"Il diritto di cittadinanza come responsabilità condivisa" (Avio Edizioni Scientifiche): intervista alla curatrice del libro Serena Angioli

Radio radicale ci vogliamo occupare di di informazione di formazione dei diritti umani
Lo facciamo con Serena Angiolini che ha curato questo libero il diritto di cittadinanza come responsabilità condivisa che esce con la casa editrice
Avvio allora il volume quanto mai interessante si avvale anche credo anche di un di un contributo della senatrice Paola Binetti perché si propone di di studiare il rapporto tra formazione diciamo dei diritti dei diritti umani
Come dovrebbe essere fatta e non attraversi formalismi che ci ha insegnato diciamo l'ortodossia della della formazione italiana anche si è fermata secondo secondo molti da da vent'anni a dei puri formalismi allora lei che tipo di analisi ha fatto e avete fatto attraverso i contributi che avete raccolto sulla formazione dei diritti umani e su come diciamo renderla attiva nella nella società attraverso una formazione che non sia puramente
Quella dei cosiddetti crediti formativi
Allora intanto grazie buongiorno agli ascoltatori di radio radicale è un piacere scambiare
Due battute su questa iniziativa cambiava assunto grazie alla collaborazione più che altro onde sia degli autori che hanno dato fiducia a questa iniziativa ma in particolare volevo ringraziare prima di entrare nel merito la senatrice Binetti che ha molto incoraggiato questo percorso e la casa editrice che restando peraltro no al giovane casa editrice Avio
Edizioni scientifiche creata intorno al creata nel due mila venti si basa sulla valorizzazione della conoscenza e della cultura attraverso i libri per qui in base a questa impostazione anche della casa editrice
Gli autori di questo libro ha hanno voluto da loro punto di vista che si caratterizza per essere un libro che raccoglie delle diciamo conoscenze di molto diversificate per cui un libro a marcatamente interdisciplinare raccoglie spunti e riflessioni di carattere pedagogico educativo formativo sociologico e politico
E esperienza in campo per cui parliamo di persone che hanno lunghi anni di esperienza insieme abbiamo voluto lanciare questo messaggio
Ho attualmente l'educazione ai diritti umani come tutti sappiamo è già obbligatorio nel nostro Paese per cui non stiamo chiedendo niente una nuova legge nuove nulla di vino normativo ma spostare la sfida sulla sulla attuazione e l'attuazione all'educazione dei diritti umani presuppone la valorizzazione delle esperienze e la messa in pratica dell'esperienza educativa per cui la nostra proposta e di dover ripensare al valore della proprio della formazione e della della istruzione anche nel nel coniugare tutta la ricchezza che viene dall'esperienza educativa e strutturate con il mondo dell'istruzione normale ordinario che deve sempre vol versi per cui la sfida della Società intenderà ieri questo diciamo il nostro punto di vista è questo cioè la crisi che sta vivendo ora la società in particolare i giovani il dialogo tra giovani e dialogo tra generazioni
E il dialogo all'interno della stessa e generazioni
è viziato da dalla grande crisi che noi abbiamo stiamo vivendo sicuramente accelerata dalle nuove tecnologie dell'informazione dall'assenza dagli appelli punture digitale
Ma soprattutto dalla dal non aver posto al centro la persona per cui noi il punto diciamo forte di questo libro
Che tutti andiamo nella direzione
Del voler ripensare un mondo più equo più ingiusto che sia basato proprio sulla persona messa al centro
E per cui diciamo il nostro percorso più una provocazione alla politica diciamo che debba assumere questa sfida in modo interdisciplinare
E colonna delle proposte per cui c'è una diagnosi che è realistica il realismo a volte per alcuni non piace perché è un po'negativo d'altra parte siamo in un momento di difficoltà
Ma alla libro consegna un messaggio positivo di di proposta e di Bulleri doveva intraprendere delle responsabilità condivise dove la politica non può tirarsi indietro
Allora perché le politiche di formazione
Sui diritti umani sono indietro sono ferme praticamente da vent'anni allora che cosa è successo vent'anni fa
Allora oltre ovviamente alla dalla verso otto scritto la convenzione già in passato sui diritti umani la cosa più importante cosa cose successe che
Attraverso diverse strumenti tra cui l'educazione civica nelle scuole ma non solo però il migliore veicolo è sicuramente l'educazione civica
Che a fronte dinari interessi anche nel due mila diciannove ecco questa secondo lei ha dato buoni frutti allora ricordo che venne approvata durante il governo
Viaggio no no durante il Governo fu Capitanio
No no Capitanio della della lega che durante il governo giallo-verde proprio
Preso il toro proposto da una proposta di legge che prima prova sì io penso che si debba visto che non si faceva purtroppo bensì trafficava l'educazione civica a scuola
Ritengo che sia il nuovo più giusto debbano farsi educazione civica come la fanno negli altri stati dell'Unione Europea per cui non è unica e come la si faceva un tempo ora il tema non è
Il titolo educazione civica che purtroppo è stato tradotto diciamo concretamente con del del dei dei comportamenti delle delle scelte non sempre corrispondenti all'obiettivo che si voleva conseguire
In quanto
C'ha una proliferazione di norme e procedure cose che scrive che mirano a spiegare l'educazione civica e si deve fare in trent'minimo trentatré ore all'anno che chiunque può insegnarla insomma ha messo in difficoltà anche gli stessi insegnanti parliamoci chiaro
Un insegnante in proprio che improvvisamente senza essere lui a sua volta
Formato
A essere chiamato magari s'insegnava matematica geografia storia
Non aveva un portato esperienziale dieci di di impegno civico potrebbe malgrado studi sulle buone intenzioni avere avuto qualche difficoltà a mettere in campo educazione civica concretamente quello che l'Unione Europea ci suggerisce
E il Consiglio d'Europa ebbi a minare tutto quello che viene dall'educazione non formale per quell'esperienza di Cittadinanzattiva
Presso gli enti locali la partecipazione ai consigli comunali ora l'Italia voglio dire la patria della storia dei municipi
Non è possibile pensare a esercizi di democrazia locale senza guardare cosa accade sui territori in Italia grazie al cielo
E pieno di esperienze positive di grandissimo valore che sono sparse in tutta Italia per cui è falso dire che non ci sono esperienze purtroppo sono già localizzate
Non sempre supportate da una programmazione adeguata di carattere regionale ma qualche volta sì abbiamo visto ci sono nella regione Emilia Romagna
Il la provincia autonoma del Trentino qualsiasi colore destino stiamo guardando a connotare politicamente una regione all'altra
Hanno messo in campo strumenti che consentono di mettere insieme tutto quello che la comunità educante vogliamo parlare la povertà educativa credo che sia sufficiente
L'esperienza in campo dicono i bambini allora
Lei i crediti formativi che tipo di riduzione hanno portato
E credito formativo è frutto di un linguaggio anche del forse obbligatorio necessario opportuno di un mondo globalizzato quale dobbiamo confrontarci perciò non viene veniamo misurati siamo ragazzo vuole partire dalla scuola
Italiana calabrese siciliana milanese mandata a studiare all'estero si parla di crediti formativi io non entro nel merito se grazie giusto chiamarlo credito formativo meno diciamo che il linguaggio globalizzato
Il mio punto di vista il nostro di tutti gli attori di Audi autore di questo libro che ripetono parto dalla filosofia alla politica alla pedagogia e alla ricerca
è che scrive che lo strumento del credito formativo non è idoneo per dimostrare se è un cittadino ha un comportamento ciclicamente coerente rispetto a quello che è questa
La messa in pratica dei diritti umani allora bisogna allargare gli orizzonti perché esistono modi per misurare i comportamenti che allora la scuola il mondo affianca alla scuola la comunità educante deve trovare il
Gli strumenti la mesta da mettere in campo per pensare in modo più contemporaneo più coerente con quello che ha il l'acquisizione del DNA quei uno dei contributi fondamentali
Nel libro lo troviamo sulla l'approccio del service learning
In per cui del ruolo degli insegnanti che sono a servizio del bene comune e della costruzione nei giovani Cettina i piccolini dai bambini e gli adolescenti e i giovani
E per cui questa un po'a diciamo la la filosofia che ci legava tutti quanti
Dunque il rischio di una politica formativa di questo genere
Che
Prima ecco stavamo parlando del voto il così del voto ai sedicenni allora noi rischiamo di pensare di fare una grande riforma senza aver diciamo gettato i semi sul Tirreno in grado di poter far crescere questa conquista allora
C'è il rischio di predicare nel deserto
Dicendo che di di voler fare una grande riforma che poi sarebbe inattuata di fronte alla mancanza di politica formativa
è il lei ha centrato nostro pensiero no ai ovviamente trattando anche di questioni di politica della questione giovanile
E riteniamo che il tema non sia sia giusto hanno riconoscere l'elettorato attivo il voto abbassare l'età di voto assolutamente per noi stiamo nella diciamo nell'era nell'arco della modernità e dell'innovazione ben venga
Quello che errato
Di non accompagnare misure così importanti che mirano teoricamente per quello che è la politica comunica a essere Inter intese come misure di politica giovanile non sono misure di politica giovanile se non si attua contemporaneamente
Anche un percorso formativo ragazzi di sedici anni non è che vanno a votare perché c'è la legge salvo che non diventa obbligatorio il voto il voto non è obbligatorio grazie di una libertà per poter andare a votare responsabilmente con coscienza devono essere formati il mondo della formazione per loro per quell'età e la scuola
Se la scuola non praticano educazione civica spiegando cosa vuol dire alcune cose e è difficile
Joint valori e valutare come una misura per i giovani è forse una ci si interroga se non era una misura per trovare più voti allora questa è una provocazione
Così come il voto agli ai diciottenni per il Senato ben vengano penso che nessuno si opporrà mai a questa scelta importante doverosa
Ma deve essere sostenuta dalla conformazione di carattere istituzionale pubblica corretta
Completa
Che da tutto quello che è percorsi scolastici e formativi che siano
Tipici dell'istruzione perché bisogna studiare cosa vuol dire la democrazia rappresentativa dove nominiamo e cosa vuol dire tutelarla valorizzarla
Responsabilmente cosa vuol dire in queste giornate così importante in cui veniamo a conoscenza grazie alla moda alla modernità dell'innovazione tecnologica otto quello che accade vicino a noi e più lontano da noi
Occorre far capire che tutto in pericolo se non siamo una civiltà staff formata a tutelare quello che abbiamo che c'è stato consegnato per cui noi dobbiamo tutelare e migliorare e i programmi dell'istruzione
Devono aprirsi anche a quella che è la vita esperienziale delle persone
Che ha un valore formativo ed educativo come suggerisce l'Unione Europea consiglio Europa e con altri Stati hanno messo in pratica Germania Estonia Francia
E altri e noi non siamo sicuramente da meno su questo quindi questo eccesso
Senta il vostro è un lavoro che ha un approccio prettamente scientifico non ha un carattere
Politico cioè c'è anche la politica ma
Diciamo non è un un saggio di di tipo litiga quanto un saggio di formazione e di diciamo di approccio scientifico però lei guardando anche le prime mosse del Ministro degli dell'istruzione Valditara lei potrebbe dire che il tema presente nella tal attenzione della politica oggi
Ma è troppo presto per
Penso che sia troppo presto per dirlo diciamo sono sono molte con citazioni siamo nel momento della approvazione la legge finanziaria la politica batte fa scherzetti e usa diciamo momenti inopportuni per dare giudizi su cose sulle quali ancora non abbiamo sufficienti elementi
Per coloro che si occupano di questo tema da molti anni come me a qualsiasi e politico direi che è sempre troppo poco per cui partendo da questo concetto
Per me è sempre troppo poco l'investimento non parlo in termini di quante risorse perché
Io appartengo a coloro che non pensa che si risolva tutto con le risorse da qui anche con il bonus o culturali queste cose qua lei pensa ecco che l'approccio di di seguito dei soldi per la formazione senza dire che tipo di formazione sia sbagliato la mia opinione
Sì allora il bando ossa alla cultura per la formazione a tanti impatti non ultimo anche quello per sostenere diciamo i produttori per commercianti di di di di di di libri di cultura di servizi e per quindi sogna
Dati il peso per quello che è e non raccontare solo una una diciamo uno sbocco del bonus per cui se il bonus può avere in Inghilterra perché la tradizione del bonus prevalentemente anglosassone dove c'è un un guastare un sistema completamente diverso da quello nostro italiano se il Nord Ross può avere uno scopo una diciamo
Una funzione in certi territori italiani facciamo un esempio banale il bonus per la cui per fruire della cultura a Firenze
Dove si gira a piedi dov'è non c'è bisogno neanche di prendere un autobus esterno dipenderà scatti tre minuti o in Emilia Romagna o in altri luoghi per non citare sempre le stesse
Regioni non è falso dire che è la stessa cosa che prendere questo bonus a Reggio Calabria dove dopo che ha preso l'autobus non può andare in un luogo culturale accessibile giusto per i giovani perché non c'è allora semplicemente perché non c'era allora bisogna fare uno politica disservizi dove poi bonus diventa uguale per tutti ma se io o il mondo se non posso acquistare il servizio di desidero e no la schiera una ulteriore diciamo discriminazione tra chi può accedere intreccia il bonus e chi al nono se non al servizio per cui occorre usare tutti gli strumenti anche donne se non sono contrario Onlus ma vorrei segnalare che dal mio punto di vista un bonus a Reggio Calabria non ha la stessa cosa che un bonus a Bologna
Fino a questo è il punto ma non che ha sbagliato il bonus è sbagliato pensare di risolvere alcuni problemi solo mettendo soldi
Ma sbagliato come sono come alcune
Se che saranno vendute correttivi di tutto l'ultima domanda l'approccio metodologico a sinistra e a destra è diverso o anche al centro se vuole fare questa distinzione
Io non so più dava il centro perché non lo vede da gesti abbiamo collaborato per duello Parrish giardinetti ed era diciamo un'area del del del centro ecco molto piccolina e speriamo che cresca
La destra sicuramente un'attenzione molto forte sull'educazione su un'educazione storica diciamo non non l'avevo fa parte del biennale della destra la sinistra per la sinistra la scuola diciamo la
Una pilastro diciamo nella società per cui non è questo forse il punto più importante si può dire che la differenza è questa che forse magari la destra che rende più nel valore formativo della famiglia mentre la sinistra in quello della scuola senza curarsi troppo di che tipo di scuola
Beh diciamo che la comunicazione pubblica ha portato a credere questo per cui Nostromo diciamo contributo del libero non selettivo cioè a prescindere dalla funzione istituzionale attribuite alla scuola che deve istruire
Il il la formazione e una
Una dimensione più completa per cui il re la difficoltà che i genitori oggi stanno incontrando nelle educare i figli Anna difficoltà hanno non si può attribuire alla colpa di Fini ha una responsabilità genitoriale scarseggia editori perciò al stiamo parlando di popolazione adulta
Ha una difficoltà deve essere aiutata perché non è che vince o perde il giovane età della società per cui la famiglia un ruolo educante
La società ha un ruolo di tanti commercianti hanno ruoli di tante imprenditore o fuori durante ora il cerchio che strette inevitabilmente è famiglie istruzione
E enti di formazione per quello che riguarda la formazione ma l'amica è formativa per cui i concetti di comunità educante che sono già anche questi
Un po'a nella norma che erano nati con l'esperienza rara con l'emergenza Covi d'non devono più essere strumenti emergenziali ma strutturali
La politica non deve essere emergenziale strutturale non si può lavorare sull'educazione giovani con i bandi per la scuola per fare i progettini basta ai bambini
Non serve a niente progettini di un anno un anno un anno un anno non succede niente si fa un progetti Finch
Cioè non non va non va a buon fine
Bene io la la ringrazio di chiedo anch'non soltanto di farci rivedere un po'la copertina del del del sud del suo libro che nel frattempo è sparita ringrazio Serena Angiolini che con il suo volume edito da Dario c'ha parlato di un di un tema di un tema importante che è quello della delle del diritto di il diritto di cittadinanza come responsabilità condivisa la copertina e queste libro sta per uscire e vi consigliamo di leggerlo per capire un po'qual è l'importanza di questa di questa formazione manca da da almeno un paio di decenni almeno nella sua forma più completa nelle nostre istituzioni preposte a a diciamo a formare soprattutto i giovani la ringrazio molto grazie