L'intervista è stata registrata mercoledì 8 febbraio 1995 alle 00:00.
Nel corso dell'intervista sono stati trattati i seguenti temi: Italia, Maastricht, Polemiche, Unione Europea.
La registrazione audio ha una durata di 8 minuti.
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Giungono da diverse parti politiche ed associative le critiche alla recente nomina dell'ex sottosegretario agli Esteri Livio Caputo al rappresentante italiano nel gruppo di lavoro per la revisione del trattato di unione europea Maastricht
La prima presa di posizione sulla nomina conferita dall'attuale ministro degli Esteri Susanna Agnelli viene fatta da Lorenzo offre Cleaver per il deputato riformatore infatti Caputo è il sostenitore di una linea opposta al rafforzamento dei poteri del Parlamento europeo nonostante l'indirizzo federalista auspicato dal ministro Agnelli una seconda valutazione sulla nomina di Caputo viene dalle Movimento federalista europeo il comitato centrale del movimento ha ricordato nei giorni sì che Caputo come sottosegretario agli Esteri del ministro Martino si è espresso più volte contro l'aumento dei poteri al Parlamento europeo contro il Trattato di Maastricht e contro la prospettiva di una riforma in senso federale dell'Unione Europea
E i federalisti europea declinazione pongono l'accento sulla stessa volontà espressa dagli elettori italiani nel referendum del diciotto giugno del mille novecentottantanove quando una maggioranza dell'ottantotto per cento si pronuncio a favore di un mandato costituente al Parlamento europeo da parte del governo italiano e per la costruzione della Federazione europea
Senatore Caputo a lei è stato
è stato affidato una nomina importante quella di rappresentare l'Italia nella Commissione per la revisione del trattato di Maastricht come
Come affronterà adesso quest'incarico anzitutto oppure chiediamo è un gruppo di riflessione
In realtà deve soltanto preparare l'agenda
Terrà la conferenza intergovernativa del novantasei che ci svolgerà sotto presidenza italiana e che va avrà il compito di rivedere il trattato di Maastricht quindi Milla voto
Costituito essenzialmente da un esame degli aspetti del trattato di Maastricht che non funzionano
Dall'anno in sita di adeguare questo trattato che fu fermato dal novantuno nel novantuno da dodici Paesi alla porta e IVA di un'Unione allargata a venticinque Paesi e anche quello di correggere gli errori talvolta formali talvolta sostanziali
Che in quelle
Notti drammatiche che precedettero la conferenza Timar ricorro commenta a nei giorni scorsi i microfoni di Radio Radicale hanno raccolto
Un commento da parte del parlamentare riformatore Lorenzo stricnina lei non sarebbe un un sostenitore accesso della linea federalista cioè quella di rafforzamento dei poteri del parlamento europeo lei cosa risponde a questa critica ma guardi quello del mio errore e firmò
Si chiama in gergo giornalistico una leggenda metropolitana che credo risalga alla mia partecipazione circa un anno fa a una corsa
Cosiddetti euroscettici in Gran Bretagna
Dove peraltro io sono andato a ribadire che l'Italia era un Paese profondamente europeista sono andato esclusivamente a mettere dei paletti ma siccome molti leggono soltanto i titoli dei giornali
Hanno visto che io avevo partecipato questa conferenza mi hanno subito intruppato pongono questi signori in realtà qui non si tratta di nei federalisti e anti federalisti qui si tratta di fare un lavoro sul terreno nell'ambito del di quello che la diplomazia consente noi dobbiamo qui affondare una revisione che deve essere fatta all'unanimità quindi con il consenso di cui tutti i quindici Paesi membri il messaggio che noi porteremo sarà il seguente noi vogliamo se è possibile una Europa sempre più unita non ci piace molto l'Europa a più velocità
S'è mai possiamo accettare un'Europa accende cerchi concentrici dove non si tenga conto soltanto del fatto economico e monetario per misurare l'europeismo dei singoli Paesi
Temo di ottenere ma non stava in quella sede sarai in altra sede quindi io non avevo nulla a che fare con questo esercizio
Una interpretazione e la Pica dei parametri del previsti per la deriverà la moneta unica dal Trattato di Maastricht
Perché se i parametri fossero previa la lettera cioè nessun Paese può aver più del sessanta per cento del PIL come debito pubblico noi in Europa non entreremo neanche nel prossimo millennio
Ma e le perché io vero sarà quello di adeguare gli ori all'allargamento della Comunità immaginate che fino adesso a ogni Paese nuovo che entra ci facevo il nuovo commissario ma questo ha già creato abbastanza problemi con quindici Paesi quando entreranno quelli delle sarà ovviamente impossibile bisognerà trovare un altro sistema
Uno dei mostri sacri dell'Europa alla politica agricola comune dopo RAI
Rivista perché le carte della politica agricola come tale anche ai nuovi Paesi membri
Sarebbe una grave migliori spenda del settanta per cento che nessuna delle nostre opinioni pubbliche accetterà
Io mi considero un europeista realista
Esso che cosa si può fare in questo momento e che cosa non si può fare il sogno federalista rimane
Il resto è un obiettivo a lungo termine ma certamente non è in questa sede che si potranno fare dei progressi quando essenzialmente si dovrà pensare all'allargamento del nome all'approfondimento
Si parla o meglio alcuni esponenti federalisti europei parlano più dell'esigenza di un'Europa dei cittadini piuttosto che di un'Europa delle banche delle grandi finanze
Ecco io mi chiedo rispetto anche magari un gioco da parte della Germania il ruolo di un istituto come la dolce banche
Può ostacolare il processo dell'Europa dei cittadini e di un Parlamento europeo con potere di politici vincolanti per i Paesi membri
Non c'è dubbio che la Germania a un disegno europeo suo particolare
Che fosse non coincide sempre quello con quello dei nostri movimenti federalisti perché oggi la Germania passa per il Paese più operista di tutti perché sotto l'alibi valide illuminata di Helmut Kohl ha deciso che l'ancoraggio europeo era e la soluzione migliore per evitare una deriva vede la Germania verso le e un
Risorgere dei e tendenze egemoniche germaniche che hanno già fatto abbastanza guai in passato però non c'è dubbio che vede anche l'Europa in funzione del suo allargamento a Est
Vede l'Europa come una grande Donativo fluente
Naturalmente diventerà tanto più grande quanto più accentuata sarà la leadership del marco rispetto alle altre monete
Pensiamo molto favorevoli a invece a misurare maggiormente l'europeismo di un Paese
Sul secondo e sul terzo pilastro del Trattato di Maastricht cioè sulla politica estera e di difesa comuni
Soprattutto su quella parte che è stata tanto cuore a molti italiani
E quella del dei cittadini cioè il la parte giusta sia i dipendenti dei ministeri degli Interni e su queste si sono fatti finora purtroppo pochi polvere
Bisognerà rimediare
Il in occasione delle prossime conferenza
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