Luigi Einaudi e le istituzioni. L'intellettuale, il tecnico, il politico - seconda e conclusiva giornata

Chi è ben trovati a tutti a tutti questo seconda sessione secondo giorno anche del convegno su Luigi Einaudi e le istituzioni l'intellettuale il tecnico il politico
Già ieri abbiamo avuto un'intensa sessione di notevole interesse dinamismo per quel che ha avuto modo di di ascoltare avremo una sessione oggi pomeriggio che realtà forse sarebbe quella più consono ai miei ENI studi da costituzionalista Enzo Marra
Che cerca di seguire nella fase finale compatibilmente con gli impegni didattici ma la sessione di oggi e particolari stamane particolarmente interessante abbiamo una
Una prima parte dedicata ai corpi intermedi
Poi un coffee break la seconda parte incominceremo a guardare l'impegno di Luigi Einaudi nelle istituzioni guardando in particolare alle alla Grande Guerra e alla crisi dello Stato liberale
Mio compito è semplicemente quello di dare la parola illustri relatori che sono qui con voi questa mattina comincerei da Valerio Torregiani
E ricercatore presso l'Istituto di scienze sociali Nesta di Lisbona
Dove si occupa di storie pensiero corporativo dissero associazionismo economico di storia bancaria
Ricordo tra i suoi scritti un libero Stato e culture corporative nel Regno Unito e un altro su uniformità frammentazione conflitto capitalismo d'azione collettiva militare liberale
Il tema nella sua relazione sindacati e associazioni imprenditoriali dicendo proponente far
Grazie grazie mille
Buongiorno a tutti innanzitutto un grazie agli organizzatori per avermi invitato a questo incontro dunque come avete sentito il tema che mi è stato proposto che ho accettato molto volentieri è quello della nell'associazionismo economico del pensiero di Luigi Einaudi
Ora nei limiti di tempo che ci sono stati assegnati tenterò di sporgere alcune considerazioni su questo argomento soffermandomi in particolar modo su due questioni principali
La prima è quella del metodo che Einaudi utilizza per analizzare e comprendere il fenomeno dell'associazionismo economico un fenomeno che alla fine del diciannovesimo secolo era larga parte nuovo presentano caratteristiche originali la seconda questione è quella della funzione ovvero del ruolo che Einaudi assegna alle organizzazioni economiche all'interno della sua visione sociale
Prima di iniziare permettetemi però una una rapida annotazione cronologica il tema dell'associazionismo economico emerge in realtà nel in Einaudi abbastanza precocemente
Il primo scritto che che Einaudi dedica all'argomento è infatti del mille ottocento novantasei Einaudi aveva dunque appena ventidue anni si era laureato l'anno precedente
In un articolo pubblicato sulla riforma sociale Einaudi riconosce subito l'importanza sociale economica ma anche politica civile morale dell'associazionismo in questo caso operaio
Ma dice anche che le sorti che l'impatto di queste nuove organizzazioni sulla vita del Paese era ancora tutto da valutare
Einaudi non era d'altronde il solo in Italia e all'estero che stava riflettendo su questi su questo argomento appena due anni prima in Inghilterra un Paese che come sappiamo rappresenta sempre un punto di riferimento per Einaudi
Quindi nel mille ottocentonovantaquattro uscita l'accessorio cedibili milanese aveva scritta da Béatrice screzi diminuendo
Ma anche in Italia a partire dalla dalla fine del secolo e per tutta l'età giolittiana il tema gode dell'attenzione di di degli studiosi degli accademici in questo senso è famosa ad esempio la riflessione che fa Santi Romano
Nella prolusione Pisano del meno centonove in cui il giurista Sicil siciliano mettere l'azione l'emergere di queste nuove organizzazioni economiche con la crisi stessa dello Stato liberale famoso lo Stato moderno e la sua crisi dunque il dibattito sull'associazionismo economico era un dibattito vivo e Einaudi ovviamente partecipa a questo dibattito e vengo ora alla prima delle due questioni di cui parlerò oggi che quella del metodo
Diciamo che sono due gli approcci metodologici che Inaudi utilizza su cui Einaudi basa la propria conoscenza la prova riflessione sull'argomento il primo è quello dell'osservazione diretta dunque della conoscenza in pirica dei fatti il secondo è quello della ricerca storica dunque della conoscenza dello sviluppo nel tempo di quei medesimi fatti
I due approcci tra l'altro come tenterò di dimostrare in seguito sono intimamente intrecciati con l'uno chiamato a supporto dell'altro nella indirizzario nel guidare la riflessione e Nerviano
Iniziano dunque da dall'osservazione diretta nel settembre il mio ottocentonovantasette dunque un anno dopo l'articolo sua riforma sociale Einaudi viene inviato al direttore de la Stampa Luigi Roux nel Biellese più precisamente in Valsessera dov'era in corso uno sciopero degli dei lavoratori dell'industria tessile della zona
Ed è questa la prima esperienza che Inaudi falchi un'esperienza diretta che in Audi fa tanto del conflitto sociale quanto delle nuove organizzazioni dei lavoratori
L'esperienza del Biellese appunto e il lungo reportage e poi in Audi scrive e pubblica sulla stampa soffre sono un esempio quindi è un esempio significativo del metodo applicato da Einaudi
Innanzitutto Inaudi dichiara che per comprendere le cause profonde del conflitto tra operai imprenditori
Era necessario avere una conoscenza dell'industria delle condizioni dell'industria una conoscenza delle condizioni delle classi operaie e più in generale una conoscenza dell'ambiente economico in mezzo a quale questi scioperi si stavano svolgendo e per fare questo Inaudi passa in rassegna una lunga serie di elementi il primo dei quali appunto la storia
Dunque attraverso la pena di un'Audi veniamo a sapere che una moderna industria laniera nasce nel Biellese intorno al mille ottocentoquaranta con l'introduzione dei primi telai meccanici e dunque di un diverso modello di organizzazione della produzione e del lavoro
Questo modello scrive Einaudi prende piede gradualmente ma a profonde conseguenze sulle condizioni di lavoro dei tessitori locali che ovviamente dovettero abbandonare l'indipendenza
Che avevano precedentemente grazie al sistema di lavoro a domicilio e sottoporsi al nuovo sistema della disciplina della fabbrica
Dopo la storia Einaudi si sofferma ad analizzare una lunga seri di elementi tutti fondamentali secondo lui per comprendere il quadro economico generale
Ci vengono dunque date informazioni sul fabbisogno energetico dell'industria laniera sui mercati per i quali essa produce sull'organizzazione commerciale del settore sulla composizione sociale del ceto imprenditoriale
Sulle caratteristiche specifiche del fenomeno dell'occupazione e della disoccupazione
Ma anche sull'orientamento politico delle masse di lavoratori e sull'impatto del socialismo sul le stesse masse appunto
Dopo è fornito tutta questa serie di elementi del quadro economico e sociale generale
Einaudi si avvicina gradualmente al tema centrale del suo intervento ovvero il conflitto del mille ottocentonovantasette
E la Fondazione nella primavera dello stesso anno della lega di resistenza fra tessitori e tessitrici del Biellese della quale navi descrive minuziosamente le caratteristiche e gli obiettivi
Ora un simile approccio viene seguito da Einaudi anche in relazione ad altri casi che studia inseguito in gli scioperi Torino di Genova almeno cento meno centouno
La fondazione della lega industria di Torino almeno centosei antesignana della Cdp e poi quindi anche della Confindustria
Ma anche commentando episodi di paesi esteri nuovamente dell'Iliade Trade Unions inglesi ma anche ad esempio lo sciopero dei minatori in Pennsylvania del meno centodue
Diciamo che tutti questi casi studio permettono avena o di di affinare la propria conoscenza sulla associazionismo economico
Tuttavia Einaudi sente che a supporto di questa osservazione empirica
Deve essere chiamata anche la ricerca storica ed è questo appunto il secondo pilastro metodologico del metodo in Aviano la storia
E proprio la storia che non vi ricorre sia come fonte di conoscenza sia come verifica delle proprie posizioni sul tema
Più precisamente è nelle lezioni di politica sociale
Che pubblica dopo la guerra che Rinaldi svolge un'approfondita analisi storica del fenomeno e individua alcune fasi tra loro distinte
Sia per caratteristiche interne delle associazioni economiche sia per il rapporto di quest'ultima con il potere politico e con il contesto economico nazionale e internazionale
La prima di queste fasi è quella delle corporazioni nate nelle città medievali italiane tra tredicesimo quattordicesimo secco
Queste organizzazioni costituiscono per Einaudi e cito un libero atto di volontà degli artigiani
Perché non lo Stato crea la corporazione ma questa sorge dal bisogno sentito degli uomini esercenti il medesimo mestiere di riunirsi allo scopo di difendere gli interessi comuni
Fine della citazione
Dunque per Einaudi il carattere essenziale Della corporazione medievale era cito nuovamente di essere una creazione spontanea volontaria e immutabile degli interessati
Dunque in questo senso in questi tre aggettivi si racchiude il giudizio estremamente positivo che in Audi aveva delle corporazioni medievali
Nella seconda fase descritta da Einaudi tuttavia il quadro cambia cambia quando si passa come scrive dalla vita dei libera del comune medievale alla vita regolate cristallizzata delle grandi monarchie dei secoli diciassettesimo e diciottesimo
In questa fase il potere politico sempre più centralizzato sempre meno liberale utilizza le corporazioni a scopo di polizie dominazione scriminanti cercando di regolare quelle che un tempo erano libere associazioni di mestiere
Dunque ad una prima fase di libertà associativa
Segue una seconda fase di controllo e utilizzo politico delle medesime associazioni
Questa situazione genera però a sua volta una esposta una reazione che si concretizza nelle due grandi rivoluzioni dell'età moderna quella francese e quella inglese dei quali si fonde in Audi raggiungono con strumenti diversi lo stesso Obiettivo quello di porre fine al potere e ai privilegi della corporazione attraverso la loro soppressione
è interessante notare però che anche questa reazione non non era giudicata positivamente da Einaudi
E gli dice che era una risposta estrema e proprio per questo inaccettabile
Ed era inaccettabile soprattutto perché questa reazione scrive e cito per assicurare la libertà nega una delle libertà fondamentali dell'uomo che quella di associazione
Poi lentamente racconta ancora in aula nel corso del secolo diciannovesimo sia in Francia che in Inghilterra una serie di iniziative che nascono dalla stessa società industriale restituiscono libertà
Associativa al mondo del lavoro e sorgono così i primi sindacali dei lavoratori e inseguito anche degli imprenditori avviamenti Naldi pensa soprattutto a lezioni di io nel sito inglese nuovamente
In questo contesto c'è spazio anche per l'Italia
Per in Italia secondo in Audi anche con con tutte le sue particolarità ovviamente sociali politiche geografiche
Anche Ilaria aveva iniziato nell'ultima parte del secolo a seguire il percorso già tracciato dagli inglesi sviluppando organizzazioni di lavoratori e datori di lavoro
Ma in Italia non momenti dopo la prima guerra mondiale e dopo il biennio diciannove ventuno si innesta una nuova fase regressiva
E questa fase regressiva rappresentata secondo i noti dal corporativismo fascista
Quest'ultimo che viene messo in relazione ad Einaudi alle monarchie assolute di cui ha parlato in precedenza
A quest'ultimo appunto distrugge le libere associazioni di lavoratori e utilizza l'associazionismo economico come strumento di potere sulla società che lo strumento il dominio sulla società credo che qui vale la pena leggere quasi per intero il commento che Einaudi fa della corporativismo fascista
Scrive Einaudi
I sindacati non erano sindacati ma pure branche dell'amministrazione governativa centrale
Erano quei sindacati organi diretti dello Stato totalitario i quali registravano e cercano di attuare la volontà del capo
L'industriale il commerciante l'agricoltore il professionista l'operaio l'artigiano cessa di essere una persona la quale ha una volontà e diventa un impiegato un servo di chi è al potere
Questa conclude inaugura l'essenza del cosiddetto sistema corporativo la trasformazione di una società a Bari ha sciolto gli uomini capaci di associarsi diversamente per la difesa dei propri interessi capaci di contrattare e di non contrastare liberi di manifestare il proprio pensiero in una società impiegati
Via dunque nella storia secondo Einaudi un abbiamo visto un alternarsi di fasi
Diverse in cui la libertà politica nutre la nascita di organizzazioni spontanee e libere anche se dei lavoratori ad altre fasi in cui il potere politico diventa meno liberale più centralizzato e e finisce per utilizzare queste organizzazioni economiche per i propri scopi politici di dominio sulla società questo dunque era il metodo di Napoli l'abbiamo visto osservazione diretta e ricerca storica
Vengo ora appunto alla seconda questione del mio intervento quella della funzione di qual era il ruolo che in Audi assegnava alle organizzazioni economiche all'interno della sua visione sociale
Diciamo che in via generale sono tre gli elementi positivi che Inaudi sottolinea un primo elemento è quello che per Einaudi la costituzione delle leghe operaie e degli imprenditori
Era una conseguenza necessaria e ineliminabile il sistema di fabbrica moderna
Anzi il fiorire dell'associazionismo e con la
Di quella da leggere con me sintomo della modernità di un paese come quasi una prova che quel Paese aveva raggiunto stava per raggiungere un più alto grado di organizzazione sociale ed economica
Nel mille centouno ad esempio commentando lo sciopero dei fornitori a Torino Einaudi scrive
Ormai è un fatto accertato riconosciuto laddove le industrie sono floride le questioni del lavoro si discutono e si risolvono male fra operai imprenditori singoli e che il miglior modo disco di comporre e di affidarne la soluzione a rappresentanze collettive degli uni e degli altri
Einaudi in questo passaggio rileva dunque una correlazione fra tre elementi diversi
Uno fra leader dell'industria due scarsa numerati numerosità degli scioperi tre organizzazione collettiva di operai imprenditori l'associazionismo economico era quindi questo è il secondo elemento positivo che Inaudi sottolinea oltre che un sintomo della modernità era anche un elemento benefico che garantiva il più basso livello possibile di conflitto sociale
Ed è per questo tra l'altro che navi sarà sempre anche un grande sostenitore dell'organizzazione collettiva anche degli imprenditori
La lotta secondo Inaudi sappiamo che l'otto è un termine fondamentale nel vocabolario indiano doveva divenire una lotta tra grandi organizzazioni per garantire non una soppressione del conflitto
Obiettivo impossibile e anzi deleterio nella visione di ENAV e credo che questa era la critica più sostanziale di Einaudi al corporativismo fascista
Dunque non la soppressione del conflitto mono sua razionalizzazione che avrebbe portato ad un aumento dei negoziati ad una diminuzione dei conflitti aperti
E mi novecentodue utilizzando una famosa metafora bellica Einaudi scrive e cito
Come l'esistenza di due grandi eserciti in due nazioni vicine allontanando il pericolo della guerra ed inducono i popoli a trattare così succede anche nelle guerre industriali l'organizzazione perfetta degli eserciti scema i rischi di guerra l'organizzazione perfetta deleghe padronali e delle leghe operaie allontana il pericolo degli scioperi e di conflitti violenti fine della citazione
Infine un terzo elemento positivo Pintaldi intravede nelle operaie era il loro potenziale per divenire uno degli strumenti dell'elevazione della stessa classe operaia
Sappiamo ne abbiamo già parlato ieri che elevazione il perfezionamento dell'individuo dell'essere umano della persona costituiscono il centro del liberalismo umanistico rionali
E vedendo dunque nel nelle organizzazioni dei lavoratori uno degli strumenti di tale perfezionamento possiamo già intuire qual era l'importanza che Einaudi assegnava a questo a queste nuove istituzioni
Nuovamente nelle lezioni di politica sociale e non descrive che ne leggo Perahia agiscono e cito come un fermento di elevazione di trasformazione nella massa dei lavoratori
Alcune dighe dopo la citazione continua così quei contadini quegli operai i quali prima non sapevano neppure di essere uomini si sentirono per la prima volta uomini tra uomini compreso lo di volere qualche cosa si uniti con i propri compagni
Furono conclude inaudite migliori contadine migliori operai non per virtù propria intrinseca ma per virtù del mito di elevazione che era contenuto nell'associazione nell'Unione Company nell'azione comune fino alla citazione
Dunque con queste parole vediamo come l'associazionismo l'associazione economica di veniva uno strumento di miglioramento individuale attraverso l'azione collettiva libera e spontanea
Ed è in questo senso che ad Einaudi torna utile la trattazione storia che aveva fatto in precedenza
La successione delle fasi che aveva individuato infatti era per lui la prova
Del progresso garantito dall'associazionismo economico libero spontaneo e viceversa anche della stagnazione una stagnazione economica ma anche sociale politica civile morale legata ad un associazionismo economico imposto dall'alto usato come strumento da parte del potere politico per tentare di arginare di comporre artificialmente il conflitto all'interno del mondo del lavoro
La differenza cruciale tra i due tipi di associazionismo economico stava per Einaudi proprio nel grado di libertà
E dunque di elevazione morale e materiale che essi garantivano un non garantivano alla ai lavoratori e dunque alla società
Cito nuovamente dalle lezioni di politica sociale il primo tipo di lega compreso quello quello spontaneo quello libero
Creando nuova ricchezza crescendo la produttività materiale spirituale dell'uomo eleva tutti gli operai il secondo tipo creando la carestia favorisce gruppi ristretti a danno degli esclusi
Il primo tipo è proprio di una società sana progressiva stabile il secondo il germe di malcontento l'invidia di instabilità rivoluzionaria
Fine della citazione
Ora avvicinarmi alle avrà a concludere il mio intervento volevo fare una breve riflessione finale anche sulla relazione tra associazionismo economico ed equilibrio sociale nel pensiero di analoghi
Le due tipologie di associazionismo economico appena richiamati dunque quello libera e spontanea quello regolato dall'alto si leggono infatti al famoso tema della bellezza della lotta ma tema famoso come recita l'introduzione al volume del mille centoventiquattro
A questa introduzione Einaudi consegnava alcune di quelle che lui definiva idee madri
E tra queste figurava e cito lo scetticismo invincibile anzi quasi la ripugnanza fisica per le provvidenze che vengono dal di fuori e la simpatia avvilito per gli sforzi di coloro i quali vogliono elevarsi da sé
E in questo sforzo lottano cadono si rialzano imparando a proprie spese a vincere ed a perfezionarsi a ben vedere questa che abbiamo appena letto è una posizione è una diretta conseguenza della specifica idea di equilibrio economico sociale politico di Einaudi
Un equilibrio dice nautiche non è quello di libri di economia ma un equilibrio essenzialmente dinamico dunque ma immobile
Un equilibrio che per essere veramente tale è ottenuto attraverso discussioni e nuovamente lotta un equilibrio che deve essere sempre precario sempre contendibile da nuove e diverse forze sociali
Scrive Naldi nel ventiquattro
Perché l'equilibrio duri è necessario che esso sia minacciato ad un istante gli non durare
Dunque per garantire questa necessaria contendibilità Einaudi è convinto che il mercato per quanto un'istituzione è uno strumento che egli riteneva ottimo
Doveva essere messo nelle condizioni di funzionare a beneficio dell'intera società
E per funzionare a beneficio dell'intera società per garantire dunque al tempo stesso libertà economica e coesione sociale
Il mercato aveva bisogno secondo in Audi come abbiamo già sentito ieri di buone leggi e di buone istituzioni
E tra queste ultime tra le buone istituzioni Einaudi annoverava certamente anche le associazioni dei lavoratori e degli imprenditori a patto che queste fossero organizzazioni libere e spontaneo grazie
Grazie grazie mille per questa bella relazione pieno rispetto dei tempi
Assoluto venti minuti posso dire tante cose un modo molto molto chiaro grazie davvero e passiamo allora
Dai sindacati e delle associazioni imprenditoriali
Invece alle alle banche qui abbiamo il professor Francesco Dandolo
Presso l'ordinario al Dipartimento CFP di non essere stati degli studi di Napoli Federico secondo insegna Storia economica
In pubblicato un paio di volumi su Luigi Einaudi uno sulla strada in aula l'associazionismo economico Italia liberale quindi in continuità col Piano abbiamo appena ascoltato e un altro più recente su Luigi Naldi tra i due guerre questioni sociali ma anche
Dicevo anche la parola
Grazie grazie dell'invito dico subito che i due volumi sono stati pubblicati grazie anche al patrocinio della Fondazione Luigi Einaudi e chi l'ha presentata dal dottor Federico Pascucci
E che è stato possibile in questo modo indaga al servizio degli a spetti che nella vastissima pubblicistica letteratura che c'è sull'igiene Audi
Erano ancora non particolarmente messi in luce invece con queste due monografie si è cercato di evidenziare le varie prese di posizione di viaggi in Audi in relazione sia all'associazionismo
Economico sia alle banche allora mi preme partire da una premessa che concezione a dell'economista Luigi Einaudi
Vicina o di pensa che l'economista deve immergersi nel nella realtà in fondo quello che diceva il collega attore Gianni si far capire proprio che e in per Einaudi l'approccio vero autentico di conoscenza essere in dentro i problemi
E quindi nel seguire le banche ritiene opportuno seguire due aspetti la realtà produttiva e la realtà creditizia come si vanno evolvendo e come si vanno articolando fra loro
In questo senso però Einaudi non è assorbito unicamente dalla realtà la realtà economica
è ovvio guarda osservano edilizia esamina questa realtà nell'ambito di un impianto molto soldi do dal punto di vista teorico che poi è l'impianto scolastico
Di economia appunto classica
Ma al tempo stesso ritiene che questa realtà sia sempre suscettibile di aggiornamenti e qui mi collego alla relazione che ha fatto ieri il collega
E che vada anche divulgata attraverso i giornali perché luogo dell'economista e quello anche di essere al servizio della massa dei risparmiatori comune ridefinisce
Quindi sostanzialmente se è vero che la prima fase
Di Luigina o di quella che Giuseppe Berta di terra appunto volume
Sulla Confindustria linea proprio la passione di Einaudi per l'associazionismo e al tempo stesso vero che contemporaneamente simultaneamente va a intensificando sì l'attenzione di Einaudi verso verso le banche
Attenzione che poi diventò assorbirà integralmente nel periodo delle due guerre
Fine Ottocento
Nel la fine Ottocento Einaudi comincia giovanissimo a prendere posizione
Su quello che accade nelle banche e ovviamente la sua attenzione si focalizza
Sullo scandalo della banca romana essi vari provvedimenti legislativi che vengono assunti successivamente qui diciamo l'approccio molto classico molto da un punto di vista teorico preme insiste a che si ritorni al più presto alla piena convertibilità
Ritiene che anzi quella che ancora persiste sono parole sue una larvata forma di corso Venezia corso forzoso è molto molto rischiosa molto pericolosa perché commettendo mette in condizione
Le banche di incrementare la circolazione senza che vi sia un corrispettivo di riserva aurea o di argento
E da qui dunque la sua preoccupazione dire un trascinamento della crisi Scandella banca romana anche che possa perdurare anche se non c'è più l'attenzione del autorità pubblica
Vengo ora rapidamente all'età giolittiana
L'età giolittiana è conosciuta come il periodo del primo tra Coffin primo decollo dell'economia quella che lui definisce una bella definizione il risveglio dell'economia produttrice
Che distingue molto bene Einaudi dal fatto che si trattano risveglio sale non sono parole sue
Rispetto a quello diciamo invece patologico della febbre edilizia che c'era stata negli anni settanta negli anni ottanta
Dell'ottocento e che aveva appunto provocato lo scandalo della Banca Romana e chiaro inauditi ha ben chiaro che questo risveglio dell'economia produttrice determini un tesa un'aspettativa di incremento della circolazione da parte delle forze produttive riporta alcuni dati ritiene che sostanzialmente quello che diciamo si traduce da risparmi investimenti nelle attività produttive e appena il quaranta quarantuno quarantacinque per cento dalla circolazione totale mentre il resto Einaudi guarda con grande preoccupazione questo aspetto
E ancora in qualche modo incentrato focalizzato in immobilizzazioni in titoli di Stato in Buoni del Tesoro esteri
Quelli che lui definisce impieghi in fecondi i quali non ridondante a vantaggio di chi lavora e
Produce
Questo è il periodo precedente alla grande guerra alla prima guerra mondiale è chiaro che con la guerra la guerra
Sconvolge questo sistema in qualche modo
Doppia anche quella che la fase del percorso dell'economia italiana in un un certo equilibrio spinge sollecita l'economia italiana verso altri versanti
Per Einaudi è molto chiaro il passaggio da un'economia di pace a un'economia di guerra e che l'economia di guerra richiede necessariamente un intervento dinamico particolarmente attivo
Particolarmente presente dello Stato nell'economia tanto che gli dice il cittadino in qualche modo smarrisce nel senso di quello che era lo Stato stato liberale e si imbatte con lo Stato massimale quindi non riconosce più quali sono le funzioni dello Stato pur in presenza di uno Stato così particolarmente invasivo la convinzione però di Einaudi sono ancora parole sue è quella che le guerre di difesa e di integrazione nazionale
Cioè le guerre combattute per un alto e nobile ideale non possono produrre danni economici duratura
Quindi gli aliena o dire che sia entrato in un'altra fase tutto questo richiede una trasformazione radicale e sostanziale consistente dell'economia nel passaggio all'economia di pace a un'economia di
Terra ma che poi ci sarà la possibilità una volta terminata la guerra di rimettere le conosce apposto
Per Einaudi è molto chiaro che le guerre costano costano molto e che questo dunque richiede una mobilitazione bellica da parte dello Stato
La Spears suspicione in prima battuta che le riserve metalliche Po quello che lui ritiene il tesoro di guerra possono essere a tutti gli effetti sufficienti a evitare una voragine nei conti dello Stato
E quando poi invece questo non è più vero ritiene che sia possibile imporre delle imposte straordinarie qui leggo quello che lui afferma
Tutti debbono essere persuasi che oggi pagare imposte maggiori per fornire Allo stato
Quello bellico i mezzi beh necessari alla sua vita è un bisogno più urgente di quello di provvedere a molti bisogni ordinari della vita
Così auspica
Einaudi la sottoscrizione dei prestiti nazionali finanziati da quella che lui appunto definisce la massa dei risparmiatori italiani
Che li elogia particolarmente perché ritiene che fatta essenzialmente da gente modesta diffidente
Senza che così in tal modo posso essere intaccato l'edificio del credito il fondamento invisibile necessario della nostra economia della nostra vita economica anche in questa fase tragica della guerra
Terminata la guerra al primo conflitto mondiale la tensione di Napoli rapporto fra punto banche evoluzione del sistema
Va
Due aspetti fondamentali il primo è la formazione dei cartelli bancari il secondo quello molto noto la scalata delle banche da parte dei grandi gruppi imprenditoriali che si sono rafforzati durante la prima guerra mondiale durante la Grande Guerra
Sul primo aspetto i cosiddetti cartelli che vengono le grandi banche la Banca commerciale e Credito Italiano banche italiane di sconto del Banco di Roma
Come coalizzarsi associarsi Einaudi non è contrario di principio d'altra parte appunto quello che ha detto prima collega Reggiani ci spinge a capire che lui tutto sommato una visione dell'associazionismo Calvisano essenzialmente positiva tuttavia intravede
Dei rischi dei pericoli perché un contrappunto l'associazionismo operaio all'associazionismo industriale dovesse coalizzano interessi
Dove appunto si confronterà essi un conto è la come dire coalizzarsi di interessi di natura finanziaria dove sta l'aspetto positivo della formazione di cartelli nella visione nella prospettiva di Jena
Il fatto che le banche si possano coalizzare per esempio per formare il personale
Che appunto e dedito alle attività creditizie
O lo studio dei problemi afferenti il mondo del credito un altro aspetto positivo per cui Einaudi favorevole alla formazione di cartelli bancari
E la possibilità di formulare proposte critiche comuni relazione ai provvedimenti legislativi che si succedono grande rapidità sul finire del primo conflitto mondiale proprio in materia creditizia
Qual è il rischio quali sono i rischi invece equestre pressoché scontato per Einaudi il rischio di un cartello bancario fatto da queste signori banche che prima ho citato essenzialmente la concorrenza
L'autonomia quella che ritiene comunque sia i principi cardine dell'agire di una banca rispetto ad ogni attività ecco
Per Einaudi la banca deve vivere di fiducia in un termine che torna in maniera ossessiva soprattutto in questo periodo
Virus A dei depositanti e i depositanti lo ribadisco sono operare contadini artigiano appartenenti alla media borghesia
E preoccupatissimo molto allarmato che invece i cartelli possano in qualche modo sparge nel nel breve periodo panico fra queste persone e questo farebbe sì
Che se appunto si determinerebbe un crollo del sistema bancario è un trascinamento anche da un punto di vista della crisi del sistema produttivo
Vengo ora all'altro aspetto i cartelli bancari l'ho detto prima le scavate bancaria le scalate bancarie
Allora Einaudi essenzialmente contrario questo che qui credo di dire una cosa furente scontata all'alleanza di poteri forti fra le banche e i grandi gruppi industriale
E particolarmente preoccupato nel primo dopoguerra che la debolezza vulnerabilità del sistema bancario nazionale dopo la prima guerra mondiale che si manifesta peraltro in maniera eclatante con lo scooter fallimento
Della banca che mi trovo della Banca di sconto e la profonda crisi che attraversa la Banca di Roma Possa far sì che l'altro grande potere forte potere industriale quello che si è arricchito durante la guerra possa appunto assumere una posizione di dominio già di per sé non merita assolutamente di buon occhio la commistione tra banche industrie negli stessi consigli di amministrazione ma punto teme che a un certo punto prende il sopravvento il potere forte da un punto di vista industriale la banca sia in qualche modo impedita di poter agire liberamente nel selezionare gli investimenti
L'altro grande tema che affronta Einaudi sempre sul finire a primavera mondiale è il nazionalismo economico
E decisamente contrario egli afferma non esistono affari italiani ed affari antitaliano
Diverse su questo Einaudi auspica il massimo della vigilanza il massimo dell'attenzione
Che però non deve essere svolto dallo Stato
Ma deve essere svolta dall'opinione pubblica e del giornale che veniamo un aspetto che pure è stato comodo curato ieri
Un trattato ieri analizzato ieri e quindi compito ancor di più dell'Economist è quello di mettere in guardia rispetto al fatto che sì diffondano forme larvate esplicite di nazionalismo economico anche di scalate bancarie come dicevo prima il grande problema e qui vengo a descrivere quello che secondo Einaudi nella prospettiva Einaudi deve essere quello di definisce il buon banchiere
La consapevolezza del buon banchiere deve essere quella che gestisce denaro altrui
Per questo motivo luogo altamente responsabile del banchiere e quello che deve essere caratterizzato sempre da sì elevate competenze
Ma al tempo stesso da indiscussa rettitudine nel far fronte a un ruolo particolarmente rilevante quello di elargire crediti all'attività produttiva che nel caso del capitalismo italiano
Poi dallo stato embrionale nella fase storica di cui stiamo parlando diventa particolarmente impegnati
Così il buon banchiere deve caratterizzarsi con gli aggettivi per me è una vi sono delle parole chiave
Trasparenza correttezza responsabilità buone attitudini di introspezione psicologica Einaudi ci tiene molto a questo aspetto della Psicologia perché ritiene essenzialmente che perché si gestisce denaro altrui
L'alta responsabilità deve far sì che bisogna individuare persone in grado freddamente in grado poi di fare degli investimenti e che possano essere a beneficio dell'economia dell'intero Paese
E gli dice può recitare appunto quelle dice Napoli ufficio del banchiere invero quello di affidare denari altrui all'uomo capace reprobo
Il quale sappia farli fruttare a proprio vantaggio e dal momento stipulato lì restituisca sono i fattori possono immaginare che questo sia un compito facile nel mondo economico non esiste uno più difficile di questo così Einaudi ritiene che il banchiere il buon banchiere deve avere anche una visione globale dell'economia non deve porsi troppo attirare da interessi del territorio
Perché se non si ha una visione del del mondo in qualche modo non si può prevedere parole sue la bufera che prima o poi può a battersi super condominiale nazionale
Definito così il buon banchiere vengo poi a definire rapidamente quella che invece la banca che gli dice senza aggettivi non deve aver nessun aggettivo la banca essere un nome assestato
Proprio perché la banca deve nel suo stesso nome unico pressoché esclusivo richiamare la sua totale autonomia la sua totale indipendenza del suo prestigio rinvia banca senza aggettivi e gli dice l'arte bancaria è un'arte difficilissima e l'aggiunta di un aggettivo qualunque al titolo e atto e forse soltanto accrescere difficoltà già per se stesse eccezionale
Insomma il buon banchiere deve essere autonomo indipendente e soprattutto in quegli anni si deve sottrarre alla cliente la della fatta appunto essenzialmente di pressioni politiche
Il grande problema però Einaudi la ben presente l'autonomia non vuol dire mantenere risparmio inoperoso e con il rischio sarebbe questo ma ritiene che invece il ruolo del banchiere nell'autonomia nello ribadisco quello che ho detto prima
Nella capacità da un punto di vista anche psicologico di sapere intuire quali sono le persone che realmente possano dar vita ad attività di carattere produttivo da un punto di vista appunto sale vengo ora rapidamente a quello che il periodo del fascismo tra benissimo Vendola periodo del fascismo periodo del fascismo vede Einaudi essenzialmente favorevole nella visione di un risparmio che assuma anche una veste di carattere sociale est che in qualche modo abbia anche un aspetto di carattere sociale
Tuttavia nel tempo stesse presente molto bene il rischio di uno stato particolarmente invasivo quindi da una parte è un atteggiamento favorevole dall'altra parte essenzialmente conta ma il vero banco di prova sono le banche dopo la crisi del mille novecentoventinove l'assoluto e molto chiaro l'assunto è che gli istituti bancari sono troppi
Egli dice pochi forti invece di molti e deboli devono essere istituti dica tuttavia il processo di razionalizzazione e di concentrazione che si mette in moto all'indomani della crisi del ventinove
Rinaldi lo guarda con estrema preoccupazione perché ritiene che
Possano venire meno quello che il carattere diversificato del sistema bancario italiano bisogna preservare un'Audi lo auspica le piccole istituzioni cooperative locali quelle vicine al territorio
Così in qualche modo Einaudi è particolarmente allarmato dal fatto che questa razionalizzazione invece faccia interessi soltanto del grandi banche vengo alle conclusioni
Vorrei tirare rapidamente un panino due-tre concussione
Allora Einaudi essenzialmente ritiene che doveva economista nella la porta le banche l'attività produttiva sia un ruolo anche di divulgazione delle questioni perché ritiene che l'opinione pubblica deve giocare un ruolo strategico nel seguire con grandissima attenzione che non lo deve fare lo Stato senza e deve qualche modo essere anche preparata nel guardare con attenzione a quelle che sono vicende economiche non immediatamente fruibili non immediatamente accessibili per Einaudi l'uomo così diceva ieri lo ribadisco anche da un punto di vista nella visione più prettamente ecco di economista come centrale
Le competenze e la preparazione sono fondamentali ma l'aspetto etico deve essere una in dimensioni incontrovertibile ancor di più quando gestisce le banche a quel principio mi sono richiamato prima
Della responsabilità di gestire denaro altrui quindi banchiere deve godere di prestigio visti Ima e di probità
Deve avere una chiara visione degli scenari nel mondo proprio per esser vicini alla massa degli risparmiatori che non hanno né informazioni necessaria esalta il valore sociale del risparmio
Non condivide la concessione statalista teme una funzione parzialmente invasiva dello stato e prettamente questo discorso del l'equilibrio difficile da trovare tra banche attività produttive Lost
Produttive e funzionari dello Stato si gioca essenzialmente soltanto in termini etici grazie
Arazzi tantissime anche in questo caso però contenuti ricchissimi e tempo perfettamente rispettato alla al minuto assolutamente grazie davvero credo sia utile soprattutto per un po'di dibattito a seguire dopo queste elezioni non lasciarle
Appunto senza senza una qualche reazione e dopo sindacati assessore tagliato con le banche passiamo al partito dalla classe politica
Con una relazione del professor Gerardo Nicolosi che è professore ordinario di Storia contemporanea è anche direttore del Dipartimento Scienze politiche
Sprovvista di Siena insegna anche Luis qui master qualche volta
Storie contemporanee sono i partiti si è occupato a lungo dalla storia del Partito liberale del liberalismo italiano tra le sue pubblicazioni ricordo la monografia sul Risorgimento liberale giornale nuovo liberalismo uscita nel due mila dodici girato fra
Grazie presidente io ringrazio molto gli organizzatori di questo convegno per per rinvii
No tratterò di classe politica e partiti politici piaceva ricordare oltre ai che diciamo nella preparazione di questo intervento oltre numerosi saggi discorsi parlamentari articolo eccetera
Mi sono avvalso anche della lettura del nella sintesi di Alberto Giordano nel volume la via lunga che tra l'altro è una rielaborazione di un suo testo di qualche anno prima è che diciamo F aiutato molto
Beh per dare ordine alle idee la Inaudi non c'è una una teoria compiuta della classe politica
Ancor più non c'è una Teoria del partito le sue idee sulle élite sui partiti politici sono desumibili dall'insieme delle sue osservazioni sul contesto diciamo in cui lo stesso Einaudi
Si muove e queste osservazioni si fanno
Più vive nel periodo tra le due guerre qui vale su tutti il giudizio sulla classe politica di età giolittiana che conduce nel volume la condotta economica e gli effetti sociali della guerra italiana
E poi si fanno più vive a partire dall'immediato post fascismo negli anni della ripartenza democratica dell'Italia eccetto il fatto che dal mio centodiciannove
Einaudi sia un senatore del regno favorisce le sue riflessioni di natura politica è stato ricordato ieri e nodi è un attento lettore è stato un attento lettore di Mosca e di Pareto che sono molto citati nei suoi interventi ma diciamo assume le posizioni di Mosca di Pareto con rilevanti motivi discostamento
Allora a mio avviso diciamo il concetto fondamentale dal quale partire propriamente in aria e einaudiano più volte ricordato in queste nostre discussioni è appunto la
Il valore dato alla possibilità di ogni uomo di elevarsi moralmente e dalla propria posizione
Una società liberale composta da uomini la cui libertà comporta normalmente una possibilità di ascesa dal punto di vista morale e materiale
Quindi ne consegue l'importanza dell'ordinamento giuridico c'è un insieme di norme
Il cui rispetto garantisce questa libertà e questa mobilità sociale è uno Stato sarà tanto più liberale quanto più le forze morali intellettuali ed economiche in esso esistenti possono consentire l'elevazione individuale
Degli uomini ecco quello che contraddice contraddistinguere posizioni nera o di merito è proprio il valore dirimente assegnato alla qualificazione morale delle élite
Qui Giordano ha scritto pagine molto belle sulla non coincidenza in Einaudi del concetto di classe politica con quello di classe letta cioè l'economista piemontese
Fa una distinzione che avrebbe mutuato da Frédéric le prove e appunto individuava nella classe letta quella componente della società che riceve forza dalla virtù morale e dal costume e qui c'è un richiamo al valore della tradizione il lepre che sicuramente dovette piacere molto a Einaudi
Le play era stato un testimone della distruzione delle istituzioni dell'Ancien Régime testimone dello sviluppo industriale li conosceva le virtù della libertà l'astensione
All'uguaglianza nel nuovo ordine ma deplora la perdita degli antichi valori e l'emergere di nuovi valori centrati sulla sola soddisfazione degli interessi privati materiali e con una base diciamo di riflessione che sicuramente Einaudi apprezzata quindi questo che significa non bisognava trovarsi nelle posizioni apicali della società per essere élite non è una condizione necessaria l'élite dovevano essere il meglio delle classi dirigenti
Le élite erano quelli che operavano nella in funzione del pubblico interesse la controprova consiste nel fatto che e questo la storia ce lo insegna sono esistite classi dirigenti che hanno portato il loro Paese alla rovina
Tra l'altro Elite moralmente superiori cui Einaudi riponeva così tanta importanza non si diceva non sempre esercitavano il potere anzi possono essere osteggiato dal potere perseguitato dal potere qui in altri Cordaro
Faceva l'esempio dei cristiani nei primi due secoli
Ma anche se non esercitano direttamente il potere però con la loro forza morale e intellettuale possono influenzare la decisione politica quindi questi erano i meglio volesse per Einaudi a questo stesso concetto si ritrova poi nel famoso scritto Major senior pars che del mio centoquarantacinque il cui ribadisce
Che ha una classe politica poteva essere anche intellettualmente inferiore alla media degli uomini componenti la società dalla quale è tratto
Ora torneremo su Major ex senior passo che è diciamo centrale per l'analisi che stiamo conducendo
Prima però a mio avviso va messo va messo in evidenza anche un altro aspetto cioè di di di grande interesse cioè i percorsi di formazione della classe politica cioè i ruoli in cui può compiersi questo diciamo percorso di elevazione delle condizioni morali è intellettuali dei cittadini è qui torna la il grande valore assegnato ai corpi intermedi e mi in una società liberale
Contro la tendenza al livellamento dello Stato Leviatano e quindi l'importanza delle istituzioni locali delle cooperative e degli associazioni mutualistica della chiesa e quant'altro la classe politica e espressione della solita civile
Uno i luoghi diciamo fra i luoghi in di formazione in cui viene assegnata grande importanza
Vi sono gli enti locali e agli enti locali a patto che siano dotati della più ampia autonomia decisionale questo è un tema che Inaudi tocca più volte soprattutto nel periodo costituente
E in sede di discussione dell'organizzazione territoriale dello Stato
O lo affronta in maniera direi quasi organica diciamo nel nel famoso scritto via il prefetto che che fece molto discutere
Ed esprime chiaramente questa idea che la centralizzazione inevitabilmente frustra la vicinanza dei cittadini alle cose locali Licio alle classi politiche si costituiscono dal basso
Nell'amministrare le cose piccole poi via via nell'amministrare cosa nazionale qui l'importanza del Parlamento su cui Remo e poi quelle internazionale e così via dicendo
Però doveva esserci piena assunzione di responsabilità cioè se qualcuno ha il potere di annullare l'operato dell'eletto
Di dare all'eletto ordini non è l'eletto non è responsabile non impara ad amministrare impara semplicemente cito ad ubbidire
Ad intrigare a raccomandare a cercare appoggi cioè non c'è democrazia dove non esiste il governo di se stessi
E delle proprie cose
L'humus diciamo del dei ceti dirigenti per Einaudi è sicuramente la borghesia e il ceto medio
Che è un grande serbatoio del ricambio
Perché perché è lontano sia dalla proletari trazione che dalla ricchezza che corrompe la ricchezza corruttrice qui ancora sottolineo diciamo l'importanza dei dei dei dei valori morali per Einaudi
Un ceto medio quindi che riassumeva proprietà e laboriosità risparmio e cultura
E qui mi riaggancio a quello che diceva Torregiani sulla l'importanza dell'associazionismo operaio perché Gian età giolittiana Einaudi mette in grande evidenza
L'importanza del appunto delle delle leghe e delle associazioni operaie ovviamente non in funzione della lotta di classe ma come strumento di elevazione sociale una funzione che è stata poc'anzi ricordata oltre a una funzione propriamente conosce
L'organizzazione di classe favorisce aveva favorito negli anni negli anni in cui scrive penali Einaudi è un articolo del del meno centosette il l'emergere di una nuova élite operaia
Che per questa tendenza a voi a voler migliorare la proposizione era assimilabile alla borghesia un'élite operaia che a sua volta aveva spinto le classi dirigenti tradizionali a rinnovare
Ai fruirsi a perfezionare i congegni produttivi e in un altro articolo dello stesso periodo pubblicato al Corriere la sera
Esponeva temi che si rifacevano nettamente alla Teoria della circolazione delle élite di matrice pare chiara
Perché appunto ricordava l'importanza del rinnovamento delle classi dirigenti attraverso l'innesto dei migliori elementi tratti dagli strati popolari
E questo costituiva un deterrente alle crisi di tipo rivoluzionario
Nello stesso articolo l'economista tracciava le virtù della borghesia come classe aperta che chiamava classe universale e nel tempo stesso varia immobile perché scriveva cito chiama ognuna se nuove schiere e respinge soltanto il poltrone Jin finga ardito coloro che essendo giunti ai fastigi della ricchezza si apprestano al ricade in questa o in una prossima generazione altro diciamo esercizio che possiamo possiamo fare quello di vedere quali erano per Einaudi le caratteristiche di una classe politica efficiente qui non c'è dubbio che il modello diciamo di leadership era per Einaudi Cavour è una figura che ritorna spessissimo nelle sue nelle sue e nei suoi scritti
Le caratterizza le le qualità erano conoscenza degli uomini esperienza nel disbrigo degli affari privati
Esperienza di vita in generale attitudine al comando Apple tra tutte l'indipendenza economica
Anche qui ritornava un elogio della borghesia perché perché Cavour nella sua azione di governo della privilegiato l'elemento borghese nella ridotta della sul frustrato
è l'elemento aristocratico e del partito di corte
è un altro aspetto Cavour era stato anche è un modello di uomo politico in cui Teoria e prassi si erano bilanciati e questo Einaudi stesso dovette confrontarsi con questo problema nella sua esperienza di nella sua esperienza ministeri mio centoquarantasette perché Einaudi diceva uno scienziato che diventa ministro rimanendo fedele alle sue idee è sempre più o meno un giacobino
Da Moore invece era stato era stato un gradualità era stato aveva adattato diciamo Letterio economiche all'ambiente in cui dovevano essere attuate e in ultimo e quindi viene in mente quello che diceva Gaetano Quagliariello ieri nel suo intervento una qualità essenziale per la per la classe politica era il senso di appartenenza alla propria terra di origine cioè non dimenticarsi mai da dove si viene e agire in fuga e anche in quel in in in funzione di essa introdurre questo era stato uno dei modi era stato uno dei motivi della della sua dedizione alla cosa pubblica amore del Piemonte e sappiamo quanto poi inaudite Ness diciamo
A questa a questa dimensione insomma è poi ecco il modello Cavour diciamo ritorna in uno dei SUV degli ultimi delle ultime apparizioni pubbliche di Einaudi mi novecentosessantuno in qualità di presidente della commissione cavouriana e qui ribadisce la sua predilezione per una classe politica indipendente che fosse espressione della società civile
Affermava quanto fosse importante per un uomo politico
Quanto fossero importanti le prove nella vita di tutti i giorni in particolare nell'ambito degli affari nella conduzione delle proprie delle proprie aziende qui insomma Cavour era modello diciamo
Perfetto quello che seconde Napoli costituiva appunto un bagaglio imprescindibili di esperienza
Einaudi si pone anche il problema del di quale fosse il sistema migliore per garantire la prevalenza dei medio volesse nel governo della maggioranza e qui prendiamo in considerazione due aspetti
Uno è quello delle garanzie abbia parlato ieri Giordano è l'approdo del sistema elettorale
Per evitare il rischio conseguente all'arrivo al potere di una classe non eletta cioè di una classe che priva di qualità necessarie per il perseguimento del bene comune e quindi per evitare il rischio di perdere libertà la soluzione era quella di creare dei limiti costituzionali dei freni
Di cui abbiamo parlato ieri
Freni come tutela per la maggioranza contro la tirannia di chi governa in suo meno in suo nome e qui ricorreva una bellissima espressione cito i freni sono il prolungamento degli uomini morti ricordano gli uomini vivi che non si può governare in spregio ai giuramenti e alle carte costituzionali
Per quanto riguarda il sistema elettorale noto Einaudi era un convinto anti proporzionalista un fautore del piccolo collegio uninominale che secondo lui garantiva una maggiore vicinanza alle cose locali proprio è questo ad un maggiore contatto con gli elettori quindi la possibilità di perfezionarsi anche in questo senso di esercitare meglio la propria funzione classe politica quindi che selezionava meglio
Certo sacrificavano Ale presenti la rappresentatività di tutte le posizioni però assieme al fatto diciamo di una maggiore efficacia nel senso di una maggiore vicinanza la maggiore vicinanza le cose locali
Garantiva anche un migliore esercizio delle attività parlamentari
Ora questo significa che era UDC fosse un pregiudizio anti partitico
Direi di no
Dipende diciamo la quale i partiti ma in linea di in linea generale direi vino in una s in in una solida liberale tutte le idee per Einaudi
Dovevano avere possibilità di colazione abbiamo anche Elena o di arrivò a sostenere che per un liberale coerente anche parti di liberti cd potevano avere vieni più dignità di esistenza essi andavano semplicemente combattuti
Bisognava metterne in via in evidenza gli errori bisognava convincere con tutti i mezzi i cittadini in questo senso anche se poi era o di diceva ogni accorgimento andava adottata affinché non prevalesse l'illegalità la violenza l'inganno per arrivare al potere affronta questo tema il mai
Jörg senior pass è scatena la reazione
Di Guido De Ruggiero che scrive scandalizzato dicendo ma come allora cosa dobbiamo fare se dovesse un domani riapparire il partito fascista Einaudi difese la propria posizione
Quindi ecco arte più ampia libertà di circolazione delle idee l'esistenza di molte forze indipendente rispetto allo Stato
Per Einaudi erano sempre una garanzia di libertà però non era necessario che tutte le idee circolassero
Che tutte le idee che circolano nel Paese fossero rappresentate in Parlamento
Per questo diceva bastavano le associazioni i tre club culturali la lotta de fra le correnti doveva avvenire a livello preliminare rispetto al momento parlamentare sulla stampa qui
Qui torno al discorso sulla sulla stampa ovviamente quanto più ampi quanto più libera possibile ieri non sono stati citati ma ci sono quei due interventi sul problema e la stampa in Italia
Quando ricompaiono i giornali dopo il ventennio era odio opta chiaramente per la stampa generalista e non per la stampa di partito ricordando la sua propria esperienza al Corriere della Sera di Albertini quando diceva un giornale sovvenzionato dei cotoni ieri permetterà a me di scrivere contro i furti gli di di Monopoli insomma nella più assoluta libertà
Quindi ecco
Era a a livello di società civile che doveva avvenire il confronto però in Parlamento diceva meno partivi ci sono e meglio è il Parlamento è un organo che deve funzionare non è un'accademia di cultura
Quindi partito è semplicemente un mezzo attraverso il quale i cittadini partecipano alla gestione la cosa pubblica il modello qui guarda in alto ovviamente quello del partito d'opinione cioè partiti
Che non possono essere depositari esclusivi delle idee e degli interessi dei cittadini in cui vige la più ampia libertà di coscienza
Però ecco sembra che a leggere in audio ecco il problema entrato fusa non poche volte ricorre poche volte al termine partito se non in senso negativo guardar bene
Ma il problema non è tanto il partito cioè il problema è la classe politica cioè si può osceno l'Istria si può scegliere tra un partito all'altro tra più partiti partiti diversissime tra loro ma tanto in tutti i partiti possono trovarsi qualità demagogica e cioè egoistiche e qualità democratico c'è molta al bene comune il vero problema buono gli uomini e c'è un'altra bellissima immagine per descrivere i sistemi politici
Diceva esiste una democrazia in cui gli si contano le teste una tirannia in cui invece le teste si spaccano
E poi i sistemi in cui perché se ci pesano con un rimando preciso punto alla necessità di garantire la presenza e la classe politica che persegua l'interesse generale quindi partiti che agiscono responsabilmente in Parlamento un organo in cui si arriva alla deliberazione attraverso la libera discussione in un sistema ispirato
Dà alla teoria classica della rappresentanza politica Inaudi c'è una netta censura del mandato imperativo che significa che significherebbe la fine del parlamento perché trasferirebbe il potere
Dalle camere elettive ai comitati i dirigenti dei partiti di maggioranza diceva
I legislatori sono uomini pensanti e quindi per illazione logica uomini disposti anzi decisi a lasciarsi persuadere dalla discussione cioè attraverso discussione a tre sulla quale un problema
Può essere visto in maniera diversa o nuova e quindi può favorire concluso diverse da quelle di partenza concludo
Quindi uomini pensanti e nonno un'altra immagine di cui ricorre spesso marionette manovrate dai killer finiti dei comitati padroni del mandato imperativo è questa immagine delle marionette dell'asservimento di deputati e senatori ritorna
In uno degli ultimi scritti di Luigi Einaudi nelle cronache economiche e politiche di un trentennio nella prefazione all'ultimo volume che pubblicato il mio centosessanta
Portava alcune considerazioni diciamo
Sfumata mente vi valutativa del periodo giolittiano anche dell'uomo Giolitti ci sono alcune parole ne eloquenti in cui tesse evade cioè faceva delle delle delle lodi riguardo a ad alcune oggettive qualità di di di Giolitti
Ma erano considerazione rivalutati ma soprattutto del sistema di età liberale in cui diceva eppure l'opposizione poteva farsi sentire alle Camere i giornali potevano tranquillamente criticare l'operato del governo certo prescrive la la maggioranza giolittiana per Einaudi
Rimaneva sempre una palude caratterizzata da sudditanza volontaria
Eppure diciamo di vigeva un clima di libertà
Una situazione che tra il mio centodieci e novecentoquattordici sembrava al riparo da ogni pericolo
E nessuno avrebbe immaginato che di lì a poco con il fascismo si sarebbero visti nelle Aule nell'aula di Palazzo Madama cito i senatori piegare il ginocchio davanti al seggio del Duce impassibile così come nessuno
Avrebbe immaginato che dopo il fascismo si sarebbero visti deputati e senatori cito che avrebbero disciplinatamente votato al cenno venuto da un segretario di partito estraneo
Come tale al Parlamento ciò che era assolutamente impensabile per la concessione che noi avremo della rappresentanza politica e questa era diciamo una delle sue ultime riflessioni
Riflessione amara diciamo sulla logiche prevalenti della repubblica dei partiti tra
Grazie grazie anche presso Nicolosi e davvero minatori sono stati tutti puntualissima molto densi credo ci sia molto materiale per
Un rapido intenso dibattito se ci sono reazioni sono benvenute con la preghiera di dire nome e cognome giusto per il caso in cui
Prego presso Giordano più volte evocato
Non so se c'è un microfono portati oppure se no diciamo qual
Vogliamo vediamo se c'abbiamo altre due lato by domande così possiamo votare irregolari un altro giro un giro completo per dare tempo anche di riflettere domanda provocatoria evidentemente sul sul applicare un giudizio storico prego
Fu riservati
E
Verrà per uccelli
Questo tema
Governi da
I grandi
Ci sono
Però
Perché
Non lo so
Qua
Ma il
Qua
Tumulto utilitarie da proporsi in ordine inverso visto che il più bersagliato è stato professor Nicolosi cominciamo da qui no no grazie per l'attenzione dunque no per quanto riguarda il Palio radicale allora
Cioè se se vai ancora se ne sente l'idea radio radicale una delle troverai subito conoscere per deliberare
Uno dei motivi ispiratori diciamocela della radio quindi semmai sono i radicali che si sono ispirati un po'alla sua lezione per quanto riguarda la concezione la rappresentanza politica sicuramente
Credo che
Einaudi che avrei dovuto molto difficoltà diciamo ad accettare abbiamo alcuni anche i metodi diciamo di l'ottava politica dei radicali abbiamo compiuti abbiamo una testimonianza nei confronti diciamo della di quel gruppo creativo acque ai gruppi a Pannunzio al gruppo cioè il primo del primo partito radicale
Con i quali in audio aveva un ottimo rapporto che riceveva puntualmente diciamo alle al Quirinale
Quando uscì il mondo
Era o di molto contento il giorno della rivista molto bella grande qualità e cioè però trovava le copertine un po'o se quindi ecco credo che all'ingresso di Rona Staller al Parlamento avrebbe avuto qualche qualche qualche problema
Borghesia falesie dunque si posso dirti diciamo ovviamente bisognerebbe o pronti è il tema un ottimo soggetto di riflessione
Per le mie letture diciamo credo che la concezione della del ceto della classe media in in in audio e in croce coincidessero cioè non è l'idea gente che la classe media il ceto medio non come classe dicono non come categoria economica ma proprio come diciamo ha alcuna un un un ceto medio al quale affidare anche un valore morale ecco come elemento mediano
Dal quale al quale si può giungere
Ed e quindi
Condividendo determinati valori uno dei quale punto è quello della
Della moralità della
Moderazione cioè ceto medio come elemento riflessivo ecco questo cioè la caratterizzazione non economica del ceto medio che se per Croce diciamo è abbastanza scontata per Rinaudo invece
Ha ha grande importanza credo cioè perché appunto è uno anche presso il bandolo lo ha ricordato cioè il valore
Questa dimensione e vita che che lui diciamo che
Né negli affari quotidiani e quindi soprattutto negli affari bancari ecco a me sembra in in crociera o di questa dimensione non è non economico saputo San non economiche del del della classe della borghesia
A mio avviso esiste ed è molto ed è comune ai due quindi sicuramente poi ecco io mi fermo qui perché effettivamente
No è un tema è un tema sul quale riflettere
Allora sì dunque vera
Allora lui prende posizione intanto già ai tempi della Costituente
Sottolineando il valore della proporzionale cioè il bel sottolineando il suo la sua ostilità
Al sistema proporzionale anche perché dicevano è maggioritario va bene in tempi normali ma per una costituente
Tutti devono essere rappresentate tutte le le le opinioni del Paese quindi con tutte le varie correnti di idee quindi tutti i partiti e quindi la proporzionale sistema migliore no Rinaldi è assolutamente contrario anzi
Proprio perché sia in costituente e quindi si deve elaborare una costituzione è necessario che gli uomini che che che i rappresentanti siano quanto più liberi possibili assolutamente svincolati dà una indicazione di partito questa era lo scrive chiaramente lo mette nero su bianco eccetera
Einaudi si confronta con il sistema dei partiti dal presidente della Repubblica
Ed in però bisogna dire che diciamo nulla non citato questo suo intervento che proprio al crepuscolo della sua esperienza diciamo umana e quindi è anche politica
L'età degasperiana
Diciamo è quella in cui
Che forse in cui è maggiormente salvaguardare la libertà di la libertà di coscienza la libertà di coscienza a mio avviso qui forse ci vorrebbe uno studio sistematico
E di un di un qualcuno conosce bene di sole istituzione parlamentare
E per vedere se tecnicamente esiste cioè se è possibile verificare questa maggiore libertà nel processo diciamo deliberativo però penso che diciamo il il peggio venga arrivi dopo
Ecco arrivi dopo dopo De Gasperi e quindi ai vedo poi Mauri
Però ecco la sua non muta la sua posizione così come non muta lo ricordavo prima la sua posizione nei confronti dei partiti liberticide i De Ruggiero disse ma come ma qui sono esseri domani riti ricompare pienezza e lui era convinto che poi venti era convinto che bisognava lasciare libertà che non potesse attecchire perché gli uomini perché i cittadini italiani ormai conoscono e quindi vanno combattuti mettendo in evidenza i i difetti eccetera e poi da questo l'abbiamo affrontato un discorso Ottone è vero che in Audi aveva delle posizioni teoriche che poi confrontava sempre con la realtà
Delle cose pronto ovviamente a rivedere le proprie le proprie lire
Perfetto più sudando
Allora grazie osservazione a margine effettivamente quante ricadute sul presente oggi abbiamo rispetto la riflessione che fu stiamo facendo sul suo Einaudi allora mi viene chiesto appunto il rapporto tra ingenua o di di Presidente della Repubblica
E le banche allora Inaudi è molto chiaro la distinzione tra
Con quello che cercava e gli è costata la relazione tra economia e politica insomma il tecnico la politica la politica
In qualche modo deve essere molto rispettosa nei confronti delle banche non deve Invader eccessivamente campo però poi si trova effettivamente
Anch'Anco poco il cimento
Nel senso che che appunto la storia economica dell'Italia dopo i due conflitti mondiali di prova a schierarsi subito con la seconda guerra mondiale contro la nazionalizzazione delle banche che sembra in realtà la sua posizione è una posizione molto complicata
Tuttavia io credo che questa posizione di economista che deve guidare l'opinione pubblica che comunque deve e l'opinione pubblica deve essa stessa vigilare sulle banche li cerca sempre di di mantenerla anche quando quando diventa politico pur di fronte a un quadro che diventa molto più complicato molto più difficile da gestire se pensiamo al secondo dopo quella certo
Egli stesso vive su una propria pelle il capovolgimento dall'essere economista diventare politico e quindi a scontrarsi con una realtà che continuamente lo stimola
Lo sollecita a prendere posizione
Volevo dire anche una cosa in merito allora associazionismo allora per quello che io per il Pio perché io ho studiato quella
Un giorno flusso Torreggiani dal certamente molto minime l'impressione che ricava qualche in auto assolutamente non buone nessun intervento di natura legislativa c'è la sua idea quando se ne occupa la così detta fase in Oriana quella appunto del così felicemente definiva Giuseppe Berta Brera nella sua formazione
L'idea di fondo è che conflitto c'è non è qualcosa di patologico qualcosa di assolutamente fisiologico colpito fabbrica e meno Cossato nel presente meglio in qualche modo giusto come dire nella fase embrionale poi collega se era meglio di me nella fase nella fase recessiva approvare volevo soltanto l'avviamento raccoglieva bellissima sollecitazione
Dini Giovanni farei se in effetti quello che mi colpisce di Einaudi e lo straordinario rispetto con cui guarda quella di mercoledì nei miei termini appunti se se non è la massa dei risparmiatori
Bisogna credo bisogna molto anche imparare su questo cioè ognuno ha le sue competenze ognuno ha il suo approccio rispetto alla realtà
Einaudi molto chiara distinzione di un'articolazione molto complessa della borghesia e che però guarda con grande istanza in qualche modo egli attraverso i giornali
Si assume Lone nel compito davvero cattiva di guidare di orientare queste persone che lavorano che risparmiano ma non non hanno gli strumenti per capire e credo che questo sia
A come dire anche
Come dire fa anche un po'ci dà anche lì rispetto vero dell'uomo insomma aspetta autentico della personalità che non interviene per in qualche modo esprimere sentenze utilissima per capire la realtà analizzarla orientali
Ottimo concludiamo l'afflusso Torregiani
Sì grazie mille per la la sollecitazione io credo che per rispondere a questa domanda ci si debba concentrare su due concetti chiave nella flessione in a Diana quello di individuo e le sue libertà di scelta è quello di equilibrio dinamico e dunque ma immobile
E come diceva anche il professor dando l'appunto
Ma legiferare su quest'argomento istituzionalizzare una rappresentanza delle delle categorie economiche avrebbe necessariamente significato cristallizzate e cristallizzare questa rappresentanza dunque andare contro l'idea di un mi qui Liggio sempre contendibile da forze nuove
E dunque penso che sia per questo motivo che Einaudi lascia sempre libera scelta agli individui ed è questo poi il cuore della sua riflessione
Ricordo d'aver letto ora non ricordo più bene dove che a un certo punto forse paradossalmente gli dice anche opera imprenditori fate sedici uscì dei vostri Monopoli quindi dovete riuscirci a farli e a conservarle
Quindi la la la chiave è non tanto la la la concorrenza insieme alla libertà che la la possibilità che la concorrenza ci sia che esista
E quindi in questo senso va appunto cristallizzare una rappresentanza avrebbe sarebbe dato contro questa idea volevo dire una cosa anch'io sul commento di Giovanni rilanciando con un altro confronto possibile che mettendo in mente negli ultimi tempi
Un po'più azzardato forse che quello tra Einaudi e e ti dice colgo ma teorico inglese del socialismo nelle gite due
Personaggi diversi su tantissimi argomenti ma forse accomunati proprio da un'idea di libertà individuali di libertà della scelta dell'individuo
Che è forte anche incorre nella sua teoria della del socialismo dell'Egitto quindi questo forse anche un altro elemento che potrebbe essere esplorato in in futuro
Grazie
Grazie grazie di cuore a tutti credo che ci sia un coffee break qui accanto lui ci troviamo invece un quarto
Venti dieci arrabbiata era
Con la terza sessione realtà di questo convegno dopo quella dedicata ai corpi intermedi che abbiamo appena concluso incominciamo a vedere e Inaudi nelle istituzioni
A partire dal primo appunto dalla Grande Guerra e dalla crisi dello Stato liberale poi la fase successiva sarà oggetto della dei lavori pomeridiani
Abbiamo due relazioni la prima e del resto è stata infine a villa che ha un lungo titolo che come lo si magari perché lede leggo e poi che che Almieri bardature pescecani Isma'Luigi Einaudi e il dibattito sugli effetti distorsivi della guerra
Prestano il ricercatrice della dista restituzioni presso la Facoltà Scienze politiche era cattolica Mila no dove insegna tra l'altro Contemporary History strade istituzioni militari si è occupata di Stato della monarchia britannica di storia monarchia italiana in particolare durante il fascismo volentieri la parola con la solita preghiera lì restare nei venti minuti possibile
Grazie mille
Grazie presidente
Mi accingo allora provare a chiarire le attività e il pensiero di Rinaldi in una fase chiaramente oltremodo cruciale per la storia italiana
Intanto qualche breve parola su cosa significhi la prima guerra mondiale dell'Italia unita Italia unita che ha alle spalle come è noto poche e fragili esperienze militari
Viene il brevissimo conflitto in Libia innovativo certo sotto alcuni aspetti militari e tecnologici però comunque appunto di durata
Piuttosto ridotta contro l'Impero ottomano vi sono le disastrose esperienze coloniali di fine Ottocento
E altrettanto fallimentare terza guerra di indipendenza in cui appunto
Il neonato esercito unitario riesce nel l'obiettivo diciamo piuttosto Complesso di essere sconfitto sia per terra sia termale
La prima guerra mondiale quindi in definitiva possiamo dire che sia per l'Italia unita
Il banco di prova di una nuova realtà nello strumento bellico e questa nuova realtà è appunto l'esercito moderno anche chiamato esercito di massa un esercito di proporzioni mai conosciute prima
Impegnato in una tipologia di conflitto anch'esso mai conosciuto prima che un conflitto dal forte connotato tecnologico quella che noi chiamiamo guerra industriale
Giusto per darvi qualche dato ma è sicuro che sarò breve
Parliamo per la prima volta nella storia di eserciti nazionali con contingenti superiori al milione e mezzo di uomini in tutto il conflitto poiché l'Italia arriverà a mobilitare né più di cinque sono numeri
Per l'epoca ma anche in assoluto molto alti verranno ovviamente superati nella seconda guerra mondiale ma rimangono appunto comunque numeri molto alti
E che cosa bisogna fare di tutto questo personale militare questo personale militare va vestito e parlo di indumenti non a caso perché
All'epoca erano assai noti lo erano appunto anche a in Audi gli scandali cosiddetti scandali del grigio verde cioè le forniture
Di panni per le divise la cui appunto produzioni avveniva per il settanta per cento nel Biellese e sulla cui produzione appunto gravare nono numerosi scandali il personale deve essere vestito e deve essere dotato di strumentazioni adeguate
Mitragliatrici fucili a ripetizione i cannoni aerei sottomarini anche armi chimiche
E perfino carri armati questo è un dato interessante associamo il carro armato generalmente la seconda guerra mondiale ma inglesi lo utilizzano già nel mille novecentosedici poi più su larga scala nel mille novecentodiciassette che è ovviamente un anno decisivo per molti aspetti per le sorti della guerra
è evidente che queste nuove necessità tecnologiche per un effetto di trascinamento economico portino allo sviluppo di vari settori industriali tra luci Cotugno velisti Corea nautico e via dicendo adesso
E inutile soffermarcisi troppo qual è quindi la non trascurabile conseguenza finale della rivoluzione tecnologica che investe il modo di fare la guerra in Europa in occasione della prima guerra mondiale
Beh un aumento del costo della guerra
è un aumento per quanto riguarda il costo degli armamenti e degli equipaggiamenti ma è anche un aumento che riguarda l'ingigantire dentro di tutto l'apparato amministrativo statuale necessario per supportare la macchina bellica
E questo è andato interessante il legame tra apparato amministrativo e guerra è ovviamente un legale con origini antiche ma che avrà in Italia dopo la prima guerra mondiale conseguenze importanti
Ed è su questo aumento delle competenze dello Stato
Almeno formali che Einaudi si scagli era come vedremo appunto
Tra poco per darvi un'idea di questo aumento degli impegni dello Stato basti pensare che il numero dei dipendenti della pubblica amministrazione praticamente raddoppia durante gli anni del conflitto
Passando da trecentotrentanove mila circa più di cinquecento mila unità
E badate bene non si tratta di un fenomeno esclusivamente italiano e inaudita fine conoscitore della realtà internazionale
Non può non esterne a conoscenza lo stesso fenomeno avviene ad esempio anche negli Stati Uniti che pure partecipano alla guerra per una durata Mino
Entrata in guerra dell'Italia nel
Maggio mille novecentoquindici col ribaltamento delle alleanze il colpo di mano di Sonnino salamandra con la coordinamento di permanere terzo determinano quindi numerosi cambiamenti nell'operato dello Stato
Che si deve organizzare in tutta fretta per sopperire a necessità belliche sconosciute e fino ad allora inimmaginabili abbiamo detto nuovo tipo di qua e possiamo per brevità riassumere l'operato dello Stato italiano durante gli anni del conflitto seguendo due direttive parallele ma per molti aspetti anche interdipendenti
Da un lato lo Stato entra a gamba tesa nell'economia sia attuando diversi interventi dall'alto volti a
Calmierare l'astrazione tra i più famosi ovviamente l'imposizione del prezzo politico del pane regime vincola tipo degli affitti
Ma interviene indirettamente anche attraverso requisizioni incoraggiamenti obblighi di lavoro di produzioni e di produzione divieti di importazione ed esportazione e via dicendo che
Esempio molto nota la la legislazione relativa ai cosiddetti stabilimenti ausiliari stabilimenti produttivi all'interno del territorio italiano quindi lontani in larga misura dal fronte ma ritenuti comunque parte della guerra e quindi sottoposti a a legislazioni differenti
Al tempo stesso però a queste appunto bardature a questi cosiddetti Palmieri si affiancano invece inspiegabili favori nei confronti del settore industriale
Lo Stato ne favorisce l'approvvigionamento di materie prime a scopo bellico ovviamente lo stato cancellato possiamo dire la legislazione sul lavoro esistente allora permettendo ad esempio l'impiego di donne e bambini
C'era una norma sui quindici anni ma veniva rispettata poco militarizzata di fatto la manodopera negli stabilimenti
E assegna commessi potremmo dire a occhi chiusi indipendentemente dai costi senza badare alla evidente all'evidente emergere di realtà monopolistiche quali appunto la FIAT Ninfa e l'asfalto
Possiamo dire che sintetizzando la guerra con i suoi sforzi di mobilitazione allocazione razionale delle risorse e quindi conseguente espansione dei profitti dei gruppi industriali più importanti
Con solida favorisce e consolida una visione dell'economia in cui è stato e industria collaborano al di fuori degli schemi della teoria classica economica e questa visione è chiaramente invisa a in atti
è evidente che questa situazione comunque è un volano per lo sviluppo industriale nazionale possiamo dire
Senza per questo esagerare troppo che alcuni settori come l'area nautico e siderurgico nascono si sviluppano in questo preciso momento storico
Ma questa situazione è anche l'occasione senza precedenti per molti fornitori di prodotto di prodotti a uso bellico per arricchirsi illecitamente ai danni dell'erario pubblico ottenendo quindi guadagni non dovuti o guadagni eccessivi
E qui è interessante sottolineare un punto che ci dice molto anche sulla lungimiranza di Luigi Einaudi
Come abbiamo detto gli scandali dovuti appunto agli extra profitti delle industrie emergono quasi subito appena la guerra inizia penso appunto al caso del del Biellese ma Einaudi aveva sottolineato tali rischi già in occasione della guerra di Libia
Si era scagliato e qua cito contro il biasimevole sforzo in parte riuscito dei zuccheri ieri fiammiferaia ed industriali tessili
Di trarre immediatamente partito dalla con questa libica è un articolo della della riforma sociale
Per quanto riguarda la prima guerra mondiale tale sarà lo sdegno anche popolare nei confronti appunto di coloro che vengono chiamati pescecani di guerra
Che nel mille novecento venti il governo Giolitti sarà costretto ad istruire una commissione d'inchiesta
Su cui adesso di mente non mi posso soffermare che però in effetti confermerà i sospetti di guadagni illeciti da parte delle aziende che avevano appunto
Fornito a materiale bellico attraverso commesse statali e recuperi era ventidue milioni di lire di sovra profitti da restituire all'erario
Immani costi del conflitto l'aumento dell'inflazione la svalutazione monetaria la burocratizzazione dell'economia di cui abbiamo parlato prima
Preoccupano dunque Einaudi fin dall'estate del mille novecentodiciotto e in misura maggiore ovviamente nei mesi seguenti
Tuttavia è anche questo è un dato interessante nell'immediatezza della vittoria la situazione pare animi Autizi più logica di quanto gli sembrerà in seguito così scrive ad esempio sul Corriere della Sera
Il sedici novembre mille novecentodiciotto
L'Italia che ha distrutto per virtù dei suoi figli e per virtù delle idee da essa disseminate nel mondo uno stato privo della ragione del vivere
Non può venir meno non può piegare su se stessa nel passaggio dallo stato di pace allo stato di guerra
Quel passaggio deve compiersi ordinatamente senza scosse violente preparando nuove forme di vita più alte più strane più sicure ai cittadini della nuova Italia
Dice no oramai siamo sicuri la fede che abbiamo nelle nostre forze devi ispirare a tutti allo Stato e a di privati la consapevolezza dei propri dove sono parole profonde ma come spieghiamo questa in un certo senso fiduciosa e anche compassata serenità
E il moralismo in un certo senso e INAIL Einaudi hanno che applicabile ovviamente non solo all'economia ma anche la politica ancor di più alle relazioni internazionali
Vede nella giustezza del conflitto un elemento sufficiente a pacificare i cittadini che la nuova Italia e a sopportare le inevitabili difficoltà del dopoguerra
Questa è l'opinione di Naldi ovviamente non sarà così
E in alti lo abbiamo a ribadito anche oggi nella nella sessione precedente non è un ingenuo è consapevole della difficoltà della situazione attuale
Scriveva già nel mille novecentoquindici a guerra dichiarata
La perdita è certamente grave ma si sapeva di doverlo a sopportare e ci si sottomise volentieri avendo l'animo deliberato a conseguire un fine di maggiore importanza
Mi conviene del resto esagerare nel peso l'effetto di questa perdita sarà che gli uomini dovranno per alquanti anni condurre una vita più dura produrre di meno per la mancanza di strumenti tecnici bastevoli
Lavorare di più e consumare di meno
Vi è una certa probabilità che se la guerra si fece per un motivo elevato essa risvegli nel nuovo sentimenti atti a fargli sembrare meno doloroso il sacrificio della maggior fatica ed i minori condimenti immediati
I suoi vantaggi economici presenti e diretti tra la guerra sono nulli e sono grandissimi invece i costi della sua condotta me la verità di questo paradosso stalla bellezza teorica della nostra presente guerra italiana
Noi sappiamo che la guerra renderà la vita della nostra generazione più dura noi sappiamo che essa accrescerà la fatica nostra e Semerari nostre godimento
Ma appunto questo volemmo mossi dall'ideale di apparecchiare ai nostri figli ai nostri nipoti una condizione di vita più elevata e sicura
Come detto di questo slancio ideale e Ina odiano poco rimarrà quanto meno appunto nell'opinione pubblica
Forte però di questa concezione nei mesi successivi alla firma dei trattati di pace
Einaudi offre un appassionato e generoso contributo all'opera del governo italiano per far fronte alle esigenze del dopoguerra per colpire gli extra profitti e però
Attuare un'ordinata riforma tributaria
Fa parte della commissione voluta dal primo governo Nitti per lo studio dell'ordinamento di un'imposta straordinaria sul patrimonio a capo del ministro delle Finanze Francesco Tedesco ed elabora una proposta di legge di centoventuno articoli intitolata Progetto per l'istituzione di un contributo generale straordinario al prestito obbligatorio e di un'imposta sui gli aumenti di patrimonio verificatisi a causa della guerra e di riordinamento dell'imposta sui profitti dipendenti dalla quale
La proposta non passa però e già qui forse si può capire qualcosa dei tentativi di contribuire al rinnovamento economico del dopoguerra di in altri tentativi che definitiva
E qui già facciamo uno spoiler sul finale ma va be'tentativi che in definitiva appunto non verranno Accolti più di tanto
Il governo e il progetto fallisce nel settembre mille centodiciannove il Governo Nitti proporrà poi farà approvare nel novembre due mesi dopo termini nel mille centodiciannove
Quattro provvedimenti legislativi relativi all'emissione di un presto volontario il cinque per cento all'istituzione di un'imposta straordinaria
Sul patrimonio all'imposta di hockey su all'istituzione di un'imposta sull'aumento di patrimonio verificatosi a causa della guerra e infine un'ulteriore imposta straordinaria sopraffini rilievi gli interessi il di questi quattro provvedimenti tra l'altro i tre relativi all'imposta sarà sul patrimonio saranno poi eliminati e sostituiti nell'aprile del mille centoventi da un'altra
Imposta che rappresenterà una sorta di ritorno al disegno originale di Naldi del sette
E anche qui è un punto importante non tanto per i provvedimenti legislativi in sé su cui non mi addentro anche per non far inorridire gli economisti presenti in sala
Quanto perché Einaudi spesso si scaglia contro tutti i tentativi o
Più che i tentativi i concreti
A le concrete confusioni che vengono alimentati da questi continui cambi di legislazione la confusione legislativa in Aldino ripete spesso è dannosissima
Soprattutto appunto per i piccoli risparmiatori e per la classe
Voglio portare quindi la mia attenzione su due punti del contributo in Adriano al dibattito nel dopoguerra
Il primo è
Di carattere e etico l'abbiamo già ampiamente sottolineato in altri interventi anche nella giornata di ieri in alti afferma che i nuovi cittadini italiani dovrebbero sopportare uno sforzo limitato nel tempo in virtù dell'ideale per cui hanno combattuto e questo è forse appunto l'aspetto meno a
Che meno convince i cittadini e i suoi compatrioti
E secondo punto invece riguarda in mezzo attraverso cui è inaudito comunica le proprie idee
Ed è quella che appunto per i Nadia una sorta di occupazione parallela a quella istituzionale cioè l'attività di editorialista che ha in questo periodo assai intensa
Solo sul Corriere della Sera contiamo più di mille articoli tra Milan centodiciotto il mio centoventitré in cui e in all'IVA toccare diverse questioni interne e internazionali
Numerose ad esempio gli articoli dedicati alla nascente Società delle Nazioni di cui si è parlato lì
I rapporti di Einaudi con il giornalismo sono molti duraturi antichi no non voglio certo ricordare i io ora
Mi interessa però sottolineare l'importanza il valore proprio che in Audi conferisce all'aspetto divulgativo della trasmissione del sapere
E per me è un elemento importante perché appunto da docenti universitari in epoca di terza missione possiamo coglierne degli spunti a mio avviso rilevanti
Dall'attività giornalistica deriva pena ogni la possibilità sia di intercettare quelli che potremmo chiamare gli umori popolari
Sia al tempo stesso di orientare l'opinione pubblica abbiamo anche in questo caso già parlato ieri non in senso demagogico o propagandistico
Quanto piuttosto per spiegare e far comprendere i provvedimenti legislativi in modo che possano poi essere accettati quando non addirittura apprezzati
E di nuovo vedete torniamo all'elemento valoriale e
Da dove aderivo queste considerazioni io credo che la in tal senso il carteggio da Roma sia
Davvero utile perché questo incessante lavorio di Einaudi è bene evidente dalle missive che si scambia con Pasquale da Roma che all'epoca
Il direttore generale dell'imposti al ministero delle finanze proprio su suggerimento tra l'altro di Einaudi stesso
In una lettera inviata da Dogliani ventisette ottobre mille centodiciannove in Al di scrive
Caro da Roma le mando a Torino alcuni appunti che in gran parte sono venuti fuori dalla corrispondenza del pubblico Inaudi riceveva decine e decine di lettere ogni giorno e di cui bisogna tener conto se non si vuole fare cosa troppo dura
Negli appunti che seguono specifica sempre in altri nella lettera
Anche gente non istruita donne specialmente le persone anziane che vivono di un reddito accumulato con una vita operosa dai estivo dei loro mariti insistono nel proporre la curva in basso invece che quella superiore
Non parlano di curva ma al sugo e quello
Direi che si spiega tutto ampiamente da solo
Per quanto riguarda invece il fatto che in Audi intenda l'attività giornalistica quale tramite intermedio tramite esplicativo
Dei provvedimenti finanziari adottati del governo e quindi tramite tra governo e i cittadini un'altra lettera in questo caso del dicembre mille novecentodiciannove è piuttosto chiaro
Scrive in alti caro da Roma la ringrazio dei documenti che ho ricevuto come avrà visto oggi ha cominciato a discorrere sul Corriere della Sera
Cercando di incanalare l'opinione pubblica sul punto di vista che fondamentalmente i decreti sono buoni e che si tratta soltanto di apportarvi delle modificazioni su alcuni punti determinanti
è necessario fare così
Sia perché la condotta alla quale risponde alla verità la verità sia perché altrimenti vi è grave pericolo che tutti comincino a dire che si tratta di piccole cose di tasse senza importanza di aliquote da ridere e via dicendo
Einaudi dunque concentra molte delle proprie energie negli anni in seguito al conflitto nel proprio operato di editorialista in particolare appunto del Corriere della Sera ruolo che poi come è noto abbandoneranno il mio centoventicinque
E potremmo dire che consente di
Noi con puntualità piemontese non romana cominciamo quest'ultima sessione del nostro del nostro convegno e allora le regole le regole di ingaggio dovrebbero essere chiare a tutti quindi abbiamo venti minuti io non farò altro se non essere illiberale e sul rispetto dei tempi e quindi o liberale volendo perché si tratta di una regola da rispettare quindi
Se devo parents si possono usare entrambi gli aggettivi dimostrazione del fatto che decidere cosa del liberalismo e implica do senz'altro la parola a Lorenza Castellani Lorenzo Lecce alla School of Government qui
Alla alla LUISS si occupa di storia delle istituzioni ha scritto sulla riforma
Del Civil Service britannico tra gli anni ottanta e novanta del secolo scorso ha scritto una storia dello Stato americano Erion poche sta lavorando sulle tecnocrazia italiane del Periodo di una passaggio dal fascismo all'Italia repubblicana inquilini naturalmente è pienamente in tema nel parlarci di Luigi Einaudi governatore della Banca d'Italia
Allora grazie a tutti dunque io faccio questa permessa cercherò di andare un po'più sommariamente sulle questioni più pubbliche conosciuta di Einaudi come governatore la Banca d'Italia proverò cominciamo a mettere sul tavolo un po'di questioni aperte che diciamo qualche collegamento tra il periodo appunto precedente
Della vita di Einaudi quindi più da commentatore economico ed accademico rispetto al punto da quando ha assunto il governatorato della Banca d'Italia e poi naturalmente come questa fase precedente si interseca con il suo ruolo di governatore allora diciamo quello che mi sembra interessante un sondaggio delle idee di Einaudi rispetto alle questioni bancarie
Perché come vediamo poi da qui si dipanano delle delle traiettorie che sono particolari diciamo in alto in tutta la sua pubblicistica
Ci mostra fondamentalmente una forte avversione ai cartelli bancari
Binda è nota la polemica conniventi alle soglie la prima guerra mondiale a cui poi si intersecava la precedente polemica sulla creazione divina come strumento di intervento pubblico attraverso il monopolio pubblico sulle assicurazioni
Era contrario e questo è andato poi vedremo tornerà interessante alle banche specializzate quindi le banche sul diciamo tagliate su settori specifici del mondo industriale
Scrive molto contro gli intrecci tra banche industria che erano tipici del periodo tra le due guerre in particolare scrive molto
Del fallimento e del salvataggio della Banca Italiana di sconto banca legata all'Ansaldo e poi più avanti scriverà della crisi delle tre grandi banche miste quindi la commerciale Credit il Banco di Roma
Mostrerà alcune idee
Sicuramente anche minoritaria almeno dal punto di vista del delle policy che poi verranno intraprese
Con un certo scetticismo sulla vigilanza bancaria per Einaudi potremmo dire così la vigilanza migliore a quella della concorrenza della funzionamento del mercato e dei media che in qualche modo devono
Controllare sulla correttezza dell'amministrazione bancaria e sul ruolo dei banchieri
Ed esce ed era scettico sono stato scettico peraltro anche diciamo dopo essere stato governatore
Sulla riserva bancaria
Che li vedeva come una sorta imposizione regolamentare da parte del governo sul funzionamento del sistema bancario scettico anche sui mezzi di contrasto alle scalate bancarie cioè inauditi reputa inutile ogni intervento del governo
Per evitare per cercare di stabilizzare agli assetti proprietari delle banche diciamo così Einaudi su questo si rimette al mercato cioè lascia intendere che se c'è una scalata cioè perché probabilmente quella banca non è stata poi così bene amministrata
E quindi si è esposta a questo
E in un certo qual modo le scalate posso anche Rivi edificare il ruolo della Banca degli amministratori della banca e in ogni caso non è affare
Del governo quello di tentare di impedire diciamo così e cristallizzare ieri gli assetti societari delle banche
Naturalmente da diciamo liberista contrarie salvataggi delle banche da parte dello Stato cosa che invece diciamo così si è consolidata come prassi comune proprio tra le due guerre
E diciamo è contrario per due motivi uno di responsabilità dell'Amministrazione responsabilità individuale come dire così di chi gestisce le imprese creditizie
E dall'altro perché i salvataggi bancari vengono fatti ovviamente a spese del contribuente i contribuenti pagano i salvataggi Banik
Carica attraverso una mentre la fiscalità e soprattutto i sondaggi bancari determina un aumento della circolazione e quindi aumentano per qualche modo i pericoli
Della dell'inflazione da questo punto di vista quindi ci dice Naldi c'è una sola eccezione in cui il salvataggio bancario da parte dei delle istituzioni pubbliche è ammissibile
Da quello in cui una banca ha bisogno momentaneamente potevamo dire così di un prestito ponte perché in una situazione sana ma ancora dei dei crediti diciamo da escutere di lungo periodo e quindi può
Salvarsi da solo allora quell'unico caso in cui ammissibile un aumento in qualche modo della della circolazione il compito in definitiva c'è anche come sempre un aspetto morale piena di moral suasion
Del buon banchiere a quella di pensare in primo luogo ai depositanti di pensare risparmiatori
E questo è importante che avremo solo l'otto per di influenza che Einaudi ha nei confronti Menichella e dei rapporti che ha con i tecnocrati mi Tiani su quindi
Soffermerò alla fine e in definitiva e poi critico con le due leggi di riforma bancaria la legge mille novecentoventisei che è la legge sulla monopolio da prevalentemente diciamo per istituire la vigilanza è un'altra serie di di provvedimenti ma che dà il Monopoli dimissioni alla Banca d'Italia e penali dice una cosa interessante che non ci si aspetterebbe tanto da sia una formazione anglosassone o forse proprio per questo si cioè Rinaldi dice
è presto per dare in qualche modo il monopolio di Messalla Banca d'Italia perché la Banca d'Italia non è
Nel sistema italiano una banca da cui tutte le altre dipendono cioè non è assimilabile alla Banca d'Inghilterra non a quel grado di sistematicità e quindi conferirle questo monopolio in qualche modo può creare dei problemi affrettare eccessivamente la centralizzazione
Con la riforma almeno a centotrentasei che la riforma che viene scritta da Beneduce e Menichella dopo i salvataggi deliri al mille novecentotrentatré qui in un panorama diciamo completamente diverso anche rispetto a quello del mille novecentoventisei
Einaudi ha un atteggiamento un po'ambivalente perché nel dopoguerra sostanzialmente dirà che la riforma M. novecentotrentasei era un un passaggio storico necessario anche se lui non era un particolare
Sostenitore e pigro rileva fondamentalmente due problemi che si legano a quello che dicevamo prima cioè la legge mila centotrentasei pone una sorta di specializzazione bancaria una specializzazione tematica o una specializzazione di tagli a territoriale appunto banche nazionali banche locali ed è critico anche con la divisione tra il così detto credo a breve termine quello cioè fissato entro diciotto mesi e il credito a medio lungo termine
Questa separazione in Italia era nata proprio per la crisi che c'era stata tra fine anni Venti ed in particolare l'inizio degli anni Trenta
Su quelle banche miste banche miste che diciamo assolvendo entrambi i compiti così si ritrovavano una situazione piuttosto grave poiché derivava proprio dagli intrecci tra banche e industrie la vicenda che lo porta la Banca d'Italia è interessante in primo luogo perché Inaudi si ritrova a scegliere tra il ruolo di ambasciatore a Washington e il ruolo di Governatore della Banca d'Italia è il segno naturalmente siamo a dicembre del mille duecentoquarantaquattro che Einaudi è percepito come l'uomo di sistema uno degli oneri di sistema del raccordo tra la finanza internazionale hanno americana e essenzialmente le istituzioni italiane Einaudi sceglie la Banca d'Italia per altri nodi a da tutti se istituzionale delle delle questioni personali interessanti perché per me viene fatto un decreto per superare l'incompatibilità tra il governatorato debba anche dare l'appartenenza alla Consulta
Nazionale poi riuscirà a sublimare su di sé la carica di governatore
E la carica di ministro si ritrova dal punto di vista istituzionale avere a che fare con l'epurazione pura azione che sopprime l'Istituto nazionale dei cambi con l'estero
Che viene sostituito lo farà grazie all'Ufficio italiano dei cambi e poi con il processo al Solimini quindi il suo predecessore che diciamo accusato di eccessiva morbidezza nei confronti del fascismo ma soprattutto degli occupanti nazisti e si ritrova anche a prendere in mano la Banca d'Italia che ha
Perdite nel bilancio che derivano
In parte all'operazione di salvataggio fatte negli anni trenta in parte ovviamente dalla guerra
Deve recuperare la riserva d'Oro che i tedeschi hanno trafugato nell'occupazione
E e qui diciamo così entriamo POIN dinamiche appunto più politiche dirette nel mille novecentoquarantasei nella premio centoquarantasei
Chiama Donato Menichella come direttore generale al posto di Niccolò Introna Introna sappiamo aveva avuto forti contrasti Manzolini era un uomo anziano seppure molto stimato tecnocrate molto puntiglioso che passava anche molto influente di formazione stringhe ariana Menichella chi è Menichella è un nostrano ircocervo da questo punto di vista perché Menichella eh
Vicino ideologicamente a molti aspetti del pensiero in A odiano ma è l'allievo di Alberto Beneduce lascia il fondatore e presidente liriche Menichella Delneri
è stato direttore generale Menichella peraltro viene in qualche modo tutelato da inaudita accuse nel trasferimento del Liri nell'Italia settentrionale di
Appunto collaborazionismo con con il regime nazista
Diciamo qui si vede l'intersezione che forse era possibile solo in quel momento storico tra i tecnocrati appunto ogni piani quindi di formazione potremmo dire in qualche modo
Più statalista riformista che vedevano negli enti pubblici un sistema di organizzare i di riorganizzare il credito al sistema bancario italiano
Appunto la tradizione invece liberista di Einaudi su cui tornerò
Alla fine dal governatore Einaudi appunta un governatore era un governatorato Breve per il semplice fatto che poi nel maggio quarantasette diventa ministro del Bilancio il quarto governo
De Gasperi ma possiamo evidenziare tre poli si principali almeno questi mi sembra possono essere
Delineate Einaudi è stato se dichiarato sempre contrario l'eventuale cambio della moneta associato a prelievo fiscale anche secondo lui avrebbe penalizzato i medio piccoli
Risparmiatori e inoltre la banca centrale avrebbe invaso in qualche modo il campo della politica fiscale
La questione delle avvenire per cui era necessaria una tolleranza in qualche modo dell'inflazione e l'unica risposta a questa tolleranza poteva essere
In qualche modo il controllo sul disavanzo pubblico quindi bilanciato proprio da una politica di di bilancio
E poi questo è il punto forse più importante per il compromesso di potere istituti di diciamo rapporti istituzionali che in altri si trova a siglare
Cioè la collocazione internazionale dell'Italia no quindi Bretton Woods dal settembre mille novecentoquarantasei l'Italia aderisce Einaudi ritiene rappresentante italiano nel board del Fondo monetario internazionale e della banca mondiale
Ovviamente ritornano le idee di cui parlava in precedenza nel nel governatorato di Einaudi il quale inserisce anche delle innovazioni istituzionali le considerazioni finali per esempio tutt'oggi vengono svolte
E importa diciamo la sua esperienza giornalistica quindi un linguaggio molto concreto in cui si parla di beni comuni di beni materiali di cose tangibili più comprensibile a tutti
Qui e poi fondamentale dopo esser diventato ministro l'appoggio Menichella anche appunto diviene informalmente
Il suo sostituto anche se effettivamente sornione centoquarantotto per la stabilizzazione della lira attraverso l'imposizione appunto e la riserva obbligatoria bancaria
E l'aumento del tasso di sconto sulla riserva obbligatoria banca più Menichella quello favorevole Einaudi come detto non era
Particolarmente diciamo a favore di questa misura e poi la discesa dell'inflazione appunto che da questa deriva con una valutazione della lira solo alla fine del mille novecento
Quarantasette
Poi naturalmente in auto insieme a questi incarichi assomma su di sé come dicevo membro della Consulta nazionale deputato del PLI all'Assemblea Costituente membro della Commissione dei settantacinque influente costituente
Articolo ottantuno ultimo comma
Più tutta una serie di altre proposte che non abbiamo tempo di percorre che verranno in parte bocciate
Ma comunque diciamo che lasciano il segno nel dibattito pubblico dell'epoca e naturalmente l'allontanamento a banche Italia quando viene eletto al Quirinale nel maggio del mille novecentoquarantotto se guardiamo ciò che oggi sappiamo che l'archivio Menichella ma appunto c'è ancora molto credo da scavare resta sempre aperto il canale di comunicazione che Einaudi ha con baffi e Menichella anche la sua esperienza
Quirinalizia egli influenzò in qualche modo anche la scelta di di Carli provò da presentare pubblica convincere Menichella non dimettersi al mille novecento sessanta segno che la saldatura diciamo tra i due uomini era diventata molto forte nonostante dei percorsi che erano percorsi diversi
Ora
Qui diciamo in conclusione io ho evidenziato alcune questioni su cui non si può dibattere o su cui si può riflettere il primo è proprio il rapporto con i tecnocrati del mondo ieri di cui egli fondamentalmente si circonda Menichella punto Carli
Cuccia che aveva sposato una figlia di Beneduce che diventa in qualche modo con Mediobanca l'emanazione del potere privato bancario in quegli anni e negli anni in cui Einaudi al Quirinale
Tutti hanno la stessa provenienza cioè di una tecnocrazia pubblica che si è formata tra le due guerre che aveva l'idea di mettere ordine nel credito
Con una diagnosi che era molto simile a quella di Naldi cioè il problema delle banche miste un problema che viene
Diagnosticato se leggiamo anche l'Agricole rispondenza i commenti e navi all'epoca Beneduce quindi negli anni venti fino alla fondazione ieri
è comune cioè il sistema bancario italiano è un sistema che si regge su una cattiva collaborazione la famosa appunto gemme Lanza siamese tra industria banca
E idee i banchieri italiani fondamentalmente non sono dei veri banchieri questa un po'la questione del buon banchiere anche evidenziato da Einaudi e ovviamente discendono due soluzioni di policy diverso cioè da un lato c'è la soluzione
De iniziali c'è la soluzione Beneduce ovvero lo stato fuori in qualche modo in una situazione di estrema crisi intervenire salvare e spezzare i legami tra la finanza e l'industria con la finanza che passa nella gestione di questa tecnocrazia pubblica attraverso linee attraverso liriche poi questa situazione viene istituzionalizzata con la legge del mille novecentotrentasei l'altra poteva essere la soluzione in allegare una soluzione invece più di tipo punto liberista
è di tipo concorrenziale naturalmente non perseguibile tanto che lo stesso Einaudi
Non lo dirà mai apertamente nel dibattito dell'epoca proprio perché il volere del regime fascista di Mussolini andavano no in un'altra direzione anche per diciamo la la formazione in qualche modo di di Mussolini Einaudi
Però soprattutto i suoi articoli sull'Economist non si mostra mai particolarmente arcigno nei confronti della soluzione ieri non si mostra mai particolarmente arcigno nei confronti della legge il trentasei
Proprio perché in qualche modo forze diciamo ammantato di realismo aveva capito che la situazione di una gravità tale e il sistema appunto delle banche miste era una crisi tale a un punto di non ritorno a quel in quel momento una soluzione
Peraltro all'inizio transitoria come quella dell'IRI potrà essere un compromesso accettabile non non la sua soluzione principali non quella che lo avrebbe voluto ma tutto sommato accettabile e quindi da questo rapporto nasce una sorta di tecnocrazia potremmo dire in qualche modo ibrida questo rapporto tra il liberismo di inaudite
E il gruppo che si forma intorno a Beneduce che transita nel dopoguerra che cos'hanno in comune hanno in comune
Io credo la adesione in qualche modo a a le regole internazionali c'è appunto Bretton Woods il ritorno dell'Italia all'interno di un sistema di libero scambio il posizionamento atlantico i legami con la finanza angloamericana noi sappiamo che insomma
Tutto il il periodo tra le due guerre gestito nelle varie relazioni che l'Italia con il mondo anglo americano prevalentemente da Beneduce dai suoi uomini
O da industriali che erano come dire in qualche modo vicini a regime ma sufficientemente indipendenti da poter svolgere questo ruolo penso soprattutto a Pirelli
E e quindi questo secondo me resta il legame fondamentale il momento in cui l'Italia si ritrova all'inizio la guerra fredda fare una scelta di campo
Altre questioni aperte dal punto di vista storiografico sarebbe interessante capire se ci sarà possibilità dell'influenza di Einaudi
Dal Quirinale sulla Banca d'Italia nel senso che Einaudi tiene sempre aperto questo canale dal punto di vista della storia di restituzioni
Questo è un elemento interessante forse più dall'alto e la presidenza repubblicana e non dal lato di Banca d'Italia però tra ci sono già lettere scambi che Einaudi dal Quirinale
Teneva con con Menichella e con altri però diciamo ci si può lavorare ulteriormente l'altra domanda è se un liberale Cominati che aveva nel modello anglosassone il suo riferimento
Avesse voluto far qualcosa in quella breve finestra da governatore per rendere la banca centrale più indipendente
Però come dire qui c'è una questione di di continuità e rottura dello Stato cioè la morte della patria diciamo così forse in quel momento richiedeva
Una sorta di surplus di autorità politica che si vede anche abbastanza bene nella cumulo di cariche che Einaudi fa e quindi sostanzialmente un governo più politico dell'economia è una difficoltà sto arrivando alla alla alla diciamo così alla indipendenza della banca centrale
E poi l'ultima questione perché Inaudi
Come molti altri liberali presenti in Parlamento in questa stagione non spinse mai davvero per smantellare le partecipazioni statali e qui quello che si può dire oltre la questione dei vincoli esterni
è che probabilmente Einaudi come appunto il gruppo Menichelli hanno erano accomunati da la necessità di avere una continuità delle élite e gli uomini migliori erano nelle amministrazioni parallele finanziarie questo gruppo e un gruppo che ha una forte coscienza di sé come forse poi in Italia non ci sarà mai più a livello pubblico e poi una diffidenza di fondo verso il grande capitalismo privato che in qualche modo accomunava gran parte di questi personaggi Menichella punto molto scettico verso i banchieri Einaudi spesso no consapevole dei limiti del capitalismo privato e più avanti queste sono delle tracce che troveremo in Cuccia nella famosa scena del memorandum del suocero Beneduce nei confronti la riprivatizzazione di alcuni di alcune controllate dell'IRI e anche in Guido Carli in alcune sue interviste passi assai lasciato e io qui mi fermo grazie
Grazie grazie Lorenzo allora la professoressa Castellucci aveva lezione ancora non è arrivata quindi facciamo una piccola inversione e prima di parlare delle no di costituente
Parliamo della rifondazione della politica economica e della nascita del ministero del Bilancio
Il professor Antonio Magliulo che professore ordinario di Storia il pensiero economico all'Università degli studi di Firenze ha molto studiato la fase la ricostruzione prego
Vi si quando mancano cinque dice
Allora buon pomeriggio grazie agli organizzatori per questo graditissimo invito
Nel mille novecentonovantadue quindi più di trent'anni fa Sergio riscossa introducendo un volume della Banca d'Italia elencava addirittura sette grandi accuse mosse
Alla manovra di stabilizzazione monetaria di Luigi Einaudi sette e pro Obama ad argomentare a difendere
La principale accusa era quella di non aver capito che non c'è più un vincolo tra risparmi Investimenti tra depositi e prestiti e che dunque l'Italia in quel momento in quel frangente avrebbe potuto come poi del resto
Le autorità del Piano Marshall sollecitavano attuare una politica più coraggioso di investimenti io non voglio entrare in questa disputa che è molto complicata
Quindi non voglio vestire i panni né del Pubblico ministero mi dell'avvocato difensore mi può pongo ad alta voce un'altra domanda
Qual è stato il contributo di Einaudi ministro del Bilancio alla ricostruì misto del bilancio nel quarto governo De Gasperi alla ricostruzione del Paese i contributi sono stati tanti io vorrei provare a concentrarmi su questo aspetto sono facilitato dopo la relazione la brillante relazione che abbiamo appena ascoltato perché il ministero del Bilancio si risolve poi nella politica di stabilizzazione monetaria con la cogestione del governatorato della Banca d'Italia
E articolerò la mia esposizione in tre punti primo perché si sceglie inauditi
Com'è che Einaudi diventa ministro del Bilancio Secondo rapidissimamente qual è il significato della manovra di stabilizzazione terzo e ultimo quali sono gli sviluppi immediatamente successiva cominciamo dal dal primo punto e occorre fare un piccolo passo indietro la prima grande scelta compiuta dall'Italia la prima grande scelta scena politica economica della ricostruzione e la decisione di
Reinserire l'Italia nella comunità interna e Bretton Woods questa è la prima grande scelta a cui seguono poi
Altre analoghe e cioè l'adesione al Piano Marshall che avvia il processo di integrazione europea l'adesione al General agreement comparisse incredibile che apre agli scali di liberi scambi commerciali
Questa scelta viene la ratifica degli accordi di Bretton Woods avviene nel marzo del mille novecentoquarantasette si respirava già aria di crisi ma non c'era stata ancora l'estromissione delle singole
Votano tutti
Unanimemente ma con interpretazioni diverse i liberali Corbino Inaudi come interpretarlo cos'è Bretton Woods la risposta è un sostanziale ritorno al loro alla mitica età Dell'Oro con cambi fissi e prezzi interni necessariamente flessibili verso l'alto verso il basso cita Einaudi quegli accordi monetari che oggi approviamo noi avremmo rinunciato alla sovranità monetaria
Ciò vorrà dire riapertura delle frontiere alla circolazione dei beni alla circolazione degli uomini la riapertura delle frontiere sono persuaso riuscirà più a favore dei poveri che non a favore dei questo a Bretton Woods
Interviene Antonio presenti in rappresentanza del Partito comunista
E dice Bretton Woods in realtà è un compromesso è un compromesso perché in parte sì c'è il ritorno al loro ma dall'altro c'è una maggiore flessibilità è prefigurata una una politica di immunità manovrata c'è un margine maggiore
Concesso alle banche centrali e con la presenza del Fondo monetario internazionale anche con la possibilità di erogare prestiti
E dice è un tentativo di frenare la caduta tendenziale del saggio di profitto ne dà una lezione Marziale
Siccome non è più possibile tagliare i salari per salvare potenza di però finché si vuole alzare il livello generale dei prezzi intervengono i democristiani gli azionisti
In particolare Pietro Campigli che infatti Itza quest'aspetto dell'avvio di una politica di cooperazione internazionale ma interessante nella Commissione economica e l'Assemblea costituente si era posto questo problema
Aderendo a Bretton Woods accettiamo dunque politiche nuovamente politiche De Fazio mistiche non è possibile conciliare i due obiettivi stabilità dei prezzi e stabilità dei cambi
Bresciani Turroni cito in breve periodo possono essere raggiunti contemporaneamente
Ricorrendo all'espediente di accumulare Riserve possiamo superare certi periodi temporali di sconquasso nella bilancia dei pagamenti attingendo alle riserve
Lasciando stabili cambino mentre restano stabili i prezzi interni inutile dire che deflazione significa taglio dei salari
E quindi questo era un un problema particolarmente rilevante quindi tre interpretazioni diverse quella diciamo
Democristiani azionista enfatizza la l'aspetto della cooperazione e lascia e prefigura la possibilità attingendo nuovamente alle riserve di poter almeno nel breve periodo conciliare i due obiettiva
Piano Marshall cinque giugno
George Marshall anch'annuncia il varo dodici luglio si riunisce a Parigi la prima conferenza per la cooperazione a cui partecipano sedici Paesi ventidue settembre
I paesi si indignano a risanare l'economia a ristabilire stabilità monetaria
Le cifre non sono affidabili ma l'inflazione
Oscilla intorno al cento per cento in Italia
Lo lo stiamo parlando
Ecco che arriva il quarto governo De Gasperi con la scelta di affidare si è detto a no nella letteratura ancora si trova eco di questo dopo il viaggio dopo il viaggio negli Stati Uniti
Gli americani posero come condizione questa tesi sembra perdere alla luce dei documenti significato sta di fatto che inabili chiede determinate garanzie
Per poter svolge un ruolo guida nella politica economica e e De Gasperi riconosce c'è una lettera di De Gasperi del trentuno maggio il giorno di presidi di insediamento del Governo in cui dice chiaramente che le le legare le diciamo le condizioni richieste sono pienamente accettati e nella letteratura noi troviamo in riferimento al fatto cito anche qui una personalità come quella di Maldini rassicurava imprenditori risparmiatori nella prospettiva di De Gasperi doveva restituire serenità e fiducia favorendo la ripresa produttiva quindi la scelta ora chiaramente non c'è tempo per entrare però credo almeno personalmente questo sia stata la il col quello che poi Degasperi chiamerà il quarto partito cioè un insieme di forze produttive di risparmi perché dovevano essere rassicura nove giugno quarantasette De Gasperi in presenza del suo quarto governo che definisce un ministero provvisorio di emergenza
I liberali hanno Einaudi in particolare a le leve di comando ma l'untore Fanfani esponente della corrente dossettiani a che reclama una politica di investimenti per l'occupazione è nominato ministro del lavoro
In breve su questo primo punto mi pare di poter dire che Einaudi e gli altri ministri economici offrivano Degasperi Tamil
Le ore garanzia per il risanamento necessario per poter accedere a quelle istituzioni sovrannazionali che rappresentavano la scelta strategica il destino economico
Dell'Italia non poteva che essere nelle ricostituenti e istituzioni internazionali
Se qualcosa di più su su questo su questo attività è stato già detto in realtà Luigi Einaudi vara una stretta creditizia che abbatte per abbattere l'inflazione così la intorno al cento per cento che cosa fa insieme a Menichella
Stabilisce che dal primo ottobre le banche ordinarie debbano accantonare il quaranta per cento degli incrementi muti
Sopporta la riserva quel precedente di riserva obbligatoria al venticinque per cento dei depositi poi il sei settembre alza il tasso ufficiale di sconto dal quattro al cinque
Virgola cinque per cento in pratica si erogano meno prestiti a tassi più elevati
Contemporaneamente cerca di tappare la falla del debito pubblico da cui punto che alimentava la circolazione monetaria
Viene abolito di fatto il prezzo politico del pane che che gravava sul bilancio pubblico e e primo settembre viene viene applicata approvata un'imposta straordinaria più leggera da quella di prevista in passato dei comunisti Scoccimarro e presenti ma pur sempre un'imposta patrimoniale per ridurre il disavanzo polemiche ovviamente polemiche addirittura Nenni Togliatti e Saragat presentano tre mozioni di sfiducia nei confronti del governo anche per la politica economica finanziaria attuata nella sua replica e qui mi collego a quanto veniva detto prima Einaudi rassicura su tante cose
E anche su questa cito il governo attuale non ha nessunissima intenzione di dissolvere questo istituto cioè direi
Cioè di i dossettiani però chiedono una politica per l'occupazione ecco
La questione storicamente rilevante c'erano le condizioni per poter attuare una politica più espansiva in quel momento in quel frangente diciannove ottobre quarantasette in un editoriale sul Corriere della Sera Einaudi dice c'è un l'unico caso
C'è un unico caso che è stato magistralmente illustrato da da Bresciani Turroni con riferimento al miracolo di Hitler alla straordinaria ripresa economica tedesca dopo la grande crisi cito anche qui
C'è un caso nel quale ci troviamo di fronte a un ragionamento che quell'unico caso fu illustrato dall'amico bresciani nel libro classico sulla caduta del marco tedesco e in numerosi articoli ridotto in moneta spicciola lo si può formulare così
Esisteva un paese un insieme di fattori produttivi disoccupati
Ci sono cioè in un Paese non sono centinaia di migliaia o milioni di operai disoccupati ma ci sono anche contemporaneamente
Nella giusta proporzione fabbriche inerti macchinari che non lavorano scorte abbondanti che nessuno acquista molti di Carboni sui piazzali che vanno al mare milioni di kilowattora di energia elettrica producibile che nessuna domanda
Se così è può darsi in corsivo che una iniezione artificiale di moneta biglietti o di moneta bancaria serva a mettere in moto
Non ci sono in Italia le condizioni ci sono due milioni tre milioni di disoccupati ma non ci sono gli impianti le materie prime per poter cioè la disoccupazione italiane la disoccupazione strutturale che deriva da una carenza di capacità produttiva rispetto a quella che la domanda interno ma è una disoccupazione che inizia la manovra riesce la manovra riesce cioè l'inflazione viene spesso si dissolve e quindi diciamo ma non è indolore evidentemente c'è uno stop and go all'economia italiana frena e poi riparte in breve su questo secondo punto e poi avendo tagliato ovviamente tante cose mi pare però che diciamo il contributo di Einaudi ministro del Bilancio coincida anche per la per brevità non l'ho detto lo sappiamo tutti
Il ministero fu creato fu istituito appositamente per lui e quindi poi lui passò ad altri incarichi ma in questo periodo il contributo sostanziale riguarda
Riguarda la manovra di stabilizzazione
Terzo punto che succede dopo
Primo gennaio quarantotto entra in vigore la Costituzione diciotto aprile elezioni dodici maggio Einaudi viene eletto Presidente della Repubblica ventitré maggio nasce il quinto governo De Gasperi
Pella diventa il ministro del tesoro e ad interim del bilancio Fanfani rimane ministro del lavoro con la pila sottosegretario Vanoni è nominato ministro delle finanze
Ora quindi la storiografia spot spesso la linea Pella la politica di Pella è appiattita su quella di aver io vorrei provare nei pochi minuti che ho invece a far emergere una differenza significativa tra la politica viene Audi la politica di in particolare Pella inizio un obiettivo che è la stabilità dei prezzi cioè da stabilità senza inflazione senza deflazione occorre utile manovrare la politica monetaria condurre la politica monetaria per scongiurare la deflazione e la deflazione era stato motivo di polemica
I dossettiani parleranno di il mito della deflazione cioè il mito della flessibilità aperto il bar
E prefigura una politica di immunità manovrata cioè quando i prezzi salgono bisogna ma quanti i prezzi tendono a scendere che non vuol dire assumere un un valore negativo devono essere riporta quello che in in Assemblea Costituente Bresciani aveva prefigurato come possibile conciliazione tra stabilità dei cambi stabilità dei prezzi
Estate autunno mille novecentoquarantotto i dossettiani spingono cioè dobbiamo fare qualcosa per i disoccupati
E il governo De Gasperi accetta di il varo del cosiddetto piano di edilizia popolare il Piano Fanfani di edilizia popolare un piano di investimenti pubblici per occupare i disoccupati i disoccupati costruiscono le case degli UFO sì ma come viene finanziato
I dossettiani accettano il principio della stabilità monetaria cioè la politica espansiva deve salvaguardare la stabilità monetaria
Diciamolo brutalmente un tasso d'inflazione intorno al tre per cento e non possono con la leva fiscale o con la leva un monetaria pregiudicare quell'obiettivo il piano infatti viene viene finanziato con una forma di risparmio obbligatori il governo dispone che si è accantonato una quota della tredicesima mensilità dei lavoratori
Un prelievo sulla tredicesima impone un prelievo fiscale sui datori di lavoro e ho e da un proprio contributo
Quindi aumentano sia gli investimenti pubblici comica anche risparmio
Con una politica attiva si crea il risparmio necessari a finanziare e lo stesso accadrà con la Cassa per il Mezzogiorno politiche espansive compatibili con l'obiettivo raggiunto della stabilità monetaria
Febbraio quarantanove calpestati e americani cominciano a dire state siete troppo prudenti state sbagliando
I fondi del Piano Erp i fondi del Piano Marshall vanno usati per gli Investimenti non non temete di per ricostituire le riserve non tenete riferito periti per per le Riserve no
Qui c'è una volta una memoria inedita del luglio quarantanove di Einaudi pubblicata dopo no in cui lui dice siamo sempre di fronte a quell'unico caso
Illustrato da Bresciani Turroni ci sono le condizioni siamo nel febbraio quarantanove per fare una politica di investimenti pubblici no non ci sono non ci sono le condizioni una cosa propone di sterilizzare il fondo per favorire la deflazione in modo da export da accrescere le esportazioni e quindi continuare a consolidare il la bilancia dei pagamenti per Einaudi la deflazione flessibilità dei prezzi
Assolutamente necessaria accettata accettare in breve la stabilità monetaria in questo periodo quindi dopo dopo che Einaudi e passa diventa un vincolo interno diventa diventa un vincolo interno cioè anche coloro che propongono politiche sparo accettano che le misure debbono essere compatibili con la raggiunta stabilità monetaria anche se ne danno un significato diverso che emergerà un po'dopo più chiaramente quando appunto si tratterà di valutare se sono possibili è una politica di austerità e l'idea di fondo è no no i salari e consumi non si tocca
Conclusione
Mi rendo conto conclusione provvisoria no qual è dunque il contributo alla ricostruzione di Einaudi ministro del Bilancio
Mi pare abbattendo l'inflazione ha consentito all'Italia di rispettare il vincolo esterno stabilito Bretton Woods è stabilito a Parigi stabilito
Implicitamente con anche con gli accordi Gato consente consentendo quindi alle all'Italia di entrare
E la comunità internazionale di accedere anche alla costituenda Comunità europea tra virgolette
Ma poi ha apposto un vincolo interno apposto un vincolo interno che è stato accettato anche dalle sinistre governative della delle sinistre interno per cui quando si è fatta la politica
Per l'occupazione e la si è fatta sempre con la preoccupazione di preservare la stabilità
è cambiato Boeing è cambiato ma è rimasto questo vincolo interno ed è rimasto almeno fino a quando è anzi sicuramente fin quando esistito Bretton Woods fino al mille novecentosettantuno se volete fino all'autunno caldo del sessantanove
I principali attori politici hanno accettato il vincolo interno della stabilità monetaria e mi piace concludere
Visto che siamo qui citando Guido Carli Guido Carli si trovò in una situazione più facile ma analoga perché quando al culmine del miracolo economico dopo che l'Italia aveva l'ardire aveva vissuto ricevuto l'Oscar per la moneta più stabile
Comincio a a a riapparire all'inflazione lo inizialmente cercò di preservare i margini di profitto con una politica monetaria espansiva poi quando si può dell'alternativa di svalutare la lira attuano attua una politica restrittiva
Atto una manovra monetaria restrittiva che provocò una frenata nell'economia italiana mille novecento sessantaquattro no un un come dire un un un riverbero di quella lezione in alto e in Adriana
Assunta una scelta sta su tutto in un contesto un po'diverso anzi che alla fine della guerra nel momento della ricostruzione alla fine o in un momento critico del miracolo economico ma a testimoniare la la per durante lezioni in alto italiana intorno al valore della stabilità monetaria come valore in sé perché appunto significava proteggere i risparmi stabilità monetaria significa proteggere i risparmi e quindi proteggere la condizione fondamentale del dello sviluppo economico ma anche come il vincolo interno per attuare politiche espansiva a favore dell'occupazione
Grazie nel frattempo c'ha raggiunto la professoressa
Verrà Castellucci vere di casa eccetera signor le cere di storia contemporanea
Qui alla LUISS scritto molto sul sull'immediato secondo dopoguerra sulla democrazia cristiana ma anche sulla Costituente sui sul dibattito interno all'assemblea costituente e infatti ci parlerà di Einaudi costituente vera
Ecco sì allora buona sera a tutti mi scuso per questo ritardo ringrazio Giovanni Domenico per avermi invitato a partecipare a questo convegno allora sì l'obiettivo del mio intervento è quello di ricostruire il contributo specifico che Inaudi avrebbe dato
Al dibattito costituente me mi fermerò prevalentemente sulle questioni di natura politica piuttosto che su quelle di natura economica sulle quali sono già intervenuti o interverranno studiosi più autorevoli di me
Rispetto appunto alla alla ricostruzione di questo contributo a me pare opportuna una premessa cioè molte se non tutte le posizioni che Einaudi avrebbe poi ripreso e assunto sia come membro della Consulta perché cercherò di fare un riferimento anche all'attività come consultore
Sia come membro dell'Assemblea costituente avrebbero in realtà recuperato delle riflessioni e delle idee che Einaudi avrebbe già esplicitato sin dalla nei primi momenti della transizione cioè mi sembra che esista in qualche modo un inaudito costituente già prima che poi effettivamente le due assemblee inizino ad occuparsi formalmente di definire la carta del mille novecentoquarantotto
Allora approderà ma
Da un lato allo scopo di mettere in evidenza le radici del pensiero costituzionali di Einaudi ma dall'altro anche di valutare la capacità poi di adattarlo a quella logica insomma di compromesso che poi avrebbe accompagnato tutto il dibattito sull'assetto dello Stato repubblicano
E in effetti era proprio nel clima che si apriva con la transizione a partire dal luglio del quarantatré che nel G20 qualche modo un primo tema che definiva anche il perimetro all'interno del quale poi Inaudi avrebbe declinato il discorso costituente cioè in qualche modo l'esigenza di guardare al passato per progettare il futuro questo è la linea che teneva in uno dei primi articoli pubblicati subito dopo la destituzione di Mussolini nelle sulle colonne del Corriere della Sera
Nell'agosto del quarantatré che si apriva proprio con l'espressione no con la locuzione
Eri dice Bounce qui a sottolineare l'esigenza di recuperare
Un ideale continuità ma non senza anche il mettere in evidenza elementi critici tra quello che era accaduto prima dell'avvento della dittatura e poi eventualmente le linee da seguire nel quando il nuovo quadro politico e istituzionale in un secondo articolo poi apparso sul Giornale d'Italia questa volta con i
Titolo ma non occorrono decenni Einaudi interveniva ovviamente sul tema più generale della ricostruzione economica però poneva in evidenza alcuni temi destinati poi a tornare anche nel discorso costituente
E lì appunto in quest'articolo pur richiamando la nascita la necessaria cautela imposta dalle incognite della transizione sottolineava con l'urgenza di un impegno comune di tutti quanti gli italiani in vista
Della riconquista delle libertà civili e individuali di cui il regime li aveva privati
E lì nell'articolo appunto enunciavano faceva un esplicito riferimento alla libertà di stampa
Passando poi alle libertà economiche fino ad approdare alla difesa del pluralismo e delle libertà sindacali e qui discorso diventava esplicito cioè intesi come antidoti
Contro la subordinazione delle organizzazioni dei lavoratori alle logiche dei partiti
Allora non soltanto il tema della libertà emergeva ma in controluce riferimento poi ad un nodo destinato a diventare centrale e anche piuttosto controverso in sede costituente vale a dire appunto il ruolo dei partiti
Nel corso quali quarantacinque giorni di governo Badoglio vado proprio in sintesi avrebbe poi preso questi temi anche nei lineamenti di una politica economica liberale questa prima bozza programmatica appunto del partito
E in quello scritto Inaudi non soltanto interveniva sull'opportunità di chiarire il complesse talvolta ambiguo rapporto tra liberalismo politico e poi il che politica economica liberale ma sottolineava anche come il liberalismo
Lungi dall'essere una dottrina economica appunto qui lo cito rimaneva un saldo principio morale chiudeva quell'articolo appunto sottolineando come la salvezza dei popoli nelle fasi critiche
Passasse attraverso l'indipendenza di pensiero e di carattere Italia appunto che poi ritorneranno il dibattito il discorso più politico cioè il momento in cui non rientra in un discorso più politico che appunto il filo che cerco di te niente nere nel periodo trascorso in esilio in Svizzera lì ci sarebbero molti su molte suggestioni da richiamare ma insomma sulle quali non vado
E vada invece sull'articolo più significativo rispetto poi alle fasi successive cioè quell'articolo che veniva pubblicato nel maggio del quarantaquattro con il titolo limiti e partiti
In cui effettivamente emergevano riferimenti espliciti ai temi politici e istituzionali
Di nuovo apparteneva al nodo cruciale della presenza del ruolo dei partiti nella vita politica d'altro canto bisogna sempre considerare anche il contesto all'interno del quale Inaudi scrive quella che era l'evoluzione del quadro politico italiano
Lì la posizione di Einaudi a me pare netta se non si può dire che rifiutasse il partito sicuramente rifiutava un certo modello dibattito e una certa funzione di partito all'interno del sistema
E quindi rifiuto del modello di partito e Chiesa che li definiva appunto depositario di verità filosofiche economiche storiche e al contempo l'altrettanto ferma condanna del partito inteso come una macchina elettorale
In quell'articolo Inaudi sottolineava come i partiti dovessero rimanere uno strumento al fine di garantire una più efficace azione dei singoli individui intesi come i soli soggetti della vita della vita politica
In questo in questa posizione nei confronti dei partiti mani emergeva in maniera piuttosto evidente
Il richiamo all'appena trascorso passato fascista
Che induce la Inaudi a riconoscere come proprio dietro l'onnipotenza dei partiti si si nascondesse in realtà la pericolosa ombra del fascismo e qui c'è un passaggio appunto di quindi questo articolo incrinato descrive in avvertita mente lo spirito fascista caduto il regime proietta ancora la sua triste ombra su di noi inavvertitamente quando ci rivolgiamo a qualcuno a un uomo un partito a un gruppo perché ci quindici indirizzi facciamo dedizione della nostra volontà noi rinunciamo ad essere uomini e cittadini queste considerazioni poi inducevano anche a confrontarsi con i meccanismi che avrebbero potuto favorire un eventuale degenerazione del ruolo dei partiti nel sistema in primo luogo il sistema elettorale su questo
Si è intervenuti già altre relazioni hanno toccato il nodo della scelta del sistema elettorale quindi la preferenza per il l'uninominale rispetto al proporzionale
Soprattutto perché il proporzionale avrebbe snaturato la funzione del Parlamento e impedito la formazione di governi stabili l'altro grande tema il tema ovviamente dell'autoritarismo statale
E quindi della lotta contro l'autoritarismo statale qui si ricordava Einaudi avrebbe dedicato l'articolo via il prefetto del luglio del quarantaquattro
E insomma in cui sottolineava come in una democrazia in un regime democratico basato sul suffragio universale tutte le espressioni della macchina centralizzata andassero rimosse
A questa idea funesta così Lula definiva della sovranità assoluta dello Stato
Doveva subentrare doveva questi da il superamento di queste da funesta doveva aprire la strada alla salvaguardia delle Autonomie locali e la costruzione di un modello di Stato che partisse dalle fondamenta e non dall'alto
Ovviamente questi discorsi verranno poi riprese una volta rientrati in Italia
Chiaramente gliela la cari diciamo le sedi inquilina udì avrebbe sviluppato un discorso politico istituzionale ce la Consulta la Costituente poi si sarebbero sommata alle altre
Attività che l'avrebbero visto impegnato alla Banca d'Italia il Governo ha quindi non vado
Perché sono stati già già ricordate e quindi mi limito al discorso su nelle due sedi in cui tra i temi politici emergevano con maggiore evidenza
A partire dalla Consulta
Appunto come è noto Inaudi entrava a far parte di quell'organismo in base alle norme previste dal decreto legislativo luogotenenziale centosessantotto e poi il ventidue settembre
Veniva assegnato alla Commissione finanze e Tesoro
Per quello che riguarda i lavori della commissione sarebbe intervenuto su nodi prettamente economici sui quali appunto non vado anche in realtà si sono suggestioni particolarmente interessanti e che riguardano anche elementi di attualità
Basti pensare a tutto il discorso che Napoli fa intorno
Alla alle questioni delle indennità statali oppure dei sussidi da parte dello Stato il valore e il significato anche il tempo la durata di sussidi da parte dello Stato i temi più politici invece emergevano
In occasione del dibattito in assemblea plenaria il sedici gennaio del quarantasei
Einaudi interveniva sulle comunicazioni del presidente del consiglio De Gasperi e affrontava il tema delle colonie
Su quel passaggio oltre appunto a considerare positivo di corsa l'amministrazione fiduciaria lo strumento della ministri dell'amministrazione fiduciaria
A sottolineava il superamento degli Stati nazionali poi il consolidamento la necessità diciamo di superare gli Stati nazionali e cominciava a delineare i i progetti di tipo federalista che poi avrebbero avuto ricadute soprattutto nel dibattito sul processo di integrazione europea
Allora in quell'intervento tornava l'articolo posizione al principio della sovranità appunto assoluta dello Stato che riteneva assolutamente anacronistica a cui poteva essere contrapposte riferimento all'interdipendenza dei singoli Stati proprio alla luce di un nuovo modo di declinare il rapporto tra dimensione nazionale e dimensione sovranazionale
Questo rifiuto dell'idea di sovranità sempre in sede di Consulta poi tornava centrale anche in occasione della discussione sullo Statuto della Regione Sicilia quindi il problema è rapporto tra Stato centrale
E autonomie locali
Tra l'altro alcuni non ho tempo di andare ma interessante la questione procedurale che si apre su quella discussione perché in realtà Einaudi faceva parte della commissione
Che Sforza aveva nominato
Per valutare lo statuto appunto in realtà si era trovato in una posizione di minoranza ma non poteva a presentare una mozione di minoranza perché il regolamento della Consulta non prevedeva che un unico deputato potesse presentare
Una mozione di minoranza per cui di fatto interviene viene garantito l'intervento ma insomma c'è anche una questione procedurale che è interessante
E quell'intervento Einaudi sullo Statuto della Regione Sicilia appunto
A si dice convinto che lo Statuto conta avvenisse di fatto alle regole giuridiche e logiche che avrebbero dovuto definire i rapporti tra lo Stato centrale e le autonomie locali
Apparentemente potrebbe sembrare sembrare una posizione indifesa della dell'ipotesi centralista in realtà tutta fai la sua il suo intervento la sua relazione insisteva sulla necessità di definire in maniera chiara le reciproche stare di competenza tema che sarebbe tornato in costituente
Al fine di evitare zone di sovrapposizione e di incertezza che avrebbero poi potuto minare la stabilità e l'efficacia di quella relazione
Su questo punto sul rapporto Stato centrale autonomia eccetera
Emergevano non soltanto la rottura con l'esperienza fascista atto di quel ruolo che lo Stato avrebbe avuto durante il regime
Ma in qualche modo i nomi Einaudi lo dice in maniera esplicita anche il rifiuto di porre a fondamento del nuovo Stato ideologia totalitarie o totalizzanti
Questo corpus diciamo così questa questo primo impianto trova poi una traduzione concreta nel nell'altro grande tema all'ultimo che la vigenza di di Consulta su qui non vi sarebbe appunto intervenuto
In quell'assemblea cioè la scelta del sistema elettorale per la costituente anche qui c'è un elemento procedurale interessante perché Inaudi nel dibattito così come anche con altri consultori a dire la verità
Interviene chiedendo che in realtà il governo definisca prima le competenze dell'Assemblea cioè ritenendo che sia difficile per la Consulta pronunciarsi sul sistema elettorale
Prima che si sappiano le competenze precise che sarebbero state attribuite all'Assemblea Costituente c'è il problema della seconda Costituzione provvisoria e che poi sarebbe stata approvata nel marzo del quarantasei che parrebbe appunto definito in maniera compiuta quelle competenze
Ma anche qui sulla scelta del sistema elettorale recupera alcuni temi che aveva sollevato nella fase di immediata transizione e quindi a anche prendano una posizione diversa mi sembra che qualcuno l'abbia già ricordato da una parte del gruppo liberale che si era dichiarato favorevole alla proporzionale benché subordinato a una serie di condizioni sulle quali non vado
Chiaramente la posizione Denali era diversa in maniera esplicita rispetto agli altri rappresentanze diciamo così partitiche
E quindi la seduta dell'undici febbraio su questo nodo quella seduta inquinanti appunto si dichiara dichiara la propria avversione o quasi ripugnanza nei confronti del sistema proporzionale ribadisce
La sua preferenza per il collegio uninominale
Due elementi a suo avviso Lorito lo inducevano a ritenerlo il sistema migliore
Innanzitutto la l'esigenza di garantire la stabilità degli esecutivi e lì però e lui è chiaro cioè dice in sostanza con la proporzionale semplicemente non si governa
Perché la proporzionale avrebbe finito per rendere le maggioranze ostaggio delle minoranze
E in secondo luogo l'altra ragione e che in realtà la proporzionale avrebbe contribuito ad irrigidire il rapporto tra i partiti
Esponendo il sistema ad un rischio di eventuale colpo di mano qui assumeva una posizione esattamente contraria a quelli che invece ritenevano che la proporzionale fosse il sistema migliore per poter porre il Sistri la il sistema politico
Fuori dal rischio di involuzioni
Di involuzioni totalitari
Questi temi poi fuori dal dibattito della Consulta alcuni di questi tali languono può e difesi da Einaudi durante il dibattito che avrebbe accompagnato le elezioni del due giugno del quarantasei
Si presentava come capolista nella circoscrizione Torino Novara Vercelli
Ed è lì durante la campagna elettorale Inaudi sarebbe tornato soprattutto a schierarsi in difesa dell'istituto monarchico quindi in qualche modo recuperando quel rapporto tra passato e presente al quale facevo riferimento in apertura
E su questo punto mi limito soltanto a due osservazioni così dirò due parole poi sulla Costituente
Insomma a suo avviso tratto una scelta che avrebbe rivendicato anche il discorso di insediamento la la Presidenza della Repubblica beh insomma mi sembrava che alla fine la monarchia potesse essere l'istituto monarchico potesse essere liste lo strumento capace di offrire le maggiori garanzie alla ricostruzione dell'architettura istituzionale rispetto a quello che lui scrive rispetto ad una repubblica democratica naturalmente incline a degenerare verso il giacobinismo
Insomma la monarchia mi sembrava lo strumento migliore per rendere diciamo lo strumento che rende compatibile da potere centrale e autonomie locali e poi la monarchia gli appariva l'espressione migliore
Di quell'idea di sovranità incentrata non su un'unica fonte di potere ma su un sistema di pesi e contrappesi era la formula per grazia di Dio volontà delle nazioni
L'ultimo ambito diventa ovviamente il discorso costituente sia come membro della Commissione dei settantacinque sia come membro della seconda sottocommissione sull'organizzazione incaricata di occuparsi dell'organizzazione dello Stato
Ed è qui M ritornano una serie di temi il primo su qui vado è quello del rapporto tra sovranità dello Stato e riconoscimento delle autonomie regionali insomma si riprendono parte delle posizioni assunte in Consulta e però se non è la fine dai dai dagli interventi che Now di fa
Viene fuori posizionamento a favore di una sorta di regionalismo che si potrebbe definire sui generis cioè vero tenere presenti la questione delle autonomie locali come appunto ho sinteticamente trovata sottolineare ma insomma lì lui diventa esplicito nel dire purché queste Autonomie locali non finiscano comunque per mettere in discussione la anche lo Stato centrale lì c'è tutto il dibattito sulle competenze che non possono essere attribuite alle Regioni
Come credito risparmi assicurazioni acque pubbliche eccetera e c'è un passaggio del dibattito in plenaria inquinanti dice esplicitamente
Credo che i fautori delle regioni siano andati un po'troppo oltre soprattutto rispetto alle posizioni che avevano assunto democristiani e repubblicani l'altro tema ovviamente che emergenza di di consultare che riguarda più nello specifico l'organizzazione dello Stato
è la seconda Camera
è il dibattito sulla funzionamento e sulla sulla composizione sul sul sul funzionamento della seconda Camera che si apre sulla relazione Mortati
è e qui Einaudi sottolineava che il Senato fusa diverso dalla prima Camera dovesse in qualche modo essere espressione anch'esso delle forze vive della ma
Simone concerto qui ci si riferiva anche in qualche relazione precedente di quelli che sono vissuti e di quelli che di rame quindi richiamava tutti sul look sulla necessità di non fare del Senato
Di notevole di non operare sul Senato scelte di tipo reazionario e realtà lo definisce così
Facendo del Senato stesso una camera di difesa di interessi costituiti e qui c'è un riferimento esplicito a corporativismo fascista da una parte poi dall'altra parte c'è anche un un riferimento positivo all'esperienza inglese
Il discorso poi vado a chiudere
Sempre sul tema dell'organizzazione dello Stato ritorna ovviamente sulla scelta della forma di governo e sul rapporto tra i poteri dello Stato
Qui Einaudi guarda alle costituzioni scritte così come anche alle costituzioni diventi questo appunto un passaggio che sottolinea in uno dei suoi interventi
Pone a confronto il sistema presidenziale sistema parlamentare come tutti sapete è la fine
Denuncia i limiti del primo in qualche modo e ritiene che il secondo possa essere preferibile dunque essa parlamentare sia da preferire rispetto al sistema presidenziale ma ma anche è da preferire nel caso in cui si dimostri capace di garantire l'effettivo esercizio della libera discussione
L'effettivo esercizio del libero confronto e capace poi di garantire la governabilità del sistema quindi parlamentarismo sì centrale in questa prospettiva e governabilità del sistema
Peraltro su questo interviene anche Inaudi interviene anche sul rapporto tra potere e quindi sul rapporto tra Parlamento esecutivo
Sostiene l'esigenza di introdurre la fiducia ma anche lo scioglimento anche il potere di scioglimento delle Camere che si ha in carico al Presidente della Repubblica o al Governo
Ma precisando che non deve riguardare gli uomini ma ovviamente i programmi
E di introdurre nel funzionamento della l'esecutivo un meccanismo elastico soprattutto per quello che riguardava la designazione del Presidente del Consiglio e della e dei ministri
E qui si Inaudi introduce gli altari ferimento all'intervento del presidente della Repubblica nella formazione dei governi che da un altro a me sembra poi magari su questo possiamo aprire un confronto è un ulteriore la ricerca di un ulteriore elemento per bilanciare l'esercizio dei poteri ma io qua ci vedo molto anche il tentativo di limitare quello che potrebbe essere uno strapotere dei partiti nel rapporto Parlamento governo e questo è un altro tentativo di porre un freno a quella cosa che forse gli piaceva secondo me non gli piaceva poi così tanto tornava anche sul tema della proporzionale su quali valori nominale proporzionale su quali non vado
Diciamo così che dico solo una parola che in sostanza per Einaudi la difesa dell'IMI del noi nominale si fondava sulla convinzione che il sistema democratico storica mi The riferibile fosse quello che avrebbe garantito e continuava gol a garantire governi solidi e opposizioni compatte quattro da ma riguardava anche le opposizioni
Poi sarebbe intervenuto su molti altri temi sui quali per ragioni di tempo ovviamente non vado
Alla Corte costituzionale l'istituto del referendum abrogativo pane alcuni dei temi che sono stati ricordati anche tra ieri e oggi quindi Monopoli lo Stato totalitario il federalismo europeo appunto che sono stati già analizzati vorrei chiudere con un'osservazione
E cioè da qualche parte si è scritto che alla fine guardando proprio al contributo di Einaudi al dibattito costituente Inaudi
Sarebbe apparso un uomo un po'fuori dal tempo
Da perché soprattutto per questo costante riferimento al modello inglese non solo dal punto di vista strettamente costituzionale della forma di governo ma soprattutto perché insomma di riferimento a quel modello gli avrebbe impedito di guardare alla declinazione continentali del costituzionalismo
E poi nello specifico di comprendere e quella che era stata l'evoluzione del quadro politico italiano nella seconda dopo nel secondo dopoguerra e che quindi di fatto prendeva in possibile portare avanti un discorso istituzionale senza riconoscere la centralità dei partiti e però chiudo con due riferimenti che secondo me invece Randone Inaudi perfettamente compatibile anche con il clima
Con quella fase storica allungandolo dentro la storia anche in quel momento il primo facevo riferimento prima nel dibattito c'è nel dibattito nella relazione dell'intervento che accompagnava l'insediamento alla presidenza della Repubblica discorso alle Camere altro discorso molto breve Einaudi tornava su quelle che erano state le posizioni che aveva assunto nel corso della fase di transizione anche costituzionale
Rivendicava il diritto di adesso di essersi schierato a favore della monarchia in un sistema Tomba repubblicano
E però sottolineava di aver poi dato a regime repubblicano voluto dal popolo o qualcosa di più di una mera visione
Nel secondo passaggio invece ritornava sulla centralità del parlamento in questo discorso richiamava la figura di Giustino Fortunato
E quindi richiamava la centralità del parlamento esattamente inteso come luogo di discussione di confronto e di maturazione delle scelte
Delle scelte politiche ma anche sull'importanza della stabilità
Degli esecutivi questo a mio avviso rende perfettamente dentro quel tempo e l'altra cosa che lo rende dentro quel tempo rapporto col De Gasperi che è stato appunto più volte evocato relazioni diverse
Ma insomma il rapporto con De Gasperi secondo me rivela una cosa che è la mia chiusura
E cioè come Pamela fine la storia istituzionale di un Paese passi sia attraverso la costituzione formale ovviamente le posizioni che vengono assunte rispetto all'equilibrio sancito dalle costituzioni formali ma poi sia risolta errante da quelle che innovi stesse richiamava le costituzioni viventi allora nel rapporto tra la Costituzione formale e la costituzione vivente
Si salda De Gasperi e si saldano i partiti a mio avviso si salva anche la figura di Einaudi con quella fase della storia repubblicana grazie
Grazie grazie vera e appunto stiamo andando anche sempre più dentro diciamo
Lei Audi che sta dentro i meccanismi istituzionali sempre più o avvicinandoci ovviamente verso il culmine di questa presenza Einaudi Anna con il Quirinale però prima di arrivare al Quirinale Giovanni fareste Università Europea di Roma professore di Storia economica ma insomma anche docente alla Luiss per tanti anni quindi anche lui qui è e resta sempre di casa
E e ovviamente anche però persona che ha molto lavorato Cenati che ha scritto suo Einaudi apparve già partecipato alle celebrazioni per il centocinquantenario Inaudi hanno presenza presidente La Repubblica quello di oggi naturalmente
E che ci parlerà di Einaudi di la Cassa per il Mezzogiorno Giovanni
E adesso anche anche grazie assoluta
Adesso sia soffocare
Va bene
Domenico per per questo invito dunque il mio intervento si articola in tre parti
Una introduzione
Uno sviluppo in due parti che sono appunto Liri e la Cassa per il Mezzogiorno
E delle osservazioni conclusiva
Dunque parto dal punto in cui si terminava poco fa parto da da Carli mi pare opportuno partire da cariche citare l'introduzione a cinquant'anni di vita italiana le dove Carli scrive
Forse per prudenza forse per caso
De Gasperi ed Einaudi avevano costruito in pochi mesi una sorta di costituzione economica
Che avevano posto però sicuro
Al di fuori della discussione in sede di Assemblea Costituente
Saggiamente continua Carli Einaudi aveva evitato che si facesse menzione della Banca d'Italia nel testo costituzionale e fu una fortuna se si pensa che alla costituente si valutò l'ipotesi di affidare la vigilanza sul sistema del credito all'IRI piuttosto che all'istituto di emissione
Dunque se consideriamo a mo'di introduzione l'economia aperta da una parte di cui ha parlato anche Antonio Magliulo e l'economia mista come i due pilastri dell'economia italiana postbellica il nome di Luigi Einaudi come è stato detto è certamente legato alla prima l'economia aperta
Per la convinta adesione alle istituzioni di Bretton Woods e l'altrettanto convinta adesione al processo di integrazione europea
Einaudi come noto non fu né il creatore né il promotore dell'economia mista e delle sue istituzioni
Però a certe condizioni che cercherò di illustrare in questo intervento egli non ne fu neppure il critico per partito preso come furono altre
E anzi egli considerò la buona gestione di queste istituzioni come fondamentale per lo sviluppo italiana
Il problema di nuovo secondo Guido Carli che fu seguace poi successore dopo Menichella successore di Einaudi alla Banca d'Italia
Il problema di fondo non riguarda la proprietà che può essere pubblica o privata ma l'economicità e la razionalità della gestione
Dunque prima di concentrarmi sull'IRE sulla Cassa per il Mezzogiorno
Che costituiscono gli esempi più significativi sui quali Einaudi si sofferma
Sull'intervento pubblico vorrà introdurre una sorta di tripartizione temporale
Il punto non è di stabilire la posizione di Einaudi sull'economia pubblica in sé
Ma io direi rispetto alla nuova economia pubblica che prende forma in Italia tra gli anni Trenta come è stato detto e gli anni sessanta del Novecento
In certo senso ciò che precede che chiamiamo l'economia pubblica classica per accettata da Einaudi
Negli stessi termini in cui era stata già accettata da Cafu
I lavori pubblici eccetera
Al contrario dall'altra parte gli non accetta quella programmatoria che inizia a prendere corpo con e dopo lo schema vano
Le partecipazioni statali eccetera
Ecco io mi vorrei riferire a questo periodo mediano quello che ho chiamato della nuova economia pubblica
Dopo quella classica e prima di quella programmatoria quindi tra gli anni trenta e gli anni sessanta in sostanza nello schema Vanoni infatti e presente anche per l'apporto e il dialogo con gli economisti stranieri l'influenza di quella macroeconomia keynesiana che inaudito non aveva accettato
Restando ancorato a una visione classica per quanto in parte aggiornata
E vengo lo sviluppo partendo dall'IRI la posizione di Einaudi
Sul Liri cambia nel tempo
Se si legge ciò che egli ne scrive sull'Economist al momento della costituzione dell'IRI si vedrà che per Einaudi come per altri economisti italiani l'IRI deve svolgere una funzione essenzialmente liquidatoria attraverso la sezione smobilizzo
Coerentemente al suo carattere allora temporanea
Einaudi però aggiorna la sua posizione durante la guerra e avviene per lui ciò che avviene per gli americani
Persuasi da quel documento preparato da Sergio baronetto e fatto proprio da Donato Menichella noto come rapporto al capitano Camarca
Che illustra la funzione del Liri per lo sviluppo italiano
E la natura
Non fascista deliri
A cominciare da alcuni dei suoi elementi di vertice e cito Paro netto non a caso anche perché fu qui nel due mila dodici che celebrammo quel convegno
Che segnò la riscoperta
Di Sergio baronetto con Piero Barucci Sabino Cassese Giuseppe De Rita Francesco Forte e e tanti altri
Dunque significativo poiché in audio abbia reso la propria testimonianza come ricordava Lorenzo Castellani durante il processo del presunto collaborazionismo nei confronti di di Menichella di Paro netto di Saracena
Accusa dalla quale assolutamente infondata dalla quale si furono scagionati
Avendo al contrario essi Menichella baronetto saraceno operato a favore della Resistenza
E non va dimenticato per inquadrare la il rapporto di Einaudi con liriche il figlio
Luigi Einaudi Roberto inaudite
Aveva lavorato tra le altre cose alla fine Sider
E che dell'IRI era stato nominato commissario al nord
Dunque Luigi Einaudi conosceva Liri nella sua concretezza e conosceva bene il valore dei suoi uomini ritornerò alla fine su questo valore primario degli interpreti
Dunque due scritti in particolare illustrano la posizione di Einaudi sull'IRI
Il primo composto durante il settennato presidenziale
Si intitola sulla riforma dello Statuto belliche mille novecentocinquantatré
E vi si legge un passo un po'lungo ma lo leggo interamente sono parole di Einaudi per la prima volta si allarga il cuore leggendo che il succo delle politiche economiche
Celebrate come modernissime e dette della rivoluzione laburisti che in Inghilterra e della rivoluzione Roosevelt Tiana negli Stati Uniti
Non sta nella socializzazione o nazionalizzazione o assunzione dei pubblici servizi da parte dello Stato ma sta invece in tutt'altra cosa
Gli interventi continui Inaudi che si possono qualificare moderni dello Stato nell'economia sono tutt'altra cosa delle volgari luoghi comuni che trovano ancora così largo credito nel nostro Paese da noi continua Einaudi
L'opinione pubblica si balocca tra pretesi contrasti tra reazione e progresso individualismo socialismo socializzazione riprivatizzazione
Che sono in fatto di politica sociale
Parole generica e prive di contenuto preciso
Ed in fatto di idee fruste Issime e antiquatissimo
Il tipo di intervento dello Stato sto per finire questa citazione dice in auto il tipo di intervento dello Stato il quale negli ultimi decenni ha dato risultati veramente brillanti e concepito su linee ben diverso
Grossissima modo ed
Parte con larga approssimazione badate a quante condizioni rossissima modo e in parte con larga approssimazione tipo Tennessee Valley Authority e Cassa per il Mezzogiorno
E potrei fermarmi qui e passare alla cassa perché
Ma prima di passare alla cassa e a conferma della distinzione da parte di e naughty tra due fasi nella storia dell'IRI sta un altro scritto di Einaudi pubblicato sul Corriere della Sera
Tra le prediche della domenica nel mille novecentosessantuno dunque alla fine dopo la fine del settennato presidenziale
E pochi mesi prima della morte di Einaudi
E in questo scritto si legge nel Struggles solo un passaggio
Che per le imprese governate dall'IRI il pericolo sembra sia avvenuto dopo la legge demagogica la quale ordinò il loro sganciamento dalle imprese economiche private
Era prevedibile continui inaudite lo sganciamento della trattazione dei problemi del lavoro per le aziende pubbliche da quelle per le imprese private volesse dire che lo Stato nel caso specifico Liri
Le quali appartengono allo Stato sono da esse controllate debbano nella determinazione dei salari degli orari e delle altre condizioni del lavoro regolarsi secondo criteri sociali
E non direttamente economici e concludeva con parole
Chiare e nette che in qualche modo evocano ciò che diceva la professoressa Severino ieri in apertura scrive Inaudi la beneficenza è cosa distinta dalla economica buona amministrazione non si compiono opere di bene non si incoraggiano le scienze e le arti se prima qualcuno non ha creato i profitti
I redditi netti
Con le perdite di bilancio non si costruisce nulla col falso col disavanzo con le perdite non si costruisce l'avvenire si distrugge la fatica del passato fino alla citazione
Ora prima di passare alla cassa non torno avendo letto questo passo sulla disputa con Kenzo che queste parole potrebbero forse un po'superficialmente evocare anche perché lo dico en passant contrariamente alla vulgata Cancer ha fautore del Palais del pareggio di bilancio per la spesa corrente
Mentre non lo era per quella in conto capitale
Al ricorrere di certe circostanze
Ma non è qui necessari indugiare su questo punto analitico di di dottrina
Penso che sia questo punto chiara la posizione di Einaudi sull'IRI che non è più quello del trentatré ma che individua tra il mille novecentotrentatré è particolarmente tra il mille novecentoquarantacinque e il mille novecentocinquantaquattro il suo momento d'Oro
Collegandolo ad alcuni interpreti che in parte già citato e che in parte ci però più avanti
Dunque dire ora qualche cosa sulla cassa
Anche qui ci troviamo di fronte a una istituzione sulla Cassa per il Mezzogiorno
Fondata durante il sesto governo De Gasperi come si diceva nel mille novecentocinquanta accettata anche per la fiducia riposta nel principale estensore della legge istitutiva cioè Donato Menichella
Tecnico insegna lo definì una volta in una lettera De Gasperi
E la cassa in particolare come già dicevo Daloui ricondotta nell'alveo concettuale e pratico dell'esperienza del New Deal
La cui storia era ben nota a un altro dei figli di Luigi Einaudi cioè Mario Einaudi
Che acutamente attentamente approfondì l'esperienza e l'esperimento di di rossetto
Anche sulla Cassa per il Mezzogiorno possiamo individuare due documento due passaggi in particolare a mo'di esempio
In realtà basterebbe il primo
è una lettera di Einaudi del giugno mille novecentocinquanta il cui destinatario è il presidente del consiglio De Gasperi
Scrive Einaudi caro De Gasperi
Nel disegno di legge per la Cassa per il Mezzogiorno che erano parecchie buone Cossa
Leggendo i verbali della commissione della Camera ho avuto l'impressione che la commissione vi abbia portati parecchi guasti
E che i guasti siano tali da rendere scarsamente feconda l'opera di chi sarà chiamato a governare la cassa
Mille miliardi in mano di chi sappia posso usarli bene sono molti
Mille miliardi mani diverse possono persino essere negativi
A questa lettera si accompagnava poi una corto e previdente scritto
Sulla sottomissione della cassa e in particolare del suo presidente a un consiglio di ministri composto da politici
O peggio come Inaudi lustra un ministro delegato dal Presidente del Consiglio il quale scriveva in audio avrà l'alta mano sul consiglio di amministrazione della cassa
E sì che concludeva Einaudi
Questa potrebbe essere un'altra ragione
In aggiunta a quella delle mani legate per la scelta del personale che dovrebbe rendere un qualsiasi uomo che sia consapevole del proprio valore della propria responsabilità
Molto esitante nell'accettazione della carica di presidente della cassa
E si veda bene come anche in questo caso il ragionamento sia calato nella concreta dinamica che coinvolge gli istituti e le persone i loro effetti probabile e non solo le idee tanto meno se astratta
E ciò anche in parte prescindendo da altre valutazioni sul Mezzogiorno
Ben più nota forse anche troppo nel senso che hanno oscurato altre valutazioni piena o di come quella che ho citato e mi riferisco per esempio Celebre il Mezzogiorno ed il tempo lungo mille novecentosessanta
Entro la terza parte che l'ultima
Vi è dunque nel liberalismo di in Audi
Una dose di empirica anche questo si diceva ieri che discende dal suo senso vivo della storia
Gustavo Del Vecchio l'economista che su proposta di Einaudi fu ministro del Tesoro nel sesto governo De Gasperi
Quello appunto in quei Einaudi assunse il neo istituito dicastero del Bilancio scrisse a proposito di Einaudi di un suo empirismo integrale questa è la formula di utilizzo del vecchio e lo ricollegava significativamente a quello di Galiani
C'è un nome che non è ancora emerso in queste due giornate ma che molto importante come riferimento intellettuale Einaudi amava Galiani
Non solo e non tanto il Galiani della moneta ma il soprattutto gli alieni del dialogo sul commercio dei grani
In un saggio Galiani economista Einaudi aveva scritto così
Quando gli economisti chiedevano allo Stato di limitare il suo intervento negli affari economici
Egli il Galiani
Aveva visto che il problema era di limiti
E che lo Stato doveva astenersi da interventi dannosi alle iniziative individuali ma che doveva regolarsi a seconda delle circostanze
Einaudi conosceva benissimo una delle maggiori opere di Galiani appunto il dialogo sul commercio dei grani in cui si legge non certo punto nel dialogo ottavo
Signori il problema il teorema va bene è il problema che va malissimo
Dunque anche in materia di economia pubblica il problema era di punto critico categoria Inaudi Anna
E non di punto ideologico si direbbe o periti utilizzare l'immagine di Galliani era problema dei maxi Miss et de minimis cioè entro un'area geometrica in cui la politica economica diventa arte investendo i panni della scienza astratta
Entro quest'area l'intervento pubblico le sue istituzioni avrebbero dovuto essere affidate a quelle personalità
Tra le competenti ed oneste maggiormente diffidenti
Sul piano pratico e teorico sul ruolo dello Stato nell'economia uomini cioè come per esempio Donato Menichella
Oppure come altri due uomini che Inaudi volle onorare personalmente li richiamo il primo Oscar Sinigaglia
E qui torniamo alla Finsider nel discorso in occasione della nomina di Sinigaglia cavaliere del lavoro una onorificenza che Einaudi volle attribuire personalmente grazie a un'autorizzazione del ministro dell'industria
A Sinigaglia
Einaudi disse così qualche volta lei Sinigaglia dice che sarebbe preferibile che gli uomini di governo fossero dei tecnici
Io non condivido questo suo opinione
Ma da questo alone di leggenda creatosi attorno a lei Sinigaglia sono indotto ad attenuare il mio scetticismo nella sua dottrina
E dico che pur non ritenendo che sarebbe preferibile attrarre gli uomini di governo da i tecnici
Faccio eccezione per i grandissimi impiegati
Negli Stati Uniti ancora in altri che parla qualche volta si chiamano dei grossi industriale per mettere a posto le amministrazioni corrispondendo loro un dollaro l'anno
Sono da visto che sarebbe bene seguire anche evitare la stessa via a condizione di ricorrere all'ingegner Sinigaglia
Fine della citazione
Il secondo di questi interpreti Guglielmo Reiss Romoli
Al quale Einaudi dedico alla sua morte una predica della domenica che porta appunto il suo nome Corriere della Sera trenta aprile mille novecentosessantuno una predica che si concludeva con queste parole di elogio nei confronti di Reiss Romoli
Così diceva Einaudi col disprezzo dovrebbero operare coloro i quali sono consapevoli di aver compiuto il proprio dovere verso la cosa pubblica
Così purtroppo non riescono a fare tutti
Ed è grande sciagura per la parte fine della citazione insomma il ragionamento di Einaudi
Sull'IRI sulla cassa sull'intervento pubblico in generale coinvolge economia politica istituzioni politica tout court moralità pubblica
Non come momenti distinti e successivi ma come un insieme
Un tutto da valutare nel reciproche e dunque concrete e dunque storiche relazioni
Concludo
Il suo piano il piano di Einaudi com'è noto non era quello di Case come scrisse negli anni trenta marzo-aprile a trentatré
Anche se in verità quello di che in sé non era un piano nel senso stretto
E il suo piano non era neppure quello di Ezio Vanoni
A cui pure era legato da affetto e da stima un'altra predica inutile del cinquantasei
Forse forse il piano tra virgolette operoso e silenzioso
Di Einaudi era quello di cui scriveva Galiani
Col quale finisco in uno scritto di Galliani pubblicato postumo uno scritto sul terremoto dalla Calabria o per dirla con le parole di Galliani su un treno nuoto della Calabria
Concludo questa citazione di Galliani un gran ministro che non pensi unicamente uscito dal bisogno quotidiano
Ma rivolga le sue mire a far risorgere mutare un paese intero si che divenga tutt'altro in avvenire deve formarsi secco stesso un gran piano generale in cui contenga sì tutte le migliori azioni da farsi
Le vedute le ragioni l'ordine dei tempi modi devia d'arte l'esecuzione del piano debbono restare coperte d'altissimo segreto
Non dovendosi confidare ad altri che ha un solo sovrano
Il pubblico saprà che vi è un piano fatto ma non indovini era qual sia e come sono gli animi della moltitudine sempre inclinati ad esagerare si figurerà gran corsa
E intanto si andranno gradatamente seguendo le parti del piano
E non si riconosceranno per essere parti di esso
Ed avverrà alla fine conclude Galiani che una gran parte del piano sarà eseguita
Ed il volgo non ravvisando lo seguite Ras mani are domandandosi quando esce il piano quando si pubblica il piano grazie
Grazie Giovanni appunto parlandosi tra essendo noi qui per discutere di Luigi Einaudi le istituzioni non possiamo concludere ovviamente
Con la Presidenza della Repubblica Einaudi Presidente della Repubblica garante occorre cover natante
Salvatore Muraca ricercatore di Storia contemporanea Università degli Studi di Sassari studioso della presidenza dalla Repubblica in particolare della presidenza segni proprio lunedì abbiamo presentato all'attivo del Quirinale il suo libro su Antonio Segni e i giusti pubblicisti
Ma anche lì abbiamo che ha già cominciato a discutere di Luigi Einaudi e quindi gli do la parola per appunto chiudere il nostro convegno con l'Einaudi presidente
Grazie grazie presidente desidero ringraziare gli organizzatori anche per la loro generosa disponibilità
Ringrazio in particolare il collega Domenico mania Brum Brum
Nel mille novecentoquarantanove Serio Galeotti allora giovane studioso pubblico una monografia intitolata la posizione costituzionale del presidente della Repubblica
Un contributo destinato a rappresentare un riferimento o sino ad oggi l'Autore naturalmente non poteva contare sulla prassi il settennato einaudiano era appena iniziato
Anche se il suo approccio era formalistico Galeotti non concluse che il capo dello Stato subire uno svuotamento di poteri e un annichiliti annichilimento della figura con il passaggio alla monarchia alla Repubblica
Ma sostenne che dal quarantotto in poi l'inquilino del Quirinale non potesse assumere un ruolo attivo
Un ruolo autonomo simile a quello svolto R durante il Periodo o di in vigenza dello Statuto il presidente La Repubblica insomma
Doveva essere inteso esclusivamente come garante della Costituzione la sua partecipazione all'esercizio della della funzione leggi
Tifa e di quelle esecutiva non poteva essere politicamente incisiva
Ma il capo dello Stato si doveva fermare alla funzione di alta vigilanza
Nel settennato einaudiano o l'interpretazione di galeotti trova conferme
Lo stesso statista torinese in larga misura in Consiglio la tesi Galeotti Ana
Con la pubblicazione del volume Lo scrittoio del Presidente così ricco di precisazioni anche sul merito e sull'opportunità di determinate scelte
Politica ma non va sottovalutata un'altra fonte ancora mi sembra non adeguatamente valorizzata la storiografia si tratta lettere di Einaudi al governo sugli schemi di disegni di legge
L'articolo ottantasette della Costituzione come si sa prevedeva e prevede che il presidente La Repubblica autorizzi il governo a presentare i propri disegni di legge al Parlamento che avvalorerebbe questa autorizzazione
Durante il settennato i noti hanno fu soltanto un passaggio formale
I casi sono molteplici ovviamente è certo non li posso esaminare tutti qui
Ne vorrei prende in esame uno in maniera più approfondita che si verificò durante i primi mesi del settennato quando il successo elettorale la leadership di De Gasperi erano al massimo storico
Ed è in Audi poteva essere spinto a dimostrare una sorta di gratitudine nei confronti della maggioranza parlamentare che lo aveva eletto e anche una certa prudenza dovuta alla fase di nascita della Repubblica e di entrata in vigore della Costituzione
Nell'ottobre del quarantotto il ministro all'Agricoltura Antonio Segni presento al Quirinale uno scoop uno schema di legge di riforma dei contratti agrari
Questa operazione precedente fa come ho detto la presentazione in Consiglio dei ministri che quindi deliberava fa dopo aver ben chiara la posizione del capo dello Stato Einaudi si sa aveva studiato come pochi altri i problemi dell'economia agraria italiana è la sua visione generale divergenze farà quella del ministro dell'agricoltura del tempo
Ne scaturì una lettera in realtà una relazione di Einaudi con osservazioni su singole disposizioni
è una complessa è una scusate una complessiva bocciatura del disegno di legge per l'Unipro ferimento avrebbe raggiunto effetti opposti a quelli che i promotori della riforma avevano prospettato
E avrebbe incrementato e creato dove non esiste vai sono sotto sue parole l'odio e la lotta di classe
Il capo dello Stato uso un tono molto duro e diretto
Senza circle locuzioni tipiche di un linguaggio formale
Chi immagini scrisse fra l'altro Inaudi che si possano commetto dico attivi ottiene ottenere finché esiste il sistema dell'iniziativa privata investimenti di capitali nella terra vive nel mondo della luna
Einaudi inoltre propose la sua visione
è indicato al Governo di cambiare direzione per orientarsi su sono ancora sue parole possibilità di movimenti libertà di mercato condizioni prime per l'incremento della produzione è per la contentezza sociale
Il Presidente però andava ancora oltre è proponeva la sua idea di riforma agraria per favorire da redistribuzione della terra
Respinge fai indirettamente l'ipotesi di una riforma fondiaria rivolta a tutto il territorio nazionale
Nel Mezzogiorno e non nelle regioni della penisola no scusate non nelle regioni del nord della penisola esisteva una classe di proprietari latifondisti era assenteisti ed è lì che per lunghi sognata intervenuti intervenire con lo strumento migliore a suo avviso per ridurla di importanza
E costringerlo a trasformarsi a trasformarsi ente che non era l'esproprio questo strumento ma era applicare un'imposta patrimoniale progressiva
Senza alcuna dilazione al pagamento così i più grossi latifondisti incapaci di migliorare i propri terreni scrisse il Presidente da Repubblica al governo
Saranno costretti a offendere
La creazione della proprietà contadina si sarebbe realizzata con un intervento minimo dello Stato senza grandi investimenti pubblici enti finanziatori senza una nuova fase burocrazia
Non rientra treni obiettivi analizzare la proposta di riforma Fondiaria del capo dello Stato ma vorrei sottolineare che si trattava di un intervento con un preciso indirizzo politico nell'Italia del tempo la riforma dei contratti agrari era alla base della riforma agraria una delle scelte più caratterizzanti dell'azione dico offre se il Presidente si fosse ritenuto soltanto un garante dedito esclusivamente al controllo all'alta vigilanza
Sarebbe avrebbe scritto questa lettera il trenta ottobre del quarantotto Einaudi si scusò con Segni per il linguaggio alquanto aperto su così scrisse ma non frecce alcun passo indietro
Lo schema del disegno di legge arrivò in Consiglio dei ministri dove si tenne una vivace discussione che durò più sedute
Il ministro di Grazia e giustizia illiberale Giuseppe Grassi ne prese le distanze non condividendo il progetto sia sotto il profilo politico che sul piano giuridico è chiesta esplicitamente una modifica
D'altronde Grassi poteva non tener conto delle osservazioni inauditi
Il Consiglio dei ministri si divise e il disegno di legge sui contratti agrari parzialmente modificato passo con i voti contrari
Dei ministri liberali Grassi e Alberto Jo Fanny e con un'affermazione ambigua di De Gasperi
Il quale come se stesse inviando un messaggio al Quirinale dichiaro di non credere che si potesse invocare i principi sociali per giustificare la riforma e formulo diverse riserve e il disegno di legge sui contratti agrari e dunque nasce fa debole con la ferma contestazione Lenin outing l'iter parlamentare sarebbe stato lungo è il disegno di legge decadde con la fine della legislatura
La reazione di Einaudi che era fondamentalmente un'opposizione politica condizionano l'indirizzo governativo e il suo esito che sarebbe discutibile considerare completamente indipendente dal presidente La Repubblica
Non è convincente l'interpretazione secondo la quale inaudite specialmente durante la prima legislatura rimase in disparte
Accettando di svolge un ruolo assai limitato soltanto formale e ci e cerimoniale ma anche l'interpretazione di Einaudi presidente come semplice garante è quantomeno riduttiva
Le fonti a disposizione mi permettono di Constant are che sin dall'inizio del mandato partecipo attivamente alla formazione degli atti governativi
In particolare degli atti governativi più significativi è la sua azione si spicco prima dell'approvazione del testo da parte del Consiglio dei ministri lo stesso Einaudi
Una volta finito il mandato lo ammise seppure in modo edulcorato la revisione giuridica scrisse
Non esclude fa la mia revisione sostanziale
Se la storiografia volesse comprendere fino in fondo l'attività e il ruolo di Einaudi non potrebbe trascurare la ricostruzione dell'iter dei disegni di legge governativi sin dal loro concepimento che avveniva con la compartecipazione del Quirinale
è un lavoro lungo faticoso
Che richiede necessariamente l'incrocio di diverse fonti quelle dell'archivio storico e la presidenza repubblicana totalmente ma anche i verbali dei consigli dei ministri le carte del ministro proponente disegni di legge le carte gli uffici legislativi
Le posizioni dei partiti e così via
Con questa diciamo così in metodologia ho fatto diversi carotaggi i risultati mi sembra molto interessanti
Ma vorrei affrontare un un punto che forse anche un valore storiografico
Perché Inaudi poté assumere il ruolo di colgo Fernandez
Alle elezioni del quarantotto la democrazia cristiana aveva conquistato la maggioranza assoluta ma aveva necessità di allearsi con altri partiti per avere la maggioranza anche al Senato dove sedevano anche i senatori diritto
La coalizione di governo non era così solida come spesso viene descritta il più longevo governo De Gasperi durò sette centoquattro giorni effettivi
E dal ventitré maggio del quarantotto al diciassette agosto cinquantatré sì contano quattro crisi di governo il sostegno del capo dello Stato a De Gasperi era tutt'altro che superflua
Nella prima opera del cinquantuno i risultati delle elezioni amministrative
Che altre fanno allora rilevanza politica registrarono un arretramento consistente Ricci e il Fronte popolare aveva conquistato maggiori consensi ma sopra tutto le destre si erano affermate come competitor i gruppi parlamentari della Ricci
Sia alla Camera sia al Senato creavano continui problemi a De Gasperi non soltanto i dossettiani Gronchi ANIE la destra di Iacci e De Martino conducevano una dura opposizione interna ma soprattutto il disegno politico di Luigi Gedda raccoglie fa notevoli apprezzamenti
è una parte consistente dell'esponente del clero giudicava la strategia degasperiana non abbastanza anti anticomunista troppo laico liberale
La Santa Sede indicava Degasperi come è noto una direzione inversa rispetto a quella che il presidente del Consiglio perseguì fa
La situazione economica anche a causa della guerra in Corea non era positiva e comparivano i sintomi di una recessione
I rapporti del presidente del Consiglio con la CISL erano attesi specialmente perché il governo non afferra abbandonato l'idea di irregolare con un'apposita normativa all'attività sindacale
Attraverso la discussa legge elettorale del cinquantatré De Gasperi aveva l'obiettivo di rafforzare il golf Herno facendolo poggiare su una maggioranza parlamentare solida perché numericamente ampia
Il Presidente del Consiglio evidentemente era ben consapevole che l'organo golf Vernon non era abbastanza forte
Il Quirinale assicurò a De Gasperi una sorta di copertura mai parlamentari zero una crisi di governo
Così Einaudi obiettò di esporre Degasperi a polemiche maggiori e alle controversie politico partitica
Attraverso i suoi interventi rapidi e decisi Inaudi ritocca maturazione alternativa re in carico allo statista trentino cercò con molta prudenza anche di condizionare le scelte del partito liberale di cui rimase
Una delle personalità più influenti come dimostra la sua agenda gli appuntamenti i massimi dirigenti del PLI furono spesso a colloquio con il presidente
Nel quarantanove ad esempio Bruno bella bruna si recò al Quirinale dieci volte e queste sono registrati in modo ufficiale
Le lettere di Inaudi al segretario generale Ferdinando Carbone permettono di ipotizzare che i due si incontrano personalmente anche a Torino
Che il capo dello Stato fosse un attore politico e anche come dire politicamente pericoloso lo dimostra fa la fra l'altro un episodio che contrappose De Gasperi Einaudi
Il potere di scegliere i cinque giudici della Corte costituzionale di nomina presidenziale spettava anzitutto al governo e poi il presidente La Repubblica prende fatto rifiutandosi di apporre la sua firma fino a quando l'elenco non lo avesse convinto oppure quest'ultimo cioè il presidente La Repubblica poter far agire in completa autonomia
è scegliere direttamente il cinque giudici in discussione c'era la possibilità del Presidente da Repubblica di agire autonomamente senza il consenso del golf
Che alla fine del cinquanta alla presidenza del Consiglio aveva elaborato uno schema di legge sulle attribuzioni del Golfo esterno
L'articolo uno di questo schema stabiliva che dovevano essere sottoposti al Consiglio dei ministri
Il provvedimento di scioglimento delle Camere la nomina dei senatori a vita i messaggi il presidente La Repubblica la designazione dei cinque giudici della Corte costituzionale
Questo schema
Ambiziosa a tal punto da mettere sotto tutela il Capo dello Stato è rischioso perché apriva uno scontro fra istituzioni rimase dentro il cassetto del Viminale
Le intenzioni via Gasperi tuttavia non cambiarono e qualche mese dopo prese l'iniziativa un gruppo di parlamentari vicini con il preciso intento di limitare il raggio d'azione del Quirinale
Alla Camera dei Deputati durante la primavera del cinquantuno si discusse sui poteri del capo dello Stato il deputato della Democrazia Cristiana Luigi Luigi Fumagalli Alfonso un'interpretazione che De Gasperi non si preoccupò di fermare ogni atto del Presidente della Repubblica considerata la sua irresponsabilità sancita dalla Costituzione
Articolo ottantanove non fanta aveva necessità di essere preceduto da un atto di uno o più esponenti del Governo che ne determina fa il contenuto
E quindi anche i giudici della Corte Costituzionale dovevano essere nominati dal capo dello Stato con decreto emanato su proposta del ministro di Grazia e Giustizia questa era la tesi Fumagalli
In altre parole non soltanto il Presidente non poteva nominare un giudice che non fosse gradito anche al golf Herno
Ma sostanzialmente si negava che esistessero atti autonomi del Capo dello Stato
Un autorevole deputato non a caso del Partito liberale
Gaetano Martino avvertì che questa interpretazione era una revisione dell'ordinamento costituzionale
Una scelta così non poteva essere compiuta con una legge ordinaria sosteneva
Il ministro Petrilli replico che la Costituzione dava vita a un regime parlamentare non ad un presidenziale in cui centrare era il concetto di responsabilità politica
E non poteva esserci responsabilità politica continuava il ministro democristiano senza alcuna partecipazione alla formazione dell'atto
Einaudi manifesto il proprio disappunto e non rientrò a Roma per le festività pasquali del cinquantuno al segretario generale della presidenza a Ferdinando Carbone scrisse
Certo sono stato eletto di una maggioranza ma fin dal principio esisteva il dovere di sentirmi il rappresentante di tutti
Un altro modo di dire che non era disponibile a fare il passacarte del Presidente del Consiglio non era disposto a collocarsi in una posizione subordinata
Si tenne poi un colloquio
Chiarificatore fra Einaudi e De Gasperi
Che secondo il primo era andato bene il disegno di legge non a caso avrebbe a frutto un iter lento è l'emendamento Fumagalli approvato alla Camera sarebbe stato modifica modificato al Senato Degasperi comprese che non era il caso di aprire un conflitto con il Quirinale il sostegno di Einaudi per lui è per il governo era fondamentale
In conclusione le interpretazioni di Einaudi Cobo per Nantes può apparire eterodossa
Specialmente a chi segue una un approccio formalistico ma considerando le fonti editi inibite
Si avvicina più alla realtà rispetto a quella di Einaudi semplice garante
Vorrei ricordare infine uno dei comuni che in un libro importante un autorevolissimo costituzionalista Livio Paladin ha scritto così
Il capo dello Stato nel corso della prima legislatura affianco De Gasperi il termine affiancare secondo il vocabolario Treccani ha due significati
Disporsi fianco a fianco
Non quindi in una posizione subordinata ma affiancare anche significato di sorreggere sostenere favorire Einaudi affianco Degasperi quindi mi sembra una sintesi assai convincente per spiegare ciò che effettivamente accadde grazie
Non grazie all'efficienza del presidente che non è stato particolarmente efficiente ma del self restraint
Dei nostri relatori siamo in ritardo di soli otto minuti sulla tabella di marcia che però è un esito miracoloso per qualunque convegno di studi storici quindi penso che possiamo e dire
Segnarlo come uno dei grandi risultati di questo di questo avamposto da convegno e questo ci dà un po'di tempo naturalmente per
Per aprire per aprire un po'di ragionamento per raccogliere un po'di interventi può appunto per anche chiedere ai nostri relatori se vogliono anche Rea reagire gli uni agli altri
Per cui prego
Luigi cioè qui un microfono
Oppure il ghiaccio allora
A Murat prova a fare un ponte tra mura fareste cioè condivido la l'interpretazione della fianco ma questo appunto vale con De Gasperi
Perché il finale del mandato di Einaudi un finale di scontri tra governo dove Einaudi anche sotto in varie situazioni non riesce a attenere il punto
Proprio perché basta vedere anche la formazione tutta la le crisi di governo del posto Pella
Da Pella a affronta ad appellarsi arrivando passando per Fanfani arrivando a Scelba qui la difficoltà ci sta anche un un carteggio con De Gasperi
Lui lui prova a tenere De Gasperi ancora in sella insomma ci sono due momenti del settennato inabili cioè io e forse non è casuale che per salvare il suo fedele segretario generale comanda la Corte dei conti perché capiva che oramai era cambiata insomma stava per finire la parla l'epoca delle pere indivise iniziava del qua e là delle pene unite
E qui mi ritrovo parecchio con quello che diceva Arese cioè l'empirismo di di di Einaudi ed è vero che l'accoppiata Einaudi affianco
è a costruito la la la forma di governo ma sì anche fondata molto su un rapporto personale e di e anche di eguale visione quindi è vero che c'è stato quel grande contrasto sulla ma poi alla fine Degasperi cede cioè dava sempre ragioni laddove le le richieste del se del del Presidente della Repubblica
Si muovevano nella sfera uno costituzionale che lui condivideva del rapporto di poteri e poi forse sui contratti agrari Cavezza un po'allo stesso modo perché De Gasperi era più liberale diciamo di tanta parte del del suo partito quindi poi usava Inaudi verrà per poi affermare anche col suo partito come la pensava lui
Volevo la conferma ecco di questa vediamo interventi può approfitto una battuta rapida sulla questione del potere presidenziale di rinvio delle leggi anche questo è andato cambiando nella sostanza nel tempo forse dipende anche dal fatto che prima il governo malgrado non fosse governo fortissimo però a era composto da minori parti che si contrapponevano e quindi aveva una maggiore omogeneità
E non a caso Einaudi inizia la sua attività di presente la Repubblica sul rinvio
Ma facendo l'esempio che rinviando alcune leggi per la prima volta era un istituto nuovo lo spiega bene eccetera e poi l'istituto è andata avanti abbastanza nel tempo negli ultimi anni
Abbiamo visto un cambiamento piuttosto radicale perché davanti a governi un po'più complicate a vita politica molto più agitata diciamo
L'intervento abbiamo visto negli ultimi due Presidente della Repubblica due modalità di intervento sostanzialmente diversi
Il predecessore dell'attuale preferiva cosa che c'è sempre stata come dimostrato professor mura anche nel passato preferiva una sorta di moral suasion nei confronti del governo quindi si faccia dare le carte Tremonti se adesso non c'è ma insomma la storia avrebbe potuta raccontare benissimo si faceva dalle carte prima il giudicava i pezzi questo lo metti questo lo toglie eccetera
E quindi quando si andava poi in Consiglio dei ministri disegno di legge veniva sempre poi autorizzato da largo alla presentazione del disegno di legge alle Camere veniva sempre autorizzata presidente la Repubblica perché sostanzialmente c'era stata una l'ultima prassi invece forse rappresenta una maggiore ancora difficoltà
Nello sviluppo soprattutto quando c'è un governo magari non decisamente contiguo rispetto al pensiero del presidente La Repubblica mostra una maggiore difficoltà ad attuare questo tipo di norma costituzionale forse anche indipendenza del fatto
Che la maggior parte dei provvedimenti grossi viene attuata con decreto legge quindi un rinvio del decreto legge presume la sua decadenza quindi presume la necessità di poi fare una legge per vedere come sistemare le situazioni pendente si è preferito adottare il metodo della salite lettera Starlette cioè tu ed approva con la ratificò insomma promulgò il la la la legge il disegno di legge il decreto però ci metto una letterina a fianco dicendo in futuro bisognerà cambiare
Questo è un cambiamento molto radicale devo forse non c'è abbastanza consapevolezza non la parte la pubblicistica impronte nota anche uno stato di transizione dalla prerogative presidente la Repubblica di cui forse varrebbe la pena ANDI di fare qualche approfondimento
Grazie
Una diciamo una una notazione a margine a quello che diceva vera persino molto l'intervento l'ho apprezzato soprattutto quel richiamo giustamente che fatto in conclusione del dell'intervento quando fidato quel passo di Einaudi a proposito della monarchia e diciamo del
Della necessità di creare un sistema istituzionale che tenesse conto diciamo dei legami stratificatisi nel corso del passato
E di rischio putto che Repubblica diventasse una repubblica gli scivolasse verso il giacobinismo rete quello che quello sia esattamente uno dei e in uno dei diciamo di centrali del pensiero politico di Einaudi quindi l'idea di quindi che concepire la sovranità popolare come da usare un linguaggio mostriamo come formula politica ma non come qualcosa dalla quale dovesse discende che poi concretamente l'articolarsi funzionamento delle istituzioni
è venuto in mente uno il passaggio di un'altra bellissima lettera di in alle dal Bertini non ricordo la rata di preciso ma e coeva alla riduzione dei giovani turchi quindi mi erano centootto
In cui ha per fare altre cose tenutisi a un certo punto Einaudi scrive e leggo sempre con grande attenzione agli articoli del Corriere la sfida che dedica stagioni turchi molto interessanti molto ben fatti noto soltanto un punto critico e cioè che l'articolista mi pare malato di una malattia perniciosi sì ma e cioè costituzionalismo formale
Malattie perniciosi sì ma della quale anch'io sono stato affetti in gioventù e alla quale sono guarito la volta del tutte avendo letto il dodici la Francia contemporanea di polizia Terna
Certo
E allora intanto grazie moltissimo per la relazione che sono state tutte di alto livello per me che ho guardato soltanto gli aspetti più teorici del pensiero Einaudi anche molto formativa nel senso che tratto tanti elementi di conoscenza informazioni utili
Delle domande flash per vera hai trovato un collegamento tra la critica che naughty fa del Partito Chiesa su cui ci si è soffermata
La legge elettorale perché insomma il collegamento tra le due cose non è non è banale e quindi questa sua adesione sofferta da quello che ci ha descritto anche al sistema uninominale poi trova anche con sì mi scusi sì alla alla trova anche un in collegamento con la sua critica al modello di partito oppure rimangono duramente distinti quell'altra cosa c'è chi mi ha sempre incuriosito e questo ostilità tutto sommato di una utili a federalismo
Forte a livello regionale anche sull'aspetto dei bilanci
Che tutto sommato una cosa abbastanza sorprendente tanto più se pensiamo che l'outing di neve in Svizzera ed era anche un ammiratore come anche allora vecchie che abbiamo richiamato ieri tante volte per modello svizzero dove anche in termini di bilancio invece dubbi i poteri sono molto più sui su su governi locali che non sul governo centrale è un'ostilità che ha qualche ragione diciamo così contingente magari personale locale con preparato l'idea che si può tesse andare a spese pazze a livello locale senza un controllo
Centrale oppure propone istituita teorica
Mi piace poter Giovanni fa reso anche qui un veramente molto interessante con l'articolo su Galliani venuti dall'articolo su Galliani
Devo dire uno degli articoli che avevo selezionato pettorali questo me lo devo leggere qua non ho avuto il tempo di leggere ringrazio farò anche alla luce delle considerazioni però sorprendente tutto sommato da quello che ci ha detto che sia sensibile alla parte
Di riflessione di Galiani
Soltanto per gli aspetti chiamiamoli così empirici per degli scritti che tutto sommato rispetto alla grandezza di Galiani del Trattato sulla moneta che rimane anche come economista teorico tutto sommato poco riduttivo vedere solo quegli aspetti di Cagliari
Davvero lo fa e quindi rimangono completamente in ombra gli aspetti più teorici del pensiero italiani che poi confermerebbe un po'la mia tesi di quello che ha sostenuto ieri che tutto sommato preferiva occuparsi di questioni empiriche Einaudi che non di grandi teorie economiche oppure c'è un confronto anche con il camion etiopico
Grazie
Allora ci sono ulteriori questioni non so se illustre costituzionalista presa dire qualcosa sulla presidenza della Repubblica di
Serve uno deve sempre portarsi un costituzionalista Gino vedremo
Autista dell'auto estremamente non solo
Un dubbio se la tesi ben sostenuta devo dire questura del ruolo anche di indirizza di Einaudi
TM
Facendo il parallelo Inaudi Gronchi cioè
E lo stesso non c'è uno scatto poi lo stesso indirizzò che Gronchi esercita io la risponde la Risolo con indirizzo politico costituzionale in qualche modo ne alcune costruzioni se la cavano in questi termini ma insomma appunto alla luce e poi anche su alla luce gli studi fatti
Sul successore sostegni vendita quindi possiamo dei vista nel lungo periodo quanto nasce da Einaudi e quanto nasce invece dalla Giunta che Gronchi ci fa diciamo questo
Era quello di cui discutevamo lunedì al Quirinale molto sul carteggio fra molto interessanti ha curato dall'introduzione di Salvatore e suo suo Antonio Segni e gli stupri cisti insomma lì però insomma quello che un po'emerge che questa cosa è l'indirizzo politico costituzionale
Fa un po'di fictio perché poi dov'è che finisce l'indirizzo politico costituzionale e inizia l'indirizzo politico solare che sia proprio una cosa c'era questa cosa di Calamandrei
Insomma che naturalmente che difendeva fortemente l'interventismo Corchiano e sulla base però naturalmente di un'idea di indirizzo politico costituzionale era estremamente anche c'era un discorso di Crisafulli
Che più o meno diceva sì
No Leavitt presidente non deve entrare nell'indirizzo politico ma tutelare gli interessi permanenti della nazione è è insomma Beppe che quanto indirizzo politico comunque Lorenzo
Va bene allora ditemi voi chi chi vuole intervenire
Prima bene cominciando dai
Brevemente e no sono due facce della stessa medaglia cioè la critica la proporzionale o meglio la difesa dell'uninominale da una parte e la critica al partito sono esattamente
Funzionali non all'altra e questo nella mi diciamo in serie di Consulta
è evidente arma ancora più evidente listato ai partiti che lui definisce appunto totalitario a vocazione totalitaria noi qui ci sono dei riferimenti espliciti ad alcuni colleghi di consulte di costituenti quindi
Io rimango abbastanza convinta mamma possono essere tranquillamente smentita perché non sono poi così esperta
Ma io rimango abbastanza convinta che insomma gli un pregiudizio anti partiti cosa una valutazione anti partitica resa interventi ci fosse soprattutto rispetto a quello che era diventato il partito
E a quello che mirava a essere il partito che è esattamente
In contraddizione con il modello a cui riguardava
Era un porta al discorso che facevamo ieri una politica di partito esclusivamente di partito è la politica che blocca lo spazio del pendolo egli e quindi
Contraddice quella che è la sua visione poi noduli di di formazione del Brera maggioranza parlamentare di concezione del Parlamento eccetera
Io sì noto un grande pregiudizio anti partitico poi non so se c'è una forte così cioè Rinaldi costa consultore e costituente a me sembra sì però certo certo oggi noto però non ha non intanto un'accettazione del partito purché io invece in quelle parole ci noto proprio un no forte
Opposizione a quello che i partiti stanno diventando però è una mia sensazione personale sul federalismo
La quindi sulle competenze il discorso sulle regione sul federalismo
Da diciamo io ho capito mi sembra di aver capito una cosa
A i due termini si tengono cioè il riconoscimento di una serie di competenze autonome e quindi autonomie locali ma stato centrale cioè non è la totale negazione del ruolo dello Stato centrale
è il riconoscimento belle di una serie di prerogative di esclusiva competenza regionale purché quelle prerogative poi non andassero
A esautorare lo stato di una serie di competenze che rimanevano statali il discorso sui tributi ma così come intesi per l'asso correggere queste sbaglia siete più esperti di me
Ma se non erro ad esempio quando affronta il nodo dello Statuto della Regione Sicilia che il primo nodo che affrontano anche in Consulta cioè lei dice qua non è che possiamo lasciare questi liberi di imporre tributi riscuotere tributi e usare questa roba in maniera completamente indipendente rispetto a quella che è l'autorità dello Stato perché ci saranno una serie di attribuzioni statali cenni di competenze di cui lo Stato si dovrà far carico
Che dovranno essere allora volte alimentate una serie di tributi che dovranno essere imposti per cui ci sono una serie di servizi pubblici diciamo così li mette in mezzo appunto anche presenterà questa delle acque no delle alla gestione delle acque pubbliche
In cui il regionalismo assoluto il regionalismo sfrenato cozzava contro la serie di pertinenze che inevitabilmente Restano dello Stato tra questo mi sembra di aver capito dal discorso magari qualcuno Gatti esperto di questioni finanziarie e tributarie più in grado di di di spiegare di neve ma il meglio di me questo passaggio
Però alla fine il suo a me appare un regionalismo sì
Ma per certi aspetti temperato
Tant'è che non assume una posizione estrema come quella che trame democristiane come quella che prendono i i repubblicani però non so se poi sugli aspetti appunto più direttamente economici un tributari qualcuno in grado di spiegare meglio di me quel passaggio lì
Però ha capito così sa questo regionalismo comunque sui generis che si ferma a un certo punto
Laddove devi sempre tenere presente le competenze statali ci saranno dei servizi che saranno competenza dello Stato almeno diciamo questo mi sembrava
Il quadro che venisse fuori però top
Grazie a lei l'ha salvato
A proposito dei
Einaudi dopo o dopo De Gasperi
Non direi che nell'ultima fase del suo mandato o Einaudi sia stato meno incisivo fu anzi lo è stato in qualche misura anche di più tant'è che il primo governo Pella governo Pella venire finito il primo governo del Presidente della Repubblica
E il governo Fanfani durò meno di un mese anche perché non ha particolarmente gradito al Quirinale
Subentro o Scelba è e inauditi concordo la lista dei ministri con con Scelba tant'è che impose alle Finanze tre Melloni al Tesoro ossia Ughamba due personalità che avrei fanno idee dico o identiche a quelle di Napoli per ora certamente compatibili con quelle il cucina
Quindi in qualche misura si può o direi confermare la mia ipotesi di nautico governante anche dopo con l'esperienza del Merigo Fermín avuti
Molto interessante è la domanda che pone fa il professore
Costituzionalista
Gronchi fu certamente più esplicito Rispetto Arena ottica anche perché Inaudi era caratterialmente un uomo molto prudente
Scriveva poco esso pronto le cose delicate non non le le facce fa passare attraverso le lettere
Ma preferì file colloqui mentre Gronchi è anche segni scrivevano senza molta molta prudenza ma se Gronchi diciamo così schiaccio l'acceleratore sul passatemi questa espressione sull'indirizzo politico presentandosi con un vero e proprio programma
Ha quando ho giurò nel mille novecentocinquantacinque potete farlo perché prima Einaudi aveva in qualche misura aperto la strada
Cioè avrei fatto definito o la figura del presidente La Repubblica non come una figura scialba priva di significato ma come una personalità importante come un'istituzione di prestigio che non assume fa soltanto una funzione cerimoniale
Va bene
Resta
Nessuno sorvolo su alcolici Antonio il federalismo era lì secondo me Iovine era così tanto federalista cioè quello che ho capito io
E era cioè il governo locale era il modo con cui selezionare buone classi dirigenti no la cosa lui dice a un certo punto fare il l'Assessore del piccolo paesino dovrebbe essere il primo passo per la carriera politica quindi quindi è più in quelle poi c'è un altro fatto solo rispettare i titoli federalisti Rinaldi era monarchico come è noto diciamo così la scomposizione dello stato dalla professione monarchico e più difficile da concettualizzare
Quindi io credo che possiamo per inserirlo in un con dimensioni forse Minghetti ANAV diciamo di decentralizzazione ma forse federalista diciamo alla Cattaneo spostandoci in avanti diciamo alla Miglio
Nel io faccio fatica a vederla ecco questo
Il un attimo la presenza mi scuso perché sono stato una e allora al professor fare direi
Grazie allora io due questioni rapidamente una questa sollecitata D'Antonio Marsala
Naturalmente Galliani apprezza entrambi anzi lo il maggiore spaziano in quel saggio Galliani economista economista dedicato al trattato della moneta
A che Inaudi evidentemente apprezzava almeno per tre ragioni da prima e che il trattato della moneta si concentra sulla questione del così detto all'epoca alzamento cioè dell'inflazione
E dei suoi effetti sociali quindi primo motivo d'interesse secondo motivo di interesse e che nel trattato della moneta c'è anche una Proto Teoria sulle origini evolutive di alcune istituzioni sociali tra cui la moneta
Una famosa pagina in cui Galliani due dice dove sono quei convegni in cui gli uomini si sono riuniti hanno deciso che la moneta dovesse fungere da Monet
Terzo aspetto il valore del letterario del trattato del Lamone
Che in Audi considerava molto elevato ne consigliava la lettura in aula non solo nell'aula dell'università ma le Aule
Della scuola e tuttavia è chiaro in quel saggio che lei nautico uomo di governo renano di statista ha una preferenza per il dialogo sul commercio dei grandi anche qui per alcune ragioni che richiamo rapidamente il primo il gradualismo
Che pervade il il libro è Galliani si richiama spesso al Mille r pente diciamo della dei governanti
L'altro aspetto che il il dialogo sul commercio dei grani ringrazio per questa domanda perché mi riporto il mio primo libro suo Galiani
Per la Louis University Press nel due mila otto
Nel dialogo sul sul commercio dei grani fondamentalmente Galiani
è un anti dottrinaria
Così come lo è in auto
è una essenzialmente un anti dottrinario insomma cito adesso in Auriemma questo che leggo un passo che avrebbe potuto scrivere Galiani perfettamente
Cito dai saggi sul risparmio d'imposta mille novecentocinquanta in e Einaudi
E in auto italiane diciamo così Rinaldi scrive coloro i quali giudicano gli uomini dopo aver ad essi appiccicato un nomignolo liberista socialista interventista pianificatore simile sono incapaci a dar giudizi economici
Che sono probanti solo se si dimostra che una data scelta e quella relativamente più conveniente o meno dannosa di quell'altro
E poi ben darsi che il pessimo stato tirannico straniero sia preferibile al disordine all'anarchia
Le scelte dunque si fanno col ragionamento non con le etichette ma i politici non amano ragionare che prediligono le etichette queste Einaudi insomma
Penso sia esemplificativo di questa posizione essenzialmente anti dottrinale che ieri veniva richiamata anche con riferimento
Ernesto Rossi mi pare no l'altro l'altro punto approfittando della bella presenza il professor Quagliariello chiede riguarda di nuovo rocche che che lei citava ieri e anche diciamo una certa circolarità tra alcuni personaggi abbiamo parlato molto di Einaudi di De Gasperi
Ovviamente le convergenze vanno bisogna anche dei riscontri testuali
A me ha sempre colpito il fatto che nel testamento politico di De Gasperi mille novecentoquarantadue
C'è questo
C'è questa frase se questo passaggio che non è diciamo
Evidentemente non è originario di De Gasperi viene da un'altra mano
Nel e il e il partito la il passaggio dice così la costituzione economica costituzione economica
Non si crea con Cechov automatismo delle forze libere in gara come aveva sperato il liberalismo classico
Ma si forma sotto il vigile controllo dello Stato deve intervenire disciplinare le forze libere e preservarle dagli uomini di preda
Questo è un passo di chiarissima impostazione diciamo ordo liberale
Dove aveva imparato queste cose De Gasperi a casa baronetto cioè inviare no qui dietro via Reno cinque chi era Paro netto era certamente il capo della segreteria di Menichella era l'amico sodale di monsignor Montini
Era anche il consigliere di De Gasperi
Degasperi scrive continua a consigliarmi con la tua coscienza illuminata dalla conoscenza della realtà
E pare un etto signora che ha venti
Otto anni meno di De Gasperi
E tra le altre cose però nette uno dei primi a leggere e a recensire repliche
Suo studio ma
Mettendo in relazione il suo testo la recensione direttorio con quella che aveva fatto inaudito
Come dire si compone un quartetto qui Einaudi De Gasperi e i loro due più giovani consigliere rotto che aveva venticinque anni meno di me lasciatemi sottolineare questo aspetto qui ci sono due diciamo uomini di governo e statistiche che ascoltano e si affidano al giudizio illuminante o di due altre signori che hanno rispettivamente venticinque e ventotto anni meno di loro
Ecco mi fermo
Grazie professor Villone si anch'io una breve riflessione su un tema emerso anche nei questo questo pomeriggio regione regionalismo federalismo no
Che Naldi è federalista quando parla di federalismo pensa la limitazione della sovranità Esterno nazionale Sterna
Quando parla di Regione pensa ad una forma di imitazione Interna leggo un passo di uno scritto Jena o di del quarantacinque come nessuno Stato e pienamente sovrano nei rapporti internazionali ma tutti gli Stati debbono assoggettarsi all'intervento altrui negli affari propri interni così all'interno di ogni quel
E detto Stato sovrano non vi è un solo Stato ma gli Stati sono parecchi forse molti e nessuno di essi è pienamente sovrano perché la sovranità di ognuno si arresta dinanzi all'eguale sovranità degli altri
Ed e deve con questa convivere questo precede poi il dibattito costituente però siamo nel quarantacinque quando in in Assemblea costituente si discute della natura della regione dello Stato
Gaspare Ambrosini svolgeva un ruolo chiave mente nel distinguere tra Stato federale è stato regionale nel definire lì
Quella che alle alla una uno stato uno Stato regionale ecco mi pare che che il legame sia questo la preoccupazione di Einaudi è sempre quella di limitare la sovranità assoluta degli Stati nazionali all'interno con la Regione all'esterno con la Federazione europea
Bene grazie dove ci sono altre domande interventi
Professor querela no bene quindi visto che professor Sena chiamato ad assolvere compiti prelevate io direi se siete d'accordo ringraziando Domenico sì prego certo
Proprio il padre
Quattrini