Presidio dei giornalisti davanti al tribunale: la presunzione di innocenza non sia un bavaglio

L'Italia occupa attualmente cinquantottesimo posto in materia di libertà d'informazione
E la situazione sta peggiorando
Non solo le querele bavaglio dilagante non solo cronista cronisti minacciati ma ora un'interpretazione pericolosissima della presunzione di innocenza
E cioè il trasferimento in capo ai giudici capo ai procuratori la decisione su che cosa sia rilevante socialmente voi capite che abbiamo trasferito ai magistrati la decisione sulla rilevanza sociale di una notizia
I meraviglio che non si colga la gravità di quello che sta accadendo e in queste ore i cronisti a Catania
C'è una denuncia del collega di radio radicale anche Scandurra
I cronisti a Catania cacciati dal porto messi in condizioni di non poter operare è una situazione disastrosa ed è una situazione che non riguarda solo le croniste ai cronisti come ben sa radio radicale ma riguarda il diritto dei cittadini ad essere informati
Quando c'è oscurità c'è oscurantismo quando c'è un circuito
Diciamo ogni traffico illecito può essere consumato nel silenzio e della certezza di poterla farla nella certezza di non essere mai dei individuati nel sanzionati
A maggio Barbetta adesso
Il servizio
Verrà grazie
Ripensare
No no
Qui
Buongiorno a tutti a tutte colleghi
Alle tante persone che sono qui arriveranno nel corso della mattinata per portare
La loro solidarietà a questa a problematica e tematica che riguarda tutti i cittadini
Noi siamo soprattutto giornalisti e di cronaca nera e giudiziaria che lavorano a Roma ma abbiamo stiamo incassando in queste ore la solidarietà di tutti i colleghi e da tutte le regioni d'Italia
è una novità per noi anche per me perché di solito siamo dall'altra parte delle manifestazioni a raccontarle a viverle
Sia per quello che vogliono per i contenuti che addirittura la a per scontri io violenze che si creano ma oggi siamo qui noi a protestare perché da un anno pagella otto novembre ed è un anno
Proprio dall'entrata in vigore in Italia di un decreto legislativo che mette il bavaglio all'informazione e sta negando ai cittadini di essere puntualmente informati su ciò che avviene nei territori
E un anno fa infatti l'Italia con un già con un grave ritardo ha recepito e fatto propria una direttiva europea
Sulla presunzione di innocenza ovviamente noi oggi non siamo qui a contestare lo spirito
Di quella direttiva europea che voleva rafforzare il principio della presunzione di innocenza di un indagato
Fino alla condanna definitiva ma noi siamo qui per protestare contro la sua applicazione in Italia
Che belli Egadi fatto ha un solo giorno disse addirittura ai giudici il potere di stabilire che cosa sia di interesse pubblico e di rilevanza sociale in un Paese un fatto gravissimo
Praticamente l'Italia penale la bimba a Roma si dice alla chetichella
A a partorito una norma che giorno dopo giorno sta rendendo difficile se non in alcune occasioni impossibile ai giornalisti di verificare le notizie non si sa più che cosa accade non siamo più sicuri se qualche morto si viene nascosto come è successo
Io ha ricordato tutti che proprio o pochi giorni dopo l'entrata in vigore di quella legge nel massima della
Confusione a Roma a Primavalle hanno crivellato di colpi un giovane ragazzo nell'androne del palazzo
E ci è stato silenziato come fatto e in quelle ore la questura mandava un comunicato sul salvataggio di un gattino ragazzi mentre Greeley le prime allarme rivolto il ragazzo di poco più di vent'anni no abbiamo
Non solo il diritto ma il dovere di raccontare cosa succede
Allora un conto non colpevolizzare una persona
Un altro è silenziare le notizie noi stiamo arrivando a questo assurdo ed è controverso che diciamo ma è contro questo che forse Bruno una delle poche volte e giornalisti in Italia
A scendono in campo scendono in piazza e per noi è un sacrificio perché tutti noi che vedete qui comunque stiamo lavorando di fatto perché non abbiamo orari non abbiamo o tempi diciamo liberi tutto sommato
Si è spento Marco ci sono anche molti freelance molti precari e e quindi pensate allo sforzo che fanno tutti questi colleghi per cercare di raccontare cosa avviene in una città
Dico che che cosa avviene in una città importante non solo per quel fatto in quel momento in cui accade ma anche per raccontare la storia e la società di una comunità
Oggi siamo qui che questa iniziativa è nata da un appello diciamo spontaneo tra tutti i colleghi che si occupano appunto di cronaca nera e giudiziaria perché questo non coinvolge solo le procure
Ma il punto è che con una specie di di Tata autoimposto o un una sorta di effetto domino o tutti anche sulle questioni più di routine
Stanno stanno ponendo no commenta ai giornalisti temendo chissà quale cosa da questa legge sulla presunzione di innocenza
E e queste sono non può essere permesse perché non si può arrivare per un corollario deciso da qualcuno per delle interpretazioni che poi cambiano dalla procura procura da questura questura non si può arrivare a negare il diritto all'informazione quest'appello è stato raccolto e dalle associazioni di categoria da in prima prima di tutti dalla Fnsi che raccoglie tutte le anime del del diciamo del sindacato dei giornalisti e quindi anche dall'ordine dei giornalisti quello nazionale e quello del Lazio che aveva tentato anche un approccio con la Procura nei mesi passati
E ma purtroppo non non si è riusciti a da ad avere questo proprio questo incontro e via via anche da tutte le associazioni di stampa dalla rete ma bavaglio che vediamo qui e che raccoglie anche molti colleghi dalle associazioni pari le le diremo nel corso della della mattinata
Io volevo far parlare perché so che loro hanno anche una riunione a diciamo istituzionale e che era già calendarizzata quindi sono però voluti venire e volevo far parlare intanto Paola Spadari l'ordine dei giornalisti in nazionale e lei che è stata anche segretaria dell'ordine dei giornalisti del Lazio quindi conosce presidente scusate
Presidente e conosce anche alcuni sicuramente di noi ed è un volto conosciuto ho qui dai colleghi romani dalla parola Paola
Grazie grazie ad Alessia noi dell'ordine dei giornalisti abbiamo aderito a questa manifestazione perché siamo convinti da tempo
Che questo provvedimento debba essere migliorato siamo qui insieme al presidente membri dell'esecutivo dell'ordine nazionale
Per rivolgerci al nuovo ministro della giustizia
All'UCI appelliamo affinché questo provvedimento possa essere modificato in quelle parti che non consentono ai colleghi un libero accesso alle fonti
L'informazione per noi è un bene primario e va innanzitutto difeso il diritto dei cittadini di poter essere informati a livello locale e a livello nazionale noi difendiamo semplicemente un principio che è alla base del nostro mestiere
Quello di del diritto all'informazione e di poter avere accesso ai alle fonti primarie come sono le procure
Quindi un appello forte al ministro della giustizia
Affinché modifichi questo provvedimento nelle parti che non consentono ai colleghi di poter serenamente e correttamente accedere alle loro fonti
Grazie
Di essere qui a tutti i colleghi
E Paola e qui anche con Carlo Bartoli il presidente dell'ordine nazionale
Che appunto ha espresso la sua solidarietà volevo anche dare la parola a Guido D'Ubaldo del presidente dell'ordine regionale Loi anche lui è stato bombardato il vessillo ma dalle lamentele dei colleghi
Di di tutte le testate sia a debiti e della carta stampata che delle televisioni e del web delle radio il problema di tutti
Buongiorno a tutti e questo è un tema che ci sta perché ci sta a cuore
Perché conosco le difficoltà i tanti colleghi
Che incontrano o in questi giorni tutti i giorni nella raccogliere informazioni nel raccogliere notizie
Con l'entrata in vigore della decreto sulla presunzione di innocenza io cito su tutti un grande collega di vera Gianmarco De Risi che qui con noi che veramente fa questo lavoro con passione e con il e che ogni giorno molto spesso il Milan mi chiama e mi telefona
Per raccontare nelle difficoltà di arachidi morti di assassini che non riescono a sapere o quel vengono a sapere casualmente dopo una settimana
Questo non è possibile perché informare dare le notizie giornalisti significa in poi informare la gente significa non ledere il diritto di informare non ledere l'articolo ventuno della Costituzione
Mi fa piacere che su questa iniziativa tutto l'ordine del Lazio e vedo qui come anche il consigliere Pietro supera abbia aderito a questa manifestazione
Abbia aderito all'unanimità che che questo significa che sui grandi temi che interessano la nostra professione
Siamo tutti dalla stessa parte per cui assolutamente un applauso a a lei signor Marani per questa iniziativa che ha voluto fortemente e devo dire io ho il accennato prima adesso io ho il la delusione
Di avere scritto appena insediato al capo della al capo della Procura Francesco Lo voi per avere per atti avviare un dialogo e non ho mai ricevuto una risposta questo mi è dispiaciuto molto
Ma qui assolutamente siamo dalla parte dei colleghi dei cronisti e faremo di tutto per portare avanti le loro rivendicazioni grazie
Ecco sì allora io volevo dare la parola anche Raffaele Russo segretario della Fnsi che qui e poi volevo anche mi sono stampata un po'adibiti dei vari messaggi di solidarietà che ci sono arrivate anche le altre regioni d'Italia e contengono un pochino le esperienze che più o meno
O sono comuni a tutte intanto dalla parola Raffaele Lo Russo
Sì buongiorno intanto grazie ai cronisti romani che hanno voluto promuovere questa iniziativa qui a Roma analogamente a quello che è già avvenuto
Anche in altri altre regioni italiane quindi la federazione è stata presente
In quelle in quei territori ed è presente qui in questo territorio per rimarcare
Quella che la errata applicazione o la applicazione estrema che si fa di un di un provvedimento che viene utilizzato in maniera strumentale
Non soltanto per impedire ai giornalisti di di di conoscere notizie ma per impedire soprattutto all'opinione pubblica di conoscere determinati determinati fatti non è in discussione il principio di presunzione di cui non colpevolezza
Eh sì dice la presunzione di innocenza la presunzione di innocenza era già presente già nel nostro ordinamento articolo ventisette della Costituzione
Si è utilizzata una una una direttiva europea che poteva anche non essere recepita proprio perché nel nostro ordinamento il principio di non colpevolezza era già riconosciuto
Per provare a regolare i conti con la stampa per riprovare a regolare i conti con chi fa informazione l'Italia è l'unico Paese europeo questo non lo dico io ma lo dicono
Eminenti studiosi di diritto nel quale la il recepimento della direttiva sulla presunzione di innocenza si è concentrato unicamente sui rapporti tra procure
Informazione quindi è stato sicuramente distorto quello che era il l'obiettivo di una direttiva sicuramente condivisibile e quindi noi chiediamo oggi
L'abbiamo già fatto in passato ma torniamo H a farlo oggi che ci sia un intervento correttivo pesante su quella Suso sulla sul decreto legislativo che ha recepito quella direttiva
Perché non si può pensare di tutelare un principio giuridico sacrosanto qual è quello della presunzione di innocenza andando a colpire un altro principio altrettanto sacrosanto che è quello di di lì di di di tutti i cittadini a essere correttamente informati non si può tutelare l'articolo ventisette della Costituzione andando a limitare il raggio di azione dell'articolo ventuno dalla Costituzione la cosa la contraddizione questa
è su questa contraddizione non ci auguriamo che ci sia la volontà politica di questo Parlamento e parlo di Parlamento non parlo di governo perché
La direttiva è stata recepita col voto praticamente unanime di tutti dal Parlamento quindi prima ancora di più di quello che anche del che pensasse al governo
Quindi io mi appello al Parlamento italiano però che ciò non fosse possibile noi continueremo a chiedere come ha già abbiamo già fatto ma continueremo a farlo alla Commissione europea di accendere i riflettori sul caso italiano
Perché a nostro modesto avviso ci sono tutti i presupposti per avviare una una procedura di infrazione nei confronti dell'Italia per violazione della dichiarazione universale dei diritti dell'uomo laddove appunto viene sancito non soltanto il diritto di informare ma soprattutto il diritto di tutti i cittadini
Ad essere informati con questa direttiva con l'applicazione più che altro di questa direttiva col modo distorto
Con cui viene applicata questa direttiva si sta impedendo ai cittadini italiani di venire a conoscere
Fatti che riguardano non soltanto la cronaca nera Marco fatti che riguardano anche la vita quotidiana la sicurezza delle città questo è assolutamente inammissibile questo non è degno di un Paese civile quindi per cui io mi auguro che insieme a quella che è oggi la la mobilitazione dei cronisti romani ci possa essere presto anche la mobilitazione del di tutte le testate giornalistiche e perché diciamo non è che bisogna mandare in guerra
Gli eserciti dei soldati anche i generali mi riferisco soprattutto ai direttori un colpo lo devono battere non è possibile che
Prendersela con il cronista di nera o di giudiziaria che non porta più le notizie allora il direttore deve anche cominciare ad alzare la voce nessuno impedisce a un direttore dalle colore del
Proprio giornale venire qualche parolina al procuratore della Repubblica di questa o di altre città grazie
E così io volevo leggere poi do la parola anche agli altri rappresentanti anzi prima volevo a dare la parola Marino Bisso che praticamente mi ha aiutato a a organizzare da questa manifestazione perché innanzitutto prima un collega che conosce molto bene appunto la cronaca nera e giudiziaria e quindi e lei come tutti noi ha vive sta vivendo questo o questi ostacoli che che si mettono quotidianamente
Tra tra noi e la possibilità di a vere o riscontrare notizie verificare le fonti e tu e che con la Rete no Baio o sta stanche Luís si sta battendo per affermare il principio per cui si deve esserci e la il rispetto dell'articolo ventisette della Costituzione che già parla della non colpevolezza di un indagato fino alla condanna definitiva
Il diritto il rispetto dell'articolo ventuno che invece sancisce il diritto di cronaca Marino Bisso
Allora che innanzitutto grazie a tutti grazie Alessia sindacato le finestre e allora l'ordine a tutti i giornalisti che sono qui presenti ed associazioni di stampa che hanno dato le adesioni da tutt'Italia questo
Presidio credo che sia un punto di partenza questo presidio
Raffaele diceva che ci vuole anche la voce degli elettori e in effetti noi stiamo raccogliendo anche la voce del direttore perché questa è una battaglia una battaglia per l'informazione è una battaglia per i giornalisti ma non solo per i giornalisti
Perché non per i giornalisti perché l'ha detto e penale all'essere successo
In questa città vengono nascosti omicidi è successo che non si sa se e se ci sono violenze sessuali c'è una censura
Nessun procuratore che se vorrei che se fosse chiaro nessun procuratore nessun questore si deve permettere di dire cosa va su un giornale e cosa non va siamo noi giornalistico lo decidiamo lo decidiamo noi tutti i giorni con il nostro lavoro e Cosa nostra professionalità questa però appunto non è una battaglia soltanto ad aggiornare ha visto per caso non sarebbe una cosa del categoria una battaglia soprattutto per i cittadini
Perché i cittadini devono essere avere il diritto di essere informati medi credo che oggi non sia soltanto un primo passo
Credo che molto presto si dovranno trovare anche sotto il ministero di Grazia e Giustizia perché non credo che questo programma questo Parlamento suonata scopre se possibile asportare le nostre parole quindi uniamoci tutti assieme noi ci soprattutto anche come i cittadini grazie
Grazie Marino grazie a tutti allora come dicevo a questa manifestazione di oggi hanno aderito
O anche mi sembra praticamente tutte le associazioni di stampa regionali e in primis ovviamente la stampa romana che ha la l'associazione di casa
E prima di dare la parola appunto al rappresentante di stampa romana volevo leggervi
E alcuni passaggi delle dei messaggi arrivati dalle altre associazioni
I mali le leggo soprattutto perché descrivono anche loro quello che si sa ah vi vendo a Roma e nelle altre province di Roma perché al G ricordo i colleghi che lavorano anche nelle nelle Province
E di Viterbo Rieti latina Frosinone anche loro stanno organizzando o dei presidi di sensibilizzazione nel per la cittadinanza ma anche soprattutto rivolta agli operatori quindi alle procure alle questure tutti i comandi delle forze dell'ordine allora
Io ho alla uno dei primi sindacare prime associazioni regionali a muoversi su questo fronte è stata l'associazione dei giornalisti delle del Veneto o ieri appunto dal Veneto hanno ribadito o anche a un anno dall'introduzione del decreto centottantotto ventuno cosiddetto Cartabia il bilancio sul fronte dell'accesso alle notizie di carattere pubblico è davvero preoccupante e questo in tutta Italia
Nella quotidianità della cronaca i giornalisti fanno sempre più fatica a esercitare il diritto dovere di informare esercito sancito dall'articolo ventuno della Costituzione
E questo nonostante tutti gli appelli tutte le iniziative e tutti i convegni messi in campo per togliere quello che di fatto si è tradotto in un bavaglio ai giornalisti e quindi ai cittadini
E un altro passaggio che che volevo leggere questo questa testimonianza che arriva a dalla dall'Associazione Stampa Toscana dal Presidente Sandro Bernucci
E scrive
In Toscana a Firenze capoluogo è sede della procura generale della corte d'appello e nelle altre procure del distretto e l'applicazione della Carta abbia genera quotidianamente freni al diritto di informare e all'informare con correttezza
La poca comunicazione ufficiale è affidata comunicati superficiali e generici
Spesso veicolati nelle ciabatte che hanno ottenuto il benestare della procura
Ai quali spesso non è concesso alcun approfondimento ulteriore
E tale comunicazione spesso avviene il ritardo rispetto all'evento un esempio si arresta uno stupratore ma lo si comunica solo quando il giudice ha convalidato il provvedimento quindi a distanza di come minimo due giorni dall'effettiva esecuzione
Due giorni in cui un cittadino è finito nelle mani dello Stato per accuse spesso gravissime di interesse collettivo
E l'informazione non ne sanno nulla anche se sempre a Firenze sempre a proposito di violenza sessuale a verifiche richieste di ulteriori dettagli finalizzati a cronache più scrupolose
Pur nel rispetto della presunta vittima i cronisti si sono sentite rispondere che si trattava di un fatto privato
Io da la parola anche a Stefano Ferrante rappresentante di l'Associazione stampa romana
Sì
Fa davvero piacere vedere una mobilitazione così unitaria della categoria
Per mettere in discussione una norma che è una norma contro l'opinione pubblica più che contro i giornalisti della norma contro la democrazia
Come stampa romana dicembre scorso quasi un anno fa ponemmo il tema su un piccolo
Sì su un piccolo
Grande caso di cronaca piccolo nel senso che è passato nei rivoli della cronaca locale ma è un tal caso dicono è importante la donna sfregiata con l'acido dal suo compagno eppure non fu possibile dare notizia nell'identità dell'aggressore
Fu la prima avvisaglia ma era già chiaro che sarebbe arrivati qui
Si fa un vecchio gioco si mette un bel nome la presunzione di innocenza a un cattivo provvedimento si colpisce
La libertà di informare per colpire l'opinione pubblica per colpire la democrazia perché l'opinione pubblica debole o addirittura inesistente l'opinione pubblica che consente qualsiasi cosa
è un'opinione pubblica distratta all'opinione pubblica
Non autorizzata sapere a conoscere
E noi siamo il tramite siamo bersaglio ancora una volta certo la cosa che deve farci riflettere
E che mentre
C'è la presunzione di innocenza non si possono dare i nomi degli indagati altre notizie fondamentali non si possono dare conto i dati essenziali dei noti se non si possono dare l'unica notizia ai nostri lettori una sterile spettatori
Può scattare in ogni momento una querela temeraria
Per vulnera are la libertà dei cronisti
Quella
Che è una libertà di impunità per il da parte del del querelante
è una legge che non si può fare che per anni viene lasciata in un angolo non si può discutere e le querele temerarie continuano ad arrivare a colpire i cronisti e a colpire più duro soprattutto quelli che si muovono da freelance senza le spalle coperte dagli editori
E
Intanto si chiama presunzione d'innocenza un provvedimento che invece è una sola cosa la certezza delli l'impossibilità di informare correttamente i cittadini
Abbiamo parlato di questi fatti di cronaca gravi
Di cronaca nera
Ma quelli che potranno dormire sonni più tranquilli sono i colletti bianchi
è il potere più pervasivo più forte che stringe sempre di più con una morsa questa società
Sarà difficile dare notizia
Di inchieste importanti che coinvolgono i vertici politici o delle grandi aziende sarà difficile fare la nostra attività trecentosessanta gradi
Dobbiamo chiederci quale possa essere la soluzione la mobilitazione prossima probabilmente nazionale con i direttori oggi siamo anche nelle province è stato già ricordato
Ma dobbiamo anche ristabilire un rapporto con l'utenza con i cittadini con i lettori
Un rapporto fatto di credibilità di quotidianità non solo nella nell'utenza diciamo della del nostro prodotto giornalistico ma anche in uno scambio dialettico dove dovremmo moltiplicare queste iniziative per farci capire di più dai colleghi sono stati anni in cui si è abbattuta sulla democrazia una tempesta populista demagogica che ha screditato le istituzioni che ha screditato l'informazione
Che ha penalizzato quelli stessi che cavalcavano i cittadini cavalcavano questa questa campagna
Oggi abbiamo la democrazia più debole un'informazione più debole e abbiamo le diseguaglianze che sono aumentate
Perché se non c'è un'informazione
Che può effettivamente svolge il suo ruolo è più facile attaccare diritti sociali economici lavoro
Ieri hanno chiamato Jobs act una cattiva legge che ha penalizzato il lavoro oggi chiamano presunzione d'innocenza una legge che penalizza l'informazione e le vittime dei reati
Grazie voleva dire qualcosa anche senza invito a dire qualcosa anche a Maurizio Di Schiena Samperi del direttivo di stampa romana
Buongiorno a tutti a tutti mi sembra di capire che da questi palazzi arrivino voci persone che hanno paura dei giornalisti perché se si cerca di mettere il bavaglio a noi che abbiamo un ruolo pubblico evidentemente c'è paura di qualcosa che noi continuiamo a al nostro dovere di confermare la verità dei fatti perché questa paura hanno paura che noi battiamo il mostro in prima pagina facendo passare noi per mostri
Non va bene così
C'è bisogno di ristabilire un rapporto di fiducia con noi che abbiamo un ruolo pubblico noi che siamo un bene comune e allora
Diciamo che devono fidarsi Dinoi giornaliste e giornalisti perché veramente noi siamo un bene comune
Metterci il bavaglio perché metterci il bavaglio perché perché ovviamente le risposte ce ne potrebbero dare soltanto loro come diceva prima il segretario Lo Russo la Costituzione italiana
O la si prende tutto con un pacchetto intero
O altrimenti anche solo una piccola violazione diventa un principio antidemocratico quello che va contro anche una sola virgola della Costituzione la Costituzione non può essere recepita a pezzi o tutta o nulla
Anche una sola mancanza vuol dire che si sta contro la democrazia quindi continuiamo a essere unitari in questo percorso bello vedere persone di ogni a anima a politica qui per un obiettivo comune perché siamo veramente nella stessa barca per continuare a garantire la libertà della nostra professione
E giustamente come diceva Marinone oggi non siamo qui per noi perché se fossimo qui soltanto per noi allora vorrebbe dire che non ha
Che avrebbe poco senso noi siamo qui per le cittadine per i cittadini per tutte le comunità e non soltanto d'Italia per chiunque ci vede e ci ascolta e ci si legge quindi già solo per quel motivo lì
E non sono ma soprattutto per questo motivo dobbiamo continuare a stare in piazza a livello unitario per una battaglia che riguarda tutto e tutti i cittadini grazie
Grazie Maurizio qui con noi c'è anche Lisa Marie in cura di articolo ventuno
Articolo ventuno c'è stata fin da subito molto vicina proprio perché apro il il loro obiettivo quello di far rispettare sempre e comunque il diritto di cronaca in sé passiamo sopra questo davvero è a rischio tutto l'Italia anche anche la democrazia perché l'articolo ventuno è una parte essenziale della Costituzione e dello spirito democratico del nostro Paese
Grazie a lei e sia sì articolo ventuno da sempre e in prima fila e in difesa del diritto di cronaca ma il diritto di cronaca non è un diritto solo dei giornalisti quest'Amministrazione giustamente organizzata e che vede la presenza di giornalisti di tutte le organizzazioni trasversalmente de veramente un momento anche di grande unità e di grande consapevolezza che la categoria sta dimostrando però lasciatemi dire che il diritto di cronaca e un diritto prima di tutto delle cittadine e dei cittadini non solo un dovere di cronaca
Il nostro come giornalisti e e poi ecco l'ha detto il segretario rosso sul voto unanime del Parlamento il problema non è
E con grande umiltà è grande
Rispetto per la cronaca nera ma non è un solo un problema di cronaca nera
Ferrante ha accennato alle grandi inchieste bene il problema riguarda anche quelle grandi
Ivy league chiese sui grandi gruppi finanziari industriali sui personaggi pubblici i suoi gli appalti e sugli soggetti che vi partecipano solo è l'utilizzo diciamo presuntivamente distorto delle delle grandi partecipate di fondi pubblici di società quotate in borsa che sanno devono rispondere
Ha un interesse pubblicò e a una trasparenza che arriva anche ride alle inchieste che possono coinvolgere alcuni di quei di quegli esponenti dei loro vertici lo dico perché io lavoro come molti di voi sapranno alla are porta e noi ogni giorno anche non necessariamente ricoprendo o informandoci su casi di cronaca
Giudiziaria nel senso stretto di in cronaca nera dobbiamo confrontarci con questa chiusura che del tutto arbitraria
Affidata sì ai giudici che già comunque
Non non va bene ai e pure ai procuratori capo ma anche infine alcuni casi alla polizia giudiziaria in maniera a in incomprensibile nei confronti dell'interesse dei dei cittadini ecco quindi noi dobbiamo fare anche un lavoro di sensibilizzazione verso tutti quei soggetti associazioni e i partiti che siano sensibili a questo perché quel voto unanime in Parlamento non non rassicura sin qui sicuramente per far capire che questo passaggio della riforma Cartabia che ricordo è stata una legge delega che ha lasciato al governo assoluta libertà di completare quegli spazi indicati semplicemente con delle dichiarazioni delle linee guida molto generiche
E con con quella legge-delega colpisce l'interesse generale e dobbiamo riuscire a convogliare non solo l'attenzione di tutti i colleghi e le colleghe in tutta Italia ma soprattutto della cittadinanza che non ha garanzie su quello che succede accanto a loro e che a loro danno in più ultima nota per ricordare anche il nostro
L'impegno storico l'unica categoria per
La presunzione di innocenza non vale e quella dei giornalisti che
Rispetto alle querele temerarie che siano querele penali i fan per diffamazione o peggio ancora civili devono sono l'unico soggetto che deve giustificare il proprio operato e non si dà mai
Per scontato la prova la loro innocenza ecco su questo ricordiamocelo perché è una battaglia che purtroppo e sempre fallita sotto qualunque maggioranza e sotto qualunque e legislatura grazie
Grazie ad Elisa intanto vedo che ci ha raggiunto anche il presidente della FNSI Beppe Giulietti che non è che è stato ritardatario che lui era dentro a piazzale Clodio per testimoniare a un a un processo quindi volevo dare la parola Beppe che molto sensibile all'argomento a seguito anche le altre gli altri prestiti
In giro per l'Italia Bettelli
Grazie all'esasperazione
Va be'così mi fa faccio il disc jockey bellissimo
No intanto per ringraziare io vi chiedo scusa ma sui c'è un processo Saviano Capacchione
Quindi parliamo sempre diritto di cronaca sono entrambi sotto scorta
Lo dico perché la Capacchione spesso dimenticata dall'elenco e invece una collega di grande coraggio che sta in una zona tra le peggiori della zona di Caserta alla zona di Arzano sono tutti sotto il tiro del clan Schiavone e sono tutti costretti a vivere sotto scorta tra loro anche dei colleghi veri segnalo come il bianco
E come Rubio che sono dei precari che vivono in condizioni disastrate inseguite dalla camorra fin sotto casa quindi ho ritenuto mio dovere rappresentarvi perché siamo parte civile
Nel processo che a carico di Saviano ed è la Capacchione per molestie per le minacce addirittura vinacce Ida OLAF furono consumate dentro Laura le minacce
Quindi ci riguarda Alessia grazie attraverso te ringrazio tutti
Ho visto tantissime associazioni varate riassumo tutte insieme dalla stampa romana
Articolo ventuno no bavaglio all'ordine nazionale d'ordine regionale per spero di non dimenticare nessuno credo che sia il modo giusto quando in discussione un valore un valore costituzionale anzi oggi perielio vi devo anche ringraziare perché sono stanco di leggere scemenze
Del tipo ogni giorno dove stavate dove stavate vi ringrazio perché voi c'eravate all'ambasciata russa ci siete stati per vent'anni ci siete stati dopo che ad ammazzato la Politkovskaja
Ci siete stati quando quelli che oggi ci chiedono dove eravate facevano affari in Russia
Loro e i loro committenti
Vi ringrazio ho letto dove siete perché non parlate dell'Iran glielo manda a dire visto che radio radicale vi registra ma chi siete non vi ho mai visto all'ambasciata delirante ho visto giornalista i giornalisti italiani
Non ho visto nessuno di costoro come non li ho visti in Turchia come l'olio vizia l'ambasciata egiziana
Fatemi dire arrivo al punto che torneremo qua tutti assieme per geni perché ieri si è consumato l'allontanamento definitivo
Un governo che dice prima agli italiani e allora di prima dagli italiani anche quando vai dal sì sì non trattarlo carattere abbi il coraggio che ha idolo stroncare i profughi che vogliono arrivare a Catania a questo proposito io vi porto il saluto
Del re cronista dei cronisti che sono a Catania
Stava tirava chiamato Stefano Corradino direttore di articolo ventuno forse dovremmo uscire tutti assieme rapidamente
è uscito anche il sindacato europeo non gli consentono di fare il loro lavoro di esercitare il diritto di cronaca in banchina
Parliamo degli ultimi degli ultimi spero che sia chiaro so che alcuni non gliene frega niente ma quelli che è stato su quella dare solo gli ultimi degli ultimi equilibrio di avere la dignità di essere dolce di costoro Alessia sulla questione della presunzione di innocenza ancora più grave di quello che abbiamo detto perché grave il testo va grave il contesto
Perché quella decisione arriva dopo che l'Italia abbia dei precipitata al cinquantottesimo posto per responsabilità di governi di altro colore non mi piace fare propaganda di tagliava al cinquantottesimo posto con governi di centro sinistra e col governo Draghi quindi non possono chiamarsi fuori io direi io che dei sapevo io mi chiamavo con un altro nome
Le querele bavaglio solo pesano quotidianamente
Non c'è stato nessun provvedimento la presunzione d'innocenza deve essere letta insieme alle querele bavaglio perché il peso sulle cronista i cronisti e dato da tre motivazioni le minacce fisiche
E l'abbiamo detto
Le querele bavaglio al novanta per cento delle quali vengono archiviate dopo che gli ho intimidito alla cronista del cronista sei precario o meglio li tira un calcio chiedo cinque milioni poi nulla accade mai cronista non prende un euro vi segnalo un processo a Spoleto dove io adoro lo segnalo a chi di coloro che sono davvero interessati e non strumentalmente interessati
A Spoleto c'è un collega che ha vinto la causa per diffamazione ha vinto
E il giudice in automatico finalmente ha detto io adesso avviò l'azione civile e chiedo il risarcimento saldate prescrizione
Com'è come non è persino strumentalizzando le normative che auditor si cerca di non portare alla risarcimento in denaro questo accade a Spoleto nei prossimi giorni
Chi avesse voglia viene
La cosa che di cui si sta discutendo a un elemento forse l'ha detto Lorusso quindi io ripeto e concludo
Ma la cosa del decreto a un elemento secolo dove che non abbiamo colto sin dall'inizio forse dono colto neanche io
E che ripeto voi sapete quanto odio la propaganda
Lì c'è vediamo se lo dico bene
Lo dico pure un paradosso quel decreto è un decreto giustizialista non è come dice la Carta abbia non è un decreto garantista che ce lo ha devoluto agli avvocati e perché non è un decreto garantista
Si è trasferito al procuratore la valutazione sulla rilevanza sociale
Che è qualcosa che ha a vedere con il sistema legislativo ungherese polacco le ultime trasformazioni non lo dico io lo dice il sindacato europeo dei giornalisti don Giulietti calate sulla titolarità tu hai trasferito procuratore
Il procuratore deve valutare la rilevanza sociale non so se è chiaro
Ma questo è in contrasto come sanno gli amici presenti con tutte le sentenze arriva la proposta d'elevato della Corte europea Alessia perché la corte europea
Come ha dimostrato la professoressa Castella dentro
E ha fatto per conto di Lorusso e della Federazione un esposto alla Commissione europea su quella Commissione finge di non vedere
Tutte le sentenze della Corte europea dicono una cosa che tutto ciò che di pubblico interesse di rilevanza sociale e tu lo devi pubblicare non c'è un giudice che dalla valutazione Thuram pubblichi poi Giuliette sbagliato e io ti condanno
Ma non esiste la volontà azione preventiva del procuratore
E ai procuratori più sensibili voi lo sapete a conferma di questa contraddizione non lo vogliono fare ci sono procure come a Milano come a Perugia dove loro dicono ma io non sono in grado di dare una valutazione il trasferimento al giudice non è pericoloso per una corporazione pericoloso per il cittadino
Perché tu trasferisci la valutazione finale in un luogo improprio la mia proposta modestissima che non ho concordato con nessuno che rivolgo a me stesso all'ordine nazionale che qui alla Federazione alla Stampa Romana chiunque poi ciascuno deciderà
Io credo che dobbiamo chiedere al sindacato europeo
In tempi brevi una manifestazione davanti alla sede della Commissione europea
Per segnalare che non solo siamo della fattispecie delle querele bavaglio che sono già all'attenzione del sindacato europeo ma che l'Italia presenta un'aggravante
Questo richiede non più una lettera richiede un presidio davanti alla sede della Commissione europea per richiedere un incontro la persona più sensibili si a va be'Ryu Ronen e la vicepresidente della Commissione e a cosa voglia andare a fare la manifestazione al Parlamento europeo
Ma non basta più vari tante iniziative sparse meravigliose come la vostra
Meravigliose ora serve una grande iniziativa nella sede internazionale
Bisogna pretendere le risposte perché è in discussione vi saluto
Quindi stiamo parlando troppo poco sempre critico per stesso per carità di Dio così al massimo mi offendo da solo
Cioè il Midi Alfredo ma come sapete entro marzo
Ci vuole portare a compimento il lavoro di Sassoli con Roberta mezzo la nuova presidente
Per arrivare a una definizione che sarà faticosissima dei temi che stiamo affrontando dentro questo l'Italia si colloca agli ultimi posti
Io credo troviamo il modo se non vogliamo andare in Europa lo facciamo davanti alla sede della Commissione e del Parlamento europeo
Vero Agrone né dei suoli buonissima rincontrarci credo che sia giunto il momento oltre che mandati delle cartoline di fare sentire l'indignazione di chi sta difendendo door un tesserino corporativo cambino la passione
Ma il diritto dei cittadini ad essere informati grazie a voi
Deceduto posso tornare dentro a testimoniare
Non ti far trattenere avverrà raccomandata
Lo sappiamo
Come sappiamo
Allora ho visto qui nella piazza tra gli altri anche in rappresentanza dell'Osservatorio per la legalità a che ha diciamo osservatorio interno anche alle forze dell'ordine e che segue molto i casi tessuti terra vari motivi e di cui si parla poco e quindi ha voluto testimoniare la la propria solidarietà ai giornalisti anche perché ricordiamo o noi i attraverso il nostro lavoro si risolvono anche spesso molti dei problemi
E vengono fuori storie che altrimenti non sarebbero mai state raccontate quindi al lavoro molto difficile
Abbiamo ricevuto o la solidarietà anche dal senatore del Pd Walter Verini che già ieri ha voluto ha voluto ribadire la prevenzione all'iniziativa dei cronisti romani sono arrivati anche comunicati di solidarietà solidarietà dall'associazione della stampa ombra per esempio che oggi e è a Terni in un analogo presidio
E sulla scorta dell'iniziativa romana perché comunque Roma non è una città qualsiasi è la capitale d'Italia una città di tre milioni di abitanti e passa e quindi voi immaginate semplicemente che so che si può dire o non dire alla stampa deve essere deciso da una figura sorvolare in tutto il territorio di Roma
E provincia praticamente a anche umanamente impossibile
Di fatto le procure i procuratori e si trovano anche ad una posizione diciamo abbastanza scomoda
A rispetta questa legge molti sono in difficoltà qualcuno nuova dà un'interpretazione più restrittiva della norma
Ma qualcuno cerca anche di i e di muoversi Nenni e nelle maglie del del decreto o però ma non si può andare alla cieca non si può andare a ruota libera non non è possibile che il diritto all'informazione non sia garantito allo stesso modo
In tutti i territori e qui aveva visto anche una rappresentanza di movimento dei cittadini italiani uniti che sono venuti ho visto un consiliare municipale di di Fratelli d'Italia
Che è venuto il la il decreto è passato lo aveva detto prima il segretario Lorusso o
Con diciamo un approvazione unanime praticamente delle forze politiche
Ma questo secondo me è perché purtroppo il nostro lavoro non lo conoscono fino in fondo e quindi hanno pensato di poter rafforzare in maniera diciamo che sull'opera poi lo spirito della direttiva europea non rendendosi conto vogliamo essere in qualche modo appunto non colpevolisti una presunzione di innocenza rispetta nostri legislatori
Non rendendosi conto del corpo corollario che avrebbe avuto questa normativa sì ci sono anche dei colleghi i delle della giudiziaria qui e che sono o di casa a piazzale Clodio quando sono molti inizi delle testate principali dei quotidiani e non solo
Daniele ma creda che è segretario dell'Usigrai non è potuto venire ma appoggiato l'iniziativa tra i tre e i primi e e porta anche lui la propria solidarietà perché tutto ciò che poi passa anche per i canali televisivi e siamo abituati a vedere dei dei tool che dei programmi di approfondimento ma rottura maggior parte di quel lavoro è svolto da colleghi che debbono ogni giorno o effettuare riscontri e trovare notizie sul campo della cronaca nera e giudiziaria
Quindi i freni imposti in maniera così disordinata
In maniera così scarmigliata da questa normativa a sanno o creando dei problemi a tutta la filiera dell'informazione quindi io dico anche ai colleghi non è un problema relegato a quei cronisti che sono in prima linea tutti i giorni perché tra poco si vedranno anche gli Effetti su tutta la filiera dell'informazione
E i TG TG radio giornali i i siti web verranno trasformati rischiano di trasformarsi in amplificatori di veline di regime
Con questa leggina di fatto Sissa stringendo sempre un po'di più un bavaglio all'informazione pare sia chiaro noi continueremo a fare il nostro lavoro Sempre saremo sempre alla ricerca delle notizie però non possiamo essere messi nelle condizioni di dover fare un riscontro
Ho da un passante dal portiere di un palazzo o dal primo che capita perché ci sono dei doveri delle istituzioni di poter di dover dare una corretta lettura dei fatti che avvengono perché c'è differenza
Se Noiret una persona perché ammazzata o per morte naturale c'è differenza se viene ammazzata per un motivo piuttosto che per un altro
Noi dobbiamo nel rispetto delle indagini e del ruolo dei il nostro ruolo è quello delle delle degli operatori
Negli inquirenti e investigatori dobbiamo però essere messi sulla strada giusta per dare una corretta lettura dei fatti che accadono intorno Annoni non poi il il cittadino essere lasciato in balia della disinformazione e ancor peggio lì chi ha campo libero per manipolare l'informazione a quel punto perché se tu non puoi riscontrare infatti io non puoi accedere a più fonti iper
Per orientati sulla lettura di un fatto che davanti non può garantire al alla comunità a una corretta informazione questo è fondamentale
E noi cercheremo di di ottenere anche un ulteriore insomma un'udienza dalla procura qui a Roma come nelle altre procure facciamo un appello a al Ministero di Grazia e Giustizia ma anche al Viminale perché perché e cerchino di capire che cosa sta accadendo e in quali gangli del meccanismo si può intervenire perché sia garantita allo stesso modo il diritto all'anno non colpevolezza
E il diritto di cronaca non è possibile sbilanciare uno di questi diritti a sfavore dell'altro entrambi hanno o debbono avere la stessa a a agibilità all'interno della Costituzione
Non è possibile che un ter rafforzare un diritto o si è se ne indebolì scala un altro io credo che ci siamo detti un pochino tutto
Volevamo invitarmi se avete piacere a fare una foto di gruppo prima di di lasciarci e non finisce qui l'iniziativa non finisce qui perché assolo e il primo passo o per una mobilitazione e generale e le adesioni che abbiamo chiesto all'indirizzo di posta otto novembre in piazza chiocciola libero punto it
Serviranno anche terra una petizione che scriveremo allo e presenteremo al al Governo al Parlamento al all'Unione Europea
Perché e non si non si lasci nel silenzio o questa lotta solo ai giornalisti perché ha una lotta di tutti e di tutti i cittadini grazie
Alessia Marani