Incontro con Sergio Garavini Organizzato nell'ambito della Festa di Rifondazione Comunista

Rientra sia più che sufficiente
Ma anche le proposte del PDS della Democrazia cristiana in che direzione vanno questi e legge elettorale con i premi di maggioranza questa voglia di fare le lezioni all'inglese con i collegi uninominali dove portano se non a dare una maggioranza assoluta alle stesse forze che hanno governato il Paese negli ultimi quarantasette anni magari aggregandovi
A partecipare a questa gestione governativa anche tutto in parte il Partito democratico della sinistra
Che cosa sono queste proposte elettorali se non il tentativo di concentrare i poteri sul governo non di realizzare una maggiore partecipazione democratica
Non di rafforzare i poteri delle amministrazioni locali del parlamento più poteri al governo
Non abbiamo cercato di applicare ai risultati elettorali del mille novecentottantasette la legge proposta dal PDS
Se avessimo votato con quella legge sapete quale sarebbe stato il risultato dell'ottantasette che la democrazia cristiana avrebbe avuto largamente la maggioranza assoluta al Senato è alla Camera e lo chiamate un cambiamento democratico questo
O non si tratta in fondo
Io rientra menti che sono fondamentalmente di tipo autoritario
Che non vogliono cambiare vogliono rafforzare il potere in sede governativa nell'esecutivo al vertice dello Stato delle stesse forze che hanno governato il Paese fino ad oggi magari aggregandovi il Partito democratico della sinistro magari dividendo solo una volta la Democrazia cristiana e l'altra volta
I socialisti i pidiessini come siccome che siano messi insieme senza
Che ci sia altro che una maggiore autorità del governo
Di cui ci si deve servire per cosa
Altro punto che noi segnaliamo all'attenzione
Perché di che cosa perché lo vogliono usare questa maggiore autorità governativa questo bastone di una maggiore autorità del governo perché lo vogliono avere le loro mani passi guardate la situazione concreta è molto evidente
Primo
Devono fare passare una riforma pensionistica che peggio ora per l'avvenire le condizioni di tutti donne Award mini
Lavoratori dipendenti privati lavoratori dipendenti pubblici
è evidente che per ottenere un risultato di questo tipo ci vuole
Un bastone forte nelle mani del governo
Vogliono passare a passare una riforma sanitaria badate compagne e compagni che invece ad affrontare il male i della sanità pubblica
Vuole gli sostanza arrivare all'adozione di forme di assistenza indiretta sapete questo cosa vuol dire
Pagare il medico pagare i farmaci pagare le analiti pagare gli ospedali magari anche quelle prestazioni che per le malattie più gravi costano decine di milioni
Poi dopo dice lo stato ve li rimborserà uno Stato che in Italia
Per i rimborsi fiscali all'ottanta per cento non li restituisce e al venti per cento li restituisce età cinque sette anni immaginate di cosa significherebbe una misura di questo tipo
Significherebbe introdurre una drammatica discriminazione sociale tornare all'epoca che bisognava essere iscritti all'Elenco dei poveri per poter avere uno straccio di assistenza sanitaria gratuita
E poi
Se vogliamo capire il senso di questo processo autoritario che vogliono imprimere guardiamo alle prospettive della trattativa sindacale sul costo del lavoro sul salario
Che è una singolare trattativa sindacale
I protagonisti di questa trattativa non riferiscono
Nulla ai loro rappresentati
Le confederazioni non hanno riferito i lavoratori le posizioni che intendono sostenere nella trattativa le tesi che intendono
Mandare avanti il modo come intendono risolvere i problemi il Governo ha fatto la stessa cosa con il Parlamento
Le rappresentanze che trattano sono forti no perché abbiamo una forza che deriva dal riconoscimento di chi rappresenta non va perché si riconoscono fra di loro i sindacati sono forti perché sono riconosciuti dal governo della Confindustria
Il governo è forte perché riconosciuto dai sindacati e dalla Confindustria
La Confindustria voi capite bene che in questa situazione è fortissima perché ha dalla sua la possibilità di fare una trattativa chiusa in una stanza senza che non ci sia alcun riferimento sociale e politico sostanziale
E allora
è chiaro
E se si vuole per quella strada
Dare un taglio al Salario e anche al potere contrattuale dei lavoratori
Demolire la scala mobile e con questo emblematicamente demolire la protezione di tutti i lavoratori più deboli
Quelli che sono meno realizzati che sono però le norme maggioranza in tutto il Paese e particolarmente la maggioranza nel Mezzogiorno se si vuole imporre questo
In Italia bisogna passare verso forme di regimi più autoritari
Ecco allora compagne e compagni che le questioni più immediate che abbiamo di fronte emergono e si lega nord con le questioni più grandi di carattere istituzionale di carattere politico
E a questo punto noi chiediamo noi comunisti
Si deve subire questa situazione
Dobbiamo piegare la testa non c'è niente da fare bisogna accettare la liquidazione delle con queste decisive che migliorò limiti abbiamo tenuto per le pensioni andare indietro tutti dobbiamo vedere liquidate il residuo di protezione sanitaria che ancora ci siamo garantiti
Dobbiamo vedere liquidate le garanzie più ovvie sui salari e sul potere contrattuale dei lavoratori ma se questo avvenisse
Ma forse che a essere colpite sarebbero solo gli strati più deboli i più poveri della popolazione oppure non sarebbe un guaio complessivo
Ecco il punto il problema che noi sentiamo il dovere di proporre oggi
E di proporre badate
In una situazione
Nella quale dovete bisogna riuscire a vedere chiaro come stanno le cose
La Confindustria ha fatto un grande attacco al Governo
Molto fumo sapete perché quelli che contano davvero nella Confindustria
Gianni Agnelli da un lato l'ingegner Carlo De Benedetti dall'altro hanno detto al buon Giorgio la Malfa bastate né tranquillo dunque non vuoi di essere al governo con la Democrazia Cristiana
Perché noi grande padroni vi diciamo che la Democrazia cristiana quella che noi vogliamo che ci va benissimo questo tipo di governo questi stanno facendo una falsa
Dialettica fra di loro il grande padronato da un lato il Governo i partiti governativi dall'altra sembra che siano l'uno contro l'altro ormai in realtà si stanno tutti insieme preparando a una soluzione in cui paghi popolo paghino i lavoratori paghi la gente
Ecco il dato ovvero della situazione
E allora
E allora noi diciamo
Noi comunisti bisogna reagire
Bisogna battersi per riforme istituzionali che impediscano questa involuzione autoritaria
Bisogna battersi per respingere questo attacco sociale che sarà prima di tutto pesantissimo nel Mezzogiorno del nostro Paese
In quel modo giorno non dimentichiamolo che quando si è votato sul taglio dei quattro punti della scala mobile ha dato la maggioranza al referendum
E non per caso
E che cosa bisogna fare
Io vorrei ricordare al compagno Trentin segretario generale della CGIL
E al compagno Occhetto segretario del partito democratico della sinistra un precedente
Mille novecentosessantasette
Luciano lama firma un accordo negativo sulle pensioni
Non è il solo corto negativo che abbia firmato questo compagno
Ma quello era particolarmente grave
Compagno novello allora segretario della CGIL convoca gli organismi della CGIL fa una consultazione e ricava dalla consultazione ogni spicchio negativo su questo accordo sulle pensioni
Il compagno Longo allora segretario del Partito comunista convoca la direzione del partito
Fa votare un giudizio su quest'accordo a voto segreto per essere più sicuro della direzione esprime un giudizio negativo sull'accordo in quel punto non è che fanno un articolo sul giornale
La CGIL convoca il suo direttivo e da sola da sola proclama
Lo sciopero generale che nel febbraio del sessantotto ebbe un enorme successo in tutto il Paese fu l'avvio della grande ondata di lotta del sessantotto del sessantanove
Adesso adesso che sono in ballo i salari
Ci sono in ballo le pensioni che è in ballo la sanità che è in ballo il rischio di un'involuzione autoritaria nel Paese ma non è ora che i lavoratori siano chiamati a una grande manifestazione nazionale di lotta
Non è ora di dare una risposta ma ci si rende conto se si china la testa e si lascia passare l'ondata di destra oggi che quali potranno essere domani le conseguenze tu tutti i piani sociale politico e culturale
Noi sentiamo il bisogno di lanciare questo allarme come Rifondazione comunista
Ed è per questo che non ci basta fare dei discorsi
E noi abbiamo convocato nuovamente dopo averla fatta a Milano alla fine di giugno a Roma questa volta
Il dodici io ciò breve una grande manifestazione popolare del lavoro per i diritti sociali per la libertà per difenderci da questo attacco
Per cambiare per cambiare questa situazione
Bisogna che così sì riempie il vuoto che c'è nel Paese
Sì soddisfi il bisogno fondamentale che cento
Che è quello che si manifesti davvero una opposizione perché vedete
Nemmeno principi di razionalizzazione di cui c'è pure bisogno nemmeno le misure che sono indispensabili per far funzionare i servizi che non funzionano più
Nemmeno il deterioramento delle condizioni esistenziali delle grandi città che abbiamo registrato in questi anni misure
Ovvio poi dovrebbero essere ordinarie di un buon governo non si faranno
Se non si supera la situazione che si è determinata negli ultimi anni per cui
In Italia si governa senza che ci sia una reale opposizione
Per cui l'Italia la gente il popolo i lavoratori non hanno il punto di riferimento politico e sociale di un'azione di una iniziativa che faccia valere i loro bisogni le loro esigenze le loro necessità e noi comunisti
A questo bisogno a questa necessità sentiamo di dovere corrisponde
E di corrispondermi badate
Corrispondermi badate compagne e compagni ponendo anche con enorme forza
Insieme queste questioni politiche sociali e una questione morale che ormai drammaticamente attraversa il paese
Quando il compagno Berlinguer pose con così grande forza la questione morale
Aveva in mente una situazione
Che era assai meno grave
Anche se già allora pesantissima di quella di oggi
Oggi noi siamo di fronte a un fatto molto concrete evidente
Che non siamo solo di fronte ad una corruzione del ceto politico e di governo ma qualcosa di più
Siamo in larga parte del Paese di fronte a un intreccio indissolubile fra il ceto governativo e la malavita organizzata
Ed è inutile che si facciano manifestazioni contro una mafia o una camorra indifferenziata mente considerata
Io ho partecipato come altre che compagna alle elezioni regionali in Sicilia
Devo leggere adesso il sospetto che qualche deputato regionale siciliano democristiano socialista sia connesso con la mafia
Ma in Sicilia tutti sapevano che questi non erano compromessi con la mafia erano e sono capibastone capimafia queste la realtà
Tutti sappiamo perfettamente
Che gli uomini del Presidente del Consiglio in Sicilia sono di quel tipo
Gli ho fatto l'esempio della Sicilia ma forse che la questione non è la stessa per quello che riguarda l'India grande con la camorra e tutte le forme della malavita organizzata
Forse sì che qui non c'è un grosso problema propriamente politico che sul banco degli imputati vanno messo i gruppi dirigenti governativi
Sì
Ah sì ecco sono questi problemi che si devono affrontare allora
E prospettiva deve darsi alla sinistra
Cari compagni
Del PDS
Cari compagni che nel PDS avete nostra solidarietà piena vi battete come comunisti
Qui però siamo a un nodo stringente della situazione
Ma sia se vogliamo reagire a questa condizione
Si può farlo come dire sul piano di un confronto culturale
O di una battaglia politica interna un partito non comunista o non sta venendo avanti prepotentemente l'esigenza di una forza comunista autonoma che ponga questi problemi al Paese
Che convochi la gente che che parli al popolo che si presenti nella sua autonomia politica in modo da interpretare la necessità di questa battaglia democratica e sociale del Paese
Ecco il grande interrogativo che noi sentiamo in questo momento il bisogno di porre noi comunisti
Il richiamo che sentiamo di fare l'Italia ha bisogno di una forza comunista
Questo richiamo
Lo facciamo senza settarismo al contrario noi voliamo operare per costruire una unità della sinistra all'opposizione in una opposizione per l'alternativa
Sappiamo bene di non avere l'esclusiva di questa battaglia politica
Però se non ci fossimo noi
Se non avessimo avuto il coraggio di avviare questo Movimento per la Rifondazione Comunista di ripresentare una forza comunista autonoma chi potrebbe condurre questa battaglia
Noi lo diciamo badate compagne e compagni
Al momento in cui abbiamo deciso di fare come Rifondazione comunista il partito lo faremo nel congresso che terremo metà di dicembre
Ma fare il partito per noi non significa chiuderci in casa
Non significa chiuderci a discutere i fatti nostri fra di noi
No significa volere comunicare con le altre forze politiche con la società
Vogliamo che lo stessa preparazione del congresso nazionale sia un processo di dibattito di confronto di discussione il più ampio con tutti quelli che sentono il bisogno di parlare con noi
Vogliamo che
Al momento stesso in cui avremo costituito il partito nel congresso questo sia considerato un primo passo per poi farne un altro per ampliare le nostre stesse forze per aggregare tutti coloro che sentono il bisogno
Di sostenere gli ideali comunisti di condurre una critica coerente alla società capitalistica
Noi presentiamo una grande idea
L'idea di un movimento comunista di una forza comunista radicata nella società
Che non si pone l'obiettivo di utilizzare il potere dello Stato per imporsi sulla società e cambiarla ma che si pone l'obiettivo di muoversi dalla Società d'interpretare i bisogni della gente del popolo di lavoratori in questo modo di costruire le condizioni per influire sulle istituzioni per cambiare così
La situazione sociale e sentiamo il bisogno quest'idea di farla vivere oggi perché se non c'è questa spinta dalla società ma come cambieremo mai le cose nel nostro Paese perché se non lanciamo questo messaggio ma come si potrà pensare negli altri Paesi sviluppati o nel Sud del mondo o nei Paesi che già hanno fatto parte del socialismo reale
Di avere una battaglia che vada in una direzione
Democratica e socialista ecco l'idea che noi cerchiamo di fare avanzare l'idea che noi cerchiamo di realizzare ed è naturalmente l'idea di un partito
Se non sarà un partito centralizzato che non sarà un partito di Capri con una base che segue un partito di apparato che vuole essere un partito di militanti
Un partito la cui scommesse fondata sulla vostra partecipazione compagne e compagni
Come abbiamo vissuto in questi mesi pensati ci siamo costruiti in tutt'Italia
E siamo orgogliosi di potervi dire
Che in tutt'Italia da Roma in tutti i centri abbiamo trentadue funzionari un Millesimo della CGIL e infinitamente meno del partito democratico della sinistra
E perché siamo riusciti a crescere ovunque
Perché abbiamo fatto centinaia e centinaia di feste per la rifondazione perché in queste feste i dibattiti sono riusciti perché c'è questa partecipazione c'è questa partecipazione
Perché e questo è il valore del messaggio che deve restare per andare avanti
Noi non vi diciamo alcuni di noi
Noi siamo quelli che hanno ragione veniteci dietro il nuovo noi vi diciamo mettiamoci insieme discutiamo
Indichiamo una strada uniamoci in forza dei nostri ideali facciamo un partito che sia una società di liberi ed eguali quaestor vi diciamo
E se c'è tra di noi chi pensa che invece bisogna rifarsi alle vecchie posizioni che avevamo nel vecchio Pci e alle vecchie frazioni
Se c'è qualcuno di noi che pensa
Che bisogna rifarsi alle vecchie collocazioni che c'era un anno a sinistra si sbaglia perché se noi facemmo facessimo la somma delle vecchie posizioni e frazioni del Partito comunista e di quelle della nuova sinistra
Faremo una somma di debolezze invece vogliamo fare una forza e per questo
E per questo c'è bisogno dalla nostra di una unità costruita per guardare avanti per allargare il nostro confronto
Vogliamo fare una forza badate compagne e compagni in cui ci sia anche l'orgoglio di avere dentro il Movimento per la Rifondazione Comunista una linea critica non una linea che è stata i nostalgici e di conservatori
Care compagne e cari compagni
A me succede
Per esempio
Avendo la mia vita
Ha avuto una posizione in certi momenti critica nel partito essendo fra i compagni per esempio
Gli hanno criticato l'intervento sovietico in Ungheria adesso di sentirmi fare delle lezioni di anticomunismo di quelli che allora divisero sul banco degli imputati che erano loro gli stalinisti
Hanno il nostro movimento è altra cosa
Semmai noi ci rifacciamo alle istanze critiche del passato nello stesso partito comunista
Per rivivere insieme il meglio di quello che è stato il Partito comunista
Che è stata questa partecipazione popolare che è stato l'essere vizi di aver vissuto insieme le battaglie avere costruito grandi momenti di unità e di partecipazione
Questo vogliamo che avanza
Questo vogliamo che sia questo nostro movimento
Ci riusciremo
Riusciremo a realizzare una grande forza comunista rispondere a questo bisogno che c'è nel Paese
Nessuno di noi credo
Lo posso sapere nessuno ne può essere certo ma una sola cosa probabilmente certa anzi
Sicuramente certe che vale la pena di impegnarsi
In questa impresa perché un'impresa di cui hanno bisogno i lavoratori e hanno bisogno il Paese se c'è una cosa di cui saremo e siamo profondamente orgogliosi che possiamo dire finalmente a noi e a tutti
Ci siamo impegnati a fondo perché tutti possono essere liberamente comunista
Del più e del meno del nostro tentativo di ricostruzione del partito comunista ed è la caduta del regime in Unione Sovietica miti
Ma il sole tornerà a sorgere ed io non lo so
Ma con molta sicurezza
Sì non preoccupanti
Ora è coperto dalle nuvole perché è in atto una tempesta che doveva certamente passare come oggi non può durare in eterno
è una metafora questa che somiglia molto al vecchio realismo socialista lo so del sol dell'avvenire ma il senso certamente quello che la vita ha bisogno del sole così come per eliminare le contraddizioni i soprusi e le ingiustizie di questo mondo c'è bisogno del socialismo e del comunismo fa la strappata affettare Mark
Doppia
Proposta tant'
No
Di quella politica con la P
Alle donne ai giovani
è giunto quindi il momento per tutti quanti Lori di moltiplicare l'impegno di mettere in campo tutte le forze disponibili per costruire da un lato un movimento di lotta che contrasta efficacemente la svolta a destra
E dall'altro con l'avvio della fase congressuale la ricostruzione di una moderna rinnovata è combattiva forza comunista per un diverso avvenire Bernabò righe per l'Italia
Diamo ora la parola al compagno Gianfranco Nappi
Compagni cari concittadini napoletani
Lasciata solo dire con soddisfazione ce l'abbiamo fatta sì ce l'abbiamo fatta
La prima festa di Rifondazione Comunista questa nostra prima festa è stato un successo oltre oltre ogni previsione
Il pubblico decine di migliaia di napoletani tantissimi giovani hanno affollato il Maschio Angioino e non li vogliamo ringraziare calorosamente
Successo politico per l'alto livello dei dibattiti alla forte e qualificata partecipazione gli adesivi è stato e anche un successo economico che per una forza giovane e povera come noi siamo non fa male e io vorrei proprio qui annunciare che dagli ultimi conti fatti questa nostra prima festa finisce anche inattivo dal punto di vista economico
Nulla di tutto ciò era scontato anzi
Lo ricordavo ora il compagno Manna ci siamo mossi in una situazione resa via via più difficile
Scontrando ci con difficoltà materiali con un atteggiamento di chiara ostilità e con il
Ora sia chiaro voi non abbiamo da reti da recriminare niente
Così come rispettiamo il lavoro di tanti giornalisti tantissimo che con serietà professionale fanno il loro mestiere
Quello che però non è più tollerabile
Quello che deve cambiare un panorama dell'informazione napoletana che ampiamente solitamente di regime di potere controllato da partiti di governo dalla DC dal PSI dalle loro correnti è sotto corrente
Noi rivendichiamo il diritto di tutti i cittadini napoletani ad essere informati dei fatti della Rolo realtà
La censura della stampa nei confronti di Rifondazione comunista deve cadere
Ed è scandaloso lo vogliamo dire è una vergogna che il più grande giornale di Napoli del Mezzogiorno un giornale come il mattino non abbia sentito il dovere di dedicare un solo articolo a questa festa
Su questo noi siamo impegnati a sviluppare fin dai prossimi giorni una iniziativa una lotta al tempo stesso sarebbe anche ora
Di smetterla con gli stereotipi con i cliché già confezionato
Repubblica parlando della festa l'ha definito la festa dei nostalgici
Negli arroccati nel castello chiusi ad ogni confronto ora se questo giornalista di Repubblica avesse sentito il bisogno per fare il suo pezzo
Di uscire dal suo ufficio ad aria condizionata e venire a vedere effettivamente cosa era o cosa fosse questa festa
Avrebbe constatato di persona che il ponte levatoio del Castello non era usato
Che tutte le porte e finestre erano aperte
E che bel castello si sono impadroniti per otto giorni migliaia di napoletani
Avrebbe incontrato qui rappresentanti del partito radicale dei Verdi del PDS di Magistratura democratica di Amnesty International
Avrebbe incontrato quell'avvocato Gerardo Marotta protagonista insieme a noi insieme a tanti altri della lotta e della battaglia contro il nuovo sacco di Napoli
E avrebbe avuto modo di incontrare sugli spalti
I rappresentanti di tante associazioni napoletana
Che hanno avuto una presenza autonoma alla festa le quali tutte noi vogliamo ringraziare dal pioppo associazione per i tossicodipendenti al Movida da bici cita ciclo Verdi dal Coordinamento ecumenico per la pace alla campagna nord-sud
Dalla campagna Salaam Ragazzi dell'Ulivo all'associazione Neapolis due mila dal Circolo fotografico ivi all'Associazione Italia Cuba
Dana Grunwald gruppo se Aprilia dalla sirena ancora al centro l'are alla lega ambiente alla lega antivivisezione vista
All'Associazione Rock and rozza agli studenti universitari di Scienze al Movimento per il lavoro alla lega obiettori di coscienza all'associazione degli studenti palestinesi al gridasse al centro residenziale tossicodipendenti Maccacaro
E avrebbe magari potuto apprezzare la mostra che ha raccolto oltre quaranta artisti napoletani e chissà
Forse guardando i compagni e le compagne che hanno lavorato negli stands parlando con loro
Avrebbe potuto verificare di persona il tasso di Nostalgia bassissimo che c'è tra di loro
E scoprire guardate un po'che questi uomini e queste donne in carne ed ossa non cambino no con la testa rivolta all'indietro ma cambino normalmente guardando avanti
E che il loro Coluccio il presente e il futuro che vogliono più libero più giusto
E così forse questo giornalista si sarebbe accorto che forse da qui si guarda si vede più avanti e più lontano
Di quanto non posso vedere Luís dalla sua poltrona comoda nel suo ufficio ad aria condizionata e però noi non disperiamo
Se non è stato per quest'anno fosse per il prossimo anno avremo questo piacere perché come ricordava il compagno mandano e abbiamo tutta l'intenzione di seguire su questa strada
E di lavorare ad una seconda festa di Rifondazione Comunista
Qual è stato allora il segreto che ha consentito il successo di questa di questa festa la risposta è semplice
In primo luogo noi abbiamo cercato di fare una festa nuova e diversa
In cui il centro fosse dato alla politica alla ricerca politica ideale al confronto politico
E questo convincimento si è rafforzato dopo i grandi e terribili fatti deluxe
Chi si aspettava che non si avvocato si chiudesse
Aveva fatto male i suoi conti
Noi Comunisti italiani siamo fatti così
Più ci volete settari più ci volete chiusi e noi più ci apriamo e così apertamente e pubblicamente abbiamo discusso e ci siamo confrontati su tutto tra di noi e con i nostri ospiti
Dal futuro di Napoli alla situazione internazionale alle conclusioni da trarre nei confronti della vicenda dell'Unione Sovietica
In secondo luogo l'altro ingrediente decisivo è stato rappresentato lo vorrei sottolineare con grande forza in un momento in cui i messaggi che vengono nei confronti della politica
Sono di una politica arrogante
Affaristica in cui si cerca di fare ciascuno il proprio interesse il proprio torna Conte torna conto l'altro ingrediente decisivo est è stato rappresentato dall'entusiasmo dalla passione e dal volontariato di decine e decine di compagne di compagni
Che con il loro lavoro volontari hanno reso possibile questa festa le sua attività hanno consentito a migliaia di cittadini napoletani
Di vivere l'esperienza di queste severe e consentitemi quindi di ringraziare tutti compagni e tutte le compagnie che hanno lavorato al successo di questa festa di tutti quanti viste combinati insieme quindi apertura e passione passione politica hanno fatto di questa festa per otto giorni il centro politico di Napoli e il punto d'incontro di tantissimi Company
Di tanti comunisti ben oltre le nostre stesse forze vedete care compagne e cari compagni da questa festa viene una lezione anche per noi però la vorrei dire così noi dobbiamo avere coraggio
Dobbiamo avere più coraggio nel saper costruire un rapporto forte con la società napoletana
Dobbiamo avere meno attenzione alle discussioni interne e più capacità di saper interpretare i bisogni concreti della gente dei lavoratori napoletani
Se è una cosa voi cari cittadini napoletani
Ci avete insegnato in queste giochi in questi giorni e proprio che appunto tantissimi di voi giovani lavoratori donne tante associazioni gruppo di volontà gruppi di volontariato non solo guardano a noi con simpatia con speranza
Ma ci chiedono
Una cosa precisa ma per il lavoro per la casa per la sanità per le pensioni per la scuola per l'ambiente cosa dite
Cosa fate
Ecco la sfida per noi
Nutrire la costruzione di una nuova identità comunista rifondata della capacità di promuovere una lotta di massa di opposizione
Questo è l'impegno delle contraiamo a chiusura di questa festa questo è il compito dei comunisti questo il nostro compito sviluppare allargare un movimento di massa di opposizione di rinascita civile democratica che si salvi alle più antiche migliori tradizioni democratiche di questa città e di questa realtà voglio dire io penso che noi dovremo tutti quanti insieme fare della data del ventotto settembre
Che è l'anniversario delle quattro giornate di Napoli degli scugnizzi napoletani dovremo farla diventare una grande giornata di mobilitazione democratica
E a questo alla capacità di promuovere questo movimento legato molto del futuro di Napoli della provincia di tutta la regione
Siamo ormai in tutta l'area metropolitana napoletana in presenza di contraddizioni esplosive di problemi non risolti
Di invivibilità e di violenza che hanno raggiunto livelli inusitati
E cosa fa di fronte a questa realtà la classe dirigente napoletano
O fugge dalle proprie responsabilità vilmente o specula o cerca di regalare ricavare il massimo in termini di consenso di potere di risorse speculando sui drammi della città
Anzi facendo diventare questi occasione di consolidamento di nuovo blocco di potere ecco le mani sulla città ecco Napoli la colata di cemento che corre il rischio di produrre più vivibilità più ingiustizia più camorra se contro questo progetto un primo risultato è stato ottenuto questo è stato anche merito della nostra lotta della vostra dei comunisti di Rifondazione
Lotta che ora indispensabile
Che cresca insieme a quella di tutti gli altri protagonisti
Un movimento che si batta per dare un altro futuro a questa parte del Paese
E c'è qui una nota da mettere in campo subito contro un ulteriore attacco all'apparato produttivo al lavoro di migliaia di operai e di tecnici dall'Alenia alla Cmc all'Italcantieri di Castellammare di Stabia
Mentre occorre reagire alla stretta autoritaria alle condizioni sempre più dure sui luoghi di lavoro
Da questo punto di vista la questione della mensa dell'Alfa di Pomigliano è diventata emblematica e noi ribadiamo tutto il nostro impegno cui è in Parlamento affinché quella legge non venga approvato
Una classe dirigente che pugio specula guardate al dramma del lavoro dei giovani disoccupati e noi dobbiamo mettere in campo un grande movimento di massa che si batta per un piano per il lavoro e per il reddito minimo garantito per i giovani disoccupati
Ho guardate la vergogna della casa dei migliaia di sfratti che sono prossimi per diventare esecutivi e noi ci batteremo contro questa situazione perché la casa sia effettivamente un diritto di tutti e guardate la vergogna la vera vergogna
Degli appartamenti del patrimonio pubblico
Che per legge una parte dei quali dovrebbe essere appunto assegnata ai bisognosi a chi la casa non ce la e che invece sono stati lo vogliamo dire praticamente spartiti dalla nomenclatura napoletana di tutti i partiti
E noi abbiamo fatto su questo un esposto alla Procura della Repubblica
Non abbiamo avuto ancora risposta nei prossimi giorni chiederemo di essere sentiti dal magistrato
Perché su questa questione si vada fino in fondo perché questa diventi una questione simbolo una questione emblematica di quelle ingiustizie che ci sono in questa città che vanno superate che vanno combattute per dare
Oste problemi della gente
Così come sulla sanità
O così come sui minori avete visto venuto Martelli proprio ieri a Napoli a parlare di minori piangono si minori di Napoli
Piangono sui ragazzi e sulle ragazze di questa città ma ne vorremmo chiedere piangente voi piangente
Voi democristiani socialisti i partiti di governo
E siete i responsabili del fatto che i bambini di questa città
Non hanno una scuola molto spesso non hanno uno spazio dove poter giocare dove poter stare insieme che spesso sono costretti a diventare i corrieri della droga che non hanno un futuro
Giovani che sbattete in galera con la vostro lei con la vostra legge che anziché colpire i mafiosi colpisce giovani tossicodipendenti piangente a voi
Che lasciata la scuola napoletana e lo stato di abbandono in cui si trova
Che per l'università sapete soltanto proporre un nuovo aumento delle tasse universitarie
E la camorra la politica i partiti
No non lo vogliamo dire non si sconfigge la camorra con le leggi di emergenza
Non si sconfigge la camorra militarizzando il territorio la camorra si sconfigge recuperando efficienza delle forze dell'ordine e si sconfigge rompendo
Quel nodo corposo di collusioni e di copertura tra partito clientele mafia camorra tra partiti di governo e questi questo è il modo per combattere effettivamente la camorra
La città esplode
E non riescono a pensare ad una soluzione organica per il problema dei trasporti
Non si cammina più a Napoli allora loro cosa pensano cosa inventano pensano bene di bloccare i cortei
Velate democratica per risolvere i problemi del traffico siamo veramente all'assurdo noi non ci stiamo ci batteremo contro questa proposta
Ecco cari compagni e compagne mi avvio rapidamente a chiudere così ne vogliamo stare
Il dodici ottobre alla grande manifestazione nazionale che si terrà a Roma contro l'attacco antisociale del governo per difendere i salari le pensioni per il lavoro ai giovani del Mezzogiorno vogliamo costi una nuova politica
Che abbia al centro l'uomo o la donna i suoi bisogni i suoi sogni le sue aspirazioni per costruire da cui una sinistra rinnovata rifondata e per questo una sinistra più larga più unita ecco l'idea del Forum i consensi che abbiamo incontrato
Noi questo appello unitario aperto lo rivolgiamo anche al Partito democratico della sinistra
Anche quando a Napoli in modo particolare lo ricordava anche qui il compagno mamme che ci voglio tornare per una anche quando proprio qui a Napoli si manifesta da parte del gruppo dirigente
Di questo partito un settarismo nei nostri confronti
Sia sul piano politico
E su quello concreto
Non un chiodo abbiamo avuto per fare questa festa di quel patrimonio che per anni e anni di lavoro militante di migliaia e migliaia di comunisti ha messo in piedi
Così come non ancora risolto il problema delle sedi noi non rinunciamo a rivendicare il diritto d'uso di una parte di quel patrimonio che anche noi abbiamo contribuito a mettere in piedi
E però
Noi non rispondiamo
Al settarismo con il settarismo
Spesso si preoccupa questo settarismo non per noi
Ma per la sinistra napoletana
Ci preoccupa per la sinistra una linea di questo partito che oscilla tra quegli atteggiamenti settari e cercare a tutti i costi uno sbocco di governo con i socialisti a prescindere dai contenuti e costruttori qualche cosa
Questo ci preoccupa per la sinistra napoletana
Non abbiamo aperto e non apriremo guerre a sinistra
Guerre sono state aperte sono condotte nei nostri confronti
Quello che per tutti deve essere chiaro è che da questi primi sette mesi di lavoro e da questa festa
Emerge una realtà una forza politica comunista rifondata nuove autonoma con la quale occorre fare i conti
Quello che per noi invece deve essere chiaro e che da questa realtà da questa situazione da questo vuoto di opposizione che vedo un movimento sindacale sempre più chiuso su se stesso tutto questo cari canori
Di sempre maggiori e nuove responsabilità nel costruire riferimento unitario di un vasto schieramento sociale prima ancora che partitico di lotta di opposizione di alternativa
Questa è la nostra responsabilità primaria nei confronti della classe operaia della società napoletana
Ad essa corrisponde Remo se sapremo essere aperti politicamente
Se sapremo vivere questa forza comunista rifondata che stiamo costruendo come non autosufficiente
Se sapremo guardare a quei tanti che sono sbandati che non sanno che fare a quei tanti compagni che sono andati a casa dalla crisi del partito comunista
E se sapremo essere uniti al nostro interno
Una unità ritta plurale non vecchia non burocratica libera ma proprio perché libera non correntizio ecco allora compagne e compagni andiamo avanti con fiducia ci attendono settimane mesi straordinari di passione di lotta
Di costruzione collettiva avremo il congresso che segnerà una tappa fondamentale del nostro processo e farà della rifondazione comunista un partito avere la consapevolezza dell'altezza della prova e la fiducia che possiamo farci
Vedete quella fiducia che ha spinto in questi otto giorni pensate quaranta
Quaranta nuovi compagni e nuove compagnie a chiedere l'adesione ad aderire a Rifondazione comunista
E di essi tanti e tanti giovani
E che ha spinto altri oltre centocinquanta
Lavoratori cittadini compagni che hanno aderito il questionario della festa a chiedere l'adesione a Rifondazione compassione con fiducia quindi convinti che noi non siamo coloro che chiudono un'epoca
Ma noi ci sentiamo i pionieri di una nuova e più alta fase della lotta per il socialismo per il comunismo per la libertà
Noi non siamo i custodi del passato noi siamo i costruttori del nuovo e allora avanti insieme uniti
Per costruire il nuovo partito con i lavoratori gli operai i giovani le donne di Napoli con tutti quelli che vogliono cambiare per Napoli per il Mezzogiorno per il Paese
Vi lavora per il comizio per l'intervento conclusivo la compagna e la parola compagno Sergio Garavini coordinatore nazionale del movimento
Compagni e compagni
In questi giorni
Teniamo peste assemblee manifestazioni noi di Rifondazione Comunista in tutt'Italia
E ovunque
Con una grande partecipazione attenzione attenzione sono con noi le compagne e i compagni che hanno aderito al nostro movimento altri che non hanno aderito altri compagni e compagne del PDS di altre forze politiche
Sentiamo anche se la stampa lo vuole ignorare una nuova attenzione intorno a noi
E la ragione ce perché
Bisogna prima di tutto
Che sia combattuto
Di fronte
Di chi si muove affermando della crisi dell'Unione Sovietica equivale al fallimento e alla crisi del comunismo
E la gente ha bisogno di sentire che qualcuno risponde che no che non è così che la crisi dell'Unione Sovietica non è la crisi il fallimento del comunismo ha bisogno di sentirlo perché se questo fosse vero
Allora vorremmo dire che dovremmo dire addio alle idee di uguaglianza
Alle idee di solidarietà
Alle idee di libertà che sono state sono e saranno le idee dei comunisti
E dovremmo vivere in questo mondo frantumato diviso
Questo mondo fatto di competitività di ingiustizie di discriminazioni senza nemmeno avere la speranza che queste idee di uguaglianza di solidarietà di civiltà e di libertà possano essere affermate
Realizzati
Si tratta di questo
Ma si tratta anche d'altro
Perché l'attacco di chi di c'è crisi dell'Unione Sovietica uguale crisi del comunismo e anche l'attacco di chi vuol far andare indietro tutto il fronte delle nostre conquiste civili e culturali
Vi sono anticomunisti dell'ultima ora che hanno intinto la penna né il fiele per scrivere che comunismo e quale fascismo
Hanno dimenticato la guerra di liberazione alla lotta partigiana i venti milioni di morti nell'Unione Sovietica preservare la libertà di tutti nel calcio
E vogliono
E vogliono fare andare indietro così una cultura di del progresso della libertà che in primo luogo col contributo dei comunisti si è potuta affermare
Nel nostro Paese in Europa e nel mondo
E non basta
Perché in realtà poi
Con questa offensiva che deve essere respinta sulla identità tra crisi dell'Unione Sovietica e crisi del comunismo
Si vuole come dire nascondere la storia
Perché le grande rivoluzione non hanno forse già nel passato conosciuto il loro momento del cedimento dell'eclisse
Perché dopo la Rivoluzione francese non è forse venuto il terrore
E dopo il terrore Napoleone Bonaparte il bonapartismo l'intero e poi la sconfitta dell'Impero e non è apparso anche allora nel secolo scorso che con la vittoria
Della Santa Alleanza fossero cancellate per sempre le grandi idee della rivoluzione
E non è stato forse è vero che il coraggio di quelli che allora hanno saputo tenere alta quella bandiera è stato poi premiato dal fatto che quelle idee sono state poi il centro dei grandi movimenti
Che alla metà del secolo passato hanno portato il vento della libertà della Costituzione degli Stati nazionali del progresso e della civiltà che ha attraversato il mondo
Come si fa oggi a dire
Che la crisi dell'Unione Sovietica è la fine
Di quel bisogno di libertà di socialismo di uguaglianza che dalla fine del secolo scorso in avanti ha percorso
Il nostro continente e il mondo perché non si può dire che finito con quella crisi dell'Unione Sovietica e dell'Est europeo ecco intanto un primo punto del bisogno del nostro impegno i comunisti politico sociale e culturale
No per farlo valere questo impegno
Perché si possa dire davvero che le idee comuniste non sono morte con la crisi dell'Unione Sovietica noi
Dobbiamo essere capaci di esprimere
Una valutazione di quella crisi
Di esprimere una critica delle ragioni di quella crisi che invece di essere una critica da destra sia una critica da sinistra
Sia dalla critica da comunisti
Noi non possiamo accettare
Di pensare che quella crisi è solo il risultato di un fatto pure reale la pressione delle grandi potenze capitalistiche
I relativi sola mento in cui sono vissuti quei regimi c'è evidentemente anche una ragione interna al voto come si è determinato il regime che poi entrato in crisi
In questi anni ultimi in questi mesi e settimane in Unione Sovietica ed i Paesi dell'Est europeo lei capire queste ragioni con una critica da comunisti è un fatto decisivo per poter andare avanti
Il punto è questo
E certamente in quella crisi c'è un dato
De che
Le circostanze storiche di quella rivoluzione
Si è realizzata nel mille novecentodiciassette
Con la grande battaglia
Allora Pietroburgo diventata poi Leningrado con la conquista del Palazzo d'inverno quella che doveva essere una rivoluzione
Europea e mondiale
Quel fiammifero quella prima fiammata che è stata acceso pensando a un grande incendio rivoluzionario nel mondo in realtà poi
Vissuta soltanto come una rivoluzione in quel Paese
Stretta dall'attacco immediatamente le è stato portato i Paesi occidentali dall'intervento armato non dimentichiamolo che ha costretto a una drammatica guerra civile a una penuria una carestia e in quelle condizioni drammatiche in quel grande Paese parso l'essenziale dello sforzo di comunisti fosse non tanto quello di vivere nella Società di essere espressione protagonisti del esprimere i bisogni della Società dei lavoratori del popolo quanto di ottenere il potere assoluto dello Stato
Di utilizzare lo Stato prima per respingere l'attacco esterno e poi con la forza dello Stato con l'autorità dello Stato per imporre la stessa trasformazione della società
Così il partito la si è sempre di più immedesimato nello Stato e il sistema a partito Stato identificati fra di loro si è sempre di più affermato come un'autorità sulla società
Sovrapposta alla società qui a poco a poco i lavoratori la gente hanno percepito quel partito quello stato non più come cosa loro
Come interprete del loro bisogni ma come una autorità sovrapposta il loro stessi bisogni alle loro stesse esigenze anche nello stesso incidente
Di libertà e di cultura
E finché i grandi eventi internazionali hanno garantito che rimanesse una forte tensione ideale e politica
Questa contraddizione non è venuta prepotentemente alla luce ma a un certo punto questa contraddizione ha pensato ed ha pesato anche perché quand'è uno Stato che tenta di trasformare la società allora questa trasformazione non va fino in fondo stessa economia la è stata caratterizzata dal fatto che la proprietà è stata data allo stato è stata interamente pubblica ma in realtà la gestione del lavoro dell'organizzazione dell'intero autonomica dell'impresa
è stata largamente mutuata dal capitalismo ecco i punti le contraddizioni reali che hanno determinato quella crisi che badate sono arrivate fino alla tragedia
Dobbiamo ricordarlo non comunisti anche questo è doloroso ma bisogna farlo
Ci sono almeno cento eventi nostri compagni di cui si conoscono le biografie emigrati dall'Italia perché perseguitati dal fascismo che sono andati in Unione Sovietica e la senza alcuna giustificazione possibile
Sono invece stati colpiti
E ammazzati
Dalla persecuzione di Stato
Ecco i noti di una contraddizione esplosa in quella crisi
E noi lo diciamo badante perché vogliamo che sia chiaro
Che non è guardando alle spalle non è ripercorrendo strade sbagliate non è pensando di rifare i processi del passato che si può costruire un avvenire
Che noi pensiamo debba essere non di capitalismo ma di democrazia e di socialismo in quei Paesi come in tutto il mondo
Ecco il punto
Che noi proponiamo con forza
Per fare una critica da comunisti che apra una prospettiva
In quegli stessi Paesi nel mondo alla lotta dei comunisti pare proprio perché siamo capaci di esprimerla questa critica
Perché l'abbiam fatta valere appena abbiamo avvertito i primi segni del tentativo di colpo di Stato allora siamo stati fra i primi a dire
Che no che il colpo di Stato andava criticato e condannato e l'abbiamo detto con grande tensione noi in particolare perché proprio noi comunisti non possiamo ammettere che il socialismo si fatta coi carri armati contro il popolo
Allora proprio noi
Abbiamo il diritto e il dovere allora di altro segnalare in questa situazione
Di ricordare che mentre facciamo fino in fondo questa critica non possiamo ammettere che sia cancellata la storia
Si può far finta di non sapere
I venti milioni di cittadini sovietici sono morti nella guerra per la libertà di tutti
E se i cittadini di quella grande città sul Baltico hanno diritto di decidere di cambiare il loro nome
Noi non possiamo dimenticare
E mentre il quaranta per cento della popolazione di Leningrado moriva letteralmente di fame e di stenti per non chiedere ai nazisti sui bollettini di guerra dei nazisti quella città invece che Levine grado la chiamavano Pietroburgo
Ecco
Storia non si può e non si deve cancellare le anche guardando la situazione di oggi in quei Paesi
Non è possibile
Che una volta esaltato come è giusto
La positiva risposta che è stata data al tentativo di colpo di Stato dal popolo e dalle prime forma di istituzioni democratiche che erano state avviate dalle riforme di Gorbaciov
Come è possibile non constatare anche
Quali i segnali di pericolo giunge da quella situazione di Paesi dell'Est intanto perché vi sono misure anti democratiche che non si possono accettare
è molto probabile del partito comunista dell'Unione Sovietica si sia della tragedia della storia pressoché suicidato nei giorni scorsi ma noi non possiamo ammettere
Che vi sia un provvedimento limitativo della libertà e della democrazia che impedisca a quel partito di vivere
E chiediamo come mai tanti amanti dei principi universali della libertà e della democrazia si sono ben guardati dal fare una protesta quando il Partito comunista dell'Unione Sovietica è stato la messo fuorilegge
E poi
Non possiamo non segnalare un allarme per l'esplodere nella crisi di quei regimi di una spinta nazionalistica che è fortemente alimentata oggi
Dalla presenze e dalla diplomazia e dall'incalzare in quelle situazioni delle grandi potenze occidentali
Ma se questi esplosione di nazionalismo avanza non si aprono forse delle tragiche contraddizioni
Se il nazionalismo grande russo si presenta sulla spalti della storia come nuovo oppressore di grandi nazionalità dall'Ucraina alle nazionalità asiatiche dell'Unione Sovietica
Ma non esplode con questo un problema gigantesco anche per noi in Europa ma non è forse vero che su queste contraddizioni nazionaliste
Nella prima metà del secolo in Europa sono scoppiate due guerre mondiali
E se avvenisse in Unione Sovietica quello che avviene in questi giorni in Jugoslavia fra la Serbia e la Croazia questo non porterebbe un drammatico vento addirittura di guerra nei nostri paesi e poi non abbiamo adesso i sintomi
Io sul mio tavolo un ampio documento
Di coloro che conducono una tremenda battaglia militare aggressiva armata i baschi
I quali in nome del fatto che sono stati riconosciuti i Paesi baltici immediatamente chiedono il riconoscimento dello Stato basco fra la Francia e la Spagna
E oggi stesso non c'è stata forse una grande manifestazione per chiedere che queste terre d'Italia in cui vivi è una maggioranza di popolazione in lingua tedesca vengano ammessi all'Austria o la Germania
Sono qui un crogiuolo di contraddizioni che avanza e guai
Se non si ha di fronte a questi fatti un atteggiamento equilibrato se non si pensa alla necessità di fare valere nuovamente principi di rispetto delle autonomie nazionali ma anche di solidarietà internazionale
Che forse si deve scegliere come fanno certi giornalisti questa mattina l'editoriale della Repubblica sembra che chiede all'Italia di entrare in guerra a fianco alla Croazia si è dimenticato Scalfari che c'è stato una guerra all'inizio del secolo
Un atteggiamento equilibrato che chiede il rispetto di tutte le nazionalità
Ma non perché è una prevalga sull'altra la perché si trovino soluzioni equilibrate in cui questo rispetto sia reale e sia reale anche reciprocamente nella capacità di risolvere questi problemi in un modo di aprire una prospettiva che sia di pace e di solidarietà e non una prospettiva diversa
Ecco allora care compagne cari compagni il nostro discorso di comunisti
è un discorso allora da comunisti che richiama tutti a guardare alla situazione che si è venuta così a determinare nel mondo
Avevamo un conflitto fra due grandi potenze fra due blocchi di potere
Questo conflitto si è risolto le grandi potenze capitalistiche hanno vinto
Adesso si poteva pensare ad una prospettiva di disarmo di scioglimento delle alleanze politiche militare
E invece non vi è una prospettiva di disarmo
Il patto di Varsavia si è sciolto ma non vi è nessuna prospettiva di superamento del patto di atlantico
Lei armate delle grandi potenze capitalistiche vengono riqualificate anche la nostra
C'è un disegno di
Governativo secondo il quale l'esercito italiano dovrebbe cambiare natura non più un esercito per difendere i confini come stabilisce la Costituzione
Ma un esercito che serva a portare l'offesa al di là dei confini
Gli eserciti che diventa una sorta di gendarmeria internazionale
Le grandi potenze capitalistiche dove vive il venti per cento dell'umanità e hanno l'ottanta per cento di reddito che diventano i padroni del mondo con degli eserciti che sono una polizia internazionale
E noi
Noi comunisti non accettiamo questa prospettiva
Noi comunisti lanciava un allarme su questo punto e lo lanciamo patate guardando delle situazioni precise
Perché non accettiamo che dopo la guerra del Golfo
Una guerra che ci ha detto che era una guerra di polizia
Da guerra condotta con dei mezzi che potevano consentire di lanciare delle bombe che non ammazzavano nessuno se non il capo di quel Paese adesso scopriamo poi che una guerra nella quale hanno fatto morire massacrati
Sepolti vivi decine di migliaia di soldati iracheni
è possibile che una guerra di questo tipo
Sì poi risolvano infatti nella negazione adesso che si parla tanto di diritto all'autodeterminazione dei popoli nella legazione del diritto a determinare il proprio avvenire del popolo palestinese
E non solo
Aveva un altro punto indicativo dalla situazione
Quando noi guardiamo alla Cuba di Fidel Castro noi possiamo avere una visione
Noi possiamo avere una visione anche critica della situazione di quel Paese possiamo pensare che le strade percorse
Hanno per alcuni aspetti quanto meno troppo ripercorso quelle del regime sovietico ma attenzione ma attenzione
Perché quando poi invece siamo di fronte al fatto
Per gli Stati Uniti mantengono una base militare la conservano la anche dopo che l'Unione Sovietica deciso di ritirare i suoi consiglieri militari le sue forze armate presente nell'isola
Quando pensiamo che da anni questi isola è sottoposta a un embargo economico e a un assedio militare noi diciamo no
Queste a una iniquità
Prendere i popoli per fame
è una iniquità che ricade su qui compie quest'operazione
Noi abbiamo diritto di esprimere la nostra solidarietà
Contro questo tentativo di soffocare l'indipendenza del popolo cubano
Abbiamo aderito ad un'iniziativa che sarà presto annunciata di un gruppo di associazioni per una grande sottoscrizione diamo ciascuno i soldi per un barile di petrolio che serva a far sopravvivere quell'economia di quell'isola
E ci diranno allora vedete lì comunisti come sono vetero che guardano al passato no
Noi guardiamo all'avvenire non vogliamo un mondo dominato da una gendarmeria delle grandi potenze capitalistiche perché non sarebbe un mondo di libertà
Vediamo il mondo
Vogliamo un mondo che sia davvero un mondo di solidarietà internazionale non veniteci a dire che inseguiamo un utopia inseguiamo una politica ben concreta
Una politica di pace
Una politica di rispetto dei diritti del popolo non è un'utopia è un'esigenza concreta reale e ricordiamoci sempre che quando ci si fa agente dell'oppressione di un altro popolo poi
Coloro che fanno questa politica sono sempre dei nemici della libertà sono sempre dei reazionari rimpatri a queste la lezione della storia che abbiamo sempre ricevuto
Ricaviamo allora di qui
Ragione di un discorso di un impegno di comunisti
E ha ragione di un discorso di un impegno care compagne cari compagni e cittadini che riguardante molto da vicino le cose di casa nostra
Io
Non mi reputo
Un raffinato esperto di politica
Vi confesso che mi gira la testa a leggere i giornali in questi giorni in queste settimane
Allora capita così che ci sono quelli che dicono
Adesso
Faranno le lezioni poi dopo le elezioni faranno un governo questo governo ci saranno tutti i più Partito democratico della sinistra poi dopo il Partito democratico della sinistra si metterà insieme al Partito socialista
Altri dicono no al Partito democratico della sinistra si metterà prima delle lezioni d'accordo con il Partito Socialista
Poi fanno le elezioni poi faranno l'alternativa è altri dicono no prima faranno il governissimo poi faranno l'alternativa un pasticcio immenso ma dietro questo pasticcio
C'è qualcosa di reale che sta venendo avanti
Ed è che l'orientamento politico a cui sembra di avvezzi vada sembra che si vada con molta forza con molta nettezza è chiaro
C'è una convergenza verso una unità par Partito Socialista il Partito democratico della sinistra
A me non interessa come si chiamerà questa unità la chiamano unità socialista la chiamano Alleanza riformista la chiamano unità della sinistra chiamino come vogliono il punto è questo processo
Il punto è che questo processo che in definitiva e poi largamente da noi è stato previsto perché era l'inevitabile Indirizzo scaturito dalle decisioni del congresso di Rimini e dalla formazione del partito democratico della sinistra
Però questo processo avviene inserendosi in un modo molto concreto nella situazione politica e sociale del Paese perché vedete
Cittadini compagne e compagni
Se ci dicessero
Noi facciamo questa unità
Perché vogliamo fare la riforma pensionistica
Perché vogliamo fare la riforma sanitaria
Perché vogliamo una programmazione economica perché vogliamo una politica dell'occupazione
Perché vogliamo la difesa di valori fondamentali di civiltà e di democrazia perché vogliamo fare crescere la partecipazione democratica nel nostro Paese perché dobbiamo vogliamo denunciare risolvere il problema del legame fra la mafia
E i gruppi dirigenti politici perché vogliamo cacciare dal Governo quelli che hanno governato negli ultimi decenni democristiani e socialisti e allora e allora
Vorrebbe dire che ci aprono una prospettiva dentro questa prospettiva noi
In quanto comunisti ci dedicheremo probabilmente con grande entusiasmo ma non c'è niente di tutto questo
In questi pasticciati discorsi sulle prospettive politiche sul come fare realizzeranno l'unità fra PDS Partito Socialista sul come faranno l'alternativa sul come faranno le elezioni dopo l'elezione di governo
Non c'è nessun indirizzo riformatore
Non c'è nessuna istanza di cambiamento riformatore della situazione reale della situazione sociale della situazione politica anzi anzi fate attenzione
C'è qualcosa che è il contrario di questo
Perché mentre avanzano questi più o meno rassicuranti discorsi politici
Poi che cosa si propongono di fare in concreto
Sul piano istituzionale
Le proposte dei socialisti le conoscete
Sono proposte presidenzialiste