindacale
Sentiamo che non si è realizzato quanto lì almeno dal nostro punto di vista si è riuscito invece a concretizzare cioè le grane una grande opzione democratica come quella della democratizzazione dei luoghi di lavoro
Con soggetti che appunto segnavano una egemonia un tentativo di egemonia su questo terreno
Penso al movimento dei consigli penso appunto la critica che si era sviluppata nel corso degli anni al comportamento concertativo del sindacato legato appunto a un grande tema che lo ha trovato uno sbocco anche
Dal punto di vista di questa questione della democrazia nei luoghi di lavoro
Mi sembra ci sembra che invece sono rimasti in ombra grandi temi democratici complessivamente di assetto dello sviluppo
Che riguardano questa questione dell'informazione e che appunto c'è stata una difficoltà a mettere in campo soggetti interessati direttamente mondo dello informazione si è mobilitato ma anche quelli potenzialmente interessati tutto il mondo del lavoro
Che ruota intorno a questo settore strategico diciamo così anche il mondo dell'utenza
Per questo torniamo dal punto di vista non sa abbiamo già tentato di farlo prima della campagna referendaria insomma no quindi non si limiti ma sono torniamo ad affrontare la questione informazione tentiamo ritornare ad affrontare questa questione
Da un punto di vista strutturale ricercando in qualche modo di sottolineare gli aspetti che la leggo no alle grandi questioni produttive sociali democratiche di civiltà perché noi non siamo portatori semplicemente di una proposta pur decisiva di rilancio e di me assetto pubblico del sistema delle comunicazioni
è siamo tentando anche di leggere le interrelazioni che ci sono tra questa questione dell'informazione e complessivamente gli aspetti produco gli assetti produttivi e sociali e e per una proposta che abbia un carattere qualitativo di valorizzazione delle tecnologie informative all'interno di un discorso di riqualificazione di un modello produttivo e democratico
Insomma dal nostro punto di vista io valuto appunto rissa anche di chi opera da sul versante del lavoro insomma non abbiamo riscontrato come queste tecnologie informatiche hanno segnato un po'l'intera fase di quella che noi chiamiamo rivoluzione post corpi sta le abbiamo trovate entrare nei modelli produttivi che vanno sono andati in questi anni in questi decenni modificando l'organizzazione del lavoro insomma
Tutta la circolazione di informazione è un elemento decisivo di quella fase che che si chiama del toyotismo cioè del post fordismo
La modificazione anche del rapporto stesso tra produzione e mercato
Determinando una larga penetrazione dell'offerta di mercato nel vissuto diretto delle masse di consumatori attraverso lo strumento televisivo e ricercando una sorta di inversione di tempi che ponesse al centro il mercato
Un mercato proposto come capace di dettare norme e impulsi alla produzione una sorta di inversione rispetto
Al ciclo storico fordista
Questa sorta di rivoluzione pienamente in corso
E ancora non dispiegata in tutte le sue conseguenze non so se avete letto lo speciale del Sole ventiquattro Ore abbinato al Sole ventiquattro Ore della Telecom di lunedì dove in illustrava quali sono i campi di azione che si propongono queste tecnologie informative in questa fase sul versante setto della produzione pratiche come il telelavoro che sono destinate a nostro avviso anche non solo diciamo che va a modificare l'organizzazione lavoro ma hanno un rischio anche di determinare forme accentuate di competitività e di chi pendenza e paradossalmente anche di precariato
Quando parlavo con chi si intende di organizzazione del lavoro in America di questa questione del telelavoro ci dicono è una sorta di radio taxi in cui tu devi essere a disposizione ventiquattro su ventiquattro ore per fornire in tempo reale
Proprio tu che sei un tecnico anche di livello l'informazione necessaria un'determina determinata impresa
Quindi forme
Come dire di precarizzazione diritte di dipendenza di è lite ma sempre di precarizzazione di dipendenza
Sono diciamo così desiata incidere profondamente la sua mondializzazione ieri appunto su questo speciale del Sole ventiquattro Ore l'inizio testamento come dire dettato ideologico era proprio questo
Forniamo un servizio che consente di spostare le produzioni a più basso valore aggiunto verso i Paesi più poveri dove il costo del lavoro costa di meno e mantenere qui il la struttura guida proprio prima frontespizio
Era dichiarato in questi in questi in questi termini e naturalmente si modifica appunto l'organizzazione del lavoro dal punto di vista delle relazioni individuo collettivo insomma un ricercatore che pratica queste forme collabora uno che sta presente al CNR di Roma collabora più stabilmente con due sale a Singapore uno che sta ai negli Stati Uniti piuttosto che con quelli che sanno la stanza accanto quindi anche la come di la percezione stessa del rapporto con il lavoro che sia
D'altro canto dal punto di vista della creazione di un mercato globale
Le sinergie tra il momento dalla produzione
Della creazione organizzazione della domanda della commercializzazione penetrante sono in via di espansione sempre su questo testo del Sole ventiquattro Ore era chiarissimo servizi alla commercializzazione direttamente dalla dal grande commercio al
All'acquisto via telefono attraverso il cavo e così
Non sapido pur rinnovando strutturalmente sul modello fordista però questa rivoluzione informativa sta sul assumendo dal fordismo il carattere fondamentale di finalizzazione alla produzione collocazione di merci siamo sempre dentro questo anche anzi amplifica su altri versanti rischia di amplificare l'elemento Ray ficcante cioè di trasformazioni merci determinando non l'accesso largo nell'ambito culturale nell'ambito conoscitivo in quello democratico in quello sociale
Pressando sia rimodellare funzioni sociali democratiche politiche culturali secondo esigenze anche di dominio di nuova gerarchizzazione di una sorta tra virgolette di tecnici trazione dei processi
Che appaiono necessari al capitalismo in questa sua fase che essi di penetrazione totale però incapace in fondo di una vera espansione di riproporre cicli come dire propulsivi tra virgolette virtuosi
Abbiamo dunque che la quantità alla qualità delle informazioni necessarie nel ciclo produttivo si accresce enormemente ma che esse sono quasi selezionata l'origine per essere interni a una sorta di autoreferenzialità quasi ne Holbrooke pratica della produzione
Diciamo così un faccio riferimento a Schumpeter da questo punto di vista anzi tendono a sussumere i lavoratori nell'interesse di impresa a far venir meno propri caratteri antagonisti fino ad eliminare le domande di fondo su caratteri ai fini della promozione
Domani realtà invece quanto mai necessario in questa fase rispetto alle grandi contraddizioni si pensi alle questioni dell'ambiente del nord e sud che la caratterizza
è d'altro canto questa pervasività totale del mercato attraverso i mezzi informativi che vorrebbe alludere a una sorta di democrazia dei consumatori non si dice il Suma il consumatore che determina il mercato
E appare in realtà è contraddetta contraddetta in radice da questo carattere alienato che assumono le soggettività
Al in seguito a questa pervasività
E dalle forme di sinergia monopolistiche che concretamente si stanno determinando
Tali da prospettare al contrario una sorta di dittatura dei produttori se pensiamo insomma un circuito che va dalla Standa la Fininvest a alla qui sia a domicilio ci rendiamo conto di che cosa possa significare ci sono però altri versanti che segnarono un rischio estremo si tende a realizzare una convergenza tra la ricerca spasmodica del del capitale di impiegarsi in settori tradizionalmente affidati all'intervento sociale pubblico
Strumentalizzando la crisi fiscale dello Stato e alimentando la ristrutturazione dello stato sociale col muso di parte delle potenzialità offerte dalla veicolazione cablata
Pensiamo le questioni di servizi dell'istruzione della sanità della cittadinanza che possono trovare appunto una veicolazione cablata privatizzata
Selezionata gerarchizzata già negli accessi e nelle possibilità di utenza con fenomeni e rischi massicci di esclusione è una sorta di lesione di diritti di cittadinanza e alla faccia di questo discorso neo liberale delle pari opportunità insomma
Si pensi appunto a Circuiti di pay tv per la per la sanità o per l'istituzione che posso diventare terreno dalla nostra vita quotidiana nel corso dei prossimi anni in cui l'accesso è selezionato dalla possibilità diretto
Dell'omologazione dei modelli culturali sia già molto parlato né parlato a lungo anche Sergio insomma il tema che più interno agli addetti lavori io credo che si possa però fare forse una considerazione in più l'accenno immediato solamente su una sorta di insopportabilità del modello culturale europeo rispetta questi processi di mondializzazione
E questa sorta di attacco selvaggio che subisce questo modello culturale europeo nei suoi fondamenti di civiltà
In nome di standard di modelli di efficienza di competizione di semplificazione che recidono questa complessità culturale europea da questo punto di vista vale la questione sui telefilm come vale sull'organizzazione del mercato del lavoro insomma
Forse il parallelo è un po'o se ma insomma la sento in questa maniera
D'altro canto ancora l'esperienza del governo di Berlusconi ci ha fatto toccare con mano l'attualità di un ipotesi di un governo d'azienda insomma a democratico come portate estremo di una sorta di pensiero unico veicolato su scala di massa
Siamo di fronte dunque un passaggio cruciale denso di incognite minacciose ma io credo anche Fertile
Scusate un po'dogmatismo se è una relazione fatta un po'come dire per schemi ma comunque paradossalmente a me sembra riproporsi un punto classico del marxismo e cioè la contraddizione tra lo sviluppo dei mezzi di produzione i rapporti di produzione esistenti
Se così è non c'è una soluzione lineare evolutiva l'ancoraggio al vecchio modello capitalistico e mercificata o costringere tecnologie informative in una funzione che rischia di accompagnare una curvatura autoritaria
Al contrario liberarsi anche parzialmente di quel da quel modello ne può dispiegare capacità liberatoria di interrelazione di crescita qualitativa di superamento anche della divisione tra lavoro manuale
Manuale e il e intellettuale di promozione anche di un'economia extra mercantile perché hanno
Tanto più ciò è vero se pensiamo che siamo in una fase in cui non è più presentabile un'economia di crescita per la crescita
E dunque siamo di fronte a una grande questione di assetti produttivi di un settore strategico una questione di collocazione del nostro paese uno dei più grandi business del futuro economico del mondo ma come diceva Sergio credo proprio di fronte a una questione di civiltà e per questo è sconvolgente temo un po'più politico più ravvicinato il dibattito tutto ideologico sulle privatizzazioni ma ideologico non da parte nostra è paradossalmente ideologico da parte di chi le propone di privatizzazione perché alla domanda privatizzare perché privatizzare come per fare che cosa la sordità della non siamo do di avere una risposta si privatizza per risparmiare sul Bilancio
Della sete dell'ENEL come settori strategici come dire di un Paese che è in crisi di sviluppo e che avrebbe bisogno invece di uno sviluppo legata a questi settori strategici non si discute
Io credo che sia un po'sconvolgente anche la timidezza un po'l'assenza di settori fondamentali come il sindacato e la chiamo un poi fu misticamente la timidezza delle sinistre per non dire che insomma cioè proprio la divisione culturale questa fase da questo punto lei sa anche se con momenti importanti anche sulla vicenda dell'ENEL segnalo divisioni nell'altro nel campo delle privatizzazioni ma insomma c'è una timidezza forte delle sinistre
E sono eppure ci sono grandi questioni aperte io la cosa che pongo abbiamo invitato anche compagni del sindacato c'è o non c'è una battaglia da fare per un uso diverso delle tecnologie informative nei cicli produttivi
Ad esempio per incorporare a molte i dati ambientali sociali merceologici la possibilità di innovazione di prodotto e non più solo di processo di presupporre più opzioni
C'è una battaglia da fare per liberare lavora gli è nato ricomponendo mansioni o funzioni
O per dire qualcosa su questo processo di Manlio mondializzazione tentando di non utilizzare informazioni
Per gerarchia Zare ma al contrario per socializzare per fornire strumenti consentire forme di sviluppo originale non imitativo auto centrata un suo o per avviare un'economia hanno un mercantile che produca valori Buso culturali sociali solidali questo dovrebbe essere come dire anche la critica l'economia mercantile che viene dal mondo dell'informazione
E d'altra parte cosa significa ad esempio la cablatura delle città di cui si comincia a parlare in termini molto ravvicinati
Abbiamo visto l'affacciarsi di un qualche primo interesse degli enti locali penso le dichiarazioni Formentini a Milano penso a dichiarazioni Chicco Testa della Cispel insomma ma insomma ancora in un ambito molto ristretto al semplice ricerca di un proprio spazio metà siamo di fronte a una questione enorme
E cablare come per veicolare quali servizi ai cittadini alla produzione quale accesso per esempio per la piccola media impresa in questa struttura che penetra nelle case della gente
Con quale grado di democrazia con quali possibilità reali di appunto di accesso e con quanta possibilità di creare nuovo lavoro e quale tipo di lavoro
E credo che siamo domande fondamentali da porsi dal punto di vista del sindacato delle amministrazioni locali
E con quale ruolo della democrazia questo è l'altro punto quale uso interattivo effettivo non precipita non plebiscitario non deprivato di una connotazione sociale delle tecnologie informative dei processi conoscitivi di partecipazione di decisione
Su questo rimando le cose molto belle che ha scritto Rodotà anche su un speciale del Manifesto io credo che queste note vediamo che siano grandi questioni che richiedono soggetti in campo primo luogo il sindacato i lavoratori che sono che segnano a mio avviso una debolezza sinistre amministrazioni locali
E per questo noi stiamo insistendo anche con l'approssimazione di cui siamo capaci su questo tentativo di disamina un po'più strutturata della questione e nella proposta di un pieno coinvolgimento della società
Ecco per questo riteniamo necessaria una riunificazione ad esempio delle figure sindacali che operano nei versanti plurimi dalla produzione dei mezzi alla produzione di spettacoli di questo settore
Una forma insomma come dire di comunicazione dentro il mondo sindacale
E sul movimento sindacale non può continuare a questo punto rivista subire la modernizzazione quasi come se fosse una cosa neutra di cui contrattare a valle le ricadute e c'è un ruolo ammonterà esercitare che richiede però
Non certo il luddismo ma un proprio punto di vista critico la prospettazione di un'alternativa
Sono da questo punto di vista Chianciano e Solazzo del tutto come dire inadeguato
E sulla città cablate che a noi sembrano una delle questioni vere che si apre in questa fase che significa un cambio di Civita di potenzialità di accesso di cittadinanza che può prendere la curvatura delle esclusioni o quella di nuove opportunità
Il carattere pubblico delle strutture per noi premessa al pieno dispiego di una partecipazione sociale diffusa per un loro uso controllato e condiviso
Ma appunto questo può realizzarsi se da subito su questo grande tema della nostra vita di domani che riguarda proprio la sovranità individuale e collettiva
Sapremo mettere in campo ma una battaglia di affari insomma di spartizione di dei pezzi o ideologica mai realtà Soggetti sindacato cittadini amministrazione che richiedono partecipazione Poteri
Insomma cessato chiudo anche un film
Un grande film degli anni ottanta almeno per me grande insomma che si chiamava Blade Runner cioè letteralmente colui che corre sul filo di una lama
Parlava questo film che è uscito la prima volta senza grande successo e poi invece ha avuto un enorme successo dalla sua riedizione
Di un futuro prossimo incerto tra catastrofe liberazione appunto un'incertezza che corre sul filo e se mi si passa la battuta forse corre sul cavo in questo momento
Sapere di questo rischio che corriamo del crinale stretto forse deve spingerci ad avere più voglia di alternativa
L'autore insana giustamente si lamenta ah io prima
Vincenzo fine recitazione come dire
Va bene aggiudicata guarda adesso anche come essa segua il allora io prima di dare la parola ai nostri ospiti vorrei fare due comunicazioni per motivare i due assenze la prima è delle della presidente della Rai signora letizia Moratti che arriverà più tardi alle undici e quarantacinque perché impegnati in un CDA
Mentre l'altra e del dottor Confalonieri che come tutti sapete anche ma è bastato leggere i giornali questa mattina impegnato in una conferenza stampa a Mila no
E su quel e non facciamo commenti e impegnano senza Stapane appunto io adesso do la parola per il primo intervento al professor Santaniello grazie a lei
No
E acqua direi a cominciare dall'etichetta il problema di un di una terza via tra liberalizzazione privatizzazione
Ma io vorrei dire che forse anche l'etichetta no perché l'etichetta quando un'etichetta limpida lineare rispecchia il contenuto
Ma direi che si potrebbe ancora più sinteticamente
Indicare
In un titolo di un convegno svoltosi alcuni mesi or sono al quale io pure fu invitato a partecipare e mi colpì il titolo di quel convegno liberare la televisione
Questo è effettivamente il punto centrale
Di tutte le istanze
Che mirano a realizzare finalmente una linea di avanzamento e di progresso liberare la televisione liberare la comunicazione dell'audiovisivo
E per quale motivo perché effettivamente
La comunicazione in particolare quella audiovisiva
E attualmente ingabbiata e ingessata e l'effetto diga avvia deriva proprio dalla legge duecentoventitré del mille novecentonovanta
Quindi occorre articolare ora un momento liberatorio provvedendo a nuove regole a nuove risorse a nuove tecnologie i tre punti di incardinamento della legge ma
Ecco ogni qual volta noi ci rifacciamo a questo punto di riferimento di partenza da duecentoventitré constatiamo anzitutto che quelle regole hanno prodotto un effetto di blocco
Quindi una comunicazione bloccata
Mancava completamente tra l'altro ogni tratto di normativa per quello che riguarda uno dei pilastri fondamentali dell'assetto televisivo moderno il servizio pubblico radiotelevisivo
Tutti ricordiamo che in quella legge
Il capitolo concernente tale importante oggetto
E non era riempito da un minimo nucleo di norme
Mentre passava il confronto con la legge francese del mille novecentottantasei
Che dedicava vende quindici articoli ed era il caposaldo della legge al del servizio televisivo pubblico francese e nelle medesima legge vi era un ampio spazio per le reti cablate il satellite
E per tutte quelle forme che non erano solo di broadcasting ma contermine direi di moda era rapinava casting
Quindi è una sufficiente volgere lo sguardo all'esperienza europei di qualche anno prima per avere un punto di riferimento
E quindi liberare la televisione del mille novecentonovantotto ovviamente sì in quel momento non vi fosse stato blocco politico dovuto al determinate e ben identificate forze politiche di quel momento
E altro punto naturalmente disinteressamento era proprio questo
Alzato innalzato uno steccato insuperabile di fronte ai new media e alle nuove tecnologie
Gli era come è noto una norma che prevedeva una legge delegata per le tecnologie cablate
E intervenne con un decreto merita molto insoddisfacente che poi attraverso un gioco di scatole cinesi rimandava da una fonte normativa maggiore è una fonte normativa minore o addirittura minime
E anche onde Regolamento ministeriale che poi nel giro di cinque anni non è stato mai emanato
Ma deriva ingabbiata un'altra risorsa perché avendo negato tutto alla trasmissione di eterei per giunta la televisione di carattere generalista
Il le risorse del settore erano legate o Al Capone o alla pubblicità o cumulativamente o o alternativamente mancava invece una terza risorsa che sta sempre più per diventare fondamentale e prioritaria
La risorsa del pagamento diretto quindi il pagamento a consumo secondo il consumo che la forma più moderna
Per la fruizione dei servizi radiotelevisivi
Ed è noto che negli Stati Uniti Gran Bretagna Germania questa terza risorsa come risulta da calcoli fatti e addirittura pari quasi allattare i della pubblicità tradizionale quindi il pagamento diretto a pagamento a consumo che riguarda tutte le nuove formule i servizi tematici canali tematici da Paesi e le pay per view e così via dicendo
E anche su questo punto il la legge Mammì ha avuto l'effetto di abbia che ora occorre superare un altro punto
Fondamentale mancava del tutto e anche questo era un perfetto di compressione un effetto di steccato
Un effetto di Ing avviamento mancava ogni articolazione territoriale ogni articolazione a carattere regionale a carattere degli enti territoriali
Minori
Addirittura mancava ogni previsione di un del momento regionale e ciò in assoluto
Dispregio di pronunce della Corte costituzionale tra cui la sentenza famoso del mille novecentottantotto ma ottocentoventisei la quale sentenza riconosce l'IVA il diritto di tutte le istituzioni territoriali anche quelle minori regioni Province e Comuni
Che diceva la corte formano il tessuto connettivo del paese e hanno quindi il diritto ad esprimere la loro voce attraverso anche i servizi di carattere mediale
Mentre io vedo il Rita che nel nella proposta Napolitano Boggi viene anche il rilievo il momento regionale
Per rifarmi direttamente alle progetto vediamo che nell'articolo cinque le regioni vi è un bilanciamento un bilanciamento molto opportuno tra l'autorità l'Authority da costituire e le regioni qui si dice per adottare le misure atte a favorire la costituzione di consorzi tra emittenti locali operanti nello stesso bacino vi è poi un altro potere importante attribuito alle regioni
Quello di poter rilasciare
Nella o meglio la l'autorità d'intesa con le regioni e le province autonome definisce i bacini di utenza delle reti in cavo
Ripartendoli in classi in funzione della prevedibile la redditività dell'investimento
Quindi abbiamo finalmente una previsione di articolazione di un momento regionale che a mio parere e imprescindibile se veramente vogliamo puntare a un regolamentazione democratica e che davvero sblocchi la comunicazione la faccia circolare la faccia vivere
E su questo nel momento in lettori scindibile
Ora io vorrei trattare invece qualche punto dopo aver
Individuato qualche tratto generale in merito a questo problema di liberare la radiotelevisione dalla gabbia in cui si trova invece russa in Europa è chiusa per effetto della legge duecentoventitré
Tracciare qualche profilo inerente alla nuova frontiera della comunicazione la multimedialità
E io non vorrei rilevare anzitutto
Che la nuova frontiera della multimedialità poggia su molti punti su molti pilastri il primo ed è uno sì quelli più importanti e la liberalizzazione liberalizzazione delle infrastrutture liberalizzazione dei servizi due punti interconnessi imprescindibili che tra di loro si integrano non vi è una visuale di sviluppo se uno dei due punti rimane avulso all'altro
Però liberalizzazione
Non vuol dire mancanza di regole o assenza direttore come emerge chiaramente nella o ottima indagine conoscitiva svolta dall'ottava Commissione del Senato nelle nell'autunno scorso e poi conclusa con un interessante documento finale votato nelle febbraio di quest'anno febbraio novantacinque per venne posto di rilievo anche ad opera di tutti i soggetti che vennero a uditi
Che la liberalizzazione non va intesa come assenza di regole
Ma come accessorio del Cato subordinato a norme più moderne che si adattano al processo di innovazione tecnologica
E che siano ben conoscibili da tutti gli operatori e che sul rispetto di tali regole venga esercitato un controllo adeguato
Efficiente con degli strumenti opportuni le strutture opportune attraverso quell'autorità di cui mi occuperò afflitta breve
Che una cosa molto importante il processo di liberalizzazione e un processo che viene caldeggiato come è noto anche dall'unione europea
E fa parte del rapporto abbandonando il rapporto che rimonta
Convegno con congresso disegni di Corfù dell'estate scorsa
Il rapporto banca Manna e tra l'altro enunciò la esigenza di affiancare il processo di liberalizzazione a una normativa anche di carattere europeo
Con strumenti sovranazionali per evitare che il processo della multimedialità potesse il mordi certi rischi molto gravi come quello dell'aumento delle concentrazioni e e quinti direi di soffocamento di tutto quello che la libertà di comunicazione
Anzi
E su questo punto io vorrei ricavare particolarmente l'attenzione
Si diceva nel libro verde dell'unione europea un libro molto documentato
Che noi dobbiamo tutti di Paesi partner dell'Unione Europea tendere mirare ad accelerare questo processo di multimedialità
Però questo processo di multimedialità
Si dice
Deve essere anche accompagnato da particolari cautele da particolari salvaguardia e di alcuni valori insopprimibili e che vanno tutelati ad ogni costo
Cioè vi è il pericolo o rilevo
Alcuni questi i passaggi di proprietà alle documento della ottava commissione del Senato
Vi è il pericolo di questa rivoluzione multimediale accanto ovviamente ai pareggi ai momenti ai benefici che dovrà introdurre purché vi siano quelle tali norme
Ma occorre evitare il pericolo di reintrodurre o di aggravare disuguaglianze sociali tra i consumatori il cosiddetto tappe con usciti Ivo
E questo diede messo in chiara evidenza cioè si corre il pericolo che diventato sempre più informati quelli che hanno la capacità di accedere ai media Quintili privilegiati diciamo gli ambienti quelli che possono
Porre in campo forti i mezzi economici
Invece sempre un maggiore regresso di coloro che non hanno queste possibilità
E allora bisogna fare tutto un opera di bilanciamento da affidare ai centri competenti quindi per esempio l'Authority o anche autrice quindi il centro di sostegno di cooperazione con dell'Authority
Ecco e qui proprio rileggo dal documento evitare quindi questo gatto e conoscitivo
Ecco divario anzi come traducendo dal testo delle francese
Del libro lo dell'Unione Europea loro lo chiamano lo scarto con cognitivo è una frase molto efficaci evitare lo scarto cognitivo tra chi
Può avere e chi non può altra che può avere e chi non può avere accesso alle fonti dell'informazione e alle nuove effetto Teeteto logica
Poi dice ancora il documento la rivoluzione multimediale nei Paesi europei accresce di molto le potenzialità di offerta di comunicazione
In un contesto tuttavia di insufficiente produzione interrotta dell'industria dei contenuti e questo è importante
Noi dicono insomma tutti i soggetti che devono cooperare e dettare le normative e concretamente attuare
Questo passaggio della frode verso la frontiera della multimedialità
Ecco non si può puntare solamente direi fattori esterni della comunicazione multimediale quinti le infrastrutture
I servigi ma dobbiamo badare anche ai contenuti questo è molto importante
E qui sempre mi rifaccio un pochino a questa più mio parente un documento molto importante direi quasi una guida ideale si è fatto molto bene
Qui e si dice la rivoluzione multimediale dei Paesi europei ma se questo vale per i Paesi europei generale puntale in maniera molto più grave perdita del peso in questo fronte e veramente sguarnito
Ecco in un contesto di insufficiente produzione interna dell'industria dei contenuti la famosa indossa dei programmi
Ecco per quale motivo perché si dice vi è da una parte il rischio di uno spreco tecnologico dall'altra di una nuova e più massiccia invasione disservizi e di produzione radiotelevisiva extra europea
Con l'annesso pericolo di un appannamento dell'identità culturale dei diversi Paesi e di un ulteriore marginalizzazione tra gli altri dei comparti nazionali dello spettacolo e dell'intrattenimento
E il problema che uno dei problemi centrali in particolare per noi per il nostro Paese come incrementare come valorizzare come incentivare l'industria dei programmi
E quindi il problema indubbiamente si è appuntato direi quindi una certa logica logica di di sequenze temporali sulle infrastrutture
Come regolare come disciplinare a chi assegnare i servigi eccetera eccetera ma occupiamoci preoccupiamoci anche dei contenuti per me questo è fondamentale è fondamentale tra gli altri aspetti naturalmente
Di carattere prevalente preminente
Ecco e
Poi vorrei trattare in particolare il problema della tutela del pluralismo
Ora noi ricordiamo questo inevitabile è stato anche rilevato in pronunce della Corte Costituzionale nostra
Anche
Saba Vita apporti in contributi a carattere dottrinale ma non di dottrina astratta di gratuità applicata concreta una visione concreta
Dei problemi di carattere generale dei media
Ora come è noto nella multimedialità vanno a confluire dei fattori che erano rimasti separati
Anzi né come è stato rilevato da un acuto studioso della materia in fondo fino Jim
Il settore comunicativo inteso nel nell'accezione più lata ecco tutti i vari media e anche il telefono è un medium dunque la telefonia la radio follia la televisione il telegrafo che uno dei primi bensì di di trasmissione delle
Della parola percepire le del pensiero ecco
E vi era il il concetto della divergenza ognuno era in un proprio ghetto improprio ghetto tecnologico con una propria normativa con assoluta separatezza e incomunicabilità tra di loro
Che cosa viene invece del momento multimediali la fusione di tutti questi dalle momento del
Separatezza della divergenza ognuno era autonomo ognuno era incomunicabilità con l'altro il del momento necessario della convergenza
E quindi anche delle normative
Cioè
Venne è stato rilevato giustamente
Che finora il problema della tutela delle pluralismo che naturalmente e la tutela della libertà costituzionalmente garantita di tariffe stare il proprio pensiero
Era
Venuto il rilievo da noi in verità qui in maniera così faticoso così incontrastata il problema di garantire il pluralismo del informazione
E quindi quella dei direi dei media tradizionali
La stampa soprattutto la la Radio Televisione e l'audiovisivo
E quindi vi erano delle norme sia pure embrionali qualche volta norme di facciata di pura facciata di pura vetrina per tutelare questo pluralismo dell'informazione
Mentre ovviamente Perrini servigi comunicativi riattaccavo il telefono eccetera
E altre forme equiparabili non mi era questa salvaguardia delle pluralismo
Perché in quel tipo di servizi di telecomunicazioni
Vi era un'ispirazione prevalentemente economica e industriale
Mentre i servigi radiotelevisivi
Attenendo onda diverso al momento è una diversa Carinzia costituzionale
Dovrebbero essere e vanno tutelati attraverso la tutela delle pluralismo
E quindi come è stato riconosciuto anche nel libro bianco noi dobbiamo gare in Tire in questo momento di fusione multimediale troviamo coerenti delle convento delle pluralismo
Per esempio è stato rilevato da tanti che questo processo di multimedialità che ovviamente determinerà darà luogo a garantiva forti agenzie e nei paesi dove già e in cammino questo processo in particolare gli Stati Uniti questo intanto già apporti avuto come apporto ha avuto come suo risultato l'aumento delle fusioni l'aumento delle coalizioni fra imprese e quindi questo può portare a un prevedibile a un probabile
A un possibile processo di accentramento della raccolta delle informazioni rafforzando le grandi agenzie con il pericolo di omologare il prodotto informativo di appiattimento sulla notizia selezionata e confezionata da grandi centrali
E quindi mortificando poiché anche quello e giornalismo d'indagine e così via dicendo
Tracciato questo punto io vorrei un pochino
Scartare il tema della authority
Il tema dell'Authority
è stato
Già
Impostato e anche risolto sia pure in via provvisoria negli altri paesi ad avanzato sviluppo ormai nel settore multimediale i modelli che sono stati prospettati talvolta sono modelli buonismo di nuovismo cioè una sola authority
Che sovra intente sorveglia
Tutto il processo multimediale e tutta questa area multimediale poi vi sono invece formule duali i dualità dualismo
Per esempio
Io posso fare gli esempi più diversi
Delle dell'aria statunitense
La Federal communications Commission si occupa congiuntamente inscindibilmente e dei servizi di telecomunicazione vera e propria e dei servizi dell'audiovisivo
Quindi è unitarietà di conduzione
Vi è un organismo unico che sovraintende e finora efficacemente alla salvaguardia di determinati principi di tutela della libertà di pensiero del pluralismo
Desidero salutare l'amore politica
Finora ha funzionato bene quindi un secondo authority un'Authority unica unitaria
Da tempo funziona questa Authority con le poteri ovviamente molto forti e infatti nelle Progetto Napolitano Boggi io vedo che finalmente l'autorità preposta al governo del settore che e
Viene
Modalità di potere abbastanza efficaci poteri adeguati ora questo è un modello unitario
Diede poi invece un modello duale di dualismo e questo modello a carattere duale Doyle lo troviamo soprattutto in Francia
La regolazione del
Della disciplina e dei servigi e delle infrastrutture multimediali in Francia e ripartito tra il consiglio superiore dell'audiovisivo e il ventisei
Ora anche questo questa soluzione e direi da porre a confronto con quello che si vuol fare per l'autorità italiana
Ho poi io vorrei ricordare che
In questa indicazione di tanti modelli
Vi è in alcuni il permanere della dell'autorità definiamo delle centro di regolazione del del ministero delle Poste e telecomunicazioni
Ora
Si diceva in questo documento delle
Dell'ottava commissione del Senato
E impedita riportato naturalmente l'opinione di molti dei soggetti auditi che il ministero era apparso
Io mi riferisco alla
Risoluzione datata febbraio novantacinque dell'ottava Commissione
Si diceva che il ministero è apparso sino ad oggi una struttura burocratica poco disponibile recepire innovazioni
E quindi
Un po'in una visuale complessiva nome di va dato molto rilievo a questo diciamo centro di regolazione del sistema multimediale
D'altra parte però vi era invece come modello questo modello importante il famoso of stelle dico famoso perché in fondo questi istituti
Che funzionano bene verificato una certa fama di carattere positivo come purtroppo ci sono le fame di carattere negativo
Ora
Veniva proposto sembra in questa indagine sulla multimedialità
Come modello possibile
Anche quello simile all'esperienza inglese
Qual è questa esperienza
Siamo naturalmente nei ministeri di tipo inglese che come è noto chiunque abbia dimestichezza
Con
Dottrina istituti realtà di diritto pubblico
Di carattere anglosassone funzionano molto bene perché perché questa questo tipo il ministero ha veramente una funzione di indirizzo l'indirizzo di governo generale ma non di compiti capillari i quali son tutti decentrati
Paesi democratici in cui il decentramento veramente opera e anche il ministero non è tanto un attività di carattere esecutivo ma attività di regolazione è un'attività di indirizzo questo è il modello inglese ovviamente per reintrodurre il modello inglese bisogna fare un'opera profonda di trasformazione un'opera profonda
Di rimodellamento
Ora mille sistema inglese prevede una struttura ministeriale che
In base a quello che io dicevo formula indirizzi generali
Definisce la normativa tecnica e i piani di assegnazione delle frequenze
Mentre all'Authority che prende il nome siglato di offerta del compete alla vigilanza sul rispetto delle concessioni e autorizzazioni con proposte di modifica dei relativi atti
La determinazione dei prezzi delle tariffe di accesso e di interconnessione di standard qualitativi del servizio
Di attività sanzionatoria
Quindi come vedete
è un modello duplice ma un modello molto ora razionale molto ragionato nella vada bene il tempo giusto nella sua razionalità
Ora io ritengo ecco che nelle Progetto
Ad esempio viene dato boh impulso viene dato valore all'Authority però forse a mio avviso a mio sommesso avviso
E un tantino enfatizzata ecco io sono per il concetto che tutti i modelli specialmente i modelli nuovi
Vengano Torrisi direi con un certo senso di una misura più prudente che eccessiva
A me pare che il modello di Authority così come previsto sia un modello sovradimensionato
E come sono pericolose come sono da evitare le strutture sovradimensionata sotto sottodimensionate
Come attualmente è il mio ufficio che proprio è nato a la colpa non è dei soggetti intendiamoci questo non è per fare opera di autodifesa di cui mi onoro mai avvertito né il bisogno della necessità e lo posso proclamare ad alta voce
Il difetto e che la struttura che ha sottodimensionato
Organismo di salvaguardia della informazione nella sua libertà di espressione allora io ritengo che come bisogna evitare il difetto di sottodimensionare bisogna evitare il difetto di sovradimensionate
Credo che l'Authority così come è conformata sia gravata da troppi compiti e sia naturalmente una Authority pletorica la quale come tutte le cose pletoriche diventano faticose
Io avrei tanti gli argomenti ma mi rendo conto che il tempo e contingentata
E vorrei concludere con un pensiero molto
Efficace
Un sociologo abbastanza noto perché sì per coloro che si occupano di questi problemi Nicholas Luhmann
Ebbene ai non ci are una teoria secondo cui l'informazione e gli dice può diventare una sorta di moneta del potere quadrate come efficace questa formula di Luhmann
Io ritengo che invece il nostro orientamento è il nostro obiettivo
E quella di non pensare mai alla comunicazione come sorta di moneta del potere
Ma di pensare di realizzare una comunicazione che sia effettivamente il mezzo il veicolo
Della circolazione tra i cittadini e i gruppi e le collettività di quella linfa vitale che la democrazia
Grazie al professor Santaniello salutiamo al presidente Napolitano
Be'io ora la parola per il prossimo intervento all'onorevole Giorgio Bogi
Sale carissimo nemico lasciando
Quando
Dalla scherzavano con Bellucci insomma
Dunque
Il ritmo di questi convegni è piuttosto serrato sollevare ecco anche se
No lo so sommaria sa perché si crea una sorta di compagnia dal carro di Tespi qui ci vediamo sempre i soliti Conti ha parlato però che no
Effettivamente sono i risultati che tardano un pochino ecco
Mi viene in mente quella lapide in quel cimitero inglese in cui c'era scritto ve l'avevo detto che stavo male dunque ecco allora qui effettivamente leader a trovare un modo per cercare
Di chiudere un secondo
Io
Spero di fare di ogni intervento schematico insomma e certamente no non non
Allora una piccola considerazione questa è un ambito politico ben preciso io sono molto ben contento di parlare in un ambiente politico nel senso che uno degli elementi che sta connotando la situazione la debolezza della politica
La politica per una serie di circostanze consentite questa espressione un po'astratta fa fatica a prendere decisioni
E degli interessi mi riferisco interessi legittimi non sto pensando manovre sotterranee gli interessi si difendono improprio
E questa difesa improprio degli interessi a fronte di una debolezza del potere politico a prendere in tempo utile delle decisioni è uno degli aspetti di questa situazione
Quindi abbiamo bisogno di concertare nelle sedi istituzionale idonee tempi effettivi di decisione senza i quali appunto andrà a finire come vi dicevo che avevo detto che stavo male cioè ci ritroveremo un'ennesima situazione da fotografare
Ecco questo qui credo che sia allora in una sede politica e di questo è giusto parlarne con grande franchezza
Se posso fare una considerazione babbucce Bertinotti e credo che uno dei problemi
Che abbiamo di fronte è che in un passato non lontano
Come dire atteggiamenti prevalentemente ideologici consentivano di avere posizioni dualistica e facile facile sulla scorta di regimi diciamo così alternativi
L'evoluzione come dire culturale della situazione politica e in fondo ha creato per tutti noi indistintamente una base comune alla quale applica
E come ci applichiamo cioè se riusciamo a riproporre un meccanismo duale in questa applicazione diciamo pure fra destra e sinistra che è il problema che abbia e che non siamo più in grado di risolvere con atteggiamenti ideologici che intendiamoci non li attribuisco a fuoco ieri per le norme che passino a volte nelle gli schematismi nordico è un prema che abbiamo tutti se riusciamo a riproporre rispetto al problema che abbiamo davanti a cui accennava prima peraltro diffusamente il professor Santaniello dei fenomeni di liberalizzazione dica del mercato eccetera se rispetto a questo riusciamo a riproporre un fenomeno duale
Cioè qual è il crinale che secondo me è indescrivibile anche rispetto al problema che trattiamo in questo momento nella Commissione speciale per il riordino del settore televisivo
Questo è il nodo politico contingente se noi non riusciamo a riproporre questa divisione per due vuol dire che lei lavorazione della sinistra tarda ecco e se tarda la politica resta debole
E se la politica resta debole gli interessi legittimi ma molto forti si tutelerà hanno improprio che ci imporranno una situazione al di là della lettura dell'interesse generale che la politica dovrebbe essere deputata andare
Allora credo
Che sia evidente che siamo di fronte di fronte a fenomeni adesso hanno visto a far tutto il discorso dalla convergenza delle tecnologie sono bestia diamolo per scontato insomma ecco questo qui
è un fenomeno che si sta che si sta determinando che sotto i nostri occhi
C'è anche il fenomeno come dire del mercato
Rispetto all'idea di regole del mercato qui ci dividiamo
Bisogna sapere qual è questo tipo di divisione
In Commissione ci sono due versanti precisi
Chi accentua il valore dell'articolo quarantuno
Ed affida quindi prevalentemente alla molteplicità del lavoro di impresa il perseguimento del pluralismo e quindi della sufficiente molteplicità
E chi invece fa riferimento prevalente all'articolo ventuno della Costituzione
E tende a definire oggettivamente criteri che garantiscano la sufficiente pluralità
Nelle proposte che girano in Commissione compresa l'ultima consegnata ieri dall'onorevole Dotti per conto di Forza Italia questa distinzione è nettissima proprio nettissima
Da questo punto di vista io non trovo
Rispetto a questa divisione nessuna differenza nelle mie intenzioni da quelle vostri
Dobbiamo definire particolarmente queste regole ecco ma questo è il primo vero crinale di distinzione
Noi riteniamo che almeno io ritengo che il mercato sia un fenomeno come dire da accogliere quali regole vogliamo stabilire
è il dato fondamentale che noi perseguiamo e che non basta quanto stabilito nella legge duecentottantasette e cioè che venga colpito l'abuso di posizione dominante credo che ci si debba muovere nel senso che deve essere impedito il costituirsi di posizioni dominanti in un settore che attiene al libero formarsi della libri dell'opinione dei di ogni singola persona
Questo è la distinzione
Su questo dobbiamo schierarci ecco perché sono due concezioni diverse
Chi avvalora di più appunto come dire il meccanismo di mercato
Di riferimento l'atto col McAfee dando al meccanismo concorrenziale ritenuto in genere è sufficiente in genere non sempre ma in genere sufficiente
E che invece ritenete over definire il mercato di riferimento perché non si costituiscano posizioni dominanti
E non perché
Non vi sia abuso di posizioni dominanti e chi è l'elemento che sta alla base della legge duecentottantasette della tutela concorre
Se entriamo in questo percorso allora cominciamo a discriminare per due come è giusto in un sistema politico che fogli a polarizzare sì secondo
Quali sono rispetto a codesta impostazione i problemi che abbiamo di fronte io mi riferisco sia la relazione di Bellucci che all'intervento del professor Santaniello non c'è dubbio che uno degli aspetti italiani e l'eccesso
Duopolistico
è un settore codesto della televisione dove la soglia di accesso è piuttosto elevata quindi non c'è una grandissima molteplicità da nessuna parte e i due primi Soggetti in tutti i Paesi industriali avanzati
Sono soggetti prevalenti
In Italia questa prevalenza è troppo forte e quindi uno dei problemi che dobbiamo correggere è questo assetto duopolistico
Va appunto corretto con un aumento di questa molteplicità che non è fatta semplicemente dalla percentuale o dalla possibilità di dotazione della capacità trasmissiva cioè del mezzo per trasmettere è fatta anche dalle risorse finanziarie che consentono vi trasmetto
Questo è un altro degli elementi distintivi in questo momento in Commissione
Dove una parte della Commissione e attenta disciplinare non solo la possibilità di accesso al mezzo trasmissivo ma di contenere anche come dire
L'eccesso di concentrazione di disponibilità finanziaria che il mercato che il mercato
Ed una parte meno attenta questo non perché meno attenta perché meno intelligente perché non ritiene appunto che questo sia uno degli snodi fondamentali questo è un altro degli elementi di discriminazione all'interno dalla commissione
Un secondo elemento del connotato italiano da correggere sono le caratteristiche dell'emittenza locale
Che può essere un fattore importante dell'articolazione anche dell'Offerta come dire di informazione ma che nelle attuali condizioni non riesce a costituirsi neppure come secondo mercato
Perché effettivamente il numero di emittenti eccessive la la normazione è incompleta da questo punto di vista credo che sia un interesse diffuso non so se di poter dire generale
Che all'emittenza locale si creino condizioni
Perché possa consorziarsi
Perché si possano avere agevolmente fusioni o d'aggregazione delle imprese oggi esistenti in modo che costituisca un elemento attivo imprenditoriale forte delle condizioni di mercato
Creando anche nell'ambito dell'emittenza locale degli elementi di definizione del mercato di riferimento in modo da non avere i rischi del più di costituzione di posizione dominante
Ecco
Questi credo che siano i due punti che dobbiamo correggere in maniera rilevante ed è chiaro che non basta la correzione di questi punti perché o il sistema si volge a quelli che sono le nove capacità di trasmissioni quindi i nuovi mercati oppure oppure effettivamente resterà sto quando io in queste polemiche perché poi la difesa degli interessi forti viene fatta con grande spregiudicatezza
Quando io sento dire magari dal dottor letta che ci attardiamo al passato
Il vero passato che abbiamo legato a una gamba è il duopolio italiano con i suoi caratteristica
Nessuno di noi immagina che il vero problema sia il nanismo è stato anche detto ha detto una concezione nani Istica volete fermare le dimensioni delle aziende
Queste aziende italiane sono dei giganti in patria e dei Nani all'estero e notorio a tutti voi che Fininvest nella fiction acquista il novantacinque per cento di quello che trasmette e Rai acquista il settantacinque per cento
Allora questi giganti nazionali sono dei nani nel settore della produzione è chiaro questo allora
Come mai voglio dire queste concessioni diffuse come nani statiche consente hanno a a soggetti tedeschi francesi di non essere altrettanto nani nel mercato della produzione
Sono questi i problemi effettivi che abbiamo nessuno di noi vuol fare dei nani degli imprenditori italiani non voliamo averli come adesso giganti in patria e nani fuori
E siamo ben consapevoli che c'è un fenomeno di globalizzazione dei mercati e che nuovi mercati devono essere conquistati e dopo il come tecnologie di supporto lo sappiamo benissimo
E però siccome la struttura del sistema è tendenzialmente oligopolistico a o stiamo attento o avremo Chechi eolico polista in un settore lo sarà anche in quello vicino vi faccio un solo esempio che è presente il dottor Zanone Poma
è notorio perché è stato dichiarato frequentemente che il punto d'equilibrio come dire di gestione viene considerato nel settore a novecento mila un milione di abbonati non ha ancora raggiunto credo dottore verrà mi sembra nelle comunicazioni Creta
è un settore delicato perché un secondo soggetto in questo settore affronterà Louis stesso i problemi che te le più sta affrontando adesso non avendo ancora raggiunto i novecento mila abbonati se noi contese si consentisse a uno che oligopolistico settore di diventarlo anche in questo che è stata versando questa frase noi faremo bene o faremo male
Faremo male e che ha allora non c'è un'intenzione di obbligare a non avere l'ormone somatotipo per restare bassi così scusate qui un è una reminiscenza della mia laurea in medicina e me ne scuso veramente allora non questi però sono i termini del governo della situazione e se non demoliamo una parte dell'esistente ma demolire non vuol dire ferire
I soggetti del monopolio si del duopolio siano essi RAI finestre devono sapere che se noi non produciamo una regge
Loro non riusciranno a convertirsi e verranno colpiti dalle nuove condizioni del mercato internazionale
Allora nessuno vuol motivare nessuno
Dobbiamo ragionare di come fare
E devo dire la verità che siccome si è largamente drammatizzato il senso di questo famigerato testo base cos'è un testo base di una Commissione parlamentare è un testo privo di valore giuridico
Che serve come strumento di lavoro alla Commissione
Per conversione se non lo vuol corregge deve correggere qualche cosa dice io voglio emendare che cosa il testo base senza questo il meccanismo procedurale regolamentare Dossi riesce a sviluppare
Perfetto essa come dice giustamente l'onorevole Napolitano sono nove proposte di legge le quali contemporaneamente non consentirebbero nessuno
Risponda genericamente ha un orientamento percepito di maggioranza
E lo si sottopone alle eventuali modificazioni con voto in Commissione siccome qualcuno ha avuto l'idea brillante di dire che il testo base una volta adottato dalla Commissione sarebbe andato in Aula per essere discusso questa
Linguaggio di corte che rispetto a gesti di questo genere è sicuramente inadatto
è stato raccontato che adottare il testo base voleva dire portarlo in aula per la discussione vuol dire semplicemente comincia a discutere rigo per rigo comma per comma articolo per articolo o abbiamo questa fase di passaggio e allora i tempi per evitare appunto quelle lapidi cerchiamo appunto di di darceli oppure non abbiamo questo passaggio e non riusciamo a proseguire
Io non voglio entrare in molti particolari vi foglio direi che e parlo a titolo personale e non come relatore poi il relatore è un personaggio somma veramente dalle foto senso da nevrosi
è la mia laurea in medicina mi consente di proteggerne il santo mai da nevrosi perché siccome non devi fare una prova di intelligenza personale ma devi constatare la situazione renderla al massimo della sua unificabili intatta e porta ah sì e quindi devi tagliare un po'di capelli a tutti scusa Fausto sei Capelli permesso una cosa rivestono importanza voi capite alla teste reale un po'di cartelli a tutti ogni ricevette agli atti Cappellacci avrebbe allora è un soggetto da nevrosi è un soggetto danneggiato sì e quindi biondo di esprimo la mia opinione personale in un sistema che evolve nel senso che conosciamo e che citando il libro verde della della della Comunità europea prima il professor Santaniello riferiva il problema come dire
Del rischio che si costituiscano gruppi estranei all'evoluzione della comunicazione culturale
Queste un grande problema che abbiamo di fronte
Ed è un problema di non solo utile con Mary meccanismi di mercato ad oggi ad oggi può darsi che poi fra cinque anni dieci a non è solubile con meccanismi di mercato
Perché alla logica come dire di offerta commerciale legittima legittima e non soddisfa come dire la completezza di Offerta informative culturale che riteniamo essere l'interesse generale
Il senso del servizio pubblico è codesto
La capacità di garantire una offerta completa Rispetto all'idea che abbiamo dell'interesse generale rispetto all'idea che ha dell'interesse generale l'organo di indirizzo perché non esiste un assoluto dell'interesse generale mi sembra evidente no
Un organo di indirizzo DC secondo me queste all'interesse generale
Ho bisogno di avere un'offerta completa rispetto a questo interesse e questo problema io non lo dico qui perché voi fatto una difesa incessante del servizio pubblico poi credo chi mi conosce sa sono che hanno atteggiamenti che tendono a blandire insomma
Posse prestatori minoranza fino sopravvissuto fino adesso quindi ma sono sono possono un pensionato dell'ospedale di la Spezia io era un primario penso in qualche modo me la cavo
Allora il problema che abbiamo di fronte è che specialmente adesso con l'accentuarsi dell'evoluzione commerciale del sistema con l'entrata dei servizi a pagamento
Specialmente in questa condizione si accentuerà il rischio che chi nomina Ravera edito sufficiente chi non ha cultura per discriminare
Chi non ha in termine addirittura generazionali dimestichezza con la strumentazione elettronica vera espulso da questo circuito
Il circuito appagamento che in termini di flussi finanziari rispetto alla totalità giunge ormai al quaranta per cento però lambisce il venti per cento della popolazione
è chiaro allora
Quali sono le grandi funzioni d'un servizio pubblico ecco questo quindi non lo dico per voi lo dico per me son cose che ho sempre detto onestamente che non uso adesso per vedere se un terribile ogni utile mi fa segnare un gol qua
Allora il problema che abbiamo è come fare questo servizio pubblico ecco non dobbiamo scambiarci delle opinioni scambiamo ce l'ha io l'ho sentito Bellucci che diceva nel testo base
Non condividiamo assieme alle mille cose insomma permette una che la società concessionaria credo si usasse
La privatizzazione all'ottanta per cento del pacchetto azionario della società non è così Bellucci abbi pazienza adesso io c'ho un testo là vicino dove Doris si propone questo per una Rete delle attuali che è un meccanismo devoluzione si può non essere d'accordo su quello e ne possiamo parlare ma sicuramente c'è scritto si articola in ho una reca questo chi potendo è in maniera inequivoca allora può darsi che i testi insomma siano scritti un po'per tecnica legislativa o per ignoranza che chi di chi li scrive io qualche d'un altro che siano magari come dire non preciso però sicuramente si parla di una rete non del pacchetto della società
D'altro canto abbiamo un problema al quale siamo di fronte come si corrispondere esito referendario personalmente ero per il no alla privatizzazione perché non riesco a capire come un servizio pubblico che abbia gli obiettivi che ho detto possa essere privatizzato
Cioè io non riesco a capire come un servizio pubblico che le firme di un'entrata pubblica possa avere poi dei privati che stanno lì per profitto io per profitto lì da un pezzo del canone io che faccio un po'di fatica a capirlo vi dico la verità però sa nomi son dico ne possiamo parlare ecco certo che il referendum ci ha detto che la società concessionaria non deve essere totale capitale pur dobbiamo prendere in considerazione percorsi diversi da quello che noi abbiamo immaginato
Se si deve immaginare che la società concessionaria sia di sicura maggioranza di capitale pubblico con una quota di minoranza privata parliamone non è una cosa ostativa per quello che riguarda me personalmente ma per quello che sono della dell'opinione della maggioranza in commissione ecco quindi di questo si può parlare
Un un'ultima un'ultima corsa
Un'ultima cosa voglio dire allora è possibile ragionare di questa legge diciamo così di quella che speriamo diventi una legge somma e che per adesso appartiene ancora alle nostre intenzioni
Se ne può ragionare perché il testo base è fatto apposta per essere valutato non assume un valore emblematico io mi rendo conto che nella comunicazione l'emblematico citato io importante allora il testo base come fatto però insomma
Vogliamo contenere leggermente queste emblematici tax senza abolirla e comunicarci che il testo base è un testo che ammette delle correzioni che è fatto proprio perché ci si confronti
E allora il confronto diventa come dire effettivamente concreto se noi dovessimo confrontarci solo mediante DiVersi
Sistemi proposti avremmo la pregiudiziale comportamenti allora quaranta articolo da una parte quaranta dall'altra e via via il problema che abbiamo e confrontarci su ogni singolo elemento della struttura che vogliamo raggiungere
Il testo base fermo restando come dire
Gli impegni politici che è legittimo che noi ci si scambi prima ancora che si voti voglio dire ecco e che le forze politiche sono legittimati a scambiarsi in Commissione e fuori per dire rispetto a questo assunto personalmente sono dell'avviso di modificarle in questo senso ecco
Se questo è il problema credo che noi si sia nelle condizioni di a settare per due lo schieramento politico in Commissione che non non ho nessuna intenzione arrogante e che pregiudiziale voglio dire che credo che destra e sinistra volta a volta nel concreto dell'attualità e non per l'eternità si devono distinguere
Questa è una delle occasioni e lo possiamo fare se lavoriamo sul concreto della norma
Con questo spero di non ne protesa armi di più
Ringraziamo l'onorevole ma oggi al quale ma l'augurio di un buon lavoro
Io purtroppo sono costretta a far valere il mio orologio perché sono le ore dodici e gli interventi sono almeno adesso quindici ancora che devono parlare
Quindi ecco mi insomma devo fare questo ruolo sgradevole e di di richiamare un minimo
Un minimo di tempi quindi per i prossimi interventi e mi scuso quindi con chi prenderà la parola d'ora in poi se è possibile mantenersi membro i dieci minuti ecco insomma se proviamo tutti a fare
A fare uno sforzo Pescarenico enti Doriana parola al dottore Zanone Poma amministratore delegato di Telepiù uno e mi scuso dottore per il richiamo sul tempo
Grazie
Ma io vorrei innanzitutto ringraziare lui
Quindi azzeri organizzatore per l'invito
Credo credo di dare un contributo oggi che il contributo di un uomo d'azienda e quindi anche se il contesto è un contesto importante da un punto di vista politico
Credo che ognuno anche proprio in questi contesti deve giocare il suo ruolo e quindi ringrazio in particolare per l'invito anche perché posso giocare un ruolo in un di ente pubblico e politico
Ma devo dire che in questi interventi che ho sentito
Ci sono molte cose che condivido
Però devo necessariamente e collocarle in un quadro che il mio quadro di riferimento altrimenti corre il rischio di fare delle affermazioni che non hanno poi una sostanza nel nel mio modo di agire e di tutti i giorni
Curato
Ecco dicevo questo perché lo schema del dal mio punto di vista è anche per stare nei tempi che mi sono stati concessi credo debba partire necessariamente da dal mercato da questo mercato che oggi viene definito l'ho sentito in questa mattina le finito quasi come un fatto scontato
Ricordo che proprio il mercato del multimediale
Negli Stati Uniti che fosse il primo Paese che la evidentemente adottato e definito da alcuni sociologiche interessati al mercato come il zero Treviglio dollars market chiede il mercato da zero migliaia di miliardi che poi per rese ancora più esplicito de che il mercato per ora si si aspetta che sia di miliardi nel caso miliardi ma oggi è zero
Ecco un mercato che è ancora tutto da scoprire quindi in effetti quando si parla poi di REM regolamentare ancora mercati a scoprire dobbiamo fare fosse anche una certa attenzione il mio primo punto è il mercato secondo punto sono gli strumenti per raggiungere questo mercato che vengono chiamati in questi giorni in questi convegni le nuove tecnologie e soprattutto diciamo le tecnologie
Del cavo e del satellite e in particolare per quello diceva prima che Bellucci
Il discorso del digitale al quale io netto una grandissima importanza per il nostro Paese
Il terzo punto finalmente quello delle regole sul quale non vorrò di perché posso ovviamente per il mio ruolo né suggerirle né ovviamente tanto meno cercare i mercati mi fermo un attimo partito al mercato su un punto su un punto importante questo mercato non esiste ancora l'unico attore oggi esistente che la provate proprio l'azienda che rappresento
Qualsiasi riferimento qualsiasi logica si voglia portare avanti nel mercato di questo nuovo multimediale dobbiamo pensare l'ha detto il professor Santaniello l'ha detto cinque minuti fa l'onorevole Bogi è un problema di offrire servizi appagamento
Solo questa è la strada come già altri paesi ci stanno in pochettino con forzando per poter seguire l'evoluzione di questo mercato
Bene per creare l'abitudine a pagare i servizi signori bisogna fare un salto culturale ve lo dice chi da quattro anni e prima sempre l'onorevole Bogi mi sta facendo la considerazione di quanti sono gli abbonati
Bene in quattro anni abbiamo raggiunto settecento mila abbonati anche se devo fare una rettifica fondamentale perché se ci avessero lasciato le regole ci avessero lasciato operare secondo i nostri schemi originali della domanda di concessione originaria
Noi avremmo anche tele più tre la rete culturale c'è il ter la terza gamba del sistema di tele più criptata e secondo i nostri uomini di marketing Telepiù tre vale circa centocinquanta mila abbonati ma sono in difetto anche secondo me
Quindi si raggiungesse IMO agli abbonati attuali gli abbonati ci deriverebbero da Telepiù tre noi saremmo a ottocentocinquanta novecento mila quindi vicini a quel breakeven e potremo oggi a qualsiasi tavolo
Sia politico sia imprenditoriale dire che l'Italia è allineata agli altri Paesi almeno da un punto di vista dell'accettazione di un sistema quindi qua faccio
Devo fare necessariamente una piccola denunce su questo piano proprio perché entriamo nel poi nel mercato nel punto delle regole
Secondo argomenta ecco quindi la l'abitudine a pagare i servizi
Per cento fa breccia magari facciamo un attimo di scusate un attimo se l'ho chiamata presidente della RAI la signora Moratti
Sì sì sì no ma credo che sia sì è necessario per
Grazie e normale quindi
Mi permetto anch'io di fare un saluto allora presidente
Mi permetto quindi di dire di suggerire di tenere in considerazione questo problema
Fondamentale io l'essere ancora qualche minuto così un minuto e poi nella buona dalla
Dei dieci minuti che mai concessa da allora ho messo l'operazione di interruzione appunto lo Stato dice allora numero
Fare siano
Dei mezzi di comunicazione del surf stanze dobbiamo dobbiamo rispettarla siamo i primi a dover rispettare che sta
Certa certa onorevole questo è vero
Adesso ci ha lasciato un attimo posto grazie passeggera le telecamere e fotografi di usare un po'di garbo verso chi sta intervenendo è un ruolo sgradevole il mio ma sono costretto a farlo Grazia prego dottore mi scusi
No grazie a lei
Ecco stavo dicendo di questa chiamiamola tra virgolette educazione di questo mercato ce la formazione della coscienza che i servizi vanno pagati
Questo non c'è come abitudine ancora quindi dobbiamo investire tempo dobbiamo investire attenzione perché altrimenti questo multimediali qui molto parliamo questo si dirotta Fillon Dollar Marche c'è questo mercato da migliaia di miliardi che non esiste ancora
Rimarrà fondamentalmente inesistente per ancora molto molto
Certo il rapporto banche ma anche è stato ricordato presso Santaniello tutti quelli che sono quelle credo i movimenti che in questo momento le tavole rotonde in movimento i convegni credo che sicuramente portino all'attenzione verso questi nuovi servizi questo multimediale sicuramente anche il tavolo
I diversi tavoli ai quali si discute sui quali si discute porteranno delle attenzioni
Però attenzione che è ancora tutto da fare tutto qua quindi parliamo per scontato un mercato facciamo attenzione a questo mercato non esiste ancora lo stiamo formando
Ripeto ancora perché vorrei non avremmo avuto e abbiamo la possibilità in tempo breve di dimostrare che esiste se avessimo avuto tele più tre criptata noi oggi saremmo breakeven
Però non ci siamo ancora e quindi ci rendiamo conto anche delle difficoltà che stiamo vedendo tutti i giorni poi parlano di alcune difficoltà che in questi giorni è così visto che siamo in un ambiente politico però anche la possibilità di esprimere in questi termini
In sintesi e noi dobbiamo aiutare si deve il primo punto Bono altri due ma da due minuti l'uno e come dire assicurato
Che dobbiamo crescere
La metà aumentare questa che attenzione verso la mentalità nella crescita di questi servizi il secondo argomento quello delle quello chiamato impropriamente secondo me delle tecnologie cioè di questi strumenti che devono portare questi nuovi servizi verso questo mercato
Bene qua sarò molto molto chiare molto sintetico noi viviamo di qua un anno una grandissima opportunità che stiamo secondo me non considerando con la dovuta attenzione
E ne abbiamo scelte la stessa scelta l'ha fatta anche la RAI e quindi mi fa piacere poterlo considerare abbiamo scelto il satellite che lo spiegava ieri alla Commissione ottava del Senato essere il migliore possibile in questo momento è anche per le sue generazioni tecnologiche
Nei prossimi cinque anni quindi mi sembra che gli investimenti e le attenzioni di treno li abbiamo già comperati i nostri traspone cioè affittati perché non si compra
Qui abbiamo già versato dei scrive i denari come penso che abbiate già versati anche voi
E siamo convinti che questo è la possibilità l'opportunità del salto tecnologico per questo Paese perché noi siamo in fondo al gruppo
In termini ciclistici non siamo in coda e adesso diciamo Ravone vogliamo attaccare Vilanda sugli altri mercati onorevole Bogi sarebbe andato via perché sono glielo dicevo e vero che siamo debolissimi
Però è anche vero che ce lo siamo un po'meritati perché non abbiamo mai favorito le aziende che spostassero
La capacità cultura di produzione culturale di questo Paese e quindi facciamo attenzione che lo facciamo queste denunce perché poi e proprio quadro politico di riferimento degli anni passati che non ha favorito queste queste opportunità
Oggi abbiamo una condizione situazione unica e irripetibile irripetibile perché non si ripeterà negli anni successivi
Ed è quello di approcciare il mondo del satellite il model digitale per primi cioè in poche parole siamo in coda al gruppo non diciamo che vogliamo attaccare poi stiamo fermi
Perché se la ci prendiamo in giro
Diciamo che vogliamo attaccare Frimont diamo questo gruppo pezzo per pezzo ci portiamo in testa
E da lì cominciamo con una certa credibilità dire adesso vogliamo attaccare c'è adesso vogliamo dare anche negli altri Paesi vogliamo esportare il nostro prodotto vogliamo produrre ed esportare il prodotto culturale anche allora il satellite giusto Lord per due
Ieri lode descritto in tutte le salse la Commissione ottava del Senato ho portato tutte le cartine che i miei testi mi hanno preparato per dimostrare che ne Astrea neutra e Saturno negli altri che ci sono in circolazione sono in questo momento quelli adeguati noi ci crediamo ci stiamo lavorando abbiamo la tecnologia di base per poter accedere insieme agli altri Paesi europei
La parabola che utilizzeremo per ricevere lo Haber due sarà la stessa parabola da Agrigento a Copenaghen
Quindi questo cosa vuol dire Bodei quando le manderemo Cuna sotto portati in cinque lingue il nostro prodotto che lanceremo da Milano dove ci si allenta i nostri uffici ai nostri servizi noi manderemo per tutta Europa un segnale televisivo in cinque lingue
Naturalmente criptato naturalmente con degli accessi in funzione di quelle che sono e che per i suoi diritti che non abbiamo comperato per certi film non potremo mandare il nostro il nostro prodotto in Germania perché ci saranno altre avevi diritto in quel Paese però saremo in grado di esportare un certo tipo di prodotto anche cultura
Noi stiamo facendo le prove contro le pietre evidentemente pensando investendo soldi senza avere nessun tipo di ricavo evidentemente pensando questa opportunità stiamo già pensando mente pensiamo di risalire il gruppo che una volta in teste non vorremo fermati a stare lì a fare melina
Il cavo sul cavo non vorrei interferire più di tanto dico solo questo cavo secondo me è una grandissima opportunità paese andrà su un'altra su un altro momento della multimedialità che ancora un po'lontano da noi e che sarà il momento dell'interattivo io credo che nell'evoluzione culturale proprio del nostro Paese ci sia prima un passaggio
A recepire a capire la necessità del pagare i servizi
E come seconda fase avremo la capacità di investire energie danaro eccetera per parlate multimediale però è giusto che si parta subito
Non voglio qua interferire su quali sono i sistemi del cablaggio differenziate credo che comunque l'iniziativa di tenere un senza direzione di importante e comunque che abbia risvegliato l'interesse in questo in questo settore
Credo che ci siano complementarietà col satellite credo comunque che il cavo risolva solo una prima metà del cielo
Perché evidentemente non raggiungerà tutti gli italiani saperi da questo grande vantaggio che simultaneamente raggiungeremo tutto tutto il tutto il nostro territorio
Per ultimo credo di essere rimasto ai tempi non ho controllato se i più o meno con i minuti di recupero quindi anche le regole ho già detto prima che le regole non voglio né suggerirle né ne è ovviamente cercare di condizionale spero che siano regole che tengano conto che comunque questi limiti che ci sono del mercato che questo mercato non esiste ancora potrebbero essere proprio l'epitaffio che prima suggeriva
Il l'onorevole Boggi prego speriamo di non poter utilizzare per un mercato ecco in questo senso credo che sia molto importante
Credo solo che qualsiasi regola che impedisca ora lenti lo sviluppo di questo nuovo mercato
Si rende sicuramente più deboli e rende la possibilità di occupare il nostro territorio con estrema facilità
Saremo estremamente deboli verso l'offerta straniera coi sistemi satellitari
Quindi teniamo presente il regolatore cioè colui che coloro i quali evidentemente Presidente Napolitano in questo momento a un gravosissimo compito conta tutto il mio rispetto
Però queste regole devono essere fatti in maniera che non vengano in alcun modo secondo me parlo evidentemente nel mio ruolo a rallentare lo sviluppo di questo nome
Devo dire che contemporaneamente mentre io son qua che vi parlo
Ieri ho avuto questa lunga audizione al Senato in questo momento stanno riconfermando
O si sta riconfermando così mi dicono il passaggio dell'IVA dal quattro al diciannove per cento scusate volevo dire questo contesto politico nel quale credo di avere il dovere anche il diritto di poterlo di poterlo dire bene io credo questa sia un killeraggio del nostro mercato
Lo dico subito con molta chiarezza perché così almeno devo cercare responsabili sapendo di per nome e cognome scusate ma non posso chiedere in questa maniera non ho altri altri termini il passaggio dal quattro al diciannove per cento dell'IVA in questo momento in questo mercato vuol dire ucciderlo prima che TAR perché oggi il consumatore vi posso dire o ricerche di marche di a proposito Siena a nel cosa dice non elasticità in questo momento rispetto al prezzo se io aumento del quindici per cento il prezzo non ho più abbonati
Rendetevene conto e spero con questo concludo create le conseguenze grazie
Ringraziamo il dottor pomata per il prossimo intervento darei la parola al presidente Napolitano grazie
Grazie mi rincresce raramente l'ho detto a Bertinotti che questo convegno sia coinciso con un momento particolare non previsto dell'attività della Commissione speciale noi eravamo riuniti ieri per passare ascoltate le dichiarazioni dei gruppi politici all'adozione con un voto di un testo base pronto già dalla precedente settimana e poi senza alcun preannuncio
Preannuncio c'erano stati molto tempo prima non seguiti da alcun fatto
Ma senza preannuncio c'è stato presentato un impegnativo testo del gruppo Forza Italia che ricalca l'impianto del testo Bogi e che presenta
Una serie di soluzioni
Diverse alternative quindi abbiamo dovuto riconvocarci di qui a qualche ora e per vedere come procederemo
Io ho ho interrotto momento amico Santaniello per precisare che non esiste un progetto Boggi Napolitano
Suo cortese riferimento mi chiama in causa per qualcosa che non mi appartiene perché la mia
Funzione di ordinare il confronto e di condurlo possibilmente a qualche conclusione sono pienamente solidale col relatore d'altronde
Da me nominato credo che il testo base sia esattamente dal punto di vista della logica del lavoro parlamentare quello che Luigi ha detto poco fa
Quindi una piattaforma di confronto naturalmente esprime una linea nella quale si sono riconosciuti alcuni gruppi e non si sono riconosciuti altri proprio per facilitare un confronto abbiamo accettato anche la procedura suggerita
Quindici giorni fa dall'onorevole Dotti di inserire
Eventualmente ipotesi alternative su alcuni punti controversi questo fu fatto anche in dei precedenti importanti quando ad esempio si discusse la nuova legge elettorale per la Camera dei deputati
Nel testo base votato come tale dalla Commissione su alcuni articoli molto importanti il relatore Mattarella accanto a ipotesi a incluse ipotesi Biko
Si tratta di vedere se noi siamo in grado di fare questo anche a partire da oggi oggi spesso anche per proposte di varia provenienza di varia provenienza sia di provenienza di gruppi di sinistra sia di provenienza di gruppi di resterà ma oggi ha parlato diciamo di un carro di Tespi che gira dovunque ci siano convegni sulla televisione io sono l'ultimo arrivato in questo carro di Tespi e francamente sulla base di quello che è accaduto in questi quattro mesi non sono felicissimo di essermi sci fatto attirare perché debbo dire e ho cominciato molto tempo fa
A lavorare in Parlamento che questa è stata la mia
Più defatigante esperienza parlamentare
In quanto di vicende anche di scontro a Couto ne abbiamo vissute tante ma di vicende così sfuggenti io non ne avevo
Sperimentata nessuna
La verità e che noi ci siamo trovati fin dall'inizio dinanzi a reticenze e Riserve profonde
Sul fatto stesso che fosse necessario e urgente adottare una legge di riordino
Per usare il termine abbastanza neutro
Che definisce i compiti della nostra Commissione
Ovvero di revisione della normativa vigente
Legge cosiddetta Mammì
E insieme quello che è accaduto è ancora sta accadendo io vi prego
Di rendere bene conto perché nulla infastidisce di più che il sentire gridare
Ma sbrigate Vit perché non fate più presto
Oramai già è passato tanto tempo perché esitate punta vorrei che tutti si rendessero conto di che cosa ha significato e significa l'estrema
Non solo conflittualità ma l'abilità per il quadro politico
E che cosa sia stato in questi Misiti l'incombere di una serie di eventi politici
Che ha favorito un fuoco dilatorio su questa legge attendiamo le elezioni regionali e amministrative
Ne riparliamo dopo le nostre proposte le presentiamo dopo perché se poi magari le elezioni regionali amministrative andassero in un certo modo
Si correrà alle elezioni politiche quindi è inutile impegnarsi in questa Commissione poi attendiamo i referendum
E purtroppo è stato giocoforza attenderli poi attendiamo
L'esito del cosiddetto tavolo che oramai diventato un soggetto animato ecco che parlari ferisce eccetera eccetera
E infine e infine il condizionamento il condizionamento pesante pesante
Del risultato dei referendum
Superiore a quello che io stesso potevo immaginare io mi sono pronunciato in modo molto drastico
Contro l'uso manipolativo dei referendum abrogativi oramai bisogna mettere la parola fine all'uso manipolativo del referendum abrogativi
Siamo fuori dalla Costituzione
Sì sì finisca se lo si ritiene opportuno il referendum consultivo Bindi Rizzo che ovviamente a mio avviso non ha nulla a che vedere con quello che è stato suggerito ieri dal Polo il referendum istituzionale
Perché quello fa a pugni con la Costituzione mette in questione le basi stesse della Costituzione ma invece referendum di indirizzo che chiedano al Parlamento di intervenire
In una certa chiave su un tema specifico quelli sono compatibili pienamente con una costituzione democratica
Restando poi al Parlamento la esclusiva responsabilità di tradurre in legge di Indirizzo suggerito dagli elettori
Uno dei guasti maggiori
Dei referendum abrogativi manipolati vivi e che dopo non c'è il limite all'arbitrio nella interpretazione della volontà popolare non c'è limite all'arbitrio
Nessuno pensa più ai quesiti specifici
Ora è vero il quesito specifico impedisce alla Commissione impedisce al Parlamento di ridurre anzi io direi di ridurre di colpo le tre reti del maggior gruppo privato paura questo è chiaro ed è indiscutibile ma poi si interpreta che il popolo abbia voluto in quel modo a maggioranza chiedere che tutto rimanga così com'è chiedere che rimangano tre lei dice chiedere che non si tocchi il sistema televisivo tutto ciò sta pesarli do molto gravemente sui lavori e sulle prospettive della nostra Commissione
Io ritengo e questo mi pare sia un punto d'accordo
Qui che in primo luogo dobbiamo ribadire la necessità e l'urgenza di una legge ma quale legge io
Vorrei attirare la vostra attenzione su un problema che è sorto e e che spero stiamo risolvendo
Deve trattarsi di una legge di sistema per le comunicazioni nel loro insieme
O si deve trattare di una legge meno ambiziosa che si concentri
Sull'antitrust per la radiotelevisione
Naturalmente antitrust non significa soltanto come ridefinire i limiti alla concentrazione per la tutela del pluralismo ma significa ad esempio dare all'autorità Galante
Che io ritengo dovrebbe essere ancora per quello che riguarda la legge affidata alla nostra Commissione un un'autorità di garanzia per i servizi di comunicazione sonora e radiotelevisiva
Dall'altra parte voi sapete che il Parlamento sta procedendo per la creazione di un'Autorità delle telecomunicazioni e poi si dovrà affrontare in una fase successiva il problema dell'aggancio tra queste due autorità
Ma dobbiamo concentrarci sul rafforzamento dei poteri dell'autorità garante che deve garantire quel bene specialissimo che la tutela del pluralismo politico e culturale
Bene è diverso da quello della tutela della concorrenza
Cosa che invece è fondamentale
Per le reti le infrastrutture delle comunicazioni e prodotti e servizi di natura diversa rispetto ai servizi e prodotti radio televisivi
Vedete la legge di sistema delle comunicazioni naturalmente e la cosa che ci attrae di più poi adesso tutti leggiamo Negroponte leggiamo il supplemento dell'Economist sull'internet più benissimo
Siamo anche presi a una certa infatuazione nulla in contrario
Io anche solo cercando come dire di non essere da meno in questo imparati ciò e quindi sappiamo tutto sulle commissioni non sulla unicità delle reti su cui viaggeranno tutti i servizi l'interattività e
Però badate primo
Noi siamo spinti ad una legge meno ambizioso se così la vogliamo chiamare dalle difficoltà politica della situazione del Governo e del Parlamento primo io credo che per arrivare ad una normativa di insieme per il sistema delle comunicazioni ci deve essere ogni governo
Politico
Un governo
Scusa un governo politico in grado di esprimere indirizzi complessivi
Per la politica delle comunicazioni in Italia noi
Per ragioni che io comprendo facciamo fatica ad a vere in questo momento anche una Presa di posizione più immediata del governo che ci dica però per quello che riguarda cablaggio
Per quello che riguarda liberalizzazione
Privatizzazione ruolo della stette Investimenti
La posizione e questa difficoltà
Politiche anche per quello che riguarda parliamoci chiaro
La dubbia esistenza di una maggioranza io mi auguro che ci sia una maggioranza per quello che riguarda questa materia posso anche auspicare la maggioranza più larga ma comunque una maggioranza ma in generale badate che la nevrosi di cui ha parlato Boggi nasce anche dal fatto che non si sa con certezza se c'è una maggioranza su una legge di questa natura
E infine anche le difficoltà di organizzazione dei lavori parlamentari perché noi stiamo facendo la nostra Commissione e c'è contemporaneamente un'indagine conoscitiva legittima
Della commissione Telecomunicazioni della Camera che affronta tutti gli altri aspetti e che contesta la nostra commissione la competenza per esempio per creare un'autorità unica delle comunicazioni
Però io voglio aggiungere un'altra cosa non so se questo punto di vista sia da voi condiviso e difficile fare rapidamente una normativa
Comprensiva di sistema per le comunicazioni anche per la relativa immaturità
Delle soluzioni da adottare noi siamo di fronte noi siamo di fronte ad una evoluzione molto complessa
Di cui si discute anche in altri paesi ora io sono adesso badate dominato dall'assillo di portare ad una conclusione innanzitutto ad una prima conclusione i lavori di questa commissione ma se pensate che il documento inglese
Anche giustamente apprezzato prodotto nel mese di maggio dal Governo è solo un documento di grandi linee
Con alcune specificazioni
Legislative
Ed è un documento sul sulla proprietà dei media che il governo inglese ha impiegato un anno elaborare e lasciando aperte molte opzioni compresa quella relativa all'autorità
Perché non è definita e ci sono tre ipotesi per l'autorità che dovrebbe governare il sistema delle comunicazioni
Ebbene allora io credo che dobbiamo anche tener conto della necessità di procedere con la necessaria ponderazione ha già detto podio non aggiungo nulla che la contestazione il contrasto insieme alla Commissione vertono innanzitutto sulla filosofia del rapporto tra mercato regole
Non aggiungo nulla abbiamo sentito il capiamo di che cosa si tratta aggiungo che vertono anche sulla presunta esigenza di non guardare al passato adesso prese diventata la battuta più facile
Si sta facendo una legge se si prende ad esempio il testo Bogi numero uno numero due che guarda al passato cioè alla televisione via etere
Non è vero perché i limiti alla concentrazione che ci si propone di fissare con quel progetto riguardano anche lo sviluppo delle capacità trasmissive e delle presenze proprietarie nel caveau tenne il satellite ma la verità è che si vuol dire un'altra cosa io ieri sera l'ho sentita dire dal dottor letta in modo estremamente
Semplicistico e presuntuoso con una gentile raccomandazione a Boggi e a Napolitano di stare attenti a non temere la testa rivolta all'indietro
E perché oramai col satellite col cavo ma che regole volete più metter che regole volete più o meno
Ora innanzitutto c'è da dire una cosa
Che parlare di televisione via etere non significa parlare del passato significa passare di un presente che rimarrà importante ancora per un periodo di tempo nove esattamente prevedibile
E non bisogna discutere solo dei la evoluzione delle tecnologie ovvero anche della evoluzione dell'offerta bisogna interrogarsi su quale possa essere l'evoluzione della domanda
Con quali i ritmi in quale misura crescerà la domanda disservizi televisivi via satellite e via cavo con i costi che comporteranno per le famiglie e quindi bisogna che la legge accompagni questo processo
Le qui scansioni temporali
Non sono ripeto in questo momento prevedibili e quindi bisogna dettare regole per una radio televisione via etere che continuerà ad avere un peso consistente e poi per il passaggio
Ad altre capacità trasmissive passaggio che naturalmente via via sì intensificherà e poi vorrei anche reagire all'argomento
Come dire trionfalistico i satelliti a cosa volete farci potete mai mettere le baracche ai satelliti e alle nuove tecnologie transnazionali
Ebbene io credo che imputa al di là della considerazione dei margini che arrestano per legislazioni regole nazionali ma allora noi dobbiamo molto seriamente discutere di che cosa
Si debba fare si possa fare e si stia cercando di fare a livello europeo non esclusa anche la ipotesi di uno autorità di regolazione e garanzia al livello dell'unione europea
Voglio finire scusate forse sono già stato troppo lungo
Però Primo sul duopolio
Badate io
Ho sentito da ultimo venuto prima mi sono occupato per la vita di tante cose ma assai poco di queste nel passato ma ho sentito il peso
Enorme della situazione via via radicata sin nel tempo
Perché quando si lascia chiarisce per esempio una posizione
Oligopolistico già
Nell'area privata la si lascia crescere dapprima illegalmente senza regole
Poi finalmente si pongono delle regole che si pongono delle regole che non sono sufficientemente rispondenti alle esigenze della tutela del pluralismo
Poi passano ancora quattro anni da quella legge prima che la corte costituzionale sancisca la illegittimità non c'è dubbio che quando si radicano
Per dieci anni per quindici anni e crescono delle situazioni dapprima di fatto e poi molto
Spensierata mente legalizzata evidente che diventano difficilissimo smontare delle posizioni oligopolistico e perché sono diventate delle realtà e sono diventate anche delle realtà aziendali produttive lavorative e noi con questa situazione dobbiamo fare i conti perciò anche le prudenze le accortezze le gradualità
Però non mi ha persuaso che condivido davvero tante cose della relazione che avevano ascoltato ma ho letto sia pure in stretta non mi ha persuaso la bella immagine
Relativa a Fininvest e RAI delle due auto in corsa verso un burrone con un conseguente rischio di distruzione del sistema radiotelevisivo italiano
Perché di qui è stata tratta la conclusione no allo smembramento del servizio pubblico si poteva tranquillamente fare anche alla conclusione no allo smembramento del servizio privato e quindi nulla sì pochi top
Rione ma vorrebbe dire che non ci siamo capiti io gli stessi argomenti scusa sono un po'provocatorio e gli stessi argomenti ovviamente li ho sentiti dall'altra parte mi volete smembrare voi volete distruggere e poi inopinatamente
Da un certo settore del mondo giornalistico è venuta qualche giorno fa la sentenza
Il testo Boggi è una legge distruttiva
Distruttiva sia della RAI sia della Fininvest fine del discorso fine del discorso certamente non era questa la intenzione
Ma io credo che noi dobbiamo vedere come si possa ricondurre il settore pubblico e il settore privato nell'ambito di corretti criteri
Di tutela del pluralismo e antitrust senza colpire in particolare
Poco questo versante al quale siamo tutti sensibili a cominciare da me senza toccare la funzione insostituibile del servizio pubblico la questione e di vedere come riqualificarla eccome rilanciarla e bisogna peraltro sapere
Che non è una legge che risolve tutto
Ci sono questioni si è parlato da parte di Boggi della scarsa presenza italiana nel mercato della produzione
Ci sono questioni che si risolvono solo attraverso un forte impegno politico e culturale di chi governa e di chi si vede in Parlamento e anche attraverso una mobilitazione politica e culturale
Degli operatori dell'informazione e della comunicazione e di un più ampio sferrato di forze intellettuali e di opinione pubblica qui io vorrei che in modo particolari il servizio pubblico
Pensasse alla irrinunciabile
Funzione
Dell'usare anche le nuove possibilità tecnologiche che si presentano che sono anche si dice possibilità nuove di comunicazione tra leader politici ed elettori non per innescare una spirale perversa di democrazia plebiscitaria
Ma
Tribuni Scano al processo decisionale conoscendo i problemi che sono compressi e che nessuno lo slogan pubblicitario
Tredici taglio può ridurre a un sì o a un no grazie
Ringraziamo il Presidente Napolitano anche a lui augurio di un buon lavoro regola la parola a Francesca Santoro della segreteria confederale della CGIL
Ma anche io come faceva l'onorevole Bogi
Vorrei sottolineare l'importanza ma di questo incontro
Non già perché manchino convegni sulla materia anzi di convegni ce ne sono tanti a mio parere come diceva Boggi oggi più che mai importante realizzare confronti politici
è importante che la politica si riappropri
Di questa materia
Ricercando convergenze
Proprio perché interessi forti molto forti nei fatti in tutta quest'ultima fase hanno finito per prevalere nel dibattito nell'orientamento e io dico nei fatti e io dicono i fatti
Ora noi abbiamo ascoltato sia da a Napolitano che da Boggi lo Stato
Della situazione del dibattito nella nella Commissione e e su questo poi ritornerò a conclusione del mio del mio intervento io voglio invece ripartire dalla questione possano posta al centro della iniziativa cioè terza via tra privatizzazione e liberalizzazione
Devo dire che a differire a differenza del professor Santaniello
Io provo una certa difficoltà
A misurarmi con queste due strade
Perché mi pare che queste due strade non siano alternative
Nel senso che nella nostra impostazione
Ricordo che la CGIL sia dichiarata favorevole alla privatizzazione ovviamente non ad una privatizzazione tout-court
Ad una qualsiasi privatizzazione ma ad una privatizzazione che rispondesse ad alcuni criteri di fondo che in primo luogo sancisse il ruolo dello Stato in settori strategici come quello della comunicazione
Noi abbiamo fatto riferimento alla golden share ma possono esserci anche altri strumenti il punto vero e che deve essere sancito a fronte di una privatizzazione il ruolo dello Stato in settori strategici
Così come così come abbiamo posto con grande forza i limiti e le caratteristiche dell'azionariato così come abbiamo posto con grande forza il problema della tutela delle minoranze
E però tutto questo ma un senso ha un senso se avviene ed è se volete questa una delle condizioni di fondo se avviene in un ambiente liberalizzato
Perché in questo senso non vedo un'alternativa tra privatizzazione e liberalizzazione nel senso che se tutto questo non avvenisse in un ambiente liberalizzato sia per quanto riguarda le reti che per quanto riguarda i servizi nei fatti avremo fatto un bel capolavoro mi fatti avremo fatto un bel capolavoro
Nel senso che al posto di un monopolio privati in di un monopolio pubblico noi avremmo sancito la piena libertà del monopolio privato avremmo sostituito a monopolio pubblico
Il monopolio privato per io non credo che questo sia il senso del processo che tra l'altro in discussione nell'insieme della della comunità della comunità europea
E allora per questo ed io su questo mi soffermerò un po'credo che siano necessarie poche chiare regole senza la presunzione di ingessare un settore che ha invece bisogno di flessibilità e che ha bisogno di tener conto di una evoluzione costante anche molto veloce
E che queste regole a maglie larghe costituiscano gli strumenti i punti di riferimento essenziali
Di un'autorità dica di garanzia che riteniamo debba essere forte autorevole autonoma con poteri forti e quando parlo di poteri forti so che c'è un dibattito e una polemica anche al nostro interno io mi riferisco ad un'autorità che rilasci le concessioni
Che indichi gli standard è che deciderà sulle tariffe per intenderci parlo proprio di un'autorità forte e parlo anche di una autorità specifica che si riferisca all'insieme del settore della comunicazione ovviamente so bene che oggi che oggi i tempi sono diversi
Dobbiamo fare i conti con i fatti e quindi certamente si sta lavorando per un'autorità dei servizi di pubblica utilità e per le auto un'autorità per quanto riguarda il settore dell'emittenza ma io credo che sarebbe davvero profondamente sbagliato
Non andare nella prospettiva e non lavorare per un'autorità di governo dell'insieme del dell'insieme del settore
Ora
Non siamo messi bene non siamo messi bene da questo punto di vista e non siamo messi bene non solo per quanto sta avvenendo
E per quanto è avvenuto nei lavori della commissione del Senato ricordo la proposta Cavazzuti i un certo tipo di autorità debole che gli veniva che gli veniva prefigurata
E non siamo messi bene anche per un dibattito dentro la sinistra per un dibattito dentro da sinistra
Allora io credo e lo il mi soffermo su questo aspetto perché ritengo che questa dell'autorità e della concezione che abbiamo dell'autorità sia uno dei nodi di fondo e su cui sarebbe importante
Registrare delle convergenze un lavoro comune
Non solo tra le forze politiche ma anche tra le organizzazioni tali organizzazioni sindacali ecco io ritengo che l'affermazione spesso strumentale spesso strumentale a volte per carità
In in piena in poi in piena buona fede per cui questo tipo di autorità autonoma forte con poteri forti nei fatti non sarebbe legittimata democraticamente
E quindi nei fatti un'autorità forte non dovrebbe non potrebbe essere messa in condizione di decidere di fare politica quindi si dice l'autorità polizia secondo questo termine tedesco di fare politica di prendere decisioni perché stiamo parlando di un settore fondamentale anche per la democrazia
E bene io ritengo che questi siano davvero argomentazioni strumentali e trova una facile risposta nel senso che questa autorità avrebbe poteri che sono attribuiti dal Parlamento
Il Parlamento avrebbe competenze che sono attribuite da una legge
Parlamento e leggi e che potrebbero revocare competenze modificare modificare in in corso d'opera le competenze della stessa della stessa autorità ecco insomma in buona sostanza io ritengo che queste argomentazioni che nei fatti vedono in un'Authority debole che diventa una sorta di appendice delle attività ministeriali ahimè i fatti
Si sostiene una sorta di mantenuti ma è una posizione a mio parere conservatrice
E che ne hai fatti tende a mantenere le cose così come sono con i poteri attribuiti ai ministeri così come sono e con un'autorità debole debole che nei fatti si detta alcune regole interviene ma non può decidere ma non può decidere tra l'altro tutti sappiamo rispetto alla strumentalità e ritengo ci sia su queste intorno alle argomentazioni sull'authority debole o forte che ad esempio abbia il tutte le amministrazioni di controllo basti pensare alla Banca d'Italia beh non mi pare che la Banca d'Italia
Non eserciti e non faccia politica pensiamo al ruolo della Banca d'Italia per quanto riguarda la politica monetaria di questo di questo di questo Paese
Ora io appunto mi sono soffermata e faccio della questione dell'autorità di garanzia un punto forte della nostra riflessione della nostra proposta politica perché davvero sono convinta che questo sia uno degli snodi interno per un governo davvero moderno e non non mi riferisco a quel modernismo un nuovismo di cui spesso sentiamo parlare ma ad un governo davvero moderno e democratico dell'insieme del sistema della comunicazione del nostro Paese
E credo che è su questa impostazione
Ed è con queste premesse che noi approcciamo il nodo della privatizzazione della liberalizzazione non già come una sorta di far West Ham ma invece con regole e paletti forte e che fanno quindi della privatizzazione della liberalizzazione un processo forte di apertura del mercato e di modernizzazione
Fatemi cenno quando devo
Sei già decine Savona dieci minuti d'accordo
Vado per grossa per grossi schermi nella discussione non è certamente secondario il giudizio che si dà sul processo in atto ma io o meglio su questo non non mi non mi soffermo dico subito che rischiamo di passare da una sorta di ubriacatura trionfalistica rispetto ad un processo multimediale che si sarebbe dovuto realizzare
Nel giro di pochissimo tempo invece ad un pessimismo rispetto al mercato ancora certamente tutto da definire
Che a mio parere è fuori luogo e non ci fa cogliere invece le grandi potenzialità che oramai i nuovi mezzi che ci sono e nei fatti comportano anche rispetto al bisogno delle forze economiche di questo Paese di indirizzarsi verso settori non maturi e nuove ma dicevo
Per andare appunto per grandi per grandi linee che non è certo indifferente quanto si sta muovendo per quanto riguarda stette Telecom nel nel nel settore
Ebbene per noi come organizzazioni sindacali non è semplice dare un giudizio lo voglio dire con grande chiarezza e Anzio mi aspetto maggiore coraggio da parte delle forze politiche
Ed è perché vedete quando un'organizzazione sindacale che tra l'altro fa perno prevalentemente sui lavoratori che ci sono
Ad esempio registra una proposta di ampliamento di Investimenti di ben tredici mila miliardi questa è la proposta stette Telecom in direzione del cablaggio di l'ultimo miglio di dieci medie dieci milioni di famiglie
è certo che per quei lavoratori di quel settore
E non si può che manifestare soddisfazione
E però io credo che questa sia un'impostazione se a questo ci attenessimo miope miope
Intanto perché credo che anche come organizzazioni sindacali dobbiamo fare l'interesse di quei lavoratori a tempi brevi ma anche a tempi lunghi
Ed io credo che l'interesse dell'insieme del sistema Paese non sia ininfluente anche per quei lavoratori
Ed allora se dovesse andare avanti
Questa impostazione mi stette tele con e sul terreno degli investimenti
Per io mi chiedo vale può
Sibili tappe ad altri operatori sul terreno delle infrastrutture sul terreno dei servizi e dei contenuti
Ci potrebbero essere
E allora quale liberalizzazioni guardate io sono molto preoccupata su questo a mio parere dovremmo riflettere a lungo la liberalizzazione davanti
Ed allora noi potremmo trovarci di fronte ad una liberalizzazione con un monopolio guardate non c'è nulla di peggio di una liberalizzazione con un soggetto con un unico operatore monopolista
Vogliamo ragionare
Insieme su queste prospettive allora per stringe noi ovviamente
Ovviamente non solo non demonizziamo stette tele comma anzi riteniamo che in un quadro di liberalizzazione così come avvenuto per il British Telecom la stette si rafforzerebbe
British Telecom è stata rivitalizzata
E quindi le certezze dei lavoratori si sono rafforzati
E ma io sono convinta noi siamo convinti che oggi la sfida nuova la sfida vera sia quella di una privatizzazione e di una liberalizzazione in un quadro di regole certe di regole certe
Ed anche in un quadro di riassetto del sistema televisivo così come si va prefigurando sul terreno del superamento del duopolio di una foto di un forte di forti regole antitrust con un servizio pubblico
Riconfermato Mario orientato
Non mi posso soffermare per mancanza di tempo è certamente con un le i Comuni insieme di soggetti privati ferendo sottolineando anche che nessuno e guai se questo lo facesse un'organizzazione sindacale ha mai inteso demonizzare
Fininvest ma è indubbio che il superamento del duopolio e la riduzione si usò di non essere popolare anche rispetto a ciò che rappresento
Come organizzazione sindacale senza i superamento del duopolio senza l'ingresso in campo di nuovi soggetti che diano spazio e voce
E sostanza anche al rilancio dell'industria culturale di questo Paese penso ai ritardi
Enormi sul terreno per esempio degli audiovisivi premi io credo che in termini sia culturali che occupazionali
Davvero ci troveremmo sul terreno come fanalino di coda di quanto sta avvenendo a livello europeo e nei Paesi industrializzati
Grazie a Francesca Santoro per il prossimo intervento dare la parola la presidente della RAI signora letizia Moratti grazie
Ma io devo dire che sono molto lieta di intervenire a questo dibattito al quale spero di poter dare un contributo canto la mente vuole essere un contributo tecnico
Perché ritengo che questo sia il modo migliore per coniugare responsabilità politica e quindi di chi poi deve legiferare e
Responsabilità di chi deve gestire poco quindi forse portare un punto di vista tecnico con rispetto a un dibattito che deve essere giustamente il dibattito politico
Io vorrei anch'io prendere lo spunto da a la dal titolo di questo convegno la terza via e quale via tra liberalizzazione e mercato ma io credo che
Il servizio pubblico possano essere una risposta alla a alla ricerca di questa terza via voglio ma fare un esempio concreto che fu forse può sembrare distante dal tema che tocchiamo adesso
Però a a mio avviso non lo è nel senso che attiene forse un dibattito più internazionale ma penso che possa essere estremamente attinente non abbiamo partecipato e Mariah è stata insieme a BBC l'unico servizio pubblico che ha partecipato alla Società alla G7 dalla Società dell'informazione
A un un Progetto intergovernativo che ha costituito la base per poi arrivare a un documento che è stato approvato dai governi e che ma è un documento che è un punto fondamentale nella dibattito della creazione di questa società dell'informazione
Io ho visto in quella sede delle spinte fortissime e ovviamente molto legittime molto giustificate verso una totale liberalizzazione
La Società dell'informazione si costruisce attraverso una liberalizzazione completa a ho visto in quel dibattito delle posizioni che facevano prevalere
Comprensibili ma facciano prevalere tutti gli aspetti tecnologici agli aspetti di contenuto quindi agli aspetti del del software
Devo dire che io sono rimasta molto perplessa rispetto a questo a questo dibattito perché io credo che i
Le diseguaglianze che si possono creare all'interno di ogni singolo Paese e tra paese e paese nella costruzione di questa società dell'informazione sono davvero molte quindi il rischio di creare prendi leggi per pochi
E la forte è evidente
All'interno di questo dibattito s'siamo riusciti a fa a introdurre alcuni concetti alcuni elementi che modificavano anche interna rendevano meno evidente questo questo questo rischio
Però basta guardare non voglio annoiarvi con i dati poi vedi fornirò seduta è una cosa che mi può interessare però ci sono delle diseguaglianze puntava sulle Società ovviamente maggiormente industrializzate quelle in via di sviluppo che sono impressionanti cioè parliamo di un computer per ogni dieci abitanti nelle società industrializzate uno ogni tre mila nelle nei paesi in via di sviluppo parliamo di tasso di case passate per il per il telefono di uno punto la uno nei Paesi industrializzati
Settanta in Italia in Germania in Gran Bretagna sessanta in Italia fino arrivare a uno zero qualche cosa dell'India ecco allora
Noi non possiamo non renderci conto di che come veramente centrale nel tema dell'asso della costruzione della società dell'informazione di trovare un equilibrio ho un equilibrio che poi non non deve portare a delle diseguaglianze che sono ma le date dalla difficoltà di accedere alla all'inforca le informazioni allora e e quindi mi riduco al al tema del del dibattito forse più nazionale
La la televisione il suo modo la televisione generalista la televisione attuale nostro sistema attuale televisivo
E est è stato e a mio avviso può essere ancora e in forse in un modo diverso
Un un punto di equilibrio è un o un sistema che ha acconsentito a una crescita culturale del Paese che ha consentito la visibilità alla alle trasformazioni di questo Paese
Per lo ha fatto ed è stato possibile che lo facesse perché è strutturato in in un certo modo perché è una televisione generalista perché è una televisione che va a tutti e in questo il servizio radiotelevisivo pubblico
è stato fondamentale cioè la possibilità di dare diffusione copertura sul territorio quindi di poter fare accedere alle informazioni e quindi poter far formare al al ai cittadini le proprie convinzioni è stato fondamentale
Allora in quello la mia considerazione questa se è vero come è vero che il servizio radiotelevisivo pubblico è stato fondamentale per la crescita culturale del nostro Paese e noi non possiamo pensare che non sia anche nel futuro
Certamente in un modo diverso quindi dovrà accompagnare con modalità diverse le trasformazioni culturali di sociali culturali anche politiche del nostro Paese
Allora si tratta di far sì che il servizio radiotelevisivo pubblico possa assolvere al meglio ai propri compiti
Io non voglio entrare in
Un dibattito che non mi compete però vorrei fare qualche considerazione su le peculiarità del servizio pubblico italiano comparate con quelle del di degli altri paesi europei e poi da qui cercare di sviluppare qualche ragionamento per vedere come meglio può dare risposte positive il servizio pubblico radiotelevisivo italiano
Allora innanzitutto devo dire che il sito IST il servizio pubblico italiano
è un tra nell'ambito dei Paesi europei è sicuramente un modello che può essere preso
Diciamo in considerazione come uno dei modelli vincenti perché per vari motivi innanzitutto perché è in equilibrio in equilibrio economico e secondariamente perché è un in equilibrio economico intendo dire che a un mix di risorse e peraltro vorrei solo ricordare che il servizio pubblico è quello italiana quello che ha il canone più basso rispetto all'Europa quindi non non è un un sul sistema che pesa
Sul sulla sul sistema Paese diciamo in maniera elevata
è un servizio che ha una programmazione che si può configurare come programmazione di servizio quindi di generi di servizio pubblico piuttosto elevata diciamo che i generi che vanno dall'informazione agli sport minori alla produzione culturale produzione culturale nella sua accezione più ampia quindi musica teatro e promozione del cinema è sicuramente un mix diciamo di programmazione ripeto configurabile come programmazione pur di servizio pubblico
Che è intorno a un sessanta per cento quindi sicuramente una programmazione che in linea se non superiore agli altri Paesi europei è un sette è un sistema che è premiato dalla dagli ascolti elimini in assoluto il sistema che ha maggiori ascolti a livello europeo siamo su quarantasei per cento contro la media europea che è del quarantatré
Quindi significa che è un un sistema che in equilibrio questo che cosa consente al al settore radiotelevisivo pubblico consente di di fungere da volano
A industrie importanti culturali del nostro Paese
Consente di fungere da volano alza sistema del prodotto dell'audiovisivo io credo che sia stato giustamente ricordato che noi siamo un Paese che acquista ma fortemente da altri mercati ecco noi siamo invertendo questa tendenza quindi rispetta una prevalenza di acquisti stiamo sì seppure con fatica perché non si altera l'equilibrio da in via in poco tempo però arriveremo nella novantacinque novantasei era vere
Un sessanta per cento di produzione nazionale rispetto alla a acquisto internazionale quindi questo ruolo di volano alle industrie culturali del nostro Paese io credo che sia un ruolo importante è un modo nuovo a un modo diverso
è un modo forse più moderno però modo di essere servizio pubblico al servizio delle industrie del proprio Paese ecco io verso un voglio solo citare un esempio il sostegno che il il diciamo il sistema Paese quindi il il governo dà al al cinema italiano cinque quaranta miliardi
Il sistema radiotelevisivo italiano né da cinquanta quindi in siamo sosteniamo il il cinema in in maniera addirittura maggiore di quanto non sia sostenuto dal governo è poco non è ancora molto
Noi vorremmo incrementare ulteriormente questo sostegno
Alle in alla nostra industria la nostra cultura è ovvio gli indubbio che in nel momento in cui ci dovesse essere un ridimensionamento del del del sistema radiotelevisivo pubblico
Quelle risorse che sono necessarie per poter investire in a nella propone la produzione nella nella nella valorizzazione della nostra cultura della nel senso più ampio sarebbero molto più difficili ecco quindi io credo che questo sia un punto importante è un punto importante perché se non lo facciamo noi se non lo fa servizio pubblico non si capisce chi chicchi d'altro possa farlo quindi io penso che il il volano che il il servizio pubblico può svolgere in questo sì in questo settore sia fondamentale ecco non non vedo chi da altro posso svolgere questi ruoli questi compiti
Detto questo forse qualche altra considerazione e non è una considerazione vuole essere critica nel modo più assoluto io sono lieta verrà sentito che la piattaforma della proposta della quale si sta discutendo in Parlamento sull'assetto del sistema radiotelevisivo è una piattaforma quindi e che verrà vista con prudenza quindi credo che questo risponda alla al al desiderio di andare verso un un riassetto di sistema che tenga conto della necessità di una fase di transizione che tenga conto della necessità di adeguare il sistema ma senza distruggere il per quanto di positivo nel nel sistema cioè ecco quindi detto questo io mi limito a ricordare che nella nell'ipotesi di proposta i compiti che vengono dati al servizio radiotelevisivo pubblico sono tutti i compiti attuali quindi la l'obbligo come giusto di svolgere di informazione in modo completo in modo equilibrato
L'obbligo di tutelare le minoranze l'obbligo di accompagnare la crescita culturale nazionale locale ed europea
L'obbligo di servire gli italiani all'estero quindi tutti i compiti che il servizio pubblico svolge oggi allora attenzione perché se c'è dovesse esserci un ridimensionamento del servizio pubblico
Questi compiti di servizio pubblico non sarebbe in grado di svolgete in questo momento
Riesce a svolgere questi compiti perché attraverso un mix di risorse che sono canone e pubblicità riesce a spalmare costi ingenti
Nell'ambito delle delle tre reti e quindi riesce attraverso o questa questo mix di di canone e pubblicità
A far fronte a tutti i compiti ai quali è chiamato ecco allora ci sono nel Progetto alcune criticità che io vorrei solo portare in evidenza ripeto solo come momento di riflessione
Una crescita di criticità è data da questi ipotesi di una rete tematica culturale attenzione a non copiare dei modelli perdenti in Francia in Germania esiste arte zero tre per cento in in Francia zero nove in Germania allora forse vale la pena di il pensare che ci sono dei modi diversi di fare cultura e probabilmente molto più efficace fare cultura all'interno di un sistema radiotelevisivo mischiando la cultura con l'intrattenimento perché in questo modo si raggiunge un pubblico molto più ampio molto più vasto che non fa che non detti Zandonà cultura quindi questa è io la vedo come una criticità
Una seconda criticità
Il tema delle diciamo della da Rete federata è giusto accompagnare un processo di di immagini migliore e maggiore attenzione alle problematiche locali
Però io in questo vedo due criticità la prima criticità e quella di in qualche modo di sovrapporci a quella che è già l'offerta locale quindi questo è un tema che credo che sia doveroso porre all'attenzione un secondo problema che io vedo è quello di verificare le compatibilità con i costi anche qui cito due esempi Francia e Germania in Francia fossero a programma tre ore regionali e il resto del palinsesto nazionale queste tre ore regionali costano quattrocento miliardi
In Germania ARD programma ha un palinsesto che completamente a regionale costa due mila quattrocento miliardi allora attenzione che e nell'ambito di questa diciamo rivisitazione del del dell'assetto del sistema pubblico si verificano anche le compatibilità economiche quindi non ci si indirizzi in un su una strada che poi porta pesante deficit che poi tutto sommato dovrà essere ripianato dal dai cittadini che pagano il canone
Oppure dallo Stato perché non credo che questo sia giusto a ecco illa terzo punto è quello della diciamo delle nuove Offerte io credo che il servizio radiotelevisivo pubblico posso svolge un ruolo importantissimo anche sul fronte delle nuove tecnologie quindi satellite primo e cavo dopo perché ha una library importante perché ha un patrimonio importante perché può a svolgere attraverso Rolle da reti tematiche
E e attraverso un contenuto che deve essere evidentemente un contenuto di servizio pubblico un ruolo importante nella salvaguardia nello sviluppo della cultura del nostro Paese
Ci sono due stiamo pensando ad esempio una rete musicale ecco questa rete musicale sei fatta da servizio pubblico è chiaro che può potrà privilegiare gli aspetti della musica italiana della musica nazionale ecco non è una logica commerciale è una logica di altro tipo ecco quindi io credo che anche in questo debba essere questo debba essere visto come un elemento da prendere in considerazione da tenere in considerazione nel consentire al servizio radiotelevisivo pubblico di operare anche nel campo delle nuove tecnologie perché la logica con la quale lo farà sarà una logica diverso da quella commerciale e proprio per questo potrà svolge una funzione che è una funzione difesa di alcuni valori che indubbiamente è è positivo è opportuno tenere in considerazione
Ecco io non non vorrei aggiungere altro se non e con lui il il l'assoluta la convinzione che il il sistema radiotelevisivo pubblico debba continuare a essere visto come centrale questa non è una difesa del servizio pubblico è una difesa della missione del servizio pubblico deve sicuramente interpretare tutte le istanze e anche in questo senso una una particolare attenzione perché un servizio pubblico ridotto evidentemente da meno visibilità meno spazio anche ai problemi di informazione ai problemi di approfondimento ai problemi di proposte politiche quindi un servizio radiotelevisivo che si riduce da meno opportunità tutti da meno opportunità ai settori industriali da meno in opportunità i settori culturali da meno opportunità Ice anche al mondo politico ecco io poi concludo
Una rete che sia una rete commerciale non non non non penso che sia come dire
Ipotizzabile in un in un panorama che in tutta Europa comunque vede i servizi radiotelevisivi pubblici come fonda punto fondamentale nel nello sviluppo della del del del settore ecco
Io vi ringrazio anche moltissimo concludo qua grazie
Una
Avranno
Grazie
Si figuri Bongiorno
Darei la parola al responsabile per l'informazione del partito democratico della sinistra Vincenzo vita
Sì
Sì
Ma io intanto volevo complimentarmi con Rifondazione Comunista perché ha promosso un'iniziativa molto attuale anche
Molto rilevante credo che Rifondazione Comunista all'interno dello schieramento politico italiano e anche all'interno dell'aria del centrosinistra possedeva rivestire
Un ruolo
Importante e significativo
Mi pare anche che i temi di questo nostro dibattito dico nostro perché è un tema che ormai stiamo dibattendo in tanti e da tempo
Sì è essenziale sia per le costellazioni condivisibili che faceva nell'introduzione alla sua prima parte Sergio Bellucci il mutamento di epoca la rivoluzione multimediale
Il mutamento profondo anche dello stesso concetto di comunicazione di massa
L'integrazione aggiungerei differenziata probabilmente conflittuale tra tv computer telefono
Che contraddistinguerà i prossimi anni non vi è dubbio che ha un'analisi attenta e non di maniera
Pongo un problema al dibattito che voi state conducendo
Se è vero che vanno messi in questione alcuni vecchi principi cari alla cultura liberaldemocratica il concetto di autonomia il generico concetto di professionalità
Che oggi non reggono rispetto alla spinta multimediale alla spinta l'integrazione globale
Anche alcuni concetti cari a tutti noi alla sinistra per come l'abbiamo conosciuta vanno profondamente ridisegnati riconsiderati
Devo anche dirvi che in questo
Pongo più che una critica un problema
Ha ancora senso parlare con gli stessi archetipi di concetti come Stato e Mercato pubblico e privato io credo di no
Non solo ricette facili quelle
Da dare al nostro dibattito però guardate ogniqualvolta Bellucci ricordava qualche passaggio ogni qual volta la sinistra si attarda nella difesa di alcuni vecchi concetti
Che un po'pigramente possono sembrare rassicuranti nel proprio modo di vedere la realtà
E più si preparano le sconfitte
Quanto più invece si ha il coraggio di ammettere io sono perché lo si ammetta
Che le nostre lenti di ingrandimento oggi sono scoccate
Vanno ridefinite
La ricerca deve essere attenta
Deve essere ambiziosa nello stesso tempo modesta nello spirito
Forse più avvicineremo la sinistra finalmente a quella genuina capacità di utilizzare la comunicazione di massa non più come un luogo esterno nemico amico strumentalmente ma come una parte di sé
Cosa che purtroppo ancora non sa fare
Non provati oppongo
Che riguarda anche una contraddizione politica che oggi noi abbiamo tra
Una parte della dello schieramento democratico che rincorre con molto semplicismo
Una chimera liberista che non c'è
E un'altra che rischierà la tentazione di rincorrere un'altra chimera che non c'è
E cioè
Un'idea di Stato nella comunicazione che non può più essere idee che non c'è più quello stato non c'è più quella comunicazione cambiato il terreno di gioco
Credo quindi importante ridefinire una cultura politica su questi temi in urgente
è importante ibridare alcuni concetti con le pratiche reali le esperienze avere quindi un coraggio politico culturale
E morale
Che è indispensabile per non andare incontro ad altre sconfitte io ricordo quando
Qualche anno fa
Si fece un tragico errore
Non avere previsto e nemmeno avere letto quando ormai già visibile
L'ascesa del settore privato nella televisione
L'avere sottovalutato questo processo rincorrendo un'improbabile difesa del servizio pubblico così come
Quella cosa che può abbiamo chiamato anche lottizzazione
Ha portato poi il settore privato a non essere
Una buona il duttile evoluzione della comunicazione come fu all'origine le esperienze delle radio e delle tv locali come dovrebbe e potrebbe essere tuttora
Ma essere un settore iper concentrato senza regole va ricordato Giorgio Napolitano un intervento che ho trovato molto apprezzabile per tanti versi
Quando ha ha fatto riferimento a un processo di concentrazione che c'è cascato addosso e di fronte al quale oggi come ha dimostrato i referendum che possiamo rimuovere ma non dimenticare
Ci hanno rivelato quanto sia difficile superare credo quindi indispensabile muoversi con su delle linee che
Parzialmente in gran parte anzi coincidono con le cose che ho sentito qui nell'introduzione
In particolare la valorizzazione della
Bene capacità di cittadinanza anche nel campo della comunicazione i diritti delle persone superando la pure individualizzazione del consumo la riconsiderazione profonda dei modelli produttivi mi pare che l'abbia riconosciuto tra le righe anche la presidente della RAI letizia
Moratti
Nella sinistra c'è una un'antica abitudine come sanno compagni compagnie qui cioè di autocritica si sempre quando anche con un po'di prezzo nella parte invece non di sinistra non c'è mai
E credo per esempio alcune affermazioni di queste ultime non è la prima volta che ha sentito la signora Moratti
Stare in quest'ultima fase de le affermazioni fatte da presenta e la RAI
Alcune condivisibili per esempio sul prova della produzione italiana nel campo divisivo dovrebbero essere accompagnate anche da una doverosa autocritica per quello che non ha fatto
Questo consiglio di amministrazione
E per il vulnus politico dentro il quale si è iscritto
Tant'è che non va affatto considerata marginale
Quindi io rilancio della produzione audiovisiva in Italia in Europa è un grande tema della sinistra
Facciamo di più tutti
La creazione del mercato che non c'è meglio dei mercati che non possono essere la pura soggezione a un attuale non mercato attraverso regole uno stato non interventista nel senso classico ma capace di essere presente
Come sistema di regolazione un po'un privato plurale e in concorrenza e aggiungo anche un pubblico che non sia solo statale
Questo è un altro grande concetto che poi deve guidare un ripensamento della sinistra sul rapporto pubblico privato
Una battaglia generale contro i monopoli
Governanti processo di internazionalizzazione incentivando anche attraverso misure adeguate la fiction italiana penso per esempio a un tema come quello di Cinecittà che troverei opportuno citare all'interno di questo contesto
La valorizzazione del locale
Dell'emittenza locale dell'editoria locale da non considerare uno spazio residuale ma piuttosto uno dei due corpi dello sviluppo futuro globalizzazione locale sono i due grandi trend dell'evoluzione moderna nei sistemi comunicativi qualcuno ha coniato già il cattivo termine bloccarlo ma per dare no stato coniato termine Glocal
Per dare però questi due
Nel passaggio dal concetto di servizio pubblico sto per avviarne chiude a quello di servizio universale che lo integra e lo supera e qui pongo un altro elemento di distanza non abissale affatto ma di differenza punto di vista che ho sentito esprimere qui
Il concetto di servizio universale proprio perché supera in qualche maniera il vecchio concetto di servizio pubblico come coincidente a un'azienda
O a più aziende
Ce li dica non andare verso una generica privatizzazione come quella persino ideologicamente agitata sulla stette e io sono contrario o come quella che potrebbe essere agitata altrettanti ideologicamente sulla RAI io sarei altrettanto e ancor più contrario
Significa considerare il concetto di servizio universale che esiste appunto un pubblico che non può essere non deve essere solamente statale ma ancor più un concetto chiaro io credo per un ripensamento
Attivo delle linee della sinistra e cioè che
Il concetto di servizio universale è un concetto trasversale pubblica o privata che sia la formula societaria di un'azienda
E questo credo che sia un grande problema il passaggio da un'idea di pubblico cui incidente con una struttura aziendale un apparato aziendale a un concetto chiaro dello sviluppo
Credo sia persino più impegnativo di una difesa in questo caso di un duopolio RAI Fininvest
C'è un grande tema la sollevato Francesco Santoro che riguarda la sindacalizzazione non corporativa degli addetti alla comunicazione c'è un'altra questione
Io credo vada considerata anche nella nostra battaglia democratica l'organizzazione del consumo in termini critici
è stato detto nell'introduzione in termini generali io credo che sia un problema operativo un consumerismo democratico nel campo della comunicazione c'è il grande tema della scuola della formazione degli Sala
Persone compagni molto più esperti di me grande tema dell'alfabetizzazione elettronica
Informatica la revisione di alcuni istituti formativi classici
Ecco
Proprio per questo
Sento quanto sia importante
Ricominciare a pensare in grande
Sui temi della comunicazione
Non dividendoci tra una visione astratta
Cioè del pensiero liberale un altrettanto visione astratta
Del pensiero socialisti
Più classico cioè da fare molto per ricostruire una sinistra in questo caso
Per fare questo e fino all'ultimo punto di questo mio spero non inutile intervento
Bisogna uscire dallo stallo di oggi
Facciamo presto guarda io sono molto d'accordo con Giorgio Bogi
Il lavoro della commissione speciale della Camera è un lavoro importante che deve andare avanti
Evitando l'ostruzionismo
Delle forze del Polo quella libertà così
Il testo Bogi è un testo da prendere io credo correttamente come base di parte
Fare di meglio
Il problema che quel testo è nato in una contingenza politica particolare
Se il testo non fosse stato così asciutto così bello e diciamo la verità anche un po'mediato tra i vari spezzoni di questa per fortuna grande coalizione non avrebbe visto la luce e oggi esisterebbe solo il testo doti
Fatto certamente con dovizia e cura negli uffici legali io suppongo della Fininvest senza offesa per nessuno certamente non per questi ultimi che un testo però che non aiuta il dibattito e soprattutto non aiuta
Il raggiungimento di quel compromesso positivo
Sottolineo compromesso positivo che oggi dovremmo raggiungere per chiudere la querelle io non cito i film in questo caso se ne potrebbero citare due Lecce ma il conte da gli anni italiani proprio dove non c'era un film italiano da citare mi scoccia
Il Congo quella querelle a quella che era nel
Ormai defatigante sul vecchio sistema della comunicazione vicino a chiudere con un ripeto un intelligente compromesso in cui si saldi l'essenziale della battaglia Inter antitrust
Per andare finalmente a sfidarsi tra centrodestra e centrosinistra sui modelli di sviluppo futuro sulla nuova televisione sulla nuova radio
Sul sistema integrato della comunicazione che integrato è e sarà ancorché si debba comincia ammonito Napolitano ridurre di un po'lo sfondo tematico per raggiungere un risultato operativo in questi giorni
Ma sapendo però che si tratta di una cosa molto più impegnativa
E culturalmente molto più forte credo quindi vada verso un punto fine con una battaglia politica non è una trattativa come talvolta si usa dire non è un negoziato compromissorio nel senso banale del termine è un punto chiave di passaggio di questa battaglia a cui tutti dobbiamo cooperare come io credo Boggi la dovette oppure rafforzare questo punto che con rifondazione comunista si possa trovare un'intesa su quel testo non nel senso del suo contenuto
Diciamo compiuto ma nel senso del suo essere il punto di avvio dalla discussione con una nordiche giorno un atto impegnativo che ponga il problema che è stato posto qui che io peraltro in gran parte condivido e cioè che il ruolo del servizio pubblico non solo non può essere ridotto nel senso non tanto del numero dei veti quanto nella nell'evoluzione del sistema ma va considerato un principio che in un sistema misto pubblico-privato vi deve essere nel pubblico ovviamente va da sé
Una buona maggioranza pubblica aggiungo anche che il referendum la vittoria del referendum sulla cosiddetta privatizzazione non può essere letto
A meno che proprio in onda del referendum delle letture assolutamente forzosa non può essere letto come un inno alla privatizzazione ma bensì più correttamente questo è quanto per parte nostra si vuole intendere come il recepimento
Di un'indicazione
La RAI anche la RAI deve essere riformata profondamente non ci possono essere tabù
Il privato non è un tabù ma nel campo del servizio pubblico non può diventare come dire farò dello sviluppo del della componente punto pubblica
Nel sistema dei media lo dico con molta franchezza
E comunque rispetto per la lega
Che ha promosso a suo tempo quel referendum ma credo d'aver capito in corso d'opera che quella stessa formulazione iniziale
E lo dice chi poi appoggiato quel referendum forse riletta alla luce del tempo in cui poi si è collocata nel voto forse poteva essere più attenta a non dare luogo a un equivoco
Credo che sia importante dirlo anche per favorire la conclusione ripeto positiva di questa fase
Non è certo una una cosa se invece uno scontro vero però da cogliere e affrontare per quello che e ho chiuso volevo fare una proposta operativa che riguarda non solamente la sinistra e neanche solo il centrosinistra riguarda il Paese
A questo punto della vicenda comunicativa nel sistema nella sua devoluto i suoi modelli diciamo evoluti
è importante
Che anche l'Italia faccia quanto hanno fatto altri Paesi penso in questo caso la Gran Bretagna pure nella lunghissimo ormai vigenza dei governi conservatori cioè la chiamerei perché in altri Paesi poco si chiama ovviamente in modo diverso la chiamerà in Italia una conferenza nazionale sulla multimedialità
Che mette insieme operatori Soggetti
Che ponga per esempio il problema del superamento dei monopoli a partire da quello della STET delle con senza però immaginare un astratto e immediato liberismo del sistema cioè un governo
Di una transizione non semplice accompagnata da progetti impegnativi
In primis la liberalizzazione e la costruzione dell'autorità come è stato ricordato qui sul sistema ma che diventi un punto di riferimento per i professionisti lavoratori lavoratrici del sistema questo mi pare un un argomento da
Considerare una conferenza nazionale ripeto sulla multimedialità che abbia questa ambizione
L'ambizione più ravvicinata davvero e chiudo proprio su questo
Vincere questa battaglia per la sua parte più immediata
Cioè riuscire a riaprire il caso delle comunicazioni
Non considerarlo chiuso frettolosamente dopo i referendum per fare questo ci vuole rispetto grande e straordinario impegno della volontà per parte nostra con tutti i limiti cioè mi pare che in questo come in uso nell'agenda anche interessanti punti di confronto fra
Grazie a Vincenzo vita
Puntuale se anche nel suo intervento io
Si sente e adesso la parola Petrassi mentalmente all'onorevole Maran
Gli interventi che mi hanno preceduto su interventi che alla fine possono essere visti in una logica segmentata separato della RAI
Si è parlato delle nuove tecnologie se parlate di cablatura Zanone Poma ha parlato del problema del satellite
La presidente Moratti ha detto relativo federale non serve perché costa
L'onorevole Vito ha detto dobbiamo trovare un nuovo sistema che riguardi la RAI e che vada a un sistema semipresidenziale ma mantenendo atto l'importanza del servizio pubblico
Tutti questi aspetti potrebbero sembrare
Frammentati uno verso l'altro e invece no c'è una cosa che riunisce
Anzi due per l'esattezza
Una somma il technology ed altre sulle risorse economiche
Perché si può chiamare come si vuole
Ma la democrazia
Non nasce da un'authority garantisca tra pari condizioni di accesso al mezzo
La democrazia nasce nel controllo del mezzo
E quindi il problema di fondo è non crearsi una par condicio come intendiamo noi nel dire controlliamo quanto viene utilizzato sul mezzo ma come viene posto in Germania che l'Antitrust che è il equilibrio del possesso del mezzo
Quindi questo cosa vuol dire che noi dobbiamo modificare la visione
Tra un principio liberalizzazione privatizzazione
Noi siamo favorevoli alla liberalizzazione e la privatizzazione a una condizione alle regole
Le regole sono fondamentali per garantire che il passaggio dal monopolio pubblico non diventi un monopolio privato io onestamente tra un monopolio pubblico Prisco monopolio è un po'monopolio privato preferisco quello pubblico ho più paura del monopolio privato
E non voglio che oggi da stette diventi succube di quello che può essere l'acquirente immediato Mediobanca o qualcuno oppure gli stranieri
Non voglio fare nazionalista
Però non abbiamo risorse e non siamo un Paese che è in grado di poter sviluppare al proprio economia con materie prime noi dobbiamo tenere atto che una delle prime forza
Di sviluppo del Paese
Sono le tecnologie era multimedialità
E tutto quello che viene allegarsi in questo sistema non possiamo permettere questo patrocinio in mano non vuol dire quindi la difesa a oltranza persiste
Vuol dire riconosce l'importanza che vi sia un controllo nazionale con quindi con una foto tolti certamente privato ma certamente in grado di garantire la distinzione io dico tra Aldo e soffre perché dobbiamo distinguere la cablatura quindi la tecnologia dei servizi metro oggi invece e tutto insieme sia che l'aspetto sia che Telecom farsi della cablatura che se il servizio allora bisogna distinguere questo primo principio dell'Antitrust
Però lì tenendo conto che quello che è la tecnologia deve essere fortemente collocato sul mercato nazionale in che modo con public company con noccioli duri ma garantiti tacche principio noto
L'onorevole Napolitano ha detto
Ci vogliono due torce una che controlla l'informazione è uno che contro perché così no non siamo poco negli Stati Uniti l'Authority è unica
Nei grandi Paesi a sviluppo l'Authority e uno solo noi ci vogliamo inventare o ci siamo inventati la posizione del garante
Ho dell'otto ce la vogliamo inventare una logica che noi riteniamo che il problema di fondo sia sempre quello dell'accesso
Li diamo una logica di vedere i tabulati che arrivano da Pavia ci dicono tre minuti lauti Rifondazione la lega avuto quattro minuti e mezzo la la Forza Italia avuto dodici minuti ed è questa la consideriamo democrazia
La consideriamo tale perché restiamo legati al principio dell'accesso un mezzo
Non tenendo conto invece che prendi fonda lo sviluppo del Paese del sistema
Allora sistema dove lo porti via
Lo possiamo costruire soltanto se vediamo
Un sistema nella quale sia garantito la concorrenza
Ma la concorrenza l'accredito il monopolio pubblico fanno trasformando monopoli privati
Quindi o che hanno una cablatura parlando sempre tecnologie poi parliamo invece per software che non sia generica in tutto il Paese
Senatore Benedetti ha fatto un progetto interessante del gatto nel sistema inglese avrà alle isole nella quale si era garantire che l'aria ricca chi fa un'area chiamiamoli seria faccio un'area di sedici perché questi momento
Telefono stacca blando
E quando dice che novantotto avrà fatto i dieci milioni di utenti è vero e sono convinto che sanno tutti i dieci milioni di utenti ritti
Ci sarà Lombardia ci sarà sicuramente il vento muove le intere Emilia Lazio Io sono federalista sono la lega nord però dico altro non mi va bene che leali che potrebbero proprio con questo sistema
Cambiare la propria capacità produttiva sociale e culturale restino ancora succubi
Di una mancanza di stile
E allora dobbiamo vedere in che modo sviluppare questo sistema e sistema inglese ha un vantaggio che attuabile attuabile nella norma delle cosette isole
Allora quindi entrammo vedete in una logica che partendo dal sistema tecnologico richiamo un sistema politico che quello federale
Ma sistema federale com'è che si può nel problema stesso della distinzione della capacità produttiva e di consumo delle singole armi perché il federalismo è legata a questi principi non è una spedizione generica soltanto politica
Legata all'aspetto economico sociale e di sviluppo
Perché se non avessimo avuto un Paese che era in grado di avere uno sviluppo totale non saremmo qui a parlare di federalismo staremo soltanto dire unitaria fede federale nella logica europea
Ma la mancanza di capacità di sviluppo uniforme porta a quella che è una distinzione volente o nolente per l'aspetto culturale ed economico
E allora il sistema di cablatura quindi dette come oggi è fondamentale
Per poter arrivare a un dato di servizio in grado di essere concorrenziale ma bisogna distinguere largo posso questo è il dato fondamentale
Se si lascia in mano a chi Kabila l'apposita di anche riutilizzarla proprio principio al di là che è logico che lascio libera tariffario eccesso libera concorrenza di accesso quello che volete ma è logico che il momento spesso che lo utilizzai
Primario chi arriva per secondo per terzo non li hai già in grado di essere concorrenti su Mosca
Si è parlato
Di quello che deve essere i nuovi sistemi io ho sempre dichiarato una cosa
Che la legge Mammì è stato una grande disgrazie per questo Paese
Ma non soltanto perché ha dato tre reti a Berlusconi perché ha mantenuto la RAI in quella situazione ma perché ha bloccato lo sviluppo delle tecnologie del Paese né logica dei posti di lavoro
è inutile che ripetiamo quello che dice il libro bianco di grano Lieberman in merito ai milioni di posti di lavoro in Europa
Lui l'ha dichiarato
Noi possiamo dire che in Italia possono esser quattrocento cinquecento mila soltanto non lo sviluppo di questo sistema
Ma noi dobbiamo dim non dimenticare che lo sviluppo del sistema multimediale in grado di ridurre del dieci quindici per cento i costi d'azienda e quindi rendere concorrenziale nostre aziende dell'Europeo perché oggi noi abbiamo un costo eccessivo ma sapete dove non alla manodopera ma nello Stato
Nello costo di gestione delle aziende nella burocrazia
Nei tempi operativi in cui un'azienda deve costruire un certo prodotto
è lì che noi dobbiamo con questo sistema di tecnologia andare a ridurre questa qualità e quindi aumentare la capacità delle aziende rendere competitivi sul mercato e quindi quando parliamo di multimedialità quando parliamo di interattività parliamo di mercato del lavoro
Non si parla solo di identità politica fra una destra o sinistra si parla del sistema Paese
E allora quindi dobbiamo vedere in questa logica
Ne ha logica che riguarda nuovi servizi che riguarda nuovi posti di lavoro che riguarda però una divisione in grado di garantire la concorre io sono un liberista e quindi voglio la concorrenza
Ma non sono per la concorrenza senza regole
Poche parole non solo per un mercato che non sia in grado di garantire una concorrenza vera
E per far questo ci vuole un motore che unica
La doppia Authority tra il sistema di formazione eletto Kluge sarebbe soltanto ancora una volta la soluto a concessione ai grandi monopoli del controllo delle infrastrutture
Perché in questo modo saranno sempre loro a controllare
E invece bisogna che questi due binari insieme diventi un binario unico
Si è parlato di RAI
Gente Moratti ha detto costa troppo trancia corto quattrocento miliardi Germania costa otto la domanda da porsi era ma quanto costa oggi quello che la RAI per vedere quello che vediamo
Quanto costa oggi la RAI al di là dei pareggi dei conti
Al di là di quello che è stato nella storia il danno che ha fatto culturale e sociale
Qual è il ruolo del servizio pubblico
Con servizio pubblico adesso è forse la fiction deve essere forse l'intrattenimento
Perse forse bucce di banana no perché prova di fondo è da capire che cosa sia il servizio pubblico
Qua si parla di scena quando fa comodo dire che siano tanti ascolti
Si parla di fatturato quando si sa benissimo che il fatturato legato all'usciere all'Auditel quindi vuol dire che non è legato l'informazione non è legato alla cultura perché quando si parla di cultura quando si paghi formazione si sa che non si parli cioè si sa che si parla di debiti che non si parla di ricchezza
Però sia dopo il tutto l'insieme a dire facciamo il telegiornale ci rende un tot
E noi siamo bravi a pareggiare i conti balla non è vero perché non è con informazioni non è con i servizi culturali che fai ascolti quindi venti risorse e sia in grado di pareggiare i conti lo fai con le altre trasmissioni allora forse servizio pubblico
Se è un'azienda su un mercato concorrenziale con le altre emittenti normale
E allora noi abbiam fatto percorrendo su questo dicendo noi questo servizio pubblico non lo vogliamo me questa RAI non l'accettiamo
Ma adesso che abbiamo vinto referendum noi vogliamo fosse stringe il servizio pubblico no noi vogliamo servizio pubblico non vogliamo quest'area
Questa è la distinzione di fondo nel progetto Boggi che adesso viene un attimino poco valutato perché e asciutto io mi permetterò dette come ci abitano venti giorni fa occhio
Perché il progetto abbia presentato adesso è bello corposo leggibile chiaro adesso rischia di fare un progetto talmente ristretto asciutto
Sintetico che logicamente sarà un progetto imitativo in partenza e quindi l'attaccato tutti morti è andato come doveva andare magicamente
Forza Italia arrivato con le sue sessanta pagine dimostrando che è quello un progetto asciutto sulle non in grado di rispondere a esigenze di mercato
Autogol di chi non vuole capire che quando si tratta si tratta
Non solo con la dialettica ma anche con lo scontro politico anche andandoci contare anche dire chiaro e tondo che non si può sempre trattare ma si deve anche arrivare a un punto tale in cui si dice le ragioni del sistema sono tali che non possono essere ragione di chi le pone allora Gica puramente privata
Nella commissione Napolitano oggi stiamo se stando assistendo allo spettacolo
Lo spettacolo dove si ha di fronte
Non un centro destra contro un centrosinistra
Ma siamo di fronte a chi vuole cambiare qualcosa a chi non vuole cambiare nulla lo sapete chi vuole cambiare nulla il partito RAI Fininvest perché con la proposta di Dotti tre reti RAI tre reti Fininvest noi avremo che gli interni RAI Sarmi prima le anche la Fininvest
Perché diranno siamo a posto il posto di lavoro assicurato nessuno ci licenzia
E quello che dovevo lettera mamma ottenere abbiamo tenuto
Rete federale non se ne parla perché questo potrebbe creare mancanza di controllo sul territorio
E quindi di fatto possiamo arrivare un principio fondamentale lei locali hanno fatto in modo di copiare quello che io avevamo scritto nel che io ho scritto nel progetto voci danno ricopiato quindi anche i quali sono contenti cari miei fino al novantotto non si toccano
Allora qui bisogna avere il coraggio di dirlo
Io lo che se così resta il sistema
Non nasce nel terzo e nel quarto un quinto primo dei locali sono morti
Questo secondo mettere bene in testa che se penso di accontentarsi delle briciole se penso semplicemente di poter avere da Positano di avere un minimo di risorse o o non l'ho detto un terzo delle frequenze perché in questo modo sono equilibrate rispetto al morti perché col cavolo qualche frattura cioè per massacrati
Perché non sono in grado di potesse concorrenziali su quello che la cosa fondamentale
Non passi vedere quando io risolverlo al di quel problema politicamente ma cosa ha mandato in onda dove prendete le risorse pubblicitarie se non avete il mercato che sia in grado di necessario nella logica dell'Antitrust sulle risorse nessuna parte
Perché il grande
Accordo RAI Fininvest è questo
Non rompete le scatole noi dobbiamo restare con questo sistema e fare in modo che non vorrei davanti su altri punti ma ritengo che ci siano altri capi d'interventi anche più importante interessante grazie
Grazie all'onorevole nano ci siamo avviando alla conclusione del convegno ci sono altri due interventi prima nelle conclusioni del segretario del Partito della Rifondazione Comunista Fausto Bertinotti
E subito la parola al dottor Federico Fazzuoli direttore di rete TMC grazie
Allora io visto l'ora
Parlerò pochissimo volevo intanto ringraziare per l'invito e portare il saluto di Telemontecarlo al convegno e poi fare un augurio
Al convegno voi avete scritto una terza via ecco speriamo che non segua le sorti del terzo polo
Che se ne parla se ne parla non arriva mai noi oramai non lo chiamiamo più credo che sia negli ultimi nell'ultimo anno la prima volta che uso questo termine perché pensiamo che porterà anche un po'iella
Che cosa cioè ha detto Boggi l'ha ripetuto Napolitano bene andiamo sempre in giro facciamo gli stessi discorsi tanti convegni le stesse cose mentre chi opera in
In prima linea tutti i giorni stalli aspetta sempre un qualche cosa che non arriva mai e alla fine si accorge di essere non dico abbandonato ma probabilmente non considerato tra le ipotesi irreali con cui si vede un sistema futuro io vorrei ricordare per esempio che Telemontecarlo dal mille novecentonovanta dalla legge Mammì aspettare le frequenze chi lo deve dare frequenze le frequenze deve dare il ministero delle Poste
Quali governi ci sono stati nel mille novecentonovanta ad oggi cesti sono stati i governi della Prima Repubblica c'è stato il governo primo governo Berlusconi della Seconda Repubblica c'è stato il governo Dini
Prima come tecnico puro coi commette al governo tecnico appoggiato da una maggioranza politica o semi politica
Ecco le di frequenze non se n'è mai parlato ministero delle Poste non ha fatto il piano non ha dato le frequenze e voi sapete che per una televisione non avere frequenze come dire fai un lavoro però le finestre sono chiuse e nessuno li può vedere e fra l'altro noi per produrre spendiamo esattamente le stesse risorse
Come se dovessimo andare in tutto il territorio voi pensate una l'industria produce
Le scarpe ecco produrrà le scarpe per quanto il mercato è in grado di di recepirne si è un'industria che prevede di venderle soltanto in quattro regioni produrrà le scarpe per le quattro regioni Manni non produrrà le scarpe per le ventuno regioni
E poi se le tiene lì perché lì non gli permetteranno di venderli quella che siamo in questa condizione
E quindi abbiamo degli editori che fino a oggi ci hanno rimesso qualche decina di miliardi l'anno
Ma non è così che si può pensare di risolvere di fare il terzo polo non è così che si può pensare
Di fare concorrenza alla RAI e la Fininvest perché si può parlare quanto si vuole ma la concorrenza si fa nel mercato un giorno per giorno la fanno gli uomini della pubblicità che vanno a raccogliere i soldi la fanno
I giornalisti che fanno informazione che vanno con le loro truppe a seguire gli avvenimenti della realtà italiana e se una dieci troppo messe seguirà dieci avvenimenti e farà un telegiornale con tante immagini se uno di truppa ne ha cinque farà esattamente un telegiornale che aspetta Doni sembra più debole perché avrà meno immagini seguirà meno avvenimenti
Se una Rete a tanti soldi compra un film da un miliardo e l'altra comperiamo fin da cinquanta da cinquanta milioni per cui la concorrenza non c'è ecco tutto il sistema politico oggi di tutti i partiti nona aiutato chi fa concorrenza reale tutti i giorni chi vuole vivere la concorrenza
Regime di mercato benissimo regole precise uguali per tutti andiamo e facciamoci la concorrenza in realtà oggi Telemontecarlo per esempio non può reggere la concorrenza perché perché non ci sono le regole uguali per tutti
Secondo secondo concerto e poi finisco termino gli l'intervento io ho fatto esperienza alla RAI prima di venire a Telemontecarlo
E mi sono occupato come facile facevo programmi alla RAI come gli faccio adesso a Telemontecarlo
Per devo dire che chi al lavoratore la Rai cioè nel servizio pubblico con il canone non ha avuto forte la pressione della pubblicità cioè quando si fa si si pensa a un programma si pensa
A al telespettatore è vero a quanti telespettatori potrà fare però si pensa a che cosa mettere nel programma
Quando ci si sposta in una televisione che agisce in un mercato e in un mercato difficile come quello di oggi dove viene proprio raschiato tutto dove si combatte a colpi non della qualità disposto di prezzo ma di chi li disposte di ore di pubblicità
E allora
La la forza della ricerca la pubblicità diventa così enorme per cui ebbe diventa prima si pensa quasi alla possibilità di raccogliere con quel programma la pubblicità e poi si pensa a che cosa metterci dentro
E questo diventa grave se il sistema reagisce così perché alla fine noi daremo agli italiani dei cattivi programmi faremo una cattiva trasmissione io ripeto sempre gli gli albanesi guardavano
La RAI RAI uno in particolare quando sono arrivati in Italia hanno trovato il porto di Bari e invece pensavano di trovare il paese di Bengodi dove c'è finisce Grande cena finiscono i cioccolatini dice allora via con l'elicottero a comprare i cioccolatini e poi abbiamo dato evidentemente un'immagine di un Paese molto diverso da quello che ecco ma questo deriva da tutto il sistema quindi mercato va bene il mercato ma regole uguali per tutti regole rigide perché altrimenti così noi daremo agli italiani una cattiva televisione
Lentamente porteremo gli italiani psicologicamente e con convinzione però a vivere al di fuori del meccanismo internazionale quasi a non renderci più di che cosa invece all'estero sta andando avanti si muove e noi resteremo indietro aldilà di tutti i convegni che vengono fatte di tutte le cose che vengono dette
Perché pensare che l'opinione pubblica venga formata dai quotidiani o da alcune trasmissioni che vanno in onda alle undici di sera
Sbagliato l'opinione pubblica si forma dalle otto e mezzo dalle sette alle dieci e mezzo quando vanno in onda i grandi programmi televisivi delle televisioni generaliste il resto sarà futuro ma chissà per ora abbiamo visto era futuro nel novanta il Terzo Polo anzi era un futuro sembrava domani son passati cinque anni e ancora siamo lì inattesa chissà quanto tempo ci vorrà affinché tutti italiani abbiano o il decodificatore o l'apparecchio la parabola per ricevere il satellite o avranno fatto l'abbonamento alla Seat a a alla SIP però il problema invece si gioca
Oggi perché le scelte vada avanti giorno per giorno un'ultima battuta e finisco davvero
Esperienza mia personale porto di Rotterdam otto anni fa
Hanno detto noi in porteremo cioè stanno di abbiamo avuto possiamo la prima pietra di enormi capannoni che dovranno accogliere tra dieci anni
Frutta e verdura che proviene dall'America del sud
Sono passati otto anni noi non abbiamo fatto niente loro tra due anni avranno le super petroliere Pierri forniranno tutta l'Europa di frutta
Quello che avviene in questo campo specifico sta avvenendo anche nel resto in America oramai ragionano con le cartine del mondo con i satelliti
Con i programmi in tre lingue già attuali e già che trasmettono noi siamo ancora molto molto indietro
Perché ho l'impressione che l'unica preoccupazione sia non tanto come che informazioni bisogna dare agli italiani ma come controllare e orientare le loro scelte politiche grazie
Grazie al dottor Fazioli per l'ultimo intervento prima delle conclusioni a parola Paolo Cagna della resse un Corriere della Sera
In compenso spettante
Mi rendo conto che c'è un'eccentricità in questa in presenza in questo intervento io credo che sia giusto anche di renderla esplicita
Però prendendo anche spunto dal tipo di convegno che era basato mi sembra su due relazioni quindi riprendendo alcune cose che sono state detto nella relazione di Musa che mi sembra l'aspetto
Che è stato messo chiudo la parentesi in questo dibattito
Io parto da un'osservazione che come sinistra
Attraversiamo un periodo particolarmente fortunato cioè se è vero che le sconfitte servono per imparare lui abbiamo un prelievo straordinario di fronte d'apprendimento cioè proprio soltanto che ad approfittarne venne di queste di queste occasioni
Noi per esempio l'ho fatto una battaglia e l'abbiamo persa io credo anche non dico solo perché l'abbiamo fatta senza esercito c'era un sacco di generali colonnelli Capitani
Eccetera eccetera Rocco non c'era la tradizionale Fanteria cioè non c'erano cioè quei soggetti
Produttori della comunicazione non penso solo a quella radiotelevisiva manca quella scritta pubblicitaria di servizio in tutte le sue articolazioni editoriali organizzative produttive disservizio
Coinvolti come risorse sociali che affrontano e lo perché lo stanno facendo i processi di interrotta imitazione di interdipendenza della comunicazione e delle necessarie regole
Io credo che non possiamo rinunciare
Alla base sociale della riforma del sistema di comunicazione io penso prende appunti delicati penso alla città dove dico io a Milano
E a quello che rappresenta questo cita da questo punto di vista rispetto anche ai processi in corso e penso ha come a partire proprio dalla Mammì
Noi non abbiamo voluto prima ancora che sta appunto coinvolgere questo mondo complesso e articolato
Che vive un paradosso i processi tecnologici di mercato portano a una cultura multimediale però i singoli segmenti di questo di questo mondo
Sono segmenti separati che non hanno una cultura non hanno costruito e non costruiscono questo culture andine vive il suo pezzo separatamente
In questo credo che noi abbiamo rinunciato forse forse non so a perdere il referendum certamente però abbiamo rinunciato e stiamo rinunciando a mettere sulle sue gambe il il dibattito sulla riforma del sistema comunicativo io ricordo per esempio che proprio a Milano ma non solo a Milano confermavano che fu di carattere nazionale nei primi anni Settanta furono organizzammo le giornate del Silenzio gli scioperi e le manifestazioni per una battaglia che fu vinta
Su quella mobilitazione poi sulla qualità della vittoria possiamo discutere
Però come conseguenza di quella battaglia fu prodotta la prima legge di riforma dell'editoria venti anni dopo a scendere in piazza sono stati altri lavoratori
Però erano quelli che sostenevano no e che sono venuti a manifestare davanti alla Camera del lavoro di Milano difendendo
Difendendo che cosa i lavoratori della Fininvest quel posto di lavoro che proprio i processi di riorganizzazione determinati dal mantenimento
Del duopolio così come sono destinati a mettere in discussione
Però io credo che questa assenza di protagonismo non è frutto soprattutto di passività ma è frutto di una serie di di scelte anche più o meno consapevoli o voglio fare un esempio ne abbiamo organizzato a Milano come centro un tetto di ricerca
Milanese un confronto che abbiamo chiamato non a caso le voci assenti cioè volevamo mettere a confronto i lavoratori della RAI della fine del mondo della comunicazione milanese con i progetti di riforma beh gli è venuto fuori un dato inaudito i lavoratori della Fininvest hanno chiesto
Di potersi mettere in comunicazione
Con i lavoratori della RAI per poter costruire un loro punto di vista per affrontare la questione della riforma del sistema radiotelevisivo cioè questo è successo in un posto che non c'entrava nulla no formalmente
Io credo che su questa questione
Non si tratta di assumere il punto di vista dei lavoratori nel senso di una difesa corporativa per esempio sarebbe stato interessante capire cosa dicevano i lavoratori della RAI sulla questione della privatizzazione l'hanno anche detto non mi sembrava che corrispondesse
Alla posizione chiave spesso Francesca Francesca Santoro ma si tratta però di una cosa molto più importante cioè di garantire un rapporto fecondo con risorse sociali che sono risorse culturali e professionali
Sapendo che in te in campo ci sono tendenze tendenze contraddittorie come quella per esempio
Io vorrei sottolineare di una separazione dei terreni del campo di gioco in tanti segmenti per esempio in questi giorni nella disattenzione generale
Si stanno definendo nuovi livelli di concentrazione di controllo di un pezzo tradizionale della comunicazione che è quello della produzione grafico editoriale c'è stata e hanno un duopolio anche sul dal punto di vista della produzione torni in senso stretto
I contendenti di questa battaglia sapete chi sono da una parte c'è la spezza
Padrone delle pagine Gialle dall'altra parte c'è Berlusconi non è che sono altri soggetti no
E presto già è significativo di per sé ma ci sono altri aspetti che sono significativi di questa di questa questione in questi processi
A parte non è una questione credo fondamentale che riguarda anche gli effetti di questi processi sulla sul livello occupazionali quindi sui posti di lavoro
C'è un problema che riguarda la qualità ed è il punto che come dire riguarda le modifiche di carattere sociale e culturale che toccano questi lavoratori oggi chissà oppure chi si chiede come lavora
Una detto a un a un qualunque di questo e di di questi segmenti produttivi che cos'è oggi un redattore editoriale che cos'è oggi un giornalista che cos'è oggi un tipografo sa ammesso che ci sia ancora nell'epoca della multimedialità
Allora così come se non si mette al centro dei processi di trasformazione tecnologica
E organizzativa di mercato e culturale questi soggetti che stanno dentro a questi processi
Nello stesso modo se non si indaga sugli effetti sociali e culturali di questi processi su questi soggetti noi
Penso che trascuriamo un pezzo che riguarda direttamente il modo come si produce e direttamente la qualità la la qualità del prodotto che questi addetti sono destinati destinati a produrre
Io per esempio da questo punto di vista nella contraddizione della della situazione che abbiamo di fronte
C'è un progetto importante messi in campo dal sindacato dalla CGIL che quello del sindacato della comunicazione che però presenta evidenti contraddizioni uno si aspetterebbe che un progetto di processo di fusione tra due mondi tra due pezzi
Scatenasse un dibattito appassionato sul perché e sul come in realtà è avvenuto esattamente il contrario cioè non se ne parla senza i lavoratori neanche lo sanno che c'è questo percorso
Ma neppure gli organismi dirigenti ne discutono anzi evitando di riunirsi per affrontare questo problema perché magari il problema è un altro quello di stabilire quali sono le strutture che dirigerà hanno questo futuro scomparto
Rischiando in questo modo di ripeto una la precedente esperienza in questo campo negativa che era quella disse me che quella di mantenere divisi e sedimentati Gismondi della della comunicazione dell'informazione dal punto di vista dell'organizzazione sociale
Ecco io credo che
Qui
Il modo con cui questi soggetti entrano in campo con la loro cultura la con le loro risorse dipende molto da noi
Noi siamo una sinistra che parla molto della gente dovremo credo lo dico così a me anche amichevolmente parlare un pochino di più con la gente soprattutto farla parlare un pochino un pochino di più e chiudo su una questione che riguarda
La sinistra
Una forza come Rifondazione Comunista secondo me in particolare io credo che ci sia una grande necessità di mettere in comunicazione questi soggetti tra di loro e questi soggetti con i soggetti politici
Però su un piano di reciproco riconoscimento di ruolo cioè voglio dire che non ci devono essere con necessaria mentre nel partire da condizioni di dispetti di reciproche subalternità né in un senso né nell'alterato che questo aprirebbe una fase molto interessante
Anche proficuo ed un conflitto positive secondo io penso che in questo rapporto per questo rapporto sia necessario a sinistra
Perché consente una reciproca libico rivitalizzazione
Suscitando energie Splinter mobilitazione che non fanno mai male terreni d'iniziativa e soprattutto una capacità di elaborazione che unisca in modo in maniera seconda il terreno sociale a quello politico
Parco Ducale hanno proposto ringraziando tutti
Ti presento i partecipanti a questo nostro convegno e scusandoci
Con tutte con loro ai quali non abbiamo avuto modo di di dare la parola per un intervento però speriamo che non mancherà occasione per rincontrarci discutere di nuovo tutti assieme io darei la parola per le conclusioni
Al segretario perché era Rifondazione Comunista Fausto Bertinotti
Vi ringrazio molto per essere qui ancora a quest'ora
Credo quindi di non occupati molto tempo
La parte diciamo fondamentale di questa nostra giornata
E quella che si è dispiegata nel confronto tra le relazioni introduttive
E gli interventi che sono stati finora
E credo che sia diciamo risultato all'attivo questa possibilità di effettuare nei termini che qui avete sentito assai impegnativi
Un confronto tra forze così diverse
Anche per ragioni di garbo
Mi mi pare crudo ogni relazione diretta con questi con gli interventi che così autorevolmente vi sono succeduti
Provando invece a partire diciamo da dalle relazioni che qui sono stati presentati a sviluppare un qualche ragionamento che tuttavia di queste argomentazioni in qualche modo si sforza di tenere conto e si sforza di in teorico nel quale si sforza interloquire seppure evitando ogni elemento di di personalizzazione
Credo che sia utile ragionare torna e ragionare continuare a farlo sulle ragioni di una sconfitta rilevante come quello che abbiamo subito sul referendum
Perché un punto di di osservazione sulla nostra sulle nostre difficoltà politico-culturale
Non semplicemente una ricognizione critica su una tappa di una vicenda di conflitto aperto un'ascia italiano i suoi assetti di cultura di democrazia
Ma invece un ragionamento sulle sullo stato delle forze riformatrici
Sulle nostre culture sugli elementi inadeguatezze
E anche sulla mancanza di processi di relazione tra i soggetti sociali potenzialmente portatore di un'istanza riformatrice
Che si trovano invece molto spesso in condizione di solitudine di separatezza
E spesso addirittura ad alcuni di questi soggetti viene come delegata la loro vocazione
Tenuti in una condizione da cui possono uscire soltanto attraverso una proposta un programma un disegno nel corso del quale Connect o la propria esperienza e o le proprie propensione al anche al conficca la lotta dentro un'operazione appunto riformatrice
Non credo
In questa riflessione
Ci debba in qualche modo diciamo fa il velo un argomento che pure viene usato a spiegazione della nostra sconfitta che invece secondo me non spiega nulla
Quella secondo cui noi avremo perso perché abbiamo condotto una battaglia politica sulle comunicazioni in presenza di una condizione dominante del nostro avversario nelle comunicazioni medesime
Questa questa spiegazione secondo me del tutto fuorviante
Perché anzi questa è la condizione quasi
Allusiva di una condizione generale in cui tutte le forze riformatrici trovano sempre
A partire diciamo da quelle che più duramente subiscono i processi spoliazione sia materialmente che in materialmente coloro che lottano sul terreno della liberazione o semplicemente d'emancipazione o anche semplicemente della rinegoziazione delle proprie condizioni di lavoro salariato si trovano precisamente a dover fronteggiare una condizione il dominio dell'impresa entro cui sono inglobati
E così anche sul terreno delle delle pratiche di lotta su culturali Colin materiale in cui ti trovi a doverti fronteggiare sia sul terreno delle politiche espressioni che avere culture su un terreno in cui come sappiamo classicamente le culture
Di un tempo sono le culture delle sue classi dominanti sicché
Con la stessa tra l'attuale atteggiamento con cui si decidesse di avere perso talché l'altro occupa una posizione dominante sul mercato delle comunicazioni semplicemente non si potrebbe dalla vita sull'esperienza di trasformazione evidentemente non sta in questa condizione che alla conduzione che chiederà riforme la ragione della nostra sconfitta ma invece in un deficit politico culturale con cui abbiamo affrontato estratta
Le ragioni di questo deficit politico-culturale vanno vanno diciamo affrontate molto seriamente
Molto seriamente
Uno dei una di queste secondo me è proprio a vedere smarrito in tutto un lungo ciclo come quello degli anni ottanta
L'analisi di disvelamento delle posizioni e delle culture dominanti in un grande processo di trasformazione e di transizione
In quella condizione si appunto smarrita una cultura critica è venuta meno una cultura critica alla che ha lasciato un grande vuoto che sto occupato da spezzoni segmenti
Materiali lungamente accumulate sì che hanno su cui si è fondata una egemonia che noi abbiamo largamente subito
Insomma la debolezza della politica come qui veniva ricoperto
E questa e questa eclisse queste fragilità e questo deficit delle politiche riformatrici è stata riempita da una cultura egemone quella che adesso viene definito stanziamenti pensiero unico
E da una costruzione materiale una costruzione materiale
Fatta di di mercato nelle forme che sono quelle oggi conosciute con larghissimo e quindi posizione di predominio e di oligopolio
In questa condizione
Il rilancio
Gravi discussione la ridefinizione di un ruolo pubblico è come dire un crocevia decisivo
Perché è la ridefinizione del ruolo pubblico
Che è stato massacrato
In tutto questo periodo ma avrebbe massacrato anche al suo interno e non solo ha massacrato
Dall'elemento avvolgente e diapositiva prodotto al mercato ma anche come dire dal suo snaturamento
Cioè dal diventare funzione di un pezzo dei ceti politici dominanti attraverso i processi lottizzazione e dico compimento degli stessi linguaggi delle stesse autonomie critiche professionali interne la diciamo la riprogettazione di un servizio pubblico il terreno su cui in qualche modo possiamo tentare di mettere mano sia al deficit politico culturale che sta all'origine al nostro
Frezza un filo una connessione che passi tra le diverse forze riformatrici
Per il primo punto almeno secondo me di questa ricostruzione veniva detto l'introduzione
La riqualificazione del patrimonio esistente
Di professionalità di strutture di esperienze aziendali
Questo no Silvio ma questo passaggio non si fa a prescindere da questo si fa in qualche misura gli attraversando precisamente quello che avvolto in un elemento magmatico cambiasse fatte possono essere trovate le risorse da muovere in questa direzione
In questo in questo lungo processo ci sono dei passaggi politici in cui dei pronunciati uno di questi sensato discussione qui diffusa
E quello che riguarda gli assetti il riordino l'Antitrust sulle comunicazioni un passaggio nient'altro che un passaggio un passaggio che tuttavia si tratta di sapere se è iscritto in questa prospettiva di ai qualificazione di ripensamento del servizio pubblico e attraverso questo anche di risanamento del mercato io così la vedo
O può invece se questo passaggio semplicemente è un terreno di disciplina di un rapporto tra i diversi ceti politici in competizione tra di loro
Anzi diciamo il terreno vogliamo dire così io nel nuovo tentazione
Oppure di una nuova di una nuova pace costruì armistiziali costruita su un punto di compromesso nel secondo caso saremo dentro l'alterazione sostanzialmente devastante
Nel primo caso semplicemente aveva aperto avremmo aperto il discorso
Si tratta dunque di aprire il discorso
Perché il discorso il discorso
Il confronto tra oggetti che riguardino alla riorganizzazione delle comunicazioni di massa in un paese come l'Italia e in una dimensione almeno come quella europea
In una condizione quindi in cui aperta
Una sfida di riorganizzazione di questo settore strategico che ha come sappiamo tutti così duramente direttamente a che fare con la democrazia a cui in ogni caso siamo sospinti dai processi materiali dell'organizzazione investo
Sia di natura tecnologica
Che gli assetti proprietari che di rapporti con i processi di modernizzazione che investono l'intero apparato della produzione delle dei beni materiali e di materiali
In questo passaggio diciamo c'è una discussione in corso certo finte si definiva nelle prossime ore lo dico qui appunto con questa propensione a considerava situata tra quello che questa vicenda
Tuttavia io credo che noi dobbiamo cercare come è stato sollecitato molto autorevolmente quelli di determinare un passaggio positivo
Che consenta una rapida discussione su questo terreno dell'Antitrust e quindi del riordino degli assetti proprietari delle comunicazioni di massa in sé in nel senso di liberare una potenzialità informatrice
Per potere fare questa operazione io credo che dobbiamo vedere che cosa
Diciamo punire delle forze e che cosa no
Il campo delle forze riformatrici su questo terreno secondo me misura un punto di convergenza è un punto di divergenza credo che bisogna aver realmente chiaramente lucidamente per realizzare diciamo il passaggio
Il punto di convergenza e quello che qui è stato ricordato quello di impedire attraverso la legislazione antitrust
La costruzione di posizioni dominanti nel mercato e quasi una tautologia se no perché si fatica precisamente per impedire che si determina delle questo delle posizioni dominanti in una condizione tuttavia in cui la posizione dominante esiste
Nella forma del duopolio
Ora qui c'è un punto di argomentazione invece già che corre in questo schieramento riformatrice che a me non convince né punto né poco
Quella secondo cui si determina una simmetria tra la condizione del monopolio pubblico del monopolio privato sicché dovendo abbatterà condizione di predominio privato bisognerebbe dimensionale
Simmetricamente per ragioni diciamo dello stesso ragionamento si dice quello pubblico la cosa secondo me non sta in piedi tra non sta in piedi neppure dal punto di vista logico formale
E comunque non sta in piedi soprattutto dal punto di vista politico e come se lo dicesse siccome voglio mantenere la condizione delle scuole private in una condizione diciamo minore rispetto alla progettualità e la forza della scuola pubblica
Su noi tuttavia dovendo riconosceva che anche sul terreno della formazione bisogna camminare la concorrenza allora dobbiamo abbattere il monopolio della scuola pubblica
Un ragionamento così non lo farebbe nessuno almeno per ora
Siccome sì come le comunicazioni di massa sono produzioni di cultura sono produzioni di cultura ed è questo che chiede sì per il servizio pubblico altrimenti non sarebbe richiesto cioè se non fosse così non ci sarebbe nessuna ragione per parlava del servizio pubblico
Non è che nella produzione dell'acciaio stiamo discutendo il servizio pubblico una volta c'era e sta dismessa nella produzione di automobili non stiamo parlando delle mie esigenze del servizio pubblico se ne stiamo parlando e perché
I beni che si producono in questo servizio hanno un connotato
Particolare tale da far sì che uno schieramento non che non mutuante dall'ideologia statalista labbra proprio appoggio politico è in grado di riproporre la questione del servizio pubblico
Dunque servizio pubblico perché è una merce particolare
Se c'è una merce particolare e che chiede il servizio pubblico il poema della definizione del rapporto tra pubblico e privato passa per qui nessuna equiparazione in partenza i due settori
Militare ragionevolmente fondata se esiste appunto questa specificità della produzione di merci questo settore allora
Il punto di convergenza e impedire ai costumi gli assi delle posizioni dominanti
Nello schieramento riformatore diciamo contro le forze che invece pensano a realizzare questo predominio il punto di divergenza e sul ruolo pubblico che si deve organizzare nelle comunicazioni di massa e infatti il testo base precisamente su questo colloca la difficoltà della sua discussione questa il testo base che oggi pomeriggio si tende a licenziare a rispetto alla nostra collocazione questo punto difficoltà
Che siamo interessati al suo varco per determinare una condizione di impedimento alla costruzione di posizioni dominanti anzi per smantellare il be che in essa tuttavia troviamo anche lo smantellamento della ruolo forte dell'intervento pubblico a settembre come si animasse su cui fotograficamente sentiamo
Tuttavia anche la discussione questa mattina
Sono avvenuti non dico in maniera imprevista tuttavia in maniera significativa riconoscimenti del ruolo strategico del servizio pubblico nel sistema radiotelevisivo in maniera significativa aggravante e assai autorevole
Allora io penso che noi possiamo anche in questo passaggio difficile
Definire una possibilità di attivazione di un testo base su cui a realizzare rapidamente
Un diciamo vanno legislativo di una legge di riordino
Sulla base della introduzione di un elemento stringente
Tutto l'arco dei problemi
Che definiscono le condizioni ordinario di mercato e di impedimento alla costruzione di Rent Moro mo'oligopolistico
L'individuazione di una linea guida
Di valorizzazione del servizio pubblico su cui poi effettua un confronto più ravvicinato più di merito
In questa condizione noi siamo per consentire il decollo del confronto più ravvicinato in caso contrario io credo noi dovremmo porci perché sette fa passare ultra la parte su cui comperiamo
Appunto l'impedimento le posizioni dominanti dobbiamo subire la parte che non condividiamo lo smantellamento del servizio pubblico questo però
Sì ora e non per noi non per ragioni di immagine ma perché contraddice nel fondo la sfida che vogliamo un po'porta non la possiamo realizzare
Noi intendiamo dispiegare la sfida anche dal confronto a sinistra
E perciò Co determinare una condizione di sblocco su cui questa sfida possibile eccitarsi non di pregiudicare a nostro favore ma appunto di determinano le condizioni in cui il ruolo venga fissato eccome riempirlo invece sia l'oggetto del l'oggetto del confronto
Tra l'altro
Mi pare
Che anche le cose che qui sono sedette sul servizio pubblico consentano di esercitare questo confronto
Devo questo non vuole essere ottimista ma forse va un po'declinando
La replica ai pentiti IVA e un po'stupida secondo cui a ogni problema che nasce e che non si sa come risolverlo ci dice mercato
Cioè scelto precisamente al punto da cui si erano mossi quando si ha prodotto un intervento progettuale precisamente perché il mercato non è riuscito ad affrontare la questione
Ora
Il ruolo che cosa rende difficile in Italia qui ed ora il dispiegarsi di un ragionamento compiuto e di una pratica riformatrice
Il degrado che è intervenuto nel servizio pubblico entra questa e la diciamo così con tutta evidenza l'handicap del su che pesa sulle forza informatici tematica dice va be'tu stai dicendo servizio pubblico ma è contro il tuo servizio pubblico
E come vedi
è una miscela di di lottizzazione di cattiva informazione di spreco di fare il suo cd esclusioni
E quindi meglio affidarsi alla competizione marca ora contro questo argomento anche qui sono altre portate il ragionamento mi la critica anche anche alla a radio e televisione io credo vada portata molto molto severamente ma non distruttivo almeno perché è vero che questa azienda contiene anche degli elementi significative che ne consentono uno sviluppo positivo
L'immagine che qui veniva fornita diciamo delle due molto mobili che corrono verso il burrone non è tanto diciamo mi pare di capire
Connessa I elementare in invita in di questi questi mezzi
Quanto alla traiettoria e alla scena su cui intervengono il burrone e davanti a loro perché cambia il teatro su cui si è esercitato il confronto la penetrazione fin qui quel candidato
Cambia e rispetto a questo nuovo teatro il motore di questi veicoli è del tutto inadeguato rispetto a questo nuovo teatro in ogni caso diciamo las la sfida ci sarebbe comunque certo solo solo appesantiti questi veicoli dati degli elementi diciamo di patologie interna ma in ogni caso la sfida ci sarebbe e i baltici sarebbe in ogni caso se anche fossimo negli avanzati capita i francesi come gli inglesi adesso di fronte a un mutamento che è un mutamento dell'orizzonte tecnologico dell'organizzazione delle comunicazioni del rapporto fra queste la produzione cioè di averlo di un mutamento di fase
Perché che ci sia un mutamento di fase non mi pare allegabili nel sistema delle comunicazioni di massa e nel rapporto con l'economia mondo questo al PRA e il passaggio Respect questo oggi il duopolio italiano arriverà una una inadeguatezza che poteva essere sopportata ieri che oggi invece diventa mortale persa
E per l'intero sistema Italia
Economico produttivo e sociale
Se questa e allora la sollecitazione il ruolo pubblico è fondamentale anche per il dispiegamento di un ruolo attivo del privato
Anche tra quelli non è assoluta la tesi secondo cui ci sta io capisco se uno fa ponesse un un monopolio statale dei mezzi di comunicazioni allora certa
Saremmo di fronte ad un elemento devastante rispetto l'intrapresa privata ma qui addirittura c'è un elemento di possibile fertilizzazione
Da parte servizio pubblico su che ritornerebbe ai privati in una competizione sana anche in termini non dico di sinergia ma certamente di apertura di spazi
E in certi e il certe forme anche di cooperazione perché è evidente per esempio per a me pare meno evidente il carattere diverso proprio in cui si situano le due prospettive la prospettiva pubblica è uso questo termine diciamo con
Con cautela
Molto disponibile a fra trovarne uno più adeguato però diciamo ha una vocazione diciamo universale
Che da un lato è connesso al servizio pubblico quando è buono
Ecco nella sanità come nella scuola quando si spezza il kata universale si spezza in realtà la vocazione di fondo progressiva e riformatrice del servizio pubblico
La privatizzazione infatti l'Aurina di questa vocazione
Nel sistema delle comunicazioni cioè in un sistema formativo e informativo questo che a te universale può viene addirittura Mint di esaltazione
Che consentirebbe alle esperienze di intrapresa privata
Di potersi situate anche con forti elementi di specializzazione
Con forti elementi specializzazione a quel punto non non si capisce perché a casa solo disciplinata
Ma che si possa nuova la concorrenzialità sulla base delle caratteristiche di televisione commerciale oppure televisione con tematica o comunque specialistica o o anche a vocazione piena e questo è assolutamente sta nelle scelte intrapresa privata
Quello che in questa in qualche misura invece il Po al pubblico tocca e a reggere il confronto sul terreno precisamente il mio sanità dell'universalità delle per pone a cui è destinato il messaggio e nella diversità tematica che deve deve affrontare da questo punto di vista secondo me l'idea per esempio di dire che una televisione pubblica deve fare solo un certo una certa produzione e non un'altra a metà del tutto infondato del tutto infondata intanto per una ragione elementare questi gli è ti questi tetti questi ghetti dopo qualora venissero definiti sarebbe al contrario del servizio pubblico perché se tu fai un'operazione di estrapolazione
Dalla comunicazione sulla vita delle persone delle forme più alto della cultura per esempio quella artistica è del tutto evidente che tu muori dentro un orizzonte elitario che raggiunge soltanto
Parte ridotta dalla popolazione che se tale due volte settanta la cultura alta dalla vita delle persone e separa la fruizione dalla possibilità di accesso alle grandi masse
E da questo punto di vista anzi la televisione deve fare in tutte le forme una produzione culturale non perché affronta un settore invece che è un altro ma perché li affronta tutti dentro un profilo un'operazione culturale cioè deve deve in qualche modo assumersi il dovere della costruì
E di una criticità e di una cultura critica producendo sì in questo in una sfida su tutti i terreni della comunicazione su tutti sulla fiducia come sua firma come sul come sul commento su come sulla produzione ma in questa altre vedendo dotte ska Amenta si tornerebbe ad una
Come dire classificazione crociana secondo cui c'è c'è la poesia e poi si viene giù al peggio e il pubblico va beh fa solo la poesia de insomma davvero
Esame ed è una condizione come dire una contraddizione in termini ai spetta al mezzo televisivo e la sua possibilità di dispiegamento di un'operazione politico-culturale
Ora
La rielaborazione delle esperienze vissute semmai la produzione culturale e l'elemento di una riprogettazione forte di questo elemento ed è per questo che io credo sia dove gli spazi anche la crescita dei privati e anche qui portando dentro il pubblico forme di innovazione
Penso per esempio a tutto il capitolo della interattività
Che qui abbiamo un po'trascurato anche nello spazio i protagonisti che tentano di compiere questa esperienza e penso però che per questa via anche uno dei punti di discussione oltre che quello verticale tra la televisione pubblica tra imprese private anche quello orizzontale tra la televisione diciamo nazionale e quelle locali
Possono trovare una collocazione voglio dire concludendo questo ragionamento che tanto più
Il progetto sul servizio pubblico e forte e qualificato culturalmente in questa accezione compiuta di far vivere all'esperienze di un paese di una popolazione di una comunità e
è attraversata dalla costruzione di un processo di cultura critica tanto più questo elemento libera delle risorse davvero libera delle risorse anche per l'intrapresa privata che costretta ad un qualche costante sollecitata a un confronto con questo il passaggio diciamo
Reso poi indispensabile appunto dalla dal mutamento della scena e qui le cose che sono state dette mi sembra molto significative il satellite
Come elemento quasi simbolico ma il satellite il cavo lettere ai propongono tutti una questione assolutamente fondamentale lo sviluppo delle tecnologie accresce l'esigenza di progetto e di disciplina non li riduce qui sono stufata osservazione dal dal del tutto pertinente valgono come tu dicevi su tutti i campi della vita
Organizzato a tutti la l'innovazione aumenta il problema dell'organizzazione delle regole
E aumenta l'idea di un protagonista di un soggetto portatore di un progetto ai rispetto a quel balzo tecnologico
E qui e base davvero rilevante
Insomma se se senza la ridefinizione di un rapporto pubblico io vorrei far notare che non si può ridefinire la presenza e il ruolo dell'Italia e più in generale dell'Europa nella divisione internazionale del lavoro le Marche
Non si capisce come si possa fare
Se non interviene la riprogettazione
Per un Paese e per una ragione
Del settore strategicamente decisivo del nuovo assetto della produzione non si capisce come possa essere affrontato il problema la collocazione dirigente nazionale dallo il territorio a quel punto diventa privo di proprietà
Può campo passivo che subisce la parità azione delle tecnologie dei progetti alto cioè periodo in forma un po'volgare un un territorio che subisce un processo di mio colonizzazione non c'era non c'è altro
Ma ottima anche sul terreno che appunto problemi sui pedali del progetto e delle regole e sulla base di questo attenti ad intervenire sulla sfida tecnologica per collocati con un profilo e in un livello il un profilo in un livello oppure semplicemente ti riduci a un corpo passivo che subisce la penetrazione voi visto che su questo si gioca divisioni trazione del lago su questo
E
Oltre alla gerarchia nella divisione casa e lavoro problema tuttavia non irrilevante Leo
Non è la stessa cosa se stai o non stai su questa frontiera
Anche agli effetti dello sviluppo delle civiltà non semplicemente allo sviluppo delle forze produttive non è semplicemente un fatto se stai sulla tecnologia alta e dunque sei uno i primi Paesi brutalità del mondo ma è anche la questione se stai a tre voci alta che per questa sua di attualità decide anche del livello di civiltà
Che in cui stai
In maniera certamente non determinata perché perché nasce insieme al problema della padronanza delle tecnologie dell'intervento il satellite il cavo lettere nasce il problema
Se sei un soggetto prevalentemente eterodiretto oppure invece se sei un soggetto capace di determinare su una base di un principio diciamo così auto cento dato una capacità di stare su questo elemento di autodefinizione in un progetto più ampio di confronto con altre esperienze di comunità e di civiltà presenti nel mondo
Cioè in qualche misura adesso è un problema di autonomia
Nazionale e regionale che si pone è il problema se esiste ancora la possibilità di parlare dell'Italia come entità
Diciamo non solo geografica ma come entità politico-culturale oppure no e il problema se si può parlare ancora di una civiltà si potrà parlare dei prossimi decenni di una civiltà europea oppure se non sia proprio parlare di una civiltà europea questa questione che in Cantù ed è per questa ragione che trovo come dire inaudito inaudito che delle forza di fama Preci non si cimenti la su questo terreno sull'elemento del Poggetto pur in questa direzione non per un riflesso condizionato che deriva dalla mia storia o che arriva da otto a una presunta che non c'è propensione statalista di cui non importa nulla
Ma invece al fatto che siamo di fronte ad una progettazione su un settore strategicamente decisivo perfetto denso di fattori culturali che oggi peraltro definiscono non solo la formazione culturale come è sempre stato ma anche la connotazione della produzione
Se decide o no su questo vi aveva un progetto e se ce l'hai non puoi dire semplicemente le regole quindi qui sento la povertà di tutte le culture Riva
Democratiche sarà l'arma quasi la miseria mi viene da dire ma con l'Expo ma c'è un problema di oggetti e tu rispondi con le regole sì certo intendiamoci
Piuttosto che la giungla meglio le regole
Ma ma bisogna pur sapere che una risposta povera
E che hanno anche il mio confronto fra cui sono così interessato con gli imprenditori prevale su questo terreno e tanto più forte in quanto io sono un soggetto che si cimenta sul progetto
Che ci prova di avere su due su questo progetto e che sfida quindi su questo terreno anche un confronto e ha una dinamica chi ha più filo testo di più ma sulla base del fatto che io mi presento non semplicemente condire ai godiamoci in modo che nessuno sia così cattivo da essere il lupo li ha mangiati gli altre ma anche dal fatto che una volta che ci regoliamo gli studenti in queste regole con questo profilo con questa peculiarità perché sto parlando della civiltà del mio Paese e dell'anno in cui sono collocato questa mi pare vada davvero alla stretta il punto il punto assolutamente cruciale in cui oggi siamo collocati
Rispetto al quale appunto siamo interessati a determinare un confronto lo sviluppo ed è per questo che le due relazioni che abbiamo presentato oggi
Così affrontano diciamo questi due lati lungo appunto quella dell'organizzazione comunicazione di massa e l'altra quella organizzazione delle tecnologie e delle organizzazioni delle produzioni perché oggi sono i due lati di questa questione che si propone una questione di civiltà ed è per questo diciamo che su questo abbiamo messo questo impegno
Di un partito come Rifondazione comunista
Per questo sono così diciamo lieto di aver constatato che oggi con interlocutori anche così diciamo culturalmente diversi da noi
Potuto aderire un confronto molto proficuo che ci consente anche di arricchire di avanzare nel nostro oggetto di rielaborazione su una questione così decisiva tra noi e per il Paese grazie