Presentazione della XV edizione del Rapporto annuale Federculture

Buongiorno a tutti
Buongiorno a tutti e io sono molto onorata di darmi il benvenuto alla presentazione del Rapporto Federculture che giunta alla sua quindicesima edizione innanzitutto desidero a nome di Federculture ringraziare l'onorevole ministro Franceschini che ha voluto ospitare questi nella sede di questo prestigiosissimo dicastero la presentazione del rapporto che è divenuto per tutti noi che lavoriamo nel variegato mondo culturale un punto di riferimento indispensabile grazie anche alla fotografia puntuale
Che rapporto fa ogni anno del dell'intero mondo culturale e anche del turismo e di una panoramica generale soprattutto che guarda al futuro
L'onorevole dei ministri ministro ha definito nel suo primo mandato questo come il principale ministero economico del Paese e ne troviamo un riscontro nella conferma che cita la letteratura ormai consolidata e che stabilisce che ogni euro di finanziamento pubblico in culturalmente riesce a generare fino a tre volte il suo valore in termini di ricchezza introdotta nel circuito economico di riferimento anche locale
Il sistema introduttivo culturale e creativo nel due mila diciotto ha generato un fatturato molto importante pari circa novantasei miliardi di euro che corrispondono grosso modo al sei per cento qualcosa di più del sei per cento del fatturato totale del Paese ed ha impiegato circa ottocentotrenta mila lavoratori
Ed è che corrispondono grosso modo al tre virgola sei per cento degli occupati totali del in Italia ed è proprio per questo che Federculture auspica la nascita di un contratto unico di riferimento per tutto il settore i temi che Federculture articolato nel rapporto sono proprio questi a rapporto si divide come sempre in quattro parti fondamentali la prima raccoglie i contributi che parlano di tutte
Gli interventi delle politiche pubbliche e la seconda racconta la relazione profonda che c'è tra i territori le società l'innovazione
La terza Intel Dusk introduce argomenti di grande interesse di grande attualità che indagano come è possibile fare impresa incultura
E poi c'è la conclusione che costituita dalla consueta raccolta di dati di analisi sulle sulle dinamiche numeriche del settore cultura che mettono a raffronto
L'anno due mila diciotto con l'anno due mila diciassette quest'anno in particolare il rapporto è anche costituito da un focus statistico sul decennio che va dal due mila otto al due mila diciotto e che quindi in qualche modo il decennio da cui è iniziata la crisi
La presentazione odierna sarà così articolata adesso darò subito la parola al presidente di Federculture Andrea cancellato che sarà la sua introduzione a seguire
Il presidente agisca Rho Fontana fa farà il suo intervento subito dopo il direttore di Federculture Claudio Bocci presenterà il rapporto e le conclusioni saranno affidate all'onorevole Dario Franceschini ci ospita così generosamente in questa sede
Lascio la parola attenuante cancellata
Buongiorno a tutti
Signor ministro
Signore e signori
L'appuntamento con l'annuale presentazione del Rapporto Federculture sempre attento perché rappresenta una sorta di stati generali della cultura italiana
Una verifica dello stato di salute in cui si trova almeno dal versante dell'impresa culturale di chi cioè produce la cultura in Italia
I materiali che vengono messe a disposizione da parte di chi ha scritto i numerosi testi che anche quest'anno sono particolarmente intensi rilevante dovrei segnalarli tutti ma c'è l'indice per questo mi limito a indicarmi alcuni che rappresentano anche una novità nell'approccio
Al più generale tema dell'impresa culturale
La ricerca di Banca Intesa San Paolo sul fabbisogno finanziario delle imprese culturali e creative che racconta delle difficoltà e anche le diffidenze che esse hanno nella gestione
Delle loro imprese in rapporto con investimenti che sarebbero necessari aumentare la dimensione e la capacità operativa di fronte alla competizione che comunque devono affrontare ricerca di Severino Salvemini sul valore economico del festival jazz in Italia come paradigma in un Paese che organizza festival pressoché ovunque spesso di altissima qualità e simili sarebbero anche un maggior successo
Il lavoro e la professionalità come strumento di crescita dell'impresa culturale in considerazione del capitale umano che è un caposaldo della produzione culturale in Italia uno dei pochi settori in cui l'occupazione nonostante la crisi di questi anni è cresciuta superando gli ottocento mila occupati e che meriterebbe come appena detto
Bene Daniela picconi finalmente un contratto unico per il settore
La sottolineatura che da qualche anno facciamo sul valore economico dalla cultura non può però sottacere la nostra attenzione sull'argomento che trattiamo
La proposta culturale la conservazione e l'accrescimento del patrimonio culturale la valorizzazione anche in ambito internazionale non solo del glorioso passato e non solo per le mostre
La diffusione della cultura a tutti gli strati della popolazione compresa quella di nuova cittadinanza sono tutti elementi che compongono identità nazionale un modo di caratterizzare l'Italia come il paese della cultura
Se tutto questo è vero allora dobbiamo leggere con attenzione i dati che i vari indicatori ci affidano in particolar modo lista per capire se tutti coloro che hanno responsabilità dal governo nazionale a quello locale dalle imprese culturali a quelle turistiche stanno facendo ciò che è richiesto per raggiungere i migliori obiettivi
Abbiamo voluto quest'anno raggruppare i dati sulla spesa culturale sul consumo culturale sul turismo in Italia con inizio dal due mila otto anno di avvio della grave crisi economica internazionale e con quelli del due mila e tredici nuova crisi economica soprattutto in Italia
A quelli del due mila e diciotto in qualche caso due mila diciassette per carenza di dati così davvero a disposizione una tendenza non solo una congiuntura cosa ci dicono questi dati
La spesa culturale di Stato Comuni e Province nel due mila otto era di quattro miliardi ottocentosettantatré milioni nel due mila diciassette è stata di quattro miliardi e trecento settantasei milioni
Aggiungendo la spesa delle Regioni un miliardo e seicento settantasei milioni nel due mila otto un miliardo cento cinque milioni nel due mila e tredici
Un miliardo e quattrocento settantatré mila di quanto quattrocentotré milioni nel due mila diciassette siamo sei miliardi e cinquecentocinquanta milioni nel due mila otto che diventano cinque miliardi ottocentocinquanta milioni nel due mila diciassette non solo non è stata recuperata interamente la quota del due mila otto mancano ancora settecento milioni
Ma anche cambiato profondamente lo Stato è passato da due miliardi e cento sedici milioni a due miliardi quattrocentoventotto milioni dopo essere sceso sotto i due miliardi
I Comuni sono passati da due miliardi e quattrocentosessantadue milioni a un miliardo e ottocentonovantasei milioni ed è in costante diminuzione le province sono pressoché sparite da duecentonovantacinque cinquantadue milioni
Le regioni stanno recuperando a fatica a quota due mila otto ma anche loro pur avendo avuto un picco negativo nel due mila tredici devono ancora fare molto per contribuire a recuperare posizioni Alitalia nella classifica degli Stati europei che investono in cultura per memoria siamo quart'ultimi lo zero virgola otto per cento in rapporto al PIL e terz'ultimi uno virgola sette per cento in rapporto alla spesa totale dal Governo
La spesa delle famiglie in ambito culturale ricreativo dal due mila otto due mila tredici è scesa del quattro virgola sei per cento mentre i consumi erano cresciuti dell'uno virgola uno e il PIL diminuiva negli stessi anni dell'uno virgola sei per cento dal due mila e tredici la spesa in cultura delle famiglie cresce maggiormente più tredici virgola quattro per cento a fronte di un incremento della spesa delle famiglie pari all'otto virgola otto per cento del PIL del nove virgola nove questo a dire che si è appena appena le cose vanno meglio la ripresa in ambito del consumo culturale più forte dell'altra spesa delle famiglie
Ma questa crescita diseguale non solo fra le aree del Paese come è facile immaginare ma anche fra i settori della produzione culturale infatti mentre abbiamo una forte crescita di visitatori nei musei in particolare quelli statali che passano in dieci anni da trentatré a cinquantacinque milioni più sessantasette per cento
Soprattutto dal due mila tredici al due mila diciotto una performances da trentotto a cinquantacinque milioni
E dei siti monumentali archeologici che aumentano del trentuno per cento in dieci anni constatiamo una sostanziale parità per cinema e musica leggiamo con allarme un decremento relativo al teatro la musica classica fino al profondo rosso della lettura dal punto di vista delle aree geografiche del nostro Paese il Sud e le isole sono negativi in ogni ambito del consumo tra culturale tranne che per i musei dove sul documento del venticinque virgola sette per cento mentre l'Italia fa il quattordici
E dove per i siti monumentali archeologiche dove vissuto fai più quaranta per cento l'Italia fa più trentuno per cento tema della lettura merita una riflessione speciale convinti come siamo che per i libri passato dovrebbe passare il primo livello del consumo culturale
Dal due mila otto due mila e diciotto abbiamo una diminuzione di coloro che lei con un libro all'anno del cinque virgola cinque per cento
In totale sono ventitré milioni duecentotrentuno mila persone coloro che leggono da uno a tre libri l'anno diminuiscono del sette virgola nove ma meno diciotto virgola nove per cento al sud
Crescono del due virgola otto per cento i lettori forti forse anche più benestanti da più di un libro al mese con più otto virgola quattro per cento nel Nord Ovest è meno quindici per cento alle isole non amo le parole forti chi mi conosce lo sa ma credo che si possa affermare che sono dati drammatici per quanto riguarda gli spettacoli dal vivo la diminuzione forte costante per il teatro
è passato da undici milioni cinquecentoquarantotto mila a dieci milioni novecentonovanta mila
Ma è soprattutto al centro e al sud
Per la musica classica che ha avuto nel due mila diciotto cinque milioni trecentoventuno mila contro i cinque milioni e cinquecento del due mila otto
Altre
Virgola quattro in meno a livello nazionale fatto però da un più cinque virgola sei per cento al nord ovest nemmeno nove due per cento al nord est c'è invece un incremento degli spettatori dell'altra musica getta Rocco che passa da undici milioni centotrentuno mila undici milioni e quattrocentotrentanove mila con un aumento considerevole soprattutto al centro del venticinque virgola sei per cento
Il cinema come prima ha detto
In sostanziale equilibrio da ventotto milioni fruitori a ventisette milioni novecento
Nel due mila e diciotto con incremento al frutto alla al Nord chiedo scusa e decremento al Sud i dati del turismo ci possono aiutare a completare la riflessione dal due mila otto due mila e tredici vediamo una cresta impetuosa del turismo internazionale più cinquantadue virgola per cento mondo più quarantasei virgola uno per cento Europa mentre l'Italia cresce di meno nonostante la congiuntura favorevole del Mediterraneo con la crisi dei Paesi del nordafricani abbiamo un incremento nel decennio del trentaquattro per cento di cui il ventitré virgola tre dal due mila e tredici al due mila e diciotto
La composizione di questa crescita però ci deve far riflettere abbiamo un aumento di arrivi internazionali
Del cinquantuno virgola due per cento delle presenze del trentatré virgola otto per cento mentre abbiamo un incremento degli arrivi nazionali del venti virgola otto per cento e delle presenze nazionali dello zero virgola due per cento ancora una volta il problema sta nel consumo interno
Dove avviene la maggiore spesa degli studenti stranieri in Italia che è passata dal trentun miliardi nel due mila otto a quarantuno virgola sette miliardi nel due mila e diciotto ecco le prime Regioni Lazio con sette virgola quattro miliardi Lombardia con sei virgola sette Benetton sei virgola uno toscana con quattro virgola cinque miliardi Campania Liguria con due virgola tre ciascuno pur essendo accuratissima questa lettura ci dice che occorrono impetuose politica di incremento del consumo culturale che cerca di mobilitare più risorse possibili sia di tipo pubblico sia di provenienza privata abbiamo visto che quando c'è stato come c'è stato un impegno verso un ambito della cultura penso come tutti voi a quello dei musei dei siti monumentali e archeologici i risultati sono venuti e portano con loro anche nuove importanti risorse di iniziative oltre alla conservazione e al restauro all'incremento del patrimonio culturale
Si può e si deve fare anche negli altri ambiti con politiche di incentivazione tipo la diciotto e non solo dovrebbe continuare ma dovrebbe essere rimodulata anche in favore di altre fasce di età oppure ogni insieme tenendo conto della capacità di spesa delle famiglie o dei possibili destinatari fiscalizza di consumi culturali anche in questo caso con diverse modulazioni che tengano conto dei crediti età
Ampliando i destinatari dell'arto bonus comprese le imprese del terzo settore le fondazioni private oltre che le destinazione delle risorse a tutti gli ambiti della tutela conservazione produzione culturale
Visto che è stato dimostrato che un provvedimento come ministro ci può dire molto meglio a costo zero incrementando quindi gli investimenti in cultura per l'ammodernamento delle strutture culturale e per il miglioramento della produzione culturale così da rendere più attrattivo il consumo
Continuare con le politiche di incentivo alla programmazione la scorta dalla felice intuizione delle capitali italiani di cultura che impongono progettualità il coinvolgimento di tutte le risorse produttive e di comunicazione attorno ai grandi progetti
Dare seguito alla normativa speciale per le imprese culturali e creative una risorsa decisiva anche per l'economia del Paese tutto questo probabilmente non può essere fatto con una sola che legge di bilancio puoi sommessamente diciamo deve essere fatto nell'arco di una legislatura in modo costante programmato in dialogo con le parti interessate
Un Paese non si misura solo con il piglio ma questo è ancora oggi un indicatore fosse il maggior indicatore la cresta dell'Italia tutti teniamo passa anche attraverso la cultura non è solo il turismo culturale per quanto importante è che in un Paese come il nostro dove c'è pochissima formazione continua attraverso consumo culturale può passare una formazione costante dei cittadini anche dei professionisti sicuramente della gente comune non possiamo non vedere fenomeni di analfabetismo di ritorno faticosi processi di istruzione anche nelle giovani generazioni difficili percorsi di integrazione inclusione sociale e culturale attraverso la cultura possiamo dare un contributo complessivo al miglioramento dell'Italia alla sua reputazione internazionale alla sua consapevolezza di paese ricco di storie di un patrimonio culturale fra i primi al mondo
All'accompagnamento di processi economici di grande rilevanza a partire da quelli più connessi alle arti applicate dal design alla moda dal food all'automotive
Non ci mancano le risorse ci manca forse la convinzione e la continuità dopo il ministero di Alberto Bonisoli che ringraziamo per la sua capacità di ascolto e di dialogo oltre che per il suo impegno personale torna alla guida del Mibac Dario Franceschini che aveva avviato il suo lavoro nel segno del ministero economico più importante dell'Italia
Ne fanno i migliori auguri assicurargli piena collaborazione vogliamo pensare che non solo non abbia cambiato idea ma che intenda rafforzarla con politiche adeguate noi ci saremo al suo fianco
Al fianco di chi vede nella cultura una grande risorsa per il Paese in tutte le sue articolazioni e con tutti i suoi soggetti e ci saremmo impegnati come non mai in questo momento così importante per l'Italia
Non bisogna fare l'errore di considerare la cultura come l'orpello di un Paese che non ha i soldi sufficienti per rispettare i propri impegni proprio per essere rispettabili occorre più cultura io penso che la Sea all'impegno di tutti più cultura ci sarà
Grazie
La presentazione del rapporto Federculture e ormai da diversi anni un momento di riflessione sulle politiche culturali del nostro Paese
Di questo dobbiamo ringraziare queste entrambe ha cancellato e del direttore Claudio Bocci ci lavorano con grande dedizione per consentirci questo importante momento di riflessione
Non siamo qui però solo per raccontare una fotografia di un settore ma per segnalare quanto centrale sia nella prospettiva nella crescita nel futuro del nostro Paese
C'è maggiore consapevolezza diciamolo una volta con qualche elemento di ottimismo
Gli ultimi anni e di rapporti di Federculture né sonore prova segnala una certa inversione di tendenza
Abbiamo assistito ad una sostanziale ripresa dei consumi naturali
E ad una ritrovata attenzione da parte delle istituzioni nei confronti dell'inestimabile patrimonio materiale di materiale di cui siamo detentori
E questo voglio dare atto per il suo importante lavoro svolto in passato e sono certo anche in futuro al ministro Dario Franceschini
Che ha ribadito sempre con convinzione come fosse alla guida del più importante dicastero economico del paese nella parola stessa patrimonio sta il senso stesso di quanto sosteniamo si tratta di tutto ciò che abbiamo quanto di più prezioso e come non si può non difenderlo non non tutelarlo non valorizzarlo non accrescerlo un patrimonio materiale di materiale e mi stimabile
Andando per quanto mi compete ai dati relativi al mondo lo spettacolo mi trovo fortunatamente a prende in considerazione molti segnali positivi
Come non segnalare che la dotazione del fondo unico dello spettacolo negli ultimi anni e costantemente poi cresciuta e sono certo che anche quest'anno non sarà da meno
Un dato generale confortante
Un incremento delle risorse pubbliche in favore dello spettacolo quale forma di socialità ed espressione culturale
Oltre alle risorse dirette ci sono assegnatari anche le risorse in velette che provengono dall'incentivo al consumo culturale quale il bonus per i diciottenni misure che pare venga confermata io confido
Anche rafforzata
Ma pur essendo convinto assertore dell'indispensabile finanziamento pubblico le attività culturali non considero con una politica di prospettiva debba concentrarsi sul solo investimento di risorse serve un cambio di mentalità temo che poniamo spesso che induca a prendere definitivamente atto che l'altura una che la cultura è un asse strategico per il futuro del nostro otto Paesi non si tratta di un semplice sul programma divise dato di fatto suffragato da esempi ed atti concreti
L'ha mai nell'anno in corso agisse di impresa cultura Italia Confcommercio organismo di cui siamo promotori hanno commissionato una ricerca finalizzata a quantificare il valore economico generato dalle attività culturali abbiamo verificato che ogni euro speso nella gestione di un evento culturale genera ricadute economiche sul territorio per oltre due ore e mezzo
La Società mattino esperta SM che ha condotto la ricerca ha preso in esame una serie di eventi culturali a cui hanno assistito circa duecentocinque mila spettatori con una permanenza media nelle diverse località di poco superiore ai quattro giorni e una spesa media giornaliera di circa centoventidue euro ciascuno per l'acquisto di beni e servizi per un totale di quasi novantatré virgola sette milioni di euro
A questi eventi hanno partecipato anche cinque mila settecentosessanta spettatore accreditati con una spesa media giornaliera di seicento e lo per un totale di tre impiega quattro milioni di euro a queste si aggiungono le spese dirette dell'evento culturale ad esempio in comunicazione e gestione premi ospitalità perché nella ricerca sono stati quantificati in quattro virgola otto milioni di euro
La somma di questi tre importi da un impatto diretto nel sistema economico locale di quasi centodue milioni di euro spesi negli esercizi commerciali ricettivi o per il pagamento di attività professionali
Questo dato consente un aumento dell'attività complessiva del sistema produttivo locale
Che produce un impatto economico totale stimato in oltre duecentosettanta mila Riello e un impatto sociale quantificato il in due mila quattrocentottantaquattro occupati in più
Sono dati che dimostrano se ancora ce ne fosse bisogno come le attività culturali rappresentino un autentico vita noti volano di sviluppo per i territori
E di questo oltre ad acquisire consapevolezza la politica che in parte come abbiamo già detto lo ha già fatto dovette acquisirne anche nel Paese
Anche su questo fronte gli aspetti positivi non mancano perché la ricerca già citata segnala una crescita dell'interesse degli investimenti in cultura
Da parte degli imprenditori per oltre il settanta per cento dato di grandissima rilevanza il sostegno a progetti di eventi culturali viene considerato strategico la principale forma di sostegno alla cultura quarantotto per cento scelta dall'impresa e il contributo economico ma rilevante venti ventuno per cento e anche la fornitura di servizi il teatro e per il trentatré per cento gli imprenditori intervistati ritiene che i maggiori benefici si riflettano sulla reputazione aziendale sul Brenta ventinove per cento e in chiave commerciale ventisette per cento dato altrettanto importante è che oltre un terzo delle imprese equipara gli investimenti in cultura alla pubblicità una consapevolezza quindi e che fa ben sperare per il futuro del resto esistono strumenti importanti ed entra in questo va dato merito e ringrazia e il ringraziamento al ministro Franceschini
Quale la bonus che consentono di incentivare forme di mecenatismo culturale
Infine infine consentitemi di segnalare i lati positivi della spesa potentino che denotano come ci sia un miglioramento della produzione culturale ed una maggiore attenzione da parte del pubblico dopo anni di difficoltà e di crisi il settore della cultura dello spettacolo può iniziare guarda al futuro con maggiore ottimismo un ottimismo necessario rafforza i pezzi di territorio ad accrescere lo sviluppo a spingere il nostro Paese a puntare su se stesso sulla sua tradizione sul suo futuro grazie
Grazie io proverò a essere sintetico fino a diciamo dare conto di tutto il grande lavoro di cui ringrazio gli autori della rapporto Federculture
Rapporto Federculture che ormai come è già stato detto
Un punto di riferimento per ma pare l'arcipelago delle politiche dei consumi delle imprese culturali
Una bussola per orientarsi tramite analisi gli altri indicatori è una fotografia che ci restituisce da un lato criticità ma anche grandi potenzialità
Come accennava il presidente cancellato quest'anno a dieci anni dall'inizio della grande crisi non abbiamo fatto un lavoro aggiuntivo rispetto alla lavoro consueto
Di analisi anno su anno e abbiamo messo insieme tracciando le principali politiche pubbliche principali avvenimenti che hanno caratterizzato questi dieci anni non abbiamo ovviamente il tempo di guardare ma in sintesi possiamo sostanzialmente dire
Che la spesa pubblica in cultura Inter intesa come sommatoria distese del Mibac del dei comuni delle province e regioni
Avuto un primo quinquennio di grande sofferenza e con meno ventiquattro virgola nove per cento di spesa pubblica e poi ovviamente c'è stato un indù un successivo Periodo di ripresa dei consumi che però ancora non hanno recuperato il valore si parla si parla di settecento milioni di euro che mancano
Al valore del due mila otto ma possiamo diciamo segnalare il significativo incremento delle risorse
Che sono giusti dal Mibac e un incremento anche delle Regioni purtroppo sono in difficoltà le amministrazioni locali in primo luogo i le Province che con la riforma hanno perso la competenza al la funzione culturale e anche i Comuni non hanno ancora raggiunto il livello del due mila otto
Questi dati si riflettono anche diciamo nel della fruizione laddove nel primo quinquennio il segno meno è stato l'elemento caratterizzante del dei vari comparti culturali e forma finalmente del periodo due mila otto due mila diciotto c'è stato invece una ripresa dei consumi che analizzeremo nel nell'anno su anno
Per quanto riguarda la spesa delle famiglie della cultura e ricreazione nel primo quinquennio penso quattro virgola sei per cento e c'è stato invece un confortante recupero nel quinquennio due mila diciotto due mila otto
Il turismo è l'unico dato in in un positivo con arrivi sia nel primo quinquennio che sia nel secondo e presenze indennità indetta in netta crescita vediamo diciamo tornando al l'elemento che caratterizza il rapporto Federculture rapporto annuale qual è stata la spesa degli enti locali dei territori la spesa pubblica per la cultura come vedete i comuni hanno registrato una decremento dell'uno virgola otto per cento le province del diciannove virgola otto per cento
Le Regioni crescono del cinque per cento il dato importante quello del del ministero per i Beni culturali che c'è una diciamo segnala un anni trend di crescita
Dal due mila quindici alla due mila diciotto raggiungendo lo zero virgola trentuno del bilancio dello Stato nel due mila diciotto con due mila seicento miliardi seicentocinquantadue milioni di euro la spesa e la cultura degli italiani è una un valore complessivo che vale un miliardo settantasei miliardi mila da settantasei milioni di euro che segna quindi un dato positivo di un uno virgola nove per cento
E la spinta allora a fronte di questa spesa complessiva la spesa in culture ricreazione secondo i dati Istat sono settantadue virgola cinque miliardi di euro per il registra un più due virgola quattro per cento vedete poi a sinistra come si compone si compongono questa voce di spesa di culture di creazioni ci sono anche stese diciamo di intrattenimento comunque
Di prodotti audiovisivi la spesa e colore dei servizi culturali e creativi è piombato il quarantadue per cento di questo di questa di questa somma di settantadue virgola cinque miliardi di euro
La fruizione culturale i dati mostrano che in presenza di politiche in un ambito della cultura si ottengono risultati positivi accompagnati anche due nuove importanti risorse iniziative
Come è già stato accennato i siti e i monumenti e le i musei le mostre sono in diciamo i comparti che registrano
I dati più significativi anno su anno abbiamo un più complessivamente un più nove virgola due per cento persici abuso ma monumenti e più tre virgola sei per cento per musei e mostre il teatro sostanzialmente stabile c'è un leggero divario negativo del cinema questo è collegato sicuramente anche al Nord al modo di fruizione
Del cinema si va più sensibile più magari ha in casa ci sono piattaforme digitali che consentono d'accesso al cinema e quindi questo sarà un tema che sicuramente dovrà essere di peso in termini di politica pubblica è interessante invece il dato della musica che del regista un due virgola due per cento in più oggi concerti di musica classica
è un sette virgola cinque per cento in più di concetti pop
Che ovviamente significa musica amo contemporanea sostanzialmente per un problematico come già accennava presidente cancellato il tema della lettura la lettura sapete un diciamo un punto di riferimento importante per capire lo stato di salute e di culturale diciamo del nostro Paese soltanto quattro virgola in quattro cittadini su dieci vengono almeno un libro l'anno
Di questi quattro virgola sei per quarantasei per cento legge da un hotel libri e di questi il quattordici virgola tre per cento legge più di dodici finiranno e dato che che ci preoccupa molto e anche il divario territoriale di questi divi di questa distribuzione di lettura in cui ovviamente il Centro e il Nord ovviamente ha caratteristiche di lettura più più alte il Sud e le isole fanno più fatica attenere questi parametri
è in discussione in Parlamento come sapete il disegno di legge che intende intervenire sul consolidamento dell'abitudine alla lettura e sul sostegno al commercio librario e ci auguriamo che questo possa aiutare a migliorare queste performances
In questo senso il rapporto comporta anche dei dati che riguardano il sistema delle biblioteche perché è un sistema che rappresenta un autentico presidio culturale sui territori
E questa indagine portata avanti dall'Associazione italiani biblioteche che l'abbiamo riportato ci dà questi dati quattro mila settecentosessantacinque biblioteche in tutta Italia
Trentatré milioni di prestiti annui l'apertura al pubblico di ventiquattro ore settimanali
L'ottantacinque per cento delle biblioteche abbia gli spazi dedicati a bambini e ragazzi e bambini il sessanta per cento delle biblioteche eroga servizi per specifiche categorie di utenti
L'ottanta per cento organizza attività con scuole e laboratori presentazioni
Vedete questo per noi è un dato molto importante diciamo di orientamento alla partecipazione del pubblico che dovrebbe essere il vero della missione delle organizzazioni culturali
La stessa ed appena presentato in questo senso delle linee guida per la redazione di piani strategici questo perché è un tema interessante anche le biblioteche si dotano di piani strategici per la valorizzazione del loro risorse culturale
I consumi culturali nel territorio e anche qui è un dato diciamo tra luce ed ombre come vedete la spesa media mensile incultura di centoventisette virgola sette euro
Per famiglia con dati però contrastanti per quanto riguarda dove dal distribuzione regionale si va dal Trentino Alto Adige e la Valle d'Aosta che stanno intorno ai cento
Settanta euro mensili ai dati di Basilicata e Calabria che ovviamente raggiungono quote molto minori sessantaquattro e sessantasette
Euro mensili questa ripartizione per il grande delegati dimostra questa difficoltà del del di ricucitura del nostro sistema Paese
Peraltro è un in questo dato diciamo di ombre come citava il presidente cancellato è riportato anche da da dal rapporto del del consumo delle spese europee
A livello appunto europeo in cui a fronte di un valore medio di otto virgola cinque
Del dell'unione europea ventotto l'Italia e purtroppo tra gli ultimi dal praticamente doppiata dalla Danimarca Grella prima il primo paese che spende l'undici virgola cinque per cento
Arte bonus è un segnale importante di con nuova cultura del mecenatismo che questi sono i dati piuttosto riesce enti fornirci via dava essa trecentonovanta milioni di euro registrati in erogazioni liberali
Distribuiti secondo questo schema
Che assommano dodici mila ottocentosettantuno mecenati
Di cui tre mila seicentoventitré impresa e qui cominciamo ad avere un'attenzione specifica dell'impresa possiamo cominciare a parlare veramente di responsabilità culturale delle imprese utilizzando anche atto bonus mille ottocentoquarantatré enti sostanzialmente fondazioni e fondazioni di origine bancaria che sono state incentivate a investire nelle erogazioni liberali Ciad e culturale e poi dato confortante positivo
è che il CIPE ribatte cittadini assommano al cinquantotto per cento da un punto di vista da un medico anche sui loro dato complessivo pare soltanto il quattro per cento
Questo dato va letto anche anche qui con tenendo conto delle variazioni geografiche queste queste questi dati sono per lo più appannaggio del del del Nord
La cultura come risorsa sostenibile abbiamo nel nostro nel nostro rapporto affidato alla ricerca di Ipsos per capire il sentimento degli italiani rispetto alla cultura e possiamo dire che gli italiani si sentono molto orgogliosi dei loro bellezze naturali e paesaggistiche l'ottantadue per cento assegnato questo valore l'ottanta per cento si sente orgoglioso del proprio patrimonio artistico dei monumenti il sessantacinque per cento della propria lingua italiana
E il sessantadue per cento della storia dell'Italia quindi possiamo dire che la cultura un ruolo essenziale
Nel promuovere uno sviluppo sostenibile nel nostro Paese
E italiani considerano appunto il patrimonio culturale una preziosa risorsa economica strategica
Per valorizzare diversi territori e la considero anche un po'importante foto fondamentale del veicolo di coesione e di identità nazionale
Abbiamo riportato anche diciamo i dati di della percezione degli degli stranieri rispetto al nostro Paese vedete come di dai temi più significative sono il Food il cibo la cultura al secondo posto con il Brent col ventiquattro
Turismo ventitré il made in Italy dei diciassette
Il turismo puntuale in effetti un elemento di di cui possiamo andare abbastanza sceglie ovviamente il turismo culturale rappresenta il trentacinque virgola quattro per cento del mercato turistico italiano il turismo in Italia nel due mila diciotto è stato sicuramente molto sviluppato dall'arrivo degli del internazionale con un arrivo con sessantatré milioni di di arrivi che si sono tramutati in duecentosedici milioni in termini di presenze con dati percentuali molto positivi
Meno brillante ma performances degli italiani il cui qui arrivo in cui arrivi
Raggiungono sessantaquattro dicono di giovedì gli arrivi
Ma le presenze e quindi significa i pernottamenti negli alberghi sono diminuiti dell'uno virgola due per cento quindi questo significa che ancora le crisi morde in Lar da parte del Paese da spesa dei dei turisti stranieri per il turismo vale quarantuno virgola sette miliardi e questo conforta diciamo
La
La dichiarazione del ministro Franceschini che ci siamo di fronte a un settore molto importante per il nostro Paese
Ecco un'altra ricerca che riportiamo il rapporto è stata sviluppata Banca d'Italia da quali nel due mila diciotto a messo in relazione la performances della della dei musei statali dotati di autonomia
Rispetto appunto a la la fruizione del patrimonio culturale e la cosa interessante che mette in evidenza banca d'Italia è che i musei dotati di idonei gli autonomia speciale di portano performances migliori in tutte le dimensioni analizzate
Conservazione del patrimonio accessibilità dello spazio museale orientamento al visitatore e relazioni con lo stereo con l'esterno
L'autonomia dei musei statali quindi ha prodotto un incremento nel servizio
Offerto al cittadino la al visitatore soprattutto in termini appunto di accessibilità e di orientamento di dieci di apertura al deserto
Vedete i dati sul piano economico con i musei autonomi crescono del quattordici virgola otto per cento a fronte dei più dieci per cento del totale dei musei statali e gli introiti sono molto significativi per quanto riguarda i musei autonomi rispetto agli altri musei statali
Il totale dei visitatori dei musei statali di trenta milioni e cinquanta cinquecentocinquanta mila
E ovviamente il iniziatori dello stadio i musei statali rappresento il cinquantacinque per cento di questi visitatori tenendo conto che ovviamente lo Stato il detentore delle dei gioielli diciamo del nostro patrimonio culturale quello che ci sia che segnaliamo come Federculture che questo conferimento dell'autonomia gestionale ha influenzato in maniera significativa l'offerta di servizi dei musei rispetto agli altri istituti istanza salta
Quali sono le novità che registriamo anno su anno sicuramente c'è questo orientamento appunto al cittadino al al tra virgolette cliente tutte turistico
E un dato che il significativo è quello della carta di abbonamento annuale fornito dall'associazione
Abbonamento musei che nel Nord Italia in Lombardia in Piemonte in Val d'Aosta ha costruito di fatto una sorta di carta regionale
Che che fu favorisce sostanzialmente la partecipazione dei cittadini non vi turisti ma dei cittadini
Al patrimonio culturale
Il tema importante che tratta la cultura è quello della rigenerazione sociale diciamo noi rappresentiamo un sistema che mette in relazione patrimonio culturale valore sociale della cultura e quindi abbiamo riportato il qui alcune esperienze insuccesso ad esempio nel Mezzogiorno una una un'esperienza importante quello che viene c'è un madre Museo regionale di arte contemporanea del che ha sviluppato un percorso che ha chiamato cromatiche per il sociale che è un programma tra gratuito rivolto alle fasce di potenziali utenti che per condizioni economiche culturali non visti non sei
E quindi questo questo in questa iniziativa ha prodotto più ingressi più visitatori paganti
E più visitatori diciamo adolescenti rispetto al totale di riciclaggio
Un altro elemento interessante sul piano del valore sociale prodotto dall'associazione il teatro in carcere quindi questa modalità di utilizzo dello spettacolo nel teatro nel carcere in chiave appunto di inclusione di recupero di soggetti svantaggiati
Ovviamente ci attendiamo che il Parlamento ormai prossimo ratifichi la convenzione di fare una condizione di faro ricordo a tutti una Convenzione del Consiglio d'Europa che favorisce il diritto dei cittadini alla partecipazione della cultura e quindi ciò vogliamo che questa ratifica possa anche meglio orientare le organizzazioni culturali a porsi l'obiettivo la missione di favorire la partecipazione dei cittadini attraverso quella che chiamiamo comunità di identità
L'identità forte che abbiamo già visto una ricerca Ipsos
Dispetto al patrimonio culturale dovrebbe costituire la piattaforma per costruire queste comunità di eredità che appunto sviluppino un senso di appartenenza con il proprio patrimonio di fallimento
In questo senso leggiamo questo questo tema anche in controluce e diamo conto di una ricerca prodotta dall'Università del di di Napoli che ha messo in relazione diciamo modelli gestionali innovativi piccole start-up piccole associazioni soltanto a Napoli sono state censite sessanta
Che sono impegnati in attività di gestione dal basso di beni culturali
Ecco questo dimostra ancora una volta che c'è un fermento che c'è un'opportunità di valorizzazione e di gestione del patrimonio culturale
Lo spazio di coesione collegato alla cultura siamo lieti e anche per presente nei documenti di diciamo che in questo momento sono oggetto di negoziato con l'Unione europea
Per quanto riguarda ciclo di programmazione ventuno ventisette
E siamo anche gli enti che sono state diciamo prese in considerazioni anche delle nostre suggestioni rimaste indicazioni è stato posto un'attenzione importante il tema della gestione dei beni e dei relativi servizi è stata posta in evidenza largo la necessità di una governance corretta di reti e sistemi una valorizzazione delle forme gestionali fondate sull'oggi che modelli partecipi partecipativi e partenariati questa sarà la caratteristica del prossimo CIPE programmazione e l'adozione di strumenti di sostegno di misure di supporto ai soggetti in più in due giorni imprenditoriali che operano nel settore nei settori culturali e creative
E ovviamente in questo senso ci fa piacere ricordare che la cultura è stata riconosciuta come un tema unificante che trasversale i cinque pilastri della nuova programmazione europea
Ricordiamo anche che il due mila diciotto è stato celebrato danno del Paese paneuropeo del patrimonio culturale è stato diciamo un evento simbolico molto importante in cui devono Europa ha dimostrato diciamo di non essere soltanto l'Europa dei mercati diciamo delle delle regole
Un po'rigide ma con questo con questa iniziativa c'è voluto contribuire a promuoverlo il patrimonio culturale dell'Europa quale componente essenziale della diversità culturale e del dialogo interculturale
Due ventitré mila eventi dodici virgola otto milioni di partecipanti e tredici mila e venti hanno ottenuto il marchio anche europeo del patrimonio culturale
Il tema della valorizzazione integrata che sta molto a cuore
A Federculture è stato recepito da un programma del ministero dei beni culturali che stiamo Muster musei e sistemi territoriali in cui insieme al al ministero in altri organi organizzazioni del settore siamo diciamo lavorando insieme al Ministero per favorire per quanto riguarda i musei non dotati di un torni ai musei dei poli museali
La capacità di mettersi in relazione con i propri territori e progettare pianificare progetti di intervento di di diversi livelli istituzionali insieme a ai comuni ai soggetti privati in una logica di coprogettazione e coprogrammazione
In questo senso si introduce anche il tema del del particolato pubblico privato che tema presente nel Codice degli appalti che prevede il famoso articolo centocinquantuno comma tre forme speciali di partenariati noi abbiamo salutato questa diciamo questo questo recepimento di questa di questo articolo nelle recenti Simo
Bando del Parco dei Campi Flegrei che diciamo come sapete è un uno delle dei dei musei d'Italia autonomia il cui nuovo direttore recentemente via invitare invitato lei comunità di cittadinanza locali a partecipano progettazione di un territorio molto vasto che quello dei Campi Flegrei
Altrettanto interessante il tema degli accordi di valorizzazione e quindi abbiamo citato Benci ma anche per noi quello prodotto dal ministero dei beni culturali e da Ravenna antica una fondazione promossa dal Comune di Ravenna che gestisce una parte del patrimonio culturale che grazie a questo accordo di valorizzazione gestirà anche il patrimonio dello Stato
Questo a nostro parere è un modello interessante su cui appunto si potrà dico i risultati potremo tener conto per magari replicando come buone pratiche anche in in diverse parti d'Italia
Il tema diciamo della delle imprese culturali che noi rappresentiamo è un tema che riguarda anche l'accountability come si dice cioè la rendicontazione del valore sociale delle nostre imprese culturali nostre imprese culturali non hanno diciamo come missione primaria quella di fare profitti ma quello di fare il valore sociale
E quindi il tema della misurazione di questo valore che peraltro abbiamo recentissimamente la settimana scorsa
Discusso a Ravello Lab come tema importante per introdurre dei criteri di valutazione di pianificazione prima e di valutazione dei risultati dopo in cui mi mettere tenere insieme cento i risultati economici sia incinta di sociale
Una buona pratica è sicuramente quella del Museo Archeologico di Napoli in cui che primo tra i musei autonomici è dotato di un piano strategico e con degli obiettivi chiari che che sta cercando di di misurare in termini di performances
Un tema innovativo nuovo che abbiamo affrontato nell'ambito di un programma europeo in cui con un partenariato molto ampio stiamo lavorando è quello del della sostenibilità ambientale abbiamo insieme a a dare diverse parti del Progetto Green feste ci siamo impegnati nell'affermare
Innovativi standard di sostenibilità
E nell'introdurre il rispetto di criteri minimi ambientali per mostre ed eventi e festival ci auguriamo che anche il ministero voglia tenere conto di questi risultati potrebbe essere interessante introdurre per i prossimi bandi o progressivamente introdurre questa questa attenzione alla sostenibilità ambientale di mostre eventi e festival
Ovviamente Federculture titolare del contratto collettivo di lavoro come è stato più volte ricordato già stamattina siamo a in una fase diciamo di rinegoziazione del nostro contratto un contratto che potrebbe diventare diciamo un contratto differimento per il sistema delle imprese culturali e quindi assorbire anche la difficoltà che ci sono tre giovani e professionisti
Che ovviamente spesso non vengono pagati in funzione del loro titolo di studio dei loro che competenze
è un settore il nostro che già mostrato non sapeva che la crisi in quanto non possiamo dire che gli ottocento mila occupati rappresento il tre virgola sei per cento del totale degli occupati nazionali quindi un dato sicuramente interessato
Grazie a una indagine di Intesa San Paolo Mediocredito centrale abbiamo anche immaginato di verificare quali sono i fabbisogni finanziari di quelle che noi riteniamo le nostre imprese culturali insieme ad altre CGIL associazioni di categoria abbiamo sottoposto un questionario a un nostro panel di riferimento
In cui abbiamo ho ottenuto sostanzialmente questo tipo di risposte oltre il cinquanta per cento dichiara la propria impresa in crescita l'ottantadue virgola quattro per cento ha fatto investimenti degli ultimi anni
Il sessantasette virgola due per cento avvierà investimenti nel futuro questo
Riteniamo che sia un sentimento positivo che vada incoraggiato e va incoraggiato e su questo stiamo lavorando anche con il sistema bancario perché anche di condizioni diciamo di affidabilità
Di fidi bancari non ordinari ma pensati per il sistema delle imprese culturali che come dicevo hanno creano valore non soltanto economico ma anche valore sociale
In questo senso crediamo che sia importante il lavoro che che col ministero stiamo avviando per la definizioni del del concetto di impresa culturale e creativa introdotta nel College il Bilancio due mila diciotto McCain attese i decreti attuativi e noi ci rendiamo disponibili con il Ministero per come altri con altre associazioni ovviamente definite questo concetto d'impresa culturale
Noi siamo quella parte del Paese culturale che esprime sostanzialmente un una missione di finalità pubblica sia pure sotto forma di formule diciamo di di diritto privato sostanzialmente sostanzialmente fondazioni questo tema è diventato più acuto anche in ragione della modifica che si sta realizzando che si è realizzata nel panorama legislativo normativo di una prassi nel sistema Paese con la la riforma del codice del terzo settore che introduce anche il peso sociale con finalità culturali con appunto riferimento al Codice dei contratti pubblici
Che di cui citavo poco fa in una forma speciale di partenariato e quindi pensiamo che sia o siamo giunto il tempo di rimettere in maniera organica
Il diciamo mano al codice dei contratti pubblici e introdurre questo tema della gestione come cuore diciamo parte integrante della riforma del del contratto
Le novità degli ultimi anni sono dicevo l'impresa culturale e creativa la riforma dei contratti pubblici la riforma dello spettacolo riforma del terzo settore
è in corso appunto abbiamo la delega in materia di spettacolo la dente catering di di modifiche al Codice dei beni culturali il turismo e ciò vogliamo che dell'assunzione del previsti dal ministero possono rapidamente realizzarsi
Un'agenda per le politiche culturali mi sto avviando alla conclusione è quella che abbiamo anche ho avuto occasione di presentare recinto in dal ministro Franceschini sicuramente il tema dell'intensità disciplina ripresa culturale e creativa distinguendo tra l'intesa con attiva orientata al profitto e l'impresa culturale
Orientata alla punizione del patrimonio culturale
L'incentiva consumi culturali possibilmente utilizzando la la la leva della defiscalizzazione titolo di modulazioni della della la diciotto
La ratifica di implementazione di condizioni di fare ormai imminente il tema del Partido pubblico privato la sostenibilità ambientale la promozione della cultura della creatività nel mondo il tema importante del patrimonio immateriale non rappresentiamo tra i nostri associati anche la la assicurazioni rievocazioni storiche che è un pezzo di questo tema del della del patrimonio immateriale che prevede ovviamente un un'attenzione particolare interni identità di con le comunità di riferimento e infine il conto tema su cui siamo impegnati proprio in questi in questi giorni l'idea di rinnovare il nostro contratto e fare in modo che questo contratto sia a disposizione come contratto unico per il settore culturale
Occorrono politiche l'incremento del consumo culturale è necessario continuare le politiche di incentivo alla programmazione
Dare seguito alla normativa speciale per le imprese culturali e creative incentivare rinnovare la collaborazione tra pubblico e privato
E tenete dell'insieme valorizzazione e tutela attraverso appropriate politiche pubbliche in tema di gestione
Io mi fermo qui volevo soltanto ringraziare gli autori del nostro rapporto ringraziare tutti voi ringraziare anche i colleghi che hanno lavorato questo questo prodotto che oggi gli ho presentato e ti ringrazio
Grazie davvero mi fa piacere essere qui a Federculture a riprendere un lavoro
Che abbiamo condiviso
Ascoltando il rapporto di oggi condivideremo certamente nel prossimo futuro ringrazio tutti
Io voglio essere molto breve perché lì il rapporto è talmente ricco di spunti di riflessione di cui condivisibili di tracce di lavoro fisco sottoscrivere completamente la parte propositiva invece apprezzare il lavoro di analisi di ricerca io vorrei soltanto dire questo avete li avete citato vi ringrazio quella frase che ho detto sul ministero economico più importante del Paese ci mi serviva per non per convinzione voi operatori della futura dell'importanza del settore ma per provare a convincere gli altri decisori politici
Che investire in cultura inizia in generale investire in cultura in Italia non è soltanto un dovere costituzionale politico-morale neanche una grande opportunità di portare nel nostro Paese la crescita
Economiche intelligente sostenibile in linea con la vocazione del paese nel mondo della globalizzazione
Per convincere che investimenti sono centrali che debbono essere scelte strategiche del Paese
Vorrei dire questo non è assolutamente una un dato acquisito
è un dato che va consolidato momento per momento nelle singole scelte dei singoli passaggi parlamentari governi si alternano i ministri cambiare normale e fisiologico che sia così ma bisogna consolidare questa consapevolezza che non è assolutamente
Come dire resa permanente anzi è far tornare le politiche culturali marginali Boy rilevanti nelle scelte del fondo il Paese ci vuole molto poco ci vuole molto meno in molto meno tempo che a farle diventare centrale e non è soltanto un tema di più risorse o meno risorse nei vari capitoli di bilancio e proprio in tema di certe strategie quindi quello che io chiedo voi infatti non alleanze davvero di continuare a lavorare insieme per rendere permanente questa questa consapevolezza
In approfitto per
Non eminentemente per
Risottolineare le cose che avete di cui avete parlato che conoscete perfettamente vorrei dire semplicemente questo
Rispondi io credo che rispetto al lavoro di riforma del ministero e di alcuni interventi legislativi
Comportante fatti dal Parlamento come la nuova legge sul cinema la legge sullo spettacolo dal vivo l'armonia sono tutti provvedimenti che vanno consolidati che poi in parte richiedono misure attuative in parte possono essere corretti come naturale perché nell'applicazione le cose si possono migliorare e correggere
Ma c'è un lavoro quella che è stata chiamata la riforma del ministero anche se sono molti provvedimenti diversi tra di loro che ormai acquisito quindi abbiamo lavorato sulla macchina e va consolidata
Penso per esempio che non ci sia più bisogno di riaprire il tema che pure ha caratterizzato il dibattito dal vivo alcuni casi molto acceso che per il vertice il rapporto tra tutte le valorizzazione è stato fatto un lavoro sulla tutela anche attraverso la riorganizzazione delle soprintendenze che sta andando a regime con le soprintendenze uniche è stato fatto un lavoro importante nel settore della valorizzazione perché come sapete
Io sto Paese era molto ed è molto avanti dal punto di vista della tutela del patrimonio anzi rispetto ad altre esperienze
Nazionali e invece più indietro rispetto alla valorizzazione nel proprio straordinario patrimonio artistico e museale culturale italiana abbiamo investito sulla sulla valorizzazione il il riforma veri così ecchimosi autonomi sono una parte di questo lavoro c'è ancora un lavoro molto grande da fare perché i dati gli avete siete avete sentiti son tutti i dati positivi ne aggiungo uno che ha detto Orso con salti che non era interi interessante ricerca commissionato dal direttore generale musei secondo i quali sono i Musei dello Stato che sono circa quattrocento quindi il dieci per cento dei beni serali l'indotto che creo nell'uno virgola sei per cento del PIL l'agricoltura fa al due virgola uno per intenderci perché Pirelli peraltro anche l'indotto e tutto ciò che c'è attorno nel sonno sono in termini turismo di accoglienza di servizi di di di lavoro per le città quindi è chiaro che l'investimento e stiamo usale va continuato va migliorato c'è ancora molto da fare in termini di servizi in termini di
Lavoro molto lo come impostato
Questa questo mandato mio mandato io penso che si debba spostare un tema di cui ho parlato anche nelle audizioni parlamentari giro
Io credo che
Vada spostato su ciò che non abbiamo fatto negli anni passati
Cioè noi abbiamo immaginato parlo del Paese non non noi persone fisiche abbiamo immaginato che il nostro dovere il compito di tutela del patrimonio storico materiale e immateriale che ci hanno lasciato le generazioni venute prima di noi
Forse talmente norme talmente prevalente talmente
Assorbente da diventare quasi esclusivo quindi tutela della patrimonio culturale tutela del del patrimonio storico il materiale della musica nel nostro attori del nostro cinema e invece non ci siamo dedicati con altrettanta energia all'investimento sul presente come se la creatività italiana forse da ricordare da celebrare e non fosse invece un patrimonio attuale enorme su cui investire zio
Fino a credere che una finestra della storia dell'umanità come questa per le caratteristiche del nostro Paese non ci capiterà
Molto frequentemente c'è l'incrocio tra il ministro delle digitale rette l'opportunità della rete la creatività italiana ci offre un terreno sconfinato
Perché una volta il tuo talento
Dopo The di spendere nel tuo territorio o attraverso il sistema di relazioni riusciti faticosamente costruiti oggi con Lilla creatività italiana di fronte delle praterie sconfinate del che non hanno confini nazionali non hanno distanze non hanno frontiere quindi è una finestra veramente da utilizzare
Allora che cos'è che non abbiamo fatto e che dobbiamo affiancare al resto ci mancherebbe altro che non non restasse centrale la stella del patrimonio materiale materiale del passato nella nostra azione ma dobbiamo investire sul presente arte architettura contemporanea
Fotografia
Industrie culturali e creative sapendo che c'è un terreno di di crescita sconfinato che insieme investire sulla creatività e l'intelligenza dei ragazzi italiani e contemporaneità e farlo diventare un settore di grande crescita economica intelligente sostenibile
Basta pensare all'esperienza aveva citato più volte del Regno Unito il Regno Unito non avendo avendo un patrimonio culturale materiale
Nemmeno paragonabile al nostro lontanamente ha investito da decenni sul contemporaneo sull'industria culturale creative sono diventato un terreno di crescita economica molto forte anche un grande terreno di attrattività turistica perché tu in un Paese non ci vai soltanto per il patrimonio materiale cioè anche se ti offre musica arte teatro
Creatività
E quindi per noi dobbiamo adesso lì il lavoro di solo del ministero e consolidare la parte che c'è e creare questa parte che non c'è tutta proiettata sul presente
Se stiamo discutendo dell'Adda in un DPCM di riorganizzazione delle delle dell'assetto del ministero penso che ci vogliono struttura per esempio che si occupa permanentemente di industrie culturali e creative
L'altro tema è
Avviato ma ancora molto da rafforzare lo nessun particolare qua Federculture il rapporto pubblico-privato mi pare che si sia rotto da qualche anno finalmente caduta quella barriera ideologica per cui pubblica privato non non potevano non dovevano addirittura collaborare nella gestione dei beni culturali nelle nella tutela nel mi pare che questo barriera si molto ideologica tardiva sia caduta
Adesso dobbiamo capire nel nel rispetto e nella e nella dell'assoluta salvaguardia delle prerogative della del pubblico dello Stato e del ministero ma trovare e fare crescere tutte le forme di collaborazione c'è l'obiettivo e condiviso
L'onda un obiettivo condiviso si può lavorare insieme voi avete dato alcune stracci le ricerche anche riconoscimento di alcuni dati positivi mi pare che questo sia veramente un terreno tutto esplorare quindi affianchiamo quello che è stato fatto di positivo nei decenni del nostro Paese il recupero di un lavoro importante sul presente sul futuro e peso poteva assolutamente farle insieme
Credo a nome di tutti i presenti non possono ringraziare ministro Dario Franceschini per le sue parole soprattutto per il
Messaggi agli impegni che ha preso davanti a tutti noi sembra una sfida la sfida che raccogliamo
Le industrie le imprese culturali sono massicciamente anche presenti in sala oggi saranno veramente
Fortemente impegnati in questa direzione grazie grazie a tutti