Verso una nuova Unione dell'energia? L'Ue fra sostenibilità ambientale, geopolitica e competitività

Buona sera benvenuti al convegno verso monovolume dell'Energia l'Unione europea fra sostenibilità ambientale geopolitica e competitività il presidente della Camera onorevole Lorenzo Fontana ha avuto uno dei tanti contrattempi della giornata parlamentare è stata convocata una capigruppo e quindi mi ha incaricato di recarvi un suo saluto che immediatamente vi porgo dalla mia viva voce rivolgo il mio saluto più cordiale a tutti i partecipanti al convegno verso un'unione dell'Energia
La crisi energetica conseguente all'invasione russa dell'Ucraina ha posto in primo piano il tema degli approvvigionamenti
Inducendo diversi paesi membri dell'Unione ad adottare in ordine sparso misure urgenti per mitigare gli effetti negativi su cittadini e imprese
Diversificazione delle fonti e delle rotte di approvvigionamento aumento degli stoccaggi e della capacità di rigassificazione sono stati i principali interventi messi in atto dei governi per spezzare la dipendenza
Dalle forniture russe
Tutto questo si è tradotto in un cambio di paradigma nella definizione delle politiche energetiche europee e nei rapporti politici ed economici
Tra i pericoli maggiori si inserisce in quello di un indebolimento del tessuto produttivo italiano ed europeo nella risposta alla sfida geopolitica ed ambientale
Soprattutto nell'attuale contesto internazionale ormai tendenzialmente bipolare e forte infatti il rischio che l'Europa rimanga schiacciata in una posizione di subalternità
In questo contesto la conquista dell'indipendenza energetica rappresenta un presupposto imprescindibile per rafforzare l'autonomia strategica del nostro continente negli assetti geopolitici ed economici
Tuttavia l'imposizione di una transizione ecologica con scadenze troppo ravvicinate richiederebbe l'adozione di un modello tecnologico e industriale eccessivamente oneroso per cittadini e imprese del nostro Paese
Occorre pertanto una strategia che accompagni una transizione graduale dei sistemi produttivi europei attraverso un adeguato sostegno erogato dal bilancio europeo
Si tratta di un obiettivo che può e che deve essere raggiunto dall'ONU europea anche mediante la costruzione di un partenariato politico ed economico sempre più stretto
Con i Paesi delle regioni africane
Mediorientali
In questo contesto ritengo che l'Italia potrà offrire un significativo contributo attraverso il nuovo Piano Mattei per l'Africa
Strumento cruciale di cooperazione internazionale in grado di apportare un prezioso valore aggiunto nella sfida della transizione ed la sicurezza energetica
Vi giungano quindi i miei migliori auguri per il pieno successo dell'iniziativa Lorenzo Fontana io ringrazio personalmente il presidente per averci voluto comunque inviare un indirizzo di saluto e anche per la per aver concesso il patrocinio della Camera questa iniziativa della associazione asimmetrie e cedo immediatamente la parola alla moderatrice dell'incontro Fiorina Capozzi
Grazie
Grazie e benvenuti a questo incontro in cui parliamo di energia prima di grandissima attualità e non sto vi presento i nostri Esperti alla mia destra a Andrea Peruzzi che Stato gestore stato presidente amministratore delegato e società pubbliche tra cui il gestore dei mercati energetici acquirente unico membro in Consiglio amministrazioni svariate società che sono fatte anche di di energie fondi d'investimento
Accanto a lui Simona benedettini che è un economista delle attività specializzata in politiche energetiche e ha fornito su supporto la Commissione europea nella definizione delle politiche per la DC digitalizzazione del settore energetico
Accanto a lei Chicco Testa presidente di Assoambiente amministratore delegato il di Telit presidente di TIR la sabbia spaiate comunque il passato è stato anche presidente di Assoelettrica e e noto il suo curriculum ha bisogno di presentazioni
E poi c'è Sergio Giraudo che da oltre venticinque anni e consulente nel settore delle dell'Energia e che e anche a un collaboratore preziosissimo per la verità
Qui tutti quanti insieme appunto per parlare di Energia
Passo subito la parola a Simona benedettini che si fa un'introduzione ci dice
Qual è lo stato dell'arte della politica energetica tratto ben noto visto che verso una nuova unione dell'energia e il titolo del libro scritto assieme ad Andrea
Peruzzi e edito da Luiss University Press quindi a che punto siamo
Grazie intanto grazie nuovamente per simmetria l'onorevole Bagliani per aver organizzato questo evento per avermi invitata siamo appunto ad un punto di transizione cioè siamo in una transizione nella transizione ed anche una transizione politica visto che a breve avremo appunto il rinnovo del Parlamento
Europeo e della Commissione europea dunque quindi sarà chiamata necessariamente a fare una riflessione quindi sulla continuità o meglio sul seppe serbare continuità con il precedente corso rispetto le politiche energetico europeo oppure come personalmente Amos può dare un forte segnale di discontinuità questo perché perché la crisi energetica da cui poi parte il libro appunto che con il dottor Peruzzi abbiamo scritto
Assieme segna decisamente uno spartiacque in quella della politica energetica dell'unione ci siamo resi conto come penso insomma può essere ha condiviso anche da altri colleghi qui appunto in questo in questo quale ci siamo appunto resi conto che effettivamente vale un po'trascurato la dimensione della sicurezza energetica
Sostanzialmente la spinta verso obiettivi e verbalizzazione sempre più sfidanti sebbene insomma l'intenzione di questi di questa politica di riorganizzazione così spinta appunto
Siano decisamente condivisibili ha però portato a rendere più insicuri quelli che sono i nostri approvvigionamenti e con la crisi energetica ci si è resi conto che non solo eravamo fortemente dipendenti da un unico paese
Ma che a forza sostanzialmente di spingere in modo così veloce così repentino sulla penetrazione delle rinnovabili il nostro fabbisogno di sicurezza necessariamente aumentava
Nonostante questo si è deciso di proseguire ulteriormente nella spinta alle rinnovabili
Prendendoci sostanzialmente dipendenti non più soltanto dai Paesi esportatori di gas perché alla Russia oggi sia semplicemente sostituito un altro soggetto per cui siamo dipendenti per vedere gli Stati Uniti il Paese appunto
Del mito richiesta ma ci siamo anche resi fortemente dipendenti dalla Cina la Cina appunto oggi diciamo il monopolista a su un mutuo di tutti quelli che sono i materiali critici che servono per la realizzazione delle tecnologie pulite quindi pannelli batterie e e così via
Quindi ci siamo no da una parte resi sempre più dipendente verso delle potenze che a livello appunto globale giocano un ruolo
Predominante appunto in termini sia appunto di
Materiali critici ma di input insomma critici per la transizione perché la selezione non si può fare né senza questi materiali fisici n senza gas ma allo stesso tempo abbiamo indebolito la posizione dell'Europa nel cercare di
Competere poi sui mercati globali rispetto a queste due super potenze allo stesso tempo di avere un rapporto che non sia subalternità a fu rapporto paritario dal punto di vista appunto
Economico questo perché perché come citiamo come raccontiamo insomma nel libro poiché la risposta mi è mancata la crisi energetica è stata una risposta
Unitaria dell'Oropa quindi tutti gli Stati membri hanno proceduto
In un loro percorso quindi quegli Stati membri dotati sostanzialmente di conti pubblici in ordine hanno potuto attingere un sistema di aiuti più importante ok per le proprie imprese e quindi sia creata anche qui una a simmetria ecco nella simmetria nel senso che la spinta forte diciamo sulle politiche
Di decarbonizzazione di cui parlavo prima a livello europeo ha determinato quindi una maggiore dipendenza da altre potenze
Dall'altra indebolito la competitività nel dell'Europa nel suo insieme perché ricordiamolo la spinta sulle rinnovabili tutto ciò che ruota intorno alle rinnovabili determina un amento quindi dei costi energetici delle imprese ma determina anche questo non lo dico io lo ha detto la Banca centrale europea delle spinte inflazionistiche molto importanti si parla infatti di
Dreaming Frey sono ma allo stesso tempo è stata indebolita perché appunto si è proceduto su dei sentieri sostanzialmente disallineati tra Stati membri che hanno fatto sì quindi che un po'l'idea no di una unione delle energie quindi Cologno e più in generale europea quindi iniziasse un po'a vacillare
Quello che ha mi ha molto sorpreso che poi la risposta è arrivata a tutto questo che sta arrivando dei paesi in via di sviluppo perché nell'ultima conferenza che si è tenuta della Coppa ventotto
è stato detto molto chiaramente che non può esserci transizione energetica senza quindi combustibili di transizione vale a dire incassa e questo diciamo la dice
Molto lunga quindi su quello che è lo stato dell'arte quindi abbiamo un'unione che oggi secondo me se vuole candidarsi effettivamente ad essere leader nel processo di transizione nel giardino come più spesso dichiarato dovrà necessariamente tonali supposizioni
Molto più realistiche di quelle diciamo che non sono stati fino a oggi grazie doveva cambiare tutto in realtà dobbiamo fare un passo indietro assoluta assenza questa è la mia dice adesso non era vedere anche con il contesto elettorale perché qualcosina sta cambiando lo chiedo a ad Andrea Peruzzi quali sono le possibili evoluzioni di questa Europa sul tema dell'emergenza
Allora anche io devo ringraziare assolutamente l'associazione l'onorevole bagnare il per aver organizzato questo evento e per averci ospitato diciamo in un luogo così importante e ringrazio
Anche Idi scarsamente il direi un po'tutti voi che siete venuti qui che avete trovato il tempo diciamo ascoltare
Ascoltare e dei concetti
Non nuovi
Noi sostanzialmente ci troviamo a ripetere più o meno gli stessi concetti da tempo ora io mi rendo conto che questo non è probabilmente il modo migliore per presentare un libro no
Dire che stiamo dicendo le stesse cose da tempo non è certamente però noi non siamo assillati da ragioni di marketing né di vendite in edicola né altro quindi passiamo a dire le cose con assai diciamo in modo proprio come stanno e soprattutto anche voglio dire l'intento di essere qui oggi
è quello anche un po'di stimolare un dibattito in qualche modo no quindi diciamo che avremmo potuto scrivere
Un libro con un taglio diverso pamphlet ti iscrivo in qualche modo no io ero abbastanza incline a questo però poi per ragioni ormai dieta avanzato ceduto
A le istanze mitica attrici di Simona che oltre a essere un ex collega è un'amica e francamente credo sia uno tra i migliori analista nel nostro settore quindi dicevo stessi concetti Sensi concetti sì perché poi insomma il settore energetico è un settore difficile Complesso
Molto molto regolato ed è un settore bradisismo icone i suoi tempi diciamo e anche nei suoi cambiamenti no se ci fate caso i tempi lunghi di questo settore non sono mai quelli che vengono fissati nelle varie conferenze sul clima
Di ieri e di oggi e vi preannuncio anche di domani in qualche modo quindi non allora a gente come noi
Come mi come Chicco Testa che devo dire leggo spesso e che e con il quale tendo sempre di più a trovarmi pericolosamente d'accordo sarà anche questo probabilmente uno degli effetti dell'età cioè ci stiamo invecchiando io mi trovo sempre più d'accordo con quello che scrive o quello che dice Testa ecco a noi non ci resta che intraprendere la strada del ripetere
E ripete fino a uno dei fondamenti poi della propaganda in qualche modo magari con angolazioni con con con sfumature diverse però insomma ripetere le stesse cose
Allora la tesi di fondo di questo libro
Se vogliamo la simmetria per rendere omaggio
A Bagnaia alla sua associazione è fondamentalmente Lord ne ho sentito l'ho sentita dire né i saluti del presidente della Camera con il quale evidentemente non mi sono parlato la subalternità
Questo è il tema questa è la tesi di fondo una subalternità se volete anche questa non è un concetto nuovo no
Qualche secolo fa un ciò mi viene in mente un signore ha scritto un libretto Simona molto più significativo del nostro dove diceva serva Italia di dolore ostello eccetera hanno quindi anche questa non è se vogliamo
Un un una novità
Per quello che io vorrei sottolineare la in questo caso io parlerei di due tipi di subalternità una subalternità e infrastrutturale una subalternità governativa la subalternità infrastrutturale e dell'Unione Europea
Verso le altre potenze del mondo e dell'Italia evidentemente verso alcuni Paesi dell'Unione europea il resto del mondo
E governativa voglio dirlo non è nessun riferimento al governo attuale lo vedremo dopo in che cosa si sostanzia quella governativa
Nel libro tenuti
I re noi lo diciamo anche abbastanza chiaramente c'è anche un excursus no la
Geopolitica dell'Energia oggi è decisamente bipolare Stati Uniti e Cina
L'Europa ha
è marginale
Marginale non riesce a ad aprire neanche un ruolo nei confronti di quegli Stati nordafricani verso i quali per prossimità geografica
Diciamo potrebbe potrebbe svolgere un ruolo significativo ora sia chiaro l'Europa
Ha fatto comunque
Si è sganciata dalla Russia salvo ancora piccole importazioni ha ridisegnato la geografia dell'approvvigionamento di gas
Che non è roba da poco in poco tempo ha dato impulso al processo diciamo di Energia verde alcuni studi ci dicono che nel due mila ventiquattro
Circa il quarantacinque per cento dell'elettricità consumata
Sarà prodotta da fonti rinnovabili e credo per la prima volta l'energia generata dal vento supererà quella generata dal gas quindi questo determina una conseguente riduzione dell'energia da fonti fossili della CO due e via discorrendo gli stessi prezzi diciamo dell'Energia
Per il momento non destano più
Diciamo allarmi allarmi particolari e però la strada è ancora complicato
La guerra in Ucraina cioè
Poi si è aperto ho riaperto un fronte israelo palestinese e poi guardate soprattutto nel due mila ventiquattro metà del mondo va a votare
Compresa l'Unione europea e e questo che vuol dire vuol dire che necessariamente tutti i processi
Di attuazione delle politiche ivi incluse quelle energetiche beh insomma subiranno un rallentamento direi fisiologico
In attesa dell'insediamento di governi del e quindi delle delle varie politiche che dovranno essere attuate quindi tempi lunghi
Dicevo subalternità infrastrutturale nel nostro Paese allora anche qua ripetiamolo
Guardate nel nostro Paese tutto ciò che ha a che fare con le infrastrutture
Utile necessario e doveroso tutte le infrastrutture
Tutte rigassificatori termovalorizzatori infrastrutture via tutte punti tutte sono tutte priorità e naturalmente spetterà ai governi che si succedono
Decidere di allocare i fondi se ci sono i scegliere quali di queste priorità ma sono tutte priorità
La situazione dei rifiuti a Roma e in altre città agghiacciante
La la la la situazione degli impianti idrici in Sicilia è agghiacciante
E alcune rettifiche viarie di alcune regioni del Sud Italia in mi è agghiacciante quindi diciamo sono assolutamente tutte priorità non e dicevo appunto spetterà ai governi decidere
Secondo le diciamo politiche che sceglieranno quali di queste priorità
Poi su questo c'è un altro elemento che caratterizza il nostro paese anche qua ce lo diciamo spesso su questo Chicco pure intervenuto molte volte c'è un elemento saprei come dire culturale di forma mentis
Cioè noi siamo il Paese delfini
Siamo il Paese
Del non nel mio giardino
Siamo il Paese delle contrade che si scannano del Palio di Siena
Siamo il Paese con uno tra i più alti numeri di comuni e frazioni di comuni in Italia di Garand Ducati dipinti di robe così
E diciamo così e del tutto difficile fare delle politiche che poi possano essere in qualche modo messi atterrano
Siamo ancora in pieno dibattito sul deposito nucleare delle delle scorie nucleari
Naturalmente in questo poi diciamo sterili de in in qualche modo quando guardiamo la Francia che credo qualche mese fa con tutte le forze politiche d'accordo
Hanno approvato l'allungamento della vita degli impianti nucleari preesistenti da quaranta a settanta anni e di farne quattordici nuovi l'Inghilterra Itamar raddoppiato ha deliberato di raddoppiare gli impianti eolici
Devo dire anche noi abbiamo avuto una nostra coerenza nel nucleare peccato che è andata in senso diametralmente opposto a quello che è andato il mondo diciamo proprio diametralmente opposto però almeno siamo stati coerenti
Siamo stati coerenti di essere subalterni
Per sempre perché diciamo il ritardo difficilmente incolmabile
E poi lei citava gentilmente la mia ultima esperienza al gestore dei mercati che è la borsa delle commodity ecco io li ho visto anche un'altra cosa
Che la usiamo dei termini borsistici che la commodity Energia non è sexy
Dicevamo prima un mercato faticoso in mercati energetici le piattaforme della Borsa energetiche sono complicatissime ce ne sono tante mercato del giorno prima infrasettimanale complicato
E precedenti un altro dato tra ottobre e novembre scorso i grandi fondi statunitensi hanno ritirato cinque sul tredici miliardi di Investimenti su titoli verdi
Perché ma proprio perché non è più una commosso diciamo è una commodity che subisce
Diciamo l'interesse o meno a seconda se siamo in una situazione di crisi oppure no quindi questo che mi porta a dire e chiudo questo ragionamento poi sarò curioso di sentire i due relatori
Mi porta a dire che alla fine se vogliamo sostenere in modo forte e determinato
E accompagnare quello che è un processo assolutamente ineluttabile ovvero sia andare sull'energia verde
Serve un massiccio intervento pubblico
A tutti i livelli
Ora anche questo noi ce lo siamo detti tante volte guardate in Europa sono due i dossier che contano il green deal e la difesa comune
Naturalmente poi per fare tutto questo ci vogliono i soldi
Quindi ci vorrebbe anche come dire un'Unione Europea fiscale economica Bilanci civilistica oppure ci vorrebbe qualcuno che dice alla BCE che cambi la sua mission insomma i modi si trovano
E però per finanziare questo gli Stati Uniti qualche secolo fa uno dei motivi per cui decisero di diventare i federali fu anche quello che c'era bisogno di finanziare il sistema ferroviario
Che avrebbero che avrebbe ammodernato il Paese e si misero tutti insieme
Con un tipico direi pragmatismo dicevo un'altra subalternità governativo chiarito qui non è un tema di governo attuale eccetera però a mia memoria
Io non ricordo un Governo di qualsiasi coalizione
Che sia riuscito a mettere mano in modo forte e incisivo determinato
Sui processi autorizzativi nella fattispecie delle rinnovabili o in generale sul per meeting dei
Progetti energetici
Sì interventi sporadici ma non ne ricordo uno
E questo è un altro tema e un altro tema di subalternità in qualche modo e allora io diciamo
Chiudo dicendo trova vedo
Vi ringrazio vi siete qui che ascoltate eccetera eccetera però
Guardate
C'è una cosa per la quale vale sempre la pena lottare vi do un po'di Giovanni Matilde in particolare diciamo che conosco bene
Non essere subalterni mai a nessuno
E cercare nel proprio piccolo di fare qualcosa per il proprio Paese perché lo sia sempre mi grazie
Grazie per questo intervento con quello che diceva ripetiamo le stesse cose mi viene da dire che a furia di ripetere magari qualcosa nella strage della quindi da proporre poi comunque era dato giustamente il contenuto
Alla a questa questa tematica di fondamentale perché appunto investimenti sono di lungo periodo invece nel frattempo cambiano i governi cambiano le strategie e la subalternità resta però in questione esattamente quindi era un una brevissima introduzione grazie
Sì l'Europa si trova in un'impasse considerevole per quanto riguarda la costruzione di un mercato europeo per l'energia
Che però ha fattori strutturali alle spalle non sono fondamentalmente due
Il primo è che con la guerra russo ucraina noi abbiamo riscoperto quello che dovrebbe essere il primo comandamento di ogni politica energetica vale a dire la sicurezza le politiche energetiche si fanno per avere Energia possibilmente a basso costo un Paese che non ha sicurezza dell'approvvigionamento energetico è un Paese morto è una lezione che l'Italia ha imparato dei tempi di Mattei che esattamente se non ci fosse stato Mattei se non ci fosse stata la possibilità di rifornire l'Italia tiene genetica non avremmo mai avuto il boom economico che ha completamente cambiato la faccia e la storia dell'Italia
Mercato europeo era stato costruito sull'ipotesi di una situazione si faccia il suo paragone con i mercati azionari di prostituzione liquida e stabile
Arrivava il gas dalla Russia in grande quantità non c'erano problemi il petrolio non costava nulla eccetera eccetera oppure occuparci solo di allocare queste risorse nel modo migliore
Attraverso la costruzione di un mercato per quanto imperfetto ma comunque funzionante
La scoperta invece di una cosa ultrà la nota vale a dire che l'Europa dipende enormemente dall'importazione di combustibili per sopravvivere l'Italia dipende per l'ottanta per cento dalle importazioni
Di Energia
Peruzzi ha detto quest'anno faremo il quaranta e rotti per cento forse la maggioranza dell'energia elettrica con le fonti rinnovabili giusto ma l'energia elettrica e il venti per cento dei consumi energetici
L'altro ottanta sono i trasporti industria riscaldamento tutta l'opera si fa con combustibili fossili di cui noi non disponiamo
Inevitabilmente quando si è posto il problema della sicurezza c'è una specie di al lupo al lupo qui corriamo il rischio di morire tutti le politiche dei vari Paesi sono divaricate perché ognuno ha pensato innanzitutto ha come salvaguardare
La propria posizione
Noi abbiamo reagito tubo considerato piuttosto bene io ero molto più pessimista siamo andati in giro per il mondo abbiamo rivalutato una grande azienda come lei li senza la quale saremmo stati in condizioni di estrema difficoltà se non altro per le sue relazioni intorno
Al mondo ce la siamo cavata ma ce la siamo cavata Venezia costa ancora
Piuttosto di più Nantes di prima della guerra adesso non ricordo che ormai un cinquanta per cento di scuro forse quasi il doppio e sui prezzi del gas stanno scendendo quindi va bene no
E allora una politica europea comune può essere ricostruita solo ed esclusivamente se rimettiamo al primo punto come europea il tema della sicurezza
Abbiamo fatto una serie di mosse sconsiderate non vorrei parlare di nucleare ma d'intervento nel momento peggiore
Della crisi del gene che i tedeschi decisero di chiudere tre centrali nucleari che sono una delle poche fonti di produzione del G elettrica sostituite con che cosa loro la sottile con il carbone perché Chávez Carbone in casa ma i francesi hanno fatto giustamente la scelto apposta a prolungare la vita delle centrali costruire nuove centrali e il Paese e le fa la Francia signori è il Paese più de carbonizzato d'Europa ma senza paragoni
Il rapporto tra l'azione due messa per unità di energie in Germania e priorità riserve di di energie in Francia uno a dieci
La Germania emette dieci volte le visioni dalla Francia per produzione di energia elettrica
Qui questo è il primo tema poi su questo si innesta la questione del drink di
Questione molto molto complessa
Certamente se noi esportiamo tutta l'attenzione sul green deal le altre questioni a cominciare da quello perché in crisi di sita rinnovabili rinnovabili rinnovabili ma come ho detto delle le rinnovabili servono a fare leggi elettrica sì elettrica
Si presuppone che raddoppi
La penetrazione divertire etica cioè la percentuale di energia elettrica sulla percentuale tutta sul totale sia dei prossimi vent'anni dal venti al quaranta rimane un altro sessanta che comunque non sostituire possiamo fare
Le pompe di calore
Possiamo fare e il traffico elettrico così del resto ci resterà comunque sul gobbo una grande quantità di energia prodotta
Con combustibili fossili
Allora è è la priorità questa
Del green deal per l'Europa
Io ho qualche dubbio Peruzzi onestamente non rispetto ad altri dossier cominciata con la sicurezza che considero molto più importante ma soprattutto avrebbe un senso
Se grazie a Greenville l'Europa riuscisse a conquistare qualche posizione di leadership tecnologica
Ma come già prima ha detto Simona in realtà non siamo liberi niente importiamo i pannelli fotovoltaici portiamo le lettere utilizzatori import portiamo tutto riportiamo le famose terre rare eccetera eccetera eccetera quindi
Non è che ci siamo diventati i più bravi a fare i pannelli fotovoltaici nel PRI si fanno in Cina le batterie le batterie si per i primi tre produttori mondiali di batterie sono cinesi
Cinesi apriranno tre fabbriche d'Europa uno in Ungheria uno in Germania la terza mi pare Spagna di batterie cui prenderanno le auto elettriche come auto europee
Leggevo stamattina che anche l'Italia sta pensando di davanti metro fabbrica di birra viva vuoi di va
Ma soprattutto c'è un problema che è un problema mondiale non voglio farla lunga avrei tantissime cose da dire che dobbiamo bruciare a capire nei suoi confini giusti l'Europa responsabile per il sette per cento delle emissioni totali di CO due cari
Il la disparità nei consumi energetici tra le aree sviluppate del mondo e le aree povere del mondo rimane enorme fortissima
Qualche mese fa c'era uno bel titolo dell'Economist che diceva un frigorifero americano consuma la stessa quantità di energia elettrica di un africano medio cinquecento seicento chilowattora all'anno
La Cina a quadruplicato i suoi consumi energetici in venti anni una cosa che non credo che nemmeno l'Italia del Bubu l'abbia fatto quattro volte e naturalmente è diventato il primo emettitore mondiale
Ma non è che è diventato il primo emettitore mondiale perché cattiva è diventato il primo editore mondiale perché ha quadruplicato i suoi consumi energetici e per quadruplicati ha costruito migliaia di centrali a carbone
L'India aspira a fare la stessa cosa della della Cina a sostituirla almeno parzialmente come fabbrica del modo e il ministro indiano qualche settimana fa vice nel costruire un cento centrali a carbone
Perché abbiamo bisogno di energia elettrica a basso costo facile disponibile ventiquattro ore al giorno
Non riscaldi Amor Ben muoviamo
Oh bej piuttosto che che Nuova Delhi cita di decine di milioni di abitanti con i pannelli solari
Poi c'è l'Africa un miliardo e trecento milioni di persone che sta crescendo non è l'Africa non è quel continente che immaginavamo voi
Allora abbiamo in testa dalle descrizioni di venti trenta
Questi signori devono crescere dal punto di vista energetico perché la è la condizione per il loro sviluppo economico per il benessere per avere le foglie per avere l'acqua potabile per avere quelle cose minime che noi diamo per sconta
A queste condizioni l'idea di arrivare a stabilizzare le emissioni del due mila e cinquanta è un'idea di cui io non vedo le fondamenta numeriche le fogne le fondamenta pratiche
Scusa vide lungo secondo ma quando per esempio il nostro amico Birollo direttore dell'Agenzia internazionale dell'energia dice
Dal due mila e trentacinque non in Europa ma in tutto il mondo non si devono più produrre auto termo cupa e dico ma lui è uno che gira il mondo
Ma come può pensare che si possono innestare il milioni di auto elettriche incita
Come Lagos come Nairobi come Mombasa ecco dove le reti elettriche saltano ogni cinque minuti c'è un blackout non non sono proprio cioè fatti a sempre nei colloqui specie bisognerebbe fare investimenti di sì Tinaia di migliaia di miliardi centinaia di migliaia di miliardi nell'ammodernamento delle reti elettriche
Di tutto il mondo soprattutto di queste grandi aree del mondo dove le reti elettriche sono ridicola no
E quindi dove sono centinaia di migliaia di miliardi anche se ci fossero quanto tempo ci vuole per investire trentenni dai miliardarie
Domani mattina MTA ai ricavi ai di genieri c'è tutto e tutti che scavano e tu dichiari fanno le reti elettrica no
Allora per non farla troppo lunga
Esiste una soluzione
Io sono un po'perplesso non siccome non faccio politica provvisorio a tutti i costi e di spargere ottimismo di dire ce la faremo no
Però capisco che se c'è una strada possibile
è una strada che passa
Per l'Europa per il mondo
Passa attraverso
La la riuscire a da vere veri e propri grandi salti tecnologici che ci permettono di fare energia elettrica in un altro modo rispetto al passato
Cosa vuol dire salti tecnologici non lo so bene posso dare una bibliografia di decine di articoli che affrontano questo tema
Va dal nucleare di quarta e di quinta generazione a delle batterie che siano in grado di concentrare almeno venti trenta volte l'Energia che concentrano oggi perché oggi sono degli oggetti costosi grandi di scarsa densità energetica ricerca di varia natura generale
Una nuova generazione di fonti rinnovabili insomma tanti tante la superconduttività elettrica tante cose allorquando
Peruzzi giustamente dice ci vogliono fondi pubblici va sono quando io guardo come abbiamo allocato in fondi pubblici in Italia e l'Europa mille miliardi di incentivi alle rinnovabili in Europa
Totali
Centotrentacinque miliardi spesi dall'Italia due anni del superbonus centodieci
Di cui le rinnovabili e le batterie sono state larga parte e mi domando ma se noi questi soldi
Stiamo parlando di migliaia di miliardi complessivamente su quei arriveranno quelli per l'auto elettrica e tutto il resto li avesse investiti in progetti di più i programmi di ricerca mirati avessimo
Deciso da orientare i leader in una nuova batteria della superconduttività in un nuovo progetto nucleare ma forse non avremmo fatto meglio forse non saremmo riusciti a conseguire qualcuno di quei salti tecnologici
Che veramente ci può mettere in sicurezza
Altrimenti credo che
Dall'Europa continuiamo ora figurarsi un mondo che non è quello reale
Viviamo il rigore l'Europa è diventata la ZTL del mondo viviamo della ZTL ci preoccupiamo di cose di bonificare le paludi di rinvio autorizzare
Il modo di introdurre un po'di auto elettriche eccetera eccetera ma il resto del mondo abita e ancora è ancora diciamo
Risponde ancora ad una cosa che disse che disse Indira Gandhi ormai cinquanta anni fare di se l'inquinamento è una gran brutta cosa ma la povertà il peggio
Grazie grazie a questo intervento che ci ha dato una visione d'insieme al verbale di quello che accade anche appunto al di fuori del nostro giardino d'Europa
Però noi di questa Europa insomma dobbiamo comunque occuparci come diceva giustamente presidente nel momento della crisi ognuno ha pensato a a salvaguardare la propria posizione
Allora mi chiedo e chiedo a a Sergio Ciardo
C'è una possibilità per il futuro dell'unione dell'Energia da dove si parte fervono i soldi ma i soldi sono il minimo perché mi sembra che i suoi ammonta politica
Sì allora guarda io tanto grazie per l'ospitalità grazie
Al al panel io credo che il concetto proprio di unione dell'Energia
Sia stato travolto dal green deal
E qual è la differenza tra queste due cose e che l'unione dell'energia assenso anche molto senso i Cream dirlo no
Mi spiego cioè
Vorrei citare qui l'articolo
Centonovantaquattro del Trattato sul funzionamento tra Unione europea che si occupa in specifico dell'energia e dice
Che le politiche d'unione europea sono tese a quattro cose garantire il funzionamento del mercato dell'energia
Garantirà la sicurezza dell'approvvigionamento energetico quindi due garantire garantire garanzie e poi promuovere lo sviluppo delle fonti rinnovabili e promuovere l'interconnessione delle reti a me sembra che la differenza
Tra garantire
E promuovere sé abbastanza evidente che cosa è stato fatto non è stato applicato per articolo centonovantaquattro del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea fino a oggi perché si è trascurato completamente
La questione della sicurezza di approvvigionamento questo il punto l'unione delle energie a un certo punto è stato totalmente sbaragliata dal concerto del green deal per cui bisognava un certo punto investire assolutamente in maniera compulsiva non sul sulle fonti rinnovabili e
Come dire
I due punti cioè garantire il funzionamento del mercato garantire la sicurezza dell'approvvigionamento significa che il mercato delle minacce deve fondarsi sulla sicurezza ed avere come esito un prezzo equo
Perché è questo il punto come dicevamo prima
Si fa il mercato per avere un prezzo
Che sia trasparente non per forza basso ma comunque cuore nella sua formazione prevedibile in qualche modo ecco e invece tutto questo non è stato fatto perché
Perché questa zoppa unione d'energia che Mammano si è sedimentata nel tempo ecco non c'ha tenuto
Al riparo dagli sciocchi di Trezzo e cosa è successo è successo che l'unione ha sostanzialmente lasciato mano libera
Alla Germania
Che ha sbilanciato l'intero continente nei confronti di un solo fornitore di gas cioè l'Europa è stata per lungo tempo
Dipendente per più del cinquanta per cento del proprio province lamento da un unico fornitore la Russia
Ora
Che cosa è stato fatto di fatto la Germania costruito i propri gasdotti diretti con la Russia
E non solo ha fatto questo ma come dire e questo nel libro
Io ho apprezzato molto perché c'è una ricostruzione corretta
Una ricostruzione storica de anche di sedimentazione normativa successiva però anche storica
Sul fatto cioè che la Germania affatto una sessuologo con Gazprom per cui Castro ma aveva fisicamente la disponibilità di stoccaggi il gas in Germania
E la radice del problema dei prezzi dell'energia che non abbiamo visto poi nel due mila ventidue in realtà lì perché nel due mila ventuno nella primavera estate dirette Tutino ventuno
Che comincia a manifestarsi il problema dei prezzi del gas perché a un certo punto Castroman ha smesso di vendere gas ha sporto in Europa nella primavera estate
Dei due mila ventuno e poi dell'estate non ha riempito con gli stoccaggi tedeschi sì arrivati quindi a settembre all'improvviso oddio non c'è non c'è abbastanza gas forse in Germania
Lì è partita la corsa dei prezzi quindi ben prima dell'invasione dell'Ucraina diciamo qualche mese prima
No allora e questo io ho pensato molto perché questa ricostruzione storica non è molto comparsa Nones nella comunicazione diciamo così nel dibattito pubblico e invece ho apprezzato molto averla trovata trovate nel libro e allora
A un certo punto esplode il Pupone dei prezzi e che cosa fa l'Unione europea lascia campo libero ai singoli Stati
è chiaro che i singoli Stati hanno più o meno spazio fiscale a seconda di come sono messi dal punto di vista del deficit e del debito eccetera eccetera e quindi abbiamo visto che cosa è successo nei conti pubblici della Germania ed elitaria vitali ha dovuto indebitarsi sopra indebitarsi il debito pubblico ovviamente esploso rispetto Pirquet era se non o in quotazione lo stabile diciamo così e e quindi c'è questa questo problema oggi del fatto che l'unione per l'Energia dipende da quanto è unita dal punto di vista fiscale Lu l'Europa
Ora i i però il problema qual è
Giustamente abbiamo sentito prima
Il green Grillo generale anche l'Unione stessa dell'energia che dovrebbe nutrisse ad esempio di reti di interconnessione anche transfrontaliere molto importanti che oggi ancora non ci sono
Dipende molto dalla disponibilità di denaro pubblico non solo per i sussidi ma anche diciamo per finanziamenti o comunque per la un quadro stabile finanziariamente parlando
Allora questo oggi non può venire non può finire per due motivi il primo motivo è che essi si lascia fare agli Stati
Abbiamo una disparità per cui di fatto prolungando o perseverando su questa strada si va verso una disgregazione di fatto dell'Unione Europea perché avremo sempre dei Paesi sempre più indebitati e dei pesi che investono e si sviluppano di più
E qui sta questa divaricazione questa simmetria e alla lunga distruttiva
Oppure dall'altra parte che cosa abbiamo abbiamo il nuovo Patto di stabilità ma il nuovo Patto di stabilità di fatto impedisce di investire
Perché dà priorità al rientro del debito
Il secondo una tabella di marcia anche abbastanza importante come dire prescrittiva ecco quindi la disciplina fiscale a cui è improntata all'Unione Europea
E drammaticamente contraria alle necessità di uno sviluppo dell'unione dell'energia questo è il il punto cioè noi qui siamo in della in presenza di una nuova versione diciamo così del thriller ma dell'energia
Che da una parte vede la necessità di avere un prezzo equo la sicurezza del sistema ma l'Europa ci aggiunge la disciplina fiscale ecco tutte e tre queste cose non si possono vedere
Bisogna essere molto chiari su questo
Qualcosa bisogna rinunciare ora la mia sensazione onestamente
E che una vera e propria unione dell'energia non si farà
Se non alle condizioni di Francia di Germania tutti gli altri Paesi seguiranno ma da questo punto di vista io mi permetto di dubitare
Che avremo mai una vera unione c'è un mercato interno trasparente funzionante dal punto di vista energetico perché mi sembra che né Francia né Germania segni interessati ad averla
Prima abbiamo sentito delle citazioni a uniche io mi permetto di fare una citazione molto terra terra c'era un un un allenatore di calcio serbo che si chiamava usato imbosco fondatore
No un allenatore di calcio
No no uso di Boskov che che diceva immaginavo ricordo rigore quando arbitro fischia allora qua secondo me diciamo unione dell'energia è quando Germania vuole mi sembra la Germania non voglia e diciamo così Berlino ha appena diffuso qualche giorno fa il proprio piano per l'idrogeno cioè vogliono fare centrali di produzione di energia elettrica
Il Roggiano pronti per l'idrogeno ok
Ha pubblicato questo piano sul sul sito del governo
Senza condividono consunta volevano andare a poi occultato le fa notare che a spero solo idrogeno eredi pronti per l'idrogeno va bene diciamo che è vero ok però l'hanno messo lì basta finito per loro il fatto ecco è unione delle energie a questo non mi sembra perché perché è una cosa così grossa cioè stiamo parlando di venti o trenta mila
Mw di potenza Agulhas chiedo farà poi andare a idrogeno è chiaro che un progetto che coinvolge l'intera Europa che influenza i prezzi anche italiani per esempio
Perché ormai i mercati sono interconnessi non perfettamente ma non sono comunque quindi
Diciamo io penso sì al momento di essere un po'
Pragmatici e non ideologici no come dire bisogna prendere atto soprattutto credo di che cosa non è l'Unione europea e di cosa non potrà mai essere
Grazie
Nel
No io devo chiedere visto che c'è un capitolo che parla della decarbonizzazione Italia uno questo contesto
Quale il futuro di questo Paese in questo scenario quali sono le strade da percorrere per poter arginare la situazione trovare assieme agli altri partner europei una strada
Almeno altre guardi chiara soluzione bravo quindi
Per la soluzione fra a saldare battuta allora ma le cose si possono fare l'esatto non ce la fa OPA
Sarò breve alla strada c'abbiamo la strada che questo Paese dovrebbe imboccare a quello delle competenze non abbiamo un deficit di competenze specifiche in parco in particolar modo sul tema
Nella transizione enorme se noi oggi guardiamo quali sono i Paesi ovviamente entrano più occupazione
Nell'ambito della selezione energetica sono sorprendentemente Cina e Stati Uniti quindi poi seguirà Inter con i Paesi dell'America latina
è chiaro che se non c'è questa restituzione di valore della transizione energetica i cittadini alle generazioni future poi abbiamo anche quei famosi fenomeni di militi mancata accettazione sociale
Che rappresenta un ostacolo ulteriore quindi c'è un tema di competenze fortissimo pessimo nel Paese funzionale no anche a redistribuire a creare valore da noi diciamo su questo ci vuole più coraggio decisamente però mi sembra che la parola veramente d'organi sia più pragmatismo ma veramente ancor prima competenze perché poi tre campi il pragmatismo non non può esserci senza queste competenze quindi
Se posso aggiungere la prima cosa che dovremmo fare è evitare di continuare a mettere degli obiettivi che sappiamo che non sono raggiungibili ci comportiamo come un saltatore in alto che non avendo saltato i due metri chiamarla dettogli leggermente l'asticella due metri e venti scusi ma non salta tanto mette da due preti poi vedremo no
Perché buona parte dove tiene l'avevo scritto l'etichetta non saranno realizzati sono impossibili sono tentativo così di far quadrare dei conti che non possono quadrare
La decarbonizzazione si può fare ma si può fare nei tempi e nei modi giusti con le tecnologie giusta per esempio vorrei chiedere gli amici ambientalisti ne ho tanti si considerano il rischio mi scrivono che il mare si alzerà di dodici metri e quindi l'Italia costiera finirà dico scusate perché siete contro le centrali nucleari non lo volete spiegare cioè non si decora polizza l'economia europea senza una quota di energia elettrica nucleare è impossibile
è impossibile è arrivato prima
I dati sulla Francia no
E terza cosa il tempo due mila e cinquanta il processo di decarbonizzazione dell'economia sarà un processo produrrà tutto il secolo per le ragioni che sto dicendo adesso ma per quello che ho detto prima relative a India e Cina Stati Uniti d'America cioè consumi energetici più americano sono ancora venticinque volte quelli di un indiano come puoi andare a dire a un indiano tu devi risparmiare sulle emissioni cioè quello ti manda a quel a spendere immediatamente no
E invece noi continuiamo a procedere con questa politica voglio già ogni settimana
L'Unione europea mette fuori un nuovo obiettivo porta la rivolta agricoltori ma scusate ma come si può pensare di ridurre i fitofarmaci del cinquanta per cento in sei anni da qui al due mila e trenta ma significa ma il proprio non aver la minima idea di che tra l'altro l'Italia eccelle in alcune culture per esempio la vigna la vigna è da sola il più grande consumatore di fitofarmaci in Italia senza i fitofarmaci da vigna sarebbe morta continuamente attaccata dalle malattie e perché dobbiamo sottoscrivere queste cose qualcuno non cerca di rimettere tutta questa discussione sulla linea un po'come diceva Simona di sano pragmatismo oltretutto ho finito tutti questi dossier Simona lui mi conforta in questo io lo sento spesso perché scusatemi mi fate vedere per favore qual è l'impatto economico di queste misure
In termini di spesa pubblica in termini di impatto sui consumatori in termini di rallentamento aumento del PIL son tutti i dossier che l'Europa sparsi a piene mani ma le valutazioni di tipo economico sociale alle spalle non ci sono mai o se sono fatte sono sempre fatte da quelle due agenzie sono sempre quelle
Che scrive al promette che ci sarà un futuro radioso che poi non si verifica mai
Sì io non posso che ripetere nuovo sottoscrivere quello che hanno detto fino adesso qui le persone cioè abbiamo detto più o meno tutti in forme diverse
I tempi ci sono lunghi lunghissimi secolo probabilmente sì
Forse quello che si può incominciare a fare intanto dirci la verità porsi degli obiettivi realistici
No prima citavo il fatto che tutti i tempi che vengono dati puntualmente nelle varie conferenze sul clima non sono cui quindi non sono cui quindi incominciare a dirsi le cose e poi considero diceva anche testa e cui io considero emblematico l'atteggiamento dei vari Paesi sul nucleare
Cioè un acquisto e propone un tema diciamo emblematico no ripeto nel nostro Paese la Francia eccetera
Quindi diciamo mi sembra una chiusura no chiusura un po'più ottimistica di partendo da una situazione
Ma stanza complessa l'ottimismo lo lo lo riserviamo a chi studia questo settore come Simona no che ha detto restituire il valore cioè non si capisce perché noi dobbiamo essere ottimisti non c'è nulla di cui essere ottimisti in questa situazione cioè anche perché dobbiamo essere per forza ottimisti ottimisti di che grazie a una situazione che oltretutto non ci possiamo augurare quando saremo morti noi molti anche qui che come dire ci saranno dei tempi si raggiungerà
L'Unione NRG Chikara a cose eccetera eccetera per il momento io non vedo ragioni dicastero
Dissero ordinarie ottimismo tra noi solo e poi c'è l'entusiasmo dell'analista del settore che ovviamente li studia eccetera ma un'altra lo faccio io sono chiamato a essere ottimisti
Per questo assolutamente però il cambiamento richiede un certo ottimismo prassi ma nessuno ma vede l'ottimismo l'ottimismo no il cambiamento nessuno lo sta annegando ci sono anche dei dati da abbiamo citato no cambiamenti sono
Come dire in essere e meno male
Cioè è un è un progresso inarrestabile
Però insomma intanto incominciamo a essere realisti poiché nell'ottimismo
Anche aggiungere qualcosa
Ma io penso che alla fine siccome la realtà prende il sopravvento alla lunga ecco io direi di fidarsi la realtà di cercare di restare aderenti alla realtà che il modo migliore per essere ottimisti secondo me
Va bene grazie mi sembra un ottimo spunto questa
Io presiedo una fondazione che si chiama ottimisti e razionale da io dico che per fortuna per fortuna l'umanità continua a progredire nonostante se stessa l'hai detto tu perché in America nel mondo ci sono giovanotti che investono migliaia di miliardi dell'innovazione tecnologica per farsi fare dei salti in avanti dell'Energia della sanità eccetera e sa sono un po'pessimista rispetto a questo dibattito asfittico senza prospettive e senza ambizioni che c'è in questo nostro Paese è in parte anche da ZTL dal sette con la pancia piena che si preoccupa di Minchiante grazie
Aiutiamo le complesse ogni
Vengono allevati a Bagnaia solo su questo tema presente la Commissione bicamerale per il controllo degli enti gestori prego
No mia grande show alle ultime battute appunto di Chicco Testa per dire che qui si sta appunto provando ad allargare un pollo lo spettro del dibattito per quel che riguarda diciamo così la dialettica fra ottimismo pessimismo ognuno si darà la propria risposta
Chiedendosi se preferisce le cattive o le buone sorprese io sono un pessimista perché preferisco le buone sorprese
Come prima ci faceva notare
Chicco le i report ottimistici che l'Unione Europea immette sono invece ahimè una miniera inesauribile di pessime sorprese quindi forse Max se può aiutare allora adesso intervengo qua titolo mio non più a titolo di facente funzioni diciamo del presidente quindi intanto vi Rick saluto tutti e saluto soprattutto i nostri relatori per le prospettive che ci hanno dato per come hanno arricchito la nostra visuale su un tema che si è imposto la nostra attenzione come il tema centrale di questo di questo di questo periodo
Il coinvolgimento di questi relatori in questa platea derivava e deriva dal lavoro che hanno fatto anche come saggisti per affrontare con uno sguardo critico il tema della transizione ecologiche attingere al tema del dell'ecologia quindi voglio ricordare appunto
L'elogio della crescita felice di di Chicco Testa che si proponeva proprio di essere un manifesto contro l'integralismo ecologico diciamo che una decina di anni dopo diciamo forse il testo più attuale che mai ma volevo anche ricordare il testo di Simone Benedetti entrée Peruzzi sulla nuova unione dell'energia che è anche quello è stato alla base un po'del dell'idea che abbiamo avuto qua di di di di convocarci
E gli infiniti inutilmente profetici
Editoriali di Sergio Giraldo sulla verità l'uomo dal quale sappiamo ieri perché sta succedendo oggi quello che gli altri ci spiegheranno domani
Ma insomma purtroppo con destino che
Che me lo rende che me lo rende particolarmente particolarmente Caro Vergani
Io qua intervengo come membro del comitato scientifico di asimmetrie l'Associazione Italiana per lo Studio della simmetria economiche che nel corso degli anni ha dedicato uno sforzo piuttosto consistente Allo studio dei mercati dell'energia in particolare
Finanziando ricerche sulle asimmetrie dei meccanismi di di pricing voi sapete la famosa storia che il rock pensatore affectio al fatto che i prezzi dell'energia tendono a salire rapidamente scendere lentamente
Con ricerche pubblicate anche su riviste importanti emerge Economics emerge policy giorno al duca mica si Marcianise anche con eventi divulgativi o comunque di confronto come questo mi piace ricordarne in particolare uno
Che era il Guerrina sulle paure Jura risposta dell'opera la crisi energetica che si svolse il felici Giugno due mila ventidue che trovate sul nostro sito asimmetrie punto org
è anche un'occasione futura il convegno un Europa senza euro sei titolo un po'provocatorio che si svolgerà a Roma il tredici aprile prossimo
Per tirare un po'una sintesi delle considerazioni che sono state svolte io vi dire che il tema Energia può essere affrontato sotto tantissimi angoli di di di di attacco ingegneristico geopolitico io trovo che il tema energetico sia particolarmente affascinante in una prospettiva di politica economica
Per la sua capacità di evidenziare una serie di di importanti contraddizioni interni al progetto europeo che sono praticamente tutte state messe in evidenza dai nostri sull'attore
Intanto fosse la più profonda che il progetto europeo è e animato da una contraddizione di fondo che è quella fra la volontà di creare un'economia di mercato queste propri scritto nei primi articoli dei trattati
E dall'altra però la volontà di sopprimere o distorcere segnali di prezzo e anche quella di imporre dei target in termini di volumi o in termini di scadenza e quindi ancora una volta sfiducia Ando il segnale di prezzo e sfiducia del meccanismo decisionale decentrato che è lì senza della economia di mercato
Con una serie di problematiche una è quella del saltatore questa me l'aveva porterò dammi come diverse cose da questa da questa da questa in cui l'interessante incontro è una delle cose che più apprezzato nel testo di Simone Simone era dottoressa benedettine dottor Polizzi stata la descrizione di come con l'aggravarsi della situazione la risposta di un europea si è tradotta in un accorciamento di certe scadenze un innalzamento di certe soglie esattamente il meccanismo descritto
E questo ha trasformato la transizione ecologica che si poteva immaginare che potesse essere un processo guidato dei prezzi e dalla razionalità individuale perché se diciamo chi vuole un mondo più sporco chi vuole un mondo più caro chi vuole un mondo meno sicuro del sistema dei prezzi ci avrebbe dovuto guidare lì
Invece con questa
Cesura abbiamo creato una cosa che non tanto funzione
Poi c'è la contraddizione fra necessità di investimenti ingenti
C'è stato un importante rapporto pubblicato a gennaio dalla Fondazione
Dall'istituto russo sui impulso del gruppo parlamentare dei Verdi al Parlamento europeo che ha quantificato in circa trecentosessanta miliardi di investimenti l'anno di cui duecentocinquanta pubblici
Investimenti necessari per raggiungere l'obiettivo di nel tre zero al due mila cinquanta questo significa fondamentalmente raddoppiare gli investimenti pubblici a livello europeo
In un contesto in cui però se veniamo nel nostro paese le politiche di austerità a un certo punto ce l'avevano quasi fatti dimezzare quindi le le le due cose vanno proprio in direzioni
Non ho proprio in direzioni opposte dallo stesso Francesco Giavazzi cui Curious nomini null'un pare logico naturalmente Nino un editoriale del diciotto febbraio scorso ci ha detto che si può fare debito per finanze quindi sta cambiando qualcosa purché il debito sia europeo europeo
Io non so se è successo anche a voi però la domanda che così mi tormentava da economista all'inizio della crisi mi sembra strana perché non amo andare comunista e gli economisti sono strani dico ma perché si il problema è allontanarsi dal fossile d'accordo
Ora che il prezzo del fossile per fortuna è esploso di per quel per fortuna servizi per fortuna vi dico perché
E quindi i consumatori sono naturalmente allontanati verso fonti alternative perché stiamo facendo tutti questi esposti come il price cap per contenere il prezzo del fossile e quindi incentivare ulteriori
Ulteriori consumi e di una materia prima che secondo noi è dannosa per l'ambiente questo era era abbastanza
è un po'che lo stesso meccanismo dell'unione monetaria che abbassando il costo del denaro di fatto ha incentivato l'indebitamento un'altra cosa
Pericolosa per l'ambiente non quello diciamo ecologico naturale ma l'ambiente finanziario ma ad avviso tanti isomorfismi fra quando ci si mette di mezzo l'Unione
Perché delle della volontà di orientare il mercato con targhette quantitativi cioè dire nel due mila cinquanta nel due mila trentacinque nel due mila tredici nel due mila sette ore dieci tutto questo deve finire o si farà solo così determinate distorsioni importanti
Per esempio nel saggio il di benedettini e Peruzzi
E riconosciuto ne abbiamo questa narrazione adesso con la narrazione di guerra per inciso la legge della propaganda e che è una menzogna ripetuta tante volte diventa una verità non so se diciamo se antisimmetrica cioè su una verità ripetuta tante volte diventa una menzogna ma qui in Europa abbiamo anche delle menzogne che ripetute tante volte non stanno diventando una verità perché
Che ci siamo detti che un progetto ci aiuta ma non ci sta aiutando comunque io vorrei ricordare solo quanto quant'era la quotazione al Ttf Into prima che iniziassero una serie di eventi fra cui il Covito eccetera eccetera
Dici oscillava intorno ai a dieci se vi ricordate quel nel agisce in discesa fino a cinque intorno al due mila venti dopodiché è salita di otto volte fino al trentuno gennaio del due mila ventuno prima del conflitto dopo il conflitto è arrivata duecentoquarantatré per otto ventiquattro aumentata di altre tre volte
Ma il grosso dell'omento è stato prima e dipende da cosa a questo si vede fra l'altro anche nel testo di
Benettin e Peruzzi perché a seguito degli accordi di periti
Essendo stato detto che il fossile non serviva più o comunque era dei una fonte deprecata diciamo così
Sono scesi drammaticamente gli investimenti e quindi ci siamo trovati con il trenta per cento di investimenti in meno nelle energie in particolare nei settori del gas
E questo ha fatto sì che quando per qualche motivo il caso è servito
Abbiamo avuto la più classica delle infrazioni l'inflazione era offerto a quell'ora strozzatura delle a capacità produttiva
E poi secondo me mi avvio a concludere come dicono i politici mezz'ora prima del esatto quelli bravi
E poi c'è un altro aspetto che che secondo me salta all'occhio in questo contesto cioè
Quella che tutti vedono come e diciamo la ragion d'essere più più più in più intrinseca più intuitiva più più più più più vera insomma del progetto europeo cioè quella delle economie di scala no
Quello che chiamo il modello del del pennello grande non ci vuole un pennello grande per dipingere una parete grande come dicono nel ben nota questa questo questo claim pubblicitario
Pensiamo per esempio al fallimento del price-cap sul gas un fallimento che diciamo così
Io mi ricordo quando c'è l'unica persona che lo annunciava qui ed è qui fra noi adesso è anche oggetto di
Studi scientifici su energia Economics di gennaio è uscito un articolo ligure Curcio Paltrinieri e Piserà
Che conclude sul fatto che il pescato non hanno minimamente aiutato le autorità di politica monetaria nel contenere l'inflazione tradotto il pesca è stata una mossa inutile è stato un planh propagandistico
Ma diciamo questo che cosa ci dice poi di base che per quanto ne vogliamo essere grandi non siamo riusciti ad essere grandi abbastanza da determinare un Moloch sogno un mercato di domanda un mercato del compratore di prezzo hanno continuato a farlo gli altri
Quindi se se il nostro obiettivo essere grandi dobbiamo essere consapevoli che non saremo mai l'India non saremo mai la Cina non ci possiamo ammettere ma attendere non non non non non voglio fare battute perché oggi la materia incandescente ma insomma possiamo Annette su un bel pezzo del nostro continente anche prezzi molto estesi ma non avremo mai quella potenza demografica
Lì quindi insomma forse questa strada e poi c'è una contraddizione che è emersa la diverse cose che sono state dette
Per esempio da presenta anche un coro una volta data Chicco su su perché non abbiamo concentrato le risorse perché che sarebbe stata una cosa d'azione perché bisogna decidere
Di farlo e qui c'è un problema e c'è un problema ce la contraddizione che Alberto Alesina primo fra tanti aveva evidenziato in un famosissimo simposio del mille novecentonovantasette con con Maurice Hope assente
Fra dimensione del progetto europeo e come dire e capacità decisionale né purtroppo purtroppo questa evidente anche nel nel saggio di quando quando gli autori quando benedettine Peruzzi a pagina settantanove il loro testo parlano del Regolamento due mila ventidue
Del mille mille ottocentocinquantaquattro che ha visto come un tentativo cito ho scritto per essere dar darvi le vostre parole quorum un tentativo ormai tardivo
Di dare un'armonizzazione a interventi già attuati nei singoli Paesi questa cosa emersa un po'da tutte le relazioni i singoli Paesi hanno dovuto in qualche modo prendere delle misure perché altrimenti sarebbero rimasti schiacciati nel frattempo hanno aspettato poi dopo arriva questo attore che in qualche modo cerca di armonizzare va beh io concludo insomma sono tutte contraddizioni
Con le quali visto che siamo in una sede politica faccio un'osservazione politica insomma posso capire che conviva facilmente chi nutre sfiducia nel mercato Kiowa fiducia un magari anche Nostalgia
Verso i piani quinquennali insomma di buona di buona memoria del socialismo reale di varia estrazione cinese o studiati o che fosse io sono sempre un po'perplesso quando vedo convivere con questo tipo di contraddizioni
Chi invece genuinamente sinceramente professa una una
Un'adesione a una visione liberale o liberista del del mercato perché in questa roba qui di liberale e liberista non c'è nulla quella che ce ne propose un'economia di sussidio un'economia di comando che ha poco a che vedere con l'idea di mercato che
Diciamo così i libri di testo e un certo orientamento politico a torto o a ragione rivendica
Quest'anno le conclusioni diciamo così di carattere politico che mi che mi sentivo di di fare su queste
Riflessioni che sono state molto molto interessanti molto nutrienti quindi concludo comunque con un elogio del pessimismo metodologico perché ripeto amo le belle sorprese questo dibattito è stata una bella sorpresa grazie a voi per averlo animato
Adesso a le conclusioni del Presidente la Commissione attività produttive Alberto Luigi Gassman
Simili mi scuso perché non ho potuto assistere se non nelle ultime
Le ultime affermazioni
Del dibattito perché ero occupato col viceministro fa norvegese parlavamo di appunto tradizione Cologgi che energetica Oil & Gas rinnovabili e quant'altro però ho ho colto alcune cose dei intanto io in generale sono un ottimista credo che quasi tutto sia possibile nel momento in cui non si smette di crederci ecco però per crederci ci devono credere le istituzioni europee e bisogna convincere
Ti popoli a credere alle transizioni energetiche e agli obiettivi perché se no
Eh se no se si rischia esattamente l'opposto cioè che se la transizione
Ecologica non è sostenibile economicamente socialmente ebbe sia la versione totale e e poi crederci quanto vuoi ma se
Il comandante il generale il ricatti si guardano indietro e non c'hanno l'esercito anzi hanno l'esercito contrario e probabilmente quella transizione ecologica e anche proprio la visione d'Europa
Può vacillare e quindi è molto importante che la transizione ecologica sposi la transizione la sostenibilità economica sociale che tenga in considerazione le diversità
Noi abbiamo affrontato alcuni temi anche come Commissione Attività produttiva che riguarda presidente del Real nuovo regolamento degli imballaggi il tema delle
Del Hi Fi centralmente energetico
Delle case abbiamo affrontato il tema dell'automotive che tutti i temi che in qualche modo sono stati affrontati
Mettendo delle scadenze praticamente impossibile da raggiungere
E però dobbiamo dircelo che sono impossibili da raggiungere perché se invece noi vogliamo
Spingere il diciamo all'impossibile alla fine genera Remo avversione
E siccome tutti noi vogliamo un ambiente
Diciamo consono alla diciamo desistenza frutto delle nostre future generazioni ai nostri figli
Che sia come quello che ho abbiamo ricevuto hanno ricevuto inoltri i nostri padri e i nostri nonni ebbe non dobbiamo creare l'avversione per cui su molti temi invece l'Europa
Bah non tiene in considerazione le diversità dei popoli ho fatto l'esempio degli imballaggi
Regolamento degli imballaggi non tiene in considerazione minimamente i la nostra industria chi siamo leader nel riciclo degli imballaggi invece loro OPA tutto un tratto decidere
Che questa questa leadership deve essere messa a rischio e quindi con essa la appunto sostenibilità economica e sociale del nostro Paese delle nostre aziende
Passando al riuso no e quindi non si capisce come si possano sposare un'idea di Europa che deve unire ma che è non riesce a unire tenendo in conto le diversità
Dei diversi Paesi si è affrontato un tema secco due temi molto importanti sarà meno sentito uno dire la verità bisogna dire la verità
Perché
Perché se non diciamo la verità
Noi affrontiamo chimiche sono sfide molto importante dei prossimi decenni
Diciamo con illusioni e affrontando le nel modo sbagliato imponendo le ai popoli e non avendo invece i popoli che remano nella stessa direzione
Secondo tema molto importante che ci dobbiamo porre tutti noi per primi come legislatori
Scrivere delle buone leggi
Perché perché le risorse sono pochissime e se vengono sprecate in cattive leggi tante risorse
è il tema della transizione ecologica non si fa non si fa senza le risorse
Allora il vero il tema del risorse europee di un debito europeo per le transizioni
Ecologiche e quant'altro però poi devono tradursi in buone leggi noi abbiamo avuto un caso
Dove probabilmente siamo colpevoli tutti no però alla fine una buona idea come è stata quella di efficientare gli immobili si è tradotta in una pessima legge
Di quella pessima legge ha messo in difficoltà
Sia anzi oserei dire a rischio i conti dello Stato ha messo in difficoltà imprese di famiglia e pensiamo
Sì tutta quella serie di miliardi
Non forse non non potesse essere dedicata a un efficientamento energetico mirato fatto bene
Per diciamo raggiungere dei risultati che invece non si sono raggiunti spendendo cifre poderose quindi il tema del scrivere delle buone leggi è nodale per il futuro perché perché non ci possiamo più permettere lo spreco di risorse
Le valutazioni economiche quando si fanno
Delle leggi anche europee bisogna capire quale sarà l'impatto economico se mi chiedi io mi ricordo i primi dibattiti sul tema delle case Green
Ma parlavamo per l'Italia di
Qualcosa come dodici tredici milioni di immobili cioè quindi un obiettivo impossibile da raggiungere
Con quali risorse in che modo
A carico di chi
Ecco allora le valutazioni economiche non si vedono quasi mai
Il Regolamento presento degli imballaggi che sposta nel nostro caso
Dal riciclo riuso che valutazioni economiche sono state per decidere sì non non si dei non si trovano
Le valutazioni economiche prima è stato citato proprio questo aspetto che un aspetto modale nel privato quando tu decidi un investimento io faccio il commercialista quindi ho un po'questa disfunzione
Nel privato quando tu decidi un investimento prima fai una valutazione economica se quell'investimento avrà un ritorno
E in che tempi le stesse cose si possono fare con le leggi soprattutto se quelle leggi
Vengono calate dall'alto e imposte ai popoli perché se no
Certi chimiche ci devono unire tutti gli Europa alla transizione ecologica temi sociali molto importanti su cui non possiamo dividerci non possiamo dividerci
Però diventano delle costruzioni diventa una camicia stretta
E noi possiamo per il futuro permetterci tutto ma non possiamo permetterci che la transizione ecologica sia a danno
Sei
Che la vittoria sia a danno dei popoli sia a danno delle imprese sia danno delle
Attività economiche e a danno degli Stati perché perché se no cioè la l'effetto esattamente contrario cioè si va contro qualcosa che invece è assolutamente utile per dare un futuro ai nostri figli
Alle future generazioni su questo dobbiamo puntare maggiormente
Quando
In certi ambiti si prendono delle decisioni in certi ambiti sì scrivono delle leggi un po'più uniti su degli obiettivi più pragmatici allora forse potremmo essere ottimisti
Grazie presidente ringraziamo i i nostri relatori Chicco Testa Sergio Gerardo soprattutto Simona marittimi e andrebbero sì per il contributo che hanno dato al dibattito con questo loro passaggio verso una nuova unione dell'energia grazie al all'onorevole bagna è all'asimmetria per aver voluto questo incontro soprattutto poi tra gentilezza per averci ascoltato al prossimo