Mescolare le carte e la storia - Come si studiano le istituzioni. Convegno di studi per Guido Melis (prima giornata)

Prego può accomodarsi al tavolo delle dei relatori
C'è già suona cara Evelina
Bene in apertura dei lavori di questa giornata decidere rivolgere un saluto e porgere un cordiale benvenuto ai a tutti intervenuti
Un saluto di benvenuto ai relatori si era messa alla mia sinistra e si alterneranno su questo tavolo nel nel corso delle sezioni in cui è articolata questa giornata
Un saluto di benvenuto Abbiatici Alfonsetti che porterà il suo saluto dopo di me ad Antonella Meniconi
Mario Caravale e Daniela Fini cinica e forse non è arrivata non vedo c'è no
A cui è affidato il compito di presiedere le due sessioni in cui è articolato il convegno di oggi
Un saluto di benvenuto ancora Luigi Berlinguer che ha preso posto adesso Francesco sotto il giovane a Tosatti Fernando Venturini Sandro guerrieri indicherà Minesso dorama Rucco Giovanni fareste sono i relatori di oggi
Vorrei ora rivolgere un caloroso e affettuoso saluto di benvenuto a Guido Metis qui è dedicato il convegno che sta per aprirsi
Un convegno che nella sua declinazione tematica vuole ripercorrere dal lato ideale insieme a molti di coloro che lo hanno affiancato nel corso degli anni il suo lungo complesso innovative itinerario di ricerca
Che ora vorrei in estrema sintesi anche se lo conosciamo tutti perché tutti lo abbiamo accompagnato vorrei comunque ripercorre rapidissimamente
Studioso blues docente universitario grande organizzatore di coltura basti ricordare la creazione nel mille novecentonovantatré la Società per gli studi sarebbe istituzioni
Di cui Guido è stato a lungo presidente della rivista le carte la storia di cui dal mille novecentonovantacinque direttore da sempre vicino al mondo delle istituzioni in qualità di componente di comitati e commissioni
Guido alimenta ha orientato la sua ricerca tra i tanti filoni percorsi verso la storia della Presidenza della Repubblica uno dei suoi ultimi lavori quello del governo dell'amministrazione
Nonché del Parlamento verso la storia del fascismo e del linguaggio e restituzioni e ancora adesso le biografie di parlamentari di consiglieri di Stato di funzionari dell'amministrazione
Sì no ad un'esperienza più recente il ciclo di interviste rientranti nel Progetto all'ombra del potere i gabinetti d'uffici legislativi dei ministeri
Vorrei anche aggiungere che il convegno in onore di Guido è un convegno importante che come ho accennato vede riuniti amici e colleghi che lo hanno accompagnato in nel suo percorso di studioso
Uno studioso dal metodo rigoroso attento a saper prevedere le tracce e questo emerge anche dall'articolazione del panel dei contributi
Ma egualmente interessato a dilatare la dimensione della memoria del nostro tempo dominato dall'eredità del digitale terzo un terreno muove ulteriore e qui mi fa piacere ricordare le parole di un suo intervento in questa sala di qualche anno fa
Un treno nuove ulteriore dicevo quale quello assai innovativo dell'identità che della memoria deriva nel tempo della contaminazione dell'intreccio Ciccio sociale delle grandi migrazioni della fine dei piccoli mondi separati
Anche il titolo prescelto per questa manifestazione di oggi è emblematico
Mescolare le carte la storia come si studiano le istituzioni richiama alla nostra attenzione questioni di metodo
E insieme il bagaglio teorico che ci accompagna nello studio nella ricerca ma richiama anche gli specialissimi di quanti nel corso degli anni hanno intessuto con Guido un fecondo intenso dialogo fatto di reciprocità
Studiosi di Storia delle istituzioni e tecnici che di quella storia curano e trattano le fonti
Sì infatti reciprocamente consapevoli gli uni agli altri e qui utilizzo un concetto maturato da Filippo Valenti teorico tre più autorevoli della nostra tradizione archivistica
Che nella sostanza la storia delle istituzioni costruisce il risultato ultimo più maturo e proficuo delle operazioni di riordinamento e ti inventariazione di un archivio
Momento pari paradigmatico di questo incontro tra il mondo degli archivi è quello della ricerca due interventi di Guido pubblicati in occasione di altrettanti iniziative dell'Archivio centrale dello Stato
Interventi che ricordo perché per molti di noi che si formano nel corso degli anni ottanta novanta talmente quali sono presenti in questa sala
L'archivio centrale costituirsi un crocevia di studio e ricerca ma fu anche volano irripetibile di incontri suggestioni ed esperienze dire fondamentali in un percorso comune di maturazione intellettuale professionale scientifica
Nel mille novecentonovantatré il quarantennale dell'Archivio centrale dello Stato celebrato in modo solenne in ragione della sua qualità di archivio nazionale dello Stato italiano
E di luogo centrale degli studi di storia contemporanea il quarantennale dicevo vide il contributo significativo di numerose personalità del mondo della ricerca tra queste vi era Guido Melis
Nel volume che Mario Serio allora sovrintendente all'Archivio Centrale volle dedicare alla storia dell'istituto e ai rapporti tra storiografia e archivi dello stato postunitario
Guido tornando su temi trattati sin dagli esordi e la sua attività di ricerca nei primi anni ottanta centrò il suo contributo sulla questione delle fonti
Una questione con cui archivisti e storici si può sia pure entro gli ambiti e le prospettive dettate dei reciproci ruoli si doveva no si devono confrontare nel segno di un uso rigoroso e contestualizzato cito Guido dei documenti senza alcun cedimento in senso ideologico
Fu allora che Guido riprese sistematizzato intorno alla sua riflessione sulle fonti documentarie in particolare sulla memoria dell'amministrazione qual era maturata sul campo
Soprattutto nel farsi della ricerca che nel mille novecentonovanta aveva condotto alla pubblicazione dei volumi dell'Istat sulle riforme Cristina che videro coinvolti praticamente quasi tutti
Credo che sia difficile comprendere a fondo l'attività dell'amministrazione scriveva Guido la sua capacità autonoma di interporsi tra il comando politico è risultato finale di quel comando
Se non si mette al centro dell'indagine proprio il complesso sistema della circolazione delle carte in esso non si evidenziano le accelerazioni tetti le interpretazioni da dialettica tra uffici che eventuali accesso
Degli interessi esterni le mille via attraverso cui l'amministrazione agisce anche quando come pure accade altrettanto significativo decide di non agire
Per lo storico conta non più soltanto il contenuto del documento ma DC scriveva lo ripeto la sua stessa fisicità
Le tracce lasciate sulla carta da chi vi ha lavorato sopra i percorsi e quegli elementi estrinseci a prima volta trascurati
Che però danno vita alla storia del procedimento burocratico la ricostruzione di regole interne specifiche della pubblica amministrazione e contano
Naturalmente le grandi quantità la possibilità di estendere il sondaggio su campioni molto rilevanti documentazione per cogliere non l'eccezione lo scarto del comportamento amministrativo
Ma la ripetitività la routine la regola il consolidarsi dei precedenti
La collaborazione tra storici archivisti in questo campo privilegiato concludeva immediata
Le tue professionalità possono quasi scambiarsi i ruoli il lavoro in comune è già in atto e collaudato il mestiere dello storico forse non solo quello dello storico le istituzioni ma dello storico in generale è un'attività fortemente artigianale
Nella quale conta più l'esperienza della macchina manualità nella bottega a contatto diretto con le fonti che non le affermazioni teoriche
Due anni dopo nel mille novecentonovantacinque Vito torno ancora sulla questione sui problemi della memoria storica dell'amministrazione in occasione del seminario sul progetto del censimento sistematico degli archivi depository ministeri realizzate nel più centrale lo Stato negli anni la Sovrintendenza di Mario Serio grosso progetto che vide coinvolto in prima persona zia Giovanna Tosatti che Patrizia Ferrara
Unitamente a molti altri colleghi archivisti qui in sala a conclusione del progetto fu organizzato un seminario su fonti storiografiche
Si tratta di un intervento quello di guida quel convegno che desidero ricordare perché testimonia con chiarezza la ratio chiavetta va dato vita nel mille novecentonovantatré alla Società per gli studi di Storia delle istituzioni
Allora in particolare più intuito scrivere dalla storiografia ed istituzioni pone da qualche anno con forza una domanda di conoscenza più profonda e generale della quale occorre tener conto è una domanda che non a caso si rivolge essenzialmente verso gli archivisti
Mi consentirete quindi fare riferimento per spiegarmi meglio alle motivazioni culturali che hanno negli scorsi mesi dato vita alla società per gli studi stranieri e istituzioni
Un'associazione che vorrebbe appunto programmaticamente favorire la collaborazione tra tutti coloro che a vario titolo e da diversi punti di vista lavorano sul terreno della storia istituzionale l'archivio dell'istruzione pubblica offre lo storico delle istituzioni qualcosa di più che non un preposto di informazioni strumentali al lavoro di ricostruzione storiografica
Sì nella sua strutturazione il modo stesso e la sua organizzazione la tipologia adesso i documenti e le regole della conservazione
L'archivio costituisce lo specchio dei rapporti di potere interni all'istituzione la testimonianza diretta del funzionamento dell'apparato istituzionale l'archivio stesse la sua articolazione
Il modo in cui circolano le carte riflessa nell'archivio possono dunque essere oggetto essi stessi della ricerca l'attenzione che il mondo degli archivi mostra da sempre l'indagine sta di costituzionale
Un'indagine intimamente connesso Arditti all'attività stessa l'ordinamento delle carte concludeva non è dunque casuale è in essa richiede la ratio del rapporto che lega quel mondo agli storici delle istituzioni
Ecco qui si conclude il mio intervento vorrei concludere sottolineando che un istituto di conservazione di archivi quale questo archivio storico trova il suo proprio specifico ruolo ed esercita le proprie competenze
Collocandosi in un rapporto dialettico ET reciproco scambio all'interno di un crocevia di saperi eterogenei e di discipline specialistiche alle quali fornisce contenuti di conoscenza delle menti con testo essenziali
Per costruire con le carrette collocare in modo coerente e adeguato Giorgetti e le rispettive ricerche e in questa prospettiva dunque che sono veramente contenta e l'archivio storico e molto onorato
Per aver avuto questa occasione incontro no nel corso di questo convegno ecco bene che ho compiuto chiamo insomma a intervenire la professoressa Fonsetti
Grazie non lo sfogli e non ho carte Combe perché il mio sarà un saluto brevissimo ma particolarmente grato e particolarmente caloroso
Io parlo a nome del porto i saluti del Dipartimento di lettere culture moderne ha visto Guido Melis F presente fino a pochissimo tempo fa a e porto i saluti delle direttore del dipartimento Giovanni solvibile che sarebbe stato comitive più pertinente a questo convegno per il suo profilo scientifico e la sua figura
E quando suo dividendi ha chiesto in quanto vicedirettrice
Di se potevo ecco essere qui al posto suo io ho risposto che l'avrei fatto non solo perché lo chiede l'a lui ma soprattutto perché mi faceva veramente piacere ed è ecco semplicemente questo che vorrei dire
Perché a figure di Guido May dissestato di pochi anni in cui siamo stati insieme nel senso che prima eravamo due dipartimenti divisi e poi ci siamo uniti
Ma tra le figure con le quali in qualche modo personalmente io ma poi tutto anche la parte dell'altro dipartimento che non era insomma che non eravamo insieme prima
Ha potuto avere questa esperienza DB assicura di altissimo livello il di altissime qualità umane e quindi veramente io sono onorata di poter importare i saluti di poter assistere a una parte di questo convegno anche alla relazione introduttiva di Antonella Meniconi con la quale si instaura un atto un del rapporto di diciamo di scambio io sono soltanto un professore di letteratura anzi una professoressa di letteratura italiana
Però a appartengo in qualche misura a quel tipo di formazione più storica che di saggistica letteraria penso che fondamentalmente gli archivi il rapporto con le istituzioni con la vicenda politica cioè è fondamentale per la letteratura
Da poco abbiamo avuto il Congresso delle nostre istituzioni della nostra discipline istituto questo consulta disciplinare sulla letteratura e il potere i poteri e lì è veramente anche alcuni interventi su Machiavelli eccetera a partire dalla cancelleria
Che in qualche misura poi lo studio di queste può come quelle istituzioni e fondamentale come fondamentale anche il rapporto tra le figure letterarie che le istituzioni la politica quindi sono veramente contenta ed esprimo la gratitudine di tutto il dipartimento
E anche un po'dispiacere da parte di Giovanni sui libri di non poter essere qui perché impegnato fuori Roma illum convegni o presunto importante
E quindi da parte mia a portarmi limito a questo saluto
Veramente sentito
Poi vorrei dire ecco che naturalmente Guido Melis resta una figura fondamentale della sapienza spero che fra poco lo sarà in maniera ufficiale e quindi che intorno al dottor continueremo a lavorare insieme da un punto di vista culturale e scientifico
Buon lavoro a tutti
La buongiorno a tutti
Intanto un ringraziamento non formale a Marina Giannetto e all'archivio storico del Quirinale per averci ospitato in questa forma è per l'impegno che tutta la struttura ha dato al nostro convegno ringraziamento al dipartimento
Della Sapienza quello dell'Università della Tuscia per aver contribuito al convegno a me spetta un po'il compito di delineare la struttura del convegno ma prima vorrei dire due parole sulla società per gli studi stare delle istituzioni che già Marina accennava e che comunque è una realtà nata nel mille novecentonovantatré e già nel due mila e tre Guido Melis ne ricordava all'inizio dieci anni fa
E dieci anni prima un inizio promettente diceva ma non facile e l'iniziativa era nata nelle sale dell'Archivio Centrale dello Stato promossa dall'allora sovrintendente indimenticabile Mario Serio
Da un gruppo di accademici di archivisti di civil servant potremmo dire di persone quindi interessato alla storia mi sentiva ma appartenenti a corpi dello Stato come Enrico Gustapane e Claudio Meoli
E partiva appunto da quest'idea della forte alleanza tra storici archivisti non solo che di cui parlava appunto Marina Giannetto
Molte dei le fondatrici molti dei fondatori sono qui in questa sala io sono molto contenta di questo e dimostrano appunto che l'impegno comune nato allora noi sia usurato non si è curato nel tempo la presidenza della società
Oltre a Guido Metis che l'attrice seduta per vario tempo si sono succeduti studiosi come Aldo Mazzacane
Come Marco Meriggi
Che hanno guidato l'associazione con successo che seguendo sempre alcuni obiettivi che vorrei brevemente sarò molto breve
Riassumere la cura la promozione degli studi storico istituzionali la difesa e la valorizzazione del patrimonio delle fonti
Lo sviluppo della circolazione dell'esperienza del confronto scientifico tra i ricercatori c'è una Rete piuttosto che una struttura piramidale un collegamento forte con il mondo delle amministrazioni pubbliche
E l'apertura alle collaborazioni con gli storici delle istituzioni di altri paesi sono passati trent'anni diciamo un po'grandi adesso
E la nostra società è diventata se posso permettere un piccolo sfoggio ormai una realtà consolidata quasi una istituzione a sua volta come era nelle intenzioni iniziali la società è è è rimasta un luogo libero aperto al contributo di persone provenienti da diversi ambiti
Una società che un'associazione che cerca di superare appunto il formalismo accademico che spesso appesantisce il dibattito culturale cercando appunto di creare un luogo aperto tutti anche un luogo di scambio
Fisico
E oggi i nostri fan ci sono circa duecento tra ordinari onorari la rivista le carte la storia diretta da Melissa emanazione della società a ottima salute
Pubblichiamo articoli originali siamo di fascia come adesso purtroppo
Dobbiamo dire per molte molte discipline storiche giuridica ma anche archivistiche nel corso degli anni abbiamo organizzato grazie all'aiuto di tante persone che vedo qui e anche altre che saranno che ci sentiranno da da da fuori dalla radio
Sono stati organizzati molti convegni iniziative comuni collane di studi abbiamo un sito aggiornato che dà notizia di tutto quello che si muove nel mondo degli studi di Storia delle istituzioni ma non solo
Non mancano i Progetti nell'ultima riunione del nuovo direttivo abbiamo in cantiere tantissime iniziative soprattutto sul fronte delle istituzioni europee che era stato un campo che abbiamo forse un po'trascurato negli anni e vengo alla struttura del convegno il convegno rispecchia appunto questa impostazione aperta a cui accennavo nella prima sezione
Intanto ringrazio i relatori ma insomma ci sarà modo poi di di di ringraziarli ancora si offrirà un quadro dei diversi ambiti della storia istituzionale da quelle il Parlamento a quella amministrativa dalla sala delle istituzioni europee
Agli sviluppi fotografici agli studi sul fascismo a quelli sulla giustizia con una parte dedicata alla storia degli enti pubblici
Domani avremo invece una giornata diversa aperta da un bilancio della storia istituzionale gli altri paesi come la Francia e la Germania e di quella italiana
Ma con un focus soprattutto sulle fonti archivistiche ma non solo anche letteratura cinema fotografia teatro da intendere non come fonti altre però non come modo gerarchico tradizionale Fonti che a nostro avviso sono indispensabili alla ricerca affronteremo anche il tema dell'eredità culturale della memoria anche di quella espressa in forma digitale
Entreremo poi nel mondo del disciplina con cui abbiamo molti punti in comune come la storia del diritto l'affare le dottrine politiche il diritto amministrativo la linguistica la scienza dell'amministrazione
E vediamo in cosa è consistito e come può svilupparsi in futuro quella dialogo che per noi naturale in un mondo in cui confini disciplinari tendono a svanire o comunque a perdere la rigidità che avevano in passato
Le conclusioni ed aggiornate delle due giornate che sembra un po'impegnative ma speriamo di renderle invece molto vivaci come immaginiamo a sono affidate a Sabino Cassese
Che della società il socio onorario come lo fu a suo tempo il professor Massimo Severo Giannini ma che soprattutto è stato amico è maestra in tante delle nostre ricerche e avventure intellettuali
Due ultime notazioni
Siamo felici e anche un po'emozionati
Ritenere queste iniziative in presenza dopo tanto tempo quando abbiamo pensato il convegno con Giovanna Tosatti e l'aiuto di Lonato D'Alessandro venisse Bortolotti che ringrazio per il loro lavoro
Ancora non sembrava possibile rivederci in persona dopo tanti eventi a distanza di cui forse eravamo un po'stufi
E le imitazioni che dobbiamo rispettare ce lo ricordano
Alcuni di voi ci hanno scritto manifestando la loro soddisfazione per il turno in presenza e la condividiamo questo di stazione pienamente
Al tempo stesso devo ringraziare radio radicale il Senato per avere voluto assicurare la diretta dei nostri lavori e per la loro riproposizione nei rispettivi attivi
So che avremo moltissimi collegamenti anche di persone che non sono riuscite date le restrizioni a essere presente a questi amiche amici che seguono da lontano amici vicini e lontani
Voglio ringraziare e mandare un saluto affettuoso
E ringrazio diciamo ancora l'archivio storico del Quirinale per questa per questa possibilità e Marina Giannetto in particolare
Infine una rotazione
Non troppo secondaria siamo ancora più felici che questo convegno un'occasione di riflessione scientifica da parte di studiosi prestigiosi sia stato promosso in onore di Guido Melis per ricordare le sue ricerche su insegnamenti
Molti auguri Guido per la tua operosissime astensione
Risulta funzione
Funziona va benissimo
No toponomastica
Finalmente
Ma vietato voglio ringraziare molto organizzatori di questo incontro mi chiesto di presiedere questa prima sezione sono molto onorato
Un incontro che fa il punto sulla situazione culturale e scientifica e accademica di questa corsa in materia del solito delle istituzioni
Per cui io ho cominciato in qualche modo a insegnare a Roma tanti anni fa
E e soprattutto per ricordare celebrare il nostro amico Guido
Già è stato detto quali sono state quando esso contribuì a stadio qual è il suo contributo
Alla storia dell'istituzione la storia dell'amministrazione alla storia della dell'Italia in generale contributo di grandissimo rilievo io mi voglio sopra soltanto dire due cose
Più sono due aspetti
Che io ho sempre ammirato intuito c'è questo suo impegno continuo
Questo fatto di lavorare sempre una cosa magnifica viso molti dei nostri colleghi lavorano qualche tempo dopo serramanico smetto dire va dice guida sempre lavorato con un un impegno straordinario
E poi l'altro dispetto
Che ho sempre ammirato e di cui lo ringrazio e il fatto di non essersi mai dato dalle arie
Di avere sempre sul fatto vedere il valore del ricerca e più il suo impegno nella sostanza e non delle chiacchiere e questo è una cosa che credo che sia un segno di un grande grande studioso e di un grande maestro e di questo lo ringrazio molto
E do la parola al professor Berlinguer
Io vi confesso che
Questo titolo
E l'identico
Gli organizzatori hanno trovato come via di fuga
Rischia di nascondere
La presunzione che
Non abbiamo le idee molto chiare su cosa sia la storia dell'esecuzione
Perché
Il titolo è un po'misterioso
C'è un fondo di verità in questo interrogativo
E chi è meno del passato un po'più lontano
Questo non era una disciplina
In cui si credeva
Dentro l'università
Forse perché non si era strutturata
Forse perché è una narrazione del suo remoto
Personalità di grande spicco diciamo la verità
Che poi fanno la storia di una istituzione cioè gli uomini le persone gli studiosi
L'impostazione che gli studiosi da perché una cosa è il titolo di ciò che fanno
La cosa il contenuto dico non lo so
E io mi ricordo che quando si
Fra alcuni di noi
Ci comincio a pensare
Che fosse indispensabile che
Non ci fosse solo la storia politica
La storia
Dei vari comparti della ho la storia del diritto
Che invece cento c'ha una
Collocazione più remota della vicenda delle facoltà di giurisprudenza
Questo forse ascrivibile al fatto che si presumeva che sapessimo grosso modo così dal diritto
De quo agito
Ma
Le istituzioni
Sono
Una cessione
Molto moderna
Senza con questo voler riqualificare o squalificare una
Molto diciamo recenti
è abbastanza recente
Mentre si è sempre parlato nelle facoltà che sull'utenza di Storia del diritto
E questa DC distinzione
Era intrinseca
Agli studi giuridici
Tant'è vero che nel passato la sorella diritto era
La storia di istituti prevalente
Ho di cultura giuridica
Cioè il modo in cui l'epifenomeno
Direi diritto veniva praticato nell'insegnamento
In una facoltà del
E non vi nascondo che il concetto di storiografia
Ora
Di esaminare non l'essenza del diritto non un istituto giuridico non lungo un comparto
Di cui si compone
La grande materia del diritto ma
Il modo in cui questo si rapporta a don entità organizzativa strutturata
Nella vita
Della facoltà di giurisprudenza
Questo fatto era un salto mortale triplo
Tant'è vero che all'inizio
Si continua a fare storia del diritto
Anche quando ci si incammini no
Osama dopo nell'idea
Che ci dovesse avere un rapporto con le istituzioni
Io credo che ci sia da riflettere anche
Sul fatto che il concetto dell'istituzione
Anch'essa non è stato oggetto di Moshe remoto lontano
E quindi duraturo studio
Dei giuristi
Perché l'attenzione dei giuristi era alla materia giuridica
In senso lato
E mo'ecco
Solo anche al modo in cui essa si incarnava
Nella società private tutto è in particolare nell'insegnamento universitario
Per cui il direttore al diritto privato il debito pubblico è nel diritto costituzionale ora il diritto civile
Io certo parlo
Lo testimoniano Flaminia data di nascita io un periodo non non recenti abbastanza remoto
Però io mi ricordo
Che dire
Ecco la ti occupi storico del diritto eccetera
Il componente la facoltà di giurisprudenza al di là dei rapporti personali
E di quel minimo rispetto che si deve cortei
Ti guardavano
Non oserei dire comunale pieno
Ma come uno parzialmente estraneo al corpo Magno degli studiosi della facoltà di giurisprudenza
Che sapevano di diritto privato di diritto pubblico diritto costituzionale
O di diritto civile
E quindi questo comporta
Un rapporto non facile con l'istituzione
Che adesso l'istituzione stessa
Alla nostra cultura
è recente
è recente
Noi abbiamo studiato la struttura di un organismo di un organo
Di un'entità oltre suo contenuto culturale soprattutto il suo contributo culturale gli studiosi Levitan c'è pre preferito parlare di diritto
E di questo sapeva
Io mi ricordo che fu
Affermare l'idea
Di un'istituzione affermare l'idea addirittura di una storia d'America che ha già
Presuppone
Un interesse più approfondito
E quindi nuovo
Si collocava
Come in una persona che si occupava di cose secondarie
Come vedete io sono un po'brutale nella sincerità ma questo era il terreno in cui è andato crescendo
E la figura e per fortuna c'è stata la figura di Maroni
Perché lui era uno storico
Lui è stato il primo film di un certo rilievo
Unico
Però nella facoltà di giurisprudenza Marongiu era considera
Perché era considerato un giurista
Forse in non interessava enormemente che fosse uno storico cosa che non si sentiva fortemente
Anche perché si sentiva un corso
Fare quel mestiere
Che alcuni di noi c'era un più giovane molto più giovani
Guardavano a questa figura
Che invece a cui dobbiamo i primi passi
Di una vicenda di corpo
E i primi passi in cui ha fatto lo storico
E non soltanto
Però nessuno in facoltà osava mettere in dubbio che lui fosse un giurista
Scusate se io mi riferisco a questi elementi comportamentali anche perché voi mettendo un titolo provocatorio l'avete scritto che io dovrei parlare di Storari soluzione come eravamo
Ecco sì eravamo signori
Qualcuno di noi aveva anche qualche curiosità storiografica
Ma non è così
Però ci dovevamo legittimare come giuristi
Facoltà
Se non c'è girava su
E ci trovammo legittimare
Tentare di dimostrare che fare storia del diritto allora Erasto libri
Significava non soltanto prendere un istituto
E forse esaminarlo i membri alcune epoche storiche introducendo quelli di sotto come dire di traverso l'elemento storiografico della ricerca però bisognava che chi questo faceva
Sì legittimasse a parlare di diritto
Cioè l'approccio storiografico
Ieri ad hoc
Io vorrei addirittura osare
Congresso osando
Introdurre
Un eterno storiografica dentro la facoltà di giurisprudenza
Era un impegno
Certo lo introduce una facoltà di lettere
E naturale
Perché è quella la sede di istituire la storica
Sì anche dalla filosofia anche le discipline sui speculative
Però la storia
E l'hanno è una delle anime
La facoltà di giurisprudenza
La storia del diritto è lo studio del diritto
Certo commessi ci si è comportati in varie epoche ma non caricando l'attenzione scientifica e soprattutto la curiosità culturale
Perché è questo il punto che io volevo richiamare la curiosità culturale
Sarà senza la quale non c'è scienza
Che avesse un'aspirazione storiografica
Un'esigenza storiografica
Che
è un'esigenza
Robusta
Che non può limitarsi all'esame del contenuto
E dell'oggi
Macché deve riavere un profilo
Sullo scorrere
Delle vicende e sulle tre mutazioni che questo scorrere delle vicende
Interrogo
Arrivando ad usare pensare che attraverso un approccio storiografico
Si impara a conoscere una realtà come si impara a conoscerlo attraverso
Un'impostazione unicamente contenutistica altri tempi e quindi dei profili
Di contenuto
Di un istituto di o una realtà o di un concetto per esempio giuridiche
E che quindi come si chiamava la storia del diritto che era quasi una necessità era stata introdotta perché nelle facoltà italiane storia entrava sempre e ci si era avventurato una materia del genere sa
Della sua assoluta al solito Dini all'inizio
Dentro una disciplina di questo tipo nei confronti dei giuristi
Perché nell'affrontare di usura Enza esiste il giurista
Per fortuna di
Però esiste non dico una superfetazione sarebbe sbaglia ma una piena consapevolezza
Che l'approccio allo studio è appunto
Quello peli giurista e del giurista
Con tutte le sfaccettature questo comporta tutti gli approcci
E che quindi marcare una cadenza storiografica anzi scusatemi storica una carenza storica di quell'attività o di quell'istituto
Non si risolve
Con tutto il rispetto e l'affetto
Che io sento alla Marongiu
Perché lui è stato un anticipatore dubbio però
Conservava questo marchio d'origine
Affermare
Come eravamo
Proprio provocatoria
Come vedete io ho cercato di rispondere alla provocazione
Eravamo all'inizio dei solitari
Perché eravamo culture di una mattina
Di un animale difficilmente identificabile verrà
Immagine nella struttura della facoltà di giurisprudenza non eravamo dei giuristi
E non eravamo solo degli storici perché non avremmo trovato cittadina
Ecco allora
Una storia di istituzioni come eravamo questo sì o no significa adesso noi stiamo
Parliamo con convinzione di istituzioni
All'inizio no
Avevamo istituti ho parlavamo di contenuti od
Di figure giuridiche
E invece la realtà storico politica ci ha imposto anche una fotografia di questo tipo
Ma acqua visto
Si ritiene del fatto che noi possiamo contributivi a riempirla ulteriormente di un contenuto
Culturale
Della disciplina
Ecco permettetemi permettendo del diritto
Però legato
Al fatto che questo corrisponde ad un assetto istituzionale
Del quale al quale ti riferisci
E credo che questo sia un passo avanti importante
Perché serve al complesso della conoscenza
Nel nostro nuovo dalla console
Grazie
Grazie conserve lingue
Ma dico c'ha ragione provvidenziale che la prima volta che
Aspin
Forse sono l'unico sono contento che ci devono il campo sentire
Volevo dire soltanto questo dico delle banalità non credo che sia così importanti publico volevo dire che la per la prima volta che nel verde nell'ordine degli studi
Del nostro Paese
Entrata sezione Storie dell'istituzione era legata la storia delle dottrine e delle istituzioni materia che insegnava Gaetano Mosca nella facoltà di giurisprudenza di Roma
Quindi
Quando
Siamo entrati in questa
Ci stava la la pretesa da parte degli storici dottrine di prevalere su questa disciplina più che gli storici del diritto i quali sono scesi diritti in quel momento
Diciamo che la linea principale era comporta troppo legata problemi filologici e la ricerca di fonti alla ricerca mentre invece i problemi concreti del funzionamento delle strutture istituzionali erano messi da parte
E quindi gli storici delle dottrine avevano in qualche modo maggiore agio intervenire in queste cose
E devo dire che
Grazie
Diciamo piuttosto interna The attento all'intervento
Al contributo di Guido questa disciplinare sia riuscita ad affermare con con la sua caratteristica natura essenziale distinta da tutte queste altre materie in qualche modo pensavano di toglierle modificando per gli interni quindi il contributo più visti i primi studi
Ormai di qualche anno fa sono stati decisivi per non solo per un l'affermazione della disciplina stecche divorzio dovuto ma proprio per la cultura generale dell'ASP cultura storica generale della nostra vicende della vostra
Allora adesso passo la parola
Francesca Francesco Sozzi
Sì pongo la mascherina
Si sente sì
Abbastanza
Sì se se no no
Va be'
No consentitemi in apertura di dichiarare una certa emozione
Guido Melis è stato continuerà a essere per me è come tanti altri presenti la guida sicura negli studi nella vita accademica ma è anche una persona tranquilla mi greca una milizia un'amicizia
Radicata in una consuetudine di rapporti diciamo così extra universitari
Determinati in larga misura dal forte legame che entrambi per ragioni diverse abbiamo avuto con uno straordinario intellettuale sardo il compianto professor mando Bregaglia credo anche a Guido faccia piacere questo ricco
Il programma del convegno
Ne ha collocato in questa sezione iniziale presieduta dal professor Mario Caravale che è stato il mio tutor negli anni al dottorato di ricerca vedo anche un altro Franca di quelle anzi due di quelle di quegli anni per me davvero molto importanti
Quindi lo rivedo con davvero molto piacere
E c'era un altro come l'aveva aperta dalla relazione che abbiamo appena ascoltato che Luigi Berlinguer
Seguito ma in generale se posso dir così la scuola sassarese visto restituzione riconosce come diciamo il padre fondatore il punto di riferimento e quindi non è facile parlare dopo dopo Luigi Berlinguer
Il titolo del convegno mescolare le carte la storia può costituire la chiave di lettura per riprendere le riflessioni problematiche che Guido in più occasioni ha riservato al tema degli studi sulla storia il Parlamento italiano
E che costituiscono come si vedrà un'ispirazione determinante per questo mio contributo
Partirei da una valutazione quasi scoraggiante
Da tempo si lamenta un certo ritardo di questi studi rispetto alla storiografia di altri paesi è lo stesso Guidone tra tratteggiava limiti e caratteristiche in un bel saggio fonti parlamentari e ricerca storica pubblicato in un volume
Che raccoglieva gli atti di un convegno organizzato nel giugno del mille novecentonovantacinque dall'Archivio storico della Camera
Sono considerazioni che Guido ha ripreso da ultimo nel suo la stura istituzioni una chiave di lettura
Tornerò tra un momento con anzi molto sintetica più puntuale se vogliamo di questa produzione ma prima vorrei rilevare cogliendo anche in questo caso una giusta non trazione Guido come quel ritardo
Fosse almeno in parte giustificato da un risorse in un soddisfacente apparato di documentazione repertori a raccolta di fonti eccetera cui non era estraneo il ritardo nell'organizzazione di archi di specifici
L'apertura al pubblico dell'Archivio storico alla Camera risale infatti all'inizio degli anni Novanta per quello del Senato correva attendere ancora una decina d'anni
Mancavano quindi o meglio non erano di fatto disponibili se non con poche eccezioni le carte da mescolare gli strumenti che facilitano questo esercizio rimescolamento che erano così
E mi riferisco a una un uso attivo delle carte che ne richiede in qualche modo una forma di me rimescolamento appunto c'è una collocazione all'interno di un ordito
Non scontato ma piuttosto immaginato è determinato dal ricercatore che fa parlare le le carte dal loro quasi nuova vita immettendo le in un esercizio interpretativo di una della storia di una certa istituzione che guardi
Al suo funzionamento concreto
Ed è proprio questo esercizio che finora è sostanzialmente risultato carente negli studi di storia il Parlamento se non con tentativi ancora troppo limitati sia pure lo dico per mostrare diciamo l'accento
Forse eccessivo pessimismo ma questi tentativi sono promettenti
Del resto la giustificazione prima ricordata cioè l'impraticabilità delle carte la scarsità di strumenti di ausilio alla ricerca non può più essere utilmente speso come ricordava lo stesso Guido
In occasione di un convegno era il due mila e quindici in cui si ragionava su uno degli strumenti DOCUP di documentazione di cui il Parlamento si è dotata del da offerto diciamo così
Alla con alla comunità scientifica mi riferisco alla bibliografia del Parlamento italiano degli studi
Elettorali
La PPR come i presenti in questa sala sanno eccome sanno coloro che si occupano di queste tematiche ma fosse utile ricordarlo a chi segue l'evento attraverso i canali sociale radio radicale specie se tra quelli come tra questi
Come spero ci sono anche degli studenti
La DPR dicevo insieme una bibliografia e una biblioteca digitale e questa banca dati come ricordava annuncia Pancera Fernando Venturini che è qui presente
In sala in occasione di quel convegno del due mila e quindici conteneva quella data più di ventuno mila citazioni e tre mila cinquecento testi allegati che sono ora ho verificato qualche giorno fa rispettivamente ventitré mila ottocentottantasei tre mila ottocentosettantatré
Comprende si legge nella presentazione del sito web studi giuridici ma anche studi con tutti sotto il profilo politologico storico e sociologico è a scorrere quelle pagine se si dice così quando si guardano
Ospiti di questo tipo si ha la conferma che i primi cioè gli studi giuridici siano prevalenti ma in ogni caso quei numeri certificano un'importate un'importante produzione scientifica che ha per oggetto il Parlamento il che costituisce credo
Un elemento positivo la storia il Parlamento deve infatti fare i conti anche con questa ricchezza e di diversità di approcci che sovente hanno proposto scrive sempre Guido con riferimento più in generale dagli studi di Storia delle istituzioni interessanti aperture mescolando per così dire le carte ritorna con una diversa accezione diciamo così l'azione che dà il titolo
Al nostro convegno e dalle considerazioni Melis si possono ricavare mi pare almeno due implicazioni entrambe l'idea di natura metodologica per una compiuta compiuta dal punto di vista almeno dello storico l'istituzione storia del Parlamento da un lato l'uso rigoroso e sistematico delle fonti di tutte le fan di tutte le fonti ma specie chiarisce Guido di quelle degli archivi
E nel caso del Parlamento anche di quella fonte specifica ma non sufficientemente valorizzata costituita dagli archivi parlamentari sia nella sede di dedicata alla discussione sia in quelle dedicate ai documenti
E dall'altro lato la necessità di superare le barriere disciplinari
Se ne senza paura di confrontarsi di contaminarsi sperimentando appunto nuove vie nell'indagare la concreta vita delle istituzioni
Avendo però in mente un obiettivo preciso l'oggetto della ricerca scrive Guido non è tanto l'assetto formale dell'istituzione ma piuttosto la pratica quotidiana la zona grigia nella quale agiscono le voci di dentro e questo approccio l'attenzione al funzionamento concreto dell'istituto Rapp parlamentare non sembra avverso uffici ampiamente caratterizzato gli studi relativi all'atto del Parlamento italiano e lo dimostrano in modo differente i tre tentativi più ambiziosi di ricostruzione generale di quella storia intorno in primo luogo la storia del Parlamento italiano pubblicata dall'editore palermitano fa il fatto racconti o a partire dall'inizio degli anni sessanta
In venti volumi che ripercorrono la storia fino alla quarta legislatura repubblicana tutta improntata scrive Guido suono schema e venendo iniziale
è un approccio che in non intercetta non intercettato da le indicazioni e i risultati che studi coevi sul Parlamento già mostravano rimando alle pagine
Alcune pagine Alberto Caracciolo state Società civile siamo mille novecentosessanta nelle quali ragionando sui problemi dell'unificazione attirava l'attenzione sul pezzo il tema delle dell'efficienza del Parlamento nell'assolvere i troppi compiti e specialmente l'opera legislativo si potrebbero ricordare notarla Caracciolo infiniti esempi dell'impaccio in cui si trovano i i lavori parlamentari in seguito cause Coop politiche come la mancanza di salde maggioranze la le battute debolezza dei governi ma quel che più mi interessa vive rilevare che Caracciolo dice che a queste cause politiche sono da aggiungere quelle che potremmo dire organiche
Tra cui la difficile funzionalità degli uffici della Camera per la composizione dei poteri loro gli inconvenienti della bicameralina tasto sempre citando Caracciolo l'assenteismo i deputati
Un insieme di circostanze aggiungeva che dava luogo a prego tante lentezze disorganicità nell'operare in ogni settore in in cui si voglia guardare si trovano innumerevoli otto Progetti presi in considerazioni discussi negli uffici portati all'attenzione di una delle due Camere ma poi non trasformati in legge
Soltanto il meccanismo e le difficoltà interno del parlamento a me sembra in sintesi indicazione operativa per un'indagine che guardasse al in funzionamento concreto agli aspetti funzionamento concreto del Parlamento
è un'indicazione persino più esplicita emerge nel volume Caracciolo il Parlamento nella formazione del Regno d'Italia siamo nel sempre minacciato essa Caracciolo s'di rilevava che il problema dell'istituzione parlamentare il lungi dal dall'essere meramente tecnico giuridico restava un problema storico nel senso più ampio della parola
Concepito non sa in un quadro siffatto osservava anche lo studio degli Scars Pettini interni dell'istituto dell'istituto parlamentare può dare frutti importanti
Per questa via in qualche fa caso forse il solo per questa via
Dalla Caracciolo vengono più chiari molti elementi che riguardano la funzionalità effettiva del Parlamento l'articolarsi del sistema costituzionale la mentalità e la qualità della classe politica
Per Caracciolo si poteva aprire una fertile stagione grazie al nuovo Parma materiale archivistico
Su cui potevano contare gli studiosi diceva scriveva
Nel cast Caracciola premessa di quella del volume e si riferiva in particolare
Ai resoconti reso giusta riservati delle degli uffici così così richiamava sui quali chiariva aveva potuto appunto lavorare consultando le carte conservate presso l'Archivio storico che allora stava a palazzo Montecitorio
Certo non mancava di rilevare come fosse necessario intrecciare per questa storia interna una pluralità di fonti e tuttavia mi sembra insistesse particolarmente sulle potenzialità che le carte interne potevano offrire scriveva infatti come fossero necessario un esame sistematico della raccolta di atti interni sempre sembra riferirsi agli atti a stampa
Che osservava preparavano la discussione le leggi purché non sia dubbio che i nove uffici della Camera elettiva e cinque uffici al Senato così come la Commissione ed uffici centrali incaricati di riferire questo riferimento alle relazioni che accompagnano
Il provvedimento all'esame dell'aula fossero quegli organismi vice Caracciolo il luogo dove grazie alla ristrettezza numerica
E alla mancanza di pubblicità più facilmente venivano a confronto e a modificarsi le varie posizioni Lin meglio che altrove aggiungeva potevano i parlamentari fa sentire al governo il loro vero un modo instabilità intese prefigura risposta sto spostamenti della maggioranza in aula cioè lite alla l'attenzione verso il funzionamento mi pare
Vito Terribile concreto della del dell'istituzione
E aggiungo per restare a queste sollecitazione diciamo così non colte o quantomeno non colte pienamente dalla storiografia successiva al saggio di Alberto Tripi Edi
Sulla produzione legislativa un giurista in questo caso non prettamente uno storico nel volume il Parlamento italiano mille novecentoquarantasei mille novecentosessantatré che era aggiornarla ridiede non solo sulla Titti tipologia del prodotto legislativo basterebbe ricordare la distinzione tra leggi e leggine la loro distribuzione numerica di cui tre Vieri riportava i dati dagli anni ottanta del diciannovesimo secolo
Ma anche le considerazioni sulla ripartizione del tempo del Parlamento
Tra attività legislative attività ispettiva con la conclusione che le funzioni per dominanti e prevalenti sono quelle politiche più che quelle legislative insomma un indicazioni mi sembra molto puntuale molto scherzo l'eccitante diciamo
Secondo sta caso di queste storie generali chiamiamo del Parlamento e quello dell'imponente opera di taglio verrebbe da dire enciclopedico
Per molti versi più innovatrice riconosce Guido
Pubblicata negli anni ottanta e novanta dalla nuova Cei sotto l'alto patrocinio del Presidente della Repubblica età e con il diritto coinvolgimento dei vertici delle istituzioni parlamentari sono ventisei corposi volumi con un ricchissimo apparato iconografico nei quali emerge ed è per Melis una nota positiva un'attenzione verso la biografia parlamentare quest'ultima
Costituisce un importante tassello dei materiali necessari per una storia del Parlamento
è ancora fortemente incompleto come è noto non è disponibile un dizionario biografico dei parlamentari italiani anche se sono disponibili preziosi lavori legati ad alcune aree geografiche
E per la Camera del vitalizia la ponderosa opera repertorio dei senatori Italia mille ottocentoquarantotto mille novecentoquarantatré che raccoglie le schede biografiche di tutti i senatori di nomina regia
Introdotte da un bel saggio di Fabio Grassi Orsini incontro ravvicinato con il senatore Pennetta liberale
Ma accanto all'opera a stampa
Quei dati sono disponibili sul sito web del Senato le schede on line rimandano al fascicolo personale di ciascun senatore riproducendo la documentazione archivistica
All'attività parlamentare come risultante nell'indice al mitico alfabetico relativo alle discussioni in aula
La banca dati può essere interrogata utilizzando i filtri in base alle alle categorie o all'anno di nomina alla professione la provenienza insomma
Un importante supporto che consente di sviluppare consentirà di sviluppare espositiva ricerca qualche anno fa dici difficilmente percorribile
Ma per tornare
Alla storia il Parlamento e la nuova c'è il limite di quei volume come osserva Guido è che la storia istituzionale sfuma in un approccio di storia politico costituzionale nel quale predominano
Le risposte ricostruzioni d'insieme dei problemi Poli
Dici delle varie legislature cioè la storia Esterna del Parlamento
E infine questi esempi l'annuale della storia di tali Einaudi dedicato al Parlamento e curato da Luciano Violante del due mila uno quarantatré saggi per complessive mille quattrocentoquarantadue pagine che coprono lotta sempre Guido un amplissimo spettro di temi spunti e riflessioni me qualità ricostruzione storica non sembra però essere la chiave di lettura principale
Nella prima parte del fondo come i saggi seguono la vicenda al Parlamento per nelle diverse stagioni che hanno segnato la storia nazionale
Ma quella storia la struttura del del volume finisce per frammentarsi utilizza sempre un'espressione di Guido impegni certo interessanti ma trattati prevalentemente Backyard appunto non prettamente storica si tratta però comunque di temi e spunti utili starei per dire
Necessari per una storia al Parlamento ciascuno dei quali avrebbe da giocare un ruolo in una ricostruzione qualche volesse guardare alla storia appunto interno del Parlamento al suo concreto funzionamento
Provo ad esempio ad esemplificare con pochi esempi comincio con il saggio
Dedicato all'amministrazione delle delle Camere o meglio della Camera
L'autore Mario Pacelli che ha di di recente pubblicato una nuova accresciuta edizione del suo interno Montecitorio che ha nell'analisi delle vicende l'amministrazione camerale la principale chiave di lettura per guardare alle vicende dell'istituzione rappresentativa
Il saggio di Fabrizia Giuliani dedicato al linguaggio parlamentare del secondo esempio
Investe uno di quei temi in cui il mescolamento delle carte la contaminazione tra diverse discipline che lo possano può sapere prospettive particolarmente significa significative come e interessanti come ha mostrato
Per esempio il convegno che si è tenuto a Viterbo due anni fa sulle Sicco dell'istituzione i cui atti sono raccolti in un volume sottile taccheggio Anna lo dico che era forse anche altri in uscita per il Mulino
O forse già è già uscito tu mi dici già esistente diciamo materiale crisi che esiste
Non manca nella Nale
Una notazione una attenzione per gli spazi fisici in cui si svolge l'attività istituzionale la casa del Parlamento il titolo
Nel saggio e Franco Zagari che fornisce un'ampia rassegna delle esperienze dei parlamenti di tutto il mondo
Poche sono naturalmente è inevitabile che sia così le pagine dedicate a Palazzo Montecitorio
Ma l'organizzazione degli spazi del Parlamento è un tema che meriterebbe
Maggiore attenzione di quella che gli è stata riservata da parte della storiografia perché quell'organizzazione finisce per condizionare i modi di operare l'efficacia dell'azione della macchina
Parlamentare
Confermano la fa la varietà e la ricchezza dei temi della Nale i saggi che guardano alla rappresentazione del Parlamento nasca nella finzione letteraria letto romanzo parlamentare o cinematografica il racconto del Parlamento e i mezzi di comunicazione di massa dalla radio alla televisione alla carta stampata con il peculiare tema della stampa parlamentari o contributi che approfondì escono altre questioni rilevanti per un atto del Parlamento penso al saggio di Maria Serena Pivetti sui sistemi elettorali certo la considerazione delle domande delle modalità che determina la composizione assemblea rappresentativa certo un elemento essenziale per comprendere i fattori che condizionano la concreta funzionalità dell'assemblea rappresentativa dente ma in fondo
Questo dei elettorali che la fotografia
Età colture a cui ha va prestata attenzione penso per tutti i testi colui della stessa Pivetti a quelli di di pallini
O infine per completare questo ampio sprezzo che sembra potenzialmente interessante i saggisti caratteri comportamenti della classe politica penso per tutti al saggio di altro al fiume ma Stroppa sui lavori
Fa parte appunto il saggio nell'animale e infine a quelli dedicati ai regolamenti parlamentari cioè dedicati alle regole del gioco che determinano le condizioni l'operatività della macchina parlano
Tutti i temi come dicevo importanti ma l'obiezione di Guido nell'insieme finisca finivano per essere un inventario forse persino un po'disorganico ognuno sceso di per sé incapace per questo di produrre una visione del Parlamento
Complessivo della macchina parlamentare nelle varie epoche storiche
E anche in questo caso conclude
Guido un Parlamento visto dal di fuori
Questo limite del resto si riscontra con qualche eccezione nelle storie costituzionali cui disponiamo nella storia costituzionale di Carlo Ghisalberti me il profilo costituzionale di storia costituzionale italiana di Umberto Allegretti segnati peraltro da un impianto molto diverso riservano al funzionamento del Parlamento alla sua routine quotidiane un'adeguata attenzione ma solo qualche cenno
In funzione della ricostruzione delle vicende che in quella sede c'è l'aula delle due Camere rilevano per il racconto della storia politica o se vuole se sono se si vuole politico costituzionale c'è una storia esperto
Qualche elemento in più
Nella storia costituzionale italiana di Roberto Martucci Martucci individua e lo si coglie nella nell'articolazione del capitolo dedicato alla rappresentanza politica i nodi di una ricostruzione più attenta all'aspetto istituzionale
I paragrafi di quel capitolo sono rispettivamente dedicati alla presidenza della Camera la attribuzione della Camera a uffici Commissione relazione parlamentare all'assenteismo parlamentare alla proroga delle sessioni
In quelle poche pagine su questi temi non posso questi temi non possono trovare naturalmente una esaustiva e dettagliata trattazione ma quelle indicazioni suggeriscono spire di ricerca su cui è necessario necessario sì
Martucci considera il fenomeno dell'assenteismo parlamentare per esempio come un elemento che occorrerebbe rivalutare
Con correrebbe a a rivalutare il ma diffusa convinzione in merito alla centralità del sistema rappresentativo nel nell'esperienza istituti istituzionale dell'Italia
Di penale ne trova conferma nell'analisi dei dati le presenze alla Camera nel primo sessantenni unitario
Settanta Martucci rare mente lambiscono le quattrocento unità più spesso si aggirano intorno alle duecento presenze sul numero di seggi Crespo oscilla tra i quattrocentonovantatré degli anni a metà degli anni Sessanta e cinquecentootto nel resto dell'età liberale
Martucci sceglie di esplicitare meglio riportando i dati relativi a sedici votazioni che considerate le più significative ed i dati numerici chiarisce
Da soli non sempre consentono un'interpretazione esaustiva del fenomeno occorrerebbe indagare per esempio sui comportamenti che rispondono a forme di assenteismo Strategico quasi programmato ma quel che mi interessa
Notare il riconoscimento della rilevanza di quel fenomeno nel funzionamento concreto del meccanismo decisionale che suggerisce la necessità lender Irene sistematica
Una visione del funzionamento complessivo della macchina parlamentare nelle varie qualche storiche richiede ed è sempre giusto quindi rilievo sollevato da Guido con analisi seriale diceva anche pare Marina Giannetto la serialità o della la necessità di guardare la continuità
E non l'eccezione nelle carte anche nemmeno in qualche modo la un'interpretazione che queste carte suggerisce
Ci ci suggerisce
Le carenze che ho cercato di evidenziare nelle ricostruzioni ma generali non escludono che la storiografia abbia prestato attenzione a queste tematiche io spesso se posso fare questo
Differimento personale sia pure limitatamente a determinati periodi storici dettare da destra età giolittiana il ventennio fascista
Ho cercato di guardare l'organizzazione del del lavoro degli uffici intermittente dell'aula alle forme di specializzazione e alle gerarchie che finivano per produsse nel passionale per parlamentare ai temi della retorica
E del linguaggio parlamentare le dinamiche del rapporto con l'esecutivo
Tra i contributi chiedo scusa per questo come dire frettoloso e che folto disordinato
Quindi il rendiconto dei contributi ma mi limito davvero a questo Stato questa segnalazione perché mi pare che appunto rappresenti un'attenzione a questa esigenza di una storia interna del Parlamento e insieme
Una proficua diciamo così un esempio di proficua conta di nazione tra approcci al e saperi diversi mi riferisco ai due volumi che raccolgono gli atti dei seminari di storia parlamentari promossi dal Sant'Anna di Pisa cui e c'è presente significativamente anche il professor Cassese
Sono gli anni tra il due mila e nove dieci primo volume undici tre il secondo volume e sono dedicati appunto al tema Parlamento e storia
L'Italia nel primo volume due sono i temi affrontati i sistemi elettorali il dibattito sulle riforme del Senato
Consentitemi sul tema la dalla Camera alta di di chiamare solo un recentissimo volume reato Romanoff realizza un penny Zumbini dal titolo Senato segreto
L'intento dichiarato dell'autore e di non evitare alcunché di inedito ma di porre all'attenzione fatti Historica mente noti ma letti con gli occhiali dicembre Soldini
Del fatto checking e l'obiettivo è portare a maturazione una nuova e veritiera percezione del ruolo che effettivamente svolse il Senato a Fuscaldo da quella che Ferrari Zumbini chiama la vulgata secondo cui la Camera sarebbe stata giacché più battagliera e rumorosa la sede più significativa nell'antichità normativa
Si tratta dice Dubbini di una lettera di una lettura sbrigativa
Che anche perché gran parte di quella attività si svolgeva fuori dalle aule parlamentari attraverso l'attività di commissioni governative in cui i senatori ricoprivano spesso ruoli di primo
Piano mi è sembrata diciamo una sollecitazione interessante quella di Ferrari Zumbini raccoglie nel secondo dei coloni che ricordavo che ha per sottotitolo
Procedure e politiche la parte seconda dedicata tema altrettanto rilevante cioè uffici e commissioni permanenti nella storia del Parlamento
Matrici francesi del ripartito ed esperienza italiana che qui solo per dire quanto la comparazione sia un elemento strategico ed essenziale
E la terza parte dedicata alle decisioni parlamentare l'emergenza tempi delle istituzioni e tempi della società
Comprende appunto anche un saggio il professor Cassese e sono riflessione che indagano su un tema altrettanto rilevante come la perché la decretazione d'urgenza che è uno snodo importante per valutare la realtà nella reale portata della funzione legislativa
Del parlamento
Concludo
Con una riflessione che muto sempre da Guido
Tu di più o meno isolati su singoli spetti al funzionamento delle Camere cercato di dire molto molto rapidamente
Ne esistono molti anni spesso di grande interesse tuttavia quello che manca osserva Guido il lavoro d'insieme coordinato e possibilmente d'équipe è un altro dei dispetti secondo me che vanno presi in considerazione sugli aspetti specifici direi quasi interni senza però sottolinea Guido
Auspicare un husky una una storia chiusa al confronto con il quadro complessivo questo è ciò che serve
Al storia del Parlamento italiano e questo è l'auspicio per il futuro grazie
Ringrazio professor sotto
Mi pare interessante insomma viene ricordato quello che diceva Alberto Cara ormai Cartizze glieli faccio Alberto c'era questa capacità di capire quali errori difetti
Contemporanea individuare delle linee di ricerca
Che poi è il la linea che avete sentito gli esercizi guida che insomma impostazione passare tutte le scelte
Riflessione sulle ricerche d'archivio e l'impostazione in seguito Guido
Che sia il contributo preciso dall'altro
Definizione di queste discipline rispetto alle altre discipline la storia dei diritti anzi avanza
Archivistica molto
Sempre a vincere allora passò Giovanna Tosatto
Grazie
Prima di tutto
Vorrei portare qui il saluto anche del mio dipartimento del Dipartimento di Scienze umanistiche della comunicazione per il turismo di Viterbo e che appunto ha contribuito all'organizzazione di questo convegno bianca recato di questo il direttore il professor Giovanni Fiorentino e i devo dire che appunto è una collaborazione che si rinnova appunto a distanza di due anni
Esattamente tre anni fa contro chi debba abbiamo organizzato questo convegno sull'estivo delle istituzioni di cui appunto sono adesso in uscita
Gli atti volume già pronto quindi entro pochi giorni lo potremmo vedete
Per il resto sono un po'anche gli emozionata dovrei ripetere praticamente quello che ha detto Francesco sotto a parte Sassa dice non mie
Contrada Lamie orizzontale
Nel senso che
Insieme con Patrizia afferrare con Marina Giannetto che sono qui
Abbiamo conosciuto Guido
Nell'ottantaquattro forse ai tempi appunto in cui abbiamo organizzato dall'Archivio centrale la mossa sui ministeri di Roma Capitale e grazie a Mario Serio che appunto è stato già ricordato in cui sempre
Parliamo
Anche perché appunto in ogni occasione ha sempre voluto
Cercare
Diciamo le persone
Più più più adatte più per ciascuna disciplina insomma per ciascuna occasione e quindi è stata quella punto l'occasione della conoscenza dopodiché Guido mi ha avviato appunto sulla storia dell'amministrazione
Sulla storia delle istituzioni
Mi ha seguito sempre la collaborazione continua Altai grazie a lui che poi sono passata dal dagli archivi all'università cosa che mai avrei immaginato devo dire quindi insomma
E così fa stavo negli archivi per lì pensavo di rimanere
Quindi mi sento anche un po'se un po'preoccupata di dover parlare di degli studi di storia dell'amministrazione perché naturalmente è stato il campo che più degli altri Guido ha frequentato ma naturalmente con una visione
Amplissima non voglio ripercorre tutte le tappe della disciplina un po'perché appunto è stato già fatto un po'perché
Tutto sommato si è già scritto ampiamente anche di questo quindi ho pensato di provare ad analizzare quale sia oggi lo stato di salute della disciplina e quali le prospettive di ricerca
Penso di riferirmi soprattutto all'ultimo ventennio ossia gli istituti di questo primo secolo del nuovo millennio visto che il periodo precedente per il periodo precedente possiamo anche trovarci di un importante voce storiografica sulle istituzioni che è stata curata da Sandro Notari per la bibliografia delle tate Risorgimento
In quella sede alla fine del Novecento Notari poteva notare una discreta vivacità disturbi
Poi gli altri sagge sono anche nella rivista le carte la storia che devo dire poi di guardandola anche nel suo percorso
Di lungo periodo ormai è mi è stata utilissima anche per non solo per i saggi che contiene ma anche per quelle schede bibliografiche che è un po'disordinatamente mettiamo in ogni numero ma che poi insomma alla fine
Rendono conto di quello che è il percorso appunto di queste disciplina
Fra l'altro poi
Nel due mila undici è caduto come sappiamo al centocinquantesimo anniversario del Regno d'Italia e quindi come sempre le celebrazioni hanno costituito l'occasione per approfondire le conoscenze in tutti i campi della storia amministrativa
E in particolare per comprendere sulla base di dati statistici ora messi in sequenza e resi disponibili sul sito dell'Istat il ruolo dell'amministrazione
Nello sviluppo del Paese
Sullo stato della disciplina si deve parlare per usare un'espressione naturalmente molto abusata di luci e ombre infatti se guardiamo all'oggetto degli studi il principale obiettivo è diventato oggi e mi pare che su questo siamo tutti d'accordo
Quello di indagare in modi concreti di funzionamento dell'amministrazione anche attraverso l'azione dei suoi protagonisti
I riflessi reciproci tra la dimensione per così dire internet la storia del Paese per l'unificazione in poi i rapporti e di interazione tra istituzioni potere politico e società civile
Il complesso intrico del rapporto tra istituzioni interessi dominanti nella storia d'Italia l'interconnessione la distribuzione del potere tra le diverse istituzioni e qui non posso non citare il volume
La macchina imperfetta
Un esempio davvero virtuoso il volume di Guido Melissa appunto sull'istituzione del fascismo in cui appunto tutte le istituzioni sono messe a confronto e soprattutto la loro integrazione
Quindi non tanto o non soltanto la singola la storia delle singole istituzioni per se stesse o le biografie dei protagonisti
La cui conoscenza rimane comunque una base di lavoro indispensabile
E allora se si vanno a verificare i tradizionali canti di ricerca della storia amministrativa
Si deve registrare un certo ristagno degli studi per quanto riguarda la conoscenza delle strutture ministeriali che da sempre sono stato il centro propulsore della vita amministrativa
Un campo di ricerca che negli anni Novanta aveva registrato un'attenzione nuova e che faceva ben sperare
A partire dalla ricerca sia pure assai parziale per la ricostruzione delle strutture messa in campo nell'ambito del Progetto finalizzato della pubblica amministrazione
Diretto da Sabino Cassese e anche dalla nascita della nostra società e della rivista allegata una storia che sia da andava da aggiungere all'Istituto per la scienza dell'amministrazione pubblica e all'Anna alle
Storia amministrazioni Costituzione che quell'istituto pubblicava
Ora nel ventennio appena concluso
Per un solo ministero quello dell'Interno qui mi scuso ma devoto citarmi è stato pubblicato un volume che ne ripercorra la storia appunto la storia del ministero dell'Interno
Mentre per altre poche amministrazioni si sono messe almeno le fondamenta
Penso alle ricerche di mine Michela mi Nezzo e di Alessio Gagliardi sui ministeri economici soprattutto per il periodo fascista
In questo caso il corporativismo in particolare il ministero scambi e valute
Degli studi di Daniele Sanna sul ministero delle finanze in particolare per i primi anni del regno
Oltre ad alcuni studi specifici sul ministero dell'assistenza post-bellica Di Giacomo Canepa
Su consiglio dell'industria del commercio di Carmen Trimarchi sul commissariato civile per la Sicilia di Cristiano la Lumia sull'Alto Commissariato pelliccia nella sanità pubblicati Massimiliano famiglia
In sostanza nel campo più tradizionale il progresso degli studi ha decisamente deludente mentre si sono manifestati recentemente
Manifestate recentemente importanti aperture su due componenti al vertice dell'Amministrazione finora abbastanza trascurate la Presidenza del Consiglio e gabinetti ministeriali sulla Presidenza del Consiglio sappiamo tutti del volume di Ettore Rotelli ma rimane risale addirittura al mille novecentosettantadue e poi c'è stato il saggio di Paola Carucci nei volumi il Sappe sulle riforme Crispi né ma recentemente il tema ha conosciuto una fortuna nuova certamente anche in relazione alle normative che hanno regolato questa istituzione
Nel mille novecentottantotto nel novantanove e mutamenti radicali nel mondo della politica innescati dalla fine dei partiti con conseguente ricorrenti discussione sul ruolo più o meno monocratico del Presidente del Consiglio
Che molto dipende anche dalla figura che di volta in volta lo interpreta
Sono espressione di questo rinnovato interesse un lavoro più complessivo curato dalle otto e dolci il Presidente del Consiglio dei ministri dallo Stato liberale all'Unione Europea e alcuni altri recenti saggi la ragione di questo lavoro a più voci scrive Tedoldi nella presentazione del solo del volume
Consiste nel dare sistematicità a un argomento indagine che non ha ancora trovato un'adeguata attenzione sulla lunga durata
Ossia nell'originale Continuum ma della sua evoluzione a partire dall'età liberale passando attraverso il fascismo e giungendo alla fase democratica e all'attuale rapporto con le istituzioni europee
Quindi un programma di lavoro che sicuramente occorre continuare a perseguire
E da segnalare anche l'imminente uscita del volume curato da Sabino Cassese Alessandro Pajno Alberto Melloni
Che analizza i presidenti del Consiglio detto con guerra e contiene fra l'altro due saggi di Guido Melis sulla Presidenza del Consiglio ET sempre di Guido di Alessandro Natalini sui gabinetti della presidenza sarà
Ne parleremo subito dopo
Accanto a questo tema ha sempre con lo sguardo rivolto ai piani alti delle amministrazioni lo studio dei gabinetti ministeriali e degli uomini che furono a capo figure non sempre facilmente Demi decifrabili
La descrizione che ne propone l'autore sconosciuto nel prologo del libro io sono il potere Confessioni di un capo di gabinetto raccolte da Giuseppe Salvalaggio e non solo suggestiva ma probabilmente veritiera
Ogni tanto qualcuno mi chiede che mestiere fa ciò non ho ancora trovato una risposta la verità è che va disposta non esiste io non faccio qualcosa io sono qualcosa io sono il volto invisibile del potere io sono il capo di gabinetto
So vedo dispongo risolvo accendere freno in prognosi Broglio frequento la penombra della politica delle istituzioni e di tutti i pianeti orbitanti
Industria finanza Chiesa non Esterno su Twitter non pontico sui giornali non battibecco nei talk show compaio poche volte exempla e dove non ci sono occhi indiscreti non mi conosce nessuno a parte che mi riconosce
Ma recentemente su queste strutture soprattutto se i loro responsabili
Si è svolto appunto un lavoro molto più organico una ricerca finanziata dalla funzione pubblica dall'Istituto centrale degli archivi diretta
Appunto da Guido Melis da Alessandro Natalini che comprende una banca dati mille ottocentosessantuno due mila e quindici con appunto i nomi e di tutti i capi di gabinetto
I capi degli uffici legislativi quaranta interviste in video di capi nettisti una serie di schede biografiche è un volume con una selezione di biografie
Che abbiamo chiamato appunto il potere opaco una definizione un titolo che risponde appunto a quanto scriveva questo misterioso capo di gabinetto
Lo scopo della ricerca era quello di offrire in modo sistematizzato dati informazioni analisi quantitative ricognizioni storiografiche indagine attuali
Sull'esperienza dei gabinetti ministeriali nel corso della storia d'Italia con particolare attenzione agli anni della Repubblica e specificamente agli ultimi decenni quando queste strutture già attive robuste
Nel primo periodo repubblicano guidate di norma da magistrati amministrativi e contabili sono divenute la vera giunture essenziale di tutto l'apparato amministrativo dello Stato
E questa l'occasione per sottolineare l'uno degli aspetti più innovativi di questa ricerca ossia l'uso dell'intervista
Di una fonte orale che mi italiano abbia mai stata presa in considerazione per la storia istituzionale mentre in Francia ad esempio gode di una tradizione ben diversa se solo si pensa alle interviste dei Grand commis del ministero delle finanze
La racconta così creata disponibile on line sul sito dell'Istituto centrale degli archivi
Va a colmare un vuoto documentario perché le carte di gabinetto dei ministeri sono conservate solo in pochi casi ma anche perché se anche lo fossero in maniera più consistente non renderebbero mai conto della concrete sfuggente attività di queste strutture
Ne i fascicoli personali dei loro responsabili
Possono restituire il reticolo di rapporti personali con i colleghi spesso decisivo e la sostanza del rapporto di un capo di gabinetto con il suo ministro e con i vertici amministrativi
Un ulteriore contributo originale proprio di questo tipo di fonte è costituito dalle intonazioni i gesti la mimica facciale che m'intervista in video di produce
In sostanza si è rivelato si è rivelato come lo strumento che meglio degli altri risponde all'esigenza di ricostruire il concreto quotidiano funzionamento degli uffici
Che appunto raccontano direttamente questi capi di gabinetto da riutilizzare anche per altre realtà
Una fonte quindi che si aggiunge una fonte in questo caso indotta e non appunto che si ritrova già precostituita voglio anche citare rapidamente altri campi di ricerca oggetto di attenzione in tempi recenti ovviamente come si dice senza nessuna pretesa di esaustività
Il regime dei controlli su cui si può contare su diversi studi di Guido Melis diritti e risata Alterio e da ultimo di vita Perez con il suo recentissimo volume il controllo dei conti pubblici
Storia della Ragioneria generale dello Stato il debito pubblico il governo della finanza pubblica poi anche i temi sempreverdi
Della transizione vista in chiave comparativa della continuità per costruire in questo caso un quadro più completo anche attraverso una dettagliata quantificazione che ancora manca continuità non solo tra
Fascismo e Repubblica ma io direi anche che dovremmo studiare un po'di più la continuità tra gli Stati preunitari
Ogni o mancata continuità insomma tra gli Stati preunitari e il nuovo regno
Altro tema la corruzione e no no va maggiore attenzione per la questione dei quadri territoriale in particolare delle circoscrizioni amministrative come Rizzotti di cittadinanza e di sviluppo delle politiche pubbliche
Un tema cui sono dedicati in tattici sono dedicati in particolare Francesco Bonini e Luigi Blanco
E ancora i linguaggi delle istituzioni su cui appunto non mi fa non mi soffermo perché stavo per oggetto della relazione
Di Michele Cortelazzo
Vorrei sottolineare come molti di questi temi cui ora accennato che stanno tornando di attualità sono stati al centro delle iniziative organizzate dal Centro studi per la storia del lavoro di Imola
Tra la fine degli anni novanta del novecento il due mila e cinque
Al specie Angelo Varni Guido Melis iniziative che allora aprivano appunto orizzonti nuovi
Proprio il lavoro
Dimon sottrarre e la l'immagine dell'amministrazione
Nelle tasche degli impiegati quindi proprio la vita e le difficoltà di vita degli impiegati la naturalmente le donne nell'amministrazione e poi anche nuovi orizzonti alla disciplina vennero aperti da alcuni convegni organizzati appunto sempre dalla nostra società tra cui i linguaggi delle istituzioni nel due mila e uno curato da Aldo Mazza cane che anche qui mi piace ricordare è stato presidente appunto della nostra società
E l'élite eccetera
Un altro tema caro appunto alla storia amministrativa e quello degli impiegati
A cui fa riferimento anche qualcuno dei volumi appena citati non farò qui differimento a diversi dizionari biografici che hanno iniziato a colmare le che lacune di cui in precedenza ci si lamentava
Immagino che ne parlerà Fernando Venturini
Che riguardano ovviamente la parte più alta della scala gerarchica gruppi professionali magistrature burocrazie i grandi corpi dello Stato
Piuttosto vuole accennare alla storia dell'impiego pubblico che una volta ricostruita la sequenza dei provvedimenti che ne hanno scandito la storia tende oggi a prendere una piega diversa
Quella che viene messa al centro dell'attenzione ora la vita del tranviere la sua rappresentazione nella letteratura e nel cinema non posso non ricordare su questa promettente prospettiva due lavori in particolare
Perché sono tra carte e scartoffie Apologia letteraria del pubblico impiegato di Luciano Vandelli e i don Chisciotte del tavolino nei dintorni della burocrazia di Isabella Zanni Rosiello
Scriveva Prandelli letteratura burocrazia il diavolo e l'acqua santa l'immaginazione e la creatività l'inventiva a confronto con la ripetitività il grigiore la monotonia
Eppure i due mondi sono più vicini di quanto si potrebbe pensare vicini anzi anzitutto per il segno che alcuni funzionari hanno lasciato nella narrativa
Quindi un modo diverso e più accattivante di raffigurare l'impiegato e di cercare di cogliere le difficoltà nella sua vita quotidiana dentro e fuori d'ufficio
Isabella Zanni Rosiello sottolineava che la mappa dei materiali fonte è diventata via via più estesa e citando lo si afferra
Notava come la storia si costruisce senza esclusioni con tutto ciò che l'ingegno umano può inventare combinare per supplire al silenzio dei testi e alle distruzioni dell'oblio quindi un invito diciamo anche noi ad essere più fantasiosi anche su questo fronte
Con una discreta messe di studi distrutti messa a disposizione è stato anche possibile dalla fine del Novecento versare ad importanti sintesi
Dal volume di Guido Melis uscito nel novantasei la storia dell'amministrazione italiana che ora aggiornato e approfondito nella bibliografia e soprattutto nei capitoli dedicati al periodo repubblicano
Poi volumi di storia dell'amministrazione italiana di Francesco Bonini e le amministrazioni italiana dal centralismo napoleonica al federalismo amministrativo di Giuseppe astuto a cui prima edizione uscita nel due mila nove
Volumi in parte complementari
Dal momento che ad esempio nella storia di Bolognini la vicenda italiana descritta in rapporto a quella dei maggiori Paesi che sono riferimenti a modelli e per ciascun Periodo viene pubblicata presentata anche una scelta di memorie di interventi e di opere letterarie che rimandano alla percezione del mondo dell'amministrazione dall'esterno
Quindi anche qui torna appunto
La letteratura
Un altro tema importante su cui vorrei soffermarmi e con questo chiudere
è che assicura sviluppo delle amministrazioni locali e territoriali e rapporto centro-periferia un tema come sappiamo Carolis Satta e molto presente nelle loro pubblicazione nella Nale
Storia amministrazione Costituzione che prima citavo
Anche qui il quadro generale alla fine del Novecento era ormai chiaro ma proprio in quegli anni la riforma del titolo quinto della Costituzione rimetteva in discussione una setto che di fatto aveva caratterizzato tutta la storia dell'Italia unita
In questo caso mi sembra che la tendenza sia quella di appuntare l'attenzione sulla figura dei sindaci
Tenendo conto della cornice normativa dell'equilibrio tra partiti ed eletti della capacità dei Comuni di soddisfare le domande della società civile e anche ovviamente dei profili professionali degli amministratori locali
Il primo dei volumi cui mi riferisco a quello di un sociologo Roberto Segatori i sindaci storie Sociologia dell'amministrazione locale in Italia dall'Unità a oggi questo intreccio di discipline no abbiamo insomma negli ultimi anni è sottolineata come sia la caratteristica anche del nostro lavoro l'apertura
Verso altre prospettive e poi una serie di studi tra cui storie di sindaci per la storia d'Italia
E i sindaci terreni a quote ad Elisabetta Colombo e anche i sindaci della Repubblica le trasformazioni della vita municipale emiliano-romagnola nel secondo dopoguerra a cura di Maurizio Ridolfi
Si tratta di studi sulle figure di sindaci di periodi diversi della storia italiana per esempio qualcosa c'è anche sui podestà e un una ricerca di Alessandro Pucci sui lettori delle Province appunto nel periodo fascista
Casi di studio che comunque iniziano a diradare le tenebre su come si tiene in equilibrio il ruolo di questi protagonisti della storia locale
Sarà radicamento nelle comunità locali e il rapporto con il centro fra politica e amministrazione
Però qui vorrei lamentare una lacuna che a me sembra la più grave per la storia dell'amministrazione delle istituzioni ossia la storiografia sulle regioni che conta mi sembra un solo solo un paio di lavori da citare come esempio
Il tempo della regione la Toscana a cura di Pier Luigi Ballini Maurizio Dell'Innocenti a Mario G. sorsi e per una storia della Regione Autonoma della Sardegna a cura di Salvatore muta
Non è certo un caso per gli unici due studi più approfonditi e di lungo periodo riguardino queste due regioni perché sono queste due istituzioni che insieme a poche altre dimostrano consapevolezza dell'importanza dell'organizzazione conservazione degli archivi
E della necessità di curare l'apertura al pubblico e la disponibilità di strumenti per la consultazione da parte dei ricercatori due articoli rispettivamente di Stefano vitali ed è adesso cambiarti rendono conto di quanto sia critica la situazione
Il paradosso è che nei siti di questa istituzione viene spesso messo in evidenza il ruolo della Regione come tutrice per gli archivi del territorio mensa e non si trova alcun accenna alla possibilità di consultare la documentazione storica
Prodotta dalla regione estesa spesso difficile anche arrivare a capire
Nel sito dove si parla di archivi
E l'altro paradosso è che per circa dieci anni dopo in questo appunto nuovo secolo dagli anni due mila due due mila tre
è cominciata una lunghissima collaborazione forse più di un decennio fra l'Amministrazione archivistica gli archi e le regioni per
Mettere a punto i titolari per la conservazione delle carte per
Naturalmente massimario di scarto per
Governare appunto gli scarti della documentazione qui eccetera quindi si è lavorato molto e l'informatizzazione quindi si è lavorato moltissimo sulla tenuta degli archivi correnti ma non non è seguita anche la consapevolezza che poi prima o poi gli archivi correnti di devono diventare anche archivi storici
Io penso che invece questa sia appunto una prospettiva ineliminabile da quando una parte consistente delle funzioni pubbliche
è passata dallo Stato alle Regioni da anche perché questi per queste istituzioni sia Mammana cresciuta la presenza nelle istituzioni europee e quindi insomma anche quella
è una prospettiva che mi sembra davvero importante
Non è sufficiente poi preoccuparsi della conservazione degli atti del consiglio e della giunta come comma
Comunemente avviene non solo perché progressivamente si è verificata un'accettazione del momenti esecutivo su quello legislativo e un crescente protagonismo del Presidente
Il governatore come si dice oggi che dovrebbe riflettersi quindi nella documentazione ma anche perché l'organizzazione delle strutture può rivelare molto
Come è stata selezionata la classe Barry dirigente nelle diverse regioni al momento della loro istituzione negli anni successivi come sono stati organizzati gli uffici quale rapporto tra il rapporto tra il potere politico e le strutture
Senza gli archivi a disposizione è possibile che uno storico dell'amministrazione possa rispondere a queste domande e possa decidere di affrontare l'argomento
E questo del confronto tra le fonti con le fonti a disposizione naturalmente una sunto pallido per qualunque argomento e qui posso chiudere il cerchio tornando all'affermazione iniziale di una storia
Capace di indagare concreto funzionamento delle istituzioni
C'è stato un quadro bellissimo di queste navi che
Studi a Brindisi
Tutto in salvando i cominciato a fare questa non pensavo di arrivare a questo risultato Roussely
Però battere tre veramente
Sia va bene anzi ringrazia sia e molto tutto molto interessante credo che dobbiamo sospendere
Va bene
La pausa è finita quindi già
Riprendiamo i nostri lavori con
C'è qualcuno che si ma non c'è non c'è il festeggiato
Sabrina
Perché a Pavia
Emendamento
Allora riprendiamo i nostri lavori con la relazione del professor Venturini prosopopea figlia e storia dell'istituzione i contemporanei
Allora buongiorno a tutti
Diventato ringrazio gli organizzatori del convegno particolare Antonella Meniconi Giovanna posate
Vittorio ringrazio anche Marina Giannetto
L'archivio storico del cardinale diciotto
Naturalmente io non sono un attimo accademico Guido Melis però da Guido Melis ha imparato
Tante cose non soltanto diciamo nella come come cultore queste cose storiche
Ma anche ho imparato come funzionario parlamentare come bibliotecario l'importanza del legame tra le biblioteche in particolare il biotech istituzionali il mondo dalla DC Carter diciamo rendere più rivolti più fecondo il lavoro
Dirvi di più
Dunque
La mia comunicazione divisa in tre parti
E cercano di riassumere brevemente che cos'è la posso cooperativa
Esaminarne i principali applicazioni nel campo dell'istruzione contemporanei italiani e valutarne in sintesi i risultati tenebroso
Dunque rosso povera figlia lasciando da parte l'etimologia del termine
Descrizione del volto di una persona che ci porterebbe troppo lontano quello che ci interessa che la prosopopea sia in una estensione del valore semantico che risale a circa ottocento
è una metodologia di ricerca storica che segue regole abbastanza precise ed appare sufficientemente consolidata come dimostra la presenza di convegni rassegne di biografiche
La pubblicazione di una rivista annuale meeting dalla posso poveracci
E nel due mila sette ed un vero e proprio manuale in lingua inglese per fare una prosopopea sia parliamo quindi prima di tutto alle in carne gli elementi distintivi
In un citatissimo articolo storico modernista inglese Lorenz tonda pubblicato sul Dedalus di novecentosettanta
La posso poca FIAT definita come lo studio delle caratteristiche comuni di un gruppo di attori storici attraverso l'analisi collettiva deludente
Stone nota che la posso povera figlia un termine utilizzato soprattutto dagli storici dell'antichità mentre i modernisti utilizzano preferibilmente l'espressione più grafia collettivo
Questa affermazione forse datata conserva un fondo di verità vista la sicurezza con cui il termine utilizzato dagli studiosi del mondo antico e al contrario le incertezze le titubanze ma mano che ci si allontana dal mondo antico incertezze massima nella storia contemporanea
Dei tanti spunti presenti nel saggio di Stone prova mettendo in rilievo tre
Negli anni settanta del secolo scorso la posso poca chi era considerato ormai una metodologia che si avviava alla maturità storno ne fa risalire lo sviluppo al primo dopoguerra con alcuni significativi precedenti come la famosa opera Charles Rustin Byrd sull'interpretazione economica della Costituzione degli Stati Uniti d'America pubblicato nel mille duecentotredici
L'applicazione di questa metodologia sarebbe dovuta a vari fattori culturali ma soprattutto a tre fenomeni che prendono il largo nella seconda metà ad ottocento lo sviluppo tra Sociologia lo sviluppo della Turchia dell'élite
E la possibilità di avvalersi di una grande massa di materiali biografici repertori Ali legati alla vita economica commercio
Nonché dei grandi dizionari biografici di cui Dictionary of National Biography fu un monumento dell'Inghilterra vittoriana fenomeno editoriale legato anche allo sviluppo delle classi medie ed era evidente che pubbliche
Secondo punto la prosa poca FIAT a che fare con i dati biografici strutturati non collettivo gracile
Di norma dopo aver formulato un'ipotesi di ricerca si dividono diverso da indagare la cosiddetta popolazione
A cui segue la raccolta di dati tratti dal TG verze fonti
Certi strutturati sulla base delle caratteristiche di quell'universo e della domanda utili domande che lo storico intende rivolgere alla raccolta
Se quella fase di analisi estrazione che interpretazione si tratta quindi di una particolare forma di storia quantitativa se vogliamo c'è da notare che la posso porre FIAT grande sviluppo nella storia antica e medievale poiché a ben vedere nasce dall'esigenza di sopperire alla scarsità i dati biografici e proprio quando le fonti sono molto scarse che è possibile mettendo insieme scomponendo e ricomponendo le arricchirne le potenzialità interpretativo
Punto terzo sto mette in guardia circa i limiti e la prosopopea è una metodologia chi scrive che funziona meglio quando è applicata ad un gruppo relativamente ristretto di attori per un periodo non superiore al secondo quando i dati sono raccolti da più fonti che si completano distinte calano
E quando lo spunto è diretto a tale risposta uno specifico crisi
Quanto finora detto ci fa capire l'importanza anche per la storia dell'istituzione contemporanea
Prima di tutto l'istituzione sono diversi produttrice di dati biografici seriali legati alla gestione del personale alle carriere alle strutture gerarchiche questi dati biografici si sedimentano nelle pubblicazioni e poi nelle banche dati che a livello archivistico di fascicoli personali che sono una fonte di primo ordine per la ricerca di una più in generale a prosopopea figli appare una metodologia importante per andare al di là della retorica che circonda le istituzioni per capire come l'amministrazione funzionano realmente al di là delle norme e delle forme più
L'applicazione di questo metodo e apparentemente facilitata dalla teorica abbondanza delle fonti biografiche in età contemporanea
In realtà questa abbondanza quando c'è riguarda i dati anagrafici elementari e non sempre basti ricordare l'assenza dalla data di morte in tanti nomi dell'esemplare repertorio di Maroni storica sui governi ad alte cariche dello Stato dal mille ottocentosessantuno almeno centoquaranta si
In realtà è assai più complicato raccolto informazioni sull'origine sociali diretti sull'effettivo ruolo svolto nelle istituzioni
Il mix dei dati la loro profondità dipendono anche dalla natura dell'istituzione dal livello indagato
Naturalmente istituzioni molto piatte come quelli tutti istituzionali istituzioni gerarchizzati richiedono approcci la quantità di soggetti indagati modifica profondamente anch'essa la natura dell'indagine spostandola progressivamente dal piano rosso potrà Figo quello sociologico
Corso può grafia una ricerca sulle biografie dei vertici dell'istituzione nel tempo
Che chi ha rilievo i dati di formazioni di relazioni eccetera diversamente un'indagine sulle caratteristiche sociali un settore dell'impiego pubblico sarà più vicino alla sociologia della burocrazia
Passando dalla teoria alla realtà storiografica italiana possiamo notare senta limitandoci alla storia contemporanea
Che sono relativamente rare le applicazioni da manuale della metodologia presocratica così come l'abbiamo riscritto
La storiografia contemporanea sempre incerta nell'uso del metodo pro socratico forze paralizzata dall'abbondanza disordinata delle fonti dalle difficoltà e dai costi dei grandi lavori di di chi dalla tendenza a spostarsi sui casi di intenti sulle personalità di spicco
E quindi predilige l'approccio strettamente biografico anche per esigenze accademiche e per la forza delle tradizioni storiografica
Non a caso forse io monumenti della storia FIAT contemporanea tutto poco era italiana sono due grandi biografie di sia pure sui generis quello dica pure quella Mussolini
Forse i primi storici che hanno sistematicamente raccolto dati biografici strutturati su di una categoria rilevante di attori della storia istituzionale sono stati Pietro Saraceno che Romano Ugolini
Oltre al volumetto su alta magistrature classe politica dall'integrazione alla separazione dove i dati raccolti erano funzionali a documentare l'osmosi tra politica e amministrazione
Saracena aveva l'ambizione di costruire una base dati di un campione significativo della magistratura italiana
Il programma particolareggiato del Progetto di ricerca CNR che risale all'ottantuno o all'ottantadue non è datato
Intitolato I magistrati d'Italia dall'Unità fascismo Ricci capo sopra circa è un documento molto interessante per la storia e l'approccio posso può grafico alla Stolder istituzioni
Saraceno dedicava un paragrafo agli aspetti metodologici citavi pochi studi italiani che fino a quel momento riti arrivassi potessero ricondurre in qualche modo a tali metodologie
E cioè Cassese visto di questioni amministrative questione meridionale Paolo Farneti il sistema politico e società civile e soprattutto la monografia di Roma Ugolini
Se i funzionari del ministero la pubblica istruzione dal mille ottocentocinquantanove mille ottocentottantuno
In una fase decisiva dello State building italiano il lavoro di Ugolini recentemente scomparso allora assistente di storia che Socci mento con Emilia Morelli
Si svolse in parallelo a quello di Saraceno sia pure su di un universo più limitato
Fu fu pubblicato nelle stesse vesti dimesse ed edizioni ateneo bizzarri della mano perché di Saraceno sull'alta magistratura nello stesso anno mille novecentosettantanove
La parola posso povera figlia non è mai citata ma si tratta forse il primo lavoro sul campo giunto poco
Il progetto di Saraceno prevedeva invece un campionamento di circa trecento magistrati sul totale dei fascicoli personali allora piazza dell'Archivio centrale dello Stato
Ricostruire alcuni tipi ideali di magistrato sulla base di cinque profili estrazione sociale la carriera alla formazione delle decisioni di carriera al le prassi amministrative città
Saraceno poi prevedeva lo studio alcuni casi limite
E di alcunché
Ti alcuni episodi particolari relativa alla storia alla magistratura dica
Come è noto Saraceni gusci sto riparte nel suo intento suo percorso pur avendo avuto notevole influenza sugli studi tra magistratura fu isola dal progetto di ricerca nacque alcuni lavori che approfondì uno particolari momenti della storia magistratura ma la prospettiva squisitamente posso potrà affiche di di altri non Cinzio importo del suo lavoro alla fine ci restano i libri e gli articoli la banca dati che lo stesso però è sopravvissuta alla sua prematura scomparsa è stata depositata presso l'Archivio centrale dello Stato
Un successivo tentativo di completarla legato a un progetto di ricerca di interesse nazionale sulla magistratura è rimasto sulla carta
Possiamo anche notare che Saraceno non si trasformò in un sociologo la sua ambizione quella di scrivere una storia e la magistratura italiana non un trattato di sociologia giudiziale
La sua capacità di passare dal individuale all'universale senza perde la sensibilità dello storico è dimostrata da un verso iscritti più riusciti vita e carriera del pittore Adolfo Fischer ricostruì che sulle carte di suo fascicolo personale
Dove ci troviamo di fronte non solo al successivo profilo biografico e burocratico di un pretore qual Silenzi ma in realtà anche la ricostruzione della carriera e il pretore dell'Italia intera
Dunque quale destino hanno avuto studi posso comprati ci dopo Saraceno chiunque
Negli anni ottanta e coincidono con la nascita di ditte personal computer si sviluppano alcune iniziative importanti alcune andata a buon fine altre bottiglie tra queste ultime Progetto di Ricerca diretto da Franco Andreucci finanziato dal ministero Pubblica istruzione sul personale parlamentari Italia dall'Unità al mille novecentosettantanove descritto su Italia contemporanea almeno centottantatré si trattava di un progetto molto ambizioso che prevede che prevedeva un numero molto alto di codifiche in relazione a molteplici varianti come si desume dall'articolo cita
Per quanto riguarda invece i successi
Probabilmente in questo momento semplifico troppo ma mi sembra che i due protagonisti principali tra la fine degli anni Ottanta il primo decennio dopo secco siano stati Fabio Grassi Orsini tecnico mezzi
Lo stesso Melissa fatto più corto una rassegna di questi studi che hanno in gran parte colmato un'evidente lacuna dell'Italia rispetto ad altri Paesi
Possiamo individuare almeno quattro progetti che sono andati al di là del modello tradizionale del dizionario biografico
Fabio Grassi Orsini puro in primo luogo l'indagine statistica repertorio bibliografico della diplomazia italiana dal mille ottocentosessantuno al mille novecentoquindici pubblicato all'ottantasette successivamente insieme mila Campochiaro curò repertorio biografico dei senatori
Di cui ha già parlato stamattina lo sforzo
Da qui come Elsa alla sua direzione scientifica oltre che la sopra direttore si deve il dizionario biografico di magistrati del Consiglio di Stato pubblicato nel due mila sette
Si tratta di un lavoro importante basato su più tedeschi lunghe relativamente strutturate frutto di ricerche originali di una griglia interpretativa che comprende anche una classificazione delle decisioni di Paride attribuendo dal relatore estensore
Questo lavoro ha rappresentato una sorta di modello seguita ad esempio dal repertorio di soprintendenti privato del ministero dei beni culturali pubblicato vari volumi tra due mila sette il pubblico
Adesso si ispira in qualche modo anche il progetto di ricerca nato dalla collaborazione tra il Dipartimento per la funzione pubblica e l'Istituto centrale degli archivi sull'organizzazione rivoluzioni Chiappini finite agli atti uffici di stretta collaborazione dei ministri dal mille ottocentosessantuno due mila quattro
Il progetto sempre con la direzione di Tito Melis affiancato da Alessandro Natalini aveva come obiettivi la costruzione di una banca dati sui capi di gabinetto
Capi ufficio legislativi capi ufficio stampa un dizionario biografico sul modello di quello di Consiglio di Stato una serie di video interviste
Ad alcuni i titolari degli uffici in stretta collaborazione
A questi filoni si possono aggiungere o per i più isolate ma molto importante lasciando da parte il dizionario dei giuristi italiani che nonostante i legami con la storia delle istituzioni è un dizionario biografico di categoria
E cito due molto diversi tra loro
Nello stesso anno del repertorio se il Consiglio di Stato è un'opera consapevolmente pro soap-opera ficca
Il volume di Alfredo giglio bianco via Nazionale panca ritardi classe dirigente cento anni di storia
Pubblicato da Donzelli
Che ha per oggetto un gruppo molto ristretto tutti coloro che furono governatore direttori generali vicedirettore generale della Banca d'Italia dalla sua fondazione agli anni Ottanta dodici
In questo caso i biografi lunghe in ordine cronologico scandiscono storie istituzione e sì a fianco ma l'analisi sociali intellettuali di questo segmento classe dirigente
Altra opera e ti chiede dizionario biografico dell'educazione pubblicato dalla Bibliografica degli A tredici in due volumi
Che tu come in Tatum secco riti tubazioni in Italia attraverso circa due mila trecento profili non solo di pedagogisti uomini di scuola ma anche di tanti professionisti legati ai processi calza tipizzazione scolarizzazione di massa maestri funzionari ministeriali uomini politici
Scrittori per l'infanzia sacerdoti imprenditori filantropi
Una sorta di grandi biografia collettiva della scuola Italy
Di queste biografie collettive sono interessanti le note introduttive ore note metodologiche che attestano la complessità delle fonti utilizzate e il lavoro oneroso il controverso nella sua relativa discrezionalità
Di costruzione di strutture di raccolta di dati
E i volumi sua diplomazia le note metodologiche soli Vincenzo Pellegrini del repertorio sui consiglieri di Stato la notte di Tito Melis
In tutti i casi abbiamo schede di rilevazione delle variabili biografiche di Curtis sonoro molto dettagliate che hanno reso indispensabili Cercas archivistiche anche con
Cosa ci insegnano questi studi ed altri che per brevità citeremo radiazioni scritta di questa comunicazione
Provo a riassumere in quattro punti numero uno in quasi tutti i casi descritti è stato determinante il peso dell'istituzione a cui appartiene alla categoria oggetto dell'indagine dal punto di vista di finanziamenti
Talvolta anche dal punto di vista del supporto informatico
Si è trattato quindi di Felice esempi di sensibilità storica di istituzioni di capacità di collaborazione con enti
Due si è trattato di progetti di ricerca volti non tanto a dare una risposta ad una questioni storiografiche
Quanto piuttosto a offrire le coordinate di riferimento ed una massa di quarta di dati
Per lo sviluppo di nuove piste tipici kata approfondimenti predeterminate sottocategorie costrutto problematiche
Sono quindi esempi di approccio prosopopea fico ma anche fonti di prosopopea chiede l'istituzione
La volontà di costruire un da uno strumento di indagine istituzioni e dimostrata anche dalla natura delle schede di rilevazione di tale scelta di presentazione
Il caso dei Consiglieri di Stato si è già detto dalla struttura della scheda comprensiva di limiti documentazione sul contributo specifico dei singoli all'attività nel collegio
La stessa presentazione in ordine cronologico nuda Fabrizi poteri di opere figlie
Che si ritrova anche nel lavoro il giglio bianco non è una stravaganza pensa di come ha scritto Melis voleva dare evidenza la continuità lenti commissioni tra l'una e l'altra di operatività
Che la stessa epoca e probabilmente aggiungo mettere in parallelo di biografie con la storica istituzione
Punto numero tre si nota un evidenze di un'evidente difficoltà Atari complicità alle basi dati informatiche che sono state create nel corso del ricerche prosopopea raffiche e ha sfruttarne adeguatamente le potenzialità comunicative
Tutti noi sperimentiamo l'efficacia dalla ricerca onomastica tramite i motori di ricerca spesso casuali sia dagli sul seguente
Siamo i testi dei lipidi presenti in quella che è stata definita la bancarella planetaria di Google Books
A maggior ragione sarebbe importante avere la disponibilità gratuita di banche dati biografiche testuali frutto della ricerca storica accademica
Fanno eccezione il dizionario biografico dell'educazione disponibile sul sito del Editrice Bibliografica
E la banca dati dei senatori del regno attraverso l'intera di cuccioli digitale di carte di fascicoli ha dimostrato la potenzialità delle risorse e podestà evolutive del consorzio
Queste due risorse sono accessibilità e motori di ricerca e quindi raggiungibilità l'utente comune dell'Ariete
Che è spesso alla ricerca di dati biografici come dimostra di chi picchia dove le voci biografiche abbondano
Non sono invece disponibili in rete gli atti repertori compreso mi sembra almeno per il momento quello più recente sulle cariche di diretta collaborazione anche la mera comunicazione dei risultati appare molto timida non adeguata allo sforzo di raccolta di dati di costruzione dell'It
Sembra un po'a prevalere alla fine una logica accademica
Che si conclude con la pubblicazione di articoli raccolte di saggi opere monografiche secondo la logica del Patricio Pershing e non quella degli open data cioè la costruzione di risorse in formati aperti esportabili rielaborati
Questa impostazione dove ormai essa la base di progetti criticità agli umani fisso che dovrebbe spingere una collaborazione più stretta tra università e amministrazione superando con soluzioni open access con soluzioni contrattuali ad occhio
Gli ostacoli derivanti dagli interessi delle case editrici che pubblicano i risultati che ci
Quarto punto sullo sfondo ovviamente si ha con le prospettive future della ricerca prosopopea ficca sulle istituzioni contemporaneo
Verosimilmente legata alla digitalizzazione di un più ampio nuovi strumenti più grafici su carta a chi risalenti nel tempo alla disponibilità degli affetti crescenti patrimonio di dati geografici informatizzati
Si pensi all'obbligo dell'istituzione pubblicare il curriculum i propri dirigenti
E anche a nuove forme di presentazione che possono attirare intersezioni con la parte antistorico
Interessanti per quanto riguarda litigio interviste agli ex capi di gabinetto gli uffici legislativi il tentativo di affiancarla con una sorta di Tesauro che in qualche modo documenta Lizza il litio Cerri rende ricercati anche sul piano più strettamente documentale
Senza entrare in particolari tecnici la struttura della Rete l'affermarsi del web semantico dell'imputata
Consentono in teoria il riutilizzo dell'arricchimento di valori dei dati pubblicati in Rete in un processo di incremento di valore che per i dati biografici appare particolarmente promettenti potendo coinvolge ad esempio la storiografia locale discendenti di tutte le fasi di studiosi di altri pesci
Si pensi alle potenzialità in questo senso di un dizionario biografico dei costituenti vistosa lacuna segnalata da
Tornando all'oggi avviandomi a concludere possiamo dire questo amalgama imperfetto di competenze storiche informatiche e statistiche ed anche amministrativi
Visto il peso degli enti di riferimento
Lascia intatta la necessità che il metro cubo soffusi lo storico scalzando il pericolo della riduzione dei fenomeni ai modelli statistici grafici in questo Guido Melis e in particolare il maestro di biografia collettiva in una recensione di Gerardo Nicolosi ipotizzarsi Orsi si è scritto che il suo volume sul fascismo come macchine in perfetta un lavoro molto vicino a una soap prosopopea figlia dello Stato fascista
Questo è vero non in senso tecnico non perché rispondano approccio metodologico bensì perché pezzi perché avvalendosi del repertorio di riprenderci disponibili
A mio parere merita rafforzato nel tempo la convinzione che per comprenderla reali la reale funzionamento delle istituzioni andare al di là delle norme
La strada più efficace sia quella di studiare le vicende dei protagonisti loro retroterra sociale e culturale
La reti di relazioni insomma c'è
Ho avuto la fortuna recentemente di seguire passo passo nerissimo lavoro biografico un certo respiro quello dedicato Giorgio Asproni nell'introduzione alla raccolta dei suoi discorsi parlamentari vero e proprio saggio
Più di cento pagine che ho capito la capacità la sua capacità di entrare in sintonia con dovrà fare
Prendo sempre fermo il contesto ed utilizzando anche il più piccolo dettaglio editi aridi Asproni dettagli non mancano
Per illuminare un passaggio storico luogo un'istituzione
Così quando affronto una biografia collettiva cioè quando utilizza l'approccio poco sopra fico
Lei disse non è tanto interessato da affrontare e risolvere su una base quantitativa il problema tipicamente storiografico dell'adeguata rappresentatività delle fonti utilizzate
Quanto piuttosto a ricostruire
I limiti del possibile
Le reti relazionali di esperienze di convinzioni politiche e ideologiche sintonia umana
Terzo questa rete così come attraverso il vincolo archivistico che lega le carte di un fondo o semplicemente la busta è possibile aprire uno spiraglio sulla vita reale istituti
Per usare le sue parole sono e si uomini delle istituzioni prima persone avvertita l'esperienza storica istituzioni fissi ne determinò le modalità pratiche d'azione che in definitiva mi scrivono quotidianamente la sto
Grazie professor Venturini questa ottima relazione teorica e sono contento che hai citato Saraceno che
Aveva tante difficoltà ad affermare queste sue ricerche non erano da molti nero considerate
E poi insomma
Questo tentativo di trovare dei collegamenti
Tra i pali biografa
Raggruppati nel collegamenti per nella loro attività ero limitatissimo cercavamo di seguire anche quando Samogizia radiografia italiani perché riportante inseguirlo non soltanto adesso nei riferimenti con la cultura con la vita politica violenta ma anche l'intuizione di rapporti con gli altri che ha partecipato da quella funzione rispetto farà se questa era la grandine
Cosa è stato cacciato
Va bene allora
Do la parola invece al Sandro Pertini
Vorrei anch'io innanzitutto ringraziare
Organizzatrici Antonella comuni Giovanna accusati per l'invito a partecipare a questa importante iniziativa in onore di Guido Melis
Un'iniziativa che l'occasione di un bilancio storiografico sugli studi di Storia delle istituzioni a partire appunto dalla metodologia dal grande contributo Melis ha fornito in generale acquisti a questi studi e sono le sue suo contributo a livello di indicazioni metodologiche sicuramente rappresentano punto su cui costruire una storia e avere un punto di vista importante anche per una delle nuove dimensioni della ricerca storica dell'istituzione cioè quella internazionale o più nello specifico dell'unione europea
In effetti degli studi di Storia delle istituzioni rappresentano ormai da da qualche anno una vera e propria nuova frontiera
Quindi approfondimento della dimensione istituzionale
Punto istituzioni internazionali istituzioni europee questo è un processo che ovviamente tiene conto del è il frutto anche della sempre maggiore importanza che hanno le istituzioni sovranazionali anche nel funzionamento delle istituzioni nazionali quindi il nesso nazionale e internazionale
Diventa sempre più pervasivo anche per quanto riguarda appunto il funzionamento delle istituzioni dei vari paese
Allora in questa comunicazione mi prenderò in esame soprattutto alcuni aspetti della ricerca sulla storia delle istituzioni europee ma comincerò con qualche riferimento
Ha qualità ha degli aspetti più in generale della storia e delle istituzioni internazionali
Il campo di studi della storia delle organizzazioni internazionali evidentemente un campo molto vasto
La più importante tra queste organizzazioni l'Organizzazione delle Nazioni Unite
E qui abbiamo già da una quindicina d'anni un importante contributo di sintesi della storia
Dell'ONU che è nato proprio all'interno della nostra disciplina mi riferisco alla storia dell'ONU di Alessandro Curzi edita da Laterza nel due mila sei
E a analizzato la nascita dell'ONU lo sviluppo nel corso del tempo alle dinamiche all'interno nell'ambito della guerra fredda
La rapporto la l'atteggiamento nei confronti della fenomenologia la decolonizzazione che diventa dirompente tra gli anni cinquanta e gli anni sessanta e poi lo scenario che fa seguito alla chiusura del secolo pre
Quindi una
Dimensione quella della storia dell'ONU che molto significativa e che apre anche
E che
Cielo aperto analisi
Va bene
Va bene
Dicevo come
No no no senta
Dicevo quindi la la storia del nono e guardare alla storia dell'ONU significa anche aprire il discorso sulla storia delle sue agenzia di agenzia dell'ONU e qui data l'importanza insomma del tema negli ultimi anni
Visto quello che abbiamo
Il vissuto che per certi aspetti stiamo ancora vivendo ore voglio sottolineare largo uscita nel due mila diciannove
Di uno studio di Marcos cuento Theodore Brown Elisabeth fili per la Cambridge University Press intitolato del World è altro organizza action e Tiscali
Che è la prima organica ricostruzione di carattere storico dell'Organizzazione mondiale della sanità
è uno studio fatto da specialisti del settore ma non è uno studio diciamo che possa essere limitato all'orizzonte della storia della medicina uno studio che basandosi sulle fonti archivistiche dell'OMS
Tracciare le origini dell'organizzazione i suoi sviluppi
Come sono state attuate le varie politiche il tutto nel contesto storico anche in questo caso quindi le dinamiche della guerra fredda ai rapporto nord-sud poi le varie
Questioni attinenti alla all'organizzazione di attività dell'onesta in rapporto alle diverse aree geopolitiche del mondo
Dicevo il volume uscito nel due mila diciannove magari sarà interessanti sull'eventuale riedizione che tenga conto di quello che è avvenuto in questi in questi anni
Storia delle istituzioni internazionali significa anche occuparsi di storia delle altre organizzazioni regionali al di là dell'Unione Europea che sono aumentate sono cresciute nell'ambito globale una delle più importanti e quella del Mercosur che infatti vede già una certa consistenza di studi appunto e di approfondimento
Ma vengo la storia dell'organizzazione europea che comincio con la che che prendo
Prima ancora che analizzando di Unione europea analizzando un'altra struttura un'altra organizzazione europea che a volte un po'sottovalutata in ambito storiografico che il Consiglio l'Europa un'organizzazione importante e su cui dal due mila dodici abbiamo un importante studio quello di Bir per Vincent perché gli sguardi con sei dell'Europa che ne traccia il l'evoluzione dal momento fondante nel mille novecentoquarantanove il Consiglio d'Europa nasce alla luce del grande prima grande dibattito europeista che si è svolto al congresso dell'Aia nel mille novecentoquarantotto e poi analizza appunto
Il percorso di questa organizzazione che acquisterà una importanza nuova dopo il migliore novecentottantanove in quanto è la prima organizzazione europea che ospita i paesi dell'ex mondo
Del dell'est guidato dall'Unione sovietica e quindi anche in questo caso sono analizzate
Sia le risultati sia l'interazione tra le istituzioni e l'Assemblea consultiva ITA settantaquattro così
Ribattezza assemblea parlamentare darsi punto maggiore valorizzazione e il Comitato dei ministri ma veniamo appunto allo specifico della storia dell'unione europea allora le istituzioni hanno una centralità assoluta sin dall'inizio nella storia dell'integrazione comunitaria
Diciamo né ripeteva continuamente che il l'aspetto di maggiore valore dell'integrazione europea era dato dalle istituzioni create perché era stato necessario creare delle istituzioni efficienti e dinamiche destinati a durare nel tempo progetti di mercato comune anche nel settore del carbone e dell'acciaio precedevano l'iniziativa diciamo nella Dichiarazione Schuman del nove maggio ore cinquanta ma la novità diciamo né era quello di concepire questo mercato comune come un mercato guidato da istituzioni che dovevano avvenire una loro forza uno ad uno consistenza tuttavia la storia istituzionale dell'integrazione europea è stata per molto tempo pro poco pratica
Si può dire è stato detto che nella prima fase di studi sull'integrazione europea abbiamo avuto una storia senza istituzioni e delle istituzioni senza storia storia senza istituzioni
Una storia dell'integrazione che si è basata per un verso sull'analisi delle posizioni dei vari governi nazionali su come i governi nazionali le diplomazie ministri degli esteri
Hanno influenzato l'agente si è poi lo sviluppo delle comunità e questo stato appunto l'oggetto diciamo tradizionale degli studi di Storia delle relazioni internazionali oppure un altro filone molto coltivato ad esempio nel nostro Paese che è stato quello della storia dei movimenti europeisti e in particolare federalisti
Una storia quindi dei gruppi politico intellettuali una storia delle idee che però non era concentrata sulla dimensione istituzionale e anche come ha detto istituzioni senza storia cioè le istituzioni comunitarie vennero studiate ben presto sindacale dei primi anni Cinquanta ma con un approccio
Giuridico e poi successivamente anche politologi può nel secondo caso soprattutto dallo studio di M. FAS mille novecentocinquantotto degli uniati Old Europe politica al socio dicono mica fortissimo studio di carattere politologico che rappresenta una pietra miliare degli studi di scienza politica sull'integrazione
Europea
Quand'è che sono cominciati anche degli studi solidi
A livello storiografico beh la svolta si è avuta all'inizio degli anni novanta sulla base di una pluralità di approcci studi più di carattere storico e istituzionale studi di relazioni internazionali che hanno superato
Questa diciamo base di partenza della concentrazione sulle politiche dei singoli governi che hanno affrontato invece le tematiche istituzionali
Studi legati alla contemporanei Istica
Tutto questo è stato favorito dalla da alcune sì importanti sedi di tori alieni come ad esempio alla alla nascita del giorno a Lodi ovviamente questo istruita mila novecento novantacinque
Che ospita
Vari contributi sulla storia dell'integrazione che naturalmente dà spazio in misura maggiore ma minore a seconda dei numeri anche alle tematiche istituzionali e più in generale bisogna citare l'attività svolta dal conte Elizondo e poco presenti situata viterbesi storicamente dopo contemporain ma
Ok della commissione europea non è quindi un gruppo che lavora contatto con la commissione europea presieduto da Antonio Pastori che è stato all'origine di molte iniziativa appunto di approfondimento della storia
Dell'integrazione in generale e quindi anche a questo punto delle istituzioni questa volta a partire degli anni novanta è stata resa possibile dalla crescente disponibilità di fonti archivistiche
Depositate sia presso le singole istituzioni e della comunità e oggi Unione Europea
Sia presso gli archivi storici dell'Unione europea con sede a Firenze che dal due mila dodici sono dislocati nella bellissima villa Salviati
Ed è un fatto molto positivo che in un sistema così plurale dal punto di vista istituzionale come dell'Unione Europea gli atti di siamo stati gli unici in un'unica
Luogo in un'unica sede oltretutto scegliendo la anche da un con un occhio estetico perché Erika un grandissimo piacere ogni volta andarci per studiare in quelle in quegli ambienti
Quindi a Firenze troviamo i fondi della Commissione e del Parlamento del consiglio di altre istituzioni come la corte dei conti la corte di giustizia ma al tempo stesso troviamo diversi fondi privati
Il fondo dei gas per il fondo Altiero Spinelli il fondo Ernesto Rossi o di organizzazioni come il Movimento europeo o anche di gruppi politici
Quindi lo studio delle istituzioni europee sia potuto sviluppare sulla base di questa quando notevole quantità di fondi testata di Elia resa disponibile
Per comprendere la vita concreta delle istituzioni qui parlo appunto da da storico che si è misurato un po'con queste istituzioni devo dire che bisognava una volta che si ci si misura con queste fonti anche a riuscirà ad andare oltre una certa aridità del documento una certa aridità della fonte comunità
In quattro delle fonti comunitarie spesso molto specialistico volutamente asettico
Tra l'altro all'inizio dell'integrazione l'uso dei termini specialistici portò dei causa dei gravi problemi di traduzione simultanea quando c'erano i primi confronti pubblici
Ci sono testimonianze di tedeschi che diceva noti non venivano capiti dai francesi quando parlavano tenuto conto che la comunità doveva servire a riconciliare i popoli era una difficoltà piuttosto fastidiosa
Citò su quest'aspetto una giudizio del vicepresidente dell'Assemblea parlamentare della Ceca Croce mozze che era anche presidente dell'Internazionale liberale che nel cinquantaquattro si lamentò espressamente riguardo a questo nuovo gergo tecnico comunitario problema suo dire aggravato dall'uso delle quattro lingue ufficiali di lavoro
E cito la sua frase niente di appare redatto in una di queste lingue ufficiali tutto di sembra tradotto
La lettura dei documenti nel resa più difficile perché all'aridità dell'argomento si aggiungono tutte le Coccaglio di uno stile che non si richiama più ad alcune delle lingue utilizzate dai delegati all'Assemblea
Forse alcuni esperti cercano in questa penombra un asilo sicuro contro il controllo parlamentare
Sono parole tanto più interessanti se si vede la formazione di Rogge mozze che non è quella di un lotto di un letterato ma di un ingegnere minerario e quindi diciamo doveva essere Band ha dentro alle tematiche di cui si occupava la Comunità europea del carbone e dell'acciaio
Ma appunto in questi nei verbali in questa documentazione
Nei verbali delle riunioni degli esecutivi o del del Parlamento che un po'riflettono questo asetticità e questo linguaggio però si trovano moltissimi spunti si riesce anche da alcune
Previ scambi di
Alcuni tra gli interventi a ricostruire oppure sarà ad avere degli squarci su problematiche di grande intensità ad esempio se si vanno a vedere i verbali della commissione degli Affari Sociali dell'assemblea parlamentare nel mille novecentocinquantaquattro
Si vede appunto come i rappresentanti belgi rispondano con aria di sufficienza ai rappresentanti italiani che lamentano la scarsa attenzione ai problemi di sicurezza delle miniere
Due anni prima due anni dopo ci sarà la tragedia di Marcinelle
Oppure sempre su questo tema quando ci si lamenta delle condizioni di lavoro scusate di alloggio degli immigrati in Belgio spesso in campi di baracche che risalivano
Per il era costruite per i prigionieri della seconda o addirittura capote della prima guerra mondiale e appunto che
Rappresentanti belgi e dicono stiamo facendo tutto il possibile
E in ogni caso a volte sono gli italiani che non si cercano una sistemazione migliore siamo appunto queste questi squarci su delle problematiche molto forti come anche appunto
Una preoccupazione di non aprire di non mettere in luce
Problematiche di questa natura perché come si legge appunto nei verbali di questa Commissione non si deve dare spazio Ali
Alle agli argomenti delle forze sovversive vi sono le forze sovversive sono le forze comuniste sono i sindacati come la CGIL che invece criticano appunto
Situazione dei minatori italiani in Belgio che in generale sono contrario ovviamente in questa fase come sappiamo all'integrazione comunitaria e quindi non c'è una certa resistenza a dare informazioni di questo tipo può però tutto come l'intervento degli italiani si riesce ad agire su questi versanti almeno per le condizioni di alloggio saranno fatti dei grandi passi in avanti grazie proprio all'azione
Delle istituzioni comunitarie che vara un programma di costruzione di case per gli operai che appunto porterà nel tempo ad eliminare queste situazioni più drammatica
Ma tenuto conto anche della natura di questi documenti perché comprendere appunto la vita concreta del del di queste situazioni è importante
Confrontare le fonti istituzioni stesse con quelle dei protagonisti appunto con gli archivi privati
Con quelle dei gruppi politici con quelle del movimenti sociali e da questo punto di vista appunto gli archivi di Firenze ospitando archivi di diversa natura offrono veramente
Un panorama di documentazione di fonti che consente di entrare dentro
In profondità le tematiche
Della della storia istituzionale europea
Un'altra fonte molto utile su cui tornerò tra avrebbe e il progetto o no History
Che si è tradotto in centinaia di interviste a personalità e funzionari ho lavorato nelle istituzioni europee e quindi anche questo arricchisce molto il lavoro e la percezione del funzionamento reale delle istituzioni ma su questo tornerò tra breve
Vado velocemente a elencare alcuni degli studi più importanti che sono stati compiuti su questa
Il punto sulla storia delle istituzioni allora ho detto si parte soprattutto all'inizio degli anni novanta e abbiamo un importante studio dedicato all'alta autorità della cerca condotto da dire spiare in cui abbiamo era un ex commissario della dell'Alta autorità è uno storico invece Raymond quadri venne
Uno studio che può a valersi di una serie di documenti che vengono messi a disposizione dalla Commissione proprio per fare questo studio quindi diciamo le istituzioni stesse promuovono uno studio sul sul su se stesse e questo comporta che poi ci sia una sempre maggiore apertura degli archivi anche poi ad altri studiosa
Abbiamo poi sente sull'alta autorità che un'istituzione molto importante perché la ceca nata punto trattato del cinquantuno è stato un laboratorio generale dell'integrazione europea e lo Stato anche dal punto di vista istituzionale quindi l'alta autorità della società
è stato era il gioiello diciamo l'intenzione per eccellenza diciamo è stata una istituzione di grande rilevanza su questa istituzione poi diamo conto
All'interno della nostra disciplina
Lo studio di Alessandro visoni del due mila sei l'alta autorità del carbone e dell'acciaio alle origini di una istituzione pubblicati appunto a a sua volta ricostruito le origini la cultura amministrativa dello sviluppo nel corso del tema
Tengo gli studi sulla Commissione europea
Che nascono soprattutto in un periodo successivo che si sono tradotti finora
In particolar modo in una serie di tre volumi promossi proprio dalla Commissione
Storia e memorie di una istituzione tre volumi promossi dalla commissione che affidato ad un gruppo degli storici appunto
La conduzione di una serie di interviste come dicevo per tornare al programma ora History ai funzionari comunitari e naturalmente affiancando a queste testimonianze
La l'utilizzazione di fonti archivistiche per cui abbiamo una storia
E a diversi con tre volumi che hanno una notevole ricchezza in quanto mettono insieme documentazione archivistica e testimonianze dirette
Il primo volume copre il periodo mille novecentocinquantotto settantadue e ha visto appunto ben centotredici lunghe interviste a funzionari europee i il secondo volume periodo mille novecentosettantatré mille novecento ottantasei per realizzare il quale sono state condotte ben duecentoquarantaquattro interviste ex funzionari e commissari e infine il il terzo volume mille novecentottantasei due mila uscito nel due mila diciannove
Coordinato da un gruppo di cui hanno fatto parte Antonio Barzoni Federico Romero e il direttore degli archivi storici dell'Unione Europea iterazione
Anche qui molte interviste duecentotrentadue interviste queste interviste sono tutte adesso consulta cioè tutto il quasi tutte consultabili sul sito degli archivi storici dell'Unione Europea
Il programma appunto ora historique nel primo caso abbiamo la trascrizione per gli altri due volumi abbiamo la trascrizione sono interviste molto lunghe e tortuose e in molti casi anche il Fai audio quindi siccome
Sì a leggere che ascolta età questa
Da questa opera naturalmente diciamo emergono moltissimi spunti moltissimi motivi di interesse sullo sviluppo della a della commissione appunto in tutti questi questi anche adesso non posso ovviamente entrare troppo nel merito dei singoli contributi
Mi limito ad alcuni aspetti
Per quanto riguarda ad esempio la la cultura amministrativa
Ebbe molto interessante vedere cosa accade quando ci sono gli allargamenti della comunità esempio mille novecentosettantatré primo lo allargamento entrano britannici danesi e irlandesi c'è il intanto l'esigenza a questo punto da parte della commissione di spiegare ai nuovi arrivati ecco quali sono le procedure quindi c'è una formalizzazione per iscritto delle varie procedure amministrative
Ad uso appunto di nuovi arrivati e poi abbiamo un in liberazione tra del formazione da un tipo di formazione
Giuridica ed economica che era quella di funzionari già presenti
Ad esempio un tipo di formazione che diversa che contraddistingue molti dei funzionari che arrivano dalla Gran Bretagna e quali sono laureati in lettere classiche o in storia e quindi abbiamo questa diciamo pluralità di percorsi formativo
Così come interessante vedere nelle feto dell'allargamento della metà degli anni novanta con l'ingresso di Austria Finlandia e Svezia
A che ha un impatto notevole sull'uso della lingua all'interno delle istituzioni nel senso che quando erano entrati
Gli inglesi i francesi si erano assicurati che sulla posizione del francese in qualche modo rimanesse piuttosto solida
Avevano tolto il veto all'ingresso la Gran Bretagna proporremo conservare maceratese Monia della loro lingua da quando entrano gli svedesi e finlandesi attenersi a cibi spesso non hanno tutta questa dimestichezza con il francese allora lì parte il percorso verso l'egemonia dell'inglese che arriva fino ai giorni nostri ovviamente si è accentuato ulteriormente dopo il grande allargamento a partire dal due mila quattro
Ma per rimanere sempre nell'ambito degli affetti degli allargamenti
Va detto che l'allargamento del novantacinque soprattutto grazie
A l'apposizione di filante dei funzionari finlandesi e svedesi
Porta mettere molto più l'accento sul fatto che i documenti devono essere resi accessibili al pubblico quindi cioè un'insistenza sulla trasparenza
Che data appunto da questo ingresso di nuovi membri alla metà degli anni novanta
Vado velocemente sua altre situazioni il Parlamento europeo anche il Parlamento europeo è stata
Unico un'istituzione piuttosto trascurata all'inizio negli studi dal punto di vista della dimensione storiografica mentre è stato oggetto di vari studi di tipo giuridico politologico
Oggi
Parlamento europeo ha visto un fiorire di di studi fiorire di contributi che riguardano sia la storia precedente il mille novecentosettantanove e quindi la storia
Precedente l'elezione diretta sia naturalmente quella successiva
Qui si apre la questione di come realizzare un Parlamento europeo qui ci si può anche ricollegare ad alcune delle osservazioni che sono state fatte questa mattina la storia parlamentare in generale
Tenendo presente però che abbiamo un Parlamento che per certi aspetti ha delle caratteristiche evidentemente in comune con i Parlamenti nazionali anzi circa sempre più di somigliare ai Parlamenti nazionali ma che mantiene una sua specificità
C'è un gioco importante di analogia differenze con l'esperienza classica dei parlamenti nazionali che va tenuta prese comunque abbiamo avuto abbiamo molti filoni di studio
Che riguardano le procedure di controllo sull'esecutivo l'interazione con gli altri istituzioni
Il ruolo dei gruppi politici peso dei legami nazionali all'interno del Parlamento e invece il peso dei legami transnazionali come queste due dimensioni poi siano diciamo armonizzate Cohen primo qualche volta in contrasto
Qui cito alcuni studi ove mi sono occupato dell'assemblea della cieca dal cinquantadue al cinquantotto altri studi hanno poi
Affrontato anche da parte di studiosi italiani il periodi successivi cito lo studio di Daniele Pasqui Nucci uniti dal voto punto interrogativo storia delle elezioni europee che parte dai dibattiti sulla dalle prime formulazioni di una legge elettorale per i cittadini europei in un poi
A vedere appunto l'esito e quindi le caratteristiche delle elezioni europee
Oppure di Umberto tour di un Parlamento per l'Europa il Parlamento europeo la battaglia per la sua elezione ebbe
Si concentra invece appunto sulla questione sulla richiesta di una elezione diretta del Parlamento europeo a partire dagli anni Cinquanta fino poi al mille novecento settantanove
Vado brevemente su altre situazioni certamente di grande rilievo e lo studio della corte di giustizia cui attivi sono anch'essi depositati presso la sede di Firenze
Sappiamo bene l'importanza cruciale delle sentenze dei primi anni Sessanta relative alla diretta applicabilità e alla preminenza del diritto comunitario lato sono temi su cui l'undici ottobre
In questo undici ottobre del prossimo si svolgerà un saranno trattati in un convegno gli archivi storici dell'Unione Europea dal titolo dei mobili session di European notte identico rianalizzare anche questa vicenda appunto
Di un processo di costituzionalizzazione de facto dei trattati comunitari che ha come principale vettore la corte di giustizia ma appunto studi hanno riguardato altre istituzioni il Comitato economico e sociale che è stato oggetto di uno studio del Duemila coordinato da Antonio Grazioli
Il Consiglio dei ministri il Comitato dei rappresentanti permanenti e naturalmente il Consiglio europeo
Così come occorre studiare anche l'esperienza di un istituzione sui generis come è stata quella della convenzione europea meglio le due convenzioni quella
Del mille novecentonovantanove che ha portato due mila che ha portato alla Carta dei diritti fondamentali e quella invece la Convenzione europea del due mila due due mila tre che ha prodotto il Trattato che adotta una Costituzione per l'Europa
E come è noto è stato poi bocciato nel referendum del due mila cinque ma sono istituzioni punto anch'essi importanti e che rimandano alla questione chi ha una valenza più generale
Quanto sia possibile immaginare un processo costituente a livello europeo quali dovrebbero essere le istituzioni legittimate a portare avanti un processo di formulazione di una costituzione europea ricordo che il Parlamento europeo
Varie volte cercato di casa come Zaccheroni Progetto Spinelli nell'ottantaquattro di compiere infantili far compiere dei passi in avanti in questa direzione ma con diciamo risultati che sono stati punto spesso nettamente insufficiente
Infine un'ultima se non lo voglio fare le istituzioni naturalmente si studiano anche quando si affrontano le diverse politiche comunitario
Qui abbiamo anche dal punto di vista dell'astro grafia del nostro Paese notevoli importanti studi sulle varie politiche come ad esempio quello di Lorenzo Metheny stupendo penso meriti sulla politica sociale di Laura grazie sull'Europa li cita di Ict donne sulla politica ambientale
Di Giuliana laschi sulla PAC la politica agricola di Simone Paolini sulla politica dell'immigrazione sulla vicenda di Schengen ecco a questi studi mettono in evidenza appunto naturalmente l'articolazione istituzionale che ha poi portato Alvaro di queste
Politica
Cosa che poi chiama in causa è stato ricordato anche oggi il nesso tra le amministrazioni nazionali e quelle
Europea su questioni come ad esempio la gestione dei fondi comunitari che appunto sono questioni ancora oggi all'ordine del giorno
Concludo su sottolineando appunto
La vitalità degli studi relativi alle istituzioni che si sono andati sviluppando a partire dagli anni novanta come ha detto abbiamo una pluralità di approcci si va dalla Storia delle relazioni internazionali sia superato
La tradizionale analisi delle politiche governative alcuna contemporanei mistica particolarmente attenta alla dimensione della integrazione comunitaria
Ma credo che la dimensione più specificamente storico istituzionale che appartiene alla nostra disciplina possa dare
Un apporto rilevante allo sviluppo di questi studi anche sulla stessa Commissione europea come detto disponiamo di questi studi promossi dalla Commissione ma naturalmente c'è ancora molto da approfondire e qui appunto chiudo con
Un richiamo anche alla metodologia che appunto Guido Melis ha portato avanti a questa sottolineatura della del fatto che bisogna andare a verificare il funzionamento concreto delle istituzioni a concepire le istituzioni
Come dei corpi in movimento quindi non come qualcosa di di statico ecco e quindi credo che sulla base di questa di queste indicazioni metodologiche la storia delle istituzioni Possa contribuire a allo sviluppo della storiografia su queste tematiche
Per dare quindi apporto alla ricostruzione di questa multilevel governance che caratterizza l'Unione europea e che del resto a partire dal
Attuazione dal varo del Next Generation you sarà sempre più importante nei prossimi anni di ricostruzione
Pandev
Lasciò professor Berlinguer queste questa storia delle istituzioni si sta espandendo in maniera significativa
Vorrei ricordare che
Tu hai citato poco fattura due parti inseriti lavoro in questo campo rilevando soprattutto questo che sulla base sempre dei ricerche archivistiche
Il lavoro che veniva fatto nel fondo ripetere apprezzare dell'arrivo la formazione delle
Comunità europea il lavoro che faceva incontri le commissioni internazionali per e superare sceglie ecumenismo in delle del proprio stato per arrivare invece ad una visione che fossero collettiva che il Brass tra le varie esigenze delle dei singoli stati nazionali
Un contributo che mi sembra importante perché fa vedere come quest'idea del dell'unione
Europea che era stata presentata come grande ideale ma poi
Poi si scontrava concretamente con le esigenze contraddizioni con Luisi del passato e che venivano invece questi due miserabili un qualcosa sono stati in questi incontri
Per di funzionari i quali di fatto avevano come obiettivo quello di arrivare ad un incontro internazionale europeo superando gli stessi interessi personali interessi del proprio
Per questo
Allora possiamo sospendere e quanto riprendiamo
Grazie
Sa
Grazie
Grazie
In tema riguarda la di studi sulla storia di istruzioni giudiziarie
Nel due mila e dieci uscì sulla nostra di vista le carte la storia una bibliografia
Preziosa sulle opere monografiche sulla storia della magistratura a cura di Gabriele D'Agostini
Che riprendeva in realtà è aggiornava la biografia del mille novecentonovantotto realizzata da Pietro Saraceno che è stato qui
Molto evocato da Fernando Venturini su cui anch'io un po'mi soffermerò Chiara Saraceno insegnava peraltro alla scuola speciale per archivisti bibliotecari della Sapienza
E ha veramente stato un innovatore per questi studi e anche la biografia riprendeva uno studio di Mika illuminati del due mila e sette in allegato a questo suo volume importante che si chiama Christer del tennis in tedesco
E risultavano quindi quarantasei pagine fitte il caso di dire visto che le pagine della nostra rivista per chi la conosce sono molto molto dense e e in un molto di di volumi pubblicati tra il mille ottocentosessantuno e il due mila dieci
Poi nel due mila e undici Sempre sulla rivista Fernando Venturini tracciò un quadro completo degli studi sulle magistrature evidenziando all'ora quali erano le lacune
E qual erano i risultati raggiunti è uno delle lacune appunto era l'assenza di un affare della magistratura italiana che coprisse tutto l'arco della storia appunto nazionale
In qualche modo si può dire che questa documenti ne è stata colmata ma cercherà di approfondire anche quello che rimane da approfondire da ancora da studiare scorrendo questa videografia e aggiornandola al due mila e ventuno salta agli occhi che per molti anni almeno fino agli anni settanta del Novecento
La storia della giustizia comunque la storia delle istituzioni giudiziarie
Dell'età contemporanea è stata nel nostro Paese demandata più che altro a magistrati
Avvocati insomma operatori del diritto con le loro memorie con le loro riflessioni e proposte alla luce dell'esperienza compiuta oppure agli agli giuristi
Agli storici del diritto
Che hanno presentato una visione oggi già uno punto professor Berlinguer lo accennava ancorata è limitata all'oggetto dire allo scopo di queste istituzioni ovvero la giurisprudenza dei diversi campi del diritto
E ancora agli storici del dottrine politiche con una visione più attenta agli aspetti teorici del problema fatto salvo chiaramente l'eccezione molto rilevante pionieristica
Del volume di Mario D'Addio del mille novecentosessantasei politica e magistratura dal mille ottocentoquarantotto al mille ottocentosettantasei un'altra eccezione che mi sento di segnalare è il libro recente di Gustavo Zagrebelsky la giustizia come professione
Che si interroga anche con una certa ironia
Sulle diverse professioni giuridiche e loro ti Capello difetti alla luce dei cambiamenti della società e del modo di vedere di sentire la giustizia nel vasto mondo di oggi
In ogni caso è stato sempre Saraceno a partire dagli anni Settanta dalla seconda metà degli settanta sui abilmente esprimo in modo innovativo
Rispetto alla storiografia precedente il passaggio molto delicato tra gli antichi Stati preunitari il nuovo Stato italiano
Una metodologia nuova
Che si è andata affermando nel nostro Paese e quell'appunto della ricerca storico istituzionale basata sui profili proprio sul la fotografia come diceva giustamente Fernando Venturini
Penso appunto agli studi che già sono stati citati e di Melissa sulla stato dell'amministrazione pubblica sui prefetti di Giovanna Tosatti e prima ancora di Fabio Grassi Orsini e della sua équipe di attivisti studiosi per la diplomazia
Recentemente la storia della giustizia che è l'ambito in cui si muovono ovviamente le istituzioni che l'amministrano
è stata definita dallo storico del diritto come Pietro Costa un tema caleidoscopico c'è un tema delle molteplici facce a nelle quali è impossibile intrecciare infiniti sguardi
Dice Costa che la storia della giustizia una storia sia della giustizia apparato ma anche un affare degli indirizzi individui che ne manovrano le leve e finisce per comprendere anche la storia dei discorsi che alimentano e producono giustizia sentenze atti istruttori atti processuali comparse gli avvocati
Discorsi giudiziarie scatta per i presidenti delle Corti i rituali e la a rappresentazione e l'autorappresentazione della giustizia tutto questo sono costituiscono i materiali e le fonti
L'intero saper fare del giudice
Quindi uno sguardo attuale uno sguardo vorrei dire contemporaneo deve tener conto di tutto ciò anche della formazione professionale del giudice quello che sono i dispositivi che presiedono all'accesso alla carriera alle istituzioni le strategie argomenta attive
Chiaramente gli schemi teorici continua Costa
Non è un caso che nei corsi di formazione della Scuola superiore della magistratura sia entrata a pieno titolo anche se bisogna dirlo
Recentemente la storia della magistratura nell'accezione di cui parlavo come elemento imprescindibile nella formazione dei magistrati
Che in molti casi diciamolo non sono consapevoli appieno della storia del corpo giudiziario a cui appartengo ora del passato che li ha preceduti
Molto spesso ritengono ad esempio che conquiste
Come concetti come autonomia e indipendenza siamo dei concetti immutabili e per sempre no siano avvenuti diciamo così non abbiamo proseguito un processo storico
Quella che propongo è dunque e mi ripeto rispetto a quello che ho detto stamattina anche qui una visione aperta della storia delle istituzioni giudiziari e della giustizia che valorizzi la prole la pluralità delle fonti
E il pluralismo esistente negli studi
Del resto proprio Guido Melis ha sottolineato nel suo ultimo libro a proposito di una chiave di lettura della storia delle istituzioni la necessità che si aprano i confini delle materie così come sono stati astrattamente disegnate
Io sarei concetti metodologie curiosità
Penso alla letteratura penso al cinema le fonti orali alla lingua provenienti da altri campi nonché di offrire il più possibile una dimensione almeno europea dei problemi
Una visione dunque aperta ma non generica vale a dire che tenga conto della specificità del percorso istituzionale della macchina qui la giustizia la macchina della giustizia anche nella scelta dello sguardo
Attraverso il quale si leggono alcuni fenomeni il problema semmai di non facile risoluzione lo ha sottolineato lo stesso Guido e prima di lui Sabino Cassese un po'di anni fa
è quello di mettere più a fuoco l'analisi di quello che poi è il cuore stesso dell'attività giudiziaria
Vale a dire l'incollata un labile quantità degli atti prodotti nell'esercizio della funzione di magistrati in primo luogo le sentenze dunque la giurisprudenza
Qui lo Stato stesso delle delle fonti gli archivi dei tribunali non sempre accessibili i loro versamento gli archivi di Stato non sempre ha dette anche avviene puntualmente e quindi ricorso a il sentenze che sono pubblicate
E sulle riviste giuridiche piuttosto invece che quelle conservate nei depositi che sono tutte le sentenze invece le riviste già fanno una selezione gli argomenti e dei temi
Che hanno appunto affrontato i magistrati
Questo problema non deve costituire però un alibi per gli storici
Ma tenere conto appunto di questo di questo aspetto
Vuol dire non limitare la ricerca questo materiale delle riviste giuridiche ma porsi appunto il tema di procederà uno spoglio dei materiali almeno degli archivi dei tribunali dove il sono possibile conservarlo
Dopo questa premessa mi soffermerò su tre momenti della storia politica del nostro Paese
L'età liberale sulla quale dirò abbastanza poco il fascismo e la Repubblica e sui cambiamenti intervenuti del mondo della giustizia e come possono essere studiate queste istituzioni
Devo fare però prima un'avvertenza
Che è abbastanza ovvia si occupa di questi argomenti ma ripeto le cesure dei diversi regimi politici non corrispondono appieno alle censure di questa storia i mutamenti sono più lenti più sotterranei
A prevalere in realtà come ha scritto recentemente un magistrato storico lo definirei come Paolo Borgna
è sempre la formazione culturale dei giuristi sugli ordinamenti giuridici esistenti insomma i mutamenti delle istituzioni giudiziarie sono sempre in ritardo costante sui grandi cambiamenti storici
Sul nuovo Stato italiano e la giustizia qui appunto non posso che fa riferimento agli studi fondamentali di Pietro Saraceno e l'attenzione che imponeva e che ci ha insegnato alle fonti archivistiche
Era la caratteristica del lavoro oggi Saraceno in particolare quel grande serbatoio per la ricerca storico istituzionale costituito da i fascicoli personali dei magistrati conservati presso l'Archivio centrale
Che fino ad allora fino alla appunto l'intuizione di Saraceno erano considerati essenzialmente una fonte di carattere amministrativo esalta lo sono
Perché sono appunto i fascicoli in base alle quali viene considerata la pensione tutto il cursus honorum dei magistrati o di funzionari pubblici
E fu proprio lui a scoprire la prima serie dei fascicoli personali che andava dal mille ottocentosessanta al mille novecentocinque allora era quasi l'unica disponibile penso
E adesso siamo arrivati a l'ultimo fondo che è stato versato grazie all'azione intelligente della funzionaria responsabile della agli archivi sulla giustizia la dottoressa Caterina fare
Ad aprire il quarto fascicolo di magistrati che arriva fino a coloro che sono andati in pensione nel mille novecentosettanta quindi ci consente di fare uno studio molto più vicino hanno in qualche modo non sono qui appunto a citare le ricerche
A cui Saraceno ha dato anche la oltre le proprie che già sono state citate ma penso a libro importante di Venturini sulla Associazione generale dei magistrati d'Italia
Il Leonardo Musci sulle raccomandazioni nel mondo liberale che sicuramente mi dimentico di qualcuno vi prego di scusarmi
La cosa importante è che scoprì Saraceno analizzando i percorsi di questi singoli magistrati è come si era formata la magistratura italiana si era formata da un incrocio non l'isolamento della magistratura proveniente dal Regno di Sardegna ma con la confluenza l'importanza della cultura giuridica dei magistrati diciamo meridionali coloro che provenivano da Regno delle Due Sicilia
Non non dirò altro se non che bisogna tener conto in questa storia del dato normativo ovviamente il quadro delle norme che dal mille ottocentosessantacinque regola l'ordinamento giudiziario
Rimane pressoché invariato fino al mille novecentoquarantuno Manzi dal filamento grandi nel mille novecentoquarantuno in realtà non stravolge l'ordinamento liberale
Che è un ordinamento diciamo essenzialmente piramidale come per il resto della pubblica amministrazione
Quindi nel milioni centoventuno viene concessa quella che era la massima il massimo grado di autonomia possibile alla magistratura che viene comunque sempre definito un ordine giudiziario non un potere su questo aspetto più normativo non possiamo non tener conto degli studi di Nicola Picardi di Piero Marvelli sull'ordinamento giudiziario di mansione Carelli sulla corte di cassazione ultimo aspetto gli avvocati che appartengono al mondo della giustizia anche lo studio della storia degli avvocati appare centrale in questo in questa ricostruzione vengo al periodo fascista
Nel mille novecentosessantanove Guido Neppi Modona fornito una prima decostruzione del mito dello stato di diritto liberale col suo fondamentale contributo sullo sciopero politico dal mille ottocentosettanta al mille novecentoventidue
Che evidenzia la dipendenza dei giudici dalle scelte dell'esecutivo e per il filo fascista documento
Anche qui con una specifica attenzione alle fonti archivistiche lui andrà tutto andò a trovare a ricercare le circolari
Che i singoli che il presidente il primo presidente della Corte di appello di Torino il procuratore generale della Corte di appello di Torino inoltrava ai magistrati o elaborava egli stesso per dirigere la loro azione insomma Neppi Modona evidenziò la torsione autoritaria di gli istituti di Garanzia previsti dal sistema liberale che già erano abbastanza
Pochi questo io lo scudo del mille novecentosettantatré
Cioè del fascismo come ci ha insegnato Guido Melis nell'ultimo libro sulla macchina in perfetta immagine realtà dello Stato fascista di cui l'ultimo ma non è l'ultima il penultimo libro già molto citate menzionato ci ha insegnato che anche qui fascismo però in termini contraddittori in modo imperfetto appunto
Dall'altro da un lato attuò una politica come sappiamo tutti repressiva con le leggi fascistissime espellendo i magistrati della gente PMI e dall'altro però stabilì un comprimario compromesso duraturo
Con le alte gerarchie del corpo giudiziario lasciando che queste alla fine governasse ero la magistratura
Delegando in qualche modo questo questo Governo degli aspetti più relativi alla cartiera in fondo allo status del magistrato
Comparvero così nuovi e antichi potentati abbiamo studiato per esempio il gruppo dei magistrati che ha vignettisti un po'di anni fa Giovanna Tosatti ha scritto un saggio gli storici
E questi magistrati legati strettamente al potere politico ma anche dotati appunto di una caratteristica
Non dico di autonomia ma insomma di di forza derivante dal loro ruolo
E furono veramente dei collaboratori attivi delle politiche giudiziarie del regime se poi l'abbiamo lo sguardo agli avvocati
Che anche si soffrirà l'assetto autoritario anzi fu la prima confessione in qualche modo assoggettata al nuovo ordine tra virgolette del abolizione degli ordini professionali
Degli organismi intermedi tra lo Stato e il cittadino
Vediamo che furono numerose l'espulsione dagli albi per antifascismo le distruzioni squadristi che degli studi professionali e anche appunto le minacce i per coste
Nei processi più politici ma non persa ero quella che Gramsci aveva chiamato la funzione politica e sociale
Nella società nel processo e la mediazione professionale dell'Italia di quegli anni comunque in quella quell'aspetto continuarono a mantenerlo
è difficilissimo dar conto di tutte le ricerche del periodo sul periodo fascista che sono state lei state negli ultimi anni vorrei solamente qui perché ce l'ho accanto ma solo per questo
Citare l'ultimo libro di Renato D'Alessandro giustizia fascista dedicato al tribunale speciale per la difesa dello Stato
Che apre nuove e inedite prospettive di ricerca e mi fermo qua
Nonché gli studi sulla cosiddetta giustizia di transizione
Che hanno contribuito approfondire le ricerche pionieristiche ti Neppi Modona di Claudio Pavone sul tema dell'epurazione della continuità dello Stato tra fascismo e Repubblica
Mi riferisco qui alle ricerche sul fascismo di Giovanni Focardi e sull'epurazione di Maria Rosa Cardia fra gli altri che hanno consentito di puntualizzare la mancata occasione di rinnovamento del corpo giudiziario italiano ancora più difficile dar conto delle fonti archivistiche qui già ho fatto un discorso sugli archivi giudiziari e sul fischio appunto di una loro perdita per alcuni versi un po'di tempo fa Leonardo Mineo
Fece una ricerca su le fonti conservate negli archivi giudiziari italiani riguardo proprio agli uffici la procura ad esempio per ricostruire il meccanismo di funzionamento di quegli uffici non solo le sentenze ebbene diciamo risultavano versati in alcune città
Alcuni archivi fino agli anni settanta ottanta ma non risultavano inventariati qui insomma è un problema serio per i anche degli studi che vogliono andare oltre diciamo l'immagine della giustizia o le norme e dicevo anche perché c'è quindi l'esigenza di andare oltre lo studio dei grandi processi ma di approfondire la giustizia minima e molti studi sono stati compiuti penso alle ricerche materia penale di Mario Da Passano
E penso Calamandrei il processo civile un volume recente con un saggio scritto da Guido e da mezzo ma rispetto appunto al ruolo di Calamandrei elaborazione del Codice di procedura civile penso
Agli aspetti sul Codice sui codici ISC della scuola genovese di Riccardo Ferrante però insomma ancora c'è molto da fare e le carte soprattutto almeno alcuni casi a parte quelle conservate dagli organi dagli atti che centrale ed altri archivi ci rischiano anche una dispersione penso appunto al caso delle carte degli avvocati del Consiglio nazionale forense a rischio che alcune risorse
Debbano essere catturato sul momento Pasin abissino insomma lo stesso Guido parlava un po'di anni fa
Di morbidi la no di catturare l'archivio del momento prima che si inabissamento eccesso con delle carte relativa agli avvocati espulsi per loro appartenenza
Alla razza ebraica come si diceva al tempo e nei fatti erano carte abbandonate nella polvere che nel due mila cinque sono riuscita a vederle poi insomma
Non sono ancora state versate ultimo tema che segnano il linguaggio usato dei magistrati nei discorsi nelle sentenze qui un altro elemento importante la persistenza nella lingua
Di stilemi e di modalità di uso che che prescindono dalla società dal regime anche rispetto all'innovazione costituzionale del mille duecentoquarantotto ed evidente questo almeno fino agli anni Sessanta
L'analisi delle parole degli stilemi delle citazioni latine rimanda addirittura alla cultura dell'ottocento è un terreno molto interessante ed è un campo di ricerca interdisciplinare
Che vede insieme collaborare storici linguisti giuristi sono già state citate le iniziative prese e punto con nella elaborazione del volume che uscirà per la cura di te farà Tosatti e di Guido Melis ma insomma sono ricerche su cui poi forse si concentrerà anche la relazione di Michele Cortelazzo domani
Vengo brevemente alla Repubblica
Dove il panorama appare sicuramente meno esteso rispetto ai periodi precedenti ma sempre ricco e anche qui c'è un problema per cui molte storia della magistratura sono storie tra virgolette militanti scritte nel pieno degli scontro tra innovatori e conservatori
A partire dal mite gli anni sessanta e recentemente punto sono stati realizzati anche da Carlo Guarnieri ed altri
Ma anche approfondimenti ragionate ad esempio attenti al dibattito giuridico e politico sul processo penale come Floriana Colao o sul tema fondamentale già accennato della rappresentazione e autorappresentazione del corpo giudiziario
Che evidenzia la persistenza dell'auto esercitazione del magistrato come sacerdote ditemi
Dal fascismo all'età repubblicana con un'idea quasi sacrale della giustizia che viene perpetrata dagli stessi giudici divenuti esistessi narratori della propria storia penso agli studi Dini Carminati
E qui vorrei citare almeno la vicenda di Dante Troisi che fu espulso
No azionato dalla magistratura proprio per fornito di un romanzo che si chiamava Diario di un giudice una visione meno edulcorata della funzione giudiziaria e Pasquale Beneduce ha dedicato a questo delle pagine importanti
Non sono mancati i lavori sulla emerge negli ultimi trent'anni della crisi nei rapporti tra i poteri dello Stato con al centro il problema del controllo dell'azione giudiziaria da parte del potere esecutivo
Anche il CSM scolarizzato si vedono i contributi Paolo al pazzi del frate
Ma molto spesso nel volume ad esempio di Valeria piana e Antoine Moshe del due mila e dodici più da un punto di vista politologico che storico istituzionale così come l'ingresso nel sessantacinque le donne in magistratura è stato oggetto più lavoro cioè più c'è qualche attentato un esame della magistratura in chiave europea ma penso che su questo disegnerà ancora tornare per mettere a raffronto i sistemi giudiziari dei diversi Paesi l'Occidente dal punto di vista storico
E perché è difficile scrivere una storia della giustizia dagli anni Sessanta almeno sei anni fino agli anni Novanta innanzitutto favori sponde e diciamo mi avvio verso la conclusione
Per due motivi
E si sono moltiplicate le fonti quelle giornalistica e quindi si si si rischia di rimanere schiacciati per gli eventi più vicini nel tempo quelli audiovisive penso le trasmissioni processi in televisione all'evidenza del processo del CSM di radio radicale
E e altri tantissimo altro materiale comprese le commissioni d'inchiesta le parti rilevanti di atti processuali
Adesso derivanti dalla direttiva Renzi sulle stragi ora spiega anche la recentissima direttiva Draghi ma entrambi preceduta dalla direttiva Prodi son tutti pezzi i documenti da analizzare Dario rapportare una storia della macchina della giustizia
Poi ho già parlato del problema dei versamenti
è in atto un processo un progetto per la digitalizzazione meritorio a cura del ministero della Giustizia del CSM che alcuni archivi di Stato pere alcuni processi in materia di stragi e di terrorismo
Ma anche qui si tratta appunto di un intervento che punta a dei processi particolare rilevanza
Un altro problema e che si rischia di rimanere schiacciati dalle opposte passioni che scatena scatenato il tema della giustizia della magistratura nel nostro Paese non solo in Italia bisogna dirlo
Evidente come la risposta allo stelo stato alle tre emergenze che hanno attraversato il Paese negli anni settanta ottanta e novanta quindi i dati Eurisko le mafie la costruzione su cui molto è stato scritto ma c'è anche una sua grafia molto fermata se avvenuto grazie all'azione della magistratura rinnovata ebbene forse al di là delle vicende più nota avrebbe indagato cercano rispondere a queste domande come è cambiato l'assetto della giustizia in questi stessi anni
Quanto concretamente il grande sforzo impiegato in termini di vite umane risorsa operato una modificazione della struttura del sistema giudiziario ed è lo stesso modello di giudice che si è andato strutturando l'impegno in prima fila della magistratura contro questi fenomeni ha determinato in effetti la torsione del ruolo del magistrato visto sempre più nella sua veste di pubblico ministero quasi uno sceriffo un eroe dell'opinione pubblica e meno come giudice terzo imparziale
E questa torsione potrebbe aver determinato negli anni successivi delle conseguenze anche nell'esercizio della giurisdizione
Le reti un esercizio delicato che deve tener conto di tutti i settori anche quello civile può trascurato e di tutti i diritti
La crisi della magistratura italiana ormai manifestate ebbe studiate compresa anche alla luce di questa torsione di questo ruolo che è cambiato e gli altri cambiamenti storici
Nel due mila e venti in un saggio uscito su Questione Giustizia e la rivista di Magistratura democratica dal titolo le correnti della magistratura origini ragioni ideali degenerazioni
Proprio Melissa ricostruito la storia di questi raggruppamenti associativi
Descrivendo nelle dichiarazioni il diventare delle crisalidi vuote ha scritto Paolo Borgna
Degli ultimi anni ma evidenziando anche la loro nobile nascita le motivazioni iniziali il loro essere espressione di spinte ideali e culturali del tempo un altro tema
E chiaramente concludo è relativa al rapporto con l'avvocatura quello con i cittadini a quanto si sia trasformato a partire dalla crescita vorticosa dei ricorsi sia in ambito penale che civile
E in considerazione del processo telematico che si è affermato ancora di più con la pandemia spesso non con buoni risultati
Anche la geografia giudiziaria sottoposta riassetti insoddisfacenti in che misura corrisposto alle esigenze della popolazione in mutamento e quanto l'edilizia giudiziaria risposto risponde a questi bisogni
Insomma per studiare la storia delle istituzioni occorre infatti tener conto di tutti i soggetti coinvolti non solo la magistratura ma anche il ministero della Giustizia il Parlamento le commissioni Giustizia
I presidenti Repubblica con presidenti e cioè se M lo stesso CSM e gli avvocati rappresentati dagli ordini del Consiglio nazionale forense non puoi compie un'analisi selettiva dei processi celebri o meno qua campione della giurisprudenza
Comprendere quello della stampa sempre più in più dei mezzi di comunicazione sempre più evidente insomma in a mio modo di vedere la storia della giustizia repubblicana forse si sarà capito quant'è ancora tutta da scrivere ed e anche se non mancano preziosi punti di riferimento ad esempio volumi che si sono occupati di processi le strade come il volume su Piazza Fontana di Benedetta Tobagi
Ma manca ancora una ricostruzione generale che fornisca almeno una chiave di lettura e cito ancora costa di quell'insieme eterogenee di un'istituzione uomini scelti discorsi che interviene sempre e comunque che obbligatoriamente dire io su snodi specifici dell'interazione sociale
Quindi un sistema giudiziario che decide alla fine in modo definitivo su determinati concreti concreti noti gli interessi di conflitti modificando in generale gli equilibri gli assetti bianca di prassi sociali grazie
Risaltano nella no è vero che bisogna pratico tutti gli studi che ha indicato due
Abbondante
Sì bisogna ricordarsi di stare vicino al microfono tutti quanti secondo ciò che cosa succede
Ma la la posizione poi adesso constatare issando ce lo spiega meglio ma del fascismo da la magistratura aveva anche una qualche autonomia tanto che
La troppo la fine della guerra alla magistratura fu affidato
L'esame del questi dei burocrati
Basta dire sì da ma che anche loro sottoposti a giudizio di epurazione agoniste autovelox chiusura chi
Però furono loro che ci ma non è no a diciamo ai comunque ora non sottoporsi all'operazione l'oneroso prosegue l'azione
Allora erano marroni
L'uso c'è una situazione particolare
Poi un'altra cosa volevo dire poi mi taccio
Dico diventa sempre più importante conoscere dura formazione culturale dei
C'è questa linea dei servizi standardizzati contraddicevano insomma
Viene sostenuta corso di cassazione da conseguire contro il Consiglio di Stato per cui diciamo il vero legislatore finisce per essere
Il secondo derivante ma allora bisognerebbe in futuro storici delle istituzioni giudiziarie dovranno capire come quel suo diritto viene plasmato in maniera sembra decisiva dall'intervento
Corretti
Così importante è capire qual è la formazione la posizione politica produzione culturale dei giudici quindi e tutto un una materia che grande
Sviluppo
Degli incontri seguirla
Se lasciato così abbandonata assistito
Do la parola penso che
Sentenza
Sì o no
Grazie
Mi sembra mi sembra opportuno iniziare questo mio contributo con una con una citazione
Che spiega forse se ce ne se ce ne fosse bisogno anche il titolo della mia relazione la citazione questa una Storia delle istituzioni del fascismo e nel fascismo sulla scorta della traccia importante rappresentata dal libro di Alberto Acquarone
E di alcune illuminanti intuizioni presenti nella monumentale biografia mussoliniana di Renzo De Felice dovrà pure essere scritta prima o poi erano queste le parole con cui Guido Melis concludeva la premessa al volume due modelli di amministrazione fra liberalismo e fascismo burocrazie tradizionali è nullo para nuovi apparati pubblicato nel mille novecentottantotto
C'è un filo rosso a mio parere che lega questa considerazione che fa intravedere nemmeno troppo implicitamente direi una dichiarazione di intenti relativa all'intrapresa di un progetto di ricerca e la sua più recente realizzazione nel due mila diciotto dunque dopo trent'anni esatti
Con la pubblicazione del già citato la macchina imperfetta immagine realtà dello Stato fascista
Nel mezzo ovviamente c'è una vastissima produzione storiografica sul fascismo e sui diversi aspetti del Ventennio difficilmente quantificabile e molto spesso di grandissimo valore
Certo se prendiamo a riferimento l'anno di uscita di due modelli di amministrazione cioè mille novecentottantotto come termine a quo possiamo dire che molto sino ad allora era stato scritto sul fascismo soprattutto nel corso degli anni settanta
Tuttavia nonostante i confortanti progressi la Serbia sia sulle istituzioni fasciste era allora sostanzialmente agli esordi
Rare erano le storie dei ministeri ancor più quelle di singoli ufficio apparati qualche piccolo tassello aveva messo invece la storiografia degli enti pubblici
Molto di questo ritardo era ovviamente legato alla disponibilità frammentaria vere le dei relativi archivi storici e quindi alla disponibilità di completi sondaggi sulle fonti
Ma mancavano soprattutto repertori biografici indagini di Statistica Sociologia amministrativa che avrebbero potuto consentire approfondimenti più specifici
Una significativa istantanea sullo stato della sullo stato dell'arte degli studi sul fascismo in quella metà degli anni ottanta in quella metà degli anni ottanta e la bibliografia orientativo del FLI orientativa del fascismo curata da Renzo De Felice che esce nel mille novecentonovantuno ma prende in considerazione in maniera sistematica solo gli studi pubblicati fino al mille novecentottantaquattro
Una biografia implora imponente che contempla benna dodici mila duecento otto titoli suddivisi in diverse sezioni e ancor più sottosezioni uno strumento a mio giudizio davvero prezioso
Ebbene
Se andiamo a scorrere i titoli i titoli compresi nella sottosezione è stato il situazioni vediamo che essa comprende i trentanove i titoli
Ma mi sembra particolarmente interessante rilevare che si tratta di titoli pubblicati esclusivamente durante il Ventennio cioè tra il mille novecentoventicinque mille novecentoquarantatré in particolare
Anche ventitré titoli raccolti nella sottosezione lo Stato fascista erano stati tutti pubblicati nel corso degli anni Venti
E lo stesso si può dire per quali raccolti nella sottosezione le istituzioni coloniali e l'amministrazione la legislazione e il diritto coloniale
Prevalentemente risalenti al periodo fascista al sono anche i titoli compresi nella sottosezione gli organi di controllo come ad esempio il Consiglio di Stato la Corte dei Conti e via dicendo e anche quelli compresi nella sottosezione dedicata al Senato alla Camera
Ma lo stesso vale per le sottosezioni dedicate al pm F ai Kufa Gran Consiglio la Milizia volontaria per la Sicurezza nazionale i fasci giovani dell'agire le strutture sindacali il sindacalismo fascista ed Organizzazioni internazionali del lavoro
Sempre stando alla biografia curata da De Felice leggermente migliori invece la situazione nella sottosezione l'ordinamento dello Stato
Qui i titoli sono settantaquattro
Sebbene solo diciotto siano quelli pubblicati nel corso del periodo repubblicano
Tra essi troviamo autori di grandi step di grande spessore hanno i tutti noti ne cito alcuni Acquaroni Canzese Ghisalberti Maranini Missori paladino Rotelli Ruffilli Sabatucci Ungari
Certo si vuole scendere ancora più nel merito dei diciotto titoli solo undici vertono specificamente sul periodo fascista i rimanenti sono opere di lungo periodo sulla storia d'Italia
Ciò vale tra gli altri per lo studio di Cassese sulla formazione dello Stato amministrativo per quello di Ghisalberti sulla storia costituzionale d'Italia e anche per quello di Rutelli sulla Presidenza del Consiglio dei ministri
Stranamente invece non ho trovato indicizzato nella bibliografia del Feliciana d'importante direi pionieristico studio di Nicola Tranfaglia sulle istituzioni del regime fascista tra il mille novecentoventicinque al mille novecentoquarantatré
Un saggio compresso in un volume del mille novecentosettantatré che raccordi che raccoglieva gli studi e le ricerche dello storico di recente scomparso sul passaggio dallo Stato liberale al regime fascista
Le sottoscrizioni più ricche di letteratura istituzionale sul fascismo prodotta nel dopoguerra sono probabilmente quelle riguardanti la magistratura con sedici titoli sulla qualità e sulla cui ricchezze anche sul cui limiti ci ha parlato ora Antonella Meniconi
Ma anche le amministrazioni locali anche se solo con cinque titoli la pubblica amministrazione con dieci titoli ma in parte anche la sottosezione la monarchia sebbene i titoli abbiano maggiormente al centro non tanto la corona come istituto ma la figura di Vittorio Emanuele terzo
Molti in quel quarantenni erano stati anche gli studi inerenti il settore industriale quelli sugli interventi nel settore di crepe creditori la riforma bancaria le strutture creditizie vinti sebbene trattati prevalentemente con un taglio storico economico discreti anche gli studi raccolti nella sottosezione di opere pubbliche l'edilizia la bonifica la colonizzazione interna e le città nuove colpisce invece che in una sezione come la previdenza e l'assistenza Santa cinque titoli solo dieci fossero stati pubblicati nel primo quarantennio repubblicano
E lo stesso vale per la sezione specifica dedicata all'Opera Nazionale dopolavoro nella quale su ventuno titoli solo cinque sono del dopoguerra
Non diversa la situazione degli studi sulle forze armate se non fosse per le ricerche di Giorgio coscia Lucio Ceva e pochi altri
Ma si potrebbe ancora continuare prendendo a riferimento altri settori istituzionale insomma per quanto riguarda la storia dello Stato delle istituzioni del e nel fascismo nella metà degli anni Ottanta il grosso del lavoro ancora da fare
Basti pensare che da allora solo Guido Melis per rinuncia limitarci ad uno degli autori più prolifici ha dedicato oltre trenta titoli al
Ovviamente è forse superfluo precisarlo non si tratta solo di solo di un problema quantitativo che pure alla sua importanza e l'angolo visuale di indagini e di conseguenza la chiave interpretativa del fenomeno a mutare nel corso degli anni successivi
La lettura del fascismo fino ad allora prevalentemente affrontata in chiave politica nel corso degli anni si è enormemente arricchita articolata di mana dipanata in diverse prospettive facendo sì allo stesso tempo più complesse
Pensiamo ad esempio al classico dibattito sul fascismo come sistema totalitario
Una categoria interpretativa quella del totalitarismo che a conti fatti non si è rivelata alla fine molto utile per gli storici sicuramente non lo è stato per gli studiosi del fascismo ma sulla quale gli stessi storici hanno comunque perso posizioni anche fortemente fronti contrastanti
Ecco nell'ambito di questo dibattito con il tempo si è dovuto riconoscere che mentre da una parte la soppressione delle libertà individuali e collettive la costruzione del partito unico la sua collocazione tra le istituzioni statuali
La mobilitazione passiva delle masse
E ancora la loro strumentalizzazione nel progetto politico nella costruzione dell'uomo dell'uomo nuovo fascista rappresentano sicuramente altrettanti aspetti di una concezione sostanzialmente totalitaria dello Stato dall'altra sul piano storico istituzionale emergere al la relativa autonomia mantenuta dai corpi separati dello Stato pensiamo all'esercito la magistratura la burocrazia all'università
Ma anche la parziale impermeabilità della cultura Giolitti il gioco della cultura giuridica formatasi nel periodo liberale
La persistenza della forma
La forte influenza sociale in parte politica della Chiesa e delle sue organizzazioni e la sostanziale estraneità del fascismo nella Kostner consolidamento della costituzione economica degli anni Trenta concepita che realizza al di fuori dell'ordinamento colturale
Elementi tutti che Milano la natura totalitaria del regime fascista facendone emergere la natura sostanzialmente ibrida e ricca di contraddizioni
Detto in altri termini se c'è un merito da riconoscere o quanto meno un filo rosso da individuare negli studi sulle istituzioni fasciste degli ultimi trent'anni
Non è solo quello di essere riusciti a rendere più intellegibile funzionamento concreto di quelle istituzioni andando ben oltre la loro semplice definizione formale
Ma anche quello di aver offerto un contributo decisivo alla lettura all'interpretazione di due questioni decisive nel dibattito storiografico sul fascismo la prima riguarda senz'altro la relazione del fascismo con la precedente esperienza di Berardi la seconda e invece inerente alla poca conformità tra i dichiarati Obiettivi del fascismo e la loro difettosa e contraddittoria realizzazione
Ci Scott circoscrivendo queste due questioni all'ambito delle istituzioni fasciste gli studi hanno ruotato intorno ad alcuni quesiti solo apparentemente scontata
E cioè quali erano le istituzioni create dal fascismo e quali invece quelli già esistenti prima dell'avvento del regime e ancora quanto nello specifico fu rivoluzionaria la natura delle prime cioè delle istituzioni create dal fascismo
E che tipo di processo di adattamento regimi subirono invece le seconde cioè le istituzioni già esistenti
Questi questi enti e le conseguenti ricerche hanno consentito di mettere meglio in evidenza forse più che in altri ambiti di ricerca
Le continuità e le censure tra il regime liberale quello fascista lo scontro via Ponte l'ambiguo compromesso tra vecchio e nuovo sia nelle istituzioni che nelle classi dirigenti
Al fondo vi è stata una lenta ma solida acquisizione storiografica
Gli aspetti di continuità del fascismo con lo Stato ebraico lo Stato liberale non dimostrano d'ispirazione liberale della legislazione fascista quanto al contrario l'ispirazione autoritaria
Della legislazione liberale per dirla con le parole di un fine studioso della procedura civile come Michele Tartuffo
Intorno a queste questioni lo accennavo prima si sono susseguiti negli ultimi anni diversi studi e altrettante dice
Forse è vero questi studi sono stati comunque una parte minoritaria nel contesto della più generale storiografia sul fascismo
La quale peraltro a partire dagli anni Novanta anche registrato un campionato un cambiamento di un ampliamento del campo tematico e metodologie
E non a caso ancora nel due mila otto nel volume che introduce gli atti di un convegno sullo stato negli anni Trenta Guido Melis lamentava che la storiografia sul fascismo non solo settore aveva segnato il passo e cioè nell'analisi del sistema istituzionale a proposito del quale il già fatto e rispetto al da farsi sono ancora le parole di mezzo una minima parte del lavoro
E questo nonostante agli inizi degli anni Duemila non siano mancati i tentativi di affrontare alcuni dei temi inerenti al problema dello Stato delle istituzioni fasciste almeno nei modi più generali penso al libro curato da Marco palla lo Stato fascista appunto
Oppure a quello di Salvatore cupola politica di un regime totalitario
Tuttavia è anche vero che nell'ultimo quindicennio la situazione e muta il panorama dell'ISTUD si arricchì il e accanto alle ricerche di Guido Melis che hanno riguardato ad ampio spettro lo Stato fascista i suoi apparati l'amministrazione centrale e periferica non su cultura e la sua organizzazione la burocrazia Linzi corporativismi prefetti il Consiglio di Stato la sua giurisprudenza i codici e i giuristi
Accanto a questi studi di mezzo dicevo si possono annoverare diverse altre ricerche in alcuni in alcuni casi innate sotto l'impulso dello stesso mese
Di altrettanti Valentine mi studiosi che hanno sapientemente colmato la cui importanti contribuendo così ad una più piena comprensione delle istituzioni
E del più generale fenomeno fascista
Cito alcune di queste ricerche noti in ordine sparso e senza pretesa di esaustività limitandomi ad alcuni autori dell'ambito disciplinare o affini
Visto che sono stato fasciste sugli istituti economici economici di Sabino Cassese ad esempio a cui aggiungere quelli di adesso Gagliardi ed Emerson si su corporativismo
Quelli sul ministero dell'Interno sulle politiche repressive del regime il giovanotto sa
Quelle su una monarchia e sui rapporti con il fascismo di Paolo Colombo quelli sull'avvocature sulle istituzioni giudiziarie dietro di Antonella Meniconi quelli sulla classe politica fascista di Livia Drusilla e più nello specifico sul Parlamento fascista di Francia sponsor
Quelli più recenti sulle politiche di welfare di Michela minestre sulla previdenza dichiara Giorgi ma anche quelli meno recenti sull'amministrazione della statistica di Dora Maru coi quali si riconnettono gli approfondimenti di Francesco Cannata succinico il fascismo razionale
Sappiamo certamente di più sui finanziatori del fascismo grazie alle ricerche di Gerardo Pavullo peraltro accolte nel due mila dieci nel quaderno numero uno della rivista diretta da Guido Melis le carte la storia
La quale in particolare nell'ultimo decennio proprio sul tema del fascismo ha pubblicato decine di articoli mi limito a citare uno dei più recenti quello di Giuseppe Della Torre sui finanziamenti al Partito nazionale fascista nelle carte dell'Archivio Centrale dello Stato e dell'archivio storico della Banca d'Italia
Pensiamo inoltre alle pubblicazioni di numerosi studi prosopopea Fici sulla classe dirigente fascista o che tali fu durante il periodo fascista
Su menti che costituiscono un prerequisito fondamentale per gli storici delle istituzioni comincia a Brindisi illustrato Fernando Venturini
E chi non riconosce il contributo dato per un verso da Raffaele Romanelli e per l'altro lo accennava prima Antonella Meniconi da Guido Neppi Modona agli studi sulle istituzioni fasciste
Nel due mila dodici è stata anche inaugurata la storia dell'IRI il cui primo volume abbraccio proprio il periodo dalle origini al dopoguerra
Ma ancora possiamo ricordare gli studi anche se meno recenti di Patrizia Ferrara sugli apparati della propaganda fascista ma anche quelli invece più recenti sulla legislazione razziale sull'Opera nazionale dopolavoro e sulla polizia rispettivamente di Saverio gentile Elena vigilante Vittorio Colao
Recente anche lo studio sulla marinese ammiraglio Di Fabio Di Ninno allievo di Nicola Labanca uno degli storici che negli ultimi anni maggiormente c'è illuminati sulle istituzioni militari riprendendo la lezione di Giorgio lascia e a questa rassegna mi permetto di aggiungere anche il mio recente lavoro sul Tribunale speciale per la difesa dello Stato ma si potrebbe continuare forse molto ho dimenticato di citare
In tutti questi lavori ed è quello che mi mi preme sottolineare si mette in evidenza in maniera più o meno accentuate da diversi angoli visuali in che modo e con quali esiti il fascismo Trento di tradurre in prassi istituzionale la propria idea di Stato
Indagando di ciascun istituzione non tanto o non solo gli assetti normativi e organizzativi ma anche loro concreto funzionamento e loro concreto agire istituzionale
Un approccio metodologico che ha consentito nei suoi punti più alti di fare emergere sia le resistenze opposte ma anche quelle non opposte
Dal vecchio mondo liberale sia le diverse edizioni della rivoluzione fascista connaturati al regime con tutte le contraddizioni le ambiguità e anche i conflitti interni di potere che navi inevitabilmente ne conseguiva
In questo caso anche con ricadute sulla traduzione normativa istituzionale di quella rivoluzione che invece sul piano ideale sembrava rivendicare una sua definizione ben preciso
Il libro di Guido Melis la mattina imperfetta affrontando da ultimo nel loro insieme tutte queste questioni decisive riesce a fare tesoro di tutta la produzione storiografica degli ultimi tempi offre un quadro davvero lucido e articolato
Di quella di quello che voleva e non riuscì ad essere lo Stato fascista
Dello scontro ma anche dell'ambiguo compromesso fra le istituzioni tradizionale restituzioni di regime tra la vecchia e la nuova classe dirigente restituendo una realtà istituzionale certamente in cambiamento
Ma con significativi elementi di continuità e allora viene da chiedersi ci si può ritenere soddisfatti almeno in parte sia a mio parere sebbene diversi istituti è questione ancora non siano per tutti indagati sviscerato
Pochi studi ancora sul linguaggio delle istituzioni fasciste per fare un esempio più volte richiamato nelle sue nel nelle relazioni che mi hanno preceduto ma almeno ora si può dire che nei termini generali abbiamo finalmente un quadro piuttosto esaustivo sullo stato e le istituzioni fasciste
E forse si può oggi ritenere non più Vernon più vero quanto lo stesso Maryse sosteneva nel due mila otto e cioè che Acquarone in questi studi non abbia avuto piuttosto
A fronte del più ampio spettro di temi indagati mi spingerei a dire che rispetto un quindicennio fa oggi non si pone più un problema di quantità e men che meno di qualità quanto forse di visibilità
O di non visibilità o ancor più di marginalità dell'approccio istituzionale nell'ambito di una sua grafia quello sul fascismo in cui invece la chiave di lettura politica del fenomeno affare come si dice la voce grossa
Peraltro con delle virate sempre maggiori versi Cultural Studies
Consentitemi una divagazione personale ma che forse ci aiuta a inquadrare meglio la questione lotte non posto
Qualche mese fa
In un'occasione di discussione del mio libro sul Tribunale speciale uno storico mi ha chiesto ragione come mai il secondo me dopo tanti decenni in cui gli storici del fascismo si sono occupati davvero io mi aspetto del regime indagando né a volte anche quelli non propriamente centrali
Ancora non era stata scritto una storia istituzionale del tribunale speciale che pure costituisce una delle istituzioni più odiose del fascismo come è stata spesso definita e comunque una di quelle istituzioni nuove create ad hoc dal regime
Sta qui in questa domanda il cuore del problema nel giudizio che non può non trovare una risposta nel pervasivo il sostanziale disinteresse della storiografia più specificamente politica per gli assetti istituzionali del regime
E lo affermo con cognizione di causa se si pensa che una parte significativa delle carte amministrative del tribunale speciale sostanzialmente riguardante tutti gli anni della sua attività
Era già da oltre un trentennio disponibile presso l'Archivio centrale dello Stato conservato tra la documentazione per la Presidenza del Consiglio dei ministri per tutto questo tempo questa documentazione è rimasta lì inutilizzata e inedita
Ancora oggi come emerge dalle recenti Mexès appunto storico interpretative sul fascismo si rileva una sorta di pigrizia e forse anche una ritrosia direi da parte degli storici ad uscire dei propri specifici ambiti e settori disciplinari
Una tendenza rifuggire dalle contaminazioni che in alcuni casi fa anche sorgere il dubbio se effettivamente gli storici si leggano tra loro
In questo contesto non è un caso che una storica del diritto ed Ernesto Auci ragionando appena qualche anno fa sul rapporto tra cultura giuridica il fascismo nel tentativo di ricostruire gli itinerari storiografici apposto ragione il problema di verificare in che modo la storiografia generale la storiografia giuridica
A cui aggiungerei anche la storiografia istituzionale si avvicinino ai rispettivi studi se siano in particolare interessati a cogliere i mezzi le diverse scelte interpretative o se viceversa continuava sforzi
Tendano a utilizzare gli studi non specificamente legate proprio ambito di ricerca solo per ricavare dati notizie informazioni da rifondere e magari snaturare all'interno dei propri lavori
Alla luce di quanto detto
Mi sembra evidente ad esempio che almeno per quanto riguarda la storia del fascismo la storiografia storico istituzionale quella storico giuridico viali due dialoghino pezzi contabili no maggiormente rispetto all'asse del grafia storico politica più generale
Laddove invece e altrettanto evidente che approcci interdisciplinari
Maggiori convergenze contaminazioni reciproche tra le discipline aprendo nuove prospettive di studi consentire consentirebbero una comprensione più piena dei processi e dei fenomeni storici
E questo forse è anche un invito che ci viene dalla strutture dall'articolazione delle relazioni presentate in questo convegno che mi sembrano rispecchiare compiutamente consentiti di dirlo in conclusione il percorso non solo tematico ma anche metodologico di Guido Melis grazie
Ringrazio il professor D'Alessandro accetta questa cultura fascista è stranissimo ci sono
Guardando
Giuristi in epoca fascista tutto ad alcuni che si sono schierati fanno questa padre gli altri che invece sono così che comporta scrivono delle cose abbastanza dite poi alla fine ci metto una frase
Senza senso Mussolini per cui in qualche modo loro come diceva come dice induce però dopo il brevetto leggi prima tutta un'altra cosa d'altra parte dicono c'abbiamo una Costituzione che bellissimo ma chi la fa
Silenzio se non dalla gente che era formata e nata fornite durante il fascismo e ha fatto una delle costituzioni più belle
Quindi c'è un questa penetrazione del della cultura fascista a parte quelli che andavano prese ma forse qualche la gente non è che l'ha sentito
Che è tanta Petra queste no presa qui il discorso appunto sulla necessità di rintracciare quali sono le continuità e rottura rispetto alla precedente per liberare
Questi insomma non possiamo presi una duecento cultura liberale ma anche arricchita da da una cultura sociale nuova insomma aperta ardere alle novità che cede lo la cultura generale che era stata in qualche modo bloccato impedita
Dal fascismo a diffondersi in Italia però questi in qualche modo la conosceva
Io trovo bellissimo viso va bene
Perché questa relazione
Il tuo intervento
E quello che è un po'sollecitato in me
Questo ragionamento
Pone un problema
Sinceramente non saprei improvviso rispondere ma rilevante
Noi non possiamo affrontare ora
Durante gli anni caldi in cui c'era anche una resistenza politica per sostenere capisco credo scontro era naturale
Ma ora ci siamo sia in sede di riflessione storiografica
E quindi ragionamento storico
Sia
Di fronte al fatto che siamo sollecitati
Dalla presenza in alcune delle attività svolte durante il periodo fascista non dal fascismo
Questo non ha sancito una cancellazione della classe dirigente italiana tu comunque
E anche il fatto che sa
Si sentiva il bisogno pur nella e con condizioni intatte tutti vorrei ci fosse qualche misunderstanding
Che noi tutti riflettiamo energicamente allora l'autrice
Una riflessione più remota
Se si può dire più remota di un comparativo con un superlativo in Cile
Va be
è che io mi mi sento stimolato dal suo intervento
Provocato
Perché avendo tutti noi questa fede antifascista c'è
Esempio ridiamo bandiere così figlia
E sentiamo che il termine fascista evoca prima di tutto un giudizio morale
Ho un in calzature
Una condanna
Non voglio abbassare minimamente questa reattività
Però credo che noi dobbiamo cercare di capire meglio
Che cosa gli equilibri interni alla classe dirigente italiana in cui c'erano
Dei settori liberali robusti sente che seguivano l'impostazione fascista che non facevano niente contro quello scatto e con il governo ma che erano portatori di una crescita della società italiana
Dei bisogni
Che è quella borghesia e quel tipo di di capitalismo
Afferma
E allora noi procediamo parlandole riflettendo sull'esperire su questa esperienza
E niente affatto arretrando di fronte al giudizio morale chiediamo fra lo schieramento eccetera vorrei di Roma
Cercare di comprendere quanto nella società Sapi Jannacci fosse di vivacità
E di potenzialità portoghese
Certo certamente non protetta
Borghezio
Ma
Capace di interpretare alcune linee necessarie per loro stessi e di sviluppo
Il potenziamento anche introduzione
Di novità Jeep digestione che derivavano dall'essere l'Italia sempre più dentro il mondo come collegata con il resto del mondo
Perché è vero che il fascismo è stato di isolamento però l'economia italiana rimasta legata avrà un totale generale
E le spinte continuano a manifestarsi
E sicuramente si sono manifestati anche all'interno della classe dirigente fascista
Essi sono sicuramente manifestanti attraverso possibili mutamenti che loro stessi volevano introdurre in una direzione non dico di progresso ma di evoluzione
Cioè se non ci mettiamo a dare solo un giudizio morale noi pigliavano accantonata
Senza per niente abbassare la nostra reazione morale
Vorrei essere confuso però la politica femm degli scherzi talvolta perché ti spinge allo schieramento e talvolta lo schieramento non può portare
La mistificazione reale
E quindi non può essere solo sventolare una bandiera senza la quale non puoi andare avanti io sventola tutta la vita da bambino sventolata ma
Ecco allora
Da quel ragionamento
Sento che lo gli studi la ricerca qua e decisi perché De mistifica e poi renderà realtà trasparente vede
Tra le maglie fra le pieghe
Quali sono le pulsioni è che cosa all'interno di quel sito loro e il fascismo ma alcuni strati della borghesia o della classe dirigente fascista o meglio al potere allora che definiti per comodità complessivamente fascista e chissà quali articolato articolazioni intellettuali aveva promuovevano sentivano che avrebbero potuto promuovere anche dentro un regime generale che restava lo stesso e che loro non volevano detronizzare anzi
Però guardare al fascismo solo con una fotografia del bene e del male
Non c'è
Quindi però allora la ricerca ci deve dire quali erano le tendenze le pulsioni le possibilità no per suggerire qual è la carta da giocare per vincere la battaglia contro no perché quell'ormai tanto ci hanno pensato altri a cambiare se cinque per fortuna però ecco ciò che accento e che noi dobbiamo dare una lettura Cento Ificrate
E non una lettura ideologica perché il rischio dell'ideologismo corsa cinquanta le palme e continuo
E continua che è troppo facile dire io sono antifascista
Ma qui non è solo un problema di questo genere
è una realtà che emerge è una realtà che dice che c'erano dei filoni che camminavano malgrado
Non perché dobbiamo interpretarli noi adesso ma storiografica mentre sì
Scusa
Prendiamo
Buon pomeriggio a tutti io accolgo autorevoli suggestioni di non fare la la pausa non prolungare la pausa tra una sessione e l'altra
Abbiamo una sessione sulla storia degli enti pubblici relatori autorevoli Michela Milazzo dorama
Giovanni Savarese
Lasciatemi approfittare un minuto del mio ruolo di presidente per ringraziare Antonella Meniconi Giovanna Tosatti per avermi invitata sono davvero contenta e onorata di partecipare a queste giornate di studio così danze per Guido Melis
Guido per me è un amico ma
Caro e un maestro non nel senso accademico del termine
Ma nel senso che ho per lui imparo sempre qualcosa
Da grande storico senza etichetta
Storico delle istituzioni visto
Infatti Guido ha mostrato Sampras ma notevolissima attenzione apertura alla storia economica e questa mi ha consentito di partecipare alle sue iniziative e allo scambio intellettuale che sempre le caratterizzano abbiamo ricordato prima composta al Giglio alle giornate di Bologna sono state interrotte dalla pandemia speriamo
Possano ricominciare non rubo altro tanto ai relatori
E do la parola a Michela Minesso dell'Università di Milano che ci parla delle istituzioni del welfare
Allora attrito di dover no è già a posto
Bene grazie grazie per la cortese presentazione grazie naturalmente per l'invito a partecipare a a questa a queste giornate di studio non potrebbe che che essere così una celebrazione in qualche modo di
De l'attività
Di
Guido Melissa e quindi grazie
Preciso
Il tema del mio intervento che riguarderà le istituzioni del welfare italiano tra fascismo e Repubblica cercando di mettere a fuoco alcuni nodi alcune questioni che
Ormai sono state
Sono state sviluppate
Dalla alcune messi a fuoco darla storiografia e partirei però anch'io da un'eccitazione
Giuro che non mi sono accordata
Con Leonardo D'Alessandro in nessun modo ma mi sono accorta ascoltando l'inizio del suo intervento che il caso ma non è un caso vuole che partiamo più o meno
Dallo stesso concetto e dallo stesso periodo la storiografia generale del fascismo ha sinora sostanzialmente trascurato l'indagine sul sistema italiano della previdenza
E il ruolo cruciale che nel suo funzionamento spetta all'INPS
In realtà il ruolo dell'INPS all'interno della vicenda degli enti degli anni venti trenta e quaranta
Offre un originale chiave di lettura valida più in generale per comprendere aspetti sino ad oggi lasciati in ombra dalle politiche del regime
Sullo sfondo l'Italia del Ventennio ventitré quarantatré pur con le ambiguità e i ritardi e le contraddizioni che sappiamo appare il teatro di un processo di modernizzazione
Se ne accennava prima no
Del quale la vicenda dell'INPS sicuramente parte integrante allora queste ovviamente non sono mie parole perché sarebbero fuori tempo massimo
Ma invece sono le parole delle osservazioni con le quali Guido Melis concludeva nel mille novecentottantanove un denso saggio pubblicato all'interno del volume novant'anni di previdenza in Italia
All'interno del quale era contenuto anche molto interessante studio di Enrico Gustapane sulla cassa di previdenza
Fissando io credo una volta per tutte i tratti peculiari dell'emittente sul quale poi naturalmente Guido Metis sarebbe intervenuto successivamente altre volte
A partire dalla storia dell'amministrazione italiana versione novantasei e due mila venti e poi
Nella macchina imperfetta del Duemila diciotto
Ora tentando un primo bilancio delle conclusioni o almeno di alcune delle conclusioni alle quali sono giunti gli studi sulle istituzioni dell'welfare in Italia tra fascismo Repubblica
Mi sembra opportuno iniziare con questo riferimento perché la prospettiva di ricerca appunto che allora Guido Melis indicava lo studio cioè di un grande e impedì natura sociale come l'INPS
Che diviene chiave di lettura per un'interpretazione a tutto tondo tele il sistema del della storia nazionale
Ecco questa chiave di lettura mi sembra sì
Ponga opportunamente all'origine a fondamento di un filone di ricerca storico istituzionale
Che almeno a partire dall'ultimo quindicennio e quindi siamo d'accordo anche sulla datazione
Ha privilegiato l'esame di strutture apparati e protagonisti appunto delle istituzioni di natura sociale delle istituzioni del Welfare
Quel saggio e quindi anche quella cesura cronologica insomma nello sviluppo della storiografia sul Welfare
Che in qualche modo cominciava a prendere corpo tra la metà e la fine degli anni Ottanta seguiva a breve distanza
Per una coincidenza della storia forse non del tutto casuale mi pare di poter dire un'altra ricerca di riferimento per chi si occupa di stato sociale dei suoi meccanismi delle delle linee interpretative di lungo periodo vale a dire il saggio sul welfare imita de di Maurizio Ferrera
Che
Con la sua comparsa diciamo e con
Con la sua pubblicazione poneva al centro del dibattito scientifico in quel caso secondo la prospettiva di un politologo attento agli studi storico istituzionali proprio il tema delle istituzioni dei due
Dunque credo si possa a buon diritto affermare che dalla fine degli anni ottanta
Ecco da quella metta fine degli anni Ottanta ha preso avvio un filone di ricerche che sono andate in numerose direzioni
Nel ricordo alcuni innanzitutto le ricerche che hanno preso origine allora hanno avuto come oggetto ancora alla previdenza ma al tempo stesso si sono spostate verso settori paralleli del Welfare studiando ad esempio la natura e e il funzionamento del di degli apparati del settore assistenziale ed è il settore sanitario
Dall'altro le recenti lei ritiri le ricerche di quest'ultima fase hanno allargato l'analisi dal punto di vista cronologico
E dunque non solo il fascismo ma anche il secondo Novecento pur con tutti i limiti connessi alla reperibilità e disponibilità delle fonti e da ultimo
Lo studio ha esplorato il terreno del confronto internazionale che costituisce la sfida oggi prima e più attenta
Rimangono al tempo stesso ancora scoperti e numerosi territori facendo un ragionamento di carattere generale sullo sviluppo degli studi sulle istituzioni dell'UE fra a partire dallo stesso settore della previdenza mi sembra di poter dire
Manca una storia istituzionale pendenze nel secondo dopoguerra
Così come non abbiamo una storia delle istituzioni sanitarie al dal cinquantotto in poi e
Per la fase quarantacinque cinquantotto sono comparsi ora alcuni studi di cui poi anche dirò
E
E e poi naturalmente ulteriori energie e impegno va sicuramente speso nella direzione di una prospettiva internazionale e di una comparazione internazionale che non è più solo che non può essere più solo l'obiettivo
Degli studi di storia istituzionale ma che in generale deve essere una sfida credo che riguarda la storia nel suo la Complesso premesso ciò
Vorrei provare a individuare alcuni dei caratteri di fondo delle istituzioni del welfare tra fascismo Repubblica così come sono apparsi dalle ricerche
Delle quali disponiamo e che non andrò ad elencare
Eventualmente
Come dire
Ne Taro conto in un'eventuale testo scritto in nottata
Ma
Rispetto alle quali vorrei sviluppare appunto un ragionamento per generale
Allora i caratteri di fondo di alcune delle istituzioni del welfare tra fascismo Repubblica a partire dai grandi enti nazionali
E da alcuni e tutti i locali
Nonché le ricerche su alcuni apparati dello Stato centrale
Quelli che tra gli anni venti e gli anni Settanta svolsero un ruolo di particolare significato nel governo dell'assistenza e della sanità
Allora per quanto riguarda l'assistenza i riferimenti gli esempi che farò si riferendo hanno per
Ovvie ragioni agli studi sull'omini
Dei quali mi sono occupata in permesso di prima prima persona
Poi anche agli studi sugli enti comunali di assistenza che
Hanno cominciato ad essere studiati a partire dal principale di questi enti comunali di assistenza che sicuramente è rappresentato dalle capitano o a strutture dell'amministrazione centrale come che gravitano nell'amministrazione centrale dello Stato come l'alto commissariato per la sanità pubblica che compare appunto tra fine della guerra e fine degli anni Cinquanta
Se dovessi enucleare in estrema sintesi i temi
I caratteri
Fondanti dello sviluppo delle istituzioni del welfare in questa lunga fase no che prendo in considerazione che fa riferimento a dopo i sistemi politici certamente diversi ma non così diversi come vedremo dal punto di vista degli sviluppi istituzionali partirei certamente dal tema già evocato in precedenza ma assolutamente verificabile sul terreno delle istituzioni sociali della continuità e quindi un primo aspetto sicuramente lo studio degli enti delle istituzioni e del welfare come afferma quanto abbiamo abbiamo già
Abbiamo già
Sottolineato
Per le istituzioni in generale una continuità pur in presenza una continuità poi vedremo in quali termini quindi una continuità negli asset nell'organizzazione fondamentalmente e una continuità anche nelle persone nelle biografici M nelle nel
Una continuità di coloro che gestivano India che hanno gestito gli apparati ecco continuità a ricordiamolo che ha come sfondo tuttavia profondissime svolte
Politiche no
E che
Esistono nonostante queste profondissime svolte politiche un secondo punto
Direi che che ormai abbastanza abbiamo abbastanza chiarito attraverso l'esame delle istituzioni del blocco Guelfa era quanto sia stato controverso e ambiguo il rapporto tra politica e queste istituzioni
E quanto sia stata
Presente la tentazione o l'ambizione della politica in diversi nei due diversi momenti storici principali ai quali alludo
De esercitare un controllo sulle istituzioni del welfare stesse un controllo esercitato in vari modi poi naturalmente però alcuni esempi e quindi
Spero di uscire anche dalla discorso di carattere più strettamente generale
Controverso rapporto tra politica e e istituzioni all'interno del quale
Direi che va sottolineato come come
Peculiare
E
Interessante per lo storico da approfondire così come accade per le altre naturalmente istituzioni e così come in ultima analisi Guido Melissa sottolineato fin da quel volume dell'ottantotto già citato appunto
Da da Alessandro i due modelli di amministrazione il rapporto tra tecnici e politici ora controllo della politica sulle istituzioni
E il rapporto tra tecnici e politici analizzare questi due aspetti significa lavorare insomma un po'sullo stesso terreno info in termini di incrocio di
Situazioni e di biografie
Poi naturalmente direi che altri due caratteri generali
Delle istituzioni del Welfare nazionale italiano sono è emersa con nettezza
Dalle ricerche dell'ultimo quindicennio
C'è un caratteri che per tanti versi non sono specifici delle istituzioni del Welfare ma che fanno delle istituzioni del welfare un'ulteriore cartina di tornasole di quanto
Già come dire
Verificato più in generale a cosa alludo alla terribile dialettica tra istituzioni confronto tra istituzioni che operano negli stessi settori dunque alla sovrapposizione di funzioni con esiti pesanti per l'efficacia dell'azione delle stesse
Beh invisibile proprio sul terreno delle politiche sociali
Le sedi locali dell'Omnitel contro il prefetto che esercita una serie di
Funzione nell'ambito dell'assistenza il Leica contro il prefetto e contro gli uomini e e poi nel dopoguerra
La l'associazione le sedi locali centri locali Delaj contro Ronnie controlli Carlo con il prefetto talora ecco tutte dinamiche che naturalmente
Verificano questa condizione da ultimo
E naturalmente sotto questo profilo
Sarebbe necessario agire con
Più specifiche competenze in materia di storia economica
Il tema delle risorse
Un grande studio sulle risorse a disposizione del Welfare o dello stato sociale o o delle risse delle istituzioni appunto di natura sociale
Il limite delle risorse e conflitti tra istituzioni che operano nello stesso settore inquisiti spuntano quelle che vengono considerate
Da da tutti i continenti risorse troppo di
Questo è un grande tema questo naturalmente a che fare
Con aspetti di carattere generale e dunque ecco con le risorse a disposizione del Paese
Quindi la capacità del paese indirizzare risorse verso le politiche sociali ovviamente collegata
Alla bilancio generale dello Stato nei diversi fattori quindi c'è un aspetto di politica vicenda no di politica economica generale ma ci sono anche aspetti oggetti PPI di scarsità
Di
Risorse in generale specie in alcuni momenti particolari
Naturalmente tutto terreno della
Allora proviamo a fare qualche esempio
Io nacqui toccherò solo farò alcuni esempi che hanno a che fare in particolare con i primi due aspetti
Sui quali mi sono soffermata dunque la continuità il rapporto istituzioni e politica
Dunque se noi partiamo dal terreno che mi è più familiare quello dell'Opera nazionale maternità e infanzia innanzitutto la il primo elemento che dobbiamo considerare eh che Longoni alle
Sua origine non è un ente fascista
è
Quando l'ho minacce nel mille novecentoventicinque quando viene approvata la legge del venticinque dicembre mille novecentoventicinque
La el sulla base del disegno di legge presentato nel ventiquattro da Federzoni Federzoni alle spalle tutto un materiale parlamentare che risale almeno agli anni Venti
E che guarda caso e qui adesso esco dal seminato ma mi riallaccio alle osservazioni molto stimolanti
Appena svolte dal
Professor Berlinguer no che guarda caso nascevano dall'esigenza della classe dirigente liberale di adeguare settore di organizzazione dello Stato alla legislazione straniera alle realtà straniere
Loro raccolgono su quelli in io proprio primissimi anni venti
Quindi prima della marcia su Roma
Moltissimi da e su è organizzata l'assistenza all'infanzia all'estero in Europa e questo qualcosa ci dice no
è quindi diciamo che i in origine il Progetto già da a deve qualcosa al passato in un qualche modo poi certo il fascismo ci mette del suo
E e su questo non ci sono dubbi ma se osserviamo la composizione ad esempio organizzazione interna dell'ente
Nella primissima fase quindi tra il ventisei e il trentatré
Che comprende un primo biennio di difficile e caotico avvio e una lunga gestione commissariale fino alla riforma del cosiddetta riforma
Del trentatré
Ecco e e osserviamo qual è l'organizzazione interna della piramide che viene creata
E quindi come come dire c'è un'istanza verticistica indubbiamente
Perché si crea un sede centrale annullato alle sue dipendenze a livello provinciale alle sue dipendenze a livello comunale e quindi secondo l'ordine gerarchico che chiaramente in qualche modo riflette una tradizione amministrativa ma riflette anche un'aspirazione insomma di controllo
Però se poi andiamo a vedere qual è la composizione interna di questi organismi e allora le diciamo i conti tornano fino a un certo punto
Perché chi va a comporre
In particolare il gli organi consultivi l'organo collegiale che insieme all'organo direttivo è presente a tutti i livelli dell'opera
Troviamo appunto competenze tecniche in primis
Competenze tecniche che hanno a che fare con la cura e la tutela del infanzia e naturalmente quelli ritroviamo i rappresentanti di quelle istituzioni di assistenza presenti sul territorio segna dall'età liberale ora noi non giudichiamo sulla competenza o meno di questi
Però ci interessa rilevare che quelle figure ritornano anche con il primo fascismo
Ci interessa poi rilevare che prevista la presenza a livello provinciale e comunale io un esponente delle professioni sanitarie
Ci interessa rilevare
Che ci sono naturalmente anche delle donne perché si sa che le donne si occupano per definizione di assistenza e sono queste donne se non adesso le chiamano quattro messe ma se si va a verificare gli stessi nomi sono le aristocratiche lei è
Moglie di l'esponenti dell'arte dell'alta borghesia che un tempo venivano chiamate dame di carità
Quindi questa fase diciamo è una fase in cui la continuità in qualche modo e
Visibile ora è interessante
Verificare come questo tema della continuità non riguardi solo
L'ONU mi che nasce ripeto in un periodo in cui il fascismo non ancora manifestato pienamente
La propria tendenza totalitaria ma le guardi anche enti come gli enti comunali di assistenza che sorgono nel mille novecentotrentasette questi insomma
Vengono istituiti
Pieni no
In pieno col fascismo negli anni Trenta appunto quando quel progetto totalitario cosiddetto sembra prendere voler prendere consistenza pure anche quindi
Se noi andiamo a verificare qual è il rapporto tra il Vietnam
E i clienti che vanno a sostituire non tanto agli enti opere assistenziali introdotti nel ventotto con esiti fallimentari e ai quali
E che dieta appunto sostituiscono ma anche le congregazioni di
E allora ritroviamo che sulla base degli articoli cinque e sei della legge istitutiva dell'epoca attribuzioni competenze patrimonio controllo sulle IPAB
è uguale sono sono le stesse previste per le congregazioni di carità
E
Se ci spostiamo ad analizzare le figure che operano dentro dieta a partire appunto dall'età di Milano recentemente studiato da Massimiliano Pani mica e vediamo che
Le figure sono le figure
Attive all'interno degli Erika attraversa no un periodo storico che va dall'istituzione dell'età spesso trentasette come nel caso di Ugo Colombo che è stato personaggio
Importantissimo all'interno dell'assistenza milanese in generale e che Rubattino sessantadue e come Colombo potremmo citare anche altre naturalmente figure
Un altro di questi responsabili dell'ECA milanese
Sicuro che svolge la funzione di direttore appunto e Quirino Peroni anche Peroni attraversa appunto l'intero periodo
Bene qualche nota invece sul
Rapporto istituzioni e politica allora
Da un certo momento in poi il
E in cattivo delle regime di
Esercitare un controllo diretto sulle istituzioni sociali appare in tutta la sua evidenza guarda caso Belloni vale quel mille novecentotrentatré trentaquattro insomma quegli anni trenta che sono gli stessi anni nei quali Linux imbocca
Certo che appunto è stato ampiamente descritto
Quindi in che senso in che senso diciamo anche l'ONU segue quel percorso un percorso tra l'altro che succede alla fase del commissariamenti
Che cosa si fa tra il trentatré e il trentaquattro si riforma lei
Si riformano livelli sui quali l'ente è articolato
E si riformano indurre secondo due
Traiettorie da un lato si riducono i componenti degli organi
Quasi della metà
Si riducono anche il numero i componenti degli organi direttivi la Giunta esecutrice esecutiva centrale formata a questo punto dovrà essere
Ma
Accanto quindi ad una riduzione ad una concentrazione insomma
De il potere di gestione dell'ente nelle mani di un numero più ridotto i soggetti cioè naturalmente l'ingresso diretto ben
Vinto che
Entra me a livello nazionale nel nel
Governo della sede nazionale entra nel governo delle sedi provinciali e locali compie la presenza anche di donne e questo viene presentato come un elemento di innovazione e che sono lei fiduciario dei Fasci femminili e le segretarie dei fatti a livello locale
Il controllo politico sull'onda sì affluisce poi nel trentotto a seguito di norme che riguardano tutta l'amministrazione dello Stato come ad esempio l'esclusione naturalmente
Dalla presenza negli apparati di coloro che non arrivano fatto esplicita adesione
Partito alle sue istituzioni prende
La serata
Questo stesso processo ripeto riguarda anche in dieta
Se li analizziamo dal punto di vista del rapporto con la politica
Lei che gli organi
Che governa hanno questi enti locali rimangono fondamentalmente gli stessi nel senso che
Abbiamo un vertice dell'istituzione monocratico seguito poi da un comitato di amministrazione
Ma che naturalmente però nella fase fa comitato di amministrazione che nella fase fascista conosce l'ingresso di rappresentanti della partito
Sia anche qui il rappresentante locale del partito sia figure femminili nelle vesti del segreto della segretaria dei Fasci femminili e poi il vertice monocratico che
Dirige l'ente ovviamente non è più il vecchio presidente delle Congregazioni di Carità ma non può che essere il Podestà
Quindi cioè il vertice dell'ente locale che e seguito alla riforma degli enti locali
Sta
Ecco
Volevo parlare di sanità ma a questo punto credo che in tempo si fa abbiamo già insomma
Utilizzato una buona parte
Quindi concludo brevemente su questo tema della continuità e del rapporto tecnici politici rispetto al periodo fascista per
Invece passare a sottolineare come nella fase repubblicana invece che naturalmente
Prese in tavoli il quadro di riferimento completamente nuovo perché è chiaro che ci muoviamo all'interno degli assenti di uno Stato democratico
La al tempo spesso in un quadro complessivo nel quale
Lei proposte che pure c'erano stati in Assemblea costituente di una riforma generale dell'assistenza
E della sanità oltre che della previdenza nomina passano non vengono non si traducono in Progetti di riforma conferenti quindi diciamo in un quadro in cui possiamo
Legittimamente affermare che l'assenza
Di una riforma complessiva già costituisce di per sé un elemento di continuità con il passato ecco tuttavia rispetto a questo quadro complessivo
Se ci spostiamo sul settore della sanità anch'e seguiamo gli studi compiuti da Ciampi panni sulla sul l'Associazione per gli aiuti internazionali
In con incontriamo un elemento di novità dal punto di vista sia dell'organizzazione del personale che nel metodo
Adesso naturalmente non c'è assolutamente il tempo per di fare neppure brevemente la storia che peraltro è già stata scritta di questa istituzione
Mi piace solo ricordare che all'interno dell'Associazione per gli aiuti internazionali quanto hanno vita di organizzazione del personale le novità
Il metodo di lavoro si dibatteva a lungo e si realizza si determina la costituzione del primo servizio sociale
No opera molto Montini e il suo gruppo
Che
Naturalmente dobbiamo ricordare che fino al mille novecentosessantadue Lai eh
Diciamo una istituzione alle dirette dipendenze della presidenza del consiglio questo retaggio di muoversi con un appunto con metodo nuovo più libero più sganciato dai condizionamenti come dire
Tipici dell'amministrazione centrale dello Stato poi dal sessantadue entra diciamo a far parte qualche rientra sotto la sorveglianza del ministero dell'Interno
Ma ciò nonostante mantiene questa autonomia operativa ed organizzativa che è il segnale distintivo sin dalle origini sì
Segnala appunto in particolare per la un modo di affrontare i temi dell'assistenza a un modo nuovo quello legato alle pratiche del servizio sociale tuttavia anche qui
Pur di fronte a questi elementi di forte novità
Che la presenza della RAI
Testimonia osserviamo l'abilità di questa istituzione sotto l'altro profilo che ho cercato di seguire finora quello del rapporto tra istituzioni sociali istituzione del welfare e politica quei
E sì che nel passato molto simile al passato perché è chiaro che fatto Lella la stessa dipendenza Dellai nella prima fase direttamente dalla presidenza del Consiglio indica un rapporto stretto
La politica descrive no
E e in particolare di Montini con il partito di maggioranza relativa e Consiglio per quel partito di maggioranza relativa esprime ma diciamo che il
Qui rinvio naturalmente a champagne il forte legame try e mondo cattolico contro tutto ciò che questo significa in termini anche di condizionamenti reciproci rimane un tratto distintivo dell'organizzazione fino alla sua dice dell'istituzione fino alla svolta degli anni
Determinati dall'introduzione delle regioni nel nostro
Tessuto istituzionale che segnano la fine della
Di questi
I
Bene
Sarebbe interessante anche vedere
Ripercorrere insomma le biografie degli alti commissari
E delle
Sul versante invece della sanità
Degli alti commissari all'igiene e alla sanità pubblica per verificare sia il tema della continuità dei funzionari dell'apparato ossia il tema della rapporto tra
Al di là ovviamente degli alti commissari ma anche appunto degli esponenti dell'apparato il rapporto fonda la politica ma
Arrivo rapidamente a conclusione per
Su questo su questo aspetto su questa considerazione
La storia delle istituzioni del Welfare
Naturalmente è in qualche modo la cartina di storna sole dello sviluppo della storia delle istituzioni in Italia e come tale contiene numerosi elementi di criticità accanto anche a
Specifiche fasi e aspetti di modernizzazione
Ora
Questo che cosa ci deve portare a concludere tra le criticità ricordavo prima il tema del finanziamento
Che sia una storia in qualche modo a perdere no una storia che non ama segnato un avanzamento per le pratiche di welfare
Nel nostro Paese io non so se sia corretto giungere a questa conclusione possono dire tuttavia che dai i primi carotaggi compiuti sulla storia delle istituzioni di altri paesi europei tra gli anni venti e gli anni sessanta prima parlavo del caso Chilperico ad esempio non vedo percorsi troppo dissimili
è semplicemente una storia con i suoi aspetti come dire di luce e Dio
Grazie
Grazie grazie Michela che diciamo pur parlando dell'istituzione del guastatore dato notevoli spunti secondo me su alcuni caratteri strutturali della storia italiana senz'altro nella storia economica italiana mi ha colpito in particolare Cermis ho ritrovato delle mie ricerche su altri temi
Quando tu parli di quel controverso rapporto tra politica e istituzionale guarda no in cui la politica tenta di assumere il controllo ovviamente anche perché l'istituzione del welfare hanno una redditività in termini di consumi costruzione del consenso molto ampia ma tentano di assumere il controllo e lo fanno attraverso due strumenti da un lato la penetrazione di retta nelle corti e dirigenti
Cerchiamo chiamo farebbe aumentata sempre di più la nomina di personale Espresso direttamente
Dai partiti o comunque individuato dai fatti
Questo è vero per lui ma credo che sia vero anche per molte altre istituzioni dall'altro nel conferimento delle risorse e il conferimento delle risorse non è solo quelle risorse che tutti hanno scarse non sono scarsa solo per le scelte politiche che sono a monte e per i vincoli di bilancio due elementi che condizionano la spesa pubblica forse della spesa pubblica
Ma anche perché vengono erogate con dei tempi e delle modalità tali che accentua un po'subalterni fabbrica
Centra la dipendenza e quindi aumenta
Controllo
Perché se tu se il Parlamento approva un fondo di rotazione per un ente anche cospicuo anche sufficiente allo svolgimento delle funzioni ma poiché loda anziché in tre tranche in un anno gialla versa un anno dopo Koelliker lenta scomparto si deve indebitare
Non può svolgere le azioni essendo sito fondata del provvedimento straordinari cioè può arrivare certo quindi la dipendenza commenta ritengo così sospeso al alle risorse quindi a un tema molto importante che va anche al di là della quantità di spesa pubblica stanziata e va diciamo allegato all'attualità e alle modalità di erogazione della spesa pubblica che sono grande nodo secondo me
Allora non rubo altro tempo ma era così interessante dò la parola adorava Rucco Haber Università di Torino che ci parla della statistica
Ho accolto l'invito a partecipare a questo seminario con entusiasmo
E sono ringrazio quinti molto Antonella e Giovanna e Guido che cede dal Muzzi
Allora il mio intervento e
Appunto legato al imperniato sull'amministrazione della statistica
Ricordo che all'inizio di novembre del mille novecentonovantatré presso l'Università di Siena si svolse una giornata di studio sulla statistica ed autentico Bernabé
Fu un'eccezionale occasione non soltanto per un confronto tua studiosi di diversa formazione ma anche per guardate la statistica nei suoi rapporti con la politica e con l'amministrazione
Quell'incontro cui prese parte alla loro dal rettore dell'Università di Siena Berlinguer lodando negli intenti e invitando a sviluppate ciò che andava emergendo dagli studenti
Era una dell'espressione di quella vocazione a costruire dei panni nel per promuovere ricerche con ottiche originali
E con l'incrocio di competenze diversificate che ha caratterizzato da sempre dell'attività scientifiche e di organizzatore culturale di culto
Quella giornata di studio non era un'iniziativa estemporanea tutt'alto
Perché alle sue spalle a situato ad esempio il lavoro di indagine sull'organizzazione e il funzionamento della pubblica amministrazione dall'Unità la Repubblica che mirava a ricostruire minuziosamente lattico costruì ricostruire della pubblica amministrazione l'articolazione
Attingendo alla letteratura grigia in cui si scopriva allora il prestigioso ruolo di fonte per la ricerca storica
Era questo l'obiettivo giunto Progetto finalizzato io metto da Sabino Cassese
E i cui risultati furono poi pubblicati dal Mulino volume a parte in volumi a partire dal novantadue ancora a cura di Guido Melis
In quel contesto segnato da una vivace problematica scientifica e da un solido impianto organizzativo della ricerca e nata la mia indagine sull'amministrazione della statistica dall'Unità al fascismo
Pubblicata nel mille novecentonovantadue e ha rieditato e ampliata il riedita successivamente dietro sollecitazione di Cassese mentis
La spinta ad approfondire il ruolo della statistica come in strumento umano quei gli mi
Gli era venuta dall'osservazione empirica quando occupandomi dell'associazionismo mutualistico nell'Italia post-unitaria
Abbiamo utilizzato il Leo rilevazioni periodiche
Sui sodalizi muta mutualistici promosse dalla Direzione generale della statistica
E ha da Stati inevitabile allora per comprendere la portata di quell'iniziativa l'attendibilità dei dati raccolti approfondire approfondire le caratteristiche dell'impianto conoscitivo
E del sistema di elaborazione dei risultati e infine immesso tra questi e la conseguente ricaduta in sette politica e legislativa
Nello sforzo per realizzare una visione d'insieme dell'apparato statistico italiano dalla dalle origini arriva nascita dell'Istat
Emergeva da un lato un profilo glorioso dettato determinato dal prestigio dei responsabili darveli singolari esperienze di organizzazione del lavoro statistico svolto nell'ufficio centrale
Alla qualità delle sue pubblicazioni e al contributo fornito agli organismi internazionali
Ma contemporaneamente questo da una parte contemporaneamente dall'altra emergeva una congenita fragilità che ne contano assegna all'esistenza soprattutto dall'inizio del ventesimo secolo dal mille novecento il venti sei inevitabile quindi interrogarsi sulle cause di questa debolezza
Ti curi si sonno individuati e molte aveva giorni la collocazione della direzione della statistica insieme un ministero alla mancanza di adeguati finanziamenti
All'indifferenza sostanzialmente della classe politica per l'attività statistica
E anche all'incapacità del sistema liberale
Al nuovo fa di affrontare e risolvere coerentemente con i propri parametri il problema delle amministrazioni tecniche
Sempre a questo proposito va ancora ricordato un altro elemento di fragilità ossia alla fluttuante concezione del ruolo della statistica in seno alla pubblica amministrazione
Chiesto era presente tra i responsabili della direzione tra i ministri dove posti servizi statistici e cioè gli stessi studiosi vediamo così per fare qualche esempio Pietro Maestri
Primo direttore della statistica che ne difende prioritariamente alla funzione scientifica
Luigi Bodio sul successore che ritenendo normale e legittimo essere la statistica
A servizio delle esigenze del Governo rivendica però autonomia di metodo di ricerca e di organizzazione della un eminente studioso è un uomo politico Cavallo Francesco Ferraris che pur condividendo l'opinione che la creazione di un apparato conoscitivo
Sia la base di partenza per ogni tipo di intervento riformatore
Punta tutto sul potere buco
Luigi Luzzatti
Che abbandonando ogni velleità di concentrarle ormai epicentro paralizzava il lavoro
Dico
Si limita ad auspicare un efficace coordinamento i lavori compiuti alto
Tante suturato con Cesco Saverio Nitti che come sappiamo avrebbe avuto un ruolo molto importante nel tentativo di rilancio
Della direzione della statistica soprattutto durante periodo in cui l'ultimo ministro dell'Agricoltura cioè tra l'undici e il quattordici
Quando era direttore della riforma sociale fondata da lui cucù nel mille ottocentonovantaquattro
Condivideva l'opinione che nessuna riforma dell'ordine sociale fosse possibile senza un grande sviluppo della statistica
E poi chi e come lui sosteneva la democrazia è il regime politico di un Paese che si governa tasse la statistica fornisce la conoscenza indispensabile pertanto ecco
Detto questo entrano invece nella dimensione cioè potentati impostazione questi interventi
Tra le molte possibilità per affrontare il tema della statistica nell'ambito della riflessione sulla storia dell'istituzione
Ho scelto di concentrarmi su un aspetto che ritengo peculiare dell'esperienza italiana e mi accorgo di non essere affatto sola da quello che ho sentito in questa giornata
Ossia l'importanza della dimensione internazionale
Tale dimensione va intesa sia come conoscenza degli apparati pubblici per l'attività statistica nei diversi Stati
Sia come predisposizione delle rilevazioni alla comparazione dati sia inutile come partecipazione agli organismi statistici sovrannazionale
Dell'apertura internazionale della statistica italiana che non conosce soluzione di continuità dall'unità in poi
Ma che addirittura fatti essa un elemento caratterizzante l'esperienza del nostro Paese
Ci sono testimonianze non punta inno Puglia
Come è noto pur nella diversità della concezione del servizio statistico dei suoi compiti
I primi responsabili della io versione italiana
Trasmetteva non nella loro attività la propria esperienza di via vai da avendo completato la loro formazione all'esterno ed essendosi sempre detto per occupati
Di mantenere rapporti con i titolari della statistica ufficiale nei diversi paesi
L'attiva partecipazione congressi internazionali statistica
Ideati e promossi a partire dal mille novecentocinquanta ottocentocinquantatré dal belga Adolf che capire
è testimoniata dalle l'operazione Umit presentati numerose assi se molti decenni dopo
Corrado Gini
Inaugurando nel ventisei l'Istat lo ricordava
Il prestigio acquisito dalle istituzioni italiane su scala mondiale
Grazie anche all'apertura di orizzonti
Al continuo rapportarsi con gli altri distanti al rifiuto di qualsiasi tentazione nazionalistica un isolazionismo
è significativo in proposito che alla presidenza del Main Street inerente al prossimo l'altro statisti crea creato nel mille ottocentottantacinque
Dopo la quasi trentennale esperienza di congressi internazionali
Siano andati gli italiani Luigi Bodio e Marcello Poggio figli
In due fasi della vita dell'organismo internazionale distanti nel tempo e diverse nei contenuti
Boh io che era stato tra i fondatori del scritti che ne fu per vent'anni segretario generale
Tenne la presidenza dal mille novecento al nove
Bolgia Pinilla ebbe dal mille novecentocinquantanove a mille novecento sessanta
Bottino che fin dall'inizio del suo mandato aveva operato alla cava in mente commedia va su costume esprimendo la massima fiducia nell'esistenza di un organismo soltanto per unificare immetto ti per le seguiti dai vari Stati Lovino indagini
Quando nell'immediato dopoguerra
La Società delle Nazioni avanzo al proposito di costituire sotto la sua egida un nuovo organismo le statistiche internazionali
Dopo i trovò la sua consueta vis polemica
Per denunciato il pericolo delle interferenze politiche sulle statistiche internazionali
E per difendere a spada tratta l'indipendenza sa e l'autonomia dei servizi e delle organizzazioni statistiche già esistenti
Il suo tentativo
Pur formalmente colto cozzava però con il nuovo ordine mondiale frutto dell'esito del conflitto
Da cui scaturiva un generale rimescolamento delle competenze nei diversi settori
Come in molti atto di campi anche per l'organizzazione della statistica
I tempi internazionali i tempi nuovi l'avevano colta di sorpresa avevano colto di sorpresa può avvolgendolo
Un sistema modellato su una va è alta diversa e del tutto impreparato da fuori
Quando Paul Giulini nel mille novecentocinquantanove ne assunse la presidenza lessi Trinci avevo mai trasformati in un organismo autonomo
Mirante a sviluppare e migliorare i metodi statistici e la loro applicazione su scala mondiale
Essendo stato abbandonato il segno politico che aveva animato il di tizi attiva etichette lei è chiaro durato anche successivamente cioè di favorire l'unione dei popoli atto Alberto Sordi la statistica e gli interessi adesso implica
La stessa cosa
Succede anche per quanto riguarda nel nostro Paese donne Pavullo ne ha scritto da par suo Silvana Bazzoni
Ciò detto come considerazione insieme sul tema dell'organizzazione della statistica internazionale molto ci sarebbe da intaccate
Più che a freschi di ampio respiro non ne mancano in occasione degli anniversari se ne producono sempre di nuovi
Occorre avrebbero approfondimenti su temi specifici
Conte Fava emergere il peso della rappresentanza degli Stati
Delle correnti di pensiero la dialettica torna linee programmatiche diverso e nella gestione degli organismi sovrannazionali
E l'individuazione delle tematiche per per le scelte nell'o come apporto come il contesto storico-politico dette
In generale per volume innovato guardano e insieme e più convincente della statistica internazionale occorreva ma ebbe anche un lavoro prosopopea
Soprattutto per quanto concerne il profilo delle figure meno notte ma con ruoli attivi all'interno delle specifiche istituzioni per quanto concerne le aggregazioni le cordate formate sì per attività affinità scientifica
Per ruoli ricoperti per l'atteggiamento politico nei confronti dei governi e delle loro strategie in qualche modo e influenti sull'attività statistica
Tale indirizzo distrutti di cui ci sono otto permessi importanti
Offerto e per lo più come già ho detto in occasione degli anniversari a undici
Potrebbe oggi conoscere una nuova stagione c'è strettamente connesso con un'analisi della politica estera prativa distanti delle trasformazioni sociali degli sviluppi della stessa disciplina
Ed è l'espansione delle scienze sociali
Ciò richiede ovviamente una impostazione nuova e complessa della ricerca e della sua organizzazione
Oggi fortunatamente disponiamo degli strumenti adatti per renderlo possibile
Per quanto riguarda l'Italia la creazione dell'Istat nel mille novecentoventisei
Come ente autonomo posto alle dipendenze della Presidenza del Consiglio
Offre a sua volta materia per una riflessione sulla partecipazione del nostro Paese alla statistica
Ca'internazionale
Tale collocazione ossia alle dipendenze del preside della presidenza del Consiglio assecondava la tendenza del fascismo all'accentramento
Di tutti i poteri compresi quelli ditta fondava ma il vizio del controllate la vita demografica ed economica
Ne conseguiva sua potenziale quindi da suo potenziale soggezione
A esigenze non tutte propriamente si scientifiche
Che cosa significava infatti dà vita lista non si era trattato soltanto una decisione dal forte impatto amministrativo
Bensì della creazione di uno strumento il forte comunicazione con il Paese e Kollár realtà internazionale influenzato e controllato dal fascismo
Gli studi che hanno affrontato il tema della statistica italiana tra le due guerre
Hanno apportato contributi preziosi originali
Ma sono stati per lo più influenza
Dagli indirizzi vai Manenti nella ricerca storica su quel relativa si sono triplicati
Prevalentemente sono ecco alla rapporto tra l'affermarsi in Europa di regimi autoritari
E lo sviluppo di scienze e tecniche apprezzate dettaglio Ricci
A si sono dedicati alla scoperta delle masse che riguarda tutti i Paesi occidentali senza differenze quanto si spendibili di governo si sono concentrati sulla democrazia ritenuta dal fascismo asse portante
Economico nazionale eccetera
Rimane invece in gran parte da analizzate il carattere del della partecipazione del nostro Paese a organismi sovranazionali
E il loro ruolo
I nessi svolto durante il ventennio
Non solo
Ma ma anche Elvis colto di come l'attività statistica del nostro Paese fosse in pista e giudicata fuori d'Italia
Ciò che è emerso finora è il mantenimento della partecipazione alla vita delle istituzioni internazionali da parte degli statistici tagliati almeno dei cosiddetti statistici funzionali
Il contributo che venne meno progressivamente nuova fu quella degli studiosi autonomi anche perché nei loro confronti l'occhiuta sorveglianza da parte del regime
E aveva più sospettosa e intensa
Nella seconda metà degli anni Trenta la partecipazione di costoro fu resa più difficile anche per l'assegnazione all'istante compito di disciplinava e la partecipazione delle delegazioni ufficiali italiane ai congressi internazionali attesta
E mi avvio verso la fine con un altro papà Adolfo di altro tipo
A questo proposito vediamo quali sono le occasioni collette e quali e quelle mani
Come ho appena ricordato sono per lo più gli anniversari a promuovere ricerche collettive realizzando un'accelerazione nella produzione scientifica proprio perché in tali occasioni si organizzano simposi tematici di cui sono protagonisti coloro che stanno lavorando su argomenti tra loro possibili
La spinta
Sì condannata e non è un elemento irrilevante anche da finanziamenti giusto va ordinato il signor Pennac tabulato Tucci infetti posti
Ne è testimonianza la ricorrenza dei centocinquanta anni dell'Unità d'Italia
Anticipando l'apertura ufficiale delle celebrazioni nei si svolse a Torino nel dicembre del due mila e dieci promosso da Istat e dalla Società italiana di demografia storica
Un convegno dal titolo i censimenti fra passato presente e futuro
In cui intorno a quel tema si confrontato no studiosi di diversa provenienza e di diversa nazionali
Sempre nell'ambito delle celebrazioni in quello stesso anniversario l'anno successivo
L'Istat organizzò un workshop dal titolo il percorso storico della statistica dell'Italia unita
Fu in quell'occasione che venne lanciata la proposta di realizzare un dizionario biografico degli step sì sotto leggi interventista e della Società Italiana giusta
Ovviamente per raggiungere quell'obiettivo bisogna risponde ad alcune domande preliminari la prima delle quali è chi è chi può essere considerato statistico
Ci si imbatte immediatamente nel corridoio di concezioni etiche finzione della statistica
Il saldo elaborate nel tempo per cui bisogna prendere le distanze perché non si tratta di definire una categoria astratta
Lei si di stabilire una correlazione che si sa anche estremamente cangiante
Troppo filo dello statistico e concezione al ruolo il ruolo della statistica nel tempo l'obiettivo di un dizionario biografico essi va be'quello di realizzare una sorta di Censimento di coloro che in qualche modo sono stati impegnati in questo campo
Individuando informarsi generazioni venti connotate e diverse tra loro attraverso l'analisi dei network culturali politici economici sociali nazionali e internazionali
Di cui sono partecipe vuoi come creatori essi stessi può eccome aderenti
Al contempo però il visionario mio raggiungere anche altri risultati
Che oltrepassano la dimensione puramente io grafica per illustrata il prestigio e il potere o la marginalità della statistica e dei suoi culto utili
All'interno dello stato e della società
Il lavoro perno la privatizzazione dizionario biografico degli statistici
In Veneto oggetto originale io era stato pensato in collegamento con altre iniziative avviati dall'Istat
In occasione delle celebrazioni del centocinquantesimo anniversario
In particolare col mio riordinamento dell'Archivio Storico dentista e con l'elaborazione della bibliografia te la scordi avverte
L'impresa del dizionario biografico degli statistici
Sì sì tua nell'onda lunga del rinnovato interesse da parte dell'Istat e della Società italiana di statistica della storia della disciplina
Di cui sono stati anche Cindy ovetti promotori disturbi sempre più numerosi fioriti intorno ad esse in Italia e all'estero in Italia questi circuiti giusto mai elenca Audi si vedranno in seguito come ha riconosciuto Giovanna Tosatti stendendo il bilancio delle iniziative per celebrare i centocinquanta anni dell'unità italiana
Per la rivista le carte della storia venne ha scritto impegnativo e complesso in programma dentista con cui esso ha inteso rimarcate
Il ruolo della statistica ufficiale lei come elemento essenziale di conoscenze e di democrazia per lo sviluppo di uno Stato moderno ebbene terminata la celebrazione dei centocinquanta anni molti progetti elaborati per quell'occasione illustrati all'OPA o non sono andati avanti o non sono stati completa e ciò che è accaduto per il Dizionario biografico degli Stati
Ovviamente la piena realizzazione avrebbe comportato o ne ha vissuti hanno sia sul piano economico sia su quello organizzativo
E le risorse per l'assolve alle ha un compito prevalentemente culturale come tutti sappiamo
Sono diventate sempre più difficili delle spie
A conferma ma della necessità di seguire allora seguirle un percorso meno oneroso sul piano progettuale tale esperienza della celebrazione dei novant'anni
Nel due mila e semplici il convegno la società italiana le grandi crisi economiche mille novecento ventinove mille novecentosedici tenutosi a Roma nel novembre per semplici non solo non ha espresso progetti impegnativi
Per l'analisi storica nel campo dell'asta ma messi in risalto la tendenza a fare oggetto di studio nello specifico settore
Troppi i temi dotati di rilevanza nella società attuale si è trattato ad esempio di indagare detto di criteri e categorie utilizzati per la misurazione dell'abbondante non lavoro più in momenti cruciali come le crisi che dal mille novecentoventinove hanno segnato
La storia del Novecento fino all'uomo Pillay mi hanno messo in
Il somma anche nella recente
Come se vogliamo è naturale che sia si rispecchia lo spirito pubblico di questi anni
Scarsa propensione a guardare lontano ad assumere impegni ad avviare iniziative oneroso Marchetto proprio perché tali possono apparire nuove o Rizzo
Poiché siamo qui a parlare di studi e di ricerca in dialogo con Guido Melis nei cui confronti io Paulo per me ma penso che tutti lo possiamo il re abbiamo un grosso debito di gratitudine siamo particolarmente consapevoli dell'importanza della sua progettualità che al di là delle innumerevoli iniziative di ricerca personali conflitti tre gli ha consentito di perseguire con con successo i due obiettivi fondamentali per l'identità e il progresso della disciplina che già sono stati
In più mi preme sottolineare che al suo prestigio di studioso e al successo della sua attività giudice
Ha molto contribuito la sua non comune attenzione alla dimensione umana della collaborazione chic
Grazie Dora per questa relazione in cui ai prostrato benissimo il farsi di quello che tu hai definito un investimento Borrelli un istrumento un brand della cui potenza della cui forza ci rendiamo conto oggi forse ancora più di allora questo Mappamondo dominato da ranking finanziari modelli econometrici algoritmi tutti basati su una serie di dati
Apparentemente neutre basso serie di dati quindi raccolti è eventualmente elaborati dagli statistici
Dunque la statistica ne emerge come una metodica perché più di una disciplina scientifica a mano un metodo che non solo diciamo in qualche modo registra il fenomeno demografico sociale produttivo
Che che intende indagare ma che a sua volta in qualche modo lo plasma o almeno ne plasma la percezione che ne abbiamo qualche e quindi le scelte che compiamo le politiche che formuliamo sulla base di quei dati dunque
Un istrumento Moreni potentissimo e molto ambivalente
Tra l'altro a sottolineare l'importanza della storia della statistica
Io credo che Giovanni come me possiamo dire che tutti i giovani studenti di Triennale di economia
Conoscono l'indice di Gini anche perché serve è e viene impiegata in quello che è uno degli argomenti più trendy di questo Periodo celle diseguaglianza dei nei quali teso
Ma nessuno sa chi fosse Jimi e fu in forza uno statistico del periodo fascista
Quando io l'ho detto a lezione dall'anno scorso penseranno ex soprattutto agli studenti stranieri hanno spalancato gli occhi perché per loro il mondo bianco e nero dunque dunque la storia della statistica è particolarmente importante
Allora Dora la parola a Giovanni inferenza dell'Università Europea di Roma che ci parla degli enti di Beneduce
Grazie
Intanto grazie per l'invito ringrazia e chiude le organizzatrici ne sono onorato di intervenire in questa sede
C'è una frase A pagina quattrocentonovantaquattro della macchina imperfetta che dice molto del metodo di Guido Melis cito quando si affonda la ricerca nelle fonti e non ci si limita al dibattito teorico si ritorna sempre al punto tale fine della citazione
E così sia detto e ripetuto in questa sede per iniziare questo ritorno ancora una volta agli elementi di Beneduce
Dunque il mio intervento è strutturato in cinque punti
Uno una premessa due un bozzetto storiografico tre gli enti di Beneduce secondo Guido Melis quattro alcune linee interpretative cinque qualche prospettiva primo punto la pre mensa come storico dell'economia vorrei anzitutto rilevare che l'economia e la storia economica occupano un posto significativo anche quantitativamente nell'ampia bibliografia degli scritti di Guido Melis
Guido Melis si è occupato tra le altre cose di economisti nel Parlamento italiano di élite dei ministeri economici di enti pubblici economici di intervento pubblico nel Mezzogiorno
E in varie sedi di banchieri economisti manager ne cito solo alcuni Celestino arene Enrico Cuccia Adriano Olivetti Vilfredo Pareto Gabriele Pescatore e moltissimi altri
Non è dunque un interesse occasionale che costituisce un filo rosso della sua produzione
Guido Melissano conoscenza profonda della storiografia economica i suoi iscritti sono disseminati di riferimenti alla tradizione alta della storiografia economica italiana degli ultimi cinquant'anni
Da Franco Bonelli a Luigi De Rosa e molti altri e con gli storici dell'economia egli dialoga e abbiamo creato negli anni ben prima che gli economisti e gli storici dell'economia riscoprì il siero anche grazie a Douglas North altri le istituzioni
Dico riscopre il siero perché già Enrico Barone definiva la storia economica come storia dei fatti delle idee e delle istituzioni e delle élite
Vi è certamente un gusto per il numero e per le guanti per le quantità negli scritti di Guido Melis quale piace contare enumerare
Questa sarebbe una parzialissime troppo riduttiva risposto alla domanda sul perché del suo interesse per l'economia
In realtà come dirò tra poco l'economia e centrale nella sua problematica non a caso delle tre chiavi di lettura che egli pone in apertura della sua storia dell'amministrazione la prima è strettamente legata al cambiamento economico in prospettiva storica
La prima chiave Citto
Il ruolo cruciale che la crescita amministrativa ha giocato in Italia e non altrove all'interno del suo peculiare modello capitalistico di scrittura
Dunque il decollo amministrativo gli prosegue è avvenuto di pari passo con il decollo industriale
Dunque il messo economia istituzioni è forte
Secondo punto un bozzetto storiografico quando si parla di enti Beneduce come scrisse Sabino Cassese ci si riferisce ad almeno dieci enti che nel quarto di secolo che va dal mille novecentododici al mille novecentotrentasette videro la luce per l'opera diretta o indiretta
Di Alberto Beneduce
Non li cito questi dieci enti evidentemente e siano aspetti unitari ben noti natura consortile un certo rapporto con lo Stato
Perché sono promossi dallo Stato che li regola ma operano con mezzi forniti dai partecipanti hanno precisi moduli organizzativi sono flessibile snelli
Ora gli enti Beneduce su una parte rilevantissima della storia dell'intervento pubblico in Italia e la storia dell'intervento pubblico in Italia una parte rilevantissima della storia economica del nostro Paese
Sì si scrivesse una storia di sintesi degli enti Beneduce si scriverebbe in sostanza una storia d'Italia nel nel Novecento e quindi va oltre le possibilità di questo intervento anche di quello scritto delle mie
Personali farne una sintesi può trarne un bilancio sia pur sommario
Proverò piuttosto a individuare il contributo di Guido Melis all'interno di questo filone di studi che farò qui solo alcuni riferimenti generalissimi per quello che ho chiamato un bozzetto storiografico
Ci sono due stagioni la storiografia sugli enti Beneduce e su Beneduce perché i due aspetti sono inseparabili ha conosciuto una prima fase che inizia negli anni Sessanta il termine a quo potrebbe esser la voce di Franco Bonelli su Alberto Beneduce apparso sul dizionario biografico degli italiani
Prosegue poi negli anni Settanta con le ricette del Cile e sulle pagine della rivista economia pubblica a proposito di cultura delle delle riviste e trova un complimento intorno al cinquantesimo anniversario dell'IRI con la pubblicazione di due volumi protagonisti dell'intervento pubblico nell'economia e più specificamente del libro
Alberto Beneduce i problemi dell'economia italiana del suo tempo apparso nel mille novecentottantacinque ma frutto di una giornata di studi organizzata due anni prima cui partecipo anche Guido Melis splendido saggio che ci però più avanti
Nel mezzo ci sono altre opere importanti vale almeno citare la nascita dello Stato imprenditore di Ernesto Cianci mille novecentosettantasette era una prima storia del Crediop di Luigi De Rosa mille novecentosettantanove
I due volumi collettanee su banche e industria fra le due guerre frutto di un'ampia ricerca promossa dal Banco di Roma mille novecentottantuno
La seconda fase che arriva fino ai giorni nostri è una fase di approfondimento di sistemazione ma anche riscoperto di riscoperta
Che si giova anzitutto dell'apertura del riordino di importanti archivio fondi a cominciare da quelli del limite dell'Ifil ma non solo
è una farsa soprattutto di monografie
La storia del club di otto dal mille novecentoventi al mille novecentosessanta di Marcello De Cecco che Francesco Asso del mille novecentonovantaquattro
Il volume di Giorgio lombardo mille novecentonovantotto sui primi anni del limite
In una collana in cui sarebbero poi apparsa altre tre ricerche rispettivamente dello stesso Lombardo nel Duemila di Filippo sbrana nel due mila sei di Lombardo e Vera Zamagni nel due mila nove
Tra le più recenti meritano di essere segnalati il volume di Roberto Ferretti Vidiri come amministrazione apparso nel due mila quattordici la ricerca di Marianna Pastore sull'istituto nazionale per i cambi con l'estate due mila diciassette
Una monografia di Roberto Giulianelli sul Credito Navale due mila diciassette
Il momento più significativo è stato ricordato la pubblicazione della storia del venti
A partire dal primo volume curato da Valerio Castronovo nel due mila dodici seguito da da un secondo curato da Franco Amatori poi dagli altri
è stata anche questa seconda fase in parte una stagione di biografia
Franzinelli e Magnani su Beneduce due mila nove Arena due mila undici persi col due mila tredici su Pasquale Saraceno
Vai e ti faresti due mila dodici Torresi due mila diciassette sul Parlamento
Passa un terzo punto gli enti di Beneduce secondo Guido Melis
Io ho scelto essenzialmente cinque suoi lavori
Li cito a ritroso la storia dell'amministrazione nell'edizione del due mila venti la macchina imperfetta due mila diciotto alcune ricerche nel fare lo Stato per fare gli italiani due mila quattordici
Due modelli di amministrazione tra liberalismo e fascismo mille novecentottantotto
E ultimo ma non ultimo a ritroso il saggio sulla cultura questa è una parola importante nella bibliografia di Guido Melis la cultura dell'efficienza nell'amministrazione italiana dopo la prima guerra mondiale mille novecentottantacinque contenuto nel già citato volume su Alberto Beneduce i problemi dell'economia italiana del suo tempo
Dunque anzitutto enti di Beneduce
E non enti Beneduce enti Beneduce una formula un certo senso astratta artisti replica abilità mentre enti di Beneduce sottolinea subito l'intima connessione tra i fondatori ispiratore e i suoi enti e per certi aspetti anche loro essere storicamente condizionati situati
E quindi non replicabili in certo senso
Allo stesso tempo Guido Melis sfata il mito di Beneduce demiurgo e indaga illumina costantemente contesti politici il retroterra culturali né su questo allargamento della prospettiva che dirò qualcosa
Agli enti di Beneduce Guido Melis ha dato un contributo almeno triplice di altezza di larghezza e di profondità percussivi il contributo di altezza e quello diacronico cioè della stratificazione temporale
Di ciò che viene prima e di ciò che viene dopo gli enti benefici
Non si comprendono gli enti di Beneduce senza un riferimento al prima è stato detto alle culture emergenti dell'amministrazione in età giolittiana al metodo podio e al suo gruppo
Alla grande tradizione dei funzionari dell'agricoltura
Inclusi gli stringa
Mexès comprendono gli enti di Beneduce senza un riferimento al dopo
Per anzitutto alla partenogenesi degli enti di bene cioè gli enti precedenti generano gli enti successivi senza sostanziali apporti da istituzioni estranea al circuito
Ma conferendo essi stessi capitale cultura esperienze prassi e soprattutto e con questo tutto gli uomini
Riferimento al dopo significa anche riferimento al destino degli uomini degli enti di Beneduce dopo il loro passaggio negli enti di Beneduce si veda il caso esemplare di Francesco Giordani
Dall'IRI alla Banca mondiale al CNR all'ASPI Mazza poi il padre dell'Euratom
In quel tempo di Guido Melis un tempo lungo tempo della continuità della permeabilità
Vi è poi un contributo sì in cronico di larghezza cioè il posto il ruolo degli enti di Beneduce nel reticolo di rapporti con l'amministrazione e con altri enti e soggetti
Se è vero che la proliferazione degli enti economico-finanziari rappresenta il vero fattore di innovazione nella scritta sul futuro istituzionale tra le due guerre Guido Melis non esita tuttavia dire
Che fu Beneduce con quattro o cinque uomini sto citando con quattro cinque uomini ad essere alla guida di un movimento che all'interno di quella proliferazione di enti fu forse la vera rivoluzione l'unica del fascismo del periodo fra le due guerre
Il terzo contributo e di profondità
Cioè di culture
E quindi di nuovo problema di uomini e del loro mondo materiale simbolico come ho detto cultura e parola che ricorre nei saggi e nei titoli di Guido Melis le istituzioni non sono solo norme istitutive è stato Guido Melis fa continuo riferimento alle idee alle idealità a prassi a modelli ma anche ad altre dimensioni come il linguaggio gli ambienti di lavoro l'arredamento pure il mobilio scrisse
Federico Chabod pure il mobilio consente allo storico di cogliere il clima morale e sociale di unità
Mi ha scritto una volta Guido Carli rievocando il suo primo colloquio all'IRI nella seconda metà degli anni Trenta
Così quando mi presentai per la prima volta fece anticamera in uno dei salotti nei quali sostavano le persone ammesse al colloquio con la presidenza e la direzione dell'istituto mi si disse che nell'altro salotto attendeva di essere ricevuto un costruttore di strade
Che quando si recava a Roma spendeva somme ingenti per riempire di fiori la propria stanza
Situato in un grande albergo lì vicino nel colloquio che vinco Menichella quest'ultimo gli fece capire che queste postuma forse non sia dicevano ad un'impresa entrata nell'ambito dell'IRI
Fine della citazione di di Guido Carli
Ne aggiungo un'alta il problema scrisse Sergio baronetto negli anni Trenta non è quello di mantenere o creare un determinato organo ente o istituto questo problema è del tutto secondario
Problema essenziale invece quello del metodo dei sistemi organizzativi della mentalità cioè scriveva baronetto in definitiva degli uomini con cui affrontare per risolvere il problema
Uomini in ogni caso mai isolati nello sguardo di Guido Melis sempre colti nelle loro relazioni di influenza e di scambio intellettuale morale e pratico
Integrazione anche morale appare come un fatto rilevantissimo istituti ha scritto ancora Guido Carli in quegli anni andamento degli anni Trenta
Noi consideravamo con orgoglio l'appartenenza alli e tutto induceva anche i più giovani collaboratori tra questi c'erano Guido Carli Enrico Cuccia Sergio baronetto
Tutto induceva anche i più giovani collaboratori considerarsi partecipi di un grande
Quarto punto
Alcune linee interpretative di fondo
Degli enti di Beneduce oltre che gli aspetti militari anche dei loro statuti Guido Melis fa emergere tre tratti fondamentale
Il primo che il problema delle origini e il loro essere portato di una cultura radicale socialista con capacità con competenze tecnico politiche
Capace di esprimere che cito un progetto di risoluzione della crisi dello Stato liberale in chiave di razionalizzazione e modernizzazione delle istituzioni
Problema peraltro comune in quegli anni ad altri Paesi europei
Insomma è l'alternativa Nitti Anna Binetti Beneduce Giuffrida e pochi altri
E qui da Mexès ribadisce questo cogliendo un problema politico di grande attualità e lo cito di nuovo il tentativo di esorcizzare con l'elevato livello di sapere specialistico
Il passaggio invece obbligato della conquista del consenso
Il secondo tratto e la natura essenzialmente finanziaria
Almeno fino al mille novecentotrentasette degli enti di Beneduce
Il loro scopo e alimentare il mercato finanziario dargli esistenza e consistenza indirizzando verso sbocchi di interesse pubblico risorse altrimenti improduttive in un circuito alternativo a quello del Tesoro
Insomma il si intendono dare una risposta alla necessità per un Paese povero di capitali di rischio di mobilitare risorse il risparmio privato di cui si parla anche oggi
Di mobilitare risorse per il impieghi di medio e lungo termine necessarie per gli investimenti industriali nuovi specie quelli a Rete tipici della Seconda rivoluzione industriale si pensi in particolare alla telefonia
E di farlo in un'ottica di mercato
Questa alimentazione del mercato finanziario a una duplice funzione di sviluppo
Sviluppo degli impieghi come ho detto ma anche per la raccolta e cioè opera di educazione finanziaria e di formazione del risparmiatore
Che diventa prima obbligazionisti e poi eventualmente azionista nel caso delle obbligazioni convertibili i dunque anche opera di dispersione del capitale e in certa misura di democratizzazione della finanza
Terzo tratto e il problema della Crescenza degli enti di Beneduce cioè il posto e il ruolo degli enti di Beneduce all'interno del fascismo
Cito di nuovo Guido Melis semiti aveva offerto all'élite riformatrici va Garanzia di un patronage l'edificazione in un programma complessivo
Mussolini e le vocazioni tecnocrati che implicite nel primo fascismo degli anni Venti sembrano garantire definitivamente l'aspirazione ad agire al riparo della politica e dei suoi condizionamenti
Con la sola legittimazione rappresentata dalla competenza
Fine della citazione problema come ho detto che torna ieri come oggi
In ogni caso a partire dagli enti di Beneduce Guido Melis fa complessivamente emergere nuove domande sul fascismo dalla cui risposta deriva lo cito di nuovo un giudizio sul cosiddetto totalitarismo fascista se ne parlava anche nella sessione
Dice Guido Melis assai più mosso e diversificato di quell'oggi corrente in una parte della storiografia italiana fino alla citazione
E dunque qui il significato politico Watteau senso degli enti di Beneduce e di Beneduce politico
Diventa centrale
Paradossalmente centrale
E il paradosso
Scrive ancora Guido Melis lo cito e questo che nel cuore del regime
Nel luogo dove si giocavano le sorti stesse dell'uscita del Paese dalla crisi economica
Operava un gruppo sostanzialmente lontano per origini culturali relazioni metodologia dazione di pensiero dal dominante universo fascista
E in questo complesso sistema sembra quasi che un invisibile motore chiama costituito Melis un'invisibile motore agisse sotto la scorza Esterna della dittatura
E dunque che cos'era questo invisibile
Ma pur reale motore
Forse un errore nella macchina imperfetta forse un errore forse l'inerzia
E forse anche il tasso queste tre grandi forze della storia l'errore di inerzia il Carso
Ma certamente in certa misura anche l'economia
Torniamo punto al quale sono partito l'economia italiana con la sua dinamica e con il suo ritmo interno con i suoi vincoli interni ed esterni
Specialmente quelli esterni derivanti dalla struttura di un Paese come detto povero di capitale di rischio che di materie prime sempre bisognoso di collegando
Di una politica estera economica
Tutti i problemi nei quali Beneduce e con lui pochi altri
Di un Mattioli Pirelli stringa Volpi
Potevano e sapevano districarsi facendo affidamento sulle loro superiori competenze sul loro portafoglio vasto di relazioni internazionali
Se è così se l'economia e quindi il suo peso qui come altrove negli scritti di Guido Melis vale osservare che mentre in misura crescente negli ultimi decenni gli economisti e gli storici dell'economia
Cercano e trovano risposte anche nelle istituzioni
I giuristi gli scienziati politici degli storici dell'istituzione le trovano anche nell'economia
Non certo per effetto di una fuga dalle responsabilità del proprio Campo posto che esistano i campi ma perché i più avvertiti trae sì camminano su quei muretti a secco che separano le discipline ma che lasciano filtrare la luce
Da un campo all'altro e il futuro ha scritto Sabino Cassese nel suo penultimo libro ma lo ha ribadito anche in quest'ultimo sugli intellettuali è Milletti intersezione
Cinque punto cinque e ho finito qualche prospettiva
Vorrei ora derivare qualche pista di ricerca dagli studi di Guido Melis anche alla luce delle direzioni possibili della ricerca intorno agli enti di Beneduce o Beneduce spesso sta prendendo che potrebbe prendere o che dovrebbe
La prima prospettive legata evidentemente alla classe dirigente
Mi sono molte personalità importanti che attendono studi circostanziati
Alfredo De Gregorio Giovanni forme Paolo Grassi molti altri Salvatore Pantano
Così come altre di maggiore e direi di massimo rilievo che attendono una sistemazione organica pensiamo solo a Donato Menichella
Restava vero invece consentito questo sconfinamento cioè spazzini letterario che immagino non sarà sgradito Guido Melis è stato vero ciò che scrisse Giovanni Papini nella vita di Michelangiolo nella vita del suo tempo
Cito per arrivare alla piena sicura conoscenza di un uomo due sono le principali vie maestre
Prima di tutto penetrare al suo interno attraverso le opere da lui lasciate
E quando ci sono con l'aiuto delle sue confidenze
L'altro inoltre ed è la seconda via e di studiare con pazienza con diligenza le sue relazioni con gli altri uomini
Seconda prospettiva legata ai rapporti degli enti Beneduce tra di loro cioè come sistema
Non esiste per esempio una storia dei rapporti tra limiti
Eppure tanto per fare un esempio il nuovo statuto dell'IMI quello del mille novecentotrentasei anticipa in certo senso le scelte sui limiti del mille novecentotrentasette
Tra di loro e anche delle derive lunghe anche qui istituzionali e personali qual è per esempio il rapporto di Mediobanca delle origini di Mediobanca con gli enti di Beneduce al di là dei legami parentali di Alberto Beneduce di Enrico Cuccia
Se è vero come scrive Marcello De Cecco che cuce l'ultimo erede di quel sistema
Basterebbe dare uno sguardo alla composizione del consiglio d'amministrazione di Mediobanca negli anni Cinquanta per trovare i beneficiari
Inclusi altri due stringhe
Altri due fratelli Spring
Ho già fatto per altri versi l'esempio di Giordani e di Giordani erede di Beneduce
La terza prospettiva e quella estera quella comparazione dei fili lunghi che portano all'estero in particolare i rapporti con l'estero degli enti di Beneduce e quindi il loro finanziamento all'estero
Ma anche di Beneduce Stenson Marcello De Cecco ancora scritto che in Veneto uccelli e la costante certezza mutuata da Nitti
Di stringere accordi con l'industria e la finanza degli Stati Uniti
Considerati il nuovo leader economico mondiale sotto tutti i punti di vista
Ora la lunga vicepresidenza nove anni di Beneduce della Banca dei regolamenti internazionali
A Basilea unico non banchiere centrale a sedere nel suo consiglio quasi un membro ad personam tanto che il suo successore anche né in questa banca sarà lo stesso Giordani
Un chimico ai banchieri centrali ma presidente dell'IRI in quel momento
Ecco questa vicepresidente di nove anni di persone significativa così come il fatto che Beneduce avesse avuto rapporti negli anni Trenta e forse già prima con Jean Monnet
Quando questi era un banchiere privato dopo essere stato vice segretario della Società delle Nazioni questa è attestato alle lettere
Finisco con una con quella che è forse una divagazione personale mi ha sempre stupito l'assenza a proposito di di Alberto Beneduce o una presenza un po'superficiale
Di un accostamento non tanto teorico ma pratico alla figura di Kenzo non teorico ma tra cioè ad alcune comuni preoccupazioni di fondo che poi in un orizzonte più ampio sono quelle della tecnocrazia europea del tempo
Dunque Beneduce del mille ottocentosettantasette che in sei mila ottocentottantatré
Sono entrambi laureati in matematica
Entrambi entrambi per concorso nella pubblica amministrazione Beneduce si interessa di statistiche economiche che in sé di teoria della probabilità
Sono entrambi editor poco editore di riviste prestigiose
Collaborano con i rispettivi governi durante la prima guerra mondiale quando fosse avviene un un primo contatto
E anche se la prefazione alla traduzione italiana delle conseguenze economiche della pace sarà di di Giuffrida
Ma siamo in quel mondo lì
Poiché Enza vorrebbe come si apprende da una lettera inviata Luigi Einaudi vorrebbe che il signor Beneduce lo scrive in italiano signor Beneduce il signor Buzzati
Fossero tra gli autori dei supplementi del Manchester Guardian dedicati a una riflessione sul dopoguerra
Qua sono coinvolti in momenti diversi della loro vita nella gestione di primari istituti assicurativi dei loro paesi che Beneduce sia che i
E quando nel mille novecentotrenta nasce la Banca dei regolamenti internazionali che in Siberia immensa non diversamente da Beneduce
Cito dal Trattato sulla Monica Dickens
Il nucleo dal quale potrà in futuro svilupparsi una banca sopranazionale per la gestione monetaria scrive nel mille novecentotrenta
E questo è il Fondo monetario
Che nascerà nel mille novecentoquarantaquattro
Anno della morte di Alberto Beneduce dunque al netto di differenze di divergenze che evidentemente esistono sono forse accostamenti e dettagli utili per un quadro più generale del resto e chiudo nel mille novecentoventisei
In quel saggio che occupa un posto così importante nella sua produzione cioè Wien dovesse fare cancer aveva scritto così
Cito credo che in molti casi la dimensione ideale dell'unità di controllo di organizzazione si trovino un punto intermedio tra l'individuo dello Stato moderno
Sono quindi del parere che il progresso consista nella crescita e nel riconoscimento di enti semi autonomi all'interno dello Stato
Enti cui criterio di azione è unicamente il bene pubblico per commessi lo concepiscono
E per le cui decisioni sono esclusi motivi di interesse privato
Enti che nella gestione ordinaria siano sostanzialmente autonomi entro i limiti prescritti ma soggetti in ultima istanza alla sovranità democratica espresse dal Parlamento
Fino alla citazione e da qui si potrebbe forse dire qualcosa di più su questi due grandi ciascuno a suo modo costruttori di istituzioni
Su quella più ampia problematica che attiene al rapporto tra politica politiche pubbliche e amministrazione grazie
Grazie
Solo rintracciare
Negli ottavi
Quindici ma anche
Quanti ad aprire
Sorbonne ed
Fiona May nella imputazione
L'ultimo
L'immediato dopoguerra
La lega
Tanti
Vietato nella riguardo
Ha rappresentato
Spagnolo poi l'appello
Se non avevamo dei libri davano Aldina risponde
Ecco
Direttore per
Pian piano ha rappresentato
Venne non solo un'aggiunta l'attacco da da Samarra scusate inseriti all'arbitro
Vorrei almeno ai lavori le due città il saggio sulla
Cultura
Degli uomini
Il pubblicato in un libro che io curato
Inseparabili lo stato del capo dello
Tale piacere lavorare
Grazie a tutti l'impiegato
Non sono se qualcuno vuole fare qualche osservazione io sarò Oppido appuntamento domani ringrazio orario radio radicale che ci ha seguito e ci vediamo domani mattina alle nove e mezza Senato arrivederci