War Room Books - L'ideologia c'è ma non si vede

Cari amici di un bonus si fa presto a dire tu sei ideologico quante volte vi è capitato nelle conversazioni di rinfacciano al nostro avversario
E la realtà chi siamo tutti ideologici almeno secondo quanto ci spiega
Un libro molto molto interessante che voglio presentarvi oggi l'intera storia del pensiero occidentale da Platone in poi da quando il dualismo platonico divide l'essere dal dover essere è storia dell'ideologia l'ideologia come bolla metafisica
O un Totti orologi camion se non oggi cancelleria legata alle essenze alla conoscenza e pratica linguistica in cui l'umanità occidentale non tutti stessi viviamo e cioè la funzione spiega questo libro
Di raddoppiamento del mondo la colazione a pensare che esista una realtà essenziale ideale da scoprire la teoria
E intanto elementare poi praticamente attraverso il declassamento dell'esistente ad apparenza oppure Anna pure in forme da formare con l'obiettivo di disciplinare razionalizzare
Purificare governare se stessi e gli altri insomma è una forza politica l'ideologia che è un po'il carburante del nostro pensiero e a che fare con la la nostra cultura con il nostro modo di ragionare ce lo racconta paffuto il libro ideologia edito dal Mulino ed in libreria in questi giorni lo ha scritto grande del pensiero contemporaneo Carlo Galli
Docente delle dottrine politiche all'Università di Bologna autori di tantissimi saggi
Che ringraziamo di essere qui a un roux buongiorno professore buongiorno a lei oggetti
E ora questa ideologia che corse tutto ideologia
Sì lo lo ha detto molto bene devo piacere non se non si esce particolarmente quando si parla di politica
Mentre la regia è il fatto che siamo costretti a ragionare a partire da un punto di vista che è il nostro inevitabilmente per questo è il primo punto il secondo punto è il ideologia è il fatto che siamo costretti veramente costretti a ragionare come ci ha appena spiegato distinguendo l'apparenza dalle senza e pensando che sia necessario che la nostra idea essenziale venga resa reale e dunque l'apparenza venga cacciata
E ancora ideologia che sempre polemica l'ha detto benissimo cioè il fatto che il questo mondo sia fatto di apparenze cioè di qualche cosa che meno che è vero meno crede
E molto spesso colpa di qualcuno
Colpa di qualcuno e questo qualcuno dobbiamo ripeto qualcuno Auburn in questo particolare struttura della società nella quale viviamo
Questa colpa va individuata era rimossa naturalmente ci sono elargiti i versi di intensità in questo modo di ragionare
Nel senso che la colpa non sempre è punita con la morte la colpa quando appunto mi spingi scrive con cui possiamo distinguere fra ideologie totalitarie ideologia invece compatibili con una democrazia certamente certamente la denuncia legge ideologia che il modo con cui si pensa alla politica
La cosa interessante che invece ecco su questo magari possiamo ragionare invece da un bel po'di anni
Ma noi anche nel nel discorso comune verso l'ho appena detto laterale dell'AGEA viene adoperata come qualche cosa di crooner ti getto dispregiativo come sei
Fosse possibile ragionare in termini di verità oggettività naturalità da una parte e dall'altra
Da una parte che è la nostra e dall'altra ci fosse invece ideologica cioè Novoli abbiamo invece di riconoscere la ideologi città inevitabile del nostro pensare politico
Del nostro agire politico allora io avevo l'avversario la proiettiamo sulla pensione chiamo sulla versione quindi avevo solo sui nostri nemici per lo stiamo un attimo se mi concede
Alle ideologie che la storie quelle del diciamo delle ottocento del Novecento hanno il comunismo sovietico lei dice era totalitario ed era un'ideologia totalitaria perché si proponeva la la regolazione di tutti gli aspetti della vita
Delle degli individui e delle società
Proprio di recente presentando il libro del professor Pasquino una colletta ANIA che che curata dal professor Pasquino intitolata fascismo la mi pare la settimana scorsa
Coglievo leggendolo questa distinzione che lui fa tra totalitarismi e autoritarismi ascrivendo il comunismo e nazismo ai primi tra i totalitarismi
è invece sostenendo che il il fascismo è una sorta di ideologia della prassi che non ha una vera ideologia ma è una mentalità così la chiama
Il tipico dei sistemi autoritari
Che non condizionano non intermediano tutti i processi
Della società tant'è vero che quando cessano di esistere e possibile far ripartire la Società dove si era lasciata mentre i sistemi totalitari frantumano tutto ciò che si trovano davanti a sé
Lei si riconosce in questa distinzione oppure no
Cioè io mi riconosco è una distinzione che nasce con un politologo americano che si chiama all'inizio che
è corretta è sostanzialmente corretta
Bisogna dire questo che gli storici io non sono uno storico professor Pasquino è un politologo io sono un filosofo gli storici invece sul fascismo oggi
Tendono a definirlo anche sul fascismo come totalitario perché perché diciamo così il fascismo è stato un totalitarismo mancato un totalitarismo differito di a un certo punto sua evoluzione poniamo negli anni Trenta dalla metà degli anni trenta in poi effettivamente la volontà del fascismo era di mettere in piedi un totalitarismo cioè di come ha detto lei ha detto regolare la totalità dell'esperienza dell'individuo ma anche la totalità dell'individuo
Diciamo che non c'è riuscito ecco è un totalitarismo
Fallito velleitario quanto poi per quanto riguarda la la cultura volendo l'ideologia del fascismo allora l'ideologia del comunismo è abbastanza chiara anche se diciamo lo lo stalinismo est effettivamente una deformazione del marxismo comunque sia quelli dicevano noi siamo marxisti dei ministri è difficile dire che non lavori erano ecco dare una certa interpretazione di questo ma non erano il nazismo era parecchie cose ma certamente anche lì c'era un punto irrinunciabile altrimenti non eri nazista e il punto è il razzismo biologico e questo ritiro in Italia non c'era niente del genere tranne la la fede l'obbedienza nella persona del Duce ecco come poi emergeva
Nelle scuole di mistica fascista nelle quali si insegnava che dopotutto l'essenza del fascismo non era l'interpretazione idealistica della storia d'Italia come faceva gentile l'ente l'essenza del fascismo non era il corporativismo o nel senso del fascismo non era la di etilismo nel senso che sono tutte cose che ci stavano dentro
Martina Santo
L'essenza del fascismo era che il diciassette maggio cioè il Duce il destino degli
Quindi devo perugina al molto molto elementare no ma professore mi viene in mente un altro pensatore che è uno storico mi perdono soldi propri sono uscito ma tante volte diciamo nella memoria
Anche alcuni storici hanno lasciato il segno François furetti diceva i ingrati grandi totali delle grandi ideologie sopravvivono al loro fallimento storico così è stato per il comunismo diceva pure
Il comunismo in fondo ha fallito subito nella prassi
Già già quando si passa da lena stanche si è capito che egli c'è il trucco
E però e la la la fascinazione del totalità del dell'ideologia comunista sopravvive oltre il tempo del suo fallimento storico il fascismo
E si sopravvissuto oltre il tempo del suo fallimento storico e i segni vogliamo oggi nel nei raduni di Predappio ogni alcune tendenze
Tanto della classe dirigente il richiamo all'ordine la l'e quanto in alcune reazioni della società civile sono
Tuscany sopra che vivono ancora di vita propria di quella storia finita oppure no
Allora domanda complicata ma va bene diciamo così io sono
Contrario alla crisi del fascismo eterno che se mai semmai la tesi la rovesciata cioè semantici deve dire che il fascismo è una delle purtroppo numerosissime nelle manifestazioni dei alcune tendenze dell'animo umano vede la nostra capacità di nuocere che la nostra volontà di potenza
Che di solito significa che ci abbiamo bisogno di qualche subalterno da comandare
Se vogliamo dire così non diciamo una cosa particolarmente importante però io questa cioè non accetto la tesi del
Fascismo eterno Michele poi per quanto riguarda la la storia d'Italia dopo nella centoquarantacinque bisogna un po'distinguere perché diciamo che fino agli anni Sessanta il neofascismo
Aveva aveva un impianto ma anche per motivi geografici cioè per le persone che ne facevano parte giudizi meno giovani naturalmente
Sono aveva un impianto di forte collegamento teorico non non pratico perché erano tira fuori dal potere ma insomma diciotto il collegamento teorico con esperienza storica del fascismo anche se il momento sociale aveva come motto di non rinnegare ma di non restaurare insomma se avessero potuto fosse un po'di restaurazione fascista l'avrebbero fatto oggi oggi invece quello su quell'immaginario ecco quell'immaginario è io credo l'oggetto di un proiezioni
Rivendicazioni
Che hanno molto a che fare con
Disagi
Personali più che il conto fenomeni politici che non dimentichiamo il fascismo è stato un fenomeno politico non anche se molti dei fascisti della prima volevano degli squilibrati Ugo degli esagitati non tutti peraltro c'era un fenomeno politico e una abbastanza chiara comunque di una volontà di di instaurare un ordinamento costituzionale istituzionale nuovo esile una volontà che si è chiarita nel tempo ma che insomma già nel mille novecentoventicinque
Già nasce la dittatura nel adesso quello che noi chiamiamo neo fascismo è un insieme di ma pulsioni nevrotiche che non hanno una consistenza politica reale non fanno parte di un diffuso disagio lo stesso si dica per quanto riguarda le i tentativi d'imitazione imitazione del nazismo che diventano cose da da stadio da curva sud insomma
Altra cosa qui lei ha ragione lei sta citando una fase eccelle degli Norberto Bobbio quando dice se dal rallegrato etica il comunismo è caduto ma lei i bisogni a cui rispondeva si sono ancora ecco come questo è assolutamente lì bisogna colpire
Tentò di rispondere sulla base di una cerco analisi della società e della dell'economia ci sono ancora come che ci sono ancora le condizioni storiche sono tanto diverse però che non nasce nulla di simile
Rimini motivi ecco e poiché veniamo avendo Sofia diciamo dei giorni nostri ma mi intriga molto quello che ha detto a proposito
Di questa
Tendenza un po'patologica nodi resuscitare
Che il il passato che è anche una metodologicamente corrisponde a a una frattura del sapere per cui punta un sapere Faglia che stacca pezzi di storia di rimonta dentro un pazzoide
No o soggettivo questa un po'a che fare con un fenomeno che lei nel libro
Individuo molto bene il forno del complottismo che Lella Lella spiega veramente con parole chiarissimo il complottismo lei dice è un tentativo di rispondere al al
Alla conclusione delle società contemporanee tra il vero e il falso è un tentativo di Dio recuperare il vero dentro le rappresentazioni
Collettive e però produce ancora più falso di quanto vorrebbe evitare è una specie di eterogenesi dei fini che il complottismo realizza in questo tentativo e così
Così il punto è questo che la grande differenza fra le ideologie chiamiamo che storiche classica e no G
Il punto dieci e il punto di rottura sostanzialmente gli anni settanta anni Ottanta ecco nella differenza che delle ideologie classiche
Erano del lungo una forma di pensiero politico che aveva bisogno e l'ho trovata di un partito cioè di un sistema organizzativo
Di massa o comunque di un'idea colite erano idee politiche che presupponevano il fatto che la politica non fosse una questione soltanto individuale ma fosse convivente una questione collettiva cioè imprese la la politica
Ha senso nella misura in cui c'è uno spazio pubblico in questo spazio pubblico si muovono dei soggetti che non sono soggetti individuali ma sono soggetti collettivi quando arriva la la grande rivoluzione l'ultima grande rivoluzione del ventesimo secolo cioè il neoliberismo
C'è una cosa che arriva negli anni Ottanta sostanzialmente succede che dare il primo il il il neoliberismo una
Ha a che fare con il con il margine la risposta di accorciare
Una crisi economica aperto diventa una tesi sociale per cui nel senso tanto per cambiare della società è l'individuo e tutti i fenomeni sociali sono riconducibili a fenomeni di scelta individuale datate rinvenirli razionali che perseguono razionalmente Tokyo allora quando arriva questa ideologia
Vince vince e convince convincere fa appello alle risorse esistenziali di ciascuno alla piccola volontà di potenza che abita in ciascuno dice la prima cosa che gli organi sono vincere nel nel senso della società nonostante lo Stato non stanno i partiti non stanno i sindacati sta nella sua individualità nella tua capacità di Conte che era nella sua capacità di vincere allora tutto ciò è stato particolarmente esaltante per le masse occidentali certamente certamente e anche quando all'improvviso ha cominciato a incepparsi né a produrre più povertà che ricchezza produrre
Più paura e angoscia che euforia è rimasto ecco non ci anche oggi nel momento in cui le grandi narrazioni neoliberiste sono sfidante da una serie di catastrofiche si sono susseguite in questo non felice il ventunesimo secolo anche oggi la la la il materiale invase del pensiero politico e della percezione che da Società disse l'individuo
Per cui anche l'idea che io soffro sto male perché la società non mi dà quello di cui ho bisogno è un'idea che resta me
E io mi sfogo attraverso comportamenti aggressivi che possono essere scriveva o usare i soci al periodo chiare per insultare mi sfogo attraverso comportamenti
Paranoidi e divento un complottista cioè cerco di dare un ordine al al caos dentro il quale vivo in ordine al quale io finalmente capisca chi è che mi sta facendo tanto male
E naturalmente evidente evidentemente questo meccanismo psicologico
Tra produce mostri ma sono sono mostri come dire mentale ecco ma nessuno di questi fenomeni che hanno tutti
Di divento populista divento sopranista faccio quindi già vola quattro ma sempre sostanzialmente da solo
Da solo perché è un
Oggi non si pensa più alla politica come a un'esperienza collettiva e questa è la vittoria postuma del neoliberismo se vogliamo cioè di questo non ci si libera più sarebbe come
I sei agli inizi del Novecento qualche decennio prima alla fine dell'Ottocento quando quando nacquero i i partiti socialisti no
Dalle leghe operaia in acconto dei socialisti
Sì allora avessimo ragionato così gli operai invece di unirsi fra di loro sarebbero rimasti a casa propria a lamentarsi avuti amare ai cattivi essi Marmeria mettersi insieme per fare politica
Ecco noi oggi siamo in una fase di questo tipo questa è una vittoria postuma del neoliberismo che Granata su di noi grava su di noi perché la grande difficoltà di operare cambiamenti socio-politici nasce dal fatto che non si formano soggetti politici collettivi
Dei quali le denunce Ando Pisogne sono sono un'arma in mano a un soggetto politico collettivo certo che individuale
Nel quello di faccia fare un po'l'avvocato del diavolo perché lei più critica fa una critica radicale del neoliberismo e quindi anche della globalizzazione ancorché lì non non cita la globalizzazione ma posso immaginare che sia parte di questo processo
Cita anche la stagione l'illusione che è un po'quella che che Bobbio voleva in qualche modo scongiurare l'illusione che dopo la caduta del muro
L'universalismo della democrazia del capitalismo si imponesse come valore collettivo universale eh trionfa asse un'età di pace quella che Fukuyama che amava la fine della storia poi abbiamo visto lei lo scrive anche in questo libro che la storia arretra non non avanza solo anzi abbiamo avuto le guerre abbiamo avuto l'epidemia abbiamo avuto le crisi finanziarie impoverimento dei del ceto medio ancorché sempre come il processo indotto dalla globalizzazione anche la riduzione della povertà me lo faccia dire ma soprattutto però se la democrazia arretra e arretra anche secondo i censimenti
Negli ultimi anni molti pare in molte aree del mondo però poi si accorge che ci sono cittadini afgani che si aggrappano i carrelli dell'aereo in partenza vero verso l'Occidente
Per sperando inseguendo una libertà quasi impossibile sapendo di rischiare mica andare verso la morte ci sono quaranta milioni di ucraini che imbracciano i i fucili
Inseguendo quella libertà diffusiva che il modello europeo trasmesso allora io mi chiedo e le chiedo ma non sarà che la storia della civiltà hanno un cammino dissonante per cui alcuni valori universali della della democrazia occidentale non voglio dirle neoliberismo ma della democrazia occidentale come la libertà
Brillano ovunque sempre di più nel mondo angelo scuro ogni invece la storia li nega e noi stessi facciamo fatica a riconoscerli
Cioè signora io in realtà della globalizzazione parlo proprio perché è un fenomeno troppo importante
Ed è proprio come ha detto lei il problema c'è la globalizzazione è stata creduta la una panacea la fine della storia la fine
Dei problemi quello che Marsiglia giovane chiamava irrisolto l'enigma dalla storia non è vero niente la globalizzazione è un processo economico è un processo in cui le i centri di potere politico mondiale hanno continuato ad esistere non si sono sciolti nell'economia hanno ben continuato ad esistere
Il primo di essi il più potente è stato Washington no nulla capitava nella globalizzazione senza Washington Consensus mattoni ma poi dentro la globalizzazione
Benvenuto fuori cresciuto si è solidificato marzo centro di potere politico economico
La Cina che insomma piuttosto difficile pensare si dissolva
Nel commercio mondiale nelle catene del dato che non genera massima lei la dettare la detta bene cioè noi l'Occidente possiamo produrre ma questo lo facciamo sempre tutta la modernità e che è fatta così cioè produzione di un'ideologia universale
Che è negata dal fatto che in politica di universale non è possibile fare nulla
Perché la politica che fare con la pluralità
Dell'esistenza della pluralità dei centri di potere né con la differenza dei rapporti di potere che non si riesce ad eliminare né col coagularsi di queste differenze intorno a soggetti possono essere le classi le nazioni imperi
Ma insomma la politica in Panorama di differenze e poi certamente in questo blocco totale di differenze pensato da noi occidentali all'interno di un paradigma universale che noi siamo i primi a smentire naturalmente eccetto che bisogna divisi togliere il legame fra neoliberismo democrazia sarà molto importante è una un è un obiettivo fondamentale per ogni democratico che e la democrazia non segua le sorti del neoliberismo come non segue le sorti Del Vecchio e col liberismo cioè la democrazia deve essere deve avere come obiettivo la la produzione della libertà dei singoli e della società
E la possibilità di esplicarsi dei conflitti che sono fisiologici e cioè quando si esplicano non sono distrutti
Questo agire devi vedere può venire in determinati contesti economici ma il contesto economico e questo faccia ricamatrici in testa il contesto economico non è l'obiettivo fondamentale della democrazia non lo eh la democrazia non è mi è stata messa al mondo perché li trionfa se una forma economica
Nesta
Pensiamo alle democrazie popolari
Nelle quali che pensavano di essere stati emessi al mondo perché di trionfa asse il modello economico dell'economia di comando
Che ha ammazzato la democrazie popolare allora il modello economico del neoliberismo ha fatto molti danni al democrazia cesto perché ne ha potenziato le contraddizioni interne certamente il neoliberismo portato fuori dalla povertà
Un bel po'di milioni di persone ma certamente nel però ne ha cacciati in povertà altrettante marca portato fu
E lei giustamente e poi a fa un'analisi di quello che se vogliamo imposto neoliberismo no nel senso che oggi può in ogni come effetto di questo fenomeno ci troviamo a fronteggiare i veleni con l'ideologia che lei con in castità scrittura
Dipinge con una perfezione esemplare per esempio mi piace moltissimo la definizione che Lida
Del populismo dice il populismo è un giacobinismo senza illuminismo Nolan riprovevole intellettuale non aspira a plasmare l'umanità esprime una reazione tanto mi dice viscerale quanto incerta nella sua direzione infatti rifiuta la distinzione topologicamente la destra e sinistra e ondeggia tra l'una e l'altra senza coerenza
Insomma e e è una forma di rivendicazione della scissione fra sapere potere anche noi in qualche modo perché e il potere che non riconosce altra fonte di legittimazione se non se stesso che poi la dimensione quantitativa
Della numerica del consenso e così così il populismo è un insieme di individui che non fa collettività
è un insieme di individui ciascuno animato da più o meno legittime pulsioni aggressive nei confronti della società e della politica che non vuole cioè non riesce come dicevamo prima non riesce a pensare in termini collettivi io mi ricordo la la verità del populismo è stato espresso in una fase che per me
Eccelle nelle mie rimasta impressa nella fase di Beppe Grillo che alla fine di tutti un discorso insomma più o meno confuso dice insomma la politica è facile
E dunque tutte le con tutte le complicazioni della politica sono come il latinorum contro cui protestava Renzo nei Promessi Sposi cioè sono invenzioni
No la politica è facile bene
Insomma è una vita che la studio
Salò poco intelligente io però sono sto facendo faccio un po'di fatica di quella politica è facile né alla è dannatamente complessa la politica
L'idea che la Regione non sbattere sempre contro la complessità popolazione se ed è un'altra invece filiazione il politicamente corretto
Lei dice che giunge proprio attraverso il simbolico l'emotività la virata soggetti mistica delle micro ideologia a quindi a vita anche a livelli radicali di critica autocarri faglie strutturali dominio andando al di là del multiculturalismo
Cioè la teoria della parità fra le culture della loro reciproca riconoscibilità avanza polemicamente una pretesa di giustizia di inclusione
E ingaggia una lotta contro un passato che a gerarchizzata dominato escluso è una negazione della storia anche quest'anno è una negazione
Del del fatto che le le i processi danno nella storia che la storia sia possibile rimontare la dentro Pantheon non soggettivo in cui il tempo e lo spazio sono variabili molto dipendenti dalle preferenze di ciascuno
Lei ha ragione allora anche qui io vorrei distinguere
Effettivamente alcune alcune forme di politicamente corretto derivano da in dal fatto che nella seconda metà del ventesimo secolo circa sono state individuate e linee di contraddizioni interne alla società che prima non venivano individuate ed è stato individuato come dire il peso politico faccio un esempio
Non diciamo che M nel corso dell'Ottocento la differenza tra ricchi e poveri che ci ha sempre fatto nella storia è diventata una differenza politica
Ma perché ricchi voleva dire capitalisti detentori
Perché i dati dei mezzi di produzione poveri voleva dire tendenzialmente proletari e dunque da questa distinzione
Nasceva l'idea che i poveri erano prodotto dei ricchi cioè non erano nati poveri per volontà divina e potevano rovesciare questa cioè era politicizzazione di una differenza nella seconda metà del ventesimo secolo sono state politicizzate anche almeno altre due differenze nel differenze di colore
Questo tocca molto negli Stati Uniti meno noi europei per l'altra la differenza reticente uomo-donna
Che effettivamente è stata nel corso della storia una frontiera su cui si è giocato una partita di poche entra fra uomini e donne
La scoperta di tutti sanno che lo vedo mi sono differenti nella scoperta di significato politico
Della differenza di potere tra uomo e donna
E il femminismo
Ecco allora ricostruire la storia come storia della oppressione di classe
Belli ricchi su un collie come storia dell'oppressione razziale del bianco sul nero come stato dell'oppressione maschile
Rimasto in patria del maschio sulla femmina
Ciò è consentita naturalmente
Conte possibile fare ciò e al tempo stesso continuare ad avere una prospettiva storica per cui come non si chiede a Giulio Cesare già andare in motocicletta così non si chiede a arrangia richiede di essere politicamente corretto di pensare che Maometto dopotutto una figura rispettabile per questo lo pensano noi lo non lo poteva pensa eccetera
Allora per cui la scoperta di linee di faglia politiche dentro la nostra storia per me progresso scientifico naturalmente come sempre si può ridurre tutto ciò a caricatura paranoide e allora ottiene in termini di risultati gli estremi della penso al calcio cioè siccome quindi Shakespeare crede che né un nero valga meno di un bianco non leggiamo chiuso ecco questo è assurdo facciamo uscire dal Canone occidentale o meno perché perché o meno impresentabile politica estera cioè ci sono gli schiavi le donne non contano niente chat per cui figlia allora queste una caricatura precoci come sempre si tangenti
Capire che necessari per comprendere il nostro mondo difficilissimo altro che facile è necessario sapere molte cose saperle intrecciare essere al tempo stesso radicali capace di mediazione insomma
Leggere qualche libro e avete voglia di pensare
Coltello smettiamo di fare ideologie non smise entreremmo mai però facciamo ideologia come dire un po'più articolata
E quindi ideologia ideologia diciamo che e cioè l'ultima ebbero perché qualcuno quali le leggendo o meglio ascoltando il modo in cui ho raccontato il suo libro potrebbe pensare che in fondo tutte le vacche sono nere
Non così non è evidentemente nero lei delinea il diciamo il contenitore
Del e la metodologia del pensiero occidentale di un po'quello che che se vogliamo faceva anche Emanuele Severino non so se le premesse sono le stesse
Con comprerò numero uno
Da tutto da Platone parte borghese buonismo senza il dualismo di Platone questo forse non non ce lo sta non ce lo saremmo a dire
Ma il voglio guardare all'ultima che siamo alla fine della nostra piacevolissima conversazione e non voglio rinunciare ad analizzare l'ultima filiazione
Di questo di quello che le considera la stagione neoliberista cioè i sovrani di smog l'unica a cui lei riconosce
In qualche modo veramente la dignità di un'ideologia forse per il soldato contra positivo perché ed ha una forza polemica di contrastare nono la prospettiva neo liberale lei dice che nella declinazione
Di destra questo neo sovrani Isma'propugna la difesa dell'identità nazionale
Potenzialmente segni liberale xenofoba in una riedizione
Culturalmente impoverita del nazionalismo di cui ai tratti avutosi autoritari benché la nazione sia qui non tanto un complesso storico quanto un insieme di individui di famiglia animati dal risentimento
E dalla ricerca di sicurezza c'è in questa
In questo quadretto un po'la rappresentazione anche del presente italiano e del Governo e della maggioranza che
E approdata a Palazzo Chigi con il voto degli italiani
Certo che sì
Certo che sì questo libro è stato
L'ho finito in agosto per cui insomma qualche cosa ormai si capiva erano
Enrico mancavano inglese ce certamente la cosa che somiglia di più ambito elogia perché
Perché è stata fatta la destra è bravo a fare queste cose è stata fatta un'operazione di semplificazione che di costruzione cioè la testa ha preso una società veramente in crisi come la nostra una società che sta soffrendo me società che in cui il legame sociale non c'è perché ciascuno deve pensare a toccare ma a casa il pasto a mettere insieme il pranzo con la cena perché ci hanno insegnato che esiste solo il soggetto competitivo al massimo otto la famiglia ecco ma non si va oltre questo fin dai tempi della Thatcher ha ha messo insieme la destra
Un coacervo di pro di persone portatrici Tiberi problemi non non non di non non di sciocchezze portatrici di avere problemi e gli ha offerto un contenitore
Collettivo e questo è il tasso che la sinistra non ha fatto ripeto un contenitore collettivo che è l'idea di nazione dentro la quale come dice non ci sono processi storici ci sono esattamente nella loro forma immediata tutti quegli individui però almeno un'idea collettiva ce l'hanno e hanno capito qualche cosa che esiste una pentita chiamata Italia chiamata in azione di cui loro fanno parte e che ci sono dei nemici della nazione che sono in parte cambusa dei nostri problemi beh
Complimenti
Complimenti questo è un modo di fare politica al quale non è stato risposto in moto del boato con un altro contenitore se vogliamo con altre spiegazioni con altre narra assiro
Ecco poi ancora meglio sarebbe se invece di fornire soltanto contenitori riuscissimo anche a costruire soggetti politici collettivi
Senza i quali non si va aldilà del disagio e della narrazione del disagio vince chi è più bravo a narrare il disagio
Quanto poi al fatto che il solo tennis mossi vada oltre il neoliberismo questo è quello che credono molti di quelli che l'hanno votato ma in realtà il il centro politico delle il pensiero economico del ceto politico sopranista in coesione economica abbia sentito nel discorso delle primo mentre il Presidente del Consiglio dei ministri in Parlamento è un pensiero economico ultraliberista
E questo è sarà un problema di coloro che hanno votato lì pensando che li avrebbero trovato protezioni di sicurezza
Rispetto a disagi che hanno un'origine economica chiarissima e ho l'impressione che quella protezione quella sicurezza non li Franco
Io non sono insomma quello che sta dicendo ma questo meriterebbe un'altra trasmissione però invece voglio chiederle un'altra cosa che mi stimola di più perché è chiaro che è lei scrive il sovrani smonta entro l'ideologia l'ideologia occidentale no
Anche se in contrapposizione con evidentemente alcuni aspetti della delle ideologie occidentale
E dice nel finale o un un passaggio su cui vorrei però che mi chiarisse un punto lei dice la guerra in Ucraina è stata un forte catalizzatore di questo processo
E ha offerto l'occasione di rilanciare la polemica contro le democrazie pure cioè le democrazie autoritarie esplicitamente illiberali dell'Est
E controverso peronismo autocratico e imperiale della Russia a cui si oppone
L'ideologia occidentale nella quale lei scrive ancora gioca un ruolo crescente la paura del nemico orientale Rousseau ma anche cinese
Che vorrebbe riprodurre lo scontro tra democrazia e totalitarismo dei tempi della guerra fredda
Benché l'avversario non sia più un'ideologia comunista universalistica ma il suo contrario cioè un imperialismo nazionalistico autoritario
E vero forse le categorie con cui diciamo si rappresenta questo confronto solo le categorie del Novecento
Però non è che la democrazia non ce l'abbia poi questo confronto c'è o lo chiamiamo imperialismo Lazio Calisto nazionalistico autoritario
O lo immaginiamo come l'Unione Sovietica puntine sempre uno che butta le bombe sui civili e determinata
Diciamo stragi e con in che modo ancorché raccontata diversamente la democrazia dovrebbe
Diciamo distinguere e rapportarsi a queste entità
C'è altro modo eccedo che quando scrivo quello che lei ha letto non sto dicendo che non c'è differenza fra la differenza c'è ed è una differenza che Puntin
Ha trasformato in inimicizia reale per cui non non c'è è semplicemente io mi sono limitato d'dire da storico del pensiero a annotare che con la guerra in Ucraina si è rilanciata la categoria di Occidente opposto a un nemico orientale che la vecchia storia dalla guerra fredda ma allora allora quel nemico vien tale difficile chiamarlo rientrante che l'orientale solo come dire occasionalmente ma pretendeva di essere universale tanto è vero che il vero problema
Nelle democrazie allora era se eccetto fare
Resistere davanti no fare con te in mente certa una catena troverà facilmente piccoli ma difficile da trovare i nemici interni quelli che erano stati convinti dall'universalismo a diventare in qualche modo vicini ideologicamente al nemico
Ecco quel mentre invece oggi trovo molto complicato pensare che i cinesi che sono il vero problema forse cambiano dei Shiloh cinesi
Fra di voi perché per motivi ideologici e poi per motivi economici è un'altra storia dei doni perché non vogliono nemmeno cioè non ci provano nemmeno l'uovo a fare propaganda ideologica nel mondo
Questo davvero differente mi sento molto soddisfatto dalla sua spiegazione nemico prima ancora di più che leggere questo libro è stato per me è una straordinaria forma di manutenzione di messa in discussione del pensiero e che questa è la funzione intellettuale
Della cultura e libri come il suo che ci aiutano a discutere e soprattutto a mettere in discussione alcune certezze quindi comprate leggente cari amici di un roux ideologia
Edito dal Mulino e in libreria in questi giorni e io ringrazio il professor Carlo Galli che ci ha regalato quarantatré minuti di straordinaria intensa dialettica professore
Grazie al grazie a lei e grazie a tutti gli ascoltatori è stata davvero una bella discussione la ringrazio
Di nuovo grazie e saluto tutti i nostri amici divora un box non ci rivediamo venerdì prossimo per un'altra proposta