Rassegna stampa estera

Quel giorno gli ascoltatori di radio radicale martedì trentuno gennaio questo l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta anche quest'oggi apriremo con la guerra della Russia contro l'Ucraina
E in particolare un commento pubblicato ieri da l'ibernazione firmato dall'ex direttore di questo quotidiano francese se giudice o giù di lì a proposito di chi approfitterebbe della prospettiva di una lunga guerra la risposta è semplice Vladimir Putin
Più i mesi passano più l'Ucraina e assassinate distrutta insomma più il tempo gioca a favore del presidente russo secondo se Roger giudichi sembra corposo di Ucraina torneremo sulla questione corruzione e il licenziamento le dimissioni di diversi ministri e altri membri
Dell'amministrazione di Volodymyr Zaleski la scorsa settimana
Questa è un'azione benvenuta sottolinea il Guardian in un editoriale uscito ieri
Il Washington post invece dedicava il suo di editoriale sempre ieri alla Russia che ha deciso di mettere fuori legge un altro organo di stampa organo d'informazione per meglio dire indipendente Medusa Medusa che però non può essere messo sotto silenzio perché opera da un paese dell'Unione Europea il problema riguarda il rischio carcere per chi legge o distribuisce Medusa in Russia tutto ciò dimostra la deriva totalitaria di Vladimir Puntin oggi ci occuperemo anche di Medioriente la settimana
Di sangue in Israele e nei territori palestinesi nel mondo vi dedica il suo editoriale dal titolo conflitto israelo palestinese uno status quo mortifero
Infine se avremo tempo parleremo anche di Italia diversi giornali fanno il bilancio dei primi cento giorni di Giorgia Meloni
Ieri per esempio le fidiamo condannerei seggono percorso netto l'azione del capo di governo di estrema destra in Italia e salutata positivamente nei sondaggi
Il calcio al Times oggi però pubblica un commento dilemmi case minime che riguarda
Un un settore specifico cioè
Immigranti la guerra alle ONG Meloni sta rendendo più difficile per l'ONG salvare migranti in mare
L'obiettivo è limitare i flussi di migranti evitando un altro scontro tipo ossea vai King ma il Financial Times sottolinea
Da un lato giri sono un bersaglio facile
E soprattutto il rischio è che non ci siano risultati concreti in termini di riduzione dei flussi dato che le navi delle circa
Si salvano sostanzialmente il dieci per cento dei migranti che arrivano via mare in
Italia cominciamo però dalla guerra della Russia contro l'Ucraina e da un commento pubblicato ieri da Libération quotidiano francese firmato
Dall'ex direttore della stessa Di Biasio Sergio sugli a chi approfitta una guerra lunga in Ucraina
Scrive scrive esuli da un da un anno la Francia come la maggior parte dell'Europa e più ampiamente il mondo democratico sostiene la causa dell'Ucraina
Il nostro Paese impegnato in un ingranaggio di solidarietà alleanze valori condivisi
Equilibri da preservare ingranaggio ancor più infernale per il fatto che i rischi si amplificano
Ma a mano che la guerra va avanti
Un dibattito dunque è indispensabile la vittoria di Vladimir Putin sugli ucraini sarebbe un incubo per l'Ucraina per l'Europa e per il mondo per l'Europa significherebbe una nuova cortina di a di ferro che si abbatte su tutto il continente
Per il mondo significherebbe la vittoria dei regimi autoritari sulle democrazie queste prospettive non sono semplicemente immaginabili
Ma se è imperativo che Putin non vinca questa guerra necessario evitare che la sconfitta del dittatore del Cremlino porti all'esplosione della federazione
Rossa e ciò che gli alleati dell'Ucraina vorrebbero evitare ad ogni costo perché sarebbe potenzialmente una catastrofe
Geopolitica e per questa ragione ricorda stagioni che diverse linee rosse sono state fissate dagli alleati in particolare per evitare di fornire pretesti a Putin per presentarsi come vittima e provocare un conflitto generalizzato
In questo modus operandi i Consiglieri europea americani hanno imposto l'Ucraina di non colpire città russe con missili di lunga gittata
Mentre le forniture di armi vengono effettuate fondamentalmente per riequilibrare il rapporto di forza tra Russia e Ucraina senza andare oltre
Lo stesso Vladimir Putin inizialmente aveva cercato di minimizzare questa guerra tipicamente post coloniale presentandola come una semplice operazione speciale di natura quasi poliziesca
Ora però la sua strategia sembra essere un'altra
E cioè di incoraggiare l'impegno euro americano nella guerra
In modo da presentare gli europei e gli americani come i veri avversari dell'esercito russo
Il dittatore del Cremlino ha fatto la scelta di una guerra lunga estenuante per gli ucraini ma anche per le opinioni pubbliche democratiche in particolare quelle europee
Putin nel frattempo sta mobilitando centinaia di migliaia di uomini per sommergere l'avversario nei prossimi mesi nella tradizione sovietica di un uso intenso della carne da cannone
Morale questa nuova fase della guerra con i suoi a Lea dovrebbe servire a Putin da base per la campagna per le elezioni presidenziali del due mila e ventiquattro
Ma il punto è che più i mesi passano più l'Ucraina viene sfruttata assassinata distrutta più il tempo gioca a favore di Vladimir Putin così Sergio lì nel commento pubblicato ieri dal giornale che ha diretto per molti anni oltreché fondato liberazione
A proposito di Ucraina vogliamo recuperare anche un editoriale uscito ieri sul Guardian
Che riguarda la corruzione nel Paese
E le dimissioni licenziamenti che ci sono stati la scorsa settimana un'azione benvenuta il titolo
Perché perché aiuterà a mantenere il sostegno
Per il governo ucraino sia in patria sia all'estero
Spiega Guardian l'Effetto bandiera escono eh conosciuto di fronte a una minaccia esterna il sostegno al governo e ai leader di un Paese
Di solito aumenta non sorprende che l'invasione russa dell'Ucraina abbia spinto gli ex oppositori di Volodymyr Zaleski a zittire le loro critiche
Non solo come leader di guerra Zaleski ha ispirato lealtà e fiducia ma nessuno vuole aiutare i propagandisti di Mosca
Questo però non significa un assegno in bianco ed Zalinschi lo sa bene negli ultimi giorni quindici alti funzionari si sono dimessi o sono stati licenziati
Sei dei quali dopo accuse di corruzione il presidente ucraino ha dichiarato tolleranza zero l'ex vice ministro delle infrastrutture è stato arrestato dagli investigatori anticorruzione licenziato il vice ministro della Difesa si è dimesso in seguito ad accuse secondo cui il suo ministero stava pagando prezzi gonfiati per le razioni dei soldati voglio che sia chiaro non ci sarà alcun ritorno al passato ha detto Zaleski il Guardian ricorda che traspare si International aveva classificato l'Ucraina come il secondo paese più corrotto in Europa nel due mila ventuno
Dietro solo alla Russia con i repubblicani al Congresso che chiedono verifiche sugli aiuti americani
E la preoccupazione che il sostegno occidentale possano ancillare causa della crisi del costo della vita Zaleski vuole mantenere il supporto straniero ma le sue azioni riflettono anche le priorità degli ucraini
Molti dei casi sono venuti alla luce grazie al coraggioso lavoro di giornalisti anche la società civile ha lavorato per aumentare gli standard etici nel Paese i sondaggi mostrano che la tolleranza dell'opinione pubblica Ucraina nei confronti della corruzione drasticamente diminuita
In piena guerra scrive il Guardian nelle conclusioni è forse comprensibile che questi temi non siano stati in cima all'agenda
Ma affinché l'Ucraina vinca deve mantenere il sostegno sia interno sia estero e questo richiede una battaglia sia sul fronte interno contro la corruzione
Sia sul fronte esterno contro la Russia agire è necessario non solo per mantenere l'unità del Paese
Ma perché questo è ciò per cui gli ucraini stanno combattendo un paese in cui essere orgogliosi che li valorizzi e lì rispetti questo
Il commento del Guardian a proposito di quanto accaduto la scorsa settimana nel frattempo nel frattempo in in Russia Vladimir Putin ha deciso di mettere
Fuorilegge un
Un nuovo organo di informazione indipendente un altro perché non è nuovissimo medusa Medusa però non può essere silenziato questo il titolo di un editoriale uscito ieri sul Washington posta andiamo a leggere il quotidiano americano
Quando l'Unione Sovietica implosione in Russia ci fu una fioritura di mezzi di informazioni indipendenti
Nacquero la stazione radiofonica Eco di Mosca Inna gli asini it oggi i giornali con me Kommersant il canale televisivo intimi e decine di altri media Liberi dallo Stato la maggior parte ora è chiuso sotto il controllo del Cremlino dei suoi oligarchi uno degli ultimi miti e indipendenti Medusa è stato appena definito indesiderabile dalla Russia
E questo minaccia di sanzioni penali coloro che lo leggo non lo diffondono nel Paese Medusa ricorda al Washington post è stato in prima linea nel raccontare
La transizione di Vladimir Putin da un autoritarismo morbido alla dittatura
Era stato fondato nel due mila e quattordici da un gruppo di giornalisti tra cui Gallina Tymoshenko licenziata quell'anno come direttrice del popolare sito di notizie lenta punto r u
Dalla l'oligarca editore
Dopo che la Russia aveva istigato il conflitto in Ucraina con l'invasione e l'annessione della Crimea Medusa è stato però fondato in Lettonia nel due mila ventuno la Russia formalmente etichettato Medusa come agente
Straniero
Nel due mila ventidue dopo l'avvio della guerra in Ucraina è stato bloccato l'accesso on line all'interno della Russia
Ma Medusa ha rifiutato di arrendersi ed è diventato la fonte indipendente di notizie sulla Russia più letto
In russo operando da rinvia
Ha protetto le sue finanze le sue operazioni dal controllo russo il vero problema riguarda
I lettori chi lo legge e lo distribuisce Rossi a che ora rischia
Anni di carcere
Per il Washington post questo attacco Medusa sottolinea ancora una volta quanto sia seria la deriva di Putin verso il totalitarismo attraverso il controllo di tutti gli aspetti della società Putin criminalizzato la libertà di parola di riunione di religione all'interno della Russia e ora sta cercando di distruggere l'Ucraina come democrazia
La sopravvivenza di Medusa e vitale per continuare a far luce su quanta quanto la libertà sia a rischio in Russia e a causa della Russia così
Così tra l'altro il il Washington post oggi però vogliamo parlare anche di un altro tema
Ed è il conflitto israelo palestinese quello che le monde nel titolo del suo editoriale definisce uno status quo mortifero dopo diversi giorni di violenza assassina da una parte
E dall'altra
Comincia così nel mondo riassumere quanto accaduto negli ultimi negli ultimi giorni
Raid israeliano assassino Hashemi in in Cisgiordania occupata lanci di razzi palestinesi su Israele da Gaza bombardamenti israeliani in rappresaglia attacco terrorista vicino una sinagoga di un quartiere israeliano situato nella parte orientale di Gerusalemme conquistata nel mille novecentosessantasette nello spazio di dieci giorni con la morte di nove palestinesi sette israeliani questo conflitto a ritrovato i suoi momenti peggiori
L'escalation in corso sorprenderà solo quelli che si ostinano negare la realtà di una spirale mortifere
Da settimane la violenza o menta nella Cisgiordania occupata negli ultimi dodici mesi sono stati più morti ferita di palestinesi dalla fine della seconda
Ti fa da nel due mila e cinque
E questo bilancio drammatico è stato registrato prima ancora dell'arrivo al potere in Israele della coalizione più a destra della storia del Paese
Che ha affidato a una personalità dell'estrema destra membro di un partito un tempo vietato il portafoglio della sicurezza di fronte a questa fiammata di violenza
Gli appelli alla calma lanciati dalle capitali straniere da Washington a Parigi cadono nel vuoto si accompagnano sempre all'invocazione della soluzione dei due Stati
L'unica che a loro dire in grado di mettere fine alla alle violenze senza fine
Ma la realtà per le monde è un'altra la possibilità di una Palestina viabile dipendente svanita da tempo
A causa della mancanza di fiducia tra i due protagonisti del mancato avrà avrà arresto stop della colonizzazione israeliana della Cisgiordania che erode sempre più il territorio che dovrebbe costituire uno stato palestinese
Niente oggi è in grado di intrattenere alimentare la minima speranza sottolinea nel mondo innanzitutto in Israele dove la Società si divide su tutto tranne sulla questione palestinese il dove le prospettive oscillano tra il mantenimento di uno status quo instabile un'annessione pura e semplice di parti della Cisgiordania
In seno a un'autorità palestinese privata della sua ragion d'essere la creazione di uno Stato incarnata da ma moda bassa
Ottantasette anni più impotente screditato che mai presso un popolo che constata ogni giorno di più la scomparsa del minimo orizzonte politico e nel quale la tentazione della lotta armata riprende vigore
I padrini occidentali del processo di pace possono misurare la pertinenza della loro indifferenza alla luce della determinazione mostrata dalla nuova coalizione israeliana di far rispettare quello che definisce un diritto esclusivo inalienabile su tutte le parti della terra di Israele
Anche la Cisgiordania occupata
I regimi arabi che hanno normalizzato in modo spettacolare le le le loro relazioni con Israele nel quadro degli accordi di Abramo senza preoccuparsi un secondo della sorte dei palestinesi
Hanno ugualmente alimentato l'illusione di questo status quo
Ma lo status quo per le Monde resterà garanzia di disastro fino a quando il legame tra l'occupazione e le violenze non sarà riconosciuto invece e totalmente occultato dal dalla denuncia
Per quanto legittima del ricorso al terrorismo da parte dei palestinesi così
Così nel mondo nel suo editoriale di oggi per chiudere infine un accenno all'Italia abbiamo detto nel sommario
Tempo di primo Bilancio per Giorgia Meloni dopo cento giorni di governo richiamo ieri aveva un lungo articolo di Valeri sedò abbastanza elogiativo dal titolo percorso netto l'azione di Meroni
Il capo di governo di estrema destra viene salutata positivamente Nenni sondaggi
Si sottolinea come il Presidente del Consiglio abbia evitato
Abilitato riscontri sia con l'Unione europea sia a livello anche interno
Le cosiddette battaglie di civiltà cose simili isola John Thain sperò festeggia oggi cento giorni con un commento di EMI Katz Mino a proposito della guerra contro l'ONG Meloni sta rendendo più difficile per l'ONG salvare migranti persi in mare
Il nuovo governo di destra in Italia è salito al potere promettendo un'azione dura per impedire alle persone che vogliono attraversare il Mediterraneo di raggiungere le coste italiane
Ma avendo pochi mezzi reali per arginare il flusso di migranti il governo Meloni sta aumentando la pressione sulle leggi che soccorrono le persone in mare
Si spiega il contenuto del dei decreti del governo italiano compreso il fatto che le navi debbono devono
Attraccare nei porti
Più lontani con difficoltà sempre crescenti e meno salvataggi governo Meloni dice che queste misure sono necessarie per garantire che l'onere di gestire i richiedenti asilo e migranti sia distribuito uniformemente in Italia
Ma
Gruppi umanitari analisti ritengono che questa tattica sia solo un tentativo per frenare i salvataggi umanitari e placcare la base elettorale di destra
Anche perché ricorda giustamente il Financial Times
Solo i più di cento mila migranti che sono sbarcati sulle coste italiane nel due mila ventidue
Solo il dieci per cento è stato trasportato dalle navi delle o è
G
Morale come spiega Cecilia Sottil lotta docente di scienze politiche all'Università per stranieri di Perugia
Questa operazione
Un'operazione di pubbliche relazioni
Ci fermiamo per oggi da David Carretta una buona giornata con Radio Radicale