Sinodo delle Chiese metodiste e valdesi. Intervista alla pastora valdese Daniela Di Carlo

Lunedì sera ventuno agosto si è tenuta la serata pubblica che come di consueto accompagna i lavori della sinusoide chiese metodisti e valdesi il tema di di questa serata è stato l'oppressione resilienza la trasformazione donne nello spazio pubblico ne parliamo con Daniela Di Carlo che pastora valdese a Milano perché faceva parte del panel delle relatrici in questa serata com'è andata alla serata di ieri allora quali sono stati i temi fondamentali al di là del titolo naturalmente
Allora è andata benissimo da un lato perché vede è sono state suonate delle musiche di compositrici
Veramente sconosciute e quindi il pubblico è rimasto veramente estasiato perché perché mai aveva sentito queste compositrici classiche rappresentate pubblicamente su invece i i tre interventi che ci sono stati mi sembra che ci sia una sorta di fil rouge da un lato il fatto che le donne comunque occupano degli spazi pubblici già adesso già ora e che sicuramente la diversità della politica delle donne o almeno di una certo tipo di politica
E che e rispetto al passato
Insiste una sorta di femminismo intersezionale che permette a tutti
Tutti i soggetti oppressi di collaborare e cooperare mettersi insieme per agire la trasformazione questo mi sembra uno degli obiettivi che è stato punto proposto l'altro riguarda certamente tutto il lavoro da fare ancora sul genere
E sulla violenza di genere perché purtroppo il posto cody d'ci ha fatto scoprire una realtà un po'sommersa di donne che hanno veramente partito questo confinamento nelle proprie case spesso anche insieme a Uomini violenti e dall'altro delle istanze di liberazione che vengono da tutto il mondo da diciamo il sapere delle donne africane a quello delle donne iraniane
Piuttosto che invece delle donne argentine che hanno dato il via alla movimento non una di meno che è un movimento che raccoglie appunto tutti i soggetti e non più solo le donne tutti soggetti oppressi
Ecco abbiamo parlato appunto con Almeyda Sharon se ricordo bene il nome
Che ci ha un po'rappresentato le differenze vediamo grande come dire se era presente in modo particolarmente crudele macché sostanzialmente non differenzia molto le dittature laiche da quelle teologiche teocratica
Purtroppo è vero perché ogni dittatura toglie il respiro toglie diritto toglie parola
E questo è qualcosa che appunto ci deve vedere attive persone attive perché
Oggi non è veramente più accettabile che vi siano nel mondo centosettanta conflitti in molti dei quali
Ne che sono nati per togliere i diritti di qualcuno di qualcuno che divide lo stesso territorio delle donne piuttosto che dell'orizzonte
Della partecipazione delle donne all'orizzonte religioso eccetera eccetera in questo senso mi sembra invece che la serata di ieri sia stata un po'profetica a un certo punto è stata usata all'immagine
Della filosofo Paul bresciano doc che propone quello
Del simbionte politico cioè della creazione di luoghi nei quali le persone vedono l'urgenza di mettersi in rete relazioni in Coppa Antonio il vivere insieme di creare dei legami
Che possono poi concretamente cambiare il mondo perché da soli non ci si salva più bisogna veramente creare delle alleanze
Veniamo alla
Cose che più ci sono care con essa attori il tuo apporto questo dibattito
Allora mi apporto è stato quello di far vedere che le donne
Dal due mila e quindici appunto hanno fatto delle proposte morta concrete da un lato questo femminismo intersezionale che quello che appunto mette insieme i vari soggetti oppressi quindi le donne
Ai trans il poveri insomma veramente tutte le persone posta ai margini Elena
Mette insieme in un'alleanza trasforma Trichet perché non c'è una liberazione di un soggetto parziale che c'è di fronte ma la liberazione di tutti i soggetti oppressi
Mi sembra anche molto importante quello che è accaduto all'interno nel due mila e sedici del movimento mi tu
Finalmente si è riusciti riuscite soprattutto come donna denunciare che la violenza di genere è ancora qua concreta concreta dentro le case fuori dalle case nei luoghi di lavoro
E poi appunto questa idea che ci si salva solo se si è in una relazione profonda donna Farau è che è una filosofa della scienza ha detto certo punto
Smettetela di fare figli di generare figli generate invece parentele tra la stessa specie quindi all'interno delle relazioni umane e fuori da dalla vostra specie quindi tra persone umane nel mondo animale il mondo delle piante nel senso che e ora che ci si renda conto che tutto quanto è collegato non può esserci la salvezza umana senza quell'animale non può esserci se la salvezza del creato senza la salvezza degli esseri umani quindi abbiamo bisogno di collaborare e di lavorare insieme
Queste parole mi hanno fatto tornare in mente parole ormai antiche di Adele faccio
Ma volevo concludere con questo si parlava l'altro giorno con Mirella Monorchio
Del fatto che il cristianesimo avrebbe potuto rappresentare e all'inizio ha rappresentato il superamento del patriarca auto che come dire a Taricco
Per cede l'arrivo la venuta di Gesù Cristo e la costruzione nella chiesa
è occasione poi persa io sto parlando con una pastorale non potrei mai parlare con un Prete prezzi Prete con una parete
E e questo però come dire è la dichiarazione che le donne possono arrivare fino a un certo punto e oltre quel punto ci possono andare solo agli uomini
E e questo con la necessità di questa come dire conversione culturale qualcosa che vedere deve averci
Allora io credo che si sta nell'umanità un peccato di genere che è un peccato tutto maschile
Questo peccato si è manifestato con il fatto che il genere maschile a associato assistesse a a se stesso una somiglianza con Dio una somiglianza con Gesù fisica e quindi ha proibito alle donne di accesso al divino e questo è un fatto gravissimo
Mia naturalmente sono molto contenta che nelle chiese protestanti ci sia un ministero delle donne certo rimango però anche solidali
Solidale con tutte quelle compagne di viaggio cattolico ortodosse che vorrebbero poter predicare vorrebbero poter leggere l'Evangelo vorrebbero essere anche portatrici di quella libertà che è presente
Nella figura di Gesù Cristo e non lo possono fare perché nelle loro chiese non è riconosciuto un ministero delle donne
Io penso che questo sia oramai veramente grave cioè poco accettabile che in una chiesa cristiana non sia data la parola la parola profetica la parola
Predicata alle donne molto molto grave
Grazie grazie a Daniela Di Carlo che pastora valdese a Milano