Innovazione: il Pd presenta il Disegno di Legge "Digital Innovation Act"

Ecco allora
Buonasera a tutti grazie per essere qui sarà una conferenza stampa
Nella diciamo in ottica britannica come dovrebbe essere estremamente sintetica perché stiamo votando la fiducia e siamo in corso di chiama
Però ci tenevamo molto a presentare e io intervengo come vice capogruppo questo disegno di legge che è un una vera e propria proposta di riforma del sistema digitale
è estremamente importante perché credo che mai sia stato presentato una proposta così articolata
Per diciamo normare e regolamentare l'impatto della digitalizzazione nel sistema italiano da tutti ed appunto tutti i punti di vista quindi sia nella sia dal punto di vista della governance
Sistemi regolatori
Modo di azione nei diciamo dei pilastri principali di intervento nel nostro paese con l'obiettivo di a riallacciare l'Italia rispetto al gap che poi possiamo vedere rispetto ai nostri diciamo partner europei e internazionali sappiamo tutti che sulla sfida digitale
E lì e in dell'intelligenza artificiale si gioca la partita della crescita dello sviluppo della competitività dei sistemi Paese il momento è ora e forse era ieri in realtà e e quindi in questa diciamo Corsano e vogliamo farlo bene essere preparati e presentiamo questo documento
Come una diciamo una piattaforma di lavoro per tutti per tutto il Parlamento quindi penso che questo sia il modo migliore per onorare la nostra funzione di legislatori nel nostro Paese quindi passo la parola subito all'onorevole basso e poi senza che Suma nessuno si senta offeso mano mano noi ci allontaniamo per votare
Dare la diciamo il passare la il testimone ai colleghi grazie
Grazie mille Beatrice in realtà diciamo questa conferenza stampa di presentazione abbiamo anticipato soltanto alla persona il testo che c'ha voluto mandare un video
Di commento quindi fare andare prima di tutto il video
Sulla di commento e poi illustra le ma la proposta
Grazie
Ai senatori alle senatrici del partito democratico che hanno presentato questa proposta di legge sull'innovazione
Che finalmente fornisce una chiara visione di sistema una risposta concreta e dettagliata per creare un ambiente favorevole allo sviluppo tecnologico nella nostra nazione al fine di migliorare la qualità della vita di tutti i cittadini
Grazie
Di nuovo a tutte le senatrici e a tutti i senatori del Partito Democratico
Farò in modo che il mio governo e la mia maggioranza studino le proposte presentate e inizino finalmente ad occuparsi seriamente di innovazione digitale
In modo da portare finalmente l'Italia in un futuro più inclusivo e più sostenibile
Dico grazie
Ai senatori e alle senatrici del partito democratico che hanno presentato
Ripartita la va bene al di là della piccolo scherzo che avete visto è stato fatto con in velocità con strumenti gratuiti quindi potete immaginare come dire se quelli sono gli strumenti quali sono le reali potenzialità l'insieme
E fra le proposte vedrete Chievo una di queste proposte anche quella rendere permettere la riconoscibilità di questi strumenti perché senza violare quello che deve essere il diritto alla satira come è stato in maniera come vedete molto istituzionale da parte nostra
Non abbiamo voluto fare cose diciamo ancora più incisive ma almeno come dire trasmettere un'idea io profit procedo come ha detto la collega ed estrarne era molto veloce in senso
Di questo Progetto di legge partendo da un dato che è quello che mente della divario che uccise para
In questo momento da altri Paesi partendo dal presupposto come diceva
Di attrice Lorenzin che oggi il lo sviluppo digitale lo sviluppo tecnologico è il più grande fattore di competitività di produttività e di crescita e quindi e dovrebbe essere centrale
La nostra critica questo governo è quella che ha fatto soltanto tre cuori finga di aver fatto grandi annunci di aver fatto grandi promesse dove ogni ministero parla di quello che può fare per lo sviluppo digitale dove però non si vede uno
Soluzioni concrete non si erano proposte concrete non si vedono risorse date su queste tematiche e in questa confusione di annunci più per rincorrere appunto
Quella che è un Hyper si perde invece una visione d'insieme e un Progetto per sviluppare il nostro Paese per quello
Abbiamo fatto un lavoro di sintesi abbastanza corposo sappiamo ancora non completo ma sicuramente una prima proposta per mettere questo governo questa maggioranza di fronte alla fatto che non esiste ad oggi da parte del governo una visione d'insieme di come lo sviluppo digitale
E posta portare beneficio nostro Paese su tre grandi pilastri il primo è quello della governance perché come ho detto prima ad oggi manca un Governo però della innovazione nel nostro Paese
Ma il secondo è quello delle regole perché come le ha visto questo mentre sono molto potenti ma sono anche strumenti che devono essere all'interno di regole chiare definite chi non cambino ogni momento e poi quello dello sviluppo perché di fronte ai rischi della tecnologia c'è un rischio altrettanto importante che è quello di non utilizzare la tecnologia
Rimanere indietro non provare a sviluppare nel nostro paese nel nostro continente
Tutte quelle che sono le potenzialità del digitale di intelligenza artificiale vuol dire prendersi un rischio che a volte può essere ancora più grave di quello di utilizzarle e allora rispetto a questo io velocemente
Vorrei come dire illustrare la prima parte quella sulla coram lasciando poi i colleghi vincite Misiani gli altri due pilastri ma
Quello che mi interessa è appunto trasmettere l'idea che dal nostro punto di vista serve rimettere centralità Sarr mentre centralità significa che dobbiamo abbandonare un po'quel quell'imperativo che per molti anni ha visto guidare le istituzioni idea che siccome lo sviluppo digitale siccome la tecnologia deve essere trasversale
Può essere tema di tutti in questo essere tema di tutti è stato tema di nessuno
Le competenze ai livelli dei singoli dipartimenti ministeri amministrazioni hanno sempre più difficoltà a emergere e quindi in questa con fusione non c'è una chiara visione per questo riteniamo necessario a bere un ministero comporta foglio che si occhiuti digitale e di sviluppo tecnologico
Ministero centrale all'interno però di un quadro di governo del processo che sia leggero ma che sia in grado di ascoltare
E quelle che devono essere le voci della società che parla alla politica Parra istituzioni per la velocità con cui si muove l'innovazione tecnologica per questo abbiamo messo la centralità del parlamento alla previsione di una Commissione parlamentare che possa guidare il l'idea che avevamo già preannunciato di una legge annuale sul digitale perché come abbiamo detto la velocità a dei cambiamenti è molto forte e quindi serve un aggiornamento continuo e una Focus continuo abbiamo inserito un
Un luogo dove poter ascoltare tutti gli stakeholder e nello stesso tempo anche un comitato che possa fare sintesi di tutte quelle che sono le varie competenze che rimangono i vari ministeri sotto la Presidenza del Consiglio dei ministri e abbiamo voluto immaginare in questo anche la possibilità di avere vedete un comitato per la regolazione che mette insieme le varie Authority per non creare l'ennesimo Authority ma per riuscire ad avere un comitato in cui queste possano coordinarsi e fare le proposte
Alla Parlamento attraverso appunto il ministero non mi dilungo perché le Questione di tempo che si ricordava prima alla collega Lorenz in non ci permettono ma come vedete abbiamo dettagliato e abbiamo a disposizione la relazione di tutto il provvedimento che dettaglia
Tutti quelli che sono appunto di organismi che abbiamo immaginato in particolare volevo solo spendere un minuto su questa unità di spending review per il digitale che abbiamo immaginato rimanere in questo caso una sotto la presenza così dei ministri perché riteniamo che sarà un grande commitment e che serva a portare non una spending review come abbiamo visto una certa destra in cui taglie maniera gli ignari servizi
Ma che utilizza il digitale per fare risparmi e utilizzare quei risparmi
Per accrescere i servizi e per finanziare lo sviluppo digitale vedrete il dettaglio nella relazione la legge annuale sul digitale ne abbiamo già parlato e lascio la parola al collega mi cita per parlare del secondo pilastro che quello delle regole chi e abbiamo voluto non pensare in un'ottica aggiuntiva di nuove regole ma in ottica di coordinamento di una visione europea che ora il collega ci illustra
Grazie grazie una cosa sede ma anche per la per la produzione significa e anche perché intervento che abbiamo visto ce n'erano di diversa natura diciamo è stato scelto quello più istituzionale uno questa seconda parte che che ne abbiamo chiamato pilastro delle regole in realtà a che cosa punta a punta a creare diciamo un luogo ben disegnato accanto a quello della governance rispetto al quale tutta la produzione oggettivamente intensa e ancora non esaurita della diciamo attività europea di regolamentazione conosciamo digital market Sac digital service Zac
Stanno in dirittura d'arrivo ad Atac Tel data Governance Axel data realtà Act la regolamentazione sulla responsabilità civile da intelligenza artificiale e così via
Ora tutta questa produzione europea ha bisogno di due cose la prima di capire come l'Italia si adegueranno il tempo a questa legislazione questo fa parte dell'idea di una legge uguale per il digitale perché noi dobbiamo comunque fare dei report annuale alla Commissione europea la seconda come procediamo adesso noi abbiamo che questo tipo di framework è un framework che il delegato a quelli che sono stati chiamati diciamo così i soggetti disegnati designati i decreti dalla Commissione europea
E allora questi soggetti in inizieranno a prendere delle decisioni sulla base di quelle che sono le proprie prerogative ma noi possiamo avere anche un'attività sia di Godot eclettiche nella giungla delle regole
Sì anche come è stato detto un'attività di Ted Hughes quindi anche un'attività di ridisegno delle regole esistenti
In questo noi che cosa puntiamo puntiamo a tre gambe fondamentali dati e con i tutta la questione che riguarda l'evoluzione futura che ci sarà sui dati da un approccio tipicamente Gigi piana ha un approccio DSi
E data e quindi l'idea del dato come bene personale ma anche come bene economico quindi l'idea di capire quali sono i diritti che gli utenti hanno sui propri dati anche sotto il profilo della valorizzazione economica la relazione fra dati algoritmi quindi tutto il tema della trasparenza sull'uso degli algoritmi sull'accesso ad algoritmi nei diversi settori
E il terzo polo evoluzione dell'intelligenza artificiale su questo noi abbiamo due grandi diciamo così pilastri uno sta nel terzo quello che riguardano un po'le iniziative sviluppo economico con la creazione di un'agenzia
A tal fine con la predisposizione come dire di un bollino di autocertificazione del fatto che le diverse aziende che utilizzano prodotti o realizzano prodotti di intelligenza artificiale si adeguino quelli che sono poi i principi etici regolamentari europei ma abbiamo anche tutta una serie di nuove iniziative che vogliamo anticipare in Italia alcune sono state qui dette innanzitutto attraverso la legge sul per i digitale ogni anno fare neri più delle del punto in cui siamo e introdurre questo tipo di regolamentazione che metta in confronto aperto con gli autori di queste cose ma per esempio sul i prodotti cosiddetti da intelligenza artificiale
E sulla relazione fra dati algoritmi introdurre innanzitutto degli elementi più semplice mediatiche sono quelli della trasparenza che alcune diciamo attori alcune grandi piattaforme alcuni attori già realizza naturalmente il tema è da una parte standardizzare dall'altra parte capire quali possono essere anche di impianti
Sanzionatori e quindi dare queste questi poteri l'autorità in particolare non alcune delle iniziative l'abbiamo già anticipata fanno parte di disegni di legge che qui raccogliamo uno che è stato ricordato e questo della per questo siamo partiti con questo vi do l'idea della etichettatura di prodotti dell'intelligenza artificiale e il passo più semplice immediato ma che si può fare subito perché alla velocità con cui questi prodotti vengono e particolare quindi istituire un obbligo per tutti i soggetti che producono diffondono in ogni mezzo trasmissivo
L'idea di uno standard che viene delegato come costruzione uno standard di comunicazione che viene delegato nella sua definizione ad autorità regolamentari preposti ma che permette innanzitutto di averla trasparenza dall'alto degli un tempo detto questo proponiamo poi un ulteriore intervento perché riguarda invece la parte del diritto la replica digitale cioè se la questione della Trust
Senza semplicemente un tema che non incide sulla questione dei diritti all'immagine il tema che in grande discussione anche nel parlamento gli Stati Uniti e se dobbiamo estendere non solo ai dati of o se volete far ricomprendere all'interno dei dati anche il diritto l'utilizzo e la nostra immagine inclusa la nostra immagine inventata perché un conto è tutta la letteratura sulla nostra immagine che è nostra
E che quindi qualche od una pressione dei nostri diritti altra cosa è un'immagine che non è nostra ma che ci somiglia talmente tanto grazie all'intelligenza
Artificiale che in qualche modo è nostra l'abbiamo chiamata replica digitale su questo anche noi immaginiamo un sistema per il quale poi si dà mandato di nuovo le autorità in questo caso garante praghesi
E Agcom di definire un sistema rispetto al quale si definisce il concetto che noi traduciamo con questa norma ma soprattutto si definiscono i diritti dal punto di vista diciamo così dire la che abiliti russo delle proprie Titus dell'impianto sanzionatorio che cosa significa questo diritto come si deve
Vedere rispecchiato anche nei contratti pensate alle battaglie che stanno facendo gli Stati Uniti a folle brutto sulla riutilizzo della propria borsa sul riutilizzo delle proprie immagini nasce diciamo così uno spaccato che ha un impatto anche sul lavoro sui lavoratori
E diciamo su tutti quelli che sono i lavori che sono produzione di performances
Ci sono altre iniziative mi fermo qua le vedrete l'idea nel contesto quello di avere un friend morte nel quale anziché ogni volta a produrre una singola legge una singola norma noi si riesca effettivamente a ad articolare sia sul piano intelligenza artificiale sia sul piano dei dati un meccanismo nel quale ci possiamo rientrare possiamo definire a diciamo dei diritti chiari e il momento in cui lo stanno facendo i diversi Parlamenti
A livello diciamo così europeo internazionale c'è ovviamente il rischio che si finisca per ovvero a regolare
Come spesso capita perché abbiamo tutti un grande velo d'ignoranza approccio che ne abbiamo l'approccio europeo c'è quello di realizzare un framework generale e introdurre Mammano a dei diritti l'ultima parte sulla quale passò poi la parola ad Antonio Misiani fa riferimento al passaggio dai diritti e quindi dall'affermazione di diritti
Alla definizione poi di strumenti concreti in questo c'è un passaggio che resta ancora nell'ambito dei diritti che infatti abbiamo chiamato cittadinanza digitale una piccola cosa ma era necessario scriverla e cioè l'idea di stabilire che il nostro diritto di accesso a internet come cittadini
Non è più quello ancora di gente ma è legato agli obiettivi Compass europei del due mila e trenta di connessioni gigabit sul fisso e sul mobile
E questo lo vogliamo definire come un diritto di cittadinanza circostanza che peraltro per permettere anche ai regolatori di definire gli strumenti attraverso i quali realizzare finanziare l'accesso a questo servizio universale fisso mobile
Quindi nel passaggio alla terza fase degli strumenti più generale quel come questo impatta sulla politica economica sul disegno delle policy del partito democratico sul per l'innovazione do la parola conclusiva ad Antonio
Sì Antonio grazie grazie per la possibilità di partecipare
Questa presentazione di di questo disegno di legge che nel suo titolo terzo
Delinea un pacchetto di proposte per lo sviluppo dell'innovazione e e della trasformazione digitale del sistema delle imprese
è un punto chiave è un terreno decisivo per la competitività complessiva del del sistema Paese un terreno su cui ne vogliamo intervenire
Con un insieme articolato di misure che partano e punti di forza ma soprattutto dei punti di debolezza
Di un sistema Nadine prese che accanto ad alcune luci perché non è solo un panorama di arretratezza rispetto al resto d'Europa però presenta delle oggettive degli oggettivi ritardi e debolezze strutturali su cui è necessario intervenire disegnando
Una serie di politiche pubbliche che intervengano accompagnino e sostengano il sistema delle imprese e in particolare le micro e piccola impresa e lavoratori autonomi sulla l'accelerazione della trasformazione digitale
Io non non per motivi di tempo non illustrerò l'insieme degli interventi che sono compresi tra l'articolo ventuno e l'articolo trentasei nei disegni di legge mi concentro su quattro punti l'articolo ventuno voucher Italia digitale
Il sistema delle piccole e medie imprese rappresenta il cuore dell'economia italiana la digitalizzazione dei quattro milioni di piccole e medie imprese nel nostro Paese
è un punto chiave a cui
Gli strumenti messi in campo dal due mila sedici diciassette in avanti non hanno dato pienamente risposta
Il voucher che si fondava su tre attori fondamentali imprese beneficiarie i soggetti abitatori e soggetti certificatori riprendono esperienza insuccesso
Spagnola di programmazione rapine e lo declina
In chiave italiana e al grande obiettivo di accelerare una trasformazione
Digitale delle piccole e medie imprese italiane mettendoli in condizione di fare un assessment della loro condizione di identificare i loro bisogni e poi di costruire con i soggetti abilitatore certificati dei programmi personalizzati e finanziati naturalmente parzialmente con risorse pubbliche di accelerazione della loro di digitalizzazione articolo ventinove
Un altro intervento molto importante il programma industria quattro punto zero varato dal centrosinistra fra due mila e sedici diciassette dopo l'indagine conoscitiva della commissione Attività produttive
Della Camera in quella legislatura ha segnato una svolta nel nostro Paese programma poi diventato Impresa quattro punto zero e transizione quattro punto zero
La proposta dell'articolo ventinove interviene sul sistema dei crediti di imposta di trascrizione quattro punto zero
Unificando i crediti di imposta ex iper ammortamento che oggi sono diversificati a seconda che i beni siano materiali e immateriali
Non è la nostra proposta unifichiamo razionalizziamo potenziamo
Il credito d'imposta e lo estendiamo non solo i beni tecnologicamente avanzati ma anche i beni Green quindi
Come dire
Utili per la transizione ecologica del sistema dell'impresa con un credito d'imposta del cinquanta per cento fino a due milioni e mezzo trenta per cento due mezze dieci dieci per cento per gli investimenti tra i dieci e venti milioni di euro quindi incentivi più generosi per uno strumento unificato rispetto a a quello che di programma
Transizione quattro punto zero da oggi fino al due mila e venticinque e che noi invece appunto vogliamo rendere più forte maggiormente strutturale articolo trentatré e articolo trentaquattro
Ci sono due articoli che affrontano il tema delle competenze digitali di chi lavora nell'impresa è quello che l'Italia e l'indice Desi di digitalizzazione economica sociale e al diciottesimo posto su ventisette Paesi dell'Unione europea
Questo ritardo relativo del nostro Paese legato essenzialmente al tema Risorse umane dove siamo purtroppo al venticinquesimo posto su ventisette paesi
E allora
Il credito d'imposta formazione futuro che in parte riprende il credito d'imposta formazione quattro punto zero
Ma del precedente programma che non è stato più rifinanziato e il fondo intelligenza naturale dobbiamo cambi chiamato così che stanzia cinquecento milioni gestiti da Lampada per finanziare corsi di formazione
Che portino a certificazioni di competenze connesse alla trasformazione digitale ed ecologica del nostro sistema delle imprese sono due strumenti potenti
Potenti
Per far fare all'Italia quel salto di qualità nelle competenze digitali
Che è assolutamente necessario ne abbiamo sistema delle imprese che non riesce a trovare nel mercato del lavoro le competenze necessarie
E abbiamo un sistema che molto indietro rispetto agli obiettivi europei e alla condizione specialmente dei Paesi europei più avanzati per quanto riguarda la percentuale la quota di lavoratori con competenze nelle tecnologie dell'informazione dalla comunicazione rispetto a quanto accade negli altri paesi chiaro che la responsabilità di questo salto di qualità ricade innanzitutto nelle scelte delle imprese
A disegnare strumenti come il credito d'imposta e il fondo intelligenza naturale
Secondo le nostre proposte può far fare quel salto di quel cambio di passo al nostro sistema produttivo che è indispensabile ecco io credo che questo pacchetto di misure insieme alle proposte contenute nel titolo prima del Titolo secondo
Siano
Pacchetto di proposte più articolato più approfondito oggi presente sul nel dibattito politico italiano
Ci auguriamo che questa proposta susciti dibattito noi
Ne faremo un punto chiave
Della conferenza nazionale del partito democratico sulle politiche industriali che abbiamo intenzione di organizzare all'inizio del due mila ventiquattro tirando le fila del lavoro di confronto che abbiamo avviato in queste settimane con le forze economiche e sociali con esperti del settore su tutto il terreno delle politiche industriali che naturalmente a sottrarre fu punto della digitalizzazione un elemento assolutamente chiave per aiutare il nostro sistema produttivo a scongiurare i rischi soprattutto cogliere l'opportunità dei grandi processi di trasformazione che ha di fronte
Grazie prendiamo impegni a votare e ci sono domande
E scusi lei
Un attimo scusa
Questa proposta di legge finalizzata anche a sviluppare le infrastrutture digitali nel Paese a colmare il gap il digital device per il governo ha recentemente deciso di inasprimenti delle emissioni elettromagnetiche per sviluppare il cinque giri qual è la vostra posizione in merito
Lasciamo alla quelle carni cita che esperto di questi temi contenere quello che anticipo solo tanto di la parola che affrontiamo il tema e non nutriamo all'interno de la proposta di legge
Sì grazie allora prima parto dalla proposta di legge poi diciamo una battuta sul su sulla proposta l'emendamento che c'è sulla c'è concorrenza che valido quei oggi il governo non è riuscita
A esitare in Commissione questo è un tema importante e in generale non solo delle emissioni elettromagnetiche della programmazione dello spettro prospettica
Perché noi abbiamo come voi sapete un primo passo che legato al lancio del cinque g ma tutta la parte di programmazione deve essere fatta anche su questo c'è un grandissimo ritardo di governo mi riferisco sia la proroga delle frequenze
In banda sei GHz sia quello che riguarda il due sei che sono in scadenza fra due anni sia per esempio anche la banda due tre che una banda che potrebbe essere utilizzato per il cinque di e così via
E noi proponiamo un sistema nuovo che basato sul modello francese dell'associazione della dell'Agenzia nazionale delle frequenze che si chiamerà ANASF che l'azienda nazionale delle frequenze
Che mette insieme alcune competenze senza oneri aggiuntivi per la finanza pubblica che mette insieme alcune competenze diciamo tutte le competenze che al ministero sul lato della programmazione monitoraggio
Delle frequenze le competenze oggi attribuita all'Arpa con distacco di persone dall'altra per la misurazione
De degli effetti sulla salute in generale sull'ambiente della delle emissioni elettromagnetiche ma in generale anche dell'architettura di programmazione intensità delle frequenze
Sì alcune competenze dell'Agcom per quello che riguarda il confronto internazionale
Funziona molto bene il modello francese perché fa mette insieme queste tre diverse esigenze in un unico soggetto che noi immaginiamo essere un'agenzia perché vogliamo che la definizione di questi strumenti sia il più possibile terza neutrale non legata a spinte diciamo così di tipo politico ma legate l'esigenza di tipo tecnologico il motivo per il quale noi non siamo stati d'accordo con un emendamento che passa da zero sei volt metro a zero quindici volt metro e che non si piega a persone che hanno legittimi dubbi
Su possibili impatti sulla salute perché non si passa per esempio da zero sei offerta a sessantuno come a livello europeo o un qualunque altro livello
Un'agenzia quello come che quello che noi proponiamo permette di far sì che tutte queste questioni siano affrontate da un unico ambito che diano garanzie di trasparenza
Tecnicità
Terzietà misurazione di tipo scientifico
E anche capacità di definire i livelli che siano allineati a quelli europei o comunque che tengono conto delle particolarità dell'evoluzione del Paese così come anche della differenziazione tra regioni che è stata una delle cose che l'Antitrust in una segnalazione in passato evidenziato perché avere delle ARPA che abbiamo approcci diverso a livello regionale ovviamente impatta sull'omogeneità della concorrenza a livello nazionale
Dunque tornando al mio vecchio mestiere schiere di qualche diciamo ormai quasi mezzo lustro il l'istruzione sanità che è un ente vicinato misto scientifico terzo alla responsabilità delle valutazioni d'impatto ENI evidenzi benissimo
Quindi qualsiasi tipo di diciamo di di valore che venga deciso dopo di che deve essere misurate contro diciamo rafforzato dall'erogazione l'istituto
Altre domande
Intanto
Bene grazie mille