Il cibo come arma. Geopolitica delle risorse alimentari

E ricordare appunto quanto a malincuore non sia con noi il questo questo pomeriggio proprio per l'importanza dei relatori che sono oggi con noi e del tema che viene trattato
Il tema io non voglio rubare spazio minimamente alla appunto di alla qualità poi delle presentazioni
Checché stanno per effettuare relatori ma da un punto di vista sia di circolo degli astri ma soprattutto di Ministero degli Esteri e non posso non sottolineare come la questione del cibo come arma di guerra come elemento appunto strumento
Diciamo come elemento di affiancamento in un conflitto importante sia oggi più che mai attuale l'abbiamo visto lo vediamo in Ucraina
L'abbiamo visto di recente anche pesante Melchiorre Tigrai in realtà unità è un mero strumento bellico che viene usato da Center ma che oggi forse avevamo quasi un pochino
Speranze o che fosse
Meno utilizzato invece ha ritrovato prepotentemente una sua attualità molto drammatica e uno non posso mancare di ricordare anche quello che succede in Israele e Palestina
E e e soprattutto però vorrei ricordare come il tema oltre ad avere una sua portata internazionale il generale è perché l'Italia è il ruolo del cibo dell'alimentazione un elemento tradizionale e molto definitorio della nostra politica estera qui abbiamo il pollo interrelazione il terzo pollo multilaterale delle Nazioni Unite
Che è un polo alimentare il tema della sicurezza alimentari ed assente appunto un elemento della nostra politica estera lo è stato è stato al centro del G20 a Matera per esempio
Ed è anche al centro dell'agenda del G7 del piano Mattei visto che di acqua e e cibo appunto sono parte del piano Mattei e e cent'è in sono in corso diversi G7 sviluppo dove appunto quelli temi di sicurezza alimentare sono al centro
Quindi il dibattito di questa sera una valenza generale senz'altro ma anche per noi che stiamo attenti alle tematiche internazionali come sassi frequentatori del circolo come dipendenti del ministero degli Esteri siamo davvero particolarmente lieti di accoglierlo
Il relatore il veri lettori intitola barricate illustri ospiti che sono con noi stasera ad ascoltare questo dibattito sono certa
Sarà interessante per tutti lascio la parola al dottore di ecco mi per il nostro moderatore augura a tutti in una piacevole serata creato
Grazie dottoressa veramente grazie di cuore per l'ospitalità per le sue parole io sono Andrea Iaconi sono il portavoce dell'Unicef per l'Italia ringrazio subito il professor Franco Salvatori e mi ha chiesto qualche settimana a di moderare questo incontro su attorno a moderare i suoi dibattito dopo qualche anno lo faccio con grandi solito specialmente perché il tema di questa sera è veramente importante gli ho detto fammi moderare l'incontro perché preferisco ascoltare con le persone che intervengono perché veramente una grandissima occasione infatti più autorevoli ospiti che ci sono ne danno la la conferma quindi grazie ad un atto voglio ricordare che l'incontro
è all'interno del di questi turchi che vengono fatti nell'ambito della notte europea ma realtà poi mi spiegava che non è non europea ma è ormai globale
Della della geografia ed è organizzato appunto da persino a Tor Vergata al Dipartimento di storia patrimonio culturale formazione e società e do il benvenuto chiaramente
A la Magnifico Rettore Università di Roma Tor Vergata nata negli alti grazie per essere con noi
Lei è poi gli autorevoli ospiti sì professor Borsato in arrivo so però abbiamo con noi dopo soli Sala Maria Cossiga dalla Fondazione un arto ma dal grazie di essere con noi
Anche professor Gianluca fiocco in arrivo ma la sua la colpa è della Lazio quindi
Anche lui appunto in arrivo il professor Sandro Ricci che invece qui con noi grazie
Università di Bergamo
Anche Jean Leonard Touadì Prodi ma diciamo è arriva da una missione so quindi non lui non potrà essere con noi così come la dottoressa Roversi di futures food fu Institut e invece saluto la professoressa Giovanna giura Zavettieri sempre Università di Roma Tor Vergata grazie per essere con noi
Io naturalmente vola subito la parola per i saluti e per l'intervento al magnifico rettore dell'Università di Roma Tor Vergata nata lady alti grazie
Grazie a voi per la per l'invito della vela organizzato questo evento in realtà è un evento appunto che si che da Valiani viene realizzato che connette tutta una serie di realtà
Sulle tematiche sulle tematiche non soltanto legate ad aspetti spaziali ma che con connettono tra loro tanti dei tanti elementi anche aspetti in realtà oggi è più che mai alla ribalta anche alla luce dei diciamo dei tragici eventi che cessano caratterizzando i nostri misi i nostri giorni
In realtà sembrerebbe che del mondo così Inter connesso abbia per certi aspetti fatto perder la rilevanza degli aspetti fisici della spazialità della geografia realtà come l'uomo di vedere non è affatto così
Nonostante il fatto che ci sia sempre più di materializzazione dal punto di vista degli scambi dal punto di vista delle relazioni piatta gli aspetti spaziali contano eccome i conflitti ce lo confermano
Allora sotto questo profilo evidente che questo da da che cosa è dovuto dovuto una molteplicità di aspetti fondamentalmente anche legati alla possibilità di approvvigionamento delle risorse non soltanto risorse
Dal punto di vista alimentare che sono naturalmente fondamentali importanti
Ma anche dal punto di vista degli scambi dal punto di vista logistico abbiamo visto quanto che rilevanza possa dire questa questo aspetto del conflitto che in vari conflitti purtroppo figura in questo momento il nostro il nostro pianeta
Il e da questo punto di vista credo che la possibilità di avere uno scambio su questi aspetti su questa sulla centralità del cibo sulla centralità degli aspetti che delle variabili in qualche maniera possono influire maniera anche di terminante sugli aspetti conflittualità
Possa dare un contributo fattivo molto importante per avvicinare i popoli per avvicinare alle soluzioni per riuscire a fornire gli strumenti realmente utili al problem solving che molto spesso sono sempre più ai confini tra le discipline sempre meno
Diciamo centralizzate centrati all'interno di diciamo e competenze specifiche come avveniva in passato
E la possibilità di trovare questi strumenti credo che sia fondamentalmente legata al dialogo la capacità di poter di potersi confrontare di poter confrontare anche non soltanto persone che hanno opinioni diverse ma anche persone che hanno competenze diverse e questo credo che possa portare diciamo verrà fatto in questa in questa giornata in questo pomeriggio di lavoro di studio
Lo sicuramente lo confermino lo confermerà e lo dimostrerà
E in realtà quello che diciamo può può sembrare potrei potrebbe sembrare strano legato diciamo legato alla al fatto che le diatribe sembrano essere legate alla conquista di spazi in realtà oltre che la cui sei spazi sono legati ad aspetti come dicevo prima legate l'approvvigionamento di risorse e sotto questo punto di vista credo che un confronto possa portare un utile contributo un confronto anche di competenze diverse ma anche di persone che abitano che frequenta luoghi differenti che hanno differenti esperienze che possono mettere a disposizione
Qui i nostri colleghi lo faranno in maniera molto diciamo approfondita con l'hanno fatto anche gli anni scorsi avuto modo di partecipare a iniziative Croma si stanno perpetrando che il nostro su cui non so da neo sta puntando molto
E quindi ringrazio per aver dato questo contributo per potere diciamo affrontare questi temi questa sera ringrazio anche tutti voi per essere qui per parte mia mi posso dire il nostro ateneo da sempre ha sostenuto e continuerà a sostenere questo genere di iniziative
E per qualunque cosa vi sia bisogno naturalmente siamo sempre presente
Grazie ancora e buon lavoro grazie grazie davvero magnifico rettore approfitto per chiedere lo dice la professoressa bianca sul passo delegata del rettore per interna per l'interno eccezione alla quale chiedo se vuole dire due parole
Vuole salutare insomma ci fa piacere
Benissimo grazie allora entriamo subito nel nel dibattito io
Do alla parola proprio la professoressa Maria Cossiga
Sì allora prima di tutto voglio ringraziare
Gli organizzatori in particolare è prima di tutto il professor Salvatore che è stato il mio professore al dottorato che ho preso a Tor Vergata
In cultura e territorio e poi i miei colleghi e amici Alessandro Pierluigi eccetera quindi questa è la prima cosa che volevo dire
Quando mi chiedono tu che titolo ai in genere rispondo che sono un antropologie opera fa non un altro po'fuga un'antropologia e opera fa perché è la mia formazione è avvenuta in antropologia culturale
E in geografia e poi io ho sempre usato diciamo un po'le lenti dell'antropologia culturale anche nell'analisi geopolitica che quello di cui mi occupo in questo momento
Il cibo come arma purtroppo non è una novità
Sappiamo benissimo che è stato usato sin dall'antichità
Mi viene in mente adesso Promotor di di Stalin in Ucraina e purtroppo in questo momento abbiamo tutti sotto gli occhi no a quello che sta succedendo e come il cibo viene usato come arma
Io sono da quarant'anni studio Israele l'ebraismo il conflitto israelo palestinese
Sono diciamo che la mia grande passione da quando sono molto giovane
Non voglio fare un appello però fare una sorta di appello
Io sarò molto critica su quello che sta facendo in questo momento l'attuale governo israeliano voglio sottolineare questo non Israele e non gli ebrei
Ma di quello che sta accadendo a Gaza su questo sono molto critica
Non dobbiamo dimenticare quello che è stato fatto e Israele il sette ottobre
Non so se avete sentito che Israele le Magli ambasciate italiane nel mondo hanno organizzato dei delle degli incontri con studiosi estinte anche eccetera è purtroppo cioè no purtroppo sono stata felice di partecipare ma purtroppo dovuto vedere alcune delle immagini delle violenze
Per per tratte da fra masse il sette ottobre ed erano le immagini tra virgolette migliori non voglio immaginare che cosa siano le altre ci tenevo molto però a fare questo queste questa premessa
E a condannare quanto l'antisemitismo stia risorgendo purtroppo in tutti i Paesi occidentali
Detto questo ripeto sarò molto critica di quello che accade in questi h caduto accade in questo momento a Gaza
La il cibo come arma usare il cibo come arma è vietato vietato dalle
Convenzioni internazionali
Il primo protocollo addizionale alla Convenzione di Ginevra dice che è vietato far morire diciamo i civili come metodo di guerra
è anche vietato attaccare distruggere rimuovere o rendere inutilizzabili oggetti indispensabili alla sopravvivenza della popolazione civile
Allora
Siamo in cui in quest'ultimi anni dire due anni sappiamo benissimo per esempio che la Russia è stato accusato appunto di usare il cibo come arma
Non solo contro l'Ucraina ma un po'contro il mondo perché tutti ci ricordiamo la questione del del blocco delle delle esportazioni di grano
Tutti temevamo
Enorme peggioramento della situazione alimentare in tutto il mondo
Compreso il nostro mondo perché noi importiamo moltissimo verranno e non solo anche oli vegetali per esempio fertilizzanti sia dall'Ucraina che dalla Russia
Tutto sommato rispetto a quello che erano le previsioni nerissime per la questione del del grano legata al conflitto ucraino
Non si sono avverate in modo così tragico e questo questo non toglie naturalmente che la condanna per l'uso che è stato fatto del grano
è fortissima naturalmente
Quello che abbiamo di più sotto gli occhi in questo momento è quello che accade a Gaza allora io ho fatto due riflessioni rispetto al al conflitto a Gaza
Una allora noi in questo momento è chiaro che ci occupiamo di quello che sta succedendo
Adesso in questo momento sappiamo tutti benissimo quali sono i problemi non starò a ripeterli
Abbiamo una carestia alle porte abbiamo malnutrizione tre bambini a livelli altissimi ma insomma questo lo sappiamo
Qualcosa pare che si stia muovendo perché la situazione i migliori leggermente cioè Israele ha aperto e aprirà alla aperto già
Due il valico di
Era il sei le il polso il porto di Ashdod quindi molti più aiuti umanitari possono entrare a Gaza ne aprirà anche altri gli Stati Uniti hanno già annunciato che costruiranno un un molo Art
Cicerale per portare aiuti a Gaza via mare
Ora vi invito però a riflettere a quello che sarà il dopo Gaza
E che fortemente collegato alla questione del cibo
Allora secondo le stime sia delle Nazioni Unite sia della Banca mondiale
Circa il sessanta per cento degli edifici di Gaza è stato raso al suolo questo non significa solo che gli sfollati quando torneranno nelle loro zone di residenza non troveranno più le case
Questo significa che purtroppo dal momento che Mick le costruzioni a Gaza sono state fatte con materiali piuttosto scadenti
Che cosa comporta questo la distruzione ha creato polveri sottili
Polveri sottili altamente inquinanti
Che naturalmente significano danni
Diretti alla salute ma significa purtroppo anche inquinamento di terreni agricoli terreni di pascolo falde acquifere
Quindi
Quest'arma
Avrà Effetti nel lunghissimo periodo ahimè
Non solo ma la ricostruzione che ci dovrà essere
Aumenterà moltissimo ai livelli di CO due
Questo che cosa causerà causerà un norme peggioramento della situazione ambientale di Gaza che è già molto in crisi perché comunque a Gaza è una cosa che purtroppo sentiamo un po'anche noi mancanza tutto eh
Aumentato ondate di caldo spaventosa
Conseguente siccità
Conseguenti problemi l'alimentazione
Voi avete presente a Gaza immagino dal punto di vista geografico il territorio di Galatina no
Gaza è strettissima
A una
Urbanizzazione enorme perché se non mi sbaglio Gaza è il il territorio al mondo con la più alta densità abitativa quindi potete immaginare
Quindi della la situazione dei terreni agricoli dei terreni a da pascolo chiaramente e normalmente diminuita rispetto a
Un territorio normale no
La guerra è quello che vi ho detto a caldo nel futuro chiaramente mette ancora più a rischio agricoltura e l'allevamento a Gaza
Tra l'altro troppo Gaza non solo adesso
Il dipendente dagli aiuti umanitari lo è più o meno dal due mila e sette perché purtroppo è diventata cioè completamente circondata israeliano a parte poi c'è il mare procede Egitto diciamo che la situazione non è assolutamente facile dal due mila e sette e questa è la prima riga riflessioni che ho fatto cioè pensare atto quanto tutto questo il cibo come arma usato oggi
Sarà usato purtroppo
Lo sarà sarà un'arma anche nel futuro di Gaza
Un'altra riflessione che ho fatto
Chiaramente noi parliamo in questo momento di cibo come
Una cosa necessaria per la vita la vita fisica no normale che ci occupiamo questo
Però dobbiamo riflettere che il cibo e anche non solo per il corpo
Il cibo e anche un qualcosa che ha
Profonda importanza a livello chiamiamolo spirituale culturale certamente ma più specificamente religioso direi il cibo a unità altissima valenza sacra di moltissime religioni se voi pensate al cristianesimo
Cioè
Noi i cristiani si salvano attraverso
Il cibarsi del corpo di Cristo no
Quindi cioè più più rilevanza sacra del cibo di questa insomma è difficile trovarla
Ho fatto una riflessione su quanto
La sacralità del cibo sia importante certamente nell'ebraismo ma adesso non stiamo parlando di ebraismo ma a nell'Islam
è Ramadan che finito pochi giorni fa appena terminato allora Ramadan lo pensiamo solo come un astenersi dal cibo ok
Dura un mese sappiamo bene che dall'alba al tramonto non si può mangiare non si può bere
è ho pensato a come sarebbe stato questo Ramadan a Gaza perché insomma queste persone già non hanno da mangiare
Eppure hanno fatto il Ramadan
Ma Ramadan non è solo non mangiare Ramadan e anche l'interruzione del digiuno
Ogni giorno
Al calare del sole
C'è la rottura del digiuno che è di per sé un rito perché l'interruzione del digiuno è una sorta di festa una sorta di festa non soltanto perché di nuovo si può mangiare bene che insomma immaginati nei Paesi caldi dell'Islam cosa significa non vede no soprattutto da quando il Ramadan ed è stato significa anche condividere dei cibi particolari cioè è un momento di di incontro della comunità
E non solo della specifica comunità musulmana
Come poteva essere in questo momento Gaza mai un'unione di tutta l'autonoma cioè di tutta la comunità islamica in genere
Quindi ho pensato
Come sarà adesso la rottura del digiuno
A Gaza
Fisicamente concretamente che cosa avevano mangiato queste persone avranno potuto mangiare quello che in genere si mangia per la per la
L'interazione del digiuno ahimè non credo almeno credo
E quindi e con questo termino
Credo che sia molto importante riflettere anche su questa valenza sacrale del cibo e su come questo legare il cibo si è anche un negare
Non solo la cultura ma anche il sentimento religioso delle popolazioni a cui il cibo viene sottratto che è un altro modo non solo di uccidere il corpo ma può essere anche un modo di uccidere
L'interiorità
Grazie dal cervello
Proprio la risoluzione ventiquattro diciassette alle Nazioni Unite pietà
L'utilizzo o del cibo e della fama purtroppo questa descrizione trappolone il tempo che trova salutiamo in tanti professor Simone Bozzato Lisandro Delgado che ci ha raggiunto dei professor Gianluca sciocco entrambi mentre salutiamo il magnifico rettore e lo ringraziamo un applauso era seduto fra di noi e quant'altro la parola rivederci ad Alessandro al professor Alessandro Ricci unirsi aiutiamo grazie
Grazie a
A tutti voi
Chi controlla il petrolio controlla le nazioni chi controlla il cibo controlla i popoli questa è una frase attribuita al grande diplomatico Henry Kissinger attribuita non c'è una piena unanimità sul sul fatto che l'abbia effettivamente detta Kissinger
Ma al di là di questo ci interessa poco ci interessa il senso della frase che dal punto di vista diplomatico e geopolitico a piena cogenza non solo per il passato
Ah ma voglio consiglio
Ha fatto un un qualche cenno ai venti del passato e poi avremo la voce dello storico Gianluca fiocco del collega Gianluca fiocco che magari ci riporterà qualche evento cruciale in cui il cibo avuto un'importanza centrale nelle relazioni internazionali ma ancora oggi ancora oggi come abbiamo visto abbiamo sentito alle parole di Anna Maria il cibo riveste un'importanza assoluta nelle relazioni tra gli Stati
Effettivamente se ci riflettiamo bene esisteva un legame intrinseco tra la geopolitica
E la risorsa alimentare in quanto risorsa di base di di vitale importanza per i singoli individui dunque anche per i popoli e come sì estrinseca questo legame così stringente tra gioco litica e cibo secondo due direttrici a mio avviso la prima è legata alla funzione essenziale dello Stato la geopolitica e di fatto lo studio delle relazioni a livello spaziale geografico tra gli enti che costituiscono l'entità che costituiscono il quadro internazionale cioè gli Stati e lo Stato deve poter garantire come funzione di base che viene attribuita fin dai suoi primordi la sicurezza interna e un minimo grado di Ibanez sere che garantisca
Per l'appunto una convivenza pacifica all'interno dei suoi confini e questo lo fa anche attraverso il lo strumento alimentare o meglio può essere minata la stabilità di uno Stato minando la sua possibilità di garantire quelle funzioni essenziali legate appunto al alla fornitura di cibo e di risorse alimentari tanto che non possiamo parlare di uno Stato palestinese sia perché manca il riconoscimento formale ma sempre di più e da qui in avanti
Si porrà il il problema della garanzia appunto delle funzioni di base
Di blu che sono proprie di uno stato dunque anzitutto c'è una ragione fattuale
Chiarissima evidente e immediata di questo legame e poi c'è una dimensione se vogliamo meno visibile di carattere più teorico che lega geopolitica e cibo
Ed ha a che fare con il ruolo che è stato attribuito dai principali autori della geopolitica classica all'inizio del Novecento proprio agli Stati vale a dire i primi pensatori
Nell'alveo della geopolitica classica tra la fine dell'ottocento e l'inizio del Novecento concepiva hanno i soggetti statuali non come soggetti statici come d'altronde lo l'la stessa denominazione di Stato ci rimanderebbe no uno status quo anzitutto territoriale dunque un'entità definita territorialmente in senso statico la geopolitica concepisce i rapporti tra gli Stati in senso dinamico ed è ciò che in estrema sintesi distingue la geopolitica dalla geografia politica per quale ragione perché gli Stati vengono concepiti come organismi diventi e dunque come organismi che hanno esattamente le stesse esigenze degli esseri umani ed agiscono sullo scacchiere internazionale esattamente secondo la stessa prospettiva degli esseri umani
Per cui da questa concezione della statualità
E ne derivano anche le relative teorie che sono che hanno dato luogo anche a quei fenomeni storici che hanno relegato la geopolitica un ruolo di secondo piano e la seconda metà del novecento e mi riferisco in particolare all'idea al concetto del Lebensraum cioè dello spazio vitale che di norma si attribuisce ai singoli individui e che fu ripreso invece da Carlo Sofer per applicarlo alla politica estera tedesca
E
Quanto ancora oggi il cibo assume un ruolo centrale
Beh viste queste premesse ancora oggi non vediamo avere un ruolo assolutamente prioritario nelle relazioni internazionali soprattutto in un contesto in cui il ruolo dello Stato è profondamente messo in discussione in un contesto che potremmo definire di incertezza geografica delle relazioni internazionali in cui gli scontri tra gli Stati
Li vediamo esprimersi in termini conflittuali in diversi scenari infatti cerchiamo di fare una rapida carrellata dal punto di vista geopolitico dei casi che ci sembrano più lampanti del rapporto tra cibo e geopolitica anzitutto lo scenario ucraino
Nella guerra tra Russia e Ucraina deflagrata
Militarmente dal ventiquattro febbraio del due mila ventidue soprattutto assume un ruolo molto rilevante nelle relazioni non solo conflittuali tra due Stati
Ma sì forse ancor di più nelle relazioni internazionali che due estati hanno dal punto di vista politico ed economico commerciale con il resto del mondo il grano
Partiamo da un dato da qualche dato l'Ucraina e il terzo esportatore di grano al mondo
Produttore ed esportatore la Russia e il primo produttore ed esportatore di grano sullo scenario internazionale entrambi questi Paesi dunque l'intero contesto russo ucraino
Di fatto fornisce
Il mercato mondiale di un terzo del grano prodotto mondialmente non solo
Tra Russia e Ucraina
Abbiamo il diciannove per cento della produzione del mais mondiale che rifornisce prevalentemente gli all'Iraq gli allevamenti di tutto il mondo dunque
Il il grano il mais hanno un ruolo importantissimo nelle relazioni che questi Stati intrattengono con il resto del mondo tanto che si è posta fin dalle prime settimane del conflitto se vi ricordate il tema del commercio internazionale del calo e del grano che passa dal dall'Ucraina e soprattutto attraverso il Mar Nero tanto che si arrivò a luglio del due mila e ventidue
Alla stipulazione di un accordo sul grano tra le parti accordo che vide nella figura di mediatore Erdogan e quest'accordo prevedeva per un verso da parte occidentale la riduzione delle sanzioni nei confronti degli Stati Uniti
Nei confronti della Russia cioè chiedo scusa e dall'altra parte da parte da parte russa il l'alla garanzia del passaggio attraverso il Mar Nero delle navi che portavano il grano nei paesi non solo occidentali ma soprattutto del terzo mondo
Questa corda è stato rinnovato nell'arco dell'anno per ben tre volte fino ad arrivare al momento di massima crisi relativa proprio al al grano il diciassette luglio del due mila ventitré
Giorno in cui si sarebbe dovuto rinnovare questo accordo sul grano ma che ha visto la Russia opporsi al al rinnovo di questo accordo sulla base di alcuni argomenti che sono stati esposti
Dai vertici russi il Cresme il Cremlino ha giocato sul
Sul caso specifico ha giocato su alcuni argomenti gli argomenti son questi i principali anzitutto Putin ha sostenuto soltanto l'un per cento del grano esportato dall'Ucraina si è diretto verso i paesi più svantaggiati da questo punto di vista l'accusa di Mosca nei confronti di chi R. è stata di avere utilizzato
Lo strumento del mezzo grano per
Fondamentalmente arricchirsi e venderlo a prezzo maggiorato del Paesi
Che che potevano permettersi appunto acquisti attrezzi maggiori rispetto a quelli poveri
Dopodiché ha usato l'argomento militare
Sostenendo che
Sulla base di questi accordi o meglio questi accordi venivano violati soprattutto nel contesto del Mar Nero e della Crimea
Dal dagli attacchi perpetrati dal dai militari ucraini hanno fatto ispiri esplicito riferimento all'attacco al ponte di Crimea
E poi ha utilizzato un'altra leva
Il comunicazione Interna rivolta proprio ai al tessuto produttivo russo degli agricoltori di chi produce commerciali fertilizzanti russi che sono stati colpiti per un ammontare stimato dalla Russia di un miliardo di dollari
Questa avuto delle ripercussioni enormi perché intanto l'accordo non non è stato rinnovato ci sono stati dei tentativi nell'arco dell'estate del due mila e ventitré fino ad arrivare al settembre che però di fatto hanno visto
Arenarsi la possibilità di proseguire
Su questa linea
Ma avuto delle ripercussioni anche sul mercato europeo non solo per il rincaro dei prezzi per l'inflazione che ha riguardato questi beni essenziali ma è stata comunque un'infrazione abbastanza
Contenuta ma soprattutto perché ha innescato un movimento indiretto di protesta interno al contesto europeo che sia esplicitato in quella in quel grande movimento che ha riguardato l'Europa continentale quella orientale
Che abbiamo visto nelle immagini dei trattori
La protesta dei trattori si basa anche su un canale di fatto preferenziale stabilito dall'Europa per l'importazione del grano ucraino
In che senso nel senso che l'Unione europea a stabilito
All'indomani dello scoppio del conflitto di di fatto azzerare i dazi dell'in poi relativi all'importazione
Del grano Ucraino creando così un mercato
Differenziato e favorevole per degli esportatori ucraini e meno favorevole per invece i produttori di grano europei che hanno di fatto chiesto all'Unione Europea di di vedere questi accordi c'è stato una c'è stata una lunga
Contrattazione ma di fatto
Qui vi invita a ragionare su un primo paradosso che mi sembra piuttosto evidente
La politica agricola europea o comunque legata al tema
Dell'agricoltura se a unito inizialmente l'Europa e forse magari professor Borsato che insegna geografia dell'Unione Europea oggi rappresenta un elemento di conflittualità interna termina la stabilità del contesto stesso europeo tanto che si è parlato per l'appunto molti hanno hanno parlato di del rischio che il il contesto europeo L'Unità
Europea possa essere messa
In discussione proprio da
Da questo tipo di di scelte
Non solo
Le sanzioni contro la Russia
Riguardano prevalentemente il settore finanziario il settore bancario i beni di lusso e sono volte prevalentemente a colpire gli strati più
Con maggiori possibilità economiche della Russia ma riguardano anche i prodotti ittici e la vodka
Russa abbiamo visto soprattutto nei primi mesi dopo lo scoppio del del conflitto la chiusura delle grandi catene di multinazionali di fast food americane presenti prima a Mosca nelle grandi città
Ridusse chiudere i battenti ed essere riconvertite dalla politica russa in fast food e di fatto
Russi
Non solo la Russia anche bloccato l'importazione di prodotti alimentari dagli Stati Uniti come risposta alle sanzioni dagli Stati Uniti dalla Norvegia
All'Australia fino al Canada
Quindi nel contesto rosso Caino il cibo e soprattutto il grano riveste un ruolo cruciale
A Gaza
Qualche dato ulteriore
Sulla importanza del cibo a Gaza che qualche fatto lo riporto in maniera
Più
Neutrale possibile dieci giorni fa
Sono stati uccisi sette volontari del work Sancho Kitchen una ONG
Dedita al supporto alimentare umanitario alla popolazione
Palestinese di di Gaza
Sono stati uccisi questi sette volontari i vertici politici israeliani hanno parlato di un tragico errore
Però anche che le testimonianze ci parlano di questi convogli colpiti per ben tre volte
E oltretutto il convoglio era stato segnalato
Ed aveva chiare le indicazioni che si trattava di un convoglio umanitario tanto che lo stesso presidente della ONG ha sostenuto il cibo
Letteralmente non può essere usato come un'arma
Questa avvenuto dieci giorni fa a onor del vero il titolo lo abbiamo stabilito un paio di mesi fa con Jacopo Manni
Il tredici marzo dunque esattamente un mese fa altro episodio
Gravissimo perché appunto come ricordava Anna Maria il cibo non può essere utilizzato
Come un'arma per l'appunto secondo le convenzioni internazionali è stato colpito uno dei pochi centri di distribuzione del cibo a Gaza in una in zona rilevantissima teoricamente
Sicura o almeno
Teoricamente sicura cioè arraffa
Dove gli stessi vertici israeliani avevano indirizzato alla popolazione di Gaza fin dalle prime settimane
Del del del conflitto pene estiva fa è stato colpito questo centro di distribuzione del cibo con un morto il ventidue feriti tra il personale Ono
Anche in quel caso le coordinate erano state comunicate in precedenza proprio per evitare questo genere di situazioni teniamo presente che a proposito delle Nazioni Unite
I comunicati ufficiali
Delle nazioni Unite parlano di centosessantacinque operatori ONU uccisi dall'inizio del conflitto dal sette ottobre
In poi centocinquanta strutture delle Nazioni Unite distrutte e altre quattrocento persone
Uccise sotto la bandiera dell'ONU quindi teoricamente protette e ben visibili dalle
Dalle bandiere ONU per l'appunto
Altro episodio che è passato un po'sotto traccia vale a dire il vero nei nostri media è quello della fine del febbraio scorso a Gaza City
Un convoglio che portava cibo sostentamento
Alimentare alla popolazione di Gaza
Ebbene la gente infida per ottenere il narrazione di cibo ha creato una carica ha provocato la reazione dei soldati
Israeliani che hanno aperto il fuoco
E tra l'uccisione diretta e indiretta per via della calca del caos che si sono creati
Contiamo centoquattro morti e settecentocinquanta feriti
Dati grezzi diciamo non non commento oltre riporto qualche ulteriore dato di Save the Children né che stima che a proposito anche di quanto diceva mamma Anna Maria Cossiga che un milione cento mila palestinesi sono in una condizione di insicurezza alimentare catastrofica e questa è una definizione che ho preso
Mettendoci le virgolette quindi è una definizione
Proposta proprio da dall'organizzazione dedita al
Appunto alla tutela dei dei bambini e prevede che entro maggio si arriverà a una condizione
Estesa di carestia e attualmente un bambino su tre soffre di malnutrizione acuta
Ma nutrizione acuta che riguarda i bambini anche in un altro contesto
Il contesto le de degli amenità
Dove dallo scoppio della guerra civile dal due mila quattordici
In poi
Abbiamo sette milioni di yemeniti prossimi alla fame questa è una stima delle addirittura del due mila e diciassette e la condizione di fame di malnutrizione è stata testimonianza testimoniata anche da un documentario che ho provato a vedere nei giorni scorsi mai
Davvero un pugno nello stomaco il cui titolo è Hunger Ward
Il distretto della fame è stato così tradotto in italiano è un documentario del due mila e venti che testimonia la condizione di malnutrizione dei bambini gli ameni ti
Nel nello scenario in quello scenario bellico ma la condizione lo Yemen a
Come dire un altro scenario se vogliamo direttamente legato agli ultimi due di cui ho parlato che la guerra nel nel Mar Rosso comunque la conflittualità da parte dei ribelli uti
Nel Mar Rosso contro le navi cargo occidentali nell'ottica degli aiuti
Navi legate ai Paesi che supportano Israele quindi è una guerra indiretta legata al conflitto
A Gaza e che colpisce le navi cargo che trasportano merci e dunque anche
Generi alimentari
In in tutto il mondo nel contesto occidentale c'è un ultimo scenario che voglio menzionare
In cui
Il cibo ha rivestito un ruolo cruciale per lo scoppio di un fenomeno di mobilitazione generalizzata e di relativa crisi geopolitica
Ed è la rivoluzione dei gelsomini in Tunisia nel dicembre del due mila dieci se vi ricordate a dare avvio alla prima era araba che alla luce degli eventi dovrebbe essere ridefinita
Probabilmente inverno arabo ebbene ma quella rivoluzione avuto avvio con un suicidio da parte di Mohammed Bouazizi il venditore ambulante di
Pane che per protesta nei confronti dei del sequestro della merce delle
Multe ricevute dell'innalzamento dei prezzi dei generi alimentari
Si è dato fuoco dando così avvio a quel movimento di protesta della rivoluzione dei gelsomini che vedeva proprio nell'aumento del prezzo dei generi alimentari un oggetto cruciale del movimento ti protesta
Tutto questo ci dimostra quanto il legame tra cibo e geopolitica sia di stringente attualità
Mostrando una serie di paradossi di cui magari parlerò in un successivo eventuale ulteriore intervento intanto grazie per la grazie grazie professore
Se fosse aggiungere soltanto una piccola cosa proprio ieri questa dimostrazione il fatto che non si parla di tutto proprio tre camion dell'Unicef cioè dell'organizzazione dove io lavoro che è il Fondo delle Nazioni dell'infanzia sono stati presi d'assalto
Vittima di una sparatoria proprio mentre consigli mentre prima era confermi al valico di Howard per per consegnare gli aiuti
Si sono salvati i miei colleghi soltanto perché il cane era blindato altrimenti purtroppo questa sparatoria che iniziata contro i civili e poi proseguita anche con nei confronti appunto del di questi camion delle Nazioni Unite per fortunatamente insomma
Di colleghi si sono salvati ma ecco sono stati traforati tutti quanti le finestre del laterali ed anche quella di di davanti in tutti e tre i camion che portavano appunto aiuti portavano cibo
In un nella zona nord dove appunto un bambino su due giustamente ha ricordato soffre di malnutrizione acuta e arraffa piccolo dato alla zona appunto sud ci sono il doppio degli abitanti di New York ammassati tanto per capire le dimensioni
Di di come di quello che sta accadendo da allora io mi scuso diciamo di questa piccola chiosa e do subito la parola professoressa Giovanna Jona Zavettieri Università di Roma Tor Vergata grazie
Grazie buonasera grazie ai colleghi qui presenti grazie al Circolo degli esteri che ci ci ospita
Cercherò di essere
Brevissima anche perché chi mi ha preceduto ha già credo coperto una buona parte diciamo dell'urgenza dei degli argomenti più urgenti ecco del Periodo
E importante dire che però non sono gli unici in qualità di di geografia
Credo che ecco il tema del cibo vada un po'trattato cercando di indossare delle lenti un po'un po'diverso
Certamente la prima è quella geopolitica
Di cui appunto ci hanno detto già i colleghi io mi permetto di aggiungere solo qualche qualche dato poi Chiara
Nelle ultime settimane mi sono particolarmente interessato al tema sapendo di dover partecipare appunto a questo a questo tool che quindi ho cercato anche di informarmi un po'sui dati è su come cronologicamente la situazione a Gabriel sia sviluppata giusto qualcosina ecco già il nove febbraio
Il novanta per cento della popolazione di Gaza era in una situazione di crisi alimentare questo novanta per cento diciamo si trovava ecco a rischio carestia e se immaginiamo che stiamo parlando di circa cinque amici cinquecentosettantasette mila persone teniamo conto che in tutto il mondo abbiamo settecento mila persone in situazioni di rischio carestia significa che l'ottanta per cento delle persone nel mondo attualmente rispedita rischia si trova proprio a Gaza
Quindi diciamo ho trovato appunto questi questi dati tra l'altro di ActionAid Italia particolarmente particolarmente interessanti
Inoltre il fatto che attesta per ognuno diciamo di queste di queste persone al momento sia riservato un litro e mezzo di a quel giorno non potabile diciamo un altro dei temi che probabilmente merita merita particolare attenzione poiché
Inutile approfondire in relazione al fatto che è senza cibo né e vestiti adeguati è esposizione alle piogge senza
Casta senza occupi alcun tipo di copertura naturalmente le persone sono sono più suscettibili il quattro marzo piovono questi aiuti umanitari gli appunto vengono un po'visti come questa momento di come dire di di gioia che in realtà poco hanno potuto risolvere tenuto conto anche del fatto che si vi erano trentotto mila pasti pronti ma non vi era acqua né medicine poiché considerati troppo fragili e quindi ecco probabilmente è giusto per coprire un fabbisogno molto momentaneo
Il dato relativo invece appunto all'esaurimento di scorte di cibo
I numeri ce li ha appunto a appena suggeriti il professor Ricci
Naturalmente il discorso che
Che preoccupa la questa previsioni di Bellotti che appunto il nord di Gaza sarà verosimilmente colpita da una carestia nella condizione più grave immaginabile entro maggio
Da un punto di vista geopolitico io credo che in questa sede valga anche la pena riflettere io lancio solo delle riflessioni perché non credo stia sicuramente a me interpretare questa tipologia di di di problematiche ma uno dei temi a cui ho immediatamente pensato è stato anche l'avvelenamento del cibo in particolare quello che è
Recentemente è successo in diverse scuole università iraniane ma come in Iran a è successo anche in Afghanistan in Bangladesh in India in Kenya negli ultimi tre anni
Questi sono solo alcuni degli stati che si sono in cui appunto si sono manifestati episodi di avvelenamento e o contaminazione
Di cibo e acqua
Nei confronti delle donne in particolare
Diciamo che naturalmente vi è una differenza e immediatamente intuibile sulla base appunto della terminologia all'avvelenamento da cibo attraverso agenti chimici e biologici la contaminazione attraverso germi batteriche quindi porta
Ad ammalarsi ad epidemia
E poi anche diciamo il sabotaggio attraverso intossicazioni gassose
Naturalmente nonostante la la differenza dei contesti socio politici e culturali credo che alcuni di questi Paesi possano condividere alcune caratteristiche probabilmente riassumibili in due elementi principali
Il primo è violenze discriminazioni quindi atti intenzionali con motivazioni politiche e o discriminatorie nei confronti di
Un una determinata porzione della popolazione che nei casi più comuni sono proprio le donne
è la mancanza di adeguati controlli è mancanza ovviamente di infrastrutture It anche
Quindi ecco credo che post sa altri sì valere la pena
Riflettere su questo tipo di di problemi e credo che l'urgenza di riflettere su questa questa condizione delle donne in particolare sia realmente ecco
Urgente
Perché perché oltre a generare il problema che già diverse è molto grave che quello dell'avvelenamento che in taluni casi anche portato alla morte di alcuni di questi studentesse naturalmente conduce anche a una serie di proteste che spesso vengono poi ecco
Placate con misure con misure repressive eccessive non dimentichiamoci
A Teheran e la morte di una di delle della mamma di una di queste studentesse
Poco prima appunto rimaste avvelenate che aveva appunto protestato in difesa della figlia e delle delle altre studentesse ed è stata uccisa proprio dalla dalla dalla repressione senza naturalmente commentare poi i il come dire la la la posizione presta anche da figure ministeriali dei ministri della salute di tutti dico descriva essiccare tendono sempre un po'a ecco mitigare o probabilmente anche negare che Thalia bene allora avvelenamenti possano possano effettivamente avvenire
Una terza diciamo lente che ho provato a indossare e e quella invece relativa un po'al discorso degli scarti alimentari
Perché gli scarti alimentari sono un'arma perché parliamo di sentirlo parlare di cibo come arma lo scarto diventare è effettivamente un problema dal momento che secondo il Food questi Index del due mila ventiquattro elaborato da ogni sezione ambiente
Diciamo gli sprechi che il cibo che noi oggi sprechiamo potrebbe arrivare a nutrire
Completamente la porzione di popolazione mondiale che soffre di fame nel mondo
Gli sprechi diciamo sono un po'da quello che ho apprezzo di doppia natura sono tendenzialmente sprechi domestici o sprechi produttivi
Naturalmente i distretti produttivi sono quelli che generano più problematiche
E è ho provato anche diciamo a fare delle ricerche accostando il problema dello spreco tra Paesi ricchi e poveri visse vogliamo diciamo
Suddividere suddividere quasi non non ci vuole un genio intuire chi è che genera più più sprechi e e anche tra città e campagna e naturalmente è la città a generare il il maggior numero di distretti alimentari
Questa si collega come forse abbiamo rapidamente
Anticipato poc'anzi ha un problema anche di crisi climatica
Le emissioni naturalmente
Creiamo una serie di problematiche commissionato e poi al problema del riscaldamento globale si va a generare una reazione a catena che conduce anche a una difficoltà di coltivazioni una difficoltà di trasporto una difficoltà di conservazione degli alimenti
E non a caso arriviamo appunto all'agenda venti-trenta il cui obiettivo uno degli obiettivi principali propri di mensa al il dimezzamento dello spreco dello spreco
Alimentari
Diciamo che è
Un'altra lente che possiamo immaginare ha diritto ad un rapida per non per non
Rubare troppo tempo e quella un po'infrastrutturale
Ho visto che recentemente la data della notizia se non sbaglio lo scorso febbraio
Ad Agadez in Niger quindi siamo diciamo pieno quasi in piano starà
Finalmente c'era questo articolo che diceva acqua per tutti quindi l'Unhcr quindi l'agenzia di rifugiati appunto dell'ONU ha progettato un acquedotto Serra per mettere a gli abitanti che sono pochi ma che comunque sono abitanti di un luogo che ecco non può contare su acqua corrente acqua potabile come tutti noi siamo abituati
Non sono più costretto appunto ad affidarsi al vecchio difficoltoso sistema di trasporto poiché
Appunto è stato progettato questo acquedotto che ha aiutato anche questi
Gruppi minoritari in queste minoranze a precedere appunto
L'acqua ricordo che oggi due virgola due miliardi di persone vivono senza acqua potabile gestita in modo sicuro e questo è un dato Unicef
è e che le tensioni per l'acqua possono anche diventare tensioni geopolitiche tre miliardi di persone dipendono dall'acqua che attraversa confini nazionali
è dal due mila due mila ventitré ci sono stati mille trecentottantacinque conflitti
Per l'acqua quindi credo che valesse la pena menzionare anche questi questi dati senza diciamo andare a commentare anche il fatto che l'ONU ha scelto proprio l'acqua come l'acqua per la pace come tema appunto di di di quest'anno in occasione appunto
Da anche della giornata dell'acqua quindi insomma è stato
Ora deputato di particolare interessa ecco provare a immaginare e poi qualche Progetto un po'più avanzato anche da parte di Paesi che diciamo hanno le risorse per per attuarlo l'Arabia Saudita per esempio ha trasformato
Una piccola porzione del suo del suo deserto del deserto dello Rubalcaba lì in terreno coltivabile grazie a sistemi di irrigazione centralizzata sfruttando proprio l'acqua de
Le falde acquifere sotterranee è la fonte Aramco Ward quindi insomma abbiamo sicuramente diversi modi di provare
A interpretare e a analizzare a guardare a al problema
Del del cibo che significa anche il problema dell'acqua citando insomma a sottolinearlo perché a volte magari possiamo anche
Darlo per scontato o vedere i due elementi come un qualcosa di separato invece cibo e acqua sono ovviamente
Correlati
Gli ultimi occhialini piacerebbe indossare sono quelli
Del cibo come arma di pace perché l'arma non è soltanto un'arma di conflitto ma è anche un'arma che può servire appunto alla pace mi cresciuto moltissimi riferimento al Ramadan tra l'altro
Per la prima volta commentavamo sempre cui Iacobucci ti ti ritrovi sempre nelle nelle migliori chiacchiere il fatto che il presidente Mattarella per la prima volta ha fatto gli auguri
L'altra sera per ai cittadini musulmani d'Italia per la fine del del del Ramadan in occasione proprio del delli dal filtro della appunto le dalla fine la fine del digiuno
è il discorso appunto sulla e la prima volta che credo che almeno a me
è successo per la prima volta di appunto di di sentire un presidente creare questa tipologia di ponte anche interreligioso uno anche perché ricordiamoci che anch'il digiuno è un qualcosa che accumula un po'tutte le religioni no lame abbiamo una una quaresima anche rimanda al tema appunto del digiuno
Abbiamo il momento la giornata di di Pasqua in cui tendiamo credenti o meno sempre a metterci un po'intorno a un tavolo e a mangiare che cosa la colomba che il simbolo della pace
Quindi ecco anche e immaginare che il termine
No di questa di questo di questo di questo digiuno
Possa portare poi a un giorno di convivialità in cui tutti i mussulmani spesso anche appartenenti a tribù diverse o addirittura credi diverso a credo DiVersi
Quindi sciiti sunniti badili si ritrovano poi tutti a condividere ecco in in una maniera conviviale l'elemento del cibo che credo possa rappresentare anche un buon buon elemento per per accomunare popoli e per creare i presupposti non può risolvere problematiche come quelle che naturalmente abbiamo abbiamo
Menzionato ma certamente è bello anche provare a indossare gli occhi gli occhiali appunto della della pace grazie grazie grazie
Stiamo fondando dalla moto fossero Gianluca fiocco Craxi
Va be'grazie molte
Si sente sì volevo scusarmi ancora per il ritardo ma sono stato coinvolto in un rito tribale di massa ho scoperto che c'era la partita di calcio quindi perdonatemi
Volevo ringraziare molto gli organizzatori in particolare la comunità dei geografi di Tor Vergata che è sempre così gentile tanti riguardi verso di me d'altra parte siamo d'accordo che tutto avviene nello spazio nel tempo e quindi questa questa un questo filo si unisce sono molto contento di stare oggi insieme a noi
Come ha detto insomma la collega che mi ha preceduto tante cose importanti sono state dette quindi questo alleggerisce molto la mia posizione quello che vorrei proporre un po'una carrellata storica spero che non risulti troppo rapsodica ma giusto ecco qualche elemento di riflessione messo lì che spero possa un po'accompagnare le tante cose interessanti che mi sono appuntato fino ad ora
Diciamo che quando parliamo del del cibo come arma
E della fame come arma parliamo di una cosa ancestrale una cosa che insomma risale alla notte dei tempi
Se pensiamo già ai primi conflitti inetta protostorica addirittura tra nomadi e sedentarie non le incursioni sui campi no no cercare no di sconvolgere le società che venivano attaccate si è parlato poi di sacralità del cibo e in alcuni casi e in alcuni conflitti fin dalla notte dei tempi c'erano delle pause per il raccolto il momento del raccolto ad una sua sacralità
E c'era anche il problema a volte di durata delle curare le guerre si potevano fare in alcuni periodi poi contadini dovevamo tornare al campo quindi discorso del cibo condizionava profondamente tutto tutto ciò
Si è parlato giustamente di valenza sacrale e l'ho ritrovata pienamente in tante cose che avevo credo letto il problema degli assedi no grandi potenze militari anche nell'antichità Romano la forza delle macchine d'assedio non si prendevano le città per fame
Si doveva spezzare
Nelle zone dove arrivava la l'esercito il legame che c'era tra i centri urbani e il contado
Bloccare le linee di rifornimento questo è un punto cruciale e le potenze militari organizzate fin dall'antichità erano quelle in grado di operare sistematicamente questa azione in un in un territorio quindi vedete insomma io sono contemporanei sta però veramente
Spaziamo su un arco plurisecolare
E quindi diciamo per per secoli queste sono state componenti abituali del della della storia legame tra tra fame e guerra era un qualcosa di scontato e di naturale per questo
Le civiltà contadina vedevano la guerra come un flagello che a un certo punto è arrivato con una carestia
Un'epidemia un cattivo un cattivo raccolto
Tenete presente poiché la che la la guerra voleva dire fare a prescindere anche dall'intenzione deleghe difetti pianificazioni dei belligeranti nel senso che
Gli eserciti tre industriali non erano eserciti che aveva diciamo un vettovagliamento di tipo moderno un certo tipo di logistica vive la notte praticamente di razzia
Quindi nei territori cui arrivava la guerra in cui versavano questi eserciti era insomma il passaggio biblico delle delle cavallette delle locuste
Siamo a certe scene certe situazioni della guerra dei trent'anni no cioè il legame tra guerra carestia epidemia insomma la guerra veniva rappresentata come la morte con la falce no che dove arrivava non faceva sconti e non c'era alcuna garanzia
Non c'è mai stata alcuna garanzia per la popolazione
Civile insomma quello che compra un servizio dice il volto totale della guerra no comprarsi Rizzo e teorico della guerra come partita scatti Scacchi però dice guardate c'è questo molto totalitario insopprimibile della guerra che prima o poi e prima o poi esce esce fuori evoca selezionano dell'Ottocento grandissimo secolo in cui tra le varie cose
Si cerca di umanizzare la guerra no c'è tutta una codificazione del diritto bellico otto ottocentesco il secolo della Croce Rossa
Quindi è un secolo insomma di sulla base dell'Illuminismo
Cerca di costruire no forme nuove di convivenza creare nuovi istituti no avanza la globalizzazione cambia la la coscienza di da un secolo straordinario ed è un secolo che non a caso quasi conclude con due grandi momenti le conferenze dell'Aia
Del mille ottocentonovantanove
E del mille novecentosette
In cui si cerca per la prima volta con forza mettendo tutti i governi del mondo intorno al tavolo di dire la guerra deve essere una guerra che per legge non deve coinvolgere la popolazione civile
E uno dei delle cose che assolutamente non si possono fare che vengono dette all'Aja non si possono affamare le popolazioni la guerra non può essere una guerra che coinvolge le popolazioni che punta a diciamo togliere la sicurezza alimentare al a ai popoli ai popoli coinvolti
Chiaramente tutto questo non vale per le guerre coloniali perché se un grosso quel perché Punto scura lì dove avvengono le tragedie nel silenzio più assoluto qui parliamo del di quella che veniva detta la guerra fra i popoli civilizzati
E i manuali di diritto bellico spesso avevano l'avvertenza tutto quello che troverete nelle prossime pagine vale per i conflitti tra i popoli civilizzati quindi questo
Il volto oscuro dell'espansione dell'Europa nel mondo all'Europa insomma portato tante costante conquiste nel mondo ma ha portato anche questo no
Poi quello che accade dopo il mille novecentosette va be'è inutile che lo dico la guerra torna rivelare insomma tutto il suo volto il suo volto totalitario
E non a caso coi produce un nuovo tentativo di sforzo giuridico nel quarantanove ci sono i protocolli dell'Aia
Molto importanti che sono un pilastro del diritto bellico ancora oggi in cui Siri si ritornano a stabilire tutto una serie di diciamo garanzie per le popolazioni in guerra
Poi però insomma se ne vediamo il quadro delle guerre dopo il mille novecentoquarantacinque sono guerre dove regolarmente oltre il cinquanta per cento delle vittime sono civili
Sono quelle che hanno un volto totalitario rispetta le società che si trovano a spera sperimentarlo sono quelle che coinvolgono in buona parte i paesi in via di sviluppo il sud del mondo quindi parliamo poi di belligeranti in teatri dove spesso non c'è una base statuale solida il discorso che faceva Alessandro prima qual è una delle cose fondamentali che sia dallo Stato garantire la sicurezza dei propri cittadini non l'autorità dello Stato
Si fonda in buona parte su quello parliamo di contesti dove in partenza lo sta già normalmente lo Stato non ha questa forza non a questa autorità figurati di quando arrivò la guerra che cosa
Che cosa può può a cadere
Certo va va detto che va detto insomma che
Questa realtà
Questa realtà diciamo della del del cibo come arma
Riguarda potentemente anche la la guerra moderna la guerra industrializzare abbiamo detto prima gli eserciti per industriali dicono di razzia gli eserciti dalla prima guerra mondiale impone delle grandi potenze sono esercizi organizzati con un certo tipo di vettovagliamento di rifornimento non non è caso per per queste di alta possibile far combattere per tre quattr'anni grandi eserciti di massa no perché c'è la possibilità di di fornirli e la guerra della civiltà industriale
Ma attenzione il cibo continua a essere un'arma di guerra il blocco a cui viene sottoposta la Germania gli Imperi Centrali nel cuore dell'Europa
I tedeschi che cercano di replicare con un contro blocco operato affamare a loro volta i francesi gli inglesi e questo porta all'entrata del degli Stati Uniti
L'inverno del sedici diciassette in Germania è passata alla storia come l'inverno delle rapine si scava nel terreno alla disperata ricerca di qualcosa di di commestibile la gente moriva letteralmente di fame
Ho letto delle statistiche sul ritorno del rachitismo infantile sulle patologie della Germania durante la prima guerra mondiale un orrore insomma no
Quindi diciamo anche la guerra tra civiltà industriali voi insomma vedeva vedeva queste situazioni
Momento di svolta e in cui cambia anche la percezione collettiva e qui veniamo somala alla parte finale del del mio intervento diciamo quello che accade nella seconda metà degli anni sessanta primi anni settanta quando le guerre cominciano a essere anche oggetto di documentazione televisiva le guerre in tempo reale non possono più essere guerre dimenticate almeno non possono essere totalmente dimenticati
è un passaggio chiave anche per con il nostro immaginario collettivo e la guerra del Biafra
Di avanzamento nel mille novecentosettanta
Sembri uno del Biafra no per quanti anni diventava un modo tragico nodi perché lì insomma non possiamo troppo nel dettaglio motivo lo lo sapranno mai una regione caccia al voto si trova a essere assediata la popolazione civile oltre che all'esercito si trovano la questa regione secessionista si trova patire diciamo una una una fame impressionante cioè c'è una morte di massa legata alle carenze alimentari tutto questo viene documentato in body in modo nuovo
Cambia la percezione c'è un nuovo modo di inaccettabilità di percezione dell'inaccettabilità di tutto questo gli anni Settanta non a caso sono poi decenni in cui decolla definitivamente la grande avventura delle ONG
Medici senza frontiere nasce in quel periodo tante organizzazioni quel periodo cominciano ha ramificazioni diventare forti entrare a diventare una vera e propria forza parallela fiancata all'ONU
Settantasette il Nobel per la pace ad Amnesty International è un riconoscimento a tutto il lavoro che fanno le leggi cambia cambia la percezione collettive si inizia a parlare di Quarto mondo
Per quel mondo che è rimasto totalmente tagliato fuori dallo sviluppo anche a causa di questi conflitti devastanti che e scoppiano si arriva nel settantasette a un protocollo addizionale
Di quei famosi protocolli del quarantanove a Ginevra in cui si dice esplicitamente
Proibito affamare i civili in un contesto bellico questa era un vulnus una carenza che c'erano i protocolli del quarantanove che avevano operato su tutta una serie di punti fondamentali ad esempio sui bombardamenti aerei
E blocchi navali altre situazioni ma sulla sicurezza alimentare non avevano detto parole chiare questo protocollo del settantasette invece da quel momento il diritto internazionale considera a tutti gli effetti modo rafforzato a formare le popolazione un crimine
Questo qua è la base anche di tante risoluzioni dell'Assemblea generale degli anni ottanta novanta da quel momento il tema della famiglia era viene molto più citato e e praticata anche perché se la società civile ci sono le leggi che tengono insomma alta l'attenzione su questo
Ma chiaramente se ne facciamo la storia delle guerre negli anni ottanta novanta Afghanistan altri contesti drammatici la fame di massa
E la mancanza di sicurezza alimentare qualche non essere un tratto strutturale dei dei dei dei conflitti si arriva poi al novantotto
Corte penale internazionale
Altro passaggio lo statuto qui si vede sull'onda di altre tragedie la guerra civile jugoslava no e altre tragedie belliche che anche nel nel mondo globalizzato sono sono esplose stanno esplodendo l'articolo otto
E proprio sulla sicurezza alimentare l'articolo otto rogo definisce come crimine di guerra passibile della imputazione a tutti gli effetti affamare la popolazione in tempo in tempo di guerra
E veniamo alla leghisti del ventunesimo secolo qui veramente non dico nulla perché chi mi ha preceduto molto più autorevolmente ricordato tanti contesti
Tutta la partita alimentare che c'è il treno in Ucraina
Scenari drammatici come quello che che abbiamo visto in Yemen e stiamo vedendo in Yemen
Qui c'è la riflessione da fare che la fame in guerra non vuol dire solo affamare la popolazione coinvolta ma sul cibo si gioca una partita che coinvolge anche i paesi terzi anche lì non è belligerante
E qui ci sono scenari da guerra da guerra alimentare mondiale insomma no
Ha pensato di chiudere con la frase di Kissinger che fino all'ultimo ha lasciato quindi devo dire no per carità Rava che ringrazio anzi Alessandro perché mi ha aperto un'autostrada
Chiudo facendo una una una una considerazione molto molto potrà sembrare banale retorico buonista ma rispetto a tutto questo
Con tutti gli sforzi che sono stati fatti in termini di codificazione di accordi internazionali di dibattiti rispetto a tutto questo l'unica soluzione evitare la guerra cioè due due due mila tre mila quattro mila cinque mila anni di storia ci dicono che la guerra alla fine questo o cercare in qualche modo dico di controllarla nel tentativo il più delle volte fallisce e miseramente c'è una pulsione totalitaria venendo qui in autobus
Avevo insomma agli occhi ha davanti agli occhi tante immagini di morte di distruzione fotografie dei conflitti contemporanei che preparandomi a quest'incontro avevo avevo visto e poi dei finestrini vedevo
Questo popolo di tifosi no che sciamano la spensierata mente verso lo stadio
E pensavo spero che non sono i retorico quanto siamo fortunati che possiamo insomma sta andare dietro un pallone quando appunto due miliardi di persone si alzano la mattina e non sanno se potranno bere mangiare no
Quanto durerà questo riusciremo a tenere la nostra società a riparo da questo non vorrei concludere in modo troppo angosciante ma purtroppo viviamo in un in un clima anche culturale che lo riguarda solo la nostra società non riguarda solo l'Occidente
è è spesso ci auto flagelli amo pure troppo
Si sta affermando secondo me a livello molecolare globale nelle classi dirigenti ma anche nelle opinioni pubbliche una certa idea di inevitabilità delle guerre e si fa largo anche una cosa più terribile cioè che la guerra in molti casi possa essere una soluzione
Ecco dobbiamo essere consapevoli dei pericoli di fronte ai quali siamo il penso che incontri come quello di oggi ci fortifica hanno veramente già parlarne insieme per me e profondamente consolatorio vi ringrazio molto grazie professore
Ci resta un po'l'irritabilità delle classi dirigenti forse
Magari perché alla fine col voto qualcuno usciamo sostituire se continua così
Va be'gli do la parola al professor Bozzato
Sì da San Pietro perché Annagrazia grazie intanto anch'io debbo ringraziamenti verrà per l'organizzazione della in cui della giornata in questo contesto che noto molto caro insomma i geografi nel senso che negli anni tante attività sono state fatte in questa in questa in questo luogo
E l'attenzione che circola sempre dato insomma al
Alla parola dell'agiografia geopolitica se vogliamo avviando il campo comunque della ditemi che guardano a
Degli interessi
Collocati appunto all'interno della vasta gamma delle attività che la geografia propone e soprattutto in una giornata per noi molto importante come quella della della notte della geografia dove non sono qui tante parsi diverse del mondo insomma anche con un filo rosso
Che unisce su tematiche importanti sicuramente il tema del del cibo torna mi permetto di dire ad essere un elemento molto molto importante rispetto a tutto questo e sapere che in tanti luoghi
Si sta operando e che ci sono anche più intervento abbiamo visto insomma Alessandra ha fatto circolare sono ricordo bene in diverse realtà della europee non solo di di di di serate organizzate proprio sulla riflessione su sul cippo poiché siamo abituati ultimamente sono ormai da tanto tempo anche nella qualità delle nostre relazioni a fare del cibo qualcosa che distingue sulla sul benessere e sulla anche sulla raffinatezza sulla distinzione del sentirci regionali e geograficamente appartamenti alcuni contesti proprio in relazione alla dimensione del cibo e invece credo che questo tema oggi ci riporti proprio pesantemente rispetto a come abbiamo sentito
A darne una valutazione basica rispetto alla condizione anche della disciplina geografia credo anche di accomunarmi al pensiero di Gianluca rispetta la sua disciplina la storia in senso ampio Storia contemporanea
Alle geografie alla dimensione antropologica sono tanti diversi riferimenti e sul fatto che probabilmente per lungo tempo
Diamo distolto l'attenzione ad alcune forme di Dini che erano anche come di endemica nella riflessione geografica
Collettiva
E questo è
Probabilmente un errore legato proprio a quel momento delle logiche anche della comunicazione dell'attenzione della comunicazione che distoglie su alcuni fattori e porta almeno su fattori fondativi
Rispetto alla riflessione della ricerca e di quello che che definisce insomma i meccanismi della ricerca peraltro proprio il ministero degli affari esteri in questo senso no anche nelle mutazioni
Della nomenklatura non è banale che il ministero cambiano dimensione di nomenclatura quello degli affari esteri rispetto anche le logiche della cooperazione internazionali e di come guardo Andrea
Chessò nel nel suo impegno dell'Unicef quotidiano somme delle altre
ONG associazioni con le quali il lavoro è sempre costante non manca mai sotto questo punto di vista anzi cresce costantemente si sa peraltro sentendo guidati anche in una chiave pure complessa di relazione no rispetto anche alla dimensione del rischio del del lavoro della della quotidianità
Su come anche la cooperazione internazionale
Divenuta elemento di relazione dentro ministero diventa anche un fattore di cambiamento cioè ricordo quelle scene
Di un po'di anni fa
Anni ottanta anni novanta dove la cooperazione si faceva con le derrate che arrivavano dal cielo o in altre modalità
Ma sono scene che avevamo abbandonato da un po'di tempo in molti contesti differenti eravamo passa della cooperazione che lavorava sulle logiche dello sviluppo della del della relazione ambientale di di progettazioni definite
In senso ampio ma anche verticali Susy e e e territorializzata in modo differente al secondo dei contesti nei quali l'elemento di cooperazione decentrata di dedite transfrontaliere delle diverse articolazione della cooperazione e si dovesse lavorare indubbiamente le immagini che ci guardano un contesto a tre ore e mezzo Daverio da qui rispetto alla urgenza di tornare alle derrate che arrivano dal cielo dover creare un ponte o meglio un porto dentro il quale far transitare questi questi quest'questa basilari ITA nei rapporti nel fatto che non può esserci guerra che prende in considerazione la fa amare però non c'è guerra che non lo faccia e quindi poi la logica del
Dei protocolli sotto questo punto di vista nell'inasprirsi delle condizioni relazionali diventa un nel nell'Uttar abbia conseguenza di quello che definisce quel che conosciamo sotto l'appellativo sotto riferimento di guerra rare in questo senso una riflessione la riporto forse un passettino indietro non andare a cercare quello che le discipline dovrebbero fare che la ricerca dovrebbe fare che la geografia cerca di fare ma forse su questo c'è un impegno ancora più
Definito rispetta il cuore della disciplina gli elementi fondativi e non solo farsi abbagliare da nuove forme di
Di colonizzazione qui uso un termine forse improprio rispetto ad altre discipline che magari sono più avvezze ad andare in certe direzioni su quegli elementi basilari lavorare sui dati avete dato un
Una dimostrazione di quanto importante sia fondare un un discorso su dei dati sostanziali
E provare a capire qualitativamente come evolvono questi dati e diversi ambiti territoriali
Sicuramente un effetto legato alla geopolitica ma l'elemento geografico centrale sotto questo punto di vista mi permetto dire forse c'è un imprimatur della geografia sulla giù politica rispetto a questo ma ne potremmo discutere per tanto tempo non è quello che che caratterizza il nostro in conto incontro credo però è fondamentale sia andare a vedere quelle precondizioni che c'erano anche prima della dimensione della guerra cioè come si arriva
Alla guerra
La le l'effetto della guerra il punto di non ritorno de la guerra al di fuori della nell'individuare chi il il
Nel colui il quale si pone nella condizione di essere l'occupante o o che non è banale evidentemente per tanti motivi
Però definisce probabilmente
Una riflessione più ampia su che cosa è accaduto rispetto all'avvenimento in sé
Da allora io sposto l'attenzione su piccolissima esperienza che nella guida avuto da cittadino da ricercatore alcune delle quali grazie al lavoro col professor Salvatori con la professoressa Faccioli somme tante diverse realtà
Dove l'esempio alcune progettazione che abbiamo fatto allora lo ricorderà pure tu Anna Istat la Società geografica allora ma anche alla nostra università
E dove andando a lavorare su progetti di cooperazione ad esempio viene quella io definisco Palestina in questo caso in modo un po'molto netto
Mi ricordo perfettamente e avevo ben presente che già l'approccio rispetto a quel contesto territoriale l'approccio del tutto anomalo rispetto alla strabico Udine
Io arrivo in un luogo
Che non ha un punto d'accesso
C'è una scatola chiusa
Non ho un abbaglio accesso non porto dentro il quale dove io entro in un in una condizione territoriale palestinese
Non ho un po'un aero porto dove questo avviene rispetto al fatto che mi sento direttamente in una città perché ha queste caratteristiche ma un apporto mediato che arrivavo dalla dimensione israeliano dell'invenzione Jordan
E quindi questo meccanismo della pluralità dei confini
Quando il cibo diventa elemento globale
Quando la condizione delle relazioni rispetto al contesto internazionale definiscono la globalizzazione rispetto anche al cibo
Definisce il fatto che
Non potendo avere una condiziona anche produttiva rispetto alla esportazione del mio cibo addivenire ad esempio perché esiste anche in Palestina la potenzialità di di esportare penso al alle mandorle c'è una tradizione molto rilevante all'olio a tanti altri riferimenti in mano no
Una condizione che mi porta pariteticamente rispetto agli altri Paesi che hanno la possibile all'importo dell'export mano autoproduzione rispetto dove dove è permesso rispetto a tutto questo
E quindi sta in una condizione nella quale stiamo su gerarchiche profondamente differenti e dove la mobilità all'interno di un Paese progressivamente interdetta rispetta la costruzione di quelli che sanno l'aumento del chilometraggio del numero di muri rispetto all'e sterno che non questo caso e una difficile relazione ciò che dentro ciò che fuori
In una sovrapposizione di stati evidente che arriviamo in una condizione del tutto anomala rispetto al nostro uno modo di conoscere il concetto
Europeo di di di di di di di di stato di di di di riferimento o comunque internazionale rispetto a questa condizione
Nella quale quindi l'elemento guerra a un certo punto diventa un qualcosa che non giustifica nulla di tutto quello che sta avvenendo che avvenuto del primo passo dell'uno contro l'altro rispetto a una certa direzione ma che definisce evidentemente qualcosa di totalmente
Cogliere impastato rispetta i nostri canoni di di di di di definizione canonica Campeche etiche di definizione dei rapporti che abbiamo in questa direzione e allora
E nasce un un contesto differente cioè ricordo con molta
Perplessità il fatto che nell'urgenza di portare delle del del del de degli elementi che potevo supportare delle piccole start-up nella condizione di nascita di progetti che avessero nelle università locali i veri attori in questa direzione abbiamo l'urgenza di dover dialogare col dei mesi molto lontani non riconosciuti in termini di spesa del mio europea e non definiti secondo dei percorsi canonici di relazioni con il con gli altri paesi che non permettevano l'accesso di queste di questi elementi e quindi non li abbiamo che quando ci quando caliamo
La la scala del dei problemi alla quotidianità di di di di di quei contesti di alcuni di questi contesti e ci troviamo in precondizioni di tale complessità che per molto tempo sono stati gestiti in forma di
Uso un termine di cooperazione impropria no di aiuti ok
Anche equanimi rispetterà diverse realtà ben visibili all'interno delle città peraltro è dove tutte sono figlie le opere le infrastrutture di aiuti diretti anche privati diversi Paesi ma che non hanno un flusso di comune interesse rispetta la costruzione di una autonomia barra costruzione di un Paese che posso avere quei canoni di base che permettono di operare una certa direzione
Era in quel momento è evidente che ti poni anche il tema del ruolo delle relazioni rispetto a queste attività
Di come anche quelle quei fondi hanno una connotazione che non è una connotazione di prospettiva mai di diretto aiuto rispetto a una provvisorietà
Delle condizioni che muta come poi muta rispetto a effetti che poi cadono nella condizione della guerra e dove il cibo evidentemente tornassero lo strumento dentro il quale le comunità affamate poi si danno il peraltro con tutti gli effetti potenziali successive
E tra l'altro verso ne viene come seconda anima di questa riflessione
Anche il tema della costruzione qualcuno ha citato prima insomma alta ma forse la Giovanna della dell'infrastruttura acquedotti la costruzione comunque di quegli elementi di base che che permettono naturalmente la costruzione di un sistema delegazione quindi agricole quindici beh quindi tutto quello che Terno e test scontato in un in un un percorso di costruzione di paese ma riflettendo su un'azione fatta negli anni in Etiopia e ricordo perfettamente che in alcuni villaggi
Dove non c'erano strade non c'erano realtà le prime strade che nascevano figli ed investimenti
Di paesi molto lontani i cui interessi indiretti non erano forse quello della direzione della diretta condizioni dell'infrastruttura non era una cooperazione ASS finalizzate a sé stante
Ma era figlia di un investimento dove il la forza di quell'infrastruttura dava forse al Paese rispetta quelle ricchezze
In quel contesto
Ciò dove l'elemento della
Anche dentro alle volte le chiavi della cooperazione mascherava celava del dei degli elementi relazionali che costruire infrastrutture che poi nel tempo divenivano villaggi aree che poi avevano un interesse rispetto all'avvicinarsi ad alcune materie prime che oggi in chiave sostenibile o in chiave comunque di interessi
E di più ampio il più ampia prospettiva industriale divengono focalizzati e importanti in questa direzione
E quindi il tema sostanziale solo per aggiungere un dato banalissimo che conosciamo un po'tutti noi oggi siamo in grado di produrre dieci miliardi di persone cibo
Siamo otto
è una scelta che alcuni mangino e che altri non abbiano la minima possibilità di accesso e i dati sulla carestia sono proprio la figli di questa condizione cioè c'è una scelta culturale politica
Di definire
Una
Gerarchia all'interno dell'accessibilità
Delle diverse condizioni risorse quindi le precondizioni sono precondizioni che non possono che portare in alcuni contesti purtroppo all'evidenza
Più Barbara e più più bassa della condizione del della reazione rispetta la dimensione della guerra e la condizione del cibo e l'altro effetto diretto cioè come colpire maggiormente la popolazione rispetto a quella condizione nella realtà di Gazzada
Il dato non è assoluta densità abitativa ma anche la presenza di ragazzi di bambini cioè di numero di di giovani cioè siamo in uno dei dei di di di quei luoghi dove
La piramide demografica è totalmente contraria rispetto alla nostra in questa direzione non la immagino vederla da qua qualche settimana rispetto ai dati perché capita bene che
Che i trenta tre parliamo di numeri come se fosse nulla mila morti definiscono una riflessione più ampia chiudo facendo un'altra riflessione proprio legato al tema della globalizzazione
Che a mio modo di vedere un elemento ineludibile
Io non credo che ci possa essere un
Un punto di ritorno alcune forme di sovranità dei singoli paesi ad esempio nella dimensione alimentare o comunque di produzione di cibo o agricolo se non sussistenza o esigenze comunque di inserimento in minima sussistenza che e localizzata sussistenza e o elementi di e produzioni qualitativi legati ad alcuni scenari di mercati che hanno caratteristiche particolari
E lo vedo proprio tramite il supporto do Bessa
Ce l'ha detto qualche giorno fa Molinari direttore di Repubblica per Tor Vergata in una lezione dove la logica
Dell'interconnessione sotto questo punto di vista di tale rilievo
Che quello non è solo il luogo di loro del del movimento del grano russo ucraino
Ma il luogo della intersezione di un meccanismo sopra statale che si muove rispetto grandi ab dentro i quali Odessa è un punto strategico come lo è il Pireo come sono alcuni porti italiani come la il canale di Suez e come una definizione di flussi dove tanti interessi diversi diretti indicano vari
Si sommano quello cinese sotto il profilo degli investimenti della via della seta oggi più sopito rispetto alla condizione più forte in precedenza
è quello di una condizione di quello che saranno gli Stati Uniti da qua un po'di tempo nella comprensione anche delle scelte politiche che avverranno tutte da capire rispetto a quelli che sono gli interessi rispetto a questa condizione quello europeo giustamente Alessandro prima citato l'europea
Dentro la quale in un meccanismo decisionale dubbiamente molto rallentato dell'urgenza che tutti abbiano che non esista la forma la maggioranza esista la condizione della della piena pieno consenso e questo crea un elemento di ulteriore disturbo sulla ut importanza di un intervento diretto
Che però
Sarà perché insomma tu dici segni geografia europea si che però ancora oggi a me sembra essere una un elemento dentro il quale anche nella chiave della PAC fece delle politiche agricole europee siamo partiti da lì nel termini delle integrazioni no ma perché perché il tema di vicolo interno europeo
Fondativo del della dimensione statuale anche della dimensione dei singoli diversi ambiti e relazionali in questa direzione
E e questa elemento probabilmente
Faticoso di relazione che ha delle lentezze sostanziali che però rappresenta un meccanismo di
Di continua concertazione del ridefinizione e anche scontro di culture se voi ma dentro di parametri di a me amministrati dei processi
A me sembra ancora una risposta sostanziale sulla quale poter innestare dei percorsi certo e quale sarà il ruolo di questo riferimento in questa
In questo più ampio gioco globale delle relazioni qual è la portata quella capacità qual è il futuro quello statale quello federale quello di di di di mantenere una meccanismo un po'più labile ma comunque molto
E in gerente molto definito rispetto ai rapporti con i singoli Paesi come i singoli Paesi vogliono in questa condizione quali ruolo all'interno del Mediterraneo che rispetto alla al rapporto ad esempio con con quello che sta accadendo nella dello speriamo prossimo punto di accordo di prima pace rispetto alla alla costruzione rapporti israelo palestinese o quel che sarà vedremo
Indubbiamente questo è un ulteriore elemento molto molto complesso
Quindi perché deve veramente
C'è un tema di precondizioni
Così difficile in termini di assicurazione delle diverse realtà
Dove la
Mi ha paura più forte rappresenta al fatto che queste precondizioni era
Assicurano alcuni elementi regionali macro regionali e questi soprattutto elementi magro regionali termini geografici puntino molto alla auto l'assicurazione dei propri popoli e non si pongono il problema una scala
Più ampia
Poiché la globalizzazione ha superato questo meccanismo a mio modo di vedere io credo che il Comité sia il massimo esempio di questa condizione e poi che però nei momenti di grandissima crisi
Vedi la dimensione del bacino di altre situazioni comunque lì c'è stato un utilizzo comune del senso di comunità uso volutamente il doppio
Allora posso pensare che magari in dentro queste
Condizioni si possono trovare quella quell'allenamento al dialogo
è e al tentativo di provare a vedere
Strade sulle quali costruire qualcosa di concreto
E che poi sappiamo piano se non altro sminuire alcuni elementi che che rappresentano quei comunque quei contesti così vicino a noi
E nei quali questo accade in modo staccate appunto il tema la guerra legata al cibo legato comunque un ha una difficoltà profonda che che che vediamo
Mi taccio
Sembra che siamo stati perfettamente nei tempi non so se il professore Ricci mi ricordo c'eravamo detti all'inizio voleva aggiungere qualcosa
Annuncia il quadro è abbastanza se devo essere il solo a lunare sue teorie ha vinto no no volevamo solo lo dicevo perché eravamo parlando mi ricordo che ci aveva detto che c'era un piccolo una piccola giunta sul sulla sua riflessione ma dicevo soltanto va avere diverse cose però non voglio togliere magari se mi sembra saggia qualcuno che vuole fare qualche domanda ecco i nostri relatori sono assolutamente a disposizione
Nel loro Tuscania
Prego professor Salvatore Salvatore faccia domande fa una riflessione
Riflessioni
Quello che abbiamo ascoltato
Da tutti il relatore
E che affermare
Appartiene al limite umana tant'è che la storia c'era ricordato che
Ha una propria storia abbiamo usato
Cinque ore quindi l'appannamento come arma
Io però sono inguaribile io continuo a credere nel progresso dell'umanità
Le magnifiche sorti e progressive
Va bene
Vediamo la testa a chi uccide un suo simile
Noi non crediamo più le mani a chi ruba dote abbiamo più le orecchie anche ascoltato cose che non doveva scattare orari che ha detto cose che doveva dire no
Allora perché richiamare
L'oscurità il nostro passato
E non le cose
Che in qualche maniera abbiamo conquistato
Anche nella nostra indole
Anche lesiva che ci appartiene sostanzialmente no ma l'abbiamo saputa rovinare regolare governare ci siamo migliorati in sostanza
Allora
è vero ci sono le norme internazionali ce l'ha ricordato in apertura
E nato benissimo Anna Maria Heritage nell'apertura perché se c'è una comunità internazionale che a un certo momento ha deciso ha pensato che era opportuno necessario doveroso riconosce a
Ho una
Cultura prima che ha una popolazione di avere una propria identità statale riconosciuta dalla comunità internazionale negli organismi se c'è ricordato questo io l'arma cibo così come ci ha ricordato anche Alessandro distinguerei
Le due situazioni
In sostanza che
Le derrate alimentari chiamiamoli così
Vengano utilizzate come
Mezzo di pressione come mezzo economico di professione
Nel conflitto russo ucraino è stato salvato drammatici
Ma è stata sa termini commerciali di punto all'oro proposta o di contro Harvard nei confronti delle sanzioni economiche
La Russia non ha utilizzato soltanto come dire il tentativo di bloccare la fornitura di derrate alimentari in particolare di granaglie grano e e e granturco che come sappiamo sono i principali elementi a livello globale ormai dalla scoperta dell'America
Anche interrotto il gas
Cioè a Berto una guerra fronte economico e della della guerra
Che ai suoi risvolti anche pericolosità escalation
Che faceva pagare che fa pagare il fio di questa guerra
Soprattutto a chi questa guerra con la compattezza questo evento come dire più condannabile nel senso che è vero che da una parte c'è isterici solo per gli Stati Uniti e l'unione europea sostanzialmente l'Occidente chiamiamolo così
E e la Russia e chissà dietro la Russia
Tutto da definire la posizione cinese che ancora non è ben chiaro se sta lì a guardare capire verso la messa è un altro discorso
Io questo lo ritengo
Come dire esecrabile dal punto di vista del progresso ma tutto sommato tollerabile tant'è che
E tu hai sofferto vongole abbiamo sofferto dalla mancanza del gas come abbiamo trovato il sistema per riscaldarci lo stesso
Abbiamo sofferto ma abbiamo trovato la maniera di nutrirci
Lo stesso c'è il problema grave fondamentale dell'aggressione di un Paese rispetto ad un altro Paese libero dipendente autonomo ma su questo no
Io trovo intollerabile assolutamente intollerabile invece che l'arma del cibo venga utilizzata sulla popolazione inerme
Sapendo di utilizzarla sulla popolazione inerme sapendo di togliere il cibo alla bocca il latte imporre alla buca di un bambino sapendo di togliere l'acqua
Che elemento vitale della nostra esistenza sapendo novità sapendo di farlo
Mi chiedo come sia possibile dopo che abbiamo vissuto nella seconda guerra mondiale l'assedio
Di Leningrado guardate guardiamo riguardi amori quelli quei filmati quei documentari su anche cose è stata costruita quella popolazione
Dalle truppe
Germaniche io dico nazisti io dico razziste e lo dico no
E che ha sofferto la fame in quella maniera
E i nostri cari fratelli ebrei chiusi nei nei campi di concentramento dove oltre che essere ammazzarmi Mediobanca fa
E a Favalli pesantemente
Allora come si può delle all'inizio delle ventunesimo secolo praticare la legge del taglione la vendetta
Ha detto sanno esattamente Anna all'inizio di questa nostra chiacchierata
Sacrosante niente Anna io
Non mi sento non credo di esserlo antisemita dovrebbero essere anche antigiudaico non credo di essere razzista non credo credo nella
E la bontà dell'esperimento del di quello che ha voluto la comunità internazionale dello Stato di Israele ed è e il diritto dello Stato di Israele a esistere e a difendersi da chi lo abbia allora se in cui è stata un'azione ed è stata un'azione di terrorismo il terrorismo internazionale antiterrorismo internazionale non si risponde col terrorismo nei confronti di una popolazione idea non si può portavo lo si può rispondere e lo si può accusare chi dice questo a voce alta pregato Nostro Signore Iddio onnipotente che illumini eventi di chi guida quelle a Narni
Quelle armi in quei missili Veltroni e che distruggono solo ripararsi ma quello che c'è dentro
E che c'è dentro c'è l'umanità
Che hanno lo stesso lo stesso diritto esiste
Nello Stato di Israele
E inchini
Che lo Stato di Israele ha immaginato uno
Un nuovo futuro nuova rinascita rispetto agli orrori che noi europei noi italiani anche è abbiamo aiutato a pompieri nei confronti del popolo
Ebraico Corpi confronti degli sono due cose molto diverso
Per questo mi preoccupo quando per amico storico dice ma un fondo siamo in una villa storica no non è così non siamo diastolica
Ci siamo voluti distaccate di molto e ci siamo riusciti indagati dimensione possibile che non riusciamo a
Ci riusciamo in questa direzione cioè di rendere la guerra non dico tollerabile ma meno ignobile di quello che in sostanza
Togliendo la vita
Degli Innocenti
Cioè io non me la sento di sentirmi vicino nuove prove insomma sostanziale
Prego prego questo è stata rispettata
Vorrei ricordare che la prima dichiarazione
Del governo israeliano
A parte naturalmente la condanna eccetera eccetera è stato di dire che avrebbe posto gradita sotto assedio interrompendo
L'afflusso di energie anni carburanti eccetera ma anche a quei cibo
Adesso c'è
Davanti al corso internazionale europea la discussione sull'accusa di genocidio Israele o era sinceramente credo che la parola genocidio venga usata come un po'troppo così facilita va bene
Sul fatto che si stanno compiendo crimini contro l'umanità e io non sono assolutamente un giurista
Però insomma la di questa dichiarazione iniziale e purtroppo le dichiarazioni anche questo
Orribile al governo israeliano molti dei suoi rappresentanti non dico gli israeliani e ripeto non dico gli israeliani in generale ma purtroppo esponenti del loro governo hanno fatto Porta credere che ci possono essere crimini contro l'umanità usare l'arma come C due uno di questi
Non che noi non siamo da Quirinale ma no nonché i numeri non siamo dal crimine insomma
Cioè i numeri non mi sembra ammonta a Rimini infatti
Voglio dire quattordici mila bambini uccisi
Come vogliamo chiamare ma poi alla fine lascia verso senza avere paura di poter dire una cosa sola scomodo però bambini che maggiore radice o che bevono l'acqua del mare questo basta per essere un crimine contro ed appunto cibo per animali insomma se appunto poi per carità appunto sta tutto preso
Ragioni sono tutte lì però insomma
Esatto insomma sono d'accordissimo va bene non so se ci sono altre domande
Bene allora
Non so se pur solo aggiungere allora viola sollecitano che dato tanto aggiungendo però il tempo che non sfuggono ora di tempo per la per la sua Pelaschier
Sono un po'meno anche perché sono interessato al rito tribale quindi Divella prima sono un diciamo voglia essere a Solimano questa un po'per stemperare anche che mi come dire lo non lo spirito della serata apprezzo molto ciò che ha detto il professore in realtà quello che mi ero appuntato
Era relativo proprio ad alcune cose che sono state dette
Dai colleghi da Simone Bozzato e dal professor Salvatori in modo particolare ed è proprio relativo ai paradossi a cui stiamo assistendo in questo tempo relativamente a certe forme di ancestrali ITA del conflitto nove richiamate anche dal professor fiocco cento da una parte siamo e questo mi sembra prima e più evidente paradosso nell'era della del massimo avanzamento tecnologico cui faceva riferimento
Il il professore siamo nell'era della tecnica come era stata definita già nel Novecento da Ernestino con gara che aveva parlato proprio del conflitto dell'uso della tecnica nella guerra
Moderna
E dunque apparentemente siamo in uno Stato avanzatissimo lo vediamo dal punto di vista militare attraverso l'uso dell'aviazione dei dei droni che stanno giocando un ruolo fondamentale in tutti quei teatri che abbiamo menzionato e però dall'altra parte assistiamo in alcuni scenari in modo particolare ancora un legame veramente ancestrale primordiale con con la guerra siamo per utilizzare oppone espressione usata in un libro di ti Mascia alle siamo ancora prigionieri della geografia per molti versi e questo è un paradosso anche rispetto a tutta la filiera alimentare che soprattutto nel mondo globalizzato avanzato
Occidentale vede soltanto l'ultimo prodotto sullo scaffale del supermercato tanto che molti giovani ma anche molti adulti non conoscono minimamente l'origine dei prodotti che riceviamo sui nostri
Scaffali dei dei nostri dei nostri negozi e supermercati
E l'altro paradosso sempre relativa a tutto questo
Anche come ultimo risultato della globalizzazione degli avanzamenti tecnologici teoricamente abbiamo annullato le distanze non se pensiamo a agli avanzamenti della tecnica della tecnologia dall'invenzione della ruota fino a internet rappresentano fondamentalmente il tentativo dell'uomo di annullare l'agiografia le distanze
E però vediamo negli scenari bellici dalla parte russa ucraina è vero litigano viene utilizzato come mezzo di ricatto bellico ricatto economico commerciale ma ancor di più lo vediamo a Gaza il cibo come come arma e questo mi porta a considerare un altro paradosso evidentissimo modernità significa di fatto secolarizzazione allontanamento dal fattore religioso no progressivamente dal Cinquecento in poi eppure in questo utilizzo del cibo come arma in questa
In questo ritorno che si ravvisa in molti scenari di
Ancestrali ITA della guerra assistiamo anche a i tratti di una competizione bellica che sono tratti e religiosi o para religiosi religiosi espressamente nel caso del conflitto di Gaza
Anche in Russia forse in maniera un po'più usata ma in in Ucraina assistiamo dalla parte a Putin che si richiama espressamente ad identità ortodossa ma che l'Occidente che nelle contrastare l'azione bellica
Del del Cremlino si richiama una visione
Dicotomica del mondo in cui l'occidente l'occidente buono e questo diciamo affonda le sue radici in una visione calvinista tipica del mondo americano anglosassone conto
Appunto il mondo orientale rappresentato dal da da da dal dal Cremlino da Putin e dalla Russia che il mondo del del male è stato chiamato negli anni scorsi come l'asse l'asse del male
Mi fermo qui né avere altri paradossi o mi fermo pagherà grazie
Prego ci vuole
Visto che insomma dibattito interessate vorrei vorrei dire questo insomma che spero del discorso non non sia sembrato troppo pessimista ma la mia idea è che migliaia di anni di storia ci dicono guardate che la guerra è questa beh quella bestia la quindi con tutti i tentativi quindi la sfida
Metterla metterla fuori causa ci ci riusciamo e questo è un grosso RAI provata dal che se non ci riusciamo il prezzo potrebbe essere devastante perché il vecchio interrogativo che ricorre non c'è il pericolo che i nostri progressi tecnologici sono andati al al di là della capacità dell'animale uomo di di governarli perché noi siamo entrati nell'età della possibile autodistruzione umana
Credo che dire questo non sia pessimissimo certe se vogliamo lottare contro un pericolo intanto lo dobbiamo guardare in faccia
E insomma le cose che io guardo sono molto brutte cioè dobbiamo dotarci contro però stanno lì quindi e e quindi penso che che bisogna veramente raccogliere l'esortazione del professor Salvatori e fare leva su tutto quello che è diciamo il buono che che Lou che l'umanità nel suo nel suo progresso perché un progresso c'è stato ha saputo produrre però la storia ci dice anche che nessun progresso irreversibile
A partire dall'anno delle nostre democrazie dal nostro modello di convivenza civile nulle reversibile è una è una lotta quotidiana per mantenerlo vale a livello nazionale vale a livello internazionale
Qui diverso che l'esortazione che venuta dall'intervento e per sosta valori sia proprio un nocciolo fondamentale anche più vasto dell'INPS del del tema di oggi e ci richiama degli interrogativi ultimi sulla nostra capacità di governare il mondo in cui viviamo
Quindi veramente insomma vi ringrazio di questa occasione che abbiamo avuto di confronto e di e di discussione non volevo fare le conclusioni ma mi è venuto a ringraziamo tutti Palazzo Salvatore intanto io
Bijou trovate ornano solamente un buffet c'è l'aperitivo viene suggerito dalla regia io ringrazio i nostri ospiti chiaramente
Anzi ringrazio veramente far anzi facciamo un applauso scuola professoressa Ana Maria Cossiga alla al professor Alessandro Ricci
Professoressa Giovanna Giulia Zavettieri
Professor fiocco e professor Simone ci conosciamo il suo abbozzato poi chiaramente a tutti coloro i quali lo collaborato per questa bellissima iniziativa grazie
No a me fa certo grazie a voi grazie