Da una guerra alle altre - Fascismo e nazionalismo nella storia d'Italia: "Un Regime in guerra" (Ultima giornata - Prima sessione)

Allora io passo subito la parola a Monica Fioravanzo anche perché certamente una continuità aziendale a conclusioni le ultime minuti di di Alessio e quanto io ho letto dall'azienda al tuo dal tuo insistente elaborato sì negli
Sì appunto l'ultima parte ultimi differimenti di
Dialettico con anch'essa
A così proprio
Va be allora niente dicevo che gli ultimi riferimenti del della relazione appunto
Di Alessio
Mi mi hanno appunto hanno introdotto sostanzialmente anche il mio tema che il tema dell'intervento che si propone appunto come una riflessione sul dibattito fascista sull'Europa nella sua articolazione nel corso della seconda guerra mondiale
E i disegni d Europa fascista avevano un carattere indubbiamente velleitario erano sostanzialmente ancorati da quella che era una disamina realistica delle alte potenzialità economiche militari dell'Italia nondimeno non erano Pussy dalla contesto politico internazionale
Nel corso del conflitto realtà riflettono Landi riflettono l'andamento costituiscono uno strumento di comunicazione di polemica e concorrenza rispetto al Reich anche di ammiccamento e di alcuni casi verso gli alleati minori quindi diciamo configurandosi come uno strumento della politica estera
Nel corso della guerra si definiscono al crocevia fra i rapporti all'interno della se il l'andamento quadro internazionale e l'elaborazione teorica
Possiamo andare avanti
Va be'ho inserito alcune slide con l'obiettivo soprattutto di rallentare i tempi delle citazioni che allora potete leggere e con qualche immagine
Dicevo l'elaborazione teorica realtà assira di cava su fu un dibattito precedente che era si era sviluppato nel corso degli anni trenta i diciamo possiamo vedere ai suoi esordi all'interno del convegno sull'idea di Europa della Fondazione volta
Organizzato nel trentadue punto in in celebrazione del primo decennale della marcia su Roma somma della rivoluzione fascista
Dal dalle relazioni dei degli oratori di parte fascista serrati legato un un ordine diciamo europeo
La Puglia fra proposta insomma di un di un ordine europeo alternativo a quello di di Versailles che aveva sostanzialmente un'articolazione articolato come una struttura gerarchica in cui l'Italia fascista avrebbe definito il proprio ruolo egemone e il definito ruolo delle altre nazioni
Ruolo non paritetico quindi in netta antitesi alla concetto societario insomma della parità tra le nazioni e questo perché in virtù dell'ordine e della della compattezza della capacità che il regime aveva dimostrato di superare le divisioni al proprio interno
A differenza appunto dell'Europa di Versailles e in continuità con la tradizione dell'intero imperiale romana questo disegno aveva trovato uno snodo la metà degli anni trenta
Se può andare avanti
E questo da un lato per la proclamazione dell'intero che in qualche modo errato come dire un fondamento a quelli di disegni egemonici che fino ad allora erano stati sulla printer fondati su una su un una prospettiva ideologica
E e quindi
Indietro
Un attimo sì quindi abbiamo per esempio il convegno sugli studi coloniali si traduce appunto nel convegno volta di trentotto dedicato all'Africa
E dall'altro naturalmente anche l'asse imprime un cambiamento nel nel dibattito perché si parte sa da una rotta fascista in cui diciamo la Germania non era presente oppure se lo era si trattava di contenere la Germania
E ad un'Europa dialettica che prevedeva una prevedeva una sorta di ripartizione dell'egemonia
La prossima fra un dominio continentale tedesco e uno mediterranei un passaggio che poi era stato anche accompagnato dalla firma come noto della nell'accordo culturale e segnato dalla nascita o comunque dal rilancio di alcune istituzioni culturali di Tano tedesche che cosa cambia con l'ingresso in guerra
Ecco fino al siamo al trentanove il dibattito aveva avuto un un carattere eminentemente teorico ed era se pensiamo la risposta fascista ad una percezione della crisi dell'Europa che era condivisa che nel primo dopoguerra condivisa non soltanto dei fascisti ma pensiamo anche pensiero liberale e democratico
Naturalmente penso a Codogno Calergi via al movimento vitello Coppa o a bilancio per quanto riguarda l'area germanica naturalmente appunto pane Europa
Con l'ingresso in guerra e passiamo al ecco
Il il dibattito sull'Europa diventa come dire assume un carattere operativo si prospettava la la possibilità concreta di un ribaltamento degli equilibri quindi il crollo delle regine di prestai e ha come appunto allora possiamo cogliere dalle parole appunto di di Bottai che scrive appunto a Mosca a Mussolini
C'era come dire quasi la necessità l'opportunità l'urgenza di proporre un modello di Europa nuovi modelli politici giuridici sociali ed economici che sostituisse ero il le l'ordinamento europeo
Dopo il suo crollo
In questo quadro sei inserisce la nascita di due riviste
Diceva geopolitica nel trentanove e prima tosse
Anti
E nella prima fase arco post bellica tra il trentanove e quarantuno anche qui diciamo in modo molto schematico della riflessione sull'Europa
Abbiamo come dire una continuità di questa Europa dell'asse che si era delineata a partire dal trentasei
E anche se lo spazio si allarga su geopolitica prende forma a il disegno di un grande spazio eurasiatico Irons Eura fra asiatico
Retto dalle due potenze dell'Asse e in in virtù dei loro intrinseci titoli di di civiltà di tradizioni storiche di capacità organizzative c'è quindi anche diremo uno sostanziale ottimismo la fiducia sia nella nell'esito della guerra sia nella tenuta dell'alleanza
Corroborata diremmo anche da un sostanziale accordo sul piano diplomatico perlomeno diciamo verbale i faccio riferimento ad alcuni colloqui tra Clodio s'e Pietromarchi in cui si ipotizzava insomma questa sorta di ripartizione
Della
La slide successiva
Delle aree di influenza va be nondimeno la guerra appunto come se ne abbiamo anche come sappiamo zone vede gli sviluppi differenti e soprattutto a partire dal quarantadue l'Italia si trovava a ad aver accumulato una serie di sconfitte affronta insomma della invece della Successo militare e Tedesco
Il disegno dell'Europa adesso quindi assume diciamo una funzione diversa non si trattava più di una programmazione in qualche modo condivisa e paritetica per il futuro
Ma diventa anche uno strumento di difesa rispetto all'alleato
In cui l'Italia cerca di ritagliarsi un proprio ruolo in un futuro nuovo ordine in cui le la Germania però avrebbe potuto vantare dei titoli legate al suo primato militare e il dominio di fatto sui sui territori conquistati
Ecco allora è in questa fase nel dibattito sull'Europa fascista assume
Diciamo una articolazione più complessa
A mio avviso si muove su due direzioni da una parte c'è Nava appunto anche prima il convegno credo fosse no convegno appunto del quarantadue sulla precisa l'Università di Pisa sulla per lo studio dei problemi economici dell'Ordine Nuovo
Quindi una serie di convegni che si tengono in Italia a porte chiuse senza l'alleato
Volutamente come per esempio un convegno sull'idea d'Europa dell'Istituto nazionale di cultura fascista sempre del quarantadue e nei quali si sviluppa una riflessione del carattere di ai meno retorici e più critici
è il caso vedete qui di di Corrado Gini insomma imminente studioso economista statistico che in un intervento appunto sua parchi e spazi economici super nazionali
Avanza una critica ai villa processi di nazionali d'azione
Alla concetto di della superiorità della razza nordica in un e auspica appunto che in un una futura organizzazione europea si tenga conto di Tina per alcune funzioni di attitudini supplementare complementari anzi superiori di altre popolazioni rispetto al popolo tedesco
Questa diciamo è un livello della discussione che però ripeto è a porte chiuse e e quindi a una minore diciamo diffusione
è invece alle riviste in particolare gerarchia che che il regime affida il disegno di un nuovo ordine che ha un carattere più propagandistico il polemico
Con lo scopo di lanciare insomma un messaggio all'alleato
E abbiamo su Gerarchia due articoli importanti di Francesco restano delicati Nuovo ordine europeo ripidità religiosa nella nuova Europa
Nei quali l'Italia rivendicato in un un primato spirituale si dice la nuova Europa non può esser costruita soltanto sulle armi ma ha bisogno di un'unità di un un'identità spirituale
Questa non può che venire dalla cristianesimo che ha legato pensa ecco lilla cultura l'identità dei popoli europei e l'Italia come culla del cristianesimo è diciamo la potenza deputata a dare questa unità spirituale all'Europa di contro ah ecco di contro alla Germania che apertis verbis viene definita appunto secessionista per costituzione il religiosa ed anticristiana
Ma non solo o restano che tra l'altro era stato roba di questo è occupata bene sa meglio di me e la Tiziana Tarquini
E arrestato aveva presieduto sia il convegno volta del trentadue che nel trentotto ecco qui esplicitamente appunto polemizza col concetto di super razza super Nazionalismo e e afferma appunto la l'omogeneità della razza bianca unità dalla millenaria educazione cristiana
Ora interessante anche sottolineare come
Al nel dibattito si inserirono anche voci del del mondo cattolico da padre Messineo Abu cui lei resta sulle riviste cattoliche Civiltà Cattolica L'Osservatore Romano l'Italia in cui si porta avanti una critica Lebel Serao ma e si sostenne questa siamo di Fini è tra virgolette una svolta spirituali Istica
Del regime quindi riaffermando la necessita di sottoporre la politica la morale naturalmente la chiesa si avviava ad occupare uno spazio
Che stilla che le prospettive diciamo sempre più aleatorie del regime sembravano appunto
Lasciare il vuoto però nell'immediato appunto li indirizzò assunto dalle riviste cattoliche costituiva un sostegno a questa a candidatura italiana d'un primato spirituale nella nuova Europa
L'ambasciatore tedesco a Roma Rile numerata una trentina di articoli su Civiltà cattolica sull'Osservatore Romano dedicate appunto al tema dell'ebbrezza un modo del del colosso Rauma
Padre Antonio Messineo oltre una serie di articoli pubblicò nel quarantadue un come un volume dedicato spazio vitale grande spazio allora come reagisce qual è la posizione del Reich allora i due articoli di di di ore stanno furono definiti articoli subito sobillatori ore stanno da Ribbentrop
Ribbentrop tese un all'ambasciata tedesca di fare una nota di protesta
Biogas ecco ironizzò appunto sulla in una nota sul suo diario appunto dicendo come italiani perduta diciamo
La guerra militare cercavano ubriaco un primato spirituale scrive anche ecco la questione della Chiesa apertamente sarà trattata soltanto dopo la guerra e in Effetti nel corso del quarantadue registriamo quella per l'aveva mediando appunto il il la dicitura sopra da un convegno
No otto sui rapporti tra italo tedesche anche se i successivi una sorta di estranei azione strisciante diremmo tra i due alleati perché a sua volta in RAI pubblicamente non fa dichiarazioni sulla nuova Europa
Le ultime risalgono al al Patto Tripartito del quaranta contemporaneamente però
Appunto nel quarantadue nell'ambito del ministero degli Esteri viene costituito un comitato
Per per l'Europa
Che aveva il compito di coordinare diciamo la teoria e la prassi in vista dell'articolazione futura dell'Europa un comitato accompagnato anche da una sezione operativa chi doveva raccogliere tutto quanto si si pubblicava
Sulla sulla nuova rotta quindi c'è e come dire un lavoro parallele o e anche
Un larga parte anche come dire conflittuale fra fra i due alleati
Ci furono anche momenti di comuni in cui si furono organizzate iniziative dal carattere più pubblico di respiro europeo propagandistico penso alla convegno degli scrittori europei di Weimar o o anche al
Al congresso della gioventù ceffi organizzato invece a Vienna
Ma squali magari ritornerò in poi successivamente ma e da entrambi in qualche modo emersi uno iato ancora più frodi fondo diciamo tra le due concezioni tanto che a Weimar l'ambasciatore Alfieri poneva appunto il rilievo come ci fosse un tentativo sì
A da parte tedesca di far gravitare di creare un fondo contro un fronte culturale europeo però incentrato sostanzialmente sulla cultura Germano
Mi avvio a concludere quindi questa che ho chiamato appunto le strenne azione strisciante diventa in realtà palese nel corso del quarantatré
Il la concezione d'Europa e i
Da parte del fascismo solo assume una nuova
S'una svolta e ed è appunto Bastianini sottosegretario agli Esteri che propone a a Ribbentrop
L'idea di una dell'annuncio di una carta dell'Europa che sia che si contrapponga alla Carta Atlantica
Coi in cui una carta in cui si configura però a un'Europa che io come dire sinteticamente definito un'Europa delle nazioni cioè un'Europa che recupera il ruolo degli Stati minori
Assegnando almeno diciamo naturalmente sulla carta riconoscendo il principio di nazionalità di sovranità e di indipendenza
Il contesto naturalmente spiega questa svolta una fase in cui lasse Aviva e non solo l'Italia ma insomma entrambe le potenze avevano vivevano una situazione di crescente difficoltà l'invito esplicito fatto da prassi è Dini di
Definire un progetto per l'Oropa viene appunto rifiutato da von Ribbentrop
Sulla base di ragioni che appunto
Che ponevano l'accento sull'importanza della forza e quindi solo la forza al metodo da impiegare per imporsi in Europa
Naturalmente la caduta di Mussolini avrebbe trascinato con sé anche i Progetti tanto ambizioso insomma quanto velleitario di troppa fascista
Non di meno il rifiuto di von Ribbentrop non rispecchiava soltanto una strategia su una possibile tattica ma rifletteva somma uno iato profondo che si era che si era ormai scavato e appare evidente dalla nella citazione di Goebbels con cui del diario di Goebbels con cui concludo del maggio del quarantatré
La condotta di guerra italiana disastrosa condotta riguardante italiana Vivas indubbiamente un attimo riaffermato i pregiudizi sull'Italia riaffermando diciamo parallelamente un concetto di una superiorità del sangue
E della razza tedesca quindi sì l'obiettivo dice perverse è quello di un'Europa unita ma solo con i tedeschi l'Europa può avere una chiara organizzazione e quindi il Reich e e non l'Europa Dellas insomma dominerà un giorno tutta l'euro
E concluderei quindi con questa citazione
Questo Antonella Meniconi divenire a lei anticipare essere anticipata rispetto a a segreto erano donino
No no no mi dicono
In modo che gli ultimi due interventi li vedremo sullo schermo grande
A distanza fare giustizia in tempi di guerra
Alla lettura di questi elaborati navette cioè permanente inviata c'è veramente una
Di di ditemi e quindi entriamo entrato cioè
Funzioni quindi torniamo alla giusto
Ordinario tema del
Grazie sì la prima precisazione infatti è questa fa non mi occuperò di giustizia militare non mi occuperò ovviamente della fase successiva insomma della creazione delle due giustiziere tra Repubblica sociale e Regno del Sud sarò sul punto sul tema che mi è stato che abbiamo deciso di affrontare ovvero un po'riferendomi a quello che diceva prima Alessio cioè come le istituzioni in questo caso le istituzioni giudiziarie reagiscono alla pressione
Bellica all'impegno di guerra quindi questo è un po'il mio tema evitando un po'se vogliamo il titolo se non altro di un un libro molto importante del settanta addirittura di Federico Governatori che parlava di Stato e cittadina in tribunale
Che era dedicato alle sentenze delle varie epoche storiche dall'età liberale il fascismo e poi i primi anni della Repubblica
Per quanto riguardava i reati politici e ed era un saggio pionieristico molto importante secondo me sulla si sindaco
E infatti è un è un fatto scritto un famoso libro è anche un famoso giudice che appunto interpreta forse al meglio quella volontà di rinnovamento gli anni Settanta però non ci perdiamo scusate non lo so
Il nove purtroppo ecco mi sembra almeno che non ci siano grandi studi su questa giurisprudenza ordinaria del periodo di guerra proprio per un problema anche di fonti primarie che ci sono ma non sono riordinate anche per un problema che sono sentenze anche molto spicciole che molto spesso spesso non andavano non vanno sulle riviste giuridica insomma quindi edificio una ricerca quindi io presenterò degli spunti
Il primo spunto che mi sento di evidenziare
è innanzitutto la molteplicità degli attori che sono sul campo della giustizia non c'è sicuramente
La giustizia ordinaria la magistratura ordinaria ma ci sono altri attori da un lato ovviamente la giustizia militare e da un lato il tribunale speciale per la difesa dello Stato
E però su questo poi tornerò un'altra premi sa che voglio fare che come sappiamo l'amministrazione della giustizia e la magistratura in particolare e sono sotto compie il completo quasi controllo della del Governo e proprio nel quarantuno viene emanato l'ordinamento grandi è un po'interessante dicevo altro giorno
Che proprio diciamo il piano di guerra sono arrivano a compimento una serie di riforme che interessa una giustizia come il Codice civile dal codice di procedura civile l'ordinamento giudiziario no
Quasi come se si volesse continuare un percorso tra virgolette riformatore che proprio trova compimento
Negli anni negli anni della della guerra insomma come diceva
Dino Grandi appunto il ministro della giustizia
Completare la codificazione fascista avere appunto un completo quadro fascista della legislazione
E che l'ordinamento giudiziario grandi è soprattutto nella redazione più che nel testo poi anche questo avrebbe ampliato oltre a stabilire ovviamente che per accedere alla magistratura bisogna essere di razza ariana
E ovviamente cittadini italiani
Cambia la prospettiva ma alla fine conferma l'impostazione autoritaria del rapporto tra magistrature governo che già era segnata nel periodo liberale rafforzata ancora nei primi anni del fascismo ma su questo non mi dilungo era per dire appunto che tutta la carriera dei magistrati soprattutto dell'alta magistratura e in quel momento
In mano al governo e soprattutto il Pubblico ministero chiede di finito il braccio
Del ministero della giustizia questione che già era presente però nel periodo liberale insomma e addirittura nella riforma del mille novecentoquarantasei la legge sulle guarentigie che il ministro Togliatti
Emana fa emanare subito dopo appunto la fine della guerra riformando l'ordinamento giudiziario
Il Pubblico ministero rimane comunque sotto la non la vigilanza ma scusate non sotto la direzione ma sotto la vigilanza del ministero della del ministro della Giustizia quindi il Pubblico ministero come arma
Particolare quindi fa un po'sorridere che il tempo successivo nell'epurazione poi alcuni magistrati dicano di una vera avuto nessun rapporto con la politica nessun Propagandhi no diciamo un inno a un modello di magistrato a tecnico-politico
E che è appunto l'intero abbastanza lontano dalla realtà almeno nelle alte sfere e però la cosa interessante è che proprio la guerra comincia a introdurre una crepa
Una crisi di questo modello della magistratura diciamo
Tecnico o buste lo ha come loro si volevano chiaramente rappresentare perché abbiamo nelle giovani generazioni un impegno almeno alcuni insomma
E successivamente poi nella Resistenza e anche nella in un ideale per democratico rispetto a quello negli anni ovviamente del fascismo
E tornando invece appunto al tema per le ragioni stizza ordinare durante la guerra dobbiamo dire com'è evidente che e dal governo di era un impegno pressante un ordine pressante alla magistratura di operare e contro particolari reati come l'accaparramento delle merci da Cocteau ascolto e radio clandestine
Come dice il ministro Grandi dove Desailly emanare condanne esemplari ombre la giustizia lo esiga che è una formula un po'ipocrita no
E questo diciamo severità deve essere applicata a questo tipo di reati ma anche a quelli precedenti come i processi contro l'integrità e la sanità della stirpe anche relazione enormi anche se in antisemite del trentotto che rimangono sotto l'obiettivo della del Governo
La legislazioni ripeto è molto se lei era ecco introdusse l'abolizione della pena di morte dell'ergastolo per alcuni reati che proprio provochino un grave turbamento dell'economia nazionale ma qui c'è la prima contraddizione
Ovvero
Come emerge anche dagli studi di Leonardo D'Alessandro nel libro giustizia fascista le pene più severe come la pena di morte
E mi pare anche l'ergastolo devono essere diciamo i reati per cui c'è una pena così severa devono essere esaminati dal tribunale speciale per la difesa dello Stato qui si crea subito una concorrenza no per la giurisdizione ordinaria che non è solo la giustizia militare ma il tribunale segnare una doppia giurisdizione quindi che il mette in crisi
Addio paniere proprio U il modello di tra virgolette molte virgolette di stato di diritto che comunque era stato in qualche modo conservato fare il processo
Davanti a un tribunale con delle regole con un avvocato
Cosa che invece si pone speciale era in forma molto molto come sappiamo ridotta almeno garantita
Quindi nonostante le opposizioni che appunto segnale Leonardo di alcuni giuristi come Alfredo De Marsico che poi troveremo è stato molto citato il Giurì precedenti troveremo ministro della giustizia
Per pochissimo tempo dal febbraio al luglio del mille novecentoquarantatré nonostante questo diciamo ai giù ai cittadini viene tolta la possibilità di essere giudicati per quanto sia il momento
Drammatico davanti al giudice ordinario di essere giudicati però in modo in modo naturale davanti al giudice naturale insomma quindi è una prima a un primo momento di alterazione
E un altro momento e che grandi subito emana una direttiva circolare in cui dice che acquisire atti va applicato il rito direttissimo
C'è proprio un'idea proprio di costruire il nemico interno come è stato detto in questi giorni cioè il nemico interno la caparra autore pesci cane come veniva chiamato invece nella prima guerra mondiale deve essere subito colpito e la magistratura come reagisce il pubblico ministero caro saltelli procuratore generale della Cassazione nel suo discorso inaugurale assicura
La massima solerzia del corpo giudiziario con delle cifre che non vi sto a dire ma sono nella relazione scritta
Che dimostrerebbero questa solerzia della punizione dei reati contro la disciplina dei consumi ma nel bollettino ufficiale del ministero troviamo nascoste altre cifre ovvero con le punizioni sono relative soprattutto i reati di lieve entità
E non si vorrebbe invece puniti diciamo quelli più gravi grande accaparra autori ma sono punite le cose più brutte del resto dei diari
Di alcuni magistrati è interessante rilevare come si facessero ricorso ampiamente al mercato nero insomma quindi è un po'difficile da una contraddizione un po'e evidente comunque come buona parte colazione
Poi nelle carte del minga Pineto del ministero della Giustizia ho trovato traccia dei rapporti a cui erano chiamati i primi i primi presidenti delle Corti di Appello del Nord soprattutto ma di tutta Italia al ministero della Giustizia periferie della situazione della giustizia nel momento nel momento di guerra qui appunto
Non mi soffermo sulle va grandi questioni grandi problemi che erano seguiti anche ai bombardamenti gli uffici giudiziari e delle case di pena quindi grande problema delle carceri
Ma l'attenzione della governi di questi magistrati si concentrò su quattro questioni principali ovvero l'applicazione del nuovo Codice di procedura civile che è stato pubblicato nel quaranta entra in vigore nel quarantadue
E che si di cui si è parlato in qualche modo ieri
E la situazione del personale con l'impegno di circa ottocento magistrati su quattrocento sia dei tribunali militari sia proprio nella teatri di guerra quindi un grande problema di personale
La repressione dei reati e non ai appunto e lo sfollamento delle carceri che era appunto avvenuti in seguito ai bombardamenti
E presidenti delle Corti questo un appunto riservato quindi esprimono il loro parere abbastanza liberamente e parlano di un forte aggravio del lavoro giudiziario di un problema di rapporti col partito
In quindi grandi problemi perché il partito razziale fascista accaparrano a sua volta dei beni forse per rivenderli fans sa bene questo abbastanza penso noto a chi si occupa di questi temi ma insomma c'è un problema
Di rapporto col Partito nazionale fascista dal parte del Rendena magistratura e soprattutto ripeto un problema di personale
E alcuni il sottosegretario della Giustizia tutto solo risponde che bisogna largheggiare con i benefici previsti dalla legge Grazia liberazione condizionale differimento della pena eccetera eccetera ad eccezione però dei condannati per i reati annonari quindi da un lato questo d'altra contraddizione con ripensato il fascismo che nasce come per semplificare ulteriormente a regime di ordine di repressione di punizione alla fine si arriva invece al fatto che devono essere più possibili largheggiamo do con quelli che ne chiameremo i benefici della pena le pene alternative insomma è un una cosa più interessante nel quarantadue saltelli
Sempre nel suo discorso d'inaugurazione dell'anno giudiziario tra parentesi
Del mille novecentotrentotto questi dati relativi alla situazione dei crimini
E sono in qualche modo più nascosti perché vengono aboliti i discorsi inaugurali delle singole corti di appello e quindi c'è solo la discussione l'inaugurazione centralizzata e quindi un po'diciamo così Raf
C'è un silenzio su alcune la realtà della giustizia vera e nel suo discorso intitolato non a caso l'etica fascista della nuova legislazione civile e la disciplina non aria
Segnalo la cosa un po'diciamo grave ovvero che in una sentenza della Corte
E non viene applicata diciamo quello che è un principio generale del diritto ovvero il favor libertatis agli imputati di reati annonari ovvero non viene applicata l'Attica il diciamo la legge più favorevole la norma più favorevole
Ma quella diciamo precedente anche se è successiva e questa diciamo il segnale ovviamente di una coltura dell'ordine giuridico innanzitutto speciale chiaramente poi quello che avveniva a livello locale lo possiamo immaginare
E questo appunto della rapporto conflittuale col partito l'abbiamo già detto reati per l'accaparramento di merci che appunto il carbone che viene a fare prelevato dal TAR interpretazioni fascista al Tribunale di Milano
Pucci sordo assicura una protezione da parte del ministero ma ovviamente dovendo ripetere ogni anno premente questa protezione non era molto molto efficace negli anni successivi Dusi
E chiudo negli anni successivi vengono sospesi tutti i processi penali
A parte quelle annonarie vengono che erano stati sospesi quelli civili quindi in pratica la giustizia si blocca ovviamente anche normale che questo avvenga empito di guerra ma questo avviene a livello generale e l'altra contraddizione che mi sento punto di dire che già sottolineato e questa appunto della impossibilità dei processi nel corso delle ostilità
E anche però appunto questa Sempre proporsi del fascismo invece come una regime che metteva anche alla berlina o comunque puniva severamente chi si approfittava della della situazione per arricchirsi insomma in qualche modo e questo diritto insomma questo rito direttissimo fu abolito e
Condanne esemplari di dicevo non ce ne furono ma man mano che cresceva che ammontava che avanzavano che i tempi della guerra si dirà Tavano c'è un cambiamento ulteriore ovvero cresce una consapevolezza nei corpi dello Stato
Secondo me e anche in quello giudiziario così come la burocrazia del possibile esito ovviamente non vittorioso del conflitto
E gli apparati si vanno riposizionando su questo asse che poi troveremo i primi anni della Repubblica della continuità istituzionale e quindi la pretesa neutralità dell'approvazione giuridici aria e burocratica
E c'è una grande prudenza come abbiamo visto come sappiamo nel fatto di recarsi al nord di aderire alla Repubblica sociale anche perché poi successivamente come sappiamo sarà questo il criterio di valutazione per quanto riguarda l'epurazione avere o no aderito Repubblica Sociale non quello che si è fatto non si è fatto prima chiudo veramente dicendo che il tema della giustizia divise in due o un tema troppo ampio per occuparsi in questo modo la creazione di due apparati gemelli
Che cercano e che creano due percorsi opposti di alternativi nel rapporto tra magistrature anche future
Istituzioni democratiche e penso ai magistrati che al nord alla Cassazione di Roma
A quelli che invece di trasferiscono volontariamente al note ci sono proprio dei percorsi che si intrecciano ma sono separati e penso però che anche figure importanti di magistrati che al Nord aderiscono e crea una specie di CLN della magistratura
Sono da segnalare come Four come inizio di una rotture di un cambiamento di modello come ho detto all'inizio
Che mette da parte questa neutralità tecnica politica
E questo imprinting formalistico che ha alti subisce la magistratura che propagata propaganda
Anche la magistratura in relazione se vogliamo anche al periodo della guerra e che però comunque avrebbe continuato Adena esisterà sussistere almeno fino alla seconda metà degli anni Cinquanta grazie
Grazie
Essa è stata veramente nei tempi anzi quasi a averci regalato qualche minuto
Ma comunque
C'era tutto il quello che naturalmente si poteva entrare alcuni architetti ma il tempo e quello che purtroppo ci manca io chiederei di carducciano segreto di mettersi in collegamento io mi sposto ampio per vederlo
Chiedendogli distare se possibile
Sui quindici massimo venti minuti nella il presentare la sua relazione
Che su industria ed economia di guerra un grande tema ma se può in qualche maniera sintetizzarlo per inserirlo nel dibattito e nella sessione di oggi
Prego Luciano
No non ha chi sentiamo molto male
Cioè poco nel senso il male il poco
No
Cosa devo dire
Stanno
Luciano un attimo perché stanno lavorando
Ampliare la tua voce
Però la prova di nuovo
No
No ma scusa un attimo un attimo
Si può fare
Non c'è ritorno pinne in sala
Articolo
Io ho una partita
Se
Se vogliamo
Prove prova di nuovo programma
E mi sentite ora ora sì perfetto puoi andare ora grazie
Perfetti molto bene
Allora cercano davvero di stare dentro al massimo il venti minuti io o cercato proprio di di rispettare in un certo senso anche il titolo generale da una guerra all'altra perché secondo me è un uno strumento molto utile per capire proprio
Che cosa succede l'apparato industriale della seconda guerra mondiale come valutare quindi se vogliamo lo sforzo bellico la l'efficacia o meno del del della guerra italiana
In effetti normalmente si è parlando dapprima vero con leale donante essi si dice primo conflitto mondiale è stata una sorta di di esame di maturità per l'apparato industriale l'economia italiana
Era una fase di di sviluppo dal
Il grande sviluppo soprattutto dagli anni novanta la seconda metà degli anni novanta
E quello è stato un un esame uno stress-test che si vede oggi in termini economico-finanziari che bene superato brillantemente e aggiungere e non era così evidente
Nello stesso tempo però bisogna anche aggiungere qualche cosa che proprio le caratteristiche specifiche
Della della prima guerra mondiale dal punto di vista Astico operativo strategico-militare
Probabilmente hanno avuto un effetto positivo su quel tipo di apparato industriale sostanzialmente le guerre di di posizione la guerra di posizione del quattordici diciotto aveva bisogno di
Artiglieria
Di di armamento leggero per i soldati che uscivano spesso inutilmente dalle dalle trincee per per guardia a poche centinaia di metri
Le altre armi erano sostanzialmente assenti dal dal primo conflitto mondiale da anzitutto l'arma era perché era alle alle
Aveva pochissimi anni di esperienza alle spalle gli aerei dal primo robot Gallerano pericoli molto leggeri con scatti d'diciamo piccola autonomia di volo lo scarso comunica di volo i bombardieri erano molto poco utilizzati proprio per lo stesso motivo perché non potevano penetrare profondamente nelle nelle linee
Dietro la linea avversari
Quindi questo sicuramente ebbe un vanno
Otto dei vantaggi importanti a a un apparato industriale che
Ma Bossi concentrò sullo sullo sforzo bellico con quelle caratteristiche dicevo al punto di vista tecnico produttivo fuoco un successo però evidentemente perché un un'industria che non era stata pensata per la guerra evidentemente proveniente trasformata molto in fretta
Per il conflitto d'altra parte la stessa con
Va bene negli altri paesi la Germania era l'unico paese che avevo un'organizzazione molto complessa che peraltro si spiano sostanziale venne
Venne imitata dal piano punto di vista organizzativo venne invitata da tutti gli altri paesi europei dagli avversari ovviamente sto parlando in questo caso da in campo organizzativo con ministeri o sottosegretari per le armi e munizioni analogamente a quanto era stato creato subito in Germania bene
Se guardiamo alla seconda guerra mondiale le cose sono molto diverso ma direi paradossalmente sono molto diverso perché paradosso il paradosso sta nel fatto che proprio la prima guerra mondiale
Era stata una lezione
Cioè né già nella fase fra
L'immediato dopoguerra venti ventuno e i primi due anni del del regime
La sinistra
Il sistema militare amministrativo militare e con gli addentellati economici in qualche modo si prepara già nel mille duecentoventitré
Vengono crea viene creato il comitato per la mobilitazione civile
Che echeggiano ancora il il vecchio Comitato per la mobilitazione industriale del traffico per mondiale
E nelle principali province industriali del specialmente al Nord Italia vedo creati cosiddetti osservatori osservatori industriali
Che erano in qualche modo in casa in incaricati di predisporre tutto il sistema burocratico amministrativo nel caso in cui ci fosse una nuovo un nuovo conflitto mondiale
Coi nel mille novecento trentacinque a anche in funzione della del della guerra in Etiopia venne creato come sapete forse il fatto che ricordate giorni precedenti il comitato del Commissariato generale per le fabbricazione di guerra
E poi dopo nel mille centoquaranta sarebbe trasformato nel con il Fabbri quella
Allora il suo è un paradosso questo perché
Le strutture come Pierre burocratico amministrative Ortek tecnico-amministrative
Con addentellati del mondo industriale economico industriale erano erano state create tempo non non non si poteva dire che l'apparato militare industriale italiano fosse
Preso alla sprovvista nel caso you della della rito di un nuovo conflitto
Il problema è che nel frattempo eravamo in una fase economica e tecnologica e in particolare per quel riguarda tecnologie militari completamente diverso dal primo della cordiale
La prima guerra mondiale era arrivata diciamo a a un in un momento dal punto di vista economico industriale i delle tecnologie
Della Seconda rivoluzione industriale
Degli anni settanta ottanta ad ottocento o momento in cui sostanzialmente tutti i paesi arrivavano
Più o meno preparati nello stesso modo ovviamente le dimensioni dei paesi degli apparati industriali erano diversi non potevamo certo paragonarci
Ho nessuno in Europa però c'eravamo anche noi eravamo presenti
Appunto i conti dimensioni mi in inferiore ma eravamo presenti
In tutti i settori industriali e quindi anche questo spiega perché fu possibile
Come dire papà passare rapidamente e con successo dall'economia civile ad un'economia di guerra da quattordici del solo dal quindici a al al diciotto
Le tecnologie invece
Quelle militari soprattutto
Sta cambiarono molto rapidamente nel corso degli anni Trenta
E sotto questo profilo evidentemente un apparato industriale come quello italiano non era in grado di reggere il nuovo tipo di confronto che essi prospettava
Nell'ipotesi di una guerra
Per un tempo di confronto illustrare chi parla sì
Si sarebbe configurato sui grandi volumi produttivi e quindi sulla standardizzazione delle delle produzioni
Tutte cose che nel sistema industriale italiano erano ancora molto lontane dirà molto di là da venire
Per per cultura industriale per dimensioni del mercato qui sopra l'anno feriti produzioni civili
Che lo avrebbero sarebbero vero stufate secondo la stessa logica no me e infatti non non potevano svilupparsi in questo contesto come dire di di economico industriale italiano per minori
Aveva bravo formalmente preparati con le strutture burocratiche amministrative ma impreparati sul piano sostanziale l'esempio migliore sicuramente e il e il mondo delle ore nautica
Che sarebbe diventato protagonista assoluto del seconda guerra mondiale insieme Ali carrarmati
Nel caso la lunatica Alitalia come forse saprete aveva dei primati piuttosto importanti in anche un poco un fiati se vogliamo dal propaganda
Del del regime negli anni venti mila libretti famosi raid
Con Italo Balbo che era arrivato con squadriglie in Cina voi Sud America mettevano evidenzia che piano sul piano della
Della performances e individuale che mamma così la l'industria italiana in particolare quella pragmatica non è assolutamente vero ora gli altri paesi ma il problema era quando si trattava di passare dal dal come dire dal dal modello alla standardizzazione del modello
E sotto questo profilo evidentemente noi non eravamo assolutamente competitivi
Anzi al contrario facevamo di tutto già negli anni trenta per distruggere quel poco di di coordinamento che in linea teorica era stato creato perché della logica di far lavorare tutte le imprese industriali del settore tematico il ministero aveva
Da togliere o costruzione di molti modelli ma non in grande numero quindi avevamo come dire una concorrenza fra il Paese aeronautiche
Ciascuno può costruiva uno o due tipologie di Valeria sponda carceri col Vittorio bombardieri ma in cui numero relativamente limitato
E queste e dalla logica in cui il regime aveva sviluppato dal suo punto di vista l'apparato industriale caro distribuendo commesse un po'in tutte le direzioni
Tutto il contrario di quello che già negli anni Trenta seconda parte degli anni trenta aveva cominciato a fare la Germania e gli Stati Uniti due protagonisti ci parli delle del del secondo conflitto mondiale
Dove le produzioni seriali di massa erano ormai il lo standard se vogliamo quindi presto spiega dal punto di vista strutturale
Perché non non arriviamo preparati perché quando la guerra comincia a ad essere quanti quando quando l'Italia entra in guerra
E immediatamente si nota questa questo divario spaventoso tra il modo di di essere apparato industriale italiano
E gli altri apparati industriali non non quindi e inevitabile
Per esempio che noi siamo come dire succubi dell'alleato tedesco dobbiamo seguirlo non abbiamo come dire competenze capacità per avere iniziative in campo strategico militare perché ci mancano quelle strutture che ormai erano diventate assolutamente fondamentali per per sviluppare una un c'ha un fronte da soli ogni qual volta ci abbiam provati come sapete i Paesi del Nordafrica o la Grecia a dopo pochi mesi abbiamo dovuto chiedere i rinforzi alla alla all'alleato tedesco
Questo questo mette il suo nome già abbastanza in chiaro una debolezza strutturale dell'economia industriale italiana di quegli anni
L'altro l'altro elemento che vorrei ricordare
Il mondo il mondo degli industriali
Evidentemente
è un è un molto più complesso cercar di capire come reagirono rispetto Allo scoppio della guerra
Negli ultimi anni sono sono
Ci siamo
State possibili nuove
Ricerche in archivi privati che hanno messo in evidenza qualche preoccupazione nel mondo industriale già prima dello stop da sul loro mondiale
Tra la fine degli anni Trenta trentotto trentanove prima della guerra l'idea che l'Italia potesse entrare in gara e lo facesse a fianco della Germania prima guardata con con grandissima preoccupazione
Da lì a pensare che però il mondo industriale italiano fosse in grado di impedire o di far sentire una voce contraria passo è lunghissimo
Abbiamo qualche qualche elemento nuovo io stesso per l'ho scritto in un articolo uscito dalla l'anno scorso darci studi storici
Usando diverse carte né quelli di Volpi a quelle dei dei diari di Pietromarchi da qui si capisce che o c'erano settori delle vie peggioramento economico giuste Ale italiano
Che pensavano ad una
Uscita dalla guerra magari preceduta da una
Riassetto politico istituzionale molti per esempio già degli anni Trenta veniva visto a Londra come un possibile successore di di di di di Mussolini
Queste voci si ieri
Che mi proposero nel mille novecentoquarantadue anche fino al mille centoquarantatré ci sono i documenti al Foreign Office dove si ripropone il problema ma una guerra diciamo anche tra gli alleati in termini strategici la decidono gli Stati Uniti per chiusura assolutamente a questa ipotesi
Quindi nell'ultima parte dalla guerra la quarantatré in poi il mondo industriale italiano comincia a riposizionarsi questo abbastanza noto ormai casomai escono o di di conferme
Si comincia a riposizionare attraverso contatti che vengono presi con il Bari CLN regionali
Elargendo somme anche piuttosto consistenti a favore del del della Resistenza italiana in qualche modo preparandosi al al al dopoguerra
Quindi sotto questo profilo c'è qualche elemento che fa capire che confermo insomma e la guerra anche sotto questi questi angolatura
Stava premendo fai una una strada completamente diverso un'ultimissima un'ultimissima considerazione personalmente
Come dire
Carattere proprio a volo d'uccello superficiale ma che è sintomatica
Nella prima relazione stamattina è stato notato pongo che le le iscrizioni all'università aumentarono notevolmente negli anni di guerra
Aggiungo appunto che l'università proprio per questo non chiuso ormai ma soprattutto non venne mai dichiarata la mobilitazione generale
Come invece era stato fatto nella primo guerra mondiale non vennero mai chiuse le borse di Milano e di Roma come il venti invece venne fatto durante la prima guerra mondiale quindi
Ci sono elementi e far capire come
Io Belfiore nota che che avevo mandato Pluto ieri sera a Patrizia ho scritto è è una sorta di trombe che era all'italiana siamo in guerra
Da da danni idealmente l'avevo pagata preparata curato una propaganda piuttosto roboante ma poi si fa finta di nulla
Per dire l'ultima cosa banalissima i campionati di calcio non vengono mai interrotti se non quarantatré quarantaquattro
Quando vengono organizzati dei tornei che non sono però sono riconosciuti dalla FIGC mi pare servano a Boffi signore dice una di questi Tor Bella vinto i vigili che la Spezia che mi e anche a distanza di decenni rivendicano verso Como titolo nazionale ma per dire condotte era veramente un altro mondo ed era quella
Quella che era iniziata nel mille novecentoquaranta ma
Al di là del della delle battute credo che gli elementi strutturali mettevano l'evidenza che questo apparato industriale
Non era fatto per una guerra
E l'ha fatto per altre cose dopo la seconda guerra mondiale lo Lollo dimostrava molto molto lo dimostrerà molto rapidamente qualche anno fa Vera Zamagni e degli altri colleghi
Specialisti sull'industria bellica avevano pubblicato un TIR un libro dal dal Mulino
Un colpito molto significativo come perverrà la guerra vincere la pace credo che quel quel titolo come dire configuri molto bene questa le le poche cose che ho cercato di riassumere
Questa mattina per per dare un un mio contributo mi fermo qui di quindi
E vi ringrazio tanto
Era
C'è grazie Luciano rimani on line così cercheremo di fare un brevissimo di patire vuole consegnare entro mezzogiorno alla seconda sessione perché se no non non riusciamo a terminare da lei adesso la parola se ne è stato sempre presente abbiamo visto sempre suo nome a Davide Rondoni o che ENI ha mandato anche un testo un testo che mi ha interessato molto perché è un testo in cui fa ricostruisce ricostruisce il suo percorso e le sue riflessioni successive
A cioè la costruzione del suo lavoro che non era il lavoro di dottorato nuovo ordine mediterraneo ma anche le riflessioni successive a quel lavoro negli ultimi due decenni quindi lascio anche a a Davide la parola per non più di quindici venti minuti grazie dai allora buongiorno mi sentite sì benissimo
Perfetto grazie Patrizia sono grato alla Fondazione Gramsci di avermi invitato come dicevi tu quando ricevetti l'invito del presidente la Fondazione Silvio Pons iscrissi immediatamente di sentirmi un po'fuori posto perché il nuovo ordine Mediterraneo uscì nella due mila e tre con Bollati Boringhieri e poi fu tra tradotto rapidamente in inglese da Cambridge University Press nel due mila e cinque quindi parliamo di Anton pubblicazione che avrà fra pochissimo vent'anni e che dovrebbe essere già dimenticata superata in cui di errori numerosi caffè Ciro avrebbero tutti dovuto essere già corretti e mi sembra che questo sia il destino più giusto e più bello di ogni libro di storia
E lo spirito di quel libro di quella ricerca là precisamente di andare oltre le interpretazioni del passato di quello che era per me all'epoca il passato quindi gli anni gli anni Ottanta nel novanta e di contribuire in modo originale personale individuale di Ray alla comprensione di tre anni molto speciali della storia del fascismo cioè da quaranta a quarantatré e diventi che erano venuti al di fuori delle frontiere nazionali quindi lo scopo la mia presentazione modesto si tratta di fare un punto storiografico ci sicuramente non esaustivo perché in quindici venti minuti non avrei non potrei dire nulla di sensato su nessuno dei territori
Annessi o occupati né sui regimi di occupazione e come dicevi tu Patrizia nei vent'anni che hanno seguito quella pubblicazione io non ho lavorato nessun fascismo nessuno occupazioni militari ho fatto altro elemento certe hanno portato su altre zone geografiche altri attori altri temi e altri periodi storici
Con un'eccezione
Rimasi impegnato per ragioni politiche lo dico chiaramente civiche durante una campagna revisionista di riabilitazione di alcuni generali e gerarchi italiani
Per arginare con la tutta la determinazione possibile alcuni tentativi di banalizzazione dell'antisemitismo italiano fascista e in quel contesto e di il piacere di collaborare più volte con il centro
Primo levi di New York con Alessandro cassa con la direttrice dal centro Natalia indovini
Il nuovo ordine Mediterraneo partiva da una constatazione senti cercare un frutto di un lavoro di seminario scritto nella metà degli anni novanta quando studiavano a sigillo petita internazionale di Ginevra sotto la guida di uno dei miei maestri
Bruno Arcidiacono che ci ha lasciati in del due mila diciannove Bruno insegnava la storia e la storiografia della seconda guerra mondiale lo facciamo in modo comparato con rigoroso innovativo e la dimensione comparate importante in quello che io vorrei dire stamattina
Bruno noto che le pubblicazioni sull'antisemitismo e le occupazioni italiane erano datate menzionò Saxa Bill abbia un po'le cose e ovviamente la banalità del male di Hannah Arendt
Alla fine di quel signore lì mi resi conto che studiare l'antisemitismo e le politiche contro gli ebrei stranieri sotto occupazione militare italiana in modo dei contestualizzato non era né interessante né corretto
Era necessario e continuo a crederlo sino ad oggi nel due mila ventidue ed è indispensabile studiare le occupazioni terminale nella loro interezza
Gli studi disponibili non erano all'epoca tantissimi e quindi c'era una storia da scrivere ecco decise di farne il soggetto del mio dottorato
Fui molto fortunato perché all'Istituto di Ginevra insegnava anche Philip Johan che era uno specialista dei regimi fascisti dell'estrema destra
E delle occupazioni militari quando lo conobbi non aveva ancora pubblicato la famosa all'Oval nonché sarebbe stato poi uno dei suoi libri di più grande
Successi
Gli chiesi di dirigere la mia tesi dignitosa di dottorato segui i suoi seminari sulle migrazioni sull'antisemitismo sul regime nazista e anche questo è un punto importante perché il suo approccio consolida consolidava in l'idea di studiare le occupazioni militari italiani in Europa in modo la Argo e direi piuttosto generale
Uno dei seminari di fili bionda ebbe un'importanza decisiva per la comprensione del mio oggetto perché portava sulle sulla storia e le politiche del DOCUP azione da Napoleone Bonaparte sino ai nostri giorni
Di un articolo le ha le lezioni in questo seminario tematicamente biscotti e gli immaginari delle occupazioni letta sono ogni possibile gli attori le politiche le occupazioni lo sfruttamento economico dei territori occupati
Le repressioni
Gli spostamenti forzati di popolazioni civili
Gli ha comodino che è un termine che poi avrebbe fatto da cardine alla sua monografia vigliacco mormone delle società occupate con gli occupanti le relazioni quotidiane fra occupati degli occupanti
L'impianto di quel seminario sarebbe diventato un mutatis mutandis l'impianto della mia dissertazione fu la ragione principale credo
Per la quale sia Bollati Boringhieri che Cambridge University Press non mi chiede non mi chiesero di modificare il manoscritto
Aggiungerei altresì e questo è importante in in sede storiografica
Che quando cominciai a parlare con alcuni storici italiani del mio progetto le risposte che ricevetti furono molto scoraggianti da una parte i colleghi che ammiravo di cui avevo letto numerosi lavori
Mi ripetevano che non si poteva lavorare su tutti i territori occupati e che avrei dovuto scenderà
La Slovenia la Croazia la Dalmazia messa la Grecia forse l'Albania il Montenegro la Francia metropolitana qualcuno mi chiese se con la Corsica o senza la Corsica
Perché non concentrarmi su Cattaro oppure su Spalato o sulle isole Ionie ma questo non era fatto quello che io volevo fare e avendo letto tutto quello che era pubblicato almeno nelle lingue che conoscevo sulle politiche nei confronti degli ebrei stranieri mi rendevo conto che uno studio ultra dettagliato senz'altro utilissimo sul solo territorio occupato non avrebbe non mi avrebbe aiutato a capire queste politiche questi capi politiche erano ambigue erano contraddittorie
Io cercavo di capire se una logica un filo rosso le unisse e se fosse possibile scorgere una qualsiasi coerenza in queste politiche
D'altra parte mi rendevo conto che è una ricerca impostata in modo diverso era possibile i lavori di Enzo Collotti
Per altri motivi i lavori Giorgio lo sa che è stato nominato moltissime volte in questi due giorni di Claudio Pavone
E tra altri versi ancora quelli di ma Masao che erano la prova che qualcosa di diverso era possibile e quindi decisi di perseverare e riprendere alcuni rischi
Si trova si trattava di trovare la mia voce con diciamo noi ai nostri dottorandi oggi
Attraverso quello quello che i nostri colleghi politologi chiamano livelli dell'analisi per non storici i livelli dell'analisi storica le unità dell'analisi storica
Fra coloro che colsero perfettamente il senso della mia ricerca ci furono Liliana Picciotto Michele Sarfatti che ho sentito ieri ho sentito un paio di commenti domande
E fu proprio Michele che mi incoraggio a perseverare quegli incontri rafforzarono quelli che sarebbero divenuti i capisaldi della mia ricerca cioè tante cose che molti di voi hanno detto per ragioni diverse in questi due giorni uno prendere sul serio il progetto di espansione territoriale quindi il totalitarismo fascista nonostante il suo fallimento due
Studiare senza a priori gli attori queste vicende la loro ideologia la loro fede fascista e le motivazioni
Fossero essi squadristi funzionari di Stato soldati semplici ufficiali o ancora imprenditori tre studiato negli anni o meglio opzione militare e contestualizzarlo lì e questo significava evitare di utilizzare stereotipi luoghi comuni come un modo di fare all'italiana una faccia una razza o ancora Italiani brava gente quattro
Tentare una comparazione o perlomeno una Neeson parallele degli eventi nei diversi territori occupati e in quelli Anna e annessi immaginando un impianto narrativo tematico
Piuttosto che una sequenza di capitoli su ognuno dei territori in questi
Malgrado le critiche che mi rivolge lo storico Luca Fenoglio ha scritto che oggi o negli ultimi quindici anni la tesi del salvataggio degli ebrei ha cessato di rappresentare il consenso prevalente fra gli storici e ciò nonostante i miei errori di interpretazione
Quello che Fenoglio dimentica di scrivere e che fu precisamente l'idea di spostare l'attenzione sulla natura e le politiche delle occupazioni più in generale
Che permise ad alcuni storici me incluso di smantellare un'interpretazione forse simpatica ma sicuramente erronea furono gli studi e gli anni Novanta degli inizi del ventunesimo secolo a farci capire le posizioni del regio esercito che sono state evocate ieri l'altro ieri della diplomazia italiana
Stessa cosa nei territori occupati
E come lo stesso Fenoglio scrive
Le politiche tutte le politiche d'occupazione nei confronti degli ebrei stranieri o di altri soggetti
Delle popolazioni civili dei resistenti dei prigionieri di guerra e un possessi un processo che si allinea o si distacca da un'impostazione politica diplomatica e o militare predefinita
Del resto studi come quelli di pace Bernard hanno dimostrato l'utilità di prendere in considerazione il contesto di guerra
Egli intrecciarono con una storia coloniale cosa che per esempio io non potrei fare in modo dettagliato nella mia ricerca e cosa che è stata evocata da alcuni di voi nei giorni precedenti alcuni anni dopo la pubblicazione del nuovo ordine Mediterraneo nuovi studi più dettagliati del mio hanno portato precisioni e correzioni alle mie interpretazioni ricostruzioni
Sui Balcani ricordo di nuovo non sono esaustivo Basciani dei carrelli Capogreco Gobetti Goldie
Osti Guerrazzi sulla Francia lo stesso Fenoglio mai amata Bonucci che ho ascoltato con molto piacere Giovita mi cacci Emanuele Sica sulla Grecia Clementi scegliere che ora miglia Santarelli
Nel due mila diciannove Paolo Fonzie ha pubblicato uno studio di carattere generale generale sulle occupazioni militari italiane che non credo si discosti moltissimo
Da quanto lo scrittoio qualche anno fa questi studi comunque utilizzano fonti il Governo in serbo croato in greco in albanese e incrociano queste fonti con fonti tedesche e italiane e credo che sia questa la differenza qualitativa più importante con il mio lavoro
La differenza che considero essenziale il lavoro multi archivistico le competenze linguistica degli storici di questa nuova generazione arricchiscono
Già ora arricchiranno ancora di più in futuro la storia delle occupazioni spedendo il nuovo ordine Mediterraneo in uno scaffale polveroso per sempre
Questa storiografia almeno un punto in comune con la mia ricerca oggi sarebbe difficile però ricercatore studiare la storia in queste occupazioni militari e le annessioni come nera appendice delle occupazioni naziste
Che l'Italia fossero Junior da dell'Asse nessuno lo metterebbe più in dubbio ma che gli italiani in modo a volte indipendente o un po'autonomo tentarono di governare questi territori e altresì un punto che accomuna i lavori pubblicati alla fine degli anni Novanta in poi
Il punto di partenza del nuovo ordine Mediterraneo frutto anche delle mie letture di Eric Hobsbawm era che il fallimento di un progetto politico
O come in questo caso di un progetto ideologico di espansione coloniale di un progetto totalitario di creazione di un nuovo no fascista che avrebbe dominato ogni aspetto della vita di questi territori
Sì fossero essi metropolitani o coloniale meritasse comunque una grande attenzione una volta accertata e documentata
La dipendenza dell'Italia fascista dal Terzo Reich lo studio delle occupazioni militari poteva concentrarsi sulle questioni di dipendenza d'autonomia e sulla distanza la discrepanza a volte siderale questo tantissimi di voi l'hanno detto
Che esisteva fra le ambizioni ideologiche i sogni le illusioni e la realtà quotidiana di quelli occupazionali
L'idea stessa di minimizzare o peggio ridicolizzare le occupazioni italiane significava significa deresponsabilizzare
L'occupante italiano
Come spiegare allora i villaggi bruciati rasi al suolo come spiega delle rappresaglie violente contro le popolazioni civili o i campi di internamento
Un tale approccio renderebbe impossibile capire quanto decisivo fu il ruolo dell'occupante nella carestia che colpì la Grecia
Continentale nel mille novecentoquarantuno e oggi sappiamo che migliaia di civili morirono per una responsabilità chiara ed evidente dell'occupanti italiano e fascista
è vero altresì che la tesi del regime da operetta nelle quali le occupazioni militari non trovavano spazio furono sovente importata in Italia largamente diffusa oltre frontiera da colleghi anglosassoni le sei
Il più noto furono i lavori del di Davis Access come Mussolini suona Aia un libro che ignora totalmente la storia dei territori occupati dall'Italia
I l'ordine Mediterraneo fu tradotto in inglese con il titolo fascismo insieme piena ai a perché volgari rispondere direttamente a quelle interpretazioni aprono brevissima parentesi per sottolineare anche i lavori di Max mese
O di Richard Bosworth ebbe un impatto molto più decisivo sulla cultura generale di generazioni di studenti di laurea di tante grazie in Gran Bretagna in Nord America in Australia che non dà con degli storici che pubblicavano in italiano
Ovviamente ci sono tantissime eccezioni abiti De Grazia che ho sentito parlare in questi giorni
Sono belle eccezioni di un altro tipo di interpretazione è per quanto riguarda per esempio la politica estera possiamo lavoro cita i lavori di ma pure con Knox che contribuirono a questi sforzi
Comparativi in lingua inglese
A partire dal due mila e quindici una nuova generazione di storici a cominciato lavorare in modo diverso direi trasversale sui regimi di occupazioni
Penso all'AIMA Galloway e a una numero speciale di diacronia e una vista che nel due mila dieci due mila diciassette lavorava in questo senso o ancora ad Andreas Guidi dell'Università di Costanza che fa il punto recentemente su storia italiana storia mediterranea nuove prospettive sul passato imperiale e coloniale
Negli ultimi anni sostiene Guidi riassunto dell'articolo il legame fa Italia in Mediterraneo attirato una maggiore attenzione da parte della storiografia questo legame
E ormai studiato tenendo conto del dibattito su nuove categorie spaziali
Nazionale regionale transnazionale globale
Con un interesse crescente per la categoria di il perno il suo saggio discute lo stato attuale della ricerca e di nuovi possibili orizzonti
Guidi porta la sua attenzione su quattro monografie che gli permettono di riflettere sul Mediterraneo come spazio adatto a ripensare la storia italiana mettendo l'accento sul carattere imperiale
Compreso il periodo della decolonizzazione e i suoi dieci sino ad oggi
Colella Galloway Guidi proponga al gol con altre aree Jones storiche nel bacino mediterraneo
Sostiene l'importanza della ricerca su fonti in varie lingue e una maggiore attenzione spero le realtà locali fra le quattro monografie che studia cito il libro di Valerie ma guai che verte sul Dodecaneso Rodi in particolare e che ha il merito e cito di svincolarsi da un approcci centrato sul fascismo è sul nuovo ordine mediterranee
Ma guai a leggere la storia coloniale andando oltre le politiche amministrative di una colonia ed esaminando un discorso più profondo sulla mediterranei ITA
E soprattutto l'ambivalenza delle classificazioni etniche e razziali arrivando alla conclusione che le popolazioni locali
Hanno una memoria selettiva un punto che in realtà si collega con gli stereotipi che incontrai all'inizio delle mie ricerche sui quali continua ad imbattermi per diversi motivi ancora oggi in conclusione direi
Che il dialogo con altre aree Giostra storiche del bacino mediterraneo
La ricerca Suffolk in varie lingue
Una maggiore attenzione per le realtà locali una apertura ai territori del Dodecaneso
Del Nordafrica la Libia e la Tunisia che abbiamo sentito ieri probabilmente sentiremo un po'più tardi dell'Africa orientale credo siano dichiarazioni possibile plausibili
Per commettere le occupazioni del mille novecentoquaranta quarantatré a periodi precedenti
Ovviamente per ognuna di queste
Arezzo geografiche e esiste una una storiografia importante prendo ad esempio la ricchissima produzione storiografica di Nicola Labanca che ho anche sentito in questi giorni o di Bari di Valeria del de plano
Che ho anche ascoltato con grande interesse ieri e ovviamente il livello delle analisi e le unità delle analisi
Saranno la scelta delle storiche e degli storici che vorranno dedicarsi questo tipo di ricerche e in questo senso io non ho veramente nessun suggerimento da dare a nessuno di voi
Analisi di tipo transazionale micro storie legate alla vita quotidiana delle azioni tra soldati popolazioni civili le questioni di genere
Ho la riproduzione che è stata ciliata ieri che analizzata da una collega le repressioni campi di concentramento sono temi che possono sicuramente essere approfonditi
Il periodo in termini di cronologia della primavera estate del quarantatré a causa dello stato delle fonti italiane si presta credo particolarmente a questo sul tipo di studio Muti archivistico e ovviamente credo sia fondamentale
Continuare a studiare la violenza fascista
Il totalitarismo il razzismo fascista ma fascista e queste sono delle delle
Delle dimensioni secondo me indispensabili che non non bisogna in nessun modo dimenticare
Quindi in conclusione direi per me è importante ricordare quanto il il il regime
O il regime di occupazioni furono eterogenei territori annessi governatorati reggenze territori militarmente occupati eccetera
è ovviamente questa geografia ragion politica di queste ritrovi fu assolutamente volatile perché dipendeva da Conte sulla guerra
Un ultimo punto che vorrei sottolineare è che le occupazioni fasciste per me dovrebbero essere pensate come conquiste coloniali e mi viene in mente un volume pubblicato nel due mila venti ventuno dall'antropologo ma Norman danni
Il cui titolo è leaders Gorno nei chip per azzardare propriamente un paragone con le occupazioni fasciste e il contributo fascista alla creazione del nativo fra virgolette l'importanza del sette mentre
Nella visione di dominio fascista che ovviamente come sappiamo non fu mai realizzata
Un ultimissimo punto credo che lo studio delle occupazioni gli atti militari sia di grandissima cultura attualità e pensare la guerra in Lucania mi fa pensare a annessioni di Juve e di fatto a spostamenti forzati delle popolazioni e ha guerra resistenza che mi sembrano temi che dovrebbero interessarci tutti grazie
Io chiamerei i tre presenti qua
E mentre loro arrivano io con molto molto rapidamente
Difficile sono oltretutto non sono ansiosa quindi sintetizzare il più possibile spunti e potremmo dire che chiudiamo con questa con questo Pannella con questa sessione quello che abbiamo iniziato poi ci sarà la catastrofe la guerra civile quindi penso che il c'è veramente una svolta chiediamo già e nei tutti interventi a partire dal mille novecento quarantadue molti molti di questi interventi hanno sottolineato per quaranta veramente e va verso la catastrofe
Mi pare Kim prendo veramente qualche minuto che se potesse sintetizzare come avevo già iniziato
In introducendo i lavori di questa sessione
Noi troviamo un filo conduttore un filo nero anche un filo rosso tra tutti questi interventi attraverso l'idea di un fallimento appunto di un progetto portato sino alle sue estreme conseguenze
Il riadattamento di un progetto totalitario di imperiale durante la guerra
Lo stesso
Nello stesso intervento che Davide mi ha inviato lo sottolinea e parla di
Quando parla di che gli italiani in modo indipendente autonomo tentarono di governare appunti i territori che Daloui studiati
Fallimento sono due parole che si ripetono costantemente nel vostro nei vostri e pesa da una parte e contraddizioni
Per esempio lo stesso alla stessa
Meniconi parla di lo città avallo tratto contraddizioni tra propositi in realtà dei fatti è già
Dopo dei Pop assaggio del un passaggio lo stesso vale per per Davide e fallimento di un progetto politico che in questo caso un Progetto ideologico di espansione coloniale ed un progetto totalitario di creare un uomo nuovo fascista l'abbiamo
Più volte di e
Ricordato in queste giornate che avrebbe dominato ogni aspetto della vita in quei territori quindi non soltanto in Italia e non soltanto nelle colonie infatti di quelli sia metropolitani che coloniale quindi vanno a parte un fallimento dall'altra un costante riadattamento che porta appunto ad una serie di contraddizioni tra Progetti tra i propositi e e il realtà dei fatti
Mi è parso molto interessante e le richiamo che Gagliardi faceva sulla alla già
Definite in passato ma mi pare qui ribadita
E a via articolata nei famosi quattro punti sulla
Sulle contraddizioni quello di una guerra sotto tono cioè di una guerra che inizia senza voler essere una guerra che di fatto e quello che c'ha riproposto anche in termini di storia economica
Luciano e in nella oggi e anche nel nel
Per nella pagina che sintetica che mi ha mandato dove non parla di guerra sottotono ma di fatto di una lo ricordavo di una mobilitazione generale che non fu mai dichiarata
E nulla nulla si interruppe i a livello di mobilitazioni industriale e quindi anche queste un elemento che detto ritroviamo sia nell'ambito economico che nell'ambito
Essenzialmente essenzialmente propagandistico dall'altra mi pare
L'idea e la Nazione il concetto di nazione che questo è un altro elemento che veniva ricordato D'Alessio scompare in qualche maniera dati dalla dal dalla campagna propagandistica dalla rappresentazione
Mentre intero e nuovo ordine europeo per cui
Anche questo e si eclissa il nelle nel corso del tempo affiora quasi a nascondere e il tema della nazione quindi anche di quella nazione che aveva portato i nazionalisti agli
Del fascismo ne abbiamo ne abbiam parlato all'inizio di questo di questo
Convegno quindi questo è un elemento credo che sia una una costante
C'è di fatto sono d'accordo una mobilitazione militarizzazione continua io fonti in un posto di ardesia i giovani e sotto il fascismo che lo sport fascista vediamo che si incrociano e ormai
Le la l'addestramento dei giovani e l'addestramento degli sportivi sì diventa
A partire da trentanove quaranta essenzialmente un processo di di militarizzazione di preparazione costante della delle nuove generazioni alla guerra mi pare molto interessante sarebbe da riprendere quello dell'Opera Nazionale dopolavoro che dopo un ci sono alcuni studi talmente il grande spurio
Di di De Grazia di molti anni fa però sulla sulla guerra credo che sia anche se attraverso certi giornali come lo sport fascista troviamo delle indicazioni che forse andrebbero andrebbero riprese
Un un altro aspetto o molto interessante che anche questo
Sono sollecitazioni che ci vengono da questi interventi e quello dell'agricoltura
La una ripresa forse insieme a una lettura che voi facciamo della del processo di del del dell'industria quale ruolo
Info ricopre la l'agricoltura
Proprio in questa contraddizione tra una limitata chiamata e ed esenzione dei contadini
Alle armi ma che ci riporta poi a ricondurre il tutto il discorso dell'agricoltura io uno nel complesso dalla mobilitazione sto pensando ai grandi lavori come quelli di Bill Ward
Che ecco di economia che
Aveva lasciato di fatto molto ai margini e la questione italiana all'interno in B