Tra gli argomenti discussi: Giornali, Periodici, Politica, Rassegna Stampa, Storia.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 30 minuti.
Rubrica
09:30
10:10 - Roma
10:19 - Roma
10:30 - Milano
Un saluto gli ascoltatori ecco c'è anche per oggi all'appuntamento della programmazione di radio radicale in cui vi parliamo di storia nella puntata di oggi una puntata di questa giornata vogliamo approfittare per fare un
Passo all'indietro abbastanza consistente oggi parleremo del Risorgimento
E parliamo innanzitutto di una importante iniziativa editoriale per quello che riguarda le riviste di cui non vi abbiamo dato conto è una iniziativa
Che è ripartita già da qualche anno perché non vi avevamo ancora
Segnalato
Torna a pubblicare i suoi fascicoli su edizioni la rassegna storica del Risorgimento l'importante pubblicazione
Storica su geografica italiana giunta a oltre cent'anni di pubblicazione è stata riportata in libreria nelle nei luoghi specializzati appunto dove è possibile comprare questo tipo di pubblicazioni è e ringraziamo innanzitutto il professor Gian Luca fu Lucci che c'era segnalato questa iniziativa e fa parte
Del gruppo di ricercatori di studiosi che hanno promosso diciamo questa rinascita abbiamo sul tavolo quindi diversi numeri e iniziative ripartita nel due mila e ventuno
E oggi vi diamo un qualche saggio anche della traiettoria che è stata scelta
Per questa diciamo o rinascita e naturalmente in questa trasmissione come sempre vale
La raccomandazione che vi facciamo sempre solo qualche segnalazione per invogliare i nostri ascoltatori a leggere questi contenuti partiamo da un passaggio che è comparso
Nel numero di gennaio-giugno due mila e ventidue queste pubblicazioni sono punto a scadenza abbastanza ampia quindi questa è tutto sommato una delle pubblicazioni recenti un messaggio di Roberto Balzani dell'Università di Bologna e presidente
Del comitato direttivo del Museo storico della Liberazione di Roma che avete sentito anche
Recentemente da radio radicale e autore Balzani in questa in questo numero della rassegna storica del Risorgimento di una ricerca dal titolo Mazzini passato alla storia come sempre
Parliamo anche di storie di come affrontiamo di come viviamo la storia del nostro Paese appunto questo questo approfondimento
Di Balzani celerità ancora una volta l'occasione appunto solo però alcuni passaggi per lo spaccio di cui disponiamo su
Giuseppe Mazzini scrive e Balzani sono stati versati fiumi dico di inchiostro apostolo della patria creatore dell'idea nazionale
Fondatore del primo partito democratico italiano pure del pensatore debole di importazione teocratica
Poco interessato alla questione sociale addirittura infiltrato del pensiero reazionario ancora icona nazionalista del fascismo
Insieme ispiratore morale del secondo Risorgimento tra virgolette la resistenza nonché padre spirituale della Costituzione repubblicana del quarantotto questo l'elenco tuttora è presente poi nella pubblicistica di vario orientamento lecco di polemiche antiche gli esiti infausti della cospirazione
Il colpevole spreco di giovani vite umane condannati al fallimento allegarci al patibolo e infine il rapporto ambiguo con la violenza politica
Dalla guerra per bande alla teorica del pugnale fino al Terragni Kirani CD otto un cattivo maestro
Dunque un maestro di terrorismo paragonato dirittura con la tragedia Bin Laden ora anche Attolini in altre occasioni basta andare sul web dice Balzani cioè a balzare io dovete ventidue per sfogliare
Il catalogo aggiornato di queste di di queste critiche rispetto ad altri protagonisti del padre il Risorgimento ormai definitivamente passati alla storia penso a Cavour o a Massimo D'Azeglio o a Vincenzo Gioberti chi mai
Potrebbe anche solo pensare di prevenzione se la con Gioberti su Facebook chiedeva
Balzani Mazzini ancora nessun personaggio divisivo lo scrive in corsivo Balzani non tanto nel campo storiografico caratterizzato da ricerche originali assai interessanti
Ma che impattano poco o nulla sulla opinione pubblica sugli stereotipi più consolidati quanto proprio sulla sua secolarizzazione apparentemente impossibile come mai chiede l'autore una buona mano alla caotica
Superfetazione delle immagini postume la ha fornito a Mazzini steso la sua colossale opera intellettuale composta da testi letterari storici politici accompagnati da uno sterminato epistolario conto infatti oltre centodieci volumi ed è tuttora tuttora in corso dal mille ottocentosessanta
Non è passato hanno nella storia d'Italia senza che qualcuno a partire dall'Autore
Si sia delicato alla compilazione alla manutenzione del monumento di carta il più imponente giacimento di riflessioni documenti
Sul Risorgimento e non solo dentro ci si trova di tutto citazioni appunti paradigmi culturali delle proprie e ricevute
Di qui la facilità con cui si possono estrarre dal corpus frasi isolate aforismi battute fulminanti ragionamenti pronti a supportare visioni anche molto contraddittorie ed è naturalmente il solito tema
Diciamo della dei contestualizzazione delle citazioni per ovviare al rischio di una ermeneutica mazziniana l'autentico stato l'ostacolo posto sulla via di una biografia in senso moderno gli inizi del ventesimo secolo Gaetano Salvemini scriveva Bazzani in transito dalla storia della Firenze medievale a quella contemporanea più prossima al suo impegno di militante socialista ancora
E per poco si propose di offrire un'esposizione chiare analitica delle principio all'idea dell'apostolo allora bandiera soprattutto dei repubblicani che lo fece
Articolando il suo rapido volume pubblicato nel mille novecentocinque riedito più volte fino ad oggi sulla base della distinzione per la verità non molto mazziniana fra pensiero
E azione lo sforzo di Salvemini nonostante la passione politica di cui da cui era animato rappresentava con la biografia in stile anglosassoni Bolton King apparsa nel mille novecentodue l'avvio della trasformazione di Mazzini da idolo positivo o negativo a oggetto a oggetto di storia infatti a partire dai successivi studi di Alessandro levi di Arturo Codignola e di Nello Rosselli la bibliografia si sarebbe infittito facendosi via via più ricca Salvemini
Intendeva e a reagire interpretazioni secondo lui già adulterata ecco da un lato quelle degli epigoni
Che ripetevano il refrain via le parole d'ordine risorgimentali ma fuori tempo massimo cercando leader rivoluzionario una legittimazione nobili carte da spendere poi nelle campagne elettorali quello che avrebbero fatto
I repubblicani nel mille ottocentonovantacinque volta superato il non expedit anti monarchico dall'altro promotori a vario titolo della nazionalizzazione degli italiani
Dai trattori dei testi per la scuola ai primi divulgatori impegnative a iscrivere
Giuseppe Mazzini nella cronologia patriottica in chiave concilia turistica quella chiave che voleva Vittorio Emanuele Cavour Mazzini e Garibaldi indire Sacchi
Verso il medesimo Obiettivo questa parte iniziale di questo lungo approfondito particolareggiato saggio di Roberto Barzani che rischiamo che vi stiamo segnalando oggi apparso sulla rassegna storica del Risorgimento
Scrive molto più avanti Balzani fin dal mille ottocentosettantuno osservando la diritto va e torno centri che ha degli Stati-nazione Mazzini aveva scritto parole che ancora si rileggono con profitto sul nazionalità e nazionalismo tema
Che eppure abbiamo cercato in qualche modo di affrontare in questa rubrica distinguendo la sua dizione la sua visione Proto torcente scheletro Mantica di un'umanità di nazioni rese sorelle da un comune percorso di emancipazione insieme internazionale interno a quella stato laterizia che si preparava in Europa alla quale e lì sentiva di non appartenere più è un'importante riflessione questa insomma come è stato scritto con qualche leggero anacronismo un anticipatore della globalizzazione della democrazia in senso multilaterale
Eppure in questo di questo Mazzini in fondo coerente con se stesso cioè fautori di un'impostazione peraltro non solo sua nei primi decenni dell'Ottocento ispirata all'idea
Che la nazione fosse l'aggregatore di massa necessari per ricomporre l'unità del genere umano non restava nulla
In realtà nella versione neo nazionalista
Dominante fra le due guerre abbiamo scelto questo passaggio con naturalmente
Le il grave rischio di previsioni è contenuto in questo tipo di citazione per farvi capire anche la riflessione che è necessario fare quando si riutilizzano
Idee come quelle e di Mazzini nella stagione del neo nazionalismo così come la chiama balzano in questo studio fra lei testimonianze più lucide
Scrive ancora molto più avanti
L'autore della attualizzazione per via Mola morale spiegheremo potrà poco di che si tratta e quella di uno spirito caustico come Ernesto Rossi piuttosto distante dalla sensibilità mazziniana che così scriveva alla madre dal carcere nel luglio del mille novecentotrentasette
Scriveva Rossi fra i due Mazzini e Cavour io me la intendo molto di più col Cavour perché col Mazzini
Per la sua mentalità concreti lista per il suo senso
Sempre testo del relativo per la sua più benevola tollerante concezione della vita
Nel Mazzini ridando spesso fastidio il tono messianico le nebulose
Astrazioni le incongruenze logiche la sicurezza d'avere in tasca la verità la verità colmo maiuscolo che non teme imitazioni non per niente lo chiama Vanda Maometto scriveva
Ernesto Rossi poi anch'io voglio
Molto più bene Ham Mazzini che a Cavour poi conclude dei mutui specialmente ritrovo i motivi sentimentali ispiratori della mia azione
L'attualità di Mazzini scrive Balzani passa quindi attraverso due percorsi
Uno è quello delle armi visione delle visioni da materializzare degli scenari da inverare l'altro è quello delle radici prepolitica e della politica ovvero della condizione psicologica
Che muove l'impegno al cambiamento insieme dissi
E degli altri motivi sentimentali ispirazione di ispiratori dell'azione di cui ha paura appunto parla Ernesto Rossi in questa citazione a ben guardare nessuno dei due a che vedere con la storicità di Mazzini che fatti
Interessa o gli studiosi prevalentemente anglosassoni olio agli attardati epigoni di conflitto partiti oltre ittico
In fra risorgimentale ormai fuori del tempo massimo dice balzando su questo torneremo più avanti
La visione in chiave espansiva e nazionalista simpatici si impadronisce soprattutto il fascismo dopo le prove compiute efficacemente dall'interventismo della moralità
Soprattutto l'antifascismo dice allorché nell'esperienza del confino del carcere o o dell'esilio si ripropone il nodo umano della prima Giovane Italia Giovine Italia non è un caso che la relazione
Ribaltata sulla dimensione interiore si interiore quasi caratteriale
Ostinatamente prepolitica talvolta lautamente religiosa si aspetta sia spesso filtrata dal dialogo a distanza con le madri però non non è un caso forse anche
La citazione della lettera alla madre di Ernesto Rossi ma questo un altro un altro tema con una volta Mazzini uno specchio utile un traduttore
Di sensazioni per le quali altrimenti si faticherebbe a trovare parole d'altronde è stato lui a creare la memoria della prima generazione giovanile
Moderatamente mobilitata nella penisola italiana i suoi ragazzi del mille ottocentotrentuno tutto trentaquattro sono gli incunaboli o delle varie generazioni politiche tra virgolette che sarebbero venute poiché qui
Appunto l'autore tocca tangenzialmente anche il tema dello strumento delle generazioni che tante volte abbiamo raccontato anche in senso critico da questi da questa radio
Solo questo passaggio dello segnaliamo appunto
A titolo divulgativo qualche passaggio di questo intervento di questo saggio approfondito di Roberto Balzani che lo ricordiamo attualmente presidente e del Museo storico della liberazione e di Romano e diversità
Di Polonia sugli USA Università di Bologna dal titolo Mazzini passato alla storia e poi il rapporto appunto della storia dello studio e della sua grafia con Mazzini e l'idea che abbiamo noi quando pensiamo alla storia quando individuiamo un modello forse anche da seguire nella storia ai Attraverso con la storia sono temi naturalmente
Complicati ancora un'altra segnalazione da un altro numero questo più un recente il e il primo numero del due mila e venti treni
Il fascicolo numero uno di quell'anno gennaio giugno ancora della rassegna storica del Risorgimento qui
Stracci inoltriamo in un campo ancora più Complesso ribadiamo ancora una volta le solite raccomandazioni
In un passaggio di cui appunto che leggiamo qualcosa
Di Giacomo Zanasi dell'università di Salerno dal titolo processi politici a Livorno nel mille ottocentoquarantanove la ricostruzione dell'ordine dopo la rivoluzione naturalmente
Il Periodo cui facciamo riferimento più o meno
Lo stesso vedrete che in questo saggio toccheremo alcuni termini di cui in realtà sì continua a parlare vediamo perché
Scrive Zanasi questo saggio intende offrire una prima ricostruzione dei processi politici celebrati a Livorno nell'estate del mille ottocentoquarantanove
Dalle autorità granducali restaurate contro i rivoluzionari radical democratici sono definizioni in realtà diciamo tecniche come dire
Perché così si autodefiniva hanno di rivoluzionari così diciamo del del quarantotto che avevano tra i loro obiettivi anche quello di una costruzione di un'idea
Di democrazie naturalmente astratta in quel momento protagonisti dell'ultima parte del lungo quarantotto toscano si tratta di un capitolo conclusivo della stagione rivoluzionaria che dopo aver portato al potere un nuovo gruppo politico venne fermata da una controrivoluzione interno e da un intervento militare Esterno questo è lo scenario i democratici livornesi si opposero
Sì all'esito delle giornate di nelle giornate controrivoluzionarie fuori fiorentine
Dell'undici dodici aprile con le quali il patriziato moderato prese il potere cacciando Francesco Domenico Guerrazzi
Sia all'attacco sferrato dalle truppe imperiali Austriache contro la loro città capito Lando l'undici maggio dopo un'accanita resistenza per le strade in seguito a una prima fase di fucilazioni sommarie
Dopo l'ingresso di Geometria CIN cita la repressione passò nelle mani delle autorità granducali che dedicarono un intenso sforzo a individuare e punire chi aveva preso parte alle vicende rivoluzione anche questo aspetto viene approfondito molto in questo stadio
Vediamo di darvene un qualche un qualche elemento leggendo appunto assalti molto molto ampia che qui nei mesi che vanno dalla presa del potere da parte dei Democratici nell'ottobre del quarantotto alle giornate controrivoluzionari dell'aprile antico ordine politico venne meno
Almeno nei fatti se non nelle forme istituzionali dato che in Toscana non venne mai pubbliche proclamata la Repubblica a differenza da quanto sarebbe avvenuto a Roma
Nel mille ottocentoquarantanove l'ondata rivoluzionaria aveva tentato di creare una nuova legittimità politica mai accettata da una parte consistente dei toscani specialmente nelle campagne teatro di violenti scontri tra insorgenti contadini legittimi Stich e i volontari democratici incaricati della repressione
Se il nuovo ordine politico venne fin da subito contrastato dai sostenitori del vecchio regime che riuscirono infine ad abbatterlo
Ciò non toglie che lo so comunque una profonda frattura nella toscana uscita dal quarantotto
Questa spaccatura sia articolo sull'asse comune e questo è un riflessione importanti diciamo centrale di questo saggio di sana sì questa spaccatura si articolò sull'asse comune a tutti i Paesi europei durante l'età delle rivoluzioni cioè il contrasto tra rivoluzione e controrivoluzione
Due visioni della contemporaneità inconciliabili tra loro questo il tratto diciamo dell'Ottocento
Il Granducato non è un'eccezione in tal senso anche in questo spazio politico la violenta
Contrapposizione tra partigiani dell'antico ordine fautori della rivoluzione può essere letta come una guerra civile che se anche la novità degli ultimi anni della storiografia
Al centro di questo scontro prosegue l'autore ci fu la città del Granducato poi e più coinvolta nella vicenda rivoluzionari cioè Livorno
La storiografia spiega l'autore la ricognizione politica hanno da qualche tempo
Fatta propria la categoria di guerra civile per analizzare la violenta contrapposizione che caratterizza gli eventi rivoluzionarie controrivoluzionari
Si tratta di uno sviluppo relativamente recente spiega bene l'autore legato alla fine della guerra fretta questa la sua ipotesi alla raffreddamento del concetto di rivoluzione che fino a qualche a quel momento aveva largamente dominato l'universo concettuale e interpretativo
Di questi passaggi storici è importante questa riflessione sugli strumenti utilizzati diciamo per legge per cercare di comprendere decifrare l'Ottocento e come sempre in termini anche di storia Sempre in qualche modo contemporanee anche per capirne i legami di strascichi le ombre
Nei periodi successivi scrive più avanti Zanasi il Mezzogiorno è stato il contesto più analizzato in questo senso questo quadro che vi abbiamo di cui abbiamo accennato in un'ottica sia di lungo periodo attenta evidenziare la frattura intergenerazionale che spacca i meridionali sia di singoli episodi come per esempio la fruizione di Sapri anche il quarantotto siciliano presenta tratti di guerra civile
Così come il violento conflitto che dilania il Mezzogiorno continentale dopo l'Unità
E durante la campagna garibaldina la vicenda del regno è stata anche lette insieme a quella di altri spazi politici del mondo borbonico
Mostrando tutto quanto la guerra civile sia indispensabile per capire i processi di costruzione statuale e nazionale
Se il quarantotto sulla rivoluzione del Risorgimento rivoluzione e guerra civile sono fenomeni largamente sovrapponibili in alcuni contesti della penisola tra cui appunto il Granducato si può parlare di conflitto fratricida per descrivere la violenta contrapposizione tra rivoluzionari e contro rivoluzionaria questa la impostazione che Zanasi scegliere per questo per questo saggio e prosegue la proposta interpretativa contenuta in questo saggio dunque quella di legge
I processi politici livornesi come l'ultimo capitolo della querela della guerra civile combattuta tra toscani nel mille ottocentoquarantanove la giustizia politica che colpì i nemici del granduca rappresentò uno dei mezzi privilegiati attraverso i quali rifondare l'ordine uscito distrutto
Dalla rivoluzione neutralizzando gli oppositori Henry
Ricostruendo lo spazio pacificato questa analisi
Prende le mosse da un in quadri mento teorico della questione attraverso la filosofia politica di calci Mitte dichiara
Zane anzi lei e riflessioni sulla guerra civile di Alessandro Colombo inquadrando l'analisi dei processi politici livornesi mia all'interno di una più ampia riflessione Polito logica sulla guerra civile interessante
Appunto questo un utilizzo di questi strumenti per lui concepire riconsiderare alcuni momenti che sono stati poi oggetto semplicemente per quello che riguarda il Risorgimento anche diciamo di Alain di una lettura propagandistica come è stato come è stato detto appunto della vicenda della formazione dell'unità
Delle unità nazionale qui si cerca appunto di entrare nel merito utilizzando degli strumenti in qualche modo più considerati più più affilati
Nonostante il ruolo determinante scrive più avanti l'autore degli austriaci nel riportare leopoldo secondo sul trono il processo di Rifondazione fu portato avanti
Dai toscani rimasti fedeli al granduca pur all'interno dei limiti imposti dal collocamento internazionale del Granducato all'interno della sfera di influenza imperiale
Che implicava ovviamente l'abbandono dello Statuto concesso nel febbraio del mille ottocentoquarantotto in questo senso le autorità austriache occupanti con a capo il generale Constantin Von Arx prego
E non esercitarono pressioni sull'amministrazione granducale che più o meno di sua spontanea iniziativa si mise a lavorare celermente per vicolo istruire l'ordine per il rivoluzionario questa tendenza di Bo osservare
Chiaramente a Livorno potrà anche altri esempi nonostante fosse chiaro
File più avanti fin da subito il potere a Livorno fosse e detenuto dal governatore militare ostile o con le autorità toscane ebbero atteggiamenti diversi rispetto anche all'occupazione militare qui
Poi si fanno anche analisi
Della situazione particolare non abbiamo il tempo di segnalarvi l'amministrazione granducale a Livorno era in realtà profondamente divisa in merito alla collaborazione con le autorità militari Austriache esperienze all'autore che paga avanti prosegue il carattere della rifondazione granducale sorta come era da una guerra civile
L'operazione politica fondamentale fu quella in questo quarant'dunque in questo quadro di separare i propri nemici
Dai sostenitori per decidere chi avrebbe fatto parte dell'ordine pubblico è una distinzione fondamentale che viene prese a Dakar smette sulla base della categoria del politico che anima l'azione spiega poi più avanti ci mette riconosce esplicitamente che uno dei prerequisiti per l'esistenza dello Stato
E proprio il potere che quest'ultimo a di dichiarare il nemico interno forme di bando parola in una parola di dichiarazione di ostilità in Terna al lo Stato che anche l'utilizzo delle categorie dice Smith per andare a ricostruire queste questioni
Efficace probabilmente all'Archivio di Stato di Firenze spiega l'autore è conservata una nota contenente quattrocento tre nomi di sudditi toscani
Meritevoli di riconoscimento per aver collaborato alla restaurazione partire dalle giornate controrivoluzionari dell'aprile fino all'intervento austriaco
Divisi per comma per compartimenti provenienza non sospende non sorprende che il grosso dei nomi provenga da Firenze aveva spiegato prima la diversità
Della realtà nelle diverse città toscane oltre a ricomprendere i propri sostenitori poi dovranno toscano
Si preoccupò appunto di individuare i propri avversari politici questo viene fatto abbiamo avanti
Per vedere poi qualche altra cosa il saggio eh poi tutto centrato sui processi politici naturalmente vi rimandiamo anche alla dinamica l'Autore prende in considerazioni analizza anche gli strumenti del processo così ha organizzato ma ha già detto in apertura che si tratta
Di processi politici sostanzia questa sua affermazione nell'analisi che noi non abbiamo il tempo di leggervi comunque scrive più avanti nei documenti
Ufficiali come i decreti e programmi le autorità granduca granducali presentarono la restaurazione questo passaggio interesse come un ritorno all'ordine esistente prima dell'apparente sì rivoluzionaria la stessa vicenda
Rivoluzionaria quarantotto Ischia è stata tradizionalmente letta come un fallimento
Insistendo sul carattere reazionario della Restaurazione che prevalse in Europa
E sul ritorno dei vecchi regimi apparentemente immutati la storiografia sulle restaurazione il post napoleonica da tempo sottolineato l'impossibilità di questo ritorno al passato e dei legittimo estendere questa costatazione dice l'autore anche alla Toscana uscita dal lungo quarantotto qualsiasi ritorno un vecchio ordine politico impossibile in quanto la legittimità che lo studio che lo sosteneva
E già avvenuta almeno una volta e pertanto può essere distrutto
Distrutta nuovamente questa legittimità a prescindere dalla solidità esteriore dell'edificio politico istituzionale questo è il ragionamento che fa l'Autore poi più avanti scrive una volta separati gli uni dagli altri abbiamo detto appunto
I nemici degli amici il potere restaurato si dedicò a colpire i propri nemici attraverso questa giustizia una giustizia politica è una fase tra l'altro che segue tutte le guerre civili dice rotori questo periodo serve mettere infine al conflitto fratricida
Almeno dal punto di vista del potere restaurato normalizzando nuovamente la situazione creando uno spazio politico pacificato quest'ultimo sarebbe diventato del tutto tale solo con l'amnistia per i compromessi politici per il caso particolare che chiusa una volta per tutte il conflitto per rendere tollerabile poi la vendetta legalizzato il potere restringe
E solitamente il numero di coloro da punire duramente riservando sanzioni minori a una platea più ampia di compromessi de quello che accade in Toscana e si fanno e i casi i casi particolari
Le accuse rientravano in due categorie principali la prima riguardava tutti gli imputati idee variamente indicata nei documenti che l'autore ha preso i in esame per esempio prendeva parte ai tumulti popolari oppure interveniva ai tumulti
Con aggravanti come uno dei partecipanti agitatori e cooperatori vero molti popolari poi per esempio altre j'accuse esplose il fucile contro gli austriaci e altre
E altre questioni procedimento si priva con un rapporto di polizia presentato dalle delegazioni all'ufficio del procuratore poi si spiegano anche le dinamiche particolari del processo andiamo rapidamente alla conclusione perché il tempo è finito i processi
Rappresentano uno dei mezzi privilegiati che l'autorità usarono per tentare di ricostituire questo ordine politico uscito distrutto dalla rivoluzione del conflitto fratricida interpolati in questo modo sì restituisce Pino
Benché la dimensione e vi fondativa dei Processi livornesi e questa l'ipotesi di questo studio di Giacomo Zanasi che appunto l'autore dimostra cerca di dimostrare con questo ragionamento cioè una giustizia a servizio di questo progetto non certo politico di lì Fondazione di free sta un razionale
Queste alcune delle segnalazioni
Di oggi con le quali ci fermiamo perché il tempo è finito vediamo appuntamento alla settimana prossima
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