Presentazione dei volumi "La nascita dei governi della Repubblica (1946-2021)" a cura di Beniamino Caravita, Federica Fabrizzi, Vincenzo Lippolis, Giulio Salerno

L'ultimo relatore
Sbattere accomodare
Docente
Bene
Buongiorno a tutti sono Giulio Salerno ho il piacere di dare avvio a questo incontro
Gli ha per oggetto la presentazione dei volumi la nascita dei governi della Repubblica mille novecento quarantasei due mila ventuno
Quaestio quest'opera è stata un'opera fortemente voluta da Beniamino Caravita di Toritto
Insieme a Luís las sottoscritto
I professori Vincenzo Lippolis e Federica Fabrizi abbiamo curato la preparazione l'organizzazione la scrittura questi volumi insieme ad altri quarantaquattro autore
Un'opera collettanee ha molto importante un'opera quelle Tania che vi richiamo alla memoria di Beniamino del caro amico collega abbiamo qui presente oggi la moglie
La chiarissima
Iaia cui diamo tutto il nostro più grande abbraccio che testimoniamo con la presenza di tutti noi la volontà ovviamente di contribuire e di concorrere ancora a affermare l'importanza dell'opera scientifica e Beniamino
A promosso e come il suo sostegno con la sua forza ci ha consentito di poter offrire quest'opera all'Accademia reale istituzione alle istituzioni ringrazio ben quattro giudici della Corte costituzionale che sono presenti oggi ringrazio i rappresentanti delle più importanti amministrazioni dello stato della presidenza della Repubblica che sono qui presenti ringrazio tutti coloro i quali sono anche collegati
Via internet per assistere alla presentazione di questi volumi
La presentazione inizia prima di tutto con un contributo un saluto della magnificare Trichet dell'università la Sapienza di Roma Antonella Polimeni che quindi mandiamo con un audio e ascoltiamo le parole di saluto dell'attrice
Buongiorno a tutti tutti sono molto l'idea di portare il saluto di Sapienza Università di Roma in occasione della presentazione del libro la nascita dei governi della repubblica mille novecentoquarantasei ventuno cura di beni e gli organi dell'isolamento Federica Brizzi Vincenzo Lippolis e Giulio Salerno i due volumi che compongono l'opera sono il frutto di un progetto compianto professor Beniamino Caravita di Toritto aveva avviato diversi anni fa lanciando forse una lista generalissimi brutti indici con la quale chiedeva di ricostruire i passaggi maggiormente significativi nascita di lunedì nella Repubblica comunque se eleganze con tenacia sono stati coinvolti negli anni quaranta padre odori tutti giovani e brillanti altrettanti colleghi autorevoli che con entusiasmo hanno aderito a questa iniziativa e vede la luce solo grazie al finanziamento ottenuto dei bandi di ricerca del nostro Appennino quindi coinvolgono si tratta un'opera importante che fino ad oggi assente nel panorama delle obbligazioni giuridiche undici sessantasette inermi e nella Repubblica elaborando assieme ad unire intorno vengono descritti nel momento della loro Jesse mettendo in luce non solo e non tanto il congresso storico punitivo nei quali nascevano ma soprattutto i passaggi che no la forma di governo italiano dalle consultazioni all'interno lo alla nomina del presidente ed in Consiglio analoga alla votazione della mozione di fiducia una ricostruzione di diritto situazionale che offre un quadro completo degli studiosi che intendono approfondire anche l'evoluzione degli assetti e di rapporti
Tra presidenza RAI convenga e presidenza del consiglio svolgo però concludere questo mio breve intervento buon un ben venga ma sentito Edoardo invece gli operai del libero Guzzini costituzionalista ordinario di istituzioni di diritto pubblico li della nostra facoltà di Scienze politiche ieri citerei Vedior Riccardo beh Bruzzichelli lezione di coordinamento delle numerose ricerche su beni di diritto costituzionale e amministrativo regionale e non ultimo ambientale vengono presi otto diversi incarichi istituzionali e di consulenza
Su di lei costituzionale invece vino veicoli è stato un medio esempio indicatori essicca al servizio della società società che il suo magistero anche con iniziative come questa continuerà ad essere trasmesso alle future generazioni grazie per l'attenzione
Allora come avete sentito è stata un'opera il cui hanno contribuito ben quarantaquattro autori
Lo scopo dell'opera è quella di descrivere i singoli passaggi che hanno determinato la Costituzione nei nostri settantacinque anni di Repubblica di bene sessantasette governi
Quindi una media di governi estremamente alta una media dei governi che ha significato una forte instabilità del sistema istituzionale
Lo scopo dell'opera è proprio quello di affrontare di volta in volta
Le questioni politiche e istituzionali che hanno guidato e condotto la formazione dei nuovi governi e quindi come è stato sottolineato il ruolo del capo dello Stato nel confronto con le forze politiche
E il momento della formazione dei governi è il momento nel quale si esalta proprio il confronto tra la volontà della politica da un lato ma la posizione del capo dello Stato che assume il ruolo di determinare egli stesso di indicare egli stesso chi dovrà presiedere
Il governo quindi un ruolo molto molto delicato
Un ruolo che è stato anche diciamo arricchito da tutta una serie di prassi che sono state elaborate nel corso di questi settantacinque anni e che hanno consentito al capo dello stato di disporre di una
Patrimonio di possibilità di interventi che di volta in volta sono stati esercitata in modo anche differente per poter consentire la formazione di questi governi quindi è un lavoro non soltanto storico ma è un lavoro storiografico cioè sono state considerate le opinioni che sono state espresse in quei frangenti in quei momenti relazione
All'opera l'attività svolta dal capo dello Stato in correlazione in collegamento con le forze politiche ed è un'opera quindi non dire di cronaca
Costituzionale ma davvero di storia costituzionale
E quindi è un'opera che ha una sua ricchezza una sua diciamo profondità di approfondimento che può consentire davvero a tutti di poter disporre
Di un patrimonio complessivo di informazioni di osservazioni e riflessione anche utile per le prospettive future ovviamente di questo parleremo nel corso di questo diversa mattinata
Abbiamo invitato per presentare l'opera tra i colleghi autorevoli iniziando dalla collega professoressa Anna Maria Poggi direttrice di federalismi punto it
Professoressa università a Torino abbiamo invitato il professore Giovanni Pitruzzella
Dell'università di parleremo avvocato generale presso la Corte di giustizia dell'unione europea e il collega professore e deputato
Stefano
Canti
Diamo la parola alla collega Poggi per il primo intervento ma creando
Grazie Giulio
Grazie per questa occasione che è un'occasione di presentazione di questo volume davvero importante ma soprattutto è un'occasione per omaggiare Beniamino per averla iniziata
Perché come spesso gli capitava Beniamino avvertiva i segni dei passaggi più rilevanti dal punto di vista politico costituzionale non solo di quelli italiani anche di quelli europei di quelli internazionali
Infatti la col suo Peters che lancia che lancia la rivista che in cui lui scrive materialmente la colla del due mila tredici da cui poi originano questi volumi ne sono la riprova infatti per lanciare l'accordo scriveva
La vicenda cui abbiamo assistito negli ultimi mesi
A cominciare dalla nascita del governo Monti del novembre due mila e undici per poi continuare con l'incarico condizionato a Pier Luigi Bersani
Con la successiva nomina da parte del presidente della Repubblica di due gruppi di lavoro durante la fase della formazione del nuovo esecutivo guidato da Enrico Letta
Hanno riportato prepotentemente sotto i riflettori una tematica che sembrava essere sopita in vigenza del sistema maggioritario
Ossia l'incidenza più o meno forte del Presidente della Repubblica sulla formazione del governo e la rilevanza della prassi costituzionale in passaggi così delicati della vita istituzionale del Paese
Non è neppure il caso di ribadire perché noto è sottolineato da più parti quanto la Costituzione sia scarna su questo punto
è dunque evidente che l'interprete e lo studioso di diritto pubblico fanno fatica a fissare dei paletti ad individuare dei punti fermi che vadano oltre il dato costituzionale della nomina cui deve far seguito la presentazione alle Camere per l'ottenimento della fiducia
Tutta la fase precedente andatura magmatica si adatta e prende forma di volta in volta a seconda delle condizioni date
Non sembra dunque privo di utilità
Compiere una ricognizione su come in concreto e a partire dal primo esecutivo repubblicano
I governi tutti i governi pluri partito monocolore di minoranza elettorale balneari senza fiducia eccetera abbiano visto la luce questa era la col Four Petrus
Tre sottolineature
L'intuizione e precisa
Il governo Monti segno una fase direi di ulteriore sviluppo della forma di governo parlamentare italiano
E Dini affetti le riflessioni della dottrina su quel passaggio
Sono state moltissime quasi tutti i costituzionalisti impegnati su questo settori hanno scritto non li cito ma dalla a Azzariti Allegretti sino alla alla alla Z
Hanno scritto tutti su questo passaggio sottolineandone
Tutte le peculiarità e lei particolarità e collegando le soprattutto al contesto politico istituzionale non solo italiano ma anche relativo all'appartenenza dell'Italia all'Unione Europea quindi l'incidenza disse qualcuno dei mercati l'incidenza della stessa unione europea nelle sue cancellerie più influenti l'influenza delle attività del Presidente della Repubblica
Seconda sottolineatura l'indagine andava quindi condotta verso quella fase magmatica come l'aveva definita Beniamino allo scopo di individuare regolarità e può discontinuità
Terzo il metodo il metodo è quello consueto del modo di essere accademia che Beniamino impersonava
Cioè quello da cui dieci anni prima aveva fatto nascere federalismi mettere insieme persone creare comunità di riflessione di dibattito di indagine
Così in un crescendo parte con chi gli è più vicino alla rivista ed è anche più vicino a questi temi Giulio Salerno Vincenzo Lippolis e l'immancabile Federica Fabrizi
Per un'avventura che io ad oggi definirei temeraria se non temporalmente ardua tenere insieme tante riflessioni tanti autori non far calare mai infatti dal due mila e tredici
La l'avventura si è conclusa pochi mesi fa
La sfida era almeno duplice
Affidare lo studio dei governi che si erano succeduti a studiosi Diversi scelta che premiava il pensiero plurale rispetto però alla omogeneità anche se una qualche omogeneità veniva data dall'input spesso della indagine cioè scavare in quella fase magmatica la crisi iniziale il procedimento di formazione il dibattito parlamentare
E la seconda e questa davvero originale rispetto diciamo così alla produzione scientifica dei nostri studi calare le diverse esperienze governative nei rispettivi contesti politico istituzionale
Di opere di questo genere in quel momento non ve n'erano
Almeno nei nostri studi se si eccettuano alcune iniziative che avevano però una temporalità i scopi Diversi mi riferisco in particolare alla banca dati dei governi italiani dell'Archivio generale dello Stato che Temporali Zapp conto mille ottocentosessantuno mille novecentosettanta oggi qualcosa dissimile ma incentrato sulla figura dei presidenti del Consiglio
Il recente e ponderoso volume a cura di Sabino Cassese di Melloni di Alessandro Pajno che appunto ricostruisce la biografia politica
Dei trenta presidenti del Consiglio dei sessantasette i governi e dei tre governi di transizione
Dunque questo è un volume originale nella nostra letteratura
Che a mio avviso rimarrà per molto tempo un punto di riferimento centrale per la dottrina nella ricostruzione appunto della dinamica dei governi qual è il pregio di un'opera così impegnativa oltre naturalmente alla soddisfazione dei curatori per averla finalmente portata a a termine
Per rispondere a questa domanda ho preso in prestito alcune considerazioni contenute nel saggio iniziale di Giulio Salerno e Vincenzo Lippolis
Anzitutto il ruolo della prassi che cito testualmente nei confronti del dettato costituzionale è stato decisivo
E da assunto funzioni di precisazione e di integrazione della Costituzione
Una prassi spesso indispensabile per evitare l'avvitarsi in vere e proprie crisi di sistema
In secondo luogo l'iniziativa spesso cruciale assunta dai presidenti della Repubblica iniziativa che nell'incrocio con la prassi sia vi è più rafforzata
Dall'atto di conferimento dell'incarico non previsto in costituzione al mandato esplorativo al preincarico
Tutti strumenti che hanno consentito ai presidenti margini importanti di soluzioni
Pur sempre all'interno della forma di governo parlamentare
In un rapporto dialettico a volte duro
Ma pur sempre dialettico con il sistema politico anche nei momenti più complicati della storia repubblicana
I presidenti hanno calibrato il proprio ruolo in relazione alle domande alle esigenze che provenivano dal sistema quel
Perché l'utero e questa mia introduzione vorrei tornare al pensiero di Beniamino
Citando un brano che chiude il volume che faceva parte degli appunti lui aveva Braga ha cominciato a tenere degli appunti perché quelli erano gli appunti che avrebbero dovuto consentirgli di scrivere
L'ultima esperienza governativa il governo Draghi quindi aveva tenuto una serie di appunti insomma che incrementava
In continuazione
Sul governo Draghi e poi alla fine abbiamo scritto Federica Edilio perché perché è andata così
E abbiamo raccolto con gratitudine quel testimoni che c'ha voluto consegnare insieme a tanti altri tra cui il più importante la direzione e la vice direzione della rivista cui ha dedicato tante energie una passione davvero infinita
Allora in quegli appunti Beniamino accoglieva il punto centrale a mio giudizio dell'attuale governo
Il modo in cui esso a scriveva proprio letteralmente cambiato le carte in tavola tra i partiti politici e con le banche il punto centrale dell'attuale dei delle delle problematiche io non non mi sento sempre parlare di parlare di crisi diciamo delle problematiche dell'attuale assetto politico e cioè la mancanza di una interlocuzione politica di massa
In grado di intercettare i sommovimenti tellurici come li descriveva che provengono dall'economia dalla Società dalla classe dirigente per trasformarle in indirizzo politico e chiudeva così
Se il circuito della legittimazione politica
Basato sul raccordo tra partiti e istituzioni nel collegamento tra gli articoli quarantanove
Novantadue novantaquattro e novantacinque non riuscì era come finora non è riuscito a svolgere i suoi compiti
Bisognerà accettare che prevalga il circuito comunque anch'esso costituzionalmente previsto della legittimazione di derivazione istituzionale articoli novanta ottantasette novantadue novantaquattro e novantacinque
Con le conseguenze di sistema che ne potranno derivare anche nel senso di un'accentuazione dei correttivi presidenziali della forma di governo parlamentare italiano
Il tempo per un soprassalto del sistema politico e ormai assai Brenta occorrerebbe un Progetto consapevole di risistemazioni istituzionale che al momento non si intravvede di fronte ai due Circuiti costituzionali occorrerà allora scegliere se rafforzare la garanzia di continuità di indirizzo politico costituzionale nel tempo più lungo
La rappresentanza dell'unità nazionale per sette anni
Ovvero la garanzia di efficienza nella direzione politica generale del governo per un tempo più Breve e sino alle prossime elezioni politiche
Comunque il ritardo nel frattempo sussulti e sommovimenti che mettano a repentaglio i tempi e Luca la tenuta delle istituzioni
Ecco ho voluto citare in conclusione questo questo brano che l'ultimo è il ed è l'ultimo brano dei due volumi per dare ancora una volta ma non ce n'è bisogno ma se ce ne fosse bisogno della non solo grande sensibilità politico-istituzionale che Beniamino aveva ma del modo che aveva di interpretare il diritto costituzionale
E cioè quel modo proficuo che non guarda alle istituzioni semplicemente per criticarle ma che cerca sempre di trovare il senso delle istituzioni
E di lavorare per rafforzare quel senso delle istituzioni grazie
Carte grazie
Anna l'intervento importante introduttivo
Partiamo quindi da una Costituzione che
A un testo
Molto essenziale molto scarno relativo al procedimento di formazione del governo questo testo è stato ha riempito arricchito concretizzato dalle prassi che si sono sviluppate in settantacinque anni
Prassi molteplici prassi prassi differenziate alcune volte prassi criticate la dottrina non sempre accolto con favore
Alcune formule utilizzate dai capi dello Stato per trovare soluzione alle crisi di governo quindi una Costituzione che da questo punto di vista avuto un'applicazione piuttosto flessibile
E ci si domanda diciamo un fil rouge che corre attraverso questi libri
Se è necessario in qualche modo una razionalizzazione della nostra forma di governo parlamentare sia in qualche modo
Dobbiamo cercare di costituzionalizzare o definire in modo più preciso il procedimento di formazione
Proprio su questa diciamo scia di pensiero chiamo quindi ad intervenire il collega Stefano Ceccanti
Ti do la parola grazie soprattutto per il tuo intervento cioè
Grazie a tutti
Io questi due libri li avrei spezzati in maniera un po'più asimmetrica avventurista quantitativo cioè nel senso che sarei arrivato al primo volume fino alla fine la legislatura novantadue finalità novantuno e poi se avere inizio del secondo dal pezzo di Ragone su un novantadue impoveriti perché appunto aveva giustamente però venditore fa due volumi quante aziende ha ragione però dal punto di vista di ricostruzione
è vero che c'è una cesura netta tra il prima e il dopo i protagonisti volume numero uno e del primo pezzo del secondo volume sono i partiti
Cioè la costruzione dei governi attraverso intese tra partiti sì con qualche inserimento presidenziale alle fasi in cui la formula cade quella dopo non è pronto però in sostanza noi abbiamo al primo volume che è fatto di storia dei partiti dei congressi di partito delle segreterie di partito
Il secondo pezzo è una storia degli elettori e del Quirinale
Questo è due volumi descrivono una costruzione invariata applicata in modo obiettivamente di tutto sempre una cornice costruzione però cioè cambiano i protagonisti questo mi sembra il punto
Perché nell'ottantanove in qualche modo cambia tutto ciò la struttura del sistema i partiti che aveva voluto quella costruzione
Che io ricordo
Quella pagina dell'intervista di Elia e Scoppola Dossetti che ci chiamo il Presidente del Consiglio in un convento ci disse cestinate tutti i testi sulla rafforzamento dell'esecutivo dalla sfiducia costruttiva la lezione del perché non ci fidiamo
Non ci fidiamo gli uni degli atti di dobbiamo costruire un testo che consenta ai partiti
Di agire in questo clima di sfiducia reciproca
Per dopodiché sono sempre
Metodologicamente va sempre tenuto presente quello che dicono Salerno Lippolis all'inizio stiamo attenti a fare Naresi comparate solo col dato normativo
Che col dato normativo si può dimostrare di tutto perché in realtà dato normativo si incrocia col sistema dei partiti
Qualche settimana fa Carlo Fusaro quando sorretto presidente Repubblica tedesco ha fatto una lettura formale della Costituzione tedesca sulla base la quale Presidente del disco avrebbe capacità di intervento non inferiore a quello italiano
E prima se funziona o meno sistema dei partiti che fa espandere o no l'altra istituzione perché dico questo perché a partire dal dal pezzo dalla legislatura novantadue
Ma soprattutto una legislatura che insegna novantadue vediamo che i partiti non dominano la scena
Se ne vediamo l'elezione al Quirinale di Scalfaro
E in quella confusa situazione del novantadue nascita del governo Amato vediamo un sistema che non è più riconducibile
Al quadro precedente gli elettori avevano cominciato a votare diversamente erano arrivate alla lega la rete nel Parlamento la lega era arrivata in un botto con l'otto per cento mio un Paese che era abituato spostamenti all'uno due per cento degli elettori e così via
Quindi diciamo questo è segna nettamente la differenza tra le due fasi
Poi dobbiamo però ricordare che le regole un po'di differenza la fanno perché noi abbiamo lo stesso sistema dei partiti a livello comunale e regionale a vedere nazionale ci sono regole diverse a livello comunale e regionale
Se noi avessimo un volume sulla storia
De dei sindaci e dei presidenti di Regione avremmo una storia che cambia dopo novantadue ma nel senso che avremmo un capitolo per ogni legislatura regionale mentre su quello nazionale sono gli stessi partiti però sono dentro un sistema diverso e quindi abbiamo un esito diverso
Ovviamente a lui non sfugge a nessuno che a livello locale regionale c'è un vincolo diverso con europea
E quindi implica patto delle decisioni di politica estera europea su un governo nazionale sono impatti più immediati
Quindi qui anche il richiamo che veniva fatto prima
Alla crisi che ha condotto al governo Monti cioè il il veto di Bossi sulla riforma delle pensioni
è un veto alla rapporto che il nostro governo ha non solo con la fiducia parlamentare ma anche con gli altri governi europei e quindi determina la nascita del governo Monti
E quindi questo mi sembra il punto da sottolineare un'altra cosa si capisce che c'è un'altra linea di divari che Hunt che è segnato dal due mila sei
Perché mentre tra novantaquattro due mila sei noi abbiamo un apprendimento progressivo delle nuove regole
Qui non ebbe arriviamo un candidatura due mila uno due mila sei che è segnata solo da due governi di cui il primo dura quattro anni e mezzo con legittimazione elettorale
Il cambiamento di sistema elettorale a fini di parte che si realizza a fine due mila cinque
Cambia la situazione soprattutto con lo spazzamento tra legge elettorale Camera legge elettorale Senato fatta apposta per non far vincere nessuno
Cambia noi vediamo progressivamente il livello di stabilizzazione dei governi dal novantaquattro al due mila sei cresce dal due mila sei in poi invece precipitiamo una situazione molto confusa sostanzialmente spostato al Quirinale ma non è un tutt'uno
Novantaquattro due mila ventitré cioè il due mila sei di mezzo il cambiamento del sistema elettorale a fini di parte
E dopodiché
Il nodo che è quello che richiamava veniva richiamato prima che con le parole di Beniamino che poi c'è in coda e cosa ci aspetta dopo il governo Draghi cioè se un governo di grande coalizione che nel frattempo cambia anche natura perché era un governo di grande coalizione ho fatto per la sfida la pandemia ora diventa un governo di grande coalizione fatto però nuova Guerra fredda in minor tempo
Ciampi cambia anche un po'dare la ragion d'essere del Governo se dopo il governo Draghi e possiamo ripartire
Con coalizioni che si alternano magari scelto dal corpo elettorale che non mettono più in discussione fondamentali
Quindi non se è possibile non trovarsi più di fronte per esempio al problema che ti chiedono di nominare un ministro che propone uscito dopo letizia dall'Europa
E quindi contenzioni evidentemente molto forti come quelle realizzazioni in questa legislatura o se invece i partiti non ce la fanno a ristrutturarsi in una chiave
Dà forma di governo parlamentare efficiente
Perché se non ce la fanno e la supplenza
Quirinalizia diventa permanente allora sì che si pone prova credo che dice Beniamino debba tradotto Beniamino diciamo siamo sicuri che sia possibile fare funzionare i partiti Kurama parlamentare trecento bisogna passare una forma semi presidenziale
Però questo non è un tema di volontà dei singoli è un problema di di come reagiscono le forze politiche
Perché le norme caso mai vengono dopo vengono dopo che se realizzato se alcune cose sono reversibile o irreversibile
E da questo punto di vista devo dire che il manuale di nuovo relative alle credo che usa per l'Italia il termine forma di governo parlamentare a correttivo presidenziale e diciamo pone un problema perché il correttivo se un correttivo che va e viene è un conto se un correttivo che deve essere permanente perché le forze politiche non sono in grado di di far nascere i governi dal corpo lettorato al Parlamento un'altra cosa ecco quindi questo interrogativo con cui si chiude la seconda parte l'interrogativo di fondo
Che vedremo scendo collezione domina ventitré ora se fosse possibile usciva lezione domina ventitré
Con gli elettori che possono scegliere fra due coalizioni nessuna delle quali mette in difficoltà i fondamentali del Paese di un Governo che esce con una legittimazione c'è una logica normale di alternanza nostre sentiamo la presenza delle pubblica continue interventi per surrogare l'incapacità dei partiti penso che tutti noi lo sottoscriveremo però non siamo sicuri che questo sia l'esito dobbiamo lavorare perché questo signore sito però non siamo sicuri speriamo che le vicende di questi mesi invece ci incammina oli grazie
Anche grazie è vero pure noi eravamo pensato come curatori una diversa articolazione della stampa dei volumi in collegamento l'evoluzione del processo di formazione dei governi però un po'non era facile individuare esattamente quale poteva essere il momento di separazione fra una prima la seconda fase un po'l'editore ci ha chiesto anche per ragioni di praticità
Di dividere l'opera allora abbiamo scelto la strada del Chamot della divisione casuale a secondo di come capita credo che l'intervento del collega Stefano Ceccanti è stato molto importante perché abbia perché ha sottolineato tre aspetti che effettivamente hanno caratterizzato l'evoluzione del processo di formazione dei governi della repubblica
Al quarantasei
All'anno scorso il primo il problema della legittimazione vale a dire i soggetti che hanno operato nel processo di formazione dei governi sono diventati più o meno importanti a secondo della legittimazione politica che i soggetti stessi hanno avuto nel corso del tempo i partiti inizialmente i partiti in un contesto nazionale e internazionale caratterizzato per i blocchi
Tra Est e Ovest
Dopo caduto il muro di Berlino che sembra ci sorge su un'altra volta
La legittimazione delle coalizioni sulla base di un mandato elettorale ripulito direttamente al momento del voto
Poi la legittimazione politica crescente autonoma del capo dello Stato sono state diciamo legittimazioni che si sono susseguite nel corso del tempo
Un altro aspetto importante che traspare dall'intervento di Stefano Ceccanti anche il problema della ruolo della comunicazione pubblica
Nel procedimento di formazione del Governo molto prima si giocava nei rapporti appunto dei partiti
Della riunione dei loro organi dirigenti in procedimenti che era difficile comprendere con comunicati che venivano adottati con delle formule estremamente oscure talvolta assolutamente ambigue ma che davano messaggi una parte rispetto all'altra poi dopo il messaggio e politico è passato è cambiato completamente la comunicazione pubblica cambiata completamente
E l'uso della comunicazione pubblica da parte del capo dello Stato sappiamo è cambiata moltissimo da Pertini in poi possiamo dirlo
Il terzo aspetto sottolineato è quello della contesto internazionale il contesto internazionale del procedimento di formazione dei governi è un elemento centrale di cui anche il capo dello Stato non si può non rendere conto e quindi in questo contesto ha giocato un ruolo e credo continuerà a giocare un ruolo importante soprattutto quando poi il contesto internazionale è stato caratterizzato sappiamo bene dal processo di
Integrazione europea allora anche da questo punto di vista si è parlato di
Doppia fiducia dei Presidenti del Consiglio non sono una fiducia interna ma anche una fiducia nei confronti delle cancelleria estere delle cancellerie europee
Anche prendendo spunto da questa considerazione europea lascio la parola al collega Pitruzzella grazie per essere qui anche per aver trovato lo spazio per essere imperitura importanti impegni grazie
Finalmente sono io che ringrazio
Sono credo che ringrazio di cuore il che ha organizzato il convegno la rivista federalismi punto ittiche fa parte del patrimonio costituzionale del Paese oltre che la nostra biografia personale la nostra direttrice la vicedirettrice di che cifre responsabile naturalmente
Tutti quanti
Vi ringrazio perché iniziativa importante con riferimento volume veramente e dotato di una capacità di ricostruzione storica e di un'analisi sorprendente
E perché ci consente ancora una volta di confrontarci col pensiero di Beniamino
Bene mica qui con noi probabilmente il dono che continua a fare ci hanno i costituzionalisti ma credo tutti gli studiosi che le istituzioni di diritto pubblico e di fornirci il col volume ne è una testimonianza
Stimoli indicazioni percorsi di ricerca di cui si vive si nutre direi la nostra attività professionale perché non c'è la nostra visita
Detto questo
Faccio una premessa che per me è obbligatorio quello che esprimono esprimo a livello personale l'esercizio della mia capacità personali non impegna minimamente la corte di giustizia qui appartengo andando immediatamente a direi svolge le qualche riflessione al Blanton marginale rispetto appunto questo per questi due importanti volumi dirai
Cominciai con Archimede
Datemi un punto di appoggio e vi solleverò il mondo
Diceva è un ordine un ordine di qualsiasi natura quindi anche un ordine costituzionale a bisogno di un punto d'appoggio nel fondo nelle varie torri della Costituzione la Grundnorm Modica il sempre
La decisione fondamentale sulla forma la specie l'unità politica di un popolo di Carl Schmitt la posizione in senso materiale
Vi era proprio l'idea che una Costituzione deve avere un fondamento in una specifica realtà storico-politica
E la Costituzione repubblicana del quarantotto aveva questo punto di appoggio
Il punto di appoggio era duplice
Da un lato i partiti politici di massa quelli che avevano fatto la Costituzione che poi saranno i formatori in senso sostanziale del governo da una parte e un ordine politico mondiale che era strutturato su due poli
Appunto da una parte l'Occidente dall'altra l'URSS con una forte leadership degli Stati Uniti è la collocazione dell'Italia nel primo blocco era questo il punto di appoggio storico-politico della Costituzione del quarantotto ed è in questo contesto che vanno spiegate le scelte dei costituenti l'attuazione costituzionale la grande
Direi di sì Capasso la crisi la difficoltà in cui noi oggi se dobbiamo esser sinceri ci troviamo
E
Sappiamo bene
Come l'ordine per il giorno per Asti citato più volte nel pagine di questo libro e del quattro settembre mille novecentoquarantasei a favore di un governo parlamentare razionalizzato per evitare le degenerazioni del parlamentarismo belli Polisse Salerno se ne occupano proprio no citando la letteratura novecentesca sulla razionalizzazione del parlamentarismo fu interpretato in senso restrittivo ciò ricordato poc'anzi Ceccanti partiti
Non avevano fiducia l'uno dell'altro bisognava costruire dei momenti più che altro per dei ponti come molti hanno detto dei momenti collegamento piuttosto che rafforzare le istituzioni e quindi l'ordine del giorno prassi avuto interpretazione in senso restrittivo
La scarsa la debole razionalizzazione della fiducia di quell'articolo novantaquattro
Un'organizzazione del governo disciplinata l'articolo novantacinque che alla fine non fa che mettere insieme tre principi organizzativi diversi che si erano affermati in fasi diverse lastre Costituzione italiana
Il principio dell'autonomia del singolo ministro no la prima fase statutaria il principio della collegialità il decreto Zanardelli il principio monocratico che si era fermato appunto nel periodo fascista
Però poi rimetteva i successivi sviluppi
Costituzionali e politici loro equilibrio senza dare strumenti effettivi
Di al Presidente del Consiglio per far valere un'eventuale primazia e poi quello di cui si occupa prevalentemente il libro la leggera disciplina sulla formazione del governo pochissime regole
Il governo ha nominato al presidente il presidente La Repubblica nomina il Presidente del Consiglio il Presidente del Consiglio sulla proposta poi la nomina del presidente della Repubblica quindi c'è il giuramento
è necessaria però la fiducia iniziale che è una caratteristica del nostro sistema costituzionale tutto ciò
Dava luogo e dava spazio a quelle passi di cui ci parlano appunto gli otto ori del fondo sia nell'introduzione sia soprattutto nel nel primo volume c'è una e grande enfatizzazione del ruolo assunto dalle regole convenzionali qualcuno dice c'è poi ci sono anche qui delle tracce di questo dibattito è prassi convenzione costituzione
Costituì costituzionali diciamo classificazioni te un tempo animavano quand'ero giovane il dibattito in Costituzione di stima insomma realtà regole non scritte e queste regole con scritte hanno consentito di accompagnare direi delle fasi molto diverse della vita il politica del Paese
E appunto hanno
Armi avendo immutate
E consentendo ora di far decantare la situazione grazie ai mandati esplorativi tre incarichi
Di creare una tregua tra i partiti governi balneari di cui si parla o di supplire alla loro inerzia i governi del presidente ma soprattutto io vorrei sottolineare come hanno consentito di incanalare la vicenda storica della Repubblica lungo delle stagioni diverse perché appunto queste regole sono rimaste formalmente in vigore nel passaggio dalla situazioni in cui le coalizioni erano formate dopo lezioni lei era d'Oro della democrazia dei partiti al passaggio verso per usare una terminologia
Di Dürer Gerber sulla democrazia immediata dopo le elezioni del mille novecentonovantaquattro quando il corpo elettorale l'ha chiamato a scegliere
Tra coalizioni appunto alternativa in competizione per la vita il Pai per la guida del e paese con un candidato alla guida del governo alla presidenza del Consiglio una stagione che un tempo sembrava una svolta e Ceccanti ed io credevamo che si era entrati in un aspetto nuovo dalla forma di governo ma avevamo torto avevamo sbagliato e in realtà appunto dopo elezioni del due mila tredici si ritorna nuovamente alle coalizioni formate dopo elezioni alla difficoltà di capire chi sarà il governo dopo
Le lezioni pensate a quello che avviene nel due mila e tredici Governo Letta il governo Renzi il governo Gentiloni io coalizioni che cambiano di fichi le crisi di governo lunghe
E quello che è avvenuto poi le collezioni del due mila e diciotto addirittura il si formano due governi contro uno e Conte due con coalizioni molto differenti l'uno dall'altro però quello che io voglio sottolineare riallacciandomi accecanti è che tutti questi sviluppi per molto tempo avevano un punto di appoggio sicuro i partiti politici
Prima nell'età gloriosa nell'età d'oro della democrazia dei partiti i partiti politici di massa
Partiti politici di massa che avevano una doppia virtù potevano rappresentare integralmente la società ma potevano dall'altro lato raggiungere delle sintesi e quindi determinare quella politica nazionale che poi era la matrice dell'indirizzo politico di cui parla l'articolo novantacinque appunto della Costituzione
Capacità di governo e capacità di rappresentanza ma questi partiti nell'applicazione della Costituzione che fiato durante appunto i primi decenni fino agli anni Novanta
Dovevano realizzare dovevano soprattutto servire a realizzare quella che secondo me era la finalità principale della così sorridente la finalità di integrare un pluralismo politico che inizialmente era polarizzato ideologicamente partiti ostili
Che rappresentavano classi sociali all'inizio della Repubblica in conflitto e Chiavenna ideologiche profondamente appunto confliggenti
Dovevano costruire dei ponti per incontrarsi per stare insieme per smussare le asperità eccome sentire appunto a questa social una democrazia che doveva vivere in una società come queste non sistema politico testo di affermarsi
E in questa ottica si spiegano
Tutte le regole sulla formazione del governo la l'idea che ci deve essere un accordo di coalizione nel linguaggio immaginifico di Gianni Ferrara vi ricordate
Formula combinatoria di Fini mezzi e persone quindi questo compromesso che mette insieme chi farà il ministro
Quali saranno gli elementi del programma di governo che serviva un poco a mettere una bandierina per un partito per l'altro è appunto di Fini e i mezzi le politiche con cui quei fini dovreste realizzati l'accordo di coalizione era centrale erano i partiti formatori del governo ma formando il governo si avvicinavano pensate alla stagioni quando si arriva gradualmente al centrosinistra si passava da una formula politica all'altra in tre Jando sì sempre di più
Un governo che dovrà essere emanazione dei partiti che ripeto quelle regole per lungo tempo servono a fare dei partiti i formatori in senso sostanziale dov'erano per a rendere possibile questa formazione in tempi di Ray Lunghi non erano i tempi d'oggi ma anche oggi però ci troviamo alcune crisi incredibilmente appunto difficili da risolvere
E e poi appunto tutto ciò era funzionale alla centralità al Parlamento il Parlamento come sul luogo del compromesso
E quindi lunghezza dei processi decisionali questo il costo che bisognava pagare per realizzare la finalità integrazioni mistica lunghezza
Dei procedimenti parlamentari quando si trattava di fare leggi ma lunghezza dei procedimenti decisionali quando si trattava di dare vita a un nuovo governo a un certo punto tutto ciò crolla cambia il muro la caduta del muro di Berlino di cui ci parlava Ceccanti la dissoluzione delle ideologie novecentesca la crisi dei partiti di massa la rivoluzione giudice
Giudiziaria appunto che e fa sì che i partiti storici della democrazia italiana vengono di fatto appunto messi nella nel nel da parte e il quindi è il venir meno della visione del mondo in blocchi
Tutto ciò ha celebrato noi dicevamo è venuta meno la poll alla base della conventio ad excludendum entriamo nella democrazia dell'alternanza da ero abbiamo potuto appunto assistere a tutto ciò rapidamente subito dopo
E sembrava di entrare in un mondo felice dopo il la caduta del muro non solo in Italia pensavamo rientra nel mondo dominato dal trionfo delle democrazie e liberal degli hard della liberaldemocrazia
E pensavamo che la regola era quella dell'alternanza nei ruoli di governo e di opposizione di partiti
Fedeli però ai valori fondamentali
In realtà succedeva per una cosa diversa i partiti di massa non c'erano più c'erano i partiti personali al servizio di un leader e quella democrazia appunto maggioritaria
Comporta il fatto che ci sono sempre le regole di cui si parla quelle che abbiamo visto ma in un modo nuovo perché in realtà l'incaricato ha scelto al corpo elettorale
C'erano due coalizioni degli epici duelli tra Berlusconi e Prodi alla fine il completo orale dava diceva Pasquino si era restituito lo scettro al principe e quindi era il principe che sceglieva chi doveva guidare il governo
E alla fine il ruolo del capo dello Stato perché schiera in qualche momento sviluppato per per consentire ai partiti però di riprendere il dominio della scena a questo punto veniva messo dilatato a favore del corpo elettorale però se questo sistema si basava su partiti personali emergevano tre aspetti fondamentali
Che dicevamo con lipolisi un libretto di tanto tempo fa
Sulla bipolarismo conflittuale dicevamo non c'entra niente alla democrazia cosiddetta maggioritari italiana coi modelli che all'ora stiamo parlando vede il fine anni Novanta primi anni due mila dominano negli altri paesi perché
Ma innanzitutto perché il questi partiti non avevano alcun canale di collegamento reale con la società abbiano scarsa elaborazione programmatica e forse anche per le caratteristiche del sistema elettorale difficoltà nel selezionare le liti
Ma perché quelle coalizioni erano poliziotti estremamente litigiose
Vi ricordate nostra impreca Susy formavano i governi ma anche i governi del maggioritario duravano poco ed erano paralizzati
Forse per modo come in Italia si è arrivati alla democrazia del pubblico partiti senza ideologia partiti senza radici sociali alla ricerca costante del consenso visto che la fine delle liturgie la complessità sociale d'arresto l'elettorato estremamente mobile
Dovevano ricercare costantemente il consenso in un teatro la politica come rappresentazione teatrale col ruolo dei media che en fait infatti Zaman appunto le differenze
E poi c'è un terzo elemento
In realtà quei popoli erano popoli da fatti sulla delegittimazione reciproca laddove esisteva prima la democrazia della maggior maggioritaria dell'alternanza
Le i partiti o le coalizioni contrapposte si legittimavano a vicenda
Viceversa in Italia forse per il modo come si è arrivato alla seconda alla quella che chiamavamo la Seconda Repubblica per per ma via Cupa intacco la che decapitazione della classe politica
Ebbene in Italia si è fermato invece una
Visione una cultura politica basata sulla contrapposizione Schmitt Chiana tra amico e nemico lunedì uno da una parte i comunisti dall'altro lato il Tai con legato alla alle forme più tremenda e di di di di di di costo e di cose brutte e in tutti i campi quindi questa delegittimazione reciproca
Che ha fatto sì che la democrazia maggioritaria in realtà è stata litigiosa poco legittimata quindi si formavano i governi più rapidamente ma non avevano la legittimazione di prima in più
Se è vero che prima c'erano governi che duravano nove mesi lo dicono Lippolis Salerno con la natura però prima c'era una cosa nella Repubblica dei partiti la stabilità del personale politico cambiava il Governo ma certi ministri restavano sempre gli stessi ma stabilità e le politiche
E la stabilità dell'appartenenza evita dell'Italia al blocco occidentale che definiva quello che si poteva fare non si poteva fare in ambito internazionale tutto ciò veniva invece ma mancare
Allora che cosa succede c'è le imprese espansione in sede di formazione al governo
Del presidente al ruolo del presidente La Repubblica vi ricordate Giuliano Amato parla dei poteri presidenziali come una fisarmonica no si espandono quando esser partiti e in crisi però poi ritornano stretti altrove
Tutto ciò presuppone che ci sia un sistema dei partiti che funziona il dubbio di Ceccanti garbato mi ha raffinato è un dubbio forte cioè quello che probabilmente a un certo punto avviene nell'ultimo decennio e che l'intervento del capo dello Stato non è più l'eccezione il motore di riserva dicono appunto Salerno e Lippolis
Le Fabrizi e il il motore di riserva no
Il terzo intervento capo lo stato diventa sempre più stabile i governi si formano grazie le strisce del Sestriere pensino a formare per i propri governi al presidente appunto si è parlato di Monti ma si può parlare anche del governo del governo Draghi e allora il fatto cruciale secondo me e che è venuto meno il punto d'appoggio della Costituzione e una costituzione ha bisogno di un punto d'appoggio soli Correale
E non sono venuti meno i partiti politici di massa del Novecento i partiti personali al servizio leader non funzionano
Ma l'aggravante che viviamo in questi giorni e che è venuto meno l'altro punto di appoggio che dava un po'di stabilità e c'è un ordine politico
Stabile prima l'ordine bipolare poi quando celebrava amo la caduta del muro di Berlino pensavamo al trionfo dell'ordine politico liberaldemocratico fondato sulla leadership statunitense
Statunitense abbiamo visto che vi hanno invece oggi in un mondo e che è diventato instabile non sappiamo qual è l'ordine politico mondiale c'è una competizione tra democrazie e autocrazie che determina forti tensioni sul piano internazionale
Ma ci sono anche altri due fattori che abbiamo sperimentato recentemente e vado a chiudere primo
In realtà e c'è uno splendido libro di Mark Leonard che le un tema che si occupa Marco Leonardi che si occupa di questo e cioè la con la connettività
La interconnessione che l'elemento la cifra della nostra epoca nel campo economico finanziario dell'informazione internet e così via e fonte di conflitti
Per cui Luís definisce la nostra epoca come dileggio otto ampi Isis quindi anche quando non c'è un conflitto dichiarato una guerra c'è comunque a livello mondiale un'instabilità e qualche conflitto grave
C'è un terzo elemento che abbiamo vissuto con la pandemia e che era stato autorizzato dal che mi fa la società globale del rischio di Ulrich Bach viviamo in uso in un mondo in cui anche a causa dello sviluppo tecnologico un rischio va viene dietro l'altro il rischio sanitario il rischio della Finanziaria il rischio della guerra nucleare il rischio ambientale il rischio climatico uno dietro l'altro richiedendo delle scissioni rapidi e allora Christié rischi globali che forse ora attivamente un ordine politico è stabile anche l'altro pilastro comunque si basava la nostra costituzione è venuto è venuto meno
E qui abbiamo delle istituzioni che hanno rispetto al passato quando si potevano avere quei processi decisionali lunghi della Prima Repubblica
Quei processi decisionali evanescenti sempre messi in discussione di quella che per brevità per dire un quadro cronologico ma è uso un termine scientificamente infondato veniva chiamata la seconda Repubblica
Questi procedimenti lunghi non ci sono più tollerabili perché perché abbiamo necessità di effettuare scelte in un clima di incertezza radicale vedi la pandemia non sappiamo nulla ma dobbiamo scendere
Abbiamo la necessità di governare processi di cambiamento ecco epocali con politiche innovative vedi la trasformazione e le sfide della dovute al digitale alla transizione energetica eccetera dobbiamo dare nuove prestazioni sicurezza ai cittadini la guerra la crisi economica e così via insomma tutto ciò
Pone il ruolo dal primo piano il ruolo del governo ma possiamo continuare a vivere con dei governi da Eboli
E informati attraverso quel procedimento illustrato nel libro che in realtà non da me stabilita perché appunto nelle giusti Manzione
E in questo contesto c'è stato lo spostamento nei confronti del capo dello Stato l'unico punta Hill oggi l'unico punto d'appoggio è il capo dello Stato le sue prestazioni limita la carica di legittimazione che può dare i governi ma fino a quando
Questo può RAI genere senza una riforma della Costituzione e un rinnovamento del sistema politico anche attraverso nuovi attori è questo il grande interrogativo che abbiamo di fronte
E chiudo con un'osservazione in realtà la guerra con la sua drum machine DC cita col carico insostenibile Iolo ore che pone di fronte ai nostri occhi
Però ha dimostrato una cosa la compattezza delle società occidentali attorno ai valori della società aperta quindi secondo me c'è una cosa da prendere in considerazione
La Costituzione prima parte della Costituzione la Costituzione che parla dei diritti e dei doveri ha una base storico reale a un punto dal Porsche
Bisogna riallineare la costituzione dei poteri con la costituzione diritti e doveri formando entrambi
Una base storico reale effettiva ma noi ci limitiamo a commentare e completo di Ceccanti realizzare questo ambizioso processo grazie
Grazie per questo dall'intervento che partendo da una analisi diacronica estremamente
Amo ricca
Ci consente di cogliere il significato vero del momento della formazione dei governi non si tratta semplicemente di trovare un punto d'intesa
Ma si tratta di trovare quel punto di equilibrio rispetto a un contesto interno e internazionale in cui come dicevi bene tu
L'ordine politico ha perso molti punti di appoggio ricordo che allora la dottrina costituzionalistica
Ha dibattuto molto sul ruolo del governo se dovesse essere un comitato direttivo rispetto al Parlamento alla maggioranza un comitato esecutivo no rispetta la propria maggioranza
E all'inizio rafforza dei partiti lo rendeva più un comitato esecutivo
E quindi la centralità del Parlamento è stato possiamo dire il mantra lo svolga anche ha caratterizzato i primi quarant'anni sostanzialmente della Repubblica ma poi sì arrivati invece al momento della crisi del Parlamento Meo direi che in generale la crisi delle istituzioni rappresentative che hanno coinvolto sia il Governo che il Parlamento insieme non credo che ci sia un gioco a somma zero Paroli due istituzione
C'è quindi la necessità che è emersa soprattutto nel corso diciamo dal novanta in poi di assicurare agli esecutivi una base solida e quindi il momento della formazione del governo è un momento essenziale la riforma costituzionale rispetta la seconda parte della Costituzione
è un tema che stiamo affrontando da da tanti anni ma certo la stabilità dell'esecutivo la richiesta di una riforma della seconda parte della costituzione a mio avviso Trova Sempre dalla parte opposta quella Nostalgia dell'impotenza diverse parlava di nostalgici della più Suns che in Italia caratterizza un po'il modo un almeno una parte del modo di pensare nei confronti delle istituzioni che deriva probabilmente da riscritte pericoli che si sono cioè vissuti però certo è molto importante anche l'aspetto il profilo che è stato sottolineato prima cioè il rapporto con l'unione europea
E quindi la necessità di incrociare la formazione degli esecutivi anche con rapporto dell'Italia nel contesto europeo in cui si colloca
Quindi grazie ancora per questo intervento credo che adesso possono intervenire
Gli altri due curatori dell'opera Vincenzo Lippolis professor Vincenzo Lippolis e poi la professoressa Federica Spritz sì per altre considerazioni
E poi dopo se qualcuno a volte naturalmente possiamo lasciare spazio a a interventi prego prego infanzia
Ringrazio
Sì io
Chi è intervenuto e ha dato vita a questo interessante dibattito incentrato sul volume
Che abbiamo abbiamo curato
E sono emersi una serie di temi di filoni
E di di problemi costituzionali
Più ampi
Della ottica
Se vogliamo un po'ristretta sulla quale abbiamo abbiamo lavorato
A dimostrazione del fatto che poi tutti i problemi e tutte le questioni si tengono l'una l'una con l'altra
E non si può sezionare qualcosa restringerlo se non si non si deve a vere una visione una visione di insieme
E
Io non ho nulla di preparato ovviamente perché stamattina ho detto devi
Parlare a conclusione quindi parlo a conclusione sulla base del
Come dire di quello che il dibattito mia assoluto mi ha suscitato
Sono d'accordo
Con la
Lo su lo sfondo che è stato delineato
Da da chi da chi è intervenuto a questa periodizzazione della storia della della Repubblica la prima la seconda ci sono colleghi che se uno dice seconda Repubblica si sarebbero alzati andare sarebbero andati via dalla sala però dobbiamo capire circa
C'è
Perché il periodo insomma della della legge della legge maggioritaria
E e e poi
Secondo una e l'altra di
Il momento di discrimine e
Il due mila tredici
Perché il due mila tredici le elezioni del due mila tredici
Mettono una pietra tombale su quello che non abbiamo chiamato il bipolarismo perché entra in Parlamento il Movimento cinque Stelle
Si comincia a parlare di sistema tripolare
E
Poi il due mila diciotto introduce
Un altro elemento di confusione secondo me
Perché
Non c'è neanche un più un sistema tripolare
Ma e e e con la formazione di governi tra addirittura saltano le coalizioni un pezzo di una collezione forma di governo con un altro partito e siamo entrati in una fase
Di estrema di estrema confusione
E questo e il il quadro
Il quadro il quadro di fondo o con cui oggi dobbiamo ci ci troviamo a confrontarci dispetto
A questo scenario
Mentre appunto ascoltavo
Niente alludono una domanda perché abitualmente
Siccità il famoso ordine del giorno prassi
Come un qualcosa e forse l'abbiamo fatto anche noi nell'introduzione
Ho un qualcosa di in cui incompiuto che si doveva attuare
E con regole più stringenti di razionalizzazione ma
è venuto da pensare ma
Questa
Così scarna disciplina in materia e qui torno al punto specifico della dell'opera la formazione dei governi e la nascita del governo questa così scarna disciplina
è stato un dato positivo o un dato negativo
Perché a chi ama
Norma di indirizzare il tutto cioè disciplinari tutto
Appare come un dato può apparire come un dato assolutamente negativo a non ci sono regole il Presidente della Repubblica si sono inventati le regole allora a loro piacimento
Mi ricordo quando Napolitano
Ebbe
E l'ha trovata dei dei comitati di saggi di cui l'amico Pitruzzella faceva parte
E numerosi articoli di colleghi costituzionalisti che criticavano
Hanno quello che Napolitano aveva fatto in realtà Napolitano saggiamente e non voglio diminuire il ruolo del Comitato questi comitati dei saggi aveva bisogno di
Prendere tempo di prendere di prendere tempo no perché c'era l'elezione coi si accavallava la crisi di governo con è l'elezione del nuovo presidente ora nonché l'Urbe un sasso in quel momento di sta di restare lui però doveva prendere tempo per fare eleggere il nuovo presidente in maniera tale che un nuovo presidente nel pieno delle sue funzioni potesse decidere del Governo allora che cosa doveva
Doveva trovare per fare fare questo chiudere il Quirinale dice be va be'ci vediamo
Fra venti giorni
E come spesso accade ripeto senza minimamente scalfire
L'importanza di quello che è stato elaborato in quei due comitati e si fa appunto una commissione di studio qualcosa del genere per poter prendere tempo questo è stato un momento estremo di
Inventiva dei
Dei
Dei e dei dei presidenti ma tutto questo a ripeto è stato un bene è stato un male i costituenti in fondo
Sì hanno guardato erano presenti dei modelli del passato la Terza Repubblica francese soprattutto e poi
C'era già la costituzione della quarta insomma il modello francese tendente alla alla tendente all'assemblearismo Estado di forse per certi versi il modello
Dominante nella nella discussione del
Dei dei costituenti ma
Non è che mancassero di idee Tosato fece una proposta
Che era simile alla sfiducia costruttiva che poi è stata introdotta nella costituzione
La legge costituzionale e tedesca e che molti oggi continuano ad invocare come la panacea di tutti i mali
Allora
Non voglio allungarmi troppo la domanda che mi è venuta
Non è interesse ascoltando il dibattito è questo ma è stato meglio stato peggio
E forse la risposta da dare e che è stato molto meglio che noi avessimo una costituzione con scarni e regole
Perché questo c'ha consentito di attraversare tutti i periodi che sono stati così brillantemente descritti della nostra storia costituzionale
Avendo un organo il Presidente della Repubblica che ha fatto da ammortizzatore
Rispetto alle varie fasi alle difficoltà delle varie fasi nella formazione dei governi rispetta regole rigide
Che forse avrebbero provocato potuto provocare
Fratture molto
Più
Come dire
Gradi che qualche invenzione della prassi dei f dei dei dei presidenti
Insomma
Poi parliamo anche di cose concrete ma vi immaginate se ci fosse stata la sfiducia costruttiva al momento della crisi del secondo governo contiene
Non vogliono dare giudizi sulle persone ma secondo me sarebbe stato un disastro perché restava il secondo governo contenuto
Magari mi potete controbattere sarebbe rimasto in carica secondo governo Conte così agonizzante e chissà quanto si sarebbe trascinata alla formazione in sede parlamentare di un di un nuovo di un nuovo governo Stefano di dice di no a
Parla del difficile grazie
A Paolo qui c'è una mitologia della sfiducia costruttiva e se una maggioranza non c'è più aree dove non si dimette una terza mozione di sfiducia in Germania sembra che ci sia questo ma non è vero il governo Ehrhardt
Era il si dimise che non c'è alcuna maggioranza sarebbe capitolo sa cosa cotto e sarebbe rimesso perché la maggioranza con lo sgretolamento e partecipazione aveva voi provocare il Governo può provocare ADarte anche nomade se se non hai più i voti almeno una delle due Camere ti dimetti un aspetto emozionale sui infatti
Tutto questo intruglio sfiducia costruttiva
Non è motivata casomai
Casomai se uno è ancora lì lì coi numeri in più in Germania ammetterà fiducia si fa sconfigge sulla filosofia orientale come fece ma ma persino gli alberi fino a diverse gare sarebbe arrivato esattamente lo stesso
Però
La elasticità secondo me del disegno costituzionale allo stato un dato o un dato positivo pestato un dato positivo perché c'ha ha consentito di affrontare tutta questa diversità
Diversità di situazioni
E naturalmente è questo porta a che cosa cioè tutto questo è stato determinato
No un elemento che è stato già evidenziato
La mancanza la dissoluzione dei partiti perché prima i partiti erano forti e quindi il ruolo del presidente era ristretto poi il ruolo del presidente è diventato un più ha avuto un maggiore protagonismo oggi che assistiamo a questa fase finale
Il finale
Do adesso non finale nel senso che ci sia un dramma
Opposta tragedia incombente però della crisi dei partiti nel senso che hanno perso ogni connotato ideologico ogni dello Slam perso i collegamenti con la società hanno perso di di di rappresentanza esso i loro rapporti sono caratterizzati da una litigiosità estrema cioè voi pensate è col il periodo per quarantotto c'erano ideologia assolutamente contrapposte divani Chianti visioni del mondo totalmente diverse eppure re i partiti riuscivano a trovare
Mo'terreni di collaborazione e momenti di sintesi disse di sintesi politica oggi
Non esistono cent'non so se esistano visioni del mondo dei partiti comunque
Se mi consentite ma non esistono queste contrapposizioni così così forte e così radicate e pure la litigiosità la conflittualità e
E e e altissima per quei motivi poiché ha illustrato
Pitruzzella i partiti personali prima se all'interno di un partito se non si andava d'accordo una parte andava in minoranza e restando il partito
Oggi se non si va più d'accordo
Si esce dal partito e si fonda un nuovo un nuovo un nuovo partito
Al movimento quello o quello che sia ora questa fluidità delle delle regole costituzionali che e lui non riguarda solo la formazione dei governi tutto il disegno costituzionale ha questa caratteristica
Della elasticità è stato citato i i principi alla base della del governo c'è la collegialità la personalità anche lì e e le norme costituzionali
Consentono di spostare il baricentro sulla collegialità o spostarlo sulla direzione del del del Presidente del Consiglio tutta la Costituzione a questa trama come dire non fitta grossa che consente
Li adattamenti volo legislazione ordinario regolamenti parlamentari e delle prassi
Che io ritengo che alla fin fine questo sia stato un bene che c'ha ha consentito
Ripeto di trovare dei dei momenti dei momenti di e di equilibrio
Rimane l'interrogativo si può continuare così
E questo è il problema siamo arrivati al limite estremo del in cui insomma dell'intervento del presidente della
Della Repubblica della supplenza del presidente Repubblica Rispetto a carenze della
Della politica il problema
Però uno
Può avere lì l'idea che vuole
Io quello che penso però e che purtroppo quando
Se riterrà insomma nome il clima adatto a riforme costituzionali profonde cioè non vedo
Come dire un
Una tensione politica verso una riforma del
Del sistema ma da un come dire la
La contrapposizione tattica
Solo per per piccoli per piccoli vantaggi
E se poi uno si guarda indietro alla fin fine
Le modifiche che sono state fatte al testo la Costituzione del quarantotto
Non so se vanno figlio rata non voglio dire seccamente che l'hanno peggiorata ma la sicuramente non l'hanno non l'hanno migliorata quindi diciamo in tema di
Formazione vede i governi forse ci saranno nuovi capitoli da da scrivere a conclusione voglio dire che sono orgoglioso di aver partecipato a questa
Ma questa impresa
Con Giulio Salerno diciamo abbiamo fatto il lavoro dire serraggio guidati da faceva da coordinamento Federica Fabrizi e Beniamino
Era
Era dietro tutta i il Progetto e poi mi ha fatto molto piacere quando Beniamino mi ha telefonato una sera chiedendomi di fare l'introduzione del a del volume
Mi sarebbe piaciuto fare prima ecco grazie
Allora io prendo brevemente la parola innanzitutto per fare dei ringraziamenti
Il primo ringraziamento va ai relatori di questa mattina perché da far loro sono riusciti ad arricchire questa a questa riflessione questo nostro dibattito veramente in maniera
Completa ed esaustiva quindi davvero grazie
Il secondo ringraziamento va a evidentemente agli autori mai quarantaquattro Autori che sono stati citati più volte perché loro hanno aderito con entusiasmo da questa iniziativa essenza USA deceduto agli ori contributi questi due volumi non ci sarebbero oggi quindi un grazie sentito anche a tutti gli autori
Desidero fare ingraziare Vincenzo Lippolis Giulio Salerno
Per questa nostra collaborazione che è stata un'occasione di confronto tra di noi di di riflessione e di studio
A partire proprio dalla questione che poneva Stefano Ceccanti prima su dove mettere la la la distinzione fra il primo e il secondo volume è stato non soltanto un'operazione un lavoro di di curatela non solo un raccogliere dei testi ma è stata appunto l'occasione di
Di studio di crescita per lo meno per me sicuramente
E poi evidentemente il ringraziamento maggiore va a Beniamino Caravita
Perché a suo tempo raccolse con entusiasmo la sollecitazione che veniva dalla sua allieva storica storica nel senso che a scuola formazione storica
Per cui appunto riflettendo nell'ambito delle nostre riunioni di federalismi pensammo che poteva avere un senso lanciare quella con il con quelle caratteristiche quindi cercare di per dare un contributo che fosse un contributo di diritto costituzionale ma calato nelle dinamiche della storia costituzionale della storia istituzionale
E la ringrazio oggi anche perché
Questa è una modalità con la quale attraverso la quale riesco a portare avanti il dialogo con lui anche in assenza
Del della Francia pur non essendo più fisicamente qui quindi grazie
Nel merito e nei contenuti del del del lavoro sono state dette tantissime cose quindi io veramente non riesco non riuscirò a dire
Ad arricchire particolarmente le le riflessioni però mi piace partire da una considerazione che fanno Lippolis e Salerno nell'allora l'introduzione quando descrivono l'intervento dei presidenti italiani nella nella l'ampia latitudine dell'intervento appunto
Che la presidenza e la Repubblica a posta in essere nel modellare
Le procedure per la formazione del governo loro scrivono la realtà ha superato la fantasia dei costituzionalisti e li ha costretti a domandarsi in varie occasioni se essa fosse conforme alla carta costituzionale
E e questo evidentemente è un elemento assolutamente vero il quadro molto variegato nel perché che restituisce
La quel quel questa questa opera
Diciamo che rende quasi difficile se non impossibile individuare una linea nell'evoluzione della forma di governo e io ho avuto piuttosto la sensazione di essere di fronte ad un andamento a spirale che talvolta torna un po'posso se stesso quindi dando l'impressione di muoversi ma in realtà rimanendo fermo
Ora non so se effettivamente sia corretto affermare che le dinamiche della forma di governo sono rimaste sempre uguali
A loro stesse anzi credo di poter dire senza tema di smentita lo stato ricordato anche anche prima che è un fattore effettivamente intervenuto a modificare la forma di governo e mi riferisco all'appartenenza dell'Italia all'Unione Europea da questo punto di vista secondo me basta rileggere le ordinanze le due ordinanze della Corte costituzionale la diciassette del due mila diciannove
Ma poi anche soprattutto la sessanta del due mila venti le due ordinanze con cui la Corte si è pronunciata sui due conflitti di attribuzione tra poteri con riferimento alla procedura deve di approvazione la legge di bilancio ecco perché rileggendo quei due testi secondo me si trova la certificazione
Che c'è stato questo cambio è scritto in maniera evidente lì
Ora io ho avuto la ventura di RAI di contribuire a al nel volume con un saggio dedicato ai primi governi quelli il De Gasperi due tre e quattro sotto la presidenza di De Nicola quindi proprio agli albori della nostra storia costituzionale repubblicana e poi io insieme ad Anna Poggi
Scritto l'l'ultimo governo il governo Draghi nel mezzo c'è un mio contributo anche sulla nascita del governo Fanfani primo quello del mille novecentocinquantaquattro dopo il Governo Pella dopo il fallimento e la legge truffa
E sotto la presidenza di Einaudi
Ecco sono partita quindi dallo studiare un un caso di rapporto niente affatto idilliaco tra presidenza della Repubblica Presidenza del Consiglio De Gasperi
Disse di De Nicola in maniera abbastanza sprezzante che era un insuperabile direttore d'orchestra che però non lascerà una pagina di musica scritta da Luís ma insomma il rapporto appunto nel corso di
Fu Sempre
Niente affatto Piano e sono invece poi passata ad analizzare un rapporto tra due presidenti in piena sintonia tanto che appunto nel tentare di definire di dare una definizione di di di così nel tentativo definitorio del del governo Draghi i Anna Poggi ci siamo in concisa mo'trovate nella formulazione del Governo dei due presidenti quindi con questa sintonia
Però devo dire che è proprio sotto il profilo con riferimento alle dinamiche della forma di governo che la differenza fra l'inizio e la fine mi è parsa a volte veramente
Clamorosa nel maggio del quarantasette
Quindi quando si apre la crisi del terzo governo De Gasperi
De Nicola rilasciò delle significative secondo me dichiarazioni ai giornalisti in particolare lui diano una spiegazione del perché aveva deciso di incaricare Francesco Saverio Nitti
Appunto dopo le dimissioni di di De Gasperi
E che a suo dire la corretta procedura costituzionale quando una crisi come era quell'allora in atto era di natura extra parlamentare imponeva al Capo dello Stato di tenere presente la causa che la determinata quindi De Nicola aveva ritenuto di dover conferire l'incarico a chi effettivamente aveva determinato quella crisi extraparlamentare
Con la sollecitando la discussione su una situazione economica era stata presentata un'interpellanza da Saverio Nitti e i giornali dell'epoca ripartono appunto come sostanzialmente De Nicola aveva vinto le risultanze di Francesco Saverio Nitti dicendogli
Tu l'hai creata questa situazione quindi adesso
Sei tu che devi risolverla perché questo sette un tuo rifiuto di porterebbe fuori dei doveri parlamentari di opposizione
Allora un commentatore sulla stampa
Definendo questa dinamica come un ritorno alle diete drastiche del libero gioco democratico chiosava in questo modo che a me è sembrato veramente
Riesco non riesca nel suo tentativo il vecchio presidente avrà contribuito col suo nome assegnare un'evoluzione verso la normalità parlamentare
Secondo la tradizione che vuole il capo dell'opposizione il successore del capo del governo battuto e questo collaboratori di quello mille novecentoquarantasette allora direttore di oggi evidentemente resta un po'spiazzato conoscendo l'evoluzione sull'eccessiva
Del del della storia del parlamentarismo italiano e anche perché insomma diciamo punti sono più volte detto ma la Sopaf l'alternanza il bipolarismo
Il presunto cambio nel negli anni Novanta insomma in realtà siamo andati esattamente in una direzione
Opposta al governo Draghi
Segna esattamente rappresenta sotto questo profilo esattamente il Polo opposto e anche in quest'occasione le dichiarazioni rilasciate dal presidente Mattarella
E nel corso della crisi facevano chiaramente riferimento alla necessità di giungere alla formazione di un governo di alto profilo
Che non dovesse identificarsi con nessuna formula politica testualmente nel nel comunicato del del Quirinale e quindi in questa direzione il capo dello Stato dichiarava di avvertire il bisogno di rivolgere un appello a tutte le forze presenti in Parlamento quindi non semplicemente un governo di larghe intese ma un esecutivo necessitato proprio dalle sì dall'esigenza di far fronte ad una situazione emergenziale inusitata
Ecco come spesso accade nelle situazioni emergenziali anche nella formazione del governo Draghi si sono palesate accentuato e tutta una serie di indicazioni che in realtà erano già latenti l'abbiamo detto più volte nel sistema quindi la scarsa tenuta dell'impianto politico partitico
La sostanziale certificazione del fallimento di ipotesi di alternanze tra schieramenti bipolari l'interventismo del presidente della Repubblica proprio a fronte di questa scarsa tenuta e il condizionamento dato dall'appartenenza al sistema
Euro unitario soprattutto con riferimento al al tema delle delle risorse e della credibilità internazionale nella gestione di queste allora dopo il fallimento del mandato esplorativo
Al presidente fisico la scelta del di Mattarella
è stata quella di non passare preventivamente dal vaglio dei gruppi parlamentari che non sono stati nuovamente consultati Mattarella direttamente incaricato Draghi Industrial si sia domandati se questa procedura
Sia possano ritenersi anche una procedura corretta se non ci fosse invece in capo al Presidente della Repubblica un obbligo di risentire comunque i gruppi parlamentari
Sotto questo profilo proprio perché appunto ho avuto occasione di occuparmi anche del del Governo Pella e di Einaudi inevitabilmente mi sono tornate alla alla memoria le parole che Einaudi
Avrebbe detto aggiorna un giornalista che gli chiedeva come mai avesse dato l'incarico appella senza fare le consultazioni e pare che Einaudi avesse risposto la Costituzione non parla di consultazioni e si affida al criterio del capo dello Stato e il mio criterio mi dice che in questo momento quello che è necessario è un Governo ecco quindi tra questi due poli Strain quarantasette e il governo Draghi
Si sviluppano appunto essi si snoda tutto il catalogo delle diverse vicende che abbiamo visto che certamente sono una lettura interessante dal punto di vista storico ma come ha dimostrato credo il dibattito questa mattina possono essere un utile punto di partenza pro futuro e in chiave di riforma
Grazie davvero
Abbiamo concluso il ciclo degli presentazioni di interventi chiedo se cioè qualcuno me l'uditorio ma intervenire prego professor Prosperetti
Se vuole venire qui così la riprendono anche
Bene oltre ai complimenti gli autori di scarsa Anthrax
Volevo aggiungere qualche considerazione perché si parla di crisi dei partiti crisi del Parlamento
Ma è stato detto che tutto nasce poi nel novantaquattro
E nel novantaquattro sono state abolite le preferenze
Ora il problema delle liste bloccate secondo me ha creato una debolezza sia nel Parlamento siano i partiti
Perché una volta che il candidato era scelto dalle intatto il proprio lettorato è vero che molto era anche clientelismo però comunque il parlamentare era depositario di un potere proprio
Potere proprio che esercitava nel parlamento e nel partito di referente di
Erano pochissimi i i cambi di casacca
Perché ogni parlamentare rispondeva al proprio elettorato e la sua forza era proprio nella Combin che aveva fra il proprio lettorato il partito nel quale esercitava un ruolo
Si è detto che le preferenze creavano malcostume il che
Incentivava annuncio il sistema appunto mafioso per interrare eccetera ma io ritengo
Che
Si possa pensare a una riforma in senso proporzionale
E con le preferenze ma a questo punto non hanno più senso i i piccoli collegi
Perché nei piccoli collegi sì eleggono dei parlamentari buoni per tutte le stagioni sostanzialmente
Quello va alla Commissione Difesa quell'altra Commissione bilancio quell'altra Commissione affari costerà ma spesso senza nessun particolare rapporto con in senso della rappresentanza di chi di chi li ha eletti ore invece la preferenza potrebbe garantire su collegi ampi
Un
Un collegamento diciamo con la rappresentanza di interessi
Ci sarà la l'animalista industrialista il quello che protegge l'artigianato quell'altro il peggior tra
La l'agricoltura c'era ma l'elettorato saprà a chi indirizzare la preferenza naturalmente questo si può fare solo su collegi grandi perché nel piccolo collegio
E la cosa impossibile io mi ricordo quando sono stato candidato mi mi chiedevano
Vari problemi che ho testé compensa la Regione queste competenze alla Provincia questo ricompensa del Comune nessuno mi ha mai proposto Rocco contro Blatter fa d'ordine nazionale ma è ovvio che sia così
Si dice che
Costerebbero troppo le campagne elettorali fatte su grandi colletti ma questo è vero fino a un certo punto perché con i media
Se ne avessimo dico collegi di dimensione come quelle delle elezioni europee
Ci sarebbero dei dibattiti
Ampi pubblici dove uno può prendere posizione sulla pace la guerra la giustizia allora
La sanità la scuola no e invece ecco tutti trentenni che nel piccolo collegio non sono non sono possibili io quindi penso questo che la saldatura del di un sistema proporzionale e di delle preferenze collegato a una rappresentanza di interessi sarebbe e la dritta l'occasione di rivitalizzare il sistema oggi siamo all'ipotesi di Grillo che dice va be'ma sto punto facciamo il il sorteggi il sorte Jamma dei parlamentari no perché in fondo è così se non hanno se non sono portatori di specificità e allora giustamente tanto cioè sul terza grazie
A questo punto Giulio mi mi cede la parola per grazie se se c'è ancora qualcuno che vuole intervenire altrimenti direi solo più due parole
Di conclusione c'è ancora qualcuno che desidera intervenire
Beh ringraziando direi moltissimo i nostri di scarsa perché insomma hanno hanno davvero arricchito moltissimo questo dibattito gli dico però anche che non si devono rilassare più di tanto perché perché anche come mi ha suggerito credo adesso Giovanni
Pitruzzella naturalmente federalismi farà tesoro di quello che è successo in questa sede quindi rilanceremo sulla rivista sicuramente gli interventi di oggi tra l'altro sono leggi strati quindi li possiamo e naturalmente anche con una proiezione sul futuro perché come chiudeva Beniamino eccome
è stato ampiamente detto il problema non è tanto sul fatto che sia stato meglio siamo tutti d'accordo sul fatto che sia stato meglio che la che la Costituzione contenesse quelle scarne ma il problema è oggi il problema è oggi per i motivi che sono stati ampiamente detti e naturalmente questo apre c'è rilancia ecco la bellezza no del nostro mestiere è che ci dobbiamo abituare al fatto che rilancia sempre oltre quindi la la riflessione di questi due volumi non è nient'altro che di nuovo un lancio verso il futuro come del resto avrebbe fatto Beniamino io
Federica
Lo ha detto prima è sempre un continuo parlare no e noi stiamo cercando di interpretare anche il nostro ruolo
Dentro federalismi chiedendoci io o per lo meno mi chiedo sempre cosa avrebbe pensato cosa avrebbe detto cosa avrebbe fatto no e quindi in questo continuo
Dialogo ringrazio davvero di nuovo tutti per la presenza ai giudici costituzionali le autorità gli autori pochi autori che abbiamo potuto ospitare basso che molti stanno seguendo i colleghi ovviamente Iaia Andrea
Continuano a come dire anche affettuosamente a seguirci grazie ancora e arrivederci con chi può per la prossima iniziativa di cui vi posso già dare una data che è quella del diciannove aprile
Che come sapete il compleanno di Beniamino
Abbiamo deciso che tutti gli anni per il compleanno di Beniamino faremmo una iniziativa per ricordarlo ma per ricordarlo come avrebbe voluto lui e cioè facendo sempre
Cose nuove e innovative questa volta abbiamo pensato di pubblicare un un Linda un un lavoro che praticamente aveva concluso sull'intelligenza artificiale
E su questo insomma chiederemo di nuovo a un po'di colleghi di confrontarsi con il suo pensiero sempre
Per portare avanti questa questa a questa idea di un continuo ma e come avrebbe voluto lui di una comunità scientifica che sempre sempre sempre si interroga grazie davvero a tutti e buona giornata
Andiamo a fare
Abbiamo