«...questo Non è Amore 2021» - Presentazione della quinta edizione della campagna, della Polizia di Stato, di prevenzione contro la violenza sulle donne

La polizia di Stato vi dà il benvenuto alla presentazione della edizione Duemila è ventuno dell'albero giuro q esto Non è amore
Campagna nazionale di sensibilizzazione e prevenzione contro la violenza di genere è il femminicidi
Ascoltiamo Lino nazionale cantato dalle artiste del coro del teatro Massimo Bellini di Catania
Ma
Aveva d'o allora voto uomo lo
O
O
Avvocato
Però
Lo
Come
O
Luogo
O la
Prendendo la parola l'assessore alla salute della Regione Siciliana Ruggiero razza
Signora ministro autorità signor Capo della Polizia porto compiacere il saluto del presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci che mi ha incaricato oggi di sostituirlo per questa importante occasione
Lo faccio con grande piacere innanzitutto per ringraziare la polizia di Stato per avere scelto la Sicilia per la presentazione di questo evento
E per ringraziare in modo particolare la Polizia di Stato
Per avere voluto interessarsi del tema della violenza alle donne con un evento che ha carattere culturale che ha carattere sociale e che parla alle coscienze di tanti cittadini
In queste settimane abbiamo lavorato a lungo nella preparazione delle giornate che si dedicano al rispetto delle regole contro la violenza sulle donne
E proprio nella giornata di ieri mi è capitato nella città di Messina di partecipare alla Felice evento voluto dall'azienda ospedaliera Papardo di quel territorio che in Sicilia è capofila di un Progetto contro la violenza sulle donne
Che oramai si porta avanti da molti anni
E che ha messo insieme una rete articolata di rapporti lo sa molto bene il prefetto della nostra città che proviene dalla Città di Messina e che ringrazio per l'attenzione che continua a riservare a questo tema è un progetto importante
Perché mette assieme le istituzioni del territorio perché mette assieme il sistema sanitario della nostra regione
Perché mette assieme le forze dell'ordine e perché opera nel coordinamento con l'autorità giudiziaria
Cercando di determinare quegli indici di sentinella che attraverso il Codice Rosa in tutte le strutture di pronto soccorso consentono di essere presenti
Ed accompagnare il percorso di rivelazione di un fatto che può costituire reato
La giurisprudenza della corte costituzionale ci ha insegnato che sono sufficienti le dichiarazioni della persona offesa dal reato perché si formi una prova nel processo penale però tante volte quelle dichiarazioni non arrivano
Però tante volte quelle dichiarazioni non emergono nella volontà profonda del soggetto leso della persona offesa dal reato di essere accompagnata verso la emersione di un crimine che contro di lei è stato compiuto quel modello quello che si è realizzato a Messina che adesso vibra anche attraverso un programma digitale che consentirà degli allerta mettendo in rete tutte le aziende sanitarie anzitutto di quella provincia
E stato felicemente portato avanti in tutte le province io voglio ringraziare anche il procuratore della Repubblica presso il tribunale di Catania il procuratore aggiunto
Che coordina i reati contro la violenza di genere per avere voluto insieme al prefetto alla nostra città che tutte le best practice best practice chiedo scusa
E che quell'esperienza possano diventare un elemento a fattor comune e possano essere utilizzate in ogni angolo della nostra regione in fondo a questo servono anche le giornate come quella di oggi
Non soltanto ad alzare l'asticella dell'attenzione
Ma anche a potere verificare tutto quello che viene fatto un lavoro che di allerta
Ma un lavoro anche di accompagnamento di tutte le vittime della violenza
Nell'ambito sociale mi piace ricordarlo avendo io la responsabilità di rappresentare il governo della Regione alla presenza dell'assessore regionale alla famiglia senatore Antonio Scalone
Che sta lavorando a tutto
Il sistema sociale che ruota attorno alla violenza di genere le istituzioni devono essere unite in questa regione le istituzioni cercano di essere unite ed è per questo che in conclusione voglio ancora una volta ringraziarla signor ministro per essere per la seconda volta dall'inizio del suo mandato
In questo teatro
Era capitato con la giornata voluta in occasione della festa nazionale dei vigili del fuoco e in quell'occasione abbiamo anche pianto la scomparsa di un agente di un volontario di un pompiere catanese
Che era intervenuto in un evento e che in quell'occasione aveva perso la vita
Oggi siamo qui con la Polizia di Stato in una felice carrellata di immagine che la vede presente come ministro dell'Interno nella nostra regione
E di questo le siamo grati anche per l'attenzione che lei signor ministro non ha mai mancato di riservare ai tanti problemi di una terra difficile come la Sicilia grazie
Prende la parola il vicesindaco di Catania Roberto Buonaccorsi
Buongiorno Benvenuto signor ministro benvenuto pulizia grazie
Non posso che confermare quanto detto dall'assessore Axa per un momento di gratificazioni importante per la città la presenza di voi tutti qui per trattare un tema così delicato io porto i saluti del sindaco che purtroppo si trova in una situazione di impossibilità
Il corride democratico colpisce
Tutti purtroppo ha colpito un familiare lusinga col sindaco in quarantena aveva raro Bode di partecipare stamattina mi ha chiamato per impossibilitato quindi e il sindaco e tutta l'amministrazione saluta la città per a manifestare quello quello che oggi verrà trattato il tema della violenza sulle donne è un tema estremamente importante frutto di un background culturale sociologico dal quale purtroppo non riusciamo a liberarci la cute la quotidianità
Cita dati e purtroppo statistiche tali per cui non si riesce in nessun modo a scalfire queste iniziative sono un elemento di allerta e come diceva illa l'assessore che servono servono a prestare a prestare l'attenzione su un tema su un tema così delicato che è quello della violenza violenza di genere che si manifesta in tantissimi in tantissimi modi ma non solo con la violenza fisica anzi anche con quella psicologica la violenza nel posto di lavoro stamattina facevo una riflessione a proposito della necessità di istituire delle quote rosa ecco fin quando c'è questa necessità vuol dire che questo background culturale e questa a idea di supremazia di potere dell'altro generone ancora sconfitta io mi auguro che col tempo questo opposto a venir meno augurando a tutti buon lavoro riporto ancora come ho detto in premessa di saluto il sindaco buona giornata
Adesso inizio il dibattito moderato dall'inviato speciale di Repubblica salvo Palazzolo buongiorno buongiorno a tutti inno nazionale ancora su questo teatro
Il canto delle donne del Bellini ha spalancato le porte di questo teatro alla vita di tutti i giorni e all'improvviso non c'è più soltanto un palcoscenico non c'è un palco uno spazio oltre c'è oggi qui una comunità di persone che vuole ribadire il proprio impegno per respingere la violenza contro le donne
è un fenomeno impressionanti ha detto il presidente Mattarella l'otto marzo scorso chiamando per nome le donne uccise nei primi due mesi dell'anno un fenomeno che scuote interroga la coscienza del nostro Paese
Scuote
E interroga oggi siamo chiamati dalla polizia di Stato o momento di confronto e partecipazione in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne
Negli anni passati al fianco di tanti poliziotti valorosi in questa terra di Sicilia abbiamo già vinto la battaglia contro la violenza mafiosa delle stragi
Con la stessa partecipazione di tutti siamo chiamati oggi a rilanciare un'altra sfida ancora una volta al fianco di tanti poliziotti di tante donne e uomini qui rappresentati dalla signora ministra e daccapo del polizia
Fermare la violenza contro le donne e possibilità
Il percorso intrapreso ha già dato risultati importanti ma è necessario infrangere il muro del silenzio
E convincere ogni singola vittima a denunciare ecco perché il titolo del nostro incontro di oggi questo non è amore
Perché il messaggio arrivi davvero è importante che la comunità in ognuna delle sue articolazioni si attrezzi
Per riconoscere la questa violenza per sostenere nel modo più concreto le vittime per individuare un percorso di norme strumenti sempre più adeguato
Vi invito allora tutti anche gli amici più giovani in fondo alla sala appunto a rilanciare il nostro Ash tag sui soci al collegato alla diretta sul sito della
Polizia di Stato aiutiamo le donne a difendersi
Lo so
Non è facile a volte il dolore per ciò che accade è grande
Vi confesso
Che nei giorni del femminicidio di Vanessa Zappalà
Assassinata qui in provincia di Catania il ventitré di agosto l'ennesimo caso di cui mi sono occupato il dolore che ha paralizzato
Non riuscivo più a raccontare quello che c'era e che accadeva attorno a me
Poi ha intervistato il prefetto Francesco Messina direttore centrale anticrimine
Sul percorso di interventi messi in campo per fronteggiare la violenza contro le donne in quell'intervista ho ricordato a volte lo dimentico lo dimentichiamo forse tutti nelle nostre vite di ogni giorno che il dolore non può vincere
Deve vincere la speranza
Voglio dare la parola al prefetto Messina
Che e la sua direzione anticrimine centrale anticrimine che ha organizzato questa giornata con grande passione la speranza va costruita giorno dopo giorno il prefetto Messina grazie
Grazie grazie
Signor ministro signor capo dalla polizia signor prefetto di Catania signor questore di Catania autorità tutte grazie di essere venute qui a sentire a parlare con noi di questo
Importante fenomeno di quei della necessità di affrontare percorrere ogni strada possibile per contenere poi pensare in qualche modo nel tempo
Di eradicare per quanto è possibile questa questa efferata questo questo crimine efferato allora abbiamo pensato con la Direzione centrale anticrimine di creare una un evento che serva in qualche modo a trasmettere non solo quello che stiamo facendo ma quello che si potrebbe fare
Per migliorare la nostra condizione di autorità che svolgono l'azione di contrasto e per far passare un messaggio importante perché su questo che noi riteniamo bisogna contare bisogna puntare il messaggio è la prevenzione la prevenzione in senso tecnico perché la partita si vince se si gioca sul piano dalla prevenzione quando noi parliamo di prevenzione
Quando io parlo di prevenzione mi riferisco a qualcosa che avviene prima
Che il comportamento che noi dobbiamo in qualche modo contrastare assuma la caratteristica di comportamento penalmente rilevante
Prima che scattino delle misure che il legislatore ci consente di utilizzare nella fase in cui il comportamento è un comportamento antigiuridico penalmente rilevante
Ci sono dei sintomi che caratterizzano l'agire di questi soggetti
Questi sintomi devono essere colti dagli operatori devono essere corti dagli attori pubblici e privati che affronto ma queste tematiche perché possano essere messe in condizioni le autorità che devono poter intervenire in questa fase di gestire e intervenire efficacemente la parola magica è ammonimento a nostro giudizio
L'ammonimento del questore e secondo me ciò che può fare cambiare la velocità d'intervento e l'efficacia della del nostro intervento l'ammonimento del questore interviene in una fase che non è penalmente rilevante coglie il sintomo e affronta la questione innanzitutto mettendo con le spalle al muro il mal trattante
Se a questa prassi amministrativa questo istituto amministrativo questa misura di prevenzione
Affianchiamo altri istituti e stiamo puntando molto anche su questo perché noi stiamo affrontando con il protocollo Zeus la posso vita di incidere sul ma altrettanta attenzione in una fase di molto antecedente alla fase di valutazione giurisdizionale
Il maltrattando te a cui viene irrogato nei confronti del quale il questore irroga il provvedimento di ammonimento deve essere messo in condizioni di essere responsabilizzato e deve essere messo in condizione di scegliere in quella fase che è ancora una fase embrionale
Scegliere la possibilità di intraprendere un percorso che lo porti a superare la sua condizione si deve rendere conto della sua condizione
Per fare questo bisogna che ci sia come dire una contemporaneità nell'azione in questa mutuando l'esperienza delle polizie estere l'esperienza di altri paesi europei abbiamo capito che in questa maniera si può battere le il novanta per cento la recidiva e su questo piano che noi dobbiamo incidere certo ci sono dei limiti che sono caratterizzati dalla tipizzazione dei comportamenti per i quali il questore può intervenire allora magari si potrebbe pensare di ampliare al massimo questi comportamenti per i quali il questore può incidere con l'ammonimento ogni comportamento sintomo dell'esistenza di una violenza di una di un maltrattamento che può portare a innescare quello che si definisce cieco della violenza e che finisce in rete inevitabilmente con conseguenze tragiche deve essere oggetto di questo intervento cioè poi il secondo punto che noi metteremo in evidenza con questo evento
E che il un punto essenziale la lotta alla femminicidio al contenimento del fenomeno per poi pensare a migliorare ancora la situazione anche con un cambio di cultura ma questo richiede tempo
E necessario che sia svolta lavorando tutti in orizzontale qui bisogna lavorare in gruppo cioè qui bisogna avere la capacità di agire in sinergia
Le forze dell'ordine l'avvocatura la magistratura i centri antiviolenza
I medici le autorità politiche il sociale tutti devono lavorare in contemporanea e in sinergia per raggiungere il medesimo risultato
Il politico tutti lavorare insieme per raggiungere il medesimo risultato su questo piano
Noi potremmo veramente come dire raggiungere degli obiettivi e consolidare dei dati che anche a livello embrionale ci rendono in qualche modo ci ci incoraggiano non è facile ma è importante che questo avvenga nel più breve tempo possibile altrimenti saremo inchiodati
Dalle realtà dalla realtà e da quello che succede ci sentiamo responsabili per quello che succede alle donne
E soprattutto non possiamo farci sconfiggere come dire dalla paura non possiamo farci sconfiggere dal dolore noi dobbiamo superare questo aspetto
Grazie per l'attenzione e buon proseguimento
Grazie grazie al prefetto Messina che ci ha indicato un percorso alcune parole chiave attorno a cui adesso cerchiamo di ragionare con l'aiuto di alcune donne che ogni giorno sono impegnate in prima linea nel contrasto alla violenza di genere
Chiamo allora sul palco la senatrice Valeria Valenti che è presidente della commissione parlamentare d'inchiesta sul femminicidio la senatrice Alessandra palio Rino
Grazie senatrice componente Commissione di professoressa Isabella Merzagora
Ordinario di di di criminologia presso l'Istituto di medicina legale dell'Università degli Studi di Milano
L'avvocatessa Manuela Ulivi civilista esperto in diritto di famiglia la dottoressa Valentina Picca bianchi del presidente delle donne imprenditrici di Fibe la dottoressa Marisa Scavo che procuratrice aggiunta presso il Tribunale di Catania benvenuti a tutte grazie grazie
Grazie per essere qui oggi cerchiamo di fare il punto cerchiamo di fare il punto per capire a che punto siamo in questo percorso di impegno contro la violenza di genere un percorso il prefetto Messina ce l'ha detto che è complesso c'è tanto da fare
Perché questo nostro confronto sia davvero utile è necessario io credo riavvolgere il nastro
E ripartire dal dolore per poi arrivare alla speranza del cambiamento e al possibile percorso da fare presidente Valente ben arrivata
Avete fatto un lavoro importante in Commissione avete esaminato in casi di femminicidio di due anni non si era mai fatto un lavoro importante per capire il perché di quello che è accaduto perché la violenza maschile contro le donne continua accrescere e che cosa post si può fare per cambiare il sistema lettera aggiornare il sistema
Prego innanzitutto fatemi ringraziare ovviamente delle forze di polizia questo Alison immatricolare ce ne comprometta organizzato un appuntamento di questo primo che anche se in una fornisce così suggestiva bellissima grazie comunità locali per averci ospitato straordinario dato voglio perciò Palermo conosciuto toccato con mano il lavoro mi fa questa
Va bene rapporto senta
No
A quei casi ragazzi pensano sterilizziamo
Così meglio
Già segnali già assegnate
Ci date qualche segnale magari i nostri amici del fare bis
Scusate vediamo se parziale staccate fosse microfono mio così
Dalla regia cosa c'è dietro
Qui dal
Proprio per la presidente frutto quindi
Così trovare rimbomba fare tante questo
Persa sia abbastanza inoltre temiamo seria stasera sarà complessa
Fu
Se lo fa fatto proprio alla fine così meglio direi meglio
Quindi dicevo anche sembra cornice così suggestiva e ovviamente come dire autorevole straordinariamente bella io non avverto questo sforzo come uno sforzo rituale no un po'una occasione dai ricordare o comunque da onorare soltanto in termini di forma io sento questo sforzo autentico perché non ci incontriamo oggi e quindi non è un caso ci siamo incontrati nel corso del nostro viaggio e di questo impegno che ovviamente è un impegno vero sentito e e questo credo anche oggi in qualche modo segni un passo io prova a rispondere direttamente alla domanda perché so di avere dieci minuti e voglio ovviamente non non lo non prendere più tempo del dovuto
Noi abbiamo fatto noi innanzitutto siamo una Commissione parlamentare d'inchiesta monocamerale del Senato io e la senatrice Majorino lascerò a lei tutta la parte suo minimal trattanti perché anche nella nostra Commissione dividiamo un po'i nostri temi e io che sono relatrice invece di questa indagine che presentiamo sostanzialmente domani al Senato nel abbiamo diciamo in qualche modo scelto di lavorare su una suggestione che veniva da molto tempo al Senato e alla Commissione provare a capire perché può accadere e credo che veniva ricordato anche nell'apertura dei lavori di oggi e del resto i casi di queste ultime ore ce lo ricordano i cinici o dall'ultimo a queste drammatiche verità perché può ancora accadere nel due mila ventuno
Che è una donna denuncia e poi muore comunque viene ammazzata lo Stato noire tutte le articolazioni dello Stato non riusciamo a proteggerla noi come commissione d'inchiesta lo dico anche se Borgonovo l'antipatico ovviamente ma lasciamo sostanzialmente per capire cosa c'è che non va
Quindi non potrò mai dire come dire quanto siamo bravi dovrò necessariamente dire cosa c'è ancora che non va
Lo dico in premessa cosa c'è che non va e non lo devo ricordare qui insomma operatori e operatrici del del campo in un quadro normativo assolutamente robusto non mi non mi stanco mai di dirlo io credo che il legislatore in questi anni ricordiamo anni Ottanta delitto d'onore due mila ventuno dove siamo arrivati
E pensiamo a tutte le tappe io le dico veramente solo così velocemente per ricordare solo il torto che si è fatto novantasei violenza sessuale contro la morale e non più contro la morale ma contro la persona due mila uno ordini di protezione due mila nove misure di prevenzione
Due mila nove reato di stalking due mila tredici decreto femminicidio e tutte le misure di protezione a donare il processo due mila tredici ratifica della convenzione di Istanbul due mila diciannove Codice Rosso questo per dire soltanto le cose più importanti ma abbiamo fatto in tante Noda ultima riforma del processo civile nel processo penale ancora c'abbiamo messo altre cose quindi per dire che l'impianto normativo poi tutto è migliorabile perfettibile ne stesse come Commissione continuiamo a proporre piccole modifiche ma per prendiamo atto del fatto che abbiamo disponiamo di un quadro normativo che non ci fa invidiare diciamo almeno altri paesi
Altri Paesi altri altri sistemi normativi
Se nonostante tutto questo nonostante questo sforzo importante significativo però le donne continuano non solo a essere ammazzate ma continuano a violenze e reati violenti contro le donne comici ricordate voi con i vostri studi le vostre ricerche questi reati sono gli unici a non conoscere una battuta d'arresto
Ci dobbiamo fermare ci dobbiamo chiedere che cosa c'è che non va
Il noi come commissione abbiamo il dovere di farlo e quindi abbiamo provato a fare con questa indagine abbiamo visto perché una donna poteva può denunciare ma poi può morire lo stesso che cosa c'è in quel percorso che non ha funzionato
Che cosa c'è cos'è accaduto nel percorso di Reggio Emilia della donna ammazzata
Due giorni fa tre giorni fa a Reggio Emilia che cosa è accaduto ad Aci Trezza dove che c'è qualcosa che si inceppa
Allora intanto il dovere di dirvi tre dati tre numeri quali presentiamo meglio domani ma questi tre mi sembrano spartiva d'armenti significativi intanto il sessantacinque per cento delle donne non ne parla nemmeno con un'amica
E quindi mi sembra difficile mi sembra un dato dal quale partì solo il quindici per cento denuncia solo il quindici per cento il trentaquattro per cento degli omini che ammazza le donne si suicida
Perché prendo questi tre perché mi consentono di far ragionamento logico che quello che volete semplicemente consegnare a questa mattina rispondendo alla domanda
La speranza dove dobbiamo lavorare come possiamo cambiare dove dobbiamo cambiare un po'insomma in qualche il salto di qualità il cambio di marcia
Noi abbiamo lavorato nell'attuazione la convenzione di Istanbul pensando fondamentalmente a una delle tanti che è quella di inasprire le pene istituirà nuove fattispecie di reato dando anche diciamo come dire strumenti operativi a cui per operare
Il tema vero è che qualsiasi norma qualsiasi legge da sola necessaria ma non sufficiente
Perché poi qualsiasi norma come ci insegnavano i all'università i primi esami generale astratta va interpretata è calata nel caso concreto è accaduto esattamente questa regimi Ina caduto questo decide il giudice l'avvocato il pm il consulente devono guardare
Il caso
Concreto che hanno davanti la dinamica della relazione tra quell'uomo e quella donna e scegliere nell'ordinamento la norma
Adatta ad applicare un'opera ovviamente che è chiamato a fare innanzitutto il giudice ma anche il PM ma anche l'avvocato no
La deve suggerire che cosa accade dove secondo noi il meccanismo diciamo sì sì
Fa fa fai va in tilt
E che questi operatori operatrici del sistema giudiziario ma poi mi allargherei dire che operatori operatrici diciamo se vogliamo intendere Rete anti violenza nell'accezione più ampia sono i comunicatori giornalisti gli educatori i medici di base i medici del pronto soccorso una rete molto ma parliamo del sistema giudiziario gli operatori e le operatrici intanto devono essere specializzati e qui perdonatemi prendo il caso di Acitrezza moderno non è pensabile che un giudice che chiamato a pronunciare dice che non si poteva utilizzare braccialetto elettronico su una misura che invece è assolutamente possibile per monitorare il divieto di avvicinamento questa inaccettabile credo che sia un caso che va stigmatizzato perdonatemi le parole molto dure ma credo che dobbiamo fare anche per non celebrare in maniera rituale stanco queste queste occasioni ci dobbiamo dire parole di verità
E questo è un tema è quindi una mancata specializzazione una mancata
Come dire competenza e su questo dobbiamo lavorare ancora di più e meglio io personalmente lo dico nonostante condividessi molto spirito del Codice Rosso mi sono astenuta quando abbiamo detto investiamo sulle forze dell'ordine per un c'abbiamo ministro le risorse necessarie nello spirito era giusto ma gli strumenti bisogna investire sui formazione specializzazione significa mettere risorse Malebranche quei quindi uffici giudiziari ma della polizia giudiziaria ma anche i tribunali nelle condizioni di poi quindi anti organizzativamente fisicamente risorse uomini M uomini economiche finanziarie
Quindi dotare
Poi però sono altro tema che non è la specializzazione che tutta la partita della formazione della cultura degli stereotipi e dei pregiudizi che attraversano la società e che mi quali stereotipi e pregiudizi perché in questa società sono cresciuti anche gli operatori sono cresciuti i giudici sono cresciuti gli avvocati sono cresciuti i consulenti
E non sempre non sempre si riescono in qualche modo a superare nel proprio percorso professionale il proprio percorso di studi quegli stereotipi quei pregiudizi purtroppo oggi albergano ancora nelle nostre aule di giustizia vivono nelle nostre aule di giustizia molti giudici leggo quelle relazioni nelle dinamiche di quella relazione io
Non lo so adesso devo guardare bene le carte rispetta la vicenda di Reggio Emilia ma un giudice un ma penso anche a un pm non so adesso gli ufficiali di PG quale ruolo hanno avuto ma dentro quella dinamica era chiaro per qualsiasi persona che avesse competenza forse specializzato
E ha non avesse mostrato in pregiudizio per leggere la relazione per essere giusti ficcante verso l'uomo comprensivo verso l'uovo e non dico colpevolizzando e ma insomma sempre che la donna in qualche modo un po'sarei cercata
E se non avessimo avuto questo sguardo era in in veramente difficile non vedere la pericolosità sociale di quel soggetto ed era veramente difficile arrivare a rimetterlo in libertà quindi era veramente difficile pure applicando una norma che c'era Codice rosso e quindi prevedeva il patteggiamento la pena
E la pena sospesa certo che c'era questa possibilità mandava letto bene quel caso andava bene letto quel caso con le lenti giusta per potere applicare la norma giusta
Che non era sicuramente quello che portava a rimetterlo in libertà niente lì di fronte
Ha poi a una pena no e quindi a una sentenza ricade la misura cautelare ma quell'uomo poteva essere rimesso in libertà guardando il percorso di quell'uomo i dati che ha e papalino emergono in questi giorni da dati di cronaca guarderemo ripeto con rigore le carte come commissione d'inchiesta abbiamo chiesto gli atti e ce le guarderemo
Quindi
Ma devo dire a una prima lettura se dovesse essere confermato quello che ci raccontano anche nel percorso della storia di quest'uomo veramente difficile non valutare la pericolosità sociale di questo genere
Perché è accaduto
Dando per scontato
Cioè non c'è bisogno che lo discutiamo un magistrato PM un avvocato tutti pensano a mettere in sicurezza la domanda evidente quindi come dire dando per scontata non solo la buona fede ma l'obiettivo prioritario di mettere in sicurezza c'è qualcosa che non ha funzionato io penso che il tema non siano le norme io penso che in questo caso ancora una volta quello che prevalse ma non corretta lettura della dinamica della relazione tra gli uomini e le donne e quindi una lettura di Nat corretta della violenza allora vorrei questo chiudo io credo che la battaglia vera sia tutta culturale sia tutta culturale significa bandire dal nostro linguaggio dei nostri messaggi che la violenza il raptus che la violenza gesto di follia del momento che la la tempesta emotiva delle sentenze
Cioè non c'è non c'è chiunque studia la violenza chiunque sa conosce la violenza sa che la violenza l'escalation sulla conteranno i centri antiviolenza in maggio sulla potranno loro
Che aiutano le donne in un percorso io personalmente dico sempre una donna andate in un centro antiviolenza perché trovate persone specializzate saranno loro ad accompagnarli alle forze dell'ordine Axa come dire in un in un percorso che molto spesso ricordiamolo è complicato e difficile e doloroso
E che noi stato nelle nostre diverse articolazioni dobbiamo essere consapevoli molto spesso rendiamo ancora più complicato e difficile di quello che perché perché non lo sappiamo leggiamo correttamente la violenza non accogliamo queste donne Sempre voglio dire non non la pena prendete il mio intervento io sto benissimo quanti sono gli sforzi che stanno facendo
Tante procure tanti
Organizzazioni interni al sistema giudiziario a partire dalle forze di polizia da vostra esperienza e testimoni questo opuscolo che racconta molto di questo è la testimonianza di tutto questo no
Ci sono sforzi enormi ai quali ne dobbiamo guardare e non non ringraziare ma come dire guardare con infinito apprezzamento e condivisione e sostegno
E io lo faccio e noi lo facciamo
Il tema è che non è pensabile che ce ne possano essere cioè per me come dire non non perché non fanno notizia ottanta buoni fanno notizia eventi ma è perché non è accettabile che su cento ce ne siamo ottanta buoni e venti
Non come dire benché esperienze negative venti ancora dove ancora venti uffici verifica evidente dove ancora non ci siamo riusciti io devo parlare innanzitutto di quello perché dobbiamo arrivare a non aver cioè nemmeno più uno
Che non sa leggere la violenza che non sa cogliere quell'ATO nella maniera adeguata allora chiudo dicendo
Leggiamo correttamente la violenza maschile contro le donne è ancora l'espressione di una sperequazione di potere esistente tra gli uomini e le donne ancora nel due mila ventuno perché esiste questa sperequazione perché dentro tutte le dinamiche sociali ancora i su questo ovviamente oggi
Non compete a me intervenire in questo mai oggettivo ed è così
è esattamente cui sto e noi rispetto a questo abbiamo due strade una è quella di tra lavorare a condizioni effettive di parità di promozione di empowerment delle donne e questo è un discorso diciamo che spetta molto alla politica
E poi c'è invece una sfida che riguarda soprattutto tutti noi e in modo particolare gli operatori del settore quindi in particolare ovviamente voi forze dell'ordine ma diciamo tutto l'impianto giudiziario fare in modo che ecco io dico sempre quella rivoluzione che c'è stata negli anni novanta
Dopo le morti di Falcone e Borsellino quella è stata una rivoluzione importante che ha riguardato tutta la società nelle sue diverse articolazioni tutte siamo scesi in piazza tutti indignati sapendo da che parte si schieravano contro chi e da che parte
No abbiamo combattuto la criminalità organizzata sapendo mettendoci tutti quanti dalla stessa parte bene la violenza maschile contro donne è la principale causa di morte le donne del mondo per una determinata fascia d'età e possibile che di fronte a questa come dire questo fenomeno questo fenomeno tanto drammatico né non riusciamo a coinvolgere tutte le articolazioni la Società chiedere un'indignazione corale condivisa collettiva tratta nel sentire e nel sentimento comune perché soltanto con questo tipo di evoluzione io credo mai riusciremo finalmente ad abbattere queste lodi né pregiudizi che abbiamo ciascuno di noi dentro di dentro noi stessi e molto spesso non ce ne accorgiamo e mi quindi complicato superarli se non ne siamo consapevoli solo così solo attraverso quella rivoluzione
Noi riusciremo veramente a cambiare la cultura ricordando che in quella cultura in quel segmento culturale si formano tutti si forma il vicino di casa che fa finta di non vedere si forma il negoziante che ti vede con l'occhio livido si gira dall'altra parte l'amica che non ti accoglie e ti fa sentire colpevole no
E quindi alla quale che evidentemente non ti rivolgi perché ti senti sempre giudicata e condannata perché Barbara Palombelli la battuta che ha fatto
In e quella del sentimento comune di molti italiani perché listato ce l'ha detto tre anni fa il cinquanta per cento degli italiani pensa che una donna di Sesto ha subito violenza non è che se l'è cercata ma quanto meno non ha lavorato per evitarla questo il sentimento comune
Questo ne dobbiamo sconfiggere perché ripeto dentro questo sentimento comune ci formiamo tutti il vicino parente il negoziante ma anche giudice consulenti forze dell'ordine che per quanto poi faranno un percorso di specializzazione dovranno comunque sempre essere consapevoli o comunque chiederci guardo con le lenti giusto questo fenomeno guarda caso concreto con gli occhi giusti senza pregiudizi senza stereotipi
Lo guarda effettivamente per quello che è soltanto se riusciamo a fare questa operazione potevo veramente fare quel salto di qualità necessarie per sconfiggere questo drammatico fenomeno
Grazie grazie al presidente
Valentin per le parole più appassionate
Che interpretano credo lo spirito che ci ha portato qui oggi in questo teatro qui a Catania la scelta della Sicilia per lanciare il messaggio la stessa voglia di partecipazione degli anni dopo le stragi
Lei parlava appunto di una sfida di strumenti sul campo ecco queste anche queste anche non soltanto un incontro per discutere da una riunione io dico operativa tra persone che ogni giorno lavorano in campo e allora vi faccio vedere questa brochure
Questo non è amore la Direzione centrale anticrimine ha creato questo strumento sfogliato e lo lo avete
Sul sito internet ci sarà per i più giovani si può anche rilanciare sui soci al si apre con le parole appassionate del dottor Lamberto Giannini la sfida più grande che ci attende convincere ogni singola vittima oggetto di violenza ad uscire dal silenzio è la chiave di tutto
Il prefetto Messina che si chiede di quale cultura il figlio tutto questo sangue
Gli obiettivi le domande che non dobbiamo mai smettere di porre ma poi anche gli strumenti questa brochure dello strumento agile scritto in maniera semplice lo dico ai più giovani l'ammonimento del questore facile rivolgere rivolgersi appunto per chiedere appunto l'ammonimento del questore la però la semplicità gliene ribadita
E appunto come ci diceva il prefetto Messina dopo l'ammonimento il numero dei soggetti che viene segnalato poi è inferiore al dieci per cento
Dicevo questo opuscolo uno strumento importante che va diffuso ognuno se ne faccia carico io vorrei che alla fine di questo incontro ognuno di noi
Si facesse venire alcune idee per incontri nelle scuole nella società civile nel territorio ovunque per rilanciare quella sfida che il presidente appunto ci ha detto
Le domande non diamo niente per scontato
Mi sono accorto quando scrivo che noi giornalisti chiamo alcune cose per scontate invece il nostro pubblico soprattutto il pubblico più giovane bisogno di capire
è un mondo che cambia e allora questo opuscolo ci insegna come comunicare quali sono le domande i primi segnali di violenza chi controlla chi umilia condizione tu abbigliamento e poi ci sono le storie ragazzi le storie che vanno lette
Per capire ecco che cosa possiamo fare
Senatrice Majorino
Avete approfondito anche la figura del maltrattamento ottimizzando nuovi approcci proposte ci sono in campo
Fidarsi brevissimamente ma doveroso anzitutto ringraziare che a me
La polizia di Stato per questo incontro di oggi particolare imperfetto Messina tollerate spedito per avermi invitata qui in effetti come componente della commissione femminicidio oh Dio mio sforzo fin dall'inizio fin dall'istituzione della Commissione è andata nella direzione della prevenzione perché è inaccettabile che si debba sembra essere ancora oggi
Professionista per
Caso
Che si debbano essere ancora oggi che ci si debba sentire così importante davvero io nei giorni che hanno preceduto questo incontro sono stata quasi sovrastata dal sentimento tesi vogliamo fare la prova col microfono
Dicevo
Sono stata veramente quasi sovrastato dal sentimento di frustrazione di impotenza dovuto a questi ulteriori nuovi casi sono state anche da poco di nuovo ricordati dalla presidente Valente
Allora diciamo part time sparse sono stati orientato in una direzione la prevenzione
E ricordo che la prima volta che ho partecipato da senatrice ad un convegno come questo organizzato all'interno del Senato
Mi chiese come mai fossimo tutte donne a interrogarci sul perché gli uomini agiscono violenza sulle donne
Manca qualcosa dove sono gli uomini dov'è il mal trattante il ma altrettante finora nel nostro ordinamento e posso dire anche nelle nostre azioni è stato è rientrato solo come reo cioè come colui che ha già compiuto un reato e quindi appunto chi studia questi fenomeni chi ha approfondito il fenomeno della violenza contro le donne essa che il reato arriva all'escalation arriva dopo un ciclo di violenza che è lungo c'è un altro dato nella nella relazione presentata ora in Commissione femminicidio che analizza appunto i femminicidi nel due mila diciassette due mila diciotto un altro dato che mi ha colpito Velardi quante fossero le denunce solo il quindici per cento va denunciato
Ma che tra la prima denuncia
E il femminicidio passano di media sono passati ma da due anni e quattro mesi il che vuol dire che per alcune donne ne sono passati di meno per alcune donne ne sono passati di più
Cosa abbiamo fatto e dico tutti noi naturalmente
Istituzioni e che possono intercettare il fenomeno cosa abbiamo fatto in quel lasso di tempo
Perché abbiamo lasciato Kemal trattante che il violento potesse continuare ancora avvolgere ad accrescere questa sua escalation dei comportamenti violenti fino alla all'episodio più drammatico
E quindi una delle primissime iniziative che ho intrapreso all'inizio di questa legislatura è stata verificare se esistessero anche da noi in Italia come sapevo esistono anche in altri paesi
Dei centri che si occupano appunto di trattare
Di recuperare in un certo senso gli uomini violenti io nominiamo Tree di violenza che siccome immagino ben sappiate ce ne sono vi sono state fondate quindi tali anche prima della entrata in vigore della convenzione di Istanbul che prevede espressamente all'articolo sedici che gli stati membri
Adottino e implementino dei percorsi dedicati
Agli omini autori di violenza eppure questo articolo l'articolo sedici è forse l'unico che è rimasto ignorato per anni fino a quando al Codice Rosso abbiamo inserito nell'articolo centosessantacinque bis se non vado narrando
Abbiamo inserito che all'interno delle carceri quindi anche in questo caso comunque a criminali avvenuto a condanna già immensa
Questi uomini possano accedere alla alle agevolazioni solo previa frequentazione del percorso
Non basta
Noi dobbiamo intervenire prima come prevede appunto la convenzione di questa mole e e la cosa
La cosa che veramente mi fa ben sperare è il fatto che in questi centri per lo più fino all'entrata in vigore del Codice rosso
Ci vanno uomini spontaneamente che si rendono conto di vivere in maniera problematica la relazione si rendono conto di non essere però abilmente
Padroni molto padroni di se stessi e quindi di vivere con difficoltà
Prima la Presidente parlava di stereotipi di genere
Il serrati Viggiano ingabbiano sono le donne sierotipi generica abbiano anche gli uomini e agli uomini secondo gli stereotipi classici è vietato chiedere aiuto
Un uomo che prova disagio un uomo che manifesta che ha più difficoltà nel vivere i propri sentimenti fa prelazioni non può chiedere aiuto non può accedere perché non si addice al maschile
Quindi questi centri l'esistenza di questi centri e l'istituzionalizzazione di questi centri come ne vogliamo fare in un disegno di legge che abbiamo presentato e che e non vi nego dopo grande sforzo perché ci sono delle grandi anche resistenze ad accettare questo tipo di approccio forse sarà calendarizzato in Commissione giustizia è stato assegnato sarà calendarizzato
Dicevo
Il però che qui ingabbiano anche gli uomini allora siccome prima si diceva che è importante capire da dove veniamo io questa resistenza megaschermo in diversi modi
Il modo che più mi ha convinto è stato quello di ripensare il nostro ordinamento giuridico è un po'lo specchio del percorso che ha compiuto la nostra società
E allora è chiaro questo pubblico qualificato e quindi certe tappe sono molto ben note però io partirei dal cinquantasei da me novecentocinquantasei quando è stato abolito il disco reggenti cioè quando per legge il marito era titolato ad usare la forma di violenza piede proporzionata per correggere moglie e figli prima che nel settantacinque entrasse in vigore il sistema di famiglia paritario che non prevedesse un pater familias daccapo della famiglia
Allora vedete che addirittura so che sono parole forti ma quello questi che si deduce leggendo le norme che prima erano in vigore prima addirittura la violenza era tollerata per legge era ammessa
Allora non è facile sessantacinque anni passare da questo tipo di mentalità a questo tipo di cultura in cui addirittura legge ti riconosce la il diritto di ha fatto di ammettere riconoscere stigmatizzare di avere un problema se tu non riesce a vivere una relazione scesa di violenza
Allora il passaggio e questi sono e io trovo mi sono confrontata naturalmente anche in precedenza
A anche con i promotori di questo di questo incontro e con la depressa Alexandra Simone che è un po'ideatrice del protocollo Zahi Hawass
Io mi auguro davvero che questo protocollo possa estendersi su tutto il territorio nazionale
Perché significa veramente includere anche quel tassello mancante appunto che l'uomo all'interno di un percorso che da a tutela delle vittime e per questo punto nel disegno di legge previsto sostanzialmente che divenga l'ammonimento del questore in maniera standardizzata avvisi il mal trattante a questi percorsi il problema qual è e poi chiudo
Un po'come per i centri antiviolenza per i centri di ascolto per uomini maltrattati
Ancora di più cioè il problema di diffusione territoriale ce ne sono pochissimi in generale sono tutti concentrate nel Centro-Nord nel Sud cioè veramente poco o niente allora dei passeggia avanti sono stati fatti noi abbiamo stanziato per ora un milione di euro destinato appunto a questo tipo di percorsi a questo tipo di iniziative
Nel decreto agosto dell'anno scorso significa che finalmente e le istituzioni il Parlamento vuole fare una scommessa e buone provare a dare la possibilità appunto a questo approccio integrandolo in Rete insieme a tutti gli altri attori che contrastano la violenza quindi mi auguro davvero che per il prossimo venticinque novembre questo possa essere diventato una realtà grazie grazie senatrice
Il nostro racconto stava entrando dentro il cuore delle questioni in questa giornata vogliamo tornare a interrogarci voglio fare ascoltare le parole di alcune donne ce li fa ascoltare uno scrittore molto particolare anche un dirigente della polizia di Stato il dottor Giampaolo previsti e il direttore della scuola degli agenti di Peschiera del Garda
Prego
Verrà accompagnato da alcuni musicisti il Bellini Trio Salvatore Vella Stefania Giusti Giuseppina vergine che ringrazio per questo momento
Gli appoggiarla su questo angolo di ricordo in modo che tu quando la vedrai troverai anche lui ti chiamo ancora Parrino come quando ero piccola del medico più grande e forte e bello e importante di tutto il mio mondo
Vi scrivo
Sono arrabbiata avendo appena lasciato mamma davanti a una foto in cui sembrava felice o peggio ero davvero felice senza sapere quanto avrei pagato quella felicità
Mi ricordo li stante il luogo esatto in cui come era stato ed era stata la nostra prima uscita avevo conosciuto per caso durante una festa di compleanno e a dir la verità e l'ho anche sicura che non ci sarei uscita una seconda volta perché bello in appello ma già sapevo che non sarebbe stato in grado di farmi sorridere quanto avrei voluto salimmo sulla collina e mi accorsi che pur non essendo la sua ragazza mi riempiva di sicurezza mi stringeva forte asse quando qualche scemo con la moto ci passava troppo vicino
E guardava malissimo tutti quelli che gettava uno sguardo sulla mia minigonna ci sedemmo quando arriva forte un soffio di vento più freddo degli altri mi abbracciò e nessuna coperta al mondo mi aveva mai fatto sentire così
Da quel momento
Non vidi più niente se non lui
Non esisteva nulla oltre il nostro mondo
Mi ricordavo tra un bacio e l'altro di studiare ma a parte questo non facevo nient'altro
Non solo non uscivo più con le amiche e gli amici solidi ma le avevo dimenticate e loro dopo un po'di tempo e di telefonate di messaggi si scordare Udine
Non ricordo a dire il vero se sia mai stato lui a dirmi di non sentirli più ma di sicuro era felice di avervi tutta per sé e come diceva sempre di non dovermi dividere con altri o altro
Me lo chiese lui infatti questo sì di lasciare la danza e quella ridicola compagnia di teatro amatoriale con la quale imparavo come ripeteva lui solo a fingere bene
Continuavo a essere sempre più sua e sempre più sola ma ero felice mi sembrava di avere tutto e quando gli stringevo la mano mi pareva di avere stretta tra le nostre evita la noche del mondo intero
Non la smetto di cercarti papà io ogni tanto mi fermo e ti scrivo perché ti voglio raccontare voglio che tu sappia avevo perso dimenticato e distrutto nomi e numeri soprattutto degli amici e quelli invece delle mie amiche che avevo ancora memorizzato in un telefono ormai pieno solo di lui non li usavo mai neanche per gli auguri
Non era geloso diceva e dicevo
Ma mi amava alla follia e sui nostri binari non voleva nessuno deleghe io e lui da soli così gridava sempre ci bastavano poi una sera una di quelle che lui dedicava le sue partite di calcetto decisi di andare fuori giusto venti minuti a vedere gli amici della compagnia teatrale che non vedevo da mesi e mesi e che proprio vicino casa aveva messo in scena una commedia
Mi scorta il telefonino scorta e anche il tempo e non mi persi una risata un sorriso e un sospiro e alla fine i loro gli attori di Pierluigi scesero da quel palco negli abbracciarono forte
Aprì la porta di casa
Vide il telefonino
E mi accorsi che l'UE aveva chiamato trentacinque volte e che mi aveva mandato cinquantasei messaggi un solo messaggio non era il suo ma di chi ha a che minaccia inviato le foto di pochi minuti prima
In una di queste riconobbe un sorriso che non vedeva e non sentiva addosso da tempo
Il mio il mio sorriso papiro Bellotti e come tu mi ripete mi sembrerebbe era l'unica cosa che crescendo non avevo cambiato dopo qualche istante nonostante fosse tardi sentire citofono suonare all'impazzata ed era luglio
Non risposi di continuare a farli foto una dietro l'altra cercando lo stesso sorriso che avevo appena riscoperto ma lui continuava a schiacciare quel maledetto pulsante beh io non ritrova i più quel sorriso
I mandare un messaggio senza dirgli nulla senza spiegarmi luglio dicendogli semplicemente che stavo provando a sognare e mi addormento dai con quel sorriso tra le dita sulle labbra un incubo la mattina dopo alle otto quando uscì presto per andare a cercare posto nell'aula dell'università era già sotto casa mi forse da lì sotto non era proprio andato via
Aveva gli occhi pieni di rabbia riguardava e non parlava e io caro bambino avrei voluto tanto chiamarti
Mi prese per un braccio e mi portò dietro un albero lontano dal sole richieste urlando perché ma senza aspettare neanche la risposta che forse le avrei anche dato richiede uno schiaffo sull'angolo destro della bocca e mi spinse con violenza si allontanò e mi lascio a terra come una foglia appena caduto quando ancora non è arrivato lo non avevo più nessuna voglia di dargli una risposta di fargli una domanda e con il dorso della mano ancora sporco di sangue di terra di mandare un messaggio con su scritto sparisci dalla mia vita
Mentre lo scrivevo papà sentivo ancora la tua voce quando mi dicevi che se un giorno avesse trovato un uomo così piccolo da essere capaci di dargli uno schiaffo sarei dovuta scappare Daloui immediatamente per due tre settimane non si fece vedere e sentire io mi accorsi che nonostante il dolore sulle labbra avevo ripresa sorride del Du di avevo sbattuto contro l'anta dell'armadio di posseduti ci credettero anche perché erano più sorpresi dal ritorno del mio sorriso che dalla crosta della mia ferita
Dalla mia vita si può dire che è sparito anche quando decise di tornarci tuffandosi si dentro con tutta la sua rabbia perché la mia vita non più più vita ma fu l'inferno
Mi mandava più di trecento messaggi al giorno le duecentonovantanove erano insulti a tutte le ore del giorno e della notte mi ripeteva Caro papà che non poteva finire tutto per uno stupido schiaffo tra l'altro anche meritato e che non sarebbe successo più se solo tutto fosse tornato come prima solo io lui e nient'altro tra di noi diventano sempre più cattivo e sempre più insistente ma non ebbi mai paura di lui almeno sino a quando non lo ritrovai sotto casa vicino alla palestra fuori dal teatro e perfino dentro i miei incubi
Cambia il numero di telefono ma citofonava non andavo più tale su una parte da sola ma Luís comunque c'era aumentarono i messaggi e non c'era più nessuno straccio di richiesta di perdono nessuna promessa niente di niente ma solo odio che mi sputava addosso perché non mi sarei mai dovuta permettere di allontanarmi da Luís semplicemente perché di sua proprietà
Non so come riuscire ad avere il mio numero numero e alle tre del mattino di una delle mie tanti notti insonni mi chiamo e mi disse a bassa voce
Pensando forse di parlarmi D'Amuri che per lui che mi amava tanto vero come il suo orologio più prezioso che per questo non poteva accettare che da sola mi fossi slacciato il cinturino e mi fossi allontanata dal suo polso
Il giorno dopo mi disse di aver capito che non ci sarebbe stato più nulla da fare mi chiese di uscire con lui per l'ultima volta per lasciarci con un sorriso inaccettabili
Non tornai più e per questo ora ti sto cercando in questo oceano di luce
E intanto sapendo bene che qui non bisognerebbe farlo odio questa foto che la mamma senza sapere neanche da chi sia
è stata scattata ha messo sulla mia tomba accanto la quota a guardarla sembrò felice davvero e ora so quanto vi è costata questa falsa felicità
Parole dedicata alle ragazze alle donne che non ci sono più
E permetterci di queste parole anche dedicate a tutti quelli che ogni giorno ascoltano le donne in pericolo poliziotti
Magistrati avvocati tutti noi dobbiamo avere la capacità e la forza di ascoltare ma soprattutto ma soprattutto ci dice lo scrittore di sentire a volte non basta ascoltare dobbiamo sentire
Professoressa Merzagora
Nel due mila nove lei ha scritto un libro importante uomini violenti
Ne è seguito un percorso d'impegno sul campo
Con le strade possibile percorrere per incidere davvero favori sugli autori delle violenze
Intanto vi ringrazio dell'ospitalità vi ringrazio nono non come Isabella Merzagora ma perché posso portare anche la testimonianza di chi si occupa degli uomini che un ente
Il motivo forse val la pena di accennare è stato detto è stato detto anche con parole molto toccanti che queste storie di violenze e addirittura fino all'omicidio Femminicidio
Non sono
Fulmine a ciel sereno
Sono cronache dei morti annunciate
Si sapeva da prima
Non dico che sempre si possa fare qualcosa che sempre sia colpa di qualcuno anzi questa è un po'quasi così consolatorie no colpa di qualcuno che di solito è qualcun altro
No però qualche volta si può fare qualcosa appunto intervenire
Interni preventivi perché questo è quello che facciamo noi che ci occupiamo e mi fa piacere che sia stata ricordata il fatto che il centro
Di cui sono responsabile insomma quello che è importante che è all'università anti Milan e si chiama Stop alla violenza domestica risale addirittura al due mila dodici è stato il primo in Italia
Ecco quello che noi facciamo il proprio agire cercare di agire in termini preventivi
Non curare
Non c'è non c'è da fare psicoterapia non c'è da curare nessuno
Era bellissimo che ci sia una malattia alla base qualche volta succede al raccordo ma se patologie patologia culturale
Ed è stato detto dalla senatrice
Ecco la patologia di discriminazione di genere
Io l'ho ho sentito di tutto
Dai molti uomini con cui ho avuto a che fare
Ma era mio diritto citano magari la Bibbia o il Corano tanto basta interpretare che va bene qualsiasi qualsiasi libro qualsiasi autorità dicono che volevano solo disciplinare fare un po'd'ordine in casa
Cittadino la il proprio padre così faceva
E questo è molto importante perché noi dobbiamo noi quando appunto cerchiamo di intervenire di trattare dieci rischi sociali Tzara e responsabilizzare questi uomini dobbiamo andare a vedere quello che era
Il contagio sotto culturale che spesso familiare che qualche volta e del gruppo dei pari
A me ai miei colleghi anche loro disciplinano le loro moglie le loro le loro compagne
In buona sostanza il nostro quindi è un lavoro di prevenzione magari prevenzione terziaria
Magari hanno già in genere hanno già colpito come dicevo perché non sono fulmine a ciel sereno qualche volta hanno già ucciso ne ho conosciuti di uxoricidio in carcere
Qualcuna Verri fidanzato
Credo sia abbastanza importante trattarli ecco prima che essi righi spose ma si vede che ci sono delle signore che non c'erano le referenze
Allora
Appunto prevenzione
Non terapia un lavoro di responsabilizzazione
Bisogna spiegare guardate che io non sottovaluto l'intervento penale tutt'altro l'intervento penale è importante proprio perché sottolinea che non è affar suo diritto fare così
Che non è più una cosa accettata socialmente
Che anzi deve essere stigmatizzata quindi l'intervento penale importante ma non può essere solo
Perché questi soggetti se qualcuno non diciamo pure riprende incarico e ripeto non li prende in carico per curarli oppure ai Tarcento perché no
Qualcuna è anche sofferente
Però per responsabilizzare dei continueranno anzi
Usciranno dal carcere con l'idea di un'ingiustizia subita
E guardate che non c'è come la sottocultura carceraria per rafforzare la discriminazione di genere
Ecco forse è tutto qui quello che che io volevo dire quindi l'importanza certa d'importanza prima di tutto del di occuparsi delle vittime per aiutarla per aiutarle a uscire dai loro dal loro silenzio
Ma l'importanza anche di evitare che gli autori lo facciano
E soprattutto lo rinfacciano
Responsabilizzato de ma perché noi tardi perché e con questo più gusto non sono malati ma possono essere sofferenti e guardate che si può essere anche sia cattivi che disperati quindi qualcosa Carlo Rossi deve che si può fare sia grazie grazie veramente
Questi incontri
Il messaggio che sta a cuore che ci sta a cuore l'abbiamo detto è quello di uscire dal silenzio è stato detto di ognuno di noi dovrebbe cercare il modo di
Di fare arrivare questo messaggio
Il teatro è anche luogo di sperimentazione allora voglio chiamare qui sul palco una brevissima fotografa Marzia Bianchi c'ha realizzato una mostra dal titolo molto significativo l'invisibilità non è un superpotere marcia prego Buongiorno trattato grazie tutto grazie a questo progetto che si basa sul racconto delle donne che hanno subito violenza hai rappresentato la paura l'angoscia
Ci spieghi il modo in cui il malato il Progetto si innanzitutto al Progetto Massetana mia esperienza come fotografa ma anche come collaboratrice di Fondazione Pangea in particolare della rete riamato
Quindi Mangia si occupa da più di vent'anni di di donne in Italia e all'estero
E attraverso la Rete io ho avuto la possibilità di incontrare accogliere conoscere donne che hanno subito violenza madri di donne che sono state uccise
E abbiamo sentito il bisogno di raccontare tutto quello che avevamo raccolto tutte le storie che abbiamo raccolto più sciolto delle delle immagini tipo per così diversi evitare questi sentimenti si si si ho cercato qua di declinare appunto tutte le forme di violenza quindi la violenza fisica sessuali assistita psicologica
Lo Stories in
Mettendo appunto facendo un messaggio patiti queste storie affiancando alle immagini delle didascalia ma anche delle radiografie
E l'idea viene
è stata costruita pensiamo alla dottoressa vantato ricamati Urka del dell'Ospedale San Carlo di Milano le prime lastre infatti sono stati donati dal San Carlo dopodiché ha partecipato anche il San Camillo di Roma e l'ospedale Spaziani di di Frosinone immagini parlavo più di qualsiasi parola esatto parlano di fra pure interne ma la frattura è quella che si crea non solo alle ossa cioè attraverso le storie che abbiamo visto anche prima
Una donna che subisce violenza un po'terrà il giudizio tutto quello che ci ha raccontato precedenza anche l'onorevole Valente
Subisce una frattura appunto che non è solo solo stiano insomma e il lavoro che noi facciamo è quello di cercare di farla centrare di nuovo su se stessa infatti per me importante oggi essere qui perché tra l'altro l'ultima foto che a quella che chiude il Coni esatto è stata scattata su un letto no
E ha proprio la foto in cui io cerco di trasmettere questo messaggio che questo è sicuramente un Progetto di denunciato ma vuole anche all'obiettivo a quello anche di far capire quanto sia importante fare in Rete
Anche con e tra le istituzioni della detenzione Marzio
Grazie settanta
Lo dico anche ai ai più giovani scendo fogli oggi da questa iniziativa ci deve dire voglia di raccontare ragazzi raccontare quello che abbiamo dentro e fa raccontare tutti
Avvocatessa abusivi
Io ho incontrato tanti avvocati
Rinvio cammino di il criterio giornalista a Palermo avvocati che hanno sostenuto le donne avvocati coraggiosi ecco quale il ruolo degli avvocati che cosa possono fare
Allora grazie a lei grazie dell'invito alla Direzione centrale anticrimine prefetto Messina perché vitale opportunità in una cornice veramente speciale
Di parlare di trent'anni di esperienza come avvocata con riferimento ai centri antiviolenza
Ha parlato con avvocati nella parlare con avvocati anche cominciamo a chiamarci nella maniera giusta perché abbiamo uno sguardo dispetto alla Anna conto che le donne ci portano molto diverso da quello che lo sguardo tipicamente del professionista
Perché siamo abboccando e allo stesso tempo anche attiviste io qui voglio portare veramente l'esperienza dei centri antiviolenza
Perché io non sarei la boccata che sono se non avessi fatto anche l'attivista in un centro antiviolenza perché lì noi ascoltiamo
Una quantità tale di storie che è veramente sconcertante siccome io li ascolto dal novanta dalla vanta ci poniamo il problema ma che fare
Allora qui la senatrice Valente ci ha portato anche tutto il percorso legislativo molto importante ma lo è tra il novanta e il due mila non abbiamo vinto niente nel predire una ribalta la prima legge utile di misure cautelari misure cautelari che può immettere addirittura il giudice civile
Io sono avvocato civilista e sono abbastanza devo dire demoralizzata rispetto all'incapacità della lettura della violenza nell'ambito giudiziario
E quindi a mio avviso se non c'è una vera collaborazione
E una vera rete che quello che poi è importante che abbiamo fatto tutti con la polizia di Stato credo che sia stato tra l'altro uno dei primi riferimenti anche del nostro Centro Antiviolenza Milano
Ma se non c'è una vera Rete non ce la faremo mai
Non ce la faremo mai perché gli avvocati da soli
Sono professionisti se non altro di riferimento in un centro antiviolenza quando hanno dato l'informazione alla donna quando hanno fatto magari anche le migliori scelte dal punto di vista della difesa la donna rimane sola
Quando voi avete raccolto bene una denuncia e devo dire grazie e non lo dico perché sono qui con la polizia di Stato lo dico perché lo penso veramente la polizia di Stato ha fatto dei passi da gigante
Dove nel novanta avevamo donne che tornavano demoralizzate dai posti dai commissariati di polizia dicendo avvocata mi ha mandato al commissariato però la dicono che forse non mi conviene denunciare perché ci sono i figli perché poi succede questo che succede quell'altro ma è proprio sicura eccetera
Da questo punto di vista devo dire qualcuna ancora torna in questo stato ma la maggioranza hanno e devo dire anche che le denunce sono raccolti in maniera molto competente però questo non basta non basta perché perché comunque rispetto agli uomini allora intanto le donne non sono credute
Questo è un problema serio nei tribunali
Del tribunale soprattutto ai tribunali civili la violenza diventa conflitto i giudici civili delle separazioni e dei divorzi degli affidi dei minori non ci credono o anche se ci credono di parlano un po'come se ci fosse una corresponsabilità
L'attenzione battuta sulla donna ama allora si stacca di tanto tempo e allora c'è un po'di problemi anche tu non hai tutelato tanto bene i tuoi figli a no lei denunciato subito ma allora ma tu puoi fare la guerra non non puoi metterti in qualche modo d'accordo allora disperato questi uomini io sono un po'perplessa perché le donne ce li raccontano i gli uomini e sono gli invisibili dove li abbiamo definiti gli insospettabili
Il maggior tante si svela dalle loro parole
Ma maltrattando e non si svela in un ambito giudiziario
Ci vogliono miniere cinesi anni io casi di situazioni in cui magari il procedimento penale è andato anche bene ma il procedimento civile è stato un disastro
Un disastro su tutta la linea affidi condivisi Comal trattanti affidi all'ente e poi magari bambini portati anche in comunità perché la madre viene considerata di Nantes e quindi noi abbiamo veramente
Una situazione
In cui credo che ci sia bisogno
Uno di un lavoro dei centri antiviolenza qui so che ci sono le amiche dita ma anche a che a Catania da vent'anni lavorano sul territorio e fanno un lavoro come nome molto importante direte anche nazionale
Gli uomini vanno
Come si può dire abbiamo bisogno uno degli uomini che si impegnano e che sono seri abbia bisogno dei giornalisti che si impegna no
Abbiamo bisogno di parole degli uomini che non dicano sono io non sono quell'uomo lì che non si tirino fuori ma che si mettano dentro che si mettano al fianco nostro di questo ce n'è tantissimo bisogno
Il lavoro di questi raccontava prima altrettanti loro lo sanno che io sono un po'scettica nel senso che stima trattante non è uno ma l'atto i maltrattati per voi
Lo potete trovare probabilmente anche forse uno solo va traccia ma anche in questa stanza Imad cantante professionista è professore universitario
Non dobbiamo immaginarci ma fa tante come un povero disgraziato a senza cultura senza soldi un disperato e che picchia la moglie allora qui dobbiamo veramente capirci perché corriamo il rischio che i soldi che devono andare ai centri antiviolenza scusate se parlo anche di soldi ma la formazione non si fa senza soldi e ricordiamocelo perché se vogliamo fare la prevenzione la dobbiamo fare anche con delle risorse
Allora i soldi che devono andare innanzitutto al centro antiviolenza che devo dire dalla legge centodiciannove del due mila tredici ancora non arrivano arrivano in maniera molto col contagocce a Mila no lasciamo perdere tutto il discorso milanese ma devono essere investiti bene e devono essere investiti in tutto questo sistema a mio avviso dove al centro ci sono i centri antiviolenza
Io come avvocata non sarei capace di fare quello che faccio se non avessi questo appoggio
Ricevo le donne e vedo che non basta quello che faccio io ho bisogno
Che ci sia questo appoggio perché c'è tutto un percorso che fanno le donne è un percorso molto lungo faticoso pericoloso perché dobbiamo considerare tutto vediamo no le donne denunciano e cosa succede ancora non sono protette non possiamo metterle tutte nelle case rifugio non possiamo diciamo più delle tutte quante forse dobbiamo mettere un po'più di braccialetti elettronici agli uomini non lo so io qui insomma che c'è anche il ministro dell'Interno abbiamo bisogno di iniziative che guardino agli uomini e che mettano il focus sugli uomini
Anche in questo senso perché altrimenti non non ce la caviamo noi facciamo un lavoro pazzesco di prevenzione e di formazione anche agli avvocati e quegli avvocati che si pongono solo in modo professionale sembra un solo no perché comunque professionale competente per carità non voglio infangare la categoria però no melodico non me lo dicono tante colleghe e colleghi non so più cosa fare e quando sono alla frutta richiamo alla e mi dicono ma tu cosa fai quando sei arrivata a questo punto allora io vi appoggio al centro antiviolenza
Questo è un dato che dobbiamo sempre tenere presente e soprattutto non confondere questo è per la magistratura il conflitto la violenza con il conflitto
E credere alle donne ultima cosa che dico perché
Quando le donne parlano vanno ascoltate vanno ascoltate con competenza ed ha creduto ed ha creduto allora quello che dicono perché si altrimenti cominciamo a mettere in discussione la prima cosa che fa anche ma tra tante
E faremo il lavoro per il maltrattate grazie grazie e grazie ancora
Voglio fargli affrontare ancora le parole delle donne
Giampaolo e il Trio Bellini
Caro ispettore Stefano ti scrivo semplicemente per dirti grazie
Grazie per aver bevuto come decine di caffè grazie per avermi fatto rispondere senza avermi mai fatto una domanda
E grazie per aver spesso fatto finta di non capire perché era importante che quella cosa là ripetessi ancora è meglio grazie per aver rispettato le mie lunghe pause e per aver ascoltato e poi tradotto anche i miei silenzi
Grazie ispettore per non aver fatto entrare nessuno nel tuo ufficio mentre ti stavo raccontando il mio buio
Grazie per non aver parlato al tuo telefonino per non aver risposto ai tanti messaggi che vi sono arrivati e per non aver alzato le anche la cornetta del tuo telefono d'ufficio grazie ispettore Stefano per non avermi chiesto il perché io non abbia mai trovato il coraggio di venire prima in questura
Grazie
Perché non c'è stato alle ancora volta in cui anche solo per sbaglio il tuo sguardo sia caduto sulle lancette dell'orologio
Capivi tra l'altro messo da parte in un lato della tua scrivania
E da quel momento avevi fermato il nostro tempo
Hai capito che non potevo raccontare un dolore lungo anni
A chi contava i minuti
Grazie
Perché hai capito subito che non ero venuta da te a denunciare il furto di una macchina o di un gioiello
Ma dell'amore dei miei sogni
Dottoressa spicca Bianchi presidente delle donne imprenditrici di fibre il ventotto di aprile è stato firmato un protocollo d'intesa fra la polizia di Stato e la FIPE
Perché gli esercizi pubblici siano presidi di legalità e tutela delle donne qual è il bilancio della della iniziativa
Allora mi permetta intanto un ringraziamento
Di solito si fanno alla fine ma io debbo farle mi sento di farli all'inizio perché offrono una grande emozione nel vivere e condividere questo
Momento importante non solo perché è collegata ad una data importante che è quella del venticinque novembre qui prossimo per perché mi sono resa conto ascoltando per quanto uno si possa preparare gli argomenti omettere degli appunti quanto invece vivere le platee vivere gli interventi poi rilasciati nuovi spunti e delle nuove riflessioni allora guardando i visi che ho vicino
Il prefetto Messina ma tutto il lo staff della Direzione anticrimine nomino la dottoressa contino che non è qui con noi ma una persona con la quale condivido veramente tanto tanti messaggi tanti scambi
Ma anche con l'inizio di tutto che fuori il contatto con la dottoressa Pellizzari
Alla quale fece gli auguri per alla sua nomina
E ci scambiammo poche parole che credo invece le donne oggi abbiano questa nuova tendenza di condivisione mi disse qualsiasi cosa lei o vi viene in mente come donne che fanno impresa e che vive dei pubblici esercizi in ogni ci saremo
Fa il prefetto missina ebbe la capacità anche se mi avevano dato veramente pochi minuti per parlarci quelli giù quel giorno i pochi minuti diventarono quasi un'ora
Perché perché mettemmo assistere mai a confronto una rete che è quella dei pubblici esercizi la Federazione Italiana Pubblici esercizi nasce come rappresentanza di categoria di circa trecento mila pubblici esercizi in Italia
E proprio parlando di numeri quando facemmo le proporzioni
E difatti abbiamo un pubblico esercizio ogni duecentocinquanta abitanti in Italia nello specifico un bar ogni quattrocento persone
E allora non c'è un borgo non c'è un paesino che non abbia almeno un ufficio postale e un bar
E questo ci sembrava tanto
E mettemmo veramente al sistema delle riflessioni perché in realtà in tutto il sistema perché oggi i pubblici esercizi non non sarebbero entrati c'hanno un avrebbe senso no tra magistratura avvocatura i rappresentanti del dello Stato del Governo
Il ministro in realtà invece si centrano perché è oggi ascoltando voi io son sempre più convinta di aver avuto io divento portavoce di circa centododici mila donne che fanno impresa nei pubblici esercizi che realtà
Ascoltandoci ferme durante scolpite perché tutti sapete
Il bollettino di guerra che riportano i pubblici esercizi ferme assolutamente chiusa in casa quando noi non siamo abituati a vivere la casa perché la nostra casa
E la casa fuori casa degli altri e quindi a quel bancone del bar nel contatto con le persone e la condivisione lo sguardo e un sorriso di benvenuto e stanno lì abbiamo detto ed era il venticinque novembre dello scorso anno
Abbiamo detto a b si festeggia oltre il sociale posta che possiamo fare
E in realtà avevamo già fatto tanto perché ascoltandoci e raccontando la cameriera che viene palpata
E la cameriera che essa basta dire il bancone del bar che dico sì ci dicono vedono un mondo dove invece c'è solo una parte del nostro corpo
Piuttosto che apprezzamenti che vanno oltre quant'è buono il caffè o quant'è buono questo piatto di pasta
Ma anche solo intercettando e stanno stando lì fermi IBAR sono il primo punto dove per strada si chiede l'esigenza di un bar e quindi l'idea di un bagno perdonatemi piuttosto che l'esigenza di un'informazione dico il bando e che in realtà è per antonomasia il pubblico esercizio ma non posso non non ricordare la ristorazione tutta mai catering gli stabilimenti balneari locali di intrattenimento i località gioco legale cioè questo è il mondo del pubblico esercizio
E allora siamo andati oltre il senso il valore del lavoro dell'impresa il valore economico di che sta dietro anche alla nutrizione perché ci occupiamo di quell'abbiamo immaginato da donne che abbiamo veramente un valore sociale
Che è quello di collaborare e quindi parlo di responsabilità condivisa che la cosa che con il prefetto ci siamo detti condividiamo un percorso noi ci siamo insegnate sci perché voi siete deputati al controllo alla sicurezza al mantenimento ma in realtà abbiamo un altro compito quello del miglior caffè del miglior buongiorno del miglior piatto di pasta della migliore accoglienza insegnati dici
Ad intercettare qualcosa
Benché i nostri locali siano dei luoghi sicuri ma è indubbio che qualcosa apposta Mascitelli
E veramente poi stimolando invece racconti come quelli che abbiamo sentito i racconti di vita vera perché al lavoro molto complesso lavoro di contatto ma un lavoro carico di vita se veramente apriamo gli occhi da dietro quel bancone del bar vediamo tanti occhiali scuri
Prima senatrice le ha fatto un passaggio di no dell'esercente che si tira l'altra parte e non ci vogliamo girare d'altra parte perché dietro quegli occhi scuri o di quella donna che non si è mai truccata
C'è
Ero
Ed è quel contatto che noi ci siamo quasi sentite una volta cioè abbiamo una vocazione non possiamo tirarci indietro perché solo nel momento in cui condividiamo il senso di responsabilità
Allora forse non so quanto ma vi garantisco
E te lo racconto che già è partito anche lì dove non è stata fatta ancora la formazione concreta della Polizia di Stato all'interno dei nostri pubblici esercizi ma è già partita quella che è la sentinella della sensibilità
Da sia i titolari perché pare abbiamo condiviso con la Federazione tant'è che il protocollo è stato firmato non solo dalla Polizia di Stato e il gruppo delle donne imprenditrici bensì abbiamo voluto e lo ricordiamo sempre che è nato in seno al gruppo delle donne ma deve essere condiviso con tutti i pubblici esercizi della federazione perché non si può quando si è in pericolo scegliere alli vedo l'etichetta entro mi salvo piuttosto che lì no
Assolutamente
Dobbiamo ascolto abbiamo accogliere e aggiungere i valori al senso di accoglienza di ospitalità di cui siamo portavoce
E concludo dicendo che proprio il diciotto novembre
Ultimo scorso abbiamo sottoscritto tutti quanti come Federazione Italiana Pubblici esercizi una carta dei valori della ristorazione italiana
Dove
Dagli imprenditori della ristorazione dei cittadini delle belle contrade italiane per le prossime generazioni perché veramente crediamo che oltre le donne veramente i giovani possono essere il primo terreno fertile da coltivare e sui quali fare un lavoro di prevenzione e vi leggo una parola e quella che è uno dei nostri valori dichiarati la parole comunità sempre maggiore dovrà essere la consapevolezza che i luoghi del ristoro dell'ospitalità hanno un fondamento hanno una fondamentale funzione sociale
Contribuendo alla vigilanza e al rammendo del tessuto collettivo io sono felicissima e condivido con il Presidente Stoppani
Di aver fatto in un anno di percorso
Ed era inserito questa consapevolezza di essere partecipi di una responsabilità il nostro progetto condiviso si chiama sicurezza vera dove cercavamo un nome quando si fanno i progetti se ci si si si esca sempre un nome che possa essere poi da stimolo a livello comunicativo per tutti appetibile
Riappare cercavamo cercavamo il nome di una donna alla fine è uscito vera che in germanico significa protezione allora abbiamo detto l'abbiamo trovato peraltro è un termine positivo perché sicurezza
è un è un termine che pare positivo e Piera ci sa dire autenticità di essere libere di vestirci come ci pare di parlare come ci pare insomma c'era molta sintonia in questo termine oggi stringendo la mano al prefetto Messina avevo detto lavoriamo su un progetto pilota che entro il trentuno dicembre di quest'anno potesse toccare venti tappe in Italia venti città le leggo perché veramente ne abbiamo fatti quasi tutte siamo partiti da Pisa Gorizia latina Matera Rimini Padova Novara la Spezia Agrigento Messina
Olbia Sassari Lucca e fra pochissimi giorni Livorno fare Venezia Vercelli Trieste Brescia barese e Milano
E io sono orgogliosissimo perché non c'è città che non abbia avuto un riscontro positivo di partecipazione di attenzione di apertura
Quindi io credo che sia il momento giusto per fare sistema e che noi dobbiamo aspettare la sicurezza assoluta chi indossa le divise ma dobbiamo come cittadini come sistema economico come imprenditori tutti partecipare
A questo momento di grande evoluzione che possa veramente segnare
Nuovi colori come il sottotitolo venti proviene c'ha letto prima nuovi colori e ampi andare oltre il rosa se mi permettete perché siamo tutti di tutti voleva grazie grazie grazie
Vita elette annotate ragazzi fondo parole chiave
Dottoressa scavo
In primissima linea in un serbatoio che purtroppo ha visto tanti casi
Quali strumenti possiamo mettere in campo per un contrasto ancora più efficace alla bestiola il TAR dice
Bene scusate se avessimo detto primo dai microfono innanzitutto a devo dire che sanno veramente onorata di partecipare a quest'incontro perché vorrei condividere con voi tanti spunti di riflessione che ebbe
Che vi vengono dalla mia ultra decennale esperienza in questa materia
Innanzitutto voglio ringraziare la polizia di Stato per questa iniziativa perché consente proprio di avere un confronto tra diverse professioni in diversi settori
Debbo ringraziare il capo della polizia alla signora ministra poi farà certamente e le trarrà le conclusioni finali di questi però incontro il prefetto Messina
E il devo anche ringraziare io il mio procuratore zucchero perché crede ma molto nel contratto nel contrasto a questa materia
Ha potenziato il mio gruppo di lavoro capendo proprio l'importanza che le indagini in materia di violenze di genere hanno e pur tuttavia vorrei precisare che non si può relegare tutto all'attività giudiziaria e ora vi spiegherò il motivo e ora Disarò vedere quali sono anche le criticità del nostro sistema normativo
Bisogna lavorare moltissimo sulla prevenzione ho apprezzato tantissimo all'intervento della professoressa Marzia ancora proprio perché della senatrice della senatrice Majolino proprio perché della prevenzione si parla ancora poco
Guardate che quando già interviene l'autorità giudiziaria il dando già il fatto
Il danno più grave è certamente quello del re per abili del femminicidio ma prima del femminicidio ci sono tanti altri reati un'escalation o di reati dallo stalker i maltrattamenti
Le lesioni volontarie aggravate la giornalista ci faceva vedere la radiografia
Di donne sottoposte redazione di pestaggio da parte dei propri compagni quindi è chiaro che bisogna attivare tutto una serie di strumenti che debbono dare
E il la giusta attenzione alla prevenzione
Devo dire voglio anche esprimere un vivo apprezzamento al lavoro che sta alla questura perché con il questore Calvino e con il dirigente bella divisione anticrimine del dottore Milazzo
La stanno facendo la paura veramente apprezzabile della incentivazione delle misure dell'ammonimento
Dell'istituto dell'ammonimento e ora vedremo fino a che punto l'ammonimento può essere utile
Diceva la senatrice dall'ente noi abbiamo un sistema normativo abbastanza robusto
è vero che nel corso degli anni e il nostro sistema ha cercato di dare attuazione a tutti principianti quasi tutti i principi della Convenzione di Strasburgo
Però ancora vi sono ma oltre criticità malte criticità
Allora approfittando a proprio della presenza di rappresentanti politici governativi vorrei partire
Dalida dalle critiche che rivolgo alla introduzione dell'arresto obbligatorio per chi pilota il divieto di avvicinamento e l'allontanamento dalla casa familiare
Il legislatore ha inserito il reato trecentottantasette bistecche per l'appunto quello che viene commesso quando viene violata
Queste misure coercitive di cui ha parlato
Lo prevede come arresto obbligatorio perché chiaramente ha compreso che bisogna intervenire per era interrompere un'ulteriore escalation ma di violenze per mettere in sicurezza la persona offesa
Però il legislatore non ha coordinato con questa norma con tutte le altre norme che riguardano le misure cautelari
Per cui il Pubblico ministero che riceve da essi ed è una cosa su cui bisogna lavorare al più presto ecco allora il Pubblico ministero che riceve una telefonata da parte dell'ispettore di PG o da parte della gente che dice
Guardi dottoressa scapolo abbiam arrestato perché aggiornato il trecentottantasette bissa bene
Il Pubblico ministero latente scarcerare perché non può richiedere la misura cautelare perché il limite dei tagli previsti per il trecentottantasette bis non consentano
La richiesta della misura cautelare
L'unico éscamotage perché mi sono sforzata di trovare che è l'articolo duecentottanta prevede l'aggravante
Della sessantuno numero cinque c'è quando si agisce MM quando alla vittima si trova in condizioni di particolare vulnerabilità in questo caso la pena per il reato del trecentottantasette bis diventa quattro anni
E possiamo chiedere Salonna misura degli arresti domiciliari
Non possiamo chiedere il carcere quindi questa è una criticità che mi fa piacere apprendere in questo contesto
Sì ci sta lavorando
Tre criticità
Per parlare proprio delle difficoltà che incontriamo anche quando svolgiamo le indagini
Mentre con la legge del codice rosso il legislatore è stato molto solerte nell'imporre al pubblico ministero che entro tre giorni si deve sentire la persona offesa
Non è previsto nessun il termine per il Gip che riceve la richiesta di misura cautelare un termine entro il quale deve provvedere allora cosa succede il punto di tutela per la persona offesa è enorme
Perché noi devo dire lo dico veramente con molto orgoglio
I colleghi del mio gruppo di la corolla provarono con una tempestività con una professionalità
E con una preparazione che veramente è un gruppo di eccellenza lo definiscono con grande orgoglio un gruppo di eccellenza peraltro nelle direttive che ho dato alla polizia giudiziaria già da tempo
è previsto che i loro quando mandano la comunicazione di reato devono dare al pubblico ministero tutti gli elementi
Che consentono al Pubblico ministero di prendere le decisioni immediate
Quindi diciamo che per evitare di risentire la persona offesa e diciamo che non appena ricevono la denunzia per un reato di violenza e di genere di violenza domestica
Loro devono sentire immediatamente a sommarie informazioni la persona offesa
Per raccogliere tutti gli elementi tutte le circostanze che consentono al Pubblico ministero di richiedere immediatamente alla misura cautelare
E posso assicurarvi che il Pubblico ministero quando riceve un'informativa completa il richiede il giorno stesso in cui al fascicolo
Il problema è quando poi la richiesta arriva il Gip ha no qua ancora parliamo di soggetta a piede libero quando alla richiesta e viene al CIPE proprio perché in città donna un termine entro il quale provvedere lo dico purtroppo
Perché possono passare anche diversi mesi e allora cosa facciamo che tutela gamma la persona offesa in quest'arco temporale
E allora ancora una volta noi interveniamo nel senso che
Raccomandiamo alla polizia giudiziaria
Di dare il cellulare di servizio
Alla persona offesa dimodoché
Se si dovesse verificare per esempio un ulteriore appostamento dello sport R. sotto casa formino subito l'assegnazione e la PG cita in silenzio lo attraggono in arresto e succede molto spesso che riusciamo ad arrestare il soggetto a mentre ancora pendente la misura cautelare
Andiamo a poi al discorso di quello che è successo quando nonostante le misure
Diciamo di protezione o le indagini sono state già espletate e la vittima viene lo stesso uccisa ed è proprio qui il punto
Allora nell'ambito del processo penale anche nel momento in cui il CIPE deve adottare la misura cautelare
Sono previsti dei criteri ma non c'è nessuna skater di valutazione del rischio che consenta di poter stabilire in modo scientifico la il pericolo della recidiva
E allora il nostro codice anzi all'articolo duecento adempiere codice penale
Dieta la possibilità che il vengano disposte delle consulenze la perizia è per valutare
La per il carattere e la personalità dell'imputato e in genere le qualità Pizzichicchio indipendente da cause patologiche quindi noi non possiamo disporre né una consulenza
Nella fase delle indagini preliminari né può essere fatto una perizia da parte del giudice che deve stabilire il pericolo di recidiva quindi
Tutte queste valutazioni sul pericolo di recidiva vengono fatte da quel che il libero convincimento del giudice che segue determinati criteri di cui all'articolo centotrentatré del codice penale e quindi
Stabilisce ritiene che il soggetto passa godere della sospensione condizionale della pena
Ma nel caso di Reggio Emilia era stato detto che la sospensione sarebbe stata condizionata
Ha la sottoposizione del programma di recupero almeno così ho letto e dai giornali no no una conoscenza diretta degli atti
E allora ecco perché dovremmo avere un po'più di coraggio in che senso
Quando il la questura mi fa a tutti i provvedimenti di ammonimento
E messo che Brebbia ed è richiamato a comportamenti per cessare dalle condotte moleste e quant'altro e poi viene detto ma la facoltà
Facoltà di rivolgersi ai servizi socio sanitari presenti sul territorio per un programma di recupero individualizzato perché ma la dobbiamo fare obbligatorio
Allora si alzano le correnti di pensiero no perché i trattamenti terapeutici devono essere volontari
Ma se deve essere volontario da parte del suo oggetto perché ha un diritto costituzionalmente tutelato
E altrettanto costituzionalmente tutelato il diritto della donna d'abilità
E alla tutela della propria salute quindi abbiamo due principi costituzionali che si confrontano tra di loro quindi un po'di coraggio la dovremmo avere io proprio in questa sede mi permetta per carità con molta umiltà di dire che se l'ammonimento fosse accoppiato all'obbligo distorto apparse programmi e si capisco che vari
Il lette impennate ma io che ha le mani impasta essa le difficoltà che si trovano per potere agire qualcuna Jordi tira sapendo appunto
La mancanza di consensi o più trovato che andrebbe messo perché quando a noi lavoriamo con l'ammonimento lavoriamo ancora in una fase preventiva
E guardate bene che noi abbiamo due tipi di ammonimento l'ammonimento che viene chiesto a dalla persona offesa contro lo store che era e l'ammonimento che venga attivato ad iniziativa della polizia giudiziaria indipendentemente dalla volontà della persona offesa
E quindi che potrebbe esporre la persona offesa da eventuali reazioni per cui se non c'è con questo contestuali obbligo di sottoporle al programma di recupero
Lasciamo alla persona offesa esposta ad ulteriore pericolo di violenza
Valido avete anche sapere e l'altro giorno ne parlavo per l'appunto con il dottore Milazzo della divisione anticrimine di Catania per quando
Devono notificare gli ammonimenti e per le violenze domestiche quelli che nascono senza di che essa della persona offesa dico sempre alla PG
Prima di notificarlo vedete com'è la situazione communicator dalla persona offesa
E cercate di mettere in sicurezza la persona offesa quindi vi rendete conto che nel momento in cui noi operiamo
Abbiamo bisogno che a livello preventivo questi soggetti vengano presi in carico
Guardate che ve lo dico veramente comma otto accoramento
Perché non possiamo lasciare tutta al volontà del soggetto
Prelatura perché soggette a quel pregiudizio culturale che ritiene che in quanto uomo non ha bisogno di essere aiutato che sono gli altri che devono essere
Pare disciplinati fosse ma non certamente l'unico quindi mi permetto di dire questo
Un'altra cosa che mi permetto di segnalare è quello dell'arresto differito
E prima che venisse approvata la legge sul codice rosso
Vi erano diversi vi era un altro progetto di legge non so se della onorevole Ascatigno Ascari no no Ascari
Che prevedeva l'arresto differito vuote che l'arresto differito importantissimo importantissimo
Perché e innanzitutto un istituto che già esistente nel nostro ordinamento esiste perché c'è per le competizioni sportive e trevisano estive c'è la telecamera ma dell'Aci sono le dichiarazioni della persona offesa e ci sono anche molto spesso le lesioni che riporta la persona offesa quindi perché che succede quando soprattutto nei casi di maltrattamenti che viene segnalata la lite in famiglia quando arriva la polizia giudiziaria i soggetti ed è scappato la tizia anche se è sanguinante
Per viene portata al pronto soccorso vengono refertate le l'esame in sé come la flagranza senilità la polizia giudiziaria non può procedere all'arresto in quasi flagranza
Perché la cassazione e malto Rivarossi Adam interpretazione ed è l'arresto in flagranza molto rigorosa è una sentenza del due mila sedici
Che richiede che una parte dell'azione delittuosa deve essere tolta direttamente dalla polizia giudiziaria quando interviene altrimenti non c'è più la possibilità della quasi flagranza
Quindi e anche questa è una cosa importantissima allora
Torniamo al discorso appunto tenda prevenzione
La prevenzione si fa anche nelle scuole la convenzione di Istanbul oltre a prevedere all'articolo sedici appunto la la prevede anche la educazione nell'ambito delle scuole
E io devo dirvi che a Catania Napoli a mamma altro arrangi stiamo riprendendo ora l'incontro più presenza nelle scuole perché purtroppo a causa del carovita gli abbiamo sospese ma appunto la
Dell'associazione della sezione di Catania della dei magistrati organizzasse vede gli incontri sono degli incontri che noi facciamo
Non ci sono con gli studenti ma lo facciamo anche con gli insegnanti con le famiglie degli studenti
Agli insegnanti spiegavamo
Commettevano riuscirebbe a raccogliere i segni rivelatori di maltrattamenti in famiglia la o di un disagio psicologico della abbinare all'interno della famiglia
E queste sono delle iniziative sicuramente molto importanti diciamo anche agli insegnanti
Che devono segnalare i casi perché gli insegnanti molto spesso hanno paura a segnalare perché dicono a senno di poi il bambino o il ragazzo lo studente ci racconta delle fesserie panno risulta vero
Io dico sempre Val non dovete fare commenta apprezzamenti sulla fondatezza o meno della narrazione dello studente
Voi dovete soltanto segnalare all'autorità giudiziaria ciò che gli è stato raccontato quello che il disagio che va risponda avete dare una rappresentazione obiettiva
Poi sarà l'autorità giudiziaria a fare le proprie valutazioni
Quindi vedete su quante cose si può lavorare e Pavia un'ultima cosa
L'aumento della pena Perra sia per il trecentottantasette bistecche punito fino a tre anni che segna le vogliamo dare di gradita di reato e anche per il reato di evasione che punite addirittura con pena alternativa o l'arresto fino a tre anni o la multa
Un'ultima considerazione poi di Addio alle conclusioni
Un'altra criticità e che l'articolo tre centottantasette bis non prevede il commercio reato e quindi non si può fare l'arresto obbligatorio la violazione degli obblighi e dagli ordini di protezione in sede civile
La violazione dell'ordine di protezioni in sede civile punito dall'articolo trecentottantotto comma due che prevede al solito all'arresto fino a tre anni a la pena
Oppure la multa quindi questa mancanza di visione organica dei vari istituti quindi secondo me la violazione degli ordini di protezione deve rientrare nel trecentottantasette bis
Da deve rientrare nel trecentottantasette bis proprio perché è un istituto che interviene a tutela della persona offesa in sede civile guardate che molto spesso la persona offesa quello che vuole et eccessiva violenza che Jesse la violenza non è poi danni
Persa toghe si ebbe devo dire pochissime senatrice e lo dico ma almeno io per quella che è l'esperienza di Catania sono pochissimi gli ordini di protezione
Perché molto spesso la persona offesa anziché fare la denuncia penale preferisce sicuramente una tutela in sede civile o anche con l'ammonimento o anche con la Boni menta bene
Allora appena pare un po'all'attenzione Annan uomo allora altrettanto del vorrei leggere una dichiarazione sì sì ho capito capita parametrato avete consecutive perché la cosa cui ottengo nel senso che
Quando
Per vengono date le notizie stampa molto quasi mai viene data la voce
A coloro che si sono ravveduti cioè rammendi ravveduti che hanno fatto un percorso a Rio
Non hanno voce non pare allora io vorrei leggere molto velocemente una una testimonianza di un uomo di cinquanta anni funzionario di una multinazionale
Un'intervista che ha fatta ad una giornalista di Repubblica Maria Novella De Luca
Allora questo dice sarà queste considerazioni ho sempre pensato di essere nel giusto quando ha picchiato e un miliardo tutti
Poi l'anno scorso quando una sera infuriato sbattuto mia figlia contro il portone di casa ho capito che se non fosse cambiato avrei perso persistente dei miei affetti più cari
Rabbiosa di raccordo sono stato fin da ragazzo a casa mia volatona piatti Durga sono cresciuto sentendo a mio padre gridare a mia madre arati ma all'un ceffone
Ma non voglio giustificarmi io sono un violento e mio fratello no eppure abbiamo ha vissuto le stesse cose
Ho sempre reagito in modo sconsiderato a undici anni per una punizione spinse mia madre contro una poltrona rompendo ognuna costa ma il peggio è arrivato quando mi sono sposato
Tutto doveva essere fatto con le decidevo io segna Mallia prendevo l'iniziativa diventato brutale lanciato oggetti sbattevo pugni sul tavolo lo ha preso a schiaffi la sbattuto in continuazione
Proprio come mio padre aveva fatto con mia madre incassa tutti avevano paura di me
Il rimosso al più grande sono i miei figli nemmeno con loro mi teneva una volta per strada strattona in modo così violento a mia figlia
Di due anni che la gente mi voleva fermare e hanno figli adolescenti ha rotto un oggetto in testa perché non faceva bene i compiti
Per anni non mi hanno parlato
Mia madre mi ha lasciato quando erano piccoli ma sappia era terrorizzata quando avvenivano a dormire da me
Avevo devi massima davo la colpa agli altri alla mia ex moglie i ragazzi la mia ex moglie ragazzi che mi facevano arrabbiare un padre-padrone forse come tanti altri uomini normali tra virgolette
Che ha incontrato a cui al centro di ascolto convinto che in quanto maschio aveva ragione
Era lui in cura al Centro camma e Powell un conclude perché la la la violenza non è una malattia è un comportamento una scelta con i gruppi e percorsi individuali impariamo a riconoscerla dentro di noi a controllarne a modificare le reazioni
Ad esempio smettendo di dare la responsabilità agli altri della nostra aggressività sto concludendo ma ci fanno uno sforzo continua
Ha sempre paura noi ex Avion enti siamo come gli alcolisti sempre a rischio di ricaduta io ero un persecutorie perché voleva avere ragione a tutti i costi a oggi ascolto gli altri e annotato Amanda che gli fa alla giornalista
Se maschi violenti frequentassero questi centri si potrebbero evitare alcuni femminicidi
Lui risponde sì ne sanno accerto ho incontrato diversi uomini di questo centro e si sono affermati prima di commettere un femminicidio
Ed è con quest'auspicio che io concludo mi scuso se son andata oltre il termine consentito grazie per la pazienza della
Grazie tutti gli ospiti allora per i contributi importanti grazie grazie
C'è uno strumento che la polizia di Stato voler rilanciare oggi un bivio invidio come gli appelli importanti accorati
Che dobbiamo anche questi rilanciare
Ognuno se ne faccia carico
Con lo spirito di partecipazione impegno
A cui appunto invitava il poliziotto di Catania
Si chiamava Beppe Montana ucciso a Palermo Beppe amava il teatro
E mi piace rilanciare le sue parole oggi le parole di un commissario di polizia nell'ottantacinque a un gruppo di studenti disse la violenza si ferma ragazzi soltanto con l'impegno di ognuno di noi
Con questo spirito guardiamo questo video e pensiamo e riflettiamo a come fare per diffondere le parole più oggi abbiamo sentito per vincere questa sfida grazie
Classifica nominando inserisca
Aiutiamo le donne a difendersi e prima che sia troppo tardi interveniamo anche sugli uomini delle minacce grazie inserire come il protocollo presso la polizia di Stato oggi agisce anche per il recupero del motore possiamo abbattere il rischio di recidiva perché la sfida contro il femminicidio si gioca esclusivamente nel campo della
Hanno
Noi qui Conte
Paola noi
Ormai
Prende la parola il capo bella polizia direttore generale della pubblica sicurezza prefetto Lamberto Giannini
Un giorno Buongiorno rivolgo insoluto al ministro dell'Interno al prefetto di Catania e a tutte le autorità che sono qui presenti e ringrazio prefetto Messina
Per questa iniziativa ringrazio il dottor Palazzolo e tutte le persone che hanno che hanno parlato perché ritengo siano stati offerti degli spunti veramente importanti per affrontare meglio un problema così grave come quello della violenza contro le donne
Ecco ho ascoltato con grandissima attenzione
Tanti punti di vista e tante persone che dalle rispettive professioni si impegna no si impegnano con intelligenza
Ritengo anche con efficacia per estirpare eradicare questo problema quello che ritengo sia assoluta
Mente importante ed è il messaggio che voglio dare per per nuovi della Polizia di Stato per le forze dell'ordine ma anche per tutti coloro che si impegnano in questo è l'importanza di parlare di questi problemi
Perché così le vittime possano non se non sentirsi sole
Non doversi vergognare o qualche volta addirittura colpevolizzare per quello che sta accadendo e per questo io penso sia molto importante avere delle norme adeguate che si stanno sempre più migliorando ma avere anche una grandissima formazione professionale soprattutto per per noi iniziando già dall'inizio dalle scuole dalle scuole di formazione non a caso il collega che ha letto quei bellissimi passi e il direttore di un nostro istituto d'istruzione
Perché
Le persone che vengano a che vengono a denunciare che vengono ad esporre il proprio problema debbono sentirsi assolutamente al sicuro
Ma non solo al sicuro dalla violenza ma al sicuro dal giudizio e dal pregiudizio al sicuro dalla fretta debbono sentire un delle persone che possano comprendere il problema e e capirlo perché questo sarà un passo sempre più importante sempre più importante
Per far sì che ci siano delle denunce deve assolutamente cambiare
Un un fattore perché spesso c'è quasi un alibi un alibi nel dire ma non è facilissimo affrontare perché c'è la mancanza della denuncia
Ecco io ritengo che ne dobbiamo arrivare a capovolgere questo e iniziare a doverci impegnare in primo luogo per far sì che la denuncia sia un fatto normale il confronto la segnalazione e questo può avvenire solo se ne siamo veramente in grado di ascoltare quindi questa è la prima sfida far sì che le persone parlano parlino perché avranno delle risposte
E iniziative come queste per cui ancora una volta ringrazio prima di concludere sono importanti proprio per questo per dare questi messaggi specifici
Non è una persona che ha un piccolo problema
Magari per causa sua e per causa di scelte sbagliate no
è una persona che come tantissime altre sta affrontando una grandissimo problema che viene da fuori e di cui non ha nessuna colpa
E lo stato tutto il sistema deve essere vicino a queste persone per proteggerle e aiutarle grazie
Prende la parola il ministro dell'Interno Luciana la borsa
Buongiorno buongiorno a tutti
Oggi credo che sia stata una giornata importante con la presenza di tanti rappresentanti delle istituzioni
Soprattutto io ringrazio le relatrici che mi hanno mi ha preceduto
Con le quali con alcune di loro abbiamo contatti continui per esempio con la presidente della commissione Valeria Valente con cui anche ieri ci siamo sentiti con cui domani saremo insieme al Senato
Certamente quello che emerge che il problema è un problema sociale perché quello che abbiamo visto
In questi mesi con un numero elevatissimo purtroppo di morti violente sempre a mano ad opera di di di uomini compagni mariti
Che
Tante volte purtroppo come anche l'ultimo mia uno degli ultimi casi si sono rivalse anche su bambini su figli perché è un modo per dire alla donna che e tutto suo a di sua proprietà allora tutto quello che è avvenuto in questi mesi ha fatto sì che
Si sentisse l'urgenza di procedere anche con delle norme nuove da poter portare
Avanti in sinergia anche con le altre amministrazioni che sono interessate tant'è che stiamo lavorando insieme alla allarme alle ministre carta abbiamo Netti Gelmini
E noi in nella in particolare come ministero dell'Interno abbiamo predisposto un pacchetto di norme io spero davvero che la prossima settimana possa andare
In Consiglio dei ministri dobbiamo rincontrarci e chiudere un poco il pacchetto di norme certamente anche da quello che emergeva poco fa
L'esigenza che tra
Di una modifica delle e pene edittali del minimo edittale per poter poi procedere con strumenti di prevenzione più efficace
Ma anche né prevedere tra le misure quale violenza Domestica inserire anche altre tipologie
Tipo
Tipo violenza aggressioni
Che ci consente in modo da consentire un intervento più tempestivo e più efficace però certo è che quello che dobbiamo pensare e che tutte le norme certamente aiuteranno a farsi che diminuisca quando io leggo prima leggevo il titolo del convegno per l'eliminazione dei reati di violenza sulle donne
Sarebbe è una
Diciamo una è una scommessa perché l'eliminazione vorrebbe dire che la società alla società che deve cambiare perché soprattutto occorre un delinea occorrono degli interventi in via preventiva certamente arrestato ha detto da tutti
E certamente vorrei anche dire che non si può tutto addebitare alla magistratura questo sicuramente perché una un'attività che a Bari Stati
La della fase iniziale della prevenzione secondo me
Lai il punto forte ma soprattutto la prevenzione anche come formazione nelle scuole nelle famiglie nella società civile
Cioè noi diamo sempre la responsabilità chi arriva quando viene chiamato la serie né chiamata e parlo delle forze di polizia voi magistrati quando poi si trovano che devono dare da le misure prevedere le misure necessarie occorre anche una formazione di chi e prima di questa fase di chi arriva prima quindi questo importantissimo e poi le misure vengono dopo anche il braccialetto elettronico
Certamente occorre prevedere dell'M del come dicevamo prima inserire tra i reati di violenza domestica anche le aggressioni che poi ci consente l'OPA tutta una serie di misure
Alla a scendere quindi direi che per quanto riguarda la polizia di Stato io ringrazio anche il perfetto Messina che ha organizzato in questo importante incontro così come ringrazio tutti i partecipanti
Alla al all'incontro
Però ripeto io penso che la Polizia di Stato da parte sua ha adottato tante iniziative perché se ne consideriamo anche l'abbiamo lanciata l'anno scorso gli o pollo
E io poi proprio in un momento in cui di pandemia quando
Tante volte le violenze si sono scatenate nelle nelle nei nostri appartamenti
Perché il fatto di di stare chiusi in casa ha fatto sì che
Ci fosse l'esigenza davvero da parte di donne da parte di di vittime di abusi anche di poter intervenire con un semplice click ecco io un pool è uno strumento che la polizia ha messo a disposizione
Delle più di potenziali vittime che trovandosi a casa con
Diciamo una persona violenta hanno potuto farsi riconoscere tramite il sistema di georeferenziazione dalla posto di polizia più vicino che potuto così intervenire
E la stessa cosa vorrei dire per quanto riguarda il protocollo Zervos che praticamente fa
Ecco proprio nella come formare colui che
Diciamo il violento come cercare di aiutarlo ad uscire da questa spirale di violenza
Questo sistema di formazione io l'ho visto anche per altri casi per esempio per il bullismo anche delle scuole e allora ci sono delle un centro anti bullismo nazionale che
Io parlato sono andata a vederla Milano e devo dire che
Coloro che sono i bulli poi diventano coloro che fonte si formano e loro stessi aiutano
Il loro diciamo coloro che vengono dopo dopo di di di loro per
Per
Aiutarli a uscire da una spirale di violenza quindi coloro che erano violenti aiutano
Gli altri
E questo secondo me importante ecco quando si arriva in una fase di questa e quindi parliamo della della formazione dei violenti perché debbano uscire da questa spirale allora vuol dire
Che è un'occasione da non lasciar perdere perché
Da come ci diceva il procuratore
Poco fa quando ci leggeva quella lettera
Cosa diceva diceva probabilmente
Non non sarebbero successi tanti fatti così terribili se noi avessimo compreso prima quello che era il nostro atteggiamento sbagliato nei confronti dei rapporti personali nei confronti dei nostri cari
Proprio per per andare avanti nella nostra vita
E allora davvero penso che l'incontro di oggi sia stato utile perché è un momento di riflessione comune che ci fa pensare e soprattutto
Mi mi rende ancora più consapevole di come sia necessario proseguire sull'attività
Di prevenzione da parte delle delle nostre forze di polizia ma anche prevedendo delle delle norme più incisive e perché
Non arriveremo all'eliminazione però già diminuire sarebbe già una grande Successo quindi vi ringrazio davvero
Soprattutto un ringraziamento a coloro che hanno avuto la pazienza di ascoltarci e per tutta una mattinata ma credo che sia stato importante per tutti noi grazie
La polizia di Stato ringrazia le signore e i signori ospiti
La presentazione dell'edizione due mila e ventuno della procedura guasto Non è amore
Campagna nazionale di sensibilizzazione e prevenzione contro la violenza di genere e i femminicidi è terminata