Futura. Lavoro, Ambiente, Innovazione (2ª giornata, mattina)

Pare non soltanto per diciamo il contesto parti commenti difficile anzi direi anche drammatico che sta attraversando tutto il mondo e l'Italia dentro il mondo
Ma anche perché come dire quest'anno dentro diciamo la CGIL e dentro tutte le relazioni intessute CGIL
Queste giornate segnalano anche temi molto muove quelli internazionali quelli nazionali il ruolo della CGIL è cambiato
E sta diventando anche un ruolo cerca almeno CGIL di essere un poco più largo e il dibattito di stamattina a secondo me è da un po'di invidia a un clima diverso dei tentativi diversi perché lo vuol dire che ho io quindi sarete con me
Un incontro tra Carlo Bonomi quasi appena eletto dico quasi perché un possono un po'disse di mezzi ormai Carlo Bonomi nuovo presidente della Confindustria che già detto collegato e poi Maurizio Landini il capo della CGIL un incontro un nuovo perché anche se in passato ci sono stati come dire degli incontri che erano però più diciamo episodici ricordiamo quello per l'appunto con Squinzi la Susanna Camusso
Questo è un incontro che avviene in una situazione programmatica e come dicevo prima in una situazione anche in cui le questioni stanno cambiando sono onorata di essere stata chiamata ad a vere diciamo questo ruolo di moderatore
E intanto chiamerei perché intrico membri cominci a far compagnia Maurizio Mantini segretario della CGIL Bonomi l'abbiamo
Buongiorno
Ed eccoci qua benvenuto Landini benvenuto Carlo Bonomi l'avevo già citata prima appunto all'inizio come già in collegamento
Come dicevo sono come giornalista onorato ma anche molto interessato di capire come questo incontro che ho già descritto con un incontro come dire
Che cambia taglia agli incontri tradizionali tra Confindustria
Appunto CGIL cambia perché un incontro che viene non solo in maniera molto organizzata e quasi programmatica ma perché si colloca all'interno di una situazione in cui le cose stanno cambiando anche al momento per un verso drammatico e c'è molto da lavorare per farle andare forse meglio
Landini io direi che la legge dell'ospitalità ci porta a intervistare innanzitutto dare la prima parola se lei è d'accordo a Carlo Bonomi presidente Confindustria Bongiorno Bonami di nuovo
L'uomo allora un un la prima cosa che le viene in mente in un incontro del genere da dire ai membri della CGIL che ci stanno seguendo
Innanzitutto ringrazio il segretario per l'invito come sottolineava lei no non è scontato
Un invito in un momento storico non solo italiano ma mondiale ovviamente molto particolare stiamo tutti vivendo la drammaticità di di questo momento
E mi consenta magari una battuta per portarci anche un po'di sorriso nel complimentarmi con la società che sta organizzando alla città di comunicazione della CGIL che sta organizzando questo evento
Io posso sicuramente dire fin d'ora che qualora lavorassero iscrive a Confindustria ne siamo ben lieti di accettare la loro domanda di ammissione in quanto siamo inclusivi
E al di là della battute odio che il tema dell'inclusività è un tema fondamentale oggi in un rapporto di interlocuzione anche duro magari
Ma sul sempre sui temi credo che oggi ci sia la necessità veramente di mettersi intorno a un tavolo io l'ho chiesto più volte l'ho dichiarato anche dal palco della mia assemblea del ventinove settembre l'assemblea annuale di Confindustria un patto per l'Italia al di là delle differenze confrontiamoci sediamoci al tavolo ma troviamo le soluzioni per il Paese perché le decisioni che noi prenderemo oggi saranno influiranno molto sulla traiettoria del futuro economico ma soprattutto sociale dei prossimi trent'anni
Bonomi giusto una seconda domanda sa che mi piace fra le seconde oltre che le prime perché sono meglio potremmo come dire allargare le sue parole interpretando le come una proposta di rapporto organico tra le due organizzazioni che sono dopo tutto tra i più forti corpi intermedi questa società ai fine di avere un ruolo anche insieme organico al di là delle separazioni poi delle discussioni eccetera
Cioè nasce qualcosa che è un nucleo di coprirà azione strategica dentro questa situazione tra i due maggiori Corte ONU corpi intermedi della società italiana
Io auspico dissi è il momento delle responsabilità
Noi come Confindustria CGIL demente come come accennava lei che è la parte più importante senza voler venire e meno rispetto agli altri della del fronte sindacale abbiamo una grande responsabilità
E quindi attraverso la nostra capacità di dialogo di confronto di mediazione di trovare soluzioni credo che passeranno le sorti del Paese quindi abbiamo una grande responsabilità
Allora Maurizio Landini io credo che Carlo Bonomi ammesso diciamo ha lanciato dalla sua parte del campo una palla molto interessante è inutile che ripeta le domande risposta
Innanzitutto lo ringrazio per aver accettato questo confronto questa discussione noi abbiamo proprio voluto dare in queste giornate
Il senso che di fronte alla complessità e la trasformazione che c'è in Italia e nel mondo del lavoro della vita delle persone
C'è bisogno di ascoltarsi di confrontarsi e quando si hanno idee diverse di provare a trovare anche delle soluzioni perché siamo convinti che questo cambiamento lo si fa assieme o non lo si fa detto questo
Io penso segue una cosa che diceva il dottore io più che Patti essendo sindacalista in questa fase io vedrei contratti cioè penso che sia importante rinnovare i contratti e quello potrebbe già essere un patto che non è che l'OPA stamparono Ima
Io lo dico questo non semplicemente come battuta ma perché penso che oggi è il momento di investire sul lavoro
Cioè se ci pensiamo e il lavoro delle persone che sconfiggerà il virus e il lavoro delle persone che sta i e siamo in una situazione in cui in questi anni il lavoro è stato valorizzato
E allora noi abbiamo bisogno di dare un senso che sia in grado di affrontare sostanzialmente questa situazione e quindi il rinnovo dei contratti in questa padre sia nel pubblico che nel privato prima di questo porrà il problema lo porremo non solo Omizzolo poniamo anche al governo
è un elemento di investimento proprio sul lavoro e sulla cresta stanziamenti questo Paese poi penso qui c'è un tema e che nei prossimi giorni dovremo discutere anche con il Governo che c'ha convocato eccetera
è perché il nostro Paese ha di fronte a sé è un'occasione irripetibile quella della possibilità di fare ripartire finalmente di investimenti pubblici allora che tipo di investimenti si fanno dove si fanno per creare quale lavoro come rilanciare il nostro Paese
Secondo me è un punto decisivo noi vogliamo essere soggetti che sono coinvolti nella fase di progettazione
Ecco questi sono i temi che poi come dire che sono stati messi sul tavolo e che adesso indagheremo nel prosieguo di questa intervista
Però volevo finire diciamo la parte istituzionale perché sia chiaro che ancora una volta che in questo momento aprire un dialogo tra Confindustria e CGIL non è un atto solo dovuto è una scelta molto importante perché la tenuta della società quello che preoccupa diciamo dovrebbe preoccupare innanzitutto
La politica e chi guida questo Paese
Non c'è dubbio che sicuramente a cuore del Presidente della Repubblica non bisogna mai tirarlo per la giacca il presente la Repubblica ma lo si può ampiamente interpretare Landini lei è convinto che oggi i corpi intermedi sono chiamati anche un ruolo politico in questo senso di continuare a costituire una spina dorsale del Paese laddove si rischia di frantumarsi
Io penso di sì penso tra l'altro che non è venuto a fare i conti in questi anni con logiche politiche sia di destra che di sinistra che hanno teorizzato che si poteva fare senza i corpi intermedi io credo sia stato un grave errore
E penso ad esempio che alcune prove le abbiamo già date io penso che ad esempio i protocolli che abbiamo fatto sulla sicurezza marzo
Ed è stato una trattativa una discussione vera non semplice in cui abbiam trovato le mediazioni in cui abbiamo discusso non anche pesantemente ma siamo riusciti a farlo io credo che quello sia un metodo molto importante perché le parti sociali insieme al governo
Si sono assunte la responsabilità di dire che la sicurezza veniva prima di ogni altra cosa e che la sicurezza è la condizione per far produrre il nostro Paese io penso lo dico
Quelle un metodo ma c'è anche un messaggio c'è la salute la sicurezza io credo che debbono sicurezza sia sanitaria ma anche sicurezza sociale
Credo che sia il punto su cui noi dobbiamo agire anche per progettare il nuovo Paese quindi non è solo lo facciamo nell'emergenza
Ma noi non possiamo tornare a prima dell'emergenza noi dobbiamo cambiare va be'usare questa cosa in quella direzione perfetto
Presidente Bonomi allora contratti ecco la sua nel suo discorso sui contratti intanto credo che questo sia una sede utile per saperla tu tutti noi direttamente
Ma iniziamo da un'operazione verità nel senso che mediaticamente è stato detto Confindustria Bonomi non voglio né al rinnovo dei contratti e io da imprenditore sono abituato a parlare coi numeri
Dei diciotto degli oltre diciotto milioni di lavoratori in Italia che hanno un contratto afferenti al sistema Confindustria sono cinque virgola cinque milioni per cinquantasette contratti
Di questi cinque milioni e mezzo di lavoratori abbiamo un milione e sei che hanno il contratto rinnovato
E ricordo che negli ultimi rinnovi perché la vita di questo milione sei è stato rinnovato da quando disse
C'è un problema con Claudio presidente Bonomi se mi senta se mi sente si fermi un attimo perché è andato via l'audio possiamo lavorarci un attimo
Oppure mi sente presidente faccia un saluto ecco con la testa Lundy sente allora mentre la mora no al suo o al suo audio
Che forse è un problema più dello studio può portare è coloro
Mi ha sentito lasciandola spento attacca l'aveva sventrato
Va be'l'etica allora no di no ma non si risente più c'è un problema con la sua macchina va bene
Il tempo
Ecco
Tardi
I lavoratori che hanno un contratto afferente al mondo di Confindustria
Un milione e sei hanno il contratto rinnovato metà dei quali sono stati rinnovati sotto la mia presidenza ricordo che sono presidente a poco più di sei mesi in questi contratti sono state il contratto della sanità privata chi era fermo da quattordici anni quindi evidentemente non era una volontà
Mia personale anzi io mi ero preso un impegno e credo che il segretario mi posso dare atto agli inizi di settembre che entro la fine del mese sarebbe stato trovato l'accordo e siglato e così è stato e peraltro anche ieri è stato siglato il contratto delle telecomunicazioni che era fermo dal trentuno dicembre del due mila e quattro ricordo
Del quattordici scusate
Altri due milioni e mezzo di lavoratori hanno un contratto scaduto da meno di dodici mesi in vacanza contrattuale meno di un anno che normalmente fisiologico peraltro in un perito come quello conosciamo tutti della questione pandemica
E poi abbiamo un ulteriore milione quattro i dipendenti che purtroppo hanno il contratto scaduto da oltre dodici mesi ma all'interno del quale la gran parte di questi lavoratori sono afferenti
Al contratto dei multiservizi che è scaduto da sette anni e quindi molto prima della mia presidenza
E il cui rinnovo è condizionato dalla firma anche di altre associazioni datoriali non solo del quarantenne Confindustria
Quindi la la vacanza contrattuale in media dei contratti di Confindustria e meno di dieci mesi
Questi sono i numeri su questi fatti possiamo lavorare dobbiamo fare meglio
Ma credo che tutti possano riconoscere l'impegno che è stato messo dalla mia presidenza nel rinnovo dei contratti poi Arno interno del rinnovo dei contratti io chiedo il rispetto delle regole regole che ci siamo dati
All'interno dell'accordo interconfederale del due mila e diciotto il famoso patto della fabbrica
E quali io mi richiamo il contratto siglato ieri delle telecomunicazioni va in quella direzione quando le regole si rispettano gli accordi vengono firmati molto semplice
La vittima
Io credo che l'accordo fatto ieri che veniva richiamato delle telecomunicazioni così come è stato firmato nei giorni scorsi il contratto del settore del legno e prima ancora della gomma plastica
Siano comunque segnali importanti che sblocca una situazione che invece aveva visto il rischio di un blocco vero e proprio dei contratti una situazione sbloccata passivo su alcuni casi quest'anno naturalmente sa siamo in presenza di altri pro e ancora non risolti uno lo richiamava proprio ieri c'è stata una giornata di mobilitazioni lavoratori del multiservizi vi sono poi quelli che sani Fico uno che fa le pulizie per capire di chi stiamo parlando è sette anni che sono senza contratti non è un settore che non ha da lavorare
Che non ha utili no così come c'è tutto il contratto dei metalmeccanici il contratto dei tessili c'è tutto il settore
Anche di di altri contratti lo dico perché tra quest'anno e il prossimo anno in Italia pubbliche e private ne stiamo parlando di quasi dodici milioni di persone che sono alle prese con il rinnovo dei contratti
Quindi è chiaro che dal Nord la responsabilità della Confindustria perché qui abbiamo un interlocutore vediamo sicuramente perché è vero quello che diceva raggiunge solo Confindustria
Tutte sicuramente l'organizzazione rappresentativa più importante che rappresenta anche i grandi gruppi cioè che sicuramente a un livello di rappresentanza superiore ma è altrettanto vero
Che ci sono anche altri settori e altre organizzazioni penso anche a tutto il settore del commercio per dire un altro grande contratto con cui che scadute che deve essere affrontato
E penso anche a tante altre forme quindi sicuramente le cose ci sono alcuni elementi di novità che sono intervenuti in quest'ultimo periodo e che danno la possibilità indicano la possibilità di risolvere oggi siamo di fronte a passaggi
Che non bisogna allungare
Perché ci son contratti che sono sconti anni e insisto il rinnovo dei quali sono i passaggi sicuramente a oggi abbiamo incontrato del molti servizi che abbiamo incontrato della vigilanza privata solo per citare contratti che sono anni che sono scaduti che è necessario
Se il contratto dei metalmeccanici il contratto dei tessili e poi noi chiederemo lunedì anche al governo di mettere le risorse perché noi vogliamo che anche il contratto della sanità al contratto le scuole il contratto anche di tutto il settore pubblico
Abbiano contratti oggi che vengono rinnovati e non c'è solo salario vorrei che fosse chiaro qui c'è un punto ma ci sono che esiste e che va affrontato ma ci sono anche altri aspetti che riguardano ma ruoti l'orario la formazione la necessità di investire allora
Ricominciò con un'altra domanda lei per poi avere diciamo la risposta invece a questa nuova domanda da Bonomi cerco di avere come dire tempio uguali anche se non è un dibattito presidenziale non è un faccia a faccia
Riteniamo almeno un faccia a faccia all'americana anche se non corrono due presidenti per gli Stati Uniti poi magari ci arriviamo Henson curiosa di sapere e le vostre riflessioni su questo cambio di di panorama internazionale allora lei Maurizio a blanditi
A menzionato adesso una serie di contratti che sono storicamente dei contratti che sono fuori
Di solito dalla portata diciamo delle grandi dei grandi interessi nazionali hanno che fare con lavoratori dei servizi e soprattutto hanno a che fare anche indirettamente con aree dei cosiddetti lavori nuovi che sono poi indù un garantismo sì no
Ecco secondo me uno dei grandi problemi che verrà fuori dalle scelte politiche del governo e proprio questo cioè in una situazione di lo danno come abbiamo visto ci sono comunque stipendi che corrono come dice diciamo la voce popolare alcuni scritto stipendio occorre si dice no per le strade il mio no
Ci troviamo di fronte a un una situazione in cui la differenza tra garantiti e non garantiti si rischia di farsi non sono più acuta ma addirittura esplosiva
Qual è il vostro intanto se è d'accordo su questo malessere ma qual è il vostro della CGIL approccio a questo nuovo problema del mercato del lavoro
Beh innanzitutto che c'è stato una precarietà senza precedenti e che va messa in discussione io penso che ci sono delle leggi sbagliate che sono state fatte in questi anni che hanno aumentato e allargato la precaria da e in alcuni casi quando parliamo di servizio di lavoratori non garantiti stiamo parlando del sistema degli appalti sono state fatte leggi in questi anni che hanno favorito l'appalto il subappalto il sotto appalto
E questo non solo peggiorando le condizioni di chi lavora ma in alcuni casi anche facendo una concorrenza sleale tra imprese quindi io credo che qui ci sia un punto che vada affrontato
Anche cambiando le leggi anche cancellando forme di lavoro assurde e da un certo punto di vista l'abbiamo rivendicato anche ieri col presidente del Consiglio credo sarebbe ora
Di pensare anche a un nuovo Statuto dei diritti dei lavoratori che garantisca le stesse tutele a tutte le forme di lavoro perché non si può competere
Per dover lavorare in base a diritti diversi e quindi credo che qui ci sia un primo punto generale che riguarda anche la rappresentanza di una delle cose che è avvenuto
In questi anni sono anche la nascita di tanti contratti pirata non firmati da organizzazioni rappresentative ma firmati in un altro modo credo che qui ci sia un punto di arrivare anche a provvedimenti legislativi
Che dicono che i contratti nazionali sono validi quando chi vi firme rappresentativo non perché si riconoscono si sono inventati tra di loro io credo che sia un punto che sarebbe utile da affrontare anche in questa direzione poi
Penso che
Che la questione garantiti e non garantiti faccio una battuta
Da quando si è cominciato a dire che bisognava togliere tutela chi tra virgolette era garantito per darli a quelli che non erano garantiti si sarà diventata il diventati tutti meno garanti e in Italia il problema salariale è un problema che esiste ci son dei salari bassi in questo noi stiamo chiedendo
Di fare una riforma fiscale
Perché c'è bisogno di abbassare la tassazione sul lavoro dipendente sui pensionati di combattere l'evasione fiscale seria e noi stavamo anche chiedendo non so cosa pensa il presidente su questo noi abbiamo chiesto al governo non siamo ancora riusciti a portarla a casa che per aiutare il rinnovo dei contratti potrebbe essere anche possibile in via transitoria in questa fase
Dire che gli aumenti che vengono dati in questa fase hanno una tassazione inferiore a quella normale quindi vengono aiutati per mettere più soldi intasca i lavoratori presente banane moltissimo sul suo tavolo se da questo intervento di maledizione Landini
Intanto se siete d'accordo su alcuni punti di analisi e poi la sua il suo punto di vista sul testo
Parto da altri pelle tratti pubblici sono d'accordo però dal punto di vista mediatico sembra che i contratti non vengano rinnovati dal Duse appena dimostrato nei numeri che non è così
Cento dei contratti pubblici è scaduto da oltre ventidue mesi e nessuno dice nulla in questo Paese allora parliamo di chi non vuole rinnovare contratti sarebbe anche opportuno raccontare la verità
Per quanto riguarda i contratti pirata ovviamente
Mi trova d'accordissimo il segretario ve lo stiamo denunciando e contratti pirata che vengono registrati al CNEL però sul tema della rappresentanze quindi delle dell'effettiva capacità di rappresentare
Segretario quindi dobbiamo mandare avanti quelli che erano gli accordi presi nel patto della fabbrica che sono stati interrotti
Quindi lo strumento ce l'abbiamo io credo che dobbiamo e rinnovo l'invito tutti insieme lavorare e trovare le soluzioni lo strumento ce lo siamo dati portiamolo avanti
Sul tema della
Della decontribuzione degli aumenti salariali io personalmente non ritengo che sia quella la strada
I contratti come dimostrato li portiamo avanti dobbiamo perseguire una strada di decontribuzione di agevolazione io la mia idea personale quella di stare sul welfare aziendale
Secondo me è quella la strada perché e lo spiego in due semplici
Esempi mettere più soldi in tasca agli italiani è corretto l'abbiamo sostenuto anche nove lo sostenevo prima di diventare il presidente di Confindustria quando ero presidente Assolombarda
Ma non è detto che si trasformi in consumo anzi noi vediamo che in un periodo emergenziale
Quelli che sono i risparmi italiani sono aumentati sono intatti del diciotto per cento cosa che non succedeva dei tempi della crisi petrolifera
Io credo che invece la strada sia quella della decontribuzione del welfare aziendale e quindi parliamo di sanità integrativa e proprio parlando di contratto dei metalmeccanici che secretare conosce bene perché l'ha firmato lui
Con la sanità integrativa nell'ultimo contratto noi abbiamo erogato quattrocentosessantasette milioni di prestazioni sanitarie a favore dei dipendenti metalmeccanici e delle loro famiglie
In un periodo come questo peraltro dove la sanità fortemente sotto sotto un attacco ed è in una situazione critica
E io credo che quella è la strada perché quello si trasforma subito in consumo alza la qualità dei servizi e risponde alle esigenze dei lavoratori
Perché quella passaggio sul welfare aziendale è un passaggio fatto tra datore di lavoro in accordo con i sindacati ascoltando le esigenze dei lavoratori
Io credo che sia quella la strada
Presidente ricomincio da lei su questo con un'altra domanda e poi ritorno dalla Dandini con questa rimanendo sulla questione delle della divisione tra precari e non precari
Uno dei grandi problemi la tenuta dell'ordine pubblico la tenuta sociale alcun questo può portare la prima domanda
Se ne preoccupa atto di questo
La seconda domanda gliele faccio due così a modo di allargarsi
Noi abbiamo visto per esempio nei motti e a Napoli
Di diciamo un quegli scontri più che Monti a Napoli ma anche poi in altre città che violentemente o meno il grande settore in sofferenza quello dei commercianti del piccolo commercio diciamo ristoranti sono un tipico modello anche perché dietro ristorante c'è tutto il modello della nuova economia in qualche modo ma non ci sono più grandi imprese ma solo piccole imprese eccetera ecco lei vede questo come un elemento di grande sofferenza
E anche che cosa pensa che si debba fare in questa situazione per i commercianti
Basta il Ristori osi devo se si devono fare altre cose
Sul tema della preoccupazione del
Ed escludo subito a priori il tema delle frange oltranziste che hanno occupato alcune piazze perché non è questo il tema ovviamente che voglio affrontare
Se andate prende le mie dichiarazioni di aprile di maggio già io ero preoccupato già paventava un autunno molto difficile perché purtroppo i dati di vedevamo
Sapevamo come sai cosa sarebbe successo vi dico purtroppo però siamo rimasti inascoltati
Oggi credo che bisogna avere quel senso di responsabilità che richiamavo richiamavo alle all'inizio del mio intervento
Abbiamo dei problemi da affrontare anche in tema contrattuale affrontiamo leciti anche annunci ai tavoli mano proclamiamo scioperi non portiamo la gente in piazza perché già in questo momento
Gli animi sono esasperati e quindi il richiamo del presidente La Repubblica a quell'unità nazionale a quel stringiamoci a corte parafrasando il nostro inno nazionale è importantissimo
Per i commercianti io fin dall'inizio ho ottenuto la posizione che secondo me gli interventi dovevano essere fatti dal fronte fiscale
E non tanto sui Ristori tiristori possono essere utili
Nel Breve ma non sono la soluzione anche oggi vediamo che continuiamo a immettere miliardi nei Ristori giustamente per per sostenere ma non è quella la strada
Cioè io non credo che quello sarà la panacea dei problemi del piccolo commercio che svuotare i nostri quartieri dal commercio del piccolo commercio al commercio di prossimità io credo che sia anche un tema sociale
E quindi dobbiamo intervenire ma non solo e semplicemente con il Ristori non è mettendo quei miliardi importanti Sechi che possono aiutare così ma non è quella la strada che li risolve il problema
Perché quando chiuderanno quelle attività non riapriranno più
E tutti noi per la possibilità che abbiamo di muoverci che passano i nostri quartieri vediamo tutte le saracinesche abbassate con il cartello vendesi o affittasi
E quello depauperamento sociale che non ci possiamo permettere
Santini
Ma io Zanzotto ripartendo anche dalla questione dei contratti
Io penso che sicuramente sia affrontata anche la questione del welfare diceva dottor Bonomi in tutti i contratti nazionali forme di sanità integrativa di pensione integrativa c'è tutto un sistema
Che va dato il carattere integrativo a maggior ragione per quello che sta succedendo ma lo dico in modo molto chiaro non può essere questo sostitutivo del necessario aumento che i salari da Bonolis
Lo dico con molta onestà perché pensare che attraversa un welfare non non aumentano più salari è una cosa che non sta in piedi anche perché oggi c'è un'esigenza salariale nel nostro Paese non dobbiamo certo noi siamo il Paese che ha livelli salariali più bassi livelli l'orario più alti
E da un certo punto di vista questa questione deve essere affrontate queste avvenuta perché ci sono stati lavori anche precari perché c'è stata anche un sistema di un certo tipo e si è investito poco quindi il fatto che dentro i contratti si debbono trovare soluzioni che siano in grado di affrontare questo tema sito anche l'ultimo contratto che affrontava il il presidente il contratto delle telecomunicazioni fatto proprio recentemente è stato in grado di trovare una soluzione c'è un aumento di circa cento euro medi in cui oltre le questioni che riguardano l'inflazione c'è anche il riconoscimento di un andamento di settore cioè nel contratto si porne i contratti ognuno naturalmente con la sua storia si possono trovare delle soluzioni in più
Perché io insisto sui contratti nazionali
Non perché siano alternative la contrattazione aziendale ma perché nel nostro Paese ne siamo fatti anche di tante piccole e medie imprese
Che se il contratto nazionale rimane quello strumento che in grado di dare risposta a tutte di unificare e di alzare anche il livello di qualità in senso generale ecco quindi io penso che qui ci sia un tema poiché c'è un problema che riguarda anche il pubblico impiego la sanità che sia necessario investire noi lo stiamo chiedendo anche al Governo perché è vero che sono anni che è scaduto io penso che sia sulla non solo sanità ma scuola e il tema che io vedo oggi i contratti non debbono essere solo lo strumento per aumentare il salario rallentare quella materia io penso davvero che oggi è il momento attraverso i contratti di qualificare la contrattazione come strumento che le parti utilizzano anche per cambiare i modelli organizzativi per cambiare i processi produttivi perché i prossimi anni noi insisto su questo noi non torniamo a prima della pandemia la direi digitale sta arrivando i prodotti cambiano quindi se cambia lavoro deve cambiare anche la qualità delle nostre relazioni allora il punto a decidere la contrattazione collettiva rimane lo strumento su cui noi investiamo che vuol dire a questo punto che la contrattazione non la fai
Semplicemente dopo che hai già deciso uno degli elementi di cambiamento è deve avvenire il confronto tra le parti prima che si prenda le decisioni e io rivendico che le lavoratrici e i lavoratori devono essere messi nella condizione
Non solo di rivendicare un po'più di salari un po'meno di orario ma di poter partecipare e decidere nel momento in cui si prende decisioni questo vuol dire e dopo non so cosa pensa il presidente a Confindustria
Questo non cambia solo il lavoro cambia anche il modo di fare impresa gli imprenditori le imprese sono pronte anche ad accettare
Un nuovo modo di fare impresa è un diverso livello anche di coinvolgimento dei lavoratori e quindi di relazioni a me sembra questa una sfida vera
Che se vogliamo
Affrontare i problemi del nostro Paese non la dobbiamo saltare raggiro subito anche però poi dopo torniamo sul commerciante le fratture o far riavere sua guerra
Presidente mi risponda immediatamente a una domanda diretta
Sì la domanda Diretta io le rispondo in maniera molto esplicita quello che dice ma non era uno scambio salario UE nel far io ho sempre detto che lo scambio deve essere salario produttività che che manca nella discussione perché noi siamo un Paese che venticinque anni che è fermo sulla produttività e sulla contrattazione centralizzata o di secondo livello
La mia idea è che in Italia c'è troppa fortemente concentrata la contrattazione centralizzata e poco quella di secondo livello ancorché nell'industria invece siamo abbastanza avanti lo dico questo perché perché il Paese non è un buon cenno nelle sue caratteristiche di produttività
Tra nord e sud abbiamo delle differenze
E laddove si pensa che la contrattazione centralizzata possa mantenere una minor differenza
Minale e nella realtà va a colpire molto il salario reale che faccio un esempio con i nostri vicini tedeschi in Europa
Noi abbiamo una differenza tra il nord e il sud dell'Italia di rapporto sul salario nominale di circa quattro punti virgola due in Germania che hanno una differenza uguale tra Est e Ovest ovviamente storica la loro differenza è di oltre ventotto punti
Questo perché perché loro hanno lasciato la possibilità di una contrattazione molto forte di secondo livello legato alla produttività territoriale
Questo ha permesso però loro di avere una capacità di reddito parametrata a quella che è la produttività di territorio e quindi di avere una capacità di economia reale molto più forte della nostra
Allora su questo noi siamo prontissimi a discutere aumenti sì devono essere fatti ma devono essere fatti legati anche al tema della produttività che è fondamentale per la competitività di questo Paese sono da qui noi non ne usciamo
Anzi ne usciremo ancora più deboli rispetto a un'industria europea che si sta trasformando in questo periodo
Allora prima di ridare la parola al di di volevo inserirmi in quello che lei ha detto lei ha parlato venticinque anni di bassa produttività sono anche venticinque anni presidente di bassi investimenti
Allora qual è l'uovo e la gallina tra bassi investimenti a bassa produttività
Io lo faccio perché questa è un po'il tema ci troviamo sempre di fronte a questa questione della non crescita dell'Italia di chi è la colpa
Cioè per dire la responsabilità non dico l'occupa la bassa produttività non la mettiamo sul personale o i bassi
Il bassi investimenti
No no io guardi da imprenditore sono sempre abituato a guardare i numeri
Allora guardiamo la realtà dei numeri degli investimenti degli ultimi anni
Noi abbiamo cinquanta per cento degli investimenti che vengono realizzati in Italia venne realizzato dalla manifattura italiana e quali sono questi investimenti comparati ai nostri competitor europei allora per quanto riguarda i macchinari l'Italia la manifattura italiana investe circa il sedici virgola cinque per cento del valore aggiunto settoriale
In nuovi impianti e macchinari
La Germania investe l'otto virgola due la Mita Dinoi la Francia il sei virgola quattro nel Regno Unito il cinque virgola sei quindi si vede nettamente che in macchinari tecnologia gli italiani investono molto di più del loro competitor pay
Per quanto riguarda gli acquisti dei software quindi parliamo di
Assetti intangibili l'Italia inverse il due virgola uno per cento del valore settoriale
La Germania investe lo zero virgola otto il Regno Unito l'uno virgola nove fa sola eccezione la Francia che investe il sei virgola sette per cento
Quindi anche qui vediamo che gli italiani non è vero che non investono investono tantissimo
Quindi il tema non è legato alla mancanza di investimenti gli investimenti vengono fatti laddove però c'è anche uno stimolo statale
A spingere questi investimenti adesso mi rifaccio all'ultima legge di bilancio
Io ho letto il testo lavoro letto velocemente perché sono duecentoquaranta tre articoli e quasi duecento pagine ho fatto notte nelle giorno
Ma si sono dimenticati di credito d'imposta sulla ricerca e sviluppo allora uno stato che non stimola la ricerca e sviluppo e io credo che un fallimento mi auguro che sia stato solo una dimenticanza
Va bene allora
è un dato di fatto però Presidente ritorno qui in studio con Landini che però comunque nonostante i i numeri da lei citati l'economia italiana rimane il fanalino di coda di tutta l'Europa se non vogliamo dire del mondo occidentale
E esattamente perché se i numeri
Sono questi degli investimenti offerte da come perché punta ormai è questo no conoscere i dati indicano sottovoce guardiamo gli investimenti in innovazione ricerca e sulla qualità anche dei prodotti non solo sui processi non è sufficiente
Investire oggi sui processi sulle macchine
Oggi il punto è come cambi prodotte come cambi servizi c'è quello che fa la differenza il valore aggiunto che produce non con quale macchina lo produco
Quale valore aggiunto quale servizio quale elemento Dori su questo noi abbiamo certo alcuni impresa che sono anche avanzato ma c'è un dato
Lo più dell'ottanta ottantacinque per cento delle esportazioni del nostro Paese e lo fa solo il venticinque per cento delle nostre imprese alza il grosso delle nostre imprese in realtà lavora su un mercato interno che sta calando
Di piccole dimensioni in molti casi e quindi con dei ritardi anche che si sono determinati io credo che qui ci sia un punto di sistema complessivo cioè ciò che il nostro Paese in questi anni non ha fatto in fare sistema in più
Io penso che anche la logica con cui tante volte lo Stato ha dato soldi a pioggia tutte le impresa a prescindere dagli e la è un'altra cosa che deve essere cambiate deve essere sbagliata
Perché se vado a vedere la quantità di soldi pubblici che sono stati dati anche a finanziamento dell'impresa in senso generale a pioggia senza mai individuare i settori strategici comportamenti l'applicazione dei contratti io credo che questo sia
Il grande allora che oggi non deve esser fatto e io mi auguro che i soldi europei non vengono spesi in questo modo noi saremo solo ora adesso queste in Roberto
Io penso che ci sia anche un punto che va riconosciuto poi non sto dicendo che tutti gli imprenditori e tutte le imprese non hanno investito perché abbiamo anche realtà significativi importanti ma in senso generale questo tema non ce l'abbiamo non possiamo far finta
Che non sia avvenuto e lo paghiamo anche pesantemente allora qui si deve essere ancora demente molto spesso noi siamo anche in presenza di aziende che sono sottocapitalizzate perché se noi andiamo anche a vedere
Ad esempio anche la quantità di incentivi che il governo ha dato al sistema delle imprese in generale non sono state reinvestite solo una minima parte sono state reinvestite dentro l'impresa o per parte sostanzialmente il Paese
Io credo che il momento di fare sistema del parlava di Germania
Fare sistema per me vuol dire faccio l'esempio dell'auto per farmi capire che siamo di fronte a un cambiamento radicali Silvano non fare le auto elettriche lauti idrogeno oggi il prodotto non è più l'auto il cambio la moto prodotte la mobilità come si sposta alle persone come si sposta all'emersi come si costruiscono le città come ci si sposta dentro a Dedalo Maccora di questo deve fare sistema vuol dire che l'università l'impresa privata is le istituzioni i lavoratori da Bondi discutere e decidere che tipo di Proto di Facco me si integra come si sviluppa
Questo sistema oggi in Italia in questi anni non è mai stato fatto io credo che qui ci sia un cambiamento e lo dico forse questo apre una discussione col presidente di Confindustria
Io penso che c'è bisogno in questo non solo di incentivare il mercato e poi le imprese da sole risolveranno i problemi io penso che in questa fase c'è bisogno di costruire con nuove diverso rapporto
Tra Stato impresa lo sto pensando che lo Stato si deve sostituire alle imprese ma lo si è fatto ma lo Stato deve deve sentire quali sono i settori strategici
E condizionare gli investimenti che può dare odia gli utili a una crescita di un certo tipo e con certi valori e soprattutto mi permetto l'applicazione dei contratti la lotta al lavoro nero il superamento della precarietà
Sono altre condizionalità che secondo me devono essere date quando si mettono soldi pubblici
Va bene credo che siamo recanti un po'il cuore anche di di di
Di un argomento di grandissima attualità che per l'appunto un uso poiché fondi europei e e il ruolo dello Stato che tra l'altro viene prima un po'anche sia una sua parte istituzionale
Che nella parte pubblica finanziata dallo Stato diventerà poi una carta in gioco su questa questione molto importante però prima io voglio sapere da Maurizio la cosa che assaltato da Landini scusi mi permetta di dire Maurizio perché ci conosciamo presidente da un po'più di lei ecco
Quindi mi deve scusare questo passaggio strane tu e lei
Io volevo dire
Cioè occupazioni per la tenuta sociale
Sì Vajont preoccupazioni segno e credo che sia importante in questa fase quello che è stato fatto
Se noi abbiamo rivendicato non solo per i lavoratori dipendenti ma anche per le imprese per tanti lavoratori precari e oggi diciamo anche per il settore che coinvolto perché oggi è il momento di dare una protezione
Di non lasciare solo nessuno io credo che anche facendo un po'di debito come si sta facendo secondo me è il momento di farlo
Perché allo stesso tempo
Credo che sia assolutamente importa che questo evita anche le strumentalizzazioni perché i problemi ci sono e nessuno deve strumentalizzare i problemi
Ma allo stesso tempo nessuno si deve sentire da solo ad affrontare questa situazione poi penso che se la donna anche del settore del commercio e l'allargo
Quando parli commercio parlo di turismo
Parlo di cultura parlo di spettacolo perché in realtà re pensare come ricostruisco quella situazione in un quadro che cambierà ho bisogno di ragionare in termini di filiera produttiva anche lì
E allora non porta semplicemente diretti da un sussidio perché intanto vi dico debbo cominciare a ragionare assieme a loro assieme ai territori anche come costruisco una filiera uso questo termine anche di Lodi che industriale per come rilancio questa cosa faccio un esempio
L'Italia anche fisicamente potrebbe essere la culla non solo logistica ma culturale
Del no delle dell'Europa del Mediterraneo
Anche sul allora se io voglio rilanciare
Anche la questione del turismo la questione quindi dei servizi la questione anche dalla valorizzazione del nostro territorio io il problema di come collego Lehár intermediario porti di come faccio muovere le persone di come arrivo
In questo caso l'uso anche della tecnologia del digitale potrebbe essere un'occasione importante anche nel perché spacca Stancampiano anche i comportamenti consoni delle persone questo il tema quindi non porta semplicemente tornare a prima ma allora ti per questo dica il momento di fare sistema
E di affrontare le cose non torna prima debbo vedere come fatto a cambiare io non ho la soluzione su tutto voglia cercare una bacchetta magica sarò sento questa necessità dopodiché è evidente che non vivi solo con i sussidi hai bisogno di fare delle scelte
Ma in questo caso hai bisogno soprattutto questo è il punto che io vedo c'è bisogno di ricostruire una fiducia a me colpisce molto che in questa fase addirittura stanno aumentando i risparmi privati
Poi è vero che sarà vedere i risparmi aumento non molti in pochi ma in senso generale questa cosa e vedo che è un fenomeno che esiste anche in altri paesi europei
E questo vuol dire che la gente ha paura che c'è che non sa che cosa succede che che non vede una prospettiva ecco io credo che un compito anche dei soggetti intermedi insieme alla forza in questo caso al governo le forze politiche
E proprio di rivendicare questo livello di discussione che oggi si è troppo poco
Ecco presidente credo che in questa risposta di Landini sia venuto un po'una risposta anche la più articolata dell'inizio di perché oggi vi state sette in questa sede e vi state parlando no
Cioè a un ruolo a vere diciamo un rapporto molto forte tra il curo tra i corpi intermedi forte solo sì insieme si fanno un soltanto contrattazione ma anche progettazione di un futuro
Due domande per lei uno io accuso spesso Maurizio Morreale mi è stato anche rimproverato di essere un sognatore che non è una diciamo il mare è una realistica
Valutazione della realtà però volevo sapere se anche lei è un sognatore in questo senso la seconda cosa tutto questo assenso qualunque progettazione nel bene o nel male metterete insieme soltanto se arrivano certi soldi è in un certo modo dallo Stato e stiamo parlando di Recovery Fund cioè come c'entrano tutti questi soldi
Con quello che si può fare o non può fare come vede la Confindustria
Utilizzo di questi fondi
Mi consente faccio velocemente anche una risposta alla sua osservazione dove diceva nonostante gli investimenti poi comunque la nostra economia è sempre ferma è sempre fanalino di coda
Ma è semplice perché abbiamo avuto una dinamica della produttività che negli ultimi diciannove anni cioè dal due mila due mila diciannove ha perso ventidue punti rispetto a Germania trenta rispetto alla Francia trentacinque rispetta la Spagna la dinamica salariale invece è rimasta in linea questo ha determinato il gruppo il costo per sta ha perso di diciannove anni venticinque punti rispetto ai nostri competitor a questo si sommano e questo mi serve poi per legare
Ed è
Punk
E problemi strutturali di questo Paese
Nel cito anche quando i Centers per fare un'opera pubblica supera i cento milioni ci mettiamo in media quindici anni vuol dire che il sistema non funziona ed è qui dove noi abbiamo delle grosse difficoltà come economia italiana
Chiedeva la definizione io mi considero un
Irrimediabili sognatore riformista va bene abbiamo due allora forse cominciamo a fare volumetto iniziamo Agnese Ukawa squadra aspiriamo speriamo inquadra tanto bisogno di
Di che le forze positive del paese si con grande responsabilità si mettano insieme in un momento così difficile
Per le copre Fund io sto alle parole che aveva detto il Presidente del Consiglio la nostra Assemblea istituiremo una cabina di regia nella prossima legge di Bilancio
La prossima della boxe la prossima legge di Bilancio abbiamo avuta ieri e io non ho trovato traccia di questa cabina di regia e allora peraltro negli ultimi giorni vedo che recava il fante scomparso dai radar
E questo mi preoccupa molto
Mi preoccupa molto la narrazione con cui siamo arrivati arrecava rifanno perché lo Stato ha raccontato che il Recovery Fund arriva in Italia per duecento oltre duecento miliardi perché non si è stati bravi
No perché veniamo peggio degli altri perché parametri sono oggettivi per cui vengono assegnati i fondi del Recovery Fund che ricordo che sono la popolazione rispetta la popolazione
Europea qual è stato il grado di disoccupazione nell'ultimo quadriennio nazionale rispetto a quello europeo e qual è il PIL procapite italiano rispetto a quello europeo quindi vuol dire che in tutti e tre le dinamiche noi diamo peggio degli altri
Detto ciò
Noi abbiamo come tutti afferma la grande occasione storica
Oltre duecento miliardi sepali sogniamo a quelle che sono il programma settennale dell'Europa
Alla la sospensione del dei vincoli di bilancio cioè stiamo parlando di lo sforamento appunto sul debito PIL stiamo parlando di circa quattrocento miliardi cioè una cifra che questo Paese non ha mai visto nella sua storia non ha mai avuto a disposizione
Però sono molto preoccupato di come saremo in grado di progettare di spendere ed evidenti contare e farlo in tempi brevi perché arrecava refund sicuramente
Un programma molto ambizioso ma che dei tempi ben precisi di realizzazione qui e noi l'abbiamo detto la nostra Assemblea
Tutto bello ma prima dobbiamo fare quelle riforme e di qui il irrimediabile sognatore riformista
Dobbiamo fare quelle riforme che servono al Paese c'è la grande occasione che io vedo non sono tanto i quattrocento miliardi
Ma la possibilità di cambiare il Paese una volta per tutte
Di fare quelle riforme che per mille motivazioni questo Paese non è mai stato in grado di fare e che invece oggi abbiamo la possibilità e la necessità di fare perché se no quei quattrocento miliardi noi non saremo in grado di spendere
E non diventeranno mai quel grande
Spinta verso la crescita lo sviluppo il benessere la ridistribuzione della ricchezza che tutti noi andiamo e ricordo per ultimo
Che si chiama Next Generation io
Se pensiamo in quanto tempo dovremo restituire questo debito l'ultima da trattasse la pagherà un maggiorenne di diciotto anni è una persona che nascerà fra vent'anni
Noi abbiamo la responsabilità del debito di una persona che nascerà fra vent'anni io credo che su questo qualche ragionamento così ho qualche riflessione qualcuno dovrebbe fare
Allora Landini ci sono molte osservazioni fatte su come dire dal presenterà Confindustria su cui devo dire io comunque non sono una protagonista del dibattito
Ma come semplice cittadina trovo concordo insomma sì sì è è scomparso il discorso sulle proprie fronda non si capisce se c'è chi lo gestisce come non si capiscono più neanche i termini
I termini di presentazione dei contratti eccetera
Anche lei ha preoccupazioni in questo senso abbiamo rivendicato io ho colto l'occasione anche ieri col presidente del Consiglio quiz annunciato
Che da lunedì inizia il confronto sulla legge di bilancio con le parti sociali ieri ha annunciato che successivamente ci convocherà nei prossimi giorni anche per cominciare a discutere dei fondi europei l'ha dichiarato qui pubblicamente perché noi come diceva anche il presidente Bonomi è un po'di settimane che stiamo rivendicando e chiedendo di poter discutere come si spendono quei soldi perché condivido un punto quei soldi son condizionati presentare dei progetti entro gennaio di quest'anno del del prossimo anno tu devi presentare i progetti è una volta che hai presentati prudentemente negli anni successivi ricambi
Devi realizzare quello che ha indicato di fare e noi abbiamo già detto
Che siccome all'inizio il governo ha chiesto tutti i ministeri tutte le Regioni tutti ha mandato dei progetti c'è chi dice già che sono arrivati cinque sei settecento progetti ne abbiam già detto da tempo che non è il momento di disperdere
Queste risorse c'è bisogno di individuare dei settori delle missioni molto precise io faccio dei titoli sanità pubblica istruzione e scuola mezzogiorno cambiamento del modello energetico e quindi lavoro perché devi superata precarietà riforma degli ammortizzatori sociali diritto alla formazione permanente sono tutti temi di priorità su cui deve indirizzare quei credenti che quindi deve andare in quella direzione e a quel punto Genesio
Abbiamo rivendicata stiamo chiedendo
Di poter essere coinvolti nella fase di progettazione di individuazione di queste priorità
Quindi questo è un punto vero
Condivido un altro punto poi non so se abbia le stesse idee su quali riforme debbono essere fatte metterà oggi alla Kolarov sia messo in punti critici Giletti Veltroni letali sardo che io dico anche solo
Diamo annuale abbiamo anche indicato e abbiamo chiesto al governo e vedremo a partire da questa legge di Stabilità cosa viene fatto che ci sono alcune riforme e che comunque dipendono da noi non dall'Europa
La prima è la riforma fiscale
Il livello di evasione fiscale che c'abbiamo noi non ce l'ha chiesto l'Europa ce l'abbiamo noi perché avere dai centosette i centoquattordici miliardi di evasione fiscale che tutti gli anni l'agenzia dentate si ricorda è un altro problema
E qui se noi vogliamo affrontare questo tema
Non deve in più mi permetto di dire a proposito il novantaquattro per cento dell'IRPEF la pagano i lavoratori dipendenti pensionati in questo Paese non qualcun altro
E quindi una riforma del sistema fiscale in un Paese tratto dove sono aumentate le diseguaglianze ed è aumentata anche la ricchezza è un tema centrale e qui c'è una discussione anche europea penso che il presidente sarà d'accordo
Esistono i paradisi fiscali in Europa abbiamo le grandi multinazionali che al limite poi in Italia chiudono Wanda altre parti che decidono dove mettere
La loro sede per pagare meno tasse io credo che una DGR validamente Lamela Rosaria ed insegnare all'Italia e fare come no io dico che questo è un altro punto non secondario ossia per lui
Costruire quelle risorse che servono per fare gli investimenti delle frodi investire nella sanità pubblica nella scuola ho bisogno di avere i soldi e non uno solo quelli europei te ne abbiamo anche in Italia da andare a prendere
Per redistribuire questa ricchezza e poi c'è un altro tema che la riforma degli ammortizzatori sociali
E l'altra cosa che noi stiamo rivendicando che va affrontata il tema anche che che lei citava rispetto ai precari garantiti e non garantiti nasce anche dal fatto che non abbiamo un sistema universale
Di ammortizzatori sociali ma l'abbiamo politiche attive degno di questo nome nel nostro Paese addirittura abbiamo ancora le i centri per l'impiego dove dentro ci sono le persone che sono ancora precarie noi chiediamo ai precari di lavorare per stabilizzare
Quelli che non sono precari capite che è una contraddizione in termini che va affrontata allora abbiamo nove minuti vi faccio altre tre domande voglio risposte velocissime
Presidente
Lei giudica la gestione di questa frase
Difficile la pandemia da parte del governo o soddisfacente
Stessa domanda poi Landini facciamo un un po'di rimbalzo
Non la sentiamo
Ricordo che lavora è troppo complicata la domanda e poi dal decreto vero che doveva dire troppo grosso della affettate allora ricominci
E insomma la confidando Schiele doveva dare almeno un apparato migliore percentile esigenza sentiamo le stesse ecco no chiusa dice il sindacato risentirli a a abbiamo in tecnici selvaggina della in regia
Volare con molta onestà intellettuale se la prima fase della pandemia a nessun Paese occidentale era preparato per affrontarla e quindi anzi devo dire che il Governo sostanzialmente agito anche bene il giudizio fortemente negativo nella seconda ondata
Era stata preavvisata dovevamo prepararci abbiamo avuto il tempo e ci siamo fatti cogliere totalmente impreparati quindi credo di essere stato veloce ben preciso nella risposta stare
Lei credo anch'io che la prima fase è stata una cosa molto importante
Dove abbiamo fatto delle cose insieme insisto il metodo che se usato nella prima fase anche discutendo e nella notte quando abbiamo fatto le trattative anche litigando in alcuni momenti per arrivare all'accordo però c'è stato un coinvolgimento molto diffuso
E questo ha permesso di fare cose Annamaria versanti
Poi ci sono stati anche alcuni denti per io vedo due elementi che sono emersi una la questione dei trasporti perché il punto vero dell'apertura delle scuole
E stato non affrontare adeguatamente anche tutto il problema dei trasporti e tutto il problema dei trattamenti sanitari e di Ceronda fare delle assunzioni c'era da intervenire sugli orari al limite cambiando anche gli orari
C'erano da fare corre in cui c'è stata una difficoltà è qui lo dico non per scaricare
Però uno dei temi che sta emergendo noi non possiamo continuare ad avere ventun un sistema sanitario a seconda della regione in cui sei non possiamo continuare ad avere ventun sistemi dei trasporti a seconda di dove sono quindi uno dei temi anche che è emerso è che in realtà lo dico perché ad esempio sul trasporto pubblico e questo non per difende governo me sotto gli occhi di tutti
Che le Regioni in molti casi non sono state neanche capace di spendere i soldi che gli sono stati messi a disposizione dal governo
E in arrivo il Titano quindi a una riforma assolutamente sì io non so mai lo stadio io non lo so dibattere su alcune cose sì perché penso che alcuni diritti d'Aversa garantiti e l'autonomia delle
Doni non è che ognuno fa quello che vuole ma è per migliorare i diritti minimi che vengono garantirebbe anche il tema che secondo me è emerso se ce la vogliamo dire tutta e anche quello come tema non è solo un problema
Di responsabilità centrale con dei ritardi ma ci sono anche e del resto lo spettacolo che in alcuni giorni sentiamo di con
Per di conflitto anche tra livelli io se penso che sia un'altra cosa è andata in onda Curione insomma in questo momento in questa seconda fase il Governo si è indebolita politicamente
Adesso io non so dire sicuramente è stato più difficile affrontare le situazioni oggi io penso a Daria virgolette io no
Secondo me odia un'occasione perché non vedo alternative non so se è chiaro no no no no non debbo difendere governo io voglio che il Governo ha fatto delle cose se non le fa Borno e fatale alla promessa
Invece si è indebolita governa rispetta la secondo me era la la la fragilità del quadro politico c'era anche prima io penso che a questo punto no non si è indebolito perché
Perché la possibilità di spendere i soldi europei non ce l'ha un altro governo sedi a quella ben quindi l'occasione che c'è adesso irripetibile
Velocissimamente il Titolo quinta va riformato
E che tipo si riformiamo l'articolo quindi immagino con più potere al centro tenendo conto che questo governo gestisce edile Cavani Fund e diventa più forte perché si riforma suo favore il titolo quinto e poi c'è come dire il ruolo nuovo del governo che chiamato in causa per salvare grazie anche dei poveri fondo tutta una serie di aziende che tipo di Stato sta venendo fuori lei lo teme
Solo per quanto riguarda la Titolo quinto io credo che in Italia stiamo vivendo l'autonomia sfiduciata cioè diamo l'autonomia però dopo vogliamo ricentralizzare tutti e quindi allora delle due l'una scegliamo che strada percorre e poi riformiamo l'articolo quinto
Ma ipotizzando anche che se tutto stata Rizzato la pubblica amministrazione centrale funziona
Io mi faccio questa domanda non credo che abbiamo degli esempi virtuosi di pubblica amministrazione centrale che funziona quindi io credo che se piove prima opportuno fare una grande riforma della pubblica amministrazione perché se no tutti la possibilità ce lo siamo già raccontate che ci viene dato da recavano i fanti non funzionerà mai
Sulla scuola citava prima il segretario
Ma siamo passati per mesi dove ci hanno raccontato che sulla scuola avrebbero messo tanti miliardi specialmente sugli ITS
La l'amministrazione in aveva annunciato oltre due miliardi di investimento sull'inchieste andate a leggere la bozza della legge di bilancio scomparsi mai visti e questa loro occuparsi di scuola e questo lo Stato centrale che vogliamo
In qualche domanda me la faccio
Ecco Landini mi sembra di capire che il rischio qui in questa fase politica e di uscire paradossalmente lacerati all'interno dei corpi intermedi e lo vedo un po'tirando le somme di questo dibattito di stamattina
Tra s'nel ruolo dello Stato cioè non c'è dubbio che la Confindustria esplicito va bene diciamo perché il mio ruolo anche di dipanare cosa significano i vostri
I i vostri le vostre parole la Confindustria è tutto sommato
Spaventata forse spaventata no ma insomma preoccupata dal fatto che da tutto questo si esce con uno stato più centrale nel non necessariamente più controllato nel suo eccesso di potere mentre invece lei si è sempre dichiarato a favore di uno Stato centrale più forte perché lo vede come Keynes o non Keynes come uno stato che ha più capacità di sanare discutibili
Possiamo dire che alla fin fine se vi dovrete tirare i capelli dentro una stanza sullo sfondo ci sarà questa distinzione
Beh penso che questo con onestà sia un tema che emerge su cui abbiamo anche approcci diversi questo mi pare sarebbe una bugia non non non riconoscevano
Dopodiché anche qui però sono per non banalizzare perché il problema non è semplicemente pensare che lo Stato deve rigovernare tutto esiste sicuramente un problema di riforma anche della pubblica amministrazione del funzionamento pubblica amministrazione ma soprattutto c'è un punto la dica in modo molto secco Politi comprendiamo io penso che questi vent'anni che abbiamo alle spalle dove in realtà sì è la sia la e perché è prevalsa la logica politica assieme ai governi di destra che di sinistra che lasciare fare di più al mercato avrebbe risolto i problemi ecco io penso abbia a fare un bilancio io sto arrivo dopo vent'anni a fare un bilancio e dico che quella logica lì
Ci sta portando al disastro non fa adesso la dico secca e quindi da un certo punto di vista penso proprio che allora l'intervento dello Stato è legato alle scelte di fondo che dobbiam fare agli indirizzi che dobbiamo fare in modo che ci siano dei vincoli sociali che al mercato vengono indicati e da un certo punto di vista una diversa responsabilità sociale sia dell'impresa che del lavoro qui vedo un cambiamento
Certo c'è un ponte anche riverso ma questa è del resto scusate però qui stiamo discutendo i soldi europei chi li sta mettendo cioè in questo nel nel ridisegno nel mondo che oggi da dalla pandemia emerge stiamo discutendo di una quantità di risorse pubbliche che non ha
Eccedenti per gli investimenti che dobbiam fare allora io penso che siccome quelle risorse pubbliche risponde cittadini uno dei temi sia voglio penso anche alla domanda se abbiamo paura del conflitto sociale sì abbiam pura degli scontri
Per evitare che questo degeneri noi abbiamo bisogno di ricostruire una partecipazione una rappresentanza dei cittadini anche sul piano politico e sul piano sociale
Quindi io penso che le parti sociali possono non sostituirsi alla politica ma svolgeva un ruolo molto importante
Di ricostruzione di un'unità sociale ma poi la politica tutti secondo me
Debbono ripartire da rispondere ai bisogni delle persone che per vivere ha bisogno di lavorare perché questo è l'elemento vero che poi in genere la competizione e la paura
E lo scontro a me sembra che questa sia una riflessione più generale assieme abbiamo anche in quello che succede al mondo dalle elezioni americane quello che sta succedendo io penso che questo è un elemento di riflessione che noi dobbiamo affrontare cioè cosa pensano
Quelli che lavorano visto che nel mondo la maggioranza delle persone per vivere ha bisogno di lavorare questo a me sembra un punto da cui dobbiamo ripartire da lei l'anche se è vero che lei delle elezioni americane perché si voglia saperlo anche da Bonami B innanzitutto detestato una partecipazione senza precedenti che sia tra che ha perso sia vide by denti ha vinto non hanno mai preso nessuno dei due tanti voti come e se la se capisco per quel poco che posso capire anche rispetto ai colloqui che ho avuto con i sindacati americani
Sicuramente c'è stato anche un processo in cui una parte del mondo del lavoro tra l'altro quello che sta peggio non quello che sta meglio che prima aveva creduto a tratti e che questa volta è quello che ha fatto vincere Baldi allora
Questo elemento cui è un elemento di riflessione perché hanno cambiato in base a quello che sta succedendo e da un certo punto di vista c'è una domanda di rappresentanza che non viene data ed è e e e allo stesso tempo il paese molto spaccato perché Trump ha perso ma il tram firmano celasse la ragione rispetto a quello che avviene e i processi sociali
E siccome quello che avviene in America almeno questa è stata la mia esperienza prima o poi ci arriva anche a noi io penso che capire meglio quello che sta succedendo lì
Il quale ridisegno anche nel mondo questo può determinare importanti io penso ed è questo il punto
Che il mondo del lavoro
Deve essere messo nella condizione di poter svolgere il proprio ruolo e se non loro io unifichi chiaro che questo può mettere a rischio anche la tenuta democratica di un Paese
Presidente anche nelle volevo sentire una riflessione sul elezione americana perché su un punto credo Landini ha ragione è stato il mondo del lavoro quello che in questi anni si è spaccato si è riunito ritornato
Il mondo dell'industria il fatto che decisivo poi sia stato cosiddetta Rust neutre la parte industriale i tre grandezze quattro grandi Stati
Della dell'America
Faccio un breve inciso sul tema fatto lavoro che accennava prima il segreto
Cioè certe cose a facciamo diretta
Sta
Tra le file questa sembra essere la data dell'alesaggio dire al collega installato restasse mentre lei parlava anzi da un tale Lara è una barriera di difesa di
Brindisi sì sì e certamente
No volevo fare un inciso il tema stato lavoro e precariato ma chi è il più grande produttore passatemi questo termine di precariato in Italia lo Stato guardiamo la scuola quindi lo Stato non è sempre così una soluzione positiva alla vicenda del mondo del lavoro per quanto attiene alla all'America
Sicuramente il mondo del lavoro trasversale quindi parlo di imprenditori di lavoratori
Ha in questo momento una necessità di intercettare quelle che sono le nuove direttrici anche oggi nella discussione sui duecento miliardi e lo discutiamo invece di cosa sta succedendo nelle catene del valore aggiunto mondiale
Quindi quando voi punzecchiano mi passi questo termine il Governo è perché vogliamo capire se veramente c'è la voglia di costruire un framework dove sta dentro la formazione dove sta dentro la ricerca e sviluppo dove sta dentro il benessere dove salito due nel far e dove sta dentro la capacità di riprodurre in maniera competitiva a livello mondiale e quale tipologia di politica industriale vogliamo fare sostenibilità ambientale si ma non può esistere se non c'è la sostenibilità sociale e la sostenibilità economica quindi queste lampo la la tematica di fondo
Su come reagirà l'America l'America sempre agito d'America indipendentemente dai precedenti io mi riservo di vedere i le prime valutazioni dei primi provvedimenti che prenderà la nuova amministrazione in tema di commercio mondiale
Sicuramente vuol voglio capire come si muoveranno e quale sarà la posizionamento geostrategico che vorrà tenere
E quindi da lì capiremo effettivamente l'amministrazione nuova dove vorrà andare
Però ribadisco ecco oggi la la vera sfida sulle dinamiche industriali e del lavoro
E di tutto va bene a confrontare ora io due minuti c'è una sola domanda valido il signor Mauro io posso immaginare che dopo questo discorso che stamattina
Si apra per voi due
Un altro discorso magari più informale e magari anche più privato diciamo di consultazione permanente su queste cose non una vera e propria cabina di regia ma una serie di consultazioni trattini ma è anche tra voi due possiamo dire che forse queste l'inizio di una strada genere sì no sì no Maurizio e poi l'ultima parola al nostro ospite
Le sicuramente non solo con noi il sindacato non è solo CGIL in Italia e quindi credo che ci sia un problema con tutte le organizzazioni sindacali ma soprattutto penso che sia importante se siamo d'accordo pieno insieme rivendichiamo
Con il Governo una discussione oggi non esso semplice non è sufficiente una discussione due ma oggi c'è bisogno di avere anche un coinvolgimento del Governo per le stesse che debbono essere fatte dobbiamo rivendicare di poter essere coinvolte di poter dire la nostra
Bonami
Sì
Però
Il governo deve mantenere la maglietta dell'al litro perché troppo spesso ultimamente il governo mette la maglietta di uno dei due squadre in campo e questo non va bene
Non funziona quindi è un tema di responsabilità l'ho detto più volte questo parola ce la fa più volte nei miei interventi
Da parte nostra massima responsabilità grande voglia di confrontarsi di scontrarci al tavolo e trovare soluzioni
Però pensare che il governo faccia da sponda una delle due squadre ecco questo non va bene così non funziona va bene
Grazie entrambe dove abbiamo finito e speriamo di ricordare come dire il vediamo di ricordare questo come un dibattito cui ci riferiremo molte volte perché qualcosa
Nato io vi lascio però nel frattempo vi lascio
Con le prossime con diverso con le prossime tavole rotonde la prossima a che fare con innovazione e sostenibilità come cambiano le politiche industriali e intanto tra queste due tavole rotonde
C'è un contributo della Filt stemma ricco sulla riconversione ecologica grazie
Il mondo sta attraversando due grandi rivoluzioni
Una quella legata all'innovazione tecnologica e digitale l'altra importante legata ai fenomeni sostenibilità ambientale di transizione energetica
Abbiamo scelto quindi di dare un contributo a questa importante iniziativa della CGIL parlando di un tema che per la nostra categoria
è un tema di fondamentale importanza e trattarlo significa anche ragionare sulle iniziative sulle
Sull'elaborazione politica che dobbiamo mettere in campo per affrontare questa fase
Per noi il tema della transizione energetica è un elemento centrale per sviluppare una nuova stagione direi un nuovo disegno di politica industriale del paese
Un progetto di politica industriale dovrà rappresentare una delle leve fondamentali per ipotizzare un nuovo modello di sviluppo del Paese un tema che in questa fase particolarmente delicata stiamo stiamo affrontando abbiamo scelto di trattare questo argomento perché la percezione che abbiamo ragionando degli anni della transizione energetica e che se analizziamo il contesto e le modalità con cui si sta affrontando questa discussione
Temiamo che il termine stesso transizione possa essere messo in discussione e travisato sia nei modi che nei tempi di attuazione
Non affrontare correttamente il tema della transizione energetica nei tempi e nei modi significa rischiare di avere impatti molto importanti sul sistema produttivo del nostro Paese sugli assetti industriali del nostro Paese e quindi noi dobbiamo avere la preoccupazione di gestire questa fase pensando a delle modalità di governo complessivo
Dico di questo fenomeno
La sensazione che abbiamo che in realtà nel nostro Paese la discussione forse condizionata anche da situazioni legate a ritardi strutturali del nostro Paese su su alcuni temi che riguardano anche nel campo dell'energia sia una discussione che proceda sostanzialmente più hai più soldi più a a strappi e accelerazioni continue più che avere una gradualità di interventi e di elaborazione anche degli interventi da fare tale da da potersi definire effettivamente una transizione
L'accelerazione del processo di decarbonizzazione nel settore energetico necessaria
Per raggiungere tale forze mila venticinque in Italia quelli posti a due mila cinquanta per rendere l'Europa il primo continente climaticamente neutrale pongono una inedita complessità di processi riorganizzativi con grosse conseguenze economiche e sociali
Sulla competitività del sistema industriale sull'organizzazione del lavoro sulle competenze dei lavoratori
E sui loro territori di appartenenza al centro di questa sfida è una sfida per l'ambiente una sfida per l'innovazione una sfida per lavoro oggi fortemente complessi ficcata dalla crisi globale causata dalla pandemia da colpita diciannove
è la possibilità di gestire la transizione energetica cercandolo di rendere il più possibile socialmente equa e bilanciata attraverso i principi della giostra anzi Sean che sono principi fondamentali sono parte integrante è stata la decarbonizzazione perché sono una premessa ineludibile per l'accettabilità sociale e la decarbonizzazione
E conferiscono un ruolo chiave alle parti sociali come agenti attivi del cambiamento verso una maggiore sostenibilità dello sviluppo
Un ambito fondamentale per gestire le conseguenze economiche e sociali
In questa transizione dalle fonti fossili e fonti rinnovabili è la chiusura di siti energetici da loro riconversione quelli delle centrali termoelettriche che non sono più economicamente remunerative ambientalmente sostenibili
E questo soprattutto pensando all'accelerazione che in uscita dal carbone avrà al due mila venticinque Italia
E che pongono nuovamente al centro il tema della riqualificazione della ricollocazione dei lavoratori
Della riconversione dei siti industriali e della gestione delle conseguenze appunto economiche sociali sull'indotto e quindi in tutte quelle misure necessarie per la salvaguardia dell'occupazione dell'occupabilità per la tutela dei redditi e per la tutela delle economie locali
Centro in questo ragionamento c'è anche il tema della crisi delle raffinerie che sono state fortemente colpite dalla crisi pandemica della sua delle sue conseguenze sul sistema energetico ma che hanno una possibilità di riconversione per la produzione di carburanti ecocompatibili a partire dal metano e favore anche di nuovi vettori energetici
E soprattutto pensando alla appesa nella accelerazione dell'elettrificazione dei trasporti che è un punto fondamentale
Della transizione ma che richiede atti cui intanto è importante sostenere la diffusione dei nuovi carburanti soprattutto quelli di seconda di terza generazione che si basano sull'utilizzo degli scatti sull'utilizzo di Rizzitelli e che quindi consenta una maggiore circolarità del sistema energetico
Bastato sta in questo caso sui principi di una via economia che vede appunto nel illusorio di utilizzo di risorse il suo punto chiare
Ecco perché l'esperienza di quindi raffinerie come nel caso Porto Marghera gialla si sono riconvertite viola finire dovrebbe essere estesa per riuscire appunto a traguardare una riconversione di qualità
Il diritto dell'ambiente e dei lavoratori è fondamentale fare tesoro della lezioni che abbiamo maturato in questa prima fase di transizione anche guardando appunto alla necessaria accelerazione che abbiamo di fronte alle problematiche che l'acquisto Ciccone
Innanzitutto oltre alle misure appunto per sostenere la riqualificazione e riconversione dei lavoratori che vede nelle politiche formative un elemento fondamentale e anche importanti aveva un maggior coinvolgimento a livello istituzionale
Soprattutto per la gestione delle conseguenze delle riconversioni sull'indotto
è fondamentale una maggiore integrazione pubblico-privata
Per avere precisi atti di indirizzo che devono integrarsi con la gestione industriale ed è fondamentale anche incentivare la partecipazione assicurare la partecipazione dei lavoratori testi i territori interessati
Attraverso processi democratici partecipativi che rendono i lavoratori e cittadini appunto i concreti artefici viaggianti attive abbiamo detto all'inizio
Di questa nuova qualità dello sviluppo per l'ambiente per il lavoro e per i diritti
Alla nessuno mette in discussione gli obiettivi del DDL né noi né nell'impresa e che nel corso degli ultimi anni anche come dire per rispondere ad una spinta dal punto di vista contrattuali ad una spinta del da parte dell'azione sindacale hanno investito ingenti risorse per prepararsi alla alla transizione energetica abbiamo importanti esempi che nel paese possiamo già considerare come esempi di successo che testimoniano che è possibile fare un percorso di transizione se pensiamo a tutto il tema dell'utilizzo dei carburanti della raffinazione nel nostro paese ci sono
Sette raffinerie due delle quali sono già state riconvertite con successo e propongono già oggi quantità importanti di di biocarburanti
Inutilizzato più per caricare i loro impianti così combustibile di di natura fossile consideriamo per esempio la raffineria di Porto Marghera la raffineria di Gela come ripeto esempi che che che dimostrano che è possibile un progetto di riconversione la strada da da compiere ancora lunga però evidentemente il successo di queste operazioni dimostra che l'idea il percorso che abbiamo scelto un percorso sicuramente attuarlo così come abbiamo nel Paese hanno anche esempi di riconversione dalla chimica tradizionale alla alla chimica verde posso citare in questo senso l'operazione che abbiamo compiuto a Porto Torres quando decidemmo concordare la chiusura dell'impianto
Chimico che utilizzava incarichi da Mussi delle fossile abbiamo pensato di di convertirlo e oggi l'impianto di Porto Torres utilizza non carburante diciamo così di di natura vegetale di natura biologica poi abbiamo anche delle situazioni innovative che in questo momento
Stiamo discutendo con l'impresa e che riguardano sempre la transizione energetica abbiamo per esempio l'importante progetto che riguarda Ravenna dove la realizzazione di un progetto che riguarda la captazione lo stoccaggio di utilizzo della CO due a fini industriali è un esempio di come la transizione energetica
Può rappresentare una risposta anche rispetto alla alla riconversione industriale avendo un territorio che sostanzialmente ha visto diminuire le proprie attività
Distrazione del gas nel momento in cui l'intervento legislativo ha bloccato questo tipo di di attività nel nostro Paese
Sono Marazza solo un ricercatore docente a contratto di rivista Bologna controllo da vent'anni con il centro interdipartimentale di ricerca conoscenza diretta
Ieri con una la ricerca industriale sforzo qui nell'ambito dell'articolo prima io cultivar visti in particolare trasformazione di di Hamas e e economia circolare per questo mi sono interessato vale che riutilizzo Veronelli travolga
Nell'ambito del economia circolare ci sono i vantaggi la Kurowashiki due l'suo Rizzo immateriali uomo produttiva anche di tipologico
Il primo in orbita importantissimo agire raggiungimento della del perbacco Parigi che diventa difficile raggiungere sotto chiave Mongi forti innovativi circolò sui grandi flussi
Il secondo
Indomabile carbonica meno anche gravi rallentiamo la sentiamo sostanzialmente il problema perché oltre sequestrato rallentiamo ciclo immissione di anidride carbonica signora e poi però ci sono anche dei vantaggi otto che utilizzando la Scip due rimettendo l'ANC riproduzione allunghiamo riciclo sono spesso come si destando un luogo Italia cinque
Crediamo che il nuovo ciclo di produzione posso essere interessati lo stivale
Più lavoro perché lo stoccaggio fosse un po'in cielo mentre l'utilizzo e cintura cinque sì possiamo i pensando filiera per la produzione e quindi ci sono tutta una serie di materiale si possono produrre ci fosse rimasto ampia finire
Ci sono sono importanti posso posso conta continuare la chimica sto una veste nuova vivono e quindi il generazioni sinceri rinascimento industriale qui Fabio sicuramente insomma
Borrelli ha detto questo sicuramente delle carte in più perché in una posizione privilegiata no una tessuto industriale molto ricco
C'è ancora spazio ci sono i diritto impianti sono stati dismessi e le area industriale che non ci sono più lui potrebbero essere vicina si potrebbero sopra fissare scooterista a una nuova vita senso ma poi ci sono caratteristiche tecniche portar dietro piattaforme voto contrario e però dovrebbe avere luce due mila ventiquattro
Lire venticinque produrrà quantità importanti i generi sia da fonti rinnovabili che si aggiungono ad altri progetti e sempre sulla ossa ristampò facile politica estremamente importanti il ramo il dottor potenza installato dal punto di vista delle rinnovabili sarà sicuramente molto superiori esigenze la territorio e Poliform stoccaggio sarà necessario
Quindi da qui una domanda e ci siamo perduti abbiamo le competenze abbiamo la struttura industriale abbiamo gli attori giusti perché un costruire un grande progetto
Vi rassicura angustiare attorno acustica
E rigirando il nostro territorio e la nostra capacità gravi infarcito di Ravenna firmò un allo baluardo dell'attività stavolta inutili capirebbe
E tutto indirizzato ad esempio a a ridurre l'anidride carbonica
Innervosire quindi conciliando diversificati borsistica vuol dire che anni che solo solo contrapposti nel nostro Paese scontiamo una una discussione molto accesa sui temi che riguardano l'ambiente la sostenibilità ambientale abbiamo esempi che purtroppo come dire hanno visto mettersi in contrapposizione io credo in maniera sbagliata il diritto al lavoro con il diritto alla salute una contrapposizione di questa natura una contrapposizione assolutamente perdente
Per tutti credo quindi dobbiamo necessariamente cercare di
Mettere insieme i diversi aspetti che riguardano il tema della sostenibilità ambientale quindi la necessità di avere un confronto continuo anche con indumenti ambientalisti anche con chi ha posizioni diverse dalle nostre pur condividendo gli stessi obiettivi che su quelli di avere come dire un pianeta migliore da lasciare alle future generazioni però la necessità di con aggiornare di comprendere anche le ragioni dei movimenti ambientalisti ma contemporaneità di far comprendere le nostre ragioni a chi ha quel che determinato tipo di di posizione di impostazione anche di carattere culturale io credo che serva proprio per arrivare alla condizione di non mettere in contrapposizione la necessità di dei essere comunque un Paese industriali e di essere un Paese caratterizzato da un nuovo sviluppo
Dell'industria sostenibile e di salvaguardare da questo punto di vista anche il diritto alla salute del delle persone se non facciamo questo e rischiamo o appunto di trovarci di poterci trovare una discussione che non tiene conto delle esigenze del paese
Noi siamo un Paese che rappresenta ancora oggi la seconda manifattura
A livello a livello europeo
Essere un Paese trasformatore già un Paese che non ha materie prime ma che si occupa fondamentalmente della trasformazione delle materie prime significa vere un parco industriale
Più o meno l'ottanta per cento delle dell'induzione del nostro paese che sono industrie definite fortemente energivore
Quindi indusse che consumano tantissima energia industrie che hanno tra le voci di costo quello legato all'energia è un valore che è del trenta per cento più alto rispetto a quello di altri paesi poveri e che quindi come diranno la necessità di fare i conti anche con questo con questo aspetto la scelta della transizione noi pensiamo attraverso piazze dove siamo sia una scelta ineludibile
Per arrivare a raggiungere quegli obiettivi che anche l'Europa ci invidia cioè quegli al due mila e trenta al due mila cinquanta come termine per arrivare diciamo alla neutralità del Paese rispetto alle missioni
Climalteranti affiancata al tema della Transit della transizione vista dal punto di vista industriale ovviamente c'è tutto il tema della transizione vista anche dal punto di vista sociale
Perché noi dobbiamo evitare che l'accelerazione nel percorso di transizione possa produrre come dire anche una resistenza da parte delle persone ad andare nella direzione del cambiamento perché la contrapposizione che che può nascere non solo dal punto di vista culturale anche dal punto di vista generazionale tra le persone
Che possono come dire essere interessate
Dalla dei fenomeni transizione è una è un aspetto della
Della transizione che noi non possiamo possiamo trascurare cioè l'accettabilità sociale dei percorsi
Di transizione deve essere come dire una una condizione che accompagna il processo di transizione anche dal punto di vista industriale dicevo prima che la sostenibilità che la transizione energetica va affrontata anche dal punto di vista della sostenibilità sociale va affrontata anche dal punto di vista come dire della salvaguardia delle professionalità delle persone che lavorano all'interno degli impianti
Noi da questo punto di vista siamo un settore tecnologicamente un po'alzato
La salvaguardia della professionalità dei Verdi di quelle persone che ci ha consentito nel corso degli anni di avere oggi una condizione di vantaggio rispetto rispetto ad altri Paesi su alcuni aspetti della transizione è un elemento della della discussione che non può essere trascurato se ci limitassimo io penso che questo non ce lo possiamo permettere se ci limitassimo solo a considerare gli aspetti di protezione economica e sociale dei lavoratori attraverso magari l'utilizzo degli ammortizzatori sociali dei processi di transizione noi perderemmo di vista che quello che il cuore di questo processo cioè la transizione deve essere affrontata sia dal punto di vista industriale per capirne gli insetti che polvere
Sul Paese sia dal punto di vista sociale contemperare le due questioni mettere insieme di questioni penso che possa consentirci di poter
Pensare che quell'idea
Che Noemi auspichiamo di un nuovo modello di sviluppo del Paese
Più attento ai bisogni e ai più attenta alla sostenibilità ambientale più attente ai bisogni sociali del Paese sia un'idea raggiungibile realizzabile
Ben trovati innovazione sostenibilità come cambiano le politiche industriali
Oggi più che mai è chiara la relazione tra economia e ambiente sviluppo lavoro e salute
Come governare la giusta transizione è un punto di partenza è imprescindibile oggi ne parliamo con Gianna Fracassi dice il segretario generale della CGIL con Francesco Starace amministratore delegato di ENEL con Enrico Giovannini presidente di pazzesco Naga piante economista della Normale di Pisa con Gianni Silvestrini presidente della
Kyoto club arriva poi un collegamento con Stefano Malorgio per parlare anche di trasporti naturalmente quindi con la Finint
Io comincio ovviamente con Gianna Fracassi perché siamo a futura e quindi decidiamo al femminile anche perché Astra prospettiva com'è cambiata Gianna la percezione del tema della sostenibilità in questo anno del Coni da
Ma sicuramente
Su posso dire che che è cambiata nel senso che sicuramente sì ci si è concentrati sulla emergenza
Voglio ricordare che giusto un anno fa nel due mila diciannove quindi all'epoca pre Covent
Il nostro paese era stato interessato da grandi movimenti di ragazzi e ragazze che rivendicavano una giusta transizione rivendicavano la Decca
Il Giappone dell'economia quindi è chiaro che d'impatto del compito a necessariamente cambiato le priorità
Ma voglio dire che queste priorità però alla fine sono convergenti perché oggi parlare di protezione di cura in questo caso cura rispetto al virus protezione rispetto al lavoro per gli effetti economici sociali dalla pandemia significa comunque cambiare un paradigma economico fondamentale
E da questo punto di vista
Mettere questo al centro l'idea cioè dell'economia della cura della cura della persona della cura dell'ambiente della cura del territorio e la vera rivoluzione
Che credo dobbiamo mettere in campo in questo Paese altrimenti non capisco che cosa significa cambiamento del modello di sviluppo altrimenti è finta la cosa no cioè dobbiamo fare questo credo ce lo imponga non soltanto la condizione difficile in cui ci troviamo ma soprattutto ce lo imponga la necessità di comprendere che quello che era prima quello che c'era prima il modello di sviluppo precedente era parte del problema
Grazie ad Anna ricordiamo ovviamente l'incontro nel due mila diciannove del segretario e Landini concreta
Una un momento di apertura soprattutto ai giovani e per i giovani che chiedono risposte che chiedono azioni anche urgenti ma il sindacato come sta creando le condizioni per questa transizione
Ma diciamo che credo che c'è stato un cambiamento anche all'interno della nostra organizzazione se c'è stato una maggiore consapevolezza
Una comunicazione di servizio lo chieda la regia io non vi sto vedendo quindi semi ripristinate il video magari riesco a vedere andiamo a rivelarlo rapidamente vediamo perché sta vedendo ama intervenire
No dicevo video che se fossi dicevo che c'è stato una secondo me un aumento della consapevolezza
Ma un amento della consapevolezza che nasce da un punto io ho ascoltato anche gli interventi che sono stati prima di questo del mio o del mio dibattito allora il tema contrapposizione la pure ambiente lavoro ambiente lavoro e salute mal posto noi oggi proprio alla luce anche di questo aumento della consapevolezza della necessità di una scelta di un cambiamento la cosa che dobbiamo porre le questioni la questione fondamentale che dobbiamo porre eh
Come in questa fase si gestisce una transizione che spetti così profondi nell'economia nel lavoro attraverso la alla definizione di una visione generale
E quindi attraverso politiche economiche Investimenti e politiche sociali lo dico così oggi è necessario affiancare il grind il il socio al di perché se non pensiamo teniamo insieme i temi del lavoro e i temi della riconversione ecologica delle produzioni probabilmente stiamo facendo un altro gravissimo errore da questo punto di vista
Basta ambiguità tra diserta le sette euro grazie grazie ad Anna giusta tradizione di questo impostiamo parlando Presidente Starace
Le imprese pubbliche devono svolgere un ruolo importante svolgono un ruolo chiave nella politica industriale del Paese lo svolgeranno in questa transizione ecologica ma cosa occorre perché questo avvenga davvero
Prima di tutto penso che debbano essere tutte le imprese a fare queste non soltanto quelle pubbliche Emma
Diciamo nella distinzione abbastanza marginale in questo o sono d'accordo con quello che ha detto prima interesse fra case cioè il tema la parola chiave cura cioè se noi ci prendiamo cura dell'ambiente le persone tante delle contrapposizioni false che si sentono in giro nei fatti cadono come è possibile andare avanti nel tempo cioè non soltanto per cinque minuti ma nel tempo
Non facendo coincidere né il lavoro e l'ambiente cui lavora la salute di chi lavora non è possibile non ci vuole anche a capirlo
Quindi è chiaro che nel momento in cui noi abbiamo una situazione di transizione non qualunque transizione non parliamo di quella oggetto di questo dibattito che per esempio è la transizione energetica
Abbiamo una transizione energetica che guidata da cambiamenti tecnologici fondamentali e dalla consapevolezza che andare avanti con questo e devastante per il pianeta pene è possibile coniugare questa transizione con lo sviluppo del lavoro con lo sviluppo dell'economia con lo sviluppo della società la risposta è sì
E se pensiamo altri corrente quindi al fatto che il presidente della commissione europea che si è appena che si era appena insediato due mila diciannove
E e aveva coniugato il venti europeo con un fondo che aveva definito Just Transition Fund
Questa Commissione aveva fatto un salto quantico nella consapevolezza rispetto a quella precedente perché aveva detto ok c'è una una decarbonizzazione in atto nell'economia europea e c'è un una valenza positiva nel farlo perché chiaramente è un trend che da benefici all'economia in senso lato oltre che alla società nell'ambiente tuttavia non è detto
Che siano tutti d'accordo e soprattutto che non ci siano fasce di economia di gli strati sociali che ne soffrono Ragusa transazione quindi andiamo incontro al fatto che deve essere una cosiddetta transizione giusta che non lasci
Lasci fuori nessuno
Questo fondo che all'inizio ricordo era stato identificato con una capienza di circa sette due cinque miliardi di euro e è stato molto fatto crescere per poi naturalmente
Fronteggiare il disastro che il cover diciannove portato in giro per l'economia ma noi pensavamo che fosse stata un'idea geniale una grande pur possibilità per unico convincere ma rendere può far far far capire a dalle parti dell'economia che si trovava dalla parte in questo momento perdente di questa transizione
Che non c'è un vincitore è un perdente ma siamo tutti insieme a vincere se facciamo un po'per uno quindi se non c'è soltanto chi si accaparra il il vincitore che si accaparra il il bustino e quello che perde che lascia tutto per stemperare e conta all'estero il concetto sì fondamentale
Secondo lei nel due mila e del venticinque con l'uscita dal carbone dell'Italia potremmo immaginare un primo banco di prova per questa transizione
Per c'è già anche se perché diciamo il il Cervone è in uscita da far da vari anni se andiamo a vedere la quantità di energia prodotta dal carbone in Italia sarà vicino allo zero ben prima del due mila venticinque il tema è simbolicamente quelle centrali che vogliamo smantellare bene quello senz'altro
Ma dal punto di vista della decarbonizzazione in termini di energia può centrale ci arriviamo sicuramente prima cioè trend che già in atto non l'abbiamo sempre detto diciamo una e che poi la gente finché non vede rasentare smantellata non non se ne rende conto Massa dal punto di vista della della produzione di carbone questa è una cosa che già evidenziati
Nelle pagine qua termine venticinque e sicuramente le chiedo scusa la interrompo un attimo al Palazzo atti vestitini delle tre chiatta club perché vi è una mente invece cosa è successo quest'anno in quest'anno così strano anche per MD emissioni
Sappiamo che la stessa americana durante il mese di giugno ha investito al cento per cento in rinnovabili quasi involontariamente sono dei processi che vanno avanti a prescindere anche no da da quelle che sono e visioni e strategie le politiche
Se assolutamente un patto fa molto riflettere il fatto che quest'anno livello globale
La riduzione dell'emissione sarà fra il sei e l'otto per cento dipende quale sarà l'impatto della seconda ondata cosa devo fare
E questo percentuale è esattamente quella che noi ogni anno dovremo nei prossimi dieci venti trent'anni ridurre riuscì a restare
Sotto il incrementando entrando dal mezzo ridefinito Parigi questo per far capire l'accelerazione diciassette nei prossimi anni
Lana curiosi questo di quest'anno è che dopo l'acquisizione dell'Europa agli obiettivi al due mila trenta da meno quaranta per cento meno cinquantacinque per cento un grossissimo balzo in avanti
Anche altri Paesi hanno deciso di fare il secondo step che ha deciso cioè di diventare carbon neutral al due mila cinquanta Alfonso con un continente industrialmente avanzato
Con una obiettivo gli neutralità carponi Cartoon Magic il trenta molto ambizioso ma devo dire che subito dopo la Cina ha deciso di mangiare l'Atalanta diventare carbon neutral lattuga sessanta molto più ambizioso l'Europa devo dire
E così in rapida sequenza Giappone la Corea del Sud valutazione sarebbe aveva deciso il Sudafrica cioè in realtà si sta accelerando un numero movimento globale che io penso che porterà nei prossimi anni ma effettivo fortissima accelerazione degli investimenti nelle rinnovabili
La mobilità elettrica le altre soluzioni perché questo è il punto noi avremo dei settori soffriranno ma e settori che esploderà nei prossimi anni
Allora la capacità di intuizione dei governi per le aziende
Dei gruppi di ricerca e capire qual è la direzione giusta loro glossario aspettare perché purtroppo punto it qui ludica impone dopo quindi dobbiamo la vera capacità i a quell'intuizione giusta quella visione spesso c'è una visione di quello che deve succedere
E secondo rispetto a questa visione riuscire a definire investimenti che vanno nella direzione giusta da questo punto di vista potrei farne una straordinaria opportunità per riuscire appunto denunciasse questo treno che è partito
Pianta una visione quindi gli scenari economici futuri ma anche politica e devo partire rapidamente
Non la sentiamo vediamo se riusciamo
Io probabilmente il problema secondo me e chimica queste cose complessi organizza una transizione richiedere descrizione della politica decisioni dei soggetti economici pubblici e privati decisioni del sulla scorta oltre alle infrastrutture decisione risulta modalità di consumo sul cambiamento degli stili di vita ecco e finisce nel pensare a questo percorso come quello Sardegna da stare Silvestrini poco fa
Senza una visione chiara nella politica
Che riguardi l'integrazione tra la sostenibilità ambientale di una transizione energetica ritorsione produttivo per entro di il quadro più complessivo della trasformazione del sistema produttivo questo passaggio il rende produzioni anni poche produzioni pannelli solari riciclaggio fronte circolare chimica verde
Mobilità sostenibile sistemi integrati il trasporto non sempre degli sprechi e così via tutte queste nuove attività ti possono effettivamente creare grande occupazione
Utilizzare ampie competenze alte tecnologie una conoscenza diffusa che non è concentrata soltanto nei grandissimi attori cani grandissime imprese ma avrà capacità diffusive può avere una capacità reclusi trasmissione del Bologna ecco questa trasformazione ha bisogno di una la pianificazione e molto chiara dal punto di vista di quali sono le direzione di sviluppo agli altri Paesi europei sull'auto elettrica hanno Guidi
Sul sulla novità Carlo da degli obiettivi interni entro un certo anno
Non si contenderanno più automotore scoppio e non sapranno la prosperosa elettrica esplodere in un certo in una certa direzione con una serie di in produzioni batteria volante di infrastrutture tecnologiche per l'atletica e così via cioè abbiamo bisogno di un percorso di politica industriale di tipo nuovo impulsi su alcune questioni prioritarie quel sistema
Bene molto caro Daniela Mazzucato che è molto importante in questo contesto quali sono le missioni su cui aggregare obiettivi di politica le risorse del ricoprono infantile i teatri investimenti e gli investimenti delle imprese che sanno che in quella direzione ci saranno nuovi mercati le nuove possibilità di sviluppo in questo contesto gli operai discussione che manca nel modo con questa affrontata l'emergenza pandemia nonostante nella grande quantità prezzo orbite stabili sono stati da e alle imprese per sostenere la loro attività e così via e proprio la condizione ritardi
Sostenere uomini che combinando la o no una transizione che vada nella direzione della sostenibilità della transizione energetica delle condizioni sociali che diceva Zanda Fracassi prima
Grazie grazie Giovannini allora risorse in arrivo dall'Europa vendila un e anni lavorò molto articolata qui fra l'altro lei ha partecipato come me del resto quella querela per Sforza
Di Colao digitalizzazione rivoluzione verde
Inclusione sociale ma a che punto siamo perché oggi dovremmo essere quasi nella fase della progettazione anzi dovremmo essere
Sì dovremmo nel senso che il governo ci sta lavorando
A cosa a preparare il piano per la ripresa e la resilienza lo dico anche ai colleghi ma lo dico soprattutto ai amici della CGIL
Il Recovery Fund non esiste
Smettiamola di chiamarlo Recovery Fund si chiama Next Generation you e fa tutto un'altra impressione quando uno dice questa cosa io credo che dobbiamo
Essere rigorosi perché
Perché la tentazione a proposito di progettazione quindi usare quei fondi per guadagnare qualche decimo di PIL magari qualche migliaio di occupati in più assolutamente fondamentale masse quell'investimento non mettere
Le base
Per la trasformazione non la trasformazione non la faremo mai perché non avremo i funghi
Da questo punto di vista tre cose che vorrei sottolineare è la prima come ha spesso abbiamo ubicato questo documento di un né le organizzazioni imprenditoriali sulla giusta transizione bene vogliamo aprire visto che non lo fa il governo un dibattito con le organizzazioni sindacali
Per portarci un po'avanti anche perché i tempi per il recovery risiediamo splenda sono stretti fine gennaio insomma abbiamo due mesi per lavorarci
Secondo aspetto
Mi è stato detto tantissime impresa escono già orientata in questa direzione
Allora una delle cose che secondo me sindacato così autorevole come la CGIL e potrebbe chiedere al governo e di mandare una sorta di lettera di missione
A tutti gli amministratori e il Ministro Ircide legate che sono sta capo delle grandi imprese pubbliche per dirgli questa è la direzione verso cui ci aspettiamo abbiate poi naturalmente si autonomi nella gestione terzo punto ci sono a tante forze che non vanno in questa direzione anche nel mondo produttivo
Io credo che le fu piattaforme di contrattazione a livello settoriale e a livello anche individuale dovrebbero prevedere la rendicontazione non finanziaria anche da parte delle imprese di medie dimensioni queste qualcosa su cui il sindacato può spingere otto anni per perché può fa parte della contrattazione visto e il Governo Renzi nel due mila e dici pesce il grave errore dei limitare questa rendicontazione a poche centinaia di imprese e questo governo nonostante quello che dice
Nome una ha il coraggio di mettere questa norma e gli spagnoli hanno messo o è una bella sezione di un paio d'anni per me i media impresa e per questa rendicontazione e la bocca di legge di bilancio di questi giorni non c'è ancora una volta ecco abbiamo bisogno di portare questi temi per spingere anche lei piccola e media impresa in questa direzione ognuno o le sue particolarità segnalo concludo da questo punto di vista che rispetto a le cose che abbiamo sentito dire best Benigni darà Starace e gli altri dobbiamo rimettere mano come abbiamo detto da un anno al piano nazionale integrato nel G al clima
Senza il quale non avremmo neanche fondi europei questa importante perché quella è una condizione necessaria ancorché non può più per ottenere i fondi europei e il nostro piano è totalmente inadeguato rispetta i nuovi obiettivi Italia di cui parlava best
Grazie la Tartara se condivide
Queste aziende è questa urgenza condivido completamente penso perché niente vada rivisto perché inadeguato ed era già inadeguato alla nascita e che vada non solo rivisto m'su ma vada corredato con alcune misure che spingano le regioni ricordo che sono le Regioni ed è poi finito nemmeno energetica a implementare quello che dice più niente perché una cosa impegni ecco una cosa poi sono i piani regionali che possono o non possono dovrebbero essere in linea con quello che dice il tenente
Cosa che oggi non è assolutamente garantita
E e poi un'altra cosa sono completamente d'accordo con quello che dice Giovannini sul tema della rendicontazione non finanziaria
Purtroppo per ignoranza la rendicontazione non finanziaria è stata considerata in Italia un onere inutile in realtà che un benefico stimolo a far capire alle aziende medie e medio-piccole che occuparsi o si invita non è un costo ma è una interessante dimensione di sviluppo
Noi lo stiamo facendo nella filiera nostra chiaramente noi incominciamo a chiedere ai nostri fornitori di darci evidenza nella dimensione della sosta invita all'interno della loro della loro attività
Tanto che esiste adesso nelle nostre nei nostri gare nei prossimi anni si si teme di appalto la dimensione è un fattore correttivo che premia le aziende che abbiano dimostrata capacità di di svilupparsi in questa direzione
Però chiaramente lo facciamo all'interno della della filiera per quanto grande sia l'ENEL non è certamente l'integrazione
E credo che sia vantaggio per l'Italia non aveva questo tipo di stimolo per le medie e piccole imprese ricordo che le medie e piccole imprese sono la gran parte la maggior parte della economia nazionale quindi un solo un errore un mero errore continuare ignorare questo problema bene ha fatto la Spagna paese in cui siamo presenti a dare un chiaro segnale alle aziende spagnole che devono occuparsene
Perché saranno poi loro stessi a capire nel tempo che questo a loro vantaggio
Quindi completamente d'accordo con quello che dice su questo Giovanni torna la questione sostenibilità secondo lei target europei sulle rinnovabili su una raggiungibili e
Soprattutto all'impegno europeo ecco angolo con gli obiettivi rispetta gli obiettivi dati
Allora il talmente europeo del dono del per il due mila trenta e raggiungibile noi avevamo deciso all'interno di euro e lente perché quando ero presidente io devo elettriche
Due anni fa due o tre anni fa addirittura siete avevamo dato un documento alla Commissione June Carter faceva vedere che benché Italia di quella Commissione fossero molto minori
Arrivati al cinquantacinque per cento di per il due mila trenta era possibile e questo a livello di aziende elettriche europee
Quindi diciamo che adesso la Commissione ha fatto proprio questa questa targhetta
Ci ha messo risorse straordinarie a disposizione
Sì ci siamo tutti convinti quindi che la dimensione e dell'acronimo Fier seggi ci trova tutti d'accordo che la dimensione S quindi la palla di coesione sociale ne trae un beneficio a patto di avere maggior sezione giusta manca perché ci si arrivi manca il fatto che
Gli strumenti
Diciamo di gestione dei processi autorizzativi a livello europeo non solo italiano tensione non sono adatti più a questa nuova accelerazione
Le faccio un esempio per arrivare dove vorremmo arrivare nel due mila e trenta noi dovremmo installare in Europa nei prossimi anni ogni anno circa ventotto mila megawatt di capacità rinnovabile
Se prendiamo gli ultimi cinque anni la mente dell'installato europeo negli ultimi cinque anni è stata di diciotto mila megawatt all'anno quindi l'accelerazione necessaria importante
Patenti
Abbiamo fatto solo diciotto mila megawatt e non
Cavano soldi no
Mancava volontà di farlo neanche
Il collo di bottiglia lasciamo la strozzatura che limita questa questo scarico a terra della della volontà dei investimenti necessari e l'incredibile complessità autorizzativa e la capacità di connettività feriti queste due cose vanno assolutamente affrontate in maniera decisa se vogliamo arrivare ad un divertente quindi non è un problema di coscienza siamo tutti d'accordo non è un problema di soldi ce ne sono anche tanti
Ma è un problema di g di Governance del processo di autorizzato di autorizzazione e di gestione degli investimenti che purtroppo rimasto indietro a un mondo in cui il movimento era molto più lento
E in cui la capacità di gestire andava bene perché c'era poco da fare nell'unità di tempo questo non è più il caso veniva cambiato quello grazie segni K che giorni celebreremo i cinque anni e alla corda di Parigi
Quanti degli impegni assunti si sono trasformati effettivamente in azioni
Beh diciamo che fino all'anno scorso possibilità evitare c'era sembrano scarse
Questa cominciò prima molti paesi hanno assunto comitive viziosi in particolare l'Europa sta giocando un ruolo importante nell'intento a livello internazionale sì nuovi e quindi diciamo che la possibilità Livia celare notevole perché non abbiamo contemporaneamente una ha avuto un'evoluzione tecnologica rapidissima oggi modulo fotovoltaico costa dieci volte di meno quindici anni fa
Abbiamo più letti gli ambiziosi non tutti i paesi hanno la stessa visione diciamo un paio d'anni fa qui cinque punti essenziali dopoguerra erano spesso paesi una Francia e Germania spesso di taglio soltanto Chomsky ma non è proprio un elenco di priorità governano mentre dovrebbe esserlo perché questo storici Bornacin una politica industriale politica dei trasporti ma con l'etica dell'agricoltura
Quindi molto importante questo
Però penso che anch'io che alcuni monti quelli autorizzativi sono ma sovente decisivi perché nell'ultimo conosceremo aggiungere questi inviti comunque episodi pensiamo che solamente sul caso il fotovoltaico noi oggi decannulazione c'è prima dovremmo alzare ci sono in un momento all'altro
A cinquantadue mila megawatt ognuno viticolo ritornare per sessantacinque settanta mila cioè si capisce
La lo sforzo salute pulitissimo allora un problema con una possibilità interessante e quello in un coinvolgimento di Tritone piccole comunità energetiche saranno dall'anno prossimo pura reale opportunità che consacra ndr
Un ruolo partecipato da parte di soggetti enti locali in città comprese
Penso anche l'uso non sono in regola fotovoltaico cioè non togliere stuolo di cultura al contrario andare in terreni abbandonati puntano sulla Sicilia in Sicilia ce ne sono molti
E a ricordare usando dei niente il soluzioni tipo Taricco comunque condizione che che consentono di coltivare sotto
Fa consente in riportare agricoltura dove non c'era più e quindi a aumentarle invito perché c'era il titolo tricolore quello legato all'accusa solare
Come sull'eolico offshore percussore una una soluzione che in Italia non ancora mai decollata ma ci sono progetti in ritardo progetti sono degno progetti Sicilia dei questo comitato che presente un lavoro nei cantieri navali perché sono più rigida testi in questo quindi io ci sono delle nuove soluzioni che consentono di fa dimostra anche gli obiettivi molto ambiziosi possono essere raggiunti certi colonizzazione decisivo
Cioè ci vuole un nuovo patto tra Stato e regioni per capire se questi sono gli obiettivi dobbiamo capire in che modo possiamo accelerare i procedimenti rendere trasparenti deducibile ma anche rapido il process poc'anzi
Pianta c'è anche un tema di riconversione ecologica dei mercati però
Che non è
Da sottovalutare a trascurare come si raggiunge e quale ruolo dovrà assumere l'autorità pubblica per raggiungerlo
In la preoccupazione principale molto bene per le buone notizie che ci danno i nostri giocatori ma la preoccupazione principale e che non farne in cui lei l'intervento pubblico per affrontare la crisi della pandemia
è stato straordinario stavo parlando dell'ordine di grandezza del dieci per cento del PIL di risorse Just e se vanno per affrontare la crisi soltanto il tre per cento di tutto quello che è stato speso programmato perché di fronte alla fanteria polvere un impatto sulla situazione ambientale cioè trentenne è stato importante europeista è importante ma è stato sostanzialmente dimenticato nel momento in cui Celestini governi Arnold utili non decidere come investire la mancanza di condizionalità visto l'iter d'impresa post continuista drammatico sita i soldi facciamo il caso della FIAT e Cecilia del cielo e trenta miliardi di di Renzi è di crediti Bertuletti garantiti dal pubblico in Italia e non c'è una parola sull'impegno per una transizione la produzione ci siano condire coerenti con tutto quello che avete detto che adesso allora non si può avere una schizofrenia secondo me in cui si pensa all'emergenza insigni in emergenza guarda alla continuazione dell'esistente del passato e poi da un'altra parte un po'più lungimirante si occupa della sostenibilità di Parigi dichiarò di tutta questa ecco questo problema e di integrazione del Poli in tre e l'unico modo per integrarle quella di avere una cabina di regia di politica industriale faccia proprie tutti gli obiettivi di sostenibilità
Da questo punto di vista la riconversione dei mercati e e che esattamente corrente è stata alla potenziale cioè della potrà andar pubblica
è chiaro che l'ENEL essendo una grande impresa che si sta muovendo moderazione importante e in grado di orientare tutti i suoi fornitori sulla base di alcune traditore del favoloso i tempi sostenibili e di sono i tre sul nuovi tipo di modalità produttive e così via ma questo dovrebbe valere per la domanda pubblica che si rivolge alla alla fornitura dei servizi sanitari la fornitura del servizio distruzione alla fornitura di servizi pubblici più in generale cinquanta abbiamo una potenzialità enorme se ne pensiamo alla politica non come un insieme di scarpe chiuse va corre ha una visione d'insieme ovviamente in questo caso persone tende superare divisioni istituzionali regioni Stati
Al ministero al ministero vini perché e il fondamentale un'azione integrata che vada oltre l'emergenza metti insieme a questi aspetti
Starace poi torno da Gianna Fracassi ricaduta in termini occupazionali parliamo per un attimo di lavoro cosa quali sono le previsioni rispetto a quello che sarà appunto il Complesso del settore energetico per la transizione
Diciamo che noi abbiamo fatto nel due mila diciannove uno studio insieme con Ambrosetti troppo su un'intera transizione energetica a livello europeo e poi carotaggio Treu profondità sull'Italia e la Spagna stare fosse anche la Romania
Quello che era emerso era che la creazione di posti di lavoro a livello europeo oscillava andare circa un milione a un milione e mezzo a seconda degli scenari più o meno spinti
Di di accelerazione della transazione quindi numero importante e questo attenzione è un numero netto quindi è il numero di lavori i posti di lavoro in più creati netto nei numero di posti di lavoro
Invece chi distrutti chiusi perché la destra in cerca come ho ricordato prima anche un aspetto Dini cambiamento quindi ci sono dei posti di lavoro quindi non hanno più motivo d'esserci
Quindi Ninetto era di un aumento di fosse loro di tra un milione Unione quattrocento né a livello europeo con l'Italia che vedeva un numero che aveva oscillava da cento mila centosettantatré mila io non me ne fossi lavoro importante anche per fare questo Paese ricordo che ci sono settori colpiti da questa transizione energetica non continua a ripetere perché non vorrei che l'entusiasmo per facesse dimenticare e che quindi è necessario affrontare con molta chiarezza molta onestà intellettuale monta dicendo la verità
Ai settori che sono in pericolo è che comunque soffriranno della destra energetica che si cerchi di frenare o efficienti accelerare avverrà soltanto enunciati fa un po'diversa la vera lo stesso e quindi preoccuparsene presto
Con chiarezza e con ancoraggio è importante per farlo bene
Gianna Fracassi allora veniamo a una condizione già di precarietà nel mondo del lavoro diciamo che non partiamo avvantaggiati
Come il sindacato adesso vede come immagine anche quello che sarà un cambiamento anche nei processi produttivi questa transizione che comunque vedrà anche una sorta di rivoluzione in chiave di cambiamenti affacciato
Ma allora mi consenta di dire una cosa perché io ho ascoltato con grande attenzione
Gli interventi di chi mi ha preceduto
Ho ascoltato anche le sollecitazioni che ci venivano da Giovannini credo che il professor Giovanni Sartori perfettamente che noi conosciamo
Anche la prospettiva europea e quali sono il correttamente anche i nomi del del Grande Progetto europeo ho capito perché in realtà ad altri interventi per lo scultore questi no no ma lo sa benissimo e Bicocca
Che ci parliamo spesso quindi però lotte ci tengo a sottolinearlo no no il punto
Io credo che qui ci sia al netto della questione autorizzazioni che è un problema serissimo
Qui c'è un punto che vorrei che noi affrontassimo insieme anche in questo dibattito in questa discussione allora e la dico proprio molto chiaramente arriveranno duecento circa nove miliardi di risorse europee e il trentasette per cento andranno dovranno andare la transizione Quentin il venti alla transizione digitale allora il noi sappiamo benissimo perché abbiamo un'esperienza direi pluriennale alle spalle che sul tema della programmazione della scelta della spesa il nostro Paese ha un problema
E poiché qui non stiamo parlando solo ed esclusivamente diciamo così interventi minimali ma stiamo parlando di modificare in maniera profonda il nostro sistema produttivo ed ha ragione Starace quando dice bisogna dire la verità certo perché gli effetti di questa transizione quella ambientale e quella digitale determineranno e intenti pesanti sul mondo del lavoro allora qui abbiamo due problemi e lo pongo anche tra per la discussione il primo chi e come si governa ma gli investimenti perché noi non vorremmo trovarci in una condizione che già conosciamo cioè da un lato che si fanno delle finte diciamo rivoluzioni crine ma poi si rimane sempre
Nello stesso ambito dall'altro che non c'è un governo e una coerenza
Nel nella determinazione degli investimenti a cosa sta facendo riferimento prima di tutto a quale struttura gestirà le risorse e questo è importante però per la relazione con le regioni
Due e quale livello di coerenza a partire dalle grandi rese pubbliche questi investimenti troveranno nelle politiche appunto
Sia delle imprese pubbliche e delle imprese private
Terza questione c'è un tema sociale lo ricordo noi oggi non possiamo affrontare un cambiamento così profondo che necessiterà cambiamento dei prodotti non soltanto dei modelli e dei processi produttivi
Senza mettere in campo Baxter tutele per i lavoratori e lavoratrici che vuol dire due cose
Vuol dire in primo luogo ovviamente la riforma degli ammortizzatori
Ma anche e soprattutto io credo oltre alla riqualificazione quindi un'idea di formazione permanente perché in questo quadro la conoscenza sarà centrale ma io penso soprattutto uni l'idea di mettere a terra e gli investimenti finalizzando e la creazione di lavoro
Mi posso trentasei secondi lo dico perché noi abbiamo circolano bozze della legge di bilancio ecco io non vorrei che in assenza di una governance in assenza di un'agenzia per lo sviluppo industriale come le chiediamo
In assenza di interventi sulle aree di crisi complesse che sarebbero i luoghi le penali dove fare di conversione ecologica noi ci troviamo magari subito da gennaio a una pletora di nuovo di incentivi senza condizionalità e senza finalità
Perché se è questo il tratto del cambiamento lo dico con grande chiarezza non va bene siamo alla storia nota
Metto i soldi che li prende li Trend è senza nessuna condizione parità nervi Spooner rispetto all'occupazione alla qualità del lavoro e soprattutto alla qualità dello sviluppo e aggiungo un'ultima cosa quali taccio
C'è un tema scena guarda credo in maniera molto importante le questioni che abbiamo affrontato e in questo quadro qualità del lavoro per noi vuol dire rimettere diciamo evita ai l'esternalizzazione anche in settori che oggi sono come dire non esternalizzati Brel lo dico con benevolenza
Al dottor Starace faccia con noi una battaglia per cancellare quell'articolo centosettantasette
Che impone l'obbligo di esterna di esternalizzare le concessioni perché questo significa in questo Paese per Coppone vanno gli appalti per come sono gli appalti
Nuova prepari tali meno tutele
Starace se vuole rispondere poi io vado al collegamento con ma l'orgia agli altri ospiti resteranno con noi ha invece ci deve abbandonare quindi le dei dai un minuto adesso grazie
Sono sicuro che se ne frega se sa che noi siamo completamente contrari a questa questa norma quindi si trova assolutamente sullo stesso sullo stesso lato del tavolo come anche penso che sia abbia ragione si intrecciano fra casi quando dice attenzione che
Il mondo del lavoro e il primo a sentire l'impatto di questa transizione
Che lo chiamano energetica ma era trainata sezione economica molto più profonda dell'entrata genetica quello che succede succede dappertutto e non soltanto nel settore energetico perché settore tra mobili fisico
Tutto il mondo digitale cioè è un è un mondo che cambia ed è chiaro che la condizionalità ovvero cosa farei a fronte di questi soldi in termini di gestiti creazione di posti di lavoro o ho come dire riqualificazione della forza lavoro che è esatto
Queste sono due dimensioni
Che ricordo fanno parte dei criteri di valutazione all'interno del mestiere cioè io perché uno dei criteri minimi a fronte dei quali la commissione andrà a vedere se i soldi dalla adesso vado a casa e anche la potenzialità di creazione di posti di lavoro quindi giusto che questa dimensione passa in secondo piano perché si passa in secondo piano temo che il risultato sarà hanno un'allocazione dei fondi stanziati incalzato il cui esatto si è distinta bene infine l'esame era importante
Grazie grazie da Francesco Starace che salutiamo invece lascia gli altri mi askenazita Wilkinson abbiamo raggiunto Sciarra buona giornata con lavori la verifica e l'un per qualche momento per collegarmi con Stefano Malorgio invece focalizziamo c'è un attimo adesso sulla questione trasporti trasporti del futuro infrastrutture settore chiave per la competitività del paese partiamo proprio da questo sarà determinante saranno determinanti le scelte che si faranno anche per questioni economiche di mercato di capacità del nostro Paese di stare sul mercato
Non senta malandati ecco mi mi sentite quasi bene
Intanto buongiorno a tutti si è chiaro che il sistema dei trasporti con infrastrutturale è un elemento fondamentale per per il Paese per garantire la competitività del Paese intanto è un sistema che deve sopravvivere
Ad una delle più grandi crisi che siano mai accadute e che abbiano investito settore trasporti che sostanzialmente fermo soprattutto il trasporto passeggeri guardate lasciatemi dire una cosa
Sul sistema del trasporto si sono scaricate insomma in questa seconda ondata tutta una serie di responsabilità rispetto all'incapacità di gestione della crisi
Abbiamo visto tutti cos'è accaduto sul trasporto pubblico locale e permettetemi di dire che bisogna immediatamente recuperare il tempo perduto mettendo in piedi delle cabine di regia regionali che consentano Pando servirà per anno le scuole le attività produttive di far viaggiare le persone in sicurezza perché guardate bisogna ripartire vita re qui punti di picco nel sistema dei trasporti
E lo si evitasse si fa forse per la prima volta in Italia e forse in maniera intelligente la politica degli orari perché non ci sono mezzi sufficienti
A far viaggiare le persone distanziate sui mezzi se non si fa una politica degli orari che differenza gli orari delle città e quindi noi ci stiamo muovendo in questo momento come settore dei trasporti la Filt compie quarant'anni della sua storia
Provando a guardare diciamo alle emergenze che sono tantissime sul futuro ma nel presente ma provando ad avere uno sguardo sul futuro ed è un'opera piuttosto piuttosto difficile
Quindi dicevamo esista e trasporti dell'intanto sopravvivere poi provare a proiettarsi nel futuro sapendo che nulla sarà più come prima
Sul tema delle infrastrutture in particolare
Noi abbiamo la necessità di rafforzare alcuni elementi attraverso l'uso dei fondi europei per superare un gap infrastrutturale che l'Italia misura nei confronti di tutto il resto dell'Europa
In particolare io voglio sottolineare tre elementi
Il primo è che abbiamo bisogno di recuperare un gatto infrastrutturali interno tra aree del nord e aree del Sud nel sud ogni giorno circolano meno treni che non nella sua Column nella sola Lombardia
Investimenti previsti al Sud oggi sono il venticinque per cento di quelli totali ma sono ampiamente inferiore alla percentuale di popolazione che li vive
Quindi abbiamo bisogno di recuperare questo Gatti infrastrutturale che se non si supera non porta il Paese fuori dalla condizione difficoltà che ha per farlo bisogna avere progetti ambiziosi per esempio penso che avremmo bisogno di un di un progetto di elettrificazione di doppio binario su tutta la rete che non è coperta all'alta velocità resta un punto diciamo da questo punto di vista assolutamente fondamentale poi dobbiamo aprire due focus sul tema delle infrastrutture che a mio parere sono trascurati cioè il focus sulle aree urbane da un punto di vista del trasporto delle merci e da un punto di vista al trasporto delle persone
Solo il trasporto delle merci guardate che l'evoluzione la trasformazione la crescita esponenziale dell'e-commerce cita realtà una grande opportunità che è quella di costruire di piani logistici per le città
Che provino a ragionare delle aree di come si distribuiscono le mezzi io le merci dentro le città
E sono una grande opportunità per il Paese anche di sviluppo oppure di capire come questi mezzi entrano nelle città
In che orari con che modalità perché non immaginiamo che nelle città non ci debbano essere mezzi che trasportano le merci che distribuiscono a tutte le persone che usano i commessi che siano solo elettrici
Questo sarebbe un grande elemento di sviluppo anche dell'automotive quindi questo è un punto che a mio parere va sviluppato e dall'altra parte noi dobbiamo essere attenti alla trasformazione della mobilità dovuta alla remotizzazione del lavoro
Guarda che io non so se il prossimo giro delle giornate del lavoro le faremo in questo modo
Quello che è sicuro e che le imprese le persone hanno cominciato ad apprezzare anche questa forma di remotizzazione del lavoro noi per la prima volta abbiamo degli studi che stiamo che abbiamo fatto
Che ci dicono di come nelle città per la prima volta si riduce la mobilità delle persone cioè le persone che si muovono
Il sistema dei trasporti pubblici non regge con interventi una tantum
Abbiamo bisogno di rivedere la strategia della mobilità nelle città
Ponendoci l'obiettivo di spostare una persona da abili indipendentemente dal mezzo che usa e ponendoci l'obiettivo di spostare quel cinquanta per cento di persone che si spostano non per motivi di lavoro e quindi non in quegli orari
Facendo l'usare il mezzo pubblico perché non esiste riconversione Green
Se il sistema di trasporto pubblico collassa il re e il rischio di fronte a questa trasformazione nelle modalità di lavoro e che il trasporto pubblico collassi
Per questo abbiamo davanti questa sfida importante e la necessità di aprire questo focus
E non credo che servano però anche Investimenti e un'accelerazione degli investimenti perché comunque la transizione necessaria anche per il trasporto pubblico locale oggi non parliamo più di trasporto pubblico tradizionale ma parliamo di mobilità in generale no quindi di diritto alla mobilità
Allora in Italia forse siamo un po'indietro anche rispetto a quello che è un Progetto di transizione verso immagino ad esempio il trasporto pubblico che che guardi all'elettrico siamo davvero molto indietro immaginando uno scenario da qui a dieci anni
Quali sono le le vostre proposte soprattutto le iniziative da avviare rapidamente
Guardi noi su questo abbiamo una preoccupazione che guarda ciò che è successo in un comparto che io prendo ad esempio del palo del trasporto aereo perché c'è un punto di vista che sfugge spesso guardate il trasporto aereo è cresciuto esponenzialmente il numero di persone trasportate in maniera esponenziale l'avvento dello costo la trasformazione ma nel trasporto aereo noi abbiamo avuto che c'è stato un grande aumento di ricchezza complessiva del settore ma la percentuale di quella ricchezza che rimasta sui territori eh minima
Perché perché guardate noi riscontriamo un problema che si chiama assetto industriale del settore l'Italia una posizione strategica
Importanti ma se vogliamo evitare che diventi soltanto un grande nastro trasportatore di merci dobbiamo ragionare su alcune debolezze del nostro sistema perché altrimenti spesso passano inosservate io ne cito tre
Questo Paese non si può permettere la frammentazione del sistema delle imprese dei trasporti che ha in questo momento
Perché altrimenti tutti i processi di trasporto non saranno governati e non lasceranno prodotto sul territorio
Secondo abbiamo bisogno di una seria politica industriale nel settore che ragioni di player italiani dentro settore io faccio presente che nel sistema nodale dei porti
Ci sono soltanto soggetti in mano a paesi ad altri paesi Singapore
La Norvegia la Svizzera addirittura attraverso MSC ma non ci sono player italiani così come non ci sono nel settore strategico della logistica
Dove abbiamo aziende che sono proprietà di soggetti pubblici stranieri da Diack lei a TNT a CLS ma non ci sono soggetti di questo tipo
Perché recitavo il trasporto aereo prima perché guardi che se non a per esempio una compagnia aerea di bandiera
Questo elemento di come questa trasformazione questo questa ricchezza questo aumento del numero di persone trasportate
Sì trasforma il valore per il territorio e dice un punto debole perché la politica del trasporto era in Italia è stata fatta dalle compagnie aeree non per il Paese e allora questo è un punto che noi dobbiamo provare ad affrontare perché senza una chiara scelta di riduzione e razionalizzazione del numero delle imprese di creazione di player nazionali noi questa grande opportunità
Che ci viene data dalla centralità del sistema dei trasporti dalla centralità della logistica la logistica oggi rappresenta per la Cina ciò che Hollywood è stata per gli Stati Uniti cioè una grande opportunità dieci Monia
L'Italia ha una a un a un come posso dire una collocazione strategica ma se non ha un assetto industriale adeguato rischia di perdere quest'occasione anche in presenza di infrastrutture l'ultimo tema che tocco coro delle piattaforme guardate la vicenda di Huber anche le vicende legate ad altre piattaforme che sono presenti sul nostro Paese richiedono un intervento normativo noi non vogliamo criminalizzare nessuno ma ci sono due temi uno di natura fiscale dove si pagano le tasse non può essere un punto che non viene assolutamente toccato dalla politica il secondo tema è che se tu sia una piastra forma che possiede i mezzi decadere una legislazione di un certo tipo ma se tu fai solo mediazione tra domanda e offerta
Non puoi avere delle normative di riferimento che ci consentano di fare dumping alle altre imprese questo non va bene quindi questo un altro ambito importante se non vogliamo perdere le occasioni quindi non sono infrastrutture
Ma anche politico il giorno struttura grazie le faccio vedere una R VM diamo voce per un attimo ai lavoratori e poi avremo un minuto con lei per chiudere torno al panel vediamo del re Juan
Qui non c'è qualità contratto porta maggiore qualità evidenza inizio e dell'oggetto quindi un circolo virtuoso che può beneficiare sia attore che il lavoro bisogna anche evitare che Benjamin dumping contrattuale e lavoratori e andare a fiscale e quelle possibilità che datori di lavoro nei documenti usata crisi economica la pandemia possa andare indebolire il contratto stesso o altro
Quindi CGIL dovrà spendersi quale attore sfociato nel selciato partecipe attinenti dirottare parlo di grandi cambiamenti militari vedrà
Fa parte degli eventi temporanea c'hanno dimostrato il nulla
Impossibile afferma quindi a partire dall'esempio prossimo al mondo ma fu dovremmo essere drasticamente verbale descrive
La tecnologia un ruolo molto importante nell'espletamento del servizio in particolar modo del TPL
Chilometri del corso degli anni abbiamo continuato continuiamo ad assistere alle infortuni sul mondo del lavoro
Chiaramente le tecnologie tendono al diciamo ad evitare queste
Questi incidenti rendendo più sicuro che sia nel mondo del lavoro il proprio la qualità della vita dei lavoratori nel corso degli anni si sono succeduti più aggiornamenti Technology sulle vetture
Strutture sono servizi possono fare significa abbiamo vetture degli anni Cinquanta
Mettendo a confronto con le ultime letture nel due mila esiliate si nota sicuramente un miglioramento del della qualità delle vetture sia in termini di sicurezza che valida sì serrato anche per basta
Ruolo che abbiamo sporto in questo periodo io lo lo ritengo alla stregua dei medici istituzioni qualcosa di fondamentale ed importante
Livelli anche che come tante persone hanno apprezzato questo
Tante persone purtroppo non non sono stati in grado di capire quello che era il nostro lavoro magari ci hanno guardato con un occhio con un occhio diverso perché avevamo paura che magari lo volessimo portare a casa loro qualcosa di brutto
Sono dipendenti presso la consegna S lesse e sanno anche che lega sindacale provvedesse a questi CGIL allora noi siamo riusciti in quanto il sindacato a raggiungere la prima volta in Italia per quello che riguarda e compatto riders a un accordo sindacale il primo come ho detto prima
In tutta Italia quindi abbiamo tutte ma adesso
I guitti fondamentali e anch'dica che sono le garanzie che ci permettono di svolgere un lavoro e insicurezza intanto dita
Si sono succedute tanti crisi tanti amministrazioni cieche
Va in scena anche crisi grave crisi abbiamo perso tratti abbiam preso scali abbiamo persero brani andiamo verso colleghi
E questo processo è durato fino ai nostri giorni
E di grandi frammentati in amministrazione straordinaria Verdini
Abbiamo tirato il freno a mano lealmente a Udine abbiano panchina Trani pochissimi tratti fai da questo momento storico trasportare vagamente in ginocchio
Ma l'arte è una grande responsabilità nei confronti davvero di milioni di lavoratori quali politiche si dovrebbero adottare terrà a garantire la qualità
Del lavoro nel settore
Intanto dico una cosa durante la pandemia i lavoratori dei trasporti sono stati considerati essenziali
Tutti anche i writer
Quindi sono posta sono stati chiesti a loro dei sacrifici importanti andare a consegnare merci nella fase più complicata pensi alle otto trasporto ai camionisti sì ai driver ai writer ai lavoratori al trasporto pubblico ferroviario
Adesso il momento di rinnovare i contratti perché guardate che la fase sia difficile io sono assolutamente convinto ma ci sono state risposte da parte associazioni datoriali che non sono assolutamente convincenti
Perché un conto è prendere atto delle difficoltà un conto è non aprire la discussione sul rinnovo dei contratti che un interesse del Paese
Perché questo Paese non cresce anche per una domanda interna che sostanzialmente ferme quindi il tema del rinnovo del contratto non è su un tema del sindacato non è su un tema dei lavoratori ma deve essere un tema del Paese
Le le dico un'altra
Sempre nel trasporto aereo come esempio ma è ancora immaginabile in questo Paese che per esempio appunto nel trasporto aereo crescano i trasportati aumenti il volume da fare e la condizione di lavoro dentro quel comparto peggiori
La mia domanda è questa io credo che non sia più possibile
Non sia più possibile che chi usa in concessione utilizza il sistema delle infrastrutture che sono pagati dalla collettività
Abbia una serie di obblighi deboli nei confronti di tutta la filiera del lavoro
E allora guardi dei trasporti c'è un modello anzi due
Uno nei porti e uno nel trasporto aereo dove si lega la concessione dove si nega l'autorizzazione ad operare alla rispetto del contratto nazionale
Questo è un modello che va allargato perché non possiamo più permetterci di a vere ambiti che crescono e diventano più ricchi e condizioni del lavoro che peggiorano
A ripeto come ho detto per i contratti nazionali questo non può essere solo un interesse del sindacato ma deve essere un interesse di tutto il Paese
Perché la concorrenza deve fondarsi sulla capacità di competere di stare assieme i misurarsi con le sfide
Ma è finito il tempo che ha caratterizzato gli ultimi vent'anni in cui l'unica concorrenza fondato sul costo del lavoro e questo l'obiettivo che la categoria trasporti si pone da Petracca milanista contenuta riprendiamo Ines nel nostro dibattito alla nostra panico Anna
Gli ospiti che ringrazio per essere rimasti pazientemente in collegamento ripartire da Mario Pianta ripartire da questa transizione verde garantita ma anche da approcciarsi democratici che devono essere garantiti e proviamo a vedere i collegamenti le connessioni e non dimentichiamo le le provocazioni che sarà emerse prima dell'intervento di Gianna Ritanna Fracassi piante
Innanzitutto anche le testimonianze dei lavoratori ci fanno vedere quanto è importante una visione di sistema il sistema dei trasporti decisa inventando il sistema nelle infrastrutture e e quant'è importante aprire una visione che integri
Gli obiettivi condivisi della politica del Paese quindi una nuova traiettorie di sviluppo di lungo periodo ma una nuova traiettoria che sia caratterizzata dal lavoro di alta qualità con atti con altri tutele del lavoro le il rispetto dei contratti e alti salari
Del conoscenza di contenuto tecnologico che in alta sostenibilità ambientale questi sono i tre pilastri che devono essere tenuti insieme ma come li teniamo insieme
In una situazione in cui si fatica a integrare queste cose
Siamo un pochino come dire a volte ubriacati dalla dall'idea che vi è una grande opportunità davanti connessione sogno fra i segnali che vengono del del governo sono preoccupanti cioè si parla dal ministero dell'Economia di utilizzare europea nomi duecentonove miliardi che potrebbero essere assegnati all'Italia sei il il piano di ripresa indica l'esigenza Pino ha fatto bene e viene approvato ma si parla di utilizzare soltanto i novanta miliardi di nei finanziamenti a fondo perduto perché il non ci sono via sapendo crediti agevolati e volte che si sovrappongono l'indebitamento già realizzato dal dal Governo per le le misure dell'emergenza cioè rischiamo di avere una situazione in cui come dicevano Fracassi prima
La bozza del del della legge di bilancio tendiamo da svilupparsi in continuità conigli interventi a pioggia senza condizionalità del passato
E e la fatica di usare l'occasione del del diverso presso il loro potere progettare una politica di insieme integrata porta ogni a ridurre il il l'ambizione di questi interventi ecco questi sono due rischi in più c'è il problema ovviamente di ma vi è un confronto che è già stato detto da un po'da tutti un confronto politico democratico aperto che coinvolga
La diversità di interessi sociali
Ed economici nel disegnare questa nuova territorio e su questo non manca solo una cabina di regia come dire nella progettazione degli interventi ma anche una Lina politica in cui integrare le prospettive che abbiamo sentito in questa giornata
Silvestrini ma gli incentivi sono necessarie per sostenere la transizione energetica
Ma quali incentivi e soprattutto come gestire quella condizionalità anche di quei siamo parlando quanto dobbiamo essere rigorosi sui criteri
Però io più che incentivi parlerei Investimenti
Questo è molto importante parlavamo prima i trasporti faccio un esempio molto semplice nuovi negli ultimi quindici anni dopo abbandonato il settore del trasporto locale il numero dei vende gli oppose invecchiato
Qualche città ha adottato obiettivi ambiziosi Milano vuole arrivare al due mila trenta col cento per cento di autobus elettrici
La Cina a mezzo milione gli autobus elettrici in funzione
Cioè è una cosa che si può fare allora qui si si vede come si possa abbinare una politica che consente di avere una pulita organo che l'Italia è infrazione polvere inquinamento la nella zona del Nord
Con una politica industriale ecco dovete avere i soldi del CV
Cioè noi non abbiamo una capacità di produrre autobus elettrici per cui il Bambi che ha fatto al varie città italiane
Avevo visto vincitori ICT stranieri Apolloni alla Cina così ma non è possibile questo noi dovremmo binario politica che spinga la città parlare sempre di più verso una messa in sulle strade di occlusione c'è contemporaneamente far sì che cinque tre anni siamo in grado di procurare autobus elettrici questo è una politica seria coerente collezionare show
Grazie Lippi giovanili rallentando deviare però la transizione ecologica diciamo per aspettare tempi migliori non è pericolosissimo anche per la nostra economia
Ma io credo che valga quello che ha detto il commissario Gentiloni qualche settimana fa
Anche a Brussel iniziata la crisi c'era chi diceva momento mettiamo tutte queste cose da parte l'ambiente eccetera dateci le mani libere e noi poi penseremo tutto questo
Vincenti Ronie giustamente rivendicava il fatto che la commissione fondarla e Anna resistito anzi ha rilanciato in questa direzione
Questa è la scelta che Rita re delle fate
Accelerare non rallentare e vi faccio alcuni esempi rispetto al ricco dibattito che abbiamo avuto intanto ricordo che per avere i fondi del Next Generation new bisogna anche indicare quali sono le riforme
Non solo quali sono gli investimenti
Cioè noi pensiamo di fare una transizione ecologica senza rivedere il funzionamento del mercato elettrico del mercato come diceva anche Fracassi prima dei subfornitori eccetera eccetera
Di questo in questo momento nessuno sta parlando secondo punto proprio perché bisogna accelerare insieme Conte Donatella nel comitato o lau abbiamo detto che bisogna dare una nuova definizione di infrastrutture strategiche per le quali semplificare rapidamente le procedure di semplificazione dei scusate Enti autorizzazione
Come le infrastrutture strategiche sono quelle che fanno il Gremio villa non è altre
Se io propongo di costruire un ponte su cui passeranno solo Tip quello non è in linea con il Gremio villa deve passarci anche una ferrovia per il trasporto merci per fare un esempio banale
Ecco sarebbe importante che il sindacato su questo prendesse una posizione forte gli altri sindacati perché altrimenti rischiamo con una pitturata di verde di avere tanti investimenti che invece non vanno nella direzione giusta per sul punto
Duecentonove miliardi benissimo
Ma ci sono anche i settanta miliardi dei fondi europei normali che devono ci dice la commissione
Europea essere coordinati con di sperabilmente come diceva pianta duecentonove miliardi ma poi ci sono i fondi nazionali possiamo andare a dire agli altri Paesi europei in particolare frugali
Noi vogliamo usare i vostri soldi per la transizione ecologica ma non togliamo un Euro dei diciannove miliardi sussidi dannosi per l'ambiente che lo Stato paga ogni anno
Basta guardare questa legge di bilancio si parla di un miliardo di taglio nel due mila ventitré cioè come dire
Un giorno
Ecco queste incoerenze sono deboli perché come è stato detto anche prima
Non danno i segnali chiari al mercato
Perché anche il mercato e pronto a fare i salti nella direzione giusta e tante imprese lo stanno facendo autonomamente ma è chiaro che come diceva pianta da un certo momento in poi le auto a combustione interna
Non non saranno più accettabili certi spazi che gli autobus dovranno tutti essere in un con una certa tecnologia questo salto
Questo messaggio va dato ora perché ora che le imprese stanno ripensando ai loro piani di sviluppo quelle naturalmente più dinamica
Grazie Gianna Fracassi i lavoratori certamente vedono anche i rischi ambientali in quanto cittadini persone
Loro sono peraltro anche molto esposti agli impatti diretti delle scelte sbagliate anche nei cicli di lavorazione eppure talvolta vengono quasi usati come ostaggi no in virtù di una necessità ovviamente occupazionale come si esce da questa situazione
Sì esso proponendo questa domanda a chi in questi anni non ha fatto il proprio dovere
Perché è vero quello che lei diceva il sindacato
Siamo noi quelli per esempio che a Taranto che diamo l'ambientalizzazione perché lei e tutela della salute e anche la tutela di quei lavoratori che lavorano in quel sito
Siamo sempre noi che chiediamo per esempio che a Terni si facciano e si mettono in campo delle politiche industriali che proprio a dare delle risposte sul versante della Salus teatri cittadini ma anche del lavoro
Siamo sempre noi che crediamo in Sicilia da Siracusa Messina a Gela che si riprogramma neanche l'idea di sviluppo di quel territorio a partire da quesiti allora di chi è la responsabilità perché c'è una responsabilità probabilmente la responsabilità va ricercata nel fatto che in questo Paese nei vent'anni che abbiamo alle spalle non abbiamo fatto politiche industriali di sviluppo
L'unica scelta è stata quella del mercato e quindi primo cambiamento deve essere questo seconda questione ci devono essere le condizioni oggi perché se noi guardiamo sempre al passato ne dobbiamo provare si anche un il nome della nostra iniziativa al guardare al futuro
E oggi guardare al futuro significa guardare adesso perché il futuro davvero e oggi bisogna dare le risposte oggi bisogna oggi costruire il domani e che cosa bisogna io intenso dire
Oggi il tema della protezione del lavoro guardi in questa fase un tema importante
In una fase di pandemia in una fase di cambiamento strutturale del modello economico e delle scelte economiche è chiaro che occorre dare una risposta di grande tutele di protezione dei lavoratori
Dal lato degli ammortizzatori da rinnovo dei contratti come veniva ricordato ricordando a tutti anche all'impresa e che rinnovare i contratti non è una gentile concessione è un diritto in questo Paese e si fa innovazione anche attraverso il rinnovo dei contratti due vanno rafforzate oltre a il processo di riconversione Green tutte le infrastrutture sociali
Sono fondamentali non non faremo un passo avanti se non ricostruiamo un sistema dell'istruzione della ricerca che fa attracco un'innovazione che occorre mettere in campo con la transizione ambientale
Tre aggiungo sempre sul versante sociale oggi tenere insieme ambiente
E sicurezza e salute dei lavoratori significa rimettere in campo anche un'idea di sanità che abbia le stesse opportunità per tutti
Chiudere i divari oggi in questo Paese vede con per chiudere i divari occorre ripartire esattamente dall'infrastrutturazione sociale
Perché se non facciamo questo non diamo quella Rispo corsa di protezione
E di prospettiva alle persone occorre serie radicali e coraggiosi occorre dare credo un messaggio non utopistico ma sicuramente utopico in questa fase e concreto
Ultimo girò con tutti i miei i relatori una domanda per tutti come cambiare dunque le politiche industriali o riscriverlo e magari o scriverle col diciamo così Vestri
Ma politiche industriali devo dire e io l'ultimo esempio ricordo il volume d'intervento del governo per cercare di indirizzo fu il programma industria due mila quindici lanciato da Bersani due mila sei mila sette
E quello era il tentativo di dire ci sono alcuni filoni che sappiamo si parlava allora di mobilità pulita elettrica di fonti rinnovabili efficienza energetica sappiamo su questi versanti su questi filoni si sta grandi possibilità di creare occupazione riccamente innovativa tra parentesi
Io ricordo che dopo la la crisi sulle del petrolio del settantatré
Venne lanciato il progetto finalizzato energetica
C'è un errore università Enea industrie private un grande sforzo per rispondere a questa sfida
Ora la mia massima ancora più grande un'emergenza climatica eccome fare un grande sforzo sul versante della ricerca e dell'innovazione
Cioè io sono convinto che comandare personale industrializzazione Italia grillina
E questo significa grande sforzo d'innovazione e un'ultima cosa morde un territorio molto fragile estremamente fragile e sappiamo che la l'emergenza climatica comporterà un'accelerazione dei danni i disastri Toro far partire concretissimo piano di appartamento climatico del territorio nessun che occupazione decine centinaia di migliaia di posti di lavoro questa questa è un'altra priorità del ne esce nessun Young come giustamente sollecita Giovanni
Mario Pianta la la questione climatica condizionerà l'economia questo è fuori discussione indubbio inevitabile ma non tutte le aziende sembrano averlo capito nonostante i numeri ci portino della direzione opposta cosa fare di più
Nella condizione di tali cui hanno parlato in molti essenziale e cioè il ogni finanziamento legato all'emergenza colpite da ogni commessa pubblica dovrebbe cominciare ad avere dentro non soltanto più inseriti come dire a continuazione dell'attività come nel passato ma di assicurare uno spostamento del al modo con cui si producono le cose su nella direzione della sostenibilità sulla politica industriale poi pensiamo anche agli aspetti istituzionali
Noi abbiamo adesso una qualche attività
Depositi e presti qualche attività fatta dall'Italia garanzia offerta dallo Stato ai imprese pubbliche che si muovono alcune vene alcune meno bene in in ordine sparso la proposta che abbiamo avanzato è quella di costruire tre strumenti fondamentali che sono una holding pubblica che raduni tutte le industrie pubbliche nel Paese dando loro una coerenza nella direzione che veniva anche suggerita da altri interventi passato per le strategie di trasformazione gli energetica e sostenibilità ambientale
Il secondo pezzo deve essere una ritorno di un pezzo di Cassa depositi e prestiti al suo mestiere storico che era quello di gestire investimenti pubblici e perché hanno un ruolo fondamentale in questa fase di stallo le possibilità dei finanziamenti europei con gli ordinari quegli straordinari
E poi quello e manca soprattutto una banca pubblica di investimento per questo la proposta cara al pari alla Mazzucato degli che si è quella il soggetto che prende le le capacità produttive in crisi le trasforma accusa corpi poi mo'soggetti internazionali la Kosice tecnologia crea occupazione e poi e i ovviamente lavorando con investitori privati
E in grado di entrare su questi nuovi mercati
Tuttora sono state come nuovo Coen Giacomo Monsoon posso Grazioli chiedo scusa ma veramente due minuti per ciascuno di voi Errico Enrico Giovannini concludiamo ogni ogni tematica in fondo ci riporta all'interno del percorso
Agenda venti trenta come fare a recuperare il terreno perduto che punto siamo insomma non non brilliamo anche da questo punto di vista
Ma ne abbiamo già dette tante intanto far sì che e il Governo e le parti sociali che dovranno essere coinvolte
Facciano un Chuck rispetto all'agenda due mila trenta di tutti i progetti
Che verranno presentati si può fare e credo che sia una delle richieste da mettere sul tavolo al governo in questa direzione
Dopodiché rispetto alla proposta iniziale beh io vorrei avere chiedere molto il cuore della commissione per giudicare il nostro piano di riprese resilienza purtroppo Gianni Silvestrini temo che per come io ho letto le regole europee con quello non possiamo finanziarci l'indispensabile risistemazione del nostro territorio e qui dove dobbiamo mobilitare risorse nazionali
Mentre invece dobbiamo concentrare per le risorse sulla transizione Green come abbiamo detto prima e allora la proposta chiara
Chiederà al governo l'apertura di tavoli settoriali come hanno fatto gli inglesi ormai da anni settore per settore su decarbonizzazione e transizione giusta in cui coinvolgere gli scienziati dell'impresa e le parti sociali
Lei i soggetti istituzionali responsabili perché senza entrare nel dettaglio
Noi la decarbonizzazione non la faremo o la faremo lasciando ai me tanti morti e feriti come si dice sul terreno e non sarà una decarbonizzazione giusta fra canzone nota per concludere
Beh rapidamente creare una nuova IRI perché abbiamo bisogno ha ragione Silvestrini della vera e propria ricostruzione industriale senza dimenticarci anche le crisi industriali che sono aperti oggi nel nostro Paese
Due una riforma del fisco che consenta di dare al nostro Paese
Risorse ordinarie per gestire questa transizione per gestire soprattutto Investimenti
Sul versante del lavoro segnalo che noi tutti gli anni lasciamo abbandoniamo mettiamola così non contrastiamo
E non portiamo a casa la metà del Recovery Fund perché sono centodieci miliardi
Di euro l'anno quelli che noi non raccogliamo pur un serio contrasto all'evasione è fondamentale questo punto per avere poi le risorse per fare le cose che abbiamo detto e ovviamente sostenere così anche gli investimenti europei Kokollari investimenti europei dopo le devono essere collocati cioè in una visione aggiuntiva e non sostitutiva di mancati investimenti pubblici del nostro Paese
Ringrazio tutti i miei ospiti per questa disponibilità e per lei molti contributi che hanno voluto offrire al confronto di questi giorni di futura
Ricordo a tutti voi che lavori riprenderanno alle quattordici con i tavoli del pomeriggio è previsto un focus sulla rivoluzione tecnologica ripensare il cambiamento con Francesca pria Fabrizio Barca
Mauro Magatti Sabbio Lazzerini Emilio Miceli e Luciano Fiorini e poi la persona al centro le transizioni demografica ecco Andrea
Riccardi Chiara Saraceno e Roberto Viselli e infine quali politiche di genere o quale genere di politiche con Linda Laura Sabbadini Andrea Ranieri Susanna Camusso Fabrizio Patriarca il razzo però conferiamo questo nostro incontro quest'altra mattinata con una testimonianza così nel segno di quello che in fondo futura sta facendo già da ieri è vuol fare in questi giorni l'apertura quindi anche al mondo esterno al sindacato per raccogliere e idee spunti iniziative per poi andare avanti anche nel confronto con il governo allora tentiamo o una artista amato veramente da tutti
Luca Barbarossa grazie a tutti voi
Pochi secondi per augurare buon lavoro tutti lavoro di questi tempi latita specialmente nell'ambiente nel mondo dello spettacolo si sono quasi seicento mila lavoratori che dallo da undici
Diritti di marzo insomma se la passa normalissimo e questa pandemia come sapete ha fatto venire al pettine i nodi irrisolti del del nostrana della nostra società del nostro vivere civile insomma
Per chi come nel mondo dello spettacolo accade spesso fare lavori a prestazione fa lavori intermittenti insomma non esiste
Protezione in questo in questo caso non essere protezione individuale quando sta male non esiste resiste protezione
Diffusa invece per quando ci sono delle emergenze di questo genere
Spero che si possa fare fare in fretta per questa fascia di lavoratori così duramente colpiti da dalla pandemia che ci auguriamo possa finire quanto prima
Un augurio veramente di un anno migliore
Tre mila intenti a tutti da Luca Barbarossa ciò