Bambini ucraini - Presentazione delle proposte del Gruppo Parlamentare del Partito Democratico per l'accoglienza

Uno a tutti tutte oggi siamo qui con come gruppo parlamentare Camera del partito democratico perché abbiamo iniziato a lavorare sino al momento dello scoppio della della guerra dell'aggressione russa dell'Ucraina
A affinché si possa avere un'attenzione specifica particolare dedicata al dramma nel dramma che vivono i bambini e le bambine
In fuga dall'Ucraina
L'abbiamo fatto perché crediamo sia una componente fondamentale Degas strategia di contrasto all'aggressione e perché sia una dove è una responsabilità e una sensibilità sulla quale l'Italia è stata sempre in prima fila e il Partito Democratico che rappresenta a appieno è questo il motivo per cui abbiamo promosso in commissione infanzia l'istituzione di un affare assegnato sia l'apertura
Di un dossier che indaga su cosa sta succedendo riguardo all'infanzia in fuga dall'Ucraina con l'obiettivo ambizioso e puntuale di formulare delle proposte concrete rivolte al governo italiano ed è questa quindi l'occasione per introdurre per presentare le proposte che abbiamo elaborato e che arrivano dopo un primo ciclo di audizioni sulle quali abbiamo ricevuto una grandissima disponibilità della presidente della commissione infanzia Licia Ronzulli che ci ha accompagnato e ci ha permesso di partire in maniera in maniera tempestiva il le proposte che adesso verranno affrontate dai via
Dalla capogruppo Debora Serracchiani dal vicepresidente della Commissione infanzia Paolo così anni e Dalia Beatrice Lorenzin già ministro e membro del direttivo Camera del partito democratico
Riguardano le tre fasi e chiudo che credo che tre fasi
In cui i bambini e le bambine si muovono scappano dall'Ucraina raggiungono i confini quindi momento critico se pensiamo agli aspetti legati alla tratta e a tutto quello che si può scatenare in un momento di enorme vulnerabilità e terza fase quella della accoglienza e cura in Italia e quindi nel Paese di destinazione dei minorenni che arrivano nel nostro Paese lascerei quindi la parola a Beatrice Lorenzin
Anzi è grazie veramente alla nostra capogruppo al gruppo parlamentare app sia Polo Lattanzi a Paolo Siani allora noi
Abbiamo fatto questa stiamo facendo questa iniziativa a seguito di una serie di incontri importanti che abbiamo avuto con le maggiori ONG che sul campo si stanno occupando dei bambini e delle donne sia in in Ucraina in fuga e al confine
E soprattutto all'esito anche di una missione di cui ho avuto l'onore di far parte insieme alla Commissione europea
Al Parlamento europeo e alla commissaria per il traffico
Dei bambini in Polonia proprio per verificare sul campo la lo stato della salute di questi bambini
Rifugiati e e anche il tema dei bambini con problematiche malattie nel
Nel corso di questi incontri organizzati dai nostri colleghi abbiamo capito che bisogna agire in modo tempestivo su due fronti
Il primo è quello proprio dell'identificazione dei bambini cioè quindi mettere in campo a livello europeo un meccanismo stile Frontex che ci permetta di identificare i bambini condono identificazione biometrica
Per interrompere frenare bloccare quello che già sul campo purtroppo la tratta il traffico di bambini traffico di essere umani c'è anche il traffico delle donne che non va sottovalutato ma sui bambini
C'è cifre della scorsa settimana da chi erra erano scomparsi più di due mila bambini
Ne tenete conto che a identificare i bambini in una fase di guerra dove siamo di fronte ad un esodo di persone è molto importante per bloccare il traffico da un lato ma anche per poter poi garantire un ricongiungimento familiare di questi bambini coi loro genitori o con parenti in vita
A
A a guerra finita potrebbero passare dei mesi si possono perdere ma i la maggior parte di questi bambini minori non accompagnati non sono i minori che noi siamo a diciamo a cui siamo abituati ragazzi di quattordici quindici sedici anni tredici sono Bebe
Bambini piccoli che ancora non parlano se parlano parlano poco parlano solo ucraino quindi è un tema molto importante quello di poter tracciare identificare poi permettere un ricongiungimento a questi bambini
Il secondo elemento è quello della salute
La salute mentale la salute
Fisica
In Ucraina sanno e va quando grandi istituti stiamo parlando di centinaia di migliaia di bambini
Di Incom o orfani o in stato di abbandono o di affidamento di cui dice di decine di migliaia con disabilità grave sia motoria che psicologica
Questi bambini vengono evacuati in Polonia si tra sono numeri enormi di bambini con gravissime disabilità ed è evidente che abbiamo bisogno di costruire una rete di sostegno un network di sostegno europeo per questi bambini accoglierli nelle nelle varie strutture ma soprattutto a formare e fare un'azione di training di formazione di neuropsichiatri psicologi che si che possono avere una mediazione culturale che possono parlare
In ucraino per poter prendersi cura di questi bambini e su questo abbiamo due livelli la necessità di sostenere i bambini là dove si trovano in questo momento in Polonia Moldavia
E anche nella Rete europea sia bambini con disabilità grave di cui vi dico stiamo parlando di più di settanta mila bambini
Sia bambini invece che si trovano e purtroppo qua parliamo di milioni in una situazione di choc post-traumatico da guerra
Con tutto quello che ne determina quello che hanno visto quello che stanno vedendo la sofferenza la lacerazione
Quindi è in diciamo indispensabile costruire un ariete un centro europeo che posso occupare sì di questo
Che possa
Mettere in campo un trenta una un'azione di formazione dell'OSCE anche utilizzando la telemedicina e supportando una tax forza sui territori di confine è molto importante
E per questo noi ci stiamo mobilitando e vogliamo muoverci sul governo italiano che sia promotore a livello europeo
E tra queste sono diciamo le due i due spazi principali poi ovviamente c'è il tema dell'accoglienza in loco cioè quello che possiamo fare nei singoli Paesi e in particolare in Italia e cedo la parola
Sì grazie grazie moto capisce grazie anche alla tua visita della Commissione
In in campo di guerra voglio del gas è molto aperta capogruppo Serracchiani Deborah perché aprire un focus sulla guerra e sui bambini in guerra è una cosa estremamente importante posso dire nobile
Perché per i bambini la guerra è un trauma enorme che non finisce col quando finisce la guerra durerà tutta la vita
Per cui oggi porre questo problema vuol dire occuparsi di questi bambini per i prossimi dieci quindici anni
Per sanare ferite che noi sappiamo non saranno facilmente sanabili perché il trauma che subiranno e stanno subendo in queste settimane è un trama per loro irreversibile
Pensate un bambino viene portato via dalla sua casa
Via dalla sua scuola via dai suoi amici arriva in un posto che non conosce odori anche ostile per certi versi falso un'altra lingua molto difficile molto diversa dalla nostra quelli che vengono in Italia per cui l'impegno e tutti questi dati tutti questi disagi i governi li considerano poco sono sottostimati
E anche poco considerata diseconomico dai governi bisogna investimenti adesso per curare queste ferite e poi c'è un altro tema
I bambini che devono restare per forza in Ucraina ha detto bene Beatrice bambini con disturbi dello spettro autistico per esempio
Che non riescono a venir via stato subendo entrambi enormi e tutti i bambini con condanne nello psichiatrici o tutti i bambini oncologici insomma la guerra è un disastro per tutti ma per i bambini un disastro nel disastro
E guardate proprio in questi giorni che lo proprio ieri l'OMS ha diramato le linee guida per la nascita e nelle settimane successive quello che bisogna fare per fa mamme per il bambino sono sei settimane decisive per lo sviluppo del bambino
Immaginate di sana scende in questo momento in Ucraina unitario nei Paesi usano profumi
Come affrontano questo periodo
Con disagi che vedremo vedremo negli anni successivi per questo motivo le nostre cinque azioni
Sono decisive rubano sulle visto per dare una risposta
Concreta
Voglio ridire nobile a questi bambini che con la guerra non c'entrano nulla e voglio chiudere dicendo che se uno guarda gli occhi dei bambini capisce perché la guerra è veramente una cosa tragica e la finirebbero subito grazie
Grazie grazie Paolo permettetemi di ringraziare Paolo Lattanzio Paolo Siani e Beatrice Lorenzin ha perché hanno fatto sul tema dell'infanzia davvero un grandissimo lavoro che risale nel tempo noi abbiamo chiesto ed ottenuto ad esempio che nel Pian nazionali riprese resilienza ci fosse
Una indicazione specifica puntuale direi un capitolo diciamo così a parte proprio dedicato all'infanzia non potevamo non occuparcene anche soprattutto adesso di fronte alla guerra qualcuno inizia a parlare rispetto ad immagini di una guerra che ormai va avanti da quarantadue giorni di una processo di assuefazione alle immagini peggiori
Le immagini dei bambini sono quelle che ci accompagnano purtroppo in tutti i momenti più tragici e più drammatici della vita
Del delle persone le immagini dei bambini violati dei bambini morti uccisi oggi ce ne sono alcune sulla stampa che sono particolarmente violente che fanno veramente male e noi abbiamo ritenuto però che le immagini non siano sufficienti bisogna entrare in campo come ha fatto Beatrice manufatto Paolo Siani e Paolo Lattanzio occupandosi in prima persona
E quindi abbiamo fatto una proposta chiediamo al Governo italiano di farsene carico perché queste iniziative hanno bisogno di due spazi uno spazio in Europa è uno spazio diciamo così nazionale
Quindi che sia il governo italiano così come sta benna agendo sul fronte delle iniziative economiche delle iniziative finanziarie delle iniziative anche ahimè legate alle a quello che
Siamo stati chiamati a fare non senza sofferenza come quella dell'invio delle armi bene il governo si occupi anche di chi appunto stava soffrendo forse ancora di più e ancora in modo più violento rispetto alla guerra e quindici occupi dell'infanzia e dei bambini vorremmo porre un'attenzione anche sul fatto che in Italia diciamo così in troppi ci si occupa di infanzia e forse questo non aiuta invece la necessità di un intervento puntuale su un tema quello dell'infanzia che andrebbe trattato davvero in modo più ampio
Più puntuale anche nel nostro Paese ed è per questo ad esempio che lanceremo un'altra iniziativa di cui parleremo a breve che è quella dell'Agenzia italiana per l'infanzia mentre oggi vogliamo che sia chiaro che il Governo italiano ha due compiti in Europa
E quindi il commissario straordinario per i bambini e le bambine una task force europea
Che affronti l'emergenza dell'infanzia in guerra la presa in carico la registrazione biometrica al confine quello che diceva appunto Beatrice
Che ci sia la possibilità di avere spazi di mediazione culturale e linguistica in tutti i luoghi di prima accoglienza
Che ci siano compiti di cura di formazione di tutte le persone di tutti i soggetti che sono in prima linea ad occuparsi delle famiglie e dei bambini
E poi interventi per la continuità
Didattica per la continuità educativa per affrontare anche i prossimi mesi perché purtroppo quello che dobbiamo iniziare a capire tutti e che questa dura guerra ahimè durerà e se durerà dureranno anche problemi e soprattutto dureranno purtroppo i problemi ancora più gravi per i bambini e quindi i bambini che sono accolti in italiano ha diritto di avere evidentemente anche quell'accoglienza che non si può limitare la prima emergenza ma che invece deve affrontare anche il tema dell'educazione dell'integrazione insomma della possibilità di avere una uso questo termine lo ha detto bene Paolo Siani una normalità che purtroppo sarà molto complicato per questi bambini ritrovare per cui credo che il Partito democratico anche in questo caso abbia dato un segnale importante una linea di indirizzo determinata auspichiamo che appunto il governo e anche l'Europa se ne facciano carico