Tra gli argomenti discussi: Rassegna Stampa.
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giornalista
Cari amici di Radio radicale benvenuti a stampa e regime la nostra rassegna stampa sono le sette e trenta sedi lunedì ventinove gennaio vi parla Alessandro Barbano
Vi do subito i titoli di giornata Reine de in Giordania
Uccisi
Tre soldati USA accuse all'Iran by then annuncia reagiremo intanto si tratta sulla tregua
Nella striscia di Gaza progressi
Nei colloqui a Parigi con Egitto e Qatar
Assedio a Netanyahu cresce la protesta dei parenti
Degli ostaggi a Tel Aviv e appello dei Paesi arabi al non tagliare i fondi all'umbra dopo lo scandalo degli attivisti coinvolti nella strage del sette ottobre
Un appello del Papa subito i due Stati per Gaza è contenuto in un'intervista alla stampa intanto a Istanbul sparì nella Chiesa italiana c'è un morto Leasys rivendica l'attentato
Presi i due killer il ministro Rossetti invoca Osetto in bocca una squadra di riservisti il mondo è cambiato dice in un'intervista ancora la stampa ci sono molte guerre ibride
E necessario difendere gli interessi italiani anche oltre i confini dello Stato e poi il piano Mattei oggi nella conferenza Italia Africa che si è aperta ieri sera al Quirinale con i venticinque leader dei Paesi africani e la presidente della Commissione europea Ursula bond all'Aja né Meloni annuncia un disegno per l'Africa non predatorio ma da pari apparì e ancora parleremo della riforma della Rai è il titolo del sit-in lanciato da Ellison Rainer per il prossimo sette ottobre da idee ma ad azione si chiede una nuova Governance
E il terzo polo si divide ancora e e compete sulle alleanze per le europee azione Italia viva
Guardano alla Bonino e poi sul Teatro di Roma accordo tra il Comune la Regione il ministero della cultura
Per scorporare la gestione amministrativa dalla direzione artistica del teatro
Argentina dopo le polemiche seguite alla nomina di Luca De Fusco il mismatch tra domanda e offerta di lavoro cresce mancano gli operai specializzati
I farmacisti i tecnici è biologi
A gennaio un'assunzione su due va a vuoto allarme delle agenzie del lavoro e del ministro Calderone e poi ancora parleremo delle polemiche seguite alla liberazione alla soluzione di Zuncheddu in Sardegna dopo la lunga carcerazione in vent'anni trenta mila innocenti in carcere con un miliardo dispensa dallo Stato fa discutere un caso di un suicidio assistito in Germania all'insaputa della famiglia polemiche su questa vicenda naturalmente in un articolo della Repubblica questi i titoli del nostro sommario di giornata vediamo i titoli
Invece delle prime pagine
De I quotidiani italiani il Corriere della Sera apre con i il raid in Giordania
Uccisi tre soldati USA dietro scrive Celli grande e la denuncia D by then reagiremo la stampa il Papa l'intervista al Papa Gaza subito i due Stati questo l'appello del Pontefice
Intervistato dal quotidiano
Torinese e poi la Repubblica cento conflitti d'interesse inchiesta su deputati senatori ministri viceministri e sottosegretari che possiedono quote in aziende
Che non hanno dichiarato che siedono in CDA o sono lobbisti di se stesso
E se stessi scusate poi
Il fatto quotidiano sempre più guerra primi tre morti americani in Giordania
E il tempo apre con la vittoria di gli anni Singer anche in Australia orgoglio italiano la verità
Speranza fa il bullo col suo libro ma sulle terapie intensive affatto zero c'è un'inchiesta dopo la pandemia libero anche libero apre sourcing era l'uomo forte Yannick batte Meryl ed ebbe e vince l'Australian open
Il giornale ora il Pd vuole cancellarci are l'unica parlamentare ebrea chieste le dimissioni della Meloni Antonielli
Il quotidiano del sud togliere all'Africa il cappio del debito il titolo dell'editoriale di Roberto Napoletano e il Messaggero
Leggenda Singer primo successo azzurro in Australia al minimo lo segue in dopo quarantotto anni il mattino soldati USA uccisi in Giordania e poi ancora abbiamo il domani i Verdini alla conquista dell'Umbria c'è un'inchiesta sulla
Sulla in sull'indagine a carico di Denis Verdini che si come sappiamo si svolge in a Firenze e poi il foglio a un editoriale
Sulla
Un editoriale sulla destra perché dove ti giri c'è una destra minacciosa sul cammino di Meloni questo è il titolo del commento di Claudio Cerasa direttore del foglio
Questi i titoli e adesso vediamo le singole notizie partendo dall'attentato con i droni che ieri
E avvenuto in Giordania tre soldati americani sono stati uccisi almeno ventiquattro feriti sabato sera
In un attacco con drone contro una base americana nel nord della Giordania scrive Viviana Mazza pagina due sul Corriere della Sera al confine con la Siria Job by the Net
Dice il Corriere ha dichiarato in una nota che tutti i responsabili saranno puniti nei tempi e nei modi che sceglieremo sono i primi soldati americani ci fa notare il Corriere uccisi Medioriente dall'inizio della guerra
Israele Hamas e Altan focosi e il il sito attaccato
Dai droni è uno snodo importante perché spiega Viviana Mazza è situato all'intersezione tra i confini di Iraq Siria e Giordania
L'attacco proviene dalla Siria secondo la tv alla rabbia ha colpito le caserme dove dormivano i soldati nell'avamposto Tower ventidue posizionato sul lato Giordano
Alcuni deputati e senatori repubblicani in negli Stati Uniti chiedono una risposta immediata e diretta contro l'Iran
Il cartello ci racconta Guido Olimpio sempre sul Corriere della Sera
La analista
Militare del Corriere il cartello che raccoglie le formazioni sciite attaccato questo avamposto gli americani
Insieme a ingressi e forze francesi erano arrivati qui scrive
Olimpio nel due mila sedici durante l'offensiva anti-sistema una presenza con in mente un disegno strategico presidiare l'arteria di collegamento tra Baghdad nella capitale siriana una via che agli occhi di Washington e sfruttato da Teheran per assistere i movimenti amici come vedremo e non ne presidiata dalla Giordania
E e questo il il lo scenario diciamo di guerra della dell'attentato avvenuto in Giordania su questo fronte c'è anche un'intervista un analista
Della CIA all'ex operativo Robert Baer già capo degli operativi della CIA in Medioriente autore del bestseller
Del New York Times a cui si è ispirato il film se essa Ileana interpretato da e George Clooney il bella parla alla stampa a pagina cinque in un'intervista che gli fa
Gli fa a chi gli fa non è firmata l'intervista si Francesco Semprini e e dice sostanzialmente che l'uso di droni e tunnel quello che io chiamo dice democratizzazione della guerra
è facile del meno costoso rispetto alla tradizionale corsa agli armamenti e segna un cambio di paradigma nei conflitti un cambio di cui si è a corto come vedremo anche il ministro Crosetto
E il congelamento aggiunge dei fondi da parte degli Stati Uniti e degli altri Paesi all'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati coinvolta negli attentato del sette ottobre secondo bello è arrivata tardi quei soldi
Finivano anche nelle casse della gioiosa macchina da guerra iraniana perché in questo corridoio tra Baghdad della capitale siriana
Dove gli americani erano presenti a presidio della sicurezza dice l'analista della CIA non c'è nessun controllo da parte del governo siriano infatti quel tratto di territorio è assolutamente insicuro Assab esso e soprannominato non a caso il sindaco di Damasco
Per far comprendere quanto sia circoscritta la sua capacità di controllo nel Paese chiunque si può essere spinto dice l'analista della CIA a ridosso della frontiera giordana per lanciare i droni il punto che la matrice e comunque riconducibile a Teheran
Lei parla di effetto contati Jo della guerra a Gaza ma ci stiamo avvicinando al picco o è l'inizio li chiede Francesco Semprini della stampa se il bilancio dovesse delle vittime a Gaza dovesse salire ulteriormente ad esempio toccando le cinquanta mila novecento mila vittime dice Berna
Vedremo reazioni ovunque non solo nella regione la questione palestinese ha un potere deflagrante immenso con ricadute ampie e capillari le più evidenti sostiene l'analista della CIA
Solo questo tipo di operazioni che io non chiamerei terroristiche ma azioni di guerra irregolare o asimmetrica
La cui escalation è difficile da contenere
E gli USA non hanno il potenziale di guerra per occupare il Medio Oriente quindi l'Iran la si trova in una posizione di superiorità gli chiede
Il il il giornalista della Stampa
Teheran risponde Robert Berke
A magistralmente strutturato le proprie procure e non ha bisogno di esercitare diretto controllo su queste unità che usano droni missili in maniera autonoma ma funzionale alloro procuratore sostanzialmente è e l'Iran la matrice di un terrore delegato a formazioni che operano fuori controllo in un territorio non presidiata vile ecco la diciamo l'evoluzione della guerra che ovviamente preoccupa gli analisti e cambia un po'i paradigmi tradizionali della guerra di questo parla non a caso come vedremo Crosetto invocando una squadra di riservisti nell'intervista che fa alla stampa a pagina sei leggiamo né alcuni passaggi chiave lo scenario globale dice
Il ministro della difesa e cambiato anche perché gli attori che lo stanno destabilizzando Iran Russia Corea del Nord hanno una capacità produttiva militare superiore a quella della NATO siamo di fronte a una situazione nuova che ci riguarda da vicino
E ci dobbiamo attrezzare dice Crosetto che cosa significa in concreto abbiamo costruito regole
Con l'idea di un mondo sempre pacifico spiega il ministro della difesa di nazioni che non invadono le altre di guerre che non incidono sul benessere dei nostri concittadini e invece ci troviamo in un mondo diverso in cui gli attori che lo stanno destabilizzando l'Irlanda la Russia la Corea del Nord hanno la capacità produttiva militare più grande di quella della NATO che a intervenire in paesi lontani per difendere gli interessi italiani e diventato improrogabile
Per questi so li chiede
Francesco Lima che lo intervista lei propone di creare una riserva militare e Crosetto senza tentennamenti risponde sì è una svolta militarista
Gli obietta il giornalista della Stampa hanno dice
Il ministro della Difesa noi non vogliamo la guerra i riservisti non servono per fare la guerra ma per difendersi in supporto alle forze armate regolari
E solo nel caso poco probabile di un attacco diretto non c'è una visione ideologica dice Crosetto ma pragmatica si tratta di volontari che in caso di necessità possono essere
Attivati per affiancare le forze armate
I militari dovranno specializzarsi sempre di più ma poi serve un bacino più ampio
Questo richiede una riforma della difesa li chiede ancora
Francesco Ulivo sì le faccio un esempio se io ho bisogno di esperti di intelligenza artificiale odiati ad con le regole e il trattamento economico del pubblico impiego non ritroverò mai
Agirete subito per Riserve esiste già dice Crosetto una delega in Parlamento quindi non è necessario nessuna dibattito parlamentare nessuna legge la posizione italiana e cambiata rispetto a Gaza
Gli chiede da ultimo il giornalista della Stampa noi abbiamo condannato dice Crosetto duramente i crimini di Hamas dopodiché abbiamo detto a Netanyahu che non si può
E
Se le contrari alla soluzione dei due Stati che tutto il mondo sostiene né si può stare zitti davanti al numero altissimo di vittime civili così
Giorgio Rossetto intervistato dalla stampa come vi dicevo
Sugli affetti della guerra ibrida
E sulla necessità di adeguare la difesa a protezione degli interessi nazionali oltre i confini dell'Italia un'intervista che farà discutere non c'è dubbio come sempre accade quando Rossetto parla con anche una certa dose di coraggio ma talvolta senza mezzi termini senza diciamo preoccuparsi di dire cose scomode
Vedremo quale sarà la reazione del dibattito pubblico a questa intervista per intanto l'assedio delle dell'opinione pubblica al governo Netanyahu e la protesta dei e familiari degli ostaggi ancora nelle mani di Hamas
Segna momento di tensione all'interno della società e della democrazia israeliana e lo racconta questo passaggio chiave Francesca Mannocchi nella sua nel suo reportage da te l'ha vinto dove sì in atto scrive la l'inviata della Stampa una frattura che si sta consumando tra il governo israeliano e parte del paese anche una frattura che si sta consumando tra i cinque membri del gabinetto di guerra
E dicono che quell'equilibrio fragilissimo e di unità nazionale emerso subito dopo il trauma del sette ottobre non tiene più
Per questo le voci che chiedono la liberazione degli ostaggi oggi chiedono con sempre maggior forza anche le dimissioni di Netanyahu scrive la Mannocchi chiedono che il primo governo si faccia da parte
Elezioni anticipate e qualcuno che si faccia portavoce di un negoziato che libri gli ostaggi nel momento più delicato spiega la stampa per la tenuta di Netanyahu da un lato il gabinetto di guerra che spinge per il cessate il fuoco per garantire il ritorno degli ostaggi
E due membri del gabinetto composto da cinque persone e cioè Demi Guns e Gaia di se in cotto hanno respinto la posizione di Netanyahu secondo cui solo la pressione militare su Hamas consentirà al ritorno degli ostaggi
E secondo quanto riferito dai quotidiani israeliani lo scontro tra Netanyahu e il ministro della Difesa Galland e logorato al punto che dall'inizio di gennaio
Galante uscito da una riunione del gabinetto di guerra dopo un'aspra discussione col primo ministro
Dall'altro lato i membri del suo partito il Likud du sostengono il principio il principio del primo ministro le condizioni richieste da Hamas
Dicono gli esponenti del Likud sono dimostrano una semplice verità non c'è nulla che possa sostituire la vittoria e intanto in piazza la tensione cresce la polizia israeliana
Dal sette ottobre spiega la mano chi assistemmo eticamente vietato illimitate limitate attaccato le proteste
Contro la guerra a Gaza lasciando la possibilità di manifestare solida culinari Cisco circoscritte alle famiglie degli ostaggi poi la decisione della Corte Suprema che ha emesso un'ingiunzione provvisoria vietando al Governo
E al ministro dell'interno israeliano di impartire ordini operativi alle forze di polizia sul diritto di protestare che non è un privilegio speciale ma un diritto fondamentale ancor più rilevanti in tempo di guerra
E così la manifestazioni le manifestazioni sono ripartite ma ieri sera proprio racconta la giornalista della Stampa
Sono le nove di sera quando la polizia raggiunge a cavallo il ministero della Difesa per disperdere la folla a terra a bordo del marciapiede un manifestante che aveva cercato di bloccare la strada
In segno di protesta c'è tensione in Israele ci dice Francesca Mannocchi sulla stampa nel suo reportage
Poi come vi avevo anticipato l'appello dei Paesi arabi dopo lo scandalo dei fondi all'agenzia delle Nazioni Unite i i cui attivisti e nella nella misura di una decina di persone avrebbero partecipato
Alla strage del sette ottobre e gli attivisti e l'agenzia fanno appello ai Paesi occidentali perché la sospensione dei finanziamenti decisa da molti di questi Paesi cessi
C'è un articolo
Sempre sul Corriere della Sera affascina cinque in cui la direttrice delle comunicazioni dell'Umbra all'agenzia dell'ONU che si occupa dei profughi palestinesi Tamara a Novi fai chiede di fare uno sforzo di immedesimazione così lo chiama
Dice prendiamo la polizia italiana mettiamo che si scopra che qualche agente sia coinvolto in una terribile strage che cosa fate tagliati i fondi alle forze dell'ordine per punire l'errore di pochi
Questa la provocazione che lancia la direttrice della comunicazione siriana
A capo della del del sistema della comunicazione di questa agenzia che come e stato detto in questi giorni occupa tredici mila persone e gestisce l'assistenza ai profughi di Gaza
Dopo che Israele accusato dodici lavoratori dell'agenzia di aver avuto un ruolo attivo negli attacchi del sette ottobre ci ricorda
Greta Privitera sul Corriere della Sera pagina cinque dieci nazioni occidentali tra cui l'italiano bloccato i fondi all'agenzia la più grande
Agenzia umanitaria a Gaza gestisce un milione quattrocento mila persone che sono state costrette ad abbandonare le loro abitazioni la concordino agricolo coordinamento riguarda i rifugi le scuole
La distribuzione del cibo
Fanno il primo soccorso gli attivisti dell'agenzia le vaccinazioni e poi seguono le donne incinta e i neonati
Se i dieci Paesi dice Tamara lui fai non cambieranno idea in un mese non saremo più in grado di lavorare e la catastrofe umanitaria di Gaza sì trasformerà in un inferno così l'appello della direttrice delle comunicazioni dell'agenzia dell'ONU coinvolta nello scandalo degli attivisti
Terroristi e poi ancora un altro appello molto rilevanti molto significativo ti viene per dalla bocca del pontefice Bergoglio intervistato dalla stampa la Domenico Agasso
Una una voce Monforte sulla guerra di Gaza
A Gaza dice papa Francesco vince solo la morte non c'è pace senza i due Stati poi nell'intervista parla anche della gli attacchi subiti per l'apertura alle coppie ieri
Dice non temo uno scisma bisogna distinguere
E dice papa Francesco con riferimento all'idea di una guerra giusta
Interrogato da Domenico Agasso bisogna distinguere stare molto attenti ai termini se ti entrano in casa dei ladri per De Luca Barty e ti aggrediscono dice il Papa tutti difendi ma non mi piace chiamare guerra giusta questa reazione
Perché è una definizione che può essere strumentalizzata
E giusto e del legittimo difendersi questo sì ma per favore parliamo di legittima difesa in modo da evitare di giustificare le guerre che sono sempre sbagliate
E come descrive la situazione tra Israele e Palestina adesso il conflitto dice il Papa si sta drammaticamente allargando
C'era l'accordo di Oslo tanto chiaro con la soluzione dei due Stati finché non si applica a quell'intesa la pace vera
Resta lontana i cristiani e la gente di Gaza dice il Papa non intendo a Massa hanno diritto alla pace io tutti i giorni invidio chiamata
E chiamo la a parrocchia di Gaza ci vediamo nello schermo di Zoom parlo alla gente lì ci sono seicento persone stanno continuando la loro vita guardando ogni giorno la morte in faccia e poi l'altra per la vita
E se e poi l'altra per la verità
E sempre la liberazione degli ostacoli gli ostaggi israeliani dice il Papa la Santa Sede sta cercando di mediare per lo scambio di prigionieri annuncia il rientro dei civili
Stiamo lavorando con questo riguarda anche l'altra diciamo l'altra guerra gli altri ostaggi cioè il gli ostaggi ucraini sequestrati dai russi
E così l'appello del Papa che poi non rinuncia anche a rispondere alle domande sulle polemiche che hanno investito il suo pontificato sulle questioni dei diritti civili dei gay
E il al e sulla sull'idea di una chiesa aperta a tutti la grande sfida del suo pontificato dice papa Francesco è la chiave di lettura di Gesù Cristo chiama tutti dentro tutti
Quando mi interrogano ma posso entrare possono entrare pure queste persone che sono in tale inopportuna situazione morale io assicuro tutti la detto il signore domanda come questa mi arrivano soprattutto negli ultimi tempi dopo alcune mie decisioni in particolare gli ricorda Domenico Agasso
La benedizione delle coppie irregolari e dello stesso sesso
Mi chiedo lo dice il Papa come mai io rispondo il Vangelo e per santificare tutti certo a patto che ci sia la buona volontà
E occorre dare istruzioni precise sulla vita cristiana ma peccatori siamo tutti perché dunque stilare una lista di peccatori che possono entrare nella chiesa
è una lista di peccatori che non possono stare nella chiesa questo non è il Vangelo dice il Papa
Chi protesta con veemenza appartiene a piccoli gruppi ideologici un caso a parte sono gli africani riconosce
Bergoglio per loro l'omosessualità è qualcosa di brutto dal punto di vista culturale non la tollerano ma in generale e confido che gradualmente tutti si rassereni no sullo spirito
Della dichiarazione di fiducia su implicanze del dicastero per la dottrina della fede vuol dire
Includere non dividere invita ad accogliere e poi affidare le persone
E affidarsi a Dio
Teme uno scisma gli chiede Agasso no sempre nella chiesa ci sono stati gruppetti gruppetti che manifestavano riflessioni di colore scismatico bisogna lasciarli fare e passare guardare avanti
E le dà fastidio dice ancora il giornalista della Stampa sentir parlare delle sue posizioni possibili dimissioni a ogni colpo di tosse non risponde il Papa perché la rinuncia è una possibilità per ogni pontefice ma adesso non ci penso non mi inquieta se quando non ce la fanno più inizierò eventualmente a ragionarci e a fregarci
Su così papà Francesco
Nell'intervista alla stampa come vi dicevo eterni resta di segnalarmi anche l'attentato che c'è stato ieri a Istanbul propone la chiesa cristiana dove due sicari hanno sparato dei colpi hanno ucciso un fedele che pregava l'attentato è stato rivendicato da Leasys
E in serata sono stati arrestati i due attentatori lo dice il Corriere della Sera
Con l'inviata Monica Ricci Sargentini ricordando che i due aggressori sono due cittadini stranieri uno proveniente dal Tagikistan e l'altro dalla Russia membri dell'Isis mentre la vittima
Si chiamava tu non c'era ci fanno e cinquantadue anni era un cittadino turco afflitto da problemi economici e mentali che spesso cercava
Conforto in parrocchia la l'agguato è avvenuto alle undici e quaranta di domenica nella Chiesa italiana di Santa Maria sulle rive del Bosforo i fedeli mentre ascoltavo la messa hanno sentito
Due un uomo e le urla le grida di due uomini ha colto coperto che sparavano in aria è stata una questione di secondi si sono buttati tutti a terra e però purtroppo
Uno dei fedeli è stato colpito e ucciso il momento politico in Turchia racconta la Ricci Sargentini a pagina sei sul Corriere della Sera
E delicato perché il trentuno marzo si terranno le elezioni amministrative ed ergo Anna cercherà di riconquistare sia Istanbul sia anche era perse quattro anni fa dopo decenni di dominio incontrastato la chiesa di Santa Maria in gestita da un ordine italiano di frati francescani ma è un punto di riferimento della cristianità europea
Al momento dell'aggressione era presente anche il console polacco con le sue bambine
E questo potrebbe renderla un obiettivo Giorgia Meloni ha espresso cordoglio e ferma condanna per il velo attacco c'è un'intervista interessante a Paolo Bitetti
Gesuita settantasei enne
Come Francesco e dal due mila quindici vicario apostolico dell'Anatolia inviato dal Papa in Turchia la Turchia laica dice
Busse Bitetti della quale si parla in Europa è un mito e più un mito che una realtà nell'ultimo secolo i cristiani Medioriente sono stati costretti ad andar via quasi ovunque al
Per un visto di accesso per sacerdoti e suore in Turchia
Era più difficile un tempo che adesso con
Erdogan la chiesa non ha personalità giuridica non è possibile costruire una chiesa una cappella un centro culturale perché i rapporti con lo Stato sono ancora quelli definiti dal Trattato di Losanna del mille novecentoventitré che a distanza di un secolo
Andrebbe cambiato così
L'attentato a Istanbul nella chiesa cristiana con una vittima come vi dicevo e abbiamo un po'esaurito questa pagina diciamo di tensioni di guerra
Ma un'altra pagina
E importante riguardante la politica estera si è aperta ieri sera
Agli in Italia e oggi avrà il suo momento clou con la conferenza Italia Africa presenti venticinque leader dei Paesi africani e la comica presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen Giorgia Meloni annuncerà
Ufficialmente il suo piano martedì un disegno progettuale per l'Africa non da predatori dice la Premier ma da pari apparì
L'articolo
Che ci racconta l'annuncio di questo
L'iniziativa diplomatica importante e di Marco Galluzzo sul Corriere della Sera a pagina dodici il piano Mattei dice
Galluzzo almeno due braccia quello dei rapporti bilaterali con i Paesi africani che dopo la conferenza del luglio scorso
Prevede in autunno una nuova conferenza Tunisi sotto la regia di Roma per farne entrare nel vivo una parte e quello che verrà annunciato oggi da Giorgia Meloni con la creazione di un Fondo multilaterale presso la Banca africana di sviluppo i cui soci fondatori saranno Italia ed Emirati Arabi Uniti che sottoscriveranno cento milioni di euro ciascuno alla nascita
Ma che sono pronti a ricevere fondi l'Arabia Saudita
Dagli altri Paesi del Golfo e da quegli europei che hanno già mostrato interesse inclusa Francia e Germania
Non è facile dice Galluzzo spiegare la conferenza Italia Africa
Che è iniziata ieri sera al Quirinale
Con una cena di gala per sessantotto ospiti fra cui venticinque capi di Stato e di governo oggi al Senato in cinque sessioni di lavoro dice Galluzzo la Premier Dry Prini dettagli ufficiali
Verranno indicati i Paesi fra i cani pilota dove avviare i primi progetti anticipato ieri al TG uno
Di un disegno
Per l'Africa non predatorio ma da pari a pari ha detto Giorgia Meloni di un progetto sulla quale lei stessa si gioca una larga fetta di credibilità interna e internazionale
Il piano è sostenuto dalle nostre grandi aziende pubbliche in primo luogo ENI ENEL e altre partecipate ma è un complesso pazzo del di incastri finanziari politici e diplomatici dunque anche una grande
Scommessa
Per vince la Meloni appuntato fra gli altri sui rapporti con l'Unione europea che nel Piano Global dietro quei ha già programmato di spendere centocinquanta miliardi in progetti per lo sviluppo in diverse zone del mondo tra cui l'Africa
Con l'aiuto di Ursula mondano Daniele che ieri con il presidente del Consiglio Chavez Michelle era in prima fila al Quirinale
La Premiere punta ammettere anche un sigillo italiano su una parte del Global Getaway allargando il numero dei progetti destinati ai Paesi africani
Non è stata una coincidenza dice Galluzzo il segnale arrivato da Bruxelles il da una portavoce della UE che ha messo nero su bianco il fatto che la UE accoglie con favore il piano Mattei
Poiché si adatta bene alla nostra visione congiunta con gli Stati africani
La messa a terra del piano che oggi in Senato vedrà molti leader africani discutere i loro progetti con il governo italiano dovrà essere sviluppata su diversi settori le politiche migratorie l'elettrificazione di tante aree che ne sono sprovviste
Il dossier di Energia con le sue infrastrutture nuove da raddoppiare l'ambito dell'istruzione l'auspicio e quello di poter realizzare dopo il dialogo intenso degli anni scorsi un rapporto più forte tra il confidente africano e l'Italia ha detto ai suoi ospiti Sergio Mattarella alla cena che ha aperto il vertice questo il disegno che oggi sarà
Messo nei dettagli
Si segnala da più parti la consonanza di intenti tra Giorgia Meloni è la presidente della della Commissione europea Urso la mondano RAI alla vigilia delle elezioni europee
Questa consonanza sembra una sorta di ticket in qualche modo elettorale ne parla Monica Guerzoni del suo retroscena Morrow ma Brooks nel intitolato Giorgia e Ursula alleati amiche l'asse pragmatico supera le differenze ricordando queste differenze che ab origine
Si erano presentate quando nel novembre del due mila diciannove Ursula bond all'Aja ne fu eletta Presidente della Commissione europea e Giorgia Meloni disse di esserne indignata
Quattro anni dopo segnala Monica Guerzoni la leader dell'Unione e la premiere italiana non perdono occasione per mostrarsi alleati e complici persino amiche l'asse tra le due bionde di ferro potrebbe rivelarsi dice la Guerzoni decisivo per la consegna conferma di Ursula sulla poltrona più importante della UE e sarà prezioso anche per la leader della destra italiana
Pronta a candidarsi alle elezioni europee per confermare il primato di Fratelli d'Italia sulla scena politica italiana
Do da mesi le due presidenti si muovono in tandem a Tunisi a Bruxelles come in Emilia Romagna strana coppia la definisce
Monica Guerzoni ma al netto di questa lettura
Come posso dire
Non ufficiale un po'legata alle relazioni anche personali oltre che al disegno elettorale c'è una lettura invece più politica che riguarda il piano in sé e che è stata commentata sui quotidiani italiani da più opinionisti da più esperti il primo dei quali fra il Federico Rampini sul Corriere della Sera pagina dodici che ci ricorda anzitutto che cos'è l'Africa Rampini e autore di un libro sull'Africa recentissimo
E ci dà alcune nel suo articolo ci dà alcune coordinate chiave per capire questo grande continente che ci sta di fronte e di cui però sappiamo ancora poco
La classe commedia con poteri di consumo degli standard internazionali cioè la borghesia per capirci dice Rampini e fatta di trecentotrenta milioni di persone
I in Africa che sono solo un quarto della popolazione africana
Però spiega sono l'equivalente di tutti gli abitanti degli Stati Uniti chi lo ha capito ha una lunghezza di vantaggio su di noi
In Italia troppo spesso dice Rampini si parla del continente dirimpettaio come un buco nero di sciagure calamità e disperazione
Fa notizia solo a proposito di migranti miseria siccità guerre civili se continuiamo così ci tagliamo fuori da ciò che sta accadendo di nuovo
E che cos'è che sta accadendo di nuovo dice Rampini la prima cosa da riconoscere la diversità dell'Africa ha una superficie che supera gli Stati Uniti
La Cina l'India messi insieme alla popolazione più giovani del pianeta e quella che si sta urbanizza Ando più rapidamente il passaggio
Dall'agricoltura all'economia urbana dice si accompagna un aumento dei redditi a un calo della natalità
Partendo da livelli molto bassi di consumi i consumatori
I africani oggi sono fra quelli il cui potere d'acquisto cresce più rapidamente quindi è un mercato potenziale
Sta spiegando la Piran Pini e i suoi cinquantaquattro Stati sovrani contengono di tutto dalle tragedie ai Causi virtuosi
C'è
Ci ricorda
L'editorialista del Corriere della Sera la Nigeria con gravi problemi di sicurezza il Sudafrica che affonda nella corruzione per colpa di una classe dirigente
Che tradisce la memoria di Nelson Mandela l'Egitto che evita la bancarotta solo grazie agli aiuti del Fondo monetario e i capitali sauditi
Letti o piatti ha intaccato il suo boom con una ricaduta nei conflitti etnici però ci sono anche le situazioni
Positive tra le economie più vitali di recente si sono distinti Senegal Benigni in Ruanda Kenya Uganda Tanzania
A nord o del sala spicca il caso del Marocco Paese che ha dato all'ITX tradizionale vocazioni turistiche è riuscito ad aggiungere un valido tessuto industriale e infrastrutture logistiche importanti soprattutto segnalo nella portualità addirittura concorrenziali con quelle italiane ed europee
Il problema vero dice Rampini e che le classi dirigenti del continente sono a maggioranza Inc Inter maggioranze intrise di una visione antioccidentale e questo favorisce l'avanzata di altri soggetti non solo Cina ma India Arabia Saudita Turchia
Il vertice di Roma in questo senso può contribuire a un'inversione di tendenza quindi positivamente
Rampini commenta l'iniziativa quanto meno le le premesse di Giorgia Meloni più critico invece Alessandro De Angelis sulla stampa che dice finora questo piano Mattei non lo abbiamo capito
Di che cosa parla che in questo Giorgia Meloni diciamo a un deficit di chiarezza
L'articolo A pagina eccolo qui il piano che non arriva mai
è stato il vero Godot del governo Lost in cabina perso l'ennesima cabina di regia scrive Alessandro De Angelis pletorica quanto basta piuttosto generica negli obiettivi con pochi denari da spendere di concreto
Dice l'editorialista di Huffington posto e della stampa ci sono solo gli accordi siglati dall'ENI l'anno scorso di questi tempi in Algeria in Libia entrambi utile all'Italia soprattutto sul gas
E proprio il fantasioso e costosissima accordo con l'Albania di questo ritardo rappresentato l'icastica con ferma invece di mettere le basi in Italia e soprattutto in Europa con un certo vigore per un approccio strutturare al tema Africa
Giorgia Meloni con un occhio al numero degli arrivi e uno alle elezioni appuntato sulla logica squisitamente emergenziale con il ricorso a un Paese terzo modello Ruanda
In realtà la Meloni dice
La dice Mattei con la Conferenza di Roma rivela quanto meno dei presupposti un affrancamento da questa impostazione emergenziale pregressa che l'aveva portata alla guida di un partito euroscettico come sappiamo che fino a qualche anno fa proponeva nel suo programma elettorale scrive De Angelis una separazione dall'Africa attraverso il blocco navale
Adesso i tempi sono cambiati e per Giorgia Meloni si apre dice De Angelis una sfida vera il cui carattere strategico per l'interesse nazionale
Si misurerà proprio dalla capacità di coinvolgere concretamente l'Europa superando la chiacchiera domestica sul piano Mattei
Se venisse declinato solo con la leggerezza di una vetrina elettorale non sarebbe a costo zero ma sarebbe un boomerang quindi stai attenta Meloni
Il tema del con il volgere e del coinvolgere
L'Europa è un tema centrale anche in altri commenti c'è per esempio quello
Di casa Castell'ambasciatore Castellaneta sul giornale che interessante e che voglio leggervi
Eccolo qui
Giovanni Castellaneta l'Italia può essere regista del
Rilancio dell'Africa dice
Che fare si chiede per cercare di correggere il tiro dopo decenni di sfruttamento delle risorse naturali e di errori nella gestione del rapporto con l'Africa
Occorre tenere bene a mente dice Castellaneta l'approccio sbagliato del passato per impostare un rapporto di partnership che utilizza in maniera più equa le risorse locali
Chi ha bassi i dazi commerciali l'Italia potrebbe ad esempio proporre di creare un accordo economico tra la UE e e l'area di libero scambio africana
E che congeli il pagamento degli interessi sul debito che ancora oggi costituiscono attenzione a questo punto che centrale una spada di Damocle sullo sviluppo di molti Paesi dell'area indebitati
Solo con queste precondizioni sarà possibile creare una relazione solide vantaggiosa per entrambe le parti che garantisca accesso alle risorse economiche
Normalizza i flussi migratori verso l'Europa
E quindi favorisca una crescita economica e sociale stabile e duratura il governo Meroni dovrebbe anche tener presente che l'Italia non può fare questo da sola
L'Africa e già da tempo terreno privilegiato della Cina ci ricorda Castellaneta
Super potenza economica che in quanto regime non democratico non impone né i suoi investimenti condizioni onerose dal punto di vista del rispetto dei diritti umani o ambientali ecco perché il piano Mattei per funzionare
Dovrà utilizzare la piattaforma del G7 presieduto quest'anno proprio dall'Italia stimolare la cooperazione nei confronti dell'Africa insieme agli altri leader europei e occidentali è necessario secondo Castellaneta per convogliare risorse minimizzare le occasioni di frizioni antagonismo con altri Paesi come ad esempio la Francia che in virtù della loro storia mantengono forti interessi economici estratte
I verso tutto ciò che si trova sul del Mediterraneo quindi c'è un tema di accorre di non a perdere con la Africa e riduzione e degli o eliminazione dei dazi
Riduzione del debito coinvolgimento dell'Europa e del G7 è un'occasione per l'Italia questa la visione di Castellaneta espressa sul giornale a pagina sei
E consolante pienamente con quella di Roberto Napoletano
Sul suo quotidiano del sud
Dove il tema del debito Napolitano ce lo spiega anche con il conforto delle cifre
E centrale
Nella cercare di stabilire dei rapporti vantaggiosi con l'Africa il problema numero uno è il debito che è raddoppiato negli ultimi dieci anni
E blocca ogni programma di sviluppo del continente dice napoletano l'etiope nel mese di dicembre dell'anno scorso non è riuscita a pagare una cedola da trentatré milioni di dollari sul suo unico titolo di Stato internazionale messo negli ultimi ventiquattro mesi sono tre i Paesi africani andati in default
Perché non sono stati in grado di onorare con i creditori le rate concordate di rientro del debito Ghana e Zambia sono stati costretti a tornare a bussare alla porta del Fondo monetario internazionale
Benché i loro ministri delle Finanze avessero solennemente giurato di non farlo più
Il paese più grande e popoloso dell'Africa la Nigeria
Dedica il novanta per cento dice napoletano delle sue entrate fiscali solamente per pagare gli interessi sul debito dunque senza riuscire a rimborsare nulla del capitale conseguentemente
Senza nessuna risorsa da impiegare per finanziare la spesa sociale e anche gli investimenti probabilmente aggiungiamo noi
Bisogna fare uscire l'Africa dallo sfruttamento dice napoletano che ha subito da parte dei vecchi e dei nuovi colonialismo
Era questa l'intuizione di Mattei che guidava l'ottava delle sette sorelle energetiche non condivideva quello che facevano le compagnie francesi che tenevano tutti gli utili perse nulla lasciando a chi possedeva i giacimenti sfruttati
Oggi l'Africa dice napoletano è una polveriera il piano Mattei si diventa il piano strategico della nuova Europa
Può essere lo strumento per fare di uno dei punti di maggiore crisi del mondo la più grande opportunità di crescita e di lotta alle diseguaglianze
Per questo la più concreta delle misure che il Piano Mattei lanciato dalla nostra premier nella conferenza Italia Africa di oggi a Roma potrebbe essere proprio quello di lanciare un appello per una moratoria del debito nei Paesi africani che non sono in grado di onorare i pagherò sottoscritti
Annunciare la proposta di un taglio del cinquanta per cento del debito estero dei Paesi africani dal vertice internazionale di Roma darebbe all'Italia una leadership
Assoluta e poi aggiunge Napolitano in consonanza con quello che diceva anche
Castellaneta sì anche l'Europa facesse un pensiero lungimirante sul suo debito mettendolo in Comune uscendo dalle miopie nazionaliste che fanno il male di tutti il mondo se ne avvantaggerebbe
E sul piano economico certo perché si faro morirebbe quella crescita che serve per ripagare il debito non per lì per non per ripetere ossessivamente che gigantesco peraltro quello europeo complessivo non è neppure gigantesco ancora di più sarebbe importante sul piano del nuovo ordine mondiale e dello scontro di civiltà in atto tra mondo autocratico
E Occidente riduttivamente visto come scontro tra Sud e il nord del mondo rappresenterebbe il segno tangibile che è tornata la grande politica dei fondatori quella dei De Gasperi degli Schumer degli Adenauer noi nel nostro piccolo continuiamo a sperarci
Una politica di riduzione del debito disarma era ebbe dice napoletano le ragioni di chi nel continente africano fomenta
L'odio contro l'Occidente e la diffidenza delle opinioni pubbliche verso le leadership occidentali così sul quotidiano del sud
Da questo appuntamento restiamo nella politica nazionale segnalando anche quello che fa l'opposizione l'opposizione
E in campo sulla riforma della Rai è un tema di campagna elettorale che li slide vuole cavalcare ha lanciato per questo come vi ho anticipato nei titoli l'iniziativa di un sit-in per una nuova Governance della RAI che avrà luogo il sette ho febbraio prossimo ne parla Antonella Baccaro sul Corriere della Sera
è l'invito a cambiare la RAI ha registrato anche una convergenza dice la Baccaro tra le forze di minoranza su un'altra proposta riformare
La legge sul servizio pubblico che porta il nome di Matteo Renzi e forse non è un caso che Carlo Calenda leader di Azione parta proprio da lì per invocare una battaglia da fare in Parlamento per una RAI sul modello BBC con la chiusura dell'attuale commissione parlamentare di vigilanza
E l'istituzione di una fondazione che gestisca la RAI
Con componenti scelti dal Presidente della Repubblica
Non se l'è fatta ripetere due volte il demandare Orlando che ha ricordato di aver già presentato un anno fa dice la Baccaro un progetto di legge per una nuova governance del servizio pubblico
Che prevede proprio una Fondazione
C'è in atto un dibattito fra le forze politiche su questo tema è un rincorse rincorrersi elettorale c'è uno scontro all'interno del sindacato
Usigrai storico e unirà il nulla nuova sigla vicina al centrodestra su due servizi del TG uno il primo racconta la Baccara titolava accostando alcuni bonus per gli anziani alle prossime elezioni europee pura propaganda dice Lust dice
L'Usigrai accusa
Ridicole lezioni sì Cine di giornalismo replica l'unirai
E poiché il secondo riprendeva il volto in volto la madre che ad Aprilia abbandonato in corsia un bambino violando i principi deontologici come segnala il garante della privacy su questo
Secondo punto mi pare che la censura sia indubitabile
E poi
Il dibattito seguito alla nomina di Luca De Fusco
Direttore del Teatro di Roma
Registra una trattativa diplomatica dopo la nomina e la firma del contratto da parte di De Fusco una trattativa diplomatica tra i duellanti cioè presenti nel CDA
E cioè il Comune di Roma la Regione
E il ministero come sappiamo l'il Comune di Roma si era ammutinato dopo aver scoperto di essere in minoranza contestando la nomina di De Fusco
E la Regione e il ministero avevano invece
Scelto
Di nominare il l'ex direttore del Mercadante di Napoli attualmente direttore del teatro Stabile di Catania di nominarlo direttore artistico e manager del Teatro di Roma
Forti della loro maggioranza la polemica e proseguita
E adesso che cosa succede b ci sono due giornali che ne parlano dietro le quinte della polemica e i contendenti si sono riuniti hanno stabilito lo segnala il fatto quotidiano con il titolo teatrino di Roma
Pace Fratelli d'Italia Pd con due amichetti dopo dieci giorni di polemiche accuse reciproche delibere minacce di ricorsi
Sembra destinata scompare Piave la pace al Teatro di Roma dove come anticipato da Repubblica
è stato trovato un accordo tra Comune di Roma ministero della cultura e Regione Lazio sul nuovo direttore dopo il blitz di tre quinti del CDA che aveva portato alla nomina di Luca De Fusco direttore generale contro il parere del presidente del Comune di Roma
Che spingeva invece con il ministro San Giuliano per la nomina di Onofrio Cutaia oggi a Firenze e la conseguente minaccia
Dell'assemblea capitolina di sciogliere la Fondazione si va verso un semplice sdoppiamento della poltrona
Cutaia direttore generale di fu De Fusco direttore artistico un modello doppia carica già previsto in diversi teatri nazionali italiani non nella Fondazione Teatro di Roma per cui sarebbe necessario una modifica dello Statuto
Spostato Cutaia Romei liberato così il posto di sopra intendente del Maggio Fiorentino a Firenze potrà sistemarsi Carlo Fuortes
L'ex Adrai la qui necessita di poltrona dopo lo stop dei giudici al suo incarico al San Carlo di Napoli aveva fatto scattare il domino che aveva reso inutile il bando per la direzione del Teatro di Roma questo indiscrezione però contraddice quanto racconta il Corriere della Sera che forse su questo e più aggiornato il fatto quotidiano
Dove dice che Onofrio Cutaia detto unirmi fa sapere al Campidoglio di non essere più interessato a rientrare nella partita nomine del Teatro di Roma quindi lo sdoppiamento se mai avverrà non riguarderà Cutaia
Dice il Corriere della Sera con Andrea Zilli e sabato pomeriggio però conferma il Corriere che dopo un vertice tra i tre soci
Gualtieri Rocca il ministro della cultura San Giuliano
Hanno deciso di strozzare lo scontro sui media con una modifica dello statuto della fondazione che gestisce teatri Argentina India Torlonia ed entro breve il Teatro Valle anziché un solo direttore generale ecco due direttori il primo farà il manager e si occuperà di fondi organizzazione
Ma non sarà Cutaia chi quindi per il momento resta commissario del Maggio fiorentino al secondo invece mansioni di direzione artistica avrà il compito di programmare la stagione la soluzione passa dall'equilibrio tra due cariche insomma mi pare un grande pasticcio lasciatemelo dire perché
Fare un accordo del genere dopo aver nominato un direttore che ha partecipato a un concorso certo di assumere tanto la direzione artistica quanto la managerialità del teatro
Mi insomma e un modo di farsi male e di presupporre una causa di risarcimento del danno quanto meno
In ogni caso si tratta di indiscrezioni però Gualtieri fa sapere
Come la pensa chiaro che se si cambia lo statuto e si nomina un direttore generale Defusco non sa non sarà direttore generale ma sarà direttore artistico il sindaco svicola quello che abbiamo concordato e che verrà emendato lo Statuto per introdurre il modello duale che c'è in tanti altri teatri resta da capire se
Questa modifica può intervenire a posteriori su una accordo già raggiunto e sulla nomina già fatta e quali effetti potrebbe avere se non quelli di creare un grande pasticcio come quelli che la politica normalmente abituata a creare non a caso Giuseppe Di Piazza
Giustamente commenta questo sto
Pastrocchio con la il titolo si è aggiunto un posto al tavolo la più antica delle soluzioni questo il titolo del suo commento sul Corriere della Sera staremo a vedere come finirà e poi
Di segnalo una serie di cose che riguardano notizie
Di carattere più generale economico e sociale la prima molto interessante e tratta da un'inchiesta della stampa sul cosiddetto mismatch tra la domanda
Il
A anzi no vi chiedo scusa chiedo scusa ci tocca ancora da realizzare un tema di carattere politico e cioè
La la scelta delle
Delle alleanze in vista delle elezioni che agita quello che si
Dovrebbe chiamare il terzo polo un'incompiuta come sappiamo dopo la frattura frazione e Italia viva in questo mondo ci racconta la Repubblica ferve il dibattito sulle alleanze per ora il raggiungimento di quella quota del quattro per cento che consentirebbe di avere dei deputati
Al Parlamento europeo il gioco degli incroci tra centro e sinistra per il quattro per cento l'Europa è il titolo del della repubblica di scritto da Matteo Pucciarelli a pagina otto la situazione dice Pucciarelli assai complessa per il terzo polo perché dell'incompatibilità tra Matteo Renzi
E Carlo Calenda si è visto lettore detto molto entrambi però guardano con speranza interessa più Europa
Chi era nel centrosinistra le politiche che col suo due due virgola cinque per cento vale quasi la certezza di superare lo sbarramento e quindi a leggere qualcuno
Solo che Emma Bonino è rimasta scottata dalla giravolta di Calenda delle politiche quando improvvisamente decise di lasciare la coalizione con il Pd
E un accordo già siglato con più Europa lo ricorderete
E il presidente del partito Federico Pizzarotti già sindaco di Parma invece rimasto scottato da Renzi che pareva dovesse candidarlo
E poi invece lo lascio a spasso sempre in quelle politiche insomma sono tutti scottati protagonisti a loro modo sono tutti pieni di bruciature i protagonisti di questo campo in mezzo c'è Riccardo Magi che per uscire dall'impasse di vecchie contro venti
Propende per la cordone tutti assieme più Europa azione e Italia viva
Una prospettiva che ovviamente
Porterebbe secondo il alcuni sondaggi addirittura all'undici per cento
Nelle isole soprattutto se a questa alleanza si unisse quella con lei il movimento
Sud chiama Nord il partito cioè di Cattin o De Luca di cui il presidente Laura Castelli che in Sicilia da solo vale il quindici venti per cento
De Luca in questi mesi ha avuto modo di bisticciare però sia con Calenda che corre
Pensi ma da quest'ultimo ha subito un affronto il superabile le ha scippato una parlamentare Daphne Musolino nel gran vortice dei sondaggi
Che uno dietro l'ho l'altro ognuno sta facendo commissionare S Vg da un'accoppiata azione Sud chiama Nord all'undici per cento sì però si tratta di formazioni che hanno posizioni anche molto diverse
Alcune delle quali ovviamente non sono conciliabili per esempio sul tema della guerra di garza ci sono
Posizioni che nel movimento di di Catello De Luca un occhieggiano Adam a a alla Palestina assai più di quanto invece
E il le forze del terzo polo guardino a Israele quindi è un tema ovviamente di dibattito
Ma non c'è al momento nessuna convergenza certa accerto è che
Nessuna delle forse di cui vi abbiamo parlato da sola sembra al momento almeno nelle previsioni dei sondaggi in grado di superare lo sbarramento del quattro per cento
Vedremo quali sarà quale sarà l'esito di questa trattativa sotterranea
Che fa slalom movimenti tra veti anche personali e conflitti che in questi anni si sono aperti in questo mondo e poi vi dicevo
Andiamo su alcune notizie di carattere economico la prima riguarda il cosiddetto mismatch tra domanda
Offerta di lavoro che cresce mancano operai specializzati farmacisti tecnici e biologi
E a gennaio un'assunzione su due ci racconta la stampa nella sua inchiesta pagina diciotto diciannove è andato a vuoto perché non si trovava il personale richiesto
Le imprese fanno sempre più fatica scrive Paolo Baroni a pagina diciotto
A trovare personale mancano operai specializzati tecnici laureati in discipline scientifiche come intonacatori
Se nel corso del due mila e ventiquattro in media risulta poi difficile reperire il quarantacinque virgola uno per cento dei cinque virgola cinque milioni di addetti di cui era prevista l'assunzione
E c'eravamo quattro virgola sei punti sopra il ventidue a dicembre alla quota di introvabili è salita al quarantotto il cinque per cento a gennaio al quarantanove due insomma uno su due non si trova tra agli intonacatori laureati
In alcune discipline scientifiche
In pratica stando all'ultima indagine Unioncamere Ampa sui bisogni formativi su cinquecentootto mila assunzioni programmate dalle imprese ben duecentocinquanta mila scontavano l'assenza di candidati oppure una preparazione insufficiente
La ministra del Lavoro Calderone ha detto che nel trimestre gennaio Marzo due mila ventiquattro
Abbiamo una previsione di una richiesta di lavoratori pari a un milione virgola quattrocento mila persone
Però nel contempo abbiamo tanti giovani che non studiano non si formano e non cercano lavoro avere giovani che oggi non giocano la partita è una cosa che non possiamo permetterci soprattutto in una società che progressivamente invecchia e dove i giovani sono pochi
Questo si traduce poi in un approccio diciamo nella ricerca di lavoro
Un po'compresso nuovo
La che cosa è cambiato ma e cambiato anzitutto che i giovani
Che hanno un titolo
Ai effettivamente qualificato rispondente al mercato del lavoro il lavoro lo trovano ma siccome sanno di essere pochi il loro potere contrattuale e e cambiato e si è rafforzato nei confronti delle imprese
E anche la loro visione del lavoro è cambiata perché su questo c'è un po'una sorta di denuncia da parte
Degli imprenditori c'è una maggiore attenzione a ai temi del benessere individuale del tempo libero insomma non c'è quello spirito secondo quanto denunciano gli imprenditori
Di sacrificio che fa grande un Paese e che dovrebbe animare le giovani generazioni non sappiamo quanto in quel di questo sia una denuncia come dire moralistica
E priva di fondamento certo è che quest'atteggiamento è segnalato da molti analisti ne parla anche ne parla anche ma non
Con dileggio tutt'altro come il cambiamento di un paradigma ne parla anche Marco Bentivogli nel suo bellissimo libro licenziare i padroni
Segnalando anche il fenomeno di coloro che lasciano il lavoro
Ne parla però anche in questa intervista della stampa a pagina diciannove Alessandro Riello
Quando dice quando arrivano da noi per fare i colloqui dice il presidente di Air McRae imprenditore
Le prime domande che fanno e qual è il livello della retribuzione e poi se si lavora il sabato o se ci sono dei sabati lavorativi o meno e per certi tipi di incarichi se favoriamo meno lo smart working facendo emergere una sorta di resistenza una sorta di freddezza impegnarsi e avveniva a lavorare in azienda
è cambiato l'approccio dei giovani al lavoro in una società dove i giovani sono sempre di meno
E quindi proteggono e difendono di più il loro benessere individuale e anche le loro possibilità non è necessariamente un fatto negativo questo e forse impone un cambiamento di paradigma però impone anche una formazione
Adeguata alle necessità dello sviluppo e questa formazione al momento non c'è
Così la stampa sulla tema del mismatch tra domanda offerta di lavoro un'inchiesta interessante anche quella della verità
Sulla l'implementazione delle sa delle Terbil posti di terapia intensiva che io ricordo molto bene
Durante il covered divenne un'emergenza nazionale
Entrammo dentro la pandemia con cinque mila se ricordo bene trecento posti letto di terapia intensiva quando ne avremmo dovuti avere il doppio secondo gli standard degli altri Paesi europei ci fu un grande
Annuncio del governo del ministro speranza di stanziamento dei fondi per un'implementazione rapidissima di questa di questa risposta sanitaria ma segnala Alessandro ricco sì nel suo articolo a pagina tre sulla verità speranza porrà dare lezioncine con un libro di recente pubblicato ma sulle intensive non ha fatto nulla perché negli ospedali i posti di terapia intensiva rispetto ai nuovi stanziamenti solo il trentadue per cento cioè uno su tre su dieci
Sono attivi lavori in esercizio
Negli altri i lavori in corso al nel ventiquattro per cento e addirittura i lavori da affibbiare in corso di affidamento il quarantatré per cento
E quindi sostanzialmente come sempre il grande ritardo l'implementazione di questo servizio fondamentale per la risposta sanitaria non ci sono numeri non ci sono numeri
In valore assoluto in questa inchiesta e questo non è una buona notizia perché ci farebbe piacere sapere quanti sono attualmente i posti effettivi di terapia intensiva nel nostro Paese ma questo privilegio
Non ce lo dà Alessandro ricco nella sua inchiesta limitandosi a criticare speranza però indubbiamente ha ragione la verità denunciare che quel programma di implementazione sanitaria
E al palo
E che probabilmente a dispetto alle attese degli oltre dieci mila posti letto di terapia intensiva
Non ci sono né le strutture nel personale adeguato per garantirli aggiungiamo noi che in quella stagione si era anche discusse parlato di una grande implementazione dei servizi della medicina di base
E quindi una riforma totale e radicale del sistema che era stato quello più fallimentare che aveva portato la pandemia dentro gli ospedali ma anche su quello a dispetto anche delle previsioni del PM RR
Si è totalmente al palo
E qui l'inchiesta della verità poi due casi di cronaca molto interessanti drammaticamente interessanti il primo è quello di cui si è parlato in questi giorni
Di Zucchelli do il l'ergastolano
Liberato e assolto dopo un processo di revisione a distanza di moltissimi anni dalla sua condanna e dalla sua carcerazione
Aveva ventisette anni quando finì dietro le sbarre adesso ne ha più di sessanta quindi ha già scontato la sua pena e a posteriori qualcuno gli ha detto che era innocente
C'è un'intervista al carabiniere che ha scagionato Zuncheddu e racconta come la verità è venuta fuori grazie a un bossolo certo la polizia giudiziari in questo caso ha svolto un è un un fatto un fattore positivo in questa vicenda confermando il sospetto della procura che ha aperto alla revisione
Che ha chiesto la revisione del processo
Ma la stessa polizia giudiziaria come ben sappiamo aveva messo in bocca al testimone chiave il nome di Zuncheddu e questa vicenda deve farci riflettere perché in moltissimi casi
Diciamo di di fronte alle emergenze criminali
E al clima che si scatena nell'opinione pubblica e alla risposta i giustizia che si solleva nel Paese spesso assistiamo a fenomeni di verità precostituite
Come risposta di una polizia giudiziale che si pone un problema quasi di risultato a prescindere Dalco dal raggiungimento della cosiddetta verità
Effettiva dei fatti e questa logica di risultato ha portato a moltissimi falsi foto si tiri a moltissimi depistaggi a moltissimi accusati innocenti voglio ricordare il caso Scarantino
Voglio ricordare i depistaggi del caso Cucchi voglio ricordare i tanti casi in cui la polizia giudiziaria purtroppo
è stata protagonista
Di deviazioni che ci hanno allontanato dal verità e che poi sono state pagate duramente da cittadini innocenti in alcuni casi questo è un tema che dovrebbe e deve far riflettere
Anche rispetto a ciò che consideriamo garanzia e garantismo di un processo penale che oggi porta a giudizio come sappiamo in un caso su due in primo grado persone innocenti e dopo quattro anni li scagiona ma soprattutto che porta in carcere una quantità di innocenti spaventosa in vent'anni trenta mila
Quasi un miliardo per le spese dello Stato ma questi fanno riferimento solo le cause di risarcimento sono molti di più innocenti in carcere questi sono coloro che hanno intentato cause di risarcimento nei confronti dello Stato quindi questo dato del trenta mila
Non è un un dato
Completo e tra il novantuno e il due mila ventuno però
Trenta mila persone hanno chiesto il risarcimento per i indebita detenzione lo Stato ha pagato un miliardo di euro una cifra mostre
E il sovraffollamento delle celle su cui era intervenuta anni fa l'Unione Europea stabilendo una superficie minima disposizione di ogni detenuto è tornato a farsi per sentire i reclusi
Hanno raggiunto quota sessanta mila mentre la capienza degli istituti ufficialmente ammonta a cinquantuno mila duecentosettantadue posti
Questo lo segnalo perché il vero problema
E l'impatto che ha la giustizia cautelare sulla giustizia tout-court diventando un'anticipazione di condanna di fatto che produce degli effetti irreversibili sui cittadini e purtroppo ciò accade
Perché i presupposti
Nell'adozione delle misure cautelari sono quotidianamente Violanti dalla magistratura
E in particolare mi riferisco AIRI cui siti di attualità
Richiesti come presupposto per disporre una misura cautelare spesso le ordinanze di custodia cautelare e sia è accaduto di recente in un caso napoletano un'indagine
Sulla sul Pd napoletano
Il lì per il le le le misure cautelare vengono disposte a due anni dalla richiesta
Del PM dopo che tutti i responsabili potenzialmente capaci di reiterare il reato presupposto per cui viene richiesta la misura cautelare si sono dimessi da Lorin carichi
E quindi in assenza di un requisito di attualità questa violazione sistematica dei presupposti di legge avviene nell'indifferenza della magistratura e e dell'opinione pubblica se abbiamo però ovviamente l'abuso della custodia cautelare non possiamo stupirci poi che alcuni di questi abusi riguardino persone innocenti
Cominciamo a rispettare la legge e soprattutto a tassa tipizzare e a sanzionare la violazione dei presupposti per l'adozione di queste misure
Queste e la e la grande riforma della giustizia la vera riforma della giustizia garantista che si dovrebbe riuscire a realizzare ad oggi le leggi esistono ma vengono puntualmente violate la legge che
Dispone i platani sulla cautelari impone che ci sia
Un rischio di reiterazione del reato un rischio di inquinamento delle prove un un pericolo di fuga uno di questi tre presupposti
E che questo presupposto sia anzitutto concreto cioè non sia generico non è che siccome uno ha fatto il sindaco può reiterare il reato per il solo fatto che fa il sindaco
Ma bisogna dice dice la Cassazione individuare dei fattori sintomatici che ci inducono a ritenere effettivo il rischio che quel reato venga reiterato che il pericolo di fuga sia concreto
E che l'occultamento delle prove sia diciamo uno un'operazione che sta facendo l'indagato a questi presupposti può conseguire una misura cautelare e poi aggiunge oltre che concreto questo pericolo deve essere attuale quindi non è pensabile che se il Sindaco era in grado di reiterare il reato due anni prima quando l'indagine è partita ma certamente non lo è più due anni dopo quando il Gip dispone
La a firma sul provvedimento perché se magari si è dimesso in seguito all'indagine de ma anche requisito dell'attualità se questi presupposti di legge vengono violati la giustizia diventa ingiustizia a prescindere da quello che sarà l'esito
Lo stesso riguarda le intercettazioni
Che dovrebbero essere
E disposte di fronte a presupposti di gravità e di indispensabilità ma che invece vengono attivate sulla base di una mera notizia criminis spesso con il trojan
E quindi di fatto diventano una pesca a strascico fino a quando queste violazioni sistematiche non sono sanzionate nella responsabilità di chi le esercita
è evidente che qualunque chiacchiera sulla riforma della giustizia
Va a vuoto e non produce gli effetti voluti da ultimo racconto un fatto che Cira ci segnala la Repubblica che fa discutere e fa riflettere perché è una vicenda
Molto inquietante e molto tragica che riguarda un il caso di un Sicilia assistito dove
Ecco qui Suicide in Svizzera la rabbia del marito dalla clinica solo una Mei dopo la morte lo leggo l'articolo di Luca monaca perché
Fa molto riflettere Marta aveva cinquantacinque anni una famiglia un impiego di prestigio in ambito scientifico a Torino e nessun problema fisico
Nessuna malattia degenerativa eppure il dodici ottobre scorso Marta è morta in una clinica svizzera ricorrendo al suicidio assistito ha raggiunto di nascosto da tutti i suoi amici e parenti un centro medico
A quindici minuti dal cuore di Basilea ed è andata volontariamente incontro alla morte la clinica di Sato la famiglia solo a cose fatte con una mail finita dello spam
Della casella di posta elettronica del marito alcuni giorni più tardi l'uomo ha ricevuto a casa l'urna con le ceneri
è un po'agghiacciante questo fatto lo e tutto quello che resta di Marta nessuno dei suoi cari ha avuto la possibilità di darle un ultimo saluto
Cosa forse più grave tre mesi prima i familiari avevano scoperto che Marta aveva avviato i contatti con quella clinica
Ma nessun responsabile della struttura aveva accettato di parlare con loro
Il marito della sorella avrebbero voluto spiegargli che Marta gennaio due mila ventitré aveva perso il figlio adolescente uscito da una malattia degenerativa è che questo l'aveva sprofondata nella depressione
Ma aveva iniziato a farsi seguire da uno psichiatra eravamo fiduciosi che si sarebbe ripresa assicurano i familiari nessuno li ha voluti ascoltare per questo Marta e stata aiutata a morire
Le è stato sufficiente pagare i dieci mila e settecento euro e presentare all'associazione con sede a Bali si Basilea il certificato di nascita
Di residenza quello di matrimoni del passaporto a tutto il resto ha pensato la struttura fondata nell'agosto del due mila diciannove da medici avvocati e professionisti delle scienze sociali che si vantano di aver aiutato a morire
L'ecologo australiano David Gouda al aveva centoquattro anni ricorda l'associazione e la sensazione di aver vissuto troppo e qui cioè il grande tema
Marta aveva un ottimo lavoro una bella casa a Torino un marito e affetti solidi il dolore per la scomparsa del figlio adolescente che aveva seguito fino all'ultimo giorno l'aveva approvata Maradona aveva iniziato una terapia di sostegno del dodici ottobre racconta la Repubblica la sua vita si è interrotta per i suoi cari lo shock è stato doppio nessuno glielo ha comunicato hanno dovuto arrivarci quasi per deduzione
Incrociando indizi messaggi anonimi filo ripercorre il filo che da Torino li ha portati alla clinica di Basilea perché perché pochi mesi prima racconta il marito già a luglio mia cognata aveva scoperto che Marta
Stava andando in una città svizzera per predicare il suicidio assistito allarmata tutta la famiglia si è precitata precipita da Basile abbiamo raggiunto Marta e l'abbiamo fatta ragionare c'aveva tranquillizzati
Assicurandoci di aver accantonato l'idea
Dopodiché aggiunge abbiamo scritto all'associazione spiegando che mia moglie aveva subito un grave lutto
Che stava passando un periodo di depressione che chiedevamo di poter essere messi in contatto con la figura che la stava seguendo nel percorso di suicidio assistito non abbiamo mai ricevuto risposta insomma
è ovvio che c'è una logica diciamo economicista che
Trasforma la libertà
In qualcosa di mostruoso non a caso la Corte costituzionale affatto una sentenza importante chiedendo al Parlamento di legiferare
Il nostro Paese sulla sull'eutanasia ma sulla base di alcuni presupposti fondamentali che sono l'esistenza di una condizione di di malattia irreversibile un dolore
Oggettivo
Soggettivo insostenibile
Un un un trattamento vitale di sostegno vitale che può essere anche considerato quello farmacologico che tiene appesa alla vita il il cittadino e la piena capacità di intendere e di volere questo può per evitare
Che il la macchina del suicidio assistito che è una macchina con le sue ragioni
Di ogni processo e quindi anche economico che
Inghiottiti se i cosiddetti depressi cioè che coloro che sono in una malattia il momento drammatico della lo dite che devono essere aiutati a tornare a alla vita non devono essere accompagnati
Alla a ciò che la malattia lì sia li induce perché la depressione in sé è una malattia curabile non può essere considerata una malattia
Diciamo inguaribile e una malattia
Di frontale quale la la risposta
Pubblica e privata deve essere quella di accompagnare alla morte su questo equivoco si fonda evidentemente il marketing delle un'atarassia che ben altra cosa rispetto al diritto la libertà di morire come si crede al diritto all'eutanasia
E purtroppo il marketing delle tavole sia ha vinto in questa circostanza nell'inconsapevolezza di una famiglia che è stata avvisata della morte della donna solo quando le sono arrivate le ceneri in casa
Una vicenda tragica che deve farci molto riflettere sulla necessità di regolamentare
Questo istituto che un istituto di di libertà ma anche di definire veri confini perché spesso le battaglie di libertà finiscono per assecondare e istinti molto contrari alla libertà stessa
E con questo mio personale auspicio
Io di saluto non prima di segnalarmi ancora due articoli interessanti perché
Riguardano
In trent'anni della discesa di Berlusconi in campo c'è un articolo di Panebianco sul Corriere della Sera
E la rivolta dei trattori una articolo
Di Giovanni Orsina sulla stampa che segnala un po'che cosa c'è dietro
Questa nuova protesta che coinvolge
L'agricoltura in Europa
E che segna un po'un punto di distanza di conflitto tra la dimensione virtuale del mondo diciamo del dell'inclusività tecnologica e la dimensione fisica
Ed e purtroppo escludente della vita periferica delle comunità e impone alla a chi governa e in particolare l'appello diossine volto alla alla alle alle destre di governo di rappresentare questi interessi e di ridurre questa forbice che si può aprire nel cuore delle democrazie così sulla stampa la rivolta dei trattori le destre al bivio A pagina ventinove con queste due segnalazioni
Io vi saluto sono le ore nove
Ci rivediamo ci risentiamo
Domani non ci sarò io rassegna stampa ma mercoledì
Alla stessa ora per un'altra puntata di stampa e regime da Alessandro Barbano una buona giornata a tutti
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