Presentazione del libro "Il nemico numero uno. La retata antiebraica del 16 ottobre 1943 e la sua memoria nell'Italia repubblicana" a cura di Yael Calò, Lia Toaff e Luciano Zani (Viella)

Seria
Buonasera a tutti e grazie essere interventi FIAT questa presentazione Banco di Roma
Oggi presunto anomala introdurre un nemico numero uno la retata del sedici ottobre mille novecentoquarantatré e la sua memoria nell'Italia repubblicana per la Colella editore e né del Comune che nasce da una giornata di studi e che abbiamo organizzato che la Fondazione per il Museo Ebraico di Roma ha organizzato insieme all'archivio della Presidenza della Repubblica nella sede della presidenza della Repubblica il diciotto ottobre due mila ventitré
Ringrazio pertanto ringraziamo pertanto tutti la soprintendente della presidenza
Dell'archivio della Presidenza della Repubblica la dottoressa Marina Giannetto e la presidente della Fondazione per il MOSE Banco di Roma Alessandra Di Castro ringrazio il due autori i curatori del volume il professor Luciano Zani
Le nostre lato Raf e alla Scala studioso della storia del Novecento ringrazio l'editore Vienna e Perna una perdere altro tempo da subito la parola per un ringraziamento ad Arpino capo di Roma Riccardo Di Segni
Partirà
Siamo in mezzo alla celebrazioni che si susseguono si accavallano anche per cui chiedo scusa tra pochi minuti dopo rovesciare questo convegno perché fuoriuscito
La marcia del Sant'Egidio c'era già stata una cerimoniale
Questo come è stato detto questo libro
Raccoglie gli attriti
Un convegno che si era svolto questa sentenza
E che dimostrano
Come
Il tema del sedici ottobre stazione degli ebrei romani un capitolo
Relativamente piccolo
Numerico rispetto all'orrore
Rispetta tutto allora
Un argomento sul quale c'è ancora tale cercare c'è ancora da raccogliere eccetera ricostruire e e tra l'altro una cosa importante che viene fatto in questo libro e l'interpretazione di come queste vicende siano state vissute siano state vissute dalla comunità se dove state vissute mondi
Lezioni dal cinema
è una storia in continuo e i io credo che un po'anche quello che sta succedendo in questi giorni
Sarà oggetto crea un effetto di di ricerca storica
Per come vengono vissute tutte le reazioni per tutto quello che sul per questo il contributo che che cosa fare questo libro
E e molto interessante molto importante nove finestre grazie perché loro
Ecco grazie mille
Targa adesso do la parola per un saluto aggressivamente della comunità anche a dire un abito a farlo
Buonasera a tutti Visco alle osservazioni che ha fatto il nostro radar una giornata di commemorazione ricordi
Devo molto intensa
Non sono bravo come nessuna neanche da lontano e quindi fa
Io vorrei anzitutto vorrei salutare e ringraziare la Fondazione del Museo Ebraico di Roma
Presidente Alessandra Di Castro abbiamo
Direttore Roccamena sentiti
Ringrazio gli autori del libro che possono alcuni di loro padrone di casa
E di questo museo per più di me nel Caloia Toaff Luciano Zani
In particolare il saluto
La per cui presentatogli vogliono Monteleone
Marina Giannetto la ringraziamo soventemente l'archivio storico la Presidenza della Repubblica che ha reso possibile la pubblicazione con documenti e testimonianze davvero preziose
Il sedici ottobre svelò tutta la criminale ferocia del nazifascismo e momento lungamente preparato
In Italia dalla propaganda antisemita che fece un martellante battage per arrivare a disumani Zaia il paragonarli agli insetti animali più fastidiosi più feroci ma qualche momento questo dobbiamo ricordare generosità
Di alcuni che rischiano la vita ebbene dico per salvarne altre ricordare necessario uno per rendere omaggio a quanti salirono purtroppo nella notte della storia vittime dell'odio recuperarne volti le parole sentimenti i due è importante per alimentare la memoria
Con il lavoro della ricostruzione storica che scava dentro vicende che sono un monito per il futuro sono monito anche purtroppo per il nostro presente
Quanto è successo il sette ottobre un poco Israele missioni inusitate
E risorgere poi dell'antisemitismo in tutto il mondo questo rigurgito dell'orrendo richiamo purtroppo la mente la follia criminale di quegli anni quarant'ci sono pagine in questo libro dense di tensione civile democratica alcune riportano le palle alte parole del mostro Presidente della Repubblica
Nel quale tutta la comunità ebraica di Roma si riconosce
E che anche oggi ringraziamo per aver sempre denunciano che l'antisemitismo per la costanza e l'affetto della sua vicinanza
Due anni fa a quarant'anni dall'attentato alla sinagoga nove ottobre ottantadue il presidente Mattarella ricordato colui Stefano cambiare il pesce
Ucciso dai terroristi palestinesi quando aveva solo due anni ricordo l'abbraccio con Sami Modiano più maggiore la sua commozione sincera gli ebrei di Roma si riconoscono non esiste l'insegnamento del Capo dello Stato custodi ustione dei valori democratici
Un punto di riferimento per tutti Piazzi
Grazie signor presidente mi ricollego alle sue parole
Per ricordare anche che il titolo del convegno di del diciotto ottobre dell'anno scorso era il dovere della memoria e perché come aveva sta detto il Presidente Ciampi nel due mila due ricordare non è soltanto più dovere verso le moltitudini dei sommersi da una storia perversa
Se stessi e per le generazioni che verranno nella consapevolezza che la forza della memoria per dar vita augurando più civile e più giusto dove l'amore per gli altri prevalga sull'odio
Dove il coraggio di cambiare prevalga sulla paura
E quindi adesso do la parola ai protagonisti di questa serata prima di tutto al giornalista e amico Antonino Monteleone
Intanto grazie grazie per l'ospitalità quindi alla Fondazione del Museo grazie diciamo avviare che ci siamo sentiti posti settimane fa per organizzare questa presentazione devo dire subito una cosa ha molto più stimolato le viene corde la mia sensibilità la lettura di questo libro che diciotto anni di celebrazioni del Giorno della memoria il ventisette gennaio
E questa è una premessa che faccio perché mai come nell'ultimo anno mi sono reso conto che probabilmente necessario rifondare
In Italia e non solo in Italia e in Europa il i meccanismi e ivi quali le forme di
Divulgazione della conoscenza su quello che è stata la Shoah è quella che è stata la persecuzione degli ebrei nella storia nel mondo in Europa
Durante la seconda guerra mondiale per il semplice motivo che quello che ho visto negli ultimi dodici mesi mi hanno convinto del fatto che non
Non è servito a granché
Ricordare sei milioni di morti se nel giorno in cui gli ebrei di sono stati per la prima volta hanno visto la loro esistenza per la prima volta in un modo concreto e tangibile messa visti o minacciata
Di cancellazioni come è successo il sette ottobre due mila ventitré vedendo quello che succede in questi mesi a me viene uno sconforto generale tutte le volte per in cui mi viene chiesto
Perché ti esponi perché l'acqua testimonianza perché assumi delle posizioni perché manifesti il tuo pensiero anche in modo duro a volte poco convenzionale e perché io sento mi sento ebreo quando vedo una minoranza che ne ha viste di tutti i colori che torna a essere minacciata nel alla sua radice è chiaro che i fatti del della retata del sedici ottobre mille novecentoquarantatré attraverso questo volume del quale il livello di dettaglio ore
Straordinario c'erano una serie di
Difatti che io ho conosciuto per la prima volta quindi devo dare atto agli autori e sono tanti sono di un lavoro estremamente meticoloso il lettore che si cimenterà in questa lettura
Troverà una serie di spunti di riferimenti
Che vanno scavano in profondità un evento tragico è chiaro che leggere questo libro nel due mila ventiquattro
A ottantuno anni grida a quegli eventi crea diciamo assottiglia le distanze cioè accorcia la distanza tra quello che ci sembra qualcosa di passato irripetibile da ricordare da ricordare
Spero questo che vi dico in premessa se non è la completamente ripensato il modo in cui già insegniamo ai bambini delle scuole elementari e medie cosa è stata la Shoah
Ci fanno pensare tutti insieme chiaramente
Nel tempo però mi rendo conto che quando guardavo guardo la televisione da spettatore leggo i giornali dal lettore dico non è servita non è servito anni è perché oggi legge le cose ascolti e le cose abominevoli
Per rimanere a questi eventi ci sono delle domande il faro agli autori alcune perché sono alcuni dei capitoli hanno toccato molto le mie corde
C'è diciamo questo racconto del di un giornalista ebreo ardente fascista che si ritrova in qualche modo a cercare gli sfuggì alla deportazione ma la sua fedeltà al regime non lo salverà
Quindi poi ne parleremo
Ci sono però i fatti che riguardano le premesse che hanno portato a agli eventi il sedici ottobre il professor Zani inizierei inizierei danese posso niente poi
La ricompense ero però è chiaro che ci sono tutta una serie eventi che in qualche modo avrebbero ho letto il libro un passaggio che
Solo pochini ebbero la preoccupazione e poterono capire cosa stava per succedere perché i segnali erano tra virgolette incoraggianti nel mille novecentoquarantatré nell'Est alla fine dell'estate del mille novecentoquarantatré il prima della fine dell'armistizio
Si vedeva si intravede la fine della guerra lei credi Roman non si sentivano
Gravemente minacciati il racconto della deportazione dei carabinieri diciamo l'eliminazione di un possibile ostacolo
Per quella che fu la retata dell'occupante nazista è un elemento che diciamo letto con lo sguardo il professor Zhang ci fa capire perché perché non
Perché era necessario quell'evento perché per poter realizzare
Questo capitolo diciamo del del genocidio ecco iniziano a usare la parola genocidio nel contesto appropriato
Nell'ambito di qualcosa che si è veramente consumato come tale devo dire la lettura di questi libri mi riconcilia un poco il significato delle parole
Perché dovremmo riappropriarci del del significato delle parole difendere il significato delle delle parole quindi professore inizierei da lei e con con questo capitolo grazie
Sì
Consentire anche a me perché quando nasce
Non libro inevitabile
Dire come è nato anche ringraziare chi reso possibile quindi credo che anche noi come curatori che offriamo ringraziare sia
Il museo
Febbraio ecco
Castro Cannella si tiene io ovviamente l'archivio storico del Quirinale che ha ospitato
Il convegno che poi questi non sono a
Senso tradizionale non è la trasposizione degli interventi al convegno qualcosa che invece maturata nel un po'
I curatori se ne sono resi conto insomma
E però è stato reso possibile demandare a questi due
Istituzioni cioè qui le
Vittore De Libero ci fu Iacobelli Biella che
Restaura iniziando a curare dà lezione inglese in questo libro perché ci è sembrato importante l'editore è sembrato importante che quello che qui raccontato venga diffuso a livello
Anche sopra nazionale e poi per permettetemi come curatore anziani come posso dire libretti di ringraziare via sono strette veramente
Delle curatrici la bravura
Straordinaria
E ovviamente tutti gli autori
Qui stasera non ci sono tutti ce ne sono alcuni
C'è mi piace ringraziare anche lui Michele Sarfatti per la semplice ragione
Che essendo un appello come il mio giudizio di storico veramente uno dei massimi esperti di queste tematiche
Potermi e poterci confrontare con lui
Prima durante e dopo anche nell'ultima fase della delle bozze di un libro
Bene mi ha dato molta sicurezza e quindi lo considero una curatore vadano un curatore avevano Renna
Come scritto peraltro nella prefazione dell'impero ecco scusate dovevo volevo dire queste cose in premessa sono molto d'accordo con quello che è stato detto
Sul rapporto tra storia e memoria vi dico subito questo non è il primo libro
Su questi argomenti ce ne sono stati molti altri in precedenza ma come voi sapete
Il come non solo gli storici sanno la storia in un certo senso ricomincia quando si trovava una nuova pista di ricerca un nuovo documento un nuovo spunto
E quindi in un certo senso non finisce male e quindi qui noi forse abbiamo approvato dire qualcosa di nuovo che adesso insieme di di
Racconteremo e sono anche d'accordo sul fatto che le distanze si accorciano
Io mi sono occupato di un evento che sei ottobre
Del mille novecentoquarantatré
Mentre lavoravo coi è successo quello che è successo il sette ottobre del due mila venti trenta ottant'anni di distanza credo che veramente siamo tutti lacerati da quello che è successo da quello che sta ancora succedendo di cui cerchiamo di di capire etiche ora è importante continuare a fare storia sua ottant'anni fa
è importante perché non solo perché si trovano nuovi elementi
Nuovi Nissim nuove connessioni questo è un libro fatto di tante connessioni
Secondo me forse la chiave di lettura principale
Di questo libro
Ma è anche importante perché vedete i testimoni
Di quelli di quegli eventi tranne straordinarie eccezioni come la senatrice Liliana Segre
Ormai non ci sono praticamente quasi ci fu
E quindi alla fine dell'era del testimone e allora importante che la memoria invece continui a essere affidata anche alle generazioni più giovani proprio per questo noi abbiamo messo in questo libro alcune cose che forse
Vanno spiegate
A parte la nostra scelta
Come vedrete di una fotografia che è la fine dell'anno scolastico nella scuola ebraica decorata quarant'
E nonostante tutto è un momento di gioia un momento di scherzo e poi ovviamente troverete
Il primo a sinistra in questa fotografia se deportato morirà ad Auschwitz
E abbiamo riprodotto
La prima pagina del Messaggero sedici ottobre mille novecento quarantatré che
Se Michele nel consente
Manifesto della razza in sedicesimo
Dentro ci trovate tutti gli elementi
Come dire i valori
Tra virgolette
I limiti che spingevano alla alla persecuzione
Rispondo subito alla domanda che
Mi ha fatto il coordinatore
Fino ad oggi c'era messo probabile io ad un atto tutte tutti gli indizi
Che collega noi rastrellamento dei carabinieri
Del sette ottobre con la retata degli ebrei del sedici
In realtà pochi giorni dopo e vi assicuro che mettendo insieme tutti questi indizi che sono stati raccolti da vari studiosi che si sono occupati di questo tema prima di me io vi assicuro che
Alla fine mi sono convinto che l'insieme di tutti questi indizi costituiscono
Una prova sicuramente dell'elemento di funzionalità tra quello che succede il sette ottobre e quello che succederà il sedici ottobre perché vedete i
I carabinieri erano il il corpo dell'esercito più fedele al re
Erano quelli che avevano arrestato Mussolini dopo
Il venticinque luglio
E quindi si poneva che potessero avere qualcosa da eccepire al fatto che
Cittadini italiani
Ebrei perché erano ancora cittadini italiani sarà invece proprio per la Repubblica di Salò dichiarerà nemici
Ma erano cittadini italiani che verranno la mattina di quel sedici ottobre
Rastrellati arrestati deportati da
I nazisti con lei supporto
Fascisti
E quindi bisognava neutralizzare eventuali situazioni di conflitto che potessero derivare
Dalla presenza dei carabinieri di Roma e del Lazio che già erano stati notati dai nazisti come personaggi infiniti troverete testimonianze adesso io li ho sentiti giusto sul prezzo all'estremo Tamara
Questo è un momento in cui tra l'altro si salta l'esigenza di poter effettuare la retata tranquillamente da parte nazista come il profondo e forte desiderio di Mussolini ditta unire i carabinieri
Di nell'ultima cosa che dicono
Chiedo scusa se mi dilungo troppo ma
C'è una lettera
Di Benito Mussolini e Claretta Petacci
Del dieci ottobre dieci ottobre mille novecentoquarantatré
All'indomani della rastrellamento dei carabinieri subito prima del sedici ottobre cosa dice
Benito Mussolini e Claretta Petacci dice
Non so se me lo sono segnato ma
Lo lo ricordo con le mie parole ma più o meno dice che
I carabinieri sono stati la forza militare più Badoglio esca e quindi più infida
Dal punto di vista di Mussolini e quindi dice io
Gli otto punti punire
E poi punirli io inflitto una tra un'ora selezione
Ora mi ha colpito il fatto che uno storico una storiografia utilizzato questa lettera prima di me l'unica
Non so se per una svista o perché si è lasciata trascinare da
Diciamo per una svista non ha scritto
Selezione
Ha scritto divorando infliggere una dura lezione
Bene lasciatemi dire che selezione
Che è un termine
La selezione era quella che avveniva anche all'arrivo
Nei campi di sterminio la selezione invece è
Dal mio punto di vista di storico
Un termine molto più forte e più appropriato perché svela
L'essenza profonda
Del fascismo lette le sue norme dei suoi limiti
La volontà di selezionare in un certo senso è stata un grande esperimento antropologico di creazione dell'uomo nuovo fascista guerriero diverso dapprima diverso dal gli odori liberale e e questo era e anche un bisognava selezionare che ancora una volta
Mussolini usa questo termine selezionare quei pochi
Carabinieri che
Poi possono essere considerati fedeli da tutti gli altri che invece vanno punitivi e allora c'è un quadro congiunto
Di fascisti e nazisti
A testimoniare la rilevanza come premessa necessaria del sedici ottobre del rastrellamento di circa due mila carabinieri che poi saranno deportati saranno in larga misura internati militari italiani
Nel Milan ventennali
Scusate
Grazie professore
Lia
Tutto assieme insomma ai iella vede documentato tempo chiara chiaramente chi legge
Troverà i nomi
Per le famiglie delle storie familiari delle condizioni familiari che riguardano diciamo il il ricatto subito dalla comunità ebraica di Roma dai nazisti che insomma
Prima della deportazione fecero questo macabro tranne sul quale mortificare umiliare la comunità attraverso l'estorsione loro una richiesta perentoria per raccogliere cinquanta chili d'Oro una mobilitazione avrebbe probabilmente coinvolto anche il Vaticano coi diciamo la comunità riuscì con i propri mezzi avendo ottenuto una promessa che poi non si è mai testata mai mai verificata e poi il il tradimento nel insomma starle bastato un volo di Roma
Non è bastato duro degli ebrei salvare loro la vita
Devo dire però che c'è un passaggio alla fine posso capire io lo voglio leggere
Beh poi diciamo le le vostre riflessioni ovviamente interessano chi è venuto ad ascoltarli però io adesso ometterò delle parole e se voi
Per questo dico si accorciano le distanze nel tempo la lettura di questi fatti ci aiutano ci immergono ancora più in profondità nella realtà che viviamo oggi
Ometto il giorno anzi giorno lo sostituisco perché qui di riferimento al sedici ottobre nel mille novecentoquarantatré
Io invece lo leggo così nelle prime ore del giorno sette ottobre due mila ventitré come ormai tristemente noto
Non soldati delle SS germaniche altri
Il non praticano nelle casse degli ebrei e senza riguardo alcuno a detta sesso condizioni di salute
Non arrestano ammazzavano tutti quanti potessero trovarsi anche intere famiglie
Gli ebrei superstiti quelli che grazie al provvidenziale Tempesti gli avvisi poterono scappare dalle loro case si dispersero nella città e nei dintorni nascondendosi presso amici eccetera
è successa la stessa cosa è successa molte volte
Nel corso degli eventi e la seconda guerra mondiale
Ma la dinamica di quello che è successo il sette ottobre a Melfi evocata esattamente quello che leggete queste pagine lo scopo era lo stesso il bersaglio era lo stesso le modalità
Erano le stesse
Lì a me molto impressionato leggere queste erano le parole del presidente dell'Unione delle comunità ebraiche italiane dopo la Liberazione la città ecco la guerra ancora in corso
Buonasera
Ci tengo a ricordare una cosa proprio a proposito ricollegandomi a quello che ha appena detto Antonino
Io e gli l'anno scorso proprio in quei giorni stavamo lavorando ai musei Capitolini per inaugurare una mostra
Per l'ottantesimo anniversario appunto del sedici ottobre quindi può ovviamente lavoravamo per inaugurare le sedici e quindi erano capitato proprio nei giorni in cui successo quello che che sappiamo effettivamente per la prima volta il livello è che siamo molto scettiche a equiparare quello che è stato durante la sua a l'attualità di qualunque genere siamo rimaste veramente colpite e ci siamo detti effettivamente
Modalità e la stessa un pogrom casa per casa dove si va per uccidere
Per deportare perché sappiamo che hanno deportato circa duecentocinquanta persone quindi è stato una decurtazione e bruciare diventare famiglie quindi effettivamente questa cosa rivedendo la nell'attualità
Sia anche a noi stessi colpito quindi dal piacere che
Aiutato anche tu
Sì gli ebrei sono stati libri di Roma che stavano a Roma vengono
In primis
Ricattati in qualche modo viene richiesto un quantitativo di oro di cinquanta chili che non sono esatto è esorbitante anche oggi ma immaginiamo nel durante la guerra quarantatré leggi razziali
Quindi parliamo insomma di ma di una una somma cospicua sempre io gli arriveranno perché siamo come una coppia abbiamo fatto questa ricerca su sulle ricevute Dell'Oro che conserviamo qui nel museo perché non era mai stata fatta prima nel senso che non nessuno aveva mai studiato cedola versato dagli è che avevano portato costoro si sapeva che il pubblico era di circa undici dodici mila ebrei allora ma non si sapeva effettivamente quanto
Quanto veniva dato da ciascuna persona brava ciascun gruppo famigliare
E noi sia nel nel nel libro sullo suo ricatto del loro che che qui abbiamo voluto raccontare alcuni oltre alla ma i protagonisti di quella raccolta come Angelo inefficiente posto punto ovviamente Ugo Foà Cantal Manzi due presidenti della comunità dell'unione delle comunità
Anche appunto i simboli che sono venuti a portare
Costoro
E chi qualche modo pensavano anche se molti non erano convinti in qualche modo di poter salvare questi duecento membri della comunità di cui Carter aveva parlato il ricatto era afferma un consegnato i loro in queste
Trentasei ore insomma quei giorni
Pagheranno con la vita duecento membri della comunità
Ovviamente nessuno si sentiva in
Nelle condizioni di poter scegliere di non farlo quindi comunque si decide di
Racimolare dispiegarsi poi ovviamente il fattore tempo aveva in qualche modo condizionato la scelta dei presidenti perché quando tu hai poco tempo ordini immediatamente prendere una decisione e quindi scelgono
Di
Di fare questa raccolta e riescono a
Ad arrivare quantitativo di cinquanta chili addirittura un'eccedenza di trecento grammi sta
Però in realtà il Vaticano
Viene interpellato perché laddove visto che lei ha citato
Laddove non non fossero non non si fosse raggiunta la somma si era chiesto aiuto al Vaticano il Vaticano aveva detto che avrebbe prestato fino a quindici chili
Da restituire nei quattro anni successivi alle c'è stata ostilità quindi era comunque transito
Da ovviamente sono un indegno moderatore di una presentazione di un libro su su un evento estremamente serio quello che più mi ha colpito lo dicevo all'inizio e il livello di dettaglio gli ha fatto un accenno se al professor Zani
Sulla quantità di archivi che sono stati banche molto compulsati l'incrocio tra le fonti
Sembra facile perché apparentemente e la storia di una deportazione con dei numeri contenuti osservando di centinaia di migliaia di persone però io immagino la difficoltà nel risalire alla storia delle singole persone quando il numero è molto ampio di sabato di circa mi più di mille e mille venti mille venti persone circa c'è anche il documento che ho visto diciamo riprodotto nel volume che il il certificato della partenza del treno dalla stazione Tiburtina in cui fa molto ridere la frase finale parte un treno con mille persone ventotto vagoni nessun incidente
Tutto a posto quello a me fa sempre molta impressione fa venire i brividi perché come è stato possibile
Quando tutti in tutte le volte in cui dice ma come è stato possibile
E poi scopri che c'era una catena all'interno di questa catena dice ma io ho fatto io facevo il capostazione di robot solo potuto impedire non lo so io ho aperto il cancello della dei binari del vicino al binario della zona merci da cui partirà il treno attore io il treno lo portavo visto niente non lo so facevo il mio lavoro ecco diciamo in una catena di ed enti che fanno tutti parte di qualcosa di
Tragico orrido vergognoso
Nervo sempre in questa nella ricostruzione la catena cioè tu affrontando scavando in un archivio ti accorgi che c'è un ingranaggio che funziona molto bene proprio perché nessuno può nessuna componente si fa domande
Su cosa sta succedendo
Buonasera a tutti
Contribuirono attivamente i saluti
S'alzano e quindi non mi dilungo continuano di convenevoli
Allora riguardo riguarda la domanda di Antonino correnti
Prima fare una piccola riflessione riguardo a quello che ha detto inizialmente e legandomi anche a quello di cui ha parlato di Avellino cioè del fatto che lui l'anno scorso quando abbiamo inaugurato la mostra
Siamo rimasti scioccata e ci siamo chiesti alle
Quanto valesse la pena conto fosse giusto
Continuare a parlare Ishinomaki sedici ottobre anche rispetto a quello che diceva il primo il fatto che
In tutto questo hanno trascorso all'inaugurazione della mostra dell'anno scorso dal sette ottobre dell'anno scorso ad oggi ci sono state ulteriori conferme e c'era stata anche tra di loro e spesso
La voglia di vivere
Fatto sta dove sarda allora divulgazione soprattutto come bisogna fare una perché appunto c'è stato un fallimento indubbiamente siamo la generazione del Giorno della memoria è fonte di vent'anni che si commenta il giorno della memoria sappiamo ciò che succede
In tv lui sui giornali voti sino al ventisette ottobre i ragazzi crescono sono lo studiano a scuola
Ma ma probabilmente c'è stato un errore sulle modalità perché proprio quelle generazioni che oggi si trovano all'università
Quelle generazioni un po'più grande che
Che che scrivono sui social trenta quaranta risolta con le generazioni che per vent'anni hanno commemorato lasciano quella quel giorno della Milano detto le modalità dei viaggi della memoria e delle pubblicazioni fatte negli ultimi anni quindi
Julia spesso insomma questi ultimi in queste ultime settimane non solo si sono dette se
Non non se ne varrà la pena perché su questo non abbiamo dubbi ne vale la pena ma quale pare qual è la modalità giusta e in che modo fare divulgazione di dei fatti dei fatti storici avvenuti non lo dico ma non ho una risposta chiaramente
C'è stato sconforto c'è stata la voglia insomma di continua e di non farlo ma tornando al nostro volume che cosa
Non è il primo volume sul sedici ottobre abbiamo professor Sarfatti diurna sottotraccia riguardo e si è parlato di sedici ottobre si è scritto l'abbiamo ci sonda abbiamo visto nei documentari nella tv nei vari Presidenti della Repubblica ormai da oltre insomma da oltre un ottantenne quindi tant'è che nel volume si parla sia della storia che dei fatti avvenuti sperando di cambiare o alla prospettiva delle cose già viste
E sia di come le celebrazioni e la memoria di ciò che è avvenuto
Si è voluto negli anni successivi sia dal punto di vista della comunità stessa sia dal punto di vista della cittadinanza e sulla maniaco istituzionale dei presidenti della Repubblica
Tornando alla domanda appunto un un volume coranica votiamo professor Zamagni è vero così come era ancora Marco siccome corale appunto
Il bacino di utenza ed i soggetti che hanno partecipato in maniera attiva o passiva ai fatti di quei limiti quei giorni di quelle settimane non era non solo romani vivi gli arrestati e deportati successivamente
Non erano distorcere anche una non ebrea una funzione trendy in crisi catturati sedici ottobre
Non erano solo nazisti che hanno organizzato una retata
C'è stato chiaramente l'intervento degli italiani nello stilare liste c'è stato un intervento chiaramente precedente dalle leggi razziali nella stesura dei degli elenchi
Degli degli ebrei presenti nelle varie iscrizioni nelle nelle varie questure eccetera
Quindi
Chi partecipa stiamo per fare una gerarchia di corte chiaramente però non cioè avente come tutti sappiamo forza quasi scontato non parliamo solo di nazisti non parliamo solo di fascisti ma parliamo di
Pubblico chiaramente sterminato di persone che agiscono in maniera attiva
Di persone che vedono e che non agiscono e che scelgono di non agire così come giusto anche menzionare alcuni personaggi che invece si somma predicati rammentato cerchiamo questo con questo volume anche di
Andare oltre sfatare qualche mito professor Zanghì c'è anche
Spunta un po'alla non parlare solamente chi è stato catturato ma anche di atti di di resistenza viti situazioni anche semplicemente fortuite Carlo Sant'visto salvare alcune persone alcune odiati ero vicino
Si son si sono un susseguirsi in queste ore così tragica quindi
Il bacino di utenza digiti persone necessarie affinché ciò fosse avvenuto è particolarmente grande
Il treno è partito c'erano i ferrovieri c'erano tutte le persone che si trovavano
Quindi ci sono gli autisti dei camion è che hanno fatto la spola che porterà al collegio militare la stazione Tiburtina dalle vicine penso alle decine di stazioni che quel treno e qui ENI hanno attraversato
No c'è un c'è un itinerario della vergogna perché se se uno oggi con la testa di oggi con nell'aula di oggi immagina dove sono stipati le persone viaggiano che
Senza
C'è qualcosa che non riesce a immaginarlo
Col parametro di oggi per questo quando faccio riferimento un po'al al ventisette gennaio no al tutta la la celebrazione la rivale di quella di quell'esercizio di memoria e dovrebbe servire a aprire un po'illuminare le menti
Provare ad utilizzare una lente per interpretare la realtà vedo oggi dico ma
Lilli edito perché poi l'antisemitismo io lo paragono un po'a una muffa se ci sono le condizioni la muffa si forma se non intervieni
La muffa vive si espande e prende possesso del nuovo che occupa con questo sia
Mi sembra la la sensazione che io vivo che che il lievito
Di la situazione come lo possiamo chiamare il contesto l'ambiente favorevole alla formazione di questa muffa noi oggi guardiamo con delle forme che sono ancora più feroci di quelle degli anni trenta quaranta per un motivo molto semplice che oggi informazioni
Di formazioni l'infamia oggi piaccia molto più veloce una volta dove andate a comprare il giornale che tipo attorno a questo giornale si dovevano riunire le persone oggi anche le Folino in tasca che tu lo apri e c'è
Eccetera
E c'è quello che c'è
Ad una velocità supersonica quindi oggi è peggio oggi è peggio di ieri da cui la mia preoccupazione che aumentata leggendo le pagine di questo libro perché io penso che se negli anni quaranta nel corso delle battaglie più sanguinose della seconda guerra mondiale per la liberazione ci fosse stato lista Granda noi oggi avremmo delle piazze che piangono i bambini Dresda e non si può più il problema di per cosa sta combattendo l'esercito alleato
è una sembra una stupidaggine
Forse inappropriato eccessivo però pensarci pensarci ogni volta che si combatte degli anni dei nostri nonni noi avevamo qualcosa da difende questo qualcosa da difendere era talmente importante che se era necessario imbracciare il fucile per difenderlo lo facevamo perché avevamo molto chiaro il valore testa ottica una società eccetera per la quale
Non c'è essendo tutto relativo seduttore latinizzato non c'è più nulla per cui vale la pena
Il che non c'è più nulla che vale la pena da difendere con la vita che è un paradosso estremo cioè non nemmeno la la mia difesa personale richiede mia e della mia famiglia delle persone a me care quindi penso che oggi i tempi siano peggiori di allora
Io non so se voi scrivendo questo volume che ovviamente non è il primo ma sicuramente necessario perché anche su questa stima di scrivere un libro di Padova ma serve un altro libro su questa si seppe si serve tanto perché ogni volta si scopre qualcosa di nuovo ma si scopre qualcosa di nuovo anche leggendo gli stessi documenti in un pomeriggio diverso anche della propria tuo percorso di di scrittori di studiosi eccetera voi questa sensazione l'avete avuta sono io che sono diciamo un po'sono da dallo sconforto generale vale per tutti e tre così poi concludiamo
Io dico velocemente una banalità una volta tenta sembra ovviamente più che scontato
Oggi è peggio ieri si perché i canali di propaganda sono chiaramente più immediati e sono raggiungono moltitudine di persone in maniera più efficace più diretto e più feroce
Ma a mio avviso banalmente oggi è peggio di Chieri perché c'è stata già l'asso mentre allora credo che immette altissimo
Apparteniamo a un ottantenne ringraziando democrazia invidiato in Paesi liberali
Ma soprattutto allora non si sapeva dove si arrivava ad oggi a mio avviso vedere una vignetta antisemita simile a quello per la difesa della razza la pittura chissà dove siamo andati a finire negli anni quaranta non capisco perché non ci sia una rivolta popolare un'immediata perché sappiamo cosa significa quel messaggio
Forse meno concorse con meno attenzione succederà quarant'anni fa
Aggiungo questa postilla no il ventisette gennaio a me viene a a a io sono uno studente italiano ho fatto le scuole elementari Reggio Calabria io ascolto quello che è stata
Diventi più significativi che hanno portato alla tragedia della Shoah
E nella mia testa di bambino di pre adolescente la parola è vittime
La cosa che capisco oggi per motivo per cui molti giovani hanno un po'disattivato il l'interruttore della solidarietà che gli ebrei anche grazie al fatto che esiste uno Stato che si chiama Israele questa patina di vittime se la sono un po'tolta di dosso e questo all'istante gli aliena
Certe simpatiche soprattutto le simpatie di quei giovani che vivono nella cultura di questo mondo bipolare nel quale ho seguiti ma o sei necessariamente carne dice se smetti di essere vittime allora questo questo non vuole essere vittima degli ebrei posto Shoah
Li vende necessariamente antipatici
E quindi privi della diritto all'empatia
Si indaga anche questo in un in uno dei saggi di questo libero cioè come in particolare quello che riguarda
Il cinema è come il cinema
Particolare sì
Prende in considerazione questo film di Carlo Lizzani del mille novecentosessantuno
Loro i piromani
Che un film che si situa in una situazione di confine fra il film sulla resistenza ai film sull'Olocausto
E come la gran parte dei film sull'Olocausto mette in luce quello che l'autore pardon chiama il paradigma cristologico cioè appunto il fatto
Trasformare badate non solo gli ebrei
Ma anche gli italiani
Di fronte al cattivo tedesco responsabili di tutto
L'applicazione di un paradigma di questo genere cioè del di essere vittime di un sacrificio fatto come dire no
Per tutta l'umanità ecco questo una delle delle altre cose perché ci sono alcune cose nuove
In questo libro a parte i nessi di cui dicevo pensate
Pensate di elenchi italiane tra virgolette appartenenti alla razza ebraica
Fatti nel trentotto
Vengono continuamente sopravvivono non non vengono
Maggior devono aggiornati sopravvivono alla caduta di Mussolini sono gli stessi eventi che verranno utilizzati
Il sedici ottobre per il quarantatré e a proposito della cosa che lei diceva all'inizio cioè l'importanza delle fonti e di documenti
Qui c'è un saggio che di che smentisce
Una cosa che più o meno che molti di noi hanno conosciuto
Quando si sono recati al binario uno della stazione Tiburtina
Dove hanno trovato una
Una targa che ricorda la partenza del treno
Dei deportati diciotto ottobre ebbene qui c'è un saggio con fonti
Anche fonti soprattutto fotografiche perché sapete che la stazione Tiburtina è stata rasa al suolo ricostituita nelle forme moderne che ad oggi
E questo saggio vi dice che quello non è non è denario non è il luogo da cui è partito il treno dei portare
Si trova esattamente dalla parte opposta e e non solo una dice esattamente qual è invece e c'è una foto dell'uovo
Da cui è partito ora non c'è più un binario
Ma ecco secondo noi io lo lo dico qui
Io credo che
Insomma la la memoria
Tenere viva la memoria significa anche questo cioè individuare attraverso le fonti lingua o non solo come fanno
Così bene Lia e ieri
Dando un volto non è una storia
Allora coloro che furono prima protagonisti donando loro e poi
Vittime caro catturate deportate il sedici ottobre ma significa anche
Trovare il luogo luogo vero l'oggetto vero se voi andate in un museo
Il dicono che quella è la sciagura di Garibaldi molto diverso si dicono che quella è una copia
Della sciabola di Garibaldi
L'oggetto vero come dire ci fa subito riflette riesce ci porta un flusso di memoria allora è importante io credo siccome adesso dice tra comprato non c'è niente
Nel luogo esatto in cui i partiti treno il diciotto ottobre forse bisognerebbe metterlo anche lì
Una targa ricordi quell'evento
E
E poi credo che la un'altra grande la vita oltre sulla memoria poi esce il saggio di come la comunità ebraica ha costruito la sua memoria
è straordinario come all'inizio ci fosse ci fosse in realtà l'ignoranza di quello che era veramente successo cioè in termini reali delle cifre reali
Ancora dovuto ci si aspetta molto da un anno che qualcuno toghe tornino
Se non tutti almeno una parte poi alcuni poi non torneranno più
E e anche questo mi sembra una cosa importante e poi l'altra cosa nuova nettare
Veramente arrivare in costruzione
Di come la memoria pubblica alla memoria ufficiale
Dei presidenti della Repubblica a ricostruito il sedici ottobre
E qui devo dire come veniva accennato dall'inizio
Il presidente Mattarella è stato veramente unico da questo punto di vista
Non mi non ve lo leggo perché sarebbe troppo lungo sono
Quindici leghe
Che sono quelle che concludono il discorso ti Mattarella nella giornata della memoria del due mila diciotto però mi centonove perché vi assicuro
Andrebbero lette
Ogni giornata della memoria vi leggo soltanto sempre dalle parole di Mattarella
Suscitate da quel discorso che tanti
Fanno e hanno sposato cioè che in fondo nel fascismo commesso due gravi errori le leggi razziali la guerra e che poi per il resto un fondo come si dice ha fatto anche cose buone
E allora Mattarella invece proprio secondo me a proposito di questa
In questo luogo comune
Invece non è così
Razzismo e guerra non furono deviazioni una i soldi rispetto al suo modo di pensare
Ma perfetta è inevitabile conseguenza
Volontà di dominio di conquista esaltazione della violenza prepara Riparbelli cistica sopraffazione autoritarismo supremazia razziale
Questo è il filo che collega il fascismo delle origini
Fino alla fine e che
Quindi
Non è che poi ha compiuto due piccole o grandi deviazioni
è stato così dichiaratamente così
C'è poi
Diamo alle conclusioni se ho capito bene il nostro tempo sì sentieri aggiungere una cosa l'altra
Cosa non avrà
Questo è che c'è un'appendice appunto di documenti inediti
E questi documenti due provengono dall'Archivio storico della Presidenza della Repubblica e uno dall'archivio del Museo ebraico dove contano la storia di due personaggi straordinari il primo si chiama Matteo Mureddu era una capitano dei carabinieri
Che
Non nominale
Costruire un matrimonio di resistenza raccogliendo armi per i partigiani
E cioè la prescrizione straordinaria di quello che succede ovviamente successivamente hardware la sorella
Perché sapeva che Piero Sella esattamente confinanti con i palazzi del Quirinale e quindi gli stava nel palazzo del Quirinale Navigator dipendente viene tra l'altro fermato
Dai nazisti ed è la storia di questo straordinario capitano dei carabinieri
Che da una parte e salva i gioielli della corona i beni della corona e nello stesso tempo raccoglie armi per i partigiani e l'altro quello del Museo ebraico è
La storia
Di un sottotenente dell'esercito che si chiamava tornando segrete che era un partigiano ebreo con una targa di cinquanta mila lire sulla sua testa che crea un nucleo di resistenti a Roma
Quindi ecco queste questi tre documenti che voi trovate in originale leggibile abbiamo riprodotti come sono in originale
E quindi le potete leggere non c'hai la trascrizione abbiamo prescritto l'articolo del Messaggero il nemico numero uno ma questi sono i più originale di trovare né indice custodi
No volevo solo aggiungere questa riflessione c'è un capitolo molto bello questo va be
Deviazione professionale scritto da Enrico Serventi Longhi che è la storia di Eduardo Ricchetti
Mentre la legge ognuno soprattutto la conclusione da solo per la Ricchetti
Viene deportato assieme la moglie la moglie perde la vita durante il viaggio in lui verrà
Assassinato in meno di dieci giorni dopo il suo arrivo ad Auschwitz al culmine di una macabra roulette russa questo se sembra essere stato il suo destino per cui venne raggiunto da un colpo di pistola da parte dei nazisti all'interno del campo di Auschwitz la cosa che mi ha lasciato diciamo
Diciamo lo spunto per una riflessione un po'questa
E ci riporta all'attualità
Ricchetti era ebreo era che fascista
Riteneva che la sua appartenenza al fascismo l'avrebbe salvato
Dalla sorte tragica che pure alla quale andò incontro
E non più riletta questa storia è chiaro potrebbe a molti insegnamenti ma quello che più ha bene
Fa
Quello che più mi rimane in testa e quello che vedo in molti miei colleghi oggi ovviamente piccola parentesi la Federazione nazionale la stampa italiana ha rimosso come se nulla fosse con una diciamo come si si toglierà la forfora dalla dalla giacca l'appartenenza e l'adesione morale
E al fascismo perché questo Paese meraviglioso vini sessanta milioni gli allenatori
Di calcio ma anche di sessanta milioni di fascisti e poi i sessanta milioni gli antifascisti quello che
è singolare perché
Questa idea per cui la tua appartenenza la tua adesione temporanea qualcosa questo ridicolo attualità mi fa venire in mente tutti
I tanti colleghi che conosco alcuni erano anche amici adesso non lo sono più durante questo anno chessò convinti che il loro modo di vivere la loro identità difesa della loro identità
La vita e le loro famiglie il loro modo di approcciarsi all'esistenza in generale
Non è assolutamente minacciato da quello che sta succedendo perché loro pensano di combattere militare per una nobile causa difesa degli oppressi senza sapere che è quello che
Mi dispiace io cosa questo fardello cosa inopportuna sbagliata io chiedo scusa avviare e gli aerei ma quello che sta succedendo è oggi
Onestà che stava facendo gli ebrei dentro Israele che difendere la propria esistenza la propria vita è qualcosa che stava facendo per noi cui è ora
Facciamo la fine Edoardo Ricchetti al contrario però cioè noi siamo convinti che quando prenderanno il sopravvento
I profeti di un nuovo modo di un mondo in cui non ci saranno più gli oppressi sarà il mondo in cui gli oppressi saremmo tutti noi in Occidente
Questa cosa non si è capita chi si sgola come lei sembrano impazziti gridano nel deserto perché siamo diventati poche decine
Tra i miei colleghi a dire queste cose in modo chiaro
Ma non ce ne rendiamo conto letta questa storia keniana devastato
L'insegnamento che la riflessione che faccio ma quanti non lo capiscono questo messaggio quanti non si rendono conto che dall'altra parte c'è un mondo del quale noi non siamo previsti
Noi no noi ebrei noi cristiani
Noi occidentali il nostro modo di vivere la nostra libertà i nostri spazi le cose che ci piacciono le cose che ci rendono umani
Per un'altra parte del mondo sono a accessori non sono diritti e sono cose di cui si può fare almeno per questo bisogna difendere quello che abbiamo un esercizio di memoria approfondito appassionato
Come quello realizzato in questo volume
Che ricorda questa retata la deportazione degli ebrei di Roma ci aiuta in qualche modo è un modo è un esercizio anche di difesa di quello che siamo
Tutti noi come comunità larga diciamo che
Di occidentali di italiani di europei i cittadini che vogliono un mondo di pace ma diciamo una pace dove non vince il il peggiore
Grazie
Benissimo grazie grazie a tutti diciamo che la presentazione si conclude qui però andate via perché adesso abbiamo un rinfresco e chi deve andare via prima il libero punto di cui abbiamo parlato in vendita gli ingressi quindi ricordati questa cosa