L'evento è stato organizzato da Partito Radicale.
Sono intervenuti: Sandro Morelli (PCI).
Tra gli argomenti discussi: Pci, Roma.
09:30
15:00
10:00 - Roma
9:00 - Treviso
9:00 - Eupilio (CO)
9:00 - Bologna
10:00 - Milano
12:30 - Chianciano Terme (SI)
17:00 - Reggio Calabria
PCI
PCI
PCI
Il direttivo e nel comitato federale e della Commissione federale di controllo
Una presidenza eretta dai delegati dirigerà i lavori del congresso fino alla elezione dei nuovi organi della federazione comunista romana vi propongo i nomi per la composizione della presidenza
I compagni Emanuele Macaluso Paolo Bufalini e Armando Cossutta della direzione del partito comunista
Maurizio Ferrara segretario regionale del Pci Sandro Morelli segretario della federazione romana uovo mettere sindaco di Roma
Angelo Marroni vicepresidente della Provincia di Roma Giulio Carlo Argan
Carla Capponi medaglia d'oro della Resistenza
Filippo Allegra segretario della sezione di Decima Mario Antonacci sindaco di Albano Alberto Asor Rosa docente all'Università di Roma Goffredo Bettini della segreteria uscente dalla Federazione romana
Gianni Borgna della segreteria regionale
Massimo Brutti segretario della sezione universitaria è io Calabria Leo annullo deputato Egli ottavo della sezione del Policlinico Alessandro Carduelis giornalista
Umberto Cerri segretario generale aggiunto della Camera del lavoro di Roma
Franco Cervi segretario della zona sud di Roma Anna Maria CIAI deputato e della segreteria regionale
Paolo Cioffi membro del Comitato centrale leda Colombini segreta della segreteria uscente della federazione romana
Angelo dai noto segreteria uscente della federazione romana Giuseppe D'Amato capogruppo alla Prima circoscrizione Giorgio D'Amico segretario della sezione Mazzini Mario D'Andrea segretario della sezione Acotral Tuscolano
Giancarlo Dolcini segretario della sezione del Poligrafico
Venerio Ercolani segretario della nuova Dusko della sezione nuova Tuscolana Antonello Falomi assessore al bilancio del Comune di Roma Sandro fila Bozzi segretario della zona est di Roma
Lamberto Frisi oppressi dente della diciottesima circoscrizione Laura Forti della segreteria uscente della federazione romana
Il richiamo Francesconi presidente della ULS RM sedici Monteverde
Angelo fredda della segreteria regionale al signor Giachini della sezione operaia di Pomezia Giulio Genta rally capogruppo della seconda circoscrizione Gabriele Giannantonio docente all'Università di Roma Aldo Giuntini segretario generale della Funzione pubblica CGIL Claudio Grottola segretario della sezione nostra nuova
Antonietta Iovine segretario della sezione di Corviale Tonino l'avallo segretario della sezione Colli Aniene
Carlo Lucherini sindaco di Monterotondo Roberto Maffioletti senatore Emilio Mancini segretario della zona nord di Roma
Sergio Marini segretario della sezione di Cerveteri Massimo Marzullo segretario della sezione fatalmente
Michele Meta segretario della zona Prenestina Sergio Micucci capogruppo al consiglio provinciale di Roma
Esterino Montino segretario della zona giù vicino Maccarese
Teodoro Morgia Presidente della commissione federale di controllo Nicola Nanni segretario della sezione di trascrivere Antonio Nardi segretario della sezione di Pietralata
Franco Ottaviano della segreteria uscente della federazione Luigi Pallotta segretario della sezione di Roma Olimpia
Vittorio Parola presidente della tredicesima circoscrizione Luca Paolini membro del Comitato centrale Santino picchetti segretario generale della CGIL regionale Rita Pizzi responsabile femminile della zona Casilina
Mario pochi eletti deputato Massimo Pompili segreteria della segretario della zona Casilina Enzo Proietti della segreteria uscente dalla Federazione
Serafino Quaresima segretario della zona via Mario quattro uccisi capogruppo al consiglio regionale
Giovanni Ranalli consigliere regionale e responsabile della sanità del comitato regionale Franco Raparelli membro del Comitato centrale Mario Roccella segretario della sezione Ostiense Marisa Rodano parlamentare europeo
Paola sala corti segretario della sezione Tor Tre Teste
Piero Salvagnin capogruppo al consiglio comunale di Roma Mauro Maurizio Sandri segretario della Federazione giovanile comunista di Roma Mario Santini segretario della sezione attacca Sandra Simonetti il segretario della sezione statali sui rischi lo Spada segretario della sezione di orari
Adolfo Spaziani segretario della sezione operaia Tiburtina Francesco Speranza della segreteria regionale low cost Ubaldini sindaco di Colleferro Fausto Taruffi Tambone
Ma un ruolo primario segretario della sezione Pillitteri chiusi duravano segretario della sezione di massima
Ma io due segretaria della zona Monte Mario Primavalle Walter Veltroni consigliere comunale di Roma Romano vitale della segreteria uscente della federazione romana rischia tra Longo della segreteria sezioni d'Italia
Questa è la proposta che vi viene avanzata per la presidenza che deve reggere i lavori del nostro congresso fino all'elezione del nuovo comitato rimuovo gli organi dirigenti se ci sono proposte modifiche
Viene sottoposta andava vostro approvazione
Se non ci siamo proposti con modifiche io prego il congresso di alzare il ricovero alla manopola della lega e di votare la preside la proposta di presidenza
Controprova chi non è d'accordo
Chi si astiene
Allora la promessi quindi sarebbe votato all'unanimità e prendo i compagni sono stati chiamati di lì prendere posto
E c'è un altro almeno in prime improprio devo sottoporre al congresso che è quello di nominare una segreteria operativa per potere avere un supporto relativo alla presidenza spessa che sono i compagni Goffredo Bettini leda Colombini sempre in forma obbligherà Massimo Cervellini e Carlo leoni
C'è Moggi sono osservazioni
No prevede d'accordo Jornal verrei la presidenza effettivo di questa prima seduto nel nostro congresso al compagno Maurizio Ferraro segretario regionale
Diamo inizio ai nostri lavori ma prima permettetemi di
Darwiniano Tizio dalla presenza quindi al nostro congresso
Di una serie di
Di compagni stranieri è presente il compagni Ivano Stojanovic ordinario di economia politica all'Università di Belgrado membro dalla presidenza dell'esecutivo dalla federazione di Belgrado la lega dei comunisti jugoslavi
è presente anche tra noi come rappresentante dell'Organizzazione per la liberazione della Palestina il compagno passim Damage
Presente al nostro congresso
Il compagno Antonino Aguilar
Rappresentante del Fronte farà Abbundo martedì liberazione della Salvador
Inviato un messaggio al nostro congresso
Un ma il Partito comunista cileno in Italia messaggio che già adesso non do lettura che metteremo agli atti del congresso ringraziamo i compagni del partito comunista cileno
Sono presenti anche le innalzava
Il compagno delegazioni del Partito Socialista Italiano del partito socialista democratico italiano del partito repubblicano del partito devo democrazia di unità proletaria della della CISL
Compagni del PSI poi compagno re David severi disegni Bier Martini Natalini Lovari Mastrorilli Mario però
I compagni del visti con i compagni Zavalloni costa costi Bava Borsi
La delegazione del dunque con i compagni del fattore De lauro Marcelli rivolta servono a sollevarsi e Mazziotta
Gli amici del Partito repubblicano monolito mitili Menichelli e Collura
Quella CISL Borgomeo e Chiossi
Ringraziamo gli amici e i compagni
Delle delegazioni dei partiti e organizzazioni che ho detto
E diamo immediatamente ha inizio ai nostri lavori
Dando la parola nella relazione al compagno Sandro Borrelli
Care compagne e cari compagni
Amici
Signori ospiti del nostro congresso
Il congresso che si apre oggi questo nostro quindicesimo congresso
Sarà quasi certamente l'ultimo congresso della Federazione provinciale comunista non è un annuncio catastrofico al contrario è una buona notizia
Avanzo al congresso infatti la proposta di sancire nel documento conclusivo la decisione di dar vita alle tre nuove federazioni della Provincia e alla nuova federazione cittadina
Concludendo con raggiungimento dello vi attivo fissato la fase di sperimentazione aperta con la Conferenza di organizzazione dello scorso anno
Il comitato centrale dovrà poi ratificare questa decisione per la quale viaggia un opinione favorevole della segreteria nazionale del partito
Possiamo realizzare l'obiettivo fissato proprio perché la fase sperimentale durata un anno è stata positiva
Nelle tre zone della provincia si è consolidata una reale autonomia politica organizzativa
E cresce come avevamo previsto la capacità di autonomia finanziaria sostenuta dalla volontà afferma e persino dall'orgoglio con il quale i gruppi dirigenti all'insieme del partito nella provincia cogliendo lo e sostenendo l'hanno lavorato per raggiungere l'obiettivo
Voglio ringraziare tutti i compagni che si sono impegnati con determinazione e senso di responsabilità ed auguro di cuore al loro e a tutte le nostre organizzazioni della provincia di Roma crescenti successi verso gli obiettivi di sviluppo di progresso e di riscatto delle loro popolazioni nel rapporto ormai diretto con la dimensione regionale dei problemi
Si compie così un passo importante sulla via del decentramento e della regionalizzazione del partito senza confusioni o duplicazioni di ruoli e di riferimenti della direzione politica
Dal momento che tutto il territorio regionale sarà compreso nell'ambito delle otto federazioni all'interno delle quali in rapporto alle quali si consoliderà e svilupperà il processo di decentramento attraverso le zone e si apre una fase politica organizzativa nuova anche per Roma spetta a noi
Nel nostro congresso concentrare l'attenzione sugli adeguamenti ulteriori che la fase nuova impone all'organizzazione della federazione cittadina e soprattutto al pieno sviluppo del decentramento della direzione politica nella città
Tra gli obiettivi da raggiungere
Nella nuova dimensione cittadina spicca la questione della raccolta e dell'uso delle risorse
E il problema del bilancio della Federazione del piano di risanamento finanziario dell'impiego della qualificazione delle risorse umane
Il punto che sin d'ora voglio segnalare questo
Abbiamo discusso più volte dei problemi del bilancio del partito e della programmazione del suo risanamento in occasione dei congressi di sezione due anni orsono e poi della conferenza di organizzazione dello scorso anno
Non abbiamo celato alcun problema
Anzi abbiamo chiesto a tutto il partito di conoscere approfondire concorrere a trovare le soluzioni più adatti risultato di questo lavoro non è pienamente soddisfacente vi sono ancora dei compagni che dicono di non sapere di non essere stati sufficientemente chiamati a discutere
Alcuni risultati positivi sono stati tuttavia raggiunti i criteri e gli indirizzi proposti dal Comitato direttivo per il tesseramento dell'ottantatré dove sono stati raccolti applicati hanno prodotto un significativo un grande balzo in avanti nella media tessera
Il tesseramento dell'ottantatré al momento va a Roma nella città meglio che nell'anno precedente nell'ottantadue per la prima volta abbiamo raggiunto e superato l'obiettivo del cento per cento nella campagna di sottoscrizione per la stampa grazie soprattutto all'intelligente impostazione al grande appassionato lavoro e al successo brillante della campagna delle feste dell'Unità quello di zone in particolare
Anche la diffusione organizzato dalla nostra stampa in ripresa grazie al lavoro attento e continuo dell'Associazione Amici dell'Unità recentemente ricostituita solo segni importanti
Di ripresa dei caratteri di massa del partito che tuttavia appaiono ancora incerti e precaria attenuano ma non risolvono problemi di fondo sui quali tra poco mi soffermerò
In questo quadro il divario fra spese risorse disponibili ormai organicamente consolidato è grave e solo in parte sarà attenuato dalla separazione fra città e provincia che deriverà dalla costituzione delle nuove quattro federazioni
è in atto un rigoroso e anche efficace sforzo di programmazione del risanamento economico patrimoniale e finanziario strutturare della federazione
Ma questo progetto difficile delicato è impacciato dal peso ormai sono insostenibile degli oneri che si sono accumulati negli anni non potrà procedere senza misure finanziarie straordinarie cui tutto il partito chiamato a concorrere
Ne discuteremo presto subito dopo il congresso ma sin d'ora ho voluto sottolineare senza reticenze la prioritaria la merce drammaticità di questo problema la cui soluzione si collega fortemente al ruolo delle zone del processo di decentramento vogliamo in prospettiva
Giungere a dotare le zone di piena autonomia anche dal punto di vista finanziario amministrativo ma allora è necessario che sin d'ora nelle zone delle sezioni l'attenzione alla raccolte all'uso programmato per le risorse le competenze l'esperienza necessaria e si affinino essi accrescano
E di molto se è vero come è vero che solo alcune zone sono oggi in grado di formulare rispettare i bilanci e se è vero come è vero che anche in tantissime sezioni questa è purtroppo la situazione
Il decentramento non si attua senza mezzi strumenti uomini relative autonomia e capacità e responsabilità e quindi se non vogliamo fare solo la propaganda del decentramento
Queste questioni devono attirare una permanente crescente attenzione dei gruppi dirigenti del partito e a tutti i livelli
Il decentramento politico del partito è un processo per noi irreversibile al quale abbiamo dedicato in questi quattro anni che ci separano allo scorso congresso molta attenzione
Adottando significative misure politiche organizzative già da molto tempo abbiamo superato la discussione sul se sviluppare o meno il decentramento nella conferenza di organizzazione dello scorso anno ci siamo posti il problema di come verso quali obiettivi far procedere il decentramento dalla direzione politica del partito e la risposta è che allora abbiamo dato sulle quali abbiamo lavorato in questi mesi mantengono il loro valore
In particolare il fatto che oggi siamo in grado di realizzare la federazione cittadina se il congresso approverà questa proposta fuga molti legittimi dubbi e anche qualche diffidenza che lo scorso anno era sorta in qualcuno quando decidemmo di sperimentare senza indugi nuovo assetto superando sia il comitato cittadino che il Comitato provinciale come aveva indicato il congresso regionale
Non si trattava di un passo indietro sulla strada del decentramento e tanto meno di un trucco si trattava di costruire le condizioni per raggiungere l'obiettivo che oggi realizziamo
E oggi quindi possiamo guardare con legittima soddisfazione e con definitiva serenità la decisioni che allora prendemmo piuttosto
Dobbiamo chiederci se tutti gli obiettivi che porremo dinanzi allo sviluppo del processo di decentramento sono stati raggiunti e causa fare per garantirne la nuova fase che si apre il pieno raggiungimento
A me pare che sotto alcuni aspetti siamo ancora lontani da quello che vogliamo e su questo vorrei ora soffermarmi l'obiettivo principale per noi dicemmo deve consistere nell'avvicinamento della direzione politica verso le sezioni
Per creare le condizioni concrete della loro piena centralità nella società cittadine nella vita del partito questo biondo obiettivo non è pienamente raggiunto occorre avere chiaro che questa è la questione principale
Non ha senso un processo di decentramento se non si riesce a raggiungere questo risultato garantendo il più efficace flusso di informazioni di indirizzi politici e organizzativi dall'alto verso il basso dal basso verso l'alto espandendo in questo modo
La democrazia interna e portando l'insieme del partito a poter concorrere alla formazione delle scelte cittadine e nazionale questo filone pienamente avvenuto e le cause sono più dura
Intanto occorre superare difetti nella direzione politica federale che impaccio nel raggiungimento di questo risultato
Una ancor più marcata caratterizzazione del decentramento impone una più piena capacità di unificazione politica e organizzativa della Direzione centrale e quindi una più efficace capacità di elaborazione
Di sintesi di selezione delle priorità di contenuto e territoriali sulle quali chiamare il partito nel suo complesso
Ad intervenire evitando indicazioni contemporanea affastellate da parte delle sezioni di lavoro e privilegiando il ruolo di sintesi degli organismi dirigenti
Ciò impone il concorso più attivo delle zone anche delle sezioni nella formazione delle scelte nella gestione delle decisioni che si assumono
E una specifica attitudine nelle zone ad esercitare la direzione politica suscitando attivando coordinando il lavoro delle sezioni nello stesso tempo garantendo il pieno e autonomo dispiegamento della loro elaborazione del loro intervento
Bisogna evitare che la dimensione zonale del partito si rinchiude in se stessa nell'ambito delle tematiche locali o si ripieghi nella sfera puramente istituzionale caratterizzata dalle politiche dei rapporti politici spesso angusti che vivono le circoscrizioni
Sul terreno delle politiche territoriali e circoscrizionali puntiamo alla crescente piena autonomia politica delle zone passi in avanti grandi si sono fatti in questi quattro anni
Basti pensare ai criteri adottati per la formazione delle liste circoscrizionali al governo dei rapporti politici alla stessa vicenda della costituzione delle maggioranze circoscrizionali e dell'elezione dei comitati di gestione delle USL questioni sulle quali tornerò
Siamo al di là di ogni dubbio io credo il partito a Roma che più di ogni altro in grado di affidare senza problemi ai suoi livelli decentrati
La direzione politica di processi di grande rilievo cittadino e l'esperienza compiuta nella fase recente dell'elezione delle USL ce lo dimostra ma bisogna andare avanti
Verso le municipalità verso la piena autonomia delle zone rispetto alle politiche territoriali e istituzionali il punto è e se manteniamo come è giusto
Il criterio che il decentramento deve essere decentramento della direzione politica complessiva tutto questo non basta
Bisogna guardare con più attenzione lavorare con più continuità sul nodo ovvero di tutta la questione che la sezione e la sua centralità
La mia opinione netta è che l'esperienza del decentramento ha garantito in una fase difficile la tenuta del tessuto organizzato nostre per i motivi detti prima la formazione di una cultura politica e amministrativa di massa
Che oggi si esprime a Roma attraverso l'impegno sempre più maturo di centinaia di quadri alle circoscrizioni delle usure distretti scolastici e così via ma il problema della sezione
Del suo ruolo del suo peso resta ancora sostanzialmente irrisolto e dobbiamo affrontarlo prima che siano i fatti a decidere per noi prima cioè che si consumi
Un modello di organizzazione politica che regge sempre più difficilmente all'urto dei tempi senza che adesso se ne siano soluzione sia sostituito uno più adeguato
Nella nuova fase per questo lavoro il ruolo delle zone decisivo questo terreno di impegno nelle zone va considerato prioritario lo dico senza mezzi termini
E la questione del partito di massa
Con la sinistra un partito di massa fatto di zone di federazioni e non esiste una prospettiva di trasformazione profonda della società se il nostro partito perdesse il suo carattere di massa
La capacità di suscitare organizzare far pesare la volontà e la lotta di migliaia di uomini
Non c'è quindi linea di trasformazione senza un ruolo rinnovato ma determinante delle sezioni della cellula dei nuclei organizzati del partito di massa
La centralità della sezione nella società e nel partito non è quindi una concessione da fare dall'alto né può essere oggetto di una rivendicazione dal basso è problema di tutto il partito caratterizza la sua linea trasforma Trichet
è questione quindi tutta politica che si collega direttamente alla discussione sulla linea dell'alternativa democratica detto questo nessuno potrebbe però sostenere che non c'è niente da modificare nella concezione dell'assetto tradizionale delle nostre organizzazioni di base
La società è cambiata in questi anni
Il ruolo la funzione delle sezioni non si sono sufficientemente adeguati e se non vogliamo assistere impotenti alla consunzione del nostro quadro attivo alla lenta erosione dallo sta forza organizzata bisogna porre mano con decisione il problema
E sua certamente una radice tutta politica è un problema di carattere generale che va ben al di là dei problemi sono nostri
Dipende per quanto ci riguarda in grande misura dalla capacità di attrazione dalla credibilità dall'efficacia della nostra linea generale e non è un caso che un certo deperimento della nostra forza organizzata si delinea in parallelo con la crisi della politica di unità nazionale accompagna la grave flessione elettorale del settantanove
Il recupero peraltro non ancora pieno del vigore della nostra linea generale non si accompagna però meccanicamente al recupero della forza organizzata e della piena attività delle nostre sezioni
Il problema è che oggi una sezione non può essere quello che è stato fino alla prima metà degli anni Settanta deve essere qualcosa di diverso la gente vuole il cambiamento
Ma è finita l'epoca nella quale l'attrazione prevalente verso la militanza organizzato in un partito come il nostro si fondava su una base di carattere ideale o ideologico e non è più neppure l'epoca delle grandi speranze di un cambiamento possibile imminente
Queste illusioni si sono infrante per molti nella delusione del fallimento della politica di unità nazionale e si è trattato di qualcosa di profondo che non sicuro recuperarne presto né a parole eppure l'aspirazione al cambiamento c'è anche si si esprime in forme diverse chiede concrete risposte diffidente molto pragmatica
Sono tante le forze disponibili a riprendere nelle loro mani la speranza a contrastare la barbarie dei processi degenerativi e violenti che possono persino prevalere nella società e nella sfera politica
Il terrorismo non è passato dentro il popolo fra la classe operaia ma la violenza dell'arroganza della prepotenza non è battuta non è neppure sufficientemente contrastata inquina gli animi corrode frange della gioventù
Genera ed è alimentata dal cancro della mafia e della camorra pervade le fibre del tessuto cioè sociale posti brave il tessuto democratico
è decisivo il compito nostro e delle nostre sezioni
Chi bisogna saper esplorare intendere la società senza ritrarsi senza chiudersi a riccio bisogna scovare competenze conoscenze saper utilizzarle ricondurre le esperienze le più diverse alla fiducia nel progetto di trasformazione bisogna saper conquistare fiducia dando fiducia
Abbiamo bisogno quindi di un partito più aperto più sensibile ai fermenti della società nei rigidi due schemi politici organizzativi che non reggono più
Un partito di massa non esclusivo non integralista che sappia anche fare opinione ma non si può dunque ad essere partito di opinione gestore dell'esistente
Questa è la nostra terza via qui la sostanza della politica di alternativa
Bisogna rivedere molte cose
Come lavoriamo come discutiamo come parliamo con la gente come l'interpretiamo le aspirazioni quante riunioni inconcludenti tra pochi e stanchi compagni
Si svolgono nelle nostre sezioni senza che da esse si riesca a far sprigionare un'iniziativa un confronto con la realtà che spesso potrebbe dare risposte ai nostri problemi più e meglio di tante riunioni
Mettiamoci insomma una mano sulla coscienza guardiamo in faccia la realtà c'è molto da cambiare da rinnovare
Alle nostre compagne alle donne non siamo capaci talora dire pure di offrire le condizioni elementari di lavoro nelle sezioni
Gli strumenti essenziali del far politica in modo nuovo e ci proviamo di a ci priviamo di apporti di saggezza di equilibrio di concreto realismo di sensibilità senza i quali mi chiedo come sia possibile rinnovare i modi della politica
E poi ci chiediamo di tanto in tanto se il movimento delle donne esiste ancora e li scopriamo nei momenti di stretta che esiste forse persino più forte di prima come si è visto nella grande manifestazione del cinque febbraio
Dimostrazione esemplare peraltro di come una giusta battaglia parlamentare condotta dalla compagnia Bottari e dal nostro gruppo possa collegarsi con un movimento di massa quello delle donne
Che si è ripresentato sulla scena politica forte di tutta la sua autonomia e di un'unità costruita non dalla somma di sigle ma dalla sintesi di esperienze e culture anche così diverse fra loro
E ci sono prendiamo per questo e ben a ragione dal momento che evidentemente ci manca giorno per giorno la capacità di intendere e interpretare un movimento di idee di aspirazioni che è diffuso nella società può apparire disperso ma esiste
Ed è diffuso anche nel partito e attorno al partito ma diciamoci la verità non ha vinto la sua battaglia neppure nei confronti del conservatorismo di tanti comunisti
Neppure la linea del quindicesimo congresso è passata pienamente
E sono ben profonde le incrostazioni di una cultura chiusa a comprendere le ragioni di un movimento di te e di liberazione che sempre più appare una componente essenziale
Del rinnovamento del cambiamento perché avanzi una riforma morale e intellettuale vanno in questo non intendiamo a sufficienza
Le compagnie della sezione femminile della federazione con una interessante intelligente iniziativa hanno voluto esplorare direttamente queste zone d'ombra nella vita e nella cultura del partito
E risulta appunto che sono tante le compagne che pur condividendo la linea generale del partito si sono allontanate alle sezioni in questi anni
Perché non vi hanno trovato più neppure il modo di farsi sentire e di contare come donna e prima ancora che come compagne sono tante anche le compagnie ancora attive che vivono con disagio la loro condizione si sentono nel rapporto con la sezione con i compagni quasi illimitate
Dal loro essere donne anziché ricche di una cultura diversa portatrice di valori che dovremmo saper intendere trasferire del nostro stesso lavoro e nella nostra vita sorprende e preoccupa quindi è negativo lo voglio dire era questa radice il dato della scarsa presenza di compagnie delegate a questo congresso di federazione
Segnalo con l'allarme anche autocritico questo limite che sta dentro quello più vasto di una non sufficiente apertura verso le sezioni e verso la società anche del lavoro che si è condotto nel corso dei congressi di sezione nello scegliere i delegati al congresso dalla Federazione
A questi limiti concreti ai rischi di vera e propria corporativi già azioni di settori del partito ci riferiamo quando diciamo che bisogna avere un partito più aperto alla Società e di conseguenza dare più peso alle sezioni
E allora ci vuole più coerenza fa le affermazioni e gli atti che compiamo anche voi giovani
In generale non sappiamo parlare intanto perché non riconosciamo e non ne comprendiamo le aspirazioni e spesso ci limitiamo paternalistica mente
A chiedere loro una formazione e una maturità che non possono avere perché noi stessi non abbiamo contribuito a formarle guardiamo con l'aristocratico cinismo i loro problemi e con distacco ai loro danni e pure i giovani giovanissimi tornano a lottare
A impegnarsi a chiedere alla politica un cambiamento chiedendo però anche che cambi la politica nelle scuole nelle università nelle piazze scendono in lotta in decine di migliaia contro la mafia la camorra la droga per la pace
Per la vita contro la morte e in migliaia si organizzano il volontariato sociale accorrono se c'è bisogno di solidarietà come è avvenuto in occasione del terremoto ecco che allora ci sono e sono tanti i giovani per il cambiamento
Pronti a vivere una nuova stagione di speranze anche di lotte è un segnale importante che dobbiamo saper intendere
Nel quadro della complessa e drammatica realtà giovanile ancora segnata da così diffusi fenomeni di dispetti
Questi fatti sconvolgenti e alla complessa contraddittorietà di questi eventi le nostre responsabilità individuali e collettive di uomini di dirigenti e militanti politici gli amministratori
Allora cari compagni molto bisogna adeguare nel nostro stile nella nostra mentalità nella nostra cultura nella nostra capacità di conoscere ed interno e guai a smarrire i caratteri essenziali
Rivoluzionari della nostra diversità ma guai se non riuscissimo con apertura culturale politica unire nel rinnovamento le forze del partito per unire il partito alle forze che vogliono cambiare nella società
Ma non trovano nella politica nei suoi modi spesso distanti angusti talora degenerati un riferimento credibile qui è il punto qui bisogna intervenire
Bandendo burocratismi autoritarismi visioni integralisti che dirigistiche pedagogiche che se non hanno più spazio nella società non possono più averne neppure nella direzione politica del partito a cui forse autorevolezza si misura
Sulla capacità di espandere la partecipazione alle scelte la democrazia interna e non sul suo contrario
Qui è la sostanza e lo spirito della mia di Alternativa democratica che non può proporsi di rinnovare la società se non riuscisse a spingere avanti il rinnovamento del partito del suo modo di fare politica è importante quindi positivo
Che nei congressi di sezione si sia tanto discusso con fermezza ma serenamente dei problemi della nostra democrazia interna e dell'unità del partito
Penso che un rapporto sempre meno fideistico verso il carisma dei gruppi dirigenti non è un fatto negativo anche se questo processo deriva in grande misura dal travaglio della politica di unità nazionale dalla riflessione critica che su quel periodo il partito complessivamente svolse
Fu un atto di coraggio di responsabilità politica che non poteva non aprire una fase di sviluppo nella vita democratica interni
Si può sbagliare certo ma è meno meglio sbagliare il meno possibile
Ed un permanente rapporto democratico nel partito saper dirigere ascoltando quella con la gente compagni dicono saper ascoltare dirigendo il partito costituisce oggi una garanzia per tutti non una concessione dei gruppi dirigenti fanno i militanti o il partito alla società
E d'altra parte come sarebbe possibile sviluppare il carattere di massa del partiva adeguando elevando il livello e la qualità e il peso delle nostre sezioni raccogliendo utilizzando competenze e saperi che ci sono nella società se tutto questo non corrispondesse ad ogni livello a un'espansione della democrazia interna
Questa è la via maestra lungo la quale non si smarrisce ma si rafforza l'unità reale del partito non si abbandona ma si rinnova il metodo del centralismo democratico
Non riesco infatti a concepire
Il Polo necessario adeguamento del metodo del centralismo democratico fondato su un sostanziale sviluppo della democrazia interna come l'anticamera della legittimazione della cristallizzazione di aree di dissenso permanente e quindi della formazione di correnti riconosciute e considero quindi persino con fastidio se me lo consentite l'ipotesi del superamento di questo metodo
Questa ipotesi mi sembra addirittura irrazionale mi sembra una dichiarazione di resa dinanzi alle difficoltà al cimento alla sfida dell'unità del partito fondata sulla democrazia e per ciò stesso su confronto razionale
Dire persino scientifico di analisi e posizioni teso alla sintesi al superamento dei contrasti attraverso il ragionamento
Ho sempre pensato che la formazione delle correnti in altri partiti non derivasse tanto da impossibili composizioni di linea quanto invece da una sorta di patto finalizzato alla gestione del potere all'interno e l'esterno dei partiti
Tant'è che quando questo patto viene meno perché una componente tende a travalicare nell'esercizio del potere limiti imposti pure le correnti vengono meno mala gestione del potere di viene autoritari ed esclusive restringe non espande il terreno del confronto delle idee
Ecco noi possiamo vogliamo e dobbiamo essere diversi perché possiamo cercare l'unità non attraverso il conflitto di potere ma attraverso il confronto disinteressato e libero per questo credo non c'è contraddizione fra sviluppo della democrazia interna adeguamento al mantenimento del centralismo democratico unità del partito e anche questa una sfida da raccogliere
Se sviluppo della democrazia Desy deve significare quanto fino a questo momento detto allora già nella formazione degli organismi dirigenti ai vari livelli e già da questo congresso dovrà esservene traccia
E dobbiamo assumerci sin da questo congresso l'impegno perché le prerogative degli organismi eletti vengano salvaguardate non soffocate da Prodi organismi esecutivi come accade ancora per una prassi che talora si impone persino al di là della volontà dei gruppi dirigenti
E bisogna fare uno sforzo riuscirà in futuro a porre di più gli organismi eletti nella condizione di poter meglio discutere e decidere la sostanza delle elaborazioni e dell'iniziativa del partito
Bisognerà organizzare quindi in modo più razionale e più aperto il lavoro degli organismi dirigenti scegliere in modo più collegiale gli ordini del giorno proporre in modo più chiaro impegnativo le scelte da compiere
Così facendo si avrà negli organismi eletti un dibattito chiaro che deve essere trasparente e pubblico questa è un'esigenza giusta
E bisogna vera negli organismi dirigenti una presenza più viva della realtà pulsante del partito dei compagni legati alla produzione di compagni che sono diretti portatori di esperienze che vivono nella società ciò non esaurisce però gli obiettivi di espansione vivificazione della democrazia al nostro interno ho già detto del ruolo essenziale eppure da questo punto di vista del decentramento politico
Nel quadro del quale alle zone chiediamo fra l'altro di essere veri e propri terminali in grado di garantire il massimo di partecipazione dal basso la formazione delle scelte ma intendiamoci bene
Non è senza motivo che questa condizione fino a questo momento non si sia soddisfacente mente realizzata fenomeni di burocratismo e di autoritarismo pedagogico ci sono tutti i livelli nella Federazione nelle zone anche nelle sezioni
E allora non basta affidarsi ai meccanismi ordinari alle strutture determinate per garantire lo sviluppo del rinnovamento del partito bisogna creare specifiche occasioni di confronto di verifica e se necessario di battaglia politica attorno ai modi del nostro funzionamento
E se possono consistere in periodiche assemblee dei segretari di sezione per verificare aspetti particolari e generali del nostro lavoro in momenti di consultazione del partito promossi dei gruppi dirigenti prima di assumere determinate decisioni in più frequenti contatti diretti
Dei compagni della segreteria del gruppo dirigente federale con i segretari delle sezioni oltre che con i segretari e i gruppi dirigenti delle zone la dimensione cittadina della federazione ci aiuterà arrendere concretamente attuabili queste scelte
Anche gli assetti operativi della nuova federazione cittadina debbono risentire di questo processo di adeguamento dobbiamo riuscire in coerenza con quanto detto fino ad ora
A superare l'equazione dirigente uguale funzionario ma senza semplici democrazia semplicissimi democratici visti o peggio ancora senza vol
Semplicissimi volgarmente demagogici un partito come il nostro
Avrà sempre bisogno di un certo numero di dirigenti a pieno tempo di funzionari e voi sapete compagni che in generale non è un bel vivere che occorre portare quindi rispetto e attenzione al travaglio di tanti nostri quadri giornali e meno giovani
Che anche per nostra responsabilità sentono che questo mestiere oggi si fa più duro meno gratificante in un momento di passaggio difficile della vita politica di caduta delle speranze di tante certezze e anche di caduta del prestigio dei gruppi dirigenti e talora persino del rispetto che ad essi tradizionalmente il partito ha portato non si vive bene il funzionariato in un periodo come questo non si sviluppa talora armonicamente la personalità la cultura la dimensione umana di un giovane dirigente se non modifichiamo col sostegno di tutto il partito certe regole talora angusto del nostro lavoro senza perdere il patrimonio di capacità di impegno e di sacrificio che pur nelle nuove condizioni deve continuare a caratterizzare la nostra battaglia
Vedete non è più l'epoca voi lo sapete bene nella quale i compagni aspiravano a fare il funzionario di partito
E neanche il segretario di sezione oggi c'è piuttosto la tendenza opposta e noi non possiamo scriteriata mente agevolarla ma dobbiamo pur comprenderne le radici
Ecco quindi che il rinnovamento della politica del partito e non solo condizione essenziale per rinnovare la società ma condizione pure per poter costruire educare formare permanentemente una nuova figura di dirigente anche di funzionario
Non si può rimpiangere il passato al partito degli anni cinquanta degli anni sessanta e non si torna perché è cambiata la società che sono cambiati i compagni dobbiamo riuscire a costruire il partito degli anni Ottanta traendo dal nostro passato
La forza per questo adeguamento e sapendo porre a confronto e congiungere in una nuova stagione generazioni e formazioni diverse che tutte debbono poter concorrere all'adeguamento del rinnovamento del partito
è un compito difficile ma non disperato e questo processo peraltro con le sue difficoltà e contraddizioni è in atto guai a bloccarlo così come sarebbe un errore fatale forzarlo
Distorsivo fino al rischio di modificare caratteri essenziali che sono costitutivi della natura e della diversità nostra
Occorre equilibrio misura ma soprattutto ci vuole coraggio e fiducia nel saper guardare avanti consapevolezza che il rinnovamento del partito e della politica e oggi per noi un banco di prova fondamentale al quale non possiamo sfuggire
Di tutto questo
Si è discusso e molto nei congressi di sezione considero positivo per le cose dette fino ad ora che spesso la discussione sul partito si sia congiunta con quella sull'alternativa democratica e sulle condizioni di avanzata
Che la nostra proposta debbono derivare da un rinnovato rapporto tra partito e società
è superata mi sembra la fase dell'interrogativo un po'astratto estatico del tipo che che cos'è la linea dell'alternativa democratica oggi la discussione pone seppure un po'tardivamente un altro meno astratto problema
A quali condizioni attorno a quali contenuti con quali forze o procede la nostra proposta dinanzi a una crisi che incalza e chiede sempre più evidentemente una via d'uscita democratica a sinistra
E questa c'è c'è qui il travaglio della ricerca delle condizioni strettamente politiche il problema del rapporto col PSI che è una via diversa persino contrapposta agli obiettivi di convergenza sinistra che poniamo dinanzi alla crisi del Paese
E questa constatazione naturalmente impacciati complica la nostra discussione anche perché in contraddizione con il fatto che proprio in questa fase il partito avverte
Con più concretezza la necessità crescente di una svolta di un'alternativa allo stato di cose esistente avverte tra la gente questa disponibilità questo guardare al nove la nostra proposta con più fiducia
Si è notato nel corso del dibattito congressuale questo tono più sicuro questo intravvedere malgrado gli ostacoli la via d'uscita da una situazione che per tanti versi potrebbe apparire bloccata
E tanto più il partito acquista sicurezza Risi quanto più il dibattito sulla nostra linea si intreccia con la efficacia di un vivo rapporto di massa sulle cose con la gente come avvenuto la fase dello sviluppo delle grandi lotte operaie di gennaio
A quali condizioni quindi può procedere allo stalinismo
C'è una prima chiave di risposta che tanti compagni dei congressi hanno dato i loro interventi
A condizione che innanzitutto essa si affermi nella società attorno ai problemi suscitando speranze nuove spostando in avanti e raccogliendo spostando in avanti organizzando forse reali che vogliono cambiare rinnovando il partito vogliono cambiare i partiti e la politica è una chiave giusta di risposta all'interrogativo ma non risolve tutti i problemi se non si va
Più a fondo nel ragionamento se non si esplorano tutti i collegamenti tra società e istituzioni e partiti per modificarli e verificarli evitando separazioni
Fra manovra politica intervento nella società rinnovamento delle istituzioni è un'indagine del gene non si può fare su modelli astratti si deve fare innanzitutto
Nel vivo della nostra esperienza romana condotta nella società fra i partiti nelle istituzioni e questo non si fa ancora abbastanza
Si è manifestata anche nel nostro dibattito congressuale questa separazione fra una discussione ancora troppo metodologico preliminare sull'alternativa democratica e la discussione frettolosa lacunosa quando non è stata del tutto assente
Sulla concreta esperienza di massa e di governo che il partito conduce a Roma
è una separazione che il Congresso deve aiutarci a superare cercando di rispondere oggi al concreto e assai impegnativo interrogativo sul quale vorrei quindi soffermarmi a quali concrete condizioni a Roma nella capitale può procedere nella società nelle istituzioni del rapporto tra i partiti la nostra linea quali rapporti rinnovati da partiti istituzioni e società
Dobbiamo far vivere nella concreta dimensione di massa di governo cui siamo chiamati nella capitale perché proceda un'alternativa si affermi nel Paese
Quale bilancio quindi traiamo dall'esperienza condotta fino ad oggi
E quali sono i punti di forza su cui far leva le correzioni da apportare se necessario la svolta da imprimere a tutta la nostra iniziativa queste le questioni che dobbiamo porre al centro del nostro dibattito nel congresso sulle quali intendo ora soffermarmi
Guardiamo quindi senza diplomazie al periodo settantanove ottantatré alla nostra esperienza in questi quattro anni che ci separa dal precedente congresso da questo bilancio possiamo trarre molte indicazioni utili per l'oggi e per il domani
Per questa parte compagni vi rimando se lo vorrete la lettura integrale della relazione che vi sarà distribuita
E quindi cerco di risparmiare un po'di tempo qui mi preme andare poi soprattutto diritto al nodo politico che voglio proporre la vostra attenzione con fasi alterne
A partire dalla grave flessione elettorale del settantanove e poi attraverso le correzioni apportate con successi ma non senza limiti questa esperienza è giunta dopo il grande successo elettorale del ventuno giugno dell'ottantuno alla fase paradossale
Della difesa del quadro politico di sinistra dagli attacchi della DC
Attraverso un lungo ed estenuante periodo di trattative di confronti che infine superata la crisi del luglio scorso ci ha consentito di allargare le basi politiche della maggioranza al Comune alla Provincia distraendo ci tuttavia dal compito che ci eravamo prefissati
Di dare più piano impulso all'azione di masse di governo del partito attorno alla questione democratica nazionale della capitale
è stata questa questa ultima dopo il voto del ventuno giugno una fase faticosa una fase dura della nostra esperienza politica
Il successo chiaro brillante che abbiamo ottenuto difendendo allargando il quadro politico e di governo non ci compensa però l'aver dovuto subire un'offensiva paradossale assurda dato il voto del ventuno giugno non ci compensa neppure l'aver dovuto tenere un terreno del confronto politico che non è il nostro quello delle trattative estenuanti della politica essenzialmente come manovre tattica
Quello della Permanente difficile ricerca del punto di equilibrio difficile fra rischi di rotture rischi dice di cedimento
Fra politica delle trattative politica di Massafra polemiche ricucitura per evitare sia subalternità opportunistiche che arroccamenti di divo settario moralistico
Dobbiamo alla passione all'intelligente attivo e permanente impegno del compagno Vetere e dei nostri assessori se malgrado tutto questo l'azione di governo è andata avanti e anzi si è consolidata in alcuni campi
Ho affermato in tanti nuovo
C'è chi ha visto nei mesi scorsi per quanto riguarda il partito l'insieme della nostra funzione a Roma un offuscamento della brillantezza della caratterizzazione la nostra azione
Ne abbiamo discusso e ne discutiamo senza reticenze formalistica e senza imbarazzi non dico che non vi siano difetti in noi
E anche i miei compagni nostri che guidano la Giunta comunale e si vanno visti analizzate corretti e io stesso ne fa un cenno tra poco ma guai compagni a sottovalutare l'origine fondamentale di questa difficoltà
Che sta dentro l'azione di difesa del quadro politico che abbiamo dovuto condurre dentro l'impaccio che non poteva non venirne al piano dispiegarsi dell'elaborazione dell'iniziativa complessiva nostra
Abbiamo discusso di questo nella conferenza di organizzazione lo scorso anno siamo tornati a discuterne a settembre abbiamo apportato delle correzioni e fatto dei passi in avanti ma ora è il momento della svolta siamo in presenza infatti di una nuova offensiva più insinuante pericolosa che può colpire al cuore le caratteristiche trasformati dici delle giunte di sinistra
Ed è un aspetto della più generale offensiva moderata in atto
Rifiutiamo l'alternativa o subire passivamente l'attacco o rompere il quadro delle alleanze le giunte di sinistra al Comune alla Provincia non debbono essere né ostaggio né che di Mandello rispetto al quadro politico nazionale e l'abbiamo detto più volte
Ma non possiamo far finta di niente non rendere avvertita la gente dei rischi grandi che gravano sul procedere dell'azione di cambiamento
Non possiamo diplomati Zara in confronto a sinistra con i nostri alleati con i compagni gli amici degli altri partiti con i compagni socialisti in primo luogo e quindi vogliamo ragionare discutere
Di quanto accade ragionare discutere su come organizzare le difese della città e una controffensiva che non divida ma unisca le forze innanzitutto a sinistra costruendo per Roma e per l'Italia una via d'uscita
Alla crisi che non mortifichi ma esalta il ruolo di tutte le forze di cambiamento la funzione la forza il prestigio di una sinistra di governo che deve nel suo complesso essere consapevole che non si rinnova Roma se non si rinnova l'Italia e viceversa
L'esperienza di governo delle sinistre nella capitale può essere fattore determinante della trasformazione e del rinnovamento del Paese
La posta in gioco è molto alta
Quindi e siamo alla stretta dinanzi alla quale enorme la responsabilità oggi per il futuro delle forze della sinistra e di tutte le forze di progresso
Stiamo ai fatti quindi e soprattutto parliamoci chiaro perché solo facendo così evitando diplomazia oscure ci si potrà intendere meglio
Ebbene per comprendere riepilogare l'origine e gli sviluppi della fase politica che ci porta oggi alla stretta di cui vogliamo discutere
Nel settantanove con la nostra pressione elettorale ha preso il via nel Paese un'operazione politica fondata sulla pretesa di garantire la cosa mi garantirebbe la governabilità senza e contro i comunisti
Questa linea doveva fondarsi quindi si è fondata su un presupposto
Che non vi fosse bisogno in Italia di trasformazioni economiche sociali dello Stato è anche morali profonde quali quelle che noi indicavamo che non vi fosse quindi l'incalzare minaccioso della crisi che non li segnalano tant'è che ancora nel mille novecentottantuno
E ancora oggi in realtà ma allora soprattutto noi eravamo i catastrofisti e il compagno Craxi vedeva invece un futuro roseo per la nostra economia
La linea della governabilità si è fondata quindi su questa analisi che noi consideriamo sbagliata ed è divenuta presto una linea di galleggiamento sulla crisi
Una linea di non scelte nel nettamente verso il tentativo di uscirne a destra dalla crisi e tanto meno verso quello vicino a sinistra espandendo la democrazia
Ma è proprio questa linea che ha lasciato aggravare la crisi
Spianando via via la strada l'attacco frontale moderate e di destra che ora cerca di imporsi in Italia e noi stessi abbiamo tardato questa è la mia opinione
A intravvedere questo sbocco e organizzare in tempo le difese la controffensiva mentre Spadolini galleggiava infatti mentre il PS gli appariva impegnato fuori misura in una polemica a sinistra in funzione pressoché esclusiva del suo proprio legittimo rafforzamento ma ignorando i dati della situazione
Il patronato passava all'attacco nei confronti di quella classe operaia il cui ruolo determinante riemerge come il dato politico di fondo nel Paese checché ne dicessero esponenti autorevoli
Anche a sinistra nello stesso partito socialista e la DC preparava e qui è il punto anch'essa la sua linea di uscita dal galleggiamento e con De Mita
Si apprestava ad appoggiare la Confindustria sposando infine quella linea neoliberiste centralista di stampo reaganiano che sta facendo fallimento negli Stati Uniti aggrava la crisi come oggi riconoscono eminenti comunisti economisti in tutto il mondo e i premi Nobel che nel dicembre scorso dello scorso anno hanno valutato con l'allarme gli effetti perversi di quella politica
De Mita ora nega che di questo si tratti che la sua sia una linea conservatrice di stampo reaganiano sì sempre in tempo per ricredersi
Ma parlano le analisi gli atti le scelte esplicitamente compiute dalla DC in questi ultimi mesi la DC e il patronato punto apertamente in quest'ultima fase come avvenuto all'uscita un'uscita a destra dalla crisi
E il PSI i compagni socialisti avvertono questo e e se lo denuncia persino questo ne diamo atto ma paradossalmente anziché trarne le conseguenze inasprisce la polemica a sinistra e si attarda in manovre di potere all'interno di una logica perversa che lo rende di fatto subalterno una nuova linea una nuova grinta quella con marcato segno conservatore che la bici sia data con la segreteria di De Mita
Ecco come nascono secondo il nostro giudizio si aggrovigliano i quali del Paese ai problemi della sinistra
Eppure Noemi
Pura allarmati e preoccupati pure la polemica per questa scelta per questo nodo irrisolto nella linea del partito socialista una scelta che non riteniamo alla lunga vantaggiosa neppure degli stessi interessi del Partito socialista
Non abbiamo mai detto non dice non diciamo e non diremo mai compagni esce socialisti scegliete o con la DC o con noi
Lasciamo a De Mita l'arroganza di questo tipo di provocazioni noi ai compagni socialisti diciamo attenzione c'è oggi dinanzi a tutta la sinistra una grande responsabilità ero diciamo a tutte le forze della sinistra di progresso
Da questa crisi si esce o a destra o a sinistra la DC ha scelto la sinistra nel suo insieme deve scegliere può scegliere una risposta comune
E lungo questa strada non debbano esservi non c'è motivo che vi siano né egemoni ismi nei regali arroganza da parte di nessuno
Lungo questa strada che era stato del progresso dello sviluppo di un rinnovamento della politica che dia più respiro nuovi orizzonti al ruolo dei partiti più peso alla società
Lungo questa strada c'è posto per tutti ben oltre le attuali dimensioni ai confini degli stessi partiti della sinistra
L'altra è la strada della subalternità a chi intende guidare la via d'uscita a destra alla DC
E quel che è peggio è la strada di chi ha scelto di scaricare i costi della crisi sulle condizioni economiche di potere della classe operaia dei settori più deboli anche dei settori emergenti della società
Scontando la recessione rimpicciolimento dell'Italia un restringimento delle sue basi produttive e degli spazi di democrazia del quale si avvantaggerebbero solo le più grandi concentrazioni economiche finanziarie interni e internazionali le forze più conservatrici e retriva
E allora non ci si può meravigliare
Se quando si pretende di scaricare i costi di questi errori dimensione persino storica sul paese sulla classe operaia il Paese il movimento operaio reagiscono e lottano
E pretendono dinanzi ai continui inefficaci rastrellamenti di risorse dalle tasche dei lavoratori una politica efficace di sviluppo e di giustizia sociale
Fondata ad esempio su una svolta nel sistema dei prelievi fiscali
E si cerca chili sobillato questi operai che protestano i quali sconsideratamente si era preannunciato da parte persino di dirigenti sindacali che avrebbero prima o poi dovuto restituire al padronato soldi e potere ma siamo seri
Se all'offensiva padronale e moderata questa classe operaia insieme con i settori progressivi della Società non avesse risposto con la lotta è con L'Unità imponendo una giusta linea persino a settori riottosi
Del movimento sindacale l'offensiva sarebbe già passata e invece non è passata
La partita è per fortuna ancora Berta e in questo quadro l'accordo sul costo del lavoro è un accordo positivo che lascia aperti alle possibilità di una controffensiva democratica salvaguardando il salario reale dei lavoratori e imponendo modifiche
Agli aspetti più duri assurdi della manovra di politica economica e sociale colto vada dei settori più arretrati dal Governo e dalla DC in primo luogo in appoggio al padronato
Ma quanto si potrà andare avanti così
Altro che pace sociale l'offensiva è stata bloccata ma già si ripresenta ed il padronato tende a forzare i termini dell'accordo a partire dai criteri di conteggio dei punti di contingenza chi ha invocato invoca la pace sociale ha sbagliato di nuova analisi
E di conseguenza sbaglia nell'indicare le prospettive
Non siamo in una fase di sviluppo né dinanzi a un governo che rappresenti davvero gli interessi dei lavoratori e che coi lavoratori possa quindi per un periodo determinato ricercare un'intesa siamo dinanzi esattamente al contrario
Grazie a un'offensiva conservatrice agevolata invocato nei settori di punta del governo e in una fase di recessione
O il movimento operaio si piega e allora non è la pace sociale è la sconfitta anche per la democrazia or resiste contrattacca e vince queste la vera posta in gioco che impone alla classe operaia non un restringimento ma un allargamento dalle alleanze anche ad esempio con quel movimento delle donne che rifiuta di essere ristretto la dimensione individuale assistenziale familiare che è uno degli obiettivi dell'offensiva che l'insieme del movimento operaio democratico deve saper contrastare
Per questo dopo l'accordo il tono della mobilitazione sindacale il tono della lotta e l'estensione delle alleanze non possono DB inutile ma debbono accrescersi
Intanto per difendere l'atto l'accordo dal contrattacco padronale e ottenere i contratti e poi per entrare pienamente sul terreno di lotta e di iniziativa che con l'accordo stesso il sindacato bloccato per mesi sulla questione del costo del lavoro
Ha saputo con fatica a riconquistare
Il terreno della lotta per lo sviluppo per un cambiamento dalla politica economica e sociale
La difficoltà del sindacato e grande dei problemi di democrazia
Di unità e di autonomia al suo interno sulle norme tendono a dividere i gruppi dirigenti dei lavoratori rimettono in discussione il patto federativo
Ma il problema vero di fondo
E lo affermiamo riconfermando villa più pieno rispetto dell'autonomia totale del movimento sindacale il problema di fondo a mio parere e di strategia dopo l'oggettivo fallimento di quella dell'Eur
Il sindacato soffre e non potrebbe essere altrimenti delle divisioni che passano e la sinistra che fa le forze democratiche dinanzi alla prospettiva del Paris dopo l'esperienza fallita della politica di unità nazionale
è questo un problema non solo di democrazia interna ma appunto di linea vi strategia che tende attività del i gruppi dirigenti come Ruby operare quindi unità reale combattività protagonismo
Del sindacato evitando della crisi che sarebbe fatale per l'insieme del movimento operaio sta naturalmente al movimento sindacale
Rispondere a questo interrogativo molto sommessamente esprimiamo la nostra opinione a me sembra che presidiano le condizioni di fondo in primo luogo il ruolo pienamente autonomo del sindacato va ridefinito nella sua sperpero naturale di un provvedimento oggi appare decisivo l'intervento sindacale ravvicinato il problemi dell'organizzazione del lavoro
Ai problemi di ristrutturazione di controllo il processo produttivo sul quale è in atto un vero e proprio tentativo che vive in cima padronale e non da oggi il calcolo figli otto ed esemplare
Ed è su questo terreno operanti su quello del rapporto con i senza lavoro entrasse in questura dicono i quadri con i tecnici con le competenze sulle figure professionali nuove che il sindacato deve e può tornare adesso il riferimento militante vivo
Di cui il mondo del lavoro ha bisogno autonomia avevano del sindacato ci garantisce ciascun partito rinunci esecutiva naturalmente lo questo novero rinuncio a chiederlo al sale dal dorato esorbitanti ruoli politici le unità del il sindacato l'ombra e il bivio di principio nessuno chiama perché va infine non può più questo attraverso i partiti facciano fino in fondo un lavoro a parte il sindacato faccia la sua in secondo luogo monitorare l'autonomia deduzioni Gaetano dopo non ricostruito sulla base di una forte del relatore espansione della democrazia interno in terzo luogo re compiuto dalle forze politiche di progresso più di quello della sinistra innanzitutto fornito al sindacato una Spongano un riferimento unitario che Mirafiori nella sua proprio dimensioni il problema Tolo autonomia L'Unità il punto turno alcuni del partito alla sinistra
Il suo complesso per quanto tempo insomma si potrà resistere
Con un sinistro divisa che quindi non riesce a organizzare su una giusta via di progresso la necessaria controffensiva questo interrogativo sugli sbocchi politici a breve termine per noi inquietante
E sentivamo la necessità che esso sia in qualche modo risolto nel confronto sinistra l'offensiva moderata può passare
Se riesce a scompaginare l'unità dei lavoratori le esperienze unitarie che a sinistra si realizzano nelle organizzazioni di massa nelle giunte
E questo sarebbe il peggio
Ma anche se si riesce a mantenere la partita aperta a impedire che prevalgano le forze moderate e conservatrici sarà comunque la crisi ad incrociare e incalzando potrebbe potrò devastava il tessuto economico sociale morale del paese provocando crescenti fenomeni di sfiducia nel cambiamento e di corpo l'ottimizzazione nella società e questi feromoni sono già in atto
L'aspirazione alla giustizia sociale contribuirvi regge l'arroganza del potere si esprime con nuova forza in questa fase di lancio la speranza nel cambiamento che può tuttavia non influire nella concia arsi a quello che si può ricavare alla sfera individuale se non si intravvede uno sbocco come una svolta possibile
Questo mi pare uno dei punti di analisi che ci divide di più dai compagni socialisti al di là delle polemiche spesso anguste pretestuose
La crisi del mio lavoro della governabilità appunto bisognerà galleggiamento nasce secondo me proprio da questa contraddizione tra aspirazioni diffuse risposte mancate ma ora siamo una stretta
Che chiede in tempi rapidi una risposta netta che non può venire peraltro dai vecchi meccanismi di un sistema di potere bloccato anche per la indisponibilità di risorse
Ma Pop Emilia solo da una svolta radicale che tuttavia sembra la sinistra non sia in grado di proporre
Per questo
è la mia opinione credo sia legittimo chiedersi di razze dinanzi a un seppur minimo passo in avanti nella capacità di intendersi a sinistra un ricorso all'espressione della volontà popolare
Anche a una consultazione elettorale sia davvero il peggio che possa cadere
O se non possa essere piuttosto una
Adesso ma al di là di questo l'interrogativo sugli effetti concreti di questa situazione ci riguarda già oggi direttamente anche come comunisti romani direi come sinistra romana
Perché come ho accennato poco fa sotto il mirino insieme con la classe operaia con tutto il movimento democratico di progresso con i settori più indifesi della Società ci sono infine anche i processi di cambiamento guidati dalle giunte di sinistra che governano Roma
Le più grandi città
Tante province e regioni per questo come dicevo poco fa dinanzi a questa posta avvertiamo la necessità di una svolta qui e ora nell'esperienza politica nostra avvertiamo insomma che la manovra e la tattica politica non bastano più
Non basta l'ordinaria amministrazione iniziativa del partito neppure nell'azione di governo
In primo una svolta significa alzare il tiro nell'azione di masse di governo in modo tale da suscitare la partecipazione di tutte le forze di progresso della città l'impegno perché avanzi di cambiamento
Non si consenta che questo processo venga bloccato invertito
Si affermino condizioni di svolta anche nel Paese ci vuole un terreno più solido e più avanzato sul quale possa vivere con rinnovata dignità il confronto politico culturale e ideale attorno alle sorti della città
E sul quale quindi possano riprendere respiro ed estendersi le alleanze politiche sociali per il cambiamento
Questo è quello che intendiamo quando diciamo che vogliamo fare avanzare a Roma perché si affermi anche nel Paese un'alternativa democratica un'alternativa democratica infatti avanza di un processo di trasformazione a democrazia non si riduce neppure Roma una formula politica uno schieramento di governo
Che nella pratica amministrativa di una città condizione necessaria strumento necessario ma non in sé sufficiente tantomeno esclusivo perché il cambiamento avanzi
Una linea di alternativa capace di indicare l'unica via d'uscita possibile alla crisi l'uscita democratica stilista è una grande politica
Che sa interpretare i caratteri della crisi raccogliere bisogni aspirazioni al cambiamento destinati a disperdersi a ripiegare nel particolare essa rilanciarli proiettare in avanti in una prospettiva che vive dentro un progetto e che di giorno in giorno si costruisce
Si scontra con le resistenze conquista alleati e condizioni per avanzare
Una grande politica di alternativa e insomma innanzitutto un grande dinamico processo di riforma morale e intellettuale un processo che rinnova le conoscenze le organizzare innovando i partiti e rinnovando la politica una politica così
Una politica di alternativa non vive solo nella società
Ho solo nelle istituzioni e nel rapporto fra i partiti ma modifiche trasforma proprio questi rapporti nel loro insieme
Mentre scopre nuovi orizzonti della politica nuovi terreni della sfida su di essi crea il cimento con gli altri oggi ecco il punto una politica di alternativa
Vive a Roma e nel Paese se riesce innanzitutto ad aprire i partiti e le istituzioni alla società
Se capace di far irrompere forze energie vive e pulsanti nella Società nel cuore stesso delle istituzioni modificando il ruolo dei partiti restituendo le istituzioni alla loro dignità pubblica
Vi si inquinando le dei rischi e dei segni di un'occupazione soffocante privatistica da parte dei partiti trasformando i modi dell'esercizio del potere rinnovando la politica
Ecco il cuore della questione che dinanzi a noi
Il senso del rilancio della svolta che anche qui a Roma per la nostra parte dobbiamo mandare avanti è il tema appassionante centrale della partecipazione
è la questione morale che si ripropone insomma e forse nuove in forme nuove e stringenti concrete dinanzi all'azione mi massa di governo del partito è qui il vero banco di prova la sfida dei prossimi anni la capitale e nel Paese
Saremo capaci di rispondere a questa sfida che le recenti vicende dell'ENI la mobilitazioni Massa contro la mafia la camorra ma anche la spinta alla lotta operaia di poco delle scorse settimane ci ripropongono
Saremo capaci di dare alla nostra azione di massa di governo questo respiro di una cosa si può compagni essere certi
Se questo non riusciremo a fare
Non solo non avanzerà un'alternativa ma per ciò stesso lo schieramento di governo ricostruire consolidato nella città e della provincia dopo il voto dell'ottantuno più difficilmente potrà resistere all'offensiva inattuale tensioni agli attacchi che potranno essere riportati dare respiro della svolta al rilancio dei metodi degli indirizzi di massa di governo del partito a Roma è condizione essenziale quindi anche per difendere il Governo della città
Questo è il punto politico che sottopongo come vedete senza reticenze al dibattito nostro
Quali quindi i terreni concreti a Roma Capitale per questo rilancio in quali forme con quali strumenti aggredire il nodo centrale la questione la partecipazione anche del controllo sociale sulle scelte politiche di governo del rinnovamento del rapporto partiti istituzioni società non partiamo da zero ma il livello del confronto politico ideale si è fatto via via più le elevate drammatico negli ultimi tempi attorno a queste questioni la vicenda dell'ENI che ho già ricordato ha messo a nudo
Lo stato di fastidio e anche l'indignazione che settori estese qualificati della Società manifestano dinanzi a vere e proprie degenerazione della politica a cui il Paese costretto ad assistere ma la gente non si rassegna
Non si acconcia il pronunciamento chiaro netto di uomini di scienza di settori importanti del management pubblico dell'opinione pubblica di così vasta parte della stampa sono il segno che la misura è colma forze vive e sane nel Ciriani vi sono e vogliono pesare contare
Forse Vives qui a Roma scusate per noi la responsabilità di dare risposte chiare e convincenti si fa stringente
Bisogna intanto sapere conoscere meglio la realtà quello che c'è stabilire con essa un rapporto nuovo non strumentale incoraggiare queste spinte dare adesso lo sbocco generare attraverso l'azione di massa di governo del partito
Guardiamo alle esperienze più recenti positive su questo terreno
Nella lotta contro la droga nel movimento per la pace nel confronto che abbiamo promosso attorno ai criteri di rinnovo dei comitati di gestione delle USL si sono incontrate forze diverse laiche cattoliche
Un iter obiettivi specifici e di valore generale persino primordiale la vita la sicurezza di tutti e di ciascuno la salute
E le istituzioni si sono incontrate direttamente con la società considero questo uno dei punti più le davanti all'attivo di questa esperienza di governo
Ne hanno compresi i bisogni raccolto respirare l'aspirazione del cambiamento la disponibilità a mobilitarsi per contare pesare spostare posizioni
La richiesta di un riferimento politico morale e civile nelle istituzioni e nelle istituzioni locali a Roma l'hanno trovato
Queste ed altre pensiamo agli sviluppi di una politica verso gli anziani verso gli handicappati e così via sono state negli ultimi tempi
Fra le esperienze più vive più significative di partecipazione attiva al governo della città così come negli anni precedenti
La mobilitazione attiva contro la violenza e il terrorismo accanto alle istituzioni fu anche Roma il baluardo democratico che la città riuscì a contrapporre vittoriosamente occorre far leva su queste esperienze andare avanti con coraggio e grande determinazione
Il partito ha giocato direttamente anche con energia il suo ruolo autonomo ha stabilito collegamenti suscitato potenzialità indicato una linea di marcia ma è solo l'inizio ci vuole lo ripeto una svolta
E noi indichiamo innanzitutto
Nella necessità di sbloccare rilanciare il processo di decentramento amministrativo procedendo verso le municipalità congiungendo lo con proposte iniziative concrete capaci di aprire una nuova stagione della partecipazione attraverso l'individuazione delle sedi e degli strumenti necessari
Occorre coraggio bisogna superare remore incertezze anche nelle nostre file e dell'esistenza degli altri siamo ben consapevoli che il decentramento amministrativo in sé non è garanzia che non si decentra il peggio persino i cascami della vita politica cittadina
L'esperienza ci dice che il personale politico la cultura politica che c'è nelle circoscrizioni rappresentata loro l'esaltazione negativo di certi aspetti di decadimento della vita politica
Ma questo non può scoraggiarci dall'andare avanti
Questo problema si affronta in modo corretto se la svolta del decentramento non resta costretta nella gabbia di certe regole del far politica che nel chiuso dell'esperienza strettamente istituzionale tendono talora de generarsi a separarsi del bisogno la gente
Il rapporto nei quartieri circoscrizioni tra lui e gli altri partiti non può limitarsi al puro terreno dell'amministrazione della politica in senso strettamente istituzionale
Bisogna dare più respiro questo confronto ricercarlo e aprirlo al confronto con la gente cementa lo sui grandi temi della politica del suo rinnovamento della responsabilità della sinistra dinanzi alla crisi
Nelle fabbriche nei posti di lavoro il ruolo delle stazione non potrà mutarsi in una sorta di sede d'appello
Per le scelte che i nostri compagni compiono nel sindacato
Occorre che le nostre cellule nostre sezioni si facciano portatrici di tutta la nostra politica nel rapporto con le zone con le sezioni territoriali e che le tematiche aziendali e di settore siano affrontata a livello cittadino dei coordinamenti appositi
Che vanno normalmente migliorati e resi più efficace
Tutte le volte che dal basso nel vivo dell'esperienza della reggente reale della gente abbiamo cercato conforto in contatti coi compagni socialisti con altre forze su temi non angusta mente amministrative abbiamo riscontrato che convergenze significative sono possibili
E anche il confronto fra partiti nelle istituzioni a livello cittadino della Puglia aprirsi di più al rapporto reale con le città con i cittadini
è giusto ad esempio su tanti temi che riguardano interessi diretti immediati della gente pensare che la loro soluzione debba necessariamente penso adesso la dimensione circoscrizionale essere delegata all'incontro al confronto tra i partiti dottori gruppi consiliari
Quante volte in una circoscrizione sarebbe utile stabilire che certe controversie
Si risolvono ricorrendo alla consultazione della volontà popolare magari anche a un referendum su precise e determinate scelte ottenendo così di evitare il rischio di un rinsecchito mento angusto del terreno
Del confronto politico istituzionale allo stesso tempo dando respiro più peso alla diretta espressione della volontà della gente
In tal modo non si indebolirebbe il ruolo dei partiti e delle istituzioni non si introdurrebbero elementi di destabilizzazione
Ma si darebbe più dignità instabili dagli stessi rapporti politici alle istituzioni basta ripetere episodi anche recenti di tensione di crisi manifestarsi su un terreno angusto persino provocatorio nei nostri confronti come avvenuto in una circoscrizione romana nella quinta circoscrizione per rendersi conto di quanto possa essere produttivo l'impegno se necessario attraverso la battaglia politica per uno stile nuovo nell'attività politica e di governo
Questo intendiamo quando parliamo di un nuovo rapporto fra partiti società istituzioni
Rifugiano dalla semplificazione propagandistica della polemica contro le lottizzazioni perché non tutto è lottizzazione soprattutto perché ci sono leggi e norme pratiche che assegnano proprio ai partiti
Ai gruppi consiliari dirette responsabilità nel determinare designazioni e presenze nelle istituzioni secondo il ruolo delle maggioranze e delle minoranze ma ciò che per noi è inaccettabile
è giungere a difendere le degenerazioni del ruolo dei partiti o anche rassegnarsi ad esse quasi non vi fosse niente da fare nessuna possibilità di correggere
Entrambe queste posizioni le rifiutiamo perché entrambe sono di resa di accettazione di quello che c'è o attraverso la sterile a autoconsolatoria denuncia o attraverso la rassegnata presa d'atto delle degenerazioni dell'esistente
Invece bisogna partire dai meccanismi dati effort Zarri aprirli al nuovo fuoriuscire dalle regole anguste che mortificano non esaltano il ruolo dei partiti
Questa è la strada giusta che non rifiuta la manovra politica ma neppure accetta la mortificazione chiama tutti alla responsabilità del suo rinnovamento è possibile concretamente aprire questa strada inoltrarsi su di essa chiamando a questo cemento anche le altre forze politiche
Noi abbiamo tentato questo esperimento nel campo nel quale più spontanea si pone l'esigenza di un rapporto nuovo tra partiti e società e vogliamo andare avanti su questa strada ma non da soli
Non voglio qui rifare la storia di proporre un argani che diffusa riflessione su questa esperienza alla quale abbiamo dedicato una specifica iniziativa nelle scorse settimane che avrebbe meritato più attenzione da parte dell'opinione pubblica e soprattutto da parte dell'insieme del partito
Alle forze che abbiamo incontrato agli uomini alle organizzazioni che abbiamo proposto di occupare in alcuni comitati di gestione delle USL spazi dei quali noi ci siamo tirati indietro consentendo che settori della società cittadina potessero direttamente accedere al governo della sanità e dell'assistenza Roma confermiamo quanto abbiamo già detto
Non ci ha guidato nessuna visione strumentale o integralista e non rivendichiamo alcuna contiguità politica con queste forze ne rispettiamo la piena e totale autonomia
Più semplicemente il partito il PC si è ritratto da alcuni spazi istituzionali e nelle USL ha fatto spazio a forze che mai avrebbe potuto accedervi direttamente e che quindi ora senza mediazioni politiche si collocano autonomamente nel quadro istituzionale di governo della sanità romana
Conducendo questa esperienza nuova abbiamo incontrato soprattutto la disponibilità di uomini organizzazioni del mondo cattolico romano della stessa comunità ecclesiale e di questa disponibilità siamo loro grati ma soprattutto deve esser loro grati alla città
Si pongono per noi e per il governo cittadino problemi nuovi rischi occasioni nuove nel governo della sanità e anche nel rapporto nell'insieme col mondo cattolico ma su questo tornerò tra poco ora mi preme dire che non ci fa paura la novità e che anzi vogliamo procedere su questa strada con senso di responsabilità ma anche con coraggio il governo della sanità e dell'assistenza a Roma ha bisogno di questo apporto diretto di forze di energie
In forme nuove di partecipazione di controllo che dovremo studiare e praticare
Si parla e si sparlano molto di sanità e di assistenza
E vi sono nemici potenti della riforma che vorrebbero affossarla quasi dei guasti di oggi fossero tutti stati generati dalla riforma e non fossero in grande misura retaggio di un passato di un sistema di potere che difende ancora i suoi privilegi e non vuole mollare dicendo questo non sosteniamo che nulla vi sia da correggere
E dato eguale ma intanto si guardi alla trave non alla pagliuzza
Manca una politica sanitaria nazionale ma anche il piano nazionale e quello regionale e il governo della sanità a livello regionale questo il nostro giudizio annaspa fra contraddizioni e debolezze arroganti e tutto ciò pesa enormemente su Roma
Voglio riferirmi a un episodio concreto è di ieri la notizia che la Giunta regionale avrebbe deciso di non dare più corso alla costruzione dello Spedale di Pietralata la cui funzione è essenziale in quel quadrante della città noi non siamo affatto d'accordo e intendiamo lottare contro questa ipotesi sbagliata
E rilanciamo da questo congresso nostro più in generale una proposta si svolgano attraverso i rinnovati comitati di gestione
Conferenze dei servizi socio sanitari in tutta la città si aprano i libri contabili si discutano i bilanci
Si discuta l'organizzazione dei servizi e del lavoro con la gente si fondino sedi e occasioni nuove a partire dalle consulta che vanno costituite per la partecipazione il confronto con le competenze che vi sono con le esperienze di volontariato che sono così numerose nella città
E si facciano periodicamente queste verifiche
Così da poter verificare prima dell'ottantacinque anche gli uomini le competenze oggi affermate nel comitato di gestione per procedere se necessario lo sviluppo di quella linea dell'accesso dalla società nell'istituzione di cui ci siamo fatti promotori è questa la strada concreta anche per difendere la riforma e le per rispondere nel merito come ha già fatto brillantemente
La USL Roma sedici alla linea della privatizzazione coltivato dal neoliberista De Mita è fondata sul falso che il servizio pubblico costerebbe di più di quello affidato ai privati
E a questo appuntamento attendiamo anche gli altri partiti e anche la DC del cosiddetto rinnovamento
Che fino a questo momento non ha saputo intendere il rapporto politico con la maggioranza copie capitolina se non i termini vecchi angusti inaccettabili della spartizione del potere della lottizzazione questa sì
E col suo comportamento anche scoraggiato uomini e forse dall'aderire alla nostra proposta di rinnovamento dei criteri di elezione dei comitati di gestione deluso ma anche in altri campi questa linea
Deve poter procedere
Indico sommariamente per proporre intanto attorno a questo punto davvero centrale una base di discussione al nostro congresso la costruzione delle scelte di bilancio del Comune di Roma per l'ottantatré non può avvenire come nel passato
C'è qui l'occasione per far partire nel modo giusto la nuova stagione del decentramento della partecipazione già l'assessore al Bilancio il compagno Falomi ha avanzato una Giunta proposte precise non mi soffermo naturalmente su queste che spetta al governo cittadino valutare è il criterio innovatore che dobbiamo discutere
Si tratta di puntare una ricomposizione sul territorio circoscrizionale delle priorità delle scelte cittadine costruendo l'insieme affidando nuovi poteri e i relativi nuovi margini di autonomia finanziaria le circoscrizioni pur in questa situazione difficile
Ma si tratta soprattutto di coinvolgere la gente con appropriate iniziative che ne accrescano la consapevolezza coinvolgendo nelle scelte di governo che in queste condizioni appaiono difficili e complesse
Attraverso questo passaggio si possono sperimentare forme nuove di partecipazione permanente alla vita delle istituzioni e puntare a divide rivitalizzare quelle esistenti e preferite
Non mi diffondo in esemplificazioni per brevità e per evitare e spunti in semplificazioni spunti di proposta che potrebbe ritrovare nella relazione lì mi riferisco alle forme di partecipazione nei consultori negli asili nido al rapporto che i comitati di quartiere contante aggregazione di base attenzione cose che si propongono nei termini
Semplicistici del deperimento ma in forme anche nuove di ripresa al carattere agli sviluppi della lotta alla droga della politica verso la terza età al rapporto con i giovani anche su obiettivi particolari come quello degli spazi musicali
Al modo con cui procedere al prossimo rinnovo degli incarichi di governo e direttivo nelle istituzioni in quelle culturali alla necessità di spingere con decisione in avanti il rinnovamento della macchina comunale delle procedure per i concorsi e per gli appalti e così in sintesi possibili applicazioni della linea che ho proposto poco fa
Bisogna aprire di più quindi il partito le istituzioni e la società
Stabilire un collegamento rinnovato e quindi avere anche una macchina amministrativa più elastica e più trasparente ancora un maggiore dinamismo un rapporto più stretto e più aperto con la città da parte degli amministratori pubblici
è un compito nostro al quale non possiamo rinunciare del confronto e del rapporto con tutte le forze politiche in primo luogo naturalmente con quella maggioranza che con condividono l'esperienza di governo e inoltre vi è un campo enorme
Per l'intervento del partito che impone la capacità nostra di collegare più strettamente la battaglia per Roma con quella che conduciamo nel Paese
Mi riferisco naturalmente al terreno economico sociale della finanza locale sul quale si manifesta nel quadro più generale dell'offensiva moderata uno specifico pericoloso attacco al cuore del processo trasformatore avviato nella città e nella provincia guardiamo concretamente per questi aspetti a Roma e al Lazio già oggi gli effetti delle politiche Seguin in questi ultimi anni sono devastanti
Il comparto economico produttivo romano e laziale è letteralmente allo sbando grazie anche all'inerzia di una politica regionale
Che accodandosi alle peggiori tendenze della politica recessiva del governo nazionale non ci farà mai abbastanza rimpiangere la precedente Giunta di solista la cui riconquista resta oggi più che mai il nostro obiettivo
Per questo non abbiamo accettato
E non accettiamo la linea del bilanciamento perché al di là delle formule le politiche non si bilanciano se non a costo di crescenti guasti che si creano in omaggio lo schema di ripartizione del potere in tutta la società romana e laziale
A Roma e nel Lazio siamo ormai oltre i duecentocinquanta mila disoccupati
E dal settantanove all'ottantadue le ore integrate sono state oltre venticinque milioni all'anno la crisi si presenta di dimensione di gravità inaudita e nell'industria di trasformazione era assai grave nel settore delle costruzioni e dell'occupazione agricola
Solo a Roma dei centottanta mila iscritti al Collocamento centodieci mila sono giovani al di sotto di ventuno anni e il cinquantatré per cento sono donne
Solo il terziario assorbito in questi anni manodopera ma si tratta di levante misura di un terzo del di un terziario dequalificato anche parassitario mentre la pubblica amministrazione centrale e locale come è noto non è più in grado di assorbire forza lavoro né si rinnova e si qualifica
I settori biro delle aziende più significative del tessuto produttivo romano sono tutti in crisi tutti
Alcune di queste situazioni sono drammatiche colpiscono al cuore peraltro la forza organizzata viva di un patrimonio di cultura politica di progresso che è stato decisivo per Roma non solo e non tanto per il PC
Segnalo fra queste la crisi che si protrae da anni nel settore dell'elettronica di consumo dove Voxson e autocorse rischiano di essere tagliate fuori dal piano nazionale per l'elettronica a tutto vantaggio di un puro sostegno finanziario alle perdite del maggior gruppo nazionale
Occorre unire le forze del sindacato nel partito fra le forze della sinistra per battere gli ambigui disegno del Governo che cosa si vuole distruggere il tessuto produttivo romano
è questa la prospettiva di una capitale moderna ed europea
O il suo futuro come noi sosteniamo esattamente nell'inversione di questa tendenza nella riforma dello Stato nell'ammodernamento della programmazione dei settori produttivi che possono pilotare lo sviluppo coniugando Sicoli funzioni programmatrice nella pubblica amministrazione
Col sostegno della scienza della cultura con lo sviluppo più avanzato delle tecniche della comunicazione dell'informazione con la qualificazione al terziario sono tornati domande impegnative anche drammatiche di fronte alla situazione che poniamo a confronto
Anche con la posizione dei compagni socialisti con la posizione di tutte le altre forze
Di sinistra e di progresso anche dinanzi a una politica della Giunta regionale la quale si è perso persino il tentativo della programmazione economica in omaggio alla logica recessivo della manovra di governo e quindi ogni collegamento fama programmazione riforma dello Stato
Nella pubblica amministrazione non si parla neppure più di processi riformatori e Rapporto Giannini è ormai un ricordo del passato
Eppure come risulta dalla positiva iniziativa assunta dalla nostra federazione sono tanti pubblici dipendenti mortificate delusi che tuttavia si dichiarano ancora disponibili alla battaglia di cambiamento e chiedono alla sinistra al sindacato riferimenti e guida
Per il riscatto della propria professionalità che si colleghi a un processo riformatore che non può più attenta la linea neoliberista di De Mita del Governo si abbatte come una mannaia sulla spesa sociale e sugli enti locali altro che tredici per cento ragioniamo un attimo
Gli enti locali sono stati i soli a rispettare i limiti di spesa già imposti negli anni scorsi eppure è proprio lì che si vuole colpire mentre gli apparati e le aziende dello Stato seguitano a dilapidare risorse
E il governo sembra solo impegnato a mediare tra le diverse proposte di parte che tendono assicurarsene i vertici
è un inganno anche per il sindacato e per i lavoratori e lo segnaliamo con forza al si induca ad unitario che ha deciso giustamente di rilanciare la sua piattaforma per Roma
L'impegno a contenere entro il tredici per cento gli aumenti delle tariffe dei prezzi amministrati non vale quando queste tariffe sono amministrate dai Comuni
Per il governo evidentemente no
Si programmano tariffe per i servizi fino al trenta per cento del loro costo
Si decurta il fondo per i trasporti raddoppiando le tariffe e così via il risultato allora sarà che il salario reale per questa via diminuirà per i lavoratori sottoposti a questa stangata non prevista dall'accordo di gennaio
Una stangata che furbescamente il governo affida agli enti locali alle giunte di sinistra tentando evidentemente di scaricare su di esse il sul sindacato il malcontento a malapena posto sotto controllo con l'accordo sul costo del lavoro
No tutto questo non possiamo accettarlo supinamente queste misure sulla finanza locale non possono passare così come sono state predisposte perché questa è una linea non solo ingiusta e inefficace come oggi già cercato di significare scusate non solo ingiusta ma inefficace come ho già cercato di significare riferendomi ai crescenti guasti creati in tutti questi anni
Dobbiamo organizzare lo ripeto le difese della città facendo leva sulle forze disponibili a mobilitarsi a partire dei terreni sui quali si accanisce l'offensiva
Gli indirizzi del rilancio di questa iniziativa di Rieti derivano direttamente da questa da questa analisi e sono quelli già indicati
Nel documento del comitato federale sottoposto alla discussione scarsa in questi congressi di sezione anche di questa parte della relazione che contiene alcune indicazioni e proposte
Per le scelte di elaborazione e d'iniziativa del partito del prossimo futuro London lettura integrale IP rinvio alla lettura che vorrebbe farne voi stessi si tratta dei problemi dello sviluppo agricolo e qui debbo dire emerge in queste ore la questione drammatica e l'impegno di lotta cui siamo chiamati per salvare la proprietà pubblica dell'azienda di Maccarese
Dei problemi dello sviluppo industriale della qualità della vita dei servizi sociali pubblici dell'amministrazione della giustizia dell'ordine democratico infine della casa e della lotta all'Ubu si vis mo'per il completamento del processo di unificazione della città
Mi soffermerò invece per esteso su una questione che richiede le considerazioni di carattere generale
Mi riferisco alla questione
Del rapporto della città con la scienza e con la cultura
Questa questione ci porta immediatamente alla dimensione internazionale democratica del problema della capitale lo ma non è solo una grande città sottoposta come altra i colpi della crisi Roma è la capitale
è la sede dei centri direzione dello stato di rilevanti strategici centri di ricerca delle due università e si è raccolto a Roma nel corso della sua storia
Un patrimonio culturale archeologico monumentale ineguagliabile la cui difesa e valorizzazione costituisce un impegno che va al di là della dimensione degli interessi nazionali
è da qui al di là di ogni dubbio che occorre partire per una corretta impostazione del nostro ragionamento la stessa polemica ricorrente fra effimero e permanente appare angusta riduttiva sbagliata perché non tiene conto di questo orizzonte ben più vasto e complesso
Roma in questi anni si è qualificata con una pressione che non ha riscontri nel quadro europeo nella domanda di consumo di cultura è con orgoglio che lo schieramento delle forze laiche di sinistra può consapevolmente rivendicare di aver visto dato un terreno sul quale ben poco era cresciuto nel trentennio delle precedenti amministrazioni
E il perdurante consenso attorno alle iniziative dell'assessorato alla cultura alla cultura del Comune di Roma dell'assessorato alla Provincia dovrebbero legittimare questo orgoglio anziché suscitare polemiche talora pretestuose
Tutto ciò è solo una parte di quello che si deve fare non esaurisce il compito immane della crescita dell'organizzazione culturale la capitale ma è persino banale affermarlo
Così come però fuorviante sia mettere in contrapposizione questa esigenza con l'esperienza sviluppata sia pensare che tutto il resto possa essere caricato essenzialmente sulle spalle del Comune qui è il punto
Si pensi al complesso rapporto fra scienza ricerca e sviluppo produttivo
Al sistema i problemi del sistema universitario regionale del suo rapporto con la città
Alla questione davvero centrare per Roma della produzione del consumo della comunicazione elettronica
Che crea crescenti dipendenze culturali e finanzia dall'estro il rapporto con la necessità di bloccare invertire la tendenza al depauperamento dalla struttura ideativo produttiva dell'industria cinematografica che per qualità e quantità è la più importante d'Europa
Si pensi più in generale i problemi dell'informazione delle comunicazioni di massa all'uso privato di parte del servizio pubblico alle pratiche lottizzati dici che umiliano professionalità e competenze al vero e proprio assalto portato nel campo della carta stampata da gruppi di potere economico e politico
A Roma centro di queste contraddizioni il partito non può sfuggire a questo impegno sostenendo in primo luogo all'iniziativa del movimento per la comunicazione di massa che già la nostra città ha realizzato numerose iniziative
Si pensi in oltre al problema della salvaguardia del patrimonio archeologico monumentale culturale immenso di Roma e anche a problemi più specifici come quello del sistema delle gallerie delle mostre e così via sono forse questi tutti i problemi che si possono affrontare con mi scusi un intervento del Comune
Noi rivendichiamo la piena autonomia dell'amministrazione che ha per questi aspetti un suo programma discusso e approvato dalla Giunta nel determinare localizzazioni finalità e struttura
Degli interventi ma rivendichiamo una svolta nella politica dispensa e negli indirizzi generali della Regione soprattutto dal governo nazionale
Qui è il punto se vogliamo davvero seriamente affrontare il problema di Roma capitale della scienza dalla cultura come faremo il nostro prossimo convegno e a tale proposito voglio dire che se ci appare giusta la scelta della Regione di garantire il finanziamento per il nuovo Auditorium di Roma
Sarebbe inaccettabile però secondo la nostra opinione che la Regione pensasse di poter decidere scavalcando il ruolo politico istituzionale del comune
è una precisazione che riluce venuto opportuno anche in questa occasione questa circostanza fare
In Italia si spende per la cultura lo zero virgola quattro per cento del totale ciò è mortificante e allora discutiamo di tutto questo a sinistra e non solo a sinistra ma discutiamone seriamente con buon senso senza strumentalità e discutiamo delle grandi istituzioni culturali del loro ruolo dello Risanamento
Ma anche della produzione culturale diffusa atto attiva dell'associazionismo culturale produttivo il cui sviluppo è stato sollecitato dalla grande esplosione di domanda di consumo culturale che ha qualificato il governo di Roma in questi anni e coinvolto migliaia di giovani
E discutiamo sotto questo profilo e senza separazioni burocratico artificiosa e della scuola
Della sua funzione formativa essenziale per costruire nei giovani lo spirito critico razionale sociale che è la base di ogni accrescimento culturale contro l'imbarbarimento possibile
Dinanzi alla crisi della Società dei suoi valori l'esigenza di un sistema formativo unitaria tuttora in uso dalla politica governativa malgrado i processi riformatori a stento tardivamente avviati
Ma decisiva paladina della privatizzazione anche in questo campo era anche per questo per contrastare queste tendenze essenziale ruolo rinnovatore degli enti locali delle giunte di sinistra
Sotto questo aspetto affermiamo con nettezza e le importanti conquiste ottenute fino ad ora sul terreno dei modi dell'interazione fra bambino metropoli del rapporto fra tempo di scuole e tempo libero
Sulla linea del riequilibrio fra centro e periferia non possono essere vanificate dall'offensiva moderata e taglia i finanziamenti e vorrebbe ridurre tutto ciò la semplice sopravvivenza delle strutture tradizionali e ci preoccupa
Anche nell'ambito della stessa polemica dalla giunta politica della giunta comunale e al di là di ogni polemica facile alla quale seguitiamo a sfuggire il rischio che prevalga una FIAT
Prodotto in questo campo
Anche di questo vogliamo discutere anche qui c'è uno dei centri di una politica di rinnovamento di trasformazione cui la giunta di sinistra sono chiamati ai fini della crescita civile e culturale della città
Ma discutiamo Pinciana queste di Roma Capitale del ruolo e dell'impegno che il governo lo Stato debbono garantire noi non abbiamo mai concepito il problema della capitale come questione separabile da quella della città
Il problema della capitale non è questione asettica neutra che possa fondarsi separatamente dal problema della città e non è mai stato così
Come è stata sempre le varie fasi dello sviluppo del Paese capitale anticittà capitale funzionale un assetto dello Stato la Società ormai in crisi
E il ruolo assegnato alla capitale ha diviso la città e nella divisione si è sviluppato nel dopoguerra un enorme processo di inurbamento che ha dato vita sterminati insediamenti abusivi nell'estrema periferia che hanno ulteriormente accentuato le fratture sociali e culturali già operata nella fase post unitaria e poi esasperate dal fascismo
Gli interessi di progresso civile e sociale della città sono stati quindi storicamente subordinati a questa funzione ecco perché progresso e sviluppo nella nostra impostazione non sono separabili
E l'unificazione non solo urbanistica ma sociale morale e civile culturale di Roma è stata e resta la nostra ispirazione di fondo
Roma sarà capitale nuova diversa
Di uno Stato in una società diverse se non sarà più capitale anticittà se progresso e sviluppo si fonderanno in una diversa dimensione unitaria nella dimensione di una comunità cittadina che non subisce ma vive attivamente la sua dimensione di capitale
A Roma può vivere
Un processo di ricomposizione della città e della città nel suo di capitale come espressione simbolo del più generale superamento dalla crisi dell'intero Parisi Cosimo I guardiamo i problemi di una capitale diversa moderna europea
Diceva il compagno Petroselli nella relazione svolta al congresso regionale del settantasei
Diceva il compagno Petroselli noi non abbiamo mai guardato in modo retorico né in modo angusto e settario le peculiarità di Roma ma abbiamo letto nella storia di Roma Capitale la storia del modo come la borghesia italiana interpretato e diretto lo sviluppo del Paese
Abbiamo sempre respinto l'idea che l'assetto produttivo e sociale di Roma e del Lazio fosse un residuo pre capitalistico e se mi Feudale
Ma abbiamo sempre affermato che essa era organico al tipo di sviluppo che si voleva imporre al Paese contro le Guen sequenze di questo tipo di sviluppo abbiamo combattuto e avanzato
La crisi attuale diceva sempre compagno Petroselli segna perciò il fallimento storico dal blocco di forze politiche sociali dominanti anche sul terreno del compito di dare al Paese una capitale moderna questa impostazione è tuttora la nostra impostazione
E allora rilanciamo si riapra un grande confronto culturale politico intanto per verificare se su questa impostazione possiamo trovare punti di convergenza crescenti innanzitutto a sinistra e si apra su questa base un confronto e se necessario una partenza con lo Stato e con gli indirizzi del governo nazionale
La capitale ha bisogno dell'intervento dello Stato
Lo Stato uno Stato che si rinnova nella Repubblica delle Autonomie ha bisogno di una capitale che innovata la sostanza politica del confronto è tutta qui
E qui attorno a questo nodo la nostra battaglia per Roma si congiunge indissolubilmente con quella per la Capitale per rinnovamento della società e dello Stato
Sono tanti campi nei quali questo confronto e conosce un banco di prova concreto basta menzionare il problema del trasferimento di centri fondamentali della direzione dello Stato nel nuovo Sistema direzionale orientale ai problemi del litorale delle sue infrastrutture turistiche
Alla questione centrale la salvaguardia del patrimonio monumentale archeologica ambientare la salvaguardia lo sviluppo dei centri dalla produzione radio televisiva e cinematografica
E infine problemi enormi dell'amministrazione della giustizia delle sue strutture ai problemi della sicurezza e dell'ordine democratico anche sotto quest'ultimo aspetto c'è una questione della capitale
Se l'unità del popolo
Il rapporto fra mobilitazione popolare il luogo e l'opera di uomini e apparati sinceramente democratici hanno saputo infliggere un colpo determinante ma non decisivo al terrorismo è pur vero che a Roma
Nella capitale dinanzi ai tragici colpi di coda del terrorismo che ancora recentemente hanno fatto versare sangue innocente dinanzi alle penetrazioni camorristiche
Dinanzi alle frange rondone dell'estremismo violento armato dinanzi al compito di garantire la sicurezza dei cittadini la protezione a uomini apparati dello Stato occorre una straordinaria speciale volontà e capacità di intervento del Governo degli apparati dello Stato
La cronica carenza di organico il mancato coordinamento pur previsto dalla riforma di pubblica sicurezza l'aver voluto sottovalutare disattendere le analisi le denunce e le proposte più volte avanzate dalle forze politiche e sindacali e ancora ieri dal nostro partito
Tutto ciò rivela pesanti e gravi responsabilità del governo che ancora una volta siamo costretti a segnalare con Energia a proposito dei compiti e dei doveri che lo Stato dovrebbe saper assumersi nei confronti della sua capitale torneremo presto su questi temi
E cioè il compagno vedere apposto nel suo di sindaco queste questioni al Presidente del Consiglio mi pare senza ottenere al momento confortanti segni di disponibilità e neppure di comprensione della dimensione dei problemi
Ma al di là delle specifiche questioni volevo porre il punto politico che ho detto proporre l'impostazione politica del nostro ragionamento sulla capitale che va verificata anche in questo congresso
E posta a base del confronto con i nostri alleati per gli maggioranze anche con le forze dell'opposizione democratica e più in generale con la città e con la responsabilità nazionale del Governo e del nostro stesso partito
Ho indicato compagne e compagni problemi noti anche
Anche complessi proposte di indirizzo terreni di confronto
Ho anche proposto correzioni adeguamenti persino termini di una svolta nella nostra iniziativa di massa di governo a Roma nel quadro del più generale impegno perché avanzi si affermi anche nel Paese un'alternativa democratica e su questi due rotte Randy
Che propongo alla nostra discussione che si mette oggi alla prova il complesso sistema politico e sociale della nostra alleanze che ha tenuto in questi anni ma vogliamo consolidare ed espandere
Per rafforzare le difese della Città del suo Governo dinanzi ai colpi della crisi all'offensiva in atto e aprile nello stesso tempo nuove prospettive al processo di cambiamento
Attorno a questi indirizzi di trasformazione rinnovamento chiamiamo a raccolta forze ed energie immense presenti bivi attive nella società cittadina e a tutti segnaliamo con forza il nostro allarme per l'incalzare di una crisi lacerante distruttiva pericolosa per la democrazia
Non contrapponiamo schemi nuovi a vecchie impostazioni nella nostra politica di alleanze sociali c'è bisogno di tutte le forze disponibili c'è bisogno di dare uno sbocco alla volontà di riscatto dei giovani
Di assumere la vita della città la ricchezza creativa l'aspirazione al cambiamento delle donne di far leva sulla volontà di riscatto dei tossicodipendenti sulle aspirazioni di riscatto civile sociale degli anziani
Di avere contributi originali avanzati dalle competenze delle figure che emergono nel processo produttivo anche qui a Roma e nel terziario avanzato
Da tecnici e quadri che avvertono la crescente stridente contraddizione fra la propria collocazione professionale sociale volta una prospettiva di sviluppo e di progresso e gli orientamenti chiusi recessivi restauratori delle forze conservatrici e padronali
Sono queste tutte frontiere nuove ricche complesse
Di una potenziale Grande Alleanza per il cambiamento che posso unirsi al ruolo centrale ma non esclusivo del movimento operaio alla funzione progressivo dalle forze della scienza e della cultura ciascuno porta la sua esperienza la sua autonoma disponibilità i suoi obiettivi
E c'è bisogno di trasformazioni strutturali e sociali così profonde che esigono il contributo autonomo apporto delle forze sane progressive dell'imprenditoria del terziario artigianato della pubblica amministrazione e nessuno ha prospettive certe
Se non avanza un cambiamento profondo che è un pone una ricollocazione di forze diverso e dentro questo processo la costruzione e la qualificazione di convenienze nuove morali sociali economiche nelle quali ciascuno per la sua parte possa riconoscersi
E sentiamo che avanza la possibilità di un rapporto nuovo
Fra le istituzioni cittadine i partiti della sinistra il complesso ricchissimo mondo cattolico che vive opera si impegna a Roma
Ci sembrano francamente lontani e superati i tempi di un collateralismo pre conciliare che ha concorso oggettivamente a produrre distorsioni ammalia acuti nel tessuto cittadino
I fermenti del Convegno sui mali di Roma vivono ancora ci sembra la loro stagione ci sembra superata anche la contrapposizione sbagliata fra Città di Dio città degli uomini che ancora nel settantasei fu posta a base
Dell'intervento della Chiesa di Roma alla vigilia di quella competizione elettorale
In questi anni la chiesa il nuovo governo della città si sono conosciuti su una base nuova di reciproca piena autonomia e di qui è nata probabilmente la possibilità di un rapporto originale corretto e fecondo
Sappiamo distingue la DC Dalla Chiesa la comunità ecclesiale dal complesso mondo cattolico e rispettiamo l'organizzazione la vita intensa delle diverse comunità religiose che a Roma esercita una funzione anche civile e democratica preziosa
L'abbiamo dimostrato ancora una volta dopo l'orrendo attacco alla sindaca la sinagoga di Roma la cinta seppe capire unirsi alla comunità israelitica e questi legami nessuno può infarcimento interrompere ma vogliamo ancora di più sapere conoscere capire
Sentiamo che ci sono dinanzi alla crisi morale e sociale campi nei quali ci si può incontrare e ci si può e si deve collaborare in forme nuove abbiamo condotto un'esperienza diversa dal passato affrontando il problema del rinnovo
Delle USL di esso già detto aggiungo che incontrando alcuni settori del mondo cattolico romano della comunità ecclesiale abbiamo liste si avvia ad una riflessione nuova che voglio proporvi
Dobbiamo avere più coraggio io credo superare anche noi schermi angusti
Dobbiamo liberarci da ogni tendenza un po'ideologica se non integralisti dica che ci ha portato nel passato a grandi ma limitate esperienze fonda della sulla ricerca di una contiguità politica con specifici settori del mondo cattolico
Dobbiamo imparare a riconoscere più liberamente i cattolici e le loro organizzazioni per quello che sono nella loro piena e autonoma caratterizzazione nell'ampia e variegata dialettica interna e su questa base nel pieno e autonomo reciproco rispetto sarà forse più facile non più difficile consentire lo sviluppo con alcuni settori di questo mondo le esperienze comuni
Rinnovare il complesso rapporto fra partiti istituzioni e società a fronteggiare la crisi morale in un nuovo impegno di solidarietà civile nella comunità cittadina
Le prime esperienze nella lotta contro la droga del movimento per la pace nell'adottare criteri nuovi come ho già detto per le usa
Sono positive importanti e non intendiamo andare avanti su questa strada nel più rigoroso rispetto dei criteri di reciproca autonomia che ci hanno ispirati ecco su tutto questo
Su questi problemi su queste nostre esperienze su queste nostre speranze si fonda oggi il nostro ruolo la nostra responsabilità alla città e a questo livello rilanciamo nel rapporto con i partiti laici e di sinistra
La verifica del fondamento del nostro lavoro comune del governo della città siamo in grado saremo capaci di essere insieme all'altezza della sfida è un interrogativo non banale
E l'interrogativo che al di là delle polemiche un gusto riproponiamo con questo vostro congresso i nostri alleati e con intensità specifiche
Ai compagni del PSI che ci hanno chiesto recentemente voi lo sapete nella conferma del quadro politico e programmatico di approfondire verifica del procedere dell'azione di governo a Roma
Non solo non ci sottraiamo a questo confronto ma anzi lo rilanciano
E sentiamo noi stessi l'esigenza facciamolo
Ma con un respiro e dignità rinnovati su un terreno più avanzato in quell'orizzonte più vasto della politica che stiamo sforzandoci di individuare sul quale possiamo procedere insieme
Abbia messo le capaci di affrontare insieme il livello alto della sfida
Che le sorti della città del paese ci impongono capaci di rinnovare noi stessi
Elevando il terreno del confronto capaci di discutere dei grandi temi e dei problemi che sono oggi dinanzi alla responsabile della sinistra in Italia e nel mondo uscendo dall'angusto di un rapporto tutto legato al profilo quotidiano e spesso basso
Dell'amministrare politica per i partiti
A Roma nella capitale il confronto a sinistra il confronto fra tutte le forze di progresso e con la città deve svilupparsi a un più alto impegnativo livello e deve dotarsi di sedi e strumenti ben più efficaci di quelli oggi disponibili sentiamo che questo è anche un nostro specifico impegno
Noi abbiamo una grande fiducia
Conduciamo insieme ormai da sette anni una straordinaria esperienza di governo nella capitale diverse cose ci dividono a livello nazionale alcuni punti di impostazione dobbiamo oggi verificare sotto i colpi della Bbc anche per quanto riguarda la capitale la città ma ci unisce qui a Roma e nella provincia di Roma e nella nostra storia un cemento saldo di esperienze comuni che per tanti versi hanno cambiato il volto della città e ci unisce io ne sono certo una consapevolezza che non c'è futuro non c'è speranza per Roma se non si rafforza il ruolo di governo e di cambiamento della sinistra nel suo complesso
Ce n'è abbastanza insomma per andare avanti insieme con chiarezza e serenità e senso di responsabilità ciascuno ha dato e continuerà a dare un peculiare autonomo contributo e in una politica così grande così ambiziosa e soprattutto nel più largo orizzonte del suo rinnovamento c'è spazio per tutti
E a nessuno è consentito pretendere o praticare forme di legge umorismo integralisti quei chiuso
Voi sapete compagni e amici qui presenti che questo è il nostro stile e resta il nostro impegno
Ma proprio per questo non siamo compagni socialisti compagni dello SDI amici repubblicani non saremo mai disposti a rinunciare opportunisticamente
Al ruolo di trasformazione che la città ci ha affidato o alla nostra battaglia appassionate ferma perché non solo a Roma ma in Italia si affermi un'alternativa allo stato di cose esistente ci siamo qui a Roma in Italia per questo
Siamo i comunisti romani e italiani e non potete e non dovete chiederci di rinunciare alla nostra identità e alla nostra funzione per trasformare Roma e
Siamo convinte anche
Siamo convinti anzi questo è il ruolo cui è chiamata alla sinistra nel suo complesso e abbiamo fiducia che prima o poi speriamo non troppo tardi la sinistra dovrà farvi fronte non siamo per il soli contro tutti respingiamo le tentazioni all'arroccamento settario moralistico
Combattiamo la nostra battaglia a viso aperto e non vogliamo rassegnarci né alla subalternità opportunistica né all'autoisolamento predicatori e sterile
Sarebbe comunque una resa se così facessimo ed arrenderci non ci piace soprattutto perché ci pare che il Paese il movimento operaio democratico hanno bisogno del nostro combattimento per la più larga unità di voto di popolo e non della nostra resa alla DC
Ci rivolgiamo con altrettanta chiarezza siamo alternativi nel governo della città da sette anni ormai
E che non si possa che essere alternativi anche nel Paese la DC ce lo ha dimostrato e ciò dimostra coi fatti sino alla rottura della politica di unità nazionale oggi attraverso le scelte chiare opposte alle nostre che soprattutto nel campo economico e sociale sta compiendo la segreteria De Mita
Non abbiamo quindi non possiamo avere alcuna Nostalgia per una politica ormai superata dato che si è dimostrato quei fatti il fallimento del tentativo di coinvolgeva decine al superamento degli indirizzi e delle regole del suo stesso sistema di potere
Lavoriamo oggi per unire nella società e fra i partiti le forze che possono rendersi disponibile a una politica di trasformazione in questo senso viviamo fino in fondo con la necessaria polemica ma con spirito unitario il travaglio della sinistra in Italia
E in questo senso abbiamo detto e diciamo che se questo obiettivo si realizzarsi in un ipotetico schieramento di governo accerto anche nella misura cinquantuno per cento non ci sottrarremo alle nostre responsabilità ma la nostra linea non si riduce a una formula uno schieramento ipotetico di governo guarda come ho detto alla Società e guarda ben oltre i limiti degli schieramenti strettamente partitici
E nella società Bifo dopo vi sono forze variegate Diversi alle quali ci rivolgiamo forze laiche e cattoliche vi sono uomini in carne ed ossa elettori e militanti di tutti i partiti uomini e donne senza partito c'è la gente coi suoi problemi e con le sue speranze
L'impegno nostro di confronto quindi per questa via si rivolge a tutte le forze disponibili al cambiamento
E coinvolge perciò direttamente o indirettamente pure radici il sono la società i suoi indirizzi scelto
Non abbiamo mai considerato i partiti entità metafisiche immodificabili e se riusciremo come necessario e urgente a modificare abbattere un sistema di potere
Che è stato ed è nefasto per il Paese per sostituire adesso un nuovo sistema di potere democratico e di convenienze economiche morali e sociali ciò non potranno modificare in prospettiva ruolo dislocazione collocazione sociale e politica di tutti i partiti anche nella DC
Questo però non è un problema nostro
Ma proprio della DC nel suo stesso rapporto con la crisi della società e delle istituzioni e dovrà essere la DC a risolverlo se quando e come vorrà o potrà per questo oggi siamo alternativi
Siamo al di là di ogni dubbio alternativi ma Giorgi non ci rifiutiamo a un confronto in alcuni campi che riguardano la democrazia i suoi strumenti la difesa di valori primordiali della Società della civile convivenza non ci rifiutiamo se però sono condizioni
Ma ci pare proprio che la DC questa decide rinnovamento neppure su questi terreni riesce o vuole creare le condizioni
Nell'ottava manca la camorra alla criminalità organizzata la DC non c'è anzi c'è ma continua a coprire a tollerare legami interessi oscuri a quando la verità sul caso Cirillo ed è solo un esempio
Seppure fra il più clamoroso anche qui a Roma la DC non riesce ad aprirsi a un confronto che può esservi sono su un terreno nuovo
Si è attardata nel tentativo fallimentare di recuperare un po'di potere strappando le forze laiche di sinistra è stata incapace d'intendere un modo nuovo di confrontarsi con noi con gli altri partiti con le istituzioni e con la società
Quando abbiamo lanciato lo ricordo ancora una volta la sfida del rinnovamento nei criteri di nomina delle USL
Noi non ci sottraiamo a possibili positivi sviluppi di questo confronto sul terreno istituzionale ma senza confusioni pasticciato inaccettabili patteggiamenti di potere fra maggioranza e opposizione
Ma ancora una volta pure qui a Roma il problema non è il nostro non possiamo farcene carico è della DC ed essa deve decidere se quando e come affrontarlo intanto andiamo avanti per la nostra strada
Esplorando ricercando condizione terreni sempre più avanzati di rapporto con la società e tra le forze politiche in campo fondamentale e mi avvio a concludere
Su quale già forse diverse anche distanti per matrici viali culturale politica si sono incontrate si incontrano e quello delle lotte del movimento per la pace il disarmo
La pace prima di tutto
E davvero ci appare sempre più drammaticamente attuale dinanzi ai rischi di catastrofe nucleare il monito togliattiano al rigetto che la comune coscienza umana deve e può manifestare
Combattere per la vita contro la morte contro il rischio di suicidio della umanità e anche combattere per le condizioni di un nuovo ordine economico e politico internazionale contro la miseria la fame il sottosviluppo programmato
L'emarginazione le contraddizioni orribili e insopportabili che generò fenomeni di tipo biblico come si è detto quale il recente dramma dei lavoratori africani cacciati dalla Nigeria
Fenomeni che sono purtroppo non incubi del passato ma tragedia del presente combattere per questo in definitiva per noi combattere degli ideali stessi del socialismo in cui crediamo in questa battaglia
Forse diverso si impegna e si incontrano oggi in ogni parte del mondo
E nel nostro Paese dinanzi all'orrore della catastrofe possibile avanza una nuova leva di forze del sapere rinasce si rafforza l'impegno combattivo di uomini di cultura di scienziati di medici di fisici e si moltiplicano occasioni iniziative di confronto di lotta
Anche in questo campo il volo nostro quello delle istituzioni locali può essere decisivo per offrire strumenti sedia questa battaglia della ragione contro il l'irrazionalità della civiltà contro la barbarie
Segnalo l'impegno su una su questa frontiera nuova che il Comune di Roma proprio in questi mesi ha profuso e profonde attraverso le iniziative già prese e il progetto della Casa per la Pace che auspichiamo possa essere celermente concretizzato
Segnalo l'importantissima vive iniziativa di livello internazionale promosso dalla Provincia di Roma e dal comitato scientifico italiano medicina per la pace per il mese di marzo bisogna andare avanti per questa strada
Come sede naturale direi persino un laboratorio naturale per una politica di pace perché capitale di un Paese che costituisce un ponte fra nord e sud un crocevia nei rapporti Est Ovest
Ed una naturale proiezione fra l'Europa e i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo un area cruciale nel sistema dei rapporti internazionali
Roma capitale di pace sede universale della Chiesa cattolica l'ottantatré e nello stesso tempo Anno Santo e l'anno nel quale dovrebbero essere installati a Comiso i missili a medio raggio secondo le decisioni nato dal settantanove
Roma capitale di pace è di fronte quindi un anno cruciale a un passaggio che ne esalta e ne mette alla prova il ruolo può e deve ulteriormente svilupparsi a Roma un grande movimento per la pace il disarmo
Già nel settantanove anche grazie alla nostra iniziativa questo movimento comincia a farsi sentire via via raccolto forze ed energie immense fino alla memorabile giornata del ventiquattro ottobre l'ottantuno e poi ancora
Con l'arrivo della marcia Milano commise infine con la messa a punto il rilancio che sono stati operati in occasione l'assemblea nazionale dei movimenti per la pace che si è svolta il ventuno gennaio scorso l'Università di Roma
Di questo movimento così ampio siamo parte non esclusiva e nel movimento per la pace il partito la Federazione giovanile centinaia di comunisti conducono una straordinaria esperienza politica culturale ideale
Nel rapporto con tante diverse forze laiche cattoliche questa esperienza ha pesato ma non a sufficienza nel dibattito dei nostri congressi di sezione eppure questo riferimento
Avrebbe consentito di affrontare con più forza e sicurezza anche i temi del socialismo sui quali grazie anche ad una compagna campagna Esterna tanto forzata quanto rozzo e il dibattito si è naturalmente soffermato con rilevante intensità
Si è espressa come sapete una larga maggioranza di consensi reali convinti alle posizioni contenute nel documento del comitato centrale ma non voglio né posso liquidare naturalmente con sufficienza e superficialità questo punt anzi lo affronterò senza imbarazzo diplomazia
Ma con la convinzione che la conta
Lo schema di con riferimento a questa o quella posizione cristallizzata non è stato e non sarà lo spirito il metodo col quale abbiamo discusso discuteremo alla ricerca insieme di più avanzati unità di approdi del nostro dibattito gli altri ci vorrebbero divisi in correnti e magari saggiamente riformisti nel tollerare una minoranza interna dissenzienti dissenziente persino auto compiaciuta della sua diversità noi questo non lo vogliamo
Non ce lo possiamo consentire così come respingiamo l'immagine del Palio massimalismo
Che tanto si vorrebbe in alternativa alla prima corrispondesse alla realtà del nostro partito invece no né piatto riformismo né Palio massimalismo non è questa la realtà
E tantomeno la prospettiva dei Comunisti italiani che sono abituati invece al confronto anche autocritico ma sempre razionale
E proteso alla ricerca della verità e di una strada che sposti in avanti unifichi l'esperienza rivoluzionaria del movimento operaio non guardando all'indietro ma in avanti
A partire dall'analisi oggettiva spietata persino della realtà cui altri non sanno e non vogliono guardare c'è una crisi nel mondo di teorie sociali politiche economiche di modelli di risposta alla crisi del capitalismo dinanzi alla quale non possiamo ritirarci per paura del nuovo
Ed è la ricerca di nuovi approdi
E di fronte a forze potenti che vorrebbero far girare indietro rotto della storia noi dobbiamo sapere se la forza che guarda avanti che essa rilancia una prospettiva per il mondo per il volo del movimento operaio di progresso
Alla crisi del capitalismo nelle diverse società nazionali alla crisi dei rapporti intercambi dall'Istrice alla crisi dei modelli liberisti e centralisti in questo secolo
Il movimento operaio ha risposto con l'esperienza storica delle socialdemocrazie con quella dei modelli del socialismo cosiddetto reale entrambe queste risposte sono ora esse stesse in crisi
E non non se ne esce nel fingendo di ignorare questo dato e tanto meno tentando l'uscita a destra dell'aggressività imperialista economica
E liberista ristampò reaganiano thatcheriano il tentativo di uscita destro dalla crisi del mondo può portare solo all'acutizzarsi o degli squilibri Nord Sud
Della tensione Est Ovest delle crisi sociali recessive delle società capitalistiche non c'è chi non veda fra le forze più avvertite questo pericolo e questo fallimento delle politiche di questa fatta ma non si esce da questa situazione neppure ignorando la realtà delle crisi dei modelli di società del socialismo reale
E perciò spesso pensando che alla politica aggressiva degli Stati Uniti sia giusto e sufficiente contrapporre una politica di potenza che ne sposa la logica ne resta prigioniera guardiamo la realtà compagni
Ciò che più mi ha colpito valutando le posizioni dei compagni che hanno spesso un dissenso attorno al documento del Comitato centrale per questa parte è stato proprio questo senso di imbarazzo
La paura quasi di guardare in faccia le cose il tentativo comprensibile ma stende sbagliato di restare ancorati antiche certezze che non vi sono più e la realtà e la Polonia o l'Afghanistan così come realtà alla crisi dello stato sociale dei modelli socialdemocratici
è realtà il nuovo che si delinea un'OPA dal di dentro di questa crisi in Svezia in Germania il fatto che i regimi fascisti che sono crollati tendono a sostituirsi o già si sostituiscono esperienze di governo delle sinistre in Francia in Spagna in Grecia
Forse anche in Portogallo esperienze che sono qualcosa di nuovo di diverso
Rispetto al tradizionale modello della risposta socialdemocratica anche se non ancora non fuoriescono dai vincoli e dalle contraddizioni della crisi di un'esperienza storica era che richiede invece nuovi orizzonti nuovi approdi
Il superamento dall'assetto capitalistico delle Società nella democrazia lungo una terza via nella quale possano incontrarsi esperienze storiche diverse e anche contraddittorie che il movimento operaio ha compiuto in Europa e nel mondo
Perché di questi fatti si discute così poco cioè di questi dell'esperienza che avanza in Europa
Per quei questa remora esplorare il nuovo che il fuoco il nuovo che avanza
Perché per converso alcuni compagni stentano a riconoscere che in Polonia
E avvenuto qualcosa di tragico che non si può esorcizzare perché lì è caduto esattamente quanto secondo Marx si può definire l'esplodere della contraddizione di fondo di una società quella tra sviluppo delle forze produttive assetto sociale e statuale
E c'è stato il colpo di Stato militare un'involuzione autoritaria e antidemocratica dolorosa tragica traumatizzante ma di questo si è trattato e si tratterà non si può né esorcizzare nei edulcorare la realtà sono in crisi quei modelli di società
Quella risposta alla crisi del capitalismo non funziona se soffoca le sviluppo delle forze produttive
Bisogna cercare e trovare una nuova strada altrimenti nel mondo prevarranno le forze della reazione della restaurazione i pericoli per la pace e per questo motivo si faranno elevatissime insopportabile
Ci vuole un nuovo ordine economico e politico internazionale per rispondere alla crisi del mondo e nuovi modelli di risposta alla crisi del capitalismo e all'aggressività imperialistica questo il punto e da qui non si sfugge esaurita quindi la spinta propulsiva della Rivoluzione d'ottobre non abbiamo mai detto e non lo diciamo nel documento del comitato centrale e dirlo fatemelo affermare senza incertezza sarebbe una sciocchezza in termini storici e politici
E assurdo paradossale
Che tanti compagni esprimendo dissenso sulla nostra posizione quella fissata dal comitato centrale l'abbiamo assunta interpretata vissuta come se essa consistesse in quell'affermazione e poi nella discussione ed chiarimento su questo punto si è potuto in molti casi certo non in tutti
Invece intendersi unificando posizioni che apparivano così distanti non ne faccio una colpa quei compagni c'è una responsabilità anche nostra del partito nel suo complesso per mesi abbiamo dovuto tollerante abbiamo tollerato una campagna di stampa maliziosa pesante
E una leggerezza di linguaggi e di analisi anche al nostro interno abbiamo tollerato che essa potesse fare intendere che davvero la nostra posizione la cui e questa responsabilità quindi ce la dobbiamo prendere come gruppi dirigenti del partito un po'a tutti i livelli ma la nostra posizione non è quella riguarda dibatte un casuale ha molto aiutato questo chiarimento è naturale pesa unirsi della spinta propulsiva dell'esperienza storica nutro è segnata da coi metalli di Società e davvero non vedo come compagni dinanzi ai fatti si possa contestare questo giudizio
Ne affermiamo nel documento che fra Stati Uniti e Unione Sovietica non c'è differenza che entrambe sono potenze di Vibo imperialistico diciamo con chiarezza
E cito che in un mondo in cui conta ancora moltissimo l'equilibrio bipolare l'Unione Sovietica svolge un ruolo di contrappeso di fronte alle spinte aggressive imperialistica degli Stati Uniti
C'è però da sottolineare che questa funzione tende a venir meno se si finisce con l'opporre alla politica di sub
Mazzia degli stati degli degli Stati Uniti atti di una politica di potenza che si pongono sul terreno di una lotta volta consolidare ed estendere anche con le armi le zone di influenza in aperta violazione o pregiudizio della sovranità e indipendenza di Stati e popoli
E neppure affermiamo che la situazione nei paesi dove più drammatica si è fatta la crisi è per noi bloccata per sempre infatti diciamo si è creato un nodo di contraddizioni
E come i fatti dimostrano viene sciolto imboccando la strada di riforme serie profonde del sistema oppure si determinano processi degenerativi rotture traumatiche prima fino tragiche
E più oltre per quanto riguarda la Polonia diciamo i fatti confermano che la strada da battere quella di un'intesa nazionale la quale parta dal riconoscimento dei diritti dei lavoratori e della pluralità delle forze che rappresentano la società può
Queste sono le nostre posizioni e allora davvero inevitabile che si cristallizzano le posizioni del cosiddetto dissenso o c'è un margine ampio per un confronto sereno razionale e costruttivo che pontificare rilanciare una posizione forte
Senta operaio sono convinto che le cose stanno così
E anche questo congresso potrà darne dimostrazione non deve pensare nel nostro dibattito il sospetto che si esprime in alcuni compagni attraverso una semplificazione grossolana avremmo preso le posizioni che ha ricordato attorno ai problemi del Sud la risma perché per seguiremmo senza volerlo vive un processo di strisciante socialdemocratica Zazie une quelle posizioni dovrebbero ad insomma sperarci la strada qui nel nostro Paese lanciandosi verso una prospettiva riformista
In una scelta di campo interna e sul piano internazionale ecco un'altra questione posta consisterebbe nell'ormai passiva accettazione della presenza nostra alla NATO ecco la radice dalla diffidenza e quindi del dissenso talora palese talora inespresso ma lo scortano schematismo di un ragionamento del genere a dir poco impressionante
E deriva Cologgi ha cercato di dire da una duplice deformazione persino da un rigetto della realtà dal ventesimo congresso del PCUS la cui memoria Sam l'ha rimossa in alcuni di questi compagni ai fatti dell'Afghanistan della Polonia la crisi dello stato sociale alla critica che conduciamo nei confronti del modello socialdemocratico
E dall'altro quella da nostre posizioni reali gli ho ricordato poco fa
E allora perché compagni dovremmo riuscire a superare ogni schematismo ideologico di campo
Ogni schematismo di formula discutendo dell'alternativa democratica e non riuscire a respingere lo schematismo analogo nella ricerca di una via d'uscita dalla crisi del mondo dopo che non può trovarsi nell'alternativa fra due vicoli ciechi fra due ideologismi rinsecchiti modelli politici sociali statuali che per in forme diverse non reggono più
No compagni non siamo sacerdoti posti a custodia limiti ossificato in ne siamo di fronte i profeti di un futuro di vivo socialdemocratico che invece già abbondantemente schema di un passato senza prospettive con crescenti difficoltà
Siamo e vogliamo essere qui e oggi parte di un generale processo rivoluzionario trasformatore la cui guida dinanzi alla crisi del mondo dell'Italia è richiesta la sinistra nel suo complesso
E la sinistra non può dividersi inchiodando sia schemi che non sono più propulsivi che non portano avanti siano essi quelli rilievo socialdemocratico quello del socialismo reale non possiamo aver paura della realtà
E ritrarsi dalla ricerca di un futuro nel quale per il quale il movimento operaio della sinistra europea hanno una grande sfida da vincere la sfida della pace del progresso della costruzione di un nuovo ordine del mondo e nelle singole sul c'è da nazionali siamo così poco schematici che non abbiamo imbarazzo oggi dinanzi ai positivi sviluppi della politica internazionale l'Unione Sovietica per la riduzione è bilanciato dal momento missilistico in Europa a medio raggio
A considerarli come sono un punto di riferimento serio è responsabile dinanzi all'aggressività propagandistica delle posizioni di Reagan e non ci dispiace anzi vediamo in questo un segno dei tempi che tante forze in Europa e in primo luogo il leader dell'SPD Boffo Opel in Germania la pensino sostanzialmente come noi mentre ci impressiona e questo sì otto sì la politica tavola il vero e proprio servilismo certo strumentale affini eterni questo si strumentalizza a fini interni che magari qualche timido segnale signifer manifesta invece dalla parte detta parte le forze politiche italiane purtroppo anche da parte di settori della sinistra
Siamo il partito che sin dal settantanove assunse una posizione chiara forte dinamica sul problema dei missili a medio raggio chiedendo una trattativa che nello dicesse al mi primo livello possibile installazioni in Europa e su questa base seria ragionevole abbiamo incontrato altre forze posizione gli altri governi e il movimento per la pace
Su questa base abbiamo contribuito a spasso a spostare posizioni e anche perché non dirlo
Per la piccola parte che ciò può essere stato a far modificare sviluppare la stessa linea di politica internazionale l'Unione Sovietica
E non dovremmo sentire l'orgoglio di tutto ciò non dovremmo vedere qui in questa linea la sostanza di un nuovo internazionalismo che ecco scelto non si riduce a vecchie scelte di campo
Ma esplora strade nuove strade che portano avanti verso un futuro di pace verso l'obiettivo del superamento dei blocchi sarebbe ben misera cosa il nostro internazionalismo
Il ruolo nostro nel mondo se non avesse questa forza questa autonomia se non fosse all'altezza di questa sfida di questa speranza è questa un'epoca di crisi profonda di modelli di teorie sociali economiche politiche come dicevo all'epoca quindi della ricerca non delle certezze cristallizzate
In quest'epoca col travaglio del nostro presente ma con la forza del nostro passato vogliamo essere non forza marginale e residuale ma protagonisti del futuro nostro e del mondo
Sull'irrazionalismo
Sugli schermi anchilosate sulle nostalgie per quello che non c'è più può e deve valere lotta debba prevalere lo spirito critico
La forza della ricerca razionale delle vie d'uscita possibili deve prevalere direi pensiero razionale che non si smarrisce dinanzi alle contraddizioni fra teoria e prassi ma dai fatti dall'esperienza sa attrarre nuove teorie che unificano le contro edizioni aprono nuovi spazi non potremmo sentirci comunisti marxisti uomini dell'oggi se non sapessimo ragionare così
E se non sapessimo guardare con fiducia traendone una suggestione positive anche nella materia delle scienze umane politiche sociali della nostra agli enormi progressi la rivoluzione davvero che stanno compiendo e non a caso in quest'epoca le scienze naturali biologiche fisiche perché dovrebbe essere fuori tema
Un riferimento importante al fatto che enormi passi in avanti sono stati compiuti proprio recentemente verso la prospettiva di una teoria unificato delle fa se che reggono un universo verso cioè la possibilità di aprire davvero nuove incredibili chiave di interpretazione della realtà non è fuori tema
Chiamare a una riflessione seppure così di sfuggita su queste enormi conquista del pensiero scientifico che intanto sono possibili in quanto vi fu chi tanti secoli sa stenta tanti secoli orsono ebbe il coraggio di rifondare il rapporto fra titoli ed esperienza fuoriuscendo dei canoni ideologie Zanardi di una sistemazione schematica estatica della visione del mondo e aprendo nuove frontiere al pensiero razionale noi e non appaia retorico il dirlo anche se lo so che questo rischio presente ecco la nostra rivoluzione copernicana la stiamo sviluppando in questa epoca e non ci sentiamo davvero figli degeneri di marzo due la Rivoluzione d'ottobre al contrario
Sentiamo davvero di essere gli eredi di una grande rottura storica politica culturale rivoluzionaria con un con un passato che non avvenire
Ci sentiamo e siamo partecipi della crisi del presente dei suoi travagli e vogliamo sentire vogliamo sentiamo di poter essere pionieri del futuro esploratori di una prospettiva di riscatto di masse enormi nel mondo
Protagonisti di un'enorme grandioso processo di unificazione delle forze del lavoro di progresso nel superamento della crisi da cui è lacerato il mondo
Siamo troppo ambiziosi
Presumiamo troppo dalle nostre forze può darsi ma io non lo credo e non dobbiamo crederlo anche perché non siamo solo in quest'opera e del resto compagne e compagni se non avessimo questa grande speranza è questa fiducia
Se non sapessimo coltivare sia pure questa utopia la nostra vita si ridurrebbe a ben misera cose per tanti di noi e per chi vi parla persino il nostro mestiere quotidiano apparirebbe francamente insopportabile
Avanti dunque compagni con coraggio con crescente sicurezza con fiducia le nostre forze che sono grandi avanti qui a Roma con fiducia nelle energie di questa città che sono in mezzo avanti nel lavoro e nella lotta per fare di Roma la capitale della pace della cultura della giustizia della trasformazione democratica e socialista dell'Italia
Prima di proseguire i nostri lavori permettetemi di
Annunciarvi la presenza in sala
Di due
Persone i due compagnie
Il cui nome
Suscita i noi
Particolari sentimenti
Di affetto e di commozione
La compagnia Aurelia Petroselli la compagna Giuseppina la Torre
Di interpretare la vostra volontà
Quando il benvenuto
è un abbraccio cordiale fraterno alla compagna Aurelia la compagnia Giuseppina consapevoli come siamo noi tutti
Di quanto per il partito comunista italiano
Per il Partito Comunista romano
Abbia significato significhi ancora oggi l'impegno il lavoro la volta il sacrificio dei compagni come
Luigi Petroselli e Pio la Torre e intitolato altre due compagne
Presente in sala e partecipa a questa nostra prima seduta li compagno
Ulivo Santa dove la Giunta regionale
E il nostro saluto il compagno Bruno Landi capogruppo del Partito socialista alla Regione Lazio
Ci ha inviato il seguente telegramma che vi leggo in occasione del vostro quindicesimo congresso in viola fraterni auguroni
Loro
Auspicando che il franco quattro
Antonio tra i nostri partiti promulga positivi sviluppi della politica di riforme di cambiamento nell'interesse dei lavoratori della regione del Lazio Bruno Landi capogruppo del PSI
Do lettura di un altro telegramma giunto alla presidenza da parte di Montalbano Domenico Montalbano presidente provinciale delle ACLI di Roma
Impegni dimensione provinciale impediscono di partecipare al congresso dalla vostra federazione con la continuità che merita un tale avvenimento le ACLI romane mio tramite ringraziano per gli abiti insieme invito e formulano cordiali auguri di buon lavoro a tutti i congressisti
In società autenticamente pluralista la diversità di ispirazione e di valori ideali possono comporsi e convergere in vista della stessa concezione del bene comune
Ed arricchire la esplicazione di valori umani quali democrazia libertà giustizia moralità gestionale pubblica e privata valorizzazione io io lavoro come espressione dignità umana non ultima pace non limitata ad assenza delle armi e ma intesa dinamicamente come costume di vita e comprendente costruzione condizioni preventive
Capaci di sconfiggere droga terrorismo malcostume che oltraggi alla dignità umana e convivenza civile firmato Domenico Montalbano presidente provinciale delle ACLI
Presente al nostro congresso
Una delegazione della Democrazia Cristiana
Composta dalla Rocca
Segretario del comitato romano sta Rita capogruppo al Comune di Roma Pasetto segretario del Comitato provinciale Moretti capogruppo alla Provincia di Roma
Partecipa ai lavori del nostro congresso anche una delegazione della UIL compì preceduta da Marino segretario dell'Unione camerale di Roma
Partecipa ai lavori del nostro congresso una delegazione del Partito Radicale composta da Tescari del consiglio federativo del Partito Radicale Spano Leopardi e guerra
Dovrebbe forse vorrebbe
Partecipa ai nostri lavori anche una delegazione della Federlazio Diretta da imperatori segretario generale
Partecipò ai nostri lavori una delegazione della Confesercenti provinciale composta da Racco Venturi Pietrangeli e Sensini
è presente anche una delegazione della federazione romana di Democrazia proletaria con i compagni Francesco botta Cioli Mariagrazia midollare Franco Rosso Giuliano Ventura
è presente una delegazione dell'ampi capeggiata dal suo presidente avvocato Luigi Cavalieri
A tutti questi nostri compagni e amici che hanno partecipato e partecipano ai lavori dal nostro congresso il nostro ringraziamento più sentito
Un avviso per i compagni deputati del nostro partito che devono essere trovarsi alla Camera senza eccezione alcuna alle ore ventidue
Compaiono a Tivoli attenzione ancora prima di chiudere la seduta
Dobbiamo qui
Dare alcune informazioni alcune notizie
E avanzare alcune proposte
Che dobbiamo valutare
In materia di ordine dei nostri lavori però se no farà attenzione queste mie parole andranno al vento e poi dovremo ripetere si tratta di organizzare i nostri lavori per i giorni che verranno
Con delle informazioni e delle proposte che dobbiamo sottoporre all'Assemblea al voto Rede legati
Quel potere procedere
Per il piacere i compagni delegati prendono posto
Si tratta anche di approvarlo non approvarle queste proposte che via Avanzo a nome della presidenza e quindi prendete posto
Se
Ha innanzitutto un avviso per i compagni della presidenza
Sono precari di ritirare Anna tavolo alla sinistra del palco non ho capito la la voce che non funziona o è il brusio che sovrasta la medesima
Il microfono che non funziona e alla spicciolata e che nega
La tecnica va bene
Balordo sono idrofono volo messo male
è una cartello con materiali di loro competenza che lui sul tavolo alla sinistra mie della presidenza guidiamo andava a destra di chi sta seduto
Allora compagni il dibatto
All'inizio
Dopo la relazione di compagno Morelli pensiamo si potrebbero svolge
E sabato dopodomani e nella mattina
Aldo in modo da da consentire al compagno Emanuele Macaluso di di pronunciare il suo intervento diciamo verso Mezzogiorno
Ed è la non solo Della commissione politica
E sono gli emendamenti dibattito in Congresso avrà inizio nel pomeriggio di domenica
Questo significa che per se si verificherà l'opportunità
I proseguire se il dibattito lo richiederà
Si prova dare anche l'ipotesi che il Congresso possa proseguire isolano
Lunedì
Ora io
Non è una decisione che possiamo assumere adesso ma l'assumeremo nel momento in cui cinese avrà iniziato al dibattito e potremo fare i nostri conti in modo più preciso comunque i delegati di Roma o vince si tenga
Di dover continuare luglio il congresso lunedì ventuno febbraio nel pomeriggio concluso
Sulla mozione politica Cipolat la elezione degli organismi dirigenti comitato alé e Commissione rare di controllo
E vede e nella a federazione di Roma al congresso nazionale consolarlo nota riservata ai soli delegati come e prassi dei congressi del nostro partito
Riservata ai delegati nella serata di sabato diciannove febbraio dopodomani serata ad ora che verrà poi stabilità e comunicata
Volevo Complesso della commissione politica
E la discussione successiva inaugura
Io mi rendo sì che i singoli delegati intendono presentare debbono essere formulati e presentati questo il nostro suggerimento è la nostra proposta entro la cui lo della seduta proprio di di domani di domani venerdì diciotto febbraio c'è tempo quindi a partire da da questo momento fino a tutto domani per formulare e presentare all'anno segrete
Del congresso i testi degli emendamenti naturalmente però
Are la valutazione e la conoscenza dei delegati si farà il
Da venti che saranno presentati siano posti a conoscenza dei delegati stessi attraverso forme di
Da severe congresso che studierà le formule attraverso cui rendere possibile ai compagni la conoscenza ai vari delegati la conoscenza degli emendamenti che sono stati presentati
Nella seduta di domenica pomeriggio come già ho detto la commissione politica presenterà la mozione conclusiva motiva Ando raccoglimento o meno dei diversi emendamenti pervenuti approva ti dà i congressi di sezione o presentare i delegati
Successivamente questo per quanto riguarda la Commissione politiche
Successivamente questi emendamenti verranno sottoposti alla valutazione e al voto del Congresso con todo anche questo già sperimentato di un intervento a favore è un intervento contro per il tempo di cinque minuti al quale poi seguirà il voto l'emendamento per emendamento
Si ricorda che a tutti i delegati sono stati già forniti Inés cartella credo i testi venti già approvati dalle sezioni che hanno tenuto i congressi alla commissione politica sarà poi fornita una copia l mozioni conclusive dei congressi ricezione queste sono diciamo le informazione e le proposte che io metto
Al voto all'approvazione dell'Assemblea aggiungendo una che mi pare però decisiva se vogliamo che battito sia come noi pensiamo
Molto ampio e dia modo al maggior numero possibile di gregari di intervenire e cioè la questione non secondario Po da concedere ai diversi interventi
Sulla base udienze già fatte in in molti altri congressi ci propone
E in Assemblea non superino la misura dei quindici minuti del quarto d'ora Peroni e per ogni intervento
Allora compagni possono le proposte che noi avanziamo
Va be'questo codice proponiamo
Ci sono delle
Suggerimenti delle proposte particolari in merito a questo ordine a questo schema lì di ordine dei lavori che io gli ho risposto sulla durata porre l'Inter che e sui tempi diciamo di rinvio le diverse commissioni politica elettorale e sulla tecnica anche per discutere presentare gli emendamenti ci sono proposte a questo riguardo se non ci sono proposte metto in votazione le proposto e così come le ho lette chi è favorevole è pregato di alzare la delega
Giù la delega chi è contrario pregato ad alzare la delega
Chi si astiene
è approvato la questo schema di lavori e approvato alla unanimità
La presidenza naturalmente si impegna a fare rispettare
Le decisioni che sono state qui assunte
Alla presidenza è convocata poi mezz'ora dopo la conclusione dei lavori di questa seduta presso la sezione Garbatella
Per discutere e votare e approvare le proposte per la commissione elettorale la commissione politica e la Commissione verifica dei poteri
Che verranno sottoposte poi al voto alla discussione e al voto del Congresso al termine della seduta di domani mattina
La seduta a domani mattina naturalmente vogliamo abbiamo detto rendere ampi i lavori pensiamo di proporre inizio del congresso alle ore nove precise
Sia
I compagni i segretari di zona
Sono convocati domani mattina presso la presidenza mezz'ora prima dell'inizio del congresso alle ore otto e trenta
Insomma
Scusa quali sono
Sono presenti al congresso
Sono presenti al congresso una delegazione della Caffarra Comitato antifascista contro la repressione in Argentina e dell'associazione degli familiare degli italiani scomparsi in Argentina
Ci sono altre questioni
Riceviamo dalla la delegazione del SIULP il sindacato unitario dei lavoratori di polizia
Un messaggio vi saluto e di buon lavoro per il congresso
Ringraziamo
Tutti coloro che ci hanno inviato messaggi e telegrammi
E sospendiamo la seduta che riprende domattina alle ore nove precise naturalmente
Ho
Curdi Sideri
Qui
Qui
Qui
Qui
Quindi
Quindi
Qui
Quanto
Quanto
Qui
Qui
Qui
Quest'
Quindi
Quest'qui
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