+ Europa presenta l'iniziativa "Ferma il dissesto"

Buongiorno a tutti
Abbiamo scelto questa giornata il tredici di ottobre perché la giornata internazionale per la riduzione dei disastri naturali per lanciare una mozione come più Europa
Che vada all'interno dei consigli comunali e anche dei consigli regionali per sensibilizzare per dare delle azioni concrete legata alla riduzione del l'impatto ambientale dei disastri naturali
Ci sono più di sette milioni e mezzo di persone che sono soggette a alluvioni e frane nel nostro territorio in territorio sicuramente molto fragile da questo punto di vista e che ha avuto degli impatti legati sia al consumo di suolo che quindi a impermeabilizzato grandi superfici italiane e che continua a farlo perché le pianificazioni presenti continuano a cementificare progressivamente le città e dall'altra anche l'abusivismo edilizio soprattutto ci concentriamo su quello fluviale cioè su quello che è andato a intervenire negli anni in anni in cui non c'è una pianificazione concreta sull'albero dei fiumi riducendoli modificando lì
E che quando arrivano come dire alluvioni arrivano piogge intense come abbiamo visto l'ultima è l'Emilia Romagna ma tanti sarebbero gli esempi in giro per l'Italia influenzano poi il deflusso e quindi lucidità dell'acqua dai fiumi per entrare nelle case delle persone
Cinque punti cinque punti concreti cinque punti che possono essere assolutamente praticabile perché ne parliamo di pianificazione quindi gli strumenti che vanno a ridurre il rischio e che danno un elenco una graduatoria sia di intervento nei momenti di crescita cioè quali sono i punti deboli da monitorare ma anche quali sono i punti in cui serve intervenire per poi andare a recuperare risorse a livello regionale o nazionale perché è evidente che i comuni specialmente quelli piccoli non hanno risorse economiche preservano milioni di euro oltre a procedura abbastanza complesse per intervenire
Quindi il primo punto è la riduzione del consumo di suolo per ridurre sfiderà aulico ripeto la è possibile per ogni comune
In Italia ci sono leggi molto eterogenee quindi la nostra mozione tiene conto che serve anche sensibilizzare le regioni per fare per fare in modo che abbiano una legislazione che aiuta i Comuni dal punto di vista normativo per ridurre questo rischio ma ogni Comune può ridurre eliminare direttamente tutte le pianificazioni edilizie che non si sono ancora concretizzate e che non sono ancora diventate
Diciamo effettive ed efficaci quindi in cui le persone che avevano questi diritti non hanno mai iniziato a pagare tasse o non hanno mai sottoscritto degli accordi di programma tutte queste pianificazioni che vi faccio un esempio
Per una città come Parma erano quattro milioni di metri quadrati sono stati ridotti semplicemente con un'azione della amministrazione del consiglio comunale che li ha tolti questo vale per tutti i Comuni italiani che hanno questo tipo di pianificazione ma ovviamente avere anche un cappello di raggio regionale è molto utile per i comuni piccoli che non hanno come dire tecnici in grado di affrontare queste problematiche così complesse secondo tema combattere l'abusivismo edilizio lungo i corsi d'acqua nelle zone soggette a rischio idrologico ci sono già norme che garantiscono la possibilità di abbattere edifici che in genere non sono abitati e che sono stati costruiti in come dire in anni molto passati che tante volte sono anche difficile rurali ma che hanno impermeabilizzato e modificato il corso d'acqua
Se voi guardate quando ci sono delle alluvioni confrontate foto degli anni cinquanta sessanta
Con le foto delle esondazioni del dove l'acqua si è spinta o noterete sopra le case ma noterete che il sedime in generale era quello che i fiumi
E corsi d'acqua avevano prima diciamo del grande sviluppo economico italiano a dimostrazione che invece serve una rinaturalizzazione serve una manutenzione che vada anche a ripristinare le condizioni di espansione dei fiumi oltre Ovidio ovviamente a opere idrauliche necessarie per il mantenimento del rischio
Ad esempio casse di espansione
Dighe dal punto di vista del contenimento delle acque la regolazione delle acque
Terzo punto combattere l'edilizia in Congo a lungo i corsi d'acqua soggetti a rischio idrologico cioè dare la possibilità di spostare quello che possono essere anche invece edifici o in palese abitate come dire ancora funzionanti
Dare possibilità che i Comuni hanno ma anche qui in accordo con le regioni di spostamento di dare come dire la possibilità di delocalizzare sia dando fondi sia dando classificazioni di altre aree che siano in zone non soggette a Visco idrologico o di frane
Chi era il Governo il ripristino di unità di missione specifica per la prevenzione del dissesto
In questi anni si è tanto parlato di prevenzione governo Conte uno aveva eliminato quello che era la missione Italia sicura
Qui non si tanta tanto del questa o quella ma vere un'unità di missione che abbia dei poteri speciali e soprattutto delle risorse economiche per poter intervenire tempestivamente vediamo adesso quello che è avvenuto a valle
Dell'alluvione dell'Emilia Romagna ricordando che i danni delle alluvioni del due mila dice dal due mila tredici al due mila diciannove sui dati diciamo
Certificati sono stati di venti miliardi di euro le opere le Investimenti di prevenzione sono stati due miliardi di euro
A dimostrazione che si è speso dieci volte di più rispetto a fare interventi di prevenzione quindi serve investire in prevenzione e non investire in come dire ricucitura e ripristino a valle dei danni che mai saranno completi infatti anche la promessa del governo che oggi non è stata attuata neanche dell'un per cento del restituire della ripagare tutti i danni ai cittadini emiliano-romagnoli
A oggi rimane ancora una miniera chi miniera
Quindi chiedere al governo di avere una struttura che si occupi sia del sollecitare dare gli strumenti perché anche il tema legislativo nazionale importante
Alle regioni per lavorare in questo senso ma soprattutto le risorse economiche perché dicevo noi possiamo sollecitare i sindaci a pianificare ma servono le risorse nazionali per fare questi interventi prima
Che diventino danni alle famiglie e cittadini senza contare ai morti e i feriti agli sfollati
E quindi sollecitare l'ultimo punto le assemblee legislative regionali a lavorare in questo senso regioni come l'Emilia Romagna il Veneto hanno leggi che vanno in questa direzione sono all'avanguardia
Che tutelano i sindaci l'amministrazione per lavorare e dare una direzione per lavorare in questo senso ci sono tante regioni italiane che ancora non hanno fatto niente da questo punto di vista e quindi serve che le amministrazioni comunali a cui noi ci rivolgiamo in prima battuta lavorino per fare in modo che le assemblee legislative quindi loro presentanti
Il consigliere regionali gli assessori a lavorare per avere delle leggi che vadano nella stessa direzione per questo l'importanza della dell'unità di missione quindi questo è la seconda campagna che va a livello di mozioni per entrare nel consiglio comunali per far dibattere la prima caro sindaco tra Scredi parlava
Di diritti di eligibilty di tutto quello che sono è stato è stato la campagna del governo conto dei diritti acquisiti su cui non non dobbiamo fare un passo indietro
Qui noi parliamo di ambiente cambia parlano di territorio sul quale invece i governi che si sono succeduti non hanno avuto l'adeguata attenzione e i disastri che poi capitano continuamente sono sotto gli occhi di tutti quindi serve non piangere i morti e non come dire disperarsi dopo sono avvenute le cose ma lavorare per una pianificazione lavorare per una prevenzione che vada in questa direzione
Do la parola adesso a Piercamillo Falasca
Sì io solo per qualche breve commento inizio con un fatto personale la politica non è necessariamente un fatto personale e la si deve usare per questo però ci tengo a dirlo io sono stato diciamo
Non vittima per fortuna ma sono stato partecipe a una delle più gravi
Crisi ambientali e questo pesa avuto negli ultimi anni sono cittadino di Sarno
Una cittadina che Ennio centonovantotto con un'alluvione drammatica e beh centotrentasette morti cinque mila sfollati
Per una una frana che dall'ora in Italia si chiama fra l'attico a farlo perché non avevamo all'epoca negli strumenti nelle Commissioni tecniche no e anche geologiche per capire un fenomeno di quel tipo
è passato molto tempo dal mille novecentonovantotto
Se oggi tutta Italia vuole sapere il livello di sicurezza che ha acquisito dopo aver avuto morti
E danni di quell'entità Sarno
Dovremo come dire investire larga parte del bilancio statale perché l'idea che si intervenga sempre a piè di lista a valle dopo che si sono verificati i lutti le tragedie
è un'idea folle per un Paese soprattutto ipocrita perché non basteranno mai fondi come dimostra e il caso dell'Emilia Romagna
E soprattutto i fondi economici non ripagano la vita delle persone e noi oggi abbiamo oggi nel due mila ventitré
Qualcuno dice sette nove e mezzo qualche altra stima opera dell'Ispra dice otto milioni e mezzo di cittadini italiani che vivono a rischio alluvione a rischio frana a rischio quindi che la loro vita un bel giorno sia sconvolta sia sconvolta da un fenomeno e che quando lo vediamo in tv ci appare lontano ma che poi scopriamo essere come dire quasi la cosa
Che stavamo aspettando perché lo sappiamo che avviene lo sappiamo che avverrà lo sappiamo che riguarda praticamente sempre qualcuno che conosciamo se non voi stessi
è un fenomeno che oggi mette a rischio la popolazione dicevo ma mette a rischio anche quasi il quattordici per cento delle imprese italiane quindi del lavoro italiano quindi di chi di chi produce e quotidianamente diciamo fa muovere questo Paese è un rischio che riguarda il sedici e mezzo per cento dei beni culturali italiani
Ci vantiamo sempre di avere un patrimonio artistico che il più prezioso e importante al mondo ebbene una quota rilevante quasi un quinto del patrimonio artistico italiano e a rischio di essere spazzato via ogni giorno dei fenomeni estremi
Sempre più estremi che abbiamo che abbiamo in questo Paese e questo è il paese in cui di fronte a questi rischi il governo parla allegramente e ripetutamente di condoni edilizi parlando alla pancia del Paese pensando che quello sia il modo di guadagnare consenso
Senza senza dire che ogni volta che c'è un condono che ogni volta che si consuma più suolo si sta deprimendo riducendo il patto il valore del patrimonio immobiliare degli italiani qui ci facciamo anche un danno economico
Da soli e diciamo disinteressandosi totalmente di una cosa che evidentemente non fa titolo sui giornali raccoglie poco i tweet
Pochi laiche che la l'opera di prevenzione di cui parlava Federico nella nella relazione quindi coerentemente all'impostazione di più Europa
Un partito che chi sceglie a volte di parlare di temi che non solo sulla cresta dell'onda perché riguardano invece la vita delle persone i diritti delle persone
Noi oggi lanciamo questa grande campagna di mobilitazione nei Comuni nelle amministrazioni comunali per un'Italia che diventi anche in questo più europea
E lo facciamo appunto attraverso gli strumenti della democrazia partecipativa che sono strumenti che insieme alle mozioni in consiglio comunali saranno quelle delle petizioni dei degli interventi che località per località troveranno quella forma più necessaria perché appunto c'è bisogno come diceva Pizzarotti
Di leggi regionali di regolamenti pianificazione comunali e serve innanzitutto un quadro nazionale fatto di nuove regole e probabilmente anche di una struttura che c'era andava migliorata andare implementata che oggi non c'è più
Di intervento per la sicurezza del nostro Paese
In piena estate ne abbiamo parlato perché faceva caldo e poi ha fatto freddo e poi siamo stati travolti dalle piogge
Appena questi fenomeni passano anche l'informazione smesso smette di interessarsene
E la politica aspetta la prossima tragedia per parlare di come risarcire le persone di come scontare le tasse
Di come di come promettere cose che non arriveranno poi quindi facciamo un passo un passo indietro parliamo di prevenzione e facciamo direttamente e luoghi dove questo si può fare che sono i consigli Comina i consigli comunali sollecitiamo i sindaci a diventare parte di questa di questa nostra iniziativa
Non so se dobbiamo aggiungere qualcosa a Federico il nostro segretario Riccardo Magi avuto un contrattempo non so se ci sta per raggiungere o o non ce l'ha fatta
In ogni caso se c'è qualche qualche intervento qualche domanda so Federico magari fa la conclusione
Anche per i documenti che poi pubblicheremo sono abbastanza esaustiva soprattutto inizierà da qui il lavoro non è solamente un'affermazione ma inizierà un lavoro nei vari consigli comunali nelle varie attività per cercare di fare approvare questa mozione e far conoscere questa mozione per allargare l'ambito intervento ed il senso di urgenza del pianificare perché anche questo non è una cosa così comune che le amministrazioni pianifichi no quello che sono gli interventi abbiamo una scaletta anche poi
Poter chiedere fondi quello che solo in ordine di priorità di urgenza pre tante volte anche le amministrazioni lavorano per per l'ultima dico disgrazia o problematica che avviene che non è necessariamente la più grave o magari solo l'ultimo in ordine di tempo l'ordine
Di polemica di questo o di quel quartiere o comitato mentre avere una pianificazione in grado di lavorare per urgenza gravità e quello che ogni amministrazione comunale dovrebbe avere
Ovvio che nulla
Situazione italiana
Dove abbiamo otto mila comuni in tanti casi con un tecnico comunale diventa difficile pensare che siano in grado di farlo da soli
Per questo serve un'attenzione dal punto di vista sia regionale che nazionale per supportare i Comuni a far questa attività
Perché tante delle aree soggette a frane non sono ovviamente le grandi città che magari possono esser più sottoposte a rischio alluvione essendo attraversata da fiumi ma le frane che la gran parte delle persone che abbiamo detto
Che possono essere soggette a calamità naturali sono invece in quei piccoli piccolissimi comuni che tante volte come dire non hanno gli strumenti per intervenire
Ma
Allora all'interno del Piano nazionale di prese residenza del PNR R.
Vado a memoria ci sono circa quindici miliardi di euro che in un modo o nell'altro riguardano riguardano il il contrasto del dissesto idrogeologico del nostro Paese purtroppo sono fondi assolutamente insufficienti
C'è un'altra parte già molto importante che dovrebbe essere in buona parte dedicato a interventi di questo tipo
Che il cosiddetto fondo di sviluppo e coesione ebbene sta accadendo qualcosa che anche difficile da raccontare quando il Governo rivede il Pnr R. perché non riesce a raggiungere
Tutti gli obiettivi direi
Anche l'evitabile visto che per sei mesi dall'insediamento del governo Meloni gli sono totalmente disinteressati di farlo di farlo di farlo funzionare
Si dice sempre gli interventi che tagliamo dal Pnr R. saranno recuperati con i fondi di coesione nazionale si sta parlando esattamente di quei fondi che avrebbero invece dovuto a vere
Una programmazione dedicata anche non solo ma anche agli interventi di contrasto del dissesto idrogeologico e di messa in sicurezza del nostro Paese quindi siccome la coperta corta
Allora bisognerebbe anche avere il coraggio di dire che quando si fanno delle scelte
Per da un lato si stanno togliendo risorse dall'altra parte
E quando quel fondo diventa oggetto delle mire del ministro Salvini per la realizzazione del ponte sullo stretto di Messina si sta anche dicendo bisognerebbe dire che si riduce ulteriormente
La disponibilità di risorse per il contrasto del dissesto idrogeologico
Che invece è una priorità ma siccome ripeto
La prevenzione non fa notizia si preferisce
Fare i titoloni sulle notizie
E questo è invece l'obiettivo contrari di più Europa che va nei comuni a parlar di prevenzione di tutela del territorio di contrasto al dissesto idrogeologico e lo facciamo prima perché costerà meno costerà meno ai cittadini italiani
No ancora no però l'abbiamo lanciata oggi ovviamente l'avevamo già Suma sottoposta ai nostri va ai consiglieri comunali in giro per l'Italia i nostri gruppi quindi diciamo che una rendicontazione da questo punto di vista daremo nelle prossime settimane abbiamo ovviamente prima di farla presentarne vari consigli e l'abbiamo lanciata dal punto di vista nazionale
Se non c'è altro vi ringraziamo esatto arrivederci