Adapt - Focus sulla previdenza complementare: destinazione TFR automatico a fondo pensione, con silenzio assenso. Che succede?

Temo dello spazio di approfondimento con ad acta l'associazione presto l'Internazionale comparati sul diritto del lavoro e sulle relazioni industriali e cioè in collegamento e ricercatore Michele Dalla Sega ben trovato e con lui parliamo nuovamente di previdenza in particolare di previdenza
Complementare un tema di cui abbiamo parlato altre volte molto importante molto delicato in un paese che soffre di bassi salari che quindi P. di persone che difficilmente riescono ad accantonare mensilmente il giusto per avere un aiuto Durante l'età pensionabile in più
Da fonte e privata quindi un accantonamento proprio ma anche un Paese che per ragioni culturali e un po'per struttura forma mentis ha sempre diciamo un po'ignorato questa questo elemento importante viene altri Paesi costituisce una base solidissima perché va in pensioni soprattutto in un Paese che ha problemi di spesa pubblica spesa previdenziale che vede un forte invecchiamento della popolazione comprende demografici abbastanza impietosi che cosa c'è di nuovo su questo tra le fila del governo sono attualmente in discussione ne parleremo approfonditamente in questo spazio diverse ipotesi sul fronte pensionistico tra cui l'obbligo di destinare una parte del
Per trent'di fine rapporto del TFR alla previdenza complementare o addirittura punta di attivare in questo senso un nuovo semestre di silenzio
Assenso e cercherò di capire quali sono le prospettive sul piatto hip possibili affetti per i fondi pensioni anche per ovviamente le tasche di lavoratori e lavoratrici cittadine e cittadini anche perché insomma è una materia davvero molto molto delicata sotto ogni punto di vista mi creda la sega
Che sicuramente come è stato anticipato il tema è importante delicato e soprattutto il tema torna periodicamente nel dibattito
Riguardante le pensioni ogni qual volta che si avvicina la manovra è stato così in tutti gli ultimi anni
Stato così anche nei vari incontri tra governo e sindacati nelle varie legislature
Quello che succede però solitamente che poi alla fine quando si arriva alla manovra sono altre le novità che arrivano e magari sono in grado anche di scaldare un po'liquori
Rispetto al tema della previdenza complementare pensiamo a tutte le forme di mensilità in uscita
Che sono state introdotte nel corso degli anni quello che però sembra avvicinarsi alla prossima manovra che in realtà queste forme di flessibilità uscita in uscita potrebbero essere molto limitate
E quindi da questo punto di vista si torna inevitabilmente a parlare di qualcosa di più quindi si torna periodicamente a fare qualche proposta sulla previdenza complementare quindi nell'ottica di cercare di trovare dei meccanismi aggiuntivi rispetto a quelli già previsti per favorire e comunque incentivare l'iscrizione dei lavoratori alle varie forme pensionistiche complementari
Parliamo di diversi prodotti quelli forse più celebri sono i famosi fondi pensione negoziali che sono promossi dalle parti sociali attraverso la contrattazione collettiva ma parliamo anche delle varie forme di mercato
Che in questo momento sono agevolate nel momento in cui il lavoratore intende iscriversi
Destinando una quota della propria retribuzione a queste forme avrà ovviamente diritto alle agevolazioni sul piano fiscale doveva la proposta centrale in questo momento
Quello che si cerca di fare di favorire sostanzialmente le iscrizioni di quello che è il vero e proprio punto debole della previdenza complementare
Ce lo dice e ce l'ha detto anche nell'ultima relazione l'autorità di vigilanza dei fondi pensione la Covip il punto devo la previdenza complementare sono inevitabilmente i giovani chiaramente le ragioni possono essere di vario tipo e sono anche facilmente individuabili un giovane vive lontana la propria pensione complementare un giovane è più probabile cambia basse retribuzioni e anche magari non apparirà discontinua
Quindi è difficile che decida improvvisamente di destinare una parte di questa retribuzione già bassa da discontinua alla previdenza complementare
E proprio in quest'ottica la proposta l'ultima proposta K circolando per arriva
Dalla lega Nord che vedremo se avrà un futuro salta anche in parte ribadita dalla ma ministra Calderone
è quella di stabilire un vero e proprio obbligo
Per i lavoratori neo assunti quindi è chiaro che questa migliorava soprattutto verso i giovani di destinare una parte si parla del venti venticinque per cento obbligatoriamente
Del trattamento di fine rapporto alla previdenza complementare
Quindi in questo caso non più lasciare com'è stato tradizionalmente patto alla volontà
Del lavoratore del soggetto da proteggere d'iscrizione alla previdenza complementare ma vivi far obbligarlo appunto
A destinare una parte anche importante alla propria retribuzione Tfr è sempre stato un po'la voce
Alla quale si è guardato e si guarda anche oggi per un neo assunto come possibile
Destinazione mettere esatte capire se se allora te avevo pensato anche di rimettere mano questo senso ai contributi silenti per esempio di migliaia e migliaia di lavoratori
C'è anche questo tema diciamo era stata un po'la grande novità del del due mila cinque della riforma del due mila cinque da questo punto di vista parlare di questo doppio canale
Vive destinazione venti a fare sia perché lavora però lo decide sia perché il lavoratore non lo decide caldo dell'adesione tacita
Ma i fondi pensione per cui il lavoratore neoassunto se nel giro di sei mesi non si esprime sul punto vedrà appunto sia interamente improprio che attrarre
Destinato a la forma pensionistica integrativa prevista dal contratto collettivo non è un caso tra l'altro che guardando un po'al di là di questo punto debole dei giovani
Un altro dei temi di cui si parla è proprio quello di aprire un nuovo semestre di silenzio assenso
Per i lavoratori diciamo in questo caso il più maturi che sarebbero chiamati nuovamente come quando erano stati neo assunti a decidere se destinare o meno al proprio ti afferra la previdenza complementare questo è uno
Dei beni storici termite ripropone periodicamente in particolare troppo pone anche un tema diciamo di scelta perché poi appunto le previdenze complementari sono fatte da da privati e quindi da società private quindi raccordi tra le aziende
O gli enti pubblici e e l'azienda Izzo il colosso X assicurativo previdenziale anche questo diciamo poi pone un problema grosso dice sulla
Libera concorrenza la correttezza no
Questo sicuramente ci sono tanti temi che si aprono anche su questo fronte della concorrenzialità pensiamo ad esempio come di principali dei principali sindacati in questi anni
Hanno proposto anche di agevolare diciamo autonomamente l'iscrizione a questi temi sono sempre più diffusi da questo punto di vista i così detti meccanismi di adesione contrattuali il contratto collettivo non l'abbiamo osservato come adottò guardando un po'agli ultimi carino ad importanti rinnovi nazionali pensiamo ad esempio a tutto il campo dell'edilizia
Decidono che l'azienda sia obbligata che tutti i propri lavoratori a destinare
E una parte diciamo un c'è un determinato contributo proprio al fondo di previdenza complementare nel settore
E quindi a prescindere da quella che si ha poi la manifestazione di volontà del lavoratore quindi in questo caso diciamo una proposta come quella del dell'obbligo di destinazione di una parte del TFR sarebbe un po'anche un'assunzione di responsabilità del legislatore da questo punto di vista a fronte del fatto che poi il questa previdenza e ce lo dice il decreto del due mila cinque dovrebbe essere volontaria in molti casi sta dimenticando meta obbligatorio poi vedremo ovviamente se tutto questo innanzi tutto sarà approvato e allo stesso tempo avrà un futuro
Grazie grazie davvero a ricercatori allatta Michele Dalla Sega per essere stato con noi qui su radio radicale alla prossima grazie a voi