Presentazione della Fondazione Giulia Cecchettin

Presidente
Buongiorno a tutti benvenuti alla Camera dei deputati
Saluto e ringrazio per la loro presenza che testimonianza di un comune sentire
I ministri colleghi parlamentari le autorità in sala gli europarlamentari che sono collegati Corno indiretta tutti coloro che dalle scuole in ogni parte d'Italia ci seguono indiretta e grazie a tutti voi presente in sala
Buongiorno aggiro Cecchetti in un saluto a distanza a Elena e Davide grazie a tutti i componenti della Fondazione Giulio Cecchetti me che oggi viene presentata
Da oggi e per tutta la settimana la Camera dei deputati sarà protagonista di numerose iniziative che ci porteranno al venticinque novembre la giornata mondiale contro la violenza sulle donne
Oggi iniziamo da Giulia
Per quel doveroso riconoscimento alla memoria che vuole essere insieme come ha scritto Gino Cecchetti in me quando ha chiesto di presentare la Fondazione intitolata la figlia
Un segnale forte per l'intero Paese dell'impegno delle istituzioni italiane pongono nella promozione della parità di genere e nella lotta contro la violenza
Oggi vogliamo trasmettere l'importanza dell'impegno della Fondazione Giulia Cecchetti in nel costruire una società più giusta e inclusiva
In questo anno trascorso da quando Giulia venne uccisa ci siamo interrogati ci siamo inchinati davanti all'esempio che la famiglia ha dato all'Italia
Nelle parole nei modi
Nei toni nelle azioni di papà Gino abbiamo visto quanto sia stato reale quell'intendimento di trasformare il dolore un dolore senza fondo e dunque potenzialmente senza spiegazione
In una forza positiva e incisiva per la società
Oggi la fondazione testimonianza tangibile di quell'impegno per promuovere una comunità realmente inclusiva capace di prevenire contrastare ogni forma di violenza di genere
In quel discorso rivolto a chi era presente ai funerali di Giulia Gino Cecchetti invece consegnato non un testamento
Ma la volontà di siglare un patto sacro come lo era il luogo in cui venne pronunciato
Un'alleanza tra famiglie scuola Società Civile mondo dell'informazione educare i nostri figli al rispetto della sacralità di ogni persona
Di una sessualità libera da ogni possesso gli all'amore vero che cerca solo il bene dell'altro
Un patto che nel nome di Giulia potesse avere sostanziare la catarsi culturale necessaria per cementare quella connessione umana autentica per ritrovare la capacità di ascoltare e di essere ascoltati di comunicare con empatia e rispetto in quel discorso giro Cecchetti inno sottolineo di non saper pregare
Ma di sapere sperare disse cito tra virgolette
Voglio sperare insieme a tutti voi qui presenti voglio sperare che tutta questa pioggia di dolore fecondi il terreno delle nostre vite
E voglio sperare che un giorno possa germogliare e voglio sperare che produca il suo frutto d'amore di perdono di pace
Bene io non so quanto consapevolmente ma in queste parole caro Gino avevi detto di non saper pregare è invece c'è l'essenza e la potenza invincibili invincibile del messaggio cristiano ed evangelico
Sono in realtà una preghiera bellissima perché ispirata alla parabola che ritroviamo nel Vangelo di Giovanni
Se il chicco di grano caduto in terra non muore rimane solo se invece muore produce molto frutto chiama la propria ditta la perde e chi o della propria vita in questo mondo la conserverà per la vita eterna
Giulia il chicco di grano che non muore ma produce molto frutto Giulia è una bomba di vita
Il chicco che lanciato nel campo arido della violenza non è morto la vita non gli è stata tolta ma trasformato in una forma più evoluta in una forma più potente
Ogni gesto d'amore è sempre bello della famiglia Cecchetti in avuto la capacità di racchiudere questa eternità in un attimo
Di farci guardare il volto di Giulia chiamando cioè a fare più spazio nel cuore e di portare essa stessa con noi
Oggi siamo qui per questo intorno a Giulia e con Giulia in questa sala non ci sono differenze ideologica
Siamo qui per condividere con azioni concrete
Attraverso la Fondazione intitolata Giulia Cecchetti la crociata contro il flagello della violenza di genere collegi programmi educativi per prevenire la violenza e proteggere le vittime
Per garantire che i colpevoli siano chiamati a rispondere delle loro azioni
Siamo qui per fare rumore per far sentire ovunque il grido tranquillo di chi in cima alla piramide dei valori pone rispetto ed educazione lo diciamo innanzitutto agli uomini
Perché nessuno di loro perché nessuno di noi si chiami fuori o si volti dall'altra parte perché equivarrebbe indossare il vestito Blair ciò della vergogna infinita dell'inazione
Il battesimo della Fondazione Giulia Cecchetti in costituisce qui nel tempio della democrazia e dei valori scolpiti nella Costituzione della Repubblica il migliore esempio di questo percorso comune
Di questo vi ringrazio a nome della Camera dei deputati per averci ritenuto all'altezza di onorare e perpetuare la memoria di giunta grazie
Buongiorno mi portò al podio perché il messaggio che sto per leggervi è un messaggio importante è un messaggio che arriva da una persona straordinaria un messaggio per Gino e naturalmente che leggo a tutti voi
Carissimo Gino oggi presenti la fondazione che porta il nome della tua amata Giulia
Che è diventata carissima anche per ognuno di noi desidero far sentire la mia personale vicinanza atti ai tuoi figli e a tutti i familiari e gli amici
Voglio esprimere il mio ringraziamento più sincero per come hai saputo affrontare con tanta umanità una tempesta che ha strappato il fiore bellissimo della vita di Giulia
In coraggio anche la Fondazione Giulia Cecchetti che oggi presenti per l'impegno che si assume nel contribuire affinché non vi siano altre vittime del sopruso
E per capire combattere la violenza e le sue cause in questo modo ci aiuterà a comprendere che l'amore non è mai possesso ma sempre dono e rispetto
Per quello che mi sarà possibile cercherò di aiutarvi buon cammino con tanta amicizia e vicinanza tuo Matteo gruppi
Adesso no la parola la minestra Eugenia Roccella che apre questa giornata siamo contenti ministra per la famiglia la natalità e le pari opportunità prego
Grazie
E
Buongiorno a tutti tanto un saluto e un ringraziamento a tutte le autorità presenti partecipanti soprattutto ovviamente a Gino Cecchetti Inter questa sua iniziativa
Lo ringrazio perché
Parlare
Della violenza contro le donne cioè non rassegnarsi non dimenticare non rubricare
La casistica purtroppo vasta sotto in qualche modo una fatalità qualcosa che non si può fino in fondo combattere
Ecco fare questo è importantissimo e farlo nel nome di Giulia sceniche tinche c'ha colpito tre intanto che è rimasta davvero nella Fantasia nei cuori nell'immaginario di tutti noi con
Questa fotografia che sulla sulla prima pagina della del depliant della Fondazione
Con quel volto sempre sorridente sempre
Ottimista
In cui si leggeva la vitalità alla generosità ecco quell'immagine rimasta nella nostra mente e ed è fondamentale oggi non dimenticare l'impressione che ha fatto il callo Cecchetti su tutti noi
Il fatto che ha segnato dal vero una svolta anche se è importante ricordare che Giulia è stato un caso fra tanti purtroppo e che tra l'altro proprio nella giornata probabilmente internazionale contro la violenza venticinque arriverà a sentenza un altro caso veramente tragico di un altra Giulia Giulia tramontano
Quindi grazie davvero
Cerchiamo veramente insieme di immaginare un mondo senza la violenza contro le donne
Cercando di progettare anche questo mondo senza violenza contro le donne
La violenza è un la violenza nei confronti delle donne è una piaga che viene da lontano che percorre poche civiltà ceti sociali ambienti situazioni molto diverse
E che nonostante i grandi cambiamenti che sono intervenuti con la modernità non riusciamo appunto ancora debellare
Dicendo che è una piaga si dice sempre che è una piaga
Non alludiamo soltanto alla scia di dolore e di sofferenza di morte che porta con sé ma anche alla ferita la vera e propria ferita che produce nel tessuto sociale nelle nostre comunità
La violenza fondali dai professori radici nella storica asimmetria di potere fra uomini e donne
E potremmo aspettarci che le battaglie condotte vinte dalle donne il grande cammino di libertà che abbiamo compiuto negli ultimi decenni abbia prodotto una riduzione del fenomeno
Pensiamo alle leggi contro la violenza molto tardive perché abbiamo cominciato veramente tardi ad avere una buona legge contro la violenza
Pensiamo alle attenuanti sul delitto d'onore al matrimonio riparatore anche questi tardivi cioè quindici sedici anni dopo il caso Franca viola che anche quello rimase impresso nell'immaginario dell'Italia dei leader italiane e degli italiani
E però nonostante questo lungo e faticoso e combattuto cammino di libertà nonostante il radicale cambiamento di mentalità di atteggiamenti culturali antropologici
Di questi anni il tasso di violenza e il numero di femminicidi non è diminuito
E deve anche farci pensare il fatto che la percentuale di femminicidi alta purtroppo in tutta Europa
Anzi paradossalmente più alta proprio in alcuni Paesi che siamo abituati a considerare più avanzati sul piano dei diritti e della parità
Paesi per esempio del nord Europa
C'è quindi qualcosa di veramente radicato la nuova che anche attraverso la nuova libertà femminile non riusciamo fino in fondo a combattere
Il nostro Governo ha affrontato il tema immediatamente dal primo momento del suo insediamento e non poteva essere Teens diversamente visto che il governo presieduto dalla prima donna in Italia l'abbiamo fatto secondo le classiche tre P proteggere prevenire perseguire abbiamo reso strutturale il reddito di libertà
Promosso il numero di primo ascolto il quindici ventidue che ancora troppo poco conosciuto
Quasi raddoppiato le risorse per i centri antiviolenza le case rifugio investito sull'empowerment e per le donne vittime di violenza promosso il microcredito di libertà facilitato l'accesso al credito d'inclusione per le vittime di violenza
Tutto questo perché ovviamente l'autonomia economica per le donne il primo strumento per uscire dalle situazioni di violenza per riprendere in mano la propria vita
Che tra l'altro è stata votata dal Parlamento non dal Governo in particolare
Oltre alla legge Ca'Ivano che anche cominciava a inserire il parental control
Meno avete Raissa e quindi ai è già uno strumento un primo strumento di controllo ma è stata votata dal Parlamento una legge che diventerà a Breve penso efficace
Sulla controllo dell'età in cui si accede ai siti porno
E questo io ritengo una un fatto davvero importante perché l'accesso ai siti porno attualmente e davvero precoce pare che il primo accesso sia sei sette anni
E
Le immagini
Che possono arrivare a una personalità che ancora non matura che non è in grado di elaborare quello che vede fino in fondo
Possono essere davvero disturbanti dare un'idea profondamente sbagliata e distorta della sessualità femminile del piacere femminile del rapporto fra i sessi
Infine abbiamo votato una nuova legge che copre alcuni vuoti dalla legislazione italiana che pure era una buona legislazione perché alla fine si sono stratificate una serie di buone leggi contro la violenza
E tra l'altro il voto definitivo su questa legge cioè la seconda lettura al Senato è avvenuta a pochi giorni dalla tragica uccisione di Giulia e subito prima della giornata internazionale contro la violenza dell'anno scorso il ventiquattro novembre
L'abbiamo votata tutti insieme e questo è stato già un bel segnale che testimonia come sulla lotta contro la violenza sulle donne e i femminicidi c'è davvero una volontà politica condivisa che supera come è giusto le divisioni è l'appartenenza
La legge centosessantotto si pone nel solco del Codice ero
Posso quindi dell'urgenza con cui vanno colti segnali di rischio di atteggiamenti aggressivi le minacce le persecuzioni per interrompere il ciclo della violenza per proteggere la donna che ha la forza di denunciare che si ribella al ruolo di vittima sono norme che intervengono sulla prevenzione più che sulla repressione per facilitare rafforzare il ricorso alle misure cautelari per assicurare tempi certi e brevi da parte della magistratura
E introduce anche alcune innovazioni come per esempio l'arresto in flagranza differita
Le leggi però sono uno strumento essenziale importante ma non sufficiente lo sappiamo nessuna legge temo avrebbe potuto salvare Giulio Cecchetti
Né altre donne che non sospettavano la violenza che covava nel cuore dell'uomo che sosteneva di amarle e che appariva al mondo come un bravo ragazzo come ha detto anche una volta la sorella di gioia
Sappiamo tutti quindi che necessario intervenire su molti altri fronti se vogliamo provare davvero a cambiare l'atteggiamento maschile di fronte alla nuova libertà delle donne promuovere e stimolare un cambiamento culturale è un'impresa molto impegnativa
E per riuscirci dobbiamo andare avanti con un confronto aperto una riflessione seria una verifica puntuale dei fatti dobbiamo partire da idee condivise ma soprattutto suffragate da numeri e fatti
Sappiamo tutti che serve un'azione vasta e continua di formazione
Tra l'altro colgo l'occasione per annunciare l'uscita del libro bianco per la formazione degli operatori contro la violenza
Che è stato redatto dal Comitato tecnico scientifico dell'Osservatorio contro la violenza presieduto dalla professoressa ex onorevole Fabrizia Giuliani e sarà presentato al tra pochi giorni in proprio in occasione appunto delle della giornata una mondiale contro la violenza
Quindi se vogliamo intervenire con efficacia dobbiamo verificare che le azioni che vogliamo mettere in campo siano davvero utili abbiano dato buoni risultati laddove sono state già applicate e che siano appunto suffragate da numeri e fatti
Dobbiamo vagliare quello che è stato fatto altrove quali misure sono rivelati davvero buone pratiche e in questo compito una fondazione come la vostra potrebbe davvero dare un contributo importante ma io sono sicura che darà un contributo importante a tutti i diversi livelli in cui tutti noi dobbiamo combattere le la violenza contro le donne in primo luogo ovviamente nei confronti delle nuove generazioni nella scuola nella formazione noi attraverso questo libro bianco attraverso la previsione di linee guida
Proprio per io operatori nella legge centosessantotto c'è questa previsione
Stiamo facendo la nostra parte come istituzioni ma certo c'è da fare molto di più c'è da fare nelle scuole c'è da fare nella società civile
C'è da stimolare da attivare da ricordare ecco io penso che il volto di Giulia e quello che voi farete l'impegno della fondazione del papà di Giulia
Nei confronti proprio di questa sensibilizzazione del fatto di non dimenticare di non rassegnarsi sarà davvero importante e vi auguro buon lavoro
Grazie ministra
La saluto adesso perché Cesare lasciare in anticipo che ha un impegno un aereo da prendere sì sarei davvero rimasta molto volentieri con voi ma purtroppo non è possibile grazie grazie
Adesso abbiamo anche il saluto del messaggio di un di un altro ministro importantissimo soprattutto per quello che poi Gino ci racconterà dopo Giuseppe Valditara ministro dell'istruzione
E del merito perché con Gino lo diciamo sempre c'è una cosa semplice per la quale insomma non ci non c'è bisogno per fortuna di troppe norme quell'educazione affettiva o sentimentale che che ci preme e attraverso la quale raggiungeremo davvero tanti tanti ragazzi ascoltiamo il ministro
Quando la donna viene offesa o addirittura uccisa e la stessa civiltà ad essere offesa e la stessa civiltà avvenire negata
Il fenomeno dalla violenza sulle donne si manifesta nel Femminicidio nella violenza sessuale ma anche nella discriminazione
Consentire ad una donna di sentirsi sicura libera non discriminata io le le pari opportunità di realizzazione personale e professionale
è un obiettivo fondamentale di chi crede nei valori della dignità di ogni persona
Abbiamo
Di fronte due strade
Una concreta ispirata ai valori costituzionali l'altra ideologica in genere i percorsi ideologici non mi erano mai a risolvere i problemi ma ad affermare una personale visione del mondo
Adesione ideologica quella che vorrebbe risolvere la questione femminile lottando contro il patriarcato
Massimo Cacciari indubbiamente esagera quando dice che il patriarcato è morto duecento anni fa
Ma certamente il patriarcato come fenomeno giuridico e finito con la riforma del diritto di famiglia del mille novecentosettantacinque
Che ha sostituito alla famiglia fondata sulla gerarchia la famiglia fondata sulla eguaglianza
Piuttosto ci sono ancora il nostro Paese residui di maschilismo diciamo pure di machismo
Che vanno combattuti
E che sono poi quelli che portano a considerare la donna come un oggetto con una persona con minore dignità che deve subire il maschilismo si manifesta in tanti modi si manifesta nella discriminazione sul posto di lavoro si manifesta nel così detto che al collega quando una donna subisce attenzioni non gradite per strada
Si manifesta poi nella violenza vera e propria poi c'è il tema del femminicidio ci allarma sempre di più
Se una volta
Il femminicidio era frutto di una concezione proprietaria della donna in specie in famiglia
Una concezione proprietaria della moglie oggi sembra più il frutto di una grave immaturità narcisista del maschio che non sa sopportare fino la vera battaglia
E dunque culturale e parte innanzitutto dalla scuola ma non coinvolge solo scuola coinvolge la famiglia
La famiglia in cui occorre che era relazioni siano veramente parità le relazioni siano improntate alla Rispetto verso il ruolo e il lavoro della donna
Coinvolge la cultura di massa coinvolge l'uso dei social
Coinvolge la stessa pubblicità
Poi ci sono dei rischi nuovi la diffusione per esempio di pratiche che offendono la dignità della donna e da questo punto di vista deve essere chiaro ad ogni nuovo venuto
A tutti coloro che vogliono vivere con noi la portata della nostra Costituzione che non ammette discriminazioni fondate sul sesso
Occorre anche non far finta di non vedere che l'incremento dei fenomeni di violenza sessuale
E legato anche
A a forme di marginalità e di devianza in qualche modo discendenti da una immigrazione illegale
Non si può accettare la cultura della violenza non si può accettare la cultura della violenza verbale della violenza fisica non si può accettare la cultura dell'insulto e della minaccia
Della prepotenza della mancanza di rispetto verso ogni personali che questa persona poi sia simpatica o antipatica
Che sia povero che sia ricca che si autoctona voi immigrata che sia eterosessuale od omosessuale che sia politicamente amica o politicamente avversaria
Dobbiamo proteggere i deboli dobbiamo proteggere i miti dobbiamo proteggere i buoni controlla prevaricazione dei violenti e dei prepotenti
è per questo che abbiamo deciso di puntare innanzitutto sulla educazioni civiche il luogo più adatto
E così abbiamo pensato di inserire il contrasto alla violenza contro le donne nell'ambito della educazione alla rispetto verso ogni persona perché è proprio questo il punto
Chi non riconosce
Che dalla Rispetto e nel rispetto di ogni persona
Qualunque essa sia
Che si combatte la anche la violenza contro le donne
Non ha capito
Che sono questi fondamentali di una società civile
Di una società armonica di una società senza discriminazioni e senza violenza
Qualcuno dice che ed educazione civica
Costa soltanto di trentatré ore sbaglia perché queste trentatré ore sono quelle delicate all'educazione la educazione finanziaria allocazione stradale all'educazione ambientale alimentare
Invece
Le linee guida sull'educazione civica
Pongono come obiettivi di apprendimento come competenze che devono essere acquisite
Proprio il rispetto la cultura del rispetto verso la donna verso qualunque essere umano in particolare verso una donna
Obiettivi di apprendimento
Leggo dunque
Che cosa dicono letteralmente queste linee-guida e questi obiettivi di apprendimento devono innervare tutti i curricola devono innervare caratterizzare tutti i programmi scolastici
Se le devono essere degli obiettivi
Che gli studenti tutti gli studenti e il loro percorso scolastico dovranno perseguire e raggiungere
Dicevo ecco
L'obiettivo di apprendimento cui facevo riferimento comprendere e conoscere il principio di uguaglianza
Nel godimento dei diritti inviolabili e nell'adempimento dei doveri inderogabili nel quale rientrano il principio di pari opportunità e non discriminazione ai sensi dell'articolo tre della Costituzione
Particolare attenzione andrà riservata al contrasto alla violenza contro le donne per educare a relazioni corrette e rispettosa al fine altresì di promuovere la parità fra uomo e donna
E di far conoscere l'importanza della conciliazione fragilità e lavoro dell'occupabilità e della imprenditorialità femminile
Analizzare scrivono ancora le linee guida
Mediante opportuni strumenti critici desunti dalle discipline di studio i livelli di uguaglianza fra uomo e donna nel nostro Paese nella nostra cultura confrontandoli con le norme nazionali ed internazionali
Individuare in illustrare i diritti fondamentali delle donne
Analizzare il proprio ambiente di vita e stabilire una connessione con gli attori che operano per porre fine alla discriminazione alla violenza contro le donne
Sviluppare la cultura del rispetto verso ogni persona contrastare ogni forma di violenza bullismo e discriminazione verso qualsiasi essere umano e favorire il superamento di ogni pregiudizio tutto questo non c'era in passato
Tutto questo come ho detto deve innervare i curricula e tutti i programmi scolastici
E in questo contesto le scuole ben possono sviluppare discussioni che rendano protagonisti gli studenti nelle forme della testimonianza
Dello scambio di esperienze così come anche nelle forme del cosiddetto peer Kyoto ricca dovremmo poi verificare gli esiti
Di questi insegnamenti
Di questa acquisizione di competenza
Obiettivo e la dignità
Il rispetto la parità di trattamento
Per sradicare la violenza
Dalla nostra società
Pensa radicare la violenza contro le donne
Dal nostro vivere civile
Grazie al ministro Valditara
Adesso poi naturalmente siamo molto ansiosi di raccontarvi che cos'è questa fondazione dove fanno parte ne fanno parte moltissimi Esperti psicologi professori insegnanti di persone che sono abituate
A conoscere quali sono
Anche i mali dell'anima perché poi il problema è che non necessariamente un violento è apparentemente violento
Ma ne parleremo perché davvero siamo desiderosi di trasmettervi tutto questo do la parola Martina Semenzato presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sul femminicidio nonché su ogni forma di violenza di genere
Grazie buongiorno a tutti tutte presidente moglie culla retiniche colleghe europarlamentari che sono collegati
Autorità tutti illustri ospiti Gino
Quando parliamo di femminicidio i volti si
Inseguono oggi purtroppo si inseguono molto spesso
E i dolori di tante famiglie si sovrappongono però ci sono delle storie che restano più impresse di altri forse perché alcune sono la sintesi di una cattiveria umana assoluta
O forse perché ci sono genitori forti che portano avanti battaglie straordinarie che rompono i muri e scuotono le coscienze io lungamente pensato a quale intervento a quale taglio dare l'intervento di oggi ha detto va be'insomma io sono la Presidente della Commissione Femminicidio
Però tali istituzionale non parlerà di questa Commissione
Da questa legislatura una commissione bicamerale quindi Camera e Senato dialogano insieme
Per l'obiettivo comune è quello della tutela delle donne e addirittura con un indirizzo molto forte che abbiamo voluto tutti insieme di non dare un colore politico questa Commissione perché la violenza di genere non ha un colore politico e poi naturalmente dovrà raccontare
Di come in un meno di un anno di lavoro siamo riuscite no ad approvare una relazione all'unanimità sul testo unico
Come questa Commissione a quindici punti di chiesta io vengo dall'impresa e quindi un focus importante sulla violenza economica l'indipendenza economica il lavoro l'empowerment lancia letteratura su questa il sessantadue per cento delle donne vittime di violenza non sono economicamente indipendenti
Ma questa commissione parla anche di vittimizzazione secondaria di diritto comparato di orfani di femminicidio di educazione di sport e di salute
Addirittura del coinvolgimento dell'intelligenza artificiale con funzione predittiva EPA insomma i numeri sono testardi
Ci dicono che il due mila ventiquattro quelle Jarreau segna un meno sui femminicidi sono diminuiti di poco non ci consolano sono diminuiti in ambito familiare sono diminuiti
Per mano del compagno del partner neppure
Vi devo dire che oggi tutti questi argomenti mi paiono stoccati
Mi paiono sfocati perché mi sento in dovere di dire che cosa ha rappresentato per me
Giulia Cecchetti in
Quando è morta Giulio C pettinare o presidente di questa Commissione da tre metri e quando mi hanno invitato ad andare a trovare la famiglia ho detto no non non mi sembra il caso perché essendo presidente di una commissione noi dobbiamo lavorare sull'oggettività non dobbiamo calarci nella soggettività dei casi dopodiché Vigonovo ovviamente nel mio territorio sono nata Spina
Giulia viveva già con noi perché è il mese della prevenzione e quindi in tantissimi eventi parlavamo nutrendo ci di quella illusoria speranza che Giulia fosse viva
Poi mi ha chiamato l'amico che non sentivo dei tempi di giurisprudenza all'avvocato Tigani mi ha detto viene da questa famiglia somma Saturno contro rispetto alla mia scelta di non andare
E sono andato a trovare questa famiglia lirico com'è stato dolorosissima dolorosissimo e faticoso
Però quando sono entrata
In quella casa
Devo dire che
La sensazione poi neanche facendo quella fiaccolata con Gino aliena e Davide quelle persone che fino a a un momento prima per mano degli estranei e un momento dopo sono diventati indirizza attori di quella che sarebbe stata la parte umana della mia Commissione ecco questo ha rappresentato per me
Giulia Cecchetti in cioè che la commissione Femminicidio non può avvenire solo il parametro dell'oggettività
Ma deve avere anche quello forte dell'umanità
Non può parlare solo di diritto di misure cautelari di reati di pene ma deve necessariamente parlare di prevenzione
Deve parlare di cultura del rispetto al maschile e di consapevolezza al femminile
Io penso che siamo di fronte ad un mosaico Complesso
Che rappresenta una rivoluzione al femminile
Una visione prospettica fatta di tante tessere singole perché ognuno di voi rappresenta una tessera singola contro la lotta alla violenza di genere
Che devono però necessariamente comporre un insieme tra una ricognizione che non è nata a testa una rivoluzione che è nata nel quarantasei quando abbiamo ottenuto il diritto di voto che è nata nel settantacinque quando abbiamo cambiato il diritto di famiglia nel novantasei quando abbiamo cambiato il prezzo del reato di stupro nel due mila diciannove quando abbiamo istituito il codice rosso
Nel due mila ventidue con la legge centosessantotto quando abbiamo e quell'abbiamo prima è un abbiamo al femminile
Perché le grandi battaglie le grandi vittorie le fanno le donne anche con la loro morte
Come Giulia e Giulia ha vinto una battaglia grandissima
Quella di scuotere le coscienze civili sopite
E di urlare che il femminicidio non è un fatto privato non è un fatto familiare ma è un fatto pubblico ecco io impropriamente penso che la Fondazione Giuliacci fettina
Rappresenti una tessera importante di questo complesso mosaico
Fondamentale per comporre quello che è insieme quello su cui noi tutti lavoriamo che è la Rete
Una fondazione che ha un bordo robusti stimo è un comitato scientifico di grande valore
E che parla attraverso linguaggio dirompente della cultura del rispetto che Gino ha fatto sua e della gentilezza come quelli antidoti contro l'imbarbarimento dei costumi della nostra società
Però vorrei fissare meno sull'attenzione e mi avvio alle conclusioni gentilezza educazione dispetto non vogliono dire misti vita non vogliono dire accondiscendenza arrendevolezza sottomissione
Non vuol dire sottrarsi al conflitto alla lotta Rispetto educazione e gentilezza sono strumenti potenti
Per disinnescare quelle semplificazione quegli stereotipi che portano all'autoritarismo e alla violenza ecco la Fondazione Giulia Ciccotti
La considero una sintesi di tutto questo
Una strategia per diventare esseri umani migliori
La commissione femminicidio esperienze del genere rimane a disposizione per lavorare insieme su quel patto di corresponsabilità di cui io parlo tantissimo famiglia scuola società civile e politica grazie
Volevo dire solo due parole perché ovviamente anche a me Giuliani entrata non so perché subito nel nel cuore
Perché ho capito che
Non era ovviamente solo un numero ma ho capito che est che era il momento di dare veramente un un senso a qualcosa che stava diventando sta diventando davvero troppo
E quando è accaduto di Giuliano Jomo sono entrata in contatto con Gino quasi subito
Perché purtroppo insomma Gino pochi giorni dopo lo ha dovuto subire anche un altro attacco che è stato quello purtroppo di certa informazione che lo accusava di voler fare per andare di qui di là quindi dolore sul dolore
E e non non so perché ma forse proprio perché ho capito che era il il momento che qualcosa poteva accadere di costruttivo io mi sono tatuata in parte di Giulia qui Gino lo sa perché
Il tatuatore me l'ha consigliato lui ma ci sono c'è l'orso di Giulia ci sono i fiori che rappresentano tutte le donne tutte le Giulia e c'è quel fiocchetto rosso
E da quel momento ha cominciato un un cammino che oggi ci ha portato qui
Allora ci ha portato qui in una data importante che è il diciotto
Ce n'è un'altra che l'undici se ne avrà voglia lo spiegherà Gino che invito a venire sul podio grazie
Signore e signori giustissimi ospiti permettetemi di ringraziare che ci ospita
Vicepresidente alla Camera sermone
Che è permesso tutto questo nel luogo delle istituzioni luogo dove vengono promulgate le leggi e grazie tutti quelli che mi sono stati vicini in quest'anno
E mi sono stati vicini come persona retta sostenermi in questo mi saranno vicini in questo percorso
Siamo qui per dar forma concreta ad un sogno un sogno che ha un valore immenso perché è nato da una tragedia immane
Perché così spesso che funziona la vita si prende per mano
E ci porta con per i passi più luminosi
A scorgere una stata quando tutto sembra perduto
A volte e non è retorica quando si affrontano sofferenze tali che potrebbero togliere qualsiasi speranza o prospettiva la vita ancora ti sorprende offrendo uno scopo nuovo un'opportunità di trasformare il dolore il significato
La perdita in impegno
L'oscurità in azione
Oggi sono qui per parlarvi proprio di questo di uno scopo che ha trovato la DG nel ricordo di Giulia e che oggi prende forma nella Fondazione Giulietti che Tina
La Fondazione agile Zecchettin oltre ad essere un omaggio a Giulia alla quale si ispira e anche un impegno che richiede il coinvolgimento di ciascuna e ciascuno di noi
Un richiamo collettivo che ci invita a guardare oltre noi stessi
Vorrei tanto ci verso il benessere della società il futuro delle nuove generazioni
Diamo in un'epoca contraddistinta dalla fretta dalla superficialità tutto scorre si consuma troppo in fretta
Non è mai accaduto nella storia dell'umanità che ci si trovasse ad essere così connessi sempre è ovunque
Eppure paradossalmente apprezziamo di essere tra noi distanti chiusino gli stessi e sempre più scollegati da ciò che conta davvero
La velocità con cui consumiamo le nostre relazioni le scelte i Progetti
C'è lontana da quello che conta veramente
Non basta essere veloci non basta agire d'impulso
Serve una visione
Serve perseveranza
Con pazienza possiamo costruire progetti concreti capaci di trasformare nel tempo una cultura spesso intrise di indifferenza e superficialità
Con determinazione possiamo combattere l'uso di linguaggi di comportamenti che mancano di rispetto perché la violenza spesso inizio dalle parole
Prima di arrivare i gesti
Ogni persona ha diritto al rispetto della propria dignità del proprio corpo e della propria interiorità
Nessuno deve essere costretto a vivere una vita che non ha scelto
è nostro dovere proporre modelli di relazione basati sulla stima reciproca sull'ascolto e sul rispetto
Ho attraversato la morte nella sua essenza più profonda prima con la parte di mia moglie Monica e poi con quella di Giulia che mi ha spaccato il cuore
La morte ho provato paura quando l'ho sentita vicina sì dolore quando l'ho incontrata incredulità di fronte ad una sorte che appare ingiusta
La morte ti dà coscienza della fine
E ti fa comprendere che la vita è un soffio
Appena una leggera brezza
Che non può essere sprecata perché non c'è tempo di recupero
E ho imparato a mie spese il valore del tempo che abbiamo così poco e le usiamo per litigi sterili per battaglie di potere per un'eterna rincorsa a ciò che ci distoglie da noi stessi
Mentre siamo qui migliaia di donne in tutto il mondo stanno vivendo nella paura
Subendo abusi e violenze tranne che avrebbero dovuto essere amate ma che vengono colpite ridotte al silenzio rese prigioniere dalla paura e dall'angoscia
Dal giorno in cui è mancata la mia Giulia sono state uccise altre centoventi donne soltanto in Italia
Migliaia e migliaia nel mondo numeri inimmaginabili
Non possiamo permetterci di essere indifferenti
Non c'è più tempo per voltare lo sguardo altrove
In quest'ultimo anno ho ricevuto messaggi strazianti di donne intrappolate nella paura
Cosa mi scrive ho paura di tornare a casa so cosa mi aspetta
Anna mi confida lui si apposta davanti casa osserva me e le mie figlie suona il campanello di continuo siamo prigioniere
E Vanessa ho denunciato tre mesi fa ma sono ancora in casa con lui
Se prima era difficile ora diventato un inferno sono sola sarò la prossima
Di fronte a questa realtà come possiamo restare impassibili se siamo qui oggi voglio credere che sia perché ognuno di noi desidera cambiare qualcosa
Perché non possiamo più tollerare che il silenzio si è l'unica risposta che ha bisogno di aiuto
Ognuno di noi ha la capacità di mettere amore odio nel mondo positività o negatività
La differenza tra mosse fatte cresceva una che si disintegra dipende spesso dalla dalle piccole eppure grandissime scelte quotidiane
La Fondazione Giulio Cicchetti è qui per questo per dare voce sostegno a chi non può più urlare a chi vive nella paura
In alto impegno un'idea astratta
Non è un'idea astratta è una semina fiduciosa che ha già portato molti frutti come come nella vita di Laura che grazie al nostro impegno ha trovato la forza di cambiare vita di liberarsi da un'allergia l'azione tossica
A volte possono bastare le parole una presenza
Un segno di speranza
In questi mesi mi sono reso conto di quanto concentrarsi su sentimenti positivi porti ad agire in modo costruttivo
Io l'ho fatto per la necessità di non farmi travolgere dall'odio che mi avrebbe nichilista come persona
Mi sono fatta aiutare da gesti molto semplici come il continuo tornare a guardare la foto di Giulia
Piccoli gesti come questo mi hanno educato a guardare verso la luce anche in situazione dove sembra tutto scuro
Mi hanno aiutato a rimanere vicino all'amore anche dentro lo straccio del mio dolore
Mi ha insegnato che rancore risentimento non mi aiutano e sono Farabello troppo pesante da portare l'amore per la mia Giulia Tel sullo rimedio possibile il dolore
Questo tenace esercizio a voler rimanere vicino all'amore mi ha fatto scoprire un nuovo modo di vivere più rivolto ad assenso e valore e capire come contribuire a migliorare il mondo in cui vivo
Penso di aver raggiunto piena consapevolezza di questo stato d'animo proprio durante la l'udienza con Filippo
Propongo loro straziante per quello che Giulio aveva subito ma non riuscivo a provare il benché minimo sentimento di rabbia sdegno risentimento ira verso il carnefice di mia figlia
Tuttavia in alcune persone che erano attorno a me percettivo animosità e risentimento
Comprendo bene la loro indignazione
Ma la sera dell'udienza tornano tornando nel silenzio della mia casa ho avuto modo di riflettere immaginare il nostro mondo come un ecosistema dove ogni individua la capacità e libero arbitrio di iniettare la società odi oppure amore
Non possiamo cambiare gli eventi che ci sono capitati ma possiamo cambiare la nostra reazione a quegli eventi e decidesse contribuire ad aumentare l'odio oppure l'amore a discapito oppure a favore dell'ecosistema stesso
Per quanto mi riguarda nel nome di Giulia io posso solo sceglierà di far crescere l'amore perché questa è l'unica scelta che le assomiglia l'unica possibile se voglio mantenere viva una parte di lei
Ecco ne dovremo in ogni momento della nostra vita cercare di produrre empatia calore apprezzamento armonia e amore sono così riusciti riusciremo a diminuire l'entropia negativa del nostro ambiente
Oggi l'invito a dare valore a ciò che conta davvero a quei sentimenti che ci consentono di rimanere umani capaci di aiutare invece di distruggere
La ricerca continua del potere dello Stato se ha un costo troppo alto ci consuma ci batte in pochi cd si priva della pienezza della vita
Essere qui significa abbracciare la volontà di cambiare significa che noi possiamo non possiamo più voltare le spalle a chi ha bisogno di noi dobbiamo essere noi con le nostre azioni a costruire un futuro e dove la violenza non abbia più spazio
La Fondazione Giulia Cecchetti in ha il compito ambizioso di educare per produrre un cambiamento che possa radicarsi attingere in profondità per poter crescere
Grazie
La formazione Giulia Cecchetti in ha il compito ambizioso di educare
Per produrre un cambiamento che passa radicarsi e attingere in profondità per poi poter crescere forte e portare molto frutto
Empatia Rispetto armonia e amore non sono solo il sentimenti individuali sono le fondamenta di una società giusta e solidale
La violenza di genere non è una questione privata o isolata
è un fallimento collettivo il risultato in una cultura che troppo spesso tale dall'indifferenza e silenzio
Ognuno di noi ha un ruolo da giocare non possiamo delegare agli altri la responsabilità di creare un cambiamento
Dobbiamo essere protagonisti
In prima persona di una trasformazione culturale sociale che metta al centro la dignità e rispetto di ogni individuo
Questo è un compito che richiede impegno coraggio lezione condivisa
Non si tratta solo di quello che la Fondazione farà ma di quello che tutti noi come comunità possiamo fare
Dobbiamo educare le nuove generazioni a rispetto reciproco promuovere relazioni basate sulla parità sull'ascolto
E combattere con fermezza ogni forma di discriminazione e violenza ognuno di noi è chiamato a contribuire ognuno di noi può fare la differenza
è una responsabilità che non possiamo ignorare è il tempo di unire le forze di costruire ponti invece di erigere muri di guardare al futuro con speranza e determinazione
Non sarà un percorso semplice ma ogni passo ogni gesto ogni progetto che realizziamo insieme può essere un mattone per costruire un mondo in cui nessuno debba più vivere nella paura
E in cui rispetto alla mole siano le regole fondamentali della convivenza
Vi chiedo di unirvi a noi non come spettatori ma come attori di questo cambiamento perché solo attraverso il nostro impegno collettivo possiamo rendere onore alla memoria di Giulia e offrire un futuro migliore alle generazioni che verranno insieme possiamo trasformare la tragedia e speranza indifferenza in azione che la paura in un nuovo inizio
Scusate l'emozione ma oggi ricorre esattamente un anno da quando mi hanno comunicato che che Giulia non c'era più
E questo lo percepisco tutto quindi anche gli altri
Grazie Gino
Ingiuria Davide no non grandissimo Papa processare San Pietro Prati Giulia di Davide dieci
Allora abbiamo un altro intervento di Anna Maria Tarantola vice presidente della Fondazione giuria Cecchetti non credo in remoto collegato
Cioè il collegamento
E non risentano nacque Sino Angelo il giorno venti giorno
Buongiorno devo dire che con grande emozione capace tipo anche se il maremoto causa possa influenzare alla presentazione basta Fondazione dalla Fondazione giura Cecchetti
E ringrazio l'ingegnere dice che Tien per aver voluto coinvolgendo i questo prezioso e importante Progetto di lotta contro la violenza di genere quindi promozione di un'anima tutta la cultura che rispetta e di uguaglianza per tutti
Da subito mi ha colpito la competenza del progetto e nasce contrasta contento come da
Sto d'amore non vorrei vedere un verso Seul gli Avalanche verso tutte le donne e si propone di promuovere un cambiamento tratturo dalla persistente cultura patriarcale che ancora caratterizzano la nostra società in tutte le sue manifestazioni
E che alimenta questa cultura la violenza di genere
Un fenomeno doloroso inaccettabile che purtroppo persiste anzi imbrattato un aggravarsi tant'è che varie iniziative avviate come madre fino all'una di due ragazze
Vorrei proprio che tutte le donne potessero godere di rispetto se ne è parlato tanto di rispetto proponente
Rispetto opportunità di lavoro di crescita e sicurezza dipinta convinceranno nuovi che nessuno più debba piangere la perdita di una figlia di un amabile buona sorella di una donna
Le azioni che sono stato pienamente previste sono gigante si caratterizzano proprio pacifica ancia e sottolineo realizzabilità e tensione grandi filoni individuati la prevenzione attraverso un'incisiva azione sottobanco educativo formativo e nella comunicazione
Il sostegno e l'assistenza alle donne un pezzo di violenza la collaborazione con l'organizzazione che si pongono analoghe finali
Sul fronte preventivo tra Fondazione si propone innanzitutto di intervenire sul modello educativo bisogna smettere come ha detto prima l'impegno perché in un messaggio di amore
Con Luciano non quello malato che si trasforma in udienza che non è amore dovremmo smettere di chiamare amore
E intende fare spesso promuovendo risentimento nei programmi scolastici dei valori del uguaglianza per rispetto della condivisione Verrazzano accessori a facendo emergere il ruolo fondamentale che le donne hanno avuto il bambino per progresso dell'umanità
E nel contributo e importantissimo che il loro pensiero ero il loro modo di verde Diego vedere i Lombardo di analizzare i problemi può dare alla risoluzione di tanti
Va bene che ci compete che c'era in questo momento viviamo
Sono poi previste azioni volte ad incidere sui contenuti e sui messaggi distorti veicolate e allora anche implicitamente dalla pubblicità e dal mondo della convocazione
E iniziative di formazione e informazione sensibilizzazione in particolare delle donne specie che spesso non denunciano le violenze perché non conoscono le tutele esistenti
La formazione insieme l'educazione di un potente strumento di cambiamento
Deve però riguardare tutti presente anche i magistrati in come sottolinea otto imposta il dottor Fabio Roia altroché presidenza da Gemona vedi Milano noto per il suo costante impegno nella lotta contro la violenza g e codice rosso ed anche la legge centosessantotto sono norme fin qua sì
Purtroppo poco conosciute e talora male applicate
Educare formare in formare sensibilizzare sono fondamentali ma lo sono anche iniziative volte a promuovere la riduzione delle disuguaglianze uomo-donna
E in economia certa nella politica le donne sono ancora i constatiamo sottorappresentato e dal mondo del lavoro e nei ruoli apicali dell'azienda nonostante la legge corso Mosca
Tortora presenta sottorappresentati in politica e nelle istituzioni sonore non era tenero degli uomini a parità di ruolo incontrano maggiori difficoltà ad ottenere credito prendono obbligati a scegliere il proprio finire per lavoro
La carenza di lavoro rende le donne dipendenti dagli uomini per il loro sostentamento economico e le torte al tallone ad accettare le violenze sopraffazioni senza denunciarle per paura delle conseguenze
Anche su questo fronte Anton sono previste dalla né opportune iniziative accanto predazione pre pentire sono previste iniziative Trust cisterne sostenere Vanhanen fasi critiche portare lenti arrosto lupo di un nuovo progetto di vita pieno che soddisfacente trovare un lavoro
E aiutarmi a denunciare la violenza nelle sue varie declinazioni se non sono soffice che le violenze sa anche economica psicologica verbale indaghi loro potremo immane azioni riprende una anche azioni di sostegno dei bambini che assistono a fenomeni violenti
E spesso diventano orfani di padre qual è il padre in carcere si trovano in difficoltà affettive economiche ci ecologica
Per leggi ci sono ma non sempre vengono austriaca
Per la realizzazione di tutte queste azioni ma anche di tutte le altre non ho menzionato
E non previste collaborazioni con università a istituti di ricerca associazioni ed enti del terzo settore e mettere a fattor comune conoscenze competenze e vendere le azioni più efficienti ed efficaci
Come potete vedere la Fondazione giù invece è un progetto a trecentosessanta gradi certamente ambizioso ma realizzabile si riuscirà come auspicato ai coinvolgerebbe urgente nell'opera di prevenzione lotta alla violenza di genere
Attraverso un'azione veramente devo dire sorprendente
Perché è un'azione che vuole conoscere il fenomeno giudicare quello che non va bene agire per poter risolvere laddove è possibile la Fondazione vuole risanare Nokia l'asta gittata prima del sinistra mi piace citare che anche papà Francesco il ventidue settembre venti intervenire ventuno nel corso dell'udienza dedicata alla catechesi ha parlato di una piaga
Hertha tutto di una cultura di sopraffazione patriarcale e maschilista
Tra i molti che auspichiamo di poter coinvolgere sensata in Parlamento
Luogo dove si fanno le leggi e che oggi ci ospita l'enorme zona riporta si possono assumere decisioni per agevolare perso verso la parità di di tenere e la riduzione della cadenza ore da un è stato detto che molti sta già facendo vorrei sottolineare solo questo da lontano violenze ma è da l'azione per la parità di genere non è qualcosa che va a favore delle donne
è qualcosa che fa a a beneficio di
E che questo vanno essere pienamente tutti consapevoli spero che Moggi invece dovrebbe essere al fianco della Fondazione in questo percorso e vi ringrazio
Grazie lei davvero adesso do la parola
A Fasano presidente di Banca Etica per il suo intervento
Grazie buongiorno a tutti a tutti forse qualcuno si chiederà cosa c'entra una bancari al tavolo abbiamo parlato di percorsi didattici di affettività di educazione di Psicologia
E parto da un dato che voglio condividere con voi e che va a contribuire alla fotografia che ci è stata consegnata
Il trentasette per cento delle donne in Italia non possiede un conto corrente
Il quaranta per cento delle donne in Italia non ha un'autonomia finanziaria
Di queste il quarantanove per cento
Denuncia di essere soggetta violenza economica
Denuncia non sempre semplice
Sì alla violenza economica e uno degli a spetti che all'interno dell'educazione che all'interno di una relazione libera ed equilibrata
Bisogna cominciare a
Attaccare
Conoscere scoprire svelare
Il rapporto che esiste tra al denaro al potere
E noto a tutti a tutti
Poco sappiamo forse però lo diceva prima la dottoressa Tarantola che la gestione del potere e non parlo del potere politico
Di un potere
Di governo
Generale delle nostre vite è in mano a chi detiene la finanza che detti nell'economia ecco comprendere come questo potere vada condiviso per un bene comune e vada condiviso tra uomini e donne che abitano in questo caso
Il nostro paese d'Italia sia uno spazio di crescita collettiva sia uno spazio di crescita anche nella relazione
Ecco allora che forse i percorsi didattici che vanno a formare le persone più giovani
Necessitano dista devono è necessario che stimolino anche i luoghi economici spesso ci attendiamo le istituzioni ed è corretto normanno proteggono
Ci appelliamo alla società civile che si prende cura delle persone più fragili o dei momenti più fragili della vita di tutti e di tutti beh dobbiamo incalzare anche in ciò che costituisce
Solitamente la nostra giornata
I luoghi di lavoro
Molte certificazioni dai fascisti incluso vengono tenute dalle aziende ed è importante un primo passo ma non è sufficiente
è necessario che i luoghi di lavoro i luoghi dove viviamo l'economia dove viviamo la finanza dove viviamo il consumo siano popolati non solo da un linguaggio rispettoso ma da un comportamento da un Regolamento da una modalità che solo se incarnata da tutto e da tutti può cambiare perché i numeri che vi raccontavo prima ci dicono che qualcosa è stato fatto ma è ancora troppo poco
Nella mia esperienza sempre di più scopro come la relazione tra la donna e le donne e il denaro sia una era la relazione che non viene svelata
Per la paura che questa rappresenti elemento di divisione nella relazione con l'uomo sia padre marito compagno figlio Gino
Forse è venuto il momento e molte sono le organizzazioni che su questo lavorano e sicuramente anche la Fondazione etica Cecchetti in potrà farlo
Invece per recuperare un rapporto sano libero
Con il denaro denaro che ha il potere ma non un potere singolare un potere perché trasversale globale
è un potere che ci consente la possibilità di decidere cosa fare del nostro futuro nella relazione tra noi nella relazione col creato nella relazione
Concia ciò che è la nostra quotidianità
La collaborazione con le tante organizzazioni istituzioni che abitualmente con cui abitualmente anche collaborò sicuramente sarà un altro elemento da mettere a disposizione di questo percorso che deve riuscirà a dialogare
La storia che Dino Cecchetti in prima
Ci rappresentava è proprio questo a dialogare con tante persone ad arrivare laddove forse finora solo poche ha dette ai lavori hanno dedicato spazio concludo con
Con due auspici
Se è vero che come donna giovani o meno giovani abbiamo il diritto di essere sicure Ventimila sicurezza importante io credo che quello che alle nuove generazioni e qui le guardo
Sì debba consegnare o insieme dobbiamo costruire il diritto ad essere libera
Libere di scegliere cosa studiare chiamare cosa fare della propria vita anche che strada percorrere tra libertà e qualcosa molto più importante della sicurezza deve essere incarnata da tutto e da tutti
L'ultimo elemento che mi piace incardinare alla Fondiaria accanto vicino alla Fondazione Giulia Cecchetti e la riscrittura di un linguaggio che tutte o tutti negli interventi precedenti hanno ricordato
Io credo che questa gentile tenacia sia un modo per riscrivere il linguaggio i nostri comportamenti perché forse con alcune prima ne parlavamo perché quando vogliamo nessuno più ci ascolta
Allora
E il Silenzio forse talvolta che con tenace e gentilezza fermezza e forza può riscrivere
Una parte dell'oggi ma se non sempre qui cito una una campagna
In atto se non sempre siamo padroni del nostro tempo siamo padroni di dargli un senso io credo che la fondazione Volga questo ci aiuti a fare questo con l'aiuto di tutti e di tutti grazie
Grazie grazie mille
Dalla parola
Maria Luisa Pellizzari consigliera della Fondazione Gino Cecchetti
Buongiorno a tutti un saluto particolare Arlacchi ci ospita Carla presidente Mulan
Perché
Essere qui significa anche le istituzioni ancora una volta dimostrano un'attenzione particolare a questo tema di cui ragioniamo Cino
Però il saluto più è
Venga il frammento più forte lo voglio fare alla famiglia Cecchetti linea Gino Cecchetti né in particolare per avermi voluto al loro fianco
In questa esperienza in questo percorso che farà la fondazione
Io ho conosciuto Giulio Gino Cecchetti in l'anno scorso
Sotto Natale gli arrembaggi
In visita alla mia famiglia perché sono anch'io di Padova
Che ci siamo incontrati come diceva prima qualcuno io avevo un po'paura di questo incontro perché era un momento così drammatico per lui
Invece è stato un incontro illuminante che mi ha veramente fatta sentire ancora una volta la necessità di impegnarmi al servizio della comunità
Tutto al mio percorso professionale sia quando sono entrata in polizia che poi nell'ultima parte del mio percorso prestazionale come prefetto estratto finalizzata incentrato nel servizio alla comunità chi fa il mio mestiere perché ha fatto al mio mestiere che peraltro
Ho sempre detto che non è un'attività professionale ma è un modo di Yasser è un modo di vivere l'impegno nei confronti trovi dagli altri
Questo così indirizzò che ho sempre dato alla mia vita con Averna avendo ben chiari quali erano i valori e quello salutava
Il presidente
Con cui ho lavorato moltissimi anni a Palermo nella lotta alla mafia
Però sono sempre stati indirizzati alla dispetto all'inclusione
Alla dignità delle persone e in fondo alla legalità che le racchiude tutte questi valori quando ripeto ho conosciuto
Gino Cecchetti Nadar quel momento assicurato Allulli alla sua famiglia tutto il sostegno che poteva essere in grado di dare quindi quando mi ha proposto di fare parte di contribuire con quello che so fare con quello che conosco all'attività della Fondazione non sono stata veramente molto contenta di poter aderire a
Devo dire che sempre nel mondo attica di
Ottimismo perché io voglio essere ottimista non avrei potuto fare il mestiere che ho fatto se non avessi un atteggiamento ottimista e di speranza nel fatto che le cose possono cambiare
E devo dire che rispetta i primi anni in cui io mi occupavo di violenza di genere molte cose sono cambiate anche se ricordiamo trentacinque anni fa
A me capitava è capitato spesso perché era un settore di cui mi occupavo di incrociare donne che subivano
Nell'indifferenza generale che quasi in un atteggiamento
Di normalità violenza dentro casa violenza e dai propri compagni e qualche volta addirittura dai propri figli mastini
Non c'era una legge non c'erano le norme non c'era assolutamente la sensibilità
Che invece registrano adesso
Quindi molta strada io lo voglio dire è stata fatta sia con interventi normativi che rendono sempre più stringente stabilendo tempistica molto serrate negli interventi delle forze di polizia che voglio aprire una
Parentesi forse perché stanno sempre nel mio cuore le forze di polizia da tempo hanno capito l'importanza
Di intercettare i segnali di pericolo per le donne
Sono stati fatti moltissimi corsi per formare proprio le forze di polizia che trentacinque anni fa non avevano gli strumenti
Per capire di intercettare
Io e situazioni dico pericolante è un intervento per una lite in famiglia può diventare spesso a è il sintomo di una violenza di genere che può espropriare in un atto violento che in un omicidio quindi
Diciamo che c'è stata e c'è tuttora una grande attenzione al fenomeno quello che ritengo tutto si può migliorare e tutto può essere anche applicato
In maniera più produttiva e più efficace è quello che secondo me è importante intervenire
Sul sentimento culturale perché tutti interpellati su questo argomento CD
Spendiamo in parole di comprensione di condivisione e di impegno e di lotta poi non so quanto nel quotidiano tutto questo venga Sempre
Esplose non comportamento effettivo
Allora quello che la Fondazione vuole fare
E credo che sia nell'area dei tipi di della famiglia Cecchetti no uno dei primi impegna l'attività con i giovani e io aggiungo con le famiglie che sono il primo luogo dove i giovani hanno dei modelli e quindi dei messaggi di lavorare per
Parlare di affettività che già sarebbe una grande risultato no perché l'affettività
Non sempre è considerato un valore per me lo è tantissimo credo che noi dovremmo però è che su questo ci aiuterà il comitato scientifico e tutti gli e Sperti e trovare a me è capitato spesso di andare nelle scuole a parlare
Di violenza di genere ma anche di altri argomenti e e credo che noi dovremmo trovare
Il modo di usare un linguaggio che sia adatto che stia compreso che sia ma accettato che sia vissuto come il proprio dai giovani ha un figlio di ventun'anni e quindi al proprio parlando con lui
Che mi rendo conto che certe volte utilizziamo del un bel saggio apporre Rattle ha detto nel modo sbagliato quindi io penso che sarà importante trovare la collocazione giusta di questo messaggio che le parole giuste per
Trasmetterlo detto ciò ma non ce l'ha detto tutto quello che volevo dire io e quindi voglio solo ringraziare
Garantire alla Fondazione ai alla famiglia
Effetti in tutto il mio sostegno e tutta la mia dedizione grazie
Grazie
Un'altra consigliera Federica Pellegrini
Quel giorno quando è nato il tipo di arma veramente un piacere essere qui oggi saluta Gino già saluto tutta la famiglia Cecchetti incolto l'onore e il piacere di conoscere prima
Del mio ingresso qui
Devo dire che sono profondamente onorata di far parte della Fondazione Cecchetti in un progetto che purtroppo nasce da una tragedia ma che vuole rappresentare un faro di speranza e cambiamento per la nostra società
La violenza di genere a una ferita per Tissi ma una realtà che non vogliamo più ignorare
Ogni storia di sofferenza ci obbliga a riflettere e ad agire affinché la cultura del rispetto e dell'uguaglianza diventi il cuore pulsante della nostra comunità
In qualità di donna sportiva e cittadina italiana credo fermamente che sia nostro dovere promuovere una rivoluzione culturale profonda direi profondissima
Che metta al centro il valore inestimabile della dignità e della libertà di ogni persona
Lo sport Miani insegnato che rispetto per gli altri per le regole e per se stessi e il fondamento di ogni grandissimo successo
Oggi sono a fianco di Gino per portare questa lezione oltre lo sport e dentro i luoghi dove si combatte per una società più giusta e inclusiva
L'Italia ha bisogno di a un cambio di passo grandissimo cambio di passo non possiamo accettare che la violenza sulle donne continui a trovare spazio in una società moderna
Occorre educare le nuove generazioni a rispetto reciproco e abbattere di stereotipi
Sono consapevole che la parità di genere sia un percorso Complesso ma non possiamo permetterci di mollare lo dico da madre da pochissimo di una bambina che ha appena compiuto poco più di dieci mesi
Per quanto potrò supporterò la Fondazione Giudea ce che Tina Fey affinché diventi uno strumento fondamentale per agire su più fronti dalla sensibilizzazione culturale al supporto concreto perché vittima di violenza
Fino alla promozione di iniziative che celebrino la centralità della donna nella società
Il mio impegno sarà quello di contribuire con tutta me stessa affinché questo progetto diventi un simbolo di rinascita e di speranza
L'emancipazione femminile non è solo una questione femminile è una sfida collettiva che ci chiama al coinvolgimento quando una donna viene drammaticamente colpita a essere colpita siamo tutte noi
Quando una donna è rispettata tutta la società cresce oggi mi impegno non solo come Federica non solo come donna ma come cittadina consapevole che il cambiamento parte da ciascuno di noi
è tempo di agire unite e uniti per costruire un futuro in cui ogni donna possa sentirsi libera sicura e rispettata per Giulia per tutte noi e per tutti noi grazie
Federica
Siccome la la Fondazione si avvale come vi dicevo di Esperti ovviamente perché tutti abbiamo bisogno di capire di comprendere e e di aiuto e adesso ascoltiamo quindi per questo una di questi esperti che abbiamo ascoltato a fondo e con i quali Gino si è confrontato per molto tempo Irene PMI docente di pedagogia di genere presso l'Università degli studi di Firenze
Ecco mi buongiorno
Allora davvero un onore essere qui e un piacere e un onore essere stata contattata da Gino Cecchetti in cercherò di mettere a disposizione le idee competenze che ho maturato nel corso degli anni io di mestiere faccio lari circa Trichet sono professoressa di Pedagogia all'Università di Firenze
E all'Università di Firenze insegna una strana disciplina strana perché malauguratamente ancora poco presente negli atenei italiani questa disciplina si chiama proprio pedagogia di genere
Porta nel nome quella parte quella parola quel termine concetto che è stato più volte ripetuto da chi mi ha preceduto il concetto di genere
Non a caso quando si parla di violenza degli uomini sulle donne si parla appunto di violenza di genere perché si utilizza questa parola Gianaria un costrutto socioculturale
Io partirei da lì tutti noi nasciamo in corpi riversi siamo diversi biologicamente lasciamo maschi e femmine
Nel corso però della storia una storia millenaria sulla base di questa differenza puramente biologica cromosomica sessuale
Sì sono andate a sedimentare tutto un altro ordine di differenze che niente
Hanno a che fare con le differenze sessuali STET proprio per questo è servita a un ulteriore parola per nominarle si tratta delle differenze di genere per l'appunto
Le differenze di genere sono quelle che richiamano i ruoli e le opportunità che sono socialmente costruite e che non hanno niente a che fare con la natura e con la biologia ebbene queste differenze di genere non ci sarebbe di per sé niente di male
Al fatto che esistano appunto differenze di genere tra uomini e donne il problema è che spesso queste differenze non si giocano su un piano di uguaglianza di parità di diritti e di opportunità
Ma si giocano a un livello gerarchico di potere come è stato definito qui più volte
Il costrutto sociale di genere si crea fin dai primissimi anni di vita oserei dire fin dal primo giorno di vita
Quando veniamo messi al mondo quando lasciamo immediatamente la società ha già predisposto per noi è un doppio binario ben impostato
Il più accorate fiacco azzurro sono uno dei simboli cromatici che i rimandano proprio a questa differenza che ripeto non è naturale ma è costruita socialmente
E poi a partire dalla famiglia e successivamente dalla scuola questi binari si definiscono e vengono sempre più istituzionalizzati
Io mi occupo di educazione di pedagogia in particolare con con lo sguardo
Ai bimbi e le bimbe molto piccole mi occupo della formazione delle educatrici di nido quindi della fascia zero tre anni e poi delle maestre di scuola d'infanzia primaria
Come vi dicevo per fortuna l'Università di Firenze esiste un insegnamento pedagogia di genere
Che insegna alle future educatrici e maestre insegnanti a decostruire tutto quel bagaglio di stereotipi che gli insegnanti e le insegnanti stesse
Si portano appresso a partire dalla loro infanzia è questo il problema
Quindi questo insegnamento malauguratamente è presente ancora oggi in pochissimi Atena in tutti Italia questo cosa significa che allo stato attuale le future leve di educatrici di maestre di insegnanti
Non attraversano quasi mai statisticamente parlando insegnamenti volti ad aumentare la loro sensibilità rispetto alla cultura di cenere dell'uguaglianza e del rispetto
Oggi nel due mila ventiquattro stiamo formando degli insegnanti e delle donne insegnanti perché il corpo docente italiano ha questa caratteristica
All'ottantatré per cento di donne nel corpo docente quindi proprio per paradosso Amélie donne
è dato di trasmettere alle generazioni successive un'idea diversa di maschi Lita di femminilità di relazioni tra i generi ma non siamo formati e per far questo e questa grande paradosso formiamo le future lede di uomini e di donne quindi le le le piccole bambine piccoli bambini di oggi spesso
Con retaggi culturali sessisti che noi stessi abbiamo ricevuta incamerato quand'eravamo bambine questo è il dramma dell'educazione
Gli adulti devono formare una società futura differente ma loro stessi sono imbrigliati in stereotipi e condizionamenti
La pedagogia di genere a uno scopo senz'altro propositivo che spero mettere di mettere in campo anche attraverso la Fondazione ma uno scopo anche molto de costruttivo critico di pongo all'attenzione soltanto tre delle grandi aree critiche che riguardano il rapporto ad oggi non fruttuoso tra scuole cultura della parità
Quali sono le idee inadempienze della scuola italiana rispetto alla promozione della cultura di genere la prima grande inadempienza sono i libri di testo
I libri che si studiano a scuola che sono permeati da una cultura che non è sbagliato definire patriarcale sessista
In una delle ricerche ecco condotto sui libri io faccio monitoraggio sui libri della primaria nostro quei libri fondativi di libri di lettura in cui si impara a leggere e a scrivere manca a formarsi un'idea del mondo
In quelli Brilli io ho letto di mamme dolci pazienti accudendo ti premurose di papà forti coraggiosi assertivi e vagamente aggressivi
Talvolta no affettivi ho letto di donne e son per la maggioranza che non hanno nessun ruolo professionale la loro vita si riduce a ruolo Materno
Gli uomini sono liberi di viaggiare di frequentare lo spazio pubblico e rivestono mille professioni
Allora io direi che quella che vi ho descritto che è presente nei libri di testo di oggi della scuola primaria è una società patriarcale non è niente di meno a questa gli omini
Mantengono economicamente la famiglia hanno il potere economico
Le donne hanno un ruolo assolutamente subalterno tutto questo passa dalla scuola questo messaggio passa dalla scuola quindi viene istituzionalizzato viene dato per buono alle nuove generazioni
Un secondo problema che richiama quell'idea di libertà che poc'anzi veniva nominata
Riguarda quanto gli stereotipi di genere incidano nelle scelte che si fanno a scuola le scelte della secondaria superiore e per le scelte dell'università che poi diventano scelte professionali e ridente mente
Di nuovo c'è un fenomeno che ha un nome si chiama segregazione formativa di genere
La scuola tende a incanalare i maschi e femmine verso percorsi scolastici e quindi poi percorsi professionali e di vita differenti con la famosa spartizione che ormai conosciamo
Donne ambito educativo e di cura uomini professioniste Anna
Infine l'ultimo aspetto e vado a chiudere il terzo grande problema è quello che anticipava Monte manca oggi una formazione
Per la futura classe docente ma anche per quelle in servizio relativa all'idea di uguaglianza abbattimento degli stereotipi sessisti
Rispetto e pari opportunità quindi direi che
La mia conclusione è questa da pedagogista
Bisogna veramente abbandonare faticosamente questa cultura dell'emergenza che Street ci costringe un po'mettere dopo toppe
A questa che è un'emergenza sociale questo va senz'altro fatto ma dal punto di vista educativo occorre veramente avere uno sguardo veramente lungo
Perché il processo richiederà ci dice l'Europa due-tre generazioni e però bisogna cominciare oggi effettivamente a cambiar le cose con questo sguardo non mio Parma veramente lungo
Ho finito
Chiamo Stefano Ciccone presidente dell'associazione maschile plurale
Buongiorno si grazie anche da parte mia per l'invito e per l'onore di essere dentro questa fondazione io Ospol subito vissuto come molto importante l'invito di Gino circa C giudice che Tina perché mi ha molto colpito il suo modo di porsi pubblicamente suo e di Elena di fronte alla tragedia e li ha colpiti perché noi abbiamo visto una famiglia che ha scelto di non stare nella mero ruolo della vittima della sofferenza e quindi cercare semplicemente la nostra compassione siamo tutti disponibili a dare la nostra compassione e la condanna invece loro hanno scelto di essere soggetti che si assumevano la responsabilità di prendere parola pubblicamente e di denunciare le radici della tragedia che li aveva colpiti
è stata citata Franca viola Franca viola ha proprio scelto anche lei di fare un gesto che è stato un gesto diciamo di anche di rottura con la cultura dominante di scandalo
Veniva citata la cultura religiosa lo scandalo con generico c'è proprio quella capacità di testimoniare la rottura con una cultura dominante e questo penso che sia molto importante perché perché Gino anche fatto un'altra cosa interessante se non è proprio nel suo intervento che tutti abbiamo letto cioè rotto con quell'appello
Ai padri quella Nostalgia ai padri cioè quella Nostalgia un mondo in cui l'ordine paterno regolava i rapporti tra donne e uomini record regolava i comportamenti degli uomini insomma un po'quell'ordine
Che mia zia no dice non ci sono più gli uomini di una volta ecco abbiamo sappiamo bene che il nome di una volta tutto erano meno che rispettosi della libertà femminile dell'autonomia femminile abbiamo visto anche con molti film che hanno segnato anche il dibattito pubblico ecco allora
Questo elemento di non essere solo come dire schiacciati nella sofferenza ma di assumersi la responsabilità di testimoniare un cambiamento ha prodotto con lo chiamava però che richiama la Gaia Tortora cioè e non più o non siamo stati più
Tutti così compassionevoli l'abbiamo cominciato ad avere un po'di fastidio e bisogna dare fastidio no il fa sì che è arrivato a criticare Gino ma anche a criticare l'abbigliamento di Elena nelle cerimonie Malagola troppo corta non è al suo posto nostalgie suo posto di vittima che richiama la propria dimensione ecco Gino detto non voglio essere un padre greco ma voglio essere un agente di cambiamento il cambiamento vuol dire dire che la cultura della violenza chiama in causa tutti e tutte noi
E chiama in causa noi uomini in particolare ci chiedano e uomini di non stare solo nel ruolo dei come dire dico di chi condanna i violenti o di chi protegge le donne erano questi due ruoli gerarchici di protettore o di Punitore diciamo invece ci chiede di stare in un passo oltre nei quando parliamo di violenza oggi vediamo
Una grande spettacolarizzazione delle violenze io mi occupo di violenza contro le donne ormai da trent'anni vent'anni fa non se ne parlava oggi se ne parla molto ma se ne parla con una grande spettacolarizzazione è anche una spettacolarizzazione del dolore
Che produce una forte situazione di insicurezza un grande allarme sociale per un'emergenza ecco
L'emergenza produce due meccanismi il primo è quello della rabbia contro il violento che giustamente Gino rifiutava perché la rabbia mi mi porta a scaricare tutto su di lui la responsabilità e non su di me non mi chieda di farmi delle domande
Ma l'altro elemento è che
L'emergenza violenza produce anche l'idea che la violenza sia una devianza sia una patologia sia qualcosa che non ci riguarda sia un flagello
Estraneo alla nostra normalità portatore degli altri uomini che vengono a minacciare le nostre donne no le nostre donne sono molestate uccise picchiate danno voi non da altri e questo è l'importante perché altrimenti paradossalmente l'allarme sociale che noi crediamo l'emergenza sociale la spettacolarizzazione violenza paradossalmente ci porta a rimuoverla
La violenza è una questione che non riguarda le persone che sono dentro questa stanza ne siamo persone del pane possiamo limitarci a chiedere che gli autori vengono chiusi in galera si butti la chiave
E così ci mettiamo il l'anima in pace troppo spesso la comunicazione pubblica da questo messaggio la violenza non ti riguarda ti devi difendere da un mese da una oscura minaccia esterna alla nostra normalità quello che ci ha detto Gino sacchettino invece che dobbiamo guardare alla nostra
Normalità non delegare all'apparato penale di repressione questo tema ma farcene carico ecco la violenza parla di noi parla della nostra cultura
E la violenza non si può neanche portare a riprodurre un'altra immagine che molte campagne istituzionali producono ai oggi sono in corso vari progetti di ricerca del Prina Defoe Desmosedici pregiati dice che è interesse nazionale di analisi delle campagne istituzionali delle scuole delle aziende delle istituzioni ecco in moltissime di queste campagne ritorna l'immagine delle donne deboli delle donne vittime delle donne fragili
E questo riproduce il messaggio patriarcale che le donne sono dei soggetti deboli che hanno bisogno di una tutela di una protezione maschile di una protezione
Paterna che ovviamente vuol dire che se ti proteggo poi insomma fai anche un po'quello che dico io ecco allora
Dobbiamo imparare a pensare che non dobbiamo fare un una semplice predica delle buone maniere dobbiamo rompere delle regole invisibili che segnano i rapporti tra donne e uomini
Non va non bastano le norme giuridiche che cambiano le reazioni dobbiamo cambiare le norme sociali profonde che abbiamo incorporato e quindi produrre anche cambiamento finisco con una frase di che però mi importa molto e cioè che vuol dire cambiamento oggi il cambiamento nel discorso pubblico ha raccontato come una minaccia per gli uomini gli uomini sono minacciati dal camminamento sono minacciati dal confronto con donne libere autorevoli che mettono in gioco la propria libertà il proprio desiderio ecco ne dobbiamo provare
A fare il contrario a raccontare che misurarsi con la libertà l'autonomia delle donne
Non è qualcosa che ci toglie spazio ma al contrario che arricchisce le nostre vite che arricchisce anche le opportunità di relazione tra uomini e tra donne dentro la violenza maschile c'è una grande miseria relazionale umana delle proprie della propria vita
Io penso che
In questo senso la violenza è anche il segno di quanto l'immaginario del simbolico la cultura patriarcale oggi non sia più in grado di dare senso al nostro stare al mondo nostro di noi uomini non riesce più a dare senso
A come nasce dall'accelerazione amo con le donne che sono cambiata ecco allora riconoscere che la violenza è frutto di una cultura che questa cultura imprigiona anche le nostre vite di uomini e che dobbiamo provarla
A mettere in discussione che questo apre un'occasione di libertà anche per noi maschi credo che sia il contributo che possiamo portare a una battaglia non solo repressiva una banca battaglia di trasformazione che la trasformazione spesso richiede anche conflitti fatica e coraggio di cambiamento grazie
Grazie mille davvero per queste parole abbiamo l'ultimo intervento di Barbara Poggio però reperisce alle politiche di equità e diversità presso l'Università degli studi di Trento
Buongiorno
E vorrei perché anch'io con un ringraziamento non formale e Gino Cichetti nella sua la sua famiglia per queste scelte di trasformare una un terribile un drammatico e vento personale familiare in un impegno pubblico di cambiamento sociale
Volto a contrastare quello che è un fenomeno la violenza di genere appunto strutturale e culturale prima ancora che individuale ci sono ormai ogni anno molti rapporti molte organizzazioni internazionali ci ricordano che la violenza di genere un fenomeno estremamente diffuso
Una delle forme di violenza e di di violazione dei diritti umani più diffuse al mondo
Le stime imprecise certo sono stime però insomma rilevanti ci dicono che almeno una donna su tre ha subito qualcuna delle sue manifestazioni più note ovvero la violenza fisica e la violenza sessuale
E il paese in cui viviamo non rappresenta un eccezione i dati sono del tutto allineati colistina con listino mondiali
E sono dati che riguardano appunto solo due delle molte articolazioni di un fenomeno che si presenta in realtà come multiforme eccomi capillare
Infatti oltre alla violenza sessuale alla presenza fisica la qui espressioni più estreme proprio quella del del femminicidio e di cui si parla di più sui nostri sui media sui giornali insomma nel dibattito pubblico ci sono tutta una serie di altre forme di violenza alcuni oggi sono state nominate la vertenza economica la violenza psicologica
Le molestie sui luoghi di lavoro la violenza assistita
Per non parlare di tutte quelle forme emergenti della violenza digitale ci sono un ultimo nomi nuovi che circolano Assad stalking Ranci porno pezzi spicci dozzine e così via
Di cui no non sempre sembrato a cui non sempre siamo in grado di associare un un significato perché sono poco conosciute ma in realtà sono già molto diffuse soprattutto tra le generazioni più giovani e non sono certo meno preoccupanti delle altre
Ecco la domanda che spesso nel mio ruolo di di docente di di persona che magari si trova a parlare in situazioni pubbliche di del tema della della violenza è di solito una domanda di senso perché perché è questo fenomeno e così presente perché questo fenomeno è così resistente e perché anche in grado di riciclarsi in grado di manifestarsi in forme sempre nuove e la risposta che oggi risuonata molte volte
Non poche rimandare alla dimensione culturale un contesto culturali ancora connotato da profondi di vari sociali tra tra donne e uomini
Non è un caso direi che la maggior parte delle violenze si registrano ogni anno che si dicessero Legnano non non non avvengono per strada ad opera di di sconosciuti ma si consumano all'interno delle famiglie
Tra persone che si conoscono bene
O che si sono conosciute o salito persone che hanno avuto delle relazioni affettive
Non è un caso che la violenza arringa gita anche tra le persone più giovani persino tra studenti universitari questo era stato un grande perché nei giorni l'anno scorso insomma anche nelle Aule ne abbiamo fermato lezioni per riuscire a parlare di questo di questo tema
Ecco la violenza di genere un portato delle asimmetrie che attraversano la società si configura solitamente come una manifestazioni di controllo e di dominazione basata anche quest'oggi è stato detto su dinamiche di potere
Chi esercita violenza in realtà cerca di imporre la propria autorità e di ridurre l'autonomia e la libertà
Che la vittima in molti casi mira a farla sentire inferiore a farla sentire impotente generando dipendenza e isolamento quello che forse è cambiato nel tempo e che sempre di più
Nella società in cui ci ci muoviamo la violenza tende a configurarsi
Anche come un modo di ripristinare un ordine perduto una strategia per rimettere al loro posto al posto giusto le donne che rivendicano o che intendono agire la propria autonomia
La storia di Giulia gettiti in ci parla anche di questo ci parla dell'incapacità di un giovane uomo di accettare la fine di una relazione
E di accettare la possibilità di realizzazione della giovane donna di cui non può più avere il controllo
Sebbene la violenza di genere sia un fenomeno universale essa trova dunque suo principale terreno di cultura in contesti sociali connotati da rilevanti asimmetrie di genere
E anche in questo caso il nostro Paese non appare più virtuoso di altri
Mi limito a ricordare un dato anche abbastanza noto insomma però che colpisce sempre il dato fornito dal World Economic Forum che nel due mila ventiquattro pone l'Italia una delle sette principali economie avanzate
All'ottantasettesimo apposizione su cento quarantasei paesi analizzati nel mondo
Tra le ultime in Europa
Un Paese dove solo la metà delle donne ha un lavoro remunerato
In molti casi non a tempo pieno e in misura crescente non stabile
è una quota rilevante lo perde dopo la nascita dei figli
Dove le donne sono raramente presenti ai ruoli decisionali e restano sotto rappresentate in quasi tutti gli ambiti della vita pubblica dallo sport fanno spettacolo dalla scienza
All'università anche alla finanza fino all'arte e all'urbanistica per nominarne soltanto alcuni
Squilibri che a loro volta riflettono stereotipi e pregiudizi radicati rispetta i ruoli e comportamenti attesi da parte di uomini e donne
Che contribuiscono a normalizzare atteggiamenti di controllo e di sopraffazione da parte di Clini o di accettazione passiva da parte delle seconde
Dunque
Sì davvero
Intendiamo lavorare seriamente sul fronte della violenza di genere e farlo non solo ex post non solo in un'ottica repressiva o riparativa ma per evitare che si verifichino ottica preventiva prima si verifichi la strada maestra oggi è stato detto più volte insomma non può essere quella di un forte impegno sul fronte culturale sul fronte educativo finalizzato a ricostruire gli stereotipi e pregiudizi che lo alimentano le agenzie educative
E in particolare le istituzioni scolastiche hanno una responsabilità cruciale su questo fronte
Avendo la possibilità di incidere in modo profondo sul percorso formativo i bambini di bambini di ragazze e di ragazzi accompagnando il loro accesso alla società e l'età adulta sono anche in grado di riprodurre se non fa niente o di scardinare gli stereotipi dominanti telegrammi che relazionali più tossiche
Quindi dedicare una specifica attenzione alle relazioni di genere nei percorsi educativi implica riconoscere che l'azione educativa non è mai neutra
Anche il non fare nulla ha delle implicazioni significa infatti continuare a riprodurre i divari i problemi esistenti
E dunque importante promuovere una maggiore consapevolezza da parte di chi ha responsabilità educative
Genitori incerto ma soprattutto l'insegnante gli insegnanti come ci ha giustamente detto prima era in IBM
E al contempo è anche importante sviluppare la capacità di problematiche stare la natura socialmente costruita degli squilibri e delle asimmetrie che attraverso l'esperienza di donne e uomini nella nella società
E solo in questo modo solo così sarà possibile offrire ai giovani e alle giovani la possibilità di uno sviluppo identitario libero appunto da stereotipi e pregiudizi e promuovere relazioni di genere
Più sane più consapevoli e più equilibrate
Vorrei in tal senso ricordare a chi ancora ritiene che quello della violenza non sia un tema da affrontare a scuola
In questi anni mi è capitato molto spesso di incontrarmi con questa obiezione ma sia un tema da gestire all'interno delle mura familiari ecco vorrei ricordare che ancora soprattutto nelle famiglie che la violenza viene agilità
Così come da sempre così come sempre più la violenza viene appresa e diffusa attraverso il web attraverso i social media
E sono tutti questi contesti che non sempre le famiglie hanno la capacità e hanno gli strumenti per gestire e monitorare e quindi pronti a partire da questa consapevolezza che il comitato scientifico della Fondazione giù una Giuliacci che Tina che comprende appunto al suo interno studiose e studiosi con una lunga e consolidata esperienza sul fronte del contrasto alla violenza di genere
Con particolare attenzione alla dimensione dell'educazione colto quest'invito
Di confrontarsi e di condividere conoscenze ed esperienze d'
Già presenti in materia di prevenzione della violenza di genere nel mondo scolastico e non solo il nostro auspicio anche e che anche chi ricopre ruoli di di responsabilità politica elemento di oggi
Mi pare ci pare un buon segno in questa in questa direzione decida di sostenere questo cammino superando le esitazioni e le resistenze ad oggi ancora presenti che rischiano di rallentare o di fermare interventi sempre più e cessati impegno della Fondazione intitolata Giulia Cettina sarà proprio quello di lavorare
Partendo dal confronto e della condivisione di specifiche competenze scientifica
Per promuovere un cambiamento sociale e culturale affrontando le cause i fattori che alimentano la violenza di genere
Operando appunto in primis con le scuole con le agenzie educative ma dialogando con più ambiti e con più soggetti istituzionali
Nella consapevolezza che quella del cambiamento è una responsabilità diffusa
Che chiama in causa ognuna e ognuno di noi nei nostri diversi ruoli a partire di chi svolge compiti educativi e da chi ricopre ruoli decisionali
E anche dalla consapevolezza che sottrarsi a questa responsabilità significa di fatto riprodurre l'esistente grazie
Davvero
Siamo arrivati al termine di questa mattinata importantissima
Importantissima anche nella data abbia spiegato Gino prima perché a dare importante che nella stessa data
Di un anno dopo venisse messa un'altra pietra diverso da una pietra di speranza e di un segnale positivo c'è un solo modo per sopravviverà un dolore così forte ed è attraversarlo come Gino sa sempre detto e soprattutto condividerlo questo è il momento della condivisione per questa fondazione è il momento di
Aiutarci ad aiutarvi anche ad aiutare noi stessi
Perché il principale carattere caratteristica di di Giulia era troppo questo no alla l'altruismo la bontà il voler aiutare Sempre il prossimo e questo deve essere il tratto principale di questa Fondazione
Che farà Sempre rumore lo farà Sam tre anche quando sentirete Silenzio sarà un un rumore Gentile e quindi vi aspettiamo tutti con noi grazie