Per sostenere il libro e la lettura

Stiamo controllando
Allora sono Flavia Piccoli Nardelli coordino questo tavolo più per quello che è un impegno di memoria
Visto che ho seguito la legge sul libro e la lettura
E visto che continua occuparmene perché mi occupo di istituti culturali che hanno grandi biblioteche grandi archivi e quindi rimane uno dei temi fondamentali dei de delle cose che seguo io ringrazio naturalmente tutti gli amici ospiti amici che sono intorno a questo tavolo che hanno partecipato a grandi battaglie che abbiamo fatto per il libro e la lettura e che credo vivano con un po'di sofferenza come vivo io il fatto che siamo tornati indietro cioè che abbiamo raggiunto una serie di risultati eravamo convinti che da quelli saremmo riusciti ad andare avanti a trovare più risorse la legge numero quindici del due mila venti ma uscita in piena pandemia e che è comunque riuscita a garantire al mondo del libro alcune sicurezze
Tutti noi l'avevamo vista come un primo tentativo che avrebbe dovuto dare poi gli esiti molto più ampi non è stato così
E le risorse non ci sono state e ci sono stati anzi degli arretramenti e io vorrei cominciare la nostro il nostro lavoro di analisi della situazione ricordando brevissimamente quali erano i tre punti forti su cui noi eravamo riusciti a ad arrivare il primo era questa legge
Legge per la lettura in favore della lettura abbiamo detto perché naturalmente farla su un libro diventava molto più complicato riuscire avere l'appoggio degli editori
Significava avere trovare risorse molto più significative e quindi via via ci siamo ridotti auto limitati
Convinti però appunto di che fosse già importante riuscire a segnare un punto su questo
Il secondo la il secondo punto cui noi eravamo arrivati naturalmente la legge sulla lettura
Aveva e ha ancora oggi un punto di riferimento molto importante nel Centro per il libro e la lettura quindi tutta la legge gravita intorno al Centro per il libro e la lettura
Tenete conto che la settimana scorsa è stata due settimane fa è stata approvata da camera dal Senato
Il piano ventiquattro ventisei secondo piano per la lettura
Che è quello che segna il procedere della legge e l'attuazione di quelli che sono gli articoli affidati al Centro per il libro e la lettura
Il è proprio partendo da lì però che io dico che le risorse sono rimaste quelle che erano purtroppo è una copia conforme purtroppo del primo piano per il libro e la lettura
Esattamente quindi è un segnale che tutti noi abbiamo letto come un segnale di disattenzione rispetto al mondo dell'editoria del da questa filiera molto ampia no che raccoglie librai editori distributori traduttori tutto il mondo che gravita intorno a libro e la lettura
Ma c'è un secondo segnale che per noi è un segnale negativo è il fatto che il mi che aveva investito tutta la filiera di un lavoro di analisi e di ricerca e di proposta
Per una legge molto significativa molto importante e molto ben finanziata su un libro gli incontri ci sono stati mi avete fatto credo tre quattro forse cinque e si era arrivati a un testo che nel luglio del due mila diciotto era stato mandato addirittura al ministero del Tesoro per l'approvazione quindi era già un lavoro che era andato molto avanti la promessa era quella di cercare di trovare risorse che fossero pari o comunque si avvicinassero alle risorse che voi sapete il Ministero per i Beni culturali i dedica al cinema
Che perché anche al FUS ma soprattutto quelle che dedica al cinema le risorse dedicate al cinema sono significative in maniera straordinaria rispetto a quello che si dedica biblioteche a a da tutto il resto
Quella quel testo rimasto così non è andato con amanti il tavolo non è stato più riunito e solo da poco tempo
La filiera sia rimessa insieme per cercare di ottenere dal ministro un incontro e per portare avanti di nuovo proposte che riguardino tutta la tutto il gruppo
Questo incontro credo fosse stato programmato per questi giovani non c'è stato per motivi contingenti speriamo si riunisca presto e vada avanti però è un segnale di nuovo di difficoltà o comunque di un interesse relativo terzo punto il ministro Bianchi aveva riunito un tavolo per affrontare il problema di cui noi parlavamo prima cioè quello del libro scolastico
Voi sapete che quello del libro School dell'editoria scolastica è un mondo molto particolare
è un settore specifico del mondo editoriale un settore protetto un settore però che coinvolge tutte le famiglie italiane e che puntualmente nel mese di agosto comincia a deflagrare perché perché naturalmente non ci sono le risorse perché i libri costano troppo
Perché anche quelli che vengono distribuiti gratuitamente poi alla fine si scopre che non ci sono né le librerie le librerie non vengono rifornite
E si trovano magari su internet a prezzo pieno e le famiglie finiscono per comperarli laddove avrebbero diritto ad averli gratuitamente
Quindi un settore anche lì molto delicato in cui la diciottesima legislatura quella che è finita appunto nel due mila diciotto e la commissione cultura si era impegnata sia quella della Camera sia quella del Senato ad affrontare come primo lavoro impegno come primo impegno quello dell'editoria scolastica
C'è un'ultima nota che io voglio fare prima di chiedere a voi di intervenire per cognome o di voi è portatore di una specifico campo di interesse in questo settore quindi porta un contributo che diventa molto importante
Quello ch'io voglio ricordare a tutti è che il Liber la legge sulla lettura è una legge che è passata con il voto unanime della Camera e del Senato cioè è stata votata da maggioranza ed opposizione
A dimostrazione che la filiera era riuscita a lavorare bene insieme e a far cogliere quello che io credo il valore straordinario che la lettura
Che noi non possiamo non riprendere come un punto di arrivo ecco perché io dicevo prima che mi pare che in questa situazione in cui non c'è una delega specifica per il libro e la lettura
In cui c'è un momento di disattenzione e disinteresse o comunque di difficoltà evidente
L'elemento positivo mi sembra quello di vedere che la filiera si sta rimettendo insieme per portare avanti battaglie comuni ecco queste sono le il punti di partenza che noi abbiamo su questi punti di partenza io credo dovremmo riprendere mi interessava sentirli sentire qual era
Il punto di arrivo delle vostre del deposte le vostre riflessioni che avreste portato al ministro che porterete al ministro nel prossimo incontro capire il settore chi è un settore vitale che è stato pesantemente danneggiato in questo periodo che è quello delle biblioteche che avevano un finanziamento sicuramente ma a proposito di Libero e di lettura il trenta milioni che venivano riconosciuti alle biblioteche più e che avevano come impegno quello di spenderli sulle librerie del territorio sono stati annullati
L'altra o provvedimento voi sapete molto pesante è quello della diciotto attorno perché la diciotto a proveniva spesa quasi tutta in libri o per una parte molto significativa in libri
è stata modificata in maniera tale che credo non ho i dati perché credo nessuno abbia ancora i dati ma credo diventi molto problematico farla funzionare farla funzionare con questo obiettivo quindi se noi mettiamo insieme i provvedimenti che si sono l'ultimo provvedimento negativo e che il tax credit per le librerie è stato pesantemente ridotto quindi mettendo insieme questi aspetti i mancati investimenti
Che ci sono stati questi queste modifiche
Inserite come dicevamo
Un po'arbitrariamente cioè senza metterle in collegamento con un progetto generale perché io credo che questo sia quello che noi dobbiamo riuscire ad aggiungere c'è una strategia che sia una strategia complessiva
Che riesca a ricostruire
Questo potere che la lettura a riconoscere questo potere che la lettura questa presenza
Del delle biblioteche nel tessuto sociale del Paese
Quest'altro problema che è quello delle biblioteche scolastiche che voi sapete in Italia non sono previste dalla legge ma anche diventano un elemento indispensabile per la crescita del settore
Io vorrei chiedere a voi di intervenire cominciamo dalla mia destra facciamo un giro così anche allora Andrea Palloni
Il presidente di Abbey e poi ti presenti tu e che è uno dei protagonisti delle grandi battaglie che abbiamo fatto
Grazie Flare grazie soprattutto dell'impegnato a fare la legge del due mila venti cinque a lei ovviamente sarò editore sono editore di nutrimenti
E dunque io io partirei diciamo nell'interlocuzione con il Governo proprio da zero c'era la base che cosa che intenzioni ciascun libertà lettura perché non lo stiamo capendo devo dire e noi siamo convinti che il libro sia uno strumento di crescita personale e quindi anche di crescita collettiva della comunità
Generale
E se non lo dico dai DiDoRe o da librai credo che sia un problema del Paese in generale al Savoy credo che sia abbastanza condiviso il fatto che gli indici di lettura marciano di pari passo con gli indici di crescita economica di sviluppo di un Paese per cui non esiste diciamo sviluppo crescita in un clima di declino culturale allora rispetto a quello al panorama generale
Una prima cosa l'abbiamo bisogno di di interventi strutturali dobbiamo finirla con i bonus con le cose sporta di cui al di là purtroppo registriamo il fatto che invece di andare avanti come diceva fraglia stiamo pesantemente tornando indietro perché facevamo i conti prima con con Ilaria
Vengono a mancare in questo momento più di cento milioni di sostegno alla domanda perché da una parte i trenta milioni nel decreto biblioteche dall'altra
Un taglio di quaranta milioni sull'App diciotto che in realtà si moltiplica perché rispetto ai centonovanta messi in campo con tutte le difficoltà adesso qui entriamo nel nel tecnicismo però insomma fra ISEE una cosa e l'altra il merito è una cosa e l'altra
Ad oggi sono centotrenta se non sbaglio quelli di cui si ha usufruito per cui stiamo parlando di sessanta più quaranta cento trenta di centotrenta milioni in meno son veramente tanti soldi
Che vengono a mancare a
Per le librerie insomma allora
Giustamente appunto Flavia ricordava la legge sull'IBAR
Noi abbiamo bisogno di una legge sul libro organica sulla falsariga di quella del cinema ad esserci una se non mi sbaglio stanzia diciamo anche qualche cifra stanzia settecentocinquanta milioni l'anno insomma che sono numeri davvero importante insomma e c'ha un fatturato adesso lasciatemi dire e credo sia forse un decimo di quello dell'editoria insomma verso anche qui va benissimo e e siamo felici che venga sostenuto il cinema italiano non non non equivocabile però però eh curiosa che a fronte di questo non ci sia neanche un euro a sostenere il libero
Che la lettura e e ci sono anzi del dei provvedimenti strani ne cito uno per tutti il le detrazioni fiscali sull'uso della carta sulle spese per la carta esistono per i giornali ma non per i libri
E chissà perché poi perché il cliente detenuto per i libri a un uso considerato secondario insomma diciamo o non o non opportuno non so son veramente che cose molto curiose
Per cui ad esempio questa è una delle cose che avremmo detto al ministero se l'undici luglio c'avesse ricevuto è finalmente su una documento unitario di tutte le associazioni della filiera è purtroppo ce l'ha disdetto due giorni prima due o tre giorni prima
Ed è un peccato non so perché mi sembra un'altra occasione persa insomma ecco ovviamente gli avremmo gli chiediamo di riaprire un confronto sul libro e la lettura che che purtroppo non si è riaperto
Per cui dicevo prima esigenza quella di di una legge sul libero organica
Poi va punto provvedimenti specifici la carta l'abbiamo detto ma io come Avery cioè come associazione degli editori indipendenti
Qui brevemente per spiegare insomma chi sono gli editori indipendenti sono quelli che non fanno parte di uno dei quattro gruppi che c'hanno nello stesso tempo un diversi marchi editoriali una società di distribuzione la catena delibera via
Una cosa che è possibile solo Italia inciso comunque allora gli editori che sono fuori da uno di questi che non sono controllati partecipati da uno di questi quattro gruppi ovviamente ci hanno dei problemi specifici perché non posso far sinergia con di altro tipo e Chang
No ad esempio non è stiamo appunto anche questi parlavamo prima assistendo a una drammatica riduzione dei margini per gli editori perché aumentano i costi per la carta fino a quaranta per cento aumentano i costi logisticamente tutti i costi perché giustamente i fornitori ci dicano ma ma noi cioè l'inflazione cioè il costo all'Energia
Il peccato che gli unici che non possono scaricare il il Preside questi aumenti sulle a prezzo di copertina siamo noi
Negli ultimi tre anni prassi praticamente allo tra l'una e mezzo del due per cento e i nostri costi sono mentali appunto del trenta quaranta per cento alla diretto la situazione drammatica al limite anzi in qualche caso anche oltre il limite perché pare che a sedici chiudono della sostenibilità allora qui io dico una cosa molto precisa c'è bisogno di difendere la differenza nella produzione culturale è un valore difeso dall'UNESCO tra l'altro credo che sia un problema anche di democrazia banalmente quella che spesso viene appunto con una parola io non amo tanto pazzo ma chiamata bibliodiversità è una cosa fondamentale cioè combattere l'omologazione l'omologazione a livello culturale è un pericolo
Insidioso e secondo me
Secondo me davvero dannoso potenzialmente ma c'abbiamo bisogno di tutte le voci possibili tutte le voci significative
E c'abbiamo bisogno e che a decidere quali sono i buoni libri siano i lettori non sia i come Dherifa Turati appunto i margini
E ci abbiamo allora da questo punto di vista ad esempio come a lei
E ci sentiamo di di chiedere una misura che sia sulla stessa linea di quella assolutamente opportuna a sostegno delle librerie indipendenti il tax credit per le librerie indipendenti ma perché allora non fare un tax credit agli editori indipendenti
Al limite fino a un certo limite di fatturato ovviamente insomma però però un sostegno appunto ripeto a a a difesa della diversità della differenza nella produzione culturale secondo me
è una scelta assolutamente opportuna
E fu fatta per i lettori perché lettori hanno il diritto di averci un ventaglio di proposte che non sia ristretto a come dire a quelle strettamente commerciali
M ma in generale che non sia deciso diciamo appunto da meccanismi commerciale del fatturato
Per cui
Chiudo dicendo difesa diciamo provvedimenti organici
Quindi c'è bisogno di una ci sarebbe bisogno di una legge sul libero provvedimenti comunque a sostegno ma adesso ovviamente non credo purtroppo sia il clima ma con una il sostegno alla domanda per il libro sarebbe fondamentale qui vecchio tema il grande tema delle detrazioni fiscali sull'acquisto di libri
Noi diciamo Sempre cessa la detrazione siti stessi testi si scrive una palestra perché si scriveva in piscina e via dicendo non si capisce perché non ci può essere capisco c'è un problema qui di di denaro di risorse grande perché è una misura che costa ovviamente però anche questa
Prima si può porre in una con un orizzonte non immediato secondo si può decidere come modulare la però il sostegno alla domanda anche qui non è un quella cosa sostato come dire a favore di librai editori è una cosa che di promozione della lettura concreta molto concreto mi fermo qui
Grazie naturalmente al presidente di Abelli Ilaria Milana che qui in rappresentanza invece di Ali l'associazione dei librai italiani
Grazie ci diamo un tempo in modo da ok
Allora quello che ha già detto Andrea che sottoscrivo enormemente aggiungo anche proprio intanto una questione proprio di divisione in un momento in cui nella civiltà si deve trasformare velocemente perché le le tensioni nello lo richiedono che ci sia più cultura è un fattore strategico eppure abbiamo un Paese che ha dei tassi di letture sono terzomondista e e questo dovrebbe essere veramente un un tema fondamentale
A promuovere la cultura sono tanti enti le librerie che rappresento sicuramente sono uno degli enti più importanti per si pensa alla scuola si pensa ma insomma i libri che stanno per strada aperta a tutti Sempre a qualsiasi età
E quindi è fondamentale che ce n'est che ci siano noi abbiamo delle situazioni a Roma che la la diciamo la la la la città che seguo come presidente di Ali Roma ha perso il cinquantadue per cento le librerie tra due mila sette il due mila diciassette che cosa succedeva in quegli anni succedeva che Amazon che conosciamo tutti cominciava pian pianino ad avanzare ed oggi
A il quaranta per cento del fatturato quindi diciamo che un nuovo sistema di dei consumi sta tenendo fuori le librerie da da dal sistema dal modello di business che ha sempre avuto nel sistema editoriale
Eppure in Italia possiamo vantare
Uno dei migliori sistemi di tardo diamo per scontato che un Paese abbiamo una filiera editoriale con degli editori che producono traducono ci fanno conoscere il mondo
Lontano facciano conoscere nostro mondo al contatto dal dall'altra parte del mondo che ci sia una distribuzione che ci siano delle librerie
Vicino alle persone ma in realtà li nel mondo sono quindici Paesi che possono vantare questa situazione e non la stiamo disperdendo ripeto a Roma abbiano chiuso il cinquantaquattro per cento le librerie in dieci anni
E nelle non è che sta migliorando la situazione abbiamo visto chiudere Feltrinelli la Feltrinelli
Più tardi e altre continuano a chiudere quindi da una parte c'è bisogno di proteggere
Le librerie che appunto sono minate da un un sistema di di di cambio dei consumi che conosciamo bene
Finanziaria necessaria per restituire a Riad dandogli le risorse necessarie anche a trasformarsi Pepe non si può pensare di rimanere identici quando tutto il mondo cambia ma per trasformarsi c'è bisogno di avere tempo risorse e quindi chiediamo appunto al Governo intanto di ripristinare la tax credit che era fondamentale oggi è stata decurtata di un terzo
Praticamente prenderà qualcosa prenderanno qualcosa solo le librerie minuscole quelle che non hanno dipendenti quelle che probabilmente non hanno neanche sufficiente credito fiscale per poter utilizzare la tax credit per cui questo
E di ripristinare un sistema di riff come dire che che tutto sommato ha ha tenuto in piedi la la la la la filiera dopo la pandemia celle il finanziamento alle biblioteche con nella richiesta di utilizzare quei fondi nelle librerie perché era un sistema che aiutava tutti gli editori che vendevano i libri e le librerie che vendevano libri e biblioteche scherzi rinnovavano emise crescevano
E poiché anche la DIC diciotto a padre ha già l'ha detto quella un bonus che riportava i giordani in libreria oggi non rivediamo più non non non ci aiuta più
Ribadisco che sarebbe buona cosa anche uscire a fare in modo che le famiglie possano in qualche modo detrarre la spesa per i libri perché aiuterebbe la domanda
Basta vedere che questo
Sì sì
Allora buona sera sono Nicola Genga del Centro per il libro e la lettura del ministero della cultura
Allora naturalmente il mio intervento stasera rappresentando io il Centro per il libro è un interno intervento strettamente istituzionale che quindi non è non può essere
Squisitamente politico in senso stretto
Non è neanche se vogliamo un un intervento corporativo insomma absit iniuria verbis insomma però ecco cerco di fare un discorso diciamo istituzionale
Perché come sapete il centro di la lettura un istituto autonomo del del ministero che oggi si chiama della cultura
è una diciamo articolazione del della direzione generale biblioteca che conoscete bene che adesso si richiamabile ragazzini culturali
Dico compiacere insomma dal punto di vista
E quindi come istituto autonomo abbiamo un margine diciamo così dal punto di vista scientifico
Organizzativo e di bilancio per agire anche dal punto di vista diciamo dell'immagine del mondo fuori questo delle volte ci penalizza il fatto di essere percepiti come entità autonoma perché veniamo presi abbastanza sul serio una realtà ne facciamo siamo espressionista la cultura allora io nel nello specifico personalmente mi occupo di comunicazione mi occupo di promozione della della lettura ma soprattutto insomma
Crisi in ambito nazionale ma con riferimento quindi alle
Principali attività campagna iniziative e anche poi di promozione del libro italiano all'estero con tutto ciò che che questo significa quindi il sostegno a iniziative di traduzione
E il sostegno alle alla partecipazione italiana alle fiere alle fiere all'estero
Ah partecipo alle attività del del CDA l'ha fatto in passato adesso sto sono rientrato e anche diciamo se essendo segretario del Consiglio scientifico segue da vicino anche la Lazio dal consiglio scientifico che in teoria definisce gli indirizzi che poi il CDA
In qualche modo sostiene in maniera più
Concreta diciamo allocando le
Le le varie poste di spesa allora è molto importante in si dice sempre forse si abusa di questa espressione fare Rete no
è importante che la filiera dialoghi
Noi abbiamo fatto di recente anche all'Aquila con gli stati generali Vattimo la lettura
Dove tra l'altro anche Fabio Del Giudice ha fatto un intervento diciamo fuori dalle righe anche ho trovato abbastanza illuminato perché ha parlato come spesso non viene fatta in diciamo in contesti
Per così dire confindustriale ha parlato dell'importanza di distinguere il sostegno all'Ibra la vendita di libri dal sostegno la lettura la son due cose che dal décolleté si incontrano ma spesso non non no non lo fanno affatto
E molto molto bello che ci sta sia stata una una legge sulla sulla lettura no pace bisogna legge sul libro ce ne sono state le saranno ma
Chiaramente da punto di vista del centro libera lettura è importante pensare a libri e pensare anche alla
Alla lettura allora fare rete è un'occasione di per conoscersi è di
Raccoglie degli
Spunti che
Che germogliano nel territorio tono momenti nel nella società civile nel nel mondo economico
Però è credo che sia più importante
Lo diciamo anche a Firenze qualche tempo fa c'era c'è anche la Treccani e portante fare sistema oltre a fare rete
Perché al di là del dell'orizzontalità dello spontaneismo e del conoscersi bisogna anche in qualche modo costruire costruire qualcosa
Programmare anche a lungo termine investire
E farlo in maniera diciamo con una certa continuità con una certa solidità no sarebbe come dire non accontentiamoci di vivere di cacce raccolta ma costo coltiviamo
E costruiamo nel tempo no non con i tavoli di raccogliere quello che c'è che comunque continuerà ad esserci ed è bello anche che ci siano iniziative spontanee
Allora parlando del Centro per il libro e la lettura più nello specifico che insomma rientra la mia attività quotidiana
In questa in questa fase
Io trovo Mannoni non io personalmente insomma
Chi ha diretto il centrata sul direttore Luciano Lanna
Si accorge delle aspettative spesso miracolistiche che aveva dall'esterno perché
C'è chi non ci conosce che purtroppo la la fama del centro per tante ragioni
Non è quella che sarebbe necessaria non tanto a noi quanto alla missione che svolge non siamo agli stessi livelli diciamo di notorietà ed importanza del del Santa Nacional di dire che c'è un Francia per dire no anche di Baget ovviamente
Però chi ci conosce invece dell'attesa spetta cose che noi non ne ha detto possiamo fare con con i mezzi con i coni purtroppo ancora pochi mezzi
Che che abbiamo la pianificazione triennale
Conosce delle fasi di stallo perché triennale
Magari perché piano quinquennale insomma senza voler far fare Naba battute fuori luogo però ecco averlo respiro più lungo potrebbe per certi versi aiutare soprattutto perché se pensiamo al nostra dotazione organica che al momento è abbastanza scarsa perché l'abbiamo al-Thani un organico esatto l'organico di diritto di ventuno unità
Che è un organico di fatto di dieci se non era un momento
E questo sette aprite bene che che ci pone delle delle difficoltà operative non indifferenti
Dunque abbiamo anche una scarsità di risorse nel senso che abbiamo per il fondo abbiamo quattro milioni trecento quest'anno credo che quest'anno questo treno invece che trecentocinquanta sono un po'meno trecento cinquanta mila euro in meno
Perfetto dei famosi tagli lineari Mancino insomma è sia la conseguenza di quella di quella logica
Insomma spesso ci ci dobbiamo ridurre in molti ambiti alla funzione un po'minimalista di erogatori di fondi
E questo è un peccato perché al al Centro per il libro e la lettura in teoria si chiederebbe
Anche qualcosa in più
Io tocco soltanto due due aspetti e poi dopo come facciamo già una conversazione a
A tutto campo magari ci sarà l'occasione di di andare in un secondo giro a fare qualche considerazione più preciso su altri aspetti
Il tema delle delle biblioteche scolastiche è un tema molto scottante diciamo molto importante una montagna da scalare possiamo dire a mille implicazioni e al di là della del pur importante questione dozzine di libri ma soprattutto della
Alle indisponibile ai personale personale ha detto ecco c'è anche la difficoltà che noi registriamo in vari in tutti gli anni la nostra azione
Della del della collaborazione interministeriale ci sarebbe bisogno di una cooperazione più rafforzata dal Ministero dell'istruzione
E quindi su questo bisogna riflettere molto di più secondo me a livello politico
E poi via con l'aspetto delle trazioni mi veniva in mente che da me non interazioni quello che che però ci dice ci dicono degli studi cime dati che la detrazione pur lodevole auspicabile dal mio punto di vista non incide tanto sull'allargamento della base di lettori
Perché aiuta chi i libri più maturi comprerebbe lo stesso e chi ha la disponibilità economica per comprarli quindi diciamo che aiuta di più aiuta a leggere di più
Oppure a a rientrare delle spese a spendere di meno chi leggerebbe comunque invece la missione anche sociale del centro Ulivo
è quella diciamo di allargare la platea direttori avvicinare al libro chi invece di finire difficilmente ha un rapporto una frequentazione assidua con il libro ecco questo soltanto per toccare quelli previsti punti poi passo la parola a chi c'è dopo di me
Grazie ok
Prendevo appunti oltre dorate
Sono leggi Politano sono degli Round Robin Editrice una piccola casa di DC Indipendenti ormai vent'anni quindi neanche troppo piccoli per essere molto diciamo sintetico io condivido tutto quasi quello che diceva Andrea prima anche perché insomma un percorso quello di nutrimenti che ho seguito che seguo anche di Adelaide
Per un po'sono stato anche libraio perché uso la ribelle viaggiatore di Roma nella sua ultima parte finale ex sempre diciamo fu di Bruno boschi e noi abbiamo evitato che chiudesse per un po'quindi sono riuscito anche a incrociare le ragioni che racconta la prima Ilaria
Facendo parte anche per per qualche mese
Dell'Ali Roma
Andiamo per punti
Non tanto su quelli che sono i punti che hanno spiegato benissimo ma come fa una realtà come la nostra poi andare avanti in vent'anni cercando mezzi alternativi che riguardano non solo la distribuzione e la promozione ma anche l'innovazione che è un po'forse si lega con quello che dicevi tu prima cioè mescolare linguaggi tenendo conto che abbiamo c'è una presunzione di sapere che cosa vuol dire raccontare una storia
Ma questo tavolo lo sapremo fare tutti
Come facciamo uscire verso l'esterno facendo in modo che questa cosa diventi altri strumenti guida un libro nasce un po'abitasse un po'depresso lascia un documentario dal documentario una mostra noi lavoriamo moltissimo con
La realtà aumentata che attualmente mettiamo anche sulle copertine dei nostri libri a cosa serve a far girare un po'di più le cose
Ci siamo distributivo dal mio punto di vista un disastro per tante ragioni che non può che essere diciamo la sintesi è quella che diceva prima Andrea cioè i grandi gruppi editoriali hanno contro di alcune cose però è vero anche che pubblicano delle cose molto belle alcuni altre no se io pubblico una cosa molto bella probabilmente non lo saprà nessuno
Lo si saprà tra un po'attraverso tipo di diciamo una comunicazione molto più
Fatta da singoli utenti
Per quale motivo questa cosa mi sembra importante perché e quello che io forse chiedere di oggi al governo semmai ci fosse un'attenzione la legge sul libro sulla lettura e dei fondi che possono arrivare ma anche qualcosa che possa permettere
Non solo a piccoli diciamo editori anche librerie di poter creare alcuni momenti in cui ovviamente la condivisione che anche con la mia non ci siamo inventati alla poca nella libreria una rassegna sul tetto della Liberia
Che era tetto delle d'alta terrazza di amici nostri che abitavano sopra ma quello faceva in modo che l'economia estiva che per noi era un problema diventava e la copertura di disperse dispiace vere
Non so più cosa vuol dire fare cosa voglia dire fa farete non non ha cosa che non riesco più a comprendere nel senso che un mi sembra non vorrebbe analizzare però diciamo faro brutale ma codici che abbiamo mi sembra un modo per dire che non non non non dobbiamo fare altre cose no
Non si può più fare perché tutto ciò che viene fatto un costo un tempo un'elaborazione per cui bisognerebbe avere di fronte qualcuno che si rende conto di una grande verità
Il sito ci continua a citare oggi che ha detto Andrea prima cioè il PIL cresce anche rispetto alla quello che la cultura crea se i libri non vanno avanti però non è che possiamo imporre alle persone di comprare di leggere libri diciamo che facciate fa parte di questo mondo mentre ero
Esatto esattamente sempre nel periodo in cui amo la Libia viaggiatori cercano di interrogarci per cercare di dare l'aperta lì le ragioni erano dell'uomo restituì le chiavi al proprietario c'era un accordo insomma c'è anche venuto incontro questo prato il corridoio non non ci torniamo più
A Parigi venti liberi storiche vengono finanziati ogni anno con neanche tantissimo qualcosa che si aggira intorno a quattrocento mila euro per due anni perché secondo il governo parigino finanziare quelli liberi e lascia sui per dirne una voleva dire comunque fare economie di scala perché la gente veniva anche per vedere quella roba là in Italia non c'è stato modo come si fa concretamente qualche cosa anche contribuendo anche diciamo coinvolgendo un Governo
Io ripeto una cosa di cui mi sono accorto ormai due mila venti quindi quattro anni fa Roma due mila locali commerciali vuoti
Vuoti
Uno dei più famosi probabilmente visto che siamo in questa sede e lo conoscete tutti è che a me interessava era l'ex del PC avviene Giubbonari e abbiamo proposto di pagare l'affitto ovviamente calmierato cioè nel senso se mite di Milano
Magari ma insomma di farlo di pagare le utenze che comunque il Comune di Roma deve pagare perché lì la la corrente la pagheranno no
Cercando di non farlo ridurre a un rudere all'epoca il governo la città a Ramallah raggi non c'hanno neanche risposto già dovete fare un'associazione ma perché
Cioè perché una specchi una una una una piccola S.r.l. non non può fare la stessa cosa che deve fare una sottrazione
Che non è cioè Spada in un tavolo in cui penso che sia chiaro che non è che speculi su questa cosa che se uno volesse fare
Esatto
Se uno volesse fare diciamo
Economia non aprire abbia Iberia farebbe un'altra cosa quindi cioè parliamo di qualcosa che in questo tavolo penso che sia molto chiaro eppure io continuo a fare i loro a vent'anni
Ci occupiamo di informazioni d'inchiesta facciamo fumetti facciamo tante cose ma se non diversificarsi ma non non sarebbe più in piedi
Eppure tutto libri continua a venderli la cosa che in questo ultimi anni ce sta aiutando provare a fare attraverso bandi pubblici anche con realtà associative che seguono
Round Robin Editrice
Facciamo attraverso anche collaborazioni con associazioni delle pubblicazioni che per noi sono importanti e che alla fine riescono a dare un contributo non per forza canonico ma anche promozionale no
è ne facciamo diversi nei fumetti
Solo per farvi vedere qualcuno diciamo che sono le produzioni che facciamo noi sono le cose che ci permettono in qualche modo di coinvolgere associazioni
Enti o ancora è alto che può in qualche modo poi fare cosa darti dei soldi no avere un pubblico che altrimenti non lo saprebbe perché quello è un altro argomento chiudo perché non mi dilungo
Sui punti
Ne ho segnato
Sì sì certo
Scusami non c'è più questo impiccio dopo le mie cose perdonami
Detrazioni fiscali su carte investimenti assolutamente per credo che sia la prima e fondamentale cosa anche rispetto al fatto che questo mento a l'IVA assolta l'editore e quattro per cento è un inizio cioè da sempre ovviamente ma la direzione debba essere quella lo dicevo prima la Libè la la possibilità di accedere anche posti vuoti cioè se ci sono all'interno dei Comuni si fare anche diciamo il governo dovrebbe sostenere i Comuni
Che riescono a dare ai librai la possibilità di poter fare un'economia spesso i librai ma è capitato anche a Roma nelle percentuali che diceva
Ilaria sono
In aumento in crescita ci sono librai che abbiamo conosciuto che non ci sono pagati lo stipendio perché loro pagarsi le le imposte
Della della cooperativa che hanno formato noi non siamo una cooperativa quindi no o di papà pur di pagare la persona che sta quattro ore alla cassa non non non ha non si sia per gli affitti quindi parliamo di un'economia che vi immaginate che cosa può voler dire non pagare un affitto in questo senso
è un argomento a parte ma tra moglie io su Amazon non sono proprio qui sicuro secondo me non l'abbiamo capita questa cosa non l'abbiamo
I processi se non di governi li subisce
Sapevamo che sarebbe arrivato sapevano tutti che sarebbe stato come già era l'evoluzione di un mercato che andava controllato i cioè io abito un piccolo paesino di mare si dice il male con le mani non lo fermi
Quindi non però non c'è una risposta
Si sia inutile
Dovevamo do Sperto dovevamo provarci dovevano provare secondo me siamo ancora in campo anche provando a imporre ad Amazon alcune regole fiscali che possono poi tornare a cascata beneficio
Delle librerie degli editori e secondo me del circuito del libro che poi attraverso magari poco il centro il libro quei quei soldi quel denaro che redistribuito ma è anche oculata
No
E poi l'ultima cosa mi taccio probabilmente andrebbero
Impediti se non regolamentati ma voglio dire proprio impedito gli editori a pagamento cioè tutto ciò che la produzione di libri era fatta a pagamento con anche ragazzi e ragazze o anche diciamo gente adulta che vuole fare il libro vieni da Tizio da Caio pagine fa il libro secondo me dovrebbe del dovrebbe diventare reato mi sembra troppo non non non non è quello
Però dovrebbe diventare qualcosa su cui si si inizia a lavorare perché una cosa è un contributo che l'Università Dida perché sta facendo la pubblicazione una cosa l'associazione che ha bisogno di parlare di se stessa
Però speculare diciamo su questa cosa secondo me dovrebbe avere un limite grazie
Grazie
Orrori
Ecco l'ENEL io mi riservo di intervenire dopo alla fine perché ci sono una serie di cose che voi avete detto che sono molto significative molto importanti perché per il Chapel c'è tutto il discorso
Che il fare Rete vuol dire probabilmente stimolare quello che nasce dal territorio no all'Aquila c'è stato il quarto incontro su infatti per la lettura che sono un fenomeno straordinario perché noi abbiamo intercettato facendo la legge e approfondito facendo la legge ma sono settecento i Comuni che hanno i patti per la lettura e stanno crescendo da morire i patti per la lettura sono o una realtà virtuosa che mette insieme pubblico e privato
Mette insieme le scuole e le associazioni il privato cittadino che fa il gruppetto di signore che prendono il tè leggono insieme a un libro di di narrativa
E e quindi diventa nuovo un qualcosa che si può aiutare macchie spontaneo chieste
Una delle cose più interessanti che ci sono e il Chapel ha in mano una serie di elementi
Che noi nella legge avevamo messo che secondo me vanno visti uno per uno e stimolati uno per uno perché sulle biblioteche scolastiche c'è una cifra ridotta ma c'è una cifra che dovrebbe essere aumentata per far sì che si creino dentro il personale scolastico delle professionalità specifiche per gestire le biblioteche scolastiche biblioteche che dovrebbero essere secondo un certo tipo di modello analogiche e digitali insieme
Perché c'è un modello da questo punto di vista di straordinario interesse che sta andando avanti allora
Tutte quelle cose nella legge ci sono sono degli stimoli così come la lettura ad alta voce così come dei progetti
Per Nati per Leggere no cose di questo tipo al il Centro per il libro e la lettura ce l'ha in mano tutti questi progetti e quelli stanziamenti che erano stati fatti
Servivano più che altro perché noi sappiamo che quando c'è un capitolo di spesa
Su quel capitolo di spesa tu puoi aggiungere molto più semplice che non creare un capitolo di spesa puoi farlo crescere
E quella legge nasceva per questo con una serie di capitoli di spesa chiede dovevano essere implementate incrementati io sono convinta che voi dobbiate saperlo questo e dobbiate andare avanti su questo
Sapendo cosa c'è cosa si sta muovendo eccetera su quello che diceva lui
è classico caso quando tu dici noi partiamo dal libro e poi facciamo il podcast e poi facciamo il film mo'facciamo è l'impresa culturale che attivano Valerio quello che noi stiamo vedendo e seguendo
Chiede gestito e su cui si stanno facendo i decreti
Su due articoli
Della legge del made in Italy venticinque ventisei mi pare che normano l'impresa culturale e creativa copiando la da quella europea
Che ha una lunga tradizione che ha funzionato in Europa in maniera straordinaria noi qui abbiamo fatto una fatica tremenda realizzarla abbiamo provato per due legislature a farla Cecilia con scarsi risultati adesso è passata in maniera un po'improvvisata dentro il made in Italy però rimane il fatto che su quella legge bisogna lavorare perché è esattamente questo quindi per un certo tipo di piccola editoria di realtà com'era per esempio quello straordinaria cosa che era la Libreria del viaggiatore vale sia il modello francese cioè di librerie specializzate che portano con sé la ricchezza di
Marchio conosciuto è ma anche questa possibilità di costruire cose in aggiunta in alternativa quindi importante secondo me saperne le cose è seguirle saperne
Alla buona sera a tutti e anzitutto ha sfondato la porta aperta sui libri appagamento sono assolutamente d'accordo perché sono stati una delle rovine
A ecco io volevo dire questo a io sono Paolo quinto mi ha invitato come ogni anno Verducci Orfini
Scrivendo Pd Roma era indeciso però se scrivere
Sono stato per anni ricercatore universitario storia medievale titolare di cattedra di storia e filosofia quindi era un po'indeciso quindi diciamo che facciamo le cose a metà e metà
E quando dette Verducci e volevo aderire a questo tavolo l'ho detto perché nel lontano due mila e tre quindi ventuno anni fa facemmo un convegno al Teatro Eliseo esattamente su questo tema
Di cui ancora o gli atti il libro come risorsa del Tito ovviamente io sono d'accordo su tutto quello che avete detto su quello che dobbiamo legiferare su ciò che va chiesta al governo
Ma vorrei partire da ancor prima cioè cosa rappresenti il libro oggi nella cultura identitaria del Paese
A il libro tutti noi siamo cresciuti e ci siamo costruiti un'identità proprio in base ai libri che abbiamo letto io sono non solo appunto docente esponente del partito ma anche padre
Di fili che hanno fatto dice o all'università sono laureato eccetera eccetera
E quindi vedo quello che è accaduto dai mete empi ad oggi e è tutto vero quello che si dice però dobbiamo anche chiederci ma noi PD
Cosa facciamo rispetto a cosa ci facciano si faceva prima
Io ricordo tempi in cui dentro le sezioni si discuteva e si leggevano libri e si analizzavano
E la persona come mio nonno perché io non avevo libri le mie figlie hanno avuto una Biblia che dieci mila libri io li ho comprati uno per uno persona come mio nonno che era un operaio
Aveva una visione culturale
Della politica e della cultura pro perché dentro la sezione venivano affrontati anche questi temi quindi a parte quello che fa che facciamo giustamente sul governo
Facciamo anche una riflessione sulle stesse su ciò che accade dentro le sezioni su ciò che dovrebbe diventare perché il libro costruisce l'identità di una nazione identità di un Paese
E in base a quello che leggi tutti fai un'idea del mondo è una visione del mondo che altrimenti non avresti il problema è che oggi c'è una tale moltitudine di informazione di libri per cui è molto difficile discernere senza che ci sia qualcuno che ti guida diceva bene detto Croce che la storia di Regno di Napoli
Fu possibile solo nel momento il cui bruciò l'artiglio del Regno di Napoli
Perché lì dentro avevano l'abitudine di catalogare perfettamente ogni nascita ogni atto che riguardava i cittadini del Regno per cui nessuno si azzardava scrivo una storia dei regni e Napoli perché le informazioni erano troppe
Quando bruciò l'archivio ci fu il famoso libro di Benedetto Croce storia del Regno di Napoli però perché prendeva dei frammenti alla questo perché voi dico questo dico questo perché noi dovremmo ricominciare un'attività culturale tra le persone tre ragazzi tra le nuove generazioni
Che in qualche modo possiamo sfruttare la nostra esperienza per queste fare un po'da Virgilio dantesco nel farli girare nel caos dei gironi infernali fai capire che ci sono cose che possono essere utilizzati in un modo e altre che possono essere utilizzati diversamente
Pare di capire che l'informazione è tutta così come arriva e i libri che vengono pubblicati appagamento sono veramente una disinformazione e una e le esaltazione narcisistica dell'autore che oggi finalmente poi decide di sì ho fatto le poesie ma hai fatto e quelle di cosa
Tante persone le poesie post mortem venivano scoperte la grandezza delle poesie che dei più grandi poeti italiani che abbiamo avuto allora ritornare anche noi come partito e questo l'invito che faccio a tutti voi a cui mi pongo a disposizione per qualsiasi aiuto posso dare con la mia esperienza
Ritornare nel nostro no nel nostro organizzazione che è quella delle sezioni che quella dei Dipartimenti di cultura che è quella ha proprio a sembra spiegare il libro e a riportare le biblioteche anche dentro le sezioni
Grazie
Quindi sui niente
Non siamo
Va fatto alla Repubblica
Allora
Va
Be'su sei colonne allora Luca
Senta partendo
Faccio da solo se però non non ti sentono allora io sono cave lingerie sono qui in rappresentanza dall'Associazione italiana biblioteche
Ma prima ancora Song José Carioca sono stato compiuta carioca per più di quarant'anni e e per otto anni ho diretto la nazionale Firenze quindi gli ultimi otto anni prima della pensionamento lo scorso anno
Allora direi che il da il titolo dato a questo incontro potrebbe essere
La rappresentazione plastica di quello che fanno pilota e che cioè sostenere il libro e la lettura o almeno di quello che dovrebbero fare e che in gran parte fanno da cinquant'anni almeno a questa parte
Ed è il motivo questo per cui l'associazione Daviduta che qui rappresento è attiva partecipe a molte iniziative che riguardano la filiera
Ricordo l'iniziativa che il Polo in queste settimane sta svolgendo con lei per far conoscere il catalogo degli editori appunto indipendenti alle biblioteche agricole cari ma anche agli utenti livello dai i progetti fatte insieme al Chapel la partecipazione con Ali e Aie alle iniziative per perché non venisse azzerato il contributo ministeriale per gli acquisti su questo volevo fare solo una precisazione
Formalmente erano dei milioni di Europ destinati alle biotech che e quindi agli acquisti e quindi un incremento per quella voce nei fatti trascorso il primo anno fra due mila e venti quando e io partecipare in qualche modo alla alla formulazione di questa idea di questo fondo e nacque a seguito del covi del quindi nacque a fra l'altro alla quasi alla fine dell'anno del venti quindi furono spesi anche molto rapidamente queste cose
Purtroppo dall'anno successivo quando il contributo è stato rinnovato questo significato permuta amministrazioni locali una decurtazione dei fondi destinati agli acquisti quindi appunto quindi i trenta milioni
Alla la maggior parte bionda che Ryanair cioè oltre la metà degli USA che gli stenti sono dipendente da amministrazioni locali
E
A fronte del contributo ministeriale che variava in base a ridimensionarlo teca ma che comunque in certi casi potrà essere significativo molte amministrazioni locali hanno deciso di ridurre gli stanziamenti a favore abito teca per gli acquisti
Contando sul fatto che gli stessi acquisti sarebbero fatti con il contributo del ministero quindi è stato una Natale una partita di giro cioè testo nun tutti i trenta milioni sono andati così però bisogna per fare il calco di quanti effettivamente albero incrementato la possibilità di acquisti da parte di ore
Sì l'iniziativa invece a nostro avviso a mio avviso e sarà particolarmente importante per la attenzione rivolta alle liberi e di prossimità
Io sarò riconoscente
Per sempre alla libreria perché
Dodici come un episodio personale in occasione della seconda ondata del comitato quella che portò alla chiusura delle biblioteche a dicembre del venti non quella del marzo aprile per cento dei
Già
E napoleoniche e Arafat
E lavori unica assenta stavo cioè
Ma non è la voleva
Ancora allora in occasione della seconda ondata di covi della chiusura del dicembre venti degli USA che furono avente chiuse
Ma le idee no
E a quel punto con una collega che si occupava del prestito ci venne in mente questa idea un po'balzana
Di coinvolgere una rete di dieci liberi e indipendenti fiorentine perché svolgessero la funzione di centro di prestito
Cioè noi portavamo i nostri libri
Alle librerie e le librerie del tutto disinteressatamente perché ovviamente in quel momento certo non c'era tutto questo tra movimento di clienti
Si prestavano a distribuire questi gli ideali gli utenti che hanno chiesto in prestito a questo durava dal proprio la chiusura di Okaka quindi la mia riconoscenza e via indipendenti
è perenne e da questo punto di vista il contributo del ministero è stato fondamentale che il sessanta per cento della del contributo dovrà essere speso in questa libri di prossimità soprattutto in una situazione appunto in cui anche a Firenze come altrove
Vanno chiudendo avvistato diciamo un'ultima altra spunto che uscito di Osaka scolastiche datario del Vaticano questo assurdo che sono riconosciute dal punto di vista normativo fatta addirittura da un decreto del mio centodiciassette vent'di oltre cento anni fa
è primavera spaventare poi fu portato anche alla scuola alla alle scoop superiori quello che non è una media insomma quello che era vedevano di prova scolastiche risente e personale perché sappiamo tutti che questo è vuota che vengono gestite
Accidentalmente o in aggiunta al carico didattico o in sostituzione di quello in caso di eventi i pentimenti fisici da dolce enti che a volte lo fanno con grande impegno e grande quanto disponibilità a volte lo fanno come una sovraccarico e lavoro poco gradito quello è il vero problema quindi qualunque investimento si faccia per scolastiche se poi non c'è la possibilità di contare sunto il personale motivato e preparato professionalmente rischia di essere del tutto inutile io ricordo un Progetto fatto no ormai quasi vent'anni fa cioè Luciano Scala come direttore generale Lautrec
Per portare SBN alle scuole ci fu un investimento significativo dal ministero in questo senso sia dal punto di vista da attrezzature informatiche sia dal punto di vista da formazione del personale a distanza di due anni
L'ottanta per cento delle scuole aveva smesso di utilizzare le attrezzature e quindi di aderire ai se Abn perché nel frattempo il personale era cambiato perché il docente canale incarico non ce l'aveva più e quindi chi lavorava in quel momento nella biotech ha non è in grado di svolge questa attività detto questo io sono sono anche d'accordo con quanto ha stabilito la Palombi poco all'inizio cioè sul secondo me il punto fondamentale e che si superi questa impostazione all'intervento sposto e si passi a intervenire in maniera strutturale sulla questione
Perché altrimenti se oltretutto soggette a questa situazione tira e molla per cui non si sa mai su cosa dal parente si potrà contare da qui a non dico anni anamnesi di distanza
E da questo punto di vista parlando del del mio come dire del biotech io credo che un altro aspetto che sarebbe assolutamente importante su cui farà pressione sul mistero perché paga delle ricadute credo potrebbe avere ricadute positive su tutto il discorso la filiera
E quello di arrivare finalmente alla definizione dei livelli minimi uniformi di qualità
Che come sapete sono previsti dall'articolo centoquattordici del codice dei beni quindi due mila e quattro quello anch'io non modifica diversa e la sua siamo intorno ai vent'anni sono state realizzati per i musei inno in concomitanza con l'annuncio del sistema museale nazionale erano stati predisposti fino a un certo punto da una Commissione tra l'altro Stato regione per le biblioteche
Poi lavoro che era stato preparato voce disperso è stata ricostruita al diciannove una nuova commissione ma anche di questa non ha avuto nessun'esito quello sarebbe fondamentale perché purtroppo proprio per il discorso però prima facevo prima la varietà di istituti Priore cari esistenti nostro Paese
E tale che spesso sotto la dicitura biblioteca si nasconde un guscio vuoto
Un guscio vuoto allora o o semivuoto cioè io mi rifiuto di considerare biblioteca un istituto che viene gestito turba personale raccogliticcia diciamocelo o volontario che oltre alla buona volontà non ha che non acquista o acquista pochissimo e che sta aperto talvolta sei ore a settimana cioè che servizio può erogare alla sua collettività alla i gli stand dei livelli minimi
Sì sì sì sì se uno prende le statistiche del Likud dell'anagrafe biblioteche vede che ne se non ricordo male il quindici dieci per cento delle sei nei dodici mila biotech censite a un orario inferiore alle sei ore settimanali
E ha un patrimonio inferiore du mila volumi due mila volumi sono due mila uno che sono quelli di un'abitazione libreria privata neanche ricchissima alla questa Soler alta poi accanto a questo ci sono realtà eccellenti però i livelli minimi dovrebbero servire appunto come è stato per i musei ma anche lastre macro ambiti organizzazione collezioni e rapporti con il territorio che definiscano qual è la soglia sotto la quale non si può andare quelle sono stando a
Vado a valere per tutte le amministrazioni anzi il Codice dice Stato regioni enti locali enti di qualunque genere che siano titolari di istituti culturali
E dov'è però farsi che laddove si siti intitolato una una cosa videoteca si abbia la certezza che questa eroga determinati servizi come terminato i livelli qualitativi perché questo significa avere davvero un presidio in ogni luogo dodici rabbiosa che sono tante
E sono ancora sufficientemente dissi disse quindi viso equilibrate per levare zone del Paese ma non è più la situazione degli anni cinquanta in cui non c'ha nulla sotto Napoli
Quindi
Che cosa
No no stop Cesaretto italiano guardare
Sì allora la Lombardia da sola a un qui a a quasi un quinto del pilota che l'Agliana
Quindi è chiaro che le disuguaglianze come non esserci però appunto io insegna anche alla Sapienza una tesi di laurea ci farà anni fa una ragazza sarda nel mille novecentocinquanta in Sardegna c'era a parte due statali cioè le due universitarie Cagliari Sassari c'erano quattro biblioteche comunali in tutta la Sardegna
Con le difficoltà di collegamento che la Sardegna tuttora
Posso solo chiedere Philips specificare
Visto che stanno registrando qualche cos'è una biblioteca di pubblica lettura perché in realtà noi continuiamo a parlare di biblioteche ma il sistema sul territorio credo davvero che conta
è quello delle biblioteche di pubblica lettura che sono quelle legate ai Comuni no di solito
Sei nel migliore dei mondi possibili pilota che illude lettura dovrà essere quello che diremo agli enti locali che si rivolgono all'intera cittadinanza che Slobo sostanzialmente funzioni di su sostegno alla alla lettura e quindi praticamente di fatto servizio di prestito a a domicilio perché è quello più utilizzato e che adottano come dire criteri
Di ordinamento che siano i più friendly possibile quindi scaffale aperto positiva dei problemi direttamente e così via nel leziose Magliana non sempre così nel senso che
Esisto pilota che hanno dipendono dalla dagli enti locali che hanno una tradizione plurisecolare a Stati pensavate stiamo a Cesena che quindi non risponda a questo tipo di acquisire sta e nella teoria re secondo di Stendhal teorici dovrebbe essere così quindi sorbito Tegano direttamente il contatto più rimediato con la cittadinanza e sono quelle che diffondono il libro
E fra l'altro esistono o Cocconi conclamati studi che dimostrano come dove il servizio di presto idiota che funziona anche la vendita dei libri si incrementa perché la consultum cosa che non è presente l'Aie non ha mai capito e che quindi ha sempre considerato il presepio teche concorrenziale rispetto alla vendita ma in realtà non è così perché se ci si abitua alla lettura attraverso il prestito poi facile che si vada a integrare quelle letture con altruistico e quindi a favore dell'editoria degli editori delle dai consiglia
Allora quest'aspetto diciamo del dare delle indicazioni chiare su cosa si debba intendere quando si parla di una biblioteca al di là della definizione teorica contenuta nell'articolo centouno al codice che è astratta
Ma che come per i musei dica che deve essere aperta almeno un certo numero di ore secondo al invasa dimensione territoriale differimento in base alla comunità cui si riferisce e secondo noi fondamentale quindi fra i vari interventi che andrebbero messi in campo
E questo non ha un costo oltretutto ha il vantaggio di non chiedere risorse chiede solo lo sforzo di mettere intorno a un tavolo realtà diverse
Per giungere a una diciamo definizione comune di questo aspetto
E questo secondo me dovrebbe essere uno degli elementi fondamentali per su cui lavorare
Simone
Rocca scusami un'ultima cosa si è evidente che questo significa dover spingere su forme di collaborazione fra Anci Stato
Le regioni molto più di quanto non si faccia finora no perché è uno dei problemi che noi abbiamo affrontato ma senza riuscire a risolverli però voti chiedevo un'ultima cosa prima ebbe emergeva il problema del Chapel della di una situazione di organico sottodimensionato
Molto pesantemente sottodimensionato e quindi di una impossibilità per il Chapel di svolgere tutti i compiti che la legge le attribuisce le biblioteche hanno lo stesso problema vero
Allora la situazione chiaramente diverso a seconda dei contesti per quanto riguarda lo stato siamo la seconda la stessa nella stessa barca e io posso dire che quando sono andato in pensione la Nazione di Firenze aveva circa il cinquanta per cento dall'organico teorico cioè erano previsti centosettantotto dipendenti e nel ramo novantanove quindi già da anni io ero stato costretto a integrare il personale di volo con
Cooperative le forme di di di di anche dico di collaborazione professionale partite IVA cioè qualunque cosa notavamo come del cioè per autonomia e quindi a ramo più possibilità di movimento rispetta l'altro pilota e quindi contatti con malessere cioè per tutto ciò che il monte letale era possibile l'abbiamo utilizzato perché fortunatamente devo dire come fors'anche per eccetera
Questo problema gravissimo per le risorse umane che ecco bilanciato dal fatto che ormai da alcuni anni il problema è risolto economiche non c'è stato più almeno per le gli istituti più del ministero cioè dal due mila e sedici più o meno
I bilanci dei nostri i nostri istituti erano taglia c'è un'azione di Firenze è stato riportato a dimensioni accettabili cioè io avevo oltre tre milioni di euro di distanziamento fisso più grosso modo altrettanto iper protette finalizzate quindi alloca i cinque sei milioni di euro all'anno
E quindi era possibile ricorre a queste forme alternative
Cosa che invece passavano tra le star negli enti locali spesso purtroppo si ricorre a forme di lavoro in proprio improprio in tutti i sensi appunto si utilizzano all'impiegato dell'anagrafe per integrare il suo orario con qualche ora lo teca
Si ricorre a i volontari del servizio civile
Che non hanno nessun tipo di formazione all'Associazione volontariato ripeto ottiene di buona volontà ma totalmente impreparate soprattutto se sono le uniche a operare cioè non sono una figura di supporto come dovrebbe essere ma sono affidate le chiavi dell'istituto a queste figure questa è la realtà l'unico settore cui questo problema finora non c'è ecco l'accademico nel senso che nelle avversità si è continuato a fare sono entrato a fare concorsi assunzioni e quindi mediamente le biografie delle mazze da sono dotata di personale però il discorso di standard minimi servirebbe anche in quel senso perché per esempio per i musei
Tra le varie indicazioni contenute livelli c'è anche il tipo di personale che l'avesse impiegato e si dice chiaramente tenendo conto che anche musei come biotech hanno una varietà tipologie enorme quindi esisto anche musei muto piccoli che difendo da enti molto piccoli
Che è possibile anche ricorre a forme di partenariato quindi il personale qualificato si occupa di più musei di più enti di più Comuni limitrofi quindi
In questo senso fare rete o fare sistema cioè nell'idiota che da questo punto di vista non ha hanno sono state le prime a entrare nella logica del sistema quindi esistono
Soprattutto in certe zone del Paese sistemi bio precari che raggruppano decine di biblioteche e quindi mettono a comun denominatore anche le risorse necessarie per loro funzionamento quindi i livelli sardo e può servire anche a questo
Mi sentite facciamo concorrenza al tavolo vicino ma noi siamo a cerchiamo di non mi dispiace un po'di questa situazione perché proprio non è la prima volta il difetto di questi tavoli avendo partecipato altre volte un po'questo mi chiamo Nicola Marrucini sono qui in veste di autore e drammaturgo conosco un po'per trascorsi via ambiti legati alla lettura in generale anche il sistema bibliotecario almeno per quello che riguarda la mia regione l'Umbria sono di Perugia sì
Almeno quello si sentì allora una prima cosa per le cose dette dal primo intervento credo che il Partito democratico debba trovare un po'di forza per dire che questa struttura dell'ambito della lettura a livello proprio dalla struttura economica non va bene
Cioè per una ragione o per l'altra è passato questa diciamo gigantesco accentramento economico del di un mondo che sa vita intorno a quattro editori un è un distributore che fra l'altro fa capo agli editori che è una cosa inaccettabile normalmente negli altri paesi europei quindi su questa cosa forse piuttosto che adeguarsi ci soltanto e dare per scontato il fatto che questo sia un sistema naturale su cui comincerei anche come padre democratica dire che questa roba non va bene che debba essere fatta qualche legge
In questo senso sia l'americana per impedire e questo sistema perché se no vedi le differente se no rimangono sembra quindi rimane con questo la prima cosa che secondo me è il caso di quindi guardare perché basta guardare la dottrina dello Strega che ha girato come una trottola per tutti i social in cui i primi tre o quattro libri convegni arrivavano a settanta mila copie quelli dei grandi editori fino a Sellerio considerando però il grande e poi tutti gli altri libri non facevano nemmeno un terzo delle copie entravano strega libri con quattrocento copie vendute
La maggioranza delle persone con cui mi sono trovato a Compaq confrontare questi Rovereto questi che mestiere fanno
Perché è chiaro che c'è una vendita nelle presentazioni
C'è un tutta una serie di di numeri che agli editori cioè non non
Uguale libreria e quindi poi ai numeri li sanno forse gli editori perché giustamente mettono a disposizione dei ma c'è un mondo
Del tutto sconosciuto io ho l'impressione che questa roba non sia a all'altezza di un paese come l'Italia però questo è una prima questione
E lo dico d'autore che si ritrova anche in queste dimensioni con una la fatica del caso ma non è che chiaramente
La questione biblioteche sono tutte giuste le cose che abbiamo detto evitiamo perché lo abbiamo fatto noi
Di contribuire non ho capito perché è stato fatto scavalcando i comuni direttamente
Perché i Comuni sono un intimare Anci sono degli enti che vanno poi perché quando arrivano questi contributi comunità prima cosa che fanno tolgono tanto paga
Ministero conseguentemente i Comuni tolgono l'acquisto dei libri per esempio perché tanto una considerazione poi visto che sono misure spot ministero per un cambio di Governo e queste cose
Tolto anche decade e quindi i libri non vengono più comprati e si rimane c'è
Abbiamo il primo anno
Le amministrazioni locali rimettono ma io guardo vorrei vederlo conoscendo la realtà diciamo del bere delle situazioni e delle amministrazioni locali quei tagli che sono arrivate con quello veramente i non aspetterei però mi posso immaginare come va a finire perché le Poste una volta tolte non è che sia facile l'assessore vedo che non è che sia facile
Sì le Regioni potrebbero intervenire fatto sta che è tutta una cosa da richiedere in in più nel momento in cui quindi quella domani quella la domanda e quando si fanno queste operazioni
Regionali è subordinato a determinate condizioni quindi un comune che non spende un euro per l'acquisto dei libri non ha possibilità di accedere ai contributi regionali quindi è una catena diciamo indiretto alla repressione reca
Sì io direi che se se e e dobbiamo che bisogna chiedere che se il ministero decide meritoriamente di intervenire direttamente sull'acquisto i libri lo faccia per il tramite dei comuni e monitori questo tipo di sistema perché poi quando viene meno i comuni s'arrabbia né conseguentemente fanno un blocco politico
Grazie ma anche tutto quanto così invece
Così invece sparisce completamente quindi comuni non c'hanno questa posta rimane tutto all'interno nel nessuno dice niente io non non lo non lo sento in tutta l'Umbria
A nessuna parte come problema se non dalla Regione che mi dico nostri sta verificando questa cosa e non sappiamo come fare un testo
è una cosa che
Rileverei quindi credo che a al altra cosa fra l'altro è stato è stato un taglio di trecento mila euro su un CIPE se non sbaglio da quattro milioni c'è stato se se ne pare se ne sta parlando
La so di trecento però non sì sì sul fondo complessivo però cinque o cinquanta l'allora braccio diciamo
E quindi siamo a metà papi più più vicina tre non era non era trecento ma non era certo
Quindi ecco e ed è comunque visto stante il fatto che non è che parliamo dei medici fra grandi per tutto il Paese e mi sembra che anche i tagli forse Bampo potevamo ora detto tutto ciò e concludo mi sembra di poter dire che su questo tema c'è da riprendere
Tutta la filiera di discorso capisco che il libro è sparito dal dal quadro perché fili Prota detto che è una cosa ma moriranno i lettori prima del libro perché nessuno investe più tanto tempo se ne questo va bene però è anche vero come s'è sentito
Che libri possono prendere la lettura può prendere diverse strade diciamo una quel per le biblioteche quella dei media lavorare on line hanno provato in diverse in diverse ricorda che stanno provando a mettere a disposizione anche sia la questione del del degli e-book su cui in Italia c'è investito pochino ma soprattutto
Nome Náutico libri che sta sfondando in maniera incredibile lo sento proprio sempre più i ragazzi soprattutto non non è nessuno legge più carta ma ascoltano mentre fanno ginnastica fanno altre cosa scontano questo però dell'audiolibro
E visto che lo sottovalutiamo stiamo lasciando qui ad Amazon degli spazi immensi perché audio bolle Ciancia dei numeri qualcosa un punto lo tiene la RAI grazie al fatto che c'è
Un settore diciamo del proprio del dell'audiolibro sopra i play
Abbastanza frequentato per chi lo sapeva prima
Per chi segue Fahrenheit o queste cose diciamo c'è un'indicazione
Ma mi pare che sia un tema da affrontare perché ho la sensazione che già adesso se facciamo i conti a maggioranza dei libri letti per dire Venezia fruiti diciamo non lo so io
Intorno non so le statistiche non so le statistiche io ho ho la sensazione che Amato non so quante
Quanto diva queste cose ma intorno a me e e ciò diverse persone diciamo la mi pare che sia un settore che lasciamo un po'troppo diciamo al al gigante Amazon e con cui sicuramente la concorrenza si perde perché si perde perché Amato ne va bene ma senza nemmeno provarci
Mi pare che sia un po'troppo diciamo leggera come grazie
Vai
A Francavilla Fontana
Passiamo anni
No
Sì sono
Iniziò a volare sono Miguel Gotor sono l'assessore
Alla cultura di Roma
Sono venuto qui e mi hanno indicato i diversi tavoli
Dove potevo essere presente ho scelto ho scelto questo perché mi è sembrato quello che indirettamente più in questo momento mi chiama in causa e ma io approfitto per dirvi quello che stiamo facendo a Roma
Intorno al tema e biblioteche
E per prima cosa sottolineerei il fatto
Che abbiamo colmato un ritardo che la precedente amministrazione aveva accumulato
Perché abbiamo trovato la capitale d'Italia che non aveva aderito al Patto per la lettura
Ora è facile per me parlare del patto della vettura
Di fronte all'autrice della legge del due mila e venti mila parliamo fra le Nardelli che è qui presente
Lo abbiamo voluto fare lo abbiamo fatto e devo dire che c'è stato un grande successo quindi
Si rispondeva un desiderio un bisogno che era presente nella Città di Roma nelle tante diverse istituzioni che hanno aderito
C'è stato un avviso
E ci sono state oltre quattrocento
Realtà diverse scuole università asili librerie
Associazioni varie
Che hanno sposato il progetto che come sapete
Molto importante perché è funzionale a rafforzare la cultura del libro e della lettura
L'educazione
A che questo avvenga in una fase storica dove certamente noi siamo dentro una rivoluzione tecnologica
Che Stam modificando anche il rapporto che abbiamo con con la pagina con la pagina scritta con la lettura
Con le modalità di ascolto
Siamo dentro una
Basta rivoluzione tecnologica digitale degli ultimi ormai quarant'anni cinquant'anni forse a quarant'anni
Però che ha dei delle accelerazioni
Enormi
Forse quinquennali cioè sarebbe interessante vedere
Sì vedere già nel nostro percorso la nostra memoria ora parliamo di pop casta come qualcosa che appartiene alla nostra
Alla nostra quotidianità e e magari dieci anni fa invece soltanto dieci anni fa
Non
Non sapevamo cosa fossero
Quindi veramente tutto questo sta cambiando sotto i nostri occhi e lo sguardo deve andare soprattutto ai più piccoli
Che sono dentro questa rivoluzione questa rivoluzione che la vedono cambiare di di mese in mese o di anno in anno ed è lì che si svolge quindi questa educazione alla lettura che è fondamentale
Per quanto riguarda il tema delle biblioteche
Devo dire che il
La prima telefonata che io ebbi col sindaco Gualtieri dopo l'insediamento il giorno dopo
Fu quella in cui mi comunicò che aveva deciso di destinare cinquanta milioni di euro del PM RR che avrebbe potuto indirizzare ovunque
Al sociale alla scuola agli asili nido Bindi rizzare cinquanta milioni di euro al sistema bibliotecario romano
E
Che era una realtà unica e che funzionava
Virtuosa
Quindi la scelta è stata significativa
Io credo che a inizio mandato avessimo trentanove biblioteche distribuite sul territorio comunale
Funzionanti trentanove nominalmente quaranta era alta trentanove
Ora ne abbiamo aperti che
O direttamente per merito nostro o anche ereditando e concludendo lavori precedenti o altre tre
Una particolarmente bella alla Garbatella
Un'altra
Al a Euclide
Insomma con una certa attenzione a farlo in zone
Periferiche Ousseynow periferica
Con questi cinquanta milioni di euro cosa stiamo facendo
Stiamo o ristrutturando venti biblioteche
Siamo proprio in queste settimane entrati nella fase esecutiva nel senso che stiamo chiudendo le venti biblioteche ad agosto Ignazi eremo impacchettare i libri
E a novembre interromperemo il servizio in venti biblioteche perché cominceranno i lavori
Quindi questa da un lato è una buona notizia nel senso che
Tra dodici mesi diciotto mesi ci saranno venti biblioteche
Rinnovate però eh per chi amministra quotidianamente anche un problema perché significa che municipio per municipio ricordiamoci sempre
Che municipi romani equivalgono spesso a una decima undicesima una dodicesima città d'Italia
è impressionante questo aspetto cento duecento mila trecento mila trecentocinquanta mila abitanti
E e quindi sì sì ma anche incredibile allora si e abbiamo fatto un lavoro in questi due anni per non interrompere il servizio è una problema un problema questo che riguarda i lavoratori
Nessun lavoratore verrà dislocato al di fuori del suo municipio
E in ogni singolo municipio ci saranno dei luoghi dove non si interromperà il servizio di lettura di prestito del libro
Considerate che le biblioteche comunali romane ma non solo quelle romane sono anche dei centri molto significativi di attività di formazione
Per gli anziani per i più piccoli di hanno una continua attività e quindi anche questa poterla continuare a garantire
Allora è stato uno sforzo ingente perché ha significato trovare locali
Pronti ad accogliere pronti ad accogliere in maniera sostitutiva
E queste biblioteche che chiudono
In soldoni comunque non ci sarà nessun municipio evidentemente senza una biblioteca in questo momento in questa fase che durerà appunto un anno un anno e mezzo di lavoro
Poi sempre con i cinquanta milioni di euro stiamo costruendo dieci nuove biblioteche queste dieci noi ipoteche saranno tutte in periferia
L'intervento principale il più importante è quello che avverrà l'Arco di Travertino
Con un investimento di dieci milioni di euro
Lì c'è un c'era un grande spazio di fatto abbandonato
Che era uno spazio di snodo di interscambio c'erano tanti progetti insomma si è affermata questa idea di far nascere lì una biblioteca come Polo civico
Perché questo è il il il progetto che abbiamo
Che abbiamo varato
Di fare delle biblioteche che siamo dei poli civici
Luoghi di incontro e di scambio i vari progetti di questi dieci biblioteche prevedono anche delle piazze intorno
Prevedono un un importante
Un importante diciamo relazione tra architettura relazione antropologiche servizi che si forniscono
Il problema centrale che abbiamo è quello del personale
Che quindi impatta anche con gli orari d'apertura
Delle biblioteche e quindi di un servizio che
Potenzialmente potrebbe essere
Fondamentale importantissimo invece gli orari limitano
Ciò che mi ha colpito come esperienza diretta come amministrazione
Ci sono delle realtà un paio che fanno gli orari notturni
Pensavo che questa potesse essere
Magari una scelta elitaria
E invece il fatto che a Roma ci siano è un centinaio di università straniere
Far sì che i fusi orari
Rendano le realtà
O molto utile
Per gli studenti universitari o di master la possibilità di poter godere di aule studio in questo caso le studio di bottega anche in orari
Poco
Poco consoni
E allora accanto a questo progetto che riguarda le biblioteche io ero molto d'accordo quanto io ha detto dalla dall'ex direttore brutta gara di Firenze cioè molto importante la formazione la professionalità un bibliotecario bibliotecario non è che può essere sostituito come un archivista perché il Sahara no no ma tra importante difende questo principio come un archivista maschilista
Cioè non è che una cooperativa capito a questo problema
Comunque e concludo un'altra cosa che abbiamo fatto un Progetto di aule studio
E una Ola studio una cosa diversa da biblioteca
Evidentemente aprire dieci biblioteche
Costa cinquanta milioni di euro
Aprire dieci aule studio sono interventi tra i cento centocinquanta duecento mila euro a struttura devo dire che stava avendo un grande successo
Questo sì
Ne c'è veramente uno fa una fame di sociabilità di incontri si va a rispondere anche a un'esigenza
Spesso il cara fitto per gli studenti fa sì che si vive in stanze piccole in stanze in due persone c'è fame di spazi dove studiare e quando apriamo questa aule studio si riempiono come funghi
E ne abbiamo aperte fino adesso quattro cinque proseguiremo l'idea quale è stata perché serve a a prolungare l'orario di collocare queste aule studio in spazi che di solito avevano degli orari prolungati come i musei e già un personale quindi limite magari è che sono chiuse lunedì ma il sabato la domenica sono aperte
La prima che abbiamo aperto è stata Palazzo Braschi a piazza Navona per immaginare la sua bellezza e sufficiente passare via Savona aprire quella porta e vedere che ogni giorno si stanno una trentina di persone e così via insomma l'abbiamo per presso al Macro
E ne abbiamo aperta una molto molto bella non in un museo ma accanto cioè del mercato nel mercato trionfale
E così via continueremo a farlo rispondendo a un bisogno che c'è di studio di sociabilità di lettura di formazione
Sono quindi sono diciamo soddisfatto dell'impegno che ci stiamo mettendo non mi nascondo le difficoltà che sono soprattutto di tipo burocratico amministrativo soprattutto per quanto riguarda il Pnr R. la realizzazione dei lavori perché immaginare però insomma stiamo rispettando i
Come si dice oggi crono programmi che ci siamo dati grazie
La collezione della realpolitik
Allora la la Rispoli
Sì sì
No la Rispoli non lo Rispoli è chiusa e non riapre in quanto Rispoli perché erano delle strutture che appartenevano a una famiglia aristocratica di Roma e che e che non sia di Faedis punibile da affittare i locali
Stiamo provando
Come a a lavorare anche in ragione del fatto che voi vi dicevo il centro storico
è stato penalizzato rispetto al pm Herrera nel senso che le biblioteche l'abbiamo spendevamo costruite le dieci e costruiremo nei vuoti
Dove non c'erano allora c'è un progetto che è collegato al Burcardo
Il Burcardo
Si trova piazza Argentina è stata sede fino al dodici no no sono sono quattro piani no no
L'istituto Burkhardt istituto Latorre diciamo c'era lì fino al due mila il sedici due mila diciassette c'era la SIAE il paradosso è che erano stati fatti dei lavori di ristrutturazione nel due mila per il Giubileo
E dal due mila diciassette l'abbiamo trovato abbandonato quando abbiamo cominciato allora stiamo facendo un progetto un progetto di un intervento che richiede un milione sette
Terra RIA ammodernare ristrutturare ai vincoli che dobbiamo rispettare e l'obiettivo sarebbe quello quindi di sostituire la Rispoli fare una biblioteca con vocazione teatrale perché accanto al Teatro Argentina
Sì e recuperare quindi anche quella collezione Della risponde
Di concludere questo nostro incontro anche perché come dicevamo all'inizio noi possiamo portare avanti tutta una serie di istanze che vengono anche da lontano e da discussioni e da sperimentazioni e da esperienze cognome o Dinoi affatto ma è sono i parlamentari che devono poi farsene carico no
Sì grazie però io non non concludo nel senso che provo a a dire qualcosa ma credo che
E difficile concludere una discussione come questa che e anche un po'lavoro in corso intanto volevo dire una cosa ricordando anche un po'alcuni di voi li abbiamo incontrati allora io sono Cecilia D'Elia capogruppo anzi presidente del gruppo come giustamente correttamente ha detto frane in settima Commissione del Senato quindi sono la la capogruppo di Verducci
Mi ha invitato e coinvolto però sono stata anche assessore alla cultura dal due mila diciotto Demetrio DC in provincia quindi è un po'a io avrei scelto questo tavolo nel senso un po'investito molto dinanzi per quel che potevo
Nelle biblioteche civiche del territorio provincia di Roma nei sistemi bibliotecari e poi sono anche autrice di un libro di una casa editrice dipendente che molto appassionata al Forum del libro e questo mi ha portato non solo a incrociare il foro ma anche in quegli anni no inquisire è la vicepresidente ne avrei e ma anche a frequentare biblioteche per fortuna c'è una seconda vita dirvi deve avere scolastiche scuole Einaudi in altro modo
Ora non all'inizio della legislatura quando c'è stato subito posto il tema no della legge
Rimasta in sospese abbiamo fatto una scelta come opposizioni quella di non ha non perché non potevamo prendere e presentare novità legge che era stata in qualche modo discussa col nostro ministro
Però siccome questo avrebbe sicuro
Già condannato la legge forse anche le relazioni tra di noi che invece gli orari sono molto importanti perché penso è molto importante sostenere il movimento
Del libero e quindi biblioteche editori perché anche io penso che le cose siano insieme no quindi lettori gruppi di lettura i patti femminile
Ma provare a sostenere lì dove potevamo appunto queste queste politiche dall'opposizione che non è semplice
E intervenire quando necessario per capirci ma abbiamo fatto l'emendamento sul fondo per l'acquisto perché biblioteche nelle nelle nelle librerie
Del come si dice a chilometro diciamo così di prossimità dei rivestimenti però chiaramente ce l'hanno bocciato in sede di bilancio in sede di discussione di bilancio evidente che se facciamo noi e ma questi sono forse in altre legislature non sarebbe stato così evidente in altri anni non sarebbe stato così evidente c'è una fatica enorme a costruire un'iniziativa parlamentare ma dobbiamo sapere
Che la diciannovesima legislatura è così noi siamo credo con quel decreto questo decreto che è arrivato adesso sport adesso al Senato per Accame aveva già provato su questa la messa la fiducia
Sporta scuola e università in cui c'è la norma per le scuole per l'inizio dell'anno scolastico sul tetto distesa
E sul fondo credo a settantanove a settantesimo decreto cioè tre quattro al mese cioè noi discutiamo decreti del governo ed M ed è molto difficile discutere in sede di Commissione un'iniziativa parlamentare fino a oggi l'abbiamo fatto dovremo sulle foibe sui nuovi giochi della gioventù sono cioè su cose molto identitarie che non non lo sarebbero perché le fa però che sono gestite Imad sul centenario della città di Latina su siamo abbiamo fatto la legge
Su gli educatori che adesso gli albini però insomma e difficile quindi in sede di Parlamento
Mettere in campo una alleanza perché non c'è discussione parlamentare che non sia schieramento parlamentare cioè
E qui e quindi è e però per tornare alla domanda che faceva all'inizio
Palombi che che intenzioni hanno e e perché questa è la domanda su questo
Noi abbiamo votato a favore del piano per la promozione della lettura però rimarcando il fatto che era uguale a quello dell'anno prima
Che era anche il senso lavoriamo di quello che erano prima abbiamo fatto avremmo con un governo vero che stasera
Però il tema è proprio che lo faccio di routine no burocraticamente ripropongo una strategia e e la e la sensazione che sia che non sia centrale nella
E non ministro che è riuscito a andare al Premio Strega dicendo che non aveva letto i libri che le rovescia signor generale però e mi sembra che l'intenzione sia soprattutto per il momento con l'intenzione di occupazione disporsi stemma in qualche modo l'ha fatto anche per le modalità no poi stava per scadere
La la la la presidenza di Marino Sinibaldi però è successa anche né per il Centro del libro quindi ogni tensione di una madre come dire secondo me è un'idea sbagliata di quello che significa egemonia culturale però di revanscismo culturale molto forte in cui il tema è mettere persone e che risponda certo idea
Lo dico per dei dico quello che vivo e cioè dico quello che quello che ci arriva anche dalla da quel da quel ministero
Quindi bisogna che cosa perché spazi sono si possono fare stavo proprio pensando mentre voi dicevate quali sono i temi in cui io mi ritrovo cioè le le coste fondo che manca il tax credit ed ecco tra l'altro ho omesso di dire che sono anche la nipote di una libraia cioè se non mi ha non a nove fosse stato una libraia credo che sarei una persona diventa Potenza e sarà la Liberia però
Quindi finale
Possiamo fare una mozione
Sulla sulla promozione della politica della lettura del libro non lo so quando va in aula perché l'emozione delle minoranze
Possiamo fare un question-time ha un'occasione in cui viene il ministro quello va in televisione la bella abbiamo fatto forse su una cosa che riguardava non mi ricordo
Abbia l'abbiamo fatto su questo e sui libri scolastici parte metà partenza libera
Possiamo fare un affare assegnato in Commissione non lo stiamo facendo sulla povertà educativa significa una serie di audizioni col mondo
Con voi e alla fino alla relazione
E questo può essere un percorso possibile però è chiaro che un percorso che assenze cioè assenso per rimane agli atti del Parlamento quindi non voglio dire che non ha senso quello che facciamo li anche se qualche volta
Così uno se lo domanda però di assenso se e ha una grande proiezioni anche esterna cioè se poi gli auditi se se questo movimento diciamo per per la lettura e per il libero a
Che vediamo anche come vada ci sarà un altro appuntamento cioè
Penso che
Questo è un campo in cui diciamo a differenza di altri lo parlo per il partito democratico e noi non abbiamo il problema di dire
Che avevamo fatto male no qualche volta chiediamo radar stiamo anche imparando a dire scolo su cosa abbiamo sbagliato no forse abbiamo solo iniziato cioè siamo arrivati solo all'inizio o no però voglio dire rispetto de
Esatto ma io sto dicendo sto parlando proprio di questo e non lo dico perché c'è Flavia che è stata la madrina diciamo delle
E della della legge però penso che il tema è andare avanti cioè dove era l'inizio di una politica c'è tutto il tema e della della in relazione a quello che sta per il cinema di che quanti finanziamenti metti e su questo mondo c'è il tema
Palla fine di itinerari paese ai
Credeva di paese ai perché se tu promuove il libro e la lettura un'idea di Paese
Competente e di cittadinanza no
Competente e questo è un punto cioè non è per me almeno un punto
Molto importante e poi c'è il tema di della del riconoscimento del lavoro
Intellettuale
E quindi anche dell'importanza di avere i cosiddetti tecnici io quando s'era assessore in Provincia avevo le ultime bibliotecari entrate con la due otto cinque quella del settantasei c'è quella
La legge per loro l'occupazione dei giovani che fece entrare finalmente e si giovanile allora andavano in pensione
Pizzetti fece entrare nelle amministrazioni gli architetti le bibliotecarie c'è quella generazione che si laureava no che che fu un'operazione secondo me enorme all'ingresso io non so ad e va be'
Però però
Lo so però io non avevo altre dopo e questo è stato anzi leve
Sì sì
Quindi era molto erano cioè diciamo e
E qui e questo è un altro o è un altro tema quindi dobbiamo un po'decidere perciò dico non concludo perché poi possiamo anche decidere noi in autonomia ma io non penso che lo dobbiamo decidiamo tome al proprio perché io ci credo
Credo che nel che dobbiamo mettere in campo un'efficacia di cortesia verso controllare i decreti attuativi sulla Hillary imprenditoria
Creativa le righe sulle imprese creative però capire se e quali possono essere gli strumenti parlamentari che hanno senso rispetta un movimento che si va perché
Io lo posso assolutamente come dire perché
Non appropriarmi però essere un tema di battaglia politica però
Non voglio neanche correndo il rischio c'è questa cosa deve essere fatti insieme cioè quando si verifica che il dall'altro lato non c'è davvero un'interlocuzione altrimenti il rischio è che perché il rischio di tutte le cose fatte e che loro non le portino avanti perché le sentono
Fatte dal dal dal governo di prima sulla cultura questa un rischio da un rischio una cosa che ho così evidente la la il movimento come dire a a mettere in discussione tutto quello che è stato fatto prima o a dire voi non avete fatto per
Quindi perché evidente che c'è un problema di riapre passi di una cosa di cui acquisite ci si sentiva tagliati fuori cioè la cultura del Paese
Grazie Cecilia grazie a tutti
Mi pare di capire che quello che emerge con grande forza e che comunque dobbiamo spingere tutti insieme e con l'aiuto naturalmente del Parlamento
Perché si tengano contatti molto più frequenti che niente e portarli avanti fra Regioni comuni Stato fra Ministero dei Beni culturali e ministero della cultura dei della scuola cioè questi questi rapporti diventano fondamentali nella complessità di un mondo che interessa il Paese da tutti i punti di vista compresi i il il un quadro molto molto poco equilibrato anche di rapporti di forza all'interno di questi mondi
Quindi grazie davvero a tutti