Conferenza Nazionale di Organizzazione della Uil

Ferrovia
Ma buongiorno a tutti segrete dei comodi iniziamo io vi ringrazio raggiunto per la presenza avendo che vedo molti delegati e sanamente nell'assenza di MUDE dirigenti ma questo purtroppo rientra nella prassi
E le abitudine del gruppo dirigente
Quindi iniziamo sarmatiche lavori la mattinata si svolgerà in maniera molto intensa sapendo che sono previsti nel corso mattinata anche gli interventi del ministro del lavoro del segretario generale della Cislaghi e ci spiegherà come si fa a L'Unità due
E per altri versi poi la fine delle conclusioni Maritza approveremo il documento finale della conferenza il primo iscritto a parlare Laconi del della UIL di Bolzano al quale diamo la parola
Buongiorno
Grazie alla
Alla presidenza per avermi concesso la parola
Per primo
Voglio considerare questo gesto come un riconoscimento
Del pregio della puntualità degli altoatesini sudtirolesi
Comunque grazie anche agli altri che sono presenti
Ho preso la parola per reintegrare l'intervento del mio collega della Sudtirolo Toys
Intervento che ha fatto ieri che condivido pienamente naturalmente ma mi interessa soprattutto che non venga fraintesa
L'espressione che egli ha usato di intervenire in rappresentanza di due minoranze o in generale di parte si è fatto portavoce del minoranze
Minoranze che esistono all'interno della nostra organizzazione minoranze linguistiche etniche
Non solo quella sudtirolese penso ad altri che sono
Occulte che non si vedono la cui voce non si sente
E soprattutto penso ad un minoranza culturale
Molto diffusa che quella che all'interno della nostra organizzazione porta avanti
Il valori
Dell'ambientalismo della ricchezza che questi valori rappresentano per il nostro futuro
Io penso che queste molteplici identità etniche culturali ideali e di genere che esiste esistono all'interno della UIL
Debbano essere veramente vissute come una grande ricchezza di tutta la nostra organizzazione
E quindi la nostra esistenza la loro esistenza all'interno della UIL non può essere vista come un fatto di differenza negativa
Ma al contrario
Deve essere vissuta come un motivo di reciproco arricchimento
E questo può avvenire soltanto se si fanno all'interno della nostra organizzazioni delle azioni per fare incontrare queste pluralità
E soprattutto per farle convivere
Io vorrei parlare di regionalismo sviluppando ulteriormente quanto ha già detto Franco Lotito ieri sulla l'altro ieri sulla con la sua relazione su questo tema
Penso che la vera riforma politico organizzativa della UIL è il salto culturale che se riusciremo però a farlo tutti insieme
Che riconosce la fine del centralismo
Gestionale
Delle questioni economiche
Sociali politiche fiscali amministrative che riguardano i cittadini del nostro Paese
E finita una fase lunga della nostra storia della nostra vita basata sulla gestione centralistica di queste cose
La scelta del regionalismo del decentramento di poteri di responsabilità dal centro verso
La periferia
Quindi è un fatto non soltanto irreversibile come diceva Franco nella sua relazione
Ma anche un fatto urgente
A livello istituzionale senza discusso se impazzita di discussione
Nella nostra regione
Che una Regione come altre poche assoluto speciale
Questo regionalismo a questo decentramento questa metodo di auto-governo esiste già da vent'anni
Cosa voglio dire che
I risultati di questo decentramento di questo regionalismo
Anche se parziali si vedono
Noi diamo il più basso tasso di disoccupazione che si aggira attorno al tre per cento
Abbiamo un sistema socio sanitario assistenziale tra chi funzionanti vivibilità al nostro Paese
C'è una forte iniziativa verso la cultura della informazione della prevenzione
C'è una forte predisposizione alla cura delle persone degli animali e della natura tra le più più diffuse nella mentalità
E nel modo di fare delle persone
C'è un modo di apprezzare la natura come fonte di ricchezza di benessere non soltanto fisico ma anche economico c'è un forte turismo e questa ricchezza
Tutto questo di cui ho parlato e ricchezza
Ed è richiesta non regalata
Ma costruita anche con l'impegno del sindacato del nostro sindacato del sindacato confederale
Ho voluto citare questi dati soltanto perché sul decentramento e sulla completamente sulla confederali TAR bisogna essere molto bisogna avere le idee chiare
Ieri ho sentito ad esempio vari esponenti di categoria ragazzi ed altri di cui non che non cito parlare di camere sindacale da far funzionare
Per dare servizi efficienti agli iscritti per dare supporto contrattuale alle Categorie nella contrattazione decentrata per costruire le Rsu per gestire la politica nel territorio
Ma che cosa vuol dire
Vuol dire che questo è una parte del nostro lavoro vuol dire che questo è soltanto il lavoro che dobbiamo fare che devono fare le Camere sindacale
Vuol dire che c'è una con una concezione che letto alle camere sindacali sono succursali o agenzie di servizi a basso prezzo che forniscono Pezzini è servita bassi a prezzo politico
Oppure vuol dire dotarci di un organizzazione che ha io peste
Tante teste tante
Possibilità per ragionare e costruire il nostro lavoro a livello anche decentrata a livello territoriale
E poi ma quanto costano i servizi
Esistono in tutte le sedi della nostra organizzazione pari opportunità per realizzare questi servizi
Queste sono alcune domande che volevo porre
Io penso che
Alcune unioni nazionali di categoria non tutte per fortuna debbano riflettere su queste cose che ho detto
Penso che dovrebbero invertire il loro ragionamento
La Regione e la sede dove si misura di più l'entità del problema e dei problemi che affronta il sindacato il lavoro lo sviluppo
Le crisi aziendali
La riqualificazione il ricollocamento dei lavoratori
Tutelare l'occupazione
E la qualità sociale e la sede dove si misura la qualità della vita la qualità sociale
E la sede dove la si può cambiare
E per renderla ottimale
E la sede la Regione dove si deve pensare e decidere
La ripartizione della spesa sociale lo sviluppo economico e le varie economie territorialmente
E soprattutto compatibili con
L'ambiente
E i costumi del territorio dei vari territori
Penso che il salto culturale la riforma politico organizzativa sta qui il salto culturale strappa sta proprio qui è il riconoscimento che la dimensione dei problemi ma anche la sede per la loro soluzione sono è cambiata
Sono cambiate
La dimentico la dimensione le sedi sono sempre di più l'Europa non solo per le politiche che riguardano l'acciaio ma anche per la politica della finanza per le politiche formative
Altrimenti non vedo perché avremmo aperto un ufficio della Willa livello europeo
E inoltre c'è la Regione
Che in futuro assumerà anche poteri impositivi e non soltanto poteri di spesa
Perciò la Regione
E sempre di più una sede dove si deciderà dove si dovrà si dovrà agire dove si dovrà contrattare
E lo Stato naturalmente resterà
Con funzioni di indirizzo di coordinamento
Per costruire dei principi generali per misurare la solidarietà sociale
E umana livello
Nazionale
Ma se è così allora
Bisogna trovare e presto
Dei modi come agire anche a livello del nostro sindacato cioè all'interno della UIL
Quindi c'è questo problema
Che anche questa conferenza di organizzazione non
Risolve non definisce
E cioè quella di discutere di analizzare
Però anche il problema di affrontare e risolvere i problemi
E cioè
Di essere conseguenti
E di attuare una maggiore competenza responsabilità delle Unioni regionali delle Camere sindacali ma anche delle unioni territoriali di categoria
Che devono avere più poteri più poteri più risorse umane finanziare a disposizione
Questo
Non
In un ottica egoistica o di frantumazione
Della nostra azione politica e sindacale
Ma in una ottica
Di gestione più decentrata
E con forme diverse io ho apprezzato molto questa formulazione che faceva appunto Lotito ma era contenuta nel documento base per la discussione di questa conferenza concetto di gestione collegiale
Nuovo concetto di collegialità sia nel nella linea politica sia nella gestione delle risorse
Io aggiungo anche
Nella gestione dei distacchi sindacali
E nella gestione diciamo della
Risorse finanziarie cioè c'è il bisogno di una nuova ripartizione
Delle risorse finanziarie sulla base delle cose che ho detto che stiamo dicendo
Spesso non per fare contenti alcuni e scontenti gli altri semplicemente per essere all'altezza di questa fase storica e politica dettami perché
Quindi non basta la disponibilità parlata ma occorrono nuove regole nuova trasparenza nella gestione
Nella prima di tutto nella conoscenza e poi nella gestione nella redistribuzione del patrimonio umano il materiale della nostra organizzazione
Io penso che non si tratti di spostare dei poteri dal centro alla periferia
Come dicevo tanto per farlo per fare cose diverse o per imitare altri non si tratta di questo
Penso che
Per noi si tratta di scommettere vincere la scommessa di essere un'organizzazione che autonomamente sa scegliere un nuovo terreno di azione me di presenza per migliorare la propria capacità di tutela dei lavoratori e di essere un soggetto politico attivo
Più incisivo e vicino agli interessi della gente
Vicino agli interessi della gente
Con tutta la nostra cultura della pluralismo ideale
Con la nostra concezione di sindacato europeo
Di un sindacato che si basa sulla cultura della responsabilità della solidarietà della partecipazione della codeterminazione
In una un'Italia e in una Europa & regione che diventano sempre più regioni multiculturale
Io penso che sia questo il nostro bagaglio
Che mettiamo a disposizione della all'interno del movimento sindacale
Per costruire l'unità
Sulle cose che contano
Io ho finito e vi auguro buone vacanze una presto per decidere bene sulle scelte difficili che ci attendono grazie
Grazie
Alla con i la parola Lo Bianco segretario regionale della Sicilia
Dopo si prepari Ippoliti dell'Unione contro dalle quadri
Diceva Trentin
In un suo testamento lasciato alla stampa qualche giorno prima che andasse che andasse via
Lo riprende Franco nella sua relazione
Che il sindacato non può
Sottovalutare quelli che sono i motivi dall'autonomia non può non affermare
La propria autonomia
Io credo che
Vi sono alcuni termini
Che nascono nella
Loro composizione etimologica soltanto hanno senso soltanto se sono riferiti a qualcos'altro
Uno di questi termine il concetto di autonomia
In un sistema uninominale
Che cambia molto rispetto alle condizioni del consociativismo che avevamo
Per cui l'autonomia del sindacato diventava un affare sacro perché erano tanti casi
Dove
Le azioni del sindacato i bisogni dal sindacato venivano utilizzati per
Aumentare o diminuire il peso politico di qualche forse presente in Parlamento
Ripeto in un sistema uninominale
Sapere da chi essere autonomi
Da cosa essere autonomi
Diventa molto più importante perché molto
Inferiori sono le possibilità di strumentalizzazione
Cioè il sistema uninominale a differenza di quello consociativo pone una contraddizione ad una contrapposizione
Non più tra destra e sinistra
Dove le possibilità di spinta a livello orizzontale possono essere sicuramente
Forti
Ma comunque articolate proprio all'interno di un sistema orizzontale di composizione sociale ma ripropone un vecchio schema
Che esiste sempre una storia di poi dei popoli che probabilmente più vicino ad una ad una contrapposizione tra l'altro e il basso
Tra chi governa e chi non governa tra chi ha la maggioranza e chi non ce la tra chi fa le scelte e chi partecipa e chi le subisce
E siccome io non sono uno di quelli che crede che la contrapposizione tra destra e sinistra non esista credo che queste cose si vanno a sommare che esiste uno spostamento dell'asse dei bisogni che CIR rende assolutamente incapaci se non in termini parlamentari
Di potere gestire quella che noi potevamo considerare la politica dei redditi o la politica dei bisogni
Intendo dire cioè che non è più possibile
Pensare ad un'affermazione di Piazza della politica dei redditi se non passa attraverso una canalizzazione dei bisogni istituzionale dal sindacato
Ed è la propria possibilità di rappresentanza
Allora è chiaro che il concetto di autonomia diventa sacro è quindi non è possibile
Non essere autonomi dai governi ma non è possibile lasciare ai governi la possibilità di essere autonomi dal sindacato
E lei bisogni che esso rappresenta
Cioè non è possibile pensare che non si debba sviluppare un'azione di piazza anche a parlamentare senza pensare di non condizionare i governi in un sistema siffatto
Credo quindi che sia opportuno
In questo senso
Avere la dimensione delle cose che stanno accadendo
Non è di poco conto
Il meccanismo semplicistico e meccanicistico che la sinistra ha avuto nell'affrontare le grandi questioni che riguardano le comunicazioni
E non è di poco conto perché la risposta di chi governa
è stata magari quella di volere consegnare ciocche di privato a
A forme di garanzia ma
Così come fanno tutti quelli che governano di appropriarsi
Di tutto ciò che è pubblico con il risultato che abbiamo avuto una sinistra che sul piano parlamentare ha tentato di avere i garanti alla Fininvest è Berlusconi che riesce ad avere il pubblico e il privato
Cioè la RAI e la Fininvest resta
Perché pensare che modelli di maggioranza possono calare attraverso i sistemi uninominali è veramente una cosa incredibile
Noi abbiamo andiamo ad eleggere il Presidente del Senato e il presidente della Camera ancora pensando che ci si potesse mettere d'accordo per raggiungere alle maggioranze
Cioè si eleggono a maggioranza
Le garanzie istituzionali in un sistema fondamento uninominale come il nostro è come il nostro mai deve tentare ad essere non può che essere quello della rappresentanza parlamentare e con questo sistema non può non articolarsi sui due terzi questo vale per tutte le commissioni di garanzia per tutta la Commissione di vigilanza per tutte le commissioni importanti e di controllo che in Parlamento ci sono perché inizio nel dire queste cose
Perché quando il modello che ci si propone ha fatto bene Franco a parlare all'inizio
Del liberalismo con un certo tono ma quando il modelle questo non basta pensare di avere un rapporto di maggioranza e di opposizione
Occorre riuscire a comprendere che su alcune cose
L'obbligo che sia di mettere insieme i bisogni della nazione non possono essere confusi con la contrapposizione che esiste fra centralismo federalismo
Perché fin quando esiste un problema del lavoro nazionale
Esisterà un ministero del lavoro e fin quando esiste un ministero del lavoro esiste una segretaria confederale della UIL che sul piano nazionale si occuperà delle questioni del lavoro in tutto il territorio
Su queste cose
Non è possibile fare prima di altri cioè non è possibile che la quelle si dia un'organizzazione prima che lo Stato abbia definito i poteri da decentrare
Non è possibile non perché sbaglia vengo ma perché non abbiamo il punto di riferimento cioè le condizioni del centralismo o del federalismo e quindi le nostre risposte organizzative queste si valgono solo dopo che i poteri si sono definiti
E quindi è chiaro che la nostra politica di accentramento o meno attraverso le regioni con le categorie è in funzione dei poteri che lo Stato ci offre e su cui liberamente si organizza
Abbiamo una serie di obblighi però che è quello di avere una linea politica che possano agevolare o meno percorsi di questo tipo sul piano dell'organizzazione dallo Stato e obblighi di questo senso e di questo tipo si raggiungono avendo chiaro fin dall'inizio dove vogliamo arrivare
è anche avendo chiaro chi sono occhi potrebbero essere gli alleati
Io da molto tempo sento fare analisi del voto che rischiano di non farmi capire più quali sono i motivi dello stare insieme anche all'interno dall'organizzazione
Nostra
Perché se noi pensassimo di andare a capire tutto quello che hanno fatto i nostri lavoratori i dirigenti io gli iscritti alla UIL per capire perché Forza Italia raggiunge un certo un certo numero di di voti e la cui misurare quella che è la linea politica della UIL dovremmo semplicemente dire con questo tono meccanicistico
Che non abbiamo né perso ed è vinto ma siamo nella condizione di dovere prendere da altri cioè dai comportamenti elettorali ordini di Tito ideale io mi rifiuto di fare il dirigente sindacale in questo tipo di condizione
Io credo che obbligo nostro sia quello di riuscire ad avere dei valori è per questo lavorare è chiaro che attraverso i nostri i valori i momenti che le RSU hanno segnato sono quelle di un grande di una grande responsabilità alle organizzazioni
Ma non perché sono cambiati i modelli di organizzazione del voto
Perché solo immutati i valori che il sindacalismo confederale a
Perché una cosa è una risposta
Sul piano organizzativo statale a chi magari ha tentato di conquistare il potere attraverso mezzi non compresi dalla gente
Altra cosa è la risposta che ha dobbiamo dare sul piano della capacità di imporre i valori
Perché se la gente vota con CGIL CISL e UIL non vota per il sindacato corporativo e non possiamo pensare che la differenza fra un sindacato confederale un sindacato corporativo l'abbiamo capita soltanto noi
Non possiamo pensare che i lavoratori non sanno qual è la differenza
E quindi non possiamo pensare che in questo senso i valori che i nostri iscritti alla nostra gente CIDA non siano valori controllo organizzazione corporativa di destra che sul piano storico
Ha sempre contraddistinto alcuni momenti
Cosa possiamo fare
Possiamo Misurale la nostra capacità di vivere attraverso le nostre strutture centellinando quelle che sono oggi le possibilità di risorse o vedere come ci si può organizzare indipendentemente dai fenomeni che ci sono e possiamo pensare di non fare le scelte che a questo punto è opportuno fare ripeto in un sistema uninominale
Dove il tentativo è di ribaltare quella condizione di contrapposizione
Orizzontale per rimetterla in verticale l'unica possibilità che abbiamo è quella di sviluppare un'azione anche parlamentare che mette insieme tutte le forze con cui ragioniamo
Portando al centro i valori che abbiamo perché in Italia se qualcosa non esiste più è una condizione di cultura laica socialista libertaria
Una condizione dei valori della tolleranza della capacità dello stare insieme che non possiamo a cui non possiamo rinunciare per nessun tatticismo al mondo perché altrimenti non ci sarebbe la UIL
La quella un'organizzazione che nasce e si sviluppa dentro le componenti perché si vuole essere costretti a ragionare con diversi con diverse culture con diversi modi di esprimersi e questi non sono morti
Non possiamo far finta di non parlarne non sono morti ci sono e non possiamo avere paura di colui il quale pensa di avere degli schieramenti più o meno moderati
Non possiamo averne paura non possiamo avere paura di chi vuole così
Continuare a dire di essere di sinistra
Io non ho nessuna difficoltà non ho paura io sono uno che vuole stare nella sinistra che considera che la sinistra in Italia ha fatto più danno del colera di Napoli Macchia non per questo mi colloco fuori credo di dovere dare tutto il mio contributo perché alcuni errori questa sinistra non li commetta più e pongo al centro la UIL rispettato un laboratorio possibile di idee per la ridefinizione dei valori della sinistra
Da cui è per cui noi siamo dei colo fondamentale
è chiaro io vivo in Sicilia l'elemento inquisitorio e gesuitico che in Sicilia ha prevalso sulla sinistra va assolutamente combattuto
Ma non per questo non per questo bisogna consegnare ad altri destini e dallo Stato
Bisogna avere il coraggio di spendersi in quella direzione di schierarsi in modo visibile e per quello che mi riguarda farò di tutto perché questa contrapposizione possa esserci in Sicilia nel Catanese
E in tutti i collegi siciliani
Il Polo delle liberta preso
Ventuno seggi su Bentu uno
Ventuno seggi su ventuno
Non c'eravamo noi io non so che c'era Dinoi a sostenerlo
Ma qualche voto l'ha preso da parte nostra
Qualche voto l'ha preso da parte nostra
E non mi scandalizza che ciò avvenga mi scandalizza che non ce lo diciamo che non ci misuriamo sui valori
Di non riuscirà a comprendere se emotive dello stare insieme sono quelli di poter esprimere una nostra capacità di azione
Allora alcune idee forti ci sono è possibile Franco avere oggi una possibilità di organizzazione del mondo del lavoro nelle regole passate
Noi che veniamo dalla stessa categoria è possibile imporre a quelle impresa è oggi a quelle in prese le sorti del salvataggio di Italia
Voglio dire è possibile forzare su quelle impresa le colonie italiane
Ma hanno moriamo Morena economia occorre un modello di sviluppo estremamente diverso da quello che abbiamo bisogna avere il coraggio di dire che nel mondo delle imprese
Alcune condizioni vanno cambiate ma il lavoro non si recupera più lì lime carismi di automatizzazione sono ormai troppo forti non li recuperi non sei nel mercato sei fuori si muore
Si muore io capisco che Bertinotti dice cosa diversa da quella che sto dicendo io ma questo non significa che non parlo con Bertinotti
Che senso ha
Ma dice cose diverse anche che sostiene per esempio il segretario generale della CGIL
Bisogna arrivare alla alla soluzione che poi mi pare abbastanza vecchia di lavorare meno e lavoriamo tutti no perché si calca sempre sullo stesso sulla stessa piaga
Dice cose diverse anche chi parla di lavori socialmente utili mi riferisco sempre alla stessa aria eccetera eccetera
Bisogna riuscire ad avere una capacità di vivere alle occasioni di ricchezza attraverso l'individuazione di modelli di organizzazione sociale di organizzazione del lavoro che portano fuori le richieste che ci sono che in questi anni non abbiamo avuto la possibilità di fare emergere ma che ci sono nel penso per esempio in Sicilia a cosa
Accadrebbe se riusciamo a portare fuori i beni culturali legati al turismo e legati alla possibilità di recidiva lira le città
Parliamo di federalismo ma abbiamo le vecchie città nessuno vuole lavorare per ricostruirle le città come si fa a questo con una contrapposizione vecchia tra destra e sinistra noto
La città si riorganizza sapendo che ci sono soggetti deboli e soggetti porti in Italia ci sono i padroni della città e i poveracci della città bisogni schierarsi pare questo significa riuscire ad avere una logica tipica laborista all'interno delle istituzioni ma diciamolo in maniera estremamente chiare
Noi lo siamo per cultura e per tradizione
Lo siamo
La possibilità di vivere un laburismo probabilmente anche in termini anche in termini propositivi e di superamento dall'attuale sistema è l'unica possibilità e con questo chiudo che non mette
E non potrà mai mettere per le condizioni tipiche del laburismo soprattutto di quello mediterraneo se ci facciamo un attimo di ragionamento e vi assicuro che c'è il nessun partito né dalla destra né dalla sinistra di essere in condizioni egemone
Nessun partito né della destra né dalla sinistra di viverla in condizioni egemoni
Questo credo che sia uno dei grandi scontri che probabilmente avremo
Riuscirà appare la nostra attività sindacale oggi significa soprattutto riuscire a trovare le motivazioni è la ricerca di lavoro e di nuovo lavoro oltre che difendere le conquiste
Che abbiamo ma se non riusciamo ad inventarci alleati soggetti occasioni con cui dare risposte
Alle nuove generazioni è alle vecchie che vivono con angoscia
Questo momento di transizione io credo che la nostra sarà un'organizzazione nella cui lapide sarà scritto perché non hai voluto capire di stare male
Grazie Lo Bianco la parola ai poli di dell'Unione Confalone quadri
Ma anch'io ringrazio la presidenza nella segreteria confederale per sensibilità dimostrata
Consentirci pure in presenza
E il sacrificio di tante voci
Più importanti forse delle nostre nel nostro dibattito dicevo che la sensibilità dimostrata nel dare spazio ad una voce che in verità la pesantezza
Della crisi economica industriale del nostro Paese ha reso negli ultimi anni
Una voce meno stentorea meno perentoria ed anche una voce meno scontata quella appunto dei quadri intermedi
Mi porta appunto il saluto
Della Confederazione italiana quadri della UIL che è l'associazione che dovrebbe o o che sta tentando di organizzare i quadri i nostri quadri presenti in tutte le strutture di categoria
Sottolineando appunto il profondo significato della scelta
Di dare spazio ad una presenza che per la verità vive in tutte le nostre strutture
Ed ha caratterizzato l'impegno confederale fin dall'inizio degli anni ottanta
Risultando un elemento decisivo
Sia nel riconoscimento giuridico della categoria se sia nella difficile gestione della battaglia contrattuale dei quali
Il compito che noi ci siamo dati che ci è stato affidato non è certo quello di interferire nel neppure in maniera anche minima nell'importante dibattito e travaglio della nostra organizzazione
Su questo punto noi ci limitiamo a dire che l'auspicio che viene dal mondo dei quadri
E che questa fase decisiva di confronto
All'interno della UIL
Non solo approdi ad equilibri interni che esaltino l'autonoma identità politica culturale e sociale della UIL
Ed un più produttivo uso delle risorse umane e finanziarie a tutti i livelli
Ma è anche quello
Che questo confronto approdi alla individuazione concreta tanto nella dimensione confederale quanto in quella delle strutture di moduli modelli e strumenti che ci consentano di rappresentare
In maniera più efficace
Un mondo di lavoro che come ci ricorda la relazione del nostro segretario organizzativo
è cambiata ha cambiato da tempo sta sempre più articolandosi in maniera complessa
Così come complesse ed articolate sono i bisogni della società non solo nelle sue fasce più deboli e più indifese ma anche in quelle intermedi
Sulle quali grava il peso è bene ricordarlo il peso della crisi finanziaria del Paese
E sulle quali grava anche il peso della riconversione industriale produttivo del Paese
Quando parliamo dei quadri dobbiamo io credo a vere la consapevolezza di ciò che stiamo trattando parliamo di un'area chi invecchia e investe in sostanza qualcosa come un milione e il milione e duecento mila lavoratori dei quali nel nostro Paese nonostante il riconoscimento giuridico
Solo trecento mila o poco più sono riconosciuti contrattualmente come tali
Ma parliamo oggi anche di forti potenzialità di estensione di presenza di questa categoria
In settori pubblici investiti in maniera seppur contraddittoria da quel processo di privatizzazione tra virgolette avviato solo avviato con lei l'emanazione del decreto ventinove nel febbraio novantatré
Parliamo della crisi di molte delle figure delle funzioni direttive delle figure tecniche e professionali nell'area dei settori pubblici parliamo di una potenzialità altrettanto forte nell'area del cosiddetto terziario avanzato
E tanto per farci un'idea ancora più precisa della dimensione di questo fenomeno
Se ci riferiamo a una delle poche serie analisi compiute all'Istituto di ricerca serio per conto del CNEL circa due anni fa ma presentato solo nel secondo semestre novantatré
Su un campione di duecentocinquantotto aziende di tutti i settori merceologici
Di tutte le dimensioni su una popolazione complessiva di settecentosettanta mila addetti
Si sono rilevate studiate le posizioni di quindici mila dirigenti quattrocento mila impiegati trecento mila funzioni inferiori di cinquantacinque mila quadri
E la dimensione del fenomeno è ancor più rilevante se
Ci riferiamo alla crisi anche occupazionale che ha investito pesantemente le alte professionalità agli alti livelli di inquadramento
Leggevamo ieri sui giornali sui quotidiani
Sui quotidiani di ieri l'interesse mostrato dal ministro del lavoro
Al problema di venti miliardi di ben venti mila dirigenti
Che hanno perso il posto in questi tre anni tre anni di crisi di crisi economiche bene se noi teniamo conto del rapporto che c'è tra quale dirigente lo possiamo parlare di quasi cinquanta sessanta mila quadri investiti dalla crisi occupazionale nel nostro nel nostro Paese
Quindi in sostanza lo stiamo scelto facendo vuoti esercizi culturali o sociologici non parliamo di bruscolini parliamo della nostra realtà
Parliamo di una realtà con la quale le nostre strutture di categoria si confrontano tutti i giorni dagli eletti cioè le telecomunicazioni dai chimici e metalmeccanici
Dal commercio ai trasporti dai postali e bancari agli assicurativi a tutti gli altri settori manifatturieri al settore agroalimentare
E non è un caso io credo e ne abbiamo avuto anche è che importanti da questa tribù una nell'importante significativo contributo che il nuovo segretario generale della CGIL ha dato a questa nostra conferenza dicevo non è un caso che la sinistra sociale più tradizionale
Abbia riacceso in questi ultimi tempi una sempre più forte attenzione sulle trasformazioni profonde
Indotte
Dal declino oramai definitivo di un modo di produzione industriale tipico delle grandi aziende manifatturiere nella consapevolezza che la qualificazione che la qualità produttiva diffusa
Diffusa in tutte le aree del mondo del lavoro aumenta anche e legittima la richiesta di formazione di partecipazione di allargamento dei diritti a tutte le aree del mondo del lavoro
Noi guardiamo con grande interesse lo guardiamo come Confederazione italiana quale con grande interesse a questo dibattito
E a questi rispondiamo positivamente questi inviti a queste sollecitazioni che ci vengono dalla CGIL
Guardiamo con grande interesse a quanto sta facendo la CGIL negli ultimi tempi seppur con ritardo con un ritardo quasi decennale
Sul tema dei quadri accettiamo con umiltà questi inviti
Ma noi non vorremmo che nel raffinare troppo le sue analisi anche per dimostrare come dicevo come diceva in parte la stessa relazione introduttiva di Franco
Per dimostrare giustamente che la riduzione dei livelli gerarchici l'apertura di livelli decisionali e di responsabilità anche ai gradini più bassi dell'inquadramento
Tanto nell'industria con mobili si quanto in quella siderurgica nel persi nell'elettronica
Un cambiamento che rivoluzione cambia radicalmente lo stesso ruolo del quale dicevo
Noi non vorremmo che per raffinare troppo queste analisi noi la sinistra politica e sociale dimenticasse che sono passati ben dieci anni dal riconoscimento giuridico di queste figure e dimenticasse che il patto un patto io dico scellerato da produttori in questo caso tra Confindustria tra controparti e le parti più retriva del sindacato è stato fatto anche sulla pelle di queste di queste professionalità
Ma se tutto ciò è vero
Se è vero che da tempo da molto tempo
Sono cambiati modo di produzione le esigenze sociale ad essi collegate se la qualità delle risorse umane produttive torna ad essere non solo un problema che riguarda il Sol levante ma il centro il cuore della nuova organizzazione del lavoro anche nel nostro nel nostro paese allora è vero che anche quello delle professionalità medio-alte
Diventa un punto focale dello stesso confronto sindacale e sociale a sinistra dello stesso confronto tra noi e la CGIL sul tema
Sul tema fondamentale dell'unità
E allora amici e compagni è bene comprendere il senso vero dell'invito che noi comici facciamo a rinnovare e a rinvigorire l'impegno su questi temi proprio utilizzando la tematica dei quadri
Come elemento per tornare a riparlare anche al nostro interno di organizzazione del lavoro su questi temi non parliamo riferendoci a questi temi non parliamo di una categoria parliamo dello scontro generazionale
Tremendo che avviene
Tra il giovane laureato che accetta le condizioni di inserimento pur di inserirsi all'interno dell'azienda il quadro più sole dove è costretto ad uscire parliamo dei fenomeni di precarizzazione
Di precarizzazione di Paul temporalizzazione del lavoro parliamo di bisogni formativi
Diffusi a livello sempre più diffusi a livello dalla nostra società cui il sistema formativo tanto nelle alte professionalità quanto nelle intermedi professionalità non è capace di rispondere parliamo di innovazione tecnologica che non è possibile fare solo aumentando i centri di ricerca
Investendo risorse o de o aiutando incentivando fiscalismo fiscalmente le aziende ma è soprattutto fattibile investendo sulla risorse umane sulle risorse professionali
E quindi amici e compagni
è essenziale abbandonare antichi timori paure recondite residui di pregiudizio
Dichiarata ostilità pigrizia ed inerzie culturali
Ci deve essere nelle strutture la certezza che su queste te su questi temi su questi terreni c'è poco da perdere tutto da guadagnare
Il tempo e la crisi ha fatto chiarezza di molti vecchi equivoci di molti tabù che sono caduti
Non si tratta di snaturare ad esempio l'impianto unitario dei nostri contratti
Non si parla più né di contrattazione individuale né di area contrattuale autonoma
Ma per Dio possiamo dare all'interno dei contratti una sezione specifica
Che riconfermando l'unitarietà l'unità dell'inquadramento consente ai quali di svolge una funzione
Più agile più autonoma all'interno all'interno del dei contratti non si tratta di regole di regalare uniti umilianti ospitalità protezioni e garanzie
Di regalare pezzi di potere i quali chiedono tutele vere spazi di partecipazione del aziendale chiedono identità professionale
Non si tratta di penalizzare le fasce più deboli
Con criteri di redistribuzione solo monetaria corri parametrazioni improponibili
Oggi il vero tema di confronto che quadri pongono sia spostato dal terreno squisitamente retributivo a quello della carriera quello dei processi formativi a quello della partecipazione
Noi ci fermiamo qui perché abbiamo diffuso ampiamente anche all'interno di questa conferenza di organizzazione il materiale il materiale programmatico con il quale ci stiamo apprestando anche
A portare avanti e lo faremo lunedì lunedì undici in una giornata che si preannuncia anche essa affossa
Ma
Che giornata giornata di lavoro per il tema dei quadri dicevo abbiamo sufficientemente diffuso le nostre le nostre impostazioni che crediamo solide che che prendiate crediamo valide ma che hanno bisogno necessità assoluta di confronto con le strutture che sono che hanno il ruolo primario in questa in questa materia mentre quella dell'ascite a livello confederale vuole essere solo un'azione di stimolo di sollecitazione chiamiamola culturale di corte
Qui
Due
Che sia possibile e pensabile una divisione del movimento sindacale in due sbaglia profondamente e lo sbaglia in quanto appartenente al movimento sindacale
Lo sbaglierebbe chi lo sostenesse all'interno della UIL che ha una storia che va tutta contro questa prospettiva e questa ecco
Quindi problema dell'unità sindacale da affrontare ripeto sapendo che gli ostacoli da rimuovere non sono pochi
Ma sapendo anche che risolto il problema ripeto delle dichiarazioni di principio si è aperta la stagione nella quale bisogna chiamare in campo coloro che in qualche modo ci possono aiutare a superare le difficoltà
Cioè l'insieme dei lavoratori dei cittadini quegli iscritti e non iscritti al sindacato ma che hanno sicuramente un interesse rispetto alla creazione di un grande sindacato unitario in questo Paese
Seconda questione e quella dei rapporti con il quadro politico
E di conseguenza anche con il governo
Beh c'è una stucchevole
Azione di disturbo della stampa della del sistema informativo nei confronti della UIL
Tempo di stamattina
Titolati dirittura che Forza Italia sta conquistando la base della UIL
Sono settimane mesi che vediamo ricomparire gli stessi discorsi gli stessi nomi a proposito del crescere di Forza Italia all'interno della UIL
E credo che noi non facciamo un buon servizio alla nostra organizzazione
Se continuiamo con le battutine di rito sul fatto di imboccare
Libertà per tutti
Diritto al pluralismo se c'è una cosa dentro la UIL diciamocelo francamente che nessuno ha mai messo in discussione e la libertà per tutti e diritto al pluralismo
Quindi non diamo perché poi si ritorcerebbe contro di tutti contro tutti l'impressione che sì con logicamente c'è qualcuno che avendo aderito sostenendo Forza Italia deve conquistare il diritto all'esistenza dentro quest'organizzazione non è così è sbagliato dare questa impressione Lauri le credo che da questo punto di vista non ha garanzie da dare a nessuno anch'garanzie da chiedere a ognuno di noi cioè di non far derivare i comportamenti interni all'organizzazione dalle scelte politiche che si fanno perché allora vorrebbe dire che si riapre un processo di costruzione a ritroso rispetto al cammino che abbiamo fatto quando abbiamo deciso di comune accordo di superare l'esperienza niente affatto disprezzabile delle componenti proprio perché si apriva una fase è il problema dei rapporti con il governo
Perché scusate mi la battuta
Si sa che io sono uno di parte
E quindi
Non aggravo scelto
La mia collocazione se dico che io faccio fatica a parlare di rapporti
Con Forza Italia per una ragione perché credo che un'organizzazione
Si può misurare con altre organizzazioni non può aderire a uno slogan o confrontarsi con uno slogan e Forza Italia in questo momento per ora è uno sgorbio abbiamo un problema serio invece che riguarda i rapporti con il governo
Ed allora diciamo con franchezza anche qui
Uscendo da una situazione che talvolta rischia di essere di colpevolizzazione che noi non mettiamo è stato ripetuto nella relazione in tanti interventi non mettiamo in discussione il diritto della maggioranza che ha vinto democraticamente le elezioni a governare questo Paese mettiamo sul tavolo un altro diritto che è il nostro ad essere governati che il nostro ad avere di fronte a noi un Governo e non un'armata Brancaleone perché questa è la situazione che abbiamo in questo momento dobbiamo finalmente sapere su quale strada si pensa si pensa di andare guardate quello che succede in questi giorni visto dall'angolo visuale di chi si interessa prevalentemente di pensioni e di stato sociale e allucinante
Io non so
Se dopo il Poggiolini che facevano gli affari con le aziende farmaceutiche
Ci sia qualcuno che pensa di fare gli affari con l'ordine dei psichiatri o dei psico ma certo qui si sta lavorando a fare uscire pazza la gente
Sulle pensioni sullo Stato sociale ogni giorno ne esce una ogni giorno è una provocazione
Cioè abbiamo il diritto di sapere io spero che questa mattina il ministro se viene parla ci dica qualcosa qual è il parere non del singolo ministro ma qual è il parere del Governo sui problemi che abbiamo che abbiamo posto e allora diciamo chiaramente che le cose che conosciamo
Almeno per ora come ipotesi sono tutte egualmente inaccettabile
è inaccettabile l'ipotesi del congelamento della scala mobile sulle pensioni
Lo è altrettanto quella di far giocare la scala mobile solo sulle pensioni al minimo sulle pensioni al di sotto di una certa di un certo livello
Lo è quella dello slittamento a gennaio degli scatti di novembre che significherebbe oltre due mila miliardi sottratti alle tasche dai pensionati
Lo è quella dell'azzeramento di fatto del diritto alla pensione di anzianità con trentacinque anni perché quando si dice la spostiamo la quarant'anni o quando si lega all'età anagrafica dei sessantadue anni vuol dire che si sta Pizzi stravolge il principio lo è quella dell'allungamento dell'età pensionabile perché qui il governo ci deve dare una risposta precisa non ci può essere un dovere che non è accompagnato da un diritto allora io dico sono anche disponibile
A discutere del dovere di andare in pensione a sessantacinque anni a fronte del diritto
A poter lavorare fino a sessantacinque anni ma in un Paese nel quale quando viene cacciato a cinquantacinque anni non ritrovi occupazione allungamento dell'età pensionabile significa un'altra cosa significa allungamento del periodo di disoccupazione che intercorre tra la perdita dell'ultimo posto di lavoro e il giorno dell'andata dell'andata in pensione
Su queste cose ci dobbiamo confrontare
E confrontare duramente credo
Senza processi alle intenzioni ma alle cose le abbiamo di fronte
E la cosa peggiore è questo clima di improvvisazione
Questo non riuscire neppure a fare i conti con la realtà del mondo perché nessuno potrà negare nemmeno Pagliarini per intendersi che anche ai Paesi che erano partiti con il sistema a capitalizzazione per quanto riguarda la previdenza Ascerto ad eccezione del civile ma insomma dico
Dopo che abbiamo passato gli anni della gioventù magari a pensare di fare come l'Unione Sovietica anche per il nostro Paese che qualcuno ci invoglia a pensare che possiamo fare come il civile dico mi sembra proprio una caduta
Una caduta di stile e di dimensioni salvo il Cile ripeto in tutti quei Paesi si è passati dalla capitalizzazione alla ripartizione
Proprio perché il sistema previdenziale è di per sé un sistema solidaristico che tiene conto dei esigenze complicate e di rapporti tra generazioni tra generazioni diventa
Ed allora su queste questioni credo
Abbiamo bisogno di una grande ripresa di Biba
Se non vogliamo che anche la stessa prospettiva delle pensioni integrative appaia ai lavoratori come una cosa diversa non la pensione integrativa che ti costruisci certo facendo i sacrifici per avere un quid in più
Quando sei vecchio per una diversa qualità della vita ma una pensione integrativa che serve soltanto arrivarti una parte di quello che ti hanno tolto sulla pensione pubblica perché se questo è chiaro che la pensione integrativa
Non incanta non incanta nessuno
Ed ecco su queste questioni ripeto che il confronto va fatto in un Paese nel quale non lo si dimentichi
Le persone e le famiglie i singoli che stanno scendendo al di sotto della soglia della sopravvivenza cresce a un ritmo impressionante come dimostrano i dati dell'Istat e allora io dico smettiamola anche qui
Di discutere se ha senso essere di destra o di sinistra se ha senso ancora oggi e facciamo un elemento formula Pardo d'aggiornamento da sindacalisti molto più elementare molto più concreto
Ma il sindacato
In un Paese nel quale ci sono milioni di persone ripeto che sono poveri o che stanno se non stiamo attenti per diventarlo
Credo che non abbia dubbi da che parte sta e questo secondo me determina anche le collocazioni politiche e i rapporti con con icone
L'ultima considerazione che vorrei fare riguarda la nostra organizzazione
C'è un grande bisogno di riforma
La confederali Pannunzi sceglie Ascerto
Sul problemi organizzativi e basta
Perché è vero che si sceglie la completa alita e noi a scegliere Emo soltanto se nel momento in cui il comitato centrale
è chiamato a decidere a settembre sulla dislocazione delle risorse sui modelli organizzativi dimostrerà che ha fatto un salto in avanti inequivocabile su questo
Ma è evidente che se si sceglie in quel momento la fino Pili Itala si giustifica nel momento in cui la confederali Thai decentramento territoriale vengono nutriti di potere in
I ruoli a livello e a livello locale e non credo da questo punto di vista mi sembra troppo riduttiva l'idea che si possa avere un modello per quanto riguarda i Poteri rapporti con gli interlocutori che è stato valido a livello nazionale che riportiamo
Praticamente piano piano nelle regioni probabilmente quando parliamo di poteri e di ruoli dei regionali della UIL delle strutture territoriali
Abbiamo bisogno di maggiore fantasia anche perché essere sindacato dei cittadini significherà sui territori come a livello nazionale incominciare
A parlare e a intervenire su problemi sui quali fino ad oggi purtroppo abbiamo quando è andata bene soltanto soltanto di scoop ma abbiamo diciamocelo con franchezza un problema di gruppi dirigenti
Io
Quando non più giovane
Frequentavo
Molto più assiduamente gli Amx gli ambienti della politica
Avevo abbastanza in uggia
Il detto maoista sparate sul quartier generale perché lo diceva Mao non perché ritenga che è sbagliato sparare sul quartier generale
Beh io ho l'impressione che se lo stiamo attenti stiamo diventando tutti dei nipotini di Mao
Prima ci assicuriamo ben bene
Il nostro posto all'interno del quartier generale per oggi e per domani a quanti hanno in giro ad invitare a sparare sul quartier generale questo non è moralmente accettabile per nessuno né quando si tratta dei singoli né quando si tratta dei due dobbiamo avere chiarezza che di fronte a un gruppo dirigente ci sono solo due scelte
Una è quella di una scommessa che fa tutto il gruppo dirigente su un'ipotesi politica organizzativa sapendo che poi si presentava congresso che o vince tutto perché ha vinto al viene riconfermato o perde tutto perché l'autorizzazione ha preso atto che quel gruppo dirigente inadatto l'altra e quella di aprire
Una lotta politica chiara all'interno dell'organizzazione dove si delineano maggioranze e minoranze quello non è che non è possibile io lo dico con
Con tanta chiarezza
E passare perché poi facciamo a noi stessi ma tutti i nostri militanti
La doccia scozzese e rischiamo di diffondere cinismo e disillusione
Passare da una situazione nella quale magari guardando quello che succede in periferia
Si teme
Una conferenza nazionale di organizzazione nella quale rotte hanno le trame
E ci si trova poi con un'alzata di ramoscelli d'ulivo senza capire che cosa c'è stato in mezzo quali sono i processi attraverso i quali e io sia chiaro sono per i ramoscelli d'ulivo
Non voglio lasciare equivoci su questo ma senza che siano trasparenti i processi attraverso i quali si è pervenuti a queste situazioni
Allora credo che al comitato centrale ma poi successivamente
Dobbiamo arrivare fermamente decisi adottare le situazioni di modello organizzativo
Di distribuzione dei poteri di ruolo dei gruppi dirigenti
Che sono necessarie
Sapendo che probabilmente tutti dalla Confederazione alle categorie
Dobbiamo rimuovere un ostacolo che non è di poco conto probabilmente in questi anni
Ci siamo tutti a livello nazionale affezionati all'idea che il nostro ruolo è quello di controllare i livelli sottostanti
E non già quello di essere noi stessi
Elemento propulsore per le iniziative dei ruoli dei livelli sottostanti riconoscendone però l'autonomia di iniziative decisionale
E svolgendo la nostra il nostro vero luogo di gruppo dirigente nazionale nella capacità di coordinare di sintetizzare di rilanciare le iniziative se non rimuoviamo questo sta qualsiasi cambiamento
Anche di di di organismi qualsiasi decentramento di poteri rischia di apparire
Non già come la scelta necessaria per la UIL del futuro ma come una sorta di concezione che i vertici nazionali fanno nei confronti delle strutture territoriali e provincia
Superare questo quindi è indispensabile io credo proprio perché siamo in buona salute che possiamo che possiamo farcela ma ripeto a condizione che anche nei comportamenti di ogni singolo e dei gruppi dirigenti in maniera complessiva sì
Stabiliscono
Quegli elementi di trasparenza quelle regole di confronto che permettono a ognuno di giudicare le cose per quelle che sono senza processi alle intenzioni e senza lasciare a volte la sensazione che i problemi sono stati e risolti ma non si sa come e non si sa perché questo il contributo che io volevo dare con molta modestia ma anche dicendo con chiarezza le cose che dentro di me
Sento da tempo che in qualche modo sono maturate in questi giorni con un'ultima sì ma raccomandazione voi abbiamo spesso tutte le energie del gruppo dirigente nazionale non solo nazionale
Per far sì che i pensionati fossero e fossero anche vissuto come un elemento di forza dell'intera Confederazione
Che nessuno potesse mai pensare che la crescita dei d'un mero dei pensionati poteva andare a danno di altri settori dell'organizzazione questa è ancora oggi la nostra scelta
Io debbo dire che forse anche in conseguenza delle turbolenze che si sono verificate in questo periodo e magari pensando a scadenze che certo sono lontane ma che che pure ci sono che qua e là
Si nota un fastidioso insistere non sui problemi di crescita della categoria dei pensionati ma sui problemi di controllo ma chi gestisce questi ma chi ce li ha in mano bene ecco io credo che quando parliamo di pari dignità tra le categorie significhi una sorta di Rispetto no delle sfere di influenza non è questo che teorizzò sia chiaro ma un rispetto dell'autonomia gestionale di ogni di ogni categoria noi ripeto siamo disponibili a continuare in un impegno che fa della UIL Pensionati uno dei pezzi importanti della nuova strategia della nuova organizzazione della confederali taglia non siamo disponibili a diventare terreno di caccia per nessuno
Questo deve essere è chiaro è se lo abbiamo chiaro ripeto
è chiaro anche per tutti che la crescita del sindacato pensionati non è un problema di Silvano Miniati o del gruppo dirigente della UIL per è un problema che riguarda las tutta la nostra organizzazione
E non solo come si dice banalmente spesso perché comunque i pensionati iscritti sono anche risorse finanziarie
So soprattutto perché i pensionati iscritti e questi giorni lo stanno dimostrando in giro per l'Italia sono una grande risorsa umana un grande propellente per fare del sindacalismo confederale
Un sindacato all'altezza dei problemi di questo di questo Paese
E noi con la nostra vertenza è con la bianco e con la legge di iniziativa popolare questo messaggio lanciamo al Paese non per apparire ai più bravi ma per apparire ripeto un
Pezzo importante di un movimento sindacale confederale che ai problemi sociali economici
Di democrazia di questo Paese è in grado vuole dare una risposta che sia adeguata alle esigenze di chi oggi il movimento sindacale rappresenta grazie
Ringraziamo Silvano Miniati voi tutti avete visto nel mentre interveniva Silvana con voi cedano generale della CISL Sergio D'Antoni a cui porgiamo il nostro saluto
Diamo la parola paura al segretario generale del Piemonte Amedeo Kruger
Nel frattempo vi invitiamo già ieri era stato ricordato di voler consegnare i questionari che avete trovati nella cartella sui problemi dell'Europa all'incaricato che all'ingresso
Mi hanno consegnato anche un fodero per occhiali di la pensione qui alla Presidenza
Proprio dirlo
Ma
Anch'io condividendo il lavoro della commissione nella relazione
Credo di dover portare il mio contributo soprattutto ragionando su tre questioni
La prima che sicuramente è vero godiamo di buona salute
Ma non vorrei che nel sindacato e nella UIL
Si ingenerasse la sindrome dello scampato pericolo
Avevano e non siamo stati travolti
Però questo non è sufficiente nella società che cambia
Se noi sa accontentarsi non soltanto del fatto che in qualche modo siamo rimasti quel pezzo di organizzazione organizzata chiamiamolo così
Della prima Repubblica
Credo che noi commetteremmo una grande sottovalutazione io ritengo che il nostro modello organizzativo debba adeguarsi a questa società che cambia
Noi molto ragioniamo ma dovremmo intanto valutata una questione fra di noi molto sinceramente
Nella crisi in questa grave crisi quella che io considero la più grave dal dopoguerra ad oggi noi siamo stati in grado di tutelare anche con gli ammortizzatori sociali
Soprattutto i lavoratori occupati abbiamo impedito dei disastri
Che nella società si ingenerasse la tragedia abbiamo tentato di tutelare almeno un reddito dentro le famiglie
Ma abbiamo provocato una nuova cottura di questo dobbiamo esserne convinti mentre negli anni sessanta e settanta zero è stata una grande rottura tra nord e sud
Ho anzi il rischio e forse qualcosa più di un rischio che corriamo ecco quello dell'avvocatura generazionale quella di non avere con noi i giovani per capirci
Quella di far sentire abbandonata una grossa parte di quella umanità forza lavoro io non vorrei che noi s'accontenta Asimo della Società dei due terzi far capire questo sindacato il sindacato confederale se entrasse
Nella logica della Società dei due terzi avrebbe Zappalà sono una sua grande funzione di rappresentatività confederale del valore della solidarietà
Gli ho voluto parte son voluto partire da questa considerazione perché ritengo mi ritengo convinto della necessità anche dal punto di vista organizzativo
Di pensare a nuove forme di rappresentanza
Cari amici cari compagni le attese dei giovani delle future generazioni
Non sono scritte nelle tavole delle verità sindacali attuali noi dobbiamo pensare che quando si ragiona
Sul lavoro non più tutta la verità quando si ragiona sulle nuove i desideri rispetto agli orari
Alle forme di lavoro è alquanto alto posti questo sindacato sarà in grado di rispondere a queste attese
Oppure sarà un sindacato escluso dal queste generazioni
Sono già stati espulsi una serie di partiti nel voto da parte dei giovani non vorrei che questo avvenisse anche varie sindacato
Quando parliamo di questa la nuova forma di rappresentatività al passaggio dei valori agli interessi e come facciamo a trasformare gli interessi in ballo di nuovo non è una questione del tutto del tutto scontato del tutto
O del tutto naturale noi stiamo in bilico dobbiamo saperlo nel delicato passaggio sotto la scorporazione solidarietà
La vicenda dell'Alitalia
E la brutta risposta del ministro Fiori a questa vicenda insegnano quanto sia rischiosa e pericolosa questa spada strano che un ministro della Repubblica
Il CT del sindacato confederale o a diventare un sindacato di corporazioni
Io credo che in questo equilibrio di rischi da ricercare noi dobbiamo essere molto attenti io credo che sia giusto e volevo toccare rapidamente questo punto parlare dei diritti indisponibili dei lavoratori
L'ha ricordato la relazione ho molto sofferto la vicenda ad esempio dei lavoratori dell'azienda tranviaria municipale a Torino quando parliamo dei diritti indisponibili ai lavoratori
Noi siamo i primi a dire come lui
Cioè non esiste uno scambio tra diritti e precarietà
Ma quando coloro che devono entrare in un posto di lavoro sì la sia solo la scelta perché non vogliamo Fontana tale tra precarietà e nulla allora questa rottura generazionale per questo distacco dal sindacato confederale sia zar consumato
Parliamo dei diritti indisponibili
E a me viene in mente
Una vecchia storiella dell'amico che chiede ad un altro un prestito de questo gli disse non te lo posso fare per dieci ragioni la prima è che non voglio soldi da darti bene quando la prima ragione
Per quella schietta e non hai diritto al lavoro gli altri diritti non sono più le disponibile indegni disponibili semplicemente non ci sono più ragioniamo su queste questioni
Io credo che Cofferati ieri abbia fatto un intervento equilibrato interessante
Ma debba anche a rispondere su alcune questioni con la sua organizzazione
è giusto parlare di fissare i criteri per la partenza dell'unità e non può utilizzare le tappe conclusive
Ma stabilendo regole modello però questa unità sindacale siamo d'accordo sulle questioni del pluralismo dell'autonomia della democrazia ce lo siamo detti più volte
Ma le regole devono valere Sempre e comunque e per tutti allora quando noi parliamo
E io di solito su questo punto amici appassiono del fatto
Che ristretto all'unità sindacale non può esserci un privilegio dell'unità della CGIL non voglio dire che non deve esserci l'unità della CGIL tratta io rivendico l'utilità della UIL rispetto a queste questioni
Dico che non può esserci il privilegio di un'unità attorno a due modelli sindacali che convivono all'interno della CGIL vecchia producono come somma soltanto un dato di massimalismo rivendicativo
Questo va chiarito
E questo va chiarito soprattutto quando parliamo di queste regole e quando parliamo che ad esempio sempre riprendendo l'intervento di Cofferati si esaltano le Rsu
E dato che l'augusta palloni tali non si capisce come mai puoi il queste regole
La CGIL e la FIOM CGIL da sola da uno si opponeva a terra Ale sullo straordinario alla Mirafiori cui partecipò allo quattro lavoratori come ha già detto Ceravolo ieri
E in questo sciopero smentisse quello argentato di unitarietà del delle rappresentanze sindacali unitarie
Io voglio chiarire non è in discussione il conflitto sono in discussione le modalità con cui si produce questo qua conflitto quando il fine diventa l'elemento portante e non lo scopo
Quindi regole vuol dire battere queste tentazioni vuole dire che se andiamo verso la logica del taglio dei ponti
Che ci stanno le spalle questi ponti
Debbono essere uguali per tutti non può essersi qualcuno più uguale che si lascia un genio pontieri alle spalle per recuperare comunque una propria identità
Io credo che la UIL non deve dire dall'Unità ho subito o mai le api vuol dire sì all'unità mettendo tante di quelle zeppe per dire che l'unità poi non si fa
L'aumento deve dire sì all'unità Parker queste è un'unità di Bashar Assad a quella che è fallita negli anni settanta
Nel settanta c'era un modello conflittuale rivendicativo oggi si fa un'unità su un modello partecipativo e concertativo e questua il modello che noi vogliamo affermare
Il documento che è stato stilato che ha la mia condivisione va in questa direzione
Però
Noi dobbiamo essere chiari sulle questioni
Lo dobbiamo dire di sì all'unità perché ha diciamo di no al bipolarismo sindacale come il contraltare al bipolarismo politico perché non vogliamo la creazione di un sindacato moderato a fianco di un sindacato estremista perché vogliamo portare un'unità alla concezione europea sindacale ma vogliamo questa unità Attraverso quella chiarezza che non può mancare
All'interno delle dichiarazioni dei singoli e del Complesso io credo che su queste la questione
Anche al nostro interno ed era l'ultimo allenamento di valutazione vada fatta una riflessione
La votazione delle Rsu dimostra in modo inequivocabile almeno una cosa
Che non c'è equivalenza né potrà mai essersi trovare il voto politico e quello che i lavoratori chiamano il vuoto di rappresentanza dei propri interessi diretti
Io lo voglio dire con grande umiltà ma con grande certezza
Noi siamo per dire che l'unità sindacale il modello delle RSU dimostra che noi siamo naturalmente inseriti nella sinistra sociale
Questo va detto a me e poi non interessa né appassionerà o voglio dire con chiarezza se la sinistra sociale
No presentai cento politico non mi interessa se questa dovesse essere una equivalenza quello che so con certezza
Pecche un sindacato degno di questo nome con la vocazione nella UE non può essere collocato in modo diverso se non nella sinistra sociale noi abbiamo una vocazione di governo e vogliamo un confronto col governo
Voglio dire una cosa
Visto che è arrivato il ministro noi vorremmo un confronto con il governo e non con le voci che arrivano dai singoli ministri che creano grandi problemi e grandi preoccupazioni
Ma vogliamo che su questa questione la UIL si confronti
Un modello di unità interno un modello di chiarezza interno BA nella direzione di un chiarimento
Che non può essere eluso il
Io sono fino in fondo d'accordo col dire che ogni singola posizione
Pare liberta
Di espressione all'interno della UIL qua non può esserci limitazioni sarebbe contro la nostra storia limitare le posizioni nostre
Io sono volte Arriano da questo punto di vista non condivido ma mi batto perché la formazione democratica ci sia fino in fondo consigliano al confronto una ricchezza
L'unico problema che mi pongo è questo
Che qualunque posizione ci sia legittima il primato sia sempre quello della militanza sindacale nella UIL cioè noi siamo prima di tutto dei sindacalisti
Ma che esse non avremmo scelto un'altra strada
Io credo che invece sia molto diverso lo voglio dire mi sono molto arrabbiato ieri leggendo alcune dichiarazioni fatte da un nostro dirigente sul giornale non si può mettere in discussione la collocazione sbagliata secondo chi mette in discussione la collocazione sbagliata non conosce la storia no qui e non conosce soprattutto quella che è la posizione dei nostri iscritti all'interno del luogo di lavoro io credo che questo vada ribadito ecco io ritengo
Che su queste questioni fatta chiarezza l'unità della UIL non sia assolutamente discussione ho finito un minuto credo di essere ancora nei tempi
Questa o quella è un'organizzazione di categoria e io sono il primo a esserne convinto perché a quasi tutti noi vediamo dalle categorie mica siamo nati all'orizzontale
Voglio solo aggiungere
Che questa organizzazione di categorie senza un'organizzazione sindacale non vivono se ne convincano tutti come si ci si convinca che senza categorie l'Aulin non vive a modo suo sono due piedi senza i quali si zoppica per capirci
Io vorrei solo ricordare a tutti gli amici e i compagni
Molti hanno le stesse esperienze che ho io
Che la vita nei piccoli territori ha molto duro
Le piace se ne renda conto fino in fondo dei sacrifici e delle umiliazioni che a volte i nostri dirigenti debbono sopportare per poter far vivere questa organizzazione
Gli otto grandi meriti a questa segreteria soprattutto accompagnò Larizza Parma la capacità di equilibrio che ha dimostrato in queste occasioni voglio può chiedere alla segreteria al compagno la rissa al nostro segretario generale
Che si discuta fino all'infinito per cercare delle soluzioni ma alla fine si decida perché in qualche modo le decisioni vanno prese su come strutturiamo il sindacato confederale della UIL mandarla forte
Parlo L'Unità ma per arrivare all'unità con una Howie compatta con una guida che in qualche modo sia in grado di portare un grande contributo al sindacato
E io voglio chiudere proprio su questo
Dicendo che l'aumento al mi ha rappresentato una parte fondamentale della mia vita
E allora sulla domanda che considero più importante e sulla quale tutti dobbiamo riflettere
E cioè che cosa siamo disponibili a sacrificare dall'unità della UIL per dare forza alla UIL
Ebbene io ve lo dico con ogni prontezza la risposta della UIL PA Montesquieu tutto essa criticabile da unità della UIL e che tutti dobbiamo lavorare pare essere sempre più orgogliosi di questo organizzazione
Noi ringraziamo Amedeo
E Cornu Uyl ministro del lavoro che ringraziamo per aver voluto accogliere il nostro invito
Sappiamo tutti
E qui con voi nonostante i tanti impegni sia di governo che parlamentari ha chiesto di potere intervenire subito gli diamo subito la parola
Io voglio chiedervi scusa nella momenti in cui ho questo mio primo approccio spero che ce ne siano altri in maniera meno fugace meno rapida di questa circostanza che per voi di grande importanza per me invece ha il sapore della occasionalità
Però non vorrei che fossero sguarnite magari le vostre ragioni
Su cui si discute in questi giorni
Io son qua nel momento in cui già iniziato il Consiglio dei ministri che tratta di problemi che riguardano il mercato del lavoro
E la previdenza
E quindi non vorrei che si decidesse a prescindere probabilmente anche a prescindere quelli che sono le vostre ragioni e questo è il motivo per il quale probabilmente io mi rendo conto di assumere un aspetto di fragilità sul piano del dialogo
E magari mi sarei augurato di a vere una espressione d'un tipo di desiderio che fosse quello di maturare assieme in termini di opinioni di confronto
E di entrare in maniera molto più circostanziata anziché con una istantanea con una fotografia che spazia asse determinasse condizioni per le quali ci potessimo sincerare delle nostre ragioni io potessi prenderà atto e operare ricognizioni sulle vostre valutazioni
Io debbo dire anche qua
E chiedere scusa
Credo che tocchi raramente magari ad un ministro del lavoro io chiedo scusa per chi ieri si è verificato una cosa
Al Senato della quale non ho alcuna responsabilità ma su cui evidentemente
Prendo atto anche delle mie responsabilità
Avendo convenuto oramai credo gli amici del sindacato da Pietro a tanti altri Cesano qua
A Sergio agli altri ognuno nel di quello che il discrimine della rappresentino ITA di questo tratto un po'trinitario uno e trino di come si presenti il sindacato italiano nella sua estensione più rappresentativa
Io non ho una lingua biforcuta certamente ho qualche idea la mette in campo
Dalì il buonsenso e la mia buona fede io non la lingua biforcuta mi dispiace che ieri sera una dichiarazione de la CGIL faccia riferimento ad un atto di miei responsabilità
Sulla storia dei patti in agricoltura
E sulla nominatività in agricoltura ieri si è verificato un incidente procedurale al Senato di cui la rappresentanza del Ministero lavoro Luna alcuna responsabilità perché si trattava di tutt'altra materia
Con una forma di inserzione di cui evidentemente genuflette o il piegò le ginocchia ad una volontà parlamentare
Che si è verificata peraltro in un ramo del Parlamento al Senato dove c'è maggiore contiguità con le posizioni di questa maggioranza del governo e per cui è passato un emendamento come sanno gli amici del mondo agricolo
Che non tiene conto di quello che assieme ripetutamente quindi anch'io avevo dichiarato i da questo punto di vista evidentemente non potendo espropriare
Di quello che la modalità
Di cui è fatta un parlamento e quindi la ricchezza democratica di un Paese io soltanto chiedendo scusa evidentemente invitato le parti lunedì pomeriggio l'annuncio qua ufficialmente in maniera tale da dare riscontro perché ritengo che la correlazione
Il modo garbato e certamente con tutti quanti i tratti a volte anche di apparente esasperazione che ci sono sul piano sociale
Non possono essere evidentemente disattese da una mediazione che il governo deve fare ma non do la forma di violenza che il governo eventualmente deve tentare di esercitare questo non è il mio costume
Anche se ci sono aspetti tra cui quelli del mercato del lavoro sul quale nella prossima settimana ci vedremo ancora su cui evidentemente avremo qualche dissonanza però certamente io ho uno stile con la mia cultura
Una mia frequentazione dal punto di vista delle cose che penso e tra queste frequentazioni tra le cose che pensa in quello che il mio esercizio costante quello di ritenere che il sindacato abbia una valenza sociale e politiche norme all'interno di un Paese
Questa è soltanto il motivo per i quali io son venuto quater amicizia nei confronti del vostro segretario generale per molti altri con i quali ho confidenza sia sul piano della mia Rete di interrelazione a livello locale soprattutto per dimostrare quale fuori di qua dico mio creda in maniera molto seria molto vera
A tutto ciò che il sindacato esprime a ciò che il sindacato deposita all'interno di questo che il dato della concertazione
Generale che fa da riferimento a cui anche questo governo fa riferimento
Io voglio dire che quando ci sono aspetti natura organizzativa
Evidentemente questi aspetti significa o che siamo in presenza di cambiamenti di moralità e per le quali c'è bisogno di una forma di adeguamento sul piano delle realtà territoriali cambia tutto non è soltanto un esercizio di Sociologia
Applicata alla cognizione di natura sindacale o quella politica ci sono tanti cambiamenti cioè una forma di pietà al bullismo incredibile che si verifica all'interno della società guai se un sindacato un sindacato e vuole essere forte che vuol capire le ragioni del Paese non si pone come gli indiani in questa situazione di ascolto senti a distanza
Annuncia profetizza questa credo volesse la grande capacità allora correlare mettere assieme questa cognizione
Della rendersi conto dell'ascoltare di aver la pazienza dell'ascolto assieme alla procedura dell'adeguamento quindi a impostare a reinventare a rivisitare il modo con il quale la ragnatela o la Rete di relazioni si estende da parte del sindacato all'interno della società e quindi nello stivale italiano evidentemente questo è un modo molto serio molto incisivo e mi pare che questo sia il dato che caratterizza la vostra assemblea odierno
Io non sono in grado di andare più in là di questo voglio soltanto dire rispetto a cose di cui si legge in questi giorni per quanto riguarda materia di natura previdenziale o quanto la non c'è credo la volontà di nessuno di esercitarsi ad una forma di offensiva che suoni molestia rispetto a quelle che non sono soltanto i diritti acquisiti ma quelli che sono fatti di responsabilità del Paese però debbo anche dire con molta onestà che se noi non mature Remo assieme di quali mi chiedo l'aiuto e non soltanto alla comprensione perché la comprensione rispetto atti che tu fai l'aiuto e i suggerimenti e le indicazioni che ti consentono di comprendere assieme di padroneggiare gli avvenimenti di un Paese noi abbiamo condizione di difficoltà questo mi pare che sia un dato non rituale
Mi è ascrivibile soltanto alla responsabilità di questo governo
Ma non perché evidentemente chi c'è debba non prendere atto di quello che si è verificato precedentemente c'è un dovere istituzionale e dobbiamo prendere atto di quello che c'è sia loro tutti quanti assieme in questo grande sforzo di un popoli in cammino che vuole risanare perché evidentemente vogliamo risanare
Vogliamo contribuire a far sì che la inflazione non sia soltanto episodicamente legata ad una forma di Scala Rita in positivo per noi quindi negativo rispetto a quello che avveniva con i tratti inflattivi precedentemente
Cesso è vogliamo determina le condizioni per cui eliminiamo sacche di privilegio nel Paese
E diamo una mano a quello che la scopertura di bisogni reali e voi maggiormente
Come sindacato questo avete il dovere non soltanto istituzionale ma in coscienza vedi dovevi farlo credo che troverete da questo punto di vista un ministro del lavoro chiaro una grande e norma sensibilità uno non è che cambia perché all'improvviso
Per una serie di ragioni si trova in maniera strumentale esercitare una modalità di natura istituzionale
E non so mi avviato dal punto di vista delle mie idee non so cambiato dal punto di vista di quello che rappresento di quello che la mia cultura
Do una mia cultura che ha sempre avuto o all'interno di questa mia cultura avuto sempre grande spazio la collaborazione rispetto al mondo sindacale nel mondo sociale una frequentazione di rapporti che non è stata mai rara nella ressa
Ho sempre pensato che voi siete una cosa di grande serietà e questo lo dico anche quando magari ci saranno momenti e come Cisano momenti nei quali avremo ragioni differenziati in cui io dirò la mia come nelle favole voi direte la mostra non sempre le favole coincidano io spero però che ci sia una grande favola
Per il nostro Paese
Che lei contribuirà a spiegare nella maniera differenziata come si fa magari in maniera piuttosto familiare
Con una cultura che si una cultura molto semplice con un approccio che sia semplice rispetto ai problemi
Eliminando quelli che sono le ridondanze di tante ridondanze che hanno caratterizzato i miei negativo la costruzione di questo edificio di questa architettura certamente forte dal punto di vista democratico
E vorrei dire sul piano della democrazia leggo in questo periodo tante cose che alcune mi convincono altrimenti debbo dire la verità questo non è un governo che sacrifica o vuole sacrificare le libertà o la democrazia nel Paese
Io non sarei tra quelli che evidentemente mi presterei a quest'opera su Bot non sarei una forma di fatte in miniatura in questo caso come ministro del lavoro anziché come l'esempio del Consiglio nessuno si presta ma voi avete tale forse tale dirompenti immaginate all'esercizio retorico a questa forma di conflittualità di propaganda che ogni tanto che
A come dire lasciapassare in maniera inosservato lasciapassare o consentire cose che neppure chi all'interno di questo governo consentirebbe ma non credo che ci siano di queste cose però come accade perché evidentemente grandi fatti sono intervenuti
E credo che siamo un Paese che ha operato all'improvviso attraverso un interstizio che quello della riforma elettorale un'enorme grande cambiamento epocale tutto questo Cisco
La fase di transizione ancora non è finita dare per la classe politica che si è rinnovata vale anche per voi di quel rinnovamento e l'attrezzatura organizzativa
Di sapore diverso
Chiedere miscela arsi con le esigenze e non soltanto con le esigenze di natura reali ma anche con alcuni valori con la sede di via Litta da cui non bisogna mai prescindere che non vanno mai disgiunte dal tratto applicativa molto concreto quindi non ci sono ragioni di incertezza della democrazia il nostro Paese
Non ci sono ragioni di incertezza non ci sono ragioni di violenza cioè soltanto un cambiamento un cambiamento che questo sia il radicale
Io mi auguro che non ci siano eccessi ci sia una forma di mitezza la mitezza della politica la mitezza chi assume anche come capacità di mediazione in quell'aspetto anche qua trinitario che la concertazione tra le parti non solo del tratto bipolare
Tra voi e le parti di natura datoriale ma anche quello della forma di intermediazione
Che a volte io vorrei che si verificasse in punta di piedi e mai stravolgendo questa bilateralità
E quindi da parte del governo che interviene in questi aspetti natura sociale quindi a questo punto di vista debbo dire che chiunque chiunque in questo periodo immagino
Che il nostro Paese sia capovolgendo o stabilendo regole di natura diversa che sia una forma di perversioni democratica questa assolutamente non esiste c'è dice alla verità
E quando magari ci sono alcuni che resistono a tutti cosa e che non si rendono conto che i cambiamenti sono intervenuti sono intervenuti anche per loro
E resistono ad oltranza rispettato ogni cosa danno l'idea nonché gli altri vogliono cambiare ma solida di una forma di resistenza ad oltranza rispetto alla Resistenza evidentemente a volte si mettono in essere anche esercizi dal punto di vista di norme
Che possono apparire confliggenti con quella che era la ritualità di natura normale che era stata per una ritualità volte abbastanza sedentaria nell'attraversamento di questi cinquant'anni di esperienza democratica del nostro Paese
Ecco a voi sul piano finale voglio soltanto dire che mi aspetto come in realtà già intervenuto suggerimenti indicazioni proposte anche nel settore molto travagliato della previdenza
E debbo dire concludo per davvero lasciate stare le cose che leggete in questi giorni sui giornali
Dove eventualmente la Propagandhi natura giornalistica
Porta esasperare magari a drammatizzare non tanto le situazioni che mi sono drammatiche di per sé a porte anche da me a drammatizzare situazioni esasperazione i rapporti conflittuali tra ministri non è assolutamente così
Non perché magari un ministro del lavoro non debba giocare alla frontiera esercitarsi soprattutto assentire a fare ascoltare dagli altri quello che proviene dal mondo di natura sociale
Però non a tutti i costi ci deve essere questa forma di esasperazione che c'è tipicamente in tutti quanti i governi occidentali
Tra il ministro delle finanze del tesori ministro del lavoro normalmente così c'è una forma di incompatibili incompatibilità che stride io mi auguro che non sia così
E rispetta l'aritmetica ci sia anche l'aritmetica che sia miscelata con sensibilità di natura sociale
Questo è il mio auspicio questo il mio desiderio questo è il mio modo di promuovere spero di farcela so anche che è difficile molto difficile ma io mi auguro che con il contributo con la pazienza
Con la duttilità con la Sapienza tipica del mondo sindacale nella sua interezza io spero che non ce la possiamo fare quindi vi chiedo anche una mano
A determinare queste ragioni a stabilire che in tutti quanti i settori c'è bisogno di intervenire cioè bisogna interviene il mercato lavoro c'è bisogna intervenire sul piano della previdenza io vi dico soltanto una cosa e chiudo non vorrei che sul piano previdenziale ci fosse quello che oramai chiamo l'effetto miraggio l'effetto miraggio quello per il quale di qua ad alcuni anni tutti quanti noi riteniamo che avremo in maniera definitiva la conclusione a nostra esistenza legata al tratto pensionistico cento
Può darsi che se non si interviene in maniera tempestiva in maniera adeguata l'effetto miraggio porta la desertificazione di questo tratto di strada
Dobbiamo intervenire come anche da voi mi attendo risposte perché abbiamo detto che anche per quanto riguarda la materia previdenziale ci sarebbe stata
Soprattutto in materia previdenziale una grande forte concertazione con le parti sociali in questo io confermo la mia volontà ci sentiremo con gli amici del sindacato ascolterò i loro preziosi suggerimenti e spero anche gli incoraggiamenti nella direzione giusta a me premeva soltanto Stame
E vi chiedo scusa per questa mia breve inserzione
Aprendo varchi all'interno credo conclusi gli anche per quanto riguarda la vostra organizzazione
Soltanto dirvi che avete un ministro del lavoro che ha delle idee che all'interno di una maggioranza che riflette un certo tipo di composizione ma che un ministro di lavoro che non si presta ad esercitarsi adoperare offensive in negativo però un ministro del lavoro che dirà la verità
Anche quando le cose potranno apparire dissonanti tra me poco magari chiedono scusa ma andrò avanti per la mia strada
Con la cocciutaggine la mia cultura contadina che mi ha contraddistinto nel passato di quella che era o qualcuno gestore graficamente richiedesse la Prima Repubblica che anche nel passaggio in questa seconda Repubblica buon lavoro e grazie
La ringraziamo il ministro Mastella che lascia anche l'assemblea avendo questi impegni di governo noi non non è una sul piano del metodo forse possiamo esserlo anche l'accordo
Sul piano dei contenuti abbiamo le nostre convinzioni non siamo non soltanto elementi di suggerimento ma anche momento di contributo alle decisioni
Crediamo che non basta dotato genuflettersi mena qualche maniera bisogna pure capire come modifichiamo le decisioni ci aspettiamo riconoscendo la lealtà e l'onestà di Mastella che per altro verso però il governo si sa può aiutare ma giusta direzione
Ora sull'organizzazione dei lavori vi dà un attimo come andiamo avanti nel corso d'una giornata così vi chiediamo scusa per tutti gli interventi ma così possiamo anche darvi il senso dell'importanza del come procediamo ulteriormente ora interverrà il segretario generale
Della qui delle Puglie poi interverrà il segretario generale della CISL poi interverrà il segretario generale l'abrasione del terziario e infine avremo le conclusioni di Pietro Larizza ora diamo la parola a pugliese sembrare generale dalla UIL delle Puglie
No vi preghiamo di rimanere seduti evitando il deambula chi crede ed è una cosa molto attiva regno del contributo di tutti sia fondamentale
Non la settimana
Quella del Mezzogiorno
A compagni e amici io ritengo che questa nostra conferenza di organizzazione
Sia una opportunità non più così rinviabile per fare certe riflessioni è trarre determinate conclusione
Lo Stato anche se lentamente da tempo sta decentrando proprie competenze a livello territoriale le regioni solo ormai nate oltre ventidue anni fa
è il sindacato da sempre ha sollecitato e continua a sollecitare quotidianamente il trasferimento di tutto ciò che è competenza territoriale agli enti locali
E quindi noi chiediamo poi contestualmente a questo anche maggiore democrazia e coinvolgimento sulle decisioni a tra attraverso i cittadini i lavoratori
Alcune leggi come la centoquarantadue
Sono leggi quali si richiede una grande partecipazione dei lavoratori
In una serie di iniziative comprese quelle dei referendum che mai sono state adottate sino ad ora e che dovremmo cominciare invece a riflettere per l'avvocato
Molte cose sono avvenute ma ritengo soprattutto che con l'avvento di questa nuova maggioranza di centrodestra
Molte cose ancora verranno per quanto riguarda il decentramento è Monte competenze che oggi sono dal Parlamento nazionale e del Governo centrale saranno trasferite al livello regionale
E il sindacato in questo contesto oltre che proporre poi al proprio interno cosa fa
Io ho la sensazione che come sindacato noi abbiamo fatto come il prete che predica bene ma razzola male
E che quindi le cose che noi diciamo valgono per gli altri ma non per noi stessi
Noi siamo molto bravi a fare piattaforme contrattuali a rivendicare democrazia io mi pongo la domanda
Se qualche volta noi abbiamo riflettuto se è forse il caso è l'opportunità di applicare una delle nostre piattaforme all'interno della nostra organizzazione sindacale
E a quel punto mi chiederei praticamente vorrei proprio vedere cosa succederebbe al nostro interno cioè cosa succederebbe nel momento in cui il reclamiamo più democrazia se questa stessa tentasse ingordi applicarla al nostro interno riflettiamo compagni
Riflettiamo e riflettiamo anche sulla aggettivo che noi amiamo assegnarci quello di progressisti
Noi amiamo definirci progressisti se però facciamo una seria riflessione poi nella sostanza quotidianamente siamo dei peggiori conservatori stiamo vivendo un periodo grande con grandi cambiamenti
E quindi ne abbiamo avuto poc'anzi proprio da questo palco un segnale del cambiamento anche se i negativo perché non è quello il cambiamento
Che noi vogliamo però anche questo fa parte dei cambiamenti che oggi sono in atto nel nostro Paese
Sono spariti quasi tutti i partiti tradizionali
Siamo entrati nella Seconda Repubblica
Ma noi del sindacato continuiamo a comportarci come se fossimo ancora nella prima Repubblica
Con il vecchio sistema partitocratico cioè nella nostra testa ancora c'è il muro di Berlino dentro la nostra testa ancora non è crollato il muro di Berlino
Ognuno di noi si è ritagliato la propria nicchia ed è una nicchia molto comoda nella quale si vive ognuno molto bene
E non guardate compagni che con la somma delle nicchie che si rilancia il sindacato confederale dei lavoratori così facendo non faremo grandi passi in avanti
Dobbiamo essere invece il sindacato che si mette alla testa del rinnovamento della società italiana
E per fare questo serve uno scatto di reni dell'intera organizzazione della UIL uno scatto di reni che è necessario in questo momento
Necessario quindi fra crollare anche nella nostra testa il muro di Berlino per entrare a pieno titolo anche noi nella Seconda Repubblica
Questa conferenza deve essere per noi una frustata
Una frustata all'intero corpo della UIL che ci faccia capire che i successi dell'RSU se da un lato sono una rinnovata fiducia al sindacato confederale
Dall'altro ci siamo caricati di grandi oneri di grandi responsabilità
Che non siamo in grado di rispondere così come siamo messi di fronte a questi oneri che ci siamo assunti e sono oneri che è no possiamo rinviare o eludere se così è allora tutti dobbiamo sapere che non possiamo più scherzare
Ognuno di noi sa
All'interno della propria organizzazione all'interno della propria categoria all'interno della propria unione regionale quali sono le cose che non vanno bene
E che si dovrebbero affrontare e risolvere ma che Perry fumetto arrivare non si affrontano e non si risolvono non vi è più tempo di andare avanti a questa maniera
Ognuno di noi deve assolvere al proprio compito ognuno di noi all'interno della propria struttura ardente risolvere i propri problemi
Se non si farà così io ritengo che non avremo molta strada da fare
E quindi noi dobbiamo darci un modello organizzativo che risponda alla nuova realtà sociale e politica che si è creata del nostro Paese in quest'ultimo anno
Decentrare quindi porcherie competenze alle regioni e dalle categorie con un modello organizzativo che arrivi quanto più vicino possibile al posto di lavoro
E dall'altro lato con un modello organizzativo che arrivi quanto più possibile ai problemi quotidiani della gente
Quindi noi dobbiamo creare questo modello organizzativo
Lubiana morde incentivare al massimo dobbiamo arrivare vicino a tutti i posti di lavoro
Essere vicini alla gente
Il nuovo modello elettorale non lo so se quello futuro sarà uninominale secco o a doppio turno ma c'è una certezza oggi
Che i collegi così come sono stati ritagliati rispondono a esigenze localistiche
è il parlamentare che viene eletto deve rispondere ai problemi localistici
Come sindacato noi dobbiamo ritagliarci tenere presente questo nuovo modello elettorale per il Parlamento italiano e adeguarci acqua essa nuova realtà se non vogliamo essere tagliati fuori
Quindi dare maggiore capacità decisionale
Organizzativa alle Camere comunali creare centri di servizi laddove ce n'è bisogno sono queste le nuove esigenze che noi dobbiamo avere presente
E guai a noi se non dovessimo rispondere in termini positivo
Per il resto io ritengo che non abbiamo altro da dire per quello che riguarda il modello organizzativo che devo uscire da questa conferenza
L'abbiamo scritto firmato e approvato tutto il nostro modello organizzativo nell'accordo del ventitré luglio del mille novecentonovantatré
Nel quale io voglio ricordare a compaio Cofferati c'è anche oltre che è il percorso quello unitario che parte dalle e elezioni delle RSU c'è anche la data con la quale abbiamo deciso di avviare il processo unitario
Ed è ventitré luglio mille novecentonovantatré non dobbiamo quindi rinnegare le cose buone che abbiamo fatto o rimetterla e noi stessi in discussione
è da quella data
E da quanto avviene quotidianamente in tutti i posti di lavoro nelle fabbriche negli uffici
Con le elezioni delle Rsu che abbiamo già avviato il processo unitario della CGIL CISL UIL
Pertanto questo processo non si tratta che agevolarlo che assecondarlo che seguirlo
Sostenerlo
Per fare un sindacato unitario e non unico per fare un sindacato unitario pluralista
Non per stato di necessità non per che CGIL CISL e UIL hanno debiti o hanno esuberi di personale
Se dovessimo fare il sindacato unitario per stato di necessità noi faremmo un sindacato che risponderebbe risolverebbe probabilmente i nostri problemi
Ma non risponderebbe ai problemi dai lavoratori ai giovani
E noi dobbiamo ritagliare un modello unitario che risponda alle esigenze dai lavoratori e dai disoccupati dai pensionati dove dobbiamo quindi porci questo tipo di problema quindi fare un sindacato unitario che abbia quindi una sua valenza nella società nella quale noi viviamo oggi e non un sindacato per stato di necessità
E quindi noi dobbiamo avere un grande ruolo con i lavoratori con i giovani con le donne di una società che in grande cambiamento un sindacato che deve essere autonomo
Che rompa definitivamente
Con qualsiasi tipo di consociativismo è collateralismo partitico oggi e tempo di ritagliarci
Questo nuovo modello dissidi accanto io condivido in tal senso la relazione di Franco e condivido quegli interventi che sono stati fatti nella giornata di ieri
Che facevano questa analisi dei risultati elettorali da un alto
E che i risultati delle elezioni delle Rsu dall'altro
Sono dei risultati che ci dicono che noi dobbiamo in questo momento in maniera definitiva a rompere qualsiasi tipo di collateralismo
Ancora esistente all'interno delle nostre organizzazione per il resto noi dobbiamo bloccarci di regole e procedure certe regole e procedure certe sia nel rapporto con CGIL CISL ma soprattutto con regole e procedure certe per noi al nostro interno nella nostra organizzazione ne abbiamo un grande bisogno
E quindi dobbiamo dotarci dobbiamo dotarci è una cosa che si deve decidere che si deve fare
Di un Regolamento interno che parta dalle cose più elementari che parta dalle cose più elementari
Perché in questa organizzazione può anche succedere per assurdo
Per il segretario comunale dalla UIL di Canicattì decida di darsi uno stipendio superiore a quello del segretario generale confederale della UIL perché non c'è un regolamento che stabilisce questo
E non c'è un Regolamento nata da strutture orizzontali netta quella categoria
E allora noi abbiamo la necessità praticamente di dotarci di un regolamento che definisca tutte queste cose
E che quindi non siano lasciate
Alla sistema qualcuno direbbe democratico ma io dico al libero arbitrio che ognuno fa da sé è decida perse nomine più possibile fare questo
E quindi abbiamo la necessità di avere un Regolamento che valga per tutti dalle Alpi a Lampedusa
Sia verticali che è orizzontale
Dobbiamo capire tutti dobbiamo comprendere tutti che si fa sul serio
Sapendo che nella nostra attività c'è un tempo per riflettere c'è un tempo per meditare c'è un tempo per pensare c'è un tempo per cercare di mettere giù dalle proposte
Ma quando poi c'è un altro tempo che è quello che si deve decidere io ritengo che in questi ultimi tempi abbiamo abbondantemente ha avuto a disposizione in tempo per pensare per riflettere per proporre oggi è il tempo di decidere e guai a noi se da questa conferenza di organizzazione non dovessimo decidere starebbe a significare che non saremmo neanche pronti per avviare il processo di unità sindacale
Io
Ringrazio Aldo lo ringrazio due volte sia per quelli dovuti da parte della presidenza sia per chi e a nome anche dei tanti amici e compagni che hanno ascoltato con molta attenzione Aldo mi sento di ringraziarlo rispetto al contributo che ha dato saperlo ha difficoltà in cui è stato
Collocato evidentemente la ritenzione di qualcuno
è una democrazia però Pavia risentire sull'alcuni e gli altri una ma ascoltarli e questo credo sia un limite oggettivo che dovremo anche considerare rispetta anche i temi di modifica organizzativa
Ma passa da questo tipo di considerazione negazione o Aldo diamo la parola ora al segretario generale della CISL Sergio D'Antoni che ringraziamo di nuovo per essere con noi
Care
Amiche e cari amici care compagni cari compagni
Ho letto la relazione
Di Lotito
Ho ascoltato questa
Parte del parziale del dibattito
Spero di contribuire a questo dibattito
A questo sforzo che state facendo per collocare il sindacalismo confederale
Del nostro Paese per valutare i cambiamenti necessari
Per determinare
Un nuovo ruolo un nuovo protagonismo dei lavoratori organizza
Partirà come ha fatto lo tipico partivo come ha fatto Lotito
Da
Questa valutazione molto puntuale che ho trovato giusta
Del resto come l'insieme della relazione
E cioè quella di collegare i nostri problemi alle questioni più globale
E cioè quella di valutare appieno questo avvenimento che si svolge nel nostro Paese a partire da domani
E come le nostre vicende le vicende della nostra economia siano pienamente legate
Tra queste vicende più globali
Più internazionale
Il vertice ha una grande responsabilità
Deve decidere se organizzare il mondo per progredire o se invece organizzare il mondo sostanzialmente per regredire
Se continua questa andazzo di una competizione tutta sui costi
In cui nell'internazionalizzazione compete chi produce a costi inferiori
Il rischio è che siccome nel mondo ci saranno sempre Paesi che produrranno a costi inferiori ai nostri
Poi comunque a costo inferiore ai paesi sviluppati il rischio è che i Paesi sviluppati debbano guardare indietro debbano fare una rincorsa al contrario
E questo riguarderà tutte le politiche
Del salario dello stato sociale cioè o il vertice capisce che ci vuole una nuova politica di coordinamento come noi abbiamo sottolineato nell'incontro avuto con il Presidente del Consiglio
Oppure
Il rischio autentico di innescare questa spirale al contrario
è un rischio da cui Paesi non uscire
La nostra posizione alta forte
Perché è una posizione che ha capito la qualità di questo cambiamento
Noi puntiamo ad un cambiamento che possa far competere il nostro Paese e l'insieme dei paesi sviluppati sulla qualità
Sul rapporto qualità costo sul rapporto nuove diverso tra Paesi sviluppati e paesi sottosviluppati
Sul rapporto consistente che apra nuovi mercati che determini una nuova fase di sviluppo
Se non si aprono nuovi mercati se cioè non ci sarà questo rapporto autentico nord e sud del paese del mondo in maniera diversa e sostanziale come del resto nord sud del Paese appunto
Produrremo non sapremo a chi vendere c'abiteremo verso una strada priva di prospetti
Per questi
Siamo i sostenitori di quella che chiamiamo la clausola sociale
La clausola sociale che molti
Imboccano comune elemento protezionistico è l'esatto contrario e l'apertura dei mercati
Garantire che in ogni Paese ci siano i diritti fondamentali di associazione sindacale
I diritti fondamentali di
Impedire il lavoro forzate di impedire il lavoro minorile
Non fa altro che allargare le potenzialità di quei mercati per evitare che quelle merci comunque prodotti a costi a quelle condizioni sub umane
Invadano altri mercati il risultato nel provvedimento complessi
La clausola questo significato e io credo che dovrebbero capirlo tutti Vaime quanta fatica
Che le democrazie vere le democrazie che stanno crescendo
Sono le democrazie in cui esiste un forte sindacato in cui esiste lavoro organizzato
Dove è in discussione la forma sindacato dove sono in discussione i diritti di associazioni sindacali Lear rischio la democrazia
E questo vale dovunque e comunque e non capire questa cosa significa non avere una posizione politica sbagliata significa non capire la nuova sfida
Che viene dai cambiamenti profondi entro cui siamo ed entro cui questo sindacato ha capito di convivere e vuole
Guida
Noi abbiamo un rischio un rischio forte in questo nostro Paese lo dimostrava anche ieri una ricerca del Censis che possa prendere piede questa cosiddetta filosofia del far da sé
Che si collega a queste tentazioni dentro e fuori il nostro Paese
C'è anche un moto popolare che dice chi fa da sé fa per tre
Che è una grande sciocchezza chi fa da sé fa perse
E non solo non risolve i problemi degli altri in questo caso dei deboli My Met prima dopo non risolve neanche i suoi
Senza l'altro l'individuo è
In preda a sentimenti contrastanti
In cui lo scopo può essere soltanto la possibilità per il forte che si illuda di potercela fare abbandonando al suo destino il debole
E non si capisce che non è così tutte le volte che i forti hanno abbandonati deboli prima o dopo si dividono tra di loro tra meno forti e fortissime
Prima o dopo impoveriscono complessivamente quelle società
Ecco perché noi che siamo l'espressione di un movimento collettivo in cui l'individuo si associa ma si associa per migliorare se stesso per difendere se stesso e lo fa liberamente riconoscendo l'altro
Questo grande patrimonio
Di Diversi quali noi siamo questo grande patrimonio di lavoratori dipendenti di pensionati di uomini e di donne
Che stanno insieme perché accomunati da interessi ma anche da spinte alla valori questua l'esempio non il far da sé
Questa concezione questo rapporto autentico in cui per difendere gli interessi dei praticare anche valori devi mettere insieme responsabilità equità solidarietà ma pensiamo pensino che l'individuo da solo possa mettere insieme responsabilità equità solidarietà o in questo rapporto l'individuo con le istituzioni possa far nascere crescere una condizione di questo genere
E la democrazia che si impoverisce lo dimostra la Francia
In Francia ci sono istituzioni forti
C'è una democrazia dell'alternanza consolidato
C'è un sindacato debole non fa la mediazione sociale
Il rischio è che la Francia dovrebbe andar bene su tutto alla fine non risolve nessuno dei problemi che ha e ogni volta che deve decidere qualunque questione qualunque questione innovativa come minimo spaccano le vetrine
Si tratta di studenti di pescatori gli agricoltori perché non c'è la mediazione sociale
Perché non c'è questa grande ricchezza che in questo nostro Paese noi abbiamo le alimentato che qualcuno vorrebbe mettere in discussione e che noi abbiamo dimostrato nei grandi cambiamenti di questi anni di sapere affrontare Elisa per contrastare
Oggi però non possiamo fermarci di
Se oggi vogliamo fare un passo autentico forte
Che dia il senso
Di accettare questa sfida e di portarla in avanti oggi dobbiamo costruire il sindacato nuovo
Dobbiamo costruire qualcosa di diverso
Dobbiamo costruire no la sommatoria di CGIL CISL UIL
Ma dobbiamo costruire qualcosa di più forte di più adeguato proprio perché abbiamo le carte in regola
Proprio perché abbiamo in sostanza costruito questo sindacato nuovo nei fatti oggi ci vuole questa spinta in più che determini questa condizione
Noi abbiamo fatto passare noi possiamo dirlo noi CISL e UIL perché non dirlo
Abbiamo fatto passare concezioni parole che erano abolita nel linguaggio sindacale abbiamo fatto passare parola come concertazione e partecipazione un rapporto diverso tra conflitto e partecipazione
Sono cose oggi che sono il patrimonio di tutto questo sindacato e si deve al fatto che insieme con una battaglia dura profonda qualche volta incompresa
Noi abbiamo dato a questo Paese un contributo decisivo io non so se agli storici primo dopo ce lo riconoscerà
So che fanno fatica gli altri a riconoscerlo
I commentatori
I profeti di sventura
Io non so
Se questo sindacato non si fosse assunto le responsabilità che ci siamo assunti nel luglio del novantadue
E nel luglio del novantatré oggi questo Paese come sarei
Per questo io sono fazioso fazioso perché difendo questa posizione al sindacato
E fazioso perché ho trovato nel governata dalla Banca d'Italia Fazio uno dei pochi che vince con chiarezza questa ecco
E rovinare questo rompere questo processo
Significa non capire che il risultato che abbiamo acquisito un'inflazione
Altre sette per cento
Dopo venticinque anni un rinnovo dei contratti dei metalmeccanici come dei chimici
Senza un'ora di sciopero e alla scadenza naturale non è il frutto di un miracolo non è il frutto di un destino che è cambiato
è il frutto di una nuova cultura che questo sindacato ha saputo infondere praticare determinati per esempio clamoroso di come come dire si può superare concezioni antagonistiche vecchie punture e riportarla per fare l'interesse dei lavoratori e del Paese
Non vi sia abbiamo superato il cosiddetto Complesso
Del maiale dalla Galli
E sapete che un giorno il Bagarella Galina fecero un accordo si guardarono bene in viso
E dissero che insieme potevano fare grandi cose
Soprattutto potevano fare uova al prosciutto
E il maiale subito ci stia bene ma poi con calma quando torno a casa penso
Che questo accordo aveva un punto debole
Che per ottenere il risultato
Non a rimetterci un poco di fette
E disse che non gli conveniva
Quante volte il nostro rapporto impresa lavoro è stata caratterizzata da questi
Quanti lavoratori o quanti imprenditori ancora ancora pensa no
Che facendo a fette l'altro riescano a risolvere i loro problemi
E se invece capissero come noi testimoniamo e come noi diciamo che parola come concertazione e partecipazione
Legame conflitto partecipazione sono la nuova essenza per fare competizione per fare qualità per sviluppare le questioni per dare lavoro a chi non ce l'ha per fare un Paese nuovo e diverso questa la formula
Per questo è stato duro faticoso ma noi possiamo portarlo a nostro merito il sindacato nuove già cominciato
Abbiamo trovato abbiamo trovato è arrivato un Governo
Che ci promette meno tasse e più lavoro
Che è il massimo dalla
Soprattutto per noi
Che come dire non per eroismi ma per costrizione perché ce l'ha trattenuta alla fonte le passioni le tasse le paga
Ma guarda caso gli applausi maggiori a questo meno tasse sono arrivate proprio da quelli che o le pagano poco o non le pagano fa
E continua questo
Balletto
Poi ci siamo accorti che la cosa sarà più complicata che il meno tasse e più in discussione
Che c'è qualche problema che è come dire che c'è una bella differenza tra la poesia dei programmi elettorali e la prosa del Governo
Che mi dicono la stessa differenza che c'è tra la luna di miele al matrimonio grosso modo
E ci siamo accorti che come dire che la
Abbiamo sentito il ministro del lavoro che la questione e delicata dice Luigi
Ma noi abbiamo posto una questione più di fondo
Abbiamo posto l'unica questione su cui si può fare veramente il risanamento
Una pressione fiscale stabile non meno tasse una distribuzione diversa dalle tasse più è
Non sentiamo nulla su questo terreno
Non sentiamo nulla
Il problema non è di modificare la pressione fiscale il problema è che c'è ancora chi li paga e chi non li paga perché centosettanta mila miliardi di evasione ancora sono lì ma sembra sembra colpevole parlarne sembra fuori moda
Perché bisogna lasciare il fatto al paese a far da sé
E siccome noi siamo stati teorici di quella che chiamavamo questa cosa tassa minima e tutti ci hanno subissato di grande critiche può la tassa minima quando voglio la fanno la fama
Perché l'hanno fatta sulle nuove attività per incentivare le ha mai chiamato così le nuove attività
E hanno detto si paga forfetariamente due milioni il primo anno
Quattro milioni il secondo
Cinque milioni il terzo cioè che cosa se non tassa minima solo che la Max Cassani
Cioè il problema non è il metodo è la quantità
Per loro va benissimo
E per Totti va benissimo se la quantità è bassa e io penso
Che invece noi dobbiamo riprendere questo tema perché non possiamo accettare che siccome le tasse appunto vadano avanti come stanno andando avanti il risultato che cos'è alla fine un grande taglio alle spese sociali
Dice il ministro Mastella dateci suggerimenti
Che come quello del maiale
Cioè dove cita
E
E che noi dovremmo
Certo si può fare una grande opera di razionalizzazione però un punto chiaro bisogna dirlo
Un punto chiaro che se vogliono razionalizzare se vogliono evitare sprechi se vogliono evitare privilegi se vogliono evitare come dire l'insieme di quello che ha caratterizzato la distorsione dello stato sociale e noi saremo lì se questo è il nodo invece per tagliare le spese le deboli per fare in modo che ci sia un impoverimento complessivo e quelli che stanno bene li lasciamo Totti tranquille perché debbono fare il Paese noi non ci staremo
Noi abbiamo impostato con questo governo un rapporto corretto
Senza pregiudizi
Tutto fondato
Sui contenuti tutto fondato sulla
Sulla scena
Abbiamo fornito modello l'accordo del luglio dei contenuti
Complessivi
Che riguardano le politiche del lavoro dalla produzione
Che riguardano le politica dallo sblocco delle opere che riguardano l'insieme con proposte nuove ovunque no che mettono in discussione anche nostre condizioni ma siamo pronti
Il problema se si vogliono scegliere altre scorciatoie
Si può fare si può contrastare l'occupazione si possono avere grandi risultati se si trova e se si va verso una strada coerente c'è questo esempio di Napoli
Ma perché in tre mesi cinquantacinque miliardi facendo dalle opere buone è stato possibile spenderli senza camorra senza con la trasparenza perché è questo metodo non si può applicare dopo qua è sempre perché è così complicato perché questo questo esempio resta un esempio isolato da mostrare al mondo invece di farlo diventare all'esempio di Totti per tutti
Perché noi riteniamo che sia possibile proseguire su questa via
Perché noi riteniamo che col sindacato con la concertazione quel circolo virtuoso di bassa inflazione bassi tassi d'interesse sviluppo possibile sia in grado sia tutto nostro
Sia nelle nostre possibilità rinnovando i contratti anche quelli pubblici
E utilizzando i contratti come un elemento fondamentale per l'efficienza una cultura che non rientra in testa
Quanta fatica abbiamo fatto per i nostri iscritti tra i pubblici faccia
E faccia
Per spiegare che la privatizzazione il grande strumento per rinnovare per cambiare
E la gente fa fatica a capire anche perché vede come dire il dato negativo di quello senza vedere mai positivo
Scambiano Totti come il maggior potere date dirigenti
Ora è giusto dare maggior potere dirigenti se l'osso usarla se c'è la contrattazione se è un risultato è un blocco cosa stanziava la contrattazione la gente avrà necessariamente un atteggiamento di diffidenza
Ma non è questo l'abbiamo fatto
Ci siamo assunti la responsabilità abbiamo portato un modello vero ma comunque andate capita a me capiterà Pietro capiterà tutti dovunque andati in questa fase c'è una vera unità nel sindacato lasciamo perdere quella tra di noi tra pubblico e privato che non c'era da anni
Noi abbiamo unificato il sindacalismo confederale di questo Paese perché abbiamo unificato la regola perché abbiamo innovato e continuare a pensare che invece siamo agli altri il ministro Fiori appunto a grandi delusioni perché voleva trovare l'altro sindacato
Quello vecchio quello corporativo
E siccome non lo trova se le inventano Hui e se apre margine troverà tutti quelli che vuole non si illuda ENEL non si allontana
Non facciano queste grandi esercizi come sugli iscritti
Questo presentare queste cose milioni di iscritti Ilio fatto chiedere
Siccome ci fanno le pulci sulle nostre deleghe
Come fanno ad avere milioni di iscritti
E dice che non sono delle sono adesioni per simpatia
Che è lo stesso che a dire che non lo so che CGIL CISL novelle insieme con adesione per sé batteria avrebbero dai venticinque ai trenta milioni d'iscritti
Siamo lì è che i lavoratori italiani avrebbero come dire una consistenza di quaranta cinquanta milioni il doppio il triplo ma come si fa e siccome il sindacato con la nuova maggioranza
C'è da divertirsi nel senso che è proprio ci aspettiamo questo passaggio se così e se l'insieme di questo processo in corso allora possiamo fare di più
Io penso di sì
Possiamo innescare un processo che ci porti a questo sindacato nuovo
Io sono convinto di sì
Perché abbiamo l'autonomia sufficiente
Abbiamo una concezione di questo sindacato ormai acquisita unitariamente
Abbiamo anche un grande pluralismo che è una ricchezza su questo guarda io sto facendo fare un sondaggio sugli iscritti ma penso che l'avete fatto anche voi lo state facendo
Su come hanno votato che è una delle questioni che si chiedono in tanti
Beh mai ma io credo nella storia di questo Paese mai siamo stati così pluralisti come nelle ultime elezione i nostri iscritti hanno votato per Totti
Senza distinzione
Essendo autenticamente pluralisti è un elemento che io giudico di modernità
Perché lo stesso descritto e tutti hanno meravigliato
Resta legato al sindacato S. iscritto al sindacato vi resta iscritto e se c'è la lezione l'avesse o vuota per il sindacato confederale come se questo lavoratore questa lavoratrice avesse due teste con una testa vuota come vuole
E nel mercato politico chi è più bravo conquista il suo motto e nell'altra invece continua ad avere una grande fiducia nel sindacalismo confederale perché il sindacalismo confederale lo deve difendere anche dal rischio che il suo voto può comportare un grande elemento di modernità di democrazia
E se è così la vera distinzione e tra di noi è finita è un grande patrimonio il nostro
è un grande patrimonio da mettere insieme
Perché uniti lo siamo già all'accordo i comportamenti la questione se possiamo fare un soggetto nuovo no questa la questione se possiamo offrire ai non iscritti di questo Paese uno strumento nuovo per farle esprime
E se il nostro richiamo D UE il fortissimo deciso fortissima di CGIL fortissimo aumentar se invece ritrovarsi consessi complessi si trovino un soggetto questa è la domanda
Siccome pare che nelle descrizioni ce que fissato sull'Unità Cecchi cerchino la io penso che queste siano veramente caricature
O decidiamo tutti insieme e lo faccia o non se ne fa nulla
Non è il problema
Abbiamo tutti l'esperienza degli anni settanta
Non c'è un'unità pezzi non c'è un'unità a Spizzico
Non c'è cioè non non esistono queste cose
O c'è le tre grandi confederazioni che decidono di costruire il soggetto nuovo e tutti iniziano lo stesso giorno e tutti finiscono lo stesso giorno o non c'è il disegno non c'è il processo
E allora anch'Cofferati che qui ha detto
Che non è tanto importante la data di fine che è importante la data d'inizio
Beh io mi permetto di sostenere che in qualunque processo sono importanti assolutamente venisse una figlia perché io debbo sapere quando si comincia e debbo sapere quando si finisce sanno faccio un'altra cosa
L'abbiamo già fatta si chiama federazione
Se ci mettiamo la data d'inizio senza la fine è già a si chiama federazione
Io dico che questo sarebbe un grande errore non servirebbe a nulla
Riportare le cose più avanti e allora vale la pena io credo che questo gruppo dirigente debba impegnarsi che la CISL e la UIL e la CGIL sono hanno le carte in regola per poter fare questo lavoro che questo patrimonio che noi abbiamo offerto di cultura gli assenti oggi è un patrimonio di tutti per questa ragione possiamo fare
Io lo so che ci sono tanti anche nella mia organizzazione
Che come dire si vedono questo spettacolo
Oh bej questa disputa questa discussione sull'età come uno spettacolo ci vediamo vediamo come finisce
E alla fine ciascuno in corso uno dice speriamo che finisce no così tutti noi stiamo tranquilli
E so anche che ciascuna allagato alla sua sigla come la solita perché la sua storia e tu
So che ciascuno giustamente Lotito lo dice nella relazione va orgoglioso e ci mancherebbe è giustissimo che sia così
Il problema è se questo orgoglio questo patrimonio questa forza che noi abbiamo acquisito con le tre sigle noi aumentiamo col soggetto nuovo questa la domanda da porsi
Se siamo convinti che la omettiamo allora ci mettiamo in cammino
Con l'inizio e con la figlia
Se non facciamo pasticci e siccome Pietro
Cui qui riconosco non solo una grande sensibilità ma una grande vicinanza
Pietro proprio in questa sede
Ha dimostrato alla CISL e un amore infinito
Lo dico qui perché è davanti a tutti voi
Lo dico qui
Perché ha capito Pietro che quando è in discussione uno di noi siamo in discussione tutti
Che quando in discussione un pezzo del sindacato è in discussione tutto
Nessuno escluso
Queste unità
Questo è il modello che sindacato verso cui dobbiamo punta
Questa è la capacità che possiamo mettere insieme per favorire questo nuovo processo
Il tempo e politicamente rilevante
In processi che si consumano con la velocità incredibile
Noi dobbiamo offrire ai lavoratori e alle lavoratrici italiane un contributo decisivo
Bond dobbiamo mai lasciarli soli
L'assalto Udine la solitudine è una delle carestie caratteristiche fondamentali
Delle società moderne
Il sindacato confederale all'esperienza dei pensionati in questione esperienza illuminato
Il sindacato confederale è una grande
Una grande casa in cui ciascuno può ritrovare superare il suo pezzo di solitudine
Se non ce l'ha la compagnia micidiale ventiquattro ore al giorno
Che gli dice tutto quello che vuole fare come deve farlo cosa deve comprare è come vestirsi e che cosa da fare
E ce l'ha e non l'abbandona mai
Io ne esperienza guardate un'esperienza familiare con mia suocera che vede come tutti quelli che hanno
Una certezza e sta in casa vede tutto ora sul resto assorbe tutto sorse indagato secondo quello che sembra va in tilt perché del genero ha una concezione altissima vorrete è
E allora ogni volta che sente qualcosa ogni volta che la sera quando ho capito secondo l'orario
Cioè io debbo spendere dieci minuti un quarto d'ora per spiegati effettivamente come stanno le cose ma mi chiedo quanti segretari generali ci sono in giro che possono fare questo lavoro possiamo aumentarle
No non è questo un terreno autentico
Di porsi il problema dei contenuti c'è un grande dibattito nel nostro Paese sui poli pubblici privati nessuno si pone il problema autentico dei contenuti dei codici di autoregolamentazione della questione dei programmi nessuno nessuno
Tutti parlano d'altro
E non si ricordano quello che disse poi chiudo quello che disse Inaudi disse della radio cinquanta Nevada nissena
Della radio
State attenti
Perché si è ascoltata per un quarto d'ora
Vi dà notizia per un'ora dovete essere pronti cioè dovete sapere selezionato per più di un'ora diceva lui se non siete scemi ci diventa
Ed è in auto in vita sua non ha mai visto né beautiful nel cuore selvaggio né tutto il resto è pensate sarà avesse vista
Che noi dobbiamo fare i conti con una società che a queste condizioni e dobbiamo offrire a questa società un grande Progetto un nuovo entusiasmo
Un nuovo soggetto forte autonomo pluralista sindacale in grado di fare gli interessi dei lavoratori dei pensionati ma di offrire come abbiamo fatto in questi anni
Un contributo decisivo a salvare questo Paese
L'abbiamo fatto e abbiamo tutte le carte in regola per proseguire
Io non penso che questo sia un sogno e alla nostra porta
Ed è alla portata di questo gruppo dirigente
Possiamo costruirlo indica no
Raggiungerà la meta
Con qualche sorriso meno triste
Perché abbiamo le carte prego
Quello sorride e vince e didattici anche no
Ringraziamo Sergio applauso credo testimoni la simpatia con cui il suo intervento è stato accolto indubbiamente poi vedremo come la convenzione del chi fa da sé non fa per tre siamo qualcosa di praticare non di predicato conquista l'uomo del tempo
Di discutono tutti quanti in assieme la parola onorare la farete Vanni segretario generale dei servizi
Scusate nel frattempo c'è una delegata Vampa augusta chiedeva perciò dei documenti che sono crediamo importanti questa cartellina sarebbe opportuno che venisse a ritirarla
Dopo anni poi naturalmente le conclusioni di Larizza
Gradi
Amici
Mi rendo conto entra nello che difficile varare Vanni
Ma no dobbiamo metterci d'accordo perché Bunny credo che abbia l'intervento scritto
Dopodiché può anche rimettono la presidenza se la platea non ascolta con la dovuta attenzione e con la dovuta serietà quindi vi preghiamo di fare un sacrificio ulteriore non crediamo che aspettare le conclusioni di Pietro e finire in tempi oltretutto ampiamente all'interno del programma sia un sacrificio per delegati che responsabilmente stanno assumendo decisioni importanti
Quindi vi preghiamo di stare seduti di ascoltare un'attuazione sia Vanni che le conclusioni di pietre per assumere decisioni conseguenti
Prego
Ti ringrazio Musil ma stavo dicendo io che mi rendo conto essendo stato anche in platea
Che
Parlare dopo D'Antoni è in attesa di Larizza diventa difficile
E io cercherò quindi
Anche di fare
Tesoro di qualche espressione di D'Antoni per attirare la vostra attenzione
D'Antoni come del resto Lotito
Non hanno commesso il grossolano errore
Di analizzare la situazione politica ed economica che attraversa il nostro Paese prendendo a riferimento solo i parametri italiani che la caratterizzano
Essa risente la situazione italiana infatti di nostre peculiarità la partitocrazia Tangentopoli il deficit del bilancio pubblico
Ma è incardinata in una più vasta crisi
Generata dalla caduta del muro di Berlino
E dalla conseguente riorganizzazione degli equilibri mondiali
La globalizzazione dell'economia
Che ricordiamocelo è interdipendenza delle economie
Ha portato a quegli aggiustamenti strutturali a quei processi di privatizzazione che stanno ridisegnando il mondo produttivo come il mercato internazionale del lavoro
Essi generano disoccupazione e larghe falcidie sul reddito spendibile significativamente nel mondo del lavoro dipendente
Il capitalismo amici e compagni avvinto sul socialismo reale ma anche messi in dubbio l'obiettivo di devono democrazia economica sul quale si basa la domanda di giustizia sociale propria del modello europeo
Tutti sono diventati liberisti o neo liberisti
Ma in Europa sta affermandosi la destra economica
Mentre il Paese più avanzato in termini capitalistici l'America
Riscopre il sociale con l'amministrazione Clinton ed è uno stato che si è dato da sempre regole per governare il mercato
D'Antoni ricordava la clausola sociale
Che oggi invochiamo negli accordi commerciali
Be'diciamoci la verità
Se non fosse stato Clinton
A reggere la clausola sociale l'Europa non è stata capace di produrre niente di proporre niente e questo ci deve far riflettere
Democrazia economica non è un sinonimo di consociativismo come democrazia politica non è la caduta detto dell'Utopia e il trionfo del lobbismo e dell'immagine
Tutto ciò dobbiamo dircelo per riaffermare innanzitutto che la solidarietà internazionale tra i movimenti sindacali
Se ieri poteva anche essere lo strumento per marcare differenze ideologiche ricordi diamoci la CISL Internazionale da FS M la semente oggi deve dire divenire in Europa come sul piano mondiale il mezzo per far crescere la giustizia sociale in una corretta divisione internazionale che perché da soli non saremo mai capaci di determinare ricordatevi che tutti i Paesi in via di sviluppo e i Paesi sottosviluppati
Combattono la clausola sociale e la considerano un elemento di discriminazione
Se poi come noi pensiamo
La fine del con lettera al ritmo del sindacato sarà capace di dar vita ad una proposta sociale che colloca il sindacato tra i soggetti politici nuovi va bene
è evidente sul piano nazionale come sul piano internazionale
Che se due su di esso graverà la responsabilità non più classista nella missione marziana
Di dare obiettivi a quel blocco sociale frutto di una corretta mediazione dell'interessi che può dar vita nel sistema capitalistico e sul piano politico ad una corretta democrazia economica
E per questo amici che il problema dell'unità sindacale non ha più le valenze di ieri
è un obiettivo di cui oggi non possiamo più fare a meno soprattutto in Italia
Non è
Non per una proposta di schieramento del sindacato
Di una sinistra che tra l'altro è tutta da costruire né per una pre-Consiglio per una preconcetta opposizione al governo con i quali invece
Se saremo accertati
Dovremmo trattare tutti i giorni così come tutti i giorni trattiamo con gli imprenditori
Ma L'Unità per costruire quella democrazia economica quella ripresa dell'occupazione il pieno impiego produttivo è liberamente scelto come si dice in termini internazionali
Che solo può garantire il rilancio del sociale e la partecipazione e la concertazione
Amici e compagni
Il lavoro dipendente nella società postindustriale non costituisce la maggioranza tra i cittadini e la Società terziaria e l'innovazione segmento non gli interessi degli stessi lavoratori dipendenti
La solidarietà rimane elemento centrale del sindacalismo confederale che certo non può accettare il corporativismo e la gente da azienda lirismo come l'avvenire delle relazioni sindacali
Ne è finito anche nel sindacato il centralismo come la sintesi dettata da pregressa precostituiti schemi ideologici e ciò vale sul terreno nazionale come sul terreno regionale la tutela collettiva degli interessi settoriali come professionali se vuol battere una visione individualistica che sembra prevalere nell'approccio neoliberista
Ma che ha generato nei paesi industriali più avanzati quella Società dimettersi di cui parlava Croce e che oggi si cerca di superare di superare deve nutrirsi con nuove forme di partecipazione e con una nuova dialettica dagli interessi che vanno mediate
Scoprire il territorio come elemento di decentramento serve a niente se la stessa sintesi regionale risente di una visione centralistica e schematica
è su questo terreno che si misura l'innovazione che vogliamo imprimere alla nostra organizzazione come alla cultura organizzazione unitaria
Lo schema neoliberista della destra economica e sociale esalta la scelta individuale per marginalizzare i soggetti più deboli
Noi dobbiamo essere capaci di offrire partecipazione alle scelte del sindacato superando in questo modo una vecchia contrapposizione tra sindacato associazione e sindacato movimento
Le Rsu
Possono divenire uno strumento importante di partecipazione
Il potere contrattuale congiunto può essere la coniugazione dell'interesse aziendale con interesse settoriale e contemporaneamente un momento di verifica tra i lavoratori associati e la generalità dei lavoratori
Ma tutta questa articolazione si incardina si incardina la divisione e il territorio la Camera sindacale territoriale è il mero coordinamento dell'azione di categoria oltre che luogo dove si prestano i servizi comuni
A livello regionale come a livello nazionale di coordinamento politico delle categorie e certamente valore superiore ma abile anch'esso di partecipazione delle categorie eliminando sovrastrutture ed inutili burocratismo
Abbandonare il dibattito per componenti storiche significa affidare alla sintesi alla dialettica tali strutture
Abbandonare lo schema ideologico del sindacato di classe significa dar nuova voce alla professionalità ai quadri alla forme di lavoro precario ai giovani in cerca di prima occupazione nel loro logico inquadramento di categoria
Amici
Questa conferenza di organizzazione
E certamente evocata a quella discussione sulla ristrutturazione dall'organizzazione sulla quale delibera a norma di Statuto e per delega del congresso la direzione nazionale
Ma deve formulare una proposta
Che sia da guida per il proseguimento di quel dibattito unitario che si apre nella sua nuova fase con l'esecutivo del dodici luglio con D'Antoni secondo me una data di partenza
Il documento predisposto motivazione scopi dell'unità del sindacalismo confederale
Che verosimilmente costituita la base per la discussione delle tre confederazioni a livello di categoria come di territorio
Disegna un momento di tale riavvicinamento delle tre organizzazioni e fosse stato concepibile nel mille novecentosettantatré ci avrebbe certamente allora porta di tutti all'unità
Certo
Venti anni sono tanti
Ma lasciatemi dire che storicamente esso rappresenta la vittoria di quella cultura che oggi ci ha comunicato e che ieri dei patrimonio forse della solo qui
Se penso alla partecipazione
Penso non sono discorsi dovuti compiere sulla CGIL ma penso anche a qualche sforzo dovuto compiere sulla circola
Penso alla visione dell'autonomia
Penso alla proposta di partecipazione penso alla domanda di concertazione come alla politica di tutti i redditi e questa è un'espressione di molti molti anni fa
Chi sostiene che la UE e le ancore elemento di freno per l'unità è alla ricerca di un alibi che certamente noi non da non abbiamo ancora voglia di offrire anzi
Dobbiamo fare un passo in avanti proponendo la delega ai direttivi unitari per la formulazione delle piattaforme di vendicative e per l'azione contrattuale
Il convenire sui principi che possono determinare il L'Unità si verifica con le politica di ogni giorno
Se esse saranno unitarie la conclusione non porta che essere una L'Unità non è un modo caro D'Antoni per riproporre la Federazione CGIL CISL UIL di cui io certamente conosco tutta la storia tutti i dolori
E al contrario l'unico modo per impedire che si concretizzi un disegno ormai abbastanza trasparente del mondo politico
Che vorrebbe cinque sei sette confederazioni collaterali ad altrettanti schieramenti partitici più o meno apparentati e con una baby flebile voce l'un posto di lavoro
Sì da consentire non la flessibilità contrattata e il nuovo modello produttivo domanda alla resa incondizionata della forza lavoro alla deregulation selvaggia
Grazie a Vanni la parola ora Pietro Larizza per le conclusioni
Prima ogni cosa siccome conosciamo tutti le nostre abitudini
Vi saluto quando finisce di parlare non solo i fumatori in crisi d'astinenza ma tutti quanti
Cominciano a sfollare questa volta vi prego di
Stare seduti ad aspettare perché dobbiamo sottoporre ad approvazione il documento della commissione documento della Conferenza predisposta la Commissione
Siccome queste conferenze non li facciamo tutti i giorni
Per il lavoro che c'è stato per gli interventi che ci sono stato io vi chiederò di avere un po'di pazienza
Perché cercavo di dire
Compiutamente
E spero chiaramente
Le risposte
Ad alcuni temi del dibattito che ci sono state
Anche se mi consentite il mio punto di vista su alcune questioni
Che da tempo
Si sussurrano nella UIL
Senza che trova nel sito ufficiale per una loro definizione
Crede innanzitutto
Che dobbiamo prendere atto con soddisfazione
Che questa conferenza ha realizzato gli scopi che ci eravamo posti
Abbiamo nel già del presente
E cercato di segnare il futuro dalla UIL
Senza scadere nella disputa sui poteri o sulla ripartizione tradizionale le risorse umane e finanziarie
Se siamo d'accordo su questa prima tappa dell'evoluzione politica ed organizzativa
A settembre
Dopo l'approvazione del documento di oggi
Riunite nel Comitato centrale per passare all'approvazione delle scelte esecutive
Sulle singole questioni che oggi decidiamo
Credo giustamente a nome vostro
Ringraziare il ministro del lavoro per la sua presenza e per il suo intervento
E per la sua disponibilità a verbale
Naturalmente pur apprezzando tutto questo
La misura vera del nostro rapporto la potremo realizzare solo coi fatti e sui fatti
Ringrazio
Sergio Cofferati che ha parlato ieri
E Sergio D'Antoni che ha parlato poco fa
Per il contributo fornito
Perché è un contributo importante che ci hanno dato per lo sviluppo del nostro lavoro
Come avrete notato ci sono tra noi molti punti di convergenza ma restano ancora aperti problemi essenziali
Problemi da risolvere per proseguire nella costruzione dell'unità
Sono questioni di merito
E io in su questo insisto
Anche se so che ne Sergio non è contento sono questioni di merito
E non sarà l'indicazione di una data conclusiva
Che farà cambiare Paredes qualcuno di noi
Evidentemente
Tutti troviamo difficoltà a capire che l'unità sindacale non nasce non è subordinata
Alla capacità di mediazione degli Stati dove maggiori ma è legato alla qualità e chiarezza del progetto
E dalle modalità di gestione
Che dovremo attuare
Per consentire ai lavoratori in particolare ai agli scritti di ciascuna confederazione di decidere ripeto decidere
Con la massima consapevolezza il percorso da compiere
Il bisogno di unità siamo d'accordo c'è ed è avvertito intensamente dal mondo al lavoro
Credo però che nessuno volontà qualunque o novità comunque
Bisogna procedere per gradi
Noi abbiamo fatto una proposta concreta logica costruttiva
Che non è stata mai sperimentata nemmeno nei momenti più alti alla Federazione unitaria
Cioè attuare sulle materie
Più importanti
Il superamento dalla sovranità di organizzazione della pariteticità negli organismi decisionali unitario
Accettare che ci siano organismi non paritetici nei quali a maggioranza
Si possano assumere decisioni vincolanti per tutti questo
Io credo che sia oggi il più importante passo che si possa compiere
Per valutare sul campo in via preliminare
Uno degli aspetti più delicati
Della convivenza di storie ma anche di culture diverse fra noi
Lo consideriamo un passaggio in sensi Ale
Per capire quali regole
E quale modello di democrazia sindacale
Si renderanno necessarie
Per un sindacato unitario
Che deve considerare il pluralismo la sua vera ricchezza
Oltre che un valore permanente
Io sono convinto che fuori dalla propaganda unitaria
Tra le confederazioni e nelle confederazioni
Sì è abbastanza diffusa la voglia di ragionare
E di procedere con il necessario gradualismo
Abbiamo già compiuto un passo importante
Con la predisposizione del documento sulla natura e scopi del sindacato unitario che vogliamo costruire
Ricordo a tutti
E Sergio tu ne sei uno dei testimoni
Che su queste documento
La UIL
Evidentemente non per il piacere di lavorare molto
Ha insistito per tre anni tre anni
Precisando che le famose due paginette
Erano il primo passo ineliminabile
Per avviare
Il processo unitario un passo il primo passo politico
Che per ottenerlo abbiamo dovuto insistere per tre anni
Ora le due paginette l'abbiamo
Ma attenzione
Non sono ancora una sintesi unitaria che proponiamo al dibattito
Ci sono molti punti comuni molti importanti punti comuni
Ma ci sono anche tesi alternative proprio sulla natura del sindacato
Nel documento ci sono ancora ben visibili le storia politica e culturale della UIL della CGIL della CISL
No il prossimo giorno dodici
Riunire Maroni tre esecutivi per avviare la discussione
Che dovesse la libera persa
E l'anche molto franca
Io credo che sarà una discussione importante e per molti aspetti decisiva
Per conoscere le possibilità e di tempi
Del futuro unitario
Ma proprio per l'importanza della discussione
Io credo che non sia opportuno lanciare oggi messaggi sbrigativi
Si apra un confronto
Nel quale entreranno in discussione
Non solo i temi sui quali siamo d'accordo
Ma anche pezzi di storia e di cultura di ciascuno di noi
E io non riesco a immaginare
Quale livello di mediazione sia possibile sui valori
O sulle convinzioni profonde di ciascuno di noi
Sui valori non si vota
Si difendono
Perché fanno parte di noi stessi
Oppure si siedono
Perché avanzano valori comuni più convincenti
Oppure si abbandonano
Per incapacità o vigliaccheria
Sono tre percorsi possibili
E non tutti portano all'unità
Negli ultimi tempi c'è una spinta forte
Quasi una pressione anche dall'esterno del sindacato
C'è qualche politico che ci punta
Magari pensando di trarne vantaggi di schieramento
Ma sono calcoli soprattutto cretini
Credo non meno cretini di quelle che assegnano già i posti in un sindacato unitario
Gli stessi imprenditori
Non mancano di dare consigli e sollecitare l'unità
Che lo dicono esplicitamente considerano necessaria e urgenti
Io credo che noi dovremmo prenderne atto con piacere
Evidentemente siamo più di quanti lavoratori riescono a credere
Non vorremmo però che qualche imprenditore
Per eccesso di amore verso la nostra unità si sente investito da questa missione fino al punto di curare i nostri interessi contro la nostra volontà
Se ad esempio
Alcuni imprenditori e manager
Avevano sognato che l'unità si potesse realizzare meglio
Se ci fosse stata una semplificazione delle forze in campo
Io credo che hanno avuto un brutto risveglio
Anzi
Credo che per loro non sia più nemmeno un bel sogno
Caso mai si è creato uno stato di insonnia per eccesso d'indigestione di voti conferita la UIL
Questo voi sapete non lo dico
Per fare propaganda
Se lo dico
E perché ci sono le ragioni per poterlo dire
Questa lezione stanno testimoniando una serie di verità che nessuno potrà ignorare la prima la più importante
Riguarda il rapporto tra il sindacalismo confederale di lavoratori
Nonostante tutte le previsioni o le speranze sulla crisi prossima ventura del sindacalismo confederale
I lavoratori partecipano in misura massiccia al voto
E scelgono la quasi totalità dei votanti la UIL la CGIL e la CISL
Ci sono state eccezione
All'Alfa Romeo di Arese
Dopo gli anni o fra i Cobas dei macchinisti
Eccezione peraltro conosciute
E l'altra eccezione ci saranno con alcuni sindacati autonomi in alcuni settori pubblici e nei servizi
Ma proprio queste cessioni conferma il carattere aperto e competitivo del voto per le RSU
E noi rispetteremo
Sia coloro che hanno accettato la competizione sia l'esito del voto
C'è invece chi non ha partecipato alle competizioni
Perché sa di essere una realtà virtuale inconsistente
O più chiaramente inesistente nei luoghi di lavoro
Ma c'è qualcun altro invece
Che pur avendo le condizione per competere
Non l'ha voluto fare e non concorrendo
Ha volutamente influenzato la competizione a favore di qualcuno e a danno di altri
In ambedue i casi per quanto ci riguarda
Non c'è possibilità di via
Con chi non esiste
E soprattutto con coloro che esistendo hanno tentato di alterare il consenso a nostro danno
Anche il più unitario fra di noi
Deve sapere che non ci possono essere pause nel lavoro di sviluppo da voi
Lavorare sempre di più per la UIL che c'è
Io credo che sia il modo migliore per essere unitario ciascuno di noi
Tornando nella propria struttura
Deve sentire il dovere politico
Di incontrare immediatamente i dirigenti quadri deleganti
E spiegare che non stiamo in Ballando il mobilio per trasferirsi da un'altra parte
Non c'è ancora una casa comune
Stiamo cercando seriamente
Di costruirne una nuova
Non sappiamo che siamo appena le fondamenta
E non solo contributo sarà tanto più grande
Quanto più continueremo a migliorare la casa in cui stiamo la casa UIL
Che è ben solida
E che poi crescere ancora molto
La casa Hui
Che poi la casa del lavoro dell'impegno della fiducia
E deve essere fino in fondo fino in fondo la cassa della lealtà
E una casa che dobbiamo migliorare
E per migliorarla dobbiamo anche pulire qualche angolo rimasto nell'ombra
E dobbiamo chiarire una volta per tutte
Che si sta creando una incompatibilità reale
Tra i diritti dell'insieme dell'organizzazione
E di bisogno di alcuni dirigenti di essere testimoni Esterni dal loro malessere
Se si vuole alimentare una crono con stila la UIL
Si abbia almeno il coraggio e la dignità di condurre prima la lotta politica nelle sedi democratiche di cui disponiamo
Dirigente
Fuori dirigente che vuole essere degno di questo nome
Non si qualifica
Dalle battutine che trasmette ai giornalisti
Non siamo amanti del monoteismo e nessuna mai proibito il dissenso
Però invece di disgustoso
Il consenso negli organismi
E la successiva dissociazione per strade trasversali
E voi lo sapete che io parlo sempre chiaro
E anche oggi parlano chiaro oggi nell'occasione alla nostra Conferenza nazionale
Di fronte ai dirigenti quadri militanti dalla nostra utile usano il linguaggio dalla franchezza fino in fondo
Chi usa questi mezzi
Chi trasmette riservatamente segni di divisione
Chi preannuncia periodicamente verifiche risolutive
Chi aspetta le disgrazie per sorridere
è stato e sarà puntualmente smentito dai fatti
E voglio essere franco fino alla brutalità
Per me queste persone hanno la stessa levatura morale di coloro che continua a scrivere lettere anonime lui
Siamo
Siamo in una fase estremamente delicata per la via del sindacato in Italia
Una fase in cui convivono grandi prospettive
Ma anche rischi
Questo futuro in buona parte dipende da noi è solo da noi
Ci sono dirigente la UIL
Che ancora si dilettano a discutere sulle scelte politiche che abbiamo compiuto al Congresso e dopo il congresso
Confrontando queste scelte con l'esito delle elezioni del ventisette e ventotto maggio
Io vorrei ricordare a questi compagni e amici
Che al nostro congresso nel maggio novantatré
Non abbiamo spesso scherzato fra noi non ci stanno comici dalla politica
E non abbiamo compiuto una scelta opportunistica
Anzi
Abbiamo rifiutato le lusinghe del mercato della politica
Decidendo su ciò che ritenevamo giusto e non su quello che poteva essere più conveniente
C'è il problema
Ancora insoluto
Dal rapporto con il sistema politico
Ma questo problema non si risolve con il metro
Della forse elettorale
Dei partiti presenti oggi sulla scena
Con questo metro di misura
Al massimo potremmo chiedere asilo politica e più forti da una parte o dall'altra
E magari procurarci qualche nuovo amico
Ma sicuramente non disegna eremo né il futuro dalla UIL
E meno ancora quell'unitario
Il nostro presente lì il nostro futuro non sono legata agli andamenti della coalizione di governo o di quelli dell'opposizione
Non c'è stato nessun governo che ci ha procurato forza o consensi aggiuntivi
E non c'è stato nessun governo
Verso il quale abbiamo espresso pregiudizialmente ostilità o dissenso o consenso
La nostra certezza siamo noi stessi
Ed il dispetto dalla nostra cultura individuale e collettiva
Questa cultura
Non ha più riferimenti esterni non ha più i partiti che la esprime mano fino in Parlamento
Ma non è una cultura morta fra la gente
Non è essere Perlita nei ricordi di pochi superstiti
Non è stata cancellata la mente dei lavoratori dei pensionati dei giovani dei disoccupati
Chi vive del proprio lavoro
O chi spera di averlo
Chi lotta per la tutela dei propri diritti di cittadino
Chi rivendica la salvaguardia del potere d'acquisto della pensione o del salario
Chi vuole garanzia
Sull'esistenza della sicurezza sociale sanitaria e previdenziale
Chi desidera
E continua a desiderare dopo molti anni
Un alto livello di vita civile
Chi si trova in questa condizione
Di volta in volta
Può votare il diavolo con l'acqua santa gli statalisti o i liberisti
Ma quale che sia la sua scelta politica in quel momento
Contemporaneamente vuole che il sindacato il suo sindacato
Sia il rappresentante più fedele sincero e onesto
Della sua condizione sociale
Ecco perché il sindacato il vero sindacato
Sta da una sola parte
Che la sponda diversa da quella governativa e il resto una sponda diversa sia come nei governi di destra che con i governi di sinistra
Sulla stessa sponda
Ci stanno soli sindacati di regime
Come è avvenuto nei paesi
In cui non c'è democrazia
A prescindere
Dal colore della dittatura
Noi siamo da sempre il sindacato la partecipazione
Abbiamo elaborato nomi la politica di tutti i redditi la concertazione il sindacato dei cittadini
Abbiamo più volte invocato
L'applicazione la famosa quinta direttiva CEE per la partecipazione aziendale
Siamo stati soli proponenti in tempi non sospetti
Di un uomo dello di democrazia economica anche mediante i fondi integrativi di pensione
Ebbene
Proprio nella fase in cui tutto ciò è patrimonio comune
E assume i connotati della politica governativa
La stessa fase politica in cui da Amato ad oggi
Si afferma chiaramente la cultura dalla UIL
Sarebbe veramente singolare
Scoprire che ci sia qualcuno di noi
Che si interroga dubbioso sul futuro dalla UIL
Come se fosse un'organizzazione sconfitta dalla politica
Ecco non vorrei che nascesse la UIL la corrente dei preoccupati
Giustamente preoccupati quando ci sono problemi da risolvere
E purtroppo ancora più preoccupati quando si affermano le nostre idee
Io mi domando e mi domando
Ma dov'eravamo in tutti questi anni
Come abbiamo vissuto l'affermazione delle nostre tesi
Ma veramente pensiamo che nel nostro Paese
Sì è in corso una mutazione genetica
Che faccia cambiare natura o addirittura interessi all'intero mondo lavoro
L'aria della disoccupazione dell'emarginazione la povertà
Sono tutt'altro che superate
La gente a cominciare dai lavoratori
Per cambiare questa condizione vuole scegliere politicamente
Chi ritiene più capace
E a volte anche di riesce a essere più rassicurante
Ma le stesse persone lo ricordava anche Sergio un suo intervento
Il giorno dopo
Quando c'è da votare per le RSU
Non esitano un secondo a cambiare radicalmente
Scegliendo coloro che li possono tutelare meglio
Anche o spesso soprattutto nei confronti dalla collezione di governo che hanno votato il giorno prima
Cari compagni amici per usare sempre il linguaggio dalla franchezza così evitiamo di entrare nella grande l'abbazia linguistiche anche fra di noi che fanno solo confusione senza risultati
Continuiamo a parlare di noi stessi collocandoci nella zona politica culturale in cui naturalmente stiamo che italiane chi europea e diciamo la verità senza pensare di diventare dei marziani dalla politica in Italia
E allora diciamo che il sindacato di destra o di centro non esiste nessuna parte del mondo occidentale
Con una sola eccezione
Peraltro la piccolissima che proprio nell'Italia
Ai paesi dove c'è il bipartitismo
E l'alternanza al governo fra progressisti e conservatori
Il sindacato anche quand'è unico
E sempre Sempre
Collocato nell'aria progressista anche quando la componente di sinistra interna e solo maggioranza relativa
Così è in Germania Inghilterra Svezia Norvegia Israele
Di sinistra sono i sindacati in Francia e Spagna a sinistra
Secondo il loro modello è la concezione della loro sinistra
Si colloca anche la e terziario negli Stati Uniti
Da noi qual è il vero punto che crea resistenza legittima
Per formalizzare questo rapporto di coerenza frazione sociale sinistra politica
C'è un problema connesso all'Unità indubbiamente perché sappiamo tutti di essere collocati alla sinistra sociale
Ma nel momento in cui si si trasferisce al terreno politico emergono giustamente la differenza di ciascuno di noi la storia dell'organizzazione delle persone ed è giusto che sia
Ma voglio parlare della UIL dalla nostra storia
Qual è il punto di resistenza
Per formalizzare questo rapporto che avevamo individuati ed indicati al nostro congresso
Credo che la risposta sia molto semplice
Da noi la sinistra politica e oggi presidiata da due soli partiti uno ex comunista e l'altro orgogliosamente comunista
Cioè due sistemi organizzati
Storicamente diversi da noi e politicamente assai lontani dalla nostra cultura politica
Questo vale non solo per Rifondazione
Ma vale anche per il PDS
Nonostante le trasformazioni e la rottura operata con il suo passato
Questo è il più grosso problema per ogni persona di sinistra
Non comunista e nemmeno ex comunista
Chi crede negli ideali laici socialisti e riformisti
Però non può diventare un nomade fra i diversi partiti
E nemmeno può rassegnarsi a girovagare senza meta nel deserto che si è creata a sinistra
E non può accettare
Di operare nell'alternativa secca
O il PDS o niente
E allora calmati calma e mette fretta
Abbiamo prostituire
Che è ben saldo e radicato nella coscienza e lavoratori
Un corpo sociale
Che è anche un soggetto politico con una propria identità sociale con una propria cultura
Con una storia
Che non ha mai avuto cedimento incertezze
Dalla difesa la libertà individuale collettive
Un'organizzazione allergica alle chiese di varia natura
Un'organizzazione abbondantemente vaccinata
Verso ogni tentativo di DC divisi uno condizionamento la propria autonomia
Dobbiamo stare ben fermi sul nostro terreno
Che però non è quello della neutralità come qualcuno pensa
Io considero ogni dichiarazione di neutralità
Un segno di paura
Di sfiducia verso se stessi
E l'ha anche rimarcato rispetto alla propria storia
In un sistema bipolare
Essere neutrali
Ho collocarsi al centro
Incontaminati ed incontaminata vili
Dal Soglio
E noi sappiamo quanto dolorosa possesso alla conclusione insistendo a stare seduta in quel punto
Questo vale anche in politica
In un'ipotesi bipolare ormai largamente avviata nel nostro Paese
Di una sinistra riformista
Convocazione esplicite di governo
Ne ha bisogno il Paese mi hanno bisogni lavoratori e ne ha bisogno il sindacato come la UIL
E credo che ne abbia bisogno anche la coalizione di governo
Se vuole creare
Come io fermamente credo
Un sistema di alternanza e non un jet e non un regime strani modelli europei
In questa realtà
Senza chiamarci fuori
Pensiamo alla UIL
Ai nostri iscritti
Alla nostra azione sul sistema economico e su quello sociale
Pensiamo alla ripresa dello sviluppo al rilancio delle attività industriali al nuovo assetto organizzativo
All'efficacia delle regole interne per il funzionamento alla cui
Pensiamo soprattutto alla questione nazionale del Mezzogiorno
E per noi si traduce in una sola richiesta come diceva Franco la sua reazione
Creare le condizioni di pare opportunità per lo sviluppo
Non si può fare una gara
Nell'economia né sociale né breve né lunga
Tra chi corre con una macchina che funziona e chi ha le gomme a terra
A tutti coloro che si dilettano
Politicamente ed economicamente
E spesso maldestramente a parla del Mezzogiorno
A costoro e vorrei dire che prima di affermare che le energie presenti nel Mezzogiorno sono sprecone
Quando vuole vocazione o dissensi all'assistenzialismo
Credo che sia giusto
Almeno per una volta nella storia
Provare a metterle nelle condizioni di gareggiare
Questa e per la richiesta impellente l'esclusiva della pare un po'stupita del per il Mezzogiorno d'rispetto al resto del Paese
Non abbiamo richieste
Diverse da queste mettere il Mezzogiorno nella condizione di competere con le stessi mezzi che sono stati concessi agli altri
Questo governo si trova a gestire una pesante eredità dei conti dello Stato
E bisogna anche riconoscere che per il novantaquattro
E chiamato ad onorare cambiali che ha firmato Ciampi senza lasciare i soldi per pagare
Questa ad esempio
E la cruda verità decorsi i contratti del pubblico impiego
Ma il governo
Anche dichiarato in forma solenne
Di accettare contenuti e metodo dell'accordo di luglio
Noi abbiamo pensato questa scelta
Ma naturalmente conta soprattutto la sua concreta attuazione
E qui
Si intravedono già ipotesi di conflitto molto gravi
Su iniziativa di questo governo
Si è avviato il confronto sulla legge sul mercato del lavoro
Voi sapete che oggi l'ideologia imperante richiama flessibilità
Ne parla il governo la invocando imprenditori
Ma suggerisco tutti i giorni gli economisti nazionali e internazionali
E tutti tutti
Assegnano alla flessibilità
Un valore terapeutico per creare nuovo lavoro
Si dà il caso che anche noi
Credo di poter dire più del Governo e di tutti gli imprenditori messe assieme vogliamo nuovo lavoro
Anzi
Dipendesse da noi
Ne vorremmo due non un milione di posti di lavoro
Noi però mettiamo un accento sulla questione piccolo ma per noi decisivo
Noi vogliamo esclusivamente lavoro aggiuntivo a quello che esce non un saldo attivo
Come spiegare il presidente una situazione di categoria
Uscendo al primo colloquio con Berlusconi dopo l'incarico
Dice che il governo faccia le leggi sulla flessibilità del lavoro di modo che io posso licenziare due lavativi
E pone assumo cinque bravi
Ecco questo è il saldo attivo su cui noi non siamo per nulla d'accordo
Noi siamo d'accordo
Sulle leggi
E sulle flessibilità possibili
Che incrementano rispetto al lavoro che già c'è
E non un lavoro che diventa in parte anche sostitutivo
E questo lo scontro vero sulla flessibilità
Non siamo preoccupati da soluzione aziendale come quella dell'Atm di Torino che è stata citata abbondantemente citato anzi proprio per la soluzione poteva dimostrare il valore del buon senso pratico rispetta i pregiudizi politici
Non costituiremo il fronte di opposizione sulla creazione del nuovo lavoro
Né per il lavoraccio un Tivo
Ci opporremo a nuove forme di flessibilità
Ma abbiamo dei limiti insuperabili
Oltre queste frontiere ci sarà lo scontro
E siamo già
Alle soglie dello scontro più duro e si deve saperlo oggi
Il salario d'ingresso
Non può essere una forma ipocrita
Di mimetizzazione nazionale
Per mascherare una scelta molto brutale
Se vuoi lavorare deve accettare una paga inferiori punto e basta
Noi poniamo due condizioni che consideriamo vincolanti
Sì compensi con la formazione il minor salario
E soprattutto si affida la contrattazione aziendale l'uso di questa facoltà
Siamo favorevoli al part-time
Ma non lo siamo più sentimento la norma unilaterale
Disponibile in assoluto dal datore di lavoro non solo per il nuovo lavoro
Ma anche per trasformare a sua esclusiva volontà
Il lavoro che già c'è
A questo Parlamento a questa maggioranza a questo governo
Anticipiamo una posizione dalla quale non deroghe Remo
Parlo della tutela dei diritti legali e contrattuali
Che abbiamo conquistato per i lavoratori e per i pensionati
Non ci siamo mai addentrati
Anche perché il tema non ci appassiona
Lo lasciamo in bocca i propagandisti
Sulle teorie di varia natura intorno al liberismo
Siamo invece curiosi molto curiosi
Di conoscere le sue implicazioni pratiche
Nel Parlamento italiano si stanno già verificando fatti gravissimi
Voluti da questa maggioranza
Con il silenzio complice di qualche ministro di questo governo
Il più grave di questi fatti
è intervenuta la settimana scorsa
Io non mi addentrerò
Su questioni tecniche ma è bene che ciascuno di noi abbia ben chiaro ben chiaro nella mente
Cosa è successo e le implicanze che può produrre questa scelta
Né in un ramo del Parlamento
C'era in discussione
La conversione in legge
Del decreto che consentiva il finanziamento degli ammortizzatori sociali per gli esuberi
E la mobilità il monte grande azienda
Due parlamentare dalla maggioranza
Hanno inseriti in aula un emendamento che di fatto rende gli artigiani
Liberi di applicare o ignorare i contratti di lavoro
Io ho detto prima che non scende sui particolari ma state attenti
Non è una clausola di libertà perché è stata conferita agli artigiani
E anche peggio e anche peggio
Con una responsabilità diretta dello Stato del Governo e del Parlamento
Il che aggrava le responsabilità
Perché è stata abrogata una norma piccola
Ma essenziale
Mediante la quale si diceva
Che non si poteva accedere allo scalo allo scambio fiscale
Se non si rispettavano i contratti di lavoro
Sì è abrogata questa norma
Per cui lo Stato
Lost tatto il governo in Parlamento legalizzata di fatto di fatto
L'annullamento dei contratti collettivi nazionali di lavoro in quel settore
Voi immaginate un poco immaginato un poco cosa vuol dire
L'estensione del principio
Che danno è una specie di costituzione materiale
Dell'effetto erga omnes dei contratti collettivi nazionali di lavoro
Voi immaginate
Che
Questi contratti collettivi nazionali di lavoro passino da un diritto esigibile del lavoratore di quella categoria
Ha un potere facoltativo
Dei di quelle che in quella categoria operano dei datori di lavoro
Voi pensate che cosa succede
Innanzitutto un interno
Sindacato non avrebbe più titolo di contrattare oppure farebbe contrattazione collettiva nazionale a suo rischio
Perché potrebbe avere nessun effetto
Pensate quello che succede per le persone
In un'ipotesi di questo genere c'è per i lavoratori
Sarebbero titolari
Di diritti puramente teorici salvi quelli salariale di cui già dispongono
Ma quel che è peggio quel che è peggio
E che tutto questo è avvenuto
Nel silenzio generale
Con un sistema ricattatorio perché è stato messo nello stesso decreto dello stesso decreto
In cui c'erano i i bisogni sociali
E il ricatto delle lobby
è stato fatto nel momento in cui
Ormai stiamo procedendo nell'elezione delle RSU
Che come voi sapete
Sono il percorso parallelo per scelta sindacale
All'articolo trentanove della Costituzione
Lì alla registrazione degli scritti qua registriamo i consensi mediante il voto libero e segreto
Bene mentre è incorso questo grande processo di democrazia di trasformazione di certificazione dalla rappresentanza reale dei soggetti magari nel nostro Paese
Si fa una norma che potenzialmente cancella questi soggetti sociali
Perché se noi non siamo più titolare di una contrattazione collettiva che non saprei cosa dovremmo fare
E allora
Non solo il governo non può dire io non c'ero io non c'entro perché qualcuno di loro c'era
Ma anche se non c'è più il tanto deprecato pacifismo questo governo espressione della maggioranza
E l'emendamento stralcio l'hanno inserito due parlamentari dalla lega
Che fa parte di questa maggioranza
E allora c'è un problema che riguarda il Parlamento e la sua maggioranza ma c'è un problema di riguarda il governo
Il governo di questo Paese
Perché il governo di questo Paese di fronte ad una norma che a queste potenzialità
Non può reagire come se fosse un incidente c'abbiamo problema anche noi
Al punto in cui siamo
Anche se abbiamo tutti una forte allergia per le leggi probabilmente dobbiamo chiedere una legge una legge che recepisce recepisce per norma il valore vincolante degli accordi collettivi nazionali di lavoro
Da questo punto di quella legge una legge
Che recepisce nei termini che noi suggeriamo d'accordo anche con gli imprenditori
Il valore l'estensione e la diffusione delle RSU in tutti i luoghi di lavoro per tutti i settori
Noi dobbiamo uscire
Da una situazione alla quale
Dietro le tante teorie
Ci stanno trappole pericolosissime da parte delle vario
Poi c'è un altro episodio
Ne ha parlato il ministro Mastella ne parlo io
Messo Martella fatto riferimento a un'altra
Trappola parlamentari
Il ministro in carica e non è un ministro candidate in carica il ministro in carica ha detto in una sede in una Commissione dove il problema del lavoro non c'entrava niente niente
Alcune inserito un emendamento
Mediante il quale
Per una legge non controlla dal Ministero lavoro viene inserito ognuna delle tre agricoltura
L'ha detto il ministro qua Mesa dichiarato Parlamento avvengono 'ste cose a prescindere né funzione drammi responsabilità
Il ministro ci ha anche detto che lunedì pomeriggio convoca le parti
Per trovare una soluzione
Allora è bene che si sappia
Così anche anche in questo caso sappiamo di che si parla sappiamo di che si parla
Che la norma
Per la chiamata nominati nell'agricoltura
Non è stata inserita dai tempi di Ciampi
Perché la Willa impedito non il sindacato Ciardo testimoniò che l'ha fatta questo di principio fino al punto da vicino a battuta se inserire questa norma
Ma invece di fare una denuncia pubblica vi denunciamo alla Commissione antimafia di questo Paese
Ciampi Ciampi non inserire questa norma e l'accelerazione l'agricoltura non hanno mai firmato l'accordo di luglio ancora ora solo perché mancava questa norma
Il Parlamento
Senza far fare nemmeno un negoziato alla categoria che non abbiamo sostenuto dicendo se la categoria trova l'accordo con la federazione su questo punto va bene senza nemmeno negoziato
Gli regala la norma senza manco pretendere la scrittura l'accordo la firma l'accordo sul ventitré luglio
Cioè sono cose che francamente ne abbiamo viste tutte ma del genere erano ancora viste
E c'è di più
E c'è di più
E lo dico ora il ministro ha garantito che non succederà
Speriamo che abisso abbia la forza per non farlo succedere
Guardate
Che è seguita alla chiamata nominativa in agricoltura
Si passa per come vogliono le associazioni agricole
Al lavoro interinali in agricoltura
Noi avremmo legalizzato la tratta dei braccianti agricoli nel nostro Paese cioè la schiavitù proibita dalle leggi e dallo Stato queste lavora agricoli valido presto avremmo le agenzie sul lavoro dell'intermediazione sul lavoro non solo in Sicilia ma anche nell'altra parte del Mezzogiorno tutte
Governante da Totò Riina e soci questo sarebbe
Questa il lavoro interinale agricoltura
E questo viene subito dopo la chiamata nominativa
E vi assicuro che di fronte al potere delle robe che stanno dimostrando
Io non mi fido più
Dalle parole del ministro ammette non che non dica pubblicamente
Che siccome lui è contrario alla schiavitù se passa quella norma si dimette dal governo
E novantaquattro quindi comincia a essere inquietante e pericoloso
Per il mercato del lavoro la previdenza e la sanità
C'è quindi novantacinque tutto da costruire
Rilevantissima parte dipenderà proprio da questo governo
Questo vale per il finanziamento dei contratti pubblici
E vale in particolare sulle scelte di politica economica
E se mi consentite
Anche su quelle di natura squisitamente politica
Io penso espressamente
Ai referendum
Che si dovranno tenere l'anno prossimo
Referendum promosse da Pannella
Che sono stati firmati dagli onorevoli Berlusconi e Bossi
Questi referendum
Sono stati predisposti con lo scopo dichiarato
Dichiarato
Di sottrarre i sindacati confederali i mezzi economici per svolgere la loro funzione
Il Presidente del Consiglio
Credo prima di ogni altro per le funzioni istituzionale politiche che esercita
Deve dirci si appoggerà o no questi referendum
Quando ci siamo incontrati per la prima volta sono stato io a fargli questa domanda
Senza peraltro avere una risposta perché non considera una risposta dire vedremo dopo
Il dopo oggi non è lontano
E sarebbe assai grave per la democrazia nel nostro Paese
Se il presidente del Consiglio dovesse sostenere il referendum
Che sono un atto di ostilità dichiarata verso la UIL dalla CGIL la CISL
E non perché siamo grandi o belli
Ma perché non si può
Nella funzione istituzionale non si può
Condividere e praticare con noi il modello concertativo
E contemporaneamente avallare atti di guerra dichiarata nei nostri confronti
Il governo corrisponde può predisporre misure legislative per annullare il ricorso al referendum che ci riguardano
è avvenuto in passato
E poi benissimo accadere anche ora
Se invece lasceranno scorrere il tempo senza fare nulla
Ne dovremmo trarre tutte le conseguenze
Perché avremo davanti a noi un governo ufficialmente ostile
Che usa armi improprie
Per piegare
Ripeto piegare la testa al sindacalismo confederale
Dobbiamo assolutamente assumere caro Sergio
Assieme alla CGIL iniziative efficaci
Efficaci pubbliche forti
Contro il primo vero attentato alla stessa sopravvivenza del sindacalismo confederale in questo Paese
Ricordiamo ciò nei prossimi mesi
E mettiamo in agenda una possibile soluzione
Ma dobbiamo mettere in agenda anche allo scontro
Anche se non lo cerchiamo
E forse non lo vorremmo
Anche con questo governo ne vorremmo realizzare un più alto livello di democrazia
Ma non ci potrà essere democrazia se non ci sarà un sindacato libero autonomo e autosufficiente
Farla pagare danno quindi le conquiste che ha realizzato
Con il negoziato e con la lotta
Come avete ascoltato hanno parlato dei problemi trattati nel documento presentato alla Commissione organizzativa
Dice il profilo politico ed organizzativo del sindacato che cercheremo di costruire
Un sì la cava giusto capace di ampliare il proprio raggio di azione
Era un per le barriere dell'egoismo
Che ancora permangono nel rapporto fra le varie strutture
Sì da cavato capace di utilizzare nel modo migliore
Le energie i mezzi di cui dispone
Un sindacato che sceglie decisamente di valorizzare i consensi che riceve
Per crescere ancora
Un sindacato unito
Che non può più permettere che al proprio interno continua a sopravvivere rendite di posizione
La dobbiamo sentire il dovere impellente impellente di migliorare noi stessi nelle persone negli strumenti nel funzionamento delle strutture
Tutta la cui
Dovrà assumersi questo compito pioggia carattere prioritario
Perché assolutamente prioritario disporre di una squadra che funzioni in tutti i suoi reparti
Dai territori alle categorie
Credo che lo svolgimento alla conclusione questa conferenza siano rispondente alla tesi
Mi riferisco alla teste richiamai lavorano uiguro
E chiama lavorare per la UIL
Saranno forse una delusione per coloro che si attendevano un qualche spettacolo
Magari l'espressione anche minima
Di una divisione
Sicuramente delusi
Saranno coloro che per mesi
Permessi sono stati nutriti di pettegolezzi
E che a loro volta hanno alimentato questi pettegolezzi
Pensando Curcio
Di diventare dei grandi dirigenti della UIL
Ieri ha scritto una lettera al direttore di un quotidiano a grande tiratura
E siccome non la prima e temo che non sarà l'ultima
L'ho dichiarato che preferisco la censura
Ad una sistematica di disinformazione ostile alla UIL
Ho voluto dire anche questo
Perché io so che ci sono dirigenti della UIL non so se sono pochi o molti
Che hanno letteralmente paura di critica dite di Caravà stampe di giornalisti
Anzi
Qualcuno dice che non bisogna farlo perché potrà fanno pagare
Io non la penso così
Io credo che dobbiamo invece parlare a voce alta
Perché non abbiamo scheletri nell'armadio anzi per la verità non abbiamo nemmeno l'armadio
Io credo cose tanto
Nell'informazione libera e indipendente
Che ritengo un dovere primario criticare contrastare pubblicamente
L'informazione incompleta disonesta o partigiana
Naturalmente con lo stesso vigore con la stessa convinzione
Sostenga apertamente il diritto incondizionato della stampa e degli organi d'informazione
Di criticarci ogni volta che sbaglia
State tutti leggendo questa battaglia di democrazia sulla RAI
è una battaglia giusta
Se c'è da difendere e se questo è il punto dovremmo farle dovremmo farlo con grande energia
Il servizio pubblico della RAI e coloro che vi lavorano
Ma chi ha in pugno a queste battaglie
Io vorrei dire
Danze ci la possibilità di farlo
Questa battaglia di democrazia
Ed è difficile
Ma è veramente difficile
Crede la lotta per la democrazia
Quando vengono indicati quale campione di questa democrazia
I più accaniti cultori del cattocomunismo del settarismo che circola nel nostro Paese
Vengono messi
Vengono messi nell'album dei democratici
Gli ultimi due conduttore di Milano Italia
Il Siena campione popolare di democrazia il mitico conduttori di rosso e nero
Cioè coloro
Che ci hanno sempre ignorato
Insieme al conduttore che si è ricordato dalla UIL
In termini che tutti conosciamo durante il nostro congresso del maggio scorso
E questa è l'album delle figurine dei campioni della democrazia che ci vengono indicati per queste battaglie
Ne faremo una grande battaglia
Purché queste figurine per cortesia vengono rimesse nel cassetto
Perché vedete
Noi siamo un'organizzazione che per alcune il grave difetto di essere liberaldemocratica non condiscendente non ruffiana
E soprattutto estranea alle chiese che tante di questi personaggi hanno frequentato
Nel progetto organizzativo ce la nascita al nostro sistema interno di formazione e di informazione di massa
Io credo che dobbiamo realizzarlo costi quel che costi i nostri delegati quadri dirigenti dirigenza indagato ogni livello in ogni categoria in tutte le Province Comuni e zone debbono disporre delle nostre informazione completa e veritiera
Non è solo un flusso di notizie specialistiche
E dobbiamo assicurare
Dobbiamo anche coprire le omissioni le censure e le distorsione dei fatti
La tifoseria degli ultimi arnesi del cattocomunismo circolanti in Italia
E questo dovremo farlo fino a quando non avremo anche da noi
Un sistema di informazione comparabile
Con quello di cui suppliscono gli inglesi tedeschi francesi belgi
Tanto per citare alcuni nostri coinquilini europea
Ma disponiamo di tutte le condizioni per crescere ancora molto
L'abbiamo le migliori potenzialità per sviluppare il nostro ruolo fai lavoratore nel Paese
Dobbiamo però sapere che per alcuni siamo fastidiosi
E per altri siamo un ostacolo in compenso per molti o forse per moltissimi
Siamo già una prima certezza ed anche una speranza
Ma non faremo un passo avanti
Se non lasciamo da parte prudenze timidezze opportunismi
Ho compiacenza versi vari potentati
Non coglieremo questo momento politico se perderemo tempo a parlare tra di noi anziché con gli altri
Fermeremo il passo e condizioni Remo anche il nostro futuro
Se useremo l'organizzazione fuori dagli interessi degli scritti e dei lavoratori
Stiamo assaporando il successi elettorali in questa prima fase però attenzione
Il successi alimentato al lavoro dalla coerenza dalla fiducia
Che speriamo ai lavoratori
Vi posso assicurare
Che dentro e fuori dal sindacato
Prima di questo gruppo dei cinquecento mila votanti
Qualcuno pensava che il nostro destino fosse già assegnato
Scegliere
Con chi accasarsi o da chi farci assorbire
Ve lo dico con certezza perché anche tra costoro
Si affacciano i primi pentiti
Ora non la pensano più
E qualcuno si sta ponendo il problema di come recuperare un rapporto con una Williams
Che non declina ma anzi si rafforza
Siamo però la prima fase
Ci sono ancora milioni e milioni di lavoratori che debbono votare e ci vorranno quindi migliaia e migliaia di candidato Uyl capaci e credibili
Quindi il prossimo future fatto di lavoro
Tanto lavoro che deve impegnare tutte le strutture della UIL
I primi importanti risultati dimostrano oltre ogni Giubileo che quando c'è lavoro collegiale arrivano i consensi
Questi consensi avranno un peso rilevante della costruzione dell'unità
Una unità che impegna tre confederazioni e non due
Per come credeva o sperava il giornale dalla Confindustria
Io ho ascoltato molti interventi sinceramente unitari
Unitari come lo sono io e ciascuno di voi
Nei prossimi giorni nei prossimi mesi e per tutto il tempo che sarà necessario
Coltiviamo la scelta dell'unità
Nel modo più giusto per noi
Lavorando a tempo pieno per la crescita della UIL con gli iscritti e con il voto
Ricordate ricordati
Ogni nomi scritto ed ogni volta la UIL
è un modo alternativo
Ai sindacati corporativi
è un modo concorrenziale anche fra con CGIL CISL UIL
è un voto di fiducia
Al sindacalismo confederale per quello che rappresenta il nostro Paese
Rivolgo perciò un invito pressante a tutti
Ed in particolare ai pochi pessimisti
Che considerano l'unità sindacale
Il rifugio alternativo
Allo scioglimento dalla UIL pensate un po'
A tutti
E la costoro impartì colare
Mi sento di assicurare senza possibilità di errore
Che non c'è alcuna motivazione razionale per le loro previsioni angosciose
Quell'alternativa non c'è
Che l'alternativa non ci sarà
L'unità ci potrà essere soltanto se sarà una scelta libera
Volontaria e tra soggetti che hanno piena sovranità dei loro atti
Forse qualcuno iscritta la UIL
Ma non so quanta amante della UIL
Teme o prevede
Danzare bandiera bianca
Io vi assicuro che sbaglia analisi e previsione
Chi soffre
Di pessimismo tanto acuto quanto irrazionale si ricordi
Se lo ricordi bene
La UIL e impegnata per l'unità
Proprio perché la Wille certa che si tratta di una scelta libera volontaria e autonoma
Senza soggezione
E senza imposizioni da nessuno
Come si suol dire nemmeno dal destino
Perché se l'unità fosse uno stato di necessità
Per bisogno per paura non ci sarebbe più questa Will
E sicuramente non accetterebbe mai il sottoscritto
Ed i moltissimi tantissimi quasi all'unanimità
Che nella UIL la pensa a questo modo
Il nostro contributo all'unità sarà tanto più prezioso
Quanto più saremo forti e liberi da condizionamenti
A settembre faremo le prime scelte operative per la UIL per i nostri scritti per i lavoratori
Saranno atti importanti
Atti di cambiamento per rendere più solide le nostre prospettive
Prospettive di crescita della Hui
Tolto il nostro sistema organizzato
E di lavoratori
Debbono capire che l'Unità non in una somma di debolezze
Ma deve essere una forza essenziale
Per tutto il mondo del lavoro
La loro adesione alla UIL
Il sostegno del voto che ci daranno
Saranno il riconoscimento più autentico riconoscimento che ci attendiamo da loro
Per l'impegno che abbiamo sempre fornito nella costruzione dell'unità
Un impegno che manterremo
Un impegno
Che sarà tanto più alto quanto più forte riusciremo a fare alla nostra cui vi ringrazio
Allora
Scusate l'aveva detto Pietro all'inizio già registrati dobbiamo ancora concludere con le decisione quindi perlomeno i delegati non tanto di invitati ma i delegati devono rimanere seduti perché devono votare
Al e devono contro compiere alcuni adempimenti obbligatori per chiudere questa conferenza
Quindi diamo tempo a chi vuole allontanarsi di allontanarsi gli altri di riavere seduti un minuto
Vi preghiamo con sollecitudine quello lo devono uscire per consentire anno di poter lavorare
Salutiamo Sergio D'Antoni che lascia pure Graziano ancora per l'intervento
I delegati per cortesia se si mettono ceduti in fondo alla sala se per cortesia gli amici e compagni ci aiutano consensi responsabilità quelli che devono uscire a rapidamente uscire
Diamo lettura nel frattempo di un ordine del giorno che ci è stato consegnato come Presidenza da un congruo numero di delegati che debba presuppone stante il tema è l'ordine del giorno in prevalenza essere appartenenti alla UIL pensionati l'ordine del giorno lei cita così i delegati della Conferenza nazionale di organizzazione della UIL fanno propri i contenuti della piattaforma rivendicativa presentata al Governo dalle organizzazioni sindacali dei pensionati UIL CISL e CGIL
In particolare i delegati che affermano quei principi che da sempre hanno caratterizzato le linee strategiche della UIL che si fondano sulla solidarietà
Sul mio lato sinistro purtroppo siede in una posizione infelice perché mentre manate rimbomba in quelle specie di di di spiata ulivisti hanno quindi di di di di di cannella l'organo parola canne d'organo rientra alla per cortesia uscite
I particolari gregaria temono quei principi che da sempre hanno caratterizzato le linee strategiche della UIL che si pongono sulla solidarietà intergenerazionale e sulla tutela degli interessi collettivi dell'intera società
I delegati la cosa vale pure sulla destra
I delegati alla conferenza di organizzazione della UIL
Consapevoli che l'allarmismo economico e gestionale del sistema previdenziale
è frutto anche di disegni politici e di interessi legati alla privatizzazione impegna Nori intera organizzazione a sostenere con ogni tipo di iniziativa e la campagna di raccolta di firme predisposta dai sindacati pensionati della UIL CISL e CGIL
Per la legge di iniziativa popolare sulla riforma della previdenza e dell'assistenza
I delegati infine si impegnano a sostenere l'iniziativa della UIL per e il treno della solidarietà da donare al popolo albanese e che aggiungo io trovate in termini di conoscenza più precise uscendo sulla destra
Queste all'ordine del giorno che noi abbiamo accettato con residenza la metto in votazione ma glielo superfluo rispetto al fatto che siamo veramente l'accordo di comunque chi è d'accordo alzi la mano
Giù controprova chi è contrario chi si astiene approvato alla unanimità sapendo che l'approvazione comporta degli impegni precisi non è che abbiamo le prove le giuste pretese adesso passiamo un attimo a la ai il documento finale della Coppa non tanto il documento finale ma il documento del della conferenza d'organizzazione io dovrei leggerlo e sono quattordici pagine
Al allora
Credo che per alcuni versi questo documento voi tutti ben lo conosciate perché è il documento che noi abbiamo inviato a tutte le strutture e che è stato oggetto di gli emendamenti e di riflessioni all'interno di ogni singolo organismo al momento in cui si è riunito tante che questo documento che come ricordava Pietro è stato già riceve il risultato finale dei un confronto fatto nella Commissione con tutti i segretari generali ha recepito quegli emendamenti che le strutture ci hanno inviato precisando meglio i contenuti
Breve Tomasi
E per cui ricevo il il documento è stato comunque aggiornato con gli arricchimenti gli emendamenti e le sostituzioni che le strutture avevano inviato e che ricco ulteriori consideriamo esaustivo rispetto al fatto visitare i generali che hanno coordinato e diretto i lavori delle organismi da qualche maniera Pier esattamente interpretato la volontà delle singole categorie o delle singole strutture rappresentati
Per cui io do per letto il documento la rendo conto che da due giorni che è stato distribuito ed è presente ed era in distribuzione lo dà per letto e quindi lo metto in votazione se non ci sono richieste di interventi un attimo giù le mani che ci sono richieste di interventi cioè ragazzi che ha richiesto l'intervento se ci sono altri per cortesia me lo segnalate subito se notava passi votazione
Ecco pudori e ce ne sono altri che io ho segnato Paolo Giuliani
La la la nella liberamente mi riferisco all'articolo trentasette del documento
Dove propone di parla delle risorse quindi di della loro distribuzione alle RSU e anche un riparto automatico la proposta è questa di fare di emendare questo vincolante di sostituirlo con questa dicitura
Con il procedere della riorganizzazione delle strutture
E del loro funzionamento sia fronte anche il sistema da riparto delle risorse PD per dire che questo robe camminano insieme a secondo di come si modifica si riorganizza le strutture funzionamento si pensa anche al problema da ripato delle risorse
Do scusate io la per alcuni versi non non non non non l'ho capito però per me il mio vero nome che mi stravolge vomitano i commi ricordano giustamente una procedura e vi chiedo scusa rispetto all'anno al fatto che come presidente
Sono capito Presidente
Allarmi ricordano che e le modalità della conferenza così come per un congresso non prevede gli emendamenti presentati a titolo personale
Ma prevede solo esclusivamente gli emendamenti presentati dalle strutture
Per cui da questo punto di vista di come metalmeccanici hanno se avete presentato i loro emendamenti nella loro conferenza non abbiamo già tenuto conto per cui in questa fase non possiamo ancora accettare emendamenti a titolo personale
Dopodiché siccome ci saranno i moventi di decisione rispetto al fatto che questi sono principi dopodiché ci arrivo etiche decisioni nel comitato centrale rispetto alle delibere attuative dei principi che ricordava Torino
A quel punto nel comitato di entrare nella costruzione delle delibere attuative evidente coloro che danno il loro contributo verrà tenuto nella dovuta considerazione sapendo quello che rappresenta non soltanto a titolo personale
Quindi questa è la procedura viene ricordata quindi chiedo scusa pura Paolo e all'amico avere alzato ma mi ricordano questo tipo di procedura per cui si prova procedura uguale per tutti è stata mandata e sarà mandata lady modalità sostare mandare insieme al documento anzi le modalità sono state mandare del tre volte
No scusa non è provare Statuto è pari modalità scure lo so saluto ciò mai stata le modalità le modalità scusa non è problema di paura non c'entra qui c'è un problema di rispetto tra di noi una probabile paura figura di dunque andare lì tu puoi andare lì e poi dire quello che vuoi e dopodiché ne daremo conto perché le con la dovuta responsabilità non è questo il problema
Il problema è che noi abbiamo dato indicazioni a tutta Italia non tanto voi ma la commissione gli organismi della guida confederale
Hanno dato indicazione a tutti darà sulle modalità di svolgimento e le hanno date circa un mese e mezzo fa non ieri o l'altroieri come esametro fa e quindi in questo meccanismo in queste modalità sono stata vedute godono a tutte le strutture e quindi questo va ricordata dopodiché siamo può dare il suo contributo e vuol dire io personalmente su un articolo del suo punto trentasette ho letto donino già una riserva
Non c'è problema l'abbiamo preso nota vedremo qua dobbiamo trasformarle in delibera attuativa come tener conto anche alle cose ricevono in omaggio al il documento viene posto in votazione così come dopodiché io la parola paure ci diceva che l'avete la sua osservazione ma non l'avrei la parola ricorda che darà tranquillamente alla sua però tenendo conto che sono emendamenti non interventi e
Prima una breve domanda dalla procedura così come ricordata dall'amico Mussi
Debbo dedurne che le proposte di emendamento cioè i documenti che le proposte contenute nei documenti pervenuti dalle categorie dei territori che non abbiano trovato spazio nel documento consegnato ieri si devono ritenere non accolte e così bene allora se e così debbo rammentare che nel documento approvato dal comitato centrale da quindi Puglia presente il compagno Lotito
Era avanzate veri veniva avanzata in conclusione la richiesta che prima della riunione del Comitato centrale previste per settembre ottobre quando è le determinazioni assunte da questa conferenza nazionale d'organizzazione fossero sottoposte alle assemblee e agli organismi periferici per la discussione ed approvazione così testualmente
Se questa osservazione che è contenuta nelle ultime cinque righe del documento approvato dal comitato centrale della UIL di Puglia
La si deve ritenere non accolta io sono costretto a non votare il documento della conferenza
No Paolo scusa o c'è un equivoco questa è una modalità attuativa dei peli questa discussione non non è può essere nei documenti è chiaro che quando faremo le delibere attuative è chiaro che non li trasmette rima i membri riecco partecipanti alla Commissione
E chi ci aiuteranno a interpretare esattamente le volontà dei dei singoli comitati centrali dopodiché sarà compito del segretario generale rappresenterebbe la sutura vedere come aggregare il consenso fu una quelle libere per cui di chi devo immaginare che si erano già dalla UIL delle Puglie farà la riunione dobbiamo centrare avide Puglie e fa raccoglierà il consenso se la proposta deve immaginare che la procedura sia questa
Ma il documento non è che mette in discussione qui sta certamente paura creata quindi la raccomandazione che da Opera Sonata che perché il metodo la democrazia
Rappresentativa presuppone che ci siano gli dagli organismi non certamente che ci sia una colorazione assedi decisione d'accordo capisco la la rispose
E siccome il senso di questo emendamento che personalmente propose in quel direttivo non era questo mi dichiaro insoddisfatto e quindi preannuncio che sono costretto a dare voto contrario grazie c'era
Perfetto
Luigi limiti
L'ultimo intervento è Luigi Angeletti va
Allora io ovviamente voterò a favore del documento per motivi chiaramente comprensibili sul piano politico
Ma siccome la conferenza d'organizzazione queste quelle che l'hanno preceduta
Si è discusso della riforma organizzativa e quindi delle scelte concrete che dovremo operare
Evidenti che non si può
Immaginare un percorso per quale questo dibattito che ha preceduto
La conferenza d'organizzazione
Venga annullato
Scusami
Venga annullato e tutto
Verrà deciso
In una riunione del Comitato centrale
Perché è ovvio che
Una riunione del Comitato centrale
Che non teme che non tenesse conto del dibattito che le strutture di categoria e territoriali e regionali hanno svolto
Visto che noi affidi rema comitato centrale questa decisione e che non si trovi
Una forma di verifica tra le eventuali deliberazioni del Comitato centrale e lì di risoluzioni che delle assemblee organizzative a regionali e territoriali
E di categoria porrebbe dei grossi problemi
In termini come dire non di di lo grazia formale perché è ovvio il comitato centrale ha tutti i poteri
Così sostanziale
Allora premesso che Tonino ragazzi ha proposto un emendamento a nome dei metalmeccanici e non a titolo personale e Tonino Regazzi
La ha fatto una serie di proposte sempre a nome della UILM in tutte le riunioni della Commissione organizzativa come di e nodo allora noi non vorremmo che trovarci nella spiacevole situazione che le nostre proposte di modifica di emendamenti non abbiano mai una serie reale di discussione
Non è questa e il Comitato centrale però dobbiamo sapere che non è possibile avviarci ad una ad una riforma organizzativa
Che sia discussa e risolta
Dentro duecento persone non so quanti sono i membri del Comitato centrale
Perché questo dico avrebbe dei problemi
Allora io voto a favore del documento ma sia ben chiaro qui perché poi a settembre ottobre il problema si riprova esattamente nella stessa misura che le questioni sollevate da Tonino Regazzi a nome dei metalmeccanici restano tutte
E quando ne discuteremo all'interno del Comitato centrale quelle questioni verranno di nuovo riproposti questo per spiegare che il voto a favore che noi oggi diamo non è risolutivo delle questioni poste io ringrazio
Adesso le rispondo raggio pieno
Scusate
Perché non vorrei che ogni tanto nel nella parte che dovrebbe essere più semplice il CIM parliamo
Tutti quanti dimenticando così che poi sempre noi stessi abbiamo deciso
Io non credo che fra di noi ci sia un problema di democrazia né procedurale né contenutistica
Per noi c'è una questione di metodo che è diventata sostanzo che può diventare sostanza
Se non abbia indicato un metodo comunicando con largo anticipo
Da parte di una commissione nazionale
Che è fatta di dirigenti ciascuno dei quali provvisto della propria dignità non seconda a nessun'altra dignità presidente mauritano
Non abbiamo chiesto a tutte le strutture nelle quali si doveva discutere e decidere di inviare alla Commissione nazionale ogni proposta di abrogazione integrazione o modifica
Proprio perché la Commissione nazionale nella pienezza delle sue funzioni aveva titoli e responsabilità di esaminare queste proposte
Io so che in giro c'è stato dibattito però però un documento
Di emendamenti integrazione proposte e arrivato soltanto da parte di una struttura una sola e come era dovere e responsabilità della segreteria confederale solo per quella struttura solo per quella struttura che mandati a riunito il cinque mattina la commissione nazionale per discutere le proposte di variazione integrazione o modifiche presentate da quella struttura
La commissione ha presente i ha presentato alla conferenza il documento
E la commissione si è dichiarata disponibile come ha fatto concretamente ad esaminare ogni proposta di variazione che veniva dalle strutture
Se qualcuno ha fatto il dibattito rispettabilissimo
E però poi non ha trasmesso alla Commissione nulla di questo dibattito io non credo si possa guarire in questa sede che c'è una parte di proposte non accolte no sono state accolte tutte da parte di coloro che le hanno formulate
Questo la democrazia anche regole altrimenti diventa un movimento anarchico e nessuno sa come si comincia nessuno sa come si finisce noi abbiamo rispettato tutti i diritti
Che da parte dei dirigenti tra strutture venivano usati tutti e nessuno escluso tutto nessuno escluso noi scusa un attimo per sempre calmati calma e calma
Calma calma e calma
Alla non ci troviamo in una sede
Di persona responsabile nella quale è stato presentato il lavoro
Di una Commissione nazionale dei dirigenti dalla UE non abbiamo il dovere di sottoporre ad approvazione questo documento all'Assemblea sapendo perfettamente che da qui al comitato centrale siccome questo è un documento che traccia i profili delle cose da fare non gli elementi esecutivi da qui al comitato centrale
Se la Puglia verso esigenza si vuole riunire non usa dieci volte e una facoltà indiscutibili magari altre strutture non avverto questa necessità qui non siamo fanale gola per tutti ci sono altre strutture che ritengono d'aver esaurito il dibattito da qui al comitato centrale siccome non avviene fra due giorni
Di nuovo tutte le strutture dalla UIL nessuna esclusa
A la volta la facoltà e la possibilità di discutere il documento tenuto conto che tutte le strutture dalla UIL che stanno nei comitati anche che non stanno dominato sono presenti nel comitato centrale da cui credo che questo sia motivo di garanzia sufficiente per tutti quanti noi
Con questo chiarimento ordinari dietro metto in votazione il documento chi è d'accordo alzi la delega
Giungono dopo chi è contrario
Uno due gli astenuti
Quattro quattro bene lavaggio la la la la la dovete approvare a maggioranza chiudiamo qui devo della conferenza ed è vi sapremo sapere dove troviamo sempre settembre il il resto delle decisioni operative