Incontro Nazionale AreaDem (prima giornata)

Allora come avete visto abbiamo cercato di distanziare un po'alle sedute anche se vedo che nelle prime fila di mo'si ama stare vicini a maggior ragione vi chiederei di temere la mascherina mentre stiamo se non parlate se non stava intervenendo vi chiederei di tenere la mascherina
Penso che possiamo dare inizio ai lavori il primo dei nostri interventi è il padrone di casa chiedo do subito la parola a Francesco ruscelli che è il segretario della federazione provinciale del Partito Democratico cogliendo l'occasione e per ringraziare lui e tutti gli amici e compagni del Partito Democratico di Cortona e della federazione di e pezzo per l'accoglienza che è sempre un'accoglienza particolarmente calorosa e amichevole Francesco Rosselli a te la parola
Bene sì grazie Marina allora buon pomeriggio a tutte e a tutti e benvenuti a Cortona
Un saluto da parte e tutto il partito democratico provinciale della federazione di Arezzo e anche da parte di tutta l'Unione comunale del partito democratico di Cortona partire dal segretario Luca Bianchi e dai tanti dirigenti anche del Partito che vedo qui presente aggiungo anzi ben tornati a Cortona
La convention diari ad M che inizia oggi ci dà infatti un sapore di ritrovata normalità anche se purtroppo viene auspicato l'uso giustamente della mascherina perché stiamo assistendo oppone recrudescenza del virus nonostante la fase estiva
E abbiamo alle spalle una fase molto complessa e ne abbiamo davanti anche un'altra non certamente più facile abbiamo attraversato una pandemia dalla quale come dicevo non siamo ancora del tutto usciti e siamo nel pieno di una gravissima crisi internazionale che produce grande inquietudine
Inquietudine non solo a livello globale per quello che l'incertezza su il nuovo assetto internazionale che si potrebbe determinare ma inquietudine anche tra le persone tra i cittadini tra le famiglie tra le imprese tra i lavoratori un po'nel sentire comune e diffuso
Come ci ha ricordato proprio ieri il nostro segretario nazionale Enrico Letta nella relazione introduttiva della direzione nazionale
Mai come in questo momento abbiamo la necessità di rilanciare il concetto di insostituibilità dell'Europa da un lato e di insostituibilità del partito democratico dall'altro lato nel nostro Paese
E
Non solo
Serve infatti da un lato un Europa che sia in grado di mettere in campo subito per limitarne i danni sociali ed economici derivanti da questa guerra
Chi mi servono delle misure che scongiuri non l'aumento dell'inflazione e che limitino o meglio è Ichino l'arrivo di una recessione che rappresenterebbe un dramma ancora peggiore rispetto alla situazione nella quale sia per quanto riguarda il secondo punto invece l'insostituibilità del Partito Democratico
Lo vediamo nel ruolo centrale che il nostro partito sta svolgendo all'interno del governo Draghi con il nostro ministri a partire dal capo delegazione
Il ministro Dario Franceschini che saluto e dai ministri Orlando e Guerini ma anche nell'impegno dei nostri viceministri e sottosegretario
Lo vediamo in generale nell'approccio che il Partito Democratico a di responsabilità e senso dello Stato
In questo anno e mezzo sotto la guida del nostro segretario Enrico Letta che peraltro anche parlamentare di questo territorio eletto anno scorso nel collegio Siena
Valdichiana aretina
è apparso evidente a tutti come il nostro partito sia riuscito in maniera unitaria ad essere più forte e più convincente che in passato
E questo obiettivo dell'unità del partito per avere un partito democratico più forte e convincente devi essere ancora al centro dell'impegno di tutti noi adesso essere al centro delle riflessioni costanti che Area Dem
Sviluppo
Il partito democratico unito può infatti essere diciamo
Lo strumento attraverso il quale arrivare a governare con una maggioranza politica chiara questo paese e siamo consapevoli tirò che per governare serve un'alleanza ampia ma di questa alleanza un partito democratico unito può essere il perno il centro promotori il soggetto aggreganti indipendentemente dalla forma
Che sarà utilizzata che potrà essere quella del campo largo oppure quella del nuovo Ulivo lo vedremo nei prossimi mesi però è l'obiettivo e la funzione che vogliamo e che deve essere assegnata al nostro partito
Prima delle elezioni politiche però ci aspettano mesi impegnativi di fine legislatore
E come sempre indicato il nostro segretario il nostro partito è il dovere di chiedere al governo una svolta sociale nella sua agente
Questo ci serve perché una nuova agenda sociale del governo che scongiuri in autunno il rischio di una recessione con conseguente aumento del conflitto sociale e delle diseguaglianze del nostro paese è la precondizione necessaria anche per fare una buona campagna elettorale
Disuguaglianze ci sono sono purtroppo molto forti e vanno ridotti ridotte attraverso il taglio del lavoro del cuneo fiscale l'aumento dei salari la lotta alla precarietà come indicato maniera molto efficace anche dal nostro ministro del lavoro Andrea Orlando
Dovremo inoltre avere e vado a concludere questo saluto introduttivo la capacità anche di parlare ai giovani alle donne a chi non ce la fa ad arrivare alla fine del mese e possiamo farlo solo se staremo
Completamente immersi in mezzo alla gente
Ogni giorno ogni settimana in ogni luogo fino al giorno del voto come con l'impegno di tutti noi con l'impegno del nostro gruppo dirigente dei nostri ministri
Dei nostri sindaci dei nostri parlamentari dei militanti in maniera diffusa attraverso una grande campagna di prossimità che dobbiamo avere tutti la forza di mettere in campo credo che non abbiamo veramente alternative altrimenti la rabbia sociale forte il senso di sgomento troverà altre strade per sfogarsi saranno quelle semplici che centrodestra in maniera subdola e qualunquista indica tutte le volte
Concludo con oltre a augurando a tutti buon lavoro con un'amarezza un'amarezza che personalmente percepisco di sentire forte l'assenza oggi in questa sala di una persona che in questa terra in questo luogo ha dato molto e ha rappresentato molto non solo qui ma per tutti noi David Sassoli
Davide sarebbe stato presente qui in prima fila seguire tutte le iniziative magari ci saremmo già presi un caffè avrebbe offerto lui come faceva solito ci sarà comunque
Tempo insomma per dedicare un ricordo adeguato anche oggi io vi auguro buon lavoro buon lavoro a tutti i cui ha da tua tutti voi a dare ad M a tutti i presenti e diciamo se insomma viva il partito democratico
Ringrazia eccolo grazie Francesco
Grazie per questo tuo saluto niente affatto formale sono passati tre anni dall'ultimo nostro incontro nazionale qui a Cortona
Eravamo all'indomani della nascita del governo Conte due
Che aveva assegnato la sconfitta del discorso sopranista e populista del Papeete per prendere qualche ricordo qualche riferimento sono stati tre anni difficilissimi
Segnati dalla pandemia una crisi sanitaria globale
Che ha portato lutti e sofferenze in Italia in ogni parte del mondo che purtroppo non è ancora alle nostre spalle
è una crisi che ha provocato conseguenze economiche sociali che sono state già ricordate molto profonde e che ha provocato un aumento delle diseguaglianze
Tra i Paesi e nei paesi e questo è il tema uno dei temi che noi affronteremo nella nostra discussione di questi tre giorni
La comunità internazionale di fronte al colpite diciannove sia scoperta vulnerabile ha scoperto i limiti di una globalizzazione con delle catene del valore molto lunghe e con una divisione del lavoro e della produzione
I beni essenziali inadeguata
Abbiamo scoperto che la salute è un bene globale è un bene comune e che nessuno si salva da solo
Abbiamo imparato che la salute animale la salute dell'uomo e la salute del pianeta sono fortemente interconnessi
E abbiamo preso l'impegno di ricostruire meglio di ripartire meglio di creare le condizioni per una ripresa più giusta
E più verde una ridere una ripresa sostenibile che non lasci indietro nessuno
Questo impegno rinnovato per questa transizione ecologica giuste inclusiva ha trovato in Europa un interprete importante forte
Con Next Generation e i più e con il piano nazionale di riprese resilienza che il banco di prova di tutti noi e di questo governo questa sfida contro la pandemia e per una ripresa più verde più moderna e più giusta
Ancora di fronte a noi
Ed è stata ed è alla base della nascita del governo Draghi
Un governo di larghe intese di natura straordinaria che oggi si trova a dover affrontare una nuova e drammatica emergenza il ventiquattro febbraio con l'aggressione
Da parte della federazione russa ai danni dell'Ucraina abbiamo assistito ad una violazione inaccettabile della legalità internazionale e vediamo una ferita profonda destinata a lasciare un segno per molto tempo sulle relazioni internazionali ma di questo parlerà tra poco
Piero Fassino insieme ad altri nostri amici interlocutori in una sessione che poi concluderà Roberta Pinotti
L'esperienza di governo che stiamo conducendo non ci impedisce anzi ci spinge a lavorare per ricostruire un'alleanza larga e competitiva democratiche di centro sinistra che alle prossime elezioni politiche possa candidarsi a governare il Paese possa essere un argine alla destra
L'azione del partito democratico a questo segno al governo con i nostri ministri Dario Franceschini Andrea Orlando Lorenzo Guerini che interverranno più tardi
Con le nostre priorità che sono già state citate da Francesco la lotta alle diseguaglianze il lavoro i giovani le donne il Mezzogiorno la transizione ecologico una vera transizione ecologica
L'azione in Parlamento su temi che non possiamo considerare secondari come lo Iuss scuole l'idea che debbano essere considerati e debbano avere diritti da cittadini italiani
Quei bambini che hanno compiuto
Una ciclo scolastico figli di generi genitori stranieri ma anche di questo tra oggi e domani soprattutto nella giornata di domani avremo modo
Di discutere con Debora Serracchiani la nostra capogruppo alla Camera e con molti altri parlamentari del nostro partito
Infine l'azione nel Paese nei territori siamo all'indomani di un'importante scadenza amministrativa che ha dato dei risultati significativi per il centrosinistra
Un risultato positivo che ci conferma di un fatto quando il Pd quando il Partito Democratico è un elemento di unità
Può essere protagonista della costruzione di una larga alleanza di centrosinistra che comprenda non solo i partiti ma anche il civismo anche tutti coloro che vogliono rappresentare un'alternativa alla destra populiste sopranista di questa tessitura dobbiamo graziare ovviamente il segretario Enrico Letta che più tardi sarà con noi e che farà un dibattito di natura politica proprio sulla prospettiva che ci attende ma ne discuteremo anche domenica mattina
Partendo dalle considerazioni di Giovanni Diamanti sul trend elettorali che queste elezioni amministrative ci hanno consegnato e infine ma non infine l'azione per l'Europa il ruolo il posizionamento dell'Italia verso la costruzione europea è e sarà sempre di più al centro del dibattito e della battaglia politica nel nostro Paese e in tutti gli stati membri per la verità
Populismo e sovrani ISMU sono indeboliti ma non sono scomparsi ed elezioni francesi elezioni parlamentari francesi ci dicono qualcosa
Spetta alle forze europeiste come noi fare avanzare il progetto europeo e renderlo più forte e convincente agli occhi dei cittadini questo anche questo si chiede di riflettere e lavorare sul tema delle diseguaglianze sulla lotta al diseguaglianze sulla domanda di protezione e di partecipazione che viene dai cittadini europei e in questo senso
Più tardi sentiremo il contributi di importanti esponenti della nostra forza politica a livello europeo a cominciare dalla vicepresidente del Parlamento e dal capo delegazione dalla vicepresidente Picerno e dal capo delegazione beni sei
Ecco questi sono un po'i temi con i quali ci confronteremo in queste tre giornate ma prima di avviare il nostro dibattito o forse per avviarlo nel migliore dei modi possibili abbiamo chiesto al padre Chetta
Sapevo
Doppietta che ci aiuta a ricordare David
Bene l'emozione di Marina che ringrazio per l'invito e anche la mia volevo salutare tutte le autorità presenti e anche voi e gli amici con cui condividiamo un sogno un progetto perché siete qui anche a rinnovare nel nome di Davide un'appartenenza
Io sono venuto volentieri perché l'esperienza politica di cui siete e reti ha radici diciamo nella nella nostra Costituzione mi padri costituenti che da padre in figlio hanno tramandato una tradizione ed è una tradizione questa come un vaso di cristallo molto debole
Molto debole fragile ma preziosissima e dunque volevo illuminare rispetto a quello che Davide ci ha un po'consegnato lo faccio diciamo con con la mia prospettiva tre sue parole che pure consegnati come impegno di rendita non solo per ricordarlo materico da Rufy tenta in mezzo a noi
La prima le dico subito le tre parole sono la la dimensione della formazione in cui ha sempre creduto la dimensione delle radici o se volete della spiritualità in senso laico in cui lui era affaticato e la dimensione dell'Europa
Della popolarismo
Che si oppone a quella del populismo
Lui colui abbiamo
Sperimentato che siamo fragili la nostra vita è carica
Ma quello che noi siamo qui chiamati a fare e che la politica fa anch'egli anche dalla nostra vita fisica e biologica
E la traccia che vi lasciamo nella storia esattamente la traccia che i nostri ideali i nostri sogni a nostra appartenenza e la nostra comunità inscrive nella storia
E la forza che noi possiamo fare è che quella che noi che ci ha fatto che arrivare qui e che come come in una grande corsa a staffetta i padri passino
Il testimone ai figli per poter dire corri in questa direzione e Davide anzitutto ci ha insegnato questo
Nel suo libro in un in una sua prefazione al libretto il gomitolo della Liguria che pochi conoscono più parla della vita e della morte
E allora lui dice Mosè Ricci ricevette la Torah sul Sinai era così in omaggio su e giù su Weah gli anziani gli anziani ai profitti profitti agli uomini della Grande Sinagoga così
Il gomitolo il gomitolo comincia a dipanarsi
E allora nel nel capitolo dei padri punto fermo della tradizione ebraica il vanto giù maestro consiste nell'essere discepolo di un altro di un altro maestro che lo ha preceduto
La catena è partito dal signor nel dal Sinai scriveva e tutti i sapienti che sono sorti nelle varie generazioni hanno ricevuto il siepi ciò che hanno detto discepolo e maestro padre-figlio generazione insomma che tentano itinere insieme tradizioni e parole nuove
Intensità divisione in misura delle cose pedagogia civile e fine ultimo queste sono le parole che ci consegna ad aprile veglioni voglio ripetere
Tentare di tenere insieme tradizione e parole nuove guardate se non la sfida di oggi
Con tutta la la il la vita politica ma anche il più potere dove noi oggi non siamo senza ideologia ma la politica incide sulla vita anche sulla coscienza delle persone sino dove abbiamo bisogno di parole nuove
Intensità divisione misura delle cose la nostra mediazione la pedagogia civile i fini ultimi il gomitolo il gomitolo che viene ripubblicato che era di Giuntella e il libro del loro di solubile Gambino al popolo di Dio il libro di una fedeltà molto cara ai primi cristiani quelle di essere protagonisti
Di un viaggio e finisce così
Lui parla della morte
E praticamente parlava anche della sua perché lui è stato segnato per tanti anni a questa l'idea che su cui due ha dovuto fare i conti e non non la può non ha voluto sfuggire ne parlavamo insieme
E lui allora ha scelto una poi si ripieghi che dice così la mole non svanisce mai
La morte non è niente io sono solo un dato nella stanza accanto io sono io voi siete voi ciò che ero per voi io sono sempre parlate mi come mi avete sempre parlato non usate un tono diverso
Non abitate l'aria solenne non abbiate l'aria solenne o triste continuate a ridere di ciò che si faceva di ciò che ci faceva ridere insieme sorridente pensate a me pregate per me
Che il mio nome si è pronunciato in casa come lo è sempre stato senza alcuna enfasi senza alcun ombretti tristezza la visita a il significato di sempre il filo non è spezzato perché dovrei essere fuori dai vostri pensieri semplicemente perché sono fuori dalla vostra vita
Io non sono lontano non sono solo dall'altro lato io sono solo dall'altro lato
Davide
Che Davide continua ad essere al nostro fianco all'atto del cammino qual è il nostro problema e saper parlare all'altro lato del cammino perché molte volte e unica i ritmi che non abbiamo ci fanno dimenticare quello che è essenziale vivere e continuare a camminare compie dall'altro lato del cammino
Durante il Tricesimo
Che abbiamo fatto a Roma abbiamo celebrato a Roma con la moglie la moglie Sandra abbiamo ricordato due cose
Davide aveva lasciato un biglietto che abbiam fatto dopo suo funerale di Stato in cui tra le cose che diceva era quella di metterli sulla sua tomba sulla sua bara
Le Confessioni di Agostino che aveva letto il padre nel campo di concentramento quando il e quando l'aveva tornerà quando lui era tornato era tornato con poche cose in queste poche cose c'era questo libretto
Che ha attraversato i secoli quattordici quattordici secoli questo questo libro le Confessioni di Agostino poco per dire che c'era un'appartenenza e allora io ho voluto leggere quel passo di Salomone
Che il più grande politico della storia a un certo punto il sogno di Dio chiede Salomone dimmi che cosa vuoi che io ti faccia tu sei più grande della storia e Salomone il poteva chiedere tutto quello che aveva troppo usate che cosa gli ha chiesto e io credo molto Davide e molti di voi anche in questo lui dice
Io ti chiedo di dati con cuore puro
Che sappia rendere giustizia
Al mio popolo e distinguere il bene dal male
Rendere giustizia proprio popolo e distinguere il bene dal male e finalizzate più grande re della sto al più grande politico della storia ha chiesto davanti a Dio io vorrei che anche il nome di Davide fu citiate questo voi trasformi anche la giustizia dalla vendetta ha una dimensione di ricostruzione e rapporti perché se no altrimenti rimaniamo nel paradigma della guerra e corre Davide David non ha non saremmo rimasti del paradigma della guerra
Con le sue parole di pace che non una pace adulta e avrebbe recuperato certamente la pacificazione di Mounier e di Maritain
E dibattito contemporaneo queste chiavi di lettura voi stentiamo a ai metterle come alternativa alle parole di guerra e di violenza che stiamo ascoltando in tutte le tv le tv pubbliche
Allora noi dobbiamo recuperare un'appartenenza
Che dice la anche il coraggio di dire cose dure
Ma di sapere che queste cose dure Paul premiano perché la natura un soccorso ha bisogno di seminare eppure ha bisogno di essere ricaricato il seme per poi far nascere un frutto perché la politica la dobbiamo pensare nel medio-lungo periodo non solo
Giustamente nel collegio che c'è da insomma da da prendere o da vincere ma dobbiamo dobbiamo vere un grande sogno per poter dire che anche questa presenza politica allora il riformismo per nuovi e sempre passo in più rispetto a dove espulsi approda alla ricerca inquieta i pazienti di spingersi sempre nell'aldilà della città perché nell'al di qua dice un grande autore che Davide leggeva Teilhard de Chardin nell'al di qua ci siamo
La seconda circondo temo che vorrei invece soffia su cui vorrei soffermarmi e invece soffermarmi a capire in quale modo noi stiamo nutrendo la parola della della formazione il grande tema della formazione sì e Davide ha scommesso
E instancabilmente ha girato l'Europa e il nostro Paese è stato esattamente per trasmettere ai ragazzi la passione della politica dire che la politica era un'arte
La si passa da padre in figlio ed è come una bottega artigiana se non
C'è il maestro che le insegna difficilmente si trasmette non si può fare una scuola di politica con cento ragazze farsi fotografare a settembre e poi dimenticarsi bisogna bisogna investire
Qui bisogna
Bisogna trasmettere bisogna trasmettere un sapere perché la politica è appunto un'arte L'Unità Lucera insegnato di parte lui parlava
Attraverso la formazione di democrazia sostanziale perché la democrazia sostanziale quella che genera sogni e progetti
Concretezza ma anche visione perché altrimenti rispetta la democrazia sostanziale c'è la democrazia procedurale che ha permesso però Mussolini e Hitler
Rispettando le procedure di arrivare al potere oppure c'è l'utilitarismo delle grandi potenze economiche che ci stanno un po'governando dove la dignità umana che è al centro del nostro delle nostre politiche e archiviata
Noi abbiamo solo una strada che è quella di ribadire che l'Europa
Il nostro Paese Gide di democrazia sostanziale che ha valori a procedure il rispetto della persona e rispetto soprattutto in ultimo che parte appunto dalla parola dell'inclusione
Sassoli ci lascia un'altra eredità grande la dimensione appunto anche spirituale della politica
Lui scriveva in un in un libro che si intitolava è un libro che ho curato io
La le politiche del popolo volti competenze Metodo abbiamo scelto insieme questo questo titolo folti perché abbiamo bisogno di furti competenze perché pulisco deve essere competenze quasi bisogna avere anche un metodo per le pulizie con metodo
Allora su queste tre domande su queste tre parole cui aveva scritto questo quando da ragazzo chiesi al professor la Pira cosa intendesse per escatologia del profondo lui mi rispose che la storia e come un oceano in cui tutti sono in grado di cogliere le correnti quando affiorano ma in profondità altri si preparano si gonfiano e scoprono la forza prima che si manifesti e opera
Che propria della politica e questa capacità di vedere le correnti nel profondo e opera della grande politica
Queste parole queste parole in un suo sogno erano la sua gioia lui più che guardare lontano guardava nel profondo
Nel guardare nel profondo noi possiamo vedere i fondali della vita
Ti dicono quali sono i problemi che si presentano nella storia
Ma anche ci orientano eccitanti sprigionano luce d'energia che è esattamente quello che costituisce una rottura un elettorato quando fa a votare felice di votare perché vuole costruire qualche cosa insieme
Allora ci ha insegnato andate oltre il proprio limite anche consegnare un'inedita grande mentre oggi stiamo privilegiando se ci pensate
Il superuomo di Nietzsche David ci ha detto che si può vivere anche come l'uomo mite ti devi Nas
L'uomo che subisce anche le incomprensioni perché incomprensioni buia subite l'uomo che però dice la verità quando è la preferita va dette di sfilata
E non è super uomo perché nel limite e nella caducità ne possiamo essere potenti anzi perché crede davanti a Dio proprio l'unica strumenti unico strumento per poter essere strumenti anche suoi
E per questo che il bisognerebbe parlare con lui non di Lina rinascimentali sia Rinascimento sociale
Ma
Dini
Fatemi usare questo questa parola di risurrezione sociale che quel quell'atto politico che nasce sempre dal dolore dalla morte e noi la stiamo vivendo l'abbiamo visto con la pandemia e sto vivendo in questo tempo che un tempo di guerra
Perché siamo ricchi ripari per lui per lui ripiombati in Europa in uno scenario che mai avremmo pensato di poter vivere
Questa dimensione per recuperare questa caducità che e dolore ma anche morte ci permette di poter fare un passo in più rispetto una vita che dovuto fra necessariamente nasce perché la natura è forzatamente mente forza della vita che ci permette con la nostra tradizione di mediazione in culture in in cultura vita diciamo
E Inter classismo di poter dire una parola nuova su quello che sta succedendo finisco
Nel dire con una scusa una uno slogan che io e lui ci ripetevamo sempre lo dico con un po'di commozione noi io non gli dicevo non ci dicevamo noi non siamo quelli della spada
Siamo quelli della croce
La croce vuol dire debolezza vuol dire ultimo vuol dire inclusione Poggi e capacità di prendere quelli che non hanno diritti
E tutta e il tutto il programma che noi dobbiamo sapere anche di come dire codificare perché i giovani le diciamo aree d'elettorato che ci sono staccati dalla politica possono rilanciare un sogno sto queste parole
Allora sotto questo profilo lui mi chiedeva nel due mila quattordici ho vissuto un po'di anni in Spagna e poi in America Latina che cos'era per me populismo perché Urago toccato con mano prima che arrivasse
Il mio io buffa gli avevo detto questi Judah quest'immagine unico fatto molto ridere però e così era diventato Sirio gli ho detto secondo me e lo sceriffo di Nottingham travestito da Robin Hood
Perché promette ai poveri che di risolverà i problemi quando li strumentalizza ed è a servizio interessi che sono sovranazionali e fanno oltre le costituzioni nazionali io dicevo da vedono prepararsi a un periodo di violenza e di guerra
Eravamo nel due mila quattordici lui non mi aveva detto no
Non mi aveva detto no
Allora l'ultima cosa che voglio Tirelli e riprendere sul su Davide dobbiamo far passare un periodo che secondo me dal Patto Segni dobbiamo arrivare all'opposto cioè dalle emozioni
E dall'emozione perché tutti noi abbiamo un ricordo colui tale mozione che scrivesse sedimentare noi dobbiamo rendere lo costruiamo rendere ragionamento politico la sua eredità
Lo dobbiamo ritornare alle fonti dovremmo ritornare a quello che ha fatto con noi per poter dire al Paese detto possiamo ripartire l'acqua e si riparte dall'India che aveva d Europa
Lui la chiamava potenza debole
Che attraverso la testimonianza di chi la costruisce e guardo dati siano lei ha una grande responsabilità vicepresidente e ci creda in questo e non attraverso la testimonianza dobbiamo fare i siti per osmosi le altre culture geopolitiche ci possano guardare dire
Sono imitabili perché l'hanno vissuta
E nel dopoguerra e hanno ed è l'unica area nel mondo tenuta con abbiamo garantito settanta anni di pace
Allora chiudo con la Pira che è un'altra citazione che lui mi aveva fatto quando scriveva che le generazioni nuove sono come le rondini
E noi questo lo dobbiamo credere
Sentono il tempo sentono la stagione ma quando viene la primavera esse si muovono ordinatamente sospinti da un'invincibile istinto vitale che indica loro la rotta e il porti verso la terra dove
La primavera e in fiore sta primavera c'è perché iscritte nella nostra vita è scritta nella caducità di nostra vita è inscritta nella natura epiche che è iscritta anche nella vita di Dio e riscritta anche nella vita di Davide che risente in mezzo a noi oggi allora noi dobbiamo portarlo avanti come eredità questo ma sapendo come diceva Davide e questo lo credeva Louis che noi non siamo quelli della spada siamo quelli della croce
Grazie Francesco grazie palle offerta prende che parole
Hanno davvero
Consentito di ricordare David in maniera degna e adesso lascio la parola a Pina Picierno che di Dalida a ereditato l'eredità appunto il ruolo il massimo ruolo nella presidenza del Parlamento europeo Spina a te la parola
Grazie Marina buon pomeriggio a tutti a tutti voi grazie naturalmente ancora padre Francesco Chetta per questo ritratto così vivido così intenso così profondo così bello
Che ci ha permesso credo ancora una volta di riflettere insieme
Sul grande patrimonio culturale politico sociali
Che David ci ha donato io lo ripeto da un po'di tempo ricordare a dire memoria di questo enorme patrimonio non è soltanto qualcosa di doveroso e di bello di bello per tutti noi che con lui abbiamo quindi voi condiviso un pezzo di strada ne qualcosa anche di assolutamente utile utile perché l'anno immobiliare
Della sua attività politica indica io credo davvero senza tentennamenti
La strada da percorrere la strada che e di fronte annui e allora io voglio dirlo subito senza David senza l'esperienza della sua presidenza il Parlamento europeo che abbiamo visto nei mesi scorsi indirizzare in maniera così netta così chiara così larga l'operato delle altre istituzioni europee anche degli altri governi non non l'avremmo conosciuto
E la traccia che David ci ha lasciato e link
Davanti a lui
Autonomia e forza dell'Europa e del suo Parlamento
Accoglienza solidarietà verso chi fugge dalle Verdi guarda all'Europa al nostro continente con gli occhi della fiducia e della speranza
E lotta ad ogni forma di aggressione e di violazione dello stato di diritto e della democrazia
E quello che colpisce credo più di tutto e che tutto questo non è contenute in un comunicato in un libro di testo o in qualche twitta di propaganda
Tutto questo è diventato agire politico dibattito pubblico lotta culturale storia Dida
Vita delle istituzioni e delle loro capacità decisionali io me lo ricordo ve lo ricordate anche voi quello che è stato il periodo precedente
Venivamo da una legislatura quella del due mila e corda tordi cialde mille diciannove che definire poco brillante e davvero nel femminismo la crisi greca la crisi economica greca
La rabbia che montava nei confronti delle istituzioni europee la crisi in Spagna in Portogallo il nostro Paese l'Italia in difficoltà fino ad arrivare alla Breaks tra a quello che sembrò quasi definitivo tramonto del sogno europeo che sembrava essere per davvero
No nun essere più condiviso dalla maggioranza degli europei qualcuno di voi ricorderà
La campagna elettorale del due mila e diciannove io me la ricordo bene
Il vento del nazionalismo
Del Sombra Nismo sembrava da dire l'inarrestabile inarrestabile
E quello che è venuto dopo è storia recente le lezioni di David alla presidenza
La pandemia la risposta alla pandemia che tu Marina ricordate l'Europa il ruolo del parlamento e dopo neanche tre anni in meno in meno di tre anni il contesto è radicalmente cambiato potremmo dire assolutamente rovesciato
E se oggi noi possiamo davvero guardare a questi giovani di violenza di follia con sgomento cioè così sgomento
Perché la guerra è ritornata i nostri confini ma con la certezza che io e la pace
E che ha un peso nel mondo nello dobbiamo soprattutto all'esperienza umana e politica della presidenza di David Sassoli
Alla sua capacità di stare Sempre qualche passo avanti alla sua costanti affermazione questa Brando della centralità del parlamento ha la ferma convinzione che io rapa per saldarsi doveva uscire dalle strettoie di vincoli dei parametri di incesto ingegnerie a gestionale e farsi politica di farsi politica
L'Europa eliminata decisamente rinata in quei giorni dopo anni assolutamente difficili
E lo abbiamo detto l'abbiamo detto tante volte liberata che noi oggi conosciamo quella che abbiamo vissuto e certamente figlia di un portato ideali importante non ho bisogno qua di ricordare Spinelli Schumann Adenauer De Gasperi Moro
Ma non possiamo nasconderci che l'Europa che abbiamo vissuto e che abbiamo conosciuto e figli anche
Del mondo che è succeduto al crollo del muro e all'ordine mondiale stabilito a Yalta
E allora nel dai più ordine mondiale fu indubbiamente una costruzione audace la più audace probabilmente
Vista ma trovò assolutamente in difficoltà a trovare un posto in un mondo che non l'aveva previsto
E nel disordine che è pieno di speranze ma anche di atrocità che è succeduto a quel tempo che seguito a quel tempo le democrazie europee si sono scoperti troppo piccoli
Per trovare che il supposto nel Nuovo Mondo specie e propri confini penso al confine orientale al confine meridionali allora
L'allargamento a Est grande intuizione di Romano Prodi su cui pure moltissimi ebbero un sacco di dubbi ce lo ricordiamo quel dibattito a distanza ma di tempo lo possiamo dire ora si è rivelato assolutamente lungimirante lo dimostrano i giorni di ferro e di fuoco che stiamo di dentro
Eppure anche in quel caso condito con timidezze un Paure
Che in parte mi hanno anche compromesso il risultato penso alla lentezza vedovo Piero che da sempre si è occupato la lentezza invece quello con la Palin generali si è affrontato il dossier dei Balcani
Penso all'indolenza all'indifferenza
Quella pali tutti abbiamo guardato ai fatti di piazza ma i danni nel due mila e tredici dove una generazione di ragazzi e ragazzi morivano con la bandiera dell'Europa sulle spalle
E poi aggiungo gli errori degli errori
Considerare il Putin un interlocutore affidabile
E difendere e di e di prendere tutta l'imminente o quasi totalmente dalle fonti energetiche dalla Russia questo è stato indubbiamente gli errori degli errori altro
Che a cercare la Russia con postazioni NATO probabilmente l'errore è stato considerare la Russia ancora forte è intangibile come lo era stato l'Unione Sovietica
E lo ricaviamo commesso con maggior forza probabilmente nel Mediterraneo
E allora dobbiamo dircelo con chiarezza
Per anni per decenni il Mediterraneo è stato un Marida chiudere
Un mare da chiudere
E non il lo sbocco naturale del nostro continente allora io vi chiedo e mi chiedo me lo sono chiesto tante volte in questi mesi terribili
Quanto ci è costato quanto è costato alla nostra credibilità internazionale non aver contribuito alla pacificazione
Di quelle aree che erano sommosse dalla primavere arabe
Quanto si è accostato in termini di credibilità lasciare che altri sbroglia Arsiero il conflitto siriano preoccupati soltanto come eravamo
Dalla marea umana che si sarebbe poi riversata in Europa io credo molto
Perché credo che in buona parte delimito delirante del ritorno della Grande Russia
Si sostanzia in Siria come Lidia
Si sostanzia nel Mediterraneo nasce certamente dal delirio di Putin ma cresce grazie alla nostra assenza e allora le ragioni di fondo di questi errori sono tanti ora qua non abbiamo il tempo di l'approfondirsi penserà il dibattito che segue Piero Brando Roberto e tutti quelli che interverranno dopo e però poi emergere
Di potenze autoritarie
Che hanno contribuito con l'autorità la costruzione di nuovi equilibri affatto senza dubbio il resto e sta facendo il resto
Allora io non credo
Lo dico con molta chiarezza che nulla sia compromesso io non penso che siamo di fronte a un nuovo ordine mondiali non credo affatto che ci troviamo di fronte all'alba di un nuovo secolo i reggini come pure qualcuno
Lascia intendere
Siamo invece però di fronte alla materia viva
Della storia di fronte al movimento della storia io credo che la parola chiave resti democrazia e che l'aggettivo liberale sia determinativo e non dimostrativo
E allo stesso tempo credo che abbiamo bisogno di altri due punti cardini che sono riforme e divisioni
Le riforme guardate ce lo diceva David lo abbiamo ricordato prima sono indispensabili sono necessarie non sono più soltanto uccisi il funzionamento delle istituzioni l'equilibrio tra littéraire principali istituzioni il consiglio la Commissione il Parlamento la politica estera e di difesa guardo Lorenzo Guerini che sta facendo un ottimo lavoro
Di sicurezza un deciso avanzamento verso una democrazia più compiuta e funzionali al disegno di integrazione i trattati sulle politiche e di accoglienza e di bilancio un ruolo anche della Banca centrale europea più prossimo e più vicino a ruolo tipico delle banche centrali nazionali
Sono tutte riforme che servono all'Europa attestare al mondo con la forza che oggi solo impotenza possiede
E poi dimissioni
Allora sapete che cosa penso
Che ne non abbiamo previsto per tempo l'invasione russa non solo per una questione di Intelligence
Ma perché ci siamo abituati ci stiamo abituando a guardare il mondo soltanto attraverso i grafici e le cartine in genere rilevano soltanto il principio di utilità
E c'è mancato lo sguardo della politica
Quello che consente di pensare il genere umano anche su altri fattori desiderio ambizione Potenza
Delirio
Invece ne abbiamo bisogno di quello sguardo abbiamo bisogno della politica che per noi la capacità di vedere prima il tempo che arriva e di vedere oltre i confini concessi perché quando la storia bussa la risposta guardati non può essere il parametro ora articolo del trattato
Perché la realtà non è un elenco di parametri e l'Europa non è un elenco di parametri e allora la risposta quando la storia bussa
Non può essere quello che è possibile ma deve essere quello che è giusto lo diceva prima padre Francesco Chetta
Questo lo sguardo della politica quello sguardo che essi
Aveva dato d'e che si ci ha insegnato a coltivare Dario da qualche anno a questa parte
E che si impariamo a coltivare insieme in occasioni che sono importanti come questo e che ci serve care amiche cari amici e che ci servì la servirà al nostro Paese all'Europa intera per non subire ancora un nuovo ordine o un nuovo disordine mondiale
Ma per essere in cui al contrario costruttori di un mondo giusto
Grazie
Davvero adesso saluto i due ministri che ci hanno raggiunto e do la parola per primo a Lorenzo Guerini
Intanto buon cuore ministro
Buonasera a tutti grazie ancora una volta dell'invito è bello ritrovarsi in presenza insomma dopo le sospensioni dovute alle limitazioni
Le giuste limitazioni degli degli scorsi anni durante la pandemia però se ne abbiamo voglia di tornare a discutere anche lì veramente anche non con l'approssimarsi di scadenze che poi rischiano sempre di circoscrivere il dibattito appunto come affrontiamo con la scadenza ma provare a fare qualche riflessione più ampia ed è bene che ci sia anche questa ripresa di attività di riflessione di dibattito di contributo anche dentro il nostro partito in maniera aperta larga accerto dentro
Una visione responsabile che vede momenti come questo non ha come affermazioni di identità interni ma come appunto la capacità di portare riflessione dialettica in un partito che ha che fortemente unito come ha dimostrato anche i risultati di queste di queste elezioni come dimostra l'azione che viene svolta quotidianamente in parlamento ma anche nell'attività di governo da un partito che penso abbia la consapevolezza di quale quale sia il suo ruolo in questa fase storica perché penso che innanzitutto dobbiamo aver presente cosa facciamo perché lo facciamo non siamo semplicemente qui a come dire a fare con competenza un certo lavoro perché siamo Castua incardinati diventa una responsabilità istituzionale ma lo faccio facciamo anche un lavoro come partito ed abbiamo svolgiamo un'azione con la boa come partito nella consapevolezza del ruolo che in questo momento dobbiamo assumere dalla funzione storica che in questo momento dobbiamo sua perché i partiti sono strumento sulla capacità di comprensione della realtà sono capacità di trasformazione dalla comprensione in azione sono come sia il presidio di una funzione dentro una fase storica la fase storica che siamo chiamati a vivere ciascuno di noi è chiamato a vivere una fase storica anche nelle parti di quella fase che non piace ma qualche volta abbiamo un po'la tentazione di rimuovere ciò che non ci piace perché non vogliamo fare i conti con la responsabilità di confrontarci con con con ciò che non ci piace ma se vogliamo essere efficaci gli aveva in mente dentro la storia e la vita dal nostro paese anche dobbiamo fare i conti anche con ciò che non ci piace e penso che per gli avvocati abbia la consapevolezza forse non sino in fondo declamata ma sicuramente profondamente vissuta di quella fase storica che il partito ha in questo momento
Un momento complicato un momento difficile momento che caratterizzato da grandissimi cambiamenti poi intervengono i cambiamenti che riguardano più da vicino per la responsabilità per le signore responsabilità che ho la consapevolezza di una capacità di tenuta fondamentale dentro un tessuto che molto lacerato anche dal punto di vista delle relazioni politiche anche dal punto di vista di qualche slabbratura istituzionale che nel passato abbiamo visto anche nella incapacità di tenere in equilibrio in giusto equilibrio la rappresentanza
Come dire di una società che è attraversata da a quegli elementi profondi che richiamava prima Pato racchette ringrazio dell'intervento molto bello
Come sempre
Anche
Con la capacità di raccogliere anche quella quell'elemento profetico che proprio dalla politica che diciamo noi schiacciati dal quotidiano qualche volta sbagliamo anche bene che ci sia questo richiamo da questo punto di vista questo contributo a a a riflettere anche in questa dimensione che non è la dimensione utopica è qualcosa di molto più profondo e molto più di me voi era molto più legato alla ad una visione che sa farsi poi azione
Dicevo il partito ha consapevolezza di quella il suo ruolo che ruolo
Fortemente di tenuta fortemente di presidio dal punto di vista dalla del tessuto istituzionale della della del presidio dei di Kang democratici della capacità di essere presente da questo punto di vista con la responsabilità che da che che deriva da questa consapevolezza e credo che la prima sfida col quale ci dobbiamo confrontare proprio questo
Come si può essere nel contempo il partito l'infrastruttura politica
Che è garantito garanzia della tenuta complessiva dell'infrastruttura e nel contempo essere capace anche di interpretare ciò che più profondamente presente nella nostra società
è un è un incrocio in equilibro difficile questo sisma ridiamo uno delle tue dimensioni io credo che rischiamo di non fare fino in fondo il nostro lavoro
E beh e credo che avendo fatto bene il nostro lavoro e lo stiamo continuando a fare bene
Il nostro lavoro parlo della nostra comunità sul presidio della prima funzione dobbiamo avere capacità di essere coraggiosamente impegnati anche nella seconda dimensione che appunto è quella di dare rappresentanza a guida ad una società
Farlo attraverso come dire gli elementi profondi con il quale ci dobbiamo confrontare
Anch'essi di tenuta dalla scelta
Rappresentare ciò che c'è in profondità coglierlo interrogarsi interloquire confrontarsi provare a dare le risposte
E nel contempo però essere anche capacità di trasformare basta rappresentanza dentro una visione di tenuta della comunità del sistema
Quando ancora padano Chetta uso un termine brutto brutto dal punto di vista capo fonico ma secondo me che importante per la politica dentro assetati stregata dentro la città che comunque a spinte anche dalla politica di disgregazione di lacerazione che è la parola è brutta la funzione cate contigua dalla politica cioè fate colei colui che trattiene dalla capacità di trattenere dentro la comunità anche le pulsioni che sono presenti nella nella profondità delle comunità che nella c'erano la vita
La politica deve essere capace di far queste perché esse è semplicemente rappresentanza anche degli umori profondi che si scatena un mese spesso dentro la dimensione polemica invece non ha la capacità di interpretare le domande che sono alla base di quegli umori profondi che intercettano i cambiamenti che sono presente nella società che prova riscontra quale ispirazioni e non lo fa cercando di tenerle insieme una comunità sia esso una comunità locale una comunità nazionale
Gli ho fatto il sindaco come tanti di voi per molti anni se c'è stato una cosa che quotidianamente mi ha messo la prova è stata la K la sfida di tenere insieme una comunità perché è importante fare infrastrutture importante migliorare servizi è importante lavorare sulle tasse è importante avere politiche di bilancio è importante e fondamentale per la competenza perché ha diciamo così gli stregoni dell'incompetenza l'ha dimostrato i limiti ma nel contempo bisogna avere la capacità di investire sulla comunità di tenere insieme una comunità quando ogni giorno noi siamo dentro il dibattito alla discussione la cultura politica chiamati sempre a immaginare la politica dalla casa nella categoria della contrapposizione tra l'amico e nemico anche all'interno della comunità
O è così o è cosa o stai di qui questa lira
Se c'è una questione che non c'è c'è una situazione di lacerazioni una comunità il corpo
La corso della politica e a chi dare la colpa e spesso la colpa viene data le colpevoli più competitivo e più difficile anche nelle nostre comunità penso ad esempio a quante Paure hanno avuto poi come indicazione di colpa il tema dell'immigrazione
Ecco tutte spinte di lacerazione delle nostre comunità che hanno bisogno di una capacità della politica invece di trattenerle interpretando le c'è c'è stata la funzione che storicamente assolto un grande partito del passato vallo a cui io mi sono iscritto quando ragione quando Andrea perché non era il suo era è stata quella di interpretare anche
Le dimensioni più profondamente antipolitiche anche in alcuni casi anti-Stato delle nostre società e dare ad esse uno sbocco che fosse iniziativa politica e poi capacità di tradurre queste cose anche di incanalare le dentro una visione utile per il Paese perché se siamo solo rappresentanze prendiamo la rabbia e la portiamo in Parlamento rabbia era era abbia resta end e quindi da questo punto di vista la politica debba fare deve fare e il partito democratico ha le carte in regola per poter per poterlo fare un lavoro importante e confronta cercava di non discutere tra di noi immaginare tra di noi quello che la nostra infrastruttura può fare da questo punto di vista e credo che sia interrogarsi sulla funzione storica del partito in una determinata fase politica
Perché non possiamo essere semplicemente la proiezione in avanti ciò che siamo stati la ripetizione di ciò che siamo stati ma la politica è di per sé è cambiamento perché si confronta con i fenomeni con le dinamiche voglio cogliere anche l'occasione però che non è venuto il tema visto che diciamo o un ruolo in questo momento è innanzitutto per dire alcune cose la prima per ringraziare anche da questo punto di vista politico democratico
Ringraziare le persone con cui e mi interfacce ogni giorno Roberta Piero Marina per la responsabilità che anche i miei colleghi ministri Dario Andrea tutti quelle che a vario titolo hanno sono impegnati nella realtà adoprando guardo piena anche nell'affrontare i passaggi che difficili e che abbiamo affrontato in queste settimane per la situazione politica internazionale per l'aggressione russa alla all'Ucraina la sua sovranità alla sua integrità territoriale ci siamo confrontati con scelte difficili da compiere
Con una complessità con la quale confrontarci con decisioni i complicati da spiegare
Con l'esercizio della responsabilità che quotidianamente dobbiamo assicurare sapendo che quell'esercizio porta anche ad avere dei prezzi da pagare dal punto di vista politico sì c'è stata anche qua una una realtà una forza che ha avuto chiarezza nelle posizioni
E solidarietà nell'impegno parla è stata Partito Democratico io voglio ringraziare davvero tutto il partito democratico per il lavoro che sta svolgendo
Anche questa vicenda anche in questa fase con grande serietà con grande responsabilità e anche con grande cura delle parole guardate
Io ho ben chiaro dove dobbiamo stare
Ho ben chiaro dove la posizione del partito democratico dentro lo scenario internazionale
Cosa significa essere solidali nella relazione transatlantica
Cosa significa
Scegliere da dove dove stare Collins conseguenze che questo comporta nella decisione di sostenere l'Ucraina
O anche consapevolezza che però dobbiamo interpretare questa questa responsabilità con la cura delle parole che dobbiamo usare dei toni che dobbiamo usare dalla comprensione
Anche delle difficoltà e anche della stanchezza
Siamo una società che non voleva che non era più fortunatamente insomma che arriva da tanti anni di pace
Che fa fatica
A a vivere
Le ciò che ciò può ciò che è il conflitto ma non semplicemente per le conseguenze che adesso ha dal punto di vista economico che conosciamo
Sulle quali il governo ha lavorato e sta lavorando con decisioni importanti che sono state assunte a livello europeo che hanno mostrato che nei momenti di crisi
L'Europa come come diceva un grande presidente come diceva del Nord l'Europa nei momenti di crisi trova anche capacità di fare salti in avanti con coraggio che erano impensabili poche solo pochi istanti prima non è solo questo
C'è la fatica di una coscienza collettiva c'è una fatica di una di un di di di di Gigi un popolo di popoli che arrivavano da due anni di pandemia che guardavano la rinascita di Algeri piombano aveva difficoltà e quindi noi dobbiamo farci carico anche di questo elemento non possiamo dimenticarlo lo dice il ministro della difesa
Che ha responsabilità precise che sto cercando di esercitare anche grazie all'aiuto di molti di molti di voi
Ma dobbiamo essere capaci che quei di comprendere che queste scelte che sono necessaria perché attengono alla nostra responsabilità di paese che crede in valori che sono sanciti dalla Carta delle Nazioni Unite in ciò che c'è scritto nell'articolo cinquantuno dalla carta Nazioni Unite anzi dal delitto la difesa dei popoli che vengono aggrediti ecco nella consapevolezza di queste nella chiarezza delle nostre posizioni dobbiamo farci carico anche di del clima di difficoltà in cui si trovano le nostre comunità le nostre al tale e persone e collettivamente
Appunto una coscienza che viene messa in discussione sapendo anche qua che le nostre certezze si confrontano tutti i giorni e poi con come dire con la coscienza di ciascuno di noi
Con la televisione che abbiamo assunto non la sua nessuno di non le ha assunte con semplicità
Sono sempre decisioni molto difficili
Ci sono decisioni che anch'io ho assunto confrontandomi certamente con chi ha responsabilità di governo nazionale e internazionale con le quali i miei interlocutori con i quali mi confronto
Con periodicamente viavai giornalmente nella situazione in cui siamo ma anche confrontandomi con voi anche con le voci più critiche
Anche con le voci più in difficoltà perché noi abbiamo bisogno ogni giorno di validare le nostre scelte con la nostra coscienza ma anche con la capacità di confrontarsi con gli altri perché altrimenti una comunità politica non ha senso
Unica una comunità politica significa anche vivere in maniera solidale la responsabilità che ciascuno di noi transitoriamente chiamato ad assumere non ci sia siamo nella solitudine della responsabilità delle scelte conosciamo nella solitudine nel momento delle scelte nel senso che le scelte sono anche il frutto di una discussione e di un confronto tra le chiedo scusa se faccio questa digressione ipotizziamo che qualcuno può immaginare siano un po'pre politiche ma realtà penso che sia giusto farle anche per confrontarmi con i giganti che sono stati richiamati nell'intervento iniziale come ad esempio David Sassoli con i quali appunto
Interloquiamo anche oggi siamo qua dentro parliamo anche oggi e che ascoltiamo che esportiamo anche oggi dentro queste Alitalia sta facendo dicevo un lavoro importante
Abbiamo fatto scelte difficile il Parlamento sia Espresso si Espresso tu più alto durante il percorso ha tracciato con le sorelline del paese e il Paese il Governo le sta seguendo nell'appunto nella volontà da un lato di mantenere forte determinato l'impegno per l'Ucraina a sostegno dello praline in tutte le dimensioni in cui questo sostegno
Abbiamo deciso di svilupparlo insieme nostri alleati insieme agli altri paesi europei e nel contempo di lavorare per costruire le condizioni appunto che ha quando ci sarà uno spiraglio questo spiraglio posso diventare uno spazio più ampio per si fa la fine del conflitto e fare entrare e fare entrare la pace ma abbiamo la consapevolezza che oggi per arrivare lì lo dobbiamo continuare con impegno e determinazione a sostenere l'Ucraina anche le decisioni che sono state assunte
Fino alla giornata di ieri
Nella due giorni di Madrid nel summit di maturità la NATO e anche del G7 nel Consiglio europeo dei giorni precedenti
Danno il senso di una volontà della comunità quello apparteniamo ad di la Comunità di Stati alcuna apparteniamo di continuare a sostenere l'Ucraina fino a quando non ci sta ce ne sarà bisogno io credo che da questo punto di vista l'Italia con le caratteristiche
Le peculiarità e anche l'atteggiamento che ho richiamato prima stia facendo e debba continuare a fare la propria parte chiudo con una riflessione più diciamo così legata alla discussione sul nostro partito penso che non arriviamo da una fase politicamente molto importante
I risultati delle amministrative sono molto positive
Io non interpreto mai risultati come come dire come chiave per leggere ciò che avverrà dopo intanto cominciò come io mi accontento di dire che lecita che sul cui siano date che siano andati al voto
Non solamente questa tornata ma anche la tornata precedente hanno avuto un'affermazione importante del partito democratico e dei suoi candidati credo che questo non sia un elemento che diciamo di appagamento che dobbiamo sottolineare ma sia un elemento di valorizzazione del lavoro che abbiamo fatto dei candidati che abbiamo messo in campo dal lavoro che abbiamo compiuto non possiamo come dire
Non fare i conti non porci il problema di una partecipazione molto bassa
Che certamente ha a che fare anche con il momento in cui ci son stati batte i ballottaggi lezioni non è più favorevole però quel tema un tema che c'è si ricollega forse al punto iniziale del mio intervento che era semplicemente diciamo l'indicazione di una domanda
No l'ambizione di fornire delle risposte e però il partito democratico ha avuto un risultato importante
Un risultato che Inter anzitutto consentito le comunità di avere buone amministratore io sono reduce da una grande soddisfazione della mia città dove abbiamo letto io dico abbiamo perché ha spacciato un elettore anch'io un sindaco di vice di venticinque anni capace molto molto determinati con idee buone dicevo anche qua abbiamo i nostri limiti e perché anche la discussione tra di noi anche nel mio partito locali siano
è giovane ma è bravo Tarvisio Quarato dovete dire è giovane e bravo perché non è che essere giovani significa non essere bravi e ed è un'eccezione è giovane ed è bravo ha costruito una competenza nel suo impegno in consiglio comunale è un ragazzo che si è laureato che lavora a in un istituto di credito
E ha sempre avuto la passione per la politica è diventato più maturo anche per le vicende della sua vita più prematuramente Bathurst scusate il gioco di parole rispetto a quello che si può immaginare anche per le vicende nella sua vita
Abbiamo tanta di costava pensiero e perché i talenti ci sono in giro
Bisogna solo cercare di
Di coglierli di coltivarli farli dagli anche libertà di potersi esprimere ha detto Andrea quale io non c'è niente da chiedere se non ce ne non c'è nessuna possibilità di da darti
Porta dentro quel palazzo le istanze della cogenerazione con la generazione che chiede di essere rappresentata richiede la politica di avere delle risposte fai queste già hai già fatto una cosa importante per la tua comunità per la tua per la tua città abbiamo fatto tante
Tante esperienze di questo tipo in queste elezioni amministrative ha fatto positivo ma le elezioni politiche sono un'altra partita
Certo i risultati di oggi ci danno forza ci danno speranza ci danno
Come dire un po'di benzina
Nel nel motore ma abbiamo bisogno però di capire qual è di capire vere come arriviamo con le elezioni con quale macchina
Ecco qual equipaggio poco alle ruote con quale infrastrutture e abbiamo tanto lavoro da fare a questo punto di vista anche qua io però
Nelle regole date sua poli sono gli elementi nel cogenza IVA dobbiamo rispettare ecco però
Penso che non dobbiamo avere un approccio Pivano questa cosa
Questi passaggi e dobbiamo innanzitutto lavorare sullo stesso palco democratico
Perché io penso che ma se c'è una un messaggio che raccoglie l'attuale situazione politica cita e che la visione
Anche in alcuni momenti diciamo così
Prego che è stata forzata alcuni momenti del nostro partito e qui immaginiamo che costruiamo una cosa
Un orizzonte di tipi di Giuda costruzione di una posizione dentro la logica della divisione dei compiti pasta la bocca Fini non c'è non c'è ma lo voglio dire non c'è questa cosa
In cui ciascuno di noi decide di rappresentare un pezzettino e poi facciamo la somma non c'è questa cosa qua
Non c'è perché è sbagliata in sé perché è una limitazione della funzione di un partito
Ad origine
E non c'è perché anche diciamo così la situazione del quadro politico io credo oggi ci dice che parlavamo rinunce e quindi la prima padre dobbiamo fare lavorare sulle stesse
Lavorare sul nostro partito sulla capacità di espandere suo consenso sull'apposita dice di affinare la sua proposta politica
Sulla capacità anche di immaginare anche dal nostro partito voglio essere molto chiaro non da qui alle elezioni dello sfondo di vista quindi perché capisco tutto ciò che questo comporta anche a riarticolare una dialettica interna
In cui
Spazi ruoli possono essere immaginati anche in una scomposizione e ricomposizione guardo Dario sa cosa faccio riferimento quando Piero Giarda Luigi cose di cui abbiamo parlato spesso
C'è io credo una un'area riformista molto forte dentro il partito democratico una cultura riformista che deve trovare forza trovare vigore che deve trovare capacità di proposta politica di iniziativa e a ripeto parlo di ciò che avverrà dopo le elezioni non di domani mattina ma penso che quell'orizzonte dobbiamo provare ad averlo dietro la dialettica che nel partito c'è deve essere perché è un grande partito a della vera e dentro di sé all'ambizione di provare a parlare a tutta la società
Che avvierà un progetto per la società non solamente per un pezzetto della società
E poi che entro questa cosa questo investimento innanzitutto stessi ragionare poi sul tema delle alleanze perché l'alleanza e sono anch'esse uno strumento di una per una politica perché se immaginiamo che tutta la nostra discussione sia su alleanze io credo che prendiamo la cosa dal verso sbagliato quindi abbiamo davanti due del tempo lo facciamo non una situazione di drammaticità
Per il nostro partito che è in salute ecco io credo che questa riflessione questa discussione per come arriveremo in acqua le prossime elezioni c'è l'escussione che possiamo fare e che dobbiamo fare penso che anche da qui dal lavoro che che a Cortona state facendo potrà regolare una proposta buona indicazione importante per il nostro partito grazie scusate ve l'ho fatta lunga
Grazie Lorenzo grazie per questo intervento e ora come avevo preannunciato prima la parola ad Andrea Orlando ministro del lavoro mentre Andrea si avvicina al microfono ricordo che le mascherine sono fortemente raccomandate non vi devo spiegare il perché che c'è una di letta su radio radicale una diretta su Facebook la pagina di Area Dem e che alle ore venti come sapete in questa sala
Si continuerà a lavorare con un dibattito condotto da Lucia Annunziata tra Enrico Letta Giuseppe Conte Roberto Speranza
Andrea te la parola grazie
Ma io voglio partire da una considerazione uno dei problemi della politica
Che
Viviamo è è stato vento da molti in questi anni e il presentino smog cioè l'essere schiacciati sulla dimensione del presente questo naturalmente ha come prima scaturigine il fatto che si ti toglie la prospettiva del futuro
Però tipo titoli anche quella del passato e anche quella del passato prossimo
Lo dico perché io penso che noi dovremmo un po'riflettere con un po'più di orgoglio rispetto a questi tre anni e considerare anche come potevano andare molto diversamente
Se non avessimo fatto alcune scelte
Se torniamo al due mila e diciotto eravamo un partito malconcio isolato
Una coalizione di governo che sembrava imbattibile
Che stava collocando questo paese fuori dalla sua naturale collocazione che è quella tra i Paesi fondatori dell'Unione Europea
Abbiamo fatto politica
Abbiamo credo costruito le condizioni
Per una transizione che non immaginavamo così complicata non immaginavamo la pandemia poi la guerra
Però credo che dovremmo essere un po'più consapevoli e orgogliosi del fatto che
Siamo attraverso questo passaggio cambiati noi e abbiamo cambiato anche un pezzo dell'espressione populista di questo Paese
E in questo
Lavoro che abbiamo fatto c'è stata sicuramente
Uno stop
Al Nazionale sovrani ISMU c'è stato una rottura dell'isolamento c'è stata anche un'evoluzione diciamo in una direzione più attenta ai temi sociali
Della fase precedente e poi c'è stata io credo questa grande capacità di ricollocare il Paese là dove doveva stare
Ma su questo lo dico perché
Questo lavoro che sembra
Frutto in qualche modo di una casualità in verità era il frutto anche di un processo che si era messo in moto prima
Tutti ricordiamo i primi le prime posizioni dell'Unione europea rispetto alla questione della pandemia le prime dichiarazioni della Lagarde
Rispetto a come gestire quella crisi
Beh se questa che è stata di del San di gestita diversamente da quella del decennio precedente in parte il merito è anche nostro
Perché a un certo punto Spagna Francia Italia assunsero l'iniziativa e l'Italia poté assumere quell'iniziativa perché c'era il Governo che nel frattempo era nato ma anche per un'altra ragione che noi anziché diciamo così che gran parte degli osservatori volutamente di mente
Che il Movimento cinque Stelle aveva votato a favore di Ursula von der Lion come presidente della Commissione europea
Non abbiamo avuto fare quel governo anche perché c'era stato quel passaggio
è aver fatto e quel passaggio quel Governo hanno consentito di svolgere un ruolo in una fase cruciale dell'Unione Europea della vita del mio
Perché richiamo questo perché credo che dovremmo reagire con maggior forza agli attacchi ai protagonisti di quella storia
Perché gli attacchi ai protagonisti di quella storia sono gli attacchi a quella storia
Sono un tentativo di ridurre la portata del lavoro politico che abbiamo svolto nel corso di questi anni
Secondo me
Frutto di una cattiva lettura delle dinamiche
Che abbiamo vissuto in questi anni della reazione populista la crisi della democrazia
Perché si pensa che oggi che il Movimento cinque stelle attraverso una fase di oggettiva difficoltà il principale protagonismo diciamo del populismo di destra è in una situazione di oggettiva difficoltà il populismo sia finito
Io non credo che sia così
Perché penso che le cause profonde di quel motto che in qualche modo abbiamo saputo ostacolare frenare siano ancora in larga parte in campo
Non abbiamo credo ottenuto una importante grazie a quel al posizionamento che nel frattempo abbiamo costruito abbiamo ottenuto una vittoria chiamiamola del nome diciamo nelle diverse tornate elettorali che si sono succeduti è una vittoria sicuramente frutto di una capacità tattica e di un sistema di alleanze
Non possiamo dire che è una vittoria che in qualche modo ribalta i rapporti di forza nella società
E dà una risposta compiuta e definitiva al tema del populismo
Perché il populismo oggi dove è andato a finire in larga parte in quel cinquanta cinquantacinque per cento che in molte città non è andato a votare
Io credo che l'alta capacità diciamo di costruire una formula elastica aperta inclusiva ci abbia fatto parlare con pezzi anche di quella
Democrazia separata che in qualche modo si è creata nel corso di questi anni perché io non penso che chi non vota si mette al bando rispetta la democrazia
Il civismo e rapporto quel civismo è stato un modo attraverso il quale parlare con quel pezzo di società
E però dobbiamo sempre sapere che si tratta come dire di risposte provvisorie congiunturali giuste ma non risolutive
E dobbiamo anche sapere
Che la rivendicazione della responsabilità
Del ruolo di responsabilità non parla in alcun modo a quel mondo
Uno che ho avuto non va a votare non è molto coinvolto dal fatto che tu rivendichi di essere responsabile della tenuta del sistema non è andata a votare perché ce l'ha col sistema
Dobbiamo sapere che c'è una e dobbiamo essere realisti sapere che c'è
Come dire in quella dinamica in quel pezzo di società che non va a votare in quel pezzo di
Elettorato carsico che riemerge vota forme estreme poi torna nel non voto c'è una sorta di pendolo che oscilla per parafrasare Schopenhauer tra ma le preoccupazione malessere
Quando la teniamo sulla preoccupazione ce la facciamo ancora vincere quando diventa malessere noi andiamo in fortissima difficoltà
E allora che cosa credo si debba fare
Non per sovvertire i rapporti di forza io credo che quel che questi rapporti di forza sono costruiti in più decenni non si ribaltano in qualche mese
Dirò poi che cosa secondo me dobbiamo provare ad affrontare ma non credo che sia una cosa che riusciremo a fare da qui alle elezioni
Dobbiamo almeno in quel muro che si è creato che si è costruito che si è consolidato
Un muro che talvolta era fatto di ostilità e di odio due mila e diciotto e ci diceva queste mila diciotto non è che non ci hanno votato ce l'avevano proprio con noi
Quel muro è diventato un po'più sottile perché è diventato di indifferenza
Anche con qualche sprazzo di attenzione di curiosità
Ecco ma in quel muro vogliamo aprire tenere aperte almeno tre porte
La prima credo la più importante non vorrei che fosse per deformazione del ruolo che svolgo è sul fronte economico e sociale
La pandemia ha fatto crescere diseguaglianze sono duecentocinquantaquattro milioni poveri in più nel mondo ma sono anche cinquecento in più e miliardari che nel frattempo si sono
Presentati
Nella platea di chi ce l'ha fatta
La guerra sta avendo dei primi contraccolpi sulla dinamica economica il primo fra tutti è l'inflazione iniziamo avere sul mercato del lavoro il primo impatto dell'andamento demografico
Il primo serio impatto delle dell'andamento democratica si dice perché non si trova l'accento si trova gente perché per venti che vanno in pensione dieci entrano nel mercato del
E poi abbiamo il rischio di un ritorno a flussi consistenti anche sulla rotta mediterranea dovuta alla crisi
Del grano
Ora dobbiamo fare tutti i conti con tutto questo e non è che possiamo pensare che di di avere le soluzioni per tutto questo però alcuni segnali di fondo li dobbiamo dare
Per questo io penso che il tema fondamentale oggi sia quello di affrontare il tema dei salari
Tenendo insieme tre cose
Perché guardate se se parli di qualunque altra cosa qualunque la più nobile la più alta la più e non parli di questo dai impressione di parlare d'altro
E qui devi tenere insieme tre cose
La pressione fiscale che è alta
I rinnovi contrattuali che vanno fatti
Non contrapponendo un all'altro e il lavoro povero che è una cosa che si aggrava ma che esisteva anche prima della dinamica inflattiva
Noi dobbiamo fa proporre un grande patto che dica noi siamo disponibili a una seria riduzione della pressione fiscale chiediamo agli altri di fare la propria parte sul fronte della
Capacità di adeguare i contratti alla dinamica inflattiva se non vogliamo mettere automatismi che come abbiamo visto in passato provocano poi altri danni
E chiediamo un accordo sul fronte del lavoro povero
Il tredici per cento prima dell'inflazione dei lavoratori italiani è sotto la soglia di povertà
Si parla sempre del reddito di cittadinanza non si dice mai prese Grando non si dice mai che il ventidue per cento dei percettori di reddito di cittadinanza sono lavoratori che nonostante percepiscano uno stipendio sono sotto la soglia di povertà e quindi hanno diritto alla percezione di un'integrazione che il reddito di cittadinanza
In questi giorni si sta discutendo anzi non si sta discutendo più perché sono saltate le trattative del rinnovo di un contratto quello della vigilanza privata
Che vede che è scaduto nel due mila e quindici e che vede un minimo salariale del quattro virgola di quattro virgola cinque euro al massimo salariale il sei virgola due euro
Che quelli siano un po'incassati non si può proprio sorprendere inizia
Io credo che questo sia un primo tema
Su cui ci stiamo caratterizzando ci dobbiamo caratterizzare dobbiamo rispondere alla dinamica alla propaganda sui temi dell'immigrazione
Ponendo il tema dell'integrazione che oggi diventa anche un'esigenza del mercato produttivo
Ma rimettendo anche al centro il tema dell'emigrazione dal nostro Paese in cinque anni se ne sono andati un milione di giovani italiani
Che non sono i cervelli in fuga perché poi rimangono prigionieri delle formule non solo i cervelli in fuga cioè gente che ha fatto sette lauree non trova da Fano sono i camerieri sono gli infermieri che in Germania in Inghilterra in Francia prendono salari d'ingresso oltre due mila euro e qua con mille tre mila e quattro è una grande città non ce la fanno a pagare l'affitto
Credo che dobbiamo porci anche il tema di come anche qui in uno pretese sovversive ma di come atteniamo un po'l'immagine che si trasmette la politiche anche noi trasmettiamo di una chiusura progressiva delle lì
Con ascensori sociali che si sono bloccati
Le quali se non sei amico parente fratello di qualcuno hai difficoltà a svolgere una
Dobbiamo porre la questione
Del a guardare all'altra grande preoccupazione perché dentro quel cinquanta per cento ci son tante cose diverse non ci sono solo quelli che urlano c'è gente che sta a casa silenziosamente
La preoccupazione di molti giovani rispetto al tema del cambiamento climatico
Noi dobbiamo reagire con grande forza qualunque forma di negazionismo
Non stiamo facendo una discussione anche all'interno del governo dove le posizioni sono molto diverse
Dove sia riaffiora l'idea secondo la quale se rallentiamo un po'c'abbiamo qualche convenienza rispetto alla transizione ecco
Se rallentiamo un po'noi diamo un contributo alla distruzione del pianeta e ci carichiamo una responsabilità che di carattere storico è vero che non c'è nessun intervento che risolutivo
Ma ogni intervento a un pezzetto della ripudia la soluzione se cominciamo a dire maturano le questa è quella dello Stato e quest'altro ancora noi non faremo mai nessun tipo di passate soprattutto arriveremo tardi anche nelle sfide
Che riguardano la trasformazione pagando prezzi occupazionali ancora più alte già avvenuto FC a decidendo di arrivare dopo sull'elettrico rispetto ad altri oggi
Ha una difficoltà maggiore a a a a entrare
In quel mercato
Se continuiamo a pensare che ritardando un po'la transizione ci guadagniamo qualcosa dove non solo facciamo un danno all'ambiente ma rischiamo di fare anche un danno all'occupazione
La terza questione per me la più delicata
Ne ha parlato con toni che apprezzo molto Lorenzo su che vorrei riprendere poi su un'altra questione che condivido
è quella della guerra
Noi non possiamo far diventare putiniani tutti quelli che dicono la parola pace
Io penso che la nostra posizione sia chiara la rotta dell'Europa è giusta però ieri Enrico Letta ha detto una cosa secondo me molto importante che ci aiuta attenzione a non fare diventare Putin e il punto di riferimento di tutte le colonie del mondo
E questa attenzione noi la dobbiamo avere
E la dobbiamo avere perché il mondo visto da fuori dall'Europa non è come il mondo visto dentro l'euro
Chiedi queste in questi mesi si Marina condivide come la passione per l'America latina a incrociato i dirigenti dei movimenti politici che peraltro stanno vincendo in tutta l'America latina
Sa che la lettura è molto diversa dalla nostra
E io non dico che la loro è giusta dico che noi dobbiamo fare uno sforzo per far comprendere la nostra vettura
Che non si realizza semplicemente con toni di carattere assertivo né con liste di proscrizione lo voglio dire perché sono stato un po'in Bach in imbarazzo nei confronti conoscendo nei confronti di Corrado Augias ecco lo voglio dire con molta
Io penso in
Che
Noi dobbiamo
In questo posizionamento
Mantenere anche un sistema di coerenza e molto forti
Se noi siamo una forza che si batte per i diritti fondamentali e non possiamo fare sconti sui diritti fondamentali
A soggetti che in qualche modo oggi stanno dalla nostra parte
Perché se no la narrazione non funziona
Noi avremo bisogno di consenso politico per proseguire uno sforzo che non durerà una settimana
E questo sforzo si potrà realizzare se manterremo un sistema di coerenza dentro l'Unione europea è fuori dall'Unione Europea
Io non conosco bene il dossier
Polonia
Ho visto che il pianeta è restato sospeso poi è stato erogato spero che sia stato erogato senza fare troppi sconti perché la Polonia sta cercando di applicare un modello di separazione dei poteri che assomiglia sinistramente a quello che Putin ha realizzato in Russia
Sono rapporteur sostato rapporteur due per il Consiglio d'Europa un Paese dove il mitizzo il nobili devo Silvia Costa che era perplessa volevo in un Paese dove il ministro della Giustizia nomina i presidenti dei tribunali e la maggioranza parlamentare il Consiglio supremo Zimonjić frattura e la Corte suprema non saranno uguali insomma non sono neanche così tanto diverso
E c'è il tema della Turchia
E c'è il tema della Turchia
Perché io penso che
Lo stato di necessità consiglia la Realpolitik ma la Realpolitik non può fare abbandonare i diritti dei popoli come quello che
Nelle condizioni anche qui simile a quello CRAI
Perché se ne nega l'esistenza semplicemente se ne nega l'esistenza
Quaranta e non lo dico soltanto per un'evocazione di principi astratti ma perché credo che questa guerra sarà una guerra anche di carattere culturale
E se la vogliamo vincere la dobbiamo mantenere su un terreno di credibilità
Se vogliamo vincere questo
Scontro sul riassetto geopolitico per questo io sconsiglierei l'utilizzo della categoria dello scontro e della guerra di civiltà
Anche perché
Ci potrebbe toccare di andare a chiedere come stiamo facendo una mano i cinesi che onestamente non sono proprio riferimento se lo dobbiamo prendere diciamo
Sul serio
Ecco io credo che queste tre un atteggiamento corretto sulla guerra un'attenzione sul tema dell'economia e del lavoro un'attenzione alla transizione ecologica
Si hanno le porte aperte su quei monti soprattutto su una generazione con la quale abbiamo forti difficoltà
Tutto questo va messo dentro la politica
E da questo punto di vista vorrei dire con molta Franco franchezza che
Io capisco poco la discussione
Sulla ricomposizione del centro moderato non ci riguarda la
Perché se sento Lorenzo se sento Dario a me sembrano più moderati di molti di quelli che si candidano a guidare la ricostruzione del centro moderato insomma
Ma
Basta
A parte a parte le battute ad a Verona chiede che le crediamo che la rilancio di una grande forza centrista sia il tre il drenaggio di quella gente che è rimasta a casa
Ma i Francia noi abbiamo visto una polarizzazione del voto fortissimo con la quale dovremo fare i conti allora la coalizione io credo che debba essere una coalizione larga e aperti
Nove non c'è una distinzione dei ruoli sono d'accordo su questo
C'è però una distinzione rispetto alla
Come posso dire alla riconducibilità
Alla dimensione delle stabilisce
Io non so se questa forza il Movimento cinque Stelle l'acconto l'ha conservata interamente ma credo che abbia la possibilità di parlare a pezzi di società che si sono allontanati dalla politica con parole almeno diverse da quelle di dalle quali noi alle quali noi possiamo fare ricorso in questo momento
Perché credo che ricostruire un rapporto di fiducia con pezzi di mondo che si è fortemente allontanato richieda molto più tempo di quello che abbiamo di fronte da qui alle elezioni
Allora una coalizione larga inclusiva non è la distinzione dei ruoli ha la possibilità di avere lingue diverse per provare a parlare a quei mondi senza che nessuno senza che nessuno abbia la pretesa
Come dire di svolgerà in esclusiva un ruolo
Io credo
Che da questo punto di vista
Sia ci sia la possibilità di giocare fino in fondo la partiti
Credo che dovremmo
Sottolineare di più di quanto stiamo facendo oggi la natura della destra attrazione nazionalista che si vari componenti
Perché io ho avuto consiglio di Europa tre giorni dopo l'incontro
In Andalusia della Meloni
E i colleghi spagnoli non necessariamente di sinistra erano sorpresi dal fatto
Che l'anello che avesse fatto un discorso che aveva largamente scavalcato a destra Abascal
Ma basca le il dirigente di un partito politico che ritiene
Che il franchismo avesse fatto anche delle cose buone e l'abbiamo già sentito non a parte
Di un partito del quale uno dei dirigenti sostiene che il colpo di stato di te che ero il tentato colpo di Stato ditte che ero era una manovra per evitare una involuzione del sistema
Politico
Questo di questo stiamo parlando l'Adeste stati italiana si sta consegnando a questa leadership e io credo che lo dobbiamo sottolineare
Sottolineare di più lo dobbiamo sottolineare di più non tanto perché credo che l'evocazione dell'antifascismo talvolta posso essere perché credo che le vocazioni l'antifascismo talvolta posso essere retorica persino anti controproducente
Ma perché dietro quell'idea c'è un'idea di modello di organizzazione della società che noi dobbiamo saper rendere di più di quanto non riusciamo a fare fino a qui
E credo che lo dovremmo saper rendere di più anche con una capacità di iniziativa e di proposta su un tema che è stato smarrito dall'agenda politica e che riguarda il quadro istituzionale io penso che il tema di come la democrazia italiana compie la sua transizione non può essere abbandonato ritenuto chiuso con la sconfitta del referendum del due mila e quindi io penso che questo tema in qualche modo debba essere ripresa non solo perché è giusto ma perché è su quel terreno che possono emergere anche meglio le differenze a proposito della concezione della democrazia
Io penso che questo è un tema sul quale noi dobbiamo riprendere un'iniziativa e metterla in campo anche rapidamente
Inutile dire che io diciamo considero davvero quello che diceva Lorenzo
Da sottoscrivere noi oggi stiamo gestendo una fase complicata e l'abbiamo anche gestita prima diciamo francamente per un grado molto alto di unità che il Partito Democratico non conosceva da altri non aveva conosciuto
Anche perché ha avuto conduzioni più inclusive diciamo
Ma
Questo questa unità
Ci deve consentire anche di fare una riflessione di fondo io ho detto che cosa secondo me noi dobbiamo fare in qualche modo per tenere aperte quelle porte nel muro c'è il tema di come si abbatte quel muro
E io non è su questo sono sicuro che avremmo pignoli diverso io credo che quel muro si abbatta riconsiderando seriamente anche l'impatto che hanno avuto le politiche neoliberiste in questi trent'anni è in come la sinistra non ha saputo esercitare una funzione critica anzi se ne è fatta spesso alfiere si sono guardati gli aspetti macro ci si è illusi che la globalizzazione avrebbe risolto tutto non ci siamo resi conto di ciò che producevano nelle nostre società
E di che cosa provocavano nelle nel rapporto con la democrazia
Io credo che o noi affrontiamo questo nodo di fondo o quel muro lo riusciremo ad aggirare ogni tanto a bloccarlo ma continuerà a esserci e questa non è una condizione naturale per la sinistra
La si può accettare come stato di necessità ma la sinistra con quel mondo punti sta peggio con chi è più in difficoltà con chi non ce la fa con chi si sente perdente
Con chi ha paura del futuro dovrebbe avere un rapporto naturale
Non mediato
Non l'eventuale
Ma questo implica la capacità di sciogliere quel nodo sono sicuro che anche l'unità che stiamo costruendo ci può consentire di farla questa discussione meglio di quanto non l'abbiamo fatto in passato grazie
Grazie Andrea voglio davvero ringraziare sia Lorenzo Guerini che Andrea Orlando per questi loro interventi come avete capito il dibattito politico sarà il cuore di tutte queste giornate quindi però noi avevamo preso un impegno e credo che fosse che sia giusto aprire una finestra diciamo un po'più specifica su quello che sta accadendo su scala internazionale
Cioè a vere e e momento di riflessione più specifico sulla guerra in Ucraina e anche sul ruolo dell'Europa in questo nuovo scenario internazionale abbiamo chiesto Piero Fassino di introdurre questo punto e a Roberta Pinotti poi di concludere questa sessione se Roberta si vuole accomodare vicino a me
Piero forse barba direttamente dal podio
E poi dopo Piero Brando ben il sei Dario Nardella Franco Vaccari conclude Roberta Malipiero
Va bene
Quando
è scoppiata questa guerra noi abbiamo detto che a maggior ragione
Quella frase che avevamo usato quando esplose il comizio che nulla sarà più come prima
Si sarebbe dimostrata vera ed è così
Sono passati quattro mesi dall'inizio della guerra
E la geo la geografia politica del mondo è già cambiata sta cambia
La scena europea se ci pensate un attimo
Guardando alla storia di questo continente
Cambia ogni trenta quarant'anni
E questa guerra chiude il ciclo avviato con la caduta del muro di Berlino mille novecentottantanove
E chiude questo trentennio che sia pur
Con molte turbolenze sia politica che economica non dimentichiamoci che in questo trentennio cioè per esempio tra il due mila otto e due mila quindici la prima vera grande crisi della gru economica della globalizzazione tuttavia questo trentennio
Ottantanove
Fino ad oggi aveva garantito una certa stabilita una certa sicurezza un certo equilibrio diciamo sul piano internazionale
La guerra chiude questa epoca estraeva
E
Ridisegna tutte le variabili fondamentali intorno cui gli equilibri geopolitici del mondo si erano fin qui assesta
Intanto questa guerra determina una contrapposizione Occidente Russia
Questo significa che viene definitivamente superato lo spirito di Helsinki mille novecentosettantacinque l'accordo per un sistema di sicurezza e di cooperazione collettiva in Europa che era fondato su alcuni principi fondamentali per questa guerra travolto il principio dell'uso della forza nelle relazioni fra gli Stati il principio del riconoscimento dell'intangibilità dei confini della sovranità di ogni Paese
Tutto questo viene
Archiviata
Blocca la ricostruzione questa guerra faticosa e difficile di un sistema multilaterale che negli ultimi anni soprattutto sotto la presidenza Trump aveva subito molti colpi ed era stato messo in crisi
E noi siamo di fronte al sempre di più a
A una dialettica
Tra un'attenzione alla ricostruzione del multilateralismo è invece la tendenza a riaffermare il multipolarismo che è cosa assai diversa e questa guerra incentiva
Questa dinamica
La contrapposizione tra Russia e Occidente per ora noi non l'abbiamo analizzata nelle sue conseguenze in altri scacchieri che non siano l'Europa orientale
Ma vorrei segnalare che la Russia è presente in Siria è presente in Libia Astori è presente nel Sahel a storici legami con l'Algeria e con l'Egitto
Cioè a una proiezione mediterranea e africana significativa
E quale sarà la politica della Russia dopo questa guerra in questi scacchieri che sono scacchieri dirimenti per la stabilità e la sicurezza del Mediterraneo dell'Europa e più in generale del pianeta
Non solo ma la contrapposizione presidente Russia sta sollecitando la Russia per uscire da una condizione di isolamento
A coltivare l'idea di costruire un campo di forze che in qualche modo sia alternativo all'Occidente la riunione
Dei prezzi è stata fatta qualche settimana fa dove
Comunicato conclusivo all'altare molto lontano dalle ambizioni russe ma è tuttavia diciamo quella tentativo c'è stato e continuerà il rapporto con la Cina che se la Cina mantiene un atteggiamento molto prudente sulla crisi
Sulla prese Ucraina russa
La cosa che richiamava giustamente
Ieri Letta adesso ricordato Andrea
Attenzione che dalle prime
Le dal degli atteggiamenti iniziale di unanime condanna internazionale nei confronti dell'invasione dell'Ucraina siamo passati a una fase in cui tutta una serie di Paesi si sono fatte assai più stretti prudente anche in qualche modo ambigui
Quindi la contrapposizione senza e non si è intanto ci consegna
Una situazione molto complicata in cui il tema del rapporto il ruolo della Russia
Sugli scacchiere sullo scacchiere internazionale nomine riconducibile soltanto al conflitto
La guerra cambia lo scenario in cui si colloca la grande dissesti globali
La crisi energetica
Mette in causa tempi e obiettivi e contenuti della transizione energetica così come è stata definita ancora soltanto alla Coppola ventisei
Di qualche mese fa
Pensiamo soltanto come c'è un tono un ritorno fortissimo
Del del ricorso al carbone
E quindi
Tutto il tema di come si mette in campo una strategia di gestione del climate senza della transizione ecologica della ovviamente lo scenario sta mutando e rende la cosa cosa assai più complessa
La crisi alimentare la crisi alimentare che è legata
Alla sino ad oggi alla mancanza
Ha la possibilità di non esco alla impossibilità di esportare le granaglie dall'Ucraina sta determinando una crisi alimentare che attribuisce il divario tra Nord e Sud
E potenzialmente può favorire flussi migratori laddove diciamo si produca una crisi alimentare che mette in discussione le condizioni di sussistenza
Questa guerra ricco
Collo che non tenere in termini del tutto nuovo il tema dello spazio perché fino ad oggi lo spazio era stato un
Come dire un luogo di collaborazione
Metta rischia di diventare anzi luogo di competizione
E uno dei temi discussi al vertice di Madrid è stato anche queste
Come tutto diciamo la dimensione spaziale cambia e dal luogo di cooperazione sta diventando luogo di competenze non è potenzialmente di conflitti
E ancora
Questa guerra ci consegna tutto al tema della cyberwar
Del rapporto tra le tecnologie giudici digitali e la sicurezza mai fino ad oggi abbiamo guardato battuto al tema delle tecnologie digitali dell'intelligenza artificiale
Di tutto ciò che sta nel mondo cyber diciamo in termini essenzialmente positivi e diciamo come motore di potenziale di sviluppo in termini di crescita li e le condizioni materiali di esistenza e dello sviluppo del mondo oggi tutto questo ci offra anche un lato oscuro
Quindi
Penso che ne dobbiamo nel presentare questa guerra segna davvero discrimine ancora io ho già citato ma
Il dilemma la dialettica multipolarismo multilateralismo è resa evidente dalla crisi delle istituzione internazionale sovranazionale e dall'annuncio
Sia da parte russa che da parte cinese annuncio per ora
E
Ritirarsi da alcune dell'istituzione sovranazionale internazionale che regolano il governo del mondo
è chiaro che se questo accade rende molto più complicato costruire un sistema di governance multilaterale
Che è incardinato essenzialmente sul carattere universale delle istituzioni sovranazionali
E ancora questa guerra ci consegna la dialettica autocrazia democrazia perché questo è l'altro tema che sta sullo sfondo di questa guerra
No dimentichiamo che potente quello che per primo ha usato formalmente l'espressione democrazia illiberale
E
Diciamo questa guerra ci consegni appunto alla contrapposizione anche autocrazia verso la democrazia
Quindi
Io richiamo tutti questi temi voglio essere lungo per diciamo esemplificare come questa guerra rappresenta davvero un discrimine e si stanno ridisegnando ad ogni livello diciamo gli assetti geopolitici sia sul fronte della sicurezza sia sul fronte più propriamente politico sia sul fronte sociale ed economico che regolano che reggono il mondo
Tutto questo chiama in causa l'euro ognuno di questi argomenti e chiama in causa l'Europa il suo ruolo e la sua funzione
E
Intanto l'Europa è chiamata in causa dalla guerra
Sul campo come sappiamo siamo di un presenza di una guerra di attrito come si chiede come si definisce caratterizzata dal fatto che la Russia non demorde anzi nelle ultime settimane c'è un'offensiva militare russa che
Diciamo
Questa guerra di attrito
Espande i territori che vengono occupati e controllati
L'Ucraina non cede anche grazie alla sostegno forte sia sul piano militare che sul piano politico che la comunità dei Paesi democratici gli offre noi siamo di fronte al rischio di una guerra lunga questo dobbiamo sapere
Di una guerra lunga
Di una guerra lunga che deve fare i conti già comprime segnale di stanchezza e di inquietudine a livello delle opinioni pubbliche a livello internazionale
La crisi energetica solleva e suscita molti problemi
In termini di sviluppo di aumento dei prezzi di spinta inflazionistica
Il fatto che contiene una guerra determina comunque un clima di insicurezza che come dire si connette a
Sentimenti ansiogeni che in questi anni sono cresciuti perché non dimentichiamo che noi veniamo da ormai da quindici anni
Di
Fenomeni che hanno accentuato i fattori di insicurezza esistenziale delle persone prima per otto anni la grande crisi economica due mila otto doveva quindi si è poi tre anni di copie poi la guerra tutto questo stadio ha determinato una condizione di ansia di insicurezza di incertezza sul
Sulla quotidianità anche oltre che sul futuro
E tutto questo da matura facendo maturare nell'opinione pubblica sta facendo maturare nelle opinioni pubbliche
Anche nel nostro Paese ma non solo sentimenti nei confronti della guerra che non sono necessari esattamente i sentimenti delle prime ore
Quindi noi siamo in presenza diciamo di un in un quadro in cui la guerra si sta collocando molto difficile e lo scenario internazionale come richiama modelli dicevo prima è più articolato anche nel giudizio sulla guerra
Allora noi ovviamente dobbiamo rafforzare ogni iniziativa
Volta ad aprire la strada a una soluzione politica o no
Però io vorrei che noi fossimo consapevoli
Che quando diciamo soluzione politica
Che è giusto dire e per la quale batterci
Che quindi passa per batterci perché ci sia un cessate il fuoco e poi l'apertura di un negoziato
Parliamo di una cosa che poi quando vai al merito è particolarmente complessa
Perché protegga ha scatenato la guerra con un obiettivo vuole un pezzo di Ucraina
E un terzo l'ha già portato a casa e vi segnalo che in quel terzo stanno avvenendo le seguenti cose la rete telefonica di quel tempo dell'Ucraina è stata connesse alla rete telefonica russa
Stanno cambiando i nomi di tutte le città
Stanno cambiando tutti i libri di testo sostituendo nelle scuole libri di testo ucraini con le pretesto russi e vengono annunciati al referendum per l'annessione
Allora quando noi diciamo negoziato
Dobbiamo sapere che se si apre un negoziato
Chi va a rappresentare Putin lei tira allora io sono qui mettiamoci d'accordo voglio un pezzo di ocra
E è del tutto mi pare abbastanza
Normale pensare che i dirigenti ucraini andranno gli diranno no
E lo stesso cessate il fuoco guardate che è complicato che viene prima di un negoziato perché cessate il fuoco in genere su dove si fa si fa fotografando la linea di demarcazione del conflitto a quel momento
Se si fa sulla linea di demarcazione del conflitto putti ti dice sì domani mattina perché ha incamerato tutti i territori occupati
E Zaleski e dice di no
Dico questo non per ridurre vorrei che fosse chiaro nostro obiettivo di fermare la guerra perché fermare le armi e la prima cosa
Per ottenere un cessate il fuoco è appena stata negoziata ma non facciamo la facile come la si fa nel dibattito politico italiano io
Ho ascoltato sì sì al peccato non è il peccatore un autorevole dirigente di un altro partito nostro alleato che dice bisogna passare dalla fase della guerra l'affare del negoziato non vuol dir nulla quella frase
Non vuol dire non
Perché no
Quando diciamo negoziato bisogna sapere che l'oggetto del negoziato è una cosa quasi non negoziabile perché è il territorio è il possesso del territorio ucraino vent'no quindi bisogna avere chiara la con la complessità del tema
Al punto che
Molti come dire ipotizzano che
Uno scenario lo scenario tra virgolette poi non so se è vero e
Lo scenario che viene evocato più realistico lo scenario coreane
Cioè cessate il fuoco magari unilateralmente deciso da una delle due parti che segna una spartizione del fatto senza che ci sia un accordo negoziale
Ma
Non so se corse questo è uno scenario che reato ma questo dalle larga dia la dimensione della complessità della soluzione noi dobbiamo aver ce l'ha presente allora se è così
Il sostegno all'Ucraina Nolasco non può conoscere come dire una riduzione rispetto a quello che abbia avuto ha avuto fin qui
Per impedire che si arrivi a delle soluzioni che sia siano così penalizzante così umiliante per l'Ucraina da non essere soluzioni
Per garantire un equilibrio dei rapporti di forza tra le parti perché soltanto se c'è un equilibrio rapporti tra le fa arte
Si può forse arrivare appunto ad aprire la strada a una soluzione politica
E quindi da questo punto di vista io penso che noi dobbiamo avere chiaro lo dico anche in vista di appuntamenti
Parlamentare che sono sono possibili in cui dovremo affrontare probabilmente
Decisioni relative a come continuare a sostenere l'Ucraina anche sul piano militare io dico
Credo che un quadro così complesso ha come conseguenza che noi non possiamo ridurre
L'impegno che abbiamo avuto fin qui
Perché ridurre l'impegno abbia avuto fin qui significa obiettivamente squilibrare drammaticamente i rapporti di forza tra i contendenti con tutte le conseguenze che questo comporta
Ma l'Unione europea chiamata in causa in realtà da
Da un non soltanto ovviamente dalla guerra in primo luogo ma poi
Questa guerra richiama l'Europa molte sfide
La prima è chiamata l'Europa ad affrontare il tema dell'allargamento dei suoi confini
Si usa un'espressione l'abbiamo usato a tutti di fronte a questa guerra no per decreto definirla la guerra nel cuore dell'Europa
Va declinata
La guerra nel cuore dell'Europa in territori che sono esterni all'unione europea come la guerra del Caucaso come la guerra nei Balcani
Cioè
Questa guerra per un verso conferma quello che noi abbiamo sempre detto che l'Unione europea è uno spazio nel quale da ottant'anni non ci sono guerre del garante di sicurezza di stabilità
Però questa guerra ci dice che la insicurezza e l'instabilità dell'Europa
Deriva dal fatto che ai suoi confini ci sono aree europee esterne all'Unione che sono i luoghi dell'insicurezza dell'instabilità e che se vuoi affrontare questo nodo c'è una sola strada portare questi territori dentro l'unione europea sottrarle alla condizione di insicurezza e di instabilità in cui sono oggi
E facendolo
Credendoci
Perché guardate che quello che è accaduto sin qui nei Balcani è una cosa su cui dobbiamo riflettere
Noi abbiamo promesso noi comunità internazionale abbiamo promesso l'integrazione europea i Balcani nel mille novecentonovantacinque ventisette anni fa al dopo la pace di Dayton
Abbiamo riconfermato quella impegno varando la strategia di allargamento nel due mila tre al Consiglio europeo di Salonicco diciannove anni fa
E quando un obiettivo viene evocato indicato ripetutamente e non arriva mai
Perde di credibilità e la perdita che aiuta produce delle conseguenze ecco segnatamente nei Balcani abbiamo avuto tre conseguenze negative primo frustrazione delusione nelle opinioni pubbliche Balcani Secondo crescita dell'invasività della Cina della russa della Turchia e di altri attori
Terzo a quei Paesi devono far le riforme che l'Unione Europea chiede perché ogni Paese candidato deve armonizzare i suoi standard giusto ma quei Paesi quando ho visto che l'Europa rallentava han detto va in malora rallento anch'io
Risultato dal mettersi trent'anni non abbiamo ricavato un solo dividendo politico positivo
è chiaro
E e su questo chiudo questo ripete cosa m'ha detto un ambasciatore dei Paesi balcanici il giorno in cui l'Ucraina ha chiesto l'adesione all'Unione europea
Do
Senta ma noi dobbiamo augurarci che la Russia si vada perché l'Europa si considera
è chiaro
E allora questo è un punto
Abbiamo concesso lo status di candidato all'Ucraina
E alla Moldova in prospettiva più complicata la Georgia
Nessuno può credere che facciamo aspettare l'Ucraina trent'anni ma soprattutto nessuno può credere che non affrontiamo il problema dei Balcani per la ragione che ho detto
Perché le insicurezze europea in primo luogo deriva da quei territori esterni all'unione che sono instabile insicuri strutturalmente e se tu li vuole sottrarre all'insicurezza e l'instabilità li deve riportare dentro
La guerra è spingere l'Unione europea
A
Affrontare il tema della sicurezza
E il tema della sicurezza dal punto di vista Della difese anche militare oggi l'Europa ce l'ha di fronte in due modi da un lato con la rivitalizzazione della NATO
E guardate la rivitalizzazione era nato è importante per la sicurezza del continente ma attenzione che può aprire delle crepe nell'Unione Europea oggi c'è un'intervista su un grande quotidiano mi ricordo più se la Repubblica il Corriere della Sera del Ministro degli esteri e di uno dei Paesi baltici
Quale dice va be va dopo che le decisioni che la NATO ha preso la madre non c'è nessuna ragione che l'Europa si doti di un suo sistema di sicurezza
Posizione legittima intendiamoci ma che ci dice
Che quindi su questo tema bisogna legittimo detto che sia giusto no questo tema che il tema della sicurezza europea non è risolto
Il rilancio della NATO e importante perché la NATO è la principale istituzione di sicurezza e di difesa del del contende il continente
L'ingresso nella selezione della Svezia Finlandia consolida e rafforza questo ruolo
Qui
Bene importante
Tutte scelte che noi abbiamo condiviso come ancora ricordato
Lorenzo qui
Però questo non esime
Dal mandare avanti il dossier sulla sicurezza europea sulla necessità che l'Europa si doti di un sistema di sicurezza sia pure complementare è nato anche se noi siamo straordinarie in ogni tanto quando c'è un problema lo risolviamo con una parola
Ci sei detenuto complementarietà senza però spiegare bene opposti cosa comunque sia diciamo no col sistema di difesa che sia complementare naturalmente la NATO non alternativo alla
Questa guerra ripropone il nodo migratorio in modo drammatico
E lo ripropone all'Europa
E io considero che questo tema di come noi riusciamo anche partendo da questa da questa guerra a
Rilanciare il tema di andare oltre il problema dei dotare sarebbe che l'Europa si doti di una politica
Europea migratoria europea è questione fondamentale c'è stato qualche settimana fa un accordo importante a livello dei ministri degli interni a Bruxelles no che sostanzialmente partendo dal famoso accordo di la Valletta tende a determinare una
Accordo che volta a Dublino per ora un accordo tra un certo numero di paese non è ancora un accordo di Totti io ho l'impressione che su questo tema l'accordo di tutti e non ci arriveremo e dovremmo dar luogo a una cooperazione rafforzata ai Paesi che ci stanno ma questo è un punto perché
La guerra rischia di sollecitare nuovi flussi migratori che ripropongono il nodo di come l'Europa si dà si dà una strategia su questo punto
Questa guerra pone il problema all'Europa della sua politica ambientale e della sua politica energetica a partire dal completamento dell'unione nel genetica questione che
Dossier aperto da anni perché
Diciamo già la vicenda tutte le vicende del Fly Mazen sollecitavano chiudere e che questa guerra a maggior ragione necessità dei sollecita a chiudere
E l'Europa è chiamata anche a rilanciare le squalifiche di sviluppo
E le politiche espansive che sono state alla base del mestiere adesso più
E guardate che questo non è non è affatto scontato perché
Noi sappiamo che i membri nell'Unione europea c'è una discussione del tutto aperta
Se ripristinare il vecchio patto di stabilità un uomo
Se mettere in campo lo strumento straordinario per affrontare le conseguenze della guerra come Stato Next Generation you
Ed eventualmente come lo si finanzia visto che nel chiedere cioè io è stato finanziato con gli eurobond
Quindi tutti i temi
Che assolutamente entrano
Nella nella agenti
Allora tutto questo vado conclusione
Pone il problema
Di un'Unione europea capace di riformare se stessi
Non a caso
Con volto larghissimo del Parlamento europeo è stata approvata una risoluzione che riprendendo le conclusioni della conferenza sul futuro dall'Europa si propone ai governi con si è proposto al Consiglio europeo il tema della revisione dei tratta
Tema non semplice perché immediatamente tredici Stati dell'Unione europea non solo del stanco
Anche tre Paesi che sono da cinquant'anni nell'Unione Europea
Hanno
Dichiarato di non essere disponibile a considerare quindi tema del tutto complesso in ogni caso il tema di una riforma dell'unione cioè c'è perché come dire
Su ogni capitolo l'Europa è arrivata a un bivio
Come sappiamo l'Unione europea è diciamo l'istituzione che ha realizzato nel mondo i più alti livelli di integrazione rispetto esperienze che tutte sono assai più flebili
Che è debole in altri continenti però su ogni tema noi sappiamo proprio per la dinamica per approssimazioni successive
Con cui si realizza il processo di integrazione su ogni tema noi siamo a un bivio
Abbiamo moneta unica mercato unico non abbiamo una politica economica europee no a partire dalla non abbiamo l'armonizzazione fiscale
E non abbiamo l'armonizzazione delle regole sugli investimenti
Abbiamo Schengen
Ma c'è un primo nucleo di cittadinanza europea ma siamo molti passi da fare sul tema della cittadinanza europea
Il consiglio europeo di Stoccolma
L'anno scorso ha definito per la prima volta una piattaforma sociale dell'Unione Europea ma è tutta da costruire
E via di questo passo cioè su ogni dossier su ogni capitolo no l'Unione europea alle spalle
Politiche di integrazione di straordinaria intensità che tutta però richiedono ulteriori passi ulteriori sviluppi
I quali sono fattibile a questo punto
Sono fattibili dentro il quadro istituzionale esistente o bisogna andare oltre il quadro istituzionale e dunque la revisione dei trattati
E dentro questo schema carattere assolutamente strategico delle cooperazioni rafforzate perché sempre di più noi abbiamo la possibili la necessità se vogliamo fare avanzare le politiche anche di introdurre un fattore di flessibilizzazione nella gestione del politica che peraltro nell'attuale assetto istituzionale all'Unione Europea è previsto che sono le cooperazioni rafforzate che consentono ai Paesi che vogliono avanzare su una politica di farlo fermo restando che la cooperazione rimane aperta alla successiva adesione a chi non sia tra i Paesi diciamo che fanno decollare quella cooperazione questo tema c'è molti temi io per esempio penso che sul politica migratoria non si arriverà a un accordo ventisette per andare oltre a Dublino
Puoi arrivare ad una cooperazione rafforzata su questi temi
E così inoltre e questo porta naturalmente al tema che è stato molto discusso proprio alla luce della
Guerra in Ucraina
Della politica estera europea del meccanismi di decisione del superamento del meccanismo del il meccanismo di di decisione all'unanimità Emilia via di questo
Tutto questo dell'ultimissima considerazione che vi sottopongo
Che significa aprire una terza fase del processo di integrazione io uso questa espressione per comodità la prima fase quella del padre fondatore dei trattati costitutivi la seconda fase è stata quella dell'Europa di Maastricht dell'Euro ed è l'allargamento ai Paesi dell'Europa centrale non abbia bisogno di una terza fase che rilanci un livello di integrazione ancora più alto
Per tutte le ragioni che ho cercato di spiegare nei vari capitoli tutto questo richiede però una guida
E chiede la necessità che i tre Paesi principali dell'Unione Europea principale per dimensioni demografiche per peso economico per peso politico cioè Germania Francia Italia
Assumano la responsabilità
Di essere la forza che dà impulso
No poi naturalmente dobbiamo sapere che sia in ventisette e quando si è ventisette bisogna ragionare discutere e decidere ventisette questo va da sé però per ragionare discutere anzi sette bisogna che ci sia chi guida chi
A come dire una capacità d'impulso quindi quella fotografia del treno che portava i tre leader a Kiev non è una fotografia che deve valere solo per lucrare noi abbiamo bisogno che ci sia una forte intesa
Tra questi tre Paesi e per molti aspetti coinvolgendo anche la Spagna penso tuttora politica mediterranea che un altro grande tema che sta di fronte a noi e considero importante che ieri questo tema sia stato affrontato al vertice di materie con una intensità un'attenzione che da tempo la NATO sul Mediterraneo non aveva
No
Noi dobbiamo costruire un'intesa appunto questi tre Paesi coinvolgendo su molti dossier anche la Spagna per
Da svolto sviluppare un'azione d'impulso di guida di sollecitazione e di stimolo de
Per fare avanzare questo processo tutto questo
Richiama molto che cos'è l'Italia oggi e che cosa sarà l'Italia domani
Cosa che ha detto qui Andrea relative a che cos'è la destra in Italia cosa segnatamente
Oggi Fratelli d'Italia le politiche che vengono perseguite
Guardate che una delivery grandi discrimini
Del prossimo confronto elettorale sarà esattamente tra chi vuole stare in Europa e chi invece ci porterà fuori dall'euro
Devono saper
Quindi io penso che tutti questi temi sono temete non sono solo afferiscono soltanto diciamolo
Gli scenari internazionale alla collocazione
Del nostro Paese in questi scenari ma proprio come l'Italia si gioca diciamo il suo ruolo il suo destino
Perché siamo in presenza di una destra ti su tutti questi temi che noi abbiamo qui evocato a partire dalla guerra
Ah manifestate manifesta livelli di ambiguità
Assolutamente inquietanti
Mi ha colpito molto Vieri la Meloni abbia detto che bisogna chiedere al governo francese di far cambiare la sentenza i giudici perché io pensavo che la Meloni
Almeno sapesse che e lo Stato di diritto chi governa non alare sforna la possibilità di comandare quelli che amministrano la giustizia
Se tanto mi dà tanto vuol dire che se la Mellone governa questo Paese il principio costituzionale dell'indipendenza la magistratura non ci sarà più
Si fa scappare
Sono un piccolo solo piccolo esempio ma no
Per dire e
Siccome noi sappiamo che l'Europa e lo spazio il luogo della nostra vita oggi per domani
E non c'è nulla della nostra vita che ormai non si giochi in quella dimensione come ci sta l'Italia e quindi come ci sta il nostro Paese e ci sta la vita di ciascuno di noi è una grande discriminante che noi dobbiamo avere presente grazie
Grazie Piero grazie per questa ampia e utilissima
Panoramica ora do la parola a Brando Benito sei naturalmente non tutti potranno avere il tempo di Fassino ma questo brandello sede a Denver che viene al Parlamento europeo dopo Brando Dario Nardella
Grazie grazie agli amici compagni viale ad Emma per questa opportunità di confronto penso che aver dedicato un po'momento di questa giornata d'apertura alla questione europea sia stato importante e necessario in questo momento e quindi sono felice di poter dare un piccolo contributo anche dopo interventi più sullo scenario politico importanti interessanti che abbiamo sentito dai nostri ministri e dopo il commovente anche per noi anche per me ricordo di David penso che non non serva a tornare sulle tante questioni sollevate che in qualche modo sviscerate da Piero io mi trovo in in larghissima accordo con i punti che ha toccato che mi paiono quelli sul tavolo preferisco andare un po'più a fondo su un punto perché è uno degli ultimi che lui ha toccato e che penso possa essere utile
Iniziare a discuterne perché anche nel Pd dovremmo iniziare a parlarne prima o poi di tutto questo in maniera più decisiva li vedo Silvia Costa che saluto collega amica e c'era anche lei quando a settembre due mila ventuno eravamo insieme a Ventotene con il Presidente della Repubblica a ricordare gli ottant'anni del Manifesto di Ventotene
In quella sede il Presidente della Repubblica ha detto così anche molto dure sull'Europa
Ha detto che l'Europa di fronte al dramma siriano era una
Un attore pagatore ma non di azione politica in a Bruxelles dicono payer notte player no pagatore non perché pagatore perché l'Europa a accolto profughi ha dato un grande aiuto umanitario con Marina eravamo in una conferenza proprio sugli aiuti umanitari alla Siria
Non più di qualche mese fa è l'Europa quello lo ha fatto però una azione politica per arrivare alla pace
In quello scenario che abbiamo visto invece ha avuto una guerra prolungata
Sanguinosa terribile ecco l'Europa come attore politico lì non c'era
Ci sono stati altri c'è stata la Russia c'è stato l'Iran c'è stato negli Stati Uniti
La Turchia
Il presidente a Repubblica fatto questo esempio per dire quella è una ferita per l'Europa è una storia dove l'Europa a rimediato agito rispetto a azioni determinate da altri ha messo le pezze possiamo dire no
E in maniera limitata
è chiaro che questo tema il presente a Repubblica lo legava anche allora alla modalità con cui l'Europa decide e quindi il tema dell'unanimità nella politica estera
Il tema della necessità di riaprire un dibattito su come funzione all'Unione
Poi le cose sono andate avanti sono passati mesi e a febbraio abbiamo visto quello che è accaduto una nuova guerra beh io penso che Putin si immaginasse di trovarsi davanti un Europa come quella della Siria quindi l'Europa pre pandemia cioè un'Europa incapace di fare delle scelte anche coraggiose di unità che in parte nonostante i limiti istituzionali su cui ora mi vorrei soffermare
L'Europa ha fatto perché ha preso una decisione rapida su sanzioni non cosmetiche
Come tutto sommato scusate la brutalità erano quelle nella vicenda della Crimea del don bassa due mila quattordici
Delle scelte molto più pesanti molto più impattanti
Seppure ora non c'è il tempo di approfondirlo ma è chiaro che la scelta che noi non riusciamo a fare che è difficile nonostante il Parlamento europeo si sia espressi nettamente su questo il tema del gas che ovviamente mette una una una come dire una zavorra sull'efficacia delle sanzioni perché noi comunque continuiamo a finanziare la Russia in maniera significativa da quell'atto
Anche se sul petrolio decidiamo proprio in questi mesi con un una gradualità netti in questi mesi di interrompere le forniture
Ecco l'Europa ha preso delle decisioni unitarie di reazione fonte è oggettivo le sanzioni ma anche l'isolamento internazionale della Russia in sede ONU anche la scelta di prendere delle misure immediate di sostegno anche con gli aiuti difensivi militari di cui si è un po'parlato anche negli interventi precedenti c'è una scelta che secondo me Putin non si aspettava una reazione di questo tipo dell'Europa
Bene oggi però siamo in una fase dove i limiti
Istituzionali dell'Europa tornano prorompente i perché di fronte a questa volontà che appunto nel caso siriano non si era neanche espressa di tentare una reazione comune si scontra con delle difficoltà istituzionali cioè oggi di fronte a Orban è che traccheggia fino all'ultimo e chiede l'esenzione per i suoi oleodotti per poter dare l'ok a delle sanzioni diluite nel tempo vediamo anche un'immagine credo anche davanti al resto del mondo di un'Europa che fa fatica allora io dico dobbiamo parlarci chiaro oggi il Parlamento europeo in queste settimane a attivato per la prima volta nella sua storia la procedura per convocare una Convenzione per la riforma dei trattati
è la prima volta che lo fa il quindi il tema esce dai convegni esce dai dibattiti importanti ma in qualche modo slegati dalla operatività giuridica
Il Parlamento europeo ha chiesto in maniera inderogabile al Consiglio europeo di esprimersi e il consiglio lo dovrà fare altrimenti lo dico qui perché so che lo faremo il Parlamento europeo dovrà portare davanti alla Corte di giustizia il Consiglio
Per costringere il Consiglio a esprimersi
Allora guardate l'Italia secondo me è in una botte di ferro perché le parole che su questo tema rispetto anche a quella visione che possiamo avere noi certamente di spingere per una riforma dell'Unione Draghi ha fatto un discorso eccezionale a Strasburgo chiarissimo nettissimo proprio su questi temi
E certamente vede con matrone consolle su un asse forte per aprire questa discussione si sono espressi entrambi in maniera chiara anche se devo dire con la potenza politica del discorso di Draghi direi nessuno
Veramente è stato anche sorprendente nella chiarezza in quell'intervento
Allora io penso che la convenzione nonostante giustamente Piero ricordava quella lettera la convenzione può partire perché nel momento in cui quei tre Paesi più importanti
Riescono a tirarsi dietro altri undici la convenzione può partire perché bastano quattordici Paesi su ventisette
Da quello che so io siamo già dodici tredici dunque basta poco perché la convenzione parta
Ma quando parte questa discussione a quel punto pubblica strutturata cogente non del dibattito politico astratto sulla riforma dei trattati
è non ci troveremmo di fronte a una situazione inevitabile e vado già concludere ma voglio lasciare questo punto alla discussione
A una discussione inevitabile perché avremo una parte consistente dell'Unione europea non Orban e i polacchi ma questi sì ma anche i maltesi anche gli scandinavi che per motivi diversi
La riforma istituzionale non la vogliono fare per motivi anche diversi che si possono esaminare diversamente ma non la vogliono fare
Allora che cosa facciamo portiamo a casa mezza riga per l'Unione sanitaria mezza parola su qualche eccezione al metodo all'unanimità sulla politica estera siccome noi
Non possiamo accettare questo io penso che il Parlamento europeo dovrà battersi duramente perché l'esito non sia questo ma io penso che anche noi democratici noi progressisti saremmo sconfitti se da questa procedura che si apre
Formalmente anche con la spinta della conferenza sul futuro dell'Europa tanto voluta e tanto sostenuta anche in quest'ottica di riforma forte proprio da David Sassoli e noi usciremmo sconfitti se la montagna partorirà un topolino nei prossimi due anni che ci separano dalla dalla fine di questa legislatura europea
Allora noi dovremo essere in grado di trovare una strada di fronte al fatto che una parte dei Paesi europei ci metterà di fronte al fatto che non la vogliono l'integrazione rafforzata non la vogliono la federazione europea
Allora che cosa dobbiamo fare dobbiamo o nei trattati o fuori dai trattati e di queste cose dovremmo discutere perché dovremo chiedere al nostro governo di esprimersi su questo quando arriverà il momento al nostro premier ai nostri alleati alle nostre famiglie politiche
Dovremo trovare la mia strada
O dentro i trattati o fuori dei trattati perché quella parte di Europa quei paesi che sono pronti a fare un salto di qualità nell'integrazione nel mettere in comune
Politica estera una parte di politica fiscale fare il Next Generation in you ancora quindi allargare il bilancio europeo
Fare le risorse proprie
Insomma possiamo toccare tanti temi bene
Io penso che una parte d'Europa anche le opinioni pubbliche di una parte dell'Europa sono pronti a fare questo passo
Allora dovremo trovare il modo per far sì che non rimaniamo nello Stato che io ho visto in questi anni in questi otto anni al Parlamento europeo cioè che chi non vuole
L'avanzamento dell'integrazione non vuole neanche che altri lo facciano nessuno vuole stare in serie di allora le voglio ricordare quelle esempio che ha fatto prima si è riferito mi pare il ministro Orlando al tema di quando Italia Spagna Francia si sono unite
Per far partire il Next Generation you hanno dato la spinta decisiva io le parole di Macrone anche un'intervista di Bruno le Maire sulla Repubblica in Italia me ne ricordo molto bene
Le parole erano molto chiare se non ci viene permesso di fare il Next Generation i UE ci si dice che dobbiamo accontentarci dei prestiti
Ce lo facciamo noi quei Paesi che mettono a garanzia del bilancio e della raccolta del diritto comune la propria parte del bilancio europeo
Perché siamo la maggioranza della popolazione la maggioranza del PIL non possiamo essere ricattati dagli altri
Parole molto dure parole meno dure manette anche dal nostro Conte anche da Sanchez alla fine la la situazione avuto uno sblocco e io penso che sia pesato anche quello che a un certo punto abbiamo detto noi andiamo avanti
Allora io penso e concludo che in questa fase in cui dovremo discutere di riaprire i trattati di riaprire una riforma dell'Europa noi dovremmo avere la determinazione di dire che noi non ci accontentiamo di quattro parole vuoti noi vogliamo dare davvero la forza all'Europa per avere quella forza politica per poter fare le cose complicatissime difficilissime che ha spiegato
Benissimo Piero ma qua ma l'Europa di oggi secondo voi un'Europa che deve fare i vertici di tre giorni e tre notti per poi arrivare a fare il cinquanta per cento di quello che si era preposta può arrivare a a svolgere questo ruolo io non penso e penso quindi che ci dobbiamo porre il problema di come usciamo dai prossimi due anni con quali risultato anche avendo il coraggio di dire che e in queste chiudo davvero il nostro segretario è stato lungimirante nel lanciare poi Macron dopo lo ha detto della comunità politica europea
L'idea della Confederazione cioè l'idea che non prendiamo in giro gli ucraini lasciatemi concludere su questo
Gli ucraini non ci entrano fra poco come Stati membri dell'Unione perché vorrebbe dire che diventano il quarto Paese di peso politico in Consiglio in Parlamento ma chi ci vuole credere la politica conta l'ha spiegato bene
Piero in questo caso una politica in negativo che ha bloccato per ragioni politiche sbagliate l'adesione dei Balcani però la storia la sappiamo e quindi in Ucraina non deve essere illusa di quello che non è possibile noi abbiamo bisogno e l'abbiamo fatto di dare un messaggio netto
Chiaro che vogliamo un percorso di integrazione europea anche più rapido certamente della storia negativa che abbiamo sentito prima da Piero sui Balcani ma dobbiamo dare anche delle risposte più immediate quindi la proposta di costruire un comunità politica che si riunisca già in autunno con questi Paesi del vicinato per dare il senso che il percorso prosegue al di là delle difficoltà dei tempi che solo Complessi che richiedono lo capite una riforma dell'Europa nel momento in cui vi dico che c'è un Paese che se entra diventa il quarto
Come peso politico per come funziona oggi l'Unione lo capite che non lo non lo fanno entrare se non cambi come funziona l'Unione dobbiamo dirci le cose come stanno se no prendiamo in giro le persone
Allora io dico
Oggi questa spinta per la ricca la ristrutturazione della democrazia europea dalle una nuova linfa nuova vita
Deve essere la nostra missione politica perché solo così potremo salvarlo questo progetto
Europeo altrimenti è destinato a un declino e ha una ripresa di conflitti anche di sfere di influenza perché purtroppo abbiamo visto che da ogni lato già dentro l'Unione si inizia a vedere chi viene tirato
Purtroppo non solo verso gli Stati Uniti ma purtroppo qualcuno pure verso la Russia non solo nei Paesi candidati il caso della Serbia ma pure l'Ungheria di Orban quindi credo che il tempo davvero sia scaduto non solo quello per l'ambiente per il clima di cui parliamo il parlerete molto anche in questi giorni ma anche il tempo scaduto a per avere una vera democrazia europea federale unità a partire da chi ci sta questo credo debba essere il nostro impegno e penso che di quest'oggi ha bisogno l'Europa è anche la pace nel mondo di cui si sta parlando in questo in questo nostro panel grazie
Grazie menando molto chiaro molto importante anche il tuo intervento ora la parola Dario Nardella perché in Europa ci sono e c'è il Parlamento che sono cioè la commissione ma poi ci sono anche le città
In in e i sindaci del governo queste città Dario Annabella tutti lo conosciamo grazie voglio dire grazie aria teme per l'invito
Il a questo del confronto molto molto interessante questo dibattito che già ammesso sul tavolo tanti tanti argomenti tanti tanti spunti
Vorrei permettetemi di ripartire proprio molto brevemente dalle parole che ha utilizzato
Che sono state utilizzate all'inizio da padre Francesco
A proposito
Di David Sassoli e anche delle sue citazioni Giorgio la Pira come sindaco di Firenze mi sono subito
Emozionato
Nel vedere collegati questi due grandi personaggi non è stato fatto a caso questo collegamento
A un certo punto nel suo ricordo di di David Sassoli
Pare Francesco ha parlato di della funzione escatologica della storia e nel sentire i nostri discorsi le parole di Piero le riflessioni dei nostri ministri
Io mi sono chiesto
Proprio questo la politica oggi di fronte a quello che stiamo vivendo le grandi questioni etiche che stanno dividendo interi paesi vediamo la società civile americana lacerata
Le questioni della guerra
Le grandi questioni del cambiamento climatico la sopravvivenza del mondo di fronte a temi così
Profondi oggi la politica può recuperare quella funzione escatologica cioè può recuperare quella capacità di dare risposte a domande di senso molto profonde che interrogano anche
Il futuro dell'umanità le nostre condizioni esistenziali
Come diceva prima Andrea Orlando riusciamo ad andare oltre il presidentissimo
Io penso che questo sia uno dei grandi questioni delle grandi domande che noi dobbiamo porci rispetto alle quali
Come già oggi in questa bella discussione si sta facendo
Dobbiamo alzare lo sguardo
E riuscire a comunicare con la nostra gente con i cittadini trasmettendo questo senso profondo questa missione che la politica ha un po'smarrito
Un po'vittima del presidentissimo di dare le risposte subito e anche vittima di un linguaggio
Consumato
E quando non è consumato e urlato The banale e piatto
Allora sei se questa è la domanda che mi sembra giusta io penso che si possa anche recuperare la riflessione
Di la Pira a proposito del ruolo delle città da sindaco non posso che partire da questo
Hanno un posto le città questa idea di politica
Mi viene in mente uno degli ultimi discorsi che ho sentito di Davide proprio a Palazzo Vecchio dove gli abbiamo conferito il Fiorino d'Oro come fiorentino ovviamente era ottobre del due mila diciannove
Quando Sassoli
Si appassionò come Luís faceva spesso no nei suoi discorsi come fa spesso
A proposito di questa Europa come dice Piero non ammette sfumature perché oggi il vero bipolarismo in Italia e nel nostro continente tra chi vuole costruire una nuova Europa e chi la vuole demolire
Questo è il vero bipolarismo
Di fronte a questo diceva David Sassoli quando butteremo giù i muri quando
Taglieremo i fili spinati quando i confini dei Paesi affogati nel nazionalismo nel sopra Nismo si diluirà hanno cosa rimarrà
E David disse rimarranno le città
Perché l'Europa nasce dalle città e torna a recitare in qualche modo
E e allora riflettendo alla guerra che stiamo vivendo oggi
Mi viene subito in mente che questa guerra è una guerra che ha portato nel nostro lessico quotidiano quello che
Che le famiglie l'agente utilizza lavoro sul bus a tavola
Ha portato le città città che di cui quasi tutti voi
Ignoravamo l'esistenza Melito Paul
Kharkiv
Ovviamente tutti conoscono la capitale Odessa Mariù Paul sono entrati nel nostro vocabolario
Così come in questa guerra tra le vittime
Ha colpito molto la presenza dei sindaci i soldati russi hanno immediatamente rapito i sindaci Successo Ivan feudo rosso
Due giorni dopo l'invasione della Russia Melito Paul
Imprigionato e torturato per una settimana
Sindaci che sono stati uccisi amministratori locali vicesindaci perché perché sono i simboli delle comunità locali
E questa guerra che non risparmia nulla che non distingue tra regole di guerra e regole di civiltà colpisce le comunità e colpisce chi rappresenta le comunità quindi non penso che sia
Diciamo contraddittore logico parlare anche di città nell'affrontare le questioni dice dell'Europa e della guerra
Del resto sempre Giorgio la Pira in un forse il suo primo vero grande discorso politico credo discorso di Ginevra del mille novecentocinquantaquattro parlo di questo diritto inalienabile delle città a desistere
Discorso fortissimo
I regni passano città arrestano espressione di Giorgio la Pira che aveva questa
Questa riflessione visionaria scritta per certi tratti anche profetica e che aveva capito prima di ogni altro che le città non sono solo dei luoghi da amministrare
Ecco in in quel discorso La Pira si riferiva proprio la capacità delle città di avere una grande soggettività politica
E Luino il suo modo di essere l'aveva incarnata tutta i gemellaggi La Pira non li ha lanciati di scambiare esperienze su come diciamo costruire scuole e ospedali
Ma li aveva lanciati con questa idea
Anche qui di un grande Ferentino e Balducci dell'uomo planetario che però trova nella città la sua la sua dimensione universale perché città non hanno muri non hanno eserciti parlano tante lingue vivono una dimensione culturale per definizione multiculturale
E e
Credo appunto che vi siano tre fondamentali funzioni che le città oggi hanno nel mondo in Europa in particolare
E ne abbiamo parlato in quel bell'incontro alla alla due giorni sulla cooperazione internazionale promossa dal ministero degli Esteri Marina Sereni particolari molto molto interessante
Ebbene lecita come soggetti politici
Che è un tema che a noi riguarda molto da vicino
Si sviluppano secondo mentre funzioni la prima la capacità di essere soggetti di una nuova forma di cooperazione internazionale
La cooperazione tra le città è tornata centrale
Per esempio noi non abbiamo riflettuto abbastanza sul fatto che noi stiamo gestendo nel nostro che enti continente la più grande emergenza umanitaria e sanitaria dopo scolpite
Mai vista dopo la seconda guerra mondiale in questo momento ne abbiamo sei milioni
Di rifugiati in tre anni che sono nelle nostre città europee
Guardate se se mi non ci fosse l'elemento stabilizzante
Delle dei governi locali delle città che portano i bambini nelle scuole che accolgono le mamme nelle case che danno servizi alle famiglie l'Europa oggi sarebbe una polveriera sociale
E questa è una risposta nei fatti ai rigurgiti sovra misti che guarda caso sul tema dell'accoglienza dei rifugiati umanitari non ha trovato un millimetro di spazio perché perché ci sono centinaia di città che stanno accogliendo il silenzio senza clamore senza sbandierare nulla milioni di rifugiati
E come ci siamo accorti questa guerra lo ha detto Piero Stato Rip sarà una guerra lunga
E noi non possiamo uscire scindere il tema de della della guerra dalle implicazioni sociali umanitarie che questa guerra sta scaricando in alcune città polacche e rumene la percentuale di rifugiati arriva al trenta per cento il sindaco di Varsavia Sarkò Ski mi ha detto che Luís attenti cinque mila bambini nelle sue scuole
Qualunque sistema salterebbe in aria dopo una settimana non dico dopo
Dopo un giorno dopo un mese eppure siamo a quattro a abbassate messi no scusate
Quattro mesi
Allora già qui c'è un tema di tenuta che la rete delle città in grado di dare all'Europa anche nella costruzione di progetti come dire di solidarietà
Come ad esempio la ricostruzione
Noi stiamo lavorando con gli ospiti insieme l'associazione sindaci ucraini per firmare degli accordi in base ai quali aiutare le città ucraina ricostruirsi
Seconda funzione le leadership locali sono i veri alleati di una nuova sinistra paneuropea e quindi leggo anche riflessioni di Andrea Orlando Lorenzo
Ci siamo interrogati sul problema che i sovrani ismi stanno prendendo campo in molti paesi soprattutto i Paesi d'Europa i Paesi dell'est Europa
Ebbene secondo me non riflettiamo abbastanza che i uno dei principali se non il principale argine politico al sopra Nismo contro l'Europa sono i sindaci e le città europee in Ungheria come in Polonia
Perché pochi mesi dopo che a Budapest
La Meloni ha firmato la famosa carta dei valori
Con Orban con Kaczynski
Dove si parla sostanzialmente di un'Europa che ha esaurito la sua funzione
E del ritorno di una Europa delle nazioni pochi mesi dopo si sono ritrovati sindaci di Budapest di Praga di Varsavia di Danzica per scrivere esattamente il contrario e fare il sindaco d'Italia o in Francia in Spagna il semplice ma nella Polonia di cui parlava Andrea Orlando dove il vero c'è un problema di qualità e di tenuta della democrazia nell'Ungheria
Dove si promuovono leggi che sono di fatto discriminatorie
Un argine forte politico viene dalle città che addirittura riescono a portare avanti anche modelli di qualità della democrazia di rispetto dei diritti fondamentali che sono molto più avanzati degli stessi Paesi non è un caso che Varsavia è diventato un argine per la tutela dei diritti fondamentali LGBT in un Paese che è estremamente discutibile da quel punto di vista allora la domanda che secondo secondo me noi come sinistra italiana ma anche europea è riusciamo a integrare le leadership locali come un pezzo fondamentale di una nuova sinistra paneuropea
E io penso che ci siano anche i fatti che ci aiutano su questo
In Francia il partito socialista è finito si salva nelle città si salva a Marsiglia dopo venticinque anni è tornata la sinistra socialisti salva Parigi si salva limone si salva a bordo
E lo stesso possiamo dire di molti altri Paesi
Allora ci può essere come dire una spinta ideale propositiva che viene anche dall'esperienza delle città a livello locale ci può essere una nuova linfa per una per una sinistra europea che deve tenere insieme le diverse diciamo realtà culturali atto e e e veicolano in un progetto forte di Europa di crescita che non si appunto solo l'Europa finanziarie loro per la moneta terza e ultima funzione lecita come laboratori sociali e politici rispetto ai grandi obiettivi globali io
Condivido molto
Diciamo la la
La la Terna di priorità diciamo a cui Andrea faceva riferimento la grande questione dell'ambiente della transizione ecologica la grande questione sociale del lavoro dei salari tema della pace delle i temi internazionali
Ed è qui lì dove si è non nei territori noi realizziamo quegli obiettivi che vengono fissati a livello globale Coco ventuno Coco ventisei trattato di Kyoto
Dove se non nelle città grandi e piccole noi traduciamo le grandi opzioni politiche in fatti concreti cambiamenti di stili di vita i modelli di qualità della vita
Il rafforzamento di diritti sociali
E noi però e qui vengo al punto e chiudo
Noi però ho la sensazione che a volte
Non riusciamo ad abbandonare quella strada separatezza culturale forse fa parte diciamo del del nostro linguaggio del nostro patrimonio politico della sinistra del centrosinistra quella Stabat separatezza tra politica nazionale politica locale
Io ricordo una chiacchierata un un un dirigente del PDS diceva va be'ma voi siete amministratori locali avete problemi
Due settimane fa sono stato con trendy ma Morlupo sindaco di Istanbul era Istanbul con lui trovavo
A spingerlo a candidarsi tris e candidarsi presidente perché c'è l'anno prossimo speriamo che faccia questo passo sono convito e potrebbe dare un grande supporto a proposito anche in Turchia
I sindaci delle grandi città turche sono tutti rimasti gli ultimi grandi esponenti del partito repubblicano di Ataturk
E se e stanno facendo battaglie importanti per la tutela dei delle grandi questioni democratiche
Bene Nava Bruni dice noi non siamo solo sindaci
Beh detto Daloui anche scontato governi la città di venti milioni di abitanti ma il punto è questo
E se noi come grande partito della sinistra grande partito riformista siamo in grado di abbandonare questa separatezza tra politica nazionale politica locale come se ci fosse una politica alta una politica bassa
E se noi siamo in grado di concepire la leadership politica come una leadership collettiva dove i leader nazionali leader locali condivide lo stesso obiettivo
Fate questo è una questione centrale perché si collega e chiudo davvero
Anche alla riflessione faceva Guerini sulle elezioni amministrative ultime
Sente è ovvio che noi non possiamo come dire trasporre le dinamiche delle elezioni locali su quelle nazionali e siamo d'accordo
Ma questo non significa che noi non possiamo trarre come dire Energia forza ispirazione dalle esperienze diciamo di governo delle città tanto più che la sinistra italiana le ha vinte tutte due mila diciannove
Due mila ventuno due mila ventidue
Tutte le tornate elettorali del amministrative negli ultimi quattro anni ne abbiamo vinte
Se vogliamo assumere questo comune dato che abbia anche una valenza politica nazionale che ci sia utile per costruire no i prossimi sette mesi ci porteranno le elezioni beh allora io credo che noi dobbiamo davvero abbandonare quella separatezza
E e ed essere consapevoli che le grandi questioni internazionali si intrecciano a doppio filo con il modo con cui noi governiamo le città ricordo quando papa Francesco invitò sette settanta sindaci a Roma per parlare dell'enciclica lauda Tosi era il due mila e quattordici e esordì così c'erano i sindaci Parigi New York Londra
Il se io non ho chiamato i capi di Stato e di Governo a parlare della mia enciclica
Dell'economia circolare io voglio parlare con voi
Allora questa agibilità politica questa soggettività politica delle città a mio avviso deve essere un elemento naturale nel nostro modo di pensare il nostro linguaggio mosto modo di fare politica
Perché prima noi arriviamo a questo prima saremo in grado di dare forza la proposta politica
Che non distingue come se fossero due canne d'organo le questioni della politica nazionale e le questioni delle politiche locali perché territorio il Paese
Sono soprattutto in un Paese con la nostra storia e in un continente con la storia che all'Europa sono due aspetti fortemente collegati
Che guardate caso si sono separati con la retorica dell'Europa delle nazioni con la forza degli Stati sovrani
Ma sappiamo benissimo che su tutte le questioni di cui parlava prima Andrea la questione ecologica le questioni sociali
Il la sovranità nazionali è una risposta troppo limitata l'idea vecchia nuove novecentesca della sovranità nazionale è troppo limitata
E guarda caso sono le forze socialiste che provano a ridare vigore all'idea della sovranità degli Stati e delle patrie per dare risposte ai nostri cittadini
Noi invece che abbiamo nel nostro DNA la grande sensibilità per le questioni internazionali e l'esperienza nel governo delle città nel parlare con le persone va be'l'intervista di Prodi di ieri diceva
Se vogliamo recuperare l'Ulivo al di là delle formule Nuovo Ulivo due punto zero torniamo ad ascoltare la gente
Ecco queste caratteristiche sono nel nostro DNA e a volte non ce ne accorgiamo le mettiamo nel cassetto e lo teniamo ben chiuso dobbiamo tirarlo fuori
E credo dopo questa estate partendo anche dagli spunti del dibattito di oggi dobbiamo provare a scrivere un programma per il governo del Paese tutti insieme e anche cambiare la nostra organizzazione politica
Dove diciamo
Il coordinamento dei sindaci va benissimo come il coordinamento delle categorie economiche comico di emettere dopo ma se noi vogliamo guardare una leadership plurale dobbiamo mescolare queste esperienze
E dobbiamo davvero mettere insieme leadership nazionali leadership locali
Senza alcuna distinzione non è questione del partito dei sindaci è una fesseria partito di Fini è una cosa molto più seria è l'idea di introiettare dentro il nostro partito la capacità di elaborare grandi proposte politiche forti la funzione escatologica della politica guardare agli orizzonti internazionali averne la capacità di osservare anche noi stessi da da punti diversi
Riuscire a stare in mezzo alla gente ascoltarlo quell'umiltà quella concretezza che centinaia e centinaia di amministratori che abbiamo nel nostro Paese sono in grado di essere in campo
Una cosa del genere non c'era nessun partito nel nostro Paese questo credo che sia una carta vincente da giocare subito dopo l'estate per tornare ad essere forzato ma in Dante
In tutto il Paese e per vincere le prossime elezioni
Che grazie al diario grazie per questo bell'intervento ora la parola Franco Vaccari che è presidente di rondine direttore presidente fondatore boh Franco Vaccari Rondine Cittadella della Pace poi ci racconti che consente appena parole grazie a Marino
Quando mi ha dato il minutaggio Marina né per mi sono preoccupato perché sono consapevole che in due minuti si possono dire cose di cui pentirsi tutta la vita
Però poi mi ha sollevato Andrea Orlando che mi ha garantito che si può dire pace senza essere presi per putiniani quindi mi sento tranquillo
Posso portare due brevi esperienze delle considerazioni che offro nella speranza che ci sia utilità anche molto agganciate agli interventi che sono arrivati prima di me
Il primo punto è siccome a rondine ne ospitiamo da venticinque anni giovani leader che la storia ha condannato a essere nemici
Quindi vengono da luoghi di guerra da venticinque teatri di guerra
Si formano per due anni in un programma molto esigente tornare nei loro Paesi per cercare di cambiare un po'le cose allora l'abitudine che prima di venire a prendere il microfono chieda a loro padovani vado da quella gente là
Che gli dico secondo voi
E la cosa curiosa detto una cosa molto bella vero ma sono gente impegnata in politica dico sì sì gli ho raccontato un po'e ha detto dirgli grazie
Dico perché
Perché chi si impegna in politica allontana la guerra
E mi sembra molto bello
Che gli facciamo loro
Perché Rondine pratichiamo l'opposto di quello che sosteneva von Clausewitz è che la guerra è la prosecuzione della politica con altri reati altri metodi noi pensiamo e sperimentiamo che la guerra è il fallimento della politica
è il fallimento della quindi quindi di restituirò questo applauso a loro e perché
Vedete
Dai come siamo nati siamo nati e Piero Fassino prima ricordava il cessate il fuoco siamo nati
Perché per sei mesi nel mille novecentonovantacinque con i fondatori di rondine ci siamo messi in gioco e abbiamo fatto una mediazione durante la guerra in Cecenia
L'obiettivo era raggiungere il primo cessate il fuoco
Io faccio il psicologo di mestiere questo è il mio volontariato un poco e mi sono entrati Quito sulle questioni ma e mi ricordo che quando andammo al Cremlino in uno dei punti cruciali del negoziato sul cessate il fuoco possibile
La delegazione ci chiese che cosa volevamo
E noi che lavoravamo da sei mesi per questo ed era arrivato eravamo arrivati al punto massimo della speranza
Sì mi ricordo ci toccavamo il ginocchio sotto il tavolo eravamo di qua con la delegazione edema e sei mesi che siamo qua
Che vogliamo
E noi rimandammo la domanda con gli occhi stupiti ma come che vogliamo e di l'arrivo alla risposta
Cosa vogliono i ceceni
Economia soldi accrediti salvacondotti per le loro famiglie peritati per l'esercito
E capimmo che era il teste per capire la reale volontà di arrivare al cessate il fuoco
E noi rispondemmo la maniera semplicissima al limite del banale noi siamo qua per far cessare
La guerra un'ora prima e salvare una vita in più
Questa fu la risposta
La risposta fu
Agli occhi dei nostri interlocutori sbalorditiva
Si ritirarono in camera di consiglio e dettare uno le condizioni del primo cessate il fuoco che poi si applicò e poi strano esattamente la quarantottesima ora come sappiamo chi si occupa di queste cose
Perché ricordo questo perché da allora
Da allora è nata questa esperienza di rondine dove che cosa succede succede che dei nemici tengono le relazioni anche durante la guerra
Questo è il punto che vorrei ripresentarvi perché non è poca cosa lo dico volentieri proprio a autorevoli iscritti militanti del Partito Democratico perché dove è finita se non dentro il Partito democratico la migliore confluenza di storie diverse che hanno fatto il patrimonio della pace in questo Paese
Dico il patrimonio di impegno per la pace non di quelli che segnalano a un sondaggio di opinione se vogliono inviare le armi o no
Ma l'impegno forte per la pace quello che è nato quando ancora indossare la divisa era obbligo per tutti e non si parlava di obiezione di coscienza
Quello che è nato con tutte le prese di posizione nei teatri di guerra del mondo quando il mondo era diviso dal muro di Berlino e successivamente
Perché dico questo perché dico che se un partito fa la straordinaria fatica di trasformare la cultura della pace da una cultura che si può dichiarare solo nelle piazze di una cultura di governo
Questo va rispettato
Va rispettato ma nello stesso tempo va tenuta la relazione aperta con tutta la società civile che si impegna non dal divano guardando i talk show ma si impegna concretamente per la pace
Quindi l'invito è a apparire in maniera più forte le relazioni con i luoghi e sono tanti in Italia dove questo avviene perché questa sfida di essere partito di governo che produce da governo una cultura un'affermazione di della cultura della pace è la grande sfida
Dobbiamo uscire da questa polarizzazione perché non è possibile che la pace sia in mano soltanto quando si occupano le piazze le strade tra l'altro sta finendo anche la piazza e sta finendo anche la strada
Perché deve trovare le strade nuove dell'affermarsi di una pratica di governo quindi tenerne le relazioni credere le relazioni vuol dire uscire dalle polarizzazione delle rotture della guerra
Vi do la bella notizia lo diceva Marina che stanno arrivando a rondine abbiamo selezionato circa trenta giovani russi circa trenta giovani ucraini che vogliono venire qua
E che vogliono valutare oltre la guerra
E che vogliono costruire quel futuro di che parlava prima Dario nel suo intervento perché non possiamo citare la tira senza ereditare e comprendere che il paradigma della guerra che la tira aveva assolutamente dichiarato superato non solo con l'immagine che ha evocato prima padre Francesco bellissima ma anche col famoso crinale apocalittico nella storia
Quando avevamo lo scenario delle armi nucleari Moggi ancora di più perché lo scenario delle possibilità della guerra come frantumato in mille edizioni impensabili nell'epoca della globalizzazione
Allora forse bisogna un po'ascoltare papa Francesco che ci dice il paradigma della guerra deve essere bandito cioè il da che mondo è mondo c'è sempre stata la guerra e sempre ci sarà
O lo estirpi Ammone cromosomi della nostra cultura o alla fine IVA reso in inesorabilmente scivoliamo sul male necessario
Noi dobbiamo provare a ipotizzare questo allora questo vuol dire incarnare tentare di incarnare la profezia
E avere persone giovani leader che si formano superando la logica del nemico soffrendo per la guerra e pensando al futuro questo è un motivo di grande speranza concludo
Richiamando anche l'attenzione sulla cosa che sappiamo il Covi alla Sheraton le nostre società
Ha fatto esperienza quotidiana delle parole dell'angoscia le parole dell'abbandono le a Baggio del distanziamento sociale della morte della malattia in solitudine e in isolamento su questo sfibra mento sociale è piombata la guerra
Quindi
Siccome mi occupo molto di giovani vorrei rimbalzare qua e con questo concludo
Che se davvero una politica come quella intrecciata imbastita insieme in questo bellissimo dibattito oggi vuole davvero trovare le alleanze le deve trovare nei giovani
Deve porsi di più il tema dei giovani dell'educazione e della scuola che non può essere sempre messa in periferia
è coerente con tutto il dibattito che stiamo facendo oggi investire sulla scuola come il luogo capace di costruire relazioni la tenuta delle relazioni
Il tema dell'inclusione non si fa a valle con dei singoli progetti si fa a monte con una nuova cultura della relazione
Che non ha paura dei conflitti che vengono dalle differenze ma li sa trasformare in una maniera che attiva producendo nuova civiltà grazie
Grazie Franco sei stato pure molto sintetico male molto efficace adesso la parola a Roberta Pinotti che chiude questa nostra discussione
Roberta ecco qua sacrificato né
Grazie a tutti quegli interventi grazie anche a quest'ultimo intervento che ci riportava proprio sul finale diciamo nell'esigenza di ricordarci cosa stiamo passando lo diceva prima Andrea Orlando no il rischio della presenti ficca zione che esiste in politica ma a volte esiste proprio anche nella nostra lettura del mondo anche nella nella lettura diciamo della della vita di tutti i giorni
E noi usciamo diciamo da o non riusciamo non siamo usciti comunque abbiamo vissuto questo dramma della pandemia che continua come le mascherine dimostrano oggi comunque a essere rischioso e poi siamo entrati nella fase della guerra in Europa
E noi non ce lo saremmo noi tutte queste due cose se ci avessero detto qualche anno fa che avremmo vissuto momenti come questo non non avremmo pensato possibile
In maggio ripensate cit quando avete cominciato a vedere le persone con le mascherine
Pensavate di essere in un film a me succedeva questo
Quando avete rivisto nel cuore dell'Europa le bombe che cadevano sulle case papà che partivano per il fronte i bambini che piangevano le donne stuprate
è vero abbiamo avuto anche nei Balcani un momento drammatico ma una guerra di aggressione dopo uno stato è un asiatico la Russia decide di intervenire per rendersi un altro stato questa non non ce lo immaginavamo allora il momento è drammatico ma io credo che ci siano dei degna dei segnali di speranza forse quella capacità della politica ecco di partire dalle difficoltà per provare a costruire comunque dei percorsi
Perché l'Europa lo diceva bene anche Brando c'ha dato dei segnali importante
Dopo la pandemia non era così scontato che uno Oropa che fino a quel momento era stata molto attento ai conti e molto burocratica
Decidesse di scegliere in modo significa Steve-O di investire sullo sviluppo e sull'uscita della crisi non era successo nel due mila otto
Questa volta Ira all'uscita fa va fatto prima decidendo per esempio che i vaccini di vent'bisognava acquistando in modo europeo perché pensate che cosa sarebbe stato il meccanismo di dialogo fra gli Stati europei se dovevamo andarci a contendere i vaccini
E poi costruendo un progetto per provare a uscire
E lo sta facendo anche oggi con l'Ucraina con la situazione in Ucraina
Dove c'è un'unità sulle sanzioni
Dove si è arrivati a questo importante apertura dell'anno
Possibilità di e per l'Ucraina per la Moldavia di essere candidati che lo sta facendo anche Darwin mettendo il tema della costruzione della difesa europea comunque in ma importante
Attenzione perché c'è bisogno se non io penso che uno dei rischi che abbiamo uno sia quello delle presenti ficcare ma l'altro sia quello della coerenza Piero Fassino lo ricordava
Ora benissimo vivere le emergenze Ucraina e dare una risposta ma che imbarca anni da tempo ci chiedano questa risposta e non l'abbiano ancora avuta de non da un bel segnale non dà un segnale completamente credibile e questo penso che sia un elemento da tenere presente
C'è il percorso sulla Confederazione europea adesso che che si chiama comunità politico europea Brando ha raccontato come si può arrivare alla convenzione c'è il grande tema del superamento dell'unanimità
Noi che sentiamo fortemente questi temi pensiamo che siano acquisiti da tutti gli stati europei non è così
L'intervista che citava prima Fassino fatta oggi da leader estone che dice non abbiamo bisogno della difesa europea perché cioè la NATO ci sono gli Stati Uniti l'alleanza difensiva l'abbiamo già guardate che è una cosa molto qui non è soltanto dell'Estonia è una cosa molto diffusa fra i Paesi dell'Est che la costruzione di una difesa europea non sia interessante
Il tema del superamento dell'unanimità non vede tutti unanimi per nulla quindi c'è bisogno di lavorarci di convincere dispiegare
Io forse su alcuni su alcune questioni fare anche il passo coraggioso più avanti dei paesi che ci credono
Io penso alla cooperazione sui temi della difesa
Io penso che se Germania Francia Italia e Spagna che su questi temi credo no cominciano a mettere in movimento davvero la capacità di lavorare insieme su questi temi
Gli altri verranno perché non è che dobbiamo pensare a dividere l'Europa noi dobbiamo mantenerla unita ma dobbiamo anche immaginare che
Meccanismi che sono consentiti la cooperazione rafforzata è assolutamente consentita che però morì cominciamo ad agire di con convinzione
Guardate il lavoro che è stato fatto sulla bussola strategica
è un lavoro che parte da lontano poi è stato un po'modificato dopo le vicende ucraine ma l'impostazione è un'impostazione precedente i ad esempio quell'idea della
Forza di intervento rapido di cinque mila militari da dove nasce non nasce dalla vicenda ucraina se ve lo ricordate nasce dalla vicenda afgana nasce dalla vicenda Diana perché
Molti Paesi europei tra questa l'Italia fra queste la Germania che avevano responsabilità anche in ambito delle missioni in Afghanistan
Non erano d'accordo come la fuga precipitosa che avrebbe consegnato in mano ai talebani in quella nazione
E pensavano che si dovesse condurre una transizione che potesse portare ad un capo di governo più inclusivo ma verdetto la data è questa e che si era andati via così precipitosamente e guardate che lo stiamo parlando
Di numeri in incredibili io ho interrogato diciamo i vertici militari ho chiesto ma quante potevano essere i soldati che potevano essere utili per tenere la situazione diverso
Dicevano forse con cinque mila potevamo comunque gestire diversamente da lì nasce
Questo numero che però oggi con la vicenda ucraina
Ci ci rende evidente quanto sia limitato pensate io spero che sia il prima possibile se finalmente finisce la guerra fra Ucraina e Russia ci sarà bisogno di una cornice di sicurezza è stato così in Libano quando è finita quella fra Israele Libano
Quante migliaia di uomini abbiamo mandato in Libano per diciamo controllare una Lula in che è veramente piccola cosa rispetto a quello che dovrebbe eventualmente controllare dei confini che sono stati diciamo invasi in Ucraina
I allora
Quale forza se non quelle europea potrebbe essere quella più giusta da inviare quindi io veramente penso che e io oggi con i meccanismi che ci sono avresti un tempo infinito per metterlo in movimento quindi non saresti Lark la risposta giusta
Questo lo dico anche in riferimento al grande rilancio che in questi giorni anche c'è stato della NATO non c'è dubbio che dopo un momento di crisi
Parte della NATO da una cornice che sentita di sicurezza tanto che il Paese che sono rimasti il neutrali dalla seconda guerra mondiale in poi decidono come la Svezia e la Finlandia di entrare nella NATO
Ma io vi dico facciamo attenzione io sono posseduto ai vertici della NATO tutto il tempo in cui sono stata ministro sono convintamente certa che l'Italia debba rimanere nella NATO che la difesa europea non sia antagonista o altra rispetta la NATO Massiah una modalità e con cui noi possiamo porre esprimere anche
Delle capacità
Però io vi dico anche proprio perché ci sono stata che una
Delle
Debolezze a volte della lettura della NATO e il fatto che il peso degli Stati Uniti è un peso talmente preponderante perché sono quelli che investono di più che nella letture delle situazioni anche delle scelte pensiamo a come si è usciti dall'Afghanistan pesano in modo
Molto molto più forte oltretutto dialogando
Con ogni singolo Stato e quindi costruendo poi un consenso allora non per avere
Qualcosa di antagonista anzi di cooperativo ma io penso che anche all'interno della NATO un punto di vista che sia più europeo aiuta ad avere quelle risposte che hanno che hanno più senso perché
Anche su questo vedete come citavamo la credibilità e la coerenza rispetto all'Europa per i Balcani
Io penso che l'Occidente abbia un tema di coerenza e di credibilità che deve essere guardare il passato il futuro e non solo il presente
Oggi sosta dei citati i curdi
Io ricordo bene
Nella battaglia contro l'Isis
Terribile io sono stata noi abbiamo eravamo nel Kurdistan iracheno adesso diciamo quello che interessa di più la Turchia è il tema del Kurdistan siriano ma io ricordo molto bene in quel momento io ero stata anche subito subito dopo la liberazione di alcune Yatra Agazzi Iazzi idee che erano state tenute schiave e schiavi del sesso ragazzine bimbe poco più che bimbe
Costretti a fare le cose più incredibili più turpi che non avevano più una vita negli occhi avevano gli occhi senza vita
Beh io ricordo in quel momento come avendo deciso di non intervenire con truppe occidentali perché poteva sembrare ulteriormente un un'invasione una voglia dell'Occidente ma dicendo devono essere gli iracheni che Cityper anch'come i curdi siano stati fondamentali
Per liberare Lalla da liberarci dall'ISI schiera un rischio per tutto il mondo non soltanto per terra
Beh non non non possiamo non essere credibili nelle risposte non è che possiamo dimenticarci di come gli abbiamo utilizzati positivamente questo sarebbe un errore
Perché il mondo non finisce oggi e e chi subisce diciamo una mancanza di credibilità dalla comunità internazionale dalla comunità forte come quello occidentale voi non ci crede più
Pensate alle ragazze afgane di abbiamo detto per vent'anni di andare a scuola di studiare che avevano la possibilità comunque di costruire più diritti più forza che erano un punto fondamentale di quella società io ne ho incontrate tante volte
Beh io me lo sento come un macigno sul cuore il fatto che l'abbiamo lasciata in questa situazione
Lo dico perché esiste la Realpolitik ma esiste anche
La costruzione dissenso anche nella politica estera e nella costruzione dissenso le risposte devono averlo un senso cioè devono avere dei valori anche più alti di quella che è la convenienza o la situazione di emergenza del momento
E su questo
Abbiamo quasi dimenticato nel dibattito di questi mesi l'ONU
Lo abbiamo dimenticato perché con il potere di veto all'interno del Consiglio di sicurezza all'ONU sia fatto diverse soluzioni a livello di Assemblea ma poi non riusciva ad essere determinante nelle scelte anche
Di di condanna per fermare quindi l'assemblea si è espressa ma al Consiglio di sicurezza che poi l'organo più importante come sapete aventi essendoci un potere di veto non ha potuto condannare questo a
Lo dico perché anche nelle votazioni che comunque sono state fatte in Assemblea il rischio che noi abbiamo
L'U.S. è il vero resta come diceva ieri Letta può è che l'Occidente
Legga il mondo soltanto con il proprio chiari lasciando non capendo più come rilegge il resto del mondo è un rischio fortissimo moltissimi Paesi quando si è votato sulla sulla condanna in Assemblea
C'è stata una deferenza forte tra quando si sono chieste sanzioni alla Russia
E quando si è chiesto di ribadire i valori della Carta dell'ONU sui valori della Carta dell'ONU molti paesi in più hanno votato perché sentono anche per loro rischio che si vada fuori da questo su che posizione prendere sulla conflitto non superino diciamo le le le votazioni sono andate sono andate diversamente
Lo dico perché
Questo tema del resto del mondo che ha dato dei segnali sulle posizioni prese noi non possiamo pensare di abbandonarlo è qualcosa ma non che che ci deve preoccupare e che del quale ci dobbiamo occupare anche per chi ed è per questo che ho citato l'Unione Europea la NATO e l'ONU
No Lainate un'alleanza difensiva è un'alleanza militare però e spesso nel mondo tu hai bisogno di risposte che sono non soltanto quelle militari
La NATO decide e io sono stata una di quelle che ha spinto a suo tempo quando si parlava soltanto del fronte Est perché si dicesse gli atti i rischi sono a trecentosessanta gradi c'è anche il Sud
Oggi decide di a vere anche interventi diciamo sul Sud è una posizione che l'Italia e Paesi del Mediterranean ha sempre avuto
Ma se noi pensiamo all'Africa e pensiamo che i pugliesi i problemi dell'Africa siano risolte soltanto con una risposta securitaria che in alcuni casi ci vuole perché ci sono stati falliti ci sono cioè il terrorismo ma che non è l'unica risposta
Mentre l'Europa che ha in sé tutti gli strumenti possibili la cultura lavoro la sostenibilità la cooperazione e poi a se ce la fa se la mette insieme anche la difesa europea
è è l'obiettivo
Del del del nostro pop del nostro del posto che l'Europa deve avere nel mondo occuparsi di queste cose occuparsene piano pienamente per questo che io
Mi sono sempre battuto e continuerò a battermi per una difesa europea perché fa parte di quel meccanismo per cui abbiamo costruito dopo le guerre noi abbiamo costruito l'Europa e qual è stato il ragionamento se noi non costruiamo meccanismi cooperativi la conflittualità rinascerà
Perché noi siamo fortemente europeisti e perché i sovrani misti stanno da un'altra parte perché non non credono come noi a questi meccanismi cooperativi ma se tu non costruisci quei meccanismi
Allora
Hai la guerra e come si diceva chi invece secondo me che si impegni in politica
Allontana la guerra ma se a quest'idea allora
Anche rivedere i meccanismi decisionali di queste organizzazioni pensa l'Unione europea con l'unanimità penso alla NATO rispetto ad una maggiore pluralità di forze che possono è spinto
Penso all'ONU rispetto alla riforma di cui si parla da tantissimo tempo ma che poi non è mai stata fatta perché è difficile lo so però io credo che non si è inutile perché se crediamo noi che crediamo del multilateralismo sappiamo anche che dobbiamo rendere efficaci
Le a organizzazioni che il multilateralismo governano altrimenti poi prevalgono le spinte che invece tendono a disgregare e tengono tendono ad allontanare
Quindi anche su questo penso che abbiamo
Molto lavoro da fare non è facile però la traiettoria c'è e come qualcuno ha avuto il coraggio di andare a trattare in Cecenia dicendo noi vogliamo soltanto far finire la guerra un minuto prima avere una persona in morte morte in meno nelle nel nella nostra azione ecco noi dobbiamo pensare che nonostante
Tutte le nostre difficoltà tutto quello che facciamo per raggiungere alcuni di questi obiettivi è un passo in più perché questi obiettivi possono arrivare
Grazie grazie Roberta grazie a tutti allora qui c'è una Breve pausa per sistemare il la situazione ma alle otto si comincia il dibattito come sapete condotto da Lucia Annunziata tra Enrico Letta Giuseppe Conte Roberto Speranza quindi adesso sistemiamo solo la sala
Potete stare nelle vicinanze
Fatta quindi sono molto preparata perché è un esercizio che ha fatto l'intera giornata allora
Facciamo finire le foto
Poi ci mettiamo
Tutti insieme
Possiamo ragazzini
Grazie
Ciao grazie
Allora io per strada ho pensato moltissimo
Sì
E c'è la signora lei
Va bene
Allora ho pensato moltissimo che cosa fare di questa riunione a tre e come gestire questa cosa
E purtroppo devo dirvi che
Sono volevo fare una cosa un po'dal Congresso la stessa domanda a tutti e tre così alla terza domanda errate già tutti stanchi è insomma più o meno si poteva a ci si poteva avviare verso la fine oppure di Coppa faccio non so a ciascuno una domanda eccetera però poi vi devo dire la verità che
Diciamo nessun giornalista si farebbe oggi scappare l'occasione
Di
Dire che c'è una mucca in corridoio oppure che c'è un giaguaro da smacchiare riprendete la metafora che c'è che abbiamo una notizia qui e la notizia e chiaramente il presidente Conte porre un buon rapporto col presidente Conte quinti non mi non si arrabbierà commenta
Cioè io penso che questa cosa senza volerlo è arrivata in caduta nel momento in cui nel campo largo ci si chiede che cosa farà Conte e che cosa faranno mente Cinquestelle allora
A me a meno che lui non mi tiri il telefonino in testa che sta questa non ebbero guardando e non lo fa perché è una persona perbene simpatica
Eccetera risposte scritte Casalino vero
Forse non citiamo Casalino guardate se non citiamo casalingo Casalino ci mette gli occhi cattivi addosso quindi bisogna rispettare Caselli io sto facendo un po'un clima amichevole perché mi sento allora presidente Conte cominciamo con lei
Va bene e rassegnato
Va bene allora cominciamo dalla parte più alta voi avete preso la domanda la prendiamo in cima avete preso una decisione sul che fare con il governo Draghi
Lunedì cosa ormai nota il pubblica ci sarà un incontro con la presidente Draghi ci confronteremo sicuramente
Abbiamo manifestato un disagio politico
Ci sono vari passaggi politici
Per noi si sono accumulati sono stati molto sofferti
Quindi sicuramente questo incontro sarà un incontro importante perché al di là delle dichiarazione del premier Draghi che sono state anche rese in conferenza stampa non è solo questione di dichiarare l'importanza del movimento cinque stelle nell'ambito di questa maggioranza bisogna essere conseguenti
Io credo di non aver mai posto delle questioni collegate a bandierine nel senso di interessi di bottega sin qui le questioni su cui mi avete sentito parlare potete non essere d'accordo ma sono questioni politiche serie serie che abbracciano ovviamente il tipo di transizione ecologica che stiamo realizzando abbracciano anche questioni geopolitica importanti che ovviamente con cui andremo a definire il quadro vede scendi prossimi venturi
Insomma tutta una serie questioni urgenti per le famiglie le imprese dico medico Solone in queste ore caldissima perché si sta discutendo di questo secondo me il testo non è ancora soddisfacente bisogna intervenire perché abbiamo impresa nel campo dell'edilizia che ha lavorato al superbollo sanno Cassetti dei crediti che sono lì scagliati c'è il rischio che migliaia di imprese falliscano ci sono persone a casa con i lavori che sono bloccati è un problema che va risolto perché le misure restrittive che si sono succedute
A novembre e dicembre particolare hanno bloccato il meccanismo della cessione e dobbiamo risolve problemi nell'interesse di famiglie e delle imprese e poi ricorderete più in generale come quando si è parlato chiaro non si è parlato di rincorrere e rendere attuale entro il due mila
Ventiquattro del due per cento no adegua il due per cento di PIL per quanto riguarda le richieste della NATO
Noi da allora abbia detto guardate che c'è una situazione di emergenza economica energetica che diventerà sempre progressivamente più insidiosa
E sta succedendo questo abbiamo siamo ormai al record storico degli ultimi decenni abbiamo raggiunto e superato dettato di ieri
L'otto per cento di inflazione atta a sette
Va bene però insomma presidente non sarà su queste questioni su cui lei
Ha ragione probabilmente eccetera non è questo il punto non è comunque su queste questioni che si sta discutendo in questo momento del rapporto con un Draghi intanto due domande lei si aspettava che Luigi Di Maio facesse questa scissione uno due io sento dire da moltissimi di cinque stelle dei nostri che voi pensate che ci sia Draghi dietro
Scusi rammento che fare dopo insetti esplicite non ci posso girare intorno che voi accusate Draghi di essere dietro questa scissione
Guardi sulla è chiaro che una rescissione
Così non viene realizzata nel giro di poche ore
Sicuramente era già da un po'che insomma c'era un'agenda veniva coltivato un'agenda personale
Al di fuori che di quella che era linea politica del movimento
Per quanto riguarda la seconda domanda mi permetta di parlarne con Draghi direttamente lunedì non mi sembra opportuno certamente di fronte a un confronto già preannunciato
Che mi metta qui a sviscerare questi aspetti
Comunque possiamo dire perfettamente corretto naturalmente la sua risposta però insomma
Qui ci stiamo avvicinando a una situazione in cui Braghini che ha di aver mai mandato questi messaggini
E naturalmente questa accusa non è stata ritirata
Mi scuso di entrare così nei dettagli ma quando c'è uno scontro tra un premier e uno degli azionisti di maggioranza
Della sua neanche il più stupito dettaglio lungo naturalmente certo che era di maggioranza sì perciò voluto prima ancora diciamo un potere da spendere cioè il fatto che vi vedete significa che avete chiarito su questo punto o no come ha detto lui
Guardi decidiamo perché l'interesse del Paese richiede
Che se c'è un problema di questa portata tra il leader di una forza politica che sin dall'inizio generosamente generosamente questa forza politica accettato di far nascere questo governo
E ha prestato sempre
Con lealtà e correttezza ha dato il suo contributo per sostenere questo governo è chiaro che bisogna confrontarsi con
Il premier Draghi quindi ci mancherebbe che non ci sia un'occasione per chiarire questo nostro disagio politico
Allora vediamo se posso dire parole mie quello che traggo da questo da queste risposte la partita contrari non è ancora giocato se entrare o uscire e il fatto comunque che vi chiediate
Sicuramente lascia aperta una porta sia rimanere nel governo che è uscita e mi sembra che la decisione non sia stata presa e corretta o c'è una decisione ci apprezza invece
Agli nelle decisioni che prendiamo nell'ambito di una comunità addirittura come sapete abbiamo dato vita alla nascita di questo Governo anche in piena trasparenza coinvolgendo anche tutti gli scritti
E una cosa che sembra un po'anomala no per la tradizione anche
Parlamentare per la storia istituzionale di questo Paese però per voi
Il singolo iscritto ha potuto votare
Anche decidere contribuire alla decisione S Ono dare sostegno a questo governo quindi ci sarà sicuramente
In prospettiva un coinvolgimento degli organi politici che adesso abbiamo e poi valuteremo però sicuramente questo passaggio lunedì sarà importante per chiarire
Le rispettive visioni posizioni e per chiarire lo Stato in cui siamo arrivati
Quanto conta per lei stare nel campo largo
Per me conta stare nel campo progressista la larghezza
C'era un applauso al Polo trattati
Il suo
Lo scalatore tratterebbe ci stava ripensando
Grazie ora paragoni ma perché non credo che sia molto divertente stare nella sedia
Dottor
Presidente anch'essa non è spiego meglio io credo chi è al di là in prospettiva di costituire una sorta di cartello elettorale
Che possa poi rubare il primato al centrodestra il primato elettorale
Io sono molto interessato
A costruire un progetto politico
Che preveda un'articolazione impegni rispetto ai cittadini
Che poi sia utile realmente
Impegno ovviamente perseguibili non realizzabili che sia utile realmente a migliorare la qualità di vita dei cittadini a trasformare questo Paese
Ora per realizzare un progetto politico bisogna io l'ho sperimentato anche al governo no come assumendo per due volte la massima
Responsabilità di governo
Occorre grande coesione che tutti i protagonisti siano veramente votati a perseguire questi obiettivi comuni
Allora lo stavo vedendo adesso abbiamo tantissimi numero un premio di maggioranza dilatato ma dire che non c'è grande questione quindi la questione secondo me EP importante della larghezza
Richiamato in campo e ci corrette su questo
Lei ieri letta sono abituato a dire del lei al segretario quindi quando nel segreto articolo Daudet lei elfico cambiamo ma e i
Il proprio ieri ha fatto una direzione in cui diciamo questa questione dell'alleanza è stata messa in più è stata messa in chiaro con toni che secondo me sono stati inusuali fin qui cioè nel senso tu hai avuto il tuo solito tonno
Diciamo equanime però lì contenuti sono stati quelli di
Sia chiaro se non c'è
Con diciassette festa che visse no traduco noioso nelle no persone no no
No
No invito non lo penso penso che tu sia molto professorale molte professori non scaldano l'anima ma dicono le cose giuste quinti insomma lo sai se un professore sei anche contento di esserlo insomma eh però equanime è un bell'aggettivo mi sembra averlo trovato ben dicevo che però ieri ha detto delle cose molto precise hai detto se non hai cioè se non c'è questo governo non cessa danno altri cioè che come dire siamo davanti a veramente una scelta che in questo momento o è così poi con la non ci saranno diciamo situazioni
Con uno sforzo di sincerità tu pensi che sia in pericolo in questo momento campo largo che ci sia veramente un'usura
Diciamo anche legata alle vicende dei Cinquestelle perché poi si parla da questioni di Luigi Di Maio ma questa scissione una scissione che accolto soprattutto la maggioranza al gruppo quello irreversibile come discorso anche per il campo la
Ma intanto visto che gli hai dato del tu e che non mi ha dato più del segretario io qui adesso parlerò come deputato locale del collegio torna a Siena uscì mi hanno marciano
Quello che ho detto ieri Lori voglio semplicemente ripeterlo a riprenderlo
Lo penso seriamente
E prima di riprenderlo rispondo otto domande in questo senso
Sarebbe paradossale se dopo aver vinto le elezioni di domenica scorsa amministrative noi fossimo qui a parlare di un funerale del centro sinistra
Abbiamo vinto delle elezioni Domenica Sport in cui giocavamo in trasferta in cui giocavamo in un campo dove aveva vinto la volta scorsa il centrodestra
Eravamo in grande difficoltà perché nei sondaggi oggi il centrodestra è molto forte molto forte nei suoi diversi anime forte nelle sue anime più tradizionali ma vede la crescita evidente di Fratelli d'Italia e della Melloni
Nove rispetto a questo quando si è trattato di andare a votare quante si è trattato di passare dai sondaggi ai voti
Abbiamo dimostrato che sui voti sui candidati sulla ter Reno non siamo in grado di rovesciare le previsioni e di rovesciare
Le tendenze e questo lo dico perché il voto di domenica a me mi ha confermato quello che io penso dall'inizio
Cioè che noi siamo molto più forti nella realtà sul terreno dell'immagine che viene raccontata dell'immagine che verrà raccontata dai media dell'immagine che ci raccontiamo noi stessi dell'immagine che raccontano i sondaggi perché alla fine noi secondo me nell'ultimo voto amministrativo abbiamo dimostrato che i nostri candidati sono i migliori sono candidati validi che siamo in grado di aggregare perché il campo largo tanto preso in giro ha vinto le elezioni di domenica scorsa e campo largo a riuscito è riuscito a prendere più voti degli altri
In conformazione diverse ma in situazioni nelle quali a Verona ha vinto Damiano Tommasi e per essere chiari c'è andato a far campagna elettorale per Damiano Tommasi sia Giuseppe Conte
Sia Roberto Speranza sia io ma c'è andato anche Carlo Calenda e e alla fine tutta questa cosa avvenuta senza che ci fosse nessun trauma nessun dramma e aggiungo
Abbiamo fatto una grande cosa per il Paese per la città di Verona cambiando
Questo sforzo da certosini che stiamo facendo
Questo sforzo Complesso complicato in cui ognuno fa grandi sforzi abbiamo sentito Giuseppe adesso
Io sono l'ho detto oggi in un'intervista alla nazione
I voglio riprendere quel concetto io so benissimo che il mio compito che so essere complicato
è meno complicato del compito di
E chi guida il Movimento cinque Stelle dopo esserne stato il Presidente del Consiglio nelle condizioni che conosciamo perché noi siamo un partito siamo un partito che ha una storia strutturato che tiene da storie precedenti un partito che ha delle regole
Delle modalità con cui si vive sappiamo e e molto più difficile costruire l'atterraggio in una legislatura prossima di una situazione in cui il Movimento cinque Stelle ha guidato l'Italia in questi anni in condizioni diverse quindi io mi sento di dire termino subito
E rispetto a questo le elezioni domenica ci hanno insegnato che noi dobbiamo guardare alla futuro e all'anno che abbiamo davanti con molta fiducia
Ma ci hanno anche detto una cosa fondamentale è la cosa fondamentale è questa non abbiamo davanti alcuni mesi nei quali andrà terminare
Questa esperienza di governo unica e irripetibile perché noi con Salvini al governo non ci andremo mai più
Questa esperienza unica Eric che va a terminare adesso è un'esperienza in cui non ci stiamo con le regole con cui ci siamo stati in questi mesi cioè sappiamo che alcune cose si possono ottenere altre cose non si possono ottenere non si potranno ottenere io potrei fare un lungo elenco di cose di cui abbiamo parlato stamattina alla CGIL
Mi ha fatto un lungo elenco di cose che noi vorremmo si realizzassero che sappiamo che non si potranno realizzare prima delle elezioni perché sappiamo che dentro la maggioranza non c'è un'intesa per farlo sappiamo che alcune cose fuori dall'accordo di governo
Che sono cose di
Rilevanza prettamente parlamentare non le faremo prima della fine di questa legislatura perché ci sono le condizioni e perché è giusto farle questa legislatura non terminerà
Prima che noi abbiamo introdotto lo Houston School per esempio
Per questo
Fatemi dire a maggior ragione dopo aver ascoltato gli argomenti della destra
Che dopo aver cominciato non so se vi ricordate quel passaggio dei Blues Brothers in cui
Belushi è in in ginocchio di fronte alla sua ex
E comincia spiega fare tutti gli argomenti del perché lui è arrivato tardi quel giorno e comincia l'invasione delle cavallette queste quelle quella ogni volta che noi portiamo il tema dei diritti io ogni volta che portiamo il tema di come tagliare il diritto principale cioè la cittadinanza italiana a ragazze e ragazzi che hanno tutto il diritto di averlo comincia il lungo elenco no adesso c'è l'inflazione no adesso c'è la disoccupazione
No adesso c'è il problema del caro bollette come se queste cose fossero alternative a dare a quei ragazzi e a quelle ragazze la cittadinanza che le
Devono avere
Poi abbiamo anche scoperto
Che noi all'inizio parlavamo di ius soli
Più forte e loro ci hanno detto no ius soli mai semmai Justus colle credo che tutti abbiate letto dato la vedere il la dichiarazione di Giorgia Meloni di otto anni fa su questo tema nel quale Giorgio Melloni dice
No mai ius soli facciamolo Justo Scole oggi facciamolo io scollega ovviamente dicono no c'è prova dell'inflazione non si può fare
Ma il tema di fondo Lucia è questo
Noi dobbiamo oggi secondo me concentrare le nostre forze
Sul Progetto col quale vince demolite le elezioni e cambieremo l'Italia alla prossima legislatura
Questo è la nostra grande responsabilità e abbiamo gli italiani che aspettano questa nostra capacità di mettere in campo questa proposta
Quello che accade dentro il Governo il Parlamento l'alleanza di governo nei prossimi mesi è rilevante si ma fatemelo dire in modo assolutamente adamantino non voglio essere frainteso su questo
è molto più importante quello che capiterà nei prossimi cinque anni in Italia e se non mi sbaglio eremo i prossimi mesi la costruzione dell'alleanza tutti insieme per riuscire a essere vincenti come lo è stato Damiano Tommasi a Verona noi consegneremo per cinque anni l'Italia alle destre e noi non vogliamo e non possiamo permetterci questo drammatico terrore
Per me oggi la cosa fondamentale la barra al punto giusto e sulle scelte giuste aggiustiamo quello che c'è da aggiustare cerchiamo di far sì che il Governo intervenga al meglio rispetto a una situazione drammatica che è in corso l'inflazione all'otto virgola sette per cento l'ha detto Giuseppe adesso è secondo me la più grande delle sfide che abbiamo da trentacinque anni non avevamo niente di simile
Allora concentriamoci su queste scelte facciamo del nostro meglio
Ma sapendo che quello che possiamo fare è comunque limitato dei compagni di strada che abbiamo la cosa principale è concentrarci sulla costruzione dell'Alleanza per i prossimi cinque anni
La cosa principale avere in testa l'Italia del due mila e ventotto la cosa principale estere noi consapevoli che su quella scelta ci giocheremo la capacità di essere conseguenti alla nostra missione
Che è quella di voler bene all'Italia dare all'Italia un futuro che sia quello giusto
Va bene
Dico aiutato diciamo il titolo materiale di discorso per diciamo la seconda parte un nuovo giro di questa di questa discussione qui naturalmente per un giornalista sentirsi dire che il programma è fra cinque anni il ventotto e la morte no cioè rispettive
Be'però la risposta sull'oggetto l'ho data alquanto mai davanti a questo il governo Anna che arriva in fondo alla legislatura
Noi non sosterremo altri governi che non siano questo governo e se non ci saranno se ci saranno dei cambiamenti se non saremo in grado di andare avanti ci confronteremo alle elezioni ma questo è per quanto mi riguarda l'unica cosa che possiamo dire l'abbiamo approvata ieri in direzione è stata una scelta che la direzione del partito ha ha preso ieri e secondo me fatemi dire la scelta più lineare in questo momento paga la linearità lo dobbiamo dire agli italiani dove siamo
Cosa faremo quello che possiamo fare con questo governo
Che non è tutto quello che vorremmo fare il resto lo faremo andando a chiedere il consenso agli elettori e fatemi dire dopo domenica scorsa io sono molto molto molto più ottimista e soprattutto molto più determinato perché son convinto che
Anche gli elettori hanno capito che la partita per le prossime elezioni non è chiusa
è una partita completamente aperto ho avuto la sensazione nei mesi scorsi che si fossero tutti acconciati a che la Meloni forse la prossima presidenza del consiglio lo vedo negli atteggiamenti nei convegni
Io gli imprenditori giornalisti lo vedi quando già cominciano annusare chi se non c'era il prossimo e chi sarà il prossimo presidente così io voglio dire avete sbagliato non sarà la Meloni la prossima presidenza del consiglio perché la lezione le vinceremo no
Va bene no se confessa sono stato abbastanza noiosi località sesta voglioso chiarissima Sestetto è chiarissimo rigorosa
Posso usare questo termine pediatrico perché quel non lo conoscete ma concedendosi interezza incalza io l'ho visto all'opera
Guai toccarlo cioè voi sembra una persona tranquilla ma non lo è vado a un'altra persona tranquilla io fino a che non ho finito questo giro di domande non posso abbandonare le cose poi arriveremo a come costruire una coalizione per le elezioni
Dunque dentro i cinque stelle
Uno c'è una passione naturalmente per lei uno cioè
L'idea loro parlando io con molti del popolo di cinque stelle che liquidati dal Conte è di dire ma non possiamo stare nel campo largo perché lì dentro abbiamo delle potenziali somiglianze con altri protagonisti del campo largo voglio dire stamattina abbiamo sentito Acerbo voi non l'avete sentito di coi ricostruire il partito della ricostruzione del Partito comunista mi pare ci sono due partiti dentro per la ricostruzione comunista e più o meno così
E diciamo il discorso di Acerbo è un discorso anche quello insomma che non è quello vostro però può incrociarsi ci siete voi c'è sinistra italiana eccetera eccetera
Tu senti quest'investimento da parte dei Cinque Stelle
Nei confronti della tua forza politica e pensi di avere un ruolo nella possibilità in questo momento ditemi nere dentro
Campo largo Conte e i suoi
Perché lui discussa se il segretario di un partito
No io penso questo allora la domanda è molto complicata io penso che alle ultime elezioni politiche e anche a quelle ancora precedenti il Movimento cinque stelle ha convinto una parte dell'elettorato tradizionale della sinistra
Perché una parte dell'elettorato tradizionale della sinistra
Se andate a vedere il voto di determinati quartieri nelle aree urbane
Il voto anche incriminati ambiti sociali
Ha percepito i partiti più tradizionali della sinistra dentro cui ci metto il PD e ci metto anche lei ne prendevamo sostanzialmente gli stessi voti
Guardate impressionante
Sergio di Scampia Annapolis
Titti fa uno dei dati peggiori in assoluto
Leuzzi fa uno di dati peggiori in assoluto potere al popolo non prende neanche un voto
I cinque stelle in quel seggio esplodono e prendono un dato clamoroso dovranno il dettaglio ma qualcosa che probabilmente sta attorno al cinquanta sessanta per cento
Io penso che la in quel voto
C'è anche un pezzo di elettorato tradizionalmente del nostro campo
Le storie politiche lunghe da cui una parte di noi proviene forse non tutti ma io mi sento figlio di una storia diciamo della sinistra se vedo Piero Fassino qui davanti a me e Piero la storia storia non è che si può siamo orgogliosi anche di quella storia lì no è una storia che rivendichiamo serenamente
A un certo punto si è consumato un pezzo di rottura
E questo movimento Cinquestelle con contraddizioni con problemi con limiti perché dentro c'era anche tantissima altra roba
è un po'alla volta come sempre le contraddizioni in politica ti portano il conto e ai miei in queste ultime stagioni questo conte piuttosto salato
Però io penso che loro quella roba lì la rappresentata
E io ho sempre spinto molto
Perché si potesse rompere il muro di incomunicabilità tra il vecchio centrosinistra e Cinquestelle
E Pier Luigi Bersani
All'inizio dell'esperienza del due mila tredici
Prova l'operazione
Luigi Zanda era allora capogruppo al Senato io ero capogruppo alla Camera Dario era in prima linea
C'era Marina tanti di voi insomma ci provammo non ci furono le condizioni io penso che fu un'occasione persa per il Paese aver fatto cadere questo muro di incomunicabilità secondo me è stato un fatto positivo io io lo rivendico fino in fondo anche le differenze che ci possono essere
E se penso per esempio al tema di fondo delle prossime elezioni
Che noi dobbiamo provare a offrire al Paese io sono convinto che c'è un terreno comune tra di noi
Fatemelo dire dal lato del lavoro che faccio oggi no io faccio il ministro della salute
Per mese c'è un simbolo
è un punto che noi dobbiamo porre come primo punto dell'agenda progressista di centrosinistra per il Paese e la difesa dei beni pubblici fondamentali
Cosa c'ha detto la stagione del fuori
Che il mercato da solo non può dare risposte ai grandi problemi che ci sono guardate che anche dentro casa nostra purtroppo io lo dico anche in termini autocritici
Perché il punto non era neanche solo una persona
C'è stato dentro il nostro campo a un certo punto l'idea che il mercato potesse fare tutto da solo
Alla fine questa crisi e la drammaticità di questo tempo ci consegna invece l'idea che ci sono beni pubblici fondamentali per me il primo in assoluto la difesa del diritto alla salute che non possono essere tutelati semplicemente dal mercato ma il bisogno dello Stato nelle vie di solidarietà teme su questi fondamentali c'è un terreno comune norme che ci tiene insieme
è una data e non è la stessa cosa dire che vuole costruire un modello basato è fondato sulla sanità privata
O ti convince il modello in cui ti curi se hai l'assicurazione o la carta di credito o chi vuol difendere il diritto di universalità della salute come riconosciuto dall'articolo trentadue della nostra Costituzione
Io penso che questa è la sostanza
Allora io
Ci abbiamo lavorato da lontano all'idea di far cadere questo muro e rimetterlo insieme e oggi dobbiamo continuare a lavorare in questa direzione
Anche nelle differenze che ci possono essere e quindi io farò tutto il possibile rispondo anche alla domanda dell'attualità io voglio fare tutto il possibile per continuare a fare questa esperienza insieme abbiamo governato insieme per alcuni anni con una coalizione che aveva un tasso di omogeneità molto più forte
è evidente oggi ci troviamo con una coalizione diversa
Ragazzi in una situazione complicatissima nasce un governo per rispondere a due emergenze fondamentali
Una il Pnr R. l'altra la pandemia mentre governiamo ne arriva un'altra di emergenza
Che non so se più grande
Probabilmente ho più piccola ma sta più o meno diciamo sull'enormità perché qui stiamo campi parlando di un conflitto che sta sconvolgendo gli equilibri geopolitici costruiti diciamo in ventenni
Lo stiamo parlando di uno scherzetto stiamo parlando di una cosa enorme
E quindi alle due emergenze ce n'è una terza tra un po'di mesi si vota
Io sono dell'opinione che dobbiamo reggere
Resistere insieme facendo tutto il possibile dentro questa esperienza e soprattutto lavorare per progettare il futuro un futuro insieme io condivido le cose dette da Enrico la partita e aperta dobbiamo giocarla con tutto il coraggio possibile
E guardate che dall'altro lato c'è la destra
Poi ci possono essere cosa in cui non abbiamo una perfetta assonanza ma dall'altro lato c'è la destra
Ma il lascito di Trump negli Stati Uniti lo avete visto in questi ultimi giorni sulla Bortot che cosa succede oh ma mica possiamo scherzare
Allora io penso che noi abbiamo l'obbligo morale di lavorare per ricostruire questo campo per per essere per superare i veti superare incomprensioni superare difficoltà
Lo dico con serenità io penso che dobbiamo lavorare con tutta la forza che abbiamo improvvisatore diciamo di fare un po'il controcanto a quello che dici no
Cioè
Hai perfettamente ragione questo è un dato storico che la prima persona a chiedere un'apertura con i cinque Stelle e a pagare per questo fu Bersani perché questo è un dato storico apri un canale il canale Murri
Un po'per colpa come dire Cinquestelle delle sue responsabilità di allora dei Cinque Stelle ma anche perché come dire Napolitano al momento non aveva intenzione di aprire i portoni ai Cinque Stelle ok
Dopodiché abbiamo avuto un qui entra in campo un pezzo di storia di cui contestato protagonista dov'è che abbiamo avuto un governo giallo verde
Che come dire nella prima fase si è concluso con un fallimento
Totale di Salvini facciamo un po'di storia e queste cose le le seguiamo tutti quanti
Salvini dopo il Papeete io per divertimento sto scrivendo un libro da due anni tre anni non son più sugli ultimi dieci anni e che perché questi nei anche i collaborano però insomma io mi faccio avanti di piano in piano con le mie carte le mie fonti ci sono giornalisti qui che sanno che le fonti poi parlano bene
Ma insomma ho chiesto a Ipsos di farmi un grafico della popolarità
Di solo per me debbo protetti Salvini dopo il polpette alta dette schianta Salvini e dall'usura il suo vero
L'indice di gradimento e praticamente sul pavimento questo non ha più avuto picchi su questo Salvini e praticamente schiantata
Su questo che cosa succede succede che presente conti più presente fa un'operazione che è un'operazione che ancora oggi lascia sorpresi migliori politologi perché lui improvvisamente esce dal governo cioè sta in questo governo naturalmente riesce a costruire con l'Europa questa esso merito Conte un rapporto molto forte capisce dunque che Salvini sta uscendo da un punto nodale diciamo del Paese
E riesce a passare facendo il suo famoso discorso il menti via costo me lo ricordo perché tutti noi giornalisti siamo dovuti tornare dalle vacanze
Fa tutti quanti praticamente fa il famoso discorso in cui facendo questo discorso mette la mano
Sulla spalla
Di Salvini io son convinta perché ho chiesti inciso ma chi gliel'ha suggerito Conte Veltroni quel gesto geniale e tutti mi dicono nessuno allora io ho detto ma deve essere un genio
Conte per aver inventato da solo questa cosa sicuramente non è Cassady
Voglio dire stoffa sto scherzando pasto dicendo che lei ha trovato in quel momento di passaggio
Un momento molto forte di distacco da quello che era stata la sua esperienza precedente
Però purtroppo poi alla fine quando il suo governo chiude lei si comincia a dovere un'attrazione fatale Salvini almeno in due casi uno nell'elezione Nuño passata di Draghi e questa storia
La seconda in questo momento non lavorati insieme questo sicuramente però la insofferenza nei confronti del governo Craxi è sicuramente un'insofferenza parallela
Allora scusatemi ma io delle cose le devo dire sono state chiamando così come giornalista qui allora c'è un'attrazione fatale tra lei e Salvini c'è un un no no non intendo dire una noce di di resto politico di quel governo fatto insieme che continua a rimanere lì perché
Qui la sinistra ha posto un discreto una discriminante molto forte anche stasera su questi temi
Per rapporto futuro con la destra io ero interessata a capire come manco questo incrocio si ripropone sempre tra le sardine anche proprio separato ma è un incrocio
Come dire come treni che comunque nella notte si passano l'un l'altro in continuazione Hitchcock
Guardi accetta la provocazione e l'ha risposto con con chiarezza e anche sincerità
Anzitutto vorrei ricordare che il governo giallo verde nasce da rifiuto del PD di fare il governo
Quindi lo ricordate il tuo tenta Herrera giusto quindi vero visto che stiamo facendo la storia facciamo una completa ragione arrivano dottor ruolo in quel momento perché voi come sapete sono stato designato e chiamato a svolgere questo ruolo ma erano ormai novanta giorni che il paese era bloccato in una passa da qui non si usciva PD aveva rifiutato questa prospettiva
Quindi è vero che in passato stiamo parlando dei Cinque Stelle
Che rifiutarono
Diciamo la le
Dire anch'io la visionaria per quel momento iniziativa di Bersani
Però se allora possiamo dire che i tempi non erano maturi nel processo d'acqua nei cinque stelle arrivano forse va lo dico da osservatore
Arrivo veramente un'offerta prematura per il processo dei Cinque Stelle
Forse invece era molto più matura quando nel due mila diciotto ci fu una realtà genotipi viso diciamo chiariamo questi passaggi storici perché se no poi non ci ritroviamo ovviamente
Da subito anche a me
Per la mia personale formazione io l'ho dichiarato la mia formazione quella prospettiva pura prospetti era una prospettiva si prospettò molto complicata nero consapevole
E sicuramente cercai di avere delle garanzie nei colloqui preliminari per esempio sul fatto dell'Eur chiariti e come non si sarebbe usciti dall'euro
Chiariti e la postura poteva essere assolutamente ma anche da studioso ritenevo che si potesse dare un contributo critico per l'evoluzione dell'integrazione europea
Ma certo non diedi nessuna prospettiva che sarebbero ovviamente avremmo potuto abbracciare
Delle dei percorsi avventurieri che ho mi sono congeniali
Ovviamente anche nel dipanarsi quotidiano per così dire dell'azione di governo poi i problemi vennero fuori insomma li avete visti sono state tante incomprensioni tante slabbratura istituzionali poi è chiaro che quando governi è una responsabilità devi cercare di tenere tutto insieme ai e certo non puoi ogni giorno parlare al pubblico manifestando tutte le difficoltà che ci sono sul piano interno
Quel ci fu quel passaggio finale che lei ha ricordato ma quel passaggio finale non fu un discorso chi nasceva da un colpo di teatro dovere parla della mano e da parte mia non ci fu nulla di prestabilito non sapevo neppure che Salvini si sarebbe seduto fianco mettervi alta ma per ciascuno bella avanza una perché ci prova fu un discorso sentito in cui dopo aver accumulato tutta una serie di un'esperienza quotidiana concreta io dissi da subito ma lo dissi guardi al momento della formazione di quel conto di quel governo ecco questo corso Roma è dichiarato prima petto guardate a parte l'euro un'altra precisazione che fu fatta nel momento in cui le cose non funzioneranno lo dissi a tutti alle due formazioni all'esponente le deformazioni sappiate che per quanto mi riguarda ci sarà una parlamentarizzazione della crisi di governo quindi quando Salvini Mary da me l'otto agosto per manifestare la sua decisione di staccare la spina io non feci altro che dire tua responsabilità secondo me è un momento complicato per il Paese siamo in piena estate forse ti conveniva prende il prima questa decisione comunque come ti ho anticipato sappi che ci sarà una parlamentarizzazione perché siamo in una democrazia parlamentare
Tu non vai a casa perché qualcuno viene e ti dice stacco la spina andiamo in Parlamento ci confrontiamo direi le tue ragioni e addio al Paese ai cittadini le mie ragioni
Da lì nasce quel quel discorso
Vediamo i nostri giorni
A voi giornalisti piacciono le ricostruzioni piccanti e anche provocatori però qui io due testimoni affianca bevono Enrico Letta ore Roberto Speranza
Durante il Quirinale
I miei colloqui con Salvini
Agevolati dal fatto che c'avevo lavorato anche se era un bel po'che non ci sentivamo più i colloqui sono stati sempre condotti informando sia Enrico sia Roberto Speranza
Non ho mai speso un'iniziativa personale e sono stati motivati dal fatto che eravamo consapevoli ma abbiamo costituito una cabina di regia tutti e tre
Per muoverci all'unisono per una strategia comune che potesse offrire al Paese
Un presidenze un Presidente della Repubblica o una presidente come dissi anch'io e come voi subito convenisse chiama determinate qualità
E siccome non avevamo i numeri era necessario parlare anche con le forze di centrodestra
E questo è stato fatto al di là di quindi ipotesi fantasiose che sono state rappresentate le proposte che noi abbiamo fatto le Bonfante condividendole presentandole confrontandoci
Certo di sosta dei momenti in cui io ho parlato con Salvini per cercare di capire nei suoi meandro di un po'tortuosi che cosa dove stavano andando era necessario farlo dovevamo confrontarci dovevamo avere i numeri ma non c'è stato ripeto nessun tentativo di scartare
Ho dovuti al fatto di voler ripristinare un dialogo politico rispetto al passato e anche adesso mi sembra alquanto ingeneroso
Associare il disagio politico del Movimento cinque Stelle a quello che potrebbe essere immagino anche un disagio politico della lega sono prospettive completamente diverse
Noi possiamo avere un disagio se sul la linea della transizione ecologica ovviamente vediamo che anziché correre avanti c'è il rischio che di fronte a questa emergenza si vada indietro
Nella consapevolezza che andare indietro è un risultato più a portata di mano
Abbiamo difficoltà riveliamo di più abbiamo difficoltà riapriamo le centrali a carbone costruiamo e delle altre due pensiamo invece che bisogna andare ancor più avanti destini ancor più massicciamente nell'est di Nova Abbili e quello che ci rende in prospettiva stabilmente indipendenti e ci consente una vera di diversificazione
E sicuramente permettetemi riterrei davvero ingeneroso prospettare disagio che noi viviamo
Vorrei ricordare che il momento Cinquestelle innato il quattro ottobre la festa di San Francesco cioè la tradizione che accettano voi è nato quindi in una prospettiva in cui non c'è certo il riarmo non esce non c'è certo utilizzare diciamo
Il e pensare che con la guerra e i conflitti le composizioni conflitti possono avvenire attraverso la guerra però questo responsabilmente di fronte a uno scenario così complicato
Ci ha spinto sin dall'inizio che ha spinto sin dall'inizio a condannare fermamente l'aggressione di putti da tutti i punti di vista senza se e senza ma voi sui giornali avete
Visto la rappresentazione di Conte filo putiniano
Sui giornali avete addirittura un giornale quotidiano mi ha dato del negazionista a queste sono delle infamie nei miei discorsi dimmi ragionamenti interni pubblici
Non avete mai visto discutere la collocazione euro-atlantica e europeista del Bonetto cinque stelle
E assoluto sostegno sin dal primo momento all'Ucraina preciso assoluto sostegno a tutte le misure di reazione finanziarie economiche assoluto sostegno per quanto riguarda il timone umanitari e aggiungo
Decisione molto sofferta anche aiuti militari che poi all'interno di questa prospettiva
Io sia qui e interpretare questa postura all'interno dell'alleanza euro-atlantica non in termini di vero allineamento ma invitando l'Italia ad essere protagonista di una interpretazione anche di quella che è la direzione la prospettiva futura e perché lo ripeto secondo me noi rischiamo ma guardate che qui si decidono i destini dei nostri figli e dei nostri nipoti questa guerra ristagna descrivendo l'agenda geopolitica internazionale io ritengo che si debba fare il massimo sforzo per evitare che venga fuori una visione è un fronte oggi occidentale completamente chiuso a se stesso dove c'è dall'altra parte una composizione euro asiatica
Che avrebbe il maggior numero degli abitanti della Terra e dal punto di vista economico rischia di essere di gran lunga temibile
Ma un problema di lettura e di interpretazione non mi potete nessuno nessuno si deve permettere usando strumentalmente le sue funzioni ministeriali di darmi dell'anti Atlantico o di limiti attento alla sicurezza nazionale perché quello sì che un atteggiamento irresponsabili
Nel momento in cui io dico invece che l'Italia nel quadro di una alleanza europea è un atlantica deve cercare di orientare dare una svolta per un negoziato di pace lo faccio perché sono convinto nell'interesse dell'Italia e dei nostri alleati che una vittoria militare sulla Russia non sia a portata di mano
Sia un'illusione che rischia di essere una chimera mentre invece molto più a portata di mano e deve essere quello il nostro obiettivo portare una vittoria politica all'Ucraina vittoria politica significa negoziato di pace ovviamente con condizioni assolutamente eque sostenibili durature Stati
Allora
Sono testimone del fatto che ieri il presidente Conte era all'ambasciata americana
Cioè se rispetto era lì ben tre scarseggiava moltissimo al governo credo era molto Tom pure Cherie no non c'è di più
Però siamo arrivati io non ho mai fatto discorsi su putiniani enti putiniani comunque faccio una trasmissione che abbastanza rovistano anzi ho trovato questo un po'una situazione piuttosto come dire selvaggia un po'barbarica insomma
Pratico siamo arrivati alla questione dell'Europa che secondo me succitati tra quelle cose
E la situazione dell'Italia in Europa secondo te
Quale
Noi leggiamo un po'di tutto sulla stampa straniera non cito quella italiana perché quello italiano è diciamo di tutto siamo spesso stati citati come di nuovo il ventre molle
New York Times per esempio insomma è vero che poi corrispondente Rino spesso italiani insomma l'avviso quasi tredici anni anche certo però somma così come secondo me è antico non c'è dubbio che l'Italia spessissimo non è
Il quarto posto a tavola
Cioè c'è Lindy Hop quinto forse ogni tanto credo che braghe avviene dopo un forte credito questo è indubbio insomma
E c'è però l'Italia e parte veramente Forte risalito la china per essere un parterre di prima fila completamente oppure il dibattito interno che c'è nel nostro Paese o le grandi differenziazioni
Un po'ci sta indebolendo obiettivamente al di là diciamo la nostra percezione questa o no
Ma intanto
Completezza e serietà voglio confermare quello che ha detto Giuseppe prima anzi aggiungo anche un'altra cosa ogni volta che Giuseppe durante il periodo della trattativa del Quirinale ha incontrato Salvini l'ha fatto sempre su delega nostro non c'è mai stato nulla che è stato fatto in una logica che fosse editti sintonia con un lavoro comune che è stato sente quotidiano continuo e che infatti ha portato al buon risultato al miglior risultato potesse immaginare lei
Per la seconda volta presidente della rete
Molto brevemente la vicenda europea è una vicenda in cui
Il ventiquattro febbraio rappresenta un nuovo mille novecentottantanove uno spartiacque uno spartiacque che cambia completamente la storia europea così come dopo l'ottantanove
è cambiato tutto si è arrivati all'allargamento dell'Europa e non è più l'Europa che conoscevamo prima
E la stessa cosa oggi ma quale Europa lo decideremo adesso lo decideremo noi e sono decideremo noi che usciranno altri al posto nostro come sempre capita in Europa chi c'è decide chi è in grado di costruire coalizioni decide chi è in grado di essere convincente e credibile decide
La
Europa degli anni due mila è stata in gran parte plasmata dal paese che più di tutti in quel momento era forte e investiva sul futuro e sull'Europa sulla Germania la Germania del decennio degli anni Novanta la Germania il boot col dopo aver fatto quella grande scelta della riunificazione
Tutti sappiamo quella storia no ha colto tutti gli esperti dicevano
Mai fare la riunificazione uno a uno nella follia totale col fece la riunificazione uno a uno perché era l'unica scelta etica eticamente quella Germania guidato loro opera costruito l'Europa degli anni successivi
Oggi noi ci troviamo di fronte a una condizione nella quale i Paesi che saranno in grado di lasciare una traccia editi fare coalizione
Determineranno il futuro dell'Europa e non è un futuro da poco innanzitutto alcune cose sono vista la settimana scorsa
Se non lo scorso è stato un primo bivio la scelta di dare lo status di candidato all'Ucraina e alla Moldavia era tutt'altro che scontata
Questa scelta è stata data in parte anche una vittoria della linea italiana
Fatemi dire che oggi quella scena che vedete trovate su tutte le immagini che girano sulla Rete della bandiera europea che entra dentro il Parlamento
Di Ittierre viene messa accanto per la prima volta la bandiera dell'Ucraina è il senso profondo che siamo dalla parte giusta della storia abbiamo fatto
Le scelte giuste
Ma che cosa sarà dell'Europa dei prossimi passaggi perché è evidente che noi andremo verso ulteriori allargamenti
L'Ucraina la Moldavia ma gli altri Paesi dei Balcani che aspettano come dice sempre Piero Fassino non è che a un l'albanese e macedone che ti dicono seppur ma devo aspettare di essere invaso dai russi per poter aver diritto di entrare dentro l'Unione europea e tutto il tema del non solo c'è la questione della Georgia c'è la grande questione della Serbia
Sappiamo tutti benissimo che si va verso un percorso di allargamento vogliamo gestirlo come fu gestito negli anni novanta
Tutto in bilaterale tra le singole capitali che Brussel secondo me no dobbiamo costruire un grande spazio multilaterale in cui tutti imparano subito a convivere nella multilateralità
Perché la vera forza dell'Europa come dice sempre Prodi è una delle frasi più belle e secondo me più severe Prodi che fa a nei Periodo dell'allargamento da presidente la commissione al Parlamento ungherese che si sente l'intervento del rappresentante della minoranza rumena del Parlamento ungherese
Con l'Ungheria che entrava subito loro mania che sarebbe entrato tre anni dopo
E quel rappresentante le dice io sto bene in Europa foglio che entriamo in Europa perché è l'unica l'unico spazio nel mondo costruito sulla base di essere unione di tutte minoranze guardate che la frase più bella che ci possa essere questa la forza dell'Europa essere te minoranze quindi impariamo a confliggere al Rispetto tutte le frasi che abbiamo ascoltato tante volte dalle parole di David Sassoli che mai come oggi ci manca ormai
E quell'Europa
Quell'Europa che
Accanto a quest'idea di essere
Insieme unione di minoranze lo è per motivi oggettivi
Qual è la Fera differenza tra noi e tutte le altre articolazione geografica o politica del mondo
Sono due caratteristiche una geografica è una storica noi siamo l'unico spazio esistente al mondo nel quale morendo si con mediamente mezzo ora di volo da una capitale all'altra tu puoi girare per trentacinque capitali Sempre spostandoti commedia mette mezz'ora di volo da una parte all'altra e ogni volta che va in un'altra capitale va in un Paese che parla un'altra lingua va in un Paese che ha un altro esercito va in un Paese che ha un'altra storia
Che insegna la storia in un modo differente che ha una cultura diversa ognuno con una base storica e culturale millenaria tutti che fino a pochi decenni fa si son fatti la guerra tra di loro
E oggi tutti insieme
Con quest'idea del rispetto perché non può che essere così e della delicatezza dello stare insieme con la delicatezza che vuol dire che non ci può essere nessuna maggioranza che impone sulla singola minoranza che ingloba la minoranza concetti non semplicissimo
Per chi tiene tra concezioni che sono diverse l'allargamento non è stato banale
Soprattutto su questo tema ma nessuno abbiamo una grande questione davanti
E cioè di non rifare l'errore che abbiamo fatto tra il due mila e il due mila e tre cioè di spingere sull'allargamento senza contemporaneamente aver chiuso la questione chiave che è la questione di come si decide dentro l'Europa
E l'abbiamo visto ancora questa volta qui quando Orban
Che definitivamente la quinta colonna di Putin dentro l'Unione europea
Continua a tenere in scacco
E sotto ricatto continuo qualunque decisione europea perché su grandi questioni di politica estera sulle questioni legate alle sanzioni sulle questioni legate alla cittadinanza alle politiche migratorie in Europa si decide
All'unanimità
Il diritto di veto ognuno lo può usare come gli pare causato Cipro per bloccare la sanzione alla Bielorussia lo usa organo adesso e questo Europa evidentemente non potrà essere in grado di costruire un futuro convincente e siccome il nostro futuro passa dalla forza dell'Europa questo passa anche attraverso le grandi decisioni la domanda la mia risposta è molto semplice non abbiamo avuto un grande momento nel due mila nella
La primavera del due mila e credo che Giuseppe sia la persona più adatta a raccontarlo meglio quel momento un grande momento la quale
Ricordiamoci sempre quella data primi di aprile del due mila Angela Merkel fa una dichiarazione nella quale dice
Debito comune europeo investimenti comuni europei
Eurobond nulla di questo sarà per l'attuale generazione tutto ciò ci sarà ma per la prossima generazione
Notate questa parola
Per la prossima generazione un mese e mezzo dopo dopo quella nelle riunioni di Consiglio che Giuseppe potrebbe raccontarci il diciotto maggio
Merkel e macro insieme propongono
Un piano di debito comune di eurobond di grandi investimenti per uscire dalla pandemia quel piano lo approvate Giuseppe al luglio che lo chiamate Next Generation io sembra un paradosso
Rispetto alla frase della Merkel di prima ma è un paradosso fortissimo
Quel piano è il cambio radicale della storia europea di fronte a una difficoltà
Non sita una risposta che è quello di dire lasciamo liberi di fare ognuno più debiti cioè la sospensione del Patto di stabilità no si risponde insieme
E quella risposta insieme è la grande risposta di un ex recidivo che sta funzionando che il pm RR tutto quello che dobbiamo fare ma
Oggi
Ed ecco perché io dico noi dobbiamo essere forti combattere e l'Italia gioca
Non soltanto per il proprio futuro mai per il futuro dell'Europa perché fu quell'Italia che riuscì a ottenere quei risultati a spostare a convincere la Germania eccetera
Oggi siamo in una condizione alla quale di fronte a quello che sta accadendo purtroppo
Io l'ho visto l'ho toccato con mano giovedì scorso dall'unione dei
Leader progressisti europei ero lì ascoltato Scholes gli ho detto quello che pensavo
Rispetto a necessità di fare passi avanti ulteriore ho ascoltato la svedese ho ascoltato la finlandese la prima ministra svedese dal pianista finlandese di campo nostro e ho percepito nelle loro parole e poi in quello che ho ascoltato del primo ministro liberale olandese in altri
Che siamo oggi ancora tornati nella fase in cui si pensa che si debba intervenire quando il problema è esploso e non preventivamente rispetto rispose l'altro
E noi su questo dobbiamo giocare una partita che è fondamentale e in questo senso abbiamo bisogno di essere uniti forti di avere un governo in grado di farla e soprattutto fatemelo dire perché la questione chiave
Noi abbiamo il dovere di vincere le prossime elezioni
Per questi motivi
Perché se non ci sarà un'Italia che parlerà questa di
Che svilupperà questa grammatiche che si muoverà in questa direzione
Noi avremo dentro quell'equilibrio europeo
Uno scardinamento essi finirà su una strada che un'altra cioè la strada di chi pensa che si debba intervenire soltanto quando il problema esploso che si fanno per interventi mirati per un singolo Paese per aiutarlo in una situazione di emergenza ma non che c'è il piano collettivo che invece la vera svolta perché la vera svolta è che di fronte a quello che sta accadendo sull'Energia quello che sta accadendo sulla grande politica estera dobbiamo capire che tutti insieme siamo in grado di
Risolvere il problema e soprattutto e termino quello che ha detto Giuseppe prima che io condivido moltissimo
Dobbiamo assolutamente evitare evitare l'idea che noi ci mettiamo con gli occidentali contro resto del mondo
Quadrate questa sarebbe la fine di tutto aggiungo la fine della politica estera italiana del meglio della politica estera italiana noi dobbiamo essere in grado di continuare a sviluppare questa capacità
Dell'Europa e dell'Italia innata di andare a costruire forme di dialogo di alleanze a per un motivo molto semplice
Che quella parte del mondo che noi chiamiamo il resto che non è
Due Est
è il resto è sono nove miliardi di persone rispetto a noi che siamo un miliardo e sulla la banalizzo ma nel due mila e cinquanta quando saremo dieci miliardi nove miliardi sarà il resto e un miliardo saremmo noi divorate
Grottesco semplicemente pensare che questo possono essere il clipper chip del futuro ecco perché io credo che dobbiamo fare questo lavoro con intensità ed ecco perché Lucia
Hai fatto bene a porre la questione perché la questione europea e centrale e la questione europea ci dica ci divide profondamente dalla destra iniziali sono due
Riflessione sull'Europa c'è la riflessione della destra che è una riflessione di chi l'Europa non la vuole oggi si acconcia semplicemente perché la tendenza è anche l'opinione pubblica dopo Next Generation you è una tendenza più favorevole all'Europa ma nelle parole e nei comportamenti della destra
Le scelte europee più importanti vengono bocciate qual è la scelta europea di prospettiva più rivoluzionaria degli ultimi tempi
E dei prossimi anni è la scelta sulla sostenibilità e sull'ambiente l'Europa ha preso una decisione fondamentale
Cosa ha votato a destra contro
La teste ha votato contro tutte le norme sull'ambiente che l'Europa ha messo in campo credo che Tina possa racconta al suo meglio di come lo sto facendo io la differenza di fondo con le scelte che noi facciamo che sono invece quelle di dire anche sull'ambiente
Meno male che c'è l'Europa
Meno male che c'è l'Europa che indica quella strada e noi siamo su quella strada perché noi pensiamo ai nostri figli più che noi stessi
Perché questa è per me essere sinistra pensare al futuro pensare alle nuove generazioni pensare ai nostri figli non essere concentrati esclusivamente sul godere dell'oggi io nel mio individualismo no
Noi nella nostra comunità che guardiamo al futuro della nostra comunità per Mary scoprire questi valori vuol dire impegnarsi sull'Europa e vuol dire fatemelo dire soprattutto avere noi noi siamo qui
Noi tutti che siamo in questa sala oggi questa grande responsabilità
Perché i prossimi mesi determineranno che Italia e se sarà nel futuro e noi possiamo avere un'Italia che segue Trump oppure un'Italia che vuole l'Europa l'Europa di David Sassoli l'Europa che abbiamo sempre cercato
Va bene
Siamo arrivati alla fine è spuntato alla fine come vedete i centristi fanno incassare però poi un po'qualcosa producono è spuntato un noi
Alla fine e spaventato un noi qui
Io lascerei perché è un po'tardi però faccio una cosa irregolare in cenere ai giovani vien fatto aprire io a un giovane vorrei far chiudere questa puntata che cosa
Di rischi di questa serata se dovessi scrivere un articolo avanti
Che l'inizio di una bella storia ora abbiamo un grandissimo lavoro da fare per portare il paese dove merita di andare avere il coraggio delle nostre idee
Penso che Enrico Giuseppe la Mastra S con chiarezza c'è il tutto il terreno per provare a costi un'alternativa a questa destra quindi credo che abbiamo fatto un ulteriore passo avanti nel mio intimo non ce n'era neanche granché bisogno perché sono molto convinto delle nostre relazioni positive
Però insisto c'è un anno di fronte a noi meno di un anno molto molto difficile in cui dobbiamo capire che la posta in gioco il futuro dell'Italia
E insieme possiamo scrivere una pagina di storia che provi a realizzare davvero un futuro migliore
Grazie