Assemblea Nazionale Sinistra per Israele

Bene
Buongiorno a tutti e benvenuti a tutti a questa assemblea nazionale di Sinistra per Israele
A questo incontro della famiglia di Sinistra per Israele
Una famiglia che oggi composita larga che a delegazioni che vengono ovviamente Lombardia da Milano dal Lazio dalla Toscana dalla Liguria dalle miglia dall'Abruzzo dal Veneto dalla Calabria
Il Friuli dalla Puglia dalla Sardegna e dal trentino da molte regioni d'Italia
La nostra organizzazione nasce molti anni fa
Dice uno dei fondatori Luciano
Per la seconda fase
Nasce all'indomani della guerra dei sei giorni
Del giugno del mille novecentosessantasette
Sì incaricata allora di un compito difficile
è una famiglia di persone che militano nella sinistra italiana e che sente il dovere di non abbandonare la difesa di nessun diritto esistente nella storia del Medioriente di non abbandonare
A sinistra il diritto fondamentale dell'esistenza dello Stato di Israele insieme al diritto del popolo palestinese qui dietro le mie spalle
Sulla sinistra di questo striscione che rappresenta il nostro credo
Da sessant'anni
E cioè che in quella terra ci sarà la pace quando ci saranno due Stati per due popoli vedete due tagli lunghi sulla sinistra due squarci
Sono le ferite che abbiamo riportato nel corteo dello scorso venticinque aprile a Milano
Quando il nostro striscione è stato assalito da una
Vedi che avendo una piccola banda di ragazzi armati con un coltello
Ci è difficile dire lo diranno le forze dell'ordine inquirenti esattamente quale fosse il disegno il Progetto di questo assalto non erano non facevano parte della delegazione palestinese politicamente organizzata che ha partecipato al corteo
E forse questo è un segnale che dovrebbe preoccuparci non so se di più ma ugualmente sono ragazzi provenienti dalle periferie milanesi
Di origine nordafricana nei quali forse dobbiamo essere coscienti visto che il nostro striscione reca alla sinistra della nostra definizione di Sinistra per Israele la stella di Davide che forse
E ne parleremo oggi la questione dell'antisemitismo dell'odio verso gli ebrei sta dilagando anche fortemente in alcune delle comunità
Presenti nel nostro paese
Noi siamo dunque un movimento che è sorto vero
E non contro è sorto perché si incontrino le ragioni di due Popoli
Mi Domiziano domandato in questi giorni tristi in questi mesi tristi di morte di lutti di speranza e di lotta e in queste ore nelle quali noi speriamo fortemente che arrivino notizie positive dal Medioriente e che si è raggiunto un accordo anche se parziale
Che permette il ritorno dei rapiti israeliani e la cessazione anche se temporanea dei combattimenti a Gaza
Mi sono domandato quale sia la domanda fondamentale che deve porsi chi come noi
Vorrebbe
Quella guerra quasi secolare
Come impedire una guerra perenne per le prossime generazioni tra israeliani e palestinesi
Questo ci toglie il sonno
A noi che siamo figli e nipoti di chi ha vissuto il secolo scorso di chi ha vissuto il baratro dalla seconda guerra mondiale delle sue lacerazioni della Shoah della deportazione politica del fascismo del nazismo dell'antifascismo
E dei massacri nel cuore dell'Occidente noi assistiamo sulla scena pubblica oggi da mesi ma prima da decenni ad una devastante ed oggi in Occidente sempre più pericolosa contrapposizione
Tra i sostenitori a critici delle ragioni dei palestinesi e quelle degli israeliani il partito pro palestinese che certamente ha forme diverse espressioni diverse non univoche
In Occidente in Italia comunque non dice nulla sulla volontà di annientamento totale di Israele da parte di fama da parte di Fitch bolla
Forgiati dall'Iran da parte dell'Iran stesse di altri raggruppamenti filo palestinesi e anzi spesso mi ripete gli slogan che intendono come soluzione finale mi scuserete questo orribile
Identificazione con un termine tremendo del passato la figlia di Israele
A sua volta esiste anche un partito acriticamente filo israeliano che molto spesso Thatcher sull'estremismo messianico è presente oggi nel governo di Israele che vorrebbe uno Stato ebraico dal Giordano al mare in modo speculare a quello di fama
Siamo di fronte a due negazioni speculari nel nostro tempo e c'è molto da riflettere sul fatto che il movimento pacifista in Occidente
E noi leggiamo e vediamo tutti noi insieme le immagini che ci giungono dall'università americane così pronto a chiedere una resa agli ucraini davanti alla Russia
Per il timore di una guerra in Europa o per convinzioni pacifiste si è invece del tutto assente o non si interroghi
Sulle conseguenze di un tifo di parte
Per la situazione che c'è in Medioriente
Oppure potremmo domandarci come mai simili proteste nell'università di tutto il mondo non siano sorte per i cinquanta mila morti civili trucidati dai bombardamenti della battaglia occidentale
Contro l'Isis a Mossul e nelle città vicine oppure dovremmo chiederci come mai non siano sorti analoghi movimenti per i cinquecentocinquanta mila morti civili per la guerra in Siria o ancora per i duecentosettanta mila morti della guerra
Nello Yemen qualcosa non torna se è vero come è vero che un civile è sempre un civile o anche se vengono insinuati dubbi sulla veridicità del massacro del sette ottobre mentre nessun dubbio viene posto sul numero di morti a Gaza
La cui unica fonte proveniente quella di fa Massimo su altre notizie che riguardano la composizione
Terribile dei moltissimi troppi morti di Gaza
Appoggiare i palestinesi senza chiedere la nascita di una direzione non violenta del loro movimento capace di aprirsi al dialogo come d'altra parte sostenere il diritto alla sicurezza di Israele
Senza condannare le correnti della destra messianico ora al potere e lo coppia continuazione dell'occupazione della Cisgiordania la proliferazione dell'insediamento in quel territorio la tacita accettazione di una violenza dei coloni significa soltanto lavorare non solo per la continuazione di questa guerra
Ma per creare le condizioni di una guerra infinita
Da molti decenni Sinistra per Israele chiede due popoli per due Stati e proporre
Salute e propone una definizione dello scontro quasi secolare come lo scontro tra due diritti
Io vorrei aggiungere una terza dimensione di questa dinamica che deve convincerci in Medioriente e tra Israele e palestinesi dobbiamo ricordarci si affrontano due imperfezioni
Ciascuno delle due parti e ciascuno dei sostenitori insieme tutti dobbiamo impedirci sempre di pensare che in uno dei due campi vi siano solo ragioni il sì alla perfezione di un'elezione morale assoluta
Ciascuno dei due campi porta con sé diritti Ettore credere il contrario significa concepire l'integralismo in politica come nella
Non esistono popoli per fare
Né nella storia neanche ai giorni nostri la situazione attuale a molte madri e padri ma essi non abitano solo in un campo qualsiasi cosa possa accadere nelle prossime ore a Gaza e noi speriamo in un cessate il fuoco nulla cambierà se non rompiamo la catena dell'odio che agisce nella società civile come noi
Non può determinare le possibili soluzioni politiche
E possono lì adombrarsi due popoli due Stati come diciamo noi oppure federazione tra Stati non lo so ma può operare culturalmente per incentivare e valorizzare tutte le esperienze di dialogo senza di cui non ci saranno mai le condizioni per la pace in Medioriente
Le quali risiedono
Come è già stato negli anni novanta nel mutuo riconoscimento del diritto dell'altro a desistere entro un proprio stato riconosciuto internazionalmente
Popoli che si odiano e non capiscono le ragioni dell'altro o non le accettano uno le ammettono non potranno mai convivere diventare amici il presupposto della pace
E del compromesso territoriale è soltanto la scoperta di una comune umanità e la rinuncia ad un'idea di giustizia assoluto ognuno deve rinunciare a qualche cosa mettendosi nei panni dell'altro
Il primo compito come suggerisce il grande scrittore Hugh vanno a Harari e quello di contribuire ad una nuova narrazione oggi israeliani palestinesi sono divisi da narrazioni contrapposte che non sono solo il frutto di pregiudizi
O di incomprensioni ma che nascono da esperienze negative vissute
Realmente vissute sulla loro pelle
Ciascuna parte sostiene lo storico israeliano teme che l'altra voglia ucciderlo vuoi per l'anno o non teme è sicuro
Come collettivo nazionale sfortunatamente queste non sono paura irrazionali nate dalla paranoia ma paura e ragionevoli basate sui ricordi recenti e sull'analisi delle intenzioni dichiarate dell'altra parte
Questo dice Harari per l'identità palestinese la nascita di Israele nel mille novecentoquarantotto ha significato la mappa lo sappiamo e l'espulsione o la fuga aiuto
No no
Per identità palestinese la nascita del mio centoquarantotto significato non a Cuba e l'espulsione o la fuga di settecentocinquanta mila palestinesi dalle loro case
E nei decenni successivi altre stragi
E terribili eventi hanno segnato la memoria la cultura e la tradizione palestinesi
E e la realtà quotidiana superato i traumi
Le Paure del passato con la continua espansione delle colonie e con i discorsi del Coni gli slogan sempre più frequenti
Della destra israeliana sulla Grande Israele e ora in queste settimane con la distruzione
è avvenuta a Gaza e la conseguente morte di migliaia di civili non sappiamo quanti oltre che dei terroristi di fama
Questi mortificata non saranno dimenticati incideranno sui pensieri
Sui valori
I proponimenti delle future generazioni palestinesi per un palestinese un sionista è colui che lo vuole cacciare dalla sua terra
Così purtroppo avviene anche in Italia rispetto al termine sionismo di cui non si studio non si conosce o non si capisce l'origine il contenuto e la profondità anche se il sionismo delle origini
Quello che abbiamo conosciuto nel quale abbiamo creduto era laico socialista aperto al compromesso
Per un palestinese sionismo Israele governo di Israele
A volte troppe volte ebrei sono facce diverse della medesima sorte di occupazione e negazione di diritti
Per un israeliano il palestinese invece colui che dopo la sua potrebbe annientarlo e così mettere fine all'esistenza del suo stato e financo credere che potrebbe mettere fine all'esistenza del popolo febbraio
Ogni Sagliano ricorda come i palestinesi alleate agli arabi cercarono di distruggere il loro stato nascente nel mille novecentoquarantotto dopo la risoluzione del novembre del mille novecentoquarantasette la risoluzione centottantuno delle Nazioni Unite
E poi non dimentica
E dopo le guerre del mille novecentocinquantasei del mille novecentosessantasette Paesi arabi scacciarono ottocento mila ebrei dalle loro case in Egitto finirà in Siria nello Yemen
In Libia dove vivevano importanti comunità che furono nella maggior parte costrette a rifugiarsi nello Stato di Israele
E poi nella sua memoria di israeliano è vivo il trauma del terrorismo palestinese
Delle centinaia di attentati contro i civili israeliani
Di quel periodo che per esempio colpi centinaia di persone innocenti poco dopo le grandi speranze delle trattative di Oslo poco dopo l'attentato terribile che uccise Ytzhak Rabin
Come lo è altrettanto il ricordo la coscienza la presenza delle decine e decine di migliaia di missili tirati che da Gaza e dal sud del Libano da fa masse dell'Hezbollah sono stati lanciati in questi anni
Dopo l'evacuazione di Gaza operata da Sharon e dopo la fine della guerra del Libano e fino ai nostri giorni
E ogni cittadino israeliano ha visto nel terribile sette ottobre quello che immagina possa essere il suo futuro tragico che potrebbe essere qualora si dimostrasse più debole pogrom e stupri
Si ripeterà ebbero
Dell'ipotesi nella memoria nella percezione degli israeliani se i palestinesi non venissero posti sotto rigido controllo
E poi è stato un trauma non sentire voci sufficienti nel mondo arabo condannare questa barbarie invece assisterà festeggiamenti come se si trattasse di una vittoria
Della resistenza palestinese quante ne abbiamo sentite anche in Italia ripetere che quella era una vittoria della rete
Questo nelle manifestazioni internazionali contro la sede di Gaza nessuno o quasi lo ha ricordato
La morale che ne trae un israeliano medio e che qualsiasi mezzo sia lecito il sia pronto per l'annientamento degli ebrei in Medioriente così nella testa di un palestinese come di un israeliano esiste un punto comune
Ognuno ritiene a ragion veduta che l'altro l'opposta Polo voglia cacciare o annientare per sempre
E che quel Sempre sia la fine del ragionamento dell'avversario e che quindi l'unica possibile soluzione per la propria sopravvivenza sia quello di imporsi in qualsiasi modo sull'altro sul proprio nemico esistenziale
Così nei due campi in una parte dei due campi
Dobbiamo dirlo
Agli uni e agli altri non importa il sacrificio di vite umane
Non importa la sorte la ragazze stuprate e uccise
Le offese i loro corpi già morti altri
Stival musicale nuova Onetti Buzzi Libreria di far alta negli altri luoghi o dall'altra parte
Una a una parte non importa delle donne e bambini civili che muoiono Agata nell'offensiva militare per la distruzione di fama
Come si esce dunque da questa trappola si esce con la politica
E la politica la ragione per cui noi
O chi ci ha preceduto e qui saluto
Permettetemi un saluto Giuseppe Franchetti nostro grande fondatore di Sinistra per Israele
Vorrei anche mandare il nostro saluto affettuoso e fraterno a Piero Fassino che oggi non può partecipare
Come si esce dunque da questa trappola mortale e qui che servirebbe la politica la capacità di un disegno di una visione e quella che muove la politica da quando la politica è stata inventata cioè da sempre
Perché senza la politica non avremmo avuto nessun processo di civilizzazione del mondo umano noi saremmo rimasti allo stadio tribale delle nostre civiltà serve un una visione di idee di principi del realizzare per raggiungere l'obiettivo della convivenza ma quello deve essere l'obiettivo se manca quell'obiettivo della politica non c'è neanche la strada per raggiungerlo
E manca una classe dirigente coraggiosa e limpida nel Medioriente sembra da interessi personale in tutte e due i campi
E impossibile rimuovere il passato vissuto dei protagonisti del conflitto
Ognuno continuerà a vivere con le sue memorie negative ma proprio il peso di questo passato di guerra di lutti di traumi di odio può essere il punto di partenza per un percorso di riconciliazione
Ha senso continuare a vivere in questo modo nutrendosi di odio con centinaia di vittime ogni anno e nuove guerre che si ripetono ogni cinque
O sei anni di diranno da una parte e dall'altra si assenso perché l'altro vuole annientare Mizzi assenso perché lo sentite l'altro vuole annientare mi e così si rischia di continuare all'infinito
Gli europei dalle macerie della prima e seconda guerra mondiale hanno costruito la comunità europea per mantenere la pace in questo continente perché hanno capito
Dolorosamente capito l'insensatezza di guerre continue tra i rispettivi paesi e anche tre rispettivi nazionali
Il scatta Rabin e Yasser Arafat nel mille novecentonovantatré lo capirono
Decisero che sarebbe stato impossibile trovare un accordo sulla narrazione di ciascuna delle due storie che ognuno vedeva diversa dall'altra e che dunque bisognava cominciare a costruire una nuova storia quello il compito della politica
Interrompendo l'adesione dell'altro come criminale con le mani sporche di sangue che pur corrispondeva
Nell'immagine di ognuno all'idea dell'altro perché alla fine si dissero il bene supremo era salvare la propria vita insieme a quella dell'altro non al costo di quella dell'altro
La memoria negativa paradossalmente come accaduto per gli europei può diventare una terapia
Lo hanno capito per esempio rami e il Fernando israeliano e il palestinese Bassam raramente e dopo la tragedia delle perdite delle loro figlie a cui va il nostro ricordo fuma Darrel canali
In un attentato suicida terrorista palestinese e avvierà Ramin ucciso da un proiettile di gomma di un militare israeliano nella Cisgiordania hanno deciso di costruire un'amicizia per testimoniare assieme l'inutilità dell'odio
Come forse alcuni di voi hanno letto nel bel libro a Pedro con scritto da colombe
Ma tanti altri potrebbero seguire il loro esempio se ragionassero sulla inutilità del sangue versato in una terra che potrebbe accogliere invece di due popoli
Una terra condivisa per la pace e per la fine dei lutti
Ma ancora più forte può essere la costruzione di una variazione positiva che può mostrare la possibilità di un futuro di condivisione ci sono esempi non abbastanza ma ce ne sono che andrebbero rese pubbliche pubblici di collaborazione e di dialogo
Penso alla straordinaria esperienza del villaggio israeliano Palestine
Di Neve Shalom e con loro
E con queste esperienze voglio ricordare qui anche Bruno Segre nostro grande amico di Sinistra per Israele
Chi vive queste esperienze di dialogo supera i traumi non vede nell'altro la minaccia la sua esistenza non penso che così possa nascere la pace ma questo è un terreno che serve
Alla pace
Ma alla realizzazione di questo percorso dialogo Medioriente dipende molto anche dai terzi come noi europei
E dalla nostra assenza come Europa per adesso da quel teatro di guerra
All'indomani del sette ottobre della tragedia del sette ottobre del barbaro attacco diffamati
Nel sud di Israele molti primi ministri europei Meloni ma crollò presidenti Macron su uniate Scholz il primo ministro portoghese si recarono nei primissimi giorni dopo il sette ottobre
Si recarono a Tel Aviv a Gerusalemme a Ramallah al Cairo per visitare
E per
Dolersi di quello che era successo per capire le prospettive future per parlare con i
Diretti protagonisti di quello che stava succedendo al termine di quel giusto e doveroso pellegrinaggio
Dose Borrelli alto rappresentante per la politica estera dell'Europa fece una dichiarazione
Forte
Ci colpì
E disse ognuno dei primi ministri che avete sentito parlare in questi giorni da Israele o dalla Palestina ha parlato a titolo personale
Certificando che l'Europa in quel quadrante così vicino a noi così vicino al nostro Mediterraneo così al centro di scontri e incontri di tutta l'attenzione internazionale l'Europa non c'è
Dipende molto da anni terzi come noi europei che possiamo diventare tramite per la riconciliazione o per la conciliazione ecco perché io penso che le manifestazioni per la pace o della liberazione
Che unicamente stanno diventando manifestazioni di bandiere contrapposte non aiutino ma creano ulteriori sortite divisioni ecco perché rigettiamo con la nostra più ferma e assoluta determinazione ogni forma di boicottaggio
Verso le università italiane
Gallica
Perché
Il boicottaggio contro chiunque
Io l'ho sempre pensato significa annullare le differenze che ci sono in un popolo nell'altro popolo considerare che chi è oltre il confine e come un indistinto insieme comunque nemico a prescindere dall'età
A prescindere dall'origine a prescindere dalla fede dalle sue idee politiche da ciò che professa da ciò che agisce boicottare vuol dire annullare l'altro vuol dire discriminare
Per questo vogliamo anche denunciare con forza da cui il risorgendo antisemitismo di questi giorni al quale assistiamo preoccupati non so se questi due tagli siano riconducibili a questa fattispecie ma ci hanno colpito
Come se quella lama avesse colpito direttamente i nostri corpi corpi
Noi non saremo mai d'accordo nell'accusare di default tout-court di antisemitismo chi esprime una critica politica alle idee o alle azioni del governo Netanyahu ma altrettanto non tace Remo sulle forme di discriminazione verso Israele verso gli ebrei non è accettabile che il giudizio su Israele sia diverso
E si esprime in modo diverso rispetto alle dimenticanze che ci sono verso molti altri Paesi del mondo con i quali i rapporti sono invece normali così come lo è il caso di università che interrompono che vogliono interrompere i progetti di ricerca due agli USA con lo Stato di Israele e mantengono progetti di ricerca con l'Iran degli Ayatollah
Ognuno può essere più solidale per una parte lo saranno sempre
In parte
Gli ebrei verso Israele e gli arabi verso i palestinesi un fatto umano prima che politico ma dobbiamo chiedere
Ai soggetti in campo e a noi stessi continuamente il riconoscimento dell'altro come condizione indispensabile per la pace
Se da punti di vista differenti amiamo veramente i due popoli
Un amore e una solidarietà che fomenta la guerra perenne non è un vero amore ma esprime una pulsione di morte come è scritto in questi giorni Gabriele Nissim
La pace si fa con il nemico come si estendeva ha mosso oggi oggi speriamo intanto in una tregua
Nel ritorno a casa dei rapiti nell'un amento del potenziale militare offensivo di fama nella ricostruzione di Gaza con un sistema di governo democratico garantito intente internazionalmente
Se vedranno i nostri figli la pace non lo so ma so che vorrei poter sempre dir loro che l'abbiamo perseguita senza tregua
Ok
Sia ha raggiunto qui nostro amico Ivan Scalfarotto
Senatore della Repubblica che vuole portarci suo saluto a cui cedo volentieri il microfono
In realtà non sono qui come amico e me come senatore sono qui come socio di Sinistra per Israele sostenitore
No voglio dirlo perché sino ma pensiamo anche mi siamo anche anche molto amici no lo volevo dirlo perché in realtà quando
Dico che sono di sinistra per Israele mi dicono ma come tu non sei del centro c'è un partito di centro che ci fai a Sinistra per Israele
E prendo questa occasione per rivendicare con predica mi capita spesso non hanno spesso l'occasione per rivendicare pubblicamente il fatto che io mi sento un uomo di sinistra
Il problema è che lo sono sempre stato è sempre pronto credo lo sarò il problema che qui non sono io che ho lasciato la sinistra che tante volte mi pare che la sinistra abbia lasciato me nel senso che quello che mi è capitato di sentire da quella parte lì e che
La libertà l'indipendenza dei popoli che ho sempre pensato fossero cose di sinistra contano
Relativamente perché si può decidere che l'Ucraina la lasciamo al suo destino no perché vogliamo questa pace in qualche modo per cui quel con un pezzo di sinistra me lo sono perso
Mi sono perso l'idea che la sinistra sia il sia il garantismo sia il fatto che davanti alla macchina punitiva dello Stato il piccolo cittadino che se lo trova di fronte deve essere in grado di difendersi tutti i livelli e mi son perso pure quel pezzo e mi son perso pure il pezzo per cui stare con Israele la cui storia è una storia di riscatto è una storia di profondamente di libertà basterà profondamente di sinistra non lo sia più
E quindi quello che credo che noi che sembriamo forse come Sinistra per Israele una sorta di contraddizione in termini paradossalmente perché oggi funziona così se tutti schieri con Israele vieni considerato praticamente di destra o comunque una persona sospetta ecco io penso che sinistra Israele abbia un importantissimo ruolo per questo
Perché vi dico la verità Meg girano pure un po'le scatole che oggi i protettori di Israele siano Ittierre e di di chi gli ebrei li ha mandati nei Lager
è una cosa che non tollero il fatto che quando si va alle manifestazioni a favore di Israele ci sia lo stato maggiore di un partito che c'è ancora una fiamma nel simbolo
Che la fiamma che ricorda la persona che ha firmato le leggi razziali del mille novecentotrentotto io trovo che sia una follia
E trovo anche che sia una profondissima responsabilità della sinistra che ha abdicato al suo ruolo di difensore di Israele e della comunità ebraica e io a quell'uomo lo non voglio rinunciare mai
E voglio dire da qui sulle mani dagli ebrei italiani giù le mani dalle ebrei degli ebrei milanesi perché l'antisemitismo è purtroppo una bestia che non ha mai che non è mai morta e che trova sempre l'occasione di rialzare la testa e in questo momento
Di questo stiamo trattando e quando si parla di antisemitismo secondo me non ci sono come dire sfumature il nodo deve essere netto il fortissimo e qualsiasi manifestazione nello diceva bene il boicottaggio di boicottaggio non ha nessun senso il boicottaggio è chiaramente delle università poi immaginate di l'Accademia che dovrebbe essere il luogo della massima libertà intellettuale
è una forma di antisemitismo bella e buona perché pensare che per la responsabilità di eventuali scelte sbagliate di un governo come quello israeliano io penso che di scelte sbagliate le teniamo le abbia fatte un sacco una sporta nel storicamente diciamo da quando ha responsabilità di governo e soprattutto con questo governo
Ecco attribuire tutte quelle responsabilità a tutti gli israeliani e peggio ancora a tutti gli ebrei perché questo che sta cedendo nel Mid West americane come nelle strade di Milano quando abbiamo il venticinque aprile
Allora il nostro volo della sterilità
Penso un ruolo che deve avere certamente una come dire una forte proposizione per ciò che accade in Israele tra l'altro e nel Medioriente fra l'assegno di e per quello che accade in Italia e in Europa le cose che ha detto lei sull'asse
Sono di una gravità sul perché il fatto che noi europei non siamo presenti in quel quadrante che quando si fanno le riunioni in Egitto ci siano i qatarini ci siano gli americani ci siano gli egiziani e gli europei che stanno sul Mediterraneo quello il giardino di casa nostra in un certo senso e noi siamo il giardino di casa loro il fatto che non ci siamo una cosa veramente incredibile
E allora e con questo il più io credo che noi abbiamo un ruolo importante per le cose che diciamo per le cose che in e Kabil mente
Che è quello di andare moltiplicare ci ma io non mi rassegno all'idea che qui si sente di sinistra e chi sta accanto a Israele debba essere una mosca bianca debba essere una minoranza
Il nostro ruolo è di fare anche politica qui in Italia e diritti recuperare ISPA per fare in modo appunto che quella storia di riscatto che l'età che il sionismo
Lo Stato di Israele torni a essere fortemente patrimonio
Tutte con le persone di buona volontà e dell'uguaglianza tra le persone che della parità delle opportunità che della libertà di esprimere ciò che si è ciò che si pensa hanno fatto il cuore della propria battaglia politica lasciatemi dire della propria di perché per quello che vive una persona di Siemens la libertà la parità delle opportunità l'uguaglianza se noi non ce le riprendiamo e non lo facciamo anche qui io penso che siamo destinati Awacs com'dolorosa non soltanto noi ma diventano
Grazie al caro Ivan
Vostro iscritto
Questa è un'Assemblea abbiamo scelto di fare un'assemblea nazionale di Sinistra per Israele e quindi un luogo dove noi vogliamo che poi salutiamo Anna che la parola che c'ha raggiunto di Bologna della nostra sezione di Bologna
E qui al tavolo abbiamo Guido live di Roma poi a cui adesso darò la parola e poi avremo interventi appunto per perché in questa Assemblea vorremmo anche raccontare le attività che stiamo facendo da Roma da Milano da Genova da Firenze e da Bologna siamo molto
Orgogliosi di poter citare tante attività e tanti centri che stanno iniziando che stanno continuando a fare un grande lavoro purtroppo dice ha colpito uno sciopero dei treni per cui siamo in parte meno di quelli che avremmo voluto essere una parte della delegazione romana arriverà ritardo e io do la parola Guido laico perché c'era conti cosa fatta di bello a Roma
Grazie grazie innanzitutto a Milano al gruppo milanese per l'ospitalità per aver organizzato questa iniziativa questo incontro è stato anche una roba complicata dallo sciopero dei tre da noi del resto diciamo battuto questa parte o dare ormai siamo abituati perché avevamo organizzato alla presentazione del manifesto una domenica mattina in cui poi abbiamo scoperto per fortuna in tempo
Che c'era Maradona anche da per Roma e quindi abbiamo rinviato tutto più in quel caso
Noi siamo a Roma diciamo rinate nel senso che come ha detto Emanuele Fiano
L'arte da cretini Stato di Israele ha una lunga storia ama
A Roma per lo meno negli ultimi anni diciamo che era tra molti affievolita
Dopo il sette ottobre Thierry costruito un gruppo attivo che per buona parte peraltro abbastanza nuovo cioè ci sono delle persone come Victor Magiar che appunto accanto ad ottobre dei treni non è ancora arrivato in realtà arrivando alla porta l'acqua
Non solo lui vestono diciamo protagoniste della storia passata ma molte di noi hanno scelto di
Militare dei come dire di essere parte attiva di questa citazione da da tetto diciamo da da quest'anno fondamentalmente perché hanno come dire dopo il sette ottobre sentito l'urgenza di fare questa battaglia politica
Di cui hanno parlato prima Lele Fiano Ivan Scalfarotto
Prima si diceva di questo Riccione che diciamo spiegando al venticinque aprile nella manifestazione del venticinque aprile è stato attaccato e pregiato
A Roma da da qualche anno da parecchi anni ormai uno striscione come questo non sfila neanche più dentro
La diciamo al corteo principale del venticinque aprile perché ritorna Tapie riscontri
Valenti anche problemi politici di vario tipo e genere perché diciamo esplicitamente lampi romana forse non è lampi milanese per una serie di ragioni quindi noi da questo punto di vista Roma chiama anche un po'più indietro e se volete nel senso che la la principale battaglia politica nella nostra città e proprio diciamo resi riaffermare un diritto riaffermare alcuni principi
Noi abbiamo iniziato tra l'altro con un'iniziativa con Angelica unità Calò Ezio erano di fama Roma venuti da Israele e l'abbiamo fatta all'inizio dell'anno in una chiede del partito democratico
Mi chiedo diciamocelo perché dopo due maestri avremmo ancora la disponibilità dei quella sede non lo so per dire dove diciamo di quale battaglia politica ci sia bisogno
Nostro peraltro un gruppo plurale il gruppo romano titolo perché non è che vengono diciamo da storie politiche tutto di sinistra evidentemente
Ok ma a sinistra come è noto in Italia
Plurale del tram otto e variegata
E però per fortuna mi sembra un'ottima cosa diciamo nella nel gruppo la maratona persone che vengono da le varie storie della sinistra italiana romana titolo a persone che vengono dall'impegno diciamo alla comunità ebraica
Quella diciamo nella ferma anche nella comunità ebraica progressiva che sia costituita qualche anno fa diciamo perché non condivideva
Le politiche e le scelte di quella Dante posso dire così ufficiale hanno già un pluralismo che è una ricchezza da questo punto di vista perché consente di
Tenere dentro storie profili esperienze diverse farle vivere
Tutte insieme dopodiché c'è una battaglia politica
Mi verrebbe da dire enorme da fare non aveva pensato
Rette poi sono le torce la mattinata verranno illustrati i gruppi di lavoro io non entro nel merito diciamo ad una battaglia culturale che poi qualcuna racconterà meglio di me ma forse l'idea di fare quel gruppo di lavoro quella battaglia culturale Marte anche dalla nostra esperienza di vita vissuta
Nel
La sembra che abbiamo fatto a Roma la presentazione del ma ripeto l'abbiamo fatta a Roma abbiamo accanto e riempiva letale oltre cento persone Mark come anche questa sera anch'la mattina scusate i Giovanni
E quando dico giovani non dico neanche diventa perché sarebbe l'anno tale ripartizione verrebbe da dire ma anche i trentenni e quarantenni non sono una minoranza sono una roba che ci conta sulle dita d'una mano
E ora è evidente che c'è un problema tra i giovani la politica va oltre diciamo finito entra in casa e tutto quanto Borgia ombra di dubbio però io penso che noi dobbiamo porti questo tema e impatti a Roma abbiamo pensato di costituire un gruppo di lavoro
Che si chiama scuola università che ha proprio questo obiettivo di diciamo culturale e politico
Lo diceva bene dalle piano
Innanzitutto bisogna raccontare la storia lo può raccontare la storia a raccontare come madre tra le chi l'ha fatto nascere bandito perché nato ma
Io penso che poi nella me anche
Nell'esperienza che ne abbiamo avuto quando abbiamo colto ha avuto l'opportunità di farlo cioè di interloquire sul merito delle questioni con persone che magari la pensavano diversamente diversamente da noi almeno all'inizio del confronto
Poi il confronto Rita morsetti simile è utile
Però non vi è ombra di dubbio che c'era un'enorme battaglia culturale politica da fare ed è quello che diciamo a Roma
Sarà il nostro impegno principale nel senso che
Il rischio che
Almeno nei primi due-tre metri
Questa situazione ha risposto noi l'abbiamo vissuto ognuno di noi sulla nostra pelle a un'esigenza
Quanti nostra mi verrebbe da dire certo pur contro quelle del Napoli
Oggi stanno qua hanno detto finalmente sembra finalmente vantiamo più solita finalmente col Governo e non è solo a pensare questa cosa ma c'è una sede in cui ci ritroviamo ragioniamo insieme ora pensiamo alle alla nazionale ma anche a Roma che chi ha il tempo di
Amo andare fuori da noi costruire incontri interlocuzione con le forze politiche con lampi collar con
Diciamo tutto ciò che si muove intorno a noi e la sinistra romana
Per raccontare che diciamo quali tornerà preposizioni e perché alcune scelte alcune posizione che ovviamente del tramonto da quelle che tutti conoscete a livello nazionale delle forze politiche di sinistra
E prima Scalfarotto ricordava
Non ci convincono e le consideriamo sbagliata
Noi pensiamo che ci sia un grande lavoro da fare da questo punto di vista
Come dire
La cosa principale almeno
Di questi primi tre mesi diciamo è che fare in modo che questa accettazione non sia solo il luogo dove moglie discutiamo tra noi cosa che facciamo Benizi malmenato Roma diciamo
Nelle tratte del gruppo le fanno l'esecuzione patita nel perenne Mariuccia ma supportare quello che accade dentro la città dentro la società
Questo è l'obiettivo principale questo lavoro che penso non solo a Roma ma a livello nazionale
Dovrà essere l'impegno principale quell'unità l'ultima battuta che il patto questa che mi ha anche l'assemblea che deve lanciare un congresso nazionale
Penso che il contratto nazionale non debba essere il solo una importante essenziale decozione tra noi ma anche il modo per parlare fuori da noi grazie simile al grido
Grazie a tutti gli iscritti di sinistra l'azione di Sinistra per Israele a Roma permettetemi di ringraziare tutti quelli che oggi volontariamente diciamo i milanesi si sia presa nella vellutato a costruire questa giornata anche con un cambia di sede all'ultimo momento e quindi quindi Daniele Donatella Marco Donato non so se vedo
Eppure se mondo
Mi preme sottolineare tra l'altro mere me lo me lo faceva ricordare prima Michele Sarfatti
La nostra battaglia e ovviamente contro in questo momento anche in Italia contro ogni forma di antisemitismo ma saremo anche sempre contro ogni forma di islamofobia vero siamo per l'odio verso nessuno
E do alla parola Ariel dello sproloquio
Che ci racconta cosa succede a Genova delle nostre cose
Grazie intanto saluto tutti e tutte
A Genova succede quello che succede devo dire ormai in molte città
Vuole richiamare quello che ha detto Ivan prima
La la fatica di essere diventati un ossimoro non sostanzialmente siamo soprattutto se siamo ebrei di sinistra anche ma anche sinistri Israele cioè diventato quasi un sono due parole non accomunabile senza una sensazione di disagio
Ho e questo è quello che che sta muovendo molte persone vicino a Israele ora anche per lei
Che sentono la fatica di trovano un luogo dove poter tranquillamente parlare discutere
Toccare anche i tasti più dolenti senza doversi sentire o accusatori e accusati immediatamente all'indomani del sette ottobre anche menti nelle settimane successive il popolare
Una grave reazione israeliana
Moltissime persone
Mi e hanno cercato e hanno cercato altre persone vicino a me
Manifestare il disagio di non avere un luogo dove parlare la fatica di trovare un dialogo dove potersi anche sentire liberi di esprimere delle critiche che e molto spesso si ha timore di fare per paura di essere immediatamente etichettati io inseriti in qualche casella scatoletta
Purtroppo la realtà è questa siamo prigionieri tutti volenti o nolenti di propri miti miti costruiti dalla politica oppure utilizzati dalla politica perché già esistenti difficilmente siamo disponibili a fare un passo indietro a scendere da queste che possiamo chiamare Comfort Zone che ci permettono di ieri stare tranquilli quando siamo tra persone che la pensano esattamente come nove Maci ma ci lasciano invece totalmente disarmati quando ci troviamo ad incrociare pensieri e opinioni al quindi questa richiesta questa sollecitazione ha messo in moto un movimento per ora spontaneo che ha dato vita a una serie di incontri
Prevalentemente in quella varia e variegata area che possiamo definire di sinistra ma che fin qui Criscito Ivan era tale riguarda un panorama molto più ampio e che
Composto di persone che di diverso l'origine e di appartenenza politica aveva bisogno incontrarsi anche per noi è stato fondamentale la visita di Angelica Calò Yehuda come spunto iniziale per permettere a di ascoltare intanto la l'esperienza diretta di ogni sera il di due israeliani di sinistra cosa che appunto ripeto continua a essere un po'complicata da capire per molti e soprattutto poi di ragionare tutti insieme su cosa stesse succedendo e cosa potesse succedere ancora
E la cosa interessante almeno per quella che è stata la nostra esperienza genovese che sono hanno partecipato persone che non avrei mai immaginato innanzitutto hanno partecipato israeliani e palestinesi che vivono a Genova hanno partecipato ragazzi dei centri sociali
è stato un momento di una grande discussione anche molto forte molto feroce in alcuni punti ma che ha lasciato tutti sia con qualche ferita ma anche con la sensazione nella consapevolezza che potesse essere davvero l'unico modo c'è quello di scendere come dicevo prima dei nostri miti affrontare
Coraggiosamente ma anche con una sorta di approccio di speranza il dialogo anche faticoso seguito da una seconda riunione che ha visto appartenente raddoppiato non delle persone a cui hanno partecipato altre persone anche con dei ruoli importanti c'era anche il rabbino munita di Genova per dire
Un ex rappresentante dell'OLP che vive a Genova ed è stata una di nuovo un momento molto forte
Non c'è ancora nulla di istituzionale stiamo ci stiamo muovendo con in una logica diciamo di di volontà spontaneità e questo forse stanchi aiutando al fatto di riuscire a fare
Una un percorso con tante persone che non si sarebbe immaginato trovarsi vicini devo dire che e questo è un tema so che tra di noi ci stiamo su quel ci stiamo interrogando da un po'il fatto di presentarsi come stilista penserete paradossalmente un problema
Perché consente da un lato di trovare una sponda a chi appunto si sente vittima dello stimolo di cui parlavo prima però nello stesso tempo crea anche un po'di fatica per chi vorrebbe poter parlare senza essere etichettato e quindi partecipare in maniera quindi i a Genova per ora stiamo mantenendo una dimensione non formale in maniera tale da poter dare questi spazi
Il percorso non può che essere al propoli quello di trovare un luogo anche istituzionale forma questo perché in qualche modo è un appello che si fa poi alle forze del dalla sinistra e al mondo ebraico che prendano coscienza del fatto che in essere di sinistra essere per Israele si può fare era senso ed ha senso forte sia per la sinistra sia per il grazie
Grazie a dare
Primo Ministro dimenticato ovviamente di citare Giorgio Albertini che abitano nel nostro
Colonna portante del
E vorrei salutare cedere la parola a salutare di nuovo Anna grappa volatili Bologna con la quale avevo fatto una bellissima aggiornata a pochi giorni fa con molte persone chiederle di relazionarci sull'attività di Bologna
Grazie
Devo dire che sono un po'emozionata perché venendo qui ho ritrovato una tesserina di Sinistra per Israele
Che risale al due mila tredici quindi non siamo morti siamo in cui siamo in tanti i giovani li andremo a cercare uno Bruno io credo detto questo vi ringrazio di questo invito a Bologna abbiamo presentato manifesto il quindici aprile e devo dire che l'abbiamo presentato con successo grazie anche ai relatori è stato un bel pomeriggio però contrastato Oldham manifestazioni di movimenti però palestinesi
Addirittura non era affatto un volantino tipo quello nazionale Sinistra per Israele il giorno dopo era già fatto con gli stessi l'ho idee stesse immagini simili stabili genocidi cosa che io non voglio denunciare in tribunale perché non lo voglio fare ma lo voglio dire in tutti i luoghi dove vado a parlare perché se è così ricostruiamo la pace oppure detto questo
Noi abbiamo battuto la sala era piena come ha detto rinviano e è stata una cosa positiva oltre cento persone c'erano e abbiamo avuto un eccellente appoggio però delle forze dell'ordine
Grazie al cui impeccabile comportamento la riunione si è potuta svolgere in tutta tranquillità perché fuori c'erano cento quaranta e più persone vocianti urlante che volevano impedirci di parlare però si sono due si sono sposati sono andate via per Ibra finita la riunione io sono uscita voleva andare a parla con loro ma non c'era più prossima volta però detto questo la nostra azione scritti la nostra azione è orientata a capire perché settanta avversione contro Israele e tanta comprensione verso ammazzo e allo stesso tempo si cerca di ridurre la carica di ostilità contro Israele e l'esistenza stessa dello Stato di Israele quelli dove ci domandiamo io domando a tutti non a qualche risposta l'ho già sentita
Pure arrivando tardi del che mi scuso a chi ci stiamo rivolgendo oltre a voi stessi e che cosa proporre abbiamo partecipato alle presentazione dal nostro Manifesto me l'ha fatto prima con incertezza poi con entusiasmo quindi sono contatti da non perdere come espandere l'efficacia della nostra azione e rendersi invisibili dei sistemi di comunicazione di massa quelli nuovi tipo il sociale
Ma senza escludere quelli tradizionali
Quali meccanismi attivare per diffondere informazioni e soprattutto smontare tanti bias trasmessi più o meno volontariamente da diverse o AN in sì
Come a esempio Amnesty International di cui ho visto delle cose da svenire
E da tanti gruppi legati anche al mondo cattolico e cristiano a Bologna c'è per esempio il gruppo Pax Christi che di PACS ha solo il nome del titolo per il resto
Vero vive Palma
Il film mi rendo conto che si però è già stato detto questo tema ma lo voglio riprendere e sinistre per Israele ha come riferimento politico
Noti esponenti del PPI di ma può il PD essere il nostro unico riferimento secondo me fino perché al suo interno ci sono posizioni che giustificano il boicottaggio come la stessa segretaria l'unica cosa chiara che s'è capito
Il no
è una cosa brutta che vincola dico può dispiacere però bisogna dirla non possiamo sempre nascondere la polvere sotto il tappeto
Parla sempre in maniera per me col Fusari l'unica cosa che accade di frequente e anche la difesa di posizioni tra palestinesi per il sindaco di Bologna
Per il quale il venticinque aprile
è diventato il venticinque aprile di casa per carità poveretti stanno soffrendo però quelli che li difendevano a Bologna erano persone che di democratico avevano solo la scritta sullo striscione e nulla di più
Quindi e noto anche che alcuni candidati proposti dal Pd alle europee
Esprimono ripetutamente ostilità a Israele infrequenti affermazioni apodittiche
Che scoraggiano e minando la fiducia una per tutte quando sento dire che non è genocidio mai e pulizia etnica insomma io non mi sento rappresentata da una persona così
Infine
Ma oltre oltre a quote ecco adesso fine di queste adesso pensiamo al futuro vero
Oltre a continuare nel nostre consuete attività che consistono in un scusate vedo adesso Stefano ioduro Miuccia adottate che coesistono
In un gruppo di lettura sulla letteratura israeliana che dura da sette otto anni e raccolte un notevole gruppo di persone quindi il merito non è mica ho mai degli scrittori israeliani che sono bravissimi e spero che continuino a scrivere tanto
Tanto per e poi incontri e lezioni sulle la politica israeliani a cui venne anche Stefano Jesurum in un pomeriggio burrascoso
E pensa e quindi noi vogliamo continuare con queste attività ettari incontri elezioni sul sionismo abbiamo fatto una proprio nelle sale specifica sul perché la sinistra odia Israele una roba del genere che è stata registrata proiettare qualche film israeliano la Cineteca di Bologna ha presentato insieme agli autori tatami e tenterei di un regista israeliano e tenterei di continuare su questa strada
Le nostre proposte sono intraprendere incontri con i centri sociali e le organizzazioni studentesche
Organizzare incontri e scambi con gli studenti israeliani a Bologna ce ne sono tanti erano stravolte alle manifestazioni che abbiam fatto di solidarietà perché ignorarli sono ragazze anche loro quindi parliamoci e poi attivare seminativo di formazione sulla storia di Israele per i gruppi dirigenti dell'ampi come ci è stato
Tra gli altri se fate così vengo qui più spesso o Emanuele non siamo mica Zanardi
Sono abituata e se impresa pesci stanza Hezbollah
Va bene ombre studente che è stato un corno no non è stato coinvolto da me è venuto spontaneamente chiami guarda e ride perché va be quindi allora o il seminario di formazione
Vi dico come nasce perché non è mi con la mia fantasia lo facciano davvero
Formazione sulla storia di Israele per i gruppi dirigente dell'Anpi perché a Bologna è stata liberata il ventuno aprile il venticinque aprile la comunità ebraica non è stato Pisa al menti invitata sul palco delle autorità pazienta però il ventuno aprile abbia fatto una manifestazione e voi da Milano ci avete mandato ben dieci bandiere che abbiamo esibito però quelli dell'ampi Tituba avranno c'è stato una discussione non con bacon Alessandrini insomma
Alla fine ha detto beh vorremmo saperne di più e allora noi abbiamo raccolto la palla al balzo pronti ci metteremo e quindi come cioè ce l'hanno promesso alla vigilia dell'anniversario della liberazione di Bologna alla vigilia quindi il venti aprile scorso io li spenderei questa operazione di alta pedagogia anche ai piedi dei tempi e i quadri del PPP e dei partiti e movimenti di sinistra
In sostanza io proporrei all'Assemblea nazionale per riflettere sul fatto che come spesso legittimamente e giustamente critichiamo ma forse siamo meno disponibile a sporcarsi le mani occorre prestare più sul campo discutere con tutti e soprattutto con chi ha pregiudizi grazie
Grazie mille Anna della tua relazione non solo relazione insomma della sua descrizione del quadro io vorrei chiamare
Luciano Belli Paci storico di Sinistra per Israele di Milano che vieni al mio posto riproposto
Che ci
Allora insomma mi chiedono di fare un po'la memoria storica io devo iniziare con la nota triste perché abbiamo perso dei compagni molto cari
Ha già ricordato Lele Bruno Segre che è mancato l'anno scorso
Pochi giorni fa alla vigila venticinque aprile mancata gore Pescarolo una militante storica destinata per Israele che aveva creato il nostro primo sito internet perché aveva anche quella professionalità ed era sempre presente le nostre cose ogni venticinque aprile a tutte le manifestazioni sarebbe stata molto felice oggi
E all'inizio dell'anno abbiamo perduto Felice Besostri che era della presidenza nazionale di Sinistra per Israele e anche quella è stata una perdita molto molto grave
Allora un po'di memoria storica andrò per sommi capi perché se no riterrai qui troppo lungo
La vicenda di Sinistra per Israele è una vicenda che io definisco sempre con andamento carsico
Scompare e ricompare e ogni nascita e rinascita di Sinistra per Israele a ben vedere è legata a un trauma una ferita e io credo che noi che siamo qui portiamo sull'anima le cicatrici di tutte quelle ferite di tutti quei traumi che abbiamo subito militando nella sinistra italiana ed essendo amici di Israele la prima ferita
Fu quella della guerra dei sei giorni infatti nacque Sinistra per Israele poco negli anni successivi per reagire a questo divampare di ostilità verso Israele che si manifestò in quel caso soprattutto da parte del patio COMU
Lista e dei nascenti movimenti studenteschi
Il primo gruppo io
Lo ve lo dico perché me l'hanno raccontato non non ero in in quel in quel gruppo e non ricordo neanche tutte le persone sicuramente c'è utile per Franchetti noi Foa ed o Milano la mamma di Lele Rivi criteri rischiano e e altri che purtroppo che purtroppo non ricordo
Crearono questo gruppo che aveva però all'inizio le caratteristiche secondo me è più che altro di un gruppo di approfondimento di studio infatti pubblicarono una Bella serie di quaderni di sinistra peritale che sarebbe molto bello recuperare e ripubblicare perché contengono una documentazione fondamentale sulla storia della sinistra italiana sul chi Boots
Sulle sul movimento per la pace in Israele
Su tutto quello che era utile conoscere su quel su quel conflitto
E per anni svolsero questa attività sapendo di poter contare a Milano però su un tessuto favorevole perché i partiti escludo proprio comunista ma gli altri partiti della sinistra i partiti laici erano molto amici di Israele
Tutti i sindaci di Milano erano grandi amici di Israele l'Uday l'Unione Democratica amici di Israele che a Milano era una bellissima realtà che era composta da esponenti a sinistra da ex partigiani personalità straordinarie ed erano molto attivi sul fronte dell'amicizia verso Israele quindi erano anni da un lato difficili ma dove però c'era nella sinistra qualcuno con cui con cui relazionarsi e qualcuno forte qualcuno che aveva un peso a Milano molto importante poi ci furono i nuovi traumi le nuove ferite degli anni ottanta a partire da quel clima di odio spaventoso che si registrò dopo la guerra del Libano no in occasione guerra in Libano infatti Sabra e Chatila se uno ci pensa
è paradossale nessuno è mai andato in piazza San Pietro a protestare per le stragi di Sabra e Chatila compiute da cristiani maroniti che avevano sul calcio del loro mitragliatori l'immagine della Madonna e che obbedì erano una una e sono una Chiesa che obbedisce
Alla chiesa cattolica di Roma quindi
Avrebbe avuto un senso no l'odio si indirizzò tutto verso
Israele e anche verso gli ebrei degli gli amici romani ricordano molto bene quella fase e poi la dolorosa svolta nel partito socialista nel quale io militavo dove Craxi cambio la linea tradizionale che era di amicizia verso Israele trasformandola in una linea invece di critica molto ascesa di critica francamente eccessiva e noi tentammo di reagire creando facendo un documento di socialisti amici di Israele che ebbe una certa diffusione una certa un certo peso soprattutto qui a Milano e da lì nacque l'idea di far rinascere Sinistra per Israele
Non più come gruppo di studio ma come vero e proprio movimento e negli anni ottanta
C'è qui Gabriele Schenardi ci sono qui altri amici che parteciparono a quella fase riprendemmo in pieno l'attività in una fase molto molto difficile molto complicata avere poi ci furono gli anni della prima intifada che furono anche quelli anni molto molto complicati poi
Ecco l'andamento sempre carsico gli anni del processo di pace erano anni come dire
Di grande fiducia di una di grande speranza del futuro dove sentiva meno il bisogno di a vere in campo una un movimento come Sinistra per Israele perché le cose andavano nella direzione che tanti di noi avevano sperato auspicato e quindi e quindi abbiamo continuato sempre per la verità grazie soprattutto diverte Franchetti
Che apriva a casa sua periodicamente invitando esponenti della sinistra israeliana che erano di passaggio in Italia che venivano a Milano e ne abbiamo conosciuti tanti anche molto autorevoli mi ricordo Coletta vita al personalità straordinarie
Laburiste del del del Mehrez del movimento kibbutz cistico eccetera eccetera e quindi abbiamo sempre continuato in realtà ma con una minore diciamo un minore impegno la minore attenzione
Poi arriva quella che per me fu la ferita forse più sanguinosa il momento in cui
Fallisce il processo di pace fallisce per colpa di Arafat e non per colpa di qualcun altro e si scatena quella seconda Intifada che fu una cosa incredibile cioè un movimento Samp armato che usava le armi che Israele aveva dato ai servizi di sicurezza palestinesi quando era stata creata la MP un un una una contestazione di Israele che utilizzava
I i martiri suicidi che facevano strage nelle nelle nei ristoranti nei cinema dovunque
E la sinistra una parte cospicua della sinistra che di fronte a questo dramma totale in cui era ovvio
Che se ci si dovesse schierare dalla parte di Israele che si era spinta con Ehud Barak al massimo grado possibile di apertura verso una una pace
Fondata sul compromesso invece no
Una parte da sinistra rilevante si schierava in maniera critica ancora una volta contro Israele ricordo
Ancora come un vero e proprio trauma credo che fosse il due mila uno andai a una festa dell'Unità qui a Milano
Mi trovai di fronte a questa scena una compagna iscritta al partito al quale anch'io l'ho scritto all'eravamo iscritti Democratici di sinistra
Chiede la parola in uno di questi dibattiti e dice io sono un insegnante da tanti anni porto le scolaresche tutti gli anni a visitare Auschwitz adesso non le porterò più perché quello che fanno gli israeliani è un orrore e quindi io non andrò più a a a ricordare queste cose rimasi raggelato me lo ricordo ancora
E
Ci incontrammo con Lele con Aldo Aniasi che era il nostro grande sostenitore allora e altri compagni decidemmo che la Sinistra per Israele doveva assolutamente rinascere
E doveva essere in campo e ripartiremo anche quella volta
E trovammo
Questo straordinario aiuto di Piero Fassino che cambio che impresse una svolta Piero Fassino diventò nel due mila e uno segretario nazionale dei DS e da da quel momento si impegno strenuamente per cambiare completamente l'atteggiamento dei Democratici sinistra verso Israele
Sdoppiano se si può dare questo tra questo termine la la la la la la la vicinanza la simpatia verso il sionismo dentro i DS dove prima non se ne poteva neanche parlare
Fece l'attività straordinaria e quindi mi unisco con grande convinzione al a quello che ha detto Lele
Nell'esprimere una profonda gratitudine verso Piero Fassino in questo momento che per lui è un momento così difficile e triste gli dobbiamo davvero davvero tanto
E poi arriviamo a Annolino e abbiamo continuato in quegli anni l'attività abbiamo cercato anzi di svilupparla di esportare in un certo senso Sinistra per Israele
Che era solo milanese nelle altre città e siamo arrivati a fare nel due mila dieci il congresso nazionale di Sinistra prendere a Bologna con la partecipazione finalmente di altri gruppi di altre sezioni di altre città e abbiamo fatto un'attività purtroppo sempre io mi scuso anche nove i compagni hanno discontinua nessuno di noi fa politica di professione abbiamo anche trascurato aspetti organizzativi che invece avremmo dovuto curare meglio il tesseramento altre cose
Però ci siamo sempre stati abbiamo sempre fatto attività abbiamo realizzato incontri abbiamo ci siamo giovati anche della la fortuna di avere un compagni come Roberto Della Rocca che ci ha consentito di volta che veniva a Milano di raccontarci quello che succedeva in Israele di avere una voce da lì e quindi abbiamo in realtà sempre
Sia pure in maniera poco organizzata mantenuto una presenza a Milano un'attività costante e arriviamo all'ultimo trauma quello che ci vede Pius il sibili perché più recente dopo il sette di ottobre
Quello che è successo di nuovo questo divampare
Di un odio sordo di un odio totale verso Israele
Di una totale incomprensione verso Israele di nuovo
La nostra reazione se siamo qui se siamo così numerosi se ci siamo iscritti così tanti in pochi mesi a Sinistra per Israele perché di nuovo abbiamo sentito l'ingiustizia di questa situazione
Siamo in campo ci siamo dobbiamo organizzarci meglio abbiamo la ferma volontà di essere come dire più continui più presenti e più organizzati e credo che ce la faremo grazie
Grazie
Allora grazie Giorgio perché hai fatto una saresti Luciana non il sei audace a una certa comunque grazie Giorgio in generale
Comunque no è tutto perfetto quello che hai detto volevo aggiunge me lo ricordo solo perché riguarda parzialmente mentre che Piero Fassino che allora era il
Napolitano
Che era a sua volta ministro degli Esteri
Di sì organizzammo un Inter
In cui Napolitano disse a me tre volte
Che sionismo non è una parola
Che non è
E quindi e quindi in quel l'anno in quel quell'ambiente lì questo fece molto per dire che si avvicinavano o comunque parte sì di esse si avvicinava e dobbiamo e ringrazio Piero e Napolitano grazie al telefono stavo appunto proprio anch'io per ricordare il primo viaggio che un esponente del PC fece di Israele organizzato ricordiamo anche lui un amico dagli anni che i cingoli contorto Napolitano e si recò fece una celebre lezione all'università di Gerusalemme la prima volta che loro formalmente un rappresentante
Del partito comunista andato in Israele ringrazio Luciano per la
Per l'ottima ricostruzione storica di un percorso lungo
Ken Loach equazione ancora e vorrei chiedere di venire qui al tavolo a fattacci suo contributo sarà Natale da Firenze che viene raccontarci delle esperienze
Buongiorno a tutti
Grazie
Sono abbastanza a disagio perché a Firenze abbiamo fatto solo una riunione giovedì scorso quindi le cose sono ancora in alto mare siamo stati ospitati dal dal centro comunitario valdese
Eravamo una quindicina di di persone
La nostra riunione sostanzialmente
è consistita in un giro di presentazioni perché appunto
Era una cosa del tutto preliminare
Un giro di presentazioni nell'alta poi si è risolto in una in un giro di esternazioni molto emotive c'è grande
Disagio senso di di solitudine e di abbandono e via dicendo
Io mi sono limitata ad aiutare compagno Marco Pierini che a differenza mia veramente giovane anche
è un politico è vicesindaco di Montespertoli quindi è un'esperienza politicamente io
Sono a disagio anche perché sono una studiosa una una filologa e storia storica della lingua italiana quindi più abituata
Diciamo alla biblioteca che alla piazza
Come in quel caso era nella libreria eh sì infatti siamo mi trovo a mio agio per la
Contesto ma non tanto per
Per questo intervento
Diciamo che ho cercato di di coinvolgere i miei amici della comunità ebraica fiorentina che e io sono il Milano ma abito a Firenze dalla dal due mila e dodici e
Pur non essendo equina se non di di origini frequento appunto la comunità ebraica dal due mila diciassette sono anche benna
Integrata così integrata che polemizza anche con i rabbini dalle pagine del dello iodio però quindi ecco esatto
Quindi sono ben vista dalla comunità un po'meno forse
Comunque ecco a parte queste battute la la cosa che mi ha abbastanza sorpresa che della ventina di di amici della comunità a cui io ho chiesto di partecipare a questa prima riunione
Solo una era iscritta alla alla Sinistra per Israele e firmatario del Manifesto quindi penso che
Si possa fare forse di più per coinvolgere proprio
Gli iscritti delle comunità e
Forse gli altri esclusi paradossali sono un po'
Diciamo agli israeliani residenti in Italia in modo un po'stabile cioè non delle prospettive anche di
Di vita durature
In questa prima io e non c'era nessun israeliano che questo mi ha un po'colpito
E questo è un grande problema mi sembra che gli israeliani hanno agli israeliani fiorentini siano piuttosto isolati
E che una comune ed è un parco un po'paradossale secondo me che una comunità come quella fiorentina che notoriamente di a maggioranza di centrosinistra
Sia così poco impegnata diciamo e questo l'ho l'ho constatato personalmente anche con quando due-tre settimane prima dell'otto marzo ho cercato di di coinvolgere appunto
Io pure ai fiorentini nella nella manifestazione cioè sì nell'espressione lo scudo ricordavo proprio tu popolo può ricordare il sale io sinceramente faccio un po'fatica i col hanno infatti nel corso di Lionel fiorentina o è però ricordargli avente sa alla manifestazione dell'otto marzo a Firenze colei che ha esposto un cartello per ricordare le donne stuprate israeliana
Ed è stata portata via dalla
Grazie
Sì appunto no volevo chiudere semplicemente dicendo che io in effetti ho fatto un po'leva anche su sui sensi di colpa diciamo dice di una buona parte di Linde degli iscritti alla comunità fiorentina che avevo cercato invano di coinvolgere in questa
In questa manifestazione femminista di di non una di meno
E anche questo è molto significativo appunto che delle decine di persone a cui avevo chiesto esplicitamente di di partecipare insieme a me a questa manifestazione
Sostanzialmente solo una risposto positivamente accompagnando mi nei primi minuti di quei quarantacinque cinquanta minuti
In piazza Santissima Annunziata tra l'altro il progetto iniziale è un po'era un po'diverso nel senso che io pensavo che come negli anni precedenti si sarebbe stata una manifestazione ma mattutina istituzionale quindi non volevo inizialmente proprio andarmi a ficcare nella nelle fauci della piazza Santissima Annunziata e della manifestazione di non una di meno
Che come già quella del venticinque novembre era stata trasformata in una in una manifestazione antisionista ma neanche questo progetto diciamo
Non particolarmente rischioso di semplicemente di andare in una manifestazione cittadina con un cartello sugli stupri
Ha raccolto adesioni e questo è preoccupante c'è preoccupanti secondo me anche che la la paura diciamo
Vada anche un po'oltre il giusto perché io no non penso di aver rischiato chissà che cosa nel senso poi sono andata in Piazza il venticinque aprile con il con senza cartelli chiaramente ma con i miei due figli di di due quattro anni
E devo molto più dinanzi a è questa anche la cosa la cosa spaventosa che il venticinque aprile non è più una manifestazione per famiglie
E penso che se l'anno prossimo anche noi della della sezione fiorentina ci troveremo a reggere lo striscione di Sinistra per Israele sicuramente i miei figli non c'è riporterò
Nenni e io personalmente né di farò assistere insomma queste queste manifestazioni anche a Firenze ci sono state stati semmai deve palestinesi urlati hanno scandito tutti i discorsi ufficiali
Ma ecco quindi io cercato di di coinvolgere anche appunto persone che anche un po'assurdamente sono state lontane fin qui dal dal dall'attività di di Sinistra per Israele e penso che la diciamo il coinvolgimento di questa zona grigia di di di simpatizzanti di persone che condividono i valori che condividono il manifesto sia un po'la diciamo l'obiettivo quindi appunto ebrei e non ebrei chiaramente ma gli ebrei delle comunità di di con diciamo va valori progressisti devono essere coinvolti anche proprio entrando nelle comunità
Grazie grazie
Grazie mille Sahara anche del tuo coraggio dunque l'otto marzo
Speriamo che non serva più coraggio per partecipare alle manifestazioni in Italia
Noi avremmo alle dodici cioè proprio i più minuti
La connessione con lei regolando Israele candidato alle primarie del Partito laburista israeliano prima
Di questo
Vorrei chiamare Massimiliano buoni che sapete
L'editor di una rivista on line molto importante in ambito ebraico di tale che si chiama riflessi ovviamente iscritto di Sinistra per Israele che cura insieme ad altri questo Progetto sulla formazione che abbiamo anche lui insieme ad altri avviato anche Lia credo che faccia parte gruppo anche Ariel Simone
Prima mi prega
Va be'nota questo lo diciamo dopo che il Papa patria Ercolani Massimiliano prego e grazie
Grazie grazie a te Emanuele
Buongiorno a tutti
Sì senta adesso sono ma sui Cino Ricci sono Massimiliano Baroni e come è stato detto da Emanuele vengo da Roma Sinistra per Israele Roma e il mio intervento loro
Lo preparato parlando di questo progetto che è appena i primi passi di cui dirò io ma non soltanto io oggi
Dunque se
Dire questo per iniziare se in politica si potessero spendere sul tavolo della politica delle immagini
Venendo qui stamattina stavo pensando che ne ne abbiamo né a me ne abbiamo due da poter utilizzare Sinistra per Israele ha ripreso la sua attività la per le attività all'indomani del sette ottobre e di quello che è successo
Del grande trauma che ha vissuto Israele che abbiamo vissuto anche noi in Italia
E delle immagini che poi sono sono state diffuse delle dei racconti che ne abbiamo potuto leggere
Ed è quello che è sicuro dopo l'azione le e tutto quello che è successo su cui non ride però su questo mi sembra di essere Sinistra per Israele abbia ripreso la per attività
Oggi ne facciamo l'assemblea nazionale momento davvero molto importante vorrei ringraziare i promotori gli organizzatori qui a Milano tutti voi tutti noi che siamo qui presenti
Mentre al Cairo aspettiamo notizie che speriamo tutti siano finalmente positive cioè che si arrivi ad una tregua almeno ad una tregua
Aspettiamo queste notizie da quello che capiamo dai giornali sapendo che Israele ha già accettato le basi di una tregua perché ancora una volta e Hamas che deve decidere cosa vuole fare cosa vuole fare degli ostaggi cosa vuole fare
Qua dei rapporti con Israele e cosa vuole fare del popolo palestinese che mi sembra evidente
Est era oggetto della follia omicida e radicali chiamasse ancora una volta però purtroppo in politica i segnali possono essere anche interessanti ma non servono a costruire quindi per per costruire io penso che occorre puntare all'azione e quindi immaginare un'azione politica
Non mi sentirei in questo momento di essere ottimista
Lascerei l'ottimismo a un altro momento però vorrei coltivare la speranza una speranza basata appunto sull'azione sul progetto ed è questo che ci ha spinto a immaginare l'idea di costruire laboratorio
Un laboratorio politico che nasce dentro Sinistra per Israele ma mi permetto di dire che forse ha un'ambizione un po'più ampia cioè allargarsi il più possibile e coinvolgere la società civile coinvolgere il mondo politico coinvolgere il mondo delle associazioni
Con Moggi ovviamente gli iscritti a Sinistra per Israele un per un laboratorio che sappia parlare sappia spiegare ma che cosa esattamente
Per come lo sta immaginando oggi in questo momento uso il plurale semplicemente perché siamo siamo una comunità che nasce dentro Sinister Israele ma che da subito dal primo momento ha colto anche persone che non hanno formalmente sottoscritto il manifesto per esempio che non sono tutte strade
Pezzini consiste rendere ma che hanno come obiettivo come orizzonte una comunità di intenti che la stessa nostra
Parliamo di circa in questo momento una trentina di persone fra storici
Giornalisti esperti di media giuristi
Politici
E il nostro obiettivo è provare a costruire appunto dentro questo laboratorio che ha già un nome un nome importante uno molto bello perché dobbiamo rendere merito a Simona giorni che poi interverrà dopo di me per aver avuto l'intuizione di proporlo laboratorio Ytzhak Rabin
All'obiettivo di svilupparsi su in questo mento su su tre strade per lo meno
Cioè comprendere come diceva benissimo Anna e io spero che Anna voglia voglia sentire dentro il nostro laboratorio
Comprendere la storia del sionismo
Comprendere Israele oggi nella sua realtà perché come presente ha spiegato Ariel dello stuolo che pure fa parte del comitato forse anche noi siamo un po'legati a al a dei miti lei
Quando pensiamo ad Israele che oggi non corrisponde alla realtà la realtà è quello appunto di un governo che vorrei ricordare e il più a destra nella storia
Dello Stato ebraico ma poi un altro filone che vorremmo indagare è quello del rapporti fra d'Italia
I rapporti fra Italia e Israele significa rapporti con il mondo politico per esempio cos'è stato già accennato da chi da chi mi ha preceduto noi siamo Sinistra per Israele e io veramente
Ho applaudito Anna gratta Rola ma dentro di me ero anche profondamente ferito da di osservazioni che le faceva giustamente sui tanti tentennamenti
Sui tanti silenzi che oggi a sinistra anche nel partito maggiore della sinistra
Dobbiamo ascoltare
Questa è una realtà e su questo occorre intervenire appunto come prova dire prima attraverso un'azione politica che per me significa attraverso questo laboratorio provare
A realizzare degli incontri realizzare dei seminari
Pre vedere un confronto ad alto livello che permetta di fa comprendere a tutti quali sono le forze in campo la storia da cui veniamo i problemi che dobbiamo affrontare
La l'antisemitismo è uno dei principali ma non è soltanto di questo e anche il fatto che vediamo nostrano paese come è stato detto anche qui benissimo da chi mi ha preceduto c'è anche il fatto che oggi agli ebrei tocca vedere che a difenderli sono
Figure di destra
E non è quando parliamo di testa in Italia il problema che ci siano persone di destra che difendono Israele ben vengano il problema è che voi sapete benissimo che questa destra una destra che troppe volte utilizza Israele
Come lasciapassare come assicurazione come lavatrice per pulire dei panni che in realtà sono ancora molto
Allora
Laboratorio rapine si prefigge queste poi anche qua altri interventi che mi auguro ci saranno spiegano più dettagli cosa pensiamo di fare come vogliamo lavorare
Vorremmo anche avere avere la forza di chi di debuttare per così dire pubblicamente con il nostro laboratorio con un un primo incontro di presentazione io spero prima della pausa estiva
Quello che mi mi preme dire ecco per concludere gli interventi e queste che
Laboratorio rabbino vorrebbe costruire dei ponti appunto costruire un'azione e costruire un percorso
Lo dobbiamo farinosi azione molto difficile ecco perché penso che più che di ottimismo si debba fare di speranza
Oggi qui facciamo l'assemblea nazionale e del cinque maggio quindi siamo in una in un percorso come in un percorso istituzionale e storico importante
Perché abbiamo lasciato da pochi giorni è alle nostre spalle il venticinque aprile c'è stato il primo maggio
Tra poco ci sarà il due giugno
Siamo a maggio è un mese particolare anche per la sua di questo Paese soprattutto di questo mattina ventiquattro perché come tutti sappiamo ricorrono i cento anni dalla morte di Matteotti e fu proprio Di Maggio che lui fu
Colpito e assassinato dal fascismo
Ecco allora vi dicevo a giugno fu ucciso aperta con maggiore fece il suo primo intervento corso che fuggono come intervento quindi realtà già a maggio che che parte diciamo il Kanda una del fascismo che l'aveva preso di mira e che poi lo lo ucciderà in maniera così Barbara
E quindi ecco ancora una volta che destra e sinistra si intreccia nella storia di del nostro Paese e io credo che Sinistra per Israele e il suo laboratorio con il laboratorio rapine per meglio dire non potrà ignorare questo questo intreccio allora
Per chiudere gli parlavo di quei segni all'inizio del del mio intervento adesso vorrei
Vorrei darvi due voci
Che mi hanno un po'accompagnato mentre pensavo cosa avrei potuto dire oggi la prima voce questa ed è stata pronunciata mi pare il venti tre sette
E questa voce dice è una notte di orgoglio
Riscatto lacrime il microfono abbracci sogni e ricordi è una vittoria che io voglio dedicare a tutte le persone che non ci sono più
E che meritavano di vivere questa nuttata alla a parlare alla presidenza del Consiglio ancora in pectore che ci parla di una nota fino a notte
Le notti della destra sono notti oscure in questo Paese
E purtroppo credo che siamo ancora dentro questa notte
Il nostro compito come Sinistra per Israele ma in generale penso come donne e uomini della sinistra detta riuscirà a comprendere quali percorsi fare per uscire da questa notte
Per andare verso una direzione diversa
Allora io provo a dare questo questa traccia perché se è vero che a settembre
Questa fu la prima dichiarazione alla stampa di chi aveva vinto nettamente le elezioni
è pur vero che poi la legislatura iniziata qualche settimana dopo
Ed è iniziata per esempio al Senato il tredici ottobre
Gli estorsori Concha de altre parole che mi piace ricordare
Queste per esempio
La Costituzione nasce dalla lotta una nota che inizia nel settembre del mille novecentoquarantatré ma che vede finalmente come capofila Giacomo Matteotti
E ancora
Perché mai dovrebbero essere vissute come Dario divisive anziché come autentico spirito repubblicano il venticinque aprile festa della Liberazione il primo maggio festa del lavoro il due giugno festa della Repubblica
Anche se questo tema della piena condivisione delle feste nazionali delle tate delle date che scandiscono un patto tra le generazioni tra memoria e futuro
Grande potrebbe essere il valore dell'esempio
Di gesti nuovi e magari inattesi ecco credo che molti di voi abbiano riconosciuto qui le parole della senatrice sei tre
Io penso che questi siano siano gli atti
Siano il viatico per noi interna di Sinistra per Israele pensa di ogni persona democratica anche oltre sinistra destra le e se mi permettete il nostro piccolo che spera Emo di far diventare il più grande possibile anche il laboratorio rapine
Un'ultima cosa dico poi veramente
Vi saluto mi sembra necessario per quello che abbiamo detto fino a questo momento c'è bisogno di Sinistra per Israele a sinistra c'è bisogno di sinistra viste incontri come questi
Ma c'è bisogno di Sinistra per Israele anche nelle istituzioni ecco quindi a titolo personale ecco ma forse non sono personale sappiamo che qui c'è un candidato alle elezioni europee e io spero
Sinistra per Israele possa essere rappresentata anche al Parlamento europeo alle prossime elezioni grazie grazie
Grazie Massimiliano anche per tutte le cose per fare oltre a quelle che fare pressioni sta per entrare per la per l'importanza che ha riflessi oggi in Italia Simone vieni se ci fa piacere ovviamente se racconti anche tutti questo progetto laboratorio Rabin ti posso dare sei minuti perché proprio con il la connessione con Israele
O
Bene ma che grava riescono a collegarci
Grazie le le prima di parlare come ha fatto Massimiliano di questo progetto che per un progetto di formazione di riflessione politica intellettuale culturale e quindi non è una cosa che si sovrappone si sostituisce a sinistra prese l'ovviamente
Io però vorrei dire due cose sul contesto generale perché non saprei dire
Nella politica italiana il momento in cui il rigore scientifico la razionalità l'equilibrio hanno finito di essere valori e hanno iniziato estere disvalori questo secondo me è il l'interrogativo è un po'il movente che ci muove perché soprattutto in Italia
è il rigore la razionalità l'equilibrio non sono più le cause movenze dei posizionamenti politici se ci pensate anzi
Spesso la politica i posizionamenti politici nel nostro Paese sono frutto di qualcosa di molto diverso il si diceva prima il dogmatismo il bisogno di creare contrapposizioni
L'integralismo da un punto di vista
Ho chiude Azzi vuole salutiamo una folta delegazione romana che ha purtroppo avuto problemi logistici stamattina beh dovettero maggior
Alessio Arrigoni vi salutiamo
In precedenza
La saluto anch'io eh ai compagni romani
E dicevo noi che studiamo il conflitto arabo israeliano è che amiamo Israele che per mille ragioni siamo parte integrante o siamo vicini all'identità ebraica alla cultura ebraica al e che siamo di sinistra
Penso che abbiamo questo compito straordinariamente difficile ma straordinariamente giusto e necessario di riportare un po'di equilibrio
E guardate che l'equilibrio nella moderazione a voglio essere chiaro la moderazione spesso è la foglia di fico con cui si difende la conservazione il privilegio lo status quo l'equilibrio il rigore è un'altra cosa molto più importante
è l'idea che alla base del principio della politica ci debba essere la comprensione e il dialogo e non appunto l'espressione di un principio di odio
E di vendetta permanente che non porta a niente né sul piano politico né sul piano culturale pensate all'utilizzo abusivo del termine genocidio nel dibattito politico italiano
Io penso che questa sia una ferita culturale oltre che politica clamorosa perché è evidente che chi utilizza questa parola per descrivere le vicende in corso
In terra di Israele e di Palestina lo faccia con cattiveria e con un pregiudizio a dire che il popolo ebraico tutto ovunque collocato nel mondo deve rispondere delle scelte politiche del governo israeliano
E a dire che quello che sta accadendo che pure ha dimensioni e qualità ovviamente clamorosamente negative ma siano in qualche modo equiparabili
Con un nesso di proporzione anche un nesso di causalità con il genocidio per eccellenza cioè la Shoah questo è una cosa che dal mio punto di vista non va accettata perché istituisce un principio per cui quelli che ieri erano carne ed erano vittime oggi sono carnefici e anche intorno al venticinque aprile quanti Dinoi sono stati chiamati in causa
Per rispondere direttamente di ciò che il governo israeliano stava facendo con un atteggiamento logico prima ancora che politico secondo me
Secondo me assurdo ed è curioso che contestualmente non si
Riconosca invece la natura
Genocidi aria almeno negli intenti del pogrom del sette di ottobre perché lì si
C'è esattamente la volontà il principio di perseguire l'obiettivo della distruzione del popolo di Israele e come dice lo Statuto di Hamas
Degli ebrei ovunque collocati nel mondo allora io vorrei non per in qualche modo sollecitare polemiche
E atteggiamenti distruttivi ha proprio per riportare un po'di equilibrio e di rigore di razionalità nel discorso vorrei che queste cose nella sinistra non fossero
Eresie ma fossero invece luoghi comuni banalità che tutti condividiamo così come lo diceva bene le prima il tema del boicottaggio ma come si fa a non capire
Che se c'è un luogo che va protetto dalla polemica i dalla discriminazione è proprio l'Accademia l'università e cioè un luogo libero
E democratico in cui si sviluppano anche i pensieri più critici nei confronti di ciò che fanno i governi e badate
La richiesta di pulizia di linguaggio e di pulizia il posizionamento politico
Non fa ombra rispetto al nostro posizionamento chiaro Rispetto al governo Netanyahu noi non siamo come qualcuno ha voluto dire
Nelle settimane scorse la sinistra per Netanyahu
Noi siamo una sinistra che è fra Tella suo fratello e sorella che figlia dei movimenti di contestazione di mobilitazione democratica che da mesi animano quella grande società democratica che è Israele
E quindi noi oggi siamo parte integrante di quel movimento di opposizione Netanyahu perché pensiamo che la politica di impegnavo e la sua gestione del conflitto militare siano un vicolo cieco e ci porti in un vicolo cieco dal quale non si esce perché l'idea di fondo di quella destra messianica è un'idea che è incompatibile con ogni processo di pace che riconosce nell'altro
Un interlocutore e non un nemico ontologico allora
Questo nostro riconoscersi in questo movimento largo di sinistra plurale
Che deve in qualche modo crescere di fianco ad
Israele io penso che dica qualcosa anche di noi di quello che dobbiamo esser noi non un circolo un circuito politico omogeneo
Tutto intorno ad un partito ad una corrente di un partito ad un leader politico noi abbiamo le nostre teste
Siamo uomini e donne libere e liberi di sinistra che trovano su questo argomento su questa grande battaglia la nostra ragion d'essere come organizzazione quindi rivendichiamo senza paura timore vergogna l'esistenza di più sinistre di più opinioni che sono la forza di Sinistra per Israele guai a noi se noi ci rinchiudersi mo'dentro Circuiti più piccoli
Dentro circuiti politici più più ristretti al contrario dobbiamo essere mettere in campo dal mio punto di vista una grande operazione politica e intellettuale
Che parla di una consenso più largo verso le ragioni di chi è di sinistra e di chi esprime la propria vicinanza solidarietà nei confronti di Israele qui
Sta il manifesto che abbiamo scritto che secondo me rappresenta bene una uniti una posizionamento chiaro ma anche una possibile convergenza tra diversi e qui sta il laboratorio di cui parlava Massimiliano che come dicevo non è non può essere visto come un soggetto in fieri in contrapposizione a quello che c'è no è un gruppo di lavoro che nasce dentro Sinistra per Israele
Ma che dato che si vuole confrontare con i temi della formazione della ricerca dello studio
Dell'approfondimento per sua natura ha bisogno di avere confini Pilar di quindi di interloquire dialogare di coinvolgere anche persone che oggi non si riconoscono fino in fondo nei punti nelle virgole in quello che abbiamo scritto io penso e questo approccio sia utile
E e i due obiettivi e concludo perché vedo che siamo quasi pronti
E i due punti allora la dicono lunga
Varato il paziente volete
Mi intrattengo no i due i due punti fondamentali che su cui lavoreremo sono questi gli ho già accennati ma vi ripeto da una parte fare formazione io penso che questo non sia mai sufficiente fare formazione vuol dire spiegare con quell'approccio pedagogico che prima si diceva anche con un militare perché chi insegna non per porterebbe deve essere arrogante però offrire concetti punti di riferimento fatti
Documenti realtà che spesso sono ignorati o sono mal interpretati e questo è utile per gli studenti delle scuole superiori
Per gli studenti universitari
E spesso è utile anche per chi insegna perché come diceva benissimo Anna
Milita o dirige informazioni politiche o associative cioè noi vorremmo offrire attraverso un comitato scientifico che ovviamente abbia gli strumenti per poterlo fare con intelligenza ma uno strumento di formazione a disposizione di diversi luoghi in secondo luogo al tempo stesso fare ricerca perché io sono convinto che ci siano grandi nodi problematici aperti che noi che siamo persone di sinistra democratiche progressiste amiche di Israele spero mediamente intelligente abbiamo il dovere di sviscerare
In alcuni li abbiamo detto gli elefanti nella stanza grandi problemi etici politici ideologici intellettuali geopolitici su cui confrontarsi il tema del nazionalismo il rapporto con le ragioni dell'altro
Le interpretazioni altrui della storia
Badate la storia è storia de storiografia sono fatti e interpretazioni
Ci può soltanto far crescere il contribuire a costruire un ragionamento collettivo un approfondimento scientifico di alto livello e questo penso che possa essere il secondo concetto che noi vogliamo sviluppare Luciano prima diceva i quaderni di Sinistra per Israele perché la propongo così
Non tornare a elaborare a scrivere una nuova serie di quaderni di sinistra per Israele perché non riprendere quella tradizione e provare a dare anche fisicamente
Nell'iniziative che facciamo contributi da leggere da studiare da riprendere
E de io penso di aver fattivo un'introduzione interventricolare questo serve a noi e questo forse serve anche la sinistra israeliana di cui volano ovviamente è un grandissimo interprete grazie grazie mille Simone
Grazie a tutti coloro che stanno lavorando a questo
Straordinario progetto di laboratorio Rabin che rappresenta all'investimento anche per noi vogliamo fare sul futuro a questo punto abbiamo in collegamento
Avevamo in collegamento
Verrà voi
Ok guai cambiare baruffa Baeyer
Il IRPEF al microfono chiuso mi fa il pura
Gli aerei Boccardo ha perso meno tempo
Quel che è un gli ormai profonde esploso
Il signor
Quindi è una no io ormai profondo il signor giudice
Please o perché ormai costante
Il territorio territorio
Unica migliori
No no non è un
Tra il primo e il perito in quelli più del microfono diciamo
O
Ok io ero webcam Tuoro assemblea ma voi non lo sentiamo fate parlare nel tempo con un muro
Cui che hanno migliori
Alza vai vai
Tra i cospicui Dazieri
Non ci sente
Gli aerei tenure mente
Entra con l'aiuto del computer
No ok
Mi aveva detto mio io lavoro
Valuta
Va a caccia
Gli effetti lui candido
E poi l'imputato poi
Dietro lo allora
Pongo il nuovo
Grazie slash Serenissima Morselli piste però allora no investe
Bene verso per ritrovare
Posti ministero non sarà lo dell'organo service bingo zone sono Longo uno verso l'esistenza
Emerge servili nel ringraziare
I nostri sarà
Gravidanza basta Ordine stamattina insieme
Minimo
Lasciamo cresce
Cosa
I rilievi ostili
C'erano ma
Oggi dico
Con la
Rosso
Di estraneo c'erano s'a ovvero o aumentano
Vive benissimo dopo
Il sabato plurale riservato cinesi riservata minimo siamo s'hobby
Il suolo gli riuscì c'era
Gli l'allarme
Grazie
E il né senza nuova
Uno fondamenti ristoratori il il deluso il
Lunghi di fondo bidonato prima no isola sessuale
I governi
Rotti inglese dell'esistenza
Esterni uniti Irma omicidi
Vi è sei
Nuovo come
Vivo a statistico va bene fare no
Il primo basta
Bondi
Senta
Nel modo illegale
Orchestra oggi bene chiariamo
Chiudono le sostituzioni
No o lì Grimoire sarà
Il misura del
Di
Ora Linda
Paolo
Qui
Unicità
C'è la no seguono il
C'era
Seguo
Invece occorrente al le
Forse
Esponga
Dovesse fare
Va be'
Rientra
Chiaramente l'avreste sarebbero
Dunque qui fanno ora uomini e precisa
Esce chiesi a del controllo fa
Senta o assai qualcuno pone
Ho cinque a
Borgomastri cd va a
No non riuscì i veri e suicidio
No poi romanticamente oltre io ho esula dalla
Fra io
Sarà delle destra Giordano nastro il nuovo
Via io lui Willy Brandt io so much foglio Ruozi con la specie nasco mamma massimo di modi la farà Roberto ANAS Lupo io dialogo Yahoo guardando i finti people o fa organizza Insurance tra inclini fighting for Peace for dovuto pisside iniziò nel cui ha ruolo e dovuto
Visura a giovani
Riina
Ieri okay azionario delle linee
Garantisce pubblico
Buona
Milingo
Ora ma attività
La vuole
Infatti
La politica lì
Durante effettivo coinvolti piccolissimi
Ho poi
Garda
Primo su
Allora
Più
No no va rituale
Qualcosa
Il Boris worm questi alcuni
Grazie
Ritengo decisiva
Vecchiaia via poco fa ahimè la
Qual è a Hemingway
Mo'
Io
E
Il su quindi
Nuovo allora
Guardi
Prego
Il signor Rastrelli i condomini c'è sullo sfondo lascia lungo nota
Però io non voglio foto in modo fosse
Va bene protesta e che minore ucciderlo sui guardi
Sainsbury
Disonore Romano il liberazione Milingo poveri Edwards
Dismesse i ministeri economici Laura
Favorevole
All'esterno io divisi coltello
Disse
Mi raccomando
Ora se di norme
No no
Ora io o o
Anche lei
Visite
Mi rifiutai qua
Lui fa ho capito
La ma
Proponevo Owen
Sembra meglio restare giorni risorse
La saldatura soddisfare enduro
Non mi ricordo stavolta invece scossoni poi
Lo o o onore Mondini ha virili
Resti
Ho scienze post fascisti
Grazie
No
Traduzione scusami ma
Faccio un riassunto preme il sette ottobre è stato un punto di svolta la più grande crisi nella nostra storia
Dobbiamo riunirci fare fronte comune possiamo farcela nostra missione in questo momento riguarda la nostra capacità di reagire alle minacce esterne e interne
Non possiamo trovare una riconciliazione con Hamas non possiamo riconciliarsi con il Jihad islamica non possiamo farlo con l'Iran
Ma possiamo trovare un modo di cooperare con il popolo palestinese
Abbiamo bisogno di riconciliare ac con i palestinesi e mitigare la minaccia che viene in questo momento dai palestinesi nella misura del possibile così da poter far fronte alla minaccia iraniana
Le minacce esterne
Si stanno legando ai nostri problemi interni la corruzione estremismo nazionalistico
L'autonomia degli ultraortodossi
La corruzione è una minaccia di prima grandezza per la nostra esistenza
L'autonomia degli ultraortodossi è inaccettabile
Dobbiamo includervi nella società israeliana sono troppo numerosi e troppo potenti terrestre lasciati isolati
Dobbiamo dire
Forte e chiaro che l'unico modo di far rivivere il di di ridare forza al progetto sionista e di ridare forza le sue fondazioni e le sue fondamenta
Israele deve essere la patria del popolo Eberharter il popolo ebraico e Allo stesso tempo deve essere un Paese democratico
Ecco egualitario libero
Il tipo di cosa a cui penso ogni giorno qui in Israele dobbiamo farlo tutti insieme facendolo tutti insieme saremo in grado di rispondere a queste importantissime sfide che si trova davanti Israele oggi
Le sfide sono in primo luogo la sfida della sicurezza
La seconda è la sfida della solidarietà
Possiamo rafforzare la solidarietà come è stato dal mille duecentoquarantotto la terza sfida e integrare la Società ultraortodossa degli ebrei ultraortodossi e allo stesso tempo la popolazione araba
Dobbiamo temere un'unità nel popolo ebraico attorno alla visione di Israele o una nuova visioni come società israeliana democratica libera uguale ed egualitaria
A questo punto c'è stata la domanda della compagna anche un'ebrea italiana che vive però a San Francisco e si interrogava sulla sulla necessità di nuove elezioni
Gli AIR conferma con convinzione abbiamo assolutamente bisogni nuove elezioni al più presto possibile
Stiamo lavorando in questo momento molto duramente per questo dobbiamo contrastare questo governo che il governo più di destra che Israele abbia mai avuto dal mille novecentoquarantotto
Non rappresenta la maggioranza del popolo di Israele non c'è dubbio su questo
Dobbiamo ricordare
I sei milioni di persone non sono azioni che hanno che hanno perso le le loro vite durante l'Olocausto dobbiamo dire due cose
Dobbiamo combattere antisemitismo che in Europa e negli Stati Uniti sta crescendo e all'otto allo stesso tempo
Dobbiamo affermare la società israeliana e lo Stato israeliano come la società più egualitaria e più democratica di tutto il mondo
Sono due temi che si combinano molto strettamente insieme
Non c'è spazio per persi per il pessimismo non possiamo essere passivi dobbiamo essere ottimisti c'è e attivi per invertire la tendenza corrente della storia di questo momento
A Giuliano
Se
Allora nel frattempo che tu mi dica che c'è la connessione volevo salutare
Due persone che sono con noi oggi anche perché stavo leggendo un ultima notizia
Volevo salutare cade Luzzatto direttore del Centro documentazione Ebraica contemporanea
E approfittare della sua presenza e del monitoraggio continuo che loro fanno del fenomeno antisemitismo visto ecco ne abbiamo parlato perché è uscito adesso perché vi ricordo che appunto come diceva anche Yair Golan
Oggi tra l'altro è io ma Shoah e quindi si ricordano in Israele e nelle comunità ebraiche del mondo
I morti della Shoah che escono adesso le notizie diffuse dall'Anti-Defamation league con la l'Università di Tel Aviv sulla sulla misurazione del fenomeno degli episodi di antisemitismo in questi anni
Che viene definita tra virgolette
Quanto avvenuto dopo il sette ottobre di Hamas nel mondo la peggiore ondata di episodi dalla fine della seconda guerra mondiale tre più breve paesi più colpiti da incidenti antisemiti Stati Uniti Francia Gran Bretagna Australia Italia Brasile e Messico in Italia di incidenti
Non so se sono numeri che coincidono con i del CED ex sono stati duecentoquarantuno nel due mila ventidue quattrocento cinquantaquattro nel due mila ventitré dei quali duecentosedici tra ottobre e dicembre
Del due mila ventitré i dati sono raccolti da agenzie governative organizzazioni piattaforme mediatiche
Non è solo la chiamata del sette ottobre scrivono i ricercatori ma anche i mesi precedenti all'attacco di Hamas hanno mostrato momento i numeri di episodi di antisemitismo molto forte rispetto al due mila ventidue va be'quando poi ci sono i numeri nel Regno Unito dal mille seicentosessantadue a quattro mila centotré episodi in Germania due mila seicentotrentanove tre mila seicentoquattordici
E i dati dell'Italia sono forniti a questa ricerca esattamente dal cede che quindi ringraziamo cade il lavoro per loro fanno di conforto di supporto per ognuno di noi volevo anche ringraziare
Giuliano Buongiorno ma non sento che vengono
Aspetta che vengono arrivo
Presidente Giulia Bongiorno
Unico infine
Va bene
Diciamo di
La
Va bene indipendenti tenta
Parte pubblicità
Nuove
Il
Avanti
Nella
La
Va be'
Carlo
Conta l'opinione
Grazie
Io grazie eliminando un
Entra
Cioè do
Rispetto prima del Manifesto che esigono una e il nonno vorrei proseguire
Al teste Lisi sembra inammissibile posso vivere viene
Era Kendra
Sì Israele
L'istituto e di un mondo
Liberali Shimon Peres un
L'ISEE
Incardinare
Era economica sì
E ieri
Lei l'ordine
Avendo lavorato dovrà
Promessa nella storia
Più nulla io sposo
Il resto è un bene consapevoli promotori a prima
Altro io avrei ventidue nessuno una
Un po'bellissimo
Il mio avvocato previsto civili di seguono renderemo
Passiamo quindi
Viviamo sarebbero arrivati indicano Pannella ma nel novantatré
E verrà e questa
Clima vorrei niente incredibile fortemente
Torna doveroso cambia
Ma
Sgombro garantendo risale attraverso Rizzo da gli indios va bene grandi ma cui così e
Ossa
Londra si sono chiaramente si insedia Onlus e hanno rubato
Sì nel singolo grossa
Io lascio dura momenti temporali il Rizzo
Il sì gran Carlo
Benissimo mentre ma egli era proprio tossico signora così più si rischia la Simoni
Nella unitaria
Ed è arrivato nazionale destra lui visita
Fisico essenziale
La
La verità
A diciamo del nuovo grave ma disse
Comunque
Benessere dove
Ora l'esperienza costituzionale
O ancora
Darli privati più sicure
Penso così indagato sulle decisioni esiste aggiornata
Evitare