Sono intervenuti: Mario Albanesi.
Sono stati discussi i seguenti argomenti: Informazione, Privato, Radio, Televisione.
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Non è dell'assemblea di sabato ventidue gennaio alle dieci e trenta
Per la difesa delle emittenti libere attaccate in ogni modo dunque specie in questi ultimi tempi
Da in dagli organi dello Stato che attraverso ingiunzioni attraverso ordinanze e sequestri
Tendono a rendere sempre di più impossibile difficile la vita le emittenti libere ne avevamo organizzato una trasmissione in un certo modo ma Paolo che sta vicino
A me ha portato delle notizie assolutamente recenti di telescrivente che riguardano appunto il problema dell'emittenza di però pare che si tratti di di io non ne so ancora nulla pare che si tratti di dichiarazioni del nostro il signor ministro Gasparri ministro delle Poste
Sì veniamo subito a queste dichiarazioni comunque diciamo agli ascoltatori siccome il tempo a nostra disposizione è estremamente limitato
No il motivo di questa trasmissione adesso in questi giorni molte radio romane almeno una ventina hanno cominciato a dare un comunicato su questa assemblea di sabato ecco le vogliamo ribadire subito dopo lo spiegheremo anche con queste dichiarazioni di De Gasperi credo siano abbastanza chiare da questo punto di vista che sabato mattina questo appuntamento delle radio alle dieci e trenta via la Marmora Assemblea delle radio romane
è una cosa che riguarda veramente tutte quante le radio cioè a questo punto nella fase che si apre nelle prossime settimane se non nei prossimi giorni sono in gioco interessi vitali delle radio chi è che può garantire
Il nostro punto di vista rispetto alle decisioni che verranno prese
Che in questa materia ecco nessun'altro che noi le radio romane ora qui
Mario introducendo parlava dell'associazione emittenti del Lazio qui non c'è né associazione né
Di un tipo né di un altro tipo qui ci sono semplicemente le radio quelle che hanno preso questa iniziativa sono una ventina ma crediamo veramente che questo sia un problema che riguarda tutti senza distinzione di tipo di radio
Silvia ecco quindi vogliamo subito fare un appello alla partecipazione attenta decisa a questa Assemblea che non è un luogo dove andare a fare delle chiacchiere Mario un luogo dove organizzare una una mobilitazione immediata delle radio per la loro sopravvivenza nelle migliori condizioni poi magari leggeremo il punto in una piattaforma che è frutto di una discussione durata
Per parecchio tempo tra molte radio non è una cosa improvvisata tanto per
Chiarire bene agli ascoltatori quali sono i punti su cui ci stiamo muovendo ma prima vogliamo
Dare qualche informazione su queste dichiarazioni di Remo Gaspari sono dichiarazioni di oggi ecco l'abbiamo presa un po'di corsa mentre venivamo qui immerse radio il titolo è molto significativo guardate già il titolo è questo
Basta con di abusi
Delle emittenti private nell'utilizzazione delle frequenze e dell'etere questa è la prima cosa che il ministro delle Poste
Ritiene di dovere dire riguardo a questo problema pensato un po'questo ministro caldo caldo se ne esce con questa espressione basta con gli abusi dell'emittente privata e noi rispondiamo contrasta con i vostri abusi e con le vostre inadempienze
Ho subito dopo il ministro dice che non ha bisogno di una legge questa è un'altra perla che va sottolineata non ho bisogno di una legge dice Remo Gaspari noi rivali rispondiamo che abbiamo bisogno di una legge l'aspettiamo da otto anni
Questa è una cosa gravissima guardate questo significa che il ministero delle Poste si sta preparando intervenire su questa materia senza nemmeno sentire il bisogno di andare in qualche modo a confrontare le proprie posizioni con in Parlamento dovesse evidentemente da parte di varie forze politiche ci possono essere obiezioni divario tipo sul carattere più o meno democratico di certe misure
Ho subito dopo adesso lui non vi voglio leggere tutto il pezzo che abbastanza lungo dato che abbiamo pochissimi minuti a disposizione però magari ne leggo una una frase per esempio le emittenti dice Gasparri
Potranno usare i ponti radioso solo per trasmissioni di servizio ad uso interno e nonna per la diffusione di programmi proponevo anche che fosse il ministero delle Poste ad offrire questo servizio utilizzando la Rete in ponti radio o quella via cavo telefonico dell'azienda di Stato dei servizi telefonici
Niente collegamenti via ponti radio in contemporanea indiretta tra emittenti questo dice Gasperi quindi praticamente la cosa che stiamo facendo noi in questo momento per esempio il collegamento tra diverse emittenti romane
Per parlare di queste cose per mobilitare le radio per sabato è una cosa che secondo il ministro non può essere fatta cioè se abbiamo capito bene il senso di queste parole significa che si può ad uso interno parlare imponderabile magari con l'antennista che sta facendo una riparazione come elemento qualsiasi concessionario privato di ponti radio non si può invece fare l'uso secondo il ministro sempre dei ponti radio che è stato fatto in tutti questi anni per esempio a Roma per consentire la trasmissione su tutta la città nelle migliori condizioni partendo dai monti circostanti quindi questo è un punto di una gravità estrema questo spiega molto bene perché recentemente molto emittente sono state obbligate a lasciare le frequenze che usavano per questo scopo sulla Canale Mii anche se non disturbavano assolutamente nessuno
C'è un ultimo punto che magari non riguarda l'emittenza privata ma inquadra bene la mentalità il la direzione di marcia del ministro che quello che riguarda la RAI sulla RAI il ministro dice quindi sogna combattere la evasione del pagamento del canone e bisogna dovrò proporre una un'eventuale adeguamento del canone in bagno in bianco e nero a quello del colore
E più avanti il ministro dice questa questa cosa non c'è unità carica un'Italia povera insomma tutti quanti praticamente possono pagare il cannone del colore quindi queste sono le intenzioni adesso ho voluto riassumere molto brevemente queste dichiarazioni che sono qui
Due o tre pagine tanto per dare una
Una immagine che però spero sia abbastanza chiara di qual è la direzione in cui si muove questo signor ministro che occupa mi pare dicastero da molto tempo quindi su questa cosa avrebbe avuto modo è tempo di intervenire
In ben altri mondi con tutto il tempo necessario quindi a questo punto le cose sono molto chiare no
Cioè un attacco alle radio libere che ormai maturato nel tempo che può effettivamente soffocare se non tutte molti sì ma radio che noi qui adesso rappresentiamo moltissime radio che ancora hanno la libertà di farsi sentire a Roma e anche ovviamente nelle altre città d'Italia
Ma pensate solo a Roma che cosa significa interdire i ponti radio questa sembra una misura amministrativa tecnica non è che si apparentemente non interferisce con i discorsi sulle grandi libertà queste cose qui e invece è una cosa che condanna al silenzio la maggior parte delle radio perché significa trasmettere dal tetto di casa rendere impossibile l'ascolto
Ad di altre radio perché ovviamente ciascuna poi secca parrebbe una zona in cui ecco con un sacco di fenomeni tecnici che magari Mario in grado di spiegare meglio di me che praticamente Inter direbbero dall'ascolto delle delle radio sarebbero oltretutto una riduzione paura osa del numero di a di Radio ascoltabili in una città come Roma che adesso se una va in giro con l'autoradio sento una cinquantina di sanzioni diciamo con la rabbia un po'più selettiva se ne possono sentire anche di più ecco questa cosa non sarebbe assolutamente più possibilità rimarrebbero ecco non non posso fare calcoli precisi ma sicuramente un numero molto più limitato di radio ascoltabile e per di più non ascoltabili in tutta la città ascoltabili forse un certo numero di quartieri ma non in tutta la città quindi questa è una cosa di una gravità estrema ed è travestita badate bene come un provvedimento tecnico che il ministero si appresta a prendere
Per conto proprio quindi in sede di commissioni ministeriali che legiferano decretano senza interpellare praticamente nessuno ecco a questo punto credo che non sia chiarissimo che abbiamo il dovere di intervenire in difesa dei nostri diritti e anche perché proprio un necessità diciamo
Di di mobilitazione per la difesa di spazi spazi democratici spazi e di libertà che e le radio spesso prezzo di di gravi sforzi si sono si sono conquistate in tutti questi anni considerato che il tempo a nostra disposizione come detto non è non è
Sufficiente per trattare una materia così complessa così bisognosa proprio di essere affrontata
Io penserei di a parte considerazioni su un ministro Gasparri ancora una volta si riconferma per ciò che è sempre stato tra l'altro al ministero delle Poste imperversa da sempre una sorta di di clan dei siciliani no nessuna nessuna allusione specifica ma ho notato semplicemente dello staff del ministro Gasparri composto nei vari sottosegretari segretari ed esperti vari
Così casualmente
è composto da da personaggi di provenienti da non da una regione da una Regione ben precisa e quindi mi pare che le dichiarazione del ministro Gasparri di oggi giungono proponente inaspettate per la maggior parte degli ascoltatori che rischiano di giorno in giorno di perdere l'ascolto della loro emittente non mi riferisco solo a radio radicale ma per esempio agli ascoltatori che te ci sentono su altre frequenze collegate in ponte con noi da altre radio collegate con noi
Ma per quanto ci riguarda queste dichiarazioni misto Gasperi non giungono inaspettate il desiderio di di far tacere la maggior parte di mezzi d'informazione parlati
è apparso da sempre il gioco mi pare abbastanza scoperto perché in definitiva si pensa colpendo le radio guadagnando tempo attraverso una una
Una vacanza legislativa si tenta e si tende così a spianare la strada i grossi Monopoli
In particolare televisivi
Che e dovrebbero in definitiva contrapporre all'informazione lottizzata della RAI una seconda informazione ancora meno controllabile mi spiego mentre la RAI
In condizioni ideali potrebbe in qualche modo essere controllata dal Parlamento cosa che non è mai avvenuta di fatto anche se teoricamente
Sarebbe previsto è previsto da un'apposita commissione
Ebbene in casa del privato difficilmente si potrebbe accedere si potrebbe interferire quindi le due informazioni parallele lottizzate appartenenti ambedue al potere al potere costituite consolidato dovrebbero un po'rappresentare l'informazione del futuro nel nostro Paese c'è un'informazione non formazione
Come ha detto un un deputato del
Del del partito radicale recentemente forse magari così esagerando volutamente le tinte le espressioni i nostri informatori radiotelevisivi che ci leggono i telegiornali quotidianamente
Si comportano come dei veri e propri prostituti dell'informazione e come tali dovrebbero accendere il classico copertone accanto a loro mentre leggono il telegiornale
Il copertone che serve a mo'di difesa a mo'di illuminazione a mo'di riscaldamento a mo'di protezione quindi e i nostri mezzi busti televisivi non lo fanno
E si apprestano a non farlo i vari informatori che spunterà ebbero molto presto dalle radio televisioni dalle radio televisioni private in particolare dalle televisioni attraverso una legislazione tutta a loro favore
Quindi colpiti sarebbero quelli che a tutt'oggi hanno rappresentato un'informazione alterna quella del potere effettivamente alterna diversa
I mezzi d'informazione che leggono la notizia nel modo giusto per lo meno che hanno la pretesa e lo dimostrano che la pretesa e non è tale
Dei fatti del giorno degli avvenimenti che che che riguardano i cittadini da vicino e questi mezzi d'informazione vengono continuamente colpiti nel modo più più vile e se vogliamo anche perché trovano questi mezzi d'informazione da un punto di vista economico sul classico filo del rasoio
E al momento in cui si tenta attraverso decreti di comminare loro multe che vanno da due a dieci milioni nel caso di disturbi
Verso i mezzi diario navigazione
O presunti disturbi tali scatta una dirittura multe il massimo delle delle multe previste cioè dei dieci milioni significa proprio in modo assolutamente assolutamente vergognoso tappare loro la bocca tentare probabilmente all'insaputa del grosso pubblico e dei dei mezzi d'informazione perché non so se vi siete accordi che i mezzi di informazione specie quelli stampati
Tacciono assolutamente i problemi delle radio si occupano di radio solo per dirne male soldoni non so se una radio viene sequestrata o alcuni gestori o responsabili degli emittenti vengono denunciati per una qualsiasi ragione vedete il titolone in seconda in terza pagina del del del vostro giornale
Ma se le emittenti pretendono qualcosa pretendono una legge pretendo degli adeguamenti pretendono in definitiva di di essere riconosciute dallo Stato
E riconosciute in genere ebbene il giornale tace il la stampa omette ciò che ciò che do sarebbe tenuta a riferire è un vecchio gioco dell'informazione che la radio puntano tentato di rompere in questi ultimi anni ma ritorniamo alla manifestazione che quella che ci interessa da vicino per sabato mattina
Ci auguravamo che questa manifestazione riesca perché dalla dall'amore supremo che è un'Assemblea perché serve anche come momento di confronto tra molte radio dato che sono venti le radio che l'hanno organizzata e promossa però noi desideriamo che a questo confronto partecipino anche molte altre radio proprio per avere un confronto di punti di vista per partire con un'organizzazione della nostra risposta
Di radio quest'prepotenza ministeriali un'assemblea manifestazione
Perché ripetiamo allargata al pubblico quindi penserei che sia il caso così per quanti non potranno venire a sabato mattina
O per quanti deciderà solo partecipare passare un pochino a denunciare quelli che sono punti della nostra della nostra base rivendicativa della nostra piattaforma
Sì magari leggiamo appunto per questa questione delimitazione del tempo leggiamo questi punti dunque c'è
Non sono punti improvvisati come dicevamo prima sono frutto di una discussione abbastanza che se prolungata abbastanza nel tempo tra molte radio romane
Dunque il primo punto riguarda il riconoscimento delle emittenti e delle frequenze di trasmissione da parte del ministero del Pubblico del oltre alle comunicazioni tutti sanno che locali sono assolutamente prive di riconoscimento per cui è successo molto spesso che per esempio
C'erano
E ne so qualsiasi concessionario privato di ponti radio per qualsiasi tipo di di servizio o anche di semplicemente di di gioco praticamente viene anteposto al al diritto invece della radio che trasmette svolge una funzione sociale indubbia
Secondo punto immediata utilizzazione della banda centoquattro centootto megahertz che esiste su tutti i ricevitori commerciali e che in e c'è assolutamente interdetta tranne per radio radicale che riuscita mantenersi su questa banda con una sospensiva dell'altare in attesa di definizione di questa questione ma tutte le altre radio sono state costrette ad abbandonare queste frequenze che invece non sono usate assolutamente da nessuno per quanto riguarda l'area romana quindi dovrebbero essere immediatamente liberalizzati e dal momento che sono comprese come detta una ma
Giù parte radio ricevitori queste bande appartengono queste frequenze appartengono punto di diritto alla radiodiffusione e non ai servizi Celentano di farci credere terzo punto
Proprio usufruendo di questo allargamento della banda fino centootto megahertz riguarda l'assegnazione delle frequenze
Quindi riconoscimento l'assegnazione delle frequenze alle radio garantendo una distanza sufficiente tra una radio all'altra che noi riteniamo intorno ai trecento kHz
Ecco spieghiamo che il punto due cioè l'allargamento della banda da centoquattro a centootto e proprio in funzione del punto tre
Cioè sì potendo disporre di frequenze aggiuntive si giungere da un ammanco ama migliore spaziatura una maggiore spaziatura fra un'emittente alle e l'altra e quindi a una maggiore possibilità di ricezione da parte degli ascoltatori
Il quarto punto riguarda l'impresa l'impossibilità per ogni emittente di occupare più d'una frequenza
E la eliminazione delle emittenti che trasmettono segnali al solo scopo di tenere occupata una data frequenza chiunque a un ricevitore può constatare che ci sono fischi altre cose del genere sulla banda che ovviamente dovrebbero essere interdetti ecco non si spaventi non gli ascoltatori
Di radio che dispongono più di una frequenza specie nell'area romana perché qualora fosse garantita una sola frequenza con una spaziatura di tre cento kHz dalla vicina
Potrebbero ugualmente con un solo trasmettitore sentite in modo in modo ottimo alla radio cui sono affezionati
Quinto punto estensione alle emittenti libere del servizio di protezione dalle interferenze causate da terzi che viene assicurato normalmente dagli organi tecnici del ministero delle Poste e questo fa parte del riconoscimento ufficiale dell'esistenza emittenti libere
Chiaramente al momento in cui ci fossero riconosciute sarebbe automaticamente protette
Sesto punto limitazione fino a un massimo di due kW delle potenze impiegabili in modo da ridurre sensibilmente la entità di segnali indesiderati su frequenze diverse da quella assegnata sia in banda m f sia fuori questa è una misura di carattere diciamo
Cioè sempre nel quadro di una realizza razionalizzazione del centro delle trasmissioni una misura che tra l'altro assicura la possibilità di trasmettere anche a chi non ha grossi mezzi economici dato che l'attuale corsa alle potenze non può che favorire i gruppi monopolistici dell'informazione della cultura di cui parlava
Prima Mario
Non solo ma per l'alto costo dell'Energia Elettrica mantenere trasmettitori di potenza superiore specie per le piccole radio diventerebbe sempre più problematico
Settimo punto istituzione di nuove norme di omologazione per impianti e installazioni estese anche ai servizi pubblici e alla RAI sulla base delle esigenze nuove sorte con la liberalizzazione dell'etere e in accordo con le raccomandazioni della Commissione
Consultiva internazionale sulle radiocomunicazione come Parini con il punto sia assolutamente chiaro con proprio in contrasto con con le decisioni recenti in base al decreto che il ministero si appresta a varare
Cioè qui si dice non più reprimere ma prevenire quindi omologare le apparecchiature incaricarsi che l'apparecchiatura che funzionino che non non siano loro a a destare quelle interferenze che poi imputate così a raffica mitragliera prima radiosi capitasse dice anche un'altra cosa cioè la
La necessità anche per i servizi pubblici che a volte lamentano disturbi di adeguare i loro impianti a una situazione nuova che si è creata in questi anni perché molto spesso
E i disturbi che vengono lamentati sono anche dovute al fatto che gli impianti sono obsoleti sono vecchi non
Quindi non più rispondenti non hanno la selettività necessaria
Per nella situazione diciamo creata dalla resistenza delle emittenti libere
Ottavo punto intervento della Regione per realizzare strutture pubbliche che possano accogliere gli impianti di trasmissione concentrandoli nelle località più adatta cioè i monti intorno a Roma
E disponendo lì in modo da evitare inconvenienti tecnici possibili per l'eccessiva concentrazione
Ed assicurare la coesistenza della radio diffusione con altri usi della radio mitezza come i ponti radio per servizi
Quindi esattamente l'opposto di quanto intende fare le il ministero che intende invece proibire i ponti radio ma in effetti la Regione si interessata attivamente questo problema
Se non che
Giusto in mancanza di di una regolamentazione in mancanza di dati sicuri c'è stato un certo
Certo ripensamento dobbiamo dire noi dobbiamo produrre sì dei Progetti eccetera eccetera ma le dichiarazioni di oggi del Ministro Gasparri tutte in chiave repressiva lasciano poco sperare perché noi avremo bisogno di leggi e regolamenti
Che che da otto anni aspettiamo che potremmo muovere gli enti locali in questo senso
Ecco il rapporto con questo punto diciamo subito l'altro punto che quello di assegnazione di frequente di frequenze certe per i trasferimenti dal centro abitato cioè dallo studio
Della radio fino al Monte da cui si trasmette sulla città c'è il punto di cui parlavamo prima e da cui è prende le mosse questa mobilitazione cioè la
Interdizione di molti ponti radio e l'intenzione del ministero di proibire del tutto i ponti radio usati dalle emittenti
Private
E con gli ascoltatori che sicuramente avranno avuto dei problemi di ricezione ce ne sono sempre nell'ascoltare la loro Radio una radio cui sono affezionati
Sanno benissimo che non è possibile una radio possano venire ascoltata se il suo mezzo dimissione cioè l'antenna risiede sul tetto del palazzo in cui opera la radio stessa il segnale deve essere amplificato trasmesso in una località piuttosto alta in prossimità in periferia dalla periferia del della città
E poi il diffuso su sull'area che che interessa
Quindi esattamente come come stavi dicendo tu poi l'Inter di ai ponti radio significa proprio di fatto in rendere impossibile la trasmissione da parte dell'emittente
Perché non si potrebbe più raggiungere con il segnale proveniente da studio la località ritrasmissione nel caso nostro caso Romano località che risiedono
Quasi sempre ai Castelli Romani Acicastello mani quindi il nono e il decimo punto dalla piattaforma parlano invece proprio della del fatto che ci dovrebbe essere l'obbligo per tutte le stazioni compresa la RAI
Di trasmettere almeno per quanto riguarda Roma da fuori dei centro il abitati avvalendosi quindi delle strutture di cui dicevamo prima che dovrebbero essere create dalla Regione
In modo da evitare appunto l'interdizione dell'ascolto di altre emittenti su una banda molto larga nella zona circostante l'impianto di trasmissione mi pare giusto la RAI attualmente
L'antenna di Monte Mario RAI impedisce di fatto l'ascolto delle emittenti libere
Il punto è nel raggio nel raggio di qualche chilometro perché la potenza dei trasmettitori è talmente elevata che chiude ogni possibilità di ascolto delle altre emittenti quindi la RAI in questo caso il mezzo pubblico si deve adeguare
A ciò che l'emittenza libera e privata
Ha determinato in questi in questi anni fa ci fanno segno dobbiamo avviarci alla conclusione soltanto due parole l'ultimo punto della piattaforma riguarda un'eccezione possibile a questo obbligo di trasmette da fuori che potrebbe riguardare stazioni di potenza molto limitata da cinquanta cento watt
Che potrebbero benissimo operare anche
Sulla stessa frequenza in località diverse in diversi quartieri della città o in paesi della provincia
Comunque questi punti sono una piattaforma sono frutto di una discussione tra le radio di questi punti dobbiamo parlare sabato ventidue a questa Assemblea
La cosa importante che questi punti non rimanga sulla carta perché altrimenti sono PRP desideri e cento permetterebbero di trasmettere in condizioni assai migliori di quelle attuali e permetterebbero agli utenti di sentire molto più stazioni
Il problema è che è necessaria la mobilitazione delle radio perché qualche cosa di questi punti possa effettivamente essere ottenuto può comunque per mettere in difficoltà il ministero rispetto alle intenzioni repressiva che palesa in modo molto evidente come dicevamo
All'inizio ecco rispetto a questo è necessaria a partire da sabato ma anche da adesso insomma al massimo di mobilitazione della radio questo è il punto
Credo che questa cosa non abbia bisogna poi in in sostanza di molte parole per essere argomentata
L'importante è che invece entri molto bene nella testa di tutti quanti si agli operatori delle radio ma anche soprattutto gli ascoltatori delle radio che hanno avuto modo di affezionarsi a una più radio in questo in questi anni ecco dobbiamo sapere che le radio sono in pericolo vanno difese è necessaria la mobilitazione l'organizzazione per difenderla e con questo concludiamo
E abbiamo soltanto l'appuntamento per quanto riguarda sabato l'Assemblea ricordiamo dunque l'appuntamento che aperto a tutte le radio quindi gli operatori delle radio in particolare ma anche gli ascoltatori
Appuntamento all'Assemblea quindi alla cambia la Marmora numero ventotto dove c'è l'ex Centrale del latte
Alle ore dieci e trenta di sabato prossimo ventidue gennaio vicino alle Ferrovie laziali nei pressi della stazione Termini alle dieci e trenta di sabato mattina
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