Festival delle Migrazioni 2021 - Chi salva vite salva il mondo intero

Buongiorno
Allora buongiorno a tutti a tutt'
Io vi do il benvenuto come Festival delle migrazioni che organizzato da tre compagnie
Come avrete visto sul programma
Http a tre indipendenti al ma teatro e The d'accatto
Questo è un un incontro molto molto interessante grazie per essere venuti e per essere presenti in questo momento che non è proprio così facile insomma
Allora
Chissà Alba vite salva il mondo intero quindi sono riflessioni su quanto sta succedendo adesso e Lippi partecipanti che ringrazio sono
Luciano Scalettari presidenti di Rescue
Salvi Kardashian Povia che non c'è ancora ma sta arrivando perché aveva un treno che arrivava appena in questo momento
Marta Bernardini che della della Federazione Chiese evangeliche del programma rifugiati e Paola Barretta che invece in collegamento video
Vi ringrazio per essere qua vi ricordo che se volete contribuire a a al corretto svolgimento del Festival se avete voglia di lasciare qualcosa di di omaggio diciamo potete se volete alla alla fine del forse qua ci sarà un da cassetta dove poter dare un obolo Craxi lascio il microfono no questo no perché bisogna disinfettare quindi buon incontro grazie mi
Grazie buona azione
Fatto
Ho fatto un errore
Modera sede ho lasciato rei lasciato questo nome modera Federica Turtle che è giornalista già coordinatrice di riforma punto it grazie
Grazie buona sera a tutti e tutte grazie per essere con questo pomeriggio viaggia ieri al Festival delle migrazioni si è parlato di migrazioni di come siano connesse ad altre questioni fondamentali come la questione climatica oggi
Continueremo a parlarne con con gli ospiti che già sono stati presentati ed esso di conosceremo anche meglio con cercando di puntare l'attenzione sulle buone pratiche analizzeremo ancora ovviamente i quali sono le criticità che ancora oggi nel Mediterraneo incontriamo anzi
Per certi versi più che mai però cercheremo di di aver anche uno sguardo su quello che che si può fare da qui
Il titolo del nostro incontrò che viene dal l'ammonimento del Talmud salva una vita salva il mondo intero
E anche un modo per ricordarci che ma anche se ne faccia facciamo un piccolo pezzo questo è e fondamentale quindi anche un ammonimento a non a non scoraggiarsi
Io comincerei subito
Cominciare da Luciano Scalettari giornalista presidente di diresse più della questa associazione ieri abbiamo parlato a lungo
E perché
E è un'associazione nata da adesso poi ce lo spiegherà bene ma di sostanza dalla dalla società civile in poco più di un anno
è riuscita ad avere una nave una nave per salvare le persone in mare ora questo che
All'inizio sembrava un sogno irrealizzabile invece diventato realtà ne parlavamo adesso prima che iniziasse l'incontro molto prima di quanto si usasse sperare
Tra l'altro la nave e è stata varata e ha già già incompiuto il primo salvataggio sono state salvate centosessantasei persone quindi altro che una centosessantasei ad agosto dopo dopo il quindici agosto dopo pochi giorni che era navigazione se non sbaglio
Ecco poi vedremo un video di questo salvataggio ma intanto vorrei chiederti Luciano
Intanto benvenuto
E se ci racconti come è nata questa idea comizi realizza questo un sogno di un annotato un anno difficile costato un anno di pandemia non è stato un anno come gli altri eppure avete messo insieme risorse
Attenzione fondi per avere avere una nave che poi vedremo
Sì
Ma per noi è stato tra un cammino davvero di di che ha avuto dei passaggi che prende l'incredibile nel senso che la la cosa davvero nata tra i comuni amici milanesi all'inizio del sempre dicevamo quattro amici al bar riecheggiando la canzone che sono intatti otto sedici poi centinaia e c'è stato anche un lungo periodo in cui non non eravamo pubblici nel senso che così chi si associava a chi veniva avvicinato annoierà
Come dire si diceva abbiamo intenzione di sentendosi qualche volta dire mandiamo ma siete pazzi una lite fuori
è nata
E questo forse spiega anche perché poi siamo riusciti in un anno ha a ad arrivare alla nave alla prima missione né è nata probabilmente su una idea che ha coinvolto che ha catturato le persone alcuni chiedevamo di di mettersi in in così in cammino con noi di far parte di questa avventura un po'pazza
Che che l'impegno assunto da dal tema angeli in realtà appunto siam partiti da da dal fatto che non si poteva continuare
A ad assistere a questo stillicidio di di vite umane nel Mediterraneo ed eravamo poi nella fase forse più così cattivista diciamo anche delle posizioni del nostro paese del nostro governo quando si parlava di porti chiusi Dini respingere
L'idea nasce in quel periodo lì
Poi appunto c'è stato questo questo cammino che arrivato molto presto
Che doveva arrivare molto presto alla alla diventare pubblici ad annunciare che il progetto
Che esisteva eravamo allora circa centoventi centotrenta associati quindi ancora un gruppo molto piccolo e molto collocato in orti taglia fra fra Milano Torino qualcosa in Veneto quindi molto localizzato poi appunto è arrivata la pandemia quindi ci siamo trovati ha andando tentare di di andare avanti con questa idea un po'pazza nel Periodo più difficile da decenni a questa parte all'inizio protocollo danze ricordiamo insomma nel due mila venti e nessuno dei temi sicuramente più sensibili chiamiamoli così diciamo così Petit visivi che ci sono in Italia da un po'di tempo a questa parte
Quindi veramente sembrava che tutto ci le masse contro in realtà dal momento in cui abbiamo annunciato l'esistenza con la conferenza stampa a Milano
La risposta che setaccia travolto nel senso che da centoventisei passati a cinquecento associati in due settimane sono arrivate più di mille mail quindi siamo rimasti davvero
Spiazzati da una reazione bellissima ma che ci metteva in poi in crisi nel senso che nei trovammo a una strutturazione molto casarecce all'epoca
E però nello stesso tempo ci ha fatto capire che provente questa idea era molto più condivisa di quanto poteva così avessimo potuto pensare alla vigilia e e da lì abbiamo corso abbiamo corso molto perché come dire la il il nocciolo centrale il valore più forte che che ci mette insieme indolore il principio umanitario quindi ogni giorno per tutto su un'emergenza come questa giorno di troppo
Ci siamo sempre detti dovremmo essere in mare da ieri o da un mese fa o da un anno fa
Quindi
Questo percorso di di croccanti e raccolta fondi ricerca di finanziamenti rendendoci conto anche via via studiando anche tanto devo dire
Cercando di capire tante cose
Rendendoci conto che di i costi di questa operazione sono davvero ingenti quando ci sparavano cifre come dire questo sogno diventava un po'più miraggio no quando ti dicono
Ebbe sì insomma una nave vecchiotta però a meno di quattro cinquecento mila euro difficile o seicento mila è difficile trovarla nel partivamo con niente niente zero quindi nessuna nessun finanziere Tore nessuno abbiamo avuto un banca si che ci abbia messo a disposizione un milione di euro purtroppo
Quindi è stato tutto una raccolta fondi lenta che la gran parte è ancora oggi proviene
Da un finanziamento diffuso di migliaia di donatori chi ha dato cinque euro che ne dati dieci mila qualcuno ha qualcosa in più
E che hanno messo insieme la somma per acquistare la nave per per metterci a bordo tutto quello che serve per pagare gli stipendi dei marittimi perché tutta la parte tecnica di governo della nave
Di marinai che fino al capitano Fernando stipendiati quindi somma costi davvero molto molto ingenti
E
L'accelerazione finale è stata in primavera quando l'abbiamo potuto abbiamo individuato la nave che Romario che faceva già soccorso che allora si chiamava alla gloriosa la curdi
E che noi abbiamo ribattezzato Rescue Pippo impegnate sul nome della nave rischio people l'abbiamo acquisita maggio e e da lì è stato veramente una corsa contro il tempo per per essere in mare il prima possibile siamo riusciti poi a staccare gli ormeggi il sette di di agosto
Era in questa nave aveva avuto un fermo amministrativo quindi un'ispezione da parte della guardia costiera che aveva rilevato una serie di problemi questo quando ancora era di proprietà del dell'altra organizzazione quindi sigari
E quindi aveva potuto andare in cantiere per sistemare queste cose quando non l'abbiamo acquistata
Era si trovano in cantiere uno in cantiere spagnolo delle cittadine buriana nel porto di boria Anna
Quindi il sette agosto siam partiti da lì avevamo un po'più di navigazione rispetto Anna partenza dalla Sicilia come avviene di solito e quindi ci abbia messo circa cinquecento a tre giorni qualcosa ad arrivare in zona nella zona sale erano eravamo quasi alla metà di agosto
E e Italia il tutto è durato veramente pochissimo nel senso che in settantadue ore la presenza a bordo è passata da venti a centottantasei quindi centosessantasei persone
Salvate in quattro interventi DiVersi che riscontrando anche situazioni molto diverso nel senso che il primo salvataggio era di un gruppo che era partito una dozzina di ore prima dalla Libia e quindi insomma in condizioni certo non buone non ottime non buone ma comunque decenti vendere i salvataggi successivi quando già la nave cominciano a far rotta verso nord sono stati molto incontrato persone molto più provate penso in particolare un gruppo di una dozzine in una piccola barca che aveva già finito l'acqua già finito
Il il cibo non aveva più non nel motore non funzionava più
E erano già lo stadio
Di Chiti per l'acqua di mare
Insomma situazione veramente molto difficile
Tutti e centosessantasei provenivano dalla Libia
Mi raccontavano i le persone a bordo che quando
Quando hanno parlato con particolare con uno di questo piccolo gruppo quello diciamo che è stato il mare di più che non ha più acqua
Uno di loro ha risposto in modo insomma che colpisce molto perché ha detto noi ci consideravamo già morti sapevamo che eravamo vivi ma solo apparentemente perché aspettavamo insomma il destino di Dini
Di morire e poi siete arrivati voi
Ecco in questa queste due frasi c'è un po'tutt'tutto il senso di tutto quello che abbiamo che abbiamo fatto che mi hanno messo insieme tutta la fatica che stranamente tante smercio pianificato tanto tanto tempo tante energie
La missione è andata molto bene insomma centosessantasei persone il record anche di persone a bordo di quel di quella nave perché massima da stato di centoquaranta migranti recuperati naufraghi recuperati
E e quindi naturalmente adesso ci prepariamo a ripartire quindi il quattro ottobre se scongiurando che San tengano imprevisti la dalle scritte il Polo riparte per la seconda missione
Che i
Siamo del mese di ottobre quindi condizioni climatiche diverse ad agosto
Male era molto tranquillo quindi si sapeva che tante imbarcazioni sarebbero partite e che una parte di queste avrebbe avuto difficoltà come l'ormai quasi statistico
Ottobre un po'più un'incognita sia per il tempo sia per le partenze però sicuramente bisogna esserci
Perché S esserci in quella zona di mare si dica appunto evitare morti evitare che la Guardia costiera libica riporti in quell'infermità dove le persone scappano i naufraghi quindi non solo appunto si si salvano vite ma si evita che persone bambini donne uomini tornino in quella in quell'inferno che oggi la Libia
Su cui magari poi il tema su cui magari torniamo e adesso forse se vogliamo vedere il il video questo il video
Della giornata pinte in USA dove per tre volte l'equipaggio
Ha fatto un primo salvataggio stavano rimettendo a bordo questi motoscafi Dini che chiamiamo Reed che servono appunto per avvicinarsi all'imbarcazione
Naufraga li avrebbe stavano reperiti reale a bordo e c'è stata una seconda segnalazione che mi hanno subito rimesso in acqua
Sono ripartiti sono rientrati con il secondo gruppo è appena stavano per riportare sulla nave i due libri di nuovo c'è stato un terzo avvistamento e quindi terzo intervento quella giornata per i all'equipaggio massacrante però decisamente molto importante perché sono stati tre interventi nel giro di poche ore
Abbiamo Rocco volentieri onora
Piani stancare quindi all'altra grazie tempo perché
D'accordo eguagliare il primato
Allora
Avevo ancora no
La RAI allora
Come bisognerebbe pure così permanente mi ha detto
Questo in realtà il primo dei salvataggi critico smesso l'altro questa avviene il tredici agosto che era un grosso gruppo rendo tutte persone provenienti dal Marocco che avevano fatto questa strana chissà attraverso quali
Passaggi dal Marocco era passato arrivato fino in Libia e era riuscito a trovare questa imbarcazione era una dozzina di ragazzi minoritaria dei quattordici e diciassette anni e poi gli altri a tutti i giovani adulti Elena quelli che dicevo che avevano avuto una più
Rimasti in mare per un periodo abbastanza contenuto porno tutti d'autore che non partiti dalle coste libiche socio voglio vederlo l'altro giorno in seguito sì ce n'è anche un altro quello del quindici agosto magari aggiungiamo
Riusciamo
A no quello magari lo vediamo dopo avere allora noi lo vediamo in secondo momento va bene talora passo a Marta Dalla benvenuto anche a te Marta Bernardini coordinatrice di Mediterraneo o perché il progetto sulle migrazioni della Federazione delle Chiese evangeliche in Italia nato nel due mila tredici dopo un ma tragico naufragio doveva morte più di trecentosessanta persone
Ecco in quell'occasione si decisero le idee della Federazione Chiese ha deciso di in sostanza di porta un osservatorio su Lampedusa non sono cioè di cominciare un lavoro di accoglienza poi da lì nascono nasce il Progetto dei corridoi umanitari che mi insieme alla Tavola Valdese alla Comunità di Sant'Egidio e il primo Progetto in Europa
Che ricordo ha portato già due mila persone in salvo quindi sono due protocolli stati rinnovati adesso ad agosto è stato rinnovato di conferma il terzo quindi per altre mille persone
Vivo se parliamo di buone pratiche questo è sicura è sicuramente una buona pratica
Ora anche se chiaramente c'è da dire
E dopo tutti questi anni per permane sono un po'di anni ma che già c'è questo Progetto sarebbe stato bello che dei governi avessero preso esempio no e presa in carico quello che dovrebbe essere una responsabilità non delle delle chiese ma di tutti da comunque questo magari lo lo vide documentiamo anche dopo quello cui vorrei parlare con Conte Dini realtà delle dell'emergenza o meglio la si fa una questione della migrazione viene raccontato come emergenza emergenza non è nel senso che la la conosciamo ma è emergenza se continuano ad arrivare moltissime persone
E anzi a maggio proprio mediterranea pop ha scritto una lettera col su l'Europa sta morendo a Lampedusa perché in quel caso erano arrivati due mila persone che riempivano
A maggio si riempivano il Moloch insomma in qualche modo avete provveduto però per rendevano anch'il senso di come questa sia un una questione che deve essere affrontata
Ecco allora gettiti chiederei cosa è successo dopo cioè qual è la situazione adesso e qual è la risposta anche al di là di quello che che voi fate ma di quello che avete anche potuto verificare
Allora sicuramente per la le chiese protestanti è stato il il tre ottobre del due mila tredici il momento di di svolta che ha fatto decidere le chiese di iniziare un progetto sulla frontiera
In primo piano e in prima in prima linea
E dalla dal due mila quattordici siamo appunto Lampedusa con un osservatorio permanente quindi la nostra presenza è costante e possiamo dire che dal due mila e quattordici abbiamo visto moltissimi cambiamenti i flussi non sono mai uguali
Cambiano i periodi cambiano le persone che arrivano cambiano le rotte cambiano le condizioni con le quali le persone arrivano di fatto in sette anni la situazione rimasta costante complichi e con canali e quindi se solo vedessimo questo segmento di sette anni chiaramente già il termine emergenza un termine che non suona
Opponendo che sono a male quindi quello che ci rendiamo conto che più importante dire in questo momento che l'emergenza non è quella degli sbarchi ma della gente che continua a morire in mare a meno che ci siano i singhiozzi dei soccorsi delle navi umanitarie
L'emergenza e la Libia l'emergenza che non ci sono vie legali per le persone di arrivare e che le persone non possono decidere di arrivare noi in questi anni nella nostra attività siamo presenti al modo nel momento degli arrivi che abbiamo incontrato tantissime persone diverse e abbiamo visto anche il modo le condizioni con con cui sono arrivate è stata un'estate molto calda
Dobbiamo immaginare che solo in tre mesi sono arrivate quindici mila persone a Lampedusa quindi Lampedusa è il luogo primario di transito
In Italia non parlo di luogo di arrivo perché realtà Lampedusa si sta qualche giorno e poi si riparte per la Sicilia o per altri luoghi quindi di fatto la piccolezza della di Lampedusa luogo di passaggio però il luogo principale degli arrivi in questo momento in Italia ed è una piccola comunità che vede questo attraversamento molto intenso
Dall'altra parte è quasi invisibile l'arrivo delle persone
La Sicilia è stata una delle menti più visitate quest'anno da un punto di vista turistico e molte persone che sono state in vacanza lampedusano non ho visto neanche una persona migrante
è più facile trovare le persone nei propri quartieri nelle proprie città faccio un esempio a luglio sono arrivate sessanta mila persone turisti quindi sessanta mila persone hanno attraversato un'isola di venti chilometri quadrati e sono arrivati sei mila migranti
Quindi anche parla di emergenza o di pressione o di collassano anche questi termini che sono arrivati nelle nostre case è stato un po'stridente da quello che che abbiamo potuto vedere nomi quello che abbiamo visto questa estate è una un arrivo maggiore di persone dalla Tunisia
Quindi sicuramente il precipitare degli ex della situazione in Tunisia ha portato molte persone a partire molte famiglie quindi ne ho visto arrivare donne con famiglia con bambini con giovani figlie e figli quindi nuclei familiari
Anche con animali domestici
Questo è stato per esempio un'altra narrazione no arrivano addirittura tra i cani come se le persone che arrivassero orti crollano davanti morte di fame senza vestiti a piedi scalzi oppure non sono abbastanza disperate
Per colpirci per poter arrivare invece migrano persone
Che portano via tutto quello che hanno se tu non hai possibilità di tornare piena nato a terra ITO animali giovani giù quello che hanno non lo porti con te
Quindi questo è un altro modo che noi abbiamo avuto di vedere le persone che arrivavano soprattutto perché sono arrivate più persone dalla Tunisia perché dalla Libia non parte più nessuno
No perché sono partite cinque mila persone della Libia ma nove mila sono state riportate indietro dalla guardia costiera libica quindi quasi il sessanta per cento è stato riportato indietro dalla cosiddetta Guardia costiera libica
è come se durante un incendio i pompieri ti portano via dal luogo dell'incendio e poi ci riporta esattamente nel luogo dei doveri scappato esattamente questo che sta avvenendo in questo momento quegli accordi che ci sono tra l'Italia e la cosiddetta Guardia costiera libica quindi questi sono dei modi con cui cambia racconto di quello che avviene e di quello che sta succedendo quello che succede in Libia
Non meno drammatico per cui le persone non partono semplicemente non riescono a farlo o vengono riportate nelle nelle prigioni le persone che arrivano a Lampedusa arrivano estremamente devastate dal viaggio che Riva della Libia segni evidenti di tortura e ce lo racconta
Che arriva dalla Tunisia arriva appunto con la disperazione di aver perso tutto persone che sono in viaggio da ore giorni che devono acqua del mare e che quando hanno qualcuno che può salvare chiaramente
è un'altra prospettiva considerate che in questo momento la vorrei essere italiana fare salvataggi sono all'interno delle acque nazionali quindi se non avessimo organizzazioni umanitarie
Quel mare è un deserto cioè il il mare se desertificato fondamentalmente il mare Mediterraneo non è una frontiera naturale
è una frontiera arresa così dalla politica delle scelte politiche
Quindi noi molto nell'aspira Conti usiamo anche dei disegni del collega Francesco più abbi chi che forse avete visto all'inizio
Anche qui c'è una piccola immagini di questo mare spinato ne parliamo del mare Spinato cioè reso Spinato
E letale dalle nostre leggi tutto questo c'ha portato coi a sviluppare il programma di corridoi umanitari quindi realtà è stata l'esperienza di Lampedusa che ci ha attivati
Per trovare delle soluzione alternativa allora i corridoi umanitari sono un'alternativa
Alle alle morte nel Mediterraneo
O alle morte su tutte le frontiere del nostro tempo perché ovviamente non cessano mar Mediterraneo i corridoi umanitari sono un modo per far rilevare illegalità e sicurezza delle persone
Da in questo mento dal Libano quindi restiamo al terzo rinnovo del protocollo dal Libano
è un modello europeo perché usiamo una un articolo della della convenzione di Schengen quindi possiamo farlo
All'interno della regolamento europeo significa che altri Paesi europei potrebbero fare lo stesso allora le chiese la società civile ha indicato una strada nessuno vuole sostituirsi alla al governo ma perché non crediamo che sia questa la risposta
è una strada è una via per dire se lo fanno delle piccole chiese la sinistra Società Civile lo possono fare anche i governi chiaramente quindi ora la nostra proposta da tempo è arrivare a un altro livello cioè fare di corridoi umanitari a livello europeo abbiamo da poco sottoscritto anche un protocollo di evacuazione dalla Libia
Quindi ci sarà anche questa possibilità di evacuare delle persone della Libia insieme le mie all'Avana cacciare quindi Center e le istituzioni
Con la società civile e chiaramente da un mese da più di un mese si sta iniziando a negoziare per quanto riguarda la situazione in Afghanistan
Quindi bene i corridoi umanitari non benissimo
Bene ma non benissimo perché chiaramente la risposta dovrebbe essere politica strutturata sul lungo periodo non sempre questa concessione a singhiozzo dovrebbe essere ovviamente un uno sguardo europeo sul tema delle migrazioni non cambiare la possibilità quando le persone arrivano in Italia con i cui corridoi umanitari arrivano in un sistema di accoglienza diffuso
E con l'idea di una solidarietà dal basso e quindi questo è anche il tentativo di coinvolgere i territori le associazioni e le organizzazioni umanitarie le comunità le chiese che possano accogliere le persone che arrivano per cercarle già in di inserire in un percorso quotidiano in un percorso di conoscenza e di ricominciare una vita a stretto contatto chi già quei territori di vivi e quindi c'è anche questo questo tentativo e questa è la prospettiva quindi lavorare sempre nei territori con i territori senza mai separare
Questa separazione passante del noi e del loro quindi cerchiamo di sconfinare continuamente e lo facciamo per fortuna con tante altre real-time sempre in sinergia
Sì infatti parlarvi di missione di sguardo europeo che manca delle purtroppo lo sguardo europeo e noi conosciamo e quello dei delle chiusure delle frontiere perché leggevo un poco tempo fa per esempio bilancio di Frontex che aumentato tantissimo negli ultimi anni addirittura arrivato dal sei virgola due milioni all'anno del due mila cinque
ATO in del due mila diciannove trecentotrentatré milioni un totale di uno virgola sessantacinque miliardi ne sappiamo che Frontex purtroppo che Agenzia di controllo non riutilizza
Per aiutare le persone se non in piccolissima parte ma per bloccare queste frontier quindi c'è stato un cambiamento enorme anche nell'atteggiamento che l'Europa e delle sue agenzie di controllo che ha nei confronti delle persone che arrivano abbiamo visto negli ultimi anni non so perché sono pochi in questi anni quindi N G di di soccorso erano viste appunto e non dalla dalla anche del delle persone dalla politica con me
Un aiuto a chi arrivava poi si arrivato in poco tempo alla criminalizzazione pochi anni fa dei decreti Salvini non sono ora però la situazione quale nel senso che non ci troviamo di fronte a un'Europa che paga per esternalizzare la frontiera no quindi parla di prima
Marta degli accordi con la Libia di cui sappiamo prima ci sono quelli con la Turchia fino ai ed Europa paga per tenere più possibile le persone fuori dall'Europa Ciolos ostruisce muri
Samos abbiamo visto un campo chiuso l'hobby della prospettiva di avere delle sempre più delle prigioni quindi ecco del tutto questo per dire che questo un po'lo scenario in cui ci muoviamo lavorando all'interno di un nano MG e di un di un associazione come rescue
è facile o e di chi è difficile
C'è l'aiuto del da parte dei governi meglio di prima oppure non è cambiato niente e si naviga diciamo in acqua e non troppo tranquille
No io Tordino c'è diciamo questo va dato atto al governo attuale una una maggiore attenzione a rispettare i diritti internazionale nel caso specifico noi ad esempio quando alla porgendo procedura molto molto rigorosa quelle che si deve seguire dal momento in cui si parte dal momento in cui si soccorre nel momento in cui si torna verso il porto sicuro anzi il luogo dice la la convenzione internazionale luogo sicuro per vicino
E e quindi è doveroso da parte di chi verbale di soccorso seguire questa procedura in maniera molto molto precisa
Anche perché insomma sappiamo che altrimenti potrebbe essere contestata dalla favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e e cover ciò cui si assiste è in realtà una atteggiamento
Estremamente aggressivo e meno arrogante da parte della Guardia costiera libica
Sopra se vogliamo vedere fra un attimo
Vediamo che cosa significa concretamente perché il primo gruppo che avremmo potuto soccorrere non l'abbiamo potuto soccorrere perché per velocità maggiore della nostra la Guardia costiera libica è arrivata prima di noi purtroppo
E ha riportato in Libia un gruppo e abbiamo solo potuto assistere documentare quello che stava succedendo e insomma riservarsi per tutte le azioni di advocacy ma anche se è possibile legali perché si è trattato di un respingimento illegale
Come sanno tutti i respingimenti tutte le volte in cui la Guardia costiera libica prende qualcuno e lo riporta in Libia commette un reato internazionale perché riporta e le persone naufraghi in un luogo che non è sicuro quindi non è ammissibile che le persone che che in Autovie chi scappa
Dalla libero pascolo scapparsene della Tunisia non conta venga riportato verso uno dei luoghi non sicuri in questo momento nel Mediterraneo luoghi sicuri sono tutti nella parte nord del Mediterraneo dello nel lato sud non ci sono
Finché non ci saranno le condizioni in questo è un dato è un dato di fatto quindi collaborazione Noda parte Guardia costiera libica assolutamente no dalla parte da parte di Malta che la seconda autorità qui ci siamo rivolti nessuna collaborazione anzi la risposta anche piuttosto veloce è stato non è di nostra competenza ma non è vero nel senso che in quel momento non eravamo nella zona di eravamo più vicini a Malta che all'Italia e quindi giustamente abbiamo chiesta amante luogo sicuro
Ma la risposta che che è di prassi di Walter che un lungo fax fax lungamente che viene mandata a bordo dove si dice non è di nostra competenza rivolgetevi
Alla vostra bandiera quindi siamo ancora di bandiera tedesca avendo comprato la nave da una organizzazione tedesca quindi riveduto rivolgerci o alla Germania ho visto che siamo associazione di diritto italiano all'Italia
Questa è la risposta che da sempre la la Malta il nostro Governo ce l'ha dato il luogo sicuro di approdo il porto sicuro in due giorni quindi un tempo diciamo accettabile ecco accettabile
Quindi come dire fai fa il suo dovere rispetto a così periti internazionale ma nulla di più questo è quello che e però ovviamente poi se andiamo a discutere di che cosa significa il sovvenzionamento che l'Italia e gli altri Paesi europei danno alla Libia perché riportino allora suggerite internazionale dobbiamo il TAR riaprire altri capitoli
Ecco se vogliamo vederlo secondo me significativo vedere cosa significa concretamente che la cosiddetta come giustamente io sempre chiamata guardie costiere alla cosiddetta Guardia costiera libica intervenga
In mare anche in zone dove non non potrebbe farlo
Molto
Pur
Su
Sono solo non
So se scontro
Otto sta
Giustizialisti
Bar
Ecco non so se siete riusciti a leggere le scritte perché erano più basse forse io le coprire in parte
Noi il nostro comandante era signore con la barba e la maglietta blu diceva siamo in zona sarà maltese rivendette conto che siete in zona SAR maltese confermate la risposta che avete sentito è andate via andate via siamo qui noi per me è stato un momento di grande sconforto
Avete visto che venivano issati bambini
Donne
Per pochi minuti forse Maritati un quarto d'ora prima del momento in cui nello seviziato il nostro soccorso la Guardia costiera libica avrebbe dovuto fermarsi
Siano stati preceduti e non si può
Non pensare al fatto che quella nave quella motovedetta è una motovedetta pagata dall'Italia ed è veloce perché sono state date migliori tecnologie
A chi riporta in Libia mentre non viene in questo momento ne ho fatto quello che si dovrebbe fare un'operazione europea di soccorso per cui ne smettere ma domani
Di di fare quello che facciamo nei come alternativa almeno un sostegno a chi soccorre nulla che riporta intenzione con ogni tipo di abuso e di violazioni dei diritti umani in Libia le per le persone
Quindi un momento di grande sconforto poi chiaro si sono stati i salvataggi successivi e diciamo siamo contenti per i vicinissimi per i centosessantasei che sono stati almeno portati via dalla Libia non so quanti resteranno in Italia quanti otterranno di rimanere qui quanti andranno magari in altri Paesi europei ma come dire
Come organizzazione ci siamo detti fin dall'inizio che il nostro obiettivo compito e punto di riferimento che le persone non muoiono in mare se andassimo a come dire discutere se è un migrante economico se non lo è sui migranti di guerra o se non lo è se deve rimanere in Italia se non deve rimanere taglia tutto questo renderebbe negoziabile
In qualche modo il diritto essersi salvato mentre il diritto a essere salvato e di ciascuno è di tutti
Per cui andò in non importa dove vengono non importa cosa succederà
Dopo in quel momento quelle persone stanno per annegare
O stanno per riscattarsi o stanno per finire l'accostano per per per morire opera essere gravemente ustionate dalle dal dalla micidiale miscela miscela di benzina
E acqua dei dedica soglia quelli motori quando finiscono in acqua e il motore magari è andato in panne quindi tutto questo non è negoziabile
E come dire l'idea che ci sta dietro che è fondamentale che è il punto su cui batte tutte le volte il nostro presidente onorario Gherardo Colombo è che nessun essere umano ha più dignità di un altro nessun essere umano ha più diritti di un altro
Pagare la Guardia costiera libica perché riporta indietro le persone e decidere che alcuni esseri umani andò per diritto
Di salvezza di sognare di emigrare di spostarsi di di fuggire da una guerra rispetto ad altri ecco questo è ciò che il profondamente ci divide
Da dalla linea purtroppo politica europea e anche italiana
Grazie intanto io e approfitto per dare benvenuta stabili Calciopoli è arrivata al ci ha raggiunto grazie sadica e dell'associazione Carta di Roma giornalista
Io ne approfitto per allargare allora nostro discorso a te ma prima ha manderei contributo tenda coordinatrice carte di Roma che non può essere qui Paola Barretta di qui abbiamo così poi su quello che dice vediamo di di fare una riflessione insieme a te
Grazie
Buona sera tutte a tutti a una piacere per me essere al Festival delle migrazioni di Torino e intervenire in su un tema che che caro alla carta di Roma che l'associazione per cui lavoro ormai da da qualche anno
Due sono le suggestioni che che mi sembravano una rilevante portare nella nel panelle discuterà nei panni di oggi osservazioni che derivano dall'analisi dei media che tutti gli anni la carta di Roma in collaborazione con l'Osservatorio di Pavia fa rispetto al racconto della della migrazione dei suoi protagonisti
La prima suggestione riguarda l'anno in corso hanno in corso caratterizzato come come tutti avete al mondo avuto modo di vedere di caratterizzato mediaticamente da un calo
Dell'attenzione nei confronti della migrazione dei suoi protagonisti cavallo evidentemente connesso all'emergenza sanitaria Conte diciannove alle sue drammatiche conseguenze
Il calo dell'attenzione ha oscurato ulteriormente alcune questioni che sono centralina racconto della migrazione ma che sono risultate ulteriormente ai margini condivido alcuni dati
Che emergono dall'osservazione del due mila venti e che in qualche modo riguardano anche l'anno in corso il primo la scomparsa del di tutto ciò che attiene all'accoglienza
Pensate che nei nell'informazione di prima serata sulle prime pagine dei quotidiani l'accoglienza occupa circa il quattro per cento dell'agenda della migrazione contro l'oltre settanta per cento
Dell'attenzione sui flussi migratori uniti che senso ma essenzialmente poi gli arrivi di ammazzare
Quindi progressivamente l'accoglienza è scomparsa
Ed è scomparsa tutta quella parte che dell'accoglienza si nega alla a agli ingressi illegali
I corridoi umanitari abbiamo rilevato che nel corso del due mila venti si contano sulle mano sulla mano sulle dita di una mano
Nei telegiornali di prima serata cinque notizie in un anno che climatizzati in modo specifico e puntuale i corridori umanitari
La seconda suggestione è che nella nell'attenzione che viene data ai flussi la cornice prevalente anche in presenza di un calo di notizie tende ad essere quella allarmistica
Dell'invasione
Delle sfoglia nomi che che arrivano sulle nostre coste
Tralasciando sia un aspetto geografico e quindi tutta tutta la gestione e la questione degli arrivi che non sono chiamati re e che sappiamo costituiscono una parte significativa di presenza nel nostro Paese
E
Una parte poi di di contenuto quindi non solo geografica ma di presenza delle voci e dei protagonisti per cui chi arriva a chiamare molto viene intervistato molto di rado
E gli stessi chi si occupa dei salvataggi chiamare rimane sullo sfondo perché ad essere centrale e la politica
C'è ancora uno
Prima l'impressione è che non ci siano i sommersi perché di naufragi della tragedia del mare si parla sempre meno e che non ci siano neanche salvati o meglio che i salvati siano collocati già in una dimensione allarmistica
Che concentra l'attenzione poi sulla ripartizione su chi andrà dunque e quindi in che il salvataggio fuori diventi l'occasione lo strumento terra parlare di altro l'auspicio pertanto è che un'attenzione una centralità ai protagonisti sia data non solo e non soltanto in connessione alla all'emergenza all'essere
Al al all'essere alto per essere aiutati ma che sia una invece un racconto incentrato sulla moltiplicità delle voci già presenti la nostra società attive
E con una con delle esperienze da condividere grazie
Grazie si dava abbiamo detto non ho detto io prima che la carta di Roma è un'associazione nata nel due mila undici quindici anni fa per dare attuazione a un protocollo su una corretta informazione
Sarà sul tema delle migrazioni si gratta dalla Federazione nazionale della stampa all'ordine dei giornalisti ecco allora io prima parlavamo con Marta Bernardini di come si parli
In modo sbagliato di emergenza anche se si sa bene che ormai la la lunga migrazione e un dato di fatto
è che c'è una narrazione ci confermava adesso Paola Barretta nelle video una una narrazione totalmente sbagliata sul tema delle delle persone migranti
Allora quello che volevo chiede chi è in questi dieci anni di di lavoro di di osservazione sul campo
è cambiato qualcosa o continuiamo a raccontarla male malissimo
è questo il la prima parte la seconda e quanto avete dato fastidio a questa narrazione sbagliate su che cosa è stato fatto per cercare di di correggere il tiro
Grazie e
Grazie a tutti e tutti essere qui mi scuso per il ritardo appunto
Salutato direttamente da Roma
Ebbe qualcosa è cambiato diciamo che una per esempio delle battaglie principali che abbiamo fatto con la carta di Roma quella contro l'utilizzo della parola di clandestino ad esempio una parola che non è la parola giuridicamente appropriata per riferirsi alle persone che che stanno in mare che si stanno insomma stanno cercando di raggiungere l'Europa l'ex presidente della carta di Roma
Diceva sempre un saggio Maria Bellu diceva che chiamare tutti quelli che sono in mare clandestini è come chiamare tutti quelli in un supermercato ladri finché non arrivano alla cassa perché di fatto tu non non sai se sono rifugiati no in quali condizioni si spingono a venire
E e quindi insomma è un giudizio che che non può passare
E l'utilizzo di quella parola ci siamo accorti che che di me ha diminuito con gli anni comunque c'è una consapevolezza che quella parola non è la parola giusta causa utilizzare però cosa succede ogni volta che si avvicina un'elezione
I politici utilizzano questa parola per fare campagna per fare propaganda e i giornali riprendono le parole dei politici e quindi si crea questo circolo vizioso e per cui la parola
Non sparisce mai del tutto ma torna ad essere utilizzata
L'ha detto la collega Paola parlava di una politicizzazione del racconto e io questa ve la posso raccontare attraverso le parole chiave di ogni anno
Noi con cartello ma appunto monitorando la stampa quotidianamente sui temi dell'immigrazione
Ogni anno nel rapporto che produciamo inseriamo le parole chiavi le parole più utilizzate dai giornali per parlare di immigrazione
E questo racconto inizia nel due mila e tredici inizia con Lampedusa
Parola dell'anno due mila tredici è l'anno appunto
Del tre ottobre del del naufragio in cui sono morte trecentosessantotto persone e e Lampedusa in quel periodo era l'isola simbolo dell'Europa l'isola dell'accoglienza l'isola che volevano candidare al Nobel per la pace no quindi c'era inizia ad esserci la consapevolezza tutti dicono mai più morti in mare Dalia dodici saranno morta altre venti mila persone no nella totale indifferenza dei governi europei però c'era sarà stato un momento in cui avevamo creduto che un'altra Europa fosse possibile che si poteva trovare una soluzione e che succede l'anno dopo un anno dopo il due mila e quattordici
E c'era la missione Mare Nostrum che era una missione l'unica missione che c'è stata ad oggi ufficiale del governo per salvare le persone tutte le missioni che sono seguite erano per proteggere i confini quindi sarà questa differenza
E Mare Nostrum la parola dell'anno perché appunto c'era tanta empatia nei confronti di queste povere persone che no morivano segnando l'Europa e quindi si tenta di evitarli
L'anno dopo nell'anno della foto di Alan cure di il bambino che era stato ritrovato sulle spiagge in Turchia e lì che succede in Italia si ci rendiamo conto che il problema il problema
Che insomma va be'metto tra virgolette dell'immigrazione
Non è un problema soltanto nostra un po'al problema comune all'Europa quindi Europa diventa la parola dell'anno
Che succede si inizia a parlare di Europa e quindi si inizia a parlare di quote no dividiamoci queste persone fra i vari Paesi eccetera e lì i primi Paesi dell'Europa dell'Est principalmente iniziano a dire no meno gli vogliamo Nicora facciamo muri filo spinato eccetera quindi la parola dell'anno il muro
E quindi già vedete in pochi anni siamo passati da Lampedusa e l'accoglienza a muro
Allora che succede si crea un vuoto queste persone continuano a partire e non c'è nessuno che in qualche modo non le le le aiutare soccorre in mare allora entrano in campo le ONG e appena entrano in campo diventano
Il nemico
Da parte no mediaticamente vengono raccontati come quelli che agevolano questi MyTaxi del mare
Quando parlano di anche per me era assurdo no che ne vedevamo questo contrasto delle immagini delle condizioni in cui le persone partivano e arrivavano e leggere articoli che parlavano e di la crociera dei migranti
No cioè il mio concetto di pressare leggermente diverso
Però diventa appunto dell'ONG quelle l'anno in cui Nietzsche la criminalizzazione dell'ogni ci siamo nel due mila diciassette
L'anno dopo due mila e diciotto ci sono state le elezioni quindi cosa succede
Milioni chi entra in campo i politici costruiscono intere campagne elettorali sulla criminalizzazione delle ONG
E lì comincia in la criminalizzazione appunto di di proprio di tutto questo del del Soccorso si parla di reati ha peccato di troppa empatia no come se potesse essere un problema troppe empatia
Visti da di indovinare la parola due mila diciotto
Volontari Salvini
Senza senso quindi siamo passati da appunto Lampedusa Rocco morì queste cose con quota nove nel senso di un individuo a un politico e ed era la parola più utilizzata per parlare di immigrazione quella su cui ha costruito l'intera campagna quella su cui poi di di fatto la Liga quell'anno a vinto le elezioni
Quindi no è interessante vedere come si sia politicizzato Mammano il il racconto mediatico
L'anno dopo la parola dell'anno è stata sempre Salvini però c'era anche un'altra parola che è arrivata in finale darà Carola
Perché erano no Hillel i due antagonisti per eccellenza e i media hanno marciato tantissimo proprio su sul racconto di questa battaglia di di valori di di idee eccetera
E e poi è stato l'anno scorso il due mila venti questa è facile la parola era
Virus
Esatto era virus e li pure è stato interessante vedere come temporaneamente il discorso sugli immigrati era passato in secondo piano perché è come se no avessimo sempre bisogno di questo nemico invisibile da combattere prima era il migrante perché l'avevamo deciso noi
E adesso era il virus quindi un attimo no ai migranti sono passati un attimo
In secondo piano può Imam ogni volta che la pandemia magari rientrava sembrava che stava stesse per finire eccetera tornava l'immigrazione nelle prime pagine dei giornali poiché mette tutta le retorica del migrante untore che porta le malattie eccetera da un sentita
Tantissime volte negli anni abbiamo sentita per il per il colera per per per lei è buona per qualunque cosa esatto quindi anche per il coronavirus allo stesso modo
E e questo lei anche il sempre nel due mila diciotto
Quando Salvini prende potere
Il suo primo sbarco da gestire Rava giugno era l'Acquario s'e e quello è il momento in cui Luís twitta una fotografia di Luís con uno sfondo scuro braccia conserte con scritto chiudiamo i porti
E era abbassata quel Twitter bastato pensate no come funziona la legge ormai per abbassato quel twitta per far sì che l'acqua RIS non ottenesse il permesso di sbarco in Italia non era stato firmato niente dall'altra altro avrebbe dovuto firmare ministro Toninelli
Ma non è stato firmato niente non era stato ufficializzato nient'affatto un tweet chiudiamo i porti
E quella notizia era stata riportata nei giornali più e più volte Salvini era il protagonista nel trenta per cento degli articoli che parlavano di queste cose i politici anche oggi all'interno per esempio della televisione
Sono al quaranta per cento delle voci sui temi riguardo l'immigrazione mentre i protagonisti degli altri migranti rifugiati hanno voce del sette per cento delle dei servizi quindi no
è incredibile che ci sia stata questa trasformazione ed è incredibile che non ci si riesca a render conto che bisogna diversificare le voci e bisogna far parlare i protagonisti molto spesso il migrante tra l'altro viene raccontato
Come è vittima o comunque in un ruolo passivo
Molto raramente gli si dà modo di di essere attivi chi in questi dibattiti in particolare appunto nella televisione perché ne facciamoli Torrazzo delle prime pagine dei giornali principalmente poi anche delle dei telegiornali in trenta euro
E e niente nel due mila e diciotto a giugno Salvini tutta chiudiamo i porti a dicembre c'erano tre volte tante persone in mare sua bordo credo fosse l'open arms
Intorno al periodo di Natale e mentre la quali sa giugno aveva ricevuto un'attenzione mediatica che c'era almeno diciotto
Titoli in prima pagina tutti i giorni in questo periodo invece natalizio
I dopo sei mesi di quel tipo di governo siamo anche un po'abituati a vedere questi che stavano in mare navi mercantili che non si fermavano perché avevano paura che poi non sapranno dove sbarcare rimarranno bloccati eccetera
Era tutto così normale che dedicava mo'sono tre articoli al giorno al tema
Quindi carente anche quest'anno all'attenzione che scende né che ci abituiamo a delle cose assurde di improbabili e Salvini da giugno a dicembre cosa cambia a dicembre gli uno intuita più chiudiamo i porti lo intuita porti chiusi
Quindi no anche una psicologia della sempre della manipolazione della campagna elettorale no questa cosa che io ti avevo promesso che avrei chiuse porti guarda gli atti sì ma di fatto a livello legislativo non era successo niente non era cambiato niente
Quindi no
Questo appunto riprendendo quello che dice la palla sulla politicizzazione io penso che no easy quando scriviamo di queste cose facciamo monitoraggio un po'sicuramente diamo fastidio la cosa più più bella del mio lavoro con carta di Roma sono le formazioni perché se tu sia iscritto all'albo dei giornalisti
Sei obbligato a fare un tot di corsi per avere un tot di crediti di deontologia
E quindi molto spesso quindi del sulla carta di Roma magari ti possono dare sei crediti in una botta sola quindi molto spesso la gente si scrive ringrazio sto corso tanto che mi frega e quindi ti ritrovi un pubblico che non è il solito pubblico come voi senza sacrificare nulla togliere però è un pubblico già a fine a un pubblico che no più o meno stiamo qua probabilmente la pensiamo allo stesso modo quindi non li e riesce ad arrivare
A professionisti del settore che magari la pensano completamente diversa diversamente Atene e nel mio caso ancora più divertente perché a parte che sembra un po'più piccola degli anni che ho e quindi no arriva questa ragazzina marroni che gli dice come scrivere Como che regole seguire acquisì una signorina io sono cinquant'anni che usa in questi cinquant'anni che usa clandestina cinquanta anni che sbaglia e quindi è molto dà tante soddisfazioni
La povera Paola la collega che avete visto notte era stata fisicamente accredita da una giornalista Mediaset a uno di questi di questi incontri
Perché presentava dei dati che che davano fastidio quindi quello è divertente di gran moda di aver di di avere un confronto diverso e magari anche alla fine in qualche modo di far sì che ti recepiscano che qualcosa arrivi no quindi ti dà un po'di un po'di speranza è forse quella quello lì è lo strumento più efficace che abbiamo oltre poi alle formazioni e giornalisti professionisti le facciamo anche all'interno delle scuole di giornalismo dove devo dire che è molto più semplice perché i giovani sono molto preparati molto informati molto più consapevoli
E ne parlavo oggi prima con una persona del fatto che la parte più difficile in Italia con queste c'è un Paese che non ha non si può proprio dire giovane l'età media per una donna mi sembra sia quarantasette anni uomo quarantacinque quindi se uno molti dicono Beda c'è speranza perché le generazioni future ok però intanto
Assegnamo ancora tante no tante persone con cui possiamo lavorare e capisco che diventa difficile
Solamente per alcune categorie di persone capire delle cose perché mentre noi magari pochi giovani dobbiamo imparare delle cose loro devono prima di si impara are quarant'anni ho cinquant'anni
Di cose sbagliate no e questo vale per il discorso di migrazione come sui discorsi di genere come nessuno tante altre cose
Quindi
è faticoso è difficile
Però dallo provare io stessa cioè ora che dobbiamo non sa usare la Shoah e dire tutte tutte non si son sempre attenta cerco sempre di dirlo però faccio fatica vi confesso che quando scrivo gli articoli li rileggo cento volte per vedere a me che ho lasciato ma questo verbo come lo devo declinare e mi mette un po'in crisi però lo sforzo che fai perché il linguaggio evolve tutto cambia ed è giusto che che che ci adattiamo
E ho sentito parlare recentemente un antropologo che si chiama Annibale Salsa che parlava di una cosa che lui definiva la crisi del divenire
E mi piaceva questo concetto perché diceva che a parte si ha paura del cambiamento il cambiamento molto naturale che avvenga nella vita di una persona non tutti cambiamo
E però alcune persone questa crisi del divenire la vivono male
E quindi fissano la loro identità la fissano e diventa questa medita non deve cambiare e qualunque cosa che gli sembra possa mettere in discussione chi sono imita assolutamente in crisi quando in realtà il cambiamento sarebbe una cosa
Molto più naturale quindi niente mistero con questa citazione
Grazie altro spaccato
E mi piaceva questa cosa che dicevi del ho capito a cosa servono i conigli corsi di formazione
In questo senso veramente illuminante no interessante quello che ha visto la crisi cambiamento per intenderci Acciona Nostalgia di quello che siamo stati delle anche delle battaglie giuste che abbiamo fatto e quindi che il non siamo tanto disponibile a vedere
Così nuove no quei nel nel mio caso dentro passa anche contestualizzare con un'esperienza personale ovvero io sono figlia di immigrati pachistani
E mia madre quando è venuta qui per paura che arrivata qui a diciott'anni oggi ne ha sessanta qualcosa e lei per esempio ha vissuto molte attività qui
Però la paura di perdere la sua identità di perdere quella che era lui l'ha fatta
Fermare in nel Pakistan degli anni settanta in quella migrata
Tant'è che lei a volte mi parla di un pachistani dico ma ma ma ci si è stata animi cugine mettono tutti tutte le canottiere non sono i ragazzi fanno delle cose che che lei non immagina perché per lei no era diverso ed è così
E quindi è una cosa che per esempio i migranti ridire spesso quando arriva qui
Anche il migrante ha paura anche la persone che arriva ha paura di cambiare o di perdere la sua identità e quindi ci si attacca ancora più fortemente e il modo migliore forse per superarle appunto lasciare che le cose avvengono in maniera naturale noire spesso citiamo come esempio integrazione in altri Paesi europei che possano essere l'Inghilterra o la Francia
E io ho vissuto in Inghilterra e io non lo prenderei mai come esempio
è l'unico posto in cui hanno sputato addosso a mia madre chiamandola patti di Manerba cioè tipo
No è un posto che anche lì fortemente razzista un posto dove comunque Londra che sembra la città agli occhi nostri multiculturale multietnica comunque sia i quartieri bengalesi quartiere degli italiani quartieri cinesi
E noi in Italia che questo tipo di migrazioni di massa la stiamo affrontando un po'più recentemente poi realtà sentiamo a vedere i dati anche lì grafico della presenza degli immigrati in Italia è parente maligna stabile non ci assale di pochissimi millimetri
E e li noti fatti fa capire ne siamo ancora in tempo per interi intervenire in qualche modo no è normale che io salivo in un posto dove non conosco la lingua la cultura e niente magari chiedo ma c'è un altro pachistano da qualche parte o che mi prendo casa vicino magari ci diamo una mano è normale che si sia cioè si creino questo tipo di comunità
Ne dobbiamo cercare di in qualche modo in travi in questa dinamica magari dicendo non ti preoccupare si può e magari voi vive nel quartiere il tonico pachistano ben venga però intanto ti possa anche aiutare ti posso anche a spiegare
Il dialogo è fondamentale e con alcuni gruppi di persone molto spesso cent'viene ancora meno per esempio sentiamo vedere i musulmani i musulmani non sono quelli cattivi quelli con cui non puoi parlare tanto non capiscono loro sono bigotti la pensano così e quindi neanche cerchi di instaurare un dialogo
E quindi li perdiamo in partenza mentre oggi abbiamo questo punto di di vantaggio e potremmo in qualche modo sfruttarlo
Anche aggiungo ultima cosa scusami sul linguaggio
Si parla di immigrazione con lo stesso linguaggio
Del due mila tredici anche oggi
Del due mila e quindici scusate magari si usano parole come emergenza si davano parole come invasione
E ad arrivare all'Anno Santo cinquanta mila persone l'anno adesso sono due tre mila e comunque parliamo di invasioni comunque parliamo di emergenza comunque se non cambiamo mai linguaggio rimane lo stesso linguaggio bellico
Che fa paura che crea divisione
E tutto quanto anche quando il fenomeno si è completamente ridimensionato
In particolare negli ultimi due-tre anni no
Questa infatti tornerà in un attimo il tema la questione dell'invasione e subito invasione islamica noi c'è in Italia c'è molto di più anche in altri paesi no idea anche se arriva una persona e per forza una religione diversa e che fa paura cosa che sappiamo no non è così
Ecco
Nella nell'esperienza di veritiera poco che anche esperienze di accoglienza sono di intervento con i corridoi umanitari
Le persone quando arrivano poi i cosa fanno perché una delle idee probabilmente sbagliate che noi continuiamo come giornalisti a diffondere e arrivano e poi sotto in massa e poi in massa restano
Quando in realtà non è così no le persone arrivano ma poi per la maggior la maggior parte non si vuole fermare in Italia cosa succede sì intanto abbastanza indicativo dire che questa paura Dini di quest'invasione poi nella realtà è ben diversa cioè sono più le persone in questo momento che emigrano dall'Italia ciò che vanno via dall'Italia di quelle che arrivano e si fermano quindi già questo è proprio un un elemento molto diverso
L'obiettivo di di un'accoglienza diffusa solidale dal basso è proprio quella di accompagnare le persone in una in un percorso di vita
Fino all'autonomia cioè non c'è questa idea di attenere sotto un'aria protettiva
Dei politici Zante quindi passi Rizzante una persona ma accompagnato in un percorso di scoperta dell'intimo percorso molte volte le persone dopo un periodo in Italia che hanno tutti i documenti decidono poi di andare in un altro Paese europeo
E va benissimo no questa paura dei dei figli che vanno fuori di casa invece no è importantissimo che una persona trovi il suo spazio tra questo percorso come noi giovani generazioni cerchiamo un senso nella nostra storia abbiamo dei desideri dei sogni
E cerchiamo di raggiungere egli è realizzare questi perché invece ci troviamo davanti a una persona che migrante che deve arrivare in un certo modo essere accolte non certo Murdoch comportarsi in un certo modo e di sperare in un certo modo
Quindi abbiamo sempre quest'avvertito verticalità nell'accoglienza no quindi io dico all'altra persona chi è io so che consente che cosa vuole e dove vuole arrivare e se non è in quel modo lì
Mi sta un po'meno simpatica molto meno piacere ad accoglierla e partiti siamo completamente le persone che ci troviamo davanti
è molto più impegnativo mettersi a comunicare con una persona che parla un'altra lingua un altro dialetto
Cioè dei desideri che non ti immagini che ti fa sentire a disagio vogliamo più sentire il disagio non vogliamo sentire il disagio con delle persone arrivano non vogliamo sentirlo quando li accogliamo vogliamo sentirlo non ci vogliamo sentire queste emozioni negative
Perché ci
Ci fanno sentire delle responsabilità rispetto a quello che che in questo momento il fenomeno migratorio le persone partono perché semplicemente non hanno altri modi
E c'è questa gerarchia umana c'è qualcuno che abbia diritto di qualcun altro di partire io possono andare dove voglio altre persone non possono decidere e quando arrivano qui sono persone già private della loro libertà di scelta
Sono già limitate nel loro essere persone anche quest'immagine ultimamente non si parla moltissimo delle donne in Afghanistan ma di colpo stiamo tutti e tutte esperte delle donne in Afghanistan indignatevi indignate verrà quello che accade in Afghanistan chiaramente ha un impatto forte
Sull'occidentali dente benpensante e non riusciamo ad avere un minimo di riflessione su quello che accade costantemente no nelle nelle nostre case nelle nostre città
Quando le donne arrivano al monocolore di Lampedusa
Non sono persone disperate sono persone che combattono per la loro vita in un futuro dei loro figli spesso figli che non ho mai desiderato quindi anche quest'immagine sacra della donna della donna Madonna
Che
Essa accarezzata e quindi che all'interno di quella tutela no la donna tutelata di utilizzato costantemente sono persone che devono avere libertà di autodeterminarsi di poter scegliere evita fare come costruire il il loro futuro
Ne dobbiamo imparare a liberarci anche di certi immaginari
è difficile trasmetterlo nella comunicazione è difficile trasformarci nella relazione perché queste assistiamo il prime persone nonché portiamo con noi i nostri pregiudizi
L'obiettivo di corridoi umanitari è quello un po'di scardinare questo tipo di accoglienza verticale di coinvolgere i territori e di mettere anche a disposizione le capacità che le organizzazioni dal basso hanno quindi chi può mettersi a disposizione per l'Ascoli di italiano che per il doposcuola chi per l'accompagnamento in tutta la trafila burocratica perché questa è un'altra
Violenza quotidiana
Una persona che costantemente lotta terrestri riconosciuta nella sua legalità di avere un documento è una persona che non è energico e fare altro
Ora quello che veniva detto prima parliamo sempre noi al posto delle altre persone ad oggi in Italia
Ci sono delle persone che possono raccontare delle storie ma tante altre sono invisibili perché non hanno quasi neanche il tempo di poter mettere insieme le energie per raccontare la propria storia perché l'hanno raccontata dieci volte le commissioni
E poi nel frattempo devono avere un documento nel frattempo non possono lavorare però ci rubano il lavoro lo stesso tempo non possono lavorare quindi non si possono mantenere l'ora sta nell'accoglienza allora noi manteniamo in accoglienza c'è questa è una costruzione
Scrive organizzata della narrazione anche il percorso comunicativo che veniva fuori da dall'analisi molto interessante non l'abbiamo vissuta questa esperienza non preclusa
Lampedusa nel due mila e tredici era Isola della salvezza no e allora è stata costruita questa narrazione della dell'isola salvifica degli eroi del mare una e poi sono diventati in le persone di Mare Nostrum
Comunque pressioni militari militari che salvavano le persone normali
Anche questa immagine dell'accoglienza edulcorata e delle eroine ti fa sentire meno responsabile perché se c'è però è e qualcun altro mica sono io ne ero io sono una persona di tutti i giorni quindi c'è qualcun altro che fa quella cosa al posto mio secondo me l'importanza dell'organizzazione umanitaria è stata un po'anche rompere quest'immagine
Caro racchette non è diventata ora l'icona sta facendo la sua vita
Stabat sta facendo le sue battaglie per l'ambiente e quindi non abbiamo un'eroina contrapposta al cattivo se decostruito a quest'immagine questa è stata una forza grossa
Perché gli eroi sono pochi invece dobbiamo essere tutti coscienti tutte responsabili delle richiamare quindi maneggi che arriva dalla società civile un'accoglienza appariva però si fa civile i corridoi che arrivano dalla società civile significa che abbiamo delle coscienze
Attente che abbiamo gli occhi né quando siamo al molo siamo la società civile in un luogo militarizzato tra le divise
Le persone vedono che non siamo delle persone in divisa parlava con noi perché ne diciamo ne siamo quelli che diamo l'acqua ridendo ovviamente in modo goffo
Siamo goffi perché è una persona che arriva tremolante di Dana coperta poi magari a tutta un'altra storia
Io preferisco essere Coffa che avere già delle caselle in cui si inserire inserire le persone allora questo ci permette di rompere delle piccoli situazioni è faticosissimo
Sembra poi di non raggiungere niente no poi c'è quella fatica con la frustrazione la guardia queste edipica riporta indietro le persone le persone arrivano vengono incasellato e vengono spostate
E c'era frustrazione io quello che sento spesso al mondo è la frustrazione
Di sapere che in quel momento non sto cambiando niente
E poi arriva la rabbia perché tu sentiranno sta cambiando niente poi piano piano qualche cosa si trasforma e dopo tanto tempo incontri una persona che ti dici sono arrivato l'anno scorso a Lampedusa
E mi ricordo che qualcuno morto un bicchiere d'acqua una pacca sulla spalla
Anche oggi dove c'è la paura estrema dei ricordi
Quindi dalla narrazione dell'eroe dell'accoglienza se è passata all'urlo Sardinia no e oggi al silenzio
Attenzione che anche questa una strategia politica non abbiamo imparato niente da allora abbiamo più coscienza non lo so San più informate non lo so abbiamo più in Partia non lo so io vedo dei modelli e non le trovo nessuna vincente rimane tutto molto in superficie non si riesce mai a ad andare oltre quella narrazione che comunque e Appiah attente è comunque una persona senza identità
Che meno mi dà fastidio meglio è
E meno la sento no meno meglio meglio invisibili rizzare a un certo punto mi do stare in silenzio invece che alzarsi in piedi per terra per unire per unire le lotte e linguaggio fondamentali in questa cosa
E non si istituisse alle battaglie di altre persone no quindi io mi pongo spesso questa cosa tra una donna al mondo una certa situazione come mi devo porre io non posso fare le battaglie per qualcun altro le devo fare insieme e quindi anche il linguaggio rispetto alle questioni di genere le donne afgane ecco io preferisco accompagnarmi in una lotta i nostri istituire mi perché se no ci troviamo tra vent'anni di esportazione che che non è cambiato niente quindi grazie per per queste riflessioni l'Accademia della Crusca ha bocciato Laraspata e quindi il linguaggio non è legata alla a genere quindi non è
Interessante questa cosa che che l'Accademia della Crusca posizioni in questo modo rispetto anche a Linate potrà quindi abbiamo ancora un sacco di cose da fare
Io ti ringrazio molto anche per aver esteso ragionamenti sulla questione di genere e sullo sguardo che noi dobbiamo dei colonizzare cioè c'è tanto da fare perché attivamente anche i dati che dà di prima sa di Cassano sono inquietanti cioè non non diamo la parola cerca anche terra parole per non lasciamo spazio ad altre visioni del mondo questa nostra fosse migliore quando chiaramente fallimentare queste neanche
Sull'Accademia della Crusca è vero anzi di più ha stabilito che il maschile e neutro
Ha stabilito che perché meno funziona anche per noi va be che l'Accademia della Crusca non capisca che anche la lingua un prodotto storico va be'ma mi vien da dire pazienza continueremo senza l'Accademia della Crusca va bene io ne avrei ancora molte ma mi piacerebbe allargare domande stesse ci sono anche
Ah poiché archivia chi ci ascolta e quindi
Possiamo fare un giro due di domande sì credo che già c'è quindi benissimo
Si intrecciano
Allora io
Avrei dovuto spot dodici mila domande da fare cercherò di essere odio qualcuna e me ne sono segnate perché c'ho la memoria di un criceto quindi prima di tutto a non mi ricordo come si chiama lui
Luciano Scala Luciano allora prima prima prima cosa paese sicuro visitabile mi sembra una definizione molto fumosa
Chi stabilisce che un Paese e sicuro o no c'è una condivisione di questo concetto in Europa cioè sappiamo tutti noi che la Libia non è un Paese sicuro ma di fatto l'Italia lo considera un Paese sicuro se finanzia la Guardia costiera esisteva un documento ufficiale che dice questo è un Paese sicuro questo non lo è io non l'ho mai capita questa anche la Tunisia si considera un Paese sicuro ma di fatto sembra che non lo sia come si fa a caccia e chi decide quali Paesi sono sicuri per ovviamente per in questo per questo caso cioè per il caso delle migrazioni uno questa è la prima domanda la seconda faccio veloce volevo mi piacerebbe capire come avviene tecnicamente un salvataggio cioè ricevette una telefonata re dal dalla satellitare della parte ricevete dalla guardia costiera come funziona e secondo e terzo quali problemi legali potreste a vere e sicuramente ci avete pensato come tutte le altre mitiche se si sono poi dovute andare in in porto e fermarsi che tipo di come dire di garanzia e vi siete dati per non aver incorrere di nuovo in quel problema lì
Direi che possiamo cominciare con tre se Luciano quelle rispondere allora luogo sicuro
Stabilito da da lei e da dalle convenzioni internazionali una serie di di di di di accordi internazionali e prevede una serie di caratteristiche ad esempio che il Paese abbia sottoscritte accettato la convenzione di Ginevra la dichiarazione universale dei diritti umani di tutta una serie di di di cose
Per quello che dicevo prima che a sud del Mediterraneo tutto questo non c'è c'è discussione sulla Tunisia nel senso che da un lato come dire rispetto alla Libia sicuramente un Paese che offre garanzie molto maggiori però la Libia manca della del dell'adesione della far proprio una serie di di di di documenti come sempre sul diritto d'asilo e dal tre tre cose per quindi nemmeno la presi e poi essere considerata porto sicuro su questo c'è un po'di discussione però e quindi per nobiltà dato che sempre in base Accra queste procedure che poi sono state in qualche modo scritte son diventate codice scritto ma hanno una una lunga tradizione di legata alla storia del mare che plurisecolare cioè il fatto del salvataggio in mare
Lo vediamo anche rispetto a a et i sostenitori che son tantissimi ma come dire chi vive sul mare chierichetti in mare
Rispetto alla questione del salvataggio del soccorso in mare ha una sensibilità come dire che quasi entrata nel del DNA per cui è fuori discussione che si salva chi è in difficoltà in mare
Perché come dire è una cosa che si è stratificata nei secoli su quella sfortunatamente ci sono anche appunto convenzioni e accordi internazionali va deriva da una storia molto lunga e molto precedente
Nella seconda Mary corso già più
A come funziona
In realtà le le fonti segnalazione sono possono essere diverse nel senso che lavorare Anton
Non è che si tende alla da Allan Jones c'è questa segnalazione che arriva alloro e che viene rilanciata
Alle imbarcazioni che possono essere in zona dando per quanto possibile se ci sono delle coordinate precise ci sono gli è ritorno dei volontari sono quelli di seguaci ma anche altri
Accertato ITT piloti volontari che sono localizzati per fare questo monitoraggio che è fondamentale perché tante segnalazioni di imbarcazioni in difficoltà vengono dagli aerei
C'è la la centrale così passionale operativa quindici a quella di Roma principalmente che in fino Prodi di tempo fa
Allertava
Rispetto a una situazione di stress come si dice in poi lingua geotecnico e quindi di difficoltà di un'imbarcazione allertava che diceva a chi può intervenga perché c'è questa questa situazione
Poi la la modalità di di di di salvataggio c'è un coordinamento via radio tra le diverse realtà fondo se non ci fosse questa situazione un po'paradossale per cui come dire si sa che come dire non possiamo allertare si dovrebbe cercare di nome allertare la cosiddetta Guardia costiera libica ma insomma labbra la prassi normale dovrebbe essere che ci si coordina e quindi chi è il mare fa sapere di essere più vicine a quelle coordinate vi si reca poi c'è tutta una un meccanismo anche di approccio alla nave che all'imbarcazione tendini colta per evitare i rischi infatti che sono purtroppo anche accaduti
E nel momento in cui arriva la nave il salvataggio si crea una grande agitazione a bordo del del del dell'imbarcazione dei naufraghi perché prima devono capire se sono i libici o se qualcuno che li soccorre per davvero
Poiché cella per più sono in situazione di difficoltà più rette tanto tempo che sono in mare
Più c'è questa reazione istintiva di portarsi anche fisicamente no verso chi si sta avvicinando venisse creato una una prassi di soccorso calma è abbastanza consolidata per cui faceva cenno a questi piccoli motoscafi non è mai la nave che si avvicina l'imbarcazione perché mo'con le onde e con la dimensione maggiore potrebbe far rovesciare
La piccola imbarcazione si avvicinano questi motoscafi che di solito si pongono ai due lati per evitare che tutti i naufraghi che si trovano a bordo della dell'Amba barchetta si spostino da un lato rovesciando
E poi c'è tutta una serie di precise
Procedure per evitare rischi compreso il fatto che non tutti si mettono seduti se non tutti si mettono tranquilli il RID cosiddette piccolo motoscafo non si avvicina per dare i salvagenti perché c'è il rischio di così di tipo diventi inconsulti dopo che la citazione alla paura tali tanto tempo passato in mare a La sette
A cosa umanissime ma che metto metterebbero a rischio anche i soccorritori ovviamente l'ultima cosa che deve accadere che soccorritore abbia bisogno di soccorso
Quindi
Su questa procedura anche a bordo il nostro capomissione affatto informazione rigorosa su tutte le procedure di di soccorso c'è una terza domanda
Ah sì bene allora rescue per ha la fortuna di avere un presidente onorario Colombo che poi si chiama Gherardo Colombo uno dei soci fondatori schiava Armando Spataro e nel direttivo ci sono quattro avvocati che sono anzi quindi dell'Associazione studi giuridici sull'immigrazione e uno e un altro di loro vento centri di diritto penale un altro esperto in diritto del soccorso e tre nostri principali soci e consulenti se Francesca Di Vittorio che è una delle principali esperta in Italia dal punto vista giuridico del diritto del soccorso
Ed è e per un salvataggio in mare quindi io che sono il rappresentante legale della associazioni in quanto presidente pro tempore
E quindi il primo a essere ammanettato insieme al capitano sono mi sento molto tranquillo dal fatto di avere questa squadra di e giuristi e di legali Brindisi sentiamo molto sono Malta va be'protetti almeno io mi sento protetta
Grazie
Sentiti paure una sera sono fuori sono filetti di presenza italiana
Tanto una piccola considerazione su sull'aereo di sì voce su delle di volontari sulla Guardia costiera fra aerei ed elicotteri insomma sedi usasse che sono specificatamente attrezzati per per Search and Rescue evidentemente non vengono usati e quindi devo uscire all'aria dissi voci per rilevare
Avrei una domanda tornata Bernardini che diceva che
Molto spesso le persone
Fra unitarie immigrate vogliono andare cioè magari acquisiscono il permesso di soggiorno acquisiscono poi voleva andare in un altro Paese europeo però questo con Dublino non è tanto possibile cioè ecco mi sono perso qualcosa è cambiato qualcosa o perché pre cioè ottieni la cittadinanza ma queste unità veramente lungo pure c'è un permesso di soggiorno di tipo umanitario di qualunque tipo ci si al permesso di viaggio però non è possibilità di lavorare all'estero a meno che io non mi sia per su qualcosa nel frattempo
Con l'accordo di Dublino significa che tu devi fare richiesta di asilo nel Paese dove se arrivato all'inizio quindi dove lasciato le le impronte digitali
Le persone che arrivano ora io mi riferivo alle persone che vivono con i corridoi umani umanitari una volta che è comunque ricevuto i documenti Poverty sulla sul territorio sul territorio Peo poi dipende che tipo di protezione avuto di quanti anni
Tutta una serie di elementi di elementi tecnici chiaramente limpidi i limiti di Dublino è quello che se tu arrivi in Italia divini registrato in Italia mai una rete familiari migratoria in un altro Paese e arrivi in quest'altro paese quando inizi il tuo percorso però poi scoprono che tutto è stato identificato inizialmente in Italia viene rimandato in Italia
E quindi quello è un po'il limite per cui si chiede anche il il superamento di Dublino una volta che invece tu riesci ha deferito i documenti in regola
Di diciamo ti muovi nella nel territorio importantissimo per noi appunto è arrivare a una ha un'autonomia delle persone che possono anche scegliere dove dove iniziare il loro percorso di vita molte volte ricominciano daccapo in una in un altro Paese insomma questo a volte succede come come le persone che arrivano in Italia e quindi si ricomincia da zero si comincia con un'altra lingua si ricomincia con un'altra
Con tutta un'altra esperienza questo avviene proprio perché le persone
Anche quando arrivano in Italia non abbiamo questa sensazione che se è tutto chiaro già quello che è una persona vuole quando arriva quindi arrivano i tagli voglio stare in Italia voglio andare avanti col mio percorso molte volte non è così dopo
Un primo momento di emozioni anche di avere avuto salva la vita di essere arrivati
Iniziamo poi anche un po'la confusione il trauma del proprio percorso
E quindi si inizia a non essere più così tanto convinte convinte di magari voler rimanere in Italia che in realtà era il posto dove per tanto tempo perché articoli domani tariffa hanno un percorso prima c'è tutta una preparazione ripartenza
Quindi quando le persone arrivano in Italia fanno già anche contesto arriveranno come sarà la situazione
E
Arrivano coscienti almeno finché possono diciamo del contrasto che li accoglierà
E poi nel corso del tempo questa cosa si trasforma quindi sentono che magari non è il luogo dove vogliono stare che se l'immaginava in un altro modo che però non cugino da un'altra parte e quindi cambia anche poi questi vigenza
Di quest'questo desiderio di di voler rimanere Nenna nel nostro Paese
E questo punto quarta in contrasto con quello che ci stavamo immaginando nono e dall'altra parte importanza di avere quella capacità di immaginare dei dei percorsi mobili
E molte volte le leggi sono invece alcuni regolamenti sono ingabbiati
E non permettono o non permettono questa cosa e questo ha è violento ed è Eden Gabbiano ante
Detti definisce a priori
Molte persone che arrivano questo ci capita ci fa sorridere molte persone arrivano sul Moro di Lampedusa iniziano a parlare come sta ossei fratelli in Bangladesh e io ho studiato medicina Amanda
Ah sì Benvenuto sta in Italia a bene bene ma tanto che stavamo io vado in Francia
Cioè io sto programmando in Francia creditizie
Buona fortuna in bocca al lupo no sapendo che comunque conviventi si faccia una risata perché cerchiamo anche di costruire qualcosa in quel momento lì quello relazionale ma il viaggio ancora a lungo quando le persone arrivano in Italia
Non è che si sono sistemate hanno ancora tutto un pezzo di di strada da fare che fatto di violenza di non riconoscimento
Di calpestare i diritti in tutte quelle tappe ce ne sono pace la tappa nord Italia con la Francia tutta un'altra Anco tutta un'altra storia no e quindi il percorso è continuamente fatto di interruzioni riprese rallentamenti ritorni indietro
Sembra un gioco una una lotteria un gioco dell'oca dove arrivino alla casella riparte dall'inizio
Anni e anni di di vita perse frammentate in in questi incidenti costanti
Che non hanno niente di casuale però
C'è la casualità molto studiata è una scelta politica la frammentazione l'assenza in mare fermare le navi perché ai troppi salvagente Chan certo punto laddove ne girano fermate si wars perché aveva troppi salvagenti
Quindi addirittura queste sono le interruzioni di percorsi che sono delle strategie molto chiare invece che creare una fluidità nel nel movimento
Violenze fisiche psicologiche su persone che hanno già stress post traumatici enormi datti da condizioni preesistenti e dal viaggio
Qualcun'altra sì
Quella sera volevo chiedere a Luciano Scalettari S dal punto di vista giuridico alle persone che arrivano cioè appunto i naufraghi vengono salvati hanno qualche vantaggio quando arrivano in Italia c'è come vengono considerati o se sono diciamo cioè considerato più simili a chiariva quel corridoio umanitario se devono partire proprio da zero andare incontro a processi piuttosto che ai centri di di detenzione di rimpatrio cioè come funziona questo
No no nonostante lo Stato 'sti quelli che arrivano da soli senza essere soccorsi cioè che hanno la fortuna del motore funzionano riesco ad arrivare direttamente fino a Lampedusa oltre no no non hanno lo status del corridoio umanitario penso a me è capitato investì giornalista di seguire uno
Una di dei viaggi dei co-leader mani Carelli certo tornaconto un grosso lavoro che a monte non solo rispetto alle persone ma anche rispetto alle
Alla burocrazia diciamo ma mai capitati seguire una viaggio dall'Etiopia di centoventi persone la maggioranza ne ritrae
E c'era tutto questo lavoro a monte per cui c'era la certificazione dell'Alto commissariato che si trattasse di persone che erano effettivamente in Etiopia rifugiato dall'Eritrea dal Sudan alla Somalia prima ancora c'era la certificazione dello stato e chi e perché diceva non li abbiamo accolti provenienti dai paesi vicini
C'era la conferma da parte delle la certificazione dell'identità l'ambasciata italiana che come dire doveva con consentire a ogni singolo individuo che saliva sull'aereo con una identificazione ben precisa
Di prendere l'aereo di arrivare in Italia in italiano e poi c'era tutto anche questa parte bellissima anni di lavoro che mi ha fatto con la destinazione mi in varie parti d'Italia in vari contesti
Quindi come dire tutto quel lavoro che ha fatto sui corridoi umanitari spettacolare naturalmente parliamo di cifre che sì sono così basse c'è occorrerebbe davvero l'impegno europeo che consentisse di passare ai numeri fossero cento volte quelli che vengono in questo momento dati per il due mila per quest'anno così mille persone quindi siamo su cifre se pensiamo che esso soltanto in Libia si stima che siano centinaia di migliaia se sei o settecento mila sono gli eritrei in Etiopia cioè stiam parlando di in Africa ci sono ottanta milioni nonché tra ottanta milioni di africani che si spostano in Africa devono venire in Europa come dice qualcuno perché non sarà mai così è una piccolissima parte di africani
Che vuole venire in Europa
Però siamo comunque su cifre un po'diversa dei mille ecco quindi invece no quelli che ne segnaliamo quando Ian portati il diciassette agosto siamo arrivati a alla ci hanno assegnato il porto di Radio uno sta vicino a Siracusa
Abbiamo attraccato sono scesi era molto ordinata tampone verifica della positività
Al coprite dopodiché gli adulti sono stati messi in quarantena
Di una nave quarantena che era dieci volte la nostra nostro piccolo guscio di trentanove metri
Che era accanto a una nostra nave invece per i minori e le mamme e le donne incinta che non due costate mesi strutture a terra che non sappiamo quali sono nel senso che non di gestione della Prefettura di Siracusa
E poi comincerà questo cammino successivo
Dopo la quarantena per proprio durante e dopo diciamo dove secondo del Paese comincerà l'iter di ciascuno
Chiedere diritto d'asilo chiedere la protezione umanitaria chiederlo status di rifugiato di quelli che le han portato noi questi centosessantasei guardando le provenienze nazionali che erano Marocco Tunisia Costa d'Avorio Senegal Gambia
Sviene sfugge qualcuno
Pochi possono chiedere lo status di rifugiato politico perché in realtà vi proveniva questo ti dà paesi che non avevano guerra in corso quindi per la maggior parte penso che poi gli abbiano chiesto la protezione umanitaria
Noi cerchiamo di seguirli da lontano attraverso legali Sicilia quindi speriamo via via di aver notizia del destino che che hanno avuto
Ci sono innanzitutto grazie mille per questo spazio che avete creato perché credo che sia veramente sempre più importante è che ce ne siano anche se posso parlare davvero di questi temi in una maniera non soffocante come la narrazione del mainstream danni
Ma è una maniera vera e reale quindi grazie mille per tutte le vostre esperienza
Volevo chiedere a Marta perché ha citato un certo punto dei protocolli europei che per forse per vorresti chiederà all'Europa e lo chiedo perché purtroppo l'anno scorso con il codino d'come diciamo passa passa in secondo piano tutto addirittura la risposta che arriva dall'Europa dalla Commissione europea dopo anni di emergenza che
Sono anni che ci incontriamo quanto ti paesi Stati membri per cercare una soluzione proponiamo un nuovo patto per la sirena migrazioni che dal mio punto di vista personale un un totale disastro disastro nel quale la parola solidarietà siccità ogni due per tre ma poi i contenuti realtà sono punto veramente devastanti quindi
Sì allora il tentativo è è in corso il protocollo di evacuazione che abbiamo fatto dalla Libia è fatto con il governo italiano attualmente e la negoziazione per la situazione Afghanistan è fatta con il governo italiano quindi stiamo continuando a lavorare a livello italiano
A livello europeo ancora c'è tanta strada i corridoi umanitari dal Libano in realtà sono stati fatti anche da altri Paesi
Cioè dalla Francia dal Belgio una piccola esperienza anche in Germania ma sullo stesso stile di quelli italiani quindi comunità di fede Società Civile insieme al Governo italiano quindi di fatto ancora non c'è una risposta strutturata da un punto di vista europeo e su questo l'Europa è molto carente
E anche difficile parlare di Oropa l'esistenza di ci sono alcuni Paesi che sono ben hanno ben dichiarato di avere un un atteggiamento di chiusura no quindi da una parte abbiamo Paesi decisamente
Che innalzano muri e che non non aprano spiragli
Paesi in attesa che aspettano magari le elezioni poi ne riparliamo dopo le elezioni non vogliamo un altro due mila e quindici dove abbiamo per te le porti siriani quindi comunque è sicuramente un tema
Elettorale quello della delle questioni migratoria quindi dipendenti che momento tu lo affrontino e quindi le risposte variano anche un po'in base al termometro politico
Che in questo momento non c'è una grande risposta europea e non c'è anche una compattezza no anche quello che è avvenuto rispetto all'Afghanistan i primi momenti emotivi
Ti fanno percepire che ci stiamo vendo qualcosa che stia per succedere ora che dopodomani abbiamo una risposta
Ancora siamo ancora lì che che chiacchieriamo
L'assenza di risposta una risposta di per sé ora
Dalla da un'altra parte non bisogna anche essere naïf nel senso che è chiaro che il processo e Complesso c'è tanta negoziazione noi stessi non immaginavamo quando abbiamo iniziato a lavorare a Lampedusa che saremmo riusciti a fare le corride umanitario Numero piccolo chiaramente ma siamo anche una realtà piccola e soprattutto va bene essere una realtà piccola
Che fa un'esperienza anche piccola perché se è un modello e deve essere una strada quella responsabilità deve essere assunta su un altro piano
E non è uno dei non immaginavamo di poterlo fare e invece ci si è riusciti siamo al terzo protocollo siamo scesi a farlo dalla Libia quindi su questo io cerco di essere ottimista realista ma anche non mai faccia le negoziazioni anche a livello politico europeo
Sono impegnative e tanti tanto lavoro viene fatto all'interno dei Paesi allora l'abbiamo una rete di comunità dal basso che cerca di fare pressione nei propri Paesi quindi anche l'esperienza di corridoi dalla Germania dalla Francia è arrivato con con questo tipo di negoziazione e quindi ci vuole tanta tanto impegno e poi chiaramente tanta volontà politica non vogliamo però facciamo insieme insomma
Qualche altra domanda altrimenti io purtroppo mi spiace vuoi rompere
Queste conversazioni perché sono molto belle e sono anche utili molto utili c'è importante sapere esattamente che cosa succede mentre molte volte non si sa quindi voi avete dato un contributo molto importante anche ad approfondire determinati punti oscuri
Va bene imprenditori vi ringrazio ringrazio Marta ringrazio Federica Luciano stabilisca
Li invitò a rimanere se volete a proposito di giovani come diceva stabilisca dopo c'è tra l'altro a abbrevia brevissimo
Un gruppo di giovani che fanno tolte che parlano in termini di riflessioni e di musica
Quindi è un linguaggio diverso di parte parlare di migrazioni e si farà anche una playlist con il pubblico quindi è una sorpresa non lo so non so esattamente di son so che c'era una brava retto era giovane altro discendente quindi si partirà da lì
Si farà un un un si farà un incontro un po'diverso sul tema della migrazione con un altro forse un altro linguaggio priva però di di lasciarli andare vogliono dare il la la il microfono no non posso parte nel minuto di prenderne un altro
A Angela vince di Emergency Emergency partner anche del festival Giada diverse edizioni vieni su Angela perché vi parla di un di un iniziativa voglio ancora dire che chi vuole rimanere al prossimo incontro può rimanere seduto quindi non uscire e poi rientrare come altre volte che grazie
Grazie grazie Gabriella da sarò brevissima allora contraddico un attimo Gabriella dicendo che se volete firmare alle iniziative che vi diciamo vi illustrerò tra poco dovrete uscire potrete rientrare
Allora l'iniziativa l'iniziativa dei cittadini europei e si chiama nessun profitto sulla pandemia quindi dobbiamo raccogliere un milione di firme e lo faremo Emergency è partner di questa iniziativa e quindi fuori c'è il nostro banchetto dove oltre alle informazioni sull'attività di Emergency
Potrete se vorrete informarmi meglio su questa iniziativa europea e se deciderete
Firmare perché per spingere la Commissione Europea a diciamo mettere in campo delle
Delle delle regole che trenino
Diciamo quello tutto quello che cioè a a aiutino a farsi che il diritto alla cura il diritto alla protezione sia veramente di tutti all'interno della Commissione europea ma non solo in tutto il mondo quindi con tutta una serie di di di azioni che vanno dalla liberalizzazione dei brevetti sui vaccini sul controllo delle spese sanitari delle spese diciamo
Dei governi per la ricerca sapete che ci sono state dei contributi dei governi europei per il di studi sul vaccino sul Covi da che però poi non si sono tradotti
In un'accessibilità così diciamo larga al ai ai vaccini stessi no quindi anche una calmierato
A diciamo i prezzi non sono stati calmierati eccetera quindi per tutto ciò vi chiediamo
Di di sostenere questa campagna e di aiutarci a raggiungere il più in fretta possibile il migliore di firmata spingere appunto la Commissione europea ad agire in questa direzione
Grazie mille
L'accusa devo dire che comunicazioni del Festival questa sera ci sarà la festa e la la cena delle cittadinanze ovviamente forse piove non so forse Piol piovigginando dato che
Si fa si faceva all'aperto si fa all'aperto vi invitiamo a venire lo stesso perché nella facciamo ugualmente se piove speriamo di no se piove siamo sotto i portici di San Pietro in vincoli quindi la cena cittadinanza cioè grazie
Povia Marta Bernardini Luciano Scalettari la direzione del Festival delle migrazioni Giammario Giglio che ha organizzato queste o incontro quello di ieri e quello mai sull'Afghanistan è grazie veramente a voi che siete state qua