Internazionale a Ferrara 2023 - Città

Nell'ambito delle trenta parole scelte da internazionale per festeggiare i suoi trent'anni di di vita parleremo della città il tema sarà la città come elemento anche teutonico sociale politico civile insomma tutti quegli aspetti che hanno a che fare con la nostra vita in questi luoghi urbani l'incontro analizzata in collaborazione con la Fondazione Unipol is che che sostiene questo appuntamento
Come dire faccio un piccola piccola interruzione sulle città ecco la città è un luogo dell'immaginario collettivo forse uno dei simboli della modernità a cui pensiamo più facilmente la uno skyline dei grattacieli
Anche se la storia cita affonda affonda nel passato i i primi insediamenti Alceo ricco risalgono a diciotto mila anni prima di Cristo anche se poi lo splendore della città è datato mille settecento avanti Cristo però ecco il concetto di città a arriva anche da lontano
Anche se poi questa nella storia avevano accezione anche negativa no Sodoma e Gomorra la torre di Babele il primo grattacielo che voleva sfidare la Gerusalemme celeste e quindi forse è moderna l'idea che la città sia se qualcosa di apprezzabile ecco c'è una fase interessante la sua parte in un libro qualche anno fa che diceva
Che il bisogno di stare vicini rappresentato dalla città è aumentato proprio quando è diminuita la difficoltà ricollegare se cioè di spostare sino è una proposta era che sembra inverno sia in qualche modo ma che in qualche modo il simbolo del del nostro tempo ecco
Prima di di addentrarci nel discorso sulle città due parole su Mario Cucinella che è un architetto lo studio a me ci ha fondato a Parigi nel mila centonovantadue e nel due mila e quindici ma corretta il fondato anche SS scolo sostenibile ti per affronta un altro di quei temi fondamentali legati alla città che è proprio la sostenibilità il poteva gestire questa massa di persone di veicoli di attività di di società insomma che la città contiene cominciai da da questo Mario cioè che cos'è la città per un architetto cioè che cosa rappresenta li della città per te come architetto di fronte a alla sfida di questo luogo
Per adesso diciamo che
Diciamo che come hai detto tu all'inizio lecita nascono per una per un desiderio
Di stare insieme questo il principio per cui le abbiamo fatte nel passato
Ed è anche un modo per cui ci siamo anche difesi da quella natura che non conoscevamo che ci faceva anche paura qui era la laicità nasce per stare insieme noi e non e secondo me questo è un elemento fondamentale che non dobbiamo dimenticare perché nella città moderna che abbiamo costruito negli ultimi siamo cinquanta sessanta anni è un po'questo concetto di stare insieme l'abbiamo un po'perduto c'ha la città moderna che oggi perché poi chiamiamo periferia però mi piace di più dire moderni
Che è una città che ha costruito un'esclusione più che un'inclusione c'abbiamo perso un po'le ragioni profonde per cui le abbiamo fatte nacque abbiamo ci siamo concentrati tanto sull'idea dell'architettura come come icona come forma e non abbiamo più esplorato il rapporto che invece ha un edificio con quello che ha intorno perché poi
Quando progettò l'edificio
Capisci subito che il problema del tuo progetto non è il perimetro del tuo edificio cioè non è il confine capo di proprietà ma il tutto quello che un edificio genera dal punto di vista delle relazioni ma ci sono degli esempi molto interessanti
Che sono anche un po'legati a quell'idea di bellezza di cui abbiamo parlato tanto ma bisogna anche stare attenti quando si fa perché la bellezza salverà il mondo una frase bellissima però ci sono alcuni esempi quegli edifici per esempio abbandonati
Non anche brutti
E per l'abbandono di quegli edifici che genera una specie di di vuoto intorno perché non ci puoi passare non è una destinazione non ci puoi andare no
Poi quando cambi non tanto all'estetica ma la sua funzione cioè diventa un luogo ti una destinazione ci son le associazioni ci sono le palestre ci sono del centro sociale c'è il centro d'arte
Di colpo diventa un mecha diventa qualcosa che dentro a una rete di relazione allora diventa anche più bello c'è quindi bisogna stare attenti quando si parla di bellezza a non pensare che sia solo un fattore estetico ma è un fattore di relazione è un po'come dire che cos'è la sostenibilità che una parola ormai diventata un
Un aggettivo per tante cose
La sostenibilità la gran parte delle volte non si vede perché l'emissione di CO due non sono visibili ma che cos'è allora no che secondo me questo sforzo che noi dobbiamo fare per rendere non solo sostenere da punti di vista
Energetico ma proprio sostenitore del fatto che costruiamo delle cose che abbiano un senso
Che abbiano una relazione che servano a qualcosa o no per uscire anche un po'da quest'idea che la città soprattutto quella contemporanea è solo la somma di una stravaganza di edifici
Che è un po'quello che sta succedendo in tante cose del mondo per cui fama lo strano omologhi strano Emilio e poi dopo un po'tutto questo strano dello strano diventa una specie di zone no dove ci sono tanti animali diversi tante addirittura diverse ma ci stanno dicendo qualcosa abbiamo c'ha una relazione con loro e sono fatto estetico allora qui questa parte di questa patina troppo superficiale
Non ha generato una città perché
Per un architetto stoppando piegato per me perché non conosco poi tutto il mondo degli architetti
A me sembra che la cosa che mi affascina di più in questo momento è proprio questo nel capire che il le cose che fai sono capaci di generare qualcos'altro
Questo secondo me è il valore poi dell'architettura perché è generato una memoria
Perché è generato un'emozione perché ha generato il fatto che qualcuno
Abbia visto in quel luogo e abbia potuto immaginare qualcosa traggo questa è veramente la forza dell'architettura dello spazio pubblico e se n'è in grado di creare questo meccanismo
Per cui facciamo qualcosa che genera qualcos'altro e a me sembra che uno dei temi su cui dobbiamo veramente tanto lavorare
Presidente legato al mondo della scuola
E che ne dobbiamo costruire edifici che non che sono come dice Loris Malaguzzi nostro vicino diciamo modenese Reggio Children
Che l'architettura è il terzo educatore cioè è quella cosa che permette a un bambino o un anche un adulto
Di stare dentro uno spazio che genera illusi l'immaginazione
Tema completamente scomparso basta
Io avevo dei Fantastici appunti con lasciata la mia borsa quindi andiamo a braccio che vuol proprio dire siamo tramutare azioni per dalle cose che ci sia occupato Mario c'è anche temere l'educazione lasciato pubblicazione che si chiama architettura educazione ecco mi ha mi ha nel mi dice che cosa significa educare architettura cioè in che modo l'educazione si declina nel nel ragionamento di un architetto sullo spazio pubblico sociale
Beh abbiamo fatto che se ne possiamo all'architettura dell'educazione perché in questo momento il Paese sta investendo diversi miliardi nell'ambito del piano RR su il tema della scuola
Ieri ho assistito all'incontro con
Il ministro Fitto che ha fatto tutto un discorso sul PNR con tutte le difficoltà che ci sono in questo momento mi sembra siano molto lucidi il tema
Che mi sono permesso di commentare era va bene la quantità pur sapendo che cento sessanta milioni centotrenta miliardi sono al debito dei duecento quindi li dovremmo ripiegare
Perché duecento non sono tutti gratis sono una quota parte molto importante a debito
Allora il problema non è tanto la quantità delle cose che faremo che spenderemo me la qualità delle cose che faremo e su questo c'è un bel problema perché i bandi che stanno uscendo sul tema delle scuole son tutti i bandi al ribasso
Avevi come è possibile che noi non capiamo che quando costruisce un edificio educativo quale che sia un asilo liceo un'università un centro di ricerca
La forma di quegli edifici la qualità di quell'edificio sta dicendo una cosa questi ragazzi e la cosa più importante che sta dicendo mi sto prendendo ancora di te
Questo è il punto
Costruisce uno spazio dovevo un ragazzo un bambino può fortissimo o studiare perché se la giusta luce naturale perché ci sono i giusti materiali perché dentro questo spazio li possa costruirsi le sue relazioni sociali
Non si possono fare le scuole con un corridoio e le aule a destra e a manca con una finestra tutto quello che riusciamo a immaginare tra la scuola è tutto qui
Quindi è importante tutti i suoi il discorso dello spazio di fatti recessi e il re è un modello planetario perché reticente lo studio in tutto il mondo
E proprio quello perché quando un bambino entra in una scuola
Soprattutto quando sono piccoli entra in un in un mondo sociale c'è lascia la famiglia anche luogo sicuro
Ed entra nello spazio dove non ci sono più i genitori ma ci sono gli altri bambini ci sono gli insegnanti e da lì comincia un percorso di di socialità di educazione che è chiaro che se lo fa in uno spazio
Dove questo bambino con questo ragazzo può immaginare qualcos'altro noi allora abbiamo costruito anche un modo no per stare insieme Montessori
Insegna no che gli edifici dal mondo delle scuole montessoriano e li hanno disegnati tanti bravissimi architetti perché perché lo spazio che le squadre montessoriano il modello per stare insieme non è un corridoio con le aule
Sono le aule laboratorio sono l'agorà centrale sono i luoghi dello scambio perché i bambini e i ragazzi imparano tra di loro non soltanto attraverso insegnate quindi lo spazio dell'educazione spazio anche di grandissima responsabilità apre quando così si costruisce una scuola costruisce una memoria e ve lo dico perché mi è capitato di fare un progetto non lontano da qui a Guastalla un un asilo nido
E mi ha fatto che se eseguito quando abbiamo iniziato a fare questo progetto a me è venuta in mente l'asilo nido in cui ero stato versato a Piacenza per un breve tratto dalla mia vita
E scopro cinquant'anni dopo perché io mi ha non so quanti di voi se ricordano l'asilo io non mi ricordo tutto il percorso scolastico Malesia me lo ricordo piccola ricordo Massimiliana
Due piccole stanze c'era questo questo sole che entrava nelle Aule
C'era questo cortile che era con un muro basso perché io ero alto così il muro è alto così non è alto come qui che mi fa fa paura ma
Scopro cinquant'anni dopo che questo esito lo aveva disegnato il Giuseppe Vaccaro un architetto modernista
Che poi bolognese Parenzo coincidenza cosa
E che poi ha fatto un grandissimo tre cose anche a Romano e allora mi è venuto in mente che quando fai un edificio come quello prima non gli edifici non si muovono ma viaggiano nella memoria accetti lasciano un'eredità
Quindi quando fai un deficit scolastico deve sapere che questi ragazzi che ci stanno poi se lo ricorda hanno si ricorda l'anno nel bene e nel male ma io mi ricordavo una cosa che sembra banale da dire mi ricordava la luce di questo spazio
Quindi mi sembra l'azione elementi fondativi dell'architettura nostra sta in uno spazio che sarà giusta luce dove c'è un giardino e il giardino non è troppo grande perché siamo tutti piccolini
Facciamo il riposino a braccia conserte e c'è il piccolo balzo tutte piccole cose che poi te lo ricordi sessanta anni dopo è sempre possibile che mi ricordo quell'anno mi ricorda mio liceo
Il mio vicino per mi ricordo di un corridore come vuole norme che lascia un grande spazio d'immaginazione ecco la l'immagine che che mi racconterà sono assomiglia molto a un ingresso nella città no cioè
Io ricordavo le città invisibili di Italo Calvino c'è Zeman rude quella che se la guardi fischi e stando verso il cielo sorridente che appare come strenna luminosa con questi grattacieli
Se sei di umore cupo cammini con le mani nelle tasche e il mento sulla strada sul petto veri soltanto i tombini oscurità ecco c'è anche un elemento di immaginarsi pone anche nell'ingresso nella città Mario Cecchi l'architetto che sin metaforicamente nudo state orientale di fronte alla grande città che che cosa pensa che cosa immagina di poter fare
E intanto vorrei come dire contrastare la tua domanda
Che c'è troppa fiducia che gli architetti possono insegnare delle città perché lecita storicamente non li hanno fatti gli architetti ma le ha fatte lei comunità
Poi gli architetti si sono confrontate con questo tema perché ha deciso era bello progettare le città
Dire che e più una collezione di fallimenti che di successi dal perché non si può che la mente di un architetto non può immaginare una città nella sua complessità nella sua stratificazione nel suo nelle sue relazioni
Ci sono degli esempi alcuni meravigliosi altri meno però anche le Corbusier che fasciano Degan
Un grande sogno modernista non so se ci siete stati sono andata a vederla
E per i due terzi incompiuta perché una griglia così grande non ha funzionato Fossa ha funzionato bene Brasilia perché una scelta del governo talune città dove non puoi camminare a piedi
Perché era una dimensione dell'idea dalla velocità del trasporto e quindi non è né con una città veramente dimensione umana
Poi c'è stato questo periodo interessantissimo che che continua ancora delle città ideali no perché poi abbiamo vissuto nelle città medievali abbiamo visto le città campione del Rinascimento preghiera cemento aveva detto adesso con la scoperta della geometria un nuovo mondo si sta affacciando progettiamo le città ideali da in Italia ne abbiamo fatte diverse Palmanova poi negli anni più recenti Sabaudia le città operaia Ciampi abbiamo comunque trasformato quest'idea di Necci ter reale
Noi in un in un luogo reale questo passaggio
Un passaggio difficilissimo però ci ha provato anche ma il no col villaggio Bocca di Cadore poi c'hanno già provato gli detti sollecitarla Martella quindi c'è sempre stato un desiderio di progettare una città che avesse come dire quanto ma un impianto moderno o comunque diverso da quello di le città ci siamo lasciati dietro le spalle non non è così semplice e difatti quando le fanno poi c'è bisogno di un secolo due secoli perché questo oggetto progettato da pochi piano piano venga assorbito no venga contaminato no e questo perché poi le nostre città cosa sono
Sono un percorso di contaminazione esso parola scusate col Covent non è bellissima però è un processo in cui piano piano si si costruiscono complessità diverso no si aggiungono cose che erano inimmaginabili che danno poi quell'effetto meraviglioso di una città che non potevi immaginare cioè a me quello che sorprende nel visitare le città o nel mondo
è che quando le Belvedere non le poteva immaginare
Perché la costruzione così complessa di strade edifici stili di vedersi piazze che si su cui se non riesce a pensare no
Allora e questa se ormai da tempo lo stupore no di entrare nei luoghi dove alla fine scopri che la bellezza di questi luoghi proprio data dalla contaminazione da fatto che l'abbiamo pensata per tanti secoli tutti insieme che l'errore che fanno gli architetti
Categoria che io non difendo però non va neanche proprio tutta la colpa loro e quelle delle non con l'arroganza di pensare che basta sedersi a un tavolo e disegnare una struttura umana non è così semplice è come dire che l'oggetto della città sia la parte hardware
Mentre invece l'oggetto di una città la parte software cioè siamo noi
Quindi se non ci rappresentiamo e non sappiamo cosa vogliamo
Con cosa vogliamo essere rappresentate le città diventano diventano asciutte diventano come dire un po'astratta e no
Come si fa a a terminale umide no in opposizione alla ci vuole tempo ci fosse tempo nel non abbiamo più tempo abbiam bisogno di fare le cose tutte subito
Ieri era sta incontra Confcommercio e mi chiedevano questa prova delle città ovviamente la platea erano commercianti e bottegai come dice Aldo Bonomi
Insomma la bellezza delle città mandarle la bellezza nostre città che viene da lontano ha una ragione profonda
Perché quello che abbiamo costruito sia per la nostra rappresentazione noi ci rappresentavamo con la bellezza perché volevamo dire le associazioni le le associazioni di categoria gli artigiani gli agricoltori le persone le famiglie
Si rappresentavano costruendovi edifici uno più bello dell'altro perché era questo lo spirito no
E troppo e dice ma noi oggi con cosa ci rappresentiamo cioè qual è l'espressione di bellezza nostra del nostro tempo
La città l'abbiamo praticamente perduta perché non è più è tutta un po'al ribasso no è tutta un po'la facciamo con meno costruiamo con meno io sono veramente molto disorientato in questo periodo del PNR perché non riesco più a fare una gara no
Perché e solo sbagliati i prezzi di partenza sono sbagliati vini tic i contenuti bisogna fare delle gare dove bisogna togliere il quaranta cinquanta sessanta per cento degli onorare sauté presenza sbagliati io mi chiedo ma questi soldi addebito ma possibile che non li possiamo investirebbe le cose fatte bene che costano anche ma è un bene comune no
è come se un padre di famiglia decidesse che c'ha tanti soldi Prodi sarà mia figlia e compriamo quello che è scaduto no ma non ha il minimo senso
Perché costruire un atto di responsabilità molto importante un atto civile un atto sociale
Non puoi sempre costruire al massimo ribasso perché di fatto abbiamo un parterre di patrimonio pubblico al recente che allo sfacelo
Cioè io non so basta ma va basterebbe chiunque ha dei figli che manda a scuola lo sa basta squame a scuole di mio figlio scusate questa piccola divagazione personale
Vado a prendere mia figlia scuole c'è la la vitella fisco dire ribellarsi
La bretella pulisce il pavimento con con operatore sociale sa come si chiamava sopra le ride che Poli seppellito uno straccio noi ma scusi ma non posare una macchina elettrica e no perché non c'è l'impianto elettrico non è a norma
Allora capisce che si sembra che non sia così importante segno in questo Paese sembra che non si è più importante avere gli edifici inagibili a norma fatti bene
Alloggio c'è una curva meravigliosa nell'ambito dell'educazione nelle scuole negli ambiti scolastici la curva di apprendimento è inversamente proporzionale con il conforto della scuola
Peggio del comfort
Peggio nell'apprendimento sale la temperatura nella classe
Scende all'apprendimento ora vedete non è tanto complicato buongiorno
Non è tanto complicato capire che le scuole devi fare perché ci deve essere una condizione di comfort allora per raccontare una storiella abbiamo appena ristrutturato la scuola a a Belluno
Nel mille novecentoventi una scuola fatta da una maestra
Pierina
E la scuola nel mille novecentoventuno e l'hanno fatta una fata all'uscita del treno della stazione perché arrivata alla stazione e siccome la scuola occupa un territorio di interesse vasta la squadra di fronte alla stazione così tutti ci possono arrivare
Cosa da maestri se non è che voglio un capannone Novoli una scuola la scuola che ai corridoi piuttosto lunghi dove ci sono le tacche perché i bambini possano correre in questo pavimento di marmo con le targhe di ottone
Poi nel Lazio c'era la rosa dei venti al primo piano c'è la rosa zodiacale
Poi c'è c'era l'orto botanico sul tetto c'era il spazza astronomico per guardare le stelle che le finestre ecco le aule molto alte aveva tutto un sistema di meccanismi per la ventilazione no che non c'era ovviamente dare condizionata ma all'azione perché facevano le Aule alte
Per la semplice ragione che non ha in un'aula dove ci sono trentadue bambini il livello di C o due dopo un'ora e mezza fai saturazione
Quindi se tu è un'Aula con il soffitto alto e una finestra che poi la prima alto credo sistemi di ventilazione è una cosa molto semplice non ci voglia una macchina non ci vuole un genio ci vuole l'esperienza che abbiamo avuto per tanti secoli oggi fra le scuole alte due metri e settanta per la perché abbiamo delle norme meravigliose
E i bambini non imparano a quella finestra la fa che si possono aprire così quindi quando va a Priverno bambini schiacciano quindi non abbiamo neanche capito
Del perché facevamo le cose no ma io sono un uomo non sono nostalgico del passato perché il passato è andato no polemico ma forse ci sono dei contenuti in questo passato quando noi vivevamo in un contesto in cui non avevamo all'Energia per esempio
Oggi è un fatto recente duecento e rotti anni
La storia dell'umanità e delle città e di qualche migliaio di anni mani prima come abbiamo fatto perché uno si domanda ora sembra che se non abbiamo alcuni meccanismi non ce la facciamo a scopre che in realtà eravamo molto empatici no
Facevamo gli edifici che avevano delle funzionavano anche senza l'aria condizionata funzionavano perché erano ventilati perché sono freschi perché perché ci pensavano noi oggi abbiamo una sfida davanti due mila trentadue mila cinquanta una sfida ambiziosissima che va benissimo
Ridurre dell'ottanta per cento ottantacinque per cento e le mise nel due mila e cinquanta è una sfida veramente difficile dove il tema più importante
Più importante non è la tecnologia
Sì la tecnologia quanto può efficientare una macchina c'è un punto in cui poi l'efficienza si ferma perché poi c'è la macchina
Saranno i commi cercheremo di interpretare il nostro modello di vita stessa e vorremmo continuare a vivere così o se vogliamo cambiare qualche cosa allora la grande sfida di cui si parla tanto scuso affatto monologo ma non volevo
Allora c'è tutta questa storia degli alberi che è una cosa allorché tagliata di una cosa buona e giusta punto quindi non stiamo criticando quello allora due numeri
L'Italia come la Francia la Germania questo modello Europa produce quattrocento cinquanta milioni di tonnellate di CO due all'anno è una cifra che lo dà insieme al re notorio
La capacità di assorbimento della Natura Italia che ti cinquanta milioni siamo una nove allora oltre costruiamo nove Italia per nove Italia per poter servire Christian piantare un po'che gli altri più bello stare sotto le fronde degli alberi e vedo il fresco
è un aspetto qualitativo della nostra vita ma per ridurre da quattrocentocinquanta milioni di di di e mi sento relatrice due scendere per bilanciare
Dobbiamo fare qualcos'altro
Non c'è niente da fare allora noi stiamo dicendo è questo che non mi piace tanto nel dibattito che c'è in questi ultimi anni cioè glielo possiamo dire senti natura mo'adesso tra sembra ma che come faccia allora deve deve lavorano anche tu ma noi sembra che noi siamo fuori da questa fatta questa agiografia no chiediamo agli altri di fare qualcosa ma noi cosa siamo disposti a fare ecco su questo tema quindi secondo me c'è un punto interrogativo per cui se noi non decidiamo che cambia qualcosa i meccanismi di consumo adesso io non sono un economista non voglio dire sentivo la gente del governo che c'è ma non è che possiamo fare
La rivoluzione che viene Renzi no vero c'hanno dato però trent'anni davanti no cioè non è che ci hanno detto
Dopo domani si chiude baracca si fanno se no Sam detto due mila cinquanta o il tempo non è da perdere da usare per questa trasformazione
Richiederà tempo eccetera una cosa fondamentale
Che i cambiamenti climatici arriveranno come subiremo vedremo insomma non è che se abbiamo tante possibilità ce la faremo ma non lo facciamo qui il tema vero il cambiamento culturale cioè il meccanismo di percezione degli aspetti ambientali cambio perché cambia la nostra cultura dal su quella la dobbiamo accompagnare no
Dobbiamo cominciare a fare tutta la formazione necessaria c'è una generazione di giovanissimi che hanno cominciato a capire che è un problema che dovranno risolvere noi cosa possiamo fare che siamo più senior li possiamo aiutare allora secondo me questa collaborazione di delle delle generazioni più giovani e le generazioni come la mia e che noi dobbiamo trovare un punto in cui da una parte possiamo trasferire della conoscenza che dall'altra dobbiamo capire qual è il futuro che immaginano questi ragazzi ma nel non cioè c'è un problema di ascolto non non li ascoltiamo perché quando fanno una protesta li denunciano
Ora possiamo anche essere d'accordo più o meno che magari certe manifestazioni sono un po'eccessive però quel malessere lì ma lo intercettiamo oppure vediamo far finta e ce l'ha ma sono dei delinquenti ma non è vero
C'è un malessere che dobbiamo allora quel quel malessere elimini è un malessere che deve essere interpretato in maniera positiva ma perché è una grandissima energia quella lì è un è Energia
Allora secondo me su queste lecita possono ancora fare tanto adesso visto le trasformazioni di questi ultimi anni parigino adesso non voglio sembrano esterofilo perché non è così
Da Parigi dieci anni hanno cambiato classe Star che è unico perché andare in centro a Parigi vincono
Cosa c'è tutte le piste ciclabili hanno tolti perché ci hanno messo i giardini apposta Depardieu cioè sta facendo una frase hanno tolto Allevi espresse sulla Senna che perché abitato Parisi sa che cosa voleva dire
Mogli hanno chiuso diventa una passeggiata se saranno incassati tutti sicuro però ecco una scelta politica divide si fa così pazienza e qualcuno si arrabbia no a Copenaghen il direttore del urbanistica di Copenaghen quindici anni fa ha cominciato a togliere il parcheggio nel centro della città al cinque per cento all'anno che mi dice se lo faccio perché così non se ne accorge nessuno
Perché se glieli tolgo tutti sì Cassano tutti massetere tolgo un pochettino la volta
E dopo dieci anni gliela tolti più della metà e piano piano la gente si è abituata a destra in bicicletta bretone è chiaro che il sistema qual è che il meccanismo del trasporto pubblico è molto preciso
Se la Parigi poi andare piano se per le metropoli nave veloce la Broadwell hanno tagliata tutta New Yorker approvato tutta pedonale tagliano your da cima a fondo
Che però Tucson tutti i meccanismi che creano delle delle delle tensioni che tu non le puoi da un giorno all'altro cambiare devi accompagnare in questo credo che questo tempo ci sia molto utile accompagniamo questa trasformazione con un certa Marrazzo debolezza
Che poi le città nascono per un principio per stare come vedete felicità ci sono perché vogliamo stare insieme no
Ora stiamo dicendo che ne cita ci vogliamo stare insieme ci vogliono stare anche in salute no perché quelle città sono in il più grande produttore di inquinamento allora tutto questo sforzo
E stiamo facendo attraverso la legislazione è quello di creare delle città in cui le iniziative che si fanno piano piano ci aiutano
A ridurre il tema della salute ambiente ma di salute pubblica no
Allora noi questo dobbiamo cominciare a fare dei piccoli passi in quella direzione ci vuole ci vuole molto coraggio ci vuole molto coraggio questo è un problema della politica in generale certo
Mi sembra dal
Io non faccio politica però
Chissà mi sembra che si capisca che anche in questo discorso la complessità è una delle parole delle palle fondamentali no
Io appunto preparandomi per oggi salvo dimenticare tutti gli appunti avevo letto che gli slum che noi indichiamo sempre come sai di nome degrado delle metropoli contemporanee
Per milioni di persone che vivono al di fuori delle città come nelle campagne e nelle zone periferiche rappresentano comunque un'evoluzione sociale pazzesca c'è un miglioramento delle condizioni di vita incredibili c'è trasferirsi in quella cosa crediamo o rendere pericolosa e malsana
Per milioni di persone del mondo vuol dire migliorare la propria condizione ecco no un esempio di complessità secondo me su cui dobbiamo in qualche modo riflettere
Leggevo sempre costa di poterli sia del due mila tredici schiava il trionfo delle città quindi forse a un poco troppo entusiasta per prime copie
Però che tutta l'umanità starebbe comunque come spazio quanti siamo nel Texas come superficie può da moto deve una casetta in Texas tutte vicine ma Casa de singole è stata CGD noi miliardi quanti siamo ecco
Però lo spazio della città è un'altra cosa lo spazio è è un compromesso è una è un elemento in cui si stratificano elementi diversi pensieri l'empatia Mario ecco
Di fronte a te con la tecnologia non ci basta ci siamo per capire come usarla ecco che cos'è l'empatia quando immaginiamo creativamente uno spazio che sia sociale e civile di convivenza cioè la citare prima polenta che ha tra contrada dove la mettiamo
All'empatia è una bellissima parola li abbiamo associato a queste a un'altra parola che in patria creativa perché sono sono due parole che devono Gemmellaro sino perché la creatività per la creatività rischia di essere anche un po'stravagante nocche creativo questa parola meravigliosa una creativo Adailton stravagante però architettura traspare un paziente stravaganza
All'empatia è un po'quel meccanismo che controlla anche la creatività perché l'empatia è un'attitudine no io
Sono in pattino nei suoi confronti perché cerco di capire il sabato in un luogo e cerco di capire questo luogo no di conoscerlo anche fisicamente o anche da punti di vista climatico nonché nei luoghi la classe la cosa interessa ancora interessante e che poi si scopre che il ruolo che hanno tutti dei climi molto spesso detto una banalità pre per dire che se però non lo studi magari non lo capisce tanto bene quindi anche il fatto che il clima può essere una forma creativa cioè l'energia le clima sonoro sono cose che ti spingono a fare delle scelte in un in un modo o in un altro
Quindi ripete che l'attivazione è forse la parola più giusta o il Madama somma di parole più giusto per definire un po'che cosa per me la sostenibilità no
E questo questo connubio fra queste due parole
E poi mi ha richiesto mi sono perso dell'Inter lo scorso Concetto appunto come come l'applichiamo alla città cioè
Diciamo no alla complessità i problemi le difficoltà io rischio no perché anche l'immaginario collettivo sua città ci porta a pensare a New York piuttosto che a Mumbai
E sono città che nelle condizioni climatiche attuali sono a rischio si innalza assai male scompare Aldo Campagnari tra le grandi città del mondo Sidney ecco cioè l'empatia ci aiuta cattiva contro la la cattività controllare l'archistar che c'è dentro di noi qualche modo
Però poi bisogna anche affrontare questo questo discorso no cioè qui passiamo la sostenibilità qualche modo vera cioè Coco come affronterà i prossimi trent'anni alla luce del fatto che
Questo immaginario potrebbe scomparire a un certo punto probabilmente succederà almeno in base sì setosa mi viene in mente scroto guardando quando visiti le grandi città
O anche piccoli centri che ci sono nel nostro sta nel nostro entroterra e che forse è necessario trovare degli strumenti nuovi per il governo della città è difficile che una Giunta che al che poche persone siano in grado di fare politica di compiti questa diventi complessità e poi fonte il governo della città più o meno sempre quello dai tempi passati no camuna
Una struttura gerarchica semi militare no forse oggi con gli strumenti che abbiamo a disposizione da un punto di vista delle analisi dei dati lo sapremo bisogna che nelle città ci fossero nelle nelle giunte o nei nei consigli
Delle persone che invece hanno una capacità di analizzare la complessità perché la complessità il tema del traffico
Non siamo stati capaci di risolvere
Il tema del gli aspetti di connessioni sociali faccia fatica a leggerli non ce li leggiamo perché succedono delle cose che ci fanno pensare che dovevamo risolvere
Su un tema presente il tema del commercio un tema enorme in questo momento che stanno chiudendo tanti negozi io lo capisco però è anche vero
Che non puoi fare resistenza in un momento in cui stanno cambiando alcuni meccanismi nel rapporto tra utilizzatore la vendita è cambiato il meccanismo allora noi quanto
Dobbiamo essere capaci di affrontare quel problema allora spesso c'eri chiudiamo dentro no in un po'il conservatorismo pensando che quello sia la difesa ma quella dura poco
E anche la complessità delle città da gestire i modelli urbanistici sono stati abbastanza un disastro devo dire che non siamo stati capaci di progettarle bene
Oggi però abbiamo strumenti che non abbiamo mai avuto prima sia migrata ecco i dati tutti questi dati cosa diavolo ci servono perché qui I tête à tête detto capitan Simian tanti dati ma se questi dati non si trasformano in progettualità è una collezione di formazione norme che però si dovrebbe in qualche modo aiutare a capire come per esempio come cambia una città se il cambio con i parametri assoluta delle città un tema tutto bolognese marzo gettante atrocità come cambia il rapporto tra i pedoni perché le macchine le biciclette c'è tutto su tutte modellazione che oggi siamo in grado di fare e di capire cosa potrebbe succedere la pensa bisogna anche un po'credo di esplorare lo questo molto con gli strumenti di oggi no perché con quelli vecchi
Siccome non ce la facciamo tanto a capirlo con le nostre citano un problema molto diverso dalle altre dipende dove sei qui in Italia recita queste sono e queste rimangono si sposta a Milano un po'cresciuta
Però abbiamo una curva demografica in discesa non so cosa dovremmo fare non è che dobbiam monache costo saremo ancora tanto per migranti per le nostre città
E in altri Paesi il tema invece un altro no che quella che recita crescono perché hanno bisogno di persone e crescono un po'sul modello diciamo il modello moderno accettate infrastruttura Proietti attrezzi rendiconto che per muoverti dentro questa griglia così ampia si fa molta fatica quindi e le le le la sovrapposizione tra una crescita un'infrastruttura di mobilità è un tema enorme che non può risolvere
Così note di modellato uno cerca però abbiamo tanta scienza abbiamo tanta conoscenza quindi oggi quei modelli funzionano almeno come esplorazione
C'è una cosa che dicevi prima dell'Islam o meno abbia fatto un esperienza librino che è un quartiere
Il Catania
Che a soli tre chilometri dal centro Centro Est andarci a piedi no per i catanesi
è un posto New York più vicina no Librino altri perfino nel tassista non sa neanche come andarci non so quale Roberto qui ha fatto un lavoro di anche ecco lavora con Renzo Piano
Che effettivamente un progetto ideale di Kenzo tange che aveva progettato una città futura soprattutto anche anche come dire un progetto immaginario meravigliosa città moderna dentro Catania fuori grandi assi viari tanto per
Poi gli assi viari e ne hanno fatti pochi verde tutta l'abbandono ha fatto dei che manca sermoni è diventato un po'una periferia molto difficile no però quando siamo andati da Ravasi faccio questo esempio per farvi capire anche quello che dicevi tu prima no
Tu quelli abbiamo fatto incontri se i ragazzi della fa capire che ormai si chiamava i briganti che
Questa associazione che toglieva ragazze dalla strada per togliere dalla mafia e la sporta dalla e poi tante famiglie no Phil commenta dice ma anche prodotti questi edifici no invece la signora dicevano
Perché pronto
Ma qui è nato mio figlio si avvicinano a Onna
Se c'è un'affezione lascia che perché per quello che ti che bisogna stare attenti quando si parla di bellezza perché si rischia di parlare di un modello estetico che non è necessariamente collegati invece
Alla parte dei sentimenti quindi anche la ibrido che ha effettivamente se io vado là dove dice che diciamo che non è proprio
Meglio dell'architettura però quelle persone che ci abitano che ci abitano loro non lo vedono così brutto perché ci hanno costruito sopra una vita allora per il venti per poi è chiaro che sono perfettamente cosciente che c'è tante cose da fare però non li puoi dire che brucia perché anche offensivo no
Siamo c'è molto da fare e che che così su che cosa c'è da fare sullo spazio pubblico
Sui giardini su il piazzale della scuola sulle aree dove si può farlo si possono fare gli orti allora hanno fatto degli orti
Meravigliose quattro
Arriva dalla gente da fuori Di Rupo tutte le zucchine del Carroccio che se si incalza Marmo venti c'avevo fatto tutto questo orto però anche quello
Se erano in una forma di Sentimental perché le zip si prende un pezzo di terra no che non è di nessuno ci fa l'orto si vedono tra le persone nel pomeriggio a innaffiare cercare prede a fare guarda alla foca rosa più grande della mia io ho fatto costruttive e così via
Cioè la città è questa roba qua cioè non ce la dimentichiamo e questa affettività questa relazione e anche se posto brutto
Ci sono dei sentimenti noi su quel dobbiamo avere rispetto di queste cose qui per me possiamo aiutare possiamo fare dei progetti possiamo
Sicuramente migliorare almeno provvisoria entrare in questa in particolare no questa risposta è palesemente due cose Mario la prima
Appunto che la città la fanno le persone no ad un certo punto di vista mono molto più l'architetto d'altra parte quando parlava dei dati si sente sempre il costo Manta delle smart cities della tecnologia ecco una delle parole affrontate qui ai trentenni interessare anche il tema all'intelligenza artificiale del controllo
Io oscillò tra la speranza che questo ci posso dare una mano a restituire la città alle persone e la paura che ci sia come diceva don DeLillo soffocamento tecnologico cioè che tutta questa cosa ci sta cancelli le persone lasci soltanto delle strutture informatiche o tecnologico come la gestisci costa doppia anima e collegato fuori dal reato c'è un tanti dati dobbiamo usare ma dobbiamo anche evitare a Librino la dignità il fatto che libri Renato mio figlio e io sono felice anche costruiamo più veloce Cocco come si fa come si affronta erogazione etica questa
Ma guai sulla tecnologia on
Sì è una mia dal punto di vista
Abbiamo avuto uno sviluppo tecnologico Azio parla nell'ambito di lì sempre c'è stata tecnologie nell'ambito sanitario che ha fatto dei passi da gigante quindi no non confondete cioè non interpretate male da Mino le mie parole
Nell'ambito delle leggi della costruzione l'edilizia ha fatto un botto no perché oggi ne abbiamo costruito edifici dappertutto totale condizionata tutto nuovo tecnologica
Alla fine di questa parabola il conto che è stato presentato è stato un conto molto salato no perché nel adesso costruiamo con un po'più di attenzione però la gran parte degli edifici in giro per il mondo
Del clima se ne frega centro tutti belli chiuse funzionano solo se c'è una macchina che fa l'aria giusta temperatura giusta oltretutto
Abbiamo anche perso noi la temperatura del nostro corpo c'abbiamo perso la la capacità di adattarsi alle temperatura proprio appena si alza non può studiamo tutti presenta il suo di sauditi o gli Emirati IMI
Quando noi pensiamo andiamo giù a marzo ci sono venticinque gradi ventisei gradi che operano nel reparto la perfetta loro sudano perché sono abituati a diciotto gradi nelle ore difficili quindi il corpo ha cambiato la dimensione
Per la sensibilità quindi però noi a diciotto gradi e non ci possiamo proprio vivere allora dico ma perché non cominciamo a pensare che forse invece che essere ostili al clima diventiamo un pochi amici dette prima che anche lì si mette in moto un meccanismo di complessità perché questo mi è successo a Milanello che ce la facciamo l'edificio dove si possano aprire le finestre perché le temperature sono giuste per arriva il tecnico disse sì però architetto forever l'aria
Molto inquinata quindi si apre la finestra quello che entra è peggio di quello che produce la macchina e quindi facciamo con la macchina allora
Prova a mettere in moto un meccanismo Complesso che quella riduzione delle emissioni di CO due di PM dieci
Non è solo una conseguenza sulla salute delle persone ma perché possa aprire una finestra
E non usare una macchina cioè il meccanismo si incrociano le quindi vuole diceva faccio politiche di riduzione dei consumi energetici ottimo
Faccio una riduzione l'inquinamento posso progettare un edificio che non ha bisogno delle macchine al cento per cento magari al sessanta per cento al quaranta per cento perché nelle mezze stagioni apro la finestra respirano questa cosa qui ne abbiamo totalmente perduta
E anche il tema dell'inquinamento lo trattiamo comunque un problema così tecnico ma un problema che riguarda tutto un ciclo legato alla modalità con cui nel viviamo nella nostra città meno sedici C per ridurre consumi e tutto quindi
è questa la complessità che dobbiamo un po'cercare di capire poi i dati etnico e dati ne abbiamo tanti non abbiamo mai avuto così tante informazioni ora però bisogna che noi usiamo
Con un po'di cuore non soltanto con un patrimonio ciechi hanno io credo che la nostra grande rivoluzione non sarà tecnologica cioè tecnologica nel senso che
Avremmo degli strumenti sempre più sofisticati però nel Monte del degli edifici nati dovremmo fare sempre meno tecnologici perché anche gli architetti poi si sono hanno dissociato il rapporto con il clima con quello dell'architettura no due ci hanno separati tra faccio come mi pare poi qualcuno la farà funzionare no
Belice costata allieva di Gilardino
C'è costato tantissimo allora nel dividere il sapere gli che è stato una grande invenzione del nostro secolo cioè specializzazione dei saperi
Ecco e a forza di sentimentale abbiamo perso la visione d'insieme a dove l'architettura non è una specializzazione che tu ora un progetto
Con l'istituto è un progetto molto grande molto ampio e e quindi questo siccome il punto allora non ci salverà la tecnologia ma ci salverà il modo con cui noi ce lo siamo noi progettiamo e abitiamo gli edifici e facciamo
Un salto qualitativo il futuro
Sebbene in questo il punto è questo qui insomma è fatto vedere mente anche il fatto che io ho parlato poco il tuo curriculum scusami non l'esercizio nel due mila diciotto hai fatto la Biennale Architettura Malta di un'Italia ed era l'edizione delle delle due degli architetti olandesi Shelley McNamara
Ecco e e il pittore Affry specie mai qualche volo Ceva la voglia di tiro i riprendersi lo spazio di di liberare lo spazio ecco
Il primo ancora due domande però questa mi piaceva perché ecco come si libera lo spazio ma c'è come possiamo e quale parcamento mentale sono riparare adesso c'è
Dobbiamo fare un salto ulteriore in modo da sapere che lo spazio non va soltanto chiuso per come edificio è un luogo chiuso ma va appena otto attraverso luoghi chiusi no in qualche modo ecco fa sequestro delle partite del nostro per del nostro tempo anche legata alla sostenibilità
Sì la gestione dello spazio pubblico no perché alla fine
Se alla fine che cosa che fa
Così Colelli ingrediente che crea questo magnifico Paese no perché non è poi così dappertutto basta girata un po'al mondo
Che cosa che
Crea una una cultura come quella italiana
La cultura italiana profondamente legata al fatto che abbiamo costruito lo spazio pubblico
I mercati
Le strade commerciali cioè tutto quel il modello di come noi siamo fatti è quello lì però parliamo tanto esercitiamo tanto abbiamo bisogno di una piazza per discutere io vengo da Bologna Bologna cioè Piazza Grande Piazza Maggiore a Bologna un esempio ce ne sono tante in Italia perché la gente ma in piazza per discutere in piazza litigare a parlare di politica Lagrein Piazzolla prende adesso no perché è proprio il luogo dove noi abbiamo costruito proprio il nostro anche la nostra conoscenza lo scambio non aveva fatto i mercati i mercati sono stati il più grande meccanismo di innovazione di questo Paese raccolto segue questo piccolo al Met di natura proprio antropologica
Voi tutti sapete com'è ci arriviamo tutti in questo Paese non che quantunque a mangiare da qualcuno
Il suo bar questi la fate la mia mamma ha fatto le lasagne
Va be'ho capito sono buone prossimi anni della mia mamma era un'altra Vasariano
Queste cose che sembrano chiazzata perché Simone Garzanti in realtà è un grande molto no perché io lo so fare meglio di te
Tu lo sai fare meglio di lui che tutto questo lo so fare meglio io dove abbiamo fatto le più grandi macchine automobile le più grandi motociclette l'intenzione più pazzesca la storia Lamborghini Ferrari c'era
No proprio per questa tensione di poter far sempre meglio no e i mercati sono stati quei meccanismi lì noi siamo usciti anche andare le grandi crisi di questo paese per questa meccanismo che l'innovazione proprio questa piccola sfida no
E noi siamo rapidi ci rappresentiamo con questi luoghi no anche questi luoghi sono dappertutto
Perché sono altre società che si era presentato in modo diverso dove non hanno proprio questa cognizione dello spazio pubblico Arnault quello un po'lo dobbiamo difendere lo dobbiamo anche costruire in quei luoghi dove non c'è
Tipo i luoghi della città moderna la periferia Rick chiusa che gli manca
Non gli mancano gli edifici hanno un vantaggio enorme che dobbiamo sfruttare che hanno molto spazio perché abbiamo costruito con quelle leggi per quegli edifici devi tenere molto lontani ne abbiamo fatti sempre vicini molle abbiam fatti molto lontani
E ha avanzato un sacco di spazio verde
E quindi lì c'è una grande possibilità che quelli quei luoghi della modernità diventino i nostri nuovi luoghi dove ci sono le nuove piazze dove ci sono gli edifici pubblici la scuola piuttosto che una scuola di danza una sindrome
E lì forse riusciamo a raccontare una storia del nostro tempo no
Ma no criticando la ma perché invece ci mettiamo sopra lavorare non son tantissimi esempi di tantissimi associazioni no perché
Occupano tra virgolette uno spazio perché vuoto perché non usa nessuna lo trasformano in qualcos'altro di queste ce ne sono tante storie in Italia
Anche a Librino c'è una palestra fatta per le Universiadi di non so quale secolo
Tutto chiuso cementificato e e queste gruppo di ragazze ha detto abbiamo occupato uno spazio che pubblico che ce l'hanno chiuso le abbiamo sistemato in realtà tratta resta quindi c'è anche bisogno di una spinta ciclica no cena c'è almeno dovremmo essere proprio passive non dovremmo neanche pensare che deve fare sempre tutto qualcun'altra no insomma che noi attori delle trasformazioni siamo anche noi gli attori no diceva delle città siamo noi no
E fatto pensare ad Alberto Garutti che morto in agosto e il sì a cui rivolgo un pensiero molto molto personale molto legato che ristrutturarla dei luoghi no il Piccolo Teatro di Peccioli che aveva ristrutturato perché io Agazzi si innamorarono ecco
E forse questa un po'alla sfilano di di questo tempo c'è quell'operazione di di ridare di ridare un un cuore un sentimento la parola che sembrano molto banali e molto datato trovandoti alta forse invece sono quelle che ci servono
In questo momento un po'ardito è un po'un po'secco tornando ai nostri temi abbiamo ancora otto minuti poi passò qualche domanda
Ti volevo chiedere la scolo sostenibili ti ecco Coe come si insegna la sostenibilità ma adesso che è impossibile otto hai scelto dalla palla scusi quindi qualche commedia forse ce l'aveva in questo senso scontro più quell'acronimo adesso essere un ponte un messaggio non scusa sostenibili
Ma nasce per una semplice ragione che nel nel girare tanto una parte del mio mestiere anche fare tante chiacchiere come adesso faccia a faccia con piacere ovviamente
Però faccio sempre con grande generosità incontri con nelle università nelle scuole ma e i ragazzi ti chiederò mai dove posso come posso fare quelle cose lì dove dove può sembrare questa
Come vede insomma magari facciamo questi master perché è un po'scavato e spedito diversità
Dove voi come studio trasferiamo la nostra conoscenza questi ragazzi che hanno venticinque anni ventitré sono sono appena laureati
E quindi facciamo questo passaggio egli insegniamo un po'come lavoriamo noi cioè come facciamo le analisi dovrebbero diventare un pochettino ingegneri perché devono poter
In qualche modo conoscerete invita la ventilazione naturale devono aver degli strumenti digitali per capire come funziona un edificio perché facciamo un periodo di formazione molto tecnica gli strumenti e poi abbiamo dei partner con cui facciamo dei progetti veri
La scuola dice adesso abbiamo anche fatto lavoro con la Unipol
Nerina periferia di Milano sono hanno un sacco di immobili abbiamo preso un campione lire ragazzi si sono messi a lavorare con la Unipol persona c'è assoluta Ulivo lavoriamo per la BMW con Artemide con tante società
E ai ragazzi gli diamo la possibilità di fare subito un piccolo passo
Nella realtà del nostro lavoro materia rispondere a quelle domande che ci fanno perché la scuola non è più l'accademia
Qua e là ci sono altri che la fanno
Non è più non è ancora la professione che un altro mondo è una terra di mezzo no
Allora ecco in questo anno di lavoro i ragazzi fanno un periodo di formazione strumenti digitali per capire come si come si fa un'analisi di questo cortile
Cremonese climatica di questo così impari usa gli strumenti
E dall'altra facciamo un bricco dinastiche lenti su i loro progetti Rapallo fanno loro cioè noi stiamo facciamo da tutoraggio gli diamo una mano pro rimettiamo davanti quest'anno abbiamo fatto un progetto con la BMW sul tema del del suono
Perché nelle città certo talmente tanto rumore che ne non ce ne accorgiamo più quindi livelli di suono si sono molto ANSA e hanno coperto altri suonino non sentiamo più tante cose ma e mi ha fatto un'analisi su Milano perché le città le riconosce dall'odore perché le città degli odori manda riconoscere suoni ci sono dei suoni tipici delle cose che ti fanno che fanno identità no
Quindi abbiamo messi sul tema del suono perché è un tema ripensamento in tema inquinamento acustico sull'altro tema di rigenerazione urbana come trasformare in un quartiere di Milano molto periferico
Cosa possiamo fare in quella trasformazione tuttora nazi quegli abitanti incontri
Tutti gli incontri pubblici cioè li aiutiamo a
Stimolarli per come loro prevedono questo lavoro perché dico sempre non è che noi stiamo insegnando loro qualcosa noi stiamo trasferendo delle informazioni ma dall'altra parte queste ragazze ci stanno dicendo anche come lo vedono il loro futuro pene è una scuola di scambio non è una squadra didattica no
Però secondo me è un po'la lega sinodo dopo tanti anni di lavoro io vedo questi ragazzi sanno venticinque anni pensa al due mila cinquanta dico
Che spesso non voglio usare delle parole tocca però son proprio c'avrete voi da cioè c'è molto da fare proporre Catania prossimi anni quindi
Diamogli una mano perché magari dandogli una mano per quello che possiamo fare
Inneschiamo questo meccanismo per cui anche loro si trovano ad avere un po'di strumenti per affrontare futuro perché è un futuro complicato ultima cosa Mario untori ufficio così io
La chiesa di Santa Maria Goretti il io a patto col sacro mi piaceva ecco
Mentre la società in qualche modo ci dicono gli antropologi va ha bandito il sacco comunque l'ha modificato profondamente ecco progetta una Chiesa che operazione tra l'architetto e come sta il sacco della città oggi secondo te
Ma intanto presentano una chiesa a Mormanno nel borgo nel parco del Pollino in un posto sperduto tra le montagne
In realtà che la città diverse fra però era successa se faccio la faccio brevissima grazie al successo al terremoto credo ormai sette otto anni fa in quella zona e quindi chiusa con la chiesa principale no
Ora una piccola comunità
Con persone che andavano tutti i giorni in chiesa ma che è un un ritorno ci vai perché ci credi ci vai per incontrare qualcuno cemento di intimità quindi la Cei fa questa gara e facciamo questo diciamo questa gara per fare questa piccola chiesa dedicata a Santa Maria Goretti
Che si con quattro soldi che poiché l'abitudine architettata in strane abbia fatto dei Progetti pazzeschi
E poi ci conoscono in giro per il mondo che abbia fatto una chiesa a Mormanno amico un po'di soldi te la sei è un po'di soldi della signora che ci mette dieci Roma
Dello c'è un po'sembrava avere una chiesa di denuncia allora facciamo questa piccola chiesa bianca in questo contesto perché la centro storico è carino però anche lì c'è una devastazione più recente su questo piccolo oggetto Biancone pianta centrale perché è una piccola chiesa dove però ci sono due elementi che sono importanti nelle chiese va be io sono un grande appassionato e Borromini pensa anche a Linate quattro Fontane è una piccolissima chiesa
Che però ci sono due cose importanti uno
E l'approva qualità della luce perché quando i treni in una chiesa dove questa tema della luce particolarmente studiato è un fatto emotivo molto forte è un'emozione forte no e l'altra un po'la vibrazione noti queste superfici che sono molto ricche colonne lesene stato adesso non è che possiamo farle così e quindi questa chiesa fatta con veramente quattro soldi no a questo questa queste curve che poi ho preso da Borromini da Bernini ho ricostruito delle geometrie
E dentro c'è un velario fatto con una materiale sintetico traslucida una nuova molto alto
Quindi la luce che arriva dall'alto tentato questo della Rio pallino si diffonde no quindi tenta entri in questa chiesa c'è una luce
Che non c'è fuori no
Allora ero lì azione dell'inaugurazione arriva questa signora la la comare classica
Calabrese store cittadini insomma è lei l'architetto si quando ti chiedono che sia pericolosissima raccoglie a me a Bologna è successo per un lavoro che ha fatto tre anni fa sono salito su un taxi e il tassista metà esca dal mio taxi l'accusa è forse proprio quindi dipende dipende architette l'architetto si
Hamas quarti che questa chiesa moderna così io sono molto scettica detto poi anche un po'crudele calabrese che non potrei fare traversa entriamo che consiste
Però effettivamente la dimensione intima di questo spazio questo fatto che c'è una luce
Molte motivano poi c'era questa attrice questa piccola finestra che esposto a Ovest
E ne nel giorno di Santa Maria Goretti che al quattordici luglio a una certo del pomeriggio il sole entra direttamente da questa piccola finestra lungi dall'altare no
Al CED c'è un momento un po'magico no perché il eccome se l'edificio dialoga asse concorra cosa che ci fa consacra
Col sacro e poi abbiamo fatto un intonaco con la canapa è la calce con un fra Tazzoli da un po'che la tutto un po'il prato questa trovato
Quindi quell'elemento di riparazione non è una chiesa bianca di intonaco bianco che sembra ospedale norme cosa che vibra
Che c'è questa luce molto molto intensa non molto rotonda ma molto emotiva e quindi anche la signora si è ricreduta fino in fondo non era poi così male non è andata così credo che persiste sono attente l'architettura perché
A Bilbao quando panettone cara Tavana sul suo padre ma visto sui taxi dica l'attacco previa quanti desiderino come dimensione danza in tutta la regione in cui ha avuto a Bologna era molto arrabbiato comunque sono le tre adesso se volete ci sono dieci minuti prende le domande dal pubblico Mario infelice
C'è una persona che vi può aggiungere con il microfono se se volete è cosa vedo la mano alzata a ore due h ancor più vicino tu poi vediamo abbiamo ok
Non realizza
Io volevo chiederle visto che abbiamo parlato in città del futuro asse
Secondo lei la città del futuro sarà un accettava femminista visto che molte città oggi se non progettate da uomini per uomini
Sa ministri insomma
Adesso non lo so se è lecita sono state prospettate solo per gli uomini della sinistra mentre mi sembra che sia molto più aperti e cosa no
Quante sono no non mi non saprei rispondere alla domanda così precisa perché per me non c'è mai stato un po'un problema di questa natura non so non ho mai visto perché non sono una donna tu dici giustamente no
Va beh questo però questo però è un se un tema di civiltà terra-terra nonostante matti educazione o di
No ma su quello per
Ma vorrei però quello che ti sta dicendo io lo capisco mi sembra anche un un atteggiamento di maturità è un argomento che va va va portato avanti perché effettivamente mancano
Tante di queste attenzioni notarono sono sicuro scusami hanno però sembra che negativo
Non credo che sia un proprio tematiche
Che è stato fatto contro se non è stato fatto perché non c'è attenzione accerti salta per questa però che non è un Cesar poca attenzione c'è
Ma mi sembra che si aggiunge a lentamente arrivando non piano piano stanno accorgendo di queste cose adesso magari scusami io non sono a Kaká quella sarà sapere se magari
Ma come l'Italia lanciata inclusiva no certa transitano lo è ma per dovremo per forza farlo no dovremmo comunque a lavorare su questi temi sicuro ai
Grazie e anche anche grazie al lavoro che fanno quelli che lo portano a
Che diventa quell'oggetto di un'agenda negasse la maglia bianca occhiali quinta fila anche dal ministro
Si sente pochezza dei buon pomeriggio conclude volevo chiedere architetto la solo opinioni sul rapporto tra ambiente urbano e ambiente rurale
Insomma un po'magari le sfide del nostro presente le sfide del futuro quello che insomma c'è da dire che riguarda questo rapporto molto comunque importante anche discussa già da oggi
Sì
Va beh intanto per venti tieniti in Italia il sessanta per cento delle persone vive nelle zone rurali cioè nel più nei piccoli centri diciamo così detto così
C'è tutto questo il tema dei aver portato l'agricoltura in città che era un tema che esisteva già nel passato se tu prendi il nell'affresco del Lorenzetti assieme quindi si parlava del buono e cattivo governo metteva insieme i conti con il fatto che un buon governo e quel governo che governa la città e la campagna perché erano due sistemi
E in ne abbiamo un po'perso questo rapporto perché pensiamo che la campagna o la l'agricoltura non ci riguardi poi più direttamente però vedo che in mani in molte
In molte città invece questo nuovo rapporto di attenzione certo che poi le nostre città non sono così grandi no
Per cui la campagna anche molto vicina siccome c'è anche un pochettino più di attenzione al fatto che avevo bisogno di capire di recuperare questo rapporto con una campagna vicina anche tutto il tema dell'agricoltura di prossimità tutto questo dibattito sul chilometro zero
Siccome sta crescendo molto questa idea
Che la città non può continuare a crescere senza avere un nuovo rapporto con la campagna questo mi sembra che sia poi quello che è successo a Milano col Parco Sud tra cui l'agente Deborah un pezzo di terra per coltivasse l'orto
O perché comunque certo c'è una critica sempre più forte sulla che coltura intensiva per tutto a quelle conseguenze ambientali che sta portando cioè siccome sta crescendo
Sensibile una sensibilità che adesso non so se cambieranno così tanto le cose ma almeno c'è una sensibilità che prima non c'era
Ho visto la mano lì dietro il ragazzo quei capelli e la barba a c'è un'alta anche qua sa non so che accadrà prima ancora due domande da come spazio ma curata per Laterza vediamo se ce la farà pubblico superattico Marchese assente
Buon pomeriggio sofferenza io devono fare una domanda
Lei ha parlato di città inclusiva e delle città sono dei luoghi di aggregazione per stare insieme
Però
E che i i luoghi sono brutti nel momento in cui non ci viviamo
Io sono di Catania tra l'altro quindi conosco perfettamente nettamente la dinamica tutto ciò che ha descritto
Però era al tavolo fare una domanda non su Catania c'è anche ma non avrà il tempo comunque per volevo fare una domanda ad esempio su una città come Milano perché ad esempio una città come Milano come può essere anche Parigi
Dal mio punto di vista la vedo come una città ostile recita profondamente esclusiva e che fondamentalmente è fatta da chi se la può permettere e che soprattutto per per est c'è il fatto di essere Green è una cosa di lusso e quindi il c'è come come si può come si può risolvere questo questo divario enorme fa il voler essere sostenibile il voler essere inclusivo e il fatto che ci sono certi luoghi che entri non lo non lo sono per definizione grazie
Ma questo tema su Milano oggetto tirasse giù il dibattito recente anche da parte dell'amministrazione perché con la crescita del dei carri degli affitti delle vendite stiamo facendo un'esclusiva lo steccato piano allontanando depresso che è un fenomeno che è successo in quasi tutte le città del mondo
Anche oggi New York Darlan presentato di nuovo luogo esclusivo e la gente deve andare ancora più lontano c'è un un modello che ha funzionato che viene un po'da lontano e il modello di Vienna
Perché Vienna una storia sulla Pubblico neanche sociale ma della società
Che ha sempre creato un meccanismo di rapporto pubblico privato per cui il il privato poteva fare la sua edilizia speculativa
Al prezzo di costruire non dico altrettanto ma un trenta per cento nello stesso posto di edilizia accessibile a tutti no perché la mezzi che sociale è il meccanismo di equilibrio sociale se tu fai una città esclusiva non è detto che lì ci sia un equilibrio sociale
Quindi Milano vissuto un un'onda di successo economico enorme
Per cui in centro ci vogliono quindici mila euro al metro quadrato ma non è che tanto più lontana ce ne vogliono sette otto che diventa veramente un problema
Lei però l'impressione che si che sia mancata proprio una visione urbanistica cioè quella è una scienza sono scelte politiche quelle se la politica non capisce
Che il meccanismo speculativo genera un problema di questo tipo poi ci troviamo i ragazzi giustamente mettono le tende davanti al Comune perché non possono tornarono a casa ma le politiche sociali della casa
Gli studenti sentimenti carta cioè il problema
E che è sfuggito
In un arco di tempo troppo greve mi è sfuggito il fatto che le conseguenze adesso stanno diventando difficili e Milano avrà un grande problema da gestire su questo tema dell'inclusività ce l'ha anche Bologna che storicamente una città attenta però nella politica di non costruire più niente che una politica assurda ecco io non sono cioè cioè so cosa vuol dire non vuol dire che dobbiamo cementificare tutto questo no
Dobbiamo sostituire cioè a parità di consumo possiamo sostituire tante zone industriali tanti edifici abbandonati quelle politiche lì richiedono una politica molto coraggiosa perché è vero che ebbene non consumare più suolo siamo d'accordo trentaquattro noi non ne abbiamo più così tanto
Però non è che questa è l'alibi per non fare più niente ed è quello che è successo è stato l'alibi per non fare più niente la conseguenza qual è che oggi ragazzi denunciano le case da studente le persone che lavorano sei che in Emilia Romagna ci sono mi sembra insomma cose del ventidue venti mila posti vacanti di di docenti
Che nel Sud potrebbero venire no no va be'non sembrasse perché non perché con lo stipendio non trova un po'quindi poi la conseguenza poi quest'anno anche se non fai la politica della casa mette in moto un meccanismo negativo anche sul lavoro che per assurdo c'è ma non te lo puoi permettere quindi credo o avevo proprio scritto recentemente un articolo sul fatto che forse Milano dovrebbe guardare ora visto tanto vaga del New Yorker o Londra adesso guardi Vienna
Ma delle politiche di calmierazione del Trezzo attraverso un ruolo del pubblico secco cos'è successo che non va bene
Nel dopoguerra nel nel famoso piano casa di Fanfani poi li abbiamo avuti diversi
Il pubblico era il riferimento per la casa le politiche pubbliche della casa
Case popolari settimana insomma quei nomi strani però il pubblico era un attore del mercato perché se io pubblico costruisco le case l'affitto a cinquecento euro al metro quadrato
Il tuo privato le fai a quattro mila colorati Fayard due mila euro al metro quadrato non mercato non lo puoi ritenere perché c'è il Hackman calmierazione del pubblico quel pubblico è uscito di scena
Non è più un attore
E quindi ha lasciato un mercato completamente libero la speculazione quindi turno non non non essendo che l'attore che calmierare subisce un mercato che appressate vado anche poi bloccare un mercato devi giocare la partita che tu questo è il punto il pubblico e la casa pubblica che è stata anche la stagione dell'architettura del dopoguerra italiana se le case che hanno fatto nei quartieri Lina io abitavano Caterina Piacenza alle Venezia che Quaroni viziate De Carlo dei ragazzi che erra avevano trentacinque anni cioè la generazione che poi è stata la generazione dei maestri quindi la puntata pubblica è anche l'occasione per un rilancio sull'architettura
Delle fasce dei giovani che cominciano a che attraversano il tema dei costumi della Calì qui capisce e quel tema della complessità che dicevamo prima lo sentono fa la casa pubblica non mette in moto e neanche un meccanismo culturale non gli dai la casa capì il mercato nel calmierato e ci troviamo a città come adesso succede in tanti luoghi e la gente deve andare più fuori più forti lontana Panucci né più quinto il punto è loro la città è un ecosistema
Come un bosco dove ci sono le piante alte le piante piccole ci sono i rampicanti francese ci sono tutti insieme no se tu però fai composto fatto con una sola pianta non funzionano segue molto semplice da dire
Abbiamo sforato i tempi supplementari già dei due minuti Ottone domande almeno per la tante siete veloci ve le faccio fare se no io rispondo veloce dell'Angelo diciamo da ragazzo colava no ha rinunciato ok allora signora parte al fine camicia maglietta bianca quanto inutile grazie
Acceso eccetera
No
Una
Allora buonasera i temi da trattare sarebbero tanti ma sto stretto lei prima ha parlato della della scuola del usando un una frase bellissima che mi risulta molto mi prendo cura di te
Che va benissimo però c'è un tema altrettanto importante cioè Lamu la mobilità scolastica da casa a scuola chi si prende cura le le città oggi sono cause sentiamo un quarto d'ora davanti a scuola vediamo solo a oltranza del portiere Boffi finì in aula
Adesso io però no so io sono d'accordo e non mi chieda una risoluzione nervosa no però il tema adesso dei
Avanza
Ne abbiamo il problema che tante scuole sono anche nelle città sono dentro le città dove non c'è perché c'è tutto però è anche vero gli acuti anche ai figli da portare a scuola la mattina
E che per esempio sarebbe bastato l'hanno già proposto tante cose di scaglionare gli orari in modo da evitare per la congestione assurda Dell'Anna
Chiudere sì adesso davanti casa mia Bologna per esempio la strada dove abito io è chiusa perché c'è due scuole un asilo e una scuola alimentare perché non ci può più passare in altri Paesi hanno fatto le corsie per la scuola quindi anche per un bambino che vuole andare con la bicicletta o accompagnato da un adulto a una corsia riservata e protetta
Queste sono tutte politiche sulle mobilità credo facciamo molta fatica a farle come le politiche delle piste ciclabili
Che sono delle strisce bianche sui marciapiedi per lui una pista ciclabile quella una striscia bianca sul marciapiede diverso l'ultima domanda quinta che affida
Una sera
Che no eh tra le tante cose quando c'è di mezzo Cucinella ci son sempre tanti spunti molto brillanti
Devo dire che uno dei dati voi avete scritto che entro due mila trentacinque il settanta per cento della popolazione c'è anche un altro dato non andrà in città
Il dato è che le città purtroppo stanno dimostrando Chianti stanno andando sempre di più verso una dimensione di mega siti sino al contrario di quello che si potrebbe pensare sul modello per esempio europeo e italiano
E fanno due cose nelle città c'è
Il maggior numero del PIL pressante la domanda che ha fatto il ragazzo prima no la relazione cita occupano secondari come seconda il tre per cento e quattro per cento della superficie globale
Più però il settanta per cento del PIL svilupperò il settanta per cento dell'inquinamento quindi queste due cose vanno insieme ma poi quello che diceva l'architetto mi sembra interessante per questi perché queste mega Sifis
Non hanno più preso in considerazione due
Dimensioni che invece facevano parte dell'architettura classica quella che fino al Novecento insomma
E appunto l'URSS cioè edifici ma poi anche la la comunità s'quindi la comunità di cui ha parlato ci Lella e anche la civitas cioè quelle che sono le regole no questi tre livelli no come si possono conciliare Mario questi questi archi queste dimensioni in una visione architettonica delle grandi Mega City di cui parla la letteratura
Critica Sennett Saskia eccetera cioè domando nel finale questa domanda nel finale sarà resterebbero molto velocemente mi sembra che il fenomeno che è successa anche dopo la pandemia no con questo grande dibattito sulla città di quindici minuti
Perché quando ci siamo accorti recita sono Trump tanto grande per muoversi ci vuole tanto tempo
Si sta un po'cercando di di dire
Che fosse lecita sono fatte di piccole città dentro a un po'il concetto del quartiere dell'arrondissement quartiere
Che dove tenta di quel quartiere trovi tutti quei servizi senza bisogno di mettere in moto una mobilitazione anche escano questo secondo me è un postaccio anche
Questo rapporto che le persone anche nelle grandi città ritrovano nella dimensione del quartiere cioè
Nel quartiere conosci le persone poi fare le tue attività poi andare all'ospedale l'uomo un primo ricovero c'è un ufficio apposta sono i servizi alla scuola
E quindi credo che nella dimensione così grande un po'dell'anonimato della grande città stia nascendo un po'questa idea che fosse ritornando un po'all'inizio
Hai bisogno di ritrovare una dimensione invece un pochettino più da quartiere non quelle attività sono che le distanze sono un po'una dimensione più umana no
Questo mi sembra che sia un po'quello che sta succedendo nelle Grandes adesso a Parigi a New York
A Milano in qualche modo un po'c'è questa identità dei luoghi dei quartieri no che un tempo adesso non voglio stare Polonia sempre perché però siamo purtroppo la conosco c'è anche un po'l'identità dei dei quartieri anche Corticella che non è
Dentro le mura mai fuori
Pur essendo una zona diciamo moderno della città ha una sua identità cioè la gente sa che tutti Corticella per quel piccolo accento diverso che ha
O per il modo con cui apre qui pur nella massa di una città grande
Piano piano vengono fuori queste piccole identità che identificano un po'questi nuovi credo che la gente abbia pesato di riscoprire dopo il grande sogno della megalopoli ultima di vicinanza che quello che poi ti permette
Di avere degli amici viene ad essere più umana di lo senza la sua telefonata già così in qualche modo creai il poi chiederò aiuto a qualcuno che lo conosce il resto son quelle cose che ci si è dimenticati nel
Nella follia del modernismo adesso torniamo a scoprire che
Siamo esseri umani anzi no siamo degli Cure bambina lussemburghese Human prima siamo dei
Silenzio esseri urbano questo con la fine di questa ecco grazie ma la chitarra Mario Cucinella grazie a tutti voi pensa intervenuti grazie al festival internazionale e alla Fondazione polizia sostenuto l'incontro grazie a tutti