"Dalla Partitocrazia al Modello Democratico: percorsi e propettive" org. dal Gruppo Consiliare Arcobaleno della Regione Emilia Romagna hanno aderito all'iniziativa il Movimento dei Club Marco Pannella di lotte civili, ambientaliste e per la Riforma e il Club "I Democratici"

Convegno
Per cause le più disparate
Agli impegni del professor Marcello Pera a avrei ritardo e tutte queste cose
Direi che possiamo invece partire con prima con una prima parte del nostro convegno che ha dedicato alla proposta che noi avevamo fatto come Gruppo Arcobaleno di un governatore per la Regione
Su questa su questo su questo argomento
Abbiamo maligna siamo le persone che sono venute Elisa hanno dichiarato disponibilità
Ringraziamo il professor Roberto Toni antiche farà un'introduzione su questo nostro Progetto
Qui presenti a discuterne
Il presidente del consiglio regionale dell'Emilia Romagna
Che dedico Castellucci
Attendiamo il vicepresidente Giannantonio Mingozzi
C'è sì navate diamo magazzino visto no attendiamo l'assessore regionale Luigi Marinucci che di cui è prevista l'arrivo sì
C'è il Consigliere Vizzini Angelo Marabini che ringraziamo della sua presenza
Poi c'è il Consigliere
Sì e adesso la signorina la considera signorina
E il consigliere della Regione Veneto Emilio Vesce il proprio sa consigliere Parigi
Penale di casa volevo nominati
Concluderà promesso Ettore Rotelli che qui con noi che ringraziamo molto sua partecipazione ecco io darei a questo punto la parola al professor Roberto Pane
Però tirò il microfono ecco tenendo presente ai microfono
Ecco io spero di non doverlo tenere in mano così si sente abbastanza ecco benissimo
Allora
Intanto un paio di precisazioni iniziali
La prima precisazione
E che
La mia introduzione
Più che essere diciamo una spiegazione in termini più o meno sistematici della proposta che è stata elaborata un po'in corso di elaborazione da parte del gruppo Arcobaleno intende essere più direi una indicazione di una opzione possibile in ordine alla riforma di governo regionale
Da questo punto di vista non si tratta evidentemente di una proposta organica ma di alcuni spunti di alcuni elementi di riflessione ma vorrei che fosse anche una provocazione frammento la provocazione intellettuale
Quindi nessun nessuna aggressione fisica sia ben chiaro ma credo che sia giusto che di fronte alle scelte che i politici soli politici devono fare vi siano una serie di provocazioni di proposta e di suggerimenti di sollecitazioni per essere sicuri che le scelte che poi politici faranno non siano le uniche scelte possibili maschi siano una scelta nell'ambito di una gamma di opzioni disponibili
E che quindi di queste delle delle scelte finali si assuma una responsabilità di fronte all'opinione pubblica di fronte agli studiosi e di fronte naturalmente al corpo elettorale
Quindi da questo punto di vista io mi aspetto che vengono sollevate tutta una serie di obiezioni alle cose che dirò e sono naturalmente ben preparato a sentire queste obiezioni
In linea di massima vorrei dire che ho scelto di
Proporre una soluzione forte estrema spero non estremista proprio all'insegna di questo atteggiamento di provocazione costruttiva
Ma anche perché
E credo che non ci si possa accontentare di quello che normalmente viene presentato come il politicamente possibile il politicamente possibile sa molto spesso un appiattimento
Molto spesso una maschera Tura rispetto ad altre opzioni
è io vorrei prendere come esempio tanto per essere concreto far capire subito un attimo alcuni metri di di di giudizio considerò la legge elettorale nazionale il politicamente possibile allora da questo punto di vista quella legge elettorale rappresenta un appiattimento di tutte le possibilità che sarebbero state praticabili rispetto a delle opzioni
E strumentali rispetto alla forma di governo quindi da questo punto di vista e se è consentito dire
Fra l'altro esco entrano propende sono mento persone che conosco da quegli anni
E buffo che chi non ha vissuto certamente da protagonista l'epoca del Sessantotto riscopro dopo qualche decennio
Che ne affetti modo un modo costruttivo presto e realisti e di chiedere l'impossibile di non accettare solo il politicamente possibile da questo punto di vista un'autocritica
Una considerazione generale che vorrei fare è questa
Se noi diamo un'occhiata naturalmente qui ci occupiamo di governo regionale ma dobbiamo avere in mente che ci troviamo in una stagione di riforme
E allora naturalmente non possiamo non dare un'occhiata anche alle riforme che vengono proposte che vengono anticipate a livello di forma di governo dello Stato
E qui allora vediamo già come a questo livello si sia manifestata una
Ipotesi per conto mio assolutamente l'iniziativa e limitante
Quella che considera l'elezione diretta del primo ministro allora si diceva del presidente del presidente della Regione del Sindaut che così via come un bene in sé con me un obiettivo in s'è come una riforma in senso
Ora se ricordate era proprio questo il tema l'elezione diretta del Presidente della Repubblica che aveva dato avvio direi alla fase e ufficiale alla fase istituzionale
Delle riforme ed è fu veramente strano perché c'era già stata
La la la commissione Bozzi in quell'occasione nessuno aveva pensato di apportare delle modifiche di fondo di struttura a ruote Presidente da Repubblica ma venne fuori soprattutto Craxi e alcuni giuristi a lui vicini quale disse dobbiamo fare dove ha messo a dura elezione diretta presidenza Repubblica
Allora quella proposta era chiaramente strumentale ad una tattica politica forse ancora più che una strategia però fu in grado di sollevare clamore una parte questo clamore era legato proprio al carattere strumentale della proposta
Ma dall'altra direi era legata invece ad una reazione fosse più serio più fondata la quale metteva in evidenza come
Non s'fosse praticabile una semplice elezione diretta del presidente Repubblica senza una modifica del suo ruolo delle sue funzioni in altre parole
Semplicemente trasformare l'elezione del presidente Repubblica da parlamentare a popolare
Non aveva una ricaduta necessaria sul ruolo che Paul presidente sarebbe andato a svolgere quindi a questo punto di vista ci sarebbero dovuto modificazioni sarebbero dovute modificare anche le funzioni
Scusate se faccio un attimo comparatista non ne abbiamo dei casi di presidenti eletti dal corpo elettorale eletti direttamente dal corpo elettorale
Che non sono anche organi di indirizzo politico particolare precedenza storia col presidente irlandese e così via su questo non tono se non per dire
Che
Sarebbe per conto mio sbagliato il mio per e fuorviante
Parlare dell'elezione diretta del capo dell'esecutivo a qualsiasi livello istituzionale come se fosse ripeto un bene in sé un vantaggio in sé una riforma in serie
Senza contestualmente operare anche sulle funzioni
E quando si opera sulle funzioni naturalmente si entra proprio in quella relazione fra istituzioni in cui si riconosce una forma di governo anziché un altro
Allora
Non ci troviamo in un momento in cui non possiamo limitarci a prendere in considerazione il sistema di elezione del capo del dell'esecutivo
Ma dobbiamo contestualmente affrontare altre due riforme una quella della forma di governo
La seconda quella del sistema elettorale
Perché anche qui non esiste nessun sistema elettorale buono cattivo di per sé esista un sistema elettorale strumentale rispetto al funzionamento di una determinata forma di governo e anche qui bisognerebbe scendere bisognerebbe anzi bisogna passare ad un ulteriore livello di di intervento che quello del sistema politico
E qui c'è una considerazione di fondo che vorrei fare e che vuole sottoporre alla vostra attenzione
Noi o meglio noi la la la comunione bicamerale e molti interventi stanno operando
In questo ordine
Riforma del sistema istituzionale riforma del sistema elettorale autoriforma del sistema politico
Sembra cioè che sistema politico sia una variabile del tutto indipendente rispetto alla riforma istituzionale alla riforma elettorale
è il problema è che il sistema politico sarebbe affidato alle sue pretese supposte vantate capacità di autoriforma
Ecco personalmente ho dei dubbi che si possano separare così questi livelli che si posa cioè
Pensare di
Separare obiettivi di riforma del sistema politico da obiettivi di riforma del sistema istituzionale e quindi del sistema elettorale come cerniera fra sistema politico il sistema istituzionale credo anzi che ci troviamo in una situazione quanto mai scomoda di governo compiere delle opzioni di riforma istituzionale avendo anche in mente obiettivi di riforma del sistema politico
Normalmente si potrebbe ritenere che il sistema istituzionale deve riflettere il sistema politico
Io ho la sensazione che se noi seguiamo questo percorso rimaniamo impantanati nella situazione di stallo che politicamente non sia risolta in questi quarant'anni in particolare la democrazia dell'alternanza
E che quindi non riusciamo a creare le premesse per un sistema di governo efficiente perché alla base ha un sistema politico razionalizzato
E allora da questo punto di vista mi permetto di rivendicare il ruolo del diritto perché qui ci doveva porre il problema e sistema politico che esistere che si deve adeguare alle regole costituzionali o sono le regole istituzioni costituzionali che devono riflettere il sistema politico
E allora da questo punto di vista si pongono dei forti problemi di legittimazione degli organi che sono in questo momento impegnati sul piano delle riforme istituzionali perché temo che da questo punto di vista e ripeto la legge elettorale Minotauro per conto mio ne è una conferma
Gli organi e le forze politiche che gli animano non sappiano fare altro che riprodurre forme di governo i sistemi elettorali che riflettono se stesse anziché riflettere delle opzioni di governo nato a mente mi rendo conto della del del della gravità di questa affermazione ne sono perfettamente consapevole ma la pongo alla vostra attenzione proprio perché credo che uno dei problemi che si dovranno affrontare e quello della riforma del sistema politico attraverso le riforme istituzionali e non è cosa da poco
Ci troviamo a parlare di queste cose in una fase in cui probabilmente bisognerà constatare o bisogna addirittura subire una certa accelerazione dei tempi
Ho qui un interessantissimo resoconto della seduta della commissione bicamerale di venerdì ventiquattro settembre e si vede con quale attualità vuole dire anche con quale urgenza
Quella Commissione sta affrontando i problemi della riforma del sistema elettorale e forse anche nel sistema e di governo qui fra le varie cose interessanti meno interessanti preoccupanti incoraggianti che si può incoraggianti poche che si possono leggere va be'è un'affermazione ovviamente non la voglio prendere come
Simbolo emblematico dello stato d'animo ma o o degli atteggiamenti di riforma ma viene che comunque indicativa si dice un altro tema di grande rilevanza e relativo all'esigenza di arrivare comunque ed in qualche modo a forme di legittimazione diretta degli esecutivi ecco personalmente alla luce delle considerazioni introduttive già fatte vorrei contestare e fortemente
Il comunque ed in qualche modo cioè non credo che comunque in qualche modo si debba arrivare alla a forme di legittimazione diretta degli esecutivi
Credo invece che la legittimazione diretta dell'esecutivo vada bada scelta come opzione ma rispettano la determinata forma di governo non per coprire una qualsiasi soluzione istituzionale
E dico questo a maggior ragione in un momento in cui si assiste e e io da questo punto di vista sono assolutamente sono assolutamente un assertore di questa direzione ad un rilancio delle esperienze di governo regionale ad un potenziamento delle aree di intervento regionale e e direi di più e in un momento in cui si fa particolarmente acuta
Direi l'esigenza o la vocazione di far sì che le regioni italiane non siano solamente dei soggetti politici nell'ambito di amento italiano ma abbiano una qualche rilevanza all'interno dell'Unione Europea
Abbiamo questa Commissione questo Comitato delle regioni e degli enti locali
Ecco vogliamo farne una sede di rappresentanza di interessi regionali
Ho vogliamo semplicemente alle alimentare del turismo comunitario ecco personalmente io sono dell'idea che si debba essere in grado di individuare degli interessi regionali
E anzi un interesse regionale unitario che questo interesse debba essere rappresentato e difeso nel governo nazionale
E debba essere rappresentato e difeso nell'Unione europea quindi se ha ben chiaro le considerazioni che io faccio partono da una premessa di regionalismo forte
Sia nell'ordinamento italiano sia nell'ordinamento dell'Unione Europea
Quindi una rappresentanza forte
Che ha necessità di avere un sistema politico regionale non un sotto sistema del sistema politico nazionale quindi con delle opzioni e quindi con una leadership quindi con una sua società civile
Da questo punto di vista
Mi sembra allora che sia più costruttivo e coerente impostare il discorso della legittimazione degli esecutivi nella prospettiva della forma di governo dualista
Dico forma di governo dualista per due motivi primo motivo non mi piace l'espressione forma di governo presidenziale
E non mi piace non per motivi capricciosi ma perché credo che sia poco appropriata alle realtà regionali
Fra l'altro se si parla di forma di governo presidenziale inevitabilmente si pensa agli Stati Uniti ora io non credo che ma voi fosse ne sapete e più di me non credo che nessun presidente di regione italiana abbiamo hai pensato di imitare non vorrei certamente e di scimmiottare il Presidente degli Stati Uniti
Sì immaginavo tra immaginavo che quello sarebbe Ciro ma preferivo che lo dice speravo in sé che dirlo io
Quindi lasciamo stare la il il governo presidenziale che riguarda altre dimensioni altre prospettive ma parliamo in termini per conto mio più corretti di forma di governo dualista
Il che ci consente anche in un certo senso superare l'analisi che per motivi di tempo debbo saltare del del del dei profili della vigente forma di governo regionale nei limiti la misura in cui se ne possa parlare in termini unitario
Cosa intendo per forma di governo dualista e una forte una una forma di governo che può essere espressa con la formula di istituzioni separate che condividono i poteri
è una forma di governo quella dualista
Che è basata contestualmente in maniera molto forte molto nitida su due principi principi tradizionali del costituzionalismo
Di derivazione liberale cioè la separazione dei poteri e i reciproci controlli ed equilibri fra il potere e quindi non so non solo separazione ma anche reciproci controlli e equilibri risultanti proprio dall'interazione fra io organi separazione dei poteri reciproci controlli di quei libri che attengono a fasi distinte dell'attività di governo
Una rigida separazione dei poteri per quanto riguarda l'autonomia della investitura di ciascun organo
Quindi un Presidente Governatore per usare la formula che dal titolo a questa nostra sessione di lavoro un Presidente Governatore eletto direttamente dal corpo elettorale
Con un'elezione completamente separata e disgiunta rispetto alle elezioni del Consiglio regionale
Sebbene contempo ma su questo anche qualche perplessità sulla contemporaneità fatalmente si può essere più o meno sofisticate più o meno estremisti e come voi capite io ho scelto oggi di dare delle di proporre delle formule più estremiste
Quindi elezioni completamente completamente separati
Ma per quanto riguarda l'esercizio delle rispettive funzioni che sono beninteso separate la forma di governo dualista richiede un alto grado di coordinamento fra i due organi
Allora per quanto vale il primo profilo cioè separazione dei poteri abbiamo delle elezioni separate
E abbiamo soprattutto alla impossibilità giuridica di ciascun organo di interferire sulla durata del mandato dell'altro organo
Quindi nessun potere dell'Esecutivo di scioglimento anticipato dell'Assemblea regionale
E nessun potere da parte dell'Assemblea regionale di investire ovviamente con una propria fiducia iniziale il presidente governatore e nessun potere di rimuoverlo per motivi politici
Questa totale separatezza e reciproca indipendenza del mandato di investitura del legislativo e dell'esecutivo
Può essere qui vengo poco alla formula estremista adeguatamente irrobustita
In virtù non solo di questa elezione del tutto distinta e di un termine necessariamente fisso è predeterminato del mandato del Presidente Governatore della legislatura regionale
Ma anche addirittura dalla differenziazione della rispettiva durata si potrebbe pensare per esempio quattro anni per il presidente cinque anni per l'Assemblea o viceversa anche soavemente cambiano le cose ora sono perfettamente consapevole del fatto che un assetto istituzionale di questo tipo impone un grosso peso per il sistema politico
Ma è una particolarità che assolutamente congeniale alla forma di governo dualista
Proprio per rappresentare anche in termini quasi tangibili la reciproca indipendenza del circuito della legittimazione politica democratica di ciascun organo da questo punto di vista gli organi sono completamente separati
E a questo punto si potrebbe addirittura ma ripeto questa è sempre all'insegna della provocazione si potrebbero addirittura prevedere potrebbe addirittura prevedere un mandato quadriennale del Presidente Governatore e di cinque anni
Della dell'Assemblea con un'elezione parziale dopo due anni dopo due anni e mezzo
Le cosiddette elezioni di medio termine elezioni di medio termine ripeto sono pesantissime dal punto di vista politico ma consentono bene come potete immaginare una verifica da parte del corpo elettorale rispetto all'operato del Presidente Governatore
Una verifica dell'operare dei membri del consiglio
E soprattutto un giudizio sulla capacità di coordinamento fra questi due organi ma ripeto queste sono tutte direi delle aggiunte rispetto al modello iniziale
Ogni potere di rimozione del Presidente Governatore e di scioglimento anticipato rimarrebbe affidato agli organi dello Stato così come oggi e diciamo dire San verrebbe impostato preferibilmente per motivi slegati dalla dalle contingenze e politiche
Quindi come vediamo un sistema estremamente rigido di separazione dei poteri per quanto riguarda l'investitura degli organi
Dove invece interviene l'altro principio quello dei e dei dei dei reciproci controlli e degli equilibri che ne risultano
Attiene alle dove invece questo avviene avviene con riguardo all'esercizio delle funzioni
Facciamo un esempio allora in relazione all'attività legislativa
Dire che il riferimento più evidente si può avvenire con riguardo alla partecipazione del Presidente Governatore all'esercizio della funzione legislativa regionale
L'esecutivo quindi Presidente Governatore o precedente o governatori dico così per perché siamo in una in fase propositiva ma nello stesso tempo siamo talmente legati alla denominazione di presidente proprio parlare solo di governatore diverrebbe
Fuorviante
L'esecutivo può secondo lo schema del governo dualista non promulgare un disegno di legge già approvato dal Consiglio per motivi anche di indirizzo c'è per motivi di merito non per sul posto i motivi di garanzia
E dispone del di un potere di veto sospensivo
In seguito all'esercizio del quale la legge poi ugualmente entrare in vigore ma solo in seguito a riapprovazione consiliare con una maggioranza qualificata e si può pensare due terzi a mio modo sarebbe significativo che in caso di superamento del veto presidenziale la promulgazione della legge regionale avvenisse per atto del Presidente del Consiglio
Non come atto dovuto da parte del presidente della Regione
In modo che il presidente governatore presidente dà ragione non debba assumere in nessun caso la responsabilità politica dell'arto che invece voluto dal Consiglio regionale
E che quindi la promulgazione della legge regionale non posso in alcun caso essere valutata alla stregua di un atto dovuto ma conserva intatto il suo contenuto di discrezionalità politica
La disciplina questa disciplina della partecipazione del Presidente Governatore all'esercizio della funzione legislativa regionale non priva il Consiglio della titolarità della funzione legislativa
Ma opera o nel senso di richiedere una chiara precisazione della rispettiva responsabilità politica oppure nel senso di esprimere il coordinamento quanto all'indirizzo politico fra i due organi nell'ipotesi di superamento del veto sospensivo
Si richiede un più ampio consenso politico dell'Assemblea si assicura la prevalenza del consiglio nello stesso tempo in cui se ne aggrava e in fondo se ne disincentiva l'attuazione
è un po'lo stesso modello potrei avere in mente per quanto riguarda atti di Indirizzo come l'approvazione del bilancio
Una proposta di bilancio da parte del governatore un'approvazione con possibilità di emendamento da parte del consiglio la possibilità per il governatore di porre il veto
Lo stesso modello per quanto riguarda una serie di nomine una serie di nomine sia per quanto riguarda i collaboratori del Presidente Governatore e qui si tratterà di vedere se la Giunta debba essere un organo formale in quanto tale oppure se il potere esecutivo possono debba essere invece concentrato nella figura individuale del governatore
E e da questo punto di vista si potrebbe pensare a questo stesso schema per quanto riguarda le nomine a tutta una serie di enti allora da questo punto di vista il coordinamento come avverrebbe
Il Presidente Governatore avrebbe un potere esclusivo di fare delle proposte
Il Consiglio avrebbe il potere di approvare le proposto pure di disapprovare le maniere in nessun caso di contrapporre altre proposte per cui da questo punto di vista si consente al governatore
Di scegliere dei collaboratori o di individuare una serie di persone che gli consentono di esprimere il proprio indirizzo politico quello proponendo il quale è stato eletto ma nello stesso tempo si eviterebbe attraverso l'intervento
Necessario del consiglio di arrivare a delle scelte assolutamente arbitrare o inadeguate
Scusate
Preferisco chiudere qui perché sono andato già oltre di almeno cinque minuti il tempo che mi ero proposto
E perché in definitiva credo che sia più interessante che a questo punto si possa stabilire un dibattito si possono sentire sono sicuro che ce ne saranno delle obiezioni
E si Possa procedere ad una valutazione delle proposte più consuete di cui si legge o si sente in questo periodo ed una proposta un po'estrema ripeto se non estremista come questa
In particolare volevo può richiamare la vostra attenzione e l'avevo pensato di farlo pensando anche al dibattito che ci sarebbe stato in seguito quali possono essere le ricadute di questa forma di governo sul sistema politico e sull'organizzazione di partito
Dicevo poco fa che io credo
Che un rilancio dell'esperienza regionale
Presupponga l'individuazione la formazione di un sistema politico regionale ecco io ho la sensazione che questo in base ad una serie di indicatori che questo non sia in molte regioni non necessariamente tutti ma certamente in alcune regioni di diritto comune lasciamo stare quelle ad autonomia speciale il sistema politico troppo spesso riflette il sistema politico nazionale
Allora credo che questa forma di governo possa essere strumentale anche per un rimescolamento delle carte perché è chiaro che l'elezione diretta da parte del corpo elettorale del presidente governatore
Di fatto e l'elezione che Paul Rizza le energie del sistema politico e del corpo elettorale per cui è proprio la figura dell'esecutivo che diventa e il parametro
Ma insieme molte cupole per amano star chiuse no e abbiamo fatto l'estremo tentativo della trasparenza ma
Passano parte marginale
Dicevo dicevo che
Credo che l'elezione diretta del presidente o del governatore
Posso essere vista in prospettiva come costituire l'elemento di polarizzazione del sistema politico regionale e costituire il parametro rispetto al quale si aggregano poi le forze sia nella società sia soprattutto all'interno del Consiglio
Da questo punto di vista una forma di governo come quei sta direi necessariamente impone il bipolarismo del sistema politico anche se non necessariamente il bipartitismo ecco credo che sia sempre opportuno fare questa chiarificazione perché credo che un obiettivo se n'è occupata anche persone attente ottenne così brillantemente poco tempo fa recentemente anche recentemente
Il bipolarismo è altra cosa rispetto al bipartitismo altrimenti è la Costituzione potrebbe limitarsi a dire che anziché avere un articolo come attuale quarantanove si potrebbe dire sì poco tutto il partito ha sì poco deturpati topi dopodiché avremmo il bipartitismo imposto invece ciò di cui non abbiamo bisogno è di un funzionamento bipolare del sistema
Senza necessariamente creare delle strutture rigide per tutto quello che riguarda la vitalità della società che ha bisogno naturalmente di organizzasse secondo svariate forme ecco una serie di considerazioni e il sistema di cui ho parlato anche dubbiamente sui costi e un sistema che forse per tutta una serie di motivi non è necessariamente il prurito il più appropriato in ciascuna regione italiana per cui si tratterà di vedere e già in seno alla come se ne bicamerale erano emersi già l'anno scorso anzi scusate già in primavera degli orientamenti inclini acconsentire margini di flessibilità ciascuna regione nella scelta della propria forma di governo
Ne ripeto un'impostazione di questo tipo mi sembra strumentale mi sembra idonea anche all'individuazione dell'interesse regionale e quindi può costituire la premessa
Per scelte di tipo istituzionale proprio per la rappresentazione per la rappresentanza in senso stretto non rappresentazione degli interessi regionali nelle sedi istituzionali sia nazionali
Sia eventualmente dell'Unione europea è qui mi scuso se ho parlato qualche minuto più a lungo
Che a questo punto aspetto il fuoco incrociato ecco
Grazie veneziano il professor Toni atti
Io darei la parola al
Nostro presidente presidente del consiglio regionale Federico Castellucci
Federico ecco vediamo se
Se se ne serve per entrare Scaglia minerario
Diciamo
Bene io non
Non penso neppure di addentrarmi in una possibile forma di governo
Voglio dire subito che sono comunque d'accordo con alcune considerazioni che professore teniate faceva partire da dall'ultima considerazione
Che fondamentalmente il sistema politico quasi sempre riflette
La realtà nazionali difficilmente e sensibile questo lo aggiungo io
Ho riflette un dato
Regionale o periferico
E io credo che questa sia in un le realtà uno del
Delle ragioni di fondo del fatto che fondamentalmente alla struttura pubblica
In Italia in questi anni anche in presenza
Di riforme come quella che introdusse nel mille novecentosettanta le regioni si è mantenuta fondamentalmente centralista
Ed è qui appunto si riflette la cultura dei partiti direi di quasi tutti i partiti ma soprattutto del dei grandi partiti dalla Democrazia cristiana
Del partito comunista prima
Vorrei cercare però di se mi è possibile a raffigurare il quadro in cui ci troviamo credo che sia utile ai fini del da ragionare fuori su quale possibile forma di governo
A mio parere non è vero che in questi ultimi due anni non si è fatto niente
Anche su questo sono d'accordo con lei professore quando dice viene sembra esservi sul rilancio dell'esperienza regionalista comunque interessato
Io sono convinto che chi è contro una riforma regionalista dello Stato
Ha interesse
Gli fa comodo sostenere questa cosa
In questo momento politico
Nel senso che siccome in politiche i tempi conto non
Nell'ipotesi che le elezioni politiche si tengono
Con me sembra
Nella prossima primavera
Sostenere oggi nell'ottobre del mille novecentonovantatré
Che in questi due anni non si è fatto niente
E bisogna partire da zero può essere anche quasi ovvia
L'idea che si si deve partire da zero si può aspettare il nuovo Parlamento che da qui a qualche
Potrebbe rinnovarsi
A mio parere non è teste qua
Voglio ricordarlo
Rutelli ha ricorderà è stato qui il tema della tavola rotonda che abbiamo avuto recentemente
Il referendum dell'aprile
è vero che adesso vi è un tentativo di annullare completamente il risultato del referendum mi riferì che in questo caso il referendum
Che riguardano l'abolizione dei ministeri
Però
Il referendum dell'aprile di quest'anno
I disegni di legge presentati da sette i Consigli regionali
Che portano per titolo alla riforma costituzionale cioè la riforma regionalista dello Stato
I lavori fatti dalla bicamerale
In parte anche soddisfacenti
Nel senso che la gente che non si affronta il tema delle due Camere
è però un lavoro
Che ha portato all'elaborazione di un testo che attualmente all'esame della commissione bicamerale
Veniva ricordato alla seduta del ventiquattro che riguarda la riforma elettorale ma la commissione bicamerale sta discutendo
E sta votando gli articoli di modificata la Costituzione è stato votato l'articolo settanta
Quello di ripartizione delle competenze tra Stato e Regione
E quindi non è vero che non che si parte da zero
E allora io voglio riproporre particolare in questo caso mi e mi rivolgo proprio Rutelli perché era presente ma anche altri la Nacci sita della contestualità
Dalla riforma regionalista dello Stato e riforma elettorali per le regioni
Lo voglio riproporre perché mi sembra peraltro se sia ragioneria dal punto di vista non solo dei poteri e delle funzioni della Regione ma sì sì ha ragione complessivamente rispetto al quadro italiano
Mi sembra anche alla strada la risposta più giusta più costruttiva debbo DR anche più efficace ai fini di uno Stato che ricerca ditta
è una nuova unità
Cioè in fondo gli appelli Allo stato nazionale nel mille novecentonovantatré non contano più niente
Il motto al mio pare
Per mantenere fermo
O per indicare il grande valore dello Stato nazionale è quello di indicare appunto uno stato che sia riforma profondamente su base del giornalista allora arrampicarsi anche la richiamo all'importanza dallo Stato nazionale altrimenti ma il parere non è efficace dalla l'altro discorso
Ora le chiedo è possibile questa contestualità perché
Questo è un delle questioni
Oppure una forzatura oppure è un'illusione degli accaniti regionalisti
Ma io parto da questa considerazione
Ho detto prima la Bicamerale sta discutendo il testo predisposto dal comitato forma di Stato un testo che personalmente
Corsi d'oro buono positivo
L'ho detto prima un affronto alla questione della seconda Camera che nel progetto di legge per esempio portato grande
Maggioranza dal nostro Consiglio regionale prevedeva o ad altre regioni la seconda Camera per le regioni anzi Teleregione Nobel
Però debbo dire che ha tenuto conto di molte delle proposte
Che le regioni
Allora fatto la Bicamerale sabotato l'articolo settanta centodiciassette quello dei poteri
E mi sembra che di tra gruppi di problemi fondamentali sia racchiudono in questo
Il capovolgimenti l'inversione
Dell'articolo settanta e centodiciassette dalla Costituzione
Cioè indicare i limitati poteri comunque i poteri nazionale che debbono essere già esercitate dallo Stato e tutti gli altri poteri devono essere trasferite alle Regioni
Questo è già stato votato questo articolo dall'amica
Affrontare il tema delle risorse finanziarie del
E alle regioni
Non vi può essere riforma
Costituzionale trasferimenti di poteri ieri ridefinizione dei poteri tra Stato centrale e Regioni se non si affronta anche il problema del sistema fiscale
Che non può essere affrontato solo in termini di addizionali di sovrattassa e anzi
Bisogna stare attenti che non si non vi sia contemporaneamente una sovrapposizione tra tributi statali tributi regionali
E quindi compartecipazione al tetto massimo
Chiarendo
Quale tipo di
Quale dallo Stato è il terzo problema il problema dalla forma di governo e delle forme
Io credo che non lo so se si va a votare nella primavera del prossimo anno
La Bicamerale può fare un buon percorso peraltro uscendo dal sei agosto commissione referente la commissione bicamerale può presentare indirettamente
Al al Parlamento la proposta senza dovere passare in alto in Commissione e quindi si può accelerare
E questo è la la
La prima contestualità la seconda quella che veniva raccontata dalle ricordate prima che la commissione bicamerale sta lavorando torno una proposta di riforma
Elettorale
Perché a mio parere bisogna mantenere fermo la contestualità
Perché qualora si decidesse in questo momento che bisogna abbandonare la riforma generale costituzionale potrebbe esserci anche sulla riforma elettorale
Una proposta
Che non tiene conto di quelle che debbano essere per autotrazione
Anche su questo mi sembra sepolto bella la sottolineatura che le professore faceva sono molto d'accordo non si può pensare già una forma elettorale senza tener conto di quelli che debbono essere no che saranno le Regioni a a riforma intervenuta
E quindi potere quindi
Naturalmente io avverto anche un altro pericolo
E per questo insisto sulla contestualità
Sarebbe un grosso guaio mio padre avesse le regioni
Nel mille novecentonovantacinque
Andassero alle elezioni con l'attuale sistema elettorale
Perché non rende noi nella situazione in cui è intervenuto la riforma per i comuni per le Province per i due rami del Parlamento se voterà con un sistema nuovo bene o non bene che sia non voglio entrare nel merito regioni che si presentano al corpo elettorale con l'attuale sistema di per sé rischiano
Almeno in parte di essere delegittimato
Quindi abbiamo bisogno di aver se fossimo sicuro che prima di quell'appuntamento intervenga la riforma costituzionale non ci sarebbero problemi
La modifica dell'articolo centoventidue dalla Costituzione stabilisce che sono le regioni a maggioranze qualificate che stabiliscono la forma di governo la forma elettorale però noi non sappiamo se a quel punto avremo già compiuto alla riforma costituzionale per cui non possiamo con i nemici
E quindi la necessità di lavorare appunto contestualmente sulla riforma
Costituzionale e sulla riforma
Elettorale
Cosa penso sulla riforma elettorale lo dico in un poche parole
Penso a un un sistema
Maggioritario e superamento del voto di preferenza lo dico
Per breve sintesi
Che consente di attribuire agli elettori un effettivo potere di decisione di scelte riguardo il programma di governo di coalizione
Eventualmente evitare una forte legittimazione al presidente dalla Regione vengo dopo un attimo su questo
Maggiore stabilità agli esecutivi
Di ridurre le distorsione attualmente derivante dal voto di preferenza su base provinciale
E io credo che sia possibile raggiungere questi obiettivi di carattere generale con un meccanismo elettorale basato sull'elezione sia un'ombra certa percentuale
Sessanta per cento cinquanta per cento in collegi elettorali uninominali
La restante quota
In modo proporzionale solista regionale
Senza voto di preferenza l'ho detto prima cioè da un lato favorendo un più diretto rapporto cittadini eletti e dall'altro bando il al garantendo al massimo la rappresentanza
Dalla società la possibilità di collegare diverse liste
Con un candidato comune
Favorendo così il dall'aggregazione
Degli schieramenti su base preventive quindi di trasparenza e di governabilità considero questo un punto molto importante
Al limite anche al fine di evitare la frammentazione potrebbe essere introdotto il doppio turno qualora i candidati non raggiungono determinate ampi consensi
La determinazione dei collegi elettorali che e spettare alle regioni
Credo che bisogna rivedere il numero
Dei consiglieri regionali e poi c'è un tema di carattere più generale che io credo che noi sappiamo bene e portare in questa fase politica e che però imposta e che bisognava che comunque l'affrontiamo è il tema posto dal convegno dalla Fondazione Agnelli
Perché non si può pensare continuano a esistere venti Regioni tutto
Ordinario
Ma è un problema io ritengo che
Su questo senza andare avanti con
Sul governatore ed è l'ultima considerazione
E lo dico particolarmente al al mio amico Parisi chi ha organizzato con questa lodevole iniziativa io ritengo che rispetta lo voglio dire con molta franchezza rispetta il problema i temi che sono oggi sul tappeto che sono oggi in discussione
Il tema del governatore a capo della Regione
O anche del presidente della Regione eletto direttamente dai cittadini con elezione di primo grado lo considero in questa fase meno importante
Scusate la franchezza Menem o addirittura fuorvianti
Io non dico che il problema non si deve affrontare
Ci dovrà affrontare e d'altra parte la modifica dall'articolo centoventidue anche prima
Citavo dalla Costituzione si userà così com'è nel testo base in discussione attualmente alla Bicamerale
Da la possibilità anzi stabilisce che sono le regione a maggioranza qualificata cambiare ma stabilire forma di governo e forme
Di elezione
Ma sicuramente non mi sembra questo oggi il tema prioritario cioè quello del governatore o delle elezioni dirette anche perché anche perché francamente fino
L'approccio al problema dell'elezione diretta
O del governatore
A capo della Regione lo considero abbastanza superficiale
Perché il punto di riferimento fino ad oggi e quasi sempre il sintomo
D al Comune lamenti
Che letto con la nuova legge direttamente dei cittadini mentre io ritengo che il punto di riferimento per le assemblee elettive gravi governi regionali non debbono essere i CUP
Bisogna guardare fondamentalmente non al fatto che il sindaco eletto direttamente allora bisogna eleggere direttamente anche il presidente del governo regionale
Perché il punto di riferimento non può che essere la sede legislativa nazionale non può che essere il Parlamento non può che essere la consiglio dei ministri non può che essere il Presidente del Consiglio dei ministri
Io voglio vedere scusate se il tono dopo anche
Capite entrare pare
Favorevole
Si interrompe Anema perché appunto ma perché ci sono anche interessi a mantenere le regioni
Più con le gomme enti gestori erogatore di servizi rispetto alle regioni che sono invece Enti legislativi di programmazione di indirizzo
Perché l'ottica non ancora quella delle regioni che hanno il potere di che appunto trasferiti dalla dal dalla dalla struttura centrale
Io poi voglio vedere come scudo con questa considerazione
Presidenti dei governi regionali eletti con Edison di primo grado
E il Presidente del Consiglio dei ministri
Eletto invece dal Parlamento
O se il Presidente del Consiglio dei ministri ha detto di primo grado voglio vedere il rapporto che si determinata Presidente Consiglio dei ministri è funzione del è funzione funzionale presidente alla Repubblica
Ah no Northern e non non l'anomalo cioè voglio dire io ritengo qui perché il problema è un problema che esiste ma ma ritengo che rispetto alle questioni urgenti importanti riforma profonda non sia questo il punto centrale grazie
Regolasse e allora onorevole sereno titolo di Cavaliere
Previsti sedici sensibile
Io devo dire che
L'introduzione fatta dall'utente
Professore Tonya no
Mi ha anche in parte affascinato
Perché obiettivamente rappresenta
Un rivoluzione costituzionale
Per cui è tutte le cose che creiamo
Una situazione completamente nuova sono sempre interessati
Però devo dire che
Pecca
Non vi astrattismo perché in parte questa soluzione che ci ha indicato
E già realizzata se non in modo uguale in altri Paesi
Esempio quando lei parla
Vi Presidente Governatore abbiamo delle esperienze in altri Paesi più grandi del nostro ma non vi è dubbio che se qualche motivo d'incontro tra la realtà istituzionale di alcuni Paesi anglosassoni oltre l'Atlantico
E quello che testé si diceva il professore
Quindi non è che ci troviamo di fronte ad un progetto
Astratto
Ecco piuttosto ci troviamo di fronte ad una posizione che e mi domando se oggi nel nostro Paese c'è la cultura sufficiente per portarla avanti
Quello che Castellucci ha detto è una sacrosanta verità poi ieri nel bene e nel male questi sono i partiti che ci hanno rappresentato che ci rappresentano che noi rappresentiamo anche nelle varie istituzioni
Ma non v'è dubbio che oggi è andata avanti una politica fortemente centralista ma non solo a livello istituzionale
Ma anche nella società civile e non poteva essere diversamente
Pensate agli ordini professionali all'associazionismo e tutto centralizzato pensate ai mezzi di comunicazione tutto centralizzato
E oggi anche una classe politica decentrato non esiste
Perché la massima aspirazione di un uomo politico era quella di partire da Bologna per andare a Roma
Credo di essere uno dei casi più unici che rari nella storia della politica italiana di una persona che ha fatto prima un esperienza nazionale poi fa un'esperienza decentrato
Trovandomi in una situazione di grande disagio
Perché obiettivamente operando primi non lo Stato centralizzato
E quindi in un organismo centralizzato Oglio e passando ad una soluzione che non è decentrata
Che è solo periferica e poi capite che obiettivamente la tendenza del nuovo pubblico e quello di conquistare Roma e non di conquistare Bologna Milano
E difatti non esiste una un personale politico
Regionale
Perché le istituzioni fanno male anche quelle periferiche perché obiettivamente il meglio
Della classe politica meglio diciamo il meglio ecco il meglio della classe politica al massimo sta pochi anni verrà no no no però mi seguiti in questo ragionamento no il meglio dalla classe politica ecco
è è stato per pochi anni a livello regionale a fare il presidente a fare il sindaco poi tutti i partiti
Dalla vicina al PDS al Partito socialista non parliamo del partito socialista tutti a Roma
Quindi praticamente ecco c'è stato assente una boxing deserto a livello regionale a tal punto che le regioni sono state fatte ma senza poteri ecco l'osservazione che io faccio professor cognato questo
Non mi interessa relativamente
Lo schema elettorale
Oggi
Ottimo m'interessa niente
E in parte mi interessa solo poco anche tutta l'architettura istituzionale cioè quello che lei sia indicato interessante come dico
Cosa gli anche affascinato Pino
Ecco se noi non cominciamo prima a discutere e a decidere
Ecco sui Poteri da dare alle regioni direi ma cosa ce ne facciamo di una legge elettorale nuova ma io se devo fare delle stime diretto del presidente o del governatore è chiaro dico che nel suo discorso c'è anche poi immagino esatto esatto ma dico mi interessa relativamente la parte meccanica del potere insomma anche se ha la sua importanza no però un un presidente eletto direttamente dalla Regione oppure un sistema uninominale che leggi direttamente
Il consigliere regionale o deputato in questo caso il consigliere regionale per Puglia andare a badare un bidone che è vuoto
Da amici miei queste cose non mi interessano più data anche la mia età non mi interessano
Quindi
Poi
Resa cioè nella sua graduale ovvero c'è c'è contrapporre sarebbe una truffa una grande truffa e quindi un'ulteriore delusione e direi quasi la margine in razze la marginalizzazione di tutto il sistema decentrato
Ecco allora secondo me bisogna creare un un'anima che obiettivamente oggi non c'è e non a caso ecco io devo dire che
Poi mi si dice che non bisogna nominarlo mo'io non nomino perché non credo alle streghe Labriola ha avuto il grande coraggio acuto il grande coraggio è è d'invertire una tendenza di invertire una tendenza perché tutti i parlamentari e io ci sono stato dentro a questo grande circa equestre e me ed tutti i parlamentari sono di fatto contro le Regioni
Poi io oggi sono purtroppo destinati a cambiare qualche posizione perché se una certa cultura che è andata avanti anche se non ha raggiunto limiti e consensi però non v'è dubbio che oggi grazie anche ad alcuni studiosi e qui ne abbiamo alcuni Tanzi tacciono
Un saluto particolare al mio vecchio vecchio giovane amico perché allora era più giovane di me abbiamo
Già minimo lesi siano imolesi quindi e noi noi imolesi noi imolesi no non di far lei è andato oltre infatti io non dico
Noi imolesi abbiamo sempre questa mania della piccola capitale imolesi credo ritengono che il mondo nasca IMO definisca in modo figuriamoci difatti non a caso tutti funzionali sono tutti sono immigrati povero per Corbelli
Come Rotelli
E quindi dicevo ecco tutti i parlamentari quindi mi domando cosa può venire fuori
Cosa può venire fuori
E allora è giusto che tutto questo parta anche da noi insomma però noi abbiamo un potere contrattuale molto limitato
Quando io vedo che Castellucci così Conde forte tensione cerca di portare avanti
Questi discorsi anche in consiglio regionale io sono così un po'più freddo perché mi immedesimo
La in quella posizione e abbiamo la prevalentemente preminente intanto
E poi
Queste sono semplici considerazioni poi
Concluderò brevemente intanto
Nella riforma istituzionale generale dobbiamo limitare il numero dei parlamentari
Ma inconcepibile a dire seicentotrenta dei deputati con con altri oltre trecento senatori se vogliamo dare delle nuove responsabilità politiche alle regioni inconcepibile tutto questo
Anche perché creiamo una casa di fannulloni perché c'è solo un venti per cento che lavora sui testi di legge gli altri sono dei Gallinari della gente che sta lì così ma chi lavora attorno alle leggi poi probabilmente lo sapete quanto me e solo in pochissimi no il mitico dobbiamo anche per perché le Regioni abbiano poi un potere contrattuale nuovo
Diverso perché fino a quando c'è questa massa di parlamentari probabilmente non si cambieranno le cose e anche un domani se si cambiano tenderanno sempre a riportare le cose che contano a livello centrale
Allora ecco perché noi dobbiamo creare
E mi riferisco anche ai discorsi che sono stati fatti e questa grande tensione nel Paese che oggi il rinnovamento passa sia attraverso le leggi elettorali apro una parentesi
Io che forse sono il più anziani anche se cerco di resistere alla all'età pensate che ai miei tempi quando io ero giovane
Era progressista chi voleva la proporzione
Ed era conservatore chi voleva un altro tipo di sistema ce n'erano tanti ce ne sono
Oggi oggi si sono invertite le posizioni quindi veramente dico anche su questo dobbiamo avere il coraggio di dirle queste cose poi forse anche col sorriso sulle labbra come anche le forme di statalismo che oggi sono tutti criminalizzate ed è ieri erano portate avanti da moltissimi uomini politici compreso anche molti dei miei ieri oggi invece tutti si sono convertiti
Alla alla soluzione di tipo privatistico tant'è vero che oggi io sono anche molto preoccupato di un certo capitalismo selvaggio che è subentrato è scattato anche all'interno di grande forza e popolari per dire
Che come cambiano le cose però io capisco che oggi ecco dobbiamo imboccare questa strada anche per quanto riguarda il sistema elettorale cioè l'uninominale anche se per decreto per legge è difficile cambiare un certo sistema questo bisogna capirlo
Io capirlo specifico perché vedi Rotelli io violetto
Sulle
Tu dici che bisogna parlare di bipolarismo e non di bipartitismo e però
Però il bipolarismo e fatto da certi partiti no può essere fatto da certi partiti che
Divisi e difficile farli morire subito
E di
E di per tutti
Va be'
Beh alla fine alla fine Ettore alla fine in un primo momento non muoiono
Ricordo in un primo momento non voglio resistono ma poi sono destinati
Non a caso laddove c'è il bipolarismo c'è anche il bipartitismo
Perché anche coloro che che in Inghilterra che che hanno il quindici o il venti per cento di consenso come questo partito liberale poi non viene rappresentato voi capite che posso cede una volta due volte poi la stessa volte nessuno più sintetica
Quindi alla fine si va alle il bipolarismo porti inevitabilmente la scomparsa ecco di molti partiti e quindi allora per concludere
Io sono per me ed Parisi lo sa io ringrazio anche che se ha dato la possibilità di discutere
Di questi temi perché vedete lasciatemi anche questa fare questa considerazione ad alta voce
Oggi purtroppo la categoria dei politici è una categoria
No non in via di estinzione perché ci sono ci sarà sempre bisogno della politica e dei politici però una categoria che per tutto quello che è avvenuto nel nostro Paese in questi ultimi anni è considerata proprio
Sì dico da buttare tutta da buttare tuttavia
E però le
Però bisogna discutere di questi problemi e non si possono discutere solo questi problemi dentro le istituzioni che sono talvolta
Saggi ginnici ecco e nient'altro cioè non c'è rispondenza con la gente perché sono solo gli addetti ai lavori che discutono noi abbiamo bisogno invece
Di riaprire il grande discorso politiche in mezzo alla gente in mezzo alla gente che e quindi io ringrazio Parisi di quest'occasione che ci ha dato
Un'ultima cosa che voglio dire stiamo attenti a non creare una conflittualità
Tra eventuali nuovi tutti i ricchi vogliamo dare il De re giorni con ne
E i poteri ricche già hanno ma che possono accrescere soprattutto nei confronti dei sindaci
In direzione soprattutto di quei sindaci che sono titolari di aree metropolitane glielo dico molto sinceramente
Sono stato soddisfatto nella legge che è stata approvata alcuni anni fa sulla ormai degli enti locali dove si prevede un aree metropolitane però quando poi siamo andati all'atto pratico ci siamo fermati subito
Perché come si fa a prevedere un autonomia regionale forte con una RAI tre tanta autonomia forte di un'area metropolitana prendo il caso di Bologna si vuole fare
L'area metropolitana identificandolo con un'area provinciale no
E voi capite che alla fine ci sarebbe un conflitto non indifferente tra la potestà
Tra la forza contrattuale del sindaco e quella del presidente della Regione quindi sono tutti problemi che devono essere inseriti dentro al grande discorso delle nuove avuto delle dei nuovi poteri alle Regioni
Perché secondo me sono sì importanti le parti meccaniche
Ma è importante soprattutto permettetemi questa parola la teologia dalla politica e perché in questo modo noi possiamo fare un lavoro duraturo ecco mi domando
Mi domando la nuova legge elettorale nazionale
Credete voi che Possa effettivamente rappresentare proprio perché non c'è stato questo all'arte re come diceva ogni
In contemporanea per meglio dire come dicevo Castellucci la grande riforma costituzionale credete voi che possa cambiare molto
Allora
Voi avete capito la sostanza del mio discorso grazie
Grazie
Io sarò telegrafico un minuto soltanto perché diverse cose sono scritte nella relazione nella presentazione del l'argomento del governatore per la Regione io le condivido
E mi deve consentire presidente Castellucci di considerarlo anche parte di una parte politica non soltanto come rappresentanza istituzionale le cose che ha detto perché in questa regione
Sta accadendo questo
Che Mur molti di noi credo tutti
Parisi primo fuoco perché l'organizzatore ma
Consiglieri regionali nel loro insieme
Se dovessero giudicare la legge elettorale dell'agosto che ha presieduto alle nuove norme per l'elezione della Camera dei deputati
E come parte politica ma credo anche Marabini
Democrazia cristiana
E come i ruoli istituzionali sono pronti a contestare a criticare quella legge
Tutti
Con qualche differenza ma tutti siamo convinti che con quella legge elettorale i settantacinque venticinque
L'uninominali il maggioritario senza doppio turno sia una legge che non ci consente non si consegna una forma di governo ma rischia e qui che cosa rischia ci son tante interpretazioni dividere l'Italia in tre aree d'influenza
La vittoria leghista al Nord
Al centro il PDS che tiene in qualche regione al sud dalla vecchia vola o quello che si può dire della Democrazia Cristiana che regge insomma questa legge elettorale
Che riguarderà la Camera dei deputati è contestata in buona parte
E adesso vediamo nella veste di nostri interlocutori per la Regione
Che cosa diciamo
Di quello che vorremmo della legge elettorale regionale se fossimo in condizioni a parte la revisione costituzionale di poter decidere domattina la Regione Emilia Romagna che sistema segue per eleggere i propri rappresentanti
Qual è l'incongruenza
Che in tanta parte di quelle stesse forze politiche o rappresentanti istituzionali che sono pronti a contestare la legge elettorale della Camera poi in piccolo
E questo sta accadendo anche nella stessa bicamerale ci si trova pronti a fare e a promuovere un quasi analogo tipo di accordo per la Regione
Questa è un'incongruenza permettetemi di dirlo perché a chi mi rivolgo se non mi debbo rivolgere
Ai rappresentanti dei partiti più grossi e chi lo deve dire se non il rappresentante di forze non so come ci fosse a chiamare Parisi laiche democratiche
Non dico intermedia perché io non mi sono mai considerato un intermedio chi dice intermedi emotiva però laiche democratiche adesso non non tiriamo fuori altresì chi lo deve dire
Ma ci rendiamo conto che secondo le cose dette da Marinuzzi demanda Marinucci che pure io apprezzo perché io sono Onorato che un assessore della Regione Emilia Romagna sia il coordinatore degli assessori italiani
Ma io che cosa devo dirgli tredici e il quattordici di questo mese quando discuteremo in consiglio regionale di un documento procedimenti di mediazione
Che cosa debbo dire quando arriverà alla regione Emilia Romagna il compito di giudicare i collegi elettorali che ci propone il Parlamento la commissione apposita sui quali dovremmo dare
Io non posso altro che Dini che da un lato va bene può essere una puntatina avanti come dice Toni atti il governatore per la Regione può essere anche un'idea che attendo una riforma costituzionale revisione costituzionale quello che vogliamo
Ma qui si sta nelle prospettive vere di una regione che non vuole essere la brutta copia non tutti i suoi parlamentini del parlamento regionale del Parlamento nazionale
Ma io dico anche
A chi oggi è interlocutore sperando di arrivare un punto in comune che non si può proporre il fifty-fifty addirittura con un premio di maggioranza
Senza il doppio turno se vogliamo perseguire la coerenza nella critica che noi abbiamo fatto al alla riforma elettorale della Camera dei deputati
Ecco benissimo allora se la conferenza di oggi potesse chiudersi dicendo che pur essendoci preoccupazioni e perplessità pur avendo dei problemi sul governatore della Regione siamo d'accordo sul doppio turno
E siamo d'accordo altro aspetto che quo comunque lo si voglia intendere il premier a Roma il governatore a Bologna inteso come Emilia Romagna non è la ricerca dell'uomo forte
E la ricerca di un senso da un lato di unità del Paese
Dall'altro di rappresentante che io considero effettivamente espressione diretta di tutta la popolazione senza mediazioni Marabini senza media mediazioni tra dello che viene definito il vecchio sistema
Dei partiti che io credo debba essere liquidato e nella stessa linea per quello che mi voglio dire mi dichiaro d'accordo con il novanta per cento delle affermazioni fatte nella presentazione del governatore l'ultimo punto e ho finito perché Marabini lo ha toccato ed è giusto dire
Qui
Un altro pericolo Marabini che si corre che si corre è un pericolo che possiamo tutti evitare
E che si dica bene corriamo anche il rischio lo diceva anche Castellucci corriamo il rischio e lo stiamo correndo
Che nel mille novecentonovantacinque o nelle regioni che scadono così cui consigli regionali scadono novantaquattro e ce ne sono
Corriamo anche il rischio che rimanga operante l'attuale legge elettorale perché corriamo questo rischio allora una parte dice perché non si può parlare di riforma elettorale delle Regioni senza sapere che cosa faranno le nuove regione
Io non voglio essere strumentali questo giudizio Marabini però considero pericoloso
Il fatto che ancora una volta si anteponga il sistema delle funzioni dei decentramenti delle responsabilità delle risorse e la materia fiscale ci porterebbe chissà dove
Alla riforma istituzionale dei sistemi elettorali che non è vero Marabini siano l'ultima cosa
Come dici tu
A me interessa molto a quello che si decide perché diceva Totò
Coniati la riforma del sistema politico non può essere la coda del finito finito
No no allora allora e qui bisogna essere espliciti perché se non si vuole arrivare per l'Emilia Romagna
O a decidere e questo sarà difficile l'avete capito tutti che insomma una revisione costituzionale però la commissione bicamerale stamattina ha parlato di riforme costituzionale quindi non è proprio nelle nuvole che se si volesse raggiungere no
Sia a a Roma l'elezione diretto del premier che nelle regioni l'elezione del governatore
Non è campato per aria prevedere una revisione costituzionale però ammesso che questo vada un po'oltre
Ma Santi Dio se ci mettiamo oggi a discutere la strada brutta che hanno preso i referendum per l'abolizione dei due ministeri in materia fiscale se ci mettiamo discutere se deve essere il sessanta o il quarantotto ed eresse regge
Ora ci mettiamo degli anni e pian piano ci accorgeremmo
Che questo tempo di fronte a consigli regionali che verranno eletti allo stesso modo di ieri
Non avremo nello strumento nuovo per interpretare la forza politica di regioni che hanno i Consigli regionali eletti direttamente i e io mi auguro anche ama proporre ci accorgeremo di aver compiuto una mezza riforme Etta senza aver tra l'altro ha contestato che così come l'ente erogatore Regione non serve a nessuno e dall'altra parte non avremmo fatto altro che ridare fiato a mondi con i consigli regionali che continuerebbero ad essere eletti con lo stesso sistema proporzionale
Del sistema proporzionale di ieri e che non rispondono
Più uno rispondono per nulla
Adesso si potrebbe dire la richiesta l'opinione pubblica rapporto diretto eccetera ma non rispondono neanche all'attualità amministrativa che tutti quando facciamo i consigli regionali siamo chiamati a a deliberare delle leggi ci auguriamo possono vere i consessi regionali se vogliono avere una loro dignità altrimenti torno a dire ecco il rischio è che ci facciamo gli incontri tra varie parti politiche che non so più quanto rappresentano del nuovo modo di concepire che alla gente rispetti i partiti e tutto sommato sia fossimo delle buone idee e qui voglio dire a Parisi che sono sempre state
Una differenza in positivo tra
Forse che hanno avuto il coraggio anche ricorrere nella critica e e le forze invece che voglio dire più o meno si adeguano o con qualche premium maggioritario o con qualche accordo misto tra uninominale proporzionale
Ha la parola perché anche è stato citato più volte Whitman circa assessore alle riforme istituzionali
Grazie io volevo intanto pronunciarmi
Diciamo per esigenze di chiarezza intellettuale
Sulle due questioni
Di fondo su cui
Mi pare che
L'amico Tognazzi nella sua relazione ci abbia chiamato pronunciarci
Al di là dei meccanismi insomma che sono stati illustrati la prima questione quella di metodo
Perché Tognazzi ha detto
Insomma qui parliamo di riforme istituzionali
Ci vuole ordine concettuale
E l'ordine concettuale
Vuole che si metta mano alla forma di Stato riforma costituzionale
Alla forma di governo e quindi al meccanismo di formazione della rappresentanza che serve poi a svolgere le funzioni a quei livelli
Dal punto di vista astratto io invidio mica Tognazzi per il fatto che lui può continuare a svolgete esclusivamente questo mestiere di chi si preoccupa di mettere in fila i concetti dal punto di vista astratto teorico non c'è dubbio che sia così
Non c'è dubbio che sommati pensiamo all'esperienza americana il lavoro del del federaliste Alexander Hamilton questi erano uomini che facevano lotta politica
Lavoro puntuale
Politica e istituzionale e che avevano in testa un modello che teneva assieme tutte queste cose qui
Dal punto di vista teorico non c'è dubbio che sia così purtroppo di queste è una cosa che non dipende né da Tognazzi né da me nei fatti le cose non funzionano così
Nella storia le cose non funzionano così
Quando si parli badi bene non di piccoli aggiustamenti istituzionali di ritocchi
E ma si parla di riforme che mettono mano al cuore diciamo del del del del del modo in cui organizzato uno stato nei fatti le cose non succedono così
Nei fatti questo tipo di riforme si fanno nel fuoco della lotta politica ed il fuoco dello scontro politico secondo i tempi della politica
Ma ripensiamo alla Costituzione del mille novecentoquarantotto
Costituzione che di cui critichiamo tutti da parte seconda ma che io credo quelle scelte che sono contenute in una parte prima nei principi fondamentali dobbiamo continuare a difendere
Ma pensiamo davvero che quella Costituzione sia stata scritta solo attorno alla caminetto quando Ruini e alcuni altri alcune altre teste illuminate si
Adunato note sciogliere i nodi più spinosi eccetto è stata fatta anche in quel modo ma la vera Costituzione della Repubblica italiana è stata fatta nella lotta partigiana otto di resistenza quando si corse sono costruiti i soggetti politici
Di quella Costituzione cioè i partiti dall'esistenza
E anche oggi
Se ci guardiamo Otelli un attimo indietro
Ma da quant'è che in Italia si parla di riforma istituzionale
Di necessità di riforme costituzionali la commissione Buozzi è stata istituita nel mille novecento settanta edotti sono quindici anni che si parla di questo
E fino adesso che cosa è successo in realtà
Di nuovo
Cioè che cosa è uscito da questo grande dibattito che è durato quindici anni
è uscita la riforma elettorale
Io sono d'accordo con Mingozzi totalmente d'accordo
Quello che è uscito finora io consiglio tutto sommato preferibile il sistema elettorale che è stato introdotto per l'elezione dei dei consigli comunali elezione diretta dei sindaci rispetto a quello per la Camera
Quello che è uscito finora è un prodotto provvisoria criticabile per mille versi e tuttavia questo è un elemento di novità
Perché io dico me ne assumo la responsabilità che quella legge i figli
è comunque già una cosa preferibile al sistema precedente
Al sistema proporzionale quello ma ve lo ricordate delle paludi preferenze
Allora questa è la cosa nuova c'è stata la riforma elettorale perché perché qualcuno si è messo a tavolino e ha scritto la riforma elettorale è stata fatta a tavolino no è stata fatta perché c'è stato una nota politica c'è stato movimento
C'è stato il movimento referendario Palizzi c'è stato il referendum del diciotto aprile dove siamo saliti sui treni c'è creato un movimento attorno a questa cosa e quando facevamo quella cosa
Ci battevamo per la riforma elettorale in primo luogo lo facevamo a ragion veduta
Lo facevamo perché sapevamo che parlando di quella cosa si toccava il cuore del problema che il cambio di regime politico e il cambio il sistema politico il fatto di determinare la creazione di nuovi soggetti politici
Che possono essere i portatori di un po'di un più ampio disegno di riforma istituzionale
E questa cosa diciamo che l'avvenimento il dato diciamo empirico storico insomma no il movimento al primo sfondamento sul piano delle riforme c'è stato impegno elettorale non è neppure sbagliato dal punto di vista del metodo
Perché badate che quando si parla appunto di meccanismi elettorali di riforma elettorale non è che tocchiamo soltanto diciamo
Un versante del problema che abbiamo di fronte lato diciamo del sistema politico in quanto tale no lei noi tocchiamo il cuore del problema democratico
Che il modo in cui si forma la rappresentanza
Se questo passaggio misterioso
E qualcuno non ha mai capito come possa funzionare
Per cui dai rappresentanti gli serviva in qualche modo ai rappresentanti
Quelli che ricevo una delega e poi sulla base di una finzione nota rappresentano l'intero popolo
E quindi devo dire all'amico Togliatti che purtroppo questa affermazione che dal punto di vista concettuale e giusta prima le riforme costituzionali e istituzionali poi la riforma elettorale
Dal punto di vista diciamo storico pratico operativo non è vera non risulta non risulta
Il secondo la seconda questione su cui mi pare che ci si debba pronunciare è quella posta in materia di presidenzialismo
Tognazzi lo chiamava
Sistema dualista cioè la doppia differenziata legittimazione
Il governo da una parte della sua leadership della rappresentanza all'altra
Questo è il presidenzialismo no che è una forma della democrazia non è lo specchio del diavolo
Io qui mi pronuncio nel senso che
Io sono favorevole
Ad un meccanismo di Ligeti legittimazione dire dei governi non solo favorevole ad un meccanismo di tipo presidenzialista
Io ammiro la democrazia americana ammiro la democrazia francese preferisco la democrazia inglese
Preferisco un meccanismo per il quale il capo del governo
A una legittimazione diretta dal popolo ma in quanto capo di una maggioranza politica
Che come tale si presenta alle elezioni contrapponendosi ad un altro schieramento vince le elezioni si assume la responsabilità di governare e la volta dopo chi ha fatto l'opposizione si candida Luís al governo
Io preferisco questo meccanismo lo preferisco sul piano teorico qui discorso potrebbe essere lungo
Diciamo che nelle condizioni attuali della crisi politica del nostro Paese lo preferisco sicuramente diciamo dal punto di vista delle opportunità
Perché badate bene lasciamo stare le questioni che si pongono negli Stati Uniti d'America in Francia no alla coabitazione in Francia fa Chirac e metterà in un certo periodo storico il Presidente degli Stati Uniti che non c'ha la maggioranza in Congresso
E quando non riesce a fare le cose vadano detto che dice io le volevo fare ma il Congresso ecco non me ne ha fatte fare non guardiamoli
Guardiamo che cosa succede cosa può succedere in un Paese in cui è andata in crisi una forma della politica un'intera Costituzione materiale
Se noi cominciamo a ipotizzare dei meccanismi di legittimazione della leadership di governo separati dei meccanismi di formazione della rappresentanza
Nella migliore delle ipotesi abbiamo il caso Enzo Bianco sindaco di Catania
Perché lì il consiglio comunale il sindaco sono stati eletti con il doppio sistema la legge elettorale siciliana
Cioè abbiamo un sindaco che eletto dal popolo che ci ha però in consiglio una maggioranza che che chiede conto perché nel consiglio la maggioranza se non sbaglio è ancora dalla vecchia Democrazia cristiana
Allora Enzo Bianco con tutta la sua volontà è una specie di Cenerentola che in quel Consiglio comunale deve andare alla ricerca del principe azzurro cioè della maggioranza
Nel caso opposto ed è il caso peggiore quel signore che ha avuto una legittimazione diretto dal popolo come capo del governo come capo dello Stato
Senza però essere al tempo stesso legato ad una maggioranza politica diventa un Cesare cioè diventa uno che quella maggioranza se la conquista per forza
E se non ce la fa di tutto per conquistarselo
E qui diciamo e paragoni più immediato mi pare che sia quelle vicende russe
Ma che cosa è successo in questi giorni in Unione Sovietica
No e da una scusa e che cosa è successo Ignone sovietiche quindi una io sto parlando diciamo uteri consapevolmente perché ho una concezione acuta della crisi di questo Paese
Ho una concezione appunta dei problemi che abbiamo di fronte quando si parla di unità nazionale quando Federico Castellucci dice quelle cose sul tema lo Stato nazionale ma c'è dietro una sostanza sono no c'è un problema di ricostruzione di una dimensione unitaria
Di questo Paese dello stare insieme in questo Paese quindi se faccio il parallelo con la Russia lo faccia a ragion veduta
E perché li abbiamo avuto il caso di un presidente eletto direttamente dal popolo che in un conflitto di potere
E si scioglie il Parlamento e che aveva un altro meccanismo di legittimazione poi lo so anch'io che il parlamento eletto nel mille novecentonovanta nel sistema di esiliare cioè io penso che oggi il nostro problema e qui dobbiamo stare attenti a diciamo a chiarire lo dico agli amici Mengozzi e Paris dobbiamo stare a degli attenti a chiarire
Il punto a che secondo me è molto lungo insomma fino a cui si spinge il nostro accordo e il punto dal quale comincia nel senso insomma
Il punto su cui mi pare che siamo d'accordo è pensare al fatto che i governi ricavano la loro legittimazione indiretta dal voto popolare
E i governi si assumono una responsabilità di governo che prescinde dalla stretta mortale dei partiti delle formazioni politiche
Quindi l'autonomia degli esecutivi in questo senso
Su questo siamo d'accordo dobbiamo discutere con grande attenzione al modo in cui raggiungere questo risultato
Io penso che nelle condizioni storiche dell'Italia il modo in cui milioni con il quale cercare di raggiungere questo risultato è appunto quello di costruire un sistema elettorale il quale consenta e in una confronto sul piano dell'alternanza fra due schieramenti
E che sono per forza da una parte lo schieramento progressista dall'altro schieramento moderato in un confronto fra due schieramenti la formazione di una leadership di governo con una maggioranza parlamentare
Veniamo al punto delle regioni che è stato toccato sia dalla relazione di Togliatti che dagli interventi che mi hanno preceduto
E naturalmente sulle regioni
Noi abbiamo la nostra
Architettura insomma sul piano di formatore no ne abbiamo discusso anche nel nostro Consiglio regionale
Abbiamo
Proposto una legge di riforma e costituzionale
Diciamo così
Sui punti salienti di questa architettura riformatrice fra noi conveniamo vi fate su molte cose no
Cioè noi per esempio pensiamo che le regioni debbano diventare un governo politico un ente politico
E perché quando diciamo dove sciamo la logica dell'articolo centodiciassette
Definiamo i poteri dello Stato e gli altri poteri sono delle regioni pensiamo a regioni che non sono più enti di programmazione di indirizzo Sordi no sono enti di governo politico sulle materie a loro assegnato
E questo se se c'è accordo su questo questo è un punto fondamentale
Legato a questo subito dopo c'è il tema delle risorse
Un governo politico deve rispondere
Ai cittadini del modo in cui si spendono le risorse e si acquisiscono in il tema grande enorme del autonomia fiscale
Che è grande ed enorme perché sappiamo quando evochiamo questo tema di cosa parliamo insomma no
Parliamo del rapporto tra riforma fiscale e deficit pubblico
Parliamo di una riforma fiscale e di una fiscalità regionale è da realizzare non in un periodo diciamo di deficit spending ma in un periodo di necessità di risanamento finanziario del Paese quindi
Il tema è ASCO anche per questo
Dire queste due cose regioni come governo politico
E autonomia fiscale
Poi ognuno usa i nomi che vuole
Significa secondo me muoversi nella logica del federalismo democratico ho cooperativo
Cioè nella logica di quel pensiero federalista classico che ha concepito le Autonomie come strumento per costruire i livelli più alti di unità
Calo Cattani diceva la libertà è una pianta di molte radici
Quella impostazione
E allora da qui
Se da segnare in questi termini non possiamo non pensare come accade
In tutti gli Stati federali ma persino negli Stati diciamo visionari forti non pensare a una proiezione delle regioni
Nel centro dello dello Stato
Quindi il tema di una Camera delle Regioni di di un luogo in cui le regioni come comunità regionali siano direttamente rappresentati quindi superamento di questa cosa assolutamente obsoleta che il bicameralismo paritario perfetti
Da ultimo forma di governo
Fra le regioni d'Italia sono poi nate anche artificiosamente insomma
Diventa un secondo me oggi paradossalmente unità politiche necessarie proprio di fronte alla crisi del Paese
Perché io sono molto preoccupato
E di una prospettiva per la quale le Regioni
No vanno in crisi sempre di più no scompaiono come attori forti e la scena dominata da un potere centrale
Che propone e sviluppo politiche reali Sempre più centralistiche
E le comunità locali dove si muovono forti spinte autonomistiche
Io sono preoccupato da questo scenario mi pare di capire che invece le regioni oggi possono diventare uno strumento fondamentale per costi una specie di tessuto connettivo tra le comunità locali e il e il potere centrale allora in questa logica
Perché le regioni sono diverse fra di loro
Io li devono avere un'autonomia statutaria
Sui punti che riguardano la forma di governo e anche il sistema elettorale sulla base di principi generali
Arrivo alla conclusione questa è l'architettura
Questo gli atti è diciamo la visione che io
Di uno
Cioè la politica non intesa diciamo come politicismo no le cose che si dicono i politici ma apolitica diciamo come dato storico della realtà
E qual è il dato storico della realtà è un paradosso di fronte al quale noi ci troviamo con il quale sui concorde quale ci dobbiamo misurare e il paradosso è che c'è una spinta autonomistica e dei giornalisti che in questo Paese che assume forme estreme la lega insomma no cito solo il capitolo
E contemporaneamente noi abbiamo un collasso delle regioni
D'accordo ma che sta usando la leva dell'autonomismo addirittura in chiave separatiste in maniera molto spinta e al tempo stesso abbiamo un collasso delle regioni una crisi che anche e soprattutto una crisi politica delle regioni
Ora non può esserci il regionalismo
Prospettiva regionalista ha ragione da vendere il collega Marabini quando dice insomma dobbiamo poi misurarci con questo cento politico romano non ci potrà essere questa spinta regionalistica effettiva se non ci saranno soggetti politici regionali forti
Riproposizione eh lo so è qui ed è un problema di Scelta ed è un problema di Scelta io dico che oggi è un soggetto politico a livello istituzionale forte quello che viene formato con un sistema maggioritario
Perché insomma l'idea di a vere i sindaci delle grandi città eletti direttamente dal popolo una camere in Senato eletti in qualche modo con un sistema maggioritario e in mezzo
Le Regioni eletti col proporzionale il sistema dalla UIL preferenza su base b della è
E allora lì è il punto ed è il lavorare oggi come iniziativa politica su quella contestualità di cui parlava prima Castellucci
Cioè la riforma elettorale per noi è la cosa che ci siamo detti prima del diciotto aprile pavese che abbiamo scritto non a caso nel documento su cui si è formata la nuova giunta tre noi la riforma elettorale è d'urgenza immediata
Se poi si riesce a fa l'assieme ad almeno un pezzo di riforma costituzionale meglio ma comunque quel
Va
I
Questo è un pezzo che ci sarebbe che ci sarebbe già
Però sì è vero estate il presidente Scalfaro mi pare che i giorni scorsi abbia detto qualcosa in proposito
Se è vero che aprile il termine ultimo di questa legislatura
Insomma io dico che le Regioni devono stare attente al fatto che questa legislatura finisca Consolo delle chiacchiere per le regioni e nessun risultato
Anche perché noi siamo in Emilia Romagna anziani in Emilia Romagna abbiamo i nostri problemi perché non c'era più la diversità positiva no abbiamo i nostri problemi ma quello che c'è fuori
E in una situazione molto più critica di quanto meno possiamo immaginare ci sono dodici regioni di questo Paese i cui le cui giunte stanno in piedi per Miracoli insomma perché c'è un qualche patto di rimanere in piedi visto che se oggi per caso ci dovesse essere procedimento in Consiglio regionale lo si rilegge con quel sistema con quel sistema
E allora insomma la necessità di individuare i principi di una riforma elettorale per le regioni anche la legge ordinaria anche a Costituzione invariata Pio sul meccanismo faccio solo due battute
Io penso che il sistema elettorale delle Regioni negozio su quel siamo perfettamente d'accordo non deve essere la fotocopia
Di quello che si è fatto finora né del sistema elettorale per i Comuni né del sistema elettorale per la Camera e del Senato perché le regioni hanno esigenze proprie
Per esempio le regioni hanno esigenza di formare un pezzo di rappresentanza
Che sia immediatamente regionale e qui è il tema di una parte di seggi affidata al collegio unico regionale non solo e non tanto per fare giocare lì il recupero proporzionale ma per poter formare cioè dire che c'è qualcuno che si candida alle elezioni per rappresentare l'intera regione non soltanto un pezzo di territorio
Perché a questo punto tutta il collegio uninominale rappresentanza di territorio e una rappresentanza di profilo regionale poi elaborare un mix utile notte di disegnare la presenta Anza politico dopodiché io penso che debba essere un sistema maggioritario e preferiscono attualmente il maggioritario a due turni
Questa d'altronde è sempre stata la posizione la posizione del PDS si tratta di vedere come articolare il secondo turno su che cosa
Si può articolato sul collegio uninominale
Si può articolarlo su un premio di maggioranza
Anche sul collegio unico regionale
L'importante realizzare questo obiettivo cioè consentire attraverso il meccanismo ritrovare la formazione di schieramenti fallo alternativi
Dove il tema non è quello di fare sparire i vecchi partiti intermedie
Il tema è quello di far sparire cento e di avere un confronto verso il centro fa le forze che si chiamano progressiste e le forze che devono cominciata regolare richiamarsi moderata
Grazie all'Assessore Marinucci do la parola consigliere regionale ecco
Ma io devo dire che
Gli ultimi interventi mi lasciano un po'
In difficoltà
Perché la traccia gli avevano assegnato la relazione del professor Toni atti era una traccia che ci consentiva
Una discussione e soprattutto credo che fosse importante proprio lo spazio in qualche misura che si apre a fronte di una situazione di discussione sul sistema elettorale regionale e sul complesso delle
Analisi delle proposte che si sono sono state la tiratura sulle riforme che oramai logoro
Cioè
Noi molto spesso corriamo il rischio di scambiare la causa con l'effetto io posso convenire prosegue con quando diceva Castellucci che probabilmente la modifica del sistema elettorale
Evidentemente e e poco importante a fronte no no è importante ma non è il punto centrale se ho capito bene sì
Come
Zio
Sì se se ho capito
Abbandonata in questo momento la strada impegno o
Ma figuriamoci me siamo d'accordo
Siamo d'accordo anzi siamo tanto d'accordo voglio fare una
Un ricco una piccola richiamo un piccolo richiamo tant'è che noi per primi come consigliere dieci consiglieri cinquanta giorni abbiamo contestato
Un comunicato che suppongo sia stato rubato da qualcuno insinua Marinucci nel quale si proponeva la modifica del sistema elettorale regionale a Costituzione immutata
E su questo la base di questa contestazione
La Nord ha comunicato si faceva quello che vogliamo someone da una discussione certamente
Ora per da un certo e la discussione più articolata è più ricca però dal comunicato noi abbiamo colto questa cose abbiamo fatto votare in molti in alcuni Consigli regionali
Un ordine del giorno che cercava di impedire questo passaggio perché lo consideravamo
Non tanto autoritativo ma veramente la forma più grottesca del del degli accordi partito pratici
A quel punto
Comunque vediamo un pochino ecco dicevo è vero perché probabilmente noi stiamo discutendo di una cosa che è conseguente di un'altra causa sulla quale evidentemente non poniamo l'attenzione io sono convinto come diceva
Marinucci poc'anzi che qui il problema è di avere una visione un'architettura complessiva a fronte di una crisi che devasta ogni articolazione del nostro edificio comunitario della nostra comunità sono completamente d'accordo con questo ma io penso che il punto dolente di tutta questa situazione su cui non si fa molta riflessione non è tanto la forma-Stato guarda
Ma è la forma partito quella su cui noi non riusciamo a fare una riflessione ed è quella sulla quale evidentemente oggi a o troviamo il massimo della Resistenza e ciò che maggiormente ci impedisce di
Aprire una via di sviluppo per la proposta politica e suo intorno a cui si condensano le resistenze tutte le senza badare io
Non amo demonizzare non credo che sia giusto demonizzare se non c'è una ragione o uno scopo politico immediato
Io ritengo che non serva neanche a demonizzare lega perché questi che sarebbero i nuovi barbari perché c'hanno un esponente che non sa parlare chiusa poco bene la sintassi USA espressioni
Che magari qualcosa
Non non sono accettate e diventa uno strumento di battaglia politica null'altro noi stiamo riflettendo su cose serie quindi le mettiamo da parte fatto è che questo fenomeno è l'espressione più alta di una crisi proprio della forma partito
Ma perché è più importante valutare la forma partito adesso perché nel nostro Paese in particolare che probabilmente alla maggiore ascende in secoli sistemi
Che abbiamo visto cadere nell'ottantanove e non certo perché il diciamo così nostro paese abbiamo il più forte partito per carità non è questa la volete che voglio fare
Ma noi troverà sui paesi forse abbiamo avuto una maggiore influenza di quella che è stata l'identificazione tra stato e forma partito
Perché perché inevitabile pensare a questo aspetto qua noi sappiamo impressioni professori ci diranno poi
E ci sono analisi e studi forma partito che ancora oggi si articola e che vide sopravvive malgrado le riforme e quella che ha visto sempre la società
Serto ma non solo ma radar Lulu una semplificazione eccessiva del concetto di Stato la Società divisa molto nettamente in vari strati sociali e quindi criteri di rappresentanza ma non solo questo ma all'interno di questi l'egemonia concetto di egemonia di uno strato sull'altro
Ecco che inevitabilmente sono diventati parte integrante dello Stato
E questa separazione che noi dovremmo uscirà o ad operare per potere evidentemente avviare si al loro un processo di riforma serio e ragionevole
E io devo dire che non ci troviamo di fronte alla situazione politica che ci dà oggi proprio guardando i risultati delle riforme elettorali e portate avanti
Quella dei il sindaco dei comuni dell'elezione dei consigli comunali quella delle elezioni delle due Camere non ci siamo di fronte a un sistema che non fa altro che perpetuare
Fortemente la forma partito così come si è fino ad ora esercitato badate
E ovviamente abbiamo inventato noi abbiamo la capacità di inventare neologismi su questo piano per esempio adesso il potere di coalizione del PDS è diventato uno degli strumenti fondando intorno a cui si devono costruire le politiche
Per dirne una badate non lo sto dicendo perché voglio far polemica con gli amici e i compagni del Pd Esposito perché questa è uno dei risultati
Della situazione politica entro cui operiamo
E questo avviene a livello di elezione di consigli comunali di sindaco e con tutte le scene che francamente poco hanno a che vedere con la politica al momento in cui si aprono le vertenze sul terreno sto penso adesso che abbiamo sotto gli occhi e Venezia
La necessità di arrivare a concludere intorno a un uomo che sia capace di raggruppare ho aggregare uno schieramento progressista inciuci troviamo di fronte a questi poteri di coalizione che si scontrano perché poi non è sempre così certo di coalizione Picasso ma c'è anche quello
Di interdizione delle di Rifondazione comunista che quindi e la paralisi complessiva questo sistema elettorale quindi produce queste cose ma e se noi pensiamo che dicevo prima io non amo mentre parlavano mi ricordo Marabini
Dicevo guardate che il sistema elettorale che abbiamo approvato per eleggere due camere ecco peggiore di fatto la situazione parliamoci chiaro che cosa cosa andremo incontro lui in aprile dell'anno prossimo
Quali saranno i possibili schieramenti che ci troveremo di fronte troviamo un quadro politico semplificato al contrario abbiamo rotto e in radice quello che il male l'anomalia la febbre il cancro che distrugge ogni possibilità di politica in questo Paese c'è la consociazione al contrario rafforzata
Anzi sto edificata e noi ne abbiamo un esempio proprio quando leggiamo questo
Questo dispaccio d'agenzia proposto la Bicamerale in merito alle riforme che devono essere applicate devono essere studiate per
Per il consigliere Giorgio per i Consigli regionali scusatemi Amici miei ma io capisco che ci possono essere dei veri delivery disinformazione ma questa bicamerale
E diventato semplicemente un'anticamera di questo tipo di forma nuova di consociazione perché questo accordo che vuol vedere il mix se noi ci siamo già dimenticati del dibattito che c'è stato in Parlamento
E dei contenuti durissimi sul piano delle della riforma del sistema elettorale per la Camera e per il Senato possiamo accettare questa cosa ma un fatto nuovo
Noi invece qui ci vediamo riproposto la minestra che è stata buttata via in Parlamento non so se nel bene o nel male
Ma qui ci troviamo esattamente questa proposta ricordate che c'era la proposta la camera di fare un mix sessanta quaranta
Per eleggere
I deputati io me lo ricordo perfettamente posso fornire alla rassegna stampa settori uno scontro duro su questo piano Cetto la Bicamerale oramai diventato un posto dove
Sono solo nominalmente sono rappresentate tre forze politiche ma in realtà è un posto dove avviene un confronto diretto non so se confronto o una trattativa diretta tra democristiani e Partito Democratico la sinistra
Altre forze non evito lei che se ne sono uscite perché non vogliono per ragioni di principio gli altri gruppi politici avendo pochissima forza non si presentano neanche quindi allora venitemi a dire che noi stiamo facendo e allora ha ragione Mario C quando dice che le teorie che ha illustrato poc'anzi Etò assorbe storia che sono un mettere insieme i concetti e metterli in fila certo ma questa è la logica terribile del realismo bis bachiano
Che noi vogliamo combattere che si trova nel nel continuamente sua siamo continuamente sistematicamente di fronte in ogni passaggio fondamentale della nostra vita nazionale
E un realismo che noi vogliamo combattere perché l'espressione più alta di un limite di una pista forte ancora oggi del sistema a partito pare non è vero che l'abbiamo liquidato
Allora è la forma partito ma allora della se è vero che vogliamo attaccare questo che è il punto essenziale dall'anomalia italiana
Ecco evidentemente il discorso sulle riforme dei sistemi elettorali o il rimbalzare la nostra analisi dalla
Se queste parole la contestualità della riforma elettorale con quella costituzionale oppure non so vi ricordo che anche all'epoca
Della riforma alla Camera c'erano dei momenti di contestualità che devono essere applicati che poi sono stati regolarmente disattesi peccato ci vediamo in giro e condire l'andare avanti così
Io penso che invece questa proposta che è provocatoria estrema mai estremista anche è una proposta che apre uno spazio diverso di riflessione e che forse ci fa intravedere in trame delle quali possibili vie di sviluppo ci possono essere per arrivare fondamentalmente alla chiusura in questa fase storica
E certo che i disegni che lo sappiamo bene
Ecco l'amico Mario ci dice l'ora non architettura lo sappiamo bene che c'è un'architettura e un disegno complessivo di riforma complessiva talmente completo talmente razionale al limite non della utopia
Direi che l'avventura
Perché poi di fatto questo produce
Perché di fronte a questo disegno così perfetto abbiamo una quotidiana pratica politica il quotidiano politico che è un continuo aggiustamento
Un continuo rattoppare lo strappo qui lo strappo di sul disegno complessivo che alla fine ci porta nel pateracchio appunto che noi chiamiamo consociazione
E questo è un modo di far politica che e avventurista
E avventurista dico più che più che demonizzare le dobbiamo dire che questo è il terreno che fa crescere degli
Io non credo che in questo Paese sia in discussione l'unità nazionale né credo alle balle che ci vengono detti da alcuni esponenti delle dei
Perché la sostanza unitario di questo Paese rimane ancora intatta la solidarietà materia solida grado Dassault dopo tocca recita la concretezza
Dell'unità di questo Paese non siamo nell'Euro dello Slavia ne siamo per nostra fortuna luminoso edicole sul sul siamo un Paese cresciuto nell'Occidente intorno ad alcuni principi di fondo in cui i principi della democrazia liberale non sono stati sopraffatti e queste oscillazioni che giustamente rilevava Marabini tra statalismo esasperato e adesso liberismo selvaggio sono delle forme che sono funzionari semplicemente a spostare di tanto di tanto certe cose nell'arringa centrale quella che deve essere fermata
E nell'affermare la centrale Co anche su questo terreno voi siamo in grado di dire delle cose che poi ci verranno dette domani forse avevano ragione
Noi vogliamo arrivare a questo vi avvertiamo da subito agli amici del PDS che hanno carte in tavola in questo momento però diciamo da subito guardate che riserve sulla strada di avventura
Di avventura forte su questo piano
Perché voi state badando un po'troppo ingorda mente al vostro interesse egoistico di partito a fronte di una realtà che invece vuole esattamente il contrario
Sì sì
Non non
Pacifica
Io
Io sto bene
Che tu parli di aggregazioni però ho fatto anche un nuovo un accenno al cosiddetto potere di coalizione
E questo potere di coalizione mi pare che sia esattamente la traduzione dell'egoismo di partito
E l'abbiamo visto in molte circostanze se ne faccia un'analisi dettagliata di come se è stato confronto elettorale di giugno noi scopriremo ogni volta come questo potere di coalizione non ha prodotto elementi nel quale quale si potessero creare le condizioni per farlo un governo a che avesse una maggioranza di progresso sì
Si parla io non polemizzo io sono aveva modo di parlare più simpatico e intanto ma se
Ridicoli
Si sono fino
Se fosse applicato associazioni private non siamo ancora arrivati a questo qua
Occorre nasce
Ma
Marina sono d'accordo al qual è oggetto
Sono d'accordo
Ma io sono d'accordo frivolo insomma assicura eccetera con questo purtroppo questo è uno dei tanti articoli disattesi della Costituzione
Per esempio i partiti sono stati sono associazioni private però di fatto sono appunto elementi che sono inseriti nello stato lo sostituiscono se ne appropriano lo sul governo in certi casi quindi non è e ti rispondo subito su questo piano son d'accordo con te
Ora qual è il problema Marinucci come me di altro tipo a mio avviso
Noi non possiamo ripetere
Non possiamo ripetere quello che si è fatto in Parlamento
Perché già in Parlamento si è posto alla base per arrivare a un Parlamento l'anno prossimo che sarà ancora più ingovernabile di quello attuale
Oggi si dice che è illegittimo dette legittimato questo Parlamento l'anno prossimo si dirà che sarà è un Parlamento di delinquenti di criminali perché non sarà in grado di dare una maggioranza e si creano delle fratture tra Parlamento ed esecutivo che Alpi hai ragione
Fanno configurare dei confronti critici come quelle che abbiamo visto a Mosca in questi giorni certo non con le cannonate
Sono convinto di questo perché abbiamo una serie meccanismi di contro bilanciamento però abbiamo anche delle condizioni nelle quali
Noi sappiamo come sette funzione istituzionale si piegano alle ragioni
Particolari ecco e qui voglio fare un riferimento ad esternazioni che vengono ogni tanto fuori dal Preside della Repubblica che sono molto funzionali a certi fatti politici o giudiziari che si vanno sviluppando nel Paese
Per dirne uno queste cose possono ingrandirsi moltiplicarsi diventare cose terribili
Nelle quali non c'è più un riferimento al quale attaccarsi allora ecco per tornare all'argomento io credo che questo sia il punto nove apriamo uno spazio di tipo diverso
Sul quale vogliamo chiamare tutti coloro che veramente hanno colto il bisogno che c'è nei cittadini oggi di modificare i partiti vada io riconosco che i partiti sono stato una funzione essenziale per lo sviluppo della democrazia
E parlo dei partiti grossi talora nulla si iniziano del Partito comunista io non nego la grande forza e spinta che hanno avuto per portarci a un livello di democrazia quale sia
Con esso però appunto ogni per dagli al suo rovescio e oggi prevale il rovescio peggiore negativo nomi tutti Italia devo dire perché scrive Emilio voi siete felici e fortunati
A differenza di noi nel Veneto in Lombardia o in Piemonte dove abbiamo ognuno ogni rappresentano una istituzione c'ha un'ipoteca di inquisizione
Di indagine di inquisiti qui in Emilia tutto va bene siamo felicissimi
Che in questo Paese esista soprattutto un'aria di pulizia come questa e io sono davvero questa pulizia dovrebbe essere trasferiti tutto il Paese siamo felici di vedere come la magistratura sia indipendente in questo Paese in questa in queste regioni
Ecco questo è una cosa che noi riteniamo veramente meravigliosa
E l'andiamo all'altro capo per la poca andremo nel mondo perché è una cosa su cui bisogna far propaganda ecco noi abbiamo invece pressioni fortissime siamo costretti a infilare i nostri concetti uno dietro l'altro sotto la pressione di giudici molto indipendenti
Che mettono in galera dieci consiglieri al giorno così per per dimostrare che questo ceto politico deve essere mandata a casa perché questi Consigli regionali sono delegittimati perché il Parlamento delegittimato ecco
Quindi questa è una fortuna io non so questo poi sì la forma partito di cui parlavo e che dovrà essere modificata poi riguardi in qualche misura anche la magistratura alla
A
Documentazione
Ma la
No
L'anima
Una per fu probabilmente la vostra la vostra l'ordine pubblico e forse l'ordine pubblico alle la magistratura in questa queste regioni hanno una sensibilità maggiore che in altri posti
Suppongo che se fosse successo socialista o consigliere regionale socialista del Veneto non sarebbe la lettera c della cosa se lo sarebbe portato in carcere e dopo due giorni il documento presentato sarebbe uscito ecco e concludo concludo velocemente dicendo che io credo che e in questo in questa discussione
Lo dico Marinucci in particolare che appunto rappresenta i coordinatori delle conferenze dei conferenza di capigruppo dei consigli del decine di consigli e delle giunte che noi come consiglio di non ci faremo taglia fuori da questa discussione
Lo so ma no ma
Conosco no no no no no non te lo dico attengono Marinuzzi te lo dico attenti come esponente di questa è questa avrebbero conferenza dei presidenti raggiunte e di questo coordinamento che noi non ci faremo tagliare fuori
E useremo tutti gli strumenti della politica per denunciare laddove intravediamo Meccia né intravediamo parecchio Patera chi consociativi che stanno porteranno a devastare la Regione così come ha fatto in Parlamento
Per tutte le altre cose non ho il tempo ma avrei da dire su sull'imposizione fiscale sulla mancanza dei poteri della Regione ma chi è che la voluti questi poteri così
Chi è che ha scelto che voi l'avete accettato perché voi col gioco Bernate bene qui in Emilia avete accettato di essere uno sportello distribuzione soldi e non un organo di indirizzo e di governo della regione e questo è uno dei punti su cui evidentemente dovremmo discutere
Ma se non si passa da questo quale riforma regionalista vogliamo fare per far questo per da responsabilità noi dobbiamo operare la separazione netta
La dualità
Come diceva poc'anzi e prossimo Tumiati e l'unica via che ci consente probabilmente di aprire una strada che fosse diversa dalle altre non fosse fallita
Ma abbiamo una chance diverso ponte certo ci misureremo con realismo con i conti che si faceva prima morì luci che poi alla fortuna
L'argomento definitivo non ci troviamo di fronte al fatto che abbiamo questi due blocchi di conservazione e che tendono a perpetuare
Il sistema partitocrazia pur formato in maniera diversa errore ci dovremo battere su questo stiamo proponendo un movimento che fa punta alla costruzione del partito democratico e vedremo cosa succederà
Io cercherò di essere breve anche se gli argomenti gli elementi del dibattito sul tanti di spunti realtà
Istituzione dove lontano
Voglio dire sono alcune cose ventinove nove tornando sulle cose già dette molto dei quali intorno al contralto assolutamente no
C'era un rischio che stiamo correndo tutti rischia di trovarci una riforma dalle Ponta
Sbandierata come la riforma con la R maiuscola
E in realtà una riforma sconosciuta chi doveva poi essere titolare di questa riforma
Una riforma che della quale non si era mai discusso una riforma che era stata preparata da quelli che professor Rutelli nel suo poteri di un suo potervi sì Rotelli de nei suoi scritti definisce come il politologo del partito
In realtà si è
Siamo arrivati a via l'avevamo di fronte una forma di di proposta che veniva svolta da politologi Esperti che faccio riferimento ai singoli partiti che si misuravano non tanto sulla per sulla qualità delle cose ma sulla
Sul potere in più che veniva dato al proprio partito di a di appartenenza rispetto a questo io l'ho tentato di inserire sul sul tavolo del dibattito politico che si era perso Shepperton mai
Da troppo tempo un elemento nuovo perché nessuno aveva finora ho sollevato questa persona nei termini e nelle sedi Porchia
E ci pareva e soprattutto per l'ultimo accelerazioni quando vediamo che c'è
Un presidente
Della
Bicamerale che poi
Si lasciano andare a esternazioni di vario tipo
Il dibattito politico che leggiamo sui giornali che va solo in una direzione cioè che è poi la tesi proposta esclusivamente dal PDS e sul quale stanno crescendo mi pare
I consensi di tipo consociativo all'interno del Parlamento e fuori con ogni sport un'indisponibilità da parte del ceto politico di voler discutere di queste cose c'era proprio una una moglie di lasciar fare di lasciarsi fa allora in questo in questi mesi ci siamo inventati la questione del governatore perché ritenevamo ed è stato detto qua che queste cose
Non possono essere soltanto appannaggio dei tecnici e dei presunti Italia dei tecnici di partito ma devono diventare patrimonio comune della gente
Per dare la possibilità alla massaia di Voghera ma anche quello che va al bar al bar dello sport di riuscire a capire quello che stava con quello che viene in mente di fare ha preso il esemplificato il tutto con la parola governatore
Chiariamo governatore non è tipo spagnolo alle tipo nordamericano per intenderci
Perché ritenevamo che questo punto di partenza con punto che doveva essere un elemento del dibattito sul Du Fu quale confrontarsi non invece appunto questa posizione che è che nasceva da che ha un vizio di origine per qualcuno perché ricordiamo tutti negli anni scorsi
Qualcuno regolato prima che titolare del presenzialismo in Italia all'onorevole Craxi e e gli amici suoi e dunque c'era veramente la difficoltà di riuscire a intervenire in un dibattito preciso puntuale rispetto al problema al problema delle riforme tutto ci stava appiattendo si appiattiva
Sulle proposte che venivano fuori da coordinatori presidenti e quant'altro tutto in uno stesso partito guardate
Guardate quel Sonic PDS Iotti PDS Marinucci PDS possiamo andare avanti così insomma
E senza poi nemmeno avere la forza come come
Sì questi fatti stanno zitti gli unici che parlate lo ripeto siete voi ma questo voglio dire non
Però non è tanto questo il problema vero era che a questo punto l'unico ma l'unico modo per ritornare a discutere e e evitare appunto l'esclusione dal dibattito politico la nostra posizione era quello di riprendere il filo delle cose per intonare Alia all'abc
Alla BCE essenziale delle cose che stiamo stiamo facendo insomma
Quando andiamo dire e questo sarà il confronto vero nei prossimi mesi che cercheremo sviluppare con la foto che saremo capaci quando andiamo a dire che noi vogliamo finalmente e trovare le parole nuove per dire che siamo più una forza una forma di governo dualista
Io so che è dicendo questo molti non capiranno interviene niente capiamo perché mi pochi Tom telefono Paolo qualcosa vorrà dire questo però bisogna poi è riuscire a mettere in moto movimento politico e quello che tenteremo di fare nei prossimi che poi porterà le nostre proposte non soltanto a Ritanna le stanze del potere o del presunto tale ma che si può confrontare con la gente può trovare tra la gente quella fosse necessaria per diventare una posizione politica che a abbia la forza necessaria per venir fuori
Ci siamo anche con col collega Marinucci collegano assessore perché in questi anni e ci tiene quando parla di riforma dicono in questo modo
E ci siamo scontrati perché ci siamo resi conto che in realtà la posizione che veniva espresse era una e una sola è quella che il PDS per mesi ha sponsorizzato e che noi e pochi altri hanno in questi mesi è tentato di non di combattere ma di ragionare con questa tesi non era possibile e trovarsi sulla sul tavolo soltanto un'opzione politica che era quella e dall'altra parte non c'era assolutamente nulla e allora
E allora io dico che
Più a sapere dove si vuole andare noi abbiamo iniziato una battaglia politica
Alcuni anni fa
Che tentava di usando l'atto alla partitocrazia e regime le partite di cambiare sistema politico in questo Paese
Abbiamo visto che attraverso il come parlamentare era impossibile
Tant'è che siamo stati costretti insieme a tanti a raccogliere firme per il referendum è solo grazie a le firme le migliaia di milioni di cittadini il i voti di milioni di cittadini c'erano cucite a fare approvare dal Parlamento finalmente una riforma elettorale
Anche se la riforma elettorale non non ci soddisfa
La legge sui Comuni maledisse il Comune aveva anche anche questi che su questa legge che escluda ferendo non siamo andati ad essere l'unica meta attacca il Parlamento ci ha sottratto era sereno approvando per la legge che voi tutti conoscete sulle quali penso molto pochi sono d'accordo perché francamente di nuovo c'è molto poco c'è molto poco ridente
E allora prossimamente per quello che ci riguarda il nostro è un obiettivo politico è quello di far crescere nel Paese in questa regione nelle nostre città
Una grande forza anche così porta
Di iniziativa politica che riesca a far crescere
Un qualcosa di diverso rispetto a quello che è stato bisogna uscire dalle rischi mattino dei partiti perché mentre il vecchio regime crolla io non penso che stia crollando ostacolando sempre di meno
E il nuovo fatica ad andare avanti a sé sta giocando terribilmente e allora in questo momento ripeto fosse necessario tornare alla DC e quando le diciamo
Una forma di governo maggioranza opposizione senza quel compromessi che nei giorni scorsi e negli anni scorsi
E abbiamo abbiamo conosciuta B quest'anno la nostra posizione
Il resto del resto il resto francamente ci ritorno ci fa ritornare al passato e controverso cercheremo cercheremo di trovare e punti di forza per riuscire ad essere vincenti queste regole molto difficile
Per queste ragioni è molto difficile perché il dibattito non decolla mancano interlocutori mancano soggette disponibili al dibattito politico rispetto a queste cose
Quanto abbiamo faticato se il presidente della prima commissione quanto abbiamo faticato a per riportare il dibattito di questa e il il dibattito politico nelle nelle sedi proprie abitano le Commissione la prima commissione
De dei nemici all'interno del Consiglio regionale quanto stiamo faticando a tutt'oggi a tutt'oggi non abbiamo ancora prodotto nulla e l'accelerazione Doni oggi tentiamo di dare col noi probabilmente la prossima settimana depositeremo
Due progetti di legge che avete avete le bozze dei progetti di legge che dovevano ancora essere modificati per una buona parte perché intendiamo su questi fare battaglia politica uscire col tavoli e raccogliere su queste firme di cittadini per legge l'iniziativa stilistico popolare
Questo per noi è un punto è un punto forte dal quale vogliamo lo vogliamo andare avanti non ci vogliamo farci mettere nell'angolo il dibattito politico deve riguardare tutte le componenti
Di questo Consiglio regionale della Società regionale perché altrimenti non ci prestiamo il gioco di chi è più forte celtiche più grosso chi viaggia appunto tutto e avendo già pronto tutto evita comunque si aprono dibattiti perché le cose sono già state definite per piacere non disturbate il manovratore bene lasciamo qua per disturbare il manovratore
E continueremo nei prossimi giorni nei prossimi mesi a disturbare il manovratore perché riteniamo che la nostra posizione una posizione referendaria i cittadini italiani non sono andati a votare
Al referendum dunque le maggioranze e l'ottantadue per cento che ben conoscete per ritrovarsi dei piccoli giustamente di de de negli occhi aggiustamenti e nemmeno costituzionali ma soltanto per quello che riguarda le leggi elettorali sta dimissionati sonda hanno votato in quel modo perché volevamo andare calma una classe politica che ho mai condotto meno aveva comunque fatto a suo tempo da senza idee
Senza prospettive con un Paese allo sfascio
Bene noi ci proviamo a vediamo se ci riusciamo
Cultura la Provincia in Polonia Pavan si vuole dire
Serenità
L'ultimo intervento dopo lasciamo la parola nelle conclusioni definitive al professor
Quindi insomma a Roma anche attraversare
Io pensavo di poter dire il re è nudo di poterlo gridare trionfo la immagine dei democratici come di un bel bambino che cerca di serve di vedere con occhio nuovo il mondo invece vecchio in cui certe cose accadono in realtà io grido il e mi riferisco a così a certe proposte del cinquanta per cento uninominale il cinquanta per cento invece alla solita direi ma maggioranza maggioritario oppure meglio ancora i soliti partiti partitini e quant'altro cinquanta e cinquanta quaranta bene non credo di sì sì credo che si prestano più di politica
Uno slogan che ha caratterizzato la lista si referendum era le persone il posto dei partiti
Non ecco questo che si voglia dire no ai partiti
Però si può dire no ai partiti centralisti no ai partiti di Roma per usare uno slogan del così dalla Roma come se Roma fosse l'emblema di tutto una serie di cose di vicissitudini dell'Italia ma di una Roma che in realtà ha condizionato lo sviluppo dell'intera nazione determinando la crisi del regionalismo che invece la Costituzione era prevista quindi io credo che sia verissimo il il così il nella necessità di dover ridiscutere nuovamente destino politico regionale perché stiamo politico regionale ha una grossa
Valenza intanto è una scala più ridotta in cui le esigenze che nascono diciamo dalla periferia considerando Roma centro Throne miratamente un centro rimediato prima si diceva
L'Area metropolitana la Regione questo un pericolo verissimo perché se diamo un Governo lo comunale forte come la città di Bologna
Proviene ancora come la Provincia di Bologna e Suso Imola evidentemente va be'io l'arresto presto restava e resta in Emilia escluso Imola no perché io me la vuol fare una sua provincia no purtroppo no logo
Va be'non è purtroppo i tentativi si sono addirittura devo andare un po'in Romagna per fare dei centri abitati Anna Fasan dispersione di questo era una battuta
E il il il nodo del centro e periferia è un nodo vero nodo sentito quando si dice che Roma non sente quello che succede nelle città d'Italia perché è vero perché Roma delle logiche su due che erano determinate da due condizioni che erano importantissime che non è né di casa
Era l'Unione Sovietica gli Stati Uniti
Cioè di lettura nostra politica nazionale italiano alla politica internazionale non voglio fare una battuta Conte socialisti ma Craxi è presa di posizione quadrato agli Stati Uniti Bossi per avere una certa così una certa immagine della danese puniti ricercando una certa immagine
Cioè e dico che tutti i nostri capi di Stato devono avere questo grande riconoscimento agli Stati Uniti report adesso non abbiamo più bisogno di riconoscimento di Unione Sovietica ma credo che presto avremo anche bisogno di questo perché in realtà il bipolarismo a livello internazionale c'è e sussiste era a lungo termine
Io vorrei tornare vorrei dire bisogna avere il coraggio di rinunciare a certe immagini dei partiti dei partiti padroni dei partiti diceva bene quando
Bari uccide
Sottolineava l'esigenza di chi formava le liste chi le forme le liste dei Strepponi partiti mai partite insomma Mazza formati dalla gente allora perché non la gente al posto dei partiti
Con Mario va bene sedute decise d'accordo ma io credo che in realtà ci siano gli elementi di grande accordo e lo dicevo perché mentre Castellucci parlava ho immaginato per un attimo vecchio sua delle sessantotto tutto e subito
Perché lo diceva giustamente non si può pensare a una riforma elettorale regionale se poi non c'è una riforma delle regioni cioè del potere delle Regioni epoche variamente diceva che la riforma fiscale
Perché se voi non ci sono i soldi per attuare le cose caso dovrebbero fare inutile fare le riforme
C'è quindi con questo slogan tutto e subito con un'immagine di riforme elettorali riforma regionale
E riforma finanziaria beh severissimo avremo un accordo avremmo raggiunto il consenso a votazione sono d'accordo su tutto poi su come farlo ma io credo che abbia ragione quando Minguzzi dice be necessarie visto che queste altre cose non le possiamo fare ventata qui siamo a discutere su riforma elettorale e sulle riforme trovare ci confrontiamo cresciamo e vari dirà una cosa capiamo che certe già in ogni e ora di considerarle infinite perché come un certo sistema di elefante io amo molto gli elefanti tra di quel sistema per indicare un peso ha creato dei danni notevolissimi mentre un sistema di gazzella non per ascoltiamo i carabinieri ma perché la Gazelle molto più agile riesce ad adattarsi meglio bene riusciamo a raggiungere un sistema capace di muoversi con la velocità con cui si deve muovere questa società
Perché noi non possiamo più avere i tempi lenti dei grandi colossi non avere i tempi asili una formazione nuova che capace di dare delle risposte a questo mondo che costantemente in condizioni in cui molto spesso risposte necessarie dalle ventiquattro ore alle ventiquattro
E con questo spero che il dibattito continui e che si esponga trovare una forma tale per cui quelle belle maggiorato di cui parlavamo prima si possono costituire però senza che uno dica venite a me
E che cosa care venga qui ma che tutti insieme diciamo che che cosa fare stia
Grazie propone
La ringraziamo l'assessore Giuseppe Pagani e dopo quaranta alle conclusioni attraverso autorevole
So che
Sono consiglieri regionali e altre che hanno fetta di prego di non avere riguardo tra per me parla per la prima palla
è appunto quindi non
Allora io ringrazio il gruppo Arcobaleno perché ha ritenuto di fare mi fa che le conclusioni
Le conclusioni si fanno fare
A qualcuno che
Appartiene
Alla soggetto organizzato
Ma io purga
Porre ritenendo
Trattandosi di scegliere di appartenere
Alla cultura
Laica democratica
No no aderito benché invitato all'appello
All'appello
Del il Partito Democratico
Con la motivazione
Essenziale che pur essendoci una opzione
Per il presidenzialismo essa mi pare
Troppo ambigua
Per che
Ma è che sul presidenzialismo o un'idea molto molto precisa Benedetto per i firmatari dell'appello ci sono colleghi che chiamano presidenzialismo la elezione cosiddetta dirette del primo ministro che per me non è presidenzialismo ma l'esatto contrario
Del presidenzialismo
Ciò nonostante il gruppo globale e non lo ringrazio per la fiducia di tutti dove tirare le conclusioni devo politiche anche che io sono il meno adatto a Praga delle conclusioni
Sono più adatto a fare sabato d'intervento per carattere tenevo per temperamento
E nel caso specifico sono poco adatto a fare le conclusioni perché io sono titolare che di una proposta specifica
Nell'ambito del un collegio di esperti che il Consiglio regionale Lombardia costituito e del quale io sono coordinatore è stata elaborata una proposta nell'ambito di tale collegio degli esperti la mia posizione
Pur essendo il coordinatore sia di interessi ficcata da quella di altri colleghi tale mia posizione è espressa nel testo che è stato distribuito quindi io sono titolare di una posizione precisa sulla riforma
Sulla riforma regionale
In generale
è a me è pari che insomma il ragionamento
Posso a partire posso partire da differimento che l'onorevole nonché amico di antica data Parma cabine affatto
Al mio esse che al nostro e serie
Imolesi io per la verità dal mille novecentocinquantasei
Sono più milanese che imolese anche se sono costantemente a Imola mi sembra intollerabile mi sembra intollerabile riserva intollerabile che per andare da Imola a Bologna
Occorre hanno
Sessanta settanta minuti mi sembra intollerabile
Mi sembra intollerabile non soltanto se vengo da Bologna da Milano
E devo andai a Imola ANISAP intollerabile anche se sono se mi considero alcuni molesta
E sarebbe intollerabile e prendo una politica attento alla politica del trasporto pubblico prendo la politica del trasporto pubblico
Ora
Nell'anno questo consiglio regionale come tutti i consigli regionali delle regioni a statuto ordinario
Questo Consiglio regionale è stato letto nell'anno mille novecento novanta nello stesso anno negli stessi giorni che nelle stesse settimane in cui veniva letto questo Consiglio regionale entrava in vigore la legge
Centoquarantadue sulle autonomie locali
Ma unico fra i professori italiani i ho detto
Ho dato un giudizio nettamente negativo sulla legge centoquarantadue in quanto incapace di risolvere qualsiasi problema
Di quelli che si ponevano
La anche in quel caso io parlavo perché ero titolare io l'istituto di cui sono direttore Almirante istituto che pubblica questa rivista amministrare
Aveva fatto una proposta di legge che poi avevamo chiesto a senatore
Abita Bobbio ad altri colleghi di presentare difatti è diventata a suo tempo atto della Camera
Quella proposta conteneva delle soluzioni
Queste soluzioni sono state disattese conteneva fra le altre cose lo voglio ricordare perché e la cosa mi sale all'anno mille novecentottantotto la elezione diretta del sindaco tema di cui poi si è appropriato
Locarno e vuole Segni e date che ferì andare ma che nell'anno mille novecentotrentotto non pensavano affatto l'elezione diretta del sindaco e per la verità non c'ha pensato neanche dopo hanno chiamato così una cosa Toto cedo diverso
Ma quella quella quella riforma
Quella legge centoquarantadue su un punto
Era soddisfacente o per lo meno poteva qui
Sull'aria metropolitana
Rispetto allo schema mio dalla nostra proposta
Era intervenuto qualcosa
Di di più e di troppo era venuto che non soltanto Milano e Napoli aree metropolitane di questo Paese
Ma anche per un accordo
Non direi particolarmente felice dei colleghi di colleghi parlamentari furono aggiunti Firenze Bologna e naturalmente in base alla alla struttura del nostro sistema politico anche Venezia
Debba
A dispetto al no al mio schema rispetto al nostro schema il difetto stava che la legge rimetteva alla Regione
E delle decisioni sulla al Metropolitan decisione che io avrei voluto che fossero viceversa imposte immediatamente dalla legge stessa perché facevo una previsione facile che si trova nel mio libro di battere l'incudine di Topolino che e il comportamento delle regioni sarebbe stato quello che è stato cioè le regioni sono passati le regioni sono sono hanno avuto tre anni di tempo passiamo nel novantatré abbondante il Parlamento a prorogato i termini
Non questa regione tutte le regioni interessate si sono astenute da dare applicazione alla legge sull'area metropolitana mi dicono mi dice mi dicono amici
Della Giunta comunale di Imola che in questo momento nella Silenzio della regione Emilia Romagna e il Comune di Bologna e la Provincia di Bologna propongono una soluzione ai comuni dell'area metropolitana
La quale soluzione parte viene presentata eh beh c'è anche scritto col termine menu cioè il luogo e inattesa
Di una di là da venire attuazione della legge centoquarantadue c'è un menu che viene proposto ai comuni della Provincia riportate allora io dico una cosa molto semplice va bene
Un altro va bene comunque comunque sia comunque sia la la la metà comunque sia siamo nel novantatré siamo alla metà della legislatura perlomeno alla metà della legislatura regionale e la legge centoquarantadue che poteva che Ricky e chiedeva di essere acquisite ritiene evasi richiedeva non importa questa dice è una legge della Repubblica in questa Repubblica le leggi non si fanno e quando si fanno non si applicano e dopodiché agiscono scopriamo che dette va be'le cose vanno come va benissimo
Questo Consiglio regionale ma lo dico questo tutti gli altri consiglieri regionali la la Lollo aver destato perché non c'è dubbio la Lombardia per primo
La Lombardia ha scoperto che c'era la legge centoquarantadue che dovranno trovare e ciao attuare la plaga la città metropolitana esattamente il giorno dopo
Che Formentini e la lega e dire della lega diventato Sindaco di Milano che tu sei diventato sindaco di Milano lo sa che cosa facciamo spartì spacchiamo il Comune di Milano attuando la centoquarantadue calciofilo giochino semplice giochino semplice ed elementare
Quindi il problema da cui dobbiamo partire se io chiesi io che io mi considero un cittadino utente imolese che vorrebbe percorrere il tratto Bologna
Imola in meno di sette stesse settanta minuti quanto gli autobus della provincia della dell'azienda
Vi chiedo sia che consideri l'attuale che la città metropolitane non devo dire qui che cosa significa la chiatta attuare la città metropolitana dal punto di vista del ruolo del del della si paga la Regione in Italia e in Europa dico una cosa molto semplice
Le regioni non hanno fatto non sono in grado di fare politiche pubbliche punto e basta
Dico a questa edizione e all'arte regioni non non per molta non perché sono legittimate perché ai magistrati
Maestà Novato ma perché non sono in grado di fare politiche pubbliche
Che il come devo dire dovrebbero dimettersi dovrebbero dimettersi predica non ne siamo in grado di fare politiche pubbliche è inutile che vendiamo il fatto che noi siamo in grado di fare politiche pubbliche non siamo in grado di fare politiche pubbliche le Regioni non fanno politiche pubbliche
Beh e e la regione Emilia Romagna appositi è una di quelle che ne fa di più ma la situazione delle alte regioni non solo del mezzo tono Mark Ruffalo politiche pur allora la la il mio punto di vista è un punto di vista assolutamente diverso da quello del appare e e voglio non voglio difendere il collegato agli atti che non ha bisogno di accertamenti fece non ci sono quei politici Cresson tengono conto della realtà e professori che sono astratti no no no no professori tengono conto della carta dovrebbero tenerne conto sei secoli dai loro interessi politici ma questo è un altro discorso è e voglio dire infine allora la mia la mia soluzione è molto semplice e la villa di analisi è molto semplice
Come com'è che si ottiene com'è che si ottiene com'è che si ottiene l'efficienza delle delle istituzioni
A dal punto di dal punto di vista immediato e dal punto di vista ma di lungo periodo dal punto di vista immediato bisogna semplicemente se pagare
Il governo dal Parlamento il Governo nazionale dal parlamento regionale
Bisogna fare sussiste un governo regionale indipendentemente dalla composizione e scomposizione ricomposizione quotidiana delle maggioranze bisogna che la Regione ampia abbia la Regione come come lo stato come come come avrebbe dovuto essere Valle sta per i comuni abbiano il luogo governo indipendentemente dal gioco delle parti questa è una ricetta non solo per rendere i governi capace di governare
Capace di governare
E naturalmente governare vuol dire non fare le leggi che li fanno i parlamenti regionali densità e l'attività di governo ma perdente che le regioni capace di governare e anche prime dai partiti perché in regime presidenziale
Che io per la verità non può pongo dizionario presidenziale dottor poco di fare la separazione tra legislativo ed esecutivo
Un è un il governo che non è vincolato all'ispettivo partito in cui i il Governo risponde di fronte ai cittadini di aver fatto o di non aver fatto e quindi suscettibile di essere eletto o di non essere viene ha questa cosa venne battezzata regime presidenziale
Perse per semplificazione io non propongo mai proposto di prendere gli Stati Uniti e trasportarli in Italia ma Pupo unica Desailly un regime un regime presidenziale di realizzarlo di realizzarlo a livello della Repubblica di realizzarlo a livello della regione di cristallo anche a livello a livello dei comuni
Solida lungo Periodo qui io devo e devo insistere la a governabilità la si ottiene soltanto se il sistema politico
Di volanti
Perché la diversità fra l'Italia e gli altri Paesi non dipende dal fatto che la forma di governo sia diversa perché in realtà la Francia la semi presidenziale gli Stati Uniti rampe sentenziare la Germania l'assegno e parlamentare la Spagna la parlamentare diventa dal fatto che altrove il sistema politico eh bipolare
Allora quindi noi non dalla sera alla mattina è impossibile dalla sera alla mattina possiamo soltanto costituì un governo si è pagato dal dal legislativo ma sul lungo periodo
La Francia ci ha messo trent'anni ma c'è arrivata partendo da una situazione come la nostra se non addirittura formalmente peggiore
Sì può organizzare tu sistema politico bipolare non necessariamente bipartitico bipolare come quello francese com'è diventato quello francese
Come si fa
E si fa allo stesso modo si fa eleggendo il presidente il titolare del potere esecutivo non come in Francia dove la cosa pasticcio Artissima
Titolare del potere esecutivo con un sistema nel quale al secondo turno il ballottaggio sia rigidamente a due e accompagnando questa riforma istituzionale ad un sistema a collegio
Uninominale a doppio turno in cui pure
Al secondo turno si sia trent'anni di questa cura prendono il sistema politico bipolare o che al momento novecento eticamente possiamo dire che abbiamo un esempio in Europa nel mondo di grande paese delle nostre dimensioni e dicono cultura non troppo diversa dalla nostra il quale è riuscito a diventare un sistema bipolare Vinavil polare lingua
Ovviamente no no no no no perché io non propongo il sistema presidenziale francese propongo ce la separazione dei poteri del SIS prima mi dicano ossia pur riveduta e corretta esso è del sistema del sistema e del sistema e del sistema francese prendo soltanto la modalità di elezione dalla modalità di elezione del presidente la modalità di elezione del del Parlamento alta dal parlamento francese e il sistema politico francese è bipolare oggi e si è rivelato bipolare verso le elezioni soltanto per te soltanto perché il c'è il regime e c'è l'elezione questi desiata perché qual è la ragione per la quale i due partiti che hanno vinto le elezioni non si spaccano in uno dei due non vacue socialista perché si troverebbero fra due anni e non so quanto sia alle prossime elezioni a dove contende fra di loro quindi ancora tuttora il e la l'elezione presidenziale ciò che rende pure se il sistema francese assolutamente criticabile perché fa un crea un dualismo di potere esecutivo fa il presidente eletto e il il di quindi ma cosa è molto è molto chiaro quindi uno per questa questa questa è questa è la ricetta rispetto alla quale rispetto alla quale non sport istituzionale
Dualistico nel segno di un presidente Campisi una maggioranza e un Parlamento con una zona allora ovviamente tutti i riscontri ti rispondo Teresa nuove in Francia solamente va be
Allora io io tocco io voi precarie va be'io ho anche scritto su pista
Va bene
Comunque risponde
Anzitutto anzitutto non ritengo che gli italiani siano più maturi di quelli degli altri Paesi e quindi io non mi configura né per la regione Emilia né per il livello nazionale che un elettore un elettore il novanta per cento degli elettori vado nella cabina elettorale e per il presidente
Votano una personalità notoriamente democristiana è previsto e per il Consiglio regionale vuote o viceversa per i candidati del partito del PDS
Naturalmente basta che ecco perché su questo punto non era consenziente col collega Tognazzi essenziale è che vi sia la contestualità la contestualità delle la contestualità delle
Delle lesioni
Quindi voglio e e e tette la elezione presidenziale quando è contestuale quella parlamentare ha un effetto di trascinamento cioè l'elettore prima sceglie il presidente
E conseguentemente se gli anche il partito e quindi il candidato del partito e non è vero e non è vero il contrario anche se naturalmente non immortalati nel tal caso nel grande tarda serata sul testo che vincere Sanremo fondamentalmente così
Punto secondo credo che il presidente certo governa meglio se eh omogenea la maggioranza se è omogenea la maggioranza parlamentare
Col Presidente stesso e quindi Clinton governa meglio con la maggioranza parlamentare se c'era ma comunque il governo corre anche se la maggioranza parlamentare non ce la
Allora facciamo il confronto facciamo il confronto fra gli ultimi trent'anni ho quarant'anni di governo degli Stati Uniti ed il governo italiano
Però ultimi trent'anni è successa e tutte le volte che è il presidente degli Stati Uniti sia trovare pubblicano sia trovato con un Parlamento maggioranza democratico con uno dei due Camere a maggioranza democratica
Benissimo cento ha governato in condizioni di minore facilita che se ci fosse stata viceversa la maggior la la l'Outlaw la omogeneità
Ma non volete mica mettermi a confronto come sono stati comminati gli Stati Uniti rispetto a come è stata governata l'Italia non vi muovete medica venite a dire che il controllo doveva Cagni Capranica dica che al controllo del debito pubblico pure norme negli Stati Uniti è stato lasciato nelle condizioni in cui è stato governato e di cui è stato governato questo Paese
Dovevo ed evita di e soprattutto è soprattutto insisto la potenza della partitocrazia la pretesa della partitocrazia
Poi per il convegno per il convegno che ha fatto
Che ha organizzato il consiglio regionale e cui prima si è svolto luglio vita se ricordo bene quel priva presidente Castellucci si riferiva si è posto
Si è posto il problema di pubblicare di pubblicare gli atti il collega dirige la rivista mi ha chiesto di mettere per iscritto il mio intervento
E io avevo dato avevo dato un titolo e e io ho comprato un titolo anche il rapporto allo svolgimento che quel convegno né quel convegno aveva ricevuto e il titolo mio mi rendo conto che io sono sempre un pochettino incisivo ma insomma mi mi si chiede anche di essere molto semplice dai post comunisti l'ultima democrazia progressiva la ricetta è quella che il fondo bene o male è saltata fuori anche qui
Doppia dose di maggioritario dura per i collegi uninominali doppia per il premio di maggioranza
Con l'uso di governo con uso di governo per questa doppia maggioranza creata Columba dose doppia per questa maggioranza creata impatti del Parlamento sia esso nazionale o regionale
Con una dose doppia di maggioritario l'uninominale tu il premier non c'è nessuna parte del mondo per fosse consenso da parte del mondo pasticcio si mira soltanto la fantasia da delle nostre poteva il venti inventano con un governo con un Governo il quale avete sentito è soggetto alla maggioranza
Quindi non è il governo dei sacri del paese loro più pepate anni governa faccio la mia politica no
Perché questo governo ha non appena della sua maggioranza in Consiglio regionale
Contabilità nazionale è un Governo un'altra volta soggetto soggetto al partito a quale partito al partito che come tale alla minoranza assoluta alla minoranza assoluta un partito cioè che col trenta per cento dei voti
Ottiene Garcia alla alla metà dell'uninominale quel privo di maggioranza ottiene ottiene la maggioranza dei seggi automaticamente il governo un governo in mano il partito queste la democrazia progressiva divagante dette novanta queste cinquant'anni dopo l'arrivo di Togliatti in Italia che propose la democrazia progressiva sbarcando Salerno
Propose pro populo pose propose agli italiani quindi voglio dire la mia preoccupazione è molto semplice io chiedo io chiedo che per i prossimi tre trent'anni politiche pubbliche vengono fatte politiche pubbliche vengono fatte vengano fatte tale anche allo stato e vengono fatte dalla Regione
Ma naturalmente questa richiesta io sono d'accordo assenso nella misura in cui sono attribuiti all'edizione poteri effettivi
è questo sono perfettamente d'accordo e non sono d'accordo col presidente Castellucci che pure
Ci conosciamo da tanto tempo venne nel mille novecentosettantatré a un convegno presentava nel comune di Bologna che facemmo la regione della Resistenza la Costituzione che facemmo a Milano è ma il testo che vi è sottoposto che cosa dice
Il testo che mi ha sottoposto dice
Non solo dice che tranne giustizia militari e servizi pubblici nazionali tutto il resto tutto il resto come amministrazione passa alle Regioni
Dice conseguentemente dice conseguentemente che l'amministrazione centrale dello Stato sussiste soltanto per la materia
Sussiste soltanto per le materie di che cantano alla competenza statale
Ma voglio dire le regioni se avessero voluto hanno avuto la possibilità in questo momento non mutò la possibilità di di condurre una battaglia una battaglia che i giornalisti
Ma abbiamo avuto abbiamo ma quando nell'anno mille novecentosessantotto facevamo del mio istituto di cui valore l'unico direttore bensì assistente ricercatore i progetti di legge e su come si dovevano attuali e le regioni
Do indicammo facemmo l'elenco di tutti i ministeri che dovevano essere soppressi il primo era agricoltura voi ricordate nell'anno mille novecentosettantadue non fu soppresso nonché a un ministero una sola direzione generale del ministero bene adesso dopo dopo poco
Dopo che un referendum popolari addirittura soppresso il ministero dell'agricoltura
E intatto per carità di parte del turismo e dello spettacolo ha sospeso l'agricoltura a a due giorni dalla scadenza del termine prorogato dal capo dello Stato per il tempo tu vedevi anziché il provvedimento cosa si fa si fa un decreto legge che la Costituzione consente per le ragioni di di necessità e di urgenza un decreto legge bene costituire il Ministero delle Risorse rifà lo so come mi rispondono le regioni come mi risponde voi ma l'abbiamo fatto il nostro ricorso alla Corte costituzionale
Ma insomma appoggiò cognati almeno la venite a raccontare parliamoci chiaro a fai ricorso alla Corte costituzionale è un modo elegantissimo per dire io come vedete me ne lavo le mani era insomma è morto è molto è del tutto evidente se le Regioni volevano fare una una battaglia politica su questo punto
Tubo ne hanno dieci che nei prossimi anni riduca i ministeri a dodici e intanto adesso che è la possibilità di sopprimere uno addirittura noi costituisce noi costituirsi ponte euro a lungo termine col decreto legge allora voglio dire
Io non posso essere d'accordo
Presidente Castellucci non posso essere d'accordo in un elogio della commissione bicamerale per nessuno dei punti dei punti che tu hai fatto perché è perché non non ha nessuna importanza che mi si inventa il criterio di ripartizione delle materie primo se poi l'elenco delle materie che all'estero lo Stato è un elenco che non finisce più
Secondo se non mi dice che l'amministrazione centrale dello Stato dire conseguentemente soppressa laddove non là dove da dove là dove subentra la con la competenza regionale
E qui siamo anche e e siamo anche dal punto di vista finanziario non è più accettabile
Mi dispiace se sia indicibili considerando troppo vicino a posizioni che essi non condividono ma non si può neanche più regionali intimidire di autonomia finanziaria bisogna ragionare in intendi che le imposte
Vanno alle elezioni e chiede che Giolitti evolvano lo Stato per la perequazione nazionale e per le materie che erano state comunque a trovarmi non ha quindi va assolutamente indefinito il vicario assolutamente dedito chiudeva sul quindi tutta l'impostazione della Bicamerale in tema di di risorse finanziarie assolutamente non è assolutamente inattendibile
Come è inattendibile la posizione inattendibile la la posa della vita la Bicamerale in materia di forme di governo perché allora perché e qui e qui c'è un'obiezione semplice malissimo tu che sei notoriamente un grande si da da da da da da da da trent'anni cade prima teologia del sessantadue un estremista autonomistico questa la definizione che ingeriva primi confronti
E sei favorevole a che sia la legge dello Stato stabilire la forma di governo io rispondo perché nel testo che ho proposto io dico che per tutti ci deve essere il regime presidenziale che separò la Regione vuol fare un referendum popolare e diritti dice di preferire il sistema parlamentare alla cieca dei legamenti se il Molise preferisce il sistema parlamentare solo se il con Umberto mai avere
Ma fa come fa la Bicamerale la quale dice ogni regione ogni non ogni regione ogni Consiglio regionale cioè la classe politica regionale cioè i partiti regionali secondo la forma di Governo che cosa vuol dire vuol dire quel che tutti quanti sappiamo che la maggioranza che si determina in quel Consiglio regionale sedere alla funzione se gli ha la forma di governo in funzione dei propri testi e dica addirittura ci vogliono i due terzi per fare questo no a meno la Bicamerale dicesse tutte le regioni scelgono come ferendo popolare dalla forma di governo presidenziale la forma di governo parlamentare è del tutto evidente che lasciata la cose male consigli regionali ogni Consiglio regionale immagini base la maggioranza che ha sceglie la forma di governo che contingentemente gli conviene e anche la riforma elettorale connessa con essa la riforma di code passa e lo fa il Parlamento questo figuriamoci sono non lo farebbero ce lo farebbero ce lo farebbe voi e consigli i consigli regionali quindi da questo punto di vista quindi a questo punto di vista non è come devo dire non non può non non non può e non si può sottoscrivere
Ma quello che sta facendo l'abitato dalla commissione bicamerale e poi non si può sottoscrivere neanche voglio dire insomma è un guaio terribile se noi andiamo alle elezioni del mille novecentonovantacinque
Con l'attuale sistema citare io voglio senza voglio che mi si spieghi quale sarà il risultato elettorale di un sistema nel quale il cinquanta per cento letto a collegi uninominali
Il cinquanta per cento netto a sistemi proporzionali e in più ci sarà il premio di maggioranza al alla al partito o la coalizione che ha raggiunto che critica Garcia avete non avete assolutamente nessuno nella Rete assolutamente
E nessuna garanzia di niente non avete assolutamente nessuna garanzia di fare di fai un governo regionale come non l'avete avuta negli scorsi dieci anni e le risposte degli scorsi rimpianti la soluzione sta tutta nella scelta di un regime vetrine di origine presidenziali in cui il problema della scelta del presidente del governo è un problema se pagato dal problema della scelta dal della città ecco questa questa all'amica questa è la mia opzione la quale si completa col fatto si completa con il fatto che io non condivido l'uso dalla parola governatore perché nella storia
Nella storia dell'Europa occidentale la parola governatore è una parola usata per indicare un'autorità che dall'alto viene mandata in basso per per governare e quindi non è espressione dei non è espressione dei cittadini dei cittadini di come tali
Devo anche dire
Devo anche dire peraltro ed è l'ultima cosa che devo dire anche se il dibattito è stato appena sfiorata c'è stato un cenno veramente onorevole magrebini
è che la commissione bicamerale quello che sta facendo è assolutamente negativo dal punto di vista del del centralismo regionale la commissione bicamerale d'accordo i Consigli regionali si son si propone di modificare l'articolo centotrentotto della Costituzione
E di stabilire che l'autonomia dei comuni e delle province eh eh eh un'autonomia statutaria nel quadro nel quadro dell'ordinamento regionale vi domando quando avete fatto gli statuti
Dei io ho fatto lo statuto del comune di Imola ho fatto ha collaborato del comune di Imola e della provincia di Reggio Emilia ho collaborato anche a fare lo Statuto del Comune di Milano
Si è sentito in quella si è sentita da qualche parte Lucca in quella in quella occasione la mancanza di legge quadro di di di legge che regionale assolutamente assolutamente assolutamente no
Quindi la la la la il tentativo delle regioni di volersi appropriare
De delle dei leader dell'autonomia di voi si sovrappone all'autonomia dei comuni sono aggiungendo al centrismo regione statale un centralismo regionale è un errore è una è una cosa è un errore anzitutto culturale perché l'Italia non è l'Italia delle regioni d'Italia ecco un Cattaneo
è l'Italia delle città non dimentichiamo Carlo Cattaneo ma anche Gaetano Salvemini ma anche Adriano Olivetti partivo da autonomia dei comuni e poi eventualmente arrivavano alle regioni ora questa idea te li fa anche la riforma della Costituzione pene
Riaffermare il centralismo regionale è è un è un errore culturale ed è un errore politico dal titolo io lo riscontro all'interno degli stessi partiti cioè io trovo il sindaco PDS di un Comune capoluogo di un Comune capoluogo della regione che in alternativa alla Regione stessa
Ho un sindaco un dito modi comune capoluogo e Comune capoluogo e che l'alternativa di di dati circa in alternativa al governo regionale
Della decisione decreto ma quella che attraversa tutti i partiti questo è è un errore questione col guardate che un'eco che su quale come sulla riforma elettorale è facilissimo ottenere il consenso
Della lega perché in te una una volta acquisito che il potere è della Regione voglio dire mettere la loro sui Comuni attraverso la Regione questo momento è la cosa che è scomparsa perché è stata è stato conquistato il Comune di Milano provvede la regione Lombardia ma è un problema che esiste
Che esiste comunque diede occasione voi comunque quindi anche da questo punto di vista l'atteggiamento della Bicamerale della bicamerale gli abiti a Megale sbagliato ripeto perché il problema che la Bicamerale si si pone non è come rendere efficiente le istituzioni come far sì che politiche pubbliche si svolgono ma è il gioco delle parti il gioco delle parti il gioco delle parti
Fra i partiti io non sono neanche
Non sono neanche d'accordo sul fatto che non si poteva
Non si poteva fare niente di diverso da ciò che è stato da ciò che è stato fatto certamente mi rendo conto che se la la l'ipotesi presidenzialista negli anni Ottanta emersa legata al nome ha un nome determinato ma devo anche dire e che
Se negli anni Ottanta l'ipotesi presidenzialista fosse stata prese in considerazione
Dal partito allora comunista italiano e i rapporti di forza sarebbe comunque ci sarebbe serbo Stati diversi è il presidenzialismo sarebbe stato maggioritario il presidenzialismo
Non fu preso in considerazione perché il Partito Comunista sapeva che e al il presidente non sarebbe stato del Partito Comunista Ettakatol noi non c'è non raccontiamo
E non raccontiamo lo raccontiamo storie diverse ma ma attenzione ma attenzione ma attenzione ma attenzione dopo respinto dopo aver respinto il presidenzialismo il regime questi desiata
Dopodiché messo in stato di accusa il Presidente Cossiga e nella prima riga dell'atto di fatto del uno c'è scritto perché intendeva
Intendeva intendeva modificare la forma di governo noi oggi in Italia siamo in un regime presidenziale rispetto al quale il regime semipresidenziale francese è una più e non è la più pallida idea di presidenzialismo
Solo che il nostro è un presidenzialismo irresponsabile nel senso che il presidente non risponde non risponde di fronte de de de de de de de de degli a degli atti che compie ma un presidente che in pieno regime parlamentare dice io sciolgo il Parlamento
Perché
Io non sono d'accordo su una vocazione del Parlamento ha fatto è una cosa che lo stacco in cielo né interni il regime in regime parlamentare
Lei qual è l'otto il Presidente della Repubblica scioglie il Parlamento se il governo si presenta dimissionario e non riesce a formare una nuova maggioranza in qualsiasi altra ipotesi il procedimento della pubblica non ha fatto il potere di sciogliere a sua discrezione il Parlamento quindi noi oggi
Possiamo dirlo siamo don siccome ai ai partiti va bene tutti dicono benissimo il Presidente Cossiga fu fu esarca anche perché si aggiungeva delle polemiche personali delle battute e delle altre amenità di su ma voglio dire dal punto di vista del comportamento costituzionale noi attualmente siamo in un regime che sicuramente non si può definire un regime un regime presidenziale politicamente tutte quante le scelte di politica estera dirittura militare
Vengono anticipate dal dal Quirinale rispetto rispetto rispetto rispetto a Palazzo Chigi quindi voglio dire la la questione come vedete alla questione puramente puramente di definizione perché in termini legali le cose stanno così
Per quanto riguarda la Regione io ho sempre pensato che il problema
Non esista nel senso che l'ha visto la linea di separazione molto chiaro la Regione al potere legislativo
E viceversa il potere esecutivo c'era siccome è già l'attuale Costituzione che dà il potere legislativo la Regione
Non è che nella regione bisogna per lo Stato si sapeva il giorno vanno fatti dei grandissimi sforzi culturali perché come facciamo se pagati trenta scrittori la legge sì lo so benissimo che la Regione potrebbe anche il Consiglio regionale fa una legge che dice
Diamo un premio al professor premiati e quindi fare una a fare con legge quello che nella sostanza un atto amministrativo però la linea di demarcazione tra legge
E Regolamento è una legge che è una demarcazione che per le regioni è già scritta in Costituzione non occorre fare disposti
Degli sforzi degli sforzi memorabili quindi voglio dire che secondo me non c'è via d'uscita però la mia previsione che fra dieci anni fa in un altro seminario saremo esattamente ancora a questo punto
Purtroppo
Quando
Ha parlato della possibilità di elezioni a medio termine
La domanda è questa
L'elezione a medio termine che potrebbero coinvolgere e responsabilizzare l'elettorato chiamandola giudicare il lavoro di un eventuale parlamento regionale potrebbero a superare i problemi
Delle riforme elettorali detto in modo molto semplicistico hai lavorato male e quindi deve andare a casa e quindi premente episodi come quello della ministero dell'agricoltura oppure del bilancio scandaloso presentato dalla penultima legislazione potrebbero non ripetersi
No
Se ecco Ciani sotto forma di scioglimento anticipato esattamente voglio dire si possono certamente ipotizzare delle situazioni concrete in cui si può verificare una situazione di questo tipo
Anche per per punire un comma una una risposta suo quesito è una risposta anche alla professor Rotelli che ha sollevato il punto
Le elezioni di medio termine non sono assolutamente indispensabili dal punto di vista strutturale ed è ovvio che hanno un costo politico molto forte io però voluto parlarne proprio perché intendevo presentare anche questa possibilità nel quadro di una presentazione tutto sommato estrema che poi invece ha definito estremista io speravo che fosse solamente estrema ecco quindi non sono indispensabili certamente possono servire a questo scopo così come a questo scopo può servire anche l'istituto della revoca degli eletti fuori dal punto di vista
Dal punto di vista teorico esiste nel diritto anche questi sì tutto per cui per esempio dopo due anni un gruppo di elettori raccoglie un certo numero di firme è attraverso queste firme sì impone una votazione di confermo di revoca di un membro parente del consiglio regionale
Però il fatto che questo strumento sia teoricamente possibile
Non significa dev'che debba essere necessariamente introdotto significa semplicemente e ci sono una serie di istituti che rafforzano che cosa rafforzano quel concetto di responso il permesso cioè di capacità del sistema istituzionale dà una risposta ai cittadini allora sistemi più o meno forti possono permettesse di istituti corrispondenti ed ovviamente dal punto di vista politico ossia le elezioni di medio termine sia la revoca degli eletti provoca uno stress sul sistema e e questo è è abbastanza ovvio
Sono dell'idea dico solamente per i presenti mi dispiace non poterlo dire
Per il per l'assenza del dell'assessore Marinucci d'altra parte ha già risposto
Più che brillantemente professor Rotelli il problema della non coincidenza delle maggioranze è un non problema per tutta una serie di motivi numero uno
Perché è vero ci può essere questo scenario del cesarismo anche se mi sembra un pochino eccessivo comporta quello che evoca ecco esattamente così come non mi sembra del tutto appropriato dire che negli Stati Uniti si è fatta anche la guerra del Vietnam
Oltre a tutto mi si consenta di dire come cultore dell'ordinamento degli Stati Uniti che fosse il presidente che ha ritratto più di tutti la Costituzione è stato Abraham Lincoln in occasione della guerra
Civile o della guerra di secessione perché ha usato la Costituzione esattamente come gli pareva e piaceva
Quindi da questo punto di vista fa Franco Stati Uniti presidenza a sangue Vietnam ha fatto anche la guerra civile violando apertamente la Costituzione
E allora dicevo c'è questo scenario del cesarismo c'è un altro scenario che delle due mi potrebbe preoccupare
Ed è che un un presidente della regione non sufficientemente corazzato senza supporti organizzativi di consulenti senza una una pubblica amministrazione
Rispondente potrebbe degenerare in situazione di assemblearismo ecco forse da questo punto di vista ecco però dato che abbiamo sperimentato l'assemblearismo con la forma di governo parlamentare tutto al più correremmo il rischio no devi fare la stessa cosa non certamente peggio
C'è però qualche cosa di più
Ed è che questa forma istituzionale numero uno consente almeno in parte
Di far assorbire dalla dialettica istituzionale la conflittualità politica perché diventa una ed è la il conflitto politico in un certo senso assume le vesti della dialettica fra le istituzioni
E allora in questo senso
Si crea uno scenario molto diverso e indubbiamente uno scenario che agevola la formazione di una maggioranza di sostegno al presidente che può essere anche una maggioranza occasionale non necessariamente la stessa ma intanto sì garantisce la funzione di governo dopo di che è chiaro che un sistema di questo tipo richiede come avevo cercato di dire all'inizio sollecitando anche pareri su questo punto una diversa organizzazione del sistema politico allora già si è detto già si è detto quando i cittadini eleggono e leggono delle persone
Che si rapportano in termini individuali rispetto al presidente non eleggono solamente esponenti di partito che per motivi ideologici fanno una lotta ad oltranza
Nei confronti del titolare del potere esecutivo ossia noi conteniamo tutto sommato a trasferire in un sistema tendenzialmente maggioritario tutte le pecche del vecchio sistema proporzionale della partitocrazia e così via e perché in realtà non riusciamo a immaginare un diverso sistema di modo di funzionare le istituzioni
Ed è questo
Esattamente e ma ecco e forse anche una parte dei cittadini e forse anche una parte dei giornalisti ed è questo vi assicuro
Che particolarmente deprimente
Per chi per lavoro studia proprio altri ordinamenti costituzionali
Poter vedere come in realtà non si riesce ad andare via a a vedere più la più in là del naso pensando che è sempre stato così che è così dappertutto che non può essere che così ecco questo credo
Se se possiamo uno dei più grandi risultati fosse del del delle considerazione che siamo fatte può anche essere
Acquisire la consapevolezza la determinazione e l'impegno politico conseguente di fare in modo che le cose assumano contorni e profili diversi
L'ultima parola precisare sullo stesso snervante se non
Prima
Che viene semplificato dice
Il sindaco Bianco a Catania che il Sindaco è a una maggioranza diversa
Allora bisogna
Fare in modo che il sindaco abbia sempre la sua maggioranza no allora bisogna fare in modo che i poteri del sindaco siano separate potete consiglio comunale ok sistema dualistico al quale si riferiva distinte
Io eccetto e cioè alcol al collega al collegato al collegato agli atti
La la il nostro sistema di elezione diretta del sindaco non è un sistema dualistico si è voluto inserire un'elezione diretta lasciando il sistema non dualistico Cione monistico il funzionamento è impossibile
Ora questo Milano non risulta evidente perché a Milano il consiglio comunale
è stato evento e di e da ha avuto la maggioranza che avevo avuto il sindaco stesse anzi avuto pure Sensi voti la lega che non il sindaco Formentini ma Torino saga evidentissimi perché parliamoci chiaro
Non c'è sistema ma dura dualistico per il dualistico che sia il quale non partecipa paga il Piano regolatore generale o comunque lo si voglia chiamare il Piano regolatore generale lo il bilancio del dell'ente lo farà sempre l'Assemblea il Parlamento il Consiglio regionale quindi voglio dire il problema non non è a contabile non è non è ipotizzabile che sia ma devo dire il che il piano regolatore venga fatta dal sindaco si casa che ha fatto ha e se Kaká Pato da sempre bisogna naturalmente fare in modo che naturalmente si può fare in modo politica ecco perché io dico la coincidenza delle due lesioni perché con le due sale concedenti nel tempo con la testa peso giornate di ferie difficile che l'elettore voti se con questi dente e ecco la e la cosa poi di alcuna coso culturalmente
E mi dispiace
Dovrebbe questa cosa la dico perché perché non è insomma voglio dire è sbagliato dire è sbagliato dire noi non siamo per il modello americane noi non siamo per il modello francese noi siamo per il modello inglese questo questo è falso questo è piccoli scientificamente falso lo possono dire professori che non solo di diritto costituzionale
E di sinistra politica perché non rispondono professionalmente di quello che dico ecco è come se si euro un oculista passi pronunciarsi in materia di il DDT dato che i propri dell'Aprilia cioè voglio dire
Il sistema inglese è che il cittadino
Legge l'elettore elegge il suo deputato nel collegio uninominale
Se come il sistema politico è di partiti con siccome abito artistico e solo perché è di partitico e finché rimane bipartitico scegliendo uno dei due candidati
Automaticamente farà sì che quelli Primo Ministro
Del cui partito trattasi Sara Sara Sara tale ma non c'è un modello quando quando qui si dice noi vogliamo leggere
Il Presidente con la sua maggioranza il primo ministro con la sua moto casa è questo sistema invece questo non è assolutamente le perché se domani mattina se domani mattina il partito liberale quello che voleva capire se liberi dovesse conquistare
Sufficientemente sedici
Nel collegio uninominale tali per cui né i laburisti né i conservatori hanno la maggioranza più il sistema inglese e pelle che finito
Ebbene ti finito quindi non è vero che che chi è contraria sistematica vuole quello inglese perché non è assolutamente non è assolutamente non è assolutamente così vuole semplicemente che sia il trenta trentacinque per cento dei voti
Abbia il cinquanta per cento più uno dei seggi
E inoltre a del governo direttamente in mano il partito di minoranza assoluta io voglio voi sapete come si fa a governare la regione Emilia Romagna o la Regione Lombardia con un governo non con un presidente che è stato spesso dalla metà più uno mando con un governo che è stato spesso dal trentacinque per cento
Questo che lo schema di Allende lo sapete che il profilo costituzionale del Governo e del sistema del difetto di sistema del sistema cileno qual era che purtroppo proponeva l'elezione del del presidente all'unico turno il più votato il più votato che naturalmente non aveva la maggioranza assoluta questa e questa e questa cosa che lo stava credo che lo stava assolutamente in piedi quindi voglio dire è scientificamente
Non vedo che esiste un modello Westminster no non è vero e liste il diritto costituzionale e quello vittime parlamentare esistere la sinistra politica e quello è un sistema bipartitico bipartitico punto e basta
Ma non esiste un modello che le possiamo imita perché sembrerebbe mettiamo il regime parlamentare nostro con un sistema che frammentato e sempre più frammentato la il discorso non funziona non funziona assolutamente la grande bella la la il sistema di elezione diretta del sindaco che noi abbiamo fatto eh sbagliato
è sbagliato dei piccoli comuni più che nei grandi firme e nei piccoli comuni noi diciamo elezione diretta del sindaco ma non lo è
Semplicemente non scegliamo una lista
E sappiamo che se quella lista a più voti delle altre liste colui il cui nome adesso in testa alla lista diventa automaticamente diventa automaticamente sindaco ma il cittadino non sceglie il Sindaco Ceglie quella lista in cui e quello in cui lo faccio il sindaco alle alle almeno giuridicamente quindi noi abbiamo contrabbandate
Contrabbando ma
Voglio dire ora questa cosa non va bene perché
Perché non va bene perché non esiste nella storia d'Europa lo stato dell'Occidente nato ad occidente cioè pagare democrazie quelle inglese e guerre dell'americano citata fai alla storia degli altri paesi è molto confusa molto
Molto molto pasticciata quindi noi o non dobbiamo inventare inventiamo in altri generi madre qui dobbiamo soltanto decidere di applicare correttamente assiste
Speriamo speriamo fare degli scatti nel ripensare sul secondo socio principale
Ma grazie al suo contributo